Come sarebbe dovuto essere.

di Life is free
(/viewuser.php?uid=162342)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Comprendeva solo ora la verità. ***
Capitolo 2: *** La lettera più importante che abbia mai scritto. ***
Capitolo 3: *** Facciamo la cosa più imperdonabile insieme. ***
Capitolo 4: *** Ti voglio tanto bene Zero. ***
Capitolo 5: *** Una notte insonne e la voglia di piangere (Parte 1) ***
Capitolo 6: *** Una notte insonne e la voglia di piangere (Parte 2) ***
Capitolo 7: *** Patto. ***
Capitolo 8: *** Nient'altro che noi. ***



Capitolo 1
*** Comprendeva solo ora la verità. ***


Yuki era distratta.
Stava per partire.
Guardava la Cross Academy per l'ultima volta.
Kaname le parlava, ma lei non gli prestava attenzione.
E perchè avrebbe dovuto?
Con lui avrebbe passato il resto dell'eternità.
Avrebbero avuto tutto il tempo di stare insieme.
La Cross Academy invece fra poche ore sarebbe stata lontana.
Così maledettamente distante...
Avrebbe rinunciato a tutto per inseguire il suo sogno d'amore con Kaname.
Avrebbe rinunciato al suo papà adottivo Kaien.
Avrebbe rinunciato alla sua migliore amica Yuri.
Avrebbe rinunciato a... Zero.
Non sapeva come definirlo.
Il suo migliore amico??
La persona di cui si fidava di più al mondo??
Il suo fratellastro??
Ci pensò per un attimo mentre fissava la finestra di quella che negli ultimi anni della sua vita da umana, era stata la sua stanza.
Che cos'era per lei Zero??
Qualcosa di importante, questo era ovvio.
Ma cosa esattamente??
Quando aveva bevuto il suo sangue si era sentita un mostro.
L'aveva tradito.
Lui la odiava.
Come avrebbe potuto vivere con questo terribbile rimorso??
Solo di una cosa non si pentiva.
Di essere ancora esistente.
Non viva, solo esistente.
Perchè finchè lei sarebbe esistita lui avrebbe avuto un motivo per vivere.
Era questo ciò che contava.
Prima viveva per lei perchè non voleva deludere la sua forma umana.
Ora viveva per lei perchè doveva uccidere la sua forma vampira.
Si sarebbe nascosta bene.
L'avrebbe fatto per lui.
Kaname: Yuki a che cosa pensi??
Yuki si riscosse dai suoi pensieri e lo guardò spaesata.
Lei stava partendo per Zero??
Non per Kaname, ma per Zero??
Sentì il sangue scorrergli più veloce nelle vene.
Il cuore accellerò i battiti.
Zero.
In tutti quegli anni non se ne era mai resa conto.
Kaname era il suo ideale di perfezione.
Kaname era come uno di quei principi azzurri delle favole che amava leggere da bambina.
Kaname era la realizzazzione di un sogno.
Kaname era tutto questo, ma Zero era la realtà.
La sua realtà.
Kaname l'aveva salvata.
Ne aveva il dovere.
Lei era sua sorella.
Ma non era lui che l'aveva assistita per tutta la vita.
Zero.
Quelle quattro lettere erano il centro del suo mondo.
Come avrebbe fatto a vivere senza di lui??
Sorrise.
Ora aveva capito.
Sapeva quello che doveva fare.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La lettera più importante che abbia mai scritto. ***


La penna scivolava veloce sulla carta.
Aveva così tante cose da dire, la Piccola Yuki.
Si era armata di coraggio e aveva fatto la sua scelta.
Una scelta che avrebbe fatto soffrire più di qualsiasi cosa al mondo Kaname.
Finì di scriverla con un sorriso dolce e rilassato.
Quelle poche righe raccontavano della verità che aveva nascosto per tanti anni nel cuore.
Corse a cercare Aido.
Lo trovò nella sua stanza a preparare le valigie.
Yuki: Aido!!
Aido: Principessa Yuki Kuran... quale onore avervi qui!!- disse con uno sguardo sofferente ma con la voce ferma.
Yuki: Aido... so che vuoi molto bene a Kaname... tu sei l'unica persona che può consegnarli questa lettera al posto mio.
Aido: Lei ha deciso di non partire, vero??- disse con un sorriso malinconico.
Era triste Aido.
Era triste perchè aveva saputo dal primo istante che propio tramite lui quella stupida ragazzina avrebbe arrecato dolore al suo amico Kaname.
Yuki abbassò lo sguardo sentendosi osservata da quegli occhi così azzurri e limpidi.
Yuki: Si... era così facile immaginarlo??
Aido: No. Ma conosco te e conosco abbastanza bene anche Zero, da sapere che questa sarebbe stata la tua scelta- concluse con un tono carico di disprezzo.
Yuki: Allora... addio Aido.
Aido: Addio, Principessa Yuki Kuran.
Yuki: Yuki Cross, Aido. Io non ho mai smesso di essere Yuki Cross.
Aido: Certo Cross.
Yuki gli sorrise e fece per uscire dalla stanza.
Aido: Ma sappi Yuki Cross, che un giorno torneremo, ed allora non potrai nemmeno sperare nel perdono di Kaname!!
Yuki: Lo so, Aido. Lo so.
Ne era consapevole.
Uscì lo stesso dalla stanza.
Ora doveva cercare un vampiro.
Anzi, un cacciatore di vampiri.
E finalmente aveva capito che lui era... il SUO cacciatore di vampiri.
 
Kaname aspettava Yuki e Aido all'entrata della Cross Academy.
Vide finalmente qualcuno avvicinarsi.
A differenza di quello che sperava non era Yuki.
Aido: Devo darti una cosa Kaname.
Aido estrasse la lettera dalla tasca del suo cappotto.
 
Ti amo Kaname.
Davvero, tu non sai quanto ti amo.
Fin da bambina ho sognato la mia vita accanto a te nella speranza che tu ricambiassi i miei sentimenti.
Ma ora, ora che ho l'opportunità di stare per sempre insieme a te, mi sento una sciocca, perchè solo adesso ho compreso che la mia risposta è negativa.
Io non passerò l'eternità con te, Kaname.
Eternità è un concetto troppo grande per la mia piccola mente.
Io non voglio vivere per sempre.
Voglio solo una vita lunga e felice accanto alla persona che amo.
Ti amo, Nobile Kaname.
Ti amo tantissimo.
Ma amo di più lui.
Ti ho sempre ammirato.
Tu eri il mio massimo ideale di perfezione.
Ma ora ho capito che io non ho bisogno di qualcuno di perfetto.
No!!
Io ho bisogno di qualcuno che sappia prendersi cura di me.
E tu sai già chi è quel QUALCUNO.
Tu non mi ami davvero, Nobile Fratello.
Come me hai confuso l'affetto e l'amore.
Due sentimenti così simili eppure così diversi!!
Che errore grossolano abbiamo fatto!!
Ho passato tutta a vita a inseguire un sogno.
Quel sogno eri TU.
Ora però ho la certezza di non poter vivere di sogni.
Ho aperto gli occhi.
Ho capito che i sogni sono belli, ma rimarranno tali.
Solo frutto della nostra fantasia.
Ho capito che amare un sogno è inutile.
Ho capito che VOGLIO, non DEVO, VOGLIO, amare la persona che non è mai stata dolce  con me, che mi ha sbattuto in faccia la realtà, che ha reso la mia vita migliore.
La mia vita.
Qualcosa di concreto che non è frutto della mia immagginazione.
Qualcosa a cui tu hai posto fine.
Ti perdono.
Non sono arrabbiata con te.
In fondo io sono sempre stata un vampiro.
Ma non è la strada che avrei scelto per me.
Quindi ora tornerò la Yuki di sempre.
Ho detto una bugia.
Il vampiro che è in me non l'ha mai divorata.
L'ha solo nascosta molto bene.
E adesso sono qui, Kaname.
Sono qui a scriverti ciò che sento.
Mi hai chiesto tu di essere sempre sincera con te.
Non cercare di farmi cambiare idea.
Non cercare di portarmi con te.
Sono stanca di fare le cose perchè DEVO!!
Ti voglio dare un consiglio: guardati bene intorno.
Ci sono persone che ti vogliono un bene folle... e tu non te ne accorgi... o forse non te ne sei mai VOLUTO accorgere...
Non essere triste per la mia scelta.
Sono certa che tu non mi ami veramente.
Non come tua ragazza almeno.
Se mi avessi amata non mi avresti costretto a scegliere fra TE e LUI.
Amavo il tuo sorriso, Kaname, ma ho preferito il mio.
Io adesso voglio essere felice con lui.
Voglio esserlo con Zero.
Perchè so che lui è l'unico che riesce a rendermi veramente felice.
Tu mi avresti potuto offrire un castello, una corona, ed una vita agiata e serena.
Ma non mi avresti mai potuto offrire la felicità.
Perchè la felicità non si compra.
Forse lui mi ucciderà appena mi vedrà, ma vale la pena rischiare.
La Cross Academy sarà più... VUOTA... senza di te...
Ma ormai ho preso la mia decisione.
Questo è un addio, Kaname.
O forse un arrivederci.
Per sempre, tua sorella, Yuki.
 
Kaname smise di leggere e rivolse un sorriso ad Aido.
Aido: Perchè sorridi invece di andare ad uccidere Zero?!- disse con uno sguardo assassino.
Kaname: Perchè so che saranno felici insieme... Yuki lo ama, e io non la priverei mai di una vita serena accanto alla persona che ama...- disse in tono pacato.
Aido: Non sei furioso che abbia scelto un misero Livello E??- disse guardandolo triste.
Kaname: No... anzi ti dirò di più... sono molto fiero di lei!! Ha capito che cosa è meglio per sè stessa. Non poteva darmi garanzia migliore che ora non debba più preoccuparmi per lei.
Kaname guardò la Cross Academy di sbieco.
Aveva sperato fino all'ultimo che Yuki scegliesse di andare con lui, ma in cuor suo sapeva che non avrebbe mai rinunciato a Zero.
Aido lo riscosse dai suoi pensieri.
Aido: Tu la ami??- chiese timoroso di una risposta positiva.
Kaname riflettè un istante.
Kaname: No Aido. Le voglio solo molto bene. E se questa è la strada che ha scelto, non posso fare altro che incoraggiarla.
Aido: Ma non hai paura che Zero la uccida??
Kaname contemplò per l'ultima volta l'edificio che aveva alle sue spalle.
Da una finestra una ragazza castana agitava le mani in segno di saluto.
Lui sorrise.
Kaname: No. Non ho affatto questo timore.
Una lacrima scese sul suo viso perfetto.
-Zero... io so che tu non la tradirai mai- fu il suo ultimo pensiero prima di girarsi ed incamminarsi verso la sua nuova vita.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Facciamo la cosa più imperdonabile insieme. ***


Yuki correva verso l'unico posto che non aveva ancora controllato.
Aveva perlustrato la Cross Academy da cima a fondo, ma non lo aveva trovato.
-Zero, è possibbile che quando servi non ci sei mai!?- pensò con quella giocosa irritazzione che il ragazzo amava tanto in lei.
Finalmente era arrivata.
Ansimava ancora per la corsa.
Raccolse tutta la sua forza di volontà e spalancò la porta.
 
Chiuse gli occhi e si gettò sul letto.
Zero spalancò i suoi, puntando le iridi viola verso la cosa che l'aveva svegliato dal suo sonno agitato.
Estrasse di scatto la Bloody Rose dalla tasca buttando sotto di lui l'oggetto non identificato che gli era piombato addosso.
Appena la riconobbe spalancò la bocca.
Yuki aveva ancora gli occhi chiusi.
Ora l'avrebbe potuta sparare, tagliare a pezzi, buttare giù da un burrone... era comunque felice!!
L'aveva abbracciato per l'ultima volta.
Era quella l'unica cosa che contava davvero per lei.
L'ultima da fare prima di morire.
 
Zero: Che cosa ci fai qui Purosangue?!- disse quell'ultima parola con un disprezzo tale che alla ragazza scese una lacrima.
Ma Zero non si lasciò impietosire.
Le puntò la pistola alla testa.
Non aveva nemmeno un ombra di esitazione.
Per lui quella che aveva davanti non era la ragazza che aveva amato. 
Era l'essere che l'aveva uccisa.
Yuki aprì gli occhi.
Zero si ritrovò ad osservare le iridi bordeaux.
L'unica cosa di lei che non era cambiata.
Premette la pistola contro il suo capo, distogliendo lo sguardo sofferente.
Stava male.
Stava male ma non se lo poteva permettere.
Avrebbe preferito morire mille volte che uccidere lei anche solo una.
Lo avrebbe preferito, ma la realtà era dura da affrontare.
Se lo ripetè di nuovo, e di nuovo, e di nuovo, per la centesima volta da quando le aveva detto che se si sarebbero rivisti l'avrebbe uccisa.
-Questa non è Yuki, Zero. Questa è la Principessa Kuran, sorella di Kaname Kuran, una Vampira e per di più una Purosangue-
 
Zero: Hai un ultimo desiderio prima di morire Vampiro??
Gli avrebbe risposto di si.
Gli avrebbe detto che l'ultimo suo desiderio era avere un suo bacio.
Ma sapeva di non essere degna.
Non poteva nemmeno lontanamente pensare di fare una simile richiesta.
 
Yuki: Vorrei solo... che dopo la mia morte tu mi ricordassi come Yuki Cross. La tua Piccola Yuki.
Zero rimase senza saliva.
Trattenne il respiro.
Perchè gli aveva fatto una richiesta simile??
Perchè quella ragazza era così stupida da buttarsi letteralmente fra le braccia della morte??
 
Si sentiva un verme ad avergli chiesto qualcosa di simile, ma non poteva farci niente.
Per lei era troppo importante.
Yuki: Lo so che ti chiedo tanto ma... avevo diritto ad un desiderio, no??- disse mentre le lacrime continuavano a rigarle il viso.
 
Zero rimase per un attimo in silenzio.
Zero: Perchè?? Perchè fra tutte le cose che potevi chiedere hai scelto questa??
Yuki: Perchè... perchè ti voglio bene Zero.
Yuki si era sforzata tantissimo di non dirgli che lo amava.
Si era trattenuta.
Era riuscita a non farlo soffrire ancora di più.
 
Zero: Hai un altro desiderio?? Questo è irrealizzabile...
Quelle sette parole erano state pronunciate dalla sua voce senza che passassero nemmeno per l'anticamera del cervello.
Era meglio così dopotutto.
Se avesse ascoltato il cuore gli avrebbe detto di amarla e l'avrebbe perdonata.
Se avesse ascoltato la mente avrebbe realizzato che vivere senza di lei sarebbe stato un delirio.
Aveva dunque preferito fare orecchie da mercante, e non dar retta a nessuno di quei due organi così inutili che adesso lo facevano stare così in pena.
 
Yuki: S-si... vorrei che tu mi tagliassi i capelli.
Perchè quella ragazza gli faceva richieste così strane??
Non ci stava capendo più niente.
 
Yuki: Vorrei che me li tagliassi corti come quando ero ancora... Umana.
No. Ora lei doveva morire come vampiro!!
Era la strada che aveva scelto per sè stessa?? Bene le stava!!
Non le avrebbe dato la soddisfazione di essere di nuovo felice, dopo che lei si era alleata con... Kaname.
Gli faceva schifo anche solo pensarlo quel nome.
 
Zero: No.
Lui non lo avrebbe mai fatto.
Lei lo sapeva già.
Ci aveva comunque provato.
Pazienza.
Addio, mondo crudele.
Fino a prima che Kaname la trasformasse la sua vita era stata fantastica.
Gli ultimi suoi pensieri erano dei ringraziamenti a tutte le persone che l'avevano sostenuta lungo il tragitto della sua vita.
-Grazie Direttore Cross, per avermi cresciuta con l'amore di un padre.
Grazie mamma, per aver dato la tua vita pur di vedermi sorridere.
Grazie papà, per averci salvato dalla morte sacrificandoti.
Grazie Kaname, per essermi sempre stato accanto. (Io non lo avrei ringraziato ma le sue fan sarebbero state contrarie -.-" n.d.me)
Grazie Yuri, per essere stata la mia migliore amica.
Grazie Zero, per avermi sempre voluto bene, per essermi sempre stato accanto, per essere così semplicemente TE, e soprattutto, perchè ora stai per porre fine alle mie sofferenze-
 
Aspettò di sentire lo sparo.
Chiuse di nuovo gli occhi.
1... 2... 3...
4... 5... 6...
 
Si fece coraggio e ne riaprì solo uno.
La pistola era sul pavimento.
Zero stava piangendo.
Lei lo abbracciò.
 
Yuki: Uccidimi Zero. O tienimi sempre accanto a te. Fai quel che ritieni giusto.
Lui sapeva cosa era giusto.
Dirle addio.
Premere quel grilletto.
Farla sparire per sempre dalla sua vita.
 
Riprese la pistola da terra senza staccarsi dall'abbraccio.
Fissò prima Yuki e poi la pistola.
La ragazza si portò l'arma sul capo.
 
Yuki: E' facile, Zero. Devi solo premere il grilletto.
Gli sorrise triste ma rassegnata.
Stava accogliendo la morte con serenità.
Lo faceva perchè era lui il suo carnefice.
 
Zero sapeva ciò che era giusto fare.
 
Buttò la pistola per terra.
 
Strinse più forte Yuki.
 
Yuki: Ti ricordi, Zero??
Zero: Si, Yuki. Facciamo la cosa più imperdonabile insieme.
 
Si sorrisero.
Era come se d'un tratto fossero tornati bambini.
Come se tutta l'oscurità che si era accumulata nei loro cuori si fosse dissolta di colpo.
 
Un cacciatore di vampiri che perdona un vampiro.
Avevano fatto la cosa più imperdonabile.
L'avevano fatta ma poco importava.
E poco importava perchè l'avevano fatta INSIEME.
 
-Non ho mai saputo che cosa ci fosse nel tuo cuore, Zero. Solo ora me ne rendo conto. C'è il bisogno d'amore che da quattro anni ti è stato negato. E ora io rimedierò. Fosse veramente l'ultima cosa che faccio!!-

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ti voglio tanto bene Zero. ***


-Ti voglio tanto bene, Zero- disse con gli occhi chiusi e il capo poggiato sul petto del suo cacciatore di vampiri preferito.
-Non mi hai ancora detto perchè sei tornata però- controbattè lui accarezzandole i capelli.
-Te l'ho detto... perchè ti voglio bene!- disse con il broncio Yuki.
-Uhm- Zero riflettè un attimo- Non credo che sia solo per questo!- sorrise alla fine.
Yuki arrossì tanto da sembrare un peperone.
Strinse più forte la maglietta di Zero.
-Mi saresti mancato troppo...- disse sul punto di piangere.
Zero spalancò gli occhi.
Forse aveva capito male.
-Quindi sei restata per me?- chiese fra il meravigliato e il malizioso.
-Ehm...- Yuki entrò nel panico più totale- No! Ma che dici!? Mi sareste mancati tutti voi... tu, il direttore, Yuri...-
Zero provò un senso di delusione.
Per un attimo si era illuso che lei ci tenesse tanto a lui da rinunciare a Kaname. 
Sorrise solo all'ipotesi di una cosa simile.
"Impossibile!"-pensò triste- "Lei non ha rinunciato a Kaname per me!"
-Perchè ora sei così imbronciato?- chiese Yuki preoccupata.
-Non... non è niente- disse lui sciogliendosi da quell'abbraccio.
-Ora vai a salutare gli altri... gli sarai sicuramente mancata!- concluse con gli occhi puntati a terra.
Non era cambiato niente.
Lui era il suo "caro fratello adottivo".
Non poteva sperare di essere qualcosa in più per lei.
Doveva accettarlo.
Si diresse verso la porta e la aprì.
Yuki uscì stranita.
Zero era cambiato all'improvviso.
Era di nuovo freddo e distaccato, come un tempo.
Forse avrebbe dovuto confessargli i suoi sentimenti.
"No! Ma che vado a pensare! Lui ne sarebbe inorridito!"- constatò triste.
Era già tanto che l'aveva perdonata, ora si sarebbe dovuta accontentare di recitare la parte della "sorellina che gli vuole tanto bene".
Con un sospiro si diresse verso l'ufficio del Direttore.
Più si avvicinava più il sorriso iniziava ad allargarsi sul suo viso.
Avrebbe rivisto il suo amato papà.
Dopotutto, se veramente fosse partita, Kayen sarebbe stato uno dei primi a mancarle.
"Certo... uno dei primi dopo Zero!"- pensò subito dopo.
------------------------------------------------------------------------------------------------------
------------------------------------------------------------------------------------------------------
-Come sono felice che la mia Piccola Yuki abbia deciso di rimanere!- esclamò il direttore mentre serviva l'insalata nei piatti di Zero e Yuki.
-La mia vita sarebbe stata così triste senza di lei!- disse mentre partiva con la sua famosa fontana di lacrime.
Yuki sorrideva radiosa guardando la sua piccola famiglia riunita.
Certo, voleva bene ai suoi genitori e a Kaname, ma le abitudini sono dure a morire!
-Mi sarei sentito così solo!- concluse continuando a piangere.
A Yuki spuntò un gocciolone in testa mentre Zero lo guardava con finta irritazzione.
-Solo?! E io non conterei nulla allora?!- controbattè seccato.
Yuki a quel punto scoppiò a ridere.
Kayen smise di piangere e Zero si girò stupito.
Per lui sentire di nuovo la risata di Yuki era come rinascere dalle ceneri.
Si sentiva bene come non lo era stato da tempo.
Sorrise sereno guardando quella ragazza che tanto significava per lui.
Kayen li osservava tranquillo e persino un po allegro.
"Mi sembra che siano di nuovo bambini!"- pensò contento il Direttore.
Poi si rabbuiò di nuovo perchè un nuovo pensiero aveva iniziato a tormentarlo.
"Per ora mi sembrano davvero contenti, ma quanto durerà questa felicità apparente?"

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Una notte insonne e la voglia di piangere (Parte 1) ***


Zero si dimenava sotto le coperte cercando una posizione comoda.
Erano le 2:00 passate, ma quella sera il sonno sembrava un concetto distante anni luce.
Quando era sul punto di addormentarsi, ecco che quel volto si faceva strada nei suoi pensieri, impedendogli di farsi un bel sonnellino.
Si rigirò per l'ennesima volta nel letto, finchè concluse che, per quanto si sforzasse, dormire era davvero inconcepibile.
Si alzò di malavoglia dal letto e rimase in piedi al centro della stanza.
Si guardò intorno non ancora completamente lucido.
Sbadigliò diverse volte e si ributtò a sacco di patate sul letto.
2:10
2:20
2:30
.......
Sospirò rassegnato e abbandonò definitivamente il suo giaciglio.
Indossò l'uniforme e si diresse verso il giardino dell'Accademia.
Passeggiò avanti ed indietro per più di mezz'ora, finchè, ormai completamente sveglio, si diresse verso la cucina della casa del Direttore.
Nel tragitto però vide qualcosa brillare a terra sotto i raggi lunari.
Una collana.
La raccolse incuriosito e sgranò leggermente gli occhi.
Quella croce d'argento... la collana di Yuki!!
La strinse forte in un pugno e si sedette a terra sprofondando le gambe nel petto.
"Lei non è restata qui per te Zero!! Smettila di illuderti!!"- pensò amareggiato.
Gli veniva da piangere, ma non poteva farlo.
Lui era un VAMPIRO.
Non contava quanto cercasse di nasconderlo. Era questa la sua vera natura.
Lui era un vampiro.
Uno schifoso essere che meritava tutto il dolore del mondo.
Da quattro anni cercava di essere forte.
Quattro anni che non rivedeva i suoi genitori.
Quattro anni che odiava la sua vita.
Quattro anni che conosceva Yuki.
Guardò sofferente la collana che stringeva in mano.
Forse...
Forse l'avrebbe potuta tenere?!
"No Zero!! Ma che vai a pensare!! Devi restituirla a Yuki!! Non puoi tenertela!!"- si rimproverò mentalmente.
Eh si. 
Zero voleva piangere ma non poteva. Propio non POTEVA.
Non era la prima volta che gli accadeva una cosa simile.
"L'altra volta che ho desiderato ardentemente di piangere è stato quando Yuki se ne stava per andare. Ma se non l'ho fatto allora, perché lo dovrei fare adesso?"- pensò depresso.
"Non è im momento di piangerti addosso!! Ora devo andare a restituire questo ciondolo a Yuki!!"- si infiammò subito dopo.
Zero non POTEVA piangere.
Lui DOVEVA essere forte.
Doveva essere forte per proteggere la sua Yuki.
La sua Yuki che anche ora che era un vampiro era ancora così fragile...

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Una notte insonne e la voglia di piangere (Parte 2) ***


Yuki passeggiava per il giardino della Cross Academy cercando qualcosa di sospetto.
Come quasi ogni sera stava facendo la ronda, nel disperato tentativo di riportare l'ordine dentro la sua scuola.
-Come se quei ragazzi mi ascoltassero!- pensò improvvisamente irritata.
In realtà quella sera nemmeno le toccava fare quel noioso lavoro, però aveva propio bisogno di camminare un po.
Volevo rimettere in ordine i suoi pensieri.
Erano successe così tante cose ultimamente!
Inoltre non sapeva come fare con Zero.
Doveva dichiararsi? 
E se lui l'avesse respinta?
O peggio... se si fosse incavolato?!
-Smettila di farti questi complessi! Tanto alla fine stiamo parlando di Zero! Probabilmente nemmeno gliene fregherà qualcosa!- si riprese disperata.
-Ma guarda! Ora la mia Vampira preferita parla anche da sola!- sentì esclamare da dietro un cespuglio.
Si avvicinò titubante per vedere chi fosse colui che l'aveva apostrofata Vampira Preferita.
-Chi è?- chiese insicura.
-La fata turchina! Sono io!- rispose scocciata la voce che riconobbe essere quella di Zero.
-Ah.. sei tu!- esclamò improvvisamente rossa.
-Preferivi che fossi Kaname?- chiese lui furioso e amareggiato.
-M-ma no! Che c'entra adesso mio fratello!- disse ancora più rossa.
-Niente... era così per dire...- provò a dissimulare lui - ...comunque non ti sembra di aver perso qualcosa?-
Yuki si guardò intorno cercando di capire a cosa si riferisse.
Aveva la sua fascia, le calze, la gonna, le scarpe, la giacca, la camicia, il fiocco, la collana... LA COLLANA! 
Dov'era finita?!
Si toccò il petto disperata.
-Tu l'hai per caso vista?- chiese speranzosa.
-Si-
...
-E dov'è?-
-Ce l'ho io-
...
-E che aspetti a ridarmela?!- sbottò dopo aver visto che Zero si divertiva molto a tenerla sulle spine.
-Solo se in cambio farai una cosa per me!- disse lanciandole uno sguardo provocatorio.
-C-che cosa?- chiese lei deglutendo.
-Dovrai...-

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Patto. ***


Yuki sbuffò.
Possibile che facesse davvero tutto quello solo per riavere la sua collana?!
-Cameriera! Potrebbe riempire il mio piatto di ciliegie?- chiese Zero con un ghigno beffardo dipinto in volto.
Eh si, avete capito bene! 
Per riavere la sua preziosa collana, Yuki doveva fargli da cameriera per una settimana!
Il patto includeva anche chiamare il suo amico/amore nascosto con un nome che la ragazza semplicemente stava iniziando ad odiare...
-Certo, mio signore!- rispose con una faccia tutt'altro che amichevole.
-Magari potrebbe darmele con la bocca...- rispose mantenendo il lei, e facendo allargare a dismisura il ghigno malefico dipinto sul suo viso.
-Adesso non esageriamo!- s'infuriò diventando rosso peperone, ma andando comunque a prendere i frutti.
Zero la guardò sorridente.
Averla come cameriera personale era semplicemente ridicolo, ma anche tremendamente divertente.
Si alzò dalla sedie in cui era seduto da circa due ore per rafforzare l'idea del Sovrano pigro e della Serva che doveva fare tutto.
Yuki entrò con una ciotola trasparente di ciliegie in mano.
Il completino da cameriera* le stava divinamente.
Contemplò la vampira che amava ancora per qualche secondo, prima di avvicinarsi a lei per aiutarla a portare quella ciotola che sembrava essere così pesante.
Sfortunatamente lei non resse abbastanza a lungo da essere aiutata e cadde su di lui, facendo infrangere la ciotola di vetro sul pavimento.
Sentiva la ragazza che aveva sempre amato, e che lo aveva sempre amato (Ma questo lui non lo sapeva e lei l'aveva capito tardi), più vicina che mai.
Il suo profumo lo inebriava, il suo rossore lo incantava.
I suoi capelli castani gli accarezzavano morbidamente il viso e si confondevano con i suoi argentei.
Le sue labbra sembravano molto invitanti...
E a quel punto Zero impazzì del tutto.
Così con un eccesso di amore (E di coraggio) la baciò finalmente, dopo tanto tempo che lo desiderava.






Angolo Autrice:
Questo è il costume:
 http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.sylvielingerie.com/zen-cart_138_ITA/images/lc%25208483.jpg&imgrefurl=http://www.sylvielingerie.com/zen-cart_138_ITA/index.php?main_page%3Dindex%26cPath%3D22&h=700&w=465&sz=44&tbnid=mxvxk1kOVsJkRM:&tbnh=90&tbnw=60&prev=/search%3Fq%3Dcompleto%2Bda%2Bcameriera%26tbm%3Disch%26tbo%3Du&zoom=1&q=completo+da+cameriera&usg=__K1C2rgl-00DlGLf-2ApFZeZ233E=&sa=X&ei=_WhCUOeyDuOn4gS0sYCgAQ&ved=0CC4Q9QEwAw&dur=2030
Comunque eccomi qui con il settimo capitolo, che molti aspettavano con ansia! :D
Zero: Certo, come no ._.
Me: Ma zitto che finalmente te l'ho fatta baciare! U_U
Zero: Già *---*
Comunque ne approfitto per fare pubblicità! :D
Ho aperto una nuova fiction nella sezione romantica.
A chi interessasse:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1241189&i=1
Si chiama .:°Il dolore nascosto°:.
Grazie a tutte :D
Noemi.





Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Nient'altro che noi. ***


Nessuno dei due riusciva più a ragionare.
Ciò che aspettavano, desideravano ardentemente da anni, finalmente era successo.
Si staccarono solo per prendere aria.
Zero la guardò negli occhi, per la prima volta che lo vedevo incerto.
Forse si era reso conto di aver fatto uno sbaglio.
Era ovvio, era stato solo un errore.
-Tu... non mi vuoi, lo so...- balbettò Yuki con gli occhi che iniziavano a diventare rossi mentre cercava di trattenere le lacrime.
Zero sgranò gli occhi.
-No, ho solo... paura che sia tu che non mi vuoi...- ammise con non poche difficoltà.
A Yuki parve che il mondo fosse diventato improvvisamente troppo silenzioso, sentiva solo il cuore scoppiarle di gioia nel petto.
Zero sembrò interpretare il suo silenzio come un cenno d'assenso, e pieno di rimorsi si alzò da terra scostando Yuki.
La ragazza era troppo sconvolta per fermarlo mentre correva a più non posso verso la sua camera.
"Cretino" pensò correndogli dietro.
Spalancò la porta di quella camera così buia, così vuota, e lo trovò a singhiozzare nel letto.
Le si sciolse il cuore.
Lui non la vide, continuò a piangere con la testa affondata nel cuscino.
Era così innocente.
Lei gli si sdraiò accanto e lo abbracciò.
Lui sussultò.
-Ti amo, Zero. Ti amo da sempre- sussurrò abbastanza forte che lui potesse sentirla.





Angolo Autrice:
Bonjour! Dopo molto tempo senza connessione ecco che aggiorno! :3
Vi avverto, il prossimo chappy sarà a raiting arancione! e.e
Baci, Noemi.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1027454