Non ti ricordi di me? Allora io ti farò ri-innamorare!

di micchan91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incidente ***
Capitolo 2: *** finalmente ti rivedo! ***



Capitolo 1
*** Incidente ***


La prima domenica di febbraio mi ha cambiato la vita....

< Pronto? > il cellulare ha squillato incessantemente per quattro volte strappandomi al sonno alle sette del mattino

< Shindou? > la voce tremante della cugina di Kirino, mia amica da anni, mi fa immediatamente uscire dal dormiveglia

< Asako? È successo qualcosa? > chiedo scattando a sedere

< Ranmaru....> ed inizia a singhiozzare, io stringo il cellulare senza riuscire a dire una parola

< Lui....ha....ha avuto un incidente ieri sera....> dice piano ed io stringo gli occhi sentendomi morire, ieri sera Kirino è andato con i genitori a festeggiare il compleanno della zia, io ero stato invitato ma ho rifiutato perchè ero troppo stanco....

< Shindou....Ranmaru è morto.....> sussurra ed il cellulare mi cade dalla mano andandosi ad infrangere sul pavimento rompendosi in più pezzi. Io rimango immobile, come in trance, non respiro, non vedo niente, non sento niente...poi come se si fosse spezzato qualcosa nel mio petto un dolore sordo mi percorre il corpo ed inizio a piangere e ad urlare, Kirino non può essere morto! Lui non può avermi lasciato solo! Non può! Immediatamente mi alzo dal letto e corro verso il salotto, lì trovo i miei genitori in lacrime, anche loro hanno appena ricevuto la notizia che la macchina con dentro i genitori di Kirino e Kirino è precipitata giù per un burrone dopo essere stata presa in pieno da un ubriaco. Mia madre era molto amica della madre di Kirino, immediatamente mi si fionda addosso e mi abbraccia forte stringendomi contro il suo petto, io tengo gli occhi spalancati e singhiozzo piano

< Tesoro, mi dispiace tantissimo > mi sussurra ed io mi stacco da lei scuotendo la testa

< No...no! Kirino non è morto > urlo e sento che mi manca l'aria, mia madre mi guarda e piange sommessamente. Mi infilo le mani nei capelli ed inizio a cercare aria disperatamente mentre le lacrime e i singhiozzi si fanno sempre più forti

< Kirino dove sei? > continuo ad urlare

< Non è divertente! > aggiungo per poi iniziare ad urlare frasi sconnesse. Corro verso la porta di casa e la spalanco per correre in strada, ma vengo fermato da mio padre

< Io devo andare da Kirino! Lasciami! > urlo, poi ho un forte capogiro e tutto diventa buio. Quando mi sveglio sono nel mio letto, è stato tutto un sogno vero? Kirino non è morto! È stato tutto un incubo! Volto la testa verso il comodino e il mio cellulare distrutto mi dice che non è così, Kirino è morto veramente. Mi alzo a fatica sentendomi seriamente stordito, devono avermi dato un calmante, e torno in salotto dove stavolta ci trovo tutti i miei compagni di squadra che piangono, chi più chi meno, e quando mi vedono mi vengono tutti incontro per abbracciarmi piangendo con me il loro dolore. Kariya è seriamente sconvolto, è normale, lui era seriamente innamorato di Kirino...anche Sangoku è straziato dal dolore e Tenma è così innocente che sta soffrendo tantissimo. Io osservo tutti con distacco, sento come se la mia anima abbia abbandonato il mio corpo e sto in silenzio con la testa reclinata da un lato.

Passano i giorni e si fanno i funerali della famiglia, sfortunatamente il corpo di Kirino non è stato ritrovato e si pensa che sia caduto nel fiume e trascinato via, non posso nemmeno vederlo un' ultima volta....Io partecipo sentendomi totalmente svuotato, non ho più versato nemmeno una lacrima, ma il dolore al petto non accenna a diminuire.

< Addio > sussurro alla foto del mio migliore amico posizionata sopra la sua bara e Kirino mi risponde sorridendomi radioso, sento le lacrime tornare a premere per uscire ed inizio a singhiozzare inginocchiandomi davanti alla sua bara vuota

< Perchè? > sussurro stringendo i pugni, subito Tenma e Tsurugi mi vengono vicino e mi allontanano dalla bara mentre io riprendo ad urlare

< Non puoi essere morto! >

< Torna da me...>

< Non mi abbandonare...> e le lacrime oramai mi bagnano totalmente il viso. Fuori dalla chiesa io continuo ad urlare al cielo il mio dolore mentre i miei compagni piangono silenziosamente, come il resto delle persone riunite oggi per salutare tre persone che non meritavano proprio questa fine. Passano i giorni, le settimane, i mesi...io inizialmente ero come un guscio senz'anima, non parlavo più, non mangiavo più, non mi muovevo più. Passavo le mie giornate a fissare la finestra dalla stanza del pianoforte, quella dove con Kirino passavo gran parte delle mie giornate, a volte mi voltavo verso il divano e lo vedevo ancora lì a sorseggiare del thè e sorridermi dolcemente

< Fammi sentire qualcosa al pianoforte > mi chiedeva sempre e passava le ore a sentirmi suonare per rendermi più piacevole l'allenamento, ed ora per chi potrei mai suonare? Chi ascolterà i miei infiniti allenamenti? Nessuno....

Passati due mesi ho accennato una parola, passati sei mesi sono tornato a scuola e sono stato trattato con riguardo da tutti, non mi sono nemmeno azzardato ad avvicinarmi al campo da calcio, non ho più voluto sentir parlare di quello sport esattamente come ho fatto chiudere il pianoforte in una sala vuota, proprio come la mia vita....vuota.

I miei compagni continuano comunque a starmi vicino, mi chiedono spesso come sto, ma cosa posso dirgli? Senza Kirino io non sono nulla, sono vuoto. Lui è sempre stato la mia forza fin da quando eravamo piccoli. È grazie a lui se sono entrato nella Raimon e ne sono diventato il capitano, è grazie a lui che mi allenavo ogni giorno al pianoforte e i miei concerti erano sempre un successo, è grazie a lui che riuscivo ad affrontare le difficoltà. Con un suo solo sorriso mi faceva sentire vivo e pieno di forze, ora quando mi volto in classe non vedo più il suo viso annoiato, vedo il muro. Quando torno a casa da scuola non sento più la sua voce che mi racconta come è andata la giornata facendomi ridere, sento solo il silenzio, e tutto ciò è semplicemente straziante. Vorrei essere andato con loro quella sera ed essere morto con lui, immagino sempre i suoi ultimi momenti e mi chiedo se abbia pensato a me prima di morire.

È passato quasi un anno dalla sua morte e la vita continua a scorrere veloce come sempre. Mi stupisco di come per quanto uno provi dolore per la perdita della persona amata la vita continui comunque ad andare avanti. In questo momento sono seduto sulla panchina a bordo campo e sto osservando con sguardo perso una partita di allenamento, fa parte del mio recupero guardarli. I miei genitori mi hanno affidato alle cure di un famoso psicologo e secondo lui tornare a giocare a calcio mi aiuterà a superare la morte del mio migliore amico. Io tanto non sono più io, guardo tutto come se non fossi più nel mio corpo e non mi tocca più nulla, così faccio ciò che mi viene chiesto senza nemmeno provare a replicare.

< Tieni > porgo la bottiglietta d'acqua a Tenma a fine allenamento e lui mi sorride dolcemente

< Grazie Shindou senpai > mi dice piano, si stanno tutti sforzando di aiutarmi, ma la realtà è che non sanno come comportarsi con me.

Passano altre settimane, quanto mancherà ancora alla mia morte?

Un pomeriggio sono davanti alla finestra a fissare la neve cadere quando mi squilla il cellulare...

< Pronto? > ha risposto mia madre, io non rispondo più ad un telefono da quel giorno. Continuo a guardare fuori dalla finestra prestando distrattamente attenzione alle parole di mia madre

< Cosa? Ma ne siete sicuri? > le sento chiedere, sembra felicemente incredula

< Se fosse così sarebbe un miracolo! > continua ed io mi giro per guardarla, si è portata una mano sulla bocca e sta piangendo

< No, aspetto a dirglielo. Se dovesse rivelarsi un'informazione sbagliata ne soffrirebbe troppo > aggiunge guardandomi

< Fatemi sapere, aspetto vostre notizie > e attacca

< Chi era mamma? > chiedo e lei sobbalza leggermente

< Era la zia di Kirino > mi dice cauta, sa che al solo parlare di Kirino mi sento male

< E che voleva? > continuo atono, oramai non provo più nulla quindi la notizia che era la zia di Kirino non mi ha fatto ne caldo ne freddo

< Solo ricordarmi dell'anniversario di morte > mi risponde piano

< E il miracolo? > chiedo solo leggermente curioso

< Cose di donne > e si defila uscendo velocemente dalla stanza. Fisso la porta dalla quale è appena uscita per qualche secondo, poi torno a guardare fuori dalla finestra.

La mattina seguente vengo svegliato prima della sveglia da mia madre

< Takuto alzati! > mi urla ed io scatto a sedere guardandola preoccupato

< Dobbiamo uscire, svelto vestiti > aggiunge lanciandomi sul letto una felpa e un paio di pantaloni che io indosso velocemente per poi seguirla fuori casa. Lì troviamo mio padre ad aspettarci in macchina, mi ci infilo dentro e partiamo a tutta velocità, dopo qualche minuto mi accorgo che abbiamo preso la strada per l'ospedale e dentro di me qualcosa inizia ad agitarsi. La macchina ci lascia davanti all'ingresso dell'enorme ospedale dove ero stato ricoverato quasi un anno e mezzo fa per la gamba e all'ingresso incontriamo i miei compagni di squadra e alcuni parenti di Kirino. Rivedere Asako e gli zii di Kirino, con i quali ero solito passare le feste divertendomi con il mio migliore amico mi fa agitare e inizio a respirare troppo velocemente. Loro mi guardano sorridenti e noto che hanno le lacrime agli occhi esattamente come i miei amici, si può sapere cosa sta succedendo?

< Shindou senpai, è una notizia meravigliosa! Un vero miracolo > mi dice Tenma ed io lo guardo senza capire

< Shindou senpai? Non sei felice? > aggiunge

< Ancora non glielo abbiamo detto > gli dice mia madre e lui mi sorride

< Takuto > mia madre mi poggia una mano sulla spalla e mi fa voltare verso di lei

< Kirino è ancora vivo! > mi dice abbracciandomi forte, io la scanso subito e scuoto la testa premendomi le mani sulle tempie

< No...lui....lui è morto > sussurro, se questo è uno scherzo non mi piace per niente!

< No Shindou, l'hanno ritrovato ed è vivo! > mi dice la zia di Kirino ed io inizio ad ansimare mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime, il mio migliore amico è vivo!

< Vieni > mi dice mia madre prendendomi per mano e ci avviamo tutti velocemente verso una stanza al quinto piano, lì troviamo ad aspettarci un dottore davanti alla porta chiusa.

< Salve, siete i parenti? > chiede e gli zii si fanno avanti sorridendo mentre io punto gli occhi su quella porta bianca, lì dietro c'è veramente il mio migliore amico?

 

 

 

Angolino dell'autrice

Bene....erano le dieci di sera quando Micchan riceve una brutta telefonata dal suo fidanzato che le dice che i suoi amatissimi amori piumati sono morti. I miei Bolide e Boccino ( due passeri del Giappone) sono morti (ebbene si, io piango anche se mi si secca una piantina, quindi la loro morte mi ha sconvolto parecchio!). Micchan così passa la notte a piangere sommessamente nel suo letto e come sempre per sfogarsi scrive....il suo cervello però stavolta invece di proporle di scrivere qualcosa di divertente alla "due più due" (iniziata proprio una notte mentre piangevo proprio per aver letto una doujinshi dove Kirino e Shindou morivano) le ha fatto iniziare una storia che l'ha fatta piangere ancora di più nonostante sapesse perfettamente che Kirino non era morto....

Comunque....scusatemi per lo strazio, ma ultimamente sto scrivendo solo cose tristi ( il mio umore si riflette parecchio sulle mie fan fiction...)

Spero che nonostante la tristezza vi sia piaciuto, prometto che il resto della fan fiction sarà più "leggero" visto che la depressione mi è (quasi) passata.

Un bacio

 

ps: scusate il titolo, ma dopo mezz'ora non ne trovavo uno decente XD

 

 

Toh per aumentare lo strazio vi posto anche la prima pagina della doujinshi straziante! (quella che mi ha fatto scrivere "due più due" e che mi ha fatto stare una notte a piangere!) XD


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Capitolo 2
*** finalmente ti rivedo! ***


Il dottore parla a bassa voce con gli zii di Kirino ed il primo istinto che provo è quello di spalancare la porta e fiondarmi nella stanza, ma una strana paura mi blocca, e se quello lì dentro non fosse Kirino?

Alla fine il dottore si rivolge a tutto il gruppo ed io lo guardo ascoltando attentamente

< Il ragazzo è stato trovato il giorno dopo l'incidente molte miglia più a sud sulla riva del fiume. Era caduto veramente in acqua come si pensava e quando l'hanno ritrovato era in condizioni critiche, ma sono riusciti a salvarlo. È rimasto in coma per molti mesi e siccome era stato dato per morto nell'incidente non era stata divulgata nessuna sua foto per la ricerca del corpo, così che all'ospedale dove è stato portato nessuno sapeva della notizia visto che non è stata nemmeno detta ai telegiornali. Non avendo documenti o altro non sono riusciti a risalire alla sua identità ed inizialmente hanno aspettato che qualcuno lo venisse a cercare, poi hanno fatto girare la sua foto, ma solo sui giornali locali, e solo dopo sei mesi la polizia ha iniziato a fare delle ricerche su di lui. Il ragazzo è uscito dal coma quasi otto mesi dopo e ha iniziato a vaneggiare su un incidente stradale vicino al fiume così che restringendo le ricerche sono riusciti a risalire all'incidente in cui hanno perso la vita i suoi genitori.> ci spiega ed io sento il cuore martellarmi nel petto, fa che non si siano sbagliati e che sia lui! Ti prego!

< Sfortunatamente il trauma ha portato delle conseguenze > aggiunge ed io mi faccio ancora più attento e preoccupato.

< Per via del coma prolungato ancora non muove bene le gambe, ma con un po' di fisioterapia migliorerà > ci dice sorridendo ed io tiro un sospiro di sollievo

< Possiamo vederlo? > chiedo impaziente, voglio entrare e vedere il suo sorriso

< Un momento solo. Devo avvertirvi che il ragazzo sembra non ricordare niente di ciò che è accaduto prima dell'incidente. Non ha saputo dirci come si chiama, dove abita o se aveva dei parenti o amici che potevamo chiamare > aggiunge ed io mi sento nuovamente morire

< Vuole dire che ha perso la memoria? > chiedo sconvolto e il dottore annuisce

< Però non sembra sia stata causata da lesioni al cervello, ma solo per il trauma subito per via dell'incidente quindi con il tempo dovrebbe tornare a ricordare > dice ed io dopo quasi un anno finalmente riesco a sorridere.

< Possiamo entrare? > domando facendo un passo in avanti

< Si, ma cercate di non forzarlo a ricordare e non lo stancate troppo > dice e si scansa, io metto una mano sulla maniglia con il cuore che oramai mi martella nelle orecchie e spalanco la porta. Immediatamente due profondi occhi azzurri si incontrano con i miei che si riempiono di lacrime. Gli altri rimangono dietro di me, evidentemente mi stanno lasciando la possibilità di salutarlo per primo, sento che stanno tutti trattenendo il fiato per la felicità e i suoi parenti stanno piangendo sommessamente. Kirino ci osserva per qualche secondo, poi ci sorride dolcemente ed io scoppio in lacrime, quanto ho desiderato rivedere quel sorriso!

< Kirino! > sussurro e corro verso il suo letto, lui continua a sorridermi dolcemente

< Salve > mi dice quando gli sono vicino ed io mi blocco, allora è vero...non mi riconosce!

< Chi siete? > domanda poi passando lo sguardo da me alle persone sulla porta

< Kirino...sono Shindou >gli dico prendendogli la mano e lui si acciglia

< Perdonami, ma io non so proprio chi tu sia > mi dice ed io ricaccio indetro le lacrime. Lui è vivo! Vivo! È questo che conta adesso, la memoria gli tornerà, l'importante è che lui adesso è quì con me!

< Tu non ti ricordi, ma io sono il tuo migliore amico > gli dico sorridendo e lui mi guarda sforzandosi di ricordare

< Perdonami, proprio non mi ricordo di te > mi dice

< Tranquillo > gli dico subito dolcemente, poi senza pensarci lo stringo forte a me, lui dapprima sobbalza leggermente, ma poi stranamente ricambia l'abbraccio passando le braccia attorno alla mia schiena. Questo suo gesto mi fa nuovamente scoppiare in lacrime

< Sei vivo > continuo a ripetere. Intanto anche gli altri si sono avvicinati e gli sorridono dolcemente ripresentandosi a lui. Quando arriva il momento di salutarlo non riesco a staccarmi da lui, abbiamo passato le ore della visita a parlare della sua vita e lui ci ha ascoltato con molta attenzione mentre io non gli ho staccato gli occhi di dosso nemmeno per un secondo senza riuscire a credere di poter guardare ancora quel viso. Alla fine devo essere trascinato fuori a forza da mio padre perchè ho iniziato a dire che non avrei lasciato quella stanza per niente al mondo, ho il terrore che se lo lascio lui sparirà ancora. Poco prima di mettere piede fuori dalla stanza lui ridacchia

< Mi ha fatto piacere...emh...ritrovarti Shindou > mi dice divertito, ma con un bel sorriso dolce stampato in faccia.

< Tornerò a trovarti domani > gli dico subito e lui mi saluta con un gesto della mano. Appena fuori dall'ospedale non riesco a stare fermo nemmeno per un momento, continuo a torturarmi le mani e saltello da un piede all'altro per cercare di sfogare la tensione, non ci posso ancora credere che Kirino è vivo!

< Io torno dentro! > sbotto ad un certo punto tornando verso l'ingresso e vengo bloccato da mio padre

< Non si può...> mi dice gentilmente

< Ma non lo vedo da un anno! DA UN ANNO! Devo assolutamente rientrare! > dico convinto facendo ridacchiare tutti, ma mio padre serra la presa sul mio braccio

< Starà riposando adesso, lascialo tranquillo. Domani torni a trovarlo! > mi dice ed io metto il broncio

< Oh....devo assolutamente allenarmi a calcio! Quando Kirino ricorderà tutto mi sgriderà se vedrà che non sono più allenato! Tenma, ragazzi...andiamo al campetto? > chiedo al gruppo di ragazzi che dapprima mi guardano sconvolti, poi mi sorridono

< Andiamo! > mi dice Tenma e corriamo tutti verso il campetto, io sono in testa al gruppo, mi sento talmente pieno di energie che potrei correre anche per ore senza stancarmi. Arriviamo al campo vicino al fiume e Tenma tira fuori dalla borsa il suo inseparabile pallone, lo posa a terra e lo calcia nella mia direzione, quando questo mi tocca i piedi ho un attimo di esitazione, è quasi un anno che non gioco, ma nel momento in cui lo rilancio a Tenma tutti i sentimenti che provavo prima di quella orribile domenica di febbraio tornano prepotentemente dentro di me facendomi provare una gioia infinita. Passiamo quattro ore ad allenarci ed io mi accorgo che nonostante sia passato tanto dall'ultimo allenamento sembra come se non sia passato un giorno, dopo i primi esitanti cinque minuti sono tornato quello di sempre e sono riuscito a fare almeno una decina di goal.

< Wow sei strepitoso come sempre Shindou senpai! > mi dice Tenma ed io gli sorrido radioso

< Quando Kirino rigiocherà con noi voglio essere al massimo della forza! > dico attaccandomi alla bottiglietta d'acqua. Alla fine quasi tutti mi salutano perchè devono tornare a casa per la cena ed io rimango da solo con Tenma

< Non devi tornare anche tu? > gli chiedo, siamo seduti sull'erba ed io sto fissando il cielo rosso del tramonto, da quant'è che non lo guardavo?

< No, posso anche rimanere qui > mi dice contento ed io sorrido

< Ancora non mi sembra vero...> sussurro

< A me stupisce che ci abbiano messo tanto per risalire alla sua identità > mi dice Tenma

< Non si fanno molte ricerche per le persone in coma...di fatti non appena si è ripreso ci hanno messo poco a risalire alla sua identità > gli spiego e lui storce leggermente la bocca

< L'importante è che lui sia quì. > dico sdraiandomi sull'erba e incrociando le braccia dietro la testa, non riesco a smettere di sorridere

< Secondo te quanto ci vorrà perchè ritrovi la memoria? > mi chiede Tenma dopo diversi minuti di silenzio

< Non lo so..ma anche se ci volessero cento anni io gli starò sempre accanto! > dico convinto, non ho intenzione di lasciarlo solo mai più. Tenma mi sorride dolcemente, poi recupera il pallone

< Ci alleniamo ancora un po'? > mi chiede ed io scatto in piedi

< A chi fa più goal? > gli chiedo rubandoglia la palla dai piedi e correndo verso la porta, lui subito mi si affianca e riprendiamo ad allenarci intensamente. La sera quando rientro a casa quasi non mi sento le gambe, dopo un anno passato nella totale inattività i miei muscoli ne hanno risentito, ma sono talmente tanto euforico che nemmeno sento le urla di dolore che mi sta mandando ogni singolo muscolo del mio corpo.

< Takuto, com'è andato l'allenamento? > mi chiede mia madre ed io le sorrido radioso

< Alla grande! > poi mi lascio cadere sul divano e mi addormento pochi minuti dopo sfinito dalla giornata.

Quando riapro gli occhi mi accorgo di essere nel mio letto, mi stiracchio girandomi a pancia in giù e affondo la testa nel cuscino. Mi sento una strana euforia addosso, ma non riesco a ricordarmi il motivo.... inizio a stronfinare il viso contro il cuscino e mugolo piano, la sensazione di felicità non scompare...strano...di solito nel dormiveglia, quando posso ancora pensare che il mio migliore amico non è morto sono felice, ma adesso sono perfettamente sveglio e so che Kirino è morto...perchè allora sono felice?

< Kirino! > urlo tirandomi a sedere di scatto, lui è vivo! L'ho incontrato ieri ed era vivo, vivissimo e mi ha sorriso! Io l'ho toccato! Subito mi fiondo giù dal letto mugolando di dolore quando sento tutti i muscoli del corpo dolermi per l'allenamento di ieri. Quasi non riesco a camminare per il dolore, ma mi trascino in sala da pranzo camminando come una papera e scandendo un "aih" ad ogni passo

< Buon giorno Takuto. Tutto bene? > mi chiede mia madre quando entro in sala e mi lascio morire sulla sedia massaggiandomi le gambe

< Mi fanno malissimo tutti i muscoli...mi sa che ho esagerato con l'allenamento ieri...> borbotto afferrando un cornetto alla nutella per poi addentarlo con foga, ho una fame che non ci vedo, non so da quant'è che non faccio un pasto decente.

< Oggi ti accompagno io a scuola > mi dice mio padre ed io lo ringrazio, credo che non sarei mai arrivato con i muscoli che mi fanno così male. Finisco la mia colazione con calma addentando ben due cornetti, una ciambella e bevendomi tre bicchieri di succo d'arancia. Devo pur riprendere le energie insomma!

< Aih, aih aih aih aihaiahiahiahai > mugolo mentre seguo mio padre verso la macchina

< Takuto...oggi perchè non rimani a casa? Non puoi andare a scuola così > mi dice quando nota che non riesco nemmeno a salire le scale, io gli sorrido e approfitto subito della sua proposta, così torno in salotto e mi getto sul divano rilassandomi davanti alla tv.

A pranzo mi mangio volentieri due piatti di pasta, una bistecca enorme e per dessert mangio due coppe di gelato al cioccolato . In quest'anno ho perso molto peso non mangiando praticamente nulla e devo recuperare. Dopo pranzo torno a sbragarmi sul divano, adesso i muscoli mi fanno meno male e alle 14.00 schizzo fuori casa per andare a trovare Kirino.

 

 

Angolino dell'autrice (che si era scordata di aver postato il primo capitolo della fict XD )

E finalmente Shindou ha ritrovato la gioia di vivere e di giocare a calcio! Chissà tra quanto Kirino ritroverà la memoria...ma con l'aiuto del suo migliore amico sicuramente la cosa accadrà presto! Spero che il capitolo via sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate ;)

un bacio <3

 

Ps: visto che molti mi hanno chiesto la doujinshi vi linko direttamente la pagina, se volete farvi un bel pianto disperato guardatevela (io visto che oltre ad essere sadica sono anche masochista ce l'ho tra i preferiti e ogni tanto mi vado a vedere le sue storie una più terribile dell'altra..)

http://www.pixiv.net/member_illust.php?mode=manga&illust_id=25477270

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