Niente come prima.

di Akahama
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dolorose verità. ***
Capitolo 2: *** Un ultimo saluto a Felì. ***



Capitolo 1
*** Dolorose verità. ***


 

Niente come prima.

1° capitolo: Dolorose verità.

 “Cara Felì,

Sai che manchi a tutti qui? Ormai in questa casa tutti sono usciti fuori di testa da quando è nato Jacob. Ehm sì, ma non preoccuparti,  Jacob è stato adottato e non ha bisogno di una fata-tata, siccome le donne del villaggio lo adorano e ci pensano loro a curarlo. Ogni giorno, puntualmente, si presentano in massa per deformargli la faccia con quei pizzichi odiosi sulle guance. Sai, Dalia l’ha trovato sotto la Quercia che dormiva tranquillo e con affianco un bigliettino che diceva: ‹‹Non sono io la persona adatta a curarlo, Jacob ha bisogno di qualcuno che abbia esperienza, per favore non cercatemi!››. Si sono fatte varie ipotesi su questa ‘donna’, Lalla ha persino detto che magari era una ragazza che si è accorta di aver fatto uno sbaglio ed è scappata dal villaggio. Nessuno sa la verità, fatto sta che ora almeno Jacob ha una casa e una famiglia! Beh, comunque..la cosa vera che volevo dirti è che ho bisogno dei tuoi consigli, non sopporto quest’aria. Voglio scappare, torna qui, ripeto che tutti abbiamo bisogno di te e i tuoi consigli. Ora devo andare, ci sentiamo, a presto Felì.
Baci, la tua, per sempre, Vaniglia.”
 
Da quel giorno Vaniglia attendeva sempre la sua risposta, stava ore, giorni, mesi attendendo quella dannata lettera da parte di Felì. Attendeva davanti quella casella, sbuffando, arricciando il naso e a volte addormentandosi sulla panchina davanti casa. Un giorno arrivò un pacco con sopra scritto “Per Vaniglia.”, era eccitata e sperava che fosse da parte di Felì, però in realtà scoprì che era un pacco da parte della scuola. Si arrese dopo un bel po’ di tempo. Non credeva che Felì potesse avere quell’atteggiamento egoista, ma in realtà Vaniglia non sapeva tutto, o meglio, non sapeva niente.
Arrivò Pervinca correndo in stanza mettendo in mano alla gemella una rivista. “E io cosa devo farci con questa?”disse Vaniglia. “Leggerla? Dai sbrigati! Parla di Felì, vai a pagina 38!”rispose Pervinca agitando le mani. Vaniglia balbettò il nome di Felì, ripetendolo varie volte mentre leggeva la notizia.  ‘ESCLUSIVO: E’ STATA RAPITA LA FATA-TATA FELI’! RICERCATA DA PIU’ DI TRE MESI, LE SPERANZE SONO POCHE. ‘ Vaniglia rileggeva quelle parole nella sua testa pensando che non fosse vero, che non era possibile. Incrociò il suo sguardo con quello di Pervinca, si abbracciarono. Jacob in quel momento entrò nella stanza, diede un’occhiata alla rivista e capì che non era un momento adatto per fare domande.
Il caos totale. Vaniglia e Pervinca cercarono di fare qualche altra ricerca ma non trovarono nulla, e avevano paura di ammettere che forse, probabilmente, Felì non c’era più.
 
*SPAZIO DELL’AUTORE:
Beene, questo è il mio primo capitolo, spero di non averlo fatto troppo noioso, ma non sono molto pratica(?). Ho in mente tante idee su come continuare, ma voglio sapere cosa ne pensate voi, quindi recensite! Accetto anche critiche :

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Capitolo 2
*** Un ultimo saluto a Felì. ***


Niente come prima:

Quel giorno pioveva. Ci stavamo recando in chiesa, per darle un ultimo saluto.  Non ci credevo. Pervinca cammina vicino a me,  passandomi spesso dei fazzoletti Tempo, mentre si asciugava le lacrime. A fianco c’era Cicero, nostro padre. Anche lui, chiaramente era triste, ma cercava di non piangere per non farci cadere ancora di più in depressione. Spesso per trattenere le lacrime ripeteva di essere un po’ raffreddato, quando magari Pervinca gli passava dei fazzoletti.Camminavamo in silenzio, pensando a Dalia e Lalla, che dopo un po’ ci raggiunsero siccome Jacob era malato. Arrivammo in piazza, sentivamo le signore del paese che farfugliavano qualcosa, un’anziana signora mi fermò sussurrandomi ‘Non farci caso, ragazza! La gente parla senza sapere niente.. Be’, ma a questo punto, tu sai qualcosa di come è accaduta questa disgrazia a quella povera fata?, La conosci?’. In mezzo secondo mi riempì di domande. Io semplicemente, trattenendo le lacrime le dissi ‘La conosc-.. conoscevo! Era la mia fata-tata, mi ha cresciuta lei..’ Appena finì di dire la frase lei m’interruppe dicendo ‘Be’, ti ha cresciuta bene!’ ridacchiando.. anche se io non avevo molta voglia di ridere. La ringraziai proseguendo dicendo che non sapevo cosa era accaduto, ma avevo letto su qualche rivista che era stata rapita. Mi diede una leggera carezza sul viso e mi sussurrò ‘Resta forte, vedrai che la verità verrà a galla!’. Fece un breve occhiolino e “corse” via.  La  guardai in quell’istante e pensai ad i suoi occhi che ispiravano dolcezza e sicurezza. Poi per un momento ripetevo nella mente quelle parole.. ‘‘Resta forte, vedrai che la verità verrà a galla!’’. Come se lei sapesse che io ci tenevo molto a Felì, e perché poi andare via così, come se avesse fretta, o scappare da me.


Pervinca mi fece cenno di andare da lei, corsi lì e mi fece rendere conto che pioveva, ed io lì, in mezzo alla folla sotto la pioggia. Dopo pochissimo tempo arrivarono nostra madre e zia Lalla, e furono giusto a tempo per celebrare il funerale. Jacob, come sempre, entrando in chiesa cominciò a strillare, e zia Lalla lo accompagnò fuori facendogli una grossa sfuriata. Rientrò silenziosamente e dietro di lei Jacob che camminando abbassò la testa. Il funerale finì presto, ma quei pochi minuti furono agghiaccianti. Piangevo continuamente.
 
I giorni passavano e nessuno, nessuno ancora sapeva la causa della morte di Felì. Il suo corpo, dicono, era stato trovato in un letto pieno di petali di fiori. Era una cosa che nessuno ancora riusciva a capire, era molto, molto strano. Io e Pervinca decidemmo di andare nella piccola casa sull’albero di Felì. Fu lì infatti che trovammo una lettera, una lettera che avrebbe dato una svolta a tutto.
 
ANGOLO DELL’AUTORE:
SAAALVE A TUTTI! QUESTO È IL SECONDO CAPITOLO, SPERO CHE LE RECENSIONI SIANO DI PIÙ!
SE VI PIACE LA STORIA CONTINUATE A SEGUIRLA, PRESTO AGGIORNERÒ! A PRESTO,

Akahama.

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