La vendetta di Soto

di Continental Drifter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ritorno di Soto ***
Capitolo 2: *** Realizzazione ***



Capitolo 1
*** Il ritorno di Soto ***



Salve, lettori! Allora, questa storia sarà formata da 4 capitoli, e non garantisco che tradurrò regolarmente.
Qui c'è il link della storia per chi volesse darmi una mano a rendere questa traduzione migliore.
http://www.fanfiction.net/s/7691520/1/Soto-s-Revenge 
Buona lettura!!!!!

                                                                     1       

In ogni qualsiasi momento, Diego avrebbe potuto giurare che la vita era perfetta. Era un genitore ora, di tre cuccioli di tigre che saltellavano in giro per l’eccitazione. Shira era felice, lui era felice e la vita era grande. Ma era troppo concentrato sul presente per vedere cosa stava arrivando per il futuro.
 
 
Il branco si muoveva a passo lento per la migrazione. Sembrava che dovessero sempre migrare, sempre cercando di trovare il posto perfetto in cui potessero restare. Diego credeva che gli ultimi sei posti fossero il posto perfetto, ma naturalmente, Manny aveva rifiutato ostinatamente e avevano dovuto continuare ad andare avanti.
Ancora non sapevano che a quasi 82 miglia a est da loro c’era il Mezzo Picco, dove Soto giaceva morto, come tutti credevano.
Ma sapevano che Soto era un gatto anche lui, proprio come Diego? Se Diego è sopravvissuto dopo essere stato attaccato da Soto nel tentativo di salvare il suo branco, perché Soto non lo è?
Perché non lo è? Lui è sopravvissuto. I rimanenti membri del branco erano rimasti leali con Soto finché non fu confermato che era morto.
Non più di venti minuti dopo la riunione del branco, Soto si alzò in piedi. Lui era un gatto forte. La tigre forte si alzò, e diede uno sguardo malvagio al branco.
“Nove vite” sibilò malignamente, e le tigri gioirono. “Abbiamo del lavoro da fare, tutti noi. Ma prima, dobbiamo fare in modo di avere Diego morto.”
Un ghigno malvagio fremette per tutto il gruppo. Soto era in piedi saldamente e condusse il branco su dove poteva trovare Diego.
 
“Chi è che ha preso una delle mie nove vite?” Ricordò bruscamente Soto quando le tigri cominciarono a stancarsi di procedere lungo la distesa innevata.
“è stato Diego,” disse il gruppo all’unisono.
“Chi ha deciso di avere un mammouth e un bambino come amico, e non come cibo?”
“è stato Diego!”
“Esatto, e ora muoviamoci.”Ordinò Soto e loro continuarono premendo, le loro tracce invisibili nella bufera di neve.
 
Soto stava pianificando vendetta su Diego. Non aveva idea di dove loro fossero, che cosa avevano fatto e stava ancora e sempre giurando vendetta. Voleva quel mammouth ora. Era fisicamente responsabile della sua morte e anche Diego lo era.
Tradimenti, si diceva Soto, tradimenti ancora e ancora e ancora. Davvero Diego era stato così stupido? Era andato via dal suo stesso branco e unito le forze con un mammouth e un bradipo anti-igenico.
Il  branco di tigri era veramente giù. Ora, dovevano lottare per la sopravvivenza, lottare a tutti i costi. Se ce l’avessero fatta, la loro vittoria sarebbe stato cibo, cibo che avrebbero dovuto aver molto tempo prima.
 
“Lo sai, Soto, potevamo seriamente solo lasciarti mesi fa, lo sai?” osservò Zeke, saltellando nella neve.
“Torna indietro, Zeke, e niente scherzi o la tua carne resterà a noi” lo minacciò Soto. “E solo per farti capire, mia cara tigre, voglio Diego vivo, così potrò ucciderlo.”
 
Il branco arrivò finalmente a un punto di ristoro e Sid era semplicemente esausto. Non poteva parlare e questo sollevò Manny. Ma secondi dopo, Sid si alzò e riprese a saltare.
“Vado nella foresta, ragazzi” annunciò Sid, puntando verso una grande foresta cespugliosa.
“Sto morendo di fame qui!”
“Vengo anch’io, Sid” disse Diego. “Solo per misure di sicurezza.”
Quindi i tre camminarono a est, verso la foresta e verso il luogo dov’era Soto! Mentre Diego camminava lungo la foresta abbandonata, ebbe una strana sensazione che sembrò un po’ pericolosa.
A Sid non importò perché era affamato e stava cercando frutta da sgranocchiare.
“Sid,” sibilò Diego, “Dobbiamo andarcene via da qui!”
“Non se ne parla, Diego!” esclamò Sid. “Voglio del cibo!”
Diego andò avanti, e avrebbe giurato di aver visto un’altra tigre dai denti a sciabola familiare. Accelerò, ansioso.
 
Ritornato al branco di Soto, Lenny corse da Soto e dichiarò le novità.
“Siamo vicini”, annunciò Lenny. “Posso fiutare Diego. Oscar è andato ulteriolmento in basso nella foresta”.
Soto annuì e vide Oscar ansimare duramente, fermandosi al fianco di Soto. Non poteva parlare, era così a corto di fiato. Alla fine, tossì e diede le notizie.
“Ho trovato Diego,” disse Oscar. “è nella foresta. È ancora abbastanza lontano.”
“Prendetelo!” comandò Soto. “Ho anche sentito altre notizie più allarmanti.”
Il branco si avvicinò a Soto, sospettoso. “Che vuoi dire, altre notizie? Pensavo che avremmo solo dovuto trovare Diego e portarlo qui vivo?”
Soto inspirò profondamente e poi espirò . Il suo voltò li guardò in cagnesco con rabbia.
“Mia figlia è lì in fondo.”
  

Non chiedetemi che vuol dire, non lo so neanche io....
Al prossimo capitolo!

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Capitolo 2
*** Realizzazione ***


                                                                                              2
Il branco stava riposando e progettando di fare così per circa un paio di sere. Diego e Sid erano ancora nella foresta e Ellie stava cominciando a preoccuparsi. Manny stava cominciando anche lui a preoccuparsi, sperando che stessero solo cercando del cibo. Crash e Eddie erano addormentati, dormendo accanto il piccolo falò che divampava ancora nel cielo del crepuscolo.
“Speriamo solo che tornino da laggiù.” Suggerì tranquillamente Ellie, e si arricciò su se stessa per dormire con la piccola baby Pesca.
Manny concordò, anche se le sue parole erano silenziose. Chiuse gli occhi stancamente e dormì, dimenticandosi della preoccupante situazione degli altri due nella foresta.
 
Nella foresta, Diego stava iniziando a dare leggermente di matto. Sid stava canticchiando una melodia e girava per la scura foresta, scegliendo deiversi frutti e bacche da masticare per godimento.
“Sbrigati, Sid,” ringhiò Diego, i suoi artigli che perforavano l’erba sulla terra.
“Dobbiamo tornare indietro ora. Qualcosa mi dice che qualcosa non a bene qui.”
“Oh, rilassati Diego,”sospirò Sid. “L’ho hai detto anche, non so, dieci minuti fa, e non è successo nulla.”
Diego continuò a dire a sé stesso che Sid, aveva ragione, ma in molti modi, era un po’ difficile da credere. Primo, Diego aveva sempre creduto nel suo istinto. Secondo, era difficile credere a Sid a volte.
“Bene, “ annunciò Sid, scegliendo una bacca viola da un verde cespuglio. “Andia-“
Improvvisamente, quattro grandi tigri dai denti a sciabola balzò fuori da ogni direzione. Ringhiarono e avanzarono, bloccando ogni via di fuga per i due. Diego marciò indietro, urtando Sid che tremava dietro a lui.
“OK,” disse Sid tranquillamente “Avevi ragione.”
Diego ringhiò verso le tigri, che lui conosceva molto bene. Direttamente di fronte a loro c’era un indignato Soto, che ringhiava e si avvicinava. Diego osservò un marchio sfregiato sui suoi fianchi , che capì venivano dalle stalattiti che lo avevano ucciso prima.
“Bene, bene, bene” sogghignò minacciosamente Soto “Che cosa abbiamo qui, ragazzi?”
Il branco sogghignò e rise maniacalmente. Diego lo sottolineò.
“Ho detto, CHE COSA ABBIAMO QUI?” ringhiò di nuovo Soto.
“Oh…Uh…Traditori…” Balbettarono le tigri inaspettatamente.
“Bene. Ora, Diego, mi ha dato otto vite. Hai anche perso il nostro cibo, perciò questo conta una vita. Inoltre, mi hai tradito. Questo conta due vite. Hai otto vite anche tu adesso, giusto? Bene, i tuoi errori arrivano a tre. Fai il conto, Diego. Quante vite hai ora?”
Diego ci pensò e stava per rispondere qualcosa quando Sid gridò notevolmente.
“Avrebbe cinque vite!”, esclamò Sid.
“Sta zitto, bradipo!” ringhiò Diego, infastidito.
“Giusto,”concordò Soto e forzò Diego a sbattere contro una parete di roccia. Non c’era scampo per Diego e Sid. Cosa sarebbe successo?
”Ora, ragazzi,” disse Soto, la freddezza nel suo tono incredibilmente forte. “Prendete il bradipo. Ma lasciatemi Diego. È tempo per me e te di farlo.”
Il branco afferrò Sid e lo portò via, lasciando Diego che stava cercando disperatamente una via di fuga. Non poteva combattere Soto, o ciò avrebbe portato una fatalità. Poi, quando Diego aveva perso tutte le speranze, Soto sollevò la sua zampa e fece un lieve ringhio…poi la mosse per ferire Diego.
Diego si preparò al dolore, ma non sentì nulla. Si sforzò per aprire gli occhi e vide Soto lottare per alzarsi e Shira che lo inchiodava all’erba.
“Stai lontano da me, Shira”, ringhiò Soto.
“Perché non ti allontani da Diego?”, ringhiò Shira di rimando.
Diego notò una nuova ferita che correva sul suo volto. Stava sanguinando e sembrava dolorosa. Realizzò che quando Shira era venuta a salvarlo, Soto aveva graffiato Shira, invece che lui.
“Lo sai, Shira, non mi sei mancata del tutto,” ringhiò Soto. “Da quando sei scappata non mi sei mai mancata. Infatti, ho scoperto che sei scappata solo recentemente. Perché non prosegui sulla via che hai preso e non mi lasci in pace? Tutti ti odiano e nessuno ti vuole.”
“Mia madre di solito mi diceva qualcosa. Mi diceva, “Se ami qualcuno, devi stare vicino a loro per sempre.”” Disse Shira con voce tranquilla. Lanciò un occhiata a Diego e gli diede un pallido sorriso. Tornò a suo padre.
“Ho pensato spesso che avrebbe dovuto dirtelo.”
Soto ringhiò, ma sembrava ferito. “Avevo le mie ragioni.”
“Ragioni!” ripeté Shira sarcasticamente. “Hai dovuto lasciare mia madre per andare lontano a uccidere alcune creature. Non potevi essere lì quando ne aveva bisogno. Non potevi essere lì quando si è ammalata. Non potevi essere lì quando è morta! Per quanto mi riguarda, non ho mai creduto che tu non potevi, ho sempre creduto che tu semplicemente non volevi! Perciò, quando è morta, oh, certo, è stato in qualche modo un mio sbaglio. Tu non eri lì, io ero un cucciolo ed ero spaventata.”
Soto si alzò e spinse Shira giù. Le diede una lunga, fredda occhiata.
“Ero una tigre. Le tigri pensano a sé stesse.”
“Questo non è vero!”
“Come potresti saperlo?Sei stata in uno strano branco per mesi, probabilmente.”
“Se ho imparato qualcosa nello stare in questo branco, direi che in un branco ci si protegge a vicenda, non importa cosa accada,” disse Shira. “Tu proteggi il tuo branco, ma non hai mai protetto la tua stessa famiglia.”
Soto ringhiò a Shira. Diego fece un passo avanti fiducioso e fissò Soto, furioso.
“Ho sempre saputo che c’era qualcosa di sbagliato nel branco. Ho sempre sentito che qualcosa mancava e non mi sembrava di averlo. Ma so cos’è,” Disse Diego. “La fiducia. Non potevo mai fidarmi di te. Non mi sono mai fidato di nessuno. Sei sempre tornato indietro sulle tue promesse e le tue bugie.”
Soto fissò Diego e cominciò a parlare. Non importava cosa diceva, non aveva senso. Era un bugiardo, un truffatore e nulla avrebbe rischiarato il buio in lui. Aveva fatto così tanti sbagli ed era responsabile di tutto, ma semplicemente non l’avrebbe accettato.
“Ero il leader del branco. Voi altri dovevate obbedirmi! Io sono il tuo leader e tu obbedisci a me e muori!”, urlò Soto. “Ero il leader di un branco e di una famiglia!Che cosa ti aspetti?”
“Non la pensavi così!” urlò Shira di rimando. “Non hai mai riconosciuto il fatto che fossi un leader! Venivi a malapena a casa e noi a malapena mangiavamo!Metà dei miei fratelli sono morti perché tu non c’eri!Eri troppo impegnato ad amoreggiare lontano nella neve, intorno al mondo, terrorizzando umani per vendetta!”
“Questo non è vero!”, urlò Soto.
“LO E’!” urlò Shira. “NON TE N’E’ MAI IMPORTATO! NON HAI MAI AMATO NESSUNO!NON ERI AFFIDABILE! COME HAI POTUTO FARLO?”
Soto fissò Shira e si arrampicò su una scogliera. “Hai detto abbastanza, leopardo delle nevi. Ora vattene, o ti ucciderò.”
“Non potrai mai accettare il fatto che eri semplicemente un cattivo marito,”ringhiò Shira, e lei e Diego se ne andarono, lasciando Soto ferito e in realizzazione.
Era vero tutto quello che avevano detto. Non era mai a casa, non aveva mai voluto essere a casa, non aveva una risposta ragionevole. Era una tigre egoista e niente gliel’avrebbe mai fatto realizzare. Perciò quando era tornato a casa e Shira era tutta sola con la sua madre morta, lui era colpevole e aveva biasimato Shira per questo, per averglielo fatto credere.
“Che cosa hai fatto?” ricordò che aveva detto a Shira, che stava singhiozzando.
“Mamma si è ammalata, papà! Dove eri tu?”aveva urlato Shira.
Dove eri tu?Le parole rimbombarono nella sua mente come un gong, piantate per sempre. Il suo viso sconvolto e il panico che l’avevano macchiato.
Dove eri tu? Ero al Passo dei Ghiacciai, uccidendo un cervo. Il panico si chiuse su di lui quando ricordò. Tutti quei viaggi fatti col branco e non aveva mai portato nulla a casa. Niente cibo. Avevano sempre dovuto cacciare per loro stessi. Aveva sempre preso la carne col suo branco, ma mai con la sua famiglia.
La vita fa male, davvero.
Ma c’è un modo di fare le cose giuste?
No.
Non nel suo caso, pensò.
Era sbagliato e cattivo in tutti i sensi. Aveva provato a uccidere Diego che aveva peccato nel proteggere un amico. Non era mai stato a casa per la sua famiglia. Aveva lasciato sua moglie morire. Soto lottò per ridiscendere il bordo della scogliera. Sua figlia era cresciuta per essere una ragazza forte.
Era fiero? Era sua figlia, ma la vedeva come una nemica. Non aveva nessuna simpatia per lei.
Soto guardò giù dalla scogliera.
“Dovrei?” si chiese. “Dovrei uccidermi per gli sbagli che ho commesso?”
Fissò la lunga discesa che stava progettando di fare. Si rispose da solo.
“No.”

OK, scuso il ritardo ma non avevo proprio voglia di continuare.
Bè, mancano solo due capitoli e presto non avrò più questo onere.
Pensavo di tradurre altre storie di altri autori, ma forse mi fermerò per scrivere un po' di più per scrivere sul mio canale, su cui non ho scritto più sopratutto per mancanza di voglia.
Comunque, ringrazio annina155 e TeenAngelsRbd per le recensioni, e la seconda perchè ha recensito tutte le mie(per modo di dire) storie.
So che probabilmente ci sono molti sbagli, am meglio di così non potevo fare.
Ah, e non prendetevela con me per la "baby Pesca" che è molto fuori tempo visto che quando Diego e Shira si sono conosciuti era una teenager,l'ha scritto l'autrice\ore!

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