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“Papà
dove vai?”
“Vado a
fare la copia di una chiave, Sora. Così anche tu ne avrai una tua, ma è una
grande responsabilità sai?”
“La
copia di una chiave? E come fai?”
“Non
sarò io a farlo, sarà un altro signore. Due chiavi perfettamente identiche, che
funzionano allo stesso modo”
“Però
non sono le stesse… vero?”
Rieccolo. Perso in un ricordo che non era nemmeno suo.
Perso in
quella domanda di cui non aveva risposta.
La
Chiave del Destino
Si. Ma
quale destino?
Non il
suo, sicuramente
Lui era
solo servito a ritrovare la vera chiave.
Quella
che non era mai stata duplicata.
Era lui
la copia.
Era solo
una chiave copiata
Che non
avrebbe più potuto aprire nessuna porta
Un
falso, un duplicato
Era solo
una copia
E tutti
sapevano e nessuno parlava
Nessuno
voleva che la copia scoprisse di essere una copia
Lo
guardavano come la Chiave
Lui
però…
Come lo
guardava?
L’aveva
chiamato partner
Lo
guardava come un amico?
Come
qualcos’altro…?
Che
importanza aveva…
Lo
faceva sentire come un autentico
Lo
faceva sentire unico
Semplicemente per lui non era un doppione
E non
era nemmeno Nessuno
Per lui
era Qualcuno
Era la
sua luce nelle fiamme
Era il
suo cuore
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