Il ragazzo marmellata

di horansembrace
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto cambierà in meglio ***
Capitolo 2: *** The Wedding ***
Capitolo 3: *** We'll be friend ***
Capitolo 4: *** You could also trow the rubber ***
Capitolo 5: *** An unwanted kiss ***
Capitolo 6: *** Ice's eyes ***
Capitolo 7: *** It's in his DNA ***
Capitolo 8: *** I'll fight for you ***
Capitolo 9: *** I will wipe your tears ***
Capitolo 10: *** Drunk ***
Capitolo 11: *** Vertigini ***
Capitolo 12: *** Hope she's just a friend ***
Capitolo 13: *** The boy is mine ***
Capitolo 14: *** kiss on the rain ***



Capitolo 1
*** Tutto cambierà in meglio ***



Capitolo 1 – Tutto cambierà in meglio -


Fu' in quel momento che vidi un ragazzo alto e riccio scendere da una lussuosa macchina.

Ero nel parcheggio a parlare con Jessica,la mia migliore amica, quando in mezzo al parcheggio tra macchine e alunni lo vidi scendere da una Range Rover.

I primo pensiero fu : 'Niente male'

Era un ragazzo davvero bello!

Era alto rispetto al mio metro e sessantacinque e i capelli scuri e ricci ricadevano dagli occhiali da sole. Mi accorsi che non aveva avuto quest'effetto solo su di me, ma su almeno tutte le ragazze nel parcheggio.

Mentre attraversava il parcheggio ,diretto nell'edificio scolastico con aria da chi scende dalle nuvole, un'enorme silenzio calò e tutti i presenti puntarono il ragazzo misterioso.

La chiacchiera continuò non appena entrò e allora si scatenò un mormorio di 'Hai visto quel figo?', 'E' quello nuovo' 'Certo che è proprio bello!' e 'dicano venga da Holmes Chapel'

"E' quello nuovo" disse Jessica poco interessata e alquanto annoiata.

Io, immersa nei miei pensieri, fissavo ancora il punto in cui poco prima era scomparso il ragazzo.

Jessica lo notò e schioccando le dita vicino al mio volto mi riportò alla realtà

"Sveglia!" disse ridacchiando

"Che dicevi?" chiese Jess, cambiando il discorso.

Io la guardai confusa e spaesata cercando di ricordare l'argomento della nostra discussione tenuta fino ad 1:06 minuti fa.

"Oggi c'è il matrimonio di papà" dissi riprendendomi del tutto

"Ah,si! Com'è Karòle?" mi chiese Jess curiosa

"Mi ha fatto una buona impressione,è simpatica!" dissi del tutto convinta

Karole era la nuova fidanzata di papà, quel pomeriggio si sarebbero sposati al comune. Dopo il divorzio con il marito si è rivista con papà, con cui frequentava l'università, ed è scoppiato l'amore.

In un certo senso ero molto contenta del fatto che papà si sposasse. Dal giorno della morte di mamma non si è mai ripreso, e vederlo felice rendeva me contenta.

"Ha anche un figlio,ma non l'ho mai visto" dico pensierosa.

Avevo visto Karòle due volte. Una quando me l'aveva presentata e un'altra ad un bar.

Dopo il matrimonio Karòle e il figlio avrebbero vissuto con noi...

*INIZIO FLASHBACK*

"Ciao Willow! Come stai?" mi chiese Karòle con un sorriso smagliante che mostrò denti bianchi e perfetti. Lei era perfetta. Sembrava uscita dalla pubblicità del Mulino Bianco, sempre con il sorriso innocente in faccia e quei capelli castani sempre ordinati. Accanto a lei mi sentivo una stracciona.

 

"Bene" risposi mentre con un sorriso tirato le stringevo la mano facendole scendere sul polso i bracciali.

Ci sedemmo sulle sedie in plastica di fronte al tavolo rotondo.

"Tuo padre ha detto che fosse una bella idea incontrarci, per conoscerci" disse entusiasta accavallando le gambe.

Sistemandomi una ciocca ribelle dietro l'orecchio le risposi

"Già"

"Doveva venire anche mio figlio..." iniziò con aria corrugata e dispiaciuta

"Non sapevo avessi un figlio" dissi interrompendola

L'idea che avrei avuto un fratello mi spaventava e allo stesso tempo mi rendeva contenta. Se fosse stato piccolo avrei potuto fargli da sorellona! In quel momento arrivò la cameriera con in mano una matita ed un blocchetto notes

Ordinammo un tè freddo per lei ed una sprite per me.

Quando la biondina slavata appuntò le ordinazioni – che avrebbero potuto essere ricordate senza scriverle, - girò i tacchi e Karòle continuò il discorso

"Si, ha la tua stessa età" disse lei sorridente

Delusione... Ci tenevo ad essere la sorrellona per il fratellino paffutello, ma non era tanto importante e comunque non lo diedi a vedere.

"Non è potuto venire perché è ancora in Inghilterra con il padre. Ritornerà giusto in tempo per il matrimonio" disse lei mentre ritornò la bionda con le ordinazioni chieste poco prima

*FINE FLASHBACK*

Ebbene tutto ciò che sapevo era che questo pomeriggio sarebbe venuto al matrimonio e che d'ora in poi avremmo abitato sotto lo stesso tetto.

"Spero sia carino, così me lo presenti!" disse Jess ammiccando un sorriso malizioso e scuotendo i capelli ricci e rossi.

Dopo aver ridacchiato entrammo in classe percorrendo il corridoio.

Ci fermammo a metà difronte alla segreteria dove un culo splendido si ergeva di fronte a noi.

Vedevamo solo questo ragazzo intento a parlare con la segretaria. Ma non fu quello a colpirci

"Vedi anche tu quello che vedo io?" chiesi alla mia amica accanto a me senza guardarla. La nostra concentrazione era su qualcos'altro

"Se ti riferisci a quel bellissimo culo, beh allora si" concordò lei sgranando gli occhi.

Il ragazzo si volse cogliendoci in flagrante. Sobbalzammo entrambe facendo finta di niente quando il ragazzo ci passò accanto per poi sparire in una classe. Giurai di averlo visto ridacchiare. Manco a farlo apposta era il ragazzo nuovo. Quei Rayban scuri, la giacca di pelle e il capello ribelle lo rendevano terribilmente sexy e alquanto misterioso...

Senza parlare dell'accaduto – troppe erano le figure di merda che facevamo io e Jess – ce ne andammo nella nostra classe.

Ci venne un colpo vedendo il ragazzo di poco prima in piedi vicino alla cattedra insieme al prof e ai compagni che puntarono immediatamente gli occhi su noi due.

Il ragazzo si tolse gli occhiali mettendoli in tasca e sorridendoci al solo ricordo di poco prima.

Rimanemmo incantate nel vedere quegli occhi verdi mozzafiato e quelle fossette che gli si formarono nelle guance.

"Signorine Pacwood e Tredhfor, in ritardo, come sempre" borbottò il professor.Clapp mentre appuntò qualcosa sul registro. Senza dire niente ci andammo a sedere nei nostri posti imbarazzate più che mai.

"Perciò Harry Stlyes sarà il vostro nuovo compagno di classe...Harry se vuoi presentarti.." disse alla classe per poi rivolgere l'ultima frase all'interessato. Lui accennando un sorrisetto iniziò a parlare

"Sono Harry Stlyes, ho diciotto anni e vengo dal Holmes Chapel, questa è la prima volta che vengo a Tawni Town" disse amichevolmente a tutta la classe per poi prendere i libri e pendere posto accanto a Nerd.

Il professore, dopo aver dato il benvenuto a Harry, incominciò la lezione spiegando la difficile analisi di non-so-che-cosa.

Incominciò a girare per la cattedra parlando, e di tanto in tanto scriveva qualcosa di illeggibile sulla lavagna. Lo sguardo delle ragazze,compreso il mio, fissava Harry che sembrava non fare caso alle occhiatine da oche di alcune e si concentrò in modo innaturale sulla lezione.

Alla fine dell'interminabile giornata scolastica uscimmo da scuola. Come previsto quello-nuovo era sempre circondato da oche petulanti.

Jess notò le frecciatine scoppiando a ridere per la mia espressione finché la sua risata si fermò e s'irrigidì. Mi voltai verso di lei e la vidi con lo sguardo infuriato intento a fissare qualcosa dietro le mie spalle. Mi voltai per vedere cosa fosse e mi si gelò il sangue nelle vene.

Josh in un'angolo mi fissava. Rimasi a guardarlo per qualche secondo finché non ruppi il silenzio cacciando uno di quei sorrisi finti d'emergenza. Dovevo andarmene, o sarei scoppiata in lacrime all'istante.

"Devo andare Jess, ci sentiamo dopo" dissi sorridendo e cercando di cacciare le lacrime dentro.

Lei non sembrò convinta e rivolgendomi un sorriso preoccupato mi chiese se stessi bene.

"Sto benissimo" le risposi cercando di convincere anche me stessa e senza rivolgerle un ulteriore sorriso me ne andai via sentendo ancora lo sguardo di Josh puntato su di me.

Questa situazione andava avanti ormai da mesi...

E pensare che qualche mese fa Josh aveva occhi solo per me, o almeno così mi faceva credere....

Percorrendo la solita strada arrivai a casa. Aprii il piccolo cancelletto in ferro arrugginito e camminando per la stradina di ciottoli entrai in casa.

"Sono tornata" annunciai ad alta voce

"Miki, eccoti qui" disse mio padre spuntando dalla cucina. Annusai l'aria e subito il mio stomaco brontolò. Avevo un debole per gli spaghetti di papà

In realtà avevo un debole per tutto essendo una grande mangiona. Come potevo non esserlo avendo un padre cuoco eccellente?

Cercai di buttarmi via tutti i pensieri, oggi era il grande giorno di papà, e non volevo rovinarglielo!

"Sul tuo letto ho messo quello che ti metterai oggi,ho scelto il vestito più decente che avessi" disse lui guardando scettico i miei vestiti.

Non che comprendesse la moda, ma io avevo un modo tutto mio di vestirmi e papà non aveva mai approvato i pantaloncini corti.

"Sai al comune non puoi vestirti in quel modo" disse indicando i miei vestiti

Annuii dandogli ragione per una volta, anche se preferivo di gran lunga il mio outfit.

Curiosa di sapere cosa avesse preso papà, salii le scale diretta in camera mia.

Sul letto c'era uno dei miei vestiti preferiti. Era color salmone, con una cintura in cuoio marrone abbinato ad una borsa e a dei sandali con zeppa.

Abbastanza coperto per andare al comune,no?

Mi trascinai in cucina giusto in tempo che papà portasse i piatti in tavola.

In faccia era sereno, ma sapevo che era nervoso.

E anche se non lo davo a vedere, lo ero anche io. In un certo senso avevo paura che i rapporti tra me e lui sarebbero cambiati dopo il matrimonio.

"E' pronto" disse lui invitandomi a tavola

Mi sedetti accanto a lui e con un boccone divorai una grande forchettata di spaghetti.

"Sempre la solita golosona!" disse lui ridendo mentre con un fazzoletto mi puliva la faccia sporca d'olio

In quel momento capii,più che mai, che il nostro rapporto non sarebbe mai cambiato. E se accadesse cambierebbe in meglio.

 

Angolo Autrice

Hello Girl! Parto dal fatto che la cover è un po' improvvisata,

l'ho fatta con il telefono perciò potete rendervi conto ahahahahhaha

Per quando riguarda il titolo non l'ho sparata a cavolo, infatti ha un motivo

che verrà spiegata più avanti :P

Ne approfitto per dirvi di passare a controllare la mia altra FF intitolata 'Love Suck'

purtroppo sta per finire perciò ne ho incominciata un'altra ;)

Che ne dite? Willow vi ha già conquistata? E che ne dite del nuovo ragazzo?

Per alcune potrà sembrare strano il nome Willow, ma a me piace

da morire *-* [In inglese significa 'Salice']

Spero che questa nuova FF vi sia piaciuto, soprattutto a Camilla conosciuta come Finitem_.

Vabbè la smetto e vi lascio ad una giff di Harry *_*
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Capitolo 2
*** The Wedding ***



Capitolo 2 – Wedding - 

 

Finito di mangiare andai di sopra pronta per un bagno rilassante.

Tra tre ore sarei dovuta andare al comune con papà.

Aprì i rubinetti facendo scorrere l'acqua calda mentre,seduta ai bordi della vasca, con la mano disegnavo cerchi nell'acqua.

Mi spogliai e mi misi dentro la vasca piena d'acqua calda.

Mi rilassai del tutto quando chiusi gli occhi abbandonandomi nell'acqua.

Dopo qualche minuto mi addormentai.

Mi svegliai poco dopo a causa di papà che bussava ripetutamente alla porta chiusa a chiave.

Aprii gli occhi confusa sentendo papà sbraitare dall'altra parte della porta

Will! Willow !” urlò lui bussando forte alla porta.

Che c'è papà?” chiesi alzandomi dalla vasca tutta bagnata. Presi l'asciugamano dall'armadietto e me lo attorcigliai addosso

Pensavo fossi svenuta, mi stavo preoccupando” disse lui mentre io mi avvicinai alla porta aprendola.

Era evidente la preoccupazione dipinta sul suo volto

Ancora non sei pronta” disse preoccupato più di prima papà notandomi ancora in accappatoio

Manca meno di mezzora!” esclamò lui agitato

Sospirai di fronte alla sua agitazione.

Gli sorrisi per poi spingerlo fuori dalla mia camera

Non ti preoccupare,sarò pronta fra meno di mezzora” lo rassicurai per poi chiudergli la porta in faccia.

Immediatamente prendo i vestiti e li indosso in fretta e furia senza preoccuparmi dei dettagli.

Lasciai i capelli castani liberi mentre per quanto riguarda il trucco misi solo un po' di blush e mascara nero.

Scesi le scale sorpresa di avere impiegato solo dieci minuti. Neppure Bolt avrebbe potuto fare di meglio!

Sorrisi a papà che ,in fondo alle scale, mi sorrideva mentre si sistemava la cravatta.

Sei pronto?” chiesi a papà una volta scese le scale

Lui annuì

Ricorda che sarai sempre tu la donna più importante per me” disse accarezzando con l'indice la punta del mio naso.

Gli sorrisi per poi mettere il mio braccio sotto il suo.

Arrivammo al comune qualche minuto dopo Karòle che dall'aria agitata di poco prima diventò serena nel vederci.

Forse aveva paura che non venissimo. Andammo verso di lei, passando per un vialetto di ciottoli, stranamente era ancora fuori.

Indossava un semplice abito a tubito con maniche a 3\4 bianco che lasciava coperto il decoltè.

Ciao Karòle, sei bellissima” le dissi sorridente

Anche tu” rispose con aria sincera ammirando il mio vestito.

Dov'è il giudice di pace?” domandò mio padre a Karòle che ,con aria abbattuta, rispose

L'ho chiamato, ha detto che sta arrivando” rispose mostrando il telefono in mano.

Papà annuì senza staccare gli occhi da quelli di Karòle. Si amavano.

Lo si capiva subito e per me quella era la cosa più importante.

Karòle era seriamente innamorata e per questo le ero molto grata.

All'inizio non avevo reagito molto bene, addirittura la odiavo, ma alla fine, conoscendola, mi sono resa conto che era una persona molto buona e sincera, e a me questo bastava.

C'è un giardino stupendo sul retro, perché non vai a dare un'occhiata?” mi propose Karòle, forse per non farmi assistere alle loro smancierie.

Annuii per poi dirigermi dove Karòle mi aveva detto.

Riamasi colpita nel vedere lo spettacolo magnifico che mi si presentava davanti.

Tanti alberi di ciliegio si ergevano dinanzi a me , dai petali rosa.

Alcuni erano in terra, e rendevano tutto più bello.

Camminando mi accorsi di una piccola fontanella dove affianco c'erano fiori di tutti i tipi, tra cui i miei preferiti, le peonie.

Feci per raccogliere ma sentì dei passi dietro di me, così mi voltai spaventata.

La mascella per poco non mi cadde quando vidi Harry davanti a me.

Cosa ci faceva qui?

Dopo la figuraccia di quella mattina non riuscivo neppure a guardarlo negli occhi

Che ci fai qui,Harry?” chiesi ad Harry che, a pochi passi da me, buttò la sigaretta che aveva in bocca per terra.

Quasi gli urlai contro di non distruggere con quelle tossine quel meraviglioso posto

Come sai il mio nome?” chiese lui sviando la mia domanda.

Sei nella mia stessa classe” risposi stupita del fatto che non mi avesse riconosciuto

Se poco prima mi guardava stranito e confuso adesso mi sorrideva al solo ricordo

Ah, ho capito! Tu sei quella che questa mattina mi guardava il sedere” disse ridendo

Incrociai le braccia cercando di non guardarlo negli occhi, altrimenti sarei caduta in trance

Quello è stato un equivoco! Non ti guardavo il sedere” dissi sulla difensiva cercando il coraggio di guardarlo negli occhi.

Lui si avvicinò a me con passi lenti mentre metteva una mano sulla bocca del tipo i chi pensa intensamente

ah,no?” chiese come appena caduto dalle nuvole

No, io e la mia amica ammiravamo i tuoi jeans” dissi risoluta pensando che fosse l'unica scusa credibile

Lui alzò le sopracciglia facendo finta di crederci

Il fatto è che ho un paio di jeans uguali e allora li stavo facendo vedere anche a Jess” dissi facendo la voce più acuta, segno che mentivo.

Purtroppo era una mia pecca quella di parlare in falsetto ogni volta che raccontavo frottole.

In vita mia non ero mai riuscita a dire una bugia senza essere scoperta cinque secondi dopo.

Harry rise sotto i baffi per la mia pessima recitazione.

Io comunque non mi scomposi e trovai perfino il coraggio di guardarlo negli occhi.

Erano di un verde particolare, uno di quelli dove rimani incantata ad ammirarli.

Che strano che tu abbia un paio di jeans da uomo, ma i gusti sono gusti” disse reggendo il gioco e ridendo sotto i baffi.

Mi diede un po' ai nervi perché mi faceva sentire presa in giro e immatura.

Tutte le ragazze, a scuola, ti stanno incollate e non fanno altro che farti le moine e tu mi sgridi perché ti guardavo il sedere?Chissà quante altre l'hanno fatto” mi difesi

In quel momento Karòle ci raggiunse sorridente.

Ragazzi, vedo che vi siete già conosciuti” osservò lei compiaciuta

Harry tesorino mi stavo preoccupando” disse Karòle rivolta ad Harry con tono sdolcinato

Io guardo confusa Karòle

'Tesorino'?!” chiesi stranita

Entrambi si voltarono verso di me

Harry è mio figlio,Will” rispose Karòle come se pensasse che io già lo sapessi.

Fu in quel momento che quasi sentì la terra aprirsi sotto i miei piedi, lasciandomi cadere nel vuoto.

Pensavo lo sapessi” continuò lei

Scossi la testa mentre la tensione e nervosismo oscurò il mio volto.

Al solo pensiero di Harry vivere a casa mia mi faceva accapponare la pelle.

Notai che Harry non si scompose per niente. Lui già sapeva.

Sapeva sin dall'inizio che io ero Will, la sua futura sorellastra.

Non mi stupirei venire a sapere che sin da quella mattina sapeva di me.

Mi sentì un po' l'ultima ruota del carro in quel momento.

E' arrivato il giudice di pace, dobbiamo andare” disse lei invitandomi a seguirla all'interno del grande edificio.

Per tutta la durata del matrimonio Harry sembrò tranquillo, e ogni tanto mi riservava qualche occhiatina curiosa o divertita. Io ancora non riuscivo a realizzare bene, mi svegliai dalla trance non appena furono pronunciate le parole

Si, lo voglio” da Karòle e papà.

 

Ciao a tutte! Come promesso ecco il capitolo ;)Scusate il ritardo ma questa settimana sono stata malissimo !!
Mal di gola...raffreddore...mal di testa e febbre!!! Insomma sono quì per magia HAHAHAHAHA
vabbè la smetto che è meglio *stile puffo*

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Capitolo 3
*** We'll be friend ***





Capitolo 3 – We'll be friend-

Uscimmo dal comune. La mia testa ancora confusa e scioccata fissava il suolo mentre Harry, papà e Karòle dietro di me camminavano spensierati.

La voce smielosa di Karòle interruppe le mie riflessioni

Che ne dite di andare a mangiare fuori?” propose raggiante.

Fui sul punto di ribattere, avrei preferito andare a casa e buttarmi sul letto, ma papà, senza pensarci due volte, acconsentì.

Con aria rassegnata seguì la coppia felice verso quello che sembrava un lussuoso ristorante.

Entrammo e subitò l'aria di gelsomino e il suono del pianoforte ci invase.

Fui immediatamente più rilassatà. Quell'arredamento d'oro e pizzo poteva avere l'aria raffinata e tutto, ma a me sembrava leggermente pacchiana e chic.

Ci accomodammo al centro del grande salone. Purtroppo capitai vicino Harry, perciò senza farmi accorgere mi avvicinai di più a Karòle, con l'intento di allontanarmi il più possibile da Harry.

Solo lui se ne accorse, inviandomi uno sguardo confuso.

Arrivò all'istante un uomo alto e sciupato in volto a chiedere le ordinazioni.

Come primo una mousse al cioccolato e poi del pesce alla griglia, grazie” ordinai infine sorridente. Karòle ed Harry si girarono, fissandomi curiosi e straniti. Papà si limitò a fare un sorriso sghembò con la testa abbassata. Capii che erano rimasti straniti perchè come primo avevo ordinato un dolce.

Sorrisi imbarazzata e diedi loro delle spiegazioni.

Mangio sempre il dolce come primo. E' un'abitudine che ho preso da mamma” dissi con lo sguardo ancora abbassato e le guance dipinte di rosa.

Karòle mi lanciò uno sguardò tenero mentre Harry iniziò a studiarmi con sguardo curioso.

Feci finta di ignorarlo nonostante riuscivo a sentire la pressione che mi stava mettendo addosso.

Diceva sempre: “Perchè privarsi del piacere di mangiare il dessert per primo? In fondo è ciò che desidero sin dall'inizio perciò perchè aspettare? E se prima di mangiare mi succedesse qualcosa? Morirei prima di poter mangiare ciò che avevo tanto desiderato!” sorrisi amaramente pensando a mia madre.

Il silenzio che si creò dopo fu a dir poco imbarazzante... Per fortuna pochi minuti dopo arrivo il cameriere con le ordinazioni.

La cena si concluse in modo piacevole. Non toccammo il tasto 'mamma' per tutto il resto della serata. Fui sorpresa della tanta spensieratezza che provai, mi sentivo a mio agio, cosa che non avrei mai pensato, non con Harry nei paraggi.

Karòle ogni tanto mi guardava con sguardo pietoso, questo mi fece capire che papà aveva parlato con Karòle ed Harry del fatto che non amavo parlare di mia madre, e di ciò che era successo dopo la sua morte...

Uscimmo dal locale e il vento fresco di metà Febbraio ci investì. Ormai era buio e le persone in giro erano poche.

Salutammo Harry e Karòle che l'indomani mattina si sarebbero trasferiti da noi e rientrammo a casa.

Senza dire nulla salii in camera a mò di morto vivente. Ero stanca. Camminare per più di tre ore con dei tacchi non era cosa da poco. Mi tolsi il vestito e le scarpe mettendomi una conottiera blu con un paio di coulotte grigio topo.

Quel poco buon umore che avevo svanì non appena mi accorsi di avere il ciclo.

Spiegava i miei sbalzi d'umore ultimamente!

Senza guardarmi allo specchio mi gettai sul letto e dopo pochi minuti mi addormentai.

Quella notte sognai Josh.

Mi trovavo in una foresta stile Twilight. Con il pigiama addosso mi alzai da per terra notando Josh davanti a me.

Lo guardai confusa notando l'espressione neutra dipinta sul suo volto.

Mi avvicinai con mano tesa verso di lui, ma come una nuvola di fumo sparì. Rimasi bloccata sul posto appena sentii la voce di mia madre dietro di me. Mi voltai ed eccola lì. Con I lunghi capelli dorati e gli occhi azzurri , aveva lo sguardo basso e neutro come quello di Josh poco fa.

Tesi immediatamente le mani verso di lei avvicinandomi ma questa, come accadde poco fa, scomparì.

Sentì subito un nodo alla gola e gli occhi bruciare. Sentì un dolore allucinante sulle braccia cosìì abbassai lo sguardo. Cacciai un urlo quando vidi I graffi insanguinati sul braccio.

Venni immediatamente riportata alla realtà quando caddi dal letto con un tonfo.

Mi massaggiai la testa dolorante.

Il ricordo del sogno di poco inondava I miei pensieri. Cercai di capirne il significato, ma invano.

Ancora seduta per terra ripensavo finchè il campanello mi riportò a Terra.

Mi alzai e con passo trascinando mi diressi al piano di sotto.

Aprii la porta e ci volle qualche secondo per capire che avevo di fronte Karòle ed Harry.

Il mio sguardo cadde sui loro bagagli. Grugnii di fronte alla realtà schiacciante.

Avevo dimenticato che ieri papà si era sposato e che Karòle ed Harry sarebbero venuti a trasferirsi quì.

Ciao Willow!” mi salutò sgargiante Karòle

Will” puntualizzai ancora mezza addormentata

Ignorai le occhiatine maliziose che Harry lanciava al mio 'completino' e continuai a guardare Karòle

Ti ho svegliata?” chiese con tono umile tanto da farmi sentire in colpa.

Scossi la testa. Era stato qualcos'altro a svegliarmi...

Sono le undici e ancora dormivi?” chiese incredulo Harry. Gli lanciai un'occhiataccia pronta a ribattere

Di solito la domenica dormiamo fino a tardi” ribadii guardando Karòle ed ignorando il figlio.

Ancora appoggiata alla porta, con I due fuori arrivò papà.

Karòle!Scusa, non mi è partita la sveglia” disse facendoli entrare.

Che bugiardo!Se neppure l'aveva una sveglia

Feci finta di nulla e insieme a papà aiutai Karòle a portare I bagagli dentro mentre Harry si guardava intorno.

Feci per andarmene quando mio padre mi bloccò

Will,perchè non fai vedere la camera ad Harry?” chiese retoricamente.

In realtà..”

Era una domanda retorica” precisò con fare autoritario che poche volte utilizzava con me.

Sbuffai e sotto lo sguardo divertito di Harry, l'accompagnai al piano di sopra.

Con le due valigie oltrepassai al corridoio fino ad arrivare alla fine. Mi voltai a sinitra per poi aprire la porta.

Ta daaaann” esclamai poco entusiasta.

Portai le due valigie dentro la stanza mentre Harry dietro di me avanzava.

Non ti affaticare mi raccomando!” borbottai sarcastica.

Rise divertito dai miei capricci.

La stanza era abbastanza spaziosa. Le pareti erano di un marrone scuro, quasi nero. Sulla sinistra c'era un letto matrimoniale rosso bordeaux mentre a destra una grande finestra da cui si poteva ammirare la strada.

Niente male” commentò Harry “Anche se la camera che avevo prima era il doppio” aggiunse scettico.

Lo guardai acida “Se non ti piace c'è sempre il bagno, potresti dormire nella vasca” borbottai guardandolo acida

Rise e prima che potei uscire dalla stanza, mi bloccò per una spalla.

Mi mostri la casa?” chiese

Sbuffai sapendo che comunque me l'avrebbe chiesto papà perciò annuii.

Gli mostrai il soggiorno,la cucina, il salone e il bagno al piano di sotto per poi fargli vedere il piano di sopra dove c'erano le camere.

Ad un certo punto mi bloccò indicando una stanza in fondo al corridoio.

Cos'è quella?” chiese curioso

Niente” risposi indifferente cercando di tagliare il discorso.

Dai dimmelo” mi supplicò lui

Non se ne parla! E' una stanza mia e nessuno ci deve entrare,ok?” sbottai per poi continuare il giro turistico.

Per tutto il tempo Harry rimase in silenzio.

E questa è la mia camera” dissi infine indicando la camera adiacente alla sua.

Posso entrare?” chiese. Ma era come se qualunque fosse stata la risposta lui sarebbe entrato a dare una sbirciata.

No” risposi seccamente.

Lui mi ignorò e con non-calanche entrò nella stanza incominciando a guardarsi intorno curioso.

Ti ho detto che non potevi entrare!” dissi arrabbiata mentre cercavo di cacciarlo dalla stanza tirandolo per la maglietta, ma lui non sembrò neppure sentirmi, e neppure riuscì a cacciarlo!

Era più alto e forte di me, non avevo speranza di vincere braccio di ferro con lui, questo era ovvio.

Mi arresi e mi bloccai vicino alla porta aspettando che uscisse.

Non sapevo perchè con lui mi rivolgevo sempre duramente, era qualcosa di naturale, come se non potessi fare altrimenti. E poi aveva quel fare da arrogante che mi irritava.

Camminava per tutta la camera osservando minuziosamente ogni dettaglio poi con tono offeso mi disse

La tua camera è più bella della mia!”

Alzai gli occhi al cielo mentre incrociai le braccia al petto.

Poi con un movimento impercettibile cacciò da un cassettone un reggiseno di pizzo nero.

Lo osservò malizioso prima che me ne accorsi. Mi lanciai su di lui acchiappando il reggiseno e mettendolo al proprio posto.

Lui senza sembrare troppo imbarazzato o pentito si butto sul mio letto, ancora sfatto.

Io e te diventeremo grandi amici” osservò ridendo.

 

Angolo Autrice

Salve fanciulle! Che ne dite del capitolo? Accettabile? Spero di sì c:

Cosa ne pensate del sogno di Will? Di Harry sbruffone? E che ne pensate del fatto che lei mangi per primo il dessert? Su quest'ultimo mi sono ispirata....a me stessa ahahahhahahaha

Mangio sempre il dolce e poi le portate normali. Non sò perchè lo faccio... la spegazione sarebbe la stessa che la madre da a Will credo.

Cooooomunque... se vi va – e con questo intendo FATELO – mi lascereste un commento? Anche piccino piccino *occhi da cucciolo*

Saluto immensamente Camilla, alias Finitem_ e le mie recensitrici abituali... vi lovvo troooppo !

La smetto e come disse casimiro vi saluto e mi ritiro!

Questa era squallida -_-'

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Capitolo 4
*** You could also trow the rubber ***




Capitolo 4 – You could also trow the rubber-

 

-Jess-

Non ci posso credere!

 

Ero sul letto, a pancia in giù con il computer aperto davanti a me. Stavo parlando del più e del meno con Jessica e alla fine le avevo raccontato della questione di Harry

 

-Io-

Credici allora...

 

-Jess-

O porca puttana!

 

-Io-

Lo soooo!!

 

-Jess-

Beata te...

 

-Io-

?

 

-Jess-

Hai la scusa di poterlo vedere tutte le mattine!!Dorme in boxer :P

 

-Io-

E tu che ne sai?!

 

-Jess-

Mi sono informata hahahahhaha tra la 3 e 4 ora a scuola hahahahah

 

-Io-

La solita...

 

-Jess-

Abituati a vedermi spesso a casa tua !

 

-Io-

Povera me HAHAHAHHAHA Adesso vado ciao:))

 

Chiusi esausta il computer quando qualcuno bussò alla porta e subito dopo la testa di papà sbucò dalla porta.

Mi misi seduta sul letto aspettando che parlasse.

“Potresti andare con Harry a fare la spesa?” chiese sbrigativo e speranzoso

Corrugai la fronte cacciando un lamento

“Non puoi andarci tu? Oppure Karòle?” chiesi sperando che rinunciasse

Entrò completamente nella stanza per poi avvicinarsi a me

“Vedi... tu ed Harry..io e Karòle abbiamo notato che tra voi non scorre buon sangue perciò pensavamo di farvi passare un po' di tempo insieme...sai per fare amicizia” disse un po' balbettante.

Lo guardai comunque confusa. Non avevo molta voglia di fare amicizia con Harry, però senza fare troppe discussioni annuii.

“Però voglio che tu mi prometta una cosa” aggiunse guardandomi con la sua solita aria da alfa.

Annuii confusa.

“Non voglio che ti innamori di lui” continuò più deciso di prima

Lo guardai divertita.

“Lo prometto” dissi con tono solenne mettendo una mano sul cuore.

Lui mi sorrise per poi andaresene sodisfatto. Il padre aveva il ruolo più difficile. Conviveva tutta l'adolescenza della figlia con la paura che incontrasse un ragazzo e allo stesso tempo che rimanesse da sola. Ero un grande rompicapo. Con una risatina, ancora divertita per la preoccupazione di mio padre, mi alzai dal letto dirigendomi verso l'armadio.

Avevo ancora il 'pigiama' e non avevo voglia di vestirmi.

Insomma, come avrete capito, sono una pigrona incallita.

Aprii l'armadio osservando per qualche minuto i vestiti.

Presi un paio di jeans stretti e scuri, una canottiera,largha, bianca con il logo di Mtv in blu e delle converse rosse.

Scesi al piano di sotto dove Harry aspettava seduto in cucina. Appena mi vide sbuffò annoiato posando il telefono in tasca

“E' da mezz'ora che ti aspetto” brontolò.

Non l'ascoltai poiché papà era a pochi passi da noi. Volevo che ,almeno quando fosse presente , sapesse che io ero ben disposta a fare amicizia con lui.

Uscimmo dalla porta mentre in mano Harry teneva un fogliettino

“Tieni” disse porgendomi la lista.

L'osservai per qualche secondo.

Non erano cose essenziali, come l'acqua, la pasta o il pane, anzi erano cose di cui si poteva fare benissimo a meno. Capii che la spesa era sono una scusa per farci uscire insieme. E dire che papà non voleva che mi innamorassi di lui....

Cosa che comunque non sarebbe mai accaduta

Chissà forse il motivo era anche quello di farli rimanere soli,e chissà cosa faranno...

Di certo non balleranno la conga,però...

Mi incamminai verso la mia macchina quando la mano di Harry mi tirò per la maglietta. Mi voltai confusa.

“Io su quel catorcio non ci salgo” disse offeso guardando orripilato la mia macchina “Meglio il mio mezzo di trasporto” disse indicando la Range Rover dietro di lui.

Sbuffai seguendolo.

Non avevo una macchina di lusso, era vero, però era esagerato chiamarlo catorcio!

Salii dalla parte del passeggero e per tutto il viaggio guardai fuori dal finestrino, avrebbe piovuto di lì a poco.

Harry rispose a quelli che erano i miei pensieri

“Dobbiamo farcela prima che piovi” commentò con lo sguardo sulla strada. Forse era come Edward Cullen, e poteva leggermi i pensieri! Si ma io non ero di certo Bella, né di nome né di fatto. Nonostante si fosse appena trasferito conosceva la strada del supermercato e infatti, qualche minuto dopo, arrivammo di fronte l'enorme edificio del super mercato dove avremmo fatto la spesa.

Scendemmo dalla macchina e, fianco a fianco, ci avviammo verso l'entrata.

Harry non mi degnò di uno sguardo e mettendo una mano in tasca prese un pacco di gomme.

“Vuoi una?” chiese prendendone una e ficcandosela in bocca.

'Avrei tanto voluto essere quella gomma' pensai.

Dopo un secondo realizzai ciò che avevo pensato. Stupida Stupida Stupida non ci casco Styles!

“No!” risposi con troppa enfasi nella voce. Lui scoppiò a ridere di fronte alla mia reazione spropositata.

In realtà quel 'no' era anche un no al pensiero che avevo fatto prima. Quando ero con lui non dovevo mai abbassare la guardia!Arrossii pensando a come potevo apparire ai suoi occhi. Una piccola bambina viziata e capricciosa. Mi sentii sprofondare al solo pensiero. Non parlammo moltissimo, solo poche parole per metterci d'accordo su quale marca fosse la migliore e il prezzo più conveniente.

Alla fine ci rivelammo scarsi per quanto riguardava la spesa. L'aranciata era finita così io ed Harry pensammo di comprare un'arancia ed una cannuccia e per quanto riguardavano gli assorbenti Harry stava per prendere un pacco di pannolini Pampers. Per fortuna lo fermai.

Alla fine ci mettemmo più o meno una mezz'oretta.

Dovevo ammetterlo,era simpatico quanto carino.

“Mi sono divertito” commentò Harry non appena uscimmo dal supermercato.

Lo guardai spiazzata e imbarazzata.

“Sai sono molto disposto a fare amicizia con te” continuò lanciandomi uno sguardo indecifrabile.

Mi porse la mano in segno amichevole. Chissà, forse l'avevo giudicato male, forse era buono in fondo, ma veramente in fondo.

All'inizio fui un po' indecisa finché non mi decisi e gli strinsi la mano sorridente.

Appena lo toccai sentì qualcosa di viscido e appiccicoso.

Lui lasciò la mano per poi scoppiare in una fragorosa risata.

Mi guardai il palmo della mano con cui l'avevo toccato, e dove sentivo bagnato vidi la gomma da masticare che per tutto quel tempo aveva tenuto in bocca. La gettai per terra riluttante cacciando un gridolino isterico.

“Sei un emerito coglione!” sbraitai contro di lui.

Lui non semprò pentito, anzi lo divertiva ancora di più vedermi infastidita.

Mi rimangiai tutti i pensieri positivi fatti su di lui poco fa.

E' e sarebbe sempre stato uno stronzo.

 

 

Angolo Autrice

Buonsciornooo ! Che ne dite del capitolo? So che è quello più corto fino ad ora e mi scuso con tutte ma sono stata quasi obbligata.

Va beeeene che ne dite di Harry in questo capitolo? Vorrei sapere la vostra opinione e non solo 'E' stupeeenda aggiorna presto' perché alcune volte penso 'ma l'ha letta veramente?' sembrerà stupido ma che ci posso fare se sono io stessa stupida?So che all'inizio può sembrare una storia letta e riletta un sacco di volte, i fratellastri escono,si innamorano e si mettono insieme, ma più avanti la le cose cambieranno e vi stupirò hahahahahha i colpi di scena sono il mio forte (chi ha letto Love Sucks lo sa)

Perciò aspettatevi di tutto perché sarò spietata!

Ci tenevo inoltre a dirvi che da oggi fino a mercoledì non ho scuola e che quindi ne approfitterò per aggiornare spesso!

Vabbè saluto coloro che hanno messo la storia tra le preferite\ricordate\scelte e chi recensisce :* siete sfnishfrsijfknv

Noto molte visite ma alla fine sono sempre 2 o 3 le recensioni perciò se volete il prossimo capitolo (e fidatevi ne vale veramente la pena *_* ) dovete lasciarmi almeno 5 recensioni.

NON DELUDETEMI PLS (ci farei la figura della scema...asp sono scema -_-')

Inoltre, se volete darmi consiglio, potete inviarmi un messaggio privato. Sarò felice di rispondervi.

P.s_ Mi sono dimenticata di salutare Finitem_ (Camilla)!!!! Scusate ma oggi non ci sto con la testa lol. Vabbè ciao.

 

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Capitolo 5
*** An unwanted kiss ***




Capitolo 5– An unwanted kiss-

 

Kiss me like you wanna be loved ...

 

Quella mattina io ed Harry andammo a scuola insieme e tutti gli occhi furono puntati su di noi quando scendemmo dalla Range Rover. Ignorai le occhiatine curiose e , con la testa bassa mi avviai verso l'entrata.

Salutai Jessica che, senza guardarmi mi salutò. Sembrava occupata ad osservare Harry con aria molto interessata.

La giornata passò velocemente tra un domanda e l'altra di Jess. Del tipo 'E' vero che dorme in boxer?' 'L'hai visto nudo?'

Tra uno sbuffo e l'altro rispondevo divertita. Jess era proprio una pervertita. In camera sua aveva aveva alcuni ritagli di modelli con i pettorali da fuori...se non altro.

La giornata sembrava andare meglio del previsto. Non che mi aspettassi chissà cosa.

Io ed Harry a malapena ci rivolgevamo la parola, e fui grata per questo. Tutto andava bene finché non arrivò l'ora di ginnastica. Forse non si era capito ma io ero tutto il contrario di una persona atletica e sana. Mangiavo porcherie dalla mattina alla sera e odiavo muovermi. Per fortuna avevo un metabolismo veloce ed ero magra.

Andai a mettermi la tuta nello spogliatoio delle femmine accompagnata di Jessica che invece era tutta esaltata. Jess era una grandissima sportiva. Era una campionessa a pallavolo e tutte la conoscevano a scuola per le sue doti atletiche. E per le sue abbondanti tette.

Oggi però era più contenta del solito.

Che hai Jess?” chiesi curiosa mentre infilavo i pantaloncini corti della tuta. Erano orribili! Chi avrebbe mai indossato dei pantaloncini giallo fosforescenti con accenni di blu elettrico?

Lei voltò la testa verso di me mentre si sistemava i capelli ricci in una coda.

Oggi Harry gioca a pallacanestro” m'informò cercando di contenere l'entusiasmo

E allora?” chiesi confusa.

E allora?!” chiese scettica e sbalordita

Vedrò Harry in pantaloncini...e sudato!!” disse sgranando gli occhi.

Sei disgustosa” commentai ridendo.

Attenta a te!” disse fingendosi minacciosa

No, attenta a te! Potresti rimanere incinta” la informai divertita mentre allacciavo le mie new balance.

Mi alzai dalla seggiola uscendo da quell'angusto spogliatoio.

L'odore di sudore mi invase quando con aria stanca uscii dallo spogliatoio.

La palestra era molto grande, in un angolo alcune ragazze chiacchieravano da perfette comari, dall'altro un gruppo di ragazzi – tra cui Harry...e Josh – giocavano a pallacanestro e al centro c'erano un gruppo di ragazze, stile miami beach, che giocavano a pallavolo.

Le raggiungemmo e Jess sembrò più entusiasta di quanto potesse essere umanamente possibile. Accanto a quelle ragazze, con curve splendide e con il seno abbondane mi sentivo una mazza da scopa. Non che fossi piatta di seno o altro, ma ero più minuta di loro e portavo una misera 2°. Vicino ad una 4° stonava.

Iniziammo a giocare, per fortuna ero in squadra con Jess che parò ogni palla mi capitasse davanti.

Sapeva benissimo che io e la pallavolo andavamo d'accordo come la cacca e la cartigienica. Ovviamente io ero la cartigienica.

Mi sorpresi nel constatare che era da qualche minuto che fissavo Harry alla fine del campo.

Stava giocando a pallacanestro e, nonostante la lontananza, riuscivo a vedere i suoi muscoli contrarsi e i capelli dietro appiccicati alla nuca, a causa del sudore.

Era stronzo, ma così bello....

Le ingiustizie della vita.

Mi ripresi con uno scossone da quella trance improvvisa. Non potevo veramente fare certi pensieri su di lui. Non volevo essere come le altre, a sbavare dietro di lui. E cosa più importante : era mio fratello per dindirindina!

Sti cazzi, anche Marco ed Eva dei Cesaroni sono fratelli. Non che mi sia innamorata di lui però...Diciamo che un piccolo pensierino ce l'avevo fatto.

Confusa da tutti quei pensieri e orripilata al pensiero di provare qualcosa per lui me ne andai.

Ignorai le chiamate delle mie compagne di squadra di ritornare in campo. Sapevo che se me ne andavo le svrei fatto un piacere.

Feci un lungo respiro. Avevo bisogno d'aria. Mi affrettai a raggiungere l'uscita

quando qualcuno rivolto a me mi distrasse, proprio quando stavo oltrepassando Harry e la squadra di basket.

Attenta” urlò Jess dall'altra parte del campo.

Mi voltai ma non ebbi il tempo di realizzare cosa stesse succedendo.

Non fu come nei film, che tutto è a rallentatore, anzi, tutto accadde in una frazione di secondo.

Il pallone da Basket mi piombò in testa con un enorme tonfo facendomi crollare.

Il dolore fu tanto che svenni.

Non capii veramente cosa fosse successo. Mi svegliai con un dolore improvviso alla testa.

Aprii gli occhi e iniziai a guardarmi attorno. Non ero più in palestra ero...in infermeria?!

Stesa sul lettino in lattice dell'nfermeria ero avvolta da quelle squallide coperte che trovi nei supermercati.

Mi voltai a destra e vidi Jessica guardarmi ansiosa.

Come stai?” chiese poggiandomi un pacco pieno di ghiaccio sulla testa.

Sono stata meglio” commentai sarcastica

Lei ridacchiò.

Sarcasmo.Stai bene allora” commentò contenta.

Vuoi che apra la finestra?” chiese

Anuii e subito si alzò per poi andare ad aprire la finstra, alla mia sinistra.

Cos'è successo?” chiesi confusa.

Non avevo ben chiara la situazione. Cioè, avevo la testa dolente, ma non sapevo neppure il perchè.

Mentre te ne andavi sei passata accanto a quelli che giocavano a basket e per sbaglio la palla ti è caduta in testa” m'informò con voce neutra.

Annuii. Il ricordo della palla che mi piombava in testa era ancora vivido.

Guardai l'orologio. Perfetto ero incosciente da tipo mezz'ora. Che pappamolle.

Solo a me poteva capitare di svenire per mezz'ora per una stronzata del genere.

Sai tutti sono molto preoccupati” continuò Jess, quasi mi leggesse i pensieri.

Alzai gli occhi al cielo. Perfetto. Adesso ero diventata argomento di discussione. Sarei stata sulla bocca di tutti per un po', per non parlare del fatto che ero svenuta davanti Harry.

Manco a farlo apposta da dietro la tendina – dietro le spalle di Jess- sentì la voce roca e profonda di Harry che chiedeva di me.

Voltai la testa in quella direzione, così come fece Jess

Oh no” bisbigliai entrando nel più totale panico.

L'ultima persona che volevo vedere era proprio lui. Sapevo com'era Harry, e sapevo che non si saebbe risparmiato nessuna battuta per mettermi più vergogna di quanta già ne provassi.

Digli che sto dormendo” bisbigliai all'orecchio di Jess

Lei mi guardò accigliata, ma ben presto capì e dopo avermi salutato uscì dalla piccola tendina di carta che ci separava da Harry.

Feci un respiro profondo e mi distesi per bene sul lettino chiudendo gli occhi.

Ancora dorme” informò Jess all'infermiera e ad Harry

Deve averle fatto male quella palla” commentò lui. Stranamente la sua voce non aveva alcuna traccia di divertimento o di sarcasmo, come mi aspettavo.

Sembrava più preoccupato.

Posso vederla?” chiese dopo una piccola pausa

C-certo” disse titubante.

Con gli occhi ancora chiusi riuscii a sentire la tendina aprirsi e dei passi avvicinarsi sempre di più.

Dopo qualche secondo sentii Jess uscire dalla stanza.

Capii immediatamente che Harry era ancora la. Mi sentivo osservata e di sicuro non avrei aperto gli occhi per controllare.

Com'è carina” commentò Harry a bassa voce.

Sentii il calore bruciarmi le vene per quelle parole. Possibile che l'avesse detto oppure il pallone mi aveva causato qualche problema?

Quella voce smielosa mi aveva sciolto il cuore. Forse nel profondo, ma veramente, veramente nel profondo Harry era dolce.

Nella mia testa si Aggrovigliavano tra loro pensieri confusi finché, con mia sorpresa,sentii la sua faccia vicinissima alla mia. Sentivo il suo respiro su di me e qualche suo capello mi sfiorava la fronte. Il cuore mi batteva all'impazzata e sentivo le guance andare a fuoco. Era mai possibile provare tutto ciò per una persona? Improvvisamente sentii caldo, nonostante il vento – che entrava dalla finestra – mi sfiorasse il volto.

Con un piccolo movimento, quasi non me ne accorsi, le sue labbra premettero sulle mie.

Rimasi immobile incapace di fare niente. Le sue labbra morbide ed umide premevano sulle mie e giurai di poterne sentire il sapore.

Una parte di me sperava che quel bacio non finisse mai, ma un'altra aspettava che si staccasse.

Il cuore ormai mi batteva troppo forte e prima che esplodesse Harry si staccò dal bacio per poi uscire dalla stanza.

Aprii gli occhi ancora incapace di realizzare ciò che era appena successo.

Davvero Harry mi aveva baciata oppure avevo sognato tutto? Premetti le dita sulle mie labbra umide e ancora calde. Il tocco di Harry era ancora presente sulle mie labbra. Non avevo sognato un bel niente.

Ma perché l'aveva fatto?

 

Angolo Autrice

Ta Daaaaann!

Ehehehehe ve l'avevo detto che ne valeva la pena *-*

Spero che questo capitolo vi piaccia nonostante sia un po' corto...

Allora che ne dite? Come si comporterà Will dopo questo 'incidente'? Ed Harry? Perché l'ha fatto? Mi piacerebbe tanto sapere la vostra opinione perciò care lettrici silenziose...uscite allo scoperto!

Saluto Finitem_ (Camilla) che ancora non riesce a credere che 'Love Sucks' sia finito (credimi, per me è stato duro dire addio a Luna) Spero comunque che questa FF ti piaccia anche più dell'altra !

Aggiorno non appena avrò 3 recensioni ;)

NON DELUDETEMI

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Capitolo 6
*** Ice's eyes ***


Capitolo 6–Ice's Eyes-

 

Now that you can’t have me
You suddenly want me
Now that I’m with somebody else
You tell me you love me
I slept on your doorstep
Begging for one chance
Now that I finally moved on
You say that you miss all alone


 

 

Di solito la mattina mi svegliavo presto, almeno il tempo per vestirmi e fare colazione, ma quella mattina ero talmente stanca che neppure la sveglia riusci a farmi alzare.

Aprii pigramente gli occhi fissando per qualche minuto il soffitto bianco della mia stanza.

Il mio sguardo si spostò sull'orologio attaccato al muro : 7.45

Mi alzai dal letto e mi avviai di fronte all'armadio.

Senza pensarci molto mi metto dei jeans chiari con una canottiera azzurra e le converse bianche .

Corsi di fretta in bagno e in tempo record mi preparai.

Andai in cucina dove vidi, seduto di fronte al tavolo con un caffè in mano, Harry.

Non si era accorto di me e continuò a sorseggiare la bevanda.

Da quando mi aveva baciata, cioè ieri, non avevamo toccato l'argomento.

Lui non pensava fossi sveglia e non disse nulla a riguardo. Del tipo 'sai ieri mentre dormivi ti ho baciata'.

Io, essendo una codarda, non gli rivelai nulla sul fatto che fossi sveglia e che lo sapessi.

Insomma era imbarazzante, che figura ci avrei fatto?

Forse è meglio lasciar scorrere le cose e far finta di nulla.

In fondo è quello che sta facendo lui. Non sembra nervoso o imbarazzato, al contrario era tranquillo e si comportava come se fosse normale o nulla di che.

E se l'avesse già fatto prima? E se durante la notte fosse entrato in camera mia e mi avesse baciato?

Il terrore mi pervase e pensai che forse sarebbe stato meglio chiudere a chiave la porta e mettere del filo spinato intorno la finestra.

Continuai a fissare la nuca di Harry mentre i secondi passavano.

Cosa c'è?” chiese d'improvviso facendomi venire un colpo al cuore. Non si girò eppure riuscì a percepire la mia presenza

Niente” risposi brusca.

Lui posò la tazzina sul tavolo per poi uscire di casa insieme a me.

Come il giorno precedente Harry mi accompagnò a scuola. Grazie a lui ultimamente non stavo più comprando la benzina per la mia macchina perciò avevo un bel po' di risparmi.

Almeno c'era un vantaggio nell'avere Harry come coinquilino.

Il tragitto fu silenzioso e per tutto il tempo l'unico rumore era quello del motore della Range Rover.

Oggi sei silenziosa. Strano” commentò con gli occhi fissi sulla strada.

Uhm...Sono solo..stanca” dissi e in parte era vero.

Finalmente la macchina si fermò di fronte a scuola. In quel momento lui voltò la testa verso di me.

Se vuoi oggi possiamo andare a prendere un gelato” propose sorridente.

Rimasi incantata nel constatare di quanto potesse essere bello Harry. Almeno finché non apriva bocca. Nonostante non volessi rimanere da sola con lui, fui contenta che me l'avesse chiesto.

Gli sorrisi e annuii.

Scendemmo dall'auto dirigendoci verso l'edificio ormai vuoto. Cazzo. Erano già entrati in classe.

Senza curarmi di Harry affianco a me corsi verso la mia aula.

Aprii la porta facendola sbattere contro il muro. Con il fiatone e la borsa che minacciava di cadermi dalle spalle vidi l'intera classe sobbalzare dallo spavento.

Scusi il ritardo” dissi con fiato corto.

Dietro di me sentii Harry ridere di cuore.

Tredhfor Si becca una bella nota” sbraitò Mr.Clapp.

Lo guardai aggrottando la fronte. Che ci faceva lui qui? Avevo storia alla terza ora non alla prima.

Perché tutte le figuracce le facevo davanti a lui?

Anche Harry è arrivato in ritardo” mi difesi indicando Harry dietro di me che incominciò a lanciarmi sguardi omicidi.

Nel frattempo tutta la classe sogghignava divertita.

Ma non ha rotto il muro” disse indicando il muro dove poco fa avevo fatto sbattere la porta.

Per terra giacevano i pezzi di calcestruzzo e l'intonaco bianco.

Dovrà pagare i danni” disse come se si stesse rivolgendo ad un teppista.

Alzai gli occhi al cielo mentre con passo morto mi dirigo verso il mio banco sotto lo sguardo divertito di tutti.

Perché lei è qui?” chiesi con scetticismo e acidità. Lui lo percepì e mi lanciò un sguardo omicida. Il suo sguardo minacciava di mettermi un'altra nota, ma per fortuna non lo fece. Di sicuro non c'era spazio dopo tutte le note che mi aveva già messo.

Sostituisco la signora Jefferson” mi lanciò un sorriso malefico e diabolico del tipo 'ti rovino, hahahahah mò so cazzi amari'.

Sostenni lo sguardo finché non fu lui a distoglierlo.

Tredhfor, visto che ha danneggiato il muro, ed è arrivata in ritardo sarà la prima a far parte del Quizzettone a sorpresa” disse sputando ogni parola con cattiveria.

Ma che cosa gli avevo fatto? Perché ce l'ha tanto con me?

E poi sai che sorpresa il quizzettone. Si da il caso che il 'quizzettone a sorpresa' lo facesse ogni martedì. E pensa anche di essere intelligente...

Il quizzettone è un 'gioco' delle date in cui lui dice un avvenimento e noi dobbiamo dirgli la data in cui è successo...

Comunque sia la sera prima non avevo aperto libro. Perciò la mia preparazione era paragonabile a zero.

Inizio della civiltà greca” mi disse con sguardo divertito.

Non fecii nessun suono. Ero totalmente incapace di rispondere. Sentivo le mani sudarmi per l'agitazione mentre il mio sguardo vagava per l'aula alla ricerca di qualche suggerimento. Nessuno mi aiutò. Chiamala solidarietà!

1.600 a.C” rispose.

Ma non ero stata io a dirlo. Mi voltai verso la voce e vidi Harry fissare il prof a mò di sfida.

Lo benedissi in 40 lingue differenti per avermi salvato. Dopo tutto quello che mi aveva combinato me lo doveva.

Il prof lo linciò con lo sguardo mentre con passo felpato si avvicinò al suo banco poco lontano dal mio.

Grazie signorina Willow Tredhfor.” disse prendendolo in giro. “Signorino Styles, so che è nuovo ma credo che sappia quando è opportuno parlare e quando no” lo schernì socchiudendo gli occhi a due fessure.

Mi scusi” dal tono che usò si capiva che non era per nulla mortificato. Anzi, percepì in essa divertimento e sfida. Solo un pazzo poteva sfidare Mr.Clapp. Era uno di quei prof che amava mettere note e brutti voti solo per vedere gli alunni soffrire. E tutti quelli che lo avevano sfidato...bhè adesso erano finiti al McDonald.

Il prof si accorse della sua sfacciatagine e con un sorrisetto malefico e le mani congiunte gli disse

Visto che siamo così bravi con le date direi di continuare con te”

Nello sguardo di Harry non vidi nessuna preoccupazione o cedimento. Forse se l'aspettava.

Rivoluzione Russa”

1917” rispose lui immediatamente

Guerra del Vietnam”

1959”

Morte di Luther King”

1968”

AH!” urlò il prof divertito e entusiasta “E' morto nel 1967!” esclamò

Mi dispiace contraddirla ma è morto nel 68'” rispose Harry tranquillo e con la solita aria di sufficienza

Il volto del professore si pietrificò

Controllate” disse il prof alla classe.

Si alzò un vocio mentre tutti noi cercavamo la data esatta sul libro.

Sperai che Harry avesse ragione. Morivo dalla voglia di vedere il prof sconfitto e umiliato.

Prof è morto nel 68'” sogghignò Michael due banchi dietro di me.

Harry sorrise di gusto mentre lui e il resto della classe guardava divertito il prof che ritornò sulla cattedra con la coda tra le gambe. L'espressione imbarazzata che fece Clapp era da Oscar. L'avrei fotografata e appesa in camera così ogni volta che mi sentivo triste o annoiata l'avrei guardata.

La soddisfazione mi si dipinse in faccia. Dopo tutto quello che mi aveva fatto passare questo era nulla in confronto. Se lo meritava.

Il dolce suono della campanella invase l'edificio facendo gioire tutti noi.

Mi diressi verso Harry che ancora sorrideva compiaciuto.

Non sapevo fossi così bravo con le date” osservai stupita.

Mi piace storia” rispose.

Dopo qualche secondo,che parve un secolo, di silenzio imbarazzante gli dissi quello che non mi sarei mai aspettata di dire.

Grazie” La sua testa scattò nella mia direzione guardandomi perplesso e sorpreso.

Di avermi salvato da Clapp. E' stato bello vederlo con il culo per terra” dissi divertita al solo ricordo della faccia che Mr. Clapp aveva fatto.

Già. Non sà contro chi si è messo” commentò con la solita sfacciataggine di sempre.

Il resto della giornata passò velocemente. Non feci parola del bacio con Jessica perché sapevo che ci sarebbe rimasta male. Sapevo che aveva una cotta per Harry perciò non volevo darle una delusione. E comunque era stata una cosa da poco che non si sarebbe ripetuta un'altra volta.

Per ritornare a casa presi il bus. A quanto pare Harry aveva da fare perché dopo aver saltato l'ora di biologia era sparito lasciandomi a piedi. Per fortuna avevo qualche soldo dietro e riuscii a prendere la corriera in tempo

Arrivata a casa notai, davanti al cancelletto di casa mia qualcuno. Era girato di schiena perciò non capii chi fosse. Quei capelli neri e scompigliati mi ricordarono qualcuno...

Si voltò e mi ghiacciai sul posto non appena vidi quegli occhi color nocciola.

Era Josh.

C-che ci fai qui?” chiesi balbettando e facendo inevitabilmente la figura della scema

Ero venuto a parlarti, ma nessuno mi ha aperto” disse indicando il citofono.

Sono a lavoro” risposi risoluta.

Cercai di trovare tutto il coraggio possibile di non urlargli in faccia e piangere.

Notai che comunque non riuscivo a guardarlo in faccia. Non volevo ricascarci.

Perciò tu e...Styles..?” iniziò lasciando la frase in sospeso.

Alzai lo sguardo guardandolo con scetticismo

Io e Styles cosa?” lo esortai e vidi nei suoi occhi quello che non mi sarei mai aspettata di vedere:Gelosia.

State insieme..?” chiese ma a me parve più un'affermazione

Assolutamente no! E' il mio fratellastro niente di più!” mi difesi cercando di contenermi e di non perdere le staffe. “E se anche fosse?” continuai riprendendo la calma.

A te non dovrebbe comunque importare” dissi con tono piatto mettendo le mani incrociate. Mi aspettai qualunque difesa da parte sua e invece lo vidi far cadere lo sguardo per terra con aria colpevole.

E invece mi importa” disse fissando il pavimento mentre le sue guance si tinsero di rosa.

Mi sorpresi. Non l'avevo mai visto arrossire. Sapevo che era sempre stato freddo e in qualche modo estraneo ad ogni dimostrazione di affetto.

Perché?” chiesi avvicinandomi a lui.

Non ci cascare. Sii forte. Controllati. La mia vocina in testa mi ripeteva quelle tre parole nell'intento di controllarmi. Eppure il mio corpo sembrava non ascoltare quelle voci. Non le sentivo neppure.

Era qualcosa che non riuscivo a controllare.

Perché...ti amo. E mi dispiace” alzò la testa fissandomi negli occhi.

Fui sul punto di saltargli addosso finché la mia mano non volò in aria lanciandogli un sonoro ceffone sulla guancia.

La rabbia mi aveva accecato e la mano senza pensarci gli aveva mollato una sberla.

La soddisfazione e realizzazione mi pervase. Da molto sognavo di farlo e dopo averlo immaginato innumerevoli volte finalmente era accaduto.

Lui sorpreso del mio gesto si portò una mano sulla guancia più rossa di prima.

Come puoi dire questo!” sibilai disgustata

Dopo tutto quello che hai fatto! Non ti è bastato?” mi sentii gli occhi bruciare. Sapevo che di li a poco le lacrime sarebbero scese e non volevo che mi vedesse cedere.

Lui stette zitto mentre con aria colpevole e dispiaciuta mi fissava.

Cosa vuoi da me?” chiesi supplichevole. La vista mi si appannò per colpa delle lacrime ed infatti due secondi dopo le prime lacrime iniziarono a rigarmi il volto.

Perchè continui a farmi soffrire” dissi con voce tremante.

Me ne fregai del mascara che mi stava imbrattando il volto. Me ne fregai di essere crollata davanti a lui. Cosa che mi ero sempre trattenuta di fare.

Con un movimento veloce spazzai via le lacrime.

Sono stufa delle tue continue bugie --”

Non è una bugia. Io ci tengo molto a te” prese improvvisamente la parola interrompendomi.

Si avvicinò a me accarezzandomi il volto. Volevo con tutta me stessa scansarmi e fuggire in casa eppure sentivo i miei piedi incollati al pavimento, incapaci di muoversi sotto il tocco di Josh.

Farei di tutto per renderti felice e mi odio per quello che ti ho fatto” sussurrò dolcemente.

Potevo sentire il suo respiro caldo sulla mia pelle e sapevo già come sarebbe andata a finire.

Avvicinò il suo volto al mio mentre le sue mani mi sfioravano il mento. Io rimasi lì pietrificata e incapace di fare o dire niente. Lui chiuse gli occhi mentre io li lasciai aperti.

Sentivo le sue labbra sfiorare le mie finché qualcosa si mise in mezzo.

D'un tratto un libro si mise in mezzo al volto mio e di Josh.

Scusa l'interruzione” disse qualcuno dietro di me mentre con un braccio mi strappava via da Josh.

Mi voltai e sgranai gli occhi non appena vidi Harry fissare cupamente Josh. Quest'ultimo lo fissava in cagnesco pronto a saltargli addosso per mollargli uno o due ceffoni.

Ma ti ricordo che i genitori di Will potrebbero vederti” disse socchiudendo gli occhi a due fessure.

Sentivo i suoi muscoli contratti e la sua mano attorno al mio braccio salda, forse aveva paura che potesse rapirmi...

Io assistetti alla scena imbambolata e ancora frastornata per quello che era successo poco fa.

Non sono in casa.”sibilò Josh senza staccare lo sguardo da quello di Harry.

Era come se non ci fossi e nell'aria sentivo una grande tensione.

A domani Will” disse rivolgendomi uno sguardo sorridente per poi fulminare Harry e andarsene.

Se gli sguardi potessero uccidere...

Mi voltai verso Harry che all'improvvisò si rilassò lasciandomi andare il braccio.

Ho sentito tutto” disse lui piano.

Mi sentii improvvisamente imbarazzata e agitata. Non volevo che sapesse i miei precedenti con lui.

Non ti chiedo niente?” chiese lui incerto

Scossi la testa mentre scacciavo via le ultime lacrime.

Stava per voltarsi e rientrare in casa quando lo bloccai per la spalla.

Sei ancora disponibile per quel gelato?” chiesi speranzosa. Il suo volto si illuminò mentre mi sorrise. Amavo terribilmente quel sorriso e tutte le volte che lo faceva gli comparivano quelle fossete per cui tutti avrebbero ucciso.

Forse un pomeriggio con Harry mi avrebbe calmato e evitato di piangere in camera ascoltando le canzoni più deprimenti che il mondo abbia mai ascoltato.

 

 

 

Angolo Autrice

Heyyy :))

Scusate l'enorme ritardo ma con un tempo così bello non avevo voglia di chiudermi in casa a scrivere hahahahahhahhah #fucilatemi.

Insomma questo capitolo a mio parere è nà merda! Lo dico papale papale.

Mi piacerebbe sapere una vostra opinione perciò accetto qualsiasi commento ù.ù

Nel prossimo capitolo vedremo Harry e Will uscire insieme mlmlmlmlmlm

Mi dispiace deludervi ma...........lasciamo stare lol

Fra poco inizierò una nuova storia che vedrà come protagoniSTE le Little Mix !!!!

Devo ancora decidere il titolo perché ne ho molti in testa ma comunque ecco la trama: Per favore non voglio nessun plagio! Ho paura che visto che non so quando la metterò qualcun'altra si rubì l'idea pubblicandola prima di me e quindi accaparrandosi l'idea!!

 

Nel college di Oxford le più popolari e volubili erano sicuramente Legh-Anne,Jesy e Perrie.

Leigh-Anne e Perrie erano le cheerleder più talentuose e belle di tutto il campus mentre Jesy, soprannominata 'animale da festa' era appunto quella che organizzava le feste più cool.

Inoltre se volevi qualcosa, qualunque cosa, purché la pagassi lei era sempre a disposizione.

Molti ragazzi al loro passaggio sbavavano e rimanevano incantati aumentando sempre di più il loro ego. Quelle attenzioni le facevano eccitare e sentire vive.

Chi non avrebbe fatto a pugni per lo sguardo intrigante e sexy di Jesy? Chi non avrebbe scalato i monti per gli occhi blu come il cielo di Perrie? E chi non avrebbe attraversato fiumi per quelle irresistibili labbra di Leigh-Anne?

Semplice, Drew Cohen.

Di solito erano loro a scaricare i ragazzi dopo due\tre giorni, ma quella volta è stato Drew a porre fine. E alle ragazze non sta per niente bene. Perchè per la prima volta nella loro vita si erano innamorate. Apparentemente queste tre ragazze non hanno niente in comune, ognuna è diversa dall'altra. Fisicamente e caratterialmente.

Solo una cosa le accomuna. Solo una cosa vogliono ardentemente: Vendetta.

Vendetta per le serate passate davanti al telefono a sperare una sua chiamata.

Vendetta per tutte le lacrime versate.

Vendetta per essersi innamorate di un completo stronzo, nonché capitano della squadra di Soccer.

Sarà la nerd Jade Thirlwall ad aiutarle. Come?

 

In quante perciò sarebbero disposte a seguirla? Ne vale la pena? Fatemi sapere.

Nel frattempo saluto Camilla conosciuta come Finitem_ che con la sua FF 'Love Liar' mi sta drogando hahahahahahhahah #muchlove

Grazie per tutti i consigli ti lovvo troppo! Lol

Anyway me ne vado perché quest'angolo autrice sta diventando troppo lungooo!

Aggiorno non appena avrò 4 recensioni.

Mi raccomando!

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Capitolo 7
*** It's in his DNA ***




Capitolo 7–It's in his DNA-

Hold up
hold on
don't be scared
you'll never change whats been and gone
may your smile
shine on
don't be scared
your destiny may keep you warm
cos all of the stars
are fading away
just try not to worry
you'll see them some day...


Uscire con Harry non era stata una brutta idea...

Uscimmo dalla gelateria soddisfatti dei nostri acquisti.

Ero molto indecisa se prendere vaniglia,cioccolata oppure pistacchio e fior di latte. Alla fine optai per entrambi. 'Pancia mia fatti capanna' pensai mentre assaggiavo quello che era un gelato ai limiti per un essere umano. Harry mi guardò divertito mentre leccavo il gelato.

Lui aveva preso solo fragola e vaniglia. Dilettante!

Ma come fai?” chiese ridacchiando e notando la grandezza del gelato. Camminando notai che tutte le persone che mi passavano accanto guardavano con occhi sgranati il gelato.

Manco fosse una vacca!

Ho fame, e il mio stomaco riesce a mangiare senza limiti” risposi fiera.

Lui ridacchio e finalmente smise di guardare il gelato, cosa che la gente non fece.

Chi se ne frega, io ho fame e mangio quanto mi pare.

Posso assaggiare?” chiese speranzoso.

Arrossii di colpo. Anche se non era diretta la cosa era come se mi baciasse perchè lui avrebbe messo la lingua dove io l'avevo messa e viceversa.

Lui rise davanti al mio imbarazzo “Uso il cucchiaino” si giustificò divertito.

Mostrò il cucchiaino che teneva in mano.

Mi dispiace ma no” dissi indignata leccando di gusto la vaniglia.

Che tirchia” borbottò “Ti faccio assaggiare il mio” continuò supplichevole.

Ma guarda che scroccone!

No, non mi piace la fragola” dissi guardando disgustata la crema rossa sulla coppetta.

E' una scusa” borbottò di nuovo.

No veramente, a me non piace!” sostenni

Lui aggrottò la fronte fermandosi.

Strano. Sei una mangiona e sinceramente non pensavo ci fosse qualcosa che non ti piacesse” disse scettico. Lo fulminai con lo sguardo.

Non sono una mangiona” dissi con il tono di una bambina capricciosa.

Lui alzò un sopracciglio guardando la mia coppetta stracolma di gelato.

Può darsi” dissi a bassa voce e abbassando lo sguardo.

Rise mentre io mantenni lo sguardo per terra. Ricominciammo a camminare fino ad arrivare lungo il viale degli alberi. 1 a 0 per Harry.

Quì è proprio bello” commentò Harry dopo quello che sembrava un silenzio perenne.

Alzai lo sguardo fissando gli alberi sopra le nostra teste.

Personalmente questo era il posto più bello del parco e forse anche quello della città.

La lunga fila di alberi si distendeva ai nostri lati facendo ombra sulla strada.

Già” fu tutto quello che riuscì a dire

Il suo sguardo, che era stato rivolto per tutto il tempo in alto, si abbassò fissando il mio volto.

Sentivo il suo sguardo su di me, il che mi metteva a disagio. Tuttavia feci finta di niente e continuai a fissare gli alberi sopra di noi.

Da qualche minuto avevamo finito il gelato. Harry era sorpreso di avermi visto finirlo così in fretta ma non disse nulla.

Mi piaceva venire qui con mia madre” dissi rompendo il silenzio. Nel parco non c'erano molte persone e l'unico rumore era quello del vento che di tanto in tanto scuoteva gli alberi e trascinava con sé alcune foglie. Come in un flashback le immagini di mia madre che mi portava al parco riemersero

Lui rimase spiazzato dalla mia confessione e non disse nulla. Forse non sapeva cosa dire. O forse aveva paura di dire quello che voleva dire.

Sò che lo sai” dissi infine guardandolo. Fissai i suoi occhi verdi che in mezzo a tutta quella natura erano più belli, se mai fosse possibile.

Aprì la bocca per dire qualcosa ma si bloccò.

Avevo sette anni quando morì” iniziai.

Improvvisamente mi sentii la gola secca e le mani sudate. E sapevo perché.

Non avevo mai parlato a nessuno di mia madre. Neppure a papà. Eppure volevo,dovevo parlarne con qualcuno altrimenti sarei scoppiata. Mi sorpresi di volerne parlare proprio con Harry.

Fu come se tutto intorno a me fosse crollato.” continuai e allora il mio sguardo cadde nel vuoto.

Ripensai a quando mio padre mi diede la notizia. Al funerale. A lei nella stanza dell'ospedale: pallida e con tutti quei tubicini attaccati al braccio. Mi diceva sempre 'Starò bene, non è niente', 'guarirò presto' e alla fine se ne andò.

Smisi di parlare per quasi un anno” confessai ma lui non sembrò sorpreso. Evidentemente i miei dubbi erano ben fondati. Papà gliel'aveva detto.

Le maestre fecero finta di niente, sapevano cosa stessi passando. Anche papà fece così. Gli prese un colpo quando decisi di parlare di nuovo.” Sorrisi al solo ricordo di mio padre che urlava felice.

In effetti da quasi un anno non parlai se non alla tomba di mamma.

Durante quel periodo tutti i pomeriggi,dopo la scuola, andavo al cimitero e parlavo con mamma” sorrisi amaramente.

Avevo ancora lo sguardo basso per l'imbarazzo quando le sue due grandi braccia mi cinsero la schiena stringendomi a lui. Non obbiettai. Avevo un bisogno disperato di quell'abbraccio.

Lo strinsi a me mentre affondai la mia testa nel suo petto.

Non sarai infelice per sempre” mi sussurrò nell'orecchio creando in me un brivido che mi percorse tutta la schiena. Era strano da dire ma accanto a lui mi sentivo al sicuro . Sapevo che se sarei caduta lui sarebbe stato lì ad alzarmi. Era strano e mi costò tanto ammetterlo eppure era così.

Forse dietro quell'aria di sufficenza e arroganza si nascondeva un tenerone...

Senza che me ne accorsi il suo dito passò lungo la mia schiena, sulla maglietta.

Che taglia porti?” chiese lui curioso. La mia faccia diventò rossa per l'imbarazzo e con rabbia lo scansai sciogliendo l'abbraccio. Possibile che ci cascassi ogni volta? Tutte le volte che pensavo che fosse un ragazzo dolce e sensibile ecco che caccia una delle sue solite stronzate.

Ma ti sembrano domande da fare?” chiesi urlando e colma di rabbia.

Lui fece spallucce e con sguardo innocente rispose

Sono solo curioso”

No, tu sei uno stronzo e un maledetto pervertito!” sbraitai puntandogli un dito contro.

Andiamo, era per distrarti e farti stare meglio” si giustificò

Aggrottai la fronte fissandolo scettica più che mai.

Stammi a distanza di sicurezza” dissi infine.

Tracciai con il braccio una linea invisibile tra noi. Quando c'era lui nei paraggi dovevo tenere la guardia alta altrimenti Dio solo sa che cosa mi avrebbe fatto!

Continuammo a camminare e di tanto in tanto osservavo le sue mosse timorosa.

Non ti salto addosso tranquilla” disse divertito notando il mio sguardo intimorito. Spostai immediatamente lo sguardo imbarazzata

Da quando ti ho baciata ti comporti in modo strano” commentò. La mia testa scattò verso di lui con rapidità. Le mie guance nel frattempo presero fuoco. Odiavo l'effetto che aveva su di me. Quando ero con lui mi sentivo costantemente nervosa e in soggezzione. Stupido Harry-riccioluto.

Non avevamo mai affrontato l'argomento 'bacio' e il fatto che l'avesse tirato fuori come se niente fosse mi stupì. La sfrontatezza di questo ragazzo non aveva limiti.

Lui notò la mia reazione e sorridendo continuò a parlare

Sapevo che eri sveglia”

Lo guardai con la bocca aperta. Non sapevo cosa rispondere così rimasi in silenzio aspettando che fosse lui a rompere il silenzio.

Quando ti ho baciata hai arrossito e sei diventata calda” disse senza guardarmi in faccia. Sorrise al ricordo.

Perché l'hai fatto?” chiesi prendendo finalmente parola.

Lui fece spalluccie “Bho, così.” disse con tono semplice e sincero.

Lo guardai arrabbiata ripensando a tutte le pippe mentali che mi ero fatte da quando mi aveva baciata. Non sembrava tanto in colpa e lo disse come se fosse una cosa di tutti i giorni.

Ma ci fai o ci sei?” chiesi retoricamente. Lui si volto verso di me aggrottando la fronte

Io non vado a distribuire baci così!” lo rimproverai

Con Josh...”

Con Josh un cazzo. La cosa è diversa e comunque non l'avrei baciato” dissi cercando di non pertere il controllo e di non ficcargli un palo in culo.

Lui non sembrò convinto

Will, se non fossi intervenuto l'avresti limonato di brutto e chissà cos'altro...” presa da una rabbia irrazionale gli diedi uno schiaffo proprio come avevo fatto con Josh. Sentii la mano formicolare e dolente ma ne fregai.

Lo guardai duramente mentre lui colmo di sorpresa si mise una mano sulla guancia.

Senza dire nulla iniziai a correre via lasciandolo lì.

Imbarazzata da quello che avevo appena fatto corsi fino ad arrivare a casa.

Entrai e senza salutare Karòle e papà mi chiusi in camera mia.

Mi buttai sul letto mettendomi il cuscino in testa.

Volevo rimanere sola. Chiarirmi le idee e pensare.

Da quando Harry era entrato nella mia vita non avevo mai avuto un momento di pace.

Aveva sconvolto tutto fino a portarmi all'esasperazione. Ebbene Harry possedeva il dono di farmi incazzare di brutto.

Ripensai a quante volte fui sul punto di tirargli un tostapane in testa. Ma fu inevitabile pensare anche a quante volte era stato gentile con me. Per esempio oggi al parco...

Mi aveva ascoltato senza lamentarsi e forse quando mi aveva chiesto la taglia del reggiseno cercava solo di distrarmi e tirarmi su con il morale. Peccato che aveva dato come risultato l'esatto opposto.

Era come se fosse incapace di fare o dire una stronzata.

Era nel suo DNA. Punto.

Stronzo si nasce, stronzo si muore. Ma non era stato tanto quello a farmi andare in escandescenza.

La frase ' l'avresti limonato di brutto e chissà cos'altro...' mi aveva letteralmente distrutta.

Come si era permesso di fare tale affermazione? Lui non aveva idea di cosa avessi passato. Non sapeva che cosa avesse fatto quel verme. Eppure aveva ragione.

L'avrei baciato ma sicuramente non mi sarei spinta oltre. Dopo quello che mi aveva fatto non avrei mai avuto il coraggio.

In quel momento sentii qualcuno bussare alla porta. Cacciai la testa dal cuscino in direzione della porta

Chi è?” chiesi con voce gracchiante.

Will apri ti prego” chiese. Capii dalla sua voce roca e profonda che si trattava di Harry.

Vattene” dissi per poi sotterrare la mia testa nel cuscino.

Dopo vari tentativi sentii il silenzio. Segno che se n'era andato.

Non solo mi aveva baciato senza nessun motivo, toccato il reggiseno e 'dato' della zoccola ma addirittura pretendeva che gli aprissi. Illuso.

Dopo qualche ora di pianto guardai l'orologio: 23.45.

Mi alzai dal letto dirigendomi verso lo specchio appeso al muro. I capelli castani erano scompigliati e sicuramente pieni di nodi mentre gli occhi erano gonfi e arrossati. Sbuffai per poi uscire dalla camera diretta in bagno. Notai proprio di fronte alla porta della mia camera un fogliettino strappato da un quaderno a quadretti con su scritto: 'Scusa'

 

 

 

Angolo Autrice

Hey bellezze :)

Come promesso ecco il capitolo fresco fresco ! Sono di parole ehehehe

Anyway non so voi ma a me questo capitolo non piace :( In un primo momento volevo anche cancellarlo ma mia mamma(che di nascosto legge ciò che scrivo) mi ha detto che non era male e che avrei dovuto pubblicarlo...perciò se vi piace ringraziate mia mamma altrimenti prendetevela con lei ahahahahahahaha

Non sapete come sia imbarazzante per me sapere che mia madre mi legge le storie!

Come carattere è un po' come la mamma di Luna(nella storia Love Sucks)

Perciò stare con lei è come stare con una fan delle tue ff ahahahhaha ogni giorno 'hai scritto un altro capitolo?' 'ma come va a finire?Dillo a mammà!' ahahhahahahahhahah #nonvenefregauncazzo

Era tanto per dire hahahahhahahah

Saluto Camilla alias Finitem_ con la sua FF strastrabella 'Love Liar'

Visto che nel capitolo precedente ho ricevuto 6 recensioni (sono commossa :')) per il prossimo voglio minimo 5 recensioni. Chiedo troppo?

Non deludetemi :)

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Capitolo 8
*** I'll fight for you ***


Capitolo 8-I'll fight for you -

 

 I'd fight for you

 I never knew that I could feel this way I'm right for you

 This kinda love don't happen everyday


 

Dopo quella nottata da incubo l'unica cosa che volevo fare era dormire, ma ovviamente la sveglia mi ostacolò. Avevo l'istinto di lanciarla dalla finestra o di darle fuoco ma ci rinunciai e mi alzai dal letto. Anche senza guardarmi allo specchio sapevo di avere gli occhi gonfi perciò ignorai il grande specchio accanto al letto e me ne andai in bagno dove mi vestii in fretta.

Una volta pronta scesi le scale e come tutte le mattine vidi papà leggere il giornale seduto al tavolo ed Harry in cucina che beveva il caffè.

Ma a che ora si svegliava?

Karòle invece era già uscita.

Buongiorno” dissi a voce bassa e piatta.

Harry voltò la testa verso di me per poi sorridermi.

Buongiorno pigrona” disse lui allegro.

Aggrottai la fronte confusa. Dopo quello che era successo pensavo che ce l'avrebbe avuta con me o che non mi avrebbe rivolto la parola. E invece eccolo lì, sorridente e sbruffone come sempre.

Buongiorno tesoro” disse papà senza neppure alzare lo sguardo dal giornale.

Andiamo?” chiese Harry alzandosi dalla sedia.

Annuii ancora confusa dal suo buon umore.

Ah, dopo scuola ho da fare perciò non ti posso riportare a casa.” iniziò mentre con la mano si grattò la nuca.

Non fa niente, mi riporta Jessica”

Lui annuì e prima che potessimo uscire di casa papà ci chiamò.

Io e Karòle abbiamo un annuncio” disse alzandosi e posando il giornale sul tavolo.

Speravo di dirvelo con lei ma...fa lo stesso” iniziò impacciato.

Dopo quelli che sembravano ore, ma che in realtà erano solo secondi, papà si schiarì la voce.

Io e Karòle abbiamo intenzione di fare una vacanza” disse tutto d'un fiato.

Sorrisi entusiasta . Da un bel po' non ricevevo buone notizie. Forse una vacanza mi avrebbe aiutato

E' grandioso!Quando part....” mi bloccai immediatamente realizzando cosa aveva veramente detto poco fa papà.

Tu e Karòle?” chiesi in seguito e fu allora che il mio sorriso scomparve.

Lui non disse nulla e questo per me fu una conferma.

Harry dietro di me non disse nulla. Ah bene, lui già lo sapeva...

Possibile che fossi sempre l'ultima ruota del carro?

E io ed Harry?” chiesi scettica. Forse avevano dimenticato che aveva dimenticato che aveva due adolescenti a cui badare...

Rimarrete qui a badare alla casa” rispose risoluto

Come?!” chiesi alzando la voce.

Io. Harry. Casa. Soli?!?!

Questa era pura follia! Neppure per un giorno sarei rimasta a casa da sola con lui. Era un ragazzo imprevedibile, capace di tutto. Facendo le somme in quattro giorni mi aveva baciato,appiccicato una gomma sulla mano,tirato una palla da basket in testa....

Perché?Insomma non possiamo venire con voi?” chiesi istericamente.

Lui abbassò la testa di lato. Sicuramente si aspettava una simile reazione da parte mia.

Willow, ti rendi conto che io e Karòle non abbiano neppure fatto una luna di miele?” chiese retoricamente lui

Rimasi in silenzio.

Ci siamo appena sposati e vorremmo passare del tempo insieme. Da soli” continuò sostenendo il tono autoritario “Non credi che me lo meriti?” chiese in fine

Annuii sapendo che aveva ragione. Non potevo comportarmi da egoista. Meritava una vacanza, ciò non toglie il fatto che odiavo l'idea di dover rimanere da sola con Harry.

Uscii insieme ad Harry con aria sconfitta dopo aver salutato papà.

Sia io che lui rimanemmo in silenzio eppure il suo buon umore si sentiva da chilometri.

Entrammo nella macchina e dopo aver allacciato le cinture Harry partì.

Ormai mi stavo abituando a questa routine e odiavo ammetterlo ma mi piaceva. Mentre lui fissava la strada io continuai a guardare il suo profilo di nascosto. Pregai che non mi vedesse.

In fondo se l'avessi incrociato per strada mi sarei sicuramente voltata a guardarlo perché sinceramente Harry era molto bello.

Spostò il suo sguardo sul mio così io,per non farmi beccare, posai lo sguardo sui cd musicali.

Sorrise vedendo la mia reazione e senza dire niente continuò a fissare la strada mentre si dirigeva a scuola. Continuai a guardare i cd: 'Coldplay, Steve Wonder,Queen,Adele'

Per avere diciotto anni aveva degli ottimi gusti musicali.

Solo allora mi accorsi che per quanto io ed Harry passassimo molto tempo insieme nessuno dei due sapeva veramente qualcosa sull'altro. Adesso che ci pensavo bene non sapevo veramente nulla su Harry tranne il fatto che era molto bravo a storia e che i suoi fossero divorziati da diversi anni. Il resto per me era un vero mistero. Al contrario lui sapeva di mia madre del mio periodo di depressione e forse papà gli aveva detto anche qualcos'altro.

Perciò non vuoi rimanere da sola con me...?” incominciò lui con tono divertito mentre fissava la strada.

Mi voltai verso di lui sorpresa.

Arrossì di botto sorpresa da ciò che mi aveva appena detto.

Come cazzo ci riusciva? Insomma mi leggeva la mente come Edward Cullen?

Oppure ero io che non riuscivo a coprire le mie emozioni.

Non centra quello” dissi in falsetto, il che mi tradì.

Lui rise constatando che nel mentire ero una frana.

Si certo” farfugliò divertito

Avanti sputa il rospo” mi incitò mentre parcheggiò in un angolo.

Spostai lo sguardo dalle mie vans rosse al suo sguardo.

Questa volta non ci sarei cascata.

Questa volta non ci

Questa volta

Questa

Q

Quan

Quanto è bono!

Riprenditi Willow!

Il fatto è che ogni volta che sto con te succede qualcosa! ” dissi con tono determinato. “Mi fai qualcosa” mi corressi

Lui corrugò la fronte confuso per poi sorridermi.

Rimanemmo per qualche minuto in silenzio finché lui non tossì riportandomi alla realtà.

Ancora fissavo le sue labbra rosa e sottili.

Scossi a testa riprendendo la compostezza di poco fa.

Comunque, che devi fare dopo scuola?”Chiesi curiosa “Per curiosità” puntualizzai sulla difensiva prima che lui si potesse fare qualche pippa mentale.

Sono stato preso nella squadra di rugby” disse sorridente e fiero di sé.

Spalancai la bocca per lo stupore e sorridendogli gli chiesi

Di già?Sei appena arrivato”

Lo so, ma al coach sono piaciuto e mi ha chiesto di far parte della squadra”

Gli diedi un'amichevole pacca sulla spalla

Sono contenta” esclamai fiera.

Dopo qualche secondo uscimmo dall'auto e ci incamminammo verso l'edificio alias carcere per adolescenti.

Ancora non era suonata la campanella quindi eravamo in orario. Cosa strana visto che ultimamente arrivavamo sempre in ritardo.

Proprio mentre stavo per aprire la porta Harry,al mio fianco, mi fermò per una spalla.

Mi voltai verso di lui confusa e lui mi indico qualcuno alle mie spalle.

Mi voltai e in mezzo a tutti quegli alunni che stavano per entrare vidi Jessica ferma e salutarmi in modo vivace.

Sorrisi e fregandomene di Harry le corsi incontro.

L'abbracciai sorridente per poi fermarmi non appena vidi la sua espressione accigliata e piena di disappunto.

Che hai?” chiesi confusa.

E me lo chiedi?” chiese retoricamente

Mi accigliai esortandola a continuare

Che cosa c'è tra te ed Harry?” chiese per poi mettere le mani incrociate

Cosa?!” chiesi sbalordita e cercando di non riderle in faccia

Non fare la finta tonta” mi rimproverò “Girano vici sul vostro conto” continuò

Solo perchè forse non sanno che è mio fratellastro!” esclamai “E poi davvero credi più a loro che a me?” mi misi un dito sul petto e alzai un sopracciglio aspettando che dicesse qualcosa.

Mi fido di te” concluse “Ma è anche vero che non mi parli mai di quello che succede con Harry” continuò sostenedo ciò che aveva pensato all'inizio

Perchè non c'è niente di cui parlare!” esclamai e in cuor mio mi sentii in colpa per averle appena mentito.

Tra me ed Harry qualcosa era successa....ieri al parco ed il bacio...

Sapevo che aveva un cotta per Harry e non volevo dirle quello che era successo tra me e lui.

Anche perché raccontarglielo sarebbe stato inutile visto che era una cosa insignificante e che non sarebbe sicuramente ricapitata.

Se mi tieni tutto nascosto perché pensi che lui mi piaccia dimmelo”supplicò “Anche perché non è che mi piace.....la mia è attrazione fisica tutto qui” concluse risoluta

Alzai un sopracciglio di fronte alla sua analisi.

Will, voglia di banana” spiegò come se lo stesse spiegando ad un handicappato di lingua straniera.

Scoppiai a ridere insieme a lei.

Suonò la campanella e nel momento in cui mi stavo per girare ed andarmene lei mi fermò per il braccio.

Dove vai?”

In discoteca...dove pensi che vada?” chiesi tingendo ogni parola di sarcasmo

Prima mi devi parlare del Wiarry”

La guardai corrugando la fronte confusa

Willow+Harry=Wiarry” rispose scettica di fronte alla mia ignoranza

Risi di gusto.

Te l'ho detto--”

Stronzate” mi interruppe lei sventolando una mano in aria.

Sapevo che non potevo continuare quel teatrino per molto. Sapeva che mentivo e non mi avrebbe fatto entrare in classe senza sapere qualche novità in più.

Sbuffai consapevole di dover vuotare il sacco.

Te le dico ma dopo,ok?”

Annuì soddisfatta per poi sorridermi.

Ci avviammo verso scuola, ancora in perfetto orario e entrammo in classe prima della professoressa.

La giornata scolastica passò tranquilla. Tra un'ora e l'altra Jess mi chiedeva aggiornamenti sul 'Wiarry' e ovviamente voleva ogni minimo particolare.

Le dissi del bacio in infermeria e per poco non le cadde la mascella.

Le raccontai di quello che Josh aveva cercato di fare ieri e della giornata al parco con Harry.

Oddio!” urlò sgranando gli occhi per lo shock.

Jess era una tipa molto emotiva e qualsiasi particolare per lei era importante. Ciò nonostante non era una pettegola. Non raccontava mai i fatti degli altri in giro e accettava le opinioni altrui. Era perfetta.

Alla fine del mio 'racconto' mi guardò emozionata ed esuberante, forse sarebbe scoppiata.

Ti piace” osservò maliziosa

Scossi la testa energicamente “No” dissi fermamente

Si” continuò “No” dissi più determinata di prima

Smettila!” esclamò divertita “Vedo come lo guardi e poi avresti potuto benissimo respingere il bacio di Harry, ma non l'hai fatto” osservò

Non significa--”

Significa invece” mi interruppe per la decima volta e io altrettanto sbuffai.

E forse anche tu piaci a lui” continuò con fare da scienziata

Si certo” borbottai abbassando lo sguardo sul libro di inglese che tenevo sul banco.

Ma quando veniva la prof? Era in ritardo e questo significava non finire più il discorso con Jess

Andiamo guardati” disse indicandomi “Sei una bella ragazza perché non dovresti piacergli?” chiese scettica

Andiamo Jess non sono bella” iniziai con tono asciutto “E poi è mio fratello”

Quasi fratello” puntualizzò “Dovresti vedere più film sai? Alla fine i fratellastri si mettono sempre insieme” concluse critica

Beh...questo non è un film” rispondo con il suo stesso tono

Rifletti. Perché mai ti avrebbe baciata?”

Lui mi ha detto che non lo sa. Che è stato così, istintivo”

Perché in qualche modo per lui sei una curiosità” concluse risoluta e ignorando qualsiasi mia protesta

Curiosità?!

Willow Tredhfor, carissima ingenua” iniziò mettendomi in modo teatrale una mano intorno al collo

Immagina di essere un ragazzo -fico per lo più – in piena tempesta ormonale che all'improvviso va ad abitare con una ragazza attraente come te,come reagiresti?” disse con il tono in cui le mamme raccontano le storie di cappuccetto rosso alla figlia di tre anni.

Stetti zitta non riuscendo a parlare

Esatto” disse infine soddisfatta

Per fortuna entrò la professoressa che ci riportò alla realtà. Per la prima volta in quattro anni fui felice di vederla.

Prima di sedermi le chiesi

Dopo scuola mi riporti tu?”

Lei annuì

Perchè?” chiese stranita

Ti spiego dopo” dico sedendomi sulla sedia.

*

-Pov Harry-

Subito dopo la lezione di storia mi avviai verso lo spogliatoio dove indossai la divisa da rugby per poi uscire.

Non ero mai stato un tipo tanto sportivo però ultimamente mi piaceva lo sport.

Nonostante fossimo a metà semestre il coach durante l'ora di ginnastica aveva notato la mia bravura e mi aveva chiesto di far parte della squadra.

Non avevo nulla di meglio da fare, perciò perché no?

Scesi in campo e insieme agli altri iniziai gli esercizi di riscaldamento.

Iniziammo a correre lungo il campo e ovviamente io ero in testa.

In quel momento voltai la testa di lato e incrociai lo sguardo minaccioso di Josh puntato su di me.

Mi voltai ignorandolo. L'unica pecca nello stare nella squadra era il fatto che ci fosse anche Josh e come se non bastasse lui era il quoterback.

Non sapevo cosa gli avesse fatto a Will però capii subito che tra i due ci fosse qualcosa e che lei non lo sopportasse. La domanda era: perché?

Cosa aveva fatto di tanto grave Josh da farsi odiare da Will. Di sicuro nulla di buono. La sua era una brutta reputazione. Sapevo che usciva con molte e che fosse prepotente perciò mi sarei aspettato di tutto.

Tra una riflessione e l'altra finimmo gli allenamenti.

Sotto la maglia e le spalliere sentivo il mio corpo sudato e i capelli bagnati erano appiccicati alla testa per colpa del casco.

Ritornai nello spogliatoio pronto a farmi una doccia fredda, quando sentii delle voci provenire dalla stanza accanto.

Subito riconobbi la voce di Josh. Stavo per girare i tacchi ed andarmene quando capii l'argomento di cui stavano parlando Will.

Quatto Quatto mi avvicinai alla porta senza fare il minimo rumore e ascoltai la conversazione

Amico si dice in giro che tu e Tredhfor...” disse la seconda voce. Non terminò la frase ma si capiva cosa volesse dire.

Addirittura mi dicono che ti abbia respinto” continuò con tono pieno di divertimento

Beh, è così Matt” affermò Josh affranto.

Quello che sicuramente era Matt scoppiò a ridere

Il povero Josh respinto” disse Matt in modo teatrale

Sta zitto Matt!” urlò Josh “Vedrai che prima o poi la conquisterò” continuò con tono determinato.

Senti i miei pugni chiudersi a quella affermazione.

Si certo” farfugliò Matt sarcastico

L'ho conquistata una volta e la conquisterò una seconda volta” rispose frettolosamente facendomi gelare il sangue.

Come?Quando amico?” chiese di rimando Matt confuso del tipo 'mi sono perso una puntata'.

L'estate scorsa io e lei abbiamo fatto il campeggio insieme.” l'informò con tono piatto “Ovviamente è stato un caso, anche perché non la conoscevo prima, invece lei era cotta di me” aggiunse accentuando l'ultima frase con orgoglio

Subito diventammo amici finché non ci mettemmo insieme.”Continuò il suo racconto ignaro che fossi dietro la porta ad ascoltarli in silenzio

Finché?” chiese Matt mentre chiuse l'armadietto.

Josh sospirò per poi rispondere “Matt io provo qualcosa per lei. E' diversa dalle altre. E' carina,spiritosa,intelligente e ottima a baciare” ammiccò “E

dopo la cazzata che ho fatto ho paura di averla persa per sempre” aggiunse malinconico

Cos'hai fatto?” chiese preoccupato, conosceva l'amico e sicuramente di cazzate ne aveva fatte, ma questa sembrò grave

L'ho tradita con un'altra e lei ci ha beccati mentre.....” disse con tono basso Josh. Ciò nonostante lo sentì forte e chiaro. Non concluse la frase ma sia io che Matt capimmo bene.

La rabbia che mi ribollì nelle vene in quel momento era tanta. Provai puro disgusto per quel ragazzo che tanto diceva di amare Will. La verità era che è un verme. Fu un attimo: La vista mi si annebbiò per la rabbia e i muscoli si contrassero finché spalancai la porta facendoli sobbalzare.

Non ebbero il tempo di dire niente o di accorgersene che mi catapultai sul corpo di Josh con furia.

 

Angolo autrice

Vabbè invece di studiare le 30 pag di storia che ci ha assegnato per l'interrogazione di venerdì eccomi ad aggiornare #amatemi hahahahha

Mi scuso per il piccolo ritardo ma credo di essere stata perdonata con questo capitolo lungo, vero? Finalmente capiamo il perché Will non tollera Josh. Voi cosa ne dite?

Vi anticipo solo che Josh non mente quando dice 'provo qualcosa per lei'.

Ma più avanti la faccenda si aggiusterà.

Anyway nel prossimo capitolo, che ancora devo scrivere, vedremo Harry arrabbiato mlmlml.. eeeeee vabbè ancora devo pensarci hahahahhahahahhahah

Vi consiglio comunque di riflettere su quello che dice Jessica perchè in parte è vero :)

Termino l'angolo autrice ringraziando le 28 recensioni (vi amo troppo!)

Ogni volta che ne leggo una quasi piango per quanto siete dolci :')

E poi chi ha letto e chi ha messo la storia tra le seguite\preferite\ricordate

Saluto Camilla alias Finitem_ che mi fa sempre morire dal ridere!

Concludo dicendo che arrivata alle 5 recensioni aggiorno più veloce di edward cullen lol

 

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Capitolo 9
*** I will wipe your tears ***


(la cover non me la prende sorry :()
Capitolo 9-I will wipe your tears-

Hey you, come over and let me embrace you

I know that i'm causing you pain too but

                                                                                                                    Remember if you need to cry
                                                                                                                        I'm here to wipe your eyes


Pov Harry
Nemmeno il tempo di realizzare cosa stesse accadendo che mi ritrovai sul corpo di Josh.
Pugno dopo l'altro sentivo il suo corpo fremere ad ogni colpo che tiravo. Ignorai perfino Matt che da dietro cercava di spingermi via.
La mia mente in quel momento era offuscata dalla rabbia. Solo il pensiero che l'avesse ferita mi faceva tremare dalla rabbia.
Era solo un fottutissimo verme quello. E se pensava di cavarsela come se niente fosse si sbagliava.
Ad un certo punto sentì la folla intorno e dopo qualche secondo due grosse braccia mi tirarono via dal corpo steso per terra di Josh.
“Sei impazzito?” chiese furente il coach tenendomi ancora saldamente le braccia.
Fissavo disgustato il corpo di Josh con il volto insanguinato che cercava di alzarsi in piedi e di prendere fiato.
Dopo qualche secondo mi calmai liberandomi dalla presa del coach.
“In presidenza Styles!” urlò lui indicando la porta
“Col cazzo” commentai.
Non ero pienamente consapevole di quello che stessi facendo e sinceramente non mi fregava più di tanto.
Ero uno dei giocatori più bravi, la carta vincente per la partita che sarebbe avvenuta tra pochi giorni perciò il Coach Billok non mi avrebbe mai sospeso.
Sotto lo sguardo stupito di tutti esco da quel lurido spogliatoio e con tutta la forza che mi era rimasta in corpo mi allontanai diretto alla macchina.
Avevo ancora la divisa addosso,le nocche insanguinate ed ero sudato.
Per tutto il tragitto in macchina stritolai il volante cercando di far sbollire la rabbia.
Feci due lunghi respiri e mentalmente ripensai a quello che quel coglione di Josh avesse detto prima. 'L'ho tradita con un'altra e lei ci ha beccati mentre...'
La cosa peggiore che potesse succedere ad una ragazza era appunto beccare il proprio ragazzo a letto con un'altra.
Una cosa era assolutamente certa. Dovevo assolutamente evitare Josh oppure l'avrei riempito di botte di nuovo e cosa più importante dovevo tenerlo lontano da lei.

Pov Willow.
Ero comodamente seduta sul divano insieme a Karòle, sfogliando le pagine di alcune riviste di viaggi. Sarebbero partiti domani per Sydney così Karòle mi aveva chiesto aiuto nello scegliere l'hotel più giusto. Qualsiasi cosa facesse cercava sempre di coinvolgermi, il che mi faceva piacere. Oltre ad essere una bellissima donna era anche molto intelligente e simpatica. Per non parlare del fatto che il suo lavoro  fosse fantastico. Chi non avrebbe voluto fare la disegnatrice di abiti per spose e damigelle?
Mi sorpresi nel vedere che ogni tanto lanciavo qualche occhiatina all'orologio. Per quanto ne sapessi gli allenamenti duravano solo un ora e il fatto che Harry ancora non fosse arrivato dopo due ore era strano. Scossi la testa convincendomi che non mi dovesse interessare.
E poi avrebbe potuto essere uscito con quelche ragazza dopo gli allenamenti...
Proprio in quel momento la porta d'ingresso si spalancò.
La mia testa scattò nella direzione in cui Harry comparve.
Per uan frazione di secondo ci guardammo e quasi percepii la sua tensione.
Mi alzai e lui altrettanto veloce si diresse al piano di sopra.
Solo allora feci caso al fatto che fosse ancora in uniforme  e se la vista ancora mi funzionava giurai di aver visto del sangue.
Come un razzo partii dietro di lui ignorando Karòle che comunque continuò a sfogliare il giornale.
Salii le scale ma proprio quando stavo per raggiungerlo lui si rifugiò in camera sua chiudendo a chiave.
“Harry..” bussai avvicinandomi alla porta chiusa.
Nessuna risposta.
“Harry apri questa cazzo di porta!” ordinai alzando impercettibilmente la voce. “Che ti è successo?Ho visto del sangue prima” continuai moderando la voce.
Qualche secondo dopo sentii il rumore dell'acqua della doccia.
Sbuffai e andai in camera rassegnata.
***
Per tutto il pomeriggio Harry non si fece sentire il che mi preoccupò. Non ci badai più di tanto e mi rassegnai perfino a bussare alla sua porta.
Per fortuna l'indomani non avrei avuto scuola perciò non avevo compiti il che mi rallegrò la giornata.
Verso le sei di pomeriggio decisi di uscire e con me portai la mia fidatissima Nikon.
Entrando in macchina realizzai quanto mi fosse mancata.  Sorrisi non appena vidi il quadrifoglio appeso allo specchietto, come portafortuna.
Accesi la macchina e dopo qualche minuto arrivai al parco.
L'ultima volta che c'ero stata era stato con Harry e fu inevitabile pensare a quanto accaduto.
La mia mano ancora pulsava per lo schiaffo dato ad Harry. E non era per il dolore...
Scossi la testa ritornando alla realtà e incominciandomi a guardare intorno.
Con la macchinetta al collo scattai quante più foto potessi tra cui una splendida che rappresentava una mamma che faceva il solletico alla figlia piccola.
Dopo all'incirca un'ora sorrisi soddisfatta del mio lavoro.
Mi sedetti su una panchina di ferro e ispirai l'aria serale finchè lo squillo del telefonino mi riportò alla realtà .
“Pronto?”
“Will!” esclamò Jess rompendomi il timpano destro.
“Ho perso un timpano ! Sai com'è potrebbe servirmi!” esclamai riempendo le mie parole di sarcasmo
Dall'altra parte del telefono Jess ridacchiò.
“Siamo di buon umore” osservò e giurai di sentirla sogghignare
“Sono al parco con Kathy” risposi sorridendo.
Kathy era il nome che avevo dato alla mia macchinetta fotografica. Non avevo un motivo per chiamrla così...mi piaceva e basta.
“Capisco” commentò e sicuramente stava sorridendo.
“Domani quindi partono?” chiese lei e io immediatamente capii a chi si riferiva
“Si”
“Bene!” Esclamò “Motivo in più per venire al party stra figo di domani!” esclamò entusiasta
Alzai gli occhi al cielo
“Jess--”
“Non me ne fotte tu vieni.Punto!” mi interruppe con tono autoritario.
Ridacchiai
“Come vuoi” risposi divertita.
“Perchè non inviti anche Harry” propose.
Sospirai rendendomi conto di che cosa avesse in mente la mia amica.
“E' venuto da poco e non ha mai partecipato ad una festa qui! Un modo per integrarsi,no?” disse risoluta ma sapevo che sotto tutta quella innocenza si nascondeva un piano malefico che prevedeva preservativi,birra e letto.
“Jessica Margaret Pacwood i tuoi piani non funzioneranno” iniziai
“Quali piani?” chiese innocentemente
“Non fare la finta tonta!Ma comunque se ci tieni tanto, lo invito. E sai perché? Per dimostrarti che a me lui non interessa e che il mio è un invito amichevole” continuai senza neppure darle il tempo di intromettersi.
“Ok!” rispose infine lei per poi sbuffare.
“Perciò domani alle sette vieni da me così ci prepariamo e poi alle otto andiamo a casa di Luke” continuò riprendendo l'entusiasto di poco fa.
“Va bene”
“E non ti preoccupare dei vestiti, ti presto io qualcosa” disse infine per poi riattaccare.
A fine chiamata sbuffai per poi posare il telefono nella tasca posteriore dei miei jeans.
Alzai lo sguardo constatando che si era fatto buio.
Mi alzai dalla panchina per poi ritornare in macchina e ritornare a casa.
Certo, una festa con papà e Karòle fuori voleva dire niente coprifuoco e di certo sarebbe stato meglio uscire che rimanere a casa a leggere libri di Nicholas Sparks.
Eppure preferivo di gran lunga rimanere a casa in pigiama e controllare Twitter piuttosto che uscire.
Sapevo che comunque con le buone o con le cattive Jess mi avrebbe spinto alla festa.
Entrai in casa e fui sorpresa di vederli già a tavola.
“Eccoti!” esclamò papà alzando lo sguardo su di me.
“Dove sei stata?” chiese e potevo capire che dietro quella innocente domanda si nascondeva la sua più grande paura: il fidanzato.
Gli sorrisi mostrandogli la macchina fotografica e immediatamente lui capii per poi ritornare a mangiare.
Notai Harry che dal momento in cui ero entrata non aveva alzato la testa dal piatto.
Chissà cosa gli fosse successo. Ovviamente nulla di buono. Da quando era tornato dagli allenamenti non mi aveva rivolto la parola, il che era molto strano visto che passava la maggior parte del tempo a prendermi in giro e fare i suoi stupidi scherzi.
Mi sedetti al tavolo e incominciai a mangiare. Nell'aria c'era un silenzio pieno di tensione e imbarazzo. Di solito a tavola chiacchieravamo e cose varie e invece questa sera il silenzio la faceva da padrone.
Fu in quel momento che il telefono mi vibrò facendomi prendere un colpo al cuore. Senza dire nulla prendo il telefono e leggo il messaggio.
'Dì al tuo caro fratellino che se riprova a picchiarmi la pagherà cara. Josh'
Impallidì non appena lessi quel messaggio. Il mio sguardo immediatamente passò ad Harry che al contrario sembrava concentrato sul piatto di pasta.
Posai il telefono e per tutta l'ora di cena rimasi in silenzio. Tutto adesso era chiaro.
Ciò però non mi spiegava perchè ce l'avesse con me. E il perchè l'avesse picchiato.
Sapevo che tra i due non scorreva buon sangue..ma da lì a picchiarlo mi sembrava esagerato! Doveva esserci qualcosa che non sapevo. E se tutto ciò riguardasse in parte anche me?
Mi si congelò il sangue non appena realizzai cosa veramente avesse fatto scattare Harry.
La mia forchetta cadde rumorosamente sul piatto mentre il mio sguardo fissava il vuoto.
“Stai bene?” chiese preoccupata Karòle.
Dopo qualche secondo voltai la testa verso lei e mostrai il più convincente dei sorrisi
“Si, ho solo...un po' mal di testa” risposi mettendo teatralmnete una mano sulla fronte.
“Vai a riposare” propose papà guardandomi come se potessi svenire da un momento all'altro.
Mi alzai e senza neppure controllare Harry, mi diressi in camera mia.
Come aveva fatto a scoprirlo?
Chi gliel'aveva detto? Troppe erano le domande e poche erano le risposte.
Sapere che Harry conosceva quella parte della mia vita mi faceva sentire strana.
Imbarazzo?Senso di colpa? Oppure vergogna perchè mi ero innamorata di un completo deficiente.
E tanto per complicare le cose Josh aveva detto di amarmi e io come una cretina ci stavo per cascare di nuovo.
Sentii bussare e immediatamente mi alzai dal letto per vedere Harry fuori la porta.
“Come l'hai saputo?” sbottai prima che lui potesse dire qualcosa
Lui per un secondo si accigliò confuso dalla mia domanda dopodichè rispose tranquillamente
“L'ho sentito mentre lo diceva ad un suo amico” abbassò lo sguardo sulle sue converse bianche mentre io non riuscivo a guardarlo neppure in faccia.
“Sono stata una cretina” ammisi poggiando la testa tra le mani.
Lui si avvicinò e si sedette accanto a me.
“No” mise una mano dietro la mia schiena “E' lui il cretino” continuò piano
Alzai lo sguardo verso di lui mostrandogli i miei occhi lucidi.
“Sono stata una cretina solo ad innamorarmi di uno come lui” dissi con voce tremande mentre lui mi guardava dolcemente.
“Purtroppo ci si innamora sempre della persona sbagliata” disse guardandomi negli occhi.
Annuii non sapendo cosa dire così lui mi prese stringendomi a se.
Accettai l'abbraccio mentre con la mano stringevo la sua maglia.
“Grazie” dissi sinceramente e mi stupii io stessa.
“Ho i miei momenti” rispose lui ancora stretto a me. “Non ti ci abituare” continuò ed entrambi ridemmo.
Mi staccai da lui per poi asciugarmi le lacrime rimaste.
“Sai, dovresti fare qualcosa per far sì che il tuo bel faccino rispecchi il tuo caratteraccio” dissi in fine ridendo. Arrossii stupita della mia sfacciataggine e non sapevo che risposta aspettarmi da uno come lui.
“Invece il tuo caratteraccio rispecchia perfettamente il tuo faccino” rispose ridendo Harry.
Lo incenerì con lo sguardo mentre con presi il cuscino per poi lanciarglielo.
Lui rise davanti alla mia reazione e si alzò diretto in camera sua quando io lo chiamai.
“Domani c'è una festa. Jessica mi ha chiesto di invitarti. Vieni?”
Lui si voltò e iniziò ha pensare alla mia proposta
“No grazie, non ne ho molta voglia” rispose scuotendo la testa
“Tu ci vai?” chiese infine
“SI. Anche perchè sò che Jess mi ci porterà a forza” risposi sorridendo.
Lui annuì per poi uscire dalla stanza.
Guardai la sua immagine finchè non lo vidi scomparire oltre la porta.
Certo che però alcune volte sapeva essere dolce e premuroso. Ovviamente tutto questo era contornato da arroganza,sufficienza e sfacciataggine.
Ma forse l'avevo solo giudicato troppo presto.
In fondo non si giudica un libro dalla copertina. Un esempio lo possiamo trovare dal mio libro di matematica. La copertina raffigurava ragazzi che si divertivano a fare la matematica e sinceramente io non mi diverto affatto con la matematica.

Angolo Autrice
THAT'SS AMOOOOOOREEEE :D
Wow da quanto tempo che non aggiorno! Scusate ma con l'arrivo dei ragazzi in Italia la mia depressione mi  ha impedito di scrivere perciò scusate ma ero impegnata a piangere.
Ciò nonostante ho amato moltissimo ciò che le directioner hanno fatto al concerto. Che dire?Gli abbiamo conquistati e di sicuro non ci dimenticheranno perciò questo mi ha tirato un po' su il morale. Il colmo è arrivato quando hanno dedicato a quelle a casa little thing **
E poi oggi mamma mi ha detto che potrò andare al Where We Are tour perciò nonostante tutto stò nà crema lol
Vabbè chiudendo questo piccolo sfogo saluto Camilla alias Finitem_
 e tutte quelle che hanno visitato\recensito la storia fino a questo punto.
Allooooora....la storia prende forma ma ovviamente non siamo ancora arrivate al nocciolo lol
credo che sarà una storia lunga poiché ho voglia di mettere tante cose. Se i capitoli supereranno i 40 (probabilmente) farò una seconda parte. Che ne dite?
Anyway spero che vi piaccia nonostante l'abbia scritto in fretta lol
Alcune nei messaggi privati mi chiedeva come fosse l'aspetto di Will. In questo caso io ho pensato a me lol nonostante mi reputi 'brutta'. Il fatto è che questo personaggi me lo sento molto vicino visto che per il suo carattere e modi di essere e di fare si avvicina a me. Inoltre vorrei che chi leggesse la storia  pensasse a se stessa perchè sono sicura che alla fine succede sempre così hahahahaha
Perciò lascio libero sfogo alla vostra immaginazione.  
Vi lascio con una gif di Harry **

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Capitolo 10
*** Drunk ***


Capitolo 10 – Drunk -

 

I wanna be drunk when I wake up
On the right side of the wrong bed
And every excuse I made up
Tell you the truth I hate
What didn't kill me
It never made me stronger at all.

 

 

Attenti alla casa, non vogliamo ritornate e trovare un incendio, capito?” ci raccomandò papà con tono severo. Io ed Harry annuimmo per poi sorridergli e vederli uscire di casa con le valige.

Dopo che papà e Karòle se ne andarono calò un silenzio tra me ed Harry.

Mi schiarì la voce aspettando che disse qualcosa. La situazione era a dir poco imbarazzante.

Io...lui...casa....da soli...

Allora sei ancora intenzionata ad andare alla festa?” chiese Harry rompendo quell'imbarazzante momento.

Annuii decisa ma non è che ne avessi tanta voglia.

Bene...” borbottò con tono basso.

Infine senza dire nulla mi avvio verso la mia camera intenzionata a dormire fino a tardi.

Io ed Harry ci eravamo dovuti alzare alle sei del mattino solo per salutare Karòle e papà perciò eravamo entrambi stanchi.

Passai la giornata in pigiama e dovetti vestirmi solo quando alle sette e mezza Jess mi chiamò per ricordarmi della festa. Fino all'ultimo avevo sperato che se lo fosse dimenticato...e invece non è stato così.

Perciò fui costretta ad andare a casa sua....

Ti dai una mossa Will?” chiese per l'ennesima volta Jess sull'orlo dell'isteria.

Cinque minuti! Non me lo chiedere ogni mezz'ora!” urlai esasperata dal bagno e solo allora mi accorsi della cretinata che avessi detto.

Alzai gli occhi al cielo mentre mi infilavo i pantaloni.

Siamo già in ritardo!” si lamentò dall'altra parte della porta “Per colpa tua” aggiunse.

Dopo qualche minuto finalmente riuscii a sembrare decente.

Aprii la porta e mi ritrovai Jess seduta sul letto con lo sguardo incollato sul suo telefono.

Quando uscii il suo sguardo scatto verso di me sgranò gli occhi.

Cazzo Will!”esclamò sorridente “Vuoi rubarmi la scena?” chiese fissando il mio outfit

Indossavo dei semplici pantaloni attillati con un top che mi cadeva morbido fino all'inizio della coscia. Non era molto scollato, ma lo era abbastanza da farmi vergognare.

Jess invece aveva deciso di mettere un vestito corto,ma non troppo, con la scollatura dietro la schiena e dei tacchi.

Senza perdere tempo scendiamo e dopo aver salutato sua madre uscimmo dirette alla sua macchina.

Dopo pochi minuti di viaggio riuscii a vedere la casa di Luke. Già da fuori si sentivano le urla e la musica a palla. Era buio e le uniche luci provenivano da quella casa.

Non eravamo molto in ritardo, perciò Jess si risparmiò la ramanzina.

Entrammo e l'odore di fumo,alcool e sudore mi invase. La musica era talmente alta che neppure riuscivo a sentire i miei pensieri.

Mi voltai allarmata verso Jess che altrettanto mi fece un sorriso incoraggiante.

Sapeva che non ero abituata alle feste di quel tipo. O forse alle feste in generale.

Le sorrisi a mia volta ma il mio disagio era percepibile. Ero più il tipo che rimane a casa a vedere una puntata dei Simpson piuttosto che uscire e ubriacarsi. Feci vagare il mio sguardo per tutta la stanza alla ricerca di qualche persona che conoscessi. Tra la marea di persone che ballavano come posseduti con il famoso bicchiere alcolico in mano riuscì a vedere,in fondo alla sala, Josh che non mi toglieva gli occhi di dosso.

Abbassai lo sguardo imbarazzata e a disagio mentre il telefono nella borsa iniziò a vibrare.

La musica assordante mi impediva di sentire la suoneria ma in qualche modo riuscii a sentirlo grazie alla vibrazione.

Lo presi e lessi il messaggio

'Divertiti e non fare cazzate ;) xx'

Sorrisi non appena vidi che il messaggio era da parte di Harry.

Sapeva essere molto gentile e premuroso quando voleva, cosa che capitava raramente.

Riposi il telefono nella borsa e mi avviai verso il soggiorno. Mi buttai a peso morto sul divano e ignoriai con tutta me stessa i ragazzi che accanto a me stavano pomiciando e quelle intorno che ballavano e bevevano.

Non passò molto tempo che qualcuno si avvicinò a me.

Ciao bella! Lo vuoi un drink?” chiese il tizio ammiccando un sorriso malizioso e invitandomi a bere nel bicchiere che aveva in mano.

Mi scostai leggermente ma prima che potessi rispondere qualcuno dietro di me mi trascinò via con forza rischiando di farmi inciampare.

Non realizzai veramente chi fosse per via delle persone ma quando mi portò in un posto appartato me lo ritrovai a pochi centimetri di distanza.

Che vuoi Josh?” chiesi brusca e allontanandomi il più possibile da lui.

Voglio parlarti” iniziò lui mentre la sua mano ancora mi stringeva il braccio.

Immediatamente la tolgo con tutta la riluttanza possibile.

Bhè sai la novità? Non voglio” sbottai freddamente.

Ti prego” mi supplicò e per poco non cedetti ma poi ripensai a tutto quello che avevo passato per colpa sua e mi ripresi. Se pensava di cavarsela con quattro parole copiate da internet, si sbagliava.

Devo ritornare alla festa. Jess si starà chiedendo dove sia” dissi e prima che potesse dire qualcosa mi allontanai da lui e da quel corridoio.

Possibile che ogni volta che finalmente ero felice e avevo lasciato il passato alle spalle lui ritornava a ricordarmi tutto?

Mi avviai a grandi passi verso quello che era il bancone dei drink e prendo un bicchiere qualsiasi per poi bere frettolosamente il contenuto bluastro.

Immediatamente la gola iniziò a bruciarmi per poi lasciarmi in bocca il dolce sapore.

Quella sera non volevo pensare a nulla. Volevo solo dimenticare i problemi. Scappare da quella che era la mia schifosa vita. E dimenticare quel coglione che aveva lasciato in me profonde cicatrici ed ogni volta veniva a riaprirle. Ma non quella sera. Jessica mi aveva invitato per divertirmi ed era proprio quello che avrei fatto.

Bicchiere dopo l'altro sentivo l'alcool bruciarmi in gola e annebbiarmi la mente lasciando in me l'adrenalina.

Era una sensazione del tutto nuova per me e non ne fui affatto dispiaciuta.

Dopo un po' vidi le cose intorno a me muoversi e per poco non caddi a terra.

Sentivo solo la musica e il rumore della gente che in quella stanza si stava strusciando o semplicemente ballando.

Iniziai a ballare anche io lasciandomi trasportare a ritmo di 'I feel so close' di calvin harris e ballai come non avevo mai fatto prima.

La mia goffaggine,timidezza e insicurezza se ne andò come gli alcolici che avevo appena bevuto.

I ragazzi intorno a me non facevano altro che guardarmi lussuriosi, cosa che a me non capitava mai.

Dopo un paio di canzoni sentii qualcuno sussurrarmi qualcosa nell'orecchio e portarmi con se.

Nonostante lo stessi guardando in faccia non riuscii a capire chi fosse. Ubriaca fradicia o no capii le sue intenzioni quando si stava avviando al piano di sopra. Lo respinsi più volte ma senza successo. Ero debole e per poco non me ne cadevo a terra.

All'improvviso due braccia mi portarono via dal ragazzo e ignorando le sue proteste mi spinse via dalla folla fino ad uscire da quella casa. Respirai a fondo l'aria fresca lasciandomi alle spalle l'odore di alcolici e dio sa cos'altro.

Ancora stretta a sè cercai di focalizzare il suo volto. Capii chi fosse non appena vidi i suoi occhi blu come il ghiaccio.

Ancora tu!” mi lamentai spingendolo via goffamente

Un grazie come minimo! Se non fosse stato per me quello ti avrebbe violentata” mi rimproverò indicando la casa dietro di me.

Non sono cazzi tuoi comunque” continuai “Devi stare lontano da me, capito?” gli urlai contro e come se non bastasse i miei occhi iniziarono ad inumidirsi.

Non ci riesco! Ti amo come te lo devo dire?” esclamò lui disperato

Josh, sono stufa dei tuoi giochetti. Se veramente mi vuoi bene, lasciami in pace” dissi e senza guardarmi indietro inizio a camminare diretta a casa.

Era notte fonda e probabilmente la strada era piena di maniaci.

Più volte caddi a terra perciò mi tolsi i tacchi e mi trascinai verso casa con i sandali in mano.

Ancora non avevo realizzato cosa fosse appena successo. Praticamente in una sola serata mi ero ubriacata, hanno cercato di violentarmi,ho ricevuto un 'ti amo'. Avrei di sicuro ricordato questa giornata. In fondo era stata la mia prima sbronza. Pian piano però sentii l'adrenalina sparire lasciando spazio alla stanchezza e al mal di testa accompagnata dalla nausea. Sarei svenuta da lì a poco, infatti sentivo le palpebre pian piano chiudersi.

Per fortuna papà non c'era altrimenti la punizione non me l'avrebbe tolta nessuno. Mi sforzai di rimanere sveglia, non volevo svenire in mezzo alla strada.

Finalmente arrivai a casa e quando aprii la porta non ce la feci e mi lasciai cadere al suolo.

 

Pov Harry

 

Come tutti i sabato sera stavo guardando 'X factor'.

Era mezza notte e stavo aspettando che il presentatore chiudesse la trasmissione.

Mi sorpresi del fatto che ogni tanto lanciassi occhiate all'orologio. In un certo senso ero preoccupato per Will, sapevo che molto goffa,ingenua e che avrebbe potuto correre qualsiasi pericolo ad una festa. Mi rassicurava il fatto che ci fosse Jess. Sapevo che l'avrebbe tenuta lontano dai guai perciò un po' mi calmai.

Spensi il televisore infastidito.

Gli occhi erano sul punto di chiudersi per il sonno ma feci il possibile per rimanere sveglio.

Non sarei di certo andato a dormire con Will ancora fuori chissà dove.

Sarei rimasto ad aspettarla tutta la notte se fosse stato necessario.

Ovviamente lo facevo perché suo padre me l'aveva raccomandato.

Sapeva quanto la figlia fosse capace di cacciarsi nei guai solo con il pensiero e non aveva tutti i torti.

Non so quanto tempo passò ma mi allarmai con il passare del tempo.

I miei occhi stanchi minacciavano di chiudersi quando improvvisamente la porta principale si aprì con un tonfo.

Sobbalzai e mi avviai verso la porta principale giusto il tempo per vedere Will crollare a terra.

 

Angolo Autrice

Look at me!

Parto con il dire che questo capitolo non mi convince molto...eppure non so quante volte l'ho riletto e aggiustato perciò non so che dire.

Nel prossimo ci sarà un momento tra Harry e Will piuttosto divertente (?)

Ancora non l'ho scritto ma ho in testa tutto tranquille hahahahahah

Per il resto volevo ringraziare tutte quante per le splendide recensioni *-*

Saluto calorosamente Camilla alias Finitem_ a cui chiedo di aggiornare presto 'Love Liar' perché sto impazzendo lol

Come ultima cosa volevo informarmi che ultimamente ho la testa piena di FF che vorrei pubblicare ma che ancora devo perfezionare perciò mi chiedevo : su chi vorreste che la facessi?

Ne ho una in mente su Zayn davvero aschljk diversa da quelle che ho fatto precedentemente perché sarà più...dinamica(?)

e credo che sarà a raiting ROSSO.... con questo però non voglio fare una cosa porno hahahahahha.

Vi saluto e come sempre vi invito a recensire e se volete inviatemi messaggi privati (vi risponderò subito )

Su twitter sono @horansembrace :)

Aggiorno quando avrò 5 recensioni

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Vertigini ***


Capitolo 11-Vertigini-


There's something about the sunshine baby
I'm seeing you in a whole new light
Outta this world for the first time baby
Ohhh it's so right
There's something about the sunshine
There's something about the sun-sun-sh-sh-ine

 

Pov Will

Mi sentivo la testa letteralmente bruciare. Non ricordavo bene cosa fosse successo la sera prima. Ricordavo solo la musica a palla e l'alcool che scendeva giù per la mia gola.

Per la stanchezza che provavo in quel momento non ebbi neppure la forza di aprire gli occhi.

Spostai la testa dall'altra parte alla ricerca del cuscino ed invece sotto la mia testa sentivo qualcosa di liscio e caldo. E respirava...?

Aprii pigramente gli occhi e cacciai un urlo non appena vidi gli occhi del riccio sotto di me.

Alzai immediatamente la testa e istintivamente portai le coperte a coprirmi.

Lui mi sorrise sornione “Finalmente ti sei svegliata.”

Se non russassi avrei pensato che fossi morta” commentò divertito.

Io non russavo.

Mi guardai confusa intorno e notai le pareti marroni scure.

Non era la mia camera,ma la sua.

Che cazzo ci facevo in camera sua?

Che ci faccio qui?Cosa--” non finii la frase che un dolore lancinante mi colpì la testa.

Era come se stesse prendendo fuoco! Mi portai una mano sulla fronte e cacciai un lamento.

Harry si avvicinò a me preoccupato e poggiò una sua mano sul mio braccio.

Stai bene?” chiese.

Io ritirai la sua mano e mi feci il più lontana possibile da lui.

Mi allontanai troppo poiché ,finita sul bordo del letto, me ne caddi con un tonfo sul pavimento.

Adesso avevo male alla testa e al sedere,perfetto!

Harry rise e io subito gli lanciai un'occhiataccia da per terra“che cazzo ti ridi?” sbraitai ancora sul pavimento.

Poi il mio sguardo cadde sui suoi pettorali scolpiti e non riuscii a non arrossire.

Aveva la coperta del letto fino alla vita perciò chi mi diceva che non fosse completamente nudo?

Istintivamente mi guardai e fui sollevata di vedere che portavo ancora i vestiti di quella sera.

Almeno avevo la certezza che non avevo fatto niente con lui.

Cosa è successo?Non mi ricordo niente” farfugliai mentre con la mano mi massaggiavo la testa dolorante.

Sei ritornata ubriaca fradicia e sei svenuta. Allora ti ho portato qui” disse risoluto.

Avevo i ricordi ancora sfocati ma avevo una strana sensazione. Qualcosa doveva essere successo perché immediatamente pensai a Josh. In quel momento mi ricordai vagamente ciò che era successo la sera prima e subito sentii le budella contorcersi per il disagio.

Avevo lo sguardo fisso altrove finché lui scostò le coperte ed io subito cacciai un urlo.

Non farlo! Sei nudo!” urlai coprendomi gli occhi.

Lui rise e si avvicinò a me.

Copriti!” continuai ma lui non mi ascoltò.

Sentii la sua mano calda appoggiarsi sulle mie che chiudevano la visuale.

Non volevo di certo vedere il suo Willy!

Non sono nudo” disse piano.

Io titubante aprii gli occhi e constatai che aveva i boxer.

Ciò nonostante arrossii poiché si trovasse a pochi centimetri dalle mie labbra.

Non avevo molta via di fuga poiché dietro di me avevo il muro.

Cercai comunque di mantenere le distanze.

Lui sorrise per poi alzarsi.

Che vuoi per colazione?” chiese infine.

Mi alzai “Spero tu sia bravo a cucinare i pruncake!” esclamai divertita.

Per un secondo mi immaginai Harry ai fornelli con indosso quei cappelli bianchi che portano gli chef.

Trattenni una risata e lui lo notò.

Che c'è?” chiese curioso

Scossi la testa reprimendo quel pensiero “Niente”

Scendemmo e immediatamente Harry si mise ai fornelli.

Aveva indosso solo i boxer perciò un po' mi sentivo in soggezione perché fratellastro o no, era un bel ragazzo.

Notai i numerosi tatuaggi presenti sulla pelle e per tutto il tempo che lui cucinò mi immaginai cosa potessero significare.

Ebbi paura ad immaginare il significato della farfalla...

Seduta al tavolo di legno ammiravo i muscoli della schiena contrarsi ad ogni suo movimento.

Avrei tanto voluto metterci le mani sopra per sentirne il calore...

Scossi la testa imbarazzata.

Riprenditi Will! Disse la voce petulante nella mia testa.

Dopo vari minuti Harry mi servì i prunkcake e fui sorpresa di constatare che erano molto buoni.

Assaporai lentamente i prunckake cacciando via quel senso di nausea che l'alcool mi aveva procurato.

Harry davanti a me beveva come il suo solito il caffè.

Hai intenzione di vestirti o andrai in giro per tutto il tempo in mutante?” chiesi sfacciatamente e subito dopo mi tappai la bocca. Ma perché non riflettevo prima di dire qualcosa? A quanto pare nel mio cervello mancava quella zona che rielaborava i pensieri prima di cacciarli dalla bocca.

Lui mi fece uno di quei soliti sorrisi ammiccanti,si alzò dalla sedia e andò in camera.

Io rimasi inizialmente confusa, dopodiché lo vidi scendere le scale con indosso una maglietta bianca e un paio di jeans.

Mi sarei aspettata di tutto ma non che mi desse ascolto!

Senza rendermene realmente conto aveva dei vestiti in mano che mi lanciò.

Li presi stando attenta che non cadessero a terra e lo guardai confusa.

Vatti a vestire” disse mentre prese le chiavi.

Perché?” domanda scema....ma che ci posso fare se sono scema?

Usciamo”

Rimasi un po' sull'attenti ma dopo qualche secondo mi alzai dalla sedia e me ne andai in bagno a vestirmi.

Avevamo la casa tutta per noi e voleva uscire? Avrei di sicuro preferito rimanere a casa...ma no!

Il signorino Styles doveva uscire.

Nonostante ciò mi fece piacere che volesse uscire con me.

Indossai in fretta la maglia canotta color lilla e blu abbinata a dei pantaloncini corti di jeans e a dei sandali bianchi con la zeppa.

Mi truccai poco, faceva caldo ed era inutile imbrattarmi la faccia.

Uscii dal bagno e notai Harry aspettarmi all'ingresso.

Uscimmo e come d'abitudine mi diressi verso la sua macchina.

Lui mi bloccò per un braccio e io mi voltai verso di lui.

Camminiamo un po'” disse sorridente

Lo guardai di sottecchi

E' finita la benzina” supposi, sembrava più un'affermazione che una domanda.

Lui rise e abbassò la testa colpevole “Si” ridemmo insieme e ci incamminammo per strada.

A saperlo avrei messo delle scarpe comode. Chi cavolo me l'avevo detto di mettermi delle zeppe!!

Dopo un po' di silenzio mi voltai verso di lui

Dove stiamo andando?” chiesi. Sembrava una domanda irrilevante con Harry, ma la chiesi lo stesso.

Ho sentito che hanno aperto le giostre” rispose e subito un sorriso comparì sul mio volto.

Davvero?” chiesi estasiata. Adoravo le giostre! Cioè in teoria, non ero ci ero mai andata perché papà aveva paura di mandarmi su quelle cose mostruose.

Perciò l'idea di andare in un posto del tutto inesplorato mi esaltava.

Lui annuii e io come le bambine che scoprono di ricevere un lecca lecca saltellai sul posto battendo le mani.

Lui rise difronte al mio entusiasmo.

Davvero ti piacciono così tanto?” chiese curioso. Io mi voltai verso di lui sorridente

Si!In realtà non ci sono mai andata..”

Come?!Non sei mai andata alle giostre?” chiese chiedendo la conferma di ciò che avevo appena detto. Corrugò la fronte curioso e sorpreso.

No, papà ha paura che mi possa fare del male” spiegai facendo una smorfia.

Bhé, allora non gli diremo niente” affermò facendomi l'occhiolino e scatenando in me uno stormo di farfalle.

Ancora non mi spiegavo il perché mi facesse quell'effetto. Insomma dovevo pensare a lui come ad un fratello e non di più. Era sbagliato. Eppure era inevitabile.

Nonostante fosse lunatico e molte volte stronzo non potevo impedire l'effetto che mi faceva.

Era qualcosa di naturale che non si può controllare. Come quando cerchi di evitare di sbadigliare ma inevitabilmente sbadigli.

Dopo qualche passo riuscii a vedere le giostre in lontananza.

Ci avviammo verso la folla che circolava in mezzo a quel posto.

C'era molto chiacchiericcio e aleggiava un odore di zucchero filato e noccioline.

C'era molta gente nonostante fossero le undici di mattina. Sentii in seguito la mano di Harry scivolare nella mia e immediatamente le mie guance presero fuoco.

Mi guardò sorridente come se per lui non fosse niente eppure io provai una scossa incredibile quando mi sfiorò.

La strinse a sé forse con la paura di perdermi tra la gente.

Dove vuoi andare?” mi chiese guardandomi e aspettando un ordine.

Mi guardai intorno alla ricerca di qualcosa di interessante ma erano troppe le cose che volevo provare e avevo paura di non fare in tempo a provare tutto.

Che ne dici di quella?” chiese indicandomi un'imponente giostra alla mia sinistra.

Mi voltai per vedere cosa avesse indicato e rimasi un po' titubante.

Era una di quelle giostre dove ti portano in alto per poi precipitare giù.

L'avevo vista in varie pubblicità ma non l'avevo mai provato perciò non sapevo cosa rispondere.

Certo adoravo l'altezza e cose varie e non volevo fare la figura della fifona perciò annuii decisa.

Ancora con la mano nella sua mi trascinò verso la giostra.

Facemmo la fila per entrare e dopo pochi minuti ci ritrovammo attaccati a quella struttura pronti a partire.

Mi guardò notando il mio entusiasmo.

Non hai paura?” chiese guardandomi sospettoso e come se si aspettasse che da un momento all'altro sarei corsa urlando. Forse aveva scelto quella giostra apposta, per vedere se ero coraggiosa o no. O forse voleva solo vedermi impaurita. Povero lui...

Scossi energicamente la testa divertita dalla sua presunzione

Mi dispiace per te” cantilenai “Io adoro l'altezza” esclamai piena di prontezza.

Due secondi dopo ecco che partì l'arnese.

Pian piano salii sopra e rimasi meravigliata dalla vista che si godeva da lassù.

Tuttavia non durò molto che la giostra precipitò giù con una velocità assurda.

La paura che fino ad ora pensavo inesistente prese il sopravvento.

Urlai chiudendo gli occhi.

La cosa si ripeté per tre volte e alla fine quando scendemmo mi sentii le gambe tremare e gli occhi fuori dalle orbite.

Mi avviai più veloce possibile dall'uscita e cercai di prendere aria e respirare a pieno la libertà. Adesso capii la preoccupazione che provava papà.

Harry dietro di me mi raggiunse e notando quanto fossi terrorizzata rise.

Qualsiasi gentiluomo e ragazzo mi avrebbe chiesto se stavo bene o mi avrebbe tranquillizzato, ma non Harry.

Che cazzo ti ridi?” sbraitai fulminandolo con lo sguardo

Non avevi detto che amavi l'altezza?” chiese trattenendo la risata

Beh amo l'altezza, è vero. Ma non ho mai provato a cadere da posti alti”mi giustificai facendo ridere ancora di più Harry. Chissà cosa ci trovava di divertente in tutto questo.

Non salirò mai su quel coso!” urlai teatralmente indicando il bestione a pochi metri da me.

Lui cercò di reprimere la risata.

In seguito provammo quei giochi in cui devi colpire il bersaglio per ricevere un peluche.

Alla fine risultai più brava io con la mira che lui.

Vinsi un enorme peluche a forma di panda.

Alla fine ti ho battuto!” dissi tra una risata e l'altra.

Lui sorrise ma si vedeva che la cosa gli dava fastidio. Era il tipo sportivo, che prevaleva su tutti e l'idea di aver perso contro una ragazza, che aveva paura di una giostra alta, lo stava divorando vivo. E la cosa mi divertiva troppo.

Per tutta la giornata mi dimenticai dei miei problemi. E sopratutto di Josh.

Era bello passare del tempo con Harry e non avere problemi per la testa.

Quando ci si metteva d'impegno sapeva essere gentile e simpatico, diverso da come l'avevo dipinto i primi giorni.

Parlammo del più e del meno. Sopratutto di me perché Harry preferiva concentrarsi su di me che su di lui.

Solo allora capii che quell'uscita era servita sopratutto per farmi dimenticare di Josh e godermi una giornata spensierata. Pensandoci un po' lui c'era sempre stato nel momento del bisogno e anche se non voleva ammetterlo sapevo che un po' di bene me ne voleva.

Stavamo per tornare a casa quando una ragazza: Alta poco più di me con i capelli lisci e biondi e gli occhi scuri ci venne incontro.

Aveva un'espressione mista tra la sorpresa e l'allegria.

Harry?” chiese avvicinandosi titubante ad Harry.

Lui si voltò mettendo fine alla conversazione che stavamo facendo.

Il suo volto diventò prima confuso poi gli spuntò uno di quei sorrisi da perdere la testa.

Ashley!” esclamò abbracciando la ragazza.

Avrei voluto dire che aveva l'aspetto di una puttanella ma avrei mentito.

Aveva tanto l'aria di essere una di quelle parrocchiane che la domenica va a messa e legge il vangelo.

Portava dei jeans chiari con una camicetta bianche con le maniche a tre quarti e portava i capelli corti perfettamente in ordine.

Immediatamente mi senti la terzo in comodo.

 

Angolo Autrice

*saluta con la manina*

Che ne dite? Prevedibile? Oppure vi ho sorpreso?

So cosa state pensando di Ashley “e mò questa arriva e spunta come i funghi e gli ruba Harry?” “Ma chi è sta zoccoletta?” dico solo che avrà un ruolo decisivo e mooooooolto importante. Perciò non giudicatela immediatamente male perché scommetto che andando avanti vi piacerà ;)

Per il resto ringrazio di cuore tutte quelle che hanno recensito e messo la storia tra le 'preferite,ricordate,seguite' siete dolcissime e con le vostre recensioni mi fate sciogliere il cuore.

Non ho mai avuto 'tante' amiche e quando vedo tutte le vostre bellissime parole mi fate venire le lacrime agli occhi e pensare 'ma allora qualcuno mi vuole bene e apprezza il lavoro che faccio' perciò non riuscirò mai a ringraziarvi abbastanza! Oggi mi sento particolarmente dolce :')

TUTTAVIA, noto che le visite sono molte! Eppure ricevo sempre poche recensioni perciò mi chiedo 'Perché? Che cosa costa una misera recensione' ma siete libere di fare quello che volete perciò keep calm!

Saluto Camilla alias Finitem_ con le sue teorie sulla Larry Stylson, :*

e gottabeyou_ con le sue recensioni da sbavo (← nel senso buono!) sei dolcissima.

Per concludere (sta diventando un angolo autrice troppo lungo)

Vi invito a recensire per sapere se vi è piaciuto o meno il capitolo e cosa vi aspettate.

Su twitter sono @horansembrace

Se volete dirmi o chiedermi qualcosa basta inviarmi un messaggio privato e io vi risponderò presto.

P.s- sto lavorando alla storia su Zayn e prossimamente la pubblicherò....

Aggiorno appena avrò 5 recensioni.

 

 

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Capitolo 12
*** Hope she's just a friend ***


Capitolo 12- Hope she's just a friend-

 

Guardavo in disparte Harry che chiacchierava con Ashley.

Che ci fai qui?” chiese Harry ma notai che nella voce non c'era nessun accenno di dispiacere o disappunto.

I miei genitori hanno trovato lavoro qui” spiegò lei sorridente.

Come sta Marica?” chiese immediatamente Harry

Sai com'è, è la solita rompiscatole” alzò gli occhi al cielo al sol pensiero.

Dovevano essere molto in confidenza. Sembravano quelle coppie di amici mooolto initimi che dopo molto tempo si rincontravano.

Mi sentivo un po' invisibile accanto a loro poiché nessuno poggiava minimamente lo sguardo su di me.

Quasi quasi me ne sarei andata, tanto non se ne sarebbero accorti.

Tu invece?L'inglesino che visita la grande America” disse con tono teatrale.

Harry rise e dopo essersi sistemato i capelli alla Styles rispose “Mia madre si è risposata”

Gli occhi della bionda si spalancarono dalla sorpresa e subito sul suo volto dai tratti gentili si dipinse un sorriso enorme.

Sono contanta per lei!Kar se lo merita” continuò con tono di ammirazione.

Kar? Adesso dava soprannomi pure alla mamma di Harry? E come la conosceva? Insomma chi cazzo era?

Sicuramente più dell'amicizia c'era, lo si percepiva a pelle.

E lei?” mi indicò lanciandomi un fugace sorriso che mi mise in soggezione “E' la figlia dell'uomo che ha sposato papà” l'informò.

Gli occhi neri della ragazza mi puntarono e lì dove avrei visto gelosia vidi semplice curiosità.

Tua sorella” commentò infine

Non sono sua sorella” risposi immediatamente senza neppure accorgermi di averlo fatto.

Ashley fece un sorrisino e i suoi occhi si chiusero in due fessure e iniziarono a squadrarmi da capo a piedi. Mi sentii stupida e leggermente in soggezione.

Mi chiamo Ashley” disse porgendomi una mano.

La strinsi un po' titubante “Willow” dissi a mia volta.

Lei mi sorrise gentilmente per poi rivolgere lo sguardo di nuovo ad Harry.

E' stato bello rivederti dopo tanto tempo” disse con tono malinconico il che mi fece intendere molto. Poi dalla sua borsa prese un bigliettino che diede a Harry.

Quando vuoi chiamami. Ho cambiato numero” aggiunse ed Harry prese il fogliettino che tentai disperatamente di distruggere con lo sguardo.

Harry gli sorrise per poi vederla andare via.

Chi era?” chiesi una volta che la sagoma di Ashley fu del tutto sparita.

La gente intorno a noi continuava a camminarci vicina tranquillamente.

Lui mosse leggermente la testa verso di me “Ashley” rispose risoluto e in quel momento pensai che almeno fosse carino e non gli servisse tanta intelligenza.

Sai cosa voglio dire”

Lui fece un profondo respiro prima di prendermi per la mano e portarmi via.

Ogni volta che il mio corpo entrava in contatto con il suo mi paralizzavo. Mi veniva un brivido freddo dietro la schiena.

Per tutto il tragitto dalle giostre a casa nessuno dei due parlò.

Erano tipo le tre del pomeriggio e nel cielo non c'era neppure una nuvola.

Tuttavia Harry sembrava più cupo del solito.

Per tutto il tempo fissavo Harry, o meglio, i suoi capelli.

Camminava troppo veloce che riuscivo a stento a stargli dietro.

Dopo qualche minuto lasciò andare la mia mano e insieme ci avviammo lungo il vialetto di pietre che portava al portone di casa.

Lui cacciò le chiavi e dopo aver aperto la porta sparì in camera.

Rimasi sulla soglia della porta sorpresa del suo repentino cambio d'umore.

Chiusi con la mano libera la porta che Harry aveva lasciato aperta.

Con l'altra tenevo saldamente il peluche che avevo vinto. Salii in camera mia dove il letto era ancora sfatto e l'armadio aperto. Posai il peluche e lo ammirai per un po'.

Ho deciso” dissi al pupazzo “Ti chiamerò Hazza” conclusi infine ammirando gli occhi verde scuro del panda.

I panda avevano gli occhi verdi? Sicuramente era made in china. Ma per me aveva un grande valore perché mi ricordava la splendida giornata passata con Harry. Guardarlo mi faceva proprio pensare a lui. L'aria da cucciolo indifeso e allo stesso tempo cupo e allegro....instabile.

Sospirai e automaticamente pensai alla ragazza di nome Ashley. La odiavo.

Era troppo perfetta! Insomma non trovavo un difetto.

L'immagine era ancora fresca nei miei ricordi. Capelli lisci, corti e biondi senza neppure un capello fuori posto come fossero scolpiti. E quel volto minuto e aggraziato dove aveva degli occhi neri contornati da ciglia lunghe.

Aveva un'aria gentile del tipo che la domenica va a messa e durante il tempo faceva il volontariato. Troppo perfetta e accanto a me stonava. Non ero perfetta.

Dal modo in cui Harry la guardava capivo che a lei teneva molto e la cosa era sicuramente reciproca.

Il fatto strano era il modo in cui aveva reagito Harry quando gli avevo chiesto della relazione tra lui e Ashley. Di sicuro lui non me ne avrebbe mai parlato. Mi tolsi le scarpe che per tutta la giornata avevano torturato i miei poveri piedi e uscii dalla camera.

Con passi lenti mi avvicinai alla porta della camera di Harry.

Prima che potessi visualizzare Harry e vedere cosa stesse facendo lui si avvicinò alla porta

Che c'è?” chiese stancamente.

Sobbalzai per lo spavento “Io...emh...scusa” balbettai in preda al nervosismo.

Sei venuta a chiedermi di nuovo di Ashley?” chiese anticipando mezz'ora di miei balbettii

Il mio silenzio fu per lui una conferma

Perdi il tuo tempo” disse mentre con la mano stava per chiudere la porta sbattendomela in faccia.

Altrettanto velocemente misi il piede tra la porta annullando ogni tentativo di chiudermi la porta in faccia.

Perché?La mia è solo curiosità” mi giustificai

Non voglio dirtelo,ok?” le sue erano semplici parole eppure mi colpirono come una pietra.

Tu sai tante cose su di me” iniziai “E io non so nulla su di te...perché non provi a parlarmene...non vedo il motivo per cui tu non me lo dica, in fondo è per fare amicizia” dissi cercando tutte le cose che in quel momento mi vennero in mente.

Non hai mai pensato che forse non voglio essere tuo amico?” rispose di rimando e cacciando fuori quella che per me fu una coltellata.

Rimasi spiazzata. Che problema aveva questo? Prima cercava di fare l'amico che ti consolava e ti fa divertire e poi d'un tratto fa lo scontroso. Era uno stronzo lunatico punto.

Lui dopo due secondi si rese conto di cosa avesse detto “Non volevo--”

Non fa niente Harry” mi affrettai a dire alzando una mano “Ho capito. Allora sarà ,meglio mantenere le distanze tra noi. Sai, non vorrei diventare tua amica” dissi con gli occhi che improvvisamente iniziarono a bruciare.

Non volevo dire quello” disse in fretta accigliato

Si che volevi” ribattei seccamente e prima che potesse dire qualcosa scesi le scale diretta verso la porta d'ingresso. Presi le prime scarpe che vidi e le misi e prima che potessi uscire il telefono di casa squillò.

Sbuffai e allungai la mano al telefono appeso al muro.

Pronto?”

Pronto sono Ashley” rispose con voce timida.

Rimasi un po' bloccata non sapendo cosa fare. Dovevo chiamare Harry?

Ciao, sono Will. Ci siamo viste poco fa” dissi con tono poco entusiasta.

Ah, Will” esclamò contenta “Guarda caso volevo parlare proprio con te” iniziò con tono meravigliato.

Certo come no. La balla più grande del mondo.

Feci comunque finta di crederle.

Volevi qualcosa?Ti chiamo Harry?” chiesi con tono piatto

No, vorrei parlare con te” disse con tono fermo.

Con..me?” le feci eco sorpresa.

Si. Però forse è meglio parlarne a quattrocchi” continuò

Sulle prima fui quasi tentata di riattaccarle il telefono in faccia ma poi fui convinta. In fondo se Harry non voleva dirmi cosa lei rappresentasse per lei perché non poteva farlo lei in persona?

In fondo mi sarebbe tornata utile

Certo. Dove ci vediamo?” chiesi cercando un block notes nei paraggi.

Tenni il telefono saldamente tra l'orecchio e la spalla. Presi un pezzo di carta e un pennarello e scrissi l'indirizzo che qualche secondo dopo lei mi dettò.

Allora ci vediamo lì tra.....dieci minuti?” chiese cercando in me una qualche forma di approvazione

Certo!” esclamai cercando di sembrare rallegrata dalla cosa, del tutto non vero.

Riattaccai il telefono e salii in camera.

Mi buttai sul letto e per ben dieci minuti mi sentii della musica. Ultimamente andavo matta per le canzoni di Ed Sheeran, un certo cantante britannico.

Ascoltavo Lego House quando posai lo sguardo sull'orologio e mi alzai immediatamente dal letto.

Ero in ritardo di qualche minuto.

Mi ero rilassato troppo e avevo lasciato che il tempo passasse tranquillamente.

Mi misi un giacchetto dopo aver spazzolato energicamente i capelli uscii.

Feci una piccola corsa finché non vidi il locale. Era una di quelle caffetterie con i tavoli rotondi e le sedie in ferro battuto.

Mi guardai intorno ma non vedevo niente che le somigliasse. E meno male che ero in ritardo.

Presi comunque posto ad uno dei tavolini vuoti che veniva coperto da sole grazie alla tendina di lino bianco che copriva l'esterno.

Will?” chiese una vocina dietro di me. Mi voltai ancora seduta e vidi Ashley sorridermi.

 

 

Angolo Autrice

Booooom! Sorprese? Insomma cosa ne pensate? Scusate se è uscito corto ma vi prometto che nel prossimo capitolo vi sorprenderò :)

Nello scorso capitolo le 5 recensioni sono arrivate in un giorno!!

Porco fagiolo mi avete sorpreso hahahahahah

Siete semplicemente stupende e le recensioni che mandate mi fanno tanto piacere :')

Mando un grande abbraccio alla dolcissima gottabeyou_ che ogni volta mi manda delle recensioni s t u p e n d e

Un altro abbraccio và a Camilla alias Finitem_ con la sua storia che ormai è quasi finita.

In più volevo dirvi che ho già pronto il primo capitolo della storia su Zayn. Il titolo sarà Shadow ho fatto alcune cover per la storia e non riesco proprio a scegliere! Perciò per chi volesse vederle e dirmi qual'è la più bella basta che mi invii un messaggio ;)

Concludo dicendo che se una di voi vuole una cover per una storia o essere pubblicizzato nell'angolo autrice come ho fatto con Finitem_ e gottabeyou_ basta chiedermelo nei messaggi. Ovviamente dovete ricambiare ;)Aggiornerò quando avrò 8 recensioni

 Large 

 

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Capitolo 13
*** The boy is mine ***


Capitolo 13-The boy is mine -


Tirai uno dei miei sorrisi tirati.
“Ciao” dissi senza alzarmi dalla sedia. Lei ricambiò il sorriso, il suo sembrò più spontaneo e questo mi mandò in bestia.
Si sedette davanti a me per poi posare la borsetta dietro la sedia.
Indossava un abito estivo bianco di seta che le copriva il decoltè e ai bordi aveva stampato dei fiori. Portava delle ballerine beige abbinate alla giacchetta che le copriva le spalle. Vedendola vestita in quel modo non potei non sentirmi leggermente trasandata.
Eppure non era passato molto tempo da quando l'avevamo incontrati lei ed Harry. Come aveva fatto a cambiarsi così in fretta?
Non ebbi il tempo di pensare ad una soluzione che cominciò a parlare.
“E così sei la sorella di Harry?” chiese curiosa “Scusa sorellastra” si corresse in fretta.
“Eh, già” furono le uniche cose che riuscii a dire
“Sai che non dovresti prenderti una cotta per il tuo fratellastro,vero?” chiese spiazzandomi completamente.
“Io non ho una cotta per Harry” risposi stizzita. Che cosa insinuava questa chirichetta?
Come osava prendersi così tanta confidenza se neppure la conoscevo?
Lei fece una risatina simile al suono delle campanelle “Ho visto come lo guardi, non prendermi in giro” rispose accennando un certo divertimento.
“Io non lo guardo in nessun modo” ribbattei incomincinado ad innervosirmi.
“Come ti pare.” disse alzando gli occhi al cielo “Sappi però che non me lo porterai via” rispose dopo quella che fu quasi un'eternità. Nel suo sguardo e nel suo tono di voce era percepibile che la cosa era quasi una sfida. Peccato che io non gli volevo  portare via proprio nessuno.
Mi congelai sul posto non sapendo realmente cosa dire. Mi sarei potuta difendere, ma non lo feci. Qualcosa me lo inpedì e comunque qualsiasi cosa avessi detto lei rimaneva della sua opinione, ovvero che ero innamorata di Harry e che volessi rubarglielo.
Cazzi suoi. Se la pensava così a me non interessava. A rompere quel freddo silenzio pieno di tensione fu la cameriera.
Arrivò con una penna in mano e con un bloc notes.
“Cosa vi porto?” chiese
“Una limonata, grazie” disse immediatamente Ashley staccando per un secondo lo sguardo da me a lei.
“Io una coca cola, grazie” dissi io.
La cameriera appuntò gli ordini sul blocchetto e ci congedò.
Temevo in un'altro silenzio e forse era meglio se me ne fossi andata ma lei ricominciò a parlare.
“Ci tengo a lui. Voglio che questo sia chiaro” disse duramente.
“Scommetto che non ti ha voluto parlare di me” suppose accennando un sorriso strafottente.
Abbassai lo sguardo ricordando la discussione che avevo tenuto con Harry non molto tempo fa.
Lei ridacchiò interpretando la mia reazione come una conferma alle sue supposizioni.
“Come pensavo” farfugliò tra sé.
“Beh, allora parlamene tu” dissi alzando lo sguardo e puntandolo sui suoi occhi. Nel mio tono c'era un accenno di arroganza. Ma arrivata a quel punto non me ne fregava proprio. Mi avrebbe odiato? E allora? Cosa me ne fregava.
Era stata lei la prima a fare la maleducata e io mi ero solo riscattata. Non mi sarei mai fatta prendere a pesci in faccia da una come lei.
Lei fu piacevolmente sorpresa e qualcosa mi disse che forse si aspettava una domanda del genere. E forse non apettava altro.
“Devi sapere che a Londra, a scuola, eravamo tra i più popolari” iniziò con fare pomposo “Tutte le ragazzine sbavavano per Harry, ma lui non sembrava neppure guardarle. Mentre io era seguita sempre da ragazzi che non vedevano l'ora di uscire con me e fare altre cose.” dicendo le ultime parole il suo sguardo divenne malizioso al solo ricordo.  “Ma io avevo occhi solo per uno” fece una piccola pausa “Harry” disse in fine e la cosa non mi sorprese più di tanto.
“Ma lui non mi guardava neppure. E per me era strano che lui non mi notasse perché praticamente tutta la scuola sbavava per me. Così feci di tutto per attirare la sua attenzione finché un giorno uscimmo insieme” le si allargò un sorriso radioso e sperai che non entrasse nei dettagli. Non volevo sapere o immaginare Harry in atteggiamenti intimi con una ragazza “Ci findanzammo e fu l'anno più bello della mia vita. Eravamo innamorati l'uno dell'altro, o almeno così credevo” si bloccò e il sorriso scomparve “mi disse che mi riteneva solo un'amica, niente di più. Mi lasciò e per un po' non lo sentii. Poi scoprii che si era trasferito e....il resto lo sai” concluse con un sospiro.
Riflettei per un secondo sulle parole di Ashley mentre la cameriera ritornò con le nostre bibite.
Ashley sorseggiò la limonata e si accigliò vedendomi ancora confusa “Che c'é?”
“Sai com'è mi aspettavo qualcosa di ...più?” azzardai sentendomi una completa idiota.
 Il fatto che Harry non avesse voluto dirmi niente a riguardo mi aveva fatto pensare a qualcosa di più importante che di una semplice storiella.
Chissà però perché si era incupito e non aveva voluto parlarmene. In fondo avrebbe potuto dire solo 'E' una mia ex' e il discorso sarebbe finito lì.
“Harry non parla mai di sè” disse quasi leggendomi nel pensiero. Questo un po' lo sapevo. Non sapevo molto su Harry...anzi proprio nulla. Il fatto che quella sconosciuta sapesse molto su Harry mi fece leggermente ingelosire. Chissà cosa si nascondeva dietro quegli occhi verdi e quei ricci scuri. La curiosità mi divorava man mano.
“Si concentra più sugl'altri. Non gli piace parlare dei suoi problemi. E se vuoi proprio saperlo neppure io che lo conosco da un anno lo conosco tanto bene” ammise e in cuor mio mi sentii più sollevata.
“Quando stavamo insieme lui chiedeva esclusivamente di me, mai dei suoi interessi o dei suoi problemi” continuò con malinconia nella voce.
Sorseggiai in silenzio la mia coca cola con i pensieri e le domande che si accavallavano. Chissà quali scheletri si nascondevano nel passato di Harry.
“Tornando a prima” incominciò Ashely. “Si vede che ti piace e odio ammetterlo ma ho capito anche che ci tiene a te” l'ultima frase mi fece venire un brivido.
“Ma...io e lui siamo fatti per stare insieme e nessuno, neppure tu, me lo porterà via”più passava il tempo e più la trovavo antipatica.
“Io lo amo” nonostante l'odio che provassi in quel momento per quella biondina, non potei provare pena per lei. Nel suo sguardo leggevo la sofferenza e la determinazione. In fondo era solo innamorata.
“Ne abbiamo passate tante insieme e giuro che lo riconquisterò” continuò mentre i suoi occhi man mano diventavano sempre più lucidi.
La guardai aspettandomi qualsiasi reazione da lei ma non quella che accadde.
Scoppiò a piangere e portandosi le mani sul volto si alzò dalla sedia. Prese frettolosamente la borsa dalla sedia e fuggì via in preda alle lacrime.
Rimasi stupita e un po' scossa. Ancora non avevo assimilato ciò che era successo però una cosa era certa. Lei lo amava veramente. E nonostante la rabbia e il fastidio che per tutto il tempo mi aveva procurato provai una certa pena e dispiacere.
Io non amavo Harry....forse. Insomma era mio fratellastro e anche se non lo fosse naturalemente era comunque un affronto.
Forse Asheley era veramente la persona giusta per lui.
Fissavo il punto in cui poco fa era scomparsa finché la cameriera non ritornò. Mi voltai confusa verso lei.
“Il conto” spiegò.
Certo un po' di spicci non erano molti ma comunque mandai a fanculo Ashely per avermi piantato e avermi costretto a pagare il conto.
Dopo aver pagato mi diressi verso casa. Il cielo che non molto tempo fa era chiaro e limpido adesso era leggermente più scuro e qualche nuvole minacciava la pioggia.
Prima che potesse iniziare a piovere arrivai a casa e aprii la porta. Lanciai uno sguardo all'orologio.
18.39
Non era tardissimo e Harry era piantato davanti alla tv.
“Ciao” disse notandomi sulla soglia di casa.
Aggrottai la fronte e dopo aver posato la borsa mi avvicinai a lui sul divano.
Mi fece spazio sul comodo divano coperto da una coperta in plaid.
Mi sedetti e non riuscii a capire perché si comportasse così. Era come se avesse una memoria a breve termine. Litigavamo e due secondi dopo mi sorrideva come se non fosse successo nulla.
Decisi di lasciar correre. Ero troppo stanca per discutere.
“Che puntata è?” chiesi indicando la tv
“Stagione 2 episodio 13.” rispose divorando con gli occhi l'immagine della tv.
Sorrisi a me stessa e lui lo notò. Voltò la testa verso di me “Che c'è?”
“Non pensavo ti piacesse Pretty little liars” dissi ridacchiando.
“Mi offendi così!” disse facendo il broncetto facendomi sorridere ancora di più.
Per un secondo ebbi l'impulso di saltargli addosso...ma non lo feci.
Avevo dignità e orgoglio abbastanza da contenermi.
Passò circa mezzora e il telefilm finì. La stanza si oscuro e sullo schermo comparvevo i titoli di coda.
“Dove sei stata?” chiese lui curioso
“Ha importanza?” chiesi scettica.
Lui rimase in silenzio spiazzato dalla mia scontrosità.
“Mi dispiace per prima” iniziò lui, quasi in un sussurro “Non penso veramente quello che ti ho detto” non ebbi il coraggio di guardarlo negli occhi,che sicuramente erano fissi sulla mia immagine, così mi concentrai sulla televisione.
“Il fatto è, che non amo aprirmi con le persone” continuò sostenendo lo sguardo.
Mi voltai di scatto verso di lui guardandolo fisso negli occhi. Sentivo sudarmi le mani e improvvisamente quelle coperte iniziarono a soffocarmi.
“Ho incontrato Ashley prima. Mi ha parlato di voi” la parola 'voi' mi costò molto dirla ma fortunatamente lui non si accorse del mio impaccio.
“Perché non me ne hai parlato, voglio dire” sospirai abbassando lo sguardo “non c'era nulla di male nel dirmi 'è una ex' non chiedevo mica i particolari”
“Hai ragione” disse con tono sommesso.
Alzai lo sguardo sorpresa. Non sapevo molto su di lui ma di certo sapevo che era una persona molto orgogliosa e che fargli ammettere qualcosa era difficile, se non impossibile.
Rimanemmo così per qualche minuto finché non mi alzai diretta al piano di sopra.
“Ah” mi richiamò. Mi voltai e lui era ancora sulla poltrona “io e degli amici pensavamo di andare in discoteca domani, vieni?” chiese.
Rimasi un po' incerta riguardo la sua proposta “puoi anche invitare qualche tua amica” aggiunse nel tono più convincente.
Non ero certo una tipa da discoteca ma il solo pensiero di uscire e rilassarmi e si, stare con lui mi fece dire “certo, perché no” sorrisi per poi lasciarlo lì e andarmene in camera.


Hey notice me!
Chi non muore ci si rivede AHAHAHHAHAHAHAH
ok, lo so....3 settimane senza aggiornare.
Ma non potete immaginare quello che è successo in queste 3 settimane.
Premetto che il capitolo era già pronto tre giorni dopo la pubblicazione del 12° ma sfortunatamente il computer si era rotto...perché?
Perché sono una cretina lol mentre bevevo un'aranciata un po' è finita sul computer e si è spento.
Perciò l'ho dovuto portare a riparare e ci ha messo una settimana....poi le pagelle (PROMOSSA SENZA DEBITI) insomma un casino.
ANYWAY che dite del capitolo? Soddisfa le vostre aspettative?
Spero di si...
per quanto riguarda Ashely odiatela quanto vi pare ma giuro che più avanti la amerete.
Non è il massimo della simpatia ma cercate di capirla..è innamorata!
Nel prossimo capitolo vedremo Will in discoteca!
Non preoccupatevi non succederà quello che è successo prima lol
Ma ci sarà una svolta e certamente una cosa importante che vi lascerà a bocca aperta!
Saluto calorosamente Camilla (Finitem_) amo da morire **
e TUTTE quelle che fino ad adesso hanno recensito e messo la storia tra le preferite\ricordate\seguite.
VI AMO PUNTO.
E ringrazio anche le lettrici silenziose.
Il solo fatto che leggiate e apprezzate la storia mi riempie il cuore. Spero un giorno di diventare una grande scrittrice e chissà...magari vi ritroverete un mio libro lol

per chi volesse su twitter sono @horansembrace seguitemi e ricambio immediatamente!


A 6 RECENSIONI AGGIORNO

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Capitolo 14
*** kiss on the rain ***


Capitolo 14-Kiss on the rain-

 

Secondo me Harry ha qualche problema” decretò Jess

Non hai tutti i torti” risposi divertita mentre sorseggiavo il mio cappuccino direttamente preso da Starbucks.

Perché non l'affronti?” chiese la ragazza alzando un sopracciglio.

Sei impazzita?” dissi quasi urlandole contro

Perché no?”

Perché...cosa faccio, vado lì e gli chiedo 'ehi, per caso sei bipolare o soffri di memoria a breve termine'?” ogni parola che dicevo era piena di sarcasmo.

Lei mi sorrise divertita dalla mia piccola imitazione.

Una cosa del genere” commentò

Era lunedì pomeriggio e io e Jessica stavamo facendo una passeggiata.

Il sole stava per tramontare e i negozi stavano per chiudere.

Non puoi dire che non sia dolce” la ragazza mi guardò come se la cosa fosse ovvia.

Certo in fondo, nel profondo....molto profondo Harry era dolce.

E sapeva come farmi battere il cuore e farmi tremare le ginocchia.

Questo non cambia niente” la rimproverai

Si invece. Hai un debole per lui e...ammettilo hai qualche chance” mi voltai di scatto verso lei stranita dalle parole che mi aveva appena detto

Primo, non ho un debole per lui e secondo di quale chance parli?”

Andiamo la biondina slavata ti ha dichiarato guerra e da quello che mi hai detto ti teme, il che significa che Harry non è rimasto impassibile davanti a te” il discorso di Jessica non faceva una piega.

Certo c'erano momenti in cui pensavo di piacere ad Harry ma mi era impensabile tutto ciò.

E soprattutto non riuscivo ad ammettere a me stessa che la mia migliore amica aveva ragione.

 

Provavo qualcosa per lui, era innegabile.

 

Ma avevo paura. Paura di soffrire di nuovo. Paura di rimanere fregata dall'amore una seconda volta.

Soprattutto perché Harry era mio fratellastro e stare insieme a lui era abominevole se visto da quel punto di vista.

Ammettiamo che tu abbia ragione” inizia fissando il paesaggio davanti a me. “Non ho la certezza di piacergli e...non voglio soffrire ancora” ammisi

Lei mi mise una mano sulla spalla e entrambe ci fermammo.

Lui non è Josh” disse dopo qualche secondo di silenzio.

L'ha addirittura preso a calci nel culo” mi ricordò e entrambe ridemmo al solo pensiero.

Perché non gliene parli” aggiunse infine

I miei occhi scattarono immediatamente su di lei sperando che stesse scherzando.

Ma la sua espressione mi diceva il contrario.

Come faccio? Non vorrei rovinare tutto”

Tu provaci” mi fissò determinata negli occhi cercando di infondermi coraggio.

Annuì un po' titubante.

Stasera ad esempio” azzardò lei

Stasera?! Con i suoi amici?!” lei non sembrò scalpita dalla mia isteria.

Non è che tu lo debba urlare anche a loro ma...” lasciò la frase in sospeso.

Ero scettica a riguardo. Certo sapevo che parlarne mi avrebbe aiutato.

Ma è anche vero che avevo paura ad aprire il mio cuore.

Perché ogni volta che lo facevo venivo ferita profondamente. Dall'episodio con Josh avevo rinnegato qualsiasi sentimento per i ragazzi. Ma poi è arrivato Harry e ha sconvolto tutto.

Riprendemmo a camminare, dirette a casa dove ci saremmo preparate per uscire.

Allora, dove si va stasera?” chiese Jessica lasciando alle spalle l'argomento 'Harry'

Avevamo in mente di prendere un aperitivo al bar e poi andavamo allo 'studio 21'” spiegai marcando la frase 'avevamo' e non 'Harry ha deciso'.

Lo studio 21 era una discoteca al centro della città. Non ci ero mai andata perché odiavo le discoteche ma avevo deciso che in questi giorni di assenza dei genitori me la sarei spassata.

Avevo tempo per riposare e stare al computer al loro ritorno.

Chi viene” chiese curiosa e io sapevo perché.

E' stato molto vago. Ha detto due o tre amici” dissi facendo spallucce.

Sicuramente viene pure Louis” aggiunse lei.

Vengo solo per farti compagnia” disse sorridendomi

Si certo” risposi sarcastica. Se sapevo bene una cosa di Jessica, era la sua particolare inclinazione per i ragazzi. Non che fosse un troia ovviamente.

Sapevo però che dietro tutti quei flirt il suo cuore batteva solo per un ragazzo 'Louis Tomlinson'.

Che mi dici di Josh?” chiese imbarazzata.

Lo evito. Più gli sto lontana e meglio è”

Brava ragazza” disse dandomi una pacca sulla spalla.

 

Pov Ashley

 

Avevo passato l'intera giornata a leggere cercando di cacciare le lacrime in dentro.

I miei genitori come sempre stavano litigando al piano di sopra.

Ero talmente abituata alle loro litigate che facevo finta di non sentirle.

Era come un ronzio fastidioso. Ma per Marica,mia sorella, non era lo stesso.

Quando litigavano si metteva sempre sotto il suo letto con la coperta che l'avvolgeva completamente. Aspettava la fine della discussione, che quasi sempre finiva perché o l'uno, o l'altro usciva.

Questa volta la discussione durò poco e potei finalmente aprire la porta.

In quello stesso momento sentii il campanello suonare.

Scesi rapidamente dal letto e a grandi passi arrivai difronte alla porta.

Non mi sorpresi di vedere il mio migliore amico davanti. L'avevo chiamato io.

Michael!” esclamai gettandomi su di lui per abbracciarlo. Lui ricambiò sorridendomi.

Lo invitai ad entrare e insieme salimmo le scale diretti in camera mia.

Vederlo gironzolare per casa non era una sorpresa.

Lo conoscevo da quando avevo cinque anni e da allora non ci siamo mai separati.

Un piccolo distacco ci fu quando Harry ed io ci mettemmo insieme.

Ma per fortuna il piccolo distacco sparì e ci ritrovammo come prima.

Il fatto che dovessi trasferirmi fu un colpo al cuore soprattutto per il fatto di dover abbandonarlo ma per fortuna la madre aveva acconsentito a portarlo qui almeno due volte ogni mese.

Mi gettai a peso morto sul letto perfettamente intatto mentre Michael si sedette sulla sedia girevole difronte a me.

Che mi racconti?Stanno bene?” chiesi impaziente

Si, Ronnie e Vicky stanno benissimo” m'informò e subito fui contenta di sapere che le mie due migliori amiche stavano bene.

Come è andato l'esame di danza di Ronnie?” chiese nuovamente

Ha preso il massimo mentre Vicky è stata accettata alla Juliard” per poco non urlai dalla felicità. Sapevo che Vicky aveva sempre ambito alla Juliard e sapere che ce l'aveva fatta mi rendeva tanto orgogliosa. Avrei tanto voluto essere stata con lei per poterla abbracciare e dirle 'sapevo che ce l'avresti fatta' ma sfortunatamente era lontana chilometri da me.

E tu? Novità?” chiese il moro davanti a me.

Stavo per scuotere la testa finché non mi ricordai del giorno precedente.

Non indovinerai mai chi ho incontrato ieri!” dissi riempiendo di entusiasmo anche lui

Chi?” chiese curioso

Harry Styles” risposi con il sorriso che partiva da un orecchio all'altro.

Pensavo che sarebbe stato contento ed entusiasmo come me, ma mi sbagliavo.

I suoi occhi color nocciola si rattristarono e finse un sorriso.

Che hai?” chiesi confusa

Niente...sono contento per te” rispose poco convincente.

Michael James Forwood, non mi mentire. Sei il mio migliore amico e capisco quando fai finta” gli puntai un dito contro minacciosa.

Davvero non è niente” continuò corrugando la fronte.

Piuttosto, che vi siete detti?” chiese

Beh, non molto. C'era anche sua sorella” alla parola sorella alzai gli occhi al cielo al solo pensiero di Will.

Sorella?!Non sapevo...”

La mamma si è sposata con un uomo che aveva già la figlia perciò..” lasciai la frase in sospeso facendogli capire bene la situazione.

Ieri abbiamo anche avuto un disguido” aggiunsi prendendo un cuscino tra le mani.

Che intendi?” chiese socchiudendo gli occhi. Sapeva che tipo ero e non si sarebbe meravigliato nel sapere che avevamo fatto a botte.

Ha una cottarella per Harry e questo mi è un po' d'ostacolo” dissi pensierosa.

Più che a lui sembrava che lo stessi dicendo a me stessa.

Fuori il cielo si stava facendo sempre più buio e di lì a poco avrebbe piovuto.

D'ostacolo a che cosa?” chiese guardingo temendo forse la risposa che in seguito gli diedi.

A riprendermi Harry” dissi determinata.

I suoi occhi si riempirono di incredulità davanti alla mia risposta.

Cosa?Mi prendi per il culo, Ashley?” era andato fuori di testa e la cosa mi sorprese molto.

No!Michael io amo Harry,ok? E voglio riprendermelo a tutti i costi”

Lui si alzò di scatto dalla sedia incredulo

Ma non hai capito che lui non ti ama?Ti reputa solo un'amica niente di più. Ti ha lasciata!” alzò il tono di voce e mi sentii le vene congelate al sentire le sue parole.

Cosa gli prendeva? Non mi aveva mai trattato così.

Mi alzai dal letto a mia volta e puntai i miei occhi nei suoi.

Sei il mio migliore amico, dovresti stare dalla mia parte!Ma che cazzo ti prende?” chiesi allarmata

Mi prende che sono stufo di vederti soffrire. Da quando ti aveva lasciato hai pianto sulla mia spalla per due mesi!” urlò esasperato.

Quelle parole furono come una doccia fredda per me. Pensavo che almeno il mio migliore amico sarebbe stato dalla parte mia, ma mi sbagliavo.

Avevo tutti contro.

Perciò sei arrabbiato perché voglio ritornare con lui?”

No, sono arrabbiato perché ti amo” disse duramente mentre i suoi occhi lucidi fissavano i miei.

Rimasi senza parole. Da quanto era innamorato di me?

Come avevo fatto a non accorgermene?

Nonostante la pena e il dispiacere che provavo per lui sentivo nello stomaco crescere una grande rabbia e senza pensarci aprii la bocca.

Beh, forse questo è il problema” sputai quelle parole in faccia al mio migliore amico ce rilassò la mascella e rimase impietrito dalle mie dure parole.

Ci furono minuti di silenzio carichi di tensione finché non mi resi conto della cazzata che avessi detto.

Scusa io--”

Non fa niente. In fondo sono solo il migliore amico innamorato della sua migliore amica.” sentii il senso di colpa crescermi dentro e fui sul punto di abbracciarlo ma lui non me ne diede il tempo perché girò i tacchi e se ne andò.

Potei sentire dal piano di sotto sbattere la porta d'ingresso.

Stavo per piangere quando i miei muscoli scattarono al piano di sotto.

Senza neppure preoccuparmi di avvertire i miei o di prendere un ombrello uscì fuori dove la tempesta era appena iniziata.

Era buio e di certo la pioggia non aiutava. Cercai con lo sguardo Michael ma come per magia era scomparso.

Corsi lungo la strada ignorando la pioggia fredda che mi picchiettava la testa e mi bagnava i vestiti.

Corsi alla sua ricerca benché non sapessi dove cercarlo.

Dopo qualche passo il freddo mi diede delle scosse al corpo.

Tremavo come una foglia e mi fermai.

Iniziai a piangere mentre le lacrime salate si amalgamavano alla pioggia.

Girai la testa e finalmente lo vidi.

Dentro un bar insieme a degli amici rideva e scherzava. Era impossibile non notare quanto fosse bello.

Spinta da una scossa di adrenalina mi diressi dentro il locale.

Ignorai la gente che mi fissava. A grandi passi veloci e decisi arrivai davanti al ragazzo e senza pensarci due volte lo baciai.

I presenti erano allibiti, così come anche il ragazzo che appena mi aveva visto mi guardava perplesso.

Gli amici davanti a lui fischiarono divertiti alla scena. Io invece portai le mie mani intorno al suo collo mentre lui ancora confuso e sorpreso lasciò le mani libere di cadergli sui fianchi.

All'inizio non rispose al bacio ma poi la sua lingua saettò nella mia bocca dando inizio ad un rincorrersi tra le lingue.

 

 

 

Angolo Autrice

TA DA DA DAAAAN

che ne dite?

Sorprese di questo capitolo o no?

Certo che è un bacio da film lol

Nel prossimo vi stupirò ancora di più!

Cosa ne pensate delle riflessioni di Will?

E di Michael e le reazioni di Ashley?

Fatemelo sapere con una recensione :)

Se vi va passate a leggere la mia altra ff  'Shadow

che da poco ho iniziato

e passate da Camilla che come me passerà le vacanze a casa.

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