I sogni son desideri

di ChibiRida94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Dreams can hurt? ***
Capitolo 2: *** Feelings and Shadows ***
Capitolo 3: *** Old Pages ***
Capitolo 4: *** Dreams or Reality? ***
Capitolo 5: *** Avviso. ***



Capitolo 1
*** Prologo - Dreams can hurt? ***


Rieccomi pronta e carica con questa fanfiction!
Non pubblico da settimane (mesi ç__ç), sono la classica autrice che inizia mille storie e non ne porta a termine nessuna.
Lo so, però mi amate, vero??? 
Comunque, questo inizio un po' così è nato la scorsa sera, quando ero sola in casa con il mio cane che abbaiava al buio dello sgabuzzino. Inquietante... Molto..
Io però, persona molto coraggiosa, ho preso il mio cane e mi sono rifugiata in camera! :D
Sto andando fuori tema, un momento!
Volevo dirvi che nonostante io non pubblichi spesso, non significa che non entro e che non seguo le mie storie preferite. (La maggior sono parte delle storie di Bay24, autrice incredibilmente talentuosa e fantasiosa! Vi consiglio di leggere le sue storie se siete delle Klainer e Thadastianer! E anche di Frankie92! Due grandi!).
E volevo anche dirvi che ho un progetto in mente..
Però ve ne parlo sotto.. Altrimenti non leggete la storia D:



“Christopher Paul Colfer, potresti farmi la cortesia di girarti e guardarmi per un minuto?” gli urlai dietro a mo’ di supplica, ormai fuori di me. “Sembra di parlare con un muro, sai? Solo che almeno i muri non devo rincorrerli per circa 10 isolati!” continuai senza fiato. Ma lui niente, continuava a camminare a passo spedito, per non dire correndo, imperterrito in mezzo ad una folla di gente. Certo, del resto cosa ci si può aspettare da NYC? Di certo non è una piccola cittadina in cui le strade e i marciapiedi sono per lo più deserti. Già, perché, sapete, a NYC rincorrere una persona diventa alquanto difficoltoso, specie se l’orario in cui questa persona decide di scappare è proprio quello in cui tutta la gente si riversa nelle strade per tornare a casa dopo una lunga giornata di lavoro, e le persone fanno a gara per chi deve accaparrarsi l’ultimo paio di Jeans super alla moda e nei marciapiedi devi farti piccolo piccolo per ottenere spazio per passare.

“Insomma Chris, che razza di persona sei? Vieni qui e affrontami per una dannata volta!”. Cominciai ad aumentare il passo per raggiungerlo. “Chris per favore, fermati, guardami e lascia che io ti dica cosa provo davvero!”  Ero a un passo da lui e fu allora che si fermò, ed io odiai quel momento, lo detestai, con tutto me stesso. Perché proprio nell’attimo in cui lui si girò ed io potei vedere il suo volto e le lacrime che lo rigavano a così poca distanza, qualcosa lo colpì scagliandolo dall’altra parte della strada. In un primo momento non capì cosa stesse accadendo, riuscivo solo a vedere qualcuno steso a terra sanguinante. Sangue, quello è sangue. Poi il mio cervello mise a fuoco quella massa ed io capì che quello steso a terra non era un qualcuno qualunque, quello era Chris. Quello è Chris, Darren. Quello che vedi lì a terra steso in una pozza di sangue è Chris, il tuo Chris! Quel sangue è di Chris. Feci per muovermi verso di lui, le mie gambe davano segni di cedimento, ma mi obbligai a raggiungerlo. “Chris!” sussurrai una volta vicino. Mi gettai a terra lo issai poco, la sua testa, perdeva sangue dalla testa, ma lui era ancora cosciente. “Chris ti prego guardami, non chiudere gli occhi capito? Chris? Guardami amore, ti prego!” Amore? L’ho appena chiamato amore? Lo chiamo amore proprio ora che potrei non vederlo più per il resto della mia vita?  Lui però alzò gli occhi, erano arrossati, ancora lucidi, pieni di lacrime, il suo volto era sporco di sangue. Cercai di pulirlo con la manica della mia giacca, non riuscivo a muovermi, i suoi occhi stavano perdendo la vitalità ed io mi sentivo morire. Qualcuno aveva già chiamato l’ambulanza, perché riuscì a sentirne nelle immediate vicinanze l’arrivo grazie alle sirene.

Quando arrivarono gli infermieri si avvicinarono dicendomi di farmi da parte ma io non riuscivo a muovermi. “Non lo lascio..” sussurrai.  “Oh Dio mio!” esclamò una donna nei paraggi attirando la mia attenzione, mi guardai intorno e vidi una folla di gente attorno a noi. Ragazzine che bisbigliavano tra loro guardandoci, alcune di loro piangevano, altre erano terrorizzate. “Quei due sono..” “Quello è Darren Criss..” “Quello steso è.. Oh no ti prego!” “Quello steso è Chris!” molte di loro ci lanciavano sguardi di pietà. “Ragazzo se non lasci che noi lo curiamo rischi di dovergli dire addio per sempre..” disse un infermiere a voce bassa avvicinandosi cautamente e prendendomi il braccio. Mi lasciai spostare, mi misi da parte mentre quegli estranei cercavano di curare Chris. Li guardai issare Chris e poggiarlo delicatamente su una barella. Cos’è successo? Non capisco.. Chris era davanti a me, stavo per dirgli che lo amo, che sto male senza lui, stavo per dirgli che era lui la persona di cui sono profondamente innamorato. Ero lì, eravamo lì entrambi, e poi? Cos’è stato a colpire Chris?

La mia attenzione venne poi catturata dal fumo proveniente da un furgoncino scaraventato contro la vetrina di un negozio. Mi avvicinai a vedere, la polizia era già sul posto. Possibile che io non mi sia reso conto di quanto è successo fino ad ora? Nel paraurti anteriore del furgoncino c’era del sangue. “Dio mio..” sussurrai. La targa del furgoncino era macchiata di rosso, ma si vedeva con chiarezza. “ 222 NYC 352 “No..”. le parole mi uscirono con un gemito.
“No!” ripetei urlando con tutta l’aria che avevo nei polmoni.

D’un tratto però apro gli occhi.
Insomma mi sveglio. “E’ stato solo un sogno” sussurro.
Guardo l’orologio. Sono ancora le due del mattino. Le 2 e 22 con esattezza.
Sempre gli stessi numeri… Un caso.
Mi alzo, controllo la stanza degli ospiti e li c’è un Chris semi nudo che dorme profondamente nel letto che metto a disposizione per gli ospiti.
“Non è reale, Chris è vivo e vegeto e dorme nella stanza accanto.” Mi ripeto andando in cucina a bere.
“Meglio tornare a letto e non pensarci.” Mi avvio verso la mia camera. Mi fermo davanti allo sgabuzzino e getto dentro un’occhiata. E’ buio, non vedo granché. Vi sembrerà strano, ma qualcosa m’ipnotizza ogni volta, mi terrorizza al punto tale che mi tiene li impietrito. Torno in me, chiudo la porta dello stanzino e mi rifugio sotto il caldo delle lenzuola, riguardo l’orologio. Le 3 e 52. Mi viene da ridere. “Non è possibile…” mi dico.
Rimango ancora un po’ sveglio, ho la dannata sensazione di essere osservato. Accendo la luce del comodino, nel buio si nascondono troppe cose. Nel silenzio della notte sento i classici rumori stradali di NYC. “Questa città mi farà diventare pazzo.”
Non saprei dire quando tornai a dormire. So solo che il sogno ricominciò da capo. E al mio risveglio non ricordavo nulla di tutto ciò che era accaduto la notte.
Voglio farvi una domanda adesso.. Credete sia normale fare certi sogni? Lo credete davvero? Io non sono sicuro sia normale.. E’ capitato già altre volte.. credetemi, e quello che accade dopo certi sogni non porta mai a nulla di buono.
 Mai.



Mi odiate per la prima parte??? Sappiate che quando la stavo scrivendo ad un tratto mi sono fermata e mi son detta "C*!** lo sto facendo morire per davvero?" Poi mi è venuto in mente di uscirmene in quel modo :3 Quindi suppongo che voi non mi odiate :3 no perché io vi amo! :D

Ma comunque, tornando a parlare di quel progetto, ho intenzione di pubblicare nella mia pagina d'autrice ( https://www.facebook.com/ChibiRida94 passateci se vi va) degli imput, vale a dire un inizio, e di lasciare che siate voi, tramite messaggi, commenti ecc a decidere le sorti dei vari personaggi. Insomma una ff creata da tutti.. Almeno voi avrete l'opportunità di leggere ciò che più vi piace. Ovviamente tra i vari commenti ne sceglierò qualcuno, ci tesserò qualcosa su e per ogni capitolo o ff citerò il nome del/la ragazzo/a che ha suggerito il proseguimento.
Adesso non mi resta che invitarvi nella mia pagina d'autrice e di scrivere cosa volete che accada da ora in poi in questa ff e nelle altre ;)
Vi do un grande bacione!!!
A presto, ChibiRida94!

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Capitolo 2
*** Feelings and Shadows ***


Ubriacarmi di venerdì sera e svegliarmi il sabato mattina a casa di chissà chi non è stata l’azione migliore che io abbia mai fatto. Lo ammetto. Ma cosa ci posso fare? Insomma, vorreste forse dirmi che ai comuni gay 22enni non capita? No perché non ci crederei minimamente. Ma dove diavolo sono finito? Mi chiedo mentre mi dirigo verso la cucina. E poi chi è che russa così forte? Andando in cucina passo davanti ad uno sgabuzzino, la porta è aperta ma l’interno è buio, nonostante fuori ci sia un sole che spacca le pietre. Il russare del tizio che mi ha ospitato per la notte si fa più forte, fino a quando non arrivo di fronte alla porta spalancata di costui.

Ora, so che normalmente la gente comune, ritrovandosi in questa situazione, prenderebbe le sue cose e scapperebbe via, e lo avrei fatto anch’io, credetemi, ma c’era qualcosa in quella casa, e nel russare di quel ragazzo, che aveva un non so che di ipnotico.
Entrai silenziosamente nella camera e mi avvicinai in punta di piedi al letto del giovane. Perché è giovane, vero? Vero?? E poi non ci sono andato a letto, no? Insomma mi sono svegliato solo in una stanza con un letto scomodo, sicuramente non ci ho fatto nulla… Spero…

“DARREN Eeehm… Intendevo… DARREN … SECONDO NOME CRISS!” urlo ritrovandomi un beato Darren Criss dormiente, abbracciato al cuscino con un braccio e una gamba. “Mmmmmm Everett!!!” si lamenta il mio collega, visibilmente infastidito dal mio urlo. “Ah già, è Everett il tuo secondo nome... Comunque Darren Everett Criss alzati da questo maledetto letto! Mi devi delle spiegazioni!”. Dico togliendogli le coperte di dosso e tirando via dalla sua stretta il cuscino.

Come si può invidiare un cuscino? No davvero, come faccio a invidiare maledettamente questo cuscino? Penso stringendo a me il cuscino tanto vicino al viso da percepirne l’odore. Come può l’odore di qualcuno ispirare tanto sesso? Mi chiedo tornando a scuotere Darren. “Chris, Dio Santo! Per favore smettila! A causa tua ho passato una serataccia ieri!”. Biascica quel nanetto rigirandosi nel letto.

“Che insolente sei.” Mi dirigo verso le finestre alzando le serrande e facendo entrare il sole nella camera, mi giro verso il letto di Dare e vedo qualcosa, una massa nera, sgusciare via a incredibile velocità da sotto il suo letto e dirigersi verso il corridoio. Cos’era? Forse un gatto? Meglio andare a controllare. Mentre mi avvio verso la porta Darren continua a dimenarsi nel letto farfugliando cose del tipo “Chris ti odio. Se questo è il tuo modo di ringraziarmi sappi che rimpiango il fatto di non averti lasciato in balia di qualche stupratore. Cosa che, la prossima volta che ti ubriacherai con me, farò, stanne certo!”.

Mi fermo di colpo. C’è un’ombra che si muove nel corridoio e la mia paura aumenta. Sono terrorizzato da un’ombra che molto probabilmente appartiene ad un gatto? Seriamente? Forse è meglio non andare però, non mi piacciono le sensazioni che mi trasmette quell’ombra… Comincio a dialogare con me stesso nella mia testa. Chris da quando sei un sensitivo? Insomma sii più coraggioso. Va e affronta quel gattaccio. Ma se non fosse un gatto? Se fosse qualcosa di maligno e oscuro? Chris hai davvero paura? Credo di si, ma di cosa? Chris vuoi scoprire cos’era? Si, o forse no? Se proprio vuoi scoprirlo vieni a vedere. E se fosse… Cosa, un mostro? Potrebbe anche esserlo.

Un braccio mi cinge i fianchi, salto in aria, mi giro e mi ritrovo un Darren tutto sveglio e sorridente.

“Ma come, tu fino a poco fa non eri quello che mi odiava, che avrebbe preferito lasciarmi in balia di qualche stupratore?”. Dico in finto tono accusatorio. Il nano fa spallucce e mi sorride dolcemente. “Beh avrei potuto anche farlo, ma poi non avrei avuto l’opportunità di scattarti delle foto altamente imbarazzanti che venderò in giornata a qualche paparazzo. Foto da prima pagina! ”. Dice lui in tono beffardo, lasciandomi i fianchi e dirigendosi in cucina. Sgrano gli occhi. “Quali fotografie?” gli chiedo inseguendolo. “Chris Colfer si da alla pazza gioia. Il gay più sexy e ambito di New York beccato in pose oscene e momenti intimi con se stesso.” Mi grida Darren dalla cucina mentre io lo raggiungo. “Pose oscene e momenti intimi con se stesso?”. Ripeto. “No un momento.. Il gay più sexy e ambito di NYC hai detto?” Lo riprendo immediatamente.

Darren mi guarda come se avesse realizzato in quel momento cos’ha detto. “Si, no, cioè, Chris sai che ho sempre pensato che tu sia un ragazzo molto bello.” Balbetta lui. “Si ok Dare, ma non hai mai detto che sono sexy e ambito.” Dico aggiungendo un pizzico di malizia. Se Dare crede davvero che sia un ragazzo sexy posso giocarmi questa carta. Penso avvicinandomi a lui. Del resto, quando mi ricapiterà di svegliarmi una mattina, dopo una serata fuori, a casa sua, soli e indisturbati?

“Chris non farti venire strane idee in mente.” Ansima lui sentendo il mio corpo più vicino al suo. “Dare..” gli sussurro piano alitando sul retro del suo collo. Lui trema e mi sfugge di lato andando verso un mobile. “C-Chris, cosa vuoi mangiare per colazione?” Mi chiede poi fingendo indifferenza aprendo e chiudendo vari cassetti come alla ricerca di qualcosa. Te, mangerei te, mio caro Dare!

“Credo sia meglio che prepari io la colazione.. Sai l’ultima volta che ti ho visto ai fornelli hai ribellato una povera e indifesa cucina..” gli dico avvicinandomi di nuovo a lui  che mi dava le spalle e mi offriva una completa visuale del suo lato B fasciato da pantaloncini. “Del resto sappiamo bene che poi in cucina sei anche una frana.” Dico poi chiudendo il cassetto che aveva appena aperto. Lui si gira di scatto e ci ritroviamo a poca distanza l’uno dall’altro. Sento i suoi respiri profondi, il suo profumo mi inebria, i suoi occhi color caramello sorpresi che incontrano i miei e sembra che tutto il resto svanisca. Io mi avvicino piano a lui, che sembra paralizzato, la mia erezione incontra e sfiora la sua. Allora gli piace?

 D’un tratto si irrigidisce, ha tutti i suoi muscoli tesi, quelli del volto, quelli delle braccia, mi guarda come se avesse.. Paura?

Le nostre labbra sono a distanza di un bacio quando si sente un rumore assordante provenire da una delle camere. Tempismo perfetto!

Io salto in aria allontanandomi anche un po’ infastidito. Darren invece si rilassa un po’ e manda un sospiro, se di sollievo o delusione non saprei dirlo. “Meglio che vada a vedere cos’è caduto…” Mi dice con voce roca che mi fa trasalire. Questo ragazzo ispira troppo sesso! Penso mentre comincio a preparale la colazione. Era eccitato. Era davvero eccitato per quello che stava succedendo. Stento a crederci. Accenno un sorriso ricordando la prima volta in cui ci siamo baciati, per così dire. Insomma, io l’ho già baciato tante volte! Beh… Se i baci di scena valgono come baci.

Ricordo come lui era così disinibito, come non si creava problemi nel baciarmi. Ed io invece ero nel panico più totale. Ricordo la mia perplessità nel momento in cui Ryan, dandomi i copioni degli episodi che andavano dal 6 al 16 della seconda stagione, mi disse che la vita di Kurt sarebbe cambiata radicalmente da quel momento in poi.
E come dimenticare la scenata fatta dopo aver letto ciò che accadeva? Al solo pensiero scoppio a ridere.

A un tratto torna Dare in cucina, mi giro per lanciargli una delle mie battute a effetto, ma una volta che incontro i suoi occhi, mi blocco.

E’ terrorizzato!




Ecco..
Ho aggiornato.. Che ne pensate? Vi garba un capitolo del genere? Spero di si, perché l'ho scritto durante tutta la serata..
Ma comunque... Vedete, ecco non si è mai visto che io aggiornassi due giorni di fila..
Non vi abituate, perché dalla prossima volta pubblicherò una volta a settimana, se riesco..
Sappiatelo u.u Ovviamente vi voglio bene, ma voglio bene anche a quel briciolo di sanità mentale che mi resta, e non vorrei doverle dire addio! :3
Detto ciò io vi rinnovo l'invito nella mia pagina: 
https://www.facebook.com/ChibiRida94
E vi aspetto li!:) Ovviamente anche se voi non consigliate io scrivo comunque, perché tengo particolarmente a questa ff, forse perché è una CrissColfer, forse perché mi sta inquietando. Fatto stà che mi piace :3
Quindi vi saluto miei cari lettori, vi auguro una Buona Pasqua e una Buona Pasquetta in estremo ritardo e vi do appuntamento al prossimo capitolo:)
P.S. Ringrazio Coccorita91 che ha messo la storia tra le preferite e Lelagleek che l'ha messa tra le seguite già dal prologo:) Spero che, se avete apprezzato il prologo, vi piaccia anche questo primo capitolo, anche se un po' corto:)
Un bacione, ChibiRida94!:*

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Capitolo 3
*** Old Pages ***


Salve a tutti cari lettori!:) Sono tornata con un nuovo capitolo!:) So che è passato parecchio, però il capitolo che avevo cominciato a scrivere non mi piaceva granché, così l'ho cancellato e ricominciato :( Scusatemi per l'attesa! :(



Quando mi sono trasferito in questo splendido appartamento a New York, non avrei mai creduto che quello che la vecchia inquilina, Rosa Demetrio, aveva scritto nel suo diario, fosse la verità.


Ricordo ancora il giorno in cui misi piede in questa casa, era estate, il periodo di riprese stava per riprendere. Avevo avuto giusto il tempo di cercare un piccolo appartamento già arredato che mi avrebbe ospitato per un po’, e proprio mentre sistemavo la mia roba nei cassetti del comodino, avevo trovato un piccolo ripiano proprio all’interno del secondo cassetto.
Estrassi il piccolo quaderno di cuoio sigillato da alcuni lacci. Preso dalla curiosità, lo aprii e cominciai a sfogliarlo, quando poi capii che era il diario della madre della giovane donna che mi aveva ceduto l’appartamento arredato, mi sentii un po’ ficcanaso. Poi non so come, mi ritrovai sul divano a leggere le prime pagine del diario.
“Giorno 21 Settembre 1960 ore 17:30” diceva la prima data del diario. “Io e il mio Joe siamo appena arrivati a New York e abbiamo preso un piccolo appartamento nella zona più bella di Manhattan. Ci siamo lasciati alle spalle il Maine e le nostre vite passate. Da oggi cominceremo a vivere. A vivere davvero.”

Sfogliai un altro po’il diario e arrivai al 30 Novembre 1962, ore 19:50.
“Sono così felice! Oggi è una giornata che ricorderò per sempre! Dopo un ritardo di una settimana e mezzo oggi sono andata dal ginecologo che delle mie colleghe mi hanno suggerito. Aspetto un bimbo! Sono finalmente in dolce attesa! Non ne sono sicura, ma credo di aver visto Joe piangere, credo che il mio cuore stia per scoppiare per la felicità! Aspetteremo la piccola creatura che secondo un po’ di calcoli dovrà arrivare ad Agosto. Intanto ci prepariamo a diventare neo mamma e neo papà.”

Leggendo tra le pagine seguenti mi resi conto di quanto grande fosse questa Rosa. L’amore per il figlio che sarebbe arrivato era tanto e in ogni pagina lo si percepiva, era palpabile il desiderio che lei avesse di stringere il suo primo genito. Poi arrivai ad una pagina velata da un tessuto nero. Spostai poco il velo per poter leggere. La data era 22/02/1963 ore 2:22.
“Ho avuto forti mal di testa e dolori allo stomaco durante la serata fuori con i colleghi di Joe, così lui ha deciso di portarmi in ospedale, infatti ora siamo in sala d’attesa. I dolori continuano ad esserci e sono andata più volte in bagno a causa di forti scariche di diarrea. Sento come se avessi l’influenza febbre e dolori muscolari, ma credo sia normale per una donna incinta… In momenti come questi vorrei la mia mamma accanto, lei saprebbe come aiutarmi… Credo…”

“Giorno 22 Febbraio 1963, ore 3:52. Ho avuto un aborto. Un aborto spontaneo dicono i medici, dovuto ad un tipo di batterio.. il Listeria Monocytogenes, hanno detto loro. Non è colpa nostra, dicono. Probabilmente sono stata infettata da qualche tipo di verdura mal lavata. O dalle acque non depurate di Manhattan. Non lo so. Loro dicono che molto probabilmente è perché ho mangiato un cibo infettato, e allora il batterio ha ucciso il mio bambino. Joe cerca di farmi forza. L’ho sentito trattenere un gemito di sofferenza quando mi ha abbracciato, e giurerei di aver visto i suoi occhi colmi di lacrime, prima che i dottori mi riprendessero con loro per gli ultimi accertamenti. Dio si è preso quello che sarebbe stato il nostro primo figlio, e ho paura che questo giorno, che queste date, queste ore, non verrano mai, mai, dimenticate da me e da mio marito. MAI.”

Leggendo le ultime parole un brivido mi percorse la schiena. D’un tratto li faceva più freddo. Avevo la sensazione di non essere solo. Una sensazione di paura si fece avanti e istintivamente chiusi il libro di colpo. “Per oggi basta” pensai mentre mi passavo una mano sulla bocca e piano piano andavo a carezzarmi la testa.
La settimana dopo iniziavano le prove, e mentre preparavo lo zaino che porto sempre con me, misi istintivamente il diario dentro, e durante una pausa, nel fantomatico appartamento di “Kurt e Rachel” , lo trovai e cominciai a rileggerlo.

“Giorno 1 Marzo 1963, ore 10:09. E’ passata una settimana esatta da quel giorno dannato. Io e Joe non riusciamo a darci pace, abbiamo chiamato una specialista capace di rimuovere i brutti ricordi dalla mente. Io non mi fido molto.. Joe vuole provare comunque. Non mi va di contrastarlo, perciò faremo questo incontro. D’altronde cosa potrebbe mai andare storto?”

“Giorno 22 Marzo 1963, ore 17:22. La specialista ha insistito per fare il rituale un mese esatto dopo l’accaduto, e adesso ci ritroviamo io e Joe seduti sul divano ad attendere l’arrivo della donna. Durante il primo incontro ci ha spiegato che la sua è una seduta molto simile ad una seduta  spiritica, ma notata la mia titubanza alle sue parole, ha aggiunto che non si corrono guai seri. Io però di queste cose ho sempre avuto il terrore. Sono cresciuta nel Maine,ho sempre frequentato la chiesa con i miei genitori, ,ma li le cose strane e terribili accadono più spesso di quanto voi crediate. Mia madre le attribuiva a degli assassini accaniti, eppure in ogni avvenimento c’era sempre qualcosa di satanico o qualcosa che riguardasse l’aldilà. Ho sempre temuto certe cose. Ma Joe è convinto, lui vuole dimenticare, e in parte anch’io. Vivere con questo dolore è impossibile.”

“Giorno 23 Marzo 1963, ore 2.22. E’ notte fonda, la specialista è andata via. Abbiamo fatto una seduta spiritica vera e propria alla fine. Da quando quella donna è andata via ho un brutto presentimento.. Ho provato a dormire un po’, ma con scarsi risultati. Mi sento costantemente osservata, in pericolo, è entrato qualcosa di brutto in casa mia, in casa nostra, ma da come russa Joe, sembra che solo io me ne sia resa conto.. Ho sentito un rumore provenire dal corridoio.. vado a controllare..”

“Giorno 23 Marzo 1963, ore 3:52. Mi sembra così strano! Mi sono alzata per andare a controllare cos’era stato quel rumore, proveniva da uno scatolo nello stanzino accanto al bagno, probabilmente era messo male ed è caduto.. Solo.. Mi sono alzata per pochi minuti però! Ma adesso sono le quattro del mattino! Non è possibile! Meglio dormirci su. Buona notte.”
“Giorno23 Marzo 1963, ore 11:40. Sto preparando il pranzo, mentre Joe sta per tornare da lavoro. Oggi preparerò un pranzetto con i fiocchi! Non ricordo nulla di ciò che è accaduto ieri.. Ed è anche strano il fatto che io non abbia scritto nulla a riguardo.. Beh, forse non avrò avuto niente da scrivere..”

Chiusi il diario in preda al panico. Qualcosa di strano, di molto strano era successo a Rosa. Lei.. Lei aveva scritto tutto eppure non ha scritto nulla.. Com’è possibile? Chris mi si avvicinò curioso ed io misi via il diario. Cominciammo a stuzzicarci, come nostro solito, dovevamo girare la scena di rottura tra i nostri personaggi, e da quel momento in poi ci saremmo visti molto raramente sul set. Era un vero peccato perché amavo passare il tempo con Christopher-rompiscatole-Colfer.
Dopo qualche giorno il diario mi ricapitò fra le mani, ripresi a leggerlo, ma ogni volta che riprendevo qualcosa di strano succedeva in casa, cose che cadevano, rumori strani, brutte sensazioni.. Ogni cosa mi spingeva a chiudere il diario.

Le cose che lessi furono normali dopo il 23 Marzo. Rosa tre anni dopo ebbe due splendide figlie, Elisabeth e Jade, dopo un maschietto, Carl, e infine nel 1974 ebbe Cora, la ragazza che mi affittò l’appartamento.

Tutto sembrava apparentemente normale. Tutto fino al 22 Febbraio del 1983.



Ecco.. In questo capitolo ci sono vari riferimenti, sia a Stephen King che a Once Upon a Time (C'era una Volta) .. Il fatto che Rosa vivesse nel Maine e che li avvenissero cose strane.. beh.. Ogni libro del Re è ambientato in una cittadina del Maine :3 e poi il nome "Cora" viene dal tf OUAT :3
Comunque, il prossimo capitolo è in fase di svolgimento, non so quanto ci vorrà a finirlo, ma spero di caricarlo entro la prossima settimana, al solito!
P.s. Ringrazio Aria Writes; BlackCobra; lelagleek e SaraGleek per aver messo la storia tra le seguite e coccorita91 per averla messa tra le preferite!
Un bacione grande a tutti voi!
A presto!
ChibiRida94:*

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Capitolo 4
*** Dreams or Reality? ***


“Giorno 22 Febbraio 1983, ore 20:40. Oggi, sono tornata nel Maine. Mia madre è molto malata e temo  che stia per morire. Quando sono entrata nella sua camera mi ha guardato sgranando gli occhi. Non ci siamo viste per anni e sicuramente avrà notato qualche cambiamento. Poi però mentre parlavamo, mi ha stretto la mano d’un tratto e mi ha sussurrato di stare attenta a ciò che mi porto dietro, che non sempre si è al sicuro solo perché il male non si vede. Mentre parlava, continuava a guardare un punto indistinto dietro di me, così mi sono girata a guardare ma non ho visto nulla… Lei ha continuato a dire che certe cose fatte in passato, hanno conseguenze nel futuro. Ma non so a cosa si stesse riferendo, forse alle liti con i miei fratelli, forse alla mia fuga con Joe… Non so proprio… Poi ha aggiunto di proteggere i miei figli, di depurare i pensieri e i ricordi, così il primo capirà, ha detto, ma non temerlo mai, di non avere paura, che lei ci sarebbe sempre stata a proteggermi. Prima che la badante mi mandasse nell’altra camera ha aggiunto che il primo è con me, che non può lasciarmi se non lo lascio andare io… Ammetto che mi ha un po’ spaventata.”

“Giorno 22 Febbraio 1983, ore 2:22. Sono stata svegliata bruscamente da un rumore strano. Vado a vedere cos’è stato… Forse mia madre ha bisogno di me.”

“Giorno 22 Febbraio 1983, ore 3.52. Sono andata in giro a controllare e quando sono arrivata in camera di mia madre l’ho trovata sveglia, era seduta sul letto, io ero dietro la porta socchiusa, e lei non poteva vedermi. L’ho sentita.. l’ho sentita bisbigliare qualcosa a qualcuno, ma dalla mia postazione non riuscivo a capire chi fosse. Ho provato a guardare poco più il la, per capire chi fosse l’interessato, ma non vedendo nessuno ho portato il mio sguardo di nuovo su mia madre. Adesso lei mi guardava fissa, mi aveva vista, e stava spalancando gli occhi. Ho visto tante volte la paura negli occhi di mia madre, ma mai fino ad ora avevo visto il terrore, il terrore puro. Stava per parlarmi, quando improvvisamente la porta si è chiusa sola sbattendo forte, come se qualcuno l’avesse spinta apposta, affinché io non sentissi ciò che stava per dirmi mia madre. Sono rimasta dietro la porta, ho provato ad aprirla nuovamente, ma sembrava chiusa a chiave, mi sono allarmata un po’, ma poi ho sentito mia madre parlare ancora. – Lascia in pace lei! – diceva. – Sono io quella che devi prendere. – non capivo di cosa stesse parlando, ne con chi, ma rimasi li a sentire. – Questa cosa risale al passato, suo figlio maschio primo genito non è nato, te lo sei già preso, come da patto. – Non capivo a quale primo figlio si riferisse. Non ho mai avuto un figlio maschio, o almeno non come primo genito, le prime figlie che ho avuto sono El e Jade, solo più tardi ho avuto Carl, e non l’ho mai perso… - Non puoi prenderti lei! – ha esclamato mia madre ad un certo punto. – No! Fermo! Mi offro io! Mi offro io.. Prendi me, ma non lei! – Dopo di che ho sentito una risata profonda, maligna, non molto rumorosa, non era una risata forte, ma era abbastanza forte da essere percepita nel profondo della notte. Dopo un momento di paura ho cercato di sentire altro, mia madre non parlava più, allora mi sono fatta coraggio ed ho aperto. Ho trovato mia madre distesa a letto, con gli occhi sbarrati e le labbra piegate in una piccola smorfia di tristezza. Credo che sia stato allora, il momento in cui ho cominciato a urlare intendo. Adesso sono qui, non sono più le 3:52. Quello è stato l’orario in cui mia madre è morta. In questo momento sono le 5 del mattino. Tutti ormai sono svegli, lo sono tutti dal momento in cui ho urlato … Non ho ancora pianto però. I miei fratelli hanno pianto, mia sorella più grande ha pianto disperatamente, io no. Io sono rimasta impassibile. Penso ancora al discorso avvenuto tra me e mia madre proprio ieri e alle cose che ha detto questa notte. Devo capire a cosa si stesse riferendo. Adesso però devo chiamare Joe e dare la cattiva notizia.. Ho bisogno che lui venga qui..”

“Giorno 22 Marzo 193, ore 3:52. E’ passato ormai un mese da quando mia madre è morta, ed è da un mese che non scrivo più questo diario. La vita ha ripreso la sua andatura regolare, ma qualcosa è cambiato. Sogno spesso mia madre, la sogno ogni notte, quasi tutte le notti il sogno è lo stesso, ma questa notte no, questa notte è stato diverso.  Mi sveglio sul freddo letto di quando ero bambina, mi guardo intorno, sono nella mia vecchia camera. Sento dei rumori, così mi alzo e vado in giro, controllo in cucina, in bagno, nel salone, lascio per ultima la camera dei miei. Arrivo davanti alla porta della camera da letto e vedo mia madre, vestita di nero, il volto pallido, bianco cadaverico, lei mi vede e allunga le sue braccia diafane verso me, io faccio per avvicinarmi, ma ad un tratto qualcuno la risucchia via, la vedo scomparire nel buio, mi avvio all’interno della camera da letto e la vedo nello specchio posto di fronte al letto. Faccio per sfiorarle il volto dallo specchio ma la sua faccia comincia a deformarsi e trasformarsi, comincia a cambiare fisionomia e diventa quella di un mostro nero orribile che indossa un sorriso inquietante. Questo si slancia verso di me ed io scappo via, mi afferra il braccio e sento che quella parte da “Lui” presa comincia a bruciare, mi libero dalla presa e scappo in cantina, mi chiudo dentro, ma dentro c’è buio, troppo buio, ed ho paura, perché so di non essere sola. Scendo le scale arrivando al centro del seminterrato. Mi guardo in torno, ma non mi accorgo che sotto di me comincia ad aprirsi una voragine dalla quale escono delle braccia, una risata malefica mi fa rabbrividire. Mi nascondo dietro un vecchio scatolo mentre degli “esseri” oscuri mi si avvicinano, uno di loro porta un bebè in braccio, capisco che è un piccolo perché ne sento i versetti, cerco di scorgere il volto del bambino e lo vedo deformato in qualcosa di demoniaco, cerco di muovermi, di scappare, ma qualcuno mi sta tenendo, sento delle braccia fredde cingermi la vita e graffiarmi con le unghie e allora comincio a urlare e dimenarmi nel tentativo di scappare. E’ stato allora che Joe mi ha svegliata, ero in preda al panico e avevo un dolore lancinante al braccio, così mi sono alzata per andare a rinfrescarmi il volto in bagno, ma guardandomi allo specchio ho visto il segno viola di una mano nel mio braccio, come se qualcuno lo avesse stretto al punto tale da avermi lasciato il segno. Mi sono alzata la maglia e ho visto i segni dei graffi. Non è stato solo un sogno, e di questo ho paura. Ho troppa paura. Adesso sono seduta sul divano, non ho sonno. Ho paura di addormentarmi e rientrare nell’incubo. In casa c’è silenzio, ma c’è un fruscio di sottofondo, proviene dalla cantina. Io però non mi muovo, ho paura anche a passarci davanti per andare in camera da letto, quelle mani potrebbero tornare a prendermi. Domani ne parlerò con la psicologa, si, perché da quando è morta mia madre ho cominciato ad fare delle sedute con questa donna, molto brava e competente nel suo lavoro, la considero una buona amica e confidente, spero che almeno lei possa capire…”




Spazio autrice

Eh si, eh si, indovinate chi torna con una settimana di ritardo a caricare??? Si io! Felici no? :D
Questo capitolo è stato cancellato e riscritto più volte, i miei sono capitoli piccoli, ma tengono più suspance no??
Comunque, carico in ritardo perché in queste settimane ho avuto problemi a casa e ovviamente anche lo studio ha rischiesto le sue attenzioni.. E poi si, lo ammetto, l'ispirazione che ho avuto in questi giorni è stata pari a zero, io scrivo solo quando mi sento particolarmente ispirata, e per ora lo sono stata poco.
BTW mi sento in dovere di dirvi che non so quando arriverà il prossimo capitolo, io vi direi che lo carico in settimana, ma sarei una bugiarda di prima categoria, perché ancora devo scriverlo, ho parecchie idee per la testa, sicuramente però (PICCOLO SPOILER) sarà basato nuovamente sul diario di Rosa ;)

Detto questo mi dedico ai ringraziamenti:
Ringrazio coccorita91, Kitty_94 e Silvers per aver messo la storia tra le PREFERITE!
Ringrazio EmmaSnix per aver messo la storia tra le RICORDATE!
Ringrazio 2ItalianBitches, Aria Writes, BlackCobra, lelagleek e SaraGleek per aver messo la storia tra le SEGUITE!
IO VI AMO, DAVVERO! GRAZIE MILLE!
Spero di non deludere le vostre aspettative con questa storia!

Vi lascio con un invito a recensire la storia, si insomma.. siamo al quarto capitolo e nessuna recensione, (ACCETTO ANCHE LE NEGATIVISSIME DI QUELLE POTENTI VA u.u), fa un po' male XD e anche con l'invito sulla mia pagina d'autrice su FB 
https://www.facebook.com/ChibiRida94 Fateci un salto, cercherò di coinvolgervi di più, anche stesso con tutti gli spoiler che ci sono stati, ce ne sono di cose di cui potremmo parlare, e ce ne sono parecchie :3 Specie per le Klainer <3 <3 <3

Bene adesso vi saluto.. anche perché temo di aver scritto più cose nello spazio d'autrice che nel capitolo D:
Non odiatemi!
Un bacione, ChibiRida94:***


P.S. Il mio cane russa.. Russa parecchio! Forse è lei che mi ispira <3

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Capitolo 5
*** Avviso. ***


Bene bella gente, so che purtroppo a nessuno piace vedere i capitoli chiamati "Avviso" tra le storie che si seguono, ricordando, preferiscono ecc.. perché solitamente ci sono cattive notizie, come per esempio: "Interrompo la storia" "Non mi piace più" o altro. Fortunatamente questo non è il nostro caso :')
Vi scrivo, invece, per avvertirvi che l'aggiornamento dei capitoli riprenderà a Giugno, probabilmente entro i primi 10 giorni.
"Perché?" vi chiederete. Bene, sfortunatamente in queste ultime due settimane di Maggio sarò piena di compiti in classe e interrogazioni abbastanza sostanziose e importanti. La fine dell'anno scolastico si avvicina e devo difendermi con le unghie e  con i denti i voti alti, e recuperare la mia unica insufficienza dell'anno, che è proprio in una delle materie di indirizzo (Spagnolo ç__ç "aaah beh ma è facile" direte voi... Ma NO. Con la prof. che ho io si arriva anche a odiare questa lingua meravigliosa. Credetemi).
Quindi vi lascio solo immaginare in quale stato emotivo e e condizioni fisiche e psichiche si trovi la sottoscritta... Sto fondendo sui libri in poche parole :')
L'aspetto positivo in tutto ciò è che dopo avremo le vacanze estive e potrò scrivere ogni volta che ho ispirazione, senza il peso della scuola, interrogazioni, compiti, ecc ecc..
Solo una cosa mi preme di dirvi, la mia prof di Filosofia, purtroppo, ha deciso per  mia solita e immensa sfortuna di spiegare fino alla fine del mese e di interrogare a Giugno (folle direte voi.. E si, si lo pensiamo anche noi!) quindi se il capitolo arriverà più verso il 10 che verso il 5, contattatemi in privato chiedendomi il nome della prof e prendetevela con lei :') Io non sono responsabile u.u
Bene.. Detto ciò, voglio lasciarvi con diecimila baci, perché ho finalmente ricevuto delle recensioni, e leggere dei commenti positivi sulla storia mi ha fatto davvero emozionare :') Grazie mille! Non credevo potesse davvero piacere a qualcuno all'infuori di me :')
Mi commuovo troppo facilmente, ma questi sono eventi in cui si deve bridare :')
Infine, non lascio commenti sulla 4x22.. anche perché non ho ancora avuto modo di vederla, e dai commenti che hanno fatto altre autrici, che stimo profondamente ( Es: Bay24...  qui trovate le sue storie ---> http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=127656 e qui la sua pagina su fb ---> https://www.facebook.com/Bay24Efp?fref=ts e Frankie 92... Qui trovate le sue storie ---> http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=127209 e qui la sua pagina su fb ---> https://www.facebook.com/pages/Frankie92-EFP/569250319772928?fref=ts 

e Klaineinlove... qui trovate la sua pagina d'autrice ---> http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=132903 e qui la sua pagina su fb ---> https://www.facebook.com/pages/Klaineinlove-EFP-fanfiction/243771392359609

, passateci, sono bravissime a mio parere! ) presumo che il finale di stagione non sia stato come ce lo aspettavamo.
Infine vi lascio con un invito in pagina, x discutere di questa stagione, fatemi sapere cosa ne pensate con un post in pagina ;) mi piace parlare con voi!:) (https://www.facebook.com/ChibiRida94)

Spero di non avervi deluso, ci vediamo a Giugno, un bacione immenso, ChibiRida94:***

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