fai parte di me

di sara_dreamer
(/viewuser.php?uid=255437)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** perchè tutte a me ? ***
Capitolo 2: *** il giorno senza senso ***
Capitolo 3: *** Cosa sta succedendo ? ***



Capitolo 1
*** perchè tutte a me ? ***


CAPITOLO 1
-ok sono già stufa e siamo ancora al 13 non voglio immaginare domani come sarete conciate da quanto sarete in attesa del vostro regalo … - disse Emily alla sua migliore amica Megan.
- ma dai … io amo la festa di San Valentino !!!-
- certo perché tu sei fidanzata e non hai una sorella come Sol che per questo stupido giorno senza senso comincia a prepararsi da settembre … e poi sarete tutte talmente impegnate per il vostro festeggiamento personale che nessuno si ricorderà di fare gli auguri ad Abby che probabilmente dovrà passare il compleanno da sola … -
Stavano finendo un compito di scienze (un modellino) o almeno era quello che sua madre pensava in realtà stavano soltanto fantasticando , o meglio solo Megan, su quello che il suo ragazzo, Miles ovvero il ragazzo più carino della scuola, le avrebbe regalato il giorno dopo, mentre lei,che ovviamente non aveva il ragazzo perché aveva altro per la testa, stava finendo il regalo per Abby, che il giorno dopo avrebbe compiuto 16 anni. In realtà aveva detto a Megan di venire a casa sua sperando che la aiutasse a decidere che regalo fare ad Abby, dato che era anche da parte sua, ma da quando era arrivata (alle 3.00 !!) non aveva fatto altro che parlare di lei e di Miles, di cosa avevano preparato per il giorno dopo e ad assillarla chiedendole cosa , secondo lei, le avrebbe regalato. Era dalle 3.30,ovvero da quando aveva capito che Megan non la avrebbe aiutata, che stava lavorando per quel regalo ma ancora non sapeva bene cosa le avrebbe fatto. Aveva deciso che non lo avrebbe comprato ma che, dato che le piacevano i lavori manuali, lo avrebbe creato lei … ma per ora era ancora una cosa astratta ed erano ormai le 5.00 … avrebbe dovuto muoversi e intanto che aumentava il ritmo delle sue mani pensava che se Megan non fosse stata lì il regalo sarebbe stato sicuramente già pronto e impacchettato e nella sua testa stava cominciando a prendere in considerazione l’ipotesi  di ucciderla se non avesse finito di parlare dei fatti suoi. Lei e Abby erano le uniche ragazze della classe e probabilmente della scuola a non uscire con  un  ragazzo ma ad Emily non importava pensava invece alle sue due grandi passioni principali: la musica e il canto. Quanto le piaceva cantare !! passava interi pomeriggi chiusa in camera sue con la compagnia della musica – peccato che non ho una bella voce … – si diceva ogni volta che cantava(o almeno era quello che pensava lei). Ma tornando a noi; aveva pensato, per il compleanno, di piombare a casa di Abby con il regalo e di passare la serata insieme in quanto appunto non avevano entrambe nessuno con cui passare San Valentino. Si l’idea le piaceva molto. – Emily ma mi stai ascoltando ?! – è vero Megan non aveva ancora finito di parlare ; - si si , continua pure, non ti rispondo perché sono concentrata ma ti sto ascoltando J. –
Si, ok, le aveva detto una bugia ma la verità era che non le importava niente della sua serata romantica !! e poi se le avesse detto che non aveva ascoltato una parola di quello che ormai da due ore le stava dicendo avrebbe ricominciato la pappardella e non aveva proprio voglia di starla a sentire, le stava venendo mal di testa e non vedeva l’ora che se ne andasse ma non poteva mandarla via … ci sarebbe rimasta male e lei non voleva anche se …
-io vado a casa è tardi ora e la mamma se no rompe … già mi ha fatto storie perché esco domani sera … - 
“finalmente !! ” pensava Emily però le rispose- ma come di già ? va beh dai te la perdono … speravo rimanessi a mangiare da noi … ci vediamo domani!!- - ciao tesoro a domani e buona continuazione per il regalo !! –
Quando si fu assicurata che Megan avesse attraversato il vialetto e che fosse uscita dal cancellino … si scateno a ritmo di musica perché finalmente nessuno le avrebbe più parlato di San Valentino … o almeno lo sperava !!
Dopo dieci minuti si rimise al lavoro ma non appena riuscì a concentrarsi sul da farsi entrò in camera Sol – ma ciao sorellina !!! Ascoooooooooolta … secondo te domani sera per far felice il mio Adam dovrei mettere il vestito rosso oppure quello viola e nero ??- No ora basta,Basta,BASTA!!!! Avete rotto tutti con San Valentino !!!!!! è appena andata via Megan ed era dalle 3.00 che mi stressava e ora arrivi tu e mi chiedi cosa ti devi mettere ?! non lo so, NON LO SO !!! sei tu che lo conosci, DECIDI TU COSA CAVOLO METTERTI E NON ROMPERE PIU’ A ME  OK ?! e ora vattene !!- Mamma mia come siamo nervose … me ne vado si … guarda che comunque sei l’unica a cui non importa San Valentino … e poi non sei così indispensabile per scegliere il vestito … posso chiederlo alla mamma , anzi ci vado subito – scusa allora perché non ci sei andata subito in vece di venire da me ?!- le gridò Emily ma ormai era già schizzata giù per le scale. È vero era stata un po’ … esagerata la reazione che aveva avuto però non ne poteva veramente più !!! “spero di non diventare così quando avrò il ragazzo !!” pensò. – Emily vieni a tavola è pronto da mangiare !!- lasciò contro voglia il regalo di Abby e mentre scendeva per le scale stava già pensando a quale ora sarebbe riuscita ad andare a letto.



si, lo so, non è nulla di speciale però spero lo stesso che vogliate continuare a leggere ;) 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** il giorno senza senso ***


-capitolo 2-

Il giorno seguente la sveglia suonò più puntuale del solito. Non aveva voglia di alzarsi, la sera prima era andata a letto alle 23.30 per finire il regalo ed ora stava praticamente dormendo in piedi mentre scendeva le scale per andare a fare colazione. Stranamente Sol era già in piedi e anche la mamma sembrava più contenta del solito. L’unica non iperattiva era Emily. “o no!! No io a scuola non ci vado … non ho proprio voglia di sorbirmi di nuovo Megan per tutto il giorno !!! giuro che se quel ragazzo non le da il regalo all’entrata di scuola lo uccido !!!!” pensava finche non fu richiamata nel mondo reale dalla voce fin troppo squillante di sua madre – Emily datti una mossa !! e cerca di svegliarti per piacere, sembri uno zombi sta mattina !!! non vorrai arrivare tardi a scuola !!- scusa mamma ma da quando sei così attenta a farmi arrivare a scuola in orario ? arrivo sempre in ritardo com’è che sta mattina devo arrivare in anticipo ?- perché oggi è San Valentino !!!- è e allora ?- e allora se qualche ragazzo ti deve dare il suo biglietto è meglio se arrivi un pochino prima no ?- ma ti pare che i ragazzi stanno a pensare a me ?! per piacere mamma !- ci mancava solo sua madre che tirava fuori questa storia stupida !! ma cosa le passava per la testa ? a lei poi !!
Costretta dalla madre arrivarono lì ben dieci minuti prima, la cosa era così strana che tutti la guardarono come se avessero un punto interrogativo al posto della faccia !! nel tragitto da casa a scuola il suo unico pensiero era stato “ma bene non solo Megan mi stresserà all’intervallo e durante le lezioni ma arrivando a scuola dieci minuti in anticipo anche prima di entrare !! non potrebbe andare peggio !!”
Come al solito si sbagliava. All’intervallo andò ad aprire il suo armadietto e … -O MERDA !!- si ecco la seconda figuraccia della giornata un urlo in mezzo all’ androne della scuola e tutti che la guardano, di fianco a lei Megan con la faccia tipo “io non la conosco !!” e lei che prima sbianca per la sorpresa dell’armadietto e poi , resasi conto della figura, che diventa paonazza dall’imbarazzo … ecco perché nessuno le avrebbe lasciato un biglietto di San Valentino … o almeno ne era convinta fino a quel momento !!
Dopo che la folla riprese a riempire i corridoi della scuola Megan si girò di scatto verso Emily con un sguardo simile ad una che ti sta per uccidere. Ma Emily non se ne accorse e non sentì nemmeno l’amica che le chiedeva cosa le era preso e perché aveva urlato in quella maniera; era troppo concentrata sul quel biglietto , era troppo strano che davvero qualcuno le avesse scritto un biglietto per San Valentino … in realtà era rimasta bloccata non per il biglietto ma perché ciò voleva dire che LEI piaceva a qualcuno. “non può essere … è impossibile !!” continuava a ripetersi , eppure quel biglietto esisteva, lo stava tenendo fra le mani …
Scandalizzata e completamente incredula si avviò verso il giardino. Sapeva che lì non avrebbe trovato il mittente del biglietto ma sentiva il bisogno di controllare a vista ogni ragazzo che si trovava nei paraggi. Intanto rileggeva il biglietto più e più volte …
 
 
“Cara Emily,
so che odi questo giorno ma per me è importante perché finalmente ho trovato il coraggio di dirti che ti amo.
Se ti dicessi chi sono butteresti subito il biglietto e questo mi farebbe male perché vorrebbe dire che di me non te ne importa niente anche se so già che è così ma sai è sempre bello sognare !!
Non cercare di capire chi sono … spero che tu non lo caspica,perché tanto so che mi stai già cercando anche solo per vedere la faccia che ho.
In realtà tu mi hai già visto ma non credo che ti ricorderai di quando ci siamo incontrati.
Comunque sia ti auguro un felice Giorno Senza Senso (come lo chiami tu)
                                                                                                                         Alla prossima Ammiratore Segreto”

 
Continuava a pensare chi sarebbe potuto essere,sempre che esistesse in quanto a San Valentino i ragazzi della sua scuola si divertivano  un sacco a fare scommesse tra di loro a discapito delle ragazze oppure a mandare false dichiarazioni d’amore ad esse. Questo pensiero fece tornare alla memoria di Emily il motivo per qui odiava così tanto questo giorno: quando frequentava la seconda media era stata oggetto di una scommessa fra ragazzi che le aveva fatto particolarmente male. Si vide recapitare una bellissima dichiarazione d’amore (“che rileggiendola ora  ” pensava “ sembrerebbe alquanto stupida”)dal ragazzo che le piaceva (un ricciolo di nome Miles  che guarda caso era proprio quel Miles  che ora stava con la sua migliore amica).Morale uscì con lei per una settimana, giusto il tempo di conoscersi un pochino, la baciò e dopo quel giorno non si fece più sentire, quando lei cercava di parlargli lui le rispondeva male e non l’ ascoltava, la evitava. Dopo un po’, dopo che finalmente accettò il fatto che tutta quella storia era stata una montatura, venne a sapere da un certo Brian (da precisare il fatto che nella sua scuola non c’era nessuno con quel nome) che Miles aveva fatto una scommessa con i suoi amici. In pratica si vantava del fatto che qualunque ragazza della scuola gli sarebbe caduto ai piedi e per dimostrarlo aveva detto che in una settimana sarebbe riuscito a far innamorare Emily (che lo era già ma sono piccoli dettagli) e che l’avrebbe baciata. E infatti ci era riuscito.
Ripensare a quelle cose fece scivolare sulla guancia di Emily una lacrima. Una ora ma che era stata preceduta, anni prima, da molte altre e che le avevano lasciato per  molto un solco sul viso. Era stata molto male per quella storia. Aveva creduto con tutta se stessa che il suo sogno stesse diventando realtà.  Ma ora le cose erano cambiate ed erano riusciti a diventare anche un po’ amici; forse proprio per questa storia, non avrebbe voluto che proprio lui fosse il ragazzo della sua migliore amica … ma cosa ci poteva fare lei ? certo era che se l’avesse fatta star male Emily non gliel’avrebbe fatta passare liscia.
Suonò la campanella, fine dell’intervallo. Si asciugò la guancia e, dopo aver ripiegato accuratamente il misterioso biglietto, si incamminò verso il laboratorio di scienze dove sarebbe rimasta fino alla fine delle lezioni e dove si sarebbe dovuta sorbire tre ore di noiosa biologia con la Evans.


Hola !! 
allora che dire ... fa schifo lo so 
dai prossimi capitoli cercerò di movimentarlo un pò ;)
potete lasciarmi una piccola recensione ? critiche, consigli, quello che vi pare ;)
così almeno cerco di migliorare in modo che anche a voi piaccia di più :) 
bacio <3 sara 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cosa sta succedendo ? ***


-Capitolo 3-

Le ore della Evans gli erano sembrate infinite!! Mai come in quel momento avrebbe voluto scappare da quelle quattro pareti  grigie (tipo carcere)che la imprigionavano da tre ore. Quando finalmente sentì il meraviglioso suono della campanella, scappo letteralmente fuori dal laboratorio. Aveva un gran bisogno di respirare aria pulita e fresca,tipica di febbraio, che le faceva sempre venire un leggero e piacevole brivido alla schiena. Dopo aver fatto un profondo respiro si sentì chiamare e giratasi di scatto perché si era sentita toccare la spalla si ritrovò di fronte due bellissimi occhi azzurri (Miles ). Si stupì di aver pensato “mamma mia quanto è carino …”, aveva giurato a se stessa che non si sarebbe più presa una cotta per lui e ora faceva quei  pensieri ?! come se non bastasse stava anche sfoderando uno dei  suoi sorrisi migliori … ­
-Ciao Emily !! volevo chiederti una cosa … però non voglio che Megan pensi male … facciamo due passi ?-
-scusa Miles  ma devo proprio scappare !! sai devo ancora finire il regalo per Abby e per domani ho un po’ di compiti … facciamo un’ altra volta va bene ?-
-ti ruberò solo pochi minuti d’avvero !!-
-va bene ma solo dieci minuti, non uno di più !!- altro sorriso di lui.
Presero la strada per andare al parco vicino alla scuola (decisione strana mica aveva detto che non voleva far pensare male a Megan ?! la sua amica faceva sempre quella strada !!). non parlò finché non lo raggiunsero. Cominciava a innervosirsi, non le piaceva quando qualcuno faceva il misterioso.
Si sedettero sotto un albero abbastanza lontano dalla strada, ma ancora non parlava, ancora qualche minuto e se ne sarebbe andata lasciandolo li da solo. Finalmente si decise a dire qualcosa – allora, da dove comincio ?-
-ah non lo so, mi hai trascinato fino a qui, se non lo sai tu … -
-hai ragione ma non è facile –
-cosa vuoi dire? Se magari mi spieghi … - stava d’avvero perdendo la pazienza e lui era nuovamente ammutolito. Fece per alzarsi ma lui la tirò per un braccio con una tale violenza da farla ricadere sul gelido terreno. Non si era mai comportato così, ma cosa gli prendeva ? aveva ancora la sua mano sul polso di lei. Vedendo il suo sguardo spaventato da quello che era appena successo lasciò lentamente la presa. Non avrebbe voluto trattarla così ma non voleva che se ne andasse, non ora, non doveva piantarlo in asso e andarsene, non glielo avrebbe permesso, le doveva parlare. Il fatto era che quello che le doveva dire non era difficile ma non sapeva come dirglielo. All’intervallo l’aveva vista triste e ad un certo punto aveva visto una lacrima scivolare sul suo viso e avrebbe tanto voluto chiedergli il motivo per la quale quella lacrima le aveva bagnato la sua pelle delicata. Era rimasto colpito da come si era ripresa asciugandosi semplicemente la guancia e da come si era diretta verso il laboratorio. Gli era venuto in mente lo stupido e odioso scherzo che le aveva fatto qualche anno prima e si era sentito uno straccio. Forse per il modo di fare che aveva avuto quella mattina, si era sentito in colpa, non gli era mai successo e sentiva il bisogno di chiederle scusa, anche se in ritardo, perché dopo tanto tempo ancora non lo aveva fatto. Erano già dieci minuti che cercava di parlare e da quando l’aveva costretta a risedersi non si era mossa di un millimetro.
– ascolta io dovrei andare  … - l’aveva spaventata e si sentiva benissimo dal tono della sua voce. Aveva cominciato a tremare.
– scusa per come ti ho trattata prima-
no, tranquillo … - gli occhi verde smeraldo fissavano il terreno umido
-non volevo che te ne andassi e quando ho visto che lo stavi per fare … non so cosa mi è preso, scusa-
-ma no stai tranquillo, solo che ora si sta facendo d’avvero tardi, e sai … mi sta venendo fame !!! :)- adorava il modo in qui rendeva tutto più allegro, ma soprattutto la sua risata, era così contagiosa !!
– allora è meglio se ti lascio andare, prima che cominci a mangiare me !!- risata
- allora ci vediamo domani !! mi raccomando fai passare una bella serata a Megan, è ansiosa di ricevere il tuo regalo e di passare una dolce serata con te !! –
-peccato che non le ho preso nessun regalo e che per sta sera ho pensato ad semplice pizza-
-ti conviene cambiare programmi e organizzare qualcosa di meglio se non vuoi che ti scanni sta sera e che ti pianti li e se ne vada !! la mia amica è molto vendicativa e non ti conviene provocarla !!-
-vorrà dire che seguirò il tuo consiglio grande capo !! comunque abbiamo un discorso in sospeso noi due !! avrei tanto voluto parlarti oggi ma se lo stomaco chiama … a domani !!-  si avvicinò a lei e sentì il dovere di salutarla con un bacio sulla guancia. Lei arrossì e subito dopo si dileguò. La seguì con lo sguardo mentre attraversava correndo il parco e si accorse che era rimasta … sbalordita di fronte a quel semplice bacio sulla guancia e che era ancora rossa in viso. Però sorrideva e ne fu estremamente felice. Si rese conto solo in quel momento che il comportamento che aveva avuto nei suoi confronti fino ad ora era stato troppo freddo e duro, meritava più affetto e di sicuro lui gliene avrebbe dato, nei limiti del bene che può dare un amica naturalmente !!
 
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Mentre tornava a casa cominciò a piovere. Cavolo oggi che non aveva portato l’ombrello !! Bè meglio almeno sarebbe riuscita a tornare ad un colore più tendente al rosa che al rosso. Era rimasta … sbalordita dello strano comportamento di Miles … prima la strattona e la costringe a restare ma non dice una parola, poi che la saluta con un delicato bacio sulla guancia … dove voleva arrivare ? non ci stava mica provando con lei ? ma no evidentemente voleva solo cercare di avvicinarsi un po’ più a lei dato che era la migliore amica della sua ragazza !!! eppure non era da lui un comportamento simile. E poi cosa doveva dirle di così importante da essere addirittura, oserei dire a disagio ? lui,che era abituato a stare da sempre al centro dell’attenzione,che era agitato all’idea di parlare di qualcosa,che le era ancora ignoto, con lei ?! e chi se lo immaginava ?
Guardò l’ora. 1.30 sarebbe già dovuta essere a casa da un pezzo !! doveva pensare ad una scusa credibile da raccontare a sua madre se non voleva mettersi nei guai. Tutta colpa di quel ricciolo !! tornò a sentire le guance straordinariamente calde, come era possibile che anche solo pensare a lui le facesse questo effetto ? no, doveva trattenersi !! Miles era sempre e comunque il ragazzo di Megan !! e poi dopo quello che le aveva fatto e come l’aveva trattata fino a quella mattina non meritava proprio il suo amore, doveva farsi passare la cotta che si stava prendendo, subito.
Arrivata a casa, dopo essersi fermata a comprare un panino in bar, salutò e corse in camera in modo da non lasciare il tempo a sua madre di fare domande.
Chiuse la porta a chiave così nessuno l’avrebbe disturbata e si mise immediatamente al lavoro per finire il regalo di Abby. Non riusciva a smettere di pensare a Miles … era contenta che lui le avesse dimostrato un po’ di affetto.





#spazioautrice
Ziaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo :)
Allooora torno dopo moooolto tempo con il terzo capitolo, lo so avevate person le speranze 
ma speravo in qualche recensione e avevo deciso di non continuare la storia. 
Poi un angioletto tanto caro e malefico mi ha costretta praticamente a continuare e allora eccomi qui.
Spero vi piaccia e che ci siano molte recensioni 
adiosss ;)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1359154