Una nuova minaccia

di Kathys
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ritorno ***
Capitolo 2: *** L'incontro ***
Capitolo 3: *** Finalmente ti ritrovo... ***
Capitolo 4: *** Dawon ***



Capitolo 1
*** Il ritorno ***


Era andato...

Yugi lo sapeva...

Dal momento in cui aveva visto Yami attraversare quel grande portone di luce sapeva che l'aveva perso...

Ora era lì, immobile,davanti ad uno specchio...Scie di calde lacrime gli scendevano giù per le guance, mentre pensava al suo amico...

-Come farò senza di te?- aveva mormorato Yugi.

Da quando erano tornati dall'Egitto non aveva rivolto parola ai suoi amici, e si era chiuso in casa, ora più solo di prima...

***

Yami era in un'altra dimensione, dove non c'era ne spazio ne tempo..

Solo una grande vetrata, da dove poteva vedere le persone che gli erano care...

Grazie al contatto mantenuto per tanto tempo, sapeva ciò che pensava Yugi, anche se avrebbe preferito non saperlo...

Sentiva il suo dolore, ma sapeva che non avrebbe mai potuto tornare, per il bene dell'uno e dell'altro...

Il suo posto era qui, lui lo sapeva, e in più non aveva portato che guai a quel ragazzo... Lacrime scendevano sul suo volto fiero. Si stava chiedendo se aveva fatto la scelta giusta...

***

Nei sotterranei di un palazzo vi era una figura inquietante che aveva lo sguardo fisso su una foto. La teneva stretta in mano. Era la foto si un ragazzino, dalla folta chioma e con una lunga catena terminante in una piramide rovesciata legata al collo.

L'uomo parlò, rivolto a due uomini che stavano inchinati al suo cospetto, con una voce dura, che incuteva timore:

-Portatemelo qui-

Poche le parole, ma preciso il comando...

I due uomini accennarono un debole sì con la testa, per poi ritirarsi nel buio, uscendo così dalla stanza...

L'uomo che aveva parlato sorrise nel guardare la foto, poi la gettò sulla scrivania accantò a se... Si mise ad aspettare nell'ombra...

***

Il giorno dopo era uguale a quello precedente, per Yugi.

Si era appena svegliato, quando udì il Nonno che lo chiamava da sotto:

-Yugi! Vieni, ci sono visite per te!

Yugi voltò lo sguardo verso la finestra. Sapeva chi era. Poteva essere solo Joey, o Tea o Tristal... Erano ormai settimane che venivano a casa sua per parlargli.

Yugi non si prese neanche la briga di rispondere. Sentì il nonno mandare via la persona che aveva voluto parlargli, ma non ci prestò importanza. Continuava a pensare a Yami... Non riusciva a capire come avesse potuto abbandonarlo...

Pochi minuti dopo sentì un rumore sordo, quasi uno schianto... Scese velocemente le scale, vedendo così il nonno steso a terra, e due uomini dall'aspetto tutt'altro che rassicurante aspettarlo in negozio...

I brividi percossero la sua schiena...

***

Proprio in quell'istante Yami sentì una fitta di paura percorrergli il corpo...

Subito accorse alla grande vetrata, in tempo per vedere i due uomini che parlavano a Yugi...

Si sentì terrorizzato, e provò un moto di rabbia sentendosi inutile...

***

-Yugi Muto?- disse uno dei due uomini. Era alto e dal volto segnato da sofferenza.

Yugi non rispose subito, poi disse:

-Cosa volete?

A rispondergli fu l'altro uomo, più basso del primo e sicuramente più giovane:

-è lui, Jack... Guarda!

Detto questo tirò fuori una foto di Yugi.

-Ti conviene seguirci...-Disse quello che si chiamava Jack.

Yugi fece un passo indietro, Incerto sul da farsi... Ora non aveva più accanto Yami a proteggerlo.

Subito i due uomini lo presero per le braccia, immobilizzandolo... Yugi vide un lampo, poi il buoi più totale...

***

-YUGI!-aveva urlato Yami, battendo un pugno contro la vetrata...

Tremava dalla rabbia, mentre vedeva i due uomini caricarlo su una macchina e portarlo via... Lacrime, non più di malinconia ma di rabbia, gli scorrevano lente sul volto, mentre urlava:

-ISIDE! HORUS!

Subito vennero i due dei, che lo squadrarono con aria severa.

Poi Iside, con voce materna, disse:

-Sappiamo ciò che è accaduto, e ciò che vuoi chiederci... Sappi che possiamo esaudire la tua richiesta, ma ad un prezzo...

Yami osservò i due dei, senza percepirne i lineamenti, e disse: -Qualunque cosa... Devo tornare da lui!

-Non potrai più tornare qui fino alla sua morte...-Disse Horus -Mi sembra un prezzo eccessivo...

Yami s'irrigidì a quelle parole... Avrebbe voluto tornare, ma il prezzo era alto...

-Se vuoi un consiglio...-Disse Iside -Ti convien aspettare il proseguir delle azioni...

-No-disse secco il faraone-Yugi ha bisogno di me ora.

-In effetti...-confermò iside-Allora ti farò tornare da lui... Finchè non tornerà cosciente, però, non potrai comunicare con lui...

Yami raggelò a quelle parole, ma annuì...

In un attimo si sentì trasportare sulla Terra, e atterrare al corpo di Yugi... Qui si sentì solo come non mai, poichè la porta della mente di Yugi era chiusa...

Yami si separò dal corpo, e come anima vagò in cerca di Joey...

Gli ci vollero pochi secondi per trovarlo...

 

Fine primo capitolo

Ciao a tutti... Sono nuova di questo sito, quindi spero di aver fatto un buon primo capitolo... Vorrei solo tanti commenti, anche critici, in modo da migliorare il mio modo di scrivere...Grazie a tutti...

Un bacio,

Ary

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Capitolo 2
*** L'incontro ***


Ecco il secondo cap... Scusate il ritardo, ma sto scrivendo anche un libro, e non riesco a fare entrambi, se uniamo il terzo anno di scientifico...

Buona lettura, poi i ringraziamenti alla fine...

 

 

 

Joey stava facendo i compiti che gli erano stati assegnati quella mattina, insieme a Tea e Tristan. Erano secoli che non facevano qualcosa insieme, soprattutto a causa della preoccupazione per la salute dell’amico, che da quando erano tornati dall’Egitto non avevano più visto allegro come un tempo. Avevano notato fin da subito lo stato di apatia in cui versava Yugi, ma non sapevano come aiutarlo.

Ad un tratto Tea alzò la matita dai quaderni, guardandosi intorno.

«Cos’hai, Tea? »Disse Tristan, guardando la ragazza.

 

«Nulla…» Disse vaga, soffermando lo sguardo sulla finestra. Aveva sentito un fruscio di vento, seppur la finestra fosse stata chiusa poco prima da Tristan.

Alzando le spalle diede poco peso alla cosa.

«Joey… Tea… Tristan…».

Un impercettibile sussurro arrivò alle orecchie dei tre.

Spaventati si guardarono intorno. Cosa o chi c’era in quella stanza?

***

Yami stava tentando in tutti i modi di farsi notare…

Prima aveva agitato le braccia, in direzione di Tea, sperando solo che la vedesse. Solo dopo si era reso conto che non poteva esser visto da loro, perché non dimorava nei loro corpi…

Allora aveva iniziato ad urlare…

«Joey!Tea!Tristan!».

In questo caso sembrava che l’avessero sentito, ma non ne era certo.

Sapeva quale era il modo più semplice per spiegare la situazione ai suoi tre migliori amici, ma solo ora la prese in considerazione.

Facendo un lungo sospiro, come per darsi forza, toccò la schiena di Joey, fece un passo in avanti ed entrò in lui.

***

Joey fece un sobbalzo, poi rimase in mobile sulla sedia.

«Joey?» Disse terrorizzata Tea.

«Calmatevi.»disse Joey. La voce era strana, sicuramente più ferma e sicura di come fosse di solito. Assomigliava di più a…

«Yami!»disse Tea, abbracciando Joey/Yami.

«Yami?»Disse incerto Tristan, guardando Tea confuso «è Joey, non Yami»

«No, sono io.» rispose semplicemente Joey/Yami, scostando dolcemente Tea di lato «Sono tornato per Yugi».

Sia Tea che Tristan lo guardarono senza alcuna traccia di sorpresa sul volto.

«è in pericolo.»aggiunse, vedendo la loro espressione.

«Chi, Yugi?»disse Tea, scattando in piedi dalla sorpresa, seppur brutta.

«Sì…»Joey/Yami abbassò lo sguardo, per poi continuare «… l’ho visto, è stato rapito.»

Tea e Tristan non dissero nulla, anche perché non sapevano cosa dire.

«Ho bisogno del vostro aiuto.» disse secco Joey/Yami, alzandosi dalla sedia.

I due annuirono.

***

Yugi aprì lentamente gli occhi, intontito.

«Dove cavolo…» mormorò, tentando di mettere a fuoco l’ambiente circostante. Un muro, freddo, senza alcun indizio che lo porti a capir dov’è è ciò a cui stava appoggiato, in una posa scomposta, segno che era stato appoggiato lì da qualcuno.

Si voltò verso gli altri tre lati della stanza. Parete senza finestre ne vie di fuga, parete senza finestre ne vie di fuga, parete con una porta.

S’alzò di scatto, per uscire da quella porta.

Cattiva idea.

Ebbe un capogiro, e dovette appoggiarsi al muro per non cadere a terra.

«Che ho?» Mormorò, con tono seccato, seppur molto debole. Alzò la mano destra fino a toccarsi i capelli, vicino alla fronte.

«Ahi!» mormorò di scatto, togliendo la mano dal capo.

Guardò le punte delle dita, rabbrividendo nel vedere il loro colore. Rosse. Rosso sangue.

Tentò di ricordare cosa gli fosse accaduto, ma quel mal di testa che lo assaliva da quando si era svegliato non gli permetteva di sforzarsi più di tanto…

Tenendosi aggrappato al muro si portò con fatica fino alla porta.

Giunto lì davanti, si aggrappò alla maniglia, un ultimo sforzo, prima di crollare in ginocchio… La porta non si aprì, era chiusa a chiave.

Yugi chiuse gli occhi, tentando inutilmente di trovare una via d’uscita.

Era in trappola.

 

 

 

Beh, adesso i ringraziamenti...

X Zuccherina: I ringraziamenti te li ho già fatti su msn, ma Grazie 10000000000000000000000... Adesso che me lo fai notare hai ragione... Sn proprio una sbadata... Alla fine, promesso: CORREGGO TUTTO...

X Falcediluna: Beh, io cercherò di aggiornare passo per passo, ma fammi sapere cm ti sembra...

X Selly: Lo so, errori a parte sn felice che ti sia piaciuta... Fammi sapere cs ne pensi di qst cap...

X Roll: Yugi e Yami sono aanche i miei personaggi preferiti, in particolare il piccolo Yugi... Nn picchiatemi x quello che gli è successo in qst capitolo, vi prego...

Un GRAZIE  anche x tt coloro che leggono ma nn recensiscono ( sn una di quelli anche io a volte...)

Kiss,

Ary

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Capitolo 3
*** Finalmente ti ritrovo... ***


Yami fece un sobbalzo. Era appena uscito dal corpo di Joey, e Tea e Tristan gli stavano spiegando ciò che era successo.

Ora che Tea e Tristan erano al corrente della sua presenza, Yami non faceva fatica ad esser visto e sentito da loro.

Infatti Tea si accorse del sobbalzo di Yami.

«Faraone…Tutto ok?» chiese.

Yami scosse la testa.

«Yugi…» mormorò solo «credo che si sia svegliato…»

«Va da lui, allora!» disse Joey, ormai aggiornato del tutto.

Yami non se lo rifece dire due volte.

In un battibaleno era tornato nella cella di Yugi.

Questi, rinunciato all’idea di fuggire, stava rannicchiato in un angolo, la testa appoggiata alle gambe, cercando di non far prevalere il mal di testa sulla sua lucidità.

Yami entrò nella sua mente, attirando la sua attenzione.

«Yugi!» disse Yami, osservando la figura del giovane voltata verso la sua porta.

Yugi si girò lentamente. Stava cercando di non perdere di nuovo i sensi, e quando si girò, per poco non cadde a terra svenuto dall’emozione.

«Yami… Oh, Yami…» stava piangendo, un po’ dalla felicità, un po’ per il dolore causato dal rimaner vigile. Corse incontro al faraone, abbracciandolo.

«Yugi, come stai?» disse Yami, guardandolo in volto.

«Non molto bene…» sussurrò… La sua voce era debole, come se venisse da lontano «credo che perderò presto di nuovo i sensi, non riesco a rimaner vigile…»

«Calma, Yugi… Ci sono io adesso…» disse Yami, ma nelle sue parole traspariva preoccupazione.

«Ma come faremo ad uscire di qui… La porta è chiusa a chiave e nemmeno tu…» Yami lo interruppe.

« Calma… Ho parlato con Tea, Joey e Tristan… Ti tireremo fuori, vedrai…»

«Yami, devi andare…» disse d’un tratto Yugi, ascoltando attentamente. Un rumore dalla porta preannunciava che qualcuno la stava aprendo.

«No, no ti lascio.» disse deciso Yami.

Yugi fece no con la testa «devi andare. Chiama gli altri. Non devono scoprire che sei tornato. Dubito voglian qualcosa da me, se non il tuo ritorno.»

Quelle parole fecero raggelare il faraone.

«Va bene, ma se ti succede qualcosa, chiamami…» Disse, rassegnato.

Yugi annuì, poi lo spinse via.

Quando la porta si aprì, Yami era già in viaggio verso Joey, Tea e Tristan.

«Muto?» chiese l’uomo che entrò.

Yugi lo riconobbe all’istante.

«Jack, giusto?» mormorò, alzandosi in piedi. Si teneva stretto al muro, non avrebbe resistito molto in quelle condizioni.

«Esatto…» sogghignò Jack, avvicinandosi a Yugi. «Il padrone vuole vederti.

Yugi tentò d’arretrare. Gesto inutile.

Jack lo caricò in spalla come un sacco di patate, e Yugi non riuscì a far nulla per impedirlo.

Era spacciato.

***

Perché, perché l’aveva lasciato?

Yami non sapeva il perché del suo gesto, ma non aveva avuto scelta.

Doveva parlare con i suoi amici, decidere un piano per salvare Yugi.

Non gli ci volle molto per arrivare a casa di Yugi, dove si erano riuniti tutti. Dopotutto era un’anima senza corpo, e si poteva muovere molto velocemente, anche se non vedeva il mondo che attraversava.

«Ragazzi…» sussurrò verso i tre, che intanto erano seduti sul divano, presi da un’evidente stato di panico.

«Yami… Come sta Yugi?» disse subito Tea.

Yami si chiese se avesse dovuto mentirle… No, non era giusto.

«Male, Tea… Ha una brutta ferita alla testa, fa fatica a rimaner cosciente.»

Tea si accasciò sul divano, con un gemito. Pochi secondi dopo scoppiò a piangere.

«Calma Tea…» disse Tristan, accanto a lei.

«Dobbiamo fare qualcosa.» disse Joey.

«Dobbiamo capire dove si trova, e cosa vogliono da Yugi» disse Tristan.

«Beh, sarà difficile… Yugi non ha visto nulla al di fuori della sua cella, quindi no può aiutarci… In più quando sono andato via, qualcuno stava entrando nella sua cella, quindi quello che vogliono lo sapremo preso> disse Yami tutto d’un fiato.

I tre annuirono, più agitati che mai.

Dovevano aspettare, era l’unica soluzione…

 

Ciao a tutte/i,

Mi spiace tantixximo per Yugi, ma la mia mente sadica non lo lascerà in pace…

Dai, scherzo… Cmq non lo faccio morire, promesso…(x ora… Poi bisogna ancora vedere)…

Non chiedetemi chi è il “padrone” in realtà, xkè neanche io lo so, ancora…

È per quello che sono così lenta ad aggiornare… Scrivo solo con “l’ispirazione”…

Beh adesso i ringraziamenti:

XZUCCHERINA:Grazie Grazie Grazie per tutte le tue recensioni…Tanto avrai già letto qst capitolo in Anteprima, quindi so già che ne pensi… Cmq aspetto la tua recensione… Convinci anche Fabry e Anna a leggere qst ff, che voglio anche il loro parere…Kissoni Ary

XMEWJULIA: Grazie x il commento! ^^ Ti ha trascinato Vera a leggerlo, Vero? Grazie mille… Spero di aver soddisfatto qlche tua curiosità, almeno qlc1… Kissoni Ary

XFALCEDILUNA: Beh grazie mille… Sn felice che t piaccia, e grazie per aver recensito l’altra mia ff… Sei stata troppo brava…Kissoni Ary

XROLL: Beh, un grazie anche a te… Troppo dolci, raga!! Kissoni Ary

 

Un ultimo GRAZIE a coloro che leggono ma non recensiscono… GRAZIE GRAZIE GRAZIE…

Kissoni a tutti e Buona notte, che è l’una e mezza di notte…

Ary

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Capitolo 4
*** Dawon ***


Ragazze, non mi linciate... So di esser in TREMENDO RITARDO, ma...

La mia ispirazione ha fatto Puf... Il pc bang... E la voglia snack...

Tutto crollato...

Però adesso sono tornata...

Kiss

 

 

 

«Yugi Muto.»

Sol questo disse l’uomo dietro la scrivania, quando la porta si aprì ed entrò Jack, portando in spalla il corpo di Yugi. Lo fece sedere sulla sedia davanti alla scrivania, quasi obbligandolo. Lui non fece resistenza, sarebbe stato inutile.

Lo sguardo tenne fisso sui suoi piedi, senza osare guardare l’uomo che aveva a poche decine di Centimetri dal suo naso, oltre la scrivania.

«Yugi Muto.» ripetè per la seconda volta quell’uomo.

Yugi alzò lo sguardo, incontrando quello di lui.

Stava sorridendo. Era felice. Ma Yugi non ne fu rincuorato. Era  come un bambino che ha appena ricevuto un giocattolo nuovo, un giocattolo che aspettava da tempo.

Yugi annuì, poi disse

«Si, sono io…» la sua voce tremava dalla paura che provava, ma non distolse lo sguardo dall’uomo.

«Bene. Finalmente, direi. Non sai che traffico, trovarti. Mi è giunta voce che sei andato in gita in Egitto da pochi mesi.» un ghigno si presentò sul suo volto «dimenticato nulla là?»

Yugi gelò. Era come aveva immaginato. Lui sapeva.

«No…» tentò di dire, ma la sua voce usi smorzata dal sentimento che aveva provato fino a qualche minuto prima. Yami, il suo migliore amico. L’aveva lasciato. Poi però...

Un senso di pace gli riempì il cuore. Erano insieme. Di nuovo.

La voce dell’uomo lo riportò alla realtà.

«Sicuro?» disse maligno «credo invece che tu abbia lasciato un amico laggiù, che desidero tu richiami.»

Yugi rabbrividì.

«Muto.» ripetè l’uomo « io sono Dawon, il capo di questa organizzazione. Ma prima di questo sono un collezionista.»

Yugi lo guardò confuso. Collezionista... Collezionista… Collezionista di cosa?

«Di cosa?» mormorò Yugi, anche se in cuor suo la risposta già la conosceva.

«Anime. Anime potenti. Antiche o pure, non c’è differenza...»

Yugi rimase congelato. No. Non poteva essere.

«E si da il caso...» continuò Dawon, imperterrito «che il mio ciondolo...» così dicendo mostrò a Yugi il ciondolo che portava al collo, senza permettere che lo potesse toccare «...Abbia percepito un’anima molto potente… Ma è sparita di colpo. Dopo il tuo viaggio in Egitto…»

Yugi rabbrividì di nuovo. Voleva Yami… Dawon voleva Yami…

«Non so di cosa tu stia parlando…» disse, tentando di tener ferma la voce.

Un ghino maligno apparve sul volto di Dawon.

«Credo che lo saprai dopo qualche giorno nelle mani di Jack…»

Questi iniziò a sorridere, allegro.

«No, aspetta…» disse Yugi, preso dal panico «se ti ho detto che non so nulla non posso saperlo fra qualche giorno, ti pare?». La voce di Yugi tremava, come tutto il suo corpo.

«Io invece credo di sì…».

Rispose tranquillo Dawon, facendo un cenno del capo a Jack.

Questi prese Yugi e lo portò al piano di sotto.

Due pesanti catene scendevano sinistre dal soffitto, creando un’atmosfera cupa nella stanza fredda.

Oddio, dove era finito…

***

«Non ce la faccio…» disse Yami, guardando i tre amici e scattando in piedi.

Tea lo guardò sorpresa.

«A fare cosa?» chiese Joey.

«nulla… a star qui e non far nulla… Io vado da lui.»

Tea fece per parlare, ma Joey le fece un cenno con il capo, come per dire che il faraone sapeva quel che faceva…

Yami si diresse veloce dove tenevano prigioniero Yugi.

Lo vide. Era appeso per i polsi a due lunghe catene che pendevano dal soffitto, i piedi che sfioravano terra, la testa china.

«Yugi…» mormorò Yami, preso da un tremito di paura...

 

 

 

 

Una risposta alle due recensioni è più che dovuta, ora...

 

Roll:

Mi dispiace tantissimissimo di averci messo così tanto, ma la scuola, le altre ff, "Ragnomania"... Beh, sono piena piena...

Grazie mille come al solito siete fantastiche...

Kissoni

Ary

 

Zuccherina:

Beh, Vera...  Eccoti il seguito... E cmq Sono superextrafelicissima che ti piaccia...

Kissoni

Ary

 

 

Un ultimo Grazie a chi legge e non commenta,

E vi lascio con una promessa... Posterò presto,Ispirazione permettendo...

 

Kiss

 

Ary

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