The nightmare of Akatsuki

di Miya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The red moon ***
Capitolo 2: *** About the night ***
Capitolo 3: *** The game ***



Capitolo 1
*** The red moon ***


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Era una notte buia. In un piccolo pulmino sei ragazzi viaggiavano verso un albergo. Loro non sanno chi ci sia lì ma avevano in mente solo di passare un pò di tempo insieme, solo tre giorni. C'era chi era entusiasta, chi era indifferente. Il silenzio era calato ormai da tempo nel mezzo, finchè un ragazzo biondo e dagli occhi azzurri guardò il compagno vicino per domandare se fosse vero la storia del fratello del ragazzo moro. Questo rispose con un secco si ma il biondo non era soddisfatto. -Per favore, raccontami!- gridò, l'altro sbuffò: -Non ne ho voglia Naruto.--Per favore Sasuke!- esclamò una ragazza di fronte a loro, Sasuke allora accettò. Naruto allora guardò arrabbiato Sasuke domandando: -Perchè quando te l'ho chiesto io hai detto di no e invece quando te lo ha domandato Sakura hai risposto subito si???-, si sentì una voce dietro di loro, era un ragazzo dai capelli castani e lunghi: -Perchè alle ragazze non si dice mai di no.- -Allora avrei detto di si anche a Naruto.- ironizzò Sasuke facendo ridere i propri compagni, Naruto si appoggiò allo schienale arrabbiato. Sasuke cominciò a raccontare: -Bene, era un notte buia come questa. Mio fratello, Itachi, insieme al suo amico Shisui erano andati a fare una gita, qui in questo albergo. Itachi ci parlava nelle sue lettere di cose strane che succedevano lì, di gente strana, dopo qualche giorno non ne avevamo avuto più sue notizie. Cominciamo a preoccuparci, dopo una settimana trovamo nella riva del mare il cadavere di Shisui...-.

Tutti rabbrividirono e il silenzio calò di nuovo. -Ahah! Credi veramente di farci spaventare così? Lo so che è uno scherzo! Vero Shikamaru?- disse rompendo l'atmosfera con la sua risata il ragazzo castano di prima parlando con l'amico vicino che però si era immerso nel sonno più profondo. Sasuke però era serio, sembrava rammentare le scene che aveva raccontato, poi continuò: -Lo ricordo benissimo, Shisui...lui...era senza cervello...-deglutirono -Si..aveva la testa tagliata...tutto quel sangue...- Stringe gli occhi. La ragazza dai capelli rosa lo guardò preoccupata: -Ti senti bene Sasuke?- lui fece cenno di si. Nel gruppo c'era un altra ragazza, che stava in silenzio, impaurita. Naruto la guardò, pensava che era carina, poi scossò la testa e si avvicinò a lei e chiese: -Che hai Hinata? Hai paura?-, la ragazza arrossì senza guardarlo e fece cenno di no un pò titubante. -No, Naruto-kun. Grazie...-. Shikamaru, dopo che gli raccontarono la storia cominciò a pensare. -Può essere che è successo qualcosa in quell'albergo.- disse ma gli altri già avevano capito quel concetto. -Ma chi può essere stato a togliere il cervello a Shisui?- -Zombie, Neji, zombie.- rispose prontamente il ragazzo, lo guardarono confusi. Neji scoppiò di nuovo a ridere, tutti lo guardarono male. Naruto pensò che Neji non sarebbe mai cambiato. Sarebbe stato il solito egoista, sbruffone e scettico come sempre, non avrebbe mai creduto a quello che ha ascoltato fino a quando non l'avrebbe visto.

Finalmente dopo qualche ora arrivarono a destinazione. Appena scesero si ritrovarono davanti a un gigantesco castello in stile antico. Pioveva. Strano perchè il tempo prevedeva delle giornate serene, in estate poi...-Non ci possiamo sempre fidare della televisione!- disse come se fosse un saggio il solito Shikamaru. Naruto guardò dal basso in alto l'abitazione: Era enorme, con mura grigiastre e finestre di vetri colorati. Intorno c'era erba bagnata, molto bagnata e anche molto fango. Doveva piovere da molto, come mai? Intorno non c'era nulla, era proprio disabbitato. L'unico rumore che si sentivano era il muovere delle foglie al tocco del vento e gli ululati dei lupi alla luna. Naruto domandò incredulo a Sasuke se era veramente quello il posto. Sasuke fece cenno di si e si incamminò verso la porta bussando. La porta si aprì da sola, tutti erano calmi, Naruto no, era nervoso. E se sarebbe successo qualcosa a loro? Guardò gli altri. Ma come facevano? Il suo sguardo si fermò sul moro, quanto voleva essere come lui. Sasuke era sempre calmo e serio, non si faceva mai prendere alla sprovvista. Tutte le ragazze le giravano intorno come mosche, non si staccavano mai e lui che fa? Nulla! Il biondo non avrebbe mai perso un occassione come quella, sopratutto perchè erano belle ragazze come Sakura e Hinata. In quel momento lo sguardò del ragazzo si spostò in avanti, era apparsa una donna dai capelli corvini e un fermacapelli a forma di fiore in testa, sicuramente era la cameriera.

-Benvenuti.- Disse con voce impassibile la donna per poi continuare: -Il mio nome è Konan, sono la cameriera dell'albergo Luna Rossa. Voi siete i ragazzi che avevano prenotato qualche giorno fa, vero? Accomodatevi.- I ragazzi entrarono. C'era un pace incredibile, forse erano gli unici che alloggiavano lì. Meglio così, e se invece fossero tutti a dormire? Nonostante l'ora era probabile. Shikamaru guardò l'ora, erano appena passate le sei. Domandò l'ora agli altri ed ebbe lo stesso risultato. Konan li guardava con freddezza, come se non avesse emozioni. -Vi accompagno alla vostra stanza- Annuirono, Konan li accompagnò ma prima aggiunse: -Non disturbate chi abita qui, potreste pentirvene.- Nel frattempo che li portava al piano di sopra incontrarono un uomo dai capelli rossi a spazzola pieno di piercieng. -Chi è quello?- domandò d'impulso Naruto, Konan rispose: -Il direttore dell'albergo, Pain.- -Salve- disserò in coro i ragazzi, Neji si avvicinò all'orecchio di Naruto e cominciò a prenderlo in giro: -Sempre brutte figure ci deve far fare, vero Naruto?-. Di risposta ebbe solo l'espressione arrabbiata. -Salve.- cominciò Pain ricambiando il saluto: -Avete già conosciuto la cameriera come vedo, se avete bisogno di aiuto chiedete a me o a lei, quindi non andate nelle altre stanze a disturbare, potrebbe capitarvi qualcosa di male.- Oltrepassò i giovani.

-Come mai ci hanno detto tutti e due le stesse cose?- disse Shikamaru a bassa voce ai compagni per non farsi sentire da Konan. Lo sapevano, Shikamaru aveva già capito che c'era qualcosa di misterioso in quel castello, qualcosa di proibito, qualcosa di anormale. Era l'intelligentone del gruppo, capiva tutto subito e batteva sempre tutti nei giochi di tavolo. Ma la sua caratteristica principale era la pigrizia. Dormiva sempre e odiava muoversi da ogni cosa che era comoda. L'unico che riusciva a smuoverlo un pò era la sua ragazza, Temari, che ogni fine settimana andava a fargli visita e uscivono sempre insieme. E' un miracolo se lo abbiamo convinto a farlo venire con noi, anzi no...non siamo stati noi a convincerlo, ma sua madre,una donna molto severa e somigliante a Temari. Che agli uomini della famiglia Nara piacciano molto queste tipo di donne? Comunque Shikamaru lo aveva capito, e forse era intenzionato a capire cosa c'era sotto e lo aveva capito da quando Sasuke gli aveva raccontato la storia.

Konan prese le chiavi per aprire la stanza. Naruto guardò le due ragazze cha parlavano. Pensò che erano proprio carine, sopratutto Hinata. Era molto timida, è vero, ma sapeva che un giorno avrebbe fatto un discorso senza che lei sarebbe svenuta. Era la cugina di Neji e per fortuna non hanno niente in comune. Sakura, invece, era una ragazza di carattere, sapeva comandare con la sola forza. Quando si arrabbiava faceva paura anche i bulli della scuola. Aveva una cotta pazzesca per Sasuke, pensava che nessuno lo abbia capito ma lo sa tutta la scuola. Konan aprì la porta e fece entrare Sasuke e Shikamaru. Domandò perchè loro dovevano essere per forza insieme e rispose che il capo gli aveva ordinato di mettere insieme i ragazzi che hanno la stessa iniziale. -Ma che regola è???- pensò. Poi però un pensiero gli passò nella mente, sarebbe stato in camera con Neji Hyuuga. Per lui era la fine del mondo! Sicuramente non l'avrebbero messi con Sakura o Hinata, sono delle ragazze.

Rassegnato entrò nella stanza con Neji. Il ragazzo dai capelli lunghi lo guardò. Era finito proprio con lo stupido del gruppo. Sapeva che non avrebbe mai fatto nulla di buono. Era sicuro che quel ragazzino testardo, irascibile e pauroso sarebbe sempre scappato davanti ai pericoli, cosa ci si poteva aspettare da lui? Sicuramente avrebbe combinato qualcosa nell'albergo, come spaccare vasi o persino disturbare gli altri come avevano proibito a loro. Lo guardò ancora, si era distesso nel letto goffamente, Neji ghignò. In quel momento Naruto lo guardò spaventato. Neji chiese: -E' comodo quel letto, vero?- Naruto rispose di si. Neji posò la valigia a terra e si mise davanti al letto. -Togliti- ordinò. -Come?- domandò confuso l'altro. -Togliti, questo è il mio letto.- Quella era l'inizio di tre giorni tra litigi, divertimento e compagnia...o forse no?

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Scusate, scusate per prima! Mi ero dimenticata il particolare delle <<>> ma ora ho corretto! Spero che sia di vostri gradimento! ^^ Comunque niente recensioni niente fanfiction quindi recensite! XD E ringrazio Keiko Sayuri ancora, ciao! XD(E chi mi ha corretto^^')

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Capitolo 2
*** About the night ***


Capitolo2

Konan aveva appena lasciato sole le due ragazze. Sakura e Hinata cominciarono a disfare le valigie. Hinata guardò la stanza. Era di un colore giallastro, le pareti erano molto vecchie e le mura sembravano quasi che stessero per cadere. C'era un solo armadio, uno delle due avrebbe messo sicuramente le proprie cose nei cassetti. I letti sicuramente non erano di alta qualità ma non erano scomodi. -E' strana questa stanza- disse, Sakura spiegò che era un vecchio castello che esiste da anni, ecco perchè le pareva strana. -Per esempio guarda questo quadro!- indicò un quadro, dove c'era una donna dai capelli neri e lunghi, vestita in settecentesco e con una corona in testa.-Quanto vorrei essere bella come lei!-, Hinata però disse: -Tu sei bella, non ti devi lamentare...sai che assomiglia a Kurenai e Shizune?- Sakura rise: -E' vero! Anche alla cameriera!- -Magari, è qualche suo antenato.- -Già...-

Naruto e Neji, invece, erano ancora alle prese per dividersi le cose. C'erano due armadi, uno pulito e uno pieno di ragnatele. Si litigavano proprio per avere l'armadio più pulito. -Lo voglio io!- gridò Naruto. -No, la uso io perchè è più pulita!- stabilì Neji come se fosse lui a comandare. -Ma perchè devo prendere io quella più sporca?- domandò Naruto e Neji gli rispose che era quella perfetta per lui e lo lanciò verso quell'armadio. Naruto fece un segno di disgusto: -Preferisco lasciare i vestiti nella valigia, tanto sono solo tre giorni.- Gli altri due erano distessi sul letto a pensare. -Sasuke, secondo te perchè ci hanno chiesto di non andare dagli altri?- Domandò il sapientone in cerca di qualche risposta ma Sasuke in ironia rispose: -Ma che domanda è? ha visto Naruto e ha capito subito che sarebbe andato in giro per tutto l'albergo.- -Dico sul serio- -Allora non so che dirti.- Shikamaru sospirò. -E se andiamo a vedere noi?- Sasuke sobbalzò. -Che vai dicendo? Non possiamo!- -Non mi interessa, finchè non scopro che c'è dietro questo posto non farò quello che mi dicono.- Shikamaru si alzò e uscì dalla stanza. Sasuke lo seguì. -Ma sei pazzo?- esclamò il moro provando a far tornare l'amico dentro, però questo si staccò con facilità. -Non provarmi a fermarmi, sono stato chiaro?- Si guardarono per un pò negli occhi. Alla fine Sasuke si arresse: -Ti seguo.-

Si trovarono in un lungo corridoio pieno di porte, tutte uguali, e cominciarono a bussare a tutte, senza avere risposta. Quando si avvicinarono a una porta sentirono della urla disperate di parole imprecise e senza significato.-Ma che cosa è?- Domandarono tutti e due in coro. -Sembra una lingua antica.- disse pensieroso Shikamaru, -A me sembra un pazzo!- esclamò Sasuke sarcasticamente. -Forse un pazzo che parla una lingua tutta sua!- ricambiò l'altro per poi aggiungere: -Però secondo me è qualcosa di serio, perchè tenere qualcuno che dovrebbe stare al manicomio in un hotel?- -Forse è meglio andarcene.- -Ssh...senti?- -Non sento nulla...- -Infatti!- La porta si aprì da cui uscì un uomo molto alto, muscoloso, dai capelli grigi nonostante il giovane aspetto, dallo sguardo potente e maestoso. -E voi chi siete?- domandò. -Siamo quelli della stanza accanto.- risponde prontamente Sasuke, l'uomo li guardò con sufficienza e poi li oltrepassò dandogli un discreto benvenuto.

Continuarono a bussare alle porte, andando anche in quelle delle ragazze che erano occupate ad altro per andare in giro con loro. Si fermarono in una stanza, era particolarmente silenziosava e la porta era semiaperta. Piano piano entrarono e si guardarono intorno. Era tutto buio, si vedeva l'interno solo grazie alla luce del corridoio. Ma non c'era molto da vedere, c'era solo una bara. Si avvicinarono ad essa e l'aprirono a metà, stavano per guardare il suo interno quando un ombra gli coprì la luce. Si girarono. C'era un uomo molto alto con un cappotto e una maschera a spirale arancione, da una manica usciva un pezzo di stoffa e attraverso l'unico buco della maschera si vedeva benissimo l'occhio di un colore rosso sangue. I due cominciarono a tremare. -Che state facendo qui?- chiese guardando i due con serietà. Shikamaru e Sasuke senza rispondere scapparono dalla stanza sperando che non li seguisse.

Si trovarono alla fine del corridoio, dove c'era una porta di ferro. Sasuke guardò Shikamaru che provava ad ascoltare dentro la stanza.-Questo sarà sicuramente il magazzino!- esclamò il moro sicuro di quello che diceva, Shikamaru rispose: -No, parlando con la cameriera questo piano è molto più lungo, anche se c'è un piccolo magazzino.- -Tsk...pensi sempre di sapere tutto eh?- -Io, so tutto- -Tsk- -La cena è servita- L'ultima voce li fece sobbalzare, quando era arrivata Konan? Annuirono e la seguirono fino alla stanza da pranzo. Era lussuosa e c'era un enorme tavola con dieci sedie. Seduti già c'erano il direttore Pain, il famoso tizio dalle strane parole che parlava con un tizio incappucciato di cui si vedevano solo i grossi occhi verdi. In più c'erano Neji, accanto al direttore e Naruto. Si accomodarono anche loro.

-Ma dove eravate finiti?- Domandò Neji, ma Shikamaru gli disse di aspettare, non sa in verità se glielo avrebbe detto, sapeva anche lui che non si poteva fidarsi facilmente da lui. Pain guardò i ragazzi: -Ma dove sono le due fanciulle?- -Non sono volute venire. Non avevano appettito.- -Male, molto male.- I quattro ragazzi lo guardarono instranito, Pain continuò: -Non credete anche voi che delle belle ragazze come loro dovrebbero mangiare per diventare delle belle donne come la mia cameriera?- I ragazzi annuirono senza pensarci troppo, non che davanno ragione al direttore ma più che altro per non fare brutta impressione, perchè quel tizio pensava di parlare con degli uomini, e non con dei ragazzi maturati da poco. O almeno dava questa impressione.

-Questi sono i mocciosi?- Annuirono e si presentarono, ma il tizio incappucciato non voleva sapere niente di loro e li rimproverò, il compagno vicino però lo calmò. -Non fare così Kakuzu, sono solo dei bambini- -Fottiti Hidan- -Eh no! Non dire queste parole a me!- Cominciarono a litigare, i quattro ragazzi li guardarono un pò perplessi. -Litigano sempre, vero signor Pain?- Chiese Naruto ricevendo una risposta affermativa. -Come immaginavo-. Sasuke guardò i tre posti vuoti e domandò: -Come mai non ci sono gli altri?- -Preferiscono cenare la sera. E' più tranquillo- rispose Konan, sempre dritta e perfetta accanto al padrone. Dopo aver finito la cena ringraziarono e andarono nelle loro stanze.

In quella sala da pranzo, nei sette posti vuoti, apparirono delle figure. Ma non sembravano creature umane...sembravano molto peggio. -Che interessanti i nuovi tipi.- -Si, lo so. Molto...- Pain guardò tutti, c'era un posto vuoto. - Manca qualcuno vero?- Domandò il direttore. Gli altri fecero cenno di si -Starà facendo visita ai nuovi arrivati, anche se non sento urla di terrore.- disse una delle figure come se conoscesse l'assente. Poi tutti si girarono verso la figura che si trovava a capo fila di fronte al capo dell'albergo -Lo conosci?- L'interpellato annuì senza aggiungere qualcosa. Nel frattempo qualcuno di invisibile agli occhi di tutti spiava le ragazze: -Mi piacciono i nuovi arrivati, sono quelli che si spaventano facilmente pensando che l'albergo sia solo un vecchio castello normale...sopratutto se sono ragazze, sono quelle più ingenue...-

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Ringrazio Julia83 e Dragon89 per le recensioni! Spero di essere stata veloce^^ Comunque ci sentiamo al prossimo capitolo che sono di fretta, ciao!

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Capitolo 3
*** The game ***


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Era appena calata la sera, nella camera delle ragazze c'era ancora un pò di disordine. sakura si guardò bene intorno: -Se non fosse così da film horror sarebbe fantastica.- - Già, ma non ci possiamo lamentare- rispose uscendo una maglietta viola dalla valigia. - Anzi mi domando che staranno facendo i ragazzi.- -Si staranno divertendo senza di noi- disse la rosa sbiuffando. Hinata la guardò: -Non penso che farebbero una cosa del genere, no? Siamo venuti qui per stare insieme.- -Si, hai ragione- Sakura sospirò e ricominciò a sistemare i vestiti della valigia. Hinata alzò lo sguardo di nuovo al quadro. Si rese conto che la donna aveva gli occhi chiari come i suoi. Pensava che era solo una coincidenza. Qualcuno bussò alla porta interrompendo i pensieri di Hinata che andò ad aprire. Appena vide chi c'era urlò facendo urlare anche il nuovo arrivato. Era un uomo dai capelli blu, robusto e alto...ma la cosa che la faceva rabbrividire...era la pelle blu! Sakura si avvicinò alla porta spaventandosi. -Chi sei?- domandò. L'uomo blu fece un inchino: -il mio nome è Kisame e sono qui per darvi il benvenuto da parte mia e dal dottore Zetsu. e' molto impegnato e non è potuto venire di persona.- Le due ringraziarono. -Belle ragazze, che ne dite di vedere il posto?- Le due annuirono, erano sicure che non avrebbero disturbato nessuno.


-Come?? Una stanza con un morto???- urlò Naruto dopo che shikamaru aveva raccontato a lui e a Neji cosa era successo. -Si, vieni ti facciamo vedere ma non fare rumore!- Li accompagnò nella stanza con la bara. Quando si avvicinarono ad essa si accorserò che non c'era nessuno. - Ma prima c'era!- Disse incredulo Shikamaru. - Secondo me ve lo siete inventati. - disse Neji - Io me ne vado- Se ne andò. Naruto lo guardò male - Meglio che se ne va. Comunque sei sicuro che è questa la stanza?- -Si, usciamo.- Uscirono dalla stanza andando in quella di fronte. Era molto pulita e ordinata, sembrava che lì non ci stava nessuno. Era piena di polvere e c'erano cosa molto antiquate che ormai non si usavano più. Non riuscirono ad entrare perchè qualcuno dietro di loro li fermò. -Che state facendo qui?- Erano arrivati le due ragazze con Kisame. I ragazzi li guardarono spaventati. -Niente!- Sakura entrò nella stanza, mentre gli altri guardavano Kisame. L'uomo li tranquilizzò che non era cattivo. -Signorina Sakura, torni qui. quella stanza è pericolosa!- la ragazza lo guardò. -Perchè cosa ci pottrebbe essere di pericoloso?- -Io.- Una voce la fece rabbrividire, sentiva delle mani fredde sulle spalle. Sakura girò il volto spaventata. Era un ragazzo dai capelli rossi e occhi castani, era apparso dal nulla...e volava! kisame entrò nella stanza: -Sasori-san! La lasci stare!- -No, mi voglio divertire. E' da tanto che non arrivano delle belle ragazze- Sakura tremava: -C-cosa sei?- Sasori la guardò ghignando: - E' una bella domanda, sicuramente non sono morto perchè sto parlando con te, ma non sono vivo perchè il cuore non mi batte- Si avvicinò di più al suo orecchio. - Ti sto prendendo in giro...sono una fantasma...-


Sasuke entrò nella stanza: -Lasciala andare!- -Tsk...e tu chi saresti? Il suo fidanzatino?- -Lasciala!- Continuava a gridare il moro, Sasori rispose con malizia: -Perchè? Che vorresti fare? Uccidermi per caso?- Fece una risata agghiacciante. Sasuke si avvicinò ma Shikamaru lo fermò. - Non puoi fargli nulla-disse il ragazzo-non puoi fare nulla a una fantasma.- aveva notato un quadro nella stanza, era raffigurato il ragazzo che teneva prigioniero Sakura. -Sei tu quello?- -si, sono io- rispose Sasori, poi aggiunse: -Era principe di questo paese, fino a qualche secolo fa. Mi manca la mia principessa.- Diede un bacio sulla guancia a Sakura che tremava ancora di più. I due sparirono. Sasuke andò nel punto dove erano spariti: - Dove sei bastardo???- -Ti faccio un gioco- la voce di Sasori si sentiva ancora: - Io mi imposseserò di qualcuno e tu devi indovinare. Sarà difficile, molto difficile.-


Naruto nel frattempo si girò verso il corridoio, si accorse che Hinata era sparita. Naruto entrò nella stanza con la bara, non era più vuota. Seduto sul bordo della bara c'era un uomo dalla carnagione pallida, dai capelli biondi lunghi di cui una ciocca gli scivolava nel viso coprendo un occhio, dalle sue labbra scivolava una goccia di sangue. -Ehi! E tu chi sei?- Domandò Naruto, l'uomo si asciugò la goccia di sangue: -Deidara, creatura della notte.- Hinata si era fermato davanti a lui. Deidara sorrise facendo vedere i canini ai lati -Oh no!Hinata torna qui!- Gridò il ragazzo ma l'amica non lo sentiva. Si era avvicinato molto a lui. Il vampiro circondò con la braccia il suo bacino e si avvicinò al suo orecchio. -Io ti amavo tanto, e tu non mi hai voluto. Ti adoravo ma tu mi hai reso quello che sono, tu hai reso tutti quelli che sono qui a una vita disperata, è ora di pagarla...- la morse e cominciò a bere il suo sangue. Hinata urlò, Naruto velocemente diede un pugno a Deidara facendolo staccare e prese Hinata che stava per svenire. -Ch-che cosa è successo?- domandò Hinata sembrando essere tornata in sè stessa. -Te l'ho dico io cosa è successo, siamo finiti in un hotel di mostri!- Deidara rise e si asciugò la bocca dal sangue. -Era buono, complimenti. Penso che ti seguirò.- Hinata era spaventata. Naruto la strinse a sè. Deidara guardò i due: -Ti faccio un gioco piccola, portami una bottiglia del tuo sangue e io ti lascerò. Tanto con le nuove tecnologie che avete dovresti trovare del nuovo sangue.- ridacchiò. -E' una promessa?- domandò Hinata, Naruto la guardò. Deidara rise: -Si, si te lo prometto.-Sparì. -Non vorrai farlo sul serio?- domandò Naruto sbalordito. -Non posso fare altro, ma forse possiamo trovare una soluzione.-


Sasuke e Shikamaru erano ancora nella stanza. Sasuke camminava arrabbiato. -Calmati Sasuke, troveremo una soluzione!- esclamò Shikamaru. -Lo spero! Quanto vorrei ucciderlo!- -E' un fantasma, non puoi ucciderlo...- -Lo so!- sospirò e uscì dalla stanza. Continuarono a camminare fino alla fine del corridoio. -Dobbiamo anche scoprire cosa c'è dietro la porta di ferro.- disse il ragazzo castano guardando davanti a sè.-Lo so, scopriremo anche quello. Ma prima voglio solo sapere se lei sta bene.- -Innamorato?- -Si, mi sa di si.-


Neji, nel frattempo, era sceso nel soggiorno dove tutto era buio. -Ma dove sono tutti?- si domandò nella mente. Accesse la luce che illuminò poco della stanza. Neji innoridito si avvicinò al tavolo al centro ma si accorse, per quello che riusciva a vedere, che alla fine del tavola c'era qualcuno. -Chi è?- domandò, ma non ebbe risposta. -Ehi...!- riprovava a richiamarlo ma non rispose. Allora si avvicinò ancora di più vedendo qualcosa di rosso. -E' uno scherzo vero?- Non voleva ammetterlo, ma aveva paura. All'improvviso la luce si accesse tutta facendo vedere l'intera stanza, alla fine del tavolo c'era un uomo con la maschera arancione. - Io essere Tobi!- disse allegramente, NEji era ancora spaventato: -Tobi, che ci facevi qui?- -Tobi guardava ragazzo spaventato- -Io non sono spaventato!- -Tobi crede di si- Neji sbuffò poi lo guardò di nuovo.-Perchè hai quella maschera?- -Perchè a Tobi piace!- -Mi fai vedere il tuo volto?- Tobi fece cenno di no.-Perchè?- -Se Tobi dice a ragazzo spaventato di spogliarsi lui che dice?- Neji sbuffò di nuovo e se ne stava per andare, notò però un pezzo di stoffa a terra, lo seguì con gli occhi, vide che finiva dentro la manica della giacca di Tobi. -Adesso però Tobi vuole giocare con ragazzo spaventato.-

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