*°*° -Costant Craving- *°*°

di Kagome_chan88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° [Il Compleanno di Naruto] ***
Capitolo 2: *** 2° [Il Regalo di Sakura] ***
Capitolo 3: *** 3° [Il Team del Cervo] ***



Capitolo 1
*** 1° [Il Compleanno di Naruto] ***


 

 

 

 

Costant Craving

 

[Il Compleanno di Naruto]

*°*°

Mabataki ga kaze wo yobu
Hohoemi ga zawameki wo keshisaru
Anata no me ni sumu tenshi ga sasayaku
Subete ga ima hajimaru to

Can you feel it now
Can you feel it now

Nami ni nomikomareta you ni
Pulling on my heart
Pulling on my heart

Iki wo tome te wo nobashite

Baby kono sekai wa
Kinou towa chigau
Anata no koto shikai mienai
Baby my wish on a wing
Kono sora wo saite
Afureru hitotsu no kotoba de

 

Baby mou mirai mo
Yakusoku mo iranai
Anata ga soko ni iru dake de
Baby my wish on a wing
Kono koe wo tobase
Furueru hoshi wo tsukinukete

 
 


Apri e chiudi velocemente gli occhi per chiamare il vento
Il tuo sorriso annulla il rumore
L'angelo che abita nei tuoi occhi sussurra
"Tutto ha inizio in questo istante"

Can you feel it now
Can you feel it now

come un'onda mi avesse inghiottita
Pulling on my heart
Pulling on my heart

trattengo il respiro, allungo le braccia

Baby, questo mondo
E' diverso da ieri
Non vedo altro che te
Baby, my wish on a wing
Squarciando il cielo
Con un'unica parola che non posso trattenere

 

Baby, non mi servono più
Né futuro né promesse
Mi basta sapere che tu sei lì
Baby, my wish on a wing
Fai volare questa mia voce
Fino a invadere le stelle tremolanti

                           

 (Nana, 2° sigla d’apertura)

 

 

 

Cosa puoi regalare ad un ragazzo forte, determinato e sognatore?

Che strano...

Non gli era mai capitato di concentrarsi in una cosa così “inutile”, a suo avviso! Eppure, ci teneva davvero a regalargli qualcosa che l’avrebbe reso felice.

Se la meritava davvero la felicità, Naruto! E poi, quello sarebbe stato il suo primo compleanno festeggiato, e tutto doveva essere davvero più che perfetto!

 

Sakura si fermò all’ennesimo negozio, e dopo avervi dato una sfuggevole occhiata, si rimise in cammino.

Niente!

Niente!

Niente!

E che cavolo...! Non ne aveva mai avuti di questi problemi quando si era trattato di regalare qualcosa a Sasuke-kun. Ma per Naruto...Insomma, era diverso!

Naruto non aveva mai ricevuto nulla, tranne che lo spirito della Volpe a nove code. E bisognava rimediare, in qualche modo.

Aveva organizzato la festa sin nei minimi particolari, la giornata era bella e soleggiata, invitato tutti i suoi amici...Tranne Sasuke-kun, ovviamente! Era...come dire?...Irreperibile al momento?! Un po’ scappato da Konoha e, a detta di tutti, un traditore! E lei ci aveva fatto l’abitudine, ormai. In quel momento c’erano solo Naruto ed i suoi diciotto anni, che sarebbero dovuti essere magnifici ed indimenticabili.

 

«Ciao Sakura!»

«Ino, che sorpresa! Non dovresti essere al negozio?»

«Infatti! Ma ho appuntamento con Shikamaru per andare ad addobbare il chiosco di ramen per questa sera. Speriamo solo che non arrivi troppo in ritardo!»

«Hai ragione, me ne ero completamente dimenticata...»

«Sakura, ma stai bene?!»

«Si, perché?»

«Non saprei!...Direi piuttosto che sei in piena crisi regalo!»

 

Sakura abbozzò un leggerissimo sorriso.

 

«Colpita ed affondata! Tu che cosa gli hai comprato?»

«Sarei tentata di non dirtelo...Ma vista la situazione!...Gli ho preparato un mazzo di fiori enorme!»

«F-fiori?? Per Naruto??»

«Perché fai quella faccia? Guarda che non sono fiori presi così a casaccio, sai!? Ognuno di loro rappresenta una particolarità del suo carattere.»

 

Sakura era stupefatta.

Visto in questo modo, poteva essere un regalo davvero originale. Ino aveva fatto un’altra volta centro.

 

«Hai ragione, scusami. Hai avuto un’idea stupenda, davvero.»

«Coraggio, non fare quella faccia!...Io in mente avrei un regalo che potresti fare a Naruto...!»

«Sul serio?»

«Ah-ah! Però è piuttosto “particolare” e comprende la tua partecipazione attiva!»

 

Ino avvicinò a sé l’amica e le sussurrò qualcosa all’orecchio

Man mano che la spiegazione procedeva, Sakura diventava sempre più rossa.

 

«Allora, cosa ne dici? Non sono un vero e proprio genio?»

«Tu sei completamente matta, Ino! Non potrei mai...»

«E dai, non fare quella faccia stupefatta, Sakura! Sappiamo entrambe che Naruto ti viene dietro da una vita, e poi...Ammettilo! Ultimamente comincia a piacere anche a te! Ed in fondo è pienamente comprensibile: da quanto è tornato dal suo allenamento di tre anni, non ha fatto che diventare sempre più bello e forte. Io un pensierino ce lo farei...Sarebbe il regalo più bello per lui! Altro che fiori...»

«Il mio è un NO categorico! E smettila di dire sciocchezze...Troverò qualcos’altro, ne sono più certa!»

«Fai come vuoi, il mio consiglio l’hai avuto! Ora vado, altrimenti farò tardi! Ci vediamo stasera!»

 

Ino salutò l’amica sorridendole e poi partì alla volta del chiosco di ramen.

Sakura rimase a guardarla fin quando non sparì in mezzo la folla poi si rimise in marcia.

Quello che Ino le aveva detto, però, non se ne andò per niente! Su una cosa aveva ragione: Naruto ne sarebbe stato contento! Tutt’ oggi le chiedeva ancora di uscire e lei qualche volta aveva perfino accettato.

Forse...

 

“Adesso smettiamola, Sakura! Una cosa del genere è impensabile...Davvero, davvero IMPENSABILE! E poi sono stata proprio io ad organizzargli la festa, quindi questo è il mio regalo per lui. Si, andrà bene così!”

 

La ninja tornò a casa, ancora poco convinta del suo “regalo”, ma d’altronde oramai era troppo tardi per ripensarci: era quasi il tramonto, i negozi avrebbero chiuso entro poco e poi doveva cambiarsi. Il tempo a sua disposizione era scaduto, SCADUTO.

Non spese troppo tempo nel decidere che cosa mettersi per l’occasione, in fondo era una semplice festa di compleanno! Si legò i capelli, che continuava a tenere corti, in una coda non troppo alta poi s’infilo i jeans scelti ed un top non troppo scollato. Indossò un paio di ballerine ed uscì.

 

Era quasi ora!

Il piano era questo: Kakashi-sensei avrebbe portato Naruto al chiosco di ramen con la scusa di offrirgli la cena. Nulla di più semplice! Figuriamoci se il ragazzo si sarebbe fatto scappare l’occasione!

 

La ninja dai capelli rosa guardò ancora l’orologio: mancava mezz’ora all’ora stabilita.

Arrivata al chiosco, incontrò Neji ed Hinata seduti su due sgabelli a parlottare.

 

«Ehi, siete in anticipo!»

«Non di molto, Sakura.»

«Sono felice che sia venuto anche tu, Neji.»

«Bè, Hinata-chan ha insistito così tanto che non ho potuto proprio dirle di no!»

 

Da quando quei due stavano insieme sembravano altre persone, constatò Sakura: Neji si era addolcito un poco ed Hinata era meno goffa e timida!

Di lì a pochi minuti arrivarono anche il resto degli invitati: Iruka-sensei, Choji, Rock Lee, Gai-sensei, Ino, Shikamaru...

In un angolo, Sakura intravide persino Jiraya-sama assieme a Tsunade-sama e Shizune: probabilmente, non sarebbe intervenuti.

Poi, in lontananza, ecco giungere Kakashi-sensei assieme ad un saltellante Naruto.

 

«Attenzione, stanno arrivando!»

 

Tutti si nascosero dietro al bancone aspettando il momento più adatto per saltare fuori.

 

«Stasera voglio proprio fare una bella indigestione di ramen, Kakashi-sensei!»

«Si Naruto, non ne dubito!»

 

Appena il biondino ebbe sollevato la tendina per permettersi il passaggio...

 

«TANTI AUGURI NARUTO!!!!»

 

Da dove di solito il ninja vedeva preparare il ramen, vide saltar fuori i suoi amici tutti sorridenti!

 

«M-m-ma...Ch-che...»

«Oggi è o non è il tuo compleanno, eh!?»

«Certo, ma io...»

«Abbiamo pensato che ti avrebbe fatto piacere festeggiare i tuoi diciotto anni, Naruto!»

 

Ammise Sakura andandogli vicino e notando quasi subito due grossi lacrimoni che gli scivolarono giù per le guance.

 

«Io-io v-vi ringrazio...»

«E non piangere! Sei un uomo ragazzo, ricordatelo!»

 

Gli urlò quasi Gai-sensei strizzandogli l’occhio e dandogli una pacca sulla spalla.

 

I festeggiamenti ebbero inizio!

Tutto il ramen che Naruto avesse mai desiderato, quella sera era suo! Ne mangiò così tanto che quasi non aveva posto nello stomaco nemmeno per un pezzetto di torta traboccante di panna montana!

 

Dopo aver spento le sue diciotto candeline (ed aver espresso il desiderio che sarebbe stupido sottolineare!) arrivò il momento dei regali.

Naruto non aveva mai ricevuto dei regali in tutta la sua vita, e quello fu davvero un momento magico per lui, come pochi se ne hanno nella propria vita: Gai-sensei e Rock Lee gli regalarono un discorso di quasi dodici pagine sulla giovinezza e la forza fisica da loro stessi scritto (che Naruto apprezzò come un tesoro); Kakashi-sensei gli regalò l’intera collana de “Il Paradiso della Pomiciata” con tanto di dedica da parte di Jiraya-sama e Tsunade-sama («Prima o poi sono sicuro che ti sarà utile!» gli aveva poi detto); Iruka-sensei un pigiama nuovo (con tanto di cappellino abbinato!); Neji ed Hinata gli consegnarono un copri fronte un po’ logoro («Lo trovò mio padre ai cancelli di Konoha in seguito la morte del Quarto Hokage e si è quindi sempre ipotizzato che fosse appartenuto a lui! Ed io sono dell’idea che lo debba tenere tu...» gli disse Hinata, poco intimorita); poi, fu il turno di Ino, Shikamaru e Choji.

 

«Ecco a te, Naruto.»

«Wow! Ino è un mazzo di fiori davvero bello.»

«Mi è venuto davvero bene, lo ammetto...Ma quello che veramente ha importanza è il significato che quei fiori rappresentano: la Stella Alpina, il coraggio, quello che non ti ha mai abbandonato e che ti ha dato la forza di conquistare quello che ti era stato negato; la Genziana, determinazione, quella che ti ha permesso di diventare quello che oggi sei e che ti permetterà di diventare il futuro Hokage; la Dalia, gratitudine, quella che noi tutti ti dobbiamo per le volte che ci hai difeso e protetto, ed infine il Bucaneve, speranza, la speranza che tu possa continuare ad essere felice come lo sei oggi e che più nulla di turbi in futuro.»

 

Il piccolo locale era caduto in un silenzio quasi surreale.

Naruto ci mancò poco che scoppiasse a piangere a dirotto, mentre tutti gli altri si congratularono con i tre ragazzi per l’ottimo lavoro svolto.

 

«Non so davvero che cosa dire, amici! E’ stato il più bel compleanno che potessi desiderare, ed i vostri regali sono stati tutti fantastici. Davvero, non ho parole...»

 

Ino s’avvicinò a Sakura, rimasta un po’ in disparte.

 

«Alla fine non gli hai comprato nulla.»

«Ho organizzato questa festa per lui, credo anche questo sia un regalo...»

«In effetti non hai torto, Sakura. Comunque, io rimango della mia idea!»

 

Verso mezza-notte, qualcuno cominciò a tornarsene a casa, e quando ormai tutti gli invitati se ne furono andati, rimasero solo Sakura e Naruto a mettere un po’ in ordine.

 

«E’ stata un’idea tua non è vero Sakura-chan?»

«Eh!? Bè, di tutti.»

«Solamente tu conosci la mia data di nascita.»

 

Sakura si fermò e lo fissò negli occhi.

 

«Sul serio?»

«Già. Ed era la cosa che più desideravo al mondo avere una festa così! Arigatou Sakura-chan.»

 

Finirono in silenzio di mettere un po’ in ordine e poi si diressero ognuno verso la propria abitazione.

Lungo il tragitto, Sakura ebbe modo di riflettere su alcune cose: per esempio, che lei non avesse trovato nulla che valesse la pena di comprare e regalare a Naruto! Eppure gli altri avevano tutti fatto un’ottima figura, persino Gai-sensei e Rock Lee! Lei non aveva scusanti...

Anche una sciocchezza sarebbe andata bene,  e lei lo sapeva benissimo questo! Si trattava di Naruto in fondo...

In quel momento si sentì una perdente! Era stato sciocco da parte sua pensare che la festa sarebbe potuta essere il suo regalo...Davvero sciocco!!

 

Fissò il cielo, terso e brillante.

E quello che Ino le aveva detto quel pomeriggio le tornò alla mente.

Donare se stessa a Naruto.

Ecco quello che l’amica le aveva sussurrato all’orecchio!

E non sarebbe stato poi così tanto strano, alla fine. Perché lei...

 

Lei sentiva qualcosa di profondo per Naruto.

 

[Continua...]

 

L’angolo dell’autore: prima long-fic su Naruto! Solo qualche precisazione e poi vi lascio in pace: i personaggi sono tutti maggiorenni! (questo va sottolineato semplicemente per il fato che potrebbe esserci qualche scena un po’ hot, ma nemmeno troppo!). Ho voluto incominciare con il compleanno di Naruto perché mi piaceva l’idea di dargli qualcosa che non aveva mai avuto ^.^ Poretto!! Poi: visto che lunedì incomincerò l’università (aiuto!!) non mi sarà possibile aggiornare molto di frequente, quindi cercate di avere solamente un po’ di pazienza, ve ne sarò eternamente grata! Bene, ora concludo! Spero questo primo capito vi sia piaciuto, e spero me lo facciate sapere attraverso un commentino! Vi avverto: la storia sarà ben altra cosa! Già da adesso vi posso dire che verso il 3° o 4° capitolo ci sposteremo a Suna...Perchè?? Ahaha! Non ve lo dico! (me cattiva!) Baci by kagome ^^

 

 

Prossimo capitolo: “Il regalo di Sakura”

Non perdetelo!

See you soon!

Dattebajo!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                

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Capitolo 2
*** 2° [Il Regalo di Sakura] ***


L’angolo dei ringraziamenti: un grazie a tutti coloro che hanno letto il primo capitolo della storia, ed un grazie SPECIALE a chi l’ha anche commentata

 

L’angolo dei ringraziamenti: un grazie a tutti coloro che hanno letto il primo capitolo della storia, ed un grazie SPECIALE a chi l’ha anche commentata!

Himi87-Felicia91-Lele91-sonja-Alyah: grazie per i vostri complimenti! Vi prometto che continuerò la storia con tutto l’impegno che potrò dedicarvi, e spero continuiate a seguirla e a sostenermi con i vostri commenti! Baci.

shiratori-chan: grazie anche a te per i complimenti! Per quanto riguardo la canzone che ho inserito, sono molto felice che ti sia piaciuta. Non ero del tutto convinta che andasse bene, in fondo credevo non centrasse proprio niente con la storia! Però è stata lei ad accompagnarmi mentre mettevo insieme i pezzi di questo nuovo lavoro. Mi ha ispirata e commossa. Così ho deciso di inserirla all’inizio, perché era anche grazie a lei se ho cominciato a scrivere! E sono contenta che tu l’abbia notata, ci tenevo davvero molto ^.^.

Neko95: i più sinceri ringraziamenti anche a te! E non ti preoccupare: non ho alcuna intenzione di alzare ulteriormente il rating! Anzi, credo che così sia già troppo alto, ma vedi la storia mi è ancora poco chiara e per evitare di dover alzare il rating in futuro ho preferito farlo da subito! Ma puoi stare tranquilla, probabilmente lo abbasserò. Baci.

 

 

Costant Craving

 

[Il Regalo di Sakura]

*°*°

 

Quanta vita c’è

Quanta vita insieme a te

Tu che ami e

Tu che non lo rinfacci mai

E non smetti mai

Di mostrarti come sei

Quanta vita c’è

In questa vita insieme a te

 

(Iris, Biagio Antonacci)

 

 

L’orologio appeso alla parete segnava le tre e mezza.

E Sakura non aveva smesso nemmeno per un attimo di fissare il soffitto, interrogandosi sui suoi sentimenti.

Aveva capito solo una cosa: qualcosa era cambiato. E cambiato per sempre! Come la decisione di dimenticare Sasuke.

Aveva deciso che nessuno più l’avrebbe fatta soffrire come era riuscito a fare solamente l’ Uchiha. Ed ora che lui se ne era andato per sempre (per sempre?), Sakura aveva tutte le intenzioni di voltare pagina e di dimenticarlo. In fondo, intorno a lei, c’erano persone che meritavano davvero il suo affetto! Ad esempio, Naruto.

 

Già, ma che tipo di affetto gli avrebbe dato? E soprattutto, come lo considerava?

Un semplice amico, un fratello? Oppure...

 

Ahh, che sciocchezze!”

 

La ninja si rigirò su di un fianco, più che mai intenzionata a prendere sonno. Poi, vide quella foto, poggiata sulla scrivania.

Eccolo, il Team 7.

Lei, Sasuke e Naruto. E Kakashi-sensei.

Quanto tempo era passato da quel giorno, e quante cose erano cambiate! Troppe.

Un susseguirsi interminabile di eventi, belli e brutti, che avevano inevitabilmente scombussolato sia il villaggio di Konoha che la gente stessa.

 

Sakura scese dal letto e ripose quella foto in un cassetto, al sicuro. Nascosta.

Forse, era davvero arrivato il momento di pensare un po’ più a se stessa invece che agli altri! Come ninja medico, la salvaguardia della salute dei suoi compagni era al primo posto in qualunque momento, questo è certo!

Però...

 

«Ascoltami bene, Sakura! Questa è l’ultima lezione, ma è anche la più importante perciò non dimenticarla mai. Per poter curare al meglio le ferite altrui, tu devi essere la prima a non averne! Perciò, non pensare solamente a chi ti sta intorno ma, soprattutto, pensa a te stessa e alle tue ferite...Non solo quelle fisiche.»

 

Tsunade-sama glielo disse molto tempo addietro, e lei aveva commesso l’imperdonabile atto di dimenticare una cosa tanto vitale.

Era davvero arrivato il momento di essere felice.

Si rivestì velocemente ed uscì dalla finestra della sua camera, silenziosamente.

Atterrò su di un tetto per poi saltare velocemente su di un altro ed un altro ancora, fino a quando non raggiunse la sua meta.

 

La sua vita sarebbe incominciata proprio da lì.

 

Bussò piano alla finestra, intimorita, pensando a cosa gli avrebbe detto una volta che se lo fosse ritrovato davanti!

Bussò ancora, questa volta più forte.

Vide la tenda muoversi e poi qualcuno che la spostava lentamente. Infine, la finestra si spalancò.

 

«S-Sakura-chan! Cosa ci fai qui?»

 

La voce impastata dal sonno.

 

«Ciao Naruto.»

«E’ successo qualcosa?»

«No, nulla. Però...»

 

Naruto la prese per mano e la fece accomodare nella sua stanza.

 

«Fuori fa davvero freddo stanotte! Non vorrai mica ammalarti!?»

«S-si, hai ragione.»

«Dai su, dimmi tutto!»

 

Sakura strinse fra le mani la felpa che portava indosso.

 

«Io vorrei farti una...Domanda.»

«Mh? Una domanda? Se si trattava solo di questo, avresti potuto dirmelo domani.»

«Lo so, hai ragione. Ma è importante.»

«Bè allora dimmelo!»

 

La ninja si morse un labbro, e quando sentì quel sapore agro-dolce del sangue si sciolse un po’.

 

«Naruto, tu mi ami?»

 

Il ragazzo sgranò gli occhi.

 

«E-eh

«Io lo devo sapere!»

 

 

«Ma, Sakura-chan! Ti sembrano domande da fare? Io non so che cosa...Dire...»

 

Sakura si maledì mentalmente: come aveva potuto anche solo pensare di chiedergli una cosa del genere? Naruto sapeva a malapena cosa fosse l’affetto, figuriamoci se sapeva cosa fosse l’amore! Lui, che ne aveva sempre ricevuto troppo poco...

La ninja lasciò la presa salda che aveva sulla sua felpa e tornò davanti la finestra per poi aprirla.

Una sferzata d’aria gelida entrò nella stanza.

 

«Scusa Naruto! Dimentica quello che ti ho detto.»

«...»

«...Naruto?»

 

Non ricevendo alcuna risposta, Sakura si girò verso di lui ritrovandoselo a pochi centimetri di distanza.

 

«E’ facile fare così, non è vero?!»

«C-come

«Tu e Sasuke non siete poi così diversi! Anche lui ha fatto tre passi indietro dopo averne fatto uno avanti, senza prendere in considerazione i sentimenti degli altri...Bè IO SONO DAVVERO STUFO!»

«Non capisco...»

«Ah non capisci? NON CAPISCI?? Allora te lo spiego io, Sakura-chan! Tu sei venuta qui di tua spontanea volontà per chiedermi se ti amo e senza aver ricevuto alcuna risposta hai deciso di andartene chiedendomi di dimenticare! IO NON VOGLIO DIMENTICARE, NON POSSO DIMENTICARE! TUTTI QUELLI CHE MI STANNO INTORNO NON FANNO ALTRO CHE RIPETERMELO, MA IO NON DIMENTICHERO’ MAI! MAI!»

 

In quella risposta urlata a squarciagola c’era una vita intera tenuta nascosta per troppo tempo. Naruto era arrabbiato, triste, disperato...E innamorato.

 

«Se proprio lo vuoi sapere io ti amo, Sakura-chan! OK?!»

 

Sakura si era rannicchiata contro la finestra, guardando con occhi sbalorditi il comportamento di Naruto: non lo aveva mai visto in quelle condizioni. Ed era tutta colpa sua.

 

«Adesso che lo sai cosa cambierà? Nulla!!»

«Non è vero. Io sono cambiata, Naruto! E con me, sono cambiati anche i miei sentimenti...»

«I t-tuoi...»

«Non cacciarmi, Naruto.»

 

La ninja si fece strada fra le braccia del ragazzo, abbracciandolo forte. Poggiò la testa sul suo petto ed udì i battiti accelerati del suo cuore, che sembravano aumentare sempre di più. Poi, lo baciò.

 

Naruto sentì come un vulcano esplodere dentro di lui: per quanto tempo aveva desiderato una cosa del genere? Quanto volte aveva sognato la sua piccola Sakura...Baciarlo?

Dunque, non era venuta lì per prendersi gioco di lui...

Forse, era cambiata per davvero!

 

Il ninja la strinse a sua volta ed intensificò quel contatto che diventava sempre più coinvolgente, fin quanto le loro lingue non s’incontrarono.

Naruto la costrinse contro la finestra, quasi schiacciandola per quel desiderio che sentiva crescergli dentro tanto da non riuscire a controllarlo.

Era come quando Kyuubi tentava di uscire da dentro di lui! Sentiva fuoco.

Ma era un fuoco diverso, quello. Non era cattivo o maligno, né doloroso. Era bello, caldo. Unico.

Quando si staccarono, i loro occhi brillavano.

 

«Sakura-chan, io...»

«Vorrei tanto anche io ma...Forse, non ora...»

 

Disse lei impercettibilmente, rossa in viso.

 

«Si, hai ragione. Però...Ti prego, non fare come Sasuke. Non tornare indietro...Non te ne andare. Io non sopporterei un dolore così grande ancora una volta.»

«Naruto, mai. E’ il mio regalo per te.»

«Fantastico...»

 

Naruto aiutò la ragazza a salire sul davanzale per poi guardarla scomparire nella notte, dopo un ultimo breve bacio.

 

[Continua...]

 

L’angolo dell’autore: finalmente ho finito! Tre giorni di duro lavoro, e non ne sono per niente contenta! Diciamo che ho cambiato un po’ la storia da come l’avevo pensata all’inizio, ma spero possiate apprezzarla ugualmente!

Sono certa che molti di voi avevano pensato ad un regalo un po’ “diverso” da un semplice bacio ed una dichiarazione, quindi vi dovrete accontentare e restare sulle spine ancora per un po’! L’università mi terrà parecchio impegnata perciò non potrò aggiornare molto presto, mi dovete scusare, ve lo ripeterò in continuazione ^.^

Ancora un piccolo appunto IMPORTANTE: all’inizio di ogni capitolo troverete il pezzo di una canzone che non deve necessariamente centrare qualcosa con il capitolo che poi leggerete, ma rappresenta una canzone in particolare che ascoltavo mentre scrivevo o che mi ha ispirato! Ci tenevo a precisarlo, eheh!

Ok, credo sia davvero tutto! Spero commentiate in molti, bacini baciotti by kagome ^^

 

Prossimo capitolo: “Il Team del Cervo”

Non perdetelo!

See you soon!

Dattebajo!

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** 3° [Il Team del Cervo] ***


Costant Craving

 

L’angolo dei ringraziamenti: un ringraziamento enorme a tutti quelli che hanno letto e commentato il secondo capitolo della mia storia! Sono davvero molto felice che vi piaccia, e questo mi da un input in più per continuare a scriverla, nonostante il poco tempo a mia disposizione! Baci.

Lele 91-Himi87: grazie per aver continuato a leggere ed a commentare! Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto come i due precedenti! Buona lettura.

Sasoruccia: benvenuta! E grazie per aver commentato. Ora, in risposta alla tua domanda: il regalo di Sakura per Naruto non era altro che il bacio e la sua dichiarazione d’amore! O non si capiva?...Mh, io spero proprio di si! O per lo meno rileggendola credevo che fosse tutto abbastanza comprensibile! Comunque, non ti preoccupare, spero che ora l’enigma sia stato risolto! Baci e buona lettura!

 

Costant Craving

 

[Il Team del Cervo]

They said all teenagers scare
The living shit out of me
They could care less
As long as someone ll’ bleed
So darken your clothes
Or strike a violent pose
Maybe they’ll leave you alone, but not me

The boys and girls in a clique
The awful names that they stick
You’re never gonna fit in much, kid
But if you’re troubled and hurt
What you got under your shirt
Will make them pay for the things that they did.

 

 
*°*°

Hanno detto che tutti gli adolescenti
se la fanno sotto dalla paura di me
A loro potrebbe importare poco
Finché qualcuno sanguinerà
Allora mettiti vestiti scuri
E assumi un atteggiamento violento
Forse ti lasceranno solo, ma non io.

I ragazzi e le ragazze nella combriccola
I terribili nomi che mettono
Non andrete mai molto d’accordo, ragazzo
Ma se sei agitato e addolorato
Quello che hai sotto la tua camicia
Li farà rimpiangere per le cose che hanno fatto.

 

(Teenagers, The Chemical Brothers)

 

 

 

 

Quella mattina, non fu il solito raggio di sole a svegliare Naruto! Ma bensì il forte -Toc!Toc!- di qualcuno alla sua porta.

Con molta difficoltà riuscì ad alzarsi dal letto, stropicciandosi per bene gli occhi rossi per il sonno ancora presente. Infilò un paio di morbide pantofole per poi avviarsi con passo ben più che lento alla porta; girò due volte la chiave nella serratura e poi l’aprì.

 

«‘Giorno Naruto!»

«Ehh??»

«Stavi forse dormendo?»

 

Il biondino girò gli occhi alla ricerca dell’orologio che aveva appeso al muro l’anno prima per poi strabuzzare lo sguardo accorgendosi solo allora che fossero appena le sette del mattino.

 

«Ma...Kakashi-sensei, insomma!! Le sembra l’ora di venire a svegliare le persone?»

«Oh, su su! Non penserai forse che sia stata una mia idea!?»

«In effetti, ho qualche dubbio al riguardo.»

«Eheh!!»

«Insomma?? »

«Ah già! E’ stata Tsunade-sama a chiedermi di venirti a svegliare.»

«Cosa?? Tsunade-baachan??»

«Proprio così. Ma non so il motivo, quindi immagino dovrai andarglielo a chiedere tu!»

«Lo faccio immediatamente!! E mi sentirà quella vecchia...»

 

Naruto si lavò e si vestì continuando a mugugnare qualche imprecazione contro il Quinto Hokage.

Una volta sceso in strada, si accorse che il suo sensei era già sparito da qualche parte (probabilmente davanti la pietra dei caduti di Konoha) e che faceva un freddo davvero glaciale! Per scaldarsi, corse verso il palazzo nel quale venivano ospitati tutti gli Hokage, salendo agilmente le scale per poi arrivare davanti la porta dell’ufficio nel quale l’Hokage prendeva spesso decisioni. Bussò.

 

«Avanti.»

 

Naruto spalancò come una furia la porta.

 

«INSOMMA! SI PUO’ SAPERE PER QUALE ASSURDA RAGIONE MI HAI FA...»

 

Ma il resto delle parole gli morirono in gola quanto vide nella stanza la sua Sakura e Shikamaru.

Incontrando gli occhi della giovane ninja, entrambi arrossirono in ricordo della notte precedente, mentre Shikamaru era, come il solito, piuttosto scocciato della situazione.

 

«Bene, Naruto.»

 

Esordì Tsunade.

 

«Noto con piacere che sei già carico di energie, molto bene!»

«Si può sapere per quale assurda ragione ci avete fatto venire a quest’ora del mattino?»

 

A parlare era stato Shikamaru.

 

«Innanzitutto, dovreste ben sapere che la giornata di un ninja incomincia all’alba...»

 

Naruto storse la bocca: che assurdità!

 

«...e poi, ho deciso di affidarvi un’importante missione!»

«Che??»

«Una missione??»

«Ma, Tsunade-sama!...»

 

Disse poi Sakura.

 

«Per poterci affidare una missione, fra di noi dovrebbe essere presente almeno un jonin!»

«Non ce ne sarà bisogno! La missione che ho intenzione di affidarvi è di livello D.»

«ASPETTA UN MOMENTO!!«

 

Urlò Naruto adirato.

 

«Devo forse ricordarti che i qui presenti sono tutti promossi a livello di chuunin?? Che ce ne facciamo di una misera missione di livello D, eh?? IO MI RIFIUTO!!»

 

Naruto prese la via della porta, intendo ad andarsene e a tornare a dormire nel suo caldo letto.

 

«Aspetto un momento, Naruto!»

«Non ho intenzione di ascoltare ancora una parola di quello che...»

«Questa mattina è arrivato un messaggio da Suna.»

 

Il ninja fermò la mano che prontamente stava per abbassare la maniglia della porta.

Aveva forse detto...Suna?

Subito il timore che fosse accaduto qualcosa di grave invase i suoi pensieri!

Tsunade continuò, ormai certa di aver rapito la sua attenzione.

 

«Domani saranno quattro anni esatti che il Quinto Kazekage è morto.»

 

Shikamaru e Sakura strabbuzzarono gli occhi, rivolti verso il loro compagno che sembrava avesse incominciato a tremare.

Naruto continuò a stringere quella maniglia, quasi volesse romperla, nel ricordo del dolore provato per la perdita dell’amico.

Possibile che fossero passati già quattro anni?

 

«Continui Tsunade-sama.»

 

Disse Sakura.

 

«Nel messaggio mi veniva chiesto di raggiungere il villaggio della Sabbia per poter partecipare ad un evento commemorativo per il Kazekage scomparso, ma come voi ben sapete mi è impossibile lasciare in questo momento Konoha visto che fra non molto avrà luogo l’esame per diventare chuunin...»

 

Tsunade fece una pausa, studiando attentamente gli occhi dei suoi ninja, tranne quelli di Naruto.

 

«Ed è quindi per questo motivo che ho deciso di inviare voi in rappresentanza di me e di Konoha.»

«Perché proprio noi?»

 

Dopo un lungo silenzio, Naruto parlò.

 

«Immaginavo mi avreste posto questa domanda, ed io ho i miei buoni motivi: ho pensato a voi tre perché sia te che Sakura avete partecipato, tre anni fa, alla missione per salvare Gaara dall’Akatsuki, e poi Shikamaru perché ha già intrattenuto rapporti con Suna. Ecco perché.»

 

Naruto fermò due fastidiose lacrime che volevano a tutti i costi scendere dai suoi occhi.

 

«Non essendo una missione particolarmente difficoltosa, ho pensato di non affiancarvi alcun jonin, ben consapevole delle vostre capacità di ninja. Appena la cerimonia si sarà conclusa, farete ritorno a Konoha. Questo è quanto!»

 

Sakura e Shikamaru assentirono con il capo, aspettando una reazione da Naruto che però non arrivò.

 

«Ah, un’ultima cosa: per questa missione sarete il Team Shikamaru.»

«CHE COSA??»

 

Era ovvio che il biondino avesse qualcosa da ridere, altrimenti non sarebbe più stato lui, no!?

Per un momento, il pensiero di Gaara ucciso dall’Akatsuki l’aveva completamente rimbambito, non riuscendo più ad avere alcun contatto con il mondo esterno. E poi, perché Tsunade avrebbe dovuto inviare proprio lui? Certo, un motivo lei glielo aveva dato, ma non era abbastanza per lui!

E poi...Perchè aveva nominato Shikamaru a capo della missione e non lui?! Questo davvero non poteva accettarlo, in quanto futuro Hokage di Konoha.

 

«NON CI STO PROPRIO A STARE SOTTO GLI ORDINI DI QUEL PERDI TEMPO PATENTATO!! MI RIFIUTO!!»

«Basta Naruto! Non ti sta mai bene niente, e non rifletti mai. Ho nominato Shikamaru per il semplice motivo che ha più esperienza in fatto di missioni e perché è il più indicato a prendere decisioni per il gruppo! Quindi, falla finita una buona volta.»

«Solo perché è UN PO’ più intelligente del normale non vuol dire che debba necessariamente essere migliore come capo!!»

 

Tsunade si portò una mano alla testa, stanca delle continue urla ed opposizione da parte di Naruto.

 

«Puoi continuare ad urlare e sbraitare quanto vuoi, comunque rimane il fatto che entro domani pomeriggio dovrete essere a Suna.»

«Ma è impossibile arrivare a Suna entro domani!»

«Non mi chiamo mica Rock Lee!!»

«Allora sarà meglio che partiate subito!! Buona fortuna!!»

 

Tsunade consegnò un rotolo di carta nelle mani di Sakura dicendole di consegnarlo a Temari o a Kankuro una volta che fossero giunti a destinazione.

 

Una volta che i tre se ne furono andati  (Naruto non aveva smesso per un solo secondo di lamentarsi!) fece la sua comparsa Jiraiya.

 

«Quel ragazzo non è cambiato per niente, nonostante sia ormai cresciutello!»

«E’ davvero impossibile, e se davvero un giorno diventerà Hokage, tremerò per Konoha!»

 

Jiraiya non nascose un sorriso divertito.

 

«Vuoi ugualmente che li segua, Tsunade?»

«Oh si, certo.»

«Ancora non capisco perché tu non abbia inviato con loro Kakashi!»

 

Tsunade, dopo un breve sospiro, si alzò dalla sua poltrona e guardò fuori la finestra il villaggio che lentamente si stava svegliando.

 

«Circa un mese fa ho inviato una squadra ANBU per porre definitivamente fine all’ Akatsuki...Ma...»

 

L’Hokage si morse un labbro.

 

«Nessuno di loro ha fatto ritorno.»

 

Jiraiya non ne sembrava affatto sorpreso.

 

«Avresti dovuto calcolare un eventualità del genere, Tsunade.»

«Ho agito d’impulso ed ho sbagliato, è stato un errore imperdonabile che avrò sulla coscienza per tutta la mia vita. In ogni caso, prima di morire, uno di loro è riuscito ad inviare un messaggio.»

«Che messaggio?»

«L’Akatsuki ha intenzione di attaccare Konoha per rapire Naruto e riservargli lo stesso trattamento che ha ucciso Gaara.»

«Capisco.»

«Per questo ho voluto allontanarlo da Konoha assieme a Sakura e Shikamaru: lei potrà provvedere alle ferite dei suoi compagni, se mai ce ne fossero, e sa difendersi bene; e Shikamaru è astuto e saggio, sa captare il pericolo ed organizzare un diversivo in pochi attimi. Insieme a loro, Naruto potrà essere al sicuro, ma non basta...»

«Ho capito, ho capito: vuoi che anche io li segua fino a Suna per assicurarmi che nulla vada storto, ho indovinato?»

«Si, hai indovinato. Se veramente l’Akatsuki dovesse attaccare Konoha, Naruto sarà ben lontano e tutti i ninja più potenti si troverebbero nel villaggio pronti a difenderlo.»

«E non hai pensato all’eventualità che l’Akatsuki possa aver agito d’astuzia facendo girare informazioni errate circa l’attacco a Konoha proprio per far muovere Naruto?»

«E’ per questo che tu andrai con loro, e ora muoviti!»

 

Jiraiya la salutò e poi sparì.

 

Intanto, ai confini di Konoha...

 

«Avete preso tutto?»

«Certo, siamo pronti a partire!»

 

Esordì Sakura sorridendo.

 

«Naruto?»

«Si, si. Scocciato, assonnato ma pronto.»

«Bene, allora in marcia.»

 

I tre ninja balzarono veloci su di un ramo per poi saltare su di un altro ed un altro ancora.

Da lontano, Jiraiya li seguiva.

 

“Accidenti a quella Tsunade! E io che volevo scrivere un nuovo capitolo per il mio libro...»

 

[Continua...]

 

L’angolo dell’autore: che fatica, ragazzi! Questo capitolo proprio non voleva farsi scrivere oggi! Non so come sia venuto, a me sinceramente piace, però forse avrei dovuto lavorarci sopra ancora un po’...Ma è il tempo che mi manca! Quindi, ci dovremo accontentare un po’ tutti!

Ecco finalmente svelato questo famosissimo “cervo” che non è altro che il significato del nome di Shikamaru, che si è visto mettere a capo di questa importante missione verso Suna. Chissà cosa riserverà il destino ai nostri amici...Ovviamente è tutto rimandato al prox capitolo! Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate, grazie a tutti! Kiss by kagome ^^

 

Prossimo capitolo: “Terzo Incomodo”

Non perdetelo!

See you soon!

Dattebajo!

 

 

 

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