The nightmare of Akatsuki di Miya (/viewuser.php?uid=6972)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The red moon ***
Capitolo 2: *** About the night ***
Capitolo 3: *** The game ***
Capitolo 1 *** The red moon ***
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Era una notte buia. In un piccolo pulmino sei
ragazzi viaggiavano verso un albergo. Loro non sanno chi ci sia lì ma avevano in
mente solo di passare un pò di tempo insieme, solo tre giorni. C'era chi era
entusiasta, chi era indifferente. Il silenzio era calato ormai da tempo nel
mezzo, finchè un ragazzo biondo e dagli occhi azzurri guardò il compagno vicino
per domandare se fosse vero la storia del fratello del ragazzo moro. Questo
rispose con un secco si ma il biondo non era soddisfatto. -Per favore,
raccontami!- gridò, l'altro sbuffò: -Non ne ho voglia Naruto.--Per favore
Sasuke!- esclamò una ragazza di fronte a loro, Sasuke allora accettò. Naruto
allora guardò arrabbiato Sasuke domandando: -Perchè quando te l'ho chiesto io
hai detto di no e invece quando te lo ha domandato Sakura hai risposto subito
si???-, si sentì una voce dietro di loro, era un ragazzo dai capelli castani e
lunghi: -Perchè alle ragazze non si dice mai di no.- -Allora avrei detto di si
anche a Naruto.- ironizzò Sasuke facendo ridere i propri compagni, Naruto si
appoggiò allo schienale arrabbiato. Sasuke cominciò a raccontare: -Bene, era un
notte buia come questa. Mio fratello, Itachi, insieme al suo amico Shisui erano
andati a fare una gita, qui in questo albergo. Itachi ci parlava nelle sue
lettere di cose strane che succedevano lì, di gente strana, dopo qualche giorno
non ne avevamo avuto più sue notizie. Cominciamo a preoccuparci, dopo una
settimana trovamo nella riva del mare il cadavere di Shisui...-.
Tutti rabbrividirono e il silenzio calò di nuovo.
-Ahah! Credi veramente di farci spaventare così? Lo so che è uno scherzo! Vero
Shikamaru?- disse rompendo l'atmosfera con la sua risata il ragazzo castano di
prima parlando con l'amico vicino che però si era immerso nel sonno più
profondo. Sasuke però era serio, sembrava rammentare le scene che aveva
raccontato, poi continuò: -Lo ricordo benissimo, Shisui...lui...era senza
cervello...-deglutirono -Si..aveva la testa tagliata...tutto quel sangue...-
Stringe gli occhi. La ragazza dai capelli rosa lo guardò preoccupata: -Ti senti
bene Sasuke?- lui fece cenno di si. Nel gruppo c'era un altra ragazza, che stava
in silenzio, impaurita. Naruto la guardò, pensava che era carina, poi scossò la
testa e si avvicinò a lei e chiese: -Che hai Hinata? Hai paura?-, la ragazza
arrossì senza guardarlo e fece cenno di no un pò titubante. -No, Naruto-kun.
Grazie...-. Shikamaru, dopo che gli raccontarono la storia cominciò a pensare.
-Può essere che è successo qualcosa in quell'albergo.- disse ma gli altri già
avevano capito quel concetto. -Ma chi può essere stato a togliere il cervello a
Shisui?- -Zombie, Neji, zombie.- rispose prontamente il ragazzo, lo guardarono
confusi. Neji scoppiò di nuovo a ridere, tutti lo guardarono male. Naruto pensò
che Neji non sarebbe mai cambiato. Sarebbe stato il solito egoista, sbruffone e
scettico come sempre, non avrebbe mai creduto a quello che ha ascoltato fino a
quando non l'avrebbe visto.
Finalmente dopo qualche ora arrivarono a
destinazione. Appena scesero si ritrovarono davanti a un gigantesco castello in
stile antico. Pioveva. Strano perchè il tempo prevedeva delle giornate serene,
in estate poi...-Non ci possiamo sempre fidare della televisione!- disse
come se fosse un saggio il solito Shikamaru. Naruto guardò dal basso in alto
l'abitazione: Era enorme, con mura grigiastre e finestre di vetri colorati.
Intorno c'era erba bagnata, molto bagnata e anche molto fango. Doveva piovere da
molto, come mai? Intorno non c'era nulla, era proprio disabbitato. L'unico
rumore che si sentivano era il muovere delle foglie al tocco del vento e gli
ululati dei lupi alla luna. Naruto domandò incredulo a Sasuke se era veramente
quello il posto. Sasuke fece cenno di si e si incamminò verso la porta bussando.
La porta si aprì da sola, tutti erano calmi, Naruto no, era nervoso. E se
sarebbe successo qualcosa a loro? Guardò gli altri. Ma come facevano? Il suo
sguardo si fermò sul moro, quanto voleva essere come lui. Sasuke era sempre
calmo e serio, non si faceva mai prendere alla sprovvista. Tutte le ragazze le
giravano intorno come mosche, non si staccavano mai e lui che fa? Nulla! Il
biondo non avrebbe mai perso un occassione come quella, sopratutto perchè erano
belle ragazze come Sakura e Hinata. In quel momento lo sguardò del ragazzo si
spostò in avanti, era apparsa una donna dai capelli corvini e un fermacapelli a
forma di fiore in testa, sicuramente era la cameriera.
-Benvenuti.- Disse con voce impassibile la donna per
poi continuare: -Il mio nome è Konan, sono la cameriera dell'albergo Luna Rossa.
Voi siete i ragazzi che avevano prenotato qualche giorno fa, vero?
Accomodatevi.- I ragazzi entrarono. C'era un pace incredibile, forse erano gli
unici che alloggiavano lì. Meglio così, e se invece fossero tutti a dormire?
Nonostante l'ora era probabile. Shikamaru guardò l'ora, erano appena passate le
sei. Domandò l'ora agli altri ed ebbe lo stesso risultato. Konan li guardava con
freddezza, come se non avesse emozioni. -Vi accompagno alla vostra stanza-
Annuirono, Konan li accompagnò ma prima aggiunse: -Non disturbate chi abita qui,
potreste pentirvene.- Nel frattempo che li portava al piano di sopra
incontrarono un uomo dai capelli rossi a spazzola pieno di piercieng. -Chi è
quello?- domandò d'impulso Naruto, Konan rispose: -Il direttore dell'albergo,
Pain.- -Salve- disserò in coro i ragazzi, Neji si avvicinò all'orecchio di
Naruto e cominciò a prenderlo in giro: -Sempre brutte figure ci deve far fare,
vero Naruto?-. Di risposta ebbe solo l'espressione arrabbiata. -Salve.- cominciò
Pain ricambiando il saluto: -Avete già conosciuto la cameriera come vedo, se
avete bisogno di aiuto chiedete a me o a lei, quindi non andate nelle altre
stanze a disturbare, potrebbe capitarvi qualcosa di male.- Oltrepassò i giovani.
-Come mai ci hanno detto tutti e due le stesse
cose?- disse Shikamaru a bassa voce ai compagni per non farsi sentire da Konan.
Lo sapevano, Shikamaru aveva già capito che c'era qualcosa di misterioso in quel
castello, qualcosa di proibito, qualcosa di anormale. Era l'intelligentone del
gruppo, capiva tutto subito e batteva sempre tutti nei giochi di tavolo. Ma la
sua caratteristica principale era la pigrizia. Dormiva sempre e odiava muoversi
da ogni cosa che era comoda. L'unico che riusciva a smuoverlo un pò era la sua
ragazza, Temari, che ogni fine settimana andava a fargli visita e uscivono
sempre insieme. E' un miracolo se lo abbiamo convinto a farlo venire con noi,
anzi no...non siamo stati noi a convincerlo, ma sua madre,una donna molto severa
e somigliante a Temari. Che agli uomini della famiglia Nara piacciano molto
queste tipo di donne? Comunque Shikamaru lo aveva capito, e forse era
intenzionato a capire cosa c'era sotto e lo aveva capito da quando Sasuke gli
aveva raccontato la storia.
Konan prese le chiavi per aprire la stanza. Naruto
guardò le due ragazze cha parlavano. Pensò che erano proprio carine, sopratutto
Hinata. Era molto timida, è vero, ma sapeva che un giorno avrebbe fatto un
discorso senza che lei sarebbe svenuta. Era la cugina di Neji e per fortuna non
hanno niente in comune. Sakura, invece, era una ragazza di carattere, sapeva
comandare con la sola forza. Quando si arrabbiava faceva paura anche i bulli
della scuola. Aveva una cotta pazzesca per Sasuke, pensava che nessuno lo abbia
capito ma lo sa tutta la scuola. Konan aprì la porta e fece entrare Sasuke e
Shikamaru. Domandò perchè loro dovevano essere per forza insieme e rispose che
il capo gli aveva ordinato di mettere insieme i ragazzi che hanno la stessa
iniziale. -Ma che regola è???- pensò. Poi però un pensiero gli passò nella
mente, sarebbe stato in camera con Neji Hyuuga. Per lui era la fine del mondo!
Sicuramente non l'avrebbero messi con Sakura o Hinata, sono delle ragazze.
Rassegnato entrò nella stanza con Neji. Il ragazzo
dai capelli lunghi lo guardò. Era finito proprio con lo stupido del gruppo.
Sapeva che non avrebbe mai fatto nulla di buono. Era sicuro che quel ragazzino
testardo, irascibile e pauroso sarebbe sempre scappato davanti ai pericoli, cosa
ci si poteva aspettare da lui? Sicuramente avrebbe combinato qualcosa
nell'albergo, come spaccare vasi o persino disturbare gli altri come avevano
proibito a loro. Lo guardò ancora, si era distesso nel letto goffamente, Neji
ghignò. In quel momento Naruto lo guardò spaventato. Neji chiese: -E' comodo
quel letto, vero?- Naruto rispose di si. Neji posò la valigia a terra e si mise
davanti al letto. -Togliti- ordinò. -Come?- domandò confuso l'altro.
-Togliti, questo è il mio letto.- Quella era l'inizio di tre giorni tra litigi,
divertimento e compagnia...o forse no?
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Scusate, scusate per prima! Mi ero dimenticata il particolare delle
<<>> ma ora ho corretto! Spero che sia di vostri gradimento! ^^
Comunque niente recensioni niente fanfiction quindi recensite! XD E ringrazio
Keiko Sayuri ancora, ciao! XD(E chi mi ha corretto^^')
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Capitolo 2 *** About the night ***
Capitolo2
Konan aveva appena lasciato sole le due ragazze. Sakura e Hinata
cominciarono a disfare le valigie. Hinata guardò la stanza. Era di un colore
giallastro, le pareti erano molto vecchie e le mura sembravano quasi che
stessero per cadere. C'era un solo armadio, uno delle due avrebbe messo
sicuramente le proprie cose nei cassetti. I letti sicuramente non erano di alta
qualità ma non erano scomodi. -E' strana questa stanza- disse, Sakura spiegò che
era un vecchio castello che esiste da anni, ecco perchè le pareva strana. -Per
esempio guarda questo quadro!- indicò un quadro, dove c'era una donna dai
capelli neri e lunghi, vestita in settecentesco e con una corona in
testa.-Quanto vorrei essere bella come lei!-, Hinata però disse: -Tu sei bella,
non ti devi lamentare...sai che assomiglia a Kurenai e Shizune?- Sakura rise:
-E' vero! Anche alla cameriera!- -Magari, è qualche suo antenato.-
-Già...-
Naruto e Neji, invece, erano ancora alle prese per dividersi le
cose. C'erano due armadi, uno pulito e uno pieno di ragnatele. Si litigavano
proprio per avere l'armadio più pulito. -Lo voglio io!- gridò Naruto. -No, la
uso io perchè è più pulita!- stabilì Neji come se fosse lui a comandare. -Ma
perchè devo prendere io quella più sporca?- domandò Naruto e Neji gli rispose
che era quella perfetta per lui e lo lanciò verso quell'armadio. Naruto fece un
segno di disgusto: -Preferisco lasciare i vestiti nella valigia, tanto sono solo
tre giorni.- Gli altri due erano distessi sul letto a pensare. -Sasuke, secondo
te perchè ci hanno chiesto di non andare dagli altri?- Domandò il sapientone in
cerca di qualche risposta ma Sasuke in ironia rispose: -Ma che domanda è? ha
visto Naruto e ha capito subito che sarebbe andato in giro per tutto l'albergo.-
-Dico sul serio- -Allora non so che dirti.- Shikamaru sospirò. -E se andiamo a
vedere noi?- Sasuke sobbalzò. -Che vai dicendo? Non possiamo!- -Non mi
interessa, finchè non scopro che c'è dietro questo posto non farò quello che mi
dicono.- Shikamaru si alzò e uscì dalla stanza. Sasuke lo seguì. -Ma sei pazzo?-
esclamò il moro provando a far tornare l'amico dentro, però questo si staccò con
facilità. -Non provarmi a fermarmi, sono stato chiaro?- Si guardarono per un pò
negli occhi. Alla fine Sasuke si arresse: -Ti seguo.-
Si trovarono in un lungo corridoio pieno di porte, tutte uguali,
e cominciarono a bussare a tutte, senza avere risposta. Quando si avvicinarono a
una porta sentirono della urla disperate di parole imprecise e senza
significato.-Ma che cosa è?- Domandarono tutti e due in coro. -Sembra una lingua
antica.- disse pensieroso Shikamaru, -A me sembra un pazzo!- esclamò Sasuke
sarcasticamente. -Forse un pazzo che parla una lingua tutta sua!- ricambiò
l'altro per poi aggiungere: -Però secondo me è qualcosa di serio, perchè tenere
qualcuno che dovrebbe stare al manicomio in un hotel?- -Forse è meglio
andarcene.- -Ssh...senti?- -Non sento nulla...- -Infatti!- La porta si aprì da
cui uscì un uomo molto alto, muscoloso, dai capelli grigi nonostante il giovane
aspetto, dallo sguardo potente e maestoso. -E voi chi siete?- domandò. -Siamo
quelli della stanza accanto.- risponde prontamente Sasuke, l'uomo li guardò con
sufficienza e poi li oltrepassò dandogli un discreto benvenuto.
Continuarono a bussare alle porte, andando anche in quelle delle
ragazze che erano occupate ad altro per andare in giro con loro. Si fermarono in
una stanza, era particolarmente silenziosava e la porta era semiaperta. Piano
piano entrarono e si guardarono intorno. Era tutto buio, si vedeva l'interno
solo grazie alla luce del corridoio. Ma non c'era molto da vedere, c'era solo
una bara. Si avvicinarono ad essa e l'aprirono a metà, stavano per guardare il
suo interno quando un ombra gli coprì la luce. Si girarono. C'era un uomo molto
alto con un cappotto e una maschera a spirale arancione, da una manica usciva un
pezzo di stoffa e attraverso l'unico buco della maschera si vedeva benissimo
l'occhio di un colore rosso sangue. I due cominciarono a tremare. -Che state
facendo qui?- chiese guardando i due con serietà. Shikamaru e Sasuke senza
rispondere scapparono dalla stanza sperando che non li seguisse.
Si trovarono alla fine del corridoio, dove c'era una porta di
ferro. Sasuke guardò Shikamaru che provava ad ascoltare dentro la stanza.-Questo
sarà sicuramente il magazzino!- esclamò il moro sicuro di quello che diceva,
Shikamaru rispose: -No, parlando con la cameriera questo piano è molto più
lungo, anche se c'è un piccolo magazzino.- -Tsk...pensi sempre di sapere tutto
eh?- -Io, so tutto- -Tsk- -La cena è servita- L'ultima voce li fece sobbalzare,
quando era arrivata Konan? Annuirono e la seguirono fino alla stanza da pranzo.
Era lussuosa e c'era un enorme tavola con dieci sedie. Seduti già c'erano il
direttore Pain, il famoso tizio dalle strane parole che parlava con un tizio
incappucciato di cui si vedevano solo i grossi occhi verdi. In più c'erano Neji,
accanto al direttore e Naruto. Si accomodarono anche loro.
-Ma dove eravate finiti?- Domandò Neji, ma Shikamaru gli disse
di aspettare, non sa in verità se glielo avrebbe detto, sapeva anche lui che non
si poteva fidarsi facilmente da lui. Pain guardò i ragazzi: -Ma dove sono le due
fanciulle?- -Non sono volute venire. Non avevano appettito.- -Male, molto male.-
I quattro ragazzi lo guardarono instranito, Pain continuò: -Non credete anche
voi che delle belle ragazze come loro dovrebbero mangiare per diventare delle
belle donne come la mia cameriera?- I ragazzi annuirono senza pensarci troppo,
non che davanno ragione al direttore ma più che altro per non fare brutta
impressione, perchè quel tizio pensava di parlare con degli uomini, e non con
dei ragazzi maturati da poco. O almeno dava questa impressione.
-Questi sono i mocciosi?- Annuirono e si presentarono, ma il
tizio incappucciato non voleva sapere niente di loro e li rimproverò, il
compagno vicino però lo calmò. -Non fare così Kakuzu, sono solo dei bambini-
-Fottiti Hidan- -Eh no! Non dire queste parole a me!- Cominciarono a litigare, i
quattro ragazzi li guardarono un pò perplessi. -Litigano sempre, vero signor
Pain?- Chiese Naruto ricevendo una risposta affermativa. -Come immaginavo-.
Sasuke guardò i tre posti vuoti e domandò: -Come mai non ci sono gli altri?-
-Preferiscono cenare la sera. E' più tranquillo- rispose Konan, sempre dritta e
perfetta accanto al padrone. Dopo aver finito la cena ringraziarono e andarono
nelle loro stanze.
In quella sala da pranzo, nei sette posti vuoti, apparirono
delle figure. Ma non sembravano creature umane...sembravano molto peggio. -Che
interessanti i nuovi tipi.- -Si, lo so. Molto...- Pain guardò tutti, c'era un
posto vuoto. - Manca qualcuno vero?- Domandò il direttore. Gli altri fecero
cenno di si -Starà facendo visita ai nuovi arrivati, anche se non sento urla di
terrore.- disse una delle figure come se conoscesse l'assente. Poi tutti si
girarono verso la figura che si trovava a capo fila di fronte al capo
dell'albergo -Lo conosci?- L'interpellato annuì senza aggiungere qualcosa. Nel
frattempo qualcuno di invisibile agli occhi di tutti spiava le ragazze: -Mi
piacciono i nuovi arrivati, sono quelli che si spaventano facilmente pensando
che l'albergo sia solo un vecchio castello normale...sopratutto se sono ragazze,
sono quelle più ingenue...-
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Ringrazio Julia83 e Dragon89 per le recensioni! Spero di essere
stata veloce^^ Comunque ci sentiamo al prossimo capitolo che sono di fretta,
ciao!
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Capitolo 3 *** The game ***
New
Era appena calata la sera, nella camera delle ragazze
c'era ancora un pò di disordine. sakura si guardò bene intorno: -Se non fosse
così da film horror sarebbe fantastica.- - Già, ma non ci possiamo lamentare-
rispose uscendo una maglietta viola dalla valigia. - Anzi mi domando che
staranno facendo i ragazzi.- -Si staranno divertendo senza di noi- disse la rosa
sbiuffando. Hinata la guardò: -Non penso che farebbero una cosa del genere, no?
Siamo venuti qui per stare insieme.- -Si, hai ragione- Sakura sospirò e
ricominciò a sistemare i vestiti della valigia. Hinata alzò lo sguardo di nuovo
al quadro. Si rese conto che la donna aveva gli occhi chiari come i suoi.
Pensava che era solo una coincidenza. Qualcuno bussò alla porta interrompendo i
pensieri di Hinata che andò ad aprire. Appena vide chi c'era urlò facendo urlare
anche il nuovo arrivato. Era un uomo dai capelli blu, robusto e alto...ma la
cosa che la faceva rabbrividire...era la pelle blu! Sakura si avvicinò alla
porta spaventandosi. -Chi sei?- domandò. L'uomo blu fece un inchino: -il mio
nome è Kisame e sono qui per darvi il benvenuto da parte mia e dal dottore
Zetsu. e' molto impegnato e non è potuto venire di persona.- Le due
ringraziarono. -Belle ragazze, che ne dite di vedere il posto?- Le due
annuirono, erano sicure che non avrebbero disturbato nessuno.
-Come??
Una stanza con un morto???- urlò Naruto dopo che shikamaru aveva raccontato a
lui e a Neji cosa era successo. -Si, vieni ti facciamo vedere ma non fare
rumore!- Li accompagnò nella stanza con la bara. Quando si avvicinarono ad essa
si accorserò che non c'era nessuno. - Ma prima c'era!- Disse incredulo
Shikamaru. - Secondo me ve lo siete inventati. - disse Neji - Io me ne vado- Se
ne andò. Naruto lo guardò male - Meglio che se ne va. Comunque sei sicuro che è
questa la stanza?- -Si, usciamo.- Uscirono dalla stanza andando in quella di
fronte. Era molto pulita e ordinata, sembrava che lì non ci stava nessuno. Era
piena di polvere e c'erano cosa molto antiquate che ormai non si usavano più.
Non riuscirono ad entrare perchè qualcuno dietro di loro li fermò. -Che state
facendo qui?- Erano arrivati le due ragazze con Kisame. I ragazzi li guardarono
spaventati. -Niente!- Sakura entrò nella stanza, mentre gli altri guardavano
Kisame. L'uomo li tranquilizzò che non era cattivo. -Signorina Sakura, torni
qui. quella stanza è pericolosa!- la ragazza lo guardò. -Perchè cosa ci
pottrebbe essere di pericoloso?- -Io.- Una voce la fece rabbrividire, sentiva
delle mani fredde sulle spalle. Sakura girò il volto spaventata. Era un ragazzo
dai capelli rossi e occhi castani, era apparso dal nulla...e volava! kisame
entrò nella stanza: -Sasori-san! La lasci stare!- -No, mi voglio divertire. E'
da tanto che non arrivano delle belle ragazze- Sakura tremava: -C-cosa sei?-
Sasori la guardò ghignando: - E' una bella domanda, sicuramente non sono morto
perchè sto parlando con te, ma non sono vivo perchè il cuore non mi batte- Si
avvicinò di più al suo orecchio. - Ti sto prendendo in giro...sono una
fantasma...-
Sasuke entrò nella stanza: -Lasciala andare!- -Tsk...e
tu chi saresti? Il suo fidanzatino?- -Lasciala!- Continuava a gridare il moro,
Sasori rispose con malizia: -Perchè? Che vorresti fare? Uccidermi per caso?-
Fece una risata agghiacciante. Sasuke si avvicinò ma Shikamaru lo fermò. - Non
puoi fargli nulla-disse il ragazzo-non puoi fare nulla a una fantasma.- aveva
notato un quadro nella stanza, era raffigurato il ragazzo che teneva prigioniero
Sakura. -Sei tu quello?- -si, sono io- rispose Sasori, poi aggiunse: -Era
principe di questo paese, fino a qualche secolo fa. Mi manca la mia
principessa.- Diede un bacio sulla guancia a Sakura che tremava ancora di più. I
due sparirono. Sasuke andò nel punto dove erano spariti: - Dove sei bastardo???-
-Ti faccio un gioco- la voce di Sasori si sentiva ancora: - Io mi imposseserò di
qualcuno e tu devi indovinare. Sarà difficile, molto
difficile.-
Naruto nel frattempo si girò verso il corridoio, si
accorse che Hinata era sparita. Naruto entrò nella stanza con la bara, non era
più vuota. Seduto sul bordo della bara c'era un uomo dalla carnagione pallida,
dai capelli biondi lunghi di cui una ciocca gli scivolava nel viso coprendo un
occhio, dalle sue labbra scivolava una goccia di sangue. -Ehi! E tu chi
sei?- Domandò Naruto, l'uomo si asciugò la goccia di sangue: -Deidara, creatura
della notte.- Hinata si era fermato davanti a lui. Deidara sorrise facendo
vedere i canini ai lati -Oh no!Hinata torna qui!- Gridò il ragazzo ma l'amica
non lo sentiva. Si era avvicinato molto a lui. Il vampiro circondò con la
braccia il suo bacino e si avvicinò al suo orecchio. -Io ti amavo tanto, e tu
non mi hai voluto. Ti adoravo ma tu mi hai reso quello che sono, tu hai reso
tutti quelli che sono qui a una vita disperata, è ora di pagarla...- la morse e
cominciò a bere il suo sangue. Hinata urlò, Naruto velocemente diede un pugno a
Deidara facendolo staccare e prese Hinata che stava per svenire. -Ch-che cosa è
successo?- domandò Hinata sembrando essere tornata in sè stessa. -Te l'ho dico
io cosa è successo, siamo finiti in un hotel di mostri!- Deidara rise e si
asciugò la bocca dal sangue. -Era buono, complimenti. Penso che ti seguirò.-
Hinata era spaventata. Naruto la strinse a sè. Deidara guardò i due: -Ti faccio
un gioco piccola, portami una bottiglia del tuo sangue e io ti lascerò. Tanto
con le nuove tecnologie che avete dovresti trovare del nuovo sangue.- ridacchiò.
-E' una promessa?- domandò Hinata, Naruto la guardò. Deidara rise: -Si, si te lo
prometto.-Sparì. -Non vorrai farlo sul serio?- domandò Naruto sbalordito. -Non
posso fare altro, ma forse possiamo trovare una soluzione.-
Sasuke e
Shikamaru erano ancora nella stanza. Sasuke camminava arrabbiato. -Calmati
Sasuke, troveremo una soluzione!- esclamò Shikamaru. -Lo spero! Quanto vorrei
ucciderlo!- -E' un fantasma, non puoi ucciderlo...- -Lo so!- sospirò e uscì
dalla stanza. Continuarono a camminare fino alla fine del corridoio. -Dobbiamo
anche scoprire cosa c'è dietro la porta di ferro.- disse il ragazzo castano
guardando davanti a sè.-Lo so, scopriremo anche quello. Ma prima voglio solo
sapere se lei sta bene.- -Innamorato?- -Si, mi sa di si.-
Neji, nel
frattempo, era sceso nel soggiorno dove tutto era buio. -Ma dove sono tutti?- si
domandò nella mente. Accesse la luce che illuminò poco della stanza. Neji
innoridito si avvicinò al tavolo al centro ma si accorse, per quello che
riusciva a vedere, che alla fine del tavola c'era qualcuno. -Chi è?- domandò, ma
non ebbe risposta. -Ehi...!- riprovava a richiamarlo ma non rispose. Allora si
avvicinò ancora di più vedendo qualcosa di rosso. -E' uno scherzo vero?- Non
voleva ammetterlo, ma aveva paura. All'improvviso la luce si accesse tutta
facendo vedere l'intera stanza, alla fine del tavolo c'era un uomo con la
maschera arancione. - Io essere Tobi!- disse allegramente, NEji era ancora
spaventato: -Tobi, che ci facevi qui?- -Tobi guardava ragazzo spaventato- -Io
non sono spaventato!- -Tobi crede di si- Neji sbuffò poi lo guardò di
nuovo.-Perchè hai quella maschera?- -Perchè a Tobi piace!- -Mi fai vedere il tuo
volto?- Tobi fece cenno di no.-Perchè?- -Se Tobi dice a ragazzo spaventato di
spogliarsi lui che dice?- Neji sbuffò di nuovo e se ne stava per andare, notò
però un pezzo di stoffa a terra, lo seguì con gli occhi, vide che finiva dentro
la manica della giacca di Tobi. -Adesso però Tobi vuole giocare con ragazzo
spaventato.-
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