I Should've Kissed you

di gloriabarilaro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** How Everything Is Started. ***
Capitolo 2: *** Welcome to my world ***
Capitolo 3: *** Love is in the Air ***
Capitolo 4: *** Attention, My Dear ***
Capitolo 5: *** What is Happend? ***
Capitolo 6: *** Bradford Bad Boy Is Fallin' In Love ***
Capitolo 7: *** An Angel for Ellie ***
Capitolo 9: *** You're The Only That I Can Think About ***
Capitolo 9: *** She Needs Me ***
Capitolo 10: *** Do You Really Love Her? ***
Capitolo 11: *** FlashBack ***
Capitolo 12: *** Don’t Worry, I’m Not In Love With Him ***
Capitolo 13: *** A Call. A Meeting. ***
Capitolo 14: *** He didn’t kiss me. Ho doesn’t love me. ***
Capitolo 15: *** Don’t Cry Girl, I’m Here, Right Here ***
Capitolo 16: *** Are You Really Sure To Know Him? ***
Capitolo 17: *** She Always Has What She Wants... But not tonight. ***
Capitolo 18: *** Stay With Me. ***
Capitolo 19: *** How Do You Think About Me Now? ***
Capitolo 20: *** Where are you now? ***
Capitolo 21: *** Zarry is back, bitches ***
Capitolo 22: *** I’ve Missed You. ***
Capitolo 23: *** Now, we only have to look at the future ***
Capitolo 24: *** But I see you with him... ***
Capitolo 25: *** When I Should've Kissed You (part. 1) ***
Capitolo 26: *** Do you remember at all? ***
Capitolo 27: *** When I Should've Kissed You (part. 2) ***
Capitolo 28: *** In Love, Everybody Take Mistakes. ***
Capitolo 29: *** You aren't out of time. ***
Capitolo 30: *** The End. ***



Capitolo 1
*** How Everything Is Started. ***


I Should've Kissed You:

1.How Everything Is Started


‹‹Ellie, ti vuoi alzare? Farai tardi al tuo primo giorno di scuola!›› mi rimprovera mia madre dal’altra stanza. Sapesse quanto me ne importa.
Sono ancora sdraiata sul letto, gli occhi ancora gonfi dalla sera prima: Avevo sempre sognato di uscire dall’ Italia, di andare in Inghilterra in viaggio. In viaggio, però, non per sempre.
Solo ora mi rendo conto quanto mi manca quel paese e quanto volessi tornarci, ma papà era stato irremovibile: Lui doveva andare a Bradford per lavoro, e io, mia madre e mio fratello Francesco dovevamo andare con lui.
E ora, eccomi qui: sdraiata sul un letto in una stanza che è la mia solo da due giorni, il mio letto circondato da scatoloni pieni di libri, riviste e di tutte le mie cianfrusaglie strappate alla mia camera lì in Italia. Sento le lacrime che stanno per risalire, quando mia madre appare sulla porta e sbuffa: ‹‹Dai, Elena, non fare così! Sapevi che prima o poi ce ne saremmo dovuti andare...››
‹‹Ma non credevo così lontano!›› la interrompo io, rincominciando a singhiozzare. Mi nascondo la testa sotto al cuscino e do le spalle a mia mamma come posso, ancora sdraiata sul letto.
La sento sospirare e poi sedersi sul mio letto, facendomi rotolare verso di lei: Oh, che cavolo! L’ultima cosa che mi serve è la sua compassione.
‹‹Va bene, va bene! Mi alzo!›› sbraito, saltando giù dal letto. Non le lascio il tempo di parlare o di prendermi la mano, perché mi chiudo in bagno.
Mi guardo allo specchio: dio mio, sono un mostro. Dai miei capelli castani son spariti i miei adorati riflessi rossi per quanto sono sporchi e i miei occhi grigio-verdi sono rossi tutt’intorno e gonfi dal lungo pianto che ho versato ieri parlando al telefono con Rachele, la mia migliore amica che ho lasciato lì, in Italia. Eh, no! Così non ci vado a scuola.
Mia madre, non so come, irrompe nel bagno spalancando la porta: stavolta è inviperita e mi guarda con occhi di fuoco. Oh, cavolo, l’ho combinata grossa!
‹‹Muoviti a farti la doccia e vestiti, ti voglio giù tra un quarto d’ora o peggio per te!›› mi sibila, per poi uscire dal bagno e sbattersi la porta alle spalle.
Fisso la porta bianca da dove è appena uscita, immobile come una stata, poi sospiro: oramai non posso fare più niente, oramai sono qui e non serve piangermi addosso.
Mi faccio la doccia e mi sciacquo il viso due o tre volte prima di truccarmi: niente di che, solo un filo di correttore per nascondere le mostruose occhiaie e quel rossore che ho intorno agli occhi, un po’ di ombretto rosa illuminante e un po’ di lucidalabbra.
Mi guardo allo specchio soddisfatta: ora va molto meglio.
Ritorno in camera e mi vesto: leggins grigi e lunghi, maglione bianco e morbido, scarpe da ginnastica. Voglio sparire il più possibile, non voglio che qualcuno mi noti e sparga in giro la voce che sono nuova. Voglio starmene in incognito, la solitudine è dove voglio stare.
Scendo le scale con la borsa appesa ad una spalla, mentre mi ravvivo i capelli con le dita, per poi nascondermi il viso con alcune ciocche: ecco, la mia mimetizzazione è completa.
Entro in cucina e mi appoggio allo stipite della porta, incrociando le braccia sul petto: mio fratello sta tracannando una tazza di latte e caffé con velocità. Lo guardo bene: si è fatto la sua solita cresta più alta di lui, indossa dei jeans sbiaditi e una felpa pesante. Ai piedi, un paio di sneakers che non c’entrano niente con quello che indossa.
Anche lui, finito di bere, mi guarda da capo a piedi: ‹‹Pronta sorellina?››
Faccio una smorfia arricciando il naso e sbuffo. Lui fa finta di niente, si alza, e va verso la porta: poi esce.
Io tentenno un po’, dondolandomi sui piedi, quando Francesco riappare sulla soglia della porta: ‹‹Non vieni?›› mi chiede, inarcando un soprassoglio. Io scrollo la testa e, schivandolo, esco di casa.

Appoggiata al mio armadietto, mi guardo intorno. La campanella non è ancora suonata, e l’entrata della scuola è pieno di ragazzi.
Stringo il libro ancor di più al petto e abbasso la testa. Sento le lacrime che stanno per risalire: mi manca il mio liceo, quell’aria così familiare, tutti che mi salutano con un sorriso, le mie amiche...
Sto ancora pensando, quando la campanella suona. Sospirando, mi stacco dal fresco metallo dell’armadio e mi avvio a testa bassa verso l’entrata dell’istituto, quando...
‹‹Ahi!›› mi massaggio la testa impacciata con una mano, mentre con l’altra mi stringo il libro al petto: sono andata a sbattere contro qualcosa per quanto sono distratta.
‹‹Oh, scusa.›› mi dice una voce in inglese. No, non qualcosa: Qualcuno. Alzo gli occhi e rimango di sasso.


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Capitolo 2
*** Welcome to my world ***


I Should've Kissed You

2. Welcome to my world


Sto ancora pensando, quando la campanella suona. Sospirando, mi stacco dal fresco metallo dell’armadio e mi avvio a testa bassa verso l’entrata dell’istituto, quando...
‹‹Ahi!›› mi massaggio la testa impacciata con una mano, mentre con l’altra mi stringo il libro al petto: sono andata a sbattere contro qualcosa per quanto sono distratta.
‹‹Oh, scusa.›› mi dice una voce in inglese. No, non sono andata a sbattere contro qualcosa: ho sbattuto contro qualcuno. Alzo gli occhi e rimango di sasso: Un ragazzo alto più o meno come me, occhi di un verde intenso e riccioli castani mi sorride. È... bellissimo. Sento un tuffo al cuore, mentre lui mi posa una mano sulla spalla e mi guarda da capo a piedi: ‹‹Tutto okay? Ti sei fatta male?››
Io faccio un cenno di assenso con il capo, ancora scossa più dalla sua bellezza che dalla botta. Lui mi sorride, e io sento che sto per cadere a terra: ‹‹Scusami, è che oggi sono così distratto…››
Io cerco di ridacchiare, ma mi viene fuori solo un lamento indistinto. Allora cerco di sorridere mentre fisso i suoi occhi verdi che mi ipnotizzano.
Lui allarga il suo sorriso, poi mi guarda meglio: ‹‹Non ti ho mai vista prima... Sei nuova?›› mi chiede, strizzando gli occhi.
‹‹Sì›› riesco finalmente a dire, mettendo in pratica l’inglese imparato frettolosamente qualche mese fa, in previsione del mio trasferimento. Sento le lacrime che salgono, ma io cerco di bloccarle deglutendo, e mostro un sorriso forzato al ragazzo che mi sorride a sua volta.
‹‹Ah, allora piacere, Harry.›› si presenta gentilmente lui.
‹‹ Elena, ma puoi chiamarmi Ellie.›› riesco a dire, stavolta sorridendogli con naturalezza.
Lui mi guarda un attimo, socchiudendo gli occhi e ripetendo il mio nome, facendosi pensieroso: ‹‹Elena... Elena... Non è un nome italiano?››
‹‹Sì, sono italiana, ma mi son dovuta trasferire qui per il lavoro di mio padre.›› dico, rabbuiandomi. Lui, per fortuna, non fa domande a proposito, ma si limita a mormorare che, infatti, aveva notato un accento straniero nella mia voce. Poi mi chiede, sorridendo: ‹‹Che materia hai ora?››
Scocco un’occhiata all’orario che ho nella copertina del libro: ‹‹Inglese, con la professoressa Coralence.››
Harry si illumina: ‹‹Sei fortunata, anche io. Vieni, ti accompagno in classe.››
‹‹Grazie.›› mormoro, seguendolo, ma mantenendomi distante di due o tre passi: Ho già notato troppe ragazze che mi stanno fulminando con gli occhi, probabilmente invidiose. Il mio piano di essere trasparente sta andando in frantumi...

[Harry]
Entriamo in classe e io cerco di scusarmi con la professoressa del ritardo, ma lei mi libera con un gesto vago della mano e accoglie Elena. Io le scocco un’occhiata prima di scivolare via e rifugiarmi nell’ultimo banco in fondo alla classe, vicino a quello di Zayn, che mi guarda con un ghigno ammiratore.
‹‹Che c’è?›› gli chiedo stizzito. Lui accenna a Ellie: ‹‹Bella la tua nuova preda: com’è che si chiama?››
‹‹Si chiama Elena, e non è la mia preda. L’ho urtata per sbaglio in corridoio e per farmi perdonare l’ho accompagnata in classe. Tutto qui.›› dico, partendo sulla difensiva.
Zayn scuote la testa: ‹‹Non ti credo. È una ragazza troppo bella per non essere calcolata da un ragazzo come te. Insomma, guardala! È molto meglio della tua ex. Com’è che si chiamava? Lacky? Locky? Locy?››
‹‹Lucy, Zayn. E ora smettila di sparare cavolate.›› l’ho zittito io. Il solo ricordo della mia ex mi faceva rivoltare lo stomaco. Non che fosse un cesso, anzi, era una delle ragazze più belle della scuola. Ma mia aveva fatto soffrire troppo, e Zayn lo sapeva. Era da mesi che mi faceva conoscere ragazze diverse per farmela dimenticare, ma avevo il cuore ancora troppo spezzato per riuscirci.
Eppure Ellie era... diversa. Mi aveva colpito molto il fatto che al suo primo giorno di scuola stesse cercando di nascondersi, che non avesse chiesto a nessuno di accompagnarla in classe, ma che era convinta di farcela da sola.
La fisso, seduta al banco vicino a Niall, che guarda la lavagna: si vede quanto si sforzi per capire l’inglese: il suo non è molto perfetto, ma ci metteva tutta la buona volontà che aveva. Sorrido, quasi senza accorgermene.
‹‹ Però, mica male...›› sento sussurrare Zayn. Probabilmente non sta pensando che potrei sentirlo. Mi giro verso di lui e noto che anche lui sta guardando Elena: stavolta non gli do’ torto. Ellie è davvero carina...




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Capitolo 3
*** Love is in the Air ***


I should've Kissed you:

3. Love is in the Air


[Ellie]
Me la sono più o meno cavata fino ad ora. Harry è stato molto gentile e mi ha esaminato l’orario per trovare un suo amico che potesse accompagnarmi a lezione ad ogni ora; Sembra che conosca mezza scuola, ha trovato senza difficoltà più di un suo amico che mi ha “accudito” a ogni ora, sia ieri che oggi.
Ora, finita la lezione di scienze, esco con Liam Payne dall’aula.
‹‹Ce la fai ad arrivare all’uscita da sola?›› mi chiede; Io scuoto la testa, sentendomi stupida per non essermi studiata la mappa della scuola invece di piangermi addosso tutto il giorno.
‹‹Allora ti riaccompagno da Harry, sarà già lì.›› mi dice lui, sfiorandomi la schiena con la mano e intimandomi a camminare. Io mi asciugo in fretta una lacrima: non so neanche perché piango.
Poi rifletto su quello che mi ha appena detto Liam, e gli mormoro un grazie in ritardo. Inizio ad essere agitata: perché l’idea di rivedere Harry mi innervosisce così tanto? Forse perché è un ragazzo incredibilmente gentile, simpatico, dolce, bello. Forse perché... si è preso un pezzetto del mio cuore?
‹‹Va tutto bene?›› mi chiede Liam leggermente preoccupato. Io lo guardo: ha degli occhi così profondi, che per un attimo mi ci perdo dentro. È possibile che gli amici di Harry e lo stesso Harry siano così maledettamente belli? O che tutti gli inglesi lo siano?
‹‹Sì, non ti preoccupare.›› gli sorrido forzatamente, cercando di tranquillizzarlo.
Raggiungiamo la hall dell’istituto e Liam si ferma. Mi indica Harry con la mano: ‹‹Harry è lì, puoi raggiungerlo anche da sola. Scusa, ma devo andare.››
‹‹Sei sicuro di non volerti unire a noi?›› gli chiedo. Mi dispiace lasciarlo andare via da solo, dopo il modo gentile con cui mi aveva trattato e di come era stato paziente con me. Liam però scuote la testa: ‹‹La mia ragazza mi sta aspettando e odia quando faccio ritardo.››
‹‹Okay.›› annuisco io, un po’ delusa. La sua ragazza poteva benissimo venire...
‹‹Piacere di averti conosciuta Elena.›› mi dice Liam, voltandosi.
‹‹Ti prego chiamami Ellie›› lo prego, infatti: il mio nome detto con l’accento inglese non è proprio il massimo, e poi preferisco questo nomignolo piuttosto che far capire alla gente da dove vengo.
‹‹Va bene, Ellie. Ci vediamo.›› mi congeda, mettendosi a correre lungo il corridoio che abbiamo appena percorso per non fare tardi. Sorrido. Magari tutti i ragazzi fossero come lui, di quelli che accorrono dalla loro ragazza senza esitare...
‹‹Oh, Ellie! Ecco dov’eri! Stavo iniziando a preoccuparmi.›› fa Harry alle mi spalle. Mi volto e sento un tuffo al cuore. Oh, cavolo, quanto è bello!
‹‹No, non ti dovevi preoccupare.›› dico, arrossendo. Lui ridacchia e si avvicina a me per sussurrarmi: ‹‹È che... Liam non è poi così tanto affidabile come potrebbe sembrare››
Rido con lui e lo seguo fuori da scuola. Quando ride è ancora più bello...
 
[Harry]
Vedo Ellie all’inizio del corridoio, vicino alla lunga fila di armadietti, che si guarda indietro. Mi affretto ad andare da lei: iniziavo a preoccuparmi.
Dopo uno scambio di un paio di battute la guido verso l’uscita, dove Zayn ci sta aspettando; beh, se aspettare significa flirtare con delle ragazze snob della scuola attraverso qualche sguardo ammiccate, ci stava aspettando.
Io e Ellie ci piazziamo davanti a lui, che distacca finalmente lo sguardo da quelle ragazze. Lo fulmino con gli occhi cercando di dirgli di non farmi fare brutte figure, ma lui non mi calcola e si gira verso Ellie, strabuzzando gli occhi. Ci manca poco che non si metta a sbavare.
‹‹Tu dovresti essere Elena…›› le dice, porgendole la mano ‹‹Piacere, Zayn.››
Ellie gli stringe la mano e gli sorride, senza dire niente. Io la guardo rapito: e arrossita leggermente sulle guance mentre guardava Zayn negli occhi, e quando arrossisce è ancora più bella.
La vedo iniziare a parlare con Zayn: sorride e arrossisce, parlando timidamente con il suo bellissimo accento italiano…
‹‹Non pensi anche tu, Harry?›› mi interpella Zayn, ma io non ci faccio caso per come sono preso a osservare Ellie. Zayn però insiste: ‹‹Harry? Harry?››
Tentenno un po’ prima di staccare lo sguardo dal profilo di Ellie e guardare Zayn: ‹‹Uhm?››
Zayn mi guarda di sottecchi: ‹‹Harry, si può sapere a cosa diavolo stavi pensando? È da un’ora che parliamo e tu non hai ascoltato niente.››
Ellie mi guarda, anche lei in cerca di una risposta, o forse di un aiuto, non capisco bene. Di una cosa son sicuro: Zayn ci sta provando con lei. Ma non mi preoccupo poi più di tanto. Lo fa con tutte le ragazze carine, ed Elena...
‹‹Harry?›› stavolta è Ellie a chiamarmi ‹‹Stai bene?››
‹‹Sì, lo penso anche io.›› riesco finalmente a dire. Ma poi mi accorgo che non centra niente e mi batto una mano sulla fronte: ‹‹A pensarci bene, non mi sento tanto lucido...››
 
[Zayn]
Mi son sempre divertito a guardare Harry sbavare dietro una ragazza, ma mai mi ero divertito come ora: solo la vista di Ellie lo manda fuori di testa, ed è buffo il modo in cui si perda ad osservarla e si isoli dal mondo ogni volta.
‹‹Forse è meglio se vai in bagno, sembri aver caldo.›› gli ho fatto notare, mentre Ellie, comprensiva, gli metteva una mano sulla fronte per vedere se avesse la febbre. In qualche modo, quel gesto mi irrita, e mi fa smuovere, come se mi fosse entrato qualcosa nel maglione, ma poi recupero il controllo mentre Harry si allontana barcollando, e rientra a scuola, dirigendosi verso il bagno. Rimaniamo solo io ed Elena, a guardare Harry che si allontana, con una punta di preoccupazione.
‹‹Tu hai fame?›› le chiedo. Lei scuote le spalle e annuisce poco convinta. Poi ritorniamo in silenzio, mentre gli altri ragazzi della scuola sparsi all’uscita dell’istituto diminuiscono sempre di più.
‹‹Allora tu vieni dall’Italia, eh?›› le chiedo. Lei stacca gli occhi dal portone da dove è entrato Harry e guarda nei miei.  I suoi occhi sono così belli, profondi, di un colore così intenso che... D’istinto distacco lo sguardo. Poi, guardandomi le mani, mi rendo conto che è strano: nessuna ragazza è mai riuscita a farmelo fare... 

Sa aaaalve! è la prima volta che mi facci viva veramente, quindi credo mi presenterò: mi chiamo Gloria, è questa è la mia prima Fan fiction. Spero vi piaccia quanto piace a me scriverla e che mi farete sapere cosa ne pensate sul capitolo, i personaggi... su tutto! :) vi prego di recensire in tante: sono stata sempre molto insicura, e ho bisogno di voi per avere il coraggio di andare avanti con la storia. Potete trovare questa fan fic anche su You Tube, e potete trovare me su tritter come @xliveforBieber. Buona lettura ;) Glo

 

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Capitolo 4
*** Attention, My Dear ***


I Should've Kissed You

 4. Attention, My Dear

 [Zayn]
‹‹Allora tu vieni dall’Italia eh?›› le chiedo. Lei stacca gli occhi dal portone da dove è entrato Harry e guarda nei miei.  I suoi occhi sono così belli, profondi, di un colore così intenso che... D’istinto distacco lo sguardo. Poi, guardandomi le mani, mi rendo conto che è strano: nessuna ragazza è mai riuscita mai a farmelo fare...
‹‹Sì.››
‹‹Da dove, precisamente?›› riesco a chiederle, riprendendomi per qualche secondo dal mio shock. Lei sospira prima di rispondere: ‹‹Milano. Vengo da Milano.››
La guardo un attimo interrogativo: non sono mai stato un genio in geografia, e mi ci è voluto molto prima di riuscire a dire: ‹‹Nel Nord Italia, giusto?››
‹‹Sì.››
‹‹Beh, non è poi così tanto lontano...›› dico, ma poi mi blocco e la guardo: Ecco, ora l’avevo fatta piangere. ‹‹Scusa›› mugugno, ma lei mi fa un gesto vago con la mano e sospira.
‹‹È così diversa l’Italia da qui. Non so quanto ci metterò ad abituarmi a tutto questo.›› sospira, appoggiandosi al basso muretto dove fin poco prima ero seduto io.
‹‹Non devi dire così. Anche io mi son trasferito qui da un altro paese, ma gli inglesi sono socievoli, ti ci abituerai in un batter d’occhio.›› cerco di consolarla, mettendo una mano su quella di lei, con la quale si tiene al muretto. Lei arrossisce leggermente e mi sorride: ‹‹Grazie.››
Tolgo la mano dalla sua mentre, dietro di lei, Harry sta ritornando. Si guarda indietro quasi terrorizzato, e per poco non va a sbattere contro qualcosa: per fortuna ci sono io che lo chiamo appena in tempo: ‹‹Come stai?››
‹‹Bene.›› risponde lui, poi aggiunge a bassa voce: ‹‹Almeno credo.››
 
[Harry]
Sono rientrato a scuola barcollando: oddio, avevo fatto una figuraccia con i fiocchi davanti a Ellie! Mi rifugio nel bagno prima che qualcuno mi veda e mi appoggio al lavandino per fare dei respiri profondi: Okay, Harry, ora torna là fuori e sta più attento a cosa dice Zayn. Non è difficile, no?
Faccio altri due respiri e poi esco dal bagno, ma subito mi ritrovo davanti una ragazza bionda platinata, alta, con un fisico mozzafiato, con quegli occhi marroni intensi che ti intrappolano; la riconosco subito.
‹‹Lucy...›› sibilo, guardandola di sottecchi. Le sorride sfrontatamente: ‹‹Harry, tesoro, ti stavo giusto cercando...››
‹‹Cosa vuoi?›› le dico, con un tono glaciale. Lei allarga il suo sorriso e scuote i suoi capelli, attirando l’attenzione di due ragazzi che la fissano inebetiti, prima di andare a sbattere tutt’e due contro un armadietto. Lucy sorride soddisfatta mentre guarda i due ragazzi e dice: ‹‹Ho visto che ti sei dato da fare... Com’è che si chiama quella bella castana italiana?››
‹‹Non sono affari tuoi.››
‹‹Ah, sì! Elena.›› dice lei, non ascoltandomi. Mi guarda sbattendo le ciglia finte con un mezzo sorrisetto sulle labbra, dicendo: ‹‹Sappi che se scopro che c’è del tenero tra voi due, le renderò la vita impossibile...››
‹‹Non osare...››
‹‹Oh, certo che oso tesoro: tu sei mio, di nessun altro. E se non lo dirai a quella mostriciattola anoressica, lei non desidererà altro che starti lontano.››
‹‹Non provare ad avvicinarti a lei, Lucy. Non sono di tua proprietà, non sono più il tuo giocattolino. Vai a torturare qualche altro ebete e lascia in pace me e Ellie.›› le ringhio, serrando i pugni, per poi girare i tacchi e ridirigermi verso l’uscita.
‹‹Io ti ho avvisato tesoro›› mi urla dietro lei, stizzita ‹‹ma visto che vuoi fare sempre di testa tua, sta attento alla tua amichetta.››
Sto per gridarle qualcosa di rimando, ma quando mi giro, lei è già sparita. Come diavolo ha fatto? Continuo a guardare dietro di me, quando sento qualcuno che mi chiama: ‹‹Harry? Harry!››
Mi giro di colpo, e guardo Zayn preoccupato che mi chiede come sto. Gli rispondo bene, quando dentro mi sto chiedendo cosa avrebbe fatto Lucy a Ellie... 
Rieccomi a rompervi le scatole! xD Allora, cosa farà Lucy a Ellie? Come si spiega la reazione di Zayn quando Ellie lo ha guardato negli occhi? Cosa accadrà ora? Recensite in tante, voglio sapere cosa ne pensate! Baci, Glo



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Capitolo 5
*** What is Happend? ***


I Should've Kissed You:

 5. What is Happend?

 [Ellie]
Quando Harry torna, ha sul viso un’espressione preoccupata. Vedo Zayn allarmarsi, come in fondo anche io. Scambia due parole con Zayn, e pian piano l’espressione preoccupata sparisce dal suo viso: dopo che Zayn si è assicurato che Harry stia bene, decidono di portarmi in una pizzeria lì vicino. Quella mattina, durante l’ora di Storia, Harry mi aveva quasi supplicato di andare con loro a mangiare, e devo dire che mi sono unita a loro molto volentieri: se fossi andata a casa, sarei rimasta da sola. Mangiamo mentre parliamo del più e del meno.
‹‹Ho sempre pensato che l’italiano si una lingua fantastica›› ammette Harry ‹‹mi piacerebbe molto parlarla.››
‹‹Se vuoi ti insegno.›› gli dico, mentre mordicchio la crosta del trancio che ho in mano. ‹‹Ma ti avverto, è difficile.››
Harry mi sorride, e sento la testa che mi gira leggermente: beh, Harry è sempre Harry. Dentro di me tiro un sospiro di sollievo: è la prima volta che lo fa da quando è uscito da scuola con quello sguardo preoccupato. Anche dopo aver finito di mangiare, continuiamo a chiacchierare indisturbati, finche non scocco un’occhiata all’orologio e mi accorgo che è tardi.
 ‹‹Scusate Ragazzi ma io devo andare, o mia madre si preoccupa. Ci vediamo domani!›› li congedo, alzandomi mentre recupero la borsa: Harry e Zayn si alzano con me. ‹‹A domani allora.››
Inizio a correre via, mentre li saluto con la mano e sorrido. Loro mi guardano allontanarmi e ricambiano il mio saluto: poi, prima di staccare lo sguardo dall’interno della pizzeria e voltarmi del tutto, vedo con la coda dell’occhio Harry che ritorna preoccupato, coprendosi il viso con le mani, e Zayn che, preoccupato a sua volta, gli chiede qualcosa.
 
[Zayn]
Appena Ellie si volta, Harry si copre il viso con le mani: ‹‹Oddio cosa le farà...›› mormora preoccupato.
Io lo guardo, allarmandomi: ‹‹Sapevo che era successo qualcosa: l’ho visto dalla tua espressione quando sei uscita do scuola.››
Lui sospirò: ‹‹Era così evidente?››
Io annuisco: ‹‹Che cosa è successo?›› gli chiedo, facendolo risedere. Lui si passa una mano tra i riccioli e sospira nuovamente. Non l’ho mai visto così preoccupato.
‹‹Lucy?›› chiedo con un filo di voce, mentre dentro di me ho come un brutto presentimento. Harry si morde il labbro e annuisce: ‹‹Mi ha minacciato dicendomi che Elena deve starmi lontano, altrimenti le renderà la vita impossibile. Lo farà, Zayn! Mi ha detto che se voglio fare il testardo, dovrò stare attento a lei. Sono preoccupato, per Elena...›› dice, iniziando leggermente a tremare.
‹‹Cosa... Non... Ma...›› voglio dire qualcosa per consolarlo, ma ho un groppo in gola che mi impedisce di parlare. Inizio ad agitarmi, sentendomi preoccupato forse quanto Harry, mentre continuo a balbettare cose senza senso.
‹‹Non è possibile!›› sbotto infine, saltando in piedi ‹‹Quella ragazza non può renderti la vita impossibile in questo modo, devi reagire, Harry!››
‹‹Ma come! Come faccio? Soprattutto ora che ha intenzione di far qualcosa ad Ellie!›› mi chiede, aprendo le mani con i palmi rivolti al cielo,  sempre più disperato.
Mi risiedo vicino a lui e faccio un profondo respiro. Gli metto una mano sulla spalla, mentre lui mi guarda: ‹‹Devi farle capire una volta per tutte che non sei sue e che non hai paura delle sua minacce.››
‹‹Beh, fin lì ci ero arrivato! Sarò anche più piccolo di te, ma non meno furbo. Dimmi cosa dovrei fare?›› chiede, alzando gli occhi al cielo.
Mi agitò un po’: beh, Zayn? Quanto ti costa dirglielo?
Lo guardo e gli sorrido quasi forzatamente: ‹‹Chiedi a Ellie di uscire con te.›› 


____________
Scusatemi, lo so che il capitolo e penosamente corto (?) ma rimmedierò con il prossimo, sempre che voi non mi scriviate delle belle recensioni per convincermi a caricarlo! Allora, torniamo alla nostra storia.
Harry chiederà a Ellie di uscire? Zayn riuscirà a convincerlo? E se sì, Ellie accetterà di uscire con lui? E io posso smetterla di fare domande? A quest'ultima risponderei di sì, perchè mi sembro patetica.
Vorrei ringraziare tutte le persone che seguono questa storia o che la ricordano e le dolci ragazze che hanno recensito i capitoli. 
Recensite in tante, vi preeeeeeeeego *occhi da cucciolo*, soprattutto se vi piace la storia o avete consigli da darmi, li accetto volentieri. E ora vi lascio con questa bellissima foto di Harry, come sempre un gran figo :]
Baci, Glo.



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Capitolo 6
*** Bradford Bad Boy Is Fallin' In Love ***


I Shoul've Kissed You:

 6. Bradford Bad Boy Is Fallin' In Love

 [Harry]
‹‹Ma sei completamente fuori di testa!?!?›› urlo contro Zayn, facendolo sobbalzare: e lo capisco, fino a poco fa sembravo uno straccio e ora gli urlo contro. Lui mi guarda con aria interrogativa, inarcando un sopracciglio: ‹‹Perché?››
Mi do’ una pacca sulla fronte da solo, chiudendo gli occhi: ‹‹Oddio, Zayn, ma te ne rendi conto? Mi stai chiedendo di uscire con una ragazza che conosco si e no da due giorni! Come mi puoi dire una cosa del genere?››
Zayn scuote le spalle: ‹‹Beh, se è per questo io invito ad uscire ragazze che conosco da neanche mezz’ora. Il mio record è stato di cinque minuti.›› sogghigna lui, trionfante. Io alzo gli occhi al cielo: ‹‹Amico, io non sono te! E poi ci sarebbe un altro problema.››
Lui sbuffa: ‹‹Dove cavolo lo vedi il problema! Tu sei cotto di lei, e lei di te, è così evidente! Anche se tu aspettassi ad invitarla, tra una settimana sarete già a sbaciucchiarvi, di sicuro...›› dice, quasi seccato, mentre alza gli occhi al cielo a sua volta. Io lo guardo sbigottito: ‹‹No, frena. Fai marcia indietro e ripeti.››
Lui fa una smorfia scocciata e dice: ‹‹Si vede da lontanissimo che siete cotti l’una dell’altro. Io dico, perché esiti così tanto sei sai già che la risposta è un sì? Diamine...!››
Io non lo ascolto, mi blocco per qualche secondo. Io e Ellie? Innamorati? Mi piace Elena? Beh, forse... Ma no! È... un’amica. Solo questo. Scuoto la testa e interrompo Zayn: ‹‹E, comunque, il problema è che se esco con lei, Lucy si irrita ancora di più e potrebbe pensare seriamente di farle del male, o se dice veramente, peggio ancora! Potrebbe passare dalle parole ai fatti!››
‹‹Ma è proprio questo che devi fare! Devi sfidarla per vedere di cosa è capace!››
‹‹No›› rispondo, pacato, mentre abbasso la testa ‹‹Conosco Lucy, e so che quando dice una cosa è quella. Per Ellie è già stato difficile abbandonare il suo paese, non voglio farla soffrire anche qui.››
Zayn alza le mani, in segno di resa: ‹‹Fai come vuoi Harry›› sospira ‹‹Ma, te lo dico da amico: fossi stato in te l’avrei fatto.››
Annuisco, mentre Zayn si alza e, senza aggiungere niente, se ne va.
 
[Zayn]
Esco dal locale velocemente, lasciando Harry lì seduto senza neanche salutarlo. Ho bisogno di stare da solo, perdermi tra i miei pensieri. Senza pensarci prendo un sigaretta e l’accendo, mentre mi dirigo verso casa seguendo la strada più lunga, che passa vicino al parco. Voglio fare una sosta lì per chiarirmi le idee.
Prima di dire ad Harry di uscire con Ellie ho esitato, e quando gli ho detto che ho notato che sono cotti a vicenda, ho sentito io stesso la mia voce seccata. Quando Ellie mi ha sorriso (o meglio, a sorriso a me e a Harry) prima di scappare via, mi è venuto l’impulso di sorridere a mia volta, e quando si è alzata, il mio corpo mi ha ordinato di alzarmi a mia volta, come probabilmente anche quello di Harry. Non so spiegarmi queste cose, eppure la spiegazione è così evidente: Se ho gli stessi “sintomi” di Harry vuol dire che... forse... Mi sono innamorato?
Scuoto la testa e mi siedo su una panchina rugginosa in un angolino del parco, mentre tiro un’ultima volta prima di buttare la sigaretta tra i rovi che ho di fianco. No, non può essere! Io? Innamorato? Non lo sono da anni. Sì, sono uscito con una miriade di ragazze, ma solo perché erano carine e volevo guadagnarmi rispetto a scuola, non che mi interessassero veramente.
Elena, invece... lei è diversa. Sin da quando, poche ore fa, Harry me l’ha fatta spuntare davanti, sono rimasto abbagliato da lei (ma per fortuna non quanto Harry): è di una bellezza incredibile, ora che me ne rendo conto. Prima di pochi minuti fa l’avevo vista solo da lontano, e sembrava carina come tutte le altre, ma da vicino... E quando, lì fuori da scuola, mi ha guardato negli occhi e io ho distaccato lo sguardo... Forse dovevo capirlo da quel momento.
‹‹No!›› mormoro a denti stretti, mentre dò un calcio a un sasso che si trova casualmente vicino ali mio piede. Mi appoggio con i gomiti sulle ginocchia e mi passo le mani sul viso, chiudendo gli occhi: non posso essere innamorato di lei. È passato molto tempo da quando ho amato una persona, non sono sicuro si saperlo ancora fare.
Unisco le mani, incrociando le dita e sospiro, portandomele a pochi centimetri dalle labbra: No, non posso essere innamorato della stessa ragazza che ama Harry, non è giusto nei suoi confronti. Lui se la merita di certo più di me, la ama certamente più di me, che la farei solo soffrire e non le dedicherei le attenzioni che merita.
Harry deve solo superare le sue paure ed invitarla ad uscire, perché lei gli risponderà certamente di sì: lui è convinto che la sua ex gli farà del male, ma a me questa storia non mi convince, anche se mi verrebbe voglia di prenderla a schiaffi, quella lì...
‹‹Oh, Zayn! Che coincidenza!›› mi cinguetta qualcuno. Alzo la testa, e guardo la ragazza bionda platinata in piedi davanti a me, che mi sorride malignamente…

_________
Salve! E ri-ri-ri-rieccomi! (?) Allora, come vedete il nostro Zayn è molto confuso, sarà innamorato o no? Boh.
Intanto, anche Harry - come avete appena letto - ha iniziato a pensare un po' di più a quella ragazza a cui è andato addosso solo qualche giorno prima. E mo'? Come si mette la storia?
Spero vi piaccia, e mi scuso se è così corto come i capitoli precedenti, ma recupererò, ve lo gggggiuro (?) Okay, ora la smetto di blaterare, e vi lascio immaginare come sarà il seguito della storia. Mi farebbe piacere se me lo diceste tramite una recenzioncina (?) o un messaggino, sì che mi farebbe piacere.... O anche solo una breve recensione per dirmi se vi piace, perchè sono sempre più insicura e se non sento il vostro parere non riesco a scrivere...
E ora vi lascio con Zayn, che certamente calcolerete più delle mia chiacchere insulse perchè... perchè sì. E non lo negate! ahahahah :]



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Capitolo 7
*** An Angel for Ellie ***


I Should've Kissed You:

 7. An Angel For Ellie

 [Zayn]
‹‹Oh, Zayn! Che coincidenza!›› mi cinguetta qualcuno. Alzo la testa, e guardo la ragazza bionda platinata in piedi davanti a me, che mi sorride malignamente.
‹‹Lucy...›› ringhio a denti stretti, abbassando lo sguardo. Cerco di controllare il mio corpo per non rispondere all’impulso di saltarle addosso e farle del male.
‹‹Lucy? Chi è Lucy?›› chiede lei, allarmata.
Scocco un’altra occhiata – stavolta più attenta – alla ragazza che ho di fronte: mi accorgo solo ora che, come un cretino e assorto nei pensieri com’ero, Lucy me la sono solo immaginato e per poco non picchiavo Stacey, quella ragazza dai capelli biondi, sì, ma tiziano e due grandissimi occhi grigio-azzurri. Mi sorride nonostante le abbia risposto (se chiamarla con un altro nome potrebbe dirsi rispondere) male.‹‹Oh, scusa ti ho scambiato per qualcun altro. Ciao Stacey.››
‹‹Hey, va tutto bene?›› mi chiede. Sento i suoi occhi limpidi addosso, nonostante stia guardando solo le mie scarpe. Stacey è la mia vicina di casa, ci conosciamo si da quando eravamo piccolissimi. Ecco, era lei la ragazza di cui mi sono innamorato anni fa, ma ero ancora un ragazzino, non sapevo cosa significasse amare. Eppure quando si mise assieme ad un altro ragazzo, soffrì tanto quanto avessi sofferto se fosse stato vero amore. Forse lo era...
‹‹Sì.›› dico, alzando lo sguardo verso di lei: tiene stretto al petto un album da disegno, stringendosi nelle spalle per resistere al freddo. Le sorrido, e lei ricambia: ‹‹Sei venuta qua a disegnare, vero?››
Lei annuisce, e mi porge l’album. Glielo sfilo dolcemente dalle dita e lo apro: subito vedo lo schizzo di un grande albero spoglio, con i rami alti e imponenti, eppure così esili senza le loro foglie. ‹‹È stupendo, sei davvero brava.›› mi complimento con lei. Stacey è stata sempre come una sorella per me, e nonostante frequentiamo gente diversa, siamo sempre in buoni rapporti. Le mostro un sorriso forzato, perché lei mi guarda ancora preoccupata.
‹‹Zayn, davvero, se è successo qualcosa dimmelo!›› mi prega lei, sedendosi vicino a me. Io scuoto la testa e mi alzo: ‹‹Ti ho detto che non è successo niente. Ora scusami, ma devo andare.›› Mi dispiace trattarla così, ma sono in ansia da quando ho scoperto la storia di Lucy.
‹‹Va bene. Ci vediamo domani.›› mormora lei, abbassando la testa. Io sto per riniziare a camminare ma mi blocco un attimo, voltandomi verso di lei: ‹‹Ah, Stacey, posso chiederti un favore?››
Lei si risveglia dalla sua piccola trance e mi sorride: ‹‹Sì, dimmi.››
Respiro a fondo prima di dirle: ‹‹Nel tuo corso di Arte c’è una ragazza nuova, si chiama Elena. Fai amicizia con lei, son sicuro che diverrete buone amiche.››
Lei mi guarda un attimo stranita, ma poi annuisce. Le sorrido e la saluto, prima di andarmene a casa in parte sollevato: Se ci sarà Stacey al fianco di Ellie, sono più tranquillo.
 
[Stacey]
Guardo Zayn con aria interrogativa, un po’ stranita: perché mi sta chiedendo di fare amicizia con l’italiana? L’ho già vista ieri, frequentiamo lo stesso corso di Letteratura… Lo guardo meglio: sul viso ha un espressione preoccupata, e non riesco a dirgli di no.
‹‹Sì, socializzerò un po’ con lei.›› dico infine, scrollando le spalle. Lui sorride, finalmente, e mi saluta prima di andarsene. Io apro il mio album da disegno, e ai piedi dell’albero che ho disegnato, aggiungo frettolosamente anche un sentiero e Zayn, le sue spalle imponenti e il suo fisico slanciato, che cammina su quella stradina. Disegno  Zayn, il ragazzo dei mie sogni, che cammina incosciente delle mie emozioni, con le mani nelle tasche, proprio come ora.
 
[Ellie]
Entro un po’ titubante nell’aula e mi vado a sedere nell’ultimo banco in fondo. Ho Arte la prima ora, e anche la prossima, ma non ho accettato l’aiuto dell’amico di Harry. Voglio rendermi un po’ indipendente da lui, anche che sembrava molto deluso quando gli ho detto che riuscivo a muovermi da sola, oramai. Ieri, appena tornata a casa, mi sono studiata la mappa della scuola, e ora so perfettamente dove devo andare.
Sto tirando l’album da disegno fuori dalla borsa, quando una ragazza dai lunghi capelli color miele si siede vicino a me, scuotendo la sua chioma dorata. Credo di averla già vista, non ricordo dove. Appoggia i gomiti sul banco come una bambina per qualche secondo prima di girarsi verso di me e sorridermi: ‹‹Ciao!››
Io la guardo un po’ stranita: il modo sciolto con cui si è accomodata vicino a me, farebbe credere a chiunque che ci conosciamo da una vita, quando invece non è così. Rimango immobile, mentre guardo i suoi occhi azzurri e il suo nasino perfetto.  Le sue labbra sottili si arricciano in una smorfia prima che si muovano per dirmi: ‹‹Tipa di poche parole, eh?››
Io scuoto le spalle. Lei sorride: ‹‹Io mi chiamo Stacey. Tu dovresti essere Elena, la ragazza nuova.›› dice trionfante. Io mi limito ad annuire, abbassando la testa.
‹‹Ci siamo viste l’altro ieri, frequentiamo lo stesso corso di letteratura. Zayn mi ha parlato di te, mi ha detto che potremmo diventare buone amiche.›› continua lei, attorcigliandosi attorno al dito una ciocca di capelli. Io a quella frase sobbalzo: Zayn? Le ha parlato di me? Ha detto che potevamo diventare amiche? Carino da parte sua.
‹‹Hei, ma sei muta?››
Le sorrido: ‹‹No, e per tua sfortuna so essere anche una grande chiacchierona.››
‹‹Ah! Finalmente! Sai, hai una bella voce... Perché non ti iscrivi al corso di Canto? Potresti fare il provino, son sicura che ti prenderebbero.›› mi sorride lei. Io scuoto le spalle nuovamente: ‹‹Potrei pensarci.››
Iniziamo a parlare, e anche durante la lezione parlottiamo fra di noi dopo che la prof mi ha presentato alla classe. Intravedo Niall in un angolo e lo saluto con la mano: lui di risposta mi sorride, ma non risponde al saluto perché la prof gli tiene gli occhi puntati contro. Scuoto le spalle e ritorno a parlare con Stacey, che sembra essere davvero simpatica... Grazie, Zayn, per avermi mandato un angelo custode.

____________
Ed eccoci qui. Come siam messi?
Beh, intanto si è scoperto che anche il Bradford Bad boy ha un cuore e i suoi punti deboli, e Ellie ha trovato un'amica nella scuola sconosciuta. Ma non è ancora finita: cosa succederà ora? Stacey è innamorata di Zayn: glielo dirà? E Ellie, inizierà a provare qualche emozione per i due ragazzi che si trova davanti ogni giorno?
Per scoprirlo, basta che mi scriviate una recensione, anche piccola, dove mi dite che devo continuare e magari scrivete anche qualche commento sulla storia.
Intanto, vi dirò che vado piuttosto fiera del capitolo 8, dove Ellie... No! Non vi anticipo niente, ma ribadisco che ne vado molto fiera e che vi piacerà, ne sono sicura. ;)
Baci a tutte! Glo.



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Capitolo 9
*** You're The Only That I Can Think About ***


I Should've Kissed You:

 9.You're The Only That I Can Think About

 [Ellie]
‹‹Perché mi guardi?›› mi chiede lui, dopo avermi scoccato un’occhiata distratta. Oh, cavolo... e ora?
Mi mordo il labbro, facendo finta di non averlo sentito. Ma Zayn si ferma e mi guarda negli occhi. Oddio, i suoi occhi. ‹‹Perché mi stavi fissando?›› ribadisce lui, con una punta di divertimento nella voce, mentre un angolo della bocca gli sale verso l’alto, mostrandomi un sorrisetto divertito...
 
[Zayn]
Ellie mi stava fissando, ne sono sicuro. E con aria moooooolto assorta. Forse è per questo che non parlava. Ricomincio a camminare: siamo quasi arrivati.
‹‹Beh?›› la interrogo nuovamente, mentre cerco di sopprimere un sorriso che minaccia di invadere le mie labbra. Ellie comincia a balbettare: ‹‹È che... tu...››
Mi fermo nuovamente, e la guardo: mi accorgo che i suoi occhi sono più verdi che grigi, e mi guardano timidamente dal basso; il suo naso è adorabilmente piccolo, e si intravede una leggera spruzzata di lentiggini quasi invisibile; la sua bocca è dischiusa, e si muove lentamente; il labbro inferiore e leggermente più carnoso del superiore, ma entrambe sono di un rosa delicato e danno l’impressione di essere soffici e dolci.
‹‹Ho notato che... Hai i buchi per gli orecchini sui lobi. Non l’avevo notato prima.›› dice infine lei, abbassando la testa.
‹‹Sì ma... cerca di non dirlo in giro. Il regolamento della scuola lo vieta.›› dico, quasi con voce scocciata, che oramai sto usando troppo in questi ultimi due giorni. Distacco lo sguardo da lei e rinizio a camminare: come posso essere stato così stupido? Per un attimo ho pensato che mi avrebbe detto una cosa del tutto diversa... per fortuna siamo arrivati.
Entro e la lascio dolcemente sul lettino, piegandomi su di lei perché si tiene ancora aggrappata al mio collo. Persino quando l’ho appoggiata, lei mi cinge ancora il collo con le braccia. Le sorrido sfacciatamente: ‹‹Sai, potresti anche mollami ora.››
Lei rialza la testa e mi guarda negli occhi: rimaniamo ancora qualche secondo a guardarci, occhi negli occhi, troppo vicini. Mi sento strano dentro, il fiato mi si fa improvvisamente sempre più corto, e lei mi si avvicina sempre di più: sento il suo profumo così intenso, mi perdo nei suoi occhi...
Tutto finisce in un istante.
Lei toglie le braccia dal mio collo, mormorando uno ‹‹scusa›› mentre abbassa nuovamente la testa. Sto per aggiungere qualcosa, quando l’infermiera fa capolino nella stanza: ‹‹Ah! Non vi avevo visto arrivare. Ditemi, cos’è successo?››
La maledico mentalmente, mentre con il capo accenno a Elena: ‹‹È caduta a motoria: crede di essersi storta una caviglia. ››
‹‹Mi fa molto male.›› aggiunge timidamente Ellie; io la guardo: l’ho notato solo io, o la voce di Ellie ha veramente tremato leggermente?
‹‹Okay, te la controllo, magari la fasciamo. Hai già chiamato a casa?›› dice l’infermiera, avvicinandosi a Elena. Quest’ultima scuote leggermente la testa, continuandosi a tenere la caviglia con le mani. Quello mi sembra il momento adatto per andarmene: ‹‹Devo andarle a chiamare il prof, signora?››
‹‹Sì, deve spiegare lui cosa è successo ai genitori di questa ragazza.›› dice lei, mentre prende delle bende da un mobiletto. Io faccio un cenno di assenso con la testa e prima di uscire dalla stanza. Guardo Elena. “Ci vediamo dopo” mimo con le labbra. Lei fa un cenno di assenso e mi mima a sua volta “Dillo ad Harry”. Poi esco, leggermente scocciato per quello che mi ha appena detto, stupito da me stesso.
E mentre sono da solo in quel corridoio a camminare, dove fin pochi minuti fa stavo camminando con Elena tra le braccia, mi chiedo un’altra volta se mi sia innamorato di lei.
 
[Ellie]
Zayn scompare dietro la porta dell’infermeria, e io sento un’inspiegabile vuoto dentro: soprattutto dopo che ho visto la sua espressione leggermente delusa prima che uscisse. Mi mordo il labbro inferiore: cosa diavolo mi è passato per la testa? Perché mi sono incantata guardandolo? Perché per un attimo o desiderato con tutta me stessa che ci baciassimo, quando eravamo così vicini?
Perché in questo momento lo vorrei qui? Perché mi sento così sola e indifesa ora che se ne è andato. Scuoto la testa: e io che fino a ieri pensavo di essermi presa una sbandata per Harry, ora spunta Zayn che mi fa provare un turbine di emozioni e non mi fa capire più nulla. Chi sei Zayn? Cosa provo per te? ...
 
Harry spunta sulla soglia della porta. Io sono ancora intenta a mandare degli accidenti a quel dottore che mi ha fasciato la caviglia, mi fa più male di prima ora!
‹‹Elena! Cavolo, quanto mi hai fatto preoccupare! Cosa diavolo è successo?›› mi chiede, fiondandosi vicino a me e guardando con gli occhi spalancati la mia caviglia. Io faccio una smorfia e scuoto le spalle: ‹‹Avevo la testa tra le nuvole e sono caduta. Sono davvero un’imbranata...››
Harry ridacchia e io lo seguo.
Mi volto verso di lui e lo guardo: quando sorride gli spuntano delle adorabili  fossette sulle guance, e il suo sorriso è davvero bello, contagioso... I suoi occhi, di quel colore indefinito tra il verde e l’azzurro sono incantevoli, e io, infatti, mi incanto a guardarli, mordicchiandomi con furia il labbro inferiore. Come ho potuto pensare che mi piacesse Zayn? È Harry quello che mi manda fuori di testa, che mi fa venire le farfalle nello stomaco ogni volta che mi sorride.
Mi sfiora la caviglia con le dita e io sobbalzo, più per lo spavento che per il dolore...
Lui abbassa la testa: ‹‹Scusami, non volevo farti male.››
‹‹Non ti preoccupare, non mi hai fatto niente.›› dico, sorridendogli. Lui ricambia, ma dopo aver scoccato un’occhiata alla mia caviglia, il suo sorriso si spegne e ritorna pensieroso.
‹‹Harry davvero, non ti devi preoccupare, non è colpa tua. Sono io quella che dovrebbe guardare dove mette i piedi...!››
Lui ride. Ha davvero una bella risata. Sorrido a mia volta, ammirando nuovamente la sua bellezza.
‹‹Hai bisogno di un aiuto per raggiungere l’aula?›› mi chiede dopo essersi calmato. Mi guardo la caviglia, increspando appena le labbra, poi sospiro: ‹‹Beh… Un’aiutino mi farebbe comodo... ›› 

___________________
Yeeep babe (?) Okay sto ufficialmente male (-.-') Ma sono co sì contenta cohe abbia raggiunto 6 recensioni, e che 4 ragazze sefguano la mia storia, una l'abbia messa nelle 'da ricordare' e un'altra nelle 'preferite' che riesco a ragionare ben poco.
Siccome tra un po' parto, vi carico anche il prossimo capitolo, così non sentirete la mia mancanza... :)
GRAZISSIMO A TUTTE  TUTTE TUTTE!



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Capitolo 9
*** She Needs Me ***


I Should've Kissed You:

 8. She Needs Me

 [Zayn]
Trovo Harry e mi siedo vicino a lui, nei nostri soliti banchi in fondo. Rosicchia la matita nervoso, con lo sguardo perso nel vuoto. Non si accorge neanche che mi son seduto vicino a lui.
  ‹‹Sai, dovresti smetterla di rosicchiare tutte le matite che ti ritrovi in mano. Ne fai fuori una al giorno.›› gli faccio notare. Lui si gira verso di me, come se si fosse accorto solo ora che esisto. Alzo gli occhi al cielo: ‹‹Buongiorno Styles...››
‹‹Scusa Zayn, è che... Oggi Ellie non ha voluto farsi accompagnare da Niall in classe e ora sono preoccupato: ho paura che incappi Lucy.›› sospira lui. Io gli sorrido: ‹‹Allora meno male che le ho fatto fare amicizia con Stace. Dirti che oggi starà la maggior parte delle ore con lei ti rincuora?››
‹‹Scusa, ma no. Lucy vuole farle male moralmente, Zayn, lei... Ha bisogno di me.››
Faccio una smorfia: certe volte mi stupisco pensando che Harry pensi veramente quello che dice. ‹‹Perché? Tu non conosci Stacey. Fidati che con lei vicino Lucy se la farà sotto. Diciamo che ha sempre la risposta pronta. Sfacciatella quella ragazzina...›› mormoro. Harry sorride e scuote la testa: ‹‹Sarà... Ma io non mi sento tranquillo lo stesso. Ho bisogno di vederla per...››
‹‹Styles! Malik! Avete intenzione di parlare ancora per molto?›› chiede scocciata la prof, interrompendo la nostra conversazione. Io faccio una smorfia, mentre Harry si scusa educatamente. Sì, siamo davvero diversi.
‹‹Comunque sta tranquillo Harry. Son sicuro che Ellie sta bene...›› gli sussurro, ignorando la prof che mi scocca un’occhiataccia.
 
[Ellie]
Finite le due ore di Arte, io e Stacey usciamo a braccetto dall’aula: durante la nostra chiacchierata abbiamo scoperto che abbiamo molte cose in comune, e sento che in fondo posso fidarmi di lei.
‹‹Ellie, se vuoi domani pomeriggio puoi venire a casa mia, così ti aiuto a metterti a passo con un po’ di materie.›› mi propone lei, raggiante. Io sorrido: ‹‹Lo faresti veramente?›› le chiedo, stupita. Lei annuisce e io le butto le braccia al collo: ‹‹Oh, grazie, sei davvero un angelo!››
‹‹Scherzi? Farei questo e altro per un’amica. Ci vediamo. Ciaooo!›› mi dice lei, allontanandosi, mente mi saluta con la mano. Io rimango lì un attimo, impalata: amica? Ha detto che sono sua amica! La vita mi sorride di nuovo! Allegra, saltello verso la palestra: in quest’ora ho ginnastica.
 
Mi cambio negli spogliatoi e poi, appena entro, vedo Zayn. Lo saluto e lo raggiungo, sorridendogli. Lui ricambia il saluto e mi sorride a sua volta: ‹‹Ciao Ellie.››
‹‹Ciao Zayn. Volevo ringraziarti per avermi fatto conoscere Stacey, è davvero fantastica.››
Lui sorride: ‹‹Sapevo che sareste diventate amiche. Sai, siete molto simili...››
‹‹Scherzi? Abbiamo gli stessi gusti, siamo quasi identiche è… incredibile!›› gli dico, entusiasta. Lui ride e poi sembra farsi pensieroso, mentre mormora a bassa voce: ‹‹Già… quasi identiche...››
Sto per chiedergli cosa intende, quando il prof ci richiama tutti con il fischietto. Fa l’appello e ci ordina di metterci a correre. Zayn parte in quarta, mettendo una grande distanza tra me e lui. Non riesco ad avvicinarlo per parlargli e chiedergli cos’abbia: lui è molto più veloce di me. Così mi limito a guardarlo da lontano e mi perdo: è la prima volta che guardo attentamente Zayn, quel suo fisico che sembra scolpito, la sua pelle ambrata, il suo ciuffo di capelli corvini, la linea del viso perfetta, i suoi occhi profondi incorniciati da ciglia lunghe, il naso diritto e le sue labbra... Mi incanto sulle sue labbra rosee, gli angoli piegati leggermente all’ingiù ora, mentre sul viso ha un’espressione pensierosa: quelle labbra, che per un attimo desidero, quasi senza accorgermene. Sono persa a guardarlo, quando...
Tum!Mi ritrovo a terra, con una caviglia dolorante. Una ragazza si ferma e mi mette una mano sulla spalla: ‹‹Tutto bene? Ti sei fatta male?››
‹‹Ah, accidenti! Stramaledetta caviglia!››
Guardo la ragazza che mi guarda a sua volta con gli occhi spalancati: solo ora mi accorgo che ho parlato in perfetto italiano e lei non ci ha capito niente. Mi sforzo di sorriderle: ‹‹Ehm… Credo di aver messo male il piede e ora mi fa male la caviglia.››
Lei annuisce e chiama il prof a gran voce, mentre alcuni ragazzi smettono di correre per vedere cosa è successo. Io, intanto, vorrei sprofondare nel parquet dalla vergogna. Stavo guardando Zayn e sono caduta come una pera cotta.
Come se l’avessi chiamato con il pensiero, me lo ritrovo davanti, che guarda preoccupato la caviglia che tengo con le mani: ‹‹Ellie! Ti sei storta la caviglia?›› mi chiede, preoccupato.
Io annuisco e stringo i denti per non mettermi ad urlare dal dolore.
Il prof si accovaccia vicino a me: ‹‹Ti fa molto male? Vuoi andare in infermeria?››
Io annuisco nuovamente. Il prof guarda Zayn: ‹‹Malik, le spiace portare la ragazza in infermeria?››
‹‹Non si preoccupi, la porto io.›› risponde  Zayn, chinandosi vicino a me, mentre il prof ordina agli altri ragazzi di rimettersi a correre, dicendo che non è successo nulla. La ragazza dai capelli rossi che si era fermata per soccorrermi mi sfiora la spalla e poi, con aria dispiaciuta, inizia ad allontanarsi. Io ne approfitto del fatto che mi guarda ancora per mimarle un ‘grazie’ con le labbra. Lei sorride e poi ricomincia a correre, mentre Zayn mi mette un braccio dietro alla schiena e un altro sotto le ginocchia.
‹‹Piano Zayn, per favore.›› mormoro a denti stretti. Lo vedo sorridere. ‹‹Mettimi le braccia attorno al collo, non riesco a sollevarti se continui a tenerti le caviglia.››
Io ubbidisco abbassando la testa: Zayn si alza dolcemente e mi porta fuori dalla palestra, mentre mi mordo l’interno della guancia per non mettermi ad urlare.
‹‹Fa molto male?›› mi chiede lui. Io lo guardo: cos’è che gli incrina la voce? Ansia? Preoccupazione?
‹‹Sì, un sacco!››  mormoro, stringendo le mani in due pugni. ‹‹Cerca di non pensarci. Pensa a qualcos’altro.›› dice Zayn, mentre svolta a destra in un ampio corridoio. Io mi guardo attorno, alla ricerca di qualcosa da pensare per distrarmi dal dolore come mi ha consigliato Zayn e... mi concentro su quest’ultimo, sul suo profumo così forte e intenso ora che è vicino.
Mi incanto di nuovo guardando il suo profilo, i suoi occhi marroni, la sua pelle lucida, la fronte imperlata di sudore, i capelli leggermente spettinati, le sue labbra... Mi perdo nuovamente a fissare le sue labbra, e un piccolo brivido mi sale lungo la schiena fino ad arrivarmi alla nuca. Mi ritrovo nuovamente a desiderarle senza sapere il perché. Eppure fino a ieri credevo di essermi presa una cotta per Harry, per quel suo sorriso che farebbe girare la testa a qualunque ragazza, con quelle fossette che gli appaiono come per magia sulle guance che lo rendono un po’ sbarazzino, e quei suoi occhi limpidi come l’acqua del mare. E invece ora mi incanto guardando Zayn, il migliore amico di Harry, che mi sta tenendo in braccio e mi sta portando da qualche parte e io non ricordo il perché! E sto anche continuando a fissare le sue labbra come se fossero la cosa più bella al mondo! Beh, in effetti...
‹‹Perché mi guardi?›› mi chiede lui, dopo avermi scoccato un’occhiata distratta. Oh, cavolo... e ora? 

__________



AHA! E ora? Beh... Non vi resta che leggere il prossimo capitolo quando lo caricherò ;)
Vi prego di lasciare una recensione, anche piccola, ma che mi faccia capire che ci siete e che seguite la mia prima piccola FF di cui sono un po' insicura :3
Questo è uno dei miei capitoli preferiti della serie, spero vivamente che sia piaciuto molto anche a voi.
Lunedì pomeriggio o al massimo Martedì mattina partirò per andare in vacanza per due settimane al mare (ieeeeeee) e forse starò anche un'altra settimana da mia cugina. in sostanza, non son sicura di caricare molto presto il prossimo capitolo, ma farò il possibile per non farvi sentire la mia mancanza. :)
Grazie a tutte le ragazze che hanno messo questa storia tra le ricordate o le seguite, non sapete quanto sia importante per me! E spero che un giorno la metterete nelle preferite, chissà. :)
Bacioni a tutte! Glo.

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Capitolo 10
*** Do You Really Love Her? ***


I Should've Kissed You:

 10. Do You Really Love Her?

  Mi scuso in anticipo per il linguaggio forte di questo capitolo,
ma uno dei ragazzi si incavola x)
 [Ellie]
‹‹Cosa diavolo hai fatto alla caviglia?››
Alzo gli occhi al cielo, sorridendo. Non è la prima persona che me lo chiede. Stacey ha quasi avuto un infarto quando mi ha vista alle prese con le stampelle, con Harry alle calcagna che mi regge la borsa.
‹‹Non ti preoccupare Stace, poi ti racconto tutto.›› la ammutolisco, anche se un po’ mi dispiace: le direi tutto, ma non davanti a Harry. Mi giro verso quest’ultimo e gli sorrido: ‹‹Grazie davvero per l’aiuto Hazza, non so come avrei fatto senza di te. Ora puoi anche andare.›› gli dico, sfilandogli dalle dita la borsa e caricandomela sulla spalla. Harry mi guarda un attimo stordito: ‹‹Oggi non vieni a mangiare con me e Zayn?››
Scuoto la testa e accenno a Stacey con il capo: ‹‹Oggi vado a casa di Stacey, mi aiuta a recuperare un po’ le materie.››
‹‹Ciao Harry›› interviene Stacey, sorridendo al ragazzo mentre fa schioccare la lingua sul palato. Il ricciolo guarda prima me e poi lei indifferente, poi scuote la testa divertito.
‹‹Va bene. Allora io vado. A domani, ragazze.››
‹‹Ciao Harry... Salutami anche Zayn.›› gli dico appena in tempo, prima che si giri e si metta a cercare il suo amico. Lo guardo allontanarsi con una punta di rimorso. Oggi ho visto Zayn, ma non ci siamo nemmeno parlati: ogni tanto gli scoccavo qualche occhiata e lo beccavo guardarmi a sua volta, ma parole, tra di noi, non ce ne sono state. E non so perché, ma mi sento male per questo.
‹‹Bene,›› inizia Stace, strappandomi la borsa e caricandosela sua una spalla ‹‹è meglio se inizi a dirmi tutto prima che io ti faccia l’interrogatorio: e, credimi, non ti conviene.›› continua, iniziando a camminare con un passo un po’ più rallentato per starmi dietro. Mi guardo intorno, mentre “stampello” verso la fine della via dove si trova la scuola, cercando una persona in particolare tra quella marea di gente: e la trovo.
Zayn è appoggiato al nostro solito muretto, le mani nelle tasche dei jeans: chiacchiera con Harry pensieroso, non si accorge di me, che lo guardo da lontano torturandomi il labbro con i denti.
‹‹Quando siamo a casa ti dirò tutto.›› dico a Stacey, che segue il mio sguardo cercando di capire chi sto guardando. Annuisce e scuote le spalle.
 
[Harry]
Saluto le ragazze e raggiungo Zayn, che mi aspetta nel nostro solito punto di ritrovo: oggi non l’ho visto per niente, maledetti corsi diversi!
‹‹Hey Zayn!›› gli rivolgo un sorriso, aspettando che anche lui me ne accenni uno e mi saluti con la sua normale semplicità, dicendo semplicemente il mio nome e facendo un cenno con la testa. Ma, con mia sorpresa, non fa nessuna di queste cose: si limita a scoccarmi un’occhiata distratta, per poi ripuntare lo sguardo sulle sue scarpe mentre mormora: ‹‹Ciao Harry››
Io lo guardo con aria interrogativa, ma lui non se ne accorge. Poi sobbalza impercettibilmente e mi guarda nuovamente, chiedendomi teso: ‹‹Dov’è Elena?››
Io inarco un sopracciglio mentre dico: ‹‹Oggi va a casa di Stacey, dice che le fa recuperare un po’ di materie.››
Lui si rilassa e ritorna a guardare le sue scarpe. ‹‹Ah. Bene›› mormora.
Non riesco proprio a capire cosa passi per la testa di quel ragazzo, e la cosa che mi fa più irritare è che lui invece riesce a capire perfettamente a che cosa penso, che cosa mi preoccupa o mi rallegra, manco fosse un sensitivo. Sto per aggiungere qualcos’altro, quando un gruppetto di quattro o cinque ragazze si avvicinano a noi due, attirando la nostra attenzione. Con la coda dell’occhi intravedo Zayn che alza gli occhi al cielo: strano, le ragazze della nostra scuola ci placcano sempre per invitarci ad una festa o semplicemente flirtare con noi, e Zayn non mi è mai sembrato così scocciato come ora.
‹‹Hey ragazzi, venite alla festa a casa Tomlinson Sabato sera, vero?›› appunto.
Guardo la finta rossa alla destra della ragazza che ho davanti, che mi sbatte le ciglia esageratamente lunghe e mi sorride provocante. Io la guardo inebetito, poi mi riprendo: ‹‹Louis fa una festa?››
Una delle cinque alza gli occhi al cielo, mentre un’altra mi si avvicina pericolosamente e si mette a giocare con il colletto della mia camicia, graffiandomi la pelle con le unghie finte e affilate: ‹‹Certo, come ogni sabato, no? Allora venite?››
Vedo Zayn che si scansa dalla presa di una delle ragazze e si allontana, con la solita scia di sguardi che si trascina dietro ogni volta si muove tra la massa di studenti. Le cinque lo guardano a bocca aperta, poi riconcentrano la loro attenzione esclusivamente su di me. Oh cavolo.
Sorrido provocante alla ragazza che mi si è avvicinata, provocandole un black out mentale, mentre le prendo la mano e sfilo dalle sue dita la mia camicia: ‹‹Okay ragazze, ci saremo. Ora scusatemi, devo andare.›› dico, prima di scappare via e affiancarmi a Zayn, che appena raggiungo scuote la testa: ‹‹Dov’è il ragazzo romantico che fino a ieri sbavava dietro a Ellie e si preoccupava che Lucy non le facesse niente?›› mi chiede, senza guardarmi.
Io gli sorrido beffardo: ‹‹Le ragazze son sempre ragazze, vanno trattate bene. E poi non essere geloso, hai visto come la biondina ti stava mangiando con gli occhi.››
‹‹Non sono geloso. Non è questo il punto.›› ribatte lui freddo, alzando lo sguardo dai suoi piedi alla strada che ha davanti.
‹‹E quale sarebbe?›› gli chiedo, sarcastico. Lui non risponde e accelera il passo. Mi affretto a raggiungerlo, anche se mi richiede abbastanza fatica visto che lui è più alto di me e fa passi più lunghi: ‹‹Zayn, si può sapere che hai oggi? Quelle ragazze volevano solo invitarci ad una festa…››
‹‹Guardati Harry! Senti cosa Cazzo stai dicendo!›› sbraita lui fermandosi e guardandomi negli occhi. Un brivido mi sale lungo la schiena: sono rare le volte che Zayn alza la voce in questo modo. ‹‹Solo ieri mi confermi che ti sei preso una sbandata per Ellie, e oggi mi vai a Flirtare con le troie della scuola! Cosa cazzo ti passa per la testa! Qui quello che fa soffrire le ragazze sono io, non te, e non ti azzardare a far soffrire Elena perché...›› si blocca. Le parole – lo so per certo – gli muoiono in gola. Scuote nuovamente la testa e riabbassa lo sguardo, rificcando le mani in tasca come erano prima che le tirasse fuori per gesticolare contro di me.
‹‹Perché? Io non voglio far soffrire Elena, non lo farei mai. Ieri ti ho detto che l’amo, ed è vero. Quando mai ti ho mentito, Zayn? E poi...›› cerco il suo sguardo, perchè certe volte potrebbe sembrare che ti ascolti, quando invece non è così: ‹‹Perché ti importa così tanto di lei? Non ti preoccupi così tanto di una ragazza da quando....›› mi blocco. E lui mi guarda, facendomi capire che, per una volta, ho centrato in pieno cosa Zayn Malik sta pensando. 

__________

Rieccomi! Scusatemi ma ho avuto qualche problema ad internet e non mi ha caricato questo capitolo xD
Comunque, Ora cosa credete che accadrà? Boh. Io non vi dico niente! ahahah
Vi dicosolo che nel capitolo 11 si chiarirà tutto, promesso! 
Intantovi lascio con Zayn, stupendo come sempre... Mmm, dovrei caricare anche le immagini degli altri ragazzi... xD
Grazissimo a tutte per avermesso questa storia nellepreferite/ricordate/seguitee per chi ha gentilmente recensito emi ha dato un motivo per andare avanticon questa storia! Spero di non deludervi!
Per quelle ragazze che mi hanno chiesto di leggere le loro fan fic,lo farò iloprimopossibile,davvero. Quì non ho molto campo e sono con la chiavetta di mia zia e mi dispiace farle spendere molto.
Recensite in tante pleaseeeee le vostre recensioni sono la mia ragione di vita (?).
Bacioni! Glo. :3
 

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Capitolo 11
*** FlashBack ***


I Should've Kissed You:

 11. FlashBack

  [Zayn]
E ora mi tocca spiegare. Mi tocca andare indietro nel tempo, riavvolgere il nastro e rivivere quel momento un’ennesima volta, come se non fosse stato già abbastanza ripeterlo nella mia mente per capire se fosse stato solo un brutto sogno allora. Comincio a convincermi sempre di più che sono destinato a soffrire e basta...
 

    -     Inizio Flashback        -

 
‹‹Ti prego non fare così...›› mi sospirò lei, mentre una lacrima le rigava la guancia. Perché piangeva? Quello disperato ero io, non lei. Vederla piangere mi faceva sentire ancora più preso in giro.
‹‹Come non dovrei fare così? Spiegami, come mi dovrei comportare quando tu, improvvisamente, mi vieni a dire che ti sei messa con uno dei miei migliori amici? Come... Come posso fare!›› le urlai contro, facendola sussultare e rabbrividire nello stesso tempo, mentre i suoi dolci e teneri occhi azzurro cielo mi supplicano pietà.
‹‹Ma Zayn, perché ti preoccupi così tanto!? Io ti sto solo dicendo che mi sono messa con un ragazzo, come ho sempre fatto da quando siamo amici...››
‹‹Amici...›› ripetei io con un filo di voce, staccando lo sguardo da lei e abbassandolo a terra. Le lacrime mi pizzicavano gli occhi, ma non potevo piangere davanti a lei.
‹‹Cosa?›› mi chiese lei, inclinando la testa da un lato: certo, lei non sapeva. Non sapeva niente. Non gliel’avevo mai detto. Ritornai a guardarla negli occhi: ‹‹Dov’è lui? È qui, vero?››
Lei annuì: ‹‹È giù, con Harry››
‹‹Fallo salire per piacere, ho bisogno di parlargli›› le dissi, prima di darle le spalle e asciugarmi furtivamente una lacrima ribelle, mentre alle mie spalle sentivo la porta della camera che si apriva e poi si richiudeva con un tonfo.
 
‹‹Zayn, mi hai chiamato?›› quella voce. Avevo la tentazione di iniziare ad odiarla, ma non potevo. Lui era un mio amico. Non potevo incazzarmi con lui.
Lo guardai, e gli feci cenno di sedersi sulla sedia della scrivania: lo sentì sussurrare con qualcuno, poi si chiuse la porta alle spalle e ubbidì, mentre io mi abbandonavo sul letto, passandomi le mani nei capelli.
‹‹Come hai potuto? Come? Come?›› mormorai. Lo vidi mordersi il labbro e abbassare la testa. Non sentendolo aggiungere altro, continuai: ‹‹Sapevi che mi piace, sapevi che per lei avrei fatto di tutto. Perché, allora, mi stai facendo questo?››
‹‹Zayn, io...››
‹‹Le tue scuse non servono. Oramai la ferita è fatta...›› gli dissi gelido. Ero sempre stato particolarmente bravo ad azzeccare quello a cui la gente a cui tenevo pensava, e la maggior parte delle volte riuscivo a prevedere cosa stavano per dire.
‹‹Zayn, davvero, io non volevo. Sei mio amico, non l’avrei mai fatto...›› cercai di bloccarlo, ma la voce mi morì in gola, le parole che volevo sputargli contro erano sparite dalla mia testa. Così non feci altro che stare zitto e lasciarlo continuare. ‹‹... Ma mi sono anche io innamorato di lei. Sapevo che era sbagliato – lo so tutt’ora – ma non potevo farci niente: sai benissimo come ci si sente quando ti innamori di una ragazza, soprattutto di questa ragazza.›› mi guardò negli occhi: sì capivo quello che diceva, ma questo non lo giustificava.
‹‹E, sai, quando anche lei mi ha fatto capire che provava le stesse cose non ho più saputo ragionare. Davvero, se fossi stato cosciente la avrei respinta, non mi sarei mai messo con lei. Ma tu sai anche meglio di me che se avessi fatto così l’avrei fatta solo soffrire. Ed è questo che vuoi? Farla soffrire?›› mi chiese, sfacciato. Feci un smorfia.
Non avevo niente da aggiungere.
Soddisfatto del mio silenzio, continuò: ‹‹So benissimo che questo ti fa soffrire, ma voglio farti capire che non sto facendo tutto questo per puro egoismo. Lo sto facendo anche per lei. E per te, Zayn. Perché so che saresti stato arrabbiato con me anche se l’avessi respinta, perché l’avrei fatta soffrire. Correggimi se sbaglio.›› Feci una nuova smorfia. Il suo fottuto ragionamento non faceva una piega. E questo dimostrava anche quanto lui tenesse a me e mi conoscesse a fondo. Se solo non fosse stato mio amico...
‹‹So che nella tua testa mi stai tirando tanti di quei nomi che riempiresti un intero quaderno, che in questo tuo silenzio stai immaginando a quante botte mi avresti dato se non fossi stato uno dei tuoi migliori amici...›› lo vidi scoccare un’occhiata veloce alla porta chiusa ‹‹... Ma come è vero che bisognerebbe lasciare stare le ragazze che amano i tuoi migliori amici, è anche vero che dovresti lasciare in pace il tuo amico se si innamora di una ragazza. Tengo a te, Zayn. Non so se tu tieni a me, ma io a te sì. Siamo amici da tantissimo tempo, non voglio che una ragazza rovini la nostra amicizia››
Sospirai, e in quel momento ebbi il coraggio di parlare: ‹‹Anche io tengo a te. E... Neanche io voglio che una ragazza ci divida.››
Lo vidi sorridere. Io mi limitai ad abbassare la testa. ‹‹Ma... è meglio se per un po’ non ci parliamo. Almeno finché non riuscirò ad accettare questa storia.››
Vidi il suo sorriso spegnersi. Lo vidi abbassare la testa, deluso. E in quel momento, dentro di me, sentì un miscugli di emozioni: rabbia, per aver appena detto al mio migliore amico che non lo volevo più vedere; soddisfazione, per aver detto al fidanzato della ragazza che amavo di non rivolgermi parola; consapevolezza, che, pur facendo in quel modo, non avrei ottenuto niente; indecisione, perché continuavo a chiedermi se quella fosse la cosa giusta da fare.
‹‹Posso andare ora?›› mi chiese lui con un filo di voce, tenendo la testa bassa. Io annuì e la guardai alzarsi e dirigersi verso la porta della stanza. Ma poco prima che mettesse la mano sulla maniglia della porta…
‹‹Ah, Liam!››lo chiamai, guardando fuori dalla finestra. Quando sentì i suoi occhi addosso abbassai la testa e mormorai: ‹‹Non far soffrire Stacey.››
 

  -      Fine Flashback          -

 
Sì, tenevo davvero a Stacey. Era amore Vero.
E sì, era stato Liam a portarmela via. Liam James Payne, uno dei miei ex migliori amici, con cui tutt’ora non parlo.
Guardo Harry, che mi guarda con gli occhi spalancati e respira affannato. Riabbasso la testa e mi allontano, lasciandolo lì, impalato, sentendo il suo sguardo che mi segue.
   ...

______
Ed eccovi il famigerato capitolo 11. Avete capito un po' come è andata la storia tra Zayn e Stacey? Se no, sieteliberedi scrivermi un messaggio o qualche recensione per chiedermi cosanon avete capito, vi risponderò volentieri anche se in ritardo -.-'
Scusate, qui sono isolata dal mondo. Per fortuna dopodomani ritorno a casuccia vi aggiornerò i capitoli senza problemi e in orario, soprattutto.
Che vi posso dire del capitolo dodici? Niente. Tranne che... beh insomma, ci sarà Zayn che parlerà un po' all'inizio,poi Stacey e Ellie si confesseranno piccoli segreti al posto di studiare xD
Vi preeeeeeeeeeego recensite, ne ho davvero bisogno perchè sono così impedita chenon riesco più ad andare avanti,e siccome so che voi sapete essere dolci dolci saprete anche smuovermi e farmi venire idee geniali! Vi adoro, sappiatelo.
Un altro grazie a chi segue questa storia, che la ricorda e chi l'ha messa nelle preferite, non sapete quanto ci tenga :3
E ora vi lascio con Liam, Sperandochemagari quello spazio bianco quassotto (↓↓) non vi tenti e non mi scriviate qualcosa :)
Bacioni! Glo.


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Capitolo 12
*** Don’t Worry, I’m Not In Love With Him ***


I Should've Kissed You:

 12. Don't Worry, I'm Not In Love With Him

 You have to take risks,
if you want to find love.

 
                     - Zayn Malik

[Zayn]
Successivamente avevo scoperto che c’era Harry dietro quella porta, che aveva sentito tutto e aveva spiato la figura di Liam dalla serratura della porta. Per questo Liam continuava a guardare in quella direzione. E ora, la cosa che più mi spaventa e che possa perdere anche Harry, l’altro mio migliore amico. Anzi, ne sono consapevole. E questa consapevolezza pesa su di me come una macigno insopportabile.
Passo davanti a casa di Stacey, che è proprio di fianco alla mia: la finestra che dà sulla strada – lo so bene – è quella del salotto, e le tende sono tirate: si vede l’interno, il divano bianco, il televisore, il grazioso tavolino. E lì, in quel salotto ci sono due ragazze che parlano tra loro, giocano a tirarsi i cuscini e ridono. E io quelle ragazze le conosco.
Abbasso la testa e rinizio a camminare, catapultandomi in casa e sbattendo la porta alle mie spalle: chiudo tutto il resto del mondo là fuori, le due ragazze che ho mai amato, il ragazzo che ha tradito la mia fiducia con cui non parlo da anni, e un altro ragazzo ancora che è il mio migliore amico,ed è innamorato della stessa ragazza di cui io sono cotto.
Sento delle lacrime, delle fottutissime lacrime pizzicarmi gli occhi e sto per mettermi a piangere, quando Waliyha spunta sulla soglia della porta della cucina, sorridendomi raggiante: ‹‹Ciao Fratellone!››
Mi guarda meglio e sul suo volto il sorriso scompare. Mi si avvicina: ‹‹Hey Zayn, va tutto bene?››
Le rivolgo un sorriso tirato: ‹‹Sì, sono solo stanco.›› le dico, allontanandomi dalla porta e raggiungendo la mia stanza, superando Doniya che mi guarda cercando di leggermi nella mente.
E prima che chiuda la porta alle mie spalle e mi abbandoni sul letto per iniziare a soffrire in silenzio, sento mia sorella maggiore che chiede probabilmente rivolta a Waliyha: ‹‹Tu cosa credi che abbia?››
 

[Ellie]
Dopo un paio di cuscinate ricevute in piena faccia, mi arrendo. Butto il cuscino che ho in mano da una parte e alzo le braccia in segno di resa: ‹‹Okay Stace mi arrendo!›› urlo. La biondina si blocca e mi guarda negli occhi. Sorride trionfante si butta sul divano di fianco a me, abbracciando il cuscino con cui mi ha battuta. Mi guarda, attendendo che inizi a parlare.
‹‹Sono caduta mentre stavo correndo a motoria perché... perché per un attimo mi sono incantata a guardare Zayn.››
Spalanca la bocca e strabuzza gli occhi. Si mette a balbettare confusamente prima di esclamare: ‹‹Zayn? Zayn Malik? Zayn Jawaad Malik? Il mio vicino di casa?››
Inarco un sopracciglio: il secondo nome di Zayn è Jawaad? No, aspetta. Zayn è il suo vicino di casa?
‹‹Zayn abita vicino a te?›› esclamo a mia volta, ma Stacey non mi risponde. Rimane un attimo inebetita, a fissare il vuoto, con la bocca ancora aperta dalla sorpresa.
‹‹T-t-ti piace?›› sussurra con un filo di voce. Io sospiro e ritiro le gambe contro il petto, stringendole ad esso con le braccia.
‹‹Non lo so.››
‹‹Come non lo sai?!?!›› sbraita lei, scattando in piedi e lanciandomi occhiata di fuoco. Sento un brivido salirmi lungo la schiena, e per un attimo sento che sto per scoppiare a piangere. Per fortuna Stacey si calma e si ributta sul divano vicino a me. ‹‹Scusa. Il fatto è che… Sono innamorata di lui da due anni oramai. E sapere che la mia nuova amica ne è innamorata a sua volta...  sai...››
‹‹Non... non ne sono innamorata.›› dico, più rivolta a me stessa che a lei. La guardo negli occhi, cercando del conforto: ‹‹È così complicato. All’inizio pensavo di essere cotta di Harry, ma ieri mi sono soffermata a guardare un po’ di più Zayn e ho dato di matto. Ma no, non mi piace.›› le sorrido ‹‹È un bel ragazzo, è naturale che faccia questo effetto sulle ragazze, no?››
Stacey mi sorride a sua volta con poca convinzione. Le prendo la mano: ‹‹Ehi... Non provo niente per lui, okay? È tutto tuo.››
Lei abbassa lo sguardo a terra e sospira. Poi lo rialza e mi mostra un sorriso sincero, stavolta. ‹‹Mettiamoci al lavoro, va’.››

[Stacey]
Saluto Ellie prima che la macchina su cui è salita riparta a tutta velocità. Richiudo la porta, e mi ci appoggio con le spalle contro, scivolando giù fino a sedermi sul pavimento e a ritrovarmi le ginocchia all’altezza del mento. Rimango in quella posizione per minuti interi, finché l’orologio a pendolo del  soggiorno non si mette a scoccate le sette di sera. Mi rialzo e mi chiudo nella mia stanza, abbandonandomi stancamente sul letto. La cosa che mi preoccupa non è se ad Ellie piace Zayn o no. A me importa se Zayn si è preso una cotta per lei. In tal caso sono sicura che mi butterei giù dalla finestra del quinto piano.
Mentre sono assorta nei miei pensieri, il mio cellulare mi vibra in tasca. Un messaggio da parte di Tanya.
 

 

Louis fa un festa sabato.
Vengo da te alle otto,
così ci prepariamo insieme.
Tany xxx
 

Sorrido: una festa? È proprio quello che mi serve... 

__________


Voilà, e sono di nuovo qua! Vi piace la citazione all'inizio? Io la amo :3
Ecco qua, la famigerata confessione di Stacey e i dubbi amorosi (?) di Ellie, ma perlomeno la protagonista ci ha un po' orientato su quello che prova. O no? Boh.
Questo capitolo non è un granchè, lo so, ma mi perdonerete leggendo il prossimo, perchè son sicura che vi piacerà un casino.
Vi prego di lasciarmi qualche recensioncina, mi farebbe molto piacere: accetto anche quelle critiche.
Prima di lasciarvi, però, devo farmi una domanda: mentre ero in viaggio, mi è venuta in mente una fan fiction su Justin Bieber. Dite che la posso caricare? Voi la seguireste?

Se l'idea non vi alletta (?), aspettero che questa fan fic finisca per caricarvi l'altra.
Anzi, ora quando avrò un po' di tempo vi caricherò l'epilogo, così poi mi direte se la fan fiction vi attiras o è meglio che la cestini.
Vi lascio con i Oned, sempre molto più interessanti di me.
Bacioni a tutte, e un grazie ancora a tutte le persone che hanno pesso la storia tra le preferite/seguite/ricordate. Siete faaaaaaaantastiche.

Glo xxxx




Da notare la faccia di Harry e di Liam, lo 'swag' di Niall, la stupenda maglietta di Louis [ora andrò per negozi alla ricerca di quella maglia perchè è davvero stupenda] e la dolcezza di Zayn, che come un Forever Alone saluta invece di fare una fare una faccia da ebete e puntarci un dito accusatorio contro, ci saluta con la mano [Ciau Zayn!]. Amo questa gif. :) 

 

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Capitolo 13
*** A Call. A Meeting. ***


I Should've Kissed You:

 13. A Call. A Meeting.

 [Ellie]
Sabato mattina mi alzo goffamente dal letto, liberandomi dal groviglio di lenzuola che mi fasciano il corpo. Mi ritrovo in casa da sola, i miei genitori sono spariti,e di mio fratello neanche l’ombra. Scuoto le spalle, e mi metto a sgranocchiare una tazza di cereali assonnata,quando il mio cellulare si mette a squillare nell’altra stanza. È Harry. Sorrido e in preda all’eccitazione schiaccio il tastino luminoso verde e mi porto l’apparecchio all’orecchio.
‹‹Ehi bellissima!›› la sua voce calda è così piacevole da sentire... Oh,  cavolo! Mi ha chiamato bellissima! Sorrido e rispondo con un filo di voce: ‹‹Ciao Harry›› mentre mi sento il volto avvampare.
Dall’altro capo, lo sento tentennare un po’ prima di dirmi: ‹‹Stasera Louis, uno dei miei amici, fa una festa... ti va di andarci?››
Mi sta forse chiedendo di uscire?
‹‹V-v-va bene›› mi ritrovo a balbettare.
‹‹Fantastico!Ti passo a prendere alle otto e mezza.›› la sua voce tradisce uno dei suoi stupendi sorrisi: me lo riesco ad immaginare: i suoi adorabili ricci spettinati e disordinati, i suoi occhi color del mare che brillano come sempre e il sorriso sulle sue bellissime labbra, con quelle fossette provocanti...
‹‹Okay, a stasera allora.›› riesco a riprendermi prima di iniziare a balbettare cavolate.
‹‹Non vedo l’ora.›› mi sussurra lui dall’altro capo con un tono di voce sensuale, prima di riattaccare. Un brivido mi percorre tutta la schiena, mentre un sorriso invade le mie labbra: avrei dovuto registrarlo, penso, mentre riattacco e mi catapulto in bagno per prepararmi ad uscire.  Devo comprarmi assolutamente qualche vestito decente per stasera.
 
[Harry]
Richiudo la telefonata, con un senso di colpa che mi assale tutt’ad un colpo: non so neanche perché l’ho fatto, se Zayn  lo scopre mi ucciderà e troncherà una volta per tutte la nostra amicizia.
Sospiro e ributto l’iPhone tra le lenzuola stropicciate e aggrovigliate sul letto, poi mi passo una mano nei capelli, ripetendomi che sto facendo la cosa giusta, nient’altro che la cosa giusta. Mi ributto indietro sul letto e mi metto a fissare il soffitto, scacciando dalla testa le immagini del mio migliore amico furioso e attendendo che la giornata passi in fretta. Mi addormento senza accorgermene.
 
[Ellie]
Ricaccio il portafogli nella borsa e mi stringo di più nel cappotto: oggi fa un freddo micidiale, e il cielo coperto e grigio preannuncia un diluvio che  non finirà più. Sbuffo e mi riavvio verso casa: avrei preferito girare un’altro po’,  ma in fondo il tempo ha ragione: sono le due del pomeriggio, sto girando da quattro ore e  forse meglio che ritorni a casa  a portarmi avanti coi compiti se domani voglio dormire fino alle tre del pomeriggio, sfiancata dalla festa.
Scocco un’occhiata al  vestitino che mi sono comprata: la parte superiore è un semplice top color verde acqua senza bretelline, ricamato con temi floreali; la parte inferiore, invece, è una semplice gonna nera che mi arriva fino a metà coscia. Con il freddo micidiale che fa ora, comincio a pensare che sia troppo  leggero per stasera...
‹‹Boris, No!››
Un attimo dopo mi ritrovo stesa sul marciapiede, con qualcosa di  grosso e nero che mi schiaccia il petto e mi impedisce di muovermi. Una lunga lingua rosa mi lecca il viso, riempiendolo di bava. Oh che carino! Un cagnolone! Oh, cazzo, avevo messo il mascara!
Cerco di liberarmi dalla morsa del cane, ma è troppo forte e rimango immobile nello stesso punto di prima.
‹‹Boris, Cagnone cattivo! Lascia in pace quella ragazza!››
Il peso del cane scompare dal mio petto: oh, finalmente riesco a respirare. Riappoggio la testa sul marciapiede, prendendo respiri profondi per rimettere in funzione i miei poveri polmoni. Poi mi metto seduta,sentendo la testa vorticare e il mondo attorno a me girare.
‹‹Mi scusi davvero, non so che gli sia preso, non salta addosso alle persone di solito...›› Un ragazzo mi aiuta di alzarmi. Rimango un attimo pensierosa mentre raccolgo la busta con il mio nuovo vestito: giuro di aver già sentito questa voce da qualche parte...
‹‹Oh, non so se prenderlo come un complimento o un’offesa...›› mi volto verso di lui per mostrargli un sorriso, ma appena mi volto, rimango di  sasso.
Riconosco subito il ragazzo che ho davanti: pelle ambrata, capelli corvini con un ciuffo di almeno cinque centimetri, occhi profondi e penetranti, sorriso perfetto, fisico imponente e slanciato... Zayn.
‹‹Ellie? Che ci fai qui?›› sembra sorpreso quanto me. Scuoto le spalle e gli sorrido: ‹‹Facevo un giro. Dovevo fare un po’ di spese›› gli indico la busta che ho in mano.
Lui allunga il collo per vederne il contenuto, poi fa un sorriso di approvazione, dicendo: ‹‹Son sicuro che ti sta benissimo››
Arrossisco e mormoro un “Grazie”. Cadiamo in un silenzio impacciato. Io mi limito a fissare la punta delle scarpe, finchè non lo sento soffocare delle risate. Alzo lo sguardo verso di lui, che scoppia a ridere.
‹‹Che c’è?›› gli chiedo stizzita, inarcando un sopracciglio. Lui smette di ridere e mi si avvicina con un solo passo, mettendo tra noi solo qualche centimetro di distanza. Ora che è così vicino, riesco a sentire il suo profumo che mi stordisce per qualche secondo, naturalmente prima che Zayn mi passasse dolcemente il pollice appena sotto l’occhio. Guardo il suo dito: è diventato nero.
‹‹Hai tutto il trucco sbavato...›› sussurra lui, guardandosi il pollice con aria assorta. Prende un fazzoletto dalla tasca del cappotto e si pulisce la mano, girandosi verso di me e sorridendomi. ‹‹Dovresti vederti, sei...››
‹‹Un disastro? Orribile? Mostruosa?›› chiedo, guardandolo supplicante. Lui ride nuovamente e poi mi si avvicina ancora di più. Oddio, quant’è buono il suo profumo... E quanto sono provocanti quelle fottute labbra!
‹‹... Un amore.›› sussurra nuovamente lui, avvicinando il fazzoletto al mio viso e pulendomi le sbavature. Lo guardo e deglutisco: è di una bellezza assurda, da dove diavolo è spuntato questo? Dal paradiso? È un angelo? Oppure viene direttamente dall’inferno per tentarmi? Oh, al diavolo...
Ad un tratto non sento più il fazzoletto che mi accarezza il viso. Riapro gli occhi, e me lo ritrovo a un battito di distanza. Le nuvolette di condensa del nostro respiro si fondono in una sola, per quanto siamo vicini. Scocco un’occhiata alle sue labbra vicinissime, e poi fisso lo sguardo nei suoi occhi: Zayn, cosa aspetti a baciarmi? ... 
____________

E stoooooooooooooop! Perchè ora tocca a voi!
Zayn bacerà Ellie?

sì...


... o no?


Sta a me decidere e voi indovinare! Lasciatemi una recensione dove mi dite che ne pensate della storia e se secondo voi il nostro dolcissimo Jawaad bacerà la protagonista di questo racconto! Ci tengo tanto, quindi fatemi sapere!

Sommando le persone che seguono questa storia, quelle che la ricordano e quelle che l'anno messa nelle preferite, ho visto che le mie lettrici fidate (?) (cioè voi) siete in ben diciassette, e io sto facendo i salti di gioia da un'ora per questo.
Se questa fan fiction vi piace molto (parlo soprattutto con chi l'ha messa nelle preferite) vi chiederei se gentilmente la consigliaste a una amica, una cugina, una sorella... insomma, a chi volete. Ci tengo molto, e siccome in questi ultimi giorni ho davvero la crisi di pagina bianca, ho biogno del vostro supporto per andare avanti a scrivere. :)
Grazie a tutte quante, un bacione!
Glo. :3

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Capitolo 14
*** He didn’t kiss me. Ho doesn’t love me. ***


I Should've Kissed you:

 14. He didn't Kiss me, He doesn't Love me

 [Ellie]
Ad un tratto non sento più il fazzoletto che mi accarezza il viso. Riapro gli occhi, e me lo ritrovo ad un battito di distanza. Le nuvolette di condensa del nostro respiro si fondono in una sola, per quanto siamo vicini. Scocco un’occhiata alle sue labbra vicinissime, e poi fisso lo sguardo nei suoi occhi: Zayn, cosa aspetti a baciarmi?
 
[Zayn]
Faccio un passo indietro, allontanandomi da lei. No, non posso. Non posso baciarla, perché lei non vorrebbe che la baciassi. Lei non mi ama come la amo io,e il suo cuore appartiene ad Harry. È con lui che vuole stare, non con me. Io la farei solo soffrire, Harry la tratterebbe come una principessa.
Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi: abbasso la testa e cerco di controllarle, perché non voglio piangere di fronte a lei.
‹‹Scusa...›› mormoro, rinfilando il fazzoletto sporco in tasca. Rialzo lo sguardo verso di lei, che fissa un punto nel vuoto, stordita. Scuote la testa, riprendendosi, e portandosi una mano alla fronte.
‹‹No, non ti devi scusare. Colpa mia.›› dice in fretta, sistemandosi il cappotto. Una folata di vento  gelido passa fra noi due, fa da eccezione al nostro silenzio di tomba. Mi accarezza le guance facendomi scuotere da una moltitudine di piccoli brividi lungo tutto il corpo. Nel suo cappotto, scorgo anche Ellie rabbrividire.
‹‹Scusa,devo andare.››  mormora, controllando l’orologio. Faccio un cenno di assenso col capo e mi metto a cercare Boris con  lo sguardo. Lo trovo a rotolarsi nella fanghiglia del parco, coprendo il suo pelo corto e setoso di grosse chiazze marroni-grigie. Faccio una smorfia e sto per iniziare a raggiungerlo, quando...
‹‹Zayn...›› Ellie richiama la mia  attenzione con un filo di voce. Mi volto verso di lei, attendendo con ansia le sue parole, mentre il mio nome pronunciato dalla sua voce rimane sospeso nell’aria. Infine sospira, si passa un dito sulla palpebra e sorride: ‹‹Grazie.››
‹‹Di niente.›› le mostro un sorriso forzato, mentre la guardo allontanarsi da me. Quando scompare dalla mia vista, accendo una sigaretta e mi incammino verso Boris, che ha visto  tutta la scena da lontano e in silenzio.
‹‹Che vuoi?›› gli chiedo stizzito quando lo vedo a fissarmi attentamente, con la lingua di fuori e la testa leggermente inclinata verso destra. Lui abbassa il muso e guaisce.
Sospiro: ‹‹Scusa, bello, è che quella ragazza mi sta facendo passere le pene dell’inferno.››
Lui rialza il muso e si illumina,  puntando i suoi occhietti neri su di me e guardandomi speranzoso. Io inarco un sopracciglio: ‹‹Dici che le piaccio?››
Lui abbaia, facendomi sussultare. Tiro un’altra volta e poi butto fuori il fumo contro il suo muso. Lui si alza infastidito a si allontana, mettendosi a correre per tutto il prato. Scuoto la testa: Cosa cazzo posso pretendere da un cane?
 
[Ellie]
Quando torno a casa sono ancora stordita dal mio incontro. Sospiro e butto la busta e la borsa a terra, per poi sfilarmi il cappotto e appenderlo all’appendi-abiti dell’ingresso.
Corro in camera mia, sbattendomi la porta alle spalle: mi butto sul letto fissando il soffitto.
Zayn non mi ha baciato.Non so se prenderla come una buona o una brutta notizia. Ah, ma cosa cavolo dico? È una catastrofe, la fine del mondo per me! Vuol dire che Zayn non mi ama.Vuol dire che non ricambiai miei sentimenti.  E mandiamo a farsi fottere Dante che dice “Amor che null’amato amar perdona”.
Forse dovrei smetterla di auto deprimermi.
Mi alzo dal letto e mi butto sulla scrivania, recuperando i libri: forse per dimenticare quello che è successo mi conviene studiarlo, Dante, piuttosto che mandarlo a quel paese.
 
[Harry]
Alle otto e un quarto sono già davanti casa di Elena. Tamburello sul volante con le dita, aspettando con ansia che il tempo passi. Ero così ansioso di vederla che sono arrivato  in anticipo.
Scocco un’occhiata alle finestre della casa, e ne scorgo una aperta: le tende color crema si gonfiano e si sgonfiano a ritmo del vento. Qualcuno, da dentro, le scosta. Una mano delicata, dalle lunghe dita affusolate e dal colore brillante di cui sono smaltate le unghie: Riconosco subito Elena affacciarsi alla finestra, guardando il cielo stellato con aria assorta.
I suoi capelli castani sono raccolti in una morbida treccia laterale, che le copre solo il lato destro del collo. La spalla sinistra, invece, è completamente scoperta e se non sono io che ogni volta che mi incanto a guardarla vedo le stelle, una moltitudine di brillantini le illuminano la pelle, facendola brillare alla luce della luna.
Mi incanto a guardare la linea del suo collo, immaginando quanti baci potrei lasciare su quella pelle perfetta, se solo ce l’avessi vicina, se solo fosse tra le mie braccia.
Ad un tratto non la vedo più, sparisce tra le tende. Guardo l’orologio: è ora.
Scendo dalla macchina e, prendendomi coraggio, suono al campanello. La porta si spalanca dolcemente, e mi ritrovo davanti la sua figura sorridente. Ora, l’espressione pensierosa di quando era affacciata alla finestra, sembra lontano miglia e miglia e qui c’è solo lei, con il suo sorriso: bellissima nel suo vestitino verde acqua e nero, si intona perfettamente ai suoi occhi.
‹‹Ehi...›› le sorrido. Lei abbassa lo sguardo e arrossisce, mentre liscia con il palmo della mano una piega immaginaria della gonna. Inclino la testa da un lato, approfittando della sua distrazione per guardarla attentamente: mi sembra che i suoi occhi luccichino. Ha forse pianto?
‹‹Pronta?›› le chiedo con un filo di voce. Lei rialza lo sguardo e mi guarda negli occhi: per un attimo mi perdo a guardare le sue iridi, il colore misterioso che le domina indefinito tra il grigio e il verde. Poi lei fa un passo avanti, mentendo pochi centimetri tra di noi, mentre si richiude la porta alle spalle.
Divento come un pezzo di legno: non so come mai, di solito non divento così nervoso quando una ragazza mi è così vicina. La bacio o no? Faccio finta di niente o le dico tutto quello che provo per lei?
È così vicina, sento il suo profumo così intenso e il suo respiro sulla pelle... 

_________


So che mi odierete per non aver fatto baciare Ellie e Zayn, Sorry babes.
E scusatemi anche se ho rifatto il giochino con Harry, ma sennò il capitolo veniva troppo lungo çwç
Ho cambiato la scrittura perchè questa mi sembra più leggibikle, ma se preferivate quella di prima basta che me lo dite, la cambio senza problemi.
Per chi ancora non lo sapesse, ho caricato l'epilogo della mia prossima fan fic su Justin Bieber, You Can Believe In Me, vi lascio il link per chi volesse darci un'occhiata: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1231381&i=1
Se mi lasciste una recensioncina, sia su questo capitolo che sull'epilogo delle nuova ff mi farebbe davvero piacere, soprattutto perchè mi viene sempre più difficile continuare I Should've Kissed You, e sto iniziando a pensare seriamente di toglierla.
Del resto, vi auguro buona lettura e vi mando tanti baci e abbracci, perchè siete fantastiche.
Grazie, come sempre, a chi ha messo quasta storia nelle preferite/ricordate/seguite, siete la ragione per cui continuo a scrivere.
Vi amo.
Glo xxx




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Capitolo 15
*** Don’t Cry Girl, I’m Here, Right Here ***


I Should've Kissed You:

 15. Don't Cry Girl, I'm Here, Right Here

 Baby I'm here, I'm here to stay,
I ain't go noway.
I know you're scared,
'case you've been hurt
baby it's alright
-J.Bieber ft. Drake, Right Here

 

 [Harry]
Divento come un pezzo di legno: non so come mai, di solito non divento così nervoso quando una ragazza mi è così vicina. La bacio o no? Faccio finta di niente o le dico tutto quello che provo per lei? È così vicina, sento il suo profumo così intenso e il suo respiro sulla pelle...

[Ellie]
Gli occhi di Harry trasmettono confusine, ansia.
Vedo il suo sguardo saltare  dalle mie labbra ai miei occhi, e viceversa.
Basta.Sono stanca di questo stupido gioco.
 
Mi allontano da lui e poggio le testa sulla sua spalla, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo. Inspiro il suo profumo, e poi scoppio a piangere all’improvviso. I singhiozzi mi scuotono il petto, e le lacrime bagnano la giacca del povero Harry, che è scombussolato e non riesce a capire cos’abbia.
‹‹Ellie… Cosa è successo, piccola?›› mi sussurra, accarezzandomi la testa e stringendomi a lui. Sentire la sua voce così dolce e calma non fa altro che farmi piangere ancora di più. Infatti comincio a piangere più di prima, rifugiandomi tra le sue braccia  e piangendo come una bambina, non riuscendo più a frenare i singhiozzi. Zayn non mi ama, e ora sto piangendo tra le braccia di Harry in cerca di conforto.
‹‹Shh... Ellie, non ti preoccupare... Non piangere... Ci sono qui io ora... Sono proprio qui, con te.›› Harry continua sussurrarmi nell’orecchio parole per calmarmi, e in qualche modo ci riesce. Mi stacco da lui e mi asciugo gli occhi con il dorso della mano, mentre lui mi strofina una mano sul braccio, sorridendomi e sussurrandomi che va  tutto bene.
Mi riavvicino a lui, lasciando che le sue braccia mi cingano e mi stringano a lui, riscaldandomi. Come avevo previsto, sto gelando in questo maledetto vestito,nonostante ci abbia buttato sopra un cappotto. Sento Harry che poggia il mento  sulla mia testa, stringendomi a sé e cullandomi dolcemente. Mi ero scordata quanto fosse dolce.
‹‹Tutto okay ora?›› mi sussurra piano, quasi come se avesse paura di spaventarmi. Sorrido e lo stringo un po’ di più prima di allontanarmi da lui.
‹‹Sì, grazie Hazza.››
Harry mi sorride di nuovo, facendo scivolare la mano nella mia. Sussulto a quel contatto, poi guardo un attimo inebetita le nostre  mani giunte, le dita intrecciate, e non riesco a fare altro che sorridere.
‹‹Vieni a pulirti il viso, hai tutto il trucco sbavato.›› mi dice Harry, sfilandomi dolcemente dalle dita le chiavi di casa e osservandone il mazzo  per cercare quella giusta. Sorrido osservando il ragazzo che infila la chiave delle toppa e la gira con delicatezza, aprendo la porta davanti a noi. Mi lascio guidare dentro casa, pensando che mi dovrei comprare un mascara waterproof per evitare figuracce del genere.
Rido al pensiero e mi appoggio alla spalla di Harry, che sale le scale alla ricerca del bagno.
 
‹‹Siediti qui.››
‹‹Stai scherzando? Dammi quel cotone che mi pulisco da sola!›› ridacchio sfilandogli il cotone inzuppato di struccante dalle dita. Harry fa un finto broncio, appoggiandosi al lavandino e passandosi una mano tra i riccioli castani: ‹‹Fai come vuoi. Ma guarda che lo so fare! Mi son dovuto sorbire per una giornata intera mia sorella che mi faceva lezioni di trucco quando ero piccolo.›› sbuffa alzando gli occhi al cielo.
Mi metto a ridere immaginando Harry con un pennellino dell’ombretto in mano. ‹‹Povero bambino!›› gli dico, spettinandogli i capelli. Lui guarda la mia mano che si allontana dai suoi riccioli e fa una smorfia.
‹‹Sì, scherza. Intanto non mi faccio toccare i capelli da tutte quelle che incontro.››
 Finisco di pulirmi l’occhio sinistro e butto il cotone nel cestino. Mi volto verso di lui e mi avvicino, sorridendogli: ‹‹Posso ritenermi fortunata, allora.››
Lui sorrise trionfante. ‹‹.››
Rido e gli do un leggero schiaffetto sul braccio prima di frugare nella trousse alla ricerca del mio adorato mascara.
 
‹‹Mi spieghi perché stavi piangendo ora?›› mi chiede Harry una volta entrati in macchina, nella voce un misto di ansia preoccupazione. Abbasso lo sguardo sulle mie unghie smaltate, ignorandolo: Non voglio dirgli di Zayn. Devo inventarmi una scusa.
Cavolo, perché Harry non si decide a mettere in moto?
‹‹Hazza, stiamo facendo tardi›› dico piano, guardando nello specchietto retrovisore le macchine parcheggiate dietro la sua. Con la coda dell’occhio vedo Harry togliere le mani dal volante e incrociare le braccia al petto. ‹‹Non parto finché non mi dici perché diavolo stavi piangendo.››
‹‹Harry per favore, parti.››
‹‹Sono un acquario, Ellie, so essere moooolto testardo.›› dice lui, sorridendomi beffardo. Faccio un respiro profondo per mantenere la calma.
‹‹E io un Capricorno, sono molto più testarda di te.›› dico, guardando fuori dal finestrino la strada deserta. Harry mi guarda un attimo a bocca aperta, prima di esclamare: ‹‹Come Zayn!››
A quel nome non riesco più a controllarmi: apro la portiera ed esco dalla macchina, mentre Harry mi chiama, poi la richiudo forte. Vedo la figura muta di Harry mandarmi degli accidenti mentre esce anche lui dall’auto. Io intanto mi sono incamminata per il marciapiede semibuio, le braccia incrociate e strette al petto e sul viso una smorfia di indignazione.
‹‹Ellie!››
Lo ignoro.
‹‹Ellie per favore, fermati!››
Continuo a camminare.
‹‹Ellie, cavolo!›› sento Harry afferrarmi e voltarmi verso di lui, tenendomi con una stretta ferrea alle spalle.
‹‹Mi fai male!›› gli urlo, divincolandomi. Lui molla la presa per qualche secondo, poi mi attira a sè e mi abbraccia.
‹‹Scusa Ellie. Non volevo. Scusa.›› mi sussurra, stringendomi. Io alzo lo sguardo verso di lui, incontrando i suoi bellissimo occhi, che oggi sono più azzurri che verdi. Gli sorrido, perché non riesco ad essere arrabbiata con lui. ‹‹Scuse accettate.››
Lui apre la bocca per aggiungere qualcosa, ma io gli poggio un dito sulle labbra. Sono morbide e lisce, anche piacevolmente fredde, forse per il freddo che fa. Mi incanto a guardarle qualche secondo prima di riuscire a balbettare: ‹‹P-p-preferisco non dirlo, ora. Se me lo sentirò, sarai la prima persona a saperlo, okay?››
Lui abbassa la testa e annuisce. Faccio scivolare la mano nella sua e lo guido verso la macchina. Con la coda dell’occhio lo vedo sfiorarsi le labbra con le dita, proprio nel punto in cui ho poggiato il mio dito...
  

______

Rieccomi dopo un casino di tempo, vi chiedo scusa in ginocchio ç_ç
Ma ho preferito aspettare un pochino prima di caricare.
Alla fine ho deciso di non togliere questa ff, mi mancherebbe troppo.
Vorrei ringraziare davvero di cuore le 11 ragazze che hanno messo questa storia tra le seguite, le 3 che l'hanno messa tra le ricordate e le 6 che l'hanno messa tra le preferite. Vi amo, davvero.
Siccome siete così tante, mi piacerebbe davvero sentirvi un po', saper cosa vi piace della storia. Magari in qualche recensioncina, mi fareste davvero felice.
Baci, Glo.





 

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Capitolo 16
*** Are You Really Sure To Know Him? ***


I Should've Kissed You:

16. Are You Really Sure To Know Him?

 

[Ellie]
‹‹Ehi Boo Bear, non vieni a salutare i tuoi ospiti?›› urla Harry per sovrastare il chiasso. Mi avvicino a lui per capire dove diavolo stia guardando, e tra la folla intravedo un ragazzo con dei grandi occhi azzurri e i capelli castani spettinati circondato da un gruppetto di ragazze che sghignazzano divertite. Appena vede me e Harry, fa un ampio sorriso e si fa spazio tra la folla  per raggiungerci.
Osservo il suo abbigliamento: una semplice camicia bianca, sopra un paio di pantaloni di un rosso acceso che sembrano stargli anche stretti, risvoltati alle caviglie e un paio di superga bianche ai piedi.
‹‹Hazza!›› urla con voce squillante. Io mi scanso appena in tempo prima che salti addosso ad Harry e gli spettini i capelli. Ehi, devo  richiedere i diritti d’autore! Glieli ho spettinati prima io!
‹‹Lou! Sei tornato da Doncaster per fare casino?›› gli chiede Harry, scuotendo i capelli  per sistemarli. Io rimango un attimo inebetita a guardarlo.
‹‹Già... Non mi presenti la tua nuova ragazza?›› chiede a sua volta quello che dovrebbe essere Louis, l’amico di Harry.
‹‹Non stiamo insieme›› diciamo in coro io ed Harry. Louis inarca un sopracciglio,  poi fa schioccare la lingua sul palato e scuote la testa.
‹‹Comunque lei è Ellie. Ellie, lui è Louis.›› dice Harry frettolosamente. Io lo ringrazio mentalmente per avermi presentato come Ellie e non Elena.
‹‹Puoi chiamarmi Lou.›› dice Louis, ammiccandomi. ‹‹Venite, vi do qualcosa da bere.›› aggiunge, cingendo le spalle di Harry con un braccio e saltellando tra la folla. Io mi guardo attorno: quello che credo sia il salotto della casa è in penombra e dei neon colorati fanno giochi di luce a ritmo della musica ad altissimo volume. La stanza è piena di ragazzi che ballano, bevono, parlano tra di loro seduti sui divani o appartati al muro. Alcune facce credo di averle già viste a scuola, altre mi sono completamente sconosciute. In un angolo vedo anche Stacey che saluto con la mano. Lei, appena mi vede, mi mostra un ampio sorriso e risponde al saluto saltellando.
Harry e Louis, oramai a braccetto, stanno parlando tra loro. Mi concentro su quello che stanno dicendo: ‹‹Liam è arrivato con la sua ragazza: non si stacca più da quella Danielle!›› dice Louis con la sua voce allegra e squillante. Harry ride e poi chiede: ‹‹E Niall?››
‹‹È alla consolle, non si sente?›› dice Louis inarcando un sopracciglio e alzando un dito a mezz’aria. Mi concentro sulla canzone sparata a tutto volume nella stanza: All Around The World. La conosco. A Niall piace Justin Bieber?
Harry fa una smorfia: ‹‹Sì, hai ragione.››
‹‹L’ho messo lì perché Zayn non si è fatto vivo... Sai per caso dov’è?›› chiede Louis. Vedo Harry irrigidirsi e scoccarmi un’occhiata. ‹‹Credo che oggi non stesse tanto bene. Non lo sento da ieri.››
Io so che Harry mente.  Zayn sta benissimo. Io stamattina l’ho visto. Scaccio le immagini del nostro incontro dalla mente e mi rimetto ad ascoltare i ragazzi che continuano a parlare tra loro.
‹‹Son felice che siate venuti›› dice Louis sorridendo, offrendomi un bicchiere con del liquido rosso. ‹‹Ho dovuto mandare alcune amiche per informarvi della festa sennò non ce l’avrei mai fatta a spargere la voce.››
Harry sorride. ‹‹E che amiche, Lou. ››
Inarco  un sopracciglio: quali amiche? Perché mi sento tutt’ad un colpo così gelosa? Mi aggrappo al braccio di Harry e bevo un sorso dal bicchiere che ho in mano.
‹‹Non fraintendermi, Hazza, sono amiche di Eleanor, non mie.››
‹‹Peccato.›› sospira Harry prima di tracannare tutt’ad un sorso il contenuto del bicchiere. Lo fulmino con gli occhi: cosa diavolo intende dire con quel “peccato”? Ho la tentazione di pestargli un piede con il tacco a spillo e far finta che non l’abbia fatto apposta.
‹‹Ehi amico, vacci piano con questa roba.›› lo rimprovera Louis con un sorriso. Harry scuote le spalle e si lascia riempire di nuovo il bicchiere.
‹‹Lou dov’è il bagno?›› chiedo, poggiando il bicchiere sul tavolo lì vicino.
‹‹Sali le scale, seconda porta a destra.›› mi dice rivolgendo il suo sorriso a me. Mi ritrovo inspiegabilmente a sorridere a mia volta: il sorriso di Louis è contagioso.
‹‹Grazie.›› mormoro prima di allontanarmi.
 
Mi asciugo le mani sulla gonna del vestito: in questo stramaledetto bagno è sparito l’asciugamano. Mi avvicino alla porta del bagno per uscire, pensando a dove potrebbe essere Zayn. Non so descrivere l’emozione che provo, forse mi manca. Sì, mi mancano le sue labbra, i suoi bellissimi occhi che fissano dritto nei miei, leggendomi l’anima. Mi manca il suo stupendo ciuffo di capelli scuri, la sua pelle ambrata e la sua silenziosa presenza. Ma in fondo sono qui con Harry,può essere una scusa per distrarmi da tutto questo; In  fondo ne ho bisogno, sì, stasera voglio divertirmi e stare con il mio migliore amico.
Sto per fare un passo fuori dal bagno, quando davanti a me si puntano dei tacchi a spillo pitonati di almeno venti centimetri. Seguo con lo sguardo le gambe chilometriche,  la vita formosa e il seno generoso della ragazza che ho davanti, fino raggiungere il suo viso, contornato dalle ciocche platinate e decorato dal nasino alla francese che sembra fatto di plastica. Mi trattengo dal fare una smorfia quando vedo il suo sorrisetto maligno, contornato dalle labbra rosso fuoco. Un brivido mi corre lungo tutta la schiena senza che io ne sappia il perché.
La vedo fare una smorfia di disapprovazione prima  di sentirla dire: ‹‹Sai, da vicino sei ancora più scheletrica. Bleah.››
Non riesco a dire più niente. La voce mi si è bloccata in gola. La ragazza davanti a me allarga il suo sorriso maligno, poi mi spinge con minimo sforzo nel bagno da dove ero appena uscita. O almeno, ho cercato di uscire. Cado all’indietro, perdendo l’equilibrio e andando a sbattere la testa contro il lavandino.
‹‹Sei anche una pappamolla. Mai pensato di andare in palestra, tesoro?›› mi sibila, con un sorriso compiaciuto sul volto. Io cerco di alzarmi, tenendomi la testa con la mano perché il dolore lancinante che si è diffuso in essa è insopportabile.
‹‹Chi sei?›› riesco a dire, guardandola con sguardo trovo. Lei scuote i capelli prima di dire con un sorriso maligno: ‹‹Non mi stupisce affatto il fatto che Harry non ti abbia parlato di me... D'altronde non gli con viene visto che vuole illuderti con i suoi sorrisi e le sue parole dolci solo per portarti a letto e poi scaricarti come un pacco di posta.››
Ci capisco sempre meno, ma quelle parole mi trafiggono come una sciabola. Trattengo le lacrime a stento: no, ora non ci si può mettere anche Harry a farmi soffrire. No, questa tizia sta mentendo.
‹‹Harry non è così.›› mormoro. La ragazza inarca un sopracciglio e si piega leggermente in avanti verso di me: ‹‹Come, scusa?››
‹‹Harry non è un puttaniere.›› dico, stavolta più forte e guardandola con aria di sfida. Lei ride. E la sua risata mette i brividi.
‹‹Ne sei sicura, tesoro? Oh, quanto sei incosciente. Fidati di me, che sono la sua ex fidanzata››  dice. La sua aria altezzosa scompare per qualche secondo,lasciando spazio ad un’espressione addolorata e confusa. ‹‹Mi ha tradito. Lo amavo con tutto il cuore, e lui l’ha preso solo per calpestarlo e romperlo in mille pezzi.››
Poi ritorna come prima, il sorriso maligno ricompare sulle sue labbra. ‹‹Ti sto solo aiutando, cara.››
Non posso fare altro che ripensare a qualche minuto prima, a quando Harry e Louis stavano parlando, e per un attimo mi viene da pensare che abbia ragione. Ma poi mi ritornano in mente le scene di quando eravamo davanti a casa mia, di quando mi ha consolato. Mi ricordo di quando ci siamo conosciuti, di quanto era stato gentile.
‹‹No. Non è vero. Tu stai solo mentendo.›› dico.
La ragazza allarga il suo sorriso e avvicina le sue mani dalle unghie affilate a me: ‹‹Non avrei mai pensato che le ragazze italiane fossero così sveglie!››
Con un scatto mi afferra i polsi e mi attira a sé, facendomi voltare e immobilizzandomi con la schiena contro il suo petto. Cerco di divincolarmi, ma lei è troppo forte.
Un attimo dopo, sento che mi preme uno straccio contro la bocca e il naso. Puzza da morire e non riesco a respirare. Cerco di divincolarmi nuovamente dalla sua presa, ma le forze sembrano essermi sparite dal corpo: le gambe mi cedono e mi appoggio alle sue braccia. Ma lei mi molla e cado sulle ginocchia, per poi stramazzare a terra.
‹‹Ellie, no!››
Qualcuno mi chiama, ma non è quella ragazza. Riconosco quella voce all’istante – la riconoscerei tra mille – , identificando il mio angelo salvatore... 
________


 

Rieccomi! No, Non sono morta per vostra sfortuna, sono ancora qui a rompervi con le mie ff! lol.
Scusate se ci ho messo molto ad aggiornare, ma questo è uno dei momento clou della storia, e avevo bisogno di tempo per elaborarlo bene e arrivare fino alla fine senza intoppi.
Allora, vi piace il capitolo? Io mi sono divertita molto a scrivere la prima parte, sopratutto quando Lou salta addorsso ad Harry... Amo quei due!  Larry Stylinson non muore mai. ;)
Riguardo all' "Angelo salvatore" di Elena, chi pensate che sia? Via al televoto! Scrivetemelo in una recensioncina, mi fa solo piacere sapere il vostro parere. :)

Ora mi dileguo, devo aggiornare anche le altre ff prima che mia zia arrivi.
Un bacio! Glo.

 




It's Larry, yo!




@xliveforBieber on Twitter.



 

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Capitolo 17
*** She Always Has What She Wants... But not tonight. ***




I Should've Kissed You:

17. She Always Has What She Wants...
But Not Tonight.

 

You don't really want my heart,
No, you just like to know you can
still be the one who gets it breakin'
You only want me
'cause I'm Taken...
-One Direction. Taken.

 

[Harry]
Guardo l’orologio sempre più in ansia: Dov’è Elena? Perché ci mette così tanto?
Blocco Lou che mi sta raccontando uno dei suoi gesti romantici per la sua Eleanor e mi guardo attorno, chiedendogli: ‹‹Boo Bear, non ti sembra strano?››
Lui fa una smorfia stizzita. Ha sempre odiato quel soprannome. ‹‹Cosa mi sembra strano?››
Guardo la stanza, esaminando tutti i volti dei ragazzi della mia scuola. Riconosco soprattutto Niall alla consolle che chiacchera con una ragazza dai capelli rossi, Stacey in un angolo che ridacchia con altre due ragazze di cui non ricordo il nome. Liam, al contrario di come ha detto Louis, ha l’aria abbattuta e Danielle non è più al suo fianco. Potrebbe sembrare quasi tutto apposto, ma...
‹‹Ellie,ci sta mettendo troppo in bagno.›› dico con un filo di voce, continuando a guardarmi attorno con aria circospetta. Sento Louis ridacchiare divertito. ‹‹Hazza, davvero, ti credevo più sveglio. Ti rendi conto con che sventola sei venuto qui? Dovevi starci più attento, a quest’ora si sarà trovata qualche giocatore di Football e ci starà limonando alla grande nella cameretta di Frizz.›› disse, sorseggiando il suo cocktail. Gli scocco un’occhiata: ha le pupille dilatate, è incredibile la rapidità che ha di diventare brillo. Scuoto la testa e mi rimetto a scrutare la stanza.
In un angolo, una ragazza formosa stretta in un vestitino rosso fuoco si guarda attorno persa. I suoi capelli di un nero tendente al blu, probabilmente tinti, oscillano ogni volta che scuote il capo. Quando punta i suoi occhioni azzurri nei miei, la riconosco all’istante: Regina. Una delle seguaci di Lucy. Se c’è lei vuol dire anche che...
 ‹‹Vado a vedere dov’è... E tu stai attento a non fare cavolate, hai una ragazza amico.›› dico, cercando di controllare la mia tensione.
Louis mi mostra un sorrisetto affabile: ‹‹Contaci Hazza.››

 

 

[Ellie]
‹‹Ellie, no!››
Qualcuno mi chiama, ma non è quella ragazza. Riconosco quella voce all’istante – la riconoscerei tra mille – , identificando il mio angelo salvatore...
‹‹Zayn...›› mormoro, vedendolo chinarsi su di me con il volto che è una maschera di preoccupazione: è bello come quei principi arabi delle favole da mille e una notte, e quei suoi tratti asiatici stimolano la mia immaginazione, facendo sembrare il mio sogno realtà; Sono morente in una stanza di un grande palazzo di quelli con delle cupole enormi che spiccano, sdraiata su soffici teli di seta e acconciata come una stupenda odalisca, attendendo che il mio principe venga a salvarmi mentre una delle serve invidiose sorride soddisfatta del suo lavoro, per essere riuscita ad avvelenare la prediletta del principe sbagliato. Mi dimentico di quella mattina, del nostro incontro: quelle immagini che parevano indelebili spariscono nel nulla,i miei dubbi svaniscono. Sento la sua mano sfiorarmi la guancia; ed è l’ultima cosa che sento, perché le palpebre mi diventano più pesanti fino a chiudersi.
Poi il buio.

 

 

[Zayn]
‹‹Ellie... Elena! Elena!››
‹‹Stai calmo, diamine,non vorrai farti sentire da tutti!›› sbuffa Lucy alle mie spalle, ispezionando con lo sguardo il corridoio per vedere se c’è qualche altro testimone.
Prendo tra le braccia Elena, mentre una lacrima mi riga la guancia. ‹‹Cosa le hai dato?›› chiedo con voce roca e gelida. Con la coda dell’occhio vedo la diabolica ragazza sorridere beffarda e alzare impercettibilmente il mento, prima di dire: ‹‹Sonnifero.›› poi la sua espressione cambia, diventando una smorfia stizzita: ‹‹Cazzo! Il mio piano era così perfetto!››
Do un’ultima carezza al viso perfetto di Ellie e poi mi metto in piedi, voltandomi verso Lucy e guardandola trovo. ‹‹Già. Era. Ora vedi di sparire, potrei denunciarti senza problemi.››
‹‹Non mi spaventi, Malik.›› dice, ancheggiando verso di me e facendomi gli occhi da cerbiatto. Si avvicina a me e si mette ad accarezzare la mia camicia, giocherellando con i bottoni.
‹‹E tu non mi incanti con i tuoi sguardi e le tue mosse, Crossers.›› ribatto freddo, fulminandola con lo  sguardo. Ma lei non mi ascolta, e sbottona la mia camicia piano, con irritante calma. Un brivido mi corre lungo la schiena quando sento le sue dita fredde a contatto con il mio petto oramai nudo.
‹‹E come la mettiamo? Io senza il mio bottino non me ne vado di qui.›› sorride compiaciuta, sentendo che il mio respiro si fa sempre più affannato.
‹‹Tu non avrai un bel niente.›› ribatto nuovamente. Deglutisco a fatica: sta giocando con l’elastico dei mie boxer, ora, e con l’altra mano mi graffia la pelle con le unghie.
‹‹Tu dici?›› mi sussurra provocante, avvicinando la bocca al mio orecchio. ‹‹Io ho sempre ottenuto tutto quello che volevo, Zayn›› rabbrividii: non mi aveva mai chiamato per nome. ‹‹E ora non sarai di certo tu a fermarmi.››
‹‹Hai detto bene, Lucy.›› dice una voce calda alle sue spalle. Lei si gira di scatto, chiaramente spaventata. Io mi limito a sorridere, perché ho riconosciuto perfettamente il ragazzo nascosto nell’ombra, poggiato allo stipite della porta, con le braccia incrociate al petto,che ha finalmente superato le sue paure.
‹‹Non sarà di certo Zayn a fermarti...››
 Harry esce dall’ombra, guardando Lucy con aria di sfida. Appena lo vede, lei toglie i suoi artigli dal mio collo e le sue dita dall’elastico dei miei boxer, voltandosi  verso Harry con la stessa aria di sfida negli occhi. Ma Harry non si fa intimorire da quella pantera che ancheggia verso di lui con cautela, con l’intenzione di azzannarlo da un momento all’altro, e finisce la frase tranquillo ma con lo stesso tono gelato di voce.
‹‹… Sarò io.Sono stufo dei tuoi ricatti, di essere la tua pedina in questo gioco infinito.››
Io intanto mi piego su Ellie, prendendola dolcemente tra le braccia e ispezionando la stanza in cerca di una via di fuga.La finestra.
‹‹ Sono stufo di essere  il topolino, e tu il grosso gatto che mi tiene per la coda; tu il ricattatore e io la povera vittima...›› continua, mentre mi scocca un’occhiata veloce che colgo a malapena, facendo capire che ha capito le mie intenzioni e il mio piano e che ci sta. Faccio un piccolo cenno col capo e balzo fuori dalla finestra, ritrovandomi sul cornicione .
Prima di uscire, con la coda dell’occhio, vedo Harry avvicinarsi come un fulmine a Lucy, prenderla per i polsi e immobilizzarla contro il suo petto, tenendole le braccia e gli artigli affilati fuori uso. È disarmata, ora.
‹‹La situazione si deve capovolgere... Stasera.›› lo sento sibilare, prima di catapultarmi dentro un’altra finestra aperta lì vicino, mentre Ellie si sta risvegliando tra le mie braccia.
… 
________

Scusatemi se è corto.
Ma non ho avuto il tempo di caricare ieri (domenica) e
stasera è un miracolo che abbia un po' di tempo per accedere
a Efp.
Vi piace il banner?
L'avevo immaginato più carino, ma quando l'ho fatto non è venuto
proprio uno splendore. :)
Beh, credo che non molte abbiano capito, lo scorso capitolo, che la ragazza in bagno era Lucy. Spero di essermi spiegata con questo capitolo, che possiamo anche definire "di passaggio"
Dovete scusarmi, ma non ho molta fantasia in questi giorni.
Sono anche un po' giù e non mi viene quella grande voglia di scrivere.
Ma per voi carico, e continuo sforzandomi un po' di più! :)
Grazie a tutte quelle che seguono questa storia, alle fantastiche ragazze che l'hanno messa tra i preferiti
e a quelle stupende che la recensiscono.
Credo di avervi annoiato con la storia che non sapete quanto sia importante per me, quindi ve la rispormio, và.
Però grazissimo.
Se mi lasciate una recensioncina anche in questo capitolo, magari trovo il modo di aggiornare prima.
So che siete taaaaanto brave, e riuscirete a convincermi. ;)
Mi dileguo.
Baci tutti per voi,
siete fantastiche!
Glo.

 



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Capitolo 18
*** Stay With Me. ***




I Should've Kissed You:
18. Stay With Me.

I never had
the words to say it,
but now
I'm asking you to stay
for a little while
inside my arms...

-One Direction, More Than This

[Ellie]
Un profumo intenso e buonissimo mi si infila nelle narici:è molto piacevole. Inspiro ancora e lo gusto per qualche secondo, prima di dirmi che, pur a malincuore, devo  aprire gli occhi e fare il punto della situazione; ricordo tutto di prima, purtroppo. Ho anche riconosciuto cosa diavolo quella arpia mi ha fatto inspirare per farmi addormentare di botto. Non abbastanza, perché l’effetto non è durato a lungo.
E poi la figura di Zayn, chino su di me, con quell’espressione preoccupata... Era troppo surreale per essere la realtà, me lo sarò di sicuro immaginato. L’avrò certamente sognato.

E non lo devo sognare. Lui non mi ama.
 
 

Mi decido, finalmente, ad aprire gli occhi: davanti ho un muro, e sotto la testa un cuscino rosa pastello. Intuisco che sono in una camera da letto. O una cameretta, visto che ci sono poster appesi dappertutto. Ma che ci faccio qui se poco fa ero in un bagno?

Il mio corpo, addormentato e formicolante, si sta pian piano svegliando. Riesco a sentire meglio il guanciale morbido ora, il materasso soffice e vari pizzi con cui sono decorate le lenzuola mi fanno il solletico. Ma se sono nella stanza di una ragazzina, perché sento questo profumo così maschile? E perché mi sembra di aver già  sentito questo maledetto profumo da qualche parte?
Sento  un braccio che mi cinge la vita; una mano, calda forte e rassicurante sul fianco. Il respiro regolare e caldo di un ragazzo sulla pelle. Sto per addormentarmi sentendo il battito del suo cuore, che sembra così vicino, e che  batte così velocemente...
Mi scanso da lui e scatto seduta,con una lampadina che mi si è accesa all’improvviso in testa. Mi guardo il petto: no, per fortuna il vestito c’è ancora, e anche quello che c’era sotto. Tiro un sospiro di sollievo, sfiorando la treccia  per vedere se sono spettinata: per un attimo ho pensato che l’alcol mi avesse dato alla testa e che avessi fatto cavolate.

‹‹Non ti preoccupare, sei bellissima anche spettinata.›› mi sussurra una voce che conosco fin troppo bene. Mi giro di scatto verso Zayn, sdraiato sul letto a pochi centimetri da me, che mi sorride debolmente.
‹‹Allora non era un sogno...›› mormoro,  guardandolo in trance: la sua camicia sbottonata mette in mostra il suo petto nudo e tre piccoli tatuaggi: due scritte in arabo e un’adorabile cuore nero semi nascosto dalla camicia. Lui si mette seduto, avvicinandosi a me e sistemandomi un ciuffo di capelli sfuggito dalla treccia dietro l’orecchio.  Ecco perché quel profumo era così famigliare...Quante, quante volte mi sono persa ad annusare il piacevole profumo di Zayn e a drogarmi con esso?
‹‹No, purtroppo...›› mi dice,accarezzandomi dolcemente la guancia. Mi rifugio tra le sue braccia, ricordandomi improvvisamente quello che quella ragazza mi aveva detto su Harry: 

 

‹‹D'altronde non gli con viene visto che vuole illuderti con i suoi sorrisi e le sue parole dolci solo per portarti a letto e poi scaricarti come un pacco di posta.›› 
 

  Una lacrima mi riga velocemente la guancia, ripassando la curva del mio viso e del mio collo, mentre Zayn sobbalza impercettibilmente, sorpreso dal mio improvviso abbraccio. Si rilassa e si mette ad accarezzarmi i capelli,cullandomi dolcemente.
‹‹Shh. È tutto finito ora. Non ti preoccupare,va tutto bene...›› mi sussurra  dolcemente,cercando di calmarmi. Io ho iniziato a singhiozzare violentemente, bagnando il colletto della camicia di Zayn con le lacrime. Il suo tono di voce è così dolce che mi calmo velocemente. Mi allontano da lui, guardandolo negli occhi: non mi importa niente se ho di nuovo il trucco sbavato. Non mi importa niente se Harry è un puttaniere. Non mi importa niente se là fuori c’è una ragazza che mi odia. Non mi importa niente se ho un dolore lancinante alla testa. Non mi importa niente se Zayn non mi ama, non ricambia quello che provo per lui; sono con lui ora, e non posso desiderare altro.
 
Un’altra lacrima ribelle scivola sul mio viso.
 
Zayn la blocca e mi sorride amaramente. ‹‹Qualunque cosa ti abbia detto quella ragazza,non  ti fidare di lei. È bugiarda. Falsa. E comunque ora non ti darà più fastidio...››
‹‹Ma chi era?›› mi sento chiedere. Zayn sospira e poi inizia a parlare: ‹‹È una delle ex fidanzate di Harry, Lucy Crossers: lo sta facendo dannare da mesi. L’ha lasciata perché l’ha trovata con un altro: la amava da morire, ma lei gli ha davvero spezzato il cuore.›› mi scocca un’occhiata, poi riabbassa lo sguardo sulle sue mani. ‹‹Comunque, lei non ha ancora accettato questa storia, ed è gelosissima. Cerca di spaventare tutte le ragazze che abbiano un debole per lui, le distrugge moralmente per allontanarle e lasciare Harry solo. E  quando riesce nel suo intento, sparisce. Lascia che Harry soffra, e quando finalmente si riprende, conosce un’altra ragazza e si innamora di nuovo, lei ritorna e lo fa soffrire nuovamente.››
‹‹Oh››
Si avvicina e mi accarezza  la guancia dolcemente. Io mi mordo il labbro.
 
Non baciarlo, non baciarlo, non baciarlo!
 
Si allontana da me e si alza dal letto, dandomi le spalle. Sento un vuoto dentro, ma è meglio così.
‹‹Vuoi tornare giù?›› mi chiede con un filo di voce, mentre si abbottona la camicia: in nero sta davvero bene, lo devo ammettere. Stile Man In Black è ancora più bello.
Mi lascio cadere all’indietro, guardando i soffitto. ‹‹No, non me la sento››
‹‹E vuoi stare qui?›› mi chiede, voltandosi verso di me.
Io assentisco con il capo. ‹‹Rimani con me?››
Lui si sdraia vicino a me, mettendosi su un fianco per  guardarmi negli occhi. Non ho bisogno di parole per sapere che la risposta alla mia domanda è un sì.
 
La musica house e dance si sente fin qua sopra. Io e Zayn la stiamo ascoltando, in silenzio. Vedo lui battersi una mano sul petto a ritmo di ogni canzone, sussurrandone le parole: Le sa tutte, è impressionante. Io sono incantata a guardare il suo profilo approfittando della sua distrazione, come sempre d'altronde.
Un’altra canzone movimentata finisce, e ne inizia una più  dolce. Sembrerebbe quasi un lento. Zayn si gira verso di me di scatto facendomi spaventare: i suoi occhi brillano sulle sue labbra si fa strada un sorriso.
‹‹Adoro questa  canzone.››

 

[Zayn]
Let Me Love You di Mario era partita dal piano di sotto. Era una canzone abbastanza vecchia, ma l’adoravo. Mi alzai dal letto e mi voltai verso Ellie iniziando a cantare le strofe. Lei mi sorride, puntellandosi con un gomito e reggendosi la testa con la mano. Smetto di cantare, avvicinandomi a lei e porgendole le mano: ‹‹Vuoi ballare?›› le chiedo. Lo ammetto, non so ballare. Sono negato. Ma lei è così bella, questa canzone è così bella; voglio sfruttare questo momento al massimo anche se la stanza di Lottie, la sorella di Louis, non è di certo uno sfondo adatto per un lento.
 
Ma non importa.
L’importante e che io sia con lei. E lei sia con me.
 
Allaccia le braccia attorno al mio collo, mentre io posiziono le mani sui suoi fianchi: incominciamo a danzare a ritmo della canzone nella penombra della stanza. Sotto la luce lunare che entra dalla finestra, Elena sembra brillare: è così bella, soprattutto quando sorride così, in questo modo così spontaneo e dolce. La attiro a me un po’ di più, cingendole la vita con le braccia. Lei appoggia la testa sul  mio petto, e la vedo chiudere gli occhi: la stringo un po’ di più, continuando a ondeggiare a ritmo di musica.
 
La canzone finisce, anche troppo presto. Io e Elena rimaniamo ancora un po’ abbracciati.
 
Ti prego, ti prego non far finire tutto così presto;Ti chiedo solo di rimanere un po’ di più tra le mie braccia ... 
  _______

Scommetto che questo capitolo piacerà a molte di voi: è interamente Zallie, come darvi torto?
Comincio davvero a sospettare che molte di voi diano per scontato e/o sperano che Zayn e Ellie si metteranno assieme nel corso della fan fic. Chi lo sà, potrebbe essere così,oppure no....
Basta, non parlo più.
Allora, vi piace il capitolo? Spero di sì, a parte gli scherzi.
Me lo scrivetein un recensione? mi farebbe davvero piacere!
Ora, prima di lasciarvi devo fare una comunicazione. Siccome non tutte voi gradite i miei messaggi per informarvi dell'aggiornamento della ff, non li invierò più, se non alle persone che me  lo richiedono.
Quindi, se volete ricevere questi messaggi fatemelo sapere: ho anchetwitter, quindi se voleteche vi invii un tt quando aggiorno, scrivetemi il vostro nick in una recensione che io mi organizzero amandarvi un tt con il link quando aggiorno.
Mi scuso ancora con tutte le ragazze che non gradivano questi messaggi: scusatemi davvero.
Okay, ora vado veramente.
Grazie a tutte voio, siete in tantissime a leggerequesta storia, e ogni volta che quardo leviste faccio i salti di gioia: per non parlare delle recensioni, siete dolcissime!!!!! :3
Bacioni a tutte!
Glo.


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Capitolo 19
*** How Do You Think About Me Now? ***



 

I Should've Kissed You:
19. How Do You Think About Me Now?

 

It's like an angel came by,
and took me to heaven
(like you took me to heaven, girl)
'Cause when I stare in you eyes,
I coldn't be better...
-J.Bieber, Never Let  You Go

[Zayn]
La canzone finisce, anche troppo presto. Io e Elena rimaniamo ancora un po’ abbracciati.
 
Ti prego, ti prego non far finire tutto così presto;Ti chiedo solo di rimanere un po’ di più tra le mie braccia ...
 
‹‹Zayn...›› Elena mi chiama con un sussurro. Si allontana leggermente da me e alza la testa per guardarmi negli occhi. Io irrigidisco le braccia attorno alla sua vita: non voglio che si allontani. ‹‹Sì? ...›› rispondo con un filo di voce.
Siamo così vicini che le punte dei nostri nasi si sfiorano. Quanto, quanto vorrei baciarla in questo momento? Stamattina non l’ho baciata, e ora ho un’altra chance per farlo ma... Ho paura. Paura  che lei mi respinga, paura di sentire la sua voce sussurrarmi che non mi ama.
 
‹‹Scendiamo.›› mi dice staccandosi da me. Un vuoto mi pervade mentre lei sfugge dalle mie braccia. La guardo con una punta di rimorso, mentre mi dà le spalle e si sistema i capelli.

 

 Avrei dovuto baciarla.

Chissà cosà pensa di me ora...

 
Me lo chiedo anche. Penserà che sono un vigliacco, uno stupido. Penserà che non la amo, e forse è meglio così.
 
‹‹Okay.››
 
[Ellie]
 Una volta in salotto, mi volto verso Zayn, ma  lui non c’è più. Mi guardo attorno, ma è sparito. Eppure l’ho sentito uscire dalla stanza, scendere le scale dietro di me e sfiorarmi leggermente il braccio mentre svoltavamo in salotto alla ricerca di Harry. E ora non c’è più.
 
‹‹Ellie!›› mi chiama qualcuno. Mi volto di scatto, ma vedo solo Louis che mi sorride raggiante. Cerco di sorridergli, nonostante l’operazione mi venga difficile. ‹‹Harry ti stava cercando. Vieni, ti porto da lui.›› mi dice, prendendomi a braccetto e barcollando tra la folla. In un angolo, intravedo una ragazza che mi fulmina con gli occhi, ma faccio finta di niente: non è di questo che mi devo preoccupare ora.
Sono così confusa, scombussolata. Dentro ho un miscuglio di emozioni che non riesco bene a definire, e agli occhi una cascata di lacrime che minaccia di uscire, rompere la diga che sto cercando inutilmente di costruire e inondare il mio viso come un fiume in piena. Perché ho quel groppo in gola e una voglia matta di rifugiarmi tra le braccia di qualcuno a piangere per una buona mezz’ora, non lo so. O forse sì.
Zayn.Dio santo, sto soffrendo troppo per lui.
 
‹‹Elena! Oh mio dio quanto mi hai fatto preoccupare!›› sento Harry buttarmi le braccia al collo, con un evidente tono di sollievo nella voce. Non sorride, non ride. È solo serio. Harry era preoccupato per me per davvero.
‹‹Scusami, non volevo.›› mormoro, mentre una lacrima solitaria mi scende lungo il viso. La asciugo in fretta prima di staccarmi da lui, che mi scopre il viso, posizionandomi le ciocche del mio adorato ciuffo dietro l’orecchio. E la sua espressione, cambia, diventa stupore.
Oh, no!
Con un gesto veloce della mano faccio scivolare via i capelli da dietro il mio orecchio, mordendomi il labbro. Non volevo che lo vedesse. Non dopo quello che mi ha raccontato Zayn, non dopo che ho saputo quanto Harry abbia sofferto.
‹‹Oddio, Ellie... È... È stata lei, vero?››
‹‹No. Cioè sì. Mi ha spinto e ho perso l’equilibrio, andando a sbattere contro il lavandino.›› dico, indecisa. Harry si avvicina a me, mentre Lou gli porge prontamente un po’ di ghiaccio. Mormora che deve andare ed esce silenziosamente dalla cucina. Lo scorgo, con la coda dell’occhio, fare l’occhiolino a Harry. Ma lui guarda solo me, guarda il mio livido torturandosi il labbro con i denti. Mi scosta nuovamente i capelli e mi poggia delicatamente il ghiaccio sulla fronte, accarezzandomi la guancia con l’altra mano.
Chiudo gli occhi e inspiro il suo profumo, forte ma nello stesso tempo dolce e piacevole, mentre sento un brivido percorrermi tutta la schiena, e non so se è per il ghiaccio che è freddo o per il suo tocco così delicato, distratto, che mi manda fuori di testa.
‹‹Mi sento così in colpa... Non avrei mai dovuto lasciarti andare da sola, dovevo immaginarlo dopo la minaccia che mi ha fatto...›› dice, mentre l’ansia inizia ad invaderlo.
‹‹Harry›› lo chiamo, mettendogli una mano sulla spalla e guardandolo fisso negli occhi, con sguardo supplicante. ‹‹Non ti preoccupare.›› dico infine con un filo di voce.
Lui mi sorride  dolcemente e fa cadere l’impacco di ghiaccio dal mio viso. Io ne approfitto per avvicinarmi a lui e rannicchiarmi contro il suo petto, lasciando che le sue braccia mi avvolgano come una soffice e accogliente coperta.
Nascondo il viso nell’incavo del suo collo, sentendo un’altra lacrima comparirmi sul viso e cadere sulla sua pelle. Lo sento rabbrividire e stringermi ancora di più.
Mi metto a passare l’indice sullo scollo della sua maglia, crogiolandomi nel nostro silenzio e facendomi cullare dai battiti sordi e costanti del suo cuore, leggermente accelerati, e dal suono del suo respiro, che sento sulla pelle e che mi tranquillizza.
‹‹È tutto finito.›› lo sento mormorare all’altezza del mio orecchio. Alzo la testa per guardarlo negli occhi nello stesso momento in cui lui abbandona la sua trance e stacca lo sguardo dal vuoto per posarlo su di me. Mi guarda, mi studia silenziosamente per qualche secondo, con un’espressione confusa e triste, finché un piccolo sorriso appena accennato non invade le sue labbra e le tracce delle sue fossette non facciano la loro comparsa sulle sue guance lisce. Scorgo un guizzo azzurro e limpido nei suoi occhi, e mi ritrovo inspiegabilmente a sorridere a mia volta, mentre mormoro: ‹‹Lo so.››
 
Poi rifugio il viso tra i suoi riccioli castani, e ritorniamo in silenzio, a cullarci l’un l’altro in quella piccola cucina, cercando di riprenderci dallo spavento subito e dalla preoccupazione che va pian piano via.
Mi costringo a non pensare a Zayn, al nostro breve ballo di prima, scacciando le sue immagini dalla mente. Qui, ora, con me c’è solo Harry, il suo sorriso, la sua bellezza, la sua voce calda e confortante. Mi sento come tra le braccia di un angelo, quando la bufera è passata. 

 

  
 

__________

So che mi odiate. Vi chiedo solo di avere un po'di pietà, in questi giorni sono più incasinata che mai: scuola, conservatorio, lezioni di danza, ora sono uscite anche le datepergli orentamenti nelle scuole, e io ci devo andare perchè non so che liceo fare. Che frana, eh?   
Wow. Non riesco ancora a crederci: siete in 28! Ventoto ragazze che seguono/ricordano/preferiscono la mia storia. Ci siete ancora o mi avete abbandonato? Spero di non avervi deluso, non lo vorrei mai.
Vi piace il capitolo? Era pronto già da secoli, e non so dirvi se mi piace o meno. Di certo si passa da un'atmosfera romantica all'altra. Voi che ne dite? 
Siccome sono così incasinata e non voglio più farvi morire dall'attesa (lol) ho deciso che sarete voi a decidere: appena vedo che questo capitolo raggiunge 4 recensioni (sarò buona :)) mi affretto ad aggiornare subitisssssssimo.
Valgono anche le piccole recensioni, ma vi prego scrivetemi più di dieci parole, non controllo molto la posta ed è probabile che non le veda. :)
Grazie, a tutte. Siete fantastiche.
Baci,
Glo. 

 



Ammettetelo, la parte delle gif è quella che aspettate di più da quando carico. lol

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Capitolo 20
*** Where are you now? ***


I Should've Kissed You:
20. Where Are You Now?

Where are you now,
when I need you the most?
-J. Bieber, Where are you now

[Ellie]
Guardai il numerino sullo schermo del cellulare. Due settimane.
Son davvero passate due settimane dalla festa a casa Tomlinson? Son davvero passate due settimane da quando Zayn è sparito alla festa e non si è fatto più vivo? Son davvero passate due settimane dalla sera in cui, stretta nelle braccia di Harry, ho sentito che il mio mondo era lì, salvo e perfetto? Son davvero passate due settimane da quando Zayn è sparito e sono riuscita a non pensarlo solo grazie a Harry?
‹‹Hei moretta!›› un voce femminile, da dietro, mi chiama. Mi volto, e scorgo Stacey e Tanya che mi sorridono raggianti. ‹‹Pronta per un’estenuante ora carica di noiosissima Filosofia?›› recita Tanya, scuotendo la sua chioma ramata.
Ho avuto modo di conoscere Tanya solo in questi ultimi giorni. Ricordate la ragazza dai capelli rossi che si fermò per vedere cosa mi era successo quando ero stramazzata sul parquet della palestra? Ecco, lei. È un’amica di Stacey, e abbiamo legato sin da quando Stace ha fatto le presentazioni ufficiali. Noi tre siamo un trio inseparabile, ora. E io le adoro, perché senza di loro mi sarei di certo persa qui a Bradford.
‹‹Credo di sì...›› sospiro io, spegnendo il cellulare e ficcandolo nella borsa. Stace si stacca dal braccio di Tany e si aggrappa al mio.
‹‹Ehi, cos’è ‘sto muso? Saltata una puntata di glee ieri pomeriggio?››
‹‹Non guardo glee.›› ribatto, chiudendo l’armadietto.
‹‹E allora?›› interviene Tanya, rubando le parole di bocca a Stace che la guarda perplessa. La noto lanciarle un’occhiata di scuse prima di ritornare a fissarmi. Io sospiro prima di dire con voce calma: ‹‹Non fateci caso, sono solo un po’ stanca.››
‹‹Ehilà, Ragazze!››
Ci voltiamo, scorgendo la figura di Harry camminare disinvolta nel corridoio, sorridete  e allegro come sempre, trascinandosi quella scia di sguardi che attira ogni volta che cammina  nei corridoii della scuola.  Ci raggiunge con grandi falcate e saluta Stace e Tanya con un sorriso, poi me con un piccolo bacio sulla guancia.
Questo tipo di saluto esclusivamente riservato a me mi strappa un sorriso, che rivolgo a lui senza esitazioni, mentre mi stacco da Stace e lo abbraccio, sollevata di vederlo come sempre e consapevole degli sguardi invidiosi delle altre ragazze della scuola.
Mi sono abituata a questa scuola, oramai. So nascondermi bene come so adattarmi bene. E sono partita anche con il piede giusto, perché avevo persone speciali come Harry e Stace che mi davano dritte preziose. E ce le ho tutt’ora, e la cosa non mi dispiace affatto.
‹‹Harry, si può sapere come diavolo hai fatto? È da un po’ che cerchiamo di farla sorridere!›› chiede incredula Tanya, lanciandomi un’occhiata stupita.
‹‹Mai sottovalutare Hazza!›› interviene Liam, spuntando alle spalle di Harry con un sorriso. Sobbalzo: quel ragazzo è peggio di un fantasma.  
Lo segue anche Niall, che si fa strada nel corridoio salutando con un sorriso tutte le persone che incontra.
Io fisso lo sguardo su Liam, nascondendomi tra il cespuglio che sono i capelli di Hazza. In qualche modo lo ammiro, davvero. Più tardi ero venuta a sapere che la sua ragazza, Danielle Peazer, l’aveva lasciato alla festa: erano passate due settimane anche da quello, eppure eccolo lì, vivo e sorridente e, nonostante la delusione d’amore, con una nuova ragazza al suo fianco. Si chiama Christine, l’adorabile ragazza subito dietro di lui,che gli stringe la mano impaurita e si guardava attorno con i suoi occhi grandi e grigi, un sorriso incerto stampato sul volto. I suoi capelli sono lunghi e lisci, tinti di un viola scuro. Avevo avuto modo di conoscere anche lei, se pur frettolosamente e brevemente: era una di quelle persone che non amava parlare del loro passato, ma che preferivano perdersi tra le nuvole per immaginare un futuro fantastico, seguendo i proprio sogni. Per quel poco che avevo capito, era una delle rivali di Danielle: anche lei era una bravissima ballerina, la sua timidezza scompariva quando si trovava in una sala piena di specchi con il parquet sul pavimento, oppure su un palco, che fosse piccolo o grande. È dolce, proprio come Liam, e penso che quel ragazzo si meriti davvero questo amore così passionale, dopo l’improvvisa e inspiegata rottura.
La campanella suona, con nostro grande dispiacere.
‹‹Dannata campanella!›› sbuffa Niall alzando lo sguardo verso uno di quegli aggeggi che trasmettono quel sono stridulo e insopportabile, prima di voltarsi verso di noi e salutarci tutte e tre con un bacio sulla guancia. Si sofferma su Tanya e le scompiglia i capelli: ‹‹Ciao ciuffo color del tramonto.››
‹‹I miei capelli sono rossi, Nialler, ROSSI!›› sbuffa scocciata lei, risistemandosi le ciocche. Noialtri ridiamo, mentre il biondino le si riavvicina e le sussurra: ‹‹Sarà… ma a me fanno impazzire.››
‹‹È ora di andare!›› si alza Liam, facendomi sobbalzare ancora stretta nell’abbraccio con Harry. Christine ridacchia, e gli scocca un timido bacio sulla guancia, rannicchiandosi contro il suo petto, mentre io mi stacco a malavoglia da Harry, che mi sorride come per porgermi delle scuse. Io mi perdo a guardare i suoi occhi, sorridendogli maldestra di rimando finchè Tanya non mi prende sottobraccio e mi trascina via frettolosa sotto lo sguardo di Niall che le sorride beffardo.
Scorgo Stace avvicinarsi a Harry e sussurrargli qualcosa, prima che Tanya si imbuchi nella nostra classe e mi trascini verso i nostri soliti posti.
E mentre la prof entra, mi chiedo cosa stesse chiedendo Stacey ad Hazza.

 [Harry]
‹‹Notizie su Zayn?››
Scuoto la testa, rassegnato. Dalla sera delle festa, Zayn non si è più fatto vivo. Non si vede più a scuola, non risponde i messaggi o alle chiamate o su twitter o face book  (non che li usi spesso. Zayn non sa usare i social network). Stacey abbassa lo sguardo a terra, abbattuta. ‹‹Oddio, chissà dov’è...››

‹‹A casa sua che dicono?››
‹‹Né Donya, né Waliyha sanno dove sia, ma ieri ho incontrato Safaa e le ho chiesto se lei sapesse qualcosa, ma mi ha detto poco e niente.››
‹‹Cioè?›› le chiedo, sempre più in ansia. Lei scuote la testa e sospira nuovamente, mentre scorgo i suoi occhi farsi sempre più lucidi: ‹‹Ha detto che la mattina dopo la festa dei rumori l’hanno svegliata. Si è diretta verso l’ingresso di casa e ha visto Zayn prendere le chiavi della macchina e uscire con uno zaino appeso alla spalla.›› si volta verso di me, gli occhi arrossati e una lacrima che le riga il viso. ‹‹Ho paura che non ritorni più, Harry. Ho paura che gli sia successo qualcosa.››
La prendo tra le braccia e la stringo. Anche io. Anche io ho paura di quelle cose, ma non ho il coraggio di ammetterlo.
‹‹Vedrai che sta bene.›› le sussurro, cullandola dolcemente e guardando fuori da una delle lugubri finestre dell’istituto, tutte vecchie e tinte di un grigio smorto. ‹‹Dovunque lui sia.››

 

[Stacey]
Per un attimo, stretta tra le braccia di Harry, mi sento al sicuro, protetta. E non è la prima volta che io ho questa sensazione, accompagnata da una specie di morsa alla bocca dello stomaco che mi fa venire le vertigini. Tra le sue braccia tutta la mia preoccupazione sembra sparire come per magia, lasciando spazio ad un miscuglio imprecisato di emozioni dentro. Hazza, perché mi fai questo effetto?

 [Ellie]
I pomeriggi che ho passato sono sempre stati pieni. Stacey mi ha convinto a iscrivermi ai corsi di canto dove mi hanno presa, Tanya e Eleanor mi hanno fatto girare tutta Bradford per trovarmi un lavoretto tanto per fare qualcosa, Christine mi ha trascinato alle sue lezioni di danza entusiasta, nonostante ci conoscessimo da poco. Il resto dei giorni stavo con Harry, facevamo i compiti assieme o uscivamo per andare al parco per fare i coglioni. 
E ora che ho un attimo di respiro, un lunedì pomeriggio nuvoloso e dannatamente irritante mi concedo di ripensare a Zayn, ai suoi occhi color del caffè, il suo ciuffo scuro, le sue labbra piene, i tratti delicati del suo volto, quella palle ambrata, quel fisico scolpito. Mi immagino il suo sorriso, ancora una volta, e mi concedo un sospiro.
Non ho ancora fatto ordine tra le mie emozioni. Non ho ancora capito se è Harry a rapirmi, anche se ogni volta che stiamo insieme ogni suo gesto mi porta via. Non ho capito neanche se è Zayn a scombussolarmi in questo modo, perché ogni volta che lo penso sento una morsa allo stomaco e mi viene d’istinto torturarmi ferocemente il labbro inferiore.
Non so per quali dei due il mio sentimento è più grande, anche se sto con Harry la maggior parte del tempo e a Stacey e Tanya assicuro che il mio cuore è solo per  lui.
Mi rassegno e spengo l’acqua della doccia, uscendo e avvolgendo attorno al mio corpo un grosso asciugamano e tamponandomi i capelli con un altro più piccolo.
Esco dal bagno ancora immersa nei miei pensieri, guardando i miei piedi che inumidiscono le pantofole. Faccio una smorfia: le dovrò far asciugare prima di rimetterle, ora. Apro la porta della mia stanza, intenzionata a buttarmi sul letto e dormire fino a stasera, ma con mia sorpresa mi accorgo che sul letto c’è qualcuno.
Qualcuno che mi sorride e mi dice: ‹‹Ciao, Elena.››

___________________

Il capitolo non mi convince molto, mi piace molto la prima parte, ma non l'ultima. Perdonatemi çç
A voi piace? Vi prego ditemelo, il vostro parere è importantissssssssssimo! :3
Grazie davvero a tutte le persone che hanno recensito lo scorso capitolo, che siano state recensioni corte o lunghe, non me n'è importato molto, ma la cosa più bella è stata sentirvi, come sempre. Non sapete neanche quanto mi fa piacere. **
SIETE 34! IN TRENTAQUATTRO PERSONE SEGUITE QUESTA STORIA? State scherzando, vero? quando l'ho visto ci è mancato poco che mi è venuto un'attacco di cuore.
CHE MI RIMANE DA FARE SE NON RINGRAZIARVI INFINITAMENTE? Grazie a tutti voi che seguite/ricordate/preferite la storia e che recensite. vi amoooooo.ossimo capitolo, ma se volete lasciarmene di più, le accetto volentieri, come sempre. Grazie ancora, a tutte. Vi abbraccerei ad una ad una.

Baci,
Glo.
 

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Capitolo 21
*** Zarry is back, bitches ***


I should've kissed you:
21. Zarry is back, bitches

I will give you the moon,
it's the least I can do

If you give me a chance.
-One Direction, Stand Up


 

[Zayn]
Inspiro l’aria di Londra a pieni polmoni: amo questa città, anche se ci vengo raramente per le mie scappatelle quando voglio stare da solo, soprattutto ora che ho una macchina tutta mia. È abbastanza vecchia, ma finché mi porta a Londra va benissimo.
Svolto in una via lì vicino e mi metto a camminare, perdendomi nei miei pensieri e sorseggiando di malavoglia il mio cappuccino: perché cazzo l’ho comprato se poi non lo voglio?
In questi giorni sono così distratto che non mi accorgo di quello che faccio. Penso solo ad Elena, solo a lei, perché non riesco a pensare ad altro. Mi continuo a dire che devo tornare a Bradford per parlarle, per dirle tutto quello che provo per lei, dirle quanto sono stato stupido a non baciarla quando ne ho avuto l’occasione.
Anche se sto bene qui, mio cugino non mi ospiterà per sempre, mia madre si incavolerà perché salto la scuola e Harry perché non mi sono più fatto vivo per troppo tempo.
Sempre se ci tiene ancora a me, Harry. Sospiro. Lo spero tanto, perché mi dispiace davvero perdere un amico come lui.
 
Dopo una mezz’ora di giri a vuoto, mi rassegno e torno a casa.
Una volta a casa, entro determinato nella stanza dove ho dormito per tutta questa settimana, e ricaccio la mia roba dentro allo zaino, deciso una volta per tutte a confessarmi con Ellie. Me lo butto su una spalla ed esco di casa, intenzionato davvero a chiarire le cose con Harry. Entro in macchina e metto in moto, convinte che, già che ci sono, metterò fine al silenzio che c’è tra me e Liam. Sento di potercela fare.
Saluto il Big Ben tirando una mano fuori dal finestrino: non me ne frega un cazzo se mi scambiano per pazzo, l’unica cosa che mi auguro è che la prossima volta che lo vedrò avrò compiuto le missioni che mi sono prefissato.

 

[Ellie]
Caccio un urlo dallo spavento.
Francesco, mio fratello, si copre le orecchie con le mani, strizzando gli occhi.
Smetto di urlare e mi porto una mano al petto, ansimante. Mi volto verso di lui e gli rivolgo un’occhiata di fuoco: ‹‹Si può sapere cosa cazzo ci fai in camera mia? Non dovresti essere all’università a lezione?››
Lui sorride beffardo: ‹‹Prof assente›› canticchia.
‹‹Esci di qua; Subito!›› sbraito. Lui alza le mani in segno di resa, e si alza dal letto dirigendosi verso la porta della stanza. ‹‹Aspetta.›› lo fermo, mettendogli una mano sul petto. Lui smette di camminare e si volta verso di me, inarcando un sopracciglio. Io accenno al cartoncino color panna che ha tra le mani: ‹‹Cos’è quello?›› chiedo con tono da interrogatorio.
Francesco si guarda la mano, stupefatto di scorgere il cartoncino tra le dita come se non sapesse di avercelo in mano. Poi sorride.
‹‹Un ragazzo si è fatto vivo stamattina, ha chiesto di te.›› mi si gela il sangue nelle vene a quelle parole. Cerco di mantenere la calma mentre chiedo: ‹‹Chi era?››
‹‹Non lo so, mi ha chiesto solo se eri in casa. Io gli ho detto di no e allora lui mi ha dato questo, dicendomi di consegnartelo non appena saresti tornata.›› mi dice, porgendomi il cartoncino. Glielo sfilo dalle dita.
‹‹Okay, grazie. Ora vai.››
Appena la porta si richiude alle sue spalle, guardo il foglietto: la calligrafia è molto famigliare, ma mi sfugge di chi sia. Cavolo, dovevo chiedere a Francesco com’era il ragazzo. Comunque, c’è scritto:
 
Ho bisogno di parlarti, è urgente, credo.
Ti aspetto al parco.
Z.
 
Sorrido: ora conosco tante ‘Z’ qui a Bradford. Zach, Zoe, Zhen... Ma solo una ‘Z’ è capace di scrivere in quel modo dolce eppure così freddo. Solo una ‘Z’ ha il profumo che la carta del biglietto ha assorbito.
Zayn.

 

[Harry]
Entro in casa disinvolto, con il mio solito sorriso stampato in viso.
‹‹Sono a casa!›› urlo, rivolto alle scale, mentre butto lo zaino a terra, mancando per un pelo il mio piede.
‹‹Harold!›› mi saluta mia madre, spuntando dalla porta della cucina e sorridendomi a sua volta. ‹‹C’è un tuo amico qui, è venuto per te, meno male che sei arrivato, se ne stava per andare.›› mi dice abbassando il tono di voce una volta che le sono abbastanza vicino.
‹‹Chi?›› chiedo incuriosito, varcando la soglia della cucina. Ma non le lascio neanche il tempo di rispondere, che lo vedo subito seduto su uno degli sgabelli affiancati all’isola della cucina che si stringe nel cappotto nero. Quando i nostri sguardi si incontrano, mi blocco.
‹‹È...››
‹‹Zayn.››
 
Chiudo la porta della mia stanza dietro di me, per poi appoggiarmi ad essa. Zayn rimane in silenzio, e si siede cautamente sulla sedia della mia scrivania come fa sempre quando viene qui. Ci guardiamo per qualche istante, finchè non trovo il coraggio di rompere il silenzio.
‹‹Dove sei stato?››
‹‹Ti interessa?›› il suo tono di voce non è ostile, né freddo. È semplicemente calmo, come quando chiede qualcosa. Annuisco, staccandomi dalla porta e buttandomi sul letto. Zayn abbassa la testa quasi come se fosse... dispiaciuto. Come se si sentisse in colpa.
‹‹A Londra.››
‹‹Per tutto questo tempo?››
‹‹Sì.››
‹‹Che ci sei andato a fare?›› chiedo, stupito. Zayn prende un respiro prima di dire con un filo di voce: ‹‹Avevo bisogno di pensare. Di distrarmi.››
‹‹Da cosa?›› chiedo ancora, la voce ovattata dalle mani che mi coprono il viso. Le tolgo per ritornare a fissarlo, che guarda fuori dalla finestra della mia stanza pensieroso. Picchietta a terra col piede nervoso prima di rispondere: ‹‹Da tutto quello che sta succedendo. In sei giorni erano successe troppe cose, tutte in una volta...››
‹‹Zayn›› lo chiamo, facendolo smettere di parlare. ‹‹Ti stai... Ti stai riferendo a Elena?››
Silenzio.Lo vedo fissare il pavimento con aria assorta. Poi alza lo sguardo verso di me, e mi accenna a un sorriso. ‹‹Anche.››
Io lo guardo con aria interrogativa, inarcando un sopracciglio. Lui allarga il suo sorriso e si spiega meglio: ‹‹Voglio fare pace con te, Harry.››
‹‹Non abbiamo litigato.››
‹‹Non ci parliamo da due settimane!›› insiste lui.
‹‹Non mi sembra sia una scusa valida per considerare il nostro silenzio una conseguenza di un litigio.›› dico quasi senza pensarci, perdendo lo sguardo nel vuoto. Con la coda dell’occhio, intravedo Zayn inarcare un sopracciglio, sorridere e appoggiarsi svogliatamente allo schienale della sedia.
‹‹Iniziamo ad usare termini complicati, Styles?››
Lo guardo, e gli sorrido a mia volta: ‹‹Non sai neanche quanto Ellie sia fissata con la letteratura e questi paroloni, Malik.››
Ridiamo. E solo ora mi accorgo che Zayn mi è mancato più di quanto credessi.
__________________________

V
i piace ellie? ho messo la foto finalmente. Non l'avevo proprio immaginata così ma fa niente. :)
Ho aggiornato il capitolo perchè più questa ff continua più mi piace, emi dispiace aspettare tanto ad aggiornare. Quindi ora scordatevi la storia delle recensioni, preferisco le recensioni scritte con voglia, non obbligatoriamente. :* sono taaaaaaaaaaaaaaaaanto buona. lol
Questo non significa che non dovete scrivermi. Anzi, più lo fate, più in fretta aggiorno, quindi lo dico solo per voi, ragazze.
Grazie davvero a tutte quante, chi recensisce sempre (come la mia dolcissima Scream_Out_Loud, ti voglio bene Giò), chi preferisce/segue/ricorda (siete importanti tutte, allo stesso modo), chi mi lascia le sue viste,che son davvero un sacco e ogni volta che le vedo mi girala testa. non potete neanche immaginare quanto ve ne sia grata. :')
Ora mi dileguo, lasciandovi i soliti link così potrete contattarmi quando volete. 
Baci, Glo.

 

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Capitolo 22
*** I’ve Missed You. ***


I Should've Kissed You:
22. I've Missed You.

So we can start
all over again.

-One Direction, Over Again



[Ellie]

Mannaggia a me e a quando ho deciso di comprare questi insopportabili stivaletti!
Arranco sui tacchi ancora per qualche metro, dirigendomi verso il parco dove ho incontrato Zayn il giorno della festa: sono sicura che si riferisse a quello, di certo.
Mi sento quasi in colpa ad andare da lui senza avvertire Harry o Stacey che lui sia di nuovo qui, sia tornato. Così, estraendo il cellulare dalla tasca del cappotto, digito il numero del riccio che oramai so a memoria.
‹‹Pronto?›› mi risponde, in perfetto italiano.
‹‹Vedo che fai progressi con l’accento, Styles, ma non ti ho chiamato per farti lezione di lingua›› gli dico, cercando di imitare il tono di una professoressa. Lui dall’altro capo ride, e il mio cervello va in black-out per qualche secondo: non mi sono ancora abituata al fatto che Harry sia così fottutamente attraente, e che io… io... Abbia quel debole per lui.
‹‹Okay, dimmi allora.››
‹‹Zayn è qui a Bradford, sto andando al parco, mi ha detto di incontrarci lì.›› dico, avvicinandomi ai cancelli d’entrata con un sorriso di vittoria stampato sul viso.
‹‹In realtà sei arrivata al parco dove ti ha dato appuntamento›› mi risponde lui, come se la mia notizia non l’avesse sorpreso per niente. Spalanco la bocca, stupita.
‹‹Come... Come fai a saperlo?›› gli chiedo, allarmandomi.
Sento qualcuno che cammina dietro di me, il tonfo dei passi sull’asfalto del marciapiede sempre più nitido.
‹‹Girati.›› mi dice Harry, al telefono. No, non è il telefono, perché ho sentito la sua voce più vicina.
Mi giro e mi ritrovo la sua figura sorridente, che chiude la chiamata tenendo lo sguardo su di me.
‹‹Oh.››
Lui apre la bocca per dirmi qualcosa, ma in quell’istante, qualcuno parla alle sue spalle. Una voce calda, che non sento da giorni, e che mi manda in fibrillazione all’istante.
‹‹Ciao, Elena.››
E stavolta non è mio fratello che vuole giocare. È Zayn. E il mio cuore perde un battito.

[Zayn]
Alzo lo sguardo e vedo Ellie sbiancare alla mia vista. Per un attimo temo che stramazzi a terra, ma capisco che sta benissimo quando mi ritrovo le sue braccia attorno al collo, lei vicinissima che mi stringe a sé.

‹‹Oh mio dio, Zayn! Dove sei stato, si può sapere? Dove eri finito, cosa hai fatto? Mi... Ci hai fatti preoccupare così tanto!›› mi dice con voce spezzata, stingendomi un po’ di più. La abbraccio a mia volta, mentre un sorriso invade le mie labbra. È così bello sapere che è stata in ansia per me, che si è chiesta più volte dov’ero, cosa facevo. Non mi importa se per amore o semplice affetto. L’importante è che ora ce l’abbia tra le mie braccia, e tutto quel tempo passato a pensare a lei non sia stato speso inutilmente.
‹‹Scusatemi, non volevo farvi spaventare.›› dico, mentre ci allontaniamo. Le asciugo una lacrima che le riga la guancia e le sorrido. Anche con il naso arrossato e gli occhi pieni di lacrime è di una bellezza da mozzare il fiato.
‹‹Sono qui, tutto intero, niente rotto, niente in meno. Non mi hanno rapito, né derubato, né sequestrato, né aggredito, né ammazzato. Ero solo andato a Londra a farmi un giro.›› dico con calma, girandomi verso Harry che mi ha messo una mano sulla spalla e sorride rassicurante ad Elena.
Lei ci guarda in silenzio per qualche secondo, poi punta gli occhi nei miei, e in quell’istante sento di potermi sciogliere da un momento all’altro.
‹‹Fallo di nuovo e non la passerai liscia, Malik.›› mi dice con voce fredda e minacciosa, incrociando le braccia al petto. Per un attimo penso che sia veramente arrabbiata, ma quando un sorriso le spunta in viso, tutti e tre ridiamo, sollevati, mentre lei riallaccia le braccia attorno al mio collo e mi stringe più forte di prima.
E sento che sto per svenire, inspirando il suo profumo così dolce o anche solamente pensare di avercela così vicina, perché è una sensazione unica e tremendamente fantastica.
 
Quando ci allontaniamo, sento la sua mano che scivola nella mia. Anche se è coperta da un guanto leggero, quel contatto mi provoca un milione di piccoli brividi lungo la schiena e un largo sorriso sul volto.
Decidiamo di prenderci una cioccolata calda, per festeggiare il mio ritorno. E mentre Harry saltella spensierato di fronte a noi, eccitato come un bambino, sento il respiro di lei sul collo, e subito dopo la sua voce ridotta a un sussurro nel mio orecchio.
‹‹Mi sei mancato, Jawaad››
Ginocchia, fate il vostro lavoro e non azzardatevi a cedere.
‹‹Anche tu››

 

[Harry]
Passiamo la giornata assieme, allegri come non mai. Mi è mancato Zayn, il suo sorriso, il suo fare silenzioso. Mi è mancata la nostra amicizia, anche se sento che qualcosa non è tornato con lui, è rimasto là, a Londra.
‹‹Stacey sa che sei qui?›› gli chiede Elena. A quel nome trasalgo, e non è la prima volta. Incomincio preoccuparmi: in questi ultimi giorni Stacey fa uno strano effetto su di me. Zayn scuote il capo: ‹‹Non ancora.››
‹‹Beh, informala il prima possibile, perché era davvero preoccupata.›› mi intrometto io. Elena mi guarda e annuisce, capisce perfettamente cosa intendo. Zayn, invece, si fa pensieroso per qualche secondo, poi scocca un’occhiata all’orologio.
‹‹Devo andare.›› mormora, voltandosi verso Elena. Si guardano negli occhi per qualche secondo, finchè lei non cede e abbassa gli occhi sulle sue mani guantate. È dispiacere quello che si legge nei suoi occhi? Qualunque cosa sia, scopare subito, lasciando spazio a un largo sorriso sul suo volto candido.
‹‹Va bene, ci vediamo domani a scuola.›› dice con il suo solito tono allegro. Cavolo, è peggio di Louis.
Zayn le sorride e le si avvicina per stringerla in un nuovo abbraccio. Io mi faccio da parte: sono incredibilmente geloso, vorrei strappargliela dalle braccia con tutto me stesso, ma mi sto trattenendo. In fondo so cosa prova, e non voglio impedirgli di essere felice.
‹‹Ciao Harry.››
‹‹Ci si vede, Zayn.›› lo saluto ancora sovrappensiero, forse con voce troppo fredda. Riparo subito voltandomi verso di lui e mostrandogli un sorriso. Lui ricambia e poi si allontana, con le mani che frugando nelle tasche del cappotto alla ricerca di qualcosa.
E prima che mi volti verso Elena, lo vedo con la coda dell’occhio prendere il cellulare e digitare un numero prima di portarsi l’apparecchio all’orecchio e sparire dietro l’angolo.

 

[Ellie]
‹‹Che si fa ora?››
Dio mio quant’è bella la sua voce, mi scuote dai miei pensieri mentre guardo Zayn allontanarsi. Mi volto verso Harry e stropiccio le labbra, pensando alla risposta da dargli. Lui mi si affianca, tenendo lo sguardo fisso su di me.
‹‹Mmm... Forse lo so›› mormoro, scuotendo i capelli per togliermi alcuni ciuffi che mi sono caduti davanti agli occhi. Harry inarca un sopracciglio, incuriosito. Io rido e mi aggrappo al suo braccio. ‹‹Vieni con me...›› gli sussurro in un orecchio, prima di incominciare a correre come posso sui quei tacchi scomodi, con lui che mi segue tenendomi la mano e ridendo.
Dio, amo la sua risata.
___________________________

 

Okay, potete anche ammazzarmi, ne avete tutto il diritto. Non aggiorno da quasi un mese, e mi dispiace davvero tanto. Ma capitemi, ho molto impegni e ho bisogno che voi siate il più possibile pazienti con me. Non è facile continuare a scrivere e leggere fan fiction quando si fa il conservatorio e due tipi diversi di danza.

Allora, com'è il capitolo? vi piace? A me molto, credo che sia uno dei miei preferiti. Vogliamo parlare del "Mi sei mancato, Jawaaad" di ellie? cavolo, ma come fanno a venirmi questi colpi di genio? lol

Allora, grazie, grazie, grazie e infinitamente grazie a tutte voi che seguite/ricordate/preferite questa storia, siete in 36, cavolo 36! Non ci posso credere.

Grazie anche a chi mi recensisce sempre, come oramai sapete per me il vostro giudizio è fondamentale, non sono una di quelle che se ne frega, per niente.

Quindi, grazie a chi mi incoraggia e a chi mi fa vedere il mio sogno sempre più vicino.
Mi lasciate una recensioncina? Anche breve tanto per dirmi se il capitolo vi è piaciuto o meno. 
Grazie ancora, a tutte voi. Vi adoro.
Baci,
Glo.

 

 

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Capitolo 23
*** Now, we only have to look at the future ***




I should've kissed you:
23. Now, we only have to look at the future

Past is past,
forget it.
-cit.

 

[Ellie]
Spingo la porta della piccola palestra ed entro con fare tempestivo, Harry al mio seguito che ride come un pazzo. Mi lascio scappare una risatina anche io, in fondo sembra che sia ubriaca e che stia andando in giro a fare baldoria.
‹‹Ehilà Agata, come va oggi?›› saluto la segretaria aggrappandomi al bancone e sorridendole entusiasta come una bambina. La donna si spaventa, sobbalzando sul posto, poi mi sorride.
‹‹Ciao Elena, bene grazie. Che ci fai qui, non hai lezione il giovedì?›› mi chiede. Io scuoto le spalle e alludo ad Harry con il mento, che si guarda in giro divertito, cercando di strozzare le risate.
‹‹Voglio insegnare ad Harry a ballare, si muove peggio di una foca›› dico, alzando la voce in modo che lui mi possa sentire. Infatti il riccio si volta verso di me, con due grandi falcate mi raggiunge e si posiziona dietro di me, iniziando a farmi il solletico sui fianchi.
Inizio a ridere e muovermi a scatti convulsi, pregando Harry di smettere sotto lo sguardo divertito di Agata che si gusta la scena. Quando finalmente Harry la smette e io scivolo giù sul pavimento ancora scossa dalle risate, lei si affaccia al balcone per vedere dove sono finita e scuote la testa. Le sorrido, guardandola dal basso verso l’alto.
‹‹Che tu sappia, c’è qualcuno che fa lezione o che si sta allenando? Non vorrei disturbare...›› dico dopo essermi ripresa. Prendo la mano di Harry e la tiro, cercando di tirare anche Harry giù. Ma la mia “forza” non sembra avere effetto sul ragazzo, che fissa Agata con un sorriso ebete stampato in volto. Allora mi limito ad alzarmi, mentre la segretaria finisce di controllare e scuote le spalle.
‹‹Nella sala piccola c’è una classe di danza classica che fa lezione, ma nella stanza dove di solito vi allenate tu e Christine c’è solo la tua amica, non credo che per lei sia un problema.›› conclude infine, riordinando i fogli del programma. Harry mi scocca un’occhiata che dice: “Vuoi far assistere Christine alle mie imbarazzanti lezioni di ballo?” ma io mi giro verso Agata e le faccio un cenno di ringraziamento, strattonando Harry verso l’entrata della sala.
‹‹Ellie, ti prego...››
‹‹Dai Harry, non farla lunga! C’è un separé che divide la stanza esattamente in due, lo mettiamo così Christine non vedrà le tue figure di merda e non le potrà raccontare a scuola... Oh, ciao Liam.›› saluto frettolosamente il ragazzo con la mano, poi ricomincio a tirarmi Harry dall’altra parte delle stanza, che lancia un’occhiata di scuse a Liam che lo guarda a sua volta incredulo, probabilmente chiedendosi cosa ci faccia lì.
‹‹Ellie, le scarpe!›› mi rimprovera Christine, posizionandosi e mani sui fianchi. Io le sorrido impacciatamente.
‹‹Scusami Chris, me ne sono dimenticata! Poi ti aiuto a pulire, promesso.›› le urlo, prima di nascondermi dietro il separé con Harry a mio seguito.
Mi volto verso di lui e gli sorrido: ‹‹Okay, togliti le scarpe, la giacca, la sciarpa e il maglione, che ora iniziamo.››    
Lui mi sorride a sua  volta e mi attira a sé, mettendo tra noi solo pochi centimetri di distanza. Per un attimo temo e desidero nello stesso tempo che mi baci, che le sue labbra tocchino le mie e che possa sentire finalmente quanto siano soffici e dolci, che possa incastrare le mie dita nei suoi riccioli e attiralo a me. Ma tutto finisce in un istante, quando sento Harry sussurrare: ‹‹Subito, prof.››

 [Zayn]


 

‹‹Sono in palestra con Christine, deve esercitarsi per non so che cosa. Ti aspetto qui.›› mi dice Liam dopo un lungo silenzio e un sospiro, e rinizio a sorridere. ‹‹Ti raggiungo subito.›› gli dico, prima di attaccare.
Finalmente, metterò apposto le cose con Liam.
 
Quando arrivo, lui sembra scosso quasi avesse visto un fantasma, e guarda nella direzione opposta dove una ragazza dai lunghi capelli di un viola scuro, probabilmente Christine, la sua nuova ragazza di cui Ellie e Harry mi hanno accennato poco fa, si sta esercitando a occhi socchiusi, muovendosi per la stanza a ritmo di musica. Fisso per un attimo il separè che sta ispezionando, cercando di capire cosa attiri la sua attenzione, ma non trovandoci niente di interessante, scuoto le spalle e lo chiamo, risvegliandolo dalla sua trance.
Si gira verso di me e quando mi vede si alza con uno scatto. Gli sorrido, e gli faccio cenno di seguirmi dietro le vetrate che danno sulla sala con il grande parquet chiaro sul pavimento e le pareti coperte da grandi specchi. Lui ubbidisce e ci allontaniamo silenziosi da Christine che non si accorge neanche di noi.
‹‹Zayn, cavolo, dove sei stato? In questi giorni ti stavano praticamente cercando tutti: Harry, Stacey, Louis, Niall, Ellie, Tanya, Eleanor... Anche io e Christine.›› finisce, abbassando lo sguardo e la voce. Sorrido.
‹‹Sono andato a Londra, dovevo... Distrarmi, credo. Scusate se non vi ho avvisato.››
Cadiamo in un silenzio imbarazzato, dove nessuno dei due sa cosa dire.
‹‹Liam...›› lo chiamo dopo un po’ ricordandomi il motivo per cui sono lì, davanti a lui, in quella piccola palestra dove si svolgono le lezioni di danza e dove io ci ho messo piede solo per accompagnare mia sorella a lezione. ‹‹Voglio… Voglio fare pace con te, ritornare a parlarci. Credo che questo silenzio tra noi sia durato già troppo e oramai... È tutto passato, dobbiamo finirla.››
Vedo Liam illuminarsi, mentre alza lo sguardo su di me e mi guarda negli occhi.
‹‹Dici davvero?››
‹‹Sì. Sono stufo. Non voglio essere più arrabbiato con te. Voglio ritornare come ai vecchi tempi, senza rancori, a cazzeggiare assieme in giro e a divertirci alle feste. ›› dico, con un sorriso che mi spunta spontaneo sulle labbra. Liam sorride a sua volta e mi abbraccia. Io ricambio l’abbraccio, trattenendo le lacrime.
‹‹Anche io voglio finirla. Mi sei mancato come socio, Malik.››
‹‹Anche tu. Fare cazzate in giro per la città non era più la stessa cosa senza di te.››
Ridiamo.
‹‹E scusa per come mi sono comportato.›› aggiungo, facendo sparire il mio sorriso e abbassando lo sguardo. Liam mi cinge le spalle con un braccio, e mi scuote leggermente: ‹‹Lo hai detto tu Zayn, è passato. Buttiamocelo alle spalle, okay?››
Lo guardo negli occhi, mentre lui mi sorride. Non posso far altro che sorridere a mia volta e assentire. ‹‹Okay.››

     

Rimango in palestra a fare compagnia a Liam, dopo anni che non ci si parla si hanno fin troppe cose da raccontare.
Mentre sgranocchiamo patatine prese dalla macchinetta e ci passiamo un lattina di coca cola, ridacchiando fra noi e parlando, Christine si avvicina a Liam leggermente inquieta. Si mordicchia le labbra nervosa, guardandosi attorno persa.
Quando Liam si accorge che ha smesso di ballare e che è proprio dietro di lui, si volta verso di lei e le schiocca un bacio sulle labbra.
Sorrido: stanno davvero bene assieme.
‹‹Liam... Puoi venire un attimo? ... Devo dirti una cosa.›› gli dice ancora inquieta e con un filo di voce. Liam mi fa cenno che torna subito, e si alza mormorando un “certo tesoro!”
Io li guardo allontanarsi, poi estraggo il cellulare dalla tasca. Chissà dove sono Harry ed Elena ora...
_____________________________

e rieccomi. In tremendo ritardo, lo so, scusatemi. çç Sono stata molto impegnata questa settimana, meno male che le vacanze di natale sono alle porte. non vedo l'ora. 
Allora... io... non ho più parole. Cavolo, ma leggo bene? Calcolo bene? Siete davvero 40 persone che leggete questa ff? Ma stiamo scherzando? Oddio oddio attacco di cuore.
Grazie, grazie infinite a tutte. t u t t e .
Grazie alle stupende ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo, mi fa sempre piacere leggere i vostri pareri, mi fanno sorridere.
Lasciatemene altre, vi prego. vorrei vederne un po' di più stavolta, visto che siete così tante che leggete. Magari un parere sulla storia, cosa pensate succederà... Fatemi sapere insomma.
Vilascio il link di una os che ho scritto di recente: vi consiglio di passare, anche se non vi piace justin, perchè per quanto mi hanno detto è piaciuta molto anche alle non-beliebers, quindi... se avete tempo, la storia è questa:


 

vi consiglio anche di passare a leggere I'm in paradise now. E' un'altra os scritta da me un po' di tempo fa, se avete tempo libero e niente da leggere c'è lei a riempire un po' del vostro tempo.
Io vado, ora. Grazie ancora a tutte, che mi stando aiutando a realizzare il mio sogno con una semplice vista o recensione. Conta davvero per me ragazze, non sapete quanto. Grazie, davvero.
Baci, Glo.

 

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Capitolo 24
*** But I see you with him... ***




I should've kissed you:
24. But I see you with him...

But I see you with him
slow dancin'
tearin' me apart 'cause you
don't see
whenever you kiss him,
I'm breakin'...

- One direction, I wish

[Ellie]
Harry e io cadiamo con un tonfo sul pavimento, per fortuna la musica ad alto volume attutisce il rumore. Mi ritrovo sopra Harry, occhi negli occhi. Il suo sorrisetto divertito scompare, lasciando spazio ad un’espressione invaghita, quasi incantata. I colori indefiniti e particolari dei nostri occhi si fondono assieme, mentre noi ci ispezioniamo fino all’anima. Sento il cuore che mi batte forte, uno sfarfallamento allo stomaco che mi scombussola ancora di più.
Non credevo che le mie emozioni per Harry fossero così forti.
‹‹Credo che... Ci dovremmo alzare.›› dico,  non riuscendo a staccare lo sguardo di suoi occhi. Harry mi sorride, facendomi inclinare la testa da un lato, abbagliata dalla sua bellezza.
‹‹Dici?›› mi chiede, la voce decorata da una risata. Mi mordo un labbro con forza, mentre abbasso lo sguardo sulle mani sul suo petto, accorgendomi in che posizione perversa siamo: sono praticamente a cavalcioni su di lui, straiato a terra e con un sorrisetto malizioso stampato sul viso.
‹‹Forse...››
‹‹Elena›› mi costringe a guardarlo negli occhi, alzandomi il viso con l’indice e il medio. I ciuffi dei miei capelli gli ricadono sul viso e sul collo, facendogli il solletico. Accenno a un sorriso, mentre mi perdo di nuovo nel mare che sono i suoi occhi.
‹‹Sì?››
‹‹È così difficile dirlo...›› inizia tentennante. Sento i suoi occhi che studiano il mio viso, i miei occhi, il mio naso e… le mie labbra.
‹‹Provaci.›› gli dico piano.
Tira un sospiro, prima di avvicinarsi impercettibilmente. ‹‹Io... Io ti amo, Elena. Sin dal primo momento che ti ho vista. Mi sono innamorato di te alla velocità della luce quando, dopo che ci siamo scontrati, ti ho vista. E…dopo che ti ho conosciuta un po’, le mie emozioni con diventate sempre più forti. E ora sento il bisogno di dimostrartelo, più di tutte le altre volte in cui ho tentato...››  
Mi morsi di nuovo il labbro.
‹‹Vuol dire che… Ora… Ci dovremmo baciare?›› chiedo.
Lui ridacchiò e io lo seguì a ruota. ‹‹Non vuoi?›› mi chiede lui, inclinando la testa da un lato. Siamo a pochissimi centimetri di distanza, percepisco il suo respiro vicino, il suo profumo intenso. Sento il suo cuore battere assieme al mio. Scuoto leggermente le testa e mi avvicino a mia volta: ‹‹Al contario...››
E poi le nostre labbra si incontrano: mille fuochi d’artificio mi scoppiano nello stomaco, mentre mi sporgo un po’ di più verso Harry per assaporare di più le sue labbra. Ricambio il bacio come ho sempre desiderato, mentre lui infila una mano nei miei capelli e con l’altra mi accarezza la schiena...
 
[Liam]
‹‹Oh, cazzo.›› mormoro alle spalle di Christine appena vedo Harry ed Elena che si dichiarano tramite piccoli sussurri, sdraiati sul pavimento in una posizione troppo intima maliziosa per essere solo due amici. Christine mi dà una gomitata appena sotto le costole, devo dire abbastanza dolorosa.
‹‹Liam! Dov’è finito il tuo lato romantico? Non sono così carini assieme?›› mi rimprovera, sbirciando anche lei i nostri due amici con un sorriso compiaciuto sul volto. ‹‹Era ora che Harry si facesse avanti, Elena stava già per molare tutto, poverina.››
‹‹Chris ›› la prendo per le spalle e la tiro dolcemente ma con decisione via: non voglio farle male, non lo vorrei mai, ma devo. ‹‹Non è questo il punto! Sai perché Harry non si faceva avanti? Perché Elena piace anche a Zayn. E non oso immaginare come reagirebbe se vedesse la scena!›› dico, accennando a Zayn con il capo, che gioca con il cellulare.
‹‹Oh, cavolino fritto.›› fa Christine, rendendosi finalmente conto della situazione. Mi viene l’impulso di sorridere, non è mai stata una ragazza volgare. ‹‹E ora che facciamo? Glielo diciamo?››
Schiocco la lingua sul palato, contrariato, poi guardo Zayn: ‹‹Credo che distruggeremmo un’amicizia se lo facessimo.››
‹‹Ma prima o poi lo scoprirà!›› ribatte lei, saggia come sempre. Sospiro. È una decisione dura, ma in fondo è giusta.
‹‹Okay.››
 
[Zayn]
Liam ritorna da me, scosso come lo era Christine prima, forse anche di più. Inarco un sopracciglio in cerca di spiegazioni, mentre lui si limita a sospirare. Senza dire niente, mi fa cenno di seguirlo, e di muovermi. Ubbidisco, incuriosito, scoccando un’occhiata anche a Christine, che continua a sbirciare oltre il separé.
‹‹So che non ti piacerà, ma... Guarda.›› mi dice Liam, accennando col capo allo spazio che manca tra la parete e la tela del separé. Io, sempre più allarmato, mi affianco a Christine e sbircio a mia volta, chiedendomi cosa cazzo succeda. E ne ho subito la risposta.
Ellie ad Harry sono avvinghiati l’uno all’altro e si... Baciano. Sdraiati sul pavimento.
Sento qualcosa dentro di me andare in frantumi, e un macigno pesantissimo cadermi sulle spalle. Le ginocchia che mi reggono a stento, le gambe molli.
Delle lacrime mi pizzicano in fondo agli occhi, e deglutisco a fatica per non farle uscire, mentre guardo Harry e Elena staccarsi e sorridersi dolcemente. Lì non reggo più, evito la mano di Liam che cerca di fermarmi e irrompo nella parte di sala dove i due si sono accorti della mia presenza grazie all’esclamazione preoccupata di Christine una volta che aveva capito le mie intenzioni: ‹‹Zayn, no!››
 Harry mi guarda scioccato, sbiancando in viso, mentre Ellie ha tutta l’impressione di svenire da un momento all’altro.
‹‹Z-Zayn›› Harry mi guarda come allucinato.
‹‹Sono venuto nel momento sbagliato Harry? Ho interrotto qualcosa di tremendamente importante e dolce?›› dico, alzando la voce. Lo vedo rabbrividire prima di iniziare a dire: ‹‹Zayn, io…››
‹‹Non sprecare fiato.›› lo interrompo brusco. ‹‹Ho capito fin troppo bene come vanno le cose.›› mormoro ancora,voltandomi. Mi allontano da loro, senza il bisogno di sputare fuori tutti gli insulti che il mio cervello riserva per lui. Ora sento solo il bisogno di far uscire le lacrime, ma non di fronte a tutta questa gente.
 
[Ellie]
Oh, mamma.

____________________________


Eddai, ammettetelo che una bella fucilata me la volete tirare. çç
Stavolta ho due validi motivi per spingermi aduccidermi in questo preciso istante.
uno: ho fatto baciare ellie e harry mentre tutte voi vi aspettavate che zayn si mettesse con ellie.
e comese non bastasse questo, ilmotivo numero due è chesono davvero in ritardo, miinginocchio davanti a voi per farmi perdonare cc sorry, davvero.
allora, beh, ho tante cose da dire... ma miasorellache sta giocandoa just dance 4 con what makes you beautiful a palla mi sconcentra.
Inanzi tutto BUON NATALE A TUTTE! vi piace  il mio regalo? ho aggiornato, finalmente! lol
poi, wow, quarantapersone son davvero tante, ma anche quaranta recensioni. Sono felicissima, davvero, grazie a tutte per... tutto. lol
ora vado che sono arrivati i miei parenti. lasciatemi una recensione, mi piace leggere i vostri pareri c: 
bye bye.
Glo.



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Capitolo 25
*** When I Should've Kissed You (part. 1) ***




I should've kissed you:
25.  When I should’ve Kissed You  (part 1)

Oh, how I wish 
that was me...

- One Direction, I wish

[Zayn]

Non posso ancora crederci, eppure li ho visti con i miei occhi. Harry e Elena si stavano baciando.
Sento una lacrima rigarmi la guancia, mentre esco dalla sala sentendo Liam che cerca di chiamarmi; Tutto questo non può essere vero, no. Tutto questo è solo un sogno, uno stupido incubo da cui tra poco mi sveglierò.

 I lie awake just to convince myself
This wasn’t just a dream…

 Mi sembra solo ieri quando lei era lì, a pochi centimetri di distanza. Potevo farlo, l’occasione mi si era ripresentata davanti, ancora una volta, e non l’ho saputa sfruttare solo perché ho avuto paura. Che codardo.

‘Cause you were right here,
And I should have taken the chance
But I got so scared
And I lost the moment, again...

 Oh, Elena, perché? Perché mi hai fatto soffrire anche tu? Sei davvero innamorata di lui? È lui il ragazzo al centro dei tuoi pensieri? Sono così confuso, dispiaciuto. Ma oramai, credo di essere in ritardo. Dimmelo tu, Elena. Dimmelo e me ne andrò...

 Is your heart taken?
Is there somebody else on your mind?
I’m so sorry, I’m so confuse
Just tell me - am I out of time? 

 

L’espressione sul suo viso, prima, quando mi aveva visto spuntare da dietro il separé su tutte le furie. Era così atterrita, dispiaciuta. Elena, cosa senti per me, ora? So dove ho sbagliato, lo so per certo, e non posso credere neanche di averla lasciata andare via quando avrei dovuto baciarla. 

Is your heart breaking?
How do you feel about me now?
I can’t believe I let you walk away
when I should’ve kissed you…

 Pensieri convulsi mi assalgono la mente. Eppure Niall me lo aveva detto che era meglio lasciare perdere, il giorno della litigata con Harry; durante la lezione di fisica gli avevo raccontato tutto, da quando quella mattina Ellie si era fatta male e l’avevo portata in infermeria e ci stavamo per baciare fino a quando, quel pomeriggio, Harry mi aveva confessato che anche lui era cotto di Elena. Dovevo dargli retta quando ha scosso il capo e ha detto che era una cosa impossibile da continuare, che dovevo mollare, ma non gli ho dato ascolto. Perché avevo visto come Ellie mi guardava con aria assorta, la avevo scorta a mordicchiarsi il labbro mentre lo faceva... Quello sguardo, mi sembrava così rapito. Mi sembrava che trasmettesse il suo desiderio di baciarmi, ne ero convinto. E lo sono tutt’ora, in fondo. 

And all my friends say
that I’m punching over my weight
But in your eyes I
saw how you were looking at me.

It’s all that I can think about,
you’re all that I can think about…

 
‹‹Zayn!›› mi chiama qualcuno, una voce che conosco fin troppo bene. Mi volto verso Elena, sorpreso dalla sua reazione: perché corre verso di me, i capelli tiranti indietro dal vento, sul volto un’espressione di supplica e addosso solo un cardigan leggero nonostante sia appena incominciato novembre?
Mi fermo e aspetto che mi raggiunga, lo sguardo puntato solo su di lei, sulla sua bellezza mozzafiato e i pensieri confusi che prima mi affollavano la mente spariscono per far spazio solo a lei, che entra timidamente nella mia testa, stingendosi le braccia attorno al corpo.
‹‹Zayn›› si ferma davanti a me, barcollando sui tacchi degli stivaletti infilati malamente e in fretta. Le ciocche dei capelli le ricadono sul viso, mentre i suoi occhi grigio-verdi mi guardano nell’attesa che la sua gola si sblocchi e riesca a dirmi qualcosa.
‹‹Ellie, ti prenderai un raffreddore se esci così›› la rimprovero con una voce senza tono, assente, proprio come sono io ora mentre mi sfilo il cappotto e glielo poggio sulle spalle. I nostri sguardi si incrociano, mentre lei sussurra con un filo di voce: ‹‹Anche tu, se presti il cappotto a stupide come me che escono senza.››
‹‹Meglio me che te.›› mormoro a mia volta.
Ci guardiamo intensamente negli occhi per interminabili secondi: io affogo in quel verde intenso, e mi perdo nella nebbia del grigio che padroneggia i suoi, pensando che, oramai, non ho più nulla da perdere.
‹‹Sei innamorata di lui, vero?›› dico di punto in bianco. Elena non risponde, si limita ad abbassare lo sguardo. Una folata di vento gelido passa tra noi, mi graffia le guance. Spettina i capelli di lei e le gonfia leggermente la gonna che indossa sopra a dei leggins color crema. Ellie si stringe ancora di più nel mio giubbotto, mentre io me ne infischio dei brividi di freddo che scuotono il mio corpo.
‹‹Nella tua mente c’è... solo lui.›› continuo, non riuscendo a capire perché stia dicendo a lei tutto ciò che ho pensato poco fa.
‹‹Zayn...››
‹‹Sono così confuso Elena, continuo a non capire. So dove ho sbagliato e mi dispiace tanto. Basta che mi dici se sono in ritardo...›› continuo, perdendo lo sguardo nel vuoto. Elena fa un piccolo passo verso di me, allunga la mano per prendere la mia, ma poi la blocca a mezz’aria.  Rimane lì tra noi per qualche secondo, poi la ritira, con un sospiro.

Is your heart taken?
Is there somebody else on your mind?
I’m so sorry, I’m so confused.
Just tell me – Am I out of time?
 

‹‹Ti ho spezzato il cuore, vero?›› sussurro; Una nuova lacrima mi riga il viso. Elena continua a non dire niente, e il suo silenzio mi fa solo male. I ricordi degli istanti in cui eravamo solo noi due, i nostri giochi fatti di sguardi quella parole nascoste fra le righe di lunghi discorsi.
‹‹Non ti ho... e tu... Oddio, cosa senti per me ora?›› mi rendo conto di tutto decisamente troppo tardi. Come posso essere stato così stupido? Mi viene voglia di prendermi a schiaffi da solo. Ero troppo annebbiato dalle mie emozioni, che non ho saputo vedere le sue.

 Is your heart breakin’?
How do you feel about me now?
I can’t believe I let you walk away when...
 

La sento inspirare forte,come se stesse cercando di non scoppiare a piangere. Alzo lo sguardo, e dai suoi occhi arrossati capisco che trattiene le lacrime a stento. Io la guardo, mordicchiandomi il labbro e capendo che ho sbagliato tutto, che tutto quello che ho fatto – o meglio, non ho fatto – pensando di farle del bene, beh… È stata solo un’enorme cazzata.
Cadiamo in silenzio. Nessuno aggiunge niente, finchè io non trovo il coraggio di dire, in un soffio:
‹‹Non posso credere di averti lasciata andare via quando avrei dovuto baciarti.››
 

…I Should’ve Kissed You.
_________________________________

 

 

 Ed ecco spiegato il perchè del titolo della storia: la trama gira tutta attorno al testo di 'I Should've Kissed You'. Lo so, non ho fantasia, ma prendetela più o meno come la mia interpretazione della canzone.  çç
Bene, ora che sapete il mio segreto, che ne dite di dirmi  se il capitolo vi piaceeee? E' da quando ho iniziato questa fan fiction che scrivo e riscrivo questo capitolo, anche i prossimi due, ma amen. Spero vi piacciano,insomma.
Pff, bene, ora faccio un po' di fretta perchè ho mia sorella qua vicino e mi sta parlando nell'orecchio e non riesco a concentrarmi. 
Allora, beh, ogni volta che vedo quante siete mi gira la testa.
- 16 persone preferiscono questa ff,
- 6 la ricordano,
- 23 la seguono
- le recensioni totali sono 43. 
Io sono ffffffeeeeeeelllllliiiiiiccccciiissssiiiimmmaaaaa. 
Davvero, io piangooooo. Siete dolcissime, e son davvero contenta che questa ff piaccia a così tante persone. La mia prima ff, quella che avevo postato senza sapere cosa aspettarmi c': Grazie davvero, a tutte.
Beh, Sceam_Out_Load, ringrazio soprattutto te. Con la tua ff mi hai fatto conoscere il mondo delle fan fiction, questo sito, una ragazza con cui ho stretto buonissimi rapporti, esoprattutto hai fatto sì che il mio sogno si presentasse un po' più realizzabile di come lo vedevo prima. Grazie.
Bene, allora, ora che avete capito che siamo arrivati al culmine della ff,non mi resta che dirvi che mancano solo cinque capitoli. Forse ne farò uno in più, ma è poco probabile. L'ultimo sarà lunghino, ma spero vi piacerà comunque.
Grazie ancora a tutte per il supporto.
Vi va di lasciarmi una delle vostre dolcissime recensioni? Magari mi viene qualche stupenda idea per il capitolo finale... Siete le mie muse ispiratrici. <3
Baci,
Glo.
 


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Capitolo 26
*** Do you remember at all? ***




I should've kissed you:
26. Do you remember at all?

Never  feel like this before,
are we friends or are we more?
As I'm walking towards the door
I'm not sure...
- One Direction, Change My Mind

[Zayn]
‹‹Ellie, Zayn!››
Tuono. Il cielo è scuro e pieno di nuvole, tra un po’ si metterà a piovere. Sia io che Elena guardiamo Harry che corre verso di noi.
‹‹Zayn›› si ferma ansimante vicino a me, con le mani sulle ginocchia cerca di far ritornare il suo respiro regolare. Io allungo una mano verso i suoi riccioli e li accarezzo. ‹‹Calma, non c’era bisogno di correre›› mi sento dire, mentre il mio sguardo si perde di nuovo nel vuoto. Sto impazzendo lentamente, inutile dirlo.
Harry, infatti, mi guarda con aria interrogativa. ‹‹Zayn, stai bene?››
‹‹No. Ma non importa.››
Il cielo tuona di nuovo, e stavolta si scorge anche un lampo tra le nuvole. Scorgo con la coda dell’occhio Ellie rabbrividire, mentre tutti e tre scrutiamo il cielo, consapevoli che dovremmo toglierci di lì e metterci sotto una tettoia per ripararci. Eppure non ci muoviamo di un centimetro.
‹‹Zayn, non fare così...›› mormora Elena, stringendomi la mano. Guardo le nostre mani unite stupefatto. Non so che cosa mi sia preso, ma ora che  le nostre mani sono strette e le nostre dita incrociate fra loro, sento qualcosa di inspiegabile che mi calma all’istante e che mi fa sospirare, buttare fuori tutto il casino che ho dentro e recuperare la calma di sempre.
‹‹Harry›› lo chiamo, voltandomi verso di lui. Lui mi guarda, con un’espressione preoccupata dipinta in volto: probabilmente non è  per nulla sorpreso dalle mie parole quando gli dico: ‹‹Dobbiamo chiederglielo. Ora.››
‹‹Cosa?›› chiede allarmata Elena, stringendomi un po’ di più la mano. Harry sospira, rassegnato.
‹‹Va bene, ma non qui.››

 
[Ellie]
Entriamo in camera di Harry in silenzio, uno dopo l’altro. Io non ci sto capendo più niente, gli sguardi che si scambiano Zayn e Harry sono indecifrabili e in più sono ancora scossa dalle parole di Zayn che mi rimbombano in testa. Mi butto su una sedia appena ne ho l’occasione, cercando di mantenere la calma.
Sta accadendo tutto troppo in fretta.
 
‹‹Ellie›› mi richiama dolcemente Harry, chinandosi vicino a me. Io lo guardo supplicante, cercando una risposta nei suoi occhi dello stesso color del mare. Lui sospira e poggia una mano sulla mia, accarezzandone il dorso con il pollice. Io lo lascio fare, e quel gesto mi calma un pochino.
‹‹Come oramai sai siamo tutti e due innamorati di te...›› inizia Zayn, guardando fuori dalla finestra le gocce di pioggia che imperlano il vetro della stanza. Lo guardo: delle gocce gli sono rimaste tra i ciuffi di capelli corvini, e le spalle della sua felpa sono bagnate dalla pioggerella che ci ha colpiti prima che riuscissimo ad entrare  in casa.
Mi accorgo che porta gli orecchini, semplici cerchi neri: da lontano sembrano dilatatori. E lui è bello da mozzare il fiato anche con essi.
‹‹... Ma tu non puoi stare con tutt’e due. Tu non vuoi stare con tutte e due, ovvio.›› dice Harry amaramente. Ma ragazzi che dite? Io voglio stare con tutt’e due. Ma non ho il coraggio di proferir parola.
‹‹Ci serve che tu scelga, Ellie›› stavolta la voce di Zayn ha un tono più dolce, ed è più bassa. I suoi occhi scuri puntano tutt’ad un tratto nei miei, lasciandomi spiazzata. E poi mi volto verso Harry, lo vedo rialzarsi lentamente incrociare le braccia al petto più per proteggersi dal freddo che per altro.
‹‹Me o Zayn?›› mi dice con la sua voce calda, che dovrebbe essere confortante, ma per colpa di quella domanda non lo è.
 
Guardo Harry e poi Zayn.
Di nuovo: Zayn e poi Harry.
Faccio rimbalzare il mio sguardo su di loro, uno, le braccia incrociate al petto e lo sguardo perso nel vuoto, di fianco all’altro, con le mani nelle tasche egli occhi puntati sul pavimento. Mi hanno spiazzato con quella domanda, e ora sono certa che mi sta venendo una crisi isterica. Scuoto la testa, gli occhi spalancati: no, non possono chiedermi di fare questa scelta. No, io non voglio fare questa scelta.
Abbasso lo sguardo e chiudo gli occhi. Uno, due, tre, quattro...
Li riapro, ma loro sono ancora lì, e questo non è un sogno.
‹‹Elena, ti prego, non farci stare sulle spine così. La domanda è semplice: Ami me o Harry?›› mi chiede dolcemente Zayn, accovacciandosi vicino a me.
Io lo guardo, e spezzettoni di ricordi mi invadono la mente: Zayn che posa una mano sulla mia e mi guarda negli occhi. Zayn che mi porta in braccio verso l’infermeria, oppure fermi nel corridoio, lui che regge senza fatica il mio peso e mi guarda con un sorrisetto beffardo che gli increspa le labbra perfette. Oppure in infermeria, io seduta sul lettino, le braccia che cingono il suo collo, i nostri visi – le nostre labbra – così vicine. Oppure a lezione di Inglese, i nostri sguardi che si incrociano per qualche secondo, finchè io non cedo e lo abbasso. E poi di novo io e lui, davanti al parco che mi pulisce il viso con il fazzoletto, e io che lo guardo assorta. Di nuovo i nostri visi a pochi centimetri di distanza, finchè lui non fa quel maledetto passo indietro. E poi,  i ricordi di quando eravamo nella camera di casa Tomlinson, io che scatto seduta e Zayn che mi sorride debolmente. Poi sdraiati vicini, a guardarci negli occhi, Zayn che salta all’improvviso giù dal letto e mi canta quella canzone, e infine di nuovo noi due, abbracciati che balliamo un lento nella stanza di una ragazzina. A completare il tutto, i ricordi di questo pomeriggio, lui che spunta dalle spalle di Harry. Che si lascia abbracciare e poi si lascia prendere per mano, e mi sussurra che gli sono mancata anche io.
Un lampo illumina la stanza e il viso di Zayn, risvegliandomi. Poco dopo il rumore del tuono mi fa rabbrividire. Mi volto verso Harry, appoggiato con una spalla alla porta della stanza, gli occhi limpidi persi chissà dove e lo sguardo duro sul volto.
E un’altra ondata di ricordi.
Harry. Ora c’è solo lui. Il suo sorriso il primo giorno che ci siamo visti, la sua mano sulla mia spalla, la sua gentilezza... E poi che esce da scuola, guardandosi indietro preoccupato. In pizzeria, quando dice che gli piacerebbe parlare la mia lingua. E poi in infermeria, mi aiuta a scendere dal lettino e mi regge la borsa. La sua chiamata, quel sabato mattina. Noi due fuori dalla porta di casa mia, così vicini. E poi abbracciati, io che piango e lui che mi consola. In bagno, che scherziamo mentre io mi rifaccio il trucco per la festa. Poco dopo fuori, io che me ne vado via indignata e lui che mi raggiunge e si scusa, abbracciandomi di nuovo. Oppure alla festa, io che mi aggrappo al suo braccio mentre un’ondata di gelosia mi invade nel sentire i suoi discorsi con Louis. Minuti dopo, poi, noi due in cucina, lui che mi passa il ghiaccio sul livido e poi mi abbraccia di nuovo. Poi ricordi delle nostre uscite, di altre feste, delle nostre passeggiate al parco, le divertenti lezioni di italiano, il ritrovo con gli altri ragazzi la mattina e il suo saluto, quel bacio sulla guancia che mi spiazzava ogni volta. E infine questo pomeriggio, la nostra telefonata, e poi la sua figura sorridente dietro di me. La sua risata dolce, mentre io lo trascino verso la palestra. La nostra lezione di danza, io che rido a crepapelle e lui che si ostina a farmi il solletico o a prendermi in braccio perché sa quanto non lo sopporti. E infine la nostra caduta, i nostri visi così vicini, la sua confessione e poi... Io e Harry che ci baciamo.

 
‹‹Harry›› mormoro tra i singhiozzi. Non sapevo neanche che stessi piangendo. Zayn abbassa la testa, deluso, si alza e si allontana: e mentre Harry viene verso di me per abbracciarmi,vedo Zayn uscire dalla stanza, qualcosa che brilla sul suo viso. E non è uno dei suoi smaglianti sorrisi. È una lacrima.
__________________________

Ecco qui. Ellie ha scelto. çç mi sento vuota. Davvero.
Beh,ve lo aspettavate? Credo di no, e forse sarete anche infuriate con me perchè avreste preferito zayn... çç non uccidetemi plz.
Anyway, orapiango perchè alla finmancano solo quattro capitoli. ohhhh no, non voglio che finiscaaaaaaaa.
Cè, se sono dispiaciuta  io figuriamoci voi lol
Bene, beh... che dire? Io oramai sono senzaparole,mi stupisco ogni giorno di più: 17 ragazze (o.o) preferiscono questa storia, 7 la ricordano e 25 (oh, cavolino fritto) la seguono!?! Datemi un pizzicotto,non riesco a crederci. çç
Le recensioni sono 47, cavolo, non riesco a crederci O.O Grazie, grazie infinite a tutte voi, vi abbraccerei una ad una, per ringrazirvi davvero di cuore. 
Intanto ringrazio anche Screa
m_Out_Load
, Giuli1D, Louis_1D e jamesxx  che hanno recensito lo scorso capitolo facendomi sciogliere. Siete dolcissime **
Beh, ora... tutto può accadere. La situazione potrà rimanere per sempre così, subire magari piccole modifiche, o forse capovolgersi letterlamente.... Finchè non aggiornerò sarà la vostra immaginazione a continuare la storia, e solo al pensarci mi viene da sorridere. E sevi chiedessi di scrivermelo? Di scrivermi come, secondo voi, continuerà la storia? Me lo risarrumereste in una piccola recensione? sarebbe davvero divertente leggerle... 
Beh, fatemi sapere anche se vi è piaciuto il capitolo! L'ho riscritto qualcosa comeuna trentina di volte,volevo fare tutto per bene.
Okay, orami dileguo. Un bacione a tutte, vi adoro!
Baci, Glo.

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Zarry *.*

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Capitolo 27
*** When I Should've Kissed You (part. 2) ***



I should've kissed you:
27. When I should’ve Kissed You (part 2)

I get the chance, 
I lose my cool, and I blow it, 
And I get all tongue tied, 
Lost in your eyes, 
I'm a fool, and I know it! 
- Chris Brown, Should've Kissed You

[Zayn]

 

‹‹Zayn aspetta!››
Mi blocco e mi volto verso Elena, che è in cima alla rampa di scale. Io sono proprio sulla soglia della porta, gli spifferi freddi entrano in casa e mi graffiano le guance: ma vedo anche da qui che si mordicchia nervosamente un labbro.
Aspetta qualche secondo, per assicurarsi che mi sia fermato veramente e che non scappi via da un momento all’altro, poi scende le scale in tutta fretta. Corre verso di me, e si ferma ad un metro di distanza: non facciamo altro che guardarci intensamente negli occhi per minuti interi, senza spezzare il silenzio che volteggia sopra di noi.
‹‹Zayn, io... Oh, mi dispiace.›› balbetta lei, abbassando lo sguardo a terra e prendendosi un braccio con una mano.
‹‹Non ti devi scusare tu, Elena. Mi devo scusare io›› dico con un tono di voce dolce, avvicinandomi a lei. Le metto due dita sotto il mento e le alzo il viso, costringendola a guardarmi. Lei non si divincola, mi guarda negli occhi e schiude le labbra. È bellissima, e, purtroppo, non è la prima volta che lo penso.
 
‹‹Quando tu eri qui, vicino a me, a un solo battito di distanza, e quando ballavamo quella canzone e tu hai alzato lo sguardo verso di me, mi hai guardato...›› faccio una pausa, abbassando lo sguardo per qualche secondo. Poi lo rialzo, deciso, e mi riavvicino a lei. 

Stood there,
just a heartbeat away.
When we were dancing
and you looked up at me...

 
‹‹Fidati, Elena, che se avessi saputo allora che dopo mi sarei sentito in questo modo... Se potessi ripetere tutto, non ti lascerei andare via. Ma ora sono in ritardo, vero?›› mormoro, con la voce che inizia a tremare. Gli occhi di Ellie si velano, e quando lei li chiude due grosse lacrime le rigano il viso, mentre lo scosta e si libera delle mie due dita, voltandosi da un lato e iniziando singhiozzare.
 

If I had known that
then I’d be feeling this way
 If I could replay
I would have never let you go...
Am I out of time?


La cingo con le braccia e la abbraccio, stringendola forte al petto. Le sue lacrime bagnano la mia felpa, mentre lei si rannicchia contro il mio petto, scossa dai singhiozzi.
Sento che anche Harry sta scendendo; mi allontano da lei a malavoglia, e esco di casa in fretta. E quando l’acqua della pioggia mi assale, mi bagna i capelli e i vestiti, capisco che sì, sono in ritardo.
 
[Ellie]
Harry prende  in fretta il posto di Zayn, stringendomi a lui. Lo scorgo guardare preoccupato la porta e poi abbassare lo sguardo su di me, quasi con un’ombra di rassegnazione dipinta in viso.
E io lascio che i singhiozzi mi scuotano il petto per un altro poco, e che le mie lacrime bagnino anche il suo maglione, chiedendomi se ho fatto la scelta giusta.
 

Is your heart taken?
Is there somebody else on your mind?
I’m so sorry, I’m so confuse
Just tell me – am I out of time?
Is your heart breakin’?
How do you feel about me now?
I can’t believe I let you walk away
When I should’ve kissed you.

 
 
 
‹‹Ecco qui›› sussurra Harry, porgendomi una tazza di cioccolata fumante. La prendo con mano tremante e la porto lentamente alle labbra, per berne un sorso.
‹‹Attenta, scotta.›› mi avvisa lui con tono dolce, sedendosi cautamente vicino a me e cingendomi le spalle con un braccio. Io riallontano la tazza dalla bocca e la appoggio vicino alla sua, che è poggiata su tavolino dinanzi a noi, e mi rannicchio ancora su di lui, ritirando le gambe al petto. Ci sdraiamo praticamente sul divano, stringendoci l’una all’altro, in silenzio.
Nascondo il viso nell’incavo del suo collo, fra i suoi ricci spettinati, e il calore e il profumo della sua pelle per una attimo mi calma. Chiudo gli occhi per qualche secondo, sono troppo stanchi per tutte le lacrime che hanno versato.
‹‹Elena›› mi chiama piano Harry dopo alcuni minuti di silenzio. Mi allontano un po’ da lui, per guardarlo negli occhi. ‹‹Tu mi ami?›› mi chiede con la sua voce calda.
Accenno ad un sorriso: ‹‹Sì›› mormoro, avvicinandomi a lui. ‹‹Sennò non avrei scelto te prima, no?››
Non gli lascio il tempo di rispondermi, che mi fiondo sulle sue labbra dolci e morbide, baciandolo e cercando di trasmettergli tutto l’amore che posso, mentre gli cingo il collo con le braccia.
Lo sento sorridere nel bacio, e prendermi per i fianchi, avvicinandomi a lui. Ci baciamo finché non abbiamo più fiato e siamo costretti a staccarci. Nascondo di nuovo il viso tra i suoi riccioli, mentre lo stringo un po’ di più, chiudendo gli occhi e sentendo un sorriso che vuole invadere le mie labbra.  Harry mi accarezza i capelli con una mano, e con l’altro braccio mi tiene vicino a lui per la vita. Capisco che gira un po’ di più il capo verso di me quando sento il suo respiro sul collo. E poi la sua voce, calda e rassicurante, mi sussurra: ‹‹Beh… Anche io ti amo.››
E lascio che quel sorriso compara sul mio viso.
 
[Harry]
La amo.
Ed è l’unica cosa che io riesca a dire in questo momento.

 
_________________

 

Okay, non so con che genere di coraggio vi sto ancora scrivendo.
dovrei andarmi a nascondere, ma perdonatemi,
ho immaginato che la storia andasse a finire così sin dall'inizio,
non potevo cambiarla. lol
Beh... ilcapitolo è un po' cortino, lo so, ma che altro potevo dire?
Ellie ha fatto la sua scelta, 
Zayn ha capito che era troppo tardi,
Harry ha finalmente potuto avere la certezza di aver conquistato 
la ragazza che ama, e non desidera nient'altro?
Che ne dite, rimarrà così?
Ognunò andrà per la sua strada, ora? Zayn si innamorerà di un'altra?
Oppure la situazione si capovolgerà del tutto?
Ditemelo voi, siete voi i lettori.**
Ed eccomi, arrivo ai ringraziamenti.
inanzitutto grazie alle cinque ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo:
Giuli1D, Directioner_Is a Promise,
Louis_1D, ragazza viola

e Scream_Out_Load


Grazie davvero, siete dolcissime e i vostri giudizi sono davvero fondamentali per me.
Poi ringrazio anche:
le 17 persone che preferiscono questa storia,
le 8 che la ricordano 
e le 28 che la seguono.
Siete tantissimi, grazie.
Ora mi dileguo, devo studiare Geografia per domani e l'indonesia è piuttosto noiosa,
quindi prima me la tolgo, meglio è.
Grazie ancora a tutti e...
che ne ditedi lasciarmi una bella recensione? So che sono ripetitiva, ma ne ho bisogno,
capitemi quando vi dico che senza le vostre parore a incitarmi non continuo.  çç
Inoltremi piacerebbe molto sapereche ne pensate della storia, come credete continuerà. Ho riso così tanto leggendo quelle dello scorso capitolo :D
Oddio che bella sta faccina :D
Primadi andareperò, volevo dirvi una cosa: L'altra sera, ascoltando irresitible, mi è venuta in mente una piccola ff, seriuscirò a trovareil tempo la butterò giù. Ha lo stesso stile di questa, e mi chiedevo se voi la leggereste. Forsela pubblicherò quando questa finirà, non lo so. Intanto voi sappiatemi dire se vi interessa :)
Vado veramente.
Baci, Glo.

 
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oddio, ora piango çç


HAHAHAHAHAHAHAHAH muoio.



 

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Capitolo 28
*** In Love, Everybody Take Mistakes. ***



I should've kissed you:
28. In Love, Everybody Take Mistakes.

I was falling hard
With an open heart
I’m wide awake
How did I read the stars so wrong?

-  Katy Perry, Wide Awake

[Ellie]
‹‹No, non ci credo!››
‹‹Ti dico di si, Niall mi ha chiesto di essere la sua ragazza!››

 
Èpassato un mese da quel giorno. Io e Harry siamo ufficialmente fidanzati, mentre di Zayn non si sa molto: dopo quel pomeriggio, era tornato a Londra,  lasciando che sua madre, Trisha, ci desse la notizia. Fu un sollievo, una settimana dopo, rivederlo a scuola.
Beh, sollievo solo in parte, però: era tornato, sì, ma non ci parlava ancora.
Lo vedevamo percorrere in tutta fretta i corridoi, anche se non sempre. Diciamo un giorno sì e tre no. Qualche volta lo vedevamo parlare con Liam o Niall, ma quando chiedevamo loro qualcosa su di lui, scuotevano la testa e rimanevano zitti.
Vedere Zayn in quello stato mi stritolava il cuore, me c’era sempre Harry che con un bacio o una carezza, faceva passare tutto.
Anche se in questi ultimi giorni tra noi due non va abbastanza bene. Ci vediamo, facciamo le nostre solite passeggiate, due o tre baci e poi basta, niente di più. Stiamo in silenzio la maggior parte del tempo e, purtroppo, questo silenzio non è affatto voluto.
 
‹‹Tanya, sono davvero felice per te!››  le dico al telefono.  Lei, dall’altra parte, sospira: ‹‹Grazie Ellie. Ora scusa, ma devo andare. Devo prepararmi che tra un po’ mi viene a prendere, dice che mi vuole portare in un posticino romantico! E te ed Harry? Come va?››
‹‹Non so. In questi giorni non è che vada molto bene... Ho l’impressione che si allontani sempre di più...›› mormoro malinconica.
‹‹Secondo me dovreste parlare, Ellie. È l’unico modo per capire cosa vi sta succedendo.›› mi dice lei con tono saggio.
‹‹Sì, hai ragione.›› confermo io, dopo un minuto di silenzio.

 

[Zayn]
Mia madre entra come una furia nella stanza, spalancando la porta. Sembra molto quei personaggi dei cartoni animati che, entrando, aprono la porta così violentemente che essa sbatte contro il muro, facendo cadere da quest’ultimo qualche foto appesa. Io le scocco un’occhiata distratta, inarcando leggermente le sopracciglia, poi ritorno a pasticciare sul blocco che tengo sulle gambe incrociate, facendo finta di niente.
‹‹Zayn Jawaad Malik.›› mi chiama con voce ferma, incrociando le braccia al petto. Rialzo gli occhi  dal mio disegno, stavolta più scocciato. La guardo camminare verso lo stereo, stretta in quei jeans attillati che non le avevo mai visto addosso, e spegnerlo con un gesto secco. Faccio una smorfia: diamine, se ha il coraggio di stopparmi lo stereo mentre sto ascoltando Thriller, è davvero incazzata. Sa come sono irritabile quando mi impedisce di farmi ascoltare la mia canzone preferita.
‹‹Primo: mi sono stufata di questa canzone. Conosci tutte le canzoni di questo mondo, Zayn, ascolta anche qualcos’altro se proprio devi mettere la musica a tutto volume!›› mi rimprovera, iniziando gesticolare. Apro la bocca per parlare, ma lei non me ne lascia il tempo.
‹‹Secondo: pretendo che tu esca da questa stanza. No,  meglio se esci da questa casa. Chiama quel Payne e vai con lui a fare quello che volete, non me frega. L’altro giorno la polizia mi ha chiamato chiedendomi perché non ti vedeva in un mare di guai in centrale in questi ultimi giorni!›› si lascia cadere vicino a me, riprendendo fiato. Abbassa lo sguardo mortificata e poi mormora con tono lamentoso: ‹‹Mi manca quell’ansia che mi assaliva ogni volta che uscivi da quello stramaledetto portone.››
Sorrido involontariamente. Butto il blocco da una parte e l’abbraccio. Potrà essere irritante quanto vuole, ma le voglio pur sempre bene.
‹‹Non me la sento, mamma.››
‹‹Già. È quello che hai detto ieri. E l’altro ieri. E l’altro ieri ancora.  E...››
‹‹Okay, ma’. Ho capito.›› la blocco. Lei mi guarda con aria dispiaciuta: ‹‹Che ti succede, Zayn?›› mi chiede con un filo di voce. La stringo un po’ di più  nell’abbraccio: non so che dirle. È da tre settimane che vede sempre in giro per casa, è naturale che sia così preoccupata.
‹‹Va bene,esco un po’.›› dico infine, staccandomi da lei e alzandomi dal letto. La vedo illuminarsi, e riniziare pian piano sorridere. ‹‹Davvero?››
Annuisco con la testa, accennando ad un sorriso a mia volta. ‹‹Ma la prossima volta non entrare come una furia nella stanza per stopparmi Michael Jackson.›› aggiungo, facendo una smorfia scocciata. Lei ridacchia e salta giù dal letto: ‹‹Sì, sì. Ah, e fatti quella barba prima di uscire.››

 
[Ellie]
‹‹Ti stavo per chiamare io›› mi dice Harry, sedendosi vicino a me sulla panchina del parco. Accenno a un sorriso: almeno pensiamo ancora la stessa cosa nello stesso momento. No, aspetta.
‹‹Qualcosa mi dice che non sono l’unica che ha qualcosa da dire...›› mormoro, voltandomi verso di lui per guardarlo. Lui scuote la testa, e i suoi ricci si muovono con essa. Ci guardiamo negli occhi, cercando di capire chi debba parlare per primo. Io non mi sento ancora pronta, così distolgo lo sguardo, lasciandogli intendere che può parlare per primo lui.
‹‹Ellie, io ti devo dire che... ecco...›› si toglie i riccioli dalla fronte, nervoso. Faccio scivolare una mano sulla sua gamba, fino a raggiungere la sua mano e incrociare le sue dita con le mie, per rassicurarlo. A quel contatto lui sobbalza leggermente, voltandosi con uno scatto verso di me; mi sforzo di sorridergli, e lui, prendendosi un respiro, va avanti: ‹‹…Stacey.›› mormora semplicemente. Inclino la testa da un lato, chiedendogli silenziosamente di spiegarsi meglio.
‹‹Mi piace. O meglio, mi sono innamorato di lei. E ieri abbiamo parlato, mi ha detto che prova la stessa cosa.›› mi dice tutt’ad un fiato, come se temesse la mia reazione. Si volta verso di me, guardandomi afflitto. Io, sorpresa, schiudo le labbra, senza avere la minima idea di cosa dire. Faccio vagare lo sguardo sul pavimento, trattenendo il respiro mentre attendo che inizi a piangere, a sentire un po’di nausea o gli occhi pizzicare. Ma stranamente non mi viene né da urlare, né da piangere, né da tirare nomi ad Harry, che mi sta ancora guardando, le labbra tirate che formano una linea diritta.
‹‹Els, tutto bene?›› mi chiede, quando mi vede grattarmi il naso confusa invece che strizzare gli occhi e far scendere una lacrima sulla mia guancia. Senza guardarlo, scuoto la testa: riesco ad essere solo confusa. Ma non scombussolata, disorientata... Come dovrei essere. Solo confusa.
‹‹Com’è possibile?›› mormoro, voltandomi verso di lui, strizzando gli occhi. Lui aggrotta le sopracciglia mentre dico, piano: ‹‹Dovrei essere a pezzi, chiedermi perché... Ma l’unica domanda che ho in testa è come farete a stare assieme tu e Stacey.››
Harry scoppia a ridere, e qualcosa dalla sua risata mi fa capire che lui, al contrario di me, è più che sereno. Lo guardo incuriosita sentendomi una stupida a non essere ancora arrivata a ciò che Harry trova tanto ovvio. Intanto lui si porta la mia mano alle labbra e ci lascia un affettuoso bacio sulle nocche. I suoi occhi verdi mi guardano con un intensità che mi fa arrossire, ma per semplice... timidezza.
‹‹C’è qualcosa che non va…›› mormoro, capendoci sempre meno. Cosa diavolo sta succedendo?
Harry ride ancora, sembra che l’abbia attaccato la ridarella. Inizio ad innervosirmi, ma in quel momento riesce a calmarsi e a mostrarmi uno dei suoi più smaglianti sorrisi: ‹‹Ellie, non hai ancora capito?››
Scuoto la testa, impaziente. Lui inclina la testa da un lato, e dice semplicemente: ‹‹Elena, tu non mi ami.››
Quelle parole mi rimbombano in testa per alcuni interminabili secondi; ci metto un po’ a realizzare, mentre Harry continua a sorridermi. ‹‹M-ma... Com’è possibile?››
Lui scuote le spalle, lascia la mia mano e incrociale dita dietro alla testa, appoggiandosi alla panchina per guardare il cielo grigio di Bradford. Mi ci appoggio anche io, disorientata da tutta quella sua tranquillità.
‹‹Beh,›› dice infine, sorridendo alle nuvole,‹‹in amore tutti commettono errori.››

_______________________


Devo dire che questo capitolo non è uno dei migliori, è un po' confusionario, no? Vabbè, spero comunque che vi sia piaciuto e che abbiate capito cosa è successo. Ve lo aspettavate? Io sì. Ma in fondo, sono io la mente dietro tutta 'sta storiella, quindi io mi aspetto tutto. lol
Bene. Sarete felici di sapereche mancano solo due capitoli alla fine. Sarete contente, almeno mi levo dalle scatole c': E invece no, perchè ritornerò con un'altra storia... ma concentriamoci su questa, ora;
Harry e Ellie, dopo un mese che stanno assieme, si sono accorti che tra loro non va. Harry si è innamorato di un'altra, ed Elena sembra non essere mai stata innamorata di lui. Come andrà a finire? Cosa accadrà? Intanto, eccolo il nostro Zayn immerso nella sua agonia. Si è dimenticato di Elena? L'ha lasciata perdere? O i rimorsi lo perseguitano ancora?
Si scoprirà tutto nel prossimo capitolo c:
Intanto, voglio ringraziare le cinque dolcissime ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo: avevo aggiornato da nemmeno un'ora e mi son ritrovata le vostre recensioni subito! wow, siete fantastiche <3
Wow, sono già arrivata a fine. Mi sembra ieri quando caricai il primo capitolo. E ora nemancano solo due, questa storia ha 59 recensioni totali e la seguono più di trenta persone. Piango. Grazie di tutto, son felice di sapere che quello che scrivo piace a qualcuno, è una delle pochissime soddisfazioni che ho in questi giorni. Davvero, per quanto vi possa sembrare stupido, le vostre recensioni e le vostre viste mi fanno sorridere nonostante sia una giornata di merda, e sia puremalata, ma dettagli. .-.
Grazie a tutti, davvero.
Mi lasciate qualche dolce commento? Ora che siamo a fine vorrei sentire anche il prezioso parere di chi non si è mai fatto sentire, ci terrei molto... su, non mangio mica! c: 
mi dileguo, ho un sacco di cose da fare.
Bacioni a tutti,
Glo.

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awwh che dolciii ** mi mancano questi 1D.

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Capitolo 29
*** You aren't out of time. ***



I should've kissed you: 
29. You aren't out of time.

I will give you the moon,
this is the least I can do
if you give me a chance

- One Direction, Stand Up.

[Zayn]
L’arietta fredda mi graffia piacevolmente il viso. Sto gelando, ma sto bene. Non credevo bastasse così poco per ritornare a respirare decentemente, a pieni polmoni: credo che uscire da quella stanza sia stata la cosa più giusta da fare.
Ma tutto questo non toglie quello che ho dentro. Quella nostalgia che mi sta distruggendo lentamente da quel giorno. Una lenta agonia, insopportabile e dolorosa, da cui non ho il coraggio di riprendermi: e non mi riprenderò da essa, finché non avrò di nuovo l’occasione di stringere Elena tra le braccia, sentirla rannicchiarsi contro il mio petto, poter poggiare il mento sulla sua testa e sussurrarle che ho sbagliato,che sono stato stupido, che non l’avrei più lasciata andare se solo mi fosse stata vicina, e soprattutto  che l’amo, più di ogni altra cosa.
Sospiro, e questo viene fuori spezzato.
Se solo l’avessi fatto prima, se solo l’avessi baciata quando ne avevo avuto l’occasione, magari le cose sarebbero andate diversamente e forse in questo momento sarei a casa sua a coccolarci vicini nel letto, sussurrando e ridendo sommessamente per non farci sentire, e per avere un po’di pace, solo noi due, nessun’altro.
Forse per lei sarei cambiato, anche se l’avevo già fatto. Forse avrei perso quel titolo di puttaniere e gli altri si sarebbero resi conto che anche Zayn Malik era capace di amare, che non aveva un cuore di ghiaccio, che era perfettamente capace di riporre tutto l’amore che aveva in una ragazza.
Guardo la strada deserta. È tardi, devo ritornare a casa. Sono stato fuori anche troppo, e benché sappia che mia madre ne è solo felice, inizio ad avere fame e soprattutto freddo. Siamo a dicembre oramai, tra pochi giorni è Natale. Le strade sono illuminate da alcune luci natalizie, poche ma graziose.
Le seguo per un altro po’, pensando agli ultimi mesi. È una specie di rito che faccio ogni anno, nel periodo di Natale mi isolo per un po’ e penso: questi ultimi mesi, beh, sono stati così pieni, movimentati,con così tante novità. Mi sono innamorato di una persona dopo tanto tempo, e per me è quasi un miracolo. Non credevo fosse possibile, e poi... Puf.
Una bella ragazza italiana è entrata nella mia vita, e ha risvegliato in me un’emozione che non provavo da anni. Se solo lo potesse sapere...
Faccio retrofronte e m’incammino verso casa. Oh, quanto vorrei averla qui, poterle dire tutto quello che sto pensando inutilmente e convulsamente, facendomi venire rimorsi che non fanno altro che farmi male ancora di  più.
 
[Ellie]
‹‹Continuo a non capire›› mormoro, corrugando leggermente la fronte. Lui ride per l’ennesima volta, e si avvicina a me.
‹‹Sai cosa intendo, Ellie.›› dice, lasciandomi una carezza sulla guancia. La sua espressione si fa seria,come la sua voce bassa, mentre dice: ‹‹Ho visto come guardi Zayn, le poche volte che lo vediamo. Ti si legge negli occhi che vorresti correre da lui e parlargli.››
Mi mordo il labbro, abbassando lo sguardo sulle mie mani: no, non può essere. Io non...
Harry mi alza il mento, costringendomi a guardarlo negli occhi. ‹‹Ti guardo quando interroghi Niall o Liam per sapere come sta, l’ansia che ti assale ogni volta.›› continua, prima di fermarsi nuovamente per lasciarsi uscire un sospiro dalle labbra, prima che un sorriso appena accennato si faccia strada su quest’ultime. ‹‹Credo… credo che tu eri abbastanza confusa quando hai fato quella scelta. Ma di certo non avrai bisogno che te lo dica io per capire che lo ami.››
Lo guardo intensamente, assorta nei miei pensieri: invece sì. Perché fino ad ora non ne ero sicura. Ma se è Harry a dirmelo, il mio migliore amico, vuol dire che è vero, che il mio cuore appartiene a Zayn. Vuol dire che lo amo, e scegliendo mi sono solo sbagliata.
Harry mi lascia dolcemente il viso: sento i suoi occhi verdi su di me, mentre mi mordicchio il labbro e mi ripeto le sue parole nella testa. Ha ragione. Io amo Zayn. Io voglio stare con lui.
 
‹‹Vai da lei.›› mi sento dire,  mentre mi volto verso di lui e lo guardo negli occhi. ‹‹Va’ da Stacey›› dico, alzandomi decisa. Harry mi guarda confuso,chiedendomi: ‹‹E tu dove vai?››
Non ho bisogno di parole per rispondergli: li sorrido, e il suo volto si illumina. Sorride di rimando, alzandosi e affiancandosi a me. Ci abbracciamo forte, e poi ci stacchiamo, pronti ad andare.
‹‹Vai.›› mi sussurra,accennando alla strada alle mie spalle con il mento. ‹‹Credo che abbia bisogno di te più di chiunque altro in questo momento››
Mi volto decisa, inspirando ed espirando profondamente. Scuoto le dita nella direzione di Harry per salutarlo, e inizio a correre, sorridendo come non facevo da tempo.

 


[Zayn]
Oramai davanti al portone di casa, cerco le chiavi nelle tasche del giubbotto. Non ci sono, accidenti, me le sono dimenticate.
Suono il campanello, aspettando che mia madre mi venga ad aprire. Dopo qualche secondo, sento le sue scarpe ticchettare sul pavimento dall’altra parte della porta: sono diventato un maestro a riconoscere quel ticchettio di una camminata veloce e arzilla, in fondo lo sento da diciassette anni, avrò imparato a riconoscerlo, no?
‹‹Zayn, immaginavo fossi tu!›› mi saluta, aprendo la porta. Inarco un sopraciglio: chi voleva che fosse che suonava alle otto e mezza di sera al portone di casa? Ma non ho il tempo di chiederglielo che lei mi si avvicina e mi sussurra: ‹‹Tesoro, chi era la ragazza che hai disegnato sul tuo blocco, oggi?››
M’irrigidisco per qualche secondo, mentre ho un flash di me stesso che butta da una parte del letto il blocchetto con su lo schizzo di un ritratto. ‹‹Perché me lo chiedi?›› chiedo a mia volta, mentre appendo il cappotto all’attaccapanni. Ne scorgo uno nuovo appeso lì, marroncino e molto famigliare. Non lo riconosco all’istante, ma poi tutto torna, e capisco chi è quella ragazza nell’istante in cui mia madre mi risponde: ‹‹Beh, perché lei è in salotto, ora.››

 

[Ellie]
Sono nervosa, lo ammetto. Sorseggio frettolosamente la cioccolata che Trisha, la madre di Zayn,  mi ha offerto con il rischio di strozzarmi da un momento all’altro. Il campanello squilla, e io automaticamente m’irrigidisco, ma cerco di  non farlo vedere. Trisha mi scocca un’occhiata di scuse e si alza dal divano per andare ad aprire. Inizio a battere nervosamente il piede sul pavimento, mordicchiandomi il labbro inferiore. È arrivato il mio turno. Devo andare da lui e ammettere che ho sbagliato, che lo amo.
Ma quando Zayn varca la soglia del salotto e mi vede,  il suo sguardo trasmette un miscuglio indefinito di emozioni tutte in una volta: ansia, sorpresa, confusione, felicità... Il cuore comincia a battermi a mille, mentre scatto in piedi troppo in fretta e sento la testa vorticare.
‹‹Ellie...›› la sua voce, dio, è proprio come la ricordavo. È proprio come la amo. Senza pensarci corro verso di lui, e mi butto tra le sue braccia. Nascondo il viso nell’incavo del suo collo, lo stringo a me, lascio che le sue braccia cingano il mio corpo, inspiro il suo profumo. Quanto mi era mancato quel petto ampio, quelle braccia forti, il suo mento che si appoggiava alla mia testa, il suo profumo così intenso. Gli occhi mi si velano in un istante.
‹‹Zayn...›› dico con un filo di voce. Inizio a tremare per tutte quelle forti emozioni che iniziano scatenarsi nel mio corpo come un uragano.
‹‹Sono stato uno stupido, perdonami, io...›› inizia Zayn con voce tremante, ma io lo blocco, poggiando un dito sulle sue labbra soffici. Prendo un respiro profondo, prima di guardarlo negli occhi, e, accennando a un  sorriso, sussurrare dolcemente:
 

‹‹No, Zayn. Non sei in ritardo.››
 

Un sorriso si fa strada sul suo viso,  lo sento sotto il tocco del mio dito.  Avvicino il mio viso al suo, e prima che possa aggiungere altro, chiudo gli occhi, e faccio incontrare le nostre labbra per la prima volta.

 

 
_________________________ 
 

Ta daaaaaaa! 
Signore e signori, mi dichiaro davvero soddisfatta di questo capitolo. Oh, quanto sono modesta. ewe
Devo ammetterlo,questo finale mi ha dato alla testa, ma che ci posso fare? Zayn e Ellie sono perfetti assieme, ora lo posso dire, visto che la ff è finita e il mio parere non influisce sul vostro (anche se, dalle recensioni, ho capito che eravamo d'accordo su chi fosse meglio per la nostra bellissima elena).
Beh, che altro dire? Devo farvi una rivelazione a fine fan fiction non credete? lol
Siccome questa è la mia prima ff, avevo un po' deciso di farla andare come uno dei miei filmini mentali diceva. E sì, io mi impersono in Elena, e Zayn è impersonato da... beh, Zayn, ovvio. Pure io che non sono directioner mi sono innamorata di quel ragazzo così sensibile ed estremamente puccioso nonostante tutti quei tatuaggi ewe
Okay, la smetto di divagare e arrivo agli annunci, oki? c:
Credo che molte di voi vogliano sapere se mi dedicherò a un'altra ff sui oned e beh, devo dire che fino a quattro giorni fa non ne avevo la minima idea. Vi avevo proposto qualcosa, sì, ma non avevo buttato giù niente e quindi lemie erano solo parole il vento (e, dovete sapere, sono bravissima a lasciarle cwc)
Ma poi è arrivato davide, il mio salvator, chemi ha proposto di collaborare con lui nella stesura di una fan fiction compleatamente fori dal comune, che sì avrà come personaggi i one direction, ma ci saranno anche demi lovato, selena gomez e justin bieber, oltre a un semplice ragazzo di nome josh, finito a  far parte dei one direction come sesto componente della boy band. I primi due capitoli lì ha buttati giù lui, e sotto vi lascerò il link di essi, ma i prossimi saranno scritti da entrambi e credo verranno postati alla fine di questa ff, se non prima.
vi ricordo che io non sto scrivendo solo questa storia, ma anche altre due, una su demi lovato (molto simile a questa, gira anche a lei intorno al testo di give your heart a break, infatti si intitola così) e un'altra su justin (questa è "completamente" originale, mi è venuta in mente leggendone un'altra, anche se ho alcuni problemi a scriverla siccome i jelena si sono lasciati e ho dovuto modificare il finale .-.). naturalmente, vi lascio i link:

One sixth of one direction (storia in collaborazione con Justinsbro_)





 

Non è finita qui, naturalmente. lol
Due mie amiche, a cui ho passato la passione per le fanfiction, hanno provato a cimentarsi nella stesura di queste storielle. Sono tutte e due directioners, di conseguenza le ff sono sui ragazzi. Vi lascio i link, nel caso voleste leggerle (e vi dico, nevale la pena).

Memories of you e Tu sei la mia vita...
 

Okay, ci sono. Ora, faccio i soliti ringraziamenti prima di dileguarmi, per me è importante farvi sapere quanto significa per me tutto questo. Un caloroso grazie va a:

le 19 persone chepreferiscono questa storia
le 8 personeche la ricordano
le 30 che la seguono
e alle persone che hanno scritto le 64 recensioni totali. Grazie davvero!

 

Mi dileguo davvero ora, credo di avervi detto tutto, ma se mi sono dimenticata qualcosa ve lo dirò al prossimo capitolo, il prologo di questa ff. Mi lasciate qualche recensione? Ci tengo molto, soprattutto per questo che è il penultimo capitolo. Voglio saperese questa storia vi è piaciuta o se devo ritirarmi perchè faccio pena lol
Grazie ancora a tutti.
Baci,
Glo. 

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amoriiiii. awa

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Capitolo 30
*** The End. ***


I Should've Kissed You:
30. The End.

You're the best thing
that's ever been mine.

- T. Swift, Mine.

[Liam]
‹‹Buon Natale!›› esordisce Louis irrompendo nella stanza. Harry, che lo stava aspettando dietro alla porta oramai da un pezzo, gli salta sulle spalle e gli scompiglia i capelli. Louis ride, stando al gioco dell’amico.
‹‹Buon compleanno, Lou!›› dice, per poi scendere dalla sua schiena e scuotere la testa per sistemarsi i riccioli. Louis lo guarda con un sopracciglio inarcato: ‹‹Hazza, è la seconda volta che mi fai gli auguri!››
‹‹Mai abbastanza.›› ribatte Harry, prima di afferrare un bicchiere di champagne e tracannarlo tutt’ad un sorso. Stacey gli muove il bicchiere, facendogli rovesciare il liquido sul viso e sul maglione. Noi altri ridiamo, mentre il riccio guarda di sottecchi Stace e annuncia: ‹‹Ti  conviene cominciare a scappare...Ora!››
‹‹Aaaaah!›› urla Stacey, partendo con uno scatto e mettendosi a correre per tutto il salotto, girando attorno al divano con Harry alla calcagna, che sghignazza divertito.
Tanya li segue preoccupata, con le mani tra i ciuffi rossi dei capelli: ‹‹Oddio, state attenti a quel vaso! No, Hazza, non salire sul tavolino! Stacey, molla quel cuscino… Oh cavolo Harry, non urtare quella statuetta!››
Niall arriva tranquillo alle sua spalle, con la mascella in funzione che sgranocchia qualcosa di croccante, e una mano  affondata un sacchetto colorato. Porge quest’ultimo a Tanya, mentre con un braccio le cinge la vita e la attira a sè. ‹‹Su con la vita, biscottina! Mangia un po’ di cioccolatini che ti solevano il morale.››
Tanya guarda con aria interrogativa il sacchetto, inarcando un sopracciglio. ‹‹Nialler›› bisbiglia ‹‹dove hai preso questi cioccolatini?››
Il biondo scuote le spalle, buttandosi un’altra manciata di palline scure in bocca: ‹‹In una dispensa in cucina… Perché?››
La rossa si batte una mano in fronte: ‹‹Quelli erano i cioccolatini per i vicini!›› bisbiglia malinconica. Ma quando incontralo sguardo di Niall, cede e sorride. Scuote le spalle, e prende a sua volta due o tre cioccolatini prima di buttarseli in bocca come il suo fidanzato. ‹‹Non importa, ne compreremo altri.›› dice infine, appoggiando la testa sulla spalla di Niall che sorride soddisfatto.
Christine, rannicchiata vicino a me, si guarda attorno con un sopracciglio inarcato. La sento schioccare la lingua sul palato, e poi chiedere a voce alta: ‹‹Ragazzi, qualcuno sa dove si sono cacciati Zayn e Ellie?››
Mi viene da sorride, ma cerco di fare uno sguardo interrogativo a mia volta e guardare Eleanor, seduta vicino a me, che scuote le spalle. Stace e Harry smettono di rincorrersi e si scambiano uno sguardo interrogativo, Louis inarca a sua volta un sopracciglio e si guarda attorno.
‹‹In realtà non avevo notato neppure la loro assenza.›› mormora Tanya scuotendo le spalle e rannicchiandosi contro il petto di Niall, che scoppia a ridere buttando la testa all’indietro.
‹‹In effetti quei due sono le persone più silenziose che conosca›› ghigna Louis, sedendosi sul bracciolo del divano dalla parte dove è seduta Eleonor, intenta a scrivere un messaggio ad Elena. Harry butta gli occhi al cielo, approfittando della distrazione di Stacey per afferrarla per i fianchi e attirala a lui, imprigionandola in una abbraccio. Lei si divincola, ma capendo che ha perso, si lascia andare contro il petto del riccio, che sorridendo soddisfatto dice: ‹‹Eddai ragazzi, non nascondiamocelo, quei due sono così silenziosi perché ogni volta che stanno assieme hanno la lingua troppo occupata a esplorare la bocca dell’altro per parlare!››
Una risata generale si leva nella stanza, mentre Stacey, indignata, pesta un piede ad Harry, facendolo gemere dal dolore. ‹‹Sei il solito insensibile, Harold›› lo rimprovera, mentre Harry ride e le bacia il collo.
‹‹Niente, Ellie non risponde.›› annuncia Eleaonor, mentre Louis si sporge verso di lei per sbirciare lo schermo del Back Berry che la sua ragazza tiene in mano.
Christine alza lo sguardo per guardarmi negli occhi, aggrottando leggermente la fronte: ‹‹Liam, sei troppo silenzioso.›› si stacca piano da me, mentre tutti si voltano nella nostra direzione. Sorrido a tutti, mentre Chris mormora ancora con tono sospettoso: ‹‹Non è che tu sai qualcosa a proposito di quei due?››
Stiracchio le braccia verso l’alto, ridendo tra me e me per tutti quegli sguardi curiosi che mi fissano; cingo le spalle di Christine con il braccio destro e mi porto la mano libera dietro alla nuca, facendoli fremere tutti sempre di più.
‹‹State tranquilli ragazzi›› dico infine, nel tono più rilassato che possa fare. ‹‹Non so dove siano, Zayn non me l’ha detto, ma di una cosa sono certo: se la stanno passando alla grande!››

 
[Zayn]
‹‹Puoi aprire gli occhi, ora.›› le sussurro all’orecchio, facendo scivolare via le mani dai suoi occhi per farle poi ricadere sulle sue spalle. Elena si lascia sfuggire un esclamazione meravigliata, appena il suo sguardo cade sulla stupenda veduta della cima del London Eye.
‹‹Zayn è... bellissimo.›› mormora. La attiro a me in modo che possa cingerle il corpo con le braccia, e le bacio il collo e la guancia, per poi avvicinare la bocca al suo orecchio, e sussurrale nuovamente: ‹‹Mai bello quanto te.›› 
Volta lo sguardo verso di me e mi sorride, quel sorriso che mi fa sciogliere, che mi fa sentile le farfalle nello stomaco come la prima volta. Mi avvicino a lei le bacio dolcemente le labbra, chiudendo gli occhi. Non riesco ancora a credere che sia mia, che ce l’abbia stretta tra le braccia, che stia ricambiando il mio bacio con la mia stessa passione. Sorrido contro la sua bocca, e lei fa lo stesso. Scendo sul suo collo e lo sfioro con il naso, mentre lei mi mette una mano tra i capelli e me li spettina affettuosamente.
‹‹Ti amo›› sussurra, rompendo dolcemente il silenzio con la sua bellissima voce. La stringo un po’di più nell’abbraccio, affondando il viso nell’incavo nel suo collo, per poi soffiarle sulla pelle: ‹‹Anche io.››
Finisco di baciarla, e entrambi guardiamo il panorama mentre la ruota scende piano. Mi sforzo di rimanere calmo e naturale, nonostante la mai paura delle altezze: e, devo dire, mi riesce bene, soprattutto perché ho Elena al mia fianco. La sento posare la testa sul mio petto, mentre penso a quanto avessi aspettato questo momento. Dopo tutte le incomprensioni, gli errori, le indecisioni, eccoci qui.
‹‹Non puoi neanche immaginare quanto mi sia dannato in quei mesi,›› dico di punto in bianco incrociando le sue dita con le mie, ‹‹il rimorso mi stava mangiando vivo.››
Lei mi guarda, accennando a un sorriso. Lo ricambio esitante, scostandole dal viso una ciocca di capelli e accarezzandole la guancia. ‹‹Sono stato qui di nuovo, ricordandomi la volta prima in cui ci ero venuto.›› accenno alla Londra fuori dalla cabina, con in sfondo il cielo dipinto di arancione. Il sole sta già tramontando, presto farà buio. Ma poco mi importa, ora.
‹‹Ricordando a quanto avevo pensato a quella sera passeggiando per queste vie...›› mi mordo il labbro, mentre lei mi sorride, stingendosi di più a me. ‹‹...Sono stato così stupido. Avrei dovuto baciarti subito, a evitare tutto il casino che ne è seguito.››
‹‹No.›› la sua voce mi interrompe. La guardo abbassare lo sguardo a terra e scuotere la testa, mentre si gira del tutto verso di me, senza sciogliere le nostre mani e il nostro abbraccio. ‹‹Io... Sono felice che tu non l’abbia fatto.›› dice, esitante. Alza lo sguardo verso di me, e mi sorride dolcemente: ‹‹Se tutto questo non fosse successo... Ora non saremmo qui.››
Ricambio il sorriso: che stupido, è vero. Non sarei qui, se non avessi sbagliato. Lei non sarebbe qui, se lei non avesse sbagliato. Ridacchio tra me e me, pensando all’ironia della sorte mentre Ellie appoggia la testa al mio petto: da quello che avevo vissuto, sembrava che gli sbagli non portassero altro che bene. Era davvero così? Era giusto sbagliare? Dopo tanti rimorsi, si poteva ottenere quello che si desiderava così tanto?
Guardai Elena, che si lasciava cullare tra le mie braccia, con gli occhi chiusi, sorridendo. E la unica risposta a tutte quelle domande che mi veniva in mente era sì. Avevo fatto bene a sbagliare, avevo fatto bene a non baciarla quando avrei dovuto. Perché non sai quanto tieni a una persona finché non sei sul punto di perderla, o l’hai già persa.
Mai, nella mia vita, avevo pensato che un’avventura del genere mi potesse accadere. Mai avevo pensato che per una volta, quando davo tutto per perduto, quel tutto sarebbe ritornato da me e avrebbe fatto ciò che io non ero stato capace di fare con lei. Non posso credere che quel tutto ora la stringo tra le braccia, che ora è mia, solo mia e di nessun’altro.
‹‹Però...›› ribatto, lasciando la frase sospesa nell’aria. Ellie sospira esasperata, aprendo gli occhi e alzando lo sguardo scocciato verso di me.
‹‹Zayn, cavolo, devi proprio rovinare questo momento con le tue supposizioni?›› protesta, dandomi un leggero pugno sul petto mentre io rido: amo farla innervosire, è uno spettacolo quando, accigliata, stropiccia le labbra e aggrotta leggermente le sopracciglia. E amo anche quando poi ride con me, come ora.
‹‹Shh, ascoltami, è importante!›› annuncio, mentre si riaccoccola contro il mio petto. Il giro sulla ruota sta quasi per finire, e prima di scendere devo fare una cosa, quindi devo muovermi. ‹‹Se ti avessi baciato prima...›› mormoro, avvicinando una mano al suo viso. Lei apre gli occhi, e guardale mie dita, così vicine, con curiosità. Le sfioro piano il labbro, intimandola a voltare lo sguardo verso di me. ‹‹...Avrei assaporato le tue stupende labbra prima. Non sai quanto le ho sognate, quando tu non eri con me...››
‹‹Ma ora ci sono.›› ribattè lei, allungando leggermente il collo per arrivare al mio viso. Mi scosto leggermente, per non farla arrivare.
‹‹Sì, ma...››
Le porte della cabina si aprono, facendoci investire da una folata di vento freddo. La sento rabbrividire tra le mie braccia, prima che si liberi dalla mia stretta e, tirandomi con una mano, mi faccia scendere. Storgo la bocca, indispettito. Ho perso troppo tempo.
‹‹Ehi.›› la chiamo, una volta che siamo scesi e non ci troviamo dove potremmo intralciare il passaggio di nessun altro. Lei si gira, guardandomi. ‹‹Che c’è?››
‹‹Non dovevi scendere.››
 Lei inclina la testada un lato, facendomi intuire che non ha capito. Sorrido, attirandola a me e riallacciando le braccia attorno alla sua vita. Lei mi lascia fare, posando le mani sul mio petto. ‹‹Perché?›› chiede, sfoderando il sorrisetto biricchino che la rende ancora più bella di quanto non lo sia già.
‹‹Perché su quella ruota...›› giro il capo verso il London Eye, alludendo ad esso con il mento. ‹‹Avrei dovuto baciarti.››
‹‹Baciami ora, stupido›› dice lei, prendendomi il viso e voltandolo verso di lei. Si avvicina, ma io mi scosto un’altra volta, come ho fatto poco prima.
‹‹È lo stesso?›› chiedo, fingendo di essere dispiaciuto. Lei ridacchia e scuote la testa, prendendo il mio viso tra le mani per impedirmi di scappare un’altra volta.
‹‹Lo è sempre stato.›› soffia, sulle mie labbra.
Sorrido. ‹‹Ti amo.›› le sussurro, sfiorando la sua fronte con la mia.
‹‹Basta parole.›› dice lei, e la sento fiondarsi sulle mie labbra, regalandomi uno dei suoi stupendi baci, che mi mandano in paradiso.
 

… I should’ve kissed you.


___________________


Fazzoletti pls, ne ho bisogno.

Davvero, non so voi, ma io sono diventata una fontana. E la storia non è neanche finita male, quindi non chiedetemi perchè piandgo perchè non lo so lol
Perdonatemi se oggi sono un po' sclerata, ma domani vado al concerto di Justin e ho un'ansia addosso dastamattina che mi fa fare tutto alla cazzo (oltretutto oggi avevo una verifica, avrò sbagliato tutta la teoria, ma sinceramente ora le subordinate concessive, consecutive e temporali non mi interressa così tanto impararle)
anyway, beh, eccoci qui. Okay, forse so perchè piango: ho finito la mia prima fanfiction, lacrime a gogo. 
Vi confesso che è la prima storia scritta da me che finisco. Ne ho iniziate molte, ma un po' perchè sonopiena di scrupoli e perfezionista, un po' perchè cambio sempre idea, non le ho mai finite.
E ora eccomi qui: cel'ho fatta, e tutto grazie a voi, che avete letto ciò che scrivo e mi avete seguito fino alla fine. Spero di non avervi annoiato,di non aver deluso le vostre aspettative, di avervi fatto emozionare e vivere questa storia. Forse non ne sono ancora capace, forse devo ancora esercitarmi, ma questo me lo dovete dire voi, così che possa impegnarmi a migliorare. 
Grazie, grazie davvero a tutte voi che mi avete seguito: grazie chi haletto, grazie chi ha recensito, grazie achimi ha idatpo delle idee e grazie a chi mi ha invogliato ad andare avanti.
Grazie a:

1D_lovexsempre
69_con_harry_onedirect 
anapaulastyles99 
audrey19 
Carmela David 
carrottomlinson 
Directioner_Is a promise 
Littlecbieber 
LittleThingCalledLove 
live while were young
Louis_1D 
marika_09 
NellaPayne 
Sixtina 
xtommoscarrots 
zayns_smile 
 _Italian_Idiot_ 
 _VallyLally00_ 
_xlightningscaroned_  
che hanno messo questa storia tra le preferite.

Cla_blueB 

cuccioladirectioner 
Love4Evah1D 
Martensita
noemi96
Sixtina 
smile97 
SoJD_Malik 
_elisadavello 
che hanno messo questa storia tra le ricordate.

1Dforever97 
1D_lovexsempre 
Binuccia 
Carmela David 
carotta 
carrottomlinson 
Cla_blueB 
Dalilaxx
Dreamy99 
ffederica
forever_me
gabry love 1D 
gabrygleek
Giuli1D
gne gne
I hate and love you 
jamesxx
Loveisallaround
Luisa_Directioner
mary1D 
niallstalent 
Niall_Wife 
onedirectionswife 
raawrfelton 
shelovestyles 

taylorspancakes 
The_Simple_Girl 
XxDUBHExX 
 _ Amazayn _ 
 _boomba_XD 
che hanno messo questa storia tra le seguite.
Grazie davvero.
Ora, siccome non inizierò nuove storie (gli esami si avvicinano sempre di più e non ho ancora iniziato la tesina cwc) non ho molto altro da aggiungere, se non che stocollaborando con un'altro scrittore alla stesura di questa storia:

 

 
i capitoli che abbiamo scritto assieme sono solo dal terzo in poi. Lo stile, quindi sarà solo in parte mio, ma vi consiglio comunque di leggerla, perchè abbiamo grandi progetti su come farla andare avanti. 
In quanto a me, beh, se questa estate non riuscirò a scrivere tutto il libro che stavo cercando di scrivere l'estate scorsa (che poi ho rinunciato a continuare, ma che cercherò di riprendere), scriverò un'altra ff sujustin che avrà anche i compinenti dei oned come protagonisti. Sarà una di quelle ff d'azione che vanno molto di moda ora, e ho deciso di unire justin e i onde perchè viene molto meglio e molto più interessante. Non vi so dire molto altro, devo ancora studiarmela un po', sempre se la scriverò.
Ora mi dileguo. Grazie ancora a tutte, vi amo. 
Baci,
Glo.

 
 

 

 

 

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