White as Snow

di JohnSlow
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'anello di diamanti ***
Capitolo 2: *** TI AMO ***
Capitolo 3: *** Un brutto incidente ***



Capitolo 1
*** L'anello di diamanti ***


L'anello di diamanti 

Era arrivata a casa alle 9 e mezza quella sera , e come ogni sera , si tolse i tacchi che era solita indossare al lavoro , e si avvicinò al frigorifero , si girò intorno e lo aprì . Prese una bottiglia di succo di pera , e si gettò sul divano per guardare la televisione . Il suo lavoro era troppo impegnativo , per questo motivo arrivava a casa sempre molto stanca e si addormentava subito . Ma quella sera si addormentò ancora prima del previsto , appena le 10 , non era stata sveglia nemmeno per mezz’ora . La mattina si svegliava presto , molto presto per andare a correre, voleva mantenere una perfetta linea , per questo mangiava anche poco , in realtà mangiava poco anche perché era allergica a molte cose , come ad esempio le mele . Quando le mangiava diventava tutta rossa , e la sua pelle si ricopriva di bolle , per questo non le mangiava mai . Il pomeriggio , nell’ora di spacco verso le 5 andava da uno strizza cervelli , perché aveva alcuni problemi . Di notte sognava , in realtà , non solo di notte . Faceva strani sogni , ma lei non li chiamava sogni , per lei quello che vedeva nei sogni era realmente accaduto , molti la consideravano pazza . Ma lei non lo era! Lei non lo era affatto ! Sono pazzi gli altri che non sognano ad occhi aperti !

Quella sera infatti ebbe un sogno , diverso da tutti gli altri , in cui gli apparì un uomo , che era come lei aveva sempre desiderato : alto , con ricci biondi , labbra carnose , possente . Ma non era l’aspetto fisico che le colpiva di più di quest uomo , ma il fatto che lui avesse salvata da una donna malvagia . Di notte a volte si svegliava di scatto ed andava ad accarezzare il suo gatto , che era molto carino , aveva due occhi grandissimi: uno di colore arancione e uno di colore verde . Sembrava essere l’unico a capirla , lei infatti si confessava anche con lui , e gli raccontava tutto ciò che vedeva in sogno . 

Il giorno dopo lei si sveglio alle 6 e andò a central park per la sua solita corsetta . Mentre correva però accadde qualcosa di straordinario , trovò un anello di diamanti su un tronco abbattuto , lo raccolse e lo mise al dito , era proprio della misura del suo dito , era un diamante molto grande probabilmente 5-6 carati . Era una brava ragazza tanto che affisse per la città manifesti in cui faceva un appello al proprietario dell’anello . Ma si presentarono a lei più di 20 persone tutte che sostenevano di essere i proprietari dell’anello. Così lei decise di tenerlo . Aveva sempre desiderato che un uomo gli regalasse un anello, ma non l’aveva mai ricevuto uno . Una sera mentre passeggiava su il ponte che collega Central Park con la diciassettesima , incontrò un barbone , di animo nobile che gli raccolse la sciarpa che le era caduta.

-“Grazie”- disse lei 

-“è bellissima questa sciarpa , sarebbe stato un peccato perderla”- le rispose il barbone

-“come ti chiami?”-

-“Susan”- 

-“bel nome”-

-“Sa, questo nome me lo sono data da sola”-

-“e i suoi genitori ?”-

-“sono entrambi morti in un incidente stradale quando ero piccola”-

-“mi dispiace , ma vorrei essere nei suoi panni, i miei genitori sono ancora vivi , ma vorrei vederli morti”-

-“O mio Dio!”- esclamò Susan

-“Sa , non abbiamo neanche un dollaro , e si preoccupano per il mio futuro , fanno di tutto per aiutarmi , non ce la faccio a vederli soffrire”-

-“mi dispiace per questo”-

-“non preoccuparti , non c’è nulla che tu possa fare”-

-“invece si , ecco tieni !”- si tolse l’anello dal dito e glielo diede

-“non posso accettarlo”- si tirò indietro 

-“è un regalo , lo prenda”- 

-“ Le giuro non posso”-

-“In questo modo i suoi genitori non soffriranno più per lei, e poi l’anello non è neanche mio , ma l’ho trovato per strada”- 

-“grazie , lei è gentilissima”-

-“dammi del tu”- 

-“ok, tu mi hai salvato la vita!”-

Susan sorrise . 

-“Adesso devo andare , si è fatto tardi , domani devo andare al lavoro presto”-

-“ci possiamo rincontrare?”-

-“certo , facciamo una cosa , rivediamoci qui domani allo stesso orario . 

-“ci sarò!”- 

Susan si allontanò , fiera di quello che aveva fatto . Era un barbone ma nel modo in cui la guardava sembrava un attore di Hollywood . Si era innamorata ? Si era innamorata di un barbone ? lei che era la direttrice di una banca importante si era innamorata di un barbone ? 



SI 

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Capitolo 2
*** TI AMO ***


Quella sera sognò un uomo che si avvicinò a lei dicendole che doveva prendersi il suo cuore . Si svegliò improvvisamente . Si guardò intorno smarrita , i sogni la facevano confondere , molto . Si alzò , erano le 3 di notte , si fece un caffè e , non riuscì a dimenticarsi di lui , del barbone che la sera prima aveva salvato , che gli aveva dato un futuro migliore . Prese le chiavi della casa , uscì chiudendosi la porta alle spalle , scese le scale velocemente e uscì dal palazzo . Indossava i tacchi , quelli che indossava anche al lavoro e in mezzo alla strada  facevano un rumore assordante . Nel silenzio della notte si sentivano due tacchi in cerca di una risposta  probabilmente ad una domanda che non aveva senso. 

“Sto facendo una cazzata stasera”, pensava Susan , mentre attraversava la strada . “ sto davvero rincorrendo un uomo che non ha nemmeno un dollaro ? Per far cosa?” . Si fermò sul marciapiede , si sedette iniziò a piangere , non sapeva nemmeno lei cosa stesse facendo . Passò una macchina che la bagnò tutta a causa di una pozzanghera che c’era proprio davanti a lei . 

-“Si è persa?”- Chiese un uomo alle sue spalle 

Lei si girò di scatto , lasciando al vento i suoi capelli gocciolanti 

-“Ah , scusa ti sei persa?”- 

-“Oh mio Dio , sei tu ? Che ci fai qui ?”- disse alzandosi dal marciapiede 

-“posso farti la stessa domanda Susan”-

-“Io no , perché non so ancora il tuo nome”- iniziò a ridere

-“Mi chiamo Eric”- 

-“Bel nome Eric”- si tolse l’acqua dalle scarpe

-“comunque sono qui perché ho non riuscivo a dormire , ho avuto un brutto sogno”-

-“non me ne parlare , anche io ogni sera ho strani sogni”-

-“anche io, mi tormentano”- 

-“che sogni tu?”- 

-“anche io strane cose , come per esempio stasera ho sognato che dovevo prendere un cuore dal petto di una ragazza”- 

-“io , invece ho sognato che un uomo voleva togliermi il cuore, come è possibile?”

-“i tuoi sogni sono continui , cioè sono collegati tra loro?”-

-“si , la storia è simile e si ripete”-

-“sono così realistici”-

-“mi confondono , penso che siano la realtà”-

-“anche a me”-

-“siamo collegati secondo te ? Praticamente abbiamo avuto lo stesso sogno , solo che tu eri il … erm … come devo dire ?”-

-“ cacciatore ?”-

-“si … e io la fanciulla in pericolo”-

-“Strano , molto strano”-

-“Andiamo a bere qualcosa ? Così possiamo parlare meglio?”-

-“Ok , ma pago io”-

-“Non se ne parla proprio”

I due si allontanarono e si avviarono verso un bar per bere cioccolata calda . Pagò Eric , e i due parlarono per tutta la serata dei sogni , finchè lui accompagnò lei a casa sua … Era un appuntamento ? 

 

Non si sa , ma appuntamento o no , Susan era davvero innamorata di quell’uomo e quella sera lo invitò a casa sua. 

-“è tua questa casa?”- disse Eric guardandosi intorno meravigliato

-“Si è mia”-

-“è meravigliosa”-

-“non esagerare”-

-“meravigliosa proprio come te”-

I due si ritrovarono vicinissimi quasi naso e naso , lei si tirò un’attimo indietro , ma poi , forse a causa di quel bicchierino di troppo al bar di vodka , si spinse in avanti a baciare Eric . Il bacio durò alcuni minuti , finchè Susan disse:

-“Sei tu! Lo so , sei tu !”-

-“Io chi?”-

-“l’uomo del sogno, o sei l’uomo del sogno  o sto sognando , quindi sei l’uomo del sogno!”-

-“ da cosa l’hai capito?”-

-“Dal fatto che … non lo so , è una sensazione!”

-“E’ una sensazione , come fai a dire che sono l’uomo del sogno?”-

-“Penso che è arrivato il momento che tu te ne vada , si è fatto tardi”-

-“ Io ti amo”- disse Eric a Susan 

-“non è una parola un po’ grossa ? ci conosciamo solo da 2-3 ore”-

-“No , ti Amo”-

Susan si lasciò baciare 

-“Ci vediamo domani verso le 9 sul ponte ?”-

-“si , certo , non mancherò”- rispose Susan

Eric si allontanò per le scale . Susan rimase per 1 minuto a fissare la parete , poi si affacciò al balcone e disse:

-“Sai una cosa?, ti amo pure io , a domani”-

 

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Capitolo 3
*** Un brutto incidente ***


Susan si addormentò pensando al lavoro che doveva svolgere il giorno dopo. La mattina seguente, si alzò, si truccò, corse in banca. 
Quando entrava in banca tutti la salutavano come se fosse un generale di un'ala dell'esercito. Si sedeva sempre al suo studio, molto semplice, ma completo, cioè c'era di tutto. Una scrivania rettangolare di legno sulla quale c'erano penne di ogni genere e fogli. Tanti quadri, copie di quadri famosissimi, attaccati al muro. Una sedia con la pelle rossa , e i piedi a zampe di leone. Una grande finestra riempiva tutta la stanza di luce. Susan arrivò nel suo ufficio e trovò una scatola di cioccolatini, si girò verso il suo assistente Max e disse:
-"per chi sono?"- indicando i cioccolatini
-"penso per lei"- rispose Max
-"E da parte di chi?"-
-"Non lo so, li ho trovati già lì stamattina , ma vedo un bigliettino"-
Susan si sedette e aprì il bigliettino e lesse: VEDIAMOCI STASERA ALLE 9
Susan sorrise, aprì la scatola di cioccolatini e ne mangiò due, poi disse:
-"Max fai entrare i prossimi clienti"-
Max era un bravissimo assistente , faceva tutto quello che gli veniva ordinato. Era un uomo sulla quarantina , alto , con gli occhi marroni, i capelli scuri, ma affascinante. Era sposato da 13 anni con una donna, si chiamava Ashley,che era gelosissima, infatti sospettava di una relazione segreta tra Max e Susan. E molte volte Susan dovette andare a rassicurare la donna e spiegare che in realtà non c'era mai stato nulla tra i due , loro erano troppo amici per una relazione di questo tipo. Comunque il secondo appuntamento con Eric fu ancora più straordinario del secondo. Andarono a mangiare in un bellissimo ristorante , su una terrazza dalla quale si vedeva tutta la città illuminata. Parlarono per tutta la serata e risero tanto. Sembravano essere una coppia meravigliosa. Ad un certo punto Eric disse: 
-"ma mi sposeresti?"-
-"erm… Forse hai bevuto troppo Eric"- disse Susan ridendo
-"sono più sobrio di prima, ti giuro è una domanda seria"-
-"Sono troppo ubriaca io per risponderti, mi dispiace, non dico quello che penso"-
-"quando le persone sono ubriache in realtà dicono la verità"-
-"perdonami, vado un'attimo in bagno"-
Era bello , anzi bellissimo , affascinante , buono , anche elegante , infatti dopo aver venduto l'anello si comprò un bell'abito e altri vestiti , come faceva a dire di no? Era un'attrazione troppo forte , sentiva di amarlo troppo, ma come faceva a dirgli : si voglio sposarti? 
Si allontanò in bagno e si rifece il trucco … Quando ritornò non lo ritrovò , il conto era stato pagato e lui aveva lasciato un foglietto con su scritto: SCUSAMI, DOVEVO CAPIRLO CHE TU SEI DIVERSA DA ME, NON POTREMO MAI STARE INSIEME. 
Da un occhio di Susan uscì una lacrima , corse giù al palazzo per ritrovarlo e per dirgli : NO , IO TI AMO E VOGLIO STARE CON TE ! , nell'ascensore fremeva , aveva fretta di scendere, corse per tutto il palazzo velocissimamente e raggiunse l'androne del palazzo, dove delle luci abbaglianti la colpirono. C'erano tante persone, che cosa stava accadendo?. Scese lentamente le scale e si fece spazio tra la folla e tra il rumore delle sirene dell'autoambulanza . C'era sicuramente un uomo steso lì a terra. Era proprio lui… 

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