Io non credo nell'amore a prima vista

di Sherlock Holmes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** His eyes ***
Capitolo 2: *** Her eyes ***
Capitolo 3: *** What am I doing? ***
Capitolo 4: *** The Woman ***
Capitolo 5: *** Sherlock Holmes ***



Capitolo 1
*** His eyes ***


POV IRENE ADLER
 
Io non credo nell’amore a prima vista.
Non ci ho mai creduto.
Forse, in realtà… non credo nemmeno nell’amore in sé.
 
Infatti, ciò che provo per Godfrey è semplice affetto. Ma tanto mi basta, per sposarlo.
Mi illudo che quel bell’avvocato sia l’uomo della mia vita. Magari, lo sarà…
 
Eccomi dunque qui, su questa carrozza sferragliante, lanciata a tutta velocità verso la chiesa di Santa Monica…
Per diventare moglie, un’altra volta.
Ma questa volta non fuggirò.
Sì.
Godfrey mi vuole bene… Mi ama, persino!
 
Basta ingannare gli uomini. Basta ingannare il mio cuore.
 
 
Entro in chiesa, e vedo il caro Godfrey aspettarmi all’altare, raggiante.
Con un sorriso appena accennato, lo raggiungo.
 
Il prete fa rimostranze.
Non ci conosce, e perdipiù ci siamo presentati nella sua chiesetta senza un testimone…
 
D’improvviso, la porta si apre, ed un uomo col berretto calcato in testa per, pare, nascondere parzialmente il suo viso, si incammina lungo la navata.
Un fedele, forse…
Provvidenziale.
Godfrey lo ferma, chiedendogli di acconsentire a farci da testimone…
Lo accompagna, circondandogli le spalle con un braccio, fin da me.
- I-Io…- mormora l’uomo, indeciso se accettare o declinare…
Fissa il mio promesso sposo. Poi…
 
I suoi occhi si posano nei miei.
Occhi scuri, espressivi… Occhi che celano una tristezza d’animo disamante…
 
Perché il mio cuore sobbalza al solo vederli?
 
Perché le mie guance si imporporano… per uno sconosciuto?

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Capitolo 2
*** Her eyes ***


POV SHERLOCK HOLMES
 
Io non credo nell’amore.
Mai ci ho creduto.
Tantomeno in quello a prima vista.
Sono una macchina pensante; i sentimenti sono a me sconosciuti.
Offuscano la logica; inutili e deleteri, dunque.
 
Attuale caso: complesso. Probabile futuro ricatto al Re di Boemia da parte di una certa Irene Adler, cantante d’opera nonché ladra di classe, in possesso di una fotografia per il Re compromettente, che li ritrae assieme.
Il mio inseguimento, stranamente, mi ha portato ad una chiesa, dove la miss ha appena fatto il suo ingresso.
Vi entro, quindi, con la flemma di un nullafacente, e vedo quella che di certo dev’essere Irene Adler, all’altare, di spalle.
Lei si volta, e l’avvocato Norton, prima accanto a lei, mi viene incontro, sorridente, chiedendomi di diventare… loro testimonio di nozze.
Vogliono sposarsi?!
La notizia mi prende in contropiede.
- I-Io…- sussurro, lasciandomi trascinare fin di fronte al prete…
Norton mi spinge ad accettare…
 
Ed è in quel’istante che i miei occhi incrociano i suoi, verdi e luminosi.
Gli occhi di Irene Adler.
Gai, vispi, colmi di vitalità, ma con un tocco di perigliosità…
Attraenti.
 
Sento il mio cuore battere.
Com’è possibile? Io ho un cuore?
No.
Io sono solo un pensatore… 
“Sono…  o dovrei esserlo?”
 
Sì, un pensatore astratto, impossibilitato all’amore!
 
Oddio.
Solo guardando gli occhi di quella donna, penso all’amore?
 
Sono intimorito da ciò che sto provando…
Ed è proprio questo senso di insulsa paura che mi porta a rispondere, quasi meccanicamente,  alle domande tipiche del testimone di nozze.
 
Non smetto di fissarla. Mi è impossibile farlo.
Ciò che mi stupisce, però, è che la sposa, invece di ammirare il suo promesso…
Guarda me.
Sì!
Non stacca il suo sguardo dal mio…
 
In quel mentre: un pensiero.
Miss Adler sta diventando Mrs. Norton.
Ed io la sto perdendo… sebbene l’abbia appena trovata.

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Capitolo 3
*** What am I doing? ***


POV IRENE ADLER
 
Che sto facendo?
Mi sto… sposando?
 
Gli occhi dello sconosciuto ricambiano il mio sguardo intenso…
Che anche il suo cuore si stia comportando come il mio? Che anche il suo batta all’impazzata, senza freno alcuno?
Sorrido.
E mi trattengo da un’inspiegabile voglia di farmi stringere dalle braccia di quello sconosciuto; dal volerlo baciare.
Forse, sono impazzita.
 
Dio, quanto lo voglio!
 
- Irene Jane Adler, vuole prendere il qui presente Godfrey Norton come suo legittimo sposo?-
Fatidica domanda.
 
Sto pensando ad altro…
A lui.
Al nostro testimone.
E… mi trovo a concretizzare il mio pensiero.
- Io lo voglio…-
 
Mi accorgo solo dopo qualche istante che quelle parole, rivolte in realtà a me stessa, riguardo al testimone, hanno decretato il mio assenso…

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Capitolo 4
*** The Woman ***


POV SHERLOCK HOLMES
 
Ecco.
Ora, quella donna, quella meravigliosa donna, appartiene a Godfrey Norton.
 
Abbasso lo sguardo.
 
E mi do dello stupido.
Irene Adler… anzi, Irene Norton… è una criminale!
E perdipiù…
Io non so né posso amare.
 
L’avvocato Norton mi allunga una ghinea, ringraziandomi per aver fatto loro da testimone.
Ed io getto un’ultima occhiata a quella che è, ormai, la signora Norton.
La Donna. Colei che ha svegliato il mio cuore.
 
 
Io non credevo nell’amore.
Tantomeno in quello a prima vista.

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Capitolo 5
*** Sherlock Holmes ***


POV IRENE ADLER
 
In fondo, non potevo fare altrimenti.
Avevo promesso a Godfrey di sposarlo.
Dovevo farlo… E l’ho fatto.
 
Ma non sono felice.
Per niente.
 
Lo sconosciuto nostro testimone di nozze rimane per un secondo immobile, a fissarmi; la moneta in mano.
Poi, come se si stesse riscuotendo da un bel sogno…
Scrolla appena la nuca; chiude gli occhi, li riapre… e se ne va.
 
- Godfrey, caro, non temere. Ci vediamo più tardi, sul treno.-
Abbozzo un sorriso, che risulta essere forzato.
- Devo depistare quell’investigatore che mi è alle calcagna… Ricordi? Te ne ho parlato…-
Una scusa, per allontanarmi da lui.
Mio marito mi bacia, di fronte alla chiesa. Ma io non sento nulla.
Gli sorrido nuovamente, appena.
E seguo quello sconosciuto, che si è preso il mio cuore con un semplice sguardo.
 
221 B, Baker Street.
Vedo il testimonio entrare in quella casa, accolto da un uomo baffuto, biondo…
- Holmes, dov’è stato?- gli chiede questi, con scherzoso tono di rimprovero…
 
Holmes?
Sherlock Holmes?
L’uomo che mi dà la caccia?
 
Non è possibile…
Mi sono invaghita del mio nemico!
 
Meglio.
Anzi, perfetto.
 
Già, perché, essendo io una ladra… Potrei rivederlo, un giorno.
Di nuovo sulle mie tracce.
Potrei? No, farò di tutto, pur di rivederlo!
 
Un sorriso mi si dipinge in volto, a questo pensiero.
Mi poggio al muro, e chiudo le palpebre, per un istante, posando la mia mano al petto.
Sento il mio cuore battere, forte
 
Io non credevo nell’amore a prima vista.
Ora, invece… .

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