It's my life

di malik_hugme
(/viewuser.php?uid=256775)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Nick ***
Capitolo 2: *** New life (2) ***
Capitolo 3: *** New life ***
Capitolo 4: *** Bad boy? ***



Capitolo 1
*** Nick ***


It’s my life.
 
1. Nick
 
 
Mi chiamo Honey ho sedici anni è vivevo in America nel Tennessee.
Era appena iniziato l’inverno, ho sempre amato questa stagione.
Fino a quel 27 dicembre.
In cui mia mamma mi disse che per motivi di lavoro saremmo dovute andare ad abitare a Londra e dato che mio padre ci abbandonò circa 15 anni fa dovetti andare con lei per forza.
 
Volevo bene a mia madre, ma il più delle volte era triste o arrabbiata e ciò non permetteva  discorsi che andassero oltre il “come è andata oggi a scuola” o il “che c’è da mangiare oggi?”
 
Per quanto riguarda me, bhe ho i capelli ricci castani e abbastanza lunghi, occhi marroni, un bel fisico (dicono)e dicono anche che sono carina, prima di legare con qualcuno, soprattutto se si tratta di ragazzi, sono molto timida e insicura, non sono stata insieme a molti ragazzi nella mia vita, non mi erano mai piaciute quelle ragazze, e di certo non sarei mai diventata così.
 
Da quel 27 dicembre la notte non dormivo, piangevo.
Non ci potevo credere.
Novi amici.
Nuova scuola.
Nuova vita.
 
La cosa che mi dispiaceva di più lasciare era lui, il mio migliore amico Nick, ci conoscevamo dalle medie e ora, dopo quasi sei anni  lasciarlo faceva male,molto male.
Non sarei mai riuscita a trovare qualcuno come lui, mai.
 
Iniziò tutto così:
 
“Driiinnn” la sveglia suonò, e come al solito, sobbalzai.
Guardai fuori dalla finestra era ancora buio, nevicava, erano le 5.00 del mattino, scesi dal letto e andai in bagno per sistemarmi, sotto gli occhi avevo delle enormi occhiaie, facevo paura.
Decisi di farmi una doccia e dopo mi andai a cambiare, jeans e maglietta ovviamente felpa e giaccone, misi un po’di  correttore, mascara e pian pian iniziai a prendere sembianze umane.
Scesi le scale e trovai mia madre sul divano,
-Ciao ma’- dissi
–Ciao Honey, hai dieci minuti, dopo partiamo-  feci segno okkey e accesi il cellulare, un messaggio:
 
Alle 6  sono in aeroporto. <3
 
Sorrisi, era Nick, risposi:
 
Va bene, a dopo. <3
 
La sera prima avevo tentato di dirgli di restare a casa la mattina ma lui niente, quando vuole fare una cosa la fa punto e stop.
 
Dopo poco mia mamma
–Muoviti Honey che perdiamo il volo!-
 -Si mamma arrivo! A che ora è?-
-Alle 6.30 e ora sono le 6 e dobbiamo sbrigarci!-  brontolava mia madre, uscii e la seguii, salimmo in macchina, dopo circa dieci minuti arrivammo all’aeroporto che era vicinissimo.
Iniziai a guardarmi in giro, non lo vedevo, mi pizzicavano gli occhi, mancavano solo dieci minuti, sentii qualcosa abbracciarmi da dietro, mi girai e lo abbracciai come mai avevo fatto, barcollò un secondo e disse
–hey-
tirai su la testa e ormai piangendo come una bimba guardai in quei occhi verdi che forse mai avrei rivisto e dissi un semplice
–Mi mancherai-
lui mi strinse, era un ragazzo d’oro, ci volevamo bene come fratelli
 -Non fare così, ci rivedremo, lo prometto! Ma lo sai che sei bellissima quando piangi?- sorrisi, e lo spintonai leggermente,
-Ci sentiremo- disse ancora, annuii.
“Il volo per Londra parte tra dieci minuti, i passeggeri sono invitati a salire sull’aereo”
 –maledetta voce meccanica- dissi, feci un timido sorriso e lui mi abbracciò,
-ora devo andare… non dimenticarti di Honey- dissi cercando di sorridere
–Non  potrei- rispose, mi allontanai da lui e quando raggiunsi mia madre, mi girai  e lo salutai per l’ultima volta.
Lui mi salutò e poi salii su quell’ aereo, la mia vita, stava per cambiare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
.
 
 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** New life (2) ***


3. New life (2)
 
“Driiinn” saltai giù dal letto e per poco non lanciai la sveglia giù dalla finestra, mi stiracchiai per bene e andai a sistemarmi in bagno, continuavo a pensare alle persone che avrei conosciuto, la scuola e tutto il resto, uscii dal bagno e guardai l’orologio, 7.40, 
-ma che cazz?-  pensai, era tardissimo, mi catapultai giù dalle scale, lessi in un millesimo di secondo il 324321 post-it che mia mamma mi aveva lasciato sul tavolo e usci in fretta  furia dalla porta, “se arrivo il primo giorno di scuola tardi, sarò per sempre una depravata sociale” pensai,  avevo il treno alle 7.50 ed erano le 7.45, corsi fino alla stazione, fortunatamente arrivai in tempo, tirai un respiro di sollievo e salii sul treno.
 
Arrivata, mi diressi verso la scuola, attraversai un cancello gigante e dopo aver attraversato tutto il giardino che c’era entrai, mi guardavano tutti,ero rossa come un peperone, tutti che si dicevano 
–E’ quella nuova!- altri ragazzi che dicevano 
–Carina però!- abbassai lo sguardo e cercai qualcuno che mi potesse dire dove si trovava la mia classe… il bidello! 
–La 3C dove si trova?- chiesi io
 –E’ quella classe laggiù- disse lui, annui e con un po’ di paura mi ci diressi, bussai,
 -Avanti- disse la professoressa feci qualche passo e mi trovai di fronte a tutta la classe,
 -Tu devi essere quella nuova?- “capitan ovvio” pensai, 
-Si sono io, Honey- risposi 
–Perfetto, vai a sederti vicino a Emily in fondo- annuii e la raggiunsi,
 -Ciao Honey- disse lei, era carina, occhi castani capelli sul biondo scuro mossi e sembrava anche simpatica, 
-Ciao- dissi io  sedendomi,
-Io sono Debora, ma chiamami Debby-  disse un'altra da dietro, mi girai, lei aveva i capelli un po’ corti e castani e gli occhi marroni, 
-Okkey- sorrisi, 
-Chi è questa?- dissi indicando la prof,
 -E’ la prof. Sonoantipaticastatemilontani, insegna matematica- disse Emily, risi, conoscendoci meglio, notai che erano molto simpatiche e tra una chiacchiera e l’altra erano passate sei ore ed era il momento di tornare a casa.
 
Uscite dall’edificio, Debby mi chiese se volevo restare un po’ a chiacchierare dato che entrambe dovevano aspettare dei ragazzi, dissi che andava bene e dopo circa venti minuti arrivò un ragazzo molto carino, 
-Liam- disse lui, arrossi
 –Io sono Honey- dissi sorridendo
 –E’ mio fratello- disse Emily, io annuii, poco dopo arrivarono anche altri tre ragazzi,
 -Ciao, io sono Louis, e già ti voglio bene!- disse un ragazzo con la maglietta a righe, risi, l’altro: 
-Ciao, io sono Harry-  disse quello riccio con gli occhi verdi e infine un biondino 
–E io sono Niall- sorrisi e dissi 
–Io sono Honey-.
Notai che Emily guardava in un modo strano Louis, ma non le chiesi niente, non volevo sembrare una che si facesse i cazzi degli altri.
Parlammo molto e a un certo punto Debby disse 
–Hey ragazzi, ma Zayn dov’è?- 
 -Si starà facendo una ragazza- disse ironizzando Harry, non capii al momento, vidi arrivare un ragazzo portava la cresta, aveva i capelli castano scuri, un sorriso stupendo e due occhi, Dio che occhi, scuri e profondi come mai avevo visto, era un bel ragazzo, altro che.
 
Cercai di non pensarci non volevo dare l’idea della solita ragazza che la da a tutti, proprio non volevo, 
-Ciao ragazzi- salutò poi lui, loro ricambiarono, e lui riferendosi a me 
–Hey, tu sei…?- mi disse con sufficienza.
 -Honey- dissi cercando di non far notare il mio imbarazzo, ma sentivo le guance bollenti e non era un buon segno, 
-Mh, io sono Zayn-
 disse lui, “capitan ovvio colpisce ancora” pensai, gli sorrisi, rincominciammo a parlare e decidemmo di mangiare fuori.
 
Usciti dalla scuola, andammo verso un fast-food di cui non ricordo il nome 
, -Honey, non sei qui da tanto vero?- mi chiese Louis quando eravamo tutti a tavola.
 –No, una settimana, vivo con mia madre- Zayn dopo disse spazientito 
–Oh cazzo ma ci muoviamo!?!-
 oddio, che stronzo, bhe iniziai a capire chi fosse lui, un figo della madonna che pensa di essere il più importante al mondo, io non dissi niente, solo mi buttai indietro sospirando,
 -Ma Zayn, se non vuoi restare te ne puoi anche andare!-  disse Emily 
–Perfetto, non stavo aspettando altro- quanta arroganza in un solo ragazzo.
-Ma che problemi ha quello scusatemi?- chiesi.
-Ma niente, è solo un po’ stronzo- disse Liam
 –E arrogante- disse Debby,  finimmo di pranzare verso le 14.45 quando uscimmo andammo tutti a casa dei ragazzi che per uno strano motivo da me non capito vivevano assieme.
Arrivati, mi spaventai, la casa era grande, no gigantesca, 
-Bella eh?- chiese Niall 
–Cazzo!- dissi io.
 
Aveva una piscina interrata con un grande giardino, c’erano 2 bagni solo per gli ospiti e 2 camere per gli ospiti,  poi cinque camere per i ragazzi con cinque bagni, il salone che era gigante e la cucina pure.
Entrammo e Harry ci disse che potevamo fare come a casa nostra, passammo il pomeriggio a ridere, guardare film e scherzare.
Alle 18 arrivò Zayn che salutò tutti tranne me, lo guardai con una faccia tipo 
–andare a fanculo no è!?!- quel ragazzo mi dava su i nervi, spazientita dissi a tutti 
–Si è fatto tardi, meglio che vada a casa, mia madre si starà preoccupando- dissi consapevole che mia madre non c’era e che non era preoccupata.
-Era ora!- disse Zayn, Emily lo fulminò con lo sguardo lui girò i tacchi e se ne andò in camera, 
-Faccia da schiaffi- borbottai io, 
-Dopo gli passa- disse Liam, 
-Speriamo!- salutai tutti e me ne andai, uscita fuori mi sentivo osservata, mi girai di scatto e alzai la testa, non ci potevo credere Zayn che mi spiava dalla finestra, scossi la testa e risi. 
 
Me ne andai, arrivai a casa e mia mamma ovviamente non c’era, mangiai un panino con qualcosa e guardai la tv, meno male che non ci avevano ancora dato nessun compito.
Verso le undici mi feci la doccia e andai a dormire. 
 
Ciao belle ragazzuole :3
Allora, premetto che il capitolo quattro sarà abbastanza sconvolgente (?) AHAHAHA OC NO.
Vorrei ringraziare: @onedlittlestars @mariuzzosara @CryZayn per aver recensito, @grazia_one per averla messa tra le preferite, sempre @CryZayn per averla messa nelle ricordate e @1D_LG_LM_4EVER e di nuovo @CryZayn per averla messa tra le seguite. Ciao bellissime c:

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** New life ***


2. New life
 
 
Il viaggio durò molto e nel tragitto riuscii solo a piangere, ovviamente non volevo darlo a vedere a mia mamma, si sarebbe sentita in colpa e non se lo meritava.
“I passeggeri sono invitai ad allacciarsi le cinture, l’aereo sta per atterrare” “era il momento” pensai, guardai mia mamma che era nel posto dietro di me e gli sorrisi.
 
Dopo che fummo a terra e che prendemmo i bagagli ci dirigemmo nella nuova casa con il treno, era quasi nel centro di Londra.
Era una bella casetta, non era molto grande ma era molto carina.
 
-Honey ti ho spiegato come fare per arrivare alla nuova scuola, giusto?- mi chiese lei,
-si, mamma è poco distante da qui- dissi mentre salivo le scale, aggiunse ancora
–A, giusto, ora hai un bagno tutto tuo!- urlò dalla cucina,
 -Mh, okkey ma’- dissi, andai nella mia stanza, aprii le finestre notai che c’era un piccolo balconcino, ci andai e bhe, devo dire che la vista non era male.
 
Spensi il cellulare e mi buttai nel letto, chiusi gli occhi e mi addormentai.
Mi risvegliai verso le 19, era già buio, scesi nel piano inferiore e trovai mia mamma che cucinava, in effetti avevo un po’ di fame, mi sedetti e quando fu tutto pronto mangiammo.
Finito di mangiare dissi
-Ma’ vado a dormire, sono stanchissima!-
 -Okkey- disse lei.
Salii le scale con la leggerezza di un ippopotamo e mi trascinai in camera stile bradipo, mi feci una doccia e mi gettai nel letto e come previsto caddi in un sonno profondo.
 
La mattina mi svegliai verso le dieci, piena di energie, ma, aprii la finestra e sbarrai gli occhi, pioveva, diluviava, nevicava, tutto meno che il sole.
-Cazzo- sussurrai io,
 -iniziamo bene come primo giorno a Londra- aggiunsi.
Mi sistemai e mi ricordai di accendere il cellulare, 6 messaggi e 6 chiamate perse  tutte di Nick, stavo per chiamarlo quando mi accorsi che a causa del fuso probabilmente ora stava dormendo, “lo chiamerò più tardi” pensai io.
Scesi per fare colazione, mia mamma aveva lasciato un post-it attaccato al tavolo:
 Honey,
sono andata a lavoro,
arriverò sta notte, non aspettarmi.
Mamma.Xx
 
Sospirai.
Se il buongiorno si vede dal mattino, questa, sarà una giornata orrenda.
Mancavano 7 giorni all’inizio della scuola, decisi di andare su internet per vedere le previsioni per questa settimana e di tutti i siti che controllai nemmeno uno dava sole in questi giorni.
-Merda!- urlai.
La giornata si divise in: dormire, ascoltare la musica, mangiare, dormire, ascoltare la musica, tv, verso sera mangiare, tv e dormire.
Fu così tutti i giorni a parte la domenica in cui stranamente mia mamma arrivò per cena.
 
-Entusiasta per domani?- chiese lei mentre mangiavamo,
-In effetti sono un po’ agitata- sorrisi, lo ero davvero, mi mancava Nick anche se ci sentivamo quasi tutti i giorni, finito di mangiare andai direttamente a letto, ma come intuii non riuscii ad addormentarmi, fin da piccola quando ero agitata o emozionata per qualcosa, la notte prima, non chiudevo occhio.
Le scuole britanniche erano considerate severe e io non che non andassi bene, me la cavavo ma geometria e matematica mi davano sempre molti problemi.
 
Pensavo anche alla gente del posto, se fossi riuscita a fare conoscenza con qualcuno o se avrei fatto per sempre la forever alone.
Scossi la testa e scacciai via tutti i pensieri, presi il cellulare dal comodino, guardai l’ora, 00.15
–Perfetto!- dissi, rimisi la testa sul cuscino e finalmente mi addormentai.
 
 
Ciao belli :3
Allora, questo capitolo è a dir poco orrendo, pensavo di aggiungere il terzo oggi pomeriggio.
Spero che comunque qualcuno recensisca questa sottospecie di capitolo.
Detto questo, ciao c:
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Bad boy? ***


4. Bad boy?
 
Mi svegliai da sola quella mattina, andai in bagno per sistemarmi e quando fu pronta uscii subito di casa, mi sarei fermata in uno Starbucks, arrivata ordinai un frappuccino, stavo per sputare tutto quando vidi Zayn con ragazzi che non conoscevo, in teoria non si giudica dall’ apparenza, ma quelli non mi sembravano proprio a posto, Zayn era bello come sempre ma come sempre anche stronzo, si avvicinò e si sedette di fronte a me
–Ue-  disse lui con strafottenza
–Ciao- risposi semplicemente per non fargli capire che c’ero rimasta male per ieri,
-Come va’?- chiese lui
–Bene, almeno, finche non c’eri- risposi a tono
 –Eheehe calma ragazzina, non è ora di andare a scuola?- chiese lui, lo fulminai con gli occhi,
-No, mancano dieci minuti e poi andiamo nella stessa scuola- dissi calma
 –Bhe come ti pare a e se devi venire ancora a casa nostra, assicurati che io non ci sia- disse con arroganza
–Tranquillo, non ti calcolerei comunque- detto questo uscii e mi diressi verso scuola-.
 
Vidi Harry  
–Hey- dissi
–Oh ciao come mai qui?
 -Sto andando a scuola – risposi                       
  –Ahahahah già che stupido, cos’hai, sembri incazzata-
  -Niente, c’è chi si diverte a rompere i coglioni di mattina- dissi io con superficialità
 –Zayn?- chiese, annuii,
 -Non lo sopporto è così arrogante-
 -Ahahahah si hai ragione, aspetta di conoscerlo, è simpatico- disse  lui  
–Non credo proprio! Ora vado ci vediamo dopo ciao!- dissi, ricambiò.
 
Vidi Emily e la salutai,  
-Ciao Honey- disse lei, sembrava felice,
 -Hey, che hai, sembri felice?- chiesi io
 –Felice io? Pff che dici-
 -Hai un sorriso che ti arriva fino alle orecchie ahahah-
 -Ah…- lei arrossii,  
-Louis?- chiesi
 –Siii *-*- disse ritornando a sorridere,
-Come fai a saperlo scusa?-
 –Ieri pomeriggio sembravate mangiarvi con gli occhi!- risposi
 –Bhe che è successo?- chiesi  
–Mi ha baciata, ieri sera e ci siamo messi assieme, sono felicissima- disse la ragazza con gli occhi sognanti
 –Sono felice per te!-
 –Eh invece, te che hai, sembri scocciata- chiese, sospirai,
-Zayn, non lo sopporto è uno stronzo!- disse quasi urlando
 –Deve imparare a conoscerti! Anche con me ha fatto così! Dopo però si è sistemato tutto!- annuii, suonò la campanella, non avevo ancora visto Debby.
 
Entrammo in classe.
 –Ciao Honey, ciao Emily!- disse Debby
salutammo e iniziammo a parlare del più e del meno, gli dissi che mia mamma non era mai a casa, loro si guardarono e mi chiesero
 –Se vuoi oggi puoi restare a cena dai ragazzi…- chiese Emily,
 -Bhe non so… c’è anche Zayn e non so se…-  non riuscii a finire la frase che Debby disse –Tranquilla! Ora è stronzo perché vuole farsi notare! Non cagarlo, vedrai che sarà più gentile!- io annuii e dissi  
–Dai okkey-.
 
Le sei ore passarono molto lentamente e appena suonò la campanella ci fiondammo fuori dalla classe, sistemammo i libri negli armadietti che oggi ci avevano assegnato e uscimmo.
Ci mettemmo su un muretto ad aspettare gli altri, arrivarono dopo dieci minuti e stranamente c’era anche Zayn, li salutammo, Louis diede un bacio a stampo a Emily che diventò rossa,
 -Allora oggi che si fa?- chiese Liam
– Andiamo a mangiare da qualche parte- disse Emily, Liam poi le disse
–Ma poi vai a casa dei nostri genitori o resti da noi?- da quanto avevo capito Emily viveva a casa con i suoi genitori ma a volte andava dal fratello, che per uno strano motivo viveva con gli amici,
 -Hem… rimango a cena da voi, poi vado a casa- disse lei
 -Okkey- rispose il fratello, Harry guardando Debby disse
-E voi due? Rimanete a cena da noi?-
-Anche no!- disse Zayn guardandomi,
 -Anche si- risposi, lui sbuffò e Niall mi disse di lasciarlo perdere, come faccio a lasciar perdere un ragazzo così maledettamente figo ma anche maledettamente stronzo?
Non riuscivo a darmi una risposta.
 
-Andiamo a mangiare??-chiese Niall con occhi da cucciolo
–Aahahhaha si tranquillo ora andiamo disse Debby,
-Zayn tu vieni con noi?-chiese Harry
 –Si arrivo- rispose lui.
Andammo in una panineria e dopo che finimmo di mangiare, ci avviammo verso casa.
Sembravamo dei pazzi, urlavamo per strada e saltellavamo stile Heidi di qua e di la, ahahahah.
Ero sulla soglia della porta e stavo entrando dopo Emily che aveva in mano le chiavi, quando sentii qualcuno che mi butto in avanti, non feci a tempo a mettere le mani davanti a me che caddi, l’ultima cosa che ricordo è lo spigolo del mobile avvicinarsi sempre di più, poi niente, buio.
 
Aprii gli occhi lentamente e vidi due occhi scuri contornati da lunghe ciglia che mi fissavano incerti, quando misi a fuoco la persona che era seduta sul letto di fianco a me mi accorsi che era Zayn.
Penso che abbia fatto una faccia strana  perché lui abbozzò un sorriso.
In un momento mi ricordai tutto e capii che lui non era li per volontà, ma solo perché era stato lui a farmi cadere.
-Sto bene, puoi anche andare- dissi abbassando lo sguardo.
-Se volessi rimanere?Magari perché mi dispiace di averti spinto?- chiese lui osservandomi meglio.
-Non dire cazzate, sei qui solo perché ti hanno obbligato gli altri, io non ti interesso minimamente, non ti interessa nessuno! Ti interessa solo il tuo aspetto! Non fare il falso buonista! Con me non funziona!- gli dissi seccata.
 
Si allontanò di scatto e disse
–Non mi interessa solo del mio aspetto cazzo! Mi dispiaceva davvero averti fatta cadere! Secondo te se non mi interessasse completamente di te mi sarei fermato qui quando tutti sono usciti a divertirsi? Sarei rimasto qui vicino a te per tre lunghissime ore? Ora vai a fanculo e tornatene a casa, non sai neanche apprezzare le cose che le persone fanno per te!-  a queste parole lo giuro, rimasi spiazzata, mi dispiaceva avergli detto quelle cose, forse è sbagliato giudicare dall’apparenza.
 
Lo guardai andare e sbattere la porta per poi scendere veloce le scale ed uscire di casa.
Cazzo, che stupida sono stata, mi alzai dal letto, la testa non mi faceva più cosi male, vidi un post-it sul comodino vicino al letto cono scritto un numero telefonico e la firma di Zayn, mi feci ancora più schifo.
 
Davvero Zayn si era interessato di sua spontanea volontà? Per quanto potesse essere vero, non riuscivo a crederci, insomma, stiamo parlando dello stesso ragazzo che in un po’ di occasioni si è dimostrato immaturo, stronzo e arrogante.
Che confusione.
Rimisi insieme i pensieri, presi il post-it con il numero di Zayn, lo infilai in tasca e uscii dalla camera, che mi accorsi solo in quel momento, fosse di Zayn.
Sospirai ripensando al mio comportamento e contemporaneamente scesi le scale rapida.
Mi diressi verso la porta di ingresso, presi il cappotto e uscii.
 
Camminavo lenta, ero diretta alla stazione, non sarei riuscita a tornare a casa a piedi.
I minuti passavano e mi accorsi che io per quella strada non c’ero mai passata.
Forse perché era buio, forse era perché c’era un po’ di nebbia, ma ero sempre più convinta di avere sbagliato strada.
Camminavo sempre più veloce, mi sentivo osservata, iniziai ad agitarmi e ad allungare il passo e a guardarmi ogni cinque secondi dietro le spalle.
Sarà stata la sesta volta in cui mi giravo per vedere dietro di me quando vidi una sagoma illuminata solo dai lampioni che avanzava molto lentamente verso di me.
Il cuore mi salì in gola.
Iniziai a correre, poi cercai il mio cellulare nelle tasche del capotto, ma non c’era.
Presi a correre più forte cercando di aumentare la distanza tra me e il probabile uomo.
 
Vidi una cabina telefonica in lontananza, mi girai un momento e non vidi più l’ombra, forse l’ho scampata, pensai.
Corsi forte verso l’unica fonte di salvezza.
Entrai e mi accorsi di non essere una rubrica telefonica e che quindi il telefono era inutilizzabile, poi però mi ricordai di Zayn e del suo post-it.
 
Non avevo il coraggio di chiedergli di aiutarmi dopo il mio comportamento, ma vidi oltre il vetro della cabina la sagoma  riapparire e mi decisi a digitare il numero.
Era libero.
Il mio fiato diventava sempre più corto e il mio cuore batteva sempre più forte man mano che la sagoma si avvicinava.
Non rispondeva nessuno.
Intanto la sagoma iniziava a prendere forma.
Mi iniziarono a tremare le mani mente cercavo di digitare il numero.
Era ancora libero.
Il mio cuore stava per esplodere.
Il mio sguardo era fisso sulla sagoma ormai evidente di un uomo che avanzava verso di me.
 
Una voce roca interruppe il mio stato di shock.
-Pronto?- disse la voce leggermente metallica di Zayn.
Non rispondevo non sapevo cosa dire.
-pronto?!- insistette.
Avevo paura che potesse chiudere la chiamata quindi mi decisi a “parlare”.
-Aiuto- dissi a voce bassa.
-Chi è?- chiese lui.
-Sono Ho-honey- dissi con voce tremolante.
-Honey? Non voglio parlare con…- non lo lasciai finire.
-Zayn aiuto! Sono fuori casa c’è qualcuno che mi sta inseguendo!- dissi in panico.
-Cosa?- chiese lui incredulo.
-Zayn aiuto!- dissi con il fiato corto e con le lacrime che mi rigavano gli occhi per la troppa agitazione.
L’uomo barcollava, questo mi faceva guadagnare dei secondi.
 
-Dove sei?- chiese lui agitato.
-Non lo so!- urlai esasperata,
-Guardati intorno- disse lui deciso.
Alzai lo sguardo verso destra e vidi un cartello con scritto qualcosa che non riuscivo bene a leggere.
-Sono in una cabina, vicino a me c’è un cartello con scritto “High School 3km”- dissi io frettolosamente.
I miei occhi intanto seguivano l’uomo barcollante che era ormai a 20m.
“Ok, Honey ho capito dove se, stai calma, esci dalla cabina e nasconditi, sarò li il prima possibile - disse lui.
Il mio cuore stava per esplodere, l’asma si faceva sentire.
Feci come disse.
Uscii lentamente dalla cabina e mi nascosi dietro l’albero che era a qualche passo lontano.
Mi infilai in un cespuglio, cercando di non fare rumore.
 
Il mio respiro corto e pesante si sentiva e cercai di coprirmi la bocca con le mani.
Attraverso dello spazio fra le foglie tenevo sotto d’occhio l’uomo di cui ora potevo sentire i passi.
Sussultai quando improvvisamente cadde facendo frantumare in mille pezzi la bottiglia di vino che aveva tra le mani.
-EII- urlò lui.
Mi allontanai leggermente d’impulso.
-So che sei qqqqquiii- Disse cercando di alzarsi.
Quando ci riuscì iniziò a camminare verso di me più velocemente, non so cosa deve avermi tradito, forse il rumore che facevo spostandomi tra le foglie, forse il mio respiro, ma resta di fatto che quando l’uomo era a solo un metro di distanza e riuscivo a intravedere il suo viso si fermò di colpo.
 
Ero sicura.
Mi aveva visto,  mi si gelò il sangue, il mio cuore batteva come se volesse uscire dal petto, i miei occhi si spalancarono e in un momento, mi diedi la spinta necessaria per uscire, ma non bastò perché l’uomo si gettò su di me facendomi cadere e in quel momento non capii se tutto quello era un incubo o era la realtà, mi si irrigidì il corpo e mi ritrovai sdraiata a pancia in su con l’uomo a cavalcioni sopra di me.
Mi resi conto che era reale solo quando l’uomo cercò di togliermi il giaccone, in quel momento realizzai che stava succedendo davvero.
Opposi resistenza e cercai di difendermi ma l’uomo riuscì a togliermelo, gettandolo via,
Provai ancora, e ancora a sfilarmi dalla sua presa, ma ero sfinita, mi lasciai andare e mi abbandonai al mio destino.
 
L’uomo cercò di sbottonarmi via i pantaloni che per fortuna mi andavano davvero stretti ed era un impresa solo indossarli, figurati togliermeli in quella maniera.
Il mio sguardo era fisso verso destra, la mia testa era appoggiata all’asfalto freddo, quando sentii il tocco delle mani sporche dell’uomo sulla mia pancia sussultai e capii che era veramente la fine.
Chiusi gli occhi.
Mi passarono davanti i momenti migliori della vita, che alla mia età, era appena iniziata, le feste, il primo bacio, le estati, i momenti con i miei amici, Nick, la mamma… un motorino.
Un motorino?
 
Aprii di scatto gli occhi quando il rumore di un motorino che frenava mi fece sobbalzare, vidi la figura che prima c’era sopra scendere, correre verso me e sferrare un calcio sulla pancia dell’uomo, che pochi istanti fa era sopra di me.
Realizzai solo dopo alcuni secondi che era Zayn.
Mi ricordo solo che tirava pugni e sferrava calci sul corpo che giaceva a qualche metro di me inerme.
Poi niente.
Chiusi gli occhi e il buio prevalse su di me.
 
 
Ciao stelline J
Allora, vi è piaciuto?
Per favore, recensite, almeno due, se no, non vado avanti u.u
Ahahah.
Ciau c:

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1736888