Resisti - Chiavi per incontrare la tua Chiave

di tsundokun
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** RESISTI ***
Capitolo 2: *** ESSERE O STARE ***
Capitolo 3: *** LO SPECCHIO ***
Capitolo 4: *** L'APPRENDISTA ***
Capitolo 5: *** IL SUONO DEL SILENZIO ***
Capitolo 6: *** MATRIMONI E FUNERALI ***
Capitolo 7: *** COSÌ LONTANO E COSÌ VICINO ***
Capitolo 8: *** LA FUNE D'ARGENTO ***
Capitolo 9: *** CIOCCOLATINI, UN CAMINO E UNA CANZONE D’AMORE ***
Capitolo 10: *** LA FELICITÀ ***
Capitolo 11: *** L'INOPPORTUNO ***
Capitolo 12: *** IL TESTIMONE ***
Capitolo 13: *** SENTIRSI VIVO ***
Capitolo 14: *** DOVE VA? ***
Capitolo 15: *** DOVE SEI? ***
Capitolo 16: *** MANUALE DEL SUPEREROE ***
Capitolo 17: *** IL TRAMONTO ***
Capitolo 18: *** KRYPTONITE ***
Capitolo 19: *** GENERAZIONE DISILLUSA ***
Capitolo 20: *** LE PORTE DEL PARADISO ***
Capitolo 21: *** PIÙ TARDI DEL PREVISTO ***
Capitolo 22: *** UN GERMOGLIO NEL DESERTO ***
Capitolo 23: *** UNA LEZIONE DI MAGIA ***
Capitolo 24: *** LASCIAMI PIANGERE ***
Capitolo 25: *** PASSEPARTOUT ***
Capitolo 26: *** IL VALORE DELLE PAROLE ***
Capitolo 27: *** UN NUOVO CAMMINO ***
Capitolo 28: *** GUARDAMI ***
Capitolo 29: *** PROSSIMAMENTE ***
Capitolo 30: *** IL CATTIVO DI TURNO ***
Capitolo 31: *** NINNA NANNA ***
Capitolo 32: *** QUALCUNO DA AMARE ***
Capitolo 33: *** IL SOMA ***
Capitolo 34: *** LA SVEGLIA ***
Capitolo 35: *** LA MEMORIA INQUIETA ***
Capitolo 36: *** LA MISURAZIONE DEL DOLORE ***
Capitolo 37: *** QUANDO PERDERE E' VINCERE ***
Capitolo 38: *** IL VIAGGIO ***
Capitolo 39: *** UNA PROMESSA ***



Capitolo 1
*** RESISTI ***


RESISTI

La mia anima è pronta per la sua grande missione: resistere.



Perché resistere?
Resistere per incontrare se stesso.
O semplicemente per sopravvivere.
Resistere è l'unica cosa che ci rimane
quando non ci rimane più niente.
Resisti.
Con l'anima, con il cuore, con i tuoi occhi,
con le tue mani, con tutto il tuo corpo.
Resisti.
Con i piedi per terra e gli occhi che guardano il cielo.
Resisti.

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Capitolo 2
*** ESSERE O STARE ***


ESSERE O STARE

In inglese essere e stare si dice ugualmente: to be. Ma è lo stesso essere che stare?

 

Star cosciente è lo stesso di essere cosciente?
E’ lo stesso essere ingannato di star ingannato?
Stare pazzo è lo stesso di essere pazzo?
Stare sveglio è lo stesso di essere sveglio?
Star annoiato è lo stesso di essere annoiato?
E’ lo stesso essere sicuro o insicuro di star sicuro o insicuro?

Uno vuole essere.
Vuole essere l’amore di qualcuno,
il sogno di qualcuno,
essere qualcuno nella vita della persona che ama.

Questo desiderio di essere
ci può confondere e
non lascarci vedere che non siamo,
ma che stiamo, transitoriamente, nella vita di qualcuno.

Essere con qualcuno è molto diverso
a stare con qualcuno.
Per questo essere e stare
non possono essere lo stesso.

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Capitolo 3
*** LO SPECCHIO ***


LO SPECCHIO

 

Con i nostri occhi possiamo
vedere tutto, salvo noi stessi.
Per questo abbiamo bisogno di uno specchio.
O qualcuno che ci specchi.

Uno specchio può essere un’altra persona,
una parola, un libro, una canzone.
Tutto ciò che ci rifletta.

Ma bisogna avere molto coraggio
per guardarsi allo specchio
ed accettare ciò che vediamo.
Perché questo, che ci piaccia o no,
è ciò che siamo.

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Capitolo 4
*** L'APPRENDISTA ***


L’APPRENDISTA

Alcuni artisti eseguono il seguente processo: prima sono autoreferenziali, poi imitano lo stile di chi ammirano e alla fine trovano il proprio stile. Copiare, imitare gli altri, cercare un modello, è parte del processo. Essere originale non è inventare qualcosa di nuovo, questo non esiste, tutto è già stato inventato. Essere originale è fare qualcosa di diverso con ciò che si ha appreso.

 

Arriva un momento
in cui il modello dal quale
l’apprendista copia, esaurisce.
L’alunno supera il maestro
e trova il suo proprio stile.

Come? Imitandolo,
fino ad arrivare a superarlo,
fino a rompere la regola.

L’apprendista si converte in artista
quando non ha più bisogno
dello stile di nessuno per sentirsi sicuro:
è appena apparso il suo proprio stile.

Se raggiungere il proprio stile
è la cima del cammino dell’artista,
identificarsi con qualcuno
è il primo passo per costruire la nostra identità.

Per essere noi stessi,
senza copiare nessuno.

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Capitolo 5
*** IL SUONO DEL SILENZIO ***


IL SUONO DEL SILENZIO

La cosa più simile
all'assenza del suono, è
l'amare in silenzio.

L'angoscia, il dolore, hanno un suono:
suonano come un groppo alla gola,
o pioggia e freddo.

L'odio ha un suono:
suona come luride grida...

La vigliaccheria ha un suono:
suona come mormorii
tormentati.

Ma amare in silenzio,
ha un accenno di tristezza,
sa di inchiostro nel calamaio,
di avarizia.

Ami in silenzio e un giorno
ti trovi muto, pieno di parole
che ti tormentano, fino a
lasciarti senza parole...
e arriva il silenzio.

Il silenzio è assenza,
come la luce nell'oscurità,
ci mostra ciò che non c'è.

Ora che sono solo silenzio,
credo di capire perché si ha
tanta paura del silenzio,
per il suono del silenzio.

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Capitolo 6
*** MATRIMONI E FUNERALI ***


MATRIMONI E FUNERALI

Bisogna celebrare i matrimoni con tanti sorrisi ed una lacrima. E ai funerali, si deve piangere con molte lacrime e un sorriso.


Ma non si deve andare ai matrimoni
pensando ai funerali, né ai
funerali pensando ai matrimoni.

Bisogna accettare la vita com'è:
con il suo giorno e la sua notte,
con il suo pianto e il suo sorriso,
con i suoi matrimoni e i suoi funerali.

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Capitolo 7
*** COSÌ LONTANO E COSÌ VICINO ***


COSÌ LONTANO E COSÌ VICINO

A un centimetro e a mille chilometri. Insieme e separati. Così vicini e così lontani.
Quando sei stato così vicino a qualcuno che sembravate uno, pensare nella separazione è assurdo...lo vedi così lontano.
Due persone sono vicine quando condividono sogni, progetti...ma quando rimangono solo i ricordi, è che sono molto lontani.
Alcuni amano solo a distanza e non possono sopportare l'intimità.



Sarà che l'amore si trova
in qualche punto
tra lontano e vicino?

Tempo e distanza nell'amore
sono lo stesso.

Una coppia sta bene quando
anche stando a mille chilometri
continuano ad essere vicini.
Una coppia è terminata quando
anche stando al fianco
si sentono a mille chilometri di distanza.

La distanza distorsiona,
crea un'illusione. Ma da vicino
si vede il dettaglio, la cosa reale.

Stando a distanza vi sono ricordi,
e uno ricorda l'eco felice
di ciò che è stato.

Da vicino
si vedono le imperfezioni.

Si può imparare
a stare vicino a qualcuno.
Si impara a sopportare
il dolore di stare lontani.
Ma è impossibile stare
allo stesso tempo
così lontani e così vicini.

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Capitolo 8
*** LA FUNE D'ARGENTO ***


LA FUNE D'ARGENTO

Quando amiamo, cerchiamo di attirare l'attenzione dell'altro in qualunque modo. Ma in generale, ciò che ci può condurre al cuore dell'altro, è qualcosa di insospettato, misterioso.


Il cuore è un organo complesso,
molto sensibile.
Ha ragioni che la ragione non conosce.

Il cuore è molto poco prevedibile,
quello che a qualcuno innamora,
ad altri 'disinnamora'.

Ma a volte, improvvisamente,
senza cercarlo, senza sapere
perché né come, incontriamo
questa fune d'argento che
conduce al cuore dell'altro.
Questa fune che né lui
né lei stessa sa cosa sia.

Ma cos'è questa fune d'argento
che conduce al cuore
delle persone?

Perché per alcuni funziona
l'amore a prima vista e
altri non lo vedono mai?

Non ci sono chiavi né strategie
che valgano, perché questa fune
che porta al cuore dell'essere amato
è un mistero.

Nessuno può spiegare perché
ama, né perché è amato.

Alcuni amano perché sono amati.
Altri sono amati perché amano.

Ci sono cuori prudenti,
restii a lasciarsi amare.

L'unica certezza è che
quando incontriamo la
fune d'argento che conduce
al cuore dell'altro, è per sempre.

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Capitolo 9
*** CIOCCOLATINI, UN CAMINO E UNA CANZONE D’AMORE ***


CIOCCOLATINI, UN CAMINO E UNA CANZONE D’AMORE


Perché nessuno si innamora di me?

Perché non posso avere un amore da film?
Perché nessuno mi bacia
Con una canzone d’amore di sottofondo?

Sarà perché non ho bellezza,
non ho gli occhi chiari e i tratti perfetti?
E’ per questo?

Perché non posso mangiare cioccolatini
Con un amore, vicino al camino,
con una canzone d’amore di sottofondo?
Perché?

Sarà che l’amore è una bugia,
una bugia con molto marketing?
Da quando nasciamo
Ci riempiono si racconti, film
E canzoni d’amore che ci fanno
Credere che il principe azzurro
O la principessa esistano...
Ma se esisterebbe
Non presterebbe mai attenzione
In qualcuno come noi.

Ci travestiamo, armiamo un
Personaggio e viviamo amori da film,
copiando tutto quello che
abbiamo visto da bambini.
Come nei film, la musica
Suona dal nulla, con un camino
Sullo sfondo e crediamo che
Questo è amore.

Ma se di tanto idealizzare l’amore
Io non credo nell’amore...
Perché continuo a piangere
Con i film romantici, sognando
Un principe azzurro, o una principessa,
con cui mangiare i cioccolatini
di fronte un camino, baciandoci
con una canzone d’amore si sottofondo?

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Capitolo 10
*** LA FELICITÀ ***


LA FELICITÀ

Una casa enorme e carissima
con giardino e piscina.
Tre cameriere, due mesi a Punta
tutte le estati.
Viaggi in Europa e Stati Uniti.
Vestiti nuovi tutti i mesi.
I migliori. I più cari.
L'ultimo cellulare, l'ultimo mp4,
l'ultimo televisore lcd, uno
in ogni stanza.
Le migliori scuole, il miglior
country il fine settimana.
Gli amici, delle migliori famiglie.
Una moto prima dei 16.
L'auto prima dei 18.
Feste tutti i sabati.

Ho creduto, per un momento,
che questa era la felicità.
E intanto l'ho lasciata scappare.

Perché quando abbiamo
la felicità davanti agli occhi
non la sappiamo vedere?
Pensiamo sempre in ciò
che ci stiamo perdendo,
desiderando cose che non abbiamo,
e in realtà tutto ciò di cui abbiamo
bisogno sta lì, mordendoci la mano.

Crediamo che la felicità
è difficile da raggiungere.
A volte ci convinciamo addirittura
che non saremo mai felici.

Ho voluto tutto
e ho avuto tutto.
Fino a scoprire che le vescice
sotto i piedi camminando
insieme a lei, sotto un sole
che spaccava le pietre,
il suo profumo di campagna
e il suo sorriso,
erano la felicità per me.

Lo vedo solo adesso.

 

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Capitolo 11
*** L'INOPPORTUNO ***


L'INOPPORTUNO

Tutto arriva, dicono...ed è la verità.
Il problema non è se arriva, ma quando arriva.



A volte le cose arrivano
quando è ormai tardi.
Altre volte, quello che aspetti
arriva quando non sei
ancora pronto.

Tutto ha un suo momento.
Prima o dopo questo
momento, nulla prospera.

L'inopportuna è come
due strade che
non si incrociano mai.

È arrivare quando
la festa è già finita.

L'inopportuno non è
solo qualcosa che arriva tardi,
è anche arrivare tardi ad esso.


È non suonare a tempo
la nota giusta, è perdere il treno,
o un perdono che ha
indugiato ad arrivare.
È una controversia.

L'inopportuno è come
un frutto verde, amaro.

L'inopportuno è un
pomeriggio freddo in estate.

È l'opposto al luogo
e all'ora indicati.

L'inopportuno è un'ironia.

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Capitolo 12
*** IL TESTIMONE ***


IL TESTIMONE


Il desiderio è un testimone
di ciò che ci manca...

...di ciò che non siamo
e desideriamo essere.

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Capitolo 13
*** SENTIRSI VIVO ***


SENTIRSI VIVO
 

Quando ti fermi a guardare il mondo,
a osservare la bellezza che ci circonda;
quandi ami una ragazza o un ragazzo;
quando ridi fino a piangere con i tuoi amici;
quando fai ciò che ami fare;
quando viaggi in un luogo che non conosci;
quando scrivi una canzone;
quando ti accellerano i battiti ad uno sguardo;
quando fai l’amore...
ti senti vivo.

Ma non è solo la felicità ciò che ti fa sentire vivo;
ma sapere che lasci un testimone della tua vita.
Sapere che quando già non sarai,
qualcosa di te continuerà ad essere vivo
per quelli che verranno.

Ma se sai che non c’è un futuro,
che niente di ciò che farai,
nessuna eredità che lascerai,
nessun contributo che farai sopravviverà;
se sai che tutto finisce...
è possibile sentirsi vivo?

Le cose che ci fanno sentire
davvero vivi
sono le cose che vincono la morte,
quelle che durane nel tempo.
Perché l’estasi, la felicità,
oltrepassano i limiti.
E’ in quel momento che tutti siamo eterni.
E siamo vivi davvero.

Di tutte le forme di egoismo
la peggiore è non pensare
a quelli che verranno.
Senza di loro, senza la nozione
che la vita è un ciclo senza fine,
nulla ha un senso.

Ti senti vivo non quando la vita passa,
ma quando tu passi per la vita.
Quando perdi la paura di morire e vivere.
Ti senti vivo quando sai che
ogni momento è unico, irripetibile.
Quando sai che niente è iniziato con te
e niente finirà con te.

Solo sapendo che ci sarà un domani
è vincere la morte e sentirci vivi.

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Capitolo 14
*** DOVE VA? ***


DOVE VA?

Dove va quello che vuoi fare e non fai?
Dove va quello che vuoi dire e non dici?
Dove va quello che non ti permetti di sentire?



Desidereremmo che quello che
non diciamo cada nell’oblio,
ma quello che non diciamo
si accumula nel nostro corpo,
ci riempie l’anima di grida mute.
Quello che non diciamo
si trasforma in insonnia, in mal di gola,
in nostalgia, in qualcosa di inopportuno.

Quello che non diciamo si trasforma in errore.

Si trasforma a tempo debito in debito,
in qualcosa di incompiuto.

Le parole che non diciamo
si trasfromano in frustrazione,
in tristezza, in insoddisfazione.

Quello che non diciamo
si trasforma in trauma.
In veleno che uccide l’anima.
Quello che non dici
ti rinchiude nel passato.

Quello che non diciamo
si trasforma in una ferita aperta.

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Capitolo 15
*** DOVE SEI? ***


DOVE SEI?

In appena un istante, un momento, un secondo... in cui uno sbaglia il cammino. A partire da lì ogni passo che facciamo ci allontana ogni volta di più da noi stessi.
 
A volte non abbiamo coscienza
degli errori che commettiamo,
solo una sensazione,
una piccola voce interiore che ci dice:
qualcosa va male.
E anche se quella vocina stia lì,
continuiamo ad andare avanti,
ignorandola,
sbagliando quasi coscienti.

Lo vedi venire,
sai che ciò che stai per fare
cambierebbe tutto.
Tuttavia lo fai.

Hai già sbagliato,
sei già andato,
ti sei già perso... 
ti sei già tradito.

Ti guardi allo specchio e non ti riconosci più.
C’è un altro che ti guarda e ti domanda:
Dov’eri? Dove sei?

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Capitolo 16
*** MANUALE DEL SUPEREROE ***


MANUALE DEL SUPEREROE

Un supereroe interviene nella lotta del bene contro il male. Per questo deve saper distinguere qual è il bene e qual è il male.
 
Il supereroe deve essere coraggioso.
Ma cos’è essere coraggioso?
E’ non avere paura?
O avanzare nonostante la paura?

Il codardo è colui che
non fa neanche un passo
senza avere la garanzia che non corre rischi.
Il coraggioso sa che
non c’è mai la garanzia di nulla.

Il codardo scommette
solo quando sa che vincerà.
Il coraggioso è colui che
scommette anche sapendo che
potrebbe perdere.

C’è solo una cosa capace
di dare ad un supereroe
il valore di cui ha bisogno
per sconfiggere le paure: l’amore.

Amore, è l’unica cosa
di cui si ha bisogno
per essere un supereroe.

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Capitolo 17
*** IL TRAMONTO ***


IL TRAMONTO

Davanti alla domanda: Che faresti se finisse il mondo?, credo che la maggior parte risponderebbero: uscire correndo per incontrare l’amato. Ma io credo che se ci pensiamo meglio ciò che vorremmo fare è chiedere perdono.

Come se necessitammo
di svuotare lo zaino,
lasciare ciò che ci pesa tanto
per poter andarcene il pace.

Va più in là della colpa.
Sono rimorsi che non si fermano
finché non capiscono che la tua vita
è ciò che tu hai fatto con lei.

Possiamo vivere anni zittendo i rimorsi
per quello che abbiamo fatto male,
ma il qualche momento
questi verranno a cercarci,
come fantasmi del passato.

Più che l’oblio ci terrorizza
che ci ricordino male.
I rimorsi sono la paura
di aver passato per questo mondo
senza svegliare un po’ d’amore negli altri.

I rimorsi hanno la nostalgia di un tramonto:
finisce il giorno, e tutto ciò
che non hai fatto non lo puoi fare più... e ciò
che hai fatto non lo puoi cambiare.

Più terribile del rimorso
per ciò che abbiamo fatto male,
c’è il rimorso per ciò che non abbiamo fatto.
Questo è imperdonabile.

Il rimorso è saggezza
che arriva alla fine,
è un intento che non sia troppo tardi.

Non si ferma.
Il rimorsa non si fermerà
finché tu non capisca.

La colpa non ci lascia vivere in pace,
ma i rimorsi non ci lasciamo morire in pace.

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Capitolo 18
*** KRYPTONITE ***


KRYPTONITE


Il destino è come un esercito di formiche laboriose.
Mille formichine facendo la propria parte di lavoro.
Uno crede di controllare la propria vita,
ma il destino, lentamente, la configura.
Una serie di corcostanze,
decisioni e casualità
construiscono il destino.

Il destino è un grande chef
che mischia gli ingredienti,
preparando il piatto che ha in serbo per noi.
E’ un meccanismo preciso e accurato
che riunisce tutti i pezzi.

Il destino è come un signore molto vecchio e saggio.
E’ un professionista di tutte le professioni.
A volte è sceneggiatore:
tesse e intreccia la tela con abilità,
facendo giri nella storia permanentemente.

Il destino è anche ingegnere.
Realizza grandi costruzioni,
gioielli dell’ingegneria,
incastra i pezzi con precisione.

Il destino è anche stratega.
Effettua le mosse, schiera le sue truppe
nel campo di battaglia
e sa come fare centro.

Il destino è anche un supereroe
con illimitati poteri... può tutto.
Può con tutto.

Ma come tutti i supereroi
ha una debolezza.
La debolezza del destino
sono le decisioni umane.
Questo è l’unica cosa che può cambiarlo.
Come un semplice sassolino verde
può debilitare Superman,
l’unica cosa che può cambiare il destino
sono le tue decisioni.

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Capitolo 19
*** GENERAZIONE DISILLUSA ***


GENERAZIONE DISILLUSA

Siamo malati di disillusione, ci siamo convinti che nulla ha un senso, che non vale la pena di lottare per niente perché niente vale la pena. Se non possiamo incantarci con la vita, siamo dei falliti.

 

La vita non ha perso il suo incanto.
Siamo noi che abbiamo perso il gusto della vita.
Abbiamo perso l'innocenza,
la capacità di stupirci.
La fede nel futuro.

Abbiamo perso l'iniziativa.
La sete di progresso.
La voglia di cambiare
ciò che ha bisogno di essere cambiato.

La disillusione è l'arma migliore
dei più corrotti, dei villani della storia.
La disillusione ci isola,
ci rinchiude, ci separa,
ci svuota dai sogni.

Una generazione disillusa
è una generazione di morti in vita.

Per tornare ad incantarsi,
per tornare a credere nella magia,
questa generazione deve sapere
che non è sola.
Deve sapere che è necessaria,
importante, decisiva per altre generazioni,
passate e future.
Deve sapere che ciò che incanta della vita
non è il mondo che si ha ricevuto,
ma quello che possiamo lasciare.

Per incantarsi con la vita
una generazione ha bisogno di ribellarsi.

La disillusione si contagia facilmente
e l'incanto è un lavoro da formiche.
L'incanto ha bisogno di tutti noi,
facendo ciò che amiamo
e amando ciò che facciamo.

Mentre bombardano una generazione disillusa,
qui c'è un'altra generazione incantata con la vita
e con la realizzazione dei loro sogni.

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Capitolo 20
*** LE PORTE DEL PARADISO ***


LE PORTE DEL PARADISO

Qual è il problema della felicità? L'ossessione che abbiamo di raggiungerla.


Questa ossessione ci fa vivere amareggiati
per quello che ci manca, quello che non abbiamo,
quello che l'averlo ci renderebbe felici.

Viviamo alle porte del paradiso,
sempre lì, al punto di entrare,
al punto di arrivare.
Sempre colpendo le porte del cielo,
cercando di recuperare quel paradiso perduto,
volendo raggiungere la felicità.

Il cielo, il paradiso, la supposta felicità
significano che nulla manchi.
Ma in verità , in questo
qualcosa
manca ciò che ci mantiene vivi.
La felicità non è avere tutto.
La felicità sono quei piccoli momenti fugaci,
cascatelle d'estasi che incontriamo di tanto in tanto,
mentre cerchiamo questo 'qualcosa' che ci manca.

L'amarezza di cercare la felicità
e non incontrarla,
di stare davanti alle porte del paradiso
e non poter entrare
ci fa perdere la festa.
La festa di essere vivi.

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Capitolo 21
*** PIÙ TARDI DEL PREVISTO ***


PIU' TARDI DEL PREVISTO


I grandi momenti della vita
sono come svegliarsi,
sono pieni di sorprese, di bellezza,
di magia, di tenerezza.

I grandi momenti della vita
sono colmati da battiti accelerati,
pieni di farfalle nello stomaco,
di sudore alle mani, di illusione.

Ma in generale
i grandi momenti della vita
avvengono più tardi del previsto.

Quando ciò che vuoi tarda ad arrivare
il desiderio cresce, si rafforza,
e il tuo cuore si prepara per ricevere
quello che aspetti da tanto.
Se non sei pronto per ciò che desideri
è come mangiare un frutto verde,
è acerbo, non te lo godi.

Per qualche motivo certe cose
si fanno aspettare.

Le cose importanti necessitano tempo, 
costano lavoro, sforzo, dedizione.

Il desiderio torna forte
quando uno si prende il tempo per desiderare.
Se tra il desiderio e la realizzazione
non c'è tempo
il desiderio diventa debole, scartabile.

Vogliamo tutto subito:
il cibo ora, i risultati ora,
alzare la cornetta del telefono
e che una consegna a domicilio
ci porti la felicità, ora.

Saper aspettare
è saper desiderare.

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Capitolo 22
*** UN GERMOGLIO NEL DESERTO ***


UN GERMOGLIO NEL DESERTO


Avere speranza non è desiderare,
ma avere la certezza che ciò che vuoi,
prima o poi, arriverà.

Vivere senza speranza
è essere sconfitto prima di provarci.

La speranza non è un desiderio,
è una certezza.

E' il motore della gente felice.

La speranza non è sognare il possibile,
ma sognare l'impossibile.
E' la prima sorella dell'utopia.
E' un germoglio verde nel deserto.

Lì, dove tutto è perduto,
dove c'è solo sconforto, desolazione e vuoto,
c'è anche speranza.

Perché la speranza è ciò che rimane
quando ormai non rimane nulla.

La speranza è fatta di futuro.

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Capitolo 23
*** UNA LEZIONE DI MAGIA ***


UNA LEZIONE DI MAGIA

Chi non crede nella magia non la incontrerà mai. Non potrà mai vedere ciò che non si vede a prima vista.


Purché esista la magia
per prima cosa bisogna crederci.

Magia è creare dal nulla.
Un uomo e una donna si amano,
con questo amore creano una vita.
Questo non è magia?
Dove prima non c'era nulla,
adesso c'è vita.
Magia è credere che dove non c'è nulla
potrà esserci qualcosa.

L'amore non è magia?
L'amore è casuale, uno sguardo,
uno sfioramento, un gesto,
puoi vedere per la prima volta una persona...
o guardare un giorno
qualcuno che conosci da tanto tempo,
e all'improvviso...Abracadabra!,
Appare l'amore.

E' magia, non dite di no.

Solo coloro che possono vedono la magia.
Quelli che non possono
ricorrono alla scienza.

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Capitolo 24
*** LASCIAMI PIANGERE ***


LASCIAMI PIANGERE

Piangi, piangi tutto quel dolore... Bisogna piangere la tristezza e piangere le tragedie. Piangere tutto. Piangere tutto il dolore, toglierlo, perché occupa il posto dell'allegria, dell'amore.


Quando piangi,
non piangi solo il dolore,
anche l'odio, il risentimento,
la frustrazione.
Ti svuoti di tutto questo.

Quando piangi, annaffi,
magari qualcosa fiorisce...

E una volta che hai pianto tutto,
tutta la tristezza, la solitudine
e una volta che hai pianto molto,
ridi.
Ridi con speranza.

Piangi per ciò che aspetti
ma ridi sapendo ciò che verrà.

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Capitolo 25
*** PASSEPARTOUT ***


PASSEPARTOUT

Signori, benvenuti nel mondo reale. Questo è il mondo con il quale vi tocca lottare. E sì, non è semplice la cosa, ma voi non siete soli, né persi, né vuoti. Avete risorse eccedenti. Dovete attraversare il muro, e per farlo dovete contare sulla chiave che apre tutte le porte: il passepartout.


È
 quella chiave che ci fa piangere 
quando dimentichiamo che una volta 
che amiamo qualcuno
non esiste più la solitudine. 
Il passepartout è quella chiave 
che riesce ad aprire 
il lucchetto più chiuso, 
di svegliare 
anche il cuore più addormentato. 


E’ una chiave che girerà
più e più volte, fino ad aprire il lucchetto.
E’ la chiave dei miracoli
e quella che apre la porta alla fede,
il gancio della catena
che non ci lascia camminare.

E’ una chiave che ci rende
coraggiosi e audaci.
Ci apre la porta alla ribellione.
E’ capace di aprire
la serratura della prigione più sicura...
o una porta per un’altra dimensione.

Questa chiave voi la conoscete,
e la avete.
Questa chiave, che apre tutte le porte,
è l’amore.

Non c’è porta che non si possa aprire,
né serratura che resista al passepartout.
All you need is love dicevano i Beatles.
Così semplice
e così complesso come questo.

Manca tanto amore in questo mondo.
Stanno uccidendo la vita,
la vera vita.
E l’unica speranza siete voi.
L’unica arma su cui potete contare è l’amore.
Siate forti in questo amore e sarete potenti.

Tutto ciò di cui si ha bisogno è l’amore...
e ovvio, un po’ di speranza.

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Capitolo 26
*** IL VALORE DELLE PAROLE ***


 IL VALORE DELLE PAROLE

Una parola può essere più potente di una pioggia di missili. Perché una parola detta o non detta, gradata o sussurrata, può scatenare una rivoluzione.


Uno non si rende conto
di tutto quello che ha da dire,
finché non inizia a dirlo.
Le parole sono lì,
rinchiuse nella tua testa,
vogliono uscire,
vogliono essere dette,
vogliono essere gridate.

Uno crede che le parole danno risposte,
ma danno qualcosa di più potente:
domande.

Le parole, quando arrivano, ti svegliano.

Le parole sono pensieri
che si convertono in azione.

Le parole provocano, turbano, mobilitano.

Dicono che un’immagine
vale più di mille parole,
ma quando una parola ha valore,
contiene mille immagini.

C’è per caso un’espressione più bella,
piena di significato e amore
che ‘ti do la mia parola’?

Ti do la mia parola è un atto di consegna,
di amore, di fiducia.
E’ più di un’espressione di desiderio,
un impegno per tutta la vita.
E’ un atto di fede.

Perché quando tutto ha perso il proprio valore,
la parola può riscattarci.

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Capitolo 27
*** UN NUOVO CAMMINO ***


UN NUOVO CAMMINO

Per trovare un nuovo cammino bisogna smettere di seguire le orme, lasciare il cammino sicuro che percorriamo sempre e incentivarsi a fare cose nuove...al pericolo delle cose nuove.


Un nuovo cammino ha soprattutto
dubbi, paure, domande.
Un nuovo cammino ci dice solo
che ci porterà ad un nuovo luogo.
Migliore o peggiore, non lo sappiamo.

Un nuovo cammino ti può portare
fino ad un tesoro,
o fino ad un abisso.
Non si sa mai.
Attrae il tesoro, e fa paura l’abisso.

Cosa farai tu? Avrai coraggio?

Una persona crede di arrivare
a nuovi cammini.
Ma la realtà è che i nuovi cammini
arrivano a te.

Se vuoi che succeda qualcosa di diverso
devi fare qualcosa di diverso.

Se vuoi arrivare ad un nuovo luogo
devi prendere un nuovo cammino.
Avanzare senza sapere dove arriveremo.
Questo è ciò che spaventa
e attrae dei nuovi cammini.

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Capitolo 28
*** GUARDAMI ***


GUARDAMI

Quando vuoi che qualcuno ti guardi non importa nessun altro sguardo. Tu vuoi quello sguardo e nessun altro. Reclamiamo disperatamente che aprano gli occhi e ci guardino...che ci vedano.


Siamo schiavi di quello sguardo,
ne abbiamo bisogno, come l’aria.

Facciamo qualunque cosa
per richiamare quello sguardo.
Cerchiamo di posizionarci
nel campo visuale dell’altro,
vorremmo avere un riflettore che ci illumini,
vorremmo brillare per essere guardati.

La cosa buffa è che gli occhi che più ci ossessionano
sono quelli che non ci possono guardare.

Il miglior sguardo
non è quello che ci è negato...
ma quello sguardo che non vediamo,
quello che ignoriamo, distrattamente.
Quello sguardo inaspettato,
al di là di ogni calcolo,
quello sguardo che ci vede
quando non ci sentiamo guardati,
e pertanto ci mostriamo meglio.

Uno sguardo capace
di attraversare la maschera
e vedere ciò che c’è dietro.

Siamo tutti come luci spente,
che si accendono
solo quando qualcuno le guarda.

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Capitolo 29
*** PROSSIMAMENTE ***


PROSSIMAMENTE

Cos’è l’amore? E’ qualcosa che succede per abiogenesi? E’ qualcosa più in là della nostra volontà? Magari l’amore è semplice...si tratta solo di essere prossimi, di stare vicino.


Non importa il modo,
né quanto esprimi il tuo amore.
In amore si tratta di essere prossimi.

Fare del male a qualcuno che ti ama
provoca una distanza insormontabile.
E nell’amore la distanza
è un’attesa insopportabile.

L’amore è un contratto.
Bisogna stare lì,
non si può mancare all’appuntamento.
Un cuore si rompe con molta facilità.

L’amore non può essere
un’eterna promessa.
Una promessa che dice
che prossimamente ci sarò.

Questo amore è un futuro prossimo
che non arriva mai.

La prossimità ti turba, ti riempie di ansia,
abbatte la tua grande muraglia.
La prossimità di libera.

Magari si tratta solo di abbattere il muro
che ci separa dal mondo e dagli altri.

Smettere di essere distanti
e vivere l’amore al più presto.

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Capitolo 30
*** IL CATTIVO DI TURNO ***


IL CATTIVO DI TURNO


Un dilemma è quando
hai tante buone ragioni di fare qualcosa
quanto di non farla.

Un’elezione è decidere tra due cose,
ma un dilemma è scegliere tra due mali.
Quando hai un dilemma
non si tratta più di cosa vuoi scegliere,
ma di cosa preferisci perdere...

Cosa perdere? Questo è un dilemma.

Definire qual è la perdita più sopportabile.
Scegliere cosa perdere,
anche sapendo che, scelga ciò che scelga,
sarai il cattivo di turno.

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Capitolo 31
*** NINNA NANNA ***


NINNA NANNA


Alcune volte vi siete messi a pensare
a cosa succede quando viaggiamo in aereo?

Ci fanno sedere, ci legano,
ci danno da mangiare, ci fanno vedere un film,
spengono la luce e ci fanno dormire.
Ci trattano come neonati.

E perché fanno questo?
Perché siamo centinaia di persone
dentro un tubo di alluminio,
volando a diecimila metri di altezza.
Affidiamo tutti la vita nelle mani
di un uomo: il pilota,
e di una donna: la scienza.
Siamo neonati che dipendono
da degli ‘adulti’ che ci proteggono.

Non possiamo fare nulla durante il volo.
Dipendiamo da loro e da ciò
che fanno per distrarci.
Ci vendono profumi, ci passano dei film,  
o ci cantano ninna nanne.

E’ una questione di ruoli.
Ad ognuno tocca il suo.
Il neonato piange e l’adulto deve occuparsi di lui.
Il neonato deve essere neonato
e l’adulto, adulto.

Ma noi, in generale, non siamo neonati,
né stiamo su un aereo a diecimila metri di altezza.
Non dipendiamo da nessuno che ci alimenti,
si occupi di noi, ci canti le ninna nanne.

Possiamo scegliere di essere neonati spaventati
e continuare a piangere,
o essere adulti responsabili.

Tutti possiamo essere i piloti della propria vita.

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Capitolo 32
*** QUALCUNO DA AMARE ***


QUALCUNO DA AMARE

Capisco i cattivi...quelli che fanno cose orribili...li capisco. Credo semplicemente che è gente che non ha avuto alternative. Capisco i cattivi perché so che cercano solo qualcuno da amare.


Credo che il nostro cuore
è come un piccolo motore
che cerca e cerca tutto il tempo
di incontrare qualcuno da amare.
Non si stanca mai.
Anche se siamo stati vinti,
cerca e cerca sempre,
perché un cuore ha bisogno di amare.

Crediamo che ciò che cerca il cuore
è qualcuno che ci ami, invece no.
Il cuore non è così egoista.
Lui cerca solo qualcuno da amare,
qualcuno che si lasci amare.

A volte facciamo 5 chilometri
e sbagliamo la strada.
E il cuore rimane lì,
instancabile, dicendoci: ‘non è per di qua’,
ma non lo ascoltiamo.

Tuttavia, alla fine,
il cuore si fa sempre ascoltare.
Come ignorare quei battiti
che sono i segnali
che ci indicano il cammino?
Uno può essersi perso,
ma cercare il cammino,
è già, in parte, incontrarlo.

Anche se la disperazione 
e il dolore ti vincano,
anche se credi che sia troppo tardi,
cerca nel tuo cuore,
cerca nella tua anima gravemente ferita.
Da qualche parte, fuori dalla tua bolla,
ci sarà qualcuno da amare.

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Capitolo 33
*** IL SOMA ***


IL SOMA


La realtà può essere così difficile
da sopportare che cerchiamo un Soma
per calmare un dolore, per coprirlo.
Per non sentirlo.

Ci disorientiamo, ci distraiamo...
Chi non lo fa?

Ma cosa succederebbe se
ci facessimo coraggio e per un attimo,
almeno per un attimo
lasciassimo da parte il nostro Soma?
Tutte queste cose che ci disorientano,
che ci distraggono, che ci addormentano.
Cosa succederebbe?

Magari incontreremmo noi stessi.
Smetteremmo di fuggire da noi stessi,
dalla nostra pelle, dal nostro desiderio.

Sotto il Soma, coperto,
c’è ciò che siamo e ciò che sentiamo.
Che ci piaccia o no.






 

NDA: il Soma è una sostanza chimica che viene somministrata agli abitanti de Il Nuovo Mondo, il romanzo di Aldous Huxley, quando si sentono angosciati o cominciano a mettere in discussione il mondo in cui vivono. Il Soma è una sostanza chimica che li fa sentire felici e li fa dimenticare di tutte le loro preoccupazioni.

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Capitolo 34
*** LA SVEGLIA ***


LA SVEGLIA

Tutti abbiamo paura degli incubi...ma bisogna avere paura dei sogni felici, perché è da essi che non ci vogliamo svegliare.


Siamo Cenerentole che cancelliamo
il numero dodici da tutti gli orologi,
in modo che non arrivi mai
l’ora in cui la carrozza si converta in zucca.

Vivere sognando è come avere
una carta di credito illimitata,
e che non arrivi mai l’epilogo.

Se qualcuno ti sveglia
mentre stai facendo un incubo
gli sei grato.
Ma se qualcuno ti interrompe il sogno felice
lo vorresti uccidere, no?

Se sei ottimista, un realista ti risulta pessimista.

Ovviamente tutti odiamo la sveglia,
ma cosa ne sarebbe della nostra vita
senza di lei?

Cosa sveglia una sveglia quando ti sveglia?
I tuoi sensi,
esci dal sogno e cominci a vedere,
ad ascoltare, a odorare, a sentire.

Per potersi svegliare
prima bisogna desiderarlo.
Dopo provarci. E poi...lasciare che succeda.

Tutti mi chiedevano ‘Che ti succede?’
e io rispondevo ‘Sono stanchissima’.
Senza dubbi avevo bisogno di una sveglia.

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Capitolo 35
*** LA MEMORIA INQUIETA ***


LA MEMORIA INQUIETA

Quando fallisce la memoria, cos’è che fallisce?

Hai bisogno di ricordare l’indirizzo di casa
per sapere dove tornare.
Hai bisogno di ricordare il tuo nome
per sapere chi sei.

Perché ci sono cose che dimentichiamo
e altri ricordi che ci perseguitano
senza mai stancarsi?

Uno si aggrappa ai ricordi,
o i ricordi si aggrappano ad uno?
Ti catturano e non ti lasciano.
Cosa vogliono i ricordi?
Perché la memoria insiste tanto?

La memoria è il passato
che vuole continuare ad essere presente?

La memoria ha vita propria;
non è la persona, ma lei
che sceglie cosa lasciar morire nell’oblio
e cosa mantenere in vita.

La memoria è come un puzzle:
schedine, pezzi di ricambio
che ognuno deve riordinare...

Avere esperienza è in realtà
avere buona memoria.

La memoria è un pugile
che lotta contro l‘oblio:
a volte getta la spugna, a volte vice per knockout,
ma lotta sempre.

Soprattutto, la memoria...è viva.
E’ instancabile, persistente e molto inquieta.

Non solo E’ inquieta,
ma TI inquieta.

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Capitolo 36
*** LA MISURAZIONE DEL DOLORE ***


MISURAZIONE DEL DOLORE
 
Come si può misurare il dolore?
Quanto è ‘molto dolore’?
Poco dolore?
Come si misura quel dolore
che non si può spiegare a parole?
Ciò che fa male con una sofferenza che uccide?

Non è l’odio, non è la malvagità,
non è l’ingiustizia ciò che fa soffrire.
Ciò che fa male è l’odio, la malvagità,
l’ingiustizia delle persone che amiamo.

Ciò che fa male è l’amore.

La misurazione del dolore è l’amore.

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Capitolo 37
*** QUANDO PERDERE E' VINCERE ***


QUANDO PERDERE E’ VINCERE

Vincere è l’unico modo i vincere? Non si può vincere perdendo? Non vinciamo quando perdiamo la paura? Non vinciamo quando perdiamo la paura di perdere?


A volte bisogna perdere
la speranza e l’illusione.
Ciò che in un principio
sembra essere la fine di tutto
può essere l’inizio di qualcosa migliore.

L’illusione è una parola zuccherata,
che sostiene l’eroe di ogni film
che parla di realizzare un sogno.
Ma l’illusione può essere una trappola.

Un illuso è qualcuno che crede a qualsiasi cosa.
L’illusione è una bolla.
Bisogna uscire dal film degli eroi, romantico,
e vedere la realtà.

Magari è meno bella dell’illusione,
ma di sicuro l’illusione
non dà mai ciò che promette.

Sognare è voler cambiare una realtà,
l’illusione è negarla.

La disillusione non è altro
che uno schiaffo che dà alla realtà.
Ci dice ‘Ehy, non essere illuso!’
Le cose sono come sono.

E una volta che abbiamo perso l’illusione, 
che abbiamo pianto per quel ‘mondo ideale’
che abbiamo perso,
stringiamo la realtà tra le mani
e ci diciamo: e ora,
cosa facciamo con tutto ciò?

Lì, dove finisce l’illusione,
inizia la vera vita.
E quando siamo già disillusi,
sogniamo in grande con il mondo che vogliamo...
e quello per cui lotteremo.
Bisogna perdere l’illusione,
perché lì perdere...è vincere.

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Capitolo 38
*** IL VIAGGIO ***


IL VIAGGIO
 

Ogni situazione che viviamo,
ogni allegria, ogni tristezza,
ogni sogno e ogni delusione...

Ogni incontro, ogni disaccordo,
ogni morte e ogni rinascita,
tutto è un passo,
un apprendimento
per poter essere pronti.

Essere pronti per accettare
che esistiamo per una ragione.
Pronti per la nostra missione.

Pronti per essere i protagonisti
del nostro racconto.

Pronti per amare, per sentire,
per consegnarci all’avventura.

Pronti per il futuro.

L’importante non è l’arrivo,
è il percorso.
Essere pronti per il cammino.

Finali ed inizi, partenze e arrivi; sono solo momenti del viaggio.
Avere un buon viaggio è tutto ciò che possiamo desiderare.
Perciò ‘BUON VIAGGIO!’

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Capitolo 39
*** UNA PROMESSA ***


UNA PROMESSA

I finali sono possibilità di nuovi inizi.
Gli addii sono promesse di rincontri.





 




{Traduzione conclusa :D 
-tsundokun
}

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