Love on holidays

di Luly_5
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I risultati dei esami ***
Capitolo 2: *** Partenza per Cherbourg ***
Capitolo 3: *** La casa di Jaquèline e Josè ***
Capitolo 4: *** Lavoro duro in pasticceria ***
Capitolo 5: *** La spiaggia ***
Capitolo 6: *** Il bacio ***
Capitolo 7: *** Notte calda ***
Capitolo 8: *** La camera di Daniel ***
Capitolo 9: *** La piazza ***
Capitolo 10: *** Alice ***
Capitolo 11: *** Imbarazzo prima della cena ***



Capitolo 1
*** I risultati dei esami ***


Non stavo più nella pelle nel vedere i risultati dei esami di terza era andata abbastanza bene sia nel orale che nello scritto.Quella mattina sono andata con le sue migliore amiche: Summer,Sofia,Larisa,Jessica e Matilda.Ci incontrammo come al solito nell'angolo di via Emanuele Filiberto e Viale Manzoni.Abitavo lì vicino infatti impiegò pochi minuti nel arrivare a quel angolo.La prima che ho incontrato è stata Summer che era già lì e quando mi vide sorrise e mi salutò:
<>

<< bene te?>>

<< bene>>

<< Hai visto che bel tempo?>>

<< si, che ne dici se un giorno di questi andiamo al mare?>>

<< Si!! Che bell'idea!! Ma dipende quando sai la prossima settimana vado in Francia....te l'ho già detto??>>

<< No!! Aspetta, per i tuoi zii giusto??>>

<< Si mi mancherete moltissimo.. vi voglio un mondo di bene ma soprattutto a te mia pinguina>>

<< Pure te mi mancherai molto…>>

Summer, Sum, era la migliore ,oltre a Matilda e Sofia, era la più alta, simpatica e comprensibile di noi 6.L'avevo soprannominata pinguina perché su facebook le avevo insegnato come si faceva il pinguino.Era alta con dei lunghi capelli rossi come Ariana Grande e mossi e con gli occhi verdi-marroni.

<< Cami!!! Sum!!>>

Ci girammo: era Sofia con il suo solito sorriso che contagiava sempre tutti.Era la più studiosa e la più altruista come me. Sofi era alta come me aveva dei capelli medi biondi-marroni ricci e gli occhi celesti come il cielo dopo una lunga pioggia.

<< Come state??>>

<< Bene>>

Sorrise e ci dette un bacio sulla guancia. Dopodiché sentii un brivido sulla schiena e mi giarai: era Matilda.

<< Ciao belle come state???>>

<< Ciao Mati, stiamo bene>>

<< Ciao figlia pronta per vedere i risultati?>>

<< Tesa,ma pronta>>

Mati era la più giocherellona ed era l'unica che mi informasse su Gianluca, il ragazzo che mi spezzò il cuore, perché ormai era diventata la sua migliore amica essendo stata dall'asilo con lui in classe. Mati aveva dei capelli di media lunghezza rossi scuri lisci e aveva gli occhi marroni scuri come Camila Bordonaba. Vidi una ragazza saltare e andare addosso a Sum con i capelli a boccoli neri: era Larisa che con i suoi modi cercava sempre di attirare l'attenzione e come sempre otteneva quel che voleva.Tutti i passanti ci guardarono male. Era venuta con Jessica che la guardò male poi guardo noi e sorrise.

<< Ciauu>>

<< Ciaoo Jess >>

Jess era la più testarda, ma la più dolce. Era poco più bassa di me con i capelli mossi di media lunghezza biondi castani con gli occhi castani chiari mentre Lari, Larisa, li aveva marroni ed era la più bassa.

<< Rega incamminiamoci siamo già in ritardo>> disse Lari mandando,con una mossa con la mano,  i suoi capelli lunghi e boccolosi sulla schiena per dimostrarsi superiore.Io non la sopportavo, ma era l'unica che potesse capire i miei problemi familiari.Quando girammo l'angolo ci ritrovammo davanti a Giacomo e Demian con suo fratello Aaron. 

<< Ciao >>

<< Ciao>>

<< Avete 3 euro da prestarmi?>> disse Giacomo 

<< No>>

<< Ah grazie lo stesso>>

Vidi Lari che parlava con Aaron ridendo. Non la sopportavo. Non sopportavo il fatto che sia diventata così "famosa" solo perché fleertava con tutti i ragazzi e che uno di quei idioti le avesse chiesto se potesse diventare la sua ragazza. Mattia che idiota. Ha visto solo la sua parte esteriore assecondando quella interiore.Ormai quasi tutti i ragazzi la pensano in questo modo. Pure i ragazzi di prima media.

Attraversammo il semaforo per via merulana.

<< Cami metti la mia canzone per sciogliere la tensione>> chiese Mati

<< Certo, tieni>>

Mati e io ascoltavamo sempre All Together now dei The Beatles a Mati piaceva tanto e a me piaceva vederla felice.

Eravamo quasi arrivati stavamo su via Ruggero Bonghi quando abbiamo visto Gianluca,Giammarco,Marco e altri ragazzi che giocavano a calcio sulla sul marciapiede davanti la scuola.Guardai in basso non volevo incrociare lo sguardo di Gianluca impegnato a giocare. Larisa rovinò tutto.

<< Ciao regà avete visto i risultati?>>

smisero di giocare per risponderle e avvicinarsi a lei.

<< Si, Gianluca è passato con 9 e io con 8>> rispose Giammarco

Io guardando in basso alzai le sopracciglia mentre Sum rideva vedendo la mia faccia.

<< io ho preso 8>> disse Marco

<< Ok ora vediamo i nostri ciao a dopo>>

E ripresero a giocare. Entrammo a scuola ero davvero tesa nel vedere ragazzi che che mettevano a piangere vedendo i fogli altri erano seduti sulle scale e tenevano la testa tra le mani. Mi misi davanti al foglio della mia classe, presi un bel respiro e aprii gli occhi e vidi la lista dei nomi scesi giù con gli occhi e vidi il mio voto. Abbracciai le mie amiche chiudendo gli occhi con un sospiro di sollievo.Quando uscimmo da scuola ero soprappensiero nelle vacanze che avrei trascorso con i miei genitori dopo che gli avrei detto il mio voto.Senza accorgermene sono andata a sbattere contro Gianluca e cademmo per terra.Stetti sotto di lui e quando ho aperto gli occhi mi ritrovai faccia a faccia con lui guardai i suoi occhi chiari erano proprio belli li avevo sognati molte volte ma non mi era mai capitato di vederli con la sua faccia pallida ora diventata rossa per l'imbarazzo.

<< Scusa, ero soprappensiero>>

<< Non ti preoccupare pure io sono stato distratto>>

Si alzò di scatto e mi allungò la mano.La presi: era calda come sempre.

<< Grazie>>

<< Niente>> 

Poi ritornò dai suoi amici e rise. Io ancora imbarazzata mi girai: mi ritrovai davanti le mie amiche Sum rideva era l'unica che capisse realmente quello che provavo per lui.Lari invece li rincorse e incominciò a parlargli.La solita. Io sorrisi imbarazzata diventai quasi rossa ma per via della mia carnagione ereditatami dai miei non si vide.Summer mi prese per mano e andammo fuori scuola.Siamo andati per via Merulana quando sentimmo un urlo: era Larisa che urlava dicendo di aspettarla.Noi ci guardammo e aspettammo.Quando ci raggiunse incominciò a parlare di Gianluca.Che strazio.Quel giorno sono potuta uscire fino alle 18 perché era ancora giorno e perché ho detto ai miei che veniva pure mia sorella, Sara, che veniva con il suo ragazzo Massimo di cui non ne sapevano nulla.Siamo andati a via del Corso e siamo andati a Subdued dove abbiamo comprato un vestito a 20 euro che abbiamo visto sul sito. Era bellissimo, corto,adatto all'estate come il vestito di Luisana Lopilato nel suo matrimonio in Argentina però non così aperto ed è adatto alla nostra età e di diverse tonalità infatti abbiamo comprato a seconda dei nostri colori preferiti.Io l'ho preso verde.Mi piace il verde sia perché è il mio colore fortunato e pure perché mi ricorda la natura.Appena uscite abbiamo visto mia sorella e Massimo che si facevano le coccole aspettandoci : che cosa sconcertante non avevo mai visto mia sorella fare queste cose però mi dovrò abituare perché la loro relazione secondo me durerà finché avranno una certa età.Però a me piace come coppia : i capelli neri di mia sorella si abbinano con i capelli biondi di Massimo e i loro occhi lui celesti e lei verdi.Abbiamo preso l'autobus e dopo un paio di fermate siamo scese per Piazza San Giovanni così ci salutammo.

<< Ciao ragazze mi mancherete moltissimo>>disse Mati che deve andare a Valtellina

<< Dai Mati tanto ci mettiamo d'accordo per qualche settimana a Sabaudia da te.. Giusto?>>

<< Si ma un mese senza di te e di voi non ce la faccio…>>

 La abbracciai e in seguito la abbracciarono le altre.Le volevo bene era mia "figlia" .

<< Raga io devo andare ciao vi voglio bene>> disse Lari piangendo pure io mi commossi

<< Ci sentiamo tramite facebook ora sono in ritardo mi dispiace salutarvi così ma è la verità…>>

Sum mi abbracciò e mi sussurrò sull'orecchio:<< Mettiti su facebook così parliamo di quel che è successo oggi a scuola>>Io annuii e mi girai vidi mia sorella che baciava Massimo si con passione ma in un modo esagerato feci una faccia strana e le mie amiche si misero a ridere.Detti un bacio a tutte e così mi girai e emisi una lacrima e poi andai con Sofia e Sum davanti al portone la salutai con un abbraccio e salutai.Corsi insieme a mia sorella davanti la porta e bussai sulla finestra.Mamma era andata verso la porta e ci aprii mi chinai per darle un bacio e andai verso il salotto per salutare mio padre che stava vedendo la televisione.Lo salutai e filai in camera il mio unico posto dove posso esprimere i miei sogni e i miei desideri.I miei genitori Javier e Chintha si sono conosciuti in Sri Lanka il paese natale di mia madre mio padre è originario di lì perché suo padre Will si è trasferito a Madrid quando aveva 30 anni e conobbe Julia da cui nacque mio padre un alto moro ( come le mie sorelle e me) con i capelli marroni e ricci.Mia madre invece è bassina con dei capelli lunghi e neri e gli occhi sono neri è mora. Mio padre pensando che mia madre lo tradisca la tradisce con un'altra donna ma in realtà non è così quindi abbiamo delle discussioni.

Io penso al futuro.Ne qualche ho fatto ormai quella è una cosa passata il futuro me lo sto costruendo io con le azioni che compio nel presente. Mi sdraio sul letto. Spero che in un futuro non tanto lontano trovo la persona giusta per lo  spazio che ora occupa Gianluca.

Dopo aver mangiato chattai con Sum che mi chiese:

<< A te piace ancora?>>

<< Non lo so penso di si..>>

<< Spero che ti dimentichi subito i quel ragazzo non vale la pena di deluderti con un ragazzo del genere….>> dice Jess.Quel giorno come quella settimana volò presto e arrivammo alla partenza per la Francia.

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Capitolo 2
*** Partenza per Cherbourg ***


Era il 10 Luglio quando sono salita sulla macchina. Avevamo preso tutti i bagagli io stavo vicino il finestrino e guardavo l'edicola che era vuota stranamente vuota poi guardai delle macchine sfrecciare verso le altre vie mi sentivo triste non avevo nessuno che mi potesse abbracciare in quel momento di tristezza.Accanto avevo mia sorella che messaggiava con Massimo.Elena,la mia sorellina,giocava con i suoi due cagnolini Bobby e Mia. Mi vibrò il cellulare:era Sum che mia aveva inviato un messaggio che diceva 

<< Cami mi mancherai moltissimo collegati su internet quando hai tempo. Tvttb <3>>

Sorrisi dopodiché papà chiuse la porta della macchina

<< Tutto ok, ora partiamo >>

Mi sobbalzò il cuore dalla tristezza così risposi a Sum

<< Mi mancherai pure te moltissimo, mi collegherò quando troverò una connessione internet. Tvttb pinguina <3>>

Mi misi le cuffie e incominciai a sentire qualche canzone dei Led Zeppelin.

Pensavo a cosa sarebbe successo e a cosa avrei visitato così mi ricordai il film Lol Pazza del mio migliore amico che io come Lola partivo per la Francia. Ad un certo punto ci fermammo eravamo quasi arrivati, facemmo sosta per il Mc donald's perché era quasi ora di pranzo e mancava ancora molto per la partenza del nostro aereo.Io chiesi a mio padre di ordinare un chicken burgher con una coca-cola e le patatine. Scelsi un tavolo dove sedermi e presi il cellulare. Erano le 12:45 non avrei mangiato a quel ora, ma avevo fame lo stesso. Vicino a me si sedetti mia sorella che continuava a messaggiare con Massimo. La invidiavo, io non avevo avuto un ragazzo lei ,invece, ne ha avuti 3. Penso << A chi può piacere una ragazza alta , magra,con il seno poco sviluppato, con i capelli lunghi castani-neri mossi e con gli occhi verdi-chiari?>> E poi sono io a dire alle mie amiche che è proprio la tua imperfezione che ti rende perfetta.Più me lo ripetevo e più mi sento triste. 

<> disse papà

<< Grazie>>

Incominciai a mangiare era proprio buono.Mi piaceva andare al Mc sopratutto quando c'erano le mie amiche ci divertivamo moltissimo.

Appena finito andammo verso la macchina. Il caldo che c'era quel giorno era davvero soffocante. Aprii la portiera e entrai.Incominciai a pensare a quello che era successo quest'anno i miei voti pessimi in matematica però risollevati nel secondo quadrimestre alla mia tensione mentre ripetevo la mia tesina sugli Erreway al trinity e all'ultimo giorno a lanciarci l'acqua al Colle Oppio era davvero divertente mi ricordai che il giorno dopo mi ero presa un bel raffreddore.Mi ricordai di Gianluca e dei bigliettini che mettevo dentro il suo astuccio sperando che li vedesse.Gli avevo scritto 3 bigliettini:nel primo avevo scritto " Ti Amo" nel secondo "Mi mancava il tuo dolce sorriso e il tuoi occhi timidi che mi fanno impazzire…" mi mancava perché per circa una settimana stava male e quindi in quei giorni non la finivo di parlare di lui con le mie amiche e il terzo " Pensi che sia tutto uno scherzo ma è tutto vero: tu mi piaci e pure molto..". Alla fine li ha fatti vedere Mati : non se ne era accorto che stupido. Poi quando gli ho detto che li ho detto che avevo scritto io che imbarazzo lui li ha presi come uno scherzo ma era tutto vero lui mi piaceva. Elena ad un certo punto mi lancia uno dei suoi cagnolini e mi fa male al occhio. Io mi chinai mi aveva fatto davvero male.Incominciai a piangere.

<< Ma sei stupida ?!?!>>le urlai

Si mise a piangere le ho detto la verità, ma a quanto pare fa male pure a lei.

<< Sei stupida te non si dicono queste cose a lei>> disse mia sorella che prende sempre le sue difese mai a prendere le mie l'unica che si è realmente fatta male.Vidi mia sorellina che sorrise fra i baffi. Io feci finta di non averla vista sicuramente non mi avrebbero creduto se dicessi che faceva solo finta. Cambiai canzone e misi Psycosocial dei Slipknot era l'unica canzone che distogliesse la mia attenzione dalla situazione che stava succedendo: mia sorella che mi urlava contro, mia madre che mi accarezzava la spalla e mio zio che parlava con mio padre sulla partenza.

<< Smettetela, Sara smettila di sgridare a tua sorella non vedi che Elena sta piangendo?>> disse papà

Sara di azzittì e mi inviò un messaggio su what's up:

<< Ma brava oltre che a far piangere Elena fai fare brutta figura a me… complimenti>>

Io non le risposi. Non valeva la pena discutere con mia sorella era meglio che la situazione restasse così: in silenzio ma come sottofondo mio padre che parla a zio. Sono proprio in questi momenti che avere una amica accanto mi farebbe piacere così mi consolerebbe e prenderebbe le mie difese. Arrivati al parcheggio abbiamo preso 3 carrelli per i bagagli e li presero i miei genitori e mio zio. Salimmo con l'ascensore e andammo verso il Check-in c'erano poche persone nella fila per essere della classe economica nonché quella meno costosa. Presi la mia valigia e la misi sopra il contatore del peso e andai dietro i miei genitori perché mi era vibrato il cellulare: Lari mia aveva inviato una nota audio.Mi misi le cuffie e sentii

<< Ciao Cami guarda chi hai dietro..>>

Alzai la testa e mi girai c'erano Sum,Sofi,Jess e Lari che mi salutavano. Feci un grande sorriso e corsi andandole in contro.Le abbracciai.Ero sorpresa non pensavo che venissero al aereo porto per salutarmi perché avevano detto che erano impegnate.Piansi delle lacrime di gioia.

<< Volevamo salutarti di persona prima che tu partissi e volevamo darti una cosa, ma aprila quando sei dentro l'aereo>> disse Jess

<< Ok sono davvero contenta…Mi voglio bene>> e le abbracciai

<< Camila dobbiamo andare>> disse mamma

Guardai le mie migliori amiche per l'ultima volta 

<< Collegatevi su fb promesso?>>

<< Promesso>>

Corsi per raggiungere i miei e appena raggiunti mi girai e le salutai. Sorrisi volevo vedere cosa mi avessero regalato le mie amiche,ma dissi tra me e me 

<< lo apro quando sono salita>>

Passammo il tunnel che portava all'aereo e vidi le hostess che chiedevano il biglietto.Papà le dette i biglietti e entrammo io decisi di stare vicino la finestrella, ma come sempre ci volle stare Elena così mi accontentai di un posto nella fila centrale.accanto a mia sorella e mio padre.Mi sedetti e allaccia la cintura. Aprii il regalo e trovai un quadernino. Sfogliai la prima pagina e vidi:

" Five Fires for ever racconta le tue vacanze inizia: Cami-Sum-Lari-Jess-Sofi"

"attenzione chi lo legge deve essere solo una delle persone indicate precedentemente capito?" sorrisi 

Pensai che era meglio scrivere una pagina dopo che ho visitato la città. L'aereo doveva arrivare a Cherbourg alle 18 ci verranno a prendere mia zia Jaquèlin e zio Josè. Mi addormentai ero davvero stanca e triste lasciare il paese in cui sei nata per 2 mesi lo so è una cosa da niente, ma sentivo sempre una stretta al cuore quando vedevo l'aereo correre e poi prendere il volo lasciando le sue ruote dal terreno Italiano.Sognai il mio primo giorno di liceo: un disastro mi confondevano tutti per mia sorella e poi sentii una voce era mia sorella che mi stava svegliando.

<< Svegliati dormigliona siamo arrivati>>

Guardai il finestrino era proprio vero siamo arrivati si vedeva il panorama del mare blu con tanti palazzi e molta luce era proprio bello.

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Capitolo 3
*** La casa di Jaquèline e Josè ***


L'aereo posò le ruote sul terreno e incominciò a fermarsi. Era sera. Arrivò il segnale per slacciare le cinture e papà prese il bagaglio e ci incamminammo verso l'uscita.L' hostess ci disse qualcosa in Francese  penso che sia arrivederci. Uscii e vidi il mare che anche se è lontano dal aeroporto. mi incamminai verso il tunnel che portava verso l'uscita. Ero contenta già vedendo il mare. Io amavo il mare: il suo colore trasparente e nuotare mi piaceva molto.

Elena si era addormentata infatti mamma la portava in braccio come se fosse un cagnolino.Sara stava vedendo il dizionario francese per rivedere qualche parola in francese per far buona impressione agli zii. Lei ci tiene molto a quel che pensa la gente.Appena presi i bagagli andammo veso l'uscita e intravedemmo subito gli zii. Jaquèline stava parlando con Josè, erano davvero una bella coppia: lei bassetta e lui alto e moro.

<< Hola>> urlò mio padre

Josè lo guardò e sorridendo lo abbracciò, Jaquèline ci venne in contro e ci salutò

<< Come state?>>

<< bene>>

<< Sapete io, come voi, sono nata in Italia ecco perché lo parlò>>

Sorridemmo era davvero simpatica

<< Appena arrivati vi farò assaggiare un paio dei miei dolci sapete io sono una pasticciera>>

<< Che bello>>

Andammo a piedi verso una grande casa.Era davvero bella esternamente.

<>

All'entrata c'era un lussuoso salotto con una televisione plasma e accanto c'era una cucina con una finestra vicino.Aspettai papà che mi dette la mia valigia.

<< Scusa ma dove sono le nostre stanze?>>

<>

<< Abbiamo diverse camere in tutto 8: 3 bagni e 5 stanze la mia e quella di Josè sta sotto nel piano terra ecco la camera di..>> e mi indicò

<< Camila se vuole mi può chiamare Cami>>

<< Ok Cami entra spero che ti piaccia tuo padre mi ha parlato dei tuoi gusti e questa stanza mi pareva giusta per te a dopo scendi alle 20 ok?>>

<< Ok, grazie>>

Chiuse la porta e io mi girai era davvero fantastica aveva un pc su una scrivania di legno e il letto era davvero morbido con molti cuscini come piace a me e poi vicino la finestra c'era un rialzo con un materassino verde mi ci sedetti e guardai fuori la finestra c'era un ragazzo che come i soliti giovani stava al computer io feci come lui presi il computer e lo accesi c'era internet digitai facebook e entrai sul mio account 

<> dissi tra me e me 

C'era Sum online la contattai

<< Ciao Sum >>

<< Ciao Cami come stai? già mi manchi>>

<< Aww pure te mi manchi>>

<< Come è Cherboug?>>

<< Bella ha un mare stupendo >>

<< Fortunata appena hai da raccontare qualcosa di fantastico scrivilo sul quadernino e mandalo a me lo sai il mio indirizzo giusto?>>

<< Si ce l'ho scritto sul cellulare>>

<>

<< Ok allora a domani ciao>>

<< Ciao>>

Presi un sospiro e misi una canzone per cantare mentre mettevo apposto i miei vestiti.Misi Holiday dei Green Day.

Aprii la valigia e incominciai a prendere i vestiti e a metterli nel armadio.Incominciai a ballare a tempo e a muovere le labbra per mimare la canzone. Sentii un sasso battere sulla finestra impaurita andai a vedere il ragazzo che stava al pc mi guardo e incominciò a cantare la canzone io sorrisi e ripresi incominciai a ballare.Appena finì la canzone scrisse su un foglio e poi lo appoggiò alla finestra:

<< Hi>>

sorrisi e presi anche io un foglio e scrissi hallo

Sorrise e poi sentii bussare alla porta gli feci cenno di aspettare e andai ad aprire la porta Jaquèlin.

<< Tra 5 minuti e pronto quindi tra un po' potresti scendere?>>

<< Si >>

Chiuse la porta e io mi affacciai alla finestra era ancora lì davanti mi dispiaceva salutarlo ma era meglio così magari prima di andare a dormire ci saremmo salutati.Presi un foglio e scrissi

<< I ave to go to dinner>> cioè devo andare a cenare sperando che capisse 

Annui e fece cenno che andava bene. Lo salutai e spensi la luce e incontrai Sara che stava con il cellulare stava messaggiando con Massimo ci guardammo e abbiamo sceso le scale Jaquèlin stava mettendo le posate così la aiutai mentre Sara era già seduta in tavola ancora con il cellulare Jaquèlin e io ci guardammo poi alzammo le spalle e mettemmo le posate a posto.Poi Jaquèlin prese diversi piatti io presi gli altri già dal esterno si vedevano che erano buoni.Mamma insieme a Elena arrivarono e si sederono 

<< Papà e Josè hanno detto che non vengono perché stanno vedendo il rugby Italia-Francia >>

<< Vabbè questo è un piatto con polpette di carne e insalata se volete c'è il ketchup >>

Incominciai con le polpette erano davvero buone croccanti e gustose e l'insalata pure quella era buona anche se era condita con l'aceto.A me non piace l'aceto però l'ho mangiata lo stesso.Poi ci portò del riso con varie verdure era davvero squisito.

<< Ok ora che avete finito vi farò assaggiare un paio dei miei dolci venite con me>>

Ci alzammo e la incominciammo a seguire attraversammo la cucina e uscimmo attraverso una porta di vetro la aprii e uscimmo accese delle luci e si vide il loro giardino: era stupendo con una piscina e molta erba e piante si vedeva pure una specie di serra 

<< Quella è la mia serra dove coltivo diversi ortaggi >>

A mamma le si illuminarono gli occhi. Sorrisi a mamma piaceva coltivare le piante. Jaquèline aprì un'altra porta e accese le luci: era un pasticceria. Era davvero stupenda mi piaceva molto aveva sia gelati che granite e diversi dolci che a solo vederli mi leccavo i baffi.

<< Prendete quel che volete ci sono pure i cannoli napoletani>>

Io mi precipitai sulle granite scelsi quella alla menta e la presi era squisita. 

<< Ok be' avete preso una cosa per mangiare ora dobbiamo proprio andare è tardi e domani devo lavorare quindi dai uscire>>

Io uscii felice e mi diressi verso la porta-vetro che aprì 

<< A domani se non ti dispiace potresti venire a lavorare insieme a me e a tua sorella alla pasticceria? Sai domani è l'ultimo giorno di scuola e quindi mi servirebbe una mano…>>

<< Ok allora a domani. Ah un'altra cosa è squisita questa granita>>

<< Grazie è la tipica menta francese>>

Salii le scale e aprii la porta sperai che ci fosse lui ancora affacciato alla finestra, ma no la luce era spenta così presi il pigiama e mi tolsi il vestito e sentii vibrare il cellulare così mi misi la vestaglia e andai a prenderlo.Era Sofi che mi augurava buona notte, distolsi lo sguardo dal cellulare e guardai la finestra di lui: la luce della camera era accesa e mi stava guardando lo salutai e scrissi un messaggio di risposta a Sofi.

<< Buona notte anche a te <3>>

Poi vidi il ragazzo che aveva un foglio in mano c'era scritto << My name is Daniel you're?>> cioè il mio nome è Daniel il tuo? Presi un foglio e scrissi << Camila >> sorrisi non accorgendomi che la vestaglia aperta mostrava il mio intimo.Daniel arrossì io gli sorrisi inconsapevole. Era davvero un bel ragazzo alto con i capelli marroni e con un taglio di capelli come quello di Zachary Levi nella 4 serie di Chuck la mia serie Tv preferita.Mi ricordai domani dovevo andare a lavoro da mia zia quindi dovevo dormire.Presi un foglio e scrissi<< I have to go to sleep >> cioè devo andare a dormire lui mi fece la faccia triste io sorrisi. Scrisse su un'altro foglio

 << Have you got facebook?>> cioè hai facebook? Io annuii e scrissi il mio nome sul foglio

 << Camila Gomez>> 

Lui alzò il pollice e prese il pc. Io stetti sul mio cellulare su facebook e incominciai ripetutamente a caricare la pagina finchè mi apparse una richiesta: Daniel Legrand ti chiede l'amicizia 

Lo guardai e sorrisi accettai.Lo salutai e tirai le tende della finestra per mettermi il pigiama sorrisi e mi levai la vestaglia e mi accorsi che era aperta che imbarazzo….pensai ecco perché era arrossito poi con un sospiro cercai di dimenticare la mia figuraccia intanto mi misi in pigiama. Dopodichè accostai le tende e vidi la sua finestra si stava togliendo la camicia e vedevo che aveva un bel fisico magro e con degli addominali salienti arrossì ad un certo punto alzò la testa e guardò la mia finestra io imbambolata avevo un sorrisetto stampato in faccia finchè mi accorsi che mi guardava mi nascosi dietro il muro dopo lo salutai e chiusi la luce ero proprio imbarazzata lui guardava ancora la mia finestra.Morsi il labbro e vidi l'ora erano le 23 saltai sul letto e incominciai a dormire pensando a Daniel.

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Capitolo 4
*** Lavoro duro in pasticceria ***


Qualcuno bussò alla porta. Aprii gli occhi e mi alzai dal letto.Aprii la porta era Jaquèline.

<< Bonjour dormito bene? Ti aspetto tra mezz'ora nella pasticceria >>

<< Ok >>

E chiusi la porta. Andai verso la finestra per vedere se c'era Daniel,ma lui non c'era. Delusa mi misi una camicetta a maniche corte e dei pantaloncini e le mie converse basse nere le mie preferite.Scesi le scale di corsa e vidi cosa c'era in cucina.Ero affamata. Sul tavolo della sala da pranzo c'erano dei croissant. Ne presi uno e incominciai a mangiare. Era alla crema ed era davvero squisito. Pensai a Daniel. Mi piaceva. Era davvero carino.Mi morsi il labbro. Volevo che fosse subito sera così lo avrei incontrato un'altra volta per parlare . Pigiai il tasto home del mio cellulare per vedere che ore fossero. Erano le 7:30. Mancavano ancora 10 minuti per andare nella pasticceria. Salii le scale per andare a prendere lo spazzolino e andai in bagno. Aprii la porta e mi ritrovai davanti a Sara.

<< Scusa, pensavo che non ci fosse più nessuno in bagno....>>

<< Non ti preoccupare >>

E uscì dal bagno io alzai le spalle e andai verso il lavandino. Presi il dentifricio e lo misi sullo spazzolino. Pensai alle mie amiche. Mati doveva essere già ritornata dalla Valtellina. Volevo raccontarle tutto e gioire del fatto che mi stavo dimenticando di Gianluca. Sciacquai la bocca e uscii dal bagno. Corsi verso le scale e le scesi velocemente, mi derisi verso la porta aperta. Ma mi ci schiantai contro: non era aperta. Mi alzai dolorante alla testa e aprii la porta. percorsi il giardino e andai verso la porta della pasticceria di Janquèline e la aprii. Janquèline era là insieme a mia sorella, mi aspettavano. 

<< Ok ora che siamo tutte possiamo incominciare>>

Aprì la porta della pasticceria e andò verso il balcone della pasticceria

<< Voi farete da cameriere, i tavoli sono 10 il primo incomincia da quello fuori dalla pasticceria davanti la via poi li riconoscerete dai numeri delle scatolette dei fazzoletti è lì che c'è scritto il numero>>

<< Ok>>

Si avvicinò al balcone una signora poi chiese qualcosa in francese e la zia la servì.Poi si creò una fila di 4 persone io sbalordita restai imbambolata a vedere le persone finche Janquèline mi chiamò.

<< Vai a servire il tavolo 5 Sara ti darà il vassoio da portare>>

<>

Andai verso Sara che mi diede un vassoio con circa 5 dolciumi.Andai verso il tavolo 5 e lo servii.Erano un ragazzo e una ragazza. Erano una coppia davvero fantastica, ma una cosa che notai da prima era che il ragazzo aveva delle labbra carnose e mi ricordai un po' tutti i ragazzi francesi cel'hanno. Mi incamminai verso Janquèlin pensando a quelle di Daniel. Saranno come quelle di quel ragazzo?La pasticceria chiudeva alle 16 ed erano solo le 8:20. Davanti al balcone c'erano solo 2 persone quindi mi sedetti aspettando che Janquèlin mi chiamasse. E non ci volle tanto che mi chiese aiuto.

<< Poi aiutarmi? I Dolci alla crema sono finiti quindi devo andare a prenderli .....>>

<< Non ti preoccupare dimmi cosa devo fare>>

<< Occupati del balcone non mi pare che ci siano dei clienti che si vogliano sedere>>

<>

Guardai la mia prima cliente francese.All'inizio mi disse qualcosa in francese io la guarda come per dire << Ma cosa sta dicendo questa?>>Allora le dissi

<< Sorry I don't  speak france>>cioè scusa io non parlo francese

<< Oh ok >>

<< Can i have a chocolate croissant ?>> cioè  Posso avere un croissant alla cioccolata?

<< Sara un croissant alla cioccolata per favore>>

Sara corse e ne prese una e me la diede 

<< Here you are>> cioè tieni

Mi diede 2€ e io li misi in cassa servii circa 5 persone quando...

<< Hi Cami>>

Lo guardai era Daniel feci una faccia sbalordita e gli risposi

<< H-Hi Daniel>>

Era poco più alto di me e i suoi occhi erano celesti come quelli di Sofi e aveva delle labbra carnose come quelle del ragazzo che ho servito al tavolo 5.

<< Can I have 7 Macarons>> cioè posso avere 7 macarons

<> e mi girai

<< sette macarons per favore>>

<< Aspetta che li sta finendo di fare Ilda>> 

Mi ricordai Ilda era l'aiutante di Jaquèline poi mi girai lentamente e sorrisi

<< Quindi parli italiano..>> io sorpresa lo guardai non capivo pensavo che fosse francese

<< mmm Si>> e sorrisi

<< Ecco i macarons>>disse Sara e li diedi a Daniel che aprì la busta e ne prese uno al lampone

<< Tieni >>lo presi con delicatezza

<< Grazie>>

<< Ah tieni pure i soldi sono 4€ giusto?>>

<< Penso di si>> e presi i soldi

Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò:

<< Ci vediamo alla finestra ok?>>

Annuii e lui sorrise lo guardai uscire con fretta e mi ritrovai una lunga fila davanti di ragazzi. Sentii una mano appoggiarsi sulla spalla era Jaquèlin.

<< Ora ci penso io te vai a pranzare >>

<< Ok>>presi il macaron e lo misi dentro una bustina.

Mi avviai verso la porta che conduceva al giardino e lo attraversai salterellando dalla gioia e aprii la porta-vetro. C'era Sara in cucina 

<< Elena e mamma sono andate al parco qui accanto>>

<< Ok>>

<< Mentre papà e Josè sono andati a pranzare fuori>>

<< Ok >> dissi prendendo uno dei sandwich che stavano su un vassoio sul tavolo.

Era buono . Janquèline era davvero brava a cucinare. Dopo averne mangiati circa 3 andai nella pasticceria e aiutai Jaquèline. A fine giornata avevo portato i vassoi a circa 10-15 persone. Ero sfinita. Mi diressi verso la mia stanza zoppicando nelle scale. Presi uno dei miei F6 e lo misi sulla scrivania incominciai a disegnare una finestra con un ragazzo e il suo primo foglio con su scritto << Hi>>.  Con i colori esprimevo le mie emozioni. Appena finito pitturai i muri intorno alla finestra e il foglio di rosso. Pensai a quel che ho sentito quando mi ha sussurrato nell'orecchio.Mi batteva il cuore all'impazzata. Era come se il tempo si era fermato e avesse continuato a passare proprio quando è uscito dalla porta della pasticceria.Lasciai asciugare. Dovevo solo pitturare lui quando mi vibrò il cellulare.Era Mati. Mi rallegrai era da molto che non la sentivo. Ok era solo da una settimana ma per me era un'eternità.

<< Ciao mummy>>

mi chiamava così perché avevamo fatto un'albero genealogico della classe dove Jess insieme a Harry Styles erano i miei genitori e Lari era mia sorella. Io avevo 3 figli: Mati fatta con Marco, GianGianpaolo con Gianluca e Bella fatta insieme ad uno dei miei idoli cioè Benjamìn Rojàs.

<< Ciao figlia >>

<< Come stai?>>

<< Bene te?>>

<< Bene>>

<< Ti devo raccontare una cosa bellissima che mi è successo>>

<< Racconta>>

<< Ho conosciuto un ragazzo si chiama Daniel ed è un mio vicino>>

<< Wow è bello??>>

<< Non è solamente bello è stupendo..>>

<< Sono contenta così ti dimentichi Gianluca>>

<< Spero..>>

Vidi qualcuno mi aveva mandato un messaggio era Daniel

<< Ciao >>

<< Ciao >>

Mati mi inviò un messaggio 

<< Ciaooo >> 

<< Ci sentiamo sta sera?>> 

<< Si se posso e mamma non mi vede si <3 ciaoo>>

<< Ciaoo <3 >> ero sempre triste quando Mati mi salutava  

Chiusi la chat e aprii quella di Daniel. Presi il pc e mi misi davanti la finestra

Daniel era lì davanti al computer. Ho avuto un messaggio

<< Un giorno puoi uscire?>> Io restai immobile 

I miei non mi faranno uscire per nulla al mondo soprattutto con un ragazzo

<< Mi dispiace ma non posso>>

<< Perché?>>

<< Mi miei non vogliono>>

<< Che peccato>>

<< Ma come mai parli l'italiano?>>

<< I miei nonni sono di Roma>> mi sorpresi 

<< Ah >>

<< Te invece?>>

<< Io sono nata lì>>

<< Allora perché hai un nome spagnolo?>>

<< Mio padre è di Spagna>>

<< Ah>>

<< Aspetta un'attimo>>

<< Ok>>

Aspettai e in tanto andai a vedere se il disegno era asciutto. Toccai sul disegno e era asciutto quindi pensai che magari dopo che ho finito di chattare con Daniel lo avrei finito. Sentii un rumore strano.

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Capitolo 5
*** La spiaggia ***


<< Chi è?>>

<< Sono io >> era Sara

scrissi a Daniel

<< Aspetta un attimo>> 

Presi agilmente il foglio e lo misi sotto il letto. Non volevo ancora dirle ancora di Daniel perché volevo darle per certo della certezza che lui provasse qualcosa per me per darle un sollievo dopo la mia grande delusione.

<< Ok>>

Andai verso la porta e aprii la porta. 

<< Dimmi>>

Si sedette sul mio letto 

<< Aspetta>>

Stava ancora parlando con Massimo. Sbuffai.

<< Ok volevo dirti che oggi andiamo a cena fuori così devi vestirti con un abito elegante>>

<< Ok.. c'è altro?>>

<< Si vieni in camera mia >>

<< Si, aspetta, intanto te avviati>>

<< Ok>>

Andai verso il computer e vidi che Daniel mi aveva inviato un messaggio.

<< Tua sorella ?>>

<< Si>>

<< Pure io ce ne ho una però sta a Roma>>

<< Ah scusa,ma devo andare ritorno tra 5 minuti..ok?>>

<< Ok>>

Guardai verso la finestra. Daniel mi salutava. Ricambiai e corsi verso la porta la aprii e usci verso il corridoio. Andai davanti la porta di mia sorella e la aprii. Mi ritrovai sommersa in una camera stile liberty.Mi piaceva il liberty, ma non nelle stanze.Sara aprii il suo armadio.Tirò un vestito.Era il mio vestito di Subdued!

<< è tuo?>>

<< Si!>>

Non avevo idea di come fosse arrivato là, lo presi con cura. Ora avevo molti dubbi. L'aveva sicuramente preso lei. 

<< Grazie>>

Dopodiché filai in camera. Mi catapultai vicino alla finestra e Vidi se Daniel fosse ancora là.Era ancora là ad aspettarmi. Si rallegrò a vedermi. Io sorrisi e presi il pc che stava sulla scrivania e lo misi sul materassino vicino alla finestra.Mi sedetti sul materassino

<< Scusa, ma devo andare oggi esco>>

<< Davvero? Pure io>>

<< Che coincidenza!! Vabbè ora ciao!!>>

<< Ciao!!>>

Chiusi la finestra di facebook sul computer e spensi il computer.Lui mi guardò e sorrise. Io lo guardai imbambolata con un sorrisetto .Mi ricordai di sta sera.Lo salutai e spostai le tende.Aprii l'armadio e presi un vestito.Il vestito rosso era tra i miei preferiti. Era stretto sulla vita corto, a 5 cm dalle ginocchia e la gonna era fatta da tutte di diversi colori tra cui il verde. Mi misi delle ballerine nere con qualche centimetro di altezza. Mi misi in fine una giacchetta di stoffa bianca. Volevo vedere se Daniel c'era, ma pensavo che avessi fatto tardi, così me ne uscii dalla stanza e corsi verso le scale.Appena scesa le scale vidi che c'erano tutti.Mi stavano aspettando. Jaquèlin andò verso la porta e la seguimmo.Non vedevo l'ora di tornare a casa e parlare con Daniel. Mi piaceva. E speravo che ricambiasse pure lui il mio sentimento.Appena usciti dalla casa il sole mi abbagliò con i suoi raggi che salutavano, pure oggi, le persone che sono stati sotto di lui. Il cielo era rosa con delle sfumature di giallo e celeste. Era una cosa fantastica. 

<< Se vedete in fondo a questa strada c'è il lungomare >>

Josè e papà andarono avanti con gran fretta Io mi incamminai seguendoli e Sara e Elena mi stavano accanto. Mamma e zia camminavano lentamente dietro di noi. Vidi il lungomare era fantastico il mare era  limpido e celeste. Scattai qualche foto prima di riprendere a camminare.Girammo a sinistra dove si vedevano delle scale insabbiate che conducevano ad un palco di legno.Scesi le scale e andai con un piede sul palco. Si sentii un lieve scricchiolio pensai subito che era da un po' che non mi pesavo, ma intanto il mio vestito centrava comunque.Il palco era davvero lungo: era circa 20-30m. Per la spiaggia si dovevano scendere delle scale che vidi subito.Stavamo sopra la spiaggia per circa 5-10 m. Notai Jaquèline che stava davanti a me. Ad un certo punto incominciò a salutare qualcuno. Era una signora con un ragazzo vicino l'entrata di un grande ristorante.Guardai bene il ragazzo, mi sembrava familiare. Era Daniel. Ci guardammo eravamo quasi vicini al ristorante. Lu mi disse qualcosa in labiale che capii subito dato che cercavo di dirglielo anche io..

<< Che ci fai qui?>>

Ormai ero arrivata ero vicino a Jaquèline che saluto la signora.Indicò mio padre

<< Lui è il fratello di Josè... >>

Papà tese la mano alla signora

<< Piacere>>

<<….e questa è la sua famiglia: Chintha, la moglie, e le loro 3 figlie Sara,Camila e Elena>>

Sorrise si vedeva che era francese.

<< Lei è Thiphanie e questo e suo figlio Daniel>>

<< Daniel puoi accompagnare le signorine a fare un giro per la spiaggia?>> Disse Thiphanie con qualche accento francese 

<< Si>>

Ci fece strada dietro il ristorante dove c'erano altre scale.Daniel ci fece passare prima. Elena sfrecciò e Sara la insegui.Daniel e io appena scesi andammo verso una panchina lì vicino. Siamo stati in silenzio. Sentii un brivido lungo la schiena. Rabbrividii. Lui mi prese la spalla e mi avvicinò verso il collo.Sentii il suo cuore. Stava battendo impazzito. Lo guardai e lui mi guardò. I nostri due visi erano vicini. Lui si avvicinò. Non ci potevo credere stava cercando di baciarmi.Restai immobile finché non sentii vibrare. Prese dalla tasca il suo cellulare. Thiphanie lo stava chiamando.

<< Daniel porta le ragazze nel ristorante stanno servendo i piatti>>

<< Ok>>

Attaccò, arrabbiato. Cercò da riprendere dal punto in cui si era fermato, ma io mi girai

<< Sara, Elena venite qua >>

Mi alzai e lui si alzò. 

<< Pensavo di piacerti..>>

<< Tu mi piaci, ma è che…..>>

Non sapevo cosa dire. Daniel aveva la faccia delusa e io mi pentivo di quello che avevo fatto. Mi prese la mano e mi porto sotto il palco. Dietro avevo un trave di legno. Lui si avvicinava sempre di più vicino a me e io indietreggiai. La mia schiena si appoggiò sulla trave e io lasciai andare i miei sentimenti.

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Capitolo 6
*** Il bacio ***


Misi le mie mani sulle sue guancia. Si arrossirono e mise su i miei fianchi.Mi staccai dalla trave e mi avvicinai a lui.Petto contro petto il mio cuore era impazzito pure il suo. Si avvicinò sempre di più e io chiusi gli occhi. E le nostre labbra si unirono.Mi sentii una cosa forte,ma piacevole nello stomaco forse è quel fenomeno che si chiama "farfalline dentro lo stomaco", ma non lo sapevo e non sapevo nemmeno come si baciasse e quindi seguii i suoi lenti e dolci movimenti con la bocca.

<< Cami!! Dove sei andata?>>

Mi fermai e pure lui. Ci allontanammo e corsi da Sara. 

<< Eccomi>>

Daniel stava dietro di me. Sara salii con Elena io la seguii. Sorridevo in 5 minuti avevo avuto il mio primo bacio con un ragazzo stupendo.Daniel mi vide ,sorrise pure lui. Sara e Elena si diressero verso l'entrata, ma Daniel mi afferrò la mano.Mi girai mi diede un bacio sulla guancia. Sorrisi ancora di più e entrai. Erano tutti seduti mi sedetti pure io ero davanti a lui.Prese il cellulare e incominciò a scrivere qualcosa. Io mangiai il mio antipasto.Era cambrette fritti con dell'insalata; ottima ,ma preferivo la cucina di Jaquèline mi vibrò il cellulare: era Daniel.

<< Baci davvero bene per essere inesperta>>

<< Grazie…>>

<< Hai avuto dei ragazzi prima di me?>>

<< No…tu?>>

<< Ragazzi no, ma ragazze si 2>>

<< Ah..>>

Ora mi sarebbe scattata un paio di domande: Chi sono? Dove abitano? Quanti anni hanno? Come sono?…Ma non volevo fare la figura della gelosa perché era il mio primo ragazzo e non volevo fare la figura della stupida come mi capita spesso.Mio padre ebbe una chiamata improvvisa e si alzò.Lo guardai perplessa. Poco dopo si risedette. Si vedeva dalla sua faccia che era successo qualcosa d'importante e che bisognava parlare con la famiglia. Mi girai Daniel mi guardava preoccupato. Io gli feci cenno di non preoccuparsi. Appena finita la cena Josè e papà se ne andarono prima pagando il conto senza l'insaputa di Thiphanie che si agitò

<< Chi ha pagato il conto??? Dovevo pagarlo io >>

Il cameriere non sapeva cosa dire, mo padre e Josè erano fuori a vedere la scenata che faceva Thiphanie.

<< Sarà stato Josè …>> ipotizzò Jaquèline

Uscimmo dal ristorante costringendola ad uscire spingendola. Stava facendo fare una brutta figura a tutti i presenti. Thiphanie insieme a Jaquèline e mamma andarono sulla spiaggia mentre noi ritornavamo a casa.

Sara portava Elena in braccio: si era addormentata, io e Daniel stavamo dietro stavamo sorridendo stando mano per la mano. Sara si girava spesso, ma noi appena vedevamo che si stava per girare tramite l'ombra ci lasciavamo la mano e prendevamo il cellulare. Lui mi capiva. Non vedevo l'ora di raccontarlo nel quadernino per poi vedere cosa scrivono le altre. Appena arrivò alla porta della sua casa che era praticamente quella accanto alla mia ci salutò.Sara stava aprendo la porta 

<< Potresti aprirla te?>>

<< Si >> 

Presi le chiavi e le infilai nella serratura e la girai. Si aprì feci passare Sara che andò verso le scale. Daniel stava vicino la porta. Lo salutai e lui aprì la porta e corse verso di me mi baciò. Questo per quel che mi ricordo attraverso i film starebbe un bacio della buona notte. Arrossii e lui corse verso la porta di casa sua. Io entrai e feci un sorriso e corsi verso la mia camera. Andai verso la finestra era là, mi aspettava. Sorrisi e presi il quadernino e scrissi

"                                                                         14 Luglio 2013

Care amiche,

Ho conosciuto un ragazzo. Si chiama Daniel. Ed è mi "cugino", ma non lo

 sarebbe perché sua madre non è quella naturale è una acquisita.

 Parla italiano ed è un amore. Oggi con lui mi è successa una cosa fantastica:

 ci siamo baciati. è stato bellissimo, eravamo in spiaggia, sotto ad un palco di 

legno quando è successo. Ci siamo conosciuti perché la finestra della mia 

camera si affaccia alla sua così tra un foglio al altro ci siamo conosciuti

 meglio. Ho fatto un disegno che ritraeva lui con il primo foglio che ci siamo 

scritti cioè "Hi" in inglese, dopo ci siamo visti alla pasticceria di zia perché 

mi ha chiesto se potevo lavorare con lei e mia sorella quel giorno perché 

pensava che fosse stato impegnativo come giorno domani.

E l'ho incontrato lì che chiedeva 7 macarones che dopo me ne ha offerta 

una al lampone… <3 Spero che vi sia successo pure a voi qualcosa di straordinario

simile al mio aspetto con ansia il quadernino.

Baci e abbracci 

                                                                                     Cami "

Chiusi il quadernino e guardai Daniel  era ancora là con il computer acceso. Mi ricordai del foglio era ancora sotto il letto. Mi abbassai e lo presi. Lo posai sopra la scrivania e presi i pennelli. Guardandolo dipinsi lui. Dopo un po' mi guardò, sorrise e guardò un'altra volta il computer. Mi vibrò il cellulare: era lui. Lo presi cercando di non sporcarlo di colore.

<< Scusa era mia sorella>>

<< Cosa dice?>>

<< Domani viene qui >>

<< Non sei felice?>>

<< Lo sono, ma il problema è che ha detto che io devo ritornare lì>>

Mi si spezzò il cuore solo a leggere le parole " ritornare lì".

<< Quando devi tornare lì?>>

<< Pochi giorni dopo che è tornata..>>

<< Cioè?>>

<< Tra 3 giorni>>

Mi rattristi.Non potevo credere che ora che ho trovato il ragazzo giusto per me dovessi dirgli addio.

<< Quando ritorni?>>

<< Ritorno il 21>>

<< Mi mancherai>>

<< Pure te >>

Continuai a pitturare il disegno. Mi mancava solo il foglio e la scritta " Hi". Utilizzai colori tristi. Appena finito lasciai asciugare. Sentii bussare. Era lui alla mia finestra. Gli aprii subito, sorpresa.

<< Volevo farti una sorpresa>>

Sorrisi e mi avvicinai a lui. Gli diedi un bacio sulla guancia e lo feci entrare. Vide la camera e "il quadro" che lo attirò. Lo prese e lo guardò per bene.

<< Il nostro primo foglio…e questo..sono io!!>>

Annuii alla sua risposta esatta, lui rideva.

<< Ci assomiglio..e pure molto!! Sei bravissima a pitturare e a disegnare>>

Sorrisi ero felice che gli piacesse.

<< Grazie>>

Sentii dei passi avvicinarsi con grande velocità verso la mia stanza. Ci guardammo, impauriti. Non sapevo davvero cosa fare mi guardai intorno , ma niente.

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Capitolo 7
*** Notte calda ***


Uscii dalla camera e feci cenno di fare silenzio a Daniel, annuì e guardai chi era. Era papà. Aveva un'aria preoccupata.

<< Vieni in salotto >>

 << Ok>>

Aprii un po' la porta della stanza.

<< Scusa mio padre mi ha chiamato…aspetta un'attimo>>

<< Ok>>

Scesi le scale con velocità e andai verso il salotto. C'erano tutti tranne Sara che venne poco dopo.

<< Ok, ora che ci sono tutti vi devo dire una cosa importante>> continuò con un lungo sospiro

<< Allora quando stavamo cenando ho ricevuto una chiamata: era l'amministratore del palazzo. Ha detto che si è appiccato un fuoco per tutto il nostro palazzo e che la maggior parte delle cose sono state bruciate…io,mamma e Elena andremmo  a rinnovare il nostro biglietto per dopodomani, dobbiamo  vedere se le l'incendio abbia toccato pure il nostro appartamento. Sara e Camila resteranno qui con Josè e Jaquèline>>

Jaquèline era felice. Forse del fatto che aveva sempre desiderato avere figli, ma a causa di un incidente che ha avuto alla mia età non ne ebbe mai l'occasione.Ma aveva un'aria preoccupata. Sara era triste, sicuramente avrebbe voluto ritornare lì per rincontrare Massimo. Io ero triste avrei dovuto essere felice ma non lo ero. Salutare i miei genitori e il giorno dopo salutare Daniel? che cosa orribile.Dopo questo andammo a dormire. Entrai nella mia stanza .Era ancora là. Stava leggendo il quadrenino. Glielo sfilai dalle mani.

<< Hai letto gli avvertimenti?>>

<< Si, ma non ti preoccupare l'ho solo sfogliato>>

<< Ok>>

Erano le 1:00. Lui mi stava guardando quando mi sorse un dubbio

<< Ma ora come fai ad andare a casa tua?>>

<< Non ci vado>>

<< E dove dormirai allora?>>

Guardò il mio letto. Mi mise in una situazione difficile. Non volevo farlo. 

<< Aspetta..Forse hai capito male. Voglio solo che mi dia per una notte una parte del tuo letto per dormire>>

<< Ah >> Emisi un sospiro di sollievo

Presi il mio pigiama.

<< Scusa, ma ti poi girare…mi vergogno>>

<< Oh scusa certo>>

Mi cambia e penso anche che si cambiò pure lui. Infatti quando si girò era in boxer. Arrossii e mi diressi verso il letto, lui stava tirando le coperte. Mi sedetti sul letto prima di stendermi.Lo guardai era già steso e mi stava guardando come se per invitarmi a sdraiarmi accanto a lui. Mi convinsi e mi sdraiai mi guardava.

<< Cosa ha detto tuo padre?>>

<< Ha detto che dopodomani parte con mamma e Elena per Roma>>

<< Perché il nostro palazzo dove c'era il nostro appartamento ha preso fuoco quindi deve vedere se ha preso fuoco o almeno se si sia salvato qualcosa>>

Mi abbracciò. Io chiusi gli occhi era davvero rilassante il calore del suo corpo.

<< Tua madre?>>

<< Ha detto che non ritornerà a casa sta notte e starà a casa verso pomeriggio>>

<< Ah..>>

<< Buona notte>>

<< Buona notte>>

Dormi abbracciata a lui. è stata una notte stressante e l'unico pensiero che mi rallegrava era lui. Avevo deciso che in questi ultimi giorni che stava qui potevamo conoscerci meglio.La nottata passò con il calore di un lungo abbraccio. Tra le sue braccia mi sentivo protetta. Sentivo che nessuno ci poteva disturbare. La mattina dopo sentii bussare sulla porta. Era Jaquèline.

<< è permesso>>

Aprii immediatamente gli occhi sentendo quella voce. Daniel stava ancora dormendo che carino. Mi staccai lentamente da lui e lo coprii per bene cosicché Jaquèline non lo vedesse e andai ad aprire la porta.

<< Si >>

Lei resto fuori dalla porta. Meglio così.

<<  Scusa, ma potresti aiutarmi con la pasticceria pure oggi?>>

<< Si >>

<< Grazie >>

E mi abbracciò. Dopodichè sorrise e si avviò verso le scale. Io rientrai in camera. Stava ancora dormendo. presi il cellulare e gli scattai una foto. Era adorabile. Presi una canottiera rossa con dei paia di mini jeans neri. Mi cambiai e mi misi le mie blazer verdi. Quando mi girai Daniel era sveglio. Stava guardando il cellulare. Mi avvicinai a lui che mi guardò subito.

<< Buon giorno>>

<< Buon giorno >>

<< Vuoi che ti porto qualcosa da mangiare?>>

<< No grazie.. devo andare in bagno>>

<< Ok>>

Guardai nel corridoio. Si sentivano i passi di Sara che scendevano dalle scale. Daniel si stava vestendo. Gli feci cenno di venire. Andammo a passi furtivi per il corridoio e andammo in bagno. Si diresse verso il lavandino io lo seguii. Prese il dentifricio e se lo mise sul dito e incominciò ad pulire i denti. Me lo misi anche io e incominciai a spazzolare. Appena finito andai verso la porta per vedere se c'era qualcuno che stesse nel corridoio. Era deserto andai in fretta nelle scale. E vidi se c'era qualcuno. In giardino si vedeva mamma che innaffiava i fiori e Sara che si dirigeva verso la pasticceria. Andammo verso la porta verso il lungomare e la aprii. Mi diede un bacio e ci salutammo. Sorrisi e mi girai per dirigermi verso la cucina. Quando vidi Jaquèline che era davanti a me che stava sorridendo. Ero presa dal panico se lo avrebbe detto ai miei genitori mi avrebbero proibito di rivederlo un'altra volta. Feci un sorriso smorzato. 

<< Ne riparlino più tardi, fai colazione e vieni in pasticceria >> E si girò 

<< Aspetta, poteresti non dirlo a nessuno…>> la supplicai 

<< Non ti preoccupare >>

Mi diressi verso la cucina. Appena lì vidi una ciotola piena di biscotti di tutti i colori. Ne presi uno e ne morsi un pezzo. Era squisita aveva un ripieno alla crema con dei pezzi di cioccolato bianco. Era squisito. Ne mangiai circa 5. Dopodiché andai in pasticceria.

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Capitolo 8
*** La camera di Daniel ***


Entrai nella pasticceria c'erano già dei clienti. Mi avvicinai a Jaquèline che mi diede diversi ordini.Portai con agilità i diversi ordini e li portai ai clienti affamati. Alla pausa pranzo mi ricordai del quadernino, dovevo mandarlo a Sum. 

Mi avvicinai a Jaquèline che mi guardò subito.

<< Scusa ti posso chiedere un favore?>>

<< Si dimmi >>

<< Devo mandare un pacco ad una mia amica e..>>

<< Si ti ci posso accompagnare appena stacco dal lavoro, ci manca solo un'ora >>

<< Ok, grazie >> 

Dopo aver finito andammo in pasticceria. Appena riaperti i clienti pervasero tutta la stanza del negozio. Alzai le sopracciglia. Pensavo che sicuramente a fine giornata sarei stata distrutta.Erano le 15:30 quando finimmo.

Jaquèline parlò con mamma che annuì immediatamente.

<< Ok, tua mamma ti ha dato il permesso possiamo andare >>

<< Ok, grazie >>

Andai a prendere il quadernino e lo misi dentro il pacchetto che mi dessero. Guardai la finestra, Daniel non c'era. Restai a guardarla pensando che sarà così quando se ne andrà. Vuota, come ora. Andai verso la porta evitando di pensarci, ma era una cosa impossibile. Me ne ero innamorata. Andai verso le scale e le scesi con la testa bassa. 

<< Pronta? >>

La rialzai per risponderle. 

<< Si.. >>

Andammo verso la porta e la aprì. Mamma, Papà e Elena erano dietro di me. Appena usciti c'era Josè che fumava vicino la porta.

<< Tu accompagna loro all'aereo porto ok ?>>

Josè annuì e andò verso sinistra con papà, mamma e Elena. Jaquèline e io andammo verso destra. 

<< Ho una sorpresa >> disse ridendo 

<< Dimmi..>>

Andò verso la porta della casa di Daniel, la seguii. Bussò e la aprì Thiphanie che la salutò abbracciandola.

<< Daniel >> urlò girandosi

Daniel venne con un panino di 3 strati in mano e gli diede un morso enorme e ci guardò. Spalancò gli occhi guardandomi, divenne rosso per l'imbarazzo. Andò nella stanza accanto e riapparve senza il panino. Sorrisi non si era accorto di avere del ketchup sul mento. Appena arrivò vicino a Thiphanie lei lo guardò.

<< Daniel hai del ketchup sul mento >>

Io e Jaquèline sorridemmo sotto i baffi. Daniel invece era rosso dal imbarazzo, se lo pulì con la manica della maglietta. Thiphanie ci invitò ad entrare. Ci fece andare in una stanza vicino a quella dove era andato Daniel e ci fece sedere su una poltrona comoda.

<< Volete qualcosa prima di andare?>> chiese Thiphanie sorridendo

<< No, grazie >> 

<< Ok >>

<< Daniel fai fare un giro a Camila >>

<< Ok mamma >>

Mi alzai Daniel mi aspettava vicino la porta andammo nella stanza vicino. Era la cucina e vidi suo il panino su un piatto. Mi girai Jaquèline mi stava guardando e sorrise. Mi rigirai Daniel aveva preso il suo enorme panino e lo stava divorando a grandi morsi. Guardai in basso.

<< Ne vuoi un po'?>>

<< No grazie >>

E mangiò l'ultimo boccone. Si diresse verso l'uscita e fece cenno di seguirlo. Andai verso di lui che mi portò verso delle scale che avevo visto quando ero all'entrata della casa. Salii e vidi 4 camere. Mi fece vedere una a destra che era il bagno. Quella vicino era la stanza di sua sorella quell'altra vicino era quella dei suoi genitori e infine l'ultima la sua. Mi fece entrare.

<< Prego >>

Entrai era un po' piccola. Si vedeva benissimo la mia finestra, nei muri erano appesi diversi poster di band metal e rock avevamo i gusti musicali uguali : adorava i Red Hot Chili Peppers, Green Day, Guns 'n' Roses, Slipknot e i Coldplay. 

<< Bella stanza! >>

<< Grazie >>

Chiuse la porta. Io guardai delle foto sul comodino.Sedendomi sul suo letto. Ce ne era una che particolarmente mi ispirò. Una con diversi ragazzi e ragazze.

<< Chi sono?>>

<< Dei miei compagni…>> proseguì indicando diversi di loro

<<… questo vicino a me è il mio migliore amico Mark e quest'altra è Julie la mia prima ragazza….>>

La inquadrai per bene. Era l'opposto mio: bassetta, con del seno abbondante e bionda.

<<…quest'altra è la mia seconda ragazza si chiama Cristina lei si che mi ha spezzato il cuore>>

<< Cosa ti ha fatto?>>

<< Mi tradiva con lui…>> e indicò un ragazzo accanto a lei  

<< …Andrew>>

Lo abbracciai. Si vedeva che era davvero deluso. Certo pure io lo sarei stata se mi sarebbe successo una cosa simile.

<< Te invece ce l'hai mai avuta una delusine per qualche ragazzo?>>

<< Si, un mio vecchio compagno di classe >>

<< Come si chiama?>>

<< Gianluca >> 

Non volevo espandere l'argomento così aspettai quando lui mi faceva delle domande. 

<< Be' cos'è successo? Stava con un'altra?>>

<< No, mi ha detto che io non gli piacevo, infatti gli piaceva un'altra ragazza>>

<< Ah…>>

<< Sai voglio davvero conoscerti >>

<< Pure io ti voglio conoscere >>

Si avvicinò a me e mi diede un bacio,le sue labbra calde e morbide mi scioglievano sempre. Mi portò lentamente ad appoggiare la schiena sul letto. Mise la sua mano calda sotto la mia camicia.Lo fermai. Aveva capito male non volevo conoscerlo in quel modo.

<< Aspetta, non voglio farlo. >>

<< Lo so stavo solo giocando, volevo vedere per quanto resistevi >>

Lo guardai male. Lui sorrise. Non mi piaceva giocare in quel modo. Avevo solo 14 anni. Lo so alcune ragazze lo fanno pure nella mia età ma io non volevo imitarle.Mi sorse un dubbio forse lui aveva quei impulsi perché era molto più grande di me. Forse avrebbe avuto 17 anni. Avrebbero spiegato i suoi impulsi

sessuali….No impossibile avrebbe avuto alcuni segni della rasatura. Sospirò e mi guardò.

<< Quanti anni hai >> era la stessa domanda che mi facevo io pensai

<< 14…Te?>> Sospirò

<< 16 >> 

Pensavo che il primo ragazzo che avrei voluto avere era uno della mia stessa età, ma mi andava bene lo stesso. 

<< Daniel >> si sentì urlare dal piano di sotto.

<< Mamma. Dobbiamo scendere >>

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Capitolo 9
*** La piazza ***


Scendemmo le scale. Jacquèline e Thiphanie stavano vicino la porta e stavano discutendo finchè ci guardarono. Thiphanie aprì la porta e uscirono noi le seguimmo e uscimmo. Il sole stava tramontando e il cielo era stupendo simile a quello prima di essere baciata. Io guardai Daniel che mi prese la mano e me la strinse. Ci incamminammo verso il lungomare.

 Thiphanie si girò, ma noi non ce ne accorgemmo perché ci stavamo guardando.

<< Se non vi conoscerei vi cambierei per una coppi di fidanzati….ahahaha>> e si girò

Daniel mi lasciò la mano. Forse non voleva che la mamma sapesse di noi be' più o meno come io con i mie genitori. Arrivati vicino al lungomare voltammo a destra dove si intravedeva una piccola piazza rotonda con diversi edifici pittoreschi. Ci avvicinammo sempre di più finchè Thiphanie si fermò a vedere un negozio di vestiti.

<< Daniel vai insieme a Camila alla posta e se volete potete fare un giro…>>

Daniel mi prese per la mano e ci incamminammo verso la piazza, Jaquèline andò con Thiphanie. Era un'enorme piazza rotonda con una fontana pittoresca in mezzo, pure i edifici sembravano antichi.

<< Questa piazza è una tra le più vecchie di Cherbourg >>

Ci incamminammo verso un edificio un poco moderno davanti la fontana. Entrammo e vedemmo che non c'era quasi nessuno tranne il commesso delle poste che salutò subito Daniel. Ci avvicinammo a lui

<< Ciao giovanotto! Chi è la tua fidanzata?>>

<< No, è mia cugina Camila>>

Gli allungai la mano che strinse subito.

<< Piacere >>

<< Il piacere è tutto mio.>>

Daniel mi guardò.

<< Lui è il signore Lemaire >>

Sorrisi il signore mi guardava. Era poco bassetto con degli occhialino una schiena curva  e degli occhiali che facevano sembrare i suoi occhi enormi.

<< Devo mandare un pacco ad una mia amica che sta a Roma >>

<< Si>> tossicchiò << Vieni>>

Lo seguii e Daniel mi stette accanto come una calamita.

<< Ok mettiamo il francobollo ed è tutto ok. Hai già scritto l'indirizzo nel pacco ok>>

<< Tra quanti giorni la mia amica riceverà il pacco?>>

<< Ci vorranno almeno 3-4 giorni>>

<< Ok, grazie >>

<< Arrivederci>> disse Daniel

E andammo verso l'uscita e uscimmo. Daniel mi riprese la mano e mi portò in un giardinetto. Camminammo lungo il viale e ci sedemmo in una panchina. Mise il braccio intorno le mie spalle io mi avvicinai a lui. 

<< Quale liceo frequenti?>>

<< Lo scientifico. Il Newton per precisione >>

<< Ah la succursale sta vicino casa mia >>

<< Te invece?>>

<< Io il Plinio Seniore >>

<< Wow >>

<< Tua sorella?>>

<< Pure lei va là >>

<< E quella più piccola?>>

<< Fa le elementari alla San Giuseppe vicino casa mia. Tua sorella?>>

<< Fa il Newton come te>>

<< Parlami un po' di lei…>>

<< Si chiama Alice ed ha la tua stessa età…Ah vero alle 19 dobbiamo andarla a prenderla al aereo porto>>

<< Che bello spero che diventeremmo amiche>>

<< Spero… Le ho parlato dei nostri sentimenti e mi ha augurato che tu sia la giusta per me..>>

 Mi guardò e sia avvicinò a me sembrava rivivere il momento in cui mi ha cercato di baciare nella spiaggia, ma con un solo cambiamento. Mia avvicinai a lui e le nostre labbra si incontrarono.Chiusi gli occhi. Erano morbide e mi piaceva molto sentirle sulle mie. Sentii qualcosa toccare la mia lingua.  Aprii gli occhi e mia costi che era la sua lingua. Era un po' diverso dal primo sentirsi una lingua in cola non era uno dei baci che mi sono piaciuti, ma dato da lui per me andava bene. Li richiusi. Poco dopo sentii vibrare. Era il suo cellulare. Ci fermammo e le nostre labbra si separarono delicatamente e prese il cellulare. Era Thiphanie. Rispose.

<< Si?>>

Si sentiva sussurrare 

<< Venite a quel negozio siamo appena uscite e sono quasi le 19 quindi ci dobbiamo avviare verso l'aeroporto >>

<< Ok arriviamo >>

Ci alzammo Daniel era deluso. Sicuramente per lo stesso fatto per la quale ero delusa io,cioè che Thiphanie aveva interrotto un momento magico e se non fosse stato avremmo continuato. Mi prese la mano e la strinse. Ci dicessimo vero l'uscita finchè non incontrammo un ragzzo che lo salutò.

<< Ciao Dan! Come va?>>

<< Ciao Fran bene te?>>

<< Bene. Chi è ?>>

<< Lei è Camila mia cugina >>

Si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia.

<< Piacere>>

Arrosii. Daniel sembrava infastidito da quella azione. 

<< Ok, Scusa Fran ma dobbiamo andare a prendere Allie >>

<< Ok salutamela, ciao >>

<< Ciao >>

Daniel affrettò il passo. Io lo guardai. dopo aver passato la piazza rallentò il passo. Mi guardò

<< Scusa è che Fran è un cascamorto e poi quel bacio non lo so ma mi ha fatto arrabbiare..>>

<< Sei geloso?>>

<< Non…ma per favore..pff..io geloso di Fran mai!!>>

<< Ahahha>>

<< Perché ridi? Non c'è niente da ridere!>>

Ci teneva a me. Lo capivo da come si era comportato. Geloso. 

Arrivammo vicino al negozio Jaquèline e Thiphanie avevano diverse buste sui bracci.

<< Ho fatto un piccolo regalino a te e alle tue sorelle >>

<< Grazie, non doveva >>

<< Oh sono cose da niente>>

Ci incamminammo. Jaquèline parlava della sua nuova ricetta di bombe al cioccolato. Daniel era pensieroso guardava in basso senza nemmeno guardarmi. Arrivammo verso l'incrocio della strada e salimmo a sinistra. Dalla casa di Jaquèline si vedeva che una ragazza che sembrava a Sara stesse salutando un ragazzo biondo….era Massimo! Pensavo che non si sabbe mosso da Roma a a quanto pare mi sbagliavo aveva parlo di una zia che vive in Francia a mia sorella. Thiphanie e Jaquèline guardavano in basso presi con velocità il cellulare e inviai un messaggio a Sara.

<< Sara Saluta subito Massimo siamo vicino casa >>

Si vedeva Sara che prendeva il cellulare vidi dal mio che lo aveva visualizzato e che urlava qualcosa a lui che corse immediatamente. Chiuse la porta. Thiphanie e Jaquèline guardarono verso le due case oramai vicine.

<< Dobbiamo andare a prendere tua sorella>>

<< Ok >>

Ci avvicinammo alla porta e Jaquèline la aprì. Sara stava in salotto stava guardando la televisione era su un canale di sport. Era sicuro che appena ha acceso la televisione si è ritrovata quel canale e non avendo tempo ha lasciato quello.

<< Pronta ?>>

<< Si >>

Si alzò e spense la Tv e si diresse a passo veloce verso la uscita andò vicino a me. Era sicuro che voleva dirmi di lui. Ci incamminammo verso sinistra con passo veloce ero già le 18:50.

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Capitolo 10
*** Alice ***


Sara si avvicinò a me. 

<< Sara vieni qui che ti devo dare una cosa >>

Disse Thiphanie, Sara andò da lei che le idee una busta simile alla mia. Guardai Daniel che guardava in basso, quando alzò il capo e mi guardò. Si avvicino a me e riguardò verso il basso.

<< Sai non  la prima volta che Fran cerca di rubarmi la ragazza, ci ha provato pure con Julie che le è caduta ai suoi piedi>>

Lo guardai comprensiva. 

<< avevo paura che pure tu ti saresti fatta sopraffare dal suo fascino >>

<< Non farò lo stesso sbaglio di Julie perché tu mi piaci molto e non mi importa di quello stupido di Fran >>

Mi guardò e sorrise. Mise la sua mano sul mio fianco e io inclinai la testa che andò ad appoggiarsi sulla sua spalla. Rallentammo il passo vidi zia, Thiphanie e Sara che si allontanavano sempre di più da noi e in fine ci fermammo. Lo guardai perplessa. Lui avevo lo sguardo fisso su Thiphanie. Quando erano abbastanza lontane da non vederci, si mise davanti a me e mise l'altra mano sull'altro fianco e si avvicinò a me finchè eravamo petto contro petto inclinò la testa e avvicinò il suo vizino pallido verso il mio, io misi le mie mani sul suo collo e ci baciammo. Si inclinò di più spostando le sue mani nei miei fianchi per poi abbracciarmi. Io, per paura di cadere, misi le mie mani sulle sue spalle per poi andarle a mettere sul suo collo scoperto dalla maglietta però cademmo. Lui che stava sopra di me si alzò velocemente con l'aria imbarazzata e allo stesso tempo compiaciuta . Mi allungò la sua mano per aiutarmi ad alzarmi. Ricordai Gianluca e di quando ci eravamo scontrati a scuola. Daniel aveva la sua stessa espressione: intimidita, con le guancia rossette e con un sorriso imbarazzato. Smisi di ridere e feci un'espressione seria, presi la sua mano e spinse verso l'alto. Notò subito il mio cambiamento.

<< Cos'hai?>>

<< Niente….mi hai fatto ricordare una persona…>>

<< Chi? >>

<< Un ragazzo che mi piaceva..>>

<< Raccontami di lui… >>

<< Mmm che ti posso dire.. ha la mia stessa età ed era un mio compagno di classe…mi sono dichiarata ma lui lo ha preso come uno scherzo e …..>>

Mi abbracciò interrompendomi. Solo a pensare di quei sentimenti che ho sentito per lui mi veniva da piangere. Ho passato 3 anni a pensare che fosse lui il ragazzo perfetto mentre a lui piaceva un'altra. Lo abbracciai pensando a quel dolore e quel odio che provavo verso quella ragazza che nemmeno lo degnava di uno sguardo , ma in fondo lei non sapeva cosa provasse lui. Io ero come lui, ma i ruoli cambiano: io sono lui che guarda verso di lui mentre lui mi degna di uno sguardo, ma da amico. Mi ricordai di tutte quelle illusioni create dalla mia fantasia. Piansi 2 lacrime ricordando quei momenti della mia vita inutilmente vissuti. Me le asciugai con le mani, si allontanò da me lasciano il suo caloroso abbraccio.Lo guardai, mi guardava con l'aria triste.Incominciammo a camminare, mise la sua mano sul mio braccio. Io guardai in basso. La cosa positiva era che ora avevo lui e che nessuno poteva separarci, almeno speravo.  Mi diede un bacio sulla guancia, lo guardai sorridendo, lui sorrise immediatamente. 

<< Dovremmo correre, mamma, zia e tua sorella saranno arrivate già al aeroporto >>

<< Ok >>

Levò la sua mano sul mio braccio per poi prendere la mia e stringerla. Accelerammo il passo. Si videro in lontananza loro che stavano attraversando il semaforo che stava quasi davanti all'entrata dell'aeroporto.

Incominciai a correre lui mi seguì al passo eravamo vicino al semaforo quando loro stavano a metà strada. Loro arrivarono davanti all'entrata dell'aeroporto quando scattò il rosso mentre stavamo a metà strada. Le macchine incominciarono a muoversi, le moto scattavano vicino a noi quando lui mi prese con fatica in braccio e mi portò davanti l'aeroporto. Mi lasciò posare i piedi sul suolo. Dopodiché  mi prese la mano e andammo nell'aeroporto in cerca di Thiphanie, zia e Sara. Gli vibrò il cellulare. Era Thiphanie che lo stava chiamando.

<< Dove siete?>>

<< Siamo all'entrata…mi si era slacciato un laccio della scarpa e vi abbiamo perse di vista…Dove siete?>>

<< Poco più avanti..vicino la postazione dove si prendono i bagagli>>

<< Ok >>

Incominciò a camminare, io lo seguii. Quel giorno l'aeroporto era pieno di persone con cui ci si scontrava facilmente. Le vidi erano con i miei genitori e Josè e una ragazza poco più alta di me che sorrideva parlando con Thiphanie. Lasciai la sua mano ormai eravamo vicino a loro. 

<< Eccovi >> disse Thiphanie eccitata

Daniel andò da Alice che lo accolse con un braccio. Io andai vicino a Sara che sorrideva. Si vedeva che Daniel le voleva bene, anche se erano completamente differenti perché avevano madri diverse. Lei era abbastanza alta con i capelli castani e gli occhi che erano coperti dalle lenti di un paio di Ray-ban da vista viola, erano grigi come quelli di Thiphanie. 

<< Ok andiamo a casa sarai stanca ed è giusto che ti riposi…>>

<< …voi domani dovete partire quindi vi dovrete riposare pure voi…andiamo>>

Disse  Thiphanie incamminandosi verso l'uscita Alice stava mano con la mano con Daniel e Thiphanie. 

<< Devo dirti una cosa..riguardo..lui>>

Capii subito di chi si trattasse : Massimo.

<< Dimmi…>>

<< Ti ricordi della zia in Francia??>>

<< Si..>>

<< Abita a pochi chilometri da qui quindi lui mi è venuto a visitarmi..>>

<< Ok…>>

La guardai. Avevo lo sguardo perso nel vuoto del cielo e rideva mordendosi il labbro. Le vibrò il cellulare. Lo  tirò fiori con grande fretta e vide il messaggio. Intravidi un nome: Massimo. Sospirò rispondendo al messaggio.

<< Te che racconti riguardo a nostro cugino?>> e vide Daniel

Arrosii in panico. Come faceva a sapere? Sarà stata la zia?

<< Non me l'ha detto nessuno…sono andata in camera tua quando ho visto quel quadro e quei fogli e ho intuito che fosse andata così..>>

Feci un sospiro di sollievo. 

<< Che eri andata a fare in camera mia?>>

<< Emmm…niente mi serviva la spazzola e quindi pensavo di trovarla in camera tua..>>

<< Ok>>

Pensavo che non fosse per ugello che sia andata nella mia camera. Sicuramente era perché voleva farsi i miei affari. Spesso ero fredda con lei e sicuramente lei pensava che le nascondessi qualcosa di cui si dovesse informare. 

Mi vibrò il cellulare. Era Mati. 

<< Ciaoo mummy>>

<< Ciaoooo >>

<< Come stai? E con Daniel come va?>>

<< Io bene, te? E con Daniel alla grande!>>

<< Bene sono contenta per te…Ti devo raccontare anche io una cosa..>>

<< Spara!>>

<< Ho conosciuto anche io un ragazzo….>>

<< Raccontami!>>

<< Be' è il ragazzo che ho sempre desiderato>>

<< Mmm se mi ricordo bene occhi castani e capelli castani>>

<< Si! Una cosa che mi piace di lui è che è gentile però c'è sempre il suo amico che mi fa innervosire stuzzicando lui e me>>

<< Ahahaha non hai conosciuto solo uno ma due ragazzi.. spero che ti vada bene con lui. Come si chiamano?>>

<< Isaac il ragazzo gentile e Federico il ragazzo fastidioso>>

<< Ok >>

<< Ciaoooo>>

<< Ciao ci sentiamo tra poco?>>

<< Non lo so mia madre devo usare il computer quindi non so se andrà per le lunghe >>

<< Ok>>

E andò offline. Eravamo vicino la casa quando Jaquèline ci disse qualcosa.

<< Che ne dite di venire a casa mia per cena?>>

Alice sussultò.

<< Con piacere, mi piace molto la tua cucina >>

<< Ok allora è deciso alle 8 a casa mia>>

Eravamo davanti casa dopodiché zia andò ad aprire la porta. Entrammo. Vidi Daniel guardarmi e in seguito Alice che sorrise. Le ricambiai il sorriso. Pensai di piacerle. Loro entrarono in casa. Salii sul piano di sopra e andai in camera mia. Chiusi la porta e mi sdraiai sul letto.

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Capitolo 11
*** Imbarazzo prima della cena ***


Mi toccai le labbra ripensando al bacio. Sorrisi. Pensai di fare un'altro quadro. Presi un foglio e lo misi sulla scrivania. Impugnai la matita e incominciai a disegnare. Quando sentii chiamarmi. Mi alzai dalla sedia e cercai di capire da dove provenisse. Guardai la finestra, ma la stanza era buia e sicuramente non era lui. Aprii la porta e mi ritrovai davanti Jaquèline. 

<< Mi aiuti ad apparecchiare sono quasi le 20 e quindi stanno per arrivare …>>

<< Si, ora vengo>>

Chiusi la porta e la seguii verso le scale. Le scesi e andammo in cucina dove si sentiva un delizioso odore. I piatti erano su un lato del tavolo. Li presi e li incomincia a ordinare vicino alle sedie. Zia invece andò ai fornelli e fece saltare con la padella delle verdure. Appena ordinati misi le forchette, i coltelli e i tovaglioli vicino al piatto. Si sentì suonare il campanello.

<< Vai ad aprire te?>>

<< Si >>

Mi diressi verso la porta e la aprii. Erano Thiphanie, Daniel e Alice. 

<< Ciao!>> disse Alice salutandomi con la mano

<< Ciao >> Le sorrisi

Li feci passare e Thiphanie si diresse, quasi correndo, verso zia. Alice mi stette accanto, Daniel, dall'altro la guardava. 

<< Mi fai vedere la tua stanza?>> mi chiese Alice

<< Certo >>

Mi seguì verso le scale, Daniel la seguì. Le salì e infine la accompagnai verso la mia porta e la aprii. Lei entrò e pure lui guardandomi come per dirmi qualcosa. Alice si catapultò verso la scrivania. Mi ero dimenticata del disegno! Sarà pure che lei sapeva della mia relazione e quindi delle cose che spesso si fanno, ma era imbarazzante farle vedere uno schizzo di noi due che ci baciavamo. 

<< Bello! Siete voi due..giusto?>>

<< S-Si >> 

<< Disegni davvero bene!>>

<< Grazie..>>

Daniel si era girato, lo guardai. Era tutto rosso. Pure io lo sarei stata se mia sorella lo avesse visto con Massimo. Alice sorrise. 

<< Ok devo andare un'attimo in bagno…>>

<< Ok ti ci accompagno?>>

<< No, grazie so dov'è >>

<< Ok >>

Daniel si spostò dalla porta e la aprì. Alice uscì dalla porta e la chiuse. Per un'attimo restammo in silenzio. Lui era ancora girato verso il muro. Quel silenzio mi metteva molto a disagio quindi sentendomi in colpa del suo imbarazzo ruppi il ghiaccio.

<< Scusa, dovevo metterlo da un'altra parte….>>

<<….Ho fatto una brutta impressione..vero?>>

Silenzio. Era solo quello che si sentiva. Nemmeno una parola, nemmeno un passo, nemmeno un sussurro. Mi avvicinai a lui e gli misi la mano sulla spalla.

<< Senti…>>

Mi girò e mi fece sbattere contro il muro. Lo guardai con disappunto quando mi baciò. sentii aprirsi la porta, ma Daniel non si staccò da me. Era Sara che mi guardò con sorpresa e imbarazzo. Daniel si staccò da me per poi guardarla. Ero più imbarazzata di loro due messi insieme. Sara richiuse la porta. Così aprii la porta e la raggiunsi. 

<< Non dire niente a nessuno…per favore?!?>>

<< Non ti preoccupare. Dopo mi dovrai raccontare tutto…capito?>>

<< Si >>

Andò verso le scale e le incominciò a scendere. Io andai verso la mia stanza e vidi lui che stava guardando il mio schizzo. Rideva? Ma perché tutti ridevano quando guardavano i disegni dove c'era disegnato la persona che guarda? Un mistero irrisolto. 

<< Me lo regali? Dopo che l'hai finito..>>

<< Certo >>

Alice stava davanti la porta a guardarci. Il suo sguardo era fisso sul nostro quando si spostò verso il suo che era ancora imbambolato. Quando si accorse che la stavamo guardando sorrise.

<< Em perché non scendiamo giù?>>

<< Si >>

e ci siamo diretti verso le scale. Lei mi prese per mano e abbiamo sceso le scale. C'erano tutti. Ci sedemmo  su un lato io vicino a Sara che era vicina a Elena a accanto a me c'era Alice e accanto a lei Daniel. 

<< Volete una fetta di Quiche prima di mangiare il primo?>>

Non avevo idea di cosa fosse. Alice lo notò e infatti mi venne in soccorso.

<< Sarebbe una torta salata che spesso la zia farcisce con pancetta e varie verdure>> sussurrò

<< Grazie>>

<< Zia ce ne dai un po'?>>

<< Certo>>

Ci diede due grandi fette. Alice la divorò. Io ne presi un morso dopodiché la imitai. Era buonissima. Lei ridette. Jaquèline mise due padelle sul tavolo.

<< Quello è ratatouille è altrettanto buono>>

Dopodichè prese il cucchiaione e se ne mise 3 cucchiaioni colmi nel piatto. Ne presi 2 scarsi. E assaggiai. Non mi piaceva tanto. Aveva i peperoni, cosa che io odiavo. Dopo accanto alle padelle mise una scodella con della insalata. Ne presi un po' e la mangiai. Buona. Alice era allegra mentre mangiava. Le era mancata il cibo francese. Dopo ci fece delle cream brulee al lampone. Buone. Erano le 11 quando finimmo. Ero esausta. Subito dopo Daniel, Alice mezza addormentata e Thiphanie andarono a casa. Mamma aiutò zia a riordinare la tavola e a pulire le posate. Io salii le scale e andai in camera mia. Presi un'asciugamano e andai in bagno. Accesi l'acqua e la feci scorrere nella vasca. Era tiepida. Appena la vasca fu quasi riempita mi immersi. L'acqua calda mi rilassava. Dopo il bagno andai in camera mia dove mi misi il pigiama, guardai un'ultima volta la finestra. Lui era lì. Mi salutò. Era in boxer. Mi indicò il letto e unì le mani e le mise vicino alla guancia e si inclinò. Doveva andare a dormire come me. Gli parlai in labiale dicendogli << Pure io>>. Lui fece ok chiudemmo le luci e ci salutammo. Sorrisi prima di addormendarmi.

Spazio del autore

La storia sarà ripresa al più presto. Per ora non potrò continuarla perché devo affrontare degli esami molto importanti e mi devo preparare. Già che ci sono, come vi sembra la storia?. Questa è la mia prima storia e sono un'autrice a prime armi. Recensite così almeno saprò cosa devo cambiare o quel che vi piace della storia, sarò felice di rispondervi.

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