THE BLOOD OF THE DRAGON

di DeChantal
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PRIORI OCCURRO ***
Capitolo 2: *** CLINICUS NOCTU ***
Capitolo 3: *** CAUSA COMPERIO ***
Capitolo 4: *** CAUSA COMPERIO PROCESSUM ***
Capitolo 5: *** TARDO INCENDIUM ***
Capitolo 6: *** PRAEPARATIO ***
Capitolo 7: *** SALTATIO FERVENTIS ***
Capitolo 8: *** OMINOR TERRIBILIS ***



Capitolo 1
*** PRIORI OCCURRO ***


THE BLOOD OF THE DRAGON

Di DeChantal

 

 

 

 

Capitolo 1 -PRIORI OCCURRO-

 

 

“ Togliti dai piedi, Granger” ringhiò il ragazzo mentre si dirigeva verso l’apertura del ritratto che conduceva ai loro dormitori di Caposcuola.

 

“ C’ero prima io, Malfoy” replicò lei uscendo dal buco.

 

“ Levati di mezzo, non voglio sporcare il mio splendido e costoso mantello con il tuo disgustoso tocco, mezzosangue”.

 

Ormai Hermione era più che abituata alla sua scortesia: l’aveva sopportata per sei anni e adesso gli rispondeva a tono. Al secondo anno aveva pianto quando lui l’aveva chiamata in quel modo per la prima volta, ma Hermione Granger era diventata più forte.

 

“ Tutti i Purosangue hanno le tue maniere incantevoli? Accidenti, ora vedo che tribù civilizzata siete!”.

 

“ Riserviamo le buone maniere per quelli che contano, mezzosangue”.

 

E anche i vostri cervelli, sembrerebbe”.

 

Il ragazzo la superò precipitoso mentre lei si faceva da parte per farlo passare, ma non abbastanza da evitare di sfiorargli il mantello col braccio.

Hermione non riusciva a credere che avrebbe dovuto tollerare altri nove mesi con quello schifo di Malfoy. Quando Silente li aveva convocati nel suo ufficio per il colloquio dei Capiscuola aveva detto con molto tatto che entrambi avrebbero dovuto mettere da parte tutte le loro differenze e cercare di lavorare insieme per il bene di Hogwarts. Dopotutto erano i due studenti più brillanti della scuola, e avevano dimostrato di avere le doti migliori di leader: così toccava loro essere da esempio agli studenti più giovani. E, buon Dio, lei ci aveva provato! Era stata civile con Malfoy per il primo mese di scuola anche se aveva costantemente incontrato la sua villania. Ma a dispetto di tutti gli sgarbi che lui le aveva rivolto, lei aveva sempre serrato le labbra e tenuto la bocca chiusa. Ma dopo un mese la sua pazienza si stava esaurendo, e lui era diventato anche peggio.

Anche se dividevano una sala comune, Hermione preferiva di gran lunga trascorrere il tempo a studiare nella Torre di Grifondoro. La presenza dell’odiato ragazzo nella stessa stanza era troppo deprimente per lei. Malfoy sembrava voler passare molto più tempo lì che nel sotterraneo di Serpeverde, e Hermione sospettava il perchè: da quando Draco, dopo il Torneo Tremaghi di quasi tre anni prima, era diventato più alto e più muscoloso, le ragazze di Serpeverde gli si erano appiccicate come un branco di cagne in calore. Quelle più giovani appartenenti alle altre Case erano state regolarmente viste ciondolare nei pressi delle aule che lui frequentava, o fargli delle commissioni anche se i Prefetti avevano detto loro di NON fare cose del genere. Le ragazze delle altre case del suo stesso anno conoscevano Draco Malfoy troppo bene per innamorarsi della sua glaciale bellezza: il passato non si poteva cancellare così facilmente. Però le Serpeverde non gli davano tregua, e dal momento che era in assoluto un ragazzo molto intelligente in costante competizione con Hermione Granger per le valutazioni migliori, aveva davvero bisogno di un posto in cui studiare in pace. Così utilizzava la stanza che divideva con la ragazza.

I due Capiscuola avevano sviluppato una professionale, anche se in un certo qual modo fredda, routine che limitava i loro contatti. Si vedevano a malapena eccetto durante le lezioni e quando, appena svegli, si preparavano per la scuola. A volte, se Draco usciva per un mattiniero allenamento di Quidditch, o se Hermione si recava in biblioteca molto presto, non si vedevano per tutto il giorno. Naturalmente quando venivano convocati dai professori o dai Prefetti per svolgere i loro “ doveri di Caposcuola” cooperavano, ma solo in modo molto distaccato. Silente l’aveva notato, certo, ma poteva solo sperare che avrebbero risolto i loro contrasti. Non sarebbe stata la prima volta che due studenti che si odiavano diventavano migliori amici. La loro routine sembrava funzionare bene, i rapporti erano ridotti al minimo, e non succedeva niente di spiacevole se non i soliti commenti maleducati di Malfoy. Ma tutto ciò doveva finire.

Hermione subì uno shock quando una sera, dopo aver giocato a Gobbiglie nella Sala Comune di Grifondoro con Ginny e Lavanda, tornò nelle stanze dei Capiscuola e trovò Draco steso sul pavimento, lamentandosi in quella che sembrava essere un’agonia di morte.

D’istinto, più forte dei pregiudizi contro il serpeverde, corse verso di lui e gli si inginocchiò accanto.

 

“ Malfoy. Malfoy, svegliati! Va tutto bene?”.

I gemiti continuarono, ma alla fine aprì gli occhi. Poi bruscamente si interruppe quando mise a fuoco il viso di Hermione.

 

“ Granger...” cercò di parlare ma non riuscì.

 

“ Malfoy, tu sei ferito o qualcosa di simile. Vado a chiamare Madama Chips”.

 

Hermione si alzò in piedi per andare, ma sentì una debole mano afferrare disperatamente la sua.

 

“ No!” gracchiò Malfoy. “ Fra poco-starò-meglio”.

 

Il ragazzo sembrava davvero disperato, così lei tornò ad accovacciarsi sul tappeto e gli strinse la mano. Non che avesse voluto farlo di sua iniziativa: più che altro, Malfoy la teneva così stretta che non aveva scelta.

Draco trasalì, e Hermione notò una scossa di dolore attraversare il suo pallido volto, mentre le stringeva più forte la mano. Dopo circa un minuto sembrò essere passata, e lui cercò di alzarsi dal pavimento e di sedersi. Tentò di riuscirci, ma era chiaramente uno sforzo troppo grande.

 

Cosa c’è Malfoy? Cos’è successo?” chiese Hermione, gli occhi incupiti dalla preoccupazione.

 

Draco la guardò. Sembrava che stesse vivendo un conflitto interiore. I suoi occhi grigio-azzurri erano cupi e tempestosi, un muscolo guizzò nella sua mascella mentre la serrava. Alla fine, spinse Hermione da parte – non rudemente, era ancora troppo debole per poterlo fare.

 

N-niente. Ho avuto una brutta reazione al cibo di stasera, è tutto”. Cercò di alzarsi, ma cadde.

 

“ Già, certo, Malfoy. Sembri uno che ha bevuto una Pozione da Maleficio, non che ha mangiato del pesce andato a male”.

 

“ Non ho bisogno...del tuo aiuto...Granger. Dammi qualche minuto...e starò...meglio”.

 

Tentò di nuovo di alzarsi ma senza successo. Hermione lo guardò come se fosse matto. Era palesemente ferito e dolorante, ma rifiutava assistenza medica! Cosa nascondeva? Era stato sul punto di dirle cos’era successo, l’aveva visto poco prima nei suoi occhi, quando le era sembrato che stesse combattendo con se stesso. Non era mai stata così vicina al Caposcuola Serpeverde in tutta la sua vita. Praticamente lo teneva in grembo. Altre ragazze avrebbero ucciso per un momento come quello, ma non Hermione Granger. Con calma lo sollevò prendendolo sotto le spalle e lo appoggiò contro il divano. Era molto pesante per lei. Notò i suoi muscoli sotto la camicia. Quando lo lasciò andare lui sussultò, e la mano gli scivolò lungo il fianco.

 

“ Cosa?...Oh mio dio!”.

 

Hermione trattenne bruscamente il respiro quando gli vide un livido attraverso la camicia bianca dell’uniforme che aveva almeno tre bottoni aperti. Non un livido solo, ma molti. E l’intero torace era attraversato da cicatrici – alcune rosse e infiammate, altre in via di guarigione, altre molto vecchie.

 

“ Stammi lontana, Granger” sibilò Draco debolmente.

 

“ Malfoy...chi ti ha fatto questo?”.

 

Lui chiuse gli occhi: “ Ho detto, stai lontana da me. Sei sorda o cosa?”.

 

Che fortuna essere scoperto da Hermione Granger, la strega più testarda di Hogwarts, imprecò tra .

 

“ No, io non ti lascio a meno che tu non mi dica chi ti ha fatto questo. Se non me lo dici dovrò andare da Silente”.

 

Sei una strega testarda, lo sai?”.

 

Hermione fece il broncio mentre gli porgeva un bicchiere d’acqua preso dal tavolo.

 

Bevila. L’ho stregata in modo da far scomparire un po’ del dolore”.

 

 Draco era troppo stanco per protestare, così bevette , e subito sentì buona parte del dolore scomparire. Nonostante tutta quella cocciutaggine e le sue colpe, la Granger era una dannata strega intelligente.

“ Chi è stato, Malfoy?”.

 

Hermione si risistemò vicino a lui sul tappeto davanti al caminetto e lo fissò negli occhi grigio-azzurri. Accidenti! Stava forse usando un incantesimo su di lui? Draco sentiva di volerle davvero dire cos’era successo! Era come se avesse bevuto del Veritaserum o qualcosa del genere!

 

“ Malfoy...”

 

Hermione allungò la mano e la poggiò su quella del ragazzo.Era il primo tocco affettuoso che qualcuno gli dava dopo molto tempo...Draco crollò.

 

“ Accidenti a te, Granger. Vuoi sapere chi mi ha ridotto così? E’ stato mio PADRE, capito? Si, proprio mio padre! Contenta adesso?”.

 

“ Lucius?” mormorò Hermione. “ M-ma come è arrivato a te? E’ qui?”.

 

“ Sono andato ad incontrarlo ad Hogsmeade poco fa. Non preoccuparti, non può entrare qui. Papà e io abbiamo avuto una piccola...discussione. Poi in qualche modo sono riuscito a tornare a Hogwarts perchè ho usato un Incantesimo Suspendio su me stesso per un po’, ma non sono riuscito a mantenerlo. Poi sono caduto. Poi sei arrivata tu”.

 

“ Oh, Dra-Malfoy! Dovremmo dirlo a Silente! Questo è...”.

 

“ NO! Ti ho già detto che non possiamo dirglielo. Comunque non è la prima volta, come sicuramente avrai notato. Promettimi che terrai la bocca chiusa. Promettimelo!”.

 

Sembrava che l’apprensione gli stesse facendo ulteriori danni, così Hermione promise immediatamente. Realizzò che si stavano ancora stringendo le mani.

 

Sei una dannata brava strega, te lo concedo Granger. L’Incantesimo Anti-dolore sembra funzionare. Se gentilmente mi aiutassi a raggiungere il mio letto lo apprezzerei davvero”.

 

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Capitolo 2
*** CLINICUS NOCTU ***


THE BLOOD OF THE DRAGON

Di DeChantal

 

 

 

CAPITOLO 2 –CLINICUS NOCTU-

           

 

Hermione si passò il braccio di Malfoy sulla spalla e cercò di tirarlo in piedi, ma era un po’ troppo pesante per lei e inciampò. Fortunatamente il ragazzo si sentiva un po’ più forte adesso, e poteva reggersi da solo. Lentamente si diressero nella sua camera. Era l’immagine speculare di quella di Hermione, che si rese conto di non esserci mai entrata prima, anche se si trovava solo sulla parete di fronte alla sua. Erano arredate allo stesso modo, tranne per il fatto che le tende e gli altri tessuti erano tutti verde scuro e non di un caldo rosso Borgogna.

Arrivati al letto ci si accasciarono entrambi, e Hermione ruotò le gambe di Malfoy per mettergliele sotto le coperte.

 

“ Ehi, stai attenta”. Malfoy sussultò ancora.

 

“ Scusa. Ehm...Malfoy?”.

 

Cosa c’è?”.

 

“ Adesso devo controllare che tu non abbia ossa rotte o qualche taglio grave, dal momento che non vuoi andare da Madama Chips”.

 

“ Oh, maledizione, devi proprio farlo?” disse Malfoy arrossendo un po’ ma senza aprire gli occhi, che erano chiusi.

 

Ora che era steso sul letto respirava con più facilità.

 

“ Ho paura di si. Non preoccuparti, so come si fa, negli ultimi anni ho fatto un corso di Medimagia per i crediti extra. E’ facile”.

 

Lui annuì. “ , vai avanti allora, Granger”.

 

Lei gli tolse energicamente di dosso le coperte e mormorò un incantesimo mentre muoveva la bacchetta sul corpo del ragazzo. Una piccola luce blu apparve ai piedi di Draco, e passò lungo le gambe verso la parte superiore. Mentre attraversava il torace diventò rossa per qualche istante, poi continuò il tragitto fino in cima alla testa e svanì.

 

“ Sembra che tu abbia una costola rotta”.

 

Malfoy brontolò. “ , aggiustala allora! Non startene lì e basta!”.

 

“ Sei fortunato che domani sia domenica. Ci metterà almeno un giorno intero a guarire, e tu non puoi assolutamente muoverti dal letto, capito?”.

 

“ Sembri Madama Chips”. Draco sorrise aprendo gli occhi.

 

“ Lo prendo come un complimento. Adesso stai disteso mentre ti faccio l’incantesimo. Forse brucerà un po’ ”.

 

Hermione gli aprì abilmente la camicia e posizionò le mani sulla costola rotta.

 

“ Ehi Granger, un sacco di ragazze ucciderebbero per questo, sai?”.

 

Lei arrossì. “ Non distrarmi, o potrei finire col trasformarti i polmoni in pietra o qualcosa del genere”.

 

Draco sentì calore scorrere dalla mano di Hermione nel suo fianco, mentre lei continuava a sussurrare strane formule ad occhi chiusi. Gli sembrò che andasse avanti per molto tempo, e il dolore nel fianco cominciò ad affievolirsi. A poco a poco si addormentò.

 

* * *

 

Si svegliò di soprassalto. Dove si trovava? Oh, nella sua stanza. Cos’era successo? La chiamata di suo padre...Hogsmeade e la punizione...un ritorno a Hogwarts da incubo...il caminetto e la Granger...la Granger? Cos’aveva fatto?

Notò alcune candele accese nella camera. Si sentiva caldo e al sicuro nel letto. Sorprendentemente non avvertiva più il dolore, ma solo un leggero pulsare per essere disteso sulla schiena ferita.

Guardandosi intorno sobbalzò nel vedere una ragazza seduta vicino a lui nella sua poltrona; teneva i piedi raggomitolati sotto di lei e dormiva. Doveva aver spostato la poltrona dal camino fino al letto. La Granger! Era ancora lì!

Studiò con attenzione la sua figura addormentata. Si era cambiata, e indossava una camicia da notte bianca. Draco arrossì quando realizzò che non l’aveva mai vista prima in camicia da notte – la mattina, quando facevano i turni per il bagno in comune, era sempre vestita.

Aveva una mano sotto la testa e si era tolta la molletta dai capelli, così che questi le ricadevano in ondulate ciocche castane sulle spalle, quasi fino alla vita. Alla luce delle candele sembravano quasi rosse. Notò le labbra rosa leggermente dischiuse, che lasciavano intravedere i bei denti bianchi ogni volta che, respirando, il suo petto si sollevava e si abbassava.

Sorrise tra quando ricordò che Hermione aveva i dentoni quando era piccola. Pensò scioccato che la conosceva da quasi sette anni e non l’aveva mai guardata realmente. Fino ad ora. Era bella.

Oh mio dio, Malfoy! Cosa stai pensando? E’ una mezzosangue!

Dio, ma era splendida! Come aveva potuto non notarlo prima d’ora? Probabilmente perchè lei era sempre nascosta dietro a quei maledetti Potter e Weasley.

Vide che stringeva nell’altra mano un tovagliolo bianco, e sul comodino c’era una ciotola argentata piena di un liquido azzurro. Solo allora si accorse di avere sulla spalla un altro tovagliolo bagnato, lì dove suo padre l’aveva colpito più duramente.

La sveglia dietro alla ciotola segnava le cinque del mattino. Ciò voleva dire che la Granger, no, Hermione, gli era stata accanto l’intera.....l’intera.....Draco Malfoy lanciò un’occhiata al tovagliolo bianco macchiato d’azzurro nella mano di lei e cominciò a piangere. Tentò di fermarsi, ma sembrava che qualcosa si fosse sbloccato dentro di lui, perchè con orrore si rese conto di non riuscire a smettere!

Stai piangendo come una femminuccia, Malfoy, smettila subito! si rimproverò, mentre piangeva sempre più forte.

Dovette aver emesso un singhiozzo particolarmente rumoroso perchè Hermione con aria sonnolenta sollevò la testa, e quando notò che lui stava piangendo saltò su e gli si sedette a fianco, cercando di tranquillizzarlo passandogli le mani sulla fronte e sulle guance.

 

Dra-Malfoy...non piangere. Ti fa ancora male? Oh poverino, ho fatto tutto quello che ho potuto. Mi dispiace, forse dovrei andare da Madama Chips. Non avevo tutte le medicine che ci sono in Infermeria, così ho potuto fare solo alcuni incantesimi di guarigione basilari. Oh povero...mi dispiace...vado da Madama Chips”.

 

Draco allungò il braccio e le strinse forte la mano.

 

“ No Gra-Hermione...” lei trattenne il respiro.

 

 L’aveva chiamata per nome..., d’altra parte lei gli aveva quasi detto Draco per due volte quella notte. Le sembrava impossibile chiamare qualcuno a cui teneva per cognome, e quindi era rimasta molto sorpresa prima.

 

“ No Hermione...sei davvero una brava guaritrice. Mi sento bene. Davvero. Sono veramente impressionato. E’ solo che...maledizione...non so perchè non riesco a smettere di pia-a-angere!” si strozzò mentre si scioglieva in altri singhiozzi. “ C’è-è qua-a-alche e-effe-etto collaterale nelle tue medicine?”.

 

Lei scosse la testa. “ No, sono abbastanza sicura che non ce ne siano. Gli unici di solito sono perdita dell’appetito e sonnolenza. Non...ehm...il pianto”.

 

Lui cominciò a ridere, e Hermione temette seriamente che si facesse male.

 

“ Malfoy, devi smetterla di sobbalzare così. Ti ho guarito la costola, ma non devi muoverti troppo. Andiamo, su, non stancarti. Smettila di piangere. Soffiati il naso con questo”. Gli passò il fazzoletto bianco, e lui si soffiò il naso rumorosamente.

 

Bleah! Moccio di Malfoy!” rise lei.

 

Lui sorrise debolmente. “ E’ moccio di Draco, Hermione”.

 

Lei parve confusa. “ Chiamami Draco. E grazie, grazie molte, per- per tutto”.

 

Hermione si sentì arrossire violentemente. Rimani padrona di te stessa Hermione, pensò. E’ ancora lui, Draco Malfoy-sono-un-purosangue-e-mangio-i-mezzosangue-a-colazione!

 

“ Certo...Draco”.

 

Di colpo si mise ad occuparsi del tovagliolo sulla spalla del ragazzo, sollevandolo e controllando la ferita molto minuziosamente.

 

“ Grande! Ha funzionato! I lividi si stanno assorbendo e sono quasi scomparsi! E sono guariti anche i tagli, e non ci sono cicatrici perchè ho posto un Incantesimo Anti-Keyloid*. Dovresti riposare fino al mattino, e domani non alzarti. Ti porterò io la colazione e dirò che sei occupato a studiare per il test di Pozioni di settimana prossima”.

 

“ Hei hei, rallenta Hermione!”. Draco le afferrò di nuovo la mano.

 

La sentì allontanarsi da lui e poi rilassare la mano nella sua.

 

“ Non preoccuparti, non andrò da nessuna parte domani, ma se mi sentirò abbastanza bene potrei fare un piccolo allenamento di Quidditch in serata...”.

 

Hermione, scandalizzata, esclamò: “ Malf-Draco! Tu non vai ad allenarti a Quidditch! Come osi, quando... si fermò quando vide uno scintillio nei suoi occhi. Maledetto Serpeverde, l’aveva presa in giro.

 

“ Oh, tu!...” lo colpì su uno dei lividi più piccoli, e lui strillò dal dolore e sorrise.

 

Sono le cinque, faresti meglio a dormire ancora un po’. Voglio che lunedì quella costola sia guarita perfettamente”.

 

Gli sorrise, e lui le rispose. Non fece il suo solito ghigno, ma un sorriso genuino al 100%. Hermione si girò per andare ma sentì Draco chiamarla con una vocina piccola piccola.

 

“ Hermione?”.

 

Cosa c’è Draco?”.

“ N-Non andare”.

 

Cosa?”. Non poteva credere alle sue orecchie. “ Draco, la schiena mi sta uccidendo per aver dormito in quella poltrona vicino a te tutta la notte a cambiarti gli impacchi!”.

 

Lo-lo so. Grazie, ma non voglio stare da solo”.

 

Hermione lo guardò con aria interrogativa, poi, con sua sorpresa, Draco disse l’unica frase che lei non aveva mai MAI pensato che gli avrebbe sentito dire: “ Ho paura”.

 

Lo guardò in faccia. Santo cielo, il povero ragazzo era davvero impaurito. Si vedeva in quei suoi occhi grigio-azzurri. Grigio-azzurri? Hermione, riprendi il controllo, si rimproverò tra .

Con un sospiro elaborato si sedette e si preparò a trascorrere il resto della notte - no, del mattino - accanto a lui.

 

“ Dormi Draco. Io cercherò di riaddormentarmi in poltrona”.

 

“ Hermione?”.

 

Cosa c’è?”.

 

“ Se davvero ti fa male la schiena potresti dormire nel mio letto, sai. E’ enorme. Ti prometto che non farò – voglio dire, dopo tutto, sai, non farei – non posso – essendo ferito e tutto – cercare di...fare niente di strano”. Arrossì di un profondo rosso pomodoro, così come lei.

 

...” Hermione considerò attentamente la sua proposta “ grazie Mal-Draco, ma...ehm......”.

 

“ Va tutto bene” disse lui e sorrise “ volevo solo offrirti di stare più comoda, tutto qui”.

 

Lei gli ricambiò il sorriso. “ Hei grazie!”.

 

 Poi con sorpresa di Draco, Miss Hermione Granger-sono-la-strega-più-brillante-di-Hogwarts-nonchè-Caposcuola-quindi-non-insistere salì sul letto accanto a lui e si rannicchiò sotto le coperte.

 

Brr...fa freddo là fuori!” sussurrò nell’oscurità.

 

Le candele si stavano consumando. Sentì Draco sistemare gran parte delle coperte sopra di lei con un braccio, e darle un colpetto sulla spalla.

 

“ Non muovere l’impacco!” rimproverò il buio, sorridendo.

 

“ Sissignora” lo sentì biascicare, e sebbene non potesse vederlo, sapeva che anche lui stava sorridendo. E poi si addormentarono entrambi, esausti per gli eventi della notte.

 

 

 

Ciao ai miei lettori! mi raccomando, commentate numerosi! grazie di cuore a chi ha lasciato una recensione per la mia oneshot "...mamma..."! un bacio a tutti!!

 

 

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Capitolo 3
*** CAUSA COMPERIO ***


Ciao a tutti! Eccomi finalmente ritornata! Spero che piovano recensioni per questo capitolo…e presto ne arriverà uno de “il potere del sentimento”! Alla prossima, un bacio a tutti!

 

 

THE BLOOD OF THE DRAGON

Di DeChantal

 

 

 

CAPITOLO 3  - CAUSA COMPERIO-

 

La prima cosa di cui Hermione si accorse quando si svegliò fu che c’era qualcuno accanto a lei nel letto. Fu uno shock enorme. Mai, nei suoi 17 anni di vita, aveva diviso un letto con un’altra persona.

La seconda cosa che notò fu che in qualche modo la sua camera sembrava essere diventata verde.

Sicuramente prima era rossa!

 

“ Ti sei svegliata, dormigliona?” disse una voce strascicata.

 

Era la voce di Malfoy! Lei, Hermione Granger, era nel letto di Draco Malfoy! Poi gli eventi della notte precedente le tornarono in mente di colpo. In una situazione come quella, lei non sapeva davvero come reagire.

Sensazioni intense la stavano attraversando…per la prima volta Hermione Granger, colei che aveva sconfitto il Tranello del Diavolo e scoperto il nascondiglio di un basilisco, non sapeva cosa fare. E il fatto che fosse stesa sopra il braccio di Malfoy, e avesse una gamba tranquillamente intrecciata alla sua, non aiutava di certo.

 

“ Perchè se lo sei mi piacerebbe riavere il mio braccio: anche se sono sveglio da circa un’ora, lui è ancora addormentato! Aah, così va meglio!”.

 

Malfoy spostò il braccio da sotto di lei e se lo massaggiò. Hermione rise, grata che lui avesse fatto sembrare divertente quella situazione, e che avesse allentato la tensione.

 

“ Non volevo svegliarti, sapevo che dovevi essere esausta per ieri notte. E comunque, mi è piaciuto abbastanza essere il tuo cuscino umano, Hermione”.

 

Così la chiamava ancora Hermione, giusto? , era un bel cambiamento.

 

“ Buongiorno Draco”. Rotolò su se stessa per fronteggiarlo e delicatamente tolse la gamba dalla sua. Gli sorrise e lui le rispose.

 

“ Come va il corpo?”.

 

“ E’ eccitante, virile, sexy…il solito”.

 

“ Oh, sei impossibile!”. Si mise a sedere sul letto.

 

Stranamente non sentiva l’urgenza di andarsene subito. Gli scoccò un’occhiata furtiva: giaceva esibendo il petto, le coperte tirate su fino alla vita, i capelli biondi non appiattiti all’indietro come al solito ma liberi di ricadergli gentilmente sugli occhi. I lividi se n’erano andati, anche se erano rimaste delle cicatrici.

 

“ Ti piace il panorama, eh?” disse con la solita sfrontatezza da Malfoy.

 

La stava prendendo in giro. Hermione si sentì tutta agitata e confusa per questo. Non era abituata a quel tremore che sentiva nello stomaco, e non sapeva come reagire di fronte a situazioni come quella.

 

“ Sto solo controllando i tuoi lividi. Oh, il tovagliolo è caduto durante la notte! Hei, ma la spalla è guarita! Dov’è? Ah, eccolo! …credo che andrò a prendere qualcosa per colazione. Che ore sono? Dio mio! Le otto e mezza! Si staranno chiedendo dove siamo! Oh, no aspetta, è domenica e siamo in orario. Cosa vorresti da mangiare? Penso che andrò giù nelle cucine e chiederò  a Dobby di portarci qualcosa. Sarà meglio spiegare a Harry e a Ron perché ho saltato la colazione, posso dire che ero in Biblioteca e ho perso la cognizione del tempo…” sentì Malfoy ridacchiare.

 

Cosa c’è di tanto divertente?”.

 

“ Lo sapevi che quando sei nervosa cominci a parlare a vanvera? L’ho notato anche ieri notte!”.

 

“oh”. Hermione frenò il suo fiume di parole e si allungò per raccogliere il tovagliolo dal pavimento di fianco a Draco, dov’era caduto durante la notte. Il ragazzo le afferrò il polso e così si chinò su di lei.

 

“ Allora, perché sei nervosa Hermione?” sussurrò Draco fiocamente fissandola negli occhi color miele.

 

I lunghi capelli castani le caddero giù lungo il viso come un velo e gli sfiorarono la guancia. Lui si sentì come se lo stessero bruciando. Il suo sguardo di ghiaccio era dolce e interrogativo. Le mascelle erano chiuse fermamente in un’espressione determinata. Hermione si sentì come se una moltitudine di formiche le si stessero arrampicando su tutto il corpo, e la testa cominciò a girarle. Aveva una folle urgenza di baciarlo e dovette convocare tutto il suo autocontrollo per non farlo. Fino alla sera prima era stato il suo nemico mortale, per amor del cielo!

 

I-io non lo so” mormorò.

 

Per un attimo pensò che anche lui stesse per baciarla, poi entrambi cominciarono a ridacchiare e lui la lasciò andare. Il momento intenso era passato. Con uno shock, Hermione realizzò che le era piaciuto.

 

“ Vado a prendere la colazione e a scusarmi. Puoi andare in bagno, ma per favore Draco, stenditi di nuovo dopo”.

 

 

***

 

 

“…così poi ho detto a Pansy di levarsi dai piedi, ma la Bulstrode ha continuato a seguirmi. Ho perso le staffe e l’ho trasformata in una rana toro, e l’ho infilata nella tasca del mantello. Con mio grande orrore, più tardi mi ha detto che non le sarebbe importato di rimanere una rana toro se avesse potuto restare nella mia tasca per sempre”.

Hermione rise fino alle lacrime. Draco era davvero bravo a raccontare storie divertenti.

Per la prima volta dall’inizio dell’anno i due Capiscuola stavano facendo colazione insieme. Draco era a letto appoggiato a dei soffici cuscini, e sgranocchiava una fetta di toast, mentre Hermione infilzava una frittella e la attaccava. Aveva fatto in modo che gli elfi domestici portassero loro su un vassoio una colazione abbastanza decente.

 

Più tardi fu il turno di Draco di ridere quando Hermione gli raccontò di quella volta al sesto anno in cui Ron aveva pensato che Harry fosse innamorato di lui; si era fatto prendere dal panico e aveva cercato di fornire Harry di un gran numero di ragazze, ma tutto si era risolto in un triste fallimento. Harry aveva dovuto fissare un disastroso numero di appuntamenti per provare la sua virilità.

 

Per tutto quel tempo Draco non poteva credere di star facendo una decente – no, più che decente - conversazione con una Mezzosangue. Era stato educato tutta la vita a credere che i mezzosangue fossero stupide, patetiche creature di nessun valore. Ma eccolo lì, con una strega bella e intelligente, ed era una mezzosangue.

 

“ A cosa stai pensando Malfoy? Per un attimo mi sei sembrato un po’ spaesato”.

 

“ Stavo solo pensando che sto facendo una vera conversazione con una mezzosangue”.

 

Si pentì di quelle parole nel momento in cui le pronunciò. La mano di Hermione si bloccò mentre portava la frittella alla bocca. Il suo viso impallidì per l’offesa.

 

Sono così stupido’ pensò Draco.

 

“ Non è come pensi Hermione” disse dolcemente, sentendola irrigidirsi mentre con gentilezza le spingeva via la forchetta dalle labbra.

 

“ Non intendevo quello. Voglio dire, non importa cosa sei. Questo mi ha sorpreso. Mi sono sbagliato. Lucius – sussultò a quel nome – si è sbagliato. Tu sei una strega abile, intelligente e bella che mi ha salvato la vita. I miei stupidi pregiudizi…io amo parlare con te. Credo davvero di amare…amare…il parlare con te”.

 

La vide palesemente rilassarsi.

 

“ Grazie Draco. Ma potresti farmi un favore?”.

 

“ Quale?”.

 

“ Potresti non chiamarmi mai più mezzosangue? Voglio dire, lo so che ho imparato a sopportarlo nel corso degli anni, e quello che dici non mi importa affatto in ogni caso, ma preferirei davvero che non lo facessi. Mi ricorda il vecchio te”.

 

Lui annuì: “ Sicuro, prometto che non ti chiamerò più così. Ma Hermione…io sono ancora il vecchio me. Una notte non cambia niente, sai”.

 

Hermione abbassò lo sguardo sulle sue mani.

 

“ No, suppongo di no. E’ solo che sembravi diverso oggi. Che stupida”.

 

Draco si sentiva davvero confuso. Voleva piacerle, voleva che lei fosse sua amica, una vera amica dato che non ne aveva mai avuta una prima, ma doveva spiegarle che non poteva aver fiducia in se stesso, non dopo così tanti anni passati a essere condizionato da Lucius. Se la sua volontà fosse appartenuta a lui avrebbe potuto prometterle tutto ciò che avesse voluto, ma sapeva che quella parte di lui era legata a Lucius e a colui che serviva.

 

“ Hermione…”.

 

“ Dimenticatene, Malfoy”.

 

Lo aveva chiamato Malfoy di nuovo.

 

“ No, tu non capisci Hermione. E chiamami DRACO! Per favore ascoltami fino alla fine, e sarebbe bene che lo facessi, perché è successo qualcosa la notte scorsa quando ti sei occupata di me.

Qualcosa dentro di me si è sbloccato e mi sono sentito tutto meraviglioso e gentile, ma non so per quanto tempo durerà o se accadrà ancora, e questo è parte del problema, vedi. Non so mai come mi sento realmente. Ma so che adesso mi sento bene, mi sento davvero bene, e se potessi fare di testa mia vorrei sentirmi così per il resto della mia vita – stare qui a parlare con te e a mangiare toast al miele!”.

 

“ Sto ascoltando…Draco” disse Hermione con voce debole.

 

“ Hermione, questa è la prima vera conversazione che abbia mai fatto a Hogwarts con te. Mi sento come se i sei anni della mia vita qui siano stati vissuti solo a metà perché mi sono tenuto lontano da tante persone meravigliose e interessanti e dalle cose che accadevano intorno a me. Ma ne sono tenuto lontano a causa di ciò che mio padre mi ha detto, delle cose che odiavo, dei miei pregiudizi. Non riesco a credere di aver perso così tanto. Me ne importa qualcosa? Si! Ho sempre dovuto essere pungente e sarcastico e superiore perché quello era il modo in cui mi avevano detto che i Malfoy dovevano agire; c’erano volte in cui volevo giocare a Gobbiglie con te e Seamus, aiutare Neville quando i suoi calderoni esplodevano a Pozioni, portare qualcuno di diverso da Pansy ai Balli di Natale…ma non potevo! E sono fottutamente arrabbiato per questo!

 

Draco poteva vedere che lei si stava sforzando di capirlo. Ciò gli diede la forza di continuare.

 

Se odio Potter? Non lo so. Mi è stato detto che, si, dovevo odiarlo…ma non ho mai avuto la possibilità di rimediare. Gli altri hanno sempre deciso le cose per me…si Hermione, è stupefacente vedere cosa riesca a fare qualche maledizione Cruciatus per farti rigare dritto e obbedire. Da quando ho compiuto cinque anni sono stato picchiato da Lucius, hai visto tutte le mie cicatrici? Mia madre non ha potuto fare niente – in ogni caso lei era spesso sotto la maledizione Imperius. Quando sono cresciuto sono riuscito a resistere meglio al dolore fisico, ma poi Lucius ha cominciato ad usare le maledizioni su di me. Maledizioni terribili. Le ferite che hai visto la notte scorsa non erano certo le peggiori. Sai, lui vuole che io diventi un Mangiamorte, che serva Tu-sai-chi…ma che sia DANNATO se lo faccio!”.

 

Si interruppe qui, stringendo forte la mano di Hermione nella sua, il sudore che gli colava dalla fronte. Aveva il fiatone, ma sembrava che lo sfogo gli avesse fatto bene.

 

P-perché no?” chiese con cautela Hermione, che voleva sapere ogni cosa ma che temeva che insistendo troppo avrebbe potuto farlo ammutolire di nuovo. Fortunatamente sembrava che lui volesse continuare.

 

“ Perché io sono un Malfoy, e non verrò obbligato a fare qualcosa che non mi procuri un vantaggio. Si Hermione. Sei scioccata che io sia così egoista? Sono arrivato a capire tutto questo quando avevo dieci anni e ho incominciato a resistere al dolore. Lucius ha sempre pensato che Voldemort gli avrebbe dato potere e ricchezza se l’avesse aiutato a salire al potere…Lucius è un dannatissimo pazzo! Voldemort lo ucciderà una volta finito con lui, così come con tutti gli altri Mangiamorte, ma hanno tutti troppo poco cervello per capirlo. Nelle mie vene scorre il sangue di molte nobili generazioni di Malfoy, siamo ricchi e potenti ma ci siamo sempre e solo preoccupati di noi stessi. E’ una stimata caratteristica di Serpeverde. Quindi non andare a pensare che io sia tutto buono e che voglia fare amicizia con Potter e Silente solo perché ti sto dicendo questo…perché sai, io l’ho capito…sono un Malfoy egoista e interessato, e farò tutto ciò che è in mio potere per resistere a ciò che può danneggiare me e il nome della mia famiglia…e ciò include resistere a Voldemort!”.

 

Draco guardava Hermione con occhi febbrili. Per un momento sembrò pentirsi di averle raccontato quelle cose. Poi quando vide comprensione, compassione e, accidenti! pietà nei suoi occhi, lasciò perdere la sua lotta interiore e si accasciò sui cuscini.

 

“ Così adesso lo sai” le disse cupamente.

 

Ci fu silenzio mentre Hermione formulava i suoi pensieri. Povero Draco! Cosa doveva aver passato in tutti quegli anni! Tutte quelle cicatrici…

 

Perché stai piangendo Hermione?” lo sentì chiedere, non rudemente.

 

Lei scosse la testa. Lo guardò. Era una Grifondoro dopotutto, la sua anima era piena di dignità, coraggio, compassione e…giustizia.

 

Draco ripetè la domanda : “ Perché stai piangendo?”.

 

“ Per te”.

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** CAUSA COMPERIO PROCESSUM ***


THE BLOOD OF THE DRAGON

Di DeChantal

 

 

 

CAPITOLO 4  - CAUSA COMPERIO PROCESSUM –

 

 

“ Per favore, fermati, Hermione. Non piangere. Sei peggio di me l’altra notte”.

 

Hermione sentì le braccia di Draco intorno alle spalle attirarla sul letto con lui. Non aveva mai conosciuto questo lato di Draco.

Come aveva potuto una notte cambiare tutto? Perché non l’aveva indovinato? Insomma, era la strega più brillante della scuola, si vantava di sapere tutto, o quasi tutto! Forse perché per tutti quegli anni era stata influenzata da Harry e Ron e dalla loro inimicizia coi Serpeverde. Forse perché Malfoy girava sempre con quel paio di babbei di Tiger e Goyle ed aveva quel caratteraccio: uno riusciva con molta difficoltà a strappargli due parole educate. O forse perché era così tanto chiuso verso gli altri come lei.

Però doveva sapere un’ultima cosa prima di cambiare idea su di lui, ma non poteva farlo nel modo giusto se gli stava seduta in grembo. Si allontanò gentilmente da lui e si mise accanto al letto. Così andava meglio, poteva di nuovo pensare con chiarezza.

Lui sembrava un po’ sorpreso ma non irritato.

Hermione fece un gran respiro e pensò intensamente e velocemente. Ci siamo Draco Malfoy. Questa è la tua unica possibilità di rimediare ai sei anni in cui sei stato un subdolo, viscido, crudele serpeverde bastardo di un Malfoy!

 

“ Draco, visto che hai sollevato l’argomento, ti spiacerebbe se ti facessi qualche altra domanda?”.

 

Lui scrollò le spalle e annuì. “ Immagino di no. Non mi sono mai spinto così in là finora, e tu mi hai salvato la vita. Vai avanti, intanto che sono ancora di buon umore”.

 

“ Hai detto che faresti di tutto per i tuoi interessi. Di tutto per proteggere il nome e la fortuna dei Malfoy”.

 

“ Si”.

 

Che valore ha il nome dei Malfoy, Draco? Prima di Lucius e di tuo nonno che cosa sosteneva e apprezzava la tua famiglia?”.

 

“ Onore. Ambizione. Fare ciò che è giusto” elencò Draco, come se l’avesse memorizzato da un libro.

 

Quindi tu lotterai per queste cose?”.

 

S-si Hermione. Dove vuoi arrivare?”.

 

E cosa mi dici dei tuoi interessi Draco? Quegli interessi che dici di voler anche servire? Che cosa vuoi?”.

 

Draco ci pensò un poco prima di rispondere lentamente. “ Io voglio…essere libero di fare le mie scelte. Libertà. Voglio essere felice, stare bene. Immagino le stesse cose che vogliono tutti”.

 

“ Draco, che cosa ti renderebbe felice?”.

 

“ Hermione, mi stai sottoponendo a un test d’intelligenza?”.

 

“ Hai detto che avresti risposto alle mie domande”. Lo disse con quella sua aria cocciuta. Per un attimo sembrò che Draco volesse nascondersi. Rimase assolutamente immobile e calmo. Ma Hermione sapeva che stava pensando seriamente alla sua domanda, perché aveva gli occhi luminosissimi.

 

“ Hermione, è imbarazzante” disse alla fine.

 

Cosa ti renderebbe felice? Draco rispondimi!”.

 

Draco lottò con se stesso per un momento. “ Essere amato. Accettato”. Non riusciva a credere di aver appena detto quelle parole. Hermione era una dannata strega potente.

 

“ Tu non sei un bastardo egoista e interessato, Draco. Sei una persona buona”. Hermione sorrideva.

Anche se lo nascondi bene”.

 

E tu Hermione sei una dannatissima strega che ci sa fare. Con te in giro chi ha bisogno del Veritaserum?”.

 

Poi incominciarono entrambi a ridere e a strozzarsi allo stesso tempo.

 

“ Granger, se dici a qualcuno cos’è successo qui oggi farò personalmente in modo che tu vada male in ogni test che farai da qui al diploma”.

 

Hermione sussultò. Andare male agli esami era la peggiore minaccia che le si potesse fare.

 

“ D’accordo. Ma Malfoy, se tu dici a qualcuno che ho dormito nel tuo letto e ho pianto per te dopo averti salvato quel tuo viscido culo serpeverde, dirò all’intera scuola che fai sogni indecenti su Pansy Parkinson!”.

 

Draco ebbe un brivido. Wow, la ragazza sapeva davvero il fatto suo! , pensò.

 

“ Ok” disse. “ Adesso vieni qui e porta gli scacchi magici, così posso finalmente insegnarti a giocare bene e a fare il culo a Lenticchia. Ahia! Ok, intendo dire a Weasley”.

 

 

 

 

HELLO!

Ed ecco un nuovo capitolo…è piuttosto corto, mi spiace...il prossimo però sarà moooolto sostanzioso!

Scrivete e ditemi che ne pensate, ok? 1000 grazie a tutti quelli che hanno recensito il capitolo precedente!  Smack!

 

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Capitolo 5
*** TARDO INCENDIUM ***


THE BLOOD OF THE DRAGON

Di DeChantal

 

 

 

CAPITOLO 5  - TARDO INCENDIUM –

 

 

Silente era contento di vedere che i due Capiscuola sembravano lavorare insieme molto meglio. Aveva sempre saputo che in qualche modo le cose si sarebbero sistemate. C’era un guizzo di divertimento negli occhi del vecchio mago ogni volta che li vedeva, ma quando la McGranitt gli chiedeva il perché, lui diceva semplicemente:

 

Cosa vuoi dire Minerva? Ti va un ghiacciolo al limone?”.

 

 

***

 

 

Il primo trimestre passò senza grandi avvenimenti dopo quell’incidente. Per fortuna Hermione non entrò più nella sala comune per trovare un’altra volta Draco disteso a terra che si lamentava dal dolore. Si era resa conto che nelle due settimane dopo quella notte aveva quasi sviluppato la fobia di aprire la loro porta; aveva orribili visioni di Draco che veniva picchiato da Lucius davanti al caminetto. Anche i suoi sogni erano stati disturbati da quelle immagini, con l’eccezione che Lucius si trasformava in Voldemort, e la faccia di Draco diventava quella di Lucius.

Draco si comportava gentilmente con lei dal finesettimana in cui l’aveva salvato. In pubblico la chiamava ancora Granger, ma nelle loro stanze o quando erano da soli si rivolgeva doverosamente a Hermione. E anche lei sosteneva quella farsa. Non era difficile dato che Harry e Ron si prendevano costantemente gioco di Malfoy dietro le sue spalle – strano che non si fosse accorta prima di quanto spesso lo facessero.

 

Le lezioni andavano avanti a ritmo frenetico. Gli studenti dell’ultimo anno erano tutti un po’ tesi perché si trovavano nell’anno dei M.A.G.O.. Per Hermione ciò significava più studio del solito, e finalmente sembrò anche avere una certa influenza su Ron e Harry, che per una volta riuscirono a trascorrere più di un’ora in biblioteca immersi nei libri senza perdere la pazienza.

 

Un’altra persona che si vedeva spesso in biblioteca era Draco Malfoy. All’inizio aveva portato con sé i suoi gorilla Tiger e Goyle, ma siccome sapevano a malapena leggere, si stancarono presto e smisero di seguirlo anche lì. Poi Pansy e Millicent sembrarono pensare che sarebbe stata una buona occasione per trovarlo da solo, perciò per un po’ di tempo le si potè trovare sedute ai due lati di Draco. Però furono subito scacciate da Madama Pince quando Draco si lamentò per i loro risolini acuti e i continui sussurri.

 

Un giorno, dopo una sessione di studio in biblioteca, Hermione si sentì soffocare per essere rimasta nel castello così a lungo. Neve o no, aveva intenzione di fare una passeggiata lungo il lago. Rifiutò l’offerta di Ron e Harry di accompagnarla e andò a prendere il suo mantello invernale.

Poco dopo camminava tutta sola lungo il lago semi ghiacciato. Il respiro le usciva di bocca in nuvolette vaporose. Brr, faceva freddo. Hermione non aveva mai sopportato granchè il freddo, ma il suo passo svelto la riscaldò in fretta. Era un sollievo stare fuori dal castello per la prima volta dopo settimane.

Trovò una roccia piatta, ci si sedette sopra e si abbracciò. Poi, per la prima volta in quasi un mese, Hermione Granger si autorizzò ad abbandonarsi a pensieri su Draco Malfoy.

 

Pensò a quando aveva visto i suoi muscoli sotto la camicia sollevandolo contro il divano. A come l’avesse curato quella notte, posando una mano sul suo petto e mormorando incantesimi di guarigione per le sue costole. A quanto fosse calda la sua pelle. Ricordò quanto avesse desiderato stringerlo fra le braccia e calmarlo quella notte mentre lo vegliava, cambiandogli l’impacco con gran cura finchè non si era addormentata anche lei. Si autorizzò a richiamare il ricordo imbarazzante di com’era stato svegliarsi raggomitolata tra le sue braccia, con le gambe intrecciate alle sue.

 Ti sei svegliata, dormigliona?’, l’aveva sentito sussurrare. Le aveva detto anche ‘Lo sapevi che quando sei nervosa cominci a parlare a vanvera?, e poi le aveva chiesto ‘Perché sei nervosa Hermione?…allora aveva sentito il desiderio di baciarlo.

E poi, il più bel ricordo di tutti, la felicità che aveva provato quando lui aveva detto ‘Essere amato. Accettato.

 

Questa era la risposta giusta Malfoy. Accidenti, era la risposta migliore in assoluto! Se avessi detto qualcosa di diverso sarei forse stata capace di dimenticare il tutto. Ma sono attratta da te e la tua risposta mi dà la possibilità di amarti! Se solo avessi detto qualcosa di cattivo o sgarbato! Allora non saresti qui a tormentarmi da settimane e SETTIMANE!

 

Oh Hermione continuò a pensare – cosa sta succedendo? Perché ti senti così? Lui non prova lo stesso per te, sai. E in ogni caso, è un SERPEVERDE, e non gli si può dare fiducia. Cosa sono delle parole dette di getto una domenica mattina in confronto a sei anni di tormento?

 

Ma, disse un’altra voce dentro di lei, tu sai che non stava mentendo. L’hai visto nei suoi occhi.

 

Come fai a saperlo Hermione? Che cosa potrà mai fare di buono, anche se ha detto la verità? Ok, non è così male, ma non puoi farti sconvolgere così da un ragazzo proprio all’ultimo anno, no? Sei la Caposcuola, Hermione. Tutti sanno che le ragazze che tentano di salvare i ragazzi cattivi alla fine perdono sempre. Sei una sciocca adolescente proprio come tutte le sue compagne di Serpeverde.

 

“ Ti sbagli. Io lo amo e sono quasi sicura che lui ama me” sussurrò ad alta voce, come per convincersene.

 

, non era proprio che Draco, dopo l’incidente, avesse fatto molto per dimostrarle che provava lo stesso per lei. Certo non erano più stati così vicini fisicamente come era successo quella notte e la mattina dopo.

Per quello entrambi si sentivano un po’ imbarazzati. Ma la chiamava ancora Hermione. E non l’aveva nemmeno più chiamata Mezzosangue. Sì, le insegnava a giocare a scacchi magici ogni finesettimana, e parlavano molto di più ora, ma non si dicevano niente che non fosse “professionale”.

Ma ora c’erano anche i pettegolezzi sul Ballo di Natale: tutti sostenevano che Malfoy avesse un amore segreto incontrato un mese prima, e che stava per portare a Hogwarts. Era successo perché un giorno Piton aveva scoperto Draco intento a scarabocchiare il libro di Pozioni; gliel’aveva confiscato per leggere alla classe l’intera frase, come faceva sempre quando trovava qualcuno che passava bigliettini o che pasticciava libri.

 

“ Vuoi farmi l’onore di accompagnarmi al Ballo di Natale? Vuoi venire al Ballo con me? Se non hai niente di meglio da fare, verresti al Ballo con me? Mi farebbe un gran piacere se volessi accompagnarmi al Ballo, signorina…”.

 

Piton aveva avuto la delicatezza di fermarsi qui, limitandosi ad alzare un sopracciglio all’indirizzo di Draco, che aveva l’aspetto di chi avrebbe voluto sprofondare da un momento all’altro.

 

“ Molto interessante signor Malfoy. Sono sicuro che tutta questa pratica ti sarà di grande aiuto – personalmente preferisco la frase numero due. Tuttavia, se non presterai attenzione al resto della lezione, la tua affascinante amica non avrà il piacere della tua compagnia al ballo, perché quella sera sarai qui con me a pulire calderoni. Sono stato chiaro?”.

 

Si professore” aveva risposto Draco, sollevato che Piton non avesse letto il nome della ragazza.

 

 Poi si era ripreso il libro dal professore per cancellare via le parole. Pansy aveva ridacchiato sonoramente, e aveva cominciato a parlottare con foga a Blaise Zabini.

 

“ Ah, signorina Parkinson” il professor Piton non aveva resistito all’idea di sferrare un duro colpo a una delle studentesse più irritanti e stupide della classe. “ Giusto perché tu lo sappia, non c’era il tuo nome sul libro del signor Malfoy”.

 

 La bocca di Pansy si era spalancata per la costernazione. Mentre tutti gli altri, compreso Draco, ridevano apertamente. Arrossendo e cominciando a piangere, era corsa fuori dall’aula.

 

“ Adesso continuiamo la lezione”.

 

Pansy Parkinson era particolarmente pungente su quell’argomento, e diceva a tutti di essere sicura che, chiunque fosse quella ragazza, era una finta strega che aveva fatto bere al suo Draco un filtro d’Amore.

 

Hermione provava una strana, palpitante sensazione ogni volta che ci pensava. Era sicura di sapere di chi fosse il nome sul libro di Draco.

 

“ Al diavolo, Malfoy!” imprecò Hermione mentre si avvolgeva nel mantello e si alzava. “ Questa è la tua ultima possibilità. Se non fai entro oggi quello che penso tu voglia fare, io a te ci rinuncio!”.

 

Avendo dato sfogo ai suoi sentimenti e riordinato le idee, si girò velocemente e tornò al castello.

 

 

***

 

 

Nella loro Sala comune, anche Draco non si stava divertendo.

 

Dove accidenti è Hermione? E’ pomeriggio tardi e siamo in inverno, e non dovrebbe vagare al buio fuori dal castello.

Aveva deciso di chiederle qualcosa di molto importante. Nelle ultime tre settimane si era preparato per farlo, e aveva finalmente deciso per quella sera, ma dove diavolo si era cacciata quella ragazza? E se fosse caduta nel lago? O se si fosse persa in una bufera di neve? O peggio, se Lucius avesse…fece un gran respiro per calmarsi. Ok, sono preoccupato per lei. Non è così sbagliato, no? Sono il Caposcuola, è mio dovere preoccuparmi per gli studenti – anche se lei è la Caposcuola. Una Caposcuola con bellissimi capelli castani e occhi dorati come miele, le cui morbide mani l’avevano curato, e che aveva messo da parte i pregiudizi per sedersi accanto a lui tutta la notte, vegliandolo. Aargh! Accidenti a te Granger, cosa stai facendo alla mia mente? Dove sei, maledizione! E’ diventato buio alle tre del pomeriggio e non c’eri, adesso sono le cinque e non riesco a trovarti da nessuna parte! Stava perdendo il coraggio di chiederle la cosa più importante. Se non fosse arrivata presto, lui sapeva che forse all’ultimo momento avrebbe lasciato perdere. E però…se non fosse stata colpa sua? Se si fosse persa nella Foresta Proibita? O intrappolata sotto una roccia? Aveva quasi deciso di andare a cercarla quando lei entrò tranquillamente nella stanza.

 

DOVE DIAVOLO SEI STATA?” esplose Draco.

 

Lei sembrava lievemente sorpresa. “ Oh, fuori a fare una passeggiata lungo il lago. Perché?”.

 

Lui diventò viola. “ Sei la Caposcuola. Dovresti dare l’esempio agli studenti più giovani e non andartene in giro al buio dopo le lezioni!”.

 

Hermione si sentì vagamente confusa. Si, era contro le regole. “ Mi dispiace. Sto bene, no? Non lo farò di nuovo”.

 

Draco tornò lentamente del suo colore normale. “ Si, bene, ok. soltanto, non farlo più perché, perché ero piuttosto preoccupato per te…Potter e Weasley mi avrebbero scagliato una maledizione lunga tutto il prossimo secolo se avessero pensato che io ti avessi fatto qualcosa”.

 

Lei sorrise e si lasciò cadere sul divano di fronte al fuoco.

 

E…Hermione?”.

 

Cosa c’è?”.

 

…”.

 

Draco rimase in piedi rigido davanti al fuoco e davanti a lei. Dio, era peggio di quando Lucius gli aveva chiesto di lottare contro una manticora a mani nude.

 

“ Draco, stai bene?” i suoi occhi di miele erano preoccupati. “ Forse dovresti sederti, sei pallido”.

 

“ Hermione io…vuoi venire al Ballo con me?”. Disse quelle parole tutte d’un fiato per non perdere il coraggio. Adesso l’avrebbe considerato un idiota. Avrebbe pensato che solo perché si era presa cura di lui per una notte, fosse rimasto improvvisamente incantato da lei. Accidenti! Era vero! Ma non era quello il punto. Sentì il bisogno di spiegarsi.

 

“ Vedi Hermione, ti sono davvero grato per come ti sei presa cura di me quella notte e per tutto il resto…sai, quello di cui abbiamo parlato la mattina dopo. Ed è stato carino da parte tua portarmi la colazione, il pranzo, la cena e tutto…e so che poi sono stato un po’ freddo, ma sai, ho smesso di chiamarti mez - in quel modo – e ho cercato di non chiamare Weasley Lenticchia. Così stavo pensando che siccome i tuoi genitori sono via per Natale e noi siamo qui entrambi e Potter ci va con quella Ginny, e Weasley con tonnellate di ragazze, e io e te siamo amici, voglio dire, siamo amici, non è vero? Ecco, sai, essendo amici, potremmo andarci insieme”.

 

Hermione sembrava folgorata.

 

Oh no, pensò Draco, sta per ridere di me. O urlarmi contro.

 

“ Draco” disse lei, arrossendo.

 

Lui fece una sorta di suono soffocato in risposta.

 

“…lo sai che quando sei nervoso cominci a parlare a vanvera?”.

 

Poi Hermione Granger si precipitò tra le sue braccia, e lui la strinse così forte che quasi le fece male.

 

 

***

 

 

Ciao a tutti!

Spero che questo capitolo vi piaccia, è uno dei miei preferiti! Adoro vedere Draco perdere la pazienza e diventare viola!

Un grazie ENORME a Mew Pam, hermione, eva_elamela, JessicaMalfoy, isabell, lilyblack, super gaia, oliverlover, Hermione Jane Granger, ithil e Mirko!! Anche perché molti di voi hanno continuato a scrivermi appelli disperati per chiedermi di aggiornare! SIETE GRANDI, continuate così!

 

A presto!

 

Malfoygirl

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Capitolo 6
*** PRAEPARATIO ***


Ciao a tutti! Eccomi di ritorno nell’anno nuovo con un capitolo tradotto! Sono stata molto occupata, ma non vedevo l’ora di tornare a lavorare con le fanfiction…mi mancava questo sito e in particolare mi mancavano i miei lettori, che con le loro recensioni mi facevano sentire davvero apprezzata e contenta! Spero che tornerete a leggere i miei lavori! Un grazie di cuore a tutti!

 

THE BLOOD OF THE DRAGON

Di DeChantal

 

Capitolo 6  - PREAEPARATIO-

 

 

 

“ Mi stai evitando?”.

 

Hermione alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo nella Sala comune di Grifondoro. Anche se le piaceva passare il tempo con Draco adesso che erano molto più intimi, sentiva ancora la mancanza delle chiacchiere e dei divertimenti dei Grifondoro, e spesso andava a trovarli.

 

“ Ginny!”.

 

Hermione si trovò davanti una Ginny Weasley con gli occhi rossi e con le mani strette attorno a un pacchetto di Gelatine Tuttigusti+1.

 

“ No, certo che non ti sto evitando!”.

 

“ Bè, a me sembra proprio così. Sei anni di amicizia e poi all’improvviso mi parli a malapena in quasi un mese. L’ultima volta che abbiamo giocato a Gobbiglie è stato cinque settimane fa!”.

 

“ Oh Ginny!”. Hermione si sentì orribile. Come aveva potuto farsi prendere dai suoi sentimenti al punto di trascurare la sua migliore amica?

 

“ Ron e Harry mi hanno detto che sei stata abbastanza fredda anche con loro, ma pensavano che fosse a causa dei M.A.G.O., e perché sei Caposcuola e tutto. Almeno loro sono in due ma…ma Hermione, io ho solo te come migliore amica”.

 

“ Ginny Weasley, sono stata assolutamente un mostro ultimamente. Mi dispiace così tanto – non è colpa tua. Sono soltanto stata occupata per un po’ di cose. Mi dispiace”.

 

Ginny tirò su col naso e sorrise.

 

“ Va tutto bene. Per un momento ho pensato di essermi trasformata in qualche modo in Draco Malfoy”.

 

“ Cosa?”. Quella frase sconcertò Hermione.

 

“ Intendo dire, ho pensato di essermi trasformata in qualcuno che tu detesti. Hei, è tutto a posto, non essere così scioccata. In ogni caso adesso che finalmente ti ho trovata da sola, voglio chiederti una cosa che avevo in mente di chiederti da secoli!”.

 

“ Che cosa Ginny? Hai tutta la mia attenzione” sorrise Hermione all’amica, realizzando quanto le fosse mancata la compagnia di quella bella strega dai capelli rossi accanto a lei.

 

“ Con chi vai al Ballo? Sto morendo dalla curiosità! E anche Lavanda. Ha pensato che potesse essere Justin Finch Fletchley, sai, quel ragazzo moro di Corvonero, perché lui le piace molto, ma poi ha scoperto che ci porta Hannah Abbott di Tassorosso. Allora abbiamo pensato che fosse Ron, ma lui ha detto di averlo chiesto a Calì, così nessuno ha la più pallida idea di chi sia il tuo cavaliere!”.

 

Hermione si sentì impallidire. Da quando Draco le aveva chiesto di accompagnarlo al ballo, circa una settimana prima, era stata così felice da aver completamente dimenticato di pensare a un modo per spiegare ai suoi amici di Grifondoro, o meglio, all’intera scuola, che ci sarebbe andata con Il Ragazzaccio Serpeverde Draco Malfoy! Pensò a come avesse preparato il vestito per l’occasione sperando di stupire Draco, e agli incantesimi che aveva cercato per domare i suoi indisciplinati capelli ricci…buon dio, si era talmente abituata a Draco che aveva dimenticato che per il resto dei Grifondoro lui era ancora “

quell’

idiota di Malfoy”.

 

 “ Hermione? Terra a Hermione, svegliati!”.

 

Hermione si riscosse. Ginny le stava strattonando un braccio.

 

“ Mi sembra di capire che ti abbia invitata al Ballo qualcuno di molto speciale, perché sei impallidita e hai cominciato a sorridere fra te e te. Dimmi chi è!!”.

 

Stavo sorridendo? pensò Hermione. Bè, hai fatto il danno, signorina Granger. Sei andata a farti coinvolgere dal peggior ragazzaccio dell’intera scuola, e presto o tardi la gente lo scoprirà, perciò sarà meglio che inizi a dirlo alla tua migliore amica. Hermione si decise.

 

“ Ginny, si, mi ha invitata qualcuno di molto speciale. Ti dirò tutto ma non qui. Torniamo nella mia stanza”.

 

“ Cos’è questo gran segreto? Sto morendo dalla curiosità! Non puoi dirmelo qui?”.

 

“ No! Sbrigati, altrimenti potrei cambiare idea e non dirti niente”.

 

“ Okay”.

 

La peggior debolezza di Ginny era l’enorme curiosità. L’aveva cacciata in un gran numero di guai al primo anno, quando si era sentita obbligata a continuare a scoprire sempre più cose riguardo al Diario Nero appartenuto a Lord Voldemort.

Quando raggiunsero la camera dei Capiscuola stava per scoppiare.

 

“ Dimmelo adesso! Dimmelo adesso Hermione!”. Hermione le sorrise. Dopo sei anni, Ginny era prevedibile più che mai.

 

“ Giura che non lo dirai a nessuno”. Non era assolutamente indispensabile per Hermione chiedere una cosa del genere a Ginny, perché sapeva che l’amica era la strega più degna di fiducia dell’intera scuola, e le era fedelissima.

 

“ Oh Hermione. Lo sai che non lo farei, lo giuro!”.

 

“ Ci vado con …Draco Malfoy”.

 

“ COSA? Hermione Granger , SEI IMPAZZITA?”.

 

“ Calmati Ginny. E’ la verità. Ci vado davvero con Draco, sai. Me l’ha chiesto e…e…ne sono davvero felice”.

 

Ginny superò lo shock iniziale. Gli occhi di Hermione brillavano di una sorta di luce dorata che di solito avevano quando lei era molto contenta, e le sue guance si erano colorate di una delicata spruzzata di rosa. Ginny realizzò che non aveva MAI visto la sua amica così radiosa, così felice, in tutti quegli anni a Hogwarts. Si rese conto di ciò che significava.

 

“ Oh Hermione, ti sei innamorata di lui, non è vero?”.

 

“ Cosa? Si…no…forse…Oh Ginny, non lo so! L’ho appena incontrato…Cioè, è strano da dire perché lo conosco da sei anni, ma il mese scorso è successo qualcosa che mi ha permesso davvero davvero di conoscerlo. E ho appena cominciato a scoprire il vero Draco Malfoy”.

 

“ Sai che non sei mai stata così bella, così felice, in tutti i tuoi anni qui? Hermione, che cosa ti ha fatto? Che cosa c’è da amare in Draco Malfoy? E’ stato il flagello delle nostre vite per sei anni. E’ davvero sgarbato e snob, e-e…ugh, mi fa solo INFURIARE!”.

 

Hermione respirò profondamente. “ E’ difficile da spiegare. Ho promesso di non dire esattamente cos’è successo, ma credimi Ginny, è accaduto qualcosa che me l’ha fatto conoscere molto meglio. E’ molto infelice. Lo so che è stato orribile con noi e che deve ancora risolvere tante questioni…ma adesso sono convinta che ce la farà. Abbiamo parlato a lungo. Non è cattivo, ha solo bisogno di un’opportunità. Non ha mai avuto la possibilità di comportarsi correttamente o di rendersi felice. Ha bisogno di qualcuno che gli dia una vera opportunità di mostrare ciò che può diventare.

 

“ Oh Hermione…”.

 

“ E la sai una cosa, in tutta la mia vita ho cercato qualcuno che mi vedesse non soltanto come topo di biblioteca o come amica, ma che riponesse in me tutta la sua fiducia. Draco l’ha fatto, e non posso allontanarlo. E’ esattamente ciò che avevo intenzione di fare di me stessa, della mia vita – donarmi a qualcuno per amarlo e riempire la sua vita con quell’amore. Riconoscerai il momento Ginny, penso che tutti quelli fra noi in grado di amare sentiranno questo meraviglioso momento almeno una volta nella vita…questo è il mio e ho intenzione di tenerlo stretto, e di non lasciarlo andare mai”.

 

Hermione divenne silenziosa, esausta per l’intensità del suo discorso. Aveva persino sorpreso se stessa. Non avendo avuto nessuno con cui parlare dei suoi sentimenti nell’ultimo mese, non si era accorta di cosa provasse per Draco. Era questo che provava. Ed era meraviglioso.

 

Ginny guardò la sua migliore amica – non più la ragazzina dai denti da castoro e i capelli crespi di sei anni prima – ma una bella e determinata giovane donna con lo sguardo dolce e il sorriso gentile. Riconosceva a fatica la Hermione vicina a lei. Si rese conto che Hermione era cambiata così tanto nell’ultimo mese che dopo sette anni di scuola era pronta per entrare finalmente a far parte del mondo vero, portando con sé il meglio di tutto ciò che Hogwarts avesse da offrire – intelligenza, coraggio, maturità e amore. Poteva solo sperare che quando sarebbe arrivato il suo turno di andarsene, avrebbe seguito i passi dell’amica.

Le due ragazze sedettero a lungo in silenzio, godendosi la rispettiva compagnia. Ginny naturalmente pensò al suo amore per Harry Potter. Usciva con lui da un anno e tuttavia non sentiva ciò che Hermione provava per Malfoy. Forse Hermione aveva ragione, il suo turno sarebbe arrivato e lei l’avrebbe riconosciuto.

 

“ Mione?”.

 

“ Hmm?”.

 

“ Sono davvero contenta per te. Davvero. Penso che tu stia facendo la cosa giusta”.

 

“ Grazie Ginny”.

 

“ Hai intenzione di dirlo a mio fratello e a Harry?”.

 

“ No, non ancora. Lo farò a suo tempo, ma voglio passare ancora un po’ di tempo con Draco prima”.

 

Ginny annuì. Aveva voluto la stessa cosa prima di lasciare che la gente sapesse di lei e Harry.

 

“ Non ne parlerò”.

 

“ Grazie”.

 

“ Come farai a nasconderti da tutti al Ballo?”

 

“ Oh…non dovrebbe essere un problema. Ci sono molti incantesimi che possono far cambiare aspetto, sai”.

 

“ Polisucco?”

 

“ No, ci vuole troppo tempo per prepararla. E comunque la Polisucco ti fa solo assumere l’aspetto di qualcun altro, così assomiglierei a una strega già qui a Hogwarts. E sarebbe imbarazzante per Draco…la gente penserebbe che sia andato con qualcun’altra e lui dovrebbe spiegare molte cose se la persona reale lo scoprisse. E poi non mi piace davvero l’idea di sembrare qualcun altro a Draco quando ballerò con lui quella sera!”.

 

Ginny sorrise. “ So cosa vuoi dire. Allora cosa farai?”.

 

“ Stavo pensando a un incantesimo di Raggiro per ingannare la vista. Ho letto qualcosa in biblioteca. E’ abbastanza semplice, solo la persona che mi scaglia l’incantesimo può vedermi come sono veramente. Per tutti gli altri sarò un’estranea, non mi riconosceranno”.

 

“ E io?”.

 

“ Bè, si, visto che te l’ho detto! Ma comportati come se non mi conoscessi, va bene?”.

 

“ Certo! In ogni caso…riguardo alla cosa più importante…mostrami il tuo vestito!”

 

 

 

...alla prossima (spero tra non molto) con il Ballo di Natale!!

 

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Capitolo 7
*** SALTATIO FERVENTIS ***


CAPITOLO 7: SALTATIO FERVENTIS

THE BLOOD OF THE DRAGON

Di DeChantal

 

 

Capitolo 7: SALTATIO FERVENTIS

 

 

Hermione completò l’incantesimo Lisciante sui suoi capelli e li legò dietro la testa con un fermaglio dorato a forma di farfalla. Si diede un’ultima occhiata allo specchio. Il suo vestito era di un bel verde smeraldo e le pieghe erano raccolte sotto il seno in una spilla uguale al fermaglio. Non aveva bisogno di trucco quella sera: aveva già le guance spruzzate di rosa per l’eccitazione e gli occhi le brillavano. Sarebbe piaciuta a Draco? Facendo un respiro profondo, entrò in Sala Comune.

 

Draco stava già aspettando vicino al caminetto. Sembrava molto contento ma un po’ nervoso. Si girò quando la sentì arrivare.

 

“ Oh Hermione…” non riuscì a trovare le parole.

 

Lei divenne scarlatta. In poche falcate l’aveva raggiunta e presa fra le braccia. Poteva sentire sotto la costosa veste tipicamente Malfoy le sue braccia forti tenerla stretta. La stoffa del mantello era morbida, di ottima qualità e costosa. Era nera come la mezzanotte ma assicurato alla gola con un drago d’argento dagli occhi smeraldo. Se possibile, sembrava ancora più bello del solito. Con uno shock si rese conto che adesso, fuori dall’uniforme scolastica, aveva l’aspetto di un uomo adulto – solo che lei era abituata a pensarlo come uno studente.

 

“ Signorina Granger, lei è bella”.

 

 La tenne vicina e inspirò profondamente nei suoi capelli. Era il profumo che aveva sentito la prima volta quando lei aveva dormito di fianco a lui nel suo letto molte settimane prima…fragole e panna.

 

E lei, signor Malfoy, sembra la fantasia più indecente di una ragazza!”.

 

“ Hai fantasticato su di me, allora?”.

 

“ Un pochino”.

 

Mmm…mi piace che la signorina Granger dica cose indecenti!”.

 

“ Mi stai spettinando” Hermione tolse dal naso di Draco una piccola molletta dorata a forma di farfalla.

 

“ Spero che funzioni” disse lui allontanandosi di qualche passo ed estraendo la bacchetta.

 

“ Non preoccuparti, funzionerà”.

 

“ Vorrei che non dovessimo nascondere questa cosa, nascondere noi stessi”.

 

“ Lo so Draco, ma se tuo padre scoprisse qualcosa…”.

 

Lui annuì cupamente e sollevò la bacchetta verso di lei. “ Aspectus Deceptio Ipse Excipio!”.

 

Apparve una pioggia di scintille e cadde intorno ad Hermione come neve. Poi le scintille svanirono. Lei sorrise.

 

“ Mi sembri la stessa, Mione” disse Draco, temendo che l’incantesimo non avesse funzionato.

 

“ E’ così che dev’essere. Sembrerò diversa solo agli altri”.

 

“ Spero proprio che funzioni. Hai detto che Ginny lo sa?”.

 

“ Sì, ma non lo dirà a nessuno”.

 

Lui le porse il braccio “ Bene signorina Greenleaf, andiamo?”.

 

Hermione lo prese con orgoglio sottobraccio e lasciarono le loro stanze, dirigendosi alla Sala Grande.

 

Harry, Ron e gli altri prefetti avevano svolto un lavoro spettacolare nel decorarla per il Ballo di Natale. C’era un grande albero di Natale che risplendeva con centinaia di candele in fondo alla Sala, dal soffitto cadevano delicatamente fiocchi di neve, a imitazione del tempo di fuori, e c’erano schiere di luci fatate appese lungo le pareti. Era davvero la vigilia di Natale.

 

Hermione cominciava a sentirsi un po’ nervosa. Avevano provato l’incantesimo su alcuni oggetti e aveva sempre funzionato, ma non sapeva se il suo comportamento l’avrebbe tradita.

 

“ Ciao Draco!” Blaise Zabini, al braccio di Tiger, gli sorrise stupidamente.

Zabini indossava un vestito vergognosamente scollato di un arancione brillante. Gli occhi di Tiger erano fissati fermamente sul suo petto.

 

Disgustoso’ pensò Hermione.

 

“ Ciao Blaise”.

 

“ Chi è la tua accompagnatrice?” disse Blaise dando a Hermione un’occhiata più fredda del ghiaccio.

 

“ Helen Greenleaf. Di Durmstrang. Helen questa è Blaise Zabini”.

 

“ Ciao Blaise”.

 

“ Ciao Helen”.

 

“Oh, accidenti, guardate, c’è Potter con quella Weasley!” disse Draco, cercando di allentare la tensione e indicando l’entrata della Sala. A Hermione sussurrò “ Funziona!”.

 

Hermione annuì e si strinse di più a Draco. Non poteva fare a meno di notare gli sguardi raggelanti che tutte le ragazze Serpeverde le rivolgevano, e che alcune di loro fissavano Draco con occhi che sembrava dovessero uscire dalle orbite da un momento all’altro.

 

Tutte le teste si girarono verso Harry e Ginny mentre facevano il loro ingresso, seguiti immediatamente da Ron e da Calì. Hermione era compiaciuta di vedere che Harry e Ginny formavano una coppia davvero bella. Harry aveva una veste rosso Borgogna e Ginny un vestito di una bella tinta dorata che metteva in evidenza i riflessi dei suoi capelli rossi.

Notò quanto Harry la stringesse a sé e come entrambi sorridessero insieme tutto il tempo.

Ron era abbastanza buffo in una veste arancione che contrastava piuttosto male con i suoi capelli. Però Calì era assolutamente favolosa nel suo vestito azzurro. Cioè, lo era finchè non si spostava lo sguardo su sua sorella, Padma, che, se possibile, era ancora più meravigliosa vestita d’argento e orgogliosamente al braccio di…Neville Paciock!

 

Naturalmente nessuno dei Grifondoro parlava a Draco, anche se molte delle studentesse più giovani lo guardavano con aria nostalgica mentre passava nelle sue vesti scure.

Hermione si rese conto di ricevere occhiate invidiose perfino dalle ragazze della sua stessa Casa!

 

Adesso la professoressa McGranitt stava parlando con Ginny Weasley. Entrambe le donne ridevano di qualcosa che Harry aveva detto.

 

“ Buona sera signor Malfoy”.

 

“ Buona sera professor Piton” disse Draco, diventando rosso.

 

“ Bene bene, che incantevole giovane signora. Lei è…?”.

 

Helen Greenleaf. Di Durmstrang” disse Draco, con voce piuttosto strozzata.

 

“ Capisco. Benvenuta signorina…Greenleaf. E’ sempre interessante avere qui studenti stranieri. Non è strano che stasera manchi la Caposcuola, signor Malfoy? Gira voce che abbia un po’ di influenza”.

 

Hermione arrossì. Oh mio Dio, pensò, il professor Piton SA. Ma in effetti, era stato lui a leggere il libro di Pozioni di Draco.

 

, non starò a disturbare voi giovani” disse Piton con un’aria molto sofferente. “ Devo congratularmi con lei per il successo di tutta quella pratica durante le mie lezioni. Spero che abbia usato la formula numero due. Buona serata signor Malfoy, signorina…Greenleaf”.

 Il professor Piton diede ad Hermione un’occhiata acuta prima di marciare verso il tavolo dei punch.

 

“ Bene, lo sa” disse Hermione a Draco.

 

Piton? Aah, non fa niente. E’ a posto. E poi io sono il suo studente preferito”.

 

“ Oh no, arrivano Pansy e Millicent”.

 

“ Ciao Draco!” Pansy e Millicent ridacchiarono con voci acute.

 

“ Buona sera Pansy, Millicent” disse Draco rigidamente, guardandosi intorno disperatamente in cerca di un’ancora di salvezza.

 

, non ci hai presentate alla tua amica. Muoio dalla voglia di conoscerla” disse Pansy, guardando Hermione in cagnesco.

 

“ Lei è Helen Greenleaf. Viene da Durmstrang”.

 

Oooh, non sapevo che tu avessi una fidanzata Draco” disse Millicent, rivolgendo a Hermione occhiatacce ugualmente inferocite.

 

, ce l’ho. Buona serata signore” tagliò corto Draco, congedandosi e accompagnando Hermione verso la pista da ballo.

Hermione sentì Millicent sussurrare a Pansy “ A me non sembra una megera, Pansy…”.

 

La musica rallentò. Le Sorelle Stravagarie si lanciarono in una melodia lenta e ammaliante. Le coppie sulla pista da ballo che un momento prima danzavano un tango si abbracciarono e cominciarono a ballare lentamente. Hermione vide con la coda dell’occhio Silente che ballava con Madama Chips.

 

Non sapeva davvero dove mettere le mani su Draco. Non avevano mai ballato insieme.

Abbassò lo sguardo per la timidezza mentre lui le posizionava lentamente le mani sulle sue spalle e la prendeva per la vita. La strinse a sé e lei lo guardò in viso. Le luci della Sala Grande gli rischiaravano i capelli biondi e gli occhi grigi. E’ così bello, pensò Hermione. E sta ballando con ME. Era l’uomo più alto sulla pista da ballo.

 

“ Hermione, a cosa stai pensando?” le chiese lui dolcemente.

 

Che vorrei che questo ballo non finisse mai” disse Hermione, timidamente.

 

Lui la strinse ancora di più tanto che i loro corpi si toccarono. Hermione sentì il vigoroso petto di Draco contro il suo. Non potè fare a meno di pensare alle cicatrici su di esso.

 

“ E’ esattamente quello che pensavo io Mione”.

 

Ballarono insieme per un po’, ignorando tutti gli sguardi puntati su di loro. Tutti erano sorpresi di vedere Draco Malfoy ballare con una ragazza straniera apparendo completamente innamorato perso di lei.

 

Ginny Weasley sorrise tra sé, contenta per la sua amica. Il professor Piton non potè nascondere un sorrisetto compiaciuto. Pansy e Millicent ribollivano d’ira.

 

Draco mise un dito sotto il mento di Hermione e le sollevò il viso verso il suo.

 

“ Hermione, hai fiducia in me?”.

 

I suoi occhi erano limpidi e brillanti. Non c’era nulla in essi se non tenerezza. Negli anni passati erano sempre stati colmi di amarezza e malizia.

 

“ Si Draco”.

 

“ Non ti farò mai del male Hermione. Ma ho bisogno che tu creda in me…”

 

“ …si…”

 

“ …perché è così difficile per me credere in me stesso”.

 

“ Oh Draco”.

 

Anche se erano diventati sempre più intimi nel corso dei mesi, Draco non l’aveva mai baciata. Improvvisamente Hermione si sentì come si era sentita settimane prima quando lui le aveva trattenuto il polso mentre lei cercava il tovagliolo per l’impacco. Si sentì di nuovo come se le formiche le camminassero sulla pelle, il respiro le divenne un po’ più difficoltoso e credette di annegare.

 

Quando la baciò pensò che sarebbe svenuta dal piacere. Era come tutto quello che aveva immaginato e di più. Il suo bacio era intenso e insistente – era un Malfoy dopo tutto – e tuttavia tenero e premuroso. Le sue braccia si strinsero attorno a lei mentre la stringeva ancora di più. Le sue labbra erano morbide, la sua lingua gentile, il suo respiro caldo. Hermione avvolse le braccia attorno al collo di Draco e si abbandonò completamente al momento.

 

Quando finì si ritrovò arrossita e senza respiro. Lui sorrideva.

 

“ Niente male davvero, signorina Granger” sussurrò.

 

“ Niente male anche lei, signor Malfoy” rispose lei piano.

 

“ Grazie, considerando che non ho mai fatto pratica”.

 

Cosa? Malfoy…vuoi dire che è stato il tuo primo bacio? Ma io ho sempre pensato, sai, che tu, essendo così bello e con tutte quelle ragazze che ti ronzano intorno…”.

 

Bello eh? Penso che cambierò la password della nostra stanza con quello che hai appena detto”.

 

“ Non provarci”.

 

“ E’ stato il tuo primo bacio, Mione?”.

 

Lei arrossì. “ Si” disse, sorridendogli.

 

“ Spero…spero di averlo reso…”.

 

Lei rise. “ Non preoccuparti, ci sei riuscito”.

 

“ Meglio che tu mi tenga allenato” disse Draco maliziosamente, attirandola a sé di nuovo.

 

Prima di perdersi in lui un’altra volta, Hermione giurò di aver visto Silente farle l’occhiolino mentre passava danzando con la professoressa McGranitt.

 

*≈*≈*≈*≈*≈*≈*

 

 

 

AAAAAAHHHH, si sono baciatiiiiiiiiiiiiiii!!! Questo è decisamente uno dei miei capitoli preferiti! Mi scuso per il ritardo, ho qualche esame da preparare e probabilmente occorrerà un po’ di tempo anche per il prossimo capitolo! Abbiate pazienza e recensite! Un bacione e grazie!!!

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** OMINOR TERRIBILIS ***


THE BLOOD OF THE DRAGON

Di DeChantal

 

Capitolo 8 - OMINOR TERRIBILIS -

 

Sgusciarono fuori dalla Sala Grande a metà dei festeggiamenti. Correndo attraverso il parco del castello, si lasciarono cadere nei pressi del lago ridendo di come Pix avesse rovesciato una marmitta di succo di zucca in testa a Gazza.

 

“ Draco, dobbiamo tornare indietro fra poco, l’Aspectus Deceptio dura solo fino a mezzanotte”.

 

“ Lo so Hermione. Ma non ci vedrà nessuno qui”.

 

“ Bene” disse lei, rannicchiandosi contro di lui.

 

Aveva appena smesso di nevicare, e aveva un po’ freddo nel suo vestito leggero. Draco avvolse entrambi col suo mantello nero. Sedettero in silenzio per un po’, osservando la popolazione delle Sirene celebrare le proprie feste nel lago.

 

“ Hermione,” Draco ruppe il silenzio.

 

Mmm?”.

 

“ Penso che dobbiamo parlare. Di noi”.

 

Mmm, si, lo so Draco. Aspettavo che tu sollevassi l’argomento”.

 

Lui la strinse a sé.

 

I-I-Io credo di amarti, Hermione”.

 

Anch’io. Voglio dire, credo di amarti, Draco”.

 

“ Puoi davvero amarmi dopo un periodo così breve?”.

 

“ Si. Non l’avrei creduto possibile prima, ma ne sono davvero sicura”.

 

“ Ne sono felice, Mione. Perché anche per me è lo stesso”.

 

Stettero seduti ancora un po’.

 

Cosa c’è Draco? So che hai qualcos’altro da dirmi”.

 

Draco si chiese come lo sapesse. Poi ci rinunciò; ormai sembrava che entrambi sapessero cosa stesse pensando l’altro.

 

“ Hermione, non turbarti o spaventarti per quello che sto per dirti. Ho bisogno che tu sia forte per me”.

 

Sentì Hermione irrigidirsi lievemente e poi stringergli più forte la mano. Era un po’ troppo scuro per vedere la sua espressione. Incoraggiato, proseguì.

 

“ Come sai Lucius vuole che io diventi un Mangiamorte. Quello che non sai è che la cerimonia di iniziazione sarà al mio ventunesimo compleanno. Prima di allora il mio corpo sarebbe troppo debole per sopportare il Rito e potrei morire. Il mio tempo si sta esaurendo, Hermione. Ho ancora tre anni per pensare a un modo per resistere a mio padre e a Voldemort. Nel frattempo mio padre ucciderà chiunque tenti di deviarmi dal mio cammino…e questo include te”.

 

Draco sentì Hermione boccheggiare. La strinse più vicina a sé.

 

“ Ho passato tutta la mia vita a resistere a Lucius. Sono stato picchiato e ho ricevuto maledizioni terribili come tu sai…ma lui non mi ucciderebbe mai veramente. Vedi, a quanto pare ho un compito molto importante da portare a termine per il Signore Oscuro nel giorno del mio ventunesimo compleanno, ma Lucius non vuol dirmi qual è. Ho passato tutto il mio tempo libero qui a scuola a cercare modi per proteggermi dal mio destino, ma non trovo nessun modo per evitare di diventare un Mangiamorte. Loro hanno metodi di…persuasione…Hermione, che ti farebbero vomitare se li sapessi. L’unico modo per resistere con successo è…morire”.

 

Hermione non sapeva cosa dire. Aveva sempre pensato che se Draco avesse semplicemente continuato a opporsi a suo padre, o fosse scappato o qualcosa del genere, Lucius si sarebbe infine stufato della questione e l’avrebbe lasciato stare. Non sapeva che Draco avesse un ruolo speciale da giocare nel giorno del suo ventunesimo compleanno. Un ruolo che sembrava inevitabile.

 

“ Stai bene Hermione?”.

 

Lei annuì, i suoi pensieri ancora vorticanti. Stettero seduti per un po’ in silenzio.

 

“ Puoi rinunciare a me, sai, Mione. Ci sono altri maghi là fuori che ti renderebbero felice…forse anche più felice…di quanto potrei renderti io”.

 

Questo sembrò riportarla alla realtà, e rise amaramente.

 

“ Maledizione, neanche per idea Draco!”. Sembrava che avesse ritrovato la voce. 

 

“ Tu non puoi seriamente credere che ti lascerei andare dopo che hai cambiato la mia vita per sempre! Dannazione Draco, magari avresti potuto dirmi queste cose prima di baciarmi e di farmi innamorare di te!”.

 

All’inizio Draco pensò che fosse arrabbiata, poi capì che era solo determinata.

 

Mione, mi dispiace per tutto questo…io…”.

 

“ ...e in più, tu NON morirai, anche se fosse l’ultima dannata cosa che faccio. Se pensi che io abbia intenzione di girarmi dall’altra parte e lasciarti nelle mani di Lord Voldemort-Sono-Così-Squamoso-E-Cattivo così e basta – Oh, certo signor Voldemort signore, ecco il mio amato, prego, si senta libero di torturarlo e corromperlo – allora tu non conosci Hermione Granger Draco Malfoy!”.

 

Adesso Hermione piangeva.

 

“ Oh Hermione! Devi piangere? Ti credo, davvero. Penso che nel profondo io abbia sempre saputo che tu fossi un tipo do donna speciale – più forte e coraggiosa delle altre. Solo, non ho mai pensato che un giorno avresti lottato per me!”.

 

, puoi stare fottutamente sicuro che lotterò per te Draco Malfoy! Quando avrò finito con loro Lucius vomiterà sui frammenti di Voldemort per il resto della sua vita!”

 

“ Signorina Granger, che linguaggio!”.

 

Lei sorrise e lo afferrò violentemente. “ Draco, POSSIAMO farcela, lo sai. Io ti aiuterò. Ci dev’essere qualcosa che possiamo fare”.

 

“ Lo so”.

 

E penso che la prima cosa da fare sia dirlo a Silente”.

 

COSA? No, non possiamo dirglielo”.

 

PERCHE’ NO?”

 

“ Perchè significherebbe allearmi con l’altro lato. Adesso come adesso la mia posizione è ambigua. Per Lucius io sono ancora un bambino testardo. Coinvolgere Silente vorrebbe dire che ho preso una decisione”.

 

, NON L’HAI APPENA FATTO Draco?” Hermione scattò in piedi dalla sua posizione accovacciata e si mise davanti a lui…le mani sui fianchi, gli occhi pericolosamente fiammeggianti.

 

Draco non riusciva a guardarla negli occhi. “ T-ti ho detto che sono debole Hermione. Ed egoista”.

 

Hermione praticamente sputò fuori le parole successive, “ Draco Malfoy, ti ricordi cosa mi hai detto quella domenica mattina quando ti ho chiesto che cosa volessi più di ogni altra cosa?”.

 

S-si”.

 

“ Dillo”.

 

“ Oh Hermione”.

 

“ DILLO!”.

 

“ Essere amato. Accettato” sussurrò lui, fissando la figura slanciata davanti a .

 

La luna era spuntata da dietro le nuvole. Una leggera brezza invernale le faceva ondeggiare il vestito verde contro il corpo snello. I capelli castani le ricadevano fino alla vita come un mantello. Lui alzò lo sguardo per incontrare i suoi occhi. Erano disperati, supplichevoli.

 

“ Draco, ho permesso a me stessa di innamorarmi di te quando hai detto queste parole” mormorò.

“ Non rimangiartele mai”.

 

Draco si inginocchiò davanti a lei e le circondò la vita con le braccia.

 

“ Oh non lo farò, non lo farò Hermione! Se lo faccio, dammi uno schiaffo! Sono stato un tale idiota! Come fai? Come fai ad avere tutte le risposte?”.

 

Hermione si inginocchiò davanti a lui in modo che i loro visi fossero alla stessa altezza.

 

, non sono la strega più brillante di Hogwarts per niente, Draco”.

 

Lui la abbracciò così forte che lei pensò che l’avrebbe schiacciata.

 

“ Hermione?”.

 

“ Draco?”.

 

“ Mi aiuterai?”.

 

“ Me lo lascerai fare?”.

 

“ Voglio che tu lo faccia”.

 

“ Voglio farlo”.

 

 

 

 

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Aaaah, altro capitolo…incominciano le preoccupazioni per Draco e Mione…saranno molte, d’ora in poi…ma niente paura!  ;)

Un grazie enorme a CibiBibi, andromeda89, Grisia, hermione, PICCOLAMEZZOSANGUE, luna, Julien, Valuzza! Continuate a recensire!!!

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