a drop in the ocean

di Malik_future_wife
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** CAPITOLO 1 ***


Era appena suonata la campanella della quinta ora di scuola.

Mi alzai, presi le mie cose e le andai a chiudere dentro l’armadietto, poi mi incamminai verso la mensa.

Come sempre, si erano formati i soliti gruppi.

Le ‘troie’ da una parte insieme ai puttanieri della scuola.

Le secchione si erano tutte riunite in un tavolo per confrontare i loro compiti.

E poi c’ero io.

Quella considerata ‘stupida’ solo perché ero timida e non avevo nessun amica o amico.

Quella che si tagliava, perché si sentiva vuota, inutile, ma questo non lo sapeva nessuno.

Mi avvicinai al tavolo vuoto più vicino e incominciai a mangiare da sola.

Incominciai ad ‘esaminare’ con attenzione ogni  persona presente in quella stanza.

Mi piaceva osservare la gente.

Passai lo sguardo dal tavolo dei secchioni a quello dei più popolari.

Allison, la più troia della scuola, si stava strusciando addosso a Harry, il più puttaniere. Bella coppia.

Vicino a Harry c’era Zayn, il più bel ragazzo che io abbia mai visto in vita mia, che stava guardando …

O cazzo. Stava guardando me.

Subito distolsi lo sguardo abbassando la testa e subito diventai tutta rossa.

Perché mi stava fissando?

In tre anni non mi ha mai degnata di una parola.

Finii di mangiare, tenendo sempre lo sguardo basso e una volta finito mi alzai in piedi e mi incamminai 

verso il bagno, cercando di non incrociare un’altra volta i suoi occhi color nocciola.

Mi fermai davanti allo specchio e feci un respiro profondo.

Cercai di darmi una sistemata e poi uscii dal bagno.

Alzai lo sguardo e mi trovai davanti lui. Zayn.

Per un attimo ci fissammo e io mi persi nei suoi occhi, ma dopo qualche secondo di silenzio la situazione si

fece imbarazzante.

Deglutii rumorosamente e sorrisi appena, accennando un timido: ‘Ciao’.

Lui fissandomi mi disse: ‘Ti ho notata prima in mensa. Come mai eri da sola?

 'Sono sempre evitata da tutti.

Strano. Sei molto carina.’ Mi rispose avvicinandosi.

Era un puttaniere e sicuramente non aveva buone intenzioni.

Mi accarezzò la guancia con il dorso della mano e io sentii elefanti ballare la conga nel mio stomaco.

Si avvicinò al mio orecchio e diede un piccolo morso al lobo facendomi passare dei brividi per tutto il corpo.

Se ne accorse e sussurrò nel mio orecchio: ‘Rabbrividisci per poco, piccola’.

Mi aveva chiamata piccola.

A quel punto si allontanò e io ci rimasi un po’ male.

Ora non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi. Mi vergognavo.

Ora devo andare, scusami.’ gli dissi e mi incamminai verso la mia classe.

Lui mi rincorse e mi fermò prendendomi un polso.

Gemetti dal dolore, per i tagli che si trovavano sotto la maglietta.

Fortunatamente, non si accorse di nulla.

Anzi, mi disse:’Puoi venire a casa mia, dopo scuola? Ho saputo in giro che hai degli ottimi voti a

matematica, mentre io sono una frana. Mi servirebbe un po’ di aiuto
.’

C-certo zayn.’ Risposi balbettando.

Sorrise appena.

Allora, ci vediamo più tardi’ e se ne andò, lasciandomi di nuovo sola.

Mi incamminai verso la classe, pensando a quello che sarebbe successo il pomeriggio.




HEILA RAGAZZE (?)
Allora, ok. Fa schifo lol 
Recensite così capisco se fa pena o se fa pena? *occhidacucciolo* graziee c: 
 

 
 
 
 
 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


 Ero appena arrivata a casa e andai dritta in camera.

Non mi cambiai, non ce n’era bisogno.

Presi il libro di matematica e uscii di casa dicendo a mia madre che sarei andata da un’amica.

Dopo, due minuti di cammino, mi trovai davanti a casa sua.

Suonai, titubante, il campanello.

Sentii un rumore di passi, la porta si aprì e mi si presentò lui  davanti.

Era perfetto come sempre.

Portava una tuta che lo rendeva più sexy del solito.
 
‘Ciao emma’ mi salutò con il suo sorriso smagliante.

‘Ciao Zayn’

‘Vieni. Entra pure.’ Feci qualche passo incerto verso l’interno e rimasi incantata.

Quella casa era enorme.

Vidi Zayn sorridere leggermente per l’espressione di stupore che era stampata nel mio viso.

‘Andiamo in camera, così stiamo più comodi’ e incominciò a salire una rampa di scale.

Ci sedemmo su una scrivania e prendemmo fuori i libri.

‘Allora cos’è che non hai capito?’ gli chiesi.

‘Tutto’

Lo guardai incredula.

Lui fece spallucce e quindi iniziai la mia “spiegazione”.

Presi la matita per fare alcuni esempi pratici, ma lui mi guardava in modo strano.

Come se fosse preoccupato.

‘Che è successo?’ gli chiesi.

‘Perché fai questo?’ lo guardai non capendo a che cosa alludesse.

Ma poi mi cadde l’occhio sul braccio.

Avevo la manica alzata e i tagli in bella vista.

Mi affrettai a nasconderli e poi cominciai a balbettare e a dire frasi senza senso.

‘Perché fai questo?’ mi ripeté.

Non riuscii a trattenermi e qualche lacrima mi rigò il viso.

Lui asciugò le mie guance con il pollice, per poi abbracciarmi.

‘Non piangere.’ Mi ripeteva, cercando di calmarmi.

‘Vieni qui.’ disse e mi fece sedere sopra di lui.

Imbarazzata arrossii.

‘Ora cerca di calmarti e raccontami tutto. Ti prego.’ disse accarezzando la mia schiena.

Presi un respiro profondo e incominciai a raccontargli la mia storia.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Gli raccontai tutta la mia storia.

Gli raccontai che mio padre era morto quando avevo cinque anni.

Gli raccontai che dei ragazzi mi avevano violentata qualche anno prima.

Gli raccontai che ero sempre da sola.

Non avevo un’ amica o un amico.

Tutti mi evitavano, come se avessi la peste.

Gli raccontai che mangio pochissimo.

E infine gli dissi che fino ad ora lui era stato l’unica persona che si è preoccupata di come stavo.

Finii di parlare e tra di noi si instaurò un silenzio imbarazzante.

Mi alzò il viso con due dita delicatamente e mi asciugò le lacrime che rigavano le mie guance.

Mi abbracciò forte e sussurrò al mio orecchio: ’Mi dispiace

‘Non è colpa tua’ cercai di dire con la voce rotta dal pianto.

Non credevo fosse così dolce.

Immaginavo fosse un menefreghista.

‘S-scusami ora devo andare’ balbettai.

Lui mi fece alzare da sopra le sue ginocchia.

Si mise di fronte a me mi guardò per alcuni secondi.

Poi prese il mio braccio, alzò la manica e lasciò un piccolo bacio sui tagli.

Rimasi spiazzata da quel gesto.

‘Ricordati che io ci sono per qualunque cosa. Ora non sei più sola’

Lo guardai riconoscente di quello che aveva appena detto.

‘Grazie mille Zayn. Ora vado’

Presi le mie cose, mi incamminai alla porta e me ne andai.

Arrivai a casa e mi buttai sul letto.

Ero contenta. Per la prima volta in tutta la mia vita, ero davvero contenta.

Presi il mio libro preferito e mi misi a leggere.

Mi piaceva leggere.

Quando leggevo mi dimenticavo di tutti i problemi.

Dopo un po’ mi addormentai.

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Mi  svegliai la mattina dopo.

Mia madre non si era preoccupata di chiamarmi per cena.

Mi preparai e poi andai a scuola.

Ora sapevo di non essere sola.

Le prime ore passarono velocemente.

Quando suonò la quinta campanella riposi le mie cose dentro l’armadietto e poi andai in mensa.

Eccolo. Era lì.

Bello come un dio.

Mi venne incontro e mi stampò un bacio sulla guancia.

Arrossii pesantemente, imbarazzata da quel gesto.

‘Mi piacciono le ragazze che arrossiscono’ ecco.

Era ritornato il solito.

‘Vieni al nostro tavolo?’ mi chiese.

‘Io, non credo di poter venire’

‘Dai, ci sono io con te. Non ti preoccupare’

Lo seguii, nervosa, al tavolo dei più popolari.

‘Allora ragazzi, lei è Emma’ esordì.

Sorrisi timidamente.

‘Loro sono Niall, Louis, Liam, Harry e lei è Allison’

Tutti mi sorrisero e Allison, la troia, fece un sorriso alquanto finto.

Mi sedetti insieme a loro.

Incominciammo a parlare del più e del meno.

‘Allora, emma sei vergine?’ mi chiese ad un tratto Harry.

Rimasi interdetta.

Chinai la testa arrossendo pesantemente.

Nella mia mente, fecero capolino tutte le scene di qualche anno prima.

Quando dei ragazzi più grandi di me mi avevano stuprato in quello sporco vicolo.

Zayn mi guardò preoccupato per poi lanciare un occhiata di rimprovero ad Harry.

Mi alzai di scatto dalla sedia sussurrando un timido ‘scusate’.

Corsi in bagno e mi chiusi dentro.

Mi accasciai vicino alla porta e incominciai a piangere.
 
 
 
 CIEO AMICI (?)
ecco un altro capitolo merdoso. Come personaggio avevo scelto emma watson :/ 
Recensite e ditemi se ce la vedete come protagonista c: 
BACI :*

 
 

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