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di Wearedirectioner
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo incontro ***
Capitolo 3: *** Il brivido che solo un ragazzo può darmi ***
Capitolo 3: *** Il ragazzo che mi da da pensare ***
Capitolo 4: *** Primo bacio ***



Capitolo 1
*** Un nuovo incontro ***


   Eudora: Signorina sveglia, la colazione è pronta.


 Io: Sii …- Mi alzai stonata per la nottata insonne passata ieri sera a studiare per l’interrogazione di storia e scesi giù in cucina seguita dalla cameriera.

Io: Cosa c’è per oggi Dora?.- La guardai con gli occhi ancora mezzi chiusi.
Dora: Uova strapazzate con pancetta.- Mi avvicinò il piatto sorridendomi, per poi tornare a pulire la casa.
Io: Anche oggi la mamma non c’è …- Guardai il biglietto lasciato sul bancone.

C’era scritto … ‘Per la mia bella principessa
                           Neanche oggi ho potuto svegliarti io, tu sai quanto impegno mi da il lavoro. Io e tuo padre lo
                           Facciamo esclusivamente per darti una vita magnifica. Ti vogliamo bene.
                                                                                                                                                              La tua mamma <3’

Come al solito aveva scritto principessa come se fossi ancora una bambina piccola -.-
Posai il biglietto, ormai aperto di nuovo sul bancone e andai in bagno.

Dopo una doccia rinfrescante andai nella mia stanza e indossai la divisa della scuola.
Io: Ok Dora … io vado.- Corsi verso l’uscita prendendo di volata la cartelletta posata davanti alla porta centrale.

Corsi il più veloce possibile verso la fermata del bus scolastico temendo di perderlo, quando arrivai e per poco non lo perdevo.
Entrai e appena avvistai Ella mi diressi verso di lei.

La salutai e mi ci sedetti accanto.
Ella: Anche oggi per un pelo?- Iniziò a ridere.
Io: Se la mattina non faccio la doccia non voglio uscire.- Mi misi a ridere anche io.

In pochi minuti arrivammo davanti all’entrata della scuola.
Io: Uffi un altro stancante giorno di scuola.- Sbuffai.
Ella: Tranquilla dobbiamo resistere fino alla fine, tanto questo è l’ultimo anno … e poi siamo libere.- Saltò di gioia.
Io: Se fossi in te non ne sarei tanto felice … abbiamo gli esami.- Mi misi le mani tra i capelli.
Ella: Siamo all’inizio dell’anno non pensiamoci.
Io: Ok …- Suonò la campanella d’inizio ed entrammo.  Prima ora matematica …

*A fine scuola …

Io: O mamma mancava poco e scopriva che non avevo fatto i compiti.
Ella: Si ma anche tu … non sei mica furba.- Rise.
Io: Be, ma almeno quella di storia oggi non c’era …

Ragazza: S-scusate … posso chiedervi una cosa …
Ci voltammo tutte e due alla nostra desta, quando vidimo una ragazza bionda abbastanza alta e magra di fianco a noi.

Io: Si, dimmi.- Le rivolsi un sorriso.
Ragazza: Questa è la Victoria High School, vero?
Io: Certo, perché?
Ragazza: Mi ci sono iscritta due giorni fa è non conosco nessuno, volevo chiedervi se potevate aiutarmi a trovare la segreteria …
Io: Ovviamente … La scuola resta aperta fino alle 3.00pm.- Le sorrisi di nuovo, era troppo carina … per non parlare del suo volto familiare.

Ella: Come ti chiami?- Spuntò dalla mia spalla.
Ragazza: Ah giusto, scusate la mia scortesia … mia chiamo Charlotte, ma potete chiamarmi Lottie.- Sorrise inclinando un po’ la testa.
Io: LO SAPEVO … MI SEMBRAVA UN VOLTO FAMILIARE!!- Poggiai tutte e due le mie mani sulle sue spalle con lo sguardo da pazza.
Ella: Edith calmati … così la spaventi.- Mi tenne da dietro stringendomi i fianchi con le braccia.

Io: S-scusa …- Mi strofinai la testa con la mano destra per l’imbarazzo.
Lottie: Tranquilla … ormai ci sono abituata …- Si mise a ridere.
Ella: Quindi tu sei la sorella di Louis Tomlinson?
Lottie: Si.- Sorrise.

Io: Ok io direi di iniziare il giro della scuola.- La presi per mano ed iniziai a farle da guida.
Ella: Scusala è troppo impulsiva.- Scoppiarono a ridere.

Dopo un ora di tour in giro per la scuola finalmente finimmo.
Io: Direi che più di così …- Le sorrisi.
Lottie: Grazie infinite ragazze.- Ricambiò il sorriso.
Ella: E’ stato davvero un piacere.
Io: Ben detto.- Le diedi una pacca dietro la schiena.

Lottie: Ragazze, se siete libere … potremmo passare il tempo insieme questo pomeriggio.
Io: Certo siamo liberissime …- Le presi le mani dall’euforia.
Ella: Ma abbiamo scienze per doma …- La interruppi.
Io: Shh … può aspettare.- Le tirai una frecciatina.
Ella: … Ok per me va bene.- Mi sorrise.
Io: Ok allora e fatta.- Ricambiai.

Lottie: Se vi va andiamo a casa mia.
Io & Ella: Per noi va più che bene!- Rispondemmo in coro.

Prendemmo l’autobus pubblico e ci sedemmo vicine ad aspettare, finche in pochi minuti non arrivammo.

Io & Ella: Wao.- Alla vista della reggia di fronte a noi rimanemmo a bocca aperta per lo stupore.
Lottie: Pensate sia un po’ troppo esagerata.- Si mise a ridere.
Io: Tu cosa ne dici.- Mi misi a ridere anche io.

Appena il grande cancello si aprii c’incamminammo per il lungo vialetto con tanto di giardino, che portava alla porta principale.
Ci aprì una delle sue cameriere e appena entrammo fui colpita dalla grande scalinata che portava al piano superiore. Finche non mi passò davanti un ragazzo.

Lottie: Ciao fratellone.
Il ragazzo di prima si girò verso di noi e con un grande sorriso la salutò.
Solo dopo realizzai che quello era Louis.

Ella: H-hai visto …- Picchiettò la sua mano sulla mia spalla mentre il suo sguardo era ancora rivolto verso di lui.
Lottie: Se volete ve lo presento per bene.- Ci rivolse un sorriso.
Io: No. Siamo venute per stare con te e non per stare con altri, anche se …
Ella: Ha ragione.
Lottie: Ne siete veramente sicure?- Rise.
Io & Ella: Si!- Rispondemmo decise.

Salimmo le scale e arrivate alla fine delle rampe c’incamminammo verso la sua stanza ed entrammo.
Ella: Non vi risparmiate proprio.

Ci mettemmo a sedere, quando una cameriera bussò ed entrò.
Cameriera: signorina Charlotte il the è pronto.
Lottie: Arriviamo.

Scendemmo di nuovo al piano terra, mentre la cameriera ci faceva strada fino in cucina.
Ci sedemmo a tavola e ci portò la le tazze con a parte lo zucchero.
Cameriera: Ecco a voi.
Io & Ella: Grazie.

Lottie: Come vi sembra?
Io: Semplicemente buono.- Le sorrisi.
Ella: Concordo.
Ragazzo: Ne vorrei anche io un po’ …- Sentii dei sospiri dietro il mio collo, quando vidi la mia tazza portata via da una mano sconosciuta.
Mi girai e incontrai degli occhi verdi.

Lottie: Ciao Harry.- Si rivolse al ragazzo dietro di me.
Io: C-ciao …- Balbettai per la sorpresa.

Rimasi fissa sui suoi occhi, quando sentii Ella ridere.
Posò la tazza al suo posto e si andò a sedere di fronte a me, visto che alla mia destra avevo Ella e invece alla mia sinistra Lottie.

Quando si sedette accanto a lui anche Louis.
Louis: Non devi spaventare gli ospiti.- Mi fece l’occhiolino.
Diventai rossa, mentre Ella continuava a ridere.

Io: D-direi che si è fatto tardi …- Guardai l’orologio che segnava a mala pena le 4.30pm.
Ella: Ma …- Non le diedi il tempo di finire la frase, le presi il braccio destro e la trascinai all’entrata, prendendo i giubbotti appesi precedentemente davanti all’ ingresso.

Io: Ci vediamo domani a scuola.- Mi girai appena e con la mano libera salutai Lottie, che rimase sorpresa per il mio comportamento.

Mentre ci dirigevamo al cancello aperto della grande reggia, sentivo Ella da dietro che con quel poco fiato che aveva continuava a ridere per la situazione imbarazzante di prima.

Le feci compagnia in autobus, finche non arrivammo davanti casa sua. Restai un po’ da lei e verso sera tornai a casa.

Io: Dora sono tornata.- Gridai per farmi sentire.
Salii su in camera mia, posando la cartella davanti alla porta.

Eudora: Signorina la cena è pronta.- Disse dal piano di sotto.
Io: Arrivo.- Risposi.

Scesi giù in cucina e mi sedetti a tavola, quando Dora avvicinò il piatto di carne.
Io: Grazie.- Le sorrisi, e lei ricambiò continuando le pulizie.

Iniziai a tagliare la carne, con il silenzio che dominava l’intera stanza.
I miei genitori erano sempre fuori per lavoro ed io ormai restavo sola con Dora, infatti tra noi due era nato un rapporto affettivo molto stretto, come se fosse la mia seconda madre.

Appena finì di mangiare salii in camera mia e mi sdraiai sul letto, quando sentii il cellulare squillare.

Da Ella:
Come va pazza. Ahahahah
Io: Oltre alla “bellissima” figuraccia fatta oggi … tutto a posto.
Da Ella:
Chissà come l’avrà presa Lottie.
Io: Spero solo non abbia frainteso.
Da Ella:
Ahahahah Lo spero anche io, comunque ora vado a dormire. A domani.

Posai il cellulare sul comodino vicino al letto, mi misi sotto le coperte e dopo pochi minuti mi addormentai.

CONTINUA<3 

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Capitolo 3
*** Il brivido che solo un ragazzo può darmi ***


 CAPITOLO 2
 
*La mattina seguente …
 
Ella: Mamma mia che faccia …- Mi rise in faccia.- Devi andare sempre a dormire tardi?
Io: Ieri sono andata a dormire prima del solito, ma non capisco perché ho lo stesso così tanto sonno …- Sbadigliai.
 
Arrivammo, con l’autobus scolastico davanti alla scuola e nel momento in cui le portiere si aprirono
venimmo catapultate fuori per la grande folla che si creava ogni volta che arrivavamo.
 
Ella: Ogni volta la stessa storia.- Scoppiammo a ridere.
Lottie: Edith, Ella!
Ci girammo dietro di noi e vidimo Lottie accanto ad una macchina nera parcheggiata davanti al cancello.
 
Io: Ciao …- Mi interruppi appena vidi uscire dalla macchina gli stessi individui di ieri ed un brivido mi scese lungo la schiena.
 
Louis: Buongiorno.- Mi fece lo stesso occhiolino di ieri.
Io: B-buongiorno …- Diventai tesa alla vista di un sorriso che comparve poco a poco sulle sue labbra.
Ella: Cosa ci fate voi qui?
Lottie: Gli ho detto che frequentavo la vostra stessa scuola e così mi hanno voluto accompagnare.
 
Rimasi per tutto il tempo fissa sullo sguardo di Louis che faceva lo stesso, fin quando per mia fortuna non suonò la campanella d’inizio scuola.
Salutammo i ragazzi che se ne andarono via con la macchina, ed entrammo.
 
*A fine scuola …
 
Ella: Finalmente un altro giorno è finito.- Si stiracchiò.
Io: Non vedo l’ora che finisca la settimana.
Lottie: Anche io. Vi andrebbe di uscire per il centro questo pomeriggio?- Ci sorrise.
Io: Certo potremmo anche pranzare insieme in qualche bar.
Ella: Bella idea, per domani non abbiamo nulla.
 
X: Ragazze!
Ci girammo dalla parte dove proveniva la voce, mentre una folla di ragazze iniziò a correre verso il cancello.
Non riuscimmo bene a vedere la persona che ci chiamò, perché appena la folla arrivo all’entrata una macchina sfrecciò via.
 
Lottie: Di sicuro era Harry. E’ già successo altre volte ed è per questo che ho cambiato tantissime scuole.- Si demoralizzò.
Io: Tranquilla non ti devi preoccupare. Ora ci siamo noi.- Le diedi una pacca leggera sulla spalla e le sorrisi.
Ella: Infatti ed ora e meglio andare.
 
Io ed Ella ci mettemmo a braccetto di Lottie che stava nel mezzo e ci dirigemmo verso l’uscita.
Ci avviammo nello stesso bar in cui di solito Ella ed io andavamo a mangiare, visto che avevamo tutte e due i genitori impegnati con il lavoro.
 
Io: Eccoci arrivati.- Aprii la porta ed entrammo.
Ci accomodammo nel nostro solito tavolo vicino alla finestra per avere più luce, quando arrivò il cameriere.
Cameriere: Volete che vi porti qualcosa?
Io & Ella: Noi il solito!- Rispondemmo in coro con decisione.
Lottie: Ehm … io … non saprei …
Io: Falle provare la vostra specialità.
Cameriere: Subito!- Rispose tornando in cucina.
 
Lottie: Qual è la loro specialità?- Mi guardò perplessa.
Io: Sorpresa.
 
Prima portarono i nostri piatti ed infine la specialità della casa a Lottie.
Cameriere: Ed ecco a lei ‘Carrè  d’agnello all’orientale e verdure in padella.
Lottie: Grazie.
 
Iniziammo a mangiare, mentre il cameriere si allontanava per prendere le prenotazioni da parte di altri tavoli.
Lottie: Non l’ho mai sentito questo piatto.- Disse assaggiando il primo pezzo.
Io: Certo, è una specialità dell’Europa.
Ella: Si mio padre ha dei parenti in Europa e mio zio si è trasferito qua, aprendo un bar ormai divenuto molto famoso.
Lottie: Questo piatto è una favola.
Io: Lo puoi ben dire.- Gli sorrisi.
 
Finimmo di mangiare e dopo aver pagato il conto uscimmo dal bar per dirigerci verso il centro vero e proprio.
 
Iniziammo a girare i negozi di bellezza o di accessori, quando arrivammo in un famosissimo negozio di vestiario firmato.
Arrivate all’entrata sentii delle braccia cingermi la vita e trattenermi ferma. Alzai gli occhi all’indietro, quando vidi un ciuffo castano.
 
Lottie: Finalmente ci avete raggiunte.
Sentii Ella e Lottie iniziare a ridere, quando girai la testa alla mia destra e vidi Harry e m’immaginai che quello che mi teneva stretta a se era … Mi girai di scatto per vedere giusto il suo viso.
 
Louis: Salve bellezza.- Si mise a ridere alla vista delle mie guance ormai diventate rosse.
Io: C-ciao …- Sentii le loro risate farsi sempre più intense, quando tornai in me stessa e con le mani poggiate sul suo petto mi allontanai irrigidendo le braccia.
 
Dopo quell’imbarazzante momento (imbarazzante solo per me) entrammo nel negozio e dopo un abbondante shopping andammo tutti a casa Tomlinson.
 
Quando arrivammo davanti alla porta centrale Lottie inserì la chiave, quando le aprì un biondino.
 
X: Ben tornati.- Sorrise.
Rimasi a bocca aperta alla vista di quei occhi stupendi e quel sorriso splendente.
Io: M-ma tu sei … Niall Horan.
Niall: Si.- Fece di nuovo quel sorriso.
 
Entrammo chiudendo la porta e ci dirigemmo tutti in salotto, dove trovammo un altro ragazzo sdraiato sul divano a guardare la tv.
 
Zayn: Finalmente siete tornati.- Spunto dallo schienale.
Lottie: Ci sei anche tu.- Si rivolse all’altro ragazzo che spuntò dalla porta della cucina.
 
Io ed Ella rimanemmo a bocca aperta alla vista di quei addominali scolpiti su quel corpo e scrutando tutte le linee arrivammo al viso.
Ella: T-tu sei Liam Payne …
 
Sentii un peso incessante sulla mia spalla destra, quando vidi le mani di Ella poggiate in modo da pressare tutto il suo peso su di me.
Io: Ella riprenditi.- Le diedi un leggero schiaffetto sulla guancia.
 
Liam: Ho voluto provare a preparare, anche se la vostra cameriera non era d’accordo.
Louis: La capisco.- Si mise a ridere.
 
Ormai si erano fatte le 7.30pm, così chiamai casa e mi rispose Dora.
Eudora: Pronto casa Valenti, desidera?
Io: Dora sono io, volevo informarti che oggi mangerò fuori ok?
Eudora: Certamente signorina.
 
Staccai la chiamata e raggiunsi gli altri che erano ormai seduti a tavola.
Cercai Ella e Lottie, quando sentii il mio nome e mi girai verso Louis, che mi fece segno di sedermi accanto a lui.
Mi avvicinai lentamente tutta imbarazzata e mi sedetti.
 
Liam: Ecco a voi.- Ci porse i piatti.
Alzai gli occhi verso di lui, mentre metteva il cibo nel piatto e quando finì e andò a posare ciò che aveva in mano per poi tornare e sedersi a tavola, incontrai lo sguardo di Louis, ma dall’imbarazzo puntai lo sguardo sul piatto ed iniziai a mangiare cercando di non pensare a quegli occhi fissi su di me.
 
Quando finimmo di cenare Niall, Zayn, Liam ed Harry tornarono nelle proprie case, mentre noi altri sparecchiammo, quando anche Ella ci lasciò.
 
Lottie: Ti va di restare qua un altro po’?- Mi fece un dolce sorriso.
Io: Ok.- Non riuscii a resistere.
 
Salimmo nella sua camera e appena chiuse la porta mi prese per la mano destra e mi trascinò con lei nel letto. Ci sedemmo una davanti all’altra con le ginocchia incrociate a fissarci, finche non parlò.
 
Lottie: Ti devo dire una cosa … ma devi promettermi di non dirlo a nessuno.- Aggrotto la fronte.
Io: Promesso! Puoi contare su di me su qualunque cosa.- Le presi le mani e le strinsi con le mie.
Lottie: A m-me … piace un ragazzo … Harry.- Diventò rossa.
Io: N-non ci credo! Davverooo!!
Appena alzai di poco la voce mi tappò la bocca mettendomi una mano davanti alla bocca.
 
Lottie: Però devi essere muta come un pesce.- Si portò il dito teso in verticale davanti alle labbra.
Io: Certo!- Le sorrisi con sicurezza.
 
Lottie: Ok, io vado un attimo in bagno a mettermi il pigiama … tu aspettami qui.- S’incamminò verso il bagno dopo aver preso il cambio.
Io: Ok.
 
Mentre l’aspettavo sentii il mio cellulare squillare nella tasca dei pantaloni, quando lo presi e risposi.
Io: Pronto.
Eudora: Mi spiace disturbarla signorina, ma si è fatto piuttosto tardi e senza una sua conferma nell’orario volevo sapere verso che ora sarebbe tornata.
Io: Certo Dora tra poco …- Sentii una mano togliermi il cellulare poggiato all’orecchio ed una voce maschile rispondere al posto mio, quando mi girai e rimasi a bocca aperta.
 
Louis: Mi scusi signora, ma per questa sera la signorina Edith dormirà qua da me.
 
CONTINUA<3 

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Capitolo 3
*** Il ragazzo che mi da da pensare ***


CAPITOLO 3
 
Cercai di arrivare alla cellulare, quando Louis con l’altra mano libera mi prese entrambi i polsi per impedirmi di muovermi.
Nel mentre sentii parlare dall’altra parte del telefono, ma non capivo niente, fin quando non staccò e me lo ridò.        
 
Io: Cosa ti ha detto?
Louis: Che puoi restare.- Mi rivolse un sorriso a 32 denti.
Io: Chissà come l’avrà presa …- Alzai gli occhi verso di lui, quando lo vidi avvicinarsi con il viso ed infine poggiare la sua fronte con la mia.
Louis: Penso bene.- Mi fece l’occhiolino e si alzò in tutta la sua imponenza, quando Lottie uscì dal bagno e lui scomparve oltre la porta della stanzetta.
 
Lottie: Cosa ci faceva lui qua?- Indicò con il pollice destro la porta da dove era uscito.
Io: N-non lo so.- Rimasi fissa sul vuoto che avvolgeva il corridoio di fronte a me.
 
Lottie: Va be comunque se vuoi ti faccio accompagnare a casa.
Mi girai verso di lei e la guardai perplessa.
Io: Se non ti dispiace dovrei dormire qui.
Lottie: Certo che no, perché?
Io: Mentre stavo parlando con la mia cameriera Louis le ha detto che per questa sera rimanevo qui.
Si mise a ridere.
Io: Perché ridi?
Lottie: Sei caduta preda del mio bel fratellone.- Disse continuando ridere.
Io: Come preda??- Rimasi scioccata dalla sua risposta.
Lottie: Prendi al volo!- Mi lanciò un paio di pantaloncini ed una maglietta abbastanza lunga e larga.
 
Andai in bagno e dopo pochi minuti fui pronta per dormire.
Lottie: Facciamo così … se ti senti più a tuo agio dormi nel mio letto.
Io: E tu?
Lottie: Nel lettone dei miei.- Fece un sorriso forzato.
Io: O-ok.- ricambiai.
 
La vidi uscire dalla stanza e chiudere la porta alle spalle.
Feci un giro veloce della sua camera per vedere i suoi interessi, quando vidi una lettera di suo padre posata sulla scrivania.
 
‘Per la mia adorata principessa,
Va tutto bene lì? Prima o poi io e i ragazzi verremo a trovarvi.
Noi qui stiamo tutti bene e voi?
Rispondimi presto.
                                                                                                                             Il tuo adorato paparino’
 
Vidi la data ed era ormai da un mese che quella lettera era stata spedita.
Decisi di non impicciarmi nei suoi affari, la posai e mi misi sotto le coperte … appena poggiai la testa sul cuscino morbido sentii il suo solito dolce profumo e mi addormentai.
 
#La mattina seguente …
Aprii gli occhi disturbati dalla luce che riusciva a passare dalle tende socchiuse, quando sentii delle mani stringermi il bacino e la schiena poggiata ad un corpo abbastanza caldo.
 
Cercai di girare il collo in dietro, quando vidi lo stesso ciuffo castano che vidi ieri in centro.
Subito mi si irrigidì tutto il corpo, quando mi girò tanto da trovarci faccia a faccia con lui.
 
Louis: Buongiorno bellezza.-  Fece il suo solito sorrisetto.
Indietreggiai di scatto e caddi dal letto visto la sua larghezza.
Io: Ahi …- Mi toccai il fondoschiena.
 
Affacciai dal bordo del letto, quando vidi Louis ridere.
Io: Ti diverti?- Dissi irritata.
Louis: Molto.- Continuò a ridere.
 
Gli risposi con una smorfia, mentre si mise al bordo avvicinando sempre di più il suo viso al mio come ieri sera, mentre il mio cuore iniziò a battere sempre più veloce.
Mi allontanai sempre di più, quando toccai la parete dietro di me.
 
Si alzò dal letto, quando mi accorsi che indossava solo un paio di box. Mi coprii gli occhi mettendomi le mani davanti agli occhi.
Louis: Vuoi una mano?- Lo guardai in faccia, quando mi porse una mano per aiutarmi ad alzarmi.
Mi feci aiutare, mi tirò velocemente verso di lui e mi strinse a se, lasciandosi lasciare indietro e stendendosi sul letto con me sopra.
 
Si mise a ridere appena per incidente gli toccai i pettorali e diventai rossa in viso.
Io: S-scusa …- Mi alzai velocemente e corsi verso la porta.
Louis: Un piacere.- Mi fece l’occhiolino.
 
Diventai sempre più rossa, quando comparve Lottie da dietro la porta e vide Louis sul letto solo con i box addosso.
Scoppiò a ridere, mentre io presi i miei vestiti che tolsi la notte scorsa dopo che mi feci prestare un pigiama e mi precipitai in bagno.
 
Lottie: Devi sbrigarti prima che perdiamo il pulman scolastico.
Louis: Tranquille, vi accompagno io a scuola.
 
All’udire la sua voce mi vennero i brividi lungo tutta la schiena.
Io: Solo un attimo.
 
Aprii la porta e senza neanche voltarmi nella direzione di Louis continuai fino a ad uscire dalla stanza trascinando con me anche Lottie.
Io: Ma cosa gli prende a tuo fratello.
Lottie: Te l’ho detto ieri sera.- Si mise a ridere.
Io: Cosa, volevi dirmi con quelle parole??- Le dissi scrollandola.
 
Non mi rispose e scendemmo le scale fino ad arrivare in cucina.
Ci sedemmo al bancone, mentre le cameriere ci portavano la colazione, quando sentii una presenza affianco a me.
Mi girai pian piano con le mani che mi tremavano per l’imbarazzo e vidi il suo solito ciuffo  e i suoi occhi azzurri.
 
Guardai in basso e tirai un sospiro di sollievo alla vista dei pantaloni che lo coprivano, mentre la parte del busto era ancora nuda.
Mi decisi a guardarlo in viso, quando vidi il suo magnifico sorriso rivolto verso di me e per l’imbarazzo mi girai nella direzione della mia tazza ed iniziai a mangiare senza sosta, quando finì e raggiunsi Lottie che avendo finito prima di me si era messa il cappotto ed era pronta per uscire.
 
Mi pulì la bocca con il tovagliolo accanto alla tazza e mi precipitai all’entrata, presi la cartella e mi misi il cappotto.
Quando anche Louis fu pronto uscimmo dalla grande reggia ed entrammo in macchina, avviandoci verso scuola.
 
Ella: Edith, Lottie!- Appena avvistai Ella mi precipitai verso di lei, quando sentii una mano afferrarmi il polso, mi girai.
 
Louis: Buona scuola …- Si avvicinò nell’intento di darmi un bacio, quando mi girai da un'altra parte e me lo diede sulla guancia lasciando la presa e facendomi l’occhiolino.
*Era davvero inquietante.*
 
Finalmente raggiunsi le altre che appena mi videro le guance rosse scoppiarono a ridere.
Io: E-entriamo che è meglio …- Le presi tutte e due per le mani e le trascinai dentro.
 
#Dopo scuola …
 
Ella: Ed anche oggi è finita … mi sento più libera.- Stiracchiò.
Io: Anche io.- Sorrisi.
Lottie: Si, ma ragazze ve lo ricordate che domani abbiamo la verifica di scienze, vero?
 
#Attimo di silenzio …
 
Io: COSA?!?!- Mi misi le mani tra i capelli.
Come al solito sentii Ella e Lottie scoppiare a ridere, per le grosse figuracce che faccio in pubblico.
 
Lottie: Calma … se volete possiamo studiare da me.
Io: NO!- Risposi secco.
Ella: Perché no?
Lottie: Oh guardate lì ci sono Louis ed Harry che ci aspettano.- Li salutò.
 
Mi girai con la faccia spaventata verso la macchina nera parcheggiata davanti al cancello della scuola, mentre tutte le cose successe quella mattina mi tornarono in mente, come un flash back.
 
Ella: Ecco perché …- Si mise a ridere di nuovo.
 
Le ragazze mi presero per mano e mi trascinarono verso la macchina e dopo i saluti ci sedemmo dietro.
 
In pochi minuti arrivammo a casa Tomlinson e mentre arrivavamo davanti la porta la voce di Louis di questa mattina invadeva la mia mente.
 
Entrammo e trovammo anche gli altri ragazzi e mentre Louis ed Harry andavano da loro, noi salimmo nella camera di Lottie e quando ci sistemammo per bene iniziammo a studiare.
 
Io: Che barba … non ci capirò mai niente … ci rinuncio.- Posai la testa sul tavolino.
Lottie: Se vuoi chiamiamo mio fratello, lui era molto bravo in scienze.- Fece un sorriso malizioso.
Io: N-No no … guarda quant’è interessante!- Alzai la testa di scatto ed iniziai a studiare seriamente.
 
Dopo pochi minuti vidi Ella alzarsi dal tavolino e andare in bagno, mentre la cameriera ci portò un vassoio con su tre tazze di the.
Io: Grazie.
Abbozzò un inchino e uscì dalla camera tornando al suo lavoro, quando Lottie si accorse che mancava lo zucchero.
Lottie: Alcune cameriere sono davvero sbadate.- Si mise a ridere.
Si alzò anche lei e uscii dalla stanza per andare a prenderlo.
 
Tornai sui libri, ma appena sentii il cigolio della porta che si apriva mi girai pensando che fosse Lottie.
Rimasi paralizzata alla vista di quel’imponente figura davanti a me.
 
CONTINUA <3

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Capitolo 4
*** Primo bacio ***


CAPITOLO 4
 
Io:C-ciao.
Louis: Cosa studi?- Si avvicinò sempre di più a me sedendosi vicino a me.
Io: S-scie …- M’interruppe.
Louis: Scienze.- Mi rivolse un sorriso.
Io: Si.- Rimasi fissa sui quei occhi persa in quel azzurro acceso, quando sentii le sue labbra poggiarsi sulle mie, quel calore inondò tutto il mio corpo e quel senso di brivido lungo la schiena era diverso da quello di prima.
 
Si staccò da me e mi fece l’occhiolino … rimasi stupita dal suo comportamento.
Lo vidi alzarsi e andare verso la porta per poi fermarsi, girarsi verso di me, darmi un bacio da lontano, ed infine andarsene chiudendo la porta alle spalle.
 
Rimasi con lo sguardo fisso sulla maniglia a pensare all’accaduto, quando vidi Lottie entrare.
Lottie: Perché hai quella faccia?
 
Rimasi in silenzio, poggiai le dita della mano destra sulle mie labbra in ricordo di quella sensazione provata pochi minuti prima, quando sentii le mie guance diventare sempre più rosse.
 
Mi ripresi all’udire le risate di Lottie provenienti alla mia destra. Mi girai verso di lei, che dal mio sguardo capì tutto.
 
Ella: Scusate il ritardo.- Uscì dal bagno e si sedette di nuovo al tavolino.- Mi sono persa qualcosa.- Guardò le nostre espressioni
Io: No no niente … continuiamo a studiare.
Ella: Ok.- Mi guardò perplessa.
 
Studiammo per bene, fin quando non sentii il mio stomaco brontolare …
Io: Scusate.- Scoppiammo a ridere.
 
Lottie: Direi che ora siamo preparate.
Ella: Si infatti … ora direi che è meglio mettere qualcosa sotto i denti.- Mi guardò continuando a ridere.
Io: Si.- Le feci una smorfia.
 
Scendemmo, quando vidimo i ragazzi seduti sul divano a fissare lo schermo del computer.
Io: Ma cosa state facendo?
Louis: Vieni.- Si girò indietro verso di me e mi fece segno con la mano di avvicinarmi.
 
Lo feci cautamente, finche una mano mi afferrò il polso sinistro e mi trascinò sul divano.
In pochi minuti mi trovai in mezzo ai ragazzi, ma di preciso sopra le gambe di Louis.
Io: M-ma quelli siamo noi.- Indicai lo schermo.
Harry: E’ una live.
Ella: Cosa??
 
Si avvicinarono anche Lottie ed Ella e quando fummo tutti stretti sul divano iniziammo a leggere le milioni di domande che scrivevano le ragazze.
Era tutto molto imbarazzante, specialmente quando ci chiedevano di noi.
 
Sentii il mio stomaco brontolare per la seconda volta, ma la situazione era diversa da prima … c’erano i ragazzi più le milioni di ragazze collegate su internet.
Diventai immediatamente tutta rossa. Mi alzai dalle gambe di Louis, che fece lo stesso seguendomi fino in cucina.
 
Louis: Ci porti due piatti di carne.- Ordinò alla cameriera.
Cameriera: Subito.- Rispose mettendosi ai fornelli.
 
Mi sedetti su una sedia ad aspettare la cena, mentre si sentivano le risate dei ragazzi dal salotto, quando mi girai alla mia sinistra e vidi lo sguardo di Louis puntato su di me.
Louis: Vuoi rimanere anche questa sera?- Disse sentendo il mio cellulare squillare.
 
Lo presi dalla tasca destra dei miei jeans e risposi.
Io: Pronto.
Eudora: Anche oggi mangia fuori?
Io: Si, scusa se non ti ho avvertito.
Eudora: Non si preoccupi signorina, comunque non per intromettermi nei suoi fatti personali … Questa sera … resterà ancora a casa del ragazzo di ieri?
 
Ripensai alla scena, mi girai di scatto verso di Louis che mi fissava intensamente, mentre mi faceva segno di restare di nuovo da lui, finche non le risposi.
Io: … S-si … resterò anche questa sera.- Le risposi rassegnata.
Eudora: Ok signorina, allora buonanotte.
Io: Buonanotte anche a te, dora.- Staccai la telefonata, quando arrivò il piatto.
 
Louis: Buon appetito.- Mi rivolse un sorriso.
Io: Anche a te.- Arrossì pensando a ciò che avevo detto a Dora pochi minuti fa … come mi era potuto venire in mente (??)
 
Quando finimmo di mangiare, vidimo gli altri venire verso la cucina.
Mi precipitai verso Ella e Lottie per informarle dell’accaduto … e loro ovviamente si misero a ridere T_T
Ella: Come hai potuto farti condizionare?- Continuò a ridere.
Io: Non lo so … ma ti prego resta anche tu.- La scrollai mettendole le mani sulle spalle.
Lottie: Si dai, tanto lo spazio c’è.
Ella: Ok, ora chiamo a casa.
 
Se ne andò un attimo in un’altra stanza, mentre Lottie ne approfittò per andare a mangiare.
L’avvertii che sarei andata un attimo a casa mia per prendere il pigiama, lo spazzolino e i vestiti di ricambio per il giorno dopo, quando s’intromise Louis.
Louis: Ti do un passaggio.- Mi si avvicinò sempre di più.
Io: No tranquillo.- Mi allontanai.
 
Mi prese per il polso sinistro e mi trascinò fuori casa fino in macchina.
Mi allacciai la cintura e partimmo.
 
In dieci minuti arrivammo a casa mia.
Io: Tu aspettami qui.- Scesi dalla macchina.
 
M’incamminai per il vialetto, finche non arrivai davanti alla porta, aprì mettendo la chiave ed informai Dora.
Io: Dora sono passata un attimo per prendere i vestiti per dormire a casa della mia amica.
La vidi scendere dalle scale centrali e avvicinarsi con la vestaglia che le copriva il pigiama.
Io: Scusa se non ti ho avvertito.
Eudora: Niente di che signorina …- Si strofinò gli occhi.- … Comunque chi è quel signore.- Guardò oltre le mie spalle.
Mi girai di scatto e rimasi stupita alla vista di quel sorrisetto e quegli occhi azzurri.
 
Io: Non ti avevo detto di restare in macchina?
Louis: Mi seccava.- Mi fece il suo solito sorriso.
Eudora: Vuole che le porti il pigiama?
Io: No tranquilla, tu vai a dormire. Io prenderò tutto e me ne andrò il più presto possibile.
Annuì e dopo aver salito la rampa di scale tornò nella sua camera.
 
Andai su anche io, cercando di non pensare alla presenza di Louis che mi stava addosso.
Quando arrivai nella mia stanza presi una grande borsa e per prima cosa misi dentro il mio pigiama lungo con un coniglietto stampato sul petto, poi andai in bagno e presi lo spazzolino.
 
Tornai nella mia stanza, quando vidi Louis che guardava il mio armadio.
Io: M-ma cosa fai?- Diventai rossa.
Louis: Hai davvero dei bei vestitini.- Si girò dalla mia parte e mi sorrise.
 
Io: G-grazie, ma adesso togliti da lì e siediti su letto!- Mi avvicinai a lui.
Louis: Ok.- Mi fece l’occhiolino.
 
Mi chinai vicino ad un cassetto dove tenevo la mia biancheria intima e presi un reggiseno e una mutandina di ricambio per l’indomani, visto che ogni mattina facevo la doccia.
Louis: A me piace il rosso.- Guardò l’intimo messo in valigia.
 
Diventai per l’ennesima volta rossa in viso, mentre ficcai velocemente le ultime cose in valigia e la chiusi.
Io: P-possiamo andare.- Presi la borsa e mi diressi verso l’uscita della stanza.
Aprii la porta pensando che mi fermasse, mentre invece restò dietro di me per tutto il tempo fino a quando arrivammo in macchina. Tirai un sospiro di sollievo e mi sedetti sul sedile davanti.
 
Per tutto il viaggio rimasi a fissarlo, non capivo cosa oltre all’aspetto fisico mi attraeva … e la cosa maggiore era … perché si comportava così con me. Ad un tratto mi tornò in mente la scorsa sera e le parole di Lottie ‘Sei caduta preda del mio bel fratellone’.
 
Louis: Edith.- Si girò verso di me incontrando il mio sguardo imbambolato.
Io: S-si …?
Louis: Siamo arrivati.- Indicò con gli occhi l’edificio dietro di me.
Io: Ah certo.
Scesi dalla macchina e ci dirigemmo alla porta, dove ci aprì Harry appena suonammo il campanello.
Harry: Finalmente siete arrivati.- Mostrò le sue fossette.
 
Entrammo e ci dirigemmo in salotto dove i ragazzi giocavano con la wii a just dance 4.
Ella: Unitevi a noi.- Si girò verso me e Louis, mentre sfidava Liam ad una gara di ballo.
 
Mi andai a sedere accanto a Lottie che stava ormai crollando dalla stanchezza.
Lottie: Io non ce la faccio più …- Si alzò e la seguì mentre andava in cucina.
 
Io: Ti sei ridotta così per quel gioco?- Mi misi a ridere.
Lottie: Prova a ballare con Harry e vedrai che non ne esci intatta.- Bevve un bicchiere d’acqua per riprendersi almeno un po’.
Harry: Ragazze chi di voi vuole ballare con me?- Spuntò dalla porta della cucina.
Lottie: Lei!- Mi spinse verso di lui.
 
Inciampai e mi aggrappai alla maglietta bianca di Harry, quando sentii le sue braccia tenermi forte per evitare di farmi cadere.
Io: G-grazie.- Alzai lo sguardo verso il suo viso incontrando i suoi occhi verdi.
Harry: Tutto bene?- Restò fisso sui miei occhi.
Io: S-si.- Sentii le mie guance diventare sempre più calde, quando vidi le sue fossette farsi sempre più evidenti.
 
Lottie: Forse è meglio che la festicciola finisca qui.- S’intromise separandoci.
Harry: Ma … perché?- Le fece gli occhi da cucciolo.
Lottie: P-perché domani c’è scuola.- Mi lanciò una frecciatina.
Io: … S-si ha ragione.- Le sorrisi spaventata dal suo sguardo.
Harry: Ok …- Sbuffò.
 
Tornammo tutti e tre in salotto, dove i ragazzi ormai sfiniti erano distesi un po’ sul divano e un po’ a terra.
Lottie: Ok … si è fatto abbastanza tardi e noi domani abbiamo scuola, quindi smammate.- Indicò la porta.
Niall: Ehi, perché sei irritata?
Lottie: Non sono irritata!- Spinse tutti i ragazzi fuori dalla porta, mentre io, Ella e Louis rimanemmo stupiti dal suo comportamento. *Anche se io avevo una vaga idea del perché.*
 
Dopo aver chiuso salì direttamente al piano di sopra e appena entrò nella sua camera si sentì la porta sbattere.
 
CONTINUA <3

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