innocent girl.

di darklovex
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** mission. ***
Capitolo 2: *** friends. ***
Capitolo 3: *** a normal boy. ***
Capitolo 4: *** the joke. ***
Capitolo 5: *** scared? ***
Capitolo 6: *** steal. ***
Capitolo 7: *** i know you. ***
Capitolo 8: *** why you cry? ***
Capitolo 9: *** innocent grace. ***
Capitolo 10: *** kidnapped. ***
Capitolo 11: *** let me love you. ***
Capitolo 12: *** a dark side. ***
Capitolo 13: *** memories. ***
Capitolo 14: *** bipolar. ***
Capitolo 15: *** it's a war? ***
Capitolo 16: *** two face. ***
Capitolo 17: *** jealousy. ***
Capitolo 18: *** investigation. ***
Capitolo 19: *** police. ***
Capitolo 20: *** lucky strike. ***
Capitolo 21: *** a high temperature. ***
Capitolo 22: *** sweet kiss. ***
Capitolo 23: *** your..what?! ***
Capitolo 24: *** detective. ***
Capitolo 25: *** invite. ***
Capitolo 26: *** i love you. ***
Capitolo 27: *** we are infinite. ***
Capitolo 28: *** love you too. ***
Capitolo 29: *** stalker,die. ***
Capitolo 30: *** in love. ***
Capitolo 31: *** a fucking videogame. ***
Capitolo 32: *** sexy machine. ***



Capitolo 1
*** mission. ***



chapter one:
mission.


Entrai nel bar,il solito per le riunioni di lavoro.
-Grace!- alzai la mano in segno di saluto,per poi avvicinarmi al tavolo del capo e i miei amici.
-Allora,bellezza,abbiamo un lavoro per te.- annuncio' Luke,fumando il suo sigaro.
-Sarebbe?- presi la mia birra e iniziai a berla aspettando la sua risposta,che non tardo' ad arrivare
-Dovrai far in modo di scoprire il piano del nemico,il nostro nuovo nemico.Il padre di questo ragazzo-prese una foto e la poso' nel tavolino per poi trascinarla davanti a me- ha avuto degli affari con me,non ha mantenuto il patto,ora voglio vendetta.Poiché a te non ti conoscono,devi avvicinarti il più possibile al ragazzo e scoprire le loro intenzioni- disse infine.
 
Guardai la foto,era un ragazzo che giocava a basket insieme ai suoi amici,dalla foto sembrava abbastanza alto e muscoloso,era riccio.
-Come si chiama?E frequenta qualche scuola..?- chiesi continuando a guardare la foto
-Harry Styles,ha finito il liceo l'anno scorso.Ma non preoccuparti,abbiamo saputo che questa sera è a una festa nella discoteca 'Blue rose'.Potresti andarci ,poi vedi tu.- rispose Sam,il mio miglior amico ,se così si può definirlo.
-Bene,farò la parte della ragazza innocente,potrei avere una carriera d'attrice a questo punto.- ammisi alzandomi ridendo,per poi pagare la birra e dirigermi a casa per cambiarmi.
 
Indossai un vestito verde elettrico a tubo,metteva parecchio in risalto le mie curve,per le scarpe optai dei tacchi neri ricoperti con le borchie anch'esse verde.Per il trucco caricai il nero e verde sugli occhi,un blush rosa naturale,mascara,matita e sono abbastanza presentabile per una festa in discoteca.
 
Esco di casa colpita da un freddo pungente,nonostante avessi il giubbotto di pelle,in tal caso non poteva coprirmi le gambe e sentivo il freddo salirmi specialmente lì.
Dopo una breve camminata arrivai in quella discoteca,ora dovevo solo iniziare a conversare con quel ragazzo e poi potevo tornarmene a casa e mangiarmi un gelato in santa pace.
 
Appena entrai la canzone ' i could be the one' rimbombava nella mia testa,mi feci spazio tra la gente per andare nel bancone a prendermi qualcosa che potesse riscaldare il mio corpo ormai gelido,causato dal freddo invernale alle porte.
 
-Ehi,bella,cosa posso darti?- domando' il ragazzo dietro il bancone,mentre puliva un bicchiere.
-qualcosa da riscaldare questo corpo congelato.- dissi sorridendo,nel momento stesso mi affianco' un ragazzo.
 
Mi girai per poi trovarmi davanti a due irridi verdi,alzai di poco lo sguardo per mettere a fuoco la persona,potevo dire che era la mia giornata fortunata,sembrava harry.

-Conor,vodka alla pesca.- disse il ragazzo accanto a me
-arriva subito,Haz.- rispose il ragazzo dietro al bancone,sembravano molto amici da ciò che vedevo.
 
-Ecco a te,dolcezza.- vidi un bicchiere rosso trasparente posarsi davanti a me,tolsi lo sguardo dal ragazzo che poteva sembrare harry e con la cannuccia mandai giù il contenuto rosso.
 
-Nuova?- domando' il riccio affianco a me.
-Più o meno,sto cercando di inserirmi.- continuai a sorseggiare il mio drink masticcando di tanto in tanto la cannuccia nera.
-Comunque,io sono harry styles,piacere.-
 
Bingo,Grace,hai fatto bingo.
 
Salve gente.
Questa è la mia nuova storia,è la seconda fanfiction che scrivo in verità.lol
Ho voluto cambiare dalle solite fanfiction 'harry il duro' o cose del genere.
Questa volta,sarà la nostra Grace a fare la badgirl,che si fingerà innocente davanti al ragazzo riccio.
(alias:harry styles.)

RECENSITE SE VOLETE. C:
Ora vi lascio con delle gif della nostra "kendall jenner" (Grace.)


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Capitolo 2
*** friends. ***


 

 

chapter two:
friends.


-Piacere,io sono Grace Dowson.- risposi sorridendo
-Allora,da quanto tempo sei qui a Holmes Chapel?- domando’ il riccio bevendo il suo drink
-Mh..una settimana circa.- cercai di essere più convinta,poiché con la sua domanda mi aveva colto di sorpresa
-Sei sola?- chiese nuovamente,deduco che sia peggio del terzo grado.
-Si,sono venuta da sola,volevo cambiare aria.Devo ancora orientarmi per bene,sai,non ho visto tutti i posti..- posai il bicchiere nel bancone,quel drink rosso mi aveva veramente riscaldato,ero carica di energia ma nello stesso tempo la testa mi girava leggermente,ero ancora lucida per mia fortuna.
-Magari un giorno di questi potremmo visitare insieme la città,insomma,da amici.- sorrise mostrando le sue fossette ai lati della bocca,era proprio un bel ragazzo,ma non dovevo affezionarmi a lui,dovevo solo illuderlo per poi scomparire totalmente dalla sua vita,semplice.
-Mh..perfetto.Che ne dici di domani alla gelateria ‘strawberry’?E’ anche l’unica gelateria che conosco fin’ora.- ammisi sorridendo,in realtà ne conoscevo fin troppe,ma era una gelateria aggraziata,sul mio conto poteva farsi un’idea di femminilita’ grazie a quell’idea.

Dovevo nascondere le armi e i vestiti strappati che normalmente uso,cambiare abitazione e andare nella vecchia casa dei miei nonni e ripristinare tutto,dovevo sbrigarmi.

-Alle 4pm va bene?- sembrava un ragazzo educato,ma nello stesso tempo un donnaiolo,infondo me l’aspettavo da un tipo che ha come padre il capo della banca.
-Bene,uhm,ora vado che si è fatto tardi.- scesi dallo sgabello –ah,se ti serve qualcosa questo è il mio numero.- scrissi su un foglietto il mio numero e glielo posai nel petto,lasciandoli un bacio nella guancia,prima di uscire da quel lurido posto e dirigermi verso casa.

 

Giorno seguente,ore 5am.

Come impostato la sveglia suona,mi reco in bagno per fare una doccia veloce,mettermi un po’ di blush e un filo di eyeliner nero,giusto per mettere i miei occhi color nocciola in risalto.
Dovevo iniziare i trasferimenti verso una dolce casa aggraziata,doveva essere tutto in ordine,pulito,insomma:una casa normale.
Presi dei scatoloni e iniziai a mettere dentro tutto quello che mi sarebbe stato utile,per poi iniziare i trasferimenti.
La casa non era molto lontana dalla mia vera-lurida-abitazione,era in un quartiere piccolo,dove i vicini si aiutano appena uno di loro ha un problema,tipico dei stupidi film 'famiglia perfetta'.

Decisi di farmi aiutare da Ariana,la mia miglior amica,nonostante faceva il mio stesso lavoro lei aveva decisamente uno stile diverso dal mio,era più femminile,aveva cura di se stessa e delle cose che le circondavano,mentre io potevo sembrare un vero camionista della cinquantina.

-Pronto?- rispose dopo vari 'tu-tu'
-Ari!Sono Grace,ma già lo sai.Volevo chiederti un piccolo aiutino.- una risata nervosa usci' dalle mie labbre nelle ultime parole
-C'entra qualcosa con la femminilita'?- colpita e affondata.Entrambe sapevamo che ero più masoschista-maschile che masochista-femminile.
-Esatto.Dovrei rendere la casa dei miei nonni più normale,aggraziata,insomma:per l'eta' giusta di una ragazza di 18anni appena trasferita a londra!- ci furono un paio di secondi dei suoi 'mmh,fammi pensare'.
-Va bene,sto arrivando.Ci sara' parecchio lavoro da fare,no per questo mi hai chiamata alle 5.50 del mattino,ma lasciamo stare.-
La salutai per poi iniziare a portare alcune scatole.

ore 10.50am.

-Fortunatamente la casa non era così piena di polvere.Ora passiamo a vedere i tuoi 'outfit'.- sapevo che la prima cosa che avrebbe pensato era fare shopping,infondo avevo seriamente bisogno di diventare più femminile.
-Grace,Gracie,Grace.Shopping.- disse solo,prima di prendermi per il polso e farmi entrare nella sua auto e andare al primo negozio di marca.
-Ari,costano troppo qui..- dissi fermandola di colpo davanti alla porta del negozio.

Non potevo permettermi abiti firmati o robe varie,il mio lavoro era un lavoro sporco.Uccidevo o illudevo persone,solo per soldi.Normalmente sono i lavori sporchi da uomo,ma chi ha detto che anche una donna non può permettersi di essere aggressiva-stronza-acida e masochista?

-Tranquilla,c'è lo sconto,e poi ho una carta di credito!- sventolo' un cartellino color oro davanti ai miei occhi,mentre continuava a trascinarmi dentro quell'enorme negozio pieno di colori.
Mi ritrovai con una ventina di abiti nelle braccia,tra cui pantaloni e maglie.
-Provali tutti,con il tuo fisico ti staranno!Susu,muoviamoci,poi ci servono le scarpe!- mi spinse dentro il camerino,li provai uno ad uno,erano tutti colorati,non rimanevano con tonalita' scure,andavono anche su colori pastello o colori più forti.
Una volta uscite da quel negozio/inferno/ mi spinse dentro in un negozio più vicino:scarpe.
C'erano tacchi,ballerine,scarpe da tennis,vans,blazer,tutto ciò che una ragazza potrebbe amare,tranne me.

Uscii da quel negozio con almeno 5 paia di scarpe diverse,guardai l'ora:14.40
-Ari,dobbiamo muoverci.- dissi appena entrai nella mia nuova casa con pareti color pastello e arredi nuovi,non molto antichi,poiché gli avevamo cambiati.
-Io metto via i vestiti,tu pensa alle scarpe,poi andiamo a mangiare al mc.- disse sfoggiando uno dei suoi meravigliosi sorrisi,a cui ricambiai.
Dopo aver messo per colore e altezza le scarpe,scesi di sotto,trovando ari ad aspettarmi per poi camminare verso il mc.
-Oggi devo uscire con un ragazzo.- sputai priva di emozioni,infondo non dovevo neanche provare 'emozioni'.
-Nuova fiamma,Dowson?- mi diede delle piccole gomitate nel braccio,sorridendo
-No.Devo portare a termine una missione,se tale si può definirla.E' pure carino,ma non devo affezionarmi per un tipo come lui.Sai,il padre è il capo della banca.- dissi l'ultima frase con una vocina da oca,gesticolando.
-Allora buona fortuna,amica mia.- commento' lei infine.

Ore 4pm.

Ariana mi aveva consigliato di indossare un vestito bianco ricamato a pizzo,con una cintura fine d'argento come segno vita, e delle normali ballerine bianche con qualche decorazione in argento.Mi sentivo completamente diversa,non ero me,e la cosa mi piaceva,dato che dovevo non essere me.

Dopo una lunga e scomoda camminata,per colpa di quelle inutili ballerine,arrivai nella gelateria.La fortuna fu' che non dovetti aspettare harry,poiché era già arrivato e stava seduto in una sedia bevendo un frullato.
-Scusa,è da molto che mi aspetti?- chiesi sedendomi nella sedia,accavallando le gambe.
-No,tranquilla,sono arrivato da circa cinque minuti.Poi sono le quattro precise,quindi diciamo che sei una tipa puntuale.- sorrise girando la cannuccia nel contenuto,mentre io mi sentivo come imbarazzata.
-Holmes Chapel è davvero bella,da quello che fin'ora ho visto.- sorrisi timidamente,o meglio dire:feci un sorriso falsamente-timido,ma non notabile ai suoi occhi.
-Già,io ci abito da quando sono nato.Anche se qui c'è poco da visitare.- 
-Se c'è poco da visitare allora credo di aver visitato già tutto.- dissi alzandomi per andare a prendere un frullato al cioccolato.
-Potrei sempre aiutarti ad inserirti nella nostra piccola-grande popolazione.Infondo non sarà un problema,da ciò che vedo.- continuo' affiancandomi,pagando sia il mio che il suo frullato.
-Però prima voglio conoscerti bene,magari con te dovranno trattarti diversamente,intendo dire,dovranno trattarti meglio.-disse infine,quella risposta mi sorprese leggermente.
-Che intendi dire?- azzardai a chiedere girandomi verso di lui bevendo il mio amato frullato
-Normalmente le ragazze appena mi vedono vogliono avere una notte di fuoco e poi vantarsi di essere state mie per una notte e scomparire nel nulla,nonostante siano anche nuove.Tu ti sei limitata ad accettare un invito in gelateria e vuoi essere mia amica.- pronuncio' amica calcando e ridendo leggermente.

Se fossi in me,in quel momento,avrei osato castrarlo.Ma mi limitai a rispondere con un -prima il dovere,poi,se si vuole,il piacere.- sorridendo con fare furbo.
-Che ne dici se stasera andiamo al bowling e poi ci mangiamo una pizza?Da amici,ovvio.- propose,in quel momento sentivo harry in pugno.
Più mi avvicinavo a lui potevo sentire i miei passi avanzare verso la porta dell'ufficio del padre,per scoprire il suo piano.
 

Buona pasqua a tutte! c:
Nonostante è pasqua ho caricato il capitolo,amatemi.lol.ee
Cosa ne pensate di Grace?uu
Recensite,come sempre.


Ah,ho deciso di usare twitter,quindi questo è il mio Twitter .

Grace;


Ariana(Selena Gomez)



 

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Capitolo 3
*** a normal boy. ***



chapter three:
a normal boy.



-Certo,per me non ci sono problemi.- sorrisi continuando a masticcare la cannuccia del frullato
-Alle sette fatti trovare pronta,se vuoi ora ti do' un passaggio,non credo che siano comode quelle..- indico' le ballerine che portavo ai piedi,ridendo leggermente
-non hai tutti i torti riguardo le ballerine,quindi accetto il passaggio a casa.- andai a buttare il contenitore del frullato,ormai vuoto,e seguii harry.
Si fermo' davanti a una lamborghini color grigio opaco,facendomi segno di salire.
Notai che c'erano solo due posti:il guidatore e il posto del passeggiero,era molto piccola all'interno,ma aveva parecchie cose,compresa una mini-tv al posto della solita radio.
Era senza tettuccio,il ciò significava che probabilmente i miei capelli prenderanno una forma diversamente ordinata appena mettera' il piede nell'acceleratore.
-Ehm..la via?- chiese posando una mano nel volante e girandosi verso di me.
-St. Hampstead Wood,numero 34.E' un piccolo quartiere,poi caso mai ti diro' io in qualche casa fermarti.- sorrisi,strinsi la borsa a me e cercai il telefono.
 
"Qui tutto ok.
Tra poco ci vediamo al Night club,il solito ritrovo.
G.xx" 
 
inviai il messaggio a Sam,in modo che avvertisse anche Luke e gli altri,compresa Ari.
Posai nuovamente il telefono nella borsa,mi guardai intorno,eravamo quasi arrivati.
-Puoi fermarti davanti a quella casa color giallo canarino.- dissi indicando la mia nuova casa.
Harry annuii per poi fermarsi proprio come gli avevo indicato.
 
-Beh,quindi ci vediamo tra due ore e mezza,a dopo Gra.- disse scendendo dalla macchina mentre mi apriva la portiera
-A dopo,Harry.E grazie ancora per il passaggio.- gli lasciai un bacio nella guancia per poi andare verso la porta di casa.
Prima di aprire la porta,precedentemente aperta con le chiavi,mi girai l'ultima volta notando che harry era ancora lì,li feci un segno con la mano come saluto prima di entrare definitivamente,lasciando il mazzo metalicco al di sopra del comodino.Salii le scale,per cambirmi nuovamente e mettermi un paio di pantaloni neri a vita bassa,una canotta bianca che mi arrivava un pò più sopra l'ombelico,con sopra un gilet di pelle,lasciandolo aperto,anch'esso abbastanza piccolo e con qualche mia modifica.
Raccolsi i capelli in una lunga treccia,lasciandola cadere nella mia spalla destra,presi le vans nere e le misi ai piedi,per poi prendere la borsa e dirigermi verso il mio ritrovo di lavoro.
 
Dopo una lunga camminata arrivai al Night Club,notando che Luke,Sam e Ari erano già lì.
Prima di andare al tavolo presi la mia solita birra,ringraziando il mio barista di fiducia,Christian.
-Allora,a cosa dobbiamo questo colloquio?- domando' Luke pogiandosi con la schiena nello schienale del divano in pelle rosso su cui era seduto.
-Il piano sta procedendo a meraviglia,Harry sta completamente avendo fiducia di me.E' un ragazzo così facile e idiota.- risi,bevendo un altro sorso della mia birra.
-Stasera devo andare al bowling con lui,magari si aspetta pure che io gliela dia.Illuso.- risi nuovamente.
 
Quel ragazzo era troppo ingenuo,da non saper che davanti a lui non aveva una ragazza normale,ma aveva una criminale,che uccide persone,e ciò mi divertiva parecchio.Ai suoi occhi dovevo sembrare innocente,debole e indifesa,non troppo però,anch'io avevo i miei valori da far rispettare.
 
-Brava Grace,avrai sicuramente il 60% degli interessi,dato che sei riuscita in poco tempo ad avvicinartelo.Una volta che sarai praticamente attaccata a lui,metteremo inizio al piano.Ora il colloquio è finito.Ari,come tu sai,consiglia a Grace che comportamento avere con lui.- rispose a tono divertito Luke,mi alzai seguita da Ari,salutandoli con un cenno alla mano.
 
-A che ora viene harry a prenderti?- domando' Ariana mentre camminavamo verso la mia casa
-alle sette devo farmi trovare pronta- risposi,calciando un sassolino mentre tenevo le mani dentro le tasche del gilet.
-Perfetto,io ti consigliero' come comportarti e cosa indossare.Sono quasi le sei,meglio darsi una mossa!- disse prendendomi per mano e incominciando a correre.
 
Ore 7pm,casa Dowson.
 
Ari mi aveva fatta cambiare nuovamente,potevo benissimo tenere quell'outfit,ma non capivo il suo concetto da 'no,sei troppo vestita da bad-girl.Devi vestirti da ragazza normale'.
Indossai una felpa con un cuore rosso al centro,dei jeans chiari e per le scarpe opto' per delle asos bianche con borchie d'argento nella punta della scarpa.
 
Avevamo finito il tutto alle sei e mezza,così se ne ando' immediatamente prima che harry potesse vederla.
 
Sentii il campanello suonare,scesi le scale di corsa,mi guardai un'ultima volta allo specchio sistemando i capelli sciolti,assumevano una forma boccolosa alcuni ciuffi,infine presi il mazzo metallico di chiavi e le infilai dentro la borsa per poi aprire,trovandomi un harry styles casual davanti.
 
Aveva una maglietta grigia con uno scollo in cerchi,non la solita a 'V',dei jeans neri e delle converse bianche ai piedi.
 
-Posso dire che anche tu sei un ragazzo puntuale,ora so' qualcosa in più di te.- dissi sorridendo,mentre chiudevo la porta principale a chiave.
-Meglio puntuali che ritardatari.- aggiunse con tono saggio,provocando una mia risata,non riuscivo a vederlo nella parte del saggio.
 
Notai che questa volta il tettuccio della lamborghini era alzato,di conseguenza niente vento in faccia.Salii nella macchina,seguita da harry che si sedeva nel posto del guidatore.
 
Eravamo da circa 5 minuti in macchina,fermi davanti a un semaforo rosso,si sentiva un silenzio abbastanza imbarazzante,decisi di aprire per prima la bocca,iniziando a fare domande,nonostante sapevo già le risposte.
-Allora,Styles.Raccontami un pò di te.- azzardai,spostando il mio sguado su di lui.
-Beh,sono un ragazzo normale di 20anni,da come avrai capito ho già finito gli studi,lavoro con mio padre.Mio padre è il capo della banca,quindi mi è stato facile trovare lavoro.Anche se a dire il vero non amo il mio lavoro,la mattina la passo maggiormente lì con lui.Preferivo fare lavori normali come barista,cameriere,commesso.Insomma,cose normali.- sputo' tutto d'un fiato,finendo con un sospiro.
-Mi aspettavo qualcosa di diverso da te,sai?- azzardai nuovamente,sorridendo.
-Cioè?- chiese confuso,alzando un sopracciglio
-Quando ho visto questa macchina,ho pensato che fossi un tipo schifosamente ricco e viziato.Ma mi sono fatta un'idea sbagliata di te,sei simpatico.- sorrisi nuovamente,in quel momento non recitavo,mi faceva piacere sapere che infondo era un ragazzo normale,con un sogno di diventare anche un ragazzo completamente normale,che a causa della ricchezza sembra non può permetterselo perché gli fa' troppo comodo.
-Beh,grazie.Tu invece che mi dici di te,Dowson?- rispose mostrando le due fossette ai lati.
-Sono una ragazza di 19anni,prima abitavo in California,a Bakersfield,mi sono trasferita perché volevo vivere una nuova vita,quella di prima non mi piaceva,quindi sto cercando di cambiare.Poi,riguardo il lavoro,sto ancora cercando un lavoro,credo che faro' la barista,infondo non è un lavoro così male.- conlcusi sorridendo,per mia fortuna mi ero già preparata un discorso insieme a Ariana.
-Per questa sera dimentichiamoci delle cose che odiamo e ci divertiamo con bowling e pizza.- sorrise,mentre parcheggiava davanti al bowling.
-Ci sto,non è una cattiva idea.Anzi,migliore della mia solita vita serale.- dissi,provocando una risata al ragazzo vicino a me.
 
Entrammo nella sala da bowling,in cui ci diedero le scarpe da indossare.Osservai harry mentre tirava la palla verso i birilli,facendoli cadere tutti,per poi iniziare a fare un balletto mentre esultava,risi osservando i suoi movimenti insensati,sicuramente non era il miglior ballerino del mondo.
-Tanto che ridi,prova tu a farli cadere tutti!- continuo' lui,porgendomi una palla da bowling,appena la presi tra le mani sentii un qualcosa di pesante trascinarmi giù,infatti mi curvai leggermente,portando la mano libera sotto la palla e aiutandomi ad alzarla e posizionarla vicino alla mia testa,nella parte destra della spalla.
Andai verso la corsia,ma prima di tirare qualcuno si poggio dietro a me.
-Aspetta,ti aiuto io.- mi sussurro' all'orecchio,mi girai trovandomi a pochi centimetri da harry e le sue irridi verdi,sorrisi annuendo per farmi aiutare.
Mi fece cenno di portare la gamba sinistra indietro e la destra leggermente avanti,poso' una sua mano sopra la mia mano libera,portandola a tenere la palla con entrambi le mani.
-Bene,quando tiri lascia che la mano destra vadi dietro,ora ti serve solo per tenere la palla in mano,poi spinge con tutta la forza verso i birilli.-
Feci come mi aveva detto,notando che funziono',feci cadere tutti i birilli.
Iniziai a saltellare agitando le mani in alto,in segno di vittoria.
-Poi sono io quello che fa' balli strani in mezzo alla corsia sembrando una scimmia.- affermo' ridendo,mettendo una mano nella pancia per poi piegarsi in due.
-ti conviene non ridere.-dissi avanzando verso di lui,sorridendo ,alzando il labbro verso la parte destra,in modo furbo.
-Altrimenti?- si alzo' nuovamente,coprendo totalmente la mia figura.Nonostante i miei 1.74 era più alto di me,molto più alto.
Mi avvicinai ancora di più a lui,arrivando al suo orecchio,mettendomi in punta di piedi.
-Il gatto potrebbe tirare fuori le unghie.- gli sussurrai con un ghigno di risata,per poi soffiarli leggermente dentro l'orecchio,notai che rabbrividii leggermente a quel quasi-contatto.
 
Buon pomeriggio a tutteee!
Volevo ringraziarvi per le 130 visite che avete fatto al primo capitolo in neanche 2 giorni,gfjdk *-*
Passando a questo capitolo,cosa ne pensate? ee
Ora vi lascio con delle gif e vado a rispondere alle recensioni.
love you all.
____

Twitter .
Ask.

____


Luke.

Sam.


 

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Capitolo 4
*** the joke. ***




chapter four:
the joke.


-Guarda chi si vede.- una voce profonda mi fece sobbalzare,costringendomi a girarmi.
-Jonson.- sputo’ con tono schifato harry
-Styles.- rispose l’altro,affiancato da una ragazza.
-Non mi presenti la tua nuova amichetta?-continuo’ successivamente il ragazzo davanti a noi due,avanzai di un passo,finendo davanti a harry,per poi parlare.
-la sua amichetta si chiama Grace,Grace Dowson.- risposi facendo un sorriso forzato,piegando leggermente la testa verso sinistra.
-Hai un bel faccino,e anche un fisico perfetto-disse guardandomi da capo a piedi indicandomi con l’indice-..pecato però..- non lo lasciai finire.
Odiavo i tipi come lui,che purtroppo facevano tornare la vera me.
-pecato che se non ti levi dalle palle ti taglio il cazzo.- affermai nuovamente,incrociando le braccia sotto i seni.
-ehiehi,calma dolcezza.- si avvicino’ a me lasciando che la ragazza con lui osservasse
-prova a toccarmi con un solo dito,e giuro che quel dito lo ritroverai nel tuo stesso culo.- risposi acida,mettendomi dritta e fissandolo negli occhi.
-giornata nera,o meglio ancora,rossa?Sai,una scopata aiuta.-rispose a tono con un sorriso beffardo e facendomi l’occhiolino.
-Andiamocene.- dissi solo,continuando a guardare il presunto jonson negli occhi,per poi essere presa per mano e portata fuori.
 
-quando hai detto quella frase del gatto che tira fuori le unghie,intendevi questo?- chiese harry ridendo
-beh,forse,non lo so,non sopportavo quel tipo.- dissi,continuando a borbottare cose senza senso dato la mia lieve incazzatura nei confronti di quel jonson,mentre harry rideva.
-aspetta,ma,la macchina?- dissi una volta che mi resi conto che stavamo camminando davanti ai negozi,ormai quasi tutti chiusi.
-Voglio farti vedere una cosa.- rispose sorridendomi,incrociando le sue irridi verdi nelle mie color castano.
Continuammo a camminare mano nella mano in piccoli e stretti marciapiedi ,costretti a guardare i nostri piedi dato il forte vento.
-Siamo arrivati.- rispose dopo aver girato un angolo,continuando a camminare verso il centro di quella che sembrava una piazza.
-Ma harry,è bui..- non fini’ la frase che dei lampioni si accesero attorno a una grande fontana che spruzzava acqua lasciandola ricadere a cascata con vari colori,grazie alle lampadine colorate infondo alla fontana.
Rimasi a fissare quella visione per minuti interi,rimanendo a bocca aperta.
-Ti piace?- come risposta annuii,continuando a guardare quello spettacolo.
 
Nonostante vivevo a holmes chapel da anni,non avevo mai notato questa piccola piazza,forse perché frequentavo altri quartieri,altra gente.Questi piccoli cambiamenti causati da harry iniziavano a piacermi.
 
-Grace,dovresti chiudere la bocca,potrebbero entrarti insetti.- sdrammatizzo’ harry,ridendo a sua volta per la battuta pur sempre non adeguata al momento.
-stronzo,hai rovinato un momento carino.- dissi facendo l’offesa e tirandogli la borsa nel braccio.
-come mi hai chiamato,scusa?- chiese sorridendo,sembrava un sorriso misto di furbizia e malizia
-ti ho chiamato stronzo.- risposi con lo stesso sorriso,che a contrario suo,era un sorriso fiero.
-sai nuotare?- domando’ sistemandosi con un solo gesto i capelli
-credo,perché?- alzai un sopracciglio,non capendo bene la sua domanda.
-no,sai,per chiedere.- concluse,prima di avvicinarsi a me e posare le sue mani nei miei fianchi,e in quel momento focalizzai la sua idea.
-la regola del dito in culo vale anche per te.- risposi,levando le sue enormi mani dai miei fianchi,lasciando che una sua mano rimanesse sopra la mia.
Rimasi a fissare le sue dita e le righe a forma di ‘Y’,con l’indice dell’altra mano libera passai sopra le linee,provocandoli sicuramente un solletichio,poiché mosse leggermente le dita.
-La mia mano è interessante?- chiese divertito,non risposi,continuai a guardare quell’enorme calda mano.
-Grace?- mi richiamo’,decisi di incastrare le mie dita nei spazzi vuoti della sua mano.
Iniziai a correre verso la fontana,ridendo,sembravo una bambina che corre dietro a una farfalla colorata.
-Grace,che fai?!- urlo’ ridendo il riccio che mi seguiva ancora stretto alla mia mano.
Mi fermai a pochi centimetri dalla fontana,dando le spalle a essa,posando il mio sguardo verso harry.
Notai che era senza giacca,un punto in più.
Con la mano libera gli feci segno di avvicinarsi ancora a me.
Si avvicino’ totalmente a me,distruggendo ogni distanza immaginabile,potevo sentire il suo respiro nella mia pelle.
Guardai prima le sue labbra e poi i suoi occhi,mi avvicinai sempre di più alle sue labbra,quando le sfiorai decisi che era il momento.
Con tutta la forza che avevo mi spostai dietro di lui,spingendolo verso la fontana e successivamente facendolo cadere dentro. 

Buon secondo aprile a tutte!lol
chiariamo che sono le 1,00 del 2 aprile,e non sapevo se salutare
con 'buona sera' o 'buona nuova mattinata'(?)
Anyway,che ne pensate del rapporto tra Grace e Harry?
Sembrano diventare amici,buoni e semplici amici. c:
Come sempre,potete lasciare una recensione?
mi farebbe piacere (:

Love you all,peipi.
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Capitolo 5
*** scared? ***




chapter five:
scared?



-Non sei furbo,decisamente no.- dissi ridendo,vedendo harry tornare a galla,ora i suoi riccioli avevano una forma liscia a causa dell'acqua.
-Bastarda.La pagherai.- aggiunse con tono offeso.
-Muoviti ad uscire,io non ti aiuto,poi mi tiri in acqua.- indietreggiai,in modo tale da non poter essere presa e trascinata nella fontana.
Si avvicino' al bordo di cemento e si tiro' su' posando tutta la forza sulle braccia,vidi che appena fu' seduto si tolse la maglia completamente bagnata.
-Harry,ma prendi freddo!- mi avvicinai a lui,notando qualche tatuaggio nel braccio destro.
-La maglia e bagnata,prendo ancora più freddo.- strizzo' la maglia,in modo da far uscire delle goccie d'acqua da essa.
-Aspetta,ho un idea.Tu rimani quì.- aggiunsi ,correndo dalla parte in cui eravamo venuti,arrivando nell'auto.
Harry aveva messo le sue chiavi nella mia borsa mentre giocavamo a bowling,aprii la sua lamborghini,estraendo il suo giubotto nero,per poi richiudere il tutto e tornare nella piazza.
Appena girai l'angolo lo trovai ancora seduto nel bordo della fontana,muovendo i piedi e schizzando ovunque.
A passo felpato mi avvicinai a lui,una volta accanto gli posai il giubotto nelle spalle.
-Potresti prendere freddo,e magari anche qualche malattia.- affermai sedendomi a gambe incrociate affianco a lui.
-Grazie.- sussurro' schiarendosi la voce-Dobbiamo andare,comunque.- rispose sorridendo e strigendosi al giubotto,per poi alzarsi
-Dove?- alzai un sopracciglio,rimanendo seduta a gambe incrociate.
-Mi hai fatto fare la doccia,Grace.Secondo te dove possiamo andare?- rispose divertito,porgendomi la mano e aiutandomi ad alzare.
 
Era strano il fatto che non mi aveva ancora spinto nella fontana,insomma,come vendetta del mio scherzo.
 
-Posso farti una domanda?- azzardai nuovamente,mentre ci dirigevamo verso la sua macchina
-Dimmi.- continuo' a sorridere,come se non fosse successo niente
-Perché non mi hai buttato nella fontana?Insomma,come vendetta.- continuai a cercare il suo sguardo,in attesa della sua risposta
-Quando sono uscito dalla fontana ho sentito i muscoli congelarsi,così ho pensato che sei ti avrei bagnata tu ti saresti presa veramente la febbre o anche qualcosa di peggio.Sei appena arrivata,non credo che le tue intenzioni siano quelle di rimanere a letto per una settimana.- rispose-Grace,potresti darmi le chiavi?Sai..la macchina..-continuo',portandosi una mano dietro la nuca,sorridendo.
Gli porsi le chiavi,per poi entrare nell'auto.Notai che non stava andando nel quartiere dove ora abitavo.
 
-Harry,ma io abito dall'altra parte.-dissi girandomi verso di lui,che era impegnato a guardare la strada buia illuminata ogni tanto da qualche lampione.
-Lo so,stiamo andando a casa mia.Mio padre tanto è a cena fuori,rientrerà alla mattina,o forse neanche rientrerà.- non tolse lo sguardo dalla strada,sicuramente per paura di non accorgersi di una curva o cose simili,ma mi rivolse comunque un sorriso con due fossete ai lati.
-Dovrei preoccuparmi per le tue intenzioni?-Domandai socchiudendo un occhio,guardandolo malignamente.
-Mangiamo pizza,ci vediamo un film e poi ti riporto a casa,non ricordi la serata com'era?Bowling e pizza- rispose,vidi che si fermo' davanti a una cancellata enorme,di cui c'erano due uomini armati davanti a esso.
-sono Harry!- urlo',per poi avere il consenso di entrare e passare intorno a un grande giardino con un laghetto,illuminato da delle piccole luci.Rimasi incantata nel vedere poi la sua enorme casa,ma passo' davanti a essa senza fermarsi.
-Non ho ancora capito dove stiamo andando precisamente,ma evito di fare il terzo grado.-risposi ridendo,mentre passavo una mano nei capelli e mi guardavo intorno.
-Ricordi quando ti ho detto che mi piacerebbe essere un ragazzo normale?Ecco,ho anche una casa tutta mia,una casa normale ovviamente.- rispose,parcheggiando dietro la villa,davanti a una casetta molto piccola,simile alla casa dove ora abitavo.
 
Entrammo dentro,notai immediatamente che era pulita.Sicuramente aveva una domestica.
Lo vidi salire le scale,così andai nel divano ad aspettarlo,poco dopo scese nuovamente le scale con un pantalone blu a pois bianchi e maglietta nera.
-Oddio.- scoppiai a ridere,portandomi una mano davanti alla bocca,notando i pantaloni a pois.
-Adorabili.- continuai,abbassando la testa.
-Sono sexy,comunque ho ordinato due pizze normali,per il film scegli tu.- ando' verso un mobile,quando l'aprii vidi DVD e CD messi in ordine,mi avvicinai e guardai,scegliendo infine saw3.
-Questo,assolutamente!- dissi tirandolo verso di me con una tirata decisa,cercando di non far cadere gli altri DVD messi sopra esso.
-voi ragazze volete sempre vedere film horror in nostra compagnia per poi coprirvi abbracciate a noi.-ghigno' ridendo,mentre usciva dalla cucina con due lattine di cocacola.
 
Avevo visto saw3 parecchie volte,e non mi aveva mai fatto paura,poiché la situazione del mio vero lavoro era quello di uccidere,ne avevo visto di belle e di brutte in tutti i miei dicianove anni.
 
-E chi ti dice che io abbia paura?- risposi a tono,sfidandolo.
Nel frattempo qualcuno suono' al campanello,era il pizzaiolo con le nostre pizze.
Dopo aver preso le pizze,bevande,cuscini e spento le luci,andai a sedermi nel divano,affiancata da harry che inseri' il DVD.
Harry mise un braccio dietro il mio collo,che tolsi immediatamente.
-Sappi che mi divertiro'.- risposi sorridendo,era divertente stuzzicarlo,anche perché non era un ragazzo viziato e stava iniziando a starmi simpatico.



 
Scuuusatemi se ho tardato a caricare il capitolo!cc
Ho tardato perché ho fatto il video della fanfiction.lol
Secondo voi Grace rimarrà fredda nei confronti di harry oppure no?ee
Vi lascio con il link del video e i miei account,byee. c:

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Capitolo 6
*** steal. ***




chapter six:
steal.




Il film era ormai finito,e come avevo già constatato poco prima che iniziasse,non avevo preso paura.Avevo tenuto gli occhi puntati alla tv per tutto il tempo,solo dopo che iniziò la sigla finale,mi resi conto di un harry addormentato affianco a me.
Presi il telefono notando un messaggio,guardai l'ora:00.15.
passai subito a leggere il messaggio di Sam.
 
"alle 01.00 in punto fatti trovare
nel solito ritrovo.
abbiamo una missione nuova per te!
S.xx"
 
Presi la borsa e con passo felpato,andai verso la porta.
Prima di uscire controllai se harry si era svegliato,ma fortunatamente dormiva beatamente.
Chiusi lentamente la porta principale,per poi camminare verso l'uscita in cui eravamo entrati.
Appena girai l'angolo notai una limousine nera,con vetri anch'essi neri,parcheggiata davanti all'entrata della villa.Vidi uscire un'uomo poco più sulla cinquantina,vestito in stile giacca e cravatta,seguito da una donna vestita con un abito lungo rosso fuoco,probabilmente la moglie.
Decisi di aspettare che la limousine se ne andasse e che i due fossero entrati dentro la casa.
 
La Limousine parti',verso la mia direzione,mi nascosi dietro a un cespuglio per non farmi notare.Appena percepii un pò di tranquillita' e silenzio,saltai fuori dal mio nascondiglio e corsi nel muretto che divideva la strada dalla vila,per poi scavalcarlo.
Camminai nella direzione in cui eravamo arrivati,dopo poco vidi un cartello ,ringraziai il lampione vicino e chi lo aveva messo,notai che c'era inciso 'Street River-Ovest5'.
Composi il numeri di Ariana per velocizzare le cose.
 
-Pronto?-udii dall'altra parte della musica,che copriva leggermente la sua voce.
-Ari,sei già al Night Club?- domandai,o meglio,urlai per farmi sentire.
-Non proprio,tu sei ancora con il riccio?- urlo' nuovamente,mentre sentivo la musica diminuire,probabilmente era uscita fuori.
-Esatto.Ma essendo che ho una nuova 'missione' da svolgere,non potresti venirmi a prendere nella via Street River Ovest5?E' vicino alla villa del tuo amichetto riccio.- risposi con tono più calmo e tranquillo,mentre mi sedevo sotto il cartello.
-Va bene,arrivo subito.-
 
Rimasi ad aspettare sotto il cartellone per circa dieci minuti,finche' non vidi apparire la macchina di Ari in poca lontananza.
Salii nella sua mercedes rossa,per poi andare a destinazione 'lavoro'.
Fortunatamente non tardammo molto,arrivammo con qualche minuto in ritardo.
-Eccomi,scusate,ma sapete com'è,ero impegnata con l'altra "missione"- dissi sedendomi e evidenziando la parola missione con le dita tra due virgolette.
-Un vecchio anziano,proprietario di un market abbastanza promettente,ha un grosso debito con noi.Quindi tu e ariana andrete lì,ovviamente armate, e ruberete i soldi.Se farete tutto per bene,avrete la parte dei soldi tutti vostri.- affretto' Luke,passandoci due pistole e dei passamontagna.
 
Luke era il nostro capo ormai da sempre,lui faceva affari,e chi non rispettava poi aveva a che fare con noi del suo team.Io sono principalmente cresciuta in questo circolo,faccio missioni anche con i ragazzi,non sempre solo con ariana.
 
-Ah,Sam verrà con voi,lui guiderà.- continuo' luke successivamente,lasciandoci lì,passando dalla porta del retro con una ragazza che sicuramente gli avrebbe dato la sua 'notte di fiamme'.
 
Presi la pistola e la infilai nella borsa,per poi prendere il passamontagna e metterlo ugualmente nella borsa.
 
-Vi aspetto al market,il Supermarket vicino al quartiere Wood.Tanto venite a piedi,poiché dovrete indossare roba completamente nera,suppongo.- rispose Sam ridendo.
 
Quando dovevamo avere attentati del genere,a cui parecchie volte uccidevamo pure,indossavamo una divisa specifica,in modo da riconoscere il nostro team,ma non chi ci lavorava.
Era una tuta completamente di pelle,color nero,risaltava parecchio le nostre forme,per cui sapevano che nel team c'erano pure ragazze.Indossavamo anche dei stivali,ma senza tacco,potevamo avere imprevisti e cadere a causa del tacco troppo alto,arrivavano a pochi centimetri delle ginocchia.
 
Arrivammo,come previsto,davanti alla macchina di Sam,dopo essere tornate a casa e esserci scambiate.Ci assicurammo che non ci fosse nessuno,avevamo già precedentemente indossato i passamontagna,con l'aiuto di Sam riuscimmo a passare nella porta di retro,con le pistole avevamo colpito tutte le telecamere,fortunatamente erano a colpi silenziosi,così nessuno poteva sentire i vari spari.
Con una mossa agile aprimmo la cassa,frugammo nei cassetti dietro il bancone e prendemmo tutti i soldi,per poi metterli dentro il sacco.
Lo scopo era quello di muoversi,senza allungare il tempo.
Nessuno aveva sentito rumori,fortunatamente,appena raggiungemmo l'auto andammo subito da Luke,in modo da consegnarli i soldi e prenderci la nostra parte.
 
Questa era la mia vita:rubare,uccidere per continuare a vivere.
 

Hola bellezzeee.
Con sto minchiozza di orario mi trovo totalmente male.
Poi,domani scuola,quindi pubblicherò i capitoli
di pomeriggio,non più di mattina come ero solita a fare.oww.cc
Come avete notato,in questo capitolo è deviato argomento.
Ho voluto puntualizzare la vita di Grace,quella che normalmente fa',
normalmente si fa' per dire oheh.AHAHAHAHA
Comuuuunque,questo capitolo lo dedico a 
_psychofantasy.
che lovvo tanto perché mi stalkera anche su twitter.AHAHAHAHA
Goodnight c:

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Il nostro sam
(ho cambiato personaggio,ci vedevo più james franco nella sua parte.lolling.)


Ariana(Selena Gomez.DEO,CHE PUCCIA*-*)


(Grace/Kendall Jenner.)

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Capitolo 7
*** i know you. ***




chapter seven:
i know you.

 

 

Appena arrivai a casa posai le chiavi nel comodino,insieme alla borsa,per poi salire le scale e farmi un bagno caldo.Alla fine mi meritavo un pò di riposo totale.
Rimasi per indeterminati minuti dentro la vasca,finché non mi decisi ad uscire.
Indossai l'intimo,seguito da una maglietta extra-large come pigiama.
Asciugai ,con l'aiuto del phon,i capelli leggermente bagnati,per poi prendere il mio iPhone e dirigermi verso il letto.
Erano ormai le tre di notte,ma prima di dormire mandai un messaggio a harry.
 
"Scusa se me ne sono andata,
non volevo svegliarti.
G.x"
 
 
Ore 8.30,casa Dowson.
 
Era la solita routine quotidiana:alzarsi,lavarsi,truccarsi,vestirsi,mangiare e poi andavo a lavoro.Trovai ,come sempre,un messaggio da parte di Sam,in cui mi diceva di recarmi nuovamente nel pub per fare altri lavori.
Non avevo quasi mai un pò di tempo libero,dovevo sempre svolgere degli affarri per conto di Luke.
Sbuffai al solo pensiero di trovarmi nei guai,presi la borsa e corsi immediatamente nel night club.
 
Prima arrivavo,prima avevo il mio lavoro,prima finivo:simple but effective!
 
-Ditemi ciò che devo fare.- dissi,sedendomi nella sedia davanti a Luke e accanto al resto del team.
Il nostro team non era composto solo da me,Sam e Ariana,ovviamente.Eravamo in molti che praticavamo questo 'sporco lavoro'.
 
-Ora che ci siete tutti,posso iniziare.Dovete andare nel vecchio porto,quello isolato e che hanno chiuso per mancanza di soldi nel finire i lavori.Ci saranno uomini armati che sorveglieranno l'area,in modo da non rubare i soldi.- Luke venne interrotto da Bob,un altro collega del nostro team.
-Quindi..noi cosa dobbiamo rubare?- chiese con tono duro.
-Dovete uccidere le guardie e rubare i soldi.Come sempre dovete essere muniti di armi,passamontagna,divisa,auto,guanti per non lasciare le vostre orme e cose del genere.Ho voluto mettere anche Grace in questa missione perché essendo una ragazza potrebbe distrarli facilmente.Con questo,buon lavoro.- e ci lascio' lì,come aveva fatto la notte scorsa.
Eravamo in circa cinque-sei persone che collaboravano  al lavoro del giorno,Sam compreso.
Con il resto del team,nonostante li conoscevo da anni,non ero molto legata,ma ci parlavo e scherzavo ugualmente.
 
Come Luke aveva detto,indossai la mia divisa della scorsa notte,i guanti,il passamontagna e presi la pistola con le munizioni.Poiché eravamo in parecchi,optammo per usare un furgone,in modo di scendere a stile pattuglia.
Alcuni erano saliti sopra una scala e nascosti dietro a muretti,io e Sam ci nascondemmo dietro a un muretto vicino alla macchina dove c'erano i soldi che avremmo successivamente rubato.
 
Ci furono spari,i miei compresi,urla,morti e feriti,ma per fortuna del nostro team nessuno sembrava essere ferito.Presi mira verso un uomo che,dopo vari secondi di silenzio,indietreggiava nel muretto verso di noi,per poi alzarmi e colpirlo.
Sparai colpendolo,ma non mi resi conto dell'uomo dietro la macchina che sparo' e,per mia fortuna,il proiettile sfioro' il mio braccio destro,provocando un piccolo taglio che causava parecchio dolore.
Imprecai mentalmente.
-Porca puttana!Sam,dammi la tua mitraglietta.- affermai,buttando la pistola a terra.Senza obbiettare mi passo' la mitraglietta,mi alzai di scatto iniziando a colpire verso l'uomo che pochi scondi prima mi aveva ferito.Dopo i miei colpi,ci fu' un silenzio totale,segno che erano tutti morti.Nonostante erano tutti morti ci affrettammo a prendere i soldi,poteva arrivare altra gente da un momento all'altro.
 
Come sempre,portammo i soldi a  Luke che ci diede le nostre parti,nel frattempo non avevo badato molto alla ferita,poiché Sam mi aveva messo uno straccio attorno per fermare il sangue.Salutai i ragazzi,per poi tornare a casa e medicarmi il taglio.
 
-Porca troia se bruciaa.- imprecai urlando,mentre posavo il cotone bagnato con il disinfettante.Mi morsi il labbro inferiore,fino a provocare un dolore anche lì.
-E che merda.- imprecai nuovamente,guardando le labbra sanguinare leggermente e il taglio coperto da sangue ormai secco.
Corpii il taglio con una garza,per poi verificare il risultato ottenuto con soddisfazione,se non facevo quel lavoro pericoloso avevo sicuramente un futuro come infermiera o roba simile.
 
Presi un paio di cuffie e il mio iPhone,appena inserii le cuffie notai un messaggio,era di harry.
 
"Stasera c'è una festa a casa mia.
Sappi che non accetto risposta,perché ci verrai e basta.
 H.xx"
 
Da quando ricevevo degli ordini,o almeno da parte sua?
Decisi di chiamarlo,per avere più informazioni su che tipo di festa era e a che ora era.
-Pronto?- udii una voce roca e profonda dall'altra parte del telefono.
-A che ora è la festa?- domandai bevendo il mio succo d'arancia,mentre mi sedevo nel divano.
-alle nove e mezza,ci saranno anche alcolici,quindi immagina il tipo di festa e pensa a come vestirti.- rispose,in quel momento pensai seriamente che mi avesse letto nel pensiero.
-va bene sar..- non fini' di parlare che mi blocco',parlandomi sopra
-vengo a prenderti io,non preoccuparti.A dopo Grace!- riattacco'.
 
 
Ore 9.00pm.
Mi diedi un'ultima occhiata allo specchio,prima di scendere di sotto e aspettare harry.
Per quella sera optai per un corpetto rosso e una mini gonna rossa,con le decoltè nere con il tacco color marroncino legno.Avevo piastrato i capelli e lasciati ricadere nelle mie spalle.
 
Aspettai impazientemente l'arrivo di harry,ero leggermente agitata,ma non capivo il motivo.
Dopo circa un quarto d'ora sentii il campanello suonare,guardai da fuori la finestra,notando la lamborghini grigio opaco di harry,presi la borsa mettendo dentro anche i guanti,passamontagna e pistola,potevano essermi sempre utili.
 
Aprii la porta,trovandomi un harry styles con la camicia blu a cuori e dei jeans neri.
Non mi trattenni alla vista della camicia a cuoricini bianchi,e scoppiai in una fragorosa risata.
-Zitta,per favore.Mi hanno già fatto i complimenti i miei amici per il mio buon gusto.- lo vidi alzare gli occhi al cielo,sbuffando,mentre potevo notare del leggero rossore nelle sue guance.
-Tutto sommatto,sei adorabile.- gli dissi tirandoli le guance,notando la sua faccia stranita al mio gesto,mentre continuavo a ridere.
Mise un braccio dietro la mia schiena,afferrando successivamente il mio fianco e avvicinandomi a lui.
-Comunque anche tu sei adorabile questa sera,o forse anche più di adorabile.- mi soffio' sulle labbra.
-Distanza,amico.Solo io posso provocarti,tu non puoi neanche tentare.- gli dissi posando le mie mani nel suo torace per allontanarlo,passando dietro di lui e arrivando alla sua lamborghini.
Era rimasto sorpreso,a fissarmi con le labbra dischiuse,forse incredulo per la mia reazione.
Ma non volevo avere una relazione,e tantomeno volevo provare dei sentimenti o emozioni verso di lui.
Raggiunse la macchina dopo poco,mettendola in moto e iniziando a parlare.
-Io proprio non ti capisco,Grace.- borbotto' divertito.
-Cosa non capisci?- chiesi sorridendo per la sua affermazione parecchio inutile.
-Vuoi fare la dura,l'ho notato subito.Non ti lasci incantare dalle provocazioni dei ragazzi,preferisci dare tu le provocazioni anziché riceverle.Ed è divertente,nonché strano.- rise nuovamente,mentre  guardava la strada.
 
Non negavo sicuramente il fatto di essere una ragazza dura e fredda quando riceveva provocazioni,ma mi colpì la parte saggia di harry,mai notata prima.
 
-E' la natura,credo.- risposi soltanto,non avendo nulla da dire,provocando una risata al ragazzo affianco a me.
 
Dopo vari minuti,harry finalmente si fermo',questa volta davanti alla villa,segno che la festa era dentro la villa.Entrai dentro,e la prima cosa che notai fu' un lampadario a forma di palla,proprio come quelle della discoteca,che emanava luci colorate ovunque e gente ubriaca ovunque.
Harry mi prese per mano,passando tra la gente,mentre si dirigeva verso un tavolo di ragazzi,probabilmente suoi amici.
-Ragazzi,lei è Grace,la ragazza di cui vi ho parlato.Grace,loro sono i miei amici.- disse indicando con una mano il tavolo circondato di ragazzi e alcune ragazze.
-Loro sono Mike,Andrew,Justin,Enric.Mentre loro sono Tiffany,Kiley,Ashley,Rachel e Vanessa.- disse indicando le ragazze.
Notai che le ragazze erano cinque,mentre i ragazzi quattro.Sicuramente una di loro si sarebbe tenuta harry,così io potevo andare a girare per tutta la casa.
Harry si accomodo' vicino a un biondo ,sicuramente non tinto,e vicino a una ragazza rossa,Vanessa se non sbagliavo il nome.
Poiché rimasi in piede,insistette per sedermi nelle sue ginocchia,ma inventai la, banale ma eficace ,scusa del bagno.
Salii le scale,trovando ragazze e ragazzi ubriachi ovunque,arrivai al secondo piano,camminai lungo il corridoio,trovando una porta enorme con su' scritto 'don't enter'.
Ignorai la grande scritta,presi i guanti dalla borsa che avevo sempre tenuto vicino a me,e aprii la grande porta,per poi trovarmi in un enorme ufficio con grandi armadi e una scrivania centrale.
Iniziai a guardare ovunque,dovevo trovare dei documenti verso il controllo della banca tramite computer.
-Merda,ma questo non ha una cazzo di vita sociale e spreca il suo tempo a stampare?- dissi tra me e me ad alta voce,ignorando il fatto che mi potevano sentire.
Non correvo rischio,poiché c'era la festa.
Dopo vari sguardi,trovai i fogli che cercavo e li misi dentro la borsa.
Sentii dei passi,indossai il passa montagna e presi la pistola,per poi affacciarmi leggermente alla porta.
Era un uomo alto,non molto muscoloso,sembrava un pinguino da come era vestito,notai che nella sua mano destra teneva una pistola.
-Porca puttana.- sussurrai a me stessa,più che a lui.
Mi nascosi dentro a un armadio,stranamente vuoto.Sentivo i passi farsi sempre più vicini,finché la porta non si aprii.
-Grace,so' che sei qui.Esci e non succedera' nulla,ovviamente per me.Dai tuoi punti di vista credo che succedera' qualcosa di brutto.- urlo' l'uomo ridendo.

Saaaalve gente! c:
Questo capitolo l'ho studiato questa mattina a scuola,
mentre non seguivo la lezione.DEHEH OuO
Come sempre,vi ringrazio di cuore per le visite e le recensioni,mi fa' sempre piacere trovare un vostro commento
riguardo la storia.gjkf c:
RECENSITE,COME SEMPRE! (:

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(questa scena potrebbe essere un indizio per il prossimo capitolo.lalala)




 

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Capitolo 8
*** why you cry? ***




chapter eight:
why you cry?

 

 

Ero chiusa dentro l'armadio da vari secondi,sentivo l'aria mancarmi a causa dell'agitazione.L'uomo continuava ad urlare il mio nome,sparando ogni tanto a qualche oggetto. 
Guardai dalla piccola fessura ciò che accadeva fuori da quell'armadio.
-Conto fino a tre,se non esci ti uccidero',dolcezza.- urlo' sedendosi nel borso della scrivania,caricando la sua pistola.
Mi ricordai di avere preso una pistola,di fretta,e di averla inserita nella fodera della borsa.
Iniziai a tastare dentro la borsa,cercando la pistola,sentii' un oggetto freddo e diversamente leggero.
Solo dopo varie tastate,mi resi conto che era una pistola diversa,era la mitraglietta di Sam.
Avevo completamente scordato di restituirla,ma fu' ugualmente utile in quel momento.
La caricai,mi accuciai a terra,aspettando che iniziasse ad avvicinarsi.
Inizio' a contare a tre,come aveva detto,al due spalancai l'anta dell'armadio,iniziando a sparare verso la parte del torace,colpendolo in pieno.
Appena cadde al suolo notai che teneva in mano una mitraglietta,così poteva sembrare una specie di suicidio,anche se non era abbastanza convincente come cosa.
Corsi fuori da quell'enorme porta,potevano aver sentito i vari colpi tirati,cercai il bagno,harry mi aveva indicato precedentemente dove si trovava.
Chiusi la porta a chiave,per poi mettermi di spalle e fare dei profondi respiri.
Non ero sotto shock,a contrario,avevo preso uno spavento al solo terrore di non riuscire ad uccidere quell'uomo,ormai ero abituata a cose del genere,il problema era quello di farmi scoprire da harry o da suoi amici,sarebbe stato un grosso rischio.
Tolsi il passamontagna e andai davanti allo specchio.
Avevo i capelli leggermente scossi,ero rossa in viso.
Cercai un pettine e sistemai i capelli,per poi passare al viso,mi bagnai le mani con dell'acqua fresca,per poi passarla in viso,senza levare il trucco negli occhi.
Sistemai il passamontagna,i guanti e la mitraglietta nella fodera della borsa.
Aprii la porta,notando che nessuno si era accorto del possibile danno causato a quell'uomo.
Sospirai e mi diressi verso le scale,improvvisamente sentii dei colpi provenienti da sotto,urla e la musica stopparsi.
Corsi giù per le scale,togliendomi le decolté per poter correre senza cadere.Appena girai l'angolo per gli ultimi cinque gradini una scena mi colpì in particolare.
Vidi Sam e il resto del team ce sparava a gente vestita come l'uomo del piano superiore,sembravano pinguini.
Vidi Sam andare addosso a uno di harry e spingerlo verso il tavolo delle bevande e del cibo,dove poi lo prese per il collo e lo spinse in una torta.
La gente urlava,piangeva e scappava,erano completamente impauriti.
Con lo sguardo cercai harry,era insieme alla rossa, che cercava di portarlo verso l'uscita ma lui la respingeva cercando di liberarsi dalla sua presa.
Mi avvicinai a loro,prima harry se ne andava prima potevo continuare il mio lavoro.
Era girato di spalle,quindi non noto' la mia presenza quando inizio' ad urlare.
-Non posso lasciare Grace qui solo perché tu hai voglia del mio cazzo!Lei è diversa,è una mia amica,quella che non ho mai avuto per colpa di voi puttane!- urlo' contro,continuando a dimenarsi per far mollare la presa alla rossa.
-Harry!- Urlai ,si volto' immediatamente verso di me.
Mi voltai verso di sam,che con il capo mi fece segno di scappare via con lui.Annuii solamente,per poi tornare a guardare harry.
-andiamocene,subito!- urlai prendendolo sotto braccio e iniziando a correre.
Harry corse verso la sua auto, e così feci pure io.
Salimmo entrambi nell'auto,senza badare alla rossa che poco prima ci stava addosso.
-A casa mia,vai!- gli urlai,facendo finta di essere presa da una crisi isterica dovuta alla paura.
 
Per tutto il viaggio in macchina guardavo la luna,che si era fatta decisamente interessante in quel momento.Cercai di non parlargli,per non sembrare menefreghista a ciò che era appena successo,ma lui cambio' i miei piani.
-Cos'hai al braccio?- domando' indicando con lo sguardo la garza nel braccio destro.
-Oh,niente.Sono caduta e mi sono provocata un taglio,dato che usciva molto sangue l'ho coperto..- dissi cercando di tenere una voce tremante.
-Io..beh..devo dirti una cosa.- continuo' guardando la strada,ormai eravamo arrivati a destinazione,infatti si fermo' poco dopo nel vialetto di casa mia.
-bella o brutta?- chiesi,cercando le sue iridi verdi.
-bella,credo.- rispose con un sorriso,un sorriso timido.
-Allora prima entriamo in casa mia,mentre beviamo una cioccolata calda.Credo di averne bisogno dopo questa serata.- risposi con lo stesso sorriso mentre scendevo dall'auto e andavo verso la porta principale,seguita da harry.
Com'ero solita a fare,posai chiavi e borsa nel comodino,cercai di togliermi anche le scarpe,ma appena tentai,mi resi conto di non avercele ai piedi.
-Le mie scarpe sono invisibili,si.- dissi sorridendo,mentre ammiravo i miei piedi nudi.
Harry rideva,aggrotando un sopracciglio,evidentemente non si aspettava di trovarmi senza scarpe.
-Le ho tolte mentre scendevo le scale dopo aver sentito dei rumori allarmanti,sai,per correre più velocemente.- risposi sorridendo mentre andavo a preparare una cioccolata calda.
Dopo aver sistemato le due tazze piene di cioccolata sopra un vassoio,mi diressi in soggiorno,trovando harry sdraiato nel divano,mentre guardava il soffito.
-A cosa pensi?- domandai posando il vassoio nel tavolino di legno davanti al divano,mentre mi sedevo vicino a lui.
-A quello che è successo questa sera.Mi chiedo chi siano quei tizi,e perché gente che neanche conosco stava,in un certo senso,difendendomi uccidendo tutte quelle persone che poco prima avevano minacciato me.- sputo' tutto d'un fiato.
-Immagino che non è la prima volta che vedi robe del genere-dissi titubante mentre prendevo una tazza tra le mie mani
-Si,esatto.-rispose solamente,continuando a guardare il soffito.
Nonostante le sue iridi verdi non incontravano i miei occhi,potevo notare la sua confusione,paura,tristezza,delusione e amarezza.
-Cosa dovevi dirmi?intendo prima- chiesi portandomi la tazza nelle labbra.
Incontrai il suo sguardo completamente vuoto,si mise a sedere e poi mi abbraccio',iniziando a singhiozzare.
 
Perché ora piangeva?
 
Saaalve gente!
Sto tipo gasata perché ho un telefono nuovo,quiiindi,oggi vi postero' due capitoli!
Questo era quello che ho scritto a tarda notte,ieri,ma per motivi personali
non ho potuto caricare,volevo pubblicarlo questa mattina prima di andare a scuola,
ma mi sono alzata in ritardo eeeeh,sorratemi.AHAHAHAHAHA
E' un po' molto corno,i know.sorry.
Vado a finire il prossimo capitolo,kiaau.

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Questi sono i pinguini,alla james bond,bitches.AHAHAHAHA

ow.

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Capitolo 9
*** innocent grace. ***


 

chapter nine:
innocent grace.

 

 



Posai la tazza e ricambiai il suo abbraccio.
Mi faceva ,in un certo senso,tenerezza.
-Ora è finito tutto,ci sono io con te.- dissi mentre massaggiavo la sua schiena con la mano destra,portandola su e giù,in senso di conforto.
-Harry,ma che cosa succede?- si stacco' portandosi i polsi davanti agli occhi,asciugandosi le lacrime.
-Mia madre,è morta ad una festa.-il suo tono di voce era strozzato,a causa delle lacrime e dei singhiozzi -quando gli ho visti,ho pensato a mia madre,e a te.Non voglio che ti accada ciò che è successo a lei.- disse infine,tornando a sdraiarsi nel divano,osservando il soffito.
Sorrisi alla sua confessione,anche perché entrambi sapevamo che c'era del sincero in quelle parole,e per almeno un paio di miuti potevo abbandonare il mio lato duro e freddo.
-Questo lato così dolce e sensibile da quanto lo tieni nascosto?- ironizzai,lo vidi sorridere e spostare il suo sguardo dal soffito a me.
-Da sempre,credo.- sorrise nuovamente,mostrando delle adorabili fossete ai lati.
-Andiamo a dormire?- proposi,senza neanche pensare a ciò che dalla mia bocca uscì fuori
-andiamo?- chiese confuso e divertito allo stesso tempo,alzando un sopracciglio.
-letti separati,ovvio.Tu dormirai qui,non ti lascio a casa tua da solo dopo quello che è successo.- dissi ovvia,mentre salivo le scale.
-Non andare in bagno se non vuoi trovarti improvvisamente senza cazzo.- affrettai ad urlare,mentre prendevo l'intimo e la mia maglietta extra-large e mi dirigevo nel bagno.
 
Mi feci una doccia veloce e indossai immediatamente l'intimo e la maglietta,per poi uscire e andare in camera mia.
Fortunatamente,la camera dove dormivo,aveva due letti separati,quindi potevo dormire tranquillamente.
Entrai in camera e notai harry già sdraiato in un letto,precisamente:il mio letto.
Mi avvicinai all'altro letto e gli diedi le spalle,chiudendo gli occhi.
Dopo poco sentii la coperta tirare e il letto abbassarsi,rimasi a occhi chiusi e finsi di dormire,consapevole del fatto che fosse harry.
Appena mi affianco',capii che era senza maglia,e per mia sfortuna,anche senza pantaloni.
Inizio' ad accarezzami i capelli,con un tocco leggero,quasi avesse paura di rompere un cristallo con un tocco più pesante.
Mi girai dalla sua parte,questa volta dando le spalle al muro,accucciandomi a lui,che mi strinse.
 
Ore 7.50 am. CasaDowson.
Mi svegliai,notando che harry era ancora nel mio letto,scivolai via dall sua presa e andai nel bagno,mi lavai la faccia per poi raccogliere i capelli in una coda alta.
Tornai in camera,prendendo il borsone dall'armadio con una tuta,lasciai un biglietto ad harry,con su scritto:
 
"Non faro' tardi,devo fare della roba.
Non fare danni,idiota.
G.xx"

e lo posai vicino alla sua faccia,in modo che appena era sveglio potesse notarlo.
Scesi di sotto mentre indossavo i miei pantaloni e il top,per poi lasciare harry da solo in casa.
 
Harry's pov.
Grace era uscita,appena aveva chiuso la porta della camera balzai in piedi,notando il biglietto e indossai i pantaloni e la maglietta della sera prima,per poi aspettare che uscisse di casa,osservandola dalla finestra.
La vidi incamminarsi con un borsone e un cappotto lungo verso sinistra.
Scesi di sotto,afferrando le chiave dell'auto e il giubotto.
Corsi nella mia lamborghini,aspettai che girasse in qualche strada,per poi iniziare a seguirla,volevo sapere dove andava e come faceva quell'uomo a conoscerla.
Quando Grace,alla festa,era venuta urlando verso di me,prima di uscire,notai che si giro' verso un uomo e che questo li fece un segno,il segno di scappare,mentre affondava la faccia del pinguino nella torta.
 
Continuai a seguirla da lontano,senza farmi vedere,cosa non facile.Ma per fortuna non si accorse di nulla.
Arrivammo in un quartiere poco casto,lurido e tenebroso.
La vidi entrare dentro a un edificio rovinato,parcheggiai l'auto vicino a esso,nascondendo l'auto tra dei cespugli e ,con passo felpato,raggiunsi l'edificio.
Appena entrai notai immediatamente i tubi rotti,quanto fosse lurido e sudicio quel posto.
Continuai a camminare per il corridoio,arrivando in una stanza più grande,mi guardai intorno,e rimasi stupito nel vedere Grace e le sue azioni,anch'esse poco gradevoli da parte di una ragazza.
Era in tuta,aveva dei pantaloni larghi blu elettrico e portava un top grigio,era energica nelle sue azioni,era concentrata a colpire quel sacco da boxe con tutta la rabbia e aggressività che una ragazza innocente come lei non potesse mai avere.
 
SONO UNA MERDA DI PRIMA CATEGORIA.
Ho ritardato di tipo,2-3 ore..?
E in più è corto ed è uscito un capitolo a dir poco schifoso.
deusu.
Poi,volevo avvisarvi che domani NIENTE CAPITOLO.
Ho un compito di francese da fare,fuori casa, e ci mettero' tutto il pomeriggio.cc
scusatemi,veramente,ma la scuola quest'anno è fondamentale.
Buona notte belleshe.(?)
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(La Victoria Justiceeee *-*)
In questo caso è grace,lol.

Harry;

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Capitolo 10
*** kidnapped. ***



chapter eleven:
Kidnapped.



Come sempre,harry era puntuale.
Avevamo deciso di vederci di sera per andare a vedere un film al cinema.
Più volte cerco' di convincermi a vedere scary movie 4,ma avevo sentito che era appena uscito un nuovo film,uno di harmony korine, spring breakers.
-Ti prego,Harry!Voglio vedere spring breakers,altrimenti non ci metto piede se mi fai vedere scary movie 4.- affermai durante il viaggio in auto,pregandolo di prendere due biglietti per esso.
-va bene,ma solo perché ci sono ragazze in costume.- rispose ridendo divertito,probabilmente già pensando alle probabili scene di droghe,alcool e sesso.
Iniziai a battere le mani come una foca,con un sorriso enorme,per poi ricordarmi del 'perché ci sono ragazze in costume',detto da harry.
-Ehi,aspetta,tu ti coprirai gli occhi.Sei troppo piccolo.- dissi indicandolo,facendolo scoppiare in una fragorosa risata.
 
Appena entrammo dentro il cinema,harry prese i biglietti.
Alla cassa per pagare le bibite e il cibo c'era una donna su circa la trentina d'anni,aveva i capelli rosa,colore al quanto pessimo,portava una camicia bianca aperta,in cui faceva notare i suoi seni coperti leggermente dal reggiseno nero,mentre masticcava come un lama la chewing-gum.
Ogni tanto mandava frecciattine a harry,che sembrava essere annoiato e frustato del suo atteggiamento,poiché ogni tanto si girava verso di me e faceva delle smorfie poco visibili alla tizia.
Ci diede i pop corn e la coca cola,appena entrammo in sala notai harry con un biglietto in mano,mentre lo leggeva rideva.
-Che cos'è?- chiesi avvicinandomi,sposto' dal mio lato il biglietto,in modo da poterlo leggere,e per un momento non mi strozzai con i pop-corn scoppiando in una fragorosa risata.
-Pensavo che la tua reazione fosse più diversa.- rispose sorridendo,spezzando in mille pezzettini il foglietto con il numero della tizia rosa.
-Tipo?- chiesi,continuando a masticcare i miei pop-corn.
-Che mi prendevi il biglietto e lo mangiavi.-rispose abbassando lo sguardo e posandolo sul mega-schermo che passava vari spot pubblicitari.
-Non sono un cane,harry-affermai ridendo,per la sua affermazione al quanto squallida.
 
Il film era come mi aspettavo,sembrava quasi la mia vita,a parte la scapatella in Florida insieme a un figo da paura e le mie amiche.
Harry era stato attento a ogni scena,specialmente quella delle ragazze in costume.
Nel film c'era una ragazza rosa,probabilmente la cassiera aveva copiato il suo look.
-Andiamo a fare una passeggiata?Mi sento le gambe moscie.- affermai toccandomi la coscia destra con l'indice,in segno che era totalmente morta.
-A quest'ora?- chiese stranito,aprendomi la porta d'uscita del cinema.
-Altrimenti andiamo a trovare sam!- dissi,consapevole della sua reazione.
 
Sapevo che a harry non stava a genio Sam e ,volendo, poteva arrivare a mettergli le mani addosso se solo l'avesse trovato nuovamente in casa sua,durante un party o cose simili.
 
Iniziammo a camminare nelle strade illuminate dai lampioni.Mentre camminavamo vidi ,da lontano, quattro figure abbastanza robuste,più ci avvicinavamo più mettevo a fuoco quei quattro perfetti sconosciuti,che sembravano venire a passo deciso verso di me e harry.
Mi avvicinai di più a harry,cercando di fargli capire che quei quattro tizi avevano un'aria che non mi convinceva.Non avevo paura,a contrario,ma più che altro volevo sapere che cosa ci facevano in un posto così pieno di vita,delle persone conciate male come loro.
Portavano tutti e quattro vestiti sudici,chi una canottiera,chi una maglietta bianca,chi con jeans chi con tuta,alcuni fumavano pure.
Da quello che sembrava il capo-banda,vidi che estrasse dalla tasca posteriore qualcosa,ci stavamo sempre di più avvicinando,finché non capii che quello che aveva estratto dalla tasca era un coltello.
-Aspetta,devo fare una cosa.- dissi a harry,fermandomi di colpo,estraendo il telefono.
Inviai un messaggio a Sam,doveva venire subito.
 
"Vieni nella via 19 a est,quella vicino al cinema.
Prendi anche qualcuno del team.
Corri!
G.xx"
 
Le poche volte che inviavo dei messaggi a Sam erano di questo tipo e sapevo che ci avrebbe messo poco a venire.
-Non mi piacciono quei tipi lì.- dissi a harry,facendo cenno con la testa a quel gruppo che si avvicinava a noi.
-Neanche a me.Però dobbiamo per forza passare per di lì se vogliamo tornare al parcheggio.- affermo' leggermente preoccupato,stringendo i denti per non farsi sentire da nessun'altro.
Feci una smorfia poco convinta,intanto mi diede un bacio nella fronte,per poi avvicinarmi totalmente a lui e iniziando a camminare verso quel gruppo.
Sapevo che Sam non arrivava in anticipo,insomma,il tempo non bastava granché,a meno che non l'avremmo occupato.
Una volta visibili i loro visi,vidi immediatamente dei sorrisi in faccia a quei quattro,sembravano avere in mente qualcosa.
Se non ci fosse stato harry,avrei sicuramente reagito,e non bene.
-Ma che bella coppietta,eh.- disse una volta a poca distanza il secondo vicino al capo gruppo.
-Peccato che questo ci prova con tutte.- rispose il capo gruppo diventando serio in viso.
Le mie narici potevano chiaramente sentire la puzza di fumo,proveniente dalle bocche di quei luridi cani.
-Che cazzo volete?- disse harry,portando la sua figura davanti a me,impedendomi di vedere bene  la scena che si stava volgendo.
-La tua amica.- rispose uno di loro,io mi alzai nelle punte per vedere la scena.
-Non dovete neanche sfiorarla.- rispose harry con tono duro,potevo sentire i suoi muscoli indurirsi e il suo fiato diventare più irregolare.
-E invece possiamo,tu ci hai provato con la mia ragazza al cinema,ora deve pagare lei.- affermo' nuovamente il tizio robusto.
-Ma chi,quel puffo rosa?- azzardai ridendo,portandomi poi una mano davanti alla bocca.
-Come l'hai chiamata,brutta puttana?- odiavo le persone come lui,specialmente per quei nomi senza senso che davano alla cazzo.
Cercai di parlare,ma appena aprii bocca,subito essa venne coperta da un panno bianco,urlai qualcosa,harry si giro' verso di me,tento' di prendermi per il braccio ma i quattro uomini si accanirono su di lui,al quale si difese abbastanza bene.
-Scappa Daniel,ci pensiamo noi a lui!- affretto' ad urlare uno dei quattro uomini,probabilmente era uno di loro.
Vidi la figura riccia cercare di venirmi a prendermi dopo aver messo a terra quei quattro,ma poi vidi buio totale,nonostante cercai di dimenarmi da quella presa.
 
Buona domenica genteee! c:
Che ne pensate del capitolo?Non è molto interessante,
ma vabbeh,non ho fantasia in questi giorni..
Avrete già capito dal titolo ciò che è successo a Grace,spero.ee
Per questo capitolo poi mi sono ispirata a un film che ho visto ieri sera,che neanche ricordo
il nome.AHAHAHAHA
Anyway,recensite e se volete parlare con me potete trovarmi qui sotto(?)

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Capitolo 11
*** let me love you. ***



chapter ten:
Let me love you.




Grace Pov's.
Come ogni giovedì mattina,andai a sfogarmi con il mio amato sacco da boxe.
Presi un asciugamano e una bottiglietta d'acqua,che posai in una panchina poco distante dal mio bersaglio.
Dopo aver posato il tutto,andai finalmente a tirare fuori tutte le mie emozioni.
Era come una medicina contro il mal di testa,tirare pugni e calci contro un sacco da boxe.
 
Dopo vari pugni e calci decisi di fermarmi un pò,presi il mio asciugamano e la mia bottiglietta d'acqua.
Con la coda dell'occhio controllai se ci fosse qualcuno,poiché arrivavano tutti verso quell'ora,mi girai di colpo vedendo una figura con i capelli ricci.
Misi a fuoco la figura distante da me circa un metro e mezzo,sentii il sangue gelarmi appena riconobbi la figura di harry,immobile,nella soglia della porta.
Mi alzai e mi diressi verso di lui.
-Cosa ci fai qui?- domandai,cercando di rimanere calma,nonostante ero agitata.
-Niente.Non sapevo che praticavi boxe- deviò l'argomento,sapevo dove voleva arrivare.
-E' un modo utile per scaricare la rabbia.- risposi sorridendo convinta,poiché ad essere un allenamento per difendermi era anche vero che lo facevo per sfogarmi,in silenzio,senza usare le parole.A volte non bastano solo parole.
-Vuoi provare?- proposi,porgendoli i guanti.
-Sembra divertente!- prese i guanti entusiasta e si diresse verso il sacco da boxe.
-Sai che devi fare,no?- gli dissi,affiancando il boxe,la sua risposta fu' un 'si' detto a pugni sul boxe.
Aveva chinato la testa in basso,fissando il sacco da boxe,colpì il sacco da boxe con più rabbia,facendolo muovere verso di me,colpendomi in piena faccia e facendomi cadere a terra di gomiti.
-Oddio,Grace,scusa!- harry corse verso di me,mettendosi a cavalcioni sopra di me,tenendo le ginocchia nel pavimento,spostando le mie mani dal mio viso.
Mugugnai qualcosa come risposta,alzando il busto in avanti,per poi sedermi davanti a lui a gambe incrociate.
-ti sanguina il naso- aggiunse con tono cupo,dispiaciuto.
-Non è niente,veramente.- mi alzai e presi l'asciugamano,bagnandolo leggermente con la bottiglietta d'acqua,per poi posarlo nel naso e alzare la testa all'indietro.
-Posso farti una domanda?- domando' harry venendo verso di me.
-Dimmi.- dissi continuando a tamponare il mio povero naso sanguinante
-Chi era il tipo di ier..- s'interrupe mentre vide un'altra figura entrare nella stanza.
-Ehi Grace!Chi è lui?- domando' una voce a me familiare,era Sam.
-Sam!Lui è harry.- risposi sorridendo,per poi tornare a guardare harry,il cui non capivo il suo tipo di smorfia,pareva infastidito della sua presenza.
-Dovresti già saperlo,dato che eri a casa mia ieri.- lo zittì harry,sgranai leggermente gli occhi a quella sua affermazione,aveva riconosciuto il volto di sam.
Vidi il sorriso sul volto di Sam scomparire.
-Ieri ero alla tua festa,ho solo cercato di proteggere tutte quelle persone. Avrebbero fatto una brutta fine.- affretto' la risposta sam,diventanto più serio.
-Beh,io vado a fare gli allenamenti.A dopo Gra.- Mi lasciò nuovamente sola con harry,iniziai a torturarmi le mani,harry sapeva qualcosa in più di me,dovevo stare più attenta.
-Perché frequenti questa gente?- harry era serio in viso,fece quella domanda con un tono di rimprovero.
-Sono simpatici.-risposi,cercai di fingere di essere imbarazzata e intimorita allo stesso tempo,posai lo sguardo nelle mie scarpe.
-Scambiati che andiamo.-non risposi,andai nello spogliatoio e indossai dei jeans e una felpa grigia,indossai le vans e il cappellino di lana,afferrai il borsone e andai fuori,dove trovai la lamborghini con harry davanti a essa,che subito dopo ando' a sedersi nel sedile del guidatore.
Mi sedetti nel sedile del passeggiero,tenendo stretto il mio borsone.
-Dove andiamo?- chiesi con un quasi-sussurro,quel silenzio era diventato abbastanza imbarazzante.
-Al parco,voglio farti cambiare aria.- rispose sorridendo premurosamente.
 
Il suo comportamento mi ricordava parecchio un bambino che trovava un gatto dentro i rifiuti e per fargli cambiare aria si prendeva cura di esso,e harry sembrava volesse fare quello,o forse era solo una mia impressione.
 
Poco dopo arrivammo in un parco,era decisamente diverso dai soliti luoghi che frequentavo,ero totalmente circondata dalla natura e dalla sua bellezza.
Potevo sentire il sole in pieno viso appena scesi dalla vettura,iniziai a camminare,poco dopo harry afferro' la mia mano,andando verso un'altalena.
 
-Che vuoi fare?- chiesi divertita appena lo vidi sedersi in un sellino dell'altalena
-Vieni.- sorrise,avvicinandomi a lui lentamente,per poi afferrare anche l'altra mano.
-Secondo me non sei tanto forte.- disse con un tono di sfida,mentre fissavo le sue iridi verdi,potevo affogare dentro ad essere.
-E' una sfida?- risposi con lo stesso tono,avvicinandomi di più a lui.
-Probabile.-disse iniziando a spingermi leggermente,senza dare tanta forza,iniziai a ricambiare la spinta,dando più forza,effettivamente aveva ragione,poiché io puntai i piedi a terra ma lui non si mosse neanche di un centimetro.
Improvvisamente mi ritrovai per terra,nell'erba leggermente umida,con harry sopra di me.
-Chi è forte,allora?-risposte soffiandomi nelle labbra,a pochi centimetri da esse.
-Non è giusto.- tirai fuori il labbro inferiore,facendo la faccia da cucciolo
Si avvicino' a me,posando la sua fronte nella mia,tenendo le nostre labbra distanti.
Sentivo il cuore in gola,deglutii rumorosamente,continuando a fissare i suoi occhi color verde smeraldo.
-Lascia che io mi prenda cura di te,Grace.- sussurro',tenendo il suo sguardo dritto nei miei occhi.
-Harry..- sussurrai a fatica,cercai di riprendere coscienza,ero come ipnotizzata,completamente sotto il suo controllo.
Le sue labbra toccarono le mie con delicatezza,senza neanche ragionare,ricambiai quel bacio.

«Ricorda,lo stai facendo per il lavoro.» E come sempre,la mia coscienza era tornata,per di più in un momento del genere.
Ma infondo aveva ragione,dovevo puntare tutto sul lavoro,dovevo usarlo per arrivare a quei documenti.
Mi staccai da quel bacio,sorridendo a harry.
-Lasciati amare,Grace.- mi sussurro' nuovamente,prima di attaccare le nostre labbra in un altro bacio,che ricambiai,facendo incontrare le nostre lingue.
Stava sorridendo mentre mi baciava,era una cosa strana che fece sorridere anche a me,che poco dopo mi staccai.
-Ti hanno mai detto che quando baci sorridi?- gli chiesi divertita
-No,anche perché è l'unica volta che mentre bacio sorrido.- rispose alzandosi e porgendomi la mano per aiutarmi ad alzare.
-Dovrò conoscere molte cose di te,Styles.- risposi afferrandogli la mano e iniziando a camminare verso la sua auto.
-Come io di te,Dowson.- lo abbracciai involontariamente,mi aveva messo una certa tenerezza in corpo con quelle parole e quei baci.
-Ad esempio che ti bastano un paio di parole dolci e dei baci per farti diventare dolce.- rispose divertito ricambiando quell'abbraccio
-Esatto,non lo sapevo neanche io,ora invece lo so.- e non avevo tutti i torti,era vero,era la prima volta che ricambiavo dei baci quando ero in perfetta lucidità.
-Harry,io dovrei fare dei lavoretti dopo..- dissi salendo in macchina,mentre eravamo diretti verso casa mia
-Oh,capisco.Ci vediamo questa sera,magari per un uscita al cinema?- propose,accendendo la vettura e iniziare a guidare con poca curanza.
-Per me va bene- sorrisi

 
Ore 11.20am Night club.
-Quindi,hai in pugno harry?- domando' Luke,mentre leggeva i fogli che la notte prima ero riuscita a prendere dall'ufficio del padre di Styles.
-Esatto,quindi più mi avvicino a lui più sono vicina alla combinazione.- risposi ovvia,mentre posavo la sigaretta nel porta-cenere.
-Bel lavoro Grace,tu si che ci sai fare!- si aggiunse Ariana,abbracciandomi.
-Bene,ragazze,potete andare,alla prossima.Ah,mi tengo i fogli per fargli controllare.- e vidi nuovamente Luke scomparire,come sempre poi.
-Posso farti una domanda?- interruppe i miei pensieri ariana,che mi fissava con un occhi sognanti
-Dimmi.- afferrai la borsa e iniziai a camminare verso l'uscita,affiancata dalla mia migliore amica
-Provi qualcosa per...insomma..cosetto,il riccio?- sputo' fuori con euforia,lasciandomi a me senza parole.
-No!- risposi ridendo nervosamente
-Dai,si vede che quando parli di lui ti s'illuminano leggermente gli occhi,magari è una piccola cotta,che intanto c'è.Hai detto che vi siete baciati,quindi..!- rispose saltellando,convinta della sua frase appena uscita fuori da quella bocca.


 
E se avesse ragione?
Sssalve-salvino pipol!
Ieri,come sapevate,non ho pubblicato il capitolo per problemi scolastici
e oggi ho ritardato per lo stesso motivo.
ODIO FRANCESE. anyway,avete visto che Grace si è leggermente lasciata andare?ee
Preferite Grace dolce o aggressiva? c':
ghjfkd,Garry spacca.(Grace&Harry) AHAHAHA.

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Capitolo 12
*** a dark side. ***



chapter twelve:
A dark side.

 

 

Aprii lentamente gli occhi,notando una certa luce.La mia vista era ofuscata,vedevo solo un fastidioso bagliore che mi accecava totalmente.
Cercai di portarmi una mano davanti agli occhi,per impedire a quella luce di peggiorare le mie condizioni di vista, ma essa era bloccata,insieme all'altra mano.
Dopo aver sbattuto gli occhi varie volte,per mettere a fuoco la situazione,mi resi conto di essere in una sottospecie di scantinato,non era vuoto,affatto,era anche arredato,male ma pur sempre pieno di scatole e mobili.
Il mio corpo era bloccato in una sedia,le mie mani erano legate dietro allo schienale,tranne per le gambe che stranamente erano libere,la mia bocca era coperta da un'altra corda,impedendomi di parlare e urlare.
Arrivai a guardare in un punto buio della stanza,dove vidi qualcuno con il cappuccio in testa.
-Finalmente ti sei svegliata,dolcezza. Come stai?- chiese con una risata beffarda,mugugnai qualcosa per fargli capire che non potevo rispondere dato che la corda era praticamente attaccata al mio palato.
-Aspetta,ti tolgo la corda,poi magari ti do' anche un po' d'acqua per le tue labbra tutte rosse.- disse togliendomi la corda e posando un pollice nelle mie labbra,con delicatezza.
Rimasi in silenzio a osservare ogni suo movimento,mi porse un bicchiere d'acqua,per poi versarmelo in piena faccia,mentre continuava a ridere.
Feci una smorfia sia per lo stupore che per la rabbia,ero stata appena rapita da un'idiota che non sa' neanche legare e si fida di lasciare i piedi del suo ostaggio in piena libertà.
-Se fossi libera in questo momento,giuro che ti avrei versato l'acqua in culo.- affermai stringendo i denti e preparandomi per la prossima mossa.
Si avvicino' a me,alzandomi il viso con due dita,senza curanza.
-Tranquilla,cocca,con te c'è anche il tuo amico.- rise nuovamente,scatenando dentro di me un uragano di rabbia.
Accomulai la saliva,per poi mirare la sua faccia e sputarlo.La sua reazione era come quella che m'immaginavo,era sobbalzato e ora aveva entrambe le mani negli occhi,nonostante ne avessi colpito solo uno.
Mi alzai di colpo,con la sedia ancora incollata a me,mi girai dando le spalle a esso,per poi correre all'indietro verso l'uomo e farlo cadere a terra sbattendolo nel muro con i piedi della sedia nello stomaco.
Non era un uomo robusto,quindi fu' più facile farlo cadere a terra e svenire,senza una sua reazione negativa.
Vagai per la stanza in cerca di qualcosa di tagliente,finché non trovai una sottospecie di lama affilata,il quale strusciai la corda e riuscii a liberarmi della sedia e della corda.
Mi massaggiai i polsi,notando dei tagli su essi.
Mi guardai nuovamente in giro,questa volta cercando una porta.
Vidi dei scalini,seguiti da una porta,probabilmente era l'uscita.
Prima di salire le scale,presi una pistola che trovai in un tavolo,e con passi felpati camminai verso la porta,l'aprii lentamente,senza provocare rumore.
Alla mia vista vidi almeno cinuque stanze,tutte senza porte,il corridoio era illuminato dalla luna,la luce proveniva sicuramente dalle finestre senza tende o robe simili,dato il sudicio posto.
Sentii delle risate,seguite da delle urla,senza pensarci due volte puntai la pistola in avanti,girovagando per le varie stanze,le urla e le risate si facevano sempre più vicine,girai altre due stanze,finché da poter sentire in prima persona una voce a me familiare,quella di harry.
Spalancai gli occhi,il mio cuore inizio' a battere più velocemente e il mio respiro diventava sempre più affannoso.
Mi affacciai leggermente a una stanza,cercando di non farmi notare da chi vi era dentro.
 
La scena che mi si presento' davanti non fu' una delle migliori,un uomo teneva in mano una catena e il secondo uomo rideva,mentre incitava l'altro a colpirlo per poi versargli un liquido addosso,probabilmente birra,visto la latina che teneva tra le mani,e harry urlare sanguinante.
Decisi di fare la seconda mossa:colpire i due uomini.
 
Rivolsi la pistola al suolo e la caricai,per poi apparire nella porta della stanza e iniziare a sparare i due corpi,che ormai erano a terra.
Harry aveva potuto assistere a tutto,senza vedere.
I suoi occhi erano coperti da un panno nero,mentre si trovava nella mia stessa situazione di poco fa',tranne che aveva anche i piedi legati.
 
Mi avvicinai a lui, e una volta totalmente vicina al suo corpo,potevo sentire il calore che proveniva da esso.
Il suo respiro era debole,perdeva sangue da tutte le parti,era sudato.
Slegai le corde con l'aiuto di un coltello che trovai vicino a uno dei corpi uccisi poco prima da me,infine tolsi il panno dai suoi occhi.
-Sono Grace,ora dobbiamo andarcene da qui.- dissi mentre portavo un suo braccio nelle mie spalle,cercando di alzare il suo corpo dolorante.
Da parte sua non ebbi risposta,forse era troppo confuso in quel momento.
Presi il coltello usato per tagliare le corde e lo misi nei miei jeans,infine presi anche la pistola e mi diressi nel corridoio,insieme a harry.
Trascinava le gambe con passi lenti,cercai di andare il più piano possibile,per far in modo di non aggravare le sue ferite.
Una volta fuori da quell'enorme edificio mi resi conto che era un edificio in costruzione,vicino alla banca.
Vidi una macchina ferma davanti alla banca,con lo sportello aperto,probabilmente qualcuno era andato a prendere dei soldi nella macchinetta posta all'esterno della banca.
Trascinai harry dentro quella macchina,cercando di non provocare rumore una volta aperto e chiuso lo sportello del passeggiero.
Feci il giro largo e raggiunsi il posto del guidatore,chiusi di scatto lo sportello,senza badare alla reazione dell'uomo, spinsi il piede nell'acceleratore,per poi cambiare strada.
 
Durante il viaggio in macchina,harry fissava il vuoto,rimanendo immobile,con un braccio posato sopra lo stomaco.
-P-perché l'hai f-fatto?-sputo' fuori tutto d'un fiato,balbettando.
Avevo perfettamente capito a cosa si riferiva,avevo ucciso due persone,orrende,ma pur sempre persone.
-Ho dovuto,harry.- risposi con un tono strozzato.
-Hai sparato due persone e rubato una macchina,ti sembra una cosa normale?- chiese cercando di non alzare il tono della sua voce,probabilmente per i dolori che sentiva nel corpo.
-Se volevi morire potevi avvisarmi,io ho solo difeso te e me.- risposi alzando il tono della voce,gesticolando.
-La guida,Cazzo!- disse indicando davanti a noi un camion che ci veniva incontro,avevo perso il controllo dell'auto quando iniziai a gesticolare mentre urlavo.
 
Buuuona sera c:
Oggi sono riuscita a pubblicare il capitolo prima.YEEEEY.
Ora torno a studiare,dowh.
Tra circa 11 giorni ho i colloqui,quindi devo impegnarmi,altrimenti bye bye pc. D:
Come sempre,potete lasciare una recensione? love you aaaall,peipi. (:

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Capitolo 13
*** memories. ***



chapter thirteen:

memories.



Fortunatamente presi nuovamente il controllo dell'auto,tornando nella mia corsia appena in tempo.
-Cosa stavi dicendo?- domandai con tono calmo,come se ciò che poco prima stava accadendo non fosse nulla,e in effetti per me lo era.
-Grace,hai sparato a due uomini,rubato una macchina e a momenti non perdevi il controllo dell'auto e ho rischiato la vita a causa tua!- sputo' tutto d'un fito harry,stupito della mia non preoccupazione.
-Mi dispiace se ho solo cercato di non farti uccidere da quei due,di aver cercato un auto per portarti in un ospedale e di aver perso il controllo dell'auto per due secondi! Stai zitto ora.- dissi ringhiandoli contro,al quanto infastidita  della sua reazione.
 
L'auto si invase di un silenzio diversamente imbarazzante,ma al quanto piacevole,poiché non dovevo subire le domande del riccio accanto a me.
Decisi di andare all'ospedale,l'avrebbero visitato,medicato e poi mandato a casa.
Arrivammo all'ospedale,dissi ad un'infermiera dell'accaduto,dicendoli semplicemente un 'siamo stati entrambi aggrediti,ma lui ha portato delle lesioni più gravi delle mie',subito portarono harry in una stanza e a me in un'altra,sicuramente per curarmi i tagli provocati dalle corde e altri vari tagli,tra cui la ferita dello sparo.
Mi ero totalmente dimenticata di quel taglio.
-Signorina,questo taglio è stato effettivamente causato da una pallottola di pistola, e non sembra non molto recente-affermò l'infermiere che nel momento stesso controllava dettagliamente il taglio.
-sono stati gli stessi aggressori di oggi,mi avevano già minacciata-ammisi,abbassando lo sguardo,cercando di essere la vittima del momento.
Non potevo sicuramente dire che ero una del team della mafia,sarei praticamente morta all'istante.
-Va bene,lei e il signorino per questa notte rimanete qui,dobbiamo controllare a entrambi le vostre ferite,nonostante le sue non sono così tanto aggravate,ma sempre meglio tenere un controllo.- disse infine l'infermiere,lasciandomi sopra al lettino della stanza.
Accettai la proposta di riposare lì per una notte,volevo solo dimenticare quella serata così orrenda.
Mi rigirai nel lettino,dando infine le spalle alla porta d'entrata della stanza,che sentii poco dopo aprirsi,feci finta di dormire,non avevo voglia di dare spiegazioni o parlare.
-Bene,signorino..ehm..-s'interruppe l'infermiere,cercando di capire il nome e cognome del mio nuovo compagno di stanza per una notte
-Styles,Harry Styles.- affretto' a rispondere una voce roca e profonda.
 
Bene,ora dovevo condividere la stanza con il ragazzo a cui ho salvato la vita e mi ha ringraziato dandomi della pazza,sempre meglio!
 
Continuai a fingere di dormire,fregandomene della presenza del ragazzo in stanza.
-Grace,è inutile che fingi di dormire,il tuo respiro è irregolare.- rispose il riccio,avvicinandosi alla mia figura sdraiata nel letto.
-Fanculo.Buona notte.- affrettai posando il cuscino nella mia faccia,la sua presenza in quel momento non mi stava decisamente a cuore.
-Grazie e scusa,per prima,non volevo.- sentii un peso posarsi nel letto.
-Prego,ma per cosa?Per averti permesso di insultarmi oppure per averti salvato il tuo prezioso faccino?Senti,io voglio dormire,per favore.-dissi girandomi dalla sua parte,mettendo il cuscino sotto la mia testa e successivamente chiudere gli occhi.
-hai ragione,ma scusa ugualmente.Posso farti qualche domanda?- chiese nuovamente,sdraiandosi accanto a me,probabilmente cercava il mio sguardo,che tenevo saldamente chiuso,amavo il buio.
-Muoviti,ho sonno.- risposi prontamente,mettendomi le mani davanti alla faccia.
Sapevo che tipo di domande erano,purtroppo.
-Da quando sai usare una pistola?- chiese freddamente,deglutendo rumorosamente dopo aver fatto la domanda.
-Mio zio faceva parte della polizia,mi ha insegnato qualcosa riguardo la difensiva.- Bugia.Ma infondo non dovevo dirgli la verità,giusto?
-Eri molto legata a tuo zio?- domando' nuovamente,costringendomi a togliere le mani da davanti alla faccia.
-Si,purtroppo ha subito un brutto incidente, e ora sta dove tutte le persone con un animo buono e generoso starebbero.- risposi,ricordando la morte di mio padre,una parte della vera me stava nuovamente uscendo fuori.
-Com'è morto?- domando',spostando un ciuffo di capelli appena caduti davanti al mio volto,portandoli dietro all'orecchio.
-Faceva parte della polizia,quindi aveva sempre a che fare con la mafia o robe simili,poiché si occupava di quel settore.Un giorno andai in missione con lui,avevo circa sette anni.Mi aveva fatta andare per gioco,fingendo che ci fosse la vera mafia.-deglutii rumorosamente,al ugual-simile ricordo di mio padre.-Ma ci fu' un tentato a sorpresa,avevano scoperto che mio zio mi aveva portato in un bosco per giocare,ma invece,senza sapere,mi ritrovai davanti alla mafia e beh,venni rapita.- sputai fuori,sentii gli occhi pizziccare,non rendendomi conto che stavo per dire la verità a harry,ricacciai dentro le lacrime,cercando di continuare. -Mio zio venne ucciso e in quel stesso giorno riuscii a scappare,fortunatamente,ed è per questo che poi sono tornata in America.Detto in poche parole,io abitavo a Londra fino a dodici anni fa',poi sono tornata dai miei genitori in America e ora eccomi qui,nella Holmes Chapel.-iniziai a fissare il vuoto e le lacrime iniziarono a scendere.
 
*flashback*
-Papa',hai portato anche i tuoi amici a giocare con noi alla finta mafia?- chiesi con tutta l'innocenza e purezza di una bambina di sette anni,mentre ero tra le braccia di mio padre.
-No,piccolina,perché?- domando' prima di darmi un bacio nella guancia,provocando un mio ampio sorriso.
-Perché loro ci assomigliano molto!- risposi attaccandomi al suo collo,indicando i ragazzi dietro di noi,che avanzavano con pistole e mazze da baseball.
Si girò immediatamente nella parte in cui gli indicai,vidi il suo sorriso scomparire e posarmi delicatamente a terra.
-Scappa tra gli alberi del bosco,Grace!- mi urlo' mio padre,estraendo la pistola dalla sua tasca.
Strinsi il mio peluche,che raffigurava un tenero orsacchiotto con un papillon rosso,e corsi dietro ad un albero.
Rimasi ad osservavare la scena che si mostro' davanti ai miei occhi in pochi secondi.
Mio padre inizio' a sparare contro gli uomini,per una bambina di sette anni,con un'anima d'oro,la dolcezza e una purezza unica,sembrava un incubo.
Ci fu' un ultimo sparo,che lancio' uno dei ragazzi e colpì prontamente mio padre.
Osservai l'albero davanti a me,teneva un buco,posai il mio peluche lì dentro.
-Stai qui a fare la guardia,Mr.Dogghy!- sussurrai al peluche,non sapendo del fatto che non si tratasse di un gioco.
-Voglio giocare anch'io pap..- mi avvicinai al corpo di mio padre,ormai al suolo tra le tante foglie d'autunno.
Vidi un buco nel suo torace e poi del liquido rosso,conosciuto come sangue.
Iniziai a piangere,rendendomi conto di ciò che fosse appena successo.
*fine flashback*
 
-Doveva essere solo un gioco,uno stupidissimo gioco!- urlai con la testa nel cuscino,piangendo istericamente.
Una delle poche volte che piangevo,era al ricordo di mio padre disteso a terra,con una pallottolla dritta nel cuore e poi me,che venivo rapita da gente sconosciuta ai miei poveri occhi pieni di lacrime amare.
 
-Mi dispiace..-rispose harry,avvicinandomi al suo torace,accarezzando delicatamente i capelli una volta che la mia testa fu' vicino al suo corpo.
Tra un singhiozzo e l'altro mi addormentai,con harry che delicatamente mi teneva stretta a lui.
 

-Credo che dovremmo riportare la macchina a quel tizio.- disse harry tra una leggera risata,mentre indicava la macchina che la sera prima avevamo rubato.
-Come facciamo se non sappiamo chi sia il proprietario?- domandai ovvia
-La portiamo alla polizia e poi si arrangiano loro.Tanto sono il figlio del capo della banca,quindi pagherò anche.- rispose con un tono di quasi-vanità,chiamando un carro-atrezzi per farla portare nel distretto di polizia e portarla al proprietario.
 
Lo lasciai fare,mentre pensavo al mio peluche. Chissà se era ancora dentro l'albero.
 
-Harry,mi porti nel bosco vicino a londra?- chiesi,una volta che lo vidi posare il telefono nella tasca.
-Va bene,ma perché vuoi andarci?-domando' lui con una smorfia di confusione.
-Voglio farti vedere una cosa- affrettai,prenendolo per mano e camminando verso la macchina rubata la sera prima.
-Useremo questa per arrivarci,tu guiderai,poiché io non ne ho voglia.E dopo la portiamo noi dalla polizia.- risposi con ovvietà,lui inizio' a protestare,ma finì che chiamo' il carro-attrezzi e annullo' tutto.
 
Salimmo dentro la macchina e lì diedi le indicazione del bosco in cui morì,amaramente,mio padre.
Avevo cercato per anni,inutilmente,di dimenticare quel ricordo,ma era nel mio cuore quel ricordo,dentro quel poco di anima pura che mi era rimasta.
Dopo quell'incidente cambiai subito dopo atteggiamento,la mia anima divenne oscura e sporca all'interno.
Dentro di me,il mio cuore,era composto da un cuore vivo e uno morto,ma di vivo non avevo ormai più niente,solamente il mio corpo.

 
SONO RIUSCITA A FAR FUNZIONARE INTERNET.
OMG.OMG.OMG.
anyway,mi perdonate per il moltissimo ritardo?Lo so,sono passati un pacco di giorni.
Ma tra compiti,internet che va a putty,problemi personali e bla bla,non sono riuscita a caricare il capitolo.
Gli altri due capitolo sono già pronti,ma poiché devo subito uscire (ancoora.) ve lo posterò domani,o almeno ci provo :c
i'm sorry,spero vi sia piaciuato(?)

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Grace&Harry.

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Capitolo 14
*** bipolar. ***


 


chapter fourteen:

bipolar.





Dopo circa quaranta minuti di viaggio in macchina,arrivammo davanti al bosco.Sentii un brivido percorrermi la schiena appena vidi l'atmosfera cupa e triste di quel bosco,che prima di quell'incidente poteva sembrare il bosco di biancaneve e i sette nani.
 
Deglutii e m'incamminai decisa tra gli alberi,cercando di ricordare il luogo in cui avevo lasciato Mr.Dogghy,le mie speranze erano veramente poche.Un peluche,dentro un albero,dopo circa dodici anni che è stato lì dentro,potrebbe non esserci.
 
-Grace,dove stiamo andando?- sospirò con tono confuso.
-Da Mr.Dogghy,harry.- risposi cercando di non cadere in qualche sasso o ramo a terra.
Non ebbi risposta,sentii solo una sua risata,che a stento tratteneva,continuai a camminare,finché non trovai alcuni alberi messi in cerchio,lasciando intravedere quel poco di sole che colpiva le foglie a terra facendole diventare di un oro vivo.
 
Mi guardai attorno,in cerca dell'albero,con scarsi risultati.
Decisi di girare attorno a ogni albero,cercando il buco che teneva dentro il peluche; dopo vari alberi,riuscii a trovare l'albero,con dentro anche il peluche,totalmente rovinato.
Aveva il tessuto totalmente rotto,il contenuto che una volte lo rendeva morbido e caldo era fuoriuscito dalla cucitura,era praticamente disfatto.
Osservai tutti i dettagli,finché qualcosa che luciccava non attirò la mia attenzione.
Con prudenza,tirai fuori tutto il contenuto,prendendo il mano l'oggetto che luccicava.
Era una catenina,aveva un ciondolo che si apriva e chiudeva,con cautela l'aprii e dentro vi trovai una foto mia e di mio padre,con inciso una frase.
 
'ti amerò come nessun'altro,tuo padre.'
 
Chiusi il ciondolo,posando il peluche all'interno dell'albero e successivamente mettendo dentro la borsa la piccola catenina; tirai su col naso,non volevo piangere,dovevo essere forte.
Tornai da harry,che era stato fermo appoggiato ad un albero per tutto il tempo.
Feci per aprire bocca,quando sentii dei rumori di rami e foglie pestate,mi voltai allarmata,cosa che fece anche il riccio.
-Corri!- sussurro' harry,prendendomi per mano e camminando tra gli alberi.
Correvo con il cuore in gola e il fiato corto,harry aveva le gambe più lunghe delle mie,correva più velocemente e mi era parecchio difficile stare al suo passo.
-Non siamo soli.- si fermo' piegandosi in due,posando le mani nelle ginocchia,cercando di prendere fiato.
-Cosa?E tu te ne stai qui,fermo,a prendere fiato?Cazzo,harry,andiamocene!-il mio tono passò da 'confuso' a 'nervoso',potevo sentire il sangue correre più velocemente nelle mie vene.
Presi harry per il polso e lo trascinai con me,cercando l'uscita.
-Cazzo,Grace,sono appena uscito da un'ospedale!- si fermo' di colpo,di conseguenza fermando anche a me,che andai a sbattere con la schiena nel suo petto.
Mi girai,incontrando i suoi occhi verdi diventare leggermente più scuri.
-Senti,fai ciò che cazzo ti pare.Io me ne vado.- mollai il suo polso e iniziai a camminare,senza voltarmi,verso una stradina del bosco,non sapendo dove essa portava.
Poco dopo sentii dei passi venirmi incontro da dietro,sapevo che si trattava di harry.
-Minchia,sei testarda!- mi prese per un polso,costringendomi a girare verso di lui.
-E tu sei un codardo.-risposi con un sorriso falso,cercando di tornare alla mia camminata di fuga,cosa che fu' proibita a causa della presa di harry.
-Uno scoiattolo è più simpatico di te,piccola.- strinse leggermente di più la stretta al polso,per poi avvicinarmi a lui.
-Chiamami ancora piccola e faro' in modo che uno scoiattolo di aggredisca dove non batte il sole.- risposi socchiudendo gli occhi,facendo un respiro profondo.
-Aw,sei adorabile quando t'incazzi.- rise.
-Siamo nel bel mezzo di un bosco e tu cosa fai?Ti metti a fare battutine squallide.Andiamo,harry!- sbuffai,posando la mia mano libera sopra la sua mano che teneva stretto il mio polso.
-Ho solo cercato di farti cambiare umore,ti vedo tesa.- fece spallucce,mollando la presa senza esitare.
-Dai,andiamo.- mise le mani nelle tasche latterali del jeans,lasciando fuori-uscire i pollici.
Inizio' a camminare davanti a me,tornando al punto in cui eravamo scappati.
Dopo vari minuti,riuscimmo ad uscire da quello che ai miei occhi sembrava un incubo notturno che appena ti svegli hai l'ansia in tutto il corpo.
 

Appena eravamo tornati alla macchina,harry non esito' a lasciare quel posto.
Durante il viaggio non avevamo toccato l'argomento della sera precedente,fortunatamente.
Prima di portare la macchina alla polizia,harry mi aveva lasciato a casa mia con un appuntamento,se tale si poteva definire.
 
Posai la borsa con non-curanza a terra,davanti alla porta, e andai a farmi una doccia.
Arrivai nel bagno,mi tolsi i vestiti,seguito dall'intimo.
Prima di entrare sotto il tocco dell'acqua tiepida,tolsi le bende che corpivano i tagli e andai davanti allo specchio,per osservare attentamente ogni dettaglio.
Notai vari tagli di varie lunghezze,alcuni più piccoli e quasi invisibili,altri profondo e altrettanto visibili a occhio nudo.
Grugnì facendo una smorfia appena passai l'indice sopra un taglio nello stomaco,proabilmente avevano osato a picchiarmi durante il mio sonno,feci una smorfia disgustata al solo pensiero di vedere delle figure di uomo picchiare o aggredire una donna.
Dopo aver capito che era inutile stare davanti allo specchio,decisi ad andare sotto il getto dell'acqua tiepida,facendo in modo che quelle goccioline ricadessero su tutto il mio corpo,dandomi sicurezza e rilassando ogni parte del mio corpo.
Rimasi per vari minuti dentro la doccia,riuscendo a rilassarmi totalmente e dimenticandomi della triste realtà,ma appena fui fuori e con indosso un solo accapatoio,tutto torno' come sempre.
Gettai i vestiti e l'intimo usato del cesto dei vestiti da lavare,indossai l'intimo pulito e un vestito color tuchese con le borchiette nella manica con una cintura di belle nera intorno alla vita,seguito da delle calze e le converse bianche.
Asciugai i capelli con il phon,lsciandoli leggermente mossi alla fine.
Non avendo una grande voglia di truccarmi,andai sul leggero.
Presi un pò di fondotina,un eyeliner e un mascara,e finalmente potei uscire da quel benedetto bagno.
Guardai l'ora,erano le 12.21am,dovevo andare a pranzare con harry,poiché voleva avere un appuntamente che ai miei occhi sarebbe stato sicuramente un interrogatorio.
Mi sdraiai nel divano,mettendo un braccio sopra gli occhi e chiudendoli.
Sentii tre colpi alla porta,qualcuno stava bussando,e la mia pigrizia in quel momento aveva l'intero possesso del mio corpo,così optai di urlare un 'avanti,è aperto' a squarciagola.
Appena sentii la porta aprirsi e poi chiudersi,mi alzai,con fatica e mi diressi verso la porta d'ingresso,trovando il riccio moro mentre si sistemava i pantaloni abbassandoli,sporgendo una cintura.
-Cosa te ne fai di una cintura se porto i pantaloni sotto il culo?- domandai alzando un sopracciglio,mentre prendevo la mia giachetta nera e la posavo nelle mie spalle.
-Hai per caso le tue giornate colorate di rosso,piccola?-rise sistemandosi i capelli con una fugace mossa di mano.
-Taci.-sbuffai,spingendolo fuori casa per poi chiudere il tutto e dirigermi con lui in macchina.
 
Dopo svariati minuti in macchina,nel silenzio totale vidi harry aprire il cruscotto ed estrarre da esso un pacchetto,osservai meglio; teneva in mano un pacchetto di sigarette.
Stando attento a non andare fuori strada,tiro' fuori dal pacchetto una sigaretta per posarla poi tra le labbra e riportare il pacchetto dentro il cruscotto.
Poco dopo lo vidi frugare nella tasca dei suoi jeans,estraendone poi un accendino,che portò immediatamente davanti alla sigaretta e inizio' successivamente a fare degli anelli di fumo espirando con la bocca.
-Da quando fumi?- chiesi sorpresa del gesto che aveva appena fatto il ragazzo alla guida.
-Da sempre,ma fumo solo quando sono stressato oppure ho dormito poco.- il suo tono era freddo,lo si percepiva dalle parole che diceva senza emozioni.
-Potevi almeno offrirmene una,stronzo.- sbuffai,girandomi verso il finestrino portando le braccia incrociate sotto i seni.
-Le sigarette sai dove sono,così pure per l'accendino.Fai come cazzo ti pare.- sgranai gli occhi a questa sua affermazioni,voltandomi verso di lui.
-Ma che cazzo ti prende?- iniziavo a seriamente a credere che fosse bipolare,due minuti prima stava facendo il gallo e ora sta aggressivo.
-Mi dai fastidio.Smettila.- espiro' del fumo dal naso,abbassando il finestrino per far uscire la piccola nuvoletta di fumo trovata dentro l'auto.
-Come,scusa?-  quel ragazzo era più psicopatico di quanto pensassi.
Non rispose,entro' dentro un parcheggio' e si fermo',evitando il mio sguardo,era più teso e nervoso di prima.
-Scendi,siamo arrivati.- aprii la portiera del passeggiero,aspettando che scendessi,cosa che non feci.
-Dimmi che cazzo ti prende,harry.- l'osservai nei suoi occhi,che ora non erano di un verde chiaro,ma di un verde scuro,quasi marrone.
-Scendi e non farmi perdere la pazienza.- rispose secco,con tono di prepotenza.
-No.-
-Dai,cazzo!- mi prese per il polso e mi trascino' fuori dalla macchina,facendomi quasi cadere.
-Ma porco cazzo,sei bipolare o stronzo? Ringrazia dio che non ti ho dato un calcio dove non batte il sole,Gesù santo!- sbottai sistemandomi il vestito leggermente messo male.
-Dobbiamo parlare di cose molte serie.-avanzo' verso di me in modo minaccioso.-e chiamami ancora una volta stronzo e non potrai minimamente immaginare cosa questo stronzo sia capace di fare.- tenne il suo sguardo' aggressivo e oscuro fisso nei miei occhi.
 
Quel ragazzo era più bipolare di una persona normalmente bipolare.Faceva quasi paura,anche perché con me non aveva mai usato quel tono.
Iniziai a preoccuparmi,apettandomi già di cosa volesse parlarmi.
 
EEEEHI GEEENTE.
Secondo voi harry di cosa vorrà parlare? ouo
Ho già programmato il capitolo 15 e 16,yeeey.(?)
Beh,vi lascio con ciò e vado immediatamente a studiare.
addieu :c

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Capitolo 15
*** it's a war? ***


 


chapter fifteen:

it's a war?



Dopo essere entrati nel mc donald's andammo a prendere subito i nostri ordini,un hamburgher e una coca cola.
-Di cosa dobbiamo parlare?- addentai una patatina posando il gomito nel tavolo,con fare annoiato.
-Perché ci hanno rapito?Insomma,bastava solo che ci prendevano a pugni e calci.Non capisco il perché arrivare fino alla morte.- sospiro' addentando il suo hamburgher.
 
In realtà,avevo capito di che 'gang' si trattava appena riconobbi uno di loro.
Erano conosciuti come i 'dark revenge',e il nome diceva già di suo.
Con il nostro team avevamo avuto un problema con la gang del quartiere,anni fa',si pensava fosse tutto risolto fino a quella sera,il quale mi resi conto che di risolto,non c'era nulla.
Alla domana di harry rimasi sorpresa,anche perché probabilmente aveva scoperto qualcos'altro di me.
 
-Che hai detto?- sbarrai gli occhi,ingoiando rumorosamente il boccone di hamburgher che pochi secondi prima avevo addentato.
-Hai sentito la domanda.Tu sai il perché ci hanno rapito,altrimenti avresti avuto troppa paura per uccidere tre uomini.- smise di mangiare,osservandomi dettagliamente.
-Uhu,beh..- iniziai a torturarmi le mani,stava iniziando a sapere più cose di quanto già io non sapevo di me stessa.
-Devo andare in bagno.- decisi che questa era la risposta giusta al momento,scappare dai problemi non risolve nulla,ma in questo momento risolveva qualcosa.
Afferrai la borsa che avevo posato affianco a me nel divano di pelle e iniziai a correre camminare verso il bagno.
Appena entrai nel bagno trovai altre due ragazze,poco più piccole di me.Avranno avuto all'incirca 17-18 anni.
Dovevo far distrarre harry,in modo da scappare via e tornare alla mia vecchia casa,in quell'oscuro quartiere lurido e sporco,almeno lì non mi avrebbe trovata.
-Scusate,potrei chiedervi un favore?- avanzai verso le due ragazze che erano impegnate a parlare,si girarono verso la mia direzione,sorridendomi.
-Certo!- rispose una delle due more.
-Fuori da questo bagno c'è un ragazzo con i capelli ricci,non molto ricci per l'esatezza,moro e occhi verdi.Venite,vi mostro.- indicai loro la porta,aprendola leggermente a fessura in modo da far notare la figura di harry,che successivamente indicai.
-Uhu,carino!Ma che cosa dobbiamo fare?- rispose l'altra sorridendo maliziosamente.
-Dovete parlare con lui senza farlo girare verso il bagno o la porta d'uscita.Dovrei scappare,liquidarlo,ecco.- sorrisi aggiustando meglio la borsa nella mia spalla destra.
-Non ti preoccupare,ci penseremo noi!- risero all'unisono.
 
Harry's Pov.
Era da più di cinque minuti che Grace era dentro il bagno,volevo chiarire con lei.
Fin dall'inizio non mi ha raccontato la verità,non mi ha detto che conosceva i tizi della festa e i tizi che ci avevano rapito.
Appena tornai a casa dopo la visita ne bosco,corsi immediatamente in ufficio e ,con l'aiuto di esperti in quel campo,cercai delle informazioni private su Grace.
Sfortunatamente,avevo trovato quasi niente,solamente che era stata rapita e un suo famigliare era morto,come lei stessa mi aveva raccontato.
Ma non c'era scritto che alla fine l'avevano ritrovata e ciò rimase nella mia testa,dovevo sapere la verità.
 
-Ehi,bellissimo!- urlo' una ragazza, a cui non diedi attenzioni.
-Diciamo a te,ricciolino- urlo' un'altra ragazza,iniziando a ridere all'unisono con la sua amica.
Decisi di dargli attenzioni,per capire che volevano.
-E' occupato?Beh.- si sedettero nel posto in cui,precedentemente,stava seduta Grace,neanche aspettando una mia risposta.
-In verità sto qui con una mia amica.- abbassai lo sguardo,giocando con la cannuccia della coca cola.
-La tua amica tanto non c'è.- rise.
-meglio ancora,non c'è più.-risero nuovamente.
-scusate?- alzai il sopracciglio guardandole meglio in volto,per capire ciò che avevano appena detto.
- ti ha appena liquidato,tesoro.E' appena uscita.- fece un segno con la testa indicando l'uscita.
Mi girai,vedendo la porta a scorrimento chiudersi lentamente,non facendo vedere nessuna figura.
 
Grace Pov's.
Avevo chiamato Ariana,avvisandola di venirmi a prendere.
Fortunatamente era lì nei paraggi per commissioni,così ci mise molto poco ad arrivare.
Appena le due ragazze entrarono in gioco,corsi immediatamente fuori,senza mia guardarmi indietro.
Fortunatamente Ariana arrivo' dopo poco la mia uscita,salii in macchina iniziando a spiegarle meglio ciò che era accaduto.
 
-Quindi..stai scappando dalle domande di harry?- domando' per l'ennesima volta.
-Esatto.- sospirai.
-O da harry?- mi guardo' con la coda dell'occhio,osservando la mia reazione.
-Che diamine dici?Perché dovrei scappare da lui?Insomma,è ovvio che scappo per non rispondere alle sue domande!- sbuffai guardandola male.
-Ok,scusa!- alzo' la mano destra in segno di difesa,continuando a mantenere il controllo del volante con la mano sinistra.
Sbuffai per la millesima volta girandomi verso il finistrino,osservando il bellissimo paesaggio che a poco a poco svaniva a causa del quartiere in cui abitavo.
 
Scesi dall'auto salutando Ariana con un bacio nella guancia,per poi salire le scale del mio appartamento.Quel posto non mi era minimamente mancato.
Fortunatamente avevo lasciato un bel pò di roba in quell'appartamento,poiché sapevo che un giorno sarebbe stato utile ciò.
Avendo poca voglia di cambiarmi,mi diressi in salotto,accendendo la tv e sdraiandomi nel più non-gentile-modo possibile.
Non trovando nulla d'interessante in tv,optai per fare un giro al Night Club.
Mi scambiai ancora una volta,con dei pantaloni militari e una maglietta a maniche corte che intonava al colore del pantaloni,per poi un paio di scarponi neri.
Indossai il mio giubbotto di pelle,osservando la mia figura nello specchio.
Mentre mi sistemavo i capelli in una treccia disordinata,qualcuno busso' alla porta per tre volte.
Chi diamine poteva essere?
Sbuffando mi diressi verso la porta,aprendola.
Una figura più alta di me entro' nella casa,chiudendo la porta e mettendosi davanti a essa.
-Che cazzo ci fai qui?- sputai sorpresa di ritrovarmi harry davanti.
-No,tu devi spiegarmi che cazzo ci fai in questo vecchio appartamento!- urlo'.
-Non te ne frega,comunque.- presi la borsa e iniziai a camminare verso la mia camera,da cui sarei successivamente uscita dalle scale di sicurezza.
-Ferma qui.- due mani mi presero per la spalle,facendo aderire la mia schiena al gelido muro con un intonaco rovinato.Osservai i suoi occhi,che erano ritornati di un verde più chiaro rispetto a prima.
-Dimmi.chi.cazzo.erano.- disse lentamente,scandendo bene ogni singola parola.
Avevo perfettamente capito a chi si riferiva.
Deglutii rumorosamente,osservandolo dritto negli occhi,abbassandomi leggermente.
-Grace,so' perfettamente che tu li conosci,sia i tizi della festa sia quelli che ci hanno rapito.Non mi hai detto la verità riguardo a quando sei scappata dai rapitori.- urlo'.
-N-non è vero!- balbettai.
-Invece si,ho fatto ricerche su di te!-urlo' ancora.
-Che cosa hai fatto?- solo in quel momento ripresi il controllo di me stessa,rendendomi conto che lui aveva osato fare ricerche su di me.
Posai entrambi le mani nei suoi polsi,spingendolo via da me e attaccandolo al muro davanti a me.Nonostante fosse più grande e forte di me,fu' colpito di sorpresa e sapevo che sarei riuscita a tenerlo per alcuni secondi.
-Cerca ancora qualcosa su di me,e giuro che te ne pentirai.- lo guardai dritto negli occhi,non rendendomi conto che l'avevo appena minacciato.
 
La nostra discussione fu' interrota da tre spari,che venivano da fuori l'appartamento.
Avevano catturato sia la mia e l'attenzione di harry,al quale entrambi ci concentrammo verso l'unica finestra aperta che era in grado di farci ascoltare ciò che succedeva fuori.
Mi allontanai da harry,avvicinandomi alla finestra,sporgendomi di poco per capire meglio.
-Dovevi mettere la bomba nel nuovo appartamento di Grace Dowson,non in questo,testa di cazzo!- urlo' un uomo,o meglio,Rob Farley,prima di dare un quarto colpo di pistola.
Spalancai gli occhi,seguita a ruota da harry che era riuscito a sentire tutto.
Il silenzio' calo',facendo sentire dei rumori di doppio 'beep-beep' da parte dell'orologio.
Harry afferro' l'orologio peso al muro,ruotandolo  e mostrando un dispositivo con scritto un numero,57 secondi di tempo.
-O cazzo.- sussurrai.
Afferrai la mano di harry,andando verso la scala di sicurezza fuori dalla finestra della mia camera.
-Dobbiamo salire sopra quell'altro edificio e correre ancora!- dissi indicando l'edificio affianco al mio appartamento.
-Muoviamoci allora!- urlo',saltando sopra la scala di sicurezza.
 
Arrivammo in cima al mio appartamento.
-Al mio tre saltiamo.- strinsi la mano di harry,annuendo.
-Uno.....Due......Tre!- prendemmo la rincorsa per poi saltare sopra l'altro edificio,sentendo lo scoppio della bomba e dando così più pressione di volo al nostro lancio.






Heeello! c:
Inizio a ringraziare le
1000 persone che hanno letto il primo capitolo.hgjfk
poi le
50 persone che seguono la fanfiction
le
9 che la ricordano(?)
le
41 che le preferiscono
e tutte le persone che fin'ora hanno recensito.
Normalmente faccio i ringraziamenti all'epilogo o.o
ma vabbeh,anche se non sono neanche a metà storia io può.tks.AHAHAHAHA
Domani non ho scuola,poiché incontro la mia migliore amica di distanza,quindi scrivero' più di due capitoli,love yaa. :')
Dopo aver fatto la più lunga parlata del secolo,vi lascio):

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'don't worry,be sexy'

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Capitolo 16
*** two face. ***



chapter sixteen:

Two face.

 


A causa dello scoppio io e harry eravamo bruscamente atterratti al suolo,rimanendo schiacciati a terra.
-Merda.- iniziai a tossire per colpa del troppo fumo nero che usciva dall'appartamento completamente in fiamme.
-Che cazzo è stato?- sbotto' il ragazzo sdraiato al suolo accanto a me,alzando la testa per avere una visuale migliore.
-Hanno cercato di uccidermi.- mi alzai lentamente,leggermente dolorante.
-Devo andare,tu scappa da qui.- dopo essermi alzata mi girai dandogli le spalle.
-No,tu verrai da me.-urlo' una voce roca,la stessa che poco prima mi chiese cosa stava succedendo.
 
Harry's Pov.
Dopo aver trascinato Grace a casa mia,con la forza e le maniere dure,la portai in camera mia,osai chiuderla dentro a chiave,bloccando le due finestre per evitare di farla scappare.
Andai nella sala giochi,dove normalmente mi riunivo con i miei amici per giocare a ping-pong,xbox,vedere un film o quant'altro.
Ero seduto nella poltrona gonfiabile,pensando a ciò che poche ore prima.
-Ehi bro'.- sentii una voce a me familiare entrare nella stanza,mi girai per aver conferma di chi fosse.
-Ehi Andy.- risposi con un cenno di testa,facendo un saluto.
-Che hai?Ti vedo pensieroso.-si sedette davanti a me,osservando il mio sguardo.
Non avevo voglia di parlare,sospirai portando le mani davanti alla faccia,massaggiano con i pollici le tempie.
-Grace?- domando',cercando i farmi capire che secondo lui c'entrava lei.
-Si..-sbuffai,quella ragazza era troppo complicata.
-E' così..misteriosa..-continuai,togliendo le mani dal volto e fissando un punto vuoto della stanza.
-Tu ami i misteri.- tossi'.
-Quindi?- alzai un sopracciglio,confuso della sua affermazione.
-Harry, a te piace Grace.- il suo tono era serio,non più come una presa in giro.
-Non puà piacermi una persona che ha dei segreti,oscuri per di più.- mi alzai dalla sedia,per andare a vedere com'era la situazione di sopra.
-Mi ringrazierai un giorno,amico.- urlo' nuovamente Andy.

Girai silenziosamente la chiave,aprendo la porta,trovando Grace seduta a gambe incrociate nel letto,intenta a guardare la Tv.
-Tutto bene?- mi sedetti vicino a lei.
-Hmm,no ma sono viva.- fece un sorriso amareggiato,fissando la televisione.-Forse dovrei starti lontana.- continuo'.
-Perché?- corrugai la fronte.
-Dovrei starti lontana,corri pericolo con me.- sposto' un ciuffo di capelli ricaduto davanti ai suoi occhi,portandolo dietro l'orecchio.
-Non capisco..- mi portai una mano dietro la nuca,cercando di capire.
-Harry,sono pericolosa,ogni persona che mi circonda è in pericolo-sospiro'-non posso dirti altro,perdonami.- si alzo' dal letto,andando a regolare il volume della tv.
-Ma perché ti vogliono morta?- la curiosità mi stava letteralmente uccidendo,volevo sapere che cosa stava succedendo,volevo dare una risposta a ogni mia domanda.
-Sono Grace Dowson.Due Faccie.Buio e luce.Ora lasciami andare.- si giro' nuovamente verso la tv,per andare a spegnerla,ma non lo fece.
 
 «Tre uomini la scorsa notte sono stati uccisi nell'edificio abbandonato vicino alla banca.Un testimone ha rivelato che due ragazzi erano appena usciti dall'edificio,rubando la macchina che ora è stata ritrovata dalla polizia.I colpevoli sono stati individuati,ora la polizia sta cercando i due ragazzi
 
-Oh merda.Dobbiamo andarcene.- sbotto' Grace,spegnendo la tv e parandosi davanti.
-Dove e quando?- mi alzai,confuso più di prima.
-Se ci scoprono finiremo entrambi in galera per omicidio.-si porto' le mani nei capelli,rendendosi solo in quel momento di aver fatto una cazzata ad aver ucciso quelle persone.
-Prendo un appartamento per noi due,io sono stato complice,staremo lì.- risposi non pensando alle parole che dalla ia bocca uscivano
-Ma come farai con tuo padre?Con la banca?- mi guardo' confusa.
-Verrò qui quando sarò sicuro che i poliziotti abbiano terminato le ricerche qui in casa.- risposi sicuro.
-Ho un'idea migliore.- rise.
-Quale?- corrugai la fronte.
-Due faccie,ricordi?-sorrise ancora una volta.

 

Quella ragazza mi nascondeva qualcosa,l'avrei scoperto.Avevo scoperto il suo lato innocente e quello aggressivo e pericoloso di lei.
Lei era stata rapita,sicuramente,ma non era scappata.Dovevo dare le risposte a tutte le mie domande.





Hei!
Come sempre,volevo ringraziarvi per le recensioni e le visite,vi amo. <3
Poi,domani ho colloqui.
Quindi,saprete già che succede se vengo a sapere che sono calata,nah?ecco):
Speriamo bene,altrimenti mi tolgono il pc,telefono e tutto,e posso solamente leggere fanfiction,senza aggiornare.
Comunque,continuerò questo capitolo quando vedrò alcune recensioni,almeno 5,poiché sono sempre 2 o 3.
Non odiatemi,ma sono curiosa di sapere cosa ne pensano tutti i lettori,in generale,più di uno insomma.

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Capitolo 17
*** jealousy. ***



chapter seventeen:

jealousy
 

 

-Quano la polizia verrà qui li diremo semplicemente la verità,cambiando alcune cose.- sorrise furbamente.
-Continuo a non capire.- mi grattai la nuca,con modo di confusione.
-Ci hanno aggredito,siamo riusciti a scappare e come testimone abbiamo i medici.Ci verranno in contro,so' io come.-La vidi scomparire dietro la porta e lasciarmi con l'amaro in bocca.
 
Grace Pov's
-Quindi,avete capito tutto?- buttai giù un altro sorso di birra.
-Dobbiamo minacciare un'infermiere di dire alla polizia che lui era con voi?E la macchina rubata?-sam aggrotto' la fronte
-Allora,rispiego.-sbuffai-ci hanno aggrediti,l'infermiere ha sentito le mie urla passando vicino alla banca per prelevare dei soldi ed è entrato nell'edificio per capire da chi venivano le urla.Ha assistito alla scena e appena ci hanno lasciati soli lui ci ha portati via prendendo la prima auto che ha trovato.Va bene,ora?-gesticolai con le mani ,lasciandole in aria come segno di resa.
-Perfetto,dobbiamo solo seguirlo dopo averlo visto uscire dall'ospedale.Semplice,no?- affretto' Max,l'amico di Sam.
-Dovete muovervi,se scoprono tutto sono nei guai,e non pochi.Ora devo andare,ci si vede!- diedi una pacca sulla spalla di Sam,salutando con un cenno di testa Max.
 
Avevo lasciato la villa di Styles per recarmi al Night Club per spiegare meglio il piano per non farmi arrestare o avere guai seri con la polizia.
Nonostante fosse legittima difesa,non dovevo sparare,solo la polizia può.Che merda.
Dopo essere uscita dal night club,dovevo tornare a casa styles,harry era andato a prendere i vestiti e il necessario a casa mia,dopo l'accaduto nel vecchio appartamento voleva tenermi sotto controllo,ma se devo essere sincera,voleva tenermi sotto controllo per conoscere meglio me e le mie intenzioni,cosa che sicuramente non gli avrei mai fatto capire.
Decisi di farmi dare un passaggio da Sam,che non esitò.
 

-Io stasera vado a divertirmi,tu fai come vuoi!-aprii l'armadio,cercando un vestito non troppo corto e non troppo lungo,il tanto giusto per andare in discoteca.
-Va bene,ho capito,vengo anche io.- alzo' le mani in segno di difesa,sbuffando.
-Vedo che non ci metti molto a capire.- presi il vestito che avevo scelto,era un vestito che rimaneva stretto color rosso,abbinato con una cintura in vita,color nero in pelle.
-Vado a scambiarmi,fatti trovare pronto quando esco.-aggiunsi portando le labbra vicino al suo orecchio,il quale soffiai quelle parole.Risi vedendo la sua reazione,il quale deglutii rumorosamente,ricevendo una mia risata.
Era infantile il modo in cui riuscivo ad avere il suo completo controllo solamente con quei piccoli gesti.
 
Andai a farmi una doccia completa,i capelli avevano seriamente bisogno di uno shampoo decente e accurato.
Dopo aver avvolto il mio corpo in un accapatoio,mi asciugai i capelli,lasciando qualche boccolo qua e la' con l'aiuto di una spazzola per capelli.
Poi,passai al trucco,il quale non era molto pesante,misi un pò di fondotina,corretore,blush,eyeliner e le labbra le lasciai senza nulla,odiavo mettere quelle sostanze appiccicose nelle labbra,era una sensazione che  non sopportavo,inoltre mi screpolavano pure le labbra,un motivo in più per non metterne.
Dopo aver indossato il vestito,osservai soddisfatta il modo in cui mi stava.
Essendo rosso,attirava parecchio l'attenzione e inoltre metteva in risalto ogni mia curva,inoltre era senza spalline,il punto vita era segnato da quella cintura nera di pelle,che risaltava molto sul rosso,infilai infine le decolté rosso vernice e mi diressi al piano di sotto,dove harry mi stava sicuramente aspettando.
-Possiamo andare!- urlai euforica alla sua vista,era da un paio di giorni che non mi divertivo,avevo bisogno di essere libera,almeno per un pò avevo voglia di vivere.
Afferrai il mio giubbotto di pelle,anch'esso nero e andai per girare la maniglia della porta,quando mi accorsi che harry non era ancora dietro di me.
-Che fai?Vieni o no?-domandai ridendo,vedendolo con la bocca leggermente dischiusa che mi guardava da capo a piedi.
-M-merda.- balbetto' avvicinandosi a me,massaggiandosi la fronte abbassando lo sguardo.
-Dai,muoviti.-risi aprendo la porta,dirigendomi verso la sua lamborghini.
 
 
Dopo vari minuti passati in macchina con 'The Pretty Reckless' e le sue canzoni a tutto volume arrivammo nella discoteca.
Mi sentivo già ubriaca,ma dettagli.
Entrai saltellando,tenendo per mano harry che mi sorrideva.
Andai a prendere qualcosa al bancone,accompagnata da harry,optai per una caipiroska alla fragola,harry prese una birra,essendo alla guida mi aveva detto che voleva rimanere lucido,mentre io,beh,volevo essere libera.
La caipiroska alla fragola è composta da Vodka,il che significa che avrà avuto almeno il 40% di gradi.
Dopo averla bevuta tutto d'un fiato,potevo sentire la testa girarmi e mi sentivo più euforica di prima,cercai di non farlo notare a harry,che beveva tranquillamente la sua birra.
-Vieni?- mi alzai a presi per la mano harry,lasciando la presa dondolare leggermente,mentre lo guardavo mordendomi il labbro inferiore.
Non rispose,ma si alzo' in piedi,portandomi verso la pista da ballo.
Quella bevanda all'inizio mi aveva leggermente stordita,ma ora mi sentivo più viva di prima,iniziai a ballare senza badare ai passi,infondo me la cavavo a ballare.
Vidi una ragazza bionda avvicinarsi a harry,mentre lui continuava a ballare insieme a me,tenendomi per i fianchi.
Mi avvicinai di più a harry,fermando il mio ballo scatenato,portando le mani dietro al suo collo,anche harry si fermo',stringendomi di più a lui.
Entrambi avevamo leggermente il fiatone,a causa del nostro ballo-senzasenso-sfrenato.
Guardai prima le sue labbra rosee e poi i suoi occhi verdi,per varie volte,per poi distruggere ogni distanza tra le mie labbra e le sue.
Dovevo far sapere che ogni preda ha il suo cacciatore,e in tal caso io ero il cacciatore e harry la mia preda,una bellissima preda,e ciò non lo negavo.
Accorgendomi della situazione,o meglio,del luogo in cui stavamo tranquillamente 'pomiciando' camminai leggermente indietro,cercando un angolo buio del locale.
Harry sembro' capire che volevo un angolo buio e nascosto,o almeno così pensai e volevo che capisse,si stacco lentamente dal mio bacio.
-Sei bellissima.- sussurro',prendendomi per mano e camminando verso l'uscita.
Senza fare domande seguii harry,che entro' dentro un edificio,un appartamento,prese delle chiavi,ma prima di aprire la porta davanti a noi,mi avvicino' di più a lui,eliminando nuovamente ogni distanza e iniziando a baciarmi con foga,per poi aprire la porta e chiuderla alle sue spalle,senza staccarsi dalle mie labbra.
 
Inizialmente,non capii il perché di quella mia reazione in discoteca.
Harry in questi giorni era stato molto vicino a me,avevamo condiviso varie uscite,e ciò non mi dispiaceva nonostante rimanevo in tema 'lavoro',ma sembrava esserci qualcosa in più di un semplice lavoro,qualcosa che ancora non riuscivo a spiegarmi.
 




Heei gente!
Ho appena finito di studiare,yee.
anyway,tra un'ora e mezza ho i colloqui,credo che saranno 'decenti',poiché
ho recpuerato tutto con dei volti molto alti (*clap clap*).
Incrociamo le dita :')
Come sempre,vi ringrazio per le visite,le inserite nei gruppo seguite ecc.. , e le recensioni.
Vi prometto che dal prossimo capitolo saranno più lunghi,ma a causa
del poco tempo non riesco a scrivere più di due pagine.c_c
pardon):

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Capitolo 18
*** investigation. ***



chapter eighteen:

investigation.
 

Sentii la suoneria di un cellulare echeggiare nella stanza buia,leggermente illuminata dalla poca luce della luna.Harry sembrava non volesse rispondere al telefono,anche se io speravo rispondesse,stavamo andando troppo oltre,se il telefono non interrompeva,l'avrei comunque interroto io.
 
La suoneria,che alle mie orecchie sembrava piacevole in quel momento,continuò in modo incessabile.Decisi di prendere il telefono dalle tasche di harry,poiché si trovavano nella tasca latterale dei jeans.
Con la mano destra scesi fino ai suoi jeans,tastando ai lati cercando il telefono,appena lo trovai lo presi e mi staccai dal bacio,rispondendo.
-Pronto?- mi passai la lingua nel labbro superiore,assaporando meglio il gusto fresco e dolce di harry.
Vidi harry sorridere compiaciuto della mia azione,avvicinandosi nuovamente a me prendendomi per i fianchi.
-uhu,cerco harry styles.- rispose una voce dall'altra parte del telefono.
-E' per te,harry styles.- risi passandogli il telefono.
Dopo aver risposto alla chiamata,si allontano' da me,mimando con le labbra un 'è mio padre',quindi aspettai che finisse di parlare,mentre osservavo l'appartamento in cui mi trovavo.
La poca luce illuminava una tv e un divano,e al centro dei due un tavolino,le pareti erano di un color bordeaux rovinato,mi girai osservando meglio la stanza.
Davanti a me c'era la cucina,con solo il necessario,qualche credenza,fornelli,frigo,lavastoviglie e un tavolo per due,su cui mangiare.
Mentre continuavo a osservare la stanza,sentii qualcuno abbracciarmi da dietro.
-Dobbiamo tornare a casa.- sussurro' soffiando nel mio orecchio,provocando un leggero brivido percorrermi la schiena.
 



Ero appena entrata nella mia nuova camera,solo per un paio di giorni.
Le pareti erano colorate di un giallo pastello,non troppo acceso,avevo una cabina armadio tutta mia,un bagno completamente mio,vari comodini e infine il letto matrimoniale,coperto da lenzuola e piumoni intonati al colore della parete.
 
Dopo che il padre di harry l'aveva chiamato avevo deciso di ripulirmi la faccia da quel poco di trucco e vestirmi in pigiama,intanto che aspettavo che si facessero le 3 del mattino.
Il perché dell'orario?
semplice:più si faceva tardi,più avevo la fortuna di entrare nell'ufficio del padre di harry per rovistare tra i vari documenti che avrei douto rubare,non mi ero sicuramente scordata del fatto di dover rubare password o cose simili.
 

ore 3.00a.m;villa Styles.

La sveglia suono' puntualmente,come io avevo previsto.
Mi alzai pigramente dal letto,prendendo la vestaglia nera che avevo posato sopra la sedia,insieme al passamontagna e torcia.
Tolsi le pantofole,il quale avrebbero semplicemente strisciato a terra,facendo un rumore assordante.
Dopo aver preso il tutto,andai nel corridoio,cercando tra le varie porte la scritta 'don't enter'.
Ero sicura che dove ci fosse quella scritta ci stavano tutti i documenti.
Dopo poco trovai una porta con inciso 'PRIVATE',girai lentamente la maniglia,notando che era chiusa a chiave.
Aspettandomi di trovare la porta chiusa,presi dalla tasca una forcina,mettendola nella serratura girandola varie volta,finché non senti un 'crack',segno che ero riuscita ad aprire la porta.
Abbassai nuovamente la maniglia,entrando furtivamente,la stanza era completamente buia a causa della tenda che impediva l'entrata della luce da parte della luna.
Con l'aiuto della torcia camminai verso la tenda,per poi aprirla notando il perfetto panorama della villa.
Tornai alla ricerca dei documenti,frugando ovunque,mi ricordai dell'armadio stranamente vuoto dell'altra volta,optai per farci un'altra visitina,magari c'era nascosto qualcosa.
Lentamente aprii entrambi le ante dell'armadio,notando in bella vista una cassaforte,sorrisi alla sua vista.
Era una cassaforte a codice,e per mia fortuna ero abbastanza capace di aprire le cassaforti.
Entrai dentro l'armadio,mentre mi avvicinavo pericolosamente alla cassaforte sentii dei strani rumori provenire da fuori la stanza.
Merda,tutte a me capitavano.
Presi entrambe le anti dell'armadio,chiudendole davanti a me,rimanendo ovviamente dentro ad esso.
Entro' qualcuno poco dopo,mentre parlava,probabilmente al telefono poiché sentivo solo le sue risposte,sentii altri passi aggiungersi a quelli precedenti.
-Ok,perfetto,indaga su di lei,per favore.-rispose una voce roca,a me non familiare.
-Grazie per aiutarmi,ho bisogno di scoprire chi è veramente e che cosa è veramente successo quel giorno.-affretto' un'altra voce profonda.
Harry.
Era lui.

-Figliolo,è normale che ti aiuti.Tu sei l'unico mio figlio,e voglio renderti fiero e felice.- era sicuramente suo padre l'altra voce,che precedentemente era al telefono.
Ma non capivo di chi stessero parlando,inizialmente.
-Lei è la mia unica amica,se lei non si confida,sarò io a scoprire tutto della Grace Dowson.-disse con tono serio harry.
 
Sentii il sangue gelarmi nelle vene a quelle parole.
Non doveva scoprire assolutamente niente di me,se scopriva finivo in galera,o ancora peggio,potevo essere condannata alla morte.
-Vado a vedere se dorme.- affretto' nuovamente harry.
 
Cazzo,fanculo!
Andavo da male in peggio.
«trova una soluzione,cazzo!» pensai,anzi,la mia coscienza penso'.
Dopo inutili e banali scuse arrivai con la scusa del 'avevo bisogno di bere',facendo la finta assonnata,mentre salivo le scale.
Dopo che sentii la porta chiudersi,tolsi il passamontagna,mettendolo dentro la tasca interna della vestaglia,insieme alla torcia,e mi precipitai per le scale.
Scesi di qualche gradino,per poi fermarmi al 5° gradino.
Dopo aver sentito dei passi ,capii che era il momento di entrare in azione.
Iniziai a salire le scale,sbadigliando e strisciandomi in modo pigro,finché non arrivai in cima,voltandomi per andare nella stanza,il quale incontrai harry venirmi incontro.
-Dov'eri?- domando' serio.
-Ero scesa a prendere un bicchiere d'acqua,la tosse mi stava uccidendo.- sbadigliai,tossendo falsamente.
-Grace,tu non hai la tosse.- affermò con ovvietà.
-Mi sono svegliata tossendo,ho pensato che sarebbe stata una buona idea andare a prendere un sorso d'acqua,non pensavo..- abbassai lo sguardo,torturandomi le mani.
-Scusa,hai ragione.Ora vai a dormire,è tardi.- sorrise prendendomi per mano e accompagnandomi davanti alla porta della mia stanza.
-Buona notte.- gli diedi un bacio nella guancia e scappai dentro la camera.
 
Prossimo lavoro:scoprire chi ha ingaggiato harry per scoprire dati su di me e distruggere ogni prova contro di me.
 
 





Holaaaa.
Come avete visto,sono ancora qui.
I colloqui,per mia fortuna,sono andati super bene.*pepepepepeeee*
Anyway,ho appena finito di leggere 'danger',
la fanfiction di justin bieber(?)
Sono arrivata al capitolo 1 della seconda parte,ovvero
dove justin esce dal carcere.
Sto tipo con la mente annebbiata dai vari filmini mentali che mi sono fatta.AHAHA
Voi che ne pensate di quella fanfiction?A mio parere,preferisco dark,
ma non tolgo il fatto che è una fanfiction interessante e abbastanza intrigante.uu

potete lasciare una recensione?Grazie a chi lo farà (:

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Capitolo 19
*** police. ***



chapter nineteen:

police.

 

-Grace,svegliati..- sentii dei vari colpetti nella mia spalla sinistra,come risposta mugugnai qualcosa di incomprensibile.
-Tra poco verrà la polizia,alzati.- misi a fuoco a voce roca che stava tentando di svegliarmi inutilmente,rendendomi conto che era harry.
-altri cinque minuti.- portai le coperte fin sopra la faccia,nel tentativo di riaddormentarmi.
-sono quasi le due,alzati!- non ci volle molto per farmi alzare,dopo avermi detto l’ora.
Mi alzai di scatto,prendendo i vestiti puliti per poi correre in bagno e darmi una sciacquata veloce.
Dopo circa un quarto d’ora uscii dal bagno vestita,pettinata e leggermente truccata,mentre harry era davanti alla porta del bagno ancora in pigiama e con una sveglia che segnavano le 9,15 del mattino.
 
Oh,fanculo.
 
Sbuffai,camminando verso di lui per scendere in cucina.
-Dove vai?-domando’ affiancandomi mentre scendevo le scale
-A mangiare,secondo te?- risposi ovvia,scendendo gli ultimi gradini.
-uhu,giusto.Vuoi che ti prepari qualcosa?- vidi comparire un sorriso cordiale nel suo volto.
-Da quando cucini?- azzardai,entrando in cucina.
-Prima che mia madre morisse ho avuto un po’ di tempo per imparare qualcosa.- mi sedetti nello sgabello,osservando harry che prendeva una padella,pancetta e uova.
Notai solo in quel momento che il suo pigiama era composto da solo dei pantaloni di una tuta.
Posai un gomito nel davanzale di marmo,sostenendo con la mano la testa,chiusi gli occhi assaporando il profumo delle uova strapazzate e della pancetta ben cotta,si prevedeva un ottima colazione.
Aprii immediatamente gli occhi appena sentii un piatto posarsi davanti a me,iniziai a mangiare rendendomi conto che infondo non era poi così male come pensavo,anche se di mattina ero abituata a mangiare le schifezze,i cibi spazzatura diciamo.
-Come mai tu non mangi?-osservai,mentre vidi harry mettere via pancetta e uova.
-Oh,a me basta solo un po’ di latte con i cereali.- affermò estraendo dal frigo un contenitore di latte,passando poi al piano superiore prendendo una scatola di cereali.
Sorrisi ingoiando l’ultimo boccone,per poi mettere il piatto dentro la lavastoviglie,continuando il discorso lasciato in sospeso circa mezz’ora fa.
 
-A che ora dovrebbe venire la polizia?- affiancai harry,che tranquillamente masticava i suoi cereali.
-Mh,tra poco,credo,non ci metteranno molto,conoscendoli..- disse facendo il vago.
-Non dirmi che hai già avuto a che fare con la polizia.- risi stupita,poiché lui stesso lo aveva detto poco fa con il suo ‘conoscendoli’.
-Probabile,ma per nulla di serio se fosse capitato.- chiarii subito,riponendo la scatola di cereali da dove l’aveva estratta  poco prima.
-Sei proprio buffo,se devo dire la verità.-risi beffarda ,non aspettandomi della sua risposta.
-non ti conviene ridere,anche perché non so’ come andrà a finire questa storia!- urlo’.
-E’ stata legittima difesa,harry!Se non era per me tu saresti già morto,diciamocelo chiaramente.- affermai con tono irritato.
 
Dopo neanche due secondi sentii un rumore di campanello,seguito da varie urla,ma dal momento che ero in cucina non riuscii a capire ciò che urlavano.
-Sono qui.-disse fermo harry, sistemandosi al meglio mentre si dirigeva all’entrata.
Senza farmi prendere dal nervosismo e agitazione,seguii harry.Dovevo sembrare calma,come se niente fosse successo.
-A cosa devo questa visita,agenti?- domando’ harry appena aprii la porta trovandosi due uomini con dei taccuini in mano,accompagnati da una penna.
-Dobbiamo farle un paio di domande,lei e alla signorina accanto a lei.- fece un cenno con il mento,rivolgendosi a me.
-Oh,certo,siamo disponibili.- harry si sposto’ al lato della porta,facendo entrare i due uomini che subito entrarono e si accomodarono in un divano.
-Dove eravate due notti fa,lei e la signorina qui presente?-domando’ l’altro uomo che fin’ora non aveva aperto bocca.
-Mi chiamo Grace Dowson e due notti fa eravamo al cinema,poi siamo usciti e alcuni uomini ci hanno aggredito.- affermai sedendomi nella poltrona davanti a loro,seguita da harry che si sedette nel bracciolo della poltrona.
-E cosa è successo?Perché non siete venuti a denunciare questo fatto alla polizia?- domando’ nuovamente.
-Stavamo camminando,quando alcuni uomini ci hanno fermato,prima hanno picchiato harry ,mentre a me hanno messo un fazzoletto puzzolente davanti al naso,facendomi così svenire.Poi ci hanno portato nell’edificio abbandonato davanti alla banca,appena io mi sono svegliata ho iniziato ad urlare,finché non ho visto una figura comparire da una porta,era un uomo,un’infermiere del ‘century hospital’.- mi passai la lingua su entrambi le labbra,continuando a parlare-mi ha liberata,poi siamo corsi in una stanza in cui sentivamo le sue urla.- indicai harry.-l’uomo ha preso un bastone ed ha stordito entrambi,liberando harry,infine ci ha portato all’ospedale per medicarci.- finì la frase con un tono di agitazione,guardando il vuoto.
-Ha rubato lui l’auto,più che altro l’ha presa in prestito per portarci al sicuro.Noi volevamo venire a denunciare questo fatto alla polizia,ma lui ci ha minacciato.- continuo’ harry,alzai lo sguardo notando che i poliziotti stavano scrivendo tutto nel loro taccuino,sospirai.
-Da chi siete stati minacciati?-domando’.
-dal terzo uomo che ci ha inseguiti,ci ha urlato contro cose del tipo ‘se dite qualcosa a qualcuno finirete male’,ha pure sparato,ma non ricordo se al muro oppure ha preso qualcuno,ero troppo spaventata…-misi le mani nella testa,facendo finta di singhiozzare,mentre harry mi avvicinava a lui accarezzandomi i capelli.
-Come si chiama l’infermiere?- sentii un rumore di penna,segno che l’aveva appena richiusa.
-F-Fred J-Jonson.- dissi tra un singhiozzo e l’altro.
 
Grazie a Sam ero riuscita a ricavare qualche informazione al mio testimone,ovvero l’infermiere che mi aveva medicata due notti fa.
Si chiamava Fred Jonson,viveva a pochi isolati della casa dei miei nonni,conviveva con una ragazza,la sua partner.
Sam era andato insieme a Max e altri ragazzi a minacciarlo e fargli dire che lui aveva stordito i due presenti e mentre scappavamo ha rubato l’auto per medicarsi,ma non ha comunque ucciso nessuno.E se non avrebbe detto ciò,beh,o moriva in cella oppure agli arresti domiciliari o moriva direttamente tra qualche giorno,poiché sapeva che aveva a che fare con la mafia,la più temuta e conosciuta della zona.
 
 -Perfetto,vi faremo sapere il più presto possibile.Arrivederci e grazie per essere stati così disponibili.- si alzarono entrambi,rimasi seduta nella poltrona,osservando harry che gli accompagnava alla porta.
-Dio,che stress.- sospirai.
-Mi spieghi chi è Fred Jonson?Questa storia è poco convincente per me,che ho visto tutto,ma collaboro solamente per il fatto che mi hai salvato le penne.- si sedette nel divano,sprofondando totalmente.
-E anche perché sai la vera versione,ovvero che è stata legittima difesa.Comunque non ti dovrebbe importare.- continuai afferrando il telecomando,accendendo la tv.
-E poi rilassati,non hanno prove contro di noi.La pistola l'ho butata dentro ad un albero nel bosco.Niente indizi,niente prove,niente cella,siamo liberi,affermativo.- sospirai ancora una volta.
-Che hai intenzione di fare,ora?-domando' osservandomi.
-Parlami del tuo lavoro.-spensi la tv,non trovando nulla d'interessante,in modo da dedicarmi totalmente a harry.
-Cosa dovrei dirti?Affianco mio padre,affari,nulla di più,nulla di meno,niente di niente!- Gesticolo' alzando le mani,successivamente portandole ai fianchi.
-Ma con questo lavoro viaggiate pure per affari?-mi sistemai meglio nella poltrona.
-Anche,ma come mai tutte queste domande?- sospiro'
-Non lo so,volevo conoscere meglio il tuo stile di vita forse.- il mio tono era vago,anche se facevo quelle domande per capire meglio come muovermi all'interno dell'edificio.
-Andiamo alle Hawaii domani?- scoppiai a ridere alla sua domanda idiota.
-Come?- risi beffarda
-Non scherzo,possiamo prendere un volo privato e andare lì per un paio di giorni,prendila come una fuga dai polizzioti,non saprei.-prese il telefono componendo un numero.
-Ehi,amico!- urlo' harry entusiasta.
-Senti,per domani preparaci un volo privato per le hawaii,per me e per una mia amica.- per mia sfortuna non riuscivo a capire con chi parlava dall'altra parte del telefono.
-Grazie!- poso' il telefono nel divano.
-Domani si parte per le hawaii,grace!-
 





Heeeei gente!
Il capitolo è corto,yemme.
Anyway,piaciuta la sorpresa finale? (':
A vedere se Grace partirà o no,magari rifiutera'.
Diciamo che tutto è possibile avendo come amico un harry styles
ricco sfondato e vice-capo della banca,non credete?lollino o:
Scusate per il ritardo,ma l'ho scritto oggi appena rientrata da un pranzo di riunione dei miei.
solite cose noiose.pff.
Potete recensire con consigli o anche semplici pareri?Grazie a chi lo farà (:

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Capitolo 20
*** lucky strike. ***



chapter twenty:

Lucky Strike.

 




 -Hawaii?Assolutamente no!- urlai alzandomi dalla poltrona,con tono sconvolto e convinto allo stesso tempo.
-Ma..-non terminò la frase che subito lo precedetti.
-Non posso.Poi è dall’altra parte del mondo e ,mi dispiace,ma io da qui non mi muovo neanche per soldi.- affermai correndo su per le scale,per non ricevere obbiezioni da parte sua.
 
Sam Pov’s.
-Hai capito?-puntai la pistola nella tempia del mio nemico del momento,il caro infermiere del century hospital,il quale si era mostrato gentile fino a pochi minuti fa’,quando gli avevo proposto il patto e lui ha minacciato di denunciare tutto alla polizia.
-S-si.- balbetto’ portando in alto le mani in segno di resa,il quale lasciai cadere le braccia ai miei fianchi con ancora la pistola in mano.
-Perfetto,dovrebbero arrivare qui..- sentii tre colpi alla porta,accompagnate da urla.-oh ,beh,sono già qui.Io starò qui.-indicai lo sgabuzzino che si trovava vicino al salotto.-se farai un passo falso,potrai dire addio alla tua anima.- portai nuovamente la pistola in aria,diretta verso di lui che titubante ando’ alla porta,mentre io mi nascondevo dentro lo sgabuzzino.
Grazie al buco della serratura riuscii a vedere qualche scena,sentendo ovviamente tutto.
-Si,esatto,gli ho colpiti con un bastone,però non gli ho uccisi,poiché erano semplicemente storditi.Tranne uno,il terzo,che ci ha seguiti per un po’.-
-Perfetto,è legittima difesa,giustamente..-borbotto’ un’agente.
Potevo dedurre che il mio lavoro era finito bene,anche meglio di ciò che immaginavo.
Sorrisi compiaciuto uscendo dal mio nascondiglio,una volta che i poliziotti erano fuori casa e io ero fuori pericolo.
-E’ un piacere fare affari con te,amico.- gli diedi una pacca sulla spalla mentre uscivo definitivamente da quel appartamento troppo perfetto e ordinato,per i miei gusti.
 
Grace Pov’s.
Fumavo tranquillamente una sigaretta della lucky strike,mentre passeggiavo per le stradine del parco comunale di holmes chapel.
Normalmente non ci andavo mai,ma di sera,quando c’era soltanto la luna e qualche lampione,tutto era più cupo e tranquillo.
Espirai per un paio di secondi,tenendo il fumo dentro,fino a sentirlo arrivare ai polmoni,successivamente buttandolo fuori dal naso.
Fumavo solo nei momenti di stress,quando avevo leggermente mal di testa o magari anche le idee confuse,avevo bisogno di relax e tranquillità,senza agitazione.
Mentre camminavo davanti a un cespuglio sentii alcuni scricchiolii di foglie secche e probabilmente qualche ramo.
Ignorai il rumore e, a passo spedito,mi ritrovai fuori dal parco,pronta per tornare a casa Styles.
 
Harry Pov’s.
Grace era uscita da circa mezz’ora,senza dire dove stava andando,era stressata e non poco,da ciò che potevo notare dal suo comportamento.
Non capivo,perché si era categoricamente rifiutata di venire alle Hawaii?Avesse per caso paura dell’aereo?
Sbuffai,ormai stanco di pensare,nonostante pensare fosse l’unica cosa che mi riusciva in quel momento,giusto in quel momento i miei pensieri furono interrotti dalla suoneria di un telefono,il mio telefono.
Con tutta la pigrizia in corpo,allungai la mano per prendere il telefono dal comodino,rispondendo.
-Pronto?-borbottai.
-Sai,harry,non dovresti lasciare girare la tua amichetta per il parco,di notte,da sola..- soffio’ una voce roca seguita da varie risatine.
-Cosa stai dicendo,scusa?- cercai di formulare la frase detta dall’altro capo del telefono pochi istanti fa’,quando finalmente rielaborai tutto e capii di chi parlava.
-Sembra una bad-girl,devo ammettere.- affermo’ ridendo beffardamente.
-Chi sei?- domandai a denti stretti,cercando di controllare la rabbia che saliva lentamente al cervello.
-Apri gli occhi,troppi soldi ti girano sotto il naso,fin troppi da non renderti conto quani nemici hai attaccati al culo,la tua amica compresa.-rise,chiudendo la chiamata.
Rimasi immobile,seduto nel letto,per vari secondi,ancora immobile e in stato di rabbia e shock. Grace non era una mia «nemica»ma cosa intendeva dire con ciò?


-Grace,dove sei?-domandai tranquillizzandomi sentendo la sua voce dall’altro capo del telefono,che pareva rilassata ma scocciata del fatto che l’avessi chiamata.
-Sto tornando a casa,perché?- se in quel momento era davanti a me,giurai che avesse alzato un sopracciglio grattandoselo,non capendo il motivo della mia domanda.

-Torna a casa,la polizia ha chiamato poco fa.-mentii.

Grace Pov's
Chiusi la porta d'entrata alle mie spalle,sbuffando.
-Sono a casa!-urlai,cercando di attirare l'attenzione di harry,che scese velocemente le scale.
-Vieni- mi indico' il divano,facendomi segno di sedermi,obbedii.
-Allora,cosa volevano?-andai immediatamente all'argomento,togliendomi il giubbotto di pelle.
-Veramente non hanno chiamato loro- con la coda dell'occhio vidi che abbasso' le sguardo,torturandosi le mani,probabilmente cercando una scusa migliore per avermi fatta tornare a casa di corsa.
-Che?-feci una smorfia disgustata.
-Qualcuno,prima,ha chiamato al mio telefono.Non so come,ma ti stava osservando mentre eri al parco.- ribadii.
-Magari avrà sbagliato persona.-cercai un'altra scusa,convincendo me stessa che quel rumore che avevo udito e ignorato non fosse proprio quel qualcuno che mi osservava.
-Grace,solo tu porti il giubbotto di pelle durante l'inverno e gli occhiali da sole di notte.-tossii,ridendo leggermente.
Sbuffai,capendo che aveva ragione sul fatto che qualcuno mi stesse osservando.
-Ma chi era?- domandai,pensierosa.
-Non ho la più pallida idea di chi fosse,e che cosa vuole da te e me.- sbuffo'.
-Il suo numero era sconosciuto?-domandai successivamente,non badando alle troppe domande.
-Credo di si,insomma:uno che minaccia deve aver per forza lo sconosciuto.-affermo' con tono ovvio.
-Forse sarà qualcuno che per colpa tua o di tuo padre ora si trova con il culo a terra,non credi?- vidi le sue iridi verdi puntarsi fissi su di me,sorrise.
Sicuramente ci avrebbe pensato harry a pararmi il culo,mentre io mi occupavo con il mio lavoro contro di lui.
I miei brevi pensieri furono interrotti nuovamente da lui.
-Però mi ha detto un'altra cosa.- sospirai-ha detto che attaccati al culo ho parecchi nemici per colpa di affari venuti male,e tu sei una di loro.- rise divertito.
Sentii il sangue congelarsi nelle vene,deglutii a forza,cercando di aver capito male,se prima ero solo stressata,ora il nervoso mi è completamente al cervello.
 

 





Salve salvino c:
Ho scritto velocemente questo capitolo,con poca voglia se devo essere sincera,è per questo che è cortissimo.
Come sapete,un paio di giorni fa' avevo 'fermato' la fanfiction
per problemi personali,quei problemi si stanno nuovamente creando.
Quindi non so' se domani riusciro' a caricare il capitolo,ma speriamo di si,
in caso contrario vi anticipo le scuse.
Vi lascio e corro a studiare,alla prossima(:


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Capitolo 21
*** a high temperature. ***


 


chapter twenty-one:

a high temperature.

E' il  capitolo più lungo che io abbia mai fatto.Sappiatelo.
Ricordate di leggere lo spazio autrice e di recensire. c:


-Luke,siamo nella merda.Harry mi ha quasi scoperto!- sussurrai,cercando di non farmi sentire da nessuno.
-Che cosa è successo?- domando’ preoccupato il ragazzo dall’altra parte del telefono.
-Qualche merda mi sta osservando,sostiene che harry ci tenga a me e che vuole farmi del male se harry non porterà a termine degli affari,e ha sostenuto che styles ha parecchi nemici,me compresa.Ovviamente,io,ho negato.- affrettai,nuovamente sussurrando mentre aprivo l’anta dell’armadio e ne uscivo fuori.
-Ci penseremo noi a scoprire chi è,poi lo uccideremo,semplice.-rise.
Sorrisi,sapendo di poter contare su di loro.
 
Quando harry mi aveva detto la frase ‘ha detto che attaccati al culo ho parecchi nemici per colpa di affari venuti male,e tu sei una di loro.Il cuore aveva completamente iniziato a battere più forte del solito e sentivo l’ansia violentarmi mentalmente.Sapevo che lui non ci credeva,perché infondo:come potrebbe una perfetta sconosciuta sapere gli affari di famiglia di harry? Beh,io non ero una ‘sconosciuta’ dai miei punti di vista,ma per lui si,fino a due settimane fa io ero ‘la ragazza della festa’.
 
Dopo aver chiuso la telefonata con Luke andai fuori nel balcone per prendere una semplice boccata d’aria,le stelle risaltavano molto in quel cielo blu scuro,quasi nero,e la mezza luna illuminava alla perfezione il giardino della villa.Osservai ogni angolo del giardino,da destra a sinistra,finché non notai la luna riflettere nell’acqua,catturo’ la mia attenzione,osservai meglio fino a mettere a fuoco una piscina al coperto,il tetto era completamente fatto di vetro,anche i lati della struttura erano di vetro.
Osservai meglio la direzione della piscina,con l’intenzione di raggiungerla.
Dopo aver capito il percorso da fare per raggiungerla,tirai fuori dall’armadio il mio costume nero con pois rossi e lo infilai,seguito dalla famosa vestaglia nera della scorsa notte.



Dopo aver,fieramente,raggiunto la piscina,tolsi le ciabatte e lasciai scivolare ai piedi del mio corpo minuto e magro la vestaglia,lasciando il tutto al bordo della piscina,tuffandomi in acqua. Nuotai sott’acqua,non potendo più sentire ciò che mi circondava,era una sensazione piacevole.Tornai in superficie dopo svariati minuti,cercando di prendere una respirazione regolare.
-Si,giusto,esatto.- sentii una porta aprirsi e chiudersi con cautela,questo movimento fu’ seguito da varie frasi,probabilmente al telefono poiché io non sentivo nessuna risposta.
-Quindi per domani pensi di portarmi i moduli?Io credo che starò in casa per un po’ di tempo.-rise.
Riconobbi immediatamente quella sonora risata,era quella di harry.Sapevo che se mi avrebbe vista origliare la sua animata conversazione mi avrebbe letteralmente maledetta,così ripresi la mia nuotata sott’acqua.
Prima di tornare nuovamente in superficie optai per aspettare minuti interi,sperando che harry non ci fosse e che la sua conversazione fosse terminata.I miei pensieri di speranza furono interrotti da un tuffo,il quale io non sentii ma vidi semplicemente una persona entrare dentro a tuffo,immediatamente tornai in superficie,capendo chi fosse la persona.
-Che ci fai qui,Grace?-domando’ una voce alle mie spalle,mentre mi massaggiavo gli occhi che bruciavano a causa del cloro.
-Potrei farti la stessa domanda.-affermai,girandomi verso il ragazzo,mentre continuavo a tenere gli occhi saldamente chiusi,bruciavano troppo.
-Sono qui per fare una nuotata,e anche tu a quanto vedo.Che cos’hai?-domando’ infine,probabilmente notando il mio fastidio agli occhi.
Inutilmente,gli aprii tentando di mettere a fuoco la situazione,ma per mia sfortuna vedevo tutto sfuocato.
-Gli occhi,bruciano.-mugugnai,portando entrambi le mani davanti agli occhi abbassando la testa.
Gli strinsi nuovamente,aprendoli e chiudendoli,sentendo che il dolore stava passando.
-Ti aiuto ad uscire.- sentii due mani afferrarmi saldamente i fianchi bagnati,trascinandomi su quello che doveva essere il bordo della piscina,successivamente alzandomi e facendomi  sedere.
-Prendi l’asciugamano,bimba.- rise,passandomi l’asciugamano,posandolo nelle mie gambe.
Passandomi l’asciugamano negli occhi,piagnucolai un —non sono una bimba— provocando una risata al ragazzo davanti a me.
-Invece si!Devo stare attento a ciò che fai altrimenti ti cacci nei pasticci.-rise nuovamente,amavo quella sua risata sonora e sincera.

Dopo aver passato per bene l’asciugamano davanti agli occhi in modo tale da vedere le persone e gli oggetti per bene,lo levai,incontrando due occhi verdi,un sorriso perfetto accompagnato dalle fossette,osservai meglio,notando che il suo torace era ben scolpito da muscoli,notai con piacere che aveva anche della pancetta,risi.
-Perché ridi ora?-domando’ alzando un sopracciglio,accompagnando la mia risata con un sorriso.
-Sei buffo.- ammisi,dondolando le gambe nell’acqua,abbassando lo sguardo mordendomi il labbro.

In quel momento mi sentivo veramente infantile,sentivo le guance andarmi a fuoco,ma non capivo il motivo del mio improvviso imbarazzo nei confronti di harry.Mentre pensavo alle possibili conseguenze,un brivido mi percorse il corpo,al quale ad harry non sfuggì la mia pelle d’oca.

-Hai freddo?-domando’ poi,probabilmente notando il modo in cui cercavo di riscaldarmi portandomi l’asciugamano più vicino a me.
Annuii,ancora troppo ‘imbarazzata’ ,in pochi secondi harry mi aprii le gambe,mettendosi in mezzo tra di loro,avvicinandosi al mio corpo,poco dopo poso’ le mani ai miei lati,sollevandosi e arrivando a pochi centimetri dal mio viso.Sentii delle labbra calde posarsi nella mia fronte,chiusi gli occhi,mugugnando e continuando a stringere a me l’asciugamano.
-Forse hai la febbre.- affermo’ poco dopo staccandosi ,tornando a rilassare i muscoli e osservandomi negli occhi che avevo aperto dopo che lui si era staccato.
-Odio la febbre.-affermai,piagnucolando.
-Ora ci asciughiamo e andiamo a dormire,prima però ti misuri la temperatura,bimba.- rise,uscendo dalla piscina e posandomi un asciugamano enorme in testa,potevo confermare che pesava,e non poco.

Mi alzai,sentendo i muscoli indolenziti e un dolore assurdo alla testa.Sperai con tutta me stessa che non fosse la febbre,non potevo prendermi la febbre,specialmente in due secondi,era una cosa impossibile.Sbuffando,arrivai nello spogliatoio femminile della piscina,dalla borsa che precedentemente avevo posato nella panchina,estrassi l’intimo e una canottiera grigia che mi arrivava fino sotto il sedere.Prima di indossare il tutto,andai a farmi una breve doccia per togliere il cloro che i miei capelli e il corpo aveva tenuto,successivamente mi asciugai,indossando il reggipetto ricamato a pizzo color verde acqua,seguito dalle mutandine dello stesso ricamo e colore.Raccolsi i capelli ancora bagnati in un chignon disordinato,uscendo dallo spogliatoio,trovando harry che mi aspettava.

-Dovresti asciugarti i capelli,Grace.-affermo’ harry mentre salivamo le scale per entrare nel salotto.
-Non ne ho voglia.-brontolai,strisciando i piedi a terra mentre camminavo.
-Ti aiuto io,poi mi faccio portare un tè dalla domestica.- sorrise,ma da parte mia ricevette uno sbuffo,più che altro a causa del pesante mal di testa.
Stanca di salire i gradini,mi appoggiai con il gomito alla spalla di harry,il quale mi cinse con un braccio i fianchi e mi aiuto’ a salire le scale.



-Matilde,potresti portare un tè e il termometro per favore?- chiese harry tramite un telefono,probabilmente con il codice della stanza in cui si trovava la domestica.
Mi sdraiai nel letto,portando il braccio davanti agli occhi,sbuffando.
-I capelli,Grace!-urlo’ harry,ricordandomi dei capelli bagnati e delle probabili malattie che avrei potuto prendere a causa loro,sospirai andando nel bagno,afferrando il phon,tornando nella camera.
Accesi il phon,sciogliendo il disastroso chignon.
-Aspetta,faccio io.- harry mi prese dalle mani il phon,in un primo momento mi scansai.
-Giurarmi di non bruciarmi i capelli,solo dopo avrai il permesso.- affermai osservandolo sopra il materasso,mentre stava seduto con le ginocchia e il phon in mano.
-Giuro.-sbuffo’ prendendomi una ciocca di capelli iniziando ad asciugarli.

Rimasi leggermente sorpresa dal gesto di harry,potevo asciugarli benissimo da sola,ma qualcuno si era veramente preoccupato del mio stato di salute per la prima volta.Abbassai lo sguardo al solo pensiero,sorridendo.
-Fatto!-urlo’ con entusiasmo harry,mentre accarezzava dolcemente i capelli,osservando il suo lavoro.Mi spostai di poco verso lo specchio dinanzi alla scrivania,osservando il mio riflesso.I capelli,per mia fortuna,non presentavano nodi,al contrario,erano lisci,con qualche boccolo alla fine.Sorrisi grata a harry per il gesto carino e gentile che aveva fatto,stampandogli un bacio nella guancia.

Dopo aver riportato il phon nel comodino in bagno,tornai in camera,trovando harry con una tazza di ceramica bianca in mano e un cucchiaino,che girava lentamente, seguito dal vapore acqueo che emanava quel liquido,probabilmente era il tè.
-Devo per forza?- storsi la bocca da un lato,sdraiandomi nel letto e andando sotto il piumone e altre coperte aggiunte dal ragazzo.
-Magari è solo un calo di zuccheri,sembri un fantasma,Grace..- affermo’,prendendo un cucchiaino del tè portandolo davanti a me,esitai un po’ prima di prenderlo.
-Ho sonno-affermai,con ancora il cucchiaio in bocca e harry che tentava di toglierlo.
-Apri la bocca,andiamo.-rise.
Feci resistenza,non volevo bere quel liquido,senza cucchiaio non poteva imboccarmi.
-No.- sorrisi,tenendo stretto tra i denti il cucchiaio.
-Dovresti tenere qualcos’altro in bocca.-rispose sventolando il termometro,inizialmente risi per la battuta a doppio senso,il quale poco dopo se ne rese conto anche lui.
-Sei un porco.- risi,dandogli un colpo sulla spalla prendendo il termometro che portai sotto la lingua,aspettando di trovare il piacevole risultato della mia non¯febbre.

 


        

Hoibò.
Ci ho messo ben un'ora a scrivere il capitolo,il quale è di 4 pagine di word.
Come avete notato,ho cambiato colore,
yeeey,amo questo colore.(?)
No,vabbuoh :c
Per vostra fortuna sono riuscita a caricarlo,di conseguenza anche domani.deheh. OuO
Questo capitolo,nonostante è lungo, è parecchio infantile.muoro.
Notiamo bene,poi,che siamo al capitolo numero 21 e non è nata una scintilla,nada de nada,tra i due.
O forse sta nascendo? Ma comunque,di 2 1 capitolo nessuno parla di i n n a m o r a m e n t o.
Ed è una cosa non normale,ma okay,cioè,non mi aspettavo di ritardare così tanto. o.o
Sto praticamente conversando animatamente,stupendomi di me stessa di non aver fatto innamorare 
subito i due.Solitamente cedevo subito,e invece o:
Comunque,ora vado a studiare.Alla prossima e.e
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Graaaaace.hgjfk (Kendall Nicole Jenner.)

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Capitolo 22
*** sweet kiss. ***


 


chapter twenty-two:

sweet kiss.

Leggere spazio autrice,per favore.



 

Passarono ben cinque minuti,finché non levai il termometro dalla bocca e lo passai ad harry,in modo che controllasse lui.
-Diciamo che avevi torto.- constato’,posando il termometro nel comodino.
Aggrottai la fronte.
-Non ho la febbre.- ribattei,ormai inutilmente.
-Hai 38.3 di febbre,Grace.- osservò,andando verso il bagno.
Sbuffai,affondando la faccia nel cuscino.
-Meglio tachipirina in polvere o sciroppo?-chiese il ragazzo,alzai la testa dal cuscino,mettendo a fuoco la situazione.
Nella mano sinistra teneva una bustina,nell’altra una bottiglietta color rame trasparente.
-Nessuna delle due!- brontolai,tornando alla posizione precedente.
-Va bene,come vuoi.-rispose, da lui non mi aspettavo questa risposta,ma rimasi comunque fiera di aver vinto con il mio capriccio.
-Grace?- sentii il letto abbassarsi,ciò significa che era o sdraiato o seduto nel letto.
-Hmm?-mi girai dalla sua parte,era sdraiato accanto a me,molto vicino a me,potevo sentire il suo calore penetrare la mia pelle pallida e fredda.
-Hai freddo?-domando’.
-Un po’..-ammisi,sprofondando nel piumone.
Sentii una mano posarsi nel mio fianco,il movimento fu’ seguito da harry che si alzo’ e si mise sopra di me,con le ginocchia posate ai miei lati.Si abbasso’ all’altezza del mio orecchio,per poi sussurrarmi  —so’ come farti passare il freddo.—sollevandosi di poco subito dopo.
 
Ero,quasi,entrata in una crisi mentale.Tutto d’un tratto potevo sentire le mani sudare freddo,il mio corpo paralizzarsi,tremare e sentire una strana sensazione allo stomaco,quasi di felicità.
Anche se in realtà ero agitata e angosciata.
Non capivo le sue intenzioni,in quel momento.
 
Harry Pov’s.
 
Vidi le sue guance colorarsi di un rosso acceso,il tanto giusto per un rosso in contrasto con la sua pelle pallida e chiara come il latte.
Mi aveva appena confessato di sentire freddo,poco dopo iniziò a tremare di fatti.
Sapevo che non voleva prendere medicine o bere liquidi che ,con inganno,potevano contenere qualche medicina.
Rimasi sopra di lei a fissarla,strofinando il mio naso con il suo,fino a rimuovere ogni distanza tra le mie e le sue labbra.
Chiesi l’accesso,che non rifiuto',così come allungai una mano,facendole credere di voler spegnere la bajour ,tastai per un paio di volte nel comodino,aprendo gli occhi che avevo chiuso durante il bacio,vidi che anche lei aveva gli occhi chiusi,assaporando ogni dettaglio di quel bacio.
 
Afferrai il bicchiere che precedentemente avevo posato nel comodino affianco a lei,contenete acqua e la medicina,lo presi e in un nano-secondo mi staccai dalle sue labbra,posando il bicchiere nelle sue labbra,facendole finire il liquido dentro la bocca.
 
Grace Pov’s.
Harry si stacco di colpo dalle mie labbra,rimpiazzando le sue labbra con un bicchiere pieno di liquido acido e disgustoso,mandai giù un sorso,per mia sfortuna,il resto lo sputai tutto.
-Ma che schifo!- urlai,passandomi una mano nella lingua e sedendomi di colpo.
Vidi harry ridere di gusto,probabilmente per la mia espressione e per la mia nonchalance nel sputare il tutto.
-Non fare più stronzate del genere!- ribadii seria,puntandogli l’indice contro.
-Altrimenti?- si avvicino’ a me,un’altra volta,eravamo troppo vicini.
Guardai il comodino con la bajour accesa,trovando il telefono con la cornetta,lo afferrai.
-Ti faccio entrare il telefono su per il culo fino a farlo uscire dalle orecchie!- gli puntai il telefono contro,il quale come risposta ricevetti un’altra sonora risata,che questa volta m’irrito.
-Al posto di ridere potresti darmi qualcosa di dolce,non acido!Tipo una cioccolata.- risposi ovvia,portando le braccia incrociate sotto il seno,soddisfatta.
-Volendo anche..- rispose,era con la schiena poggiata al muro,mentre guardava un punto vuoto della stanza e teneva le mani nello stomaco,sorridendo.
-Altrimenti cosa?-domandai,cercando di capire meglio la sua affermazione.
-Un bacio, è dolce!- rispose soddisfatto,lo guardai storta,scoppiando a ridere.
-Non bevo più quel liquido acido,la cosiddetta tachipirina,poi ho pure la febbre,quindi calma di ormoni.- tornai a sdraiarmi,dandogli le spalle,cercando di addormentarmi.
-Come vuoi.- si sdraiò accanto a me,portando un suo braccio sopra il mio fianco,sorrisi.


 

 Mi svegliai,sentendo dei rumori provenire dal bagno della stanza
Tastai per vari secondi il freddo comodino di legno,cercando il telefono per visualizzare l’ora,con ancora la faccia completamente affondata nel cuscino,lo trovai,afferrandolo e portandolo davanti a me.
La poca luce entrava dalla finestra,si,esatto,poca luce del sole,ciò significa che era mattina presto,molto presto,e harry non c’era più,ma si sentiva il rumore dell’acqua nel bagno.
Osservai l’ora : 6.44 a.m.
Sbuffai sedendomi nel letto,ancora sotto le varie coperte, poggiando la schiena nel muro,osservai il cielo misto di un rosa-blu,e il sole spuntare da dietro le montagne.
-Buon giorno,come sta madame?- rise il ragazzo uscendo dal bagno indossando solo un asciugamano in vita.
-Come mai sei già sveglio?- sospirai.
-Sai che non si risponde ad una domanda con un’altra domanda?- sbuffo’.
-Hai appena risposto alla mia domanda con un’altra domanda.- ribattei fiera.
-La febbre è già scesa da quello che vedo.- devio’ argomento,come al suo solito.
-Si.Ma comunque,come mai già sveglio?-domandai di nuovo,scandendo per bene la domanda.
-Devo andare in ufficio a lavorare.-rispose calmo.
-Immagino te con la giacca e la cravatta,un bel pinguino.- risi portandomi una mano davanti alla boca.
-Chi ha detto che mi vestiro’ in tal modo?-sorrise.
Aggrottai la fronte,solitamente si vestivano così le persone che lavoravano in banca.
-Comunque,se stai meglio,verrai con me.- concluse,dandomi un bacio nella fronte e scomparendo dietro alla porta.
 
Nonostante quel liquido acido faceva totalmente schifo,aveva fatto un buon effetto su di me,poiché ricontrollai la temperatura e segnava 37.2,potevo uscire coprendomi per bene e non rischiavo,infondo dovevo stare in ufficio con lui,dovrà pur avere una stufa,spero.
 
Pigramente,mi alzai dal letto e andai in bagno per lavarmi la faccia,la sera prima avevo preso fin troppa acqua per il resto del corpo.
Dopo aver asciugato per bene ogni centimetro di pelle del viso,cercai un fondotinta,correttore,matita e blush,volevo rendermi presentabile,visto le condizioni orrende del mio viso.
 
Dopo aver finito il trucco,indossai un maglione di lana blu e dei jeans neri abbastanza stretti,ma tenevano caldo.Indossai un paio di calze pulite e successivamente misi degli stivali di pelle nera.
Dopo essermi guardata allo specchio varie volte,e essere soddisfatta del mio buon risultato,scesi di sotto,afferrando giubbotto,sciarpa e un berretto di lana grigio.Harry sicuramente stava ancora cercando qualcosa di decente da mettersi,così ne approfittai per andare in cucina e fare uno snack,nonostante non avessi molta fame.

-Grace,niente colazione,la facciamo in ufficio.Ora andiamo.- mi blocco’ la voce del ragazzo che scendeva le scale,mentre indossava il giubbotto di pelle.
-Scusa,da quando gli uomini che lavorano in ufficio si vestono in tal modo?- sorrisi,indicandolo da capo a piedi.
 Indossava delle converse bianche,un jeans grigio opaco e una camicia nera,lasciando lo scollo con qualche bottone sganciato.
 -Si da il caso che io mi vesto come voglio.- affermo’ prendendo il mazzo metallico al di sopra del comodino,uscendo di casa,mentre lo seguivo a ruota.





Salve narniani. ouo
Vi prometto che dal prossimo capitolo ci saranno cose più ghfjdk.(?)
In questi ultimi capitoli mi sono soffermata specialmente su loro due,giusto per far nascere
qualcosina,come avete notato,no? (:
Intanto volevo chiedervi due
 cose. 

1.Stavo pensando,dopo aver finito di scrivere questa fan fiction,
di scrivere una fanfiction su Selena Gomez e Harry Styles.
Cosa ne pensate?

Aggiungo che neanche io so' come sarà la 'trama',devo ancora pensarci.lol

2.Chi sa fare video con sony vegas o progammi simili? (':
Vorrei avere un trailer decente di questa fanfiction,poiché il mio è orrendo.çç

Okaaaay.Dopo aver finito con varie domande o robe simili,vi lascio con una foto e *sorpresa*
una frase del prossimo capitolo! e.e
 __


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"Oh,harry,c'è anche la tua ragazza con te?"
"Uhm..veramente.."
"Si chiama Grace,giusto
amore?"

 

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Capitolo 23
*** your..what?! ***



chapter twenty-three:

your..what?!
 

 

Come risposta ricevette una mia smorfia,il quale con mia fortuna non notò.
 
-Il tuo ufficio è molto lontano da qui?- domandai,sedendomi nel sedile del passeggiero.
-E' in un edificio poco distante dalla banca.- sorrise,mettendo le chiavi nel nottolino,per poi girarle.
 
Il viaggio in auto fu' abbastanza silenzioso,finché non entro' in un parcheggio e successivamente parcheggio' in un posto libero.
 
-A che piano dobbiamo andare?- domandai scendendo dalla vettura.
-Al terzo piano,prendiamo l'ascensore.- sorrise iniziando a camminare verso la porta scorrevole.
 
Oltrepassai la porta scorrevole e qusi subito notai varie scrivanie,persone che giravano ovunque per quella stanza,con cartelle e fogli in mano,altri erano al telefono o al computer.
Passamo tra la piccola folla creatosi dalle persone,arrivando davanti all'ascensore,il quale entrammo subito dopo.
Notai immedatamente che l'ascensore era parecchio grande,con uno specchie e delle sbarre per tenersi,ne approffitai per appoggiarmi a quest'ultima,tirando fuori dalla borsa il telefono,guardando se c'erano messaggi o chiamate; non trovando nulla lo riposai nella borsa,sbuffando.
 
-Non ti annoierai,tranquilla.- rispose il riccio,mettendosi davanti a me e baciandomi dolcemente la fronte,incastrando le mia mano destra con la sua mano,sentivo un certo bruciore nelle guance,il quale sicuramente erano diventate leggermente più rosse.
 
-Sei adorabile quando le tue guance sono più rosee del solito.- rise,aumentando il mio imbarazzo nei suoi confronti.
 
Non capivo il perché di quella situazione così dannatamente imbarazzante in quel momento,non avevo mai provato imbarazzo nei confronti di un ragazzo.
Nello stesso momento l'ascensore si fermò,ormai arrivato al terzo piano.
 
-S-siamo arrivati.- balbettai tossendo,eliminando ogni avvicinamento ai nostri visi.
Harry si girò,avendo conferma di ciò che avevo appena detto.
Continuando a tenere la sua mano incastrata nella mia,minuta e pallida,ci avviammo nel corridoio,ricevendo sguardi e facendo arrivare al mio orecchio qualche commento che si scambiavano le ragazze,mi sembrava di ritornare al liceo e di passare nel corridoio insieme al ragazzo più popolare della scuola,ed io essere la sfigata, cosicchè da ricevere commenti e sguardi diversamente graditi.Sbuffai,al solo pensiero.
 
-Ma qua hanno sempre d guardare?- domandai sospirando,portando il braccio di harry nelle mie spalle mentre continuavamo a camminare.
-Probabilmente perché ti hanno vista insieme a me.- rispose,avvicinandomi a lui.
-Non ti hanno mai visto con una ragazza a lavoro?O anche una tua amica?- domandai ridendo.
 
La nostra conversazione fu' bloccata da una ragazza che notando harry li ando' incontro.
Era una ragazza con i capelli biondi raccolti in una coda alta,che li ricadevano dolcemente dietro la schiena,portava una camicia celeste scollata,fin troppo scollata,il quale mostrava disgustosamente i suoi seni prosperosi,il tutto seguito da un paio di jeans neri e dei tacchi del medesimo colore.
 
-E' una nuova collega?- domando' disprezzante la ragazza,fermandosi davanti a noi,costringendoci a fermarci.
-No,Jamie,lei non lavorerà qui.- rispose freddo,guardandola con una smorfia,ridacchiai leggermente.
-Oh,harry,c'è anche la tua ragazza con te?- domando' un ragazzo,apparendo dalle spalle della bionda.
-uhm..veramente..- 
-si chiama grace,giusto amore?- affretto' harry,dandomi un bacio nella tempia.
Rimasi leggermente sconcentrata,poiché non risposi nemmeno e continuai a boccheggiare,cercando di formulare una frase sensata.
-Se non vi dispiace,dovrei andare a lavoro.- rispose successivamente il riccio,aprendo una porta,il quale la visuale fu' il suo ufficio.
 
Le pareti erano bianche,al centro della stanza c'era la sua scrivania,color nero vernice,con sopra stampante,fogli sparsi,telefono e varie cose.Dietro ad essa c'era una poltrona di pelle nera.
Era abbastanza accogliente,poiché mostrava anche una bella visuale di varie case e negozi di holmes chapel.
Ritornai alla realtà quando sentii un rumore provenire dalla sedia,il quale vidi harry sedersi comodamente su di essa.
 
-Mi spieghi il perché hai mentito?-domandai grattandomi la fronte,cercando di essere irritante e nervosa.
-Volevo vedere la tua reazione.- alzo' le spalle,con nonchalance,tornando a guardare i fogli che erano posati al di sopra della scrivania.
-Non credo sia la risposta giusta.- sbuffai,portando tutto il peso su una gamba mentre mi poggiavo al muro.
-Non mi sembra neanche che tu sia delusa di essere la mia ragazza.- sorrise.
Alzai gli occhi al cielo,per quanto stupido fosse.
-Ma non sono neanche la tua ragazza!-sbottai,ormai innervosita.
-Cosa ti fa' sembrare così sicura?- poso' i fogli nella scrivania,posando le mani incrociate al di sopra di essa e guardandomi divertito.
-Per il semplice fatto che nessuno dei due prova qualcosa di speciale verso l'altro.- conclusi,facendo spalluce,con tono ovvio.
-A me non sembra.- si alzo' cercando di non provocare il rumore assordante di prima.
-E dimmi,cosa ti fa sembrare così sicuro?- domandai,cercando di imitare il suo stesso tono di prima,mordendomi il labbro inferiore.
-Sembri una ragazza innocente.- sorrise,provocando confusione nella mia mente.
-Che intendi dire?- corrugai la fronte,rimanendo sull'attenti.
-Che per quanto vorresti essere ingenua,hai un carattere arrogante,misterioso e cerchi di mostrare solo la tua parte orgogliosa.- sbuffo'.
-Che cosa dovrei avere di così misterioso,ora?!-urlai infastidita dal suo atteggiamento improvvisamente scontroso.
-Tutto,Grace.Sei fottutamente misteriosa.Nascondi ogni cosa,fingi davanti alla polizia,conosci gente pericolosa,vorrei solo che tu mi dicessi chi sei veramente!- urlo' harry,sbattendo le mani nella scrivania,facendomi sobbalzare.
-Non vuoi sapere chi sono veramente.Ora,vado a prendermi una bottiglia d'acqua.- m'incamminai verso la porta,afferrai la maniglia,girandola verso destra per aprirla.
-Aspetta!- sentii una mano prendere il mio polso con delicatezza,segno che nonostante fosse leggermente innervosito non fosse completamente ceco dalla rabbia.
-Che vuoi ancora?- domandai innervosita,aprendo leggermente la porta.
-Mi dispiace.-abbasso' lo sguardo,potevo notare che era veramente dispiaciuto,infondo faceva bene a essere dispiaciuto,non ero obbligata a dirgli tutto.
-Non preoccuparti.- sorrisi,dandogli un bacio nell'angolo delle labbra,liberandomi dalla sua delicata presa m'incamminai verso il distributore per prendere la bottiglietta d'acqua.
 
-E quindi tu sei la nuova ragazza di harry styles,com'è essere la puttana del giorno?-domando' una ragazza da una voce nasale e fottutamente fastidiosa.
-Oh,è divertente vederti rosicare.-risi,aprendo la bottiglia d'acqua precedentemente presa.
-Ho solo passato una notte con lui,così farà con te.- sorrise in modo strafottente.
-A me dispiace solamente del fatto che tu vai dietro al mio ragazzo,bellissima.- risposi seccata,non rendendomi conto di aver appena affermato che fossi la sua ragazza.
-Amore?- una voce alle mie spalle interruppe la litigata con la bionda dal seno prosperoso,migirai,trovandomi harry con un sorriso enorme stampato sul volto.Sperai vivamente che non avesse sentito nulla e mi maledii mentalmente per averlo solo detto.





Seeeeera gente!
Come avete visto,uno dei due prova qualcosa verso l'altro.
Sarà Grace o Harry?DADAAAAN.
Anyway,ho deciso di fare la fanfiction di selena e harry,appena finita questa.ee
Essendo che mi state totalmente pregando di avere una parte pervy tra i due o almeno qualcosa di dolce
farò il possibile per far accadere ciò nei prossimi capitoli,come avevo già in piano.
Vi chiedo cortesemente di avere pazienza,dato che la fanfiction
è già programmata in tutto,non vorrei cambiare nulla di ciò che ho in mente.lollino u.u
INOOOOLTRE,HO FATTO UN FORUM TUTTO PER VOI.AMATEMI C':

la grafica fa schifo,ma sto cercando di capire meglio come funziona il sito,vi chiedo un scusa enorme.
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"Forse sto solo negando a me stessa ciò che provo."
"Dovresti lasciarti andare.."
"In realtà,io non posso."

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Capitolo 24
*** detective. ***


 


chapter twenty-four:

detective.





-Ora,se non ti dispiace,dovrei andare.- sorrisi falsamente,dirigendomi verso harry che era appoggiato alla stipite della porta ancora con il sorriso stampato in faccia.
Sorpassai la sua figura,entrando nel suo ufficio e sedendomi comodamente nella sedia,sbuffando.
-Hai sentito qualcosa?- domandai,afferrando una matita e mordicchiando  una matita.
-Hmm..tutto,diciamo.- rise,chiudendosi la porta alle spalle.
-Va bene.-feci spalluce,osservando lo schermo del computer acceso.
 
Vedevo varie file con diversi nomi,specialmente riferitosi ai nomi delle persone,osservai eglio,trovando il suo nome tra i primi file.
   
"14.Luke Honson."   
 
Ora,dovevo solo far in modo di rimanere da sola e guardare meglio cosa c'era scritto dentro quei file.
-Cosa guardi?-interruppe i miei pensieri il ragazzo,avvicinandosi alla scrivania.
-Oh,ehm..mi chiedevo cosa fossero questi..cosi..- gesticolai con le mani,enfatizzando la parola 'cosi',cercando di sembrare poco interessata.
-Affari da risolvere.Sto ancora cercando di capire chi poteva essere la persona dell'altra notte- sospiro',porgendomi una mano per alzarmi.
-Non voglio alzarmi.- ribattei,incrociando le braccia al petto e mettendo il broncio.
-Non farmi usare le maniere forti.- ribatte' sbuffando,aspettando che mi alzassi.
-Sarebbero?- corrugai la fronte,mettendo in viso un sorriso furbo.
-Vuoi davvero saperlo?- poso' entrambi le mani ai lati della poltrona,girandola verso di lui,guardandomi dritto negli occhi.
Mi avvicinai a lui,rimanendo a pochi centimetri dal suo viso.
-Sappi che abbiamo un conto in sospeso.- dissi,prima di dargli un bacio e stampo alzandomi dalla sedia.
-Vieni.-  mi fece segno di sedermi nelle sue ginocchia,obbedii sedendomi,posando la mia schiena nel suo petto.
-Comunque,mi dispace veramente per prima,io non volevo.-sussurro',portando le sue braccia nel mio stomaco,abbracciandomi.
-Mhm.-mugugnai ,osservando le sue mani posate delicatamente sopra il mio stomaco.
-E forse ti sbagliavi pure sul fatto che nessuno dei due prova qualcosa di speciale verso l'altro.-  continuo'.
-Che vorresti dire?- mi gelai sul posto,sentendo quelle parole.
-Che,semplicemente,ti sbagliavi.- sussurro'.
-Forse sto solo negando a me stessa ciò che provo.- pensai,o meglio,sussurrai non rendendomi conto che le parole mi uscivano dalla bocca.
-Dovresti lasciarti andare.-
-In realtà,io non posso.- abbassai lo sguardo.
-E perché no?- mi girai di lato,guardandolo con la coda dell'occhio.
-Perché tu non devi innamorarti di me,e io di te.E' una questione semplice.- risposi.
-E se io non volessi?- continuo'.
-Volessi cosa?- chiesi,alzando un sopracciglio.
-Evitare di innamorarmi di te.- 

La conversazione fu' interrotta da una ragazza che entro' nell'ufficio,una delle tante colleghe di lavoro di harry,sbuffai.
-Ehm..harry,servirebbe una mano a Mark per quella questione..- Afferro' immediatamente l'argomento,senza molti giri di parole.
Mi alzai da harry,lasciandolo passare,per poi sedermi nuovamente nella poltrona.
-Torno subito.-sorrise,uscendo dalla stanza.

Approfittai per controllare meglio i file,quello di Luke.
Controllai il titolo di quel file 'affari conclusi male' ,ora almeno sapevo che era a conoscenza del fatto che il padre aveva dei debiti,e non piccoli debiti.
Aprii il file,trovandomi una foto di Luke con un cartellino e il numero,ero a conoscenza che era già stato in carcere,alcuni anni fa,ma grazie a un suo amico ne era uscito interamente.
Continuai a guardare meglio,finché non trovai il motivo perché era in quella cartella.
Troy,il padre di harry,aveva fatto un accordo con Luke riguardante un omicidio,per soldi.


«Il signor Luke Honson,il 14 settembre 2008 ha commesso l'omicidio di Jason Lermsen,ex capo della banca,il successore di Jason è Troy Styles.Luke,dopo aver portato a termine il suo lavoro,doveva risquotere un denaro,totale di cinquecento mila dollari,con qualche interesse aggiunto.Troy,dopo aver ricevuto la notizia del suo collega Jason, successivamente divenuto capo della banca,si è rifiutato di consegnare totale denaro al signor Luke Honson,negando il fatto che fosse stato lui a prendersi l'impegno di dare totale denaro in caso Honson avesse ucciso Lermsen.Luke,da quel giorno,giuro' vendetta. »

Lessi il tutto molto velocemente,cercando di non prendere molto tempo con cose inutili,documenti riservati a Luke ovviamente.
Decisi di farne una copia,in caso potesse sempre essermi utile.
Per mia fortuna,la stampante era già accesa,non avendo ancora cliccato il tasto 'stampa' ,si aziono' automaticamente,decisi di aspettare i fogli che ne uscivano,in modo da vedere di cosa si trattasse. 
Lentamente,il primo foglio stava uscendo da quel macchinario,mi affrettai a guardare lo piccolo schermo digitale posto a sinistra della stampante '1/3 fogli',ciò significava che c'erano altri due fogli.
Osservai attentamente ciò che vi era scritto nel foglio,notai la scritta 'scomparse' in alto,seguito da varie scritte e una foto di una bambina,aspettai che il foglio fosse completamente pronto,prima di prenderlo e leggere i contenuti.
Appena capii chi fosse quella bambina,l'agitazione si fece possesso del mio corpo.
Harry,nonostante la mia disapprovazione,aveva osato fare ricerche più che approfondite su di me.







Serissima gente!(:
Questo è un capitolo molto corto,i know.
Ma devo recuperare alcune materie lasciate in sospeso,quindi non credo di poter
aggiornare con capitoli lunghissimi in questi giorni,nonostante ci sono le vacanze di mezzo.
Il prossimo capitolo non sono sicura di poterlo caricare domani,ma ci proverò C:
Ora vado a finire di studiare storia dell'arte *yeeey* çç
A presto c:


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Capitolo 25
*** invite. ***


 


chapter twenty-five:

invite.

 


Strappai i fogli in mille pezzi,rendendoli illeggibili,buttandoli poi nel cestino.
Tornai al mio lavoro precedente,stampare i fogli di Luke.Era meglio non dire niente ad harry di quei fogli,sapeva della mia presenza nello studio,avrà sicuramente collegate male il wi-fi.
Dopo neanche un secondo che avevo piegato con non curanza i fogli,inseriti nella borsa,harry entro' nel suo ufficio,tranquillo e rilassato.
 
-Abbiamo un invito!-sbotto' sorridente.
-Abbiamo?- alzai un sopracciglio,cercando di capire se stesse scherzando.
-Si.Questa sera i miei amici vogliono conoscerti,quindi ci hanno invitato a cena fuori.-sorrise,avvicinandosi alla scrivania.
-A che ora,se si può sapere?-domandai,alzandomi dalla sedia su cui ero precedentemente seduta,sistemandomi la borsa.
-Alle otto dobbiamo essere al ristorante.- annuncio',sorpassando la mia figura e sedendosi nella sedia.
-Perfetto,ti da fastidio se vado al centro commerciale ora?Dovrei prendere della roba.- portai la mano destra dietro la testa,in attesa di una risposta affermativa.
-Mi piacerebbe rimanere un pò di tempo con la mia ragazza,ma se devi fare roba,vai pure.- calco' il tono nella parola mia.
-Non sarò mai la tua ragazza,Styles.- aggiunsi,uscendo dall'ufficio.
 
Appena mi resi conto di essere fuori da quell'enorme edificio,chiamai Ariana,se dovevo fare shopping avevo sicuramente bisogno di un'amica con cui farlo,e conoscendola non avrebbe sicuramente rifiutato l'invito.
-Pronto?- una voce squittì dall'altra parte del telefono.
-Ari,fatti trovare tra dieci minuti al centro commerciale vicino alla banca.- terminai la chiamata,non lasciandole il tempo di rispondere.
 
Camminai per vari minuti nelle vie di Holmes Chapel,cercando di arrivare il prima possibile al centro commerciale.
Da lontano intravidi un'auto rossa,con una ragazza appoggiata allo sportello di essa,la stessa ragazza che avevo chiamato pochi minuti fa',Ariana.Le andai incontro,agitando la mano sinistra.
 
-Un giorno mi spieghi come fai ad avere un tempo record.Davvero,non capisco.- dissi,affiancandola,mentre entravamo nell'enorme edificio.
-Ti ricordo che viviamo ad Holmes Chapel e con un'auto come la mia posso arrivare in due secondi ovunque.- rispose con tono fiero,sorridendo.
-Va bene,va bene.-alzai le mani in segno di resa,ridendo -ti ho chiamata per tu sai già cosa.-aggiunsi,mentre entravo in un negozio di vestiti.
 
Ero dentro quel negozio da circa mezz'ora,avevo raccontato dell'uscita a Ariana,il quale si è data da fare a portarmi parecchi vestiti nel camerino,di tutte e taglie,forme e colori,anche le più immaginabili.
-Questo,assolutamente!- indico' il vestito che avevo appena indossato.
Era un vestito a tubo color nero,semplice,che metteva in risalto ogni forma del mio corpo.
Annuii sorridendo,tornando dentro il camerino per scambiarmi.
 
Dopo vari acquisti,decidemmo di fare una sosta in un bar.Avevamo passato l'intera mattinata tra un negozio e l'altro a spendere soldi,almeno per un pò potevo stare tranquilla.
 
-Hai strappato i fogli?- domando' preoccupata ari,dopo aver ascoltato attentamente la scena di qualche ora prima.
-Si,in mille pezzi.Lui non sospetta nulla,credo.- sospirai,prima di addentare il mio hamburgher.
-Più stronzo di lui non c'è nessuno.Avviserò Luke di ques..- 
-No,non dirai niente.Ci pensero' io.- sorrisi,con tono convinto.
-E cosa pensi di fare?Sentiamo.- incrocio' le braccia al petto,portando la schiena nello schienale del divano in pelle su cui era seduta.
-Sono Grace Dowson,cosa potrei mai fare?Ora andiamo,che devo tornare dal tuo stronzo.-risi,alzandomi,prendendo tutte le buste.
 
Ore 7.00 Villa Styles.
 
-Grace,andiamo!- urlo' harry dal salotto,probabilmente stanco della mia attesa.
Sbuffai.
-Eccomi,dio santo!- scesi lentamente le scale,cercando di non cadere a causa del tacchi troppo alti.
Scesi gli ultimi due gradini,sorridente affiancai harry.
-Possiamo andare.- disse,porgendomi la mano che prontamente afferrai.
 
Salii nell'auto nera che era parcheggiata davanti alla villa,era una renger rover da quello che capii dopo aver visto il modello.
-In quale ristorante lussuoso mi porta oggi,Styles?- risi,osservandolo mentre metteva in moto il veicolo.
-E' un bel posto,signorina.- rise a sua volta,iniziando a guidare.
 
Era passata ormai mezz'ora da quando vedevo il paesaggio scorrere velocemente davanti ai miei occhi,eravamo in superstrada da parecchi minuti e riuscivo a vedere solamente gli alberi e la luna insieme alle stelle seguirci.
Stanca di rimanere ancora seduta,sbuffai,senza neanche rendermene conto.
-Ti stanchi così facilmente.- rispose con tono desolato harry,mentre continuava a guardare la strada davanti a noi.
-Non potevate scegliere un ristorante più vicino?Holmes Chapel l'abbiamo lasciata da ormai mezz'ora!- sospirai,posando il braccio nel bracciolo dell'auto,portando la testa nelle nocche della mano che avevo chiuso a pugno.
-Siamo quasi arrivati,comunque.-sbuffo',girando in una via.
In lontananza vidi un enorme edificio,illuminato,con varie terrazze.
-Deduco che sia quello,vero?- indicai l'edificio con l'indice.
-Esatto.- sorrise compiaciuto,avvicinandosi sempre di più all'edificio.
 
Dopo essere arrivati al parcheggio,andammo immediatamente dentro il ristorante.
Era in una piccola collina vicino a una spiaggia,molto vicina.
Appena entrammo harry venne immediatamente accolto,e riconosciuto come 'il signor Styles',il quale ci indico' di andare all'ultimo piano,e che ci stavano aspettando lì.
Seguii a ruota harry,il quale era diretto verso l'ascensore a specchio color oro.
-Non ho ancora capito dove stiamo andando.- sosporai,osservando harry che premeva uno dei tanti bottoni.
-Voi donne siete sempre così impazienti.- rise,girandosi a guardarmi.
-Non è colpa mia se voi uomini non volete mai dirci dove ci portate.- risposi con tono ovvio.
 
La nostra discussione fu' interrotta dal suono che l'ascensore era arrivato al piano in cui harry aveva indicato,dopo poco un panorama mi si presento' davanti.
Era in una terrazza con vari tavoli e decorazioni di alberi e fiori,verso destra c'erano anche delle poltrone di pelle bianche,messe sotto a un tettuccio anch'esso bianco.
Avevamo la visuale perfetta della spiaggia e del mare.
-Vieni- harry mi prese per mano,iniziando a camminare verso uno dei tanti tavoli,uno abbastanza lontano da tutti,poiché era un tavolo privato,nell'angolo della terrazza.
 
Harry alzo' la mano salutando i suoi colleghi di lavoro,notai che c'erano anche altre tre ragazze.Con passo tranquillo arrivammo davanti al tavolo.
-Ehi ragazzi.- saluto' harry,dando una pacca sulla spalla a un ragazzo seduto.
-Ehi harry.Abbiamo portato anche Ashley,Faith e Korine.Così la tua ragazza si sentirà meno sola!- affretto quest'ultimo sorridente.
Alzai gli occhi al cielo,sorridendo.
-Beh,possiamo sederci.- harry sposto' la sedia davanti a me,incitandomi a sedere.
-Da quando sei così gentile con le donne,Styles?- domando' ridacchiando una ragazza,alzai lo sguardo verso di lei,notando che era la ragazza della mattinata precedente.




Buonsaaaalve.
Q
uesto capitolo è stato taaaanto atteso,i know.
Vi avviso che non aggiornerò per un pò.
Quest'anno sono di esame,shit,quindi dovrò seriamente impegnarmi.
Il prossimo capitolo spero di pubblicarlo la settimana prossima,o magari,anche in questi giorni.
PREGATE,VAH.AHAHAHAHAHA
A presto chicos.

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Capitolo 26
*** i love you. ***



chapter twenty-six:

i love you.

 

 

 
 
La cena non fu' abbastanza silenziosa,tutt'altro.
 
 
Harry e i suoi amici non avevano fatto altro che bere,ridere e parlare,mentre le ragazze parlavano tra di loro.
 
Io ho preferito parlare con i ragazzi,giusto per non ascoltare quelle che sembrano zoccole d'ufficio.
-Allora,da quanto state insieme?- chiese Andy,per poco non mi strozzai con il sorso di birra che avevo appena cercato di mandare giù.
Bocheggiai per un paio di secondi,prima che harry non proferì parola.
-Ci conosciamo da quasi un mese e stiamo insieme da una settimana,circa.- sorrise,notai che il suo sorriso era leggermente nervoso e ciò non mi stupiva,era una domanda colta alla sprovvista. 
-La tua prima relazione seria,complimenti.- continuo' la ragazza bionda di prima,non ricordavo bene il suo nome,ma credo fosse Jamie.
-Smettila,non sei divertente.- harry era piuttosto teso dopo quell'affermazione,rimasi leggermente confusa da quella scena.
-Mai divertente quanto la notte del copri-fuoco,ricordi?Quella si che è stata una notte divertente.-rise la ragazza.
Tutti i ragazzi stavano zitti,come me,osservando la scena tra i due.
Non che fossi gelosa,o quant'altro,ma rimasi leggermente disgustata e delusa al sapere ciò che intendeva la ragazza,si capiva perfettamente a cosa si riferiva.Abbassai lo sguardo,sentendomi fuori luogo.
-Jamie,smettila di fare la troia.- rispose rigido harry,mettendo le mani a pugno.
-Oh,scusami.Ho dimenticato del fatto che eri tu quello sopra di me e che mi incitavi a fare strani movimenti.-rise nuovamente la bionda.
Stanca di quella litigata,creata per uno stupido attacco di gelosia da parte della bionda,optai per prendere una boccata d'aria fuori da quell'edificio.
-Scusate.- dissi tranquillamente,sorridendo leggermente,alzandomi dalla sedia e dirigendomi verso l'uscita di quell'orrido posto,lussuosamente disgustoso.
Harry osservò la scena,leggermente confuso.
 
Con mia fortuna,il ristorante stava a pochi passi da una spiaggia pubblica,tolsi i tacchi e li mantenei con la mano sinistra.
Camminai fino alla riva,presi dei profondi respiri,prima di camminare lentamente verso un posto non ancora deciso.
Avevo le idee confuse,provavo una strana sensazione;forse rabbia,disgusto e delusione,ma non capivo ancora il perchè.
Sosprai.
Osservai la sabbia bagnata ai miei piedi,era decisamente umida e fredda.
-Grace!- la voce di harry mi svegliò dai miei pensieri,rimasi ugualmente a guardare l'acqua salata del mare che di tanto in tanto risucchiava una quantità di sabbia umida.
-Perché te ne sei andata?- domando' harry,una volta affianco a me.
-Non mi piacciono le discussioni riguardo al sesso mentre mangio.- risposi secca,facendo comparire una smorfia disgustata nel mio volto.
-Oh,pensavo che..ah,pazienza.- ridacchio' leggermente.
Alzai lo sguardo,catturando le sue iridi color smeraldo.
-Cosa pensavi?- domandai alzando una sopracciglia.
-Che fossi gelosa.In tal caso,amo che la mia ragazza sia gelosa.- fece spalluce ridendo.
-Non ti arrendi all'idea che non sono la tua ragazza?Fingo di esserlo solo per non farti passare da sfigato davanti ai tuoi amici.- sorrisi beffarda,voltandomi verso la luna che fin'ora aveva illuminato il luogo.
-Entrambi lo sappiamo,andiamo!-  porto' le mani in alto,sbuffando,riportandole subito dopo ai fianchi.
-E sentiamo,cosa?- portai le braccia al petto,incrocciandole sotto al seno.
-Davvero Grace non l'hai ancora capito?- il suo sguardo e il suo tono di voce era più serio,un tono di voce leggermente disperato,come il suo sguardo fisso nel mio.
Continuando a tenere gli occhi nel suo sguardo,mossi la testa a destra e a sinistra,in segno di disapprovazione.
Con una mossa veloce mi abbraccio',portando la mia testa nel suo petto.Presa di colpo,ricambiai l'abbraccio solo dopo pochi secondi.
Mi stacco' dall'abbraccio,prendendo la mia mano destra,portandola nel suo petto,in direzione del cuore.Rimasi confusa da quel gesto,corrugai la fronte osservando prima la mano e poi lui.
I suoi battiti erano veloci,più forti del normale.
-Ora capisci?- domando',con tono semi-disperato.
Riellaborai le scene precedenti,cercando di arrivare al punto in cui a parole faceva fatica a dire,e preferiva farmelo notare.
Finalmente capii,o almeno pensai che fosse quello il punto in cui voleva arrivare.
Portai la mano libera davanti alla bocca,nascondendo un sorriso,pur sempre sincero.
Vidi comparire un sorriso sul suo volto,strinse leggermente di più la mano,facendo intrecciare alla perfezione le nostre dita.
Si avvicino',cercando di eliminare ogni distanza,posò la sua fronte nella mia.
-Quindi è tutto vero?-sussurrai,togliendo la mano da davanti alla bocca.
Continuai a guardare i suoi occhi,cercando di capire se stava mentendo.
Si avvicino' di più alle mie labbra,fino a farle scontrare dolcemente.
Con la lingua picchietto' le mie labbra,chiedendo l'accesso,il quale non disapprovai,facendo incontrare le nostre lingue.
Passarono secondi,prima di staccarci da quel bacio per la quale avevamo perso completamente il fiato.
-Grace.- sussurro' harry nelle mie labbra,sorridendo.
-si?-
-ti amo.-





Buoneeeehi(?)
Q
uesto capitolo l'ho dedicato ai due,giusto per far nascere quella scintilla(:
Ho già pronto il prossimo capitolo,ma dovrete aspettare DOMANI.
yeeeey.*pat pat*
anyway,lasciate come sempre una recensione se potete c:

 

 

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Capitolo 27
*** we are infinite. ***



chapter twenty-seven:

We are infinite.



Subito dopo il chiarimento con harry,decidemmo di liquidare i suoi amici senza neanche preoccuparci della loro possibile preoccupazione.
Il viaggio in auto non fu' silenzioso,a contrario,harry accese la radio dopo varie suppliche provocate da me.
Avevamo impostato una stazione in cui trasmettevano musica tutto il tempo per un'ora,giusto per arrivare alla villa, e avevamo messo il volume al massimo mentre cantavamo i pezzi che conoscevamo.
Mentre osservavo harry improvvisare il pezzo 'here's never growing up',di avril lavigne,risi portando la testa all'indietro,ritrovandomi ad osservare il tettuccio della sua auto nera.
Vidi che aveva un tettuccio sollevabile da parte dei sedili posteriori.
Poiché eravamo nella super-strada,e harry andava almeno a 130,ne approffitai per passare dietro nei sedili posteriori,sotto lo sguardo confuso ma divertito di harry.
-Che vuoi fare?- rise,una volta che toccai i sedili posteriori sedendomi sopra.
-Hai mai visto il film noi siamo l'infinito?- domandai sistemandomi al meglio il vestito.
-No,ma ho intenzione di vederlo.Ora voglio capire cosa fai.-rispose ridendo.
Come risposta,alzai il tettuccio e feci alzare la musica,in modo da poterla sentire anche da fuori.
-Aumenta la velocità!- urlai ridendo mentre mi alzavo e mettevo la testa fuori dal tettuccio.
Sentii l'aria autunnale venirmi contro,accarezzando dolcemente i miei capelli.
Urlai ridendo,avevo sempre sognato di farlo dopo aver visto quel film,volevo provare il vero significato della parola libertà.
-Per quanto hai intenzione di stare lì?- sentii harry urlare,probabilmente divertito dalla scena.
-Per sempre.-urlai,aprendo le braccia e portandole alla misura delle spalle,sempre aperte.
La canzone finì,ma subito poco iniziò 'i need your love' di ellie goulding.
Chiusi gli occhi,assaporando quel fantastico momento.
Passarono minuti lì sopra,il quale mi limitai soltanto ad urlare e ridere,seguita a ruota da harry che rideva.
Quando la canzone terminò,tornai totalmente dentro il veicolo,sospirando.
-E' stato da urlo!- risposti euforica,tornando a sedermi al posto del passeggiero davanti.
-Anche i tuoi capelli sono da urlo.- rise,osservandomi.
Guardai la mia figura riflessa nello specchieto,avevo i capelli decisamente messi male.
Risi.
-Quanto manca ancora per arrivare alla villa?-domandai cercando di sistemarmi al meglio i capelli.
-Almeno dieci minuti,passiamo a prendere  un film a noleggio,e qualche schifezza.- aggiunse.
-Harry,sono le dieci di sera..-l'osservai confusa.
-Non ho detto che vado al supermarket o robe del genere.- rispose con tono ovvio.
-Film in streaming e le schifezze in casa?- domandai sorridendo.
-Non esattamente.Accontentati di sapere che guarderemo un film e mangeremo schifezze!- sposto' lo sguardo verso di me,sorridendomi,tornando a guardare la strada poiché doveva girare verso la via che segnava 'holmes chapel'.
Feci spallucce,tornando a guardare il paesaggio,parecchio stanca.
 
Passarono interi minuti,finché non arrivammo alla villa.
Come il solito,il padre di harry non c'era a causa di riunioni o cene di lavoro,così noi avevamo l'intera casa per noi.
E i suoi governanti di sera non c'erano mai,a parte le guardie fuori ma non potevano dare fastidio.
-Puoi andare a mettere il pigiama.- ordino',più che domandare,harry.
Data la troppa stanchezza,mi limitai a sbuffare e salire le scale fino ad arrivare in camera.
Tolsi il tubino nero e infilai una maglietta extra-large,che mi arrivava a malapena sotto il sedere,feci una coca disordinata e indossai i miei occhiali da vista.
Non gli usavo mai,ma data la stanchezza e quei mezzi gradi che mi mancavano,optai per portarli.
Scesi le scale,arrivando in salotto e trovando vari pacchi di cioccolato e schifezze varie.
Mi sedetti nel divano,aspettando harry.
Lo vidi uscire da una stanza,con solo i boxer addosso e un CD in mano.
-Quello che cos'è?- chiesi sbadigliando,mentre mi mettevo nell'angolino del divano.
-Noi siamo l'infinito.- disse leggendo la sigla del film.
-Muoviti allora!- afferrai un pacco di pop-corn,mentre harry inseriva il disco nel lettore DVD.
La tv era un 42 pollici,molto più grande della tv che teneva nella sua casetta dietro la villa.
Spense le luci,venendo a sedersi vicino a me.
Una volta che si sistemò per bene nel divano,mi avvicinai a lui,posando la testa nella sua spalla.
Mi guardo' sorridendo,prima di alzare il braccio ,facendomi accomodare meglio su di lui.
 
 
Il film era iniziato ormai da quaranta minuti,ed entrambi eravamo concentrati sul film.
-Harry?- lo richiamai,cercando di ottenere la sua attenzione per un momento.
niente,non rispose.
-Harry..- gli sussurrai con voce più calma e roca all'orecchio.
Osservai il grande schermo,vedendo che era impegnato a vedere il bacio tra Emma e Logan.
Sbuffai.
Mi ricordai di tutte quelle piccole provocazioni da parte sua.
Iniziai a dargli dei piccoli baci a partire dalla mascella,scendendo giù al collo.
Si rese conto che cercavo di richiamare la sua attenzione,poiché catturo' le mie labbra con le sue,sdraiandosi sopra di me.
-Che cercavi di fare?-domando' una volta ritrovatosi me sotto e lui a cavalcioni sopra di me.
-Cercavo la tua attenzione.- risposi,prendendo in mano il ciondolo della sua collana che pendeva dal collo.
-Ora hai tutta la mia attenzione,piccola.- rispose,avvicinandosi e iniziando a biaciarmi nuovamente.





BuonaDooomenica.(?)

Cosa ne pensate del capitolo? ouo
Vi avviso che i prossimi capitoli saranno corti,ma già lo sapete perché.
Almeno però potete avere un capitolo quasi tutti i giorni,è una cosa positiva,no?uu
anyway,ringrazio tuuuuuuurututti <3

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Capitolo 28
*** love you too. ***



chapter twenty-eight:

Love you too.

AVVERTENZA:

Contenuti sessuali esplicitamente spiegati!

Rimasi a guardarlo,mentre sorrideva,misi le braccia dietro al suo collo,avvicinandolo a me.Gli lasciai un altro bacio,più profondo e curato rispetto alle altre volte.
Lentamente mi sollevo,facendomi portare le gambe attorno al suo bacino.
-Andiamo di sopra.- sussurro' sulle mie labbra,prima di lasciarmi nuovamente a terra.
Sorrisi,prendendolo per mano e correndo verso le scale.
Corsi nei gradini,non badando al fatto che potessi cadere,arrivando davanti alla mia camera.
Mi appoggiai alla porta chiusa,avvicinando harry a me.
-E se io non volessi?- mi morsi il labbro inferiore,iniziando a giocare con il ciondolo della sua collana che portava constantemente al collo.
-Potresti pentirtene,infondo.- rise,sollevandomi un'altra volta da terra tenendomi saldamente per il sedere.
Aprì di colpo la porta,chiudendola con un colpo secco nuovamente.
Poso' le sue labbra sulla mie,prima di baciarmi con foga,quasi avesse bisogno di respirare la mia anima.
Delicatamente mi lasciò nel bordo del letto,continuando ad approfondire quel bacio.
Indietreggiai con l'aiuto delle mani e dei piedi,portando harry e me nel centro del letto,lui sopra di me.
Poso entrambi le mani nei bordi della mia maglietta extra-large,prima di staccarsi dal bacio e levarla velocemente.
Riprese a baciarmi,partendo dal collo,mordendo leggermente la mia pelle di tanto in tanto.
Si soffermò su una parte del mio collo in particolare,iniziando a baciarlo e mordendo sempre più forte,ma non tanto.Ansimai.
Continuò a lasciare baci sul mio collo,scendendo sempre di più,fino ad arrivare ai miei seni,il quale rimase ad osservare.
-Cazzo.- sussurro',portando una mano sotto la mia schiena.
Inarcai leggermente la schiena,permettendogli di togliere il reggipetto con una mossa fugace.
Potei sentire la sua erezione premere contro la mia gamba,appena tolse il reggipetto e fisso' i miei seni.
 
Harry's Pov.
 
Portai entrambe le mani sui suoi seni, iniziandoli a palpare con forza, lei a quel gesto ansimò e spinse il collo all’indietro,mentre iniziai a lasciarli una scia di baci.
Sentii una mano percorrermi dal collo fino ad arrivare all'elastico dei miei boxer,tirandoli giù,liberando totalmente la mia erezione che spingeva contro il tessuto dei boxer.
Continuai a lasciare dei baci,scendendo nello stomaco fino ad arrivare alle mutandine,mordendogli l'elastico,rise leggermente.
A quel punto,le tolsi totalmente le mutandine,gettandole con non curanza nel pavimento.
Porto' la sua mano dietro al mio collo,avvicinandomi a lei,iniziando nuovamente a baciarmi.
Solo in quel momento,mi ricordai di ciò che stavamo per fare,ma non sapevo ancora una cosa.
-E' la prima volta?- sussurrai nelle sue labbra leggermente rosse a causa dei troppi baci.
-Potrebbe- rispose,facendo spallucce.
Sbuffai.
-Lo prendo come un si.- allungai una mano nel comodino vicino al letto,aprendo l'ultimo cassetto ed estraendo delle bustine.
-Da quanto stanno lì?- rise,indicando la bustina con il preservativo all'interno.
-Non si sa mai.- risi,porgendole la bustina.
L'afferro,con i denti strappò la parte superiore della bustina,prendendo successivamente il preservativo.
-Non farlo mai più.-mi morsi il labbro,ricordandomi la scena di poco prima.
-Cosa?- alzo' un sopracciglio,sistemando meglio il preservativo.
-Non aprire più una bustina con i denti.E' eccitante,anche troppo-spiegai.
Rise di gusto,mettendo il profilattico nel mio membro.
Posai le mani nei suoi fianchi,mentre riprese a baciarmi dolcemente,mi misi a cavalcioni sopra di lei una volta che fu' sdraiata nel materasso,mi fermai.
-Grace,ne sei sicura?- domandai.
-Da quando Harry Styles chiede ad una ragazza se è sicura di fare l'amore con lei?- chiese di risposta,sorridendo.
Risi,portando le sue braccia dietro al mio collo.
-Sarà utile.-affermai ridendo,continuando a fissare le sue iridi di un castano scuro.
-Harry,non essere preoccupato per niente.- sorrise,lasciandomi un bacio nella punta del naso.
Si strinse alla mie spalle,annuendo decisa.
Con una spinta decisa,entrai in lei,muovendomi lentamente dentro di lei,ansimo' portando la testa all'indietro e stringendo le mani nelle mie spalle.
Cercai di non essere rude nei suoi confronti,così optai per non muovermi fin troppo velocemente e non spingermi a troppa profondità.
Grace era sotto di me,che ad ogni spinta ansimava mordendosi il labbro e portando la testa all'indietro,ed ogni tanto azzardava ad urlare il mio nome,ciò mi eccitava sempre di più.
Dopo varie spinte,mi fermai,mentre lei muoveva il bacino incitandomi di andare più veloce,così feci,facendola arrivare all'orgasmo,seguita a ruota da me.
Uscii da lei con una mossa decisiva,notando che era leggermente bagnata in fronte,notai ciò grazie ad alcuni ciuffi ribelli che gli si erano rimasti attaccati nella fronte.
Fece un profondo respiro,portandosi le mani davanti agli occhi.
-Che cosa c'è?- domandai divertito.
-Non voglio guardarti negli occhi,mi vergogno!- urlo' ridendo,tenendo ancora le mani davanti al suo viso.
-Grace,tanto ti ho già vista nuda,non c'è motivo di vergognarsi.-
-E' quello il motivo.-fece un piccolo spazio tra le dita,ma appena incontro' il mio sguardo le chiuse.
-Va bene,come vuoi!- risi,togliendo il profilattico buttandolo a terra.
Alzai il lenzuolo,facendo entrare il piccolo corpo di Grace sotto di queste,seguita da me.
Aveva tolto le mani solamente poco dopo che io ero entrato sotto le lenzuola,dando le spalle al muro osservando ogni mio dettaglio.
Portai le mie mani nei suoi fianchi,avvicinandola a me,portando i suoi seni nel mio torace.
Si morse il labbro a quel leggero contatto,lasciandomi un dolce bacio a stampo nelle labbra.
Scese leggermente di sotto,portando la testa nel mio petto,mentre mi abbracciava.
-Uhu..Harry?- sussurro',tenendo lo sguardo basso.
-Dimmi.- risposi,accarezzandole dolcemente i capelli.
-Ti amo.
 

Erano,ormai,passati due giorni da quella 'notte di fuoco'.
Io e Harry continuavamo a passare le giornate insieme,entrambi evitavamo il discorso o commenti riferitosi a due notti prima,io specialmente.
 
Guardai l'orologio che segnava l'una e mezza del pomeriggio,ciò significava che il turno di lavoro di harry era terminato e ora dovevamo andare a pranzo.
L'osservai mentre sistemava dei fogli per poi inserirli accuratamente dentro un cassetto,sorridendo.
-Possiamo andare a pranzo!-sorrise,alzandosi e prendendo il giubbotto posato nella poltrona su cui era seduto.
-Finalmente,ho una fame orrenda.-affermai,portandomi una mano nello stomaco.
 
Quella mattina l'avevo interamente passata dentro l'ufficio, e ogni volta che lui usciva ed ero sicura che poteva tornare dopo interi minuti,ne approfittavo per curiosare l'archivio e cercare qualcosa che poteva essermi utile per Luke.
Di fatti,ero riuscita a trovare il codice che apriva la cassaforte della villa e avevo immediatamente copiato i dati.
 
Entrambi uscimmo da quell'edificio,avendo pur sempre gli occhi di tutti i suoi colleghi addosso.Alcuni si erano già abituati all'idea di avermi con loro,le altre ovviamente no.
Appena la porta d'uscita di aprii,l'aria pre-invernale invase il mio esile corpo,ricoprendolo di brividi.Mi strinsi nelle spalle,avvicinandomi a Harry.
-Hai freddo,piccola?- chiese,portando un braccio dietro le mie spalle e stringendomi di più a lui.Annuii,mentre continuavamo a camminare verso il ristorante-bar difronte a pochi metri di distanza dall'edificio.
Ormai quello era il nostro ritrovo per pranzare o fare uno snack quando ci andava
Entrammo,salutando Jack e Alexis.
Jack era il vice-capo di quel ristoro,mentre Alexis era la nostra cameriera di fiducia,se tale si può definire.
-Il solito,ragazzi?-chiese Alexis,finendo di pulire il bancone.
-Si,per favore.- rispose harry,mentre ci accomodavamo nel divano a forma di 'U' ,con un tavolino tondo posto al centro.
Dopo un paio di minuti arrivò il nostro pasto,il mio consisteva in una semplice insalata,mentre harry prendeva sempre il solito panino farcito di cottoletta,pomodoro e insalata.
Sentii il solito rumore mettallicco di chi entrava in quel piccolo ristoro,addentai la mia insalata e,incuriosita,alzai il capo per vedere chi fosse entrato.





Goooodnight.(?)
Sono a conoscenza del fatto che è da due-tre giorni che non carico il capitolo.
Ma,infondo,vi avevo avvisato.
Sarà così per tutto il mese,fino a quando la storia non finirà(?)
Durerà a lungo,forse anche a inizio luglio.
Chiii lo sa.ouo
Ah,poi oggi è uscito il nuovo video della gomez.OMFG.
E' QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO,STO IN LOVE PROPRIO.HGJFDK *^*




 

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Capitolo 29
*** stalker,die. ***



chapter twenty-eight:

Stalker,die.

 



Ora anche su facebook!
 
Con lo sguardo,seguii l'uomo che vi era appena entrato,era un volto già conosciuto,ma che la mia memoria a stento ricordava.
Indossava una camicia a quadri blu,con dei semplici jeans bordeaux.
Tenne lo sguardo fisso su di me,che inconsapevolmente ricambiavo lo sguardo,finché non si sedette in un tavolo lontano da noi,quasi nascosto.
Tornai alla realtà,quando harry mi passo' una mano davanti agli occhi catturando la mia attenzione.
-Tutto bene?-domando',leggermente confuso.
-Uhm..si.-con la mano gesticolai un 'lascia perdere',continuando il mio pasto.
Quando ebbi bevuto l'ultimo sorso della mia coca cola,sentii un telefono squillare,era quello di harry.
-Che cosa vuoi,ancora?-domando' appena accetto la chiamata,con tono disprezzante e infastidito.
Lo guardai confusa,rimanendo in silenzio ed osservando il suo volto farsi più serio.
Dopo vari secondi di silenzio da parte sua,poso' il suo sguardo su di me,guardandosi nuovamente attorno.
-Dove cazzo sei?- sentii a stento,poiché lo chiese a denti stretti e a sussurro.
Continuai ad osservarlo,finché con non curanza,butto' il telefono nel tavolino difronte a noi.
-Harry.-azzardai,posando la mia mano nella sua spalla.
-Dobbiamo andarcene.- afferò la mia mano,prendendo il suo telefono e depositandolo nella tasca posteriore dei jeans,mentre frettolosamente pagava e mi portava al di fuori del locale.
-Che cosa succedere?- mi fermai di colpo nel marciapiede,cercando di fermarlo.
-Lo stalker,Grace,era con noi.-rispose freddo.
Improvvisamente mi ricordai di quel ragazzo entrato poco prima di quella chiamata,nel locale.
Non era,certamente,la prima volta che lo vedevo,l'avevo visto recentemente.
 
*flashback*
Scesi le scale correndo,vedendo la marea di gente urlare e precipitarsi fuori dalla villa styles.
Osservai intorno,cercando la figura di Harry,il quale lo vidi opporsi alla ragazza che cercava di portarlo fuori con se.
Osservai al centro del salone,vedendo uomini vestiti con lo smoking ovunque,il quale sparavano non preoccupandosi del fatto di trovarsi tra almeno cento persone.
Con loro c'era anche il mio team,poiché vidi Sam e altri ragazzi andare contro di loro,anch'essi senza preoccuparsi del possibile disastro tra le cento persone.
Vidi Sam prendere per il collo un ragazzo,ancora ben visibile in viso[..]
 
*fine flashback*
 
Ora sapevo dove l'avevo incontrato e probabilmente era pure lui il nostro 'stalker'.
-Ho un'idea di chi può essere.- sorrisi compiaciuta.
-Cosa?- fece una smorfia confusa,il quale provoco' una mia risatina.
-Entriamo dentro al locale e sediamoci nel posto di prima,poi ti faccio vedere.- continuando a tenergli la mano,lo portai nuovamente all'interno del ristoro,cercando il ragazzo che avevo visto prima,e che con mia fortuna stava ancora comodamente seduto,sorseggiando una possibile birra.
 
-Harry,se chiama avvisami,così tu vai fuori e io rimango qui,guardando i possibili clienti con un telefono in mano.-sorrisi,spiegando ciò che doveva fare.
Annuii solamente,mentre fingevamo di avere una conversazione e di ridere con voce leggermente acuta.
Sentii nuovamente la musichetta fastidiosa rimbombare nei miei timpani,Harry fece un gesto con la mano:era la persona che ci controllava.
Appena Harry iniziò a prendere conversazione,uscendo dal locale,frugai dentro la borsa,cercando il passamonatgna e l'arma con cui probabilmente avrei fatto colpo.
Osservai,con la coda dell'occhio,tutti i clienti,compreso il ragazzo.
Osservai i suoi gesti,notando che all'orecchio teneva ben stretto un telefono e rideva di tanto in tanto,mandandomi sguardi maligni.
Continuai a guardarmi intorno,capendo che c'era solamente lui con il telefono in mano.
Andai al bagno,che con mia fortuna si trovava a pochi passi da me e non visibile al ragazzo seduto.
Appena arrivai dentro il bagno,afferrai il passamontagna portandolo successivamente nella mia testa,cosicchè da coprirmi il volto,tutto questo seguito da un'arma a sparo silenzioso.
Buttai la borsa a terra,vicino ad una finestra da cui successivamente sarei scappata,afferrai la maniglia e feci una piccola fessura,il tanto per prendere mira alla testa del ragazzo,senza farmi comunque notare.
Dopo aver preso una mira precisa,premetti il grilletto,colpendo il ragazzo in piena testa,il quale urlo' attirando l'attenzione di tutti i clienti.
Tolsi il passamontagna e posai il tutto dentro la borsa,mettendola poi nella mia spalla destra.
Mi arrampicai in una finestra,aprendola e sedendomi nel davanzale di quest'ultima,con mia fortuna si trovava sopra un bidone della spazzatura,il quale era chiuso.
Saltai sopra quest'ultimo,cercando di non provocare danni,o ancora peggio rumori.
Dopo essermi calata totalmente a terra,nel cemento,mi risollevai scrutando il vicolo in cui mi trovavo,incamminandomi verso l'entrata del negozio.
Harry era entrato dentro il ristoro,poiché notai un ammasso di capelli rici color cioccolato tra le mille persone incuriosite alla vista di un ragazzo morto,colpito alla tempia.
Sbuffai.
Entrai,arrivando alle spalle di harry assumendo un'aria abbastanza spaventata e confusa.
L'abbracciai da dietro,fingendo di singhiozzare.
-Oddio,Grace,sei qui,cazzo!Dove eri finita?Ti ho cercato,e poi ho sentito uno sparo attraverso il telefono e le urla del ragazzo che mi chiamava..- gesticolo',girandosi e dandomi un abbraccio caloroso.
-Ero al mio solito posto,poi ho sentito uno sparo pensando fosse quell'uomo che ti avesse chiamato e così sono corsa nel bagno,scappando dalla finestra,cercandoti una volta fuori.Ho avuto paura..-continuai a singhiozzare,il quale mi veniva abbastanza bene.
-Non è vero!E' una bugiarda assassina!- urlo' un'altra voce femminile alle mie spalle.
Mi voltai,osservando la ragazza minuta e grassottella che mi si poneva davanti.
Aveva le pupille leggermente più grandi,i capelli color rosso rame le ricadevano disordinatamente nelle spalle.
-Come,scusa?- chiese confuso harry,osservando la ragazza.
-Ha sparato lei,io ero nel bagno con lei,quando stavo per uscire l'ho vista mentre riponeva l'arma nella borsa,così sono rimasta chiusa nel bagno!- rispose la ragazza,affanata.
-Che cazzo dici?- urlai,sentii il sangue congelarmi nelle vene.
-Se non è vero,svuota la tua borsa,allora!- urlo' ancora una volta lei.
 
La mia troppa fretta di dare fine a quell'uomo,che era un peso in più per me,non mi aveva fatto ragionare abbastanza da non procurarmi testimoni del mio omicidio.
Dentro la borsa tenevo l'arma del delitto,entrambe lo sapevamo.
Ma forse lei non sapeva che,volendo,poteva essere lei la prossima vittima.




Goooodsaaalve.(?)
Ho iniziato la tesina,yeeey.çç
no,okay,vi sto aggiornando della mia vita scolastica,non ve frega ma vabbeh.AHAHAHA
oggi sono riuscita a caricare il capitolo;
Ma,essendo che il prossimo capitolo non 
è ancora pronto,non so quando potrei caricarlo.
Forse ritardo di 3-4 giorni,O ANCHE DI PIU'.
In tal caso,mi scuso già in anticipo,per di più se non riuscirò a rispondere
alle vostre splendide recensioni.ghjf):

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Capitolo 30
*** in love. ***



chapter thirty:

in love.



Respirai profondamento,cercando di restare calma.
Aprii la borsa,mi avvicinai ad un tavolo e svuotai totalmente la borsa.
Dalla borsa fuoriuscirono telefono,fazzoletti,chiavi e tutto ciò che una normale ragazza potrebbe tenere,della pistola non c'era ombra.
Guardai la ragazza soddisfatta,il quale rimase leggermente infastidita e allo stesso tempo sotto shock.
-Vuoi continuare a giocare?- Domandai a dentri stretti,sorridendo.
-La fodera della borsa!-Continuò poi,irritandomi nuovamente.
-Basta!-Urlò successivamente Harry,stanco e straziato di tutto ciò che accadeva.
-Ma lei è l'assassino!Credetemi!- urlò ancora,attirando l'attenzione di tutti.
Abbassai il capo,stringendo le mani in un saldo e forte pugno.
-Harry,vattene via.-Risposi a denti stretti.
-Perché?-Domandò ancora più confuso di prima
-E' per il tuo bene,va via,ora.- Lo vidi allontanarsi,dirigendosi verso la porta d'entrata a vetri,uscì leggermente frustato dal ristoro.
La donna,intanto,continuava a guardarmi inquieta.
-Non devi mai metterti contro il killer.- Sussurrai,estraendo il passamontagna dalla fodera della borsa e indossandolo.
Osservai con la coda dell'occhio la faccia impaurita della donna,non riusciva a muoversi era come se fosse totalmente bloccata.
Presi la pistola,successivamente,e con un colpo secco la colpii verso l'altezza del cuore.
L'attenzione che prima vi era prestata verso la vittima-stalker si concentrò nuovamente su di me,prontamente mi nascosi dietro a una delle enormi taparelle che divideva i settori dei tavoli,sentii le urla dei clienti ancora spaventati.
Con il cuore in gola,mi osservai attorno,cercando un'altra finestra da qui fuoriuscire per l'ennesima volta.
Con mia grande sfortuna constatai che le finestre erano piccole e si trovavano abbastanza in alto.
Decisi di creare confusione,iniziando a sparare verso la parete,cercando di colpire ogni interrutore e tutto ciò che riguardava la luce,così erano costretti a coprirsi dalle scintille che queste provocavano.
Mentre continuavo a premere il grilletto verso l'alto scappai fuori dalla porta in cui precedentemente era uscito Harry,continuai a correre senza guardarmi attorno,con ancora il passamontagna,pistola e borsa in mano,finché non ero totalmente fuori,girai l'angolo.
Con le spalle rivolte verso il muro respirai profondamente,prima di riprendere la corsa verso il cosidetto 'nowhere'.
Lentamente levai il passamontagna ,incura che qualcuno potesse vedermi.
-Perché l'hai fatto?- Sentii sussurrare al mio fianco destro.
Sempre più confusa mi girai,trovando la figura di harry appoggiata al muro.
Rimasi con lo sguardo fisso nel suo,mentre lui cercava una risposta in me,ma ormai era troppo tardi.
-Non ho niente da spiegarti-sussurrai,iniziando a camminare verso la fine di quel piccolo angolo oscuro della città.
-Uccidi le persone,Grace,voglio una risposta!-urlò più forte lui.
-Soldi.-Mi girai verso di lui,lanciando la pistola a terra.
-La polizia sta arrivando,se vuoi dare la prova del delitto fai pure.-l'osservai mentre stupito osservava ancora la pistola.
-Non posso farlo- sussurrò,avanzando.
-Non sei minimamente impaurito di me?Ho ucciso delle persone,Harry,dovresti solo odiarmi!- risposi urlando.
-Sono abituato a queste cose.Sono il figlio di un potente banchiere,infondo non mi stupisco di trovare davanti ai miei occhi un'assassina.- rispose.
-Sta arrivando la polizia,io me ne vado- Continuai,ormai stanca di tutta quella storia,sapevo di non essere una perfetta attrice.
Salii sopra un bidone della spazzatura e mi arrampicai verso il muro che divideva i due angoli della città.
-Aspetta!- raccolse la pistola,avviandosi verso di me.
-Voglio aiutarti.- Concluse,salendo nel bidone,scavalcando successivamente il muro.
-Harry,sei pazzo,non puoi!- dissi scendendo.
-Si,sono pazzo,pazzamente innamorato di un'assassina- rispose,prendendomi la mano e dirigendosi verso il parco.





Good morning people!
Sono da 3 FOTTUTI MESI CHE NON AGGIORNO..
Mi auto-odio,crepo..
Con esami,vacanze estive mi sono persa e rilassata,aiuto..
Ma vi avviso che non continuerò il capitolo a breve,poiché questa mattina avevo tempo
sono riuscita a scrivere qualcosa,ma come promesso tornerò sicuramente
tra una ventina di giorni,o almeno si spera!
Scusate se il capitolo è corto,cercherò di rimediare,promesso(:



 

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Capitolo 31
*** a fucking videogame. ***



chapter thirty-one:
a fucking videogame.
 
-Gettate l'arma a terra e alzate le mani!Siete circondati!-urlò una voce alle mie spalle,deglutì faticosamente.
Osservai la zona a cui harry dava le spalle,una via di fuga c'era,chiusi gli occhi.
Sentii il rumore della pistola toccare rumorosamente il cemento di quella via oscura.
-Ora alzate le mani e tu,ragazza,girati verso di me,lentamente!- ordinò nuovamente lo sbirro alle mie spalle.
Lentamente mi girai,con le mani rivolte verso l'alto e un occhio socchiuso,decisi di aprire entrambi gli occhi.
-Sam?Cosa diamine..- non terminai la frase  -ora credo sia giunto il momento di un addio,ragazzi.- continuò sam,mentre apriva la portiera dell'auto,levando la finta-sirena della polizia che teneva vicino all'antenna dell'auto.
-Voglio capire cosa succede,o almeno vorrei..-disse harry grattandosi confuso la nuca.
-Le persone scappano dalla realtà,la realtà fa schifo e per noi tutti c'è una fuga,ma solo in pochi la vedono- sorrisi a malincuore,lasciando un semplice bacio in fronte a harry,per poi dirigermi verso il sedile posteriore dell'auto.
-E tu,figlio mio caro,sai fin troppo.- Continuò Sam,gettando una cartella a terra.
I vetri dell'auto erano oscurati,poiché solitamente si usava per cambiare abbigliamento e  noi ragazze avevamo richiesto almeno la possibilità di farlo con dignità,sempre se questa esisteva ancora.
Sam mise in moto l'auto,fuggendo dalla vera polizia che sarebbe arrivata per davvero a distanza di pochi secondi.
Avevo bisogno di cambiare personalità,infondo a un certo punto tutti si stancano di essere sempre la stessa persona.
Indossai una parrucca bionda,con tanto di boccoli,una giacca rosso fiamma e dei legging di finta pelle,con infine i miei amati stivali di cuoio plateau,abbinati alla giacca rossa.
-Dove siamo diretti,quindi?- chiesi,indossando gli occhiali neri e passando il rossetto rosso sulle labbra.
-California,mon amour- rise,accendendo la radio che in quel momento passava 'work' di iggy.
-E se facciamo le vacanze primaverili in messico,bro'?- azzardai,passando nel sedile davanti poiché eravamo fuori città e di conseguenza nessuno ci conosceva,amavo l'autostrada.
-Vuoi dimenticare proprio tutto?- domandò serio,cercai di non darci molto peso.
-I ricordi sono il passato,lui e ciò che è successo ormai fanno parte del passato,non per questo stiamo scappando da sta merda di disastro- affermai,con tono ovvio e calmo.
-Può sempre trovarci,Grace,metterebbe in atto un dectetive pur di trovarti.- continuò.
-Grace chi scusa?Io sono Courtney,Courtney Marin per precisione- osservai,mostrando la carta,ovviamente falsa,d'identità.
-Non siamo in un telefilm o vide..- persi quella poca pazienza che dio mi aveva donato,in circostanza di due ore
-Noi siamo in un fottuto videogame,Sam,questo videogame si chiama realtà e stiamo giocando,sporco,ma siamo in gioco e io non ho intenzione di fermarmi.affermai,ormai totalmente spazientita.
California,05:03:28pm
-Hola famiglia bellaaa!- urlò un uomo rousto,stile westrling,ricoperto di tatuaggi su tutte e due le braccia.
-Heeei amigo,da quanto tempo!-Vidi Sam dare un pugno amichevole nella spalla del suo presunto vecchio amico,della gang probabilmente.
-E la signorita non la vuoi presentare,eh?- rise,mi avvicinai  dando una leggera pacca nella spalla all'uomo.
-Mi chiamo Courtney,amigos,ma allora qui è vero che lo spagnolo è considerata come seconda lingua!- azzardai sorridendo,mentre osservavo l'intero garage dove fornivano pezzi rari e quant'altro ad auto da corsa,per di più candlestine.
-Piacere mio,io sono Mike!-  sorrise nuovamente -Ma guarda chi è arrivato,stavi ancora a donne tu,eh?- mi voltai seguendo lo sguardo di mike,apparve un ragazzo con i pantaloni blu,tuta da basket,il quale sporgevano alquanto i boxer e stava rigorosamente senza maglia,anche lui non era di meno con i tatuaggi.
 

Et volià regaa'!
Entrata a dir VERAMENTE OSCENA MAAA DETTAGLI.
Allora,prima cosa,stavo pensando di fare una storia su selena e justin,ma poi 
ho vagamente pensato,perché non fare un tutt'uno?
Ci saranno molte avventure qui,in questo capitolo abbiamo avuto l'occasione di dire
"ADDIO HARRY." ma,secondo voi è un 'addio' permanente?
mhh(:
Come promesso sono tornata e ritorno ben presto,con altri capitoli che vi
lascieranno forse confusi,ma spero diversamente delusi;)


GRACE OR COURTNEY?(:



 

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Capitolo 32
*** sexy machine. ***



chapter thirty-two:
sexy machine.


-Si,donne come auto intendi!- butto' sopra un tavolo di metallo,totalmente disordinato e sporco per colpa di benzina e grasso,sicuramente proveniente da motori d'auto,uno straccio,anch'esso ridotto in condizioni pessime.
-Ehi,Logan!-affrettò Sam,successivamente,non curante del fatto che il ragazzo avesse le mani totalmente sporche e nere.
-Sam!Come mai da queste parti brò?- sorrise,il presunto Logan.Aveva i capelli tendenti sul biondo-castano,occhi color nocciola,labbra carnose e se proprio devo dirla tutta,era abbastanza presentabile anche in queste condizioni.
-Ehm..Logan,lei è G..- interruppi il disastro che Sam,nuovamente,stava per commettere-Io sono Grace Cortuney Marin,ma gli amici preferiscono chiamarmi Courtney,a differenza di questo disagiato mentale.- Sorrisi a mia volta in modo beffardo.
-Beh,Grace,saremo due disagiati mentali allora.-Rispose con non chalance,rispondendo con il sorriso migliore che i miei occhi abbiano ma visto.
Mentre Sam e Mike tenevano l'emozionante conversazione sul fatto di chi doveva vincere la partita di football quella sera stessa,mi allontanai,girovagando per il posto,non curante del fatto che ci poteva essere anche Logan nei dintorni.
Mi fermai ad osservare una Dodge Challenger,totalmente ricostruita,di cui era ancora in corso la modifica del motore.
-Corse clandestine,pezzi rari e la fantastica..- continuai a girare attorno all'auto,sfiorandola con l'indice,quando mi fermai davanti a Logan- Dodge Challenger- continuammo all'unisono,sorridendo.
-Così l'apparente superficiale bionda Grace s'intende di corse clandestine e macchine modificare- 
-Esattamente,ho visto fin troppi film,probabilmente-continuai ad osservare l'auto che mi si porgeva al mio fianco destro,ancora incredula di trovarmi tale davanti.
-Se vuoi questa sera ti porto a fare un giro ,giusto per fare esperienza-mi girai a osservarlo mentre sorrideva,aspettando una risposta
-Faresti veramente ciò?- domandai incredula,oramai i miei occhi avevano avuto la trasformazioni di un cuore o probabilmente di una stella luminosa al solo sentire quella proposta.
-Si,infondo hai più o meno affermato che non sei mai salita sopra a uno di questi gioielli,no?- vidi scomparire il suo volto verso il motore,il quale stava ancora apportando modifiche.
-Beh..si può fare!Che ne dici se ci vediamo all'echo park?- domandai sorridente,più del normale..
-Fatti trovare lì alle dieci,Grace.- urlò,con ancora il viso immerso tra le varie modifiche.

Avvisai immediatamente Sam del cambio di programma,di certo in California era la prima volta che ci abitavo,temporaneamente era pur sempre casa mia da oggi,optai per passare dalla parrucchiera e farmi realmente bionda,la parrucca avrebbe potuto crearmi altri problemi e visto la situazione non mi pareva il momento giusto.

Echo Park,10:40pm.
-Mi sto ancora chiedendo cosa io ci faccio quì,seduta in questa panchina a fissare una stupida sottospecie di fontana da ben quaranta fottuto minuti e quel pagliaccio villano non è ancora arrivato.- sbuffai tra me e me,alzandomi calciando il primo sasso che mi si porse davanti.
-Sono leggermente in ritardo ma riuscirò a farmi perdonare,giuro!- la voce di Logan interruppe il silenzio,mentre tenendomi per il polso mi portava verso l'auto.
-Ho voluto portare tutte le modifiche possibili nell'auto che hai visto oggi,dato che te ne sei innamorata,non mi sembrava il caso di uscirne con una similar ferrari o roba simile-rise,soddisfatto,mentre continuava a pronunciare le parole con una velocità disumana.
-Non importa,credo che sia perdonabile il ritardo di ben quaranta minuti,per 'sta volta.- precisai sull'ultima parola detta,ridendo,mentre mi sedevo nel sedileanteriore,notai qualcosa di strano in quelli posteriori.
-Le modifiche sono fin da noi,uooh- risi osservando l'immensità tra misto di tecnologia e varie opzioni.
-Il meraviglioso "gas nos" renderà tutto migliore,ti divertirai!- aggiunse Logan,mettendo in moto l'auto il quale appena tastò il pedale volò dall'altra parte della strada in neanche due secondi.
In pochi minuti,mi portò in una vecchia fabbrica,dove probabilmente si teneva l'ennesima corsa candlestina.
Girò l'angolo e i miei pensieri furono davanti ai miei occhi.
Vidi macchine,anch'esse modificate con tanto di disegni sopra e roba varia, ferme vicino a un falò creato grazie a dei contenitori di metallo vuoti,ragazze semi nude e,fortunatamente,completamente vestite ovunque.
-Punti di vincere anche questa volta,Bieber?- domandò una voce maschile al finestrino sinistro,nonché verso il posto di guidatore.
-Ovvio,e ci sarà un visitatore speciale ,che oltre a me,vedrà tutto in 3D- rise Logan,indicandomi con un sorriso mentre mi guardava.
-Bene,allora vai al tuo solito posto!E sappi che Selena ti aspetta ragazzo mio.- il ragazzo diede un'ultima pacca a Logan,prima di scomparire nella folla.Optai per capire che il premio della gara fosse una ragazza.

-Non ho mai visto una ragazza che appare forte,audace e stronza evitare di parlare.-sorrise,mentre premeva vigorosamente il pedale sull'acceleratore,riscaldando il motore
-Beh,Bieber-enfatizzai il suo presunto cognome-C'è sempre una prima volta- mi girai verso di lui sorridendo bastardamente,finché non comparve la ragazza con il fazzoletto in mano,che dopo neanche tre secondi fece cadere a terra.

Logan rimase in testa durante il tragitto.
-Oh,merda,fanculo!- scattò improvvisamente,premendo fino a sfondare totalmente l'acceleratore.
-Cosa succede?-domandai,stranita
-La polizia sta arrivando,ho messo un sistema che è in grado di rivelare la distanza di qualche sbirro nei paraggi.- affermò,deviando improvvisamente strada.
-Tieniti forte.- continuò successivamente.


Come promesso,ho caricato il capitolo appena ne ho avuto la possibilità:)
Come avete capito,Logan è ....JUSTIN DREW BIEBER!
Spero che questo cambiamento vi piaccia,ma niente è concluso con l'arrivo di Justin.
Ci saranno molti altri colpi di scena,eheh:)
Detto questo,alla prossima!

 

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