Il potere delle piccole cose di Geilie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Promesse (Thorin) ***
Capitolo 2: *** Continuerà a piovere (Gandalf) ***
Capitolo 3: *** On the road (Bilbo) ***
Capitolo 4: *** Intorno al fuoco (Thorin) ***
Capitolo 1
*** Promesse (Thorin) ***
Scritta in occasione della Drabble Night del 18/01/13, organizzata per festeggiare in ritardo il mio compleanno.
Ho creato io i pacchetti per la serata: poiché erano piuttosto sostanziosi - i fandom in lista erano nove - evito di copiare qui le caratteristiche del pacchetto per intero e mi limito a riportare i dettagli della singola storia.
PACCHETTO CINQUE
Fandom: Lo Hobbit
Personaggi: Thorin (e un po’ di Bilbo)
Prompt: nostalgia di casa; sudore
Promesse
227 parole - un filo di romanticismo e un tocco di dramma, perché con Thorin (e Bilbo) cos'altro ci si può aspettare? Non betata.
Il peggio è passato, ha detto Baggins.
Thorin ha visto troppe battaglie e sa che non è così, che purtroppo non può essere così, ma per un attimo sposta di nuovo lo sguardo sulla Montagna Solitaria e si concede di sperare. Solo un istante, solo una minuscola scintilla di speranza.
Thorin ricorda i giorni duri in cui forgiava spade per uomini ed elfi, i giorni bui in cui un sudore metallico gli inumidiva la camicia e i suoi pensieri volavano costantemente a Erebor, ai suoi avi e ai suoi tesori perduti. Thorin ora ripensa a quel che Baggins ha detto, prima che scoppiasse l’inferno: sono tornato perché voi non avete una casa e voglio aiutarvi a riconquistarla.
Si rende conto di quanto quel piccoletto, quello scassinatore che scassinatore non è, sia stato disposto a mettere in gioco per lui, per tutti loro. Una casa ce l’ha, il signor Baggins. Una casa calda, comoda, piena di cibo e piccoli tesori. Ma l’ha lasciata per loro, e ora Thorin si chiede se lui avrebbe fatto lo stesso, se avrebbe lasciato la sua Erebor alla prima richiesta di aiuto, e un po’ si odia perché non riesce a rispondersi.
Perciò dà le spalle alla Montagna, incrocia lo sguardo di Bilbo e gli sorride - un sorriso piccolo ma sincero, per dire grazie e chiedere scusa e promettergli la sua Contea. |
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Capitolo 2
*** Continuerà a piovere (Gandalf) ***
Scritta in occasione della Drabble Night del 18/01/13, organizzata per festeggiare in ritardo il mio compleanno.
Ho creato io i pacchetti per la serata: poiché erano piuttosto sostanziosi - i fandom in lista erano nove - evito di copiare qui le caratteristiche del pacchetto per intero e mi limito a riportare i dettagli della singola storia.
PACCHETTO NOVE
Fandom: Lo Hobbit
Personaggio: Gandalf
Prompt: pioggia
Continuerà a piovere
169 parole - ironica e quasi Missing Moment. Non ne sono molto soddisfatta, e anche qui si nota la mancanza di un beta, ma ormai...
Non era stato del tutto sincero quando aveva detto ai nani che modificare il tempo non rientrava nelle sue competenze. Non che potesse davvero far smettere di piovere, certo, ma un’aggiustatina all’intensità dell’acqua - ecco, questo avrebbe potuto farlo. Non sarebbe certo stata la prima volta che giocava con gli elementi senza averne un assoluto bisogno.
La verità era che la pioggia gli piaceva, come a quel mattacchione di Radagast piacevano le bestioline del sottobosco e a Saruman piaceva passeggiare nella foresta degli Ent. Poteva capire che una compagnia di nani, abituati a vivere sotto tonnellate di roccia e a stare per ore davanti a metalli roventi, non si sentisse tanto a proprio agio in mezzo a tutta quell’acqua. E se gli starnuti che sentiva erano segno di qualcosa, neanche Bilbo era troppo soddisfatto.
Ah, be’, perfino uno stregone può concedersi qualche piccolo egoistico piacere, di tanto in tanto.
E con questo pensiero in testa e un mezzo sorriso sul volto, si aggiustò la sciarpa e iniziò a fischiettare. |
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Capitolo 3
*** On the road (Bilbo) ***
Scritta in occasione della Drabble Night del 25/01/13, organizzata per festeggiare il compleanno di Nadia.
Ancora una volta i pacchetti sono stati creati da me e di nuovo, poiché erano parecchio sostanziosi, mi limito a riportare le caratteristiche della singola storia.
PACCHETTO ACQUA
Fandom: Lo Hobbit
Personaggio: Bilbo
Prompt: The rocky road to Dublin - The Dubliners
On the road
254 parole - non betata e del tutto Bilbocentrica.
Il viaggio per Bilbo è una continua sorpresa.
Prima i pony e quella brutta faccenda dei troll, poi quello stregone fuori di testa con quei suoi conigli giganteschi e dopo gli Orchi. Orchi! E quei Nani che nemmeno perdono tempo a scomporsi, come se fosse normale trovarsi in pericolo di vita di punto in bianco in mezzo al bosco.
Gran Burrone è una sorpresa di tutt’altro tipo e l’unica nota stridente è la boria di Thorin - non che Bilbo abbia niente da ridire, per carità. Niente da ridire ad alta voce, se non altro…
Da lì è tutto un ruzzolare e ruzzolare giù per una scarpata, dal suo punto di vista: i Giganti della Montagna, i Goblin, quella strana creatura e i suoi indovinelli - e deve ammettere di essersi perfino divertito, per quanto tragica la sua situazione fosse in quel momento. Rotola giù, sempre più giù, fino a raggiungere il punto più alto della sua collina metaforica. Come si possa raggiungere la cima di un monte dopo metri e metri di caduta libera, Bilbo davvero non lo capisce.
Però è così, perché quando arriva l’attacco di Azog Bilbo sta cominciando a stupirsi un po’ meno. Ci sta facendo l’abitudine, evidentemente, o forse il suo lato Tuc ha infine preso il sopravvento.
Sì, è il suo lato Tuc di sicuro, perché altrimenti Bilbo non saprebbe spiegarsi la mancanza totale di sorpresa per il suo stesso gesto stupido e suicida, quando accorre in aiuto di un Thorin ancora più stupido e suicida di lui. |
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Capitolo 4
*** Intorno al fuoco (Thorin) ***
Scritta per la doppia Drabble Night di Pasqua del 29-30/03/13. Pacchetto di Eterea.
PACCHETTO EOLO + TARGARYEN
Fandom: Lo Hobbit
Personaggio: Thorin
Prompt: saper ridere
Intorno al fuoco
242 parole - non betata; drammatica, ma con un pizzico di allegria.
Il fuoco scoppietta gioioso e il flauto di Bofur rigurgita canzonette allegre, accompagnato dalle voci dei più giovani: c’è chi canta e chi batte le mani; Baggins tiene il tempo con un piede e cerca di imparare qualche verso in Khuzdul; perfino Gandalf, che se ne sta appollaiato come un vecchio corvo su un tronco d’albero e fuma la sua pipa, ha un luccichio divertito negli occhi e di tanto in tanto si unisce al coro.
Thorin osserva il gruppo da una certa distanza; più le voci si alzano, più la sua bocca si piega in una smorfia di insofferenza. A un tratto i suoi nipoti scoppiano a ridere, probabilmente per l’ultimo grande strafalcione linguistico del loro scassinatore, e quella è la goccia che fa traboccare il vaso.
«Fili! Kili!» abbaia all’indirizzo dei due, lanciando loro un’occhiata di fuoco.
I giovani nani chinano il capo e riprendono a cantare, mormorando appena le parole di una canzone che parla di oro, diamanti e corteggiamenti.
Thorin torna a scrutare il buio davanti a sé, ma presto una mano sulla spalla lo fa voltare nuovamente.
«Anche tu dovresti concederti una risata, di tanto in tanto» suggerisce la voce pacata di Balin. «Sono ragazzi, lasciali cantare finché ne hanno ancora voglia.»
Ma Thorin sa che ride bene chi ride ultimo: non c’è ragione di gioire, per lui, non ora.
Riderà quando ne avrà motivo, riderà quando Erebor sarà riconquistata. Se non avrà dimenticato come si fa. |
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