Astoria, la forza dell'innocenza.

di Megan204
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mondo delle Serpi. ***
Capitolo 2: *** La forza delle serpi. ***
Capitolo 3: *** Sister ***
Capitolo 4: *** Face to Face. ***
Capitolo 5: *** Because Astoria is the best. ***



Capitolo 1
*** Il mondo delle Serpi. ***


Astoria, la forza dell’innocenza.


 

La calma regnava in casa Greengrass. Izar e Sirio sono nello studio, Daphne a farsi la manicure e Astoria a leggere un buon libro.



Sto leggendo un buon libro, più precisamente l’Ora di Pietra di un’autrice babbana, Margherita Oggero. Ovviamente i miei genitori non sono a conoscenza di questo libro. A me piace molto, parla di una ragazzina costretta a stare chiusa in casa perché è perseguitata dalla mafia. Mi rispecchio in Imma, sono intrappolata da un sistema di Purosangue odioso.

“Astoria!” Mia sorella Daphne fa capolino sulla porta. Daphne è alta, slanciata, coi capelli scuri e gli occhi azzurri, ha metà casata Serpeverde ai suoi piedi e a parer mio, è un po’ una vacca.

“Dimmi Daphne..”

“I nostri genitori ti vogliono nel loro studio.”

“Scendo”

 

Dannazione! Odio quando mi chiamano nello studio, sono sempre brutte notizie. Mia sorella è molto più libera e meno timida di me. Io sono alta, magra, bionda con gli occhi verdi, ma sono invisibile, sempre messa da parte, sia dai miei genitori sia dai miei “amici”

Busso educatamente e ricevo il permesso di entrare nello studio.

 

“Madre, padre”

“Astoria, dobbiamo dirti una cosa” Mio padre cerca il consenso di mia madre.

“Sposerai Draco Malfoy finiti i M.A.G.O” Mi cadono le braccia lungo il corpo.

“Perché io? E poi c’è la Parkinson.”

“No, TU sposerai Malfoy e la Parkinson Zabini.” Cazzo. Zabini è il ragazzo di mia sorella e Pansy è la sua migliore amica.

“Ma…”

“Non voglio obbiezioni, va via ora.” Il tono di mio padre è fermo e deciso.

 

Corro in camera mia e mi butto sul letto, sforzandomi di trattenere le lacrime. Mia sorella ritorna da me.

“Che succede?” Chiede fintamente interessata

“Io sposerò Malfoy.”

“Wow.”

“E Pansy Zabini.”

“STAI SCHERZANDO VERO?!”

“No.” La conversazione si chiude qua.

 

Alcuni giorni dopo.

Binario 9¾

 

“Pansy cara! Blaise! Malfoy!” Le urla di mia sorella riempono lo scompartimento.

“Daphne!”

“Bellezza..”

“Greengrass”

Pansy e combriccola salutano mia sorella, ignorandomi bellamente.

“Greengrass dobbiamo parlare.” La fredda voce di Malfoy mi giunge all’orecchio.

“Dimmi tutto Draco” risponde mia sorella con voce melliflua.

“Con tua sorella, Daphne.”

“Oh d’accordo.” Mia sorella è frustata.

“Andiamo Greengrass.” Mi alzo e seguo Malfoy sino alla coda del treno.

“Dimmi Malfoy..”

“Io devo sposarti e ahimè non posso farci nulla. Sia chiaro, io sino al matrimonio e forse anche dopo sono liberissimo di fare che cazzo voglio, mentre tu dovrai startene buona buona. Non interferirai nelle mie relazioni o scopate che non devono essere affar tuo.”

“Fai che cazzo vuoi Malfoy.”

“E porta rispetto, voglio una Signora Malfoy educata e rispettosa”

 

Torno sospirando nello scompartimento, aspettando l’arrivo a Hogwarts, uscirò di qui e mi sposerò, io non voglio. Dopo il solito anonimo banchetto mi dirigo in Sala Comune dove c’è una festa per l’inizio dell’anno. Stanca e assonnata mi dirigo in camera mia quando sento delle voci provenire dalla stanza che condivido con Daphne e Pansy.

“Voglio fare l’amore con te, ti voglio” Mia sorella, bleah.

“Anche io Greengrass. Anche io.” Draco Malfoy.

MIA SORELLA SE LA FA CON IL FIDANZATO DELLA SUA MIGLIORE AMICA, IL MIGLIORE AMICO DEL SUO FIDANZATO E CON IL MIO FUTURO MARITO!

Corro, sperando di lasciare quell’amaro che ho in bocca nella sala Comune, ma ciò non avviene. Le lacrime incominciano a scendere e il mio corpo è scosso da violenti singhiozzi, tanto da non accorgermi di finire addosso a due Grinfondoro.

“Ehi, tutto bene?” Chiede la prima, ma non ho la forza di rispondere..

“Ginny non sta bene, portiamola nella stanza delle Necessità, se una serpe piange è grave.” La seconda voce si rivolge all’amica, che mi prende e mi porta al settimo piano, in una stanza bellissima.

Continuo imperterrita a piangere mentre la ragazza sussurra di stare calma. Mi butto tra le sue braccia incoscientemente e sento il suo cuore battere lento. Sento un calore che in 17 anni non ho mai sentito e un senso di pace avvolgermi, così come calore umano e affetto. Finalmente il mio respiro si calma e riesco a parlare..

“Come ti chiami?” Chiede la rossa.

“Astoria Greengrass…”

“Noi siamo Ginny Weasley e Hermione Granger.” Ecco chi erano.

“Scusate…”

“Non preoccuparti, vuoi parlare?”

“Si…” E così su due piedi inizio a raccontare tutto quel che è successo e loro mi ascoltano attentamente tutto il tempo.

“Orribile, è decisamente orribile.”

“Disgustoso.”

Sono i commenti.

“Lo so..” Rispondo io rassegnata.

“Astoria ascolta, essendo in case rivali non possiamo essere espansive, ma se hai bisogno di noi, tocca questo galeone e vieni qua al settimo piano e noi arriveremo subito. Ora torna in sala comune, è meglio.”

“Grazie.” Scendo sino nei sotterranei, ormai la festa è finita e salgo in dormitorio, dove una sin troppo felice Daphne e una Pansy ridente.

“Dov’eri?” Chiede Pansy

“In giro..”

Mi butto nel letto e chiudo le tende, pensando alle due Grifondoro innocenti.

Loro mi salveranno con la forza dell’innocenza.



Salve, eccomi con la nuova ff sulle Serpi! Amo le Draco/Astoria e questa è la prima storia riguardante loro, spero per ora di averli reso giustizia.

Alla prossima,

Megan

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Capitolo 2
*** La forza delle serpi. ***


La forza delle serpi..


 

Apro gli occhi e no, ciò che è accaduto ieri non è un sogno. Sono demoralizzata, stanca, depressa, delusa, triste e tutti gli aggettivi possibili e immaginabili. È mia sorella, dannazione. È sangue del mio stupidissimo sangue, non può farmi questo, nonostante mi odi. Sono nata un anno dopo di lei e non sono mai stata amata da nessuno. Lei è quella perfetta, lei è quella giusta, lei è quella bella. E allora perché Draco Malfoy non lo sposa lei? Perché io? Sapevo di finire in Serpeverde, anche se avrei preferito essere più libera come… i Grifondoro. Due perfette sconosciute ieri sera mi hanno salvata da me stessa, ma per loro è facile, hanno già salvato tutto il mondo magico, salvare me dev’essere una cosa stupida. E allora perché non ci riesco da sola? Diventerò la signora Malfoy entro un anno, e molto probabilmente dovrò sfornare un bell’erede e poi sono tutti felici, mentre io rimarrò in casa sola a crescere mio figlio, mio marito sarà nel letto con mia sorella o con Pansy sonounavacca Parkinson.

“Alzati Astoria!” Pansy mi urla in un orecchio.
“Si Pansy, non urlare però per Merlino!”

Mi butto sotto la doccia e mi fermo a osservare il mio corpo. Cosa non ho che le altre hanno? Sono alta un metro e settanta quasi, e peso 60 kg, nel mio peso forma. Ho un fisico asciutto e tonico, e nonostante io sia magra ho una terza di seno. Ho i capelli biondi, curatissimi e gli occhi di un verde lucente. La mia pelle non ha imperfezioni. E allora perché tutti scelgono le altre e non me? Ah si, io sono sbagliata a prescindere. Ho sempre sofferto per questa cosa, ma non lo do a vedere, darei solo una soddisfazione a tutti.
Mi faccio una coda di cavallo, apparentemente legata coi miei stessi capelli e scendo in sala Grande per la colazione. Al tavolo ci sono già Daphne con Blaise e Pansy che mangia la faccia a Draco. Dio che schifo. Saluto tutti e mi siedo iniziando a mangiare, sino a quando un allocco mi piomba davanti con una lettera. Non è Taurus, il gufo dei miei, quindi di chi sarà? Apro la lettera e scritto con una calligrafia minuta, elegante e ordinata leggo:

Signorina Astoria Greengrass,
sono Narcissa Malfoy, la madre di Draco.
Volevo parlare con lei riguardo al matrimonio.
Non si senta in trappola, sarà facile.
Parlerò io stessa con la McGranitt, la aspetto
Al Malfoy Manor, sua futura dimora,
il primo Ottobre.
Non dica niente a mio figlio Draco, la prego
I miei saluti
Narcissa Black in Malfoy.


Mi mancava soltanto la suocera! Io al Manor non voglio andarci. Per poi discutere del matrimonio! Neanche ci fosse del sentimento! È UN FOTTUTISSIMO MATRIMONIO COMBINATO C-O-M-B-I-N-A-T-O.
Ma giustamente come ogni maledettissimo Purosangue e Malfoy che si rispetti deve essere tutto perfetto. Tutto sarà perfetto tranne la sposa, che è quella fuori posto. Al diavolo tutto.

“Greengrass piccola, truccati meno la mattina che sembri così finta.” La fredda voce di Malfoy mi giunge alle orecchie.
“Peccato Malfoy che io non sia come la tua fidanzata e che io adesso non sia truccata. Neanche un filo di trucco. Se ti sembro finta al naturale sei proprio uno che cerca l’impossibile.” Rispondo con un ghigno perfettamente alla Malfoy. Se devo esserlo per tutta la mia vita inizio da ora.
“Greengrass, abbassa la cresta.”
“Non sei mica mio marito, non vedo perché dovrei farlo.”
“Greengrass ti brucerai se continui così.”
“Malfoy tu sei il ghiaccio, io sono il fuoco. Attento, quello che si brucerà sei tu. Ciao ciao.” Mi alzo elegantemente e mi dirigo fuori dalla sala Grande con un sorriso sulle labbra, tanto che molti Corvonero si girano a osservarmi attentamente. Ho il fuoco dentro, e Malfoy deve stare attento, si brucerà.
“Astoria sei stata grande, così devi essere!” Ginny Weasley mi affianca.
“Grazie Ginny, sono stufa di sopportare tutto. Voglio rispetto anche da Draco Malfoy. Io non sono Pansy e non sono la sua troietta occasionale. Diventerò sua moglie e da tale mi deve trattare. Sarò la signora Malfoy e non permetterò a nessuno, neanche a Draco di trattarmi da inferiore.”
“Volevo sentire queste parole! Finalmente!” Un sorriso radioso di apre sulle labbra della bella Grifondoro.
“Ricordati che è merito tuo e di Hermione. Siete voi che mi avete spronato. Cosa avete alla prima ora?”
“Pozioni, ma Hermione oggi è al Ministero per cose ancora della Guerra…”
“Lo so, è stata dura per tutti, anche per me. Mi dispiace per tuo fratello. Abbiamo due ora di Pozioni con voi questa mattina, ti siedi accanto a me?”
“Ma i tuoi amici Serpeverde?”
“Non mi interessa di loro.”
“Allora andiamo?” Con un sorriso Ginny indica la strada per i sotterranei.
“Certo!”

Ho una vera amica, anzi due, e non me le farò scappare perché sono due Grifondoro. È fuori discussione. Con loro riesco a sorridere sempre, mi trasmettono la forza che mi manca. Io ho una forza da serpe, ma quella da Grifondoro è il assoluto la migliore. Il mio ingresso nel sotterraneo di Lumacorno non passa inosservato, infatti Pansy, Blaise, Daphne e lo stesso Draco mi osservano mentre mi siedo soddisfatta al fianco della piccola Weasley.

“Miei cari alunni buongiorno! Sapete chi sono e quindi bando alle ciance quest’anno lavoreremo a gruppi composti da tre persone. Allora Malfoy, Greengrass Daphne e Parkinson, Zabini Nott e Greengrass Astoria….”
“Scusi Professore potrei lavorare con la signorira Weasley e la signorina Granger?” Interrompo Lumacorno educatamente.
“Mmm.. Sì certo! Allora , Greengrass Daphne e Parkinson, Zabini Nott e Bulstrode, Weasley Granger e Greengrass Astoria… Signorina Weasley tra quanto potremmo chiamarla Potter?” Lumacorno interrompe l’assegnazione dei gruppo per rivolgersi a Ginny.
“Oh professore, credo che non farà in tempo a chiamarmi Potter, ci sposeremo a fine anno scolastico, quando ormai lui sarà Auror.” Ginny risponde affabile.
La lezione passa tra chiacchere inutili e quando suona la campanella Ginny scappa per andare dalla McGranitt mentre io sono bloccata da due braccia muscolose, alzo la faccia e mi ritrovo davanti Malfoy. Però quant’e bello…
“Cosa cazzo stai facendo Greengrass? Socializzi con sporche Grifondoro?”
“Meglio socializzare con sporche Grifondoro che scoparsi la sorella di quella che devi sposare. Oh inoltre la sorella della tua futura moglie è la migliore amica della tua attuale fidanzata e di lei ne è innamorato il tuo migliore amico. Giusto così no Malfoy?”
“E tu come cazzo lo sai?”
“Il dormitorio non è così sicuro.”
“Cosa cazzo intendi fare ora?”
“Io niente. Ma sappi che non sarò cornuta per tutta la mia vita Malfoy. Non rimarrò a casa sola a crescere mio figlio, è chiaro? Non sono quella donna che vuole solo il tuo cognome. Voglio rispetto.”
“Pretendi troppo Greengrass.”
“Non ti soddisferò, tu pensi questo. Malfoy voglio ricordarti la tua faccia di stamattina quando mi hai vista senza trucco? Non sono Pansy, e neanche Daphne, sono bella a modo mio.”
“E chi lo dice che sei bella?”
“Tutti quelli che quando sorrido si girano.” Sorrido a Malfoy, ma stavolta non è un ghigno, è un vero sorriso. Ne rimane spiazzato e imbambolato.
“Vedi Malfoy? Perché hanno scelto me?”
“Mia madre diceva che sei bella e che voleva cedere a te l’onore di essere la signora Malfoy.”
“Gentile da parte sua, ma ci sono Pansy e Daphne.”
“Mia madre non vuole due zoccole come loro, parole sue.”
“Eppure tu le scopi entrambe.”
“Che termini scurrili piccola Greengrass.” Una cosa la devo dire, Draco è bello, veramente bello. Ha un viso splendido e un fisico che farebbe sognare qualsiasi donna. Astoria non ti può piacere Malfoy. No Astoria. Dio è bellissimo. NO ASTORIA, NO.
“La Greengrass zitta, ciò è un miracolo.”
“Taci Malfoy!”
Con violenza Draco mi sbatte al muro, incollando le sue labbra alle mie. Non riesco a reagire, rispondo solo al bacio nel miglior modo possibile. Sa di menta. E bacia benissimo. Sono in paradiso. Addio Astoria, ti stai innamorando. Draco mi prende la mano e intreccia le sue dita con le mie. Rendendo tutto incredibilmente romantico. Un brivido mi percorre la schiena quando la sua mano mi percorre con una carezza la schiena. Il secondo suono della campanella indica la fine dell’intervallo. Draco si stacca, sorride, e ribadisco, sorride, non ghigna. Arriva a metà corridoio, per poi bloccarsi.
“Greengrass, baci veramente bene lo sai?”
“Anche tu Malfoy.”
Dicendo questo sparisce dalla mia vista. Sono felice, e forse non sarò la signora Malfoy depressa.



Eccomi qua! So che le cose sembrano trooppo veloci, ma non intendo farla lunghissima questa ff, poi chissà. Qua c'è già il primo bacio e nella prima parte tutta la rabbia di Astoria, che con un misero contatto svanisce.

Alla prossima,

Megan

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Capitolo 3
*** Sister ***


Sister.


 

Draco Malfoy una settimana fa mi ha baciata. No Astoria, ciò non è possibile. Astoria tu hai sognato. Il problema è che non ho sognato, è tutto vero!
Lui sta con Pansy.
Lui sta con Pansy.
Al diavolo Pansy, io divento sua moglie, non lei. È bellissimo, ed è riuscito a procurarmi una scarica di brividi fortissima, che neanche Daniel, il mio ex, era riuscito a fare. Daniel è stato il primo amore, il primo bacio, la prima volta. Ma le emozioni che trasmette Draco Malfoy nessuno le eguaglia.

Siccome è sabato mattina e non ci sono lezioni scendo in Sala Grande molto più tardi e al tavolo delle Serpi ci sono Pansy, Daphne, Blaise e con mia grande fort.. Emh sfortuna Draco. L’ho evitato da quel bacio, ma io non ho paura del confronto, la cornuta è Pansy, non io.
“Astoria ti è arrivata una lettera” Dice mia sorella disinteressata.
“Grazie Daphne.”
Apro la lettera e all’interno c’è un biglietto di poche righe.

Tu hai bisogno di alcune spiegazioni
Stasera alle 20 nel tuo dormitorio
D.L.M


Draco Lucius Malfoy. Tiro su la testa incastrando i miei occhi verdi in quelli di Malfoy, che fa un cenno impercettibile. Non voglio spiegazioni sul bacio, dicendo che si è sbagliato o chissà cosa. Mi sentirei di nuovo sbagliata, fuori posto, ridicola. E non sono disposta a questo. Ma stasera andrò. Andrò perché una Greengrass non si arrende così. Andrò perché io non mi inchino a Draco Malfoy. Andrò perché sono una serpe in grado di affrontare ogni situazione.
Draco mi scruta attentamente, mentre Pansy sta facendo un monologo sulle sue fantastiche unghie. Malfoy si congeda dalla fidanzata e passandomi accanto sussurra:
“Non preoccuparti Greengrass..”
Brividi. La sua voce è dannatamente rassicurante. Lui è come un porto sicuro, e tutto ciò lo è diventato il pochissimo tempo.
“Allora che ne pensi tu Astoria?” Chiede Pansy con voce melliflua.
“Scusa non stavo ascoltando…”
“Come suona Pansy Malfoy? Magnificamente, non trovi?”
Lancio uno sguardo di fuoco a mia sorella, che si limita ad abbassare lo sguardo sconsolata. Io sarò la signora Malfoy.
“Magnifico.” Rispondo gelida.
Mia sorella sta soffrendo per qualcosa ma non so per cosa. Non abbiamo mai avuto un bel rapporto, neanche da piccole. Lei troppo bella. Io troppo timida. Lei troppo amata. Io troppo sola. Mia madre e mio padre stravedono per lei. Io sono solo una normale ragazza che vive per sbaglio in casa loro. La parola sbaglio sembra mi si addica, ma io non sono e non voglio essere uno sbaglio.

Passo il pomeriggio nel cortile quando finalmente arrivano le 20. Salgo in dormitorio e la scena che mi ritrovo davanti mi lascia alquanto sconcertata. Mia sorella e Draco Malfoy che mi aspettano.
“Finalmente Greengrass”
“Malfoy, Daphne.”
“Astoria lasciami parlare, è tutto così difficile. Sono innamorata di Blaise e quella puttanella da quattro soldi di Pansy se lo sposa ed è d’accordo! E sa cosa provo. Così ho fatto sesso con lui per ripicca e non ho pensato a te. Scusami, Pansy vuole tutto. Ma io Blaise non glielo lascio. Non stavolta.”Mia sorella scoppia a piangere. Non ha mai pianto così davanti a me. È mia sorella e non l’abbandono ora.
“Daph stai tranquilla, risolveremo tutto, non ti preoccupare, fidati di tua sorella.” Abbraccio Daphne
“Vado da Bla, vi lascio soli…” E così dicendo mia sorella esce dal nostro dormitorio. Malfoy si avvia alla porta e la chiude con due giri di chiave.
Si avvicina e mi bacia con foga, stringendomi al suo muscoloso petto. A malavoglia mi stacco da lui, fissandolo nei suoi occhi grigi.
“Malfoy io non voglio giocare e si dia il caso che tu sia fidanzato con la mia coinquilina.”
Draco si siede sul letto fissandomi intensamente prima di aprire bocca.
“Siediti, è una cosa un po’ strana e difficile da spiegare.”
Assecondo Malfoy, sedendomi accanto a lui sul mio letto. Dopo aver preso un respiro profondo Draco inizia a parlare.
“Partiamo dalle cose evidenti: Non amo Pansy. Ti conosco da anni e ho sempre pensato che fossi una bella ragazza, ma eri sempre troppo riservata, impegnata e comunque disinteressata al mio mondo. L’anno scorso ero praticamente un Mangiamorte e tu dovevi restarne fuori, anche se sapevo di doverti sposare. Pansy sarebbe stata l’unica che sarebbe rimasta con me e se si faceva male mi dispiaceva, ma fa niente. Poi mia madre ha espresso la chiara volontà di averti come nuora e questo mi ha spaventato. Tu non sei Pansy, tu hai un orgoglio, una dignità e tutto il resto. Quindi ho accettato, perché dentro di me ero felice. Era quasi un anno che non ti vedevo, e rivederti con la consapevolezza che saresti stata mia moglie mi ha irrigidito. Sapevo che tu non volevi questo. E ho cercato di allontanarmi continuando a farmi Pansy. In più tua sorella la posso considerare la mia unica amica mi ha chiesto aiuto e a modo mio gliel’ho dato. L’altro giorno non ce l’ho fatta a resistere, ti ho baciato senza darti uno straccio di perché. Era tempo che volevo farlo. Pansy lo sapeva e ha chiesto di sposare Blaise per fare una ripicca alla tua famiglia. Ecco tutto.”
Sono sorpresa, non so come definire cosa provo. Draco Malfoy ha distrutto la sua corazza. Con me. Tutto ciò sembra surreale, poi Pansy. Che puttanella. Greengrass riprendi il tuo linguaggio formale. Io la uccido. Malfoy tiene a me. Malfoy tiene a me. Non voglio crederci.
“Malfoy ti sei aperto. Domani nevica!” Cerco di sdrammatizzare sorridendo a Draco. Neanche tempo di respirare che mi trovo le sue labbra nuovamente incollate alle mie.
“Non ridere, sei incredibilmente bella quando lo fai” Mi soffia sulle labbra.
“Se guadagno un tuo bacio ogni volta giuro che riderò in eterno, signor Malfoy”
“Sei pronta?” Chiede abbracciandomi
“A cosa?”
“A diventare Astoria Malfoy. È più difficile di quel che sembra.”
“Sono una Greengrass, sono sempre pronta. Cosa farai con Pansy?”
Chiedo preoccupata. Lui ghigna. Odio quando lo fa.
“Semplice e conciso: la lascio!”
“Malfoy hai la febbre.”
“No Greengrass, vedrai.” Con un semplice bacio a stampo esce dal dormitorio. Io prendo carta e penna per scrivere ai miei

Madre e Padre
Io sposerò Malfoy se Daphne
Potrà sposare Blaise Zabini.
Sennò Malfoy non entrerà nel
Nostro albero genealogico.
Con tanto affetto
Astoria Greengrass.


Maledetto il mio essere Serpe. Sono subdola a volte e tocco ferite scoperte. La mia felicità vale quanto quella di Daphne. E non rovinerò la sua. Pansy Parkinson non sa cosa vuol dire mettersi contro i Greengrass. E lo capirà molto presto.



Ecco il terzo capitolo! Qui emerge la tenerezza del nostro freddo Malfoy, il caratterino di Astoria e la capacità di voler bene e Daphne, è pur sempre sua sorella. Aggiungo, non riguardante a questa ff che io ho un'altra ff riguardante la nuova generazione, un po' diversa dalle altre e con Astoria e Draco molto presenti, una Pansy odiosa amica di Daphne, se siete curiosi e me la chiedete ve la linko o per messaggio o nelle recensioni.

Alla prossima,

Megan

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Capitolo 4
*** Face to Face. ***


Face to Face


 

“Astoria…. Astoria…” La leggera voce di Daphne mi giunge all’orecchio, portando a galla i ricordi riguardanti la sera prima, le lacrime di Daphne, la voce di Draco, l’abbraccio con mia sorella, i baci di Draco, le sue confessioni. Tutto ciò scaturisce in me un’euforia pazzesca, ma nel contempo odio. Quella puttana di Pansy. Non farà del male ne a me, ne a Draco, ne a Daphne.
“Astoria cazzo!”
“Che c’è Daph… Ho sonno….” Mi riavvolgo nel mio piumone verde-argento riprendendo sonno.
“Ci sono mamma e papà, e vogliono vederci.”
“Oh cazzo.” Spalanco gli occhi rivolgendo finalmente lo sguardo verso mia sorella. Ha tutti i capelli scomposti e la faccia arrossata, gli occhi gonfi e di un azzurro spento.
Mi alzo a fatica e la stringo in un abbraccio, mentre lei si lascia andare sulla mia spalla, versando tutte le lacrime che le sono rimaste, ammesso che ne abbia ancora.
“Ascoltami Daph. Ora ci prepariamo, diventiamo perfette e bellissime come al solito. Sorridi, sorridi perché diventerai ciò che vuoi. Avremo tutte e due la nostra rivincita, stanne certa. Siamo due Greengrass, e siamo due donne. Possiamo fare tutto. Ora vieni qua.” Con la bacchetta rimuovo il rossore e pettino i capelli.
Mia sorella con un debole sorriso va a vestirsi. Io indosso un abito lungo sino al ginocchio, con un fiore in vita e uno spacco sul davanti, di un verde chiaro. È molto morbido e poco adatto alla stagione, quindi lo abbino con delle calze carne molto pesanti e degli stivali del medesimo colore del vestito scamosciati fatti a zeppa. I miei lunghi capelli biondi li racchiudo in una coda di cavallo. Ora sono pronta ad affrontarvi Greengrass. Mia sorella esce dal bagno, le prendo la mano e silenziosamente scendiamo in Sala Comune, dove c’è niente di meno che Malfoy.
“Dove andate così presto?” Chiede curioso.
“Izar e Sirio” Risponde mia sorella infelice.
“Ah..” Draco mi si avvicina e mi prende la mano, infilando al mio anulare un anello d’oro bianco, con un diamante e uno smeraldo incastonati e il simbolo del casato dei Malfoy.
“Va, ti porterà fortuna, è tuo.”
“Grazie Draco..” Sono felice, era il gesto migliore che potesse fare.

Saliamo nello studio della McGranitt, che con un cenno si congeda.
“Ora spiega che diamine vuol dire questa?!” Mia madre sventola la lettera spedita ieri sera.
“Vuol dire quello che c’è scritto.” Sono decisa a tenerle testa.
“Tua sorella non sposerà Blaise.”
“Io non sposerò Malfoy, e le restituirò questo.” Alzo pigramente la mano per mostrare l’anello a mia madre, che strabuzza gli occhi.
“Ti ha dato quello? Doveva dartelo al matrimonio.”
“Beh me l’ha dato adesso, quindi accetti?” Mia sorella mi stringe convulsamente la mano.
“Io… Parkinson…”
“Non mi interessa dei Parkinson, si o no. Annullerò il matrimonio anche il giorno stesso.”
“Va bene, tua sorella sposerà Blaise.”
“Grazie, ora scusate, devo andare.”
Scendo le scale di corsa e una volta in corridoio mi lancio su mia sorella, che mi stringe forte a se, con un sorriso mozzafiato e i suoi occhioni azzurri che tornano a splendere. Abbiamo lo stesso sorriso, quello che paralizza tutti.
Primo faccia a faccia vinto dalle Greengrass.
“Grazie, e ora va, Narcissa non aspetta…”
“E tu come lo s…. CAZZO OGGI DEVO ANDARE AL MANOR!”
“Ben svegliata sorellina.”
“Ciao Daph scusa!” Che ansia. CHE ANSIA!!!
La McGranitt mi fa utilizzare la polvere volante e in pochissimo sono nell’ampio salone del Manor.

**


“Astoria, è un piacere.”
“Salve Lady Malfoy, anche per me è un piacere.”
“Suvvia chiamami Narcissa, dammi la mano che ti aiuto a uscire.” Le porgo la mia mano destra e lei vede l’anello scintillare sul mio dito. Sorride compiaciuta e mi conduce su un comodo divanetto.
“Mio figlio ti ha dato quest’anello?”
“Si, Narcissa.” Cerco di apparire calma ed educata.
“Ottimo, sono felice, ma bando alle ciance, di cui avremmo tempo di parlare a Natale dato che sarai nostra ospite, parliamo del matrimonio. Hai un abito?”
“No, mi spiace.”
“Nessun problema, a Natale ti mostrerò alcuni cataloghi, va bene per te?”
“Ovviamente.” Mi fido di Narcissa ciecamente, e so che è disposta ad aiutarmi.
“Per il cibo, pensavo a roba raffinata e a una torta al cioccolato, Draco mi ha detto che lo ami, assolutamente sublime.”
“La ringrazio per l’enorme aiuto Narcissa, ma riguardo a Natale non ho capito benissimo..”
“Oh si, sarai qua, per una buona conoscenza alla cena di Natale e starai qui 2 o 3 giorni, va bene?”
“Certamente, sono felice di conoscervi.”
Ed è vero. Mi fido di Narcissa. Lucius è ad Azkaban ma voglio conoscere Draco. Narcissa ispira senso materno, e mi fido ciecamente di lei.
Passiamo il pomeriggio a chiacchierare del più e del meno, parlando anche del matrimonio.
Prima di entrare nel camino mi rivolgo abbastanza sfacciatamente alla Lady.
“Sono alla vostra altezza?”
“Certamente, meglio della Parkinson. Sono orgogliosa di averti come nuora, ciao Astoria.”
“Salve Narcissa.” Le fiamme mi avvolgono mentre un sorriso mi si apre naturale in viso.
Secondo faccia a faccia vinto da Astoria.

**


Mi dirigo in Sala Comune, dove appena entro sono stordita da delle urla di Pansy. Ci sono solo lei, Draco, Daphne e Blaise.
“TU NON PUOI LASCIARMI DRACO!”
“Si che posso.”
“NO, TU VUOI ME!”
“No.”
“IO NON MERITO QUESTO, DI CHI TI SEI INVAGHITO? CHI TE L’HA DATA COSI FACILMENTE!?” Io appoggio la mano sulla spalla a Daphne, quando Pansy caccia un urlo agghiacciante.
“Quell’anello è dei Malfoy.” Quella di Pansy è una constatazione.
“Esatto, Astoria sarà mia moglie.”
Pansy ride, ma è una risata diabolica.
“Lo so stupidi, io sposerò Blaise infatti.”
“Sbagliato Pansy, i miei genitori hanno stipulato un contratto con i Greengrass due ore fa, Daphne diventerà mia moglie.” Blaise parla con voce fredda.
“No. Non è possibile.” Pansy è nera.
“Invece è possibile Parkinson, Draco ora sposerà me e Blaise Daphne. E tu andrai a fare la zitella Purosangue. Quindi vedi di lasciarci stare.” Affermo decisa.
“Draco non ti ama.”
“Io la amo.” Se non avessi visto Draco parlare non ci avrei creduto.
Mi ama.
Mi ama.
Pansy scappa piangendo, mentre io mi butto tra le braccia di Draco.
“Grazie Malfoy.” “A te Greengrass.” Le nostre labbra si uniscono in un bacio alla luce del sole.
Terzo faccia a faccia vinto dalla Greengrass. Mia sorella si abbraccia con Blaise.
Sorridi Astoria, tutto sarà facile.



Ecco il quarto capitolo! A me personalmente piace abbastanza, soprattutto la sconfitta di Pansy muoahmuah. Ricordo per chi vuole informarsi sull'altra mia storia di chiedere.

Alla prossima,

Megan

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Capitolo 5
*** Because Astoria is the best. ***


Because Astoria is the Best.


 

Odio svegliarmi in casa Greengrass, non è pacifica come Hogwarts, e soprattutto ci sono mia madre e mio padre che dal nostro ultimo incontro sono sempre più freddi e glaciali verso di noi. Mia sorella ha ripreso a sorridere e soprattutto a mangiare normalmente. Blaise le scrive lunghissime lettere in cui racconta tutta la sua vita e i discorsi che tiene con sua madre su di lei.
Draco non mi ha scritto, perché oggi andrò a casa sua rimanendo da lui per tre lunghi giorni, in cui approfondirò la conoscenza con sua madre e soprattutto con lui. Ci conosciamo da anni, ma non così bene come una moglie dovrebbe conoscere suo marito.
Mi butto sotto una doccia bollente cercando di calmare i nervi, devo essere all’altezza di portare il cognome Malfoy. Indosso dei pantaloni grigi, con una maglietta grigia e un cappotto lungo sino alla vita, con colletto e maniche larghe e con tanti bottoni grossi neri come chiusura. Sotto indosso degli stivali sempre grigi, non molto alti, arricciati sul collo del piede con un tacco a spillo abbastanza comodo, il tutto coordinato con un cappellino di lana molto alla moda. I miei lunghi capelli biondi li lascio cadere sulle spalle, incorniciando il mio viso acqua e sapone.
Esco dalla mia camera prendendo un respiro profondo e affrontando la discesa delle scale di casa Greengrass. Per ogni Purosangue la discesa delle scale è un esame, tutti gli occhi sono puntati su chi scende, pronti a cogliere ogni minima imperfezione e ogni minimo errore di colei che si sottopone all’esame. In fondo alle scale ci sono mia madre, mio padre, mia sorella e un’amica di famiglia, la signora Fawley. Mia sorella si apre in un sorriso, mentre i tre presenti rimasti sono impassibili.
“Sei bellissima Astoria.” Mia sorella mi da un abbraccio.
“Grazie Daph, ora vado, madre, padre, signora Fawley.”
Mi dirigo nel camino, lasciandomi circondare da fiamme verdi.

L’imponente Malfoy Manor si apre davanti ai miei occhi mentre un elfo mi conduce all’interno. L’atmosfera è molto più fredda dell’ultima volta, come se qualcosa non andasse. L’elfo mi apre il salone, dove vedo Narcissa che abbraccia Draco, seduto sul divano, visibilmente distrutto.
Entro nel salotto con più calma possibile. Vedere Draco così mi fa veramente male.
Narcissa nota la mia presenza sciogliendo l’abbraccio con Draco, che mi lancia uno sguardo afflitto, salendo al piano superiore.
“Salve Narcissa, scuso l’intrusione… Se non è un buon momento vado a casa mia…” Cerco di apparire discreta, anche se ammetto di voler sapere di più.
“Draco ha bisogno di te, so che ne sei all’altezza, anche se è una situazione più grossa di noi. Va da lui.” Con un cenno mi congedo dirigendomi al piano di sopra, nella stanza di Draco Malfoy.

Entro nella sua stanza, e lui è lì, davanti allo specchio che si aggiusta la cravatta verde.
“Astoria va a casa e restaci.” Quel tono. Mi ricorda quello del nostro dialogo sul treno. Freddo, distaccato. Raccolgo tutta la mia forza per spiaccicare due parole.
“Io non vado da nessuna parte.”
“Va a casa e restaci. Sposati un ricco purosangue, parlerò io con i tuoi genitori.” Mi si gela il sangue nelle vene.
“Quindi quest’anello non conta niente? È stata tutta una cazzata questi mesi? No, stavolta non rinuncio a niente. Non ti ho mai visto come prima, quindi per una cazzo di volta in vita tua smetti di essere un Malfoy per due minuti, diventa Draco, e dimmi che cazzo è successo!” Sfogo la mia rabbia per le sue precedenti parole, forse esagerando.
Draco si siede sul letto, con la testa tra le mani. Mi avvicino lentamente a lui, mi ci siedo affianco e gli afferro la mano, intrecciandola saldamente con la mia, appoggiando la testa sulla sua spalla. La mano libera mi accarezza il volto, per poi circondarmi in un abbraccio stritolatore.
“Ti prego, anche dopo questo, non te ne andare…” Quello di Draco è un sussurro e una richiesta. Io non conosco questo suo lato.
“Io resto.” Due parole, che significano tutto.
“Il Ministero mi ha convocato lì tra un’ora, per continue sospette attività da Mangiamorte. Non sono più quello schifo di persona, ho chiuso. Odio quella maledetta guerra. Mio padre sta pagando come merita. Ma io ne sono uscito. Odio Voldemort, odio i Mangiamorte, odio questo marchio ancora vivido sul braccio. Odio essere stato uno di loro.” Mangiamorte lui??? È cambiato.
“Quindi ora hai un’udienza?” Continuo a stringergli la mano.
“Si, tu va a casa..”
“No, vengo al Ministero con te! Non ti lascio solo, e un tuo vai a casa è inutile.” Voglio essere con lui, non lo lascio solo.
“Ti amo Astoria.”
“Anche io, ora andiamo.”

L’ingresso al Ministero è stato devastante. Siamo stati accolti dai fotografi del Profeta e di vari giornali, che hanno fatto molte domande anche a me, dato che è la mia prima uscita pubblica da futura Lady Malfoy.
L’ingresso dell’aula è davanti a noi. In silenzio entriamo, e mentre lui si accomoda al centro, io mi siedo vicino al muro.
“Signor Draco Lucius Malfoy, figlio di Narcissa Black in Mafoy e di Lucius Malfoy?”
“Sono io.”
“Lei oggi è qua per sospette e continue attività in veste di Mangiamorte. Ha testimoni che possono negare ciò con testimonianze utili?” Osservo accanto a me Narcissa, visibilmente preoccupata.
“Ci sarei io.” Rispondo con voce decisa, mentre gli sguardi smarriti e increduli di Draco e Narcissa si posano su di me.
“Si segga li signorina, nome?”
“Astoria Hydra Greengrass.” Non penso di aver mai usato il mio nome per intero.
“Ottimo, cos’ha da dire sul signor Malfoy.”
“Non so quanto possa essere utile, ma il signor Malfoy ha passato gli ultimi mesi approfondendo la conoscenza con me, e non ha lo spirito da Mangiamorte. Ha sbagliato, e lo sa. Ma adesso è un uomo diverso. Ha chiuso con quella robaccia. I Mangiamorte lui li odia, così come odia Voldemort.” Sono stata sincera e determinata.
“C’è qualcuno che può affermarlo?”
“Io.” Harry Potter, con a fianco due sorridenti Ginny e Hermione interviene. So che loro centrano.
“Oh signor Potter, allora se gara
ntisce lei.. Signor Malfoy vada, scusi il disturbo.” Draco si alza, mi afferra la mano e si dirige all’uscita.
“Potter…”
“L’ho fatto per lei Malfoy, vuole bene alla tua ragazza, che è sincera. Non fartela scappare.” Indica Ginny, e così dicendo si allontanano con un sorriso.

Di nuovo i giornalisti. Continuano a chiedergli perché è stato assolto. Finalmente Draco si avvicina a uno di essi dicendo:
“Perché Astoria è la migliore.”



Scusate il ritardo, ma non avevo idee. Non so cosa fare. Questo non è bruttissimo, e mi piaciucchia. Ditemi voi. Ah vi faccio un regalino, vi lascio il mio profilo Ask, dove c'e anche fb ma se non mi scrivete per messaggio non so chi siete e non accetto.
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Alla prossima,

Megan

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