Last Christmas di Capricornina (/viewuser.php?uid=2084)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** parte I ***
Capitolo 2: *** parte II ***
Capitolo 1 *** parte I ***
Last christmas_HanaRu_part1 by *IreIreIre
Last
christmas
Pairing: HanaRu: Hana seme e Ru uke. (Per svariati motivi
potrebbe apparire una RuHana ma non è assolutamente così e lo scoprirete andando
avanti ^^). SenHana (grrrr è_é), MitsRyo (^o^ adorabili). Genere:
Comica/Romantica/Introspettiva Warning: SHONEN AI con delle scenette YAOI.
Se non vi piace lo Yaoi non leggete, ma tanto comunque non la leggerà nessuno
XD NdAutrice: fic natalizia, come si intuisce dal titolo. ^_^ Sconsigliata a
chiunque nutra sentimenti positivi nei confronti di Sendoh, che come sempre
nelle mie fic, viene tassativamente massacrato.
DLIN-DLOOOON! XD Hanno
suonato alla porta. << Hanamichi, vai tu... >> Urla mamma
dalla cucina, intenta a sfornare una tavolata di delizie per il cenone della
vigilia. Mi precipito all'ingresso, il cuore in gola per l'emozione. Apro
la porta e vengo travolto da un'ondata di stelle filanti, coriandoli e
quant'altro, mentre qualcosa di squillante mi trapana i timpani. <<
Buon nataleeeeeeeee!!!! >> Urla il Gundan, tutti rigorosamente forniti
di cappellino alla Santa Claus, barba, baffi, completo rosso e solite trombette
spacca-timpani e spacca....vabè, ci siamo capiti. L'armata Sakuragi
quest'anno ha dato decisamente il meglio di sé, penso, notando solo adesso il
tocco di classe: Takamiya si è vestito da renna. << I soliti dementi...
>> mormoro alla mandria di invasati che schiamazzano davanti alla porta di
casa mia. Me li squadro perplesso. << A quanto pare quest'anno babbo
Natale ha messo le renne all'ingrasso. Forse pensava di mangiarle al posto
dell'agnello.... >> dico sorridendo e tutti esplodono a ridere mentre il
sottoscritto si guadagna un pugno in pancia da parte di Takamiya. <<
Allora Hanamichi, possiamo entrare? >> Chiede sorridente Yohei che si
diverte ad agitare in aria una campanella, come se non ne avesse mai suonata una
in vita sua. << Certo... Siete i primi ad arrivare! >> Li
faccio entrare e i quattro teppisti si mettono comodi sul divano, aspettando che
arrivi il resto della ciurma. Quest'anno ho deciso di invitare tutti a casa
mia e di dare una gran festa, giungendo a un compromesso con mia madre. Si
sentiva in colpa perchè facendo l'infermiera dovrà lavorare anche il giorno di
natale, per cui ha acconsentito all'idea della festa da noi. A partecipare
sarà ovviamente l'armata qui presente, lo Shohoku e qualche giocatore di altre
squadre. Ecco spuntare per l'appunto mia madre, che corre come una pazza a
prendere chiavi e cappotto e mi lancia l'ultima raccomandazione: << E'
tutto pronto in cucina, mi raccomando... non fate danni! >> Ed esce
senza darmi tempo di rispondere. << Sì, come a dire a un fiume 'non
scorrere'...>> commenta Yohei lanciandomi un'occhiata carica di
sottintesi. << Già...povera donna, con un figlio che di buono sa fare
solo quelli.... >> Conclude Okusu con rassegnazione. Maledetti
traditori! << Heeeeey vooooiii!!!!! Come osate prendere in giro il
grande Tensai!!! Ora vi ammazz...>> DLIN-DLOON. Il campanello
salvifico mi fa astenere dal compiere uno sterminio di massa. Corro verso la
porta e quando la apro mi ritrovo davanti le facce sorridenti di Mitsui, Ryota,
Haruko e Ayako. Di sfondo, il faccione cupo del Gorilla che neanche a Natale
sembra essere 'più buono'. << Ragazzi, siete voi! ^_^>> Dico
sorridendo e distribuendo pacche sulle spalle a tutti meno che a Haruko. Non si
sa mai.... potrebbe cedere sotto la pressione della potente pacca del
tensai. Piano piano entrano e si uniscono alla banda di squinternati senza
fare complimenti. Sono tutti così contenti e carichi di energia, che mi sento
davvero felice. Sono contento di averli come amici, sono persone
adorabili. Aspetto che anche il Gorillone sia dentro, poi resto titubante a
osservare la neve che cade soffice di fuori, in un silenzio quasi irreale. Le
lucine intermittenti che ho sistemato sul cancello creano splendidi giochi di
luce rossi e dorati sul manto bianco che ha ricoperto tutto il giardino. Non c'è
che dire, è davvero uno spettacolo romantico. Che bello il Natale... Certo, se
solo.... << Hey Hanamichi, chiudi quella porta!! Qui arriva un freddo
micidiale!! >> Mi rimprovera Miyagi distruggendo il filo dei miei
pensieri. Chiudo la porta e mi volto, una vena pulsante sulla mia
tempia. << Hai freddo perchè sei un nano! Sei così piccolo che non fai
in tempo neanche a accumulare il calore! >> Concludo con un sorriso
maligno, dopotutto si è permesso di interferire con le profonde riflessioni del
Tensai! << Cosaaa?? Tu non dovresti parlare, che con quei capelli rossi
sembri una pallina di natale gigante! >> In men che non si dica
iniziamo a battibeccare, e a richiamarci all'ordine è il solito Gorilla-punch in
testa. << Chi altro deve arrivare ancora? >> Chiede il Gorilla
con gran disinvoltura, come se non fosse stato suo il pugno di poco
fa. << Il porcospino ha detto che veniva...Stessa cosa per Nobu-scimmia
e Maki. Mancano anche quello scimmione di Uozumi, Kogure e..... >> resto
un attimo in silenzio, poi riprendo << e... basta. >> Concludo,
sapendo che chi so io non verrà neanche sotto ingenti finanziamenti, perchè non
è tipo da festa e perchè non oserebbe mai entrare nella tana del suo peggior
nemico. Ma ecco che suona di nuovo il campanello. Mi precipito alla porta
e il mio sguardo cavalca le altezze spaventose di Uozumi e Maki. Poi riscende su
quel tappo di Nobu-scimmia, che sembrerebbe quasi il fratellino
minore. Intravedo alle loro spalle anche quattrocchi che sta sopraggiungendo
adesso, e li invito tutti ad entrare. Quando tutta la ciurma è al completo,
richiudo il portone alle mie spalle e proclamo: << Ragazzi, nonappena
arriveranno gli altri, andremo a sistemarci a tavola! >> Si leva un
grido di approvazione da parte del Gundan. Takamiya ha l'espressione famelica di
chi non mangia da cent'anni, anche se ci scommetterei, l'ultimo pasto l'avrà
mandato giù al massimo mezz'ora fa. Anche gli altri non sembrano dispiaciuti
all'idea, ma come al solito c'è chi deve mettere i puntini sulle i. <<
Hanamichi, hai cucinato tu? >> Chiede Mitsui pallido in volto,
affiancato da Ryota la cui espressione non è da meno. Li incenerisco con lo
sguardo. << Hey voi!! Cosa vorreste insinuare??? Vedrete, la cucina del
grande genio non vi deluderà! >> Il colpo di grazia me lo da il
Gorillone alle mie spalle. << Bè... se cucini come giochi, stiamo messi
davvero male.... >> Calma Hanamichi, calma... è Natale, no? Siamo tutti
più buoni.... Cerco di immergermi nel clima natalizio, di rilassare i nervi e
cancellare le provocazioni dalla mente, e ci sto anche riuscendo
quando... DLIN-DLON. Sarà quel cretino di Sendoh. Vado ad aprire la
porta e me lo ritrovo davanti. Come mi aspettavo. << Ah, sei tu,
porcospino! Attento a non segarmi la porta con quegli spuntoni che hai in
test... >> Le parole mi muoiono sulla bocca quando vedo spuntare in
lontananza una figura familiare. Glissando completamente sulla figura di
Sendoh, la mia attenzione si focalizza sul ragazzo che ha appena aperto il
cancelletto di casa mia e che si sta ora facendo strada tra la neve del
giardino. Oh mio dio... no, non può essere... Sendoh, notando la mia
espressione, si volta a guardare e rimane di sasso anche lui. Rukawa si
avvicina con passo tranquillo e rilassato, e una volta arrivato in prossimità
della porta ci rivolge uno sguardo perplesso. Bè, in effetti lo stiamo
fissando come se avessimo visto un alieno... Mi ricompongo subito, anche se a
fatica, e li invito ad entrare cercando di simulare al meglio un tono di voce
naturale. Sendoh si fa strada in salotto, subito attaccando bottone con
tutti. Rukawa invece rimane fermo sulla soglia, a fissarmi. Mi sento
raggelare il sangue nelle vene, non so che fare né cosa dire, ma soprattutto non
so perchè se ne stia lì impalato invece di entrare. Decido di tagliare la
tensione nel migliore dei modi: << Oi stupida volpe, ti sei
rimbecillita? Stai facendo congelare il divino tensai! Se vuoi entrare datti una
mossa, o ti lascio qui! >> Come se stesse aspettando proprio quello,
Rukawa fa un passo avanti, ed è ufficialmente in casa mia. Chiudo la porta
sollevato. Ora finalmente ci siamo tutti. Ora finalmente c'è anche.... No!
No! No! Ma che cosa vado a pensare??! Sapessi quanto me ne frega che c'è anche
quel maledetto...! Non lo stava aspettando nessuno, avrebbe fatto meglio a
restarsene a casa sua! Anzi, dovrei essere dispiaciuto, visto che mi rovinerà
sicuramente la festa. Eppure... eppure non so, mi sento teso. Come se avessi
paura che da un momento all'altro possa andare via.... Aaaaahhh, dev'essere il
natale che mi fa questo macabro effetto. << Via, via! Sciò, sciò!
>> Dico sventolandomi una mano davanti alla fronte, nel tentativo di
scacciare quei pensieri. << Problemi di autismo? >> Mi chiede
Rukawa, che mi accorgo solo ora, ha assistito alla patetica
scenetta. << Grrr... stupida volpe!! Ti conviene tacere, sai... potrei
servirti come piatto forte della serata! >> Rukawa inarca un
sopracciglio e mi volta le spalle. << Sicuramente sarebbe il piatto
migliore della portata. >> Ok Hanamichi, devi stare calmo, eh? Non
farci caso.... è solo uno sbruffone, e ora gli dimostrerò che ha
torto! << Tutti a tavola!! >> Urlo nervosamente, e al mio
segnale, come se fosse una corsa ciclistica, tutti si fiondano verso i tavoli
che ho sistemato in sala da pranzo. Yohei si offre a venirmi a dare una mano,
grazie al cielo, e iniziamo a portare a tavola gli sfiziosi antipastini a base
di pesce. << Hai visto, è venuto anche Rukawa! >> Dice
sorridendo. << Tsk... e chi se lo aspettava! Certo che ne ha di
coraggio. Presentarsi a casa del Tensai con quella faccia tosta.
>> Ribatto, afferrando numerose porzioni che riesco a tenere in
equilibrio con maestria. Dopotutto sono un genio. Yohei non risponde ma
sorride in un modo che non mi piace... conosco quel sorrisetto idiota, e non
promette nulla di buono. Decido di ignorarlo e di concentrarmi sulla
distribuzione dei piatti. Quando ho finalmente finito mi guardo intorno per
vedere dove posso sedermi. Intravedo un posto vuoto accanto al porcospino e
mi avvicino un po' contrariato. Sendoh è un tipo strano, però non mi lamento,
almeno non mi hanno messo vicino a.... Ma vengo subito smentito. <<
E nnnnooooo!!!! >> Urlo, puntando l'indice in direzione della sedia
dove è seduto Rukawa, ossia quella accanto alla mia. Sendoh si gira radioso e
con un cenno della mano mi invita a sedermi. Ma c'è poco da essere
radiosi. Mi siedo lanciando maledizioni ai presenti. Io li invito, gli
preparo da mangiare e loro che fanno per ringraziarmi? Mi lasciano il posto
vicino a questi due!!! Azzanno il salmone affumicato e inizio a divorarlo con
gusto, per non pensare alla mia situazione. << Avevi proprio fame, eh?
>> Dice Sendoh che dal canto suo mangia come un damerino di
corte. Sono talmente arrabbiato che neanche gli rispondo. Continuo a
mangiare e bere a ritmo serrato e nella foga dell'abbuffata mi verso l'aranciata
sui pantaloni. << Merda... >> Mia madre si era raccomandata...
<< Do'aho. >> L'odioso commento di quella volpaccia. Ma farsi
gli affari propri mai, eh? Mi alzo in piedi e mi scuso con tutti. Poi mi
dirigo al piano di sopra, con l'intenzione di cambiarmi i pantaloni. Entro in
camera mia e mi metto a frugare nei cassetti in cerca di qualcosa che si possa
abbinare bene al mio maglioncino rosso. Sono talmente preso dalla ricerca che
non mi accorgo che qualcuno sta bussando alla porta. << Hanamichi?
>> La voce alle mie spalle mi fa trasalire. Mi volto allucinato: è
Sendoh. Non l'ho sentito entrare. Ma che ci fa qui? Fortuna che non è
Haruko... visto che sono in boxer. << Ah sei tu... senti porcospino,
renditi utile. Dimmi, quale paio ci sta meglio? >> Chiedo, mostrandogli
un paio di jeans chiari un po' sfilacciati e un paio di pantaloni
neri. << Nessuno dei due. >> La sua risposta spiritosa. Molto
simpatico! Gli rivolgo uno sguardo torvo. Sto per prenderlo a parolacce, quando
con mia grande sorpresa aggiunge: << Fosse per me ti direi di
togliertela tutta, questa roba inutile. >> Eh? Ho capito bene? Cosa
diavolo intende? Non so se era un insulto o cosa, ma non è divertente. Gli
volto le spalle, tanto su di lui ho capito che non posso contare. Mi
accovaccio e riprendo la mia ricerca, quando due braccia forti mi stringono
all'improvviso, facendomi smettere immediatamente quello che stavo
facendo. Non ho bisogno di girarmi per sapere che appartengono a
Sendoh. << Ma che diavolo ti salta in mente?! Lasciami subito
porcospino che non sei altro!! >> Protesto, pronto alla rissa, ma
Sendoh è più veloce di me e mi costringe a girarmi, per poi bloccarmi i polsi e
spingermi a terra. Sono disorientato, ed è stato forse per questo che mi ha
colto alla sprovvista. Non capisco cosa vuole fare, cerca la lotta o...
qualcos'altro? Quest'utlimo pensiero mi dà una sensazione di nausea pari a
quella che provo quando vengo scaricato da una donna. Anzi, direi anche
peggio.... << AAAAAAAHHH!!! Porcospino maledettoooo!!! Lasciami!!!
>> Cerco di divincolarmi in tutti i modi, ma la sua presa è tenace e
maledettamente forte. << Hanamichi... >> Sussurra in tono
disgustoso, e si avvicina pericolosamente. Sento il suo profumo, una fragranza
che di per sé non sarebbe niente male, ma che da adesso in poi per me è la
peggiore in assoluto. Riesco a scostarmi appena in tempo, evitando un
possibile bacio. Ma che gli prende a questo imbecille?! Per chi mi ha preso,
cazzo, mi sembra chiaro che non sono una donna, no?!! Mi sento come una preda
in un vicolo cieco. Sendoh mi fissa, i suoi occhi viscidi che scrutano nei miei.
Credo di essere spacciato, quando finalmente qualcuno apre la porta e mette fine
a tutto questo con un: << Adesso basta. >> Il Messiah è giunto
in mio soccorso! Grazie Dio... hai mandato uno dei tuoi angeli a trafiggere
questo essere immondo? Sendoh non si decide a lasciarmi andare, ma rimane a
fissare l'intruso per diversi secondi. Poi finalmente si alza in piedi e se
ne va mormorando un << Ah... capisco... >>. Capisce... Sì, lui
capisce. IO INVECE NON CI CAPISCO PIU' NIENTE!! Ancora tramortito dalla
brutta esperienza, me ne sto sdraiato sulla moquette a fissare il
soffitto. Se non fossi stato così sconvolto, avrei avuto sicuramente la
meglio su di lui. Tutto mi sarei aspettato da Sendoh tranne questo.... Dei
passi si avvicinano a me, qualcuno si accovaccia al mio fianco e mi passa una
mano davanti agli occhi nella speranza di ottenere una reazione da parte
mia. Mi volto a vedere chi è l'angelo che mi ha salvato dalle grinfie di quel
porcospino assatanato e.... << Ru... Rukawa??! >> Balbetto
sgranando gli occhi. Il volpaccio inarca un sopracciglio con aria più
incazzosa del solito. << E' questo il ringraziamento? >> Mi
chiede con voce fredda. Mi sollevo a sedere a fatica, vergognandomi di farmi
vedere così. Il grande Genio sottomesso da un porcospino....davanti alla
kitsune, pergiunta. Che pugno in faccia al mio orgoglio! Mi gratto la nuca
con rabbia e mormoro un << G-grazie >> di malavoglia. Cala un
momento di silenzio. Ancora stento a crederci. Sendoh mi è saltato addosso. E
ancor più incredibile, Rukawa mi ha salvato. << Quel maledetto
porcospino in calore! Se non fossi arrivato tu non so cosa...>>. Lascio
in sospeso la frase. Non me la sento neanche di continuarla. Rukawa pare
turbato da quello che ha sentito, si alza e si va a sedere sul letto incrociando
le braccia. << Avanti, vestiti e scendiamo. >> Adesso si mette
pure a darmi ordini in casa mia... In un altra situazione avrei dato inizio a
una lite epocale, ma in questo momento, non so perchè, non ci riesco. Sarà
per la sventura di poco fa, ma trovo che la sua ora sia una presenza
tranquillizzante, quasi protettiva, come se stesse giocando al mio fianco anche
nella vita di tutti i giorni. Scuoto la testa e mi ricompongo. E' solo
un'impressione dovuta allo schifo di prima. Quella è la kitsune polare,
Hanamichi. Scatto in piedi e riprendo a frugare trai pantaloni, solo con meno
entusiasmo. Sono ancora tramortito dall'assalto del porcospino. Mio Dio, non
posso pensarci.... Sendoh, questa me la paghi! << Quelli.
>> Dice la voce alle mie spalle. Mi volto sorpreso dal suo
intervento. Poi osservo i pantaloni che ho in mano: un paio di pantaloni
sportivi bianchi. Una vena sulla mia tempia inizia pericolosamente a
tamburellare. << Ohi kitsune, se credi che il Genio dia retta al tuo
esemplare cattivo gusto ti sbagli di grosso! Non li metterò mai e poi mai!
>>
Scediamo giù e un grido di entusiasmo si leva dalla tavolata di
infami che hanno continuato a mangiare alle nostre spalle come se niente
fosse. << Wow Hanamichi, quei pantaloni bianchi ti donano proprio!
>> Dice Ayako alzando il pollice. Lancio un'occhiataccia alla
Kitsune che risponde con un "tsk". Poi ci avviciniamo ai nostri
posti. Sendoh è seduto a tavola e sta innocentemente mangiando un piatto di
Ramen, come se nulla fosse mai successo, come se quello di poco prima non fosse
stato lui. Stringo i pugni e resto immobile. La voglia di scatenare una
rissa e fargli mangiare il ramen dal naso è inestimabile. Ma se così facessi mi
rovinerei definitivamente il Natale. E quest'anno non voglio che ciò accada,
visti i precedenti dello scorso natale. Aggrotto la fronte e resto immobile
cercando una soluzione: non voglio sedermi lì, non voglio, non voglio! Sento
il mio corpo pietrificarsi in preda allo spiacevole ricordo di quel profumo, di
quegli occhi libidinosi su di me.... Ed ho la certezza che se mi sedessi lì mi
andrebbe la cena per traverso. Mentre resto a rimuginare vedo con la coda
dell'occhio Rukawa sedersi... al posto mio. Resto incredulo come uno
spettatore che assiste al colpo di scena. Sendoh e Rukawa si scambiano
un'occhiata significativa, poi riprendono a mangiare tranquilli. Non capisco
perchè l'abbia fatto, ma in questo momento sono grato a quella volpaccia!
Finalmente ha fatto qualcosa di utile nella sua vita!! Vado a sedermi accanto
a lui, rivalutando l'idea di sedergli accanto. Non immaginavo che potessi
preferire la compagnia della volpaccia a quella di qualcun'altro, mi dico. Ma
no Hanamichi, è ovvio che lo sta facendo per mettersi in mostra! Perchè deve
fare sempre il perfettino.... Sì, è così senz'altro. Forse... Decido che
è giunta l'ora di un time out per il groviglio di pensieri che ho in testa.
Meglio concentrarsi sulla ciotola di ramen che ho davanti. Comincio a
mangiare e intanto lancio un'occhiata agli altri: sembra che tutti si stiano
divertendo. Haruko e Ayako sono sedute al tavolo affianco al nostro, ma i
loro schiamazzi arrivano così forti che suppongo se la stiano spassando. I
due Gorilloni sono seduti vicini e insieme a loro c'è Kogure, come al solito
molto discreto, mentre il Gundan si sta esibendo in un numero con delle
bottiglie di birra. Mi volto dall'altra parte e vedo che Maki e Nobu-scimmia
si stanno litigando una rondellina, e infine ci sono Mitsui e Ryota
che... Quasi non mi cadono le bacchette nel ramen. Mi stropiccio gli occhi
e quando li riapro fortunatamente tutto è tornato come prima. Devo essermelo
immaginato... Mi era parso di vedere Mitsui baciare sulla guancia Ryota. Ma
no, non può essere! Adesso ci mancano solo le visioni!! << Grrr...
deve avermi infettato quel maledetto porcospino hentai! >> Brontolo tra
me e me. Comunque sia, la cena continua tranquillamente e riusciamo a
mangiare anche il sushi e altre prelibatezze preparate da me e mamma. Infine,
tocco di classe, servo una torta panna e fragole interamente preparata dal
sottoscritto. << Ragazzi, questa l'ha fatta il Tensai in persona!
Assaggiatela tutti e inchinatevi di fronte alla mia maestria! >> Mi
pavoneggio, ricevendo una carrellata di insulti e cattiverie come risposta da
parte del gundan, Akagi, Mitsui e Ryota messi insieme. Servo tutti quanti
tranne Sendoh, che è costretto ad alzarsi e prendersela da solo, poi torno al
mio posto. Mentre affondo la forchetta nel dolce noto con sorpresa che Rukawa
è già alla seconda fetta. Gli rivolgo uno sguardo inqusitore. Mi aspettavo
come minimo un " che schifo " o un " bleah " e anzi, a dire il vero non avrei
scommesso un centesimo sul fatto che l'avrebbe anche solo assaggiata. Non so
perchè ma vedere che l'ha gradita mi riempie di gioia. Decido di esternarla a
modo mio. << Hahahahah stupida volpe, scommetto che tu non sei capace a
cucinare una torta così buona!! Modestamente, quando il genio fa qualcosa, il
risultato è per forza di cose perfetto! >> Rukawa risponde con
un: << Tsk... La torta è pessima, è solo che ho ancora fame e non c'è
nient'altro con cui possa saziarmi. >> Grrrr ma come osa?! E poi è
impossibile che abbia ancora fame, dopo tutti i piatti che gli ho
servito!!! << Stupida volpe anoressica, come fai ad avere ancora fame?!
Di solito non mangi quasi nulla! E poi nessuno ti obbliga a mangiarla se ti fa
schifo! >> Concludo mandandone giù un gran pezzo. A dispetto delle
cattiverie del volpaccio, il sapore è ottimo. L'ho detto, io, che sono un genio
incompreso! Finiamo di mangiare e l'orologio appeso in salotto segna le
undici. Manca un'ora a Natale! Mi alzo in piedi e batto le mani per attirare
l'attenzione di tutti. << Ragazzi, visto che manca un'ora, che ne
direste di ballare un po' per ammazzare il tempo? >> A parte Takamiya,
che se potesse si inchioderebbe a un tavolo e non si alzerebbe mai più, tutti si
entusiasmano all'idea. Vado di corsa in salone ad accendere lo stereo, e
Yohei mi offre un Cd masterizzato dall'armata. << Che roba ci hai
messo? >> Chiedo scettico prima di inserirlo. Non vorrei farli ballare
a ritmo di heavy metal... Yohei sorride innocentemente. << Ritieniti
fortunato: questo è l'unico Cd di musica orecchiabile mai prodotto dall'armata
Sakuragi! E sai perchè? >> Yohei si sfrega le mani e viene subito
affiancato dal resto del Gundan, le solite faccette divertite di quando mi
prendono in giro. << PERCHE' ADESSO SI FARA' LA PESCA MIRACOLOSA
SAKURAGI !!! >> Urlano in coro, scampanellando e lanciando stelle
filanti e coriandoli. Tutti si avvicinano incuriositi, e non faccio in tempo
a fermarli. Che idea malsana si saranno inventati stavolta?! << La
pesca miracolosa Sakuragi? Il nome è tutto un programma...in che consiste?
>> Chiede Ryota che non perde occasione per punzecchiarmi. Yohei
sale su una sedia e inizia a urlare come un forsennato: << Abbiamo
messo tutti i nomi degli invitati in questo sacchetto! Siamo in 16, e qui dentro
ci sono 15 nomi! Chi viene estratto deve ballare in coppia col nome successivo,
semplice no?>> Haruko inizia a urlare come un'oca, seguita a ruota da
tutti tranne Rukawa, rigido come una stalattite. << Scusa ma perchè ce
ne sono 15 se siamo in 16? >> Chiede Mitsui, a cui i conti non tornano.
E io inizio a temere il peggio, conoscendo quei quattro... << Hahaha,
ma è ovvio! >> Esclama Yohei rivolgendomi un'occhiata che segna la mia
condanna << Perchè l'ultimo nome rimasto sarà quello che ballerà con
Hanamichi! >> Silenzio. Poi tutti esplodono in una sonora risata,
che finisce di mandarmi in bestia. << Hahaha non vorrei essere l'ultimo
per nulla al mondo! >> Ride Ryota insieme a Mitsui. << Ballare
con quel demente? No grazie... ci tengo all'incolumità dei miei piedi.
>> Conclude perfido Akagi. << Cafoni!!! Guardate che il Genio
è un maestro anche nel ballo!! >> Nobu-scimmia non si
risparmia: << Si come no... nel ballo del qua-qua!
>> Dio tienimi, ora li ammazzo tutti!! Ma prima di potermi
arrabbiare sul serio vengo folgorato da un'idea che non avevo considerato: e se
dovessi ballare con Sendoh?! Il pensiero ha l'effetto di una secchiata
d'acqua gelida in pieno viso. Occavolo, considerando le leggi della sfiga, la
probabilità è altissima! Devo fermare Yohei o... << Allora ragazzi,
siete pronti?! Si iniziaaaa!!! >> Nel tentativo di fermarlo ricevo una
gomitata in faccia e ricado all'indietro. Merdaccia! La tensione cresce nella
stanza... tutti si esibiscono in un << ooooooooh >> di suspence, che
va crescendo nel momento in cui Yohei prende in mano il primo
foglietto. << Il primo nome è.... >> Niente da fare, ormai è
troppo tardi. Non mi resta che pregare... Dio, sono nelle tue mani. << Il
primo nome è Mitsui, anche conosciuto come "il teppista"! >> Scatta
l'applauso, e Micchy arrossisce un po'. Mi metto a sedere per non dare a
vedere il mio crescente nervosismo. Qui si mette male, che cos'avrei dato
perchè il primo a uscire fosse stato Sendoh. Lo sorprendo a fissarmi e mi
concentro sulla pesca miracolosa, che è meglio. << Secondo estratto,
che ballerà col qui presente Micchy è.... Ryo-chan altrimenti detto 'il nano'!
>> Sorrido alle proteste di Miyagi per il suo nomignolo. <<
Terzo estratto: la dolce Harukina! >> Dicendo questo Yohei si volta a
rivolgermi un sorriso idiota di scherno, e l'istinto di lanciargli contro la
zuccheriera che ho a portata di mano è talmente forte che devo distogliere lo
sguardo. Bastardo! Non che me ne freghi più di tanto di Haruko, però se
capitasse con Rukawa.... Grrrr... Calma Hanamichi, stai calmo. <<
Quarto estratto che ballerà con Haruko: Aya-chan!
>> MENOMALE!!! Quasi esulto per questa coppia, almeno mi sono
risparmiato l'odiosissima scena di quei due. Dai Yohei, sbrigati con questa
pesca miracolosa che non ce la faccio più. Che poi di miracoloso c'è ben
poco.... giuro che se esce Sendoh mi sparo seduta stante. << Quinto
estratto: Il Gorillaaaaaa! Un hurrà per il Gorillone!!! >> Akagi mi
rivolge uno sguardo scocciato e io faccio abilmente finta di guardare da
un'altra parte. Ormai il soprannome che gli ho affibbiato è diventato di dominio
pubblico. << Sesto estratto che ballerà con Akagi.......lo scimmione
Uozumi!! >> Quelli dell'armata non si trattengono da una grassa risata,
e nonostante la tensione, non posso trattenermi dal dire: << Evvai!!!
Gorilla dance!! >> Ottenendo ben due pugni in testa stavolta, uno da
Uozumi e l'altro dal Gory. << Proseguiamo con il settimo: ah, sono io
^^' >> Yohei, nooo!!! Avrei voluto ballare con lui, almeno sarei stato
a mio agio! << Ottavo estratto....ballerà con me... Kogure, per gli
amici Quattrocchi! >> Sono contento per loro ma qui si mette male per
il tensai Hanamichi Sakuragi!!! Quando si decide a uscire Sendoh?!! Vogliono
farmi schiattare prima del tempo??? Gli lancio un'occhiata: sta soreseggiando
una cocacola alla bottiglietta, e si passa schifosamente la lingua sulle labbra
appena incrocia il mio sguardo. No Hanamichi, trattieniti: vomitare davanti a
tutti non sarebbe carino. << Nono estratto: Maki il vecchio!
>> Anche Maki non mi sarebbe dispiaciuto al posto di Sendoh. Anzi, mi
vanno bene tutti, ma non Sendoh per favore! << Decimo estratto che
ballerà con Maki è Nobunaga, più comunemente detto Nobu-scimmia!
>> Come non detto. << Undicesimo: il mitico Okusu dai riccioli
d'oro! >> Ormai ci rinuncio, è inutile sperare, tanto comunque sia sarà
l'ultimo quello decisivo. Che stupidissima idea, questa pesca del cavolo! Ma era
proprio necessaria? << Dodicesimo che ballerà con Okusu: Noma il
baffetto! Alla grande, ragazzi! >> Beati loro... <<
Tredicesimo estratto: il longilineo Takamiya! >> Mi attacco alla
bottiglia di birra e inizio a mandarne giù a grandi sorsate. Ci siamo quasi. Ne
mancano due. E Sendoh non è ancora uscito. Yohei immerge la mano nella busta
e resta così per un po', facendo crescere la suspence in tutta la sala. Io,
dal canto mio, sto letteralmente crepando. Afferra il foglietto e con
lentezza inaudita si mette a scartarlo. Yohei, datti una mossa!!! <<
Ballerà con Takamiya....Ballerà con Takamiya....>> Fa un gran respiro, poi
urla: << Akira Sendoh detto il porcospino! >> Scatto in piedi e
mi metto ad esultare come se avesse fatto gol la mia squadra del
cuore. << Evvaaaaiii!!!! Non devo ballare con il porcospinoooo!!!
Evvaaaaiiii!!! Grazie signoreee, grazieeeee!!!! >> Urlo incurante del
fatto che mi stia sentendo. Dopo una breve ma intensa manifestazione di
gioia mi calmo, un sorriso sornione dipinto in volto, contentissimo di averla
scampata. Il porcospino ballerà con Takamiya, auguri! Hahahahaha! Adesso può
anche cascarmi il mondo addosso che... << Quindi ballerà con Hanamichi
Sakuragi detto Do'aho l'ultimo rimasto: Kaede Rukawa, la volpe artica!>>
Di colpo tutto l'entusiasmo svanisce, e una roccia di cinque quintali mi
cade in testa. Tutta la sala inizia ad applaudire, c'è chi sfotte, chi si
sfrega le mani e chi fa scommesse su chi si picchierà per primo. Mi sento
disorientato, catapultato in una situazione che non avevo previsto. Troppo
preoccupato dalla questione Sendoh mi ero scordato del mio peggior rivale:
Rukawa! Come ho potuto!! << Nooooo.... è colpa mia.... avrei dovuto
supplicare il signore di salvarmi anche da lui, ma me ne sono dimenticato!
>> Strillo gettandomi in ginocchio, le mani trai capelli. Il volpino
mi raggiunge dandomi dell'idiota, tanto per cambiare. Mi volto fulminandolo
con lo sguardo. << Che sfiga! Lo sapevo...se non è Sendoh sei tu!
>> Brontolo rialzandomi in piedi. << Non paragonarmi a
quell'essere. >> Risponde lui tra l'annoiato e l'infastidito. Bè,
poteva andarmi peggio, molto peggio, penso, e l'idea di ballare con Rukawa
diventa accettabile alla sola idea. << Visto che non voglio rovinare
questa bellissima festa, ti concederò l'onore di ballare con il Tensai. Vedi di
tenermi testa e di non farmi fare brutta figura. >> Gli intimo,
dirigendomi al centro della stanza. << E tu vedi di non inciampare,
do'aho. >> Yohei dall'alto della sua sedia proclama << Mi sono
scordato di specificare che ballerete un lento, guancia a guancia!
>> Prima che io possa dire "a" il disco parte con Last christmas,
coprendo il mio mare di lamentele. Maledico mentalmente Yohei per la sua
stupida trovata! Mi ritrovo immobile in mezzo alla stanza, circondato da
coppie unite dal destino che si stringono per ballare. E questa volta non è
un'allucinazione, li vedo chiaramente: Mitsui e Ryota si stanno fissando in modo
inquietante... sembra ci sia una sorta di corrente invisibile tra di loro. Ma
che diamine succede?? Possibile che si stiano scatenando tutti quanti oggi?
Oppure sono io che ci faccio caso solo adesso? Non ho tempo per smascellarmi,
perchè una mano mi afferra per un braccio facendomi rigirare su me stesso e
riportandomi faccia a faccia con la realtà: Rukawa. Deglutisco
sonoramente. Poi arrossisco e cerco di trovare una scusa per darmela a gambe,
ma vengo preceduto dal volpino che senza dire nulla intreccia le dita della sua
mano alle mie, per poi passare l'altro braccio intorno alla mia vita. Sento
il calore della sua guancia contro la mia, il suo respiro sul collo e il suo
profumo inebriante e... non lo so, per un attimo non ci capisco più niente, e mi
lascio trasportare nel ballo come una marionetta nelle sue mani. E'
strano. Mi sento davvero strano. Balliamo e tutte le luci intorno a noi
sembrano sfocarsi, mentre le parole della canzone rimbombano nella mia
testa. Last christmas I gave you my heart, but the very next day you gave it
away. Ho un breve flash di tutti i natali passati in depressione per via dei
rifiuti delle ragazze. Specie lo scorso natale, in cui sono stato scaricato da
Haruko. This year, to save me from tears, I'll give it to someone
special... Improvvisamente il contatto con le dita di Rukawa diventa
insopportabile, quasi ustionassero. Cerco di non pensare al suo braccio
stretto intorno alla mia schiena che mi attira a sé, come se non volesse
lasciarmi andare, e i nostri corpi a contatto, in questo contatto... non il
solito contatto da litigio. I keep my distance, but you still catch my
eyes.... Calma Hanamichi, calma. Che cosa stai pensando?! Datti una regolata,
cazzo! Ti ricordo che stiamo parlando di Rukawa, il volpaccio per
intenderci! Now I know what a fool I've been...but if you kiss me now, I know
you'd fool me again. Lo sento stringere di più e avvampo. Ma che vuole fare?!
Non si starà divertendo a prendermi in giro? La pagherà cara! Forse spera di
mettermi in ridicolo davanti a tutti, vuole far vedere che è più bravo del genio
a ballare i lenti! << Volpaccia, considerati già battuto!
>> Dico, decidendomi a ricambiare l'abbraccio e stringendolo forte come
sta facendo lui. Nel fare questo lo sento sussultare. Hahahaha non te
l'aspettavi, eh? Ora ti faccio vedere io come si balla un lento,
dilettante! Inizio a muovermi con disinvoltura, costringendolo ad assecondare
i miei movimenti. Mi sembra piuttosto spiazzato dalla mia maestria, e ci
credo, modestamente oltre ad avermi insegnato a cucinare, mia madre mi ha
insegnato anche a ballare! Peccato che ho accettato di imparare con lo scopo
di rimorchiare qualche ragazza, e invece come al solito va a finire che quello
che imparo lo uso sempre e solo per entrare in competizione con Rukawa. Dopo
un po' che continuiamo a ballare in questo modo i presenti si fermano e iniziano
ad applaudire. Riesco a captare le seguenti frasi: << Hei, guarda
quei due come stanno ballando!>> << Non pensavo che Hanamichi
sapesse ballare così bene... >> Il chè, riempie il mio genio sublime di
soddisfazione. << Hahahahaha! Chi è che non sapeva ballare, eh?
Guardate e imparate, pivelli! >> Urlo all'indirizzo di tutti, mentre
faccio volteggiare il volpino in una piroetta, per poi riprenderlo tra le mie
braccia. Per sua fortuna mi asseconda abbastanza bene e non mi fa fare brutta
figura. Ma una cosa è la fortuna, una cosa è la classe. Improvvisamente parte
un grido dalle retrovie, e giurerei di riconoscere la voce di quell'idiota di
Mitsui. << Bacio! Bacio! Bacio! >> Inchiodo immediatamente e
per poco non roviniamo a terra. Arrossisco violentemente nel vedere che tutti
(tranne Sendoh), sull'onda di Mitsui, stanno ora applaudendo e acclamando il
bacio. Ma che succede? Sono impazziti per caso? Rivolgo uno sguardo
atterrito in direzione di Rukawa, aspettando che faccia qualcosa per fermarli,
ma rimango ancor più sconcertato nel vedere che quegli occhi algidi mi stanno
fissando con espressione indecifrabile. Espressione che non è da lui, il ché
mi spaventa ancora di più. Il volpino sembra infatti rimbecillito da chissà
che cosa, e continua a fissarmi senza dire nulla. AIUTO!!! Devo fare
qualcosa, genio che sei in me, fatti venire un'idea!! Mentre perdo tempo a
pensare una spinta a tradimento mi fa precipitare su Rukawa
e... Cala il silenzio. Mi sento morire. Vorrei che il pavimento si
aprisse e mi risucchiasse per sempre. Le mie labbra premute contro le sue
senza che me ne rendessi conto, i suoi occhi azzurri spalancati dalla sorpresa,
il suo sapore dolce che si mischia al mio. Ma soprattutto, IL MIO PRIMO
BACIO! Il volpino resta immobile così, senza prendermi a pugni, senza
spingermi via disgustato. Forse è sorpreso quanto me, troppo per poter
reagire. Ci stacchiamo come in preda a un'ipnosi, continuando a fissarci
increduli. I presenti esplodono in applausi e urla, come se stessero al
teatro, e dopo diversi secondi che sembrano non passare più, in cui i nostri
occhi sono incatenati in una sorta di magia, il mio imbarazzo
esplode. << STATE ZIIIIITTTTTIIIII!!!!!! >> Urlo furibondo,
voltandomi verso la piccola folla alle mie spalle, che subito si
zittisce. << Chi è stato a spingermi?!!! >> Urlo con occhi
fiammeggianti, e Yohei e gli altri sono costretti a intervenire per reggermi e
prevenire un probabile massacro. Dopo diversi minuti mi arrendo e finisco di
sbraitare. Riprendo fiato e proprio in quel momento si avvicina Ryota per
dirmi: << Sono stato io. >> Sentendo quelle parole l'armata mi
si ri-butta addosso tenendomi fermo per altri cinque minuti. << Vieni
qui che ti spezzo tutte le ossa, nanoooo!!! >> Urlo cercando di
liberarmi dalla presa degli altri. Ma sorprendentemente, a stroncare le mie
proteste è un potentissimo Gorilla-punch in testa. << Adesso basta,
idiota! Non vedi che è scattata la mezzanotte già da un po'? Andiamo a
festeggiare, e ricordati che è natale! >> Rialzo la testa fumante per
la botta. Alla faccia del Natale, eh Gorilla! Vedo solo ora che Ryota se
ne sta accovacciato davanti a me, un sorrisetto divertito sul viso. Giuro con
tutto me stesso che lo vorrei ammazzare. Ma mi trattengo perchè è
'Natale'. Decido però che è il caso di chiedergli spiegazioni sul suo gesto
del cavolo, che si sarebbe potuto risparmiare. << Perchè l'hai fatto,
bastardo?! >> Gli domando massaggiandomi il bernoccolo. Ryota non
smette di sorridere, e conclude con naturalezza: << Per darvi una mano.
Un giorno mi ringrazierai, Genio.... >> Poi si alza e torna da Mitsui,
che inspiegabilmente mi fa l'occhiolino. Questi idioti!! Ora mi alzo e li
prendo a capocciate tutti e due! Ma Yohei e quelli dell'armata mi si parano
davanti, coprendo la visuale del mio temibile mirino giustiziere. <<
Hanamichi, complimenti! >> Urlano, rovesciandomi una confezione di
coriandoli in testa. Okusu mi assorda suonandomi una trombetta nell'orecchio,
e Yohei ci da dentro: << 50 rifiuti e il primo bacio a un uomo!!!
>> Inutile specificare che le capocciate in programma vengono riversate
su di loro. << Buon Natale! >> Questa è la voce di Ayako, che
sta distribuendo bicchieri di champagne a tutti. Già, quasi
dimenticavo.... Ho baciato Rukawa a mezzanotte in punto del giorno di
Natale!!!! Fantastico, no?! Che Natale assurdo!! Il peggiore in
assoluto.... Quando Aya si avvicina per porgermi il bicchiere di spumante,
quasi glielo strappo dalle mani per tracannarlo tutto d'un sorso. Lei mi
osserva sorridendo, con l'espressione di chi la sa lunga. Poi, come mi
aspettavo, si mette a punzecchiarmi. << Dai Hanamichi, suvvia, che vuoi
che sia! Infondo è solo un bacio..E' stato così emozionante! ^o^ E poi non pensi
che sarebbe ora di essere più sincero con te stesso? >> Si certo, è
solo un bacio! Emozionante....forse lo sarà stato per TE! Ma la faccenda del
'sincero con te stesso' proprio non l'ho capita. Tutti continuano a parlarmi
come se sapessero cose che soltanto io ignoro. Ma si può sapere cos'hanno in
testa? Incorcio per sbaglio lo sguardo di Rukawa, che se ne sta seduto in
disparte e una scarica elettrica mi passa per tutto il corpo. Mi volto
immediatamente, brontolando: << Una cosa è certa: questa è l'ultima
festa che il tensai decide di organizzare a casa sua. >> Mi lascio
ricadere sul sofà. Sono distrutto. In una serata sola ho rischiato di
essere violentato da Sendoh e mi hanno fatto baciare Rukawa. Spero con tutto il
cuore che le sorprese si fermino qui, ma a quanto pare il destino ha ancora
qualcosa in serbo per me. Sendoh, infatti, non contento di ciò che ha già
fatto, si viene a sedere proprio sul mio stesso sofà. Cazzo, dopo mi toccherà
disinfettarlo. Il riflesso è automatico: scatto in piedi come una molla, ma
lui mi trattiene per un polso. Ma insomma, anche qui, davanti a tutti?! Non ha
un minimo di ritegno? Ancora quella sensazione di schifo... mi volto scuro in
volto. << Cosa c'è? >> Chiedo con rabbia. Ha forse intenzione
di farmi fare un'altra figuraccia? Se è così, questa volta non mi
tratterrò. Sendoh mi guarda un po' imbarazzato, poi dice. << Scusa
per prima... io... non so cosa mi è preso, è che tu... ecco, insomma...
>> Decido di prestare un po' di attenzione a quel che sta farneticando,
visto che ha esordito con ' Scusa'. Torno a sedere sbuffando. Guarda il
lato positivo, Hanamichi: almeno ha smesso di concentrare tutte le energie nel
fare il viscido. Gli concedo l'immensa grazia di una risposta: <<
D'accordo, non voglio sapere nulla, non mi interessa. Basta che mi prometti che
non succederà più! >> Mi risponde ammiccando, e non so se prenderlo sul
serio oppure no. Sto già considerando l'idea di filarmela, ma Sendoh non ha
finito. << C'è un'altra cosa. >> Sbuffo spandendomi sul divano
a mo' di sottiletta kraft e lasciando ricadere la testa
all'indietro. << Spara. >> Tanto, cos'altro potrebbe dirmi di
più allucinante? << Si tratta di Rukawa. Lui ti piace, vero?
>> << CCCHHEEEEEEEE??????? MA SEI MATTO???!! COME PUO' PIACERMI
QUELLA VOLPE ARTICA MONOSILLABICA!!! >> Urlo senza rendermi conto che
così facendo ho collezionato l'ennesima figuraccia. Hanno sentito tutti.
Anche Rukawa. Sento i suoi occhi freddi puntati addosso, ma non ho il coraggio
di guardarlo. Sendoh sorride e si alza in piedi annuendo. << Ho
capito, è così. Ci avrei scommesso. >> Dice, allontanandosi e
dirigendosi verso il tavolo per prendere da bere. Resto inebetito sul divano,
mentre tutti mi guardano sorridendo. << Io l'ho sempre detto.
>> Questa è Ayako. << Chissà che novità...
>> Mitsui. << Era chiaro sin dal primo giorno in cui si sono
incontrati. >> Yohei. << Sono una bella coppia, anche se non
lo vogliono ammettere. >> Nobu-scimmia. La mia testa si muove a
scatti a destra e a manca, seguendo come una partita di ping-pong questi
orribili commenti. BASTA! Decido che è troppo, e mi faccio spazio a
gomitate trai presenti, fiondandomi fuori a prendere una boccata
d'aria. Nella corsa passo accanto a Rukawa, evito ancora il suo sguardo che
non sarei mai capace di sostenere in un momento simile e finalmente mi richiudo
il portone alle spalle. Freddo e silenzio, di fuori. Fiocchi di neve
bianchi e spumosi scendono dal cielo in una danza lenta, quasi ipnotica, e
rimango così a guardarli per un po'. Tutte quelle frasi mi ronzano ancora
nella mente. << Gran bel ringraziamento per aver organizzato la festa.
>> Bofonchio aprendo il palmo della mano e aspettando che un fiocco di
neve vi precipiti sopra. E' gelida. Ma bellissima. Proprio
come... << Waaaa!!! Ma cosa....!! >> Mi sto facendo
condizionare da quello che dicono quei mentecatti, non va bene, non va affatto
bene! Mi accovaccio per terra disegnando forme strane nella neve. <<
Che mi succede? Sto impazzendo? >> Mormoro sconsolato. << No,
sei già matto. >> Dice la voce di Rukawa alle mie spalle. Faccio un
salto in avanti degno delle olimpiadi, poi mi volto a guardarlo. Che ci fa
qui? Gli indirizzo uno sguardo seccato, sperando che capisca il messaggio:
voglio restare solo. Tuttavia, il volpino non demorde e si accovaccia accanto
a me. << Che vuoi? >> Chiedo con sgarbo, senza però spostare
lo sguardo su di lui. << Niente. >> Continua a farsi beffe di
me. Che diavolo è venuto a fare qui fuori? Bah, ad ogni modo ha interrotto
il momento di riflessione del genio: deve pagare! Raccolgo una manciata di
neve e la comprimo in una palletta, per poi spalmargliela sul viso. <<
Hahahaha scusa... mi è scivolata la mano!!!! >> Sorrido divertito nel
vedere la sua faccia inespressiva coperta di neve. Ma improvvisamente sento
l'impatto freddo di una manciata di neve sul viso. << Scusa... mi è
scivolata.>> Ho capito, in poche parole cerca rogna! Mi pulisco il
viso con l'avambraccio e urlo: << Vuoi la guerra, volpe???! E guerra
sia!!! >> Iniziamo a prenderci a palle di neve come i bambini
dell'asilo, e devo dire che nonostante tutto mi sto divertendo un mondo. Non
lo ammetterei mai, ma queste sfide con Rukawa mi entusiasmano. Ovviamente
perchè ogni volta lo straccio, ed è una grandissima soddisfazione! <<
Hahahah povero illuso, non potrai sopravvivere al multi-attacco dinamico del
tensai! >> Rido sguaiatamente, lanciandogli contro una quantità
industriale di palle di neve. Il volpaccio viene colpito e affondato! Cade
infatti all'indietro, sbattendo però la testa contro lo steccato della
recinzione. Quella stupida volpe! Mi avvicino di corsa per vedere come
sta. Non voglio essere responsabile di morti accidentali in casa mia! Il
volpaccio è piegato su sé stesso e si sta massaggiando la nuca. Dev'essersi
fatto male. << Tsk...sei ancora vivo.... >> Mi chino accanto a
lui per vedere cosa si è fatto. Raccolgo un po' di neve fresca e gliela
appoggio delicatamente sul punto in cui ha sbattuto. Immediatamente lui
solleva il viso, rivelando i suoi splendidi occhi azzurri dalle ciglia
lunghe. No, alt, frena!! Splendidi occhi azzurri???!! Oh mio dio, come mi è
venuto quest'aggettivo?! Arrossisco violentemente per l'improvvisa vicinanza.
Mi torna alla mente il bacio e prendo fuoco anche se di fuori faranno
-30°. << Do'aho... >> Mormora lui, in tono dolce stavolta, e
senza distogliere lo sguardo. Non so che mi prende, è la stessa strana
sensazione di prima. Mi sento come risucchiato in un'amalia, e le pulsazioni nel
mio petto aumentano sempre di più. E' come se i suoi occhi si incatenassero
ai miei, ogni volta che ci guardiamo. E, cosa ancora più strana, non avverto
la sgradevole sensazione che ho provato con Sendoh. " Bella coppia", " stanno
insieme", " fatti l'uno per l'altro", ronzano nella mia mente incessantemente e
probabilmente mi annebbiano la vista, perchè in questo momento sto pensando che
Rukawa, appoggiato allo steccato e sporco di neve, quell'espressione abbandonata
sul volto, è decisamente bello. << Hanamichi... >> Il cuore mi
salta fuori dal petto nel sentire pronunciare il mio nome e i miei occhi si
spalancano dalla sorpresa. Sto sognando oppure è tutto vero? Il volpino mi ha
veramente chiamato per nome? Giuro che non ricordo di averglielo mai sentito
pronunciare.... Sento che sto perdendo il controllo di me stesso. <<
Kitsune... >> Mi sfugge di bocca contro la mia volontà, e giuro che in
questo momento vorrei immortalare la sua espressione in una fotografia. La
maschera di freddezza ha lasciato il posto a un'espressione dolce e indifesa
allo stesso tempo, probabile responsabile della mia crescente
tachicardia. Sarà sicuramente perchè mi sono fatto condizionare, non può
essere che adesso.... io mi stia rendendo conto che.... è proprio bello.
Arrossisco vistosamente e spero che il volpaccio non se ne
accorga. Aaaah, ma si può sapere che diavolo mi sta succedendo? Perchè devo
fare questi pensieri assurdi a Natale?!?! Sento il bisogno, anzi, la
necessità di fare qualcosa per sbloccare la situazione che sta
degenerando. Io, Hanamichi Sakuragi, non posso assolutamente aver pensato che
la volpaccia è bella. Forse ho bevuto troppo champagne. << Senti
volpaccia, torniamo dentro che.... >> Improvvisamente sento una
pressione sulla schiena che mi fa definitivamente perdere l'equilibrio, e cado
in avanti finendo addosso alla volpe artica. Non sarà ancora quello stronzo
di Ryota che si diverte a spingermi?! Ma mi accorgo subito che non è così,
dal momento che il braccio che mi cinge la vita è....OH MIO DIO, E' QUELLO DI
RUKAWA!! Che.... che gli prende? Lo osservo: nonostante
l'imbarazzantissima situazione, alquanto rovinosa per la reputazione del Tensai,
la volpe non muove un ciglio. Ha la solita faccia tosta inespressiva di
sempre, ma nei suoi occhi c'è una luce strana. Ok, mi sta prendendo in giro.
Ma adesso basta! << Baka-Kitsune! Ti ci metti anche tu adesso?! Cos'è,
vi divertite a prendervi gioco di me? >> Dico, e il tono della mia voce
diventa iracondo. Sono pronto a riempirlo di cazzotti quando lo vedo
accostarsi a me, e subito dopo sento le sue labbra premere contro le mie.
Ancora. Un bacio casto, a stampo, ma non per questo poco sensuale. E
soprattutto, non per questo irrilevante!!! Mi stacco da lui con una spinta e
restiamo a fissarci in silenzio per un po'. La tensione si potrebbe tagliare con
il coltello, e le mie guance stanno passando in rassegna tutte le tonalità
dell'arcobaleno. Mi piacerebbe sapere che gli passa per la testa, a questa
stupida volpe! Brutto stupido!!! Ma come si permette di baciare il Tensai ?!
Non solo mi ha rubato il primo bacio, ma insiste!! Questa volta non la passa
liscia. Glielo tolgo io il vizietto! << Vuoi fare a botte, eh?
Adesso ho davvero perso la pazienza, volpaccia! E' tutta la sera che sfidi il
mio autocontrollo, ma adesso il tensai è furioso! Preparati a morire!!
>> Scatto verso di lui assestando un pugno sul suo viso
inespressivo. Rukawa ricade malamente nella neve. Non ho ancora
finito. Mi butto su di lui e lo acciuffo per il collo del maglioncino nero
che indossa, costringendolo a guardarmi negli occhi. Nonostante il livido che
ha sulla guancia, non sembra affatto spaventato. Continua a fissarmi con quello
sguardo intenso, che non so come interpretare. Mi sembra diverso dal
solito. Resto sopra di lui senza far niente, un po' titubante. Di fronte a
quegli occhi puntati dritti nei miei, di fronte alla sua insolita remissività,
l'idea dello scherzo inizia a non convincermi più. << Perchè l'hai
fatto, cretino? >> Gli ringhio addosso, scuotendolo. <<
Idiota, lasciami. >> Adesso lo ammazzo. << E no, volpaccia! Ho
tutto il diritto di saperlo! E ti conviene sputare il rospo, se non vuoi fare
una brutta fine!! >> << Tsk... Ti sei messo in testa che è tutto
uno scherzo, no? Non ascolteresti una parola delle mie spiegazioni.
>> Ok, lo ammazzo. Gli sto per dare un altro pugno, ma mi fermo a
pochi centimetri dal suo viso. Un pensiero mi trattiene dal farlo: picchiarlo
sarebbe inutile. E poi.... poi, non so.... poi è Natale....poi....se continua
a guardarmi così, io non.... Quello che doveva essere un pugno in faccia si
trasforma in una carezza. L'espressione di stupore che si dipinge sul suo
viso mi lascia sconcertato. E' come se con questo stupido gesto io avessi aperto
una fessura nella sua anima. Per un attimo sono riuscito a leggere qualcosa
su quei lineamenti perfetti, qualcosa di profondo. << Volpaccia, ma
tu... >> No, non può essere. Come mi viene in mente una cosa del
genere! Ha ragione a chiamarmi do'aho! Non può essere che
Rukawa.... << Hei voi due, piccioncini!!! Avete deciso di farlo in
mezzo alla neve?! Guardate che vi prenderà un colpo! >> La voce di
Ryota mi fa fare un salto dall'invidiabile elevazione. In partita sarebbe
fruttato come minimo uno slamdunk. << Ryota!! >> Esclamo,
allontanandomi da Rukawa di almeno tre metri come per smentire
tutto. << Hanamichi mi dispiace avervi interrotto, ma di là stanno
dando i regali e... >> Salto su tutte le furie. << Non hai
interrotto un bel niente!!! Ci stavamo solo picchiando!! >> Spunta la
testa di Mitsui dalla porta, che evidentemente ha captato la mia ultima frase,
perchè risponde: << Si si, adesso si dice picchiando.... Sbrigatevi,
dementi! >> Ryota corre da lui e io mi volto a fulminare il volpino che
si sta scrollando la neve di dosso. Mi lancia uno sguardo torvo, poi con un
<< do'aho >> si incammina verso la porta di casa mia. Maledetta
volpe... non mi darò pace finchè non farò luce su questa situazione! L'attimo
in cui sono riuscito a vedere un'emozione su quel volto glaciale per me vale più
di mille parole. Non può essere uno scherzo. C'è dell'altro. << Non
finisce qui! >> Minaccio mentre entriamo, ottenendo per risposta solo
un: << tsk >>, che mi conferma che il volpino è tornato allo stato
"standard".
|
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Capitolo 2 *** parte II ***
Last Christmas_HanaRu_part2 by *IreIreIre
<< Ragazzi, dov'eravate? >> Chiede Yohei seguito da tutta
l'armata, ma un'occhiataccia ben assestata riesce a stroncare il discorso sul
nascere. Il volpino va a sedersi sul sofà, e io mi sistemo dall'altro lato
della stanza. Per un po' non voglio vederlo. << E' l'ora di
scambiarci i regali! >> Proclama Ayako, e tutti sfoderano pacchetti e
pacchettini. Dando la festa, io non ho fatto nessun regalo, fatta eccezione
per Yohei al quale ho regalato il videogioco di Naruto...mi ha fatto una testa
così con quel gioco, che per non sentirlo più ho voluto comprarglielo. (NdYohei:
chi, io? Giocare a Naruto? NdAutrice: certo, lo adori! NdYohei: ..... se lo dici
tu.... NdAutrice: heheehe ). Mi siedo scompostamente sul divano, e subito
quelli dell'armata si sistemano accanto a me. << Hanamichi, questo è
per te! >> Dice Yohei tutto felice, porgendomi un pacco regalo. Oh,
ragazzi.... Mi vengono le lacrime agli occhi. << Non dovevate...
grazie... >> Straccio la carta con una mossa sola, e rimango di sasso
nel vedere cosa mi hanno regalato: un paio di scarpe da basket nuove, il mio
modello preferito! Le prendo in mano e mi metto a esaminarle per un po', poi
li abbraccio tutti urlando di gioia. << Hei tu, non credere di passarla
liscia! Ci siamo anche noi! >> Mi informano Ryota e Mitsui, e una
gocciolina di sudore mi cala sulla fronte. Chissà che mi hanno fatto questi
due dementi.... Prendo il pacchetto, li ringrazio e lo scarto: un paio di
boxer neri. << Con questi avrai sicuramente più successo con Ruk...ehm,
volevo dire con le ragazze. >> Gli scaglio contro un'occhiata
d'ammonimento. Menomale che si è corretto. Non faccio in tempo a ringraziarli
che mi ritrovo in mano il pacchetto di Ayako e Haruko. << Scartalo,
Hanamichi! >> Mi ordina Haruko, e faccio come dice lei. Dentro c'è
un profumo. << E' quello preferito di Rukawa! >> Dice, con gli
occhi a cuore e voce da diabete istantaneo. << Eeeeeeh??? E tu come lo
sai?? >> Chiedo sconvolto con l'oggetto nefasto tra le mani. Aya
risponde al posto suo: << Ovvio, glielo abbiamo domandato.
>> Già... domanda banale e risposta banale. Ma se è il suo preferito
perchè l'hanno regalato A ME, non capisco!!! Non lo metterò mai e poi
mai!! Ecco sopraggiungere il gorilla. Scarto velocemente il pacchetto: mi
ha regalato un paio di scaldamuscoli neri. Spero vivamente che non siano i
preferiti di Rukawa anche questi. Maki e Nobu-scimmia mi hanno fatto una
collana e un braccialetto. Uozumi mi ha regalato un modellino di Michael
Jordan. Kogure mi ha fatto un orologio molto carino. L'ultimo della fila è
Sendoh, che mi porge un pacchettino sospetto. Perchè sospetto? Perchè è
piccolissimo. << Hm? Cos'è, dentro c'è un cioccolatino? >> Lo
prendo in giro, ma lui sorride in modo inquietante e mi dice: << Verifica
tu stesso. >> Non me lo faccio dire due volte. Lo apro e dentro...
<< OOOOOOOMMMMMIODDIOOOO!!!!!!!! >> Non sono l'unico a
urlare. Anche parecchi dei presenti lo fanno. Sbianco come se fossi stato
passato in lavatrice dalla nonnetta di Ace Gentile. Nel pacchetto c'è un
anello, un modello spesso, da uomo, molto elegante e soprattutto
d'argento. Ok, calma Hanamichi.... non c'è motivo di fare questa faccia da
ebete... infondo è un regalo come un altro, non è mica una fede nuziale! Alzo
uno sguardo per nulla convinto di ciò in direzione di Sendoh, che mi fissa con
indicibile lussuria, e nella paralisi del momento non so che diavolo
fare. Dovrei dirgli che non posso accettarlo, ma se lo facessi mi
comprometterei, e tutti capirebbero male!! Non sarebbe meglio accettarlo e
far finta di niente? Dopotutto è un semplice anello... un accessorio... una cosa
come un'altra! A mettere fine alla mia indecisione è Rukawa, che si fa spazio
trai presenti, spingendo via Sendoh con una spallata. << Che cafonata.
>> Proclama, strappandomi l'anello dalle mani e restituendolo a
Sendoh. Poi si volta verso di me, freddo più che mai. << Do'aho. Non
dovresti accettare CERTI regali da CERTA gente. >> Ci risiamo. Il
silenzio che si è creato attorno a noi è un chiaro segnale dello sgomento dei
presenti, e io sto collezionando l'ennesima figuraccia made in casa
Sakuragi. A giudicare dallo sguardo vendicatore di Rukawa temo seriamente che
tra quei due possa finire molto male, ma quasi dimenticavo com'è fatto
Sendoh. Scoppia in una risata come se niente fosse e dice: << Ok,
perdonami Rukawa... Vorrà dire che lo andrò a cambiare. >> Milioni di
punti interrogativi danzano attorno alle facce perplesse degli invitati. E della
mia. In effetti, non ho capito da quando in quai Rukawa debba amministrare i
miei regali. Chi gli da il diritto di rifiutare al posto mio? E come mai Sendoh
si scusa con lui?! L'idea fa scattare la scintilla dell'orgoglio in me. Sto
per alzarmi e far esplodere la temuta rissa che invece non c'è stata, ma Rukawa
mi rimette a sedere con una spinta. << Idiota, dove vai? Il tuo regalo.
>> Mugugna lanciandomi addosso un pacco bello grosso. In breve, si
scatena un concerto di sussurri e mormorii che non promettono nulla di buono.
Immagino cosa stiano dicendo. Rukawa mi ha fatto un regalo: è un
argomento da gossip. E francamente il primo ad esserne stravolto sono
io. << Posso aprirlo o è un pacco bomba? >> Chiedo inarcando
un sopracciglio. << Do'aho. >> La secca, solita
risposta. Va bene, ho capito, lo apro! Apro la busta e giuro che non ci
credo. Non può avermi fatto un regalo del genere. Mi trovo davanti un
pallone da basket tutto colorato, di quelli professionali. Bellissimo,
fantastico!! Chissà quanto l'avrà pagato... << Vedi di imparare a
giocare a basket prima di rovinarlo. >> Mi ammonisce, voltandomi le
spalle e tornandosene nel suo angolino in disparte. Ancora non riesco a
capacitarmene, e me ne sto impalato con il pallone in mano come un giocatore che
ha appena vinto il campionato. << Bè, che aspetti? >> Mi dice
Yohei dandomi una sonora pacca sulla spalla. << Vai da lui e
ringrazialo. >> << Cosa?? Io, andare dal volpino e
ringraziarlo??! Non esiste!! >> Ribatto velenoso. Ma lo sguardo mi
scivola sulla palla che ho in mano. Un regalo stupendo, il migliore
direi. Non so quale sia la disponibilità economica del volpino, ma so di
sicuro che ci ha speso. E soprattutto, che ha azzeccato in pieno i miei
gusti. << Quello che hai in mano è un regalo fatto col cuore,
Hanamichi. Poi fa' un po' come ti pare. >> Mi avverte Yohei,
lasciandomi solo e dirigendosi dagli altri, che ora si stanno scambiando dei
regali tra loro. Resto inebetito ancora un po'. << Hanamichi, dai!
Non c'è niente di male nel ringraziarlo. Quel pallone è il mio sogno proibito,
magari lo regalassero a me! >> Ryota, 50 ° a destra alle mie
spalle. << Che vuoi dire con questo? Non ti è piaciuto il pijamino con
gli orsetti che ti ho regalato?? E l'orecchino di lapislazzuli? Neanche quello
ti è piaciuto?? >> Mitsui, 51° a destra alle mie spalle. << Ma
nooooo tesoro!!! Cosa stai dicendo, certo che mi sono piaciuti!!
>> << Menomale amore, li ho scelti con tanta cura...
>> << Micchy... >> << Ryo-chan... >> La
vena sulla mia fronte inizia a pulsare a ritmi mai visti prima. Mi volto
fiammeggiante verso di loro. << Volete smetterlaaaaa???!!! Andate a
scambiarvi le vostre effusioni da un'altra parteeee!!! >> Scacciati i
due teppisti rimango di nuovo solo con il mio dilemma. Dunque: cosa devo
fare? Non mi va molto giù l'idea di ringraziare il volpino, però... Però
misà che mi tocca farlo. << E' un regalo fatto col cuore. E visto che
io sono un puro, devo riconoscerlo! Và, Hanamichi, e mostragli la tua
inestimabile classe! >> Dico, autoconvincendomi e incamminandomi verso
di lui. Lo localizzo: è seduto sul sofà accanto all'albero di natale. Mi
siedo accanto a lui e faccio un gran respiro, accumulando le energie necessarie
per compiere lo sforzo sovraumano. << Hm? >> Chiede, come se
non si aspettasse che mi riavvicinassi. << Ecco... volevo dirti....
G-g.... G.... G... G....ehm....uff....g-g...gr....>> Rukawa mi rivolge
uno sguardo interrogativo. << Ti è andato qualcosa per traverso?
>> Mi faccio forza. Devo dirglielo! << GRAZIE!!
>> Sparo tutto d'un colpo, guardando il pavimento. Risollevo
timorosamente lo sguardo nella sua direzione: è rimasto impassibile, ma c'è un
dettaglio che non mi sfugge: il suo sguardo. Tradisce un seppur piccolo segno di
espressività. Dietro l'iceberg allora c'è un cuore? Ne avevo sempre dubitato
fino ad oggi... Non so neanche io che sto facendo, sull'onda di questi
pensieri mi metto a parlare con lui a briglia sciolta. << E' il regalo
più bello, davvero! Non me lo sarei mai aspettato... Tante volte sono passato
davanti al negozio di sport e sono rimasto ore ad ammirare quel pallone. Grazie,
volpaccia. >> Abbassa lo sguardo, forse per nascondersi, ed ho modo di
constatare che ha davvero delle ciglia lunghe. Quasi quanto una
ragazza. << A dire il vero non pensavo nemmeno che mi avresti fatto un
regalo. >> Aggiungo, grattandomi la nuca. Rukawa non risponde,
continua a guardare a terra e mi domando se stiano proiettando un film sul
pavimento. << Hei volpaccia, ma mi senti? >> Ancora reazione
nulla. Lo afferro per un braccio e lo scuoto leggermente. << Ohi,
terra chiama volpe delle nevi!! Pronto?? >> Si volta a guardarmi come
se avesse davanti una bestia rara. Ok, forse non si aspettava un ringraziamento
simile da me.... e non ha tutti i torti. << Ti ho appena ringraziato,
baka! Potresti almeno sforzarti di... >> Mi interrompe parlandomi
addosso e pronunciando la seguente frase: << Io ti amo,
Hanamichi.>> E' come se fossi stato folgorato dalla saetta di Giove o
dallo sguardo di Medusa, perchè sento che il mio corpo è ora una perfetta statua
di marmo. Mi ama. Mi ama. Mi ama.... ha detto che mi ama!!!! Ha detto
Hanamichi ti amo, non ho sentito male... Non ha detto Hanamichi ti spezzerei il
collo molto volentieri! Resta a fissarmi ancora un po', poi tutt' a un tratto
prende e si alza, afferra il cappotto e si precipita di fuori infilandoselo nel
tragitto. Dove vada, non lo so. Probabilmente se ne torna a casa. E mi
lascia qui colpito dalla folgore della rivelazione, a fare i conti con la verità
che mi è piombata addosso. La prima reazione è questa: <<
AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!!!! >> Grido, portandomi le mani alla testa
scenograficamente, mentre il mare si infrange dietro una scogliera immaginaria
alle mie spalle. Yohei e quelli dell'armata si precipitano da me. <<
Che succede, Hanamichi?? >> Chiedono. Restano a guardarmi mentre
inizio a ridere istericamente, un'ombra minacciosa sulla faccia. << Oh
no, sta superando ogni limite!! >> Urla Okusu. << Tra poco
esploderà! Bisogna far evacuare la casa!! >> Fa da controcanto Noma in
preda al panico. E non a torto. L'istinto è infatti quello di saltare sul
tavolo e sfasciare tutto, sbattere ripetutamente la testa contro il muro e fare
a pezzettini piccoli piccoli l'albero di natale. Tuttavia, prima che possa
esprimere al meglio il mio stato d'animo, vengo letteralmente rapito da Micchy e
Ryo-chan, che afferrandomi uno per le spalle, l'altro per le gambe, mi portano
di corsa al piano superiore. Vengo trasportato e scaraventato sul letto di
mia madre come se fossi un sacco di patate. Micchy chiude a chiave la porta e
si piazza lì a braccia incrociate a mo' di buttafuori. Ryota mi tiene inchiodato
al letto trattenendomi per le braccia. << Hey idioti, non sono mica
pazzo!!! Lasciatemi stare!! >> Urlo con una tonalità di voce che invece
lo dimostrerebbe in pieno. << Hanamichi, calmati! Sei sconvolto!
>> Prova Ryota. << Lo so!!! E come potrei non esserlo!!!!
>> << Se lo sai, allora evitiamo di dare spettacolo di sotto!
Sfogati con noi! >> Conclude Mitsui raggiungendomi sul letto. Ecco,
adesso non so per quale motivo ma sono scoppiato in un pianto nervoso. Spingo
via Ryota e mi volto su un fianco nel mio angolino personale di
tristezza. << Lasciatemi solo. E' stato il Natale più assurdo della mia
vita, non vedo l'ora che finisca. >> Decreto singhiozzando, sentendomi
come una barchetta sbattuta a destra e a sinistra da un mare in
tempesta. Vorrei riprendere il timone della mia vita, grazie. <<
Come fai a chiederci una cosa simile? Imbecille! >> Risponde con molto
'tatto' Ryota, assestandomi un piccolo cazzotto sulla nuca. << Che
diavolo volete saperne voi di come mi sento! >> Sbotto. << E
invece lo sappiamo. Dimentichi che la nostra situazione è molto simile alla tua.
>> Queste parole di Mitsui mi colpiscono, forse perchè mettono a nudo
il punto focale, quello che non voglio accettare. << No... scordatelo,
io non sono come voi!!! >> Ribatto, incurante di essere scortese e
forse anche cafone. Mitsui si avvicina e mi strattona per il maglione,
costringendomi a girarmi. << Si che lo sei. Siamo quattro stupidi,
Hanamichi. >> dice, abbracciandomi
amichevolmente. Micchy.... << Anche per noi è stato difficile
accettarlo, all'inizio. >> Prosegue Ryota, che si unisce
all'abbraccio. Inizio a sentirmi confortato, e li stringo entrambi forte a
me. I miei compagni di squadra, i miei amici.... si stanno preoccupando per
me. << Ascolta zuccone, non c'è assolutamente niente di male. E nel
vostro caso non c'è da essere sconvolti: quasi tutti sono convinti che ci sia
qualcosa di più di una semplice amicizia tra te e Rukawa. Non ti chiedi il
perchè? >> Stacco il nano da me e lo guardo in faccia. << No
che non mi chiedo il perchè!!! Mi sembrate tutti matti! >> Dichiaro,
scuotendo la testa. << Quella volpaccia mi ha detto che mi ama! E'
inaudito!! E per giunta ci siamo baciati per ben due volte nell'arco della
serata! Non ce la faccio più a sopportare la situazione!! >> Mitsui si
lascia sfuggire un gran sospiro di desolazione. << Hai solo bisogno di
tempo, Hana. Hai tutte le vacanze di natale per pensarci su. Riflettici e inizia
a considerare l'idea di smetterla di mentire a te stesso, perchè credo che sia
questo che stai facendo. >> Aggrotto la fronte. << E perchè
mai starei mentendo a me stesso? >> << Perchè Rukawa ti piace.
>> Risponde Ryota, che sembra dargli il cambio nel momento in cui la
patata bollente diventa ustionante. E lo dice con una sicurezza che mi fa
pensare che abbia la verità in tasca. Rukawa mi piace? Il volpino delle nevi?
A me? Ma scherziamo!!! << Ma che vai dicendo, gnomo delle montagne? Sei
sicuro di star bene? >> Mitsui e Ryota si scambiano uno sguardo
eloquente, poi annuiscono. << Sì, sei ancora nella fase di accettazione
della cosa. Ma noi ti aiuteremo! >> Mitsui sfodera il cellulare e per
un attimo ho paura che stia chiamando la Neuro. Mi sento come si sentirebbe
l'unica persona normale in un gruppo di matti. Fuoriluogo e diverso. O forse il
matto sono davvero io... Poco importa, perchè Micchy afferra carta e penna
che rimedia dal comodino di mamma e scribacchia qualcosa in tutta
fretta. << Ecco a te. >> Dice, porgendomi un post-it con
scritto un numero di cellulare. Inarco un sopracciglio. << Cos'è, il
numero di un bravo psicologo? >> Grugnisco contrariato. Micchy ride
e mi strizza l'occhio. << No, è il numero di Rukawa. Sono certo che ti
tornerà utile... >> Lo afferro poco convinto. Nel momento in cui lo
osservo mi rimbombano in mente le parole "ti amo", quindi d'istinto lo
accartoccio e lo getto alle mie spalle. << Non so che farmene!
>> Mitsui e Ryota si guardano sospirando. Poi si congedano con
un'ammonizione: << Almeno vieni a salutare giù di sotto, la gente se ne
sta andando. >> Mi muovo spinto dalla forza di inerzia e scendo a
distribuire baci e strette di mano a tutti, mentre elargisco un semplice cenno
della testa a Sendoh. E mi pare pure troppo. Per oggi non ne voglio più
sapere di uomini che ci provano con me, francamente. Ma cosa dico, per oggi?
Per sempre!! Finalmente se ne stanno andando tutti, ma Yohei resta immobile
sul divano e già so che dovrà farmi la paternale anche lui. Quando tutta
l'accozzaglia di gente è finalmente fuori dalla porta di casa mia, lo raggiungo
e mi siedo accanto a lui. << Se devi dirmi che anche tu sei convinto
che mi piaccia Rukawa, sappi che poi ti picchierò. >> Lo avverto
guardando dritto davanti a me. Ma Yohei si alza e mi si china davanti, con un
sorriso tenero sul viso. << No, volevo solo dirti che se avrai bisogno
di qualsiasi cosa, puoi contare su di me. Sempre. Anche se si trattasse solo di
un consiglio, non farti scrupoli a chiamarmi. >> Quasi mi commuovo.
Possibile che oggi siano tutti così gentili con me? Sarà lo spirito natalizio...
Sorrido annuendo. << Grazie, Yohei. Se ne avrò bisogno, ti
chiamerò. >> Gli prometto, e ci slautiamo scambiandoci una pacca sulla
spalla. Eccomi qua: sono rimasto solo. Mi volto a osservare casa mia: è
devastata... e mi ci vorrà un bel po' per rimetterla a posto. Ma
soprattutto, è diventata di botto così silenziosa.... Accendo la radio e
inizio a rimettere tutto a posto più per tenere la mente impegnata che per
altro. Se mi fermassi a pensare, sarebbe peggio. I'm hiding from you and your
soul of ice Porto i piatti in cucina e li deposito nel lavandino. I'll
give it to someone, I'll give it to someone special
Apro il getto
d'acqua calda e stappo il detersivo. Sono tantissimi...ce ne sarà per un bel
po'. I've got you here to stay I can love you for a day .... Mentre
strofino distrattamente la pezzetta sulla superficie di un piatto, mi torna in
mente l'attimo in cui ho baciato Rukawa. C'era su questa canzone. Tutto è
partito da lì, credo... Continuo a strofinare, questa volta con più
forza. << Se il nano si faceva gli affari suoi, adesso non avrei di
questi problemi!! >> Urlo, iniziando a lavare i piatti con una rapidità
da guinnes dei primati. Il tensai eccelle anche in questo! Last christmas I
gave you my heart...
Finisco di sciacquarli e mi rendo conto che sarà
circa un'ora che lo stereo di là continua a mandare questa maledettissima
canzone. << Cos'è, non vedi l'ora di essere sfasciato?! Bastardo!!
>> Sbraito ai danni dello stereo, che raggiungo a grandi
falcate. << Me lo fai apposta?! >> Gli domando trattenendo
appena in tempo il mio pugno distruttore. Se adesso entrasse qualcuno, verrei
ricoverato immediatamente. Mi chino ad osservare l'apparecchio diabolico che
ha deciso di farmi questo simpatico dispetto, e scopro che qualcuno ha impostato
questa canzone su "repeat". << E' stato il nano maledetto, ci
giurerei!! >> Bofonchio spegnendolo immediatamente. Ryota stasera
stai rischiando grosso....! Decido che non voglio più pensarci, che adesso
rimetterò la casa in ordine e tutto tornerà come sempre. Come se stasera non
fosse mai esistita. Mi alzo deciso a farlo ma inciampo in qualcosa e cado
inevitabilmente a terra. << Per concludere in bellezza!!!
>> Ringhio, consapevole del fatto che la sfiga quest'anno ha lavorato
alla grande anche in vacanza. Mi rialzo in ginocchio e cerco con lo sguardo
l'oggetto che ha osato ostruire il passaggio al genio sublime, e quando lo vedo
ho la conferma che la sfortuna dev'esser venuta ad abitare in casa mia senza che
me ne accorgessi. E' il pallone che mi ha regalato Rukawa!! Quella
stupidissima Kitsune...la causa di tutti i miei mali, che si contende il titolo
di persona più odiata con Sendoh. Mi metto in ginocchio, la mia attenzione
catturata dal pallone che ho davanti. Bè forse ho esagerato... non c'è
paragone tra Sendoh e Rukawa. E poi non è che lo odio, è solo che... <<
Basta!! E invece sì che lo odio!! >> Concludo allontanando il pallone
con un calcio. Corro per le scale come un forsennato e mi precipito in camera
mia fiondandomi sul letto come farebbe chi non dorme da cent' anni. Al
diavolo la casa, ci penserò domani. Ora voglio solo dormire e dimenticare
tutto per un po'.
Mi sveglio di soprassalto che la mia stanza è ancora
buia. Controllo la radiosveglia sul comodino: le 6:00. Cavolo che
sonno.... Mi tiro su a sedere stropicciandomi gli occhi, ancora agitato per
quello che ho appena sognato. C'eravamo io e la kitsune. Stavamo ballando
con quella stupida canzone di sottofondo, quando io gli dicevo che lo amavo
anch'io. Poi lo abbracciavo stretto e tutti intorno a noi applaudivano
contenti. << Mio dio!! >> Mi porto le mani sulle guance
esibendomi in un'espressione di terrore. Adesso me lo sogno anche di notte...
la pische del tensai dev'essere rimasta particolarmente traumatizzata dagli
ultimi eventi. Però... però questo sogno mi ha lasciato addosso una
sensazione strana... di calore, nel petto.... Mi alzo e riconsidero l'idea
dello psicologo. << Qui ci vuole una bella doccia fredda.
>> Sentenzio. Mi chiudo in bagno e sotto il getto dell'acqua fredda
finalmente riprendo il controllo di me stesso. Esco ancora in accappatoio e
mi affaccio in camera di mamma per vedere se è tornata: è vuota e
silenziosa. Le coperte sono un po' arricciate per via del battibecco con
Mitsui e Ryota, perciò mi avvicino e inizio a stenderle, quando lo vedo: il
foglietto accartocciato, lì per terra. Dentro c'è il numero della
kitsune. " Prendilo. " dice una voce dentro di me, e così
faccio. Telecomandato da chissà quale entità ( perchè dev'essere senz'altro
così... questa è opera del diavolo ) lo apro e leggo le cifre mese in
fila. Poi torno in camera mia, afferro il mio cellulare e gli faccio uno
squillo. Stranamente il telefono squilla, e riattacco subito, in preda al
panico. Dio mio, l'ho fatto!!! E poi è prestissimo, non l'avrò mica
svegliato? << Ma chissene frega!!! Potrebbe spegnerlo se vuole dormire
in pace quello stupido! >> Protesto, senza considerare che dopotutto
sono stato io a chiamarlo. << Tanto non sa che sono io. >> Mi
autogiustifico, riconquistando la solita baldanza. Sto per depositare il
telefonino sulla scrivania, quando lo vedo illuminarsi. Non è
possibile.... Non può essere lui... a quest'ora sarà immerso nel suo solito
sonno prondo... C'è l'icona di un messaggio sul
display. Deglutisco. Forse è Yohei. Ma sì, aveva detto che se avevo
bisogno potevo chiamarlo, sarà senz'altro lui. Incoraggiato da questo
pensiero, clicco su "apri". - Urusai! Sono le sei e mezza. Cosa vuoi a
quest'ora? - Quasi mi faccio scappare il cellulare dalle mani quando leggo il
mittente. E' Rukawa! Sono agitatissimo. E adesso che gli dico?? Che cosa
voglio a quest'ora? E che ne so!!! E poi come fa a sapere che sono io? Forse
aveva già il mio numero... Be' poco importa adesso! Rispondo in tutta
fretta: - Baka-kitsune, scusa, non volevo svegliarti. - E invio. Resto
in attesa, sperando che quella stupida volpe risponda qualche cosa. Di
distrarmi non se ne parla nemmeno, sono troppo agitato e continuo quindi a
scrutare il display in attesa di un segno. Finalmente si illumina: un altro
messaggio. - Non mi hai svegliato, visto che non ho chiuso occhio stanotte.
- Lapidario come al solito! Però... forse non ha dormito per via di quel
che è successo. Resto a guardare il display inebetito e mi sento veramente un
do'aho in questo momento. Pensare al volpino che non dorme è come immaginare
il sole che non brilla... << La verità è che... mi sento in colpa,
ecco. >> L'ho ammesso. Non dovrei, ma mi sento in colpa per quel
demente. Quando si dice la mano è più veloce della mente... Scrivo
rapidamente un messaggio senza riflettere. - Ti va di vederci? Anzi,
vediamoci, è un ordine del tensai e tu, stupida volpe, devi ubbidire.
- Invio. La risposta non tarda ad arrivare. - E' una sfida? Non pensavo
fossi così idiota già di primo mattino.- Eh? Ma come osa?! - Certo che è
una sfida, Kitsune no baka! Aspettami! - Lancio il cellulare sul letto e mi
guardo: oh mio Dio, ma sono ancora in accappatoio!!! Mi preparo in tutta
fretta per poi lanciarmi per le scale come un forsennato. Schivo appena in
tempo il pallone della kitsune evitando una possibile morte istantanea. Poi
mi precipito fuori nel freddo del mattino. I miei passi affondano nel manto
di neve producendo un rumore ovattato. Lascio spaziare lo sguardo sulla città
imbiancata e ancora assorta in un silenzio quasi irreale. Saranno appena le
sette, e il sole sta rischiarando ora l'orizzonte di un arancio
pallido. << Ore wa tensai! >> Canticchio, mani nelle tasche e
aria baldanzosa da duro. In realtà dentro ho la confusione più totale, ma non
lo darò mai a vedere! Rukawa non abita molto lontano da me. Mi basta
percorrere qualche isolato a piedi e sono quasi a casa sua, quando... "
Regali di Natale " dice la scritta sulla vetrina che ho davanti. Uno dei
pochi negozianti che lavorano anche il 25, mi dico stupefatto, e vista l'ora
avrà aperto anche da poco. Decido di entrare a dare un'occhiata. Il
negoziante mi guarda incuriosito, sicuramente non si aspettava un cliente a
quest'ora del mattino. Della mia stazza neppure, a giudicare dalla sua
faccia. In effetti non so neanche io che cosa ci faccio qua. <<
Sapevo che avrei fatto affari con gli ultimi ritardatari! >> Dice
l'ometto riprendendosi dallo shock e alzandosi dalla sedia. Gli lancio
un'occhiata che non promette nulla di buono. << Che genere di regalo
stai cercando? >> Ci penso su: già, che regalo sto
cercando? << Non sto cercando un regalo! >> Rispondo
secco. Faccio per andarmene, ma il negoziante non demorde: << Non
sai che porta sfortuna rifiutare di acquistare per primo in un negozio?
>> Rimango impietrito sullo zerbino con su scritto " welcome ".
SFORTUNA. Una parola che per un po' non vorrei più sentire. Ma questa del
primo cliente non la sapevo proprio... Lo osservo: ha un'espressione furbetta
che mi lascia pensare che se la sia inventata lui in questo
momento... Tuttavia, non posso permettermi di attirare ancora più scalogna su
di me!! << E va bene! >> dico, facendo retro-front e tornando ad
osservare gli scaffali pieni di pupazzi e gadget vari. Li osservo per un po',
il negoziante alle calcagna col fiato sul collo. Poi mi salta in mente che il
volpino mi sta aspettando, e che devo darmi una mossa. << Senta...
>> dico scocciato girandomi verso di lui. Gli brillano gli occhi...
-__-''' << non avete qualcosa con.... una volpe? >> Chiedo, e lo
vedo assumere un'espressione estasiata. << Ma certo!!! Guarda qua, che
meraviglia! >> Dice, sfoderando da un cesto un volpacchiotto con guanti
e cappellino di lana, un cuoricino in mano con su scritto " buon anno ". La
mascella mi cade fino a terra. Passi per il buon anno, ma il cuore proprio
no!!! << Bello, vero? Sapevo che ti sarebbe piaciuto, è andato a ruba!
Questo è l'ultimo rimasto... >> Dice, partendo in quinta. <<
Hey, no, aspetti! Insomma non è questo che intendevo... poi con quel cuore...!
>> Dire che ho distrutto tutti i suoi sogni di gloria in un colpo solo
è dire poco. << Ma di volpe abbiamo solo questa, e... >> Il
rumore dei campanelli alla porta ci avverte che è entrato qualcuno. Mi volto
a guardare: è una ragazza su per giù della mia età. Si avvicina e inizia a
guardare i pupazzi anche lei. << Senta, non avrebbe qualcosa di più
modesto? Cavolo, è per un ragazzo! >> Protesto, ma il negoziante scuote
la testa rassegnato. Eppure quella volpetta è così carina. Sarebbe stato un
bel regalo... se non fosse per quel PICCOLO particolare! Mentre penso sul da
farsi, la ragazza si avvicina e si intromette. << Oooooooh ma che
carinaaaa!!! Che bella questa kitsune! Se a lui non interessa, la prendo io!
>> Sta per prenderla dalle mani del negoziante. Non so che mi
prende, in una frazione di secondo sento una gran rabbia esplodere dentro di me.
Con uno scatto da atleta gliela soffio prima io, stringendomela al
petto. << Non se ne parla! La kitsune è mia, hai capito? >>
Le urlo contro come un forsennato. Ovviamente il risultato è che la
ragazza mi guarda come se fossi matto e si allontana rapidamente, mentre il
negoziante sorride soddisfatto. Faccio il mio acquisto ed esco dal
negozio. Appena fuori mi rendo conto che ho fatto un regalo a
Rukawa. << Merdaccia... >> Mugugno, rinunciando a capirci
qualcosa. Continuo ad agire come un matto, vittima di forze opposte che si
muovono dentro di me. I raggi più forti del sole mi lasciano intendere che
sarà passato su per giù un quarto d'ora. Sono un po' in ritardo.... Mi
affretto a raggiungere casa della kitsune mentre rimugino sulla reazione di poco
fa. Ho un brutto presentimento... Il sentimento che ho provato prima era
qualcosa di molto simile alla possessività.... forse era gelosia? <<
Ma scherzi, Hanamichi? Per un pupazzo, poi...! >> Ma ciò che sto
dicendo va a cozzare con la mia andatura sostenuta, che tradisce una certa
impazienza di rivedere una determinata persona. << Non è vero! Io non
ho affatto fretta di rivederlo! >> Decreto, mentre mi metto a
correre. Arrivo di fronte casa sua col fiatone. Era risaputo che la casa
di Rukawa fosse qualcosa di maestoso, ma non mi ero mai soffermato a guardarla
bene. E' una villetta bianca molto rustica, con un grande giardino intorno e
un canestro dalla parte del garage. Noto con stupore che dal comignolo esce
del fumo bianco. << La kitsune avrà deciso di darsi fuoco. Saggia
decisione. >> Commento con un risolino idiota mentre suono al
citofono. Dopo qualche minuto lo vedo affacciarsi alla finestra al piano
terra, e poco dopo il cancelletto si apre. Mi faccio strada in casa sua con
aria da spaccone. Il portone si apre e tutta la mia aria baldanzosa va a
farsi friggere nel vedermelo apparire in pijama e pantofole, i capelli
spettinati e una faccia distrutta. << Entra, do'aho, mi sto congelando!
>> Mi intima, e faccio come mi dice. Appena sono dentro mi volto a
chiedergli spiegazioni. << Hey Kitsune... come mai sei ancora
così?>> Mi guarda con odio. << Perchè non hai specificato
QUANDO saresti venuto. >> Risponde contrariato. Poi mi volta le spalle
e aggiunge: << Pensavo intendessi di pomeriggio, e non a
quest'ora....ma dimenticavo con chi ho a che fare.>> Occavolo. Ma
allora mi sono scordato di specificare che sarei arrivato nell'arco di dieci
minuti? Merda, ero sicuro di averglielo scritto!!! Ma a quanto pare, anche i
geni a volte sbagliano... << Ehm... scusa.... ero convinto di avertelo
scritto nel messaggio. >> Dico, sentendomi un po' in
imbarazzo. Vedere Rukawa in pijama non è uno spettacolo da tutti i
giorni. Se si considera poi che il pijama in questione è un modello molto
trendy con maglia blu e pantalone grigio a quadri... Il kitsune si va a
sedere sul divano al centro del salotto senza dirmi nulla, perciò mi avvicino
con passo un po' incerto. La stanza è grande, pulita e ben arredata. Di
fronte al divano troneggia un televisore a plasma bello grosso. Più in là
intravedo un impianto stereo che in confronto il mio è un giradischi, una
libreria contenete diversi libri e riviste, e un caminetto acceso di sfondo,
responsabile del fumo che si vedeva da fuori. Infine c'è un piccolo tavolo da
thè al centro della stanza, accanto al divano. Noto con sorpresa che deve
aver dormito - o per lo meno trascorso la notte - lì, perchè sul divano c'è una
coperta tutta spiegazzata, un giornale di basket abbandonato a terra e il fuoco
nel caminetto è acceso. Quasi me lo immagino, sdraiato lì a leggere nel
tepore del camino. Scuoto la testa scacciando via
quell'immagine. Dannazione, basta con questi pensieri!!! <<
Kitsune...senti...ecco.... tieni! >> Dico, lanciandogli contro il
pacchetto, che lui blocca ablimente come fosse un passaggio. << Cos'è?
>> Chiede sorpreso. << Aprilo e guarda tu
stesso.>> Ribatto, lo sguardo che fugge altrove e le guance
pericolosamente colorate. Rukawa scarta il pacchetto e rimane ad osservare la
volpetta, mentre io lancio invettive mentali al negoziante e a chi ha prodotto
la kitsune con quel cuore appiccicato addosso. Solleva uno sguardo spiazzato
verso di me, evidentemente sorpreso dal mio gesto. Biascica un << G...
Grazie.. >>. Poi, la volpetta ancora in mano, abbassa gli occhi e pare
rattristarsi un po. Forse non gli è piaciuto il regalo? Ma la sua domanda
repentina smentisce quest'idea. << Do'aho, perchè sei qui?
>> Mi chiede andandosi a sedere sul divano, la volpetta ancora tra le
mani. Non so perchè, forse vederlo così, rilassato, con la voce impastata di
sonno e quei capelli corvini tutti spettinati, mi fa uno stano effetto. Mi
alzo in piedi e mi avvicino. I suoi occhi mi scrutano per tutto il tragitto. Poi
mi siedo accanto a lui. << Kitsune, io... >> Vorrei dirgli
tante cose e niente nello stesso tempo. Vorrei saltargli al collo per
picchiarlo e baciarlo nello stesso tempo. Non so più cosa fare né pensare.
Nella mia testa c'è solo tanta confusione. << Kitsune, io.... credo
che...credo che così tu prenderai freddo! >> Concludo non trovando di
meglio da dire. Afferro la coperta alla mia sinistra. Mi sorprendo nel
vedermi prenderla e avvolgerla attorno al volpino, che mi guarda come se stessi
male sul serio. E misà che ha ragione. Lo imbacucco per bene, e nel frattempo
Rukawa continua a fissarmi sconcertato. Poi, con gesto secco, si libera delle
coperte e mi attira a sé, rivelando una forza inaspettata. Ricadergli sopra è
inevitabile, anche per il tensai. << Preferisco che sia tu a
riscaldarmi, do'aho. >> Se mi avesse lanciato nel camino avrebbe
ottenuto lo stesso effetto: prendo fuoco immediatamente. La mia già provata
mente, reduce degli ultimi avvenimenti, fa definitivamente tilt. Sono a
contatto con la volpaccia, sento il suo profumo forte che ormai ho imparato a
riconoscere, e le sue braccia intorno alla schiena. In teoria non dovrei
provare questa sensazione di desiderio frustrato, al contrario, solo ribrezzo.
Peccato che il mio corpo quando si tratta del volpino sembra scordarsi di
questa regola fondamentale. Mi lascio catturare dal calore di quell'abbraccio
e affondo la testa nell'incavo della sua spalla per non incontrare il suo
sguardo. Non ce la farei a guardarlo negli occhi. Rukawa mi stringe a sé
carezzandomi la schiena con delicatezza, e il mio corpo decide di lasciarlo
fare. Le sue mani scivolano sotto il mio cappotto poi sotto la felpa, e al
contatto diretto con le sue dita sento un brivido percorrermi la schiena.
<< Quando quel verme ti è saltato addosso non ci ho visto più.
>> Mi accorgo che nel pronunciare queste parole il tono della kitsune è
cambiato. Non è più la regina delle nevi in persona. Questa volta nella sua
voce riesco a distinguere una certa emotività. Se ha avuto l'effetto di
modificarne il timbro, l'emozione che cova dentro di sé dev'essere bella
potente... Ma soprattutto, mi concentro su quello che ha detto. Quindi il
volpaccio è geloso di me? Mi stacco da lui osservandolo perplesso. Ma che
stiamo facendo? No, così non si può andare avanti. Devo parlarne con lui,
subito. Mi metto a sedere sopra di lui e incrocio le braccia. <<
Senti, stupidissima volpe! Non so cosa diavolo stia succedendo tra di noi, e
credo che tu dovresti darmi una spiegazione! >> Rukawa risponde
guardandomi scocciato. << Idiota. La spiegazione io te l'ho già data.
Non devi chiederla a me, ma a te stesso. >> Arrossisco
potentemente. Cavolo, ha ragione. Lui... lui ha detto di amarmi. E io...
Io che cosa provo per la stupida volpe? Forse per via della mia espressione,
Rukawa riprende il discorso: << C'è sempre stata una strana forza tra
noi due. Di attrazione e repulsione. >> Questo è vero... come dargli
torto? A furia di scazzottate e litigi, ho costruito un rapporto con lui,
anche se non era quello il mio scopo iniziale. A furia di saltarci addosso e
scannarci il contatto con la kitsune è diventato quasi una droga, una necessità
giornaliera. E inevitabilmente, così facendo, si è creata una sorta di
dipendenza reciproca tra di noi, che mi piaccia o no. << Si, ok, ma un
conto è la dipendenza reciproca un conto è... >> Mi blocco
improvvisamente. Spergiurarlo quando sono solo mi viene naturale, ma non ce
la faccio a negare la cosa davanti a lui. Lo sguardo di Rukawa è di
sopportazione, uno sguardo che conosco bene. << Do'aho. E allora perchè
ti sei lasciato abbracciare adesso? Perchè mi hai fatto quel regalo?
>> Non so che rispondere, e lascio spaziare lo sguardo su tutto tranne
che su di lui. Forse nella speranza che i mobili possano suggerirmi una
risposta. Il volpino sospira sotto di me e mi stringe nuovamente a
sé. << Sei così idiota che non riesci neanche ad accattare la cosa.
>> Vado su tutte le furie. << Non è vero!! Il tensai la
accetta e come la cosa!! >> Dico di getto, subito pentendomi della mia
affermazione. Inaspettatamente sento Rukawa tremare sotto di me. Poco
dopo scopro che il tremolio è dovuto a una risatina sommessa della stupida
volpe. Non ci posso credere, sta ridendo!!! Lo guardo con occhi
sbarrati. << Bene, tensai... >> dice, soffocando la risatina di
cui rimane soltanto una lieve traccia agli angoli piegati della bocca
<<...se accetti la cosa, allora che problema c'è? >> Cazzo, mi ha
colto in castagna! Faccio subito retromarcia e tento un
diversivo. << No... non volevo dire quello!! Volevo dire che...
insomma... E va bene, lo ammetto!! >> Quasi urlo << Non
riesco ad accettare la cosa!!! Contento, volpino da strapazzo?!!
>> Resto immobile a fissarlo, il respiro affannoso per lo sforzo che mi
sono costate queste parole. La volpaccia inarca le sopracciglia, poi mi
guarda in modo accattivante. << Lasciati andare, do'aho. Infondo è
quello che abbiamo sempre cercato, inconsciamente. >> Fosse
facile... Il volpino afferra la zip del mio cappotto e inizia ad abbassarla
lentamente, fissandomi negli occhi con sguardo magnetico. I suoi movimenti
lenti mi lasciano supporre che stia cercando il mio consenso. Che non voglia
fare nulla contro la mia volontà. Ho tutto il tempo di reagire e di fermarlo,
ma ancora una volta non lo faccio. In breve la mia giacca vola sul
tavolinetto. << Hanamichi... >> Mormora la kitsune passandomi
le braccia attorno al collo, un'espressione rapita che manda il mio cuore alle
stelle. Sento la pressione delle sue dita sulla nuca. Mi attira a sé
lentamente, senza mai distogliere quegli occhi di ghiaccio dai miei. Non
oppongo resistenza e mi lascio baciare dolcemente. Le sue labbra premono
contro le mie, e la sua lingua non tarda a chiede il permesso di entrare,
permesso che ancora una volta non gli nego. Sento che sto per
impazzire. Il bacio che ci scambiamo si fa via via più intenso, anche se io
sono ancora un po' titubante. Quando improvvisamente mi torna alla mente il
ritornello di quella canzone. "Last christmas I gave you my heart, but the
very next day you gave it away. This year, to save me from tears I'll give it to
someone special, who'll give me something in return."
Mi rendo
improvvisamente conto che non sono pazzo, è solo che sono pazzo di lui. E non
ho mai voluto prenderne atto. I 50 rifiuti che ho collezionato hanno aperto
una ferita nel mio cuore. Tanto che avevo quasi rinunciato all'idea che qualcuno
potesse mai ricambiare i miei sentimenti, specie dopo il rifiuto di
Haruko. Ma quest'anno il Natale mi ha fatto un regalo che non mi sarei mai
aspettato. Finalmente ho trovato la persona giusta a cui affidare il mio cuore.
E questa persona è Kaede Rukawa. Il calore che ho nel petto è inconfondibile:
il sentimento che brucia dentro di me non può che essere amore. Sono davvero
un do'aho. Ho cercato per mari e per monti l'anima gemella. E pensare che ce
l'avevo sotto gli occhi.... Finalmente mi decido a darmi una
svegliata. Sull'onda di questi pensieri il mio bacio si fa sempre più
passionale, finchè non sono io a dominare la situazione, costringendo Rukawa a
tenermi testa. Le nostre lingue duellano ancora un po', con voracità, a ritmo
sostenuto. Poi mi stacco da lui, ansimando. Lo osservo: la sua espressione
nasconde un malcelato stupore per il mio improvviso cambiamento. <<
Kitsune... considerati sconfitto! >> Dichiaro con un sorriso sicuro di
me. << Hm? E perchè mai? >> Mi chiede sforzandosi di apparire
freddo come sempre. << Perchè il genio si è accorto di essere
innamorato di te! E adesso ti metterà al tappeto! >> In una frazione di
secondo vedo apparire una vasta gamma di emozioni in quegli occhi di mare.
<< Hahaha baka Kitsune! Vediamo se sei all'altezza del sublime bacio
del tensai! >> << Do'aho... >> Riprendiamo a baciarci
con foga, prendendola come una sfida, rotolando a terra come quando facciamo a
pugni. Ma stavolta a combattere sono le nostre lingue. E i nostri
cuori. Vorrei che questo momento durasse per sempre. Ci stacchiamo a
fatica e mi lascio cullare dal suo dolce abbraccio. << Come sospettavo,
non sai baciare come il sottoscritto. >> Mento, sentendo la necessità
di battibeccare. << Se il termine di paragone sei tu, lo prendo come un
complimento. >> << Checcooosaaaa??? Baka-kitsune, ritira subito
quello che hai detto!!!!! >> << No. >> << Allora
vuoi la guerra!! >> Mentre litighiamo sento che non posso più fare a
meno di lui. Dei nostri litigi, delle nostre scenate, e adesso anche dei nostri
baci. E sono felice. Felice perchè ho finalmente trovato qualcuno a cui
dare il mio cuore: la mia stupida, stupidissima Kitsune! Questo è senz'altro
il natale più bello della mia vita.
Owari.
NdAutrice: è una
schifezza totale, perdono e pietà ^^'
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