Dream's Hunter

di CarolineBods
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione alla storia, presentazione degli antefatti e dei personaggi principali ***
Capitolo 2: *** Life's going on! ***
Capitolo 3: *** Reality Ruined her life! ***
Capitolo 4: *** "... Quel ragazzo è NIALL HORAN!" ***
Capitolo 5: *** 'Niall trovava fantastico il fatto che Sawanna arrossiva ai complimenti...' ***
Capitolo 6: *** Sawanna's POV ***
Capitolo 7: *** "... I miei occhi si persero nel verde delle sue iridi" ***
Capitolo 8: *** Tra Niall e Harry ***
Capitolo 9: *** Harry, Brit e Faith... ***
Capitolo 10: *** Passione ***



Capitolo 1
*** Introduzione alla storia, presentazione degli antefatti e dei personaggi principali ***


Introduzione: questa è la storia di Sawanna, una diciannovenne innamorata pazza degli One Direction... Tra tutti i ragazzi ce ne era uno che sin dal principio aveva catturato la sua attenzione, ma come fare per farsi notare e confessargli tutto il suo amore? Per questo c'è la sua cara amica di sempre: Brit, sua coetanea e compagna di scuola, di vita, di avventure... Un giorno, non molto tempo fa, era comodamente seduta in un bar del centro a bere una tazzina di caffè con una sua amica, Brit. Era seduta vicino alla vetrina e vedeva la gente passare di fretta chi con borsino in mano chi con cartellette da loro... Insomma ognuno aveva la sua vita e ne stava vivendo un giorno prezioso. C'era il sole alto nel cielo, nemmeno una nuvola, ma faceva molto freddo ma non era quanto il motivo per il quale Sawanna si trovava adagiata sulla poltrona di quel lussuoso bar. Il suo scopo era un altro: doveva scrivere una lettera. Avrebbe benissimo potuto farlo a casa, ma non lo fece. Voleva farlo in quel preciso momento, in quel bar, con la sua cara Brit. Era una lettera piuttosto speciale, indirizzata ad una persona che probabilmente non la avrebbe nemmeno mai letta, ma questo non sembrava importare a Sawanna: ormai lei era interessata a compiere il gesto che la aveva portata a sedersi in quel locale. Dopo numerosi tentavi, prove e fallimenti trovò le parole giuste da scrivere, quelle che in quell'attimo le sembravano le più adatte, semplicemente perfette. Tutto doveva essere sublime perché se quel ragazzo avesse letto al lettera doveva rimanerne estasiato, positivamente colpito ed influenzato. Non appena trovò le parole d'inizio, tutte le altre vennero da sole e riuscì a scrivere un'intera pagina in un solo colpo, senza mai staccare gli occhi da quel bellissimo foglio bianco, ormai macchiato di nero scuro ed inteso da una calligrafia fitta ma allo stesso tempo stupenda. Dopo una rapida rilettura sia da parte di Sawanna che di Brit, la pagina fu accuratamente piegata e riposta nella busta. Prima di chiuderla, le due ragazze infilarono anche un braccialetto: un piccolo pensiero per il fortunato destinatario. Il gioco ormai era fatto: la busta era chiusa e ormai, non rimaneva altro da fare che comprare un francobollo e spedirla. Momentaneamente essa fu riposta nella borsa di Sawanna, così che non si sporcasse e non subisse alterazioni. Inoltre tenerla a vista sarebbe stato causa di grande ansia ed agitazione nel cuore di Sawanna. Le due ragazze continuarono la loro meritata merenda: un paio di pasticcini, una brioche, qualche biscotto... Mangiarono a sazietà e, dopo essersi curate di aver pagato il conto, uscirono dal locale e si avviarono verso la più vicina tabaccheria. Brit e Sawanna erano molto unite: camminavano sempre a braccetto nonostante il freddo e l'ingombranza egli indumenti le facesse sembrare molto goffe. Dopo qualche minuto arrivarono in un edicola: c'era molta gente, quindi dovettero fare la coda. Ciò non fu un grande problema perché le due amiche chiacchierarono e l'una incoraggiava l'altra sul fatto che la lettera sarebbe arrivata presto a destinazione e che sarebbe stata apprezzata. Il cuore di Sawanna era pieno di fiducia e speranza, causate dalle dolci parole pronunciate poco prima da quella fantastica amica con cui condivideva tutto, anche i segreti più intimi, quelli che, in genere, si tengono nascosti nel profondo del cuore. Brit era davvero una persona di cui fidarsi, una persona che non la avrebbe mai tradita, abbandonata, ingannata o delusa. Il telefono di Brit squillò: lei rimase fuori dalla tabaccheria per poter parlare con calma e con un tono di voce piuttosto moderato, evitando la confusione all'interno del negozio. Sawanna entrò da sola: si sentiva quasi persa senza la sua Brit! Tuttavia, aiutata da una negoziante molto disponibile compro il suo francobollo ed uscì. "Chi era al telefono?" Chiese Sawanna "Era Marco! Ci ha invitate ad una festa, stasera a casa sua..." Rispose "... E?" " Ovviamente ho accettato, infondo so quanto ti piace!!" Sawanna arrossì: effettivamente aveva una cotta per quel bel ragazzo... Alto, moro, fisico perfetto, occhi azzurri insomma il classico principe azzurro. C'era solo una cosa che non andava in lui: il suo carattere. Aveva un atteggiamento strano nei confronti di Sawanna, una posizione incerta che non lasciava trasparire nessun sentimento: nè odio, nè amore, nè amicizia. Niente di niente. "Uh, dai! Pensiamo piuttosto a portare a termine la nostra 'missione'" A queste parole le due ragazze risero profondamente e presero la strada per avviarsi all'ufficio postale più vicino. Fu un fallimento: il primo era chiuso, il secondo pure, solo al terzo tentativo ebbero fortuna. Immortalarono il momento con una fotografia: Sawanna aveva poggiato il bordo della lettera sulla cassetta per la spedizione postale e Brit immortalò il momento. Dopo un paio d'ore giunse il momento di tornare a casa: le amiche si salutarono e ognuna si avviò verso le propria abitazione. Lasciarsi era sempre una tragedia, nonostante si sarebbero riviste dopo un arco di tempo più astisti ristretto. A loro non importava: anche una sola ora passata distante dall'amica del cuore era un'eternita', infatti, negli attimi in cui non erano insieme, si scrivevano messaggi o passavano lunghissimi minuti a chiamarsi e a discutere allegramente. Sawanna prese il tram numero 12 e si recò verso casa, mentre Brit si incamminò a piedi... Alle 20:00 circa il telefono cellulare di Brit suonò. "Chi potrà mai essere sei non Sawanna?" Pensò tra se "Amore dimmi tutto" disse la ragazza "Brit ho un grave problema" Il tono di Sawanna fece davvero spaventare l'amica "Dimmi tutto sono qui per te!" Replicò "Non so cosa mettermi stasera, per andare alla festa di Marco" "Questo sarebbe il gravissimo problema?! Qualsiasi cosa tu metta sarai una favola con quel fisico mozzafiato che ti ritrovi" Brit aveva ragione: Sawanna era davvero bellissima. Piuttosto alta, fisico modellato degno di una top-model, capelli biondi e lunghissimi, occhi color nocciola e un sorriso che faceva girare la testa a qualsiasi ragazzo che l'avrebbe notato. Inoltre aveva un tatuaggio sulla caviglia che faceva invidia a molte. Una farfalla con le ali aperte pronta a spiccare il volo: era il suo simbolo, un marchio per riconoscerla e rappresentava al meglio il suo carattere. Lei è libera, felice, gioiosa e piena di vita, proprio come una farfalla. Lei però non si accorgeva della sua bellezza: non capiva che se una principessa non ha il suo principe in un determinato momento, non significa che non lo avrà mai! Anche Brit era una ragazza fantastica: alta, snella, mora e occhi verdi. Dopo avere scelto accuratamente tra i numerosissimi vestiti, Sawanna si mise in macchina per recarsi a casa della compagna. Ci furono diversi discorsi, ultimi ritocchi nel trucco, un paio di spruzzi di profumo e il viaggio proseguì con serenità. Arrivate a casa di Marco, parcheggiarono e iniziarono a fare festa: uno dello loro motti era "Party hard all night long and let's live while we are young!" E così fu: il divertimento durò tutta la notte e sfinite, decisero di rimanere a casa di Marco, infondo entrambe sapevano che era un buon amico... Prima di addormentarsi Sawanna ripensò a quella lettera e soprattutto al destinatario: Harold Edward Styles, il celebre cantante della famosissima boy band degli One Direction. Ebbe si, Sawanna aveva una cotta per lui! I pensieri si accavallavano nella sua mente e le impedivano di appisolarsi. Alle lunghe decise di scendere in cucina e prepararsi una buona camomilla. Una volta giunta nella stanza, incontrò Marco in piedi di fronte al frigo che prendeva un bicchiere di latte freddo. Mille dubbi affiorarono: era il caso di confessare a Marco la sua cotta oppure era meglio continuare a stare in silenzio e sperare che, prima o poi, Harry si sarebbe accorto di lei?

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Capitolo 2
*** Life's going on! ***


L'indecisione regnava sovrana nella sua mente, quando ad un certo punto Marco si girò. Sawanna era appoggiata allo stipide della porta: ferma, inerme. Una dei due ragazzi di cui era segretamente innamorata si era appena accorto che lei lo stava ammirando in tutta la sua bellezza: quel fisico da dio di quel bel ragazzo moro era li davanti ai suoi occhi. Era a petto nudo e Sawanna non poté fare altro che notare i suoi muscoli sodi che si distribuivano perfettamente in ogni parte di quel maestoso corpo. "Ehi dolcezza mi stavi spiando?" Chiese lui, facendole l'occhiolino Sawanna, imbarazzata, arrossì: le sue guancie divennero rosso fuoco e non fu nemmeno facile nasconderle dato che aveva i capelli legati in una deliziosa coda di cavallo. "Ehm no, i-io ero venuta semplicemente per farmi una ca- una camomilla dato che non riesco a dormire e..." "... E?" Rispose lui. Dava l'idea di essere veramente interessato al discorso "E nulla ti ho visto li, vicino al frigo e non volevo disturbarti o fare casino" "Ok, tranquilla, ma ammettilo che ho un gran bel fisico eh!" Sawanna sbuffò e non ebbe il coraggio di confermare ciò che le era appena stato detto. Subito dopo Marco si avvicinò a lei, la abbraccio e le stampo un bacio in fronte. "Buonanotte dolcezza!" Sawanna non poteva crederci: quelle morbide labbra le avevano appena sfiorato la sua pelle liscia e profumata. Era davvero al settimo cielo e per pochi attimi era persino riuscita a togliersi dalla testa Harry. Si sedette per riflettere su quanto era accaduto nei momenti appena passati: non riuscì a trovare una risposta, ma il suo cuore batteva forte ed era davvero colmo di gioia. Dopo essersi fatta la sua tisana, tornò nella stanza dove Brit riposava beatamente. Quando dormiva quella ragazza aveva ancora di più le fattezze di un angelo: sembrava che tutto fosse così perfetto e che nulla avrebbe potuto distruggere la sua bellezza e, soprattutto, la loro fortissima amicizia. Durante la notte ci fu un sogno piuttosto particolare. Il soggetto non era diverso dai sogni di tutti i giorni: era Harry, si Harry Styles. Come era possibile che quel ragazzo che non aveva mai incontrato la aveva fatta innamorare così profondamente? Il mattino seguente Brit si alzò per prima e scese in cucina, dove vi erano già la maggior parte dei ragazzi che si erano fermati li dopo la bellissima festa della serata precedente. Scambiò due chiacchiere con tutti, poi prese un vassoio e portò la colazione all'amica che, come al solito, tardava a svegliarsi. Mangiarono allegramente e poi si prepararono per tornare a casa, anche perché il giorno dopo sarebbero dovute andare a scuola. Sawanna prese la macchina e accompagnò a casa l'amica. Non appena la lasciò davanti alla porta il telefono squillò: era un messaggio di Brit che diceva - Fammi sapere appena arrivi a casa, almeno so che sei sana e salva! Ahahah xx, B. . Sawanna sorrise, ma sapeva che non poteva concederai distrazioni mentre era alla guida, così poggiò il cellulare sul sedile del passeggero ed alzò il volume della musica. Da quando aveva qual cd (il Take Me Home!) non ascoltava nemmeno più la radio, ma continuava a far ripartire quelle tracce, con quelle canzoni sublimi. Dopo meno di mezz'ora anche Sawanna arrivò a casa, salutò sua madre e le raccontò a grandi linee come era andata la festa a casa di Marco. Dopo di che, andò in camera, scrisse un messaggio a Brit per dirle che era ancora viva e cominciò a studiare... Era un anno scolastico molto duro ed impegnativo: di lì a pochi mesi avrebbero avuto gli esami di maturità! Sawanna e Brit erano in quinta di un liceo linguistico della loro città. Una volta finiti gli esami, più precisamente in agosto e dopo aver compiuto il magico viaggio di maturità, Sawanna sarebbe partita. La sua meta era Londra, una cotta che amava moltissimo sin dalla prima volta in cui vi si era recata, all'età di 12 anni. Sarebbe dovuta rimanere là un anno intero, per approfondire i suoi studi di inglese. Brit invece voleva frequentare un'università in Italia, ma non aveva ancora le idee chiare su che facoltà frequentare, tuttavia una cosa era certa: le due amiche non si sarebbero mai perse di vista e, anche se lontane, sarebbero state vicine dentro, con il cuore e avrebbero continuato a volerai bene e a sostenersi. Infondo la distanza non era moltissima ed entrambe sapevano che si sarebbero incontrate almeno una volta al mese, infatti anche Brit amava Londra, quindi sarebbe andata spesso a trovare la sua Sawanna . Passarono i giorni, anche il mese di febbraio era ormai giunto alla fine... Poi marzo, mese speciale per Sawanna: l'8 avrebbe compiuto gli anni ed era davvero emozionantissima, come ogni anno del resto. Contava i giorni e man mano ci si avvicinava alla fatidica data, il sorriso era sempre più costante sulle sue labbra. Nonostante alcuni piccoli imprevisti scolastici, come brutti voti o pomeriggi uggiosi in cui bisognava studiare, studiare e ancora studiare, le giornate erano sempre motivanti. Finalmente l'8 marzo arrivò: Sawanna ricevette centinaia di messaggi, chiamate e biglietti di auguri. Era davvero felice e a Brit piaceva vedere la gioia e la serenità dell'amica. Per il suo compleanno Sawanna desiderava tanto ricevere una notifica su Twitter e leggere che, finalmente, Harry Styles la stava seguendo. Ciò, sfortunatamente, non avvenne ma lei non perse la speranza...

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Capitolo 3
*** Reality Ruined her life! ***


I giorni passarono davvero in fretta: aprile, maggio e poi giugno. Giugno: il mese più temuto da qualsiasi maturando!!! 19 giugno: prima prova, ovvero il tema in lingua italiana 20 giugno: secondo prova, comprensione in lingua inglese 21 giugno: terza prova (la più temuta!) ben CINQUE materia Una settimana dopo ci furono gli orali, Brit era una delle prime mentre Sawanna attese ancora qualche giorno. Una volta saputi i risultati, le due amiche partirono per il viaggio di maturità, tanto agoniato e allo stesso tempo desiderato e meritato. La meta scelta, tanto per cambiare, fu l'Inghilterra. Le ragazze avevano prenotato due settimane in un fantastico hotel nel centro di Londra. Aveva proprio tutto: Spa-centro benessere, palestra, camere lussuosissime e ristorante con cucina italiana... Insomma un sogno che si materializzava. Sawanna era li per un motivo preciso: trovare gli One Direction. Il primo giorno le ragazze si rilassarono in albergo, nei giorni seguenti diedero il via alla caccia: girarono veramente ogni angolo della città mai dei ragazzi non c'era proprio traccia. Nel frattempo ne approfittarono per vedere le località turistiche principale: National Museum, Britisch Museum, Madame Toussaud, Buckimgham Palace e moooolto altro ancora. Trascorse le due settimane, un po' deluse ed amareggiate tornarono a casa. La tristezza smarrì in fretta: Sawanna, dopo poco più di un mese sarebbe dovuta tornare a Londra, per trascorrerei un anno per approfondire la lingua inglese... Quella volta avrebbe avuto davvero tutto il tempo per incontrare i suoi idoli. Nel mese d'agosto, era circa il 20 e Sawanna doveva partire... La prima settimana la avrebbe passata in un albergo a Londra, non proprio in centro. Il mattino presto partì e si recò all' aereoporto solo che, per una serie di ritardi, il volo partì circa alle 23.00. Allora, Brit e Faith corsero in aereoporto e decisero di partire con Sawanna. Circa all'1 arrivarono nel loro albergo (all' aereoporto c era un taxista a prenderle che ci le ha portate fino all' hotel!) e, ad accogleierle c'era un ragazzo alla reception che ha preso i bagagli e li ha sistemati in camera. Le ragazze avevano davvero molto appetito e il giovane dalla hall gli disse che la cucina Dell hotel era chiusa e gli consigliò un ristorante e disse che avrebbe fatto un eccezione e le avrebbe aspettate, tenendo la porta principale della hall aperta. Non potevano immaginare cosa stava per succedere quella notte, o meglio cosa sarebbe successo a Sawanna...

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Capitolo 4
*** "... Quel ragazzo è NIALL HORAN!" ***


Le ragazze andarono nel locale che il giovane dall'hotel gli aveva gentilmente consigliato. Si sedettero, e poco più tardi arrivò un cameriere e ordinarono delle razioni gigantesche di cibo! Iniziarono a chiacchierare e, ad un certo punto, Sawanna notò un ragazzo, seduto ad un tavolo collocato vicino alla vetrina, alla quale dava le spalle. Era vestito in modo strano: era estate e lui indossava una felpa con il cappuccio tirato su. Era una felpa grigio chiaro con degli inserti neri, sotto aveva una maglietta verde, un paio di jeans marronicini/beige e un paio di air force alte, di quelle che arrivano poco sopra la caviglia. Questo ragazzo le sentì parlare in italiano e si girò verso di loro. Fu in quel preciso istante che Sawanna incrociò il suo sguardo con quello del ragazzo e lo riconobbe: era Niall!!! Sawanna andò letteralmente in panico e non sapeva cosa fare, non poteva nemmeno urlare sennò avrebbe fatto una figuraccia e non le sembrava il caso, allora Brit e Faith La incoraggiarono e la mandarono da lui da SOLA! Allora si fece coraggio e si avvicinò a lui... All inzio era freddissimo, poi le disse "vuoi sederti?" Allora Sawanna scattò una foto, autografo e varie poi andò dal cameriere e gli desse di portarle il cibo al tavolo del ragazzo! Lui mangiava tantissimo e Sawanna era davvero imbarazzata al pensiero di dover mangiare davanti a lui. Il cameriere portò il piatto e li iniziò a mangiare molto lentamente e con calma... Lui si era accorto che era imbarazzatissima e le disse di non farsi problemi. Aggiunse un piccolo sorriso alla fine della frase, poi riprese a mangiare. Più tardi le come mai le sue amiche non erano andate al tavolo con loro e allo stesso tempo le ragazze fecero a Sawanna un cenno perché eravano stanche e volevano tornare in albero. La ragazza capì, e Brit e Faith si avvicinarono al tavolo dove erano ancora seduti Sawanna e Niall. Un po' impacciate ed emozionate, lo salutarono e chiesero a Sawanna cosa avesse ntenzione di fare: rimanere li un altro po' e finire la cena con il suo idolo o tornare in albergo con loro. La risposta fu immediata: la tanto fortunata ragazza scelse la prima opzione e rimase li, con lui. Infondo anche se lo aveva appena conosciuto di persona , con lui si sentiva sicura e protetta. Le sue due amiche si fidavano di quel ragazzo: aveva l'aspetto di un angelo e con Sawanna sembravano amici da sempre. Inoltre i giornali avevano sempre parlato piu che bene di quel ragazzo biondo con gli occhi di un colore tale da fare invidia all'oceano. Così si incamminarono verso la strada del ritorno, certe di aver lasciato la loro cara amica in buone mani. A lui sembrò stranissimo che Brits e Faith non volessero ne foto ne autografo, ma non ci diede molto peso... Sawanna e Niall rimasero li nel lovale un altro po', poi lui le chiese se le andava di fare un giretto per Londra e la ragazza, ovviamente, accettatò! Indossava un vestitino blu di Hollister, un coprispalle e un paio di ballerine nere con un fiocchetto argento. Uscirono e si diressero verso St. James Park che era chiuso perché ormai era notte fonda allora Niall vide un custode e gli disse che se ci avesse lasciati entrare lui gli avrebbe dato i biglietti per un loro concerto di Londra per le sue figlie (Sawanna pensò subito che era una cosa tenerissima!)... Entrarono nel parco e lui la portò vicino al laghetto e si sedettero. Sawanna stava congelando e lui si levò il suo gubbino nero di pelle e glielo mise sulle spalle/0: la ragazza non seppe resistere e tirò un sospiro profondo. Quella giacca aveva un profumo straordinario, da far girare la testa e poi era felicissima perché stava indossando il giubbino di uno dei suoi idoli, cosa che ogni ragazza desidererebbe. Sawanna lo ingraziò e iniziarono a parlare del più e del meno e lei, ogni battuta o complimento che riceveva arrossiva come un peperone. Niall provò sin da subito una grande tenerezza.

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Capitolo 5
*** 'Niall trovava fantastico il fatto che Sawanna arrossiva ai complimenti...' ***


... Dopo parecchio tempo i due, decisero di incamminersi verso la strada del ritorno. Scavalcarono la recinzione: prima lo fece Sawanna, con l'aiuto delle forti e muscolose braccia di Niall, poi lui che, in meno di un secondo e con grande agilità la raggiunse. Niall le chiese se le andava di trascorre qualche altra ora insieme e la invito a casa sua, dato che, ormai, erano nelle vicinanze. Sawanna, con gioia e un piacere infinito, accettò. Camminarono un paio di minuti, giusto il tempo di sincronizzare il passo: ognuno di quelli di Sawanna si confondeva con quello di Niall e viceversa. A guardare l'ombra proiettata sul marciapiede, i due sembravano essersi trasformati, o per meglio dire uniti in una sola persona. Era una cosa semplicemente fantastica. Dopo quei brevi attimi, passati davvero in fretta (anche perché, per Sawanna le ore sembravano secondi da quando lo aveva incontrato!), si ritrovarono davanti a un portone verde scuro o forse marrone: il colore non era ben chiaro a causa della luce fioca proveniente da un lampione piuttosto distante. Quella porta era preceduta da tra scalini. Niall sali e estrasse dalla tasca destra dei suoi pantaloni un mazzo di chiavi. Ne provò un paio prima di riuscire a riconoscere quella giusta. Le luci in casa erano spente, significava quindi che all'interno non c'era ancora nessuno. Se i ragazzi non erano li, dove potevano essere? E perché Niall non era con loro? Sawanna non ebbe il coraggio di far voce ai suoi pensieri, ma la risposta le sarebbe comunque arrivata qualche ora più tardi e in modo piuttosto inaspettato... Niall entrò per primo e accese la luce: era una stanza quadrata, con le pareti rosse e diversi quadri d'arte moderna appesi; inoltre vi era un attaccapanni, una meravigliosa abatjour, una piccola scarpiera ed un mobile d'ingresso in cui Niall ripose il cellulare e il mazzo di chiavi, precisamente nel primo cassetto in alto. Subito dopo si tolse le scarpe e, con un gesto del capo, incitò Sawanna a fare lo stesso. La ragazza, seppur imbarazzata lo fece e rimase a piedi scalzi sul pavimento piuttosto freddo. Niall si accorse dell'espressione infreddolita dell'ospite e, velocemente, salì le scale che si trovavano esattamente davanti alla hall di quella casa. Sawanna non capì immediatamente il motivo di quel gesto, ma restò li ad aspettarlo e, nel frattempo, si tolse la giacce che Niall le aveva dato quando erano al parco. Nel mentre Niall torno di sotto e lei disse: " Non sperare di lasciarla qui, ormai è tua!" Sawanna non poteva crederci: uno dei suoi idoli le aveva appena regalato un indumento! Era certa che se lo sarebbe portata a letto nei momenti di solitudine e lo avrebbe annusato profondamente, in modo da riassaporare il profumo della pelle di quel magnifico irlandese, dall'accento decisamente sexy. Niall le porse un paio di calze colorate che era andato a prendere nella stanza di Zayn, dovevano sicuramente appartenere a Perrie! Sawanna ringraziò e lui la prese per mano per condurla in cucina. Niall aveva ancora fame. Estrasse dalla dispensa un sacchetto giallo e blu, diede un tagli deciso con le forbici e rovesciò il contenuto in una ciotola. Quest'ultima sembrava gigantesca in confronto alla quantità del prodotto poco prima riversato. Poi fu messa in microonde. "Dovevano sicuramente essere popcorn", pensò la ragazza tra sè e sè. Calò il silenzio nella stanza, si sentiva solamente il rumore della ventola del forno appena azionato. Niall si mise a fissare la ragazza che, imbarazzata, arrossì. Lui rise e penso che era una cosa davvero buffa e tenera vedere una ragazza così bella, arrossire per così poco.decise di spezzare il silenzio, domandandole che film volesse guardare. Sawanna era talmente emozionata che non riusciva a ricordare nemmeno un titolo di un film. Aveva il vuoto più totale nella mente, così uscì con una semplice frase: " Non sono mai stata un gran che a scegliere i film, quindi mi affiderò a te!" e sorrise. Il microonde suonò: lo spuntino di Niall era pronto. Come previsto, si trattava di popcorn ai quali fu aggiunto del delizioso cioccolato fuso, ancora caldo. Niall prese in mano la ciotola e, molto velocemente, condusse la ragazza in salotto. In quella stanza...

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Capitolo 6
*** Sawanna's POV ***


In quella stanza c'era già la televisione accesa e tutto ciò che c'era andrà da fare era premere il tasto 'play' sul telecomando. Niall si mise comodo e invitò Sawanna a fare lo stesso ma lei, non trovandosi a casa sua, si sentiva leggermente a disagio. Il ragazzo fece partire il film ma, pochi secondi dopo, si rese conto che mancava qualcosa: una copertina! Fece nuovamente una corsa al piano superiore, frugò in qualche cassetto ed infine scese. Sawanna era rimasta sul divano a sgranocchiare i popcorn e aveva sentito tutti i rumori: i cassetti che venivano aperti e poco dopo richiusi, il flebile cigolio di una porta e lo scricchiolio delle scale quando venivano calpestate. Niall aveva un passo praticamente felino, in effetti era a piedi nudi ed i rumore che produceva era praticamente nullo. Si accomodarono nuovamente sul divano e finalmente poterono guardare il film in tutta tranquillità. Era stato Niall a scegliere il film e Sawanna era all'oscuro del titolo ma, già dai primi attimi, comprese che si trattava di un film horror. Sawanna aveva letto molte cose su Niall e quindi sapeva che lui era solito guardare quella tipologia di film solamente quando era con una ragazza, almeno aveva una buona scusa per stringersi a lei è farla sentire protetta, al sicuro, fra le sue forti e possenti braccia. Era un ragazzo furbo e molto intelligente, ma allo stesso tempo era ancora un bambino: stava adottando una tecnica che ormai tutti conoscevano ma a Sawanna non dispiaceva affatto essere abbracciata dal suo idolo, anzi era semplicemente il suo sogno. Il fil duro circa un'ora e mezza, senza alcuna interruzione dato che si trattava di un DVD e i momenti davvero terrificanti furono parecchi, ma che ne fu uno che spavento Sawanna più ti tutti gli altri. Quando quella scena terribile apparve sullo schermo della televisione, la ragazza afferrò il braccio del suo idolo e vi ci si nascose dietro. In quel modo, ebbe anche l'occasione di inalare a fondo il suo buonissimo profumo che, tuttavia, non riuscì a riconoscere. Niall per renderla ancora più tranquilla le passò una mano sui capelli, accarezzandoli dolcemente. Una volta finito il film, Sawanna pensò che fosse giunta l'ora di tornare a casa: era stanca per il lungo viaggio che aveva affrontato e sentiva il bisogno di rilassarsi con una doccia calda. Quando Niall si avviò verso la cucina per prendere nuovamente del cibo, la ragazza andò nell'ingresso e fece per mettere le scarpe quando una voce la fermò. "Cosa stai facendo?" Domandò Niall "Bhe ormai si è fatta una certa ora e penso che sia il caso che io torni in albergo dalle mie amiche!" Replicò prontamente la giovane "Non è il caso che tu esca a quest'ora la notte, non è ed nulla prudente, credimi" Sawanna si fidò di quelle parole e accettò l'invito a passare li la notte, proposto da Niall qualche attimo dopo. SAWANNA'S POV Non potrei essere più felice: passerò la notte a casa del mio idolo, in questo momento mi invidio da sola, anche se, come al solito, mi sento timida e impacciata. "Ehm Niall, so di non avere qui nulla ma... Avrei voglia di farmi una doccia, se non ti dispiace" "Niente affatto!" Ripose, aggiungendo "Sali, percorri il corridoio e la prima stanza a destra è il bagno. Dentro troverai un accappatoio bianco piegato, usa pure quello, è pulito" "Un semplice grazie può bastare?" Domandai Lui mi diede un bacio sulla fronte e mi avviai. Una volta in cima alle scale urlai "Niall?" "Dimmi!" Mi rispose sorpreso Titubai perché incrociai lo sguardo con il suo e i suoi stupendi occhi celeste mi fecero perdere la concentrazione su ciò che desideravo dirgli, così me ne uscii dicendo " farò in un minuto". Dal suo sguardo capii che non ci credeva: penso che le donne le conoscesse bene. Poi aveva sicuramente notato la lunghezza del mie capelli e credo che sapesse quando tempo ci si impiega a sistema li. Tuttavia cercai di fare il più in fretta possibile e, dopo essermi lavata e rivestita, scesi nuovamente le scale per avviarmi in salotto. Lui era li, ad aspettarmi. Quell'angioletto biondo era disteso sul divano e probabilmente non si era accorto della mia presenza alle spalle. Rimasi in silenzio ad osservarlo: sembrava tutto concentrato e tirò persino fuori la lingua. Mi avvicinai maggiormente per capire cosa stesse facendo e poggiai le mani dietro alle sue spalle, sulla parte alta del divano. Finalmente si accorse della mia presenza e arrossì: stava utilizzando il mio cellulare! O per meglio dire, stava te tanto di capirlo, dato che era tutto in italiano. Inoltre aveva un codice di blocco, quindi, anche volendo, non avrebbe scoperto i miei segreti. Tuttavia la cosa nn mi infastidì per nulla. Mi sedetti accendo a lui. Niall decise di giocare un po' alla play. Io rimasi ad osservarlo fin quando non mi addormentai sulla sua spalla... Dopo poco lui se ne accorse, abbassò il volume del televisione per non disturbarmi, distese la mie gambe lungo la lunghezza del divano, mi accomodò capelli slegandoli dalla lunga treccia che mi ero fatta subito dopo essere uscita dalla doccia, e li dispose di lato, sulla mia spalla in modo da liberare il mio il viso. Infine mi coprì e mi diede un delicato bacio sulla fronte, sussurrando le parole 'buona notte...' Con un filo di voce, quasi cantando. Poco dopo decise di salire anche lui al piano superiore per darsi una rinfrescata: spense la televisione e se ne andò, accertandosi che io fossi comoda. Mentre lui era al piano di sopra il resto della band tornò a casa: Harry aprì la porta e fece entrate gli altri. C'erano proprio tutti: Zayn con Perrie, Liam con Danielle, Louis con Eleanor ed infine Harry, il mio sogno proibito. Non si resero conto della mia presenza fin quando uno di loro sbatté contro l'interruttore della luce e la accese. Zayn esclamò: "Apperò Niall, ti sono cresciuti i capelli mentre non c'eravamo!" E tutti scoppiarono in una fragorosa risata. Harry si avvicinò a me e scoprì il mio volto dai lunghi capelli che lo stavano coprendo e mi vide...

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Capitolo 7
*** "... I miei occhi si persero nel verde delle sue iridi" ***


Harry si avvicinò a me e scoprì il mio volto dai lunghi capelli che lo stavano coprendo e mi vide. Si sedette accanto al mio bacino, l'unico posto del diventò rimasto inutilizzato dal mio corpo. Io stavo dormendo, ero davvero in un sonno profondo e lui mi accarezzò la guancia, quasi stupito, come se non avesse mai visto una creatura come me. Non so esattamente cosa gli passò per la testa in quegli attimi, ma nella stanza piombò un silenzio tombale. Purtroppo (o per fortuna) in men che non si dica tornò giù Niall, in accappatoio, preoccupato del fatto che i ragazzi stavano facendo casino e magari non mi avevano vista e quindi mi avrebbero svegliata. Niall non voleva che disturbassero i miei dolci sogni. Così disse agli altri di abbassare il tono della voce. Quando Harry si alzò io, inconsciamente, feci uno strano rumore, come di dissenso per ciò che stava accadendo e Niall ne fu veramente sorpreso. I ragazzi si avviarono nell'altra stanza, in cucina credo, n modo da poter parlare liberamente senza disturbarmi. La dolcezza di Niall era davvero infinita: mi aveva conosciuta poche ore prima e già si prendeva cura di me, mi trattava come una principessa. Ma era meglio non farsi illusioni. Quando il gruppo uscì dal salotto, qualcuno chiuse la porta e un brusio di voci trapelava dallo stipite della porta: mille domande, dubbi e curiosità dovevano essere svelati. Tutti erano impazientì di conoscere il mio nome e le mie generalità e misero Niall sotto 'interrogatorio' "Come si chiama la biondina?" Domandò Zayn "Dove è quando cavolo l'hai conosciuta?" Seguì Harry "Quanti anni ha? È inglese?" Chiesero due delle ragazze, Danielle e Perrie credo... Erano davvero entusiasti e forse anche un pochino spaventati: infondo io sapevo dove abitavano e avrei potuto rivelarlo al mondo... Era chiaro che nessuno di loro mi conosceva: non avrei mai commesso un simile torto nei confronti dei miei idoli! Niall li rassicurò, era evidente che quel ragazzo si fidava di me, e io non avrei mai a poi mai tradito la sua fiducia. Niall iniziò il suo discorso: "Si chiama Sawanna, è appena arrivata dall'Italia e l'ho conosciuta qualche ora fa da 'Nando's'. Ha 19 anni e rimarrà qui parecchi mesi per studiare, parla benissimo l'inglese ed è simpatica e molto intelligente. Rideva ad ogni mia battuta ed arrossiva ai miei timidi complimenti..." Da come parlava sembrava già essersene innamorato e Liam glielo fece notare dicendo "Nailler le tue guance si stanno tingendo di un color porpora, sei sicuro di non volerci dire altro?!" Tutti si misero a ridere di gusto. Rimasero di là un bel po', ma non sono in grado di quantificare il tempo, poi Zayn prese per mano Perrie e si recarono nella loro stanza per riposare. Sentii il rumore dell'acqua che sgorgava dal lavandino: quel suono mi svegliò. In quel mentre entrò in salotto Harry: in quel momento il mio cuore cominciò a battere all'impazzata e una vampata di calore salì lungo le mie guance, che diventarono bollenti e color rosso fuoco. Con un filo di voce sussurrai " S-Styles..." Lui si voltò: mi aveva sentita. Il mio volto scottava sempre più e lui si avvicinò a me, avevo voglia di urlare dalla gioia e lui se ne accorse e prontamente mi dise "Non urlare Sawanna, sveglierai i vicini!" E ride profondamente. Mi tappò la bocca con una mano e nel frattempo i miei occhi si persero in quel meraviglioso verde delle sue iridi. Avevo il mio idolo, il mio sogno fra le mani, lo stavo osservando e pure toccando, cosa avrei potuto volere di più? Non potevo crederci: ero sdraiata sul divano a casa degli One Direction e ben due di loro si stavano, in un certo senso, prendendo cura di me e si interessavano a me o, per lo meno, sembrava che gli importasse qualcosa del mio essere. Harry era bellissimo: indossava un paio di pantaloni in tessuto denim nero, attillati, che poggiavano perfettamente sui suoi fianchi e lasciavano intravedere il paio di boxer che portava sotto, anche quelli di color nero. Nella parte superiore indossava ma t-shirt bianca che faceva trapelare tutti i suoi muscoli e i suoi tatuaggi, specialmente l'ultimo: la farfalla sullo stomaco. L'emozione mi giocò un brutto scherzo: improvvisamente me ne uscii con la frase "Io e te abbiamo una cosa in comune!" Lui fece una smorfia perplessa e subito gli risposi "Abbiamo entrambi una farfalla tatuata sul corpo, tu sul petto e io sulla caviglia!". Mi fece un sorriso e si passò una mano tra i suoi folti ricci, avrei voluto essere io a compiere quel gesto. Mi sarebbe piaciuto da impazzire il poter giocherellare con i suoi capelli boccolosi ma la timidezza mi impedì di domandarglielo. Ci trovavamo ancora sul divano, quando, all'improvviso, entrò Niall e sembrava piuttosto arrabbiato: era convinto che l'amico avesse svegliato la sua ospite. Così, decise di farmelo salutare e cacciarlo al piano superiore, dicendomi che, solitamente, quando Harry tornava a quell'ora non era mai completamente in sè. A me sembra lucido di mente, tuttavia non replicai. Niall mi fece riaccomodare sul divano, mi diede nuovamente la buonanotte e spense la luce per potersi avviare nel letto. Avrei dispersamente voluto chiedergli di restare, ma non riuscii a pronunciare quelle parole: l'unico suono emesso dalla mia voce fu un minimissimo mugolio. Niall nonostante tutto, se ne accorse e tornò da me domandandomi "Mi hai per caso chiamato mentre salivo le scale? Mi è parso di sentire un rumore..." Feci un respiro profondo, cercai il coraggio nel più profondo del mio cuore e dissi "Non ho sonno, ti prego rimani con me." Comparve un sorriso su quelle sue meravigliose labbra e dedussi che doveva essere felice della mia richiesta, così corse verso il divano e con un salto vi ci si buttò sopra. Io mi ritirai e mi misi seduta, accanto a lui, offrendogli una parte della coperta che lui stesso aveva usato per coprirmi. Accettò e ci sistemammo, nel buio della notte. Dopo pochi momenti uno strano rumore echeggiò e disturbo il silenzio che si era creato nella stanza. Dallo spavento affondai le mie mani nei muscoli delle braccia di Niall, che mi strinse come non aveva mai fatto prima in tutta la serata. Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò "Tranquilla piccola, è solo Harry che si è appoggiato delicatamente al letto" e rise. Alle sue parole mi tranquillizzai, ma non mollai la presa. Lui capì che non ero ancora completamente calma e si mise ad accarezzarmi la testa: passò la sua grossa mano nella mia folta chioma, fino al momento il cui io mi addormentai. Il mattino seguente...

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Capitolo 8
*** Tra Niall e Harry ***


Il mattino seguente, mentre stavo ancora dormendo, i ragazzi erano già tutti riuniti in cucina. L'unico non presente era Zayn. Ero molto eccitata ma anche spaventata: mi sarei dovuta recare nella stanza in cui vi erano tutti i miei idoli! Mille domande assalirono la mia mente: cosa potrei dire? Cosa dovrei fare? Come comportarmi? E mooolte altre. Inoltre ero appena sveglia e non mi ritenevo esattamente presentabile: non mi ero ancora vista allo specchio ma i miei capelli dovevano essere sicuramente arruffati e spettinati. Per di più stavo ancora indossando la maglietta che Niall mi aveva prestato per la notte. Mentre facevo questi ragionamenti, giaceva ancora su quel morbido divano su cui Niall mi aveva adagiata la sera precedente. Strinsi tra i pugni la copertina, feci un bel respiro e mi sedetti. Decisi che ormai non c'era molto da fare: doveva andare nell'altra stanza e dare il buongiorno ai ragazzi. Cercai di sistemarmi al meglio la t-shirt in modo da eliminare alcune pieghe che, le mie strane posizioni nel sonno, avevano creato; mi passai una mano tra la bionda chioma e mi alzai. Ero a piedi nudi e il pavimento era davvero gelato ma non mi importava molto. Giunsi allo stipite della porta, che era chiusa. Ero indecisa se entrare "di soppiatto" o bussare educatamente. Optai per la seconda opzione e sentii il silenzio calare nella stanza, così decisi di entrare. Mi sentivo gli occhi addosso e, come previsto, arrossii. "B-buongiorno!" Esclamai Ce l'avevo fatta, il primo passo era compiuto. Adesso le cose sarebbero dovute diventare più facile. Harry si stava avvicinando a me, per concludere quella sorta di discorso che avevamo cominciato nella notte precedente, ma quando Niall vide che il suo amico si stava muovendo verso di me, con una mossa rapida e furtiva, corse ad abbracciarmi. Il mio volto si tinse nuovamente di un color paonazzo! Ero felice e imbarazzata allo stesso tempo, così Liam decise di dirmi qualche cosa per calmarmi. "Sembra che il ragazzo ci tenga particolarmente a te, dovrai farci l'abitudine a queste cose!" Esclamò. Il mio cuore batteva all'impazzata e non riuscivo a credere a ciò che le mie orecchie avevano appena sentito. Penso che quello fu uno dei momenti migliori della mia vita. Appena pronunciate quelle parole, Liam fece per avvicinarsi e mi porse la mano, dicendo: "Comunque piacere sono Liam" Niall rise: "Amico, non c'è bisogno di presentazioni, le è una DIRECTIONER!" Aveva pronunciato apposta quelle parole, per fare un dispetto al cucchiaio-fobico: lui non riusciva a chiamare le sue fan in quel modo, e io lo sapevo bene perché lo avevo potuto notare in più occasioni, come per esempio durante una twittcam! Un silenzio che, per assurdo, era assordante si disperse poco dopo in una rumorosissima risata che fu in grado di svegliare persino Zayn che, velocemente, scese le scale per vedere cosa stava accadendo al piano inferiore. Era dolcissimo: apparve con una faccia assonnata davvero tenera. I suoi occhi erano aperti a malapena e, a quanto pare, non aveva molta voglia di parlare. Aveva i capelli scompigliati e mi fece uno strano effetto vederli così, in disordine. Indossava un pigiama color grigio con degli inserti più scuri, tendenti al nero. Il primo pensiero che balenò nella mia mente quando lo vidi, fu rivolto a Brit: se l'avessimo chiamata per dirle cosa mi si presentava davanti agli occhi, mi avrebbe invidiata a morte! A quel pensiero, fortunatamente, se ne collegò un altro di fondamentale importanza: dovevo avvisare le mie amiche che mi trovavo ancora a casa del ragazzo che avevo conosciuto la sera precedente. Cercai di accostarmi il più possibile a Niall per sussurrarglielo in un orecchio e Harry, che aveva notato tutto, pur stando dall'altra parte del bancone della cucina, fece una smorfia di disappunto. Cercai di ignoralo ma non ci riuscivo: lui era il mio amore, il mio sogno proibito, il mio tutto allora perché lo stavo trattando così male? Perché non cercavo qualche appiglio, qualche cosa in comune per farlo innamorare di me? La mia mente vagava, confusa. Feci un cenno con il capo rivolto verso Harry, e gli sorrisi. Sembrava apprezzare ma intanto il mio cuore era in frantumi e non ero in grado di comprendere il motivo. Meno male che almeno Marco era temporaneamente al di fuori della mia testa. Incredibile. Continuai la mossa di avvicinamento verso Niall fin quando la sua mano sfiorò la mia coscia, per poter cercare la mia di mano, che era lì impassibile e immobile. Arrossii e gli altri capirono che Niall stava facendo qualcosa, e probabilmente stavano fraintendendo il tutto. Il verde degli occhi di Harry di fece più intenso e scuro: disapprovava era chiaro ma ciò che non capivo era il motivo. Zayn finalmente decise di parlare, così fra un morso ad un biscotto e una sorseggiata di thè, mi domandò: "Allora? Sei stata nostra ospite per la notte... Devi aver fatto proprio una buona impressione sul biondino!" E schiacciò l'occhio all'amico. Non seppi cosa rispondere allora rimasi muta ad ascoltare cosa altro aveva da dirmi. Sembrava protettivo nei confronti di quel bell'irlandese. Era come un fratello maggiore e mi informò: " È u ragazzo sensibile, se stai tentando di usarlo per raggiungere la fama, quella è la porta, carina". Il suo tono era cambiato, sembrava quasi aggressivo nei miei confronti e ciò mi spaventò. Gli altri, e in particolar modo Perrie, glielo fecero notare. Lui, prontamente si scusò. Un sorriso gigantesco comparve sulle mie labbra e subito mi tranquillizzai. Niall finalmente capì che avevo bisogno di parlargli, come dire, privatamente. Era il ragazzo della band con cui ero entrata più in "confidenza", se così si può dire. Allora mi prese per mano e mi portò in salotto. Mi diede nuovamente il buongiorno e stampo un dolce e delicato bacio sulla mia guancia. Poi ci sedemmo sul divano, l'uno accanto all'altra. Lui cinse il mio capo con il suo braccio e io gli spiegai che desideravo contattare le mie amiche per rassicurarle e avrei voluto darmi una lavata e accomodarmi meglio, rendermi presentabile nell'abbigliamento. Niall mi condusse al piano di sopra, mostrandomi l'armadio di Perrie: era la ragazza la cui tagli assomigliava maggiormente alla mia e mi disse di servirmi. Mi diede un altro lieve bacio e mi lasciò sola. Poi si recò al piano inferiore, per informare Perrie, alla quale non sembrava affatto dare fastidio in fatto che stavo per utilizzare i suoi vestiti...

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Capitolo 9
*** Harry, Brit e Faith... ***


Mi lavai con molta calma, poi presi l'accappatoio che avevo già usato una volta e me lo infilai, legando la cinta bene stratta in vita. Poi presi un asciugamano dall'armadietto posto sotto il lavandino. Mi chinai in avanti e lo utilizzai ore creare una sorta di turbante, per fare il modo che le goccioline d'acqua che erano ancora sparse sulle lunghezze dei miei capelli, non bagnassero dappertutto. Poi mi recai nella stanza di Zayn e Perrie: non ho idea di cosa sia successo quella notte, ma intorno c'era una grande confusione. Cercai di non farci caso e camminai dritta verso l'arma dio che mi aveva indicato Niall. Frugai tra i numerosissimi abiti che Perrie aveva lasciato a casa del fidanzato e notai che vi era proprio tutto: biancheria intima, gonne, pantaloni, camicette, golfini, vestiti e addirittura le scarpe! Con gran gioia notai che avevamo persino lo stesso numero. Dopo diversi abbinamenti, ne composi uno che veramente mi piaceva: leggins, short e una magliettina con dei ricami floreale, più un paio di ballerine bianco-perla. Tornai in bagno e mi legai i capelli in una lunga treccia laterale, curando i di aggiungere una piccola spilla a forma di fiore nell'elastico. Richiamava i disegni della t-shirt e mi piaceva molto. Misi tutto in ordine e scesi. Una volta finito chiesi a Niall di chiamarmi un taxi per potermi riportare all'albergo dove alloggiavo con le mie amiche. Lui rispose con una frase un po' secca: "Non se ne parla." Inizialmente rimasi un po' stupita e non riuscii a comprendere quali fossero le sue intenzione poi, vedendo sul mio volto un'aria piuttosto titubante ed impaurita mi spiegò che mi avrebbe mandata a prenderle con la sua macchina. Ero davvero felicissima e grata a Niall per tutto quello che stava facendo per me ma, dopo i primi attimi in cui l'entusiasmo, mi ricordai di un problema: in Inghilterra avevano la guida a destra e, pur avendo la patente, non avevo mai guidato un'auto che andava al 'contrario'!! L'idea mia spaventò alquanto, ma la voglia di provare era altrettanto. Così Niall chiese ai ragazzi se qualcuno di loro poteva accompagnarmi in quel conosciuto hotel del centro. Il primo ad afferirei fu Harry. C'era da aspettarselo. Probabilmente il viaggio sarebbe stato imbarazzate. Niall non obiettò quindi dedussi che i due ragazzi si erano parlati e chiariti, anche se non so bene quali fossero gli argomenti su cui dovevano discutere. *** *** *** Io ed Harry stavamo per uscire dalla porta quando una grossa mano mi bloccò il polso. Deglutii e poi mi girai: era Niall. Disse che a quell'ora fuori faceva ancora freddo così mi prestò nuovamente la sua giacca in pelle nera. Con molto piacere me la infilai e, prima di uscire, stampai un bacio sulle profumate gote di quel fantastico ragazzo biondo. Ormai Harry era già in macchina quindi non ebbe il tempo di osservare la scena: era un punto a mio vantaggio, almeno durante il viaggio non poteva fare commenti. Non so perché ma avevo un certo timore nei suoi confronti, ma forse era dato semplicemente dal fatto che lo avevo sognato così tante notti e avevo fatto moltissime fantasie su di lui e trovarmelo davanti così, senza preavviso, non era stato facile. Mi avviai anche io lungo il vialetto, infondo al quale vi era osteggiata una stupenda e pulitissima Range Rover nera, la macchina di Niall. Harry era già all'interno, era stata lui a tirare a fuori dal garage e la aveva già messa in moto. Mentre camminavo verso di Hi faceva salire di giri il motore, come ad invitarmi a far più in fretta a raggiungerlo. Decisi di affrettare il mio passo e corsi verso l'auto. Lui mi aprì la portiera dall'interno e lo vidi i tutta la sua bellezza: aveva i capelli scompigliati, gli occhi coperti da un paio di occhiali con le lenti scure, una maglietta a mezze maniche verde (nonostante il freddo di quei giorni!) e un paio di pantaloni sportivi blu scuri. Indossava anche un paio di converse bianche, come suo solito. Partimmo velocemente ma poco dopo Harry mi chiese se volessi provare l'esperienza della guida al contrario, come la chiamavo io! Naturalmente accattai e, dopo diversi tentavi, riuscii quasi ad imparare. Le sue mani spesso si intrecciavano con le mie sul volante. Lui diceva che era semplicemente per aiutarmi a tenere il controllo del veicolo, ma per me era molto di più. Aveva uno sguardo bramoso e seducente e, con tutta sincerità, speravo che le sue labbra carnose lasciassero un'impronta sulle mie. Dopo poco più di mezz'ora giungemmo a destinazione. "Proprio adesso che stavamo facendo un discorso senza imbarazzo e mi stavo abituando alla sua presenza!" Pensai, ma non ebbi il coraggio di pronunciare ad alta voce quelle parole. Scesi dalla macchina, ma subito dopo quel ragazzo riccio dall'inconfondibile voce bassa ed incredibilmente sexy, pronunciò in mio nome: "Sawanna, aspettami cazzo! Non sono mica il tuo taxista" sembrava parecchio arrabbiato e le sua parole risuonavano come una minaccia e il che fece risaltare ancora di più ai miei occhi e alla mia mente la tenerezza del biondino. In realtà Harry non era minaccioso ne quantomeno arrabbiato: era semplicemente deluso dal modo in cui lo stavo trattando. Non ero esattamente buona nei suoi confronti e il perché non mi era ancora chiaro ma in testa avevo un obiettivo: cambiare il mio atteggiamento e mostrargli la parte migliore di me. Sarei voluta diventare una femme fatale per lui e conquistarlo. Avrei voluto stampa gli un segno quasi indelebile sul suo corpo: un succhiotto sul collo per denominare il fatto che lui era di mia proprietà. Fortunatamente mi trattenni e non lo feci ma ero sicura che quel comportamento quasi aggressivo sarebbe stato causa di forte eccitazione da parte di Harry. Dopo essermi messa l'animo in pace, il ragazzo mi raggiunse ed insieme entrammo in albero. All'ingresso c'era ancora il receptionist che ci aveva accolte all'arrivo. Fortunatamente mi riconobbe e non fece storie, dandomi le chiavi della mia stanza, nella quale si trovavano Brit e Faith. Ci avviammo verso l'ascensore a salimmo. Giunti al piano, ci incamminammo in un lungo corridoio fino a giungere alla stanza che riportava lo stesso numero indicato sulla chiave. Non sapevo cosa aspettarmi: da quando eravamo arrivate a Londra io non ero ancora stata nella mia stanza d'albergo. All'interno vi era la televisione accesa e nessuna delle ragazze se ne accorse quando girai la chiave all'interno della serratura. Video due figure varcare la soglia. Mi riconobbero all'istante ma inizialmente erano molto fredde: erano sicuramente incavolare con me per il fatto che non mi ero fatta sentire per tutto quel tempo. Tuttavia passò tutto in secondo piano dopo esserci abbracciate. Per qualche attimo mi scordai di Harry che, senza alcun imbarazzo, si era sistemato sul l'unico letto rimasto inutilizzato: il mio. Con un suono gutturale cercai di richiamare la sua attenzione e lui subito si alzò e mi venne in parte. La sua altezza faceva ombra su di me e un'ondata del suo profumo mi travolse. Cercai di non fargli notare il godimento che provavo negli attimi in cui lui era a pochi centimetri da me e, con un filo di voce, lo presentai alle mie amiche. Brit era quella più entusiasta. Sicuramente aveva in testa qualcosa, magari chiedergli di introdurrà a Zayn, il ragazzo dei suoi sogni. Lo avevo capito nel momento in cui, rivolgendosi ad Harry, disse: "Piacere, sono Brit!" E gli fece un occhiolino. Le sue intenzioni mi erano chiare ed avevo ragione, i miei presentimenti erano giusti: voleva che la portassimo da Mr. Malik! Ciao a tutti!!! Avreste voglia di lasciarmi delle recensioni? Mi sarebbero utili per continuare... Un bacio, -C. <3

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Capitolo 10
*** Passione ***


Cap. 10 Una volta capite le intenzioni di Brit decisi di aspettare che lei e Faith si lavassero e preparassero, ma c'era ancora una cosa che non sapevano: i ragazzi erano curiosi di conoscerle e ci avevano invitate a pranzo da loro. Le mie amiche si recarono nella toilette e io mi sedetti di fianco ad Harry. Parlammo un po', poi lui si avvicinò al mio collo. Con la punta della sua lingua tracciò una linea su di esso e mi provocò i brividi in tutto il corpo. Ormai le sue intenzioni mi erano chiare e infondo ciò che voleva lui era sempre stato anche un mio sogno. Mi lasciai andare a quel piacevole momento: lui apprezzò e continuò la sua operazione nel cercare di farmi lasciare andare per godere di quegli attimi. Prese il mio volto tra le sue enormi mano e si avvicinò. Chiusi gli occhi e lui mi sfiorò le labbra con il suo pollice, disegnandone interamente il perimetro. Non potevo più attendere: fui io la prima a stampargli un bacio sulle sue labbra e, l'inaspettato gesto, fu gradito. Ci furono un altro paio di semplici baci, poi lui aprì la sua bocca e cacciò la lingua nella mia: sembravano due bambini che giocavano a rincorrersi in un Prato. Continuavano ad intrecciare i e strusciarsi, fin quando Harry si staccò. Notai che il cavallo dei pantaloni era molto più 'pieno' rispetto agli attimi precedenti: aveva una prominente ed abbondante erezione. Decisi che era giunto il momento di liberare 'il suo amichetto' e vederlo all'azione: con i denti gli slacciai lentamente il bottone dei jeans, poi la cerniera. Stava soffrendo, non poteva più aspettare. Così mi prese per i capelli e sollevò mia testa, dandomi un altro bacio. Nel frattempo mi aveva collocata a cavalcioni sopra il suo bacino, curando si di lavarsi gli indumenti che ancora coprivano la parte inferiore del suo corpo. Una volta finita l'operazione si mise in posizione esatta davanti a me: era chiaro voleva appoggiare la sua intimità sulle mie labbra che, ero certa,amava già. Decisi che era giunto il momento di farlo godere appieno e pompai tutta la sua lunghezza. Piccoli gemiti gutturali escivano dalla sua bocca e sembrava veramente grato per quello che stavo facendo. Improvvisamente mi tirò nuovamente a sè: mi mise i piedi e iniziò a spogliarmi. In quel mentre entrò Faith nella stanza. Non comprese ciò che stava accadendo e Harry, con un gesto rapido e fulmineo, riuscì ad intrufolarsi sotto le coperte senza essere visto dalla mia amica. Io, mezza svestita, cercai di ricompormi e mi avvicinai al comò dove Faith aveva appoggiate le spazzole e i trucchi: andavo verso di lei solo per cercare di spingere gli indumenti di Harry sotto il mio letto. Il mio tentativo andò a buon fine: quando la ragazza finì di pettinar si, tornò in bagno e io mi infilai sotto le coperte per poter continuare ciò che io e Harry avevamo cominciato. Non potevamo e non dovevamo fare rumori. Mi infilai completamente sotto le coperte e risucchiai velocemente l'erezione del mio compagno. Velocemente aspirai e, una volta giunti al culmine, lui mi baciò passionalmente e si rivestì. Quello doveva rimanere il nostro piccolo segreto. Avevo i capelli spettinati perché il ragazzo continuava ad accarezzarli e a giocarci. Nemmeno lui era messo meglio: i suoi ricci erano praticamente inesistenti da quanto li avevo tirati. Nonostante avessimo avuto un breve momento di vera intimità, impazzivo all'idea di essere stata io la sua fonte di piacere. Mentre aspettavamo che le mie amiche fossero pronte, ci scambiammo qualche tenera effusione: giacevamo ancora sul letto, abbracciati. Durante un lungo e intenso bacio Brit uscì dall'altra stanza, già lavata,vestita e truccata. Ci beccò in pieno nel nostro momento privato: non fu un grosso problema per me, infondo le sapeva quanto amavo il mio ricciolino. Lo sussurrai nell'orecchio di Harry, il quale sorrise e fece un gesto di approvazione rivolto a Brit. Faith era l'unica in quella camera a non sapere cosa era appena successo sotto quelle lenzuola, ma era meglio così. Ormai anche Brit era coinvolta nel nostro segreto

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