And Will We Ever Together

di prior_incantatio95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21 ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22 ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23 ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24 ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25 ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26 ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27 ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28 ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29 ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30 ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31 ***
Capitolo 32: *** Capitolo 32 ***
Capitolo 33: *** Capitolo 33 ***
Capitolo 34: *** Capitolo 34 ***
Capitolo 35: *** Capitolo 35 ***
Capitolo 36: *** Capitolo 36 ***
Capitolo 37: *** Capitolo 37 ***
Capitolo 38: *** Capitolo 38 ***
Capitolo 39: *** Capitolo 39 ***
Capitolo 40: *** Capitolo 40 ***
Capitolo 41: *** Capitolo 41 ***
Capitolo 42: *** Capitolo 42 ***
Capitolo 43: *** Capitolo 43 ***
Capitolo 44: *** Capitolo 44 ***
Capitolo 45: *** Capitolo 45 ***
Capitolo 46: *** Capitolo 46 ***
Capitolo 47: *** Capitolo 47 ***
Capitolo 48: *** Capitolo 48 ***
Capitolo 49: *** Capitolo 49 ***
Capitolo 50: *** Capitolo 50 ***
Capitolo 51: *** Capitolo 51 ***
Capitolo 52: *** Capitolo 52 ***
Capitolo 53: *** Capitolo 53 ***
Capitolo 54: *** Capitolo 54 ***
Capitolo 55: *** Capitolo 55 ***
Capitolo 56: *** Capitolo 56 ***
Capitolo 57: *** Capitolo 57 ***
Capitolo 58: *** Capitolo 58 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Mamma: Charlie scendi!
Charlie: Scendo subito! - urlai
Inciampai mentre scendevo per le scale ma fortunataente non caddi rotolando giù. Prendemmo l'auto e mi andai a sedere dal lato del guidatore. Ricordo che mentre studiavo per prendere la patente mi ero esercitata con Dan ogni volta che avevo tempo. Volevo potere essere libera e indipendete e questo era il primo passo per questo lungo viaggio. Dan è più grade di me e questo non è mai andato bene a mia madre che non so per quale ragione trova sempre una scusa per andagli contro.
Mamma: Ehi attenta, non correre! - continuava a urlare mentre si manteneva salda al sedile e stringeva la cintura di sicurezza con una mano.
Charlie: Non preoccuparti so guidare!
Mamma: Non direi...ti prego rallenta!
Charlie: se rallento ancora serebbe meglio andare a piedi.
Mamma: Ti ricordi dov'è l'atelierè?
Charlie: Si siamo arrivate non agitarti... - ero abbastanza annoiata di dover provare abiti che non mi stavano bene e che sicuramente dopo averne scelto uno avremmo dovuto cambiare con uno gradito a una delle tante damigelle. Entrammo e ci trovammo in una stanza che sebrava una confettata. Venimmo subito accolte da una ragazza poco più giovane di mia madre, Stacy, era molto carina con la sua elegante coda e un raffinato tubino nero. Dopo la solita routine ci accompagnò al piano di sopra dedicata agli abiti per le damigelle. Comincia a provare alcuni vestiti proposti da Stacy e da mia madre ma nessuno di quelli mi era piaciuto eppure non mi stavano male.
Stacy: c'è qualche modello che ti potrebbe piacere?
Charlie: senza spalline...se ha un corpetto è meglio.
Stacy: ne abbiamo alcuni di questo tipo, colore?
Mamma: un colore delicato non troppo scuro e nemmeno troppo chiaro
Charlie: qualcos'altro mamma? - dissi ironicamente.
Stacy tornò con vestiti che potevano racchidere le caratteristiche proposte ma tra tutti solo uno mi aveva convinta e mi sarebbe piaciuto indossare. Mia madre fu felice di avere finalmente trovato un vestito e poter porre così fine a quella tortura.
Stacy: ti sta davvero bene. Stenderai molti ragazzi - mi fece un occhiolino beffarda e non potei non ridere con lei.
Mamma: ic'è solo un problema...lei non ne vuole sapere di ragazzi, eppure molti le fanno la corte, ma continua a dire che non ha tempo per loro. Quando troverai un ragazzo tesoro ne riparleremo!
Stacy continuò a ridere mentre io inveivo contro di lei ma lei continuava imperterrita a parlare di cose mie avanti a tutti facendo intromettere anche delle signore che attendevano li vicino.
Mamma: non ne vuole sapere di incontrare il suo accompatore al matrimonio...mi dispiace per lei ma non sa cosa si perde.Mi ero quasi dimenticata di dover andare da Dan, perchè ero troppo concentrata a scoprire chi fosse il mio accompagnatore.


Ehi questa è la seconda volta che posto la storia, l'altra volta l'avevo cancellata perchè non mi convinceva ma ora che l'ho modificata mi piace molto di più e mi piacerebbe sapere se piace a anche a voi e potreste farmelo sapre con una piccolo recensione. Anche se mi dovete mandare a quel paese e che la storia fa schifo potete dirmelo non mi offendo. Se ci sono degli errori perdonatemi non era mia intenzione.
Un bacio x

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Appena scesi dall'auto accompagnai mamma in casa visto che aveva cominciato a piovere e quando camminava normalmente aveva la stessa eleganza di un elefante in una cristalleria periò decisi di aiutarla nonostante tutto ciò che aveva detto all'atelierè. Entrai e uscii conme un fulmine da casa per raggiungere quella di Dan che era a soli due isolati dalla mia. Non presi un ombrello perciò mi bagnai tutta finchè arrivai da Dan, bussai ma non rispose nessuno continuai insistentemente a bussare ma niente così presi la chiave che teneva nascosta sotto al tappetino e eci per entrare  ma notai che la prta era aperta e solcai l'entrata pensierosa. Cosa poteva essere accaduto? Dan non lasciava mai la casa aperta. All'interno dell'abitacolo regnava il caos, c'erano vestiti sparsi per la casa, le sedie non erano in simmetria con il tavolo e c'era una tazza ancora fumante su di esso. Andai in soggiorno un pò spaventata continuando a domandarmi che fine avesse fatto Dan e cosa fosse successo. sul tavolino trovai una lettera con su scritto il mio nome così la presi e cominciai a leggere.

"Cara Charlie,
so già cosa stai pensando. Cosa è successo qui? Dov'è Dan? Non preoccuparti sto bene. Mentre ti aspettavo, e come al solito eri in ritardo e ogni volta mi domando come tu riesca a fare tardi dovendo solo uscire di casa e camminare per due isolati, mi è arrivata una chiamata che proveniva dal collage a cui avevo fatto domanda, so che ti ricordi perfettamente a cosa mi riferisco perchè quel giorno eri qui con me e scherzamo sul fatto che non mi avrebbero mai chiamato, eppure eccomi qui che ti scrivo con le valigie ormai pronte sperando che tu possa arrivare in tempo per salutarmi...se così non sarà (cosa molto probabile) spero che tu starai bene e ti devo avvisare a malincuore che non potrò chiamarti non so per quale strano motivo...La prossima volta che ci vedremo avrò ormai i capelli bianchi con una miriade di nipotini, ovviamente scherzo non tornerei mai così vecchio anche perchè avrò bisogno di parlarti. Ti voglio bene,

Dan

P.S. troverai tutto ciò che ti serve in camera da letto, ti ho lasciato anche la macchina dal momento che io non ne avrò bisogno, le chiavi sono nella confezione delle uova nel frigo."

Non so il perchè ma in quel momento mi sentii abbandonata no sapevo cosa fare, come dover reagire alla notizia appena appresa, le gambe cedettero sotto il mio peso e bagnai la moquette sotto di merimanendo li imbambolata, inconsapevole ripensando alla lettera. Cosa doveva dirmi? Ora mia madre sarebbe stata molto più felice, mi sentivo vuota senza di lui come se una parte di me fosse andata via con lui, non sapivo bene cosa provassi in quel momento e sperai con tutte le mie forze che non fosse amore e se così fosse dovevo capire cosa provavo per lui.Rimane li non aveva più alcun senso, fuori pioveva ancora e ora tirava anche un forte vento che faceva tremare i rami degli alberi fuori nel giardino. Triste mi chiusi quella porta alle spalle e cominciai ad incamminarmi sotto la pioggia con molta flemma verso casa. Ci misi 5 minuti solo per attraversare la prima casa. Quando arrivai a casa gocciolavo acqua da ogni parte, cercai di correre per andare in camera ma una voce catturò la mia attenzione. Mi affacciai in soggiorno per trovarvi più persone del solito.
Mamma: Oddio Charlie! - mi corse incontro con tutta la sua poca eleganza per portarmi in bagno ad asciugarmi ma rimasi li immobile a scrutare una di quelle persone che mi parve di conoscere da sempre. Era alto, biondo, occhi azzurri e mi guardava con un fantastico sorriso. Era Niall. Mi scansai dall'abbraccio di mia madre per essere accolta tra le braccia del mio grande amico/fratello irlandese. Avevo conosciuto Niall quando avevo solo tre anni quando andai a fare visita ai miei nonni a Mullingar, il nostro rapporto fu da subito una grande amicizia che poi ci siamo portati nel tempo diventando grandi. Sciolto l'abbraccio mi scusai con lui per averlo bagnato ma a lui non interessava.
Mamma: Charlie va ad asciugarti immediatamente!
Charlie: Oh mamma no cominciare!
Paul: Dai Charlie ascolta tua madre...nessuno dei due vuole ascoltare una delle sue lunghe e interminabili lamentele. Tesoro lo sai che ti amo lo stesso. - Paul baciò la fronte della sua promessa sposa.
Mi scusai con i nostri invitati e corsi ad asciugarmi e cambiarmi per poi riscendere e conoscere gli altri ragazzi che erano con Niall in salotto.
Niall: davvero non sapevi dei One Direction? In che mondo vivi Charlie?
Charlie: ascolto un altro genere di musica...
x: avresti dovuto sentire parlare  di noi in ogni modo...
Niall: ragazzi non siete molto educati. Non vi siete nemmeno presentati!
Quella sera feci la conoscenza di una delle più grandi boy band del momento, i One Direction, formata da altri quattro ragazzi oltre Niall, c'era Louis Tomlinson, il più grande della band ma anche il più immaturo a sentire gli altri, occhi azzurri e capelli castani; Liam Payne, timido sin dall'inizio ma aveva una parlantina così veloce che avrebbero dovuto mettere dei sottotitoli quando parlava; Zayn Malik, bello, introverso e misterioso, aveva dei bellissimi occhi marroni e il suo ciuffo era fin troppo alto e per ultimo feci la conoscenza di uno dei ragazzi più belli a mio parere, capelli ricci, occhi verdi delle fantastiche fossette che contornano il suo giovane volto, mi meravigliai di scoprire che Harry avesse solo un anno più di me...avrei detto che fosse anche più grande di Niall. Mi presentai a loro e chiesi per quale motivo fossero in casa mia ma non seppero dare una risposta.
Mamma: Charlie perchè non vai a prendere qualcosa di buono per i nostri ospiti?
Charlie: cosa dovrei prendere esattamente?
Mamma: non lo so vedi un pò tu
Niall: ehi Charlie ti va di venire a fare un giro con noi?
Mamma: VAI! - mi urlò quasi contro infatti la guardai stranita ma lei rispose con una strana risata. Salii in camera per vestirmi decentemente per farmi vedere in giro con delle persone famose, ma precisamente cosa avrei dovuto mettere? Loro erano vestiti tutti abbastanza male ma per le loro fan sarebbero stati perfetti indossando qualunque cosa...Indossai un jeans, una felpa una sciarpa che mi aveva regalato Dan e indossai degli stivali. Fin quando non presi quella sciarpa non pensai mai alla partenza di Dan e non mi ero sentitta vuota o sola come era accaduto poco fa.



Rieccomi qui, cosa ne pensate della storia?
Cosa avreste fatto voi al posto di Charlie?
Cosa pensate che accadrà?

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Mi sistemai e scesi giù per le scale e trovai i ragazzi abbastanza annoiati per aver dovuto aspettarmi così per scusarmi proposi loro di andare da Strabucks a prendere qualcosa fortunatamente accettarono tutti con entusiasmo.
Charlie: ehm...ragazzi potrei farvi conoscere Londra?
Harry: noi abitiamo qui...
Charlie: oh...non lo sapevo... - ero quasi intimidita dal riccio che venne sgridato sottovoce da Liam per il suo modo "aggressivo" di rispondere. Durante il tragitto parlai con i ragazzi ma quello dagli occhi verdi rimase dietro in disparte con il suo telefono sepre in mano a digitare chissà cosa. Arrivammo allo Starbuks senza rendercene conto ma entrare era praticamente impossibile. Non avevo mai trovato tanta gente.
Liam: qualcuno ne sa qualcosa? - si percepiva un filo di arrabbiatura nella sua voce mentre indicava alcuni cartelloni che erano stati sollevati appena avevamo girato l'angolo.
Charlie: perchè dovrebbe essere colpa vostra?
Louis: siamo gente famosa noi, ahahahahah.
Harry: ehm...è stata colpa mia...non volevo rivelare la nostra posizione ma l'ho fatto...inavvertitametnte
Liam: oh ma dai Harry non è la prima volta che lo fai!
Harry: che sarà mai?
Zayn: Harry...sai cosa accadrà tra non molto vero?
Niall: smettetela! Entreremo dal retro...Charlie puoi andare tu dentro?
Harry: visto?! Abbiamo risolto!
Louis: Harry smettila. Vai Charlie, vai e prendi da mangiare per gente famosa! - fece con fare autoritario ma rideva lui stesso del suo tono ridicolo
Charlie:chi ti dice che io non sia famosa?
Niall: ahahahahah tu famosa?
Chralie:ok ok vado io ma da dove entro?
Zayn: entra dal retro e fa il nostro nome o puoi dir loro che c'è Harry Styles così sarai più veloce. Digli che siamo disposti a fare qualunque cosa per i nostri frappè.
Harry: hei perchè deve fare il mio nome?
Charlie: tranquillo se ti dà così fastidio eviterò di pdonunciare il tuo prezioso nome. Non mi va di dare così fastidio a sua altezza - feci un inchino e gli sorrisi beffarda mentre mi voltai per entrare.
Liam: uoh Harry hai appena ricevuto una lezione da una ragazza
Niall: ...è persino più piccola di te - bofonchiò facendosi beffa dell'amico.
Entrai mimetizzandomi con i dipendenti così cominciai a fare da sola i miei frappè.
x: ehi tu cosa stai facendo?
Charlie: dei frappè non vedi?
x: mi stai prendendo in giro?
Charlie: assolutamente no. Fuori ci sono delle persone famose che hanno bisogno dei vostri frappè, hanno detto che sono disposti a fare qualunque cosa per poterli avere. - feci spallucce.
x: scusa per chi hai detto che servono?
Charlie: non l'ho detto.
x: puoi mostrarmi di chi si tratta se non vuoi dirci per chi sono?
Charlie: perchè dovrei?
x: perchè non stai facendo la fila?
Dalla fila si levarono dei lamenti così la commessa fece passare la donna che mi affiancò, mi aiutò a preparare i restanti frappè e senza dire nulla, con il suo arrogante sorriso mi seguì fino alla porta sul retro. Non sapevo quale fosse il suo scopo ma alla sua vista i ragazzi fecero una strana faccia soprattutto Harry. Guardava lei e poi guardava in malo modo me come se fosse stata colpa mia se lei fosse li in questo momento.
Caroline: Ciao ragazzi come va? E' da parecchio tempo che non ci vediamo...e tu Harry come stai?
Harry: molto bene cosa vuoi?
Caroline: volevo solo salutarvi e...volevo parlarti di una cosa...ti ruberò solo 5 minuti.
Harry: che siano solo 5. Ragazzi vi raggiungeerò più tardi. - annuirono tutti all'affermazione dell'amico. Nel traggitto verso casa rimanemmo tutti molto silenziosi e pensai a cosa poteva aver fatto Caroline ai ragazzi per essere disprezzata in quel modo da loro. Continuai a pensare allo sguardo infuocato di Harry, mi incuteva quasi paura. Ero fin troppo curiosa di scoprire cosa fosse accaduto in passato con quella donna.
Charlie: ehi ragazzi qualcuno sa dirmi e ovviamente se ne ha voglia il motivo per cui disprezzate tutti Caroline?


Non so perchè ma il cattivo della situazione è sempre Caroline Flack xD
Avevo bisogno di un cattivo anche io e perciò ho usato lei xD
Che avrà mai fatto la Flack? Bhà u.u
xo xo

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Liam: bhè lei ha fatto del male ad Harry...
Charlie: per quale motivo?
Liam: perchè lei è fatta così. Sapeva esattamente cosa provava Harry, e proprio per questo ha fatto l'unica cosa che lui non ammette e non perdona.
Charlie: scusa se insisto ma...sarebbe?
Liam: l'ha sfruttato, tradito e venduto ai giornali una falsa storia per uscire lei candida e pulita accollando tutte le sue colpe su Harry che ha avuto alcuni scontri con i paparazzi e alcune persone che lo incontrano per strada gli rinfacciano ancora ciò che lei ha detto su di lui. Questo l'ha fatto chiudere in se stesso...si fida poco delle persone che conosce da poco perciò se è scontroso con te non offenderti, per lui è quello è uno scudo.
Charlie: perchè non ha detto la verità ai gionalisti?
Niall: non gli hanno dato la possibilità di parlare. Lo attaccano in continuazione.
Charlie: ma non è giusto!
Louis:pensa che lui non vuole più essere il mio fidanzato - era melodrammatico mentre lo diceva
Chralie: inche senso? - cominciai a ridere
Louis: mi ha mollato! Non vuole più formare una coppia con me! - si coprì il volto con una delle sue enormi mani.
Charlie: voi...siete...hai capito cosa intendo...
Louis: ahahahahha secondo te lo siamo davvero?
Charlie: spero di no...ma se lo siete non ho problemi vi accetto lo stesso
Louis: tranquilla piccola Charlie. Ho una vera fidanzata. - ora era serio e aveva completamente abbandonato il suo solito tono scherzoso. Arrivammo a casa ma di Harry tabù, intanto Paul e mamma aveva indetto una "riunione" in salotto.
Charlie-Louis-Zayn-Niall-Liam: cosa dovete dirci?
Paul: ehm...sapete benissimo che oggi non tornete a casa e penso che non potrete tornare per almeno 3-4 giorni...perciò buona convivenza! - nemmeno lui era convinto di ciò che aveva appena detto...e lui voleva convincere noi? Oh ma dai!
Louis-Zayn-Niall-Liam: Perchè?
Charlie: dove dovrebbero dormire?
Mamma: due di loro possono andare nella camera degli ospiti, metre gli altri dormiranno in stanza con te...
Paul:ehi cosa? loro non possono dormire in stana con una ragazza soprattutto se in quella stanza ci sarà Harry.
Louis, Zayn, Niall e Liam scoppiarono a ridere.
Louis: la stanza degli ospiti è mia.
Zayn: Louis, Harry non può dormire con te visto quello che combina la notte?
Liam: no dormo io con Louis, perdonatemi o  Danielle mi diventa gelosa...
Charlie:cosa combinerà di così strano la notte?
Niall: meglio che tu non sappia!
Charlie: ma in camera mia ci sono solo due letti... e la terza persona dove dormire dorme?
Mamma: dovrete condividere i letti...ora non so con chi ti va di dormire ma le mani giù.
Paul: verrò a sapere tutto state tranquilli. - era quasi un tono di sfida il suo.
Al termine ci riunimmo per decidere i letti, giungendo alla conclusione che avremmo fatto a turno. Ci sistemammo e scherzammo un pò prima di cenare. Harry non era ancora arrivato e a causa sua eravamo tutti preoccupati, scattarono le prime telefonate verso il riccio ma non rispondeva al telefonoDove poteva essere finito? Lo cercarono per strada, a casa, anche allo Starbuks, dopo un paio d'ore dallìinizio della ricerca Louis lo trovò al parco e lo trovò abbstanza abbattuto. Quando arrivò a casa non disse nulla della situazione che gli si era presentata, non mangiò nulla, giustificò le sue mancanze dicendo che aveva gettato il suo telefono al telefono nel laghetto per la rabbia.Quella notte avrei dormito con Zayn e questo mi agitava perchè non avevo mai dormito con un ragazzo non essendomi mia dedicata alla loro specie. Augurammo la buonanotte a Liam e Louis dopodichè andammo nell'altra stanza, ma nessuno aveva voglia di dormire, anzi avevano tutti voglia di parlare tranne Harry che si addormentò dopo 5 minuti o forse fece finta, così fummo costretti ad addormentarci controvoglia.La sveglia suonò alle 4 e 30 di mattina. Stranamente ero reattiva di prima mattina quando gli altri giorni mi dovevano svegliare con le cannonate. Mi divincolai dalla stretta di Zayn che mi aveva coccolata con il suo calore per tutta la notte. Mi ero sentita protetta e al sicuro. Come tutte le altre mattine inciampai e caddi facendo abbastanza rumore tanto che riuscii a svegliare qualcuno che con una voce roca quasi irriconoscibile e ancora in balia del sonno disse -Ehi stai bene? ti sei fatta male?- non risposi subito perchè stavo maledicendo qualunque cosa e chiunque perchè mi ero fatta male ma dopo un pò risposi - si si sto bene - dissi sottovoce.Feci colazione e poi risalii per prepararmi ma il bagno era occupato, bussai insistentemente invitando chiunque fosse ad uscire non ricevetti alcuna risposta così continuai a bussare. Harry aprì e i suoi occhi raggiunsero i miei. Sentii un brivido lungo tutta la schiena. Avevo ancora la mano destra stretta a pungo in attesa di battere uno dei tanti colpi sulla porta bianca del bagno. Rimasi a fissarlo in tutta la sua bellezza quando lui ruppe quel contatto facendomi entrare.Lo guardai meglio e notai che era vestito. Dove doveva andare? ODDIO SONO LE 4 e 30! Urlai guardando l'orologio, dovevo muovermi, feci tutto di fretta.  Alle 4  e 50 ero pronta per uscire ma in quel preciso istante Harry scese le scale affermando che mi avrebbe accompagnata lui. Accettai volentieri anche se ero intimorita da lui. Era la prima volta che arrivavo puntuale.
Non una parola, uno sguardo, un contatto anche casuale, assolutamente nulla.
Harry: quindi sei una ginnasta? Una di quelle che fa quelle complicate acrobazie per aria?
Charlie: mi descrivi come se fossi una circense...
Harry: non volevo dire questo. - non aveva tolto gli occhi dalla strada anche se si era fermato
Charlie:io vado o farò tardi
Harry: a che ora finisci? - si voltò per guardarmi
Charlie:per le 7 perchè?
Aveva dei bellissimi occhi verdi, sembrava premuroso, fose voleva farsi scusare per come si era comportato ieri sera. Era bello comunque.
Harry:aspettami fuori ti verrò a prendere io, è lontano da casa e non mi va che cammini per le strade buie da sola a quest'ora...possiamo la colazione per tutti...
Charlie: ok però non amo aspettare-dissi ridendo leggermente e gli lasciai un leggero bacio sulla guancia come ringraziamento per il passaggio.
In palestra tutti mi guardarono straniti perchè per la prima volta ero puntualeprciò il mio allenatore Sasha ne approfittò per intensificare l'allenamento.Mi cambiai col bodì azzurro e cominciai il riscaldamento. Come primo attrezzo usai il volteggio, non ero molto brava rispetto con quell'atrezzo, ma lo ero rispetto alle altre ragazze. Nello stacco dal volteggio al corpo libero mi si avvicinò Serena. Frequentavamo la palestra da quando eravamo piccole, è la mia migliore amica, è sempre stata considerata come la più bella, loquace, simpatica, atletica con un grande sogno, incontrare i One Direction. Continuava a dire a se stessa che un giorno li avrebbe incontrati e che uno di loro si sarebbe follemente innamorato di lei e la prendevo sempre in giro per questo ma lei non ci faceva caso oppure ci passava sopra.
Serena: come mai oggi sei arrivata puntuale?
Charlie: Mi ha accompagnata...
Serena:giusto...Charlie hai visto quel ragazzo seduto li sulle gradinate con gli occhiali da sole. Quello che dorme con la felpa grigia!
Lo riconobi ma non dissi nulla, mi venne spontaneo ridere di entrambi.
Serena:perchè ridi? E' così tenero...ed è anche molto carino! Chissà per chi di noi è qui!
Charlie:non lo so...mi chiedo perchè non va a casa sua a dormire invece di stare qui
Sasha: EHI TORNATE AL LAVORO! CHARLIE VIENI QUI! ora devi esercitarti al corpo libero. Hai già la base musicale?
Charlie: no ma tra qualche giorno ne avrò una
Sasha: ok allora cominciamo.
Dopo il corpo libero passai alle paralle e poi alla trave, il mio attrezzo di punta. Notai che il ragazzo sugli spalti dormiva ancora, perchè non andava in macchina a risposarsi? Sarebbe stato olto più comode per lui dormire nella sua auto o tornare a casa per dormire, almeno sarebbe stato al caldo e sarebbe stato comodo. Quando gli allenamenti finirono vidi Serena avvicinarsi a lui ma non appena incrociò il suo sguardò urlò dalla gioia e diventò rossa come una peperone. Lui scappò mentre lei rimase lì imbambolata, no mi rimase che  trascinarla con me alle docce per sapere perchè avesse urlato, ma non spiccicava parola e aveva un sorriso ebete. Era inutile continuare a farle domande perciò uscii fuori dalla palesta, ma non trovai la macchina di Harry così gli mandai un messaggio chiedendogli dove fosse. Dove poteva essere andato? Fino ad un minuto a era dentro a dormire e ora? Mi rispose poco dopo dicendomi che era stato avvistato da dei paparazzi così sarebbe andato lui a prendere la colazione per tutti ed era dispiaciuto per non poterla riaccompagnare a casa.

AHAHAHAHAH povero Harry però è carino e coccoloso come i pinguini (?) xD
Chissà perchè avrà deciso di accompagnarla in palestra.
Che ragazzo dolce :D

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Ci rimasi un pò male, ma non era stata colpa sua. Mi incamminai verso casa pensando ad ogni cosa, a cosa avrei fatto tutto il giorno, cosa avrei indossato, pensai anche a Dan e mi accorsi che non percepivo affatto la sua mancanza e questa era una cosa brutta e bella allo stesso tempo, brutta perchè non sentivo la necessità di dover raccontare cosa era accaduto al mio migliore amico mentre era bella perchè questo significava solo una cosa, cioè che non sono innamorata di lui, pensai ad Harry e ai suoi fantastici occhi, ai brividi che mi procurava un solo sguardo da parte sua. Cominciai a sorridere come un'idiota per strada e senza rendermene conto ero arrivata a casa. Entrai e trovai tutti in cucina cercando invano di preparare una colazione disastrosa.
Niall: dove sei stata? - domandò con la bocca piena di cereali
Charlie: agli allenamenti.
Louis: sai dov'è Harry?
Charlie:era con me, poco fa è andato a predere qualcosa per fare colazione per tutti
Niall: ECCOLO! ECCOLO! - quasì urlò indicando qualcuno fuori dalla finestra e sputando cereali un pò ovunque
Louis: guardatelo! E' così bello! Voi non potete toccarlo perchè lui è solo mio!
Ridevamo tutti quando Harry entrò poggiando la colazione sul bancone.
Harry: cos'avete da ridere?
Louis: eri così bello poco fa con la tua camminata da sensuale! - lo era davvero. Fino a poco fa non pensavo che tanta bellezza potesse essere racchiusa in una sola persona. Si poteva dire di bell'aspetto ma non conoscendolo bene non potevo dire che lo fosse anche al suo interno. Era la prima volta che prestavo attenzione "in quel modo" ad un ragazzo. Cosa mi stava succedendo? Non dovevo perdere la concentrazione per un ragazzo. Non ci era riuscito Dan e non doveva riuscirci Harry che conoscevo a malapena.
Zayn: ehi Charlie sei tutta rossa...che c'é? E' solo Harry
Louis: non pensarci nemmeno! Lui è solo mio! Non si tocca!
Charlie: Cosa? Come? Scusate...stavo pensando...é solo che mi avete ricordato una cosa uche devo fare
Niall: non preoccuparti- disse mettendomi un braccio attorno alle spalle
Liam: Sto morendo di fame.
Facemmo colazione, ma nella mia mente ormai c'era solo Harry, avevo un sorriso da ed ero paonazza, ma non incontrai mai il suo sguardo ma sentivo che mi stava fissendo. Dopo aver mangiato sparirono tutti e rimasi sola con mammaintenta a conoscere i miei pensieri ma non avevo alcuna intenzione di parlare.
Mamma: com'è andata oggi?
Charlie ...bene anche se è stato più stancante degli altri giorni- in cuor mio sapevo benissimo dove voleva arrivare ma la feci parlare.
Mamma:come mai?
Charlie: sono arrivata puntuale perciò Sasha ha trovato un pretesto per farmi lavorare di più, Ti risparmierò ogni domanda e dicendoti che mi ha accompagnata Harry. Ora stop però. Pulisco io tu vai a prepararti. So che devi uscire con Paul a fare alcune faccende importanti, perciò ciao a stasera, esco con le ragazze.
Mamma: ehm ok...sai che sono sempre qui per parlare
Charlie: si mamma lo so ora va via però
Pulii tutta la casa ascoltando un pò di musica per trovare un brano per l'esercizio al corpo libero, ma nulla. Mi preparai per uscire con Serena e Candy. Conoscevo i loro programmi perciò indossai delle semplici ballerine, una gonna a palloncino e una camicietta verde. Quando uscii dalla camera vidi Liam sdraiato sul suo letto, e mi venne spontaneo andare da lui per chiedergli cosa aveva.
Liam: è un brutto momento per me e Danielle...
Charlie: posso sapere come mai?
Liam: c'è mancanza di interesse da parte di entrambi, e si sta affievolendo quel legame che ci univa. Litighiamo sempre...
Charlie: non scoraggiarti...se dovesse andare male avrai i tuoi amici e spero di potermi considerare tale anche io - gli sorrisi e lo abbracciai, in quel momento passò Zayn che si unì al nostro abbraccio e ciò fece rallegraare Liam almeno per un pò.
Zayn: la prossima volta che ci sarà un abbraccio voglio essere avvisato. Soprattutto se è vestita così! Sei anche più bella del solito - mi fece un occhiolino e io arrossii. Come sempre abbassai lo sguardo. Non so perchè ma reagivo sempre così ad un qualunque complimento da parte di un ragazzo.
Charlie: devo vedermi con delle amiche perciò ci vediamo direttamente a cena.Non me ne farete una colpa se mi sono vestita in questo modo - sorrisi, mi alzai e andai via lasciando i ragazzi sul letto.
Liam: sei sicura che devi uscire con delle amiche e non con un amico? - si affacciò dalla porta con aria beffarda
Charlie: ahahhahahah no tranquillo sono solo ragazze...ciao io vado, ci vediamo stasera.
Qaundo scesi al piano di sotto trovai Niall e Paul con facce stranite, come se volessero dire "dove devi andare vestita così?" e Paul avrebbe aggiunto "Non ti permetterò di vedere un ragazzo vestita così"
Charlie: che c'è?- dissi con tono di sfida
Niall: oh niente...sei bellissima.
Arrivai al bar dove avevo appuntamento con le ragazze ma loro non erano ancora arricìvate così mi sedetti ma la mia mente divagava pensando ad Harry, alla musica per l'esercizio, ad Harry, a Liam e Danielle, a cosa avrei preso, e ancora ad Harry.

 
non so assolutamente cosa dirvi...spero vi piaccia altrimenti ditelo così vedo come modificare la storia :)
Cosa sta accadendo? xD
Purtroppo oggi non ho dormito...dovrei assolutamente farlo xD

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Serena e Candy arrivarono con un clamoroso ritardo. Serena non era più imbambolata e Candy aveva un sorriso a 32 denti. Ordinammo e cominciammo a parlare.
Charlie: a cosa dobbiamo quel sorriso?
Candy: so tutto! So chi ha incontrato Serena! Vuoi saperlo?
Charlie:no...so già tutto
Serena: quel ragazzo...quello che dormiva sugli spalti...quando mi sono avvicinata a lui...e lui...e lui era...
Charlie: o no non dacapo!
Serena: era Harry Styles! Tu non puoi capire!
Charlie: oh invece posso. Sta tranquilla...
Pensai gran parte della mattinata ai miei nuovi coinquilini e a quanto poco conoscessi Harry rispetto ad una fan. Come si sarebbero comportate loro al mio posto?
Charlie:ragazze posso farvi una domanda?
Candy:certo!
Charlie: ci sarebbe un ragazzo...carino
Serena: oh mamma! Non mi dire che ti piace qualcno!
Charlie: cosa ci sarebbe di male? - abbassai lo sguardo e diventai paonazza dall'imbarazzo.
Candy: bhè diciamo che non ti è mai piaciuto nessun ragazzo e non ti sei mai avvicinata alla loro "razza" eccetto per la tua...amicizia con...oh mamma ti piace Dan!
Charlie: NO! Non è Dan.
Serena: e allora chi sarebbe?
Charlie: non lo conoscete...o meglio lo conoscete molto più voi che io.
Serena: dicci il suo nome!
Charlie: si chiama...
Candy: si? - era eccitata e curiosa
Charlie: H-Harry...ma non è quello della vostra band
Serena: oh certo che no! Styles è un donnaiolo ma quando vuole sa essere molto dolce, è attratto dalle donne più grandi, guarda la sua ultima fiamma, Caroline Flack, ma dice che gli piacciono anche le ragazze della sua età. Ha la voce più sexy del gruppo, e non si direbbe mai che è il più piccolo del gruppo...
Charlie:oh bhè...ovvio che non è lui... - wooooow. Dovevo poter trascorrere un pò più di tempo con lui per poterlo conoscere meglio.
Candy: com'è fisicamente? - domanda cattiva! Domanda cattiva!
Charlie: ehm...è alto
Serena: e poi?
Charlie: non vi basta?
Serena: no. Di che colore sono i suoi occhi? E i suoi capelli? Cosa ti piace di lui?
Charlie: non saranno un pò troppe informazioni?
Candy: cherto che NO! Questi sono solo gli elementi base.
Charlie: oh...ha dei fantastici occhi verdi e i capelli scuri?
Serena: perchè fai a noi delle domande su di lui?
Charlie: oh si giusto, occhi verdi e capelli scuri.
Serena: sicura?
Charlie: certo.
Il tavolo vibrò facendo tremare tutto ciò che c'era sopra ma era solo il telefono di Candy. Rispose e subito dopo tornò per dire che doveva tornare a casa e così l'ora di tornare a casa arrivò, ma quando rientrai c'era solo mamma.
Charlie: come mai così sola?
Mamma: i ragazzi avevano una premier e Paul è andato con loro
Charlie: ah ok...ordiniamo una pizza?
Mamma: in realtà hanno cucinato i ragazzi prima di uscire.
Cenammo e andai subito a letto per recuperare perte del sonno perso a causa degli allenamenti mattutini. Mi svegliai a fatica al suono della sveglia che suonava ripetutamente e con troppa insistenza. Erano solo 5 quando uscii di casa per raggiungere la palestra dove sarei sicuramente arrivata in ritardo. Completai la mia sessione di allenamento più tardi dei giorni precedenti così decisi di fare una passeggiata con Serena prima di tornare a casa, ma erano solo le 9 quando rientrai e trovai una casa dormiente al posto della solita casa chiassosa che era sempre stata a qualunque orario. Mi feci una doccia e indossai dei collant neri degli short grigi una canotta nera e sopra una camicia di jeans, indossai le mie scarpe da ginnastica e uscii di casa. Dove potevo andare? Mi guardai intorno e decisi che sarei andata dove mi ero sempre sentita protetta e al sicuro. Oltrepassai i due i solati che ci dividevano e entrai in casa di Dan. Era come l'avevo lasciata. Cominciai a riordinare tutto alzando il volume della radio al massimo per far arrivare la musica in ogni angolo della casa. Il tempò passò impercettibile e quando uscì da li il sole era alto e faceva fin troppo caldo. Non avevo voglia di allontanarmi così rimasi seduta sulle scale del porticato, dove i miei pensieri divulgarono in quello che era stato l'unico pensiero in quei giorni.
Niall: ehi he ci fai lì? Quella non è casa tua.
Charlie: ciao Niall. So bene che non è casa mia ma...
Niall: ma? - mi raggiunse e si sedette accanto a me
Charlie: è come se lo fosse
Niall: perchè?
Charlie: qui abitava Dan...quando voi siete arrivati lui è partito...non so con chi potermi confidare allo stesso modo, era come la mia spalla forte e ora devo essere io la mia spalla forte, non posso prendere alcune decisioni da sola. Ho bisogno del suo aiuto!
Niall: sai che ci sono qui io.
Charlie: non è lo stesso. Con tutto il rispetto - lo strattonai e c'era divertimento da parte di entrambi.
Niall: lo so...ho fame torno dentro
Charlie: andiamo dai - il suo braccio mi avvolse e mi strinse a se. Mi sentii bene. Entrammo con fare teatrale in casa ancora ed ero ancora stretta a lui.
Niall: oh scusa non volevo - tolse il braccio dalla mia spalla, dinventò rosso mentre continuava a scusarsi non so con chi visto che erano tutti in salotto e guardava tutti scusandosi. - cìè qualcosa da mangiare?
Mamma: Charlie accompagnalo e vedi se c'è qualcosa da mangiare.
Mangiammo qualcosa insieme e tornammo in salotto con gli altri.
Mamma: dove sei stata?
Charlie: a casa di Dan
Mamma: perchè? Per qule motivo torni in quel posto anche se lui non c'è! - era esasperata
Charlie: perchè non posso andarci?
Zayn: chi è Dan?
Mamma: un tipo strano che se la fa con lei
Zayn: cioè è il tuo ragazzo?
Mamma: assolutamente no!
Charlie: e se lo fosse? Che strano problema hai con lui? - mi alzai dal divano a causa del nervosismo che si era scatenato in me. Ero arrabbiata.
Sentii qualcuno sussurrare "lui non può essere il tuo ragazzo". Mi innervosii ancora di più così presi la borsa e uscii diretta non so dove. Ero quasi arrivata alla fine della strada quando sentii la voce di Louis richiamarmi e rimasi ferma aspettando che mi raggiungesse.
Louis: fermati un pò - si piegò sulle sue ginocchia per regolarizzare il suo respiro.
Charlie: che vuoi?
Luois: mi accompagneresti a fare una cosa?
Annuii e silenziosamente ci incamminammo verso un luogo a me sconosciuto
Charlie: dove stiamo andando?
Louis: ho bisogno di un nuovo paio di scarpe
Charlie: oh...
Louis: ehm...lui è davvero il tuo ragazzo? Che sia chiaro la mia è solo curiosità
Charlie: no
Louis: e allora perchè hai reagito così?
Charlie: mi da fastidio che mia madre debba giudicare le persone che frequento! Che problema ci sarebbe se fosse realmente il mio fidanzato?
Louis: per me nessuno ma lo sarebbe per altri...e anche abbastanza grande
Charlie: perchè?
Louis: guarda meglio le persone che ti circondano.
Charlie: è troppo complicato, so a malapena stare attenta a me
Entrammo in un negozio di articoli sportivi, e Louis si avvicinò alla sezione dedicate alle vans.
Louis: quali ti piacciono?
Charlie: quelle rosse.
Louis: si hai ragione...ma...come ti sei vestita?
Charlie: cosa c'è che non va nel mio abbigliamento?
Louis: nulla,ad Harry piacerebbe, ma ricordati che lui è mio.
Charlie: non preoccuparti - risi ma ero diventata dello stesso colore delle scarpe mentre Louis fingeva di non essersi accorto di nulla mentre fissava il suo telefono.
Louis: Harry ha detto di tornare
Charlie: e tu fai sempre quello che ti dice Harry?

 
Sembra essere un pò più lungo degli altri.
Chi avrà detto: Non può essere il tuo ragazzo?
Ubbidiranno agli ordini o saranno trasgressori della legge? xD
Voglio sentire le vostre voci visto che vi vedo.

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Louis: no ma questa volta sarebbe meglio che facciamo ciò che dice
Charlie: agli ordini capitano
Arrivammo velocemente ma non c'era nessuno, così mentre Louis cercava Harry andai in giardino. Era da tantissimo tempo che non passavo del tempo tra i ricordi della mia infanzia. Ritrovai la casetta sull'albero che avevo costruito col nonno i fiori che avevo piantato con mamma quando il pesciolino rosse morì, il mio vecchio parcogiochi addibito in attrezzatura per gli esercizi di ginnastica artistica. Il metallo era freddo ma quel contatto fece riaffiorare nella mia mente momenti indimenticabili. Salii salla trave o meglio sulla tanto temuta asta dell'altalena. Ricordo le urla che sentivo ogni volta che mi trovavo li sopra.
Louis: Charlie...ooooh ti prego scendi da li
Charlie: no
Louis: se cadi ti farai male
Charlie: no sta tranquillo. Basta che non urli
Rimase muto a fissarmi mentre ripetevo il mio esercizio e tratteneva il fiato ogni volta che mi esibivo in un salto complicato. Ero quasi alla fine dell'esibizione quando sentimmo delle voci che provenivano dalla casa.
Niall: ehm...Lou che sta combinando quella pazza lassù? - chiese sottovoce il biondino
Louis: ah non me lo chiedere
Stava andando molto bene, dovevo solo concludere l'esercizio e sarei scesa ma come al solito lei doveva urlare e come sempre caddi sopra a qualcuno, non so chi fosse ma mi feci male e forse se ne fece anche lui.
Charlie: SAI BENE CHE NON DEVI URLARE! PERCHE' L'HAI FATTO? GRAZIE PER AVERMI FATTO FAR MALE!
Liam: come state?
Mamma: SAI CHE NON DEVI SALIRE LI SOPRA!
Harry: potresti dare ascolto a tua madre una volta tanto...cerca di non cadere più su di me mentre osservo una cosa importante!
Charlie: scusa scusa, scusa non volevo! Scusa... - diventai paonazza a causa della figuraccia che avevo fatto.
Zayn: cosa stavi guardando di così importante? - aiutò Harry a rialzarsi
Harry: hai delle belle gambe sai...cos'hai sulla caviglia? stavo cercando di capire ma mi sei caduta sopra...
Charlie: ehm...è una rondine...cosa hai detto! - ok ora ero davvero in imbarazzo
Paul: Harry!
Harry: che? E' vero che ha delle belle gambe!
Liam mi stava fissando e aveva capito come mi sentivo in quel momento. Ero profondamente imbarazzata dalla situazione che si era appena creata ormai sempravo non so cosa ma ero diventata rossa con degli sfoghi anche sul resto del corpo. Corsi per cambiarmi con qualcosa che non poteva mostrare alcuna parte del mio corpo ma nell'armadio c'erano solo pantaloncini e gonne, rovistando in ogni angolo dell'armadio trovai una tuta che non usavo più da molto ma non mi importava molto. Il rossore era sparito dalla pelle lasciando il solito colorito pallido. Mentre scendevo le scale mi scontrai con Harry.
Charlie: scusa scusa!
Harry: per quale motivo ti stai scusando ora?
Charlie: ehm...perchè...non lo so...
Harry: staci meglio prima...
Charlie: smettila.
Harry: non hai solo delle belle gambe...mi piace anche il resto...
Charlie: ok ora finiscila però.
Harry si avvicinò, mentre io retrocedevo. Era dannatamente bello. I suoi occhi mi inchiodarono al muro, incapace di muovermi, di parlare, stavo trattenendo il respiro. Le sue mani si posarono sui miei fianchi mentre un sorriso malizioso balenò sul suo volto angelico. Si avvicinò pericolosamente al mio volto. Non potevo baciarlo. Una parte di me non voleva che accadesse, ma l'altra parte molto più forte aveva deciso il contrario, volevo assaporare il sapore delle sue labbra, sentirne il calore premere contro le mie. Non potevo prender una decisione così...importante per...troppo tardi. Esaudì i desideri carnali di entrambi. Sarebbe andato oltre il semplice bacio se non fosse stato per urlo proveniente dalla cucina. Senza dire nulla scendemmo per vedere da cosa era stato provocato quell'urlo, ma scoprimmo molto presto che era stato Niall perchè non aveva trovato il suo pacco di patatine preferito. Poco dopo ci ritrovammo riuniti attorno alla tavola per cenare tutti insieme. Non avevo molta fame. La mia mente ripercorse quel momento che avrebbe portato sicuramente ad altro, sono sempre stata un'inguaribile romantica e ho sempre sperato che dietro ad un bacio si potesse nascondere qualcosa di più della semplice attrazione fisica. Mentre consumavamo la cena il mio sguardo era basso sul piatto vuoto che avevo davanti, mi sentivo osservata e desiderai con tutta me stessa che fosse Harry a fissarmi, ma non lo sapremo mai perchè non alzai lo sguardo per vedere chi fosse il guardone. Quando finimmo di mangiare andammo in salotto per perdere un pò di tempo prima di andare a dormire.
Zayn: come va con Danielle?
Liam: male...non c'è attrazione.
Harry: amico mi dispiace.
Liam: io penserei a te Harry, e non mi preoccuperei degli altri vista la tua situazione
Senza alcun motivo cominciai a ridere istericamente. Avevo gli occhi di tutti puntati su di me
Charlie: oh no non volevo offendere nessuno. Scusa. - ero tornata improvvisamente seria
Niall: hai voglia di ridere?
Charlie: io? assolutamente no.
Louis: a me sembra di si.
Charlie: in che situazione ti trovi Harry?
Louis scoppiò a ridere come era accaduto poco fa per me.
Harry: oh ma che simpatico che sei Lou. Si da il caso che sia riuscito a fare ciò che mi ero prefisso
Charlie: sarebbe?
Harry: sono riuscito a baciarti finalmente. Era da parecchio che volevo farlo.
Louis: wow. Cosa? Harry come hai potuto?
Charlie: l'hai fatto solo perchè avevi voglia di farlo...fantastico! - ero leggermente alterata
Harry: pensi davvero che ti abbia baciata per togliermi uno sizio?
Charlie: si lo penso. Non è così?
Harry: NO! Posso dimostrartelo se vuoi!
Charlie: allora fallo!
Harry: come?
Charlie: baciami - i suoi occhi non avevano lasciato i miei nemmeno un istante. In un lasso di tempo davvero basso era già vicino e con una mano mi teneva stretta a se, con l'altra spostava i miei capelli dal volto per poter fissare meglio la mia faccia rossa dall'imbarazzo. Poggiò le sue calde e morbide labbra sulle mie e questo segnò la fine. Il bacio si fece via via sempre più intenso e a separarci furono le voci dei ragazzi. Quandi si allontanò sentii dei brividi percorrermi lungo tutta la schiena.

 
Un bacioooo! Ma che dico due baci xD come se fosse una grande differenza xD
Come vi sembra? Vi prego ho bisogno di sapere cosa ne pensateeee!
Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite/da ricordare/da seguire.
E anche chi ha recensito la storia visto che fino ad ora non vi ho mai ringrazitao ;D
Buon sabato :D

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Poco prima di andare a letto fui mossa da paura e agitazione all'idea di dover condividere il mio letto con Harry che era già occhupato da lui. Cercai di restare sveglia il più possibile per stare lontana dalla mia distrazione ma fu inevitabile distrarmi con lui nel mio letto. I suoi occhi luccicavano e questo lo rendeva più bello delle altre volte. Sembrava un bambino che aspetta il bacio della buonanotte dalla madre. Entrai nel letto e fui accolta dalle sue calde e possenti braccia.
Harry: hai freddo? - sussurrò al mio orecchio
Charlie: un pò...
Harry:posso riscaldarti io
Charlie: no non c'è ne bisogno
Mi strinse a se e perciò mi strinsi quanto più potevo al suo petto. Aveva un profumo antastico. Quando appoggiai la testa vicino al suo collo mi fu spontaneo inalare il suo profumo. I nostri occhi si incontrarono per un instante quando potei capire cosa aveva voglia di fare ma si limitò a stringermi e baciarmi romanticamente. I miei sogni furono interrotti a causa di Niall che svegliò tutti.
Zayn: ehi Niall cosa stai combinando? - aveva ancora la voce assonnata
Niall: scusate non trovo una cosa - era quasi preoccupato
Harry: Niall per favore non puoi cercarlo dopo? - era infastidito
Ormai tutti svegli decidemmo di andare a fare colazione dove trovammo Niall, Louis e Paul.
Charlie: Cosa c'è da mangiare?
Paul: Niall ha finito tutto...
Liam: buongiorno...ho fameeeeee!
Harry: Niall ha mangiato tutto ma ho nascosto del cibo sapendo cosa è capace di fare Niall
Louis: tu sei un supereroe! - gli corse incontro e lo abbracciò
Harry: si io sono superman!
Louis: no non è possibile. SONO IO SUPERMAN! - disse urlando
Hary: cosa hai da fare oggi? - si avvicinò impercettibilmente mentre facevamo colazione
Charlie: devo uscire con delle mie amiche...perchè?
Harry:no volevo solo sapere cosa avresti fatto.
Andai a cambiarmi così indossaii un pantalone rosa con un cardigan abinato e degli superga con motivi floreali. Scesi le scale di corsa e mi scontrai con Zayn.
Charlie: scusa Zayn ma vado di fretta!
Zayn:dove devi andare?
Charlie: devo correre in centro
Zayn: perchè non ti fai accompagnare da Harry?
Charlie: giusto! Posso prendere la macchina!
Zayn: sai guidare?
Charlie: certo! Tu no?
Zayn: no...
Charlie: bhè dovresti imparare
Zayn : lo so...ma non eri in ritardo?
Non trovai la macchina fuori dal garage così mi ricordai di Dan della sua auto, e mi ricordai di non averlo chiamato mai da quando era partito. Corsi verso casa di Dan quando qualcuno suonò il clacson di una macchina. Trovai Harry alla guida.
Harry: dove stai andando? Sali su ti accompagno voglio vedere dove devi andare e con chi ti devi vedere...sono geloso - cominciò a ridere e gli diedi un bacio sulla guancia.
Charlie: sei carino quando geloso.
Harry: dove devi andare?
Charlie: all' Hard rock cafè
Harry: è da molto tempo che non ci vado...
Charlie: è proprio per questo che ci andiamo noi.
Harry: potrei venire anche io?
Charlei: no primo perchè riempiresti l'intero Cafè secondo perchè non potremmo prendere nulla perchè ci sarebbe troppa gente terzo ci sarebbero un sacco di ragazze urlanti e quarto non mi va di ignorarti per strada...
Harry: e perchè dovresti ignorarmi?
Charlie: perchè le mie amiche sono delle tue fan e poi sapendo cosamè successo ieri mi odierebbero...
Arrivammo e feci per scendere dall'auto quando Harry mi bloccò.
Harry: ehi almeno salutami. Non me lo merito?
Charlie: certo, ma non fare il permaloso.
Harry: ho bisogno di coccole!
Charlie: posso fartele io. - risi mentre mi avvicinavo per baciarlo.
Arrivai all'Hard Rock Cafè dopo pochissimi minuti, perchè Harry non mi aveva lasciato avanti al Cafè per non farsi notare.
Serena: ciao Charlie.
Charlie: ciao Serena. Dov'è Candy?
Serena: è con le altre, oggi saremo solo noi due, fprse le altre ci raggiungeranno dopo...Ma spero che non vengano...
Charlie: perchè?
Serena:voglio solo stare un pò con te...è da un sacco di tempo che non stiamo da sole...
Charlie: già...allora entriamo?
Serena: che ne dici di fare una passeggiata e poi andiamo a prendere qualcosa da bere?
Charlie: certo fa lo stesso per me
Andammo a prendere il cibo per le papere in un chioschetto vicino al laghetto dove passammo molto tempo senza rendercene contofinchè intorpidite dal freddo andammo a prendere qualcosa da bere per riscaldarci. Si stava benissimo li dentro. C'era un clima accogliente e caldo e il sottofondo muscale rendeva tutto più familiare e più accogliente. Passarano alcuni giorni da quello. Harry e gli altri erano andati via e sentivo la loro mancanza, anche se mi avevano detto più volte di andare da loro non andai mai. Harry continuava a mandarmi messi sdolcinati che mi facevano arrossire ogni volta che li leggevo. Non avevo ancora detto a nessuno del mio interesse per Styles. Ho una voglia matta di vederlo, ma è sempre impegnato. Quella mattina non avevo avuto gli allenamenti così ero uscita con Serena tutta la mattinata.
Charlie: cosa facciamo ora?
Serena: possiamo cominciare ad andare verso casa
Uscimmo e ci fu una folata gelida di vento che mi face venire i brividi. Fuori dal Cafè c'erano molte ragazze. Sembravano impazzite. Urlavano, piangevano, urlavano e piangevano contemporaneamente.
Serena: ehi come mai c'è tutta questa gente?
Cherlia: e lo chiedi a me? - scoppiammo entrambe a ridere così cominciammo a camminare quando qualcuno mi cinse la vita da dietro stringendomi al suo petto, avvicinò la sua testa vicino al mio orecchio e sussurrò: mi sei mancata tanto.
Capii immediatamente di chi si trattava, ma sentii anche Serena strattonarmi per un braccio mentre continuava a ripetere incredula il mio nome.

 
Io sarei morta ad un gesto come questo!
Era da tanto che non postavo
Come vi sembra? Vorrei davvero conoscere i vostri pensieri...

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Serena era rimasta senza parole, mi guardava sbalordita, non si sarebbe mai aspettata una cosa simile, Harry il suo idolo e non sapeva ancora che era il mio "ragazzo". Le ragazze continuavano a urlare e ad agitarsi. Harry mi prese per mano e cominciammo a correre ma le fans urlanti ci inseguirono. Harry fece per entrare in auto quando una ragazza dai capelli rossi si gettò su su di lui e lo abbracciò in lacrime. Solo in quel momento capii i loro sentimenti. Non potevo essere arrabbiata, anzi fui felice per lei.
Harry: ehi non piangere...sei più bella quando sorridi!
Fan: non ci riesco!
Harry: ti chiedo di fare per un sorriso per me che ne dici? Ti va di esudire un mio desiderio?
Fan: per te farei questo ed altro - lo abbracciò nuovamente e gli sorrise pur avendo ancora le lacrime che le rigavano il volto.
Entrai in macchina decisa ad asppettare Harry anche se ci avrebbe messo ore ed ore per le sue fan. Ero rimasta affscinata da quel fantastico ragazzo, ma ormai lo fissavo da troppo tempo così cominciai a cercare il mio Ipod per ascoltare un pò di musica mentre avrei potuto continuare ad ammirare la sua bellezza e i suoi gesti amorevoli. Mentre cercavo nella borsa per sbaglio presi il telefono e trovai un messaggio da parte di Dan. Non gli avevo ancora parlato e sentivo un pò la sua mancanza, aprii il messaggio.
"Non so come cominciare perciò come stai? Ormai sono due settimane che non ti vedo e non ho tue notizie...avrei sperato in qualche tentativo di contattarmi da parte tua. Appena puoi fatti sentire. Mi manchi - Dan -"
Avevo avuto poco tempo per Dan in questi ultimi giorni. Lo risposi.
" Ehi perdonami ma non ho auto tempo...devo ammettere che ci sono rimasta male quando non ti ho viato e mi hai detto attraverso una lettereche eri partito. Non vedo l'ora di vederti, devo raccontarti molte cose. Mi manchi anche tu - Charlie -"
Appena inviai il messaggio Harry entrò nell'auto. Aveva una faccia curiosa mentre mi fissava con i suo meravigliosi occhi verdi.
Harry: cosa è successo??
Charlie: niente di importante – risposi sorridente
Harry: sei sicura? Sei strana...ho fattoqualcosa di sbagliato?
Charlie: assolutamente no! Anzi...- gli sorrisi e lui fece lo stesso - dove stiamo andando?
Harry: voglio farti vedere un posto.
Charlie: ok...HO LASCIATO SERENA DA SOLA!
Harry: se voi dopo possiamo andarla a prendere, penso che ti perdonarà - cominciò a ridere.
Charlie: bhè in effetti lo credo anche io.
Mi portò in un piccolo parcoche non avevo mai visto, ma era carino e appartato che non si trovava in altri posti di quella grande città.
Harry: seguimi - mi prese per mano.
Aarrivammo su un piccolo ponte di legno che passava su un ruscello dal quale spuntavano enormi alberi che facevano obra sul ponticello.
Harry:ti piace?
Charlie: si ma perchè mi ci hai portata?
Harry: ho bisogno di fare una cosa che non ho potuto fare prima... - la sua voce era quasi un sussurro, si avvicinò lentamente e mi prese per i fianchi stringendomi a se. Le sue labbra si posarono sulle mie per un leggero bacio prima di intraprendere un bacio molto più intenso. In un solo gesto aveva trasmesso dolcezza, sicurezza, passione. Mi ritrovai seduta sulla staccionata del del ponte, le braccia di Harry intorno alla mia vita per non farmi cadere, e le mie mani erano tra i suoi capelli morbidi.
Charlie: Harry – mi allontanai impercettibilmente mentre sentivo ancora il suo respiro caldo sul volto - non vorrei ma...dobbiamo andare
Harry: dai rimaniamo ancoraun pò
Mentre ritornavamo alla macchina mise il suo braccio intorno alle mie spalle e mi baciò sulla fronte. In quel momento mi sentii particolarmente protetta e amata, così cominciai a sorridere come una scema. Arrivammo al cafè dove si torvava Serena. Prima di entrare la vidi che usciva per tornare a casa. Le andai incontro.
Charlie: Serena scusami tanto per prima ma...- e l' abbracciai e con molta sorpresa contraccambiò il mio abbraccio.
Serena: non preoccuparti, ma ora devi spiegarmi una cosa!
Charlie: certo tutto quello che vuoi
Serena: Hai sempre detto di non conoscere i One Direction e ora vedo che "esci" con uno di loro...
Charlie: posso spiegarti ma prima vieni con me!
La portai vicino all'auto di Harry.
Serena: tu non vorrai mica...nooo non puoi! sai benissimo che non sono nelle condizioni giuste per fare certe cose!
Harry: oh non preoccuparti sei bellissima anche così
Serena urlò ma fù Harry stesso a farla tacere tappandole la bocca
Harry: per favore non urlare.
Serena:o-o-o-oook! - guardò l'orologio - oddio è tardissimo devo muovermi o non farò in tempo ad arrivare a casa! Ciao Charlie! Ehm Harry ci si vede spero...
Harry: oh non preoccuparti ci vedremo molto spesso ora. Ti accompagnamo noi a casa non c'è bisogno di correre.
Accompagnammo Serena a casa sua ancora immersa nei supi strani pensieri e si vedeva che era agitata e emozionata
Serena: spero di rivederti prima o poi! Ciao! - entrò in casa.
Harry: cosa vuoi fare ora?
Charlie: mi accompagni a casa?
Harry: dobbiamo passare a casa mia...
Feci per dargli un bacio sulla guancia ma si girò e proprio in quel momento e gli diedi un bacio a stampo.
Charlie: Oh Harry scusa non volevo...
Harry: perchè ti stai scusando? Sono o no il tuo ragazzo?
Charlie: si ma...
Harry: puoi baciarmi tutte le volte che vuoi ma preferisco essere io a dare il via a certi momenti.

 
Salve a tutti :D
Come va? Sono curiosa di sapere di dove siete...
Oggi sono particolarmente felice xD
Come vi sembra il capitolo?
Qual è la vostra parte preferita? La mia è la parte finale...

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Entrammo nel vialetto di una casa enorme, osservavo tutto senza dire una parola. Cercavo di cogliere tutti i dettagli. Era una casa su due piani, gli angoli erano ricoperti da edera rampicante. Si vedeva una stradina secondaria che portava dietro alla casa ma non si vedeva dove portasse. Avanti alla porta erano incise le lette "H & L". Capii che Harry e Louis vivevano insieme, ma la cosa che mi colpì maggiorme furono le cassette della posta, o meglio delle cabine telefoniche che contenevano la loro posta.
Charlie: ti aspetto fuori - gli dissi sorridendogli
Harry: no. Entra. - disse conducendomi all'interno della villa.
Quando la sua mano avvolse la mia sentii qualcosa dentro di me, non so bene cosa, ma qualcosa aveva smosso la mia apparente quiete. Diventai rossa inconsciamente.
Harry: cosa ti sta accadendo?
Charlie: ehm...non lo so... - abbassai lo sguardo e osservai le nostre mani congiunte
Harry: sei bellissima - lo sentivo vicino come non mai - se vuoi puoi anche baciarmi...
Charlie: cosa ti fa pensare che ne abbia voglia?
Harry: tu.
Charlie: ne sei sicuro?
Harry: sicurissimo. Segui il tuo cuore..
Charlie: già perchè no... - poggiò le sue labbra sulle mie e ci cullammo in un casto e dolce bacio. Riprovai ciò che avevo sentito poco fa. Perchè tutto questo? Era la prima volta chei accadeva...Non avevo mai provato questa strana e intensa sensazione. Sono sicura che tutto questo ha a che fare con i miei sentimenti che aumentano giorno dopo giorno, superando confini tracciati da altri, cominciando ad esplorare posti nuovi ed emozioni nuove.
Harry: cos'hai?
Charlie: ...niente
Harry: niente... - ripetè lui in un sussurro - Vieni con me, devo prendere una cosa e voglio mostrarti un mio vecchio amico
Charlie: cosa? Chi sarebbe?
Harry: lo vedrai tra pochissimo. Entrammo in una cameracon un enorme letto al centro. Non lo notai subito ma a padroneggiare sul letto c'era un bellissimo orsacchiotto di peluche con un fiocchetto al collo e una spilla con incisa un' "H" rossa. Vidi Harry avvicinarsi e per prenderlo.
Charlie: bel pupazzo
Harry se lo portò al petto con fare protettivo
Harry: senza di lui non riesco a dormire – affermò determinato. Non potei trattenere le risate e per vendicarsi mi butto sul letto per farmi il sollettico ma finimmo per fare altro. Fummo "riportati alla realtà" da un telefono che squillava.Harry: lo vedrai tra pochissimo. Entrammo in una cameracon un enorme letto al centro. Non lo notai subito ma a padroneggiare sul letto c'era un bellissimo orsacchiotto di peluche con un fiocchetto al collo e una spilla con incisa un' "H" rossa. Vidi Harry avvicinarsi e per prenderlo.
Charlie: bel pupazzo
Harry se lo portò al petto con fare protettivo
Harry: senza di lui non riesco a dormire – affermò determinato. Non potei trattenere le risate e per vendicarsi mi butto sul letto per farmi il sollettico ma finimmo per fare altro. Fummo "riportati alla realtà" da un telefono che squillava.La cena ci era stat gentilmente offerta da Liam e Zayn. Era abbastanza buona. Essendo tardi i ragazzi rimasero a dormire da me, perciò dormii nuovamente con Harry. Passai una notte insonne con Harry nel mio letto abbracciato al suo orsacchiotto. Verso le 6 non riuscivo più a dormire o meglio non mi andava più di stare a letto così mi alzai e mi preparai una bella tazza fumante di latte e cioccolato con dei biscotti. Mentre facevo colazione ripensai ai miei sentimenti e alle nuove emozioni che stavo provando quando mi trovavo a stretto contatto con Harry, e di quato bene mi trovassi con lui. Ero talmente assorta dia miei pensieri che non mi accorsi che Louis mi fissava mentre fissavo il vuoto.
Louis:CHARLIE!
Charlie: eeeeh? oh ciao Louis...da quanto tempo sei qui? non ti ho visto scendere le scale...
Louis: ci credo. Sono dieci minuti che fissi il vuoto. Come potevi accorgerti di me...
Charlie: scusa...è che ero assorta dai miei pensieri...
Louis: cosa pensavi?
Charlie: ehm...
Louis: solo se vuoi dirmelo è ovvio.
Charlie: oh si non è nulla di male...Pensavo che quando sto con Harry provo qualcosa che non ho mai provato con nessun altro, ma non penso che questo sia dovuto dal fatto che mi sia sempre preclusa ad ogni tipo di relazione con i ragazzi...
Louis: il mio amico ha fatto centro dunque...
Charlie: non saprei...ho bisogno di liberare la mente...per capire cosa voglio esattamente...
Louis: io vado a correre...vuoi venire con me?
Charlie: dici davvero?
Louis: si certo perchè no
Charlie: vado a prepararmi, non ci metterò molto, ma se vuoi puoi andare.
Louis: dai fai veloce intanto preparo l'mp3 con le canzoni che devi ascoltare. Hai detto che non sapevi chi fossimo, giusto?
Charlie: no e non lo so nemmeno ora.
Louis: oggi ascolterai i nostri album
Andai a prepararmi e indossando un pantaloncino grigio che usavo per gli allenamenti e una canotta azzurra. Indossai le scarpe e scesi. Louis era pronto e lo ero anche io.
Louis: il tuo mp3 è pronto. Ora ascoltaci e dopo mi dirai se siamo bravi o meno.
Corremmo senza sosta per circa un'ora senza scambiarci una parola. Dovetti ammettere che erano davvero bravi. La canzone che preferii in assoluto fu Moments. Non so come ma quella corsa riuscì a liberare la mia mente dalla confusione che regnava fino a quallche ora fa e finalmente capii cosa volevo da me stessa.
Louis: hai una resistenza eccezionale!
Charlie: grazie anche tu te la cavi...
Louis: Allora...come va con la testa?
Charlie: bene...ne avevo bisogno. - avevamo entrabi il fiatone
Louis: bene. Sai che ora ci vorrà un'altra ora per tornare indietro?
Chalie: che ne dici se menrte torniamo prendiamo qualcosa?
Louis: una colazione speciale dopo questa faticaccia!
Charlie: ci sto!
Louis: cosa hai eciso di fare a proposito ai tuo sentimenti? - mi domandò serio non appena riuscimmo a trovare un tavolo dove sfamarci.

 

 
Cosa avrà mai deciso Charlie?
Potrebbe essere positiva o negativa per voi la risposta alla domanda?
Vi lascio con questo punto interrogativo per un pò, voi intanto pensateci e ditemi cosa accadrà secondo voi ;) ahahahahaha so già cosa scrivere!
Vi lascio un bacio :*

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Charlie: penso di non lasciar loro campo libero ma pensare con la mente piuttosto che col cuore, anche se so che non è la scelta migliore...
Louis: allora perchè scegli questa strada?
Charlie: semplicemente perchè è quella più giusta e...
Louis:...e più facile da seguire!
Charlie:...già...ma...
Louis: ma niente! Voglio solo dirti che ad Harry non piaceva una ragazza da un sacco di tempo e tu vuoi precluderti alla sua conoscenza solo perchè hai paura di soffrire! Non puoi fare questo! Ne per te...ne per lui...
Charlie: lo so...ma siamo troppo diversi...
Louis: non è assolutamente vero. Come dicono che Eleanor è la mia versione al femminile, io posso dirlo per te di Harry!
Non risposi. Non sapevo cosa rispondere e non dissi nulla anche perchè mi sentivo un groppo in gola e rischiavo di poter scoppiare in lacrime da un momento all'altro. Non si trattava più di quello che sentivo di fare ma di cosa volevo io. Tornammo a casa e facendo colazione tutti insieme mentre sentivo lo sguardo accusatore di Louis su di me. Quando tutti uscirono andai a farmi una doccia e poi andai a stare un pò con mamma.
Charlie: ehi mamma come va?
Mamma: sono molto agitata per il matrimonio e preoccupata per te allo stesso tempo.
Charlie: perchè?
Mamma: secondo te non mi sono accorta di nulla?
Charlie: cosa ho fatto di strano?
Mamma: hai provato a parlare con...
Charlie: no. - risposi prontamente - non ci riesco ma so che devo trovare il modo...ho bisogno di stare un pò da sola...con me stessa e con lui.
Mamma: allora perchè sei qui con me?
Charlie: avevo voglia di stare con te ma se la metti così vado via...
Scesi al pano di sotto e ritrovandomi avanti al piano mi ricordai che non lo suonavo da molto tempo e suonare era sempre stato l'unico modo per riuscire a prendere le decisioni importanti, così presi lo spartito che preferivo in assoluto e che in quel momento rispecchiava i miei sentimenti, cos' cominciai a suonare. Era il primo spartito che mi aveva mandato Paul quando non era a Londra. Continuai a suonarla non so come mai ma quella canzone aveva un effetto quasi ipnotico su di me, e rassicurante. Quando finii sentii qualcuno applaudire alle mie spalle. Mi girai sorpresa e curiosa di sapere chi fosse e trovai Niall.
Niall:sei brava lo sai?
Charlie:grazie...
Niall si avvicinò e si sedette sullo sgabbello insieme a me.
Niall: c'è qualcosa che non va?
Charlie: si ma non mi va di parlarne...
Niall: allora perchè questa melodia così triste?
Charlie: cercavo di liberare la mente ma non ci sono riscita...rimane il mio pensiero fisso e non riesce ad uscire...
Niall: a volte è proprio quello l'effetto che vogliamo che alcune cose abbiano su di noi anche se vogliamo esattamente il contrario...
Aveva afferrato il punto senza che io dicessi nulla. Questo spiegava il perchè fosse il mio migliore amico. Non riuscii a trattenere le lacrime che uscirono da sole rigandomi il viso. Niall mi abbracciò stringendomi forte contro il suo petto. Avevo bisogno di qualcuno. Avevo detto più volte a me stessa di non provare certi sentimenti per una prsona per fare in modo che questi non si sarebbero ritorsi contro di me. Ma questa volta era così. Avevo capito di amare per la prima volta.
Niall: va a vestirti in modo decente e facciamo una passeggiata - disse sorridendo.
Charlie: no Niall scusa ma non mi va.
Niall: vai a vestirti immediatamente! Vado a cambiarmi anche io visto che mi hai inzuppato tutto
La sua risata è una di quelle che ti scaldano il cuore che riescono a contagiare anche la persona più distaccata e fredda, perciò non potei fare a meno di ridere anche se si trattava di una risata sommessa dalla tristezza. Indossai un jeans nero con una maglia bianca con una giacca di jeans e un paio di vans nere. Quando scesi trovai Niall già pronto.
Charlie: da quanto tempo non torni a casa?
Niall:sarano circa sei mesi e ho una voglia matta di rivedere la mia famiglia...anche se ci sentiamo tutti i giorni non è la stessa cosa di stare con loro...
Charlie: è vero...non riuscirei a stare lontana tanto tempo da mia madre e anche da Paul che ormai reputo quasi come un padre anche se so che non sarà mai il mio vero padre e a dirla tutta a volte penso che quando nascerà il bambino non verrò più considerata come lo sono adesso, anche perchè quel bambino è il simbolo della loro unione mentre io sono solo il frutto di un'unione sbaglliata di mia madre con...
Niall: perchè pensi questo?
Charlie: perchè penso che sia la verità.
Niall: posso affermarti il contrario invece e poi tua madre ti vuole un mondo di bene e non ti considerebbe mai come un errore come faresti, anzi fai tu!
Charlie: se lo dici tu...
Niall: non sono io a dirlo...ma è solo ciò che ho visto e che continuo a vedere. La gente ti vuole bene. Non è necessario che questi siano tuoi parenti.
Charlie: chi ti dice che tutti i miei parenti mi vogliono bene?
Niall: per chi non è così?
Charlie: per mio padre ad esempio. In questi diciassette anni l'ho visto una sola volta e avrei preferito non conoscerlo
Niall: cosa è successo?
Charlie: ero malata e potevo curarmi solo stando li con lui, ma questo favore mi è costato parecchio. Non ho mai detto a nessuno cosa è accaduto realmente e non mi va di ricordare quei momenti orrendi passati con quella bestia. Mi ha sembre detto che gli ero d'intralcio perchè non poteva portare le sue donne a casa.
Niall: lui non merita di definirsi "padre"
Charlie: fortunatamente non lo ha mai fatto e non voglio che mai lo faccia...ma con il matrimonio in vista ha ricattato mia madre dicendole che avrebbe avuto me o lei non avrebbe avuto nessuno dei suoi due figli...e non è giusto che ci rimetta anche Paul perciò se verrà a reclamare la sua proprietà andò con lui.
Niall: ti prego non farlo, sta tranquilla Paul risolverà questa situazione! Che ne dici di andare a mangiare?
Charlie: ma hai appena finito di fare colazione...
Niall: ma io ho fame!
Charlie: ok – risi spontaneamente
Niall:SIIIIII! HAI RISO FINALMENTE! - urlò per strada e qualcuno si girò verso di noi
Charlie: tu sei pazzo
Entrammo nel bar più vicino per placare la fame di Niall.
Niall: ehi ma quello non è Zayn?
Charlie: si penso di si...ma con chi è?
Niall: era uscito con Harry...
Charlie: oh...si infatti è con lui...
Niall: sai che se non ci sediamo con loro si offenderanno.
Charlie: si ma...aspetta un attimo...chi sono quelle?
Niall: non ho la benchè minima idea...aspetta ma c'è Caroline...oh no! Harry!
Charlie: cosa c'è che non va?
Niall:Caroline riesce ad abbindolare sempre Harry. Se non ha una ragazza è prorpio a causa sua...oh scusa!
Charlie: no non preoccuparti. Ehi guarada Zayn sembra annoiato – scoppiammo a ridere entrambi osservando le espressioni di Zayn
Niall: nessuno di noi la sopporta, ma lei insiste...
Charlie: andiamo a salvare Zayn?
Niall: ma c'è Harry...non fa niente per te?
Charlie: ci starò anche male...ma guardalo, ha bisogno di essere salvato!
Ci avviammo verso il tavolo di Zayn e Harry dove trovammo una Caroline intenta a rimanere lì ancora per molto tempo.
Zayn: OH RAGAZZI! - quasi urlò sollevato
Harry si voltò verso di noi sentendo Zayn urlare. Ci sedemmo con loro solo perchè Zayn chiedeva disperatamente aiuto, così dedicammo tutte le nostre attenzioni su di lui. Anche Caroline si sedette al tavolo e in quel preciso istante sentii una mano poggiarsi sulla mia gamba. Era Harry. La sua mano era calda e stringeva nervosamente la mia gamba. Feci finta di nulla per non destare attenzione ma come avevo aiutato Zayn dovevo aiutare anche Harry. In quel momento ripensai alle parole di Louis di quella stessa mattina. Mi venne quasi spontaneo afferrare la sua mano sotto al tavolo. Appena sentì la mia mano che si avvicinava alzò la sua per afferrare la mia. Come sempre in quest'ultimo periodo sentii qualcosa al suo contatto come una scossa ellettrica attraversarmi tutto il corpo. Ma ora sapevo di cosa si trattasse. Erano le farfalle nello stomaco, la testa piena di confusione, le mani mi tremavano ed ero percossa costantemente da dolcissimo bricidi. Per la prima volta però potevo dire di essermi innamorata, anche se non doveva andare così, mi ero ripromessa più di una sola volta di non innamorarmi, eppure questa volta ero caduta tra le grinfie di Apollo(?). Quando la sua mano strinse la mia provai protezione e appartenenza a una persona...era amore. Fu proprio in quel momento che non riuscii ad essere "normale" nel mio rapporto di amicizia con lui. Mi alzai improvvisamente mentre tutti continuavano a parlare tra di loro, ma sentii subito la sua voce, si trattava dell'ultima persona con la quale avrei voluto parlare, ma solo per paura di ferirla, anche se io ero già distrutta a causa mia. Ci ritrovammo entrambi fuori dal locale.
Harry: CHARLIE! Cos'hai che non va? - non risposi e gli davo le spalle incapace di guardarlo e ammettere il mio più grande errore - E' da un pò che sei strana, sei sempre triste e poi tene scappi così...senza motivo. Cosa ho fatto?
Mi voltai con le lacrime che ormai scendevano bagnando ogni parte del mio volto.
Charlie: Non ce la faccio! - sussurrai a me stessa più che rispondere alla sua domanda
Harry: se è per lei posso anche mandarla via!
Charlie: non è per lei...lei non mi ha fatto niente.
Harry: e allora cosa c'è che non va? - disse con un tono e uno sguardo sofferente.
Charlie: sono io! Sono io quella sbagliata! Sono io che ha paura e che non vuole mettersi in gioco!
Harry: di cosa stai parlando?
Charlie: dell semplice fatto che non posso stare con te... - pronunciai queste tristi parole senza riuscire a guardarlo negli occhi.
Harry: Perchè mi fai questo? Dammi una giusta motivazione e ti lascerò andare anche se non è ciò che voglio. Sono disposto a fare ogni cosa pur di renderti felice.
Charlie: siamo troppo diversi! Apparteniamo a mondi diversi, frequentiamo gente diversa, ci piacciono cose diverse, le nostre vite sono troppo diverse...
Harry: non ti capisco...non mi pare ci sia una grande differenza tra noi, i miei amici sono anche tuoi amici, il mio mondo può essere il tuo se lo vuoi, le nostre vite non saranno mai diverse se saremo insieme
Charlie: e invece si! Tu non te ne accorgi perchè per te questo è tutto normale...ma non lo è! Ci sarebbero un sacco di ragazze che vorrebbero essere al mio posto
Harry: dirmi che siamo diversi non è la risposta giusta per farti andar via! Dammi una buona ragione per lasciarti andare... - aveva un tono di supplizio e disperazione e non mi aiutò affatto vederlo in quella condizione.

 
Che capitolo triste...Secondo voi come continuerà?
Rigrazio tutti coloro che seguono la mia storia ma mi
piacerebbe anche sentire le vostre opinioni sia positive che non.

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Charlie: PER IL SEMPLICE MOTIVO CHE TI AMO! SI HARRY IO TI AMO, MA NON POSSO PROVARE UN SENTIMENTI COSI' FORTE PER QUALCUNO! OGNI VOLTA CHE TI SONO VICINA O MI PRENDI PER MANO SENTO QUELLA FANTASTICA SENSAZIONE CHE RISVEGLIA SENTIMENTI CHE NON MAI PROVATI FIN ORA! Un giorno potrò riprovare una cosa così, ma oggi non è quel giorno...
Harry: se mi ami allora perchè mi fai questo?
Charlei: non voglio farti del male ma...
Si avvicinò raggiunse la mia mano mano e la portò vicino al suo petto.
Harry: riesci a sentirlo? E' il mio cuore! Batte sempre così forte quando mi sei vicina! Ho le farfalle nello stomaco! Divento impacciato e non so mai cosa fare o cosa dire!
Charlie: non farlo. Scusa – mi voltai e cominciai a correre verso casa in lacrime prima che lui potesse aggiungere altro. Lo avevo lasciato li con una mano sul petto. Arrivai a casa disperata. Trovai una valigia vicino alla porta di casa.
Charlie: di chi è questa valigia?
Mamma: è tua! Mi ha appena chiamato il tuo allenatore e mi ha detto che sei stata selezionta per una competizione a Newcastle devi partire immediatamente.
Charlie: cosa?
Mamma: mi mancherai tesoro! Questa volta non posso seguirti...mi dispiace molto ma...
Abbracciai mia madre che scoppiò a piangere e così mi accodai al suo pianto per altri motivi. Poco dopo mi ritrovai all'areoporto ma non ero dell'umore giusto per affrontare una competizione. Mi sarebbe piaciuto rimanere in camera mia e piangere all'infinito ma ora mi trovavo qui. Ci mbarcammo io, Serena, Holly, Giuliet e il nostro allenatore
Sasha: come saprete siete state selezionate per una piccola ma importante competizione a Newcastle. Vi siete allenate tutto il tempo con un solo scopo, ovvero quello di vincere, e così sarà.
Charlie: ciao mamma ti voglio bene! - ormai le sue lacrime erano inarrestabili mentre io avevo smesso di piangere per il riccio già da un pò per non farmi vedere fragile. Dormii per tutto il tempo del volo e appena atterrammo fuori dall'areoporto trovammo un pulmino ad aspettarci per portarci in albergo.
Sasha: in palestra.
Ragazze: cosa? Siamo stanche!
Sasha: dovete solo vedere la palestra per prendere confidenza con l'ambiente.
La palestra era enorme e piena di luci. Le attrezzature erano in perfetta condizione. Guardando il tappeto mi ricordai che non avevo ancora scelto la canzone per il mio esercizio a corpo libero. Ero quasi disperata, anche perchè Sasha confidava in me per la scelta del brano. Non riuscii a pensare ad altro che a che brano avrei presentato per il mio esercizio. Andammo in albergo per posare le valigie, dopodichè scendemmo per cenare, dopodichè salimmo in camera. Accesi il computer per vedere se avessi qualche notifica e con molta sorpresa torvai vari messaggi.
Louis: "Sei sicura di aver fatto la cosa giusta? Penso che ognuno debba seguire il proprio cuore piuttosto che la propria testa, perchè sarà sempre lui a decidere cosa è più giusto per noi, ricorda questo, è sempre lui a decidere... P.S. in bocca al lupo per la tua gara ;D"
Zayn: "Charlieeee cosa hai fatto? Perchè te ne sei andata? Grazie per avermi salvato da quella strega...non pensi che le sue rughe siano un pò troppe per la sua età? Se hai bisogno di parlare con qualcuno ci sono qui io! Ripensa a coa hai fatto..."
Candy: "Dimmi che Serena non scherzava quando mi ha detto che esci con Harry! Perchè non me lo hai mai detto? In bocca al lupo per la gara! Ti voglio bene ;)"
Liam: " Ciao Charlie, sono tutti al computer e penso che ti stiano scrivendo qualcosa. Voglio solo dirti una cosa, fa ciò che reputi giusto, però a questo devo aggiungere che se non è ciò che desidera il tuo cuore potresti soffrire molto. Sai alla fine ho lasciato Danielle anhce se ci sto male ma è meglio così...passerà ne sono sicuro. Ho voglia di rivederti...ah voglio una tua medaglia!"
"Niall: perchè mi hai lasciato da solo? Visto che sei a Newcastle vai a mangiare da Nando's, è il mio ristorante preferito! Vorrei essere lì con te...mangia quanto puoi, peccato che non ci sia...Mi manchi. Pensa bene ai tuoi sentimenti"
Louis: " so che dovevi cercare una canzone per il tuo esercizio a corpo libero...cerca nel tuo mp3 ;) fammi sapere quale canzone sceglierai!"
Andai a prendere la borsa per cercarel'mp3, lo presi e lo collegai al pc. Aveva creato una cartella per le canzoni del mio esercizio, l'aprii ma c'era una sola canzone delle Little Mix "WINGS". L'aprii sperando che avesse scelto la canzone giusta. Era molto bella e sarebbe dovuta andare bene per l'esercio, era una canzone decisa e poteva essere usata per un esercizio di potenza, proprio ciò che avrei dovuto fare in quella gara. Risposi immediatamente a Louis.
Charlie: "Grazie per la canzone è perfetta per il mio esercizio, poi ti farò sapere o meglio ti mostrerò il video della mia esibizione ;D"
Stavo per spegnere il computer quando sentii il rumore di una notifica.
Harry: "TI AMO ANCHE IO! Ci sono rimasto male quando mi hai lasciato lì fuori da solo, e quando sono tornato a casa ma tu non c'eri. Buonanotte amore mio."
Pur essendo lontani alla vista di quelle parole mi sentii mancare l'aria e quelle stupide farfalle che svolazzavano allegre nel mio stomaco. Andai a letto ripensando a tutti i messaggi che avevo ricevuto, ma quello più breve e più significativo era stato proprio il suo...
Sasha: ragazze in piedi oggi faremo una piccola corsa e poi allenamento fino all'orq di cena con delle brevi pause.
Serena: ma saremo stanchissime!
Sasha: è proprio questo il mio intento!
Charlie: ma non è giusto!
Sasha: volete vincere o no?
Ragazze: si ma...
Sasha: niente ma! Preparatevi vi aspetto giù. Tra cinque minuti dovete essere pronte.
Ci preparammo e scendemmo indignate per la giornata che ci aspettava. Cominciammo la maratona poi andammo in palestra e qui il nostro allenamento non fu affatto più leggero. Tra una pausa e l'altra raccontavo a Serena di me ed Harry, quando le dissi cosa avevo fatto mi disse ero un pazza. Intanto era arrivato il momento dell'esercizio a corpo libero e misi la canzone scelta da Louis. Ebbe successo e Sasha fu felice della scelta della canzone anche se azzardata. Ci preparammo alla gara per altri due giorni con gli stessi ritmi corsa-allenamenti-cena-letto. Tutto fu uguale e monotono per tre giorni. Arrivò il penultimo giorno ovvero il giorno della gara. Eravamo tutte tesissime.

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Nonostante la tensione durante il riscaldamento e le "prove" degli esercizi da eseguire nessuna fece degli errori. Andammo a prepararci. Indossammo i bodi che ci erano stati assegnati come squadra, anche se ci saremmo esibite per la vittoria del singolo. Urlammo tutti insieme: MERDA, MERDA, MERDA! Era il nostro rito scaramantico. Cominciammo gli esercizi al volteggio. Ero l'ultima in tutti gli esercizi. Feci un volteggio perfetto e salii subito tra i primi posti. Seguita a ruota dalle altre ragazze della mia stessa squadra. Andammo alle parallele e grazie a quelle mi piazzai al secondo posto mentre Serena era ferma al quarto, e le altre due ragazze la seguivano al quinto e al sesto. Dopo le parallele ci preparammo per la trave grazie al quale riuscii a piazzarmi al primo posto mentre Serena aveva ragiunto il primo gradino del podio. Mancava solo l'esercizio a corpo libero. Mentre ci preparavamo per l'ultimo esercizio un boato si levò dalle gradinate che ci costrinse a voltarci per capire il perchè di tanto caos ma vedemmo solo due ragazzi che prendevano posto. Era arrivato il mio turno, la musica partì e cominciai il mio esercizio. Quando finii l'esercizio i due ragazzi si alzarono e applaudiro e con loro anche il resto del pubblicò applaudì entusiasto. Avevo vinto. Serena mi abbracciò non appena la raggiunsi complimentandosi con per il fantastico risultato.
Serena: Conosci quei ragazzi?
Charlie: no...perchè dovrei?
Serena: dicevo così...ma non mi inganni, conosci sicuramente quei ragazzi. Pensa che li ho riconosciuti persino io...oh e un'altra cosa...dobbiamo uscire con loro questa sera – era talmente entusiasta che non provai nemmeno a ribattere.
Andammo a prendere le nostre medaglie. Solo allora mi resi conto di aver vinto molte medaglie dopodichè tornammo subito in albergo. Mi feci la doccia e mi addormentai immediatamente. Fui svegliata poco dopo da Holly e Giuliet che avevano già svegliato Serena che era sotto la doccia.
Charlie: ragazze perchè mi avete svegliata?
Holly: è tardissimo. Devi ancora prepararti!
Charlie: ma che or – mi voltai verso l'orologio e rimasi sconvolta per quanto era tardi – Oddio! A che ora dobbiamo vederci con Sasha?
Holly: non preoccuparti e muoviti a prepararti...
Charlie: ok veniamo a chiamarvi quando finiamo di prepararci.
Holly: a dopo!
Holly e Giuliet uscirono dalla stanza e cominciai a cercare i vestiti da indossare. Serena uscì subito dal bagno ma era già pronta per uscire.
Charlie: abbiamo ancora tempo per prepararci lo sai vero?
Serena: si ma devo fare una cosa...vi raggiungo più tardi.
Charlie: dove devi andare?
Serena: non posso dirtelo.
Charlie: perchè?
Serena: è una sorpresa...ciaoooo - uscì dalla stanza senza darmi una risposta sensata.
Il telefono squillò appena Serena uscì dalla stanza.
Charlie: pronto?
Mamma: tesoro mio! allora com'è andata la gara?
Charlie: benissimo ho vinto!
Mamma: non ne avevo dubbi!
Charlie: come stai...come stanno gli altri?
Mamma: bene ma ormai sono rimasta da sola a casa.
Charlie: perchè?
Mamma: i ragazzi e Paul sono dovuti partire
Charlie: dove sono?
Mamma: non lo so...nella foga di partire mi sono dimenticata di chiedergli dove andavano
Charlie: sai che puoi chiamarmi se hai qualche problema.
Mamma: certo non preoccuparti...finalmente domani torni a casa...
Charlie: già ho proprio voglia di ritornare...Sei andata a prendere i vestiti?
Mamma: ehm...no devo andare al più presto!
Charlie: MAMMA! il matrimonio è fra due giorni e tu non ritiri ancora i nostri vestiti?
Mamma: vado appena posso. Ora vado ciao tesoro. Mi manchi tanto.
Charlie: anche tu mamma. Ci sentiamo.
Andai a prepararmi, ma non so per quale motivo avevo voglia di sapere dove fosse Paul, il mio inconscio mi fece capire che volevo sapere dove si trovasse Paul per scoprire dove si trovasse Harry. Mi mancava tantissimo anche se non lo davo a vedere. Lo chiamai. Il telefono squillava fino a quando non rispose.
Paul: pronto?
Charlie: ehi Paul sono Charlie
Paul: ciao Charlie. E' successo qualcosa?
Charlie: no no non è successo nulla. Volevo farti solo una domanda...dove sei?
Paul: oh...Charlie...sono con i ragazzi. Ti metto in vivavoce.Com'è andata la gara?
Charlie: ciao ragazzi! Grazie per i vostri messaggi e un particolare grazie a te Louis, non so se ci sei o no...
Louis: si ci sono tranquilla. Sei stata bravissima...ahia! Niall mi fai male così!
Niall: sta' zitto!
Louis: oh giusto!
Paul: hai vinto qualche medaglia?
Liam: ma che domande sono?
Charlie: certo
Zayn: me ne regali una?
Charlie: no ma te le mostrerò. Ragazzi ora devo andare a prepararmi. Spero di vedervi presto TUTTI!
Harry: anche io ho voglia di vederti...
Charlie: ...ciao... - non chiusi subito la conversazione potei sentire.
Zayn: perchè lo hai fatto? Non dovevi parlare!
Harry: vado a fare un giro. - Dopodichè terminò la chiamata.
Ascoltare la sua voce ,anche solo per qualche secondo, mi fece ripensare a tutti i monti belli passati insieme anche se pochi, il calore delle sue braccia nei suoi cìdolci abbracci o il sapore delle sue labbra ogni volta che si posavano sulle mie per lasciare un delicato bacio o i suoi fantastici occhi verdi che mi scrutavano ogni volta che non ero con lui, ricordai i problemi che avevo lasciato a casa, anche se alcuni li avevo portati con me. Mi era rimasto pochissimo tempo per preparami così presi le prime cose che trovai in valigia, un jeans nero una maglia grigia e delle scarpe abbinate. Presi la borsa e corsi verso la camera di Holly e Giuliet .
Charlie: ragazze siete pronte?
Giuliet: si due secondi e usciamo tu intanto vai nella home.
Scesi ma nella home non c'era nemmeno lui. Dov'erano finiti tutti? Vidi che Serena stava rientrando così le andai incontro.
Serena: ma come ti sei vestita?
Charlie: cos'ho che non va?
Serena: sei troppo sposrtiva...
Charlie: dobbiamo solo mangiare una pizza...
Serena: forse ti sei dimenticata che dopo abbiamo un "appuntamento"!
Charlie: tu hai un appuntamento non io, e poi non ho molta voglia di uscire...
Serena: oh invece devi! Questo significa che se non ti vesti decentemente ora lo farai più tardi!
Scesero anche Holly e Giuliet che erano di un'eleganza straordinaria.
Charlie: siete davvero belle con quegli abiti.
Holly: e perchè tu sei vestita in questo modo?
Charlie: mi ero dimenticata dell'appuntamento, perciò dopo tornerò e mi cambierò anche io per la vostra felicità!
Giuliet: brava! Però ora ho troppa fame per pensare ad altro.
Arrivò anche Sasha e rimase stupito dall'eleganza di Holly e Giuliet. Serena aveva desciso che si sarebbe cambiata più tardi insieme a me. In pizzeria riuscimmo a placare la nostra fame. Non sarei riuscita a non mangiare nulla fino alla mattina dopo per quanto ero piena. Uscimmo dalla pizzeria che era già tardi ma tornammo ugualmente in albergo per prepararci. Anche se ero stanca fui costretta ad indossare abiti che non assomigliavano a un piagiama, fui costretta anche ad indossare dei tacchi.

 
Ehi vi ricordate di me?
Spero proprio di si xD Ultimamente devo ammettere di essere abbastanza esaurita xD
Che ve ne pare del capitolo? Avevo proprio voglia di postarlo e perdonatemi per gli errori ma capita non sono mica un unicorno alato u.u
Ringrazio tutte coloro che seguono la mia storia e che con la loro forza interiore trovano il coraggio di lasciarmi una recensione. A tutte le altre dico "Tranquille non vi mangio ma vi vedo!"

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


Chiamai mamma nella speranza che mi avesse messo qualche vestitino in valigia e dei tacchi.
Charlie: mamma lo so che è molto tardi ma volevo sapere se per caso quando hai preparato la vligia hai messo anche qualche vestito e dei tacchi...
Mamma: Charlie? Cosa devi fare a quest'ora?
Charlie: mamma per favore rispondi alla mia domanda...non ho tempo per darti troppe spiagazioni...
Mamma: si devo averti messo un vestito nuovo che ti avevo comprato l'altro giorno e sperando che l'avessi indossato e ho messo anche dei tacchi blu abbinati...ma...
Charlie: grazie mamma buonanotte!
Riattaccai prima che potesse fare altre domande. Presi il vestito. Era stupendo non lo avevo mai visto. Andai a truccarmi senza esagerare troppo per non sembrare una bigotta. Serena aveva un bellissimo abito verde smeraldo con delle decoltè beige.
Charlie: ti sta davvero bene questo vestito!
Serena: grazie anche tu non sei affatto male. Vedrai che farai colpo
Charlie: non voglio fare colpo. Voglio andare a dormire
Serena: con qualcuno in particolare?
Charlie: alludi a qualcuno in particolare?
Serena: non lo so, questo dovresti dirmelo tu
Charlie: smettila!
Scendemmo nell'atrio dove avevamo lasciato Holly e Giuliet che erano divertite. Serena prese un foulard dalla borsa per bendarmi.
Serena: è arrivato il momentodi non fare domande e ascoltare i suoni che ti circonderanno d'ora in poi.
Charlie: perchè non posso vedere ne parlare? Così rischio di cadere!
Serena: perchè non rispetti mai le regole? Ho deciso di fare una sorpresa ad alcune persone. Ora non devi far altro che liberare la tua mente e non pensare a nulla!
Charlie: ti diverti? io no!
Serena: mi ringrazierai.
Entrammo in un'auto forse era un taxi. Non potevo fare domande ma anche loro non parlarono durante il breve tragitto hce facemmo in auto. Volevo davvero sapere dove eravamo dirette ma continuarono a restare in silenzio così che non potessi conoscoscere la meta della nostra avventura.
Serena: ok ragazze scendete dobbiamo fare presto!
Corremmo fin dove potevamo e mi fermai quando Holly mi tirò indietro. Sentivo delle urla e nient'altro, non riuscivo nemmeno a sentire cosa si stessero dicendo le ragazze che avevano finalmente cominciato a parlare. Entrammo ma non avevo ancora capito dove eravamo.
Serena: libera la tu mente ricorda! - sussurrò vicina al mio orecchio.
Holly: non possiamo andare più avanti – protestò
Serena: invece si...
Charlie: dove vai?
Serena: torno subito...
Charlie: qualcuno sa dirmi dove siamo? - non ricevendo alcuna risposta continuai con le domande - è una discoteca?
Giuliet: no siamo all'aperto...
Charlie: allora cos'è tutto questo caos?
Serena: lo scoprirai presto seguitemi.
Camminammo ancora e più avanzavamo più le urla diventavano sempre più forti.
Paul: Charlie cosa ci fai tu qui?
Fui costretta a togliermi la benda per parlare con Paul. Avevo sempre avutoun grande rispetto per lui e non volevo apparire come una bambinetta stupida che ha sempre voglia di giocare come potevo apparire in quel momento.
Charlie: non lo so...ma tu che ci fai qui?
Paul: è il mio lavoro Charlie
Charlie: vuoi dire ch ci sono anche i ragazzi?
Paul: se non ci fossero non ci srebbe nessun concerto.
Mi voltai ma il palco era vuoto.
Serena: SORPRESA!
Charlie: già come no...
Serena: so che ti piacerà!
Charlie: NO non è così! Te l'ho spiegato...
Si sentì un urlo da spaccare i timpani, e vidi uscire Louis, Zayn, Niall, Liam e...Harry. Ripensai a quando gli avevo detto di amarlo, di come era triste mentre gli dicevo che non potevo stare con lui, ripensai a quel mio gesto come uno dei più grandi errori che avessi mai fatto ma non ero pentita di aver fatto tutto ciò perchè lui mia veva portato ad amare anche se mi ero innamorata in un momento sbagliato e della persona che poteva ricevere tutto l'amore del mondo ma questa persona non ero io. Vederlo mi scatenò le solite farfalle che mi provocava la sua presenza ma mi resi conto che erano aumentate ed erano molto più "felici" tanto da svolazzare davvero ovunque, non riuscivo a capire nulla. Ormai nella mia testa c'era solo lui e mi resi conto di essere diventata a macchie mentre fissavo quel bellissimo ragazzo. Speravo con tutto il cuore che non mi vedesse, cercavo di nascondermi ovunque. Cominciarono a cantare. Mi sentivo osservata e quando mi voltai vidi che Zayn mi fissava mentre continuava a cantare. La canzone finì e sperai con tutto il cuore che non ne facesse parola con nessuno.
Zayn: ehi ho bisogno di tutti voi ma per favore non arrabbiatevi per ciò che sto per fare. So che non permettiamo di salire più nessuno sul nostro palco – oh no lo sta facendo davvero – perdonatemi ma questa è un'occasione speciale, sono obbligato a farlo. Per tutti noi è una persona speciale, ma devo ammettere che lo è molto di più per uno di noi in particolare.
Serena: sai che stanno venendo a prendere?
Charlie: chi precisamente?
Qualcuno mi coprì gli occhi ma riconobbi il profumo.
Charlie: ti prego non farmi questo Niall...
Niall: invece devo...vieni con me sul palco
Charlie: Niall non posso!
Niall: cosa cambia? Ti fisseranno tutti anche se rimarrai qui...
Charlie: sai che non è per questo che non voglio salire.
Niall: lui starà al suo posto...lo ha promesso e non rompe mai le sue promesse ricorda.
A malincuore lo segui sul palco.
Paul: Charlie sta attenta a quel filo o...- troppo tardi ci ero già inciampata, ma qualcuno mi prese in tempo per non farmi cadere di faccia a terra.
Charlie: grazie – ma scoprri che era stato proprio lui. Non dovevo avere nessun contatto con lui e invece...
Harry: sei sempre così sbadata...ma sempre così bella
Mi limitai a guardarlo negli occhi...nei suoi profondi e bellissimi occhi verdi che mi trafiggevano ogni volta che posava il suo sguardo su di me.
Charlie: ora puoi anche mettermi a terra...
Harry:...oh...giusto...ma era troppo bella l'idea che fossi nuovamente tra le mie braccia...
Charlie: non ora Harry...ti prego.
Louis: EHI RAGAZZE! Questa bellissima ragazza è una persona speciale per uno di noi. Secondo voi per chi?
Le fans urlarono e scalpitarono come non mai.
Una bambina che poteva avere a stento 13 anni chiamò Paul in lacrime e chiese di poter rispondere. Aveva un'aria così disperata che Paul accettò la sua proposta
x: è la fidanzata di Harry?
Charlie: cosa? - guardai Harry, mentre gli altri guardavano me.
Louis: hai centrato la risposta!
Liam: ti sembrerà strano ma lei non lo vuole perciò lui è in crisi...piange tutti i giorni
Harry: non pensi di stare esagerando ora?
Niall: cosa c'è di male?
Harry: non è vero!
Charlie: Cosa c'è di male?
Harry: ti ci metti anche tu ora?
Harry: volete sapere la verità?
Fans: SIIIII!
Harry: Allora...questa fantastica ragazza è stata mia per alcune settimane ma quando si è accorta che i sentimenti che provava , e spero provi ancora, erano troppo forti così mi ha mollato con le due parole più belle e importanti del mondo seguite da una marea di scuse per non starmi accanto.
Paul mi guardava male mentre fissavo Harry intento a raccontare quella storia con dispiacere, erano i miei stessi sentimenti solo che in quel momento si aggiunse anche l'ansia di non so cosa.
Harry: lei non sapeva in quel momento che ciò che provava per me era esattamente ciò che provo per lei ora - si girò verso di me - Charlie, ti prego provaci io ti amo.
A quelle parole le loro fans urlarono ancora più forte, altre piangevano, mentre io provai vergogna ma non per ciò che mi aveva appena detto Harry, ma perchè non riuscivo a mantenere uno stato di quiete dentro di. La mia mente era andata a farsi fottere, nello stomaco c'era una battaglia e non avevo più il controllo del mio corpo anche se rimasi ferma dove mi trovavo. Le mani tremavano, avevo un'aria spaventata. Sentii dei brividi dietro la schiena. Harry si avvicinava.
Charlie: NO! RIMANI LI'! - gli urlai contro
Harry: Charlie...
Charlie: no Harry...ti chiedo scusa ma non posso lo sai bene...
Harry: perchè no?
Charlie: potresti avere tutte queste ragazze perchè vuoi proprio me?
Harry: tu sei speciale!
Charlie: no! Non lo sono più di queste ragazze!
Harry: ma sei speciale per me! Lo vuoi capire! - mi urlò contro
Charlie: un giorno potremo avere ciò che vogliamo ma...oggi non è quel giorno!
Harry: non voglio aspettare! Oggi mi prenderò ciò che voglio!
Charlie: non farlo...
Harry: devo invece...
Charlie: ti prego non farlo... - delle lacrime cominciarono a bagnarmi il volto.
Si avvicinò con una determinazione negli occhi che non gli avevo mai visto , mi prese il viso tra le sue mani e mi baciò. Tutti urlarono.
Charlie: non dovevi farlo... - sussurrai a pochi centimetri dalle sue labbra
Harry: non mi pento di quello che ho fatto e che sto per fare - mi baciò di nuovo. Mi prese per mano e mi accompagnò dietro il palco.
Harry: aspettami qui.
Charlie: no non lo farò
Harry: perchè per una volta non ascolti il tuo cuore?
Charlie: perchè non posso!
Louis: Harry!
Uscì per andare a salutare il pubblico. Non riuscii a muovermi e mi ritrovai ancora lì quando tornarono e anche le ragazze arrivarono accompagnate da Paul.
Ehi vi è piaciuto?
Questo è uno dei miei capitoli preferiti...il vostro qual è stato?

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


Niall: lo dicevo che sarebbe rimasta - mi abbracciò ma ero impassibile, non mi muovevo, fissavo qualcosa senza sapere cosa, se respiravo era già tanto.
Serena: Charlie come va?
Charlie: non lo so ma ti assicuro che ti odio!
Serena: come puoi? Non puoi!
Charlie: non è divertente – la fissai con uno sguardo accusatore mentre continuava a ridere. Con lei non c'erano Holly e Giuliet che erano tornate in albergo per spiegare a Sasha che saremmo tornate con un altro aereo senza che io approvassi o sapessi qualcosa.
Serena: non mi presenti?
Charlie: te lo meriti?
Serena: certo che si! Se non lo fai tu farò da sola...
Charlie: ragazzi lei è la mia amica Serena...
Louis: già ci conosciamo.
Harry: lo stesso vale per me.
Niall: piacere Niall
Liam: Liam
Zayn: e io sono...Zayn!
Serena: già conosco i vostri nomi. Sono una vostra fan. Siete bravissimi oltre ad essere bellissimi.
Niall: vi potrà sembrare strano e per alcuni potrà essere un trauma ma invece di avere fame ho sonno!
Zayn: Niall? Stai scherzando spero! Oggi dormirai con me! L'importante è che non mi mangi mentre dormiamo, ahahahahah.
Niall: ahahahahaha, no al massimo qualche morso...piccoli...
Zayn: ok dormirò da solo.
Louis: dormi con me ti prego ho paura dei mostri!
Zayn: io ho paura del buoi
Louis: accendiamo una lucina...
Liam: io ho paura dei cucchiai - ci girammo tutti verso Liam.
Serena: noi torneremo in albero. Ci si v...
Harry: no voi venite con noi.
Charlie: NO
Harry: perchè ti ostini a dire solo no?
Charlie: perchè...no!
Paul: Harry cos'è questa storia?
Harry: ehm...te ne avrei parlato prima o poi ma...
Paul: cosa ma?
Charlie: ma non abbiamo avuto tempo e poi eri sempre con mia madre e non ci andava disturbarvi, ecco qua.
Harry si era avvicinato e mi aveva preso la mano. Quando finii di parlare si avvicinò al mio orecchio e mi disse sottovoce: mi piace che tu sia mia complice.
Charlie: oh no non lo sono...cosa stai dicendo?
Harry: invece si.
Liam: Andiamo? Sono piuttosto stanco...
Andammo con loro in albergo, avevano una suite ma ognuno di loro aveva una propria sranza eccetto Paul che dormiva in un'altra camera.
Serena: ragazzi scusate ma io dove dormo?
Niall: vai in camera mia posso dormire sul divano non preoccuparti.
Serena: oh no non voglio esservi di disturbo
Liam: puoi venire in camera mia, ci sono due letti.
Serena: scusa se te lo chiedo...ma non pensi che forse Danielle potrebbe essere gelosa o qualcosa del genere?
Liam: non è più la mia ragazza.
Serena: non ne sapevo nulla...quindi se non è un problema...
Liam: dai vieni
Charlie: Harry io dove dormo?
Harry: come dove dormi?
Charlie: dove devo dormire?
Harry: dormirai con me...non sarebbe la prima volta...
Charlie: no Harry non dormirò con te
Harry mi sollevò per le gambe e mi portò in braccio come un sacco di patate in camera mentre ridevo e protestavo all'idea di dover dormire con lui. Chiuse la porta a chiave.
Charlie: mettimi giù!
Harry: mi prometti di smetterla di dire di no?
Charlie: NO!
Harry: ok allora rimarrai così per tutta la notte
Charlie: NO! Cosa dovrei indossare per dormire? Vorrei il mio pigiama!
Harry: che ne dici di qualcosa di più...sexy?
Charlie: Harry mi chiedi di essere sexy stando a testa in giù?
Harry: vuoi scendere?
Charlie:SI!
Harry: pensavo avresti detto NO
Charlie: ma che simpatico!
Harry: ti avrà pur colpito qualcosa se mi ami
Charlie: smettila Harry. - ero seria anche se a testa in giù - Posso scendere?
Harry: solo se mi dai un bacio...un vero bacio...un bacio come lo intendo io...
Mi fece scendere ma scappai in bagno e mi chiusi a chiave.
Harry: dovrai pur uscire da quel bagno - disse ridendo - e io sarò qui ad aspettarti.
Charlie: passami una tua maglietta, userò quella per dormire
Harry: per prendere una mia maglia devi uscire
Charlie: posso sempre dormire nella vasca
Harry: non c'è una vasca qui
Mi girai e a malincuore notai che aveva ragione, al posto della vasca c'era un'enorme doccia.
Charlie: dormirò a terra!
Harry: dovrai sempre uscire per tornare a casa.
Aprii la porta e lui era lì vicino con un braccio appoggiato allo stipite della porta e il suo viso appoggiato sul braccio.
Harry: devi essere felice, romantica e dolce.
Charlie: posso essere anche scontrosa, perfida e acida?
Harry: certo ma alla fine mi accontenterai.
Charlie: non credo...
Harry: sai che sei davvero bella!
Charlie: certo me lo hanno detto un sacco di ragazzi che ho visto oggi
Harry: peccato che non sapessero che il tuo cuore è mio
Charlie: e il tuo di chi sarebbe?
Harry: è solo tuo! E le tue labbra sono un forte richiamo per le mie e...
Era fatta. Aveva ottenuto il suo scopo. Ci era riuscito. Gli presi il viso fra le mani ma non per allontanarlo ma per farlo avvicinare sempre più al mio. Le sue mani erano su di me, con una mi tevena stretta a se e con l'altra teneva fermo il mio viso per non terminare quel fantastico contatto. Il bacio divenne sempre più intenso. Avevo desiderato in questi giorni ricevere un bacio così ma la fantasia non era bastata ad accontentare questo mio bisogno, avevo bisogno di lui. Le sue mani si spostarono e mi sollevò da terra, avvolsi le mie gambe intorno al suo bacino e poco dopo mi ritrovai tra il muro freddo e il suo petto caldo. Cominciai a giocherellare con i suoi capelli e il colletto della camicia. In un attimo mi ritrovai sul letto mentre ero ancora stretta a lui con il solo scopo di assaporare le sue morbide e calde labbra.
Charlie: penso possa bastare così...
Harry: non dirò mai basta a questo - mi baciò sorridendo e scesi dal letto.
Aprii l'armadio e trovai solo camice bianche e qualche paio di jeans. Guardai in fondo e ne trovai una che poteva essere comoda per dormire e mi cambiai mentre Harry era in bagno. Cominciai a fissare Willy e notai che sulla maglia c'era scritto "Harold". Mi ricordò molto Toy Story. Willy aveva lo stesso profumo di Harry se non migliore. Cominciai a ridere senza motivo. Harry uscì dal bagno e con un fantastico sorriso che mostrava le fossette si mise nel letto accanto a me e...

 
Bhè che ve ne pare del capitolo nuovo? :D
Non so ancora cosa accadrà in seguito ma spero che vi piaccia :)

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***


...mi cinse la vita con un suo abbraccio posando il volto vicino sulla mia spalla a pochi centimetri dal mio collo potendo percepire il suo respiro caldo sulla mia pelle.
Harry: bella maglia!
Charlie: continuo a preferire il mio pigiama u.u
Harry: io ti preferisco così
Mi voltai ma la sua faccia era troppo vicina e fu inevitabile non avvicinare le mie labbra alle sue.
Charlie: che ne dici di dormire?
Harry: come faccio se sei vestita in questo modo?
Charlie: lo dicevo che era meglio il mio pigiama!
Harry: no.
Mi girai e lo abbracciai.
Charlie: Harry...buonanotte... - gli diedi un bacio sulla guancia e mi misi a dormire. Feci finta di dormire mentre permettevo ad Harry di giocare con i miei capelli e baciandomi dove gli capitava.
Era mattina quando mi ritrovai tra le braccia di Harry con il volto a pochi centimetri dal suo. Aveva un'aria così dolce e stanca allo stesso tempo. Gli spostai i capelli dal volto per poterlo ammirare meglio in tutta la sua bellezza, per fissare nella mia mente tutti i dettagli del suo volto, per me indispensabili.
Harry: buongiorno tesoro.
Charlie: giorno Harry...sei davvero bello
Harry: per mostrare al meglio la mia bellezza ho bisogno di avere al mio fianco una ragazza ancora più bella di me, ma c'è un problema in questo.
Charlie: sarebbe?
Harry: sarebbe oggetto di troppi occhi...soprattutto maschili...
Charlie:ma dovranno capire che lei appartiene a qualcun altro
Harry: non tutti la pensano allo stesso modo...
Charlie: e tu fa in modo che la pensino come te...
Harry: mi dai il bacio del buongiorno?
Charlie: non pensi di averne già presi abbastanza stanotte mentre dormivo?
Harry: no e poi è più bello baciarti quando puoi partecipare anche tu.
Charlie: già non c'è gusto a ricevere baci facendo finta di dormire...
Harry: se facevi finta perchè non...
Charlie: per non incoraggiarti a continuare, ma lo hai fatto ugualmente...sei leggermente pervertito!
Harry: se dici che lo sono leggermente significa che mi conosci poco...ma mi conoscerai meglio nel tempo!
Charlie: lo spero
Ci alzammo per prepararci per il ritorno a casa. Non vedevo l'ora di tornare.
Paul: Harry esci immediatamente da quella stanza!
Charlie: penso sia arrabbiato...
Harry: ...è quasi tuo padre...anche io sarei "geloso" o perlomeno infastidito all'idea di sapere che mia figlia abbia passato la notte con un ragazzo...
Harry uscì con le valigie pronte mentre ero in bagno a cambiarmi.
Paul: Charlie cosa avete fatto?
Charile: abbiamo semplicemente dormito...dove dovevo andare?
Paul: e lui era vestito?
Serena: buongiorno – era stranamente sorridente e radiosa - Charlie dobbiamo andare a prendere i nostri bagagli ricordi?
Charlie: si andiamo subito
Paul: c'è un'auto che vi aspetta e vi porterà in aereoporto appena avrete finito
Salutammo tutti e scendemmo nella hall dell'albergo dove trovammo ragazze urlanti in attesa.
x: tu non sei la fidanzata di Harry? - mi additò una ragazza
Charile: eh? cosa?
x: si ieri al concerto...sei tu!
Charlie: no ragazze vi state sbagliando...io sono qui per...
Serena: SCAPPA!
Arrivammo correndo all'auto che ci aspettava e quando ritornammo in albergo trovammo un biglietto di Holly e Giuliet.
"Ragazze Sasha è arrabbiatissimo. Dice che potrebbero cacciarvi dalla squadra per questo. Se avete trovato questo biglietto significa che abbiamo già preso l'aereo per tornare a casa. A presto
Holly e Giuliet"
Serena: cosa abbiamo fatto di male?
Dopo circa mezz'ora le nostre valigie erano pronte e ci cambiammo. Indossai un pantaloncino di jeans, una maglia che avevo comprato al concerto dei Pink Floyd qualche anno fa, e un paio di stivaletti neri. Non indossavo quella maglia da parecchio ormai, in realtà pensavo di averla persa. Fu una bella sorpresa trovarla.
Serena: bella maglia!
Charlie: non sfottere...
Serena: dobbiamo muoverci Con l'auto arrivammo in poco tempo all' aereoporto, così mandai un messaggio a Paul come aveva chiesto.
Serena: penso che i ragazzi siano già arrivati...guarda qua! - indicò un gruppo di ragazze il lacrime e come sempre urlanti. Da dove prendevano tutta quella forza?
Charlie: che ne dici di un'altra corsa?
Serena: ci faranno passare?
Charlie: possiamo farcela...
Serena: li c'è Paul andiamo da lui – lo raggiungemmo e fu felice di vederci sane e salve.
Paul: ragazze venite siamo in ritardo
Charlie: ma...
Paul: correte!
Corremmo dietro Paul, che ci portò verso un'entrata secondaria che serviva per gli aerei privati.

 
Non mi piace come è uscito quindi sono aperta ad ogni genere di critica...sempre se ne ricevessi una.
Sono disperataaaaaa D:
No non è vero, semplicemente mi annoio...

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


Trovammo un piccolo aereo privato bianco con le punte delle ali a bande rosse e blu. Salimmo e trovammo Niall all'entrata.
Niall: benvenute a bordo! - cominciò a fissarmi e a ridere - bella maglia!
Charlie: cas'ha che non va?
Niall: nulla capirai molto presto, seguitemi
Charlie: ora tornerete a casa?
Niall: potresti venire tu da noi...
Charlie: penso di essere impegnata...
Niall: potresti dormire da noi
Charlie: non lo so ma spero di poter venire...
Niall: sai che Harry troverà il modo per farti trovare tempo per stare con lui vero?
Charlie: non penso ci riuscirà...
Zayn: devi imparare che Harry ottiene sempre quello che vuole...bella maglia – per quale motivo quando indossavo questa maglia tutti ridevano?
Zayn: ceni da noi stasera?
Charlie: non siamo ancora arrivati a casa e già fate programmi per stasera...
Zayn: ci sono sempre degli imprevisti tanto...
Charlie: che genere di imprevisti?
Liam: di tutti i tipi...ciao ragazze
Serena: ciao Liam
Louis: CIAO GENTEEEEE! - disse entrando nell'aereo seguito da Harry e Paul.
Louis: bella maglia Charlie!
Charlie: ancora! Cos'ha che non va?
Harry scoppiò in una fragorosa risata
Charlie: cosa ridi?
Louis: ne ha una anche lui...
Niall: ne aveva!
Zayn: non c'era bisogno di farle fare quella brutta fine però.
Liam: Louis che motivo avevi per averla bruciata?
Louis: pensava di essere uno di loro e indossava sempre e solo quella maglia!
Harry: non è vero!
Louis lo guardò male come per dire "non ti rendi conto di cosa stai dicendo!"
Louis: tanto brucerò anche la tua!
Charlie: perché?
Louis: non lo so! Se ha tanti tatuaggi è cola di quella maglia..dice che li risalta.
Harry: non è ho molti.
Tutti si girarono di malo modo vero di lui.
Harry: sono poco più di quaranta...
Niall: e sono pochi?
Harry: tutti voi avete dei tatuaggi, tranne tu Niall.
Niall: Charlie non ha tatuaggi...
Charlie: ne ho 4...
Zayn: possiamo vedere i tuoi tatuaggi Charlie?
Charlie: solo 3, uno è nascosto...
Harry: non l'ho visto...per il momento
Paul: e non lo vedrai! Asptta...hai visto anche gli altri?
Harry: ehm...si – diventò paonazzo in volto, aveva un'aria così innocente anche se non lo è.
Tra chiacchiere varie e risate arrivammo a Londra senza che ce ne accorgessimo. Ognuno si diresse verso casa.
Harry: verrai a trovarmi?
Charlie: appena posso vengo da te - mi baciò e scesi dalla macchina per andare a casa.
Ero appena arrivata al cancelletto quando trovai dei grandi cespugli pieni di rose che non c'erano prima della mia partenza. Pensai di aver sbagliato l'indirizzo, controllai più volte. Rimasi a fissare quei bellissimi fiori finchè non uscì dalla porta la mia mamma correndo verso di me.
Mamma: mi sei mancata molto!
Charlie: anche tu!
Mamma: so che sei appena tornata ma...dobbiamo parlare...Paul mi ha raccontato tutto
Charlie: ti prego mamma dopo. Da dove sono uscite queste rose?
Mamma: le hanno piantate i ragazzi per abbellire il giardino, Harry ha lasciato una cosa sotto al suo cespuglio. Cercai sotto tutti i cespugli finchè non trovai una cassetta di legno sotto uno di questi. La presi e l'aprii. Conteneva una lettera e un bracciale con un cartellino attaccato che diceva "Sarà pure semplice ma trovo belle le cose semplici come te". Indossai il bracciale e aprii la lettera.
" Ciao Charlie,
spero ti piaccia, ho piantato queste rose pensando a te, anche se credo che tu sia più bella di ognuna di queste rose. Non ho avuto il coraggio di dirti le uniche parole che mi avrebbero permesso di fare in modo che tu fossi mia...Ti Amo. Sei la cosa migliore che mi potesse capitare. Sembra tanto una di quelle frasi fatte per conquistare qualcuno ma ci credo davvero in queste parole.
Harry
PS: farò tutto ciò che posso per riaverti!"

 
Che ve ne pare del capitolo?
A me piace...è dolce *_______*
Avrei tanto bisogno di una ciambella xD Ma a voi non interessa xD

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


Entrai in casa con un sorriso stampato in faccia alla ricerca di qualcosa di buono cucinato per il mio arrivo.
Mamma: allora?
Charlie: cosa?
Mamma: cosa ti ha lasciato?
Charlie: oh nulla mi chiedevo...stasera tornerà anche Paul e avrete bisogno di un pò di intimità per stare insieme...
Mamma: cosa vuoi chiedermi?
Charlie: possoandareadairagazzieHarry? - dissi tutto d'un fiato.
Mamma: cosa?
Charlie: mamma dai hai capito...
Mamma: solo a patto che tu faccia delle commissioni per me ora!
Charlie: ma sono appena arrivata!
Mamma: meglio non avrai nulla da fare...
Andai di sopra e indossai una t-shirt bianca, un pantaloncino di jeans e una giacca nera. Quando scesi trovai una lista lunghissima di cose da fare.
Charlie: spero tu stia scherzando!
Mamma: ho avuto molto da fare in questi giorni...
Charlie: e vorresti far fare a me un lavoro di una settimana in un pomeriggio?
Mamma: ti darò la macchina non lamentarti!
Charlie: ma sono un sacco di cose. Non penso di farcela!
Mamma: allora mettiti subito a lavoro.
Mi infilai in macchina e cominciai a svolgere tutte le mansioni che c'erano sulla lista. Dopo due ore e mezzo di duro lavoro mi rimanevano solo due cose da fare, ritirare le bomboniere per il matrimonio e prenotare i fiori per il bouquette di mia madre. Dopo aver ordinato anche i fiori non ero più cosciente delle decisioni che prendevo, ero esausta. Andai al negozio di bomboniere. Aveva un nome originale anche se preso da un cartone della Disney. Entrai a Wonderland, strano da dirsi ma sembrava davvero un paese delle meraviglie. Era carino e affascinante, aveva un non so che, che ti rapisce e ti tiene bloccata lì.
X: buonasera!
Charlie: buonasera...lei è il signor Darcy?
X: ti sembro davvero il signor Darcy? Piacere io sono Josh - disse porgendo la mano
Charlie: io sono Charlie. - e feci lo stesso.
Josh: perchè cerchi il signor Darcy?
Charlie: devo ritirare delle bomboniere, lo so che è tardi ma è stata una giornata pesante...
Josh: a chi lo dici...torno subito. Qual'è il cognome?
Charlie: Humprie
Josh: mmmh...si. Mi ricorda tanto quel personaggio di Gossip Girl.
Charlie: oh...non ci avevo mai pensato...
Josh: torno presto - dopo circa 10 minuti uscì dal retro con un cesto enorme.
Charlie: wow!
Josh: non preoccuparti ti aiuterò a portarle dove vuoi...hai la macchina vero?
Charlie: si...ti aiuto
Josh: no no faccio da solo tu però aprimi la porta e la macchina
Tornammo dentro dopo aver sistemato le bomboniere in macchina.
Charlie: grazie per avermi aiutata...quanto ti devo?
Josh: non c'è di che. Tua madre aveva già saldato...
Charlie: ok...allora io vado...buo...
Josh: so che non ci conosciamo ma avrei bisogno di un passaggio e sto per chiudere...
Charlie: certo dopotutto mi hai aiutato prima. Ora posso ricambiare!
Josh era un ragazzo alto dai capelli castano scuro ne troppo corti ne troppo lunghi, li teneva fermi sotto un berretto e indossava una canotta che lasciava vedere i tatuaggi sulle braccia e un jeans. Era carino oltre ad essere cordiale e simpatico.
Charlie: allora dove ti accompagno?
Josh: in biblioteca...
Charlie: non lo avrei mai detto
Josh: posso farci nulla...mi piace leggere e consigliare libri alla gente...Che genere ti piace?
Charlie: mi piacciono soprattutto i classici ma anche la letteratura contemporanea non mi dispiace. Mi piace immaginare come vestivano un tempo, come parlavano e il loro modo di nsare....era completamente diverso dal nostro...
Josh: molto tempo fa nessun "uomo" avrebbe permesso ad una donna di guidare o farsi accompagnare da lei...
Charlie: mentalità maschilista...
Josh: è l'errore più grande che si possa fare.
Charlie: concordo con te! - ci fu un costante scambio di sorrisi.
Josh: vieni a prendere un libro?
Charlie: non posso...ma ti assicuro che appena avrò bisogno di leggere un nuovo libro ti farò sapere. Ho bisogno del parere di un esperto...
Josh: oh siamo arrivati...è stato un piacere conoscerti spero di poterti rivedere
Charlie: se mi assicuri che ti troverò sempre in biblioteca o in quel bel negozietto ti verrò a trovare molto presto
Josh: sicuro...allora alla prossima
Aveva cominciato anche a piovere. Come avrei fatto a portare dentro tutto? Mi diressi verso casa quando vidi qualcuno sulla soglia della porta di Dan. Scesi dalla macchina e mi diressi in quella direzione. C'era una ragazza. Dov'era Dan?
Charlie: ehi chi sei?
x: cosa scusa?
Charlie: conosci Dan?
x: oh sicuro! Sono la sua ragazza!
Charlie: oh che bello! Non mi aveva detto nulla... - ci ero rimasta male. Non mi aveva detto niente. Solitamente ero la prima persona con cui si confidava.
x: tu sei?
Charlie: sono Charlie...sono la migliore amica di Dan
x: oh si Charlie! Dan mi ha parlato di te. Io sono Jennifer.
Charlie: piacere di conoscerti!
Jennifer: il piacere è tutto mio...
Charlie: Dan dov'è?
Jennifer: tornerà domani...
Charlie: hai un posto dove stare?
Jennifer: si starò qui
Charlie: perchè non vieni a cenare da me?
Jennifer: non vorrei dare fastidio...
Charlie: non preoccuparti vieni.
Entrammo in casa mezze inzuppate a causa della pioggia incessante.
Mamma: Charlie sei tu?
Charlie: si mamma. Abbiamo un ospite!
Mamma si affacciò dalla cucina e mi raggiunse sulla soglia della porta. Fatte le presentazioni mi aiutò a preparare la tavola, e solo quando arrivò Paul cominciammo a cenare. Jennifer tornò a casa di Dan dicendo che aveva un sacco di cose da fare e ci ringraziò per non averla lasciata sola.
Paul: Charlie dove vai? - disse vedendo che andavo verso la porta d'ingresso...
Mamma: va a dormire fuori...abbiamo fatto un patto
Paul: non hai bisogno di nulla per dormire?
Charlie: no non preoccuparti...buonanotte! Ci vediamo domani!

 
Oggi mi sentivo straordinariamente ispirata xD
Forse ad alcune di voi non piacerà ma a me piace così u.u
Fate sentire la vostra voce :D
Facciamo la ola tutti insieme xD

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


Mi infilai in macchina e presi il telefono. Non gli avevo dato un'occhiata per tutta la giornata. Trovai alcuni messaggi.
"Serena: Charlie ci vediamo domani? Ho voglia di fare un bel picnic chiamo anche le altre. Ci vediamo domani."
"Candy: Serena ti ha detto del picnic? Per la tua felicità porterò anche la mia macchina fotografica. Ci vediamo domani. Non vedo l'ora di riabbracciarti"
"Niall: Charlie vieni da Harry oggi? Noi ci vediamo tutti lì. Spero che tu ci sia"
"Louis: Ahahahahaha Charlie porta un bel piagiamino per il nostro pigiam party!"
"Harry: dove sei? Non voglio dormire da solo! Se non vieni tu vengo io da te!"
Non avevo risposto a nessuno dei loro messaggi. Sarebbe stata una sorpresa per tutti. Mi avviai verso casa di Harry e Louis. Parcheggiai l'auto vicino alla cabina telefonica per fare in modo che nessuno si accorgesse del mio arrivo. C'era della musica altissima e delle urla che provenivano dalla casa. Entrai e c'era un chiasso assurdo. Mi girai attorno per cercare qualcuno ma non si vedeva nessuno eccetto vestiti buttati ovunque. Qualcuno mi corse contro e mi abbracciò.
Zayn: ciaooooo Charlie! Niall vuole mangiarmi!
Niall: ti mangio! ti mangio! ti man...ciao Charlie! - lo abbraccciai. Zayn mi prese in braccio.
Charlie: NO ZAYN! METTIMI GIU'!
Liam: chi è che urla? Ciao Charlie!
Louis - Harry: Charlie?
x: Zayn mettetila a terra!
Harry: ciao Charlie!
Avevo il volto rosso per l'imbarazzo. La ragazza mi si avvicinò e si presentò.
Eleanor: devi scusarli ma sono sempre così...
Harry: oh lo sa bene!
Charlie: piacere mio Eleanor io sono Charlie...
Eleanor: l'avevo intuito.
Harry: è la mia ragazza!
Eleanor: non mi avevi detto che avevi una ragazza
Louis: bhè è vero perchè sono io il suo ragazzo!
Eleanor: quindi devo trovarmi un nuovo fidanzato?
Louis: no tu sei solo mia
Harry mi baciò e mi strinse a se come benvenuto. Andammo in soggiorno e mi accorsi solo allora che non si capiva nulla. Era tutto in disordine. Eleanor si avvicinò disperata ma divertita allo stesso tempo.
Eleanor: ti prego aiutami a sistemare!
Charlie: non preoccuparti...
Louis abbracciò da dietro Eleanor e le diede un bacio sulla guancia.
Louis: cosa complottate voi due?
Eleanor: dobbiamo sistemare!
Dopo varie lamentele riuscimmo a dividerci i ruoli.
Charlie: In cucina ci sono Louis e Eleanor.
Harry: noi andiamo in camera da letto.
Niall: ehm Harry...dovete sistemare la casa non fare altro...
Harry: anche la camera da letto ha bisogno di essere sistemata.
Charlie: Zayn tu pulirai gli specchi!
Zayn: siiiiiiii! Posso specchiarmi tutto il tempo!
Liam: ci occupiamo io e Niall della camera da letto...
Harry: no volevo andarci io...
Charlie: Harry vieni con me...
In poco più di mezz'ora pulimmo tutta la casa e ci fermammo un po', mi sedetti sul tavolo perchè era il posto più vicino dove riposarmi e Harry mi venne vicino.
Harry: sei davvero bella...
Charlie: lo so...
Harry: no non ti rendi conto della tua bellezza...è ammaliante...
Charlie: ora esageri... - arrossii.
Harry: mi piaci quando arrossisci...
Charlie: c'è un modo per far arrossire te invece?
Harry: basta che mi baci...
Charlie: questa dovrebbe essere una scusa per baciarmi?
Harry: non ho bisogno di scuse per baciarti... - si avvicinò e posò le sue labbra sulle mie. Cominciò a ridere come un bambino e potei vedere che era davvero rosso in viso. Era così dolce.
Gli altri ci raggiunsero poco dopo annunciando di andare a letto perchè erano troppo stanchi.
Harry: siamo rimasti solo io e te...e non tornerai a casa...
Charlie: lo so e ho bisogno di una tua maglia lo sai questo vero?
Eravamo sotto le coperte ed ero stretta al suo petto
Charlie: ehm...cosa devi fare domani? Avevo promesso alle mie amiche di fare un picnic...volete venire?
Harry:vedremo cosa dicono gli altri...vieni qui.
Charlie: cosa vuoi?
Harry: il bacio della buonanotte...
Charlie: anche più di uno se vuoi.
Harry: ok allora dammi tutti i baci che vuoi!
Charlie: penso che uno basti...ahahahaha.
Harry: non illudermi allora!
Charlie: non lo faccio mai!
Mi baciò e andammo a dormire.

 
Ringrazio tutti coloro che seguono la mia storia
Non so assolutamente cosa dirvi perciò chiedete voi.
Vi pregooooo ho bisogno di voi :'(
Ehm...si basta xD


 

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


Era giorno. Mi svegliai al suono di un telefono che squillava.
Harry: chie è?
Charlie: niente dormi...
Harry: vuoi essere il mio orsacchiotto?
Charlie: Harry!
Harry: non trovo Willy!
Charlie: dormi...
Presi il telefono. Erano le 11. Trovai alcune chiamate di Paul e di mamma, altre erano di Serena e Candy, e una da Dan. Cosa volevano tutti? Mandai un messaggio a Serena e Candy dicendo che sarei arrivata appena avrei potuto, e andai a svegliare Harry che voleva ancora dormire.
Charlie: Harry muoviti ad alzarti devo andare a casa e poi devo uscire.
Niall: cosa devi fare?
Charlie: devo vedermi con delle amiche...volete venire?
Niall: si mangia?
Charlie: è un picnic...non si fa altro
Niall: VENGO!
Liam: che bisogno hai di urlare?
Niall: sono felice!
Charlie: perchè non chiedi anche agli altri?
Niall: vado subito
Charlie: Liam sveglia Harry io vado a lavarmi...
Liam: ci penso io non preoccuparti.
Sentii Harry urlare e Liam ridere di gusto, dopodichè fu raggiunto da Zayn, Louis e Niall che gli saltarono addosso. Sentii bussare alla porta e subito dopo vidi Eleanor con un sorriso fantastico sbucare dalla porta.
Eleanor: come va?
Charlie: bene...perchè me lo chiedi?
Eleanor: intendo con Harry...sai lui è il mio migliore amico e non vorrei che qualcuno lo prenda in giro...soprattutto quando ci sono in mezzo dei sentimenti...
Charlie: oh - sorrisi - capisco. Va bene, molto bene. Non sapevo fosse...hai capito...non l'avrei mai detto...
Eleanor: già...è stato lui a presentarmi a Louis...
Charlie: una fortuna...
Eleanor: enorme...non sarei me stessa senza tutti loro...sono come una mia seconda famiglia...
Charlie: ti capisco benissimo...
Zayn: uscite da quel bagno?!?
Harry: uscite tutti dalla mia stanza! - urlò contro tutti
Louis: non c'è bisogno di agitarsi!
Liam: dai ragazzi usciamo o ci picchierà tutti...
Uscirono tutti e rimanemmo nuovamente io e Harry. Quando scendemmo al piano inferiore e trovammo tutti pronti e seduti sul divano tranne Louis che stava ancora decidendo cosa indossare perciò lo andai ad aiutare.
Charlie: vado ad aiutare Loius
Harry: ok noi prepariamo un cestino con qualcosa...
Finalmente riuscimmo a uscire di casa.
Harry: dove stai andando Charlie?
Charlie: devo prendere la mia macchina...
Niall: io vado con Charlie, guida meglio lei di te Harry
Liam: anche io
Iniziammo a cantare non appena accesi la radio e arrivammo a casa in pochissimo tempo.
Zayn: ti piacciono queste rose?
Charlie: sono bellissime...grazie a tutti voi per aver "abbellito" il mio giardino.
Louis: ci siamo divertiti moltissimo in quel momento.
Paul: Ragazzi che ci fate qui?
Louis: siamo venuti a prendere alcune cose e poi andiamo a fare un picnic...
Entrammo in casa e mentre loro aspettavano in salotto salii per indossare dei jeans neri con una maglia verde acqua con le solite converse nere.
Harry: sei bellissima...chiunque può dirti quello che vuole ma per me sei perfetta! - sentii la sua voce rauca provenire dall'entrata della mia camera e mi voltai involontariamente per incontrare il suo sguardo.
Scesi e vidi che ridevano e mangiavano tutti mentre Liam era al piano da solo.
Charlie: ehi cos'hai?
Liam: niente sono solo un pò giù di morale ma niente di che...
Charlie: dopo questa giornata ti risolleverai...ne sono sicura...
Arrivammo al parco dove ci aspettavano Serena, Candy, Ashley e Valerie.
Charlie: vado prima io, voi rimanete qui...
Niall: si capitano!
Charlie: Niall vieni con me
Niall: meglio! E voi rimanete tutti qui! - disse beffardo.
Vagammo per il parco in cerca delle ragazze e cercando di non farci notare dalle persone.
Charlie: oh eccole! Vieni, ti avviso che qualcuno potrebbe anche urlare...
Niall: ci sono abituato ormai, ahahahaha.
Ci avvicinammo ma le ragazze esclusa Serena cominciarono ad urlare e cominciarono a correrci incontro. Guardai da lontano Serena e cominciammo a ridere.
Valerie: oh mio Dio! Tu-tu-tu sei Niall Horan!
Niall: oh davvero?
Ashley: è uno scherzo?
Charlie: no...conosco Niall da molti anni...
Valerie: sei solo?
Niall: stanno arrivando dei miei amici...Piacere di conoscervi io sono Niall...- disse porgendo la mano verso l'aria. Percepii l'emozione negli occhi di Valerie, Ashley e Candy. Valerie lo abbracciò e Niall contraccambiò ridendo.
Ashley: io...sono...Ashley!
Niall: piacere mio Ashley, e tu devi essere Candy...
Candy: come fai a sapere il mio nome? - disse agitata.
Niall: Charlie mi ha parlato di te...perchè avete lasciato Serena da sola?
Valerie: come conosci Serena?
Niall: è una lunga storia...arrivo subito vado a prendere i miei amici prima che si perdano. Non cominciate a mangiare senza di me...
Candy era rimasta paralizzata e imbambolata
Serena: è questa la sorpresa?
Charlie: non è ancora finita...penso che potrebbero impazzire tutte.
Serena: oh ho capito, ahahahahah. La prima a svenire potrebbe essere Candy seguita da Valerie...dubito che Ashley possa svenire...
Charlie: io credo che...
Candy: OH MIO DIO!
Valere: NON E' POSSIBILE!
Ashley: Charlie...tu sapevi di tutto questo?
Niall era arrivato con i ragazzi da molto lontano ma erano ben visibili, e le ragazze gli corsero incontro, e potemmo vedere anche da lontano le loro espressioni divertite.
Charlie: ma dov'è Ha...
Harry: dietro di te!

 
Partiamo dal fatto che sono triste perchè non sono andata a nessuno dei due concerti però va bene così...
Bhè diciamo che a me piacerebbe vivere una situazione come questa u.u a voi?
Non potete immaginare cosa ho in (serbo o servo?) per voi :D
Siamo arrivati al capitolo Ventiiiii!
Ciao io vado via xD

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Capitolo 21
*** Capitolo 21 ***


Mi guardai in giro ma non vidi nessuno.
Harry: certo che sei davvero ceca!
Serena: ciao Harry!
Harry: ciao Serena! Come mai non hai corso insieme alle altre ragazze? - cominciò a ridere di gusto coinvolgendo anche me
Serena: non faccio certe cose io...
Charlie: ciao Harry! - Mi diede un bacio sulla guancia e si sedette tra me e Serena
Serena: sono tutte così le vostre fan?
Harry: oh no, sono anche peggio! Sai Charlie alcune di loro vogliono baciarci!
Charlie: bhè ma voi non le accontentate vero?
Serena: Charlie sei gelosa?
Charlie: si...
Harry: è strano trovare una ragazza che ammetta di essere gelosa...
Valerie: Ciao Harry! - disse tutta emozionata
Le ragazze si avvicinarono a noi tutte agitate per aver trovato Harry con noi e si presentarono a lui. Ci sedemmo sul telone e formammo una cerchio.
Valerie: come fate a conoscere Serena e Charlie?
Niall: conosco Charlie da quando eravamo piccoli e veniva in Irlanda a fare visita a suo nonno e non ci siamo mai persi di vista...
Candy: sapevo che uscivi con Harry ma no che avessi un certo legame con tutti loro...
Valerie: cosaaaaaaaa?!? Tu esci con Harry?
Harry: si Charlie è la mia ragazza...
Non sapendo come passare il tempo Niall prese la chitarra e cominciò a strimpellare Moments e cominciammo a cantare tutti insieme o meglio cantarono perchè ero l'unica a non sapere le parole.
Zayn: facciamo volare gli aquiloni?
Dopo la proposta poco mascolina di Zayn decidemmo di giocare, ma vinse Candy che era abituata a far volare gli aquiloni perchè aveva delle sorelle più piccole che la costringevano a giocare. Dopo aver giocato con gli aquiloni mangiammo e Niall era il più felice di tutti. Eravamo tutti esausti dopo aver mangiato e ci sdraiammo un pò ovunque per riposarci un pò.
Harry: vieni affianco a me?
Charlie: si...ti prego riscaldami sto morendo di freddo!
Loius: come se avesse bisogno di scuse, ahahahahah.
Harry: fatti gli affari tuoi Louis, o sei geloso?
Louis: lo ammetto vorrei esserci io tra le tue braccia...
Charlie: Loius ma quella non è Eleanor?
Appena Louis la vide gli corse incontro e la baciò. La portò dove eravamo noi e le ragazze furono felici di conoscere Eleanor e lo stesso sembrava lei.
Charlie: devo fare una telefonata - mi allontanai da tutti e presi il telefono per chiamare. Cercai in rubrica il numero di Dan ma non rispose, così chiamai mamma e le chiesi se avesse avuto notizie da parte sua, ma nulla, così tornai da Harry che stava già dormendo.
Harry: non vieni?
Charlie: pensavo stessi dormendo...
Harry: ho freddo ma la mia giacca non basta...ho bisogno di una persona che mi scaldi...
Charlie: certo - mi misi accanto a lui e cominciò a baciarmi e mi avvicinai sempre più a lui - hai un buon odore...mi piace...non c'è rischio che possa perdermi...
Harry: forse non ti rendi conto ma hai un sacco di pretendenti...
Charlie: solo uno di loro potrebbe farmi allontanare da te...
Harry: e chi sarebbe?
Charlie: lo conoscerai tra qualche mese...
Harry: perchè devo aspettare?
Charlie: perchè non è ancora nato...
Harry: ma non è giusto! Lui sarà sicuramente più bello di me...
Charlie: ma non avrà i tuoi stessi occhi, o la tua stessa bellezza, o la tua stessa voce profonda, o... i tuoi ricci...
Harry: ma avrà i tuoi stessi occhi freddi ma caldi per pochi... - arrossii e guardai in basso - sei così bella quando arrossisci, quando ti fai baciare con una passione inaudita e i tuoi capelli...
Charlie: cos'hanno i miei capelli?
Harry: mi piace giocarci o poterci passare la mano quando ti bacio...
Cominciammo a baciarci finchè non sentimmo una voce.

 
Che ve ne pare? :)
Ci ho messo un po' per farlo ma sembra buono così...
A chi apparterrà questa voce misteriosa?
AHAHAHAHAHAHA non lo scoprirete mai u.u (solo nel prossimo capitolo ;D)

 

 

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Capitolo 22
*** Capitolo 22 ***


x: oh ciao Harry! - sentendosi chiamare alzò lo sguardo e suo malgrado quella voce era dell'unica persona sbagliata al momento sbagliato.
Caroline: non mi saluti?
Harry: perchè dovrei?
Caroline: l'ultima volta che ci siamo visti mi hai lasciata da sola in una caffetteria...
Harry: avresti dovuto capire che dovevi andare via non credi? - si alzò e io mi sedetti a terra con le gambe incrociate facendo segno a Liam che era sveglio e parlava con Serena di raggiungermi. Trovai una pallina vicino a dov'ero seduta e la lanciai addosso a Liam che si girò.
Liam: chi è sta...oh cazzo. Charlie vieni qui...
Charlie: grazie!
Liam: da quanto è qui? - sussurrò per non farsi sentire
Charlie: è appena arrivata...
Liam: cosa vuole ancora?
Charlie: sta zitto e ascolta!
Caroline: vedo che hai una nuova fidanzatina...sarà una di quelle cotte passeggere che hai ogni cinque minuti?
Harry: cosa vuoi?
Carline: più che cotte le chiamerei voglie...Forse lei non lo sa ma un tempo ero io la tua principale voglia...dicevi di amarmi!
Harry: ora non è più così!
Caroline: un amore non si consuma in così poco tempo...
Charlie: quanto tempo fa si sono lasciati? - chiesi sottovoce a Liam
Liam: un anno e mezzo fa!
Charlie: AHAHAHAHAHAHAHAHA! - non riuscii a controllarmi
Harry si girò divertito verso di me e anche Liam che era seduto accanto a me rise.
Caroline: cos'hai da ridere? - era infastidita dalla mia presenza
Charlie: non pensi di essere ridicola? Ti presenti qui senza un pretesto valido e pretendi che le persone ti desiderino dopo un anno e mezzo dalla vostra rottura? Non è così che funziona!
Caroline: vorresti insegnarmi tu come si fa?
Harry: perchè non torni a casa?
Caroline: posso sempre rimanere qui il parco non è vostro!
Charlie: peccato che nessuno ti voglia qui.
Caroline: e tu che ne sai?
Charlie: sicuramente più di te...non faccio da babysitter a nessuno...sai è bruttino uscire con persone che hanno la metà della tua età, ti fa sentire così...vecchia!
Caroline: vorresti dire che sono vecchia?
Liam: potresti lasciarci in pace una buona volta? - La guardò davvero male, a Caroline squillò il telefono mentre cercava una risposta, ma preferì rispondere al suo telefono e così se ne andò.
Niall: brava Charlie!
Eleanor: fin'ora nessuno era riuscito a tenerle testa...
Louis: il problema è che si vendicherà...
Charlie: sono pronta...e poi per avercela con me significa che non ha un minimo di vita privata...mi dispiace quasi per lei se così fosse...
Harry: vieni con me - mi alzai e ci allontanammo dal gruppo.
Harry: perchè sei intervenuta?
Charlie: lei mi ha fatto una domanda e io l'ho risposta
Harry: per nessun altro motivo?
Charlie: certo cosa dovrebbe esserci?
Harry: speravo fossi gelosa...
Charlie: mi dispiace ma con lei no...spero che i tuoi canoni siano migliorati nel tempo o non potrò essere gelosa...
Harry: sei dannatamente sexy quando fai la stronza!
Charlie: posso fare una cosa? - mi avvicinai e lo baciai, sentii le sue mani sui miei fianchi e quando feci per allontanarmi mi strinse a se per non staccare le sue labbra dalle mie.
Liam: Harry aiuta Louis che si è arrampicato su quell'albero! - ci urlò contro.
Harry si voltò in cerca di Louis, quando lo vide scoppiò a ridere perchè era appeso a testa in giù trionfante per essere riuscito a prendere una mela ma aveva paura di cadere e farsi male. Era una scena molto divertente.
Eleanor: ahahahahaha non c'era bisogno che ti arrampicassi fin li!
Serena: posso salire su quell'albero e aiutarlo, ahahahaha.
Eleanor: ti aiuto, vengo con te. Ahahahahaha che imbecille!
Louis: non sono imbecille! L'ho fatto solo per te!
Eleanor: ahahahahaha ti amo lo stesso idiota - salì sull'albero insieme a Serena ma non riuscirono a far scendere da quell'albero Louis che aveva deciso di prendere altre mele.
Serena: qualcun altro sa arrampicarsi? Ahahahahaha preferibilmente uno di voi...
Eleanor: Louis penso tu abbia preso abbastanza mele, ahahahahahaha.
Louis: ne mancano poche voi scendete
Eleanor: qualcuno mi aiuta a scendere?
Louis: NOOOOOOO!
Zayn: cosa è successo?
Loius: mi sono strappato i pantaloni!
Niall: AHAHAHAHAHAHAHA!
Louis: non ridete! E' una cosa seria!
Liam: scendi così puoi cambiarti, ahahahaha
Zayn: con cosa dovrebbe cambiarsi?
Liam: non ci sono dei pantaloni di ricambio in macchina?
Zayn: no li ha usati l'ultima volta Harry.
Harry: è stata un'emergenza!
Liam: solo perchè hai voluto dormire senza pantaloni in macchina questo non significa che fosse un'emergenza...
Cercando meglio in auto trovammo un vecchio paio di jeans che Harry aveva dimenticato di avere, così raggiungemmo Louis che corse con i pantaloni rotti in auto per cambiarsi. Era ormai arrivato l'ora di tornare a casa e Candy, Serena, Valerie e Ashley tornarono da sole con le proprie auto mentre a noi si aggiunse Eleanor.
Serena: ci vediamo domani in chiesa Charlie?
Harry: perchè in chiesa?
Charlie: lo hai dimenticato vero?
Harry: no cosa dici...sei sicura sia domani?
Charlie: Harry...
Harry: ok mi sono dimenticato.
Charlie: il matrimonio!
Tutti i ragazzi compresa Eleanor fecero finta di ricordarsi tutto ma nemmeno loro, esattamente come Harry ricordavano del matrimonio.
Arrivammo all'auto e ci furono un po' di problemi per la sistemazione.
Zayn: non siamo un pò troppi ora?
Louis: Elanor può mettersi sulle mie gambe visto che guida Harry.
Charlie: e io?
Niall: puoi sederti sulle mie gambe se vuoi...
Harry tossì, una di quelle tossi che servono a ricordare alla gente di essere li.
Charlie: volendo potrei guidare io così siete voi a...
Harry: no vai con Niall

 
Forse Louis in questo capitolo è troppo stupido xD ma mi andava di descriverlo così u.u
Ringrazio tutte voi che fate crescere sempre di più le visualizzazioni della storia e tutte voi che seguite la storia, perciò vi mando un grosso bacio :*
Fatevi sentire!

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Capitolo 23
*** Capitolo 23 ***


Ci infilammo in macchina e prendemmo posto.
Harry: Niall ricordati che io vedo tutto!
Niall: Ahahahahaha, mi fai paura così - Zayn mi sussurrò qualcosa all'orecchio per far ingelosire Harry. Accompagnammo Eleanor e con lei scese anche Louis che sarebbe rimasto con lei.
Louis: ragazzi ci vediamo domani
Harry: qualcuno vuole sedersi avanti?
Charlie: vengo io! - mi sedetti al sedile del passeggero accanto a quello del guidatore.
Niall: dove andiamo ora?
Charlie: acompagni prima me?
Liam: Harry puoi venire a dormire da noi visto che sei solo...
Harry: oh no troverò compagnia
Feci una risata soffocata ma se ne accorse Niall che era seduto dietro di me e rise anche lui.
Harry: cos'avete da ridere voi due?
Niall: te lo spiegherà Charlie più tardi...noi siamo arrivati. Ciao ragazzi ci vediamo domani.
Zayn: ti auguro un buon riposo nel tuo letto amore mio!
Harry: Zayn! - gli urlò contro e lo guardò con uno sguardo da assassino
Charlie: che fai non riparti?
Harry: si ma devi venire con me.
Charlie: dove esattamente?
Harry: ti fidi di me? - il suo sguardo era fisso su di me. I suoi occhi brillavano più che mai - ci metteremo poco
Charlie: ok altrimenti te la vedrai tu con Paul.
Harry: ma oggi non c'è l'addio al celibato?
Charlie: forse...perchè?
Harry: questo significa che sarai sola...io sono solo...potremmo stare insieme! - ripartì con fantastico sorriso che gli illuminava il volto
Harry:Ti sto accompagnando a casa a prendere le tue cose...
Charlie: vieni tu da me questa volta?
Harry: ok ma domani mattina dovrò andare a prendere delle cose a casa...
Charlie: sei un invitato e non puoi vedere la sposa prima degli altri...
Harry: ma io sono un invitato speciale.
Charlie: no invece – cominciammo a ridere senza alcun motivo - sei come tutti gli altri!
Harry: mi sono appena ricordato di dover fare una cosa...torno subito. Ti accompagno e torno.
Charlie: sarò qui ad aspettarti. - lo baciai e scesi dall'auto e imboccai il vialetto di casa quando vidi delle luci da casa di Dan. Jennifer aveva detto che sarebbe ritornato oggi in mattinata e avevo ricevuto una sua chiamata. Harry era già andato via così colsi l'occasione per poter andare a far visita ad un vecchio amico o in tal caso ad una nuova amica. Arrivai avanti alla porta. Non sapevo cosa aspettarmi. Suonai il campanello. La porta si aprì e mi ritrovai davanti la stessa persona che avevo lasciato qualche settimana fa. Era identico a come lo ricordavo. Appena lo vidi delle lacrime mi si formarono agli angoli degli occhi e corsi ad abbracciarlo senza permettergli di parlare.
Dan: Charlie...mi sei mancata molto in questi giorni! - sussurrò in modo inpercettibile tanto che riuscii a stento a sentire le sue parole - come va?
Charlie: molto bene – mi asciugai le lacrime con il dorso della mano ancora immersa tra le lacrime – anche tu mi sei mancato...sono successe un sacco di cose mentre non c'eri.
Dan: e sono sicuro che me le racconterai molto presto.
Charlie: Non posso crederci che sei tornato – lo riabbracciai per quanto ero incredula di averlo davanti.
Dan: sembri...diversa da quando ti ho lasciato...
Charlie: evidentemente c'è qualcosa che è nato in me e non potresti mai immaginare, ahahahaha. La ragazza insensibile.
Dan: poco insensibile. - Jennifer ci raggiunse e Dan rimase stupito che ci conoscessimo.
Dan: perchè non entri?
Charlie: oh no sto aspettando una persona.
Jennifer: il tuo fidanzato?
Dan: no Charlie non si preoccupa di certe cose...
Charlie: in realtà si...questa è una delle tante novità...
Dan: e me lo dici così? - rimase sbalordito mentre Jennifer lo guardava divertita per la faccia che aveva fatto quando aveva appreso la notizia.
Charlie: te lo avrei detto in un altro momento ma...
Jennifer: che problema c'è?
Dan: no nessuno...pensavo che sarei stato uno dei primi a saperlo...
Charlie: in realtà è così...non posso andare per le strade e urlare che ho un ragazzo.
Dan: riesco ad immaginare la scena, saresti molto ridicola ma allo stesso tempo divertente - rise
Dan: come si chiama?
Charlie: vi dico che non sapevo nemmeno chi fosse ma ho scoperto che fa parte di una delle band più famose del momento ed è inglese...
Dan: questo dovrebbe essere un suggerimento?
Charlie: no simpaticone. Il suo nome è Harry.
Dan: Harry chi? Harry Potter?
Charlie: sei davvero simpatico. No è Harry Styles!
Jennifer: stai scherzando vero?
Dan: quanti anni hai? 13 o 21? - disse rivolto a Jennifer
Jennifer: avrò anche 21 anni ma adoro le loro canzoni.
Charlie: non sono male...e poi sono simpatici
Jennifer: e belli! - Dan guardò male Jennifer che rispose con una risata.
Charlie: bhè io devo andare...è stato molto bello rivederti Dan, anche te Jennifer.
Jennifer: ci vediamo domani.
Dan: perchè?
Charlie: per favore no. Non è possibile, lo hai dimenticato anche tu!
Dan: cosa dovevo dimanticare?
Jennifer: il matrimonio... - gli suggerì sottovoce ma perfettamente udibile
Dan: ah giusto! Allora ci vediamo domani. Buonanotte Charlie - lo abbracciai.
Charlie: notte!
Mi incamminai verso casa, e notai che Harry non era ancora arrivato. Avevo paura a camminare per strada da sola quando era buio anche se era poca la distanza da percorrere. Arrivai al cancelletto e sentendomi osservata mi guardai attorno ma non notai nulla di strano. Entrai in casa, e accesi tutte le luci. Non mi era mai capitato di avere paura in casa mia, ma quella volta avevo davvero paura di rimanere sola. Andai in cucina sperando che preparando qualcosa da mangiare mi sarei calmata. Ma la situazione peggiorò. Si sentivano rumori provenire dal retro della casa. Chi poteva essere? Presi la mazza da baseball che avevamo in soggiorno e con una torcia in una mano e la mazza nell'altra mi recai prima nel giardino dove affacciava la cucina, ma nulla. Controllai bene in ogni posto. Se i rumori non provenivano da lì dovevano provenire dal garage. Rientrai in casa e andai in garage. La luce era spenta ma si sentivano dei rumori. Puntai la lampada verso ogni punto della parete. Ma nulla. Mi sentii sussurrare qualcosa all'orecchio e impaurita ma piena di adrenalina con la mazza colpii qualcuno e accesi immediatamente la luce per vedere chi fosse.
Charlie: Harry scusa non volevo! - era piegato a metà dal dolore e non parlava, si limitava a fare gesti per rassicurarmi.
Charlie: non volevo ma anche tu cosa cavolo fai! Non si fanno certe cose!
Harry: aiutami...hai...del...ghiaccio? - poverino era dolorante sul pavimento del garage
Charlie: ora vado a prendertelo. - mi sentivo tremendamente in colpa anche perchè era colpa mia se era ridotto così. Andai in cucina e presi del ghiaccio e per farmi perdonare gli portai il sandwich che mi ero preparata. Ritornai nel garage e vidi che Harry stava già meglio ma era ancora seduto a terra e si massaggiava la parte dolorante.
Charlie: sei un idiota! - mi ero seduta accanto a lui
Harry: volevo farti una...sorpresa!
Charlie: così mi fai morire non mi fai una sorpresa!
Harry: penso che la...prossima volta ci penserò due volte...è per me quello?
Charlie: era mio, ma per farmi perdonare lo puoi mangiare tu – abbassai lo sguardo per la vergogna che provavo per averlo fatto male - ti fa ancora male? - ero diventata tutta rossa e mi dispiaceva davvero tanto
Harry: tu che dici? - ci rimasi abbastanza male per la sua risposta schietta
Charlie: non ti ho colpito molto forte...
Harry: non era forte? Mi avresti ammazzato allora se avresti usato tutta la tua forza?
Charlie: se sapevo che fossi tu non ti avrei colpito...
Harry: troverai un modo per farti perdonare ne sono sicuro...ne ho in mente alcuni e nessuno di questi mi dispiace. Volendo potresti anche utilizzarli tutti per un completo perdono. - mise un braccio attorno alla mia spalla e mi avvicinò a se.
Charlie: dovresti essere tu a chiedere scusa a me per avermi fatta spaventare!
Harry: posso cominciare io e tu potresti finire... - disse avvicinandosi.
Charlie: prima dimmi perchè facevi tanto rumore?
Harry: era buio e non vedevo dove mettevo i piedi...
Charlie: hai fatto cadere un sacco di cose...Spera di non aver rotto nulla...
Harry: forse lo è una mia costola...
Charlie: sei davvero fragile... - gli diedi una leggera gomitata sul fianco
Charlie: ma quests richiesta di perdono arriva o no?
Harry: appena la smetti di parlare - cominciammo a baciarci e non volendo misi una mano sul suo petto e capii che si era fatto davvero male per il gemito di dolore che il mio tocco gli aveva procurato.
Charlie: Scusa non volevo
Harry: conosco un metodo migliore per alleviare il dolore...
Charlie: ma se ti fa male possiamo andare in ospedale!
Harry: proviamo la mia terapia...
Prese il controlla della situazione e da essere accanto a lui ero sulla sue gambe, le nostre labbra unite a suggellare un immenso bacio e le sue mani fra i miei capelli mentre io avevo paura di fargli male, così mi prese in braccio e si alzò. Vidi che gli faceva male. Sussurrai delle cose.
Charlie: Harry smettila...
Harry: sta funzionando...
Charlie: no Harry...
Harry: ancora un po' - riprese a baciarmi con la stessa intensità di prima se non maggiore. Mi trovai contro il cofano della sua auto mentre lui era "su di me".
Charlie: Harry... - ero agitata e ansimante per colpa sua
Harry: Charie!
Charlie: no Harry!
Harry: non sei arrabbiata vero?
Charlie: si! Non è così che funziona!
Harry: ok ho sbagliato ma non farne una questione di stato...perchè sei arrabbiata?
Charlie: non sono arrabbiata
Harry: sai che puoi dirmi se non lo hai mai fatto...ero molto nervoso la prima volta che ho fatto l'amore...
Charlie: non deve accadere oggi!
Harry: non puoi programmare certe cose.
Charlie: lo so ma non oggi.
Harry: perché?
Charlie: perchè...perchè a momenti dovrebbe arrivare Paul – cercai invano di trovare una scusa e lui se ne accorse
Harry: sai bene che questa è una scusa...
Charlie: no non lo è...
Harry: possiamo entrare?
Harry: se vuoi posso tornare a casa.
Charlie: no ora resti!
Harry: dove dormo?
Charlie: spero sia una battuta...
Harry: spero tu possa dormire tranquillamente con me nel tuo letto...
Charlie: Harry sarai pure un pervertito come dicono tutti ma...
Harry: ma?
Charlie: ma ho bisogno di te nel mio letto. - lo avvicinai a me e posai per un attimo le mie labbra sulle sue calde e morbide che mi intrappolarono in un dolce bacio.
Harry: che belle parole...da pervertito potrei interpretarle in modo ambiguo ma da tuo fidanzato le interpreto come...
Charlie: come dormire
Harry: e coccole!
Entrammo in casa e mangiammo qualcosa prima di andare a dormire. Harry mi diede la sua maglia per dormire con la scusa di voler avere il mio profumo sulla sua maglia.
Charlie: ti si è formato qualche livido?
Harry: si ma non fa più male come prima.
Andammo a letto e tra coccole e chiacchiere ci addormentammo senza accorgerci di chi fosse rientrato e chi no.

 
Che ne dite del capitolo?
Mi piace e non so cosa dirvi perciò spero sia piaciuto anche a voi :D

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Capitolo 24
*** Capitolo 24 ***


Era finalmente arrivata la mattina del matrimonio. Sentii la sveglia suonare anche se non avevo programmato nessuna sveglia. Mi voltai nel letto e con molta delusione vidi che ero sola, ma indossavo ancora la sua maglia e trovai un bigliettino sulla scrivania.
"Ehi Charlie buongiorno! Sei così bella quando dormi che non ho potuto svegliarti. Mi sono divertito molto anche se ho un livido enorme. Ti aspetto in chiesa. Sorprendimi, come fai sempre...Ti amo
-Harry!
P.S. mi piaci un sacco quando sussurri il mio nome nel sonno!"
Perchè avevo detto il suo nome mentre dormivo? Non avevo fatto alcun sogno. Presi il telefono e gli mandai una messaggio: " Buongiorno anche a te Harry. Mi dispiace per il livido ma sappi che ti amo anch' io". Guardai automaticamente l'orologio. Erano ancora le 7 di mattina ma avevo molte cose da fare. Per prima cosa sveglia mamma che dormiva ancora beatamente. Andò subito a farsi una doccia. Cominciai a riordinare casa nell'attesa che il bagno fosse libero. Ricordai che in garage Harry era inciampato in qualcosa. Trovai una grande chiazza di olio sul pavimento. Aveva fatto un bel danno così presi la spugna che si trovava dall'altro lato del garage ma avrei dovuto superare quella chiazza. Ci passai sopra con molta cautela cercando di non scivolare. Presi la spugne e cominciai a pulire a terra. Avevo quasi finito di pulire quando mentre mi stiracchiavo mamma urlò e dallo spavento caddi sulla macchia ma nel tentativo di rimanere in piedi mi tirandai addosso degli oggetti che erano sulle mensole. Guardai il danno che avevo fatto e vidi a malincuore che avevo rovesciato un vestito che avrei dovuto indossare. Lo presi e appresi la terribile notizia di aver appena macchiato il mio vestito da damigella. Cosa avrei indossato ora? Come avrei fatto? Mamma spuntò dalla porta del garage.
Mamma: cosa è successo? tutto bene?-chiese agitata
Charlie: no...ho rovinato tutto!
Mamma: cosa hai rovinato?
Le mostrai il vestito incapace di parlare e lei rispose con una risata.
Charlie: perchè ridi? - avevo un tono afflitto
Mamma: era il tuo vestito prima che te ne facessi fare uno diverso dalle altre damigelle.
Charlie: quindi mi stai dicendo che ho un altro vestito? - la speranza si faceva spazio tra tutti i sentimenti per lasciar passare la felicità trionfante.
Mamma: esatto ed è nel tuo armadio da alcuni giorni.
Charlie: stai dicendo davvero? - ora ero esaltata - Non ho visto nulla di nuovo...
Mamma: certo in quell'armadio c'è di tutto è normale che tu non lo abbia visto.
Corsi in bagno e feci una lunga doccia. Fui richiamata più volte da mia madre, ma le risposi ogni volta che avevo quasi finito anche se non era vero.
Mamma: CHARLIE ESCI! - era almeno la quindicesima volta che mi richiamava
Charlie: si ho quasi finito e stavolta è per davvero!
Mamma: lo spero per te! Sono le 10!
Charlie: cosaaaaaa?
Mamma: muoviti dei ancora prepararti!
Charlie: si ho fatto ho fatto. - dissi uscendo di corsa dal bagno per cominciare a preparami. - dov'è il vestito?
Mamma: nell'armadio! Non posso aiutarti devo infilarmi nel mio abito!
Aiutai mamma a vestirsi, a truccarsi e le sistemai i capelli.
Mamma: Charlie ma sei ancora così?
Charlie: ti ho dovuto aiutare è normale che non sono pronta! - le dissi scettica
Mamma: muoviti!
Charlie: va senza di me arriverò dopo.
Mamma: come faccio senza damigella d'onore?
Charlie: fammi sostituire!
Mamma: non posso! Sono le 10 e 30! - stava per avere una crisi e questo era un brutto segno
Charlie: la sposa arriva sempre tardi al proprio matrimonio! - urlavo quasi
Mamma: ma non da far pensare che non ti presenterai affatto!
Charlie: dammi tempo! - urlavo e correvo per casa senza capire dove andassi.
Andai a cercare il vestito. Persi circa 10 minuti a cercarlo mentre sentivo che mamma era sempre più spazientita. Era simile a quello che avevo sporcato per colore mentre il modello era diverso. Aveva il corpetto con dei ricami segnato a metà da una cinta dello stesso colore con un fiocco sopra mentre la parte inferiore era a balze di un colore leggermente più scuro della parte superiore. Era più bello di quello che avevamo scelto. Cominciai a truccarmi quando sentii un clacson che suonava ripetutamente, mi affacciai ed erano le mie amiche che indossavano tutte dei vestitini in varie tonalità di rosa.
Mamma: sono arrivate le tue amiche...fai veloce tra un pò arriverà la macchina a prendermi. Tu invece devi andare con loro ma prima che io arrivi!
Charlie: ok ho capito. Falle entrare. - continuai a truccarmi. Non sapevo cosa fare ai capelli. Li avrei lasciati sciolti se non fosse intervenuta Serena e le sue mani magiche.
Candy: è stupenda signora...
Serena: mi piacerebbe avere un vestito così...
Mamma: non puoi mica andare a fare la spesa vestita così però.
Charlie: mamma calmati. Noi ora andiamo, ci vediamo li. - l'abbracciai
Mamma: penso di non farcela...Hai dimenticato i tacchi...- guardai in basso e mi accorsi che non indossavo le scarpe. Indossai le mie amate decoltè color cipria e salutai nuovamente mamma per poi infilarci in macchina. Arrivammo avanti alla chiesa. Ero un fascio di nervi e a peggiorare la situazione c'erano delle fans che non permettevano il passaggio.
Candy: come facciamo ora?
Io e Serena ci guardammo e bastò a intenderci.
Serena: levati tacchi e corri appena ti daremo il segnale.
Candy: cosa! Quando!? Perchè?
Charlie: ORA!
Corremmo trascinando Candy che non capiva cosa stessimo combinando. Eravamo quasi arrivate al portone della chiesa quando fummo fermate da delle transenne.
Charlie: scavalchiamo! - Feci per scavalcare quando un omone mi si avvicinò.
x: cosa sta facendo signorina?
Charlie: devo entrare!
x: anche a me piacerebbe stare dentro ma non posso.
Charlie: ma io sono la damigella d'onore!
x: già e io sono il principe Williams!
Charlie: vuoi insinuare che stia mentendo?
x: ci sono un sacco di ragazze che hanno affermato di essere la damigella d'onore.
Charlie: ma io sono quella vera! Chiami Paul!
x: ha di meglio da fare!
Si sentì un boato e delle urla acutissime. Tutte le ragazze presenti urlarono.
Fans: PAUL! PAUL!
Charlie: oh guardi quella ragazza! Sta cercando di oltrepassare le barriere!
x: dove?
Charlie: proprio li! NON LA VEDI!
La guardia corse e riuscii a oltrepassare la transenna. Mi avvicinai a Paul e nel guardarmi notai la tensione nel suo volto. Lo abbracciai e tremava tutto.
Paul: grazie Charlie...
Charlie: nervoso?
Paul: si vede?
Charlie: si. Perchè non prendi un pò d'aria?
Paul: no credo che aspetterò dentro...Cosa è successo ai tuoi capelli?
Charlie: cos'hanno?
Paul: cosa hai fatto per renderli così?
Charlie: abbiamo corso contro delle fans scatenate. Oh Paul potresti dire alle guardie che sono la vera damigella d'onore? E dovrebbe far passare le mie amiche... - Paul si indirizzò verso le guardie e fece passare le mie amiche. Sciolsi i capelli e tornai così all'idea principale di lasciarli sciolti. Sentii vociferare alle mie spalle. Mi girai e vidi Eleanor e Louis di un'eleganza assurda.
Louis: WOW! Ciao Charlie!
Charlie: ciao ragazzi.
Eleanor: ciao Charlie. Come sei bella...
Charlie: oh...bhè anche tu stai benissimo
Louis: hai visto qualcuno?
Charlie: no...sono appena arrivata.
Louis: oh ecco Niall e Harry.
Mi voltai e fui investita da un raggio di sole che illuminava l'atrio della chiesa, mi riparai dalla luce con la mano ma ci vedevo poco ugualmente.
Niall: ciao raga...Wow Charlie, sei bellissima...
Charlie: grazie. Anche tu non sei male vestito così...potresti quasi sembrare una persona seria vestita così.
Harry: ciao ragazzi.
Serena: ciao. Come siamo bellino oggi. Wow Niall ti sta davvero bene questo vestito.
Niall: ti piace?
Candy: ti sta benissimo - disse emozionata. Non era ancora abituata all'idea di conoscere quei cinque ragazzi.
Harry: siete bellissime ragazze.
Eleanor: anche tu non sei male... sarei quasi gelose se qualcuno ti saltasse addosso. - Harry e Louis risero insieme.
Charlie: era riferito a me?
Harry: oh ci sei anche tu!
Charlie: ciao Harry! Grazie della considerazione
Harry: Oh...
Charlie: cosa c'è?
Harry: non posso dirlo ad alta voce... - Louis rideva ancora mentre Eleanor lo portava in chiesa. Rimasi da sola con Harry che mi guardava con lo sguardo inebetito.
Charlie: che c'è?
Harry: non mi dici quanto sono bello?
Charlie: perchè dovrei?
Harry: perchè sono davvero bello! - risi per la sua alta autostima - perchè ridi? Sono bello.
Charlie: certo che lo sei ma non dovresti vantartene.
Harry: non pensi che il tuo vestito sia troppo corto?
Charlie: no che non lo è...non pensi che i tuoi vestiti siano un pò troppo...aderenti?
Harry: si lo sono...In lavanderia hanno sbagliato il lavaggio e perciò si sono leggermente ristretti.
Charlie: vorrei capire perchè queste cose capitano solo a voi...
Harry: sinceramente me lo chiedo anche io, ma ci capitano anche molte cose belle.
Charlie: tipo?
Harry: tipo incontrare una ragazza da amare anche se lei non è "predisposta" a farlo. - lo abbracciai non solo per quello che aveva detto ma anche perchè faceva leggermente freddo e avevo bisogno di calore.
Charlie: vai a sederti o non troverai nemmeno un posto
Harry: ho un posto assicurato.
Charlie: e perchè?
Harry: perchè sono uno dei testimoni di di Paul.
Charlie: perchè non me lo hai detto?
Harry: SORPRESA! - fece le stelline con le mani mentre mostrava i suoi denti perfetti in un sorriso. Rimanemmo in silenzio ma ancora uniti in un abbraccio ad aspettare che arrivasse qualcuno, era un silenzio pieno di imbarazzo.
Charlie: perchè solo tu fai da testimone mentre gli altri ragazzi no?
Harry: bisognava scegliere tra uno di noi e facendo a sorteggio sono uscito io.
Charlie: non dovresti entrare e stare sull'altare insieme agli altri testimoni e lo sposo?
Harry: oh no io devo accompagnare la sposa...
Charlie: non capisco ma vabbè...
Si sentì un altro boato provenire da fuori la chiesa, e questo poteva solo significare che era arrivata la sposa e speravo che con lei fossero arrivate anche le altre damigelle.
Mamma: c-ciao Charlie. Harry! - era ancora più nervosa di prima
Charlie: mamma calmati! Stai solo per entrare in...ok puoi essere agitata
Mamma: tutti pronti?
La marcia partì e i pagetti entrarono seguiti dalle damigelle e dalla sposa con il suo accompagnatore. La messa procedette come di consueto, tutti su quell'altare erano nervosi, compresa me. Verso la fine avevo sentito il bisogno di piangere ma non lo feci. Non so come feci a resistere, forse pensando al dolore che avevo ai piedi. Quei tacchi erano troppo alti per resistere tutto quel tempo in piedi. Finalmente la celebrazione terminò e tra il clamore generale uscirono prima gli invitati e per ultimi uscirono gli sposi che vennero accolti da un forte applauso e le urla delle altre persone, furono bombardati da nevicate di riso, dopodichè entrarono nell'auto che li avrebbe portati non so dove e in seguito al ristorante. Ci fu una dispersione di massa da parte degli invitati così mi avvicinai alle uniche persone che conoscevo li e cominciai a parlare con loro sperando che mi avrebbero dato un passaggio.
Laim: mi perdonerete se le ruberò un pò Charlie...
Nonna: oh fa pure giovanotto, non si preoccupi.
Charlie: Liam cosa c'è?
Liam: vieni con noi o hai un altro passaggio?
Charlie: in realtà non ne ho nemmeno uno...

 
Finalmente si sono sposati!
E che cavolo non arrivava più sto capitolo xD
Ho notato che siete aumentate un sacco anche se le recensioni non arrivano
Bhè ciao e buona domenica giovincelli xD

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Capitolo 25
*** Capitolo 25 ***


Liam: vieni con noi allora?
Charlie: si grazie! Mi hai appena salvato da un sacco di chiacchiere da anziani...
Liam: mi piace tua nonna, ha una faccia simpatica, ahahahahahaha.
Charlie: se la conoscerai meglio scoprirai che è così- mi avvicinai a nonna - nonna io vado con i miei amici mica è un problema per te?
Nonna: fammi parlare con questo giovanotto. Tu sei Liam?
Liam: si sono io signora.
Nonna: se fai soffrire la mia bambina dovrai vedertela con mio marito - si voltò verso il nonno - non è così caro?
Nonno: cosa c'è Hanna?
Nonna: Charlie e questo giovanotto, bhè...
Nonno: Charlie quando ti sei fatta il fidanzatino?
Charlie: oh no lui non è il mio fidanzato.
Nonna: sai bene che io ci vedo lungo...non puoi ingannare tua nonna.
Liam: Charlie ha ragione, non sono io il suo fidanzato ma lo è un mio amico...ha accompagnato vostra figlia all'altare.
Nonna: quel ragazzo carino con lo sguardo malizioso?
Liam: ahahahahah, si proprio lui signora
Nonno: mi piace quel tipo, assomiglia me alla sua età...
Charlie: nonno non hai mai avuto i capelli ricci.
Nonno: ma se non ce li aveva proprio i capelli.
Nonna: non quello pelato James! Quello con una montagna di capelli e gli occhi verdi...
Nonno: chi? Possibile che me lo sia perso?
Liam: signore è quel ragazzo che si tocca sempre i capelli e fa finta di non guardare da questa parte in questo momento...
Nonno: chiamami James giovanotto
Liam: allora lei può chiamarmi Liam.
Nonno: Liam allora...dici quello con il papillon?
Liam: no non quello col ciuffo biondo quello accanto, se vuole la posso accompagnare...
Nonno: no non preoccuparti Liam lo conoscerò più tardi, e avvertitelo che non deve toccare la mia bambina.
Charlie: allora nonno noi andiamo...Se avete bisogno di qualcosa chiamate.
Nonno - Nonna: ciao ragazzi! - Ci indirizzammo verso gli altri ragazzi mentre Liam continuava a ridere per quello che avevano detto i miei nonni.
Liam: mi piacerebbe avere dei nonni così.
Charlie: i miei non si toccano. - Zayn mi si avvicinò e mi strinse in un abbraccio
Liam: il nonno di Charlie si complimenta con te per il tuo papillon!
Zayn: tuo nonno ha buon gusto Charlie!
Charlie: ahahahahahah, non solo quello...
Liam: Harry se fossi in te mi terrei preparato a tutto...anche ad un taglio netto dei capelli
Harry: perchè dovrei tagliarmi i capelli? - si portò con fare protettivo le mani sulla testa assumendo una posa ridicola
Charlie: perchè mia nonna pensava che fossi il pelatino che era accanto a te sull'altare.
Harry: ho bisogno di conoscere tua nonna.
Louis: sta tranquillo oggi potrai sederti tra tutte le signore anziane, e fare la solita commara insieme a loro – ridemmo tutti inseme e immagina Harry a chiacchierare con tutte le vecchiette invitate al matrimonio a discutere sul punto croce o qualcos'altro che interessa loro.
Harry: se questa è una sfida accetto!
Niall: ballerai anche un lento con una di loro?
Harry: nulla di più semplice! Vedrete che tutte vorranno ballare con me!
Zayn: allora noi potremmo ballare con Charlie visto che il suo cavaliere si concederà ad altre dame
Charlie: cambierò il mio cavaliere ad ogni ballo, così potrò dire di aver ballato almeno una volta con ognuno di loro
Harry: quindi avrò la stessa opportunità di tutti gli altri?
Charlie: se avremo tempo e se ci saranno altre canzoni potrei concederti un ballo in più degli altri.
Louis: spero non ti vengano mai idee del genere. - disse rivolgendosi alla sua dolce metà
Eleanor: no, ma sarebbe una bell'idea per rompere la routine – aveva un fare intraprendente
Harry: noi non abbiamo nemmeno una routine!
Niall: chi guida?
Louis: io, non mi fido di Harry, e non mi va di mettere a repentaglio la vostra vita a causa di una persona che indossa vestiti di una taglia più piccola! - Entrammo tutti in macchina. Louis alla guida, Eleanor accanto a lui e Zayn vicino al finestrino d'avanti, mentre dietro dovemmo dividere una postazione per tre persone in quattro.
Liam: staremo un pò stretti...
Niall: posso venire sulle tue gambe così staremo meglio...
Harry: oppure Charlie potrebbe venire su di me visto che è più leggera di Niall.
Charlie: mi si stropiccia il vestito... -mi rivolsi a lui con fare dispettoso
Harry: potresti alzarlo e...
Charlie: spero tu stia scherzando!
Harry: cosa ho detto di male?
Niall: non vorrei intromettermi ma le hai appena proposto di alzarsi il vestito avanti a tutti noi...
Harry: cosa cambierebbe! Non copre nulla comunque...
Liam: noi non vediamo nulla che potrebbe essere concesso solo a te...scusa Charlie ma è l'unico metodo per fagli capire dov'è l'errore in ciò che ha detto... - Ero diventata rossa in faccia, così Zayn scese e mi cedette il suo posto per sedersi lui dietro pur essendo stretti. Arrivammo dopo esserci persi due-tre volte, ma arrivammo sani e salvi. Scendemmo dall'auto e ritrovammo i miei nonni così ci avvicinammo a loro.
Charlie: tutto bene?
Nonna: ci siamo appena lasciati Charlie!
Charlie: bhè si hai ragione, ma volevo presentarti delle persone...
Nonno: sono i tuoi amici?
Liam: salve signore
Nonno: dov'è quello con gli occhi maliziosi?
Tutti scoppiarono a ridere e quando Liam indicò Harry diventò rosso dalla vergogna mentre gli altri lo deridevano. Era una scena molto divertente, anche perchè prima d'ora non avevo mai visto Harry arrossire. Era più carino del solito così.
Nonno: tu ragazzo. - lo chiamò o meglio gli ordinò di avvicinarsi - Non pensare che io non capisca, sei esattamente come me alla tua età, però io ero molto più attivo e avevo un sacco di ragazze ai miei piedi, ma quando ho trovato Johanne le ho mandate tutte al diavolo.
Louis: oh non si preoccupi signore , anche se ha milioni di fan non farebbe nulla di insensato
Nonno: cosa sono le fan?
Niall: perchè non viene con me così le spiego un pò di cose...
Nonno: e tu saresti?
Niall: sono Niall e sono Irlandese, sono anch'io di Mullingar.
Nonno: stai dicendo sul serio ragazzo?
Niall: certo.
Nonno: Ehi Johanne questo ragazzino è di Mullingar.
Nonna: oh che bella cosa.
Charlie: nonna...volevo presentarti...
Harry: piacere io sono Harry...
Nonna: piacere di conoscerti, tu sei il suo...
Harry: si signora, ha una nipote molto bella.
Nonna: oh non è solo bella, ha molte altre qualità che la rendono bella - ero in uno stato di imbarazzo totale, ma non dissi nulla perchè volevo proprio vedere cosa avrebbero detto, intanto gli altri erano andati via ed eravamo rimasti solo io Harry e nonna. Non ascoltavo più cosa dicevano Harry e mia nonna, pensavo a quanto fossero belli insieme Eleanor e Louis e mi chiedevo se anche io e Harry siamo così quando siamo insieme.
Nonna: prima che tuo nonno convinca tutti delle sue idee assurde...vado a prenderlo, quei ragazzi mi sembrano troppo assorti dalle sue sciocchezze, soprattutto quello con il ciuffo biondo...
Harry: l'accompagno signora.
Nonna: oh non preoccuparti per me, sarò anche anziana ma non ho bisogno di un sostegno fisico. Visto che ci sei perchè non stai un pò con mia nipote che ha sempre avuto voglia di ricevere certe attenzioni da un ragazzo.
Charlie: NONNA!
Harry: ahahahahaha, ok signora
Nonna andò dagli altri e si portò il nonno con se e si potè vedere il dispiacere nel volto del nonno e in quello dei ragazzi che lo ascoltavano con molto entusiasmo.
Harry: mi piace tua nonna.
Charlie: già anche a me...
Harry: ci vuole ancora molto tempo all'arrivo degli sposi...vieni con me, ti farò vedere una cosa. E' un posto bellissimo - lo seguii e arrivammo ad una veranda di legno alla quale era appesa un misto tra altalena e amaca con un piccolo materasso e dei cuscini.
Charlie: cosa hai intenzione di fare?
Harry: non pensi che ti abbia portata qui solo per farti vedere questo posto vero?
Charlie: no certo che no...non lo faresti mai
Harry: stammattina ti ho lasciato solo con un biglietto perciò volevo stare un pò con te, e non c'è posto migliore di questo...
Charlie: ma non...
Harry: smettila di dire sempre no...
Charlie: ma non ho detto no...
Harry: è quello che avresti detto... - disse sdraiandosi sull'altalena (?)
Charlie: ok hai ragione - mi sdraiai accanto a lui.
Harry: sei più bella del solito...
Charlie: lo so, ahahahaha - mi prese per i fianchi e mi avvicinò a lui. - Non vorrei essere...ma così il vestito non copre molto, anzi non copre nulla quindi...
Harry: quindi prenderai un coperta
Charlie: non mi va di alzarmi...
Harry: fino a qualche secondo fa non ti andava nemmeno di sdraiarti qui...
Mi allungai per prendere la coperta e ci coprimmo entrambi. Era bello stare sotto le coperte con Harry soprattutto quando sei a pochi centimetri da lui e ne puoi sentire l'odore, e da quel piccolo momento si comincia con delle carezze, baci ovunque tranne che sulle labbra, piccoli baci, fino ad essere totalmente presi l'un l'altro. Non ci saremmo staccati per molto altro tempo se non ci fosse stato qualcuno a riaccendere la nostra attenzione.
Mamma: CHARLIEEEE!
Paul: Harry?
Charlie: no mamma non stiamo facendo nulla di male...scusa
Mamma: no...
Charlie: ahahahahhaha, scusa ma non posso crederci che tu che mi hai sempre spinta in certe cose ora non mi dia il permesso di stare con...
Mamma: con? Dai dillo!
Harry: ragazzo?
Charlie: già...suona bene
Paul: io non ci vedo nulla di male anche se conoscendo...
Harry: non stavo facendo nulla di male!
Paul: raggiungete gli altri
In pochissimo tempo arrivammo nella salone per non ricevere altri rimproveri per una cosa innocente e raggiungemmo gli altri ai quali si erano aggiunti anche Serena e Candy. Non erano ancora arrivati tutti gli invitati ma cominciammo a sederci ai nostri posti. Ero seduta accanto ad Harry e doveva ancora arrivare il ragazzo che si sarebbe dovuti sedere dall'altro lato, così in sua attesa cominciammo a fare supposizioni sul suo aspetto, sulla sua età, su quanto tempo di ritardo avrebbe avuto. Cominciarono a servire le prime portate e il posto era ancora rimasto vuoto così ora ci chiedevamo se sarebbe arrivato o meno. Tra un piatto e l'altro potevamo scendere in pista e ballare. Eccetto Liam erano tutti negati, anche se Zayn se la cavava leggermente. Fummo costretti a tornare a tavola e il posto che fino ad ora era rimasto vuoto era occupato da un ragazzo bruno in un completo elegante. Avevo già visto quel ragazzo da qualche parte. Aveva un' aria conosciuta anche se avevo visto solo le sue spalle. Ci avvicinammo per sederci e potei riconoscere chiaramente di chi si trattasse.

Di chi si tratta secondo voi?
Lo conoscete sicuramente u.u
Spero vi piaccia e perdonatemi per gli errori presenti :)

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Capitolo 26
*** Capitolo 26 ***


 

Era Josh. Il ragazzo del negozio di bomboniere. Ci sedemmo al nostro posto. Non sapevo se salutarlo o meno, così mi voltai e parlai con Harry. Si era fatto molto tardi e la giornata stava quasi per terminare e non vedevo l'ora di poter togliere quelle dannate scarpe troppo alte per essere portate così a lungo.
Josh: tu non sei...la ragazza del nogozio?
Charlie: scusa? - mi voltai verso di lui
Josh: si tu non sei...Charlie?
Charlie: si, Josh vero?
Harry: piacere io sono Harry.
Josh: ehm...ok. Come va Charlie?
Charlie: molto bene grazie...trovato qualche libro interessante?
Josh: ne ho trovati alcuni indicati per te.
Charlie: so dove trovarti. Appena finisco il mio libro verrò subito da te per uno nuovo.
Josh: tu non sei quel tizio di quella band? - disse non rivolgendosi più a me ma ad Harry che lo fissava minaccioso e si limitò ad annuire - immaginavo ci foste stati...
Charlie: perchè?
Josh: mio zio è la loro guardia del...
Charlie: Paul è tuo zio?
Josh: si...tu perchè sei qui?
Charlie: bhè mettiamola così...tuo zio ha sposato mia madre perciò...
Josh: lei è tua madre?
Charlie: si perchè?
Josh: non vi somigliate affatto...
Charlie: lo dicono in molti ma non è proprio così...
Harry: vieni a ballare?
Charlie: si arrivo...a dopo Josh - seguii Harry sulla pista ballo insieme a tutti gli altri. Non erano molto lucidi eccetto Liam che non aveva toccato nulla. Ballavano tutti in modo osceno, ma era divertente. Improvvisamente le danze furono sospese per il primo lento degli sposi. Sarei stata molto in imbarazzo al loro posto. Furono subito raggiunti dalle altre coppiette felici.
Louis: Harry è il momento giusto per invitare una bella signorina di 80 anni a ballare...
Harry: proprio ora?
Louis: potresti perdere la tua scommessa.
Harry: non succederà mai. Dove sono queste belle signorine?
Louis: sono tutte li - indicò il tavolo - vai e prendine una...
Charlie: mia nonna non vale - Harry si diresse verso il tavolo degli anziani e si accomodò insieme a loro. Ci avrebbe messo un pò a scegliere una di loro.
Zayn: non balli?
Charlie: certo non si vede?
Zayn: con chi balli? Non vedo il tuo compano...
Charlie: ci sei appoggiato sopra...
Zayn: è un palo.
Charlie: non ti sembra il mio compagno ideale? Ahahahahaha.
Zayn: vuoi ballare con me o con il palo?
Charlie: mi dispiace per il palo ma preferisco te... - cominciammo a ballare uno dei lenti proposti dal DJ. Non parlammo, ma ci limitammo ad abbracciarci da amici e dondolare sul posto.
Zayn: non vorrei creare problemi ma penso che Harry sia leggermente geloso...
Charlie: perchè dovrebbe?
Zayn: perchè non stai ballando con lui.
Charlie: non è colpa mia...
Zayn: lo sa ed è per questo che ha quello sguardo afflitto, guardalo.
Continuammo a ballare quando sentii la voce di Niall.
Niall: Posso darti il cambio se vuoi...
Zayn: ok almeno Harry smetterà di guardarmi male... - Niall aveva dato il cambio a Zayn e ora mi trovavo tra le braccia di Niall. Era diverso essere con Niall che essere con Zayn. Niall era come un fratello maggiore. Essere con Niall senza dire una sola parole era del tutto normale, non c'era imbarazzo anche perchè ci capiamo con un solo sguardo.
Niall: Perchè non balli con Harry?
Charlie: anche volendo come potrei se deve vincere la sua scommessa?
Niall: lui la perderebbe se fossi tu a chiedergli di farla finita...
Charlie: perchè devo andare io da lui?
Niall: perchè fin'ora è sempre stato lui a fare il primo passo...
Charlie: hai ragione...
Uscii un attimo fuori per prendere aria. Faceva davvero caldo lì dentro. Non c'erano molte persone fuori, e questo poteva solo significare che gli invitati si stavano divertendo. Era una buona notizia, almeno per mia madre e Paul. Tra i tanti invitati trovai Dan sulla soglia a contemplare le stelle.
Charlie: Mi sei mancato molto.
Dan: lo so...com'è andata la tua gara? Tua madre ne ha parlato con tutti gli invitati.
Charlie: tipico...è andata molto bene, e a te com'è andata?
Dan: bhè meglio di così non poteva andare non credi?
Charlie: ti riferisci a Jennifer?
Dan: già...
Charlie: non so...ma sei strano, quasi diverso...non sembri affatto lo stesso ragazzo che conoscevo prima della tua partenza.
Dan: sono leggermente cambiato lo ammetto ma so anche che non credi nei cambiamenti, ma come dice una parte del tuo corpo...spera. La speranza è l'ultima a morire anche se nel tuo caso si tratta di una persona che non ti interessa affatto.
Charlie: non parlerò...
Dan: lo so perciò entro dentro. Penso di aver preso abbastanza aria.
Entrammo e c'era molta più gente di prima. Evidentemente qualcuno era rientrato. Dan raggiunse Jennifer e ritornai dove avevo lasciato Niall ma non c'era più nessuno. Mi girai intorno in cerca di qualcuno ma nulla. Trovai mio nonno che ballava da solo. Mi avvicinai e gli chiesi se avesse visto qualcuno ma non ci fu risposta solo una sua richiesta di ballare con la propria nipote. Avevo ballato con lui per un quarto d'ora. Ero esausta e avevo ancora più caldo di prima. Uscii fuori per prendere nuovamente dell'aria pura.
Charlie: Liam che ci fai qui?
Liam: nulla, pensavo.
Charlie: a cosa precisamente?
Liam: a tutto...
Charlie: sei diventato un filoso ora...Liam il filosofo. Suona bene.
Liam: Veramente non ho trovato nessuno dentro perciò sono uscito per vedere se ci fosse qualcuno.
Charlie: non sai che fine abbiano fatto tutti?
Liam: no...
Charlie: perchè non ci andiamo a sedere su quella panchina?
Liam: ok, ma non hai freddo così?
Charlie: un pò ma non fa niente.
Liam: prendi questa - disse porgendomi la sua giacca.
Charlie: non avrai freddo così?
Liam: sono molto più coperto di te, prendi -chi era quel ragazzo con cui parlavi poco fa?
Charlie: Dan. E' il mio migliore amico ma quando ho conosciuto voi lui era fuori città per studiare.
Liam: quanti anni ha?
Charlie: 22
Liam: non vorrei essere inopportuno ma penso di aver trovato il tuo quarto tatuaggio...
Charlie: non puoi averlo trovato, è fin troppo nascosto
Liam: lo è abbastanza, ma se osservi bene puoi capire chiaramente dove si trova...
Charlie: e da come lo avresti capito?
Liam: è l'unica parte del tuo corpo che cerchi di tenere nascosta, anzi hai sempre coperta anche se può sembrare una cosa fin troppo scontata...
Charlie: dove si trova? Se indovini dirò a tutti che sei un genio.
Liam: allora sono un genio perchè il tuo tatuaggio è sul polso ed è sempre coperto dai bracciali. Su cosa ci sia scritto non sono moto sicuro, ma avendo indovinato potresti anche mostrarmelo.
Charlie: ok ma non dirlo a nessuno. E' stato il mio primo tatuaggio e ora non ha più alcun senso per me... - spostai tutti i bracciali e gli mostrai il mio "HOPE" sul polso.
Liam: perchè non ha più significato?
Charlie: è stato il mio primo tatuaggio. Avevo 14 ani quando l'ho fatto. Ero arrabbiata con mia madre perchè non mi aveva mai fatto conoscere mio padre, così scappai di casa. Fui accolta da un uomo che diceva di essere un amico di famiglia, e non avrebbe detto nulla a mia madre. Passò molto tempo e mia madre era a pezzi perchè non sapeva dove fossi o con chi fossi. Non tornavo perchè avevo paura di una sua reazione. Intanto era passato abbastanza tempo da scoprire che quell' “amico” era mio padre. Finse di essere un uomo buono, ma dopo circa una settimana dalla scoperta rilevante cominciò a trattarmi male. Non avevo molta autostima di me stessa, anche per ciò che avevo fatto a mia madre, e lui non contribuiva certo a farmi avere più stima di me stessa. - non era mai capitato che raccontando quella storia avessi pianto ma per la prima volta mi scesero delle lacrime - Ero diventata un peso per lui ormai. Mi faceva sentire una schifezza, così mi pentii del mio atteggiamento nei riguardi di mia madre. A volte mi picchiava ma non mi ha mai fatto troppo male...Tornai a casa, e le raccontai tutto. Ovviamente fui punita per ciò che avevo fatto ed ero felice di dover rimanere a casa. Avevo paura ad uscire di casa e poterlo incontrare. Dopo pochi mesi arrivò Paul che portò allegria. Anche se avevo scontato la mia punizione non ero ancora riuscita a uscire di casa, così mi dedicai ad uno sport per il quale bisogna essere fieri di chi si è e di come lo si è diventati. Dedicai anima e corpo nella ginnastica, proprio perchè durante le nostre esibizioni noi raccontiamo noi stessi. Non si direbbe ma è uno sport molto costruttivo.
Liam: non piangere...
Charlie: non volevo...non ho mai pianto raccontando questa storia...
Liam: e quante volte l'hai raccontata?
Charlie: 3 volte...
Liam: sono uno dei pochi quindi...
Charlie: ritieniti fortunato, non sono molte le persone con cui riesco ad aprirmi con facilità...nemmeno Harry conosce questa storia
Liam: è bello essere una persona per cui la gente possa fidarsi.
Charlie: ora che mia madre è incinta lui è tornato e minaccia mia madre di prendersi me e anche il figlio di Paul e suo...
Liam: ma non può...
Charlie: non può con il figlio di Paul, ma può con me...
Liam: Paul non lo permetterà, e poi c'è Harry...ti terrebbe nascosta con lui se sapesse tutto - sorrisi a ciò che aveva detto. Riuscì a tirarmi su il morale. Lo abbracciai.
Liam: sono sempre qui se hai bisogno.
Charlie: perchè non entriamo ora?
Liam: si magari sono tornati tutti – quando rientrammo trovammo tutti dentro ma alcuni di loro avevano l'aria piuttosto preoccupata. Mentre varcavamo la pista mamma mi corse incontro e mi abbracciò forte.
Mamma: dove sei stata fin ora?
Charlie: sono stata fuori con Liam ma voi non c'eravate
Mamma: che bella notizia che mi hai appena dato!
Charlie: mamma cosa è successo? - ero preoccupata
Mamma: ti spiegherò tutto dopo ora vieni con me a chiamare gli altri. Liam vieni anche tu - fummo trascinati in un'altra stanza dove c'erano tutti.
Niall: CHARLIE! Dov'eri finita?
Charlie: ti avevo detto che sarei uscita un attimo e sarei subito rientrata...Perchè avete tutti quelle facce? - Paul si alzò e mi abbracciò - cos'avete tutti?
Niall: tuo padre...è venuto qui.
Charlie: perchè? . Il terrore dominava nel mio corpo ma soprattutto nella mia testa
Paul: lo hai visto?
Charlie: no.
Louis: scusate ma perchè cercava Charlie?
Liam: non può avere ciò che chiede. Non è così?
Paul: solo in parte.
Ero agitata e impaurita. Aveva mantenuto la sua promessa e ora voleva riavere ciò che gli spettava di diritto.
Mamma: Charlie non preoccuparti non lo accontenteremo...
Harry: cosa chiede? - era decisamente arrabbiato e stringeva le mani a pugno con troppa forza da avere le nocche bianche
Charlie: vuole me... - dissi con un filo di voce
Zayn: e perchè è venuto qui a disturbare tutti?
Mamma: perchè non voleva questo matrimonio e disse che se ci fosse stato si sarebbe preso tutto ciò che gli appartiene e con questo intende anche... - cominciò a piangere singhiozzando
Paul: non piangere tesoro... - le si avvicinò e la consolò.


Ecco svelato a voi un grande mistero!
Ahahahaha non chiedetemi come o perchè è successo tutto questo xD
Grazie per seguire in tanti la mia storia :D



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Capitolo 27
*** Capitolo 27 ***


Erano tutti arrabbiati in qualche modo mentre io ero ancora in piedi imbambolata per aver appena compreso il senso delle sue parole. Avevo paura esattamente come ne avevo avuto poco tempo fa. Vidi Harry alzarsi e venirmi incontro. Mi abbracciò e mi tenne stretta a se. Mi sentivo protetta tra le sue braccia. Avevo bisogno di quell'abbraccio come di quello di molte altre persone pronte a proteggermi e a sostenermi nel momento del bisogno.
Niall: Ragazzi che ne dite di tornare alla festa?
Liam: già...e poi abbiamo una sorpresa.
Paul: a cosa alludi?
Liam: è una sorpresa!
Zayn: vi prego di essere felici altrimenti mi intristisco...
Louis: vieni El – le prese la mano con fare protettivo e la trascinò accanto a se
Serena: Charlie noi siamo in sala...
Charlie: ora voglio rimanere un po' da sola...
Mamma: ok ma tra cinque minuti uscirai di qui...
Charlie: lo farò - le dissi sorridendole. Non dovevo rovinare quel poco di tempo che rimaneva prima della fine della festa. Uscirono tutti, o perlomeno pensavo di essere da sola, ma non era così. Nella stanza era rimasto Harry che si era riseduto sul divanetto.
Charlie: perchè non sei ancora qui?
Harry: se vuoi posso ancora uscire...
Charlie: no rimani qui - mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui.
Harry: ...ho vinto la mia scommessa con Louis sai
Charlie: lo immaginavo... - la luce dei suoi occhi era più cupa anche se in qualche modo cercava di distrarmi dai miei pensieri
Harry: ma non ho potuto ballare un lento con te...e mi dispiace davvero tanto avrei potuto anche... - si fece silenzio e le sue labbra erano sempre più vicine alle mie finchè non si unirono.
Charlie: questo puoi farlo quando vuoi però, non pensi?
Harry: si hai ragione ma ora ne avevo voglia.
Charlie: ti prometto che un giorno ti porterò a ballare
Harry: dovrei essere io a portrare te da qualche parte.
Charlie: ma il mio posto non è un posto qualunque...
Harry: premetto che non so ballare.
Charlie: l'ho notato – scoppiammo a ridere e cominciò a farmi il solletico e cominciammo una vera e propria battaglia. Aveva trovato il metodo migliore per risollevarmi il morale. Non avevo pensato nemmeno un momento a ciò che era appena accaduto.
Paul: i cinque minuti sono scaduti! - affacciò dalla porta semi aperta per richiamarci e con un lieve cenno della testa ringraziò Harry.
Charlie: grazie Harry... - sussurrai al suo orecchio
Harry: e di cosa?
Charlie: per essere te stesso.
Harry: grazie per rendermi così come sono - gli diedi un bacio sulla guancia e lo abbracciai forte. - Andiamo? Devi vedere la sorpresa per Paul e tua madre.
Raggiungemmo gli altri che come me avevano riacquistato il sorriso. Zayn salì sul palco e prese il microfono per fare un annuncio.
Zayn: Buonasera a tutti. So che la festa è quasi giunta al termine ma avevamo una sorpresa in servo per i novelli sposi. La sorpresa è all'esterno ma permettetemi di ringraziarvi tutti per questa giornata magnifica, mi sono divertito molto con tutti voi e Paul...mi mancherai per un pò. Un brindisi per gli sposi! - sollevò il suo bicchiere pieno di spumante per il brindisi, dopodiché uscimmo immediatamente fuori per la sorpresa. Niall faceva da guida per tutti. Arrivammo in spiaggia dove erano stese molte coperte con delle candele. Prendemmo posto e si cominciarono a sentire dei fischi. I primi fuochi d'artificio furono sparati in aria.
Harry: hai freddo?
Charlie: potresti riscaldarmi tu...
Harry: o la mia giacca.
Charlie: o entrambi.
Harry: bell'idea
Mi misi la sua giacca sulle spalle e cominciammo a baciarci per riscaldarci, per l'atmosfera che si dimostrava propensa a fare certe cose, e perchè era davvero bello baciarlo. I fuochi terminarono dopo molto tempo e rientrammo tutti in sala dove prendemmo posto.
Harry: ora che loro non ci sono e essendo sola in casa potresti venire da me...
Charlie: ogni occasione è buona...
Harry: perchè non dovremmo approfittarne?
Passarono alcuni minuti e tornarono in abiti diversi. Mamma mi si avvicinò.
Mamma: Charlie sarò via per una settimana, so che sarebbe stato meglio se ti avessi avvisata prima...
Charlie: non preoccuparti.
Mamma: vuoi che i tuoi nonni rimangano qui?
Harry: non si preoccupi signora può tranquillamente venire a stare con me e i ragazzi.
Mamma: bene almeno sarai in compagnia.
Charlie: cosa ti dice che io abbia accettato?
Mamma: il mio buon senso. Harry non sono abituata a fare certe raccomandazione ma non fate sciocchezze...
Harry: non si preoccupi sarò il suo tutore o se preferisce il suo fratello maggiore.
Mamma: dicevo nel...
Harry: avevo afferrato anche l'altro senso. - era leggermente in imbarazzo a discuter di certi argomenti con mia madre.
Salutai entrambi e dopo aver saltato tutti andarono via e con loro anche gli invitati.

 
So che è un po' più corto degli altri ma è comunque un capitolo importante per la storia :)
Che ve ne pare di tutto il racconto fin'ora?
Ringrazio tutti coloro che seguono la mia storia :D

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Capitolo 28
*** Capitolo 28 ***


Arrivammo a casa per prendere l'essenziale per il mio soggiorno a casa di Harry.
Harry: ti cambi già?
Charlie: prendo solo i vestiti per domani e il borsone.
Harry: dov'è il borsone?
Presi tutto l'occorrente e Harry aveva già preparato tutto, tant'è che lo trovai steso sul letto a giocherellare con alcuni pupazzi.
Charlie: cosa fai?
Harry: nulla.
Charlie: Ti piacciono i mie peluche?
Harry: sono più belli i miei – affermò superbo
Harry: Mi aiuti ad alzarmi? Sono troppo stanco! - gli presi la mano per aiutarlo ad alzarsi ma non ci riuscii, era troppo pesante.
Charlie: sei ingrassato un pò.
Harry: è per questo che non riesco ad alzarmi...
Charlie: allora rotola e rialzati. - prese a rotolare e si trovò pancia in giù sul pavimento
Harry: penso di essere incinto...
Charlie: chi è stato?
Harry: a dire la verità c'è stata una signora che voleva allungare le mani durante il nostro ballo, ma il marito l'ha rimproverata...penso sia lei la colpevole...
Charlie: dovremo scoprire di chi si tratta...
Harry: ti prego aiutami, mio figlio non può morire soffocato a causa di un padre irresponsabile che lo schiaccia con la sua ciccia.
Charlie: prendi la mia mano – dissi ridendo porgendogliela
Harry: La tua mano sta nella mia come se fosse fatta solo per me - arrossii alle sue parole. Quando diceva certe cose mi sentivo in imbarazzo.
Harry: non essere timida, ahahahahahah.
Charlie: non sono timida, è solo che...
Harry: Charlie... - si avvicinò ed era diventato leggermente rosso in volto. Mi prese le mani e si avvicinò ancora di più - io...
Charlie: tu cosa Harry?
Harry: ho una gran voglia di baciarti - mi baciò e quando si staccò sussurrò alcune parole al mio orecchio - penso di essermi innamorato di te...
Charlie: ti amo anche io Harry... - era rosso come un peperone però non potei fare a meno di baciarlo e rimanere inerte tra le sue braccia. Ci rendemmo conto dell'ora che si era fatta e scappammo immediatamente a casa dai ragazzi. Erano già tutti in pigiama. Andai subito di sopra dopo aver salutato tutti. Per la prima volta avrei indossato il mio adorato pigiama in presenza di Harry. Misi un pantaloncino e una canotta e mi infilai sotto le coperte. Presi il telefono per vedere se mamma mi avesse chiamato o mi avesse mandato un messaggio, ma nulla, così le mandai io la buonanotte anche se non ricevetti alcuna risposta. Arrivò Harry pensando che stessi già dormendo e si mise accanto a me cercando di non fare rumore. Feci passare il tempo necessario per far si che si addormentasse. Dormiva già da un pò o perlomeno così sembrava. Senza fare troppo rumore mi misi a cavalcioni sopra di lui, ma si accorse del mio spostamento e mi prese per i fianchi e aprì gli occhi all'improvviso.
Harry: cosa stai facendo?
Charlie: cosa pensi stia facendo?
Harry: devo proprio dirtelo?
Charlie: preferirei di no. - cominciammo a ridere come due deficienti - Sei così bello...
Harry: dipende dai punti di vista...
Charlie: da questa angolatura sei meravigliosamente figo
Harry: potrai anche dire che sono bello ma io credo di non esserlo abbastanza per essere al tuo fianco...non ti rendi conto di quanto sia bella.
Charlie: ma non sono l'unica a pensarlo, hai milioni di fans che continuano a ripetere quanto tu sia bello e sexy!
Harry: i tuoi occhi...mi ricordano tanto...
Charlie:chi?
Harry: una persona troppo importante per me...
Charlie: chi sarebbe?
Harry: se ti avvicini te lo dico... - mi sedetti per riprendere il mio posto, quando sentii le sue braccia che mi abbracciavano da dietro - mi ricordano tanto la persona che amo.
Mi voltai per guardarlo parlava ma il suo volto era troppo vicino al mio che finimmo per baciarci ancora una volta. Sapeva rubare un bacio in ogni momento in ogni modo. Ci addormentammo e ci svegliammo la mattina successiva al suono della sveglia che era impostata alle 12. Harry continuò a dormire ma io dovetti alzarmi dal letto per prepararmi per gli allenamenti. Non andavo in una palestra dalla gara a Newcastle e mi ero quasi totalmente dimenticata del "rimprovero" che ci avrebbe dovuto fare Sasha. Presi il borsone e andai a cambiarmi indossando un jeans, una canotta bianca con sopra un cardigan marrone perchè cominciava a fare freddo fuori proprio perchè si stava e si stava avvicinando una delle mie feste preferite, Natale. Mi lavai, feci colazione, e notai che nessuno si era ancora alzato. Scesi nuovamente per uscire di casa e trovai Zayn che mangiava tutto solo su una poltrona.
Zayn: dove vai?
Charlie: agli allenamenti. Torno per l'ora di cena.
Zayn: così tardi?
Charlie: dovrei scontare una punizione...
Zayn: per aver fatto cosa?
Charlie: per non essere tornata a casa insieme alla "squadra"
Zayn: oh ma sei tornata con noi e c'era anche Paul...è come se ci fosse stato tuo padre!
Charlie: cosa avete intenzione di prepararmi per cena?
Cominciò a balbettare e scoprii che nessuno di loro sapeva cucinare, o perlomeno non lo facevano mai.
Charlie: a stasera - uscii di casa ma miresi subito conto di quanto fossi distante dalla palestra così rientrai per chiedere un piccolo favore a Zayn. Ma si fece trovare avanti alla porta con un mazzo di chiavi in mano.
Zayn: Harry te le ha lasciate per non fare tardi.
Charlie: ringrazialo da parte mia.
Zayn: lo devo ringraziare come faresti tu?
Charlie: no - ridemmo entrambi immaginando la scena - basta che tu gli dica che Charlie lo ringrazia - andai in macchina e guidai fino alla palestra dove trovai tutte le ragazze fuori ad aspettare. Le raggiunsi per sapere cosa fosse successo.
 
Questo è un periodo critico!
Ci sono compiti e interrogazioni ogni giorno D:
Ma io trovo sempre il tempo per voi xD
Sono fin troppo esaurita xD Perdonatemi :D

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Capitolo 29
*** Capitolo 29 ***


Holly: Sasha non c'è, la palestra è chiusa e alcune ragazze lo hanno visto mentre lasciava la città alcuni giorni fa dopo che siamo tornate dalla gara.
Serena: chi verrà al suo posto?
Giuliet: ragazze io ho saputo che Sasha ha dato le dimissioni e al suo posto arriverà un certo coach Bingley.
Holly: sai qualcos'altro?
Giuliet: no solo questo, ma ho sentito delle ragazze dire che gli allenamenti si faranno lo stesso.
Serena: vorrei sapere solo perchè Sasha è andato via?
Giuliet: si dice che fosse coinvolto in una relazione con un genitore della palestra, ma non si sa con chi.
La palestra venne aperta anche senza un allenatore, e dovemmo allenarci ugualmente, ma Sasha aveva lasciato degli incarichi ben precisi agli assistenti e degli esercizi stabiliti per ognuna di noi. Come avevo previsto la nostra punizione consisteva nel triplicare gli esercizi rispetto alle altre. Quando finii la prima sessione ero a pezzi, non mi sentivo più le gambe troppa la stanchezza. Eravamo rimaste solo io e Serena, e vedere le altre andare via era straziante. Con le poche forze che ci erano rimaste completammo tutti gli esercizi e terminammo mezz'ora dopo. Quando uscimmo dalla palestra accompagnai Serena a casa e tornai a casa dei ragazzi ma feci una strada diversa rispetto al solito. C'era una luce stupenda che attraversava i rami degli alberi facendo apparire tutto l'ambiante circostante quasi fiabesco. I raggi dorati del tramonto si mischiavano al colore bronzeo delle foglie. Sotto ad uno di quegli alberi era seduto Liam. Scesi dall'auto e andai da lui.
Charlie: ehm...non vorrei disturbarti ma è tardi e i ragazzi speravano che cucinassi qualcosa...
Liam: dobbiamo fare la spesa... - aveva un'aria così dolce da togliere il fiato
Charlie: non c'è nulla nella dispensa?
Liam: no assolutamente nulla.
Andammo a fare la spesa e tornammo a casa il prima possibile. Parcheggiai l'auto e vidi Niall correrci incontro.
Niall: ditemi che avete con voi del cibo!
Liam: si Niall - ora puoi stare tranquillo
Niall: cosa mangiamo?
Entrammo e la casa era un macello. C'era roba di ogni genere sparsa ovunque.
Liam: dove sono gli altri? - chiese con tono disperato
Niall: stanno giocando ad acchiapparello, mentre Eleanor sta cercando di pulire la casa...
Liam: tu ed io aiutiamo Eleanor... - ordinò a Niall
Niall: ma io ho fame!
Liam: se vuoi mangiare pulisci! Sai cucinare Charlie?
Charlie: certo...allora vado in cucina.
Niall: a me il piatto più grande.
Charlie: lo farò - ridendo andai verso la cucina. Pur essendo a pezzi ma essendo affamata cominciai a cucinare. Non vedevo l'ora di poter addentare qualcosa. Non avevo ancora terminato di preparare tutto, mentre Niall, Liam e Eleanor che avevano finito di pulire mi raggiunsero in cucina per darmi una mano.
Liam: dove sono gli altri?
Niall: sparsi per la casa, oh ecco Harry. Harry attento al muro! - gli urlò contro ma troppo tardi. Ci andò a sbattere in pieno e cadde a terra, mentre Louis e Zayn che lo inseguivano e lo deridevano.
Liam: il tuo cognome è Styles non Potter.
Tutti scoppiammo a ridere mentre Harry che era ancora a terra era sul punto di piangere per il dolore. Finii di preparare la cena e cominciammo a mangiare tutti insieme. Niall ringraziò più volte per la cena e finalmente dopo aver mangiato potei stendermi un pò. Ero a distrutta. Questa volta toccò a Zayn, Louis e Harry pulire visto che prima avevano giocato,intanto noi chiacchieravamo senza problemi.
Charlie: non ce la faccio più! - dichiarai sfinita
Niall: cosa hai fatto?
Charlie: farei prima a dirti cosa non ho fatto - arrivò anche Zayn che aveva finito il suo lavoro in cucina mentre si poteva vedere con chiarezza che Harry e Louis giocavano con il sapone.
Zayn: hai scontato la tua punizione?
Charlie: direi proprio di si.
Eleanor: non hai paura di cadere quando salti?
Charlie: no...anche se cadendo potrei farmi parecchio male...
Niall: hai qualche cicatrice da mostrarci? - chiese con un filo di eccitazione
Charlie: solo una. Me la sono fatta al volteggio. - alzai i capelli per far vedere un piccolo taglio che avevo sulla nuca.
Liam: come te lo sei fatto?
Charlie: non avevano preso bene le misure del trampolino e invece di atterrare sul volteggio sono andata a sbattere con la schiena contro di esso, e mi sono fatta questo...ho messo due punti ma non sono potuta tornare in palestra per due settimane perchè non potevo muovere la testa.
Eleanor: ho una cicatrice simile, me la sono fatta quando avevo 7 anni.
Zayn: come te la sei fatta?
Eleanor: stavo correndo, quando sono andata a sbattere contro un albero.
Niall: non pensavo che gli alberi fossero così pericolosi.
Liam: a me fanno senso le cicatrici - dichiarò con raccapriccio dopo che Eleanor mostrò la sua cicatrice - anche se ne ho molte, ma cerco di non guardarle.
Niall: mi incuriosisce come le persone possano causarsi delle lesioni che avranno per sempre sulla propria pelle - arrivarono Louis e Harry che avevano finito di giocare e pulire la cucina intromettendosi nel discorso.
Harry: chi non ne ha almeno una?
Niall alzò la mano e tutti lo fissarono increduli.
Niall: anche se un giorno quando ero piccolo e giocavo sullo scivolo sono caduto su una pietra appuntita e avevo tutta la gamba insanguinata. Vi siete mai rotto qualcosa? - Eleanor, Louis, Harry e Liam risposero di no.
Zayn: una gamba...
Niall: mi sono slogato una caviglia per colpa di uno scoiattolo.
Charlie: mi sono rotta parecchie parti del corpo.
Niall: cosa? - tutti guardavano incuriositi.
Charlie: polso, braccio, caviglia e...ho riportato una frattura alla testa...
Liam: come ti sei fatta tutte queste...- fece un gesto incomprensibile riferendosi alle fratture che avevo riportato nel tempo
Charlie: il polso sulla trave, il braccio quando sono caduta dalla casa sull'albero di mia cugina, la caviglia quando sono scivolata sul bordo di una piscina e la testa allo stesso modo della mia cicatrice.
Harry: come ti saresti causata una cicatrice?
Charlie: sbattendo contro il volteggio.
Zayn: e con una frattura alla testa sei tornata in palestra dopo due settimane?
Charlie: si anche se non avevo il consenso del medico...
Eleanor: come hai fatto ad ottenere il consenso dal tuo allenatore?
Charlie: ho falsificato il certificato...
Liam: ma potevi farti male. - era davvero il più responsabile del gruppo
Charlie: dovevo tornare per essere ammessa alla competizione nazionale, ma... - erano tutti sull'attenti - il dottore era venuto a sapere di cosa avevo fatto ed è andato dal mio allenatore che non mi ha permesso di partecipare alla gara.
Zayn: ha fatto bene.
Charlie: ero arrabbiata con tutti ma poi mi è passata.
Passammoun'intera settimana tra chiacchiere e risate. Le mi giornate si dividevano in allenamenti-casa-compiti-chiacchiere. Fu proprio in questa settimana che imparai a conoscere meglio i ragazzi. Mi svegliavo ogni giorno alle 6 di mattina per andare agli allenamenti che diventavano sempre più duri ma dovevo tenere il ritmo anche se ero sempre più distrutta, ma quando tornavo a casa e li trovavo tutti li in qualche modo le energie tornavano. Quando Paul e mamma tornarono dal loro viaggio di nozze dovetti tornare a casa, abbandonarli mi sembrò la cosa pegiore che potessi fare dopo che mi avevano ospitato per una settimana. Eravamo tutti tristi ma ci saremmo visiti comunque molto spesso. Notai che la pancia di mia madre era cresciuta notevolmente rischiando di partorire in qualunque momento. Paul era eccitato all'idea di poter avere suo figlio tra le braccia. Con l'arrivo degli sposi novelli arrivò anche il nuovo coach. Era duro tanto quanto Sasha. Richiedeva rispetto e non voleva essere chiamato per nome ma COACH BINGLEY. Erano passate ormai quasi due settimane dal giorno del matrimonio. Tornata dagli allenamenti ricevetti una brutta notizia, ovvero che i ragazzi e Paul erano dovuti partire subito senza preavviso. Non ero stata con loro per niente da quando mia madre era tornata e ci tenevo a salutarli tutti o anche solo Harry.
Charlie: quando torneranno?
Mamma: devono stare fuori per circa due settimane.
Charlie: dove sono andati? - ero sempre più triste
Mamma: sono in giro per l'America. Erano tutti molto tristi all'idea di stare lontani da casa.
Passarono altri due giorni da quando erano partiti ede ro triste ed annoiata. Per non essere triste dedicai molto tempo agli allenamenti. Una sera mentre ero su internet feci una videochiamata con Niall come facevo prima di rivederlo.
Niall: che ore sono da te?
Charlie: 10
Niall: oh il mio fuso orario è sbagliato allora...
Charlie: che ore sono da te?
Niall: sono le 9, sto per trascorrere la tua giornata.
Charlie: oh non te la auguro affatto.
Niall: come vanno gli allenamenti?
Charlie: faticosi. Dove siete?
Niall: domani partiamo per Las Angeles dove resteremo fino al nostro ritorno...
Charlie: prendimi un souvenir
Niall: già fatto
Charlie: potresti prenderne uno anche a Los Angeles - dissi ridendo
Niall: ehi Charlie scusa ma devo andare. Buonanotte!
Charlie: buongiorno Niall. – spensi il computer e andai a dormire.
 
Vas Happening?
Spero vi piaccia e perdonatemi per gli errori
Thank you very mutch from Direction One xD
Domani è il mio compleanno *___________* non vedo l'ora di scartare i ragali :D

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Capitolo 30
*** Capitolo 30 ***


Era finalmente domenica e questo significava che potevo dormire e riprenderemi dopo una settimana estenuante. Questa settimana non avrei avuto gli allenamenti così avrei potuto dedicare un pò di tempo a me stessa e a studiare un pò. Uscii e mi divertii stando con le mie amiche. Andammo al cinema, a fare shopping, finchè un giorno mentre stavo per uscire sentii mia madre urlare.
Charlie: mamma cos'hai? - chiesi agitata tra le urla di entrambe e lo sguardo pieno di terrore – mamma? - ero sul punto di piangere
Mamma: prendi l'auto! - urlò
Charlie: ti preparo la borsa eh... - ero incapace di muovermi e di pensare
Mamma: la borsa è già pronta ora calmati e portami in ospedale – disse ansimante a causa del dolore mentre io tremavo dalla paura, non sapevo cosa fare - Charlie ora più che mai ho bisogno di te - ero troppo agitata. Tremavo tutta, avevo l'adrenalina alle stelle.
Charlie: cosa devo fare?
Mamma: PRENDI L'AUTO! ORAAA!
Charlie: si l'auto - ricordai a me stessa e riuscimmo finalmente a salire in auto. Guidai da schifo fino all'ospedale. Non ero pronta per questo. Accompagnai mamma all'entrata dove le diedero una sedia a rotelle e la portarono subito in sala parto. Rimasi fuori per molto tempo. Non sapevo cosa fare. Intanto arrivò Serena che avevo avvisato pochi minuti prima. Erano passate circa due settimane di puro terrore, quando vidi uscire mamma dalla sala parto con un bel bimbo tra le braccia. Alla vista del mio fratellino cominciai a piangere. Era bellissimo. La seguiiper vedere dove la portavano. La condussero nella sua prossima stanza per le prossime 72 ore.
Charlie: mamma?
Mamma: Charlie avevi ragione tu?
Charlie: su cosa?
Mamma: è un maschietto.
Charlie: ora devi dargli un nome però, è arrivato il momento di decidere un nome...
Mamma: oh ma se vai a vedere vicino al suo lettino c'è già scritto tutto.
Andai vicino alla vetrata dove erano esposti tutti i bimbi come se ossero un trofeo. Il numero 69 era un bellissimo bimbo che rideva osservando la luce dei neon. Aveva degli stupendi occhioni grigi. Vidi cosa c'era scritto vicino al suo lettino.
" Madre: Mery Humprei (Secondo genito)
Padre: Paul Higgins
Stanza: 69
Nome: Harold Higgins"
Alla vista del nome risi e piansi contemporaneamente. Gli aveva dato il nome che più le ispirava. Aveva decisamente la faccia da Harold o Harry, o come volesse chiamarlo. Ma comiciai a piangere perchè in quel preciso momento realizzai quanto mi mancasse Harry. Non ci avevo pensato molto o per lo meno cercavo di evitare ogni cosa che potesse riportarmelo alla mente per non intristirmi ma era arrivato il momento di pensarci un pò.
Serena: perchè piangi? - mi posò una mano sulla spalla
Charlie: guarda come lo ha chiamato quella pazza di mia madre - dissi ridendo tra le lacrime.
Serena: come - cominciò a ridere - Ha...
Charlie: esatto...
Serena: sta tranquilla tornerà presto. Ora perchè non vai da tua madre?
Entrammo entrambe nella sua stanza ma lei dormiva. Aveva avuto una giornata pesantissima. Rimasi li a dormire insieme a lei. Passarono le 72 ore e tornammo a casa insieme ad Harold. Aveva una sua stanza ma dormì con mia madre. Era un bambino taciturno. Non piangeva mai di notte. Passarono altri due giorni.
Charlie: mamma ma Paul...
Mamma: vorrei fargli una sorpresa quando torna...
Charlie: ma manca ancora una settimana.
Mamma: potrei farti una proposta ma dipende tutto da te.
Charlie: sono tutta orecchi
Mamma: non prendermi per pazza, ma siccome Paul è con i ragazzi e so che ti mancano, soprattutto Harry...perchè non vai a dar loro la bella notizia?
Charlie: mi piacerebbe ma ho gli allenamenti tra due giorni e non credo...
Mamma: ti sto dando il permesso di fare quello che vuoi.
Charlie: vado a preparare la valigia! - avevo un sorriso enorme stampato sulla faccia
Ci misi poco più di 20 minuti per preparare tutto. Riempii la valigia, prenotai un biglietto aereo per LA che avevo tra circa un'ora e tutto il resto.
Mamma: Charlie sai bene perchè ti do questa opportunità?
Charlie: in realtà no, ma perchè non coglierla. - non mi interessava la sua risposta ad essere sinceri, ero troppo felice per farmi dei problemi e rovinare il mio umore
Mamma:ho fiducia in te e so che glielo dirai nel migliore dei modi.
Serena venne a prendermi per accompagnarmi in aereo porto.
Serena: Ehi Charlie sai dove andare una volta atterrata?
Charlie: andrò in albergo
Serena: ti rendi conto a che ora atterrerai?
Charlie: no non lo so
Serena: saranno le 6 di mattina. Non credo che ci sia un albergo pronto a ricevere prenotazioni a quell'ora. Mancano ancora 10 minuti all'imbarco. Fatti dire da qualcuno dove alloggiano Paul e i ragazzi.
Charlie: voglio che sia una sorpresa
Serena: sarà una sorpresa se non torni a casa – rise di gusto immaginandomi disperata tra le strade della calda città californiana senza meta e senza alcun riferimento. Passò una ragazzina con una felpa dei One Direction. Serena la fermò.
Serena: ehi scusa dove hai preso quella felpa? - chiese sfacciata
x: mi è stata regalata ma ora parto per incontrarli - era troppo agitata secondo me
Serena: dove vai?
x: vado a Las Angeles ci sarà una singing e firmeranno autografi.
Serena: sai dove alloggiano?
x: al Palace. E' vicino al luogo della singing.
Serena: grazie mille
Dall'autoparlante la voce chiamò il mio volo.
Serena: appena atterri chiamami.
Charlie: ma qui saranno le...
Serena: non preoccuparti per me, chiamami.
Charlie: ok, se puoi va a trovare mia madre.
Serena: lo avrei fatto comunque lo sai, hai un fratellino bellissimo. Salutami Liam. - era diventata rossa
Charlie: ok...devi dirmi qualcosa che non so?
Serena: no, sai già tutto.
L'autoparlante richiamò il mio volo. La salutai e andai via.



Anche questa è andata u.u
Sono maggiorenne D:

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Capitolo 31
*** Capitolo 31 ***


Corsi verso lo sportello d'imbarco e finalmente salii sull'aereo. Andai a sedermi e presi l'mp3 per far passare più velocemente il tempo, ma mi addormentai senza accorgermene. Mi risvegliai a causa degli strattoni del mio vicino di viaggio. Non eravamo ancora atterrati, ma mancava poco. Presi consapevolezza di cosa stavo per fare. Non avevo pensato a cosa avrei detto o cosa avrei fatto appena li avrei rivisti tutti. Non sapevo come mi sarei sentita nel rivederli lì come non li avevo mai visti. Durante resto del viaggio pensai a cosa fare senza giungere ad una decisione. Forse aveva ragione mia madre quando diceva che è meglio decidere cosa fare al momento, possiamo programmare tutto ma non accadrà mai ciò che vogliamo come lo desideriamo noi. Atterrai e cominciai a vagare in cerca del Palace. Erano già le 8. Tra un paio d'ora sarebbe iniziata la singing e dovevo essere li a qualunque costo. Quando arrivai trovai molte ragazze avanti al Palace. Non potevo passare e non potevo andare li senza farmi notare. Cercai un albergo li vicino, avrei pagato con la mia carta di credito per le emergenze. In zona c'era un albergo carino "Royal Hotel" era appartato e accogliente. Riuscii ad avere una stanza anche se era presto. Salii nella mia stanza e mi cambiai. Rispetto al clima di Londra qui faceva molto, anzi troppo caldo. Indossai un pantaloncino e una maglia con una bella fantasia, e indossai un paio di converse bianche. Quando finii di vestirmi erano arrivate le 9 e mezza, scesi velocemente e andai dove si sarebbe svolta la singing. Arrivai giusto in tempo. Anche se avevano già finito di cantare li trovai li seduti Niall, Liam, Zayn, Louis e Harry, però non vedevo Paul. Erano tutti concentrati a firmare i loro autografi. Non staccavano gli occhi dal tavolo. Intravidi Paul tra alcune fans. Ero già in fila per andare dai ragazzi, anche perchè era l'unico modo per raggiungerli. Dopo due ore di fila era quasi arrivato il mio turno. Dovevo tenere sott'occhio Paul. Cacciai dalla borsa una foto di Harold sorridente. Era bellissimo e non solo perchè fosse il mio piccolo fratellino. Avevo intenzione di dire qualcosa ai ragazzi senza che potessero parlare tra di loro. Presi un blocchetto e cominciai a scrivere. A Niall scrissi: "Anche da me sono le 12", a Liam: "ciao fratellino", a Zayn: "ti si è rovinato il ciuffo", a Louis " Sta zitto e benda il tuo amico. Vediamo se riesci a non farti scoprire". Infine presi la foto e scissi per Paul: questo è un regalo per te, fanne buon uso. So che sarà così!" Aspettai un'altra mezz'ora. L'agitazione cominciò a invadermi tutta, ero troppo agitata senza sapere il perchè. Mancavano solo due ragazze prima di me. Era quasi arrivato il momento. Dovevo farmi coraggio e parlare con persone che conoscevo fin troppo bene. La mia paura era totalmente infondata, mi comportavo da vera idiota. Un uomo della sicurezza mi fece avanzare e arrivò il momento di fare ciò che andava fatto. Passai il bigliettino a Niall che lo prese senza alzare lo sguardo. Lo lesse e quando mi vide aveva un sorriso da togliere il fiato. Gli feci cenno di non parlare, e lui fece cenno all'omone di non far passare nessuno per un pò. Voleva godersi l'intera scena. Avanzai e passai il bigliettino a Liam che lo lesse immediatamente e quando alzò lo sguardo aveva una faccia stupita, ma sembrava felice di vedermi, alzò una mano e gli diedi il cinque. Zayn era il più preso di tutti, continuava a scrivere come un forsennato. Avevo timore a passargli quel bigliettino, Liam e Niall cominciarono a ridere ma Zayn non si accorse di nulla, e si limitò a guardarli. Liam gli fece cenno di guardare su e quando mi vide stava per urlare ma fortunatamente Liam gli tappò la bocca. Si sentivano le urla continue delle fans che credevano che fossi una fans privilegiata o raccomandata. Louis e Harry parlavano sottovoce senza guardarsi scarabocchiando qualcosa su dei fogli. Gli passai il biglietto e quando finì di leggerlo si girò verso Zayn che lo guardava come uno spettatore al cinema, guardò Harry e guardò me. Aveva il suo solito sorriso beffardo. Non so da dove cacciò una sciarpa e bendò Harry controvoglia:
Louis: oh ti piacerà amico, te lo assicuro.
Harry: non fare l'idiota Louis. Levami questa cosa.
Louis: ho avuto un incarico e non posso disobbedire - mi fece cenno di passare da quella parte. Le fans inveivano contro di me, e Liam urlò contro di loro.
Harry: Louis! - disse spazientito
Louis: STA ZITTO! - gli ordinò categoricamente. Mi avvicinai ad Harry che cercava di liberarsi. Gli misi una mano sulla spalla e gli diedi un bacio a stampo.
Harry: Louis non è divertente!
Charlie: credi che io sia Louis?
Harry: C-Charlie? - ancora bendato si “guardava” intorno
Charlie: ciao idiota - Harry si tolse la benda e mi abbracciò stringendomi forte. Mi erano mancati i suoi abbracci e il suo profumo, e tutto il resto. Quando mi baciò le fans erano in disibilio. Urlavano come delle pazze, mentre i ragazzi ridevano.
Harry: cosa ci fai qui? - domandò ad un soffio dalle mie labbra
Charlie: le sorprese non sono finite...dov'è Paul?
Harry: perchè lo cerchi? - mi allontanai leggermente da lui anche se ero ancora tra le sue braccia
Charlie: devo dirgli una cosa...-mi vennero le lacrime agli occhi.
Harry: perchè piangi? - mostrai a tutti la foto del mio piccolo fratellino e improvvisamente avevano tutti voglia di congratularsi con Paul che non si trovava. I ragazzi istigarono le fans e urlare: PAUL! PAUL! PAUL!
Dopo alcuni richiami spuntò Paul che si diresse verso i ragazzi senza accorgersi della mia presenza.
Liam: Auguriiiiiii!
I ragazzi abbracciarono tutti Paul che ricambiò il loro abbraccio senza sapere il motivo. Si accorse di me solo quando sciolse l'abbraccio con i ragazzi.
Paul: Charlie? - mi guardò scettico - Cosa ci fai qui?
Charlie: Paul... - lo abbracciai e mi venne da piangere, ero felice. Gli passai la foto dalla parte scritta - Leggi e capirai... - Paul prese il biglietto e lesse ciò che gli avevo scritto. Quando girò la foto scoppiò a piangere e mi abbracciò nuovamente.
Paul: grazie Charlie...
Charlie: di niente, ma non piangere altrimenti piango anche io...
Niall: lo stai già facendo...
Harry: come si chiama?
Paul: tua madre gli avrà dato il nome giusto, ne sono sicuro.
Charlie: sembrerà strano ma lo ha chiamato Harold - I ragazzi cominciarono a ridere eccetto Harry che diventò rosso.
Louis: spero solo che non diventi come lui.
Charlie: troppo tardi...il suo lettino era il 69...
Zayn rise talmente forte che contagiò tutti gli altri.
Niall: Charlie ti somiglia...ha i tuoi stessi occhi...
Harry: è ciaciottello, è carino.
Charlie: non è ciotto! E' paffuto!
Niall: Paul ci sei?
Paul: no...non posso crederci...perchè non me lo ha detto prima?
Charlie: voleva che fosse una sorpresa...
Paul: e così è stato...Charlie vieni con me. Voi finite qui...
Harry: Charlie aspetta...
Charlie: non puoi dirmelo dopo?
Harry: no...sei qui solo per Paul?
Charlie: ...no...
Harry: ok mi bastava sapere questo... - mi baciò e andò a sedersi insieme agli altri. Seguii Paul. Ci sedemmo su un divanetto e senza dire una parola continuava a guardare la foto.
Paul: grazie...
Charlie: dovevo farlo...ma posso assicurarti che quando lo potrai tenere tra le braccia sarà ancora più bello.
Paul: ha i tuoi stessi occhi...è bellissimo...
Charlie: è figlio tuo...
Paul: non posso crederci...
Charlie: dovresti cominciare a farlo o ti piomberà tutto addosso senza che ti accorga del peso che porti sulle spalle.
Pual: anche se forse non avrai molto da raccontare perchè non mi dici quel poco che puoi di...mio figlio...
Charlie: innanzi tutto si chiama Harold...buffo vero?
Paul: abbastanza...
Charlie: è un bimbo sorridente, pensa che quando sono andata a vederlo per la prima volta era l'unico che rideva mentre tutti gli altri piangevano o dormivano...Non piange quasi mai , soprattutto di notte e ha quella ciccetta sulla pancia che è così bella da.... - continuai a parlare per molto tempo e senza che mi rendessi conto di quanto avessi parlato arrivarono i ragazzi che avevano finito di firmare i loro autografi.
Niall: non partirai presto vero Charlie?
Charlie: invece si...ho gli allenamenti.
Harry: posso rubarmela per tutta la giornata?
Paul: ok ma riportala così come te la lascio.
Harry: cosa dovrei fare?
Paul: vai via - riprese a contemplare la foto.

 
Sono tutta dolorante D:
Però ho avuto la forza di alleviare le mie pene scrivendo solo per voi xD
Ciao unicorni volanti *___________*

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Capitolo 32
*** Capitolo 32 ***


Lasciammo tutti gli altri alla singing uscendo dal retro per non farci vedere dalle fans. Ci rifugiammo nel loro pullman.
Charlie: perchè siamo qui?
Harry: ho bisogno di fare una cosa...
Charlie: sarebbe?
Harry: se eviti di parlare è meglio... - avvicinò le sue mani al mio volto e posò le sue calde e morbide labbra sulle mie. Non era cambiato nulla da quando ci eravamo baciati per la prima volta. I miei sentimenti non erano cambiati, anzi erano diventati più forti.
Harry: ne sentivo il bisogno.
Charlie: mi sei mancato – sussurrai sulle sue labbra
Harry: anche tu...
Charlie:allora...cosa facciamo?
Harry: stiamo insieme, sarebbe meglio non farsi vedere in giro...altrimenti non potrei dedicarmi interamente a te.
Charlie: oh ma che onore
Harry:lo è – disse superbo stringendomi a se
Charlie: è un tuo dovere...
Harry: lo definirei più un piacere – ridemmo entrambi. Ero al sicuro tra le sue braccia, mi sentivo protetta e amata come non mai.
Charlie: sai che devo ripartire molto presto
Harry: quanto presto?
Charlie: tra due giorni
Harry: perchè così presto? - era quasi spazientito
Charlie: ho gli allenamenti e devo aiutare mamma con...
Harry: Harold, ma è più bello Harry.
Charlie: ma potrei confonderlo con qualcun altro
Harry: abbiamo molti anni di differenza
Charlie: ma lui è più bello, e non solo perchè è mio fratello
Harry: sarà pure tuo fratello ma ha il mio stesso nome e questo influisce molto – fece con tono di superiorità. Ci sedemmo su un divano del "camper" e parlammo per molto tempo finchè non arrivarono gli altri ragazzi e Paul.
Niall: Charlie dove alloggi?
Charlie: al Royal Hotel
Liam: perchè non stai da noi?
Charlie: non voglio dare fastidio e poi...
Paul: come puoi dare fastidio se uno di loro vorrebbe stare con te tutto il tempo, uno è il tuo migliore amico, uno il tuo fratellone, uno ti adora, e per un' altro non so cosa tu sia e per me sei come una figlia. Quindi con o senza il loro e il tuo consenso starai qui da noi.
Charlie: Sul serio e poi ho già pagato non mi piace l'idea di sperperare soldi in giro...se avete delle cose da fare non voglio essere d'intralcio.
Liam: non preoccuparti e poi Harry sarà felicissimo di ospitarti nel suo letto - tutti cominciarono a ridere tranne Paul che fulminò Liam con un semplice sguardo.
Paul: chi ha detto che devi dormire con Harry?
Harry: ehi Paul non sarebbe la...prima volta...che...
Louis: se vuoi Harry può dormire con me...
Charlie: ragazzi sul serio ho una stanza dove potere dormire, non sono mica una barbona
Niall: se vuoi può dormire in stanza con me, ci sono dei letti singoli...
Paul: resterai con noi non discutere – era un ordine il suo. Andò via prendendo il telefono, così rimasi con i ragazzi.
Niall: ehi Charlie devo farti vedere un posto, magari ci andiamo tutti insieme, che ne dite?
Zayn: dove dobbiamo andare?
Niall: ora è troppo tardi per andarci, sarà meglio passarci domani, e avrete tutti bisogno di un costume...spero tu ne abbia portato uno Charlie.
Esultarono tutti. In realtà non avevo un costume. Era ora di cena. Lasciai i ragazzi per tornare all' hotel per cambiarmi ma ricevetti una telefonata da Paul che mi chiedeva di cenare al mio albergo e passare la notte li. Era strano, anche perchè poco prima era stato proprio lui a volere che andassi da loro. Rimasi in camera e guardai un pò di TV ma non c'era nulla che mi attirasse, così cominciai a leggere. Pur non essendo molto tardi e avendo trovato qualcosa da fare ero annoiata ed era ancora molto presto. Uscii in cerca di qualche negozio così avrei potuto comprare un costume per l'indomani. Ne trovai uno bellissimo così lo presi. Tornai in albergo e chiamai Serena.
Serena: Charlie allora? Li hai incontrati?
Charlie: si certo che si
Serena: e ora sei con loro quindi.
Charlie: no Paul mi ha detto che non potevo stare con loro, almeno per oggi
Serena: perchè?
Charlie: non lo so, ma domani li rivedrò
Serena: oh fammi sapere come andrà. La prossima volta però controlla il fuso orario!
Charlie: ma sono le 10...
Serena: non qui!
Charlie: scusa...bhè allora buonanotte...
Serena: buongiorno vorrai dire!
Salutai Serena e andai a letto. Faceva molto caldo e presi sonno molto tardi. La mattina seguente fui svegliata dalle continue chiamate di Niall.
Charlie: p-pronto?
Niall: Charlie dove sei?
Charlie: che ore sono? - domandai impacciata a causa del sonno
Niall: sono le 10!
Charlie: non è molto tardi...
Niall: vengo a prenderti e andiamo insieme in spiaggia...tra quanto sei pronta?
Charlie: non lo so...come puoi farmi certe domande appena sveglia?
Niall: fai veloce ti aspetto nella hall...
Cominciai a prepararmi e in meno di 10 minuti ero pronta. Indossai un pantaloncino una maglia a strisce e presi uno zaino che avevo portato per non so quale motivo dove misi un asciugamano e delle creme protettive che mi trovavo senza sapere il perchè.

 
Anche io voglio andare al mareeeeee!

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Capitolo 33
*** Capitolo 33 ***


Scesi ma Niall non era ancora arrivato. Lo chiamai.
Charlie: Niall dove sei?
Niall: sono al bar difronte il tuo albergo
Charlie: perchè?
Niall: devi fare colazione.
Charlie: arrivo subito.
Avevo davvero fame. Prendemmo delle cose da poter portare con noi.
Niall: dormito bene?
Charlie: non proprio...faceva molto caldo...tu hai dormito bene?
Niall: certo.
Charlie: almeno uno dei due sarà sveglio oggi.
Niall: penso proprio che dovrai esserlo anche tu...devi insegnarmi molte cose.
Charlie: del tipo?
Niall: insegnami a surfare. Ti prego!
Charlie: ma io non lo so fare...
Niall: certo che si.
Charlie: non sono così brava da potertelo insegnare
Niall: provaci almeno.
Charlie: ci proverò ma non aspettarti nulla di eccezionale...
Niall: mi dispiace che tu non sia potuta venire da noi...
Arrivamo in spiaggia dopo pochi minuti. Era abbastanza affollata, ma c'erano delle belle onde e molti surfisti.
Charlie: Niall tu prendi le tavole io vado a prendere un ombrellone... - Niall fece prima di me e mi raggiunse.
Niall: bel posto...
Charlie: abbastanza affollato...
Niall: se ti vergogni a farti vedere in costume pensa a quando ti esibisci con un body avanti a persone che nemmeno conosci...e poi ancora non è arrivato Harry ad ammirarti – comiciò a ridere e non potevo fare lo stesso.
Charlie: grazie per per la consolazione - dissi in modo ironico, ma riuscì comunque a farmi rimanere in costume senza farmi vergognare.
Provammo a fare delle piccole lezioni sulla spiaggia ma tutto ciò che facevamo o dicevamo era motivo di risate. Oltre a noi c'erano molte fans che si fermavano a chiedere autografi a Niall e questo ci allentava ancora di più. Era quasi l'una e il sole scottava molto di più, così tornammo sotto l'ombrellone dove trovammo Liam e Zayn.
Charlie: dove sono gli altri?
Zayn: dormono...
Liam: cosa stavate facendo?
Charlie: cercavo di insegnare a Niall a surfare...ma è stato tutto inutile...
Zayn: sai andare sulla tavola?
Charlie: si ma non sono brava...
Liam: sai fare molte cose...mi sorprendi ogni giorno...
Niall: dove solo Louis e Harry? - era appena arrivato dopo essere stato fermato da altre fans.
Zayn: oh eccoli, sono arrivati e hanno una specie di camioncino in stile figli dei fiori.
Niall: mi ricorda tanto What makes you beatiful...
Li raggiungemmo tutti insieme, ma attorno a loro si stava formando un alone di persone, così rimasi indietro e feci passare solo i ragazzi. Tornai sotto l' obrellone e ci rimasi per una buona mezz'ora. Non mi accorsi che ero sotto al sole senza protezione e mi ustionai leggermente, stavo per prendere sonno quando fui colpita da un getto di acqua gelata che mi destò del tutto. Rimasi senza fiato per quanto era fredda l'acqua.
Charlie: CHI E' STATO? - urlai troppo forte
Louis cominciò a correre mentre lo rincorrevo, ma per difendere il suo caro amico Harry mi caricò sulle spalle e mi buttò in acqua.
Charlie: NON FARLO MAI PIU'!
Louis: è stato divertente.
Charlie: no che non lo è! Ti sembra giusto due contro uno?
Louis: hai paura di affogare? - lo guardai storto - non puoi essere brava in acqua così come lo sei a terra?
Harry: certo che no, ha me come salvagente – mi circondò i fianchi facendo aderire la mia schiena al suo torace fin troppo caldo ma riassicurante. Posò la testa sulla mia spalle e comnciò a baciarmi il collo causandomi brividi ovunque.
Louis: Harry ti prego smettila, almeno non farlo avanti a me. - ridemmo tutti e tre poi risposi alla sua domanda.
Charlie: cosa intendi?
Louis: Niall ha detto che sai surfare...ma non sarai brava quanto me.
Charlie: e chi lo dice? Dovresti vedere prima di parlare.
Louis: lo so e basta. Allora che ne dici di una sfida?
Charlie: ok ci sto. Ma come facciamo a decretare il vincitore?
Harry: noi rimarremo qui a giudicarvi. Però mettiti una maglia...
Charlie: perchè dovrei?
Harry: perchè... - cominciò a balbettare, per evitare di farlo arrabbiare presi la sua maglia anche se non mi aveva dato il permesso e mi buttai subito in acqua - Ti piace questa? - chiesi soddisfatta allargando le braccia con fare compiaciuto. Ci spingemmo abbastanza a largo per poter prendere le onde migliori.
Louis: allora quante onde ti servono per prendere la mano con la tavola?
Charlie: non lo so...a te?
Louis: a me non servono prove - disse spavaldo e fiero di se
Charlie: certo Louis - lo assecondai
Louis: vuoi vedere come sono più bravo di te? - alzò il sopracciglio con aria sempre più beffarda.
Charlie: ora non esagerare però - presi la prima onda e la cavalcai con non molta maestria tanto da cadere verso la fine. Tornai da Louis che rideva.
Louis: ma per favore! Ora ti farò vedere io cosa significa surfare - prese un'onda e la dominò fino alla fine.
Charlie: hai avuto solo fortuna.
Louis: io la chiamerei bravura.
Charlie: ti assicuro che questa volta sarò più brava di te - ero decisa a migliorarmi e ci riuscii. La nostra piccola gara continuò tra scherzi e risate. Erano passate circa due ore da quando eravamo a largo a divertirci, così decidemmo di tornare indietro dagli altri.
Louis: ora assisterai alla mia vittoria schiacciante.
Charlie: sei proprio sicuro di aver vinto? Credo che ti stia sbagliando.
Louis: pagherai pegno, se vinco io dovrai fare una doccia insieme a noi ragazzi e cercare di attirare l'attenzione dei ragazzi, fingendo che Harry non ci sia.
Charlie: se vinco invece...
Louis: oh non c'è bisogno che tu ci pensi - eravamo ormai arrivati a riva dai ragazzi - Allora ragazzi chi ha vinto?
Liam: parlo a nome di tutti. Anche se Charlie è abbastanza brava questa volta il vincitore è Louis - Louis esultò correndo per la spiaggia.
Louis: pegno! - urlò correndo per tutta la spiaggia
 
Il prossimo sarà un capitolo importante :D
Aspetto un vostro giudizio e intanto vi ringrazio tutti :D

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Capitolo 34
*** Capitolo 34 ***


Il pegno consisteva nel far ingelosire Harry attirando pubblico maschile mentre eravamo tutti sotto la doccia.
Charlie: qualcuno deve fare una doccia? - dissi con molto imbarazzo.
Zayn: perchè dovremmo fare una doccia?
Charlie: ehm...perchè è tardi e dobbiamo tornare in albergo.
Zayn: ma sono ancora le 4
Charlie: avremo tempo di asciugarci in tempo. Louis tu vieni?
Louis: si ho bisogno di togliermi tutta questa roba di dosso.
Niall: vengo anche io.
Charlie: Harry vieni?
Harry: certo arrivo subito.
Charlie: metà del mio lavoro è fatto - sussurrai a Louis
Louis: manca la parte più difficile.
Charlie: in realtà è la parte più semplice - feci vantandomi
Louis: oh staremo a vedere, ma ricordati che noi siamo famosi e abbiamo molte fan che non vedono l'ora di vederci sotto un getto d'acqua a lavarci con fare provocante...non ci sarà spazio per i tuoi spasimanti, e Harry non vale come uno di loro.
Charlie: dammi almeno un limite di persone.
Louis: ti chiedo almeno 10 ragazzi, dovrebbero bastare a far arrabbiare Harry
Charlie: allora ragazzi avete fatto? - mi voltai verso i ragazzi che ci seguivano mostrando uno dei miei migliori sorrisi.
Harry: perchè tanta fretta?
Charlie: ho solo voglia di...pulirmi?
Harry: arriviamo subito tu vai.
Sarebbe stato meglio farmi vedere prima tutta sola. Avrei attirato l'attenzione ed era ciò che mi serviva per pagare pegno,anche se a dirla tutta ero preoccupata per la reazione di Harry. Mi tolsi la maglia bagnata e cominciai a lavarmi con molta tranquillità. Del sapone mi finì negli occhi e dovetti chiuderli per il bruciore. Sentii la risata di Louis in lontananza. Mi sciacquai velocemente gli occhi per veder per quale motivo stesse ridendo, e trovai troppi ragazzi a osservarmi.
Charlie: cos'avete da guardare? - urlai
x: ragazza se non sei già impegnata io posso essere tuo.
x: mi dispiace che il tuo ragazzo non sia qui a godersi questa scena fantastica...
Charlie: andate via! - urlai nuovamente
x: si dice non toccare no non guardare, sei un bene naturale e devi essere osservata.
Harry: no che non deve – era arrabbiato e geloso, stingeva le mani a pugno mostrando le nocche bianche.
x: e tu chi saresti?
Harry: il suo ragazzo - sentii qualcosa agitarsi dentro di me al suono di quelle parole dette in quel modo. Si avvicinò e mi portò, o meglio mi trascinò, fin sotto l'ombrellone lontani dagli sguardi della gente.
Harry: ti sembra normale?
Charlie: stavo solo facendo una doccia.
Harry: quando hai visto che cominciava a formarsi gente intorno avresti potuto cacciarli.
Charlie: avevo il sapone negli occhi! Quando intorno a te ci sono migliaia di fans non mi comporto in questo modo.
Harry: perchè loro non mi guardano come quei ragazzi. Ognuno di loro avrebbe volto portarti a letto. - era davvero arrabbiato
Charlie: cosa stai dicendo?
Harry: non hai visto come ti guardavano?
Charlie: te l'ho già detto. Non ho visto nulla.
Harry: l'ho visto io e non mi è piaciuto affatto.
Charlie: che colpa ne ho io? - dissi guardandolo fisso nei suoi fantastici occhi verdi troppo scuri a causa della rabbia.
Harry: non lo so, ma sei solo mia e se qualcuno vuole ciò mio mi da fastidio.
Charlie: non è stata colpa mia... - non ricevendo alcuna risposta presi l'asciugamano e cominciai ad asciugarmi così Harry decise di raggiungere i ragazzi ancora troppo arrabbiato. Furono accerchiati dalle solite fans urlanti ma stavolta Harry tentava in ogni modo ad allontanarsi ma tutto fu invano così ci misero più tempo del previsto, intanto ero riuscita ad asciugarmi e a stendermi sul lettino, ma finii per addormentarmi, o meglio credevo di dormire.
 
Harry: posso venire vicino a te? - chiese sottovoce ma dolcemente
Charlie: però prendi un asciugamano che ho freddo - si sdraiò accanto a me e posò l'asciugamano su di noi coprendoci dalla testa fino alla vita - perchè l'hai messa così?
Harry: perchè da quando sei arrivata non mi stai calcolando molto e ho bisogno di te visto che domani devi ripartire - era troppo dolce e troppo vicino alle mie labbra, tanto da far sparire completamente la mia rabbia.
Charlie: Harry... - gli dissi sussurrando il suo nome e cominciai a baciarlo mentre mi avvicinava sempre più a lui. Sentivo il calore delle sue mani sulla mia pelle fredda. Ero rossa dall'imbarazzo, ma felice perchè mi mancavano momenti come quelli.
Harry: è proprio di questo che ho bisogno - soffiò sulle labbra
Charlie: credi che non ne abbia bisogno anche io?
Harry: allora perchè smettere?
Charlie: perchè ho bisogno di ascoltare la tua voce...di ricordarla così com'è, di ricordare il colore intenso dei tuoi occhi o il tuo sorriso. Ho bisogno di ricordare il calore delle tue mani, delle tue labbra sulle mie.
 
 
Non sapevo cosa fare quindi presa dalla noia ho scritto questo capitolo, perciò non uccidetemi vi prego
E poi ne ho postati due nello stesso giorno u.u
Bhè vi dico solo una cosa...preparatevi al peggio...da qui a seguire ci saranno tanti avvenimenti che potrebbe cambiare la sorte della storia, ahahahhahaha preoccupati? Fate bene ad esserlo xD
Un bacio a tutti voi che leggete la storia :*

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Capitolo 35
*** Capitolo 35 ***


Harry: come farò quando non ci sarai?
Charlie: come hai sempre fatto fin'ora. - i suoi occhi erano tornati del solito verde luminoso e persuasivo.
Harry: ma prima non conoscevo te e questo non mi permetteva di essere...
Charlie: fallo per le tue fans che sostengono tutti voi in ogni momento. Loro hanno bisogno di voi.
Harry: ma in questo momento ho più bisogno di te che di loro.
Charlie: ti prometto che sarò sempre accanto a te - le sue labbra sfiorarono le mie quando una ragazza chiamò Harry.
Harry: cosa c'è? - chiese infastidito
x: tu...potresti farmi un autografo? - domandò nervosamente
Harry: oh...ok...
x: chi è lei? - chiese acida
Harry: è la mia ragazza - disse impettito e infastidito per le troppe domande e per essersi dovuto allontanare
x: non credevo che ora oltre alle ragazze più grandi ti piacessero anche le puttanelle.
Charlie: cosa scusa?
x: hai sentito. Credi che nessuno ti abbia visto quando eri sotto la doccia? Il nostro sogno è stare con uno di loro e tu che fai? Cerchi l'attenzione di altri? Scusami tanto ma questo non è un comportamento di una persona normale. Solo quel tipo di ragazze – disse facendo delle virgolette per aria - si comportano in quel modo.
Charlie: chi sei tu per giudicare me?
x: sono una fan del tuo "ragazzo" e stai infrangendo i nostri sogni.
Charlie: oh se la pensate davvero così ti lascio con il tuo "idolo".
x: sarebbe meglio – era acida, forse aveva il ciclo ma mi aveva infastidito e non poco, presi i vestiti e mi avviai verso la strada, ma tornai indietro da Harry e la sua fan.
Charlie: per la precisione. Se fossi davvero una puttanella non avrei difficoltà ad andare a letto con i ragazzi...invece per la tua felicità posso dirti che non ho fatto sesso con Harry. Sono talmente zoccola che sono ancora vergine! Oh sempre se sai il significato di essere vergini, che per la precisione non è solo un segno zodiacale.
Harry: CHARLIE! - era esasperato e indignato, non si aspettava un comportamento simile ne da parte della ragazza che aveva davanti e soprattutto da me.
Tornai il più veloce possibile in albergo per non farmi seguire da nessuno. Ero arrabbiata con tutti anche se lo ero principalmente con me stessa e con Harry che era rimasto lì senza dire nulla. Avrei tanto desiderato anche una sola parola da parte sua, ma questo può solo significare quanto poco ci tenga a me, e che per lui sia solo un desiderio carnale. Arrivai in camera e andai a farmi una doccia, non mi accorsi che le mie lacrime si confondevano con le goccioline d'acqua. Avevo gli occhi rossi e gonfi, ma la rabbia non era passata, era ancora lì ed era pronta a scoppiare da un momento all'altro. Mentre mi vestivo sentii il telefono squillare, e senza vedere chi fosse risposi.
Charlie: pronto?
Liam: Charlie cosa è successo?
Charlie: non sono in vena di parlarne, ma potresti chiederlo al tuo amico.
Liam: non è qui, e volevo saperlo da te.
Charlie: forse più tardi te lo dirò ma ora non mi va...
Liam: ok...vieni qui da noi oggi?
Charlie: no rimango qui – le mie risposte erano asettiche e dirette
Liam: anche se sei arrabbiata puoi sfogarti con me, lo sai vero? Bhè se non hai voglia di parlare io vado...ciao Charlie – lo salutai e riattaccai.
Cominciai a preparare la valigia per poter prendere il primo aereo della giornata il giorno dopo. Avevo molto sonno e dopo aver finiti di preparare tutto . Mi sdraiai sul letto per andare a dormire quando squillò il telefono dell'albergo.
Charlie: pronto?
x: signorina volevamo informala che c'è un ragazzo che sta venendo su da lei, ha detto che era urgente.
Charlie: oh...ok - pensai subito che fosse Harry ma quando la porta si aprì vidi Niall - che ci fai qui?
Niall: volevo vedere come stavi, eri arrabbiata quando hai lasciato la spiaggia e poi...avresti potuto evitare di urlare certe cose avanti a tutti...
Charlie: perchè? Ho solo difeso me stessa e poi non credo di aver detto nulla di male.
Niall: hai solo detto di non...vabbè non importa. Comunque c'erano dei paparazzi che ti hanno sentita che erano nascosti e hanno fatto delle foto
Charlie: e con questo?
Niall: volevo fartelo sapere, e poi ero preoccupato
Charlie: preoccupato di cosa?
Niall: Charlie non puoi capire cosa accade quando vogliono sapere a qualunque costo la verità ti seguono ovunque vada e non puoi più avere una vita tua...non hai più una vita
Charlie: non credo di avere questo problema
Niall: per questo ci sono una decina di giornalisti nella hall? Sei la ragazza di Harry Styles!
Charlie: non credo di volerlo essere ancora...se ti danno della prostituta cerchi di difendere la tua ragazza! Non rimani fermo senza dire nulla! - parlavo ad alta voce o meglio urlavo come se fosse una richiesta ad una risposta che non potevo avere.
Niall: credo che in qualche modo si farà perdonare
Charlie: questo non significa che io torni con lui.
Niall: è bravo in certe cose, soprattutto quando dimostra a tutti i suoi sentimenti per te...
Charlie:credi che non rispetterò la mia scelta?
Niall: penso solo che tu possa cambiare idea – si fece silenzio - hai già preparato la valigia?
Charlie: si è tutto pronto – abbassai lo sguardo quasi vergognandomi senza capire il perchè.
Niall: a che ora hai l'aereo? Potremmo venire a prenderti e...
Charlie: no vado da sola...non mi piace salutare la gente, in generale non mi piacciono gli addii...
Niall: ma questo è un arrivederci
Charlie: non ci vedremo molto spesso.
Niall: verrò a trovarti il più spesso possibile ora che so che abiti a Londra.
Charlie: lo spero, e devi anche vedere...
Niall: chi il tuo bel fratellino che ha lo stesso nome del tuo...ex? Fidanzato
Charlie: già...ex. Ma è molto più bello di lui.
Niall: ma il nome influisce negativamente ne sono sicuro. Quando dirai ad Harry di averlo mollato? Sai lui crede che sia solo arrabbiata... - stavo per rispondere alla sua domanda quando a Niall squillò il telefono e quando terminò la conversazione se ne andò abbracciandomi.
Niall: quando arrivi chiamami – mi fece l' occhilino e uscì
Lasciò un vuoto enorme dentro di me e nella stanza non c'era più quel calore tipico di Niall. Andai a dormire ora più triste che arrabbiata. Mandai un messaggio di buonanotte a Niall e chiesi scusa a Liam se in qualche modo mi ero comportata male con lui.

Voglio sapere cosa ne pensateee :D
A me piace e non...diciamo più no che si ma vabbè xD
Ahahahahah sono un pò cattiva però xD

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Capitolo 36
*** Capitolo 36 ***


La mattina dopo mi svegliai intristita e quando si fece l'ora di andare in aereo porto presi la valigia, ma quando arrivai trovai Paul ad aspettarmi.
Charlie: non dovresti essere con i ragazzi?
Paul: possono anche cavarsela da soli per un'ora non credi?
Charlie: forse ma sarebbe meglio se tu tornassi presto da loro.
Paul: ora devo badare un pò a te...tua madre ha insistito tanto.
Charlie: tipico di lei. Come sta?
Paul: bene e anche Harry.
Charlie: Harry chi? - la mia mente vagava senza meta
Paul: tuo fratello...l'altro Harry sta male ma non so perchè, i ragazzi hanno tentato di tutto ma è stato tutto inutile...penso sia triste della tua partenza.
Charlie: forse, ma non credo lo sia più di tanto – chiamarono il mio volo, Paul cercò di prendere la valigia ma lo fermai - preferirei salutarti qui, odio salutare le persone. Lo abbracciai e andai verso la sala d'imbarco, quando un gruppo di persone mi si avvicinò tutta affannata e con delle macchine fotografiche a portata di mano.
x: lei è la fidanzata di Harry Styles?
x: è vero quello che abbiamo sentito sulla spiaggia?
x: perchè non è qui con nessuno dei ragazzi? E Harry dov'è?
x: da quanto tempo conosce i ragazzi?
x: ha qualche rapporto stretto con qualcun altro di loro?
x: perchè la vostra relazione era nascosta?
Charlie: SMETTETELA! ANDATE VIA! - urlai contro tutta quella gente che mi impediva di prendere il mio aereo, ma fu tutto inutile, continuarono a seguirmi fin dove era loro possibile. Salii sull'aereo e quando si alzò in volo ripensai alle parole di Niall. Mi sentivo osservata da tutti i passanti ma era solo una mia impressione.
x: scusa...posso farti una domanda? - era una bambina di circa 8 anni biondina con gli occhi azzurri.
Charlie: dimmi pure – non potei voltarmi male verso una bambina così carina, lei non aveva colpe, era così innocente
x: mia sorella ha detto che sei la fidanzata di Harry, è vero?
Charlie: ehm...diciamo di si...
x: SANDY – urlò richiamando l'attenzione della sorella - AVEVI RAGIONE!
Charlie: ti serve qualcosa? - quella bambina era riuscita a strapparmi un sorriso
x: mi fai conoscere il tuo fidanzato?
Charlie: lo farò appena torna a Londra – anche se non ero sicura delle mie parole avrei mantenuto la mia promessa
x: me lo prometti?
Charlie: certo – sorrisi ancora una volta mentre lei mi guardava con i suoi occhi azzurri - come ti chiami?
x: Jane
Charlie: allora ti prometto che quando lo rivedrò gli parlerò di te e ti verremo a trovare.
Jane: lo dico alla mamma così ti dice dove devi venire a trovarmi.
Charlie: ahahah ok - la bambina andò a chiamare la mamma e le raccontò tutto ad alta voce mentre la sorella più grande era sul punto di saltare dalla gioia. La madre delle bambine si avvicinò a me.
x: salve signorina io sono Ivy la mamma di Jane, mia figlia mi ha detto che verresti a trovarle a casa con il tuo fidanzato ma potresti anche fingere non preoccuparti
Charlie: non si preoccupi signora non mi è di peso far felici delle bambine e credo che nemmeno per lui sia un problema, anzi è sempre felice di incontrare delle fans.
Ivy: ok se non ti è di peso allora ti scriverò il nostro indirizzo, però voglio solo dirti che le mie bambine ti aspetteranno e non perderanno la speranza di vederti arrivare finchè non arriverai...
Charlie: le assicuro che appena tornerà lo porterò da loro.
Tra le chiacchiere con le bambine e con alcuni dei loro genitori avevo preso alcuni appuntamenti tra fan e One Direction assicurando a tutte loro che li avrebbero incontrati. Era rimasta una mezz'ora all'atterraggio, e pensai a come avrei convinto i ragazzi a fare ciò che avevo programmato per loro. L'aereo atterrò e quando scesi trovai Serena, Candy, Ashley, Valerie e mia madre con Harold ad aspettarmi però erano tutte alle preso con il piccolo e quando mi avvicinai a loro mi sentivo esclusa così per farmi notare urlai un "SONO QUIIII!", tutti si voltarono verso di me e mi abbracciarono tutte insieme senza permettermi di respirare o fare altro. Erano felici di vedermi e notai che anche se erano passati solo tre giorni il mio piccolo fratellino era cambiato moltissimo, era cresciuto.
Serena: Charlie mi sei mancata tantissimo!
Charlie: anche tu, tutti voi mi siete mancati.
Ashley: abbiamo sentito delle strane voci...
Valeri: è vero che...
Charlie: se la tua domanda è se sto ancora con Harry la mia risposta è...
Mamma: CHARLIE! - urlò mentre correva per abbracciarmi
Charlie: ...si - non so perchè dissi che stavo ancora con Harry, ma in realtà non volevo che mamma e Paul sapessero la verità anche se in un modo o nell'altro l'avrebbero scoperto.
Mamma: cosa vuoi fare ora che sei a casa?
Charlie: voglio dormire!
Serena: ma sono le 2!
Charlie: ok non andrò a dormire proprio ora ma ci andrò molto presto.
Nonostante la mia stanchezza invitai le ragazze a casa ma solo Serena aveva accettato l'invito, così salutammo le altre ragazze tornammo a casa.
Salimmo di sopra e chiusi la porta alle mie spalle. Mi cambiai indossando un pantaloncino e una canotta e ci mettemmo entrambe sul letto aspettando che il pc si accendesse
Serena: cosa devi fare?
Charlie: Niall è online?
Serena: si eccolo.
Charlie: viodeochiamata! - urlai in estasi
Serena: ma non posso!
Charlie: sei bellissima così.
Niall: CIAOOOO! - rispose immediatamente Niall
Serena: ciao Niall – lo salutò timidamente
Niall: Serena come siamo eleganti.
Charlie: Che ore sono li?
Niall: è inutile che io te lo dica, non capirai del fuso orario.
Charlie: sei da solo?
Niall: no con me c'è Liam. Liam saluta non fare il maleducato. - disse spingendo Liam verso la webcam.
Liam: chi è?
Niall: delle fans. Vogliono vederti a qualunque costo. - Liam si affacciò per un secondo con un rapido "ciao" ma quando si rese accorse che eravamo io e Serena tornò accanto a Niall.
Liam: quando sei arrivata?
Charlie: circa un'ora fa. Come va da voi?
Liam: è tutto strano...
Charlie: in che senso?
Liam: non so nemmeno descrivertelo. Ciao Serena.
Serena: ...ciao Liam. - era diventata tutta rossa dopo il saluto timido di Liam, cominciai a ridere ma lei si offese e mi buttò giù dal letto. Feci abbastanza rumore che sia Niall che Liam chiesero se mi fossi fatta male ma non potevo fare altro che ridere. Mentre ridevo senza senso, mi ricordai che i ragazzi non avevano visto Harry così uscii correndo dalla stanza con lo sguardo dubbioso di Serena su di me mentre commentava qualcosa con i ragazzi.
Mamma: cosa vuoi Charlie?
Charlie: dov'è Harold?
Mamma: sta giocando ma non farlo piangere!
Charlie: non lo farà.
Lo presi in braccio e cominciò a ridere mostrando un sorriso fantastico e notai che chiudeva i suoi piccoli occhietti quando rideva. Entrai in camera e gli occhi di Serena si aprirono dalla meraviglia.
Serena: penso che ci sia una bella sorpresa per voi.
Niall: amo le sorprese!
Liam: di cosa si tratta?
Niall: se te lo dicesse non sarebbe una sorpresa idiota. - gli diede un pugno sul braccio. Mi sedetti accanto a Serena facendo attenzione al mio piccolo fratellino.
Charlie: saluta questi idioti Harold! - mentre gli presi una manina per salutare rideva guardando le facce buffe dei ragazzi.
Liam: oooooh ma quanto è bello! E' tutto suo padre! Lo vado a chiamare! - Liam uscì di scena lasciando Niall da solo avanti allo schermo a guardare quel bambino che rideva guardandolo.
Charlie: Niall ci sei o si è bloccata l'immagine?
Nial: no...ci sono...siete sicuri sia figlio di Paul? E' troppo bello...
Paul: questi commenti sarcastici potresti anche evitarli. Liam ha detto che...
Charlie: ciao papino - e con questo Paul si attaccò allo schermo. Forse Harold percepì qualcosa e quando vide l'immagine di Paul mise una mano sullo schermo e avvicinando il suo faccione alla videocamera. Paul cominciò a piangere e Niall lo abbracciò. Vennero in suo aiuto tutti gli altri ragazzi, compreso Harry.Liam: di cosa si tratta?
Niall: se te lo dicesse non sarebbe una sorpresa idiota. - gli diede un pugno sul braccio. Mi sedetti accanto a Serena facendo attenzione al mio piccolo fratellino.
Charlie: saluta questi idioti Harold! - mentre gli presi una manina per salutare rideva guardando le facce buffe dei ragazzi.
Liam: oooooh ma quanto è bello! E' tutto suo padre! Lo vado a chiamare! - Liam uscì di scena lasciando Niall da solo avanti allo schermo a guardare quel bambino che rideva guardandolo.
Charlie: Niall ci sei o si è bloccata l'immagine?
Nial: no...ci sono...siete sicuri sia figlio di Paul? E' troppo bello...
Paul: questi commenti sarcastici potresti anche evitarli. Liam ha detto che...
Charlie: ciao papino - e con questo Paul si attaccò allo schermo. Forse Harold percepì qualcosa e quando vide l'immagine di Paul mise una mano sullo schermo e avvicinando il suo faccione alla videocamera. Paul cominciò a piangere e Niall lo abbracciò. Vennero in suo aiuto tutti gli altri ragazzi, compreso Harry.Liam: di cosa si tratta?
Niall: se te lo dicesse non sarebbe una sorpresa idiota. - gli diede un pugno sul braccio. Mi sedetti accanto a Serena facendo attenzione al mio piccolo fratellino.
Charlie: saluta questi idioti Harold! - mentre gli presi una manina per salutare rideva guardando le facce buffe dei ragazzi.
Liam: oooooh ma quanto è bello! E' tutto suo padre! Lo vado a chiamare! - Liam uscì di scena lasciando Niall da solo avanti allo schermo a guardare quel bambino che rideva guardandolo.
Charlie: Niall ci sei o si è bloccata l'immagine?
Nial: no...ci sono...siete sicuri sia figlio di Paul? E' troppo bello...
Paul: questi commenti sarcastici potresti anche evitarli. Liam ha detto che...
Charlie: ciao papino - e con questo Paul si attaccò allo schermo. Forse Harold percepì qualcosa e quando vide l'immagine di Paul mise una mano sullo schermo e avvicinando il suo faccione alla videocamera. Paul cominciò a piangere e Niall lo abbracciò. Vennero in suo aiuto tutti gli altri ragazzi, compreso Harry. Vederlo mi provocò una fitta al cuore.
Louis: ma che bel bimbo! Penso proprio che quello sia mio figlio. Ha i miei stessi occhi.
Zayn: ma se ha gli occhi grigi?
Louis: vabbè ma è troppo bello per essere figlio di Paul - che gli diede uno schiaffetto dietro al testa. Harold giocava con la tastiera ma avevamo messo il blocco proprio per questo. Era bellissimo mentre schiacciava i tasti che rispondevano ad un rumore e rideva ogni volta che il computer faceva rumore. Erano tutti concentrati a guardarlo mentre componeva la sua sinfonia. Alzai lo sguardo per vedere le loro facce e mi concentrai particolarmente a guardare il volto di Harry. Aveva dei bellissimi occhi verdi e il suo volto mi ricordarono alcuni dei momenti trascorsi insieme. Mi venne un senso di angoscia e andai in bagno nel caso in cui delle lacrime sarebbero cadute sul mio volto senza che io glielo permettessi, ultimamente era sempre così era il mio corpo a prendere tutte le decisioni. Sentii che arrivò mamma in camera e prese il mio posto accanto a Serena e cominciò a parlare con i ragazzi. Si sentiva tutto ciò che dicevano. Il senso di angoscia se ne andò così tornai in camera.
Mamma: perchè non mi hai detto che dovevi parlare con i ragazzi?
Charlie: non lo so... - mi sentivo strana, vuota. Mi sedetti accanto a Serena e per non far tornare quelle sensazioni presi il telefono e ci giocai un po' così non dovevo guardare quel fantastico ragazzo dagli occhi verdi.
Niall: Charlie cos'è la prima cosa che hai fatto appena sei arrivata?
Charlie: ehm...vi ho organizzato degli appuntamenti.
Louis: sai che io sono impegnato vero?
Charlie: certo ma queste sono persone speciali e poi dovete venire tutti insieme o in alcuni casi mi basterebbe uno solo di voi.
Serena: penso di sapere chi tu voglia con te - percepii un pò di dispiacere nelle loro espressioni abbattute. Ma vidi che erano tutti concentrati a vedere cosa avrei risposto.
Charlie: già...un pò troppo facile come risposta – mi mancava il respiro e non osai guardare quel maledetto schermo per paura di incontrare i suoi occhi. Mi arrivò un messaggio in contemporanea. Lo lessi. Era di Harry.

 
Vi avevo avvisate perciò ora voglio conoscere i vostri pensieri...
Se potete ascoltate Heartless dei The Fray, è bellissima :D


 


 

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Capitolo 37
*** Capitolo 37 ***


Pensi davvero che ti lasci andare con così tanta facilità? Non mentire a te stessa per far felice gli altri. Fai del male a te e lo fai a me " - H
Leggendo quel messaggio mi scese una lacrima sul viso senza che me ne accorgessi e andai di corsa in bagno. Il telefono squillò nuovamente era sempre lui.
" Perchè lo hai fatto? " - H
" Fatto cosa? " - C
" Non piangere ti prego " - H
" Non sto piangendo " - C
" Sono un idiota " - H
" E' buono che tu te ne renda conto" - C
"Solo quando sono accanto a te...il mio amore non mi permette di essere razionale " - H
"Ho bisogno di te. " - H
" Dovrai imparare a fare a meno di me " - C
" Non posso " - H
" Non vuoi. " - C
" E se anche fosse così? Non voglio perdere le persone a cui tengo! " - H
" Lo hai già fatto " - C
" Ti amo" – H
Scoppiai a piangere. Erano le uniche parole che avrebbero potuto scatenare in me quella tanto indesiderata reazione. Serena mi chiamò dalla accanto ma non avevo voglia di farmi vedere in quello stato e non avevo la forza di affrontare tutti in quello stato. Aprii la doccia come pretesto per non rispondere. Avevo bisogno di qualcosa che mi risvegliasse da quel momento pieno di tristezza a causa dei ricordi che si affacciavano nella mia mente, così decisi di andare realmente sotto la doccia permettendo al getto d'acqua di risvegliarmi dai miei pensieri che mi stavano distruggendo. L'acqua era ghiacciata ma riuscì a darmi uno scossone. Tornai in camera zuppa contro le urla di mamma.
Charlie: sono caduta nella doccia e si è aperta l'acqua...
Mamma: torna in bagno immediatamente! - mi urlò contro
Serena: non credo tu sia molto normale.
Charlie: può capitare a tutti.
Louis: no Charlie te lo dico, non capita a tutti, e io sono uno strano – la voce di Louis provenì dal computer ancora acceso
Charlie: grazie del supporto Louis!
Zayn: sono curioso di sapere come tu abbia fatto...
Mamma: vai in bagno veloce! - urlò nuovamente
Paul: vedo che avete molte cose da fare...ci sentiamo in un altro momento. - salutarono tutti e Serena spense il computer mettendosi a giocare con Harry mentre ero in bagno a cambiarmi. Arrivò un altro messaggio.
" non sei molto normale...ma ti voglio bene lo stesso. " - Niall
" é per questo che se mio amico " - C
" il migliore! " - Niall
" esatto " - C
" Non mi inganni! " - H
" Smettila! " - C
" Buona notte! Salutami mio figlio! " - Louis!
" Lo farò, ahahaha " - C
Mamma: quando esci da quel bagno? La cena è pronta! - mi riportò alla realtà
Quando finimmo di cenare accompagnai Serena a casa sua. Da quel giorno in poi le giornate seguirono in modo monotono. Mi alzavo alle 7 andavo a correre fino alle 9 e dalle 10 alle 2 ero impegnata in palestra con i miei allenamenti. Trascorrevo molto tempo al telefono con Serena o con Candy per non pensare. Non avevo più avuto la possibilità di parlare con Niall o gli altri e ne avevo ricevuto (fortunatamente) messaggi da Harry. Avevo molto tempo a disposizione anche se ero sempre stanca per i continui allenamenti. Finii di leggere il libro di cui avevo parlato con Josh. Era sabato e non avevo gli allenamenti così ne approfittai per svegliarmi più tardi del solito. Fui svegliata da mamma che era tutta agitata ed entusiasta.
Charlie: mmm...cosa vuoi? - chiesi con gli occhi ancora impiastrati dal sonno
Mamma: svegliati! - la sua voce era troppo stridula
Charlie: perchè? - portai il cuscino sulla faccia per cercare di non reagire alla luce che si stava propagando nella stanza
Mamma: oggi tornano!
Charlie: chi torna? - domandai ma sapevo bene a chi si riferisse
Mamma: Pual e i ragazzi!
Charlie: e quindi?
Mamma: non vuoi vedere Harry?
Charlie: eh? Per...si certo che voglio! - mentii ancora, non avevo ancora detto a nessuno che avevo “mollato” Harry a LA.
Mamma: arrivano alle 12! Ma devi alzarti ora! Ci metti sempre tanto tempo a prepararti. Veloce! Alzati! - mi levò le coperte di dosso e mi buttò dal letto.
Scesi a fare colazione e andai prepararmi. Indossai un pantaloncino bianco e una canotta nera con sopra una camicia di jeans. Erano le 10 quando finii. Mi misi delle converse bianche e scesi giù.
Charlie: cosa dovrei fare fino alle 11 e 30?
Mamma: non lo so ma...
Charlie: vado in biblioteca...
Mamma: devi tornare in orario!
Presi la borsa e le chiavi della macchina e andai in biblioteca. Scesi dall'auto e mi indirizzai verso l'entrata della biblioteca quando mi arrivò un messaggio di Zayn.
Anche se siamo in aereo e non dovrei usare il telefono spero che nonostante tutto tu venga a salutarci oggi. Ci sono rimasto male quando te ne sei andata senza salutare nessuno di noi
- Zayn.”
Non risposi ma il suo messaggio mi mise un pò di allegria in circolo o meglio adrenalina nell'incontrarli. Andai dalla bibliotecaria.
Charlie: mi scusi signora cerco un ragazzo bruno che...
x: Josh?
Charlie: si, per caso sa dov'è?
x: lo può trovare in fondo al secondo corridoio a destra
Andai verso la fine del secondo corridoio come aveva detto la bibliotecaria e trovai un ragazzo seduto a terra con una catasta di libri enorme accanto a lui.
Charlie: pero siano interessanti - Josh alzò lo sguardo e quando mi vide si alzò maldestro
Josh: oh ciao Charlie. Come mai sei qui? - cercava di sistemarsi ma era già carino così con il suo solito dolce sorriso stampato in faccia.
Charlie: avevi detto che quando avrei finito il mio libro sarei potuta venire qui a cercarti.
Josh: pensavo ti fossi dimenticata...al matrimonio non mi hai parlato quasi per niente.
Charlie: scusa non era mia intenzione farlo, ma ora sono qui – dissi sorridente
Josh: sei molto più bella di quando ricordassi
Charlie: grazie... - dissi arrossendo e abbassando lo sguardo - puoi aiutarmi a trovare un buon libro?
Josh: certo mi fa molto piacere. Cosa ti piace leggere?
Charlie: mi piacciono molto i classici, dove le ragazze vengono raffigurate come delle vere e proprie principesse...mi piacerebbe essere trattata così...
Josh: il tuo ragazzo non ti tratta in quel modo?
Charlie: cosa?
Josh: al matrimonio sembrava che fossi quasi la sua regina.
Charlie: oh si... - i ricordi cominciavano a farsi strada nella mia mente
Josh: ti piace Shakespear?
Charlie: mai letto...
Josh: allora è il momento giusto per cominciare. Romeo e Giulietta?
Charlie: accetto questa sfida - continuammo a parlare ancora per un po'.
Charlie: ciao Josh io vado.
Josh: già?
Charlie: devo tornare a casa - mi stupii del mio tono dispiaciuto, ma devo amettere che ero stata bene con Josh.
Josh: spero di rivederti presto.
Charlie: lo spero anche io – sorrisi salutandolo e andai dalla bibliotecaria per far registrare il prestito.
Josh: CHARLIE! - mi corse in contro - non potevo fare a meno di darti questo...

 
Secondo voi cosa deve dare Josh a Charlie?
Ahahahahahaha io lo so e voi no u.u sono perfida ma so che mi perdonerete...non molto presto xD
Fate sentire la vostra voce :) mi fa sempre piacere leggere cosa pensate e ringrazio tutti coloro che seguono la storia ;)
Un kiss sopra un unicorno volante :*

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Capitolo 38
*** Capitolo 38 ***


Mi si avvicinò troppo e mi baciò. Non provai nulla, non c'era passione, non c'erano le farfalle che avevano suscitato in me sensazione ed emozioni mai provate prima quando baciai per la prima volta Harry. Rimasi di ghiaccio e stupita dal suo gesto.
Josh: perdonami ma dovevo – sussurrò sulle mie labbra mentre ancora mi stringeva a se.
Charlie: ma io non posso
Josh: potrebbe anche non saperlo...
Charlie: deve...
Josh: decidi tu...ma hai delle bellissime labbra e non può essere l'unico a poterle avere...se solo fossi mia
Charlie: non lo sono – risposi acida e uscii dalla biblioteca incavolata nera per quello che Josh aveva fatto e impaurita per la possibile razione di Harry anche se non doveva interessarmi più di tanto. Guardai l'orologio e vidi che erano le 11 e 55.
Mamma mi aveva mandato dei messaggi dicendomi che era già in aereo porto. Feci una corsa per arrivare in orario ma arrivai verso le 12 e 15 e sapevo benissimo che erano già atterrati. Una volta scesa dall'auto cominciai a correre finchè non vidi due idioti che portavano un passeggino seguiti da una miriade di persone, più in la vidi Paul con in braccio Harold che sorrideva e mamma accanto a lui. Zayn era con una ragazza bionda e Niall e Liam firmavano gli autografi mentre aspettavano le loro valigie. Vidi anche Eleanor che aspettava Louis, che quando la vide le corse incontro e la abbracciò. Mi sarebbe piaciuto ricevere un bentornato di quel tipo, ma avrei dovuto affrontare una situazione diversa e avrei dovuto dire ad Harry di Josh, la situazione era già incasinata così e non mi andava di nascondergli nulla. Andai verso Harry ma fu trattenuto da delle ragazze che chiesero di fotografarsi insieme a lui, così rimasi in disparte aspettando che finisse ma si accorse di me e venne subito ad abbracciarmi. Aveva lo stesso profumo di sempre, lo stesso calore e la stessa intensità nello stringermi a lui.
Charlie: ciao Harry... - sussurrai vicino al suo orecchio
Harry: non ti lascerò andare
Charlie: io credo di si...
Harry: non ora – rimase in silenzio - mi dispiace – ero sempre più stretta al suo petto e sempre più vicina a cedere
Charlie: anche a me...ora puoi anche lasciarmi però...
Ci raggiunsero Niall e Liam.
Charlie: chi è quella tipa con Zayn?
Liam: oh è la sua nuova ragazza
Charlie: non sapevo ne avesse una
Niall: non mi è molto simpatica ma è sicuramente meglio i altre ragazze che abbiamo conosciuto, non è così Harry?
Harry: non era male
Liam: nessuno l'ha mai sopportata
Paul si avvicinò insieme a mia madre e il suo piccoletto ancora tra le sue braccia.
Paul: perchè non venite a cena da noi oggi?
Charlie: non credo abbiano voglia di venire...
Harry: sarebbe fantastico!
Charlie: non avete nulla da fare? Proprio nulla?
Liam: assolutamente nulla!
Niall: non parlate di cibo. Sto morendo di fame.
Mamma: perchè non andate a farvi un giro?
Charlie: penso che tornerò a casa...
Harry: no vieni con me – il suo era un ordine
Niall: Liam andiamo a mangiare qualcosa?
Paul: chiedo a Zayn se sarà dei nostri e poi andiamo anche noi tesoro.
Liam e Niall andarono via e rimanemmo io, mamma e Harry li in un silenzio imbarazzato.
Mamma: Harry come va?
Harry: bene grazie, a lei?
Mamma: abbastanza bene anche se sono molto più impegnata di prima
Harry: lo immagino...suo figlio le assomiglia molto
Mamma: assomiglia molto più a Paul che a me.
Harry: ma ha il vostro stesso sorriso.
Mamma: ha gli stessi occhi di Charlie - si voltarono entrambi verso di me e mi fissarono.
Harry: già l'avevo notato – i suoi occhi erano fissi nei miei e questo mi imbarazzava non poco
Mamma: ride sempre.
Harry: chi? - domandò distogliendo lo sguardo da me e posando i suoi fantastici occhi su Harry
Mamma: Harry ovviamente, Charlie ultimamente è sempre giù di morale.
Harry: mi dispiace...
Mamma: non è mica colpa tua.
Harry: no? - era in agitato e si vedeva - volevo dire no ovvio, certo che no che no – cominciò a balbettare.
Charlie: ehm...ecco Paul, noi andiamo – presi la mano di Harry che strinse la mia con una presa calda e determinata. Andammo verso l'auto dove rimanemmo a parlare.
Harry: non c'è bisogno che tu finga...
Charlie: fingere cosa?
Harry: perchè non hai detto loro la verità?
Charlie: perchè non voglio che sappiano...
Harry: che ti sei arrabbiata con me per quello che ti ha detto una stupida ragazza! - cominciò ad alzare la voce mentre la mia cominciava a tremare e ad affievolirsi.
Charlie: non so cosa significhi per te, ma essere chiamata puttanella non è una delle cose più belle che ci si possa aspettare da una persona! - non riuscivo a guardarlo negli occhi e questo mi preoccupava, il cuore batteva forte e percepivo il calore concentrarsi tutto sul volto.
Harry: ma non sono stato io a dirtelo! - si passò una mano tra i capelli segno di agitazione e rabbia
Charlie: avresti potuto prendere le mie difensive invece di rimanere li a guardarmi come un idiota! - avevo finalmente incrociato il mio sguardo con il suo
Harry: non lo pensava seriamente
Charlie: pur essendo così c'è qualcuno che lo pensa davvero!
Harry: cosa credi. Secondo te non ci sono persone che mi odiano o che mi chiamano puttaniere in ogni occasione?!?
Charlie: non è lo stesso.
Harry: è molto simile! Perchè non vuoi capire?
Charlie: perchè...devo dirti una cosa che non ti piacerà...e anche se non sono più tua... - dire quelle parole ad alta voce mi fece rimanere senza aria nei polmoni e il cuore perse un battito come se una parte di me fosse andata a farsi fottere - sento in dovere di dirti...per rispetto di entrambi...
Harry: io non ti ho ancora lasciata andare...
Charlie: lo hai fatto quando sono partita e non c'era nessuno con me in aereo porto...o quando Niall è venuto in albergo, avrei tanto voluto fossi tu...o quando Liam mi ha chiamata al telefono e non eri tu. Non hai cercato di fermarmi evidentemente ti andava bene così...un peso in meno nella tua vita da super star – le solite lacrime salate e piene di dolore cominciarono a rigar il mio volto ormai bagnato ogni giorno a causa sua. Harry mi raggiunse e mi abbracciò ma respinsi il suo tentativo di stringermi a se, anche se in quel momento era la cosa che più volevo, stare al caldo tra le sue braccia e inalare il suo dolce profumo così rassicurante.
Harry: non avrei mai voluto, ma sono stato costretto
Charlie: costretto da cosa? - puntai i miei occhi nei suoi
Harry: non posso dirtelo... - abbassò la testa
Charlie: non è una buona motivazione. Non mi basta a perdonarti...
Harry: ma sapere che ti amo dovrebbe bastarti - disse avvicinandosi sempre di più
Charlie: no che non basta... ero arrabbiata con te e al tempo stesso abbandonata
Harry: non lo sarai mai più te lo assicuro...
Charlie: io credo che lo sarò sempre invece...ho baciato un altro ragazzo poco fa, anche se non mi è piaciuto...dovevi saperlo...mi sono sentita in colpa con me stessa e continuavo a chiedermi "ma cosa stai facendo? Dove sono finiti i tuoi sentimenti?".
Harry: non lo hai fatto davvero... - era pietrificato e ora oltre ad essere arrabbiato era anche deluso
Charlie: purtroppo è la verità...mi dispiace tanto... - non potevo reggere il suo sguardo così freddo e distaccato, troppo lontano.
Harry: perchè lui si e io no. Cos'ha lui in più di me! - la sua voce era alta ma tremante
Charlie: assolutamente nulla...ma non ha lo stesso effetto che tu hai su di me...
Harry: avevo, ra preferisci qualcun altro a quanto pare...
Charlie: no, no hai...non puoi assolutamente immaginare cosa io provi per te in questo momento...come mi senta e come...
Harry: sono solo lo stupido ragazzo che non ti ha difeso e per questo merita che tu baci un altro mentre lui non c'è! - la sua voce troppo profonda rappresentava tutte le sfumature della rabbia che provava in quel preciso istante
Charlie: no... - la mia invece era quasi un sussurro, come se parlassi a me stessa
Harry: invece è così! Quando sei andata via ho continuato a pensare a cosa avrei potuto fare quando ti avrei rivista, cosa avrei potuto dirti. Ma quando ti ho vista sono rimasto lì imbambolato incapace di parlare e di fare quello che volevo davvero fare.
Charlie: non posso giudicarti per questo ma posso solo dirti che mi dispiace...non avrei mai voluto che ciò accadesse.
Harry: hai fatto in modo che accadesse però, avresti potuto allontanare lui...invece hai allontanato me... - la sua voce andò in diminuendo man mano che parlava, e le sue parole mi colpirono in pieno.
Charlie: non ti avrei mai allontanato anche se ero arrabbiata con te.
Harry: allora dimmi perchè lo hai baciato.
Charlie: non lo so... - le lacrime sgorgavano ormai incontrollate
Harry: non ho bisogno di sapere altro – prese la valigia e si allontanò
Charlie: DOVE STAI ANDANDO? - gli urlai contro rimanendo dov'ero
Harry: dove tu non potrai raggiungermi!
Mi infilai nell'auto e cominciai a piangere sempre più forte. Sarei rimasta lì tutto il tempo e piangere su quello che avevo fatto finchè non mi squillò il telefono. Era mamma che diceva che non sarebbe venuto più nessuno a cena perchè erano tutti stanchi così lei e Pual ne avrebbero approfittato per andare a cena insieme. Non mi ero resa conto che erano già le 3 così tornai a casa e non trovai nessuno. Ero distrutta, e non solo fisicamente. Andai a farmi un lungo bagno nella speranza di risollevare il mio morale che era in mille pezzi. Ci rimasi per circa due ore e andai subito a letto senza nemmeno toccare cibo. Mi svegliai la mattina successiva con gli occhi gonfi a causa del pianto incontrollato di tutta la notte.

 

 
Io vi avevo avvisati u.u
se pensate che questo sia tutto vi sbagliate cari miei, no non sono cattiva solo mi piacciono le storie strappalacrime e...bhè il prossimo capitolo è una cosa assolutamente...
Non vi dico altro u.u

 

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Capitolo 39
*** Capitolo 39 ***


Non feci colazione ma andai subito a vestirmi, con un unico obbiettivo. Indossai un jeans nero con una canotta e una felpa e indossai un paio di scarpe bianche. Ero intenzionata ad andare a parlare con Harry per spiegargli tutto per bene per convincere definitivamente me stessa che era finita. Per nascondere gli occhi gonfi indossai un paio di occhiali da sole. La casa era vuota, vicino al piano trovai un nuovo spartito che si trovava sopra una busta gialla già scartata. La presi e trovai un biglietto per me. Presi gli spartiti e mi diressi verso il piano. Non avevo mai letto quelle note e quando cominciai a suonarle non le riconobbi in nessuno dei miei ricordi. Era una musica malinconica ma allo stesso tempo dolce. Non era molto complicata ma riuscì a distrarmi dai miei dispiaceri. Erano le 10 quando smisi di suonare quella musica fantastica ma triste. Chiamai Niall mentre andavo verso l'auto.
Niall: pronto?
Charlie: ehi Niall ti disturbo?
Niall: no ho ancora qualche minuto prima della riunione.
Charlie: ho bisogno di parlare con Harry...
Niall: e perchè chiami me?
Charlie: non so se lui vuole parlare con me o no perciò sai quando posso vederlo?
Niall: per quel che so quando finirà la riunione non deve fare nulla
Charlie: per che ora finite? Mi bastano anche 5 minuti!
Niall: tra un'oretta
Charlie: ok grazie mille Niall!
Niall: ciao Charlie devo assolutamente andare!
Charlie: em...Niall... - ma non rispose, ma non aveva riattaccato. Avevo voglia di ascoltare la loro riunione, sapere cosa si sarebbero detti ma allo stesso tempo dovevo stare attenta a guidare. Restai concentrata sulla guida e alle risate che proveniva dal telefono. Passò molto tempo dal serio buongiorno proveniente dal telefono, seguito da un saluto generale.
x: so che siete appena arrivati ma ho avuto necessità di parlare con tutti voi.
Liam: cosa devi dirci?
x: ho una cosa da dirvi. Liam ora che sei single puoi dedicarti maggiormente sulle tue fan.
Liam: lo faccio già...
x: si ma voglio più coinvolgimento...
Parlarono del coinvolgimento e delle richieste pazze delle loro fans. Mi venne fame così andai a prendermi qualcosa allo starbucks da mangiare mentre affrontavano altri punti per quanto riguardava Louis, Zayn e la sua nuova ragazza, Perrie. Mi infilai in macchina per non prendere freddo e cominciai a dirigermi verso il luogo della riunione dei ragazzi per non fare tardi. Avrei preferito aspettare piuttosto che arrivare in ritardo e non trovare nessuno.
x: so che alcuni di voi hanno conosciuto una ragazza o meglio era già tua amica vero Niall?
Niall: a cosa alludi?
x: si chiama Charlie...giusto Harry?
Harry: cosa vuoi dire?
x: Niall a me sta bene che sia tua amica ma Harry...non puoi avere una ragazza.
Mi sentii male a sentire quelle parole. Frenai improvvisamente ricevendo abbastanza insulti dagli altri autisti l'auto ma mi ripresi immediatamente e ripartii.
Harry: perchè non posso? - la sua voce era dura
x: perchè sei tu ad attirare più ragazze rispetto agli altri basta vedere i followers di twitter. Se tu hai una ragazza loro non si avvicineranno.
Harry: quindi in teoria non posso avere una ragazza altrimenti non avremo più fans?
x: una cosa simile. Pensa a cosa è successo in California quando quella fan si è avvicinata e le ha dato della puttanella.
Louis: cosa? - la voce di Louis si era fatta leggermente più stridula del solito
Harry: ormai non c'è più questo problema visto che non usciamo più insieme.
Ero allibita da quello che avevo sentito. Ormai non aveva più alcun senso andare a parlargli.
Niall: veramente...lei vorrebbe parlare con te...
Charlie: no Niall sta zitto! - dissi sottovoce.
x: non lo farai vero Harry?
Harry: invece si. Voglio sapere cos'altro ha da dirmi.
Ero agitata e nervosa, presi il telefono per chiudere. Ero quasi arrivata e non volevo sapere più nulla. Mentre feci per prendere il telefono allungandomi sul sedile accanto sentii solo un forte rumore e un dolore acuto percorrermi tutto il corpo.



 
L'auto di Charlie fu colpita da un'altra auto che veniva ad alta velocità dalla strada accanto, era appena arrivata lì dove si sarebbe dovuta vedere con Harry. Il rumore dello scontro fu talmente forte che persino i ragazzi che si trovavano al 24° piano lo sentirono.
Liam: cosa è successo?
Zayn: ehi guardate quell'auto! - disse affacciandosi alla finestra
Louis: andiamo a vedere cos' è successo! Qualcuno si sarà fatto male!
x: qualcuno chiami un'ambulanza! - anche l'uomo di ghiaccio era agitato
Niall: chiamo io! - Niall prese il telefono e vide che la sua conversazione con Charlie era ancora in corso - Charlie? Charlie? - continuò a chiamarla senza ricevere nessuna risposta
Harry: cosa stai facendo? - cominciava ad essere preoccupato
Niall si affacciò alla finestra per vedere cosa fosse successo e cominciò a piangere.
Liam: Niall perchè piangi? - l'agitazione era percepibile in tutti
Niall: non ce la faccio! - si accasciò a terra e tutti lo accerchiarono chiedendo spiegazioni ma Niall continuò a piangere senza dare alcuna risposta alle loro continue domande
Zayn: Niall! Cos'hai?
Niall: quell'auto...Harry...è...
Harry: chi? - urlò avendo ormai capito tutto ma incapace di esprimersi ad alta voce
Louis che era rimasto vicino alla finestra vide che qualcuno si era avvicinato a quell'auto e stava aiutando in passeggero ad uscire. Riconobbe immediatamente i suoi capelli, le sue braccia ormai prive di vita così come lo erano le sue gambe, i suoi occhi non mostravano il solito grigio abbagliante, ma erano chiusi, la sua bocca era dischiusa quasi avesse inalato l'ultimo respiro, il suo corpo era ricoperto di sangue a causa dei numerosi tagli presenti su tutto il suo piccolo corpo. Vedere il corpo di quella ragazza pieno di ferite e immobile gli scatenò una rabbia interiore che cominciò piangere e cominciò a correre piangendo verso l'uscita.
Harry: COSA C'E'? - urlò dietro Louis seguendolo giù per le scale
Louis: Charlie...ha avuto un incidente...
Harry: cosa? Dove? - la sua voce era ormai un sussurro, incapace di ragionare si avvicinò alla finestra
Louis: non guardare... - cercò di allontanare in tutti i modi l'amico ma fu tutto inutile. Harry si affacciò trovando il corpo inerme di Charlie steso a terra. Era ricoperta da molto sangue. Si mise a correre come un forsennato verso l'uscita e tutti lo seguirono per le strade. Arrivò per strada e cominciò a correre verso quell'auto ormai distrutta. Quando vide il corpo di Charlie cominciò a piangere. Erano lacrime di disperazione. Non riuscì ad avvicinarsi troppo a lei. Ma alla vista di quel corpo cadde a terra e il suo pianto divenne sempre più forte e si coprì il volto con le mani. Tutti e cinque i ragazzi erano in lacrime. Liam si avvicinò a Charlie e rimase accanto a lei finchè non arrivò l'ambulanza nella speranza che fosse ancora viva. Era l'unica speranza che Harry aveva per poter riabbracciare un giorno l'unica persona che era riuscito ad amar negli ultimi anni.
x: povera ragazza...quel pazzo è venuto a tutta velocità e poi se l'è svignata – questo era il commento generale della gente li intorno.
Louis: mi scusi - disse in lacrime vicino ad un passante - qualcuno ha avvisato i suoi genitori o...
x: no abbiamo subito chiamato l'ambulanza prima che fosse troppo tardi, ma del suo telefono non è rimasto più nulla.
Zayn: Louis andiamo a casa sua...
x: è difficile dare certe notizie ai parenti...
Louis: grazie... - si avvicinò ad Harry che non aveva smesso di piangere e così anche Niall. - andiamo a vedere come sta.
x: cosa avete intenzione di fare? - chiese l'uomo di ghiaccio
Liam: solo perchè lei non vuole non significa che noi non andremo a vedere come sta!
Zayn: dai Harry...vedi che se la caverà... - Harry non parlò - Charlie è abbastanza forte per sostenere tutto questo...
Niall: non...sei abb-abbastanza convincente....
Zayn: cerco di fare del mio meglio...
Louis arrivò con la sua auto e fece cenno ai ragazzi di salire. Andarono a casa di Paul e Mery. Scesero tutti dall'auto e si presentarono tutti avanti alla porta. Li andò ad aprire un Paul super sorridente e Niall cominciò a piangere ancora più forte all'idea di rattristarlo con quell'orribile notizia.
Paul: ehi ragazzi cos' avete? - disse facendosi serio all'improvviso.
Liam: mi dispiace - disse in lacrime.
Paul: ragazzi così mi fate preoccupare - dietro Paul passò Mery che si avvicino e con tono sarcastico disse " scusate tanto ma Charlie non è qui". Al sentire il nome di Charlie il pianto di Harry e Niall divenne inconsolabile.
Mary: cos'è successo? Dov'è Charlie?
Zayn: signora ci dispiace tanto...
Mary: cosa è successo a Charlie? - disse e cominciò a piangere anche lei.
Louis: ha avuto un brutto incidente...
Mary: dov'è ora?
Louis: in ospedale...
Mary: è viva? Vi prego ditemi di si...
Zayn: non lo sappiamo...
Mery si accasciò a terra e subito Harry si piegò per aiutarla a rialzarsi. Non so chi fosse più disperato tra i due.
Mery: portatemi da mia figlia... - sussurrò disperata
Nel giro di cinque minuti arrivarono in ospedale.
x: mi dispiace ma...
Mary: non mi dica che non ce l'ha fatta!
x: mi dispiace...
Mary: NOOOOO!
x: è in sala operatoria e non si sa come andrà a finire. Quando è arrivata qui il suo cuore ha smesso di battere. Non sappiamo se il motivo sia stato un arresto cardiaco o...un decesso...
A quelle parole non c'era nessuno di loro che non stesse piangendo o ricordando Charlie. Passarono ore di puro terrore. Solo quando il dottore uscì dalla sala operatoria dicendo che Charlie era viva cominciarono a tranquillizzarsi tutti ma c'era ancora paura di perderla.
Mery: cosa è successo?
Dott.: ha avuto una forte contusione alla testa, ha dei profondi tagli su tutto il corpo ma soprattutto sul braccio destro. Un vetro le avrebbe potuto tagliare qualche vena importante ma fortunatamente non è successo. Ha una gamba rotta e...il suo cuore ha smesso di battere per circa un minuto...
Mery: ora come sta?
Dott.: è entrata in un piccolo coma dovuto alla contusione, ma dovrebbe svegliarsi in giornata...
Mery: grazie... - si avvicinò ai ragazzi per rassicurarli ma mentre Liam, Zayn e Louis si calmarono Harry e Niall continuarono a piangere ininterrottamente.
 
So che non dovrei dirlo ma questo è il mio capitolo preferito...
Se avete voglia di rileggere il capitolo fatelo mettendo come sottofondo "Don't let me go"
Vi prego fatelo è una cosa assurda...il capitolo lo avevo scritto prima che uscisse la canzone ma sembra una cosa fatta su misura :o

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Capitolo 40
*** Capitolo 40 ***


Anche se il dottore aveva detto che Charlie si sarebbe svegliata in giornata passò molto più tempo. I ragazzi passavano la maggior parte del loro tempo in ospedale nella speranza che Charlie si risvegliasse. Erano passati circa cinque giorni dall'incidente e i ragazzi dovettero partire controvoglia per andare in giro per il mondo per il loro lavoro. Mery rimase da sola con Charlie per altri due giorni. I ragazzi si informavano tutti i giorni per sapere come stava o se si fosse svegliata fino a quando per il dolore Mery non rispose più alle loro continue domande. I dottori cominciarono a pensare che Charlie non si sarebbe mai più risvegliata, ma non dissero nulla.


Mi sentivo stordita e priva di forze. Riuscii a malapena a muovere le dita della mano. Sentivo la presenza di qualcuno accanto a me. Volevo che vedesse che io ero lì e potevo ascoltarla. L'ultimo ricordo che avevo era confuso era un rumore forte causato dalla collisione di due auto seguitodalle urla dei passanti. Non ricordavo più nulla. Cercai di aprire gli occhi per vedere chi ci fosse lì con me. La prima cosa che vidi fu una luce abbagliante e sfocata. Chiusi e riaprii velocemente gli occhi per poter vedere meglio e vidi un volto di una donna che si avvicinava incredula.
Mamma: Charlie?
Charlie: mamma sei tu? - dissi con un filo di voce.
Mamma: oh mio dio Charlie! - uscì dalla stanza ormai in lacrime e la sentii urlare in cerca di un medico che arrivò in pochissimo tempo.
Dott.: quanti sono questi? - disse mostrando la mano.
Charlie: cinque...
Dott.: sai chi sei?
Charlie: mi chiamo Charlie.
Dott.: quanti anni hai?
Charlie: 17
Dott.: che giorno è oggi?
Charlie: non lo so...
Dott.: fai un piccolo sforzo
Charlie: 29?
Dott.: no oggi è 5. Il 29 hai avuto l'incidente.
Mery: dottore cos'ha?
Dott.: sembra che stia bene. Ora deve riposare.
Passai altri tre giorni in ospedale seguita da molte visite di Serena, Candy, Valerie, Ashley e altre amiche. Vennero anche Dan e Jennifer, e con molta sorpresa ne venne a conoscenza anche Josh. Qunado tornai a casa trovammo la buca della posta intasata di bigliettini.
Mamma: sono tutti per te...
Charlie: di chi sono?
Mamma: alcune fans dei ragazzi che sono dispiaciute per quello che ti è successo...ne ho lette alcune e le più belle le ho messe sulla scrivania...
Charlie: ok...mamma mi dispiace per quello che è successo...
Mamma: non preoccuparti...sono felice che tu sia tornata a casa – ultimamentela trovavo in un angolo tutta sola a piangere, ma non le ho mai detto di averla vista in quella situazione. Atraversammo il vialetto ma quando arrivammo alle scale ebbi un pò di difficoltà a salirle a causa del gesso.
Charlie: vado in camera mia...
Mamma: ci riesci o devo aiutarti?
Charlie: devo farcela da sola...
Mamma: se vuoi...
Charlie: NO! - non essere autonoma mi innervosiva molto e anche se non era colpa sua me la prendevo con chi capitava a tiro. Salii con molta difficoltà le scale e quando arrivai in camera mi buttai subito sul letto. Andai verso la scrivania per leggere le lettere che mi erano arrivate. Mamma bussò alla porta ed entrò con molte altre lettere tra le braccia.
Mamma: prendi anche queste... - disse porgendomele.
Charlie: perchè mi hanno scritto? Non mi conoscono nemmeno.
Mamma: quando eri in ospedale i ragazzi passavano tutto il loro tempo li aspettando che tu ti risvegliassi e le fan erano tristi perchè loro erano tristi. Loro volevano che tu guarissi perciò hanno cercato di rendersi utili in qualche modo e lo hanno fatto così.
Charlie: mi aiuti a leggerle?
Mamma: devo preparare qualcosa per Harry...vengo quando ho finito
Charlie: ok, ti farò leggere le più belle – accennai ad un sorriso ma mi era difficile
Mamma: cerca di non stancarti... - uscì lasciandomi sola con una montagna di lettere, cominciai a leggerne alcune, ma fui attratta da una busta gialla che si trovava sopra i libri. La presi e lessi.
"Ciao Charlie, spero che tu ti sia risvegliata in nostra assenza. Ci hai fatto passare momenti terribili e spero che non accada mai più. Ognuno di noi ha voluto scriverti qualcosa per rallegrare le tue giornate se questo è possibile.
  • One Direction"
Presi tutte le lettere che si trovavano dentro la busta gialla e cominciai a leggere.
" La prossima volta che non chiudo la chiamata fallo tu! Sei un incoscente! Lasciami uno spazio bianco sul tuo gesso, sei obbligata a farmi scrivere qualcosa. Spero tu possa svegliarti presto, intanto prego che questo accada. Ti voglio un mondo di bene Niall! "
" Vorrei essere li accanto a te ma non posso. Fammi sapere come va. Il tuo "fratellone".
" So che non ci siamo visti per niente da quando siamo atterrati. Devo assolutamente raccontarti molte cose, anche se l'ho già fatto mentre dormivi. Spero di poter rivedere il tuo bel faccino e i tuoi occhi sempre allegri. Zayn."
" Qualcuno ha bisogno di aiuto! Superman è qui! BooBear" Aveva anche disegnato una carota con il mantello e lo stemma di superman. Era bellissima e divertente.
" Non farlo mai più! Anche se è stato il tuo cuore a fermarsi, il mio ha smesso di battere per ore nella speranza di poter rivedere i tuoi occhi o sentire la tua voce anche solo per una volta, la tua adorabile risata risuonava in continuazine mentre eri...non so cosa e non voglio pensarci. So che ti sveglierai. Devi farlo se non per me per gli altri che sono tutti preoccupati per te. Ho bisogno di te in questo momento come in qualunque altro momento da oggi in poi. Spero tu voglia darmi almeno l'opportunità di parlarti. Quando ti ho vista in quello stato mi è caduto il mondo addosso e pensavo di aver perso tutto...Non so se questa lettera serva a qualcosa, ma spero che possa farti piacere dover dormire con il mio orsacchiotto che ho lasciato prima di partire sul tuo letto. Almeno uno dei due potrà dormire serenamente. Non hai bisogno di sapere cosa provi per te ma ripeterlo ancora una volta non farà del male a nessuno...spero di poterti rivedere presto e non in un letto ma sulle tue bellissime gambe in uno dei tuoi vestitini...Ti amo - Harry "
Il foglio era rovinato a causa delle lacrime lasciate precedentemente. Andai verso il letto e presi l'orsacchiotto che poco fa non avevo notato. Lo avvicinai al volto e inalai il suo odore ormai fin troppo famigliare. Era come se in quel momento lui fosse li con me. Avevo bisogno di vederlo. Il nostro ultimo incontro era stato dei peggiori, dovevo riaverlo per me, riavere le sue mani calde sul mio corpo sapere che i suoi occhi verdi sono a controllare ogni mia mossa, avevo bisogno delle sue labbra calde, ma soprattutto avevo voglia di essere sua ancora una volta, ero vuota senza di lui e lo avevo capito anche prima dell'incidente. Mi addormentai pensado cosa sarebbe successo se non avessi avuto l'incidete, cosa sarebbe accaduto se avrei potuto parlare con lui. Fui svegliata dal pianto di Harold che era sul letto accanto a me e giocava con l'oracchiotto di Harry, mentre mamma leggeva le lettere e le smistava.
Mamma: no non piangere...
Charlie: mamma che...stai facendo?
Mamma: ti sto aiutando con le lettere.Tra un pò sarà pronta anche la cena...
Charlie: non ho molta fame...
Mamma: devi mangiare.
Mamma: l'importante è che tu mangi qualcosa.
Charlie: ok...ha chiamato qualcuno?
Mamma: no nessuno.
Scendemmo per cenare e rimanemmo un pò sul divano a parlare dopo cena. Anche se ero tornata a casa dovevo tornare in ospedale ogni giorno per degli accertamenti e per togliere i punti. Era passata un'altra settimana senza ricevere notizie da nessuno. Cominciavo a sentirmi meglio e avevo solo il gesso a impedirmi le solite attività. Non sarei potuta tornare in palestra almeno per un altro mese che serviva per la riabilitazione. Nessuno si era fatto sentire e non mi andava di disturbare nessuno solo perchè le mie giornate erano vuote e prive di senso. Rimasi a casa per tutta la settimana. Ricevetti delle visite da Serena e Candy. Quella mattina quando mi svegliai faceva più freddo del solito anche se erano soo le 11 ero tutta indolensita. Scesi piano le scale per andare a fare colazione.
Mamma: perchè non esci oggi?
Charlie: non mi va, magari domani...
Mamma: non hai paura di uscire di casa vero?
Charlie: no, è solo che non mi va, e poi ho freddo – feci colazione e presa dalla noia seguii mamma per tutta la casa mentre riordinava.
Mamma: non ti da fastidio portare quella cosa?
Charlie: non posso mica toglierla...
Mamma: io resterei a letto tutto il tempo.
Charlie: mi annoio
Mamma: vedrai che troverai qualcosa da fare
Andai al piano preparai tutto e cominciai a suonare. La eseguii più volte per esercitarmi e notai che mentre mamma passava nel soggiorno rimaneva li ad ascoltare fino alla fine, dopodichè tornava ai suoi servizi. Quando Harry si svegliò giocai un pò con lui e gli preparai il biberon. Erano ancora le 4 quando sentii il telefono squillare dalla camera di sopra. Squillò più volte finchè lo raggiunsi. Avevo molte chiamate senza risposta e appena lo presi in mano squillò nuovamente.
Charlie: pronto?
x: salve lei è Charlie?
Charlie: si, lei chi è?
x: sono una giornalista della tv locale. Lei è amica ai One Direction o ha qualche rapporto stretto con uno di loro?
Charlie: forse, perchè lo vuole sapere?
x: la vorremmo fare una piccola intervista martedì...
Charlie: ma è dopodomani.
x: esatto. Sarebbe disposta a venire ai nostri studi martedì per le 4?
Charlie: non credo di poter venire...
x: sappiamo del suo recente incidente e non si preoccupi per il gesso, e poi ci sono anche alcune ragazze che lei conosce che parteciperanno all'intervista.
Charlie: se non posso rifiutare allora parteciperò...
x: grazie mille. Ci vediamo martedì alle 4.
Charlie: salve.
Risciesi le scale lentamente.
Mamma: chi era?
Charlie: una giornalista...vuole intervistarmi martedì e deve avere a che fare con i ragazzi...
Mamma: certo dovevi aspettartelo, prima o poi sarebbe accaduto.
Charlie: se lo dici tu... - preparai la cena e andai subito a dormire. Passai l'intera giornata del lunedì in cerca di qualcosa da mettere l'indomani.



Eccomi sono ancora qui :D
Perdonatemi per tutti gli errori presenti nei vari capitoli ma scrivendo di fretta è una cosa normale...
Non vedevo l'ora di farvi leggere il capitolo però devo ancora scrivere la continua però non fa niente xD
Bhè sai che vi dico...ciao. Io vado u.u

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Capitolo 41
*** Capitolo 41 ***


Non riuscii a dormire bene perchè ero agitata anche se non aveva senso esserlo.Ero appena riuscita a prendere sonno quando vidi Serena correre verso il letto e saltarci sopra.
Charlie: cosa vuoi? Ho sonno!
Serena: su con la vita! Devi prepararti o non sarai mai pronta!
Charlie: ho ancora tempo.
Serena: no che non ne hai. Una volta tanto che qualcuno riesce a staccarti da questo letto, devi venire con me!
Charlie: cosa dovremmo fare?
Serena: voglio farti vedere come la città è cambiata mentre eri rinchiusa qui.
Mamma: ancora a letto? - urlò dalla stanza accanto
Charlie: perchè mi portate tutti fretta! Ho fin troppo tempo a disposizione.
Mamma: l'intervista è stata spostata alle 6.
Serena: molto meglio! Avrò più tempo.
Charlie: non vi sopporto più! Vado a prepararmi.
Andai a lavarmi e misi un pò di trucco quel poco a coprire le profonde occhiaie e i lividi. Tornai in camera e trovai Serena stesa sul letto a giocare con Harry che aveva una risata contagiosa, tanto da far ridere anche me senza motivo. Indossai delle calze coprenti per non far vedere i lividi e tagli che coprivano interamente le mie gambe. Presi un vestito che non avevo mai messo prima, perchè non lo avevo mai trovato nel disordine che del mio armadio. Era un vestito a maniche a giro color porpora e indossai delle parigine molto basse e con un tacco abbastanza doppio per dare stabilità al mio scarso equilibrio. Quando uscii vestita in quel modo Serena cominciò a ridere.
Charlie: perchè ridi? Non sto bene?
Serena: no no stai benissimo...ma quel gesso rovina tutto facendoti avere un'aria comica.
Charlie: grazie del supporto.
Serena: stai benissimo – disse facendosi più seria ma continuando a ridere - ora scendiamo. Ma dovresti coprirti...fa leggermente freddo...
Charlie: prendi quel cardigan, vado a portare Harry a mia madre.
Serena: fammelo salutare!
Charlie: no! Lui è mio!
Serena: mi ha promesso che mi avrebbe sposato.
Charlie: non lo farà mai.
Serena si avvicinò e diede un bacio a Harry che le sorrise. Scesi e portai quel piccolo ciaciottone a mia madre che quando mi vide in un vestito quasi pianse.
Charlie: no mamma smettila. Vado...mi vedrai in tv, ahahahahaha, fai il tifo per me.
Uscimmo di casa e potei tristemente notare che l'aria era cambiata moltissimo. Faceva più freddo del previsto.
Charlie: dove andiamo?
Serena: prendiamo l'auto?
Charlie: ehm...sarebbe meglio camminare...
Serena: capisco...allora faremo una piccola passeggiata ma ti avviso che per arrivare agli studi dovremo prendere l'auto.
Charlie: ora preferisco reggermi su queste odiose stampelle...
Arrivammo all'incrocio e dovetti ricredermi di quello che avevo detto. Si respirava un'aria natalizia, si vedevano già persone a caccia di regali, le luci dei negozio accese. C'era un Babbo Natale che suonava una campana per attirare l'attenzione dei passanti.
Charlie: che giorno è oggi?
Serena: è il 10 di Dicembre.
Charlie: perchè mia madre non ha preparato nulla? Di solito è sempre la prima del quartiere a mettere le luci o a fare l'abero.
Serena: bhè guardati e capirai.
Charlie: perchè non dovrebbe fare certe cose a causa mia.
Serena: perchè vediamo...sei stata in coma e non avevi intenzione di svegliarti dopo un incidente mortale, però l'altro giorno l'ho sentita mentre parlava al telefono con Paul dicendo che avrebbero allestito la casa tutti insieme.
Passammo la giornata tra negozi e bar per riscarldarci dal freddo ghiacciante che c'era in strada. Aspettammo una mezz'oretta nell'ettesa di trovare un taxi libero. Il taxi portò prima me agli studi televisivi che erano ricoperti di luci natalizie ed era molto più bello del solito con quelle luci. Scesi ringraziando Serena di avermi fatto cambiare aria ed entrai. Mi sentii chiamare e mi girai automaticamente per vedere chi fosse.
Eleanor: ehi Charlie! - fece abbracciandomi - sono felice di vederti in piedi.
Charlie: è bello rivederti – avevo respinto le lacrime che minacciavano di scnedere rigandomi il volto - come mai sei qui?
Eleanor: devo rilasciare un'intervista – guardò qualcosa dietro di me - ma quella non è Danielle?
Charlie: chi?
Eleanor: la ex di Liam. E' una ragazza simpatica. Dovresti conoscerla - Eleanor la chiamò e Danielle si diresse verso di noi. Dopo essersi salutate cominciarono a parlare dimenticandosi di me.
Eleanror: oh quasi dimenticavo. Lei è Charlie, forse la ragazza di Harry
Danielle: piacere di conoscerti Charlie. Come sarebbe "forse la ragazza di Harry"? -domandò imitando le virgolette con le sua mani ben curate
Charlie: è complicato...
Danielle: cosa hai fatto alla gamba.
Charlie: oh niente di che...ho avuto un piccolo incidente
Eleanor: chiamalo piccolo.
Si avvicinò una ragazza bionda con dei bellissimi occhi azzurri tutta incappucciata.
x: siete qui per l'intervista?
Danielle: si tu chi sei?
x: sono Parrie, la fidanzata di Zayn – si limitò a fissarci tutte - cosa hai fatto alla gamba?
Charlie: ehm...nulla di che
Perrie era accompagnata da un ragazzo che le si avvicinò con lo sguardo rivolto verso il basso anche lui incappucciato per non farsi vedere.
Zayn: ehi Pe... - quando mi vide li il suo volto cambiò con un'espressione di sorpresa e scetticismo – Charlie? - cominciava a prendere coscienza che fossi relamente li - Co-cosa ci fai qui?
Charlie: quello che fanno anche le altre...
Zayn: non dovresti essere qui – era ancora imbambolato
Charlie: dove dovrei essere? - domandai curiosa di conoscere la sua risposta
Zayn: non lo so ma mi fa piacere che tu sia qui! - venne vicino e mi abbracciò forte contro il suo petto.
Eleanor: faremo noi compagnia a Perrie, non preoccuparti Zayn – andarono tutte via lasciandoci soli
Zayn: ok, ma non ci metterò molto.
Eleanor: ehm...ci sei solo tu? - domando diventando rossa
Zayn: si...sentivo la mancanza di Perrie, perciò eccomi qui – detto questo si allontanò definitvamente.

 
Non è molto bello come capitolo però...niente
Rigrazio tutti coloro che seguono la storia :D
*un abbraccio a tutti voi*
Chiedo umilmente scusa per gli errori.

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Capitolo 42
*** Capitolo 42 ***


Zayn: perchè non ci hai avvisato?
Cahrlie: pensavo - abbassai la testa per non incontrare i suoi occhi preoccupati - ho sbagliato, mi dispiace... - non riuscivo a guardarlo negli occhi, tenni lo sgaurdo basso.
Zayn: non puoi nemmeno immaginare come siamo stati quando ti hanno cacciato da quell'auto. Eri ricoperta di sangue e – si fece silenzio e aveva gli occhi lucidi - sembravi morta
Charlie: non era mia intenzione...
Zayn: Harry sta malissimo...crede che tu sia...quando tua madre non ha più risposto alle nostre chiamate abbiamo pensato al peggio...
Charlie: mi dispiace...
Ci dirigemmo verso le altre che erano già pronte e bellissime. Perrie si era persino cambiata con un bellissimo vestitino. Le truccatrici mi "rapirono" e mi trattennero con loro fino all'inizio dello show. Eravamo dietro le quinte ad aspettare che arrivasse il nostro turno.
Inter.: E oggi qui con noi abbiamo delle ragazze amate dalle fan della band più popolare del momento. Ecco a voi le fidanzate e "non" dei One Direction per scoprire i segreti più profondi dei ragazzi - gli assistenti di scena ci fecero cenno di entrare e prendere posto. Fummo accolte da una serie di applausi.
Inter.: allora ragazze, voi siete?
Perrie: ciao a tutti e buonasera io sono Perrie
Inter.: tu sei l'anima gemella di Zayn non è vero?
Perrie: ehm...credo di si
Eleanor: sono Eleanor.
Inter.: sei la ragazza di Louis se non sbaglio, voi invece siete Danielle e Charlie, giusto? - rispondemmo all'unisono.
Interv.: Danielle tu eri fidanzata con Liam fino a poco tempo fa se non mi sbaglio.
Danielle: esatto
Interv.: invece tu Charlie hai avuto una storia segreta con Harry che è venuta allo scoperto da poco...
Charlie: forse, penso di si.
Inter.: ho delle domande per tutte voi, ma sono incuriosita dalla tua gamba Charlie...
Charlie: bhè diciamo che ho avuto un..."piccolo" incidente d'auto.
Inter.: non si direbbe molto piccolo visto che sei stata in coma per una settimana... - alzai le spalle per acconsentire.
Inter.: allora ragazze, oggi vogliamo scoprire i segreti nascosti dei vostri ragazzi. Charlie tu sei anche la migliore amica di Niall?
Charlie: si lo ero da prima di conoscere i ragazzi. L'ho conosciuto quando ero molto piccola in una visita a Mullingar dai miei nonni.
Inter.: bene almeno abbiamo la rappresentanza per tutti e 5 i ragazzi. Perrie fai parte di una band di sole ragazze?
Perrie: si è fantastico. Le Little Mix sono come delle sorelle per me e abbiamo anche inciso il nostro primo singolo.
Inter.: l'ho ascoltato e devo ammettere che mi piace molto. Il titolo è "Wings" vero?
Charlie: come? - dissi sussurrando.
Inter.: come scusa?
Charlie: no nulla stavo ascoltando cosa stava dicendo Perrie.
Perrie: si e abbiamo anche girato il video clip e devo ammettere che la parte più difficile è stata imparare i passi di danza...
Inter.: proprio come Zayn.
Perrie: no purtroppo devo ammettere che lui e la danza sono due cose completamente separate – cominciò a ridere - mi dispiace ma è così.
Inter.: Eleanor invece tu sei una studentessa universitaria e ti paghi gli studi facendo la modella?
Eleanor: non faccio la modella ma sono una semplice studentessa – rispetto a Perrie che aveva una certa familiarità con questo genere di cose Eleanor era più timida e riservata.
Inter.: quando hai conosciuto Louis?
Eleanor: è stato merito di Harry.
Inter.: è il tuo migliore amico?
Eleanor: si, è un grande amico.
Inter.: però con qualcun altro non si è fermato alla semplice amicizia, non è così Charlie?
Charlie: più o meno - risposi sorridente e imbarazzata.
Eleanor: si è stato così - disse annuendo - ma è stato meglio che sia andata così perchè grazie a lui ho trovato un ragazzo fantastico.
Inter.: riesci a dominare il carattere iperattivo di Louis?
Eleanor: oh quando lui è con me non è molto...strano, anzi è molto dolce e romantico e cerca di fare di tutto per catturare la mia attenzione senza sapere che lo guarderei comunque qualunque cosa lui faccia.
Inter.: mi piacerebbe trovare un ragazzo così un giorno, ma non troppo lontano – cominciammo a ridere tutte compreso il pubblico - tu Danielle eri fidanzata con Liam...siete ancora in buoni rapporti?
Danielle: si siamo rimasti amici, buoni amici.
Inter.: vi siete conosciuti ad X Factor?
Danielle: si ma nessuno dei due ha avuto il coraggio di chiedere all'altro di uscire prima della fine del programma.
Inter.: è davvero il più timido e romantico del gruppo?
Danielle: penso che per timidezza sia sullo stesso piano con Zayn, mentre per romanticismo penso di si...bombarda sempre di messaggi chiunque abbia un problema.
Inter.: perchè vi siete lasciati?
Danielle: preferirei non rispondere.
Inter.: perchè ha la fobia dei cucchiai?
Danielle: non so spiegarmi il perchè ma so che un giorno Louis per spaventarlo fece una scultura di cucchiai.
Eleanor: chiedo scusa per questo - disse imbarazzata. Era impossibile non ridere.
Inter.:guarda ancora Toy Story?
Danielle: lo guarda sempre. Almeno due volte alla settimana se ha tempo...Una volta ha anche pianto...
Inter.: sappiamo che per Harry al primo appuntamento sarebbe l'ideale guardare Bambi...
Charlie: oh no non mi ha fatto vedere nessun cartone animato, ma quando era piccolo ha visto tutti i film delle barbie...
Inetr.: sei più piccola di tutti, persino di Harry. Questo influisce negativamente sul rapporto che avevate o avete?
Charlie: no, mi sento protetta quando sono con lui. Almeno per una volta ha trovato una ragazza che non possa essere definita sua nonna...
Inter.: questa era abbastanza cattiva...Ma mi piace! - il pubblico applaudì e io cominciai a ridere
Inter.: sei una a cui piace imporre la propria idea?
Charlie: non penso di essere quel tipo di persona
Inter.: ho bisogno di farti molte più domande visto che sei entrata nel mondo dello spettacolo da pochissimo e non sappiamo assolutamente nulla su di te, cosa fai nel tempo libero?
Charlie: non ho molto tempo tra gli allenamenti e i compiti...
Inter.: che sport pratichi?
Charlie: ginnastica artistica, anche se non sono chissà a quale livello, però me la cavo. - dissi sorridente.
Inter.: come hai conosciuto Harry?
Charlie: i ragazzi hanno passato una settimana a casa mia prima del matrimonio di Paul e mia madre
Inter.: quindi sei la migliore amica di Niall, sei fidanzata o eri fidanzata con Harry e tua madre è sposata con Paul, e non sapevi dell'esistenza dei One Direction?
Charlie: già... - mi vergognai per non essermi mai interessata alla loro musica tanto da non conoscerli nemmeno - non mi sono mai interessata a certe cose...
Inter.: allora perchè hai ceduto alle avence di Harry?
Charlie: il ragazzo ha il suo fascino - dissi scrollando le spalle – bisogna ammetterlo – la maggior parte del pubblico acconsentì.
Inter.: e perchè conoscendo Niall da molto tempo non è mai successo nulla con lui?
Charlie: è sempre stato come un fratello maggiore...
Ricominciò il giro chiedendoci dove avevamo dato il nostro primo bacio ai ragazzi.
Perrie: in un parco
Eleanor: ad un parco giochi, ahahahah, è stato bellissimo.
Danielle: a cena
Charlie: sulle scale
Inter.: il bacio più bello?
Perrie: alle giostre
Eleanor: sotto la torre Eiffel.
Danielle: sotto le stelle
Charlie: sotto le coperte
Inter.: come scusa?
Charlie: ahahah, diceva che aveva bisogno delle coccole e si nascondeva sotto le lenzuola...
Inter.: vi siete fermati li?
Charlie: si, anche se avrebbe preferito continuare - dissi ridendo e l'intervistatrice mi guardò con un fare malizioso.
Inter.: avete mai visto i ragazzi in intimo?
Perrie: si
Eleanor: certo – e cominciò a ridere ripensando chissà a cosa.
Danielle: si
Charlie: in realtà sono sempre in intimo, però Harry dorme nudo...ha questa brutta abitudine.
Inter.: perchè lo fa?
Charlie: dice di sentirsi più libero, e se qualcuno lo costringe a indossare qualcosa si arrabbia
Inter.: scusa la mia impertinenza...ma quel bacio sotto le coperte
Charlie: aveva tutti i vestiti
Dopo un'altra serie di domande l'intervista terminò.

 
Salve a tuttiiii! Ho voglia di abbracciarvi tutti :D
Ahahahahah mi sento come un cricetino che non riesce a salire sullo scivolo xD (?)
Bhè come vi è sembrato? E' stato un po' più lungo del solito però u.u
Secondo voi Charlie parlerà con Harry prima o poi?

 

 

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Capitolo 43
*** Capitolo 43 ***


Era stata una cosa simpatica dopotutto. Mi ero divertita e anche le altre ragazze. Zayn era rimasto dietro le quinte e dalla faccia sembrò che si fosse divertito molto anche lui. Quando il programma terminò ritornammo a casa con un taxi. Salutai i tutti ed entrai. La casa era allestita con le decorazioni natalizie. Sembrava totalmente diversa da come l'avevo lasciata. Si respirava un'aria nuova, forse era per i biscotti in forno, ma sentii lo spirito del natale arieggiare in casa. Chiamai più volte mamma ma non rispose nessuno. Andai in cucina per vedere se ci fosse qualcuno, ma niente, però avevo ragione sui biscotti, erano in forno e il profumo si era propagato in tutta la casa. In soggiorno lo stesso. Non c'era nessuno? Possibile? Andai in camera da letto di mamma e nella stanzetta di Harry, ma erano vuote, entrai in camera mia e non erano nemmeno li. Scesi e uscii sul giardino. C'era una scala a pioli e urlai nuovamente.
Mamma: Charlie sei tu?
Charlie: mamma scendi da li o cadrai!
Mamma: oh non preoccuparti – era raggiante
Charlie: dov'è Harry?
Mamma: Harry chi?
Charlie: tuo figlio!
Mamma: è una sorpresa - feci una faccia dubbiosa ma lei si limitò a ridere
Charlie: vado a cambiarmi.
Mamma: NO! - urlò ordinandomi di non entrare - ho bisogno che tu faccia una cosa?
Charlie: cosa?
Mamma: te lo dirò dopo
Charlie: perchè ora non puoi?
Mamma: è arrivato qualcuno. Vai ad aprire alla porta.
Charlie: Sei davvero strana - mi avviai verso la porta e trovai Paul con in braccio il piccolo Harry. Quando mi vide rimase lì imbambolato. Posò sul divano Harry e corse ad abbracciarmi.
Charlie: non stringermi troppo forte o mi farai male...
Paul: non posso crederci... - si liberò dall'abbraccio e andò a sedersi accanto ad Harry mentre lo seguii in soggiorno.
Charlie: perchè avete tutti pensato che io sia morta?
Paul: tu non puoi capire...eri in uno stato orrendo quando ti abbiamo lasciato e poi – balbettava e mentre parlava continuava a fissarmi non distogliendo mai lo sguardo da me - non abbiamo ricevuto più notizie all'improvviso e...
Charlie: sono viva – sussurrai più a me stessa che a lui
Paul: lo vedo, ma perchè?
Charlie: perchè cosa? Sarei dovuta morire? - chiesi scettica
Paul: così sembrava e lo sei stata anche per un pò quando il tuo cuore ha smesso di battere.
Charlie: cos'hai in quelle buste? - chiesi cercando di cambiare discorso e sembrò funzionare perchè cominciò a parlare logorroicamente delle possibili decorazioni per la casa - Non dovrai ripartire vero? - questa domanda mi uscì spontaneamente interrompendo il suo monologo
Paul: no ripartiremo a febbraio – disse sorridente
Charlie: quindi questo significa che rimarrai per due mesi interi e...
Paul: non mi va di lasciare sola tua madre e te. E poi il piccolo Harry ha bisogno di suo padre.
Charlie: se tu sei qui – il cuore cominciò ad accellerare e sentii un calore improvvido divampare per tutto il corpo, ma era il cuore ad aver scatenato tutto - significa che ci sono anche gli altri?
Paul: non proprio...se alludi a qualcuno in particolare posso solo dirti che non sono tutti qui, ma entro domani mattina arriveranno tutti
Charlie: chi non è ancora arrivato? - avevo gli occhi lucidi, ed ero ormai diventata tutta rossa
Paul: Harry è arrivato insieme a me - disse lui calmo
Charlie: non è questo che voglio sapere.
Paul: io ti consiglio di andare da lui
Charlie: perchè?
Paul: anche se ora sappiamo tutti la verità non devi trattarlo male...anche perchè sta malissimo, pensa sia colpa sua la causa del tuo incidente
Charlie: perchè dovrebbe essere colpa sua?
Paul: perchè dice che eri li per parlare con lui, è per questo che si sente in colpa.
Charlie: potresti accompagnarmi da lui? Ti prego... - ero li a combattere la mia battaglia interiore senza far notare a Paul il mio stato interiore.
Paul acconsentì così corsi in macchina e cominciai a tremare senza motivo. Non faceva particolarmente freddo, ma ero agitata per cosa avrei detto o fatto. Paul arrivò e mi distolse per un attimo dalle mie preoccupazioni. Durante il tragitto non parlammo molto ma quando arrivammo al vialetto di casa di Harry e Louis l'agitazione e l'adrenalina del momento invasero il mio corpo tanto da tremare molto più forte.
Paul: calmati...starai meglio, molto meglio quando gli parlerai ne sono sicuro. Sei brava in certe cose e Harry è felice che sia tu a custodire il suo cuore
Charlie: credo di non farcela – fissavo il vuoto ormai fin troppo impaurita
Paul: smettila di torturati quelle dita e fa vedere a tutti di che pasta sei fatta.
Charlie: ma... - non riuscivo nemmeno a parlare
Paul: verrò a prenderti domani mattina, oppure lo farà Harry...buonanotte Charlie! - fece retromarcia e tornò indietro. Ero li sola a dover affrontare la situazione. La casa era illuminata e mi avvicinai alla porta. Avevo timore a suonare il campanello. Mi sentivo a disagio e...la mia mano si autogestì e suonò alla porta. Cosa avevo fatto? No non ero pronta. La porta si aprì e vidi un ragazzo con vestiti eleganti, era più bello di quanto ricordassi. Il cuore mi batteva talmente forte che sentivo il rumore che ne proveniva dall'interno. Quel ragazzo rimase sull'uscio della porta a osservarmi.
Charlie: ciao - mi limitai a dire, lui non aveva intenzione di parlare ma dal suo volto si capiva che non si aspettava nulla di tutto ciò.
Charlie: potresti essere sorpreso ma...
Harry: non sono in un sogno? - una lacrima rigò il mio volto
Charlie: no...se fosse davvero un sogno non avrei un gesso a impedirmi di camminare o fare altre cose...
Harry: questo sogno mi piace, sei persino più bella del solito.
Charlie: davvero non credi che sia qui?
Harry: esatto, tu non...
Charlie: se davvero credi che questo sia un sogno farei mai questo?
Mi avvicinai e lo baciai. Le sue labbra si modellarono come sempre alle mie, le sue braccia mi tenevano strette al suo petto, il suo respiro caldo mi rendeva più sicura di me, il suo profumo era sempre lo stesso.
Harry: è sicuramente un sogno...accade sempre nei miei sogni - gli diedi uno schiaffo abbastanza forte da lasciargli del rossore sulla guancia.
Harry: perchè lo hai fatto?
Charlie: perchè sei un idiota! Pensi davvero che abbia avuto l'incidente a causa tua?
Harry: perchè non è così?
Charlie: NO! - gli urlai ancora stretta tra le sue braccia dove finalmente mi sentivo al sicuro.
Louis: HARRY! COSA STA SUCCEDENDOOOOOO? - sbucò la sua testolina curiosa da una porta e quando mi vide scostò Harry e venne ad abbracciarmi.
Charlie: Luois così mi fai male...
Louis: scusa è che sono troppo felice. Perchè gli hai dato uno schiaffo?
Charlie: se lo meritava. Pensa che io non sia davvero qui e che...
Louis: oh si hai ragione, ma che ci vuoi fare è Harry.
Harry: Louis esci dal mio sogno!
Louis: non stai sognando Harry – gli disse sorridente
Harry: si altrimenti lei non sarebbe qui!
Louis lo costrinse a seguirlo e lo stesso feci anche io. Infilò Harry sotto la doccia e aprì l'acqua fredda, e dopo le urla di Harry e le risate mie e di Louis si potendo così dire che era finalmente sveglio. Giocò un pò con Louis pensando che fossi frutto della sua immaginazione. Si sedettero entrambi sul divano mentre io rimasi in piedi vicino alla porta ad ammirare Harry in tutta la sua bellezza.
Harry: Louis non farlo mia più! - disse tra il familiare suono della sua calda risata
Louis: Charlie perchè non ti siedi?
Harry: la vedi anche tu? - fece una faccia sorpresa mentre Louis lo guardava male
Louis: vuoi costringermi a farlo di nuovo?
Harry: ma lei non è davvero qui, perchè la vedi anche tu se è frutto della mia immaginazione?
Charlie: se lui non ci crede allora vado a dormire...Paul verrà a prendermi domattina. Dove posso andare a dormire?
Louis: decidi tu ma credo che Harry sarebbe felice di trovarti nel suo letto – mi fece l'occhiolino e ridendo salii al piano di sopra e andai in camera di Harry. La stanza era indescrivibile a causa del disordine. Cominciai a riordinare quando sentii la porta della camera chiudersi a chiave. Vidi Harry con uno sguardo strano, quasi illuminato, forse aveva capito che ero realmente li.
Charlie: Harry cosa stai facendo? - mi fece segno di star zitta, mi strinse nuovamente a se più determinato di prima.
Harry: sta zitta e baciami!
Le sue labbra erano già sulle mie mentre mi stringeva sempre di più. Mi baciò con un'intensità che non aveva mia provato prima. Mi sollevò da terra ma ero ancora stretta a lui.
Harry: perchè?
Ero troppo presa dal quel bacio che risvegliò le mie farfalle ormai assopite nello stomaco. Ero rossa in viso e non riuscii a capire il senso della sua domanda. Il suo viso era a pochi centimetri dal mio e anche se avevo una voglia assurda di continuare a baciarlo vidi che aveva bisogno di risposte.
Harry: perchè non hai detto nulla? - mi anticipò
Charlie: non ci sono riuscita...avevo paura - sussurrai
Harry: paura di cosa? - i suoi occhi erano del solito verde scuro di quando era preoccupato o arrabbiato, ma erano sempre belli.
Charlie: di una tua reazione...
Harry: reazione a cosa? Sono stato malissimo all'idea che saresti potuta morire – era agitato e nervoso mentre affrontava questo discorso come immaginavo sarebbe stato - non so se tu l'abbia capito ma sono innamorato di te e non posso fare a meno di pensarti ogni singolo momento che tu sia viva o no – la sua voce andò diminuendo.
Charlie: ti amo anche io Harry...
Harry: però?
Charlie: non c'è nessun però – gli dissi sorridente sapendo che era la risposta che si aspettava e che volevo che ricevesse.
Harry: resterai con me, non ti lascerò andare stavolta – poggiò la sua fronte sulla mia facendo sfiorare le sue labbra con le mie - ora so quanto importante tu sia per me.
Non avevo più voglia di parlare ma avevo solo bisogno di lui, di un suo abbraccio di un suo tocco, di un suo bacio. Non avrei potuto farne più a meno. Le sue mani erano calde e tremanti, come se avesse paura a toccarmi.

 
SLAVEEE è da un po' che mi sono fissata con slave, infatti saluto così le persone per strada xD
avete visto come ha reagito Harry? *_______*
la parte finale è la mia preferita, mi piacciono soprattutto le confessioni di Charlie che fa a se stessa invece di dirle ad alta voce...
bhè ciao aggiornerò molto presto
SLAVEEEEEEEEEEEEEEEE!

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Capitolo 44
*** Capitolo 44 ***


Le sue labbra erano già sulle mie mentre mi stringeva sempre di più. Mi baciò con un'intensità che non aveva mia provato prima. Mi sollevò da terra ma ero ancora stretta a lui.
Harry: perchè?
Ero troppo presa dal quel bacio che risvegliò le mie farfalle ormai assopite nello stomaco. Ero rossa in viso e non riuscii a capire il senso della sua domanda. Il suo viso era a pochi centimetri dal mio e anche se avevo una voglia assurda di continuare a baciarlo vidi che aveva bisogno di risposte.
Harry: perchè non hai detto nulla? - mi anticipò
Charlie: non ci sono riuscita...avevo paura - sussurrai
Harry: paura di cosa? - i suoi occhi erano del solito verde scuro di quando era preoccupato o arrabbiato, ma erano sempre belli.
Charlie: ho bisogno di qualcosa per dormire, andrebbe bene anche la tua camicia – gli dissi sorridente e con un pizzico di malizia – anche la tua camicia andrebbe bene - si levò la camicia rimanendo a petto nudo lasciando che i miei occhi scrutassero il suo bel fisico.
Harry: puoi cambiarti anche qui
Charlie: ora non esageriamo però
Harry: non abbiamo mai esagerato - disse avvicinandosi
Charlie: non è il momento giusto per esagerare.
Harry: ma sarebbe bello per una volta andare oltre il consentito - disse e cominciò a sbottonare il mio cardigan.
Charlie: so ancora spogliarmi...
Harry: io so farlo meglio... - e cominciò a baciarmi
Charlie: ok Harry vado a cambiarmi! - mi alzai dal letto e andai in bagno per mettere la sua camicia piena del suo profumo. Quando uscii dal bagno la camera era in ordine e lui era steso sul letto con una maglietta a mezze maniche e una pantalone del pigiama. Mi fece cenno di sdraiarmi accanto a lui e quando lo feci mi avvicinò al suo petto tanto da sentire i battiti del suo cuore.
Harry: per troppo tempo non ho avuto te nel mio letto... - la sua voce era un soffio leggero nell'aria
Charlie: cosa vorresti ora?
Harry: un bacio vero. Di quelli che solo tu sai dare per rendermi felice – i suoi occhi si fecero piccoli ma luminosi mentre cercava i miei - ne basta uno per farmi dormire in serenità e...
Passammo la notte tra coccole e chiacchiere e ci addormentammo molto tardi. La mattina seguente mi sveglia tra le breccia di Harry incredula di ciò. Cercai di muovermi il minimo possibile per non svegliarlo così mi girai per guardarlo mentre dormiva.
Harry: come sei bella
Charlie: non ti ho svegliato io vero?
Harry: no, ma sarebbe stato comunque bello essere svegliato da te – rimanemmo in silenzio fissandoci reciprocamente - pensavo che questo fosse un sogno...ma quando mi sono svegliato ed eri accanto a me ho capito che è tutto vero, mi dai il bacio del buongiorno? - disse ridendo. Sentimmo delle urla provenire dal piano di sotto seguito da dei passi pesati venire sopra. La porta si spalancò e sbattè forte contro il muro e vidi Niall in lacrime ma sorridente. Si buttò sul letto tra me e Harry e mi abbracciò. Venne anche Liam e Louis che si trovava li di passaggio sentendosi escluso si buttò sopra ad Harry. Scendemmo tutti al piano di sotto per fare colazione.
Niall: Charlie perchè non ci hai detto nulla?
Charlie: pensavo che foste troppo impegnati...
Liam: stai scherzando vero?
Louis: come è andata l'intervista?
Harry: cosa? Che intervista?
Louis: Charlie ha partecipato ad un'intervista insieme a El, Perrie e c'era anche Danielle.
Liam: perchè? - tutti mi fissavano alla ricerca della risposta
Charlie: volevano scoprire i vostri segreti... - dissi scherzando
Niall: chi c'era per me?
Charlie: sono la tua migliore amica quindi...
Harry: e chi c'era per me?
Louis: spero tu stia scherzando Harry.
Harry: perchè non mi hai detto nulla?
Louis: eri sotto la doccia
Harry: e non mi hai detto nulla nemmeno dopo.
Louis: già...mi sono dimenticatto – fece spallucce mentre Harry lo guardava ancora male.
Harry: vado a dormire... - abbandonò la cucina mentre noi continuammo a parlare.
Finimmo di fare colazione e tornai di sopra in camera per vestirmi e tornare a casa per poi ritornare più tardi avendo promesso ai ragazzi di aiutarli per decorare la casa per il Natale. Trovai Harry steso sul letto a dormire così mi sedetti accanto a lui e lo guardai. Era bellissimo. Mi spuntò un sorriso idiota sul volto. Squillò il telefono e per non svegliare Harry quasi caddi dal letto.
Charlie: pronto?
Paul: allora Charlie vengo io a prenderti?
Charlie: oh si il tempo di rivestirmi e sono pronta
Harry: L'ACCOMPAGNO IO! - urlò Harry
Paul: ok allora rimango a letto, speravo che quel nulla facente ti riaccompagnasse qui
Riattaccai e mi avvicinai a Harry che guardava ogni mio gesto.
Harry: perchè non mi hai chiesto di riaccompagnarti?
Charlie: perchè stavi dormendo
Harry: non farlo più – il suo sguardo era duro ma non ne capivo il perchè
Charlie: cosa?
Harry: farti vedere dagli altri in questo modo - non capii presto ma poi intuii che si riferiva all'abbigliamento - anche se sei molto bella nella mia camicia non tutti devono vedere quello che c'è sotto – il suo sguardo si fece malizioso e non potei non ridere
Charlie: e tu puoi?
Harry: ovvio che si!
Charlie: dovrai prima chiedere il permesso - dissi ridendo.
Harry: devi proprio andare?
Charlie: si, ma non preoccuparti tornerò presto ad aiutare Louis con le decorazioni natalizie – avvicinai il mio volto al suo per poter sentire il suo fantastico odore che mi era fin troppo familiare ma di cui avevo bisogno.
Harry: e dormirai qui vero? - fece sfiorare le nostre labbra facendo accrescere la mia voglia di baciarle
Charlie: se non c'è nessuno a riaccompagnarmi a casa sarò costretta a dormire qui...nel tuo letto...con qualche tuo vestito... - dissi baciandolo e mi sorrise subito dopo.
Harry: allora mi rifiuto di riaccompagnarti, sappilo – posò nuovamente le sue calde labbra sulle mie.
Charlie: e se ci fosse qualcun altro disposto a riaccompagnarmi?
Harry: oh non preoccuparti non ci sarà nessuno – mi fece l'occhiolino facendo combaciare subito dopo le nostre labbra per un bacio più lungo, più dolce, meno casto.
Charlie: vado a vestirmi
Harry: non avrai mica intenzione di rimetterti quel vestito? E' troppo corto e poi avrai freddo...ti do qualcosa io - disse alzandosi e cominciando a rovistare nel suo armadio, mi alzai dal letto e andai accanto a lui per scartare ogni sua scelta e farlo innervosire. Trovavo divertente far sclerare la gente, ed era particolarmente bello far arrabbiare Harry.
Harry: allora scegli tu!
Presi un maglione a righe rosso e azzurro e trovai un jeans da donna che disse che aveva dimenticato sua sorella Gemma. Mi vestii e incitai Harry a fare lo stesso ma era troppo pigro per alzarsi dal letto. Scocciata per la sua pigrizia ma divertita allo stesso tempo mi misi accanto a lui che cominciò a baciarmi sul collo mentre ridevo come una forsennata per poi arrivare alla guancia fino alle labbra.
Harry: ora possiamo anche andare.

Salve...non so assolutamente cosa dirvi perciò ringrzio chi segue la storia e chi recensisce
Ringrazio anche i lettori silenzioni che hanno fatto arrivare il primo capitolo a 1400 visualizzazioni mentre gli altri crescono sempre di più
Perdonatemi per gli errori che ci sono (perchè ci sono), ma ho scritto il capitolo ieri notte per postarlo oggi
Vi saluto e vi dico che non mi ricordo nemmeno cosa ho scritto xD
Baciiiiiii :*

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Capitolo 45
*** Capitolo 45 ***


Scendemmo e trovammo Louis incasinato con le decorazioni natalizie.
Louis: Harry dove vai?
Harry: accompagno Charlie a casa
Louis: mi lasci solo? - disse con fare disperato
Harry: trono subito
Louis: e lei come torna se tu vai via?
Charlie: mi accompagna Paul...o forse Serena.
Louis: perchè non vieni con Serena così ci da anche una mano?
Charlie: sfruttatore! - cominciai a ridere per il modo buffo con cui avevo risposto
Louis: la casa è grande e sono tutti sfaticati a partire da Harry! - alzò un sopracciglio
Harry: non è vero io sono molto veloce
Charlie: non te ne accorgi ma è così
Louis: ma non è lento quando si parla di ragazze...
Harry: non tornerò ad aiutarti se la metti così
Louis: non puoi starmi lontano – disse con fare superiore come se fosse sicuro delle sue parole
Uscimmo di casa e si gelava. Entrare in macchina e trovare un pò di calore fu fantastico. Arrivammo a casa in poco tempo. Harry non aveva intenzione di farmi scendere così parcheggiò la sua enorme auto e rimase a casa con me. Lo vidi giocare con Harry sul divano. Non seppi chi dei due fosse più bambino.
Mamma: ehi Charlie come è andata? Cosa è successo con Harry che ora è sul mio divano?
Charlie: cosa vuoi sapere con precisione?
Mamma: state di nuovo insieme?
Charlie: penso di si...
Mamma: lo avete fatto?
Charlie: MAMMA! - mi vergognavo fin troppo a discutere di certe cose con mia madre.
Mamma: dimmelo devo saperlo prima di avere brutte sorprese
Charlie: no non l'abbiamo fatto - dissi rossa dall'imbarazzo.
Mamma: e cosa avete fatto tutta la notte?
Charlie: quello che hai fatto anche tu con Paul... - non ricevetti risposta così ancora più imbarazzata - oh no non voglio sapere cosa hai fatto tu, ma io e Harry abbiamo solo dormito insieme - avevo assunto un'aria disgustata - la prossima volta evita di farmi capire certe cose ti prego...vado a cambiarmi.
Mamma cominciò a ridere mentre salivo in camera ormai scandalizzata a causa delle sue parole. Aprii l'armadio e presi un maglione bianco e un jeans. Per ripararmi dal freddo presi una giacca e sceci riportando ad Harry il suo pupazzo.
Charlie: questo è tuo
Harry: oh - disse prendendolo - ti ha aiutata?
Charlie: si ma avrei preferito che ci fossi tu al suo posto - mi sedetti accanto a lui e presi in braccio il mio piccolo e coccoloso fratellino che rideva sempre.
Harry: ti somiglia – disse fissando il piccolo Harry che sorrideva ancora una volta - ha i tuoi stessi occhi, però bisogna ammettere che lui è più bello di te.
Charlie: lo so, farà una strage di cuori - dissi scherzando
Harry: è merito del suo nome – disse auto-compiacendosi
Charlie: certo che no – mi voltai per vedere la sua espressione ma mi persi nei suoi occhi come al solito che mi fissavano. Anche un solo sguardo mi rendeva felice, e mi faceva sentire protetta come non mai.
Harry: oh invece è così – annuì - guarda quante fan ho io e quante di loro vorrebbero essere mie
Charlie: mi dispiace per loro che hanno gusti così...non saprei che parola usare
Harry: ed è per questo che sei l'incarnazione di tutte loro?
Charlie: certo - dissi annuendo e mi baciò. Mamma urlò dalla cucina qualcosa di incomprensibile mentre continuavo a ridere e allo stesso tempo ero disgustata da quello che ero venuta a conoscenza.
Charlie: mamma noi andiamo e non voglio sapere cosa farai – dissi cercando di evitare una qualsiasi sua raccomandazione visto che Harry le aveva chiesto se potevo rimanere a dormire da lui, ma ogni mio tentativo di sviare l'argomento fu vano perchè mentre Harry andò a salutare Paul lei cominciò il suo discorso dicendomi che forse era arrivato il momento. Uscimmo di casa e entrammo in auto.
Harry: cosa intendeva tua madre?
Charlie: non vuoi saperlo...
Harry: allora andiamo ad aiutare Lou
Charlie: oh dobbiamo andare a prendere Serena
Harry: Liam ne sarà felice
Charlie: perchè?
Harry: stai molto attenta...
Andammo sia a casa di Serena che a casa di Eleanor per andare ad aiutare Louis che quando ci vide ne fu felice, ma lo fu specialmente quando rivide Eleanor. Serena rimase con me e Harry mentre continuava a fare domande su Liam. Le chiesi più volte il perchè del suo interessamento verso Liam mentre Harry rideva e Serena rispondeva imbarazzata che era solo curiosa. Avevamo finito di mettere tutte le luci esterne quando arrivarono Liam, Niall e Zayn. Serena e Liam si scambiavano strani sguardi e imbarazzati.
I ragazzi convinsero Liam e Serena ad allestire in solitudine l'esterno e quando uscirono i ragazzi risero mentre io ero incredula a ciò che avevo visto. Mi domandavo il perchè Serena non mi avesse detto della sua cotta per Liam e lo stesso lui. Raggiunsi Eleanor che era sola a districare le luci per l'albero.
Charlie: ti aiuto?
Eleanor: oh grazie Charlie
Charlie: come mai da sola?
Eleanor: non me lo chiedere...con Louis c'è sempre una sorpresa
Charlie: non posso darti torto
Eleanor: quando togli il gesso?
Charlie: tra due giorni, non era grave perciò possono toglierlo prima del tempo
Finimmo di decorare anche l'albero, dopodichè raggiungemmo gli altri che invece di mettere le luci fuori giocavano tra di loro e scherzavano allegramente.
Eleanor: noi abbiamo finito
Louis: oh El anche noi abbiamo quasi finito
Zayn: perchè non ci preparate qualcosa di caldo?
Niall: si ho bisogno di qualcosa da mangiare!
Eleanor: andiamo Charlie, sai dove hanno della cioccolata?
Entrammo in cucina e trovammo presto la cioccolata da cucinare per riscaldarci tutti dal freddo.
Eleanor: potrebbe quasi nevicare
Charlie: lo spero
Eleanor: non sai cosa ti aspetta
Charlie: in che senso?
Eleanor: ai ragazzi piacciono le battaglie con la neve
Charlie: ah ora capisco...non posso partecipare, sono infortunata
Eleanor: a loro non importa – guardò fuori dalla finestra e sorridente disse - stanno arrivando
Entrarono in casa rompendo il silenzio con le loro risate.
Ognuno prese la propria tazza e andammo tutti in soggiorno dove ci sedemmo sul divano. Mi sedetti tra Harry e Niall, però poggiai la testa sul petto di Harry che mi strinse a se con un braccio.
Zayn: sei di poche parole oggi Charlie
Charlie: no scusa stavo pensando ad una cosa...cosa volevi?
Liam: come mai non parli oggi?
Harry: chi ti dice che non parla. Finalmente sta un pò in silenzio
Charlie: grazie – alzai lo sguardo per trucidarlo con gli occhi ma sorrideva mostrando le fossette e perciò evitò ogni mio sguardo maligno.
Harry: sai che ti amo lo stesso
Charlie: certo
Zayn uscì di casa e subito dopo anche Serena accompagnata da Liam dovette andare via. Niall rimase un pò con me e Harry, mentre Louis e Eleanor salirono al piano di sopra, ma dopo un pò andò anche lui. Harry si avvicinò e mi strinse cominciando a baciarmi sul collo.
Charlie: Harry...
Harry: mm? - mugulò tra un baciò e l'altro

 
Ciao ragazze :D sono ancora qui...ho feddo :S
Mi piacerebbe , mangiare una bella cioccolata calda...ma dico io stiamo a giugno (quasi luglio) perchè deve fare freddo? Perchè?
A momenti ci sarà una svolta ve lo assicuro, dai che mi sento buona xD
Ciao ciao alla prossima :D

 

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Capitolo 46
*** Capitolo 46 ***


Charlie: Harry non ora – dissi sussurrando, mi vergognavo tropo, sia per la mia inesperienza che per la situazione in se, ma prima poi sarei stata sua sotto tutti gli aspetti.
Harry: perchè?
Charlie: non è che non mi senta pronta – ero diventata rossa e lui se ne accorse - ma mi sento impacciata con questo gesso e non mi va di...
Harry: ok posso aspettare – continuò lui
Charlie: non dovrai aspettare molto te lo prometto – i suoi occhi mi scrutavano e lo stesso facevano i miei
Harry: per te aspetterei tutto il tempo di cui hai bisogno – cominciai a ridere per non so quale motivo
Charlie: non scherzare su certe cose
Harry: ok non proprio tutto il tempo di cui hai bisogno ma aspetterei – era serio ma felice
Andammo di sopra in camera, parlammo per un pò dopodichè mi addormentai tra le sue braccia mentre parlava...o meglio parlava da solo. Non capii bene cosa successe quando aprii gli occhi ma sentii solo un sacco di urla e vidi che Harry infastidito andò alla finestra e urlò contro qualcuno che gli lanciò qualcosa in faccia e lui rimase li imbambolato e io ridevo per la sua faccia buffa.
Harry: cos'hai da ridere?
Charlie: nulla...non hai freddo così?
Harry: è solo della neve...NEVE. NEVEEEEEEEE - disse correndo giù per le scale e continuando ad urlare euforico. Chiusi la finestra che Harry aveva lasciato aperta perchè cominciava a fare davvero freddo e misi un maglione sopra la camicia che avevo usato per dormire e dei pantaloni di Harry. Scesi lentamente le scale, le voci provenienti da fuori diventando sempre più forti e si poteva sentire sempre più chiaramente quanto si stessero divertendo. Non potevo andare fuori perchè primo avevo troppo freddo, secondo non avrei dovuto far bagnare i gesso e terzo rischiavo di scivolare. Rimasi affacciata alla finestra della cucina per guardarli mentre combattevano con le palle di neve. Ero così assorta a guardarli in tutta la loro bellezza che quando lanciarono una pallina contro il vetro della finestra mi spaventai. Niall urlò qualcosa di incomprensibile così per capire qualcosa aprii la finestra.
Niall: dai Charlie vieni!
Charlie: non preoccuparti per me sto bene qui al caldo, se vuoi posso prepararvi qualcosa
Liam: NO VIENI QUI!
Charlie: no sul serio ragazzi non posso
Zayn: con noi non esiste non posso!
Charlie: no ragazzi - non riuscii a finire di parlare che qualcuno mi prese da dietro e mi portò fuori al freddo. Non misi i piedi a terra perchè ero scalza e il contatto con la neve mi avrebbe sicuramente ammazzata (?).
Harry: Louis mettila giù - disse ridendo
Charlie: NO! NON PERMETTERTI!
Louis mi portò avanti alla porta ed erano tutti pronti per riempirmi di neve, perciò misi le scarpe con la calma, cercando di prendere tempo ma appena finii di allacciare l'ultima scarpa non ebbi il tempo di rialzarmi che ero coperta dalla testa ai piedi da della fredda e candida neve bianca.
Niall: ALL'ATTACCOOOOOO! - gridò e ripresero a farsi guerra. Rimasi li seduta sperando che non si accorgessero di me ma arrivò Liam urlando e cademmo entrambi sulla neve mentre gli altri combattevano tra di loro. Per il freddo si rialzò con una velocità inaudita mentre mi sentivo come una tartaruga che rimane sdraiata sulla schiena a causa del guscio perciò cominciai a ridere senza senso senza che qualcuno mi aiutasse a rialzare. Zayn mi cadde addosso e mi aiutò, notai solo allora che avevo tutti i vestiti bagnati e anche i capelli. Non valeva la pena entrare in casa così cominciai a prendere parte alla battaglia. Eravamo io, Liam, Zayn e Niall contro Harry, Eleanor e Louis. Ci costruimmo una barriera dove riuscimmo a ripararci dalla maggior parte degli attacchi. Eravamo nascosti tutti e 4 dietro la barriera.
Liam: ragazzi dobbiamo preparare un piano di attacco
Zayn: parla fratello – non riuscivo a prenderli sul serio infatti mentre loro parlavano io continuavo a fissarli tutti con una faccia buffa e cominciai a ridere seguita a ruota da Niall.
Niall: sono con te – riuscì a dire tra le risate
Liam: Charlie devi distrarre Harry
Zayn: potresti chiamarlo per... - cominciò a riflettere con aria da vero sapientone
Charlie: ho un'idea migliore!
Liam: ok allora tu pensi a Harry..ci vuole qualcuno che si occupi di Louis...il punto forte é Eleanor.
Charlie: perchè non fai qualcosa per attirare l'attenzione di Eleanor? Louis si distrarrà se attirerete l'attenzione di El
Niall: ma come distraiamo Eleanor?
Liam: inventatevi qualcosa, Charlie cosa stai facendo? - disse guardandomi male
Charlie: devo distrarre Harry o no? - domandai divertita
Liam: non c'è bisogno che tu ti spogli
Charlie: ho una camicia sotto...devo lanciare solo quella mentre dobbiamo rimanere tutti qui.
Niall: non ti spoglierai mica tutta vero? Harry ci ammazzerà.
Charlie: no devo solo... - cominciai a sbottonare la camicia che avevo sotto senza togliere il maglione che avevo sopra - togliere questa cosa...
Zayn: io non guardo - si coprì gli occhi con la mano. Presi la camicia che ero riuscita a levarmi e la buttai verso di loro, non ci volle molto che...
Harry: EHI! Cosa state facendo li?
Liam: oh non preoccuparti piccolo mio.
Harry: Charlie rivestiti! - la sua voce era dura e si sentivano i suoi passi sulla neve fresca
Zayn: perchè sei così geloso Harry? - disse soffocando una risata
Harry: state scherzando?
Charlie: sta zitto Harry! - si sentirono dei passi verso di noi, così Niall lo colpì in pieno viso mentre lui rimase col suo solito sguardo inebetito
Louis: Harry tutto bene?
Charlie: oh dai Harry non è successo nulla - dissi ridendo, ma lui mi prese di peso e mi portò dentro mentre io continuavo a ridere.
Harry: capirai un giorno che sono geloso...
Charlie: di cosa? - le mie risate lo innervosivano così per non peggiorare la situazione smisi di ridere
Harry: di te...
Charlie: perchè?
Harry: perchè devi essere mia in qualunque momento
Charlie: ma è già così...
Harry: non lo so
Charlie: Harry lo sai bene invece che sono tua...ieri ti ho chiesto di aspettare ancora un po', e cosa fai ora? Mi porti fretta per dimostrarti a qualunque costo che... - fummo interrotti dagli altri che stavano rientrando
Niall: Charlie devi tornare a casa? - domandò felice
Harry: no l'accompagno io
Niall: se vuoi può venire con noi
Harry: no ti ho detto che la riaccompagno io, ci vediamo dopo – la sua voce era dura
Mi avviai verso il bagno dopo aver preso i vestiti ma mi ricordai che dovevo fare una cosa così tornai da Harry e lo baciai.
Harry: perchè lo hai fatto? - non era più scontroso ma sorpreso
Charlie: non ti avevo dato il bacio del buongiorno – dissi malinconica e tornai di sopra per firmi di preparare, quando uscii dal bagno trovai Harry che dormiva con le coperte sul volto mentre abbracciava i cuscini accanto. Era buffissimo ma allo stesso tempo molto dolce. Arrivò Louis che entrò lentamente con un megafono in mano. Evidentemente sapeva che Harry stava dormendo e voleva infastidirlo per puro divertimento. Louis attivò il megafono mentre Eleanor guardava il tutto dalla porta già rideva. Louis cominciò a urlare dal megafono da dove uscivano strani suoni e talmente alti che Harry si svegliò all'improvviso alzando tutte le coperte e cadde anche dal letto. Linciò Louis con lo sguardo e cominciò a rincorrerlo ma Louis era più veloce e non si fece prendere, così buttò Harry di faccia nella neve ancora una volta.
Eleanor: Lou penso che possa bastare - disse divertita
Harry: oh ma grazie!
Louis: era uno scherzo innocente.
Harry: lo credi davvero? - era tornato ad essere scontroso - quella tipa è pronta?
Charlie: quella tipa ha un nome – se voleva giocare a questo gioco avrei partecipato anche io e avrei anche vinto.
Harry: andiamo? - domandò infastidito
Eleanor: dove la porti Harry? - domandò tra le braccia di Louis intento a farle il solletico con dei soffici baci.
Charlie: a casa. - risposi secca
Louis: oh ma come sei romantico Harry, la porti sempre in giro.
Harry: non siamo mai usciti davvero.
Charlie: e te ne vanti pure?
Harry: no...
Harry mi accompagnò a casa e con mia sorpresa appena scesi dall'auto ripartì a tutta velocità senza avere nemmeno il tempo di salutarlo. La giornata passò velocemente e non ebbi l'occasione di rivederlo o risentirlo.

 
Eccomi sono qui con il capitolo numero...non mi ricordo ma va bene così
L'ho appena finito di scriverlo perciò esce in anteprima solo per voi xD
Cosa accadrà nel prossimo capitolo?
Ringrazio tutti coloro che hanno messo la storia tra seguite/preferite/da ricordare, tutti coloro che leggono in silenzio e soprattutto chi recensisce :D

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Capitolo 47
*** Capitolo 47 ***


Quando il giorno dopo mi svegliai avevo un senso di agitazione che si impadronì di me. Finalmente avrei potuto togliere il gesso e avrei potuto ottenere maggiore libertà, che non avevo da un pò. Mi preparai e andai con mamma in ospedale. Mi resi conto che durante la notte aveva nevicato molto, infatti per questo ci furono anche dei problemi per arrivare in ospedale. Aspettammo, ma quando arrivò il mio turno fui invasa dalla paura immotivata.
Dott.: allora Charlie...come è andata? Ti senti meglio?
Charlie: non farà male vero? - mi ero innervosita troppo a causa del gesso e di Harry e stavo vivendo male questo momento
Dott.: forse un pò...
Charlie: quando potrò riprendere gli allenamenti?
Dott.: almeno per l'anno nuovo
Charlie: così tardi
Dott.: tua madre mi ha detto che hai un fidanzato, puoi stare un pò con lui
Charlie: si certo – dissi scettica
Il dottore mi tolse il gesso e devo ammettere che sentii un pò di dolore, però mi sentivo molto meglio. Dovevo usare ancora le stampelle per camminare ma almeno non dovevo trasportare quel peso inutile con me. Quando tornammo a casa rimanemmo nuovamente io e Harry mentre mamma uscì con Paul. Harry era stanco così lo misi a letto mentre mi preparai una cioccolata calda e cominciai a sorseggiarla pensando ai ragazzi, ma soprattutto ad Harry. Non lo sentivo dall'altro giorno da quando era uscita da casa. Mi sedetti sullo sgabello del piano a guardare la neve che cadeva dalla finestra. Mi era sempre piaciuto quel periodo dell'anno, non solo per la neve, ma soprattutto per l'aria natalizia che si respira nelle case e nella città. Le luci, gli alberi, i babbo natali agli angoli delle strade, la cioccolata calda, la neve, i regali...Rimasi li a pensare per un pò finchè Harry non si svegliò. Era cresciuto molto da quando era nato anche se erano passati solo due mesi. Gli feci il bagnetto mentre lui giocava divertito con l'acqua che schizzava ovunque e rideva divertito. Lo asciugai per bene e gli misi un completino che mamma non gli aveva mai messo anche se era molto carino. Lo faceva sembrare un piccolo panda tutto bianco con i suoi fantastici occhioni. Gli feci alcune foto perchè era troppo bello e così avrei fatto vedere quelle foto a Serena che le sarebbero piaciute sicuramente. Feci un sacco di foto per poi selezionarne solo alcune da potere stampare e mettere nell'album dei ricordi. Li avevamo tutte le nostre foto più importanti...a pensarci non avevo nemmeno una foto con i ragazzi ma solo una con Niall quando eravamo entrambi più piccoli ed eravamo in Irlanda. Ero decisa a fare foto ai ragazzi per poterle mettere nell'album. Anche se mi bastava ricercare qualche loro immagine su google preferii l'idea di poterle scattare io stessa oppure farmi foto con loro. Arrivarono verso l'ora di cena Paul e mamma pieni di pacchetti e ricoperti dalla neve.
Charlie: come mai così tardi?
Paul: abbiamo avuto da fare
Charlie: con cosa?
Mamma: delle cose che non puoi sapere
Charlie: e quelli? - chiesi indicando le buste che reggevano
Mamma: sonon dei piccoli regali ma niente di che
Solo in quel momento mi ricordai che ero molto indietro con i regali e con tutto il resto. Ultimamente ero piuttosto svampita e non ricordavo nulla, dovevo trovare qualche modo per ricordare tutto in modo semplice e veloce. Dovevo fare una decina di regali circa e non avevo la minima idea di cosa regalare. Ero ufficialmente in crisi. Cenammo tutti insieme e dopo andai a letto senza ricevere alcuna notizia da Harry o dagli altri, così mandai un semplice "Buonanotte" senza ricevere alcuna risposta. Chiamai Serena per chiederle se domani mattina era disponibile per accompagnarmi a fare i regali e accettò con troppa enfasi e troppo velocemente. La mattina seguente mamma mi svegliò quando Serena era già a casa così dovetti prepararmi velocemente, infatti indossai dei leggins neri una maglia bianca con sopra un cardigan beige e una sciarpa di lana calda che mi aveva regalato la nonna molti anni prima. Per non scivolare sulla neve misi degli stivali anche per riparami dal freddo.
Charlie: buongiorno - dissi scendendo le scale e come sempre Serena era con Harry.
Serena: ciao Charlie, ma – continuava a guardami – quando hai tolto il gesso?
Charlie: ieri – ero triste e me ne accorsi solo quando una sola parola uscì dalla mia bocca.
Serena: e non mi hai detto nulla!
Charlie: ora lo sai...andiamo?
Serena: non fai colazione?
Charlie: no ora non mi va, prenderò qualcosa dopo
Mamma: Serena vuoi venire a cenare qui da noi?
Serena: oh no mi dispiace ma ho un impegno
Charlie: cosa devi fare?
Serena: una cosa importante e Mary le volevo chiedere se Charlie può venire con me, so che questo comporta il fatto che non potrà cenare con voi, ma per me sarebbe molto importante che lei ci sia...
Mamma: mmmh...ok ma prima di fare “questa cosa” dovete tornare a prendere almeno qualcosa da mangiare
Serena: oh non si preoccupi dove dobbiamo andare c'è cibo per tutti, se vuole può venire anche a dormire da me
Charlie: ma domani non hai gli allenamenti?
Serena: oh no domani no.
Mamma: ok ok, vai ma ti chiamerò.
Charlie: ok, grazie mamma. Ti voglio bene. Ciao Harry - dissi andando a baciargli la fronte e lui rise come se qualcuno gli avesse fatto il solletico. Uscimmo di casa e andammo verso l'auto di Serena che era completamente ricoperta di neve.
Serena: ehm...non si apre
Charlie: come non si apre? - dissi ridendo - dai smettila di scherzare
Serena: no sul serio - disse ridendo - si è gelato tutto
Charlie: ahahahaha e ora?
Rientrammo in casa e prendemmo ciotoloni pieni di acqua calda per sciogliere il ghiaccio e la neve che ricopriva l'auto. Dopo una mezzoretta riuscimmo ad aprire l'auto così andammo in giro in cerca dei regali perfetti. Riuscii a trovare i regali per Candy, Ashley, Valerie, mamma e Paul senza problemi. Andammo in un' altro negozio dove trovai il regalo per Serena senza che lei sapesse per chi fosse e trovai anche il regalo per Niall. Mi mancavano i regali di Liam, Louis, Eleanor, Zayn e Harry. Comprai delle bretelle in stile natalizio per Louis, anche se non le usava più sapevo che le teneva rinchiuse in un cassetto e ogni tanto andava a prenderle, un bracciale con dei charmes fantastici per Elanor, un cuscino con uno specchio vicino per Zayn e trovai un pupazzo enorme di Andy di "Toy Story" per Liam. Mi mancava solo il regalo per Harry, ma non sapevo assolutamente cosa regalargli.
Serena: potresti regalargli una banana
Charlie: perchè? - dissi ridendo
Serena: oh bhè lui ha una fissa per le banane, per il 69, e per...le ragazze, oppure per Louis.
Charlie: oh questo lo sapevo - dissi scherzando
Serena guardò l'orologio e fece una faccia strana quando guardò l'orologio
Charlie: Serena?
Serena: dobbiamo muoverci è già tardi
Charlie: ma il mio regalo?
Serena: lo prenderemo un'altra volta ora dobbiamo correre.
Charlie. ma dove dobbiamo andare?
Serena: sta zitta e corri
Corremmo verso l'auto e dopo avere sistemato in fretta tutte le buste Serena partì alla velocità della luce per arrivare in un luogo sconosciuto. C'erano delle guardie che stavano sistemando delle palizzate contro il pubblico per non invadere una certa zona.
Charlie: dove siamo?
Serena: CORRI!
Charlie: non posso - rallentai a dispetto, cominciai a camminare
Serena: MUOVITI – cominciò a trascinarmi per un braccio - ti ucciderò se facciamo tardi
Charlie: facciamo?
Mi tirò per il bracciò e fui costretta a correre insieme a lei. Arrivammo avanti al grande portone di vetro del palazzo e trovammo una guardia.
x: voi chi siete?
Serena: abbiamo il permesso
x: fammi vedere - e cacciò due biglietti dalla borsa - ok potete passare
Charlie: cosa sono quei biglietti?
Serena: ti spiegherò tutto dopo
Charlie: perchè non cominci già da ora? Mi piacerebbe capirne qualcosa
Serena: tra un pò capirai tutto da sola
Charlie: dove devo andare? - ormai ero in crisi, inconsapevole di cosa fare e non capivo nulla.
Serena: seguimi - correva sempre più velocemente come se fosse una sfida contro il tempo. Arrivammo ad un'altra porta dove questa volta c'era un ragazzo con i capelli curati in un abito aderente verde acqua.
Serena: John apri
John: secondo te dopo tutto questo ritardo che hai fatto dovrei anche farti passare?
Serena: senza di me non ci sarebbe scena ricordi?
John: solo perchè sei la migliore non ti permette di poter fare tutto il ritardo che vuoi
Serena: ti chiedo scusa. Per farmi perdonare ti ho portato una persona speciale
John: e lei sarebbe?
Charlie: mi chiamo Charlie e non so cosa ci faccio qui, piacere di conoscerla – dissi con un sorriso stampato in faccia, quel tipo mi metteva allegria, forse era a causa del suo vestito.
Serena rise tra se ma non capii subito il motivo per cui rideva, quando mi fece segno di guardare John e vedi la sua faccia strana mentre mi scrutava non potei fare a meno di ridere anche io.
John: cos'hai da ridere?
Charlie: oh niente, mi scusi – ma continuavo a ridere
Serena: allora? Va meglio di tutte quelle ragazze che hai li dentro vero?
John: oh certo – ci fu silenzio, Serena sorrideva e quel tipo mi fissava ancora - non vorrei dirtelo tesoro ma forse è anche meglio di te...
Charlie: di cosa state parlando?
Serena: lo è, ed è per questo che l'ho portata con me
John: tesoro sei fantastica ma ora ti devi assolutamente preparare ed essere ancora più perfetta di così se solo si può
Charlie: mi scusi ma c'è l'ha con Serena? Io dove vado?
John: oh ma cosa stai dicendo? Serena non le hai detto nulla?
Serena: non ne ho avuto il tempo – rise e andò via lasciandomi con quello strano tipo
John: fantastico! Posso raccontarti tutto io mentre ti prepari. Oggi ho bisogno di lei e deve seguirmi per potermi aiutare.
Charlie: potrebbe spiegarmi come devo aiutarla?

 

 
Cosa dovrà mai fare la nostra forte e coraggiosa e bella e alta e innamorata e scansafatiche e romantica e pigra e rompicazzo e antipatica e generosa e amorevole e...non mi vengono in mente altri aggettivi xD
Lascio a voi la fantasia di continuare, potrebbe anche essere rapita dagli alieni o essere mangiata da uno squalo o combattere contro un drago o governare in battaglia una nave pirata o salvare Alfea dall'attacco delle Trix xD
Ora sto esagerando perciò ciao ciao e come al solito vi ringrazio tutte :D

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Capitolo 48
*** Capitolo 48 ***


 
 
John: Charlie sai dove ti trovi?
Charlie: no – affermai spaesata
John: allora ti spiegherò tutto dall'inizio solo se mi prometti di non andartene una volta che avrai saputo tutto, ho bisogno di te
Charlie: glielo prometto, non rompo mai le mie promesse – non potei fare a meno di sorridergli
John: lo spero altrimenti manderai a monte il mio probabile futuro.
Charlie: non si preoccupi se l'ho promesso rimarrò fino alla fine anche se la cosa non mi piacerà.
John: la tua amica Serena ti avrà anche portata qui con l'inganno ma solo perchè avevo bisogno di una ragazza acqua e sapone che faccia colpo sui ragazzi e ovviamente che fosse una bella ragazza
Charlie: ok...ma per cosa le servo?
John: sono uno stilista e ho bi...
Charlie: dovrei sfilare su una passerella in abiti succinti?
John: i miei abiti non sono succinti, così mi offendi – si portò una mano sul petto e sembrò realmente offeso
Charlie: quindi dovrò comunque sfilare avanti a persone che non conosco?
John: esatto eh a dire la verità sono state invitate anche delle persone famose.
Charlie: quanto famose? - cominciai ad innervosirmi
John: abbastanza da essere invitate ad una importante sfilata di moda della città
Charlie: io non so sfilare
John: infatti ora proveremo e faremo i cambi d'abito così che io possa scegliere quale abito ti sta meglio e quale scartare, l'importante è che tu sia tu stessa. Le mie modelle non devono essere quei strani tipi stereotipati anoressiche che non esaltano appieno il vestito con tutte le curve di una ragazza bellissima, perciò ti chiedo...ti va di farmi fare bella figura e farmi diventare il migliore?
Charlie: mi stai particolarmente simpatico perciò accetto la tua richiesta anche se sarai costretto a perdere una delle tue modelle in seguito.
John: oh non mi importa. Ora sei pronta?
Andammo nei camerini dove cercai qualche abito che mi sarebbe piaciuto e avrei potuto indossare, ma la mia ricerca fu sventata da John che si avvicinò dicendomi che aveva già dei vestiti per me.
John: vieni con me ti porto da una persona che ti terrà compagnia.
Charlie: devo andare da Serena?
John: oh certo che no, lei ti parlerà mentre migliorerà il tuo stato di perfezione
Charlie: ha ha bella questa – lo fissai maligna
Camminammo per un paio di lunghissimi corridoi per arrivare ad un camerino vuoto contenenti solo una specchiera e l'enorme seduta. Sentii bussare alla porta e ne uscì una giovane donna bionda con un sorriso contagioso.
x: buonasera tu devi essere la prescelta di John - disse scherzando
Charlie: buonasera...non so nemmeno io cosa sono in realtà
x: oh scusa mi chiamo Lou
Charlie: piacere di conoscerti io sono Charlie
Lou: oh bel nome
Charlie: grazie - dissi timidamente - sai perchè sono qui?
Lou: oh certo che so il motivo e penso che John abbia fatto la scelta giusta
Charlie: sembra tanto una frase preparata per ogni ragazza che viene qui, senza offesa – riuscii a strapparle un sorriso.
Lou: per me sei una bellissima ragazza e a dire la verità anche meglio di quelle modelle troppo magre che si spezzano a metà se le soffi contro. John ha detto che vuole un look naturale ma allo stesso tempo che faccia sorprendere per la sua bellezza...ho un'idea
Cominciò ad aggiustare i miei capelli disordinati mentre continuammo a parlare.
Lou: quanti anni hai?
Charlie: 17
Lou: un pò giovane anche se ci sono ragazze ancora più piccole nel campo della moda
Charlie: la più piccola che hai incontrato?
Lou: mmmh...la più piccola aveva 11 anni ma so che ci sono anche le modelle per i capi da bambini perciò penso che si possano trovare anche delle modelle di 5 anni
Charlie: ma a che scopo?
Lou: non chiederlo a me...la considero mercificazione del proprio corpo, a 17 anni con un corpo e un volto così bello avrai un fidanzato immagino
Charlie: diciamo di si ma siccome è famoso nessuno lo sa
Lou: oh una super star che vuole mantenere la propria vita di coppia segreta
Charlie: anche se a volte potrebbe causare dei problemi
Lou: in che senso?
Charlie: non essendo usciti allo scoperto quando escono delle nostre foto le fan si aizzano contro di me
Lou: e allora perchè non lo dite?
Charlie: non cambierebbe molto
Lou:invece penso di si...le fans dovranno rassegnarsi e accettare la situazione, potreste anche essere supportati da loro
Charlie: una fan mi ha dato della puttana...non credo che mi vorranno accanto al loro "idolo", però quando ho avuto un incidente e lui è rimasto tutto il tempo accanto a me mi hanno supportato, ma credo che l'abbiano fatto perchè pensassero che fossi una sua grande amica...
Lou: oppure perchè erano dispiaciuti di vedere il proprio "idolo" distrutto?
scusa se te lo chiedo ma sono curiosa...come si chiama?
Charlie: Harry Styles – cominciò a ridere troppo forte - perchè ridi? - dissi divertita
Lou: oh niente è solo che conosco Harry da molto e da un pò di tempo mi parla di una ragazza...ora capisco tutto
Charlie: come mai conosci Harry?
Lou: sono la sua parrucchiera - disse ridendo - non preoccuparti, Harry è un bravo ragazzo anche se a dire la verità le sue fan sono leggermente strane...
Charlie: l'avevo intuito
Lou: ora capisco perchè continuava a dire che quella ragazza era troppo per lui, e i ragazzi lo prendevano in giro affermando le sue frasi senza senso.
Charlie:non credo di essere troppo per nessuno...tanto meno per una celebrità
Lou: pensa sempre di essere inferiore alle persone che lo circondano...soprattutto verso le ragazze che le piacciono, è bravo a camuffare le sue emozioni, ma quando arriva il momento deve farle uscire tutte in una volta, potrebbero tramutarsi in rabbia repressa, in risate esagerate, in coccole o altro...
Charlie: hai mai visto una di queste cose?
Lou: per farlo calmare lo facciamo giocare con Loux
Charlie: scusa ma chi è Loux?
Lou: non sei una loro fan?
Charlie: non lo sono mai stata
Lou: Loux è mia figlia e Harry è il suo padrino, trascorre molto tempo con Loux
Charlie: so della sua passione per i bambini, ogni tanto gioca con mio fratello che ha qualche mese e sembra che quando sono insieme abbiano la stessa età
Continuammo a parlare e finalmente completò la mia acconciatura anche se comportava avere i capelli sciolti. Potei andare nella sala insieme alle altre modelle per mangiare qualcosina prima della sfilata e dopo saremmo dovute andare a prepararci. Cercai Serena con lo sguardo e la trovai, indossava un accappatoio rosa di raso che le donava molto.
Charlie: che fine avevi fatto?
Serena: sono andata a prepararmi non vedi?
Charlie: la prossima volta voglio essere avvisata e poi da quando fai la modella?
Serena: è da po' ma mi piace moltissimo, hai visto i tuoi vestiti?
Charlie: no John non ha voluto che li vedessi. Tu?
Serena: certo e sono fantastici! - disse esuberante
Mangiammo quel poco che ci fu offerto. Io e Serena guardavo le altre ragazze che non toccarono cibo con un'aria afflitta. Erano già molto magre ma a mio parere quella troppa magrezza le imbruttiva e con i vestiti indossati sembrava che fossero vuoti. Cominciai a pensare perchè a loro i vestiti stessero così mentre io dovevo spremermi in qualunque capo di abbigliamento per riempirlo in modo giusto. Cominciai a farmi complessi e andai avanti allo specchio, vidi John avvicinarsi.
John: no tesoro non sei grassa!
Charlie: sei sicuro? Potresti prendere una di loro...sono così magre...
John: non è quello che cerco per i miei vestiti migliori
Charlie: non mi offendo se cambi idea
John: assolutamente no! - mi riportò nel camerino dove avevo incontrato Lou - secondo te posso mai far entrare uno spillo in un vestito che ha bisogno delle curve che una bella ragazza che incontri per strada può avere? No non posso, e poi non sarebbe bello da vedere.
Charlie: allora perchè usare degli spilli per gli altri vestiti? Perchè non prendere ragazze comuni?
John: perchè non tutte sanno camminare bene su dei fantastici tacchi da 20 centimetri!
Charlie: dovrei camminare su quei cosi?
John: lo sai fare vero? - disse con un tono di disperazione - La sfilata comincia tra mezz'ora e...
Charlie: ci so camminare sta tranquillo ma...non preoccuparti, respira.
John: devo ancora andare a prendere i vestiti nel camioncino, dire alle truccatrici cosa fare, appuntare le ultime modifiche prima che i vestiti escano in passerella e...
Charlie: se vuoi posso aiutarti ma stai calmo
Rimasi nel camerino da sola e aspettando che Lou tornasse presi il telefono per vedere se ci fossero chiamate o messaggi, ma niente, così decisi di mandare un messaggio a Harry che non sentivo e non vedevo ormai non so da quando.
"Ehi Harry che ne dici se stasera vengo da te? E' da molto che non stiamo un pò insieme...fammi sapere
-Charlie"
non sapevo più cosa scrivere così inviai prima di cambiare idea. Rispose molto presto "Mi dispiace tanto ma stasera ho una cosa da fare e non so a che ora finisco, anche se sono solo perchè i ragazzi mi hanno dato buca non mi va che tu rimanga a casa da sola senza di me...vengo da te domani mattina. BUONANOTTE AMORE MIO". Cosa doveva fare? Cos'era così importante da non potermi far andare da lui? Nello stesso istante arrivò Lou e sistemò le ultime cose. Ero pronta così raggiunsi le altre modelle e trovai anche Serena in un completo elegante composto da una gonna alta a tubino nera che esaltava le forme dei suoi fianchi, una camicetta bianca morbida e una giacca con delle strane fantasie bianche e nere di pizzo. Arrivò John con due buste enormi che contenevano presumibilmente i vestiti che avrei dovuto indossare. La sfilata stava per cominciare, la gente cominciava ad aumentare e si sentiva un borbottio di sottofondo che aumentava sempre più. Era arrivato il momento di cominciare ed erano tutti molto tesi soprattutto John. Non avevo ancora indossato nessuno dei due vestiti previsti. E se non mi stavano bene? Cosa stava facendo Harry?

 

 
Hei tu si dico a te.
Slave gente! Harry è uno stronzo u.u e se lo dico io ci sarà un motivo ;D
Ahahahahah che birbante che sono però dai...
Vi aspetto con il prossimo capitolo :D

 
 

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Capitolo 49
*** Capitolo 49 ***


La sfilata cominciò e non avendo avuto ancora nessun ordine per indossare i vestiti mi avvicinai a John che ammirava i suoi splendidi abiti sulle ragazze spillo.
Charlie: John quando posso – fui interrotta dal suo sguardo accusatore
John: SEI ANCORA COSI'?
Charlie: quale metto?
Venne tutto agitato ad aprire una delle buste e prese un fantastico abito lungo rosso e bianco con una profonda scollatura sulla schiena separata dalla gonna con una sottile cintura nera lucida. Indossai anche dei tacchi favolosi e anche se ero pronta in meno di 5 minuti dovetti aspettare il mio turno. Mi sentivo come prima di una gara, l'adrenalina invadeva il mio corpo e quando arrivava il momento si liberava negli esercizi che dovevo fare...ma questa volta sarebbe stato diverso, non sapevo cosa fare o come il mio corpo avrebbe reagito.
Serena: ehi sta calma
Charlie: cosa? Sono calma – la mia voce era tremante e non solo quella
Serena: no che non lo sei
Charlie: ho paura – confessai a me stessa
Serena: è normale ma non pensare a nulla mentre sarai lì fuori.
Charlie: ci proverò
John: SERENAAA! TOCCA A TE! - le urlò contro e mi fece cenno di avvicinarmi a lui perchè era arrivato il momento.
Lou: ehi Charlie sta tranquilla, sei bellissima con questo abito
Charlie: grazie Lou...
Lou: fa vedere a tutti di che pasta è fatta la ragazza di Styles -disse ridendo per far svanire per un attimo il terrore nei miei occhi, John si avvicinò a noi.
John: Charlie...
Charlie: si ora arrivo
John: no aspetta...sei la ragazza di Styles?
Lou: non lo sapevi John?
John: come avrei dovuto?
Charlie: non cambia nulla
John: oh invece cambia tutto – diventò raggiante e cominciò a saltellare ovunque
Charlie: in che modo dovrebbe cambiare il tuo successo?
John: non preoccuparti di questo tu mostra il tuo miglior sorriso che ha conquistato il cuore di quel ragazzo, tocca a te! - incontrai Serena prima di uscire in passerella.
Mi trovavo avanti all'uscita. Il cuore batteva a mille ma dovevo farlo. Presi coraggio e varcai quella soglia inesistente che divideva la passerella dal retroscena. Non avevo mai sfilato prima di allora ma non sembrò difficile, dovevo solo camminare su un lungo corridoio e atteggiarmi come tutte le altre. Era quasi divertente e sorridevo come una demente mentre camminavo sulla passerella. Non feci molto caso a chi era seduto, notai solo la miriade di flash che provenivano dalla base della passerella. Tornai sul retroscena tutta felice e vidi che John, Serena e Lou parlavano tra di loro, perciò andai subito da loro per sentire cosa stessero dicendo, ma non ci fu tempo di scambiare parole con loro che mi cambiai subito d'abito, ma dovevo aspettare molto prima di tornare in passerella. Indossai un abito rosa pallido in shiffon corto avanti e lungo dietro, era un abito semplice e complicato allo stesso momento. John mi diede dai tacchi ancora più alti dei precedenti. Li indossai e tornai da Lou e Serena che parlavano mentre John era tornato a supervisionare la sua sfilata e i suoi abiti.
Charlie: allora...di cosa parlavate prima?
Lou: io e Serena parlavamo di cosa sarebbe successo quando saresti uscita
Serena: hai ricevuto attenzioni particolari?
Charlie: no...
Lou: l'avevo detto che non si sarebbero accorti di nulla
Serena: è uscita lì fuori solo una volta...stai a vedere che al prossimo turno cominceranno ad accorgersi di qualcosa
Charlie: di cosa?
Serena: oh ma perchè fai la finta tonta? Sanno che sei la ragazza di Harry.
Charlie: grazie mille, ma non sanno però che sei la nuova fiamma di Liam.
Serena: io cosa? - uscì per fare la sua sfilata e rimasi sola con Lou che mi guardava e rideva.
John: Charlie tocca a te, ma stavolta guarda anche chi è seduto intorno alla passerella, bisogna interagire con il pubblico.
Charlie: mi limiterò a guardare tutti loro
John: se riesci a fare qualcosa andrebbe meglio
Charlie: non aspettarti molto da me.
Serena tornò e io uscii. Dovevo interagire con il pubblico. Cominciai a soffermarmi sui volti delle persone che più mi colpivano. Una donna con una cappello strano blu elettrico in un cappotto color carne si intravedeva un lungo abito blu, un signore in un fantastico completo elegante gessato grigio, una ragazza con un vestito verde con mille decorazione fantastiche e tacchi alti gialli, la ragazza accanto indossava un tubino marrone che le stava molto bene. Ero arrivata avanti ai fotografi, alcuni di loro si guardarono tra di loro e solo uno ebbe il coraggio di interrompere la mia sfilata con una domanda.
x: perchè Johnatan Galliano ha voluto la fidanzata di una celebrità come sua modella?
Non sapevo cosa fare. Rispondere o far finta di niente? Risposi mentre mi avvicinavo a loro. Non avevo intenzione di fermarmi perciò avrei risposto mentre continuavo a sfilare.
Charlie: lui non sapeva chi io fossi, e credo che nemmeno tu lo sappia.
Voltai le spalle ai fotografi per tornare indietro e continuare la mia missione modella-pubblico. Vidi una signora anziana con un velo sugli occhi e una lunga pelliccia marrone, accanto a lei un vecchio signore in un vestito elegante, più avanti c'era una coppietta felice che si teneva la mano, erano entrambi belli, lei nella sua acconciatura alta peri i suoi lunghi capelli castani stretta in un vestito lungo rosso e lui che la guardava ammirato per la sua bellezza in un gessato blu. Proprio accanto a loro c'era un ragazzo bellissimo con dei magnifici occhi verdi che mi guardavano come nessuno mai aveva fatto, i capelli gonfi e ricci, aveva un abito elegante nero, le braccia strette attorno al petto e sorrideva beffardo. Non potei fare a meno di sorridergli anche io, tanto da diventare rossa in volto e abbassai lo sguardo. Tornai nel retroscena ma ci rimasi per pochissimo per poi uscire nuovamente per congratularci tutti con John. Ero accanto a lui mentre ripercorrevamo tutti insieme la passerella, cercai quel ragazzo con lo sguardo ma era sparito. A essere onesti ci rimasi un pò male, ma ora dovevo mostrarmi sorridente per John.
John: vi ringrazio tutti per la vostra partecipazione, spero che la mia collezione vi sia piaciuta, anche perchè a dire il vero ci ho messo molto tempo per rappresentarla. Se avete delle domande sono qui.
x: perchè ha preso la fidanzata di una celebrità come modella rappresentante?
John: non sapevo chi lei fosse finchè non lo ha detto alla parrucchiera, e poi perchè avrei dovuto saperlo?
x: potrebbe essere stata una mossa strategica?
John: non ci ho pensato, pensavo solo a cosa potessero suscitare i miei abiti
x: quindi non ha dato peso alla scelta delle modelle?
John: oh certo che si ma solo perchè non so con chi è fidanzata una di queste non significa che abbia pianificato una mossa strategica o che non dia importanza alle mie scelte.
x: quindi lei può assicurarci che i suoi vestiti sono stati fatti apposta per ognuna di loro?
John: certo.
Continuò un lungo dibattito su chi era interessato a certe cose della collezione di John. Dopo molto tempo di chiacchiere potemmo tornare dentro e cambiarci per tornare finalmente a casa. Mi avviai verso il camerino e sentii la voce di una ragazzo proveniente dalle mie spalle.
x: credo che tu sia troppo bella per avere un ragazzo che non ti merita...io invece sono quello giusto per te.
Charlie: Harry credi che non ti abbia riconosciuto? - prima che potessi voltarmi mi abbracciò da dietro e mi baciò il collo.
Lou: oh ciao Harry!
Harry: ciao Lou! - l'abbracciò - dov'è Loux?
Lou: non l'ho portata con me – sbuffò - bella ragazza non credi?
Harry: certo – mi lasciò un lieve bacio sulla guancia essendo ancora stretta tra le sue braccia
Lou: beato lui che può starci insieme non credi?
Harry: mi piacerebbe tanto essere in lui
Li lascia fuori immersi nelle loro chiacchiere mentre tentavo di uscire da quel meraviglioso abito. Dopo vari tentativi riuscii ad uscire dall'abito senza romperlo. Mi rivestii ed uscii, dove trovai solo Harry sul divanetto ad aspettarmi.

 
Che uomo xD
Mi piacerebbe davvero tanto avere una persona così al mio fianco...
Che ve ne pare del capitolo? Io vi amo tutte xD
Ciao ciao alla prossima
Care lettrici silenziose, parlo a tutte voi, so come ci si sente, si cerca di rimanere nell'anonimato e ci riuscite pure, ma non vi farebbe sentire meglio esporre la vostra idea? Non dico sempre ma almeno una volta ogni tanto...mi piacerebbe sentire l'opinione di tutte voi :D se vi siete fermate a leggere questo potete scrivermi una qualunque cosa, io sono qui per voi :)

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Capitolo 50
*** Capitolo 50 ***


Harry: sei pronta?
Charlie:per andare dove?
Harry: volevi venire a casa o hai cambiato idea?
Charlie: non avevi da fare? - chiesi con malizia
Harry: si ma ora ho finito di fare tutto...e tu sei qui senza fare nulla
Intanto mi ero avvicinata a lui, che mi aveva preso per le gambe per farmi sedere su di lui.
Charlie: chi ti dice che non abbia nulla da fare? - ero a pochi centimetri dal suo viso, mi baciò.
Harry: il semplice fatto che stia qui con me e non scappi da qualche altra parte - lo baciai
Andammo in cerca di Serena che trovammo dopo alcuni minuti.
Harry: Serena vuoi venire a casa con noi?
Serena: da dove sei uscito?
Charlie: ahahaha era tra il pubblico
Harry: ehm...si. Allora? Vuoi venire? A casa c'è anche Liam
Serena: perchè mi parlate tutti di Liam? - divenne rossa
Charlie: pensi che non ci siamo accorti di nulla?
Harry: dai su. Vieni e sarai felice!
Ci avviammo verso l'uscita ma fummo bloccati da John che si occupò di farci uscire da un'uscita secondaria a causa dei paparazzi appostati fuori. Ci portò per posti sconosciuti dell'edificio per prendere l'uscita di servizio, ma anche li c'erano dei fotografi ad aspettare, perciò fummo colti di sorpresa e i paparazzi furono felici di avere le loro foto di Harry Styles con la sua fidanzata. Corremmo verso le auto seguiti dai fotografi. Harry andò nella sua auto, mentre io e Serena entrammo nell'auto di Serena. Appena ci chiudemmo in auto scoppiammo a ridere e ci dirigemmo a casa di Harry sotto la mia direttiva. Arrivammo quasi insieme. La casa era illuminata come sempre. Entrammo tutti insieme in casa e trovammo Niall a mangiare in cucina, mentre gli altri erano in salotto a ridere e a raccontarsi storie. Raggiungemmo Niall in cucina essendo affamate.
Niall: ha fatto dei toast ne vuoi uno?
Charlie: si grazie.
Serena: posso averne uno anche io?
Niall: oh ciao Serena! Da quanto tempo che non ti vedo...
Harry: me ne dai uno?
Niall: no tu devi fdartelo da solo
Harry: perchè a loro l'hai dato senza fare storie?
Niall: loro sono ragazze tu no.
Harry: Se ti chiamo tesoro mi fai un pancakes?
Charlie: se stai zitto te lo preparo io
Niall: arrivi sempre al tuo scopo, come fai?
Harry: ehi io sono Harry Styles
Charlie: sta zitto – ridemmo tutti
Gli preparai il suo pancakes mentre continuavamo a parlare e raccontammo cosa avevamo fatto fin'ora a Niall che ascoltò completamente assorto dalla storia proposta. Quando finimmo di mangiare tutti raggiungemmo gli altri in salotto. C'erano Louis con Eleanor, Zayn con Perrie e Liam che quando vide Serena diventò un pò rosso e le fece cenno di sedersi accanto a lui causando del rossore anche sul suo volto. Io, Niall e Harry ci andammo a sedere accanto a Eleanor e Louis. Continuammo a parlare per molto tempo. Serena rimase con noi per la notte. Era molto tardi quando andammo a dormire. Ci stendemmo sul letto a fissarci e a sorriderci come due deficienti. Le sue mani calde erano sui miei fianchi per stringermi sempre più a se, il suo cuore palpitava, così come il mio, sentii una strana emozione non appena le sue labbra sfiorarono le mie in un candido bacio. Mi beavo di ogni suo tocco, del suo profumo, di ogni cosa fosse sua.
Charlie: Harry... - sussurrai il suo nome come un richiamo alla realtà mentre lasciava umidi baci sul collo.
Harry: mmh?

 
Charlie: voglio essere tua - ero agitata, e non appena finii la frase si ferò anche lui per posare i suoi occhi sui miei che lo fissavano palpitante e preoccupata per quello che stava per accadere.
Harry: ne sei sicura?
Charlie: ti chiedo solo di non farmi male... – sussurrai con la poca voce che mi rimaneva, respiravo rumorosamente e affannosamente, continuava a fissarmi senza dire niente e questo mi fece preoccupare sempre di più, come se avessi detto una scemenza.
Harry: ti prometto che sarò delicato, non voglio che tu soffra a causa mia.
Charlie: ti amo tanto Harry
Harry: ti amo anche io
Ero sotto di lui mentre era intento a baciarmi come aveva sempre fatto per rassicurami in un momento come questo, ma non perdeva tempo cominciando a spogliarsi e a spogliarmi. Eravamo entrambi in intimo, e la preoccupazione era palpabile in entrambi. Passai la notte più bella che potessi aspettarmi, anche se dolorosa, ma era riuscito a farmi sentire amata come non era riuscito nessun altro, mi sentivo di appartenergli, di essere sua per sempre avendogli donato una parte fondamentale di me stessa, che avrebbe avuto solo lui. Stanca mi addormenta tra le sue braccia. Ero esuasta ma sollevata. La mattina seguente mi svegliai mentre lui dormiva ancora ma avevo un suo braccio attorno a me, con il quale mi avvicinava al suo petto caldo e potevo sentire il suo battito candido. Era caldo, e anche se stava dormendo trasmetteva sicurezza. Era così bello che non potei fare a meno di dargli un bacio sulle labbra, ma si svegliò.
Harry: buongiorno - disse sussurrando
Charlie: giorno - e gli diedi un'altro bacio ma non potei staccarmi perchè lui me lo impediva e perchè non mi andava di rinunciare alle sue labbra che mi erano appartenute tutta la notte. Restammo un pò nel letto a coccolarci finchè non sentimmo dei rumori provenienti dalla cucina che ci costrinsero a scendere per vedere cosa stesse accadendo ma trovammo solo Zayn alle prese con la cucina.
Charlie: hai bisogno di aiuto?
Zayn: si grazie, volevo preparare qualcosa a Perrie ma – diventò improvvisamente disperato - aiutami ti prego!
Charlie: certo - mi avvicinai a Zayn per dargli una mano mentre sentivo uno sgurdo accusatore da parte di Harry - cosa c'è?
Harry: potresti vestirti? - mi gurdai dal basso all'alto e non avevo i pantaloni perciò corsi subito a indossare qualcosa per non far ingelosire Harry, corsi di nuovo giù ad aiutare Zayn che era rimasto con Harry.
Charlie: cosa vuoi preparare?
Zayn: avevo pensato a delle frittelle, ho già fatto il caffè ne volete un pò?
Harry: una tazza grazie - era tutto assonnato, ma ci aiutò a preparare la colazione per Perrie. Preparammo anche la colazione per gli altri, ma quando finimmo non si era alzato ancora nessuno, così andammo sul divano.
Harry: ora non puoi scapparmi lo sai? - assonnato e malizioso lo rendevano più sexy di quanto non lo fosse normalmente.
Charlie: sono sempre stata tua – poggiai la testa sul suo petto dove ormai mi sentivo al sicuro.
Harry: dove hai messo il gesso?
Charlie: l'ho buttato!
Harry: ma aveva le mie dediche!
Charlie: potresti scriverle su un seplice pezzo di carta...
Harry: no - fece la parte dell'offeso incrociando le braccia e mettendo il muso
Charlie: sembri un bambino che ha perso il suo giocattolo – non ricevetti risposta - stai facendo sul serio?
Harry: si!
Charlie: bambino! Vado a cambiarmi
Harry: no! - mi buttò sul divano e si stese su di me - ora posso giocare con il mio giocattolo?
Charlie: non sono mica il tuo giocattolo – dissi cercando di soffocare una risata
Harry: ma a me piace giocare con te - disse con la faccia da cucciolo
Charlie: a me no...mi piace fare altro con te - risi talmente forte che mi tappò la bocca e cademmo entrambi dal divano, ma continuavo a ridere. Ero caduta su di lui e cominciò a guardarmi serio negli occhi. Era da molto che non mi soffermavo a guardare i suoi occhi verdi che mi illuminavano la giornata ogni volta che li guardavo, cominciò a baciarmi e ricambiai. Non erano i suoi soliti baci, così tornai con la mente alla sera precedente dove ci eravamo scambiati sguardi complici e rassicuranti ma anche baci più spinti che mi erano piaciuti alla follia.
Harry: non mi piace stare sotto
Charlie: nemmeno a me - sussurrai al suo orecchio e cominciai a baciargli il collo.
Mi strinse sempre di più a lui finchè non ribaltò la situazioe e mi trovai sotto di lui sempre intenta a bacialo.
Harry: ora va meglio – sussurrò - è meglio che io stia sopra
Charlie: sono ancora tutta dolorante dovrai aspettare un pò
Harry: posso farti sempre cambiare idea - cominciò a baciarmi ovunque finchè non arrivò Louis che urlò.
Louis: NOOOOOOOO HARRY! COSA FAI LI CON LEI? - scendeva le scale correndo mentre urlava contro l'amico sdraiato sopra la sua ragazza.
Harry: temo che dovremo riprendere più tardi - mi sussurrò mentre si alzava e mi aiutava a fare lo stesso - tranquillo Lou non ho fatto nulla - disse rassicurando l'amico - almeno non ora
Gli lainciai un cuscino contro che lo colpì in pieno volto che lo costrinse a girarmi e guardarmi. Dopo poco si svegliarono anche gli altri e facemmo tutti colazione insieme. Mentre eravamo tutti li riuniti mi ricordai della promessa che avevo fatto alle loro fans che si trovavano insieme a me nel volo di ritorno a Londra.

 
Serviva il capitolo 50 per far svegliare gli animi xD
Il fatidico momento è arrivato e Charlie ed Harry si sono uniti in qualche modo xD
mlmlmlmlmlmlml (sapevate che non è nulla di pervy ma significa my life?)
Alla prossima ;D

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Capitolo 51
*** Capitolo 51 ***


Gli lanciai un cuscino contro che lo colpì in pieno volto che lo costrinse a girarmi e guardarmi. Dopo poco si svegliarono anche gli altri e facemmo tutti colazione insieme. Mentre eravamo tutti li riuniti mi ricordai della promessa che avevo fatto alle loro fans che si trovavano insieme a me nel volo di ritorno a Londra.
Charlie: ehm...ragazzi vi avevo già detto che vi avevo organizzato degli appuntamenti e che fino ad ora avevo dimenticato...andrebbe bene per voi andare da loro oggi? - acconsentirono tutti eccetto Perrie che aveva le prove con il suo gruppo.
Serena: oh...ok ma devo prima lasciare i regali a casa
Charlie: oh è vero. Devo prendere i miei regali.
Serena: possiamo anche andare a portarli da te
Harry: mi hai fatto un regalo?
Charlie: no sei l'unico a cui non ho ancora fatto nulla - dissi ridendo e lui ci rimase male mentre Louis lo prendeva in giro sottovoce.
Louis: io mi merito un doppio regalo - disse tutto sorridente
Charlie: perchè?
Serena: come perchè! E' il suo compleanno!
Louis: sono offeso sappilo – incrociò le braccia al petto e assunse un'aria buffa
Charlie: non ne sapevo niente – ridevo per la mia inconsapevolezza
Eleanor: il 24 dicembre.
Louis: io so quando è il tuo compleanno!
Charlie: e quando sarebbe?
Louis: ehm...il...14?!?
Charlie: di che mese?
Louis: di...oh si mi ricordo! Sei nata lo stesso mese del mio amore più grande! Sei nata il 14 Febbraio.
Niall: è anche il giorno preferito di Harry, poi dicono che le coincidenze non esistono - disse tra sua fantastica risata fragorosa.
Charlie: la gente si dimentica sempre del mio compleanno troppo presa da San Valentino...odio quella festa
Harry: ma è la mia preferita
Sbarrai gli occhi per dimostrare tutto il mio odio per quel giorno e tutti risero sonoramente così ricordammo tutti insieme i compleanni di tutti noi, il 13 settembre era il compleanno di Niall, il 12 gennaio quello di Zayn, il 29 agosto quello di Liam, il 1° febbraio di Harry, il 24 aprile quello di Serena, il 16 Luglio di Eleanor,e il 10 Luglio era il compleanno di Perrie. Andammo tutti a prepararci e indossai dei semplici jeans scuri con un maglione di lana panna caldo e comodo. Harry era stato più veloce di me così si sdraiò sul letto, come ormai faceva ogni volta per aspettarmi, e aspettò che lo raggiungessi. Finito di vestirmi e truccare mi buttai sul letto e poggiai la testa sulla sua spalla.
Harry: perchè lo fai? Tutto questo non centra nulla con te...
Charlie: lo avevo promesso e mantengo le mie promesse...sempre - mi diede un bacio sulla fronte
Harry: ti amo...non molte persone che mi sono state attorno hanno potuto ricevere tutte le attenzioni che do a te.
Charlie: a chi altro hai detto ti amo?
Harry: mia madre, mia sorella, Louis...tu e...
Charlie: e? - non ero arrabbiata ma solo curiosa, non c'era motivo che mi arrabbiasse se aveva detto quelle fantastiche parole a persone che aveva conosciuto prima di me.
Harry: e Caroline – disse sussurrando
Gli sorrisi e mi baciò in modo dolce e premuroso. Aveva le labbra calde come sempre e quando mi leccò le labbra come faceva sempre non potei trattenere un sorriso. Si sentì bussare alla porta e Niall entrò.
Niall: ehi ragazzi mi dispiace rovinarvi questo momento, ma noi siamo pronti
Presi gli indirizzi di tutte le persone a cui avevo promesso quel momento e andammo prima a casa di Serena dove lasciò i suoi regali e poi passammo a casa dove trovammo Paul e mamma fin troppo svegli e attivi. Lasciai i regali e riuscii di fretta promettendo loro che sarei tornata per cena. Girammo per tutta Londra ad esaudire i desideri di quelle poche persone con cui avevo parlato. Mancava l'ultima casa, quella di Jane e Sandy.
Charlie: ragazzi scusate ma vado io a bussare e poi uscite tutti insieme.
Harry: vengo con te -mi prese per mano e non mi andava di scogliere le mie dita ormai legate a quelle di Harry.
Charlie: ok - gli diedi un bacio sulla guancia che provocò uno dei sorrisi più belli che avevo visto fino a quel momento mostrando le sue fantastiche fossette da bimbo. Bussammo alla porta e venne ad aprirci la madre delle due bambine che senza neanche farci parlare chiamò le figlie che subito la raggiunsero alla porta.
Jane: ciao Charlie - disse timida nascosta dietro le gambe della madre
Charlie: ehi Jane hai visto chi ti ho portato?
Harry: ciao Jane - era davvero bello quando era a contatto con i bambini.
Sandy era rimasta impietrita sull'uscio della porta, Harry andò ad abbracciarla e lei scoppiò in un pianto di felicità. Mentre Harry abbracciava la sorella maggiore Jane raggiunse timidamente Charlie che era rimasta sola ad osservare quell'abbraccio tra fan e idolo. Jane le saltò in braccio.
Charlie: ehi Jane come stai?
Jane: grazie Charlie
Charlie: te lo avevo promesso ricordi
Jane: si...scusa ma hai portato solo Harry? - chiese vicino al mio orecchio per non farsi sentire
Charlie: chi avresti voluto?
Jane: a me piace tanto...Niall, dice sempre che noi siamo le sue principesse e io ho anche un vestito da principessa che metto quando gioco.
Charlie: ti va di indossarlo per incontrarlo?
Jane: ma lui c'è? - era diventata rossa ma continuava a sorridere
Charlie: arriva a momenti, andiamo a mettere questo vestito?
Mi guidò su per le scale e Harry mimò con le labbra "dove vai?", feci spallucce e scomparve dalla mia vista. Entrai in camera delle due bambine e la prima cosa che notai furono i poster che erano attaccati alle pareti. Jane prese il suo vestito e aiutai ad indossarlo, dopodichè scendemmo e andammo mano nella mano alla ricerca di Niall che era insieme agli altri. Quando Jane vide Niall scoppiò in lacrime e le corse incontro, così Niall la prese in braccio e l'abbracciò forte a se. Con tutti gli altri raggiunsi Sandy che era ancora abbracciata a Harry e da sua madre che guardava la gioia di quel momento per le figlie.
Charlie: ehi Sandy ti va di conoscere qualcun altro o vuoi abbracciare solo Harry?
Liam: io potrei rimanerci male – mostrava un sorriso mozzafiato
Sandy: Li-Liam? - sciolse l'abbraccio da Harry e andò dagli altri ragazzi che l'abbracciarono mentre lei piangeva sempre di più. La madre ci invitò ad entrare, così ci trovammo tutti in soggiorno avanti ad una tazza fumante di the. Ero seduta vicino ad Eleanor e Serena mentre Jane era ancora in braccio a Niall che le raccontava qualche fiaba e lei lo ascoltava ammirata e attenta, mentre Sandy che era ancora in lacrime si limitava a sorridere e annuire alle parole dei ragazzi.
Serena: guardali come sono felici - disse sussurrando in modo che solo noi tre avremmo potuto partecipare a quella conversazione.
Eleanor: si lo sono senza dubbio, ma se ti trovi ad uscire con uno di loro e vieni accerchiato da delle fans urlanti sta attenta a cosa potrebbe succederti.
Charlie: cosa ti è accaduto?
Eleanor: potrò sembrare egoista, ma doveva essere la prima uscita tra me e Louis e troppe persone lo riconobbero per strada, perciò rovinarono il nostro primo appuntamento.
Charlie: mi dispiace...ma spero che il vostro secondo appuntamento sia andato meglio
Eleanor: ci vedemmo nel mio collage e guardammo un film insieme così non avremmo avuto persone che disturbavano, ma anche questo fu rovinato, ma stavolta a causa di Harry che si trovava in uno dei suoi pasticci con quella megera.
Arrivò la madre delle due bambine e si sedette di fronte a noi per farci qualche domanda.
Ivy: ehi Charlie ti ho visto a quell'intervista di un pò di giorni fa...cosa era successo alla tua gamba?
Charlie: ho avuto un piccolo incidente nulla di che - dissi sorridendo
Harry: dove è quasi morta - disse cupo
Mi rabbuiai anche io al pensiero di vedere un Harry spento e senza vita anche se il suo corpo continuava a muoversi involontariamente.
Ivy: come è successo?
Charlie: ero al telefono ad ascoltare una conversazione che non avrei mai dovuto ascoltare, e mentre cercavo di prendere il telefono sul sedile accanto al mio ho sterzato e sono andata contro una macchina...ho sentito solo un forte rumore e delle voci subito intorno a me...non ricordo più nulla - Ivy ascoltava interessata e stava per dire qualcosa ma Harry intervenne.
Harry: l'hanno estratta dall'auto in rovina e abbiamo aspettato l'ambulanza, quando arrivammo in ospedale ci dissero che il suo cuore non batteva, ma subito dopo riuscirono a rianimarla e le ingessarono la gamba, fasciarono la testa per una possibile commozione cerebrale e le ricucirono tutti i tagli che si era procurata dall'incidente.
Ivy: incidente da poco avevi detto - era shockata ma io ero molto più triste per Harry, per il dolore che aveva provato in quel momento e che si percepiva anche ora nelle sue parole.
Charlie: mi dispiace - disse a testa bassa.
Ivy: volete rimanere per cena?
Niall: si grazie – Zayn si limitò a ad annuire, invece Louis guardò Eleanor che le fece un “si” con la testa e accettò anche lui
Ivy: ragazze ovviamente l'invito è anche per voi – Serena accettò e subito dopo accettò anche Liam.
Charlie: non posso, avevo promesso ai miei che avrei cenato con loro - sentivo lo sguardo di Harry su di me così mi girai e nello stesso istante Jade si avvicinò a lui.
Jade: è vero che rimani anche tu?
Harry: ehm... - gli feci un si impercettibile con la testa.
Ivy: Harry non preoccuparti se hai degli impegni puoi andare
Harry: posso accompagnare Charlie a casa e tornare?
Charlie: oh non preoccuparti Harry, vado da sola tanto casa non è molto lontana da qui
Harry: lo so ma non voglio che tu vada da sola a piedi
Charlie: non mi mangia nessuno - scherzavo ma lui si alzò lo stesso per accompagnarmi.

 
Non so perchè ma scrivendo questo capitolo i sono sentita stranamente inspirata...Bhà forse non avevo nulla da fare perciò...
Ahahahahaha mi sto esaurendo xD

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Capitolo 52
*** Capitolo 52 ***


Uscimmo di casa e la mia mano era nuovamente legata a quella di Harry. Le sue mani grandi mi trasmettevano sicurezza e amore che mai nessuno mi aveva fatto provare prima di allora. Sorrisi con lo sguardo basso, e lui notò il mio sorriso tantè che strinse di più la mano e con l'altro bracciò mi strinse contro il suo petto. Entrammo in auto dove non regnava un clima glaciale come fuori ma si stava abbastanza bene. Ero sempre sorridente e continuavo a guardare in basso fissando un punto qualunque del tappetino dell'auto. Dopo un pò mi girai per guardarlo e notai che non era nemmeno partito e mi fissava sorridente.
Charlie: che c'è?
Harry: perchè sei così felice?
Charlie: non puoi saperlo...però è una cosa bella te lo posso assicurare - guardai nuovamente a terra.
Harry: me lo dirai prima o poi?
Charlie: forse - gli sorrisi e si avvicinò velocemente per strapparmi una bacio, però quando era abbastanza vicino al mio volto sussurrò qualcosa di incomprensibile e mi baciò, durò poco ma mentre fece per allontanare il suo volto dal mio gli bloccai la testa con le mani per fare in modo che potessi ricevere un bacio come quello solo un pò più lungo. Ne avevo bisogno in quel momento. Quando finalmente gli permisi di allontanarsi lo fece lentamente e tutto felice accese l'auto e partì. Non parlammo per tutto il tragitto, però a volte si girava verso di me e sorrideva a 32 denti per poi tornare felice a fissare la strada. Eravamo quasi arrivati a casa.
Harry: ti va di uscire oggi?
Charlie: mi stai chiedendo davvero di uscire con te per la prima volta?
Harry: non è la pri...ok si è la prima volta ma ormai non c'è bisogno che io debba corteggiarti per strappare dalle tua labbra il primo bacio, o per avere qualcos'altro – cominciò a ridere e gli tirai un pugno sul braccio.
Charlie: non è detto che non debba corteggiarmi però
Harry: vestiti bene
Charlie: perchè non lo faccio?
Harry: si si, volevo dire solo un pò meno sportiva...
Charlie: dovrei vestirmi in modo carino quindi?
Harry: si – continuava ad annuire beffardo
Charlie: c'è un piccolo problema però...
Harry: sarebbe?
Charlie: abbiamo due concezioni diverse di "carino"
Harry: quale sarebbe la tua?
Charlie: mmmh...ci devo pensare, forse sei tu la mia concezione di carino
Harry: ok - spense il motore - ti vengo a prendere alle 9
Charlie: ok, ciao Harry - gli diedi un bacio a stampo sulle labbra ma stavolta fu lui a trattenere il mio volto obbligandomi a dargli un bacio meno casto, quando finì sorrise soddisfatto.
Harry: ne avevo bisogno, a dopo amore mio
Charlie: non affogarti con il cibo - dissi scherzando e gli diedi un' altro bacio a stampo e scesi dall'auto mentre lui fece retromarcia e aspettò di ripartire finchè non entrai in casa.
Paul: finalmente a casa Charlie!
Charlie: finalmete - dissi con tono esausto
Paul: dove sei stata fin'ora?
Charlie: mamma non te lo ha detto?
Paul: si ma so che non sei andata a dormire da Serena perchè nemmeno lei è tornata a casa.
Charlie: abbiamo dormito dai ragazzi dopo la sfilata
Mamma: che sfilata?
Charlie: era il segreto di Serena...li abbiamo trovato Harry che era stato bidonato dagli amici e siamo stati insieme.
Cenammo e dovetti raccontare ogni minimo particolare della sera precedente eccetto della mia nottata con Harry, e di cosa avevo fatto tutta la mattinata. Dopo cena aiutai mamma a sistemare la cucina e poi andai a farmi una doccia e cominciai a prepararmi anche se ero in anticipo, indossai dei jeans con una camicia di jeans, avendo freddo e dolore alla caviglia indossai degli scaldamuscoli beige sui jenas che arrivavano sotto al ginocchio e misi degli stivali marroni che arrivavano all'altezza degli scaldamuscoli, presi anche la borsa e il cappotto marroni e una scarpa calda e scesi aspettando che l'orario arrivasse, intanto giocai un pò con il piccolo Harry che cresceva a vista d'occhio. Quando Harry arrivò Paul lo fece entrare per farsi spiegare cosa aveva intenzione di fare. Quando finalmente Paul lo liberò dalle sue continue domande uscimmo di casa e come prima cosa mi prese per mano e mi baciò. Non eravamo ancora entrati in macchina e Paul ci vide così aprì la porta di casa e urlò contro di noi.
Paul: HARRY NON AVANTI A ME! - entrammo ridemmo ma Harry si limitò a sorridere nella direzione di Paul e alzò una mano.
Harry: ehi... - si avvicinò e finalmente potemmo scambiarci un vero bacio. Eravamo ancora molto vicini, gli sorrisi.
Charlie: ehi - dissi in un sussurro, gli diedi un bacio a stampo e mise in moto l'auto.
Harry: c'è un piccolo imprevisto - disse ridendo
Charlie: sarebbe?
Harry: vengono anche gli altri
Charlie: oh...ok
Harry: scusa non volevo...so che dovevamo essere solo noi e mi dispiace tantissimo
Charlie: non preoccuparti, sta tranquillo – gli sorrisi per rassicurarlo
Harry: sai pattinare?
Charlie: no...perchè me lo chiedi?
Harry: ero curioso, tutto qua – mostrò un sorriso compiaciuto
Charlie: dove andiamo?
Harry: è una sorpresa
Cominciai a fargli mille domande per scoprire dove era diretto ma non riuscii a farmi dire assolutamente nulla, così tentai di supplicarlo.
Harry: no devi fidarti di me
Charlie: come se non lo faccia già abbastanza - dissi sottovoce tra me e me mettendo il broncio
Harry: conosco un modo per farmi perdonare – il suo sorriso malizioso si fece largo sul suo volto
Charlie: non mi interessa
Harry: lo farò comunque
Charlie: chi viene con noi?
Harry: non ti importa, hai un appuntamento con me non con loro- cominciava ad alterarsi e mi divertivo sempre un mondo quando si arrabbiava a causa mia per sciocchezze
Charlie: potrei sempre passare la serata con Niall che è solo
Harry; e lasceresti me solo?
Charlie: troverai una qualche ragazza disposta a tenerti la mano mentre facciamo qualunque cosa dovremmo fare.
Harry: bene! Allora chiederò un appuntamento ad una ragazza disposta a voler uscire con me!
Charlie: fammi sapere come va - dissi ironica
Arrivammo dai ragazzi senza dirci una parola anche se lui era arrabbiato mentre io ero divertita dalla situazione.
Liam: ehi ragazzi cosa è successo?
Harry: nulla - disse secco - andiamo?
Charlie: dove dobbiamo andare?
Louis: dai amico ora rilassati - mise un braccio sulla spalla dell'amico che fece subito cadere.
Eleanor si avvicinò a me insieme a Niall che vollero sapere perchè era arrabbiato.
Charlie: ehm...ho solo istigato la sua parte intollerante e irascibile...
Niall: perchè?
Charlie: perchè se lo merita...sapete dove stiamo andando?
Eleanor: al pala-ghiaccio, è il posto preferito di Harry per un primo appuntamento
Charlie: oh quindi porta tutte lì la prima volta?
Eleanor: oh no no è solo che gli piace quel posto e spesso ci va con delle ragazze
Charlie: quindi ci ha portato tutte le sue fidanzate
Niall: bhè forse si...
Mi venne un'idea per fargliela pagare ulteriormente per avermi paragonata a tutte le sue altre ragazze che non svelai a nessuno. Rimasi sorridente tutto il tempo ad ascoltare gli altri e guardavo Harry ancora arrabbiato che camminava da solo borbottando qualcosa. Finalmente raggiungemmo il pala-ghiaccio e dopo aver preso i pattini li indossammo tutti e un pò alla volta cominciammo ad andare in pista.
Charlie: Niall - bisbigliai per catturare la sua attenzione, si voltò dubbioso - sai pattinare?
Niall: no tu? - cominciò a ridere immaginando tutte le possibili cadute che avrebbe preso
Charlie: no...ora come facciamo?
Niall: chiedi a Harry lui sa pattinare
Charlie: qualcun altro?
Niall: sanno pattinare tutti ma Lou sta con El, Liam lo sta insegnando a Serena, Perrie lo sta insegnando a Zayn e poi rimaniamo tu, io e Harry che sa farlo.
Charlie: che ne dici di imparare insieme?
Niall: credo che chiederò a qualcuno di insegnarmi a pattinare
Charlie: ehi chiediamo a quell'istruttore, sembra in gamba – dissi indicando un tipo alto e sicuro di se che stava all'ingresso a fissare tutte le persone in pista.
Ci avvicinammo all'istruttore che era circondato da una miriade di ragazze civettuole, ma quando videro Niall la loro attenzione si posò completamente su di lui.
Niall: mi scusi volevamo sapere se potevamo avere una piccola lezione almeno per...
x: certo farò di tutto per insegnarvi a pattinare, io sono Harrison – ci porse la mano che ci affrettammo a prendere. Niall rise, forse aveva pensato la mia stessa cosa...perchè tutti avevano un nome simile a quello di Harry? Entrammo in pista e la lezione ebbe inizio.
Harrison: posso tenerle la mano signorina?
Niall: questo potrebbe causare dei problemi...
Harrison: come dice?
Niall: no niente abbiamo solo voglia di imparare
Diedi la mano all'istruttore per potermi reggere in piedi mentre tentavo di pattinare. Quando passavo vicino ad Harry che parlava con delle ragazze per farmi ingelosire cadevo apposta per farmi rialzare dall'istruttore che cercava ogni scusa per poter avere un contatto fisico con me. Eravamo ormai al settimo giro e avevo imparato benissimo a pattinare e anche Niall così mentre facevamo l'ultimo giro di pista feci per cadere, ma Harrison mi prese fra le braccia avvicinando pericolosamente il mio volto al suo. Non aveva intenzione di allontanarlo, anzi mi avvicinava sempre più a lui. Questo movimento fu interrotto da Harry che corse come una furia verso di noi prendendomi per i fianchi e diede un pugno in faccia a Harrison.
Harry: tieni giù le mani e tutto il resto dalla mia ragazza!
Mi sentii avvampare e forse le mie guance diventarono anche molto rosse mentre urlava tenendomi stretta a se come se fossi di sua proprietà. Mi prese per mano e mi trascinò vicino alla barriera.
Harry: cosa hai intenzione di fare? - era davvero arrabbiato.
Charlie: io...
Harry: se non volevi uscire con me bastava dirlo!
Charlie: no Har...
Harry: ti pare bello che abbia dovuto assistere a questa messa in scena solo per farmi ingelosire?
Charlie: ti sembra bello che io possa ricordare questo posto come il posto dove hai portato tutte le tue fidanzate?
Harry: non è così
Si avvicinò di più facendomi sbattere con la schiena contro la barriera.
Harry: non sei come tutte le altre e lo sai benissimo! Ti ho dimostrato tutto il mio amore la scorsa notte, e tu cosa fai?
Charlie: oh ma allara grazie per essertene accorto, vedo che hai trovato qualcun' altro con cui passare la serata - mi girai verso la ragazza che prima parlava con Harry e che mi salutò sorridente - è davvero carina
Harry: non è con lei che voglio stare – stringeva il mio polso in modo possessivo
Charlie: sta venendo di qua...dovresti dirglielo, io vado - mi abbassai e passai sotto il suo braccio lasciandolo li ad aspettare quella ragazza. Passai proprio accanto a lei per parlarle - ehi quel ragazzo mi ha detto che gli piacerebbe ricevere un bacio da te...non dirgli che ti ho svelato i suoi piani...buona fortuna - continuai a camminare e raggiunsi Niall che era seduto sulla barriera e insieme guardammo cosa sarebbe accaduto. La ragazza si avvicinò mentre lui le parlava e gli diede un bacio, speravo si sarebbe staccato presto ma così non fu, anzi la prese per i fianchi e la strinse a se. Da essere sorridente e allegra mi rattristai nel vedere che ricambiò il suo bacio. Niall mi guardava mentre assistevo a quella scena che mi stava ammazzando dentro, una lacrima scese sul mio viso senza che me ne accorgessi e scappai per non mostrare a tutti come realmente mi sentivo dentro. Mentre mi levavo i pattini Niall mi raggiunse per cercare di parlarmi e si affacciarono alla barriera tutti chiedendomi cosa volevo fare. Quando presi le chiavi della macchina di Harry tutti avevano degli sguardi terrorizzati e cominciarono a urlarmi contro.
Liam: NO CHARLIE NON FARLO!
Serena: NO CHARLIE TI PREGO! RICORDATI DELL'ULTIMA VOLTA!
Louis: non vorrai farci stare da capo tutti male? Ci vuoi davvero così male?
Zayn: ti prego Charlie!
Charlie: perchè non dovrei farlo? Solo perchè l'ultima volta che ho guidato sono quasi morta? Magari lo fossi stata! Non avrei assistito a questa scena pietosa! - dissi indicando Harry che si stava dirigendo dalla mia parte. Ero quasi all'uscita del pala-ghiaccio quando le parole di Serena mi fecero pensare e ricordai dell'enorme suono assordante che avevo sentito subito dopo l'incidente, le urla della gente, il pulsare del mio cuore attraverso un macchinario meccanico. Ero arrivata all'auto mentre ripensavo a tutte queste cose. Ero stordita e non capivo nulla, ne dove mi trovassi, cosa stessi facendo e perchè fossi li. Misi le chiavi nella serratura per aprire l'auto finchè non mi sentii bloccare da dietro da qualcuno che mi prese in braccio bloccandomi letteralmente - FAMMI SCENDERE! DEVO TORNARE A CASA! SO GUIDARE! LASCIAMI! - cercai di ribellarmi con tutte le mie forze, ma dovetti arrendermi alla sua presa molto più forte. Cominciai a piangere e abbracciai il corpo di quella persona di cui ignoravo l'esistenza. Mi prese in braccio e con la testa ancora nell'incavo tra la sua testa e la sua spalla, aprì il cofano dell'auto e ci sedemmo li, ancora in braccio a lui a bagnargli la camicia.
Charlie: voglio tornare a casa - dissi immersa in singhiozzi
Harry: ti accompagno io...
Charlie: non voglio che tu mi stia così vicino!
Harry: perchè?
Charlie: perchè sei la persona più sbagliata per starmi vicino in questo momento
Harry: anche la più giusta
Charlie: lasciami sola ti prego
Harry: non posso farlo... - rise leggermente
Charlie: perchè?
Harry: sei seduta sulle mie gambe - feci per alzarmi e permettendo così che andasse via, ma mi prese la gamba che avevo ormai posato a terra e la rimise nuovamente su di lui - e non voglio andare via
Charlie: allora sta zitto!
Harry: vuoi davvero sapere perchè ho baciato quella ragazza? - aveva l'aria triste mentre mi stringeva sempre più a lui - tu gli hai detto di baciarmi, e allora perchè non stare al tuo gioco?
Charlie: l'avevo fatto per vedere se avrei davvero potuto fidarmi di te
Harry: non ti fidi di me?
Charlie: in questo momento no
Harry: e allora perchè posso vedere la tua sicurezza in questo momento tra le mie braccia? Se davvero non ti fidi di me non dovrebbe essere così...pensi davvero quello che hai detto prima?
Charlie: cosa?
Harry: che sarebbe stato meglio... - sentii quasi un singhiozzo - se saresti...morta? - alzai lo sguardo per guardarlo mentre diceva qualcosa che sapevo gli faceva male, e vidi che stava piangendo mentre mi guardava stretta al suo petto.
Cahrlie: non piangere...
Harry: rispondimi - gli scese un'altra lacrima che fu peggio di vederlo avvinghiato a quella tipa, mi misi cavalcioni su di lui per guardarlo bene negli occhi, quegli occhi che mi avevano catturato, che a vederli rossi a causa di quelle lacrime amare mi facevano male.
Charlie: l'ho pensato spesso...ma non avevo intenzione di dirlo a nessuno - gli asciugai le lacrime con i pollici.
Harry: perchè? - mi strinse a se avvicinando ogni parte del mio corpo al suo, le nostre labbra erano a pochi centimetri di distanza.
Charlie: avevo pensato che sarebbe stato meglio così per tutti
Harry: mi vuoi davvero così male?
Charlie: sarebbe passata prima o poi...
Harry: o mai...
Charlie: sarebbe passata - mi baciò, un bacio intenso e pieno di rassicurazioni, come ad indicare "finchè sei mia non ti accadrà nulla", ricambiai quel bacio e mi ritrovai sdraiata in un cofano con un ragazzo , il mio ragazzo, a baciarmi intensamente.
Liam: EHI! Siete per strada! Non si fanno certe cose!
Scogliemmo quel bacio e tutti guardarono gli occhi di rossi di Harry, ma solo Louis ebbe il coraggio di commentare.
Louis: wow! Sei la prima che riesce a far piangere Harry! - abbassai lo sguardo pieno di vergogna per la scenata che avevo fatto poco fa avanti a tutti.

 
Questo capitolo è più lungo degli altri o è solo la mia immaginazione?
Vabbè fa niente, che ve ne pare? Primo appuntamento rovinato, che bestie u.u
Vi ringrazio tutti come sempre, poi volevo chiedervi una cosa...per la storia io avrei alcune idee ma vorrei anche terminarla, voi che ne pensate?
Ah quasi dimenticavo...sabato parto, perciò non so se riuscirò a postare un altro capitolo entro domani solo per voi, ma vedrò di riuscirci ;D

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Capitolo 53
*** Capitolo 53 ***


Tornammo tutti a casa, Harry mi riaccompagnò, ma quei due geni si erano chiusi dentro e perciò non potevo entrare, così andai a dormire da Harry che mi accettò a braccia aperte.
Harry: Oggi non possiamo dormire in camera
Charlie: perchè?
Harry: Louis ha rotto una valvola e perciò ora perde in camera...però abbiamo un comodissimo divano - disse scherzando
Charlie: oh non fa niente l'importante è che possa dormire da qualche parte...
Harry: e che possa stringerti mentre dormi... - disse timidamente - non riesco a dormire senza di te
Charlie: dovrai farne l'abitudine...
Harry: e se non volessi abituarmi all'idea di non poterti avere tra le mie braccia? - mi prese per i fianchi e mi avvicinò al suo corpo caldo e imponente - ti va di accompagnarmi da una parte? Devo andare a Holmes Chapel e mi piacerebbe davvero tanto che tu venga con me
Charlie: oh vai a salutare la mamma!
Harry: vuoi venire con me?
Charlie: da quanto tempo non vedi la tua famiglia?
Harry: è quasi un anno, ma rispondimi
Charlie: sarebbe meglio che tu andassi da solo non credi?
Harry: voglio farti conoscere delle persone importanti per me...
Charlie: ammiro molto questo tuo gesto ma non le vedi da molto, e sarebbe meglio che andassi senza di me...
Harry: mia sorella è curiosa di conoscerti, non vorrai mica deludere le sue aspettative?
Charlie: perchè cerchi sempre di farmi cambiare idea?
Harry: perchè le mie proposte sono allettanti soprattutto se puoi passare del tempo con me!
Charlie: certo, ahahahahah - mi staccai dalla sua presa e andai sul divano per sistemarmi per dormire, ma mi prese nuovamente e mi buttò di peso sul divano e lui si buttò su di me.
Harry: che ne dici di riprendere da dove avevamo lasciato stammattina? - alzò le sopracciglia in un movimento rapido e fece un sorriso malizioso.
Charlie: ehm... - dissi imbarazzata
Harry: dai - mi cominciò a baciare il collo
Charlie: se mi lasci un qualunque segno ti ammazzo!
Harry: troppo tardi - rise e mi mostro un piccolo segno violaceo nell'incavo del collo
Charlie: ma tu non hai mai sonno?
Harry: se ci sei tu no - prese a baciami sulle labbra e con una mano mi teneva la testa vicina alla sua con l'altra stava cominciando ad alzare la mia maglia che subito bloccai prendendolo per mano e intrecciammo le nostre dita e sorrise impercettibilmente a questo gesto. Giocammo un pò sotto le coperte oltre a coccolarci l'un l'altro finchè finalmente non ci addormentammo. Mi svegliai improvvisamente con il volto tutto bagnato a causa di una secchiata di acqua gelida in faccia versata da Louis che rideva come un pazzo. Facemmo tutti insieme colazione dopodichè Harry mi accompagnò a casa e lui tornò dagli altri.
Charlie: mamma perchè vi siete chiusi da dietro?
Mamma: oh veramente noi pensavamo che fossi già tornata
Charlie: non potevi controllare?
Mamma: oh ma che ti importa tanto sei stata con lui
Charlie: perchè sei così...rilassata? - pronunciai l'ultima parola molto lentamente lei cominciò a sorridere - oh mamma ma che schifo! Potresti evitare di dirmi ogni volta quello che fai la notte!
Mamma: tu me lo hai chiesto e io ti ho dato un segnale che hai colto bene - rise ma io non riuscii a fare lo stesso - che avete fatto voi?
Charlie: non lo dico di certo a te
Mamma: hai seguito il mio consiglio? - mi fece l'occhiolino, ma ero troppo imbarazzata per rivelarle i miei progressi, così me ne andai lasciandola da sola a ridere in cucina, andai in camera e mi appoggiai un pò sul letto ma poi contro le mie poche forze mi addormentai e fui svegliata da mamma che mi urlava contro - vieni qui immediatamente! - urlò talmente forte che pensai di essere nei guai, così corsi immediatamente per le scale e la raggiunsi.
Charlie: che c'è?
Paul: devi andare da qualche parte?
Charlie: no dove dovrei andare?
Mamma: sei sicura?
Paul: non hai nessuna gita in programma con un qualunque ragazzo?
Charlie: gli avevo detto di no!
Mamma: per noi puoi andare con lui ma vogliamo essere informati di certe cose
Charlie: cosa volete da me! Devo andare o no? - erano strani quei due, erano arrabbiati o no? Cosa volevano che facessi?
Mamma: vai con lui, noi staremo qui a casa ad aspettarti quando tornerai
Charlie: stai dicendo di volere più tempo da passare in famiglia?
Mamma: una cosa simile, so già che hai capito
Charlie: oh mamma ma che schifo! - dissi con la faccia disgustata mentre Paul guardava senza capire
Mamma: domani mattina viene Harry a prenderti
Charlie: ok...se è tutto vado a trovare Dan
Mamma: non puoi – cominciava ad essere agitata come ogni volta che si toccava il tasto Dan
Charlie: perchè?
Mamma: perchè lui...è ripartito per l'università
Charlie: perdonami ma andrò a controllare di persona
Uscii di casa e andai a casa di Dan che era vuota e non c'era traccia ne sue ne di Jennifer, così tornai a casa e stetti un pò avanti al pc a chattare con Niall e Liam, dopodichè cenai e andai a preparare la valigia per poi andai a dormire. Mi svegliai a causa del rumore della sveglia che avevo programmato alle 6 per prepararmi in tempo e fare tutto ciò che mi ero dimenticata di fare la sera prima, indossai dei pantaloncini neri, un maglioncino beige con una cinta nera sotto il seno e delle ballerine. Erano quasi le 8 ed ero pronta così quando sentii Harry piangere senza far alzare quei due andai a prenderlo e gli diedi il suo biberon, Harry suonò alla porta poco dopo tutto sorridente e andammo sul divano a giocare con il piccolo Harry che non aveva intenzione di riaddormentarsi e aspettammo che mamma e Paul si svegliassero. Dopo circa mezz'ora si svegliarono entrambi e dopo averli finalmente salutati potemmo partire per Holmes Chapel. Ci mettemmo tre ore per arrivare, e quando Harry vide il cartello "Welcome to Holmes Chapel" sorrise a trentadue denti e sembrava un bambino in preda alla felicità quando torna a casa.
Charlie: finalmente a casa - dissi guardandolo in tutta la sua felicità
Harry: SIIIII - disse tutto eccitato per il suo ritorno a casa
Charlie: non ti ho mai visto così felice – ero felice per lui
Harry: oh siamo appena arrivati a casa!
Cominciai ad essere nervosa, avevo paura del pensiero che avrebbero potuto avere le persone vedendomi accanto ad Harry non sapendo della mia esistenza, così cominciai a torturarmi le mani per il nervosismo. Imboccammo il vicolo di casa sua e notammo una miriade di gente avanti ad una casa.
Harry: no non di nuovo! Le fans assediano casa mia ogni volta che torno a casa
Charlie: come lo fanno a sapere?
Harry: è colpa mia...l'ho postato su twitter... - cominciò a ridere
Charlie: sei un idiota – dissi guardandolo male, ma non aveva senso perchè era persino divertito dalla situazione
Harry: avevo anche detto che avrei portato una persona speciale con me
Charlie: imbecille - lo colpii sul braccio - ora come facciamo?
Harry: ti va di farle ingelosire tutte?
Charlie: no.
Harry: serve per presentarti a tutte loro!
Charlie: non credo sia il modo giusto
Harry: ok faremo così
Charlie: tornare a casa ti ha dato alla testa per caso?
Ero già nervosa di mio, ci mancava solo questo e addio buonsenso. Parcheggiò poco lontano da casa sua, ma non si accorsero subito che si trattasse del loro Harry. Avemmo il tempo di scendere dall'auto e prendere le valigie.
Harry: sei nervosa Charlie?
Charlie: si... - guardai in basso, cominciai ad arrossire perchè continuavo a ripensare alla situazione che stavo per affrontare e mi vergognavo a fare tutto quel trambusto solo per entrare in casa.
Harry: conosco una tecnica contro lo stress
Charlie: sarebbe? - lo guardai nei suoi fantastici occhi verde smeraldo e vidi che si stava avvicinando arrossendo anche lui e intanto sorrideva felice. Appoggiò le sue labbra calde e morbide sulle mie che erano tese e impacciate a causa dell'agitazione, quando mi prese per i fianchi stringendo sempre più a lui riuscii a calmarmi quel poco che bastava per affrontare la situazione.
Harry: credo che così possa bastare
Charlie: lo credo anche io - ancora vicina a lui tanto da poter sentire il suo respiro calmo
Mi prese per mano e cominciammo a indirizzarci verso quella casa bianca ricoperta di neve, sembrava una di quelle case descritte nelle fiabe, però questa era reale. Le ragazze che governavano il giardino di casa Styles riconobbero il ragazzo riccioluto che stava camminando proprio in quella direzione ma rimasero sbalordite nel vederlo mano nella mano con una ragazza di cui non avevano sentito parlare fino a quel momento, ma nonostante la presenza di quella ragazza gli corsero incontro e Harry strinse sempre più la presa sulla mano di Charlie per non separarsi da lei. Fans urlanti li circondarono e chiedevano chi fosse quella ragazza al suo fianco e con tutta risposta la baciò avanti a tutti loro senza che lei potesse protestare e diventò subito rossa dall'imbarazzo e continuava a chiedere scusa a tutte quelle ragazze che erano li.
Charlie: scusa - dissi dispiaciuta
x: per quale motivo ti stai scusando con loro?
Charlie: non lo so ma mi sembra giusto chiedere loro scusa
x: se fosse per tutte loro quel bacio sarebbe giusto, nessuna si sarebbe scusata con te se avessi visto il tuo "idolo" baciare la sua ragazza
Harry: GEMMAAAAAAAA! - mollò la mia mano per abbracciare quella ragazza dai lisci capelli scuri, bella, giovane, simpatica e di cui ero immensamente gelosa
Gemma: è lei?
Harry: ti piace?
Gemma: non credi sia troppo per te? - non smettevano di fissasi negli occhi nemmeno per un istante e questo mi infastidiva anche se non lo feci notare
Mi si avvicinò una ragazza dai lunghi capelli rossi con un foglio in mano.
x: potresti farlo firmare da Harry?
Charlie: certo...ma perchè non glielo chiedi tu? Potresti avere anche la possibilità di abbracciarlo se ti va
x: ma tu sei la sua ragazza perciò hai più possibilità di farti firmare dei fogli per noi, piuttosto che essere noi stesse a chiedergli un autografo
Charlie: non è proprio così, a volte da più importanza a voi che a me, ed è giusto così - si avvicinò un'altra ragazza con l'aria arrogante
x: sappiamo che siamo noi le più importanti, senza di noi non sarebbero dove sono ora. Voi fidanzate che fate oltre a sbaciucchiarli per tutto il tempo?
Charlie: pensi davvero che il ruolo di fidanzata sia solo quello di sbaciucchiarsi?
x: e in cosa consiste allora?
Charlie: hai un ragazzo?
x: no - disse beffarda
Charlie: si vede - dissi sottovoce e sentii che Harry che parlava con quella Gemma rise per quello che avevo detto, perchè quando mi girai verso di lui stava ancora ridendo e Gemma mi fissava, così tornai a quella strana tipa.
x: aspetto che una di voi si allontani per poter intervenire - la guardai stranita, era davvero convinta di quello che diceva, ed era davvero ridicolo.
Charlie: mmmmh...mi stai dicendo che se in questo momento mollassi Harry tu saresti la prima con cui lui andrebbe a parlare così che tu nel momento di debolezza possa farlo innamorare di te?
x: perchè dovrebbe soffrire se lo molli? E poi... - non la feci terminare
Charlie: allora se non è così puoi spiegarmi come potresti farlo innamorare di te?
x: tu come ci sei riuscita? Gliel' hai data subito scommetto, sembri proprio una di quelle... - stavo per risponderla, ma risponderla davvero male, mi ero stancata di essere sempre assoggiettata a una puttanella.
Harry: ok ora basta! - mi prese di peso e mi portò dentro senza che potessi mandarla a quel paese - non c'è bisogno che tu risponda a quelle tipe - ero diventata rossa per il nervosismo - lei é Gemma mia sorella - oh era sua sorella, meglio così.
Charlie: scusa ma...piacere Charlie - dissi porgendole la mano
Gemma: smettila di scusarti con tutti, sono Gemma. Harry mi aveva parlato di te ma non mi aveva detto che fossi così bella, e che avessi un bel temperamento - cominciò a ridere. Si sentì la voce di una donna proveniente dalla cucina.
x: chi è? Gemma con chi sei?
Gemma: vai da mamma, lei non sa che saresti venuto - sussurrò, per poi urlare alla madre - CON DELLA GENTE! - fermò Harry perchè ebbe un'idea migliore. - Harry fermo! Se ora entri da solo non si accorgerà di Charlie e penserà che lei sia una mia amica, perciò ora andiamo prima noi e dopo ti faremo segno quando potrai entrare. Oh non dirgli che Charlie è la tua ragazza, vedi se se ne accorge da sola. Ero agitata e avevo molto freddo, le mie mani erano ghiacciate anche se le stavo torturando da molto tempo, avevo i brividi che mi percorrevano per tutto il corpo.
Gemma: Charlie vieni con me - la seguii in cucina dove trovai una donna molto giovane alle perse con il cibo - ciao mamma lei è Charlie
x: ehi Charlie scusa per il disordine, ma ho avuto un pò da fare oggi
Charlie: non si preoccupi signora – dissi sorridente anche se lei era di spalle e non poteva vedermi
x: oh niente signora! Chiamami Anne!
Charlie: ok Anne - dissi timidamente, aveva dei lunghi capelli scuri mossi e solo quando si girò per prendere dei pomodori mi accorsi dei suoi fantastici occhi verdi che mi fissarono.
Anne: wow Charlie...sei davvero bella
Charlie: grazie, anche lei è una bella donna
Anne: immagino la fila di ragazzi che ti corrono dietro – cominciò a ridere e potei riconoscere una risata che mi era diventata ormai fin troppo familiare.
Charlie: fortunatamente ho trovato una persona che voglia stare con me, e poi non c'è una fila così lunga - ero arrossita, me ne accorsi per il calore che sentivo avvampare sulle mie guance.
Anne: peccato, saresti bene con una persona che conosco
Gemma: e chi sarebbe mamma? - disse prendendo una mela e dandole un bacio sulla guancia mentre io mi sedevo su uno sgabello
Anne: se solo Harry non fosse così impegnato con la musica - sorrisi a quelle parole, se solo lei sapesse, ma dovevamo stare alle simpatiche condizioni di Gemma, che fece segno ad Harry di entrare. Harry entrò in cucina e mi abbracciò da dietro e mi diede un bacio sulla guancia mentre Gemma lo guardava male e gli faceva segno di spostarsi ma sciolse solo l' abbarccio rimanendo dietro di me.
Harry: chi ti dice che sia così tanto impegnato?
Anne si girò con le lacrime agli occhi e andò ad abbracciare il figlio che la strinse forte a se. Guardai quella fantastica scena e avevo tanta voglia di piangere dalla felicità ma mi trattenni. Il loro abbraccio durò molto tempo, fu un abbraccio muto ma che esprimeva molte cose nello stesso momento.
Anne: quando sei arrivato? - domandò tra i suoi singhiozzi soffocati
Harry: proprio ora – continuava ad accarezzarle la schiena
Anne: oh Harry lei è Charlie un'amica di Gemma
Harry: piecere Harry -disse ridendo
Charlie: Charlie, ma tu non sei quello dei...
Harry: si proprio io - di mise accanto a me - da quanto conosci mia sorella?
Anne: Harry non ci provare è già fidanzata!
Harry: oh mi dispiace, sei molto carina, beato lui che può tenerti tra le sue braccia - Gemma gli buttò la mela in testa - mamma Gemma mi ha buttato una mela contro – disse felice strofinandosi la testa dove era stato colpito
Anne: brava Gemma ma non lanciargli contro il cibo. Oh Charlie...dicevamo, come si chiama il tuo fidanzato? - Non stava più cucinando ma guardava attentamente verso di me
Charlie: credo che lei lo conosca...si chiama...Harold
Anne: proprio come il mio Harry, certo che formate una bella coppia insieme, peccato che non si possa fare - Harry rise e mi prese per mano sotto il bancone che nascondeva tutto. Quel semplice gesto bastò a rassicurarmi.
Charlie: ha bisogno di una mano per preparare la cena?
Anne: oh grazie, sei gentile
Gemma: mamma Charlie può rimanere a dormire qui per qualche giorno visto che i suoi non ci sono e non le hanno lasciato delle chiavi di riserva per entrare in casa?
Anne: per me va bene ma se vuoi puoi passare anche del tempo con Harry
Harry: non preoccuparti di questo stiamo tutti i giorni insie... - vide lo sguardo della sorella - stavo scherzando Charlie
Charlie: grazie ma i miei chiameranno tutte le sere per sapere se sono davvero qui o se sono con lui...mamma ha paura che possa accadere qualcosa
Anne: anche io sarei preoccupata se mia figlia fosse ancora...bhè...si hai capito...e passerebbe notti intere con il suo fidanzato
Gemma: grazie per essere preoccupata per me – annunciò sarcastica
Anne: ma so che non lo sei più da molto, per non parlare di quel tizio seduto accanto a te, Charlie
Harry: c'è proprio bisogno di aprire questo discorso ora?
Anne: no no. Mica ti vedi ancora con Caroline Flack?
Harry: no a dire la verità sto frequentando una ragazza
Anne: quanti anni ha stavolta? - cominciai a ridere fragorosamente
Charlie: scusa non volevo – ma ridevo ancora
Harry: quanti anni ha il tuo ragazzo Charlie? - il suoi occhi mi scrutavano come ormai facevano abitualmente
Charlie: 18, la ragazza che stai frequentando?
Harry: tu quanti anni hai?
Charlie: 17 lei?
Harry: anche lei ne ha 17
Anne: com'è?
Harry: bella, potrei descrivertela come se la stessi osservando in questo momento - mi fissò con i suoi fantastici occhi verdi -comincio col dirti che anche se è un anno più piccola di me è come se fosse lei quella più grande tra i due, non è ne troppo alta ne troppo bassa, è magra ma con tutte le curve al posto giusto, ha 4 tatuaggi sparsi per il suo fantastico corpo, ha delle bellissime gambe, ogni volta che la prendo per mano riesce a trasmettermi la sua voglia di vivere, la sua solarità sempre accesa, la sua fiducia nei mie confronti, penso che si senta al sicuro con me, e spero sia così - guardò la madre che lo guardava ammirata per poi tornare a fissarmi negli occhi - le sue labbra sono calde e sempre di un rosso acceso, i suoi occhi sono fantastici, puoi perderti in tutte le sfumature di grigio, somigliano tanto al ghiaccio, ma non sai quanto possano riscaldarti nei momenti di bisogno, i suoi capelli profumano di mela e sono lunghi e mossi tanto da poter essere paragonati ai rami che si riempiono di fiori in primavera, e per finire...credo prorpio che mi sia innamorato di lei.
Anne: lo credo anche io - avevo una voglia matta di baciarlo in quel preciso momento ma riuscii a trattenere i miei impulsi e mi limitai a sorridergli
Charlie: deve essere davvero una bella ragazza
Harry: tu non immagini quanto!
Anne: sembra quasi che tu abbia descritto Charlie – cominciò a ridere
Harry: no no
Charlie: certo non posso mica essere io – risposi istintivamente ma essendo continuamente ansiosa.
Anne: lo so ragazzi non c'è bisogno che vi giustifichiate


Salve ragazze :D

sono tornata dalle vacanze e sono triste...voi come state?
Il capitolo lo avevo scritto prima di partire ma non lo avevo postato, e solo ora ho avuto tempo per mostrarvelo ;D

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Capitolo 54
*** Capitolo 54 ***


Passò ancora un pò di tempo prima di cena, mi sistemai in camera con Gemma mentre Harry riprendeva possesso della sua vecchia camera. Ci rincontrammo tutti quando la cena fu servita a tavola. Chiacchierammo del più e del meno anche se mi sentivo un pò a disagio, Harry se ne accorse e mi strinse la mano per farmi stare meglio ma invano, mi sentivo con un peso per loro anche se mi avevano accolta con benevolenza. Finsi di stare bene ma non potevo mentire ad Harry che riuscì a capire il mio stato d'animo e voleva che partecipassi a quelle continue conversazioni e che non restassi in silenzio a guardarli parlare tra di loro. Quando finimmo di cenare mi offrii di lavare i piatti così che Anne potesse riposarsi e potesse passare del tempo con i figli. Lei accettò volentieri ma a patto che dopo li avrei raggiunti. Potei finalmente stare sola con me stessa a ripensare all'andamento della giornata, ripensai alle fantastiche parole che mi aveva detto Harry guardandomi negli occhi. Sentii delle braccia legarmi da dietro, mi spuntò automaticamente un sorriso sul volto sapendo di chi si trattasse.
Harry: ehi...cos'hai?
Charlie: nulla – mi limitai a sorridere
Harry: non è vero – poggiò la sua testa sulla mia spalla provocando innumerevoli brividi
Charlie: avrei preferito che fossi venuto qui da solo...
Harry: perchè?
Charlie: è da tanto che non passi del tempo con la tua famiglia e la mia presenza implica trascurare loro per stare con me...
Harry: tra qualche mese comincerà il tour e non potrò più vederti tutti i giorni...ogni momento passato con te è importante
Charlie: ti verrò a trovare durante il tour
Harry: è un tour che dura 9 mesi! Come faccio a non vederti per tutto quel tempo?
Charlie: sarò sempre con te lo sai
Harry: so che non verrai fisicamente con me
Charlie: non posso lo sai
Harry: perciò devo appellarmi ad ogni momento passato con te, ricordare ogni tuo gesto, il tuo profumo, i tuoi tocchi, i tuoi baci...saranno decisamente la cosa che mi mancheranno di più, per non parlare del fatto che non riesco più a dormire senza di te!
Charlie: rimedieremo. Non puoi presentarti insonne avanti alle tua fans - mi girai per guardarlo nei suoi fantastici occhi con le mani appoggiate al lavello e piene di sapone. Sentivo il suo corpo letteralmente sul mio e in basso si sentiva una presenza inattesa che causò una forte risata che contagiò anche lui che si trovò a ridere senza motivo - sai almeno perchè ridi?
Harry: no ma va bene così - rideva ancora senza motivo
Charlie: guarda giù e capirai - ridevo pensando alla sua presenza. Harry guardò in basso, prima il pavimento e solo dopo capì che si trattava del suo amichetto.
Harry: è colpa tua! E' colpa tua se è in queste condizioni
Charlie: ma non ho fatto nulla
Anne: ragazzi che state combinando li? Harry, Charlie è fidanzata!
Harry: si mamma lo so!
Charlie: già Harry ho un fidanzato e se lui sapesse che ci stai provando con me ti picchierebbe
Harry: avvisa il tuo fidanzato che ora sei mia - disse baciandomi, quando si allontanò gli sporcai tutta la faccia con il sapone che avevo usato per i piatti e in tutta risposta mi prese in braccio contro ogni mio tentativo di ribellione e mi fece sedere nel lavandino pieno di acqua facendomi bagnare tutta, così dopo varie volte che gli buttavo addosso dell'acqua riuscii finalmente a bagnarlo sulla sua parte inferiore che voleva essere "presente".
Harry: me la pagherai!
Andammo entrambi a metterci il pigiama. Era una delle poche volte che avevo avuto la possibilità di mettere un pigiama con Harry nelle vicinanze. Andammo a letto, ero in camera con Gemma che mi chiese se l'avrei potuta accompagnare a fare compere l'indomani. Anne mi svegliò dolcemente pronunciando il mio nome mentre mi scuoteva leggermente per farmi svegliare.
Anne: buongiorno tesoro
Charlie: oh giorno Anne - dissi assonnata
Anne: GEMMAAA SVEGLIA! - urlò contro la figlia che si svegliò di soprassalto
Gemma: mammmaaaaaa -si lamentò
Anne andò a svegliare il figlio che dormiva ancora, si sentì mentre gli sussurrava qualcosa per farlo svegliare. Scesi giù insieme a Gemma e cominciammo a fare colazione mentre aspettavamo che Anne e Harry scendessero per mangiare insieme a noi. Li vedemmo scendere tutti sorridenti avanti Anne seguita a ruota dal figlio che aveva ancora una faccia stanca per la notte insonne che aveva passato.
Anne: Charlie fa come se fossi a casa tua - disse sorridendomi
Harry: o a casa mia - mi abbracciò da dietro e mi baciò sulle labbra. Si era dimenticato della madre che non sapeva nulla e lo guardò male mentre mi baciava.
Anne: HARRY! CHARLIE!
Gemma: no mamma stai fraintendendo - disse ridendo mentre la madre era ancora sbalordita
Harry: ehm mamma Charlie è la mia fidanzata
Anne: ma lei è fidanzata con Har...sei tu Harry?
Charlie: è lui - dissi annuendo e ridendo allo stesso tempo
Anne: ma lui ha...ok ho collegato tutto e si...ok ma perchè non me lo avete detto subito?
Gemma: idea mia - alzò una mano - volevo vedere se te ne saresti accorta ma quell'idiota rovina sempre tutto
Harry: hai delle idee orrende!
Mentre quei due litigavano Anne volle parlare con me di Harry e come ci trovavamo uniti (?), dopodichè Gemma mi ricordò dell'impegno che avevo preso la sera prima e andai a prepararmi. Andai a lavarmi e indossai un jeans con una canotta arancione, una borsa e un paio di ballerine beige.
Charlie: Gemma sono pronta
Gemma: si ci metto un attimo, perchè non vai in salotto? Dovrebbe esserci Harry
Cominciai a scendere le scale che mi sentii chiamare da una camera vicino a quella di Gemma. Bussai alla porta e trovai Harry sdraiato sul letto con un cuscino in faccia.
Charlie: ehi non rischi di soffocati così?
Harry: no...non credo - mi sedetti accanto a lui e gli tolsi il cuscino dal suo splendido volto
Charlie: dormito poco?
Harry: magari avessi dormito!
Charlie: da quanto soffri di insonnia?
Harry: ho dormito solo
Charlie: quindi sarebbe colpa mia?
Harry: esatto...quando torni ti va di uscire con me?
Charlie: sarebbe la prima volta
Harry: ti voglio far conoscere un pò di miei amici...ti prometto che passeremo il resto del tempo insieme
Charlie: me lo devi
Harry: e tu lo devi a me per non avermi fatto dormire
Charlie: ero nella camera affianco...potevi anche venire
Harry: non me lo farò ripetere due volte la prossima volta – i suoi occhi esprimevano voglia e desiderio
Gemma: CHARLIE DOVE SEI? SONO PRONTAAAA!
Charlie: meglio che vada
Harry: ok ma dopo vieni con me... - gli diedi un bacio e apparve felice di questo - grazie.
Scesi di fretta le scale e raggiunsi Genna in salotto che aveva già messo il cappotto, lo indossai anche io e uscimmo con la sua auto per raggiungere il centro. Cominciammo a passeggiare alla ricerca di una vetrina che ci attirasse.
Charlie: cosa cerchi esattamente?
Gemma: ho un appuntamento e non so cosa mettere
Charlie: dove ti porta?
Gemma: voleva fare una passeggiata ma non so cosa avremmo fatto dopo...
Charlie: oh quindi non sai...come si chiama?
Gemma: Liami, siamo fidanzati da due anni
Charlie: oh pensavo fosse il vostro primo appuntamento
Gemma: no no decisamente non lo è...però è un giorno importante
Charlie: capisco...ok allora dobbiamo trovare qualcosa.
Camminammo molto alla ricerca del vestito perfetto quando passammo avanti ad un negozietto vintage.
x: buongiorno, se avete bisogno di aiuto non esitate a chiamarmi
Gemma: non si preoccupi
Cominciammo a dare un'occhiata e a selezionare degli abiti davvero carini
Gemma: come va la tua gamba?
Charlie: perchè? - chiesi stranita
Gemma: hai tolto da poco il gesso o sbaglio?
Charlie: si ma...come fai a saperlo?
Gemma: mio fratello parla troppo con me, e poi ti ho vista in tv quando lui credeva che fossi morta
Charlie: capisco... - ne aveva parlato con la sorella, era davvero a pezzi allora? Ero dispiaciuta per aver coinvolto anche persone che non conoscevo oltre a quelle che mi erano affezionate - mi dispiace...
Gemma: scommetto che non ti fa più prendere l'auto
Charlie: già...ha paura che riaccada
Gemma: era davvero distrutto - disse distrattamente
Charlie: non era mia intenzione farlo stare male, ne lui ne gli altri
Gemma: lo so, e lo sa anche lui come tutti gli altri, ehi ti piace questo? - estraendo un vestito
Charlie: carino, perchè non lo provi?
Gemma: come fate a tenere segreta la vostra relazione? Quanto tempo è passato?
Charlie: sono due o forse tre mesi...semplicemente non usciamo molto
Gemma: conoscendo mio fratello immagino cosa facciate – diventai rossa per l'imbarazzo ripensando a quella notte.
Charlie: non è proprio così...
Gemma: allora sei davvero importante per lui o non ti avrebbe portata qui
Andò a provare il vestito che aveva preso e a dire la verità le stava molto bene, era un tubino color corallo sotto, e blu scuro sopra, la convinsi a prenderlo ma lei continuava a dire che se doveva prenderlo lei ne avrei dovuto prendere uno anche io e così fu. Restammo ancora un pò in giro a parlare e a girare ancora per negozi, quando Harry mandò un messaggio a Gemma di tornare a casa, obbedimmo ai suoi ordini e tornammo a casa Styles dove trovammo le solite ragazze ad aspettare Harry fuori al suo giardino. Entrammo e trovammo Harry e Anne seduti sul divano a guardare un film insieme sotto le coperte.
Gemma sistemò distrattamente le buste accanto all'attaccapanni e corse sul divano per buttarsi addosso al fratello che occupava gran parte di esso.
Harry: dov'è Charlie?
Gemma: abbiamo incontrato dei ragazzi che volevano conoscerla e l'ho lasciata con loro
Harry: ma sei impazzita? - si alzò di scatto dal divano allarmato
Gemma: grazie per avermi fatto posto, Charlie era dietro di me idiota! - uscii da dietro il muro che separava l'entrata con il salotto e salutai tutti distrattamente.
Anne: vuoi vedere un film insieme a noi?
Charlie: oh no grazie...vado a dormire un po', non si preoccupi
Harry: vengo anche io
Gemma: vai nel tuo letto?
Harry: si, porto Charlie con me!
Anne:ricordati che i muri sentono tutto
Anne: buonanotte Charlie
Gemma: notte
Harry venne verso di me, mi baciò e mi prese per mano trascinandomi su per le scale. Mi aveva baciata avanti a sua madre, buon segno credo. Andammo in camera sua.
Charlie: ti va di dormire un pò?
Harry: tu non immagini quanto ne abbia voglia! - mi prese in braccio e ci buttammo entrambi sul letto
Charlie: hai intenzione di dormire?
Harry: anche se avessi intenzione di fare altro non ci riuscirei.
Charlie: vuoi che ti racconti una favola? - dissi ridendo e lui annuì accucciolandosi vicino a me e mettendo la sua testa sulle game - quale preferisci?
Harry: è lo stesso - cominciò a chiudere gli occhi mentre gli passavo una mano distratta tra i morbidi ricci scuri. Cominciai a raccontare la storia del lupo e i sette capretti e ogni tanto interveniva per cambiare l'andamento della storia in versione leggermente più spinta del solito perciò fui costretta a inventarne una nuova al momento che facesse riferimento al lupo e ai sette capretti. Mentre raccontavo mi addormentai anche io, anche se mi ritrovavo ormai a parlare da sola perchè Harry dormiva da molto. Quando mi svegliai mi trovai sotto le coperte tra le braccia calde di Harry che mi stringevano a se. Rimasi lì immobile aspettando che si svegliasse. Entrò Anne in stanza per vedere se qualcuno dei due si fosse svegliato e mi invitò a scendere con lei in salotto visto che Gemma stava cominciando a prepararsi per il suo appuntamento. Lascia Harry dormire nel suo letto di quando era sedicenne e che aveva abbandonato ormai da due anni. Scesi insieme a Anne e l'aiutai a preparare la cena mentre scambiavamo alcune parole, finchè Harry non ci raggiunse di sotto ancora tutto assonnato e si sedette su uno sgabello tagliando alcuni ingredienti necessari per preparare da mangiare.
Anne: mi lasciate sola oggi
Harry: noi non faremo tardi. Se ti serve qualcosa dillo e te lo portiamo dopo
Anne: bhè a dire la verità mi piacerebbe tanto avere un nipotino ma per voi è troppo presto...e tutto sommato lo è anche per Gemma – fece spallucce - aspetterò
Harry: credo proprio di si
Anne: come va la scuola Charlie?
Charlie: oh io non vado a scuola o meglio studio da privatista, vado a scuola solo per dare degli esami
Anne: come mai studi da privatista?
Charlie: ehm...sono una ginnasta e perciò non ho tempo di andare a scuola
Anne: da quanto non vai a scuola?
Charlie: non la frequento abitualmente da quando avevo 10 anni
Harry: e poi ti lamentavi di me che non sono più andato a scuola dopo i 16 anni
Charlie: è diverso, è come se andassi abitualmente a scuola e devo sostenere ogni quadrimestre dei complicatissimi test, se non li passo non posso allenarmi e non posso partecipare alle gare
Harry: oh fa lo stesso - disse scherzando
Anne: tu sei una capra Harry
Finimmo di preparare la cena, Gemma uscì prima di servire i piatti in tavola e mangiammo noi tre per poi uscire anche io e Harry. Andammo in una specie di campeggio poco lontano Holmes Chapel da dove venivano lanciate forti luci nel cielo e si sentiva della musica assordante anche da lontano. Harry parcheggiò fuori dal campeggio e mano nella mano entrammo. C'erano molti ragazzi tutti dall'aspetto rockettaro, perciò mi sentii subito a disagio e cominciai ad innervosirmi.
Harry: sta calma Charlie - guardandomi fisso con i suoi fantastici occhi verdi
Charlie: non mi sento molto a mio agio
Harry: ci sono io qui - disse felice e mi abbracciò, potei sentire il suo solito profumo invadermi e coccolarmi.

 

 

Ciao ragazze sono ancora qui!!!!
Ho bisogno di voi, del vostro aiuto e delle vostre silenziose chiacchiere xD
che ne dite del capitolo? :)
Ringrazio tutti i 32 che hanno messo tra i preferiti/12 da ricordare/49 seguite :D
Alla prossima...se ci sarà una prossima volta xD

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Capitolo 55
*** Capitolo 55 ***


X: Harreeeeeeeeeeeeh! - urlò qualcuno da lontano
Harry: ehi Jake - disse abbracciando uno dei suoi vecchi amici
Jake: è da un sacco che non ti vedo, quando sei tornato?
Harry: da due giorni, come va qui?
Jake: è tutto diverso da quando non ci sei più
Harry: mi mancate molto
Jake: almeno puoi consolarti con qualche bella ragazza - disse scherzando guardando dalla mia parte
Harry: lei è Charlie, la mia fidanzata – mi mostrava compiaciuto alla gente
Jake: è la più bella che tu abbia mai avuto
Charlie: grazie - dissi timidamente
Jake: perchè non vieni dagli altri Harry - era molto felice di aver rivisto un vecchio amico
Harry: certo siamo venuti qui per questo - mi prese nuovamente per mano e mentre continuava a parlare con Jake arrivammo da altri amici di Harry e Jake, anche loro felici di rivedere Harry. Mentre si salutavano rimasi fuori dalla loro cerchia per non dare fastidio e mi sedetti su una panchina poco lontana. Mandai qualche messaggio a Serena che non sentivo da molto. Passai parecchio tempo al telefono con Serena, anche perchè gli amici di Harry non avevano intenzione di mollarlo. Avevo la brutta abitudine di camminare mentre parlavo al telefono, perciò quando terminai di parlare con Serena mi trovai in un posto completamente sconosciuto. Cominciai a vagare per il campeggio alla ricerca di un luogo a me noto, ma invano girai per una ventina di minuti. Cominciai a farmi prendere dall'ansia. Come avrei fatto a tornare indietro? Cosa avrei detto a Harry quando mi avrebbe chiesto dov'ero? A peggiorare la situazione c'era anche il buio che non mi permetteva di vedere con la poca luce dei lampioni presenti a sprazzi. Sentii il bobolare dei gufi dagli alberi più alti, il rumore di un neon scarico che tentava invano di accendersi e spegnersi facendo solo baccano, si sentivano urla di ragazze provenienti dalle tende o dai bongalow. Incominciai ad avere paura senza motivo e avevo freddo. Mi incamminai senza una meta, mi sentivo osservata e seguita allo stesso tempo. Mi girai ripetutamente dietro ma non c'era nessuno. Ricominciai a camminare ma quando sentii il rumore di un ramoscello spezzarsi sotto il peso di qualcuno che era dietro di me cominciai a correre all'impazzata senza meta. Corsi per il lungo viale formato dai bongalow ma mi trovai in un posto ancora più buio e mi sentii cingere da dietro. Urlai dalla paura ma non riuscii a voltarmi. Cominciò a baciarmi su e giù per il collo mentre ero stretta nella sua presa e non riuscivo a liberarmi. Cominciai a urlare ma lui mi tappò la bocca e mi fece voltare. Vidi il volto divertito di Harry, non ci vidi più dalla rabbia e gli diedi uno schiaffo in pieno volto.
Harry: perchè l'hai fatto? - chiese stupito
Charlie: TI SEMBRA NORMALE? - ero arrabbiata e allo stesso impaurita perchè quella sensazione di terrore non era ancora andata via
Harry: cosa ho fatto?
Charlie: IDIOTA! - cominciò a ridere e mi abbracciò. Rimasi erma. Non capivo molto...ero confusa.
Harry: imparerai a non allontanarti quando sei in posti che non conosci
Non risposi ma lo guardai male e lui continuò a ridere. Mi prese per mano e andammo verso la luce del campeggio. Raggiungemmo gli altri amici di Harry e dopo che mi presentò a tutti loro ci sedemmo su un'amaca e ci dondolammo finchè non eravamo sul punto di addormentarci. Harry avvisò la madre che saremmo rientrati la mattina seguente e dopo un pò di coccole ci addormentammo entrambi. Fu la luce del sole a svegliarci. La luce filtrava attraverso i rami e le foglie degli alberi e c'era un raggio che ci colpiva direttamente il volto. Gli uccellini cinguettavano allegri e trovammo già gli amici di Harry seduti ad una lunga tavolata a fare colazione tutti insieme. Chiacchierammo per un pò finchè alcuni di loro non cominciarono ad alzarsi per andarsene. Dopo un pò di via vai continuo rimanemmo in pochi a popolare quella lunga tavolata e ci radunammo tutti vicini.
Jake: ehi dormito bene?
Harry: oh certo, mi ha ricordato i vecchi tempi - disse sorridente
Jake: non dicevo a te ma a...Charlie giusto?
Charlie: si non preoccuparti - dissi ridendo
Jake: come fai a stare con questo tizio?
Charlie: non è poi così male - feci spallucce e sorrisi
Harry: io almeno ho una ragazza, tu come stai messo?
Jake: sono un uomo libero e posso avere chi voglio
Harry: allora sta andando male presumo - era divertito dalle sventure dell'amico perciò. Restammo ancora un pò al campeggio con Jake e altri amici di Harry per poi tornare a casa dove trovammo Anne e Gemma a parlottare tra loro in cucina.
Harry: siamo tronati! - urlò per farsi sentire mentre chiudeva dietro di se la porta
Gemma: Charlie è con te? - andammo entrambi in cucina dove trovammo le due donne intente a leggere una rivista - posso farti una domanda? - annuii solamente - hai rilasciato un'intervista per un giornale?
Charlie: no perchè avrei dovuto?
Gemma: hanno rilasciato questo... - era dispiaciuta e mi mostrò il giornale sul quale erano concentrate. Presi immediatamente il giornale che Gemma mi stava ponendo e cominciai a leggere l'articolo.

"La nuova fiamma del giovane Harry Styles. Sarà vero amore?"

Gemma: ti consiglio di non leggerlo... - fece per prenderlo ma feci un passo indietro e corsi in camera di Gemma e chiusi a chiave la porta. Mi sedetti sul letto e cominciai a leggere l'intero articolo.

"La bella ragazza raffigurata nella foto in alto a destra è la nuova fiamma del giovane cantante della boyband anglo-irlandese Harry Styles. Che usi questa relazione per scopi di notorietà? Le fans dei One Direction sono infuriate perchè non gli è stato detto nulla prima di qualche giorno fa, quando li abbiamo avvistati uscire insieme da un'uscita secondaria dopo la sfilata di John Galliano recatasi a Londra. Lo stilista ha affermato che non sapeva del rapporto della ragazza con Styles, ma che ne è venuto a conoscenza dopo la sua uscita in passerella ad opera della truccatrice, nonchè amica dei membri della band e legata maggiormente al diciottenne di Holmes Chapel nonchè padrino della sua bambina. La ragazza e Styles erano stati avvistati insieme anche qualche mese prima in California insieme a Louis Tomlinson, Zayn Malik, Niall Horan e Liam Payne, ma ha lasciato il continente americano prima di loro a causa di un presunto incontro con delle fans che si erano avvicinate per Harry. Le avrà dato fastidio il modo di avvicinarsi delle piccole fans? Dovrà abituarsi a loro se vuole davvero stare con il cantante. Tutto questo ci porta a pensare che alla base di questa relazione non ci siano dei veri sentimenti, infatti si presume che avesse programmato il suo incidente per tornare insieme a Styles che le avrebbe quasi costato la vita. Ma oltre al suo avvicinamento alla band abbiamo visto anche le nozze della madre della ragazza con il body-guard dei ragazzi Paul Higgings. Che questo sia un matrimonio di convenienza? Che abbia avuto un figlio per incatenarlo? Che la figlia abbia seguito le orme della madre? Per ora sembra che questo suo comportamento la stia portando lontana dal cuore delle directioner che hanno paura che lei possa portarlo lontano da loro e cercheranno di fare qualunque cosa pur di farla allontanare da Styles, anche se si sono schierate in due fazioni come era precedentemente accaduto per Eleanor Calder, Danielle Peazer. Perrie Edwards. Quelle che sono a favore della loro relazione sono maggiormente amici o comunque persone che conoscono la ragazza della quale non sappiamo ancora il nome, e tra questo schieramento troviamo anche i membri stessi della band amata in tutto il mondo, che affermano che Lei non lo porterà lontano da loro o meglio preferirebbe allontanarsi lei stessa per far esaudire i loro sogni. L'altra schiera invece afferma: se è davvero pronta a farsi da parte allora perchè non torna a casa sua lontana da lui. Questo comporterà una diminuzione delle fans dei One Direction? Speriamo di no, altrimenti avranno fatto tanta strada per niente e nessuno vuole che ciò accada. Sappiamo che anche la casa discografica dei ragazzi è contro la fiamma di Styles. Speriamo che Harry prenda la decisione migliore per il gruppo e per le sue fans che seguono lui e il resto della band dai tempi di X-Factor"

La rabbia cominciò a invadermi e fu anche la causa delle lacrime che scendevano segnando il mio volto. Mi avevano dato dell'opportunista e usurpatrice...mentre avevano dato della donnaccia a mia madre per avere una posizione economica decente. Come si permettevano a parlare di persone che nemmeno conoscevano? Avevo sempre letto quegli articoli ridendo di ciò che dicevano sulle altre persone, ma solo ora capivo cosa significava essere il bersaglio dei media. Ferivano le persone per guadagnare uno stipendio che era il frutto di sofferenza per gli altri. Senza pensarci due volte presi il telefono in lacrime e chiamai mamma.
Mamma: pronto? Charlie è tutto ok? Stai bene? - sembrava allarmata
Charlie: si sto bene tu invece? - dissi cercando di camuffare la mia profonda crisi
Mamma: sei sicura? Non sembra che vada tutto bene...è successo qualcosa con Harry?
Charlie: no sta tranquilla non è successo nulla...
Mamma: e allora perchè stai così?
Charlie: è tutto ok...volevo solo sapere se ci fossero novità li da te...
Mamma: no nulla di che. Ah se trovi dei fotografi scansali
Charlie: perchè? - volevo sapere se era a conoscenza dell'articolo
Mamma: così...serve per salvaguardarti
Charlie: mamma dimmi la verità
Mamma: è uscito un articolo compromettente e vorrei che non lo leggessi, ti faresti solo del male...
Charlie: troppo tardi - scese una lacrima sul volto involontariamente
Mamma: stai piangendo Charlie?
Charlie: no perchè mai dovrei? - dissi asciugandomi la lacrima con il dorso della mano
Mamma: scusa Charlie ma Harry piange, perciò ci sentiamo dopo, ti voglio bene... - chiuse subito dopo e non mi diede nemmeno il tempo di rispondere, così chiusi il telefono e ricomincia a leggere l'articolo, più e più volte. Ormai lo sapevo quasi a memoria ed era passato anche molto tempo da quando ero entrata in camera e mi ero chiusa dentro da sola. Era arrivata l'ora di cena e qualcuno bussò dietro la porta.
Harry: Charlie...stai bene? La cena è pronta...
Charlie:...si ora arrivo
Harry: apri la porta...
Charlie: non preoccuparti arrivo subito
Harry: Charlie o apri tu o apro io - era alterato, così andai alla porta lo feci entrare dentro, e si andò subito a sedere sul letto dove era posata la rivista per leggere l'articolo mentre io ero ancora sulla soglia della stanza. Lo vidi sbuffare, borbottare qualcosa e intanto le guance del suo volto avvampavano sempre più dalla rabbia che provava leggendo. Ero appoggiata alla porta mentre era alle prese con la rivista e potei subito capire che era davvero arrabbiato dal fatto che stringeva le mani a pugno e le nocche erano bianche.
Charlie: leggerlo una seconda volta non ti farà stare meglio - dissi amareggiata
Harry: non ti interessa veramente cosa loro pensano di te e di noi, vero? - aveva bisogno che quella sua domanda ricevesse una risposta per farlo rasserenare, ma ciò che gli dissi non era esattamente quello che voleva sentirsi dire.
Charlie: non sono una di quelle persone a cui non importa il giudizio della gente, perciò sono fin troppo influenzabile
Harry: lo stesso vale per me, ma devi cercare di non dare troppo peso a queste cose!
Charlie: ti sembra facile? - alzai leggermente la voce - appaio come una puttanella che cerca di fare di tutto per avere una certa notorietà!
Harry: ma sai bene che non è così! Non è per questo che stai con me, non è vero? - anche lui alzò la voce quel poco che bastava per farmi pensare a cosa stesse accadendo e per farmi ragionare
Charlie: NO.
Harry: e allora non permettere a persone che nemmeno ti conoscono di farti giudicare in quel modo. Loro non sanno di noi, loro non sanno le cose che facciamo, non sanno niente del nostro amore, ma scommetto che se solo lo sapessero sarebbero gelosi di noi, loro non sanno delle notti insonni...loro non sanno dei nostri ti amo!
Charlie: ti amo anch'io Harry - dissi guardandolo nei suoi profondissimi occhi verdi passandogli una mano fra i capelli.
Harry: e allora amami e basta – mi baciò con una certa foga
Charlie: ma non era pronta la cena? - domandai tra un bacio e l'altro. Corremmo giù per le scale e raggiungemmo Anne e Gemma a tavola dove erano già pronte tutte le varie portate. Una volta seduti a tavola mi scusai per come avevo agito dopodichè cominciammo a mangiare.
Anne: a volte mi chiedo come facciano certe persone ad inventare certe storie! - era preoccupata per me e mi dispiaceva - hai parlato con tua madre Charlie?
Charlie: si e lei sta meglio di me
Gemma: mi dispiace per la rivista
Charlie: non è stata mica colpa tua, non preoccuparti.
Mangiammo tutto ciò che Anne aveva preparato e andammo a stare in salotto tutti sul divano a guardare uno stupido show televisivo che aveva lo scopo di fare da sottofondo alla nostra conversazione, finchè Gemma e Anne presero a parlare di fatti loro e io che ero seduta accanto ad Harry con la testa appoggiata sulla sua spalla non cominciammo a sbaciucchiarci per tutto il tempo. In quel momento tra le sue braccia mi sentivo protetta come se nulla potesse accadere, le sue calde labbra sulle mie mi davano quel senso di appartenenza che non avevo avuto prima di lui, come se fossero sempre state mie e nessuno poteva impedirmi di avere. La sua braccia che mi stringevano sempre più ad ogni bacio facevano in modo che potessimo diventare un'unica persona. Andammo a dormire tutti insieme. Passarono un paio di giorni dalla nostra partenza e potemmo così tornare a Londra, a casa. Anne ci invitò a passare le feste da lei così avrebbe potuto rivedere il figlio e avrebbe potuto trascorrere una festività con tutta la sua famiglia come non accadeva da tempo, voleva che con noi venissero anche Paul e mia madre. Non le rispondemmo subito ma le dicemmo che ci avremmo pensato su prima di darle una conferma. A malincuore dovemmo lasciare Holmes Chapel e dopo poco più di tre ore arrivammo a Londra. Avevo tanta voglia di andare a casa e stare nel mio letto con il mio fratellino. Harry mi accompagnò subito a casa e lui ritornò a casa sua. Intrapresi la strada del vialetto e salutai Harry con la mano e gli mandai un bacio volante scherzando entrambi.
Charlie: MAMMA SONO TORNATA! - urlai sull'uscio della porta

 
Salveeeee :D
Sono qui con voi come sempre e comincio ringraziandovi tutti :P
Non so più cosa far accadere, se solo voi possiate aiutarmi ne sarei felice :D
Le vostre idee potrebbero aiutarmi ad andare avanti...ancora non so se far terminare la storia o farla continuare ancora per un po'
Spero di ricevere una vostra risposta al più presto :)
Intnto vi auguro una buona giornata xD
Si vede che non ho un cazzo da fare xD
Bhè...ciao :P

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Capitolo 56
*** Capitolo 56 ***


Mamma mi corse incontro e mi abbracciò. Non mi lasciò finchè non le chiesi di mollare la presa.
Charlie: non sono mica stata in guerra! - dissi liberandomi dalla sua presa
Mamma: mi sei mancata
Charlie: ma se in questo periodo non sono stata quasi per niente a casa – affermai scettica
Mamma: ma sei sempre mia figlia
Charlie: se lo dici tu. Dov'è Paul?
Mamma: è con gli altri ragazzi, non ti va di andare dagli altri?
Charlie: ho appena lasciato Harry dopo 5 giorni...perchè dovrei andare da loro?
Mamma: quindi vai dai ragazzi solo per stare con Harry?
Charlie: in parte si, mi vuoi già cacciare di casa?
Mamma: assolutamente no – mi riabbracciò e questo suo atteggiamento non fece altro che scatenare in me una certa euforia e divertimento.
Salii in camera e entrai subito in bagno per lavarmi. Finii di fare la doccia poco prima di cenare e solo allora salutai Paul che era di ritorno. Fu felice di vedermi e dovetti raccontare loro tutto ciò che avevo fatto a Holmes Chapel e riferii loro anche la proposta che Anne ci aveva fatto prima di tornare a Londra così decisero di pensarci su. Esausta potei finalmente andare a dormire nel mio letto che non vedevo da tantissimo tempo, mi sentii quasi sollevata e felice quando mi ci infilai dentro. Rimasi a letto per tre giorni consecutivi, anche perchè avevo la febbre e non potevo uscire. Non sentii Harry nemmeno una volta dopo il ritorno a Londra ma sapevo che erano impegnati, perchè Paul trascorreva pochissimo tempo a casa. Natale si stava avvicinando, mancavano pochi giorni e dovevo ancora fare un regalo di compleanno per Louis e uno per Natale ad Harry, anche se avevo una piccola idea su cosa regalargli. Non mi ero ancora ristabilita del tutto ma dovevo apprestarmi a fare quei maledetti regali. Scesi le scale per fare colazione.
Mamma: hai freddo?
Charlie: no sto bene. Non ho più la febbre sta tranquilla
Mamma: devi rimanere a casa o potresti riammalarti
Charlie: devo fare un servizio...posso prendere l'auto?
Mamma: NO! - mi urlò contro
Charlie: devo fare compere, sarò di ritorno tra pochissimo, ti pregoooooo - mi inginocchiai e la pregai tra le risate
Mamma: niente auto per te
Charlie: cattiva - tornai a letto delusa. Cosa avrei dovuto regalare a Louis? Mandai un messaggio ad Eleanor in cerca del suo aiuto, "Ehi El devo ancora prendere un regalo per Louis, sono in crisi ti prego aiutami!!!". Rimasi sotto le coperte in attesa di una sua risposta che ricevetti dopo alcune ore, ma intanto mi addormentai e la febbre riapparve improvvisamente. Lessi il messaggio di El, "Charlie come stai? Hai ancora la febbre? Non preoccuparti per il regalo, ne faremo uno tutti insieme dove ti includeremo, sta tranquilla. Rimettiti presto xx". Le palpebre si richiusero senza il mio consenso e mi risvegliai solo verso le sei di pomeriggio. Riscesi al piano di sotto. Trovai Paul giocare con Harry e mamma sulla poltrona a leggere un libro.
Charlie: non credete faccia troppo freddo qui? - tremavo ed ero ricoperta da brividi
Paul: Charlie sei tutta rossa - mi guardava con aria preoccupata
Charlie: oh no sto bene ho solo un pò di mal di testa - feci un sorriso da ebete e mi sedetti sulle scale a osservarli tutti, mentre loro guardavano me.
Mamma: Charlie torna a letto – il suo era un ordine che non ammetteva repliche
Charlie: no, anche se fa freddo rimango qui, non voglio stare da sola in camera mia...ci sono i mostri nell'armadio, loro vogliono mangiarmi - feci il verso dei mostri che aprono le ante dell'armadio e tentano di nutrirsi con il tuo corpo
Mamma: i mostri non esistono Charlie, e poi non avrebbero molto da mangiare con te - mi prese per braccio e mi infilò sotto le coperte dove mi riaddormentai. Mi risvegliai di mattina, era il 23 Dicembre, non mi ricordavo cosa avevo fatto il giorno prima. Avevo una decina di coperte su di me, una bacinella piena d'acqua dove galleggiava una pezza bagnata, nell'aria c'era puzza di spirito e sul comodino vidi il termometro. Mi coprii per bene e scesi in cucina. Erano le 10 e trovai mamma a fare colazione e Harry giocare con la sua pappetta impastricciandosi i capelli e renderli un trutt'uno con la sua colazione. Aveva un'aria buffa e ogni volta che infilava le dita nella ciotolina rideva come un pazzo.
Mamma: finalmente ti sei svegliata
Charlie: sono solo le 10 – dissi guardando l'orologio appeso al muro
Mamma: peccato che tu abbia dormito per due giorni di seguito, ora come ti senti?
Charlie: mi sento bene
Mamma: non devi mica uscire?
Charlie: posso farlo?
Mamma: sarebbe meglio di no anche perchè domani c'è il compleanno di Louis e sarebbe buono che tu non stessi male.
Charlie: oh si giusto...devo trovare qualcosa da indossare domani.
Mamma: tra un pò dovrebbe arrivare Serena, vai con lei in giro ma devi coprirti o non ti faccio mettere piede fuori!
Mi andai a preparare dopo aver mangiato qualcosa per colazione e aspettai che Serena arrivasse. Presi il telefono con l'intenzione di mandare qualche messaggio, ma trovai messaggi non letti di Niall, Harry e Louis.
Niall:" Ehi Charlie, El ci ha detto che hai la febbre...tutto ok? Mi piacerebbe venirti a trovare ma siamo davvero molto impegnati. Guarisci presto xx"
Harry: "Amore mio come stai? Ho delle belle notizie per te. Ti amo. Appena starai meglio mandami tue notizie, sono troppo impegnato e mi manchi D:"
Louis: "Carota guarisci. Devi venire al mio compleanno o mi offenderò."
Bastarono quelle poche righe per farmi sorridere. Non risposi a nessuno di loro e aspettai che Serena venisse a prendermi fino in camera, e così fu. Dopo vari abbracci e vari saluti le chiesi di uscire e lei accettò. Intraprendemmo il vialetto di casa per uscire per strada. C'era ancora la neve e faceva un freddo pazzesco, tanto che ad ogni nostro respiro fuoriusciva del "fumo" dalla bocca.
Charlie: come va? Hai fatto qualcosa di eccitante in mia assenza?
Serena: forse si forse no...non lo scoprirai ora, lo scoprirai da sola - sorrise appena e diventò rossa in volto
Charlie: si...certo... - la guardai dubbiosa
Arrivammo in cerca di un buon negozio che potesse soddisfare le nostre richieste e che potesse offrirci riparo dal gelo che regnava su Londra e dominava sull'intero ecosistema circostante. Entrammo nel negozio dove c'era spazio solo per la quiete e il calore. Ci mettemmo subito all'opera alla ricerca di un vestito adatto per l'indomani. Ne provai di tutti i tipi, lunghi corti, a fantasia, tinta unita, accollati, scollati avanti o dietro, finchè non trovai quello adatto. Non vedevo l'ora di poterlo finalmente indossare. Pagammo e uscimmo dal negozio dove un vento gelido ci colpì in pieno.
Charlie: grazie per avermi accompagnata
Serena: non c'è bisogno che mi ringrazi, e poi devo trovare anche io delle cose per domani
Charlie: per chi ti acconci Serena? - le chiesi maliziosamente dandole una leggera spallata e ridendo.
Serena: esattamente quello che devi fare tu cara
Charlie: vuoi dire che Lou ti ha invitata? - chiesi incredula non so perchè
Serena: certo...non doveva?
Charlie: non sto dicendo questo...
Serena: mentre eri fuori ho passato molto tempo con i ragazzi
Charlie: ok ora si spiega tutto...qualunque cosa ti serva posso prestartela io, ti prego ho troppo freddo, e non vuoi che mi riammali non è così? Ti va di prendere qualcosa di caldo?
Serena: certo, hanno aperto una nuova caffetteria vicino all' Harrods
Dopo vari minuti di strada riuscimmo finalmente ad arrivare alla caffetteria, peccato che c'era talmente tanta gente che la fila si prolungava anche all'esterno dell'edificio.
Charlie: sei sicura di voler aspettare? Non credi ci siano un pò troppe persone?
Serena: rimani in fila, aspetta che finisca di fare una chiamata e poi decidiamo dove andare
Annuii solamente e vidi Serena allontanarsi per parlare al telefono e divenne tutta rossa, era così carina e buffa allo stesso momento, e cominciò ad agitarsi mentre discuteva con qualcuno all'altro capo del telefono, dopodichè si avvicinò verso di me ancora rossa ma con un'aria soddisfatta. Non la guardai in volto ma mi limitai a sorridere e guardare fisso avanti a me. Decidemmo che avremmo provato quella caffetteria un'altra volta, così ci levammo dalla lunghissima fila di persone per decidere dove andare, cominciò a tirare ancora più vento di prima.
Serena: ehi hai qualcosa per ripararci dal vento nella borsa?
Charlie: dovrei avere una sciarpa - misi le mani all'interno della borsa alla ricerca della mia calda sciarpa di lana che ricordavo di aver preso prima di uscire, appena toccai qualcosa di morbido e caldo l'afferrai e l'estrassi. Alla vista di quella sciarpa apparve sul mio volto un sorriso malinconico. Non era la mia sciarpa ma una di Harry che avevo preso quando eravamo ad Holmes Chapel. L'avvicinai al volto per poter sentire il suo fantastico profumo che mi invase immediatamente e mi sentii avvampare subito dopo. Accadde tutto molto velocemente, non avevo più il volto nella sciarpa ma ora le mie labbra erano poggiate sulla persona che aveva lo stesso identico profumo, e la sua presa era forte e non aveva intenzione di mollare la presa.
Charlie: mi sei mancato tanto amore mio - gli diedi un altro bacio sulle sue fantastiche labbra
Harry: anche tu - ci ritrovammo avvolti in un caloroso abbraccio di gruppo insieme agli altri ragazzi. Ci liberammo solo dopo un po', seguiti da una fragorosa risata.
Niall: è da un sacco che non ci si vede – mi abbracciò e io feci lo stesso con lui
Zayn: cos' avete da fare ora?
Charlie: volevamo prendere qualcosa di caldo. Dov'è Serena?
Louis: oh sarà da qualche parte con Liam, come hanno fatto tutta la settimana
Charlie: eh? Quindi hanno preso coraggio...e...?
Louis: si esatto – annuì compiaciuto
Niall: andiamo anche noi con le ragazze?
Zayn: noi abbiamo l'intervista ricordi?
Charlie: sempre molto impegnati voi...
Louis: non preoccuparti Charlie, tu e Harry potrete stare presto insieme
Charlie: non mi importa di stare con Harry - dissi ridendo
Harry: grazie della considerazione – incrociò le braccia al petto
Charlie: vabbè noi andiamo
Harry: volete venire anche voi?
Serena: andiamo Charlie? - la sua era una supplica
Accettai così entrammo tutti insieme all' Harrods. Rimasi indietro con Serena mentre i costumisti e gli altri addetti miglioravano la loro presenza scenica già fantastica senza un'ulteriore revisione da parte loro.
x: ragazze venite!
Serena: noi non partecipiamo all'intervista - afferrò Serena per i polsi e la trascinò in un camerino

 

Ehi :)
Non so cosa dirvi...sono senza inspirazione e si vede anche dall'andatura del capitolo
Vi ringrazio tutte/i come sempre e perdonatemi per gli eventuali errori che so che ci sono :D
Alla prossima :*

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Capitolo 57
*** Capitolo 57 ***


x: oh per poco non ci perdevamo il pezzo forte, su vieni anche tu - fui spinta anche io nel camerino insieme a Serena
Serena: cosa volete da noi?
x: dobbiamo prepararvi per l'intervista, non preoccupatevi per questo, ora il mio compito è quello di farvi apparire favolose come se già non lo foste. Cosa volete indossare?
Serena: cosa?
x: vestiti?
Charlie: NO.
x: allora ragazze, dovete collaborare con me. Avete quest'intervista e devo rendervi presentabili avanti a milioni di spettatori. Ci sarà qualcun altro a dirvi per quale motivo siete qui. Ora vi prego collaborate. Cosa volete indossare? - decidemmo di aiutarlo. Andò a prendere un vestito a fiori per Serena e per me prese un pantalone rosa con uno strano top, aveva le spalle coperte da un velo mentre il resto del top nero aderiva perfettamente al busto. Mi porse una giacca ed eravamo entrambe pronte. Dovetti indossare controvoglia dei tacchi altissimi. Rimanemmo sole nel camerino dopo che quel tizio uscì per cedere il posto a qualcun altro. Ci truccarono e ci fu un nuovo cambio di personale. Entrò Lou la parrucchiera della sfilata e dei ragazzi.
Lou: ehi ragazze che ci fate voi qui?
Serena: non lo sappiamo, hanno detto che arriverà qualcuno che ci darà tutte le spiegazioni...
Cominciò a sistemarci i capelli e dopo esserci fermate un pò a chiacchierare qualcuno bussò alla porta e Lou uscì. Dopo pochissimo fummo chiamate anche noi e trovammo Eleanor e Perrie.
Eleanor: ciao ragazze, state davvero bene
Charlie: anche tu El, ehi cos'ha Perrie?
Eleanor: niente ha avuto un piccolo litigio con Zayn, ma risolveranno presto
Charlie: EHI PERRIE - le urlai per non farla rimanere da sola mentre pensava a qualche modo per chiedere scusa a Zayn, avevo imparato fin troppo bene come ci si sentiva in situazioni simili.
Eleanor: oh sapevi che Niall ha finalmente deciso di frequentarsi con qualcuno? - mi ece un occhiolino ma in realtà voleva solo farsi notare da Niall che passava li vicino, forse una resa dei conti tra i due, ma non mi interessava più di tanto, ero troppo concentrata ad assimilare la notizia - si è frequentato con una bella ragazza irlandese, Amy Green.
Charlie: non è l'unica novità - dissi alludendo a Serena e Liam. Passò un pò di tempo prima di essere chiamate per uscire in scena dove ci aspettava un faccia a faccia con i ragazzi e con noi c'era anche Amy. Fummo accolte da un clamoroso applauso e la prima cosa che notai furono i sorrisi sui volti dei ragazzi, e ci sedemmo su un divano di fronte a loro.
x: so che nessuno di voi sapeva di questa improbabile intervista. Ma cosa sarebbe la vita se non ci fossero i giornalisti a movimentare le vostre vite da star? - scoppiammo tutti in una lieve risata seguita dall'applauso del pubblico - voi ora mi chiederete perchè qui ci sono queste fantastiche ragazze, e bene si, volevamo proporvi un confronto, un faccia a faccia, anche per farle conoscere meglio alle vostre fan poichè che loro rimangono sempre al buio, nessuno sa mai di loro. Chi vincerà in questo scontro maschi contro femmine? Ho 10 domande uguali per tutti per vedere quanto vi conosciate l'un l'altro. Domande? - domandò raggiante una volta concluso il suo discorso, ma continuammo tutti a fissarla nel suo tubino nero dove era a suo agio - che il gioco abbia inizio - guardò maliziosamente verso El che si limitò a sorriderle – mmmmh con chi comincio? - aveva un'aria teatrale.
Zayn: facciamo a sorteggio?
x: no...faremo scegliere la scaletta ad una persona del pubblico. Il fortunato o la fortunata è il signore o la signora seduta al B16! - arrivò una donna sulla ventina che scrisse la sua scaletta su un foglio che poi consegnò all'intervistatrice – bene, il fortunato è Zayn – sorrise raggiante verso il pubblico - Perrie, Zayn, accomodatevi. Premetto che sono domande base ma molto spesso si dimenticano le nozioni base.
Zayn: sono pronto
x: Perrie?
Perrie: si ci sono - annuì
x: essendo i primi mi trovo costretta a spiegarvi come si svolgerà questo gioco. Farò 10 domande uguali per tutti. Se risponderete correttamente farete guadagnare dei punti alla vostra squadra, il punteggio massimo è 50. Alla fine dei vari turni avremo delle domande bonus, o meglio da una parola dovrete capire di che coppia si tratta...ovviamente i diretti interessati non potranno rispondere e non dovranno svelare la loro identità o faranno perdere punti alla squadra. Se si risponde correttamente anche a queste domande ci saranno 5 punti in più per risposta. Che il gioco abbia inizio. Zayn prima tu e poi Perrie. Ecco la prima domanda: colore preferito?
Zayn: viola
Perrie: giallo
x: città preferita?
Zayn: Londra
Perrie: Los Angeles
x: artista preferito?
Zayn: ehm...kesha?
Perrie: Chris Brown
x: la cosa che lo/la infastidisce di più?
Zayn: non essere rispettata
Perrie: andare contro la sua opinione
x: la sua paura più grande?
Zayn: allontanarsi dalle persone care
Perrie: nuotare
x: cartone animato preferito?
Zayn: Hello spank
Perrie: Gozzilla
x: film preferito?
Zayn: Letters to Juliet
Perrie: Abduction
x: appuntamento preferito?
Zayn: al parco... - abbassò lo sguardo e sorrise involontariamente e divenne leggermente rosso in volto, lo faceva apparire così vulnerabile...
Perrie: al parco sotto una pioggia di petali di ciliegio - sorrise anche lei
x: personaggio preferito della tv?
Zayn: Demi Lovato
Perrie: Simon Cowell
x:libro preferito?
Zayn: cime tempestose
Perrie: non credo abbia mai letto un libro.
x: ok, il vostro punteggio è ragazzi 7, ragazze 9. Sono per le ragazze non me ne farete una colpa. Ora tocca a Louis e Eleanor, accomodatevi ragazzi – sorrise anche loro e non appena Louis si sedette di fronte a Eleanor le diede un bacio sulla guancia e la fissò con un sorriso indecente.
x: la prima domanda era ed è colore preferito?
Louis: giallo
Eleanor: blu
x: città preferita?
Louis: Parigi
Eleanor: New York
x: cantante preferito?
Louis: Adele
Eleanor: The Fray
x: la cosa che lo/la infastidisce maggiormente?
Louis: sentire persone dire che è pagata per stare con me
Eleanor: essere definito gay - si rattristò leggermente mentre pronunciava quelle parole
x:la sua paura più grnade?
Louis: rompersi qualche osso
Eleanor: non lo so di cosa ha paura...devo assolutamente scoprirlo
x:cartone preferito?
Louis: piccoli problemi di cuore – cominciò a ridere istericamente - odiavo quel cartone
Eleanor: mazinga - alzò un sopracciglio con aria di sfida
x: film preferito?
Louis: Moulin Rouge
Eleanor: Greese
x: appuntamento preferito?
Louis: se non sbaglio quello che preferisce è quando sono andato a prenderla a Manchester e abbiamo passato tutta la giornata insieme
Eleanor: alle giostre
x:personaggio preferito della tv?
Louis: Jamie Oliver
Eleanor: Harry Styles
x: libro preferito?
Louis: romeo e giulietta
Eleanor: ricordo che è di Jack Will ma non ricordo il titolo
x: mi dispiace ragazze ma questo turno è vinto dai ragazzi per 10 a 9, perciò ragazzi: 17; ragazze: 18 – fece una finta faccia dispiaciuta per poi tornare radiosa - ora è il turno di Liam e la sua nuova fidanzata. Colore preferito?
Liam: rosa
Serena: verde
x: città preferita?
Liam: Madrid
Serena: Milano
x: cantante preferito?
Liam: One Direction – cominciò a ridere ricevendo un'occhiataccia da Serena
Serena: Ed Sheeran
x: la cosa che lo/la infastidisce di più?
Liam: dirle che non sa fare qualcosa
Serena: stare lontano dalla sua famiglia
x: la sua paura più grande?
Liam: annegare
Serena: i cucchiai
x: cartone preferito?
Liam: la principessa sissi
Serena: Toy Story
x: film preferito?
Liam: Harry Potter
Serena: Toy Story
x: appuntamento preferito?
Liam: cinema
Serena: film a casa
x: personaggio preferito della tv?
Liam: Nicky Minaj
Serena: non me ho idea...
x:libro preferito?
Liam: i tre moschettieri
Serena: i promessi sposi
x: Abbiamo un pareggio con 8 a 8. Ragazzi:25. Ragazze: 26. Horan, Green è il vostro turno – fece accomodare la giovane “coppia” sulle poltrone e ricominciò a parlare - bene ragazzi ricominciamo, colore preferito?
Niall: marrone
Amy: rosso
x: città preferita?
Niall: Dublino
Amy:Milano
x: cantante preferito?
Niall: Coldplay
Amy: Bon Jovi
x: la cosa che lo/la infastidisce di più?
Niall: le persone che si toccano i capelli
Amy: vivere senza cibo
x: la sua più grande paura?
Niall: gli insetti
Amy: ha paura delle galline
x: cartone preferito?
Niall: mermaid melody
Amy: madagascar
x: film preferito?
Niall: Pirati dei caraibi
Amy: Alla ricerca di Nemo
x: appuntamento preferito?
Niall: tutti
Amy: tutti
x: personaggio preferito della tv?
Niall: Darren Criss
Amy: Demi Lovato
x: libro preferito?
Niall: Hunger Games
Amy: non ne ho la minima idea
x: mi dispiace ragazze ma questo turno è vinto da Niall per un punto, perciò ci troviamo in una situazione di pareggio. Ragazzi: 33. Ragazze: 33. E' l'ultimo turno e abbiamo bisogno di punti, perciò Charlie sfodera tutte le tue conoscenze e facci portare a casa questa vittoria. Ormai so le domande a memoria, perciò colore preferito?
Harry: rosso
Charlie: arancione
x: città preferita?
Harry: Barcellona
Charlie: Londra
x: cantante preferito?
Harry: One republic
Charlie: Arctic Monkeys
x: la cosa che lo/la infastidisce di più?
Harry: essere definita una puttanella
Charlie: essere definito un puttaniere
x: cartone preferito?
Harry: dragonball
Charlie: i film di Barbie
x: film preferito?
Harry: emh...Dear John
Charlie: Love Actually
x: appuntamento preferito?
Harry: nessuno
Charlie: nessuno
x: personaggio preferito della tv?
Harry: Miranda Kerr
Charlie: Alan Carr
x: libro preferito
Harry: saga di Harry Potter
Charlie: 50 sfumature di grigio
x: oh non è possibile! Avete totalizzato entrambi un punteggio di 10, perciò ragazzi 43, ragazze 43, prima di procedere posso farvi una domanda diversa? E' solo per curiosità. Che tipo di rapporto avete? Perciò la mia domanda è, che tipo di fidanzato o fidanzata è la persona al vostro fianco?
Zayn: divertente, non perde occasione per strappare un sorriso sul volto delle persone che le stanno accanto, si mette in discussione, è impulsiva e ha sempre voglia di ricevere affetto dalle persone a lei care – comparve un sorriso mentre pronunciava quelle parole
Perrie: pensa molto prima di agire, pensa di farlo per il bene di tutti ma a volte agisce per il proprio bene, è molto timido, ma allo stesso tempo ti protegge da qualunque cosa non importa se questo implichi l'esporsi o il farsi "odiare" dagli altri, sarebbe disposto a fare di tutto per amore.
Louis: è divertente, romantica, dolce ed è mia.
Eleanor: cerca sempre di far ridere le persone, è come un bambino ma a volte è invaso da strani attacchi in cui diventa un vero e proprio uomo.
Liam: fantastica
Serena: dolce – ad entrambi bastò una sola parola e questo era fantastico a mio parere, usare una sola parola per descrivere la persona al tuo fianco, ma io avevo bisogno di molte più parole.
Niall: non siamo fidanzati ma spero che sarà come si è presentata fin ora, il che sarebbe fantastico
Amy: adorabile
Harry: è una di quelle persone che non te la fanno passare liscia se fai qualcosa che non devi fare, per conquistare la sua fiducia devi sudare, ma è sempre più facile che conquistare il suo cuore.
Charlie: Harry Styles è uno di quei fidanzati che si sveglia nel mezzo della notte quando sente che ti stai muovendo, avvolge le sue gambe attorno alle tue, ti tira contro il suo petto, ti bacia sulla fronte e ti dice di tornare a dormire perchè non c'è niente di cui avere paura, lui è lì con te e ci sarà anche la mattina dopo – in quel momento gli occhi di tutti e la loro attenzione era rivolta a tutti noi, mi sentivo speciale, come se a qualcuno interessasse veramente dei miei sentimenti per qualcuno che nemmeno conoscevano. Il nostro piccolo gioco riprese dopo varie pause.
x: per dare la risposta esatta bisogna giocare a bandierina. Chi prendere prima la bandierina che terrò in mano potrà rispondere, ovviamente cercate di non farvi male e...ragazze vi consiglio di levare i tacchi - ci preparammo per il nuovo gioco. Aspettavamo che la conduttrice ci desse il via dopo esserci sistemati parallelamente formando due linee - se siete pronti io comincio! Non potrete mettervi d'accordo perciò la prima cosa che vi viene in mente potrebbe essere la risposta giusta. Se c'è già una persona della vostra squadra a gareggiare non affrettatevi e rimanete al vostro posto. Tutto chiaro? Oh quasi dimenticavo. Le parole sono collegate a due di voi - annuimmo tutti con il capo e il gioco ebbe inizio - se dico...surf? - partirono subito in quarta Niall e Eleanor, ma il biondo fu più veloce e strappò la bandierina dalle mani della conduttrice.
Niall: Liam e...Louis?
x: 5 punti per i ragazzi che li porta in vantaggio a 48. La prossima parola è...irlandesi! - scattai immediatamente e mi trovai avanti a Louis che faceva delle finte ma con colpo deciso riuscii a strappare la bandierina - Charlie?
Charlie: Niall e Amy
x: si 48 anche per le ragazze! - esultò anche lei con noi
Charlie: la prossima volta cerca di essere più deciso Lou - gli feci un occhiolino e mi voltai tornando al mio posto.
x: Starbucks? - Harry e Amy si trovarono in un faccia a faccia ma Harry ebbe la meglio
Harry: Eleanor e Niall
x: esatto per metà perciò perdete 5 punti ragazzi e tornate a 43 - noi ragazze esultammo per la nostra situazione di vantaggio
x: maglie bruciate? - Liam scattò appena sentì maglie...mi ricordai immediatamente di chi si trattava e così anche se in ritardo corsi incontro alla bandierina e per poco non riuscii a prenderla, Liam era stato più veloce e aveva la bandierina tra le mani
Liam: Zayn e Harry – cominciò a ridere ed io con lui
x: Charlie devi essere un pò più veloce! Tatuaggi? - Perrie scattò in prima linea seguita da Louis che fu molto più deciso dell'altra volta ma Perrie essendo più agile riuscì a soffiargli di mano la bandierina.
Perrie: Harry e Zayn
x: oh no è sbagliato...Erano Eleanor e Louis entrambi contrari ai tatuaggi. Ragazze dovete rimediare, siete 48 ragazzi 43 ragazze. Loro hanno a che fare con i litigi - risposero Niall e Eleanor in coro avendo entrambi la bandierina in mano e perciò nessuna delle due squadre ricevette alcun punto - ragazzi dovete aspettare il vostro turno. Ginnastica artistica? - era la prima domanda che interessava me, ed ero felice di essere considerata in qualche modo. Liam e Perrie si scontrarono ma Perrie riuscì a rispondere correttamente e così si tornò ad un equilibrio tra le squadre - ragazzi mancano le ultime tre domande e sono decisive per scoprire chi vincerà questa sfida! Ragazze fatevi valere. 5 giorni? - nessuno sapeva rispondere poi vidi Harry scattare e ricordai la risposta e me lo trovai davanti a caccia della bandierina - fa il gentiluomo Styles! . Lo ammonì la conduttrice
Harry: lo sono sempre stato
Charlie: perchè non esserlo ancora una volta? - dissi ammiccando
Harry: devo vincere - disse fisso nei miei occhi così approfittai di quel suo momento di distrazione e presi la bandierina.
Charlie: Liam e Serena, grazie Harry - lui non rispose e tornò al suo posto muto ma sorridente.
x: chitarra! - Eleanor e Louis, ma Lou fu galante e fece rispondere la sua amata, che con la sua risposta esatta fece esultare la donna in nero - Ragazze 53, ragazzi 48. Ultima parola – guardò seria tutti - riviste gossip - Serena fece uno scatto improvviso da far invidia anche ad un felino e lo stesso fece Zayn, ma la bionda essendo partita prima arrivò prima e rispose.
Serena: Charlie e Harry
x: LE RAGAZZE VINCONO PER UN PUNTEGGIO DI 58 A 49! - urlò felice anche lei per una qualunque strana ragione. Ci furono i saluti finali e oltre alla nostra intervista terminò anche il programma e tornammo tutti nei camerini per cambiarci. Scherzammo sul fatto di aver battuto i ragazzi. Era tardi e anche se più volte Harry mi chiese di andare con lui a casa dovetti rifiutare la sua proposta allettante. Tornai a casa cenammo e andai subito a letto.


Ciaoooooo :D
Come vi va la vita?
A me va benino xD
Ahahahahahah sono un tantino esaurita xD
Come vi sembra il capitolo? :D
Si lo so che è bruttino ma non avevo per niente insirazione xD però l'idea di un'intervista alternativa mi piaceva xD
Vi lascio pettinare i vostri unicorni alati e vado a giocare con il mio orsetto lavatore con un vestito da ballerina :D
Ciaoooooo :P

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Capitolo 58
*** Capitolo 58 ***


Era la mattina della vigilia di Natale e come tutti gli anni la casa era immersa in uno spirito natalizio da far invidia anche a Babbo Natale in compagnia dei suoi elfi e le renne. Le luci erano tutte accese e dall'odore di cannella che si respirava si poteva capire che mamma aveva acceso anche le candele profumate. C'erano i soliti canti di Natale che si sentivano da fori in strada, ma la musica che c'era in casa era molto più alta e soffocava quella all'esterno. La città era ricoperta dalla neve come ogni anno d'altronde, e questo preannunciava un Natale fantastico, ma anche diverso dagli altri.Era la prima volta che Harold vedeva la neve ed era anche il suo primo Natale, era il primo Natale che avrei trascorso con un ragazzo al mio fianco e questa prospettiva mi eccitava molto, anzi quasi mi preoccupava. Era anche il compleanno di Louis, avrebbe fatto 21 anni anche se mentalmente è come se ne avesse 5, rimarrà sempre il solito bambino che non ha voglia di crescere e cerca qualcosa di divertente in ogni gesto. Scesi le scale con un sorriso enorme stampato in faccia. Trovai Harry (junior) vestito da Babbo Natale che sorrideva sdraiato sul tappeto. Lo presi in braccio e andammo in cucina dove trovammo mamma e Paul a sbaciucchiarsi sotto il vischio.
Charlie: BUONGIORNO! - urlai e Harry rise emettendo un fantastico suono e quei due si staccarono.
Mamma: finalmente ti sei svegliata - si prese il mio piccolo fratellino dalle braccia.
Paul: giorno piccola - mi abbracciò. Era particolarmente felice e si vedeva, e anche molto.
Charlie: mamma sono solo le...12?!?! Perchè non mi hai svegliata prima?
Mamma: ho avuto da fare e poi dormivi così beatamente
Charlie: devo muovermi! - urlai più a me stessa che agli altri
Mamma: i tuoi nonni saranno qui a momenti – mi urlò mentre correvo nuovamente in camera mia per farmi una doccia. Riuscii in tempo ad asciugarmi ma avevo i capelli raccolti in una crocchia e di rimettermi il pigiama, che i miei nonni irlandesi erano nel salotto di casa. Andai giù da loro per abbracciarli e salutarli, mi fecero alcune domande sulla mia vita e lo stesso feci con loro. Erano già le quattro e avevo ancora i capelli bagnati. Fortunatamente mamma non si era accorta di niente e me la filai senza alcun rimprovero. Asciugai alla meglio i capelli già asciutti per metà e cominciai a prendere i vestiti. Sentii bussare alla porta.
Charlie: chi è?
Nonna: la tua vecchietta preferita – la feci entrare - dove devi andare?
Charlie: è il compleanno di un mio amico, so che abbiamo sempre trascorso queste feste insieme, ma devo proprio andare...
Nonna: oh non preoccuparti. Anche io alla tua età andavo sempre a fare baldoria con gli amici
Charlie: immagino - dissi ridendo. Cominciai a vestirmi. Presi delle calze comprendi nere e indossai il vestito che avevo comprato il giorno prima insieme a Serena, era un mono-spalla bicolore rosso e nero. Sembrava che fosse diviso in gonna e body ma era un tutt'uno. Aveva la parte di sopra aderente, la parte inferiore sembrava più ad una gonna di pelle nera però larga che partiva poco più giù del seno.
Nonna: non avrai freddo così?
Charlie: non preoccuparti nonna
Nonna: cosa intendi fare a questi lunghi capelli?
Charlie: tra non molto li taglierò ma ora pensavo di lasciarli così
Nonna: oh no assolutamente no, non farlo. Vieni che ti sistemo io - mi posizionai sullo sgabello avanti allo specchio senza fare troppe storie sapendo che ogni mio tentativo di sviare la sua richiesta sarebbe stato inutile. Cominciò a pettinarmi e li sistemò sulla spalla dove c'era la spallina del vestito lasciando l'altra spalla completamente scoperta. Li fissò con una miriade di ferrettini e riuscivo a muovermi senza problemi - ora si che va bene – sorrideva
Charlie: grazie nonna
Nonna: sei la mia piccola, è normale che faccia questo poco per te, tesoro. Ora che ti vedrà tuo nonno non ti farà uscire di casa - cominciammo a ridere entrambe solo al pensiero della possibile reazione del nonno. Mamma chiamò nonna dal piano di sotto e scese subito dopo. Rimasi da sola alle prese con gli ultimi ritocchi. Erano le 7. Era davvero passato tutto quel tempo senza che me ne accorgessi? Serena sarebbe arrivata a momenti, dovevo muovermi. Cominciai a trovare gli accessori giusti e dopo averli anche indossati mi mancava solo il trucco e dovevo mettere le scarpe. Mandai un messaggio a Serena chiedendole dove fosse e rispose non molto tardi con un semplice “apri la porta di casa", così mi affaccia dalla scalinata e urlai a mamma di andare ad aprire a Serena, che indossava un aderente vestito verde smeraldo che esaltava la sua carnagione chiara e i suoi capelli biondi.
Mamma: wow Serena, come siamo belle
Serena: grazie signora anche lei non è niente male - le fece un occhiolino e salutò anche tutti gli altri che erano radunati a tavola alle prese con chissà quale portata, dopodichè mi raggiunse al piano superiore - come siamo belle - disse scherzando
Charlie: anche tu non sei male – dissi ammiccando
Serena: non sei ancora pronta? Muoviti Charlie! Intanto io rubo qualche tua collana - rise mentre parlava e si intrufolò in camera mia. Presi quei fantastici trampoli che mamma aveva comprato per se ma non aveva mai indossato, erano dei tacchi rossi scamosciati con un cintulino alla caviglia. Andai a truccarmi, un trucco semplice ma diverso dal mio quotidiano. Eravamo entrambe pronte e dopo aver preso una giacca nera e una pochette nera anche questa uscimmo dalla camera. Scendemmo e trovammo tutti con lo sguardo sospeso verso le scale. Avevano un'aria stupefatta. Devo ammettere che eravamo entrambe bellissime.
Nonno: ragazze dove dovete andare? - domandò curioso
Serena: andiamo a festeggiare, vuole venire con noi? - chiese con fare malizioso, ma allo stesso tempo anche giocoso
Nonno: penso di si, ho voglia di ballare
Nonna: dove vai da nessuna parte James, loro sono giovani tu devi rimanere qui.
Paul: vi accompagno ragazze?
Serena: ho no Paul grazie ma ho la mia auto
Paul: allora ci vediamo dopo...devo venire a fare gli auguri a quella peste
Mamma: state attente ragazze – affermò severa
Charlie: abbiamo delle persone che ci proteggeranno a dovere mamma - scoppia a ridere
Mamma: ed è proprio da loro che dovete stare attente
Andai a prendere i regali che avevo lasciato sotto l'auto e salutando tutti uscimmo di casa. Lasciai le buste nel cofano ed entrammo in auto dove non c'era un freddo polare che si infilava nelle ossa. Serena cominciò a guidare e potemmo scorgere il paesaggio in festa che Londra aveva intenzione di far vedere al mondo. Scendemmo poco prima di arrivare.
Serena: cosa hai regalato ad Harry? - chiese chiudendo l'auto
Charlie: niente – cominciai a ridere ma lei non capiva il senso delle mie risate
Serena: no dai sul serio cosa gli hai regalato?
Charlie: te l'ho detto, niente
Serena: sei impazzita? - non potei fare a meno di continuare a ridere a causa delle sue domande - so che gli hai regalato qualcosa – penso che si autoconvinceva del mio mancato regalo
Charlie: possibile che non mi credi?
Serena: no non ti credo
Scherzammo godendoci il panorama illuminato non dai soliti e tristi lampioni, ma dalle luci delle case anche se in quella zona non erano molte. Arrivammo e trovammo come sempre quando si ha a che fare con quei 5 tipi, delle ragazze urlanti. Ma dico io, pure a Natale? Non hanno una famiglia con cui festeggiare? Erano tutte agghindate e ben vestite. Erano anche più belle di me e Serena, tantè che ci confondemmo con loro ma riuscimmo ad arrivare all'uomo con la lista.
x: nomi?
Charlie: Charlie Humprie e Serena Hummel
x: si certo e io sono la regina Elisabetta – era scocciato - andate insieme alle altre Charlie Humprie e Serena Hummel
Serena: lei davvero non ci riconosce?
x: le due ragazze entreranno insieme ai ragazzi
Serena: e se le due ragazze fossero venute da sole?
x: non siete voi, perciò non fatemi perdere tempo - prima che Serena potesse contrabbattere la portai dalle altre ragazze che si spacciavano per noi.
x: nemmeno voi siete riuscite ad entrare?
Charlie: come scusa?
x: quel tizio non vuole far entrarci
Charlie: credo sia normale visto che è una festa privata
x: e allora perchè avete provato ad entrare?
Charlie: noi non abbiamo provato ad entrare, noi DOBBIAMO ENTRARE!
x: e chi sareste voi? - disse scettca
Charlie: le persone per cui vi siete spacciate di essere
x: si si certo - mi voltò le spalle e raggiunse la sua amica bionda. C'erano anche altre ragazze che si erano spacciate per Perrie, Eleanor e Danielle. Ma si può essere così idioti? Si sentirono delle urla assordanti e come al solito questo poteva significare una cosa sola. Erano arrivati i ragazzi, ma Louis non c'era. Vennero abbagliati dai flash e noi invece fummo spinte sul fondo della fila mentre tutte le altre si accalcavano per vederli.
Serena: come facciamo ad entrare ora?
Charlie: proviamo dal retro? - facemmo il perimetro del locale ma nulla nemmeno da li riuscimmo ad entrare, c'era molta più sorveglianza sul retro che avanti, così tornammo all'entrata. Le urla erano cessate e vedemmo altre ragazze tentare invano di entrare con nomi falsi. Sentii il telefono squillare.
Charlie: pronto?
Harry: ehi dove sei? Perchè non sei ancora arrivata?
Liam: chiedile se Serena è con lei - si sentì chiedere con un pizzico di preoccupazione nella sua voce
Charlie: si, Serena è con me – dissi ridendo
Harry: ma dove siete?
Charlie: siamo fuori dal locale e la guardia non vuole farci entrare
Harry: perchè? Ora vengo a prendervi - disse divertito
Charlie: Styles non ridere, pensa che stessimo cercando di infiltrarci senza invito per conoscervi
Harry: perchè non è così?
Charlie: taci – lo vidi uscire e questo scatenò nuovamente gli ormoni di quelle ragazze in festa. Era davvero bello, anche più delle altre volte. Indossava una giacca e un pantalone nero con una maglia ocra. Parlò con la guardia e cominciò a ridere come un pazzo. Cominciò a incamminarsi verso le finte Charlie e le finte Serena sempre più divertito, intanto le fan cercavano sempre più di attirare la sua attenzione.
Harry: chi di voi è la mia fidanzata? - rideva. Incrociai le braccia al petto e lo guardai male e questo lo fece divertire ancora di più. Tutte le ragazze che si erano spacciate per me improvvisamente si allontanarono dicendo "magari lo fossi" oppure "chi? io? no purtroppo, ma se vuoi vengo con te". La folla si dileguò e rimanemmo solo io e Serena, anche lei era divertita mentre lo guardavo accigliata - trovata!
Charlie: stai facendo sul serio?
Harry: cosa ho fatto di male? Ho salvato una principessa in pericolo!
Charlie: preferisco essere una guerriera anzichè una stupida principessa
Harry: cos'hai contro le principesse? - disse avvicinandosi e prendendomi per mano
Serena: dov'è Liam?
Harry: è rimasto dentro, ti sta aspettando.
Charlie: si cacciano sempre nei guai e non sono autosufficienti, hanno sempre bisogno di qualcuno per riuscire a sopravvivere - arrivati all'entrata Serena ammonì la guardia con uno sguardo inceneritore da far invidia anche ad un lanciafiamme, ma non appena vide Liam lasciò spazio al più dolce degli sguardi che dedicava solo ai suoi ammiratori, così Liam le andò incontro e l'abbracciò.
Harry: bel vestito comunque.
Charlie: lo so – dissi con tono autorevole
Harry: come mai così acida?
Charlie: oh niente di che. Non sono potuta entrare se non con te e questo mi infastidisce.
Harry: ma ora non hai più motivo di essere acida o infastidita
Charlie: lo so ma devo sfogarmi in qualche modo
Harry: ti faccio vedere un metodo infallibile per rilassarsi, devi lasciare la giacca?
Annuii e andammo nella stanza accanto per togliere il superfluo. Appena chiuse la porte mi cinse i fianchi e mi baciò con una certa intensità e passione che non fui in grado di non ricambiare. Desideravo davvero le sue labbra e il suo tocco. Mi alzò da terra e allacciai le mie gambe al suo bacino. Era dannatamente sexy. Forse avrei dovuto dargli il mio regalo di Natale prima del tempo. Cominciò a baciarmi il collo e cominciò a scendere sempre di più. Tutto fu rovinato da qualcuno che entrò senza bussare per lasciare il suo cappotto ma appena ci vide si scusò e uscì con ancora addosso il cappotto.
Harry: non è possibile! - era quasi scocciato da questa situazione
Charlie: non preoccuparti - gli lasciai un leggero bacio sulle sue morbide labbra e prendendolo per mano uscimmo da li. Mi scusai con il ragazzo che era entrato poco fa. Dovevo trovare Louis per fargli gli auguri. Era con Eleanor, non mi andava di doverli dividere anche perchè so come ci si sente dopo. Hai un senso di vuoto che poco fa poteva essere colmato con un unico gesto. Vidi che una signora dai capelli rossi si avvicinò a loro e li separò così approfittai della situazione e mi avvicinai per augurargli buon compleanno.
Louis: oh finalmente sei arrivata!
Charlie: abbiamo avuto alcuni problemi
Eleanor: come stai ora Charlie?
Charlie: ora sto bene, siete davvero bellissimi.
Harry: Auguri Boo - disse abbracciando l'amico, sembravano due bambini, quando si staccarono feci i miei auguri a Louis provando affetto per quel ragazzo che conoscevo da così poco tempo.
Louis: hei Harry mia sorella ti cercava, vieni con me - rimasi li con Eleanor e subito dopo fummo raggiunti anche dagli altri. Era quasi arrivata la mezzanotte e con l'arrivo di essa sarebbe terminato il compleanno di Lou, ma saremmo entrati nel giorno di Natale e ci sarebbe stato anche lo scambio di regali. L'ansia si impadronì di me e diventai molto nervosa. Ero talmente agitata che cominciai a torturarmi le mani. Dovevo essere pronta. Aveva aspettato troppo e anche io. La mezzanotte scoccò senza che me ne accorgessi. Le persone cominciarono a scambiarsi gli auguri. Non avevo la forza, così rimasi li. Sentii abbracciarmi da dietro e mi voltai per vedere chi fosse.
Mamma: auguri tesoro – mi sussurrò vicino all'orecchio e con un solo gesto riuscì a rassicurarmi ma la preoccupazione ancora non andava via lasciando che anche quel briciolo di sicurezza andasse via, così le augurai anche io un buon Natale e l'abbracciai - che ci fai qui da sola?
Charlie: stavo pensando...
Mamma: a cosa? Charlie? - mi esortò con fare suadente. Sapevo bene che quando usava quel tono sarebbe riuscita a scovare in ogni modo ciò che mi passava per la mente perciò non opposi resistenza e mi aprii a lei, continuai a parlare con mamma finchè non fummo interrotte per gli ultimi festeggiamenti e finalmente la festa finì. Tutti si erano scambiati i loro regali di Natale, avevo dato ad ognuno un piccolo regalo eccetto Harry che ci rimase male anche se non lo dava a vedere. Mentre ero in macchina con Harry nessuno dei due parlò e ci limitammo a mandarci strane occhiate. Era arrivato il momento. Scesi dalla macchina appena arrivati a casa sua e le parole mi uscirono di bocca.
Charlie: non mi sono dimenticata di te, so che stai pensando questo ma posso assicurarti che non è così - mi fissavo le mani mentre parlavo
Harry: ehm...e allora spiegami perchè?
Charlie: riceverai il tuo regalo molto presto
Harry: non voglio ricevere per forza un regalo, mi basta anche un tuo gesto, anche solo un abbraccio
Charlie: potresti ricevere molto di più - entrammo in casa e mi precipitai subito al piano di sopra e lui mi seguì.
Harry: cosa intendi?
Charlie: potresti scoprirlo molto presto... - mi avvicinai a lui e gli presi il volto tra le mani tremanti.
Harry: Charlie...non c'è bisogno che ti agiti in questo modo – incrociai il suo sguardo – sei già stata mia, e lo sarai sempre – mi lasciò un delicato bacio e si limitò a sorridermi
Charlie: si ma – la voce mi tremava e cominciai a balbettare – la nostra prima volta non è stata delle migliori – io ero ormai rossa per l'imbarazzo, lui invece rideva con ormai troppa enfasi – sto parlando sul serio – mi prese le mani tra le sue per rassicurarmi
Harry: se sei tu il mio regalo questo significa che non ho mai ricevuto un regalo così bello e prezioso, voglio ricordarlo per sempre in ogni gesto, ogni parola, ogni movimento, ogni bacio anche quelli rubati, ricordare ogni minimo particolare, ricordare per sempre te - quella notte ci amammo come non eravamo riusciti con la nostra prima volta. Era un amore carnale pieno di desiderio, passione, fiducia e aspettative. Non solo i nostri corpi si erano uniti, ma anche i nostri sentimenti e le nostre anime. Questa volta gli sarei appartenuta davvero per sempre.

 
Penso che la storia finisca qui, anche se ho delle idee per farla continuare però lo farò postando una nuova storia...che ne dite?
Se dovessi scrivere la continua con una nuova storia voi la seguireste?
Mi piacerebbe avere una risposta, intanto vi auguro ogni bene, vi ringrazio per avermi sostenuta fin ora (anche voi lettrici silenziose), grazie a tutti coloro che hanno seguito la storia e come sempre mi dispiace per gli errori che troverete nella storia
Un bacio e alla prossima :'D

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