Disney is magic: La bella e la bestia

di disneyanime95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: la missione di Princess Celestia ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1: l'arrivo ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2: la richiesta di matrmonio ***
Capitolo 4: *** Cpitolo 3: Amiche ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4: alla ricerca del padre di Belle ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5: Nel castello ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6: Nell'antro di una bestia ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7: Guai e benvenuto ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8: i servitori del castello ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9: Strane e pericolose rivelazioni ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10: la storia del principe e dalla mendicante ***
Capitolo 12: *** AVVISO ***



Capitolo 1
*** Prologo: la missione di Princess Celestia ***


Ponyville, la bellissima e ridente cittadina della terra di Equestria. Tutto è tranquillo e gli uccellini cantano la loro canzoncina mattutina, i pony di Ponyville camminavano felici e sereni e neiente è fuori dall'ordinario.

Tutto è cominciato quel mattino e Twilight e le sue amiche facevano l'ormai abituale picnic vicino alla casa di Fluttershy, 
- Adoro questi momenti insimeme, sono così tranquilli - disse Applejack sdraiata sull'erba col suo capello sugli occhi
- e anche molto divertenti - aggiunse Twilight mentre faceva levitare una tazza di tè - oggi è tutto così perfetto sembra che non ci.....
- Twilight! non dirlo! - urlò Pinkiepie
Fluttershy si spaventò così tanto che fece un balzo fino a una piccola nuvola  - Pinkie, ma perchè hai urlato? - disse la pegasus planando dolcemente sul terreno
- Twilight stava per dire che non c'è niente che vada storto! - disse Pinkie
- E allora? - disse Twilight con un'espressione interrogativa
- E allora è proprio quando qualcuno lo dice che poi tutto va storto! - rispose il pony color rosa
- o Pinkie, tu vedi troppi film - disse Rarity mentre si pettinava la sua bellissima chioma viola, facendo levitare un pettine con la sua magia - questa giornata è troppo  perfetta per farla andare nel verso sbagliato
- Rarity ha ragione Pinkie - disse Rainbowdash spalmandosi della crema solare sulla faccia - cosa potrebbe andare storto? -
all'improvisso - Twilight! - Spike, il piccolo drago aiutante di Twilight, correva come un forssenatto -Twilight! Twilight!-
- Spike! cosa c'è? - disse Twilight posando sulla tovaglia la tazzina
- Pri...pri.... Princess Celestia, sta prendi - disse il piccolo drago col fiatone e diede a Twilight una pergamena sigillata, all'istante l'unicorno prese con la sua magia la pergamena la srotolò e la lesse ad alta voce, sulla lettera c'erano solo poche righe:
- " Cara Twilight Sparkle, sto venendo a Ponyville, devo darti una missione molto importante, a te e alle tue amiche, vi spiegherò tutto al mio arrivo. Princess Celestia " -
- Ecco! - gridò Pinkiepie - ve lo avevo detto, è sicuramente qualcosa di grave, ma pechè questi momenti devono essere per forza demoliti in questo modo! -
- non preoccuparti Pinkiepie, niente è successo per ora - le sei amiche e Spike si girarono e d'avanti a loro ecco apparire un unicorno alato, grande, bianco, con una chioma fluente color verde smeraldo, sulla sua testa c'era una meravigliosa tiara d'oro, e sui suo fianchi un cutie mark a forma di sole, ed ecco che Princess Celestia, la regnate del regno di Equestria, parlò:
- la vostra è una missione tanto importante quanto delicata, osservate - con la sua magia, Princess Celestia fece apparire una fine e sottile nuvola di fumo bianco, e su questa delle immagini di strane creature, erette su due zampe, vestite con abiti strani e senza coda.
- che... cosa sono quelle? - disse timidamente Fluttershy con un filo di vose
- Questi esseri, sono gli umani - disse Princess Celestia senza scomporsi - vivono in un posto oltre i confini di Equestria, sono creature dalla grande intelligenza, le mie conoscenze su di loro sono piuttosto limitate, ma so per certo, che gli esseri umani hanno un cuore pieno di tentazioni e malizie, alcuni di loro vengono sopraffati dal male -
- Cosa volete che facciamo noi? - chiese Twilight con somma umiltà
- Ormai sono molti anni che non ho notize su queste creature, per questo ho deciso di mandare te e le tue amiche in avanscoperta, perchè se gli esseri umani sono corroti come ricordo io bisogna saperlo, per tenerli lontani da Equestria, tuttavia.... se, nel corso degli anni, sono cambiati, saremo pronti a unirci a loro, come alleati -
Princess Celestia usò di nuovo la sua magia per far scomparire la nuvola di fumo e per far apparire una grande mongolfiera: il pallone era rosso fuoco e la gondola era grande abbastanza per far entrare come minimo 13 meli del giardino dolci mele. Inoltre la principesa mostrò alle sei pony un baule blu ricoperto da gemme preziose e disse - Ecco, prendete anche gli elementi dell'armonia, potrebbero servirvi -
- Dobbiamo partire subito, maestà?- chiese Twilight
-Prima partite meglio è - rispose infine Princess Celestia, prima di ripartire disse un'ultima cosa: - Mandatemi un rapporto su tutto quello che avete scoperto durante il viaggio - e, così come era arrivata, se ne andò senza proferire parola
- Acciderbolina - disse Fluttershy sgranando i suoi grandi occhi verde-acqua
- bè non ci resta che partire subito - disse Twilight saltando nella mongolfiera - forza Spike, metti in moto! -
- si!! evvai una nuova avventura!- esultò Rainbowdash
- Andateci piano voi due, non possiamo partire così di punto in bianco - disse Applejack
- Per una volta sono d'accordo con Applejack, devo prendere l'abbiagliamento da viaggio, e se è neccesario anche i vestiti da ballo- disse Rarity, di tutta risposta le altre le mandarono sgurdi di rimprovero - che c'è? e se ci capita di vnire invitate a qualche festa? -
- E' vero, chissà se gli umani le fanno le feste - disse Pinkiepie perdendo completamente il filo del discorso
- comunque Twilight - riprese il discorso Spike- lo so che sei eccitata, per questa nuova missione, ma non credi che sta esagerando un pò? -
- E' vero scusatemi tanto - disse Twilight, mortificata scendendo dalla mongolfiera -facciamo così allora, domani alla stessa ora si parte ok? -
-  ok! - gridarono tutti.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1: l'arrivo ***


Il giorno dopo i sette amici erano già prontissimi: Twilight  e Spike portarono delle coperte, qualche attrezzo da viaggio (bussa, binocolo eccetera) , una marea di fogli, di penne e di inchiostro, Rainbowdash non prese niente a parte una borraccia personale d’acqua, Rarity portò un valigia piena di quasi tutte le sue cose, sembrava che si era portata casa, Fluttershy si era riempita la borsa di qualche sandwic, Pinkiepie aveva una borsa piena di palloncini, nastri di carta, coriandoli e del sua cannone per le feste (inutile) e infine Applejack si era fatta una scorta di leccornie fatte tutte a base di mela; pasticcini, marmellata, succhi di mela, frittelle e altro ancora. Tutti gli abitanti di pony ville arrivarono alla biblioteca a salutarli: C’erano proprio tutti, il sindaco, Zecora, la zebra che vive nell’everfreeforest, i membri della famigli Apple; BigMacInthosh e Applebloom il fratello e la sorella di Applejack, Granny Smith, la loro nonna. Poi vennero anche Sweetibelle la sorellina di Rarity, Scotaloo, pegasus ammiratrice di Rainbowdash e tanti altri pony.
Dopo che Fluttershy mise i suoi amici animali sotto la custodia di Zecora e dopo che Applejack e Rarity salutarono tra le lacrime le loro sorelline, finalmente il loro viaggio iniziò. Grazie al fuoco magico di Spike che alimentò il gas per far partire Stormfight, o così Rainbowdash aveva fatto battezzare la mongolfira, erano saliti in aria a una velocità sorprendente, persino Rainbowdash, che aveva preferito volare da sola, inizialmente non riuscì a raggiungerla.
In quel primo giorno di viaggio i nostri eroi, sorvolarono in meno di mezza giornata quasi tutta Equestria, e Twilight si sorprese della velocità di Stormfight, era diventato evidente che Celestia avesse messo nel mezzo di trasporto un qualche incantesimo speciale che  permetteva loro di volare molto veloce. Durante la notte i sei pony e il draghetto sorvolarono di molto il confine est del regno di Equestria. Il giorno seguente, dopo ormai essersi allontanati un sacco dal confine est, Twilight con il suo binocolo cominciò a scrutare la zona in cerca di qualche segno di villaggi, castelli insomma una minima traccia di civiltà umana, e per fortuna non ci volle molto per trovarla, 3 ore dopo l’alba, infatti, trovò un piccolo villaggio non troppo vicino. Dopo aver svegliato i suo amici, l’unicorno, aiutata da Fluttershy e Rainbowdash, fece atterrare Stormfight, e con la sua magia lo ridusse a un piccolo cofanetto rosso che mise nella sua borsa.
Non più di un’ora dopo Twilight, Rainbowdash, Fluttershy, Rarity, Applejack, Pinkiepie e Spike, abilmente camuffati con dei cespugli arrivarono a quel villaggio, e subito adocchiarono un esemplare singolare,  con una lunga criniera bruna legata come una specie di coda, alta con un lungo abito blu e grembiale bianco, ma quello che le aveva colpito di più era che quell’esemplare di Umano leggeva quello che dovrebbe essere un libro
 
- Non sapevo che anche gli umani scrivessero – sussurrò Twilight dal suo cespuglio
- ma avete visto come si veste, blu e bianco insieme stanno bene – disse Rarity  con una nota di rimprovero– ma non quando i capelli sono di quel colore, e guardate come sono in disordine –
- secondo te, Twilight, è maschio o femmina?- disse Applejack
- non lo so ancora AJ – disse Twilight
 
Decisero comunque di seguire quel soggetto, e non fu facile studiarlo, in primis la causa fu che Pinkiepie non la smetteva mai di parlare o di dire sciocchezze, ma d’altronde era pur sempre Pinkiepie (era inutile dirle di smettere di parlare). Per fortuna non si fecero scoprire dal esemplare. Dopo 3 giorni, scoprirono che il soggetto era una femmina e che aveva un nome: Belle, studiarono dunque le sue abitudini: fare un giro per il villaggio, dove c’erano altri umani tutti molto diversi tra loro, leggere libri e passare la maggior parte del tempo in una piccola casa ai confini del villaggio, sembra un’ essere molto grazioso.
 
Nel sesto giorno del loro viaggio, mentre Twilight e i suoi amici osservavano Belle, che andava a prendere un altro libro da leggere, sentirono dai pettegolezzi degli altri esemplare del villaggio, che il loro soggetto era considerata da tutti un tipo strano, visto che passava il più del tempo a leggere
     
- O che sciocchezze – commentò Twilight, sempre a debita distanza tra loro – non posso credere che nessuno di questi umani non sappiano apprezzare nemmeno un po’ la lettura –
- Andiamo Twilight! Non metterti a….-
- ehi guardate – disse Rainbowdsh - credo stia succedendo qualcosa
 
Infatti qualcuno sembrava essersi avvicinato a Belle, era molto alto, con i capelli neri e una corporatura massiccia, sembrava un machio
- Che sta facendo? – chiese timidamente Fluttershy
         - Credo che quel Maciste stia corteggiando Belle- rispose Twilight
         - Già la sta corteggiando – disse Pinkiepie con il solito fracasso – ehi AJ, che significa “corteggiare”? –
         - significa fare la corte, sai , esibirsi per fare colpo sulla ragazza - rispose Applejack  - ma sei sicura di questo Twilight? Insomma
            da qui non riusciamo a sentire cosa dicono –
- B’è – disse Twilight - il linguaggio del corpo, mi dice proprio….. Ha! –
-  cosa c’è? – disse Applejack
- Ma lo avete visto quel villano!! –esclamò l’unicorno
Il maschio che corteggiava Belle, infatti, le aveva strappato il libro da mano e lo aveva gettato nel fango
-oh tesoro, non è una cosa che ci interessa – disse Rarity
- A me invece si! – esclamò Twilight dal suo nascondiglio – non posso tollerare che un mascalzone ignorante manchi di rispetto a una cosa tanto preziosa come un libro.  

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Capitolo 3
*** Capitolo 2: la richiesta di matrmonio ***


Dopo un po’, i nostri eroi seguiono nuovamente Belle fino a casa sua, e lì ci fu una svolta. Rimasero per molte ore ad aspettare che il loro soggetto riesca di casa, era una vera e propria noia. Nel attesa, di qualcosa di nuovo, cominciarono a fare cose per conto loro: Applejack si sdraiò sull’erba a sonnecchiare, Fluttershy cominciò a fare una coroncina di fiorellini, Rarity cominciò a cucire ricamare qualche strisciolina di stoffa, tanto per tenersi occupata, spike cominciò a scarabocchiare sul qualche foglio di carta, Pinkiepie face una delle cose che le riescono davvero bene: parlare, e ogni argomento anche il più vago e il più noioso diventava un qualche discorso insensato che nessuno sentiva, e Rainbowdash continuava a guardare il cielo come se stesse aspettando qualcosa. Solo Twilight era concentratissima e non staccava gli occhi di dosso alla porta di casa, era assolutamente determinata a portare il rapporto a Princess Celestia.
 
- ehi Twilight – disse Applejack d’improvviso – vuoi giocare a ruba mazzo con noi? –
- non ora Applejack  – disse Twilight appuntando qualcosa col suo taccuino
- Suvvia Twilight – la esordì Rarity – perché non lasci stare e non ti distrai  per un po’? –
- distrarmi? Distrarmi! Distarmi!? – disse Twilight strozzando il suo grido con la gola – non so se lo hai notato Rarity, ma questa    è una missione di estrema importanza, non posso assolutamente distrarmi, se mi distraggo la nostra femmina potrebbe uscire mentre noi giochiamo a ruba mazzo, anche senza un mazzo di carte
- in realtà, il mazzo c’è – disse Pinkie mostrando un mazzo di carte – ecco guarda: ci sono l’asso di quadri, il due di quadri, il tre di quadri…. –
- comunque non posso assolutamente distrarmi…. – esclamò Twilight
- ehm Twilight……- sussurrò timidamente Fluttershy puntando lo zoccolo dietro di lei
- ….. Anche se princess Celestia mi perdonerà un piccolo svago, non posso farlo perché non posso perdere un solo minuto….-
- ehm Zuccherino….- disse Applejack
-  … dopo AJ… - continuò Twilight senza voltarsi - questa missione dimostrerà a tutti i pony, se gli esseri umani saranno abbastanza disponibili a ospitarci e non lascerò che una di loro ci scoraggi e mi distragga….-
- non lo farei mai – disse qualcuno
- ne sono convinta….. eh? -  Twilight  si girò e vide una figura lata eretta e con una strana espressione sulla faccia, e se non avete capito, la figura era Belle
 
Si, Belle li scoprì, ma andò molto meglio di quanto si potrebbe pensare. Lei, anche se sorpresa di vederli, fu più gentile del previsto e, visto che il padre era fuori per un po’, li invitò a stare a casa sua per un po’, Twilight era, inizialmente, riluttante ma poi accetò, e per due giorni le cose andarono meglio: Belle era disponibile ad “aiutare” Twilight nel suo rapporto per la principessa e le diede anche quelche libro da leggere, ne aveva un scaffale pieno, e i suoi amici erano entusiasti di passare la notte finalmente al coperto.
 Nel secondo giorno della permanenza di Twilight e dei suoi amici a casa della nuova amicale cose andarono “normali” fino a pomeriggio inoltrato, Twilight era nel piccolo salone e  leggeva un libro congratulandosi con Belle per il suo gusto in fatto di libri,mentre dettava a Spike gli elementi per compilare il rapporto, Rarity sistemava per l’ennesima volta la sua chioma viola, Fluttershy preparava un tè, Rainbowdash e Applejack si riposavano su un tappeto, Pinkiepie saltellava mentre non smetteva di riempire Belle di domande
               
- Hai scritto Spike?- chiese Twilight al suo draghetto
- “le femmine di essere umano si differenziano dai maschi per avere il petto più voluminoso” si – rispose Spike
- è davvero incredibile come ci siano cosa sul mondo che non sappiamo – disse Belle pensosa - vorrei tanto poterlo vedere –
- se lo vedessi sono sicura che resteresti di stucco – disse Pinkiepie con la solita allegria – il mondo è davvero grande, grande così! – facendo un salto allargando gli zoccoli – no anzi grande così!!!!! – disse ancora facendo un salto così grande da fare un capriola e atterrare con la testa in giù (ahi…)
 
All’improvviso la porta d’ingresso si aprì, i cinque pony e il draghetto subito si nascosero in cucina, con grande spavento di Fluttershy, che versò il tè tutto a terra
                      
- Ma che succede?- disse Fluttershy con ingenuità -
- Sh….. - disse Applejack – non fare rumore -
- pensate sia il padre di Belle?- chiese Rarity dietro Twilight
- non credo – rispose lei – ha detto che il  padre sarebbe tornato dopo un settimana –
- ma allora se non è lui chi cavolo è?- disse Pinkiepie
- sh.. Pinkie!- disse Rainbowdash
                       - aspettate sentiamo un po’ – disse Twilight appoggiando l’orecchio sulla porta –aspettate, questa è la voce di quel tipo
                       muscoloso di qualche giorno fa –
                       -ancora lui! - esclamò Rarity – ma che altro vuole?-
                       - aspetta, aspetta – disse Twilight – sta dicendo un cosa tipo che questo è il giorno dove i sogni di Belle si realizzeranno,
                       ora……… credo si sia seduto e…. ehm………  o cielo! Ma la sentite anche voi questa puzza?? - tutti quanti tirarono su
                       col naso e, infatti, c’era una strana puzza di qualcosa, Twilight, spiò dalla serratura della porta e vide quel tipo, seduto
                       con i piedi sul tavolo del salone, senza gli stivali, lasciando intravedere dei grossi piedi con dei calzini bucati                          
                        - credo di aver capito cosa puzza là dentro –
- allora cosa si dicono? – chiese rumorosamente Pinkiepie
-  sh……..! - fece Twilight – un  momento! le sta chiedendo di sposarlo!! –
- cosa?! – esclamarono tutti silenziosamente, tranne Pinkiepie
- o mia Celestia e adesso cosa vorrà fare adesso? Ah! oh….. grazie al cielo –
Confusi? Ora vi spiego il tipo muscoloso, che si chiama Gaston aveva spinto Belle sulla porta di ingresso chiedendole di sposarlo, ma lei con una mossa tempestiva ha aperto la porta e lo ha sbattuto fuori.
                       
forse questa storia è finita – disse Twilight aprendo la porta, ma in realtà era solo l’inizio.    

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Capitolo 4
*** Cpitolo 3: Amiche ***


Dopo non più di cinque minuti i sei pony e Spike si ritrovarono fuori a contemplare Belle mentre buttava via i due stivali di Gaston
                          
- meno male se ne andato – commentò Rarity – le mie povere narici sono molto sensibili
- Ma ve lo immaginate!?!?!? – esclamò Belle mentre si avviava verso la porta d’ingrsso - IO moglie di quel maleducato senza cervello!! – con questa frase Belle si dilegua dietro la porta sbattendola
- O santo cielo, che linguaggio – disse Flyttershy
- Però ha ragione – borbottò invece Rainbowdash – quel tizio è davvero scemo
- E maleducato – ribadì Applejack
 
Twilight guardò pensierosa la porta, “Sembra che Belle non sia capita da nessuno” pensò “deve sentirsi sola” a questo pensiero l’unicorno si intristì, capiva bene cosa si provasse ad essere soli lo aveva provato per la maggior parte della sua vita, prima che andasse a vivere a Ponyville, inizialmente non ci dava peso, e anzi pensava che invece era meglio stare da soli che avere amici, ma poi grazie a Princess Celestia ha incontrato le sue amiche e da allora sono state inseparabili. Twilight, uscì dalla casa in cerca di Belle, ci volle un po’ per trovarla, era distesa su una collinetta lì vicino piena di denti di leone e guardava l’ormai imminente tramonto, mentre Twilight si sedette accanto a lei, notò un bar lume di tristezza negli occhi dell’umana
                           
-che bel tramonto – disse per provare a rompere il ghiaccio – sai io adoro questo momento della giornata mi
  rilassa molto, forse perché mi ricorda il mio nome
-anche a me piace molto – rispose Belle voltandosi verso il pony – per alcuni il tramonto rappresenta una speranza che si spegne, ma invece credo che lo rappresenti solo per noi creature del giorno, ma chi mi dice che non sia così per quelle creature notturne?
- mm….. però - disse Twilight – il tuo ragionamento non fa una piega
- la speranza, anche se sembra non essercene – continuò Belle – c’è sempre per tutti
- C’è anche la speranza che quel tipo di prima abbia un po’ più di cervello? – azzardò Twilight
- sei davvero ottimista Twilight – rispose Belle. Dopo un istante di silenzio le due scoppiarono a ridere
- in realtà l’unica speranza che coltivo e che ci fosse qualcuno qui che mi capisca – mormorò Belle – il mio sogno non è sposarmi, almeno non per il momento, io…..voglio vedere il mondo e non solo con l’immaginazione ma di persona, vorrei vivere le avventure che da sempre leggo nei miei libri
- capisco…- rispose Twilight – b’è potresti….
 
Twilight non riuscì a finire la frase che qualcosa attirò la loro attenzione, era un cavallo legato a un carretto sembrava nervoso e spaventato dietro di lui c’erano Flyttershy, che mentre volava cercava di calmarlo, subito dietro di lei c’era Applejack, Rainbowdash, Rarity, Pinkie pie (che saltellava tutta allegra come se niente fosse), e Spike che era l’ultimo della fila
 
- Ehi ma cosa….??? – chiese Twilight sorpresa
- quello è il cavallo di mio padre! – esclamò Belle prendendo le redini del cavallo – Philip! Che succede?
- oh è tuo? – chiese Flyttershy – mi dispiace ho provato a calmarlo ma non c’è stato verso, sembra davvero spaventato
- Philip dov’è Papà?- continuò a chiedere Belle preoccupata - Cosa è successo??
- Allora signor Philip faccia con calma – mormorò Fluttershy al cavallo – va tutto bene ora
- Tranquilla Belle – disse Applejack – Flyttershy è molto brava con gli animali saprà calmarlo
- aha! si…. – disse Flyttershy ascoltando cosa avesse da dirle il cavallo – una strada tenebrosa.... con rumori spaventosi!!! E pieno di pipistrelli, precipizi e lupi!!!!!! O cielo, o cielo
- Allora che ha detto!? – chiese Rainbowdash
- lui e il padre di Belle stavano attraversando una strada per niente sicura, - comiciò a raccontare Flyttershy -   quando ad un tratto il signor Philip ha sentito dei rumori, si è spaventato e ha cominciato a correre, poi si sono ritrovati i un precipizio, grazie al cielo non sono caduti ma Philip si è così spaventato che non si è accorto che il padre di Belle è caduto vicino a lui ed è scappato via
                              - oh no Papà! – esclamò Belle – dobbiamo trovarlo!!! – detto questo Belle liberò il cavallo dal carretto  e
                              si mise sulla sua groppa.
-bene ragazzi – disse Twilight - ascoltate vi voglio qui fra 15 minuti con un bagaglio leggero, Spike prendi tutta la mia roba: penne, taccuini, binocolo, bussola e tutto il resto
                               - capito – disse il draghetto che subito si precipitò verso la casa
                               - tutte voi portate lo stretto indispensabile – continuò l’unicorno – ricordate solo lo stretto indispensabile
                               - capito!!! – dissero Rarity, Pinkiepie, Applejack e Rainbowdash che subito seguirono Spike nella casa
                               - aspetta vuoi dire che andremo anche noi?? – chiese Flyttershy spaventata
                               - certo che sì – rispose Twilight, Flyttershy gemette per un attimo con la sua vocina e poi rassegnata si avvaio anche                  
                               lei
- Grazie Twilight – Disse Belle – ma questa è una cosa che devo fare da sola
-  questa è la stessa cosa che dissi io quando incontrai le mie amiche per la prima volta –ribadì Twilight facendole l’occhiolino
- Quindi consideri anche me un’amica? – chiese la ragazza
- Ma certo – rispose Twilight alzando uno zoccolo verso di lei
 Belle le sorrise e con una mano le strinse lo zoccolo, per una volta si sentì finalmente capita, e questo la rincuorò. 

Nota dell'autore 
Eccomi!!! ciao sono disneyanime95 scusate se non ho mai messo una nota ma sono ancora un pochino inesperta su questo sito, comunque spero che questa serie vi piaccia e che recensiate in molti grazie per l'attenzione che avete dato a questa storia

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Capitolo 5
*** Capitolo 4: alla ricerca del padre di Belle ***


Dopo esattamente 15 minuti Twilight aveva  fatto letteralmente ficcato da Spike tutta la sua roba nelle sue due borse (e meno male che aveva detto lo stretto indispensabile),  Applejack non prese niente, perchè pensava che sarebbero tornati il più presto possibile,  così  fecero anche Rainbowdash e Flyttershy
 
- Pinke pie! Rarity!- urlò Twilight dal’uscita dalla porta della casa di Belle – muovetevi!!- alla fine le due Pony  uscirono dalla casa lasciando tutti i presenti perplessi, Rarity usci con la sua solita valigiona piena di vestiti, mentre Pinki pie con dei palloncini attaccati ai fianchi che la facevano fluttuare a mezz’aria
- Che c’è? – disse Rarity – per me portare le mie cose è assolutamente importante e necessario-
- andiamo Rarity non staremo via per molto- affermò Rainbowdash
- Pinkie,- continuò Applejack rivolta al pony rosa  - non credi che…….-
- ……Twilght ha detto di portare un bagaglio leggero,- rispose Pinkie pie con il solito sorriso sulle labbra - e cosa c’è di più leggero di un palloncino? –
 
Comunque dopo aver lasciato Spike da solo a casa, visto che si era offerto volontario per vegliare sulle cose che le altre avevano lasciato, specialmente su quelle di Rarity, i sei pony Belle e il suo cavallo si incamminarono per cercare il padre della giovane umana, inizialmente per più di due ore, visto che andavano di fretta, avevano dovuto correre un pochino, attraversarono una tranquilla stradina che, secondo le cose dette da Belle, doveva portare verso la città dove il padre avrebbe portato la sua ultima invenzione, uno spacca legna che funzionava a motore, per vincere una fiera cittadina, ma dopo un po’, guidati dal cavallo della ragazza, si addentrarono dentro una specie di bosco che con l’avanzare delle tenebre divenne sempre più inquietante.
 
A un certo punto,dopo 5 ore di instancabile ricerca, arrivarono al precipizio dove Philip aveva visto l’ultima volta il signor Maurice, il padre di Belle; era ormai buio come la pece e in cielo c’erano solo nuvole che non lasciavano trasparire neanche una stellina, gli alberi erano ormai spogli delle loro foglie sembravano volessero avvolgere con i loro rami le nostre eroine. Mentre le altre cercavano qualche indizio della presenza del signor Maurice Flyttershy era davvero nervosa e spaventatissima, gli alberi, le sembrava che gli alberi le stessero mandando occhiate maligne, ricordando la canzoncina che PInkie pie aveva cantato tempo fa nella loro primissima avventura insieme alle sue amiche cominciò a canticchiare fra sé e sé, girandosi in continuazione su se stessa
 
- So, giggle at the ghostly,guffaw at the grossly, crack up at the creepy…. Ah!- la poverina aveva
                                 cominciato a canticchiare il ritornello che  non si accorse che il suo zoccolo stava scivolando verso il precipizio ma
                                proprio mentre stava per scovolare si ricordò di avere le ali e le usò per volare a mezz’aria a abbastanza per non
                                cadere, e fu allora che intravide un enorme castello  era grande e inquietante, ma sembrava ancora intatto
                                “forse il signor Maurice è lì dentro”  pensò
- ehm ragazze - provò a dire
- oh ma dov’è può essere! - esclamò Belle scesa da cavallo e sempre più preoccupata
- vedrai che da qualche parte sarà – provò a rincuorarla Twilight      
- sempre che i lupi non se lo siano mangiato – disse Rainbowdash
- Rainbow!!!!!! Cosa hai contro il concetto di “tirare su il morale”!!! – la rimproverò Applejack
- uhmm….. scusate – riprovò Flyttershy – ci sarebbe……
- ah!!! non perdiamo tempo, qui non c’è!! – esclamò Pinki pie ancora sospesa a mezz’aria con i palloncini – perché non chiediamo là in quel castello?-
- COSA!?!?!? – chiesero stupite Twilight, Applejack, Rainbowdash, Rarity e Belle, tutte loro si misero a guardare verso la direzione che indicava Pinkie pie e videro lo stesso castello che Flyttershy aveva notato
- Quando lo hai notato!?!?!? – chiese Twilight stupita
- Fin dall’inizio, sciocchina! – rispose Pinkie pie continuando a sorridere– perché voi no?? –
 
Dopo una mezzoretta i pony, la giovane umana e il suo cavallo si ritrovarono davanti al quell’enorme maniero, a separare loro dal portone c’era un enorme ponte dove ai lati c’erano delle statue di a forma di umani con le corna ognuno portava una cosa strana diversa, Twilight le sue amiche e Belle, attraversarono il cancello e si diressero timorose verso il portone del castello, Flyttershy continuava a canticchiare la canzoncina piangendo per la paura di quelle statue, così grandi, reali e spaventose. Twilight nonostante temeva anche lei quel enorme castello, così diverso dal castello di Canterlot, c’era qualcosa che la attraeva e la induceva a voler entrare a dare un’occhiata, non era la preoccupazione per il padre di Belle, né l’eccitazione di imparare qualcosa, era qualcosa che non riusciva a spiegare, qualcosa di ignoto ne voleva sapere di più, voleva capire cosa c’ era in quel castello così terrificante, anche se non avessero trovato lì dentro il padre di Belle voleva rimanere a esplorarlo, e non importava quanto tempo ci avrebbe messo, come avrebbe fatto a esplorarlo tutto, voleva sapere, non sapeva perché ma decise di assecondare quel  volere, e non importava come.                  Si lo so è un pochino corto, però non mi era venuto in mente nient’altro questo è l’ultimo capitolo che scriverò prima dell’esame di stato finale..…. Scusate se vi ho fatto aspettare tanto

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Capitolo 6
*** Capitolo 5: Nel castello ***


Le sei pony e Belle entrarono nel castello, all’interno tutto era oscuro, come se neanche un raggio di sole non sia entrato per molto tempo
                              -Oh povera me – si lamentò Rarity – questo è sicuramente uno di quei posti dove non andrei a vivere  neanche fosse l’ultimo tetto sulla testa rimasto al mondo –
                            - Papà! – esclamò Belle cercando il padre – c’è nessuno? –
Le nostre eroine decisero di dividersi: Twilight, Applejack e Flyttershy sarebbero andate con Belle nella parte destra del castello, mentre Rainbowdash, Rarity e Pinkiepie nella parte sinistra.
Mentre cercava il padre di Belle, insieme all’unicorno bianco e il pony terrestre rosa, Rainbowdash era all’erta e pronta a “calciare” in qualsiasi momento, a ogni più piccolo rumore volava in picchiata verso dove proveniva il rumore gridando “chi va là?”. Salirono le scale  verso una torre, lì l’atmosfera si faceva più oscura e tetra, andarono così verso una porta, l’unica della torre, per controllare
                         -Uuuuuu guardate quante me ci sono! – Delirò Pnikiepie che era rimasta indietro, Ranbow e Rarity si girarono e videro la pony rosa che faceva le linguacce a quello che a occhio e coda sembrava una cornice, anche se in realtà era uno specchio rotto ma con alcuni frammenti attaccati alla cornice e che rispecchiavano la loro amica molte volte, all’improvviso sentirono uno strano rumore sembrava un ringhio e si voltarono; un colosso di due metri e mezzo circa era davanti a loro e la fissava con grandi e minacciosi occhi blu, Rarity urlò e scappò  via seguita da Pinkiepie, mentre Raindowdash rimase lì pronta a combattere
                        -Scappare non è da me, ma da vigliacchi e io non lo sono – sentenziò la pegaso blu prima che un ruggito terribile e rumoroso la prese dritta in faccia, facendole scompigliare la criniera arcobaleno –Ma se “vigliacco” è sinonimo di “vivo”, allora…….. SI SONO UNA VIGLIACCA!!!  AIUTO!!!!! –
Dall’altra parte del castello Belle, Twilight, Applejack e Flyttershy sentirono quell’ruggito terribile e ne rimasero allarmate
-Bisogna andare a vedere cosa sta succedendo alle altre – mormorò Flyttershy
Si hai ragione – rispose Apple jack
- Voi andate pure- disse Belle comprensiva- io continuerò a cercare-
- Non preoccuparti torneremo in un..… - Twilight non finì la frase che sentì uno strano rumore provenire dietro a una porte alla loro destra
- Hai sentito anche tu? – chiese Belle
- Credo di si – rispose Twilight
 
Twilight e Belle si precipitarono dietro alla porta, seguite da Applejack e Flyttershy, la porta portava a una stanza di pietra e una scala a chiocciola che andava su: il rumore (sembrava il rumore di metallo) andava su per queste scalette, le tre pony e la ragazza allora salirono per infiniti minuti fino ad arrivare a quello che sembrava una prigione, c’erano porte di legno con le tipiche sbarre di ferro sopra e sotto la porta, e una piccola torcia appesa per fare luce ma stranamente il rumore si era fermato e nessuna di loro vide qualcosa che sembrava poter emetterlo.                       
-Lo ammetto, sto cominciando ad avere paura – disse onestamente Applejack
- Eppure ero sicura di aver sentito qualcuno – rimuginò Twilight – o qualcosa-
- Forse c’è un fantasma!!! – disse Flyttershy stando dietro a Applejack, all’improvviso sentirono una voce
- Chi c’è lì? – disse, le tre pony si spaventarono ma Belle invece riconobbe la voce di suo padre
- Papà!! –esclamò e andò a vedere a una delle porte seguita da Twilight, che con la sua magia fece volteggiare la torcia vicino alla porta per fare un po’ di luce, Applejack e Flyttershy, e videro un’ uomo vecchio, grassottello e con dei baffi grigi prendere la mano della loro amica
- Belle? – iniziò a dire – Ma cosa ci fai qui? Come hai fatto a trovarmi? –
- Ho avuto un piccolo aiuto – dissè Belle scostandosi per fargli vedere chi c’era con lei
- Ehilà! – esclamò la giovane pony terrestre – Io sono Apple jack e loro sono Twilight e Flyttershy
- oh santo celo! Macome…. – Maurice non riuscì a finire che cominciò a tossire molto forte     
- Oh ma lei malato – disse Flyttershy con la sua solita gentilezza
-Non si preoccupi, la tireremo fuori di qui in un battibaleno – sentenziò Twilight con decisione
- No aspettate dovete portare via mia figlia al più presto da qui !!! – disse l’anziano signore con un voce mozza
- Cosa? No Papà non ti lascerò qui –rispose Belle
- Adesso stia in dietro – disse Applejack stiracchiandosi le zampe posteriori – vedrà un paio di calciate e la porta sarà aperta….- ma prima che potesse mettersi in posizione le altre tre del gruppo fecero il loro ingresso nella stanza correndo e urlando
- Rainbowdash, Rarity, Pinkiepie!!!! – disse Twlight – SSSHHH ma siete diventate matte volete farci…- Ed ecco arrivare un essere enorme alto più di due metri, twilight non poté fare luce con la torcia per vedere cosa era; perché spaventata la lasciò cadere in una piccola pozza d’acqua nelle vicinanze, spegnandola
- Che cosa ci fate qui? – ruggì quell’essere davanti a loro, quella voce così minacciosa fece indietreggiare le sei pony da un lato: Rainbowdash ed Applejack si misero davanti alle altre, pronte, anche se terrorizzate, ad attaccare. In quel momento Twilight si maledisse solo per un istante e per le prima volta di aver accettato un incarico di Princess Celestia
Le sei pony e Belle entrarono nel castello, all’interno tutto era oscuro, come se neanche un raggio di sole non sia entrato per molto tempo
                              -Oh povera me – si lamentò Rarity – questo è sicuramente uno di quei posti dove non andrei a vivere  neanche fosse l’ultimo tetto sulla testa rimasto al mondo –
                            - Papà! – esclamò Belle cercando il padre – c’è nessuno? –
Le nostre eroine decisero di dividersi: Twilight, Applejack e Flyttershy sarebbero andate con Belle nella parte destra del castello, mentre Rainbowdash, Rarity e Pinkiepie nella parte sinistra.
Mentre cercava il padre di Belle, insieme all’unicorno bianco e il pony terrestre rosa, Rainbowdash era all’erta e pronta a “calciare” in qualsiasi momento, a ogni più piccolo rumore volava in picchiata verso dove proveniva il rumore gridando “chi va là?”. Salirono le scale  verso una torre, lì l’atmosfera si faceva più oscura e tetra, andarono così verso una porta, l’unica della torre, per controllare
                         -Uuuuuu guardate quante me ci sono! – Delirò Pnikiepie che era rimasta indietro, Ranbow e Rarity si girarono e videro la pony rosa che faceva le linguacce a quello che a occhio e coda sembrava una cornice, anche se in realtà era uno specchio rotto ma con alcuni frammenti attaccati alla cornice e che rispecchiavano la loro amica molte volte, all’improvviso sentirono uno strano rumore sembrava un ringhio e si voltarono; un colosso di due metri e mezzo circa era davanti a loro e la fissava con grandi e minacciosi occhi blu, Rarity urlò e scappò  via seguita da Pinkiepie, mentre Raindowdash rimase lì pronta a combattere
                        -Scappare non è da me, ma da vigliacchi e io non lo sono – sentenziò la pegaso blu prima che un ruggito terribile e rumoroso la prese dritta in faccia, facendole scompigliare la criniera arcobaleno –Ma se “vigliacco” è sinonimo di “vivo”, allora…….. SI SONO UNA VIGLIACCA!!!  AIUTO!!!!! –
Dall’altra parte del castello Belle, Twilight, Applejack e Flyttershy sentirono quell’ruggito terribile e ne rimasero allarmate
-Bisogna andare a vedere cosa sta succedendo alle altre – mormorò Flyttershy
Si hai ragione – rispose Apple jack
- Voi andate pure- disse Belle comprensiva- io continuerò a cercare-
- Non preoccuparti torneremo in un..… - Twilight non finì la frase che sentì uno strano rumore provenire dietro a una porte alla loro destra
- Hai sentito anche tu? – chiese Belle
- Credo di si – rispose Twilight
 
Twilight e Belle si precipitarono dietro alla porta, seguite da Applejack e Flyttershy, la porta portava a una stanza di pietra e una scala a chiocciola che andava su: il rumore (sembrava il rumore di metallo) andava su per queste scalette, le tre pony e la ragazza allora salirono per infiniti minuti fino ad arrivare a quello che sembrava una prigione, c’erano porte di legno con le tipiche sbarre di ferro sopra e sotto la porta, e una piccola torcia appesa per fare luce ma stranamente il rumore si era fermato e nessuna di loro vide qualcosa che sembrava poter emetterlo.                       
-Lo ammetto, sto cominciando ad avere paura – disse onestamente Applejack
- Eppure ero sicura di aver sentito qualcuno – rimuginò Twilight – o qualcosa-
- Forse c’è un fantasma!!! – disse Flyttershy stando dietro a Applejack, all’improvviso sentirono una voce
- Chi c’è lì? – disse, le tre pony si spaventarono ma Belle invece riconobbe la voce di suo padre
- Papà!! –esclamò e andò a vedere a una delle porte seguita da Twilight, che con la sua magia fece volteggiare la torcia vicino alla porta per fare un po’ di luce, Applejack e Flyttershy, e videro un’ uomo vecchio, grassottello e con dei baffi grigi prendere la mano della loro amica
- Belle? – iniziò a dire – Ma cosa ci fai qui? Come hai fatto a trovarmi? –
- Ho avuto un piccolo aiuto – dissè Belle scostandosi per fargli vedere chi c’era con lei
- Ehilà! – esclamò la giovane pony terrestre – Io sono Apple jack e loro sono Twilight e Flyttershy
- oh santo celo! Macome…. – Maurice non riuscì a finire che cominciò a tossire molto forte     
- Oh ma lei malato – disse Flyttershy con la sua solita gentilezza
-Non si preoccupi, la tireremo fuori di qui in un battibaleno – sentenziò Twilight con decisione
- No aspettate dovete portare via mia figlia al più presto da qui !!! – disse l’anziano signore con un voce mozza
- Cosa? No Papà non ti lascerò qui –rispose Belle
- Adesso stia in dietro – disse Applejack stiracchiandosi le zampe posteriori – vedrà un paio di calciate e la porta sarà aperta….- ma prima che potesse mettersi in posizione le altre tre del gruppo fecero il loro ingresso nella stanza correndo e urlando
- Rainbowdash, Rarity, Pinkiepie!!!! – disse Twlight – SSSHHH ma siete diventate matte volete farci…- Ed ecco arrivare un essere enorme alto più di due metri, twilight non poté fare luce con la torcia per vedere cosa era; perché spaventata la lasciò cadere in una piccola pozza d’acqua nelle vicinanze, spegnandola
- Che cosa ci fate qui? – ruggì quell’essere davanti a loro, quella voce così minacciosa fece indietreggiare le sei pony da un lato: Rainbowdash ed Applejack si misero davanti alle altre, pronte, anche se terrorizzate, ad attaccare. In quel momento Twilight si maledisse solo per un istante e per le prima volta di aver accettato un incarico di Princess Celestia

Nota dell’autrice: ed ecco un altro capitolo di questa saga, avrei voluto farlo più lungo ma in questo non ho proprio la testa di fare le cose troppo alle lunghe. Vi prometto che il prossimo episodio sarà più lungo di questo.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6: Nell'antro di una bestia ***


Twilight, anche se in vita sua aveva affrontato cose peggiori di quelle aveva il cuore in gola, aveva lasciato gli elementi dell’armonia nella casa di Belle e, anche se c’erano le altre a sostenerla, non riusciva a non sentirsi indifesa vedendo la mole di quello strano essere: visto che la torcia che aveva preso dalla parete si era spenta non riusciva a vederne l’aspetto ma poteva constatare, col solo ausilio di una luce che veniva dal buco del soffitto,  che fosse peloso e che avesse le corna: era un’animale ? non ne era sicura, di certo Flyttershy poteva saperlo ma non era il momento per chiederlo.
                                 -chi è lei? –chiese Belle un po’ spaventata all’enorme essere
                            - Sono il padrone del castello – rispose lo strano animale
                            - Oh Davvero? – Chiese Rarity cercando di rassicurarsi – ma guarda, non ci aspettavamo….- a malapena l’unicorno finì la frase perché l’essere la guardò e con un ringhio la fece zittire per la paura
                            - Non abbiamo cattive intenzioni – mormorò Belle – siamo qui solo per portare via mio padre, quindi la prego lo liberi, è malato! La prego farò qualsiasi cosa!!
                            - Non può fare niente per lui, rimarrà dove si trova – Sbottò il padrone del castello
                            - Mi stia a sentire, signore! – Esclamò Applejack decisa – non siamo di certo venute qui per sentirci dire che abbiamo fatto tutta questa fatica per un bel niente. Quindi vediamo di risolvere la cosa da esseri civili! – Il padrone del castello si voltò verso la pony ringhiando, pronto a rispondere per le rime
                             - prenda me al posto di mio padre – disse Belle mettendosi sotto la luce che proveniva dal soffitto, l’essere si guardò di nuovo verso la ragazza, chiaramente stupito dalle sue parole, e la stessa cosa fecero le 6 pony
                         - Lei prenderebbe il suo posto? –Chiese il padrone del castello
                         - Se io rimango, lo lascerà andare? – chiese la giovane umana, Twilight la guardò spaventata: Belle stava per mettere a rischio se stessa per suo padre, non poteva permetterglielo, lei era diventata loro amica e non aveva alcuna intenzione di lasciarla da sola, però pensò che forse quell’essere non avrebbe accettato la sua proposta di restare e quindi sarebbe stata fuori pericolo, ma le sue speranze non vennero esaudite
                          - Si ma deve promettere di restare qui per sempre! – rispose il padrone del castello con crudeltà, Belle pensò bene di chiedere a quell’essere di mettersi sotto la luce per vedere meglio il suo interlocutore, che malvolentieri rivelò ai presenti le sue mostruose sembianze: era completamente peloso, come aveva constatato Twilight, e aveva due corna ricurve, aveva un naso enorme e ricurvo e dalla bocca uscivano dei denti aguzzi. Le sei pony non riuscivano a credere a quello che vedevano, Flyttershy spaventata come sempre, cercava nel suo vocabolario bestiale mentale un’animale simile a quello e forse un modo per riuscire a calmarlo, ma non trovò niente che corrispondesse ad un animale del genere. Belle, dal canto suo, rimase anch’ ella spaventata alla vista di quella Bestia mostruosa, ma guardando il padre che continuava a supplicarla di non fare sciocchezze si alzo si avvicinò sotto la luce e rispose: - Ha la mia parola–
                          -Essia! – reclamò la Bestia
                          - NO! NO! NO! – esclamò Rainbowdash piazzandosi davanti al essere– Aspetti un attimo, se rimane lei rimango anche io!! – Twilight non fu sorpresa di sentire quelle parole dalla pegaso blu, e non perché erano le stesse che lei stessa stava per dire, ma perché Rainobowdash era fatta così: leale fino alla punta della sua coda colorata.
                           Rarity stava per dire all’amica una cosa per farle cambiare inutilmente idea, quando Twilight si piazzò davanti alla bestia insieme alla pegaso
                          - Anche io!- disse con decisione l’unicorno viola
                         - COSA!?! – Gridò Rarity
                         - Anche io!! – esclamò Applejack imitando le altre due
                        -  COSA….!? – Mormorò spaventata Flyttershy
                    - E conti anche me!!! – disse Pinkie pie che però urlò a se stessa, imitando Rarity e Flyttershy -COSA!?!?!? -                      
La Bestia le sguardò un attimo, ma poi passo oltre, aprì la porta della cella e trascinò il povero Maurice fuori dal castello, Belle, entrò nella cella e dall’unica finestra che c’era vide un carretto che attraversava il lungo ponte che portava alla foresta, a quella scena la ragazza non resistette più e cominciò a piangere  in ginocchio davanti alla finestra, le 6 pony rimasero lì sull’uscio a guardarla con gli occhi lucidi allora Twilight si avvicinò e appoggiò uno zoccolo sulla spalla della nuova amica
                            -Mi dispiace tanto – disse la pony senza saper dire altro per consolarla

Venti minuti dopo
                            -Qui!?!? – esclamò Rarity disgustata – pretenderebbe che noi dormissimo in questa vecchia, sporca e orribile stalla!!!!! – la Bestia dopo aver liberato il padre di Belle,l’ aveva portata in una stanza  da letto del castello, facendo la stessa cosa con le altre ospiti quadrupedi, portando loro nella stalla del castello, con gran disappunto di Rarity
                            -noi non siamo mica delle rozze pecore, o mucche, o peggio ancora cavalli, noi siamo pony – continuava l’unicorno bianco – quindi pretendiamo una stanza o anche un salottino con divano, come minimo – la Bestia stufo di sentirla piagnucolare chiuse le porte della stalla senza neanche risponderle
                            – ah! Noi misere, letteralmente passate dalle stelle alle stalle
-Guarda zuccherino per me non c’è problema- disse Applejack con un po’ di nostalgia – l’odore di questa stalla mi ricorda tanto casa – prese una balla di fieno e si sdraiò su di essa augurando alle amiche la buona notte
- visto che staremo qui per un po’ credo che sia giusto accontentarsi – parlò saggiamente Twilight, ma poi ripensando a quel pomeriggio si rese conto di una cosa
-Oh no! Gli elementi! Li ho lasciati a casa di Belle !!!! – esclamò
- IL MIO VESTIAIRO!!!!! – urlò Rarity quando rielaborò quello che stava dicendo l’amica
- IL MIO CANNONE SPARA FESTONI PER LE FESTE!!!!!! – gridò Pinki pie rendendosi conto della situazione, per una volta
- Calmatevi ragazze, di certo Spike li proteggerà a costo della vita – disse Rainbowdash sdraiata a pancia in sù su un’altra balla di fieno
- Spike!? SPIKE!!!-Esclamò Twilight - Senza di lui non posso mandare il resoconto del viaggio a Princess Celestia, e peggio ancora non sa che non possiamo tornare!!!!!-
- non ci posso crede!!!- continuò Rarity sconvolta - Gli elementi sono altrove, il mio prezioso vestiario è altrove, non possiamo chiedere aiuto e il mio Spikino-spikuccio è da solo! cosa altro può andare storto!?!?! -        

nota dell’autrice: Scusate l’attesa, l’ispirazione va e viene, quindi vi prego continuate a seguirmi e soprattuto commentate per favore

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Capitolo 8
*** Capitolo 7: Guai e benvenuto ***


Nella casa di Belle il piccolo Spike non faceva altro che andare avanti e indietro per la preoccupazione, era così preoccupato per le sue amiche e per la sua dolce Rarity che si era mangiato 2 vaschette di gelato ormai mezzo sciolto, che si era portato di nascosto, per non pensarci, ma non funzionava e dopo essersi mangiatole unghie delle sua zampe squamose decise di smettere di aspettare e di andare a cercarle lui stesso, Rarity poteva essere in grave pericolo. Così dopo aver preso una terza vaschetta di gelato e alte cose per lui indispensabili in una borsa e uscì cautamente dalla casa, da quanto aveva letto nei libri di Belle gli esseri umani non erano molto cordiali con i draghi e quindi dovette fare appello alla sua abilità di nascondersi, anche se era un tantino scarsa, per non finire come i suoi simili di quel posto.
Dopo dieci minuti il piccolo drago, era ormai arrivato ai confini del villaggio camuffato da cespuglio per non farsi vedere da nessuno, anche se a quell’ora di notte non c’era anima viva, avvicinandosi pianpiano verso il bosco tremando dal freddo, era infatti caduta da un paio di ore un bel po’ di neve, si sentivano le risate e le note di una canzone arrivare da un’abitazione lì vicino. Per pura  curiosità Spike si avvicino alla finestra di quella che sembrava un’ abitazione e sempre nascosto da cespuglio gli dà una sbirciatina dentro; c’era tanta gente che cantava e beveva da dei calici per il sidro di mele, tra tutte quelle persone riconobbe il tizio a cui piaceva Belle, Gaston, che cantava, metteva in mostra i suoi muscoli e faceva il giocoliere con delle uova. “Chissà cosa avrà da festeggiare - si chiese Spike – è appena stato scaricato dalla ragazza che ama” in quel  momento sentendo i respiri affannosi di qualcuno che arrivava a quella che come aveva constatato era una locanda, il draghetto si nascose di più nel suo travestimento e tendette l’orecchio sempre di più per provare il suo nuovo potenziale, il super udito: aveva infatti scoperto, recentemente, che se si concentrava a sufficienza le sue orecchie potevano percepire ogni suono in un area chiusa, ma purtroppo questa abilità era limitata rispetto a quella degli altri draghi, che potevano sentire cose da una distanza molto elevata, ma comunque per saziare la sua curiosità il piccolo drago aveva deciso di usare questa nuova potenzialità, anche per allenarsi a usarla bene. Per prima parlò la voce di un vecchio – Aiuto!! Vi prego aiutatemi, ho bisogno del vostro aiuto!!! Belle è stata catturata, rinchiusa nelle segrete del castello!!!!!!!! – gridò come un pazzo, "Belle cosa?” pensò il piccolo Spike preoccupato “ e le mie amiche?” – Calma Maurice… - disse una seconda voce che Spike, la identificò come quella di Gaston – chi l’ha rinchiusa nelle segrete di un castello?- - Una Bestia mostruosa orribile – continuò a delirare il vecchio, tutti nella locanda si misero a ridere, ma Spike, nella sua ingenuità, credette alle parole di Maurice e cominciò a mangiarsi gli artigli per la preoccupazione  “oh no! dove saranno le mie amiche?” pensò, un attimo prima che le persone all’interno della locanda buttassero via a calci Maurice, il draghetto decise allora di seguire il vecchio, visto che si era ricordato che Maurice era il nome del padre di Belle, così forse avrebbe scoperto chi o cosa aveva rapito Belle e le sei pony. Lo seguì fino a casa di Belle, in un primo momento non ci pensò ma poi, ricordò che le cose delle sue amiche erano ancora dentro e cercò di aumentare il passo per raggiungerlo ed entrare per primo, fino a cominciare a correre, ma l’unico risultato fù quello di inciampare rumorosamente per farsi scoprire dal anziano, in un attimo l’umano e il draghetto si guardarono e poi cominciarono a gridare all’unisono per lo spavento, andarono avanti a gridare per diversi minuti poi cominciarono a parlare
                         -La prego non mi spelli o non mi tagli la testa!! Sono un amico di Belle!!!! – disse il piccolo drago spaventato – Cosa? Tu conosci mia figlia? – chiese l’uomo sorpreso – si signore – rispose Spike – ha ospitato me e delle mie amiche pony a casa sua – Maurice da prima confuso ricordò le sei cavalline che  aveva visto al castello della Bestia insieme a sua figlia – la prego mi dica, le mie amiche sono forse in pericolo? – domandò il piccolo rettile – si sono state catturate da una Bestia insieme a Belle, in un castello – rispose Maurice, Spike rimase interdetto: le sue amiche e il grande amore della sua vita, erano rinchiuse  da qualche parte in un castello dove viveva un terribile mostro, doveva salvarle a tutti  costi
 
Intanto al castello
Le sei pony erano ancora rinchiuse nelle stalle del castello, nell’attesa che succedesse qualcosa Twilight aggiornava il resoconto del viaggio per la principessa, scrivendo cosa era accaduto, le pony terrestri e Rainbow dash erano addormentate su  delle balle di fieno , Rarity se ne stava in disparte ad autocommiserarsi della loro condizione, del suo vestiario che non c’era e del povero Spike, rimasto da solo ad aspettarle inutilmente, e Flyttershy continuava a piangere silenziosamente sulla propria balla di fieno. All’improvvisso qualcuno bussò alla porta Twilight si alzò e andò ad aprire
                                                   -Chi è? – chiese l’unicorno aprendo la porta con la sua magia a risponderle fu una teiera sorridente con grandi occhi – Sono la cameriera cara, Mrs Bric – Twilight sgranò gli occhi e in un attimo cominciò a gridare svegliando Applejack, Pinkiepie e Rainbowdash, e fece sobbalzare le altre due sveglie  - Gelato!? Cioccolato!? Dove!? Come!? Quando!? Biberon!? – delirò Pinkie pie ancora reduce dal sonno, le altre videro a cosa Twilight aveva gridato e per poco Rarity non svenne – Ma… co – co… cosa….!??! C-c-c-c-che!?!?! – Balbettò Rainbowdash – Ma non è teira!!! Lei è una possibile!!! – Esclamò Pinkiepie sbagliando l’ordine delle parole, la teiera la guardò confusa – ha detto “ma non è possibile, lei è una teiera” – Tradusse Applejack con nonscialans – però devo ammettere che ha ragione -  entrò poi saltellando una tazzina da tè che disse con una vocina infantile – Mamma? Cosa è successo? -  - no niente tesoro- disse la teirea alla tazzina – solo la normale reazione che hanno gli estranei nel vederci – poi si rivolse alle sei pony – c’è qualcuna di voi che vuole una tazza di tè?- Fu Twilight a rispondere – ehm… mi piacerebbe…  grazie -  la teiera versò del tè caldo nella tazzina che saltellò verso la pony viola, che la fece volteggiare cono la sua magia – eheh mi fai il solletico – rise la tazzina – e voi ne volete un po’? – chiese la teiera alle altre – ehm si perfavore – rispose Rarity – si – disse Flyttershy timidamente –no grazie – dissero Apple jack e Rainbow dash , la teiera fece versare del’’altro tè dentro altre 2 tazzine che saltellarono in direzione di Rarity e Flyttershy – Piuttosto mi dica una cosa – continuò Applejack – PERCHE’ NON E’ AFFATO SORPRESA DI VEDERCI?!?!?!? Insomma viene a portare tè a quelli che in teoria, non dovrebbero nè parlare né capire la vostra lingua, e lei non ha un minimo di reazione, come è può essere??? – La teiera rise – B’è figliola, dopo essere stata una teiera per quasi 10 anni, non c’è più nulla che mi sorprende – rispose amorevolmente – noi abitanti del castello sappiamo che nel mondo ci sono cose che molti non conoscono, e poi è stata Belle a chiedermi di portarvi del tè – le sei pony si scambiarono degli sguardi di intesa – Oh che imbranata! - disse Mrs bric - volete qualcosa da mangiare? -  e fece entrare una carrozzella piena di ogni ben di Celestia, vegetale naturalmente. Le sei amiche mangiarono a sazietà e ringrziarono cortesemente Mrs bric – Grazie per la sua gentilezza signora – disse la pony fucsia - io sono Twilight Sparkle, quella con il cappello è Applejack, quella rosa che gioca con il suo “bambino” è Pinkie pie, questa con il manto giallo è Flyttershy, lei è Rarity e quest’altra è Rainbow dash – La teira disse allora – è un piacere conoscervi, sempre bello vedere facce nuove, anche le più impensate, e a nome di tutti gli abitanti del castello vi diamo il benvenuto – Twilight si rincuorò, finalmente in quel castello c’era una persona amica, ma poi le venne in mente quello che aveva detto Mrs bric “dopo essere stata una teiera per quasi 10 anni”, questo significava che non era stata sempre un oggetto? Twilight non capiva il senso di quella frase, quando cercò di chiedere a Mrs bric del senso di quella frase lei era già saltellata via con figlio, “non importa” pensò “glielo chiederò in un’altra occasione”.
NOTA DELL’AUTRICE: Ecco un altro capitolo, stavo seriamente pensando di smettere ma poi mi sono ricreduta                   

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Capitolo 9
*** Capitolo 8: i servitori del castello ***


Il giorno dopo le nostre eroine decisero di andare a esplorare il castello, visto che erano “intrappolate”  lì pensavano che la cosa migliore da fare in quel momento era orientarsi. Quel castello di giorno era decisamente meno spaventoso di quanto poteva essere di notte, e durante il giro, le sei pony incontrarono altri abitanti del castello, o per meglio dire la servitù, composta  prevalentemente da oggetti di arredo o di uso comune come un candeliere, con le candele accese, che inseguiva uno spolverino con dei tratti femminili, appena però il primo vide le sei pony che gli chiedevano gentilmente  informazioni lui si fermò si congedò dall’inseguimento e saltellò da loro parlando con un marcato accento francese – boun diè, a quanto parre le voci errano verre: ma perrmettetemi di prresentarrmi, io sono Lumierrè, e sono il maestrro di cerrimonie del castello, euchantè moudmasuille -  -Grazie al cielo, finalmente un gentil pony ehm.. cioè un gentiluomo – commentò Rarity per niente sorpresa di vedere che quel gentiluomo non era sorpreso, Twilight era invece sempre più curiosa, prima una bestia che era a padrone del castello, poi c’erano quei servitori che erano degli oggetti parlanti, che per di più non sembravano affatto spaventati da loro “sento che c’è sotto qualcosa ma non capisco cosa” pensò l’unicorno, ma non riusciva a capacitarsi della cosa, mentre si crogiolava su questi pensieri arrivò da chissà dove un orologio da tavolo con l’aria seria –Lumierè non ti è premesso parlare con loro – disse rimproverando il candeliere – oh Tockìngs, volevo solo esserre educato – rispose il nominato, allora intervenne Rarity – e lo è in una maniera assolutamente perfetta – il candeliere si girò, inchinandosi e rispose - Merrcì Moudmousuille… ehm - - il mio nome è Rarity – si vantò la pony bianca sbattendo le ciglia per far risaltare i suoi occhi blu, l’orologio si intromise rivolgendosi ai pony – Signorine, non dovreste trovarvi qui, dovreste invece trovarvi nella stalla dove il padrone vi ha gentilmente fatto accomodare – esclamò con disappunto, Rarity fu la prima a rispondergli– Ma  come osa permettersi di trattarci come di qualsiasi animali di fattoria!?! Se non fossi costretta a farlo me ne sarei già andata! Anche perché l’architettura di questo castello è davvero inquietante e orrenda, e vogliamo parlare delle condizioni della… - i presenti però non ascoltavano più la pony della generosità, quando si metteva a parlare di ordine, di pulizia, di cose belle, di moda e di vestiti Rarity cominciava a diventare insopportabile.
Twilight e le altre passarono il tempo a esplorare il castello in compagnia di Lumierè e di Tockings, anche se di malavoglia, comunque l’unicorno della magia continuava a pensare a Belle, si domandava dove era, come si sentiva e come stava in generale. Si era già fatta sera inoltrata quando Twilight si decise di chiedere a Lumierè dove si trovava la sua nuova amica, il candeliere, infrangendo l’ennesima regola imposta, glielo rivelò aggiungendo che purtroppo era dalla sera prima che non toccava cibo, la pony allora si congedò dal oggetto parlante, decidendo di farle visite per convincerla a mangiare qualcosa. Era mentre si avviava nei corridoi del grande castello che la vide, camminava furtiva, come se volesse non farsi vedere da nessuno – Belle! – la chiamò Twilight sollevata, l’umana si avvicinò a lei sorridendo e disse – Ciao Twilight, grazie al cielo stai bene – - come ti senti? – le chiese l’altra – Meglio, ti ringrazio – Twilight le raccontò di cosa aveva fatto con le sue amiche quella mattina, e l’accompagnò in cucina, visto che aveva un po’ di fame. Lì c’erano le altre pony ad aiutare i servi a mettere in ordine, Applejack lavava i piatti che le passavano intorno danzando, Rarity  puliva i vetri delle credenze, tanto sporchi da essere bianchi, Flyttershy metteva a posto le tazzine dando loro la buona notte, Pinkie pie continuava a parlare a raffica con chiunque le passasse, e Rainbowdash non faceva niente    – Mie care non c’è bisogno che vi disturbiate tanto – disse loro Mrs bric, la teiera della sera prima – nah.., si figuri signora – rispose Applejack – Noi qui siamo solo di intrusione il minimo che possiamo fare è almeno dare uno zoccolo, ehm… mano… uh… oh insomma avete capito! -  Rarity cominciò a parlare  - e poi era necessario, certi posti sono assolutamente sudici. Anzi “sudici” è un eufemismo - . In quel momento entrarono Twilight e Belle – Che piacere vedere che ha cambiato idea signorina Belle, mi permetta- disse l’orologio rivolgendosi all’ultima - io sono Tockings dirigo la servitù – Lumiere si piazzò davanti a Tockings e si presentò alla ragazza – Echountè cherì –   –   Vuole qualcosa mia cara? Non deve far altro che chiedere – continuò l’orologio scostando il sotto posto – B’è avrei un po’ di fame… - disse Belle, a queste parole i servitori in cucina si eccitarono e cominciarono a preparare qualcosa da mangiare, anche s eTockins era un tantino contrario, al contrario Lumière fu felicissimo di mostrare a Belle la sala da pranzo, ma prima di andare zampettò davanti alle pony – Ma venite anche voi mie carre giumente, ci sarà abbastanza cibo per tutte – reclamò. Twilight rimase a bocca aperta, senza dire un parola, fu invece Pinkie pie a prendere per prima la parola – Evvai!! Sarà uno spasso!!! – esultò saltellando verso la porta, seguita da Rainbow, Applejack, Rarity e Flyttershy, Twilight invece era titubante – ma no non ce né bisogno…  –   mormorò, l’oggetto saltellò sul tavolo all’altezza della giumenta – oh cherì, sarremo felici di accoglierrvi, non c’è un ospite da 10 anni orrmai – rispose – ma… insomma credo… che potrebbe sembrare… - -… strano? – continuò gentilmente Mrs bric – B’è, e noi secondo te non lo siamo? – Quest’ultima frase, che poteva sembrare un rimprovero, a Twilight  sembrò invece un incoraggiamento a non essere timida, e che funzionò alla perfezione.       
La cena di quella sera non fu neanche una cena, ma era una vera e propria festa, arricchita da una canzone molto simpatica e allegra, che ebbe l’entusiasmante risultato di tirare su il morale a Belle e far divertire fino allo sfinimento Pinkie pie, e dalle danze dei vari servitori fra cui Lumierè e Tockings, che per un millisecondo si dimenticò di dare ordini a destra e a manca. Dopo la cena Belle chiese a Tockings di accompagnarla a fare un giro nel castello, visto che conosceva il castello come le sue tasche, se ce le avesse avute naturalmente, con loro andarono Lumiere, un poggia piedi, che si comportava da cane, di nome Sultano, Twilight, Applejack, Rainbow dash e Flyttershy ( Rarity e Pinkie pie erano ritornate alle stalle, perché esauste), fu mentre era rimasta indietro insieme a Belle che Twilight risentì quella strana curiosità che la sera prima l’aveva convita ad entrare nel castello, e, insieme a quella, il suo corno si illuminò da solo e spruzzò un raggio di magia che andò a segnare una via che andava da lei fino su a delle scale, - Cosa hai fatto Twilight? – chiese confusa Belle, aveva già visto l’unicorno usare la magia per far sollevare gli oggetti,  ma mai una cosa così, Twilight rispose ancora più confusa dell’amica – Assolutamente nulla Belle, a volte la magia degli unicorni fa tutta di testa sua – l’unico modo sembrava quello di andare dove il raggio indicava la strada che si spegneva e riaccendeva di continuo, non appena le due si avvicinarono al primo gradino Lumierè, Tockings e Sultano si piazzarono davanti a loro, Twilight li guardava stranita e chiese, indicando sopra le scale – che c’è lì? – fu l’orologio a risponderle – dove? nell’ala Ovest? Niente, solo polvere e sporcizia, un vero disastro – Belle disse invece ancora più incuriosita – allora è quella l’ala Ovest – il padrone del castello, la sera del loro arrivo, aveva consentito alla ragazza di poter andare da per tutto in giro per il castello, da per tutto tranne nell’ala Ovest, anche se non aveva dato spiegazioni Belle aveva comunque promesso di non mettere piede in quel’ ala. Anche le amiche pony lo sapevano, ma Twilight  sembrava come ipnotizzata dal’aura di mistero che sentiva provenire dalla torre; l’unica ad essersene accorta era Applejack e le scuotè davanti alla faccia uno zoccolo per vedere i battiti degli occhi, ma Nisba, l’unicorno non dava segni di ravvedimento  – Ma forrse sarreste più interressate a vederre i giarrdini – disse nervosamente Lumierè – oppure la biblioteca – Twilight ritornò in sé non appena sentì l’ultima parola della frase e seguì lieta gli oggetti insieme alla sue amiche, più forte della sua curiosità era l’amore per i libri, ma purtroppo non si accorse che Belle era rimasta deliberatamente indietro per andare ad esplorare l’ala Ovest.
5 minuti dopo
-Cavolo! cavolo! Non vedo l’ora di vedere altri libri scritti dagli umani – disse Twilight entusiasta - insomma non dico che i tuoi Belle non erano carini ma… - girandosi si accorse che Belle non era con loro – Ehi ma dov’è Belle? – chiese Rainbowdash accortasi anch’ella della mancanza della ragazza – Forse si è persa!! – drammatizzò Flyttershy come al solito – Allora andiamo a cercarla! – esclamò Applejack le quattro equine si staccarono dai tre oggetti alla ricerca della giovane – Ehi ma dove andate? – chiese Tockings – scusate Gente, ma Belle si è persa e noi andiamoa cercarla – rispose frettolosamente la pony col cappello da cowboy. Twilight era sicura di due cose: la prima era che Belle si era mostrata curiosa quanto lei ad andare a vedere la torre e la seconda era che la “Bestia” era sicuramente capace di tutto per non far passare impunito qualcuno, insomma per lei era un essere che aveva lasciato un anziano in una cella facendo aggravare la sua malattia, che poteva portarlo a morire, per questo la giovane unicorno era più in pensiero delle altre tre “ Spero che quel essere non l’abbia ancora scoperta” pensò. Mentre riscendevano le scale che portava all’ingresso principale le quattro pony sentirono un suono inconfondibile; era la “Bestia”, che da qualche parte del castello ruggiva con tutta la voce che poteva avere, ognuna delle nostre eroine ebbero reazioni diverse: Flyttershy si inginocchio coprendosi la testa con le zampe per la paura, Rainbow dash si voltò da ogni parte per capire da dove proveniva il ruggito, Applejack si tappo le orecchie sopra la testa e Twilight si morse il labbro inferiore, preoccupatissima, all’improvvisò apparve dietro di loro Belle che con il mantello al collo corse come una pazza verso la porta – Belle! Dove stai…??? – chiese Rainbow dash impreparata a quello che aveva visto – avevo promesso di restare, ma non rimarrò qui un minuto di più – rispose la ragazza spaventata, Twilight cercò di dire qualcosa per fermarla ma lei aveva già chiuso il portone dietro di sé. Le tre pony rimasero lì a contemplare il portone  per 2 minuti finché l’unicorno, con la sua magia, lo aprì e corse fuori nonostante le amiche cercarono di fermarla inutilmente. Twilight si ritrovò fuori al buio e con la neve a infreddolirle gli zoccoli nudi “non pensare al freddo Twilight! Belle è tua amica, è molto più importante sapere che sta raggiungendo casa sua sana e salva”. Purtroppo non era così:  la pony, dopo neanche un chilometro, trovò l’amica umana, insieme al cavallo Philip, si stava difendendo da un branco di lupi con un ramo, Twilight corse più veloce di prima, nonostante il formicolio agli zoccoli per il freddo, con il corno che scintillava come una stella sprigionò un raggio che colpì un paio di lupi, un altro lupo si piazzò davanti a lei ringhiando e pronto ad attaccare, ma l’unicorno era pronta e con un’altra magia fece apparire una gabbia che imprigionò il lupo in un attimo, la maggior parte del branco si diresse verso di lei leccandosi i baffi, e Twilight non fece in tempo a sparare un altro incantesimo che un lupo le fu addossoe la sovrastò, guardando in direzione di Belle e vedendola a terra e in procinto di essere azzannata da un lupo, chiuse gli occhi e pensò “è la fine”, ma la fine, per lei e per l’altra non arrivò.
Un ruggito molto familiare la convinse ad aprire gli occhi e vide la “Bestia” proteggere Belle dai lupi e guardando quella scena non si accorse che il lupo sopra di lei se ne era scappato mugugnando e con un bernoccolone sulla testa, alzandosi vide Applejack, con un sasso sotto lo zoccolo destro pronto per essere lanciato, Rainbow dash e una Flyttershy spaventata nascosta sotto la sua compagna pegaso – Bel tiro Aj! – esultò la blu, Twilight non fece in tempo a ringraziare l’amica terreste che vide tutto il branco di lupi addosso alla “Bestia”, l’unicorno era pronta per fare una nuova magia, che davanti a lei si piazzò Flyttershy – Adesso Basta!!!- gridò infuriata la pegaso gialla rivolta ai lupi, il branco di canidi si voltò dalla parte della pony  – Statemi a sentire, tutti quanti! solo perché è il vostro modo di cacciare non significa che dovete fare i prepotenti! – continuò la cavallina mostrando loro il suo famoso “Sguardo” per sottometterli – le vostre mammine non vi hanno insegnato niente? Non solo siete dei bulli prepotenti ma siete anche dei maleducati, ora andate via e non fatevi vedere più da queste parti finché non avete imparato a comportarvi bene, altrimenti ve la vedrete con me!!! – i lupi terrorizzati dalle minacce della equina, e in primis dal suo “Sguardo”, fuggirono via in men che non si dica. Le tre pony non erano assolutamente sorprese dalla loro amica, infondo  la pony che era riuscita ad addomesticare creature indomabili come orsi, manticore, Cerbero il cane del inferno, e  aveva addirittura sottomesso un drago, facendogli solo una ramzina.
   Nota dell’autrice: Alè!! oh!oh! son qua ! son qua! Finalmente un nuovo capitolo , scusate se questa serie è praticamente sparita ma adesso non mi ferma più nessuno. Ringrazio chi ancora non si ’è stancato di aspettare aspetto i vostri commenti. Al prossimo capitolo
P.S. Pinkie pie esuasta per una festa!?!?! Miracolo o eresia?? 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9: Strane e pericolose rivelazioni ***


Le 4 pony e Belle ritornarono al castello, con la “Bestia” ferita sulla groppa di Philip, ad attenderli c’erano Lumière, Tockings, Mrs bric, Sultano, Pinkie pie e Rarity, le ultime due abbracciarono sollevate le loro amiche di sempre  e ritornarono tutte nelle stalle – come mai siete sveglie? – chiese loro Applejack, dopo il loro ingresso ai loro “alloggi” – pensavo che voleste dormire fino a domattina –  - Si l’idea era quella ma… - cominciò Rarity – Ma poi è entrato in funzione l’ intuito di Pinkie – continuò la pony rosa interrompendo l’amica di sana pianta – le mie ginocchia hanno cominciato a tremare nel cuore della notte, e mi sono preoccupata perché di solito le ginocchia tremanti significano che sta per accadere qualcosa di spaventoso, e dopo questo abbiamo sentito un ruggito, e siamo venute a cercarvi, invece di trovare voi abbiamo trovato Lumierè e tockings che correvano a per di fiato e così ho chiesto loro “ Ciao ragazzi, perché correte tanto? State facendo una gara? Posso partecipare anche io?” e Tockings mi rispose – si schiarì la voce, e ricominciò a parlare imitando con poco successo la voce di Tockings – “ non adesso mia cara! Il padrone…” non aveva fatto intempo a finire che SPAM! E poi FUISC e il padrone aveva conciato a fare una corsa da solo, noi lo abbiamo seguito e lui si era già precipitato fuori alla porta d’ingresso. Poi noi siamo rimaste ad aspetare e poi… - Twilight la interruppe – Pinkie pie grazie del tuo resoconto confusamente dettagliato, ma adesso se permetti, siamo tutte molto stanche, perciò è meglio se andiamo a dormire se per te va bene – detto questo andarono a sdraiarsi nelle proprie balle di fieno, ma a dir la verità Twilight non aveva affatto voglia di dormire “ stasera sia io che Belle abbiamo sfiorato la morte per un soffio” pensò “però lei è proprio una brava umana…” ripensando alla ragazza che aiutava il proprio carceriere rinunciando alla libertà e alla propria casa, all’ unicorno venne una stretta al cuore per il sacrificio fatto, ma poi ripensò al piccolo Spike ancora da solo a casa di Belle “ Spike… chissà se stai bene”.   
              Intanto al villaggio              
Il draghetto era ancora alla ricerca di qualche sasso: ormai lui e il padre di Belle erano pronti a partire, ma Spike aveva consigliato il signor Maurice di aspettare ancora un pò perché aveva intenzione di raccogliere dei sassolini per segnare la strada per quando sarebbero tornati, di solito idee come questa erano tipiche di quella secchiona di Twilight ma lei non c’era, era in pericolo insieme a Rarity e le altre, e il piccolo doveva metterci tutte le sue energie e tutta la sua astuzia per salvarle. “ Ok, ancora un paio e poi basta” Pensò guardando soddisfatto il sacchetto pieno di sassolini, era in procinto di cercarne ancora qualcuno ma qualcosa attirò la sua attenzione, una luce dentro una casa era ancora accesa, e il curiosissimo Spike andò a vedere camuffato di tutto punto. La finestra era socchiusa e all’interno della casa c’erano Gaston, l’ometto basso e grasso che lo seguiva dappertutto e un altro uomo alto vecchio, molto magro e sciupato, che parlavano in modo circospetto, Spike che non si era mai fidato di Gaston cominciò ad ascoltare cosa si dicevano – Il fatto è che voglio sposare Belle – cominciò Gaston – ma lei ha bisogno di essere… persuasa. Tutti sanno che suo padre è matto da legare: ieri sera per esempio, è venuto alla locanda delirando di una bestia in un castello – Spike lo guardò con dissenso “ se solo sapesse di noi, non direbbe certe cose” pensò  - Maurice è inoffensivo – sentenziò l’uomo alto e magro – Non è questo il punto! – esclamò Gaston sbattendo un pugno sul tavolo – il punto è che Belle farebbe qualunque cosa per evitare che venga rinchiuso… - l’ometto che era seduto vicino a lui lo interrupe dicendo – si anche sposare lui! – il draghetto non riusciva a capire cosa volesse dire Gaston “ Rinchiuso? – continuò a pensare – Rinchiuso dove?” questa volta fu l’uomo dall’altro lato del tavolo a parlare – Quindi lei vuole che io mandi suo padre in manicomio, affinché acconsenta di sposarla? Accetto! –
Spike si allontanò correndo a per di fiato, “ Non ci posso credere – pensò – io pensavo che quel Gaston fosse solo un babbeo molto insistente, ma che possa arrivare a far rinchiudere il signor Maurice in manicomio per costringere Belle a sposarlo… mai” arrivò alla casa di Belle col fiatone e vide Maurice uscire di casa pronto a partire – Allora Spike sei pronto? – gli chiese, Spike avrebbe tanto voluto dirgli quello che aveva scoperto, ma guardandolo in tenuta da viaggio, decise che glielo avrebbe detto solo in presenza di Belle e le altre, dopo averle salvate, bisognava affrontare un problema dopo l’altro, così andò dentro prese tutto il necessario e uscì provvisto di tutto quello che pensava che sia indispensabile – Andiamo a salvare le damigelle dalla bestia – disse con decisione
Al castello, il giorno dopo 
“… forse il padrone del castello non è poi così cattivo, infondo è venuto a salvarci, e ha rischiato di morire” scrisse Twilight nel resoconto che doveva fare per Princess Celestia, la notte prima non aveva chiuso occhio per quello che era successo e così aveva deciso di aggiornare il suo resoconto e aveva praticamente passato la notte in bianco, sentiva le borse sotto gli occhi pesarle come mattoni, ma non ci volle pensare e facendo attenzione a non svegliare le altre guardò fuori la porta: il sole albeggiante faceva risplendere la neve come cristallo, Twilight fece un respiro profondo per inalare l’aria che la mattina offriva e decise di entrare nel castello a girovagare.
Dopo un po’ di ore l’unicorno si ritrovò davanti alle scale del ala ovest, e dopo solo un passo davanti il primo gradino la scia luminosa, che la sera prima aveva tracciato involontariamente sugli scalini, si manifestò per la seconda volta, e per la terza volta l’insana curiosità di scoprire cosa c’era dietro quella misteriosa Bestia e i suoi servitori/oggetti, Twilight cercò di domare inutilmente quella strana sensazione, ma questa volta non c’era nessuno a guidarla verso dei libri e così quella morbosa curiosità ebbe il soppravvento e gradino dopo gradino, la pony fucsia salì le scale, e dopo le scale la scia magica la portò in un corridoio lugubre, e alla parete uno specchio rotto  “ah! Ora ricordo” pensò “Rainbow dash mi aveva detto che la sera del nostro arrivo lei, Rarity e Pinkie si erano trovate in un corridoi con uno specchio rotto, forse è questo” ma qualcosa attirò la sua attenzione una luce che proveniva da dietro una porta socchiusa, con la sua magia la aprì completamente e ingoiando un nodo alla gola entrò. La prima cosa che pensò era che se Rarity fosse lì sarebbe svenuta per il disgusto, quell’unica stanza era sporchissima, polverosissima e disordinatissima, Twilight a fatica riuscì a muoversi dentro quel caos, per poco non finiva con la faccia su una grossa ragnatela, ma alla fine scoprì finalmente cosa in quella stanza sprigionava luce: dentro una piccola cupola di cristallo c’era un rosa bellissima, che fluttuava teneramente su un tavolino tondo. Twilight rimase incantata da quel fiore, e avvicinandosi solo un pochino si accorse che era, si completamente fiorita, ma che stava lentamente perdendo i petali, e che sprigionava una strana aura, come se fosse magica, l’unicorno voleva esaminarla per capire cos’era e avvolse la cupola con la sua magia facendola sollevare a mezz’aria, ma prima che la cupola fosse completamente sollevata … –TWILIGHT!!! –  gridò qualcuno dietro di lei, la pony spaventata si girò e trovò Mrs.Bric che la guardava in modo torvo – Mrs Bric! Ci stavo rimanendo secca, per l’amor di Celestia!! – esclamò calmandosi – Sai che non dovresti essere qui – disse calma – Su vieni, il padrone potrebbe tornare da un momento all'altro -

Nota dell’autrice:  riecco un nuovo capitolo come vi avevo promesso adesso non mi ferma più nessuno, entro la fine della stagione mi auguro di finire la storia, come sempre ringrazio chi non si è stancato di seguirmi e chi recensirà questa storia (Non siate timidi a recensire ok?) grazie e al prossimo capitolo

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Capitolo 11
*** Capitolo 10: la storia del principe e dalla mendicante ***


Twilight seguì in silenzio la teiera, sinceramente addolorata di non aver rispettato la privasy della “Bestia”  arrivate a un certo punto però Twilight ruppe quel imbarazzante silenzio – Mi dispiace tanto Mrs. Bric – sussurrò, la vecchia ceramica la guardò silente e si avvicinò di poco ai zoccoli della pony – perché hai voluto introdurti nell’ala ovest? – chiese paziente Mrs Bric, l’unicorno sapeva di non avere scuse, non doveva avvicinarsi a quell’ala, ma nonostante lei più di tutte sospettava sulla comprensione e sulla bontà della “Bestia”, era comunque andata per che cosa poi? Per una curiosità infantile e stupida!! –  E’ da quando siamo arrivate che ero curiosissima di capire il segreto che si celava in questo castello –  rispose sincera la giumenta –  il solo vedere voi servitori come oggetti ha aumentato la mia curiosità e ieri quando abbiamo attraversato le scale che portano là sopra questa curiosità era diventata quasi incontrollabile. E oggi senza che ci fosse nessuno che mi parlava di libri o di biblioteche, sono salita e… lo so che non avrei dovuto farlo, ma l’ho fatto e mi dispiace davvero tantissimo – dopo le dovute spiegazioni Mrs. Bric le sorrise comprensiva e disse – sono contenta che tu ti renda conto del tuo sbaglio, ma capisco che la nostra situazione possa averti molto incuriosita, per questo credo di doverti delle spiegazioni, ma promettimi che la cosa deve rimanere fra te e me, d’accordo promesso? – Twilight sorrise e giurò facendosi la croce al cuore e mettendo uno zoccolo sull’occhio – Lo prometto: Cross my heart hope to fly, stick a cupcake in my eye (Prometto di non fallire, che un confetto mi possa colpire) - - Che cos’è? – chiese la teiera incuriosita dalla filastrocca, Twilight arrossì lievemente e rispondendo – di solito lo faccio quando prometto qualcosa alla mia amica Pinkie pie, e adesso mi è scappato per abitudine –
Mrs. Bric condusse Twilight nella grande biblioteca, la lettrice rimase incantata da tutti i libri che c’erano, non di certo più di quelli che c’erano nella biblioteca a Canterlot, la sua città natale e capitale di Equestria, ma tutti i libri scritti di quella biblioteca erano scritti da esseri umani e lei era super curiosa di leggere altri libri di quelle creature così strane, ma prima che potesse toccarne uno con la sua magia si ricordò del motivo che era venuta là dentro e si sedette a un tavolo e aspettò che la si posizionò davanti a lei – Allora mia cara pensò che tu voglia sapere molte cose: perché siamo così, perché il padrone vuole  che Belle resti qui eccetera… giusto? – Twilight rispose con cenno del capo e così la vecchia teiera cominciò a raccontare

“ C’era una volta un principe di soli 11 anni che comandava in un castello bellissimo e splendente, i suoi genitori erano ormai morti da tempo: la madre morì di parto alla sua nascita e il padre era morto di colera quando il bambino aveva solo 5 anni. Il giovane principe era stato cresciuto dopo la morte del buon padre, dai servitori del castello, ma nonostante avesse tutto quello che voleva il principe era diventato egoista e crudele, e se qualcuno trasgrediva una sua regola lo bandiva immediatamente senza alcun rimorso. In una notte d’inverno, si era verificata una tempesta di neve molto forte, ma il principe era riparato e al sicuro nel suo castello, ma all’improvviso qualcuno bussò alla porta , il principe infastidito andò ad aprire lui stesso e vide che a bussare era stata una vecchia mendicante tutta tremante – Per favore – supplicò la vecchia – faccia la carità a una povera vecchia infreddolita, in cambio le offrirò questo bocciolo di rosa, perfetta, quando sarà sbocciata per adornare una stanza di questo meraviglioso castello – Ma il principe invece di accoglierla la cacciò via ridendo di quel dono, ai suoi occhi tanto misero e sciocco, in quel momento però la rosa cominciò a brillare di una strana luce e la vecchia vendicante da brutta e malandata si trasformò e divenne una bellissima donna, giovane e bionda, il principe e gli altri presenti si coprirono gli occhi per la luce che emanava e allora la donna parlò al giovane padrone del castello – tu sei stato accecato dal tuo stesso cuore gelido, da oggi ci sarà una maledizione, sulla tua casa e su tutti i suoi abitanti – dopo aver proclamato questo la donna alzò le braccia e la luce si espanse per tutto il maniero; il castello adornato da statue rappresentati angeli cambiò, gli angeli scomparvero e si trasformarono in diavoli e creature infernali. I servitori divennero oggetti a seconda delle loro regolari mansioni: il maggiordomo dal ometto grassottello, con i baffi, preciso e puntuale come lo era sempre stato, divenne un orologio da tavolo, la capo cameriera era diventata una teiera e insieme a lei i suoi numerosi figlioli divennero tazzine da tè, e con loro anche gli altri abitanti cambiarono e più di tutti, cambiò il principe: il bel ragazzino, dai capelli biondo ramato e gli occhi azzurro cielo divenne una bestia pelosa e orribile. Dopo che la donna lanciò quella maledizione se ne andò e non si fece mai più vedere, ma lasciò nel castello due cose: la rosa che aveva offerto al principe, ora sbocciata e che brillava della stessa luce che aveva avvolto il castello, e i termini dell’incantesimo: la rosa sarebbe rimasta fiorita solo al 21nesimo compleanno del principe  dopo di che avrebbe cominciato ad appassire piano, se il principe avesse imparato ad amare e si sarebbe lasciato amare a sua volta prima che la rosa perdesse anche l’ultimo petalo, allora l’incantesimo si sarebbe spezzato, e in caso contrario, la maledizione sarebbe stata permanente e nessuno degli abitanti del castello avrebbe riavuto il suo aspetto originale.”

Twilight ascoltò silente la storia di Mrs. Bric – A modo il padrone ha ritrovato la speranza di ritornare quello che era – concluse la seconda – ma non ha mai imparato a condividere la cose e più di ogni altra cosa non ha imparato a controllare il suo temperamento – solo allora Twlight capì quanto la sofferenza e la solitudine debbano aver corroso l’animo della “Bestia”  “Forse ho capito perché” pensò fra se “Non era l’aura di mistero che emanava il castello ad incuriosirmi, ma era la rosa incantata: la mia magia attirata da quella del fiore si è manifestata da sola segnando la via verso la fonte, chissà perché non ha funzionato anche con Raruty anche lei è un unicorno infondo, ma forse perché più forte della sua magia è la sua ossessione per la pulizia e per le cose belle” alla fine Twilight ebbe una grande idea per riscattare il torto che aveva involontariamente dato alla “Bestia” – Non si preoccupi Mrs. Bric – disse la pony della magia – come ho gia detto le prometto che non dirò una parola di quello che ho sentito da lei, e ho imparato dalla mia amica Pinkie pie se si perde la fiducia di un amico e come perderlo per sempre… – a quella frase la pony nominata da Twilight uscì fuori da uno scaffale di libri e ripeté – PER SEMPRE………!!! – per poi scomparire così come era apparsa, Twilight guardò Mrs. Bric e sembrava avesse un’aria perplessa – Non si preoccupi Mrs. Bric, la prima regola da sapere quando si parla di Pinkie pie e che non si deve mai provare di capire come faccia le sue stranezze: io lo so, ciò provato, e per riuscirci ho dovuto scontrarmi con un’idra –

Nota dell’autrice: due capitoli in un giorno?? è proprio tornata con la carica, la storia, eh? Chissà la grande idea di Twilight quale sarà… ma sono sicura che l’avete già capito vero? B’è speriamo. Come sempre un Grazie enorme a tutti. Ci vediamo al prossimo capitolo Ciao!!!

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Capitolo 12
*** AVVISO ***


AVVISSO:

mi dispiace tanto avervi fatto aspettare per avere mia notizie, ma come potete aver capito non pubblicherò né questa storia ne altre per un po’. Il motivo?? Sto scrivendo un vero libro e, mi spiace dirlo, ma per scriverlo ho bisogno di sgombrare la mente dalle altre storia, questo non significa che non smetterò di frequentare questo sito ma che per un po’ le mie storie non verranno pubblicate, mi dispiace , ma vi ringrazio comunque per le attenzioni date alla storia. Non smettete di esserci, perché io amo le mie storie e questo sito

disneyanime95

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