You Make Me Blow

di Laura_Julia
(/viewuser.php?uid=235303)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** After the happiness there is the sadness ***
Capitolo 2: *** The Meeting With Julia ***
Capitolo 3: *** The First Cut, The First Cigarette ***
Capitolo 4: *** You Can't Escape From The Past ***
Capitolo 5: *** The Meeting With Niall ***



Capitolo 1
*** After the happiness there is the sadness ***


Nell’estate del 2009 Demi chiese ai suoi genitori di poter andare in un campo estivo nel quale si studiava musica e tutto girava intorno ad essa.
Ci vollero circa 2 mesi per convincere i genitori di Demi ma alla fine ci riuscì e convinse i suoi genitori a mandarla in quel campo estivo, perché lei aveva una passione per il canto e aveva una bellissima voce oltre al fatto che sapeva comporre delle bellissime canzoni, ma solo lei sapeva di quelle sue canzoni scritte in un piccolo libricino che portava sempre con sè, preferiva tenersi questo piccolo segreto per sé.

Prima di partire.

Allora Demi sei pronta per partire? – le chiese sua mamma
Certo, sono prontissima! Non vedo l’ora di partire – rispose Demi a sua mamma
Demi era elettrizzata all’idea di andare a questo campo estivo e di conoscere altri ragazzini della sua età e con la sua stessa passione per la musica.
Lei aveva quasi 14 anni quando andò al campo estivo ma aveva già una mente molto sveglia e pensava diversamente rispetto agli altri ragazzini della sua età ed era molto più sveglia di loro pur avendo quella giovane età.

Arrivati al campo estivo.

Eccoci qui! Beh sembra veramente un bel posto per te Demi, spero ti divertirai tanto, farai di sicuro tante nuove amicizie tutti ti vorranno subito bene – Disse la mamma di Demi con gli occhi lucidi e sul punto di piangere da un momento all’altro
Grazie mamma – risposte Demi sorridendole
non ti preoccupare mamma, mi divertirò tanto insieme ad altri ragazzini e il tempo volerà così tanto in fretta che neanche te ne accorgerai - le disse Demi dandole un forte abbraccio
La mamma di Demi scoppiò a piangere dopo quelle parole e con un filo di voce disse – mi mancherai tanto, ti voglio bene mia piccola Demi – abbracciandosi un’ultima volta prima che i genitori di Demi salirono in macchina per poi ripartire e tornare a casa, lasciando Demi con una delle ragazze che lavoravano lì al campo
Demi era molto socievole e quindi fece amicizia molto velocemente. E i tre mesi al campo estivo passarono altrettanto in fretta.
Il giorno del ritorno a casa Demi aspettò con ansia i suoi genitori per poi ritornare a casa tutti insieme per poi raccontargli tutto quello che era successo in quei tre mesi, di quanto si fosse divertita e di tutte le amicizie che aveva fatto.
Demi vide subito una macchina a lei molto familiare. La macchina si fermò vicino a lei e Demi vide i suoi nonni scendere dall’auto e gli corse subito incontro per abbracciarli perché era da tanto tempo che non li vedeva.
Cosa ci fate qui? Dove sono mamma e papà? – Chiese subito Demi senza neanche prendere fiato tra una parola e l’altra
Ti spiegheremo tutto appena arriviamo a casa – Rispose la nonna a Demi e così salirono tutti in auto per andare a casa dei suoi nonni
Durante il viaggio Demi raccontò come aveva passato quei tre mesi al campo e di quanto si fosse divertita e di quante amicizie aveva fatto. Arrivati scesero dall’auto e si diressero verso la porta di casa per poi entrare e appoggiare le cose che Demi si era portata per andare al campo.
Sistemato tutto quanto, si sedettero tutti in salotto.
Dove sono mamma e papà? Quando arrivano a prendermi? Perché non sono venuti a prendermi loro al campo? – Chiese Demi ai suoi nonni e loro la guardarono sapendo che le avrebbero dovuto dire la dura e crudele verità
Beh Demi, purtroppo le cose che succedono non possono essere cambiate e non si può tornare indietro nel tempo per non farle succedere – Disse la nonna
Cosa volete dire con questo? – Chiese Demi confusa
Ecco… Purtroppo mentre tu eri al campo, i tuoi genitori hanno fatto un brutto incidente e adesso non sono più qui con noi. Quello che vogliamo dirti è che i tuoi genitori non ci sono più, ci hanno lasciato e adesso sono lassù insieme agli angeli. – Dissero i suoi nonni con le lacrime che gli scorrevano sul viso
No! Non può essere vero, voi mi state dicendo una bugia siete dei bugiardi non è vero! – grido Demi piangendo e correndo verso la sua camera.

 

*SPAZIO AUTRICE*

ciao a tutti io mi chiamo Laura :) cosa ne pensate? spero che recensirete e spero che vi sia piaciuto come inizio :)

Baci Laura ❤

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** The Meeting With Julia ***


Arrivata in camera, Demi chiuse la porta dietro di sé e girò la chiave per chiudersi dentro e stare da sola.
Appena chiuse la porta a chiave Demi sprofondo il suo piccolo e innocente viso nel cuscino che si riempì così di lacrime.
Perché? Perché tutto questo? Perché è dovuto succedere proprio a loro? Perché? – Demi continuò a gridare dalla rabbia dopo la brutta notizia che aveva appena ricevuto
Demi passò la giornata chiusa in quella camera senza dire più nulla, aveva solo la forza di piangere e di gridare con tutta se stessa per la rabbia.
Demi aveva solo voglia di scappare da tutto quello che la circondava, voleva scappare da quelle mura che la circondavano.
Demi voleva uscire e prendere una boccata d’aria, decise di aprire la porta e uscire e i suoi nonni la lasciarono uscire perché sapevano che dovevano lascarle un po’ di libertà.
Demi uscì e andò a fare una passeggiata, non poco lontano da casa c’era un parco, era molto vecchio e sporco, c’erano alcuni ragazzi grandi e c’era una ragazza con loro.
Smettetela vi prego, per favore lasciatemi andare. – gridava la ragazza impaurita
E perché mai dovremmo lasciarti andare? – disse uno dei ragazzi mentre gli altri ridevano
Demi era lì e subito non capì cosa stesse succedendo ma ad un certo punto si avvicinò
lasciatela stare, andatevene via o chiamerò la polizia! – gridò Demi con tutta la forza che aveva in gola per gridare
va bene ragazzina ce ne andiamo non c’è bisogno di urlare così! Dai andiamocene ragazzi non perdiamo tempo con queste due – disse il ragazzo che aveva parlato prima
Stai bene? – chiese Demi alla ragazza
Sì grazie a te sto bene. – rispose gentilmente la ragazza
Come ti chiami? – chiese Demi
Mi chiamo Julia e tu? – rispose Julia
Mi chiamo Demi piacere. – le disse Demi allungando la mano per stringere quella di Julia che ricambiò la stretta
Cosa ci fai qui? – Chiese Julia
Sono appena tornata da un campo estivo e i miei nonni mi hanno detto che mentre ero via i miei genitori hanno avuto un incidente. – con le lacrime agli occhi Demi lo disse a Julia
Mi dispiace tanto Demi, quanti anni hai? – chiese Julia
Ne ho 14 – le rispose Demi
Sei ancora molto giovane e già ti è successa una cosa così orribile, devi essere forte Demi –le disse Julia per incoraggiarla
Grazie, tu invece quanti anni hai? – le chiese Demi
Ne ho 18 – rispose Julia
Sei grande.  Vorrei essere come te quando avrò la tua età – le disse Demi
Wow grazie. Ti va di venire con me in un posto? Ti divertirai te lo assicuro. - le disse Julia
Va bene, verrò con te – rispose Demi, incamminandosi con Julia.
 
 

*SPAZIO AUTRICE*

Ciao meraviglie :)

 Spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero che recensirete,  grazie mille :)

 Baci Laura  ❤

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** The First Cut, The First Cigarette ***


Eccoci arrivate! – esclamò Julia appena arrivarono davanti al “Prins”, un locale molto conosciuto
Demi e Julia entrarono e videro un mucchio di gente, alcuni bevevano, altri fumava, altri ancora ballavano e altri si facevano e sniffavano, molto probabilmente per dimenticare o per il semplice fatto che li faceva stare bene.
Era un mondo nuovo quello per Demi e un po’ rimase sbalordita da ciò che aveva davanti ma era sveglia pur avendo la sua giovane età e capì molte cose senza che le venissero spiegate.
Possiamo andare in bagno? – chiese Demi a Julia
Certo, vieni con me. – le rispose Julia
Entrate nel bagno Demi vide una ragazza che si era messa due dita in bocca per farsi venire su il vomito e buttare fuori quello che molto probabilmente aveva mangiato qualche istante prima.
Ma Demi vide una scena ancor più traumatizzante, vide una ragazza con tanti tagli sulle braccia e sui polsi e su tutto il corpo, che aveva in mano un paio di forbici, che sotto gli occhi di Demi e Julia fece strusciare quelle forbici in un taglio netto dal quale uscì molto sangue, ma la ragazza sorrideva non sentiva dolore nel farsi quei tagli.
Cosa stai facendo? –chiese Demi alla ragazza
Mi taglio, cosa vuoi che faccia con un paio di forbici in mano (?) – rispose la ragazza
Perché lo fai? – chiese Demi stupita dalla risposta della ragazza
Perché mi fa stare meglio, non mi fa pensare alle brutte cose che mi sono successe – rispose
Davvero? –chiese Demi quasi incantata dalle parole della ragazza
Sì, vuoi provare? – chiese la ragazza allungando le forbici per poi darle a Demi
Demi prese le forbici e fece la stessa cosa che la ragazza aveva fatto qualche istante prima davanti ai suoi occhi.
Aia, fa male. – disse Demi dopo essersi fatta il suo primo taglio sul polso, si vedeva il sangue colare dal suo polso e finire sul pavimento creando una piccola pozza di sangue.
Però non è così male. – aggiunse in seguito Demi
Ti fa stare bene vero? – chiese la ragazza
Già, mi sento bene. – disse Demi facendosi un altro taglio, ma questa volta si trattenne non dicendo nulla e il dolore divenne sopportabile
Dai Demi andiamo a divertirci sulla pista da ballo – disse Julia
Subito – esclamò Demi piena di energia
Demi e Julia iniziarono ballare a ritmo con la musica, dopo un po’ Julia tirò fuori il pacchetto di sigarette dalla sua tasca e ne accese una
Vuoi fare un tiro? – chiese Julia a Demi
Demi prese in mano la sigaretta e fece un tiro e subito dopo tossì, ma rifece un secondo tiro e poi un altro e un altro ancora finché non finì la sigaretta, intanto Julia ne aveva accesa un'altra.
Che ore sono? – chiese Demi
Sono le 23:30 – rispose Julia
Cazzo devo tornare a casa, i miei nonni saranno preoccupatissimi per me – esclamò Demi
Va bene andiamo ti riporto a casa – rispose Julia
Ci vediamo domani al Prins alle 20:30 va bene? – disse Julia quando arrivarono sotto casa di Demi
Va bene a domani – rispose Demi salutandola con la mano
 
 

*SPAZIO AUTRICE*

Ciao meraviglie :)
Spero che il capitolo vi piaccia e spero che recensirete,  grazie mille :)
Baci Laura  ❤

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** You Can't Escape From The Past ***


Demi aprì la porta di casa cercando di non farsi sentire dai suoi nonni, ma per sua sfortuna i suoi nonni erano ancora svegli sul divano ad aspettarla.
Dove sei stata per tutto questo tempo Demetria? – chiese il nonno con voce forte e abbastanza arrabbiata
Avevo bisogno di pensare e stare per conto mio – rispose Demi
Va bene ti capiamo Demi, ma la prossima volta avvisaci che arrivi tardi – disse la nonna di Demi
Va bene lo farò – rispose Demi andandosene dritta in camera sua
Per fortuna Demi aveva coperto i tagli con la giacca, per non farli vedere e l’odore di fumo che aveva in bocca lo aveva coperto con qualche drink e con delle mentine, così i suoi nonni non si accorsero di nulla.
Il giorno dopo di quella sera, Demi si svegliò con il suono della sua sveglia, pronta per affrontare un’altra giornata che sarebbe stata schifosa dopo la notizia che i suoi genitori erano morti.
Quella mattina Demi doveva andare a scuola, il suo primo giorno di scuola superiore. Si preparò, prese lo zaino e andò alla fermata dell’autobus per andare a scuola.
Scesa dalla fermata dell’autobus Demi si ritrovò davanti alla scuola, c’erano un sacco di ragazzi e ad un certo punto Demi sentì una voce
Ehi Demi! – gridò Julia che era dall’altra parte della strada
Ehi Julia –rispose Demi sventolando la mano in aria
Vieni a scuola qui? – chiese Julia
Sì, anche tu vieni qui a scuola? – chiese Demi
Sì, vengo qui a scuola – rispose Julia
Bene, entriamo? – chiese Demi sorridendo
Certo, andiamo – rispose Julia sorridendo a Demi
Entrarono insieme e poi si separarono, ognuna per andare nella propria classe.
La mattinata passò in fretta e la campanella che determinava la fine delle lezioni suonò. All’uscita da scuola Demi e Julia si incontrarono.
Ehi Demi! Com’è andato il tuo primo giorno di scuola? – chiese Julia
È andato bene – rispose Demi
Ma Demi non disse a Julia che era stato un vero e proprio inferno.  Tutti quei ragazzi che la guardavano e la prendevano i giro, per tutti quegli insulti *cicciona* *fai schifo**ma non ti vergogni*  le gridavano e in più le ragazze che si credevano le più belle della scuola che la prendevano in giro e si mettevano a ridere quando lei passava.
E dopo quel “È andato bene” Julia e Demi si salutarono per poi tornate ognuna a ca.
Ci vediamo stasera al Prins, ciao Demi – disse Julia
Certo non mancherò, ciao Julia – rispose Demi e così le due si salutarono
Dopo 20 minuti di autobus Demi arrivò a casa e si chiuse in camera sua senza neanche fermarsi per pranzare.
Arrivata in camera Demi si distese sul letto a pensare e a piangere e con le lacrime agli occhi sì alzò dal letto e si diresse verso il bagno. Prese le forbici che trovò nell’armadietto, le posizionò sul polso e con un colpo netto si fece un taglio e poi un altro ancora sempre più profondo, il sangue colava dal suo polso come l’acqua durante la pioggia, tante goccioline scendevano dal suo braccio e si andavano a scontrare nel lavandino. Il sangue continuava a scorrere e Demi per fermarlo prese un po’ di carta e se la avvolse intorno al polso, dopo un po’ riuscì a cessare la fuoriuscita del sangue.
Il pomeriggio passò in fretta e quella sera Demi andò al Prins come la sera precedente.
Ehi Demi eccoti! – disse esclamando
Ehi Julia – rispose Demi al saluto dell’amica
Entriamo dai – disse Julia
Demi e Julia entrarono al Prins e come al solito c’erano alcuni bevevano, altri fumava, altri ancora ballavano e altri si facevano e sniffavano.. Demi quel giorno ne aveva abbastanza e dentro si sentiva morire anche se non voleva farlo vedere, allora andò da uno che si stava facendo
Posso provare? – chiese Demi molto gentilmente
Se mi dai 10 euro te ne do un po’ – disse il tipo
Demi gli diede i 10 euro e provò una nuova cosa, una cosa che la fece stare bene e non le fece pensare a quello che le era successo negli ultimi due giorni, andò in mezzo alla pista da ballo e iniziò a scatenarsi come non mai, era veramente fatta.
Ehi Demi te la stai spassando alla grande eh? – chiese Julia ridendo
Sìììì – rispose Demi barcollando un po’ di qua e di là senza capire cosa stesse succedendo
Quando furono le 23:30 Julia portò a casa Demi, anche se Demi non riusciva quasi a reggersi in piedi, ma per fortuna Demi era abbastanza stabile e riuscì a camminare per  arrivare a casa di Demi.
 ciao Demi ci vediamo domani a scuola – disse Julia salutando Demi
ciao Julia – con un tono incosciente di quello che stava dicendo
Demi aprì la porta di casa e andò dritta a letto.
Le stesse giornate e le stesse serate uguali a quella sera si ripeterono per il corso dei due anni successivi.
 
 
 

*SPAZIO AUTRICE*

Ciao meraviglie :)
Spero che il capitolo vi piaccia e spero che recensirete,  grazie mille :)
Baci Laura  ❤ 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** The Meeting With Niall ***


Due anni dopo.
 
Passarono due anni da quando Demi tornò a casa da quel campo e scoprì della morte dei suoi genitori e furono due anni in cui lei fece solo del male a se stessa, facendosi, tagliandosi e bevendo tutte le sere nello stesso posto, il Prins e tutte le sere con le stesse persone.
Per due lunghi anni ogni giorno continuò a distruggere sempre di più se stessa per sotterrare tutto il suo dolore, per la morte dei suoi genitori e per tutte le prese in giro che subiva ogni giorno dai ragazzi della scuola.
Demi era diventata un’autolesionista e in più aveva problemi di bulimia, mangiava e poi andava in bagno a vomitare oppure digiunava direttamente, Demi aveva bisogno di aiuto ma nessuna delle persone che aveva intorno poteva aiutarla, anzi le persone che conosceva erano una brutta compagnia per Demi e peggioravano solo le cose.
 
Era la sera del 28 gennaio 2011.
 
Demi andò come al solito al Prins e come al solito incontrò Julia.
Ciao Julia – disse Demi
Ehi Demi – rispose Julia
Demi e Julia dopo essersi salutate andarono dal bancone
Due invisibili per favore – chiese Julia al barista
Subito – rispose lui
Demi non si era ancora abituata a quel sapore forte, di quel drink molto potente, appena lo bevve corse subito in bagno e andò a vomitare poiché non reggeva l’invisibile.
Quando si sentì un po’ meglio Demi andò a guardarsi allo specchio
Perché faccio così schifo? Perché sono così orribile? Perché sono così grassa? Mi odio, odio la mia vita  – disse guardando il suo riflesso sullo specchio
In quel momento Demi era fragile, come tutti i giorni da quando i suoi genitori erano morti, ma in quel momento non ce la faceva più, così prese la lametta che portava sempre con sé e fece un taglio netto, molto profondo, il sangue non voleva più smettere di colare dal suo polso, Demi prese della carta ma niente il sangue non aveva intenzione di fermarsi.
Demi riuscì  calmare un po’ la fuoriuscita di sangue, ma non del tutto. Demi uscì dal bagno e mentre uscì si scontrò con un ragazzo e cadde a terra.
Scusami tanto non volevo – disse il ragazzo tendendole la mano per farla rialzare
Tranquillo non fa niente – disse Demi mentre lui la stava aiutando ad alzarsi
Ehi ma tu stai sanguinando – disse il ragazzo con faccia sconvolta
No non è nulla – gli rispose Demi
No non è vero che non è nulla, stai perdendo molto sangue. Vieni con me ti porto in ospedale. – disse il ragazzo
No non ci voglio andare in ospedale – disse Demi con tono impaurito
Va bene allora vieni con me ok? A casa ho un kit di pronto soccorso – disse lui
Va bene se proprio ci tieni vengo. – gli rispose Demi
Si diressero verso la sua macchina e salirono.
Come ti chiami? – chiese Demi
Mi chiamo Niall, e tu? – disse lui
Mi chiamo Demi – rispose
Piacere di conoscerti Demi – disse Niall girando la chiave e iniziando a guidare
Piacere mio. - disse Niall
Demi continuava a guardare Niall, si era persa nei suoi occhi color del cielo e quei suoi capelli biondi, le sembrava di aver trovato il principe azzurro.
Dopo quasi 10 minuti arrivarono a casa i lui, parcheggiò e aprì lo sportello della macchina per aiutare Demi a scendere dall’auto.
Niall prese le chiavi dalla sua tasca e aprì la porta di casa.
Entra pure – disse Niall
Grazie – disse Demi entratando
Demi si guardò intorno e vide come la casa era tutta perfetta e messa in ordine.
Vivi qui da solo? – chiese Demi incuriosita
Sì, mia madre è morta quando io avevo 11 anni e mio padre dopo la morte di mia madre ha commesso un mucchio di cavolate ed è finito in carcere. Fino a qualche mese fa ero ospitato dai miei nonni ma poi mi sono stufato e sono tornato a vivere qui nella mia vecchia casa per conto mio. – rispose Niall
Mi dispiace che ti siano successe tutte queste brutte cose – disse Demi dispiaciuta
Non ti preoccupare mi ci sono abituato – rispose Niall portando Demi in bagno per poterla medicare
Tu invece perché ti fai questo? – chiese Niall guardando i tagli che Demi aveva sui polsi e sulle braccia
Perché la mia vita fa schifo, i miei genitori sono morti due anni fa in un incidente stradale e in più la gente mi continua a prendere per il culo perché faccio schifo. Io mi odio. – disse Demi crollando poi in un pianto
Dai tranquilla non ti preoccupare. – gli disse Niall abbracciandola
 
 

*SPAZIO AUTRICE*

Ciao meraviglie :)
Spero che il capitolo vi piaccia e spero che recensirete,  grazie mille :)
Baci Laura  ❤

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1719839