Non tutte le storie hanno un lieto fine.

di Vioska
(/viewuser.php?uid=370627)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ***
Capitolo 2: *** Il misterioso principe azzurro. ***



Capitolo 1
*** Introduzione ***


So che sembrerà una scemata, ma non è così un grande evento ha spezzato la mia vita, ma c'è una grande toppa, che sta per ripararla. Sono Sophie, ma tutti mi chiamano Sop e ho sedici hanni.
Tutti... Praticamente solo Arianna, la mia migliore amica, e le mie due sorelle, Tess e Julia. Tess ha 19 anni e Julia 11.
Non ho molti amici; tutti definiscono la mia famiglia strana. Ma non è così. Io sono una ragazza normale, ovvero lo ero fino a tre anni fa. E oggi è proprio il terzo anno. M
e lo ricordo bene, quel 12 Marzo 2010, e penso che non lo dimenticherò mai. I miei genitori hanno fatto un incidente stradale che è stato fatale per loro. All'inizio ero in orfanatrofio con le mie sorelle.
È li che ho conosciuto Arianna, ma della sua storia parleremo dopo. Poi quando Tess, ha compiuto diociotto anni, finalmente siamo state affidate a lei e da quel momento è come una madre per noi. Ora viviamo in un paesino in Inghilterra.
Sono una Directioner. Ormai sono passati due anni, da quando li seguo.
Ora vado, mi aspetta la messa in ricordo dei miei genitori,mi devo vestire bene,devo essere in chiesa alle 17.30 e ovviamente sono già in ritardo. 




                                                    -------------------------------------------------------------------


 

Note Autrice. Boh siamo soddisfatti di questo capitolo. E' una storia che avevamo iniziato un po' di tempo fa e che ora vogliamo continuare. Cieoo Scriveremo tra poco il prossimo capitolo. Ciau -Vioska

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il misterioso principe azzurro. ***


Il mio sonno mattutino fu interrotto dal suono stridulo del telefono di casa.
Proprio ora doveva suonare?
Stavo facendo un bel sogno, potrei dire..
Senti i passi di mia sorella Tess al piano di sotto, che si interruppero quando alzò la cornetta.
Chiusi di nuovo gli occhi sperando di riaddormentarmi e ritornare al sogno.
C’è un bellissimo principe che vuole che lo sposi.
Mmh.
Ma il sogno non è destinato ad avere un finale.
-Sophieee, è per te!
Sbuffai, riapri gli occhi e mi alzai dal letto.
Misi le pantofole e mentre scendevo le scale cercai di riprendere il sogno nel modo più credibile possibile.

Arrivai al pianterreno pensando al principe e all’anello d’oro che aveva da offrirmi.
-Chi è?
-E' Arianna- disse coprendo con una mano la cornetta- Penso che sia per il lavoro estivo..

Era estate, e io e Arianna, che sarebbe la mia unica amica senza contare le mie due sorelle, dovevamo trovarci un lavoretto per prendere un po' di soldi.
Arianna era l'incaricata a cercare il lavoro part-time da svolgere nei 3 mesi di vacanza, e io dovevo trovare la meta della vacanza che la prossima estate avrei fatto con lei, usando i soldi guadagnati nel lavoro.
-L'ho trovato! -urlò- Ho trovato un lavoro part-time nel ristorante di Luigi!
-Mmmmh, fantastico-dissi con poco entusiasmo-Quando si inizia?
-Domani! Non sei contenta?
-Non sai quanto...
-Ci vediamo domani al ristorante. Ricorda, devi essere lì alle otto emezza, e si inizia alle nove. Vestiti comoda. Ciao.

Sbuffai il più rumorosamente possibile e tornai in camera.
Decisi di vestirmi, così misi dei jeans scoloriti e una maglietta arancione che mi stava larga, tanto valeva uscire un po’.
Era estate e faceva caldo.
Ero stanca, distrutta, ma ovviamente non potevo riposare perché dovevo lavorare in uno stupidissimo ristorante.
Di Luigi, poi..
Una delle persone che sopporto meno al mondo.

Mi cambiai il più presto possibile e uscì di casa senza far rumore.
Avevo voglia di comprare qualcosa. Andava bene qualsiasi cosa.
Entrai nel primo bar e chiesi un caffè.
Mi sedetti nei tavolini fuori e aprii la borsa estraendo il fascicolo con le possibili destinazioni. Mi sarebbe piaciuto andare in America, ma non avevo la minima idea dei costi.
Quando il caffè arrivò già mi era passata la voglia di berlo. Mi ricordai anche che io non bevevo caffè.
Lo lasciai sul tavolino e andai a pagare.

Decisi di continuare la passeggiata, tanto per fare qualcosa di diverso. Intanto continuavo a pensare al mio principe. Aveva un non so che di famigliare.
Andai al parco, dove mi sedetti su una altalena. Ci venivo spesso con mia madre, mi mancava molto quel posto. Poi andai in spiaggia che non era molto più distante da li.

Tolsi le scarpe e iniziai a correre sulla riva con le onde che mi pizzicavano alcuni graffi sui piedi. Asciugai i piedi e mi sedetti sulla sabbia, feci per tirar fuori il plico con le destinazioni, ma non lo trovai. Solo allora realizzai il fatto di averlo lasciato sul tavolino, a fianco al caffè.
-Oh, merda. -Imprecai. Dentro quel faldone c'era anche una cosa importante che non dovevo proprio perdere. Mi misi a correre.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1681989