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di jawaadtatoo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.*PROLOGO* ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9. ***



Capitolo 1
*** 1.*PROLOGO* ***


 
 
 

-POST ONE-

 
La mia scuola è uno scambio di pomiciate passionali e non solo. La palestra non è più usata come posto per allenarsi, usare il proprio fisico sforzandosi con degli attrezzi o meglio..
Si usa il fisico ma per puro semplice piacere.
Mi chiamo Alice Trend, sono italo-inglese ho 17 anni e vivo a Bradford. 
Tutti mi chiamano 'Elis' ovviamente qui viene pronunciato così, figo.
 
Frequento questa scuola, che tutti chiamano Paradex,  una scuola di completi matti.
Ci sono un sacco di ragazze arrapate vogliose di sesso tanto quanto i ragazzi che hanno voglia di divertirsi, diciamo che io sono la differenza.
 
*Flashback*
Sin da piccola non ero mai stata molto estroversa con gli altri, ero 'trasgressiva' solo con il mio migliore amico, un ragazzo alquanto meraviglioso e amico di tutti.
Era una delle persone fondamentali nella mia vita ma più crescevo più mi accorgevo di essere completamente cotta di lui ma non c'ho dato molta importanza, o si..
Dopo una litigata il nostro rapporto non fu più come una volta..
Beh è più grande di me di due anni, si chiama Harry.
*Fineflashback*
 
 
-------------------------------
 
 
 
Mi bloccai all'istante alla vista di Harry che veniva incontro.
Era come sempre bellissimo, quei capelli senza forma erano la parte che mi piaceva di più.
 
"Togliti, devo passare" disse.
 
Mi spostai velocemente. 
Per un attimo avevo sperato che mi rivolgesse la parola.
 
Così chiusi l'armadietto e mi diressi verso l'aula di chimica.
 
Odiavo quel posto, era esattamente accanto al bagno dove uscivano orgasmi di tutti i tipi.
Entrai in classe e notai subito il mio gruppo di amici nella stanza da diversi odori.
 
Li riaggiusi e ci raggiunse anche il professore Gosmet, un altro tizio piuttosto sclerato.
 
 
"Prendete posto, fanciulli."
 
Ci sedemmo e iniziammo la lezione.
Durante le infinite spiegazioni del professore, la mia attenzione fu catturata da due ragazzi, di cui uno era Harry.
Era in compagnina di un altro gran figo.
Aveva i capelli corvini, neri. Pelle ambrata e un sorriso brillante.
 
Era evidentemente un suo amico, scherzavano su ogni parola del Gosmet.
 
 
"Prendete pagina 69, fanciulli."
 
Da tutti scappò una silenziosa risata che mi coinvolse decisamente.




*SPACE*

E' piccolino, ma negli altri farò di più.
Lasciate qualce recenzione, accetto critiche e consigli!

Bacii xx.

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Capitolo 2
*** 2. ***


-POST TWO-




Quella giornata sembrava non finisse mai.
Stavo gironzolando per i corridoi.
 
 
''Hey.'' 
 
 
"Tizio di chimica, cosa vuoi?" scandii per bene ogni parola.
 
Abbassò lo sguardo, osservava una collana che indossavo o almeno spero.
 
 
''Piacere, Zayn'' rispose.
 
 
"Alic..''
 
Venni interrotta da una stretta al polso. Mia madre.
 
"Mamma, cosa ci fai qui?" chiesi.
 
 
"Abbiamo un problema, andiamo a casa."  rispose semplicemente.
 
Uscimmo da scuola, entrammo in macchina.
 
"Abbiamo un'importante cena con gente di estrema importanza  ed è stato importante venirti a prendere perché sei importante." scandiva.
 
Odiavo quando sottolineava la parola 'importanza'.
 
 
---------------------------------
 
 
 
''Al, cerca di sbrigarti è tardi!" gridò mia madre dalla stanza accanto. 
 
 
D'un tratto spuntò da dietro, era infuriata.
 
 
"Allora, sei pronta?"
 
"Ancora no, ma così non mi aiuti!" risposi.
 
 
Chiusi la porta e cercai qualcosa da mettermi.
Puntai l'occhio su un vestitino bianco, era carino.
 
* http://data.whicdn.com/images/55658581/215810_439230779496780_1325539799_n_large.jpg *
 
 
"Al, soono arrivati!" gridò nuovamente.
 
 
Mi diedi un'ultima aggiustata al vestitino, i capelli, trucco e scesi verso il salotto.
 
C'erano varie persone, sulla cinquantina e un solo ragazzo, lo notai subito. Si girò.
Era Zayn.
Un gran figo anche vestito elegante.
Venne incontro.
 
"Wuuooh" disse con un sorriso in faccia.
 
Sorrisi.
 
 
"Dove eravamo rimasti?" continuò.
 
 
"Alice." risi.
 
 
Chiaccherammo per tutta la serata, oltre ad essere un bel ragazzo sapeva prendere gli argomenti.
 
 
"Sei bellissima.'' affermò guardandomi.
 
 
"Grazie."  sorrisi dolcemente.
 
 
"Amoree, hai conosciuto Zayn?Ohw, perché non gli fai vedere la casa?" s'intromise mia madre.
 
Non c'era motivo fargli fare il giro turistico, era una semplice casa con stanze e bagni!.
Facemmo un giro della casa finché non ci fermammo nella mia stanza.
 
Osservava camminando per la stanza ogni singolo dettaglio.
 
 
"E' fighissima, daltronde come te." mi fece un occhiolino prima di sedersi accanto nel letto.
 
 
"Mm..si?" 
 
Annuì.
 
Si avvicinò a me.
Mi sentii a disagio quando il suo sguardo si fermò sul mio viso.
 
"Sei mai stata con qualcuno?"
 
 
"Cosa?" risposi.
 
Lui sorrise. Sobbalzai quando sentii la sua grande mano sulla mia schiena nuda per avvicinarmi a sé.
 
Il telefono iniziò a squillare, salvandomi da quella strana situazione che si era creata.
 
Sullo schermo lampeggiava 'CAMI'. 
 
*Camilla, mia sorella maggiore*
 
Zayn mi guardò sorridendo.
 
 
''Sei sorda?" cominciò.
 
Non risposi, lo guardai e basta.
 
"Beh, non rispondi?"
 
 
Non sapevo cosa fare.
 
"Dai qua" e mi tolse il cellulare dalle mani. 
 
 
"Pronto?" 
 
 
"Pronto, chi è?" chiese Camilla.
 
Allungai le mani per cercare di prendere il cellulare.
 
 
"Ridammi il cellulare." 
 
 
Ma lui si mise il dito davanti alla bocca.
 
 
 
"Shh, ci penso io." sorrise allontanandomi le mani.
 
 
"Sono Zayn, cercavi Alice?" continuò.
 
 
"E chi saresti tu, le hai fregato il cellulare?"
 
 
"Nono, lei è qui con me."
 
 
"Beh dille che domani, verso pomeriggio tardi la porto al cinema."
 
 
"No, non può. Deve uscire con me."
 
 
"La scusa che deve studiare stavolta non attacca." insiste
 
"No, infatti non è per questo, esce con me." disse Zayn.
 
 
"Ma chi sei tu? Harry?" domandò.
 
 
Sbiancai in faccia, non poteva trovare un momento peggiore per tirar fuori Harry.
 
Per fortuna Zayn non se ne accorse e andò avanti.
 
 
"Sto nella sua classe, comunque domani sera Alice esce con me." replicò e attaccò.
 
Mi lasciò il cellulare e mi sorrise.
 
 
"Te la cavi bene con le bugie" dissi.
 
 
"Quali bugie? Passo alle sette." rise




*Spazio autrice*
Heiii questo è il secondo capitolo, speero che vi piaaccia :)
Lasciate qualche recenzioone:D xx.

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Capitolo 3
*** 3. ***


-POST THREE-





Erano già le sei e mezzo del pomeriggio.
Mia madre parlava con Camilla.
 
Mi feci una doccia lampo, andai in camera, aprii l'armadio.
 
Tra un quarto d'ora Zayn sarà già qui.
 
Dove andremo? Non lo so.
 
Non sapevo cosa mettermi, non sapevo nulla.
Scrutai l'armadio, stampella per stampella, aprii i cassetti, tirai fuori tutto, anche i vestiti dimenticati, quelli che odoravano di naftalina, quelli che chissà se mi stavano ancora.
 
Allora adocchiai un top nero e dei jeans, presi dei tacchi color panna e mi vestii.
Il campanello suonò.
 
"Alice!" urlò mia madre dal corridoio. 
 
"Zayn è fuori che ti aspetta!" continuò.
 
Mi truccai velocemente, mi sistemai e sfrecciai giù.
 
"Oh che gnocca che sei Al!" commentò Camilla.
 
"Non esagerare". risi.
 
Aprii la porta e un ragazzo alto con ciuffo tirato all'inzù era davanti a me che mi guardava con un sorriso stampato nella faccia. Era bellissimo.
 
"Principessa" mi diede un bacio sulla guancia chiudendo la porta.
 
"Allora Malik, dove mi porti?" domandai.
 
Non rispose, sorridese e basta.
Mi fece salire sulla sua bellissima Alfa.
 
Arrivammo in un grande prato con vari gazebi posizionati qua e la con luci che adornavano, era piuttosto bello.
Prendemmo posto, avevo la bocca secca così bevvi.
 
Zayn mi guardò le labbra, erano bagnate.
 
"Ho sete anche io" disse.
 
Si avvicinò e mi ritrovai le mie labbra contro le sue.
Stava cercando qualcosa di passionale in quel bacio che stava nascendo.
 
Le sue labbra erano morbide e carnose. La sua lingua combatteva contro la mia sbavataggine ad entrare nella mia bocca. 
 
Dopo ci staccammo, restai immobile. Chinai lo sguardo.
 
"Che c'è?" disse.
 
Non sapevo.
Dentro di me c'era appena stata una riunione di condominio e qualcuno aveva deciso che dovevo staccarmi dalle sue labbra.
 
"Principessa.." inisté.
 
"Non doveva esserci."
 
"Come no? Avevo la sensazione di farlo e l'ho fatto." rispose.
 
"Mi piaci davvero tanto, quindi non ho intenzione di mollarti." continuò.
 
Sorrisi e diedi una carezza.
 
"Cosa .. ne penseresti .. di un n-noi?" domandò.
 
Dovevo ancora pensarci, era stato tutto troppo in fretta, mi spaventava un po'.
 
"Non lo so, vorrei conoscerti meglio prima di.." 
dissi sorridendo debolmente.
Mi diede un altro bacio, questa volta a stampo.
 
 
----------------------
 
 
Finito di mangiare facemmo una passeggiata nel prato.
Mi tolsi le scarpe, all'improvviso diventai bassa.
Gli scappò una risata che io sentii benissimo.
 
Non perse neanche un secondo che ci ritrovammo sdraiati, lui sopra di me.
Si reggeva con le mani ai lati della mia testa, il mio cuore andava a mille. Avevo paura.
 
I miei occhi si chiusero all'istante mentre il suo corpo premeva contro il mio. Spostò un po' verso il basso il mio top. E si abbassò. La sua bocca era sul mio petto, sopra il seno, la sua lingua faceva striscioline per poi succhiare.
Ero paralizzata a quel tocco. Cercavo di liberami nel metre lui lasciava dei baci sulla sua creazione.
 
Poi si alzò con un sorrisino soddisfatto.
 
"Principessa, sei mia".
 
Dopo si spostò coricandosi al lato.
Mi sedetti a gambe incrociate per vedere la conclusione del suo risultato. Aveva la forma di un cuore.
 
"Ha anche la forma di un cuore, vedi?" mi fece notare.
 
"S-si ho visto, ma perché l'hai fatto?" 
 
Sospirò chiudendo gli occhi.
Non mi rispose.
 
Pensai di lasciargli un bacio, lo feci.
Mi pentii all'istante quando stupidamente toccai dinuovo il punto a cuore sul mio petto. Il mio tocco rimase fermo, ma il mio sguardo si spostò verso Zayn. Ricambiò lo sguardo e un sorriso apparve sulle sue labbra.
 
 
--------------------------------
 
 
Una volta nella mia stanza, mi tolsi i vestiti e li gettai nel pavimento. Infilai velocemente il pigiama saltellando dal bagno al letto. Finii di prepararmi per adare a letto prima di infilarmi sotto le coperte. Mi girai di scatto verso la vibrazione del mio telefono. 
Lo tenni davanti al mio viso il messaggio era di Zayn. 
Il mio cuore accellerò metre aprivo il messaggio.
 
''Strana serata ma bellissima. Notte Principessa, sei mia. Z xx"
 
E mi sentivo una stupida, una capitata per caso in questa generazione, una che fa tutto difficile.
 
 
  ###
 
La sveglia suonò puntuale, mia madre entrò nella mia camera e mi fece segno di rimanere a letto.
Oggi non sarei andata a scuola.
 
''Beh, com'è andata col tipo?" mi chiese Camilla.
 
"Mmmm.."
 
"Che vuol dire 'mmm'.., sei diventata una mucca?"
Inziai a spiegarle di com'era andata la serata.
 
"Bene, proprio uno così ti ci vuole! Uno che non ti lascia pensare." continuò.
 
"Ho chiesto a Zayn di rallentare un po'.."
 
"Perché l'hai fatto? Basta Alice! Rischiatela! Possibile che non salti se non hai il materasso sotto?"
 
"E se poi cado sul marmo?"
 
"Se cadi sul marmo ti farai un po' male, amen".
 
"Con quanti ragazzi sei stata?"
 
"Zero.." feci una smorfia.
 
"Ti senti più forte adesso che sei scappata da ogni relazione  possibile e immaginabile?" replicò.
 
"E' il momento di rischiare..". continuò.
Non risposi.
Mi scoprii fino sopra al seno.
 
"Che stai facendo?" chiese incuriosita.
 
"I-io.."
 
Spostai i capelli, i suoi occhi si spalancarono quando lo vide.
"Oh cazzo, te l'ha fatto lui?"
 
"Si.." risposi timidamente.
 
La bocca di Camilla si spalancò


*spazio autrice*
Hei ciau:3
Lasciate qualche recenzione:)

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Capitolo 4
*** 4. ***


-POST FOUR-








Il cellulare squillò, risposi.
 
"Principessa." disse.
 
"Giorno anche a te."
 
"Ma dove sei?" mi chiese.
 
"Sono rimasta a casa, avevo letteralmente sonno." inventai.
Non sapevo come mai mia madre mi fece rimanere a casa.. va beh.
 
"Verso le tre passo a prenderti". concluse attaccando.
 --------------------------
 
Camminammo per un'ora e non smise mai di stringermi la mano.
"Ci sediamo?" chiesi.
 
Annuii.
 
Ci sedemmo sui gradini di una scalinata. 
Zayn mi guardò e fece finta di sbadigliare.
 
"C'è un modo per farti stare zitta?"
 
Avevo male ai piedi, causato dalle scarpe che portavo.
 
"Di cosa l'hai il cuore, di pietra?" lo guardai sbuffando.
 
Lui prese la mia mano e se la mise sul petto.
 
"Secondo te le pietre vanno così veloci?"
Il battito era accellerato, lo guardai ancora fisso e lasciai ancora la mia mano lì, sul suo petto. Bastava poco per baciarlo.
"Beh, quando rotolano si." risposi sorridendo.
 
Gli bussai sul petto "Sisi, è proprio di pietra." 
Si avvicinò e mi baciò. Un bacio di quelli coinvolgenti.
Le labbra di Zayn invitavano a ballare le mie, ma le mie non conoscevano bene i passi, erano ballerine alle prime armi che guardavano quelle di lui e cercavano di imitarle.
Ma non fu facile imparare il ritmo. 
Ci staccammo, diventai prima rossissima e poi verde, peggio di un semaforo. Volevo dirgli che le mie labbra non sapevano ballare, non avevano mai ballato prima di oggi..
Poi mi vennero in mente le regole di Camilla.
Prima regola : 'Mai dire ad un ragazzo che è il primo. Si sentirà di averti in pugno e ne approfitterà.'
Ce ne stammo zitti per un po', ognuno con le labbra al proprio posto.
 
"Non hai mai baciato?" mi chiese.

Feci la vaga, meglio.

"Non è quello, è che non ho avute tante storie." dissi.
 
Inziò a ridere.
Raccolsi la borsa e sfrecciai per andarmene.

"Dove vai, principessa?" urlò per poi iniziare a corrermi dietro.

"Sei uno stronzo."

Mi prese per un polso e mi trascinò davanti alla sua faccia. Sentivo il suo respiro affaticato e veloce.

"E tu sei bellissima."

Si avvicinava sempre di più, mi strinze a sé. Lasciai la presa e scappai verso l'autobus.
"Tanto non mi scappi" disse scuotendo la testa.
Salii e mi misi nei sedili posteriori fissandolo dal finestrino.
Lo guardai fincheé potei, fincheé non diventò un puntino per poi scomparire. E lui stava lì, fisso, alla fermata, mentre mi allontanavo. 
Misi a fuoco i suoi occhi dorati, già sentivo il bisogno di ricordarli.. Mi sentivo una stupida.


---------------------------------------------
 
'Zayn non scriverà nessun messaggio' pensai.
Era un ragazzo fatto così, non lasciava traccie di sé.
Ci vedevamo a scuola il giorno dopo, e quello dopo ancora e ancora.
 
La campanella suonò la fine della ricreazione. I ragazzi del primo anno finivano in fretta di mangiare la merenda e tornare di fretta in classe. Quelli dell'ultimo no, ormai sapevano come funzionava, non rinunciavano a un altro bacio o al secondo cappuccino. Avevano capito che la vita non va mai presa troppo sul serio, mai di fretta. Solo l'amore, solo quello consumano come i kleenex, usa e getta.
 
Tracy stava tornando in classe, si avvicinava.
"Solita giornata oggi?" disse.
 
"Si." Intanto cercavo gli occhi di Zayn, non c'erano, li avevo persi.
 
"A che pensi?" continuò.
 
"A nulla." risposi d'istinto cambiando subito discorso.
Iniziammo a parlare di vari argomenti, quando il professore Gosmet entrava in classe. Ognuno presero posto.
 
"Signorina Trend, può scendere e chiedere al bidello se le fa venti fotocopie di questi appunti?" mi chiese.
Annuii e scappai. Mi feci una passeggiata per poi scendere al piano terra, davanti alla presidenza. Il bidello non c'era.
Mi affacciai in segreteria. "Dov'è il sign. Massimo?"
Mi dissero che era andato ad aggiustare le lampade della palestra, quindi mi toccava aspettare un po' in compagnia di un altro ragazzo. Quel ragazzo era Zayn. 
Mi girai di scatto.

"Devi rispettare i turni."  iniziò.

Presi un respiro profondo. Gli feci un cenno con la mano come sottospecie di saluto.

"Anche tu?"

Già, gli feci vedere i fogli.

"Questo scrive come un serial killer". disse

Sorrisi e gli domandai quando mai aveva visto un serial killer.

"Bo, però secondo me scrivono così."
 
"E tu?" domandai.

Mi fece vedere le domande di letteratura, un compito che il Gosmet darà ai ragazzi di prima.

I miei occhi s'illuminarono. "Mi è venuta un'idea."
Annui facendo un segno per continuare.
Ma Massimo c'interruppe.

"Quante ne devo fare?" chiese.
 
"23!" disse Zayn.
 
"24!" replicai guardandolo con aria di sfida.
 
"23 o 24, decidetevi!" disse. "Vabbene, ne faccio 24." continuò.

La copia in più la presi io e la misi sotto la maglietta. Zayn prense le altre e scomparì.
Fu un brutto finale, poteva almeno aspettare che io facessi le mie. 
Prendo le mie copie e mi avviai per andare in classe. Passai davanti agli spogliatoi della palestra, ai ripostigli della palestra.
Una mano mi afferrò il polso e mi trascinò dentro. Zayn. 
Ce ne stammo lì, chiusi in quello sgabuzzino di mezzo metro, con gli scopettoni che pungevano la schiena e gli stracci che ci intralciavano i piedi.
Eravamo stretti, con i corpi appiccicati.

"Io vado, altrimenti il Gosmet mi dà per dispersa." misi la mano nella maniglia.
 
"Te ne vai senza salutare?"
 
Due baci sulla guance. "Almeno questi li so dare.."
 
"Secondo me ti serve solo un po' di pratica e dopo sai dare pure sulla bocca. Se vuoi posso darti da cavia.." disse con un sorriso malizioso.
E per un attimo mi dimenticai della regola numero uno.
Sorrise, acconsentendo. L'aveva intuito. 

"Be, allora cerchiamo di darlo bene questo primo bacio.." aggiunse.

Le nostre labbre s'incontrarono. E mi era piaciuto, stavolta mi era piaciuto. 
Mancava il fiato, le sue mani si aggrapparono ai miei fianchi per poi andare verso il basso e ritornare al punto d'inizio. Sentii anch'io il bisogno di stringermi a lui, di accarezzargli i capelli.
La porta dello stanzino si aprì leggermente.
Mi attacco di più a Zayn pregando che la porta di restare così, immobile, di non aprirsi, non un centimetro di più. Ma la porta si aprì, scricchiolando.
Uscii dallo stanzino, con la faccia arrossata e il fiato corto.
Tracy mi guardava storto.

"Il Gosmet ti da per dispersa." disse.

Poi squadrò Zayn, lo spulciava dalla testa ai piedi.

"E brava Alice.." continuò.

Zayn pulendosi la bocca con il dorso della mano le risponde "No stavamo facendo nulla. Al si era sentita male, l'ho accompagnata qui e l'ho aiutata a bagnarsi la fronte."
 
Annuisce sorridendo maliziosamente. Mi fece il segno di andare con lei, ma la feci avviare dicendole che l'avrei raggiunta.
Andai da Zayn. Gli diedi una spinta facendolo sbattere contro il muro, sembrava divertito. Mi avvicinai dandogli un morso nel lobo dell'orecchio. Le sue mani mi portarono completamente, attaccata a lui. Non c'era distanza.

"Dammi tre giorni e divento la regina dei baci.." dissi a bassa voce e andai.



*SPACE*
Questo è il quarto! 
Lasciate qualche recenzione, accetto critiche e consigli:)
Bacii xx.

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Capitolo 5
*** 5. ***


 

-POST FIVE-




Mi svegliai con frastuono dalla stanza accanto. Non ci diedi molta attenzione.
Erano quasi le sette, ancora presto.
Non avrei rinunciato a un altro po' di sonno, ma la mia testa si riempì  di paranoie a più non posso. 
 
Pensai al rapporto che stava nascendo con Zayn, cioé venne talmente all'improvviso che mi scordai gli avvenimenti passati con Styles..
 
Per me quel ragazzo era davvero importante, credevo di essere così innamorata che non sarei più riuscita a introdurre nessuno, in quella che definivo vita.
 
Mi girai di scatto verso la sveglia che torturava i miei timpani. Erano già le sette e mezzo; tirai giù le coperte e scattai verso il bagno. 
Mi tolsi i pantaloni e dopo la maglietta e nel  momento stesso, vidi quel tatuaggio che fino a qualche tempo prima era di una certa importanza.
 
Dei brividi mi percorsero per tutta la schiena, dopo tutti quei ricordi e momenti passati insieme a lui; il suo sorriso, le sue mani, i suoi occhi..
 
Non dovevo pensare, dovevo andare avanti.
 
Entrai nella doccia e iniziai a lavarmi. Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta.
Un angoscia mi salì fino alla gola, avevo visto troppi film Horror che adesso regnavano nella mia testa.
 
"Al, sbrigati. C'è qualcuno che ti aspetta in salotto.. Ha insistito mamma, era da tanto che non lo vedeva." disse con angoscia Camilla.
 
Chi era? Chi non vedeva da tanto? Dopo essere uscita dalla doccia, presi le prime cose che trovai nell'armadio e mi vestii.
 
Il cuore era in gola, mille domande nella mia testa; avevo paura d'incontrare il ragazzo protagonista dei miei pensieri precedenti.
 
Potevano essere semplicemente dei complessi.
Sicuramente era Zayn. 
Presi un respiro e scesi al piano di sotto.
Mi bloccai di scatto vedendo un ragazzo stupendo da capelli senza forma. 
Non sentivo più il mio cuore, non potevo credere, era a casa mia.
 
Non si accorse della mia presenza perché scappai immediatamente in cucina, dovevo sicuramente calmarmi.
 
 
POV'S HARRY.
 
Dopo la notizia che mi diede Zayn, mi venne una fitta al cuore, Non accettavo l'idea che stasse con un altro dopo quello che avevamo passato. 
 
Non ho saputo più sue notizie da quel fottuto giorno. Come avevo fatto a comportarmi in quel modo? Ero stato semplicemente un coglione.
Per lei ero il suo migliore amico.
 
 
*Flashback*
 
Eravamo seduti nel prato di casa mia, i suoi capelli quasi dorati mossi o di quello che sembravano, svolazzavano a causa del leggero vento. 
Io la osservavo mentre lei lanciava occhiate accompagnate da sorrisi; beh i suoi sorrisi erano come una droga per me.
 
Avevamo 16 anni, almeno per me, e ancora non capivo se quello che provavo fosse amicizia o altro.
Indossava una canotta bianca che le scopriva la vita e dei legghins a multi fantasia abbastanza colorati.
 
Ad un punto non la vidi più; la cercai per tutto il prato.
Era difronte alla fontata dopo l'altalena, stava combinando qualcosa.
Così decisi di raggiungerla.
Osservai da dietro quello che stava facendo, quando si girò.
 

Il mio battito accellerò, la mia bocca si prosciugò letteralmente.
D'istinto abbassai lo sguardo sul suo petto.
Aveva la canotta bagnata al tal punto di diventare trasparente.
Si notavano i suoi seni, quindi non portava il reggiseno. 
Erano anche visibili i capezzoli che diventarono rigidi per i brividi dell'acqua.
 
Diventai paralizzato, avevo una voglia matta di toccarla ma non lo feci.
Notai le sue guancie arrossarsi; cercavo di evitare qualsiasi contatto.. mi aiutò anche lei tirandomi dei palloncini pieni d'acqua, quello che aveva preparato.
 
Nella confusione di quel momento scappò dentro casa. 
Feci passare un po' prima di raggiungerla. 
Era seduta sul bancone con il cellulare fra le mani.
 

Mi avvicinai, vidi che indossava una delle mie maglie.
Misi un po' di distanza fra di noi, forse per paura.. Mi porse la mano, l'accettai. 
Mi avvicinò a lei, ricambiai mettendo le mie braccia intorno ai suoi fianchi trascinandola verso il mio petto. 
Ci attaccammo, avevo bisogno di sentirla. Socchiuse le labbra, il respiro diventò più lento.
Allungò le mani verso i miei capelli per poi accarezzarli, mi rilassava quel tocco.
 

Chiuse gli occhi, forse era un modo per acconsentire al bacio che stavo per darle.
Ma una voce ci riportò alla realtà.
Mi staccai, lei scese dal bancone e dopo 5 secondi non c'era più.
 
Se n'era andata probabilmente con quella voce che aveva interrotto quello strano momento che si era creato ma che allo stesso tempo mi era piaciuto.
Mi sentivo vuoto, avevo bisogno di lei.
 
*Fineflashback*
 
 
Non andai a scuola per diversi giorni.
L'influenza mi aiutò anche a riflettere sull'accaduto. 
Sembrava tutto così senza senso, che mi portò a una conclusione: dovevo cancellarla dalla mia vita.
 
Così più tempo passava, più Alice non ne faceva più parte.
 
 
*********
 
 
Mi pentii subito della scelta che feci tempo prima.
Ero solo un ragazzino che aveva paura. Volevo tanto recuperare quel rapporto.. 
 
Quindi mi decisi, e questa mattina andai a casa Trend per parlarle.. o almeno provarci.




*SPACE*
Heiii, questo è il quinto!
Spero che vi sia piaciuto, lasciate qualche recenzione! 

PS. grazie alle persone che l'hanno messa tra i preferiti:D
Bacii xx.

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Capitolo 6
*** 6. ***


-POST SIX-





POV'S ALICE.
 
Svuotai una bottigia intera, ancora l'agitazione non era andata via. Come potevo essere così tanto convinta che sarebbe scomparsa solo con un po' d'acqua?
 
Decisi di affrontarlo. Mi avviai verso il salotto, la sua voce profonda diventava sempre più vicina. 
Mi fermai nell'arco della porta, volevo scappare ma fu troppo tardi.
 
Sedeva di spalle, la sua testa piena di ricci, dalla sua maglietta bianca s'intravedevano i muscoli contratti; capii che stava in ansia.
 
Si girò. Un leggero stupore si formò nel suo viso seguito da un sorriso bellissimo circondato dalle sue fossette. I suoi occhi brillavano, mi sentivo morire. 
Desideravo correre da lui e abbracciarlo a più non posso.
 
Si alzò aspettando che mi avvicinassi.
 
"Harry.."
 
"Al." 
 
Mia madre capì la tensione che iniziava a crearsi così ci lasciò da soli.
 
Le mie mani tremavano, sentii un calore crearsi sulle guance. 
 
Ci sedemmo entrambi, accanto, rimanemmo lì, senza aprire bocca con le teste abbassate.
 
"Perdonami."
 
Alzai la testa per guardarlo. Si morse il labbro, aveva gli occhi lucidi.
 
"Perdonami per averti abbandonata, per averti fatto del male, non me lo perdonerò mai." disse.
 
"Puoi odiarmi, hai tutte le ragioni possibili e immaginabili." continuò.
 
"Non ti ho mai odiato, ti ho soltanto aspettato." dissi spaventata.
 
Di scatto mi ritrovai il suo corpo appiccicato con il mio, sentii il suo cuore, andava velocissimo. 
 
Pensai a quelle volte in cui immaginavo questo abbraccio, sentirlo, averlo con me di nuovo. Adesso era qui, solo qui con me, per me.
 
Suonarono alla porta. Mi dovetti staccare per andare ad aprire. 
Zayn davanti a me, con un sorriso spettacolare.
 
Oh cazzo, cosa gli potevo dire?
 
"Per quanto dobbiamo restare ancora qui amore?"
 
"Scusami... c'è Harry." dissi velocemente.
 
Entrò. 
 
"Hazza?"
 
"Ei Malik, stavo andando. Ci vediamo a scuola." disse dandogli una pacca sulla spalla.
 
 
POV'S ZAYN.
 
Harry? Non sapevo cosa fosse successo tra i due, ma decisamente non mi aspettavo che fosse lì.
Vidi Alice nel pallone e abbastanza in tensione di ciò che potevo dirle.
 
Mi chinai a lei appoggiando le mie labbra sulle sue. Erano tutto ciò che volevo. Non m'importava di cosa stava succedendo un momento prima, lei era mia ed io ero suo.
 
La presi in braccio e la portai sul divano. Le baciai il collo. 
 
"Hai un buon profumo." dissi.
 
Misi le mie mani dentro la sua maglietta. Iniziai ad accarezzargli la pancia, la schiena; mi fermò e si alzò di scatto. Si mise a sedere fissandomi.
 
"Vuoi che vada?" chiesi.
 
Scosse la testa. La presi e la strinsi forte. C'era qualcosa che non andava, ma non volevo chiederle nulla, sapevo che ci stava male.
 
Vidi sua madre avvicinarsi. Mi rivolse uno sguardo preoccupato; feci spallucce.
 
Passammo un oretta posizionati così. A me bastava, bastava che lei sapesse che per qualunque cosa ero lì per lei.
 
 
Era ora di cena.
 
"Ei Zayn vuoi fermarti a cenare qui?" chiese la madre.
 
"Non si preoccupi, mia madre mi starà aspettando. Comunque grazie." risposi.
 
"Devi proprio andare?" si voltò verso di me Alice.
 
"Principessa, sai che resterei quanto vorresti, ma mia madre sarà un po preoccupata. Ti prometto che ti chiamo stasera." dissi
 
Le lasciai un bacio e andai.
 
 
POV'S ALICE.
Dopo aver finito di cenare, corsi immediatamente in camera. Le mie lacrime minacciavano di uscire ma le trattenni.
 
Mi buttai a peso morto sul letto. Notai il telefonino lampeggiare, avevo 4 messaggi ricevuti.
Ne presi uno. 
 
"Ti voglio seriamente bene.. H x."
 
Non so come riuscì quel messaggio a farmi sorridere. In quel momento era tutto quello che desideravo.



*space-autrice*
Mi dispiace per l'attesaa, questo è il sesto! Non è un granché.
Lasciate qualche recenzione:)

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Capitolo 7
*** 7. ***


-POST SEVEN-






L'indomani mattina mi alzai stranamente presto.
 
Per una volta mi trovai in anticipo davanti al cancello della scuola. Mi sedetti in un muretto lì vicino, aspettando che la campanella suonasse. Per passare un po' il tempo decisi di farmi una treccia ai cappelli. Quando ebbi finito il mio sguardo si fermò. Qualcuno, nella strada del liceo stava parlando animatamente. 
 
Non seppi trattenere la curiosità, soprattutto perché una di quelle voci era decisamente familiare.
 
Mi nascosi dietro un muro e vidi Zayn insieme a Charlie Frew. 
Giravano molte voci su di lui, alcune che spacciava droga, altre che scopava con il professore Gosmet. 
Pensai che la gente non aveva molto da fare per queste cazzate.
 
Zayn iniziò a gesticolare, scherzavano a voce alta, la cosa iniziava ad interessarmi sempre di più.
 
Agrottai le sopracciglia quando vidi Charlie avvicinarsi al suo orecchio.
Qualcuno mi spinse e caddi a terra. Zayn mi notò e mi raggiunse.
 
"Apposto?" disse preoccupato.
 
"Si."
 
Mi prese da un braccio per farmi alzare. Arrossai di botto. Iniziò a ridere.
 
"Adesso mi spii pure?" sorrise.
 
"S-stavo per andare in aula che ti ho.." non mi fece terminare la frase che mi parlò addosso.
 
"Non importa."
 
------------
 
Non seguii completamente la lezione di letteratura, il mio sguardo era perso oltre la finestra. Osservavo la gente che passava, le macchine che conversavano tra di loro.
 
Non sentii neanche la campanella suonare che mi ritrovai all'improvviso un ragazzo, più che altro un ragazzone, seduto accanto a me. Harry Styles.
 
"Come vedo non sei cambiata affatto." affermò sorridendo.
 
"Anche io ti voglio, dannatamente, bene." dissi.
 
Stava per dire qualcosa che si fermò di scatto. Capii, lo lasciai elaborare ciò che gli avevo detto.
 
"La mia risposta al messaggio di ieri."
 
"Ho capito." disse.
 
Mi girai; lo vidi annuire sorridendo. Era imbarazzato ed era bellissimo.
 
"Mi sei mancata e non puoi capire quanto."
 
"Colpa tua."
 
Mi prese la mano, era incredibilmente grande. Lui era grande. Era cresciuto. 
Decisi di scrutarlo per bene, notai la sua mascella definita, non aveva più tutti quei brufoli di una volta; dal collo fuoriusciva il pomo d'Adamo.
 
"Hai finito?Sai mi sento un po in imbarazzo.." disse ridendo.
 
"Sei bellissimo."dissi decisa.
 
Diventò estremamente serio. Mi resi subito conto di cosa avevo detto.
 
Pensai che quello fosse il momento adatto per tirar fuori quello che avevo provato per lui..ma poteva essere una cosa insensata dopo tutto il tempo che era passato.
 
 
Finita la giornata mi diede un passaggio a casa, non smettemmo di parlare, sembravamo due macchinette.
 
Gli lasciai un bacio sulla guancia e scesi.
 
Entrai a casa e ritrovai gocce di sangue sparse sul pavimento e Camilla completamente distesa.
 
"Cazzo Camilla!"
 
Notai che le usciva da lì; era sicuramente mestruazioni, ma ancora non capivo perché era a terra.
 
L'aiutai a pulirsi, non faceva altro che urlare e piangere.
Cosa succedeva?
 
Lasciai passare un po' per farla calmare. Mi avvicinai, volevo spiegazioni..
 
"Stavo per morire quando ti ho vista lì per terra."
 
Si alzò di scatto.
 
"Merda. Alice portami in ospedale."
 
Mi catapultai di sotto. Scrissi un biglietto a mamma dicendo che eravamo al cinema, non potevo dirle nulla prima che io non sapessi.
 
"Alice la macchina muoviti!!"
 
Entrai nel pallone più totale, non avevo la patente però sapevo cavarmela..
 
Arrivati in ospedale, degli infermieri mi vennero in soccorso aiutandomi a metterla in una barella.
La loro conversazione si fece più preoccupante quando lei iniziò ad urlare. Presi il telefono, non vedevo più, svenni.
 
---
 
Quando mi svegliai, mi ritrovai in una stanza abbastanza accogliente. C'erano delle poltrone in pelle, un tavolo, quadri, un camino e una grande finestra che illuminava tutto ciò.
 
Misi a fuoco perché mi trovai distesa in un letto, poi ricordai.
Non aveva neanche la somiglianza di una camera d'ospedale. 
 
Osservai bene ogni dettaglio quando il mio sguardo s'impadronì di...Harry?
 
Era 'buttato' in una delle poltrone, con le gambe aperte e la testa caduta a destra sulla spalliera mentre dormiva.
 
Ma che ore erano?Dov'era Camilla?
 
Di nuovo mi sentii ansiosa, erano le 5 del pomeriggio. Dei crampi partivano dalla pancia, avevo decisamente fame.
 
Scesi dal letto, infilai le converse e andai verso quel magnifico ragazzo. Guardando la posizione in cui era messo pensai di stuprarlo. 
 
Russava leggermente, quindi gli strinsi il naso. Si svegliò tossendo.
 
"Ma sei idiota? Stavo per soffocare!" disse grattandosi la testa.
 
Iniziai a ridere, poi mi fermai di botto.
 
"Dov'è Camilla?"
 
"E' venuta tua madre, sono andate a casa."
 
Annuii ancora perplessa.
 
"Era incinta, ha perso il bambino.."
 
I miei occhi si spalancarono. Avrei pensato tutto ma non questo..
 
"Coosa?" dissi cadendo sul pavimento.
 
"Una signora ha visto tutta la scena. Quando la stavano portando in sala, avevi il telefono in mano credo che stavi chiamando me e appena ho risposto sei svenuta. Ha risposto lei e mi ha raccontato e quindi sono corso qui." disse.
 
 
 
 
*SPACE AUTRICE*
Queesto è il settimo:D
Ringrazio per delle stupende recensioni che lasciate e per averla messe tra i preferiti.
 
Lasciate qualche recezione, accetto critiche e consigli!:D
Alla prossima xx.

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Capitolo 8
*** 8. ***


-POST EIGHT-





Usciti dall'ospedale Harry mi portò a mangiare fuori. 

"Stavo per collassare." dissi con un'aria soddisfatta

"Oh" disse ridendo.

"..mh Harry vorrei andare a casa." 

Pagò la cena e uscimmo verso la Ranger Rover.
Stemmo per tutto il traggitto in silenzio; notai ,dallo specchietto, le molte occhiate che mi lanciava.

Una volta arrivati, lo ringraziai per la cena.

"Grazie di essere di nuovo qui." dissi lasciandogli un bacio in guancia.

Rimase in silenzio, guardandomi scendere e andare verso la porta.
 
Presi un sospiro e aprii lentamente.
C'era silezio. Buttai una voce.

"Tornata!"

Non ricevetti nessuna risposta, m'iniziavo a preoccupare.
Entrai nel salone e vidi mia madre seduta nel divano che fissava lo schermo della tv spenta.
Senza parlare mi sedetti accanto a lei e l'abbracciai.

"Ne sapevi qualcosa?"

"No.."

"Adesso dov'è?" continuai.

"E' in camera sua, starà dormendo." disse semplicemente.
Conoscendola si sarà presa un bel colpo, daltronde chi non l'avrebbe avuto?..
 
*flashback*
Dopo la scomparsa di mio padre, lei cadde in depressione. Non una depressione qualunque, aveva provato ad uccidere noi e sé stessa.
Stemmo per un anno intero senza di lei e da ciò che ci raccontava zia Celsi stava in un agriturismo, più manicomio e non sembrava stare al settimo cielo.
Era come una psicopatica in esaurimento più totale. 
Fu un caso estremamente grave rispetto ai soliti pazienti.
Un giorno la zia ci portò a farle visita, diceva che si era ripresa. Ma non fu così. 
Ero molto piccola e ricordo solo piccole scene..urlava e si strappava i capelli.
Rimasi traumatizzata per un po'.
*fineflashaback*

La lasciai sola, era quello che voleva, riusciva a calmarsi.
Mentre salivo le scale presi il cellulare, mi venne in mente poco prima. Immaginavo tutte le chiamate e i messaggi ricevuti da Zayn ma niente. Strano..
Andai in camera mia.
Con Camilla avrei parlato dopo, volevo solo riposarmi, la testa se ne stava andando per i fatti suoi.
 
Erano le dieci del mattino, cavolo la sveglia non era suonata.
Chissene, corsi immediatamete di sotto dato che volevo delle spiegazioni da Cami..ma mi ritrovai completamente sola con un foglio attaccato alla bacheca.

Lo presi : 'Scusa Al, non mi sento di affrontare tutto questo casino, me ne sono andata..magari un giorno mi perdonerai ti amo sore.'

Ah che bello, lei che se ne va fregandosene di me e di sua madre, che cosa davvero dolce.sisi.

Dato che ognuno qui si faceva i propri cazzi iniziai a prendere i loro esempi.
Salii in camera di mia madre..e aspetta era vuota..odiomio mica se n'era andata anche lei?

Camminai velocemente verso l'amardio aprendolo subito dopo, niente nessun vestito.
Le lacrime iniziarono a scendere freneticosamente, mi accasciai al pavimento sentendomi male, la paura s'impossessò di me.
E adesso?Cosa dovevo fare?
Ho soltanto 17 anni, diamine al mondo!

Mi distesi, le gambe iniziarono a far male, la testa mi scoppiava e le lacrime non smettevano di scendere dal viso..in questo momento non volevo esistere..quindi cercai o trovai una soluzione a tutto questo.
Uscii di casa, presi la macchina che una delle due aveva lasciato e scappai verso il ponte più vicino..subito dopo inziò anche a diluviare. Con gli occhi gonfi che mi ritrovai tentai a tenerli aperti, i reggicristalli andavano così veloci che non riuscivo a veder la strada..non capii più nulla.


*SPAZIO AUTRICE*
Scusate per l'enorme attesa, immagino come vi abbia stancate senza un minimo di avviso..
Spero soltanto che riprendiate a seguirla e ovviamente accetto critiche e consigli.
Buona lettura:)

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Capitolo 9
*** 9. ***


-POST NINE-





POV'S HARRY

Non riuscii a non pensarla per tutto il giorno.
A quanto pare l'effetto di prima non era cambiato e neanche svanito.
A quanto pare la mia non era amicizia ma qualcos'altro..o stavo semplicemente esagerando?
Quanta voglia di sentirla ma paura di seccarla o cose simili..

Evitai di starci male così misi l'orgoglio da parte e la chiamai.
Squillava ma non rispondeva, riprovai e niente..riprovai ancora e ancora fino a quando una signora mi rispose ma la voce non era della madre.

'Pronto?' dissi.

'Sei amico di una certa Alice Trend?'

'Ssi, ma mi scusi, lei chi è?' domandai educatamente.

'Sono l'infermiera del DonPeste Hospital, la tua amica ha avuto un incidete quasi mortale, per adesso sta in una sorta di coma ma non preoccuparti..potresti avvisare la famiglia dato che non mi risponde nessuno?'

Il mio cuore si fermò, le mani mi si congelarono all'istante. Un groppo in gola mi si formò, ero terrorizzato all'idea di non poterla più vedere.
Neanche diedi la risposta all'infermiera che scappai immediatamente a casa sua. 

Suonai al campanello interrottamente ma nessuno venne ad aprirmi, allora lasciai perdere e mi catapultai in ospedale.
Dalla troppa ansia neanche vidi la strada che entrai nella holl chiedendo di lei e in che reparto si trovasse.
Recuperate tutte le informazioni corsi al terzo piano.

Passarono due ore per poterla incontrare. Intanto una signora conoscendo la situazione mi rivolse la parola.

'L'amerai tanto per stare qui tutto questo tempo'

Le diedi un mini sorriso, non volevo altro a cui pensare quando dopo minuti entrò l'infermiera.

'Sei qui per la..' 
non la feci terminare che entrai subito. 

Rimasi immobile, aveva un'aspetto orribbile, cosa cazzo aveva in mente?COSA?
Presi una sedia che stava in stanza e la misi attaccata al letto stringendo tra la mia una delle sue mani.
A quanto pare mi addormentai per poche ore, dato che le tende erano chiuse per la forte luce del sole.

Venni interrotto dall'osservazione dalla forte suoneria del mio telefono, ovviamente era mia madre...me n'ero dimenticato..

'HARRY! ma dove stai? A scuola non ti ha visto nessuno!Allora dove sei?!' urlò isterica.

'Alice sta in ospedale, le sto vicino..scusa per non averti avvisato.'

'Alice?Omiodio, hai avvisato la madre??'

'A casa non c'era nessuno, mentre al telefono non risponde, neanche la sorella..non so cosa sia successo. Poi ti chiamo io, ti voglio bene.'

'A dopo amore, fammi sapere.' attaccò.

Nel momento in cui stavo riponendo il cellulare in tasca, sentii la mia mano stringere. Dio grazie, era viva.
Levai un po' di distanza che c'era fra di noi, aspettando che aprisse gli occhi o che almeno lo facesse.
Ero così esasperato, quale sarebbe stata la mia reazione dal perderla per una seconda volta?Oh Cristo,no.

'Dai ragazzo, il tempo è terminato..magari vai a casa a riposarti.' disse l'infermiera.

La guardai per l'ultima volta, nell'intento di ricevere un contrasto da parte sua..idiota come poteva?
Presi un sospiro e andai. Ma aspetta, Malik sapeva cosa le era successo?
 
*********

'Per quale motivo si voleva ammazzare!?cosa le passava per la testa?!' urlava Zayn

'E' viva?Ma quanto deficiente può essere?' continuò a vociare.

'Adesso cerchi di calmarti che facendo in questo modo non risolverai un cazzo.' dissi irritato.

Lo vidi camminare per tutta la stanza, avanti e idietro, senza tregua. 
 

POV'S ALICE.

Provavo dolore da tutte le parti, misi a fuoco l'abiente in cui ero sommersa.

'Ah si..'

Ricordai tutti gli avvenimenti passati fino ad un certo punto, ovviamente fu il colpo che avevo preso in quella sottospecie d'incidete..ma perché sto ancora qui?a che servo?

'Ohhhh la ragazza si è svegliata!' disse un uomo con camice bianco entrando in stanza.

'Mmmh che puzza ...che c'è qui..' dissi disgustata.

Mi mossi goffamente nell'intento di uscire da questo letto.

'Se proprio vuoi farmi capire che qui non ci vuoi stare, sii un po’ più originale.' disse il dottore con un tono scherzoso.

Mi feci scappare un leggero sorriso che venne subito tramutato dal pensiero di essere ancora sola.

'Ah dimenticavo, è venuto a trovarti un ragazzo. Era al quanto spaventato..è rimasto qui tutta la mattinata.'

Pensai subito ad Harry.omiodio, come l'avrà presa?e se avrà fatto una sciocchezza?oh merda.
'Ah'

'Comunque, starai per un altro giorno qui, se non ci saranno più problemi potrai andare a casa'.

'Che genere di problemi?'

'Beh, hai avuto due crisi, dobbiamo verificare a cosa sono dovute'

'E' una cosa grave?' iniziai a preoccuparmi.
 
'Si possono gestire, adesso coricati che passo tra un'ora, a dopo.' disse chiudendo dietro di se la porta.





*SPAZIO AUTRICE*
Hola people, in anzi tutto grazie per le recenzioni!
Da questo capitolo in poi la storia si farà molto più interessante eeeeeh ouo
Aspetto vostre recenzioni ma anche consigli o critiche.
Buona lettura:)

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