(Two)Beauty & the Beast.

di rachediaepic
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Rottura del ghiaccio. ***
Capitolo 3: *** Famiglia. ***
Capitolo 4: *** Piano. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo.

Caroline Forbes era una bellissima e giovane ragazza inglese, da capelli lunghi e biondi in stile principesco, e da occhi verde smeraldo. Lei faceva parte di una famiglia benestante. La sua vita era quasi perfetta, aveva tutto ciò che una ragazza sedicenne come lei potesse desiderare, e in più aveva una sorella. Non sorella di sangue, ma più in modo affettivo. Lei si chiamava Katerina Petrova, ed era sbarcata in Inghilterra mesi prima, da subito si era legata a Caroline fino a farla diventare la persona più importante al mondo.
La vita delle due ragazze scorreva liscia come l'olio finchè la loro presenza fu richiesta da un nobile signore inglese di nome Niklaus Mikaelson. 
Non sembrava una cosa così strana a sentirsi, Katerina ovunque passava lasciava scie di uomini incantati ai suoi piedi, tutti stregati dai suoi occhi color cioccolato e dai suoi capelli castani leggermente ondulati che cadevano dolcemente sulle sue spalle, ma stavolta c'era qualcosa di sbagliato nell'aria e questo la sua amica bionda l'aveva capito.
Il 22 giugno 1492 le due ragazze si presentarono alla festa del signore inglese che voleva tanto conoscerle, quello era anche il giorno del compleanno di Katerina.
Il luogo della festa era piacevole, di lusso, e loro rimasero affascinate da tutto ciò che le circondava, la curiosità le stava mangiando, cosa poteva volere quell'uomo così potente da due innocenti fanciulle..?
Nell'attesa dell'incontro con Niklaus, le due si sedettero a chiacchierare, cosa che portò molti segreti della festeggiata a galla. La ragazza raccontò all'amica tutta la sua vita, come il padre la mandò via da casa a causa della figlia illegittima, e come arrivò dalla Bulgaria in Inghilterra.
Dopo una mezz'ora un uomo si avvicinò a loro, ma non sembrava essere Niklaus, da quello che loro sapevano era biondo con occhi azzurri ghiaccio e non castano con occhi nocciola.
« Buona sera. - disse lui prendendo la mano prima di una e poi dell'altra e baciandogliele - Io sono Elijah Mikaelson, il fratello di colui che vi ha invitato. E' un vero piacere conoscere due bellissime fanciulle come voi. »
« Quindi voi siete il fratello di Niklaus? Io sono Katerina e lei è Caroline. - disse indicando la bionda - Quando arriverà vostro fratello? Oggi è il mio compleanno e preferirei essere in un altro luogo ma invece sono stata richiesta qui perciò... »
« Non preoccupatevi Katerina arriverà a momenti. E auguri, immagino siate molto giovane, il vostro aspetto vi fa sembrare una sedicenne massimo, siete davvero bellissima.» Elijah sembrava rimasto incantato dalla bellezza della ragazza, e Caroline sembrava invisibile per lui.
« Beh, vi ringrazio. Ma io in realtà compio diciannove anni quest'oggi. » gli scambi di sguardi tra i due non potevano non essere considerati dalla giovane bionda che era rimasta lì impalata a fissarli, ma ancora non si fidava di lui o di suo fratello, tutto questo le sembrava ancora troppo strano.
Finalmente arrivò Niklaus, e gli occhi di quest'ultimo ricadero subito su Caroline, anche se lui sapeva di non dover affezionarsi a una giovane che probabilmente avrebbe ucciso, ma negli occhi della ragazza vedeva un oceano puro d'amore, e i suoi capelli sembravano pieni di vita e di magia.

Angolo autrice.
Eccomi qui, nuova storia completamente diversa dalle mie solite. Sta volta ho voluto scegliere una via un po più incerta, ma che mi piace molto. In primo luogo perchè mi piacciono le coppie Katerina-Elijah, Klaus-Caroline, ma in secondo luogo perchè amo scrivere di caroline come una fanciulla d'altri tempi. Mi piacerebbe vedere molte recensioni, perciò fatemi sapere anche con poche parole cosa pensate della storia :)

ps: questo è solo il prologo, è per questo che è molto corto, i capitoli cercherò di allungarli.
Rachedia_

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Capitolo 2
*** Rottura del ghiaccio. ***


Capitolo uno: Rottura del ghiaccio.
 
Al vedere l'arrivo di quell'uomo con degli occhi freddi come il ghiaccio e profondi come l'oceano, Caroline fece un piccolo sorriso, forse il primo della serata. Quello che vedeva davanti a lei era un accenno di perfezione incarnata in uomo, ma questo non la rassicurò dai suoi timori. 
« Buona sera, è un piacere per me fare la vostra conoscenza. Io sono Niklaus. - anche lui prese la mano di Katerina e la baciò per poi fare lo stesso con la mano di Caroline - Ma quel nome mi è stato dato da mio padre, io preferisco Klaus. »
« Piacere nostro, Klaus. -Katerina si chinò leggermente in segno di rispetto, ma pareva più una sfida- Sicuramente sapete già i nostri nomi, se no non vedo perchè chiamarci a palazzo e mi stavo chiedendo perchè siamo qui. »
« Beh, questa è una festa reale giusto? Ho solo invitato chi pensavo meritasse l'invito, e credo che voi lo meritiate, Katerina. » 
« Ah si, forse per il mio titolo nobiliare? Quasi dimenticavo, sono solo un umile ragazza bulgara. » la ragazza stava riscaldando l'atmosfera, mettere del caldo nelle conversazioni era decisamente nel suo stile.
« Mmm.., credo che lei volesse solo dire che è una sorpresa essere invitate ad una festa di un nobile signore come voi. » cercò così Caroline di calmare le acque.
 Elijah era quasi completamente escluso dalla conversazione, così inventandosi una scusa si ritirò in una stanza del palazzo.
« Non c'è una spiegazione valida, diciamo che la vostra bellezza può solo fare bene a questa atmosfera così mortuaria. -nella sala iniziò a risuonare una canzone da valzer, che annunciava l'apertura dei balli - Ma ora che ne dite di ballare Katerina? » la giovane bionda si sentì un'po fuori luogo così si mise in disparte in un angolo, mentre i due e tutti gli altri presenti ballavano. Si sentiva esclusa come mai prima, fin da quando lui era entrato nella sala da ballo aveva guardato solo la sua amica, come tutti dal tronde, ma almeno qualcuno l'avrebbe mai notata quella sera? I balli continuavano ma Klaus e Katerina erano spariti.
La ragazza dopo non averli visti a ballare si dirise cautelamente verso il giardino, non voleva disturbarli o farsi notare. Lei era leggermente fuori dalla porta d'ingresso, affacciata al giardino, ma non c'era nessuna traccia dei due, così torno dentro e si rimise in quell'angolo aspettando l'arrivo della sua amica. La serata passò molto lentamente per Caroline, che dopo un po ritrovò la sua amica, insieme tornarono a casa in carrozza. Katerina sembrava non volere più lasciare quel palazzo, era semplicemente cotta dei due fratelli, o così sembrava.
La ragazza viveva a casa della bionda da circa un mese, si era sistemata nella stanza degli ospiti, e ogni sera Caroline le portava un thè per chiacchierare, ma stavolta ognuna andrò dritta a dormire senza augurare buona notte all'altra.
 
Passarono settimane e le uniche parole scambiate fra le due ragazze furono 'Ciao' e 'Grazie'. Non parlavano davvero da lunghissimi giorni, che sembravano infernali per le due ragazze, ma nessuna aveva il coraggio di dire di aver sbagliato. Perchè entrambe avevano sbagliato: Caroline aveva pensato solo a se stessa e non alla felicità dell'amica, Katerina aveva trascurato la bionda, e anche se non facendolo apposta, escludendola.
In quelle settimane la mora sgattaiolava via ogni sera per andare al palazzo dei fratelli Mikaelson, e per partecipare alle loro luossose feste, forse era questo che bloccava le scuse della bionda, sapere che la sua amica preferiva il lusso a lei.
Una mattina il ghiaccio fu spaccato da un improbabile ospite a casa Forbes.
 
Il bel biondo dagli occhi glaciali scese dalla carrozza con al suo fianco Katerina, che aveva passato la notte a palazzo, arrivando alla tenuta dei Forbes, e quindi della bella Caroline.
Il suo passo era lento e deciso, mentre quello che della sua accompagnatrice era tremolante, aveva paura della reazione della sua migliore amica.
« Caroline, è un piacere vedervi. » parlò così il biondo ammirando la ragazza.
« Cosa ci fate qui, Niklaus? » disse bruscamente Caroline, insomma, lui era il motivo della litigata con Katerina.
« Non siate così fredda, non vi addice. Sono qui per sistemare le cose tra voi e Katerina. » la mora non teneva la tensione e allora messe voce in capitolo.
« Klaus sta solo cercando di aiutarci, Care. Sai che possiamo più continuare così, dobbiamo risolvere. » 
« Si forse, ma lui non centra con noi. » 
« E invece si, so bene che io sono la causa dei vostri litigi, e sono terribilmente dispiaciuto. Così ho pensato di portarvi a palazzo, con anche Katerina, e dedicarvi la festa. Stavolta non sarete esclusa e i festeggiamenti vi lascieranno senza fiato. » 
La ragazza rispose tutubante, lei non voleva, ma quello era un modo veloce per far tornare la pace.
« D'accordo. »  sospirò semplicemente.

Angolo dell'autrice_
Ecco il primo vero capitolo della storia! Come mio solito il capitolo è molto corto, diciamo che è il mio modo di scrivere, non riesco a dilungarmi. Comunque spero di aver reso bene i giorni di silenzio delle due e la Katerina innamorata. Voglio tanti pareri, tutti a recensire ;)
Rachedia.

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Capitolo 3
*** Famiglia. ***


Capitolo due: Famiglia.
 
Il giorno della festa era arrivato, e Caroline era pronta a subire un altra noiosa serata.
Era lì, davanti a casa sua, sul punto di salire sulla carrozza che l'avrebbe portata a palazzo. La sua bellezza era accecante, era vestita come una principessa. Aveva un delizioso vestito azzurrino, con le spalline trasperenti, e con decorazioni argentate sul corpetto. Le scarpe erano semplici ma eleganti. I capelli erano leggermente mossi. 
Stava aspettando la sua amica, che uscita da casa Forbes, camminò per quel piccolo vialetto che portava alla carrozza, come se stesse sfilando. 
Erano finalmente pronte a partire.
 
Questa volta la festa era decisamente diversa, forse migliore. Più invitati, più cibo, e persino più Mikaelson.
Katerina e Caroline entrarono a palazzo a passo lento.
« Eccovi finalmente. Siete splendide. Entrambe.- disse il biondo all'arrivo delle due dame, e quelle parole erano persin vere, era incantato, era incantato da Caroline- Allora Caroline, vi piace l'atmosfera? »
« Si, niente male...-fece una piccola pausa per poi soffermare lo sgardo su una giovane dama- Non voglio essere invadente, ma chi è quella ragazza che sta parlando con vostro fratello? » la ragazza in questione era sicuramente di famiglia nobile. Aveva capelli biondi e molto lisci, un vestito di tutto rispetto e un portamento eccellente. Sembrava a suo agio come nessun altro.
« Mmm...-sussurrò, per poi fare un piccola pausa di silenzio- Lei è Rebekah. Nostra sorella. » disse lui.
« Cosa, vostra sorella? Perchè non me ne avete mai parlato? » chiese Katerina, con un leggero tono di fastidio.
« Beh, diciamo che è tornata solo ieri dal suo viaggio per il mondo. Ma se volete ve la presento. » le amiche fecero un accenno con la testa, per rispondere di si.
 
Lui si avvicinò a sua sorella tranquillamente, fissandola intensamente negli occhi, come per inviare un messaggio. Lei lo guardava storto, e squadrava da testa a piedi le due fanciulle, che lo seguivano. Lei sussurrò all'orecchio di Elijah, chiedendo delle due e di chi fossero, la sue uniche parole di risposta furono «dopperganger, la mora.»
A sentire quella parola, restò impietrita per pochi secondi, e dopo di che arrivo Niklaus.
« Rebekah, lei è Katerina -spostò gli occhi sulla mora e poi indicò la bionda- e questa è Caroline. » la sorella fece un finto sorriso, e si presentò. 
Non amava la presenza della bella Caroline, avrebbe solo rovinato i piani del fratello, e lei di quei piani aveva capito tutto al solo sentire la parola dopperganger. Era da secoli che lui cercava di spezzare la maledizione che lo imprigionava da sempre. La maledizione del lupo mannaro. Lui non era figlio dello stesso padre di Elijah e Rebekah. La loro madre aveva tradito suo marito con uno del villaggio, che si scoprì essere un lupo.
La maledizione gli impediva di 'scatenare' quel suo lato, diventando così ibrido: metà lupo e metà vampiro. In pratica l'essere più forte del pianeta.
Ma lui non poteva arrivare alla meta senza di lei, senza Katerina.
 
 
« Allora, raccontatemi di voi. Da quanto vi conoscete? » chiese la vampira originale. Si, tutti in quella famiglia erano vampiri originali, della prima generazione di vampiri. Ma alla lista dei Mikaelson mancavano ancora due nomi, altri due loro fratelli.
« Da mesi.- intervenne Caroline, per poi spostare l'attenzione sulla bionda davanti a lei- E invece voi, per quanto avete viaggiato e dove? Siete molto fortunata, viaggiare è un enorme privilegio. » la vampira non apprezzò il cambiare argomento della ragazza, ma rispose con del vero e del falso. 
La musica iniziò a risuonare in tutto il palazzo, i balli stavano iniziando, e come sempre aperti da un valzer. Sta volta il bel biondo decise di chiedere di ballare a Caroline, se voleva che il piano filasse liscio doveva anche assecondare la gelosia dalla ragazza.
Lei accettò un'po titubante, inserendo nella frase una frecciatina.
« D'accordo... Ma non mi pestate i piedi, queste scarpe sono nuove! » Klaus fece un piccolo sorriso, la naturalezza di Caroline era adorabile persino per lui, in lei sentiva il cuore battere come se stesse dirigendo un orchestra.

Angolo dell'autrice.
Ecco qua un altro capitolo! Spero di non essere stata troppo pesante o noiosa nel modo di scrivere, ma mi sono voluta soffermare in tutto il capitolo sulla festa, per far emergere il passato della famiglia originale :)
Come al solito sono stata breve, ma spero che il capitolo sia stato lo stesso interessante e pieno, ma non troppo, di dettagli.
Anche questa volta vi chiedo di recensire, voglio i vostri pareri! :D
Rachedia_

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Capitolo 4
*** Piano. ***


Capitolo tre: Piano.
 
Caroline e Klaus stavano ballando da qualche minuto, e lei si sentiva già stremata, i suoi piedi sembravano invocare aiuto, ma mancava poco e sicuramente lui l'avrebbe lasciata seduta in un tavolo per ballare con Katerina. E come ogni brava amica, il suo sospetto nei confrotti di quella famiglia cresceva sempre di più, a volte si ripeteva solo che queste cose capitano, che non bisogna insospettirsi non appena il lusso entra nella tua vita, ma c'era qualcosa sotto e lei lo sentiva. E aveva paura, anche se era ancora un'po arrabbiata con la mora, lei le voleva lo stesso un mare di bene, e temeva per lei e anche per se stessa.
Poi c'era la loro sorella, non le stava per niente simpatica, anzi era quella che sopportava di meno della famiglia.
Finalmente, il tempo che lei pensasse a tutte queste cose, il valzer era finito, e ritornarono da Katerina ed Elijah.
Rebekah era scomparsa, «ma perchè in questo castello è così facile scomparire?» pensò la bionda tra sè e sè, ma non ne fece un dramma.
« Allora, le avete pestato i piedi, Klaus? » disse ironicamente Katerina.
« Non penso, ma in effetti non sono un gran ballerino. Ma voi invece, vi siete tanto annoiata con mio fratello in questi pochi minuti? »
 « No, abbiamo chiacchierato, e mi ha parlato della vostra famiglia. Non pensavo ci fossero altri due Mikaelson! » disse la mora, non tutto sincera, di certo non voleva dire a lui di cosa avevano parlato. la bionda rimase imbambolata per un secondo, « altri due, davvero? magari sbucheranno da un cappello magico. » pensò, accennando una risatina che passò inosservata.
« Ah si... Beh, non pensavo fosse importante. » disse Klaus, temendo che abbia detto qualcos'altro, ma dalla tranquillità in cui era la ragazza, era molto improbabile che avesse detto altro.
« Dov'è Rebekah? » disse Elijah, per cambiare argomento.
« Non lo so, era qui fino a poco fa. Starà parlando con un qualsiasi uomo che le dia attenzione. » Caroline lo guardò un attimo storto, okay che aveva una sorella antipatica, ma era pur sempre sua sorella.
E pochi secondi dopo che lui pronunciasse la frase, la sorella sbucò dal nulla.
« Attento Nik, non è cauto parlare così, ad alta voce. » gli disse stando dietro di lui, per poi andare vicino alle due amiche e sfoggiare uno dei suoi falsi sorrisi.
« Sorellina, ci chiedevamo dove fossi finita! » disse il biondo divertito.
« Beh, la tua ipotesi l'ho già sentita, perciò... Risparmiatela! -finita la frase lanciò un occhiataccia al fratello che lui ricambiò un sorrisetto acido- Comunque stavo solo mangiando qualcosa nelle cucine. » sentita quella frase il fratello scrutò subito la ragazza, e vide una macchia di sangue sul corpetto.
« Beh, vi sarete sporcata con della salsa allora. -intervenne Caroline, mostrandole con la mano la macchia- Basterà una passata di straccio bagnato presumo. »
« Oh beh, preferirei andare a cambiarmi, torno subito. » prese e si ritirò nelle sue stanza per cambiare l'abito.
Pochi minuti dopo, Klaus con una scusa, la seguò.
 
« Cosa ti è saltato in mente? Sai che voglio che il piano riesca. »
« Beh, a me sembra un piano troppo lungo -disse con una smorfia lei- non potevi solo prenderla, portarla dalla strega e liberarti dalla maledizione? »
« Non è così facile, Rebekah. » la sua espressione era diventata ancor più fredda, come stesse per scoppiare.
« Ah no? Perchè? In tutti questi secoli mi hai solo ripetuto che ti serviva la dopperganger, solo lei, e ora? Non ti capisco. »
Klaus cercando di trattenere la rabbia, spiegò perchè bisognava aspettare.
« Il problema, cara, è che ci manca ancora un vampiro e un lupo mannaro per il rituale! Sai, per il vampiro avevo pensato a Caroline, -si fermò un attimo, quasi come se immaginare la morte di quella giovane fanciulle gli facesse male- ma invece per il lupo c'è un posto libero. Non se ne trovano molti in giro!  » la sorella lo guardò irritata. 
« Tutto qua? Potevi dirmelo prima. » Niklaus la guardò spaesato, non capiva cosa sua sorella intendesse con questa frase, ma poi la spiegazione lo rallegrò.
Lei gli spiegò che il piano poteva filare liscio come l'olio, già mettendolo in atto il giorno dopo, perchè sapeva come trovare il lupo mannaro.
« Quindi tu conosci un lupo mannaro? » la sorella a questa domanda fece cenno con la testa.
In pochi minuti i due organizzarono il piano, che avrebbero presto riferito al fratello.
 
Klaus e Rebekah, tornarono nela sala da ballo, da loro fratello e dalle due fanciulle.
Rebekah sussurrò al fratello « abbiamo un nuovo piano per mettere fine a tutto ciò, ti spiegheremo stasera tardi. »
Elijah si spaventò un attimo, non poteva credere che Rebekah era da poco arrivata e già aveva accorciato la durata del piano, mettendo fine prima del previsto alle vite delle due amiche.
Lui era sinceramente dispiaciuto di dover uccidere Katerina, anzi non voleva affatto.
In quelle settimana si era legato molto a lei, se ne era forse innamorato. Tutte le volte che la mora veniva a palazzo e il fratello era assente o in ritardo, c'era lui e loro chiacchieravano, avevano scoperto molto l'uno dell'altro, e di lei aveva scoperto la bontà, la dolcezza.
In quei pochi secondi gli venne in mente la frase detta giorni prima da lei.
« Che vita può essere senza l'amore? » e in effetti, senz'amore nulla è vero.

Angolo dell'autrice.
Allora, scusate se questo capitolo non è perfetto, ma ho avuto poco tempo, perciò è probabile che troviate degli errori di grammatica. Per il resto, mi sto dilungando molto su questo ballo perchè è il cuore della storia, perciò spero di non avervi annoiato.
Aspetto le vostre recensioni :)
Rachedia_
 
 

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