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Erano passati solo due anni da quando, in quello stesso scompartimento, Harry Potter aveva poggiato lo sguardo sulla figura addormentata di Remus Lupin.
Sorrise, passandosi una mano sul viso; era normale, quindi, che quella figura accoccolata contro il vetro del finestrino avesse innescato nella sua memoria una violenta sensazione di déjà-vu.
Si spostò facendo spazio a Hermione con l'immancabile Grattastinchi stretto contro il petto, passandosi una mano fra la folta capigliatura castana, domandandosi se lo stress degli ultimi giorni lo avesse esaurito più del previsto. L'attacco dei Dissennatori, la strillettera che annunciava la sua espulsione, la scoperta di Grimmauld Place e dell'Ordine della Fenice... Forse erano stati un po' troppo colpi tutti insieme.
Si sedette occhieggiando con insistenza maggiore all' ombra accucciata con il mento poggiato contro il petto, il viso non si vedeva, poiché portava un largo cappuccio, eppure per un istante Harry ebbe la sensazione che due luminosissimi occhi nocciola lo stessero osservando da sotto i lembi della stoffa.
Di fronte a lui, Ron lo indicò con un cenno della mano, domandando senza chiedere chi fosse quel tizio.
-Prof. J.E. Colley. - esclamò Hermione indicando la valigia sopra la testa di Harry.
-Il nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure? -
-Probabile. -
Il mago sollevò le spalle grattandosi il petto nel sonno, mostrando alcuni ciuffi di una zazzera castana e un paio di occhiali rotondi. I ragazzi sussultarono: la metà destra del viso di Colley era un ammasso di piaghe mal cicatrizzate che lo rendevano quasi impossibili sostenere la vista. Hermione storse il naso disgustata mentre Ron sputò la mezza ciocco rana che aveva in bocca con un "ew" di puro disgusto.
-È ridotto peggio di Moody.-
-Cavolo se lui è ridotto così non voglio sapere come sta l’altro. -
Harry fissò lo sconosciuto domandandosi per quale ragione quel volto deformato gli suonasse tanto familiare; era come una canzone alla radio ascoltata distrattamente, un’immagine scorta per caso sfogliando un libro che poi non si è acquistato. Alzò una mano e sotto lo sguardo sorpreso dei suoi amici rimboccò la falda del cappuccio sul viso dell'uomo con un gesto carico di una respinta dolcezza.
-Bravo Harry stavo per vomitare. - mormorò Ron tornando a mangiare. Hermione, invece, non disse nulla, limitandosi ad accigliarsi mentre fissava Harry in silenzio.
-Poveretto...- lo sentirono mormorare entrambi- Devono avergli fatto un male della miseria tutte quelle ferite. -
***
Dopo la cerimonia di smistamento il prof Silente si alzò lentamente, attirando l'attenzione su di sé con un lieve battito di mani. I suoi occhi, di solito carichi di una vitalità ar dir poco contagiosa sembravano spenti, persi in preoccupazioni lontane. Harry avvertì un immediato brivido di preoccupazione solleticargli la nuca nell’incrociare per un attimo il suo sguardo.
-Prima di tutto...- disse, il timbro della voce stranamente basso e roco -... Diamo il benvenuto alla professoressa Dolores Umbridge.-
Una specie di grosso confettino rosa che pareva spargere miele ad ogni gesto si alzò per accogliere lo stitico applauso che si accese qua e là al suo nome. Accanto ad Hermione Harry sentì il cuore scivolare fino ai calcagni, per poi finire in pezzi alla fine del discorso di quello che poteva essere considerata la risposta di Hogwarts alla nonnina di Hansell e Grathell. Una dolce signora fuori, velenosa come un aspide dentro
-...Bene...Bene...- mormorò Silente tirando su gli occhiali con un colpetto dell'indice sinistro- E ora accogliamo con un applauso il Prof. John Colley che sostituirà il prof. Rubeus Hagrid alla cattedra di Cura delle Creature Magiche. -
-Oh Merlino...-
Come previsto il viso di Colley fece storcere il naso di tutti. Non molto alto, dalla corporatura esile all'apparenza, Colley aveva il fisico del cercatore: Harry si ritrovò a studiare ammirato la muscolatura che traspariva dal maglione di lana verde bottiglia per poi risalire alla metà sana del volto in cui si scorgeva tracce di una passata bellezza e alla capigliatura castano scuro strigliata di grigio e decisamente arruffata per appartenere ad un professore.
Colley rispose con un cenno del capo agli applausi per poi tornare a sedersi accanto alla McGranit che gli rivolse uno sguardo curioso, gemello di quello che poteva essere letto sul volto di Silente.
-Non vedo l'ora che sia domani...- mormorò Harry.
-Perchè?- chiese Hermione tendendosi un po' di lui.
Harry si strinse nelle spalle -Così...-
***
Un vento gelido soffiava sotto un cielo torbido che preannunciava pioggia imminente;
Colley attendeva la classe avvolto in un spesso cappotto grigio con il cappuccio tirato su e le spalle appoggiate alla porta della capanna di Hagrid. Sorrise, facendo segno ai ragazzi di seguirlo.
Harry si guardò attorno sospetto prima di accordarsi agli altri, aveva una strana sensazione
alla bocca dello stomaco. Come un’inquietudine indefinita.
-Chi di voi ha paura dell'uomo nero? - chiese poggiando su Harry, Ron e Hermione lo sguardo, per poi spaziare verso il resto della classe.
-Per Morgana, non ho mai visto pipistrelli in vita mia! -
-Elizabeth calmati...-
La ragazzina che aveva sollevato il cappuccio del mantello di scatto, schiacciandosi contro il fianco di Colley , lanciò un’occhiata incerta verso l’alto – Professore…- uggiolò quasi con le lacrime agli occhi, mentre questo, spostando il bastone a cui era appoggiato, tentò di sobbarcarsi il suo peso
- Non urlare...Loro non sopportano le grida.- disse a basa voce ottenendo immediatamente la calma- Sono pipistrelli carnivori che vivono solo nella foresta proibita.- continuò portandosi al centro del circolo di studenti, alzando il dito per indicare le bestie appollaiate sopra il suo capo- E a differenza dei loro colleghi babbani ci vedono e ci sentono benissimo...Infatti come avrete notato è pieno giorno e non stanno volando in tondo in cerca di pace, battendo contro tutto quello che gli capita a tiro.-
-Professore? -
-Si, Hermione?-
-Che ci facciamo qui? Non sono sul programma di quest’anno.-
Le labbra del professore suggerirono ai presenti un sorriso mal trattenuto mentre sosteneva lo sguardo inquisitore della giovane strega. Piegò la testa verso una spalla, assottigliando lo sguardo: -Hai paura di loro? Il loro aspetto ti ripugna vero?-
La ragazza si limitò ad annuire fissando gli occhi sulla metà sinistra del viso del professore.
-Vi ho portati qui perché dovete andare oltre la barriera dell’aspetto. - estrasse la bacchetta e ne batté la punta sul palmo della mano evocando una bistecca-... Perché se lo farete, troverete alleati anche nelle creature più improbabili. -
Uno dei pipistrelli si staccò dal ramo a cui era appeso e si avvicinò alla mano tesa di Colley e in un frollare armonioso di ali, si cibò della carne per poi appendersi al braccio dell'uomo -Ora tutto il branco attende un mio ordine.-
Hermione si portò le dita alle labbra colpita palesando in quel solo gesto tutta l'ammirazione che in pochi secondi quell'uomo dall'aspetto parzialmente ributtante era riuscito a conquistarsi- Ora da questo cosa hai capito Hermione?-
-Che l'aspetto non conta? -
-Precisamente. -
-Infin dei conti tutti quanti amiamo Batman, perchè discriminare loro solo perchè sono piccoli e pelosi e non assomigliano a George Clooney!-
Tutti risero o almeno,i nati babbani lo fecero, ma non Harry.
La voce di Colley lo torturava… Per quale ragione credeva di conoscerla?
***
-Colley...-
Severus Piton alzò gli occhi incontrando il volto deforme di John Colley. Se lo era trovato di fronte all'improvviso, in piedi con le mani raccolte dietro la schiena, lo sguardo fisso alla bacheca che conteneva le coppe di Quiddich vinte negli anni dai Grifondoro.
-Professor Piton...-
Lo sguardo di Severus scivolò lungo la figura sofferente del collega, notando come la gamba sinistra si facessero carico di tutto il peso del corpo e di come il braccio destro rimanesse immobile penzolante alla figura, dopo aver sciolto il nodo delle mani dietro i reni.
-Si...- bisbigliò John senza staccare gli occhi dalla foto che ritraeva la squadra di Quiddich del '75 schierata con la coppa alzata.
-Si, cosa?-
-Sono tornato dall'inferno...-
Piton sgranò gli occhi mentre Colley si spostava lentamente. Sentì il cuore battere furioso fin su le tempie mentre i passi trascinati dell’altro insegnante lo raggiungevano per poi superarlo, si disse un paio di volte che non poteva essere vero.
Quell’uomo, quel maiale, era morto e non poteva essere tornato indietro.
Le labbra sottili di Severus Piton si mossero un paio di volte in cerca di una risposta coerente da dare, ma non a quella forma contorta che percepiva ancora alle sue spalle, ma al suo cervello, a sé stesso. Mosse le labbra mentre la sua mentre cercava una logica a quell’incubo che sembrava essere un parto della sua mente. Perché lui non poteva essere vivo! Non poteva!
-Colley!-
-Ho sempre amato questo nome, forse perché amavo la persona che lo portava. Volevo diventare come lui, essere lui…Non lo so…Ormai, non credo abbia più importanza. -
Piton volse lentamente il capo. La figura curva di John Edward Colley aveva ripreso a trascinarsi per il corridoio silente. Quella voce non poteva essere un parto della sua fantasia. Non poteva essere perché questo avrebbe significato che era pazzo, che quel gran cervello di cui si era sempre vantato era andato in brodo. Scosse il capo lanciando un’occhiata torva alla foto.
-Allora è vero che l’erba cattiva non muore mai!-
***
-È forte quel Colley vero? Cioè non abbiamo fatto un gran che, ma è stata una lezione fantastica. -
Era questo più o meno il pensiero che animava gli studenti dopo la lezione fra i pipistrelli di Colley. Era stato semplicemente un grande a farli spaventare tanto per poi dirgli che non avevano nulla da temere, che nonostante l’aspetto quei pipistrelloni erano facili da addomesticare. Persino qualcuno dei Serpeverde, e questo si che era un vero miracolo!, dicevano che in fondo quello storpio, sicuramente Tassorosso, non era affatto da buttare via.
Solo Harry non sembrava conquistato dal carisma di Colley. Solo Harry si chiedeva che cosa nascondessero in realtà quelle piaghe.
Sfogliando il vecchio album di famiglia donatogli da Hagrid alla fine del primo anno, Harry James Potter non poteva fare a meno di notare quando quel volto deforme somigliasse a un altro, allegro a pieno di vita. Dio, gli assomigliava, l’età era più o meno quella, così come il colore degli occhi e dei capelli, senza contare la sua voce.
-Come fai a ricordare la voce di tuo padre?- chiese Hermione alzando appena gli occhi dal tomo di Aritmanzia che teneva sotto i gomiti- Eri piccolissimo quando…-
-Ti ricordi le lezioni anti-dissennatore con Lupin?- rispose il ragazzo massaggiandosi il mento pensieroso, rispondendo con un cenno del capo al saluto di Ron che si era appena seduto al loro tavolo - Quando il molliccio-dissennatore si avvicinava troppo io rivivevo la morte di mia madre, te l’ho detto no?-
Hermione annuì leggermente assestando una gomitata a Ron, facendogli segno di ascoltare con un gesto nervoso della mano e di lasciare perdere le gelatine.
-Una volta però, ho sentito la voce di mio padre. L’ho sentito gridare a mia madre di scappare. La sua voce è uguale a quella di Colley.-
Ron fece per parlare, ma Harry lo zitti con un gesto della testa- Ricordate quando Hagrid ha detto che il cadavere di mio padre non è mai stato trovato? Che forse Voldemort lo aveva fatto saltare in aria? E se si fosse salvato? Vedete com’è ridotto, forse…Mi credete pazzo vero?-
Ron scosse dolcemente il capo mentre Hermione si allungava verso la mano dell’amico e la stringeva fra le sue- No… Non lo faremmo mai.- lo rassicurò- Ascolta se hai questa sensazione seguila, cerca di parlargli. Al massimo, se ti sei sbagliato, avrei intavolato una bella amicizia con una persona molto interessante.-
-Dici?-
***
-Proffessor Colley!-
Colley si volse lentamente rispondendo con un sorriso stentato al ragazzo che l’aveva raggiunto in mezzo al corridoio -Harry Potter.- mormorò facendo peso sul bastone da passeggio che usava per camminare - Che posso fare per te?- socchiuse un attimo gli occhi- A parte salvarti la vita.-
-Come?-
Harry si sentì spingere contro il muro, pochi secondi dopo, da un angolo del corridoio sbucò la professoressa Umbridge inseguita da una seggiola demonizzata che cercava di addentarle il posteriore. -Oh grande Merlino…- sillabò Harry mentre John scoppiava in una sonora risata che lo fece voltare nella sua direzione- Professore?- L’uomo rispose al suo sguardo indicandosi leggermente il petto, dando risposta hai sospetti del ragazzo che esplose in un - Non ci credo è stato lei!-
-Così quella vecchia megera impara a farsi i fatti suoi! Come ti sei fatto quelle ferite? Chi è stato a fartele? Chi era il tuo medimago al St.Mungo? E che palle!-
Harry continuava a fissarlo con gli occhi sgranati: quell’uomo era un grande! Intanto che la Umbridge veniva salvata da un riluttante Silente, che chissà come mai stava guardando verso Colley e Harry con una luce di puro divertimento negli occhi, Harry si ritrovò a pensare che molto probabilmente anche suo padre si sarebbe comportato in quel modo…Chissà forse lo era davvero. Basta, doveva sapere, prese il coraggio a due mani e
–Professore posso farle una domanda?-
John si aprì in un sorriso birichino mentre poggiava una mano sulla spalla del grifondoro e gli faceva segno di seguirlo, sussurrando che non si deve mai rimanere troppo a lungo sulla scena del delitto.-…Sono stato torturato da qualcuno che conosci benissimo.- disse quando furono abbastanza lontani, togliendo le castagne dal fuoco al sedicenne chge cercava un modo per soddisfare la sua curiosità senza correre il rischio di essere inseguito da una poltrona demonizzata.
-Lord Voldemort?-
-Conosci qualcun altro in grado di procurare simili ferite e non concedere alla fine il lusso alla sua vittima di morire in pace?-
Harry non rispose. La risposta era troppo ovvia per meritare di essere espressa in parole.
-Mi ha reso deforme, mi ha portato via l’amore della mia vita e il mio bambino… E non mi ha concesso di crepare. Mi disse: Vivi…Vivi a lungo, guarda come il mondo cade nelle mie mani.-
-Suo figlio è morto? - chiese Harry aggiungendo mentalmente “Dì di no! Dì di no!” e per una volta fu accontentato. Colley scosse il capo- No. È ancora vivo. -
-Come si chiama? -
Le dita poggiate sulla spalla di Harry fremettero leggermente, John Colley socchiuse leggermente le labbra, ma la sua risposta fu bloccata da un grido di richiamo di Piton che fece voltare entrambi.
-Colley, il preside vuole vederti! -
-Si… Grazie Severus.-
La mano si spostò dalla spalla di Harry, mentre un sorriso che forse sapeva di sollevato si disegnò sul volto deformato di Colley.
-Professore come si chiama suo figlio?- insistè Harry, lottando contro il desiderio di trattenerlo per un braccio.
-Si chiama Harry.-
Fine capitolo
Un grazie a
SkeJune:Ciccia alla fine dovrò darti un premio fedelte per le mie fic! Fairydreams: È lui o non è lui? Vabbeh te lo dico… E invece no! Devi leggere! Lyrapotter: Spero che sia stato di tuo gradimento anche questo secondo cappy! Lela92: Grazie per il commento, fammi sapere come hai trovato questo capitolo! Selene_90: Bella vero? Grazie per il commento, spero che continuerai a leggere!
ND:In questo anno Harry dovrebbe avere una sbandata per Cho Chang, ma io
odio Cho Chang perciò…
ND:In
questo anno Harry dovrebbe avere una sbandata per Cho Chang, ma io odio Cho
Chang perciò….
-Harry! Suo figlio si chiama Harry!-
Hermione
schizzò succo di frutta dalle narici mentre Harry la scrollava le spalle poi
l'abbracciava con un salto facendole cadere i libri dalle mani. Non ci stava
capendo nulla, ma almeno Harry sembrava aver ripreso vigore, perciò sorrise e
annuì allegra.
-Mione
hai capito quello che ho detto?-esclamòHarry
allontanando la ragazza da sè per guardarla in viso.
-No.
Però sono contenta di rivedere il tuo sorriso.- disse sentendosi stringere ancora, ricambiando
quell'abbraccio euforico a cui stava assistendo uno stranito Ron, che si stava
massaggiando il capo perplesso.
-Harry metti soggetto verbo
e complemento quando parli...- disse poggiando una mano sulla spalla dell'amico- E molla Hermione!-
-Buono,non
te la rompo mica.-fece Harry
strofinando la guancia contro quella della ragazza che si torse per il
solletico-Comunque
ho parlato con Colley...-disse cedendo allo sguardo assassino del Weasley e lasciando
andare la ragazza -...E
adesso devo andare in biblioteca….-
-Perché?-
-Non
lo so…Ho una strana sensazione!-
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Thor
annusò le scarpe consunte di John Colley soffermandosisui lacci che tirò con forza e sulla
tomaglia che leccò con affetto, ricordando i tempi quando cucciolo, giocava a
rincorrere quel ragazzino mingherlino, dall'aria arrufata come l'adulto che era
venuto a trovarlo.
-Mi
hai riconosciuto subito ...- mormorò John sedendosi al tavolo, accogliendo con
un sorriso il testone del cane sulle ginocchia, accarezzandolo con pacche
vigorose-
Sei invecchiato...Ma anche io del resto sono molto cambiato...-
"
Era
stato come se qualcuno avesse spento la luce.
Staccato
la spina che alimentava il suo io cosciente.
Il
cervello è davvero una macchina straordinaria... Per salvarsi... Per conservare
quell'ultimo barlume di vita e lucidità è in grado di innescare meccanismi
difensivi impensabili.
Era
stato questo a salvarlo.
Era
stato questo... La sua incrollabile volontà di vivere, che l'aveva trascinato
via da quel ginepraio di morte in cui stava scivolando, in cui voleva
scivolare.
Da
quando aveva visto la morte scendere su quegli occhi dolci. Ma il suo desiderio
di vita assieme a quei vagiti avevano avuto la meglio, Quella prima parolina
appena abbozzata l'aveva tirato via dall'inferno:
-Pa...Pa...Papà.- "
Colley
si asciugò gli occhi colo dorso della mano. Non era passato giorno in quegli
ultimi 14 anni in cui non si fosse maledetto per essere sopravvissuto a
lei.Per aver avuto la forza di non
morire, ma nondi salvarla. Aveva
fallito come uomo e come marito, desiderava scomparire, andare da lei, ma
quella cosa abominevole che era il suo corpo non lo lasciava andare.
-Vedo che non hai dimenticato le vecchie
abitudini...Mocciosus...-
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OH MERLINO STO PER MORIRE!!!
Harry
lasciò andare il pesante tono che l'aveva fatto sbilanciare all'indietro,
mulinò con le braccia nella speranza di mantenere l'equilibrio cercando di
aggrapparsi ad una delle teste d'elfo che incorniciavano il mobile libreria,
calciando la scala che si offese a morte e che decise di fargli fare la fine
della mela di Newton-AIUTOOOO!-
STOMP!!!!
-OH MERLINO! S'è ammazzato!!!-
Ginny
Waesley lasciò cadere i libri che teneva fra le braccia con un grido
terrorizzato, Harry era caduto dalla scala con la leggerezza di un sacco pieno
di patate, per poi essere schiacciato da quella vendicativa della scala.
-Harry!!!- esclamò inginocchiandosi
accanto al ragazzo che gli rivolse uno sguardo confuso.
-Ginny?-
la
chiamò debole. Aveva perso gli occhiali nella caduta, per questa ragione non
era convinto di avere veramente la piccola di casa Weasley accucciata accanto
alla testa.
-Harry
sei tutto intero??-
-Credo
di sì Ginny...- sorrise tirandosi a sedere, passandosi le dita fra la zazzera
spettinata, arrufandola ancora di più. La ragazzina gli strinse il gomito fra
le mani, tirandolo in piedi-Ti ringrazio.-
-Di
nulla!-rispose
la rossina con un gran sorriso che la illuminò tutta, ignorando i commenti
saturi di acidità che accompagnavano Harry dal primo giorno di scuola- Che devi farci con quel
libro?-
------------------
-Sei
tu non è vero?-
-Che
c'è Sevy?Hai paura di essere impazzito?-
-Tu
non lo saresti al posto mio?-
Colley
sorrise in punta di labbra mentre Piton attraversava la capanna di Hagrid per
piazzarglisi di fronte con le mani hai fianchi e la solita espressione di
raccapriccio dipinta sul viso.
-Come
fai ad essere ancora in vita?-
-E
tu come fai a non aver ancora scoperto lo shampoo?-trovò il bastone , posò
entrambe le mani sul pomello, e poi il mento sul dorso- Hai quasi 40 anni
ormai...E' una vergogna...-
Severus
scoprì i denti in un ghigno esasperato.Il fisico era a pezzi, ma lo spirito non
era crollato...
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-Sono
tutti alberi genealogici!-esclamò Ginny sporgendosi
sul tavolo, affacciandosi sul tomo recuperato da Harry a sprezzo del pericolo e
della sua nuca-
Guarda questo è quello della mia famiglia!-
-Qui
ci sono solo le famiglie puro-sangue- spiegò il Cercatore continuando a sfogliare
il tomo, cercando di ignorare l'odore di buono che emanava la pelle di Ginny,
che quel giorno sembrava volergli dare in testa-...Guarda questi sono i
Black, questi i Malfoy invece...-
-Ecco
i Potter.-
-Lily
Evans...James Potter...- mormorò il ragazzo piegandosi ancora di più sulle
pagine che sapevano di polvere- Oh Merlino...-
------------------
-Prof.
Colley!-esclamò
Harry Potter entrando come una furia nell'ufficio dell'uomo. Nessuno era
riuscito a trattenerlo,ne Ron e Hermione che se lo erano praticamente ritrovato
addosso all'uscita della biblioteca, tanto menoGinny che gli si era avvinghiata al mantello implorandolo di
stare calmo, di ragionare prima di agire-Lurido bugiardo!-
-Harry
che posso fare per te?- chiese il mago come se non avesse avvertito il
livore sputato dal grifondoro in quelle poche parole, sorridendo bonario come
sempre.
-Dirmi la verità.-
Colley
si alzò su facendo peso sul bastone.
-Come ti chiami?-
-John Edward Colley.-
-Non
mentire bastardo! - urlò il ragazzo battendo le mani sul tavolo. Infilò
le mani in tasca cavando un vecchio foglio spiegazzato- Questo è l'albero
genealogico della famiglia Potter.- sibilò indicando un nome preciso- John Edward Colley era il
nome completo di mio nonno,John Potter! -
Colley
chiuse gli occhi.
-Come
ti chiami? Dimmelo!-
Colley
aprì la bocca aperta un paio di volte, ma non uscì un solo suono, era il
momento della verità, era il momento di pronunciare quel nome che aveva
abbandonato 14 anni prima, ma non ci riusciva... La paura era troppa...
-Perchè
fai domande di cui conosci già le risposte,Harry?-chiese una voce alle spalle
del ragazzo. Silente avanzò lentamente verso i due dopo aver chiuso dolcemente
la porte alle sue spalle.
-Voglio
sentirglielo dire!-singhiozzò il ragazzo sentendo le lacrime scivolare
lungo le guance fino al collo- DIMMELO! DIMMI IL TUO NOME! Dimmelo papà...-
-James Potter.-
Fine
capitolo.
James
è vivo,ma Harry non sembra averla presa troppo bene!E coma la prenderanno i malandrini sapendo che il piccolo Prongy
è ancora vivo?
Nella
speranza che questo capitolo sia stato di vostro gradimento, un saluto dalla
vostra Ino chan!
Ringraziamenti!
SakeJune:
Colley “diciamo pure James ormai” è supplente di Cura delle creature magiche!
Sono davvero contenta cheJames inizi a
piacerti, perché io semplicemente lo adoro!
Fairydreams:
No… Non sei su scherzi a parte, ma nel delirio della mia testolina “che è molto
peggio lasciatelo dire!” E’ proprio il piccolo Prongs il professore sfigurato!
Lela92:
Sono contenta che ti piaccia il mio stile e spero che continuerai a leggere!
Selene_90:
Se il nome che avevi in testa era James Potter hai indovinato! Grazie per il
commento e spero che continuerai a leggere!!
Summers84:
Credo che tu non ti sia sbagliata…. Spero che anche questo capitolo ti sia
piaciuto!
Miss
nina: Ehi, ma mi stai seguendo?^___^ Grazie per i tuoi commenti alle mie fic ,
spero che continuerai a leggere!
Pioggia:
Mi fa piacere che ti piaccia la mia storia! Spero che anche questo capitolo ti
sia piaciuto !
-Harry… Parlami per favore…Dimmi qualcosa…- James allungò lentamente le
dita verso il viso del figlio, sfiorandogli delicatam
-Harry… Parlami per
favore…Dimmi qualcosa…- Jamesallungò
lentamente le dita verso il viso del figlio, sfiorandogli delicatamente la
guancia, come a voler togliere quelle lacrime nervose che non avevano cessato
neanche per un secondo di scendere.
Fu solo in quel momento
che Harry sembrò finalmente realizzare quello che era successo, dov’era e chi
era la persona che aveva di fronte e la sua prima reazione fu quella di
scostarsi con un verso travolgendo la seggiola alle sue spalle.
-Non mi toccare.-
-Harry.-
-BASTARDO!!!-
James abbassò le braccia
sconfitto mentre Harry, dopo un occhiata a Silente, imboccava la porta come un
indemoniato. Scivolò a sedere, prendendosi la testa in una mano, Harry aveva
tutte le ragioni del mondo per reagire in quel modo, non lo biasimava di certo,
ma faceva male sentirlo urlare a quel modo.
-Gli occorre solo un po’
di tempo per metabolizzare la cosa.- mormorò Silente avvicinandosi a James e
poggiandogli una mano sulla spalla – E’ sconvolto devi
cercare di capirlo.-
-Si Preside.-
-Ora riposa. Mi occuperò
io di tutto.-
Harry che diavolo dici?
Mi hai sentito benissimo
Sirius.
Non è possibile. Non può
essere ancora vivo. Non…
Sirius Black si prese la
testa fra le mani mentre la fiamma che delineava il volto di Harry si spegnavain un turbinio sibilante. Prongs era vivo…
Era vivo! Era troppo assurdo per essere vero, eppure c’era una parte del suo
che non faticava per nulla a crederci…
-Pad…
Finalmente Remus
Lupinsembrava aver ripreso il dono
della parola. Dopo i primi 10 secondi di shock, Sirius era esploso in una
pletora di domande in direzione di quella fiamma ballerina lui si era limitato
a mormorare un semplice “ Non è possibile” per poi cadere in un silenzio di
ghiaccio.
-Moony?-
-Andiamo.-
James si sfilò il maglione
rabbrividendo e slacciò i primi bottoni della camicia allentando la cravatta.
Anche spogliarsi era un trauma con quelle ferite, non riusciva a muovere la
spalla destra senza che una fitta di fuoco e ghiaccio gli attraversasse le
tempie.
Non si specchiò.
Nonostante l’impietosa
lastra di vetro fosse proprio lì di fronte a lui.
Erano 14 anni che non
osava farlo… Infondo quello non era più il suo viso, perché guardarlo?
Una fiammata color
smeraldo illuminò la stanza a giorno. Potter sorrise senza voltarsi.
-Non dovresti essere qui…
E’ pericoloso, Paddy…-
-James…-
Chiuse gli occhi
riconoscendo quella voce.
La seconda fiammata si
sperso in un debole crepitio. Remus uscì dal camino scrollandosi la polvere
dagli abiti lisi, le iridi color miele già fisse a quella schiena curva,
ingobbita prima del tempo.
-Jamie.- mormorò.
-Harry, ma perché
piangi?-
Bella domanda….Perché
stava piangendo? Perchéaveva reagito
in quel modo assurdo?
Nessuno sano di mente sarebbe scoppiato in quel modo. Nessuno…Eppure era stata lasua prima reazione, urlargli in faccia
invece di abbracciarlo, piangere invece che ridere.
-Non lo so Ginny.-
Senza contare che c’era
un'altra domanda sul piatto della bilancia, ovvero… Per quale ragione , una
volta interrotta la comunicazione con Sirius, la prima persona che gli era
venuta in mente era stata Ginny.
Aveva voglia di essere coccolato e di solito per quello c’era Hermione, ma
stavolta era stato diverso. L’aveva cercato per la scuola come un matto…
-I nervi… - sentenziò la
ragazza asciugandogli il viso con un fazzolettino color lillà- Sono sicura che
domani a mente fredda , la prima cosa che farai sarà saltargli fra le braccia
.-
-Forse…-
-Senza forse…- sorrise la
ragazzina somministrandogli una carezza di sfuggita- E’ tuo padre Harry. Lo
amavi quando di lui avevi solo foto e bei racconti… Adesso che è qui in carne e
ed ossa non potrai non farlo.-
-Grazie…Sei troppo
gentile con me.-
-IO? NO! –
Ginny agitò le mani
davanti al viso-Lo avrei fatto per
chiunque, non farti problemi!!!-
-James…- ripetè Sirius
avvicinandosi a quella camicia pulita tirata su un corpo sofferente
-Girati… Guardaci..-
Potter scosse il capo
sottraendo la spalla al tocco dell’amico.Si alzò ,cercando di mettere una certa
distanza fra di lui e due malandrini alle sue spalle, ma l’unica cosa che gli
riuscì fu capicollare in avanti battendo l’anca contro lo spigolo del tavolo.
-JAMES!-
Con un sincronismo
perfetto, Remus e Sirius corsero verso l’uomo che si stava massaggiando l’anca
con un espressione sofferente, tirandolo verso una seggiola
e facendolo accomodare.
-Grazie…Senza bastone non
riesco a muovermi…-
-Di niente …Oh Merlino…-
Finalmente si erano
accorti perché non voleva essere visto, perché rifiutava i loro sguardi. Le
piaghe che lo segnavano. Avevano disgustato ogni singola persona che aveva
poggiatolo sguardo sul suo viso, ma
non glie ne era mai importato, m era sopravvissuto a quello senza danni, ma
l’orrore negli occhi dei suoi amici , non l’avrebbe sopportato.
-Sono ridotto uno schifo
vero?- mormorò Prongs facendo affondare la fronte nel palmo della mano- Non
sono nemmeno il ricordo della persona che ero, mio figlio mi odia e i miei
migliori amici faticano a non vomitarmi addosso.-
-Jimmy…-
-Moony non cercare di
dire sempre la cosa giusta, perché ti assicuro che a sto giro non esiste.-
Remus si portò una mano
alle labbra nella speranza di spezzare il singhiozzo che sentiva premere in
gola. Nemmeno nei suoi incubi peggiori aveva mai immaginato un viso ridotto
volontariamente a quel modo.
-Di che stronzate parli
Prongy?-
“Sirius Black e
la sua delicatezza da trattore smarmittato…”
-Come?- chiese James.
-Né io né Moony abbiamo
la minima intenzione di vomitarti addosso “ Moony ho lo stomaco di un pitone,
digerirebbe anche le pietre lo sai”, tuo figlio non ti odia affatto e per
essere uno che è sopravvissuto ad un incontro ravvicinato del quarto tipo con
Voldermort sei un fiore.-
Remus sorrise, annuendo.
-E ora alzati vecchia
sola che voglio abbracciarti!-
James si sentì afferrare
per la camicia, tirare su e stringere con forza. Sorrisepoggiando la guancia contro quella
lievemente barbuta di Black, facendo spazio accanto a lui a Lupin,che si limitò ad arruffare ad entrambi i
capelli.
-Cazzo, ma allora aveva
ragione Mocciosus!- esclamò Sirius all’improvviso allontanando i entrambi gli
amici- Potter sei peggio della gramigna!- I due lo fissarono un attimo, poi
scoppiarono in una sonora risata, anche se tutti sapevano che quelle sul viso di
James non erano lacrime vere.
Fine capitolo.
Lo so… Avevo detto 5
capitoli, ma alla my sore e a me sono venute un paio di ideuzze parecchio
succulente che allungheranno la trama portando i capitolo da 5 massimo 8.
Mi scuso e spero di farmi
perdonare scrivendo qualcosa che continui a piacervi…
Ringraziamenti:
SakeJune. Blackpower “ non temere, non credo che esista una cura^__^” rosy 823 “ ti ho accontenta prima del
previsto, perché per almeno una settimana non portò postare nulla! “
Myra, Summers84 “ si scoprirà come si è salvato nel prossimo
capitolo!” Lela92
Ferite spontanee si aprirono su quel
corpo scosso dalle convulsioni.
Sangue...
Bava...
Urina...
Si persero lungo il pavimento in rivoli
nauseabondi.
Per la quarta volta l'uomo a terra
strinse le dita a pugno, mordendosi la lingua per non urlare,affondando
a sangue le unghie nelle palme,mentre quelle iridi prive della minima traccia
di umanità lo studiavano attente a trovare ogni minima traccia di cedimento.
-Uccidimi che aspetti?-
Oscurità,un
pavimento freddo e umido sotto di lui,un dolore lancinante al fianco che si
diffondeva come fuoco lungo la spalla destra e il braccio serrandogli la gola
in una morsa d'acciaio.James si morse il labbro per
soffocare un gemito.
-Vivi Potter....Vivi per vedere il mondo cadere nelle mie mani!-
Troppe emozioni.... Ecco qual'era stata la diagnosi
di Madama Chips...Troppe
emozioni per un fisico troppo debole.
Schiacciato contro il materasso da
quelle coltri troppo pesanti per quel fisico ridotto all'ombra della perfezione
che era,JamesPotter ansimava, lo sguardo
perso al soffitto, le labbra scosse da continue parole.
In quella faccia rossa di febbre , deformata dalle ferite e dal dolore, gli occhi si erano
fatti stranamente piccoli e lucidi. Faticava visibilmente a tenerli aperti, ma
allo stesso tempo non riusciva a chiuderli, a tollerare il bruciore che li
prendeva ogni volta che abbassava le palpebre.
-Lily...- mormorò rivolgendo un occhiata
alla finestra.
Ancora una volta aveva sognato quella
notte.
Come in un film si era riarrancare verso il corpo di Lily, aveva rivisto il suo sorriso
spegnersi lentamente, aveva riascoltato quelle ultime parole d'amore -
Ti ho sempre amato...- sussurrate
mentre la vita l'abbandonava-...Sempre...Sempre...-
-Dammi
la forza...Dammi la forza amore mio...-
š›
Harry puntava i piedi
come un asino che non voleva camminare, Ginny aveva
dovuto fare il diavolo a quattro per tirarlo via dal tavolo, fargli
attraversare la Sala Comune " non vi dico che lotta per fargliscavalcare il quadro
della Signora Grassa" e trascinarlo fino all'infermeria.
-Ginny!!-esclamò cercando
di aggrapparsi al battente della porta.
-Tuo
padre sta male! Il minimo che tu possa fare è andare a
vedere come sta!-
-Lui
se n'è fregato per sedici ann...-
La
ragazza si era fermata di colpo, avvicinando il viso a quello del ragazzo che arrossì per la sorpresa di trovarsela così vicino
all'improvviso.
-Ginny?-
-Non
parlare così di tuo padre!-
-Perchè? Mi ha abbandonato
per sedici anni! MI HA FATTO VIVERE CON I DURSELEY! HA PERMESSO CHE SIRIUS
RIMANESSE PER 12 ANNI AD AZKBAN!-le scagliò contro
quelle parole con la stessa violenza con cui avrebbe fatto con James...Si stanno comportando tutti come se fossi
un ragazzino! PrimaHermione
con Ron poiSirius e Lupin e adesso lei.
Ginny lasciò cadere le
braccia.
Era
la prima volta che Harry reagiva a quel modo, per lo
meno con lei. Troppe cose assieme ecco...
Dopo
tutto quello che gli era successo, ritrovare James aveva dato il colpo finale alla sua stabilità
mentale.
Gli sorrise riprendendogli la mano, stringendogliela
forte, riprendendo a tirare- Vuoi rimanere nell'ignoranza?- esclamò ignorando
i suoi borbottii di disapprovazione- Devi parlargli, devi capire per quale
ragione ha agito in quel modo...-
Harry sbuffò, anche se
infondo Ginny non aveva tutti i torti.
š›
Harry entrò in punta di
piedi nella camera dove riposava James,si sedette accanto al letto.
Gli
prese la mano e, cercando di non badare a quanto fosse gelida e ruvida contro
le sue,la strinse
forte, alitandoci
sopra come per scaldarla, domandandosi ancora una volta quanto dolore aveva
dovuto sopportare a
causa di quelle piaghe.
-Sono
io...- mormorò
-Sono
io mi riconosci?-
L'uomo
socchiuse gli occhi, rivolgendo al ragazzo uno sguardo confuso-....No...-gemette
aggrottando le sopracciglia-Chi sei?-
Il
Grifondorosi sentì agghiacciare mentre
abbassava il viso su di lui-...Sono io, Harry.-
-Ah...
Tesoro mio, scusami... Senza occhiali, non vede bene.-momoròJames passandosi una mano sul viso, celando il sorriso di Harry, anche lui senza occhiali era più cieco di una talpa
Rimase
in silenzio con la mano sugli occhi.Il suo respiro si
era fatto di nuovo regolare.Convinto che Jamessi fosse riaddormentato di botto,Harry
fece per rialzarsi,ma Potter le strinse il polsoe la costrinse a tornare a sedere-Ascoltami...Ascoltami
devi sapere...-
š›
-Hai
da fare?-
Ginny alzò gli occhi
dal libro che teneva sulle ginocchia incontrando lo sguardo di Harry. Lo fissò senza battere ciglio per un attimo, prima
di dire di no con la testa e fargli spazio accanto a lei ai piedi di quell'enorme faggio.
-Gli
hai parlato?-
-Ho
ascoltato i suoi delirii più che altro...- si sedette con un
tonfo affondando la testa nelle spalle- Sta male poveretto...-
-E
che ha detto?-
-Mi
ha chiesto scusa...Per essere vivo al posto della mamma.-
Ginny si sentì
stringere il cuore. Posò il libro sull'erba, allungandosi un po' verso Harry che aveva fatto scivolare il capo fra le ginocchia alzate-Harry...- lo chiamò mentre gli poggiava timidamente una mano sul
ginocchio-
Dai...Non fare così...-
-Ho
letto la sua cartella medica... Non mi ha abbandonato!
E' stato al St.Mungo negli ultimi 15 anni! Deve aver
visto l'inferno...- alzò il capo ritrovandosi ad un soffio dal viso di Ginny, arrossendo e rificcando il capo fra le braccia -...E non appena uscito
dall'ospedale, trova suo figlio e invece di abbracci e parole di conforto si
ritrova seppellito sotto una valanga d'insulti.-
-Secondo
me non se l'è presa. E' un uomo intelligente, avrà capito che di quello che gli
ha detto o meglio urlato non ne pensavi nemmeno la metà.- appoggiò la
guancia contro il braccio di Harry. Era d'accordissimo a consolarlo, anzi gli faceva un sacco di
piacere "
diciamo che era al settimo cielo" che lui fosse
venuto a cercarla, ma perchè non approfittarne? Non era certo una santa!
-Tu
dici?-
-Dico.Dico.- starnutì e Harry
alzò il capo di scatto. Si sfilò il mantello e glie lo adagiò sulle spalle
tirandole il cappuccio sulla testa-Grazie.-
-Di
nulla.- sorrise
il ragazzo passandosi una mano fra i capelli e asciugandosi gli occhi con un
lembo della manica-...Rientriamo. Se non sbaglio hai avuto la febbre da poco...-
si
tirò su spolverandosi i pantaloni- Non vorrei che ti ammalassi anche tu
per colpa mia.-Le tese la mano. Ginny la fissò per un attimo come se non avesse capito il
perchè di quel gesto-Ginny non mordo.- rise chinandosi
per prenderle il polso-Beh, almeno non spesso...- la tirò su senza
il minimo sforzo rivolgendole un sorriso un pelo più sollevato-E mai le belle
ragazze.-
" Ha detto che sono bella...Adesso
svengo! NO!!! GINEVRA WEASLEY CONTROLLATI! Oh, ma è
così puccio!!!"
Senza
contare che la stava ancora tenendo per la mano. Improvvisamente viola fissò la
mano poi Harry, per una decina di volte prima di
sentire le gambe diventare come due budini-Harry...- chiamò debolissima
Il
ragazzo si volse.
-La...La....- balbettò la rossa.
-LA?-fece eco Potter senza capire.Sembrava che
stesse intonando una canzone.
-La
mano...-
Oh
cavolo non se ne era accorto! La grifoncina lo vide
abbassare gli occhi e fare un salto alla vista delle loro mani strette a- Oh scusa!- mormorò color pomodoro
il Cercatore-
Dove ho la testa? Non mi ero accorto. Mi spiace!-
" A me no, comunque..."
Ginny ridacchio un peletto forzata sfiorandosi la
mano che Harry aveva tenuto nella sua. Aveva pensato
che la cotta per lui fosse finita, che fosse finalmente rinsavita, ma come diceva sempre sua madre " Non ho mai
conosciutoun Weasley
sano di mente!"
š›
-Anche
a te piacciono le rosse...-Harry saltò sulla
seggiola. James socchiuse un occhi
donandogli un sorriso bastardo, doveva essere saltato a piè pari sul cosidetto tasto dolente-Credo sia una specie
di trattogenetico, comela vista da talpa e i capelli insensibili al
pettine.-
Le
guance del ragazzino divennero tenendenti al
bordeaux.
-Comunque
è molto carina.Ha un faccino davvero simpatico.-
Harry cercò di
boccheggiare una scusa, ma tutto quello che gli uscì fu una specie di grugnito.
Abbassò lo sguardo, fissando le sue
scarpe, mentre la risata roca di James riempiva la
stanza, il ragazzo riportò lo sguardo su di lui trasalendo.Era
come seil viso
di una persona di trent'anni più giovane brillasse
sotto la barba,le ferite mal cicatrizztee le rughe....
Un
viso che Harry aveva imparato a conoscere e ad amare
attraverso le foto-... Durante una lezione con Piton...-
-Stai
cercando di cambiare discorso Harry?-
-Durante
la lezione di Occlumanzia con Piton
ho visto un suo ricordo. Ti ho visto prenderlo in giro di fronte a tutta la
scuola...- James socchiuse gli
occhi, ma non sembrava colpevole o altro- ...Perchè lo hai
fatto? E' stato crudele!-
-Hai
tempi. Severus e tua madre erano molto amici. Lily lo
adorava nel vero senso della parola.- Harry strabuzzò gli
occhi, un maniaco del sangue puro come Piton amico di
una strega nata babbana?INCREDIBILE!-....Un giorno però
qualcosa cambiò. Iniziò a trattarla male, ad insultarla.-James si grattò la
tempia riprendendo fiato-Lily abbozzava e non diceva
nulla, sai non aveva molte amicizie e non voleva perderlo, poi un pomeriggio
davanti a tutta la scuola la chiamò " cagna mezzo-sangue."-
Harry deglutì
violentemente sentendo l'ira montare.
-La
trovai che singhiozzava seduta accanto al ritratto
della Signora Grassa...Povero amore mio, era così sconvolta che non era
riuscita a dire la parola d'ordine.- spiegò l'uomo continuando a fissare
il figlio le cui guance stavolta si erano colorate per l'ira repressa. - Sai hai tempo non le
ero molto simpatico...-
-Diciamo
che ti odiava...- interloquii Harry.
James fece una
smorfia e riprese a parlare-Così non riuscii a farmi raccontare nullla. Poi arrivò Remus...Lo
conosci no? Con i suoi modi da papà riuscì a farla parlare...-
-L'hai fatto per
vendicarla?-
-Attenzione.-l'uomo steso a letto
alzò lentamente un dito come per zittire le considerazioni che potevano essere
lette negli occhi di Harry- ...Con questo non
voglio certo dire che io ero un santo e Moccio...Severus
un animale, anzi...- poggiò un colpetto sulla fronte del
ragazzo mandandogli indietro il capo-...In molte circostanze ha dimostrato di
avere un’ anima di gran lunga migliore della mia...-
-Parli
così perchè non sai le cose che diceva...Oh meglio che dice su di te...- si piccò Harry stringendo un lembo delle lenzuola con un gesto
improvviso , strofinandole come a volerle ripulire dal
sangue secco che le sporcava.
-Oh...-
James ghignò tirandosi a sedere-...Lo so quello che
dice di me...Eccome se lo so...- sorrise debolmente-...Perchè io penso lo
stesso di lui!-
Harry sorrise mentre James si allungava verso la bottiglia d'acqua- Ritorniamo a noi...Ginny...-
-PAPA'!-
Sono
contenta che questa storia nata “ Perché io adoro JamesPotter!” sia tanto apprezzata. Un grazie a tutti
coloro che hanno letto, recensito e messo fra i preferiti questa mia.
Grimmauld
Palace…
Erano anni che non metteva piede in quella casa.
L’ultima
volta era stata una specie di missione di salvataggio, lui e Remus avevano
evitato per un soffio l’elezione a Mangia-Mortedi
Sirius, facendolo calare dalla finestra.
Ovviamente
la corda aveva ceduto a metà traversata e Sirius si era praticamente
spiaccicato al suolo, ma quello era un'altra storia…Storia partorita dalla sua insana vena bastarda che nonostante il
corpo scempiato che la conteneva continuava a ridacchiare per il volo di due
metri e mezzo del povero Padfoot.
1-
Siamo felici di averla qui per Natale signor Potter. La prego, si sieda...-
mormorò Molly prendendo il braccio di James e conducendolo fino alla poltrona,
dove lo fece accomodare -Desidera qualcosa da bere?-
Una
Molly tanto servizievole non era cosa nuova a Grimmauld Palace, ma il modo in
cui coccolava James e la faccia sbalordita di quest’ultimo davano alla scena un
non so che di comico.
-Signora
Weasley non lo tratti coi guanti. E’ mio padre.- disse Harry mentre James
chiedeva aiuto con lo sguardo. Non era mai stato troppo avezzo alle coccole e
Molly “ con i suoi metodi da mamma orsa” lo stava quasi
spaventando.
-Si
Harry caro, però…-
Non appena lo aveva visto sbucare dal camino, Molly era stata attraversata da
terrore di vederselo spirare davanti agli occhi da un momento all’altro.
Sirius
e Remus avevano preparato tutti sulle condizioni disperate in cui verteva il
corpo diProngs, ma non si sarebbe mai
aspettata di trovarsi di fronte un poveretto devastato a quel modo.
-La
ringrazio signora Weasley, ma nonostante tutto sono ancora auto s
sufficiente…-
sorrise James tirando su gli occhiali con un colpetto, per poi aggiungere
sotto-voce-Harry tienila lontana da
me, mi fa paura….-
Harry
scoppiò a ridere.
Anche
a lui, tutte le attenzioni di mamma Weasley erano suonate strane e fuori posto.
Non era suo figlio e farsi coccolare come tale gli suonava quasi sbagliato, ma
poi si era fatto prendere gusto e alla fine si era abituato a vederla camminare
sulla sua ombra.
-Tranquillo…
Ti abituerai.-
----------
STOMP!
-ODDIO CHE DOLOREEEEEEE!!!!-
-OH MAMMA! L’HO AMMAZZATO!-
Uscendo
di corsa dalla cucina in cui si erano radunati, Remus e Sirius si ritrovarono
di fronte ad una scena ar dir poco esilarante “ a
parte la povera figura che si torceva per il male!”
Ninfadora
Tonks ne aveva combinata un ‘altra delle sue.
Scivolando
dalle scale “ cosa che le succedeva quasi tre volte a
giorno” era
piombata sul povero James che stava tornando in cucina dal bagno.
Il
poveretto, troppo lento per schivarla, se l’aveva presa sulla schiena finendo a
terra sotto il suo dolce peso.
-Papà?-
esclamò Harry mentre Tonks si levava dai reni del rantolante malandrino e lo
aiutava a tirarsi su.Con mille scuse e commenti raccapricciati sul “crac” che avvertito nei pressi
della zona lombare del poveretto.
-Tesoro…dall’altra
riva di un grande fiume ho visto la mamma che mi salutava …E’ grave secondo
te?- mormorò l’uomo, mentre tutti scoppiavano a ridere.
-Direi…-
-Scusi…Scusi
tanto davvero, sono mortificata…- s’intromise Tonks mentre raccoglieva da terra
il suo bastone e glie lo rinfilava in mano.
-Di
niente cara…Oddio svengo…-
-PAPA’!
-urlò Harry terrorizzato per quello mezzo svenimento.
-SCHERZO…SCHERZO…
- mormorò
James.Fece un occhiolino a Dora, che gli sorrise -...E’
ISTERICO COME LA MADRE...-
-----------
L'ennesimo
Natale senza Lily.
James
guardò fuori dalla finestra. Aveva iniziato ad odiare quella festività non
appena si era reso conto che chi la rendeva tanto speciale non era più con lui
a renderla tale.
I
ragazzi decoravano l'albero, mentre Dora cercava di non cadere, Sirius rideva
indicandola e Remus stracciava Alastor a scacchi. Nessuno pareva
rendersi
conto che per lui vedere tanti volti felici era quasi doloroso.
Perchè non c'era quel viso.
-Papà.-Harry
gli si era seduto accanto e ora lo stava guardando da sopra le lenti con quegli
occhi verdi che erano lo specchio di quelli di Lily-Non ti senti bene? Forse
dovresti andare a letto.-
-L'accompagno
io!-esclamò a sorpresa Dora prendendo
James per un gomito e tirandolo su dal divano, mentre Sirius abbandonava la
castagne sul fuoco e li seguiva a piano di sopra.
------------------------
-OH
MERLINO!-
Un urlo
disumano ruppe la tombola in cui si erano lanciati i ragazzi dopo la
decorazione dell'albero.
Mentre un
mormorio confuso si levava per la tavola, Harry e Ginny si scambiarono un
occhiata perplessa, quella non era la voce di...
-PAPA'!- esclamò Potter abbandonando il gioco e
correndo al piano di sopra seguito a ruota dagli altri.
Trovarono James
in biblioteca, in compagnia di un Sirius che stava piangendo dal ridere e di
una Tonks dagli improbabili capelli rosso cinnamomo.
-Papà ti senti
male?-
James era al
centro della stanza, stava ridendo contro l'incavo del braccio mentre il
bastone che lo reggeva veniva scosso da continui tremiti.
-Oh...No tesoro
...No.-
Gli poggiò una
mano sul capo mentre gli occhi fuggivano verso Dora che gli faceva segno di
fare silenzio, di nondire nulla.
-Sicuro?-
-Si, Harry...
Tranquillo.-
I ragazzi
abbandonarono la stanza. Tonks battè il tacco a terra fulminando con lo sguardo
i due Malandrini che erano tornati a spanciarsi dalle risate.
-Lo sapevo che
non dovevo dirvi nulla.- brontolò incrociando le braccia.
James si
asciugò gli occhi con il dorso della mano
-No...No
Tonks.- tentò di rabbonirla l'uomo alzando la
mano sinistra-
E' solo che... Non credevo che Moony potesse piacere ad un tipo come te...-
-Perchè che
tipo sono?-
-Comunque...-
s'intromise Sirius, salvando James da un sicuro linciaggio, dato che il piccolo
Prongs non aveva mai brillato per diplomazia- L'aiuteremo no, Prongy?=
-Certo...Conquistare
uno come Remus... E'un impresa degna della nostra vena Malandrina.-
-----------------
La pendola del
soggiorno batteva le 3.00 esatte. Le due figure sedute sugli scalini sbuffarono
lanciando un occhiata alla creatura
bitorzoluta che
sbarrava loro la strada al piano superiore.
-Io lo
schianto,Ginny.- esclamò Harry.
-Tieni la
bacchetta nelle mutande?-
-No...-
-Allora come fai?-
Erano scesi per
prendere un bicchiere d'acqua, si erano incontrati dal frigorifero facendosi
paura a vicenda, con gridolini sorpresi che avevano fatto montare su tutte le
furie Kracher.
-Padrona
dormire...Voi non svegliare.- sibilò l'elfo agitando minaccioso la scopa verso
di due ragazzi
-Rimmanete lì
brutte pesti.-
-----------------------------
La mattina dopo,
trascinando le pantofole, James schiantò Kracher prima contro il muro di
destra, facendolo rimbalzare poi contro quello di sinistra farlo spiaccicare
alla fine contro il pavimento, ignorando alla grande gli strilli di protesta di
Hermione.
Il motivo? Stiamo
parlando di James Potter…
Scese i primi tre
scalini trasalendo alla tenera visione sugli ultimi due scalini della prima
rampa.
Harry e Ginny
dormivano appoggiati l'una all'altra, con un espressione beata dipinta sul
viso.
-Eh si,
piacciono anche a lui le rosse.-
Fine capitolo.
Prossimamente nel
capitolo 7: Il ritorno dei malandrini!
Ringraziamenti.
Lana91:Ieri il mio
computer era completamente impazzito. Spero che oggi vada meglio.
Summers84: Benvenuta nel club “Prongy I love you!” E grazie pericomplimenti, sono felice che
ti piaccia come procede la storia.
SakeJune: Il
problema è che non rileggo quello che scrivo e per questa ragione l’ignoranza
dilaga. Per quanto riguarda To review you still il prossimo cappy è in arrivo
al massimo lunedì prossimo.
Myra: già come ha
fatto James? Misteri delle fic…^____^Beh l’ha visto dalle finestra. Si è alzato un momento, ha buttato un
occhio e paff! Scusami avrei dovuto spiegarlo! ^__^
Miss nina: Troppo
felice di trovare un’ altra fans del piccolo Prongy! Spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto!
Thiliol: Non mi
fraintendere, anche a me piace Severus, ma James è James *ç* Grazie e spero
che continuerai a leggere.
Aliena: Agli
ordini! Continuata!
Lela92: Che
James sarebbe senza la sua bastardaggine? ^__^
Lilyna Potter : Davvero ti
piacciono Harry e Ginny? Ti diro, che erano loro che mi preoccupavano di più!
Me felice!
Lyra potter: E rieccoti! E io sono contenta! Come ho già detto
Harry e Ginny erano quelli che mi preoccupavano di più. Sono contenta di
essermi sbagliata.
Kia: grazie per il commento! Spero che James continui a piacerti
anche qui.
Harry russava forte poggiato alla spalla di James.
Si era addormentato aspettando la mezzanotte, con gli occhiali
messi di traverso sul viso, la bocca socchiusa, tirata in un sorriso
inconsapevole, le mani ancora impegnate a reggere la cartella della tombola.
=Uhmmm...= mormorò schiacciando la guancia contro
l'omero del padre.
Era la prima volta da mesi che riusciva a fare un sonno decente,si
accucciò insaccando la testa nelle spalle.
=Sembra che stia facendo un bel sogno.= sussurrò Ginny
prendendo la coperta fatta apparire da Fred e accomodandola sulle ginocchia del
ragazzo, sulle mani gelide, tirandola fino a metà torace =Ha un
espressione così serena.=
La pendola in cucina battè le 21.0O.
James alzò gli occhi dalla cartella che teneva poggiato sul
bracciolo del divano incontrando lo sguardo di Sirius che inarcò un
sopracciglio nella sua direzione. Si schiarì la gola, si raddrizzò appena,accennando con movimento della sopracciglia
alla porta , Potter annuì leggermente voltandosi verso Tonks.
=Tonks
mi andresti a prendere un bicchiere d'acqua per favore?=chiese sfoderando il suo testassimosguardo da cervo finito in una tagliola.
Nello stesso momento Sirius che stava dondolando sulla sedia,
scivolò mulinando con le braccia, calciando la tazza da thè di Remus rovesciandogliela
addosso.
=BRUCIA!=
=Oh scusa Moony!= esclamò Sirius mentre il licantropo
si alzava seguendo Tonks, cercando di strizzare il gilè zuppo con le mani.
=Oh...= esclamarono i due. Erano rimasti impalati
sotto la cornice della porta. Immediatamente gli occhi color miele di Remus
scattarono verso l'alto incontrando un rametto di vischio incantato.
=UN BEL BACIO MOO!= esclamò James.
No...Non potevano essere stati loro a piazzare la trappola! Si
volse con controllata lentezza trovando James che rideva stravaccato sul
bracciolo del divano e Sirius che quasi strillò: = Finchè non
le dai un bacio non potrai muoverti.=
I capelli di Tonks
avevano assunto una tonalità inquietante e indefinibile.
Ne rossi, ne rosa, ne gialli Tirò un ciuffo davanti agli occhi...Santo cielo
quelli erano quadratini?
Sospirò. Sapeva che non avrebbe dovuto rivolgersi a Sirius e
James. Dopo aver conosciuto i livelli di bastardaggine che era capace di
toccare Remus , come le era saltato in mente di rivolgersi "all'anima nera
dei Malandrini?"
"Uhm?"Remus le aveva stretto il
mento con due dita, tirandole su il viso, facendole voltare il viso veso di
lui.
Sgranò
gli occhi sentendo il cuore fare una capriola, le labbra di Remus stavano
sfiorando le sue in un tenerissimo bacio.
=Oh
Merlino...=
fu l'unico commento della ragazza non appena il licantropo si fu allontanato.
=Oh
bene, l'incantesimo è rotto... = mormorò Remus partendo come un razzo verso la
cucina, fiondandosi verso il lavabo, scolandosi tre bicchieri d'acqua uno
dietro l'altro mentre Tonks sostava ancora sotto il vischio magico tramortita
da quello che era successo.
=Oh mio Dio siamo due geni.= disse James
esageratamente commosso mentre Sirius faceva finta di asciugarsi le lacrime
dopo aver esclamato = Il mio piccolo orsetto Mooh è
diventato un uomo...=
=Orsetto Mooh? =fece eco
Hermione.
=Beh si Hermione.= rispose James= Hai presente
Winny Pooh e la sua passione per il miele?= chiese mentre
Harry grugniva liberandosi dagli
occhiali con un cenno nervoso della testa.=Beh... Moony
+ cioccolata = Orsetto Mooh...=
La pendola in cucina battè le 22.3O.
SeSirius Black e James
Potter fossero stati due adulti normali, molto probabilmente si sarebbero
immediatamente accorti che quella era una bastardata col botto, che il caro
dolce Moony li avrebbe fatti a pezzi alla prossimaluna piena “ o forse anche prima” e che dei veri
amici non si comportano in quel modo.
Ma purtroppo Prongs e Padfoot avevano visto il loro senno partire
per la luna anni prima e tutte quelle belle considerazioni non sfiorarono
nemmeno per un secondo il loro cervellini diabolici.
=Sei sicuro che funzionerà?=
=Ti fidi di me?=
=Devo rispondere adesso?=
Sirius poggiò i pugni ai fianchi mentre James zoppicava via dalla
sua portata. Era meglio non stuzzicare il cane lupo che c’era nel suo amico,
dato che il cervo che era in lui non poteva più correre per salvarsi.
=Andrà benone cervo paranoico! =mormorò Sirius
piazzando la trappola mentre James faceva da palo= Lo sai com’è
fatto Moony no?=
=Dolce come un peluches fuori, duro, vendicativo e leggermente
psicopaticodentro?=tentò James con un
sorridendo a Hermione cheappena uscita
dal bagno e se l’era ritrovato di fronte.
=No…E’ un po’ lento in queste cose. Crederà che si è semplicemente
rotta la maniglia.=lo rassicurò Black
, anche se James sembrava irrassicurabile, l’idea di fare la fine del cervo
alla cacciatore non lo entusiasmava per nulla =Oh andiamo
dov’è finito il tuo spirito malandrino Prongy?= chiese l'uomo
mentre lancia un incantesimo di insonorizzazione per estromettere
le grida e le minaccie di morte che sicuramente si sarebbero
levate a piano concluso.
=Se non ricordo male l’ho barattato per la mia gamba destra una
quindicina d’anni fa… Dove non me lo ricordo.=
La pendola in cucina battè le 23.0O.
=Che stanno facendo secondo te?= chiese Ginny
accennando ai due Malandrini piazzati davanti alla porta della biblioteca, con
un aria
così innocente che si vedeva lontano un miglio che ne stavano per
fare un'altra delle loro...
=Non lo so... = rispose Harry aggrottando le
sopraccigliaperplesso
=Ho rinunciato a capirli.= Poggiò un occhiata
alla ragazza accanto a lui, chiedendosi da quandola trovasse così semplicemente perfetta con le trecce spettinate
e quegli occhi color castagna.
Il viso di Cho Chang sembrava così lontano che non riusciva
nemmeno a tracciarne i contorni.
=Che saranno questi colpi che si sentono?= chiese ancora la
rossa tendendo le orecchie verso quei tonfi che sembravano voler far venir giù
la casa tanto erano scagliati con violenza= Sempra quasi che qualcuno stia
prendendo a calci la porta della biblioteca.=
=Ginny...= la chiamò Harry = Verresti un
momento con me.=
La pendola in cucina battè le 23.3O.
E
l' Oscar per la migliore interpretazione del cervo ferito in cerca d'aiuto va
a....JAMES
POTTER!
James
sbuffava di fronte la scala quando Tonks uscì turbinando dal caminetto con le
due bottiglie di spumante che Sirius le aveva chiesto di andare a comprare.
Stava
sbraitando contro Fred e George rei di avergli rubato il bastone, aveva uno
sguardo da cervo finito nella tagliola che avrebbe sciolto un pezzo di
ghiaccio.
La
ragazza gli si avvicinò scrollandosi gli abiti e i capellidalla cenere= Devi andare su James?= gli chiese dolcemente
prendendogli il gomito.
=Mi
aiuti?=
La
ragazza si allargò in un sorriso mentre faceva passare il braccio destro
attorno al gomito dell' uomo e lo aiutava ad issarsi sugli scalini.
La pendola in cucina battè le 23.35.
Dire
che la vista di quel grazioso pacchettino l'aveva scioccata era leggermente
riduttivo, quella scatolina poggiata sul palmo di Harry aveva
ridotto di molto le sue capacità intellettivo/ motorie riducendola ad una
specie di pianta grassa.
=Non
lo vuoi?= chiese
dolcemente Harry muovendo la mano, facendo frusciare delicatamente il
fiocchetto di rosa .
=Eh?
Oh si...Lo voglio!=ancora allo
stadio"
pianta grassa" tese le dita verso la mano di Potter prendendo la scatolina.
=Un pensierino.= rispose il ragazzo raccogliendo le mani
dietro la schiena
=Scusa se te lo do solo adesso, ma sai Ron com'è fatto no?=
Certo che lo sapeva...
E preferiva non pensarci! Non voleva di certo farsi il sangue
amaro... Tirò un sospiro mentre Harry la invitava ad aprire la scatola.
=Oh è un amore!=
Una deliziosa collanina in argento brillò contro il palmo di Ginny. Una catenina con
infilato un pendente a forma di fiocco di neve con una pietra piccina, trasparente come
l'acqua, nel mezzo.
=Ti
piace?= chiese
Harry chinandosi verso il capo della rossa.
=L'adoro.=
mormorò
la ragazza poggiando la scatola vuota del gioiello sul letto, alzando il capo
di scatto e trovandosi ad un soffio dal viso di Harry.
=Io
però non ...Non ti ho...=
Non
gli aveva comprato nulla maledizione! Ad Hogsmade Ron le era stato sempre
appiccicato. Ce l'aveva con Hermione per chissà quale ragione e per sfogarsi " romperle le
scatole" l'aveva seguita dappertutto togliendole la possibilità di comprare
qualcosa per Harry.
"Questo
per chi è?"
"Luna."
"E
questo?"
"Hermione."
"E questo?"
"Neville."
"Perchè
fai un regalo a Neville, eh?"
Se
era saltato su punto dal tarlo della gelosia fraterna per Neville, come avrebbe
reagito con Harry?... Si morse il labbro maledicendo i suoi genitori per averle
dato sei fratelli iper-protettivi.
=Non
fa niente dai.=
La pendola in cucina battè le 23.45.
=Siete
completamente fuori di testa!= urlò Tonks battendo i pugni sulla porta per poi
ritirare le dita con un salto, portandosele alla bocca, ciucciando il sangue
che le era sceso dai polpastrelli fino al palmo.
Una
volta condotto davanti alla porta della biblioteca James le aveva rivolto un
gran sorriso, aveva ribaltato la loro stretta e l'aveva buttata dentro la
stanza facendola finire dritta dritta fra le braccia di Remus seduto per terra.
=Fa
vedere.= le
ordinò il licantropo che non si era ancora mosso dal pavimento, prendendo un
fazzoletto dalla tasca. La ragazza ubbidì accucciandoglisi accanto, trasalendo
quando Lupin si portò la ferita alle labbra, succhiando via il sangue, per poi
avvolgerlo nel fazzoletto.
"Siete
completamente fuori di testa..." si disse Tonks sorridendo
beata mentre Remus le teneva ancora la mano fra le sue" ... E vi adoro per questo!"
La pendola in cucina battè la
mezza=notte.
Ginny prese la palla al balzo.
Si avvicinò ad Harry alzandosi sulle punte, donandogli un bacio a
fior di labbra=Buon anno Harry.= mormorò
arrossendo fino alla radice dei capelli, cercando di spacciare quel bacio per
un affettuoso augurio di buon 1996.
=Buon anno Ginny.=
Fuori la camera, in corridoio, James cercò lo sguardo di Sirius
che aveva osservato anche luila scena= E poi ha il
coraggio di dire che non ha un debole per le rosse...= ghignò tornando
verso la porta della biblioteca.
Sirius battè una mano sulla spalla dell'uomo leggermente più basso
di lui
=Buon anno Prongs.=gli disse arrufandogli i capelli.
=Buon anno Padfoot.=
Dentro la biblioteca chiusa e insonorizzata Remus e Tonks si
scambiarono un occhiata di divertita rassegnazione= Buon anno Dora.=
esclamò Lupin poggiando un bacio sulla fronte alla ragazza
=Buon anno Remus.=
Fine capitolo
Ringraziamenti.
Non ho parole. Quando ho pubblicato questa fic non avrei scommesso
su di lei nemmeno un soldo bucato. Sono troppo felice di essermi sbagliata e
spero che questo capitolo sia stato di
ND: Chiedo scusa in anticipo alle fans di Cho Chang, ma non la sopporto,
è più forte di me
ND: Chiedo scusa in anticipo alle fans di Cho Chang, ma non la
sopporto, è più forte di me.
=E allora affogaci nella tua solitudine!=esclamò Ginny
Weasleycon un motoimprovviso di stizza facendo sussultare la
persona che fino a quel momento aveva trascinato come un sacco per tutta la
scuola fino alla Sala Grande con il chiaro obbiettivo di fargli mandare giù
anche un pezzo di pane.
= Sguazzaci!= sbraitò verso la figura più incasinata
del solito, con la cravatta allenta, la camicia fuori dai pantaloni e il
maglione spiegazzato e lo sguardo segnato da due occhiaie che gli arrivavano
più o meno alle ginocchia =Io personalmente non so più che fare!=
Harry cercò di parlare, ma la ragazza era partita per la tangente.
Daritorno dalle vacanze
di Natale la Umbridge non gli aveva più dato pace, le ore di punizione erano
diventato un appuntamento fisso del pomeriggio, il dorso della sua mano
sinistra chiedeva pietà, sanguinava anche se la guardavi male... James aveva
giurato vedetta tremenda vendetta e c'era voluto un intera giornata per
convincerlo a non cruciare a morte quella specie di confettino venefico che si
atteggiava a padrona di Hagwarts.
=Ginny...= mormorò cercando di riportarla sui
binari= Hai ragione...= acconsentì con un sorriso stanco mentre la
ragazza smetteva di urlare per tornare a guardarlo con quei bei occhi nocciola=
Devo mangiare.=
=Possibile che per ottenere qualcosa da te devo farmi venire un
attacco d'ulcera Potter!?= sbuffò la ragazza lasciando crollare
le braccia lungo i fianchi.
=Sono figlio di mio padre...= si scusò il
ragazzo passandosi una mano fra lachioma spettinata, tendendole quasi in automatico l'altra quasi
invitandola a riprendere il"trascinamento". Ginevra fece per
stringerla quando Harry la vide storcere le labbrain un moto di disappunto.
=Harry!= chiamò la voce di Cho Chang alle
spalle del cercatore che sussultò neanche gli avessero tirato addosso una
secchiata di acqua gelida.
=Si?= mormorò voltandosi mentre la piccola di casa
Weasley gonfiava le guance per il disappunto. Se Cho non le era mai stata tanto
simpatica in quell'anno la odiava proprio, sempre a fare la carina con Harry ,
a fargli gli occhi da gatta morta, per poi piangere come una fontana quando lui
la bacia " il suo caro e dolce fratellino aveva pensato bene di
riferirglielo facendosi un baffo di lei e delle condizioni del suo già
moribondo fegato!"NON SAPEVA NEMMENO LEI QUELLO CHE
VOLEVA!Allora perchè non
lasciava spazio a chi sapeva bene quello che voleva e che da anni si sta
facendo in quattro per averlo.
=Volevo chiederti di mostrami bene come si evoca un Patronus.= disse la
Corvonero ignorando Ginny e i suoi pensieri di vendetta/omicidio e occultamento
di cadavere per poi far finta di accorgersi di lei solo all'ultimo momento
" maledetta!" e sorriderle amabilmente "pure
ipocrita!" =Non capisco bene che forma ha.=
=E' un cigno.= la informò Ginny.
=Non so...Non si capisce bene.=
=E' un cigno.= convenne Harry massaggiandosi la nuca
mentre il sorriso stanco gli illuminava il viso pallido= E poi la forma del
Patronus non ha importanza, l'importante è che funzioni e che ti protegga.=
"Tiè piglia e porta a casa cornacchia!" Ginny sorrise
tronfia di soddisfazione mentre la ragazza si allontanava visibilmente delusa.
=Andiamo a mangiare?= chiese Harry prendendole
timidamente la mano, come se temesse che lei lo allontanasse.
=Tu vai a mangiare. Io già ho mangiato.=
=Davvero?... Allora puoi imboccarmi!=
===================================
James si sciacquò la faccia con un acqua fredda appoggiando le mani al bordo
del lavandino, guardandosi allo specchio, studiando le gocce che si
rincorrevano lungo il suo viso devastato fino al mento.
Il gonfiore agli occhi era parzialmente diminuito grazie agli
impacchi consigliatigli da Madama Chips, ma erano ancora rossi, intrappolati in
un reticolato di vene in evidenza, erano giorni che non dormiva bene. Erano
giorni che segnava sempre il 31 ottrebre 1981.
=Papà?= chiamò Harry entrando.
James afferrò il bastone trascinandosi fuori dalla stamza da
bagno, l'asciugamano buttato di traverso sulle spalle, il pigiama stropicciato
come chi ha avuto un sonno agitato=Si?=mormorò dolcemente grattandosi la nuca spettinata, cercando una camicia
nel baule mentre Harry entrava, gli occhi fissialle cicatriciche
glisbucavano da sotto lamaglietta della salute.
=Ho bisogno di unconsiglio.=
=A Ginny piaci buttati.=
STONK!
Potter si volse. Harry era finito a faccia avanti per metà sulla
branda disfatta e per metà sul pavimento, correndo anche il rischio di
spezzarsi in due. James tornò a guradarlo mentre si tirava su ridacchiando
nerovoso.
=Manchi completamente di tatto!=
=Io preferisco dire che sono sincero.=
=Bestia!=
Si fissarono in cagnesco per un attimo prima di scoppiare in una
sonora risata.
=Allora che consiglio volevi?= chiese James
mentre Harry non accennava ad alzarsi da per terra. Lo vide arrossire poggiando
il mento contro il petto= Tu dici che dovrei?= pigolò grattandosi una
guancia mentre Prongs scoppiava a ridere per la seconda volta battendosi una
mano sulla pancia.
=Altrochè... Quella ragazzina ha una cotta paurosa per te.=
=Dici?=
=Sei cieco? Le vengono gli occhi a cuoricino ogni volta che
tiguarda=
Sul viso di Harry si disegnarono due adorabili pomelli rosso
pomodoro mentre James si trascinava fino alla seggiola per lasciarsi andare ad
una terza risata, battendo le mani sulle cosce.=Tesoro non ti facevo così
timido... Anche se, infondo sei figlio di tua madre.=
=E questo è un male?=
=No... Però ti sarebbe servita la mia proverbiale faccia tosta con
la piccola Ginny, le ragazze adorano i mascalzoni.= arricciò il
naso in un espressione buffissima che strappò un sorriso al ragazzo per terra= Anche
se il fascino del bravo ragazzo ha sempre un suo peso.=
======================
Ginny
era ar dir poco al settimo cielo.
Finalmente
dopo anni di patimenti, sospiri notturni e rodimenti di fegato dettati dalla
gelosia, Harry sembrava finalmente essersi accorto di lei.Sospirò accarezzando
il ciondolo che le scivolava lungo l'incavo dei seni, mentre un sorriso
inebetito le illuminava il viso.
=Harry
ha davvero buon gusto.=Ginevra fece un tale salto per la sorpresa che
Luna per un attimo credette che avrebbe dovuto chiamare qualcuno per staccarla
dal lampadario= Quel ciondolo è un amore.=
=Lu..Lu...Luna!=
esclamò
la rossa sistemandosi il nodo della cravatta in un tic nervoso, mentre la
bionda corvonero scoppiava in una risata argentina alla vista della sua
espressione trasecolata= Sei talmente pallida che se dovessero chiedermelo
direi che Pix è più vivo di te.=
=Simpatica.=
si
piccò Ginny, per poi ricordarsi delle parole della ragazza con un salto=
Come fai a sapere che?=
=Il
tuo sorriso... Avevi un sorriso così beato.=
La
grifoncina sorrise stringendo le dita attorno a quella goccia piccina mentre
dall'altro lato della stanza la matita stretta nel pugno di Cho Chang rotolava
ai piedi della ragazza in due pezzi.
=================================
-Harry
sbaglio o stai parlando in terza persona?- esclamò James mentre il
figlio andava avanti e indietro per la camera facendo ipotesi su ipotesi su un
probabile rifiuto da parte di Ginny, sulla sua prematura dipartita per mano di
Ron e...e...- ...Sei zuppo di sudore.- continuò Potter alzandosi
bloccando l'andirivieni del grifondoro, passandogli una mano fra i capelli -Di
hai deciso di morire d'infarto prima dei vent'anni?-
-Sarebbe un'idea...-
-Crepare? Addirittura.-
Tornò a sedere al tavolo e al suo thè delle
cinque - Allora ti do una bella notizia.- disse mentre Harry lo fissava
dal centro della stanza- Ho trovato una bella casa vicino Grimmauld.Dovremmo
spenderci un po' di soldi...-
Gli occhi di Harry si erano sgranati
illuminati da una silenziosa speranza. Stava davvero dicendo quello che
sperava?
-Però per quest'estate potremmo andare ad
abitarci...Io e te.-
-Abitarci? Vuoi dire che posso venire ad
abitare con te?-
-Beh si.... A meno che tu non voglia
rimanere dagli zii. Argh!!!Merlino
che botta!-
Harry gli si era buttato fra le braccia
urlando che non vedeva l'ora di poter vivere con lui ribartandolo dalla
seggiola , facendo arretrare verso l'angolo il topolino che aveva assistito
all'abbraccio da sotto il mobile libreria.
I suoi occhiettistranamente azzurri brillarono nell'oscurità mentre Harry si
alzava aiutando James a tornare sulla seggiola.
Wormtail non avrebbe fallito.
Wormtail non avrebbe deluso Lord Voldemort.
Wormtail avrebbe ucciso Jamese Harry Potter.
Fine capitolo.
Capitolo 9 : Uno
strano cupido
X chi segue la mia fic Odi et Amo, ma chi
me l'ha fatto fare di conoscerti?: Non perdete il prossimo capitolo ci sarà una
graditissima Guest Star!
Anticipazioni.
-E la ragazzina chi sarebbe?- chiese James accennando con
un movimento del capo alla ragazza bionda appoggiata al davanzale alle spalle
di Tonks.
-Andrea Moody un nuovo acquisto
dell'Ordine.- rispose
Remus alzando leggermente gli occhi dal libro che teneva fra le mani, per poi
tirare il viso in un ghigno bastardo- E futura
signora Black se le cose vanno come credo.-
-Se è così spero di diventare presto
vedova.-
Ringraziamenti:
SakiJune. Jerada. myra. cloe sullivan. miss
nina. lana91. kia Derfel Cadarn. lyrapotter. Lilyna Potter
Spero che anche questo capitolo sia stato
di vostro gradimento.
Nd: Domando scusa per il ritardo, ma ultimamente soffro di crisi
d'ispirazione per quanto riguarda le mie fic su Harry Potter
Nd: Domando scusa per il ritardo, ma ultimamente soffro di crisi
d'ispirazione per quanto riguarda le mie fic su Harry Potter. Prometto di
aggiornare le altre la prossima settimana.
-Una
parte di me è felice, una parte di me è incazzata e il resto è semplicemente
ubriaca...- Sirius
Black lasciò cadere la bottiglia con cui stava giocherellando da ore,
incontrando lo sguardo seduto al suo fianco, sorridendo la sua espressione da
ubriaco all'ultimo livello ,stuzzicandogli la caviglia con la punta della ciabatta,
ridacchiando al gemito sordo che gli sfuggì dalle labbra.
-Prongy
sei ubriaco...-L'uomo in poltrona grugnì socchiudendo gli occhi nocciola, donando
uno sguardo confuso al compagno, che contraccambiò con una mezza espressione
bastarda-
Non hai mai retto il wisky incendiario!-
James
mormorò un imprecazione mangiandosi le parole, cercando di tirarsi su dallo
schienale contro cui era sprofondato, battendo le palpebre furioso, domandosi
per quale ragione si era lasciato convincere ad accettare quella maledetta
sfida, dato che erano 15 anni che non toccava un goccio di alcool.
Se
mi vedesse la mia infermiera personale, Judith mi scuoglierebbe vivo... si disse
passandosi una mano sul viso, cercando di ricordare per quale ragione si era
recato a Grimmauld Palace, a sprezzo della Umbridge, notando all'improvviso la
visione piuttosto apprezzabile di una ragazza bionda che li osservava dalla
cucina.
Piccola,
ben fatta, dimostrava circa 25 anni.
La
fissò perplesso, domandosi se la stesse semplicemente sognando sotto i fumi
dell'alcool , Sirius si volse intercettando il suo sguardo, incontrando quello
dell'apparizione, che stringendosi nelle spalle rispose al richiamo di Molly.
-Si
chiama Andrea...-disse
Black tornando a guardare l'amico-Andrea Moody.-
-Molto
carina...-
biascicò Potter sfilandosi gli occhiali dal viso, massaggiandosi le palpebre
nellasperanza di snebbiare la vista- Moody? Non sarà figlia
di quel...Moody?- chiese sorpreso.
-Malocchio
jr.-annuì
Sirius, sciogliendo i capelli, improvvisamente infastidito dal codino che gli
pendeva dalla nuca..
-E'
stata adottata?-
-No...Ti
assicuro che hanno lo stesso carattere.- rise sonoramente buttando
dietro il capo, ricordava perfettamente tutti i dispetti che le aveva fatto in
quelle settimane, portandolo ad un passo dal cruciarlo a morte .
-E
ti piace...-mormorò
James inarcando leggermente un sopracciglio , spolverando la sua espressione da
cervo bastardo-...
Ti è venuto quel sorriso da lupo a caccia.-
Sirius
fece spallucce anche se il sorriso da lupo a caccia non si era ancora spento
sul suo viso, si alzò trascinando i piedi, facendo segno all'amico di
guardare,scomparì oltre la cornice
della porta, poi pochi secondi dopo si udì una serie di strilli disumani, un
lampo rosso e Sirius rotolò in mezzo al soggiorno fra le risate di James e il
appena arrivato Moony.
-Andrea?-
chiamò
il licantropo mentre la biondina usciva con la grazia di un panzer all'attacco.
-Se
provi a toccarmi di nuovo al sedere ti crucio finchè non chiedi pietà!-
-Violenta!-
si
agitò l'uomo a terra mentre James scoppiava a ridere.
-Bastardo!-
si
volse verso Remus improvvisamente rabbonita- Ti ho preparato la
pozione, è di là!- Tornò a guardare di nuovo verso Sirius che cercava di tirarsi in
piedi afferrandosi al tavolo, piombando di pancia sul pavimento, ridendo,
strappandoun sorriso anche a Moody.
...Quel bastardo era irritantemente
adorabile quando era sbronzo....
-Grazie
Andrea.-
-Aiutami Andrea!-piagnucolò Black. Che aveva
deciso che se teneva al suo collo era meglio se non tentava più di mettersi in
piedi da solo.
-Ma
cruciati Black!-
-------------------
Intanto
ad Hogwarts Harry correva per salvare la sua vita.
Ron
aveva scoperto che era stato lui a regalare la catenina a Ginny e il suo animo
da fratello maggiore protettivo era scoppiato con la stessa potenze che ai
tempi distrusse Hiroshima. Corse incurante delle restrizioni poste dalla
Umbridge finendo per travolgere proprio l'oggetto di tutti i suoi guai, quello
chel'aveva messo in lista per un
delitto d'onore targato Weasley.
-Ginny!-
chiamò
stringendola contro di lui,cercando di
mantenere l'equilibrio, sbilanciandola verso il muro, schiacciandola spalle
alle parete- Ciao.-
-Ciao...-
mormorò
la ragazza. Sfoderando una di quelle espressione "tutta occhi" che facevano venire voglia ad
Harry di coccolarla, e lo avrebbe anche fatto se Ron non fosse stato nelle
vicinanze pronto a farlo saltare come un fuoco d'artificio.
-Andiamo!-esclamò afferrandola per un
gomito. Tirandola dentro uno sgabuzzino, chiudendo la porta, sgranando gli
occhi quando trovò Ginny seduta su un secchio a causa della foga con cui se
l'era tirata a presso- Tuo fratello vuole uccidermi.-
-Perchè?-chiese la ragazza senza
alzarsi dal suo "comodo sgabello" portandosi leggermente in
avanti,lo chiese anche se aveva paura
di saperlo, aveva iniziato a mal tollerare gli atteggiamenti protettivi di
Ronald -
Che vuole quello scemo?-
-Ha
scoperto del mio regalo di Natale.-
-Come
ha fatto?-
-Non
lo so...FBI...CIA...KGB?- tentò Harry passandosi una mano fra i capelli, mentre
la sagoma dinoccolata di Ron passava davanti alla porta, schiacciandosi verso
la porta.
-Cho
Chang.- terminòacida Ginny scopreando il ginocchio destro,
rivelando una profonda sbucciatura, le aveva fatto lo sgambetto all'uscita
della lezione della Sprite,mandandola
a faccia avanti con libri e tutto- Io punterei su di ...- spalancò la bocca, sentendo il
cuore schizzarle in gola, Harry le si era accovacciato fra i piedi- ...lei...-
-No...Non
penso.- mormorò
Potter sfilando il fazzoletto dalla tasca posteriore dei pontaloni e
avvolgendolo con una maestria impensabile attorno al suo ginocchio.
-Non
è così dolce è gentile come credi...- si spazientì, domandosi per quale ragione lui
cercasse sempre di difenderla.... E se era ancora cotto di lei? Qualcosa nei
pressi del suo stomaco si ruppe... No... Che andava a pensa.... Oh mio Dio che
stava facendo?
Le
stava rimboccando il calzino al ginocchio, nulla di strano o a doppio senso, ma
a ginny era bastato sentire le dita di Harry sfiorarle delicatamente per
partire per la tangente. Boccheggiò stringendo le mani che lui le tese per
aiutarla ad alzarsi, sentendosi ad un passo dall'infarto quando lui non accennò
a lasciarla andare.
-Ginny...-
disse
Harry accarezzando con il pollice il palmo delle mani della ragazza, che
dovette fare ricorso a tutte le sue riserve di energie per non afflosciarsi
come un sacco vuoto ai piedi del ragazzo- ... Ti andrebbe di...-
Stava
succedendo davvero?
Cioè non era un sogno quello vero?
Non
era uno dei suoi delirio notturni , dove alla mattina dopo si svegliava pregna
di sudore e con la voglia di buttarsi giù dalla torre per aver creduto alle
immagini nella sua testa. Attese con il cuore in gola- Ginny vorresti...-
--------------------------------
-Se
dici qualcosa giuro che ti avadakadevrizzo.-
James
fece segno di tirare la zip alla bocca mentre Harry sbatteva la porta alle sue
spalle e guadagnava il centro della stanza, dove il padre potè constatare le
condizioni del suo viso. Potter sr, scattò in piedi, dimentico delle condizioni
del suo fisico, ripiombando all'indietro a causa dello scricchiolio assassino
che si era levato dalla sua anca destra.
-Harry hai fatto a botte
con un troll?- chiese tirandosi su, stavolta appoggiandosi al bastone, facendo il
giro della scrivania, portandosi accanto al figlio, studiandone i lividi e le lacerazioni- Chi è stato?-chiese
-Ron...-
attimo
di silenzio-
Papà molla la bacchetta!-
-Ron!
RONALD WEASLEY TI HA PICCHIATO!- ululò James cercando di arrivare alla porta,
trascinandosi appresso il sedicenne appiccicato al suo elegante completo da
mago, per crollare sfinitoad un passo
del suo obbiettivo- Perchè ti pestato?-
Sdraiato
su di lui, Harry balbettò contro i suoi reni .
-Amore
non ho capito.-
-Ho
chiesto a Ginny di diventare la mia ragazza e lui mi ha massacrato!-
James
poggiò il gomito al pavimento e il mento nel palmo - E bravo il mio bambino...
La sua prima scazzottata per amore... E adesso?- lo canzonò ciondolando il
capo.
-Papà
pirla sono venuto da te in cerca di consigli.-
-Allora
mi farò venire un'idea.-
Fine
capitolo!
Un
grazie a tutti coloro che hanno recensito e hanno messo questa mia fra i
preferiti.
A
presto Ino chan
AH!
Fatemi sapere se la piccola comparsata di Andrea è stata di vostro gradimento o
se devo eliminarla dalla storia.
DISCLAMER: "Una parte di me è felice, una parte di me è incazzata e il resto è semplicemente ubriaca..." @ Will e Grace.
Harry si mosse nervoso sotto le mani del padre indicando
la piccola lacerazione che gli divideva a metà la curva del naso a metà,
becchandosi un'occhiataccia da parte di James che per la quinta volta ripetè
che non era un infermiera. Si guardarono in cagnesco, prima che James
ricordasse di essere lui l'adulto della situazione e sorridesse comprensivo al
groviglio di nervi che aveva seduto di fronte.
-Scusa
papà è che mi girano da morire.- mormorò Harry arrossendo di fronte a quello
sguardo improvvisamente coinciliante. Quando sorrideva a quel modo James era
capace di trasmettere una pace immediata.
-Si
ho visto.-
-Non
ho reagito!-
-E
che problema c'è?-
-Sono
un vigliacco.-
-Che
parola grossa.-
James
sorrise mentre poggiava il palmo della mano sulla piccola escrescenza ossea che
sporgeva dai lembi insanguinati della ferita, richiamando un incantesimo
curativo che fece sfrigolare la pelle sotto il suo tocco prima di rigenerarsi.
-Mi
sono fatto picchiare come se fossi davvero dalla parte del torto.- continuò
Harry.
-Chi
alza le mani ha sempre torto.-
-E
sta filosofia spicciola?-
-L'ho
trovata nei cioccolatini.- allontanò la mano dal viso del figlio sospirando
soddisfatto - Ecco qua.- esclamò poggiandogli un colpetto in mezzo alla fronte
che innescò nel ragazzo un sorriso piccolo piccolo- Per qualche giorno avrai
l'aria dell'uomo vissuto, ma dovrai accontentarti.-
Harry
si alzò portandosi di fronte al picccolo specchio a muro, stringendosi il mento
con due dita, controllando soddisfattoil lavoro del padre- Bravo!- gli disse- Non si capisce tanto che sono
pestato, così potrò dire che sono caduto dalla scopa.-
-Sei
sicuro che Ron meriti di essere protetto?-
Il
viso di Harrysi rabbuiò sotto lo
sguardo del padre. Aveva rifiutato diandare da Chips per evitare di mettere Ron nei guai, la Umbridge non
avrebbe fatto passare in secondo piano
una
rissa -Certo...- disse tirando le labbra in un espressione poco convinta.
-Però
non mi sembri convinto.- fece James saltando a piè pari sul tasto dolente.
-E
quindi non ti sembra il caso d'infilare il dito nella piaga no?-
-----------
-VAI IMMEDIATAMENTE A SCUSARTI CON HARRY BESTIA!-
Ron
aveva sentito chiaramente il timpano sinistro finire in frantumi quando alla
fine del suo racconto Hermione si era tirata su di scatto e paonazza in viso lo
aveva richiamato all'ordine
con
una librata in testa e una serie di urla animalesche che erano terminate con la
frase sopra citata.-Si! Vado! Vado!-
Aprì
la porta di scatto travolgendo James, che se lo prese addosso senza emettere un
fiato, trattenendolo dal cadere, tenendolo per un braccio- Ehilà Ron.- esclamò
l'uomo mentre il ragazzino si massaggiava il naso che aveva battuto contro il
suo petto- Cerchi Harry per il secondo raund?-
Gli
occhi di Ron indugiarono per un secondo sul viso di James per poi crollare sul
pavimento, l'uomo sorrise - Prof.- lo sentì mormorare- Mi sa dire dov'è
Harry?-James parve pensarci un'attimo- Non lo so. - anche se lo sapeva
benissimo...BASTARDO!
-E'
molto arrabbiato?-
-Io
o lui?-
-Entrambi.-
James
si prese il mento con una mano, spostando lo sguarda dal capo chino del ragazzo
al gufo che lo fissava dal davanzale della finestra, sollevò le sopracciglia
sorpreso e quello per tutta risposta picchiettò il vetro con il becco color
arancio.
-Signore?-lo
richiamò Ron.
-Harry
non è arrabbiato è deluso più che altro.- fece Potter tornando a guardare il
ragazza di fronte a lui che lo fissò in colpa curvandole spalle e aggrottando le sopracciglia
-Deluso?- lo sentì dire con quell'aria da cucciolo pentito.
-Enormemente...-
fece Potter.
Si
spostò verso la finestra trascinando la gamba offesa, aprendo l'imposta portò
una mano verso l'uccello invitandolo a salire con un gesto del dito, quello
dopo averlo guardato bene poggiò una zampa poi l'altra e schioccando il becco
s'indicò il piccolo contenitore di bronzo che teneva legato alla coscia
sinistra.
-Professore?-
-Ron,
non lo so dov'è Harry.-
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Respiri di piombo si rincorrevano nella camera mal illuminata,
scivolando fra le macchie color muffa e i coni d'ombra lasciati dal caminetto
accesso, unica fonte luminosa tollerata dalla figura bocconi sul divano, che
rantolando affondò la faccia nel palmo della mano.
-Scusa.-
-No. Non mi hai fatto tanto male.-
Serrò la presa, affondando le dita nei capelli, lasciandosi
sfuggire un verso di dolore quando le mani di Molly andarono a premersi sui
suoi reni e l'incantesimo curativo riprese il suo lavoro, gemitoche venne però coperto in parte dallo
scrocchio di una fiammata verde.
-Allora che c'è di tanto urgente!?-
Abbagliato dall' esplosione di luce della polvere volante e dalla
successiva ombra che l'aveva inghiottito al suo ingresso nel Salone di
Grimmauld, James dovette battere le palpebre un paio di volte prima di mettere
a fuoco l'immagine di Remus steso sul divano, coperto di sangue dalla testa ai
piedi e quella di Molly che da venti minuti sutturava ferite.
-REMUS!-
Lasciò cadere il biglietto che gli aveva portato il gufo, la
strillettera che gli aveva ordinato di andare immediatamente a Grimmauld e si
avvicinò all'amico che gli rivolse un sorriso rassicurante da sotto i ciuffi
biondicci impiastricciati di terra che gli erano scesi davanti al viso.
-Che è successo?-
Lupin provò a rispondere, ma gli uscì solo una specie di sbuffo
sconfitto. Crollò il capo indicando un punto alla sua sinistra, alle spalle di
James.
-Siamo...Siamo stati aggrediti.-
Potter si volse. A parlare era stata Andrea Moody.
La ragazza era seduta in poltrona, stracciata da far pietà e con
il viso coperto da una pesante fasciatura che girando sulla nuca le celaval'occhio destro. Vicino a lei, Alastor stava
riavvolgendo un rotolo di garza con i movimenti controllati di chi , se lascia
trapelare quello che sta covando nel cuore, rischia di sfasciare tutto quello
che gli capita sotto mano.
-Da chi?-
-Peter Minus.-
Gli occhi di James mandarono un lampo di rabbia, la ragazza prese fiato-
Un dispetto l'ha chiamato.- guardò verso la cucina, dove s'intravedeva Sirius
seduto al tavolo con la testa
fra le mani e Arthur Weasley che parlava parlava parlava nella
speranza più di rimbambirlo con le parole più che di calmarlo.
-Dispetto?-
La biondina guardò l'uomo di fronte a lei, arrossendo un po'- Per
lei e Sirius.-
Uccidere persone per fare smacco a tanto era arrivato Wormtail, ma
come poteva sapere Peter della passione che Sirius aveva per la piccola Moody?
Aggrottò le sopraccigliaspecchiandosi
negli occhi grigi della ragazza che continuava a fissarlo, come in attesa delle
sue considerazioni.
-Come faceva Peter ha sapere che uccidendo te avrebbe fatto uno
smacco a Sirius?- le chiese.
Le labbra della ragazza si tirarono in un espressione indefinibile,
sembrava dire " Ecco la domanda da un milione di dollari!" mentre
continuava a guardarlo senza dire nulla-C'è una spia.- dissealla fine Prongs cercando conferma anche
negli occhi di Alastor che si limitò ad annuire e in Sirius che si era appena
avvicinato alla poltrona dov'era la ragazza.
-E' l'unica spiegazione.- fece Remus tirandosi a sedere mentre
Molly lo aiutava a rinfilarsi la camicia - A nominato anche Dora.-
Un secondo lampo illuminò la stanza e proprio Tonks entrò
turbinando, senza porre mezza domanda cercò Remus con gli occhi e non appena
individuato gli si lanciò fra le braccia piangendo senza ritegno contro la sua
guancia.
-Ehi e io niente?- fece Andrea alzandosi-Neanche un mezzo
abbraccio? -
Sirius le si avventò praticamente addosso -Ci sono io per te
dolcezza!- le disse strusciando la guancia leggermente barbuta contro quella
della ragazza che stranamente non reagì. Non c'era bisogno. Alle spalle di
Sirius era già comparsa la forma demonizzata di Alastor Moody con il suo immancabile
bastone.
-Metti giù le mani dalla mia bambina PORCO MALEDETTO!- strillò prima
di battere un home run con la testa di Sirius che finì bocconi ai piedi di
Molly , leggero come un sacco di patate- Anche tu pagnottella a farti
abbracciare così!-
-Uno non mi chiamare Pagnottella!-sbraitò la ragazza- Due mi si è
saltato addosso! Non hai visto?!-
Ci fu una risata generale mentre Sirius si tirava su tenendosi la
testa e pretendendo un bacetto di consolazione da Andrea che gli fece la
linguaccia.
Una risata a cui però James non si unì.
Un brivido gli era corso lungo la schiena e la sensazione che
qualcosa di brutto stava per accadere l'aveva assalito con la violenza di un
colpo fisico. Era lo stesso tremore interno che quella sera gli aveva fatto
prendere la bacchetta dal cassetto della scrivania, mentre Lily tornava dalla
cucina coi pop -corn.
-Che ci fai con quella?- gli aveva chiesto perplessa .
-Non lo so. La tengo vicino non si sa mai.-
-Jamie stai diventando paranoico!-
E inveceera stato il suo
era sesto senso a farlo armare.
Si portò alla finestra, indugiando al cielo che lento stava
scivolando dietro il profilo di Londra, colorando il cielo di rosso. Si portò
una mano alla fronte, stringendosi la radice del naso con due dita. Sospirando
per il male di quell'improvisa emicrania, trasalendo quando il suo sguardo
incontrò i contorni di una figura incappucciata che dalla strada guardava verso
l'alto.
Sembrava guardare lui.
Con un strillo sommesso si fece indietro, all'ombra del cappuccio
di occhi verdi avevano ricambiato il suo sguardo facendogli venire la pelle
d'oca- Prongs che c'è?- gli chiese Sirius andandogli accanto.
James gli indicò la finestra, gli sibilò di guardare in basso.
-C'è il chiosco ambulante di patate dolci.- fece Black poggiando
il gomito al davanzale- Vabbeh che non ti sono mai piaciute, ma spaventarti.-
tornò a guardare l'amico, che sembrava terrorizzato- Jamie, vieni qua, dimmi
che c'è di tanto sconvolgente.- lo prese per un braccio e lo fece avvicinare
alla finestra, indicandogli con un cenna della mano la strada. James si fece
sotto trattenendo un moto di sorpresa.
Sparita.
Un rivolo di sudore gelido scivolo lungo la tempia martoriata di
James, lungo la guancia fino al collo, quell'ombra incappucciata era sparita-
Sir l'ho vista...Ho visto...- balbettò grattandosi la testa.
-Chi? - gli chiese dolcemente l'Animagus stringendo la presa al
suo braccio.
James alzò lo sguardo incontrando quello sinceramente preoccupato
di Pad.
-No.- mormorò scrollando il capo- Nulla. Nulla...-
Fine capitolo.
Si sono io. No non avete le allucinazioni. Sono davvero io. Dopo
mesi " 3 mesi sono un'animale!" sono riuscita a mettere in
parole l'idea che avevo in testa... ... Quindi chi è l'incappucciato??...
Dai??BUHAHAHAHA "RISATA SATANICA."Sono contenta che Andrea vi sia
piaciuta " tranquille ragazze, l'ho fatta entrare per Sirius, James o Lily o
niente! ! "
Ovviamente ringrazio tutti quelli che hanno recensito e che spero
che si ricordino ancora di questa piccola ficcy!
ND: occhio se siete facili a sconvolgervi...NON LEGGETE! Non
voglio nessuna sulla coscienza!
James battè le palpebre abbacinato
dal sole che proveniva alla sua sinistra.
Non ricordava bene com’era finito
a letto, perché aveva freddo alla testa, o perché vedesse tutto a macchie,
aveva un male della miseria in tutto al corpo e il rosario di bestemmie che la
sua schiena recitava ogni mattina quest’oggi era rafforzato da un altro paio di
parolacce inventate per l’occasione.
-Perdio quanto è brutta la vecchiaia.-
biascicò chiedendosi che diavolo fosse quella macchia rossa e bianca alla sua
destra. Scrollò il capo un paio di volte, rendendosi conto all’improvviso che
la macchia color rame non erano altre che boccoli di una chioma ordinata e che
la chiazza ovale non era altro cheil
visetto grazioso di Ginny Weasley.
-Ecco la mia futura nuora.- buttò
fuori in un soffio facendo frusciare la federa inamidata sotto la sua testa,
facendo arrossire la poveretta fino alla radice dei capelli. Aveva ragione
Remus, gli anni e la malattia non l’avevano cambiato, bastard inside era e
bastard inside sarebbe rimasto.
Sbuffò
Grazie a Dio almeno quello.
-Che è successo?-
-Si è sentito male in classe
professore.-
Non stentava a crederlo.
Erano giorni che non faceva un sonno come Cielo e l’associazione psichiatrica
inglese comandava per non finire al Creatore prima del tempo, cercò di tirarsi,
su, ma uno scricchiolio assassino delle sue vertebre lombari gli suggerirono
che era meglio fare il bravo per un altro po’.
-Harry?-
-Ha gli allenamenti.-
-Dimmi un po’…Come va? Si comporta
bene il mio erede?-
Il viso di Ginny si illuminò a
giorno sotto lo sguardo dolce di Potter, stavano assiemeda poco più di un paio di settimane e ancora
non ci credeva. Ronancora brontolava
per questo, il suo animo da fratello maggiore iper-protettivo era difficile da
sedare“per questo gli scappellotti a tradimento di Hermionenon erano mai stati tanto festeggiati da
Harry”
-Si comporta benissimo signore.-
-Bene… Se mi assomiglia almeno un
po’ caratterialmente parlando,ti darà un bel po’ da fare, ma non perderti
d’animo, noi Potter siamo bestiaccetestarde all’inizio, ma se tieni duro alla fine diventiamo fedeli come
cagnolini...-
Ginny annuì facendo dondolare i
riccioletti che quella mattina le cadevano a cascata ai lati del viso, si volse
salutando con un sorriso l’arrivo di Harry, che trascinando la scopa raggiunse
il letto del padre.
-Sei caduto come una pera cotta in
mezzo all’aula.-
-Sempre delicato figlio mio
adorato.-
-E’ vero… Sei caduto come un
sacco.-
Si vedeva lontano un miglio che
quell’indifferenza era solo una maschera, che si era spaventato da matti a
vederlo crollare per terra nel mezzo della lezione sulle manticore, ma come
aveva detto James i Potter sono bestiacce testarde e prima di lasciarsi andare
si sarebbe cruciato da solo.
Ariprova di questo poggiò una mano sulla fronte del padre e gli scostò
dagli occhi le ciocche bagnate di sudore, chiedendo a Ginny di bagnare un
fazzoletto e di pulirgli la pelle appicicaticcia, era una carezza mascherata
alla grande e James sorrise notando quanto Harry somigliasse alla madre per
questo verso.
-Grazie.- prese fiato riabbassando le palpebre.
-Di nulla.-
->>>>>>>>>>>>>>>>>-
Remus alzò gli occhi dal giornale che teneva aperto sotto i gomiti incontrando
lo sguardo color ghiaccio di Sirius. Era appoggiato al battente della porta, ed
era molto, molto più incasinato dal solito con la camicia fuori dai pantaloni e
la cintura allentata.
-Ci sei rimasto sotto con Andrea
eh?-
Le sopracciglia color pece di
Black si aggrottarono, sotto le ciocche arrufate sfuggite dal codino che di
solito gli teneva i capelli lontani dalla faccia-Hai anche le mutande con i
picche.-
Sirius si rese conto che i jeans
gli erano finiti un po' troppo in giù, si tirò su sistemandosi alla belle e
meglio, per poi sedersi al tavolo di fronte al tavolo. Fissò la zazzera biondo
scuro strigliata di grigio, poi passò al caminetto spento.
-Mi devi dire qualcosa Paddy?-
-Non pensi che dovremmo
dirglielo?-
Remus alzò il mento di scatto.
Il viso irrigidito.
-Ha il diritto di sapere, cazzo è
sua moglie, cazzo.-
Lupin si grattò il mento
lievemente barbuto rispondendo con un sorriso a Dora che lo salutava con la
mano dal soggiorno- No.- disse risoluto fissando gli occhi color miele in
quelli dell'animagus di fronte a lui-Non reggerebbe al colpo.-
Sirius fece un gesto snervato con
la mano, sembrava voler dire,è Prongs, non è di porcellana, ma quando Moony
faceva quella faccia c'era poco da discutere. Si alzò con malgrazia, facendo
stridere la seggiola contro il pavimento-Dove vai?- gli chiese Lupin
scoccandogli un occhiata perplessa, aveva cambiato espressione passando ad una
serie preoccupazione a una vena di perverso divertimento.
-Vado a farmi due risate.-prese
fiato- Dio sa solo quanto ne avremmo bisogno se le cose vanno come dico io.-
Il licantropo seguì la sua schiena
con la sguardo oltre la cornice della porta, per poi sobbalzare allo scoppio
simile ad un colpo di fucile che invase l'aria e alla serie di urla animalesche
targate Moody junior e un paio d'incantesimo targati Malocchio senior-Quello
scemo si farà ammazzare...- qualche istante dopo lo vide rientrare ridendo con
un matto, teneva qualcosa in mano, qualcosa che assomigliava tremendamente a
...
-LE
MIE MUTANDE PORCO SCHIFOSO!-
Remus affondò la faccia nel palmo
della mano, il trucco delle sparizione delle mutande da dosso il proprietario,
erano anni che non lo vedeva più fare. Da quando James l'aveva usato per la
prima volta su Lily e per poco Lily non l'aveva defenestrato.
-Non cambierai mai...!- sorrise
mentre Andrea entrava come una furia nella cucina e si avventava come una gatta
selvatica su Black che presala per i polsi le schioccava un bacio a tradimento-
Sempre il solito depravato...-
->>>>>>>>>>>>>>>>>-
James era riuscito a trascinarsi per pura
testardaggine fino alla Capanna di Hagrid, rimanere un'altro secondo in più al
letto lo avrebbe fatto dare violentemente di matto. Si sedette all'ombra della
casa, appoggiando il mento sul pomello di onice efissando i prati dietro il castello colorarsi di una tonalità
giallo chiaro del sole del primo pomeriggio.
-Chi sei..?- chiese all'ombra che da che era
uscito non l'aveva mollato un secondo- E sopratutto che vuoi?-
Volse il capo puntando lo sguardo verso la figura incappucciata che lo fissava
dal limitare della foresta, i profondi occhi verdi illuminati da una luce
malata, la stessa che la piccola Moody e Remus avevano raccontato di aver visto
negli occhi di Wormtail.
L'ombra si fece avanti in un frusciare del
mantello.
James si alzò lentamente lasciando cadere il
bastone a cui si reggeva. Se quello pensava di poter fare di lui ciò che voleva
solo perchè era uno storpio aveva davvero sbagliato persona. Era sopravvissuto
a Voldermort e chiunque dopo lui gli sarebbe parso uno zucchero, infilò una
mano nella tasca della giacca e si fece sotto trascinando la gamba offesta- Chi
sei!? Chi ti manda?- esclamò puntando l'arma verso il petto dello sconosciuto.
-Non ti trovo bene...-
Un brivido attraverso la schiena del
professore con la stessa potenza di una secchiata d'acqua gelida in pieno
inverno, strizzò gli occhi cercando di intravedere i lineamenti di quella persona
oltre gli occhi chiari all'ombra della falda del copricapo che gli ricadeva sul
naso.
-Marito mio...-
->>>>>>>>>>>>>>>>>-
Ginny sorrise alla mano di Harry stretta alla
sua, gli aveva chiesto di accompagnarla a dare da mangiare a Thor, dato che suo
padre non avrebbe potuto farlo quella sera e non appena fuori la portata delle
regole della Umbridge e della spada di Damocle che pendeva sulle loro teste
dopo che l'Esercito di Silente era stato scoperto, grazie ad una soffiata
anonima che tutti sapevano essere venuta da quella vipera con gli occhi a
mandorla che rispondeva al nome di Cho Chang, le aveva preso la mano e le
aveva poggiato un bacetto sul dorso.
Scesero le scalette intagliate nella scarpata
bloccandosi ai latrati di terrore di Thor, Ginny cercò di scendere un'altro
scalino, ma si rese conto che Harry non pareva disposto a muoversi. Si volse e
lo
vide con due dita premute sotto la
frangia...In corrispondenza della cicatrice lasciata da Colui che non deve
essere nominato.
-Che succede?- gli chiese preoccupata.
-Mi fa un male della miseria!- Era un brutto segno.
Era un gran brutto segno!
Potter si battè il palmo contro la pelle che
sentiva calda e gonfia trasalendo al grido che esplose nella vallata sotto di
loro:-STUPEFICIUM-
si levò forte la voce di James, i due ragazzi si volsero di scatto intravedendo
fra la macchia d'alberimalati che
formava il limitare della foresta qualcuno che cercava di risalire la via
aiutandosi anche con le mani. Trascinava la gamba destra e il braccio destro
faceva meno forza risposta all'altro.
Per un secondo Harry credette di aver visto
male, aveva lasciato James mezzo tramortito dalla febbre in infermeria, non
poteva essere lì, ma gli bastò guardare il profilo di Ginny da cui era defluito
tutto il sangue per rendersi conto di non essere vittima di qualche scherzo
della sua immaginazione.
-Papà!!?-
-Sig.Potter!?-
Lo videro alzare la testa di scatto, cercarli
con lo sguardo e fare loro segno di andarsene con il braccio sano non appena
messi a fuoco , alle sue spalle si era delineata una figura vestita di nero,
dai lunghi capelli rossi che si muovevano a corprirle il viso.
-HARRY VA VIA!-
A quel grido, la donna, che aveva puntato la
bacchetta alla nuca di James fece un passo indietro, alzò il mento sobbalzando
alla vista di Harry sulle scalette. Sembrava che le avessero punta con qualcosa
per il tale salto che fece quando l'ebbe ben inquadrato.
Mentre Harry correva verso la foresta "fregandosene
alla grande della volontà del padre" sparì in una nuvola di fumo nero,
James si diede un'occhiata alle spalle prima di dare uno sbocco di sangue e
crollare a peso morto fra le braccia del figlio che lo aveva appena raggiunto.
-Non sarà?- ansimò Ginny fra il fiatone che
l'aveva presa per la corsa improvvisa giù per il pendio per seguire Harry, il
ragazzo, chereggeva la testa del
genitore nell'incavo del braccio sichinò sul suo viso tirando un sospiro di sollievo quando sentì il suo
alito battergli sulla guancia.
-No...E' solo svenuto.- sorrise per il
sollievo-Va a chiamare Madama Chips.-
Ginny annuì obbidiente, si volse, fece un paio
di passi, poi tornò a guardare Harry che stava cercando di non piangere mentre
puliva il mento del padre con una manica della maglietta-Harry..- lo chiamò,
forse non era il caso di parlarne in quel momento, ma anche lui doveva aver
visto-Quella donna...Lo foto che mi hai fatto vedere.-
Harry la fermò con un gesto della mano, la
ragazza lo vide crollare le spalle e una fitta di dolore l'attraversò, due
pesanti lacrimoni gli erano scivolati lungo le guance pallide per lo spavento
preso
- Assomigliava a mia madre...-lo sentì buttare
fuori in un sospiro-...Lo so.-
->>>>>>>>>>>>>>>>>-
Sirius aveva dovuto sedersi, mentre Alastor
terminava la lettera portata da Edwige era stato preso da una fitta di male
all'altezza del cuore e se non fosse stato per il braccio di Remus in piedi
accanto a lui
sarebbe finito per terra. Lupin aveva ribaltato
la stretta con cui l'aveva sentito aggrapparsi al suo maglione e l'aveva
portato a sedere senza che nessuno di presenti si fosse reso conto del moto di
debolezza che l'aveva colto.
Al momento si stava massaggiando le palpebre
con due dita, ne stavano succedendo decisamente troppe e tutte assieme, alzò il
viso al suono della tazzina che tinitinnava contro il piattino e ancora
una volta si disse che Remus era una
"nonnina " mancata.
-Mi fa schifo il thè.-
-Bevi. Sei pallido come uno spettro.-
Evidentemente nell'ultimo quarto d'ora non si
era guardato allo specchio, perchè se lui era bianco come un cencio , lui era
diventato color carta di giornale, prese un sorso poi spinse la tazza verso di
lui con uno sguardo da"bevi pure tu."
Lui lo captò e prese una bella sorsata, rabbrividendo per lo schifo dato che
non era zuccherato
-Sei ancora convinto che non dovremo dirglielo
Moony?-
Lupin guardò l'amico oltre il bordo della
tazzina, aveva una faccia da "ormai mi sembra un tantino tardi"
Sirius masticò una parolaccia mentre nascondeva la testa fra le mani per lo
sfinimento, ci sarebbero state a breve le vacanze di Pasqua.
-E poi non siamo sicuri che sia stato lei.-
-Se Jamie non ha avuto il coraggio di
accopparla, sta sicuro che è lei.-
-Il James di una volta, quello che è riuscito
a sopravvivere a Voldermort.- gli occhi color miele di Remus ebbero un lampo di
rimpianto che non sfuggì a Black che si rabbuiò- L'uomo di oggi è ben
diverso....-
Sirius si alzò facendo cadere la seggiola.
Avrebbe voluto prendere a pugni Remus per aver
detto una cosa del genere, ma sapeva che non aveva senso, un conto era il James
di vent'anni forte come un leone, uno dei migliori maghi che aveva avuto
l'onore di vedere in azioni, un conto era
l'uomo di trentasei anni con il fiatone costante.
Purtroppo anche lui lo pensava.
Si specchiò nell'espressione addolorata
dell'uomo di fronte a lui, poi tirò un sospiro- Vado a farmi una dormita. -
disse secco prendendo la via della porta- Domani sera ci sarà luna piena,
dovresti andare anche tu.- si fermò sotto la cornice scrostata- Hai una faccia
che fa spavento.-
Remus annuì anche se sapeva di non poter
essere visto, chiamò a se la zuccheriera con un colpo di bacchetta e terminò il
thè che aveva portato per Sirius, aveva ancora in testa la risatina da ratto
di Minus:
-Perchè non vai
a controllare a Godric's Hollow, Remus? Perchè non vai a controllare quella
tomba che dici di sapere cosa contiene,eh?... E' vuota Remus....Lilynon si trova lì...-
Scosse il
capo con forza nascondendo il viso nel palmo della mano, l'emicrania lo stava
uccidendo.
Doveva
sapere. Si alzò prendendo l'ultima goccia di thè che era rimasto in una sola
sorsata , si avvicinò al caminetto, facendo un passo indietro alla vista di
Tonks che usciva scrollandosi gli
abiti dalla
cenere-Remus!- esclamò la ragazza, sorpresa di trovarselo davanti
all'improvviso, allargandosi in un gran sorriso che le illuminò anche gli
occhi.
-Ciao
Dora.-
Si sentì
rappracificare di fronte a quel viso da bimba- Ti va di accompagnarmi?- le
chiese mentre prendeva una bella manciata di polvere volante dal secchio
accanto al camino, la streghetta annuì
di slancio,
con lui sarebbe andato all'inferno e ritorno, ma a giudicare dalla sua faccia
non era il caso
di toccare
quel tasto.
-Certo dove
andiamo?-
-Godric's
Hollow-
->>>>>>>>>>>>>>>>>-
-Sembra
di cattivo umore.- Andrea alzò gli occhi dal libro che teneva in mano incontrando lo
sguardo del padre, l' ex-Auror era in piedi vicino al caminetto, il piede che
non aveva più su un ciocco di legno che stava cercando di spingere a favore di
fuoco - Dovresti andare a parlargli, gli viene il buon'umore ogni volta che ti
vede...-
La
biondina sollevò le sopracciglia perplessa-Metti il soggetto nelle frasi papà, chi
è di cattivo umore? Con chi dovrei andare a parlare?- chiese sorridendo
all'occhio magico del genitore fisso su di lei, l'uomo indicò la porta della
stalla di Fierobecco con un cenno della testa, stampandosi in viso un
sorrisetto
allusivo.
-IO? CON QUELLO? Che hai bevuto Alastor?-
-Non
fare la schizzinosa con me Pagnottella.- le disse poggiando la mascella nel
palmo della mano e guardandolo divertito- Lo so che ti piace.-
Andrea lasciò cadere il libro che teneva in mano e si avvicinò al padre, gli
infilò una mano in tasca e tirò su la solita fiaschetta di liquore da cui
dipendeva come un bebè dal biberon, lo aprìe diede un annusata sospettosa- Sei brillo.- disse prendendo una
sorsata.
-Non
bere...O ti ubriacherai e io diventerò nonno.-
-Fanculo.-
Seguì
con lo sguardo la ragazza fino alla scala poi ridacchiò.
Andrea
arrivò nella camera di Sirius, fece per bussare, ma la porta si aprì di
scattoe fu trascinata dentro da
Sirius- BLACK
SEI STANCO DI VIVERE?- urlò finendo di schiena contro il muro vicino alla porta.
-Stavo
giusto venendo a chiamarti dolcezza mia.-
-Che
vuoi? E non chiamarmi tesorino se non vuoi finire a cantare nel coro delle voci
bianche di Hogwarts.- gli disse massaggiandosi il sedere che aveva battuto, lo
guardò meglio, si stava mettendo
la
giacca- Dove vai?-
-Dove
andiamo...- precisò Sirius sistemandosi il colletto della camicia.
-Doeve
andiamo?-conciliò Andrea sorprendendosi quando lui le infilò una mano nella
tasca della felpa e tirò su la bacchetta.
-A
Godric's
Hollow.-
Fine capitolo:
Chi ha già seguito mie fiction sa, che fino all'ultimo capitolo
posso far accadere di tutto, quindi non esultate, potrebbe essere Lily, come
non potrebbe essere lei " sono una maledetta
lo so XD !" aspetto i vostri commentucci! Volete che questa
ficcy sia What if fino alla fine
oppure,no?? ^___^
Ringraziamenti:
rosy823
:
sono contenta che ti ricordi ancora di questa fiction. spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuta e che continuerai a leggere.
kia88oc: lo so... sono bestia... sto maltrattando questa
fiction in una maniera paurosa! ç__ç Sono contenta che comunque te ne ricordi e
che la segui ancora, spero che questo capitolo ti sia piaciuto!
jomarch: sai non sono proprio capace di scrivere fiction
troppo serie,di solito mi parte la brocca a metà capitolo e devo mettere
qualche elemento divertente per sfogarmi. Sono contenta che la storia ti
piaccia, spero che continuerai a leggere. Ps: Certo che puoi entrare nel club,
ogni fan di Prongs è bene accetta XD
Ginny Lily Potter:...E' Lily? Non è Lily? Mah...Al
momento non lo so..No cioè lo so, ma se te lo dico ti rovino la fiction, no???
^___^Spero che anche questo
capitoletto ti piaccia e che continuerai a leggere la fiction!
lyrapotter: Sai che ieri è stato il mio di compleanno? Io aspetto
giornate importante per aggiornareXD a parte gli scherzi sono contenta che
continui a seguire la storia nonostante aggiorni in modo tanto discontinuo. PS:
Ormai dovresti sapere che nelle mie fic, nessuno è mai veramente morto ^___^
Dance:CIAOOOOOOTESSSSORA! Sono proprio
contenta di vederti anche di qua!^__^ Grazie ciccia! Andrea è violenta, ma con
un padre come Alastor è già tanto che non soffra di turbe psichiche molto più
violente X°°D
ND: No..Non avete un'allucinazione.
Ho aggiornato...Davvero... In meno di tre giorni " I lettori crollano
svenuti con un unico tonfo."No, dai ragazze riprendetevi! No! Oddio
sono andati....
Su RIPRENDETEVI!!!!
Alla vista di Ginny accanto al suo letto, James aveva mandato un
urlo rauco prima di strisciare come un gatto spaventato fino alla spalliera di
ferro quadrata della branda, lasciando una striscia di sangue sulle lenzuola e
le coperte.
Si appiattì, gli occhi sgranati per la sorpresa, una mano all'altezza
del petto come se avesse avuto paura di vedere il cuore schizzare via, battè le
palpebre mettendo bene a fuoco l'immagine della ragazzina accanto al suo
letto.Arrossì furiosamente, svegliarsi di botto e trovarsi di fronte qualcuno
con i capelli rossiaccanto l'aveva
fatto spaventare da morire.
-Ginevra...-modulò lentamente specchiandosi negli occhioni scuri
della grifoncina che si era alzata dal piccolo sgabello su cui aveva passato
quel pomeriggio.- Bambina mia mi hai fatto prendere un infarto...-
Le sorrise, mentre lo aiutava a tornare composto sul letto,
accettando di buon grado la pezza gelida sulla fronte.Gli dolevano tutti i muscoli della fronte,
le palpebre, senza contare cheaveva
una voglia matta di vomitare tutti i suoi organi interni.
-Harry?-
-E' andato un momento in bagno.-
James annuì chiudendo gli occhi mentre Ginny gli passava la pezza
bagnataalle tempie, lungo il setto
nasale, come gli avevano insegnato a fare per stemperare i morsi della febbre.
Pochi istanti dopo la parte sana del viso di Potter si aprì in un sorriso
sollevato.
" I metodi di nonna Weasley non falliscono mai..." si
disse orgogliosa.
-Ti ringrazio.- gnaulò il Malandrino socchiudendo un occhio.
-E' un piacere, professore.-
Harry rientrò nell'infermeria qualche minuto dopo,asciugandosi le
mani bagnate sul maglione, Ginny stava strizzando il fazzoletto sopra la
bacinella che era sul comodino, una smorfia adorabilmente concentrata le
aggrottava le sopracciglia .
-Si è svegliato?- le chiese andandole vicino.
-Si, ma credo che si sia riaddormentato.-
Harry diede uno sbuffo nervoso mentre Ginny tornava ad appoggiare
la pezza bagnata sulla fronte dell'uomo sul letto, si volse verso il ragazza
accanto a leisobbalzando quando questo
le crollò testa sulle ginocchia-Harry!?- lo chiamò imbarazzata.
-UHN?-
-Alzati.-
-Un secondo solo...Un secondino piccino picciò...Mi pesa la testa,
fammela appoggiare un attimo.- si lamentò Harry sbadigliando sonoramente contro
la gonna a balze della ragazza.
Ginny fissò comprensiva la sua nuca spettinata, gli passò una mano
fra i capelli scostandoglieli dal viso, erano tre giorni che non dormiva, da
quando James era stato aggreditoe
Sirius l'avevano contattato tramite gufo:
Il contenuto della lettera solo Hermione lo sapeva.
L'unica presente nella Sala Comune quando Harry aveva incominciato
a dare i numeri.
A urlare che doveva parlare con Silente e a tirare tutto
quello che gli capitava a tiro contro il muro.
-Harry.-
-Si?-
Aveva una voglia matta di sapere.
Di capire, ma non se la sentiva di chiedere.
Se aveva reagito a quel modo, tanto che nemmeno Ron era riuscito
ad avere ragione di lui se non con la forza fisica, bloccandogli le spalle in
una morsa, incastrandolo poi fra lui e il muro.
-No niente....-
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Grattastinchi sollevò il brutto muso dalle
zampotte ripiegate, domandosi per quale ragione quel tizio finiva sempre per
incappare sul suo groppone di micione centenario. Posò gli occhioni gialli sull'enorme
cane nero che con la sua mole aveva oscurato la fetta di sole in cui si stava
crogiolando e soffiò per mostrare il suo disappunto.
-Oh anch'io sono felice di
rivederti amico mio.-
-No...Qualunque cosa ti serva,
la risposta è no.-
L'ultima volta che l'aveva aiutato, Minus gli aveva morso il naso, era finito
di muso nella scarpa di Hagrid "quindi aveva rischiato di morire
asfissiato" Hermione aveva litigato con i suoi amici per prendere le sue
difese e Harry l'aveva quasi avadakadavrizzato.
-Oh andiamo un favorino piccino
piccino!-
Grattastinchi si grattò la zona dietro
l'orecchio sinistro, ronfando un'altro"No" che si tramutò in un
espressione interrogativa quando Sirius gli assestò una leccata sul lato
sinistro del muso che lo mandò a zampe all'aria.
-E' inutile che fai il
ruffiano...-
-Grimmauld Palace...In soffitta
ci sono ratti grossi come te .-
Gli occhioni gialli del micio brillarono di
una luce famelica, disse di si con il testone, per topi grossi come gatti
avrebbe fatto praticamente tutto. Hermione si ostinava a farlo giocare con dei
topolini meccanici, talmente striminziti che si ficcavano sempre sotto i mobili
e lui doveva fare dei veri numeri da circo per recuperarli.
-Allora.- chiese leccandosi le labbra rosa-Che devo fare per te?- Sirius ridacchiò bastava
prenderlo sul cibo e diventava ubbidiente come un agnellino.
-Devo entrare a
Hogwarts.-
Una serie di miagolii si levarono dal prato
dietro la casa di Hagrid, versi rauchi che sembravano la risata isterica di
qualcuno.
-Sei sempre divertente. Sirius.-
-Devo entrare...Amico davvero.-
-Miao?-
Harry lo aveva informato di come la
Umbridge avesse triplicato la sorveglianza, un cane lupo grosso quando lui non
sarebbe mai potuto passare inosservato,ma aveva doveva entrare, doveva vedere
James prima che Harry gli raccontasse tutto.
Per fare cosa non lo sapeva, ma voleva
stargli vicino.
-Non fare il gatto
babbano con me!-
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Hermione si volse nel letto, cercando di
scacciare dal viso la lingua ruvida di Grattastinchi che le solleticava la
gola, si era presa una decina di minuti di riposo dal ripasso di Aritmanzia e
Merlino doveva perdonarla, ma non lo voleva passare a trastullare il suo gatto.
-Non adesso per favore...- mormorò.
-Arf.-
La grifoncina tirò su la testa dal cuscino.
Sbagliava o il suo gatto aveva appena abbagliato?
Socchiuse un'occhio intravedendo i contorni indistinti di un' ammasso di peli
neri, mandò un gemito di stupore saltando a sedere, tirandosi le ginocchia al
petto, Sirius saltò sul letto, scodinzolando allegro, tendendo il muso verso il
viso della sedicenne. Sembrava volerle dire, guardami benebambina,sono io non ti spaventare.
Hermione tese una mano verso il suo
testone, gli sfilò dalle orecchie appuntite una ragnatela che era andata a
impigliarsi lì-Sirius come ci sei arrivato qua?- chiese grattandogli la gola
-Arf.-
Sapeva bene che non poteva tornare
uomo,sarebbero scattati gli allarmi
piazzati dalla Umbridge per evitare le visitine notturne di giovani grifoni
allupati alle proprie fidanzatine, se lo avesse fatto.
- Devi vedere Harry?- gli chiese.
Il cagnone fece di si con il capo.
-E' andato da James. Tornerà a breve.-
-Arf.-
Hermione gli sorrise- Si, ma abbaglia
sotto-voce , non vorrei che le altre ti sentissero!-
Harryaveva toccato letto da qualche minuto che un vortice di peli gli era
saltato addosso a zampe pare facendogli mandare un grido di male, avvertì dei
passi affrettati , le tende si aprirono di colpo e Ron e Neville fecero un
passo indietro alla vista di un cane lupo in piedi che stava leccando i capelli
di Harry.
-Sig.Black? -
-Sirius?-
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-No...Non glie l'ho detto, m'è mancato il
coraggio.-
Harry si ribaltò sul materasso a braccia
aperte, mentre Sirius si grattava la testa pensieroso. Poteva immaginare per
quale ragione Harry fosse rimasto zitto con suo padre su quello che avevano
scoperto a Godric's Hollow,si sedette
sul bordo del letto poggiando gli occhi chiari sulla zazzera spettinata del suo
adorato figlioccio.
- E' meglio che sappia tutto da te, perchè
se continua a rimanere nel dubbio diventa scemo fidati. Sicuramente anche
adesso starà facendo ipotesi su ipotesi su quello che ha visto, se ha visto
bene o se il suo cervello è andato una volta per tutte a puttane.- sorrise
poggiando una mano sul piede scalzo del ragazzo, una pacca paterna, che ricordò
al giovane che anche se il più delle volte Sirius si comportava come un
ragazzino troppo cresciuto, era pur sempre un uomo di grande intelligenza.
-Si hai ragione.-
-E poi pensaci...E' una bella notizia, no?-
Ron guardò Neville seduto accanto a lui con
le spalle piegate in avanti. Avrebbe pagato moneta sonante per sapere di che
cavolo stava parlando Sirius, ma il piccolo Paciock non pareva condividere la
sua curiosità. Si stava stiracchiando per nulla interessato ai due, desideroso
solo del letto.
-Bella?-
-Non guardare sempre il bicchiere mezzo
vuoto Potter.-
-Nh...-
-Dai andiamo.- Si alzò aprì la panca ai
piedi del letto e senza pensarci due volte si buttò addosso il mantello
dell'Invisibilità-Su che aspetti??-
<<--------------------------------->>
James ci aveva impiegato mezzo minuto buono
per riuscire a lasciarsi alle spalle la risata convulsa che l'aveva preso
quando Sirius aveva conclusoil
racconto che lo aveva visto per cunicoli assieme a Grattastinchi. Sirius e
Harry avevano deciso di prendere l'argomento Godric's Hollow alla lontanissima,
ma se continuavano in quel modo non ci sarebbero mai arrivati.
-Paddy che devi dirmi?-
-Eh?-
Sirius sgranò leggermente gli occhi grigi ,
James era sempre stato bravissimo a leggere le sue espressioni, guardò Harry
che gonfiò il torace per darsi un tono - Papà dobbiamo dirti una cosa!- esclamò
.
L'uomo si tirò a sedere.
-Riguarda la mamma.-
Un rivolo di sudore bagno la guancia scarnificata
dell' ex-Cercatore, i suoi occhi scuri passarono dal figlio al suo migliore
amico per un paio di volte, prima di tornare a fissarsi sul viso di Harry, che
aveva raggiunto uno stranissimo colorito amaranto.
-Che mi devi dire della mamma?-
Il momento era di importanza mondiale,doveva essere secco e brutale, o doveva
usare tutte le infiocchettature possibili per addolcirgli la pillola? Guardò
Sirius in cerca d'aiuto e questo eroicamente si prese il compito di essere
quanto più onesto e diretto possibile.
-Lily è viva James.-
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-Reducto!-
La porta era volata in pezzi, sotto lo
sguardo sconcertato dell'uomo all'interno della stanza.Un botto pazzesco che
aveva rischiato di far venir giù il contro soffitto e che aveva creato una
fitta nibbiolina di intonaco e polvere.
Severus Piton battè le palpebra perplesso, guardando le schegge di legno sparsi
per il pavimento, poi la figura del mago che si stava lentamente delineando,
forse era troppo scioccato per capire che diavolo stava succedendo o forse
sapevae lo accettava...
-Potter...-
James guadagnò il centro della stanza,
trascinandola gamba offesa, il piede
che sentiva come morto, la bacchettapuntata al petto del suo ex- compagno di scuola-Ora.- sussurrò lentamenteserrando con forza le dita attorno alla
bacchetta fino a far scricchiolare le nocche -....Dammi un buon motivo per non
ucciderti.-
Gli occhi neri di Piton si scontrarono con
quelli folli di rabbia di Potter.
-Non posso dartelo.-
Alle spalle di James era comparso Harry, il
ragazzo guardava alternativamente uno e l'altro mago, avrebbe tanto voluto dire
qualcosa, chiedere per quale ragione James era partito a razzo verso l'ufficio
di Piton, ma era talmente spaventato dalla reazione del padre, che si limitava
a guardarli con una mano poggiata al petto.
-Dimmi com'è andata.-
Le labbra del professore Serpeverde si
serrarono.
-DIMMI COME CAZZO E' ANDATA LURIDO FIGLIO
DI PUTTANA!-
Harry cercò di parlare quando un paio di
mani lo afferrarono per le braccia e lo spinsero di lato verso il muro, Minerva
Mcgranit comparve armata di bacchetta, con uno sguardo severo passò a rassegna
i danni provocati dal Reduct, Harry che tremava come una foglia, James poi
Piton.
-Expeliarimus.- esclamò, poi lesta evocò un
incanto che ricompose la porta, ripulì i vestiti di tutti.
-Prof. Colley.- disse acida -Pretendo una
spiegazione.- disse mentre la Umbridge veniva dirottava dal prof Ruf che la
convinse che il botto era stato un esperimento andato a male e che la stanza
era imbrattata di melma.
-Io non mi chiamo Colley.- disse James
secco.
L'anziana strega fece un passo indietro.
-Professoressa mi guardi bene, sono io...-
Gli occhi pungenti della donna si persero
per un secondo in quello del mago spettinato di fronte a lei, occhi scuri, che
le avevano sempre fatto una gran simpatia anche se appartenevano al più agitato
dei suoi studenti- Oh Merlino...- disse mandando un piccolo singhiozzo
sorpreso-Sei davvero tu?-
James annuì mentre una lacrima bagnava la
guancia rugosa della donna.
-Oh mio caro...Come fai ad essere vivo?-
Potter si volse verso Piton, verso l'uomo
che quasi lo guardava deluso per non essere stato ucciso, per non essere stato
liberato dal peso che dal '81 lo schiacciava- La domanda professoressa al
momento è un'altra...Come fa Lily a essere viva? Perchè la sua tomba è vuota?-
Piton chiuse gli occhi.
-Dimmelo stronzo, non ho bisogno di una
bacchetta per levarti da questo mondo.- gli si gettò addosso, gli strinse con
forza la gola soffocandogli con le dita il grido sorpreso che gli aveva
illuminato il viso. Con un colpo di reni James lo sbattè sulla scrivania,
schiacciandogli un ginocchio sui genitali. Piton sgranò gli occhi boccheggiando
una bestemmia.
-PARLA!-
Fine capitolo:
Credo che questo capitolo possa farvi capire a che
livelli è arrivata la nevrosi che solitamente mi spinge a scrivere. X°°°D
Ringraziamenti:
rosy823: ho aggiornato presto visto? Visto? “ ino chan
scodinzola in cerca di approvazione” spero che il capitolo ti sia piaciuto!^__^
Dance:
Ecco di chi era quella vocina che mi ordinava di aggiornare, e io che credevo
di essere diventata matta. Beh sono contenta che la storia continui a
piacerti,sarà una what if, molto,
molto sofferta “Ricordi che è successo in Odi et Amo vero nee san? ^__^”
Lyrapotter: Miglioro sempre di più visto?? Per essere Lily è
Lily, e lavora per Voldemort “ non sentirti male per favore” i perché e i per
come te verranno spiegati al prossimo cappy. Ps: Grazie per gli auguri!^__^
Vale Lovegood: E’ Lily quella che ha attaccato James e come
Harry ha fatto a salvarsi lo dirò al prossimo cappy , noi” ovvero io e il
grasso criceto che fa girare il mio cervellino” ci siamo dati parecchio da fare
per trovare una soluzione convincente.^__^
Ginny Lily Potter: James assomiglia a tuo padre? Sai io per
caratterizzarlo mi sono rifatta al mio !^__^
Minerva
McGranit scattò verso i due uomi che si stavano strattonando a vicenda sulla
scrivania, indecisa se schiantarli per staccarli l'uno dall'altro o prenderli a
ceffoni per far ricordare loro che non erano più bambini. In due passi fu
accanto a Potter, stava per usare la bacchetta per staccarlo da Piton, ma fu
battuta in volata da Harry.
Riscossodalla paura che la reazione del padre gli
avevasuscitato,Potter si era avventato
sulla schiena del genitore, gli aveva bloccato le bracciacon le sue e con uno sforzo disumano lo
aveva staccato dall'uomo sul tavolo che stava quasi strozzando.
-Papà se lo ammazzi non
saprai nulla...-
James gli
gettò un occhiata, poi guardò l'uomo che stava cercando di riprendere fiato fra
colpi di tosse e fili di bava appesa, bestemmiò assestando un calcio alla
seggiola, prima di afflosciarsi sconfitto contro il corpo del figlio che lo
resse facendo forza sui reni, era molto più pesante di quello che sembrava.
-Così come l'amore della madre ha protetto il figlio...- la voce di Piton era roca, graffiata dalle dita di James che
gli avevano serrato la gola -L'amore del
figlio ha protetto la madre.-
Si rovesciò sul tavolo, gli occhi arrossati da alcuni capillari rotti, James aveva
davvero tirato per ammazzarlo, a mani nude come un babbano…
-Quando Voldemort ha
lanciato l'Avadakedavra, Lily aveva il bambino fra le braccia...- dissepiano
tenendosi la gola fra il pollice e l’indice,parlava lentamente, spiccando le parole, pareva voler ancora mandare di
più in bestia l’uomo che stava ancor friggendo per avere il collo in sua balia,
ma in realtà stava solo mettendo in ordine le idee.
Per anni si
era sforzato di non pensare a quella storia.
-Si,mi
ha protetto col suo corpo.- disse piano Harry.
-E viceversa..- Piton attraversò la stanza con una paio di falcate
portandosi di fronte alla libreria di sinistra dove prese un libro, con un
gesto secco girò i tacchi in uno svolazzo del suo mantello nero e tornò verso
Potter.
-Come l'amore della
madre ha salvato il figlio, l'amore del figlio ha protetto la madre.-
Poggiò il
tomo sul tavolo di fronte a James, lo aprì e lo spinse cautamente verso l'uomo
che lo fissava ancora con gli occhi fuori dalle orbite un po' per la rabbia, un
po' per lo sforzo che aveva fatto nel lanciarsi addosso a lui, rischiando di
peggiorare le sue già precarie condizioni di salute.
-Si sono protetti a
vicenda?- chiese cauta la McGranit.
-Esattamente....- Piton si sporse lentamente sulle pagine ingiallite che James
stava studiando, le sopracciglia aggrottate e impegnati a mordicchiare il
labbro inferiore- Leggi qua Potter.- gli disse
brusco, scostandogli la mani dalla carta ruvida
-Quest'iscrizione
latina.-
James la
lesse ad alta voce, la tradusse senza il minimo sforzo guadagnandosi
un'occhiata ammirata da parte di Harry, in buona sostanza diceva che non esiste
potere più grande di una madre per il figlio e del figlio per la propria madre.
-Stringendo Harry fra
le braccia Lily credeva di proteggerlo e basta, in realtà stava salvando anche
se stessa...- sospirò James spostando lo sguardo non
su Piton, chino su di lui, con le braccia puntate ai lati della scrivania, ma
sulla McGranit che annuì colpita.
-E' magia arcana,
pre-cristiana .Voldemort stesso è stato preso alla sprovvista quando Lily gli è
stramazzata ai piedi, tramortita, ma ancora in vita...Incredulo ha provato
allora di colpire il bambino e sappiamo com'è andata.- guardò
la cicatrice che spuntava sotto la frangia scarmigliata di Harry, ne notò per
la prima volta i bordi irregolari preoccupantemente neri -L'amore ha
inibito il tocco di morte dell'Avadakedavra, per ben due volte, salvando prima
la madre, poi il figlio...- la cicatrice stava
somatizzando ilritorno al potere
dell'Oscuro Sire, come il tatuaggio che lui aveva al braccio.
James annuì,
gli aveva spiegato come Lily era sopravvissuta, ora doveva spiegarglicome era finita nella mani di Voldemort,
puntò gli occhi nocciola in quelli neri di Piton, aveva una scintilla che non
ammetteva repliche.
Pitoncontraccambiò il suo sguardo, arretrò di un
passo, prese un bel respiro e arrotolò la manica del braccio destro mostrando
il Marchio di Voldemort, Harry mandò un gemito di stupore, la McGranit lo fissò
inorridita.
-Avevi detto di non
esserlo mai stato veramente...-
Le labbra
carnose di James si tirarono in un sorriso di scherno verso l'anziana strega
che lo fissava quasi in cerca d'aiuto. Sembrava volerle dire "Povera
idiota. Tutti, ma proprio tutti sapevano che Piton
oltre ad essere attratto dalle arti oscure era un fanatico della purezza della
razza.
-Parla.- disse James senza guardarlo.
-...-
Si vedeva
lontano un miglio che voleva farlo, che voleva parlare, ma che aveva bisogno di
un briciolo di comprensione, peccato che James aveva mandato a fanculo tutto la
sua comprensione per una bella dose di psicopatia alla Sirius Black appena
uscito da Azkaban.
Si aggrappò
al bordo del tavolo, scacciando la mano di Harry che voleva reggerlo, gettò un
braccio oltre il tavolo e afferrò Severus per il colletto della palandrana nera
che lo copriva.
-SE NON PARLI...- disse con un tono di voce che fece accapponare la pelle di
tutti. E' proprio vero, quando le persone solitamente solari e mattacchione si
arrabbiano fanno più paura di quelle facili a scatti d'ira-Io...-
1°;t'ammazzo
2°;ti spello
3° ; ti svertebro
4°; uso le tue spoglie come repellenti
per manticore
5° ;
vendo l'unto che ricavo dal tuo scalpo e lo vendo al mercato nero come grasso
di foca. Nonostante il momento Harry dovette premersi
una mano in bocca per non scoppiare a ridere, afferrò
il gomito del padre e lo tirò delicatamente verso la seggiola.
James stavolta si arrese subito, si
risedette con uno sbuffo.
-Per anni, solo io ho saputo che Lui era ancora in
vita...- disse piano Piton, due dita premute con forza
al tatuaggio che gli colorava l'avambraccio altrimenti troppo pallido e
percorso da una serie di vene azzurrognole-...Dopo aver tentato di
uccidere Harry, si è rifugiato nella mia casa a Spinner's End...- cercò di ignorare lo sguardo d'odio di Harry e quello
sinceramente trasecolato della McGranit.
-E' stato Lui ha dirmi che Lily era sopravvissuta, così come il bambino.-
Le dita di James artigliarono i
braccioli della seggiola, avrebbero potuto spezzarli se avessero avuto la forza
di un tempo, Silente era stato un vero idiota a proteggere Piton dietro le sue
sottane multi-colore.
Guardò Harry, legnoso vicino alla sua
seggiola, gli prese la mano, la strinse forte nella sua e ci appoggiò sopra la
guancia. Harry fissò la sua zazzera arrufata percorsa da ciocche grigie, era la
prima volta che si sbilanciava in un simile moto d'affetto nei suoi riguardi,
ma Santo Merlino se quello non era il momento per simili gesti di conforto non
ce ne sarebbero mai stati fra loro.
-Sono entrato in casa vostra.... Tu tieri strascinato fino a lei, avevi la testa
sul suo petto...- le dita di James strinsero con forza
di Harry, rispecchiando la stretta ferrea del ragazzo sulle sue, si sarebbero
spezzate le ossa a vicenda se avessero continuato di quel passo- Eri pieno di sangue, con metà corpo scarnificato, non mi
sono abbassato a vedere se eri ancora vivo, in quello stato, ho pensato che
fossi morto...- gli rivolse uno sguardo in
cerca di comprensione, James biascicò un insulto girando la testa verso il
muro, era ancora vivo invece, stava tenendo la vita con i denti per non
lasciare solo Harry- Lily invece era sveglia,
aveva gli occhi aperti, stava cercando di toccare Harry, voleva pulirgli la
fronte dal sangue.-
Piton sciolse la manica che aveva
arrotolato fino al gomito, la sistemò con cura, poi raccolse le mani dietro la
schiena, pareva soddisfatto di quello che aveva detto, si aspettava che James
tirasse da solo le sue conclusioni.
-E allora?-
Severus fece un cenno spazientito con
le sopracciglia, l'ex-cercatore lo guardò perplesso prima di rialzarsi,per le ire deifondatori, quello voleva proprio morire,fece leva con le braccia per alzarsi- E allora ?-ripetè furente.
-Allora l'ho portata da lui...- disse solenne mentre Potter "father&son"
diventavano bianchi come spettri, poi rossi come
tacchini, poi iniziavano a tremare prossimi uno ad uno scoppio di rabbia che lo
avrebbe portato ad un sicuro infarto o all'omicidio , doveva vedere se il cuore
gli reggeva e un altro a uno svenimento da stress mal sfogato- E lui le
ha fatto la classica proposta che non poteva rifiutare.
-Cioè…?-
-In cambio della vita di Harry sarebbe diventata
sua serva…-
James boccheggiò senza fiato, Harry si accucciò accanto
alla sua seggiola.
-E per far si che non gli si rivoltasse, che non
tramasse contro di lui l’ha stregata con un Imperio.-
James fece per rialzarsi, stavolta non per aggredire
Severus, ma perché doveva muoversi, non sapeva bene perché, ma sentiva che se
non lo faceva sarebbe potuto morire su quella seggiola, si alzò, barcollò fino
al muro di sinistra dove si puntellò, prese fiato cercando di calmare i battiti
esagerati del suo cuore, ma questi non volevano dargli retta.
-Bartemius
Crouch junior si è occupato della sostituzione del cadavere, all’una di notte,
prima dell’arrivo di Hagrid, una donna uccisa per l’occasione e cambiata in
Lily era accanto a te in quella camera.- continuò
il professore Serpeverde puntando l’attenzione alla nuca spettinata di Potter e
al modo in cui si appoggiava al muro per non cadere- E’ quello il cadavere che Lupin ha riconosciuto, lo stesso che
si è dissolto nella bara, poche ore dopo l’interramento.-
-Perché bisogna eliminare ogni traccia,no?-
-Esattamente.-
James si
girò, ripugnato dalla calma con cui Piton gli aveva esternato i fatti-
Non ti fai schifo da solo quando ti guardi allo specchio?-
L’uomo non
rispose.
-Lei ti voleva davvero
bene.-
Altro silenzio.
-E tu l’hai costretta ad
un patto con il diavolo, l’anima di sua figlio per la sua.-
Piton girò la
testa.
-Mi fai schifo.-
Una volta uscito dall’ufficio del
Capo-Casa serpeverde, James gettò un braccio attorno alle spalle di Harry e lo
strinse forte, non sapeva che dirgli, Harry lo guardò da sopra le lenti e gli
sorrise.-La mamma è viva.- gli
disse con un filo di voce.
-Già-
-E ce la riprenderemo.-
Prongs ridacchiò poggiando il mento
contro la fronte del figlio, il suo innato ottimismo era tutto Lily, annuì
contro i suoi capelli, sarebbe stato difficilissimo, ma al momento non voleva
pensarci- Certo che ce la riprenderemo…- disse fiero- Siamo Potter, quello che vogliamo
abbiamo.-
Fineparte 2 :
Avevo diviso a metà il cappo, perché altrimenti non me lo caricava il pc “
scusatelo poveretto è un residuato bellico non lo fa a posta!”
Ringraziamenti:
Summers84: Sai, se c’è una ship che proprio non sopporto
sono le Severus/Lily, non ne leggerei una nemmeno per sbaglio, figuriamoci se
la dovessi scrivere, morirei per lo sforzo o per un’attacco fulminante di
orticaria!^__^ Quindi si, se riusciranno a salvare Lily lei torneræ da James, senza fallo!^__^
SakiJune: posso capirti, ho maltrattato tantissimi
le mie fic di Harry Potter, ma non mi venivano le idee, poi, un paio di giorni
fa, un illuminazione, parlando con mia nipote mi ha detto quale finale le
sarebbe piaciuto per il libro sette e io da brava zietta la accontento!^_^
Ferao: Grazie, quando leggo parole come “originale”
nei commenti m’involo nell’alto dei cieli fra un coro di angioletti in festa, spero che la storia continui a piacerti,
grazie per il commento!^__^
Rosy823: “ino chan in tenuta da soccorso”
Abbastanza in fretta??? *.* Spero che il
capitolo ti sia piaciuto!^__^
Dance: TESSSSSSSORA! Non sarà proprio alla Odi et
amo “ devo ancora vedere se spedire un malandrino all’altro mondo oppure,no” ma
diciamo che il loro bell’Happy End se lo dovranno sudare alla grande…
Jomarch: Ehi, hai sbirciato nei miei appunti? X°°°D
A parte gli scherzi ci hai preso alla grande, Lily si è data alla causa di
Voldemort per amore di Harry.
Kia88oc: Beh, le mie fic sono così, per evitare che
mi annoi a scriverle devo sempre far succedere qualcosa! Spero che anche questo
capitolo ti piaccia!^__^
Lyrapotter: Spero che la sorpresa non ti abbia disarcionato
dalla seggiola! Sono contenta che la
scena Sirius/Grattastinchi ti sia piaciuta, io personalmente adoro per micio!^__^
Vale Lovegood: Spero di aver soddisfatto la tua curiosità! E spero che
continuerai a leggere^__^!
Ginny Lily Potter: Grazie per il commento ! Spero
che il capitolo ti sia piaciuto!
Narcissa Black in Malfoy era seduta accanto alla finestra e si pettinava
i lunghi capelli biondi quando Lucius entrò come una
Narcissa Black in Malfoy era seduta accanto
alla finestra e si pettinava i lunghi capelli biondi quando Lucius entrò come
una furia nella camera.Lilian, la schiava che era stata la nutrice di Draco
stava leggendo per lei, seduta per terra accanto ai suoi piedi.
-Perchè non vi siete presentata quando Lui vi ha
chiamato?- chiese Malfoy guadagnando il centro della
stanza- Ho dovuto mentire per proteggervi dal suo scontento e da quello
di Bella.-
-Non volevo dividere con voi il disonore .-
-Colui che non deve essere nominato c'ha offerto un
grande onore.-
-Io non la penso così.- con
la testa china a favore di specchio Narcissa riprese a pettinarsi. Lucius
lanciò un'occhiata torva alla serva che, una volta chiuso il libro stava
fissando con insano interesse i disegni del tappeto sui cui era seduta.
-Sparisci.- le intimò.
-Lily non muoverti.-
La donna esitò incerta prima di tornare a
sedersi accanato ai piedi della sua padrona, che le passò una mano sul capo
come ringraziamento per quello slancio di coraggio e di obbedienza.
-Evidentemente marito mio non riuscite a capire ciò
che per me è lampante.- disse piano Narcissa serrando
per un secondo le palpebre e indurendo la liena della mascella-Non c'è
onore a sacrificare la vita di un figlio sull'altare di un folle.-
Il viso di Malfoy si contorse, dallo
specchio Narcissa lo vide tramutarsi nella smorfia di un demonio che le si
avventò addosso, la strappò via dalla seggiola e che con un ceffone la sbattè
sul pavimento.
- Signora.- gemette la
sguatterà non appena incontrò lo sguardò appannato dal male delle più giovane
delle figlie di Cygnus Black, quando questa sputando sangue alzò la testa dal
braccio su cui l'aveva appoggiata.
-State parlando come una traditrice.-
-Sto parlando come una madre.-trattenne
un grido quando Lucius l'afferrò per i capelli e la trascinò per la stanza -
Draco ha 16 anni ...Non ce la farà mai.-
-Deve farcela.-
-Morirà per idee che neanche comprende a pieno.-
Si liberò con uno strattone dalla presa del
marito e nuotando con le braccia barcollò fino al letto dove crollò per metà -Non permetterò mai che
accada.- mormorò toccandosi il labbro spaccato-
Mio figlio non è un oca che potete vendere a chi più vi garba...E' mio avere
capito?-
Lucius rise forte mentre la donna si
voltava lentamente guardarlo- Tuo figlio signora moglie appartiene a me...E' un
Malfoy e della sua vita posso farne ciò che voglio.- gli
occhi azzurri di Narcissa si riempirono di odio, lacrime di rabbia le corsero
lungo le guance fino al mento.Con uno scatto dei tacchi Lucius si volse verso
la porta afferrò il pomello e lo girò, trattenendosi dal varcare la soglia
quando la moglie gli bisbigliò dietro
-Ve lo impedirò! Ve lo giurò Lucius! Vi
impedirò di sacrificare la vita di mio figlio!! Dovessi rivolgermi a Silente in
persona.-
Tornò sui suoi passi e l'afferrò per il
gomito.
-Poi non dite che non ve la siete cercata
moglie.-
//-----------------//
La
bacchetta planò dolcemente nella mano di James che la fissò soddisfatto prima
di farla roteare fra due dita. Scoccò un'occhiata divertita a Harry che aveva
assistito ammirato allo scontro, prima di porgerla al suo legittimo
proprietario, che praticamente glie la strappò di mano.
-Ottimo lavoro
professor.Colley.-cinguettò mielosa la Umbridge dal
suo seggio di legno infondo all'aula mentre stringeva le gambette tozze e
portava indietro i piedi con fare aristocratico- Professor Piton la credevo un avversario più ostico.-
Aveva
deciso di ospitare quella dimostrazione pratica di duello magico nella sua ora
di lezione, per trastullare un po' gli studenti, sedare il loro malcontento con
uno spettacolare contentinoe perchè
no, trovare un buon motivo per buttare fuori da Hogwarts il professore deforme.
Dopo la
falsa veggente anche il mezzo-mostro.
Peccato
che il buon Colley non era statocosì gentile da infilarsi nella trappola che
gli aveva teso. Aveva battuto Piton al primo colpo, quando aveva evocato l'
Everte statim la sua bacchetta era già in volo verso la sue mani.
-Bravo
prof.-
-BELLA
VITTORIA.-
Almeno
gli studenti parevano contenti.
James
scese dalla pedana dove si era svolto l'incontro, aiutato da Neville, si
aggrappò al braccio del Grifondoro mentre Harry si faceva largo a spintoni fra
i suoi compagni per infilargli in mano il bastone che gli aveva affidato prima
dello scontro.
-Sei
stato grande papà.- gli sussurrò in
modo che solo lui potesse sentirlo mentre gli porgeva il gomito- Una vittoria da scrivere negli annali.-
Vedere
Piton che voleva a parte indietro in uno svolazzo della palandrana nera e dei
capelli unticci era stato impagabile, accanto a lui Ron aveva dovuto tuffare il
viso nel palmo delle mani per non scoppiare a ridere.
-E non
l'ho nemmeno spantalonato.-
Ron gli
rivolse un'occhiata di pura ammirazione, mentre Hermione scoppiava in un sonoro -Eh?-. prima di
guardarsi attorno spaventata, tirando il fiato quando si rese conto che c'era
solo Luna a portata di orecchio.
-No...Nulla...Vecchi
ricordi.-
James
rise malvagio scrollando il capo in avanti, Harry gli rivolse un'occhiata di
rimprovero, sapeva benissimo a cosa si riferiva. A quella bastardata fatta per
lavare l'onta subita da Lily.
-Papà
non mi sembra il caso di vantarsene.-
-Non mi
dire che non ti saresti divertito se lo avessi fatto oggi.-
Altrochè,
si sarebbe buttato per terra dal ridere.
-Non è
questo.-arrossì voltando il capo.
-Allora
non fare il santarellino con me, ragazzino.- gli appoggiò un colpetto alla punta del naso sollevando le
sopracciglia alla vista della civetta che picchiettò il vetro della finestra
per meglio segnalare la sua presenza.
-Che
sarà successo, stavolta?-
//-----------------//
Narcissa fissava
a bocca aperta il mostro coperto di lividi e sangue che la fissava dallo
specchio.Il lato destro del naso era scomparso, diventando un tutt'uomo con la
guancia gonfia e violacea, le labbra, spaccate in più punti sporgevano in una
maniera esagerata e grottesca scoprendo i denti sporchi di sangue. Gli occhi
sotto i ciuffi della crocchia sfatta dalle botte erano pesti e semi-chiusi, una
lacrima le scivola a forza da sotto le ciglia, ma la asciugò immediatamente.
Era abituata alle botte di Lucius, non doveva sprecare lacrime per quello.
-Perchè gli permettete di farvi questo?-Narcissa spostò lo sguardo verso la donna che dalla porta la
fissava in attesa di un ordine- E'vostro
marito non il vostro padrone.-
La Black rise
forte, buttando indietro il capo mostrando la gola candida alla donna di fronte
a lei- E' il mio padrone. Suo padre mi ha praticamente
comprata, per darmi a lui.-si toccò la
fronte, l'attaccatura dei capelli bagnata di sangue, trasalendo quando una paio
di ciuffi le rimasero attaccati ai polpastrelli- Sono una serva nella sua casa, come te, ne più ne meno.-
-E' orribile.-
-Non tutti
hanno avuto la fortuna di trovarsi un buon marito, come te.-
Gli occhi verdi
della donna si offuscarono perplessi, lei non aveva marito,come non aveva
ricordi precendenti al suo ingresso in casa Malfoy. La sua vita era
incominciata quando le avevamo messo fra le braccia il piccolo Draco.. Narcissa
le andò di fronte e le poggiò le mani sulle spalle-Non rammenti davvero?-
-Che cosa
dovrei rammentare signora?-
-Il nome di tuo
marito per esempio.-
-Io non ho
marito.-
-Si invece.- Lily fece un passo indietro per permettere a Narcissa di andare
alla toletta. La donna prese dal cassetto un vasetto di pozione cicatrizzante
per poi tornare a voltarsi verso di lei- Tuo
marito si chiama James Potter.-
//-----------------//
Sirius
sollevò leggermente le palpebre, riconoscendo i contorni di qualcuno seduto sul
letto accanto al suo capo. Qualcuno che gli stava accarezzando i capelli per
ottenere la sua attenzione.-Sirius? Sei sveglio?-
Mugugnò a
quella domanda. Nonostante il tono dolce usato per pronunciarla si
sentiva come se glie l'avessero urlata nelle orecchie, strinse gli occhiaffondando il viso contro
il
cuscino bagnato di sudore.
-Apri gli occhi.-
Obbedì riluttante.
Per tre
volte tentò finchè una mano non andò a schermargli il volto dalla luce del
sole, sollevò appena le palpebre, discernendo stavolta i bei lineamenti di
Andrea Moody.
-Ben svegliato.-
Aprì e
chiuse la bocca per un paio di volte prima di riuscire a modulare il nome della
donna china su di lui-Andrea?-buttò fuori a fatica toccandole il mento con un dito.
-Hai fatto un bel
volo cagnaccio.-
Un volo
di schiena giù dalla scala persottrarsi all'Avadakedavra, ricordava distintamente di aver sentito
qualche osso rompersi, mentre franava contro il pianerottolo.
Cercò di
tirarsi su, ma una fitta in mezzo alla fronte lo fece desistere-
Dov'è lui?- chiese sospirando soddisfatto al tocco
della pezza gelida sul bernoccolo che aveva alla nuca.
-E'scappato.-
-Che merda di Auror
sei?-
Andrea
gli diede un'occhiataccia mentre gli sollevava ancora il capo per cambiare la
medicazione dietro la testa. Stava per dirgli che era stata troppo impegnata a
tirarlo via dalla portata delle Avadakedavra di Minus per pensare ad altro,
quando uno schiocco e un riverbero verde annunciò loro che James era riuscito
ad arrivare.
-CHE CAZZO E'
SUCCESSO QUA!?-
Andrea si
alzò dal letto, mentre Sirius si portava un braccio di traverso sul viso-
Non farlo agitare.-le disse rivolgendole un 'occhiato da sotto le dita che
teneva poggiate sul viso -Potrebbe sentirsi male.-
-D'accordo.-
Potter
era in piedi di fronte alla scala, gli occhi fissi al pezzo di balaustra
mancante, agli schizzi di sangue sui gradini, i segni di una battaglia
allucinante giocata a colpi di maledizioni senza perdono a quando pareva. Toccò
i segni di bruciatura accanto a lui-AVADAKEDAVRA- si disse
sobbalzado quando l'ombra di Andrea lo raggiunse-Che
è successo qua?- le chiese.
-Minus.-
James si
girò a guardarla.
-Sirius aveva
promesso a Grattastinchi un giretto su in soffitta.Un tour ammazza ratti per
ripagarlo dell'aiuto offertogli per entrare ad Hogwarts...- toccò con la punta della scarpa un pezzo di ringhiera
caduta, sottraendo lo sguardo all'espressione di puro odio che aveva
attraversato il viso di Potter- E' stato lui a trovare il piccolo
Wormtail nascosto insieme agli altri topi.-
James le
toccò la ferita che aveva alla radice del naso-Ecco
chi era la talpa,eh?- esclamò evocando un incantesimo
curativo che fece riunire i lembi della lacerazione e sparire il sangue
rappreso- Dev'essere stata una bella
battaglia...- le diede un colpetto alla fronte
con il palmo della mano per segnalare che aveva finito-Chi c'era in casa oltre a voi due!?-
-Solo
Molly.-
James si
guardò attorno frustrato per poi tornare a guardare la ragazza di fronte a lui
che si stava massaggiando i reni -L'importante
è che voi due stiate bene.- le sorrise
mentre si avviava verso la camera da letto di Sirius- Oh meglio l'importante è che tu stia bene.-
Andrea lo
guardò sorpresa-Non credevo di starti
tanto a cuore!Sono commooossa!- esclamò
esageratamente commossa prendendosi il viso fra le mani esibendosi in una buffa
imitazione dell'Urlo di Moonk.
Potter
rise scrollando il capo-Si, per
carità...Ma non dicevo per me.-
Moody
inarcò un sopracciglio, mentre James indicava la porta di lui con un cenno del
pollice -E' per lui.- spiegò con un sorriso- Non ti
sopravviverebbe se ti succedesse qualcosa.-
Fine capitolo:
Lo so. Fa schifo, ma mentre scrivevo mi dovevo sorbattere una flebo di
ferro attaccata alla caviglia “ a quanto pare le mie vene sono ridicolamente
piccolo e sprofondate nel braccio” quindi ho una scusa XP!
Ringraziamenti:
Quando ho iniziato a scrivere questa fiction non c'avrei scommesso sopra
nemmeno un euro, sono davvero contenta di essermi sbagliata! ^__^ GRAZIE!
GRAZIE! GRAZIE!
ferao : "ino chan s'invola nell'alto dei cieli fra angioletti in
festa" GRAZIE!Sono davvero contenta che la storia ti piaccia tanto,
anch'io come te ho sperato fino alla fine che Lily e James fossero vivi da
qualche parte e recuperabili con qualche incantesimo!^__^
rosy823 :carissima abbastanza presto? ^__^ Grazie per il commento!
bulmettina :Ciao!Sono contenta che la storia ti piaccia, mi
sto davvero facendo in quattro per rendere bene l'idea che ho in testa! E non
ti preoccupare per la recensione, l'importante è che tu abbia letto e che ti
sia divertita!
Dance:DAAAAAAAAAAANCE!E'
succeso una settimana fa circa, dopo mesi passati alla sua ricerca ho
finalmente ritrovato la mia Musa targata Harry Potter, la povera era seduta in
uno scatolone con un cartello al collo che diceva- MI SONO PERSA! Riportatemi
da Ino cha- XD Comunque non so ancora se darò retta alla mia vena sadica e
perversa, vediamo!^___^
jomarch :ç__çNon sai quanto c'ho messo a scrivere lo
scorso capitolo, piango nel sapere che la mia idea ti sia arrivata ! Si!SI! E
Piton, si è stato un gran bastardo, ma ti dirò che si farà perdonare!^__^
Ginny Lily Potter: Te l'ho mai detto che mi piace davvero da matti il tuo
nick?>///<Si, gli aggiornamenti
saranno molto frequenti, almeno finchè mi regge l'ispirazione, scriverò a ruota
libera!
Vale Lovegood :Io e Bill
" ovvero il cricetino che fa muovere il mio cervello" siamo davvero
felici che la storia ti piaccia!^__^ Ti dirò Severus ha dato il peggio di sè
nella mia storia, ma si farà davvero, DAVVERO, perdonare!^__^
lyrapotter :Davvero ti ha spaventato? Si lo volevo così! Nonostante le
condizioni precarie dall'animo indomito! XD Come ho detto già , Piton è
stato un grandissimo stronzo, ma si riscatterà. Infondo mi piace come
personaggio!
kia88oc :Abbastanza presto ?__? grazie per il
commento! ^__^
SakiJune: No, dai pensa
positivo sister, "almeno per quanto riguarda la salute di James" per
Lily non sia! Devo decidere!^___^
-Mocciosa impertinente....-esclamò Sirius
Black, vuotando l'ottavo bicchiere della serata, sotto lo sguardo inorridito di
Molly Weasley, che si avvicinò alla tavola mani ai fianchi, pronta a lanciarsi
in una predica al vetriolo sui mali dell'alcool , per poi bloccarsi alla vista
del mago che invece di servirsi del bicchiere ,sistava portando la bottiglia alla bocca. Dopo un "Salute" rivolto al
soffitto Siriusiniziò a bere a canna
sbrodolandosi la barba lunga di tre giorni, rivolgendo un'occhiataccia cupissima
al fondo verde della bottiglia che gli mostrò distorto lo sguardo assassino che
gli stava rivolgendo Molly. Espressione che Black accolse con una stretta di
spalle. -Cosa?-le chiese poggiando su di lei gli
occhi chiari . -Non solo gli italiani bevono per dimenticare
sai?-
Molly gli lanciò un’occhiata
raddolcita dall’altro capo della tavola,prese una seggiola e si sedette di fronte a lui togliendogli di mano la
bottiglia e sostituendola con una tazza di caffè nero che avrebbe resuscitato
un morto, lo invitò a bere con un sorriso dolce, annuendo materna quando lui le
obbedì docile come un agnellino ubriaco.
-Vuoi parlarne?-
Sirius scosse il capo come un
bambino offeso.
-Sicuro?- Sirius la
guardò per un istante, sembrava combattuto fra la voglia di sfogarsi e quella
di rigettare tutti i suoi organin interni , poi le disse di nuovo con la testa.
Molly rise guardandolo scivolare sulla seggiola, aggrapparsi all'ultimoun secondo al tavolo tornando quasi composto
sulla seggiola-Davvero? Sono brava ad ascoltare.-
Sirius la guardò da oltre il
bordo della tazza che si era portato per la seconda volta alle labbra- Tuo figlio.- biascicò,
sentendosi percorrere da un brivido al ricordo di Charlieche porgeva ad Andrea il braccio prima di
uscire-La mia
Andrea.- Molly si coprì la bocca con una mano e si lasciò andare ad una
risata grufolante dietro diessa,
tirandosi su di scatto quando Sirius "che stava
cercando di farla smettere" finìall'indietro sul pavimento- Caro sei
geloso?-chiese alla
mano che era spuntata oltre lo schienale della seggiola e che ora si stava
aggrappando ad essa per rimettere in piedi il resto del corpo.
-NO!-
-Io direi di si, invece.-
La testa di Black spuntò oltre
il bordo del tavolo e guardò truce la donna che era tornata a sedere - Come faccio a
essere geloso di una mocciosa, andiamo?- si issò sulla
sedia e sbuffò forte per meglio sottolineare il suo imbarazzo. Perchè si, era
geloso di una mocciosa, e si, al suo ritorno Charlie Weasley avrebbe dovuto
guardarsi le spalle da probabili AvadaKedavra. -Mica sono
Remus, che ha avuto un'attacco fulminante di bile quando Tonks è uscita con
..Come si chiama quel ragazzino? -
Gli occhi castani di Mollymandarono un lampo divertito-No...- gli disse
alzandosi- Tu sei molto più cocciuto...-
//-----------------//
Approposito di cocciuti, erano
ore cheJames Pottersi rivoltava nel letto, stanchissimo ma
insonne, nel tentativo di trovare una posizione che gli conciliasse il sonno,
si volse verso destra, poi verso finistra, poi planò di pancia sul pavimento
con un "AHIA!" che si tramutò in un parolaccia quando
la cornice con la foto di Lily che teneva sul comodino gli rovinò in testa di
spigolo. Rimase bocconi sul pavimento, a quattro di spade, il viso rivolto
verso la foto che gli era scivolata davanti al naso.
-Dove sei?- chiese a
quell'angelo che stava ballando sotto la prima neve-Dove sei?-
Battè le palpebre nella
speranza di cacciare indietro le lacrime che sentiva premere agli angoli delle
ciglia, aveva detto Harry che l'avrebbero trovata, ma la verità era che non
sapeva dove cercarla, si strofinò gli occhi con il dorso della mano prima di
lanciare un braccio sul letto " Non è il momento di farsi
prendere dallo sconforto per Diana" si disse
mentre tirava su la testa dal pavimento.
-EH?-
Si tirò sutrovandosi faccia a faccia conuna strana
creaturina vestitacon una specie di
federa azzura che la copriva malamente-FLOPPY?-
James battè le palpebre
confuso. Floppy era stato l'elfo domestico di sua madre, nè aveva perso le sue
tracce quando Dorea era morta. Gli avevano detto che era stata rilevata dalla
famiglia Malfoy, ma non aveva fatto a tempo a riprendersela, era la mattina del
31-10-1981 quando glie l'avevano detto. Gli sorrise e l'elfo gli saltò al collo
piangendo.
-Padroncino...SIETE VIVO!-
James annuì poggiandole una
mano sulla testolina bitorzoluta.
-Perchè la vostra signora moglie
non l'ha detto a Floppy?-
Potter si tolse l'elfo di dosso
per guardarlo in viso-Lily?- le chiesetenendola per un gomito- Hai visto
Lily?-
-Si...La vostra signora moglie
lavora per la nuova padrona di Floppy...Lady Narcissa Black...-
//-----------------//
Sirius Black socchiuse
leggermente gli occhi, gnaulando infastidito a causa della lama di luce che
aveva illuminato la stanza e la chioma bionda e spettinata della persona
accovacciata accanto al suo letto- Che ci fai qui, mocciosa?- chiese
battendo le palpebre un paio di volte prima di riuscire a mettere bene a
fuocola bacinella accanto alle sue
ciabatte e la chiccera di caffè accanto alla sveglia.
-Ti ho sentito lamentarti nel
sonno dalla mia camera.- Andrea indicò il muro di fronte a
leicon un cenno del dito- Ho pensato
che ti soffocando con la tua stessa bile, così sono venuta a vedere.-si volse poggiando i gomiti sul
materasso, piegando le spalle per portare il viso allo stesso piano di Sirius- Sei stato uno
sciocco a voler bere tanto dopo esserti quasi rotto l'osso del collo solo due
giorni fa.-
-Ho 35 anni, sarò pur padrone di
sbronzarmi.-
Andrea spostò lamano che teneva sotto il mentofacendo scivolare un dito lungo la curva del
naso del mago fermandosi sulla punta premendola leggermente - Chi dice il
contrario. -chiese per poi arrivare a lambirgli le labbra-Voglio solo
sapere come mai.-
Gli occhi azzurrissimi di
Sirius si ridussero a due fessure arrossate e sospettose, guardò la ragazza di
fronte a lui che stava sudando tutte le camicie del proverbio per non ridere,
poi guardò la porta che si era lentamente socchiusa, rivelando alcune ciocche
rosse che subito si ritrassero .
-Hai parlato con Molly, vero?- buttò fuori in
un soffio. Andrea scoppiò in una crudelissima risata, mentre Molly chiudeva la
porta di scatto
- MALEDIZIONE MOLLY!- urlò Sirius
agitando il pugno in direzione della porta-NON SEI CAPACE
DI TENERTI IN BOCCA UNO SPILLO!-
//-----------------//
-Ronald Weasley.-
Ron alzò gli occhi incontrando prima la mano che gli aveva fermato la bacchetta
a mezz'aria poi il viso di James che lo fissava cupo da dietro la lenti tonde- Non si
attacca alle spalle.- guardò Draco Malfoy che si toccava la
fronte che aveva battuto sul selciato a causa dello schiantesimo che lo aveva
colpito in mezzo alle scapole -10 punti in meno al Grifondoro.-
-PROFESSORE!-
Ron boccheggiò, Harry lo guardò
come se fosse impazzito, Hermione gesticolò furiosamente per indicare l'enorme
pustola che si era aperta sulla punta del suo naso, ma James fu irremovibile,
non poteva soprassedere, la Umbridge lo stava guardando e Piton fumava
ancoracome una fonte calda per quel
volo che gli aveva fatto fare durante il duello magico della settimana prima,
se avesse preso tutto sotto gambal'attacco di Ron, quei due si sarebbero uniti per buttarlo fuori dalla
scuola.
-Avete qualcosa da ridire?- chiese
lugubre puntando sui tre ragazzi i pronfondi occhi scuri
-Potter? Granger? Signor
Weasley?
-No signore.-
-Ottimo.- poggiò una
mano sul capo della grifoncina che stava piagnucolando con le mani premute sul
naso- Vai in infermeria , mia cara...Un bel decotto di Madama Chips e
sarai come nuova.- le disse dolce sorridendole quando lei
lo guardò da sotto in su, pima di voltarsi con uno svolazzo del mantello e
correre verso l'Infermeria.Si volse verso Malfoy che era rimasto accucciato
sull'erba dove era atterrato dopo lo stupeficium. Lo guardò chiedendosi se
fosse davvero fatto male- Signor Malfoy si è fatto male?-disse
andandogli accanto, sollevando lo sopracciglia sorpreso quando lo sentì dire: -No. L'ho
perso...No! NO! NO!- mentre frugava furiosamente fra i
ciuffi d'erba- NO! Lo ammazzo! Lo ammazzo!-
-Hai perso qualcosa?-
Draco sollevò il viso verso
James, gli occhi azzurri annebbiati da un velo di lacrime mal trattenute,lo guardò per un secondo, per poi tornare a
passare le mani fra l'erba, scoccando un'occhiata malevola a Tiger e Goyle che
si gettarono immediatamente in ginocchio per dargli una mano.
“You poor, sweet, innocent thing, dry your eyes and testify,
I know you long to break things down, tonight,
Sweet Sacrifice
You fall, sweet, innocent thing, dry your eyes and testify,
I know you live to break things down, tonight,
You're the Sacrifice”
Draco alzò la testa di scatto, James si
volse verso il piccolo ciondolo che luccicava fra l'erba. Malfoy lo raccolse da
terra, lo chiuse, lo spolverò con cura e se lo rinfilò al collo soddisfatto,
scontrandosi con lo sguardo di James che lo fissava a bocca aperta.
-Che vuole?-
-Quel ciondolo...-sibilò il professore
tendendo una mano al ragazzo che l'afferrò riluttante-Chi
te l'ha regalato?- Il serpeverde si alzò spolverandosi gli abiti- Lily.- rispose a mezza bocca infilandosi il piccolo
carillion nella camicia -La mia tata-
//-----------------//
Harry non aveva fatto in tempo
ad aprire la porta dell'ufficio di James che aveva dovuto abbassare la testa di
scattoper evitare il libro scagliato
proprio da Prongs.Guardò Hermione che era andato a raccogliere il tomo " che le aveva
sfiorato l'orecchio destro", poi esclamò:
-POTTER SEI IMPAZZITO?-
James sbuffò prima di
stramazzare a terra, sparendo oltre il bordo del tavolo con un sonoro "paff!".Harry mandò un
grido sorpreso, che si tramutò in un espressione interrogativa quando sentì la
risata roca del genitore levarsi dal pavimento.
Guardò Hermione che ricambiò il suo sguardo con una punta di confuso
divertimento "il debole che hai tempi aveva avuto per
Remus era stato sostituito per la passione per il Malandrino Prongs" poi si
avvicinò a quella gamba che spuntava da sotto il tavolo.
-Ti capita spesso?-
-Solo quando sono troppo
dissociato per agire come una persona normale.-
-Quindi sempre.-
-Sei offensivo.-
-Ma onesto.-Harry stava
facendo del suo meglio per cercare di dominare la risata che sentiva premere in
gola, ma quando James rideva a quel modo "ovvero a
risucchio con grufolii non meglio identificati" era
impossibile non unirsi a lui.-Allora che hai?- gli chiese
facendo il giro del tavoloe sedendosi
accanto a lui.
-So dov'è la mamma...Ora ne ho
le prove-
//-----------------//
-Dovrebbe interessarmi?-Remus Lupin
alzò gli occhi dalla cioccolata calda che stava cercando di bere da circa 10
minuti- Dovvero Paddy, dici che dovrebbe?- si portò la
tazza alla bocca, ma fu fermato da Sirius che lo prese di nuovo per un polso e
gli fece battere di nuovo la tazza sul tavolino.
-SI CHE DOVREBBE SE E' VERO CHE
MI VUOI BENE!-
Remus sbuffò. Odiava quando
Sirius toccava quel punto. Dato che non era mai stato espansivo come James gli
veniva facile insinuare il tarlo del sospetto, fare la parte del martire,
quello del:" Io ti voglio tanto bene,ma tu???"
-Ti voglio bene e lo sai.- sbuffò Lupin
poggiando il viso nel palmo della mano.
Sirius uggiolò commosso.
-Allora che è successo?-
-La mia virilità è andata a
puttane.-
-Anche la mia.-
I due Malandrini si studiarono
ai due lati del tavolo-Come, scusa?- chiese Black
facendo peso sui gomiti sul tavolo e avvicinandosi all'amico e alla sua tazza
di cioccolata ormai fredda..
-Hai sentito bene...-fece Lupin
accennando con un cenno delle sopracciglia alla risata di Tonks che si levò dal
soggiorno seguita da quella cinguettante di Molly
-Sono sulla buona strada per
farmi prete.-
-Fra Moony.-
-Precisamente.-
Si guardarono per poi far
crollare le spalle nello stesso momento- Che
schifo...- mormorò Lupin evocando due tazze di cioccolata calda - Ridotti così
per due mocciose.-
Sirius afferrò la sua tazza con la
scritta"I
'm Paddy!" ese la rigirò fra le mani-Tu
potresti concludere...- disse stringendo fra
due dita la punta del pizzetto- Se non fossi
tanto idiota...- contraccambiò l'occhiata
assassina di Lupin con un sorrisetto spudoratamente dolce- Sei tu quello che si sta cucendo con le sue mani la tonaco
da prelato!-
-Secondo me è il contrario.-
Remus ridacchiò malefico oltre
il bordo della sua tazza.
-Sai qualcosa che io non so,
Moo?-
Lupin si massaggiò il mento
meditabondo rispondendo con un sorriso allo sguardo di Dora, che non appena si
rese conto di essere stata beccata sparì oltre la cornice della porta in un
lampo dei lunghi capelli rosa gomma da masticare-Ho un aspetto
che ispira confidenze lo sai.-
-CHE TI HA DETTO!?-
Fine
prima parte capitolo:
Se volete un consiglio non perdete il prossimo capitolo. Ci sarà
l'incontro Lily/Jamese un funerale...INDOVINATE
DI CHI! ?BUHAHAHAHAHA!!! Nella speranza che questo capitolo
sia di vostro gradimento" ci credo davvero poco, ma
sono un tipo ottimista" un saluto dalla vostra Ino
chan.
Una sottile eccitazione aveva pervaso l'aula di Difesa contro le Arti
Oscure quando Colley entrò spalancando gli scuri con un
Una sottile eccitazione aveva
pervaso l'aula di Difesa contro le Arti Oscure quando Colleyentrò spalancando gli scuri con un colpo di
bacchetta, per poi fermarsi di fronte alla cattedra e tirare un sospiro. Anche camminare
era una fatica ormai-Buongiorno signori.- disse
poggiandosi al tavolo dietro di lui-Oggi sarò io a tenere la
lezione di Difesa Contro le Arti Oscure.-
Si massaggiò il gomito sinistro
ridacchiando a causa dei commenti che gli arrivarono alle orecchie tra i quali "Grazie a
Merlino...La vecchia non c'è!", si tolse il
mantello, rimanendo in maniche di camicia e tirò fuori dalla cintura la
bacchetta -Rimettete i libri nelle borse. Oggi faremo qualcosa di più
divertente che leggere...-disse con un
tono volutamente lugubre-Alzatevi.-
Un chiacchiericcio curioso si
levò fra gli studenti.
Tutti obbedirono docili,
mandando espressione sorprese quando i banchi sparirono in una nuvoletta di
fumo- Secondo gli appunti della professoressa Umbridge oggi avreste
dovuto affrontare la teoria l'incanto Patronus.- battè una mano
sulla spalla di Neville che si fece paonazzo per quel piccolo gesto di
considerazione. Nonostante la predilezione che la professoressa Sprite nutriva
per lui, nessun professore di carattere dopo Lupin"la brava
strega era tutto tranne che una figura autoritaria" si era mai
lanciato ingesti di apprezzamento nei
suoiriguardi.
-Io però sono per la pratica...-
fece l'occhiolino al giovane grifondoro che raggiunse un colorito
che aveva niente di sano, fra il rosso pompeiano e il viola addobbo funebre- Su
Neville...Bacchetta.-
Paciock si guardò attornoin pieno panico poi tremando afferrò la
bacchetta- Oh andiamo non c'è bisogno di aver paura ragazzo.- rise James
portandosi alle sue spalle- Ora chi sa dirmi la teoria
dell'incanto.-La mano di Hermione scattò in alto, Harry la
guardò quasi seccato poi la imitò -Potter?-
Era strano per Harry farsi
chiamare per cognome dal proprio padre, fece un passo avanti e cercando di non
scoppiare a ridere di fronte allo sguardo di James " che sembrava
stare facendo la stessa cosa"ecercò di ripetere le
stesse parole che a suo tempo aveva usato Lupin per spiegargli l'incanto- Allora... - fece
aggrottando le sopracciglia-Il Patronus è una forza positiva, una
sorta di proiezione delle cose di cuiil Dissennatore si alimenta, gioia, speranza, istinto di
sopravvivenza...Ma il Dissennatore non può provare dolore, quindi l'effetto del
Dissennatore su di lui è nullo.-
James annuì dolcemente- Cinque punti al
Grifondoro.- disse tornando da Neville che si stava praticamente
scervellando per trovare un bel ricordo degno di questo nome -Allora ragazzo
trovato un bel ricordo?-
Di sicuro nulla a che vedere
con nonna Paciock.
James incrociò le braccia -Neville?-
Il ragazzino chiuse gli occhi.
-Neville!?-
Harry e Ron si guardarono,James
non poteva saperlo, ma quando Neville aveva quella faccia era come se finisse
in catalessi, ridacchiarono tornando a guardare l'espressione divertita di
James e quella da visione mistica di Paciock.
-Neville Frank Paciock!?-
Il ragazzo si volse con un
sussulto.
Sentirsi chiamare col suo nome
completo da qualcuno che non era una vecchietta inferocita lo aveva risvegliato- Si l'ho
trovato...- disse di fronte all'espressione per nulla irritata
di James.
-Ottimo.- Colley si
schiarì la voce e stese il braccio imitando la postura di Neville
- La formula è questa Expecto
Patronus... Concentrati Nevile...Expecto Patronus...-
Uno sbuffo color argento spuntò
dalla bacchetta, Neville chiuse gli occhi con uno stridio per poi riaprirli al
fischio colpito emesso da Harry alle sue spalle, socchiuse un occhio trovandosi
di fronte ad un coniglietto che saltellava ai suoi piedi.
-Ottimo!-
Era il primo incantesimo dopo
il "Riddikulus" che Neville non sbagliava e non
ritorceva contro se stesso, si volse con
un salto verso James che osservava colpito il leprotto che stava saltellando
allegro per la stanza-Degno figlio di tuo padre.-
-Mio padre?-
-Frank.-
-Lo conosceva?-
-La tua mamma e la mia signora
erano amiche del cuore.- si volse in uno svolazzo del mantello
verso Harry- Potter... Tocca a te.-
Harry si avvicinò con un balzo
allegro, prese la bacchetta e la puntò verso la finestra di fronte a loro -Vado?- disse
guardando verso James che annuì arrufandosi i capelli- Expecto
Patronum.-
Il professore mandò un gemito
sorpreso che si risolse in un sorriso intenerito.Un cervo stava trotterellando
per la stanza guardandosi attorno per poi andare accanto ad Harry. Doveva
essere un ricordo legato a lui e a Lily ad aver partorito quella creatura- Allora?- chiese Harry.
-Ottimo.- rispose Colley
mentre la classe mormorava colpita.
-Professore che forma ha il suo
Patronus?- chiese Ginny mentre Harry tornava accanto a Ron, il ragazzitornò a guardare il padre incuriosito mentre
il circolo di studenti attorno all'uomo si stringeva per meglio guardare.
Ci fu un lampo di luce,i
ragazzi si portarono le mani agli occhi sorpresi per poi spostarli al gridolino
sorpreso emesso da Calì, un cervo, uguale in tutto e per tutto a quello di
Harry stava allungando il muso verso la mano di James.
-E' anche il suo un cervo...
Però è molto più grosso rispetto a quello di Harry.-osservò
l'indiana spostandosi verso l'animale che era scivolato verso Harry.James
ridacchiò- Calì ti dirò una massima che per molti uomini è legge da
imporre...Le dimensioni non servono...-battè le mani
per sedare la crisi di risate- Allora 10 punti ad Harry ea Neville. E ora andate...-
Harry attese che gli altri se
ne furono andati per avvicinarsi a James che si stava rinfilando il mantello,
lo aiutò reggendolo quando rischiò di finire a parte indietro,
-Domani è
festa.- disse aggiungendo quando sul viso di James si aprì un'espressione
decisamente confusa-L'anniversario della fondazione della
scuola.-
-Oh...-
-Andiamo a Grimmauld? Ho voglia
di rivedere Sirius.-
-Si..Certo.- Non pareva
tanto convinto, Harry lo guardò apprensivo-Si certo che
ci andiamo...-
/---------------------------/
-Pensi davvero che ti lascerò
andare da solo?-
-E tu pensi di riuscire a
fermarmi?-
-Non lo penso...Ne sono
certo...Anche a costo di legarti!-
James digrignò leggemente i
denti mentre Sirius lo guardava senza accennare a cedere di un passo,
troneggiando su di lui grazie a quei dieci centimetri buoni che li separavano- Legarmi?- Potter si
toccò il mento- Dimentichi con chi stai parlando Pad.-
James "sono meglio di
un fachiro" Potter.
Sirius fece un gesto snervato
con le braccia -Allora vengo con te.- dissepuntando il dito sotto il mento di James che
arricciò leggermente il naso- E non accetterò un no come risposta.- I due
Malandrini si fissarono in cagnesco prima che Potter cedesse sbuffando un "d'accordo"
fra i denti, Sirius gli sorrise passandogli un braccio attorno
alle spalle, scrollandolo leggermente per poi guidarlo verso la cucina.
-E' vero James?-
Potter fece un passo indietro
di fronte all'attacco di Molly, la donna gli si era praticamente lanciata sopra
facendolo ondeggiare paurosamente contro il fianco di Sirius, che strinse la
presa attorno alle sue spalle per non farlo cadere.
-Cosa, signora Weasley?-
/---------------------------/
-Gin...Dai mi fai cadere.- rise Harry intrecciando le dita
dietro la schiena creando una specie di seggiolino con le braccia, in cui la
ragazzaappesa alla sua schiena si
accomodò con una risatina soffocata.
-Volevo un bacetto.-
-Si, ma non c'è bisogno di
attentare alla mia vita.-
Scesero un'altro paio di scalini
sottraendosi alle occhiate malevole della vecchia "ovvero
Walburga" attraverso la tenda e facendo attenzione
a non farsi beccare con le labbra incollate dagli altri Weasley, staccandosi
con una mezza pernacchia quando le urla di Molly che rischiò di far perdere
l'equilibrio a Harry.
-Con chi ce l'ha tua madre.- chiese Harry,
facendo scendere la ragazza, che tentò con un -Non lo
so...Mugundus?-
-Guardati! Nelle tue condizioni
non sei capace di badare nemmeno a te stesso, come puoi pensare a badare a
Harry?-
Oh...
L'aveva detta grossa.
L'aveva detta enorme.
Molly se ne era resa conto
nello stesso momento in cui l'aveva detto, si portò una mano alla bocca mentre
un ombra calava sul viso di James. Harry, che era accanto alla porta lo vide
gonfiare le spalle come se fosseprossimo ad uno scoppio d'ira, per poi afflosciarsi su se stesso come un
sacco vuoto.
-Papà...-
Potter si volse di scatto, era
paonazzo per la rabbia, scostò la mano di Molly che stava cercando di
trattenerlo e come una furia imboccò la porta.
-Papà che è successo?-
Lo seguì fino alla sua camera,
dove lo trovò che friggeva di rabbia appoggiato al caminetto- Perchè avete
litigato?- chiuse la porta alle sue spalle- Allora?-
-Dice che non dovrei portarti
via dai Dursley.-
"E' SCEMA?"
Harry sgranò gli occhi
incontrando lo sguardo traverso di James.
-Dice che nelle
mie condizioni non sono in grado di prendermi cura di te...Dice che finirei a
farti fare la parte dell'infermiere...-
Harry socchiuse leggermente gli
occhi, in questi mesi si era preso molto volte cura di lui, ma non gli era mai
parso un sacrificio, era suo padre, gli voleva bene, accudirlo era un modo come
un'altro per stare con lui.
-Non lo dice per cattiveria...Mi
vuole bene..Mi ha preso sotto la sua ala dal primo giorno che mi ha visto, mi
consiera il suo ottavo figlio.-
James si volse poggiando i
gomiti alla mensola del caminetto-Ascolta...- disse
toccandosi la tempia con due dita-Sono contento che tu ti sia
trovato altre figure genitoriali, però ...-
-No guarda... Voglio molto bene
ai signori Weasley...-disse Harry alzando le mani- Però non sono
loro, le figure genitoriali di cui parli...-si bloccò alle due voci che dal corridoio giunsero nella stanza,
ridacchiando. Era proprio di loro che stava parlando...
-Smettila di tirare su col naso.-
-Non c'è l'ho un fazzoletto.-
-Tieni.-
I due nella camera si volsero
verso la porta socchiusa dove s'intravide Remus che frugava nella tasca in
cerca di un fazzoletto e Sirius che si strofinava il naso con il dorso della
mano.
-Non mi dire che...-
Harry sorrise.
-Beh, effettivamente ce l'hanno
certi comportamenti da vecchia coppia di sposi.-
/---------------------------/
Draco sbuffò snervato gettando
il baccello vuoto nel sacchetto accanto a lui, incontrando per un secondo lo
sguardo della persona all'altro lato del tavolo, che gli sorrise materna- Sembri
nervoso.- disse Lily gettando i piselli che teneva nel palmo della mano
nella ciotola che fra lei e Draco
-Problemi a scuola?-
Il ragazzo scrollò il capo nervoso.
-Sicuro?-
Draco si tese per prendere
un'altro paio di baccelli.-Tata...- cominciò per
poi zittirsi con una smorfia alla vista della persona che aveva appena varcato
la porta, Rudolph Lastrange, ubriaco da fare schifo che crollò sul tavolo con
una risata roca.
-Merda è di nuovo ubriaco.-
Lily lo guardò con lo stesso
grado di terrore che di solito si riserva ad un drago, si alzò , trattenendo
uno strillo quando il Mangia Morte la prese per un polso e la tirò di nuovo
sulla seggiola.
-TATA!- esclamò Draco
alzandosi di scatto.
-Draco va via.-
Lily aveva cambiato colore, lo
sguardo azzurro del ragazzo saettò da lei all'uomo che aveva alzato il capo dal
tavolino e che ora la stava guardando come se avesse voluto spogliarla con gli
occhi.
-No.-
-DRACO VA VIA...ORA.-
/---------------------------/
-Merda che freddo! Non so come
diavolo hai fatto a convincermi Prongy.-
-Ha convincerti!? Hai minacciato
di impalarmi se non ti avessi portato.-
-ECTI!-
-Remie ti sembra il momento di
starnutire!-
-Ho freddo cazzo!-
-Ha detto cazzo?-
-Ha detto cazzo!-
-Sboccaaaaaato!-
-Lo dico a Tonks.-
-Scemi!-
Si guardarono perplessi per poi
scoppiare in una risata silenziosa, nonostante gli anni non avevano perso la
capacità di sdramatizzare ogni situazione, sospirarono all'unisono per zittirsi
quando da Villa Malfoy "che stavano piantonando da
diverse ore ormai" si levò un urlo roco.
Lily spalancò la porta a
soffietto che dava sul giardino mandando un grido quando la persona che aveva
lasciato tramortito accanto al tavolo l'afferrò per la caviglia-Mi lasci!- urlò
strattonando via il piede dalla presa di Rudolph e gettandosi fuori- Lady
Narcissa...Signora mi aiuti!-
Fece un paio di passi cercando
di trattenersi addosso quello che rimaneva dei suoi vestiti, Rudolph aveva
tentato di prenderla con la forza, la sul tavolo, con il nipote che prendeva a
calci la porta per poter rientrare "-ALOHOMORA! ALOHOMORA!
PERCHE' NON SI APRE!?LILY!!!! CAZZO L'HA STREGATA! MAMMA CORRI!-"
-Everte Statim!-
Si sentì proiettare in avanti,
cadde bocconi fra le rose, urlò per il male a causa delle spine- Lady
Narcissa...Mi aiuti per carità!- chiamò ancora, arrancando fra
le rose di francia, tanto amate dalla sua padrona- Lady
Narcissa!-
Si sentì afferrare per la vita,
cercò di aggrapparsi nononstante le spine, ma Rudolph era decisamente troppo
forte di lei, si ritrovò di schiena fra l'erba, Dio mio l'avrebbe violata lì,
in mezzo al giardino, chiuse gli occhi agghiacciata per poi sgranarli al suono
di quel corpo che crollava pochi metri da lei.
Un cervo?
Era bianco.
Della corporatura massiccia...
Stupendo.
Nonostante le piaghe che gli
segnavano la parte destra del muso, le zampe, e la groppa...Sembrava un simbolo
di potenza...Lo guardò a bocca aperta, perchè credeva di conoscerlo?
-E tu che vuoi?- sibilò
Rudolph alzandosi, toccandosi il fianco aggredito dal cervo, che gli era
piombato addosso come una fraccia, per incornarlo via da Lily-Vuoi finire
impagliato nel mio soggiorno?-
Sfilò la bacchetta dalla tasca laterale dei pantaloni e la puntò verso il cervo
che raspava il terreno minaccioso,Lily si alzò a fatica, aggrappandosi alla
groppa dell'animale, voleva mandarlo via, ma quello non pareva disposto a darle
retta-Va via...Ti prego...Ti ucciderà!- gli sculacciò
la groppa per allontanarlo, gli abbracciò il collo per cercare di spostarlo, ma
lui non si muoveva di un passo, anzi si volse a guardarla.
-Va via...Va via.-
L'animale spostò lo sguardo da
lei al cespuglio alla sua destra dove saltò fuori una specie di vortice peloso,
che guadagnò la sinistra del cervello ringhiando sommessamente.
Era senza dubbio il cane più
grande che Lily avesse mai visto, lei, con il suo metro e sessantotto scarso
gli avrebbe potuto tranquillamente farglida fantino... -Anche tu?Vai via! Sciò! Sciò!-
Il cane la guardò con i
luminosi occhi chiari e un brivido scese lungo la spina dorsale della donna,
quegli occhi...Non dovavano appartenere ad un cane...Un ragazzo...Un suo
amico...
-E adesso chi uscirà fuori?- gracchiò
Lastrange-Il bian coniglio?-
La donna distolse lo sguardo
stringendosi istintivamente al cervo- Lady
Narcissa...- chiamò ancora- Lady
Narcissa...- ingogliò una lacrima chiudendo gli occhi quando
la punta della bacchetta di Rudolph prese a lampaggiare di verde.
-AVADA....-
La porta d'ingresso della casa
si aprì di scatto, Draco si lanciò fuori seguito a ruota dalla madre,
bloccandosi e trattenendo anche la corsa della donna quando la luce
dell'anatema che uccide illuminò il giardino.
-LILY!- urlò Narcissa
oltre le spalle del figlio.
-TATA!- gli fece eco
Draco.
Scesero a rimpi collo la discesa
trovandosi di fronte ad una scena dall'altro mondo, un cervo stava leccando la
mano tesa di Lily, lontano da loro il corpo senza vito di Rudolph.
-Come hai fatto ad ucciderlo
senza bacchetta?- chiese Cissy arrivando accanto alla
donna e al cervo che si stava allontanando da lei trascinando le zampe- E lui?-
-Non lo so...- rispose la
rossa specchiandosi negli azzurri della sua padrona, che stava sciogliendo i
lacci della mantella per poggiargliela alle spalle- ...non lo
so...-
/---------------------------/
-Mi ha guardato...Come se mi
avesse riconosciuto...-
-Si. Anch'io ho avuto questa
sensazione.-
James si massaggiò il collo
mentre Remus giocherellava con la bacchetta, aveva ucciso Rudolph prima che lui
uccidesse Lily, James e Sirius, la lucidò in una sorta di tic nervoso
trasalendo al tocco di James sulla sua spalla.
-Ho ucciso un uomo.-
-C'hai salvati.-
Gli occhi color miele di Remus
indugiarono per un secondo in quelli dell'amico prima di crollare con il capo
in avanti sul petto, aveva ucciso un uomo era tutto quello che riusciva a
pensare, James spostò la presa dalla sua spalla alla nuca e se lo tirò addosso,
stringendolo forte...
-Passerà anche questa Moony...- disse mentre
Sirius si sedeva accanto a loro e poggiava una mano fra i capelli di Remus,
arruffandoliamorevolmente prima di
appoggiare il mento fra di essi- Passa sempre tutto...-
Fine capitolo.
Avete visto donne di mala fede
che non è stato Sirius ha passare a miglior vita??? Ormai dovreste averlo
capito, io sono specializzata nel riesumarli i malandrini non nell’accopparli
^__^
Ho tardato una settimana e subito mi sono arrivate delle e-mail che mi
imploravano di non fare come l'ultima volta " cioè spar
Ho tardato una settimana e subito
mi sono arrivate delle e-mail che mi imploravano di non fare come l'ultima
volta " cioè sparire per mesi" tranquille/i figliole/i, ho solo avuto
un esame! X3
Vi era stato un attimo di silenzio, poi la
tempesta prevista da Lucius alla vista del corpo senza vita del cognato si era
abbattuto sulla sua testa e su quella degli altrimangiamorte presenti nell'ampio studio con la potenza di un
uragano. Dopo un paio di secondi di schock Bellatrix era esplosa in una pletora
di maledizioni non meglio indirizzate, finchè non aveva scorto fra Rockwood e
Goyle, la faccia bianca di Piton che la fissava impassibile.
Si era divincolata dalla stretta in cui
l'aveva intrappolata Lucius e gli si era lanciata addosso-Quel cervo era Potter? Come ha fatto Potter a sapere che
sua moglie è ancora viva?- Bellatrix l'aveva urlato un attimo prima di
avventarsi sull'esperto in pozioni. Come una gatta selvatica, gli avrebbe
cavato gli occhi con le unghie se il mago non fosse stato tanto lesto da
afferrargli i polsi e di allontanare il viso dalla sua portata- Sei stato tu! Ammettilo Piton!-
Severus non la degno di una risposta,
nemmeno quando si rese conto del piccolo rivolo di sangue che gli scendeva
dallo zigomo fino alla mascella(era riuscito a
graffiarlo la stronza) le strinse con più forza i polsi e lei mugugnò
per il male.
-Non fare la vedova distrutta
dal dolore con me Bellatrix.- disse mentre se l'allontanava gradatamente di
dosso, zittendo il vortice di imprecazioni in cui la strega era caduta-Non sono nato ieri.-
Tutti sapevano che l'unica Black che aveva
contratto matrimonio d'amore era stata Andromeda. Bellatrix si sentì spostare
verso il tavolo dove era seduto Lucius, fissò per un secondo gli occhi nocciola
in quelli neri del capo-casa Serpeverdecome se fosse priva di senno, poi gettò indietro il capo e rise
fortefra i capelli che le erano scesi
a ciocche sul viso smunto.
-E' vero...- disse voltandosi verso la
porta dove Narcissa aveva seguito la discussione-
Andromeda avevi ragione...- Le sopracciglia bionde di Cissy si
sollevarono leggermente era la prima volta in vent'anni che Bella nominava la
sua seconda sorella-Ora mi sento meglio...-
L'ultimo genita di Aminta e Cygnus Black
era l'unica in quella sala in penombra a sapere a cosa si stava riferendo
Bellatrix.Quella conversazione urlata fra gli schiantesimi la sera in cui Ted
Tonks era venuto a prendersi Andromeda e la bambina che portava in grembo. Era
solo una ragazzina, aveva assistito a quel duello dalle scale, ma ricordava
benissimo le parole di Andromeda strillate alla sorella pochi secondi prima di
sparire in una nuvola di fumo bianco:
"Non fingere con me! Non
sei felice! Tu odi Rudolphus! Ti ha sempre ripugnata!Fin da ragazzina!E sarai
felice solo quando sarà morto e tu di nuovo libera di amare Lui."
La risata roca di Bella si
spense in un fruscio secco, Narcissa chiuse gli occhi per frenare le lacrime
che sentiva premere agli angoli delle ciglia.Sapeva benissimo che anche lei
sarebbe finita a quel modo se non avesse avuto Draco da amare con tutto il
cuore.Sisarebbe inaridita fino alla
follia se non avesse avuto il suo "bambino"
come ragione di vita. Si scostò della porta per permettere a Bella di passare,
poi dopo un lieve cenno verso Lucius si congedò dalla sala dove si erano
riuniti i mangiamorte e seguì la sorella su per le scale.
La trovò seduta sul primo
scalino della seconda rampa, accucciata con la testa appoggiata al corrimano in
ferro battuto.
-Andromeda...- disse Bella di
un fiato fissando gli occhi scuri in quelli azzurrissimi della sorella- Aveva
ragione?-
"Non siamo una proprietà di
Aminta! Non siamo roba sua! Non puà dirci chi sposare, chi amare! Non può
condannarci ad una vita di dolore! "
Narcissa fece il giro e le andò a sedere
accanto- Si.- le
rispose passandole un braccio attorno alle spalle e posandole un bacio sulla
tempia lasciata scoperta dai capelli- Aveva
ragione.-
//--------------------------//
Remus sedeva a testa bassa
davanti al caminetto acceso.Tenendo fermo il rotolo con i denti cercava di
fasciarsi la mano sinistra con la destra, ma aveva scoperto che non è per
niente facile bendarsi una mano usando l'altra. Diede uno pugno sul bracciolo,
che fece schizzare il sangue che gli bagnava le dita sul pavimento,ingogliando
la fita di male che dal palmo gli arrivò in testa...
-Quella è una bruciatura da
Avada Kedavra.-
Remus annuì leggermente spostando lo
sguardo dal gocciolio del sangue a terra a quegli occhi azzurro cielo che lo
fissavano comprensive da sotto le ciocche rosa sporco sfuggite dalla treccia
che teneva arrotolata nel cappuccio della maglietta del pigiama.
-Ho ucciso
Rudolphus Lastrange.-
Tonks socchiuse leggermente le labbra,
prima di tirarle in un espressione comprensiva, sospirò mentre si piegava a
raccogliere il rotolo di garze che le era rotolato fino ai piedi- Povero zietto.- gracchiò sarcastica accovacciandosi
fra i piedi del Lupo Mannaro- Sono distrutta dal
dolore.-
-Non sei molto convincente con
quel sorrisetto e quei capelli...-
La ragazza si lasciò andare in una risatina
mentre prendeva la mano del Lupo Mannaro fra le sue, e con un paio di giri di
bende copriva la brutta bruciatura che gli segnava la carne fra il pollice e
l'indice -Sirius mi ha raccontato tutto...- disse
poggiando un bacetto sulla garza, come una mamma che vuole consolare il suo
bambino che si è fatto male-Hai spento una vita è vero
e dovrai imparare a convivere col rimorso....-
disse serrando leggermente la presa attorno alla mano di Remus - Però ricorda,che così facendo ne hai protette tre
preziosissime...-
Uccidendo Lastrange aveva
salvato chi più amava al mondo.
James, Lily e Sirius...
La mano libera di Remus andò a posarsi sul
capo di Tonks,per accarezzarle i capelli
- Grazie Dora...- le disse colpito. L'aveva
sempre considerata troppo giovane e casinara per avere pensieri e
considerazioni di quella portata, ma si era sbagliato. Siabbassò su di lei, e facendo leggermente
peso sulla mano che le teneva sul capo la fece alzare e se la tirò sulle
ginocchia. La ragazza s'irrigidì sorpresa da quella ricerca d'affetto per poi
sorridere e ricambiare quell'abbraccio imbranato, accomodandosi meglio nella
sua stretta-Di niente Remus.-
//--------------------------//
Lo sguardo pallido di Malfoy aveva seguito
per un attimo Narcissa oltre la cornice della porta prima di tornare a posarsi
sulla misera creatura che squittendo come l'animale in cui si tramutava lo
aveva informato della forma da animagus di Potter.
Minus contraccambiò per un secondo lo
sguardo fisso su di sè prima di tornare a tormentarsi le mani , in special modo
quel dito monco che ogni giorno ricordava a tutti la sua codardia.
-Allora...- disse Lucius
sistemandosi sulla seggiola - Sei riuscito a portare a termine la
missione che ti aveva affidato Tu-sai-chiprima che quel gatto ti scoprisse?-
Peter affondò la testa nelle
spallementre sibilava fra i denti la
sua risposta.
-Tutti gli armadi?- insistè Malfoy
poggiando un gomito sulla tavola.
-Tutti gli armadi di Grimmauld
Place.Li ho incantati tutti quanti.-
-Ottimo lavoro Wormtail.-
Un mormorio di approvazione si
levò fra i mangiamorte, meno che Piton, che tirò in dentro il labbro inferiore
e pensò a circa una decina di maledizione da usare contro quell'immondo ratto.
-Sicuramente Potter passerà il
week end a Grimmauld per poi tornare a scuola domenica pomeriggio...- disse Lucius
intrecciando le dita sotto il mento
- Possiamo agire stanotte
stessa...- decise guardando il calendario sulla scrivania,
-E in un colpo solo consegneremo
all'Oscuro Signore la vita del padre e del figlio.-
//--------------------------//
-10
-9
-8
-7
-6
-5
-Ho sempre pensato che il
professor Lupin fosse quello che lasciavano girovagare con loro così da avere
qualcuno che li aiutasse con i compiti.- Ronl'aveva soffiato nell'orecchio di Harry
qualche secondo prima dell'inizio del conto alla rovescia, quando Remus aveva
sollevato la manica del maglione per mostrare l'orologio a James seduto accanto
a lui che aveva iniziato a contare all'indietro con una faccia improvvisamente
seria.
-Io invece credo che quei tre si
meritino a vicenda.- gli aveva risposto Harry con una
luce curiosa negli occhi.
-4
-3
-2
-1
James socchiuse leggermente un occhio,Remus
si tappò le orecchie con entrambe le mani e...Botti, fischi e grida invasero la casa, James crollò sul tavolo con un
mezzo grugnito, Remussi esibì in una
buffissima risata a pernacchia, per poi scivolare sulla schiena curva di James,
quando l'oggetto del loro scherzo annunciò il suo arrivo con un -LUPIN! POTTER!- ruggito con voce roca e incazzatissima, i due rischiarono di
finire a gambe all'aria a causa di una crisi acuta di ilarità.
-Buongiorno
Paddy!- esclamò James sollevando leggermente la testa dalle braccia.
-Ben svegliato!- gli fece eco Remus
Sirius li guardò rosso in viso, era troppo
divertito per parlare, ma anche abbastanza seccato per essere caduto nello
scherzo dei fuochi d'artificio nel water,che era stato inventato proprio da
lui- Guardate che non funziona....- cominciò.
-Non dovresti dirlo a noi, ma ad
un urologo.-
Ron e Harry crollarono a terra
colti da una crisi di risa.
Sirius sollevò le sopracciglia, che
c'entrava l'urologo? Per poi girarsi ad un grido familiarissimo che lo colpì da
dietro, Andreacon la faccia fra le
mani mormorava imbarazzata a morte qualcosa tipo- Che
mi tocca vedere di prima mattina!- e -Copriti
prima che scendano Ginny e Hermione.- Si
guardò addosso e MERDA!
Si era dimenticato di tirarsi
su i pantaloni per la foga di andare a lamentarsi con quelli che avevano
cercato di farlo saltare in aria assieme al suo wc.
-OH PORCA VACCA!- esclamò tirando su
pantaloni e boxer assieme mentre la biondina tornava sui suoi passi sempre con
la faccia sprofondatanei palmi delle mani-
Prongs!Moony! QUESTA ME LA PEGATE CARA E AMARA!!!- si allanciò ipantaloni per poi buttarsi all'inseguimento della ragazza - Andrea vieni qua fatti spiegare!-
-PORCO!-
-HANNO TENTATO DI AMMAZZARMI!-
-DOVRO' FARMI FARE UN
INCANTESIMO DI MEMORIA!-
-OH ANDIAMO! SE HAI 25 ANNI NON
HAI MAI VISTO CERTE COSE TI HO FATTO UN FAVORE.-
Attimo di silenzio...
James guardò Remus che gli disse solo con
le labbra-Adesso lo fa saltare in aria.- e
infatti dopo pochi secondi si sentì un botto pauroso e si vide Sirius ruzzolare
per il corridoio, tramutarsi in cane durante il "rotolamento" e
tornare all'attacco con la lingua penzoloni di fuori per darsi slancio.
-NO! CAGNACCIO! CUCCIA!-
-Oh è andata
meglio del previsto...- disse Remus tirandosi su da James che continuava
a ridere appoggiato al tavolo- Nemmeno se l'avessimo
fatto a posta saremmo riusciti a beccare l'arrivo di Andrea. Che fortuna!-
ricambiò lo sguardo di Potter che stava ghignando nella sua direzione, per poi sobbalzare
sulla seggiola
-NO! L'HAI FATTO DI PROPOSITO!?-
Dalla porta, Lupin vide Andrea
che teneva di ribellarsi al cane che la stava trascinando per la gamba del
jeans, aggrappandosi a tutto ciò che le veniva sotto mano" porta ombrelli,
appendipanni...Tonks" e ritornò a ridere.
- Perchè fai domande di cui
conosci già le risposte Moony?-
//--------------------------//
Remus tirò il fiato.
Affondò i denti nel labbro per farsi forza.
Si sentiva scoppiare dal male, crollò sulle
ginocchia e si ribaltò sul pavimento in cerca di un po' di refrigerio nelle
mattonelle.Ansimò spostando lo sguardo oltre la finestra, aspettando e
maledicendo l'arrivo della luna piena .Si allentò il nodo della cravatta in
cerca d'aria, mandando un urlo rauco quando la spina dorsale scattò in avanti
contro il pavimento facendogli schizzare la testasul petto, stava assumendo la postura a quattro zampe del lupo e
il dolore delle articolazioni , nonostante la pozione anti-lupo lo stava
uccidendo.
-MERLINO!-
Si rivolse battendo la fronte
sul pavimento, gettando uno sguardo a quella porta socchiusa, sapeva che
qualcuno lo stava guardando e al momento l'unica cosa che poteva fare era
lanciargli improperi su improperi a quella curiosità malsana, mentre le
articolazione si allungavano a vista d'occhio e la mascella si sporgeva in
avantiper assumere i connotati del
lupo.
-SANTO DIO!-
La porta cigolòmentre veniva colpito da un paio di corna,
Remus sgranò gli occhi alla vista del cervo che troterellò al centro della
stanza seguito di un balzo dal cane.Si portò una mano al petto e con un ultimo
urlo lasciò il posto ad un lupacchiotto color miele che dopo qualche secondo di
fiatone si tirò su scrollando il testone.
"Sboccato." disse Paddy grattandosi la
zona dietro le orecchie. "Non si dicono le parolacce." fece
Prongs.
Il lupo roteò gli occhi con un uggiolio che si trasformò in un verso da
imprecazione quando il cane gli saltò sulla groppa addentandogli l'orecchio,
facendolo crollare sun un fianco, si rotolarono a terra, finchè il lupo non si
tirò su di scatto e saltò sul letto.
"FATTI DARE
UN'ANNUSATINA." esclamòPadfoot.
Il cervo sghignazzò malvagio mentre Moony
correva intondo, per salvare il suo posteriore dal naso gelido di Pad , per poi
bloccarsi di scatto "lo sentite!?" disse
voltandosi verso il cane che stava cercando di infilargli il naso sotto la coda
"ehi brutto invertito parlo anche con te,
sai?"
Il cane drizzò le orecchie per poi lanciare
uno sguardo verso la porta lasciato socchiusa"
C'è qualcuno in casa..." guardò il cervo
che li fissava perplessi " Un
estraneo."
Fine capitolo:
Ohi! OHI! OHI!Un'estraneo a Grimmauld Place, come avrà
fatto ad entrare? E che cosa vorrà? E Vi dico subito che un Malandrino andrà
all'altro mondo...Si, ma chi? BUHAHAHAHAHAHA!
Next----> Revenge.
...Minus arrancò verso la bacchetta,
Sirius si volse sulle ginocchia e Remus fu abbagliato daun lampo di luce verde,che gli fece
strizzare gli occhi...
Ringraziamenti:
SakiJune:Boh... Secondo me ha la faccia da
Rudolph X3 Davvero ti stai affezionando a Draco? Non era in programma, ma ben
venga !Certo che ho letto la fine di TYDLLM,
non
ricordo se ho recensito, ma ricordo benissimo di averla letta! ^__^
bulmettina: Io in ogni mia
fiction devo far fare una brutta fine al signor Lastrange, è più forte di me!
Deve morire fra atroci sofferenze per quello che lui e sua moglie hanno fatto
ai Paciock! Grazie per il commento!
jomarch: Non credevo di essere talmente brava da rendere simpatico alla
gente anche un tipo come Draco " l'ego
di Ino chan si espande nella stanza prendendoquasi vita propria!" , sono
contentissima che James ti piaccia, ho scritto questa fic come suo tributo,
perchè è il mio personaggio preferito!^__^PS: Sirius/ Remus vecchia coppia di sposi è una teoria cheabbiamo elaborato io e le mie coinquiline,
sono contenta che abbia trovata tanto terreno fertile.
Honey Evans : In ansia? Davvero!? Allora sono stata proprio brava X°°°D,
tranquilla, la fic si concluderà con un bel Happy Ending, ma dovranno sudarselo
un bel po' i Potter!^___^
Dance: * ino chan lustrandosi l'aureola delle grandi occasioni e
pettinandosi le alucce piumate* Visto!? Devi sempre avere fiducia in
me, nee san! ^__^Anche se per il
prossimo capitolo...Mica lo so se dovresti...*.*I membri dell'Ordine passerano un brutto quarto d'ora!
Ginny Lily Potter: Thanks sister!
lyrapotter :Ho
traumatizzato Remus, ma ho anche trovato il modo per consolarlo visto!? *ino chan
scodinzola in cerca di approvazione*Molly mi sa
tanto di quella che deve sempre
mettere becco dappertutto, è dal libro cinque che mi sta un
pochino antipatica "Dalla lite con Sirius non so se ricordi! " ^__^ Grazie per il
commento!
fabyd:Grazie per il
commento! Sono davvero contenta che la fiction ti piaccia "come si fa
a non adorare i malandrini assieme XD" Spero che
continuerai a leggere! ^__^
Lyan: Poveri cicci! C'ha già pensato la Rowling a fargli fare una
finaccia! Io proprio non me la sento di accopparli! ^__^
Vale Lovegood: Quante domande… *
Vale
Lovegood:Quante
domande… *.* Allora. Cominciamo dall’inizio. Draco non sa ancora che Lily è la
madre di Harry “ altrimenti starebbe già a terra scosso dalle convulsioni” Lily
non ha la bacchetta “ Lucius glie l’ha da solo quando le ordina di fare
qualcosa di importante: vedi tentare di accopare James.” E grazie per il
commento ^__^ E se hai altre domande non esitare!!
James non aveva fatto a tempo girarsi verso
la presenza che aveva captato alle sue spalle che sisi era sentito stringere il collo da dietro da un braccio che
dopo averlo quasi strangolato l'aveva tirato a parte indietro verso una zona
buia del salone, accanto alle scale.Rosso in viso, aveva cercato di
ribellarsi,ma era riuscito solo a farsi trascinare per terra dal suo
assalitore...
Allora aveva provato a menare calci all'aria per divincolarsi,
finchè non si era reso conto che la persona che gli respirava addosso non aveva
intenzione cattive, dato che tirandolo per terra gli avevaevitato primo una Crucioall'anca e secondo una Avada Kedavra in
piena faccia.
Aveva smesso di agitarsi.
E la stretta al suo collo si era allentata....
Si era girato e....
-OH... GRANDE... MERLINO...!-
Piton
aveva ricambiato malamente il suo sguardoda sotto la maschera bianca che a causa della caduta gli era scivolata a
metà faccia. Si erano fissati schifati per un paio di secondi, prima di
lasciarsi andare allo stesso brivido di raccapriccio.
...Se ne stavano per terra, uno sopra l'altro,
senza contare che Severus lo stava stringendo a sè...
-Dimmi che quello che sento puntato ai reni è la tua bacchetta.- La faccia di Piton era rossa
all'istante-CERTO IDIOTA!- prima di urlare sopra i rumori della battaglia che infuriava. Si
guardarono schifati per un momento, mentre Sirius schiantava Zabini e Remus si
avventava su Greyback - E' stato
Minus ad incantare tutti gli armadi di Grimmauld Palace, è da lì che siamo
arrivati.- sussurrò Severus mentre si rinfilava
per bene la maschera
-La prima volta che è stato qui, prima che il gatto della Granger
lo scoprisse.-
James annuì.
Si erano visti arrivareaddosso MangiaMorte da tutte le direzioni , se non era scappata fuori
una carneficina era stato solo grazie all'olfatto di Sirius e Remus e alla
vigilanza costante di Malocchio.
L'anziano Auror "che
dormiva con l'occhio magico sempre aperto" messo sul chi vive da alcuni rumori , si era reso conto
dell'imminente attacco eaveva messo in
allerta tutti, creando una sorta dipiccolo comitato di benvenuto per gli intrusi .
Una volta arrivati in salone, i Mangia Morte " che non si erano resi conto di essere seguiti da James e Sirius" si erano ritrovati davanti ad una quindicina di bacchetta
alzatee ad un Lupo Mannaro che non
pareva intenzionato a far prigionieri.
Un uggiolio distolse James dai suoi pensieri, Remus era stato
aggredito alla gola da Frinir, cercò di alzarsi, ma Piton lo trattenne per un
lembo della camicia-Minus vuole
uccidere Black.- gli sibilò
all'orecchio- Guardagli le spalle,
conosci Wormtail, non sceglierà lo scontro diretto.-
-Si ho capito...- gli lanciò
un'occhiata- Grazie Severus.-
Piton si rialzò " Domani nevicheranno carote." si disse mettendo mano alla bacchetta "Mi ha chiamato per nome" lo guardò puntare la bacchetta alla groppa di Greyback- Vedi di non farti ammazzare James.-
Prongs rise- Non ti
toglierei mai questo privilegio Mocciosus.-
//---------------------//
-Tu
l'hai visto Peter?- urlò Sirius
da sopra la sua spalla, James scrollò il capo mentre schiacciava con più forza
la schiena contro quella dell'amico, si erano ritrovati a battersi in quella
posizione, come aveva imparato anni prima al corso per Auror, era il modo
migliore per tenersi d'occhio a vicenda e" AVADA KEDAVRA!" James afferrò la testa di Sirius con un
mezzo salto e lo costrinse ad abbassarsi assieme a lui, si guardarono, si erano
dati una testata pazzesca nella foga di sottrarsi alla Maledizione senza
Perdono scagliata da Malfoy- No Sir, ma
Piton però a ragione!- fece una
faccia da "Oh Merlino ho appena dato ragione
a Mocciosus", per poi
tornare serio con uno scossone- Sta
attento, non cercherà lo scontro diretto!-
-Tranquillo
Jaime!-
-Starò
tranquillo quando tutto questo sarà finito.- scambiò un'occhiata con Harry che avevaappena insegnato a Bellatrix che non è saggio far infuriare un
Potter insonnolito - Io vado a
fare una visitina a Malfoy Manor.-
disse zittendo le proteste di Sirius con un'occhiataccia- E' l'occasione ideale per riprenderci Lily!- Sirius annuì per nulla convinto, per
poi allargarsi in un sorriso-Dato che vai
al piano di sopra , prova a dare fuoco al ritratto di mammina mia mentre
passi!-
-PADDY
MALEDIZIONE, MA TI SEMBRA IL MOMENTO?-
//---------------------//
Tonkssollevò per un momento dalfazzoletto che stava annodando attorno alla
zampa ferita di Remus, per annuire al racconto di Sirius, il cugino si era
accucciato accanto a lei dietro al divano vicino alla porta della cucina, un
po' per riprendere fiato " aveva
steso Goyle e non era stato semplice come aveva preventivato all'inizio dello
scontro"e un pò per vedere come stava Moony che aveva visto zoppicare via dal
corpo immobile di Grayback. -Ha un senso.- commentò la ragazza poggiando lo sguardo sulla nuca del congiunto
che stava sbirciando l'andazzo della battaglia da oltre la spalliera del
divano- Hanno avuto davvero una bella
pensata...Remus?-
Il Lupo aveva sfilato la zampa dalle mani della ragazza e aveva iniziato a
ringhiare verso un punto imprecisato oltre la testa dei due seduti per terra-Moony che hai visto?- gli
chiese Sirius, qualche secondo prima che il licantropo si lanciasse all'attacco
con un balzo. -REMUS!- urlò Ninfadora alzandosi con un salto, per poi finire di nuovo per
terra sotto il peso di Sirius, che con una sola occhiata aveva riconosciuto
l'uomo aggredito da Remus e aveva sottratto l'amata cuginetta dal tocco di
Morte dell'Avada Kedavra.
-PETER!- urlò mentre Dora si toccava la
testa,tramortita dal colpo a terra-
MALEDETTO BASTARDO!-
//---------------------//
Forse
non era stata una buona tentare la conquista di Malfoy Manor da solo, la casa
era deserta, ma conoscendo Lucius, probabilmente era dissimulata di
trabocchetti. Strinse la presa sulla bacchetta, per poi lasciarla cadere quando
avvertì la pressione di una bacchetta fra le scapole.
"Merda." si disse mentre intrecciava le dita
dietro la nuca.
-Adesso girati.- sentì sibilare
nell'ombra alle sue spalle.
James
si volse lentamente incontrando prima il manico di uno spazzolone per lavare i
pavimenti" altro che bacchetta", poi
lo sguardo trasecolato di Lily. Gli venne da ridere, ma si trattenne, -Adesso che fai?- le chiese- Mi
lavi via?-
La
donna lo fissava a bocca aperta.
-Non sono qui per farti del male, Lily...-
La
scopa tremò violentemente.
-Mettila giù, lo so che non ho una bella faccia, ma sono un tipo a
posto.-
Lei lo fissava con le lacrime agli occhi, James abbassò
leggermente le mani- Lily...Sai chi sono?- le chiese.
-Sono 15 anni, che ti sogno ogni notte.-Potter sentìil pianto montare,
mentre la scopa cadeva-Come ti
chiami?- mormorò la rossa avvicinandosi di un
passo all'uomo che aveva preso a tremare per l'emozione repressa
-James.-
Una mano tremante toccò la guancia di James, che si sentì
sciogliere, gli stava toccando la parte scarnificata del suo viso- James...- ripetèlentamente sentendosi sopraffare da immagini
che non sapeva riconoscere, da sentimenti troppo forti per essere descritti. Un
bambinocon gli occhiali che sembravano
più grandi della faccia,un ragazzino
che urlava in preda al divertimento su una scopa, un uomo che le sorrideva dal
fondo di una scalinata-Potter?-
Fine prima parte.
Vi chiedo scusa, ma ultimamente ilmio pc fatica a caricare file troppo pesanti, ho spezzato il capitolo in
due" on line lunedì!" .
Noticina d' inizio chappy : Sappiate che quando avrete finito di leggere
questo capitolo io sarò già imbarcata come mozzo sono
Noticina d' inizio chappy : Sappiate che quando avrete
finito di leggere questo capitolo io sarò già imbarcata come mozzo sono una
nave merci per il Messico. Quindi evitate d'inviarmi pacchi bomba e Bombe
Molotof "si scrive così? bah!", se
non volete che le mie innocenti coinquiline " che
a fine capitolo hanno tentato di strangolarmi nel sonno!" ci vadano
di mezzo X°°D .PS:Ho riscritto il capitolo, per questo
l'antipacizione che vi ho lasciato nell'altro chappo non combacia con il capitolo
che avete appena letto ^__^ "mi hanno fatto
notare che era troppo confuso."
Revenge "seconda parte."
...You'll alwaysbe
"Potter" to me...
Le dita di Lily erano gelide a contatto
con la sua pelle,James al loro tocco aveva sentito il sangue ghiacciarsi per
l'ira, aveva i polpastrelli ruvidi, induriti dal duro lavoro, percorsi da
picole cicatrici mal rapprese...La sua principessa...Com'era ridotta.
Sollevò lentamente la mano sinistra per trattenere sul suo viso le dita di
Lily, che chiuse gli occhi, sopraffatta dalla sensazione di calore che le era
scivolata dentro non appena la mano di James si era poggiata sulla sua.
-Perchè non ricordo niente?- buttò fuori in un respiro.
-Non ti preoccupare...Ricordarai tesoro mio...Ricorderai tutto...- Lily disse di sì con il capo mentrerispondeva allo sguardo di James con un sorriso in punta di
labbra che si tramutò in una smorfietta intenerita quando James le baciò il
palmo della mano prima di allontanarsela dal viso- Aspetta solo un momento...- James si allontanò di un paio di passi dalla donna, che si volse a
guardarlo perplessa- Dove vai?- gli chiese prima
di inquadrare in fondo al corridoio la sagoma nera di Lucius Malfoy- Merlino!-
-Non puoi portarla via.-
-No? E sarai tu ad impedirmelo,Lucius?-
James si passò una mano fra la folta capigliatura castana,
allontanandosela dal viso, Malfoy snudò la bacchetta e glie la punto al petto.
-Lei non è più tua moglie...Lei ora è una serva dell'Oscuro Sire.-
-Io non ne sarei tanto sicuro.-
-Mi basterà ordinarglielo e lei ti ucciderà.-
Potter si sentì strattonare la giacca- Ha ragione lui.-gli sussurrò Lily
all'orecchio-L'ho già fatto...- era legata a
Malfoy da un Imperio,sapeva di essere una bambola nelle sue mani-Ti ucciderò .-
James l'allontanò dolcemente-Io mi fido di te.-
-Non è questione di fiducia.- ribattè la donna
mentre gli infilava in mano la bacchetta che aveva fatto cadere.
-Lily ...-
-POTTER VUOI DARMI RETTA?-
La donna si portò una mano alla bocca, perchè le era venuto
naturale, chiamarlo per cognome a quel modo, si chiese mentre Prongs la
guardava sinceramente divertito, erano anni che qualcuno non lo chiamava per
cognome, con quel tono da voce da "OBBEDISCIMI O TI PICCHIO!"
-Che dolci...Mi viene quasi da vomitare...-gracchiò Malfoy
avanzando di un parsso verso l'ex-Auror che allontanò da sè la moglie e alzò la
mano con la bacchetta .
-Avanti Lucius,facciamola finita in fretta, non ho tempo da
perdere.-
//.................// -Sirius?-
-Sirius mi senti?-
-Dai apri gli occhi!-
-...Dannato cagnaccio svegliati! -
-NON TI AZZARDARE A MORIRMI FRA LE
BRACCIA!-
Era
stato il dolore a ridestarlo.
La
sensazione di avere le gambe spezzate in più punti, assieme al colore del
sangue che da metà petto gli scendeva fino alla cintura, quella voce
che
lo chiamava fra le lacrime era venuta poi. Aveva mosse la testa,il ricordo di Remus che crollava contro il
muro con il muso pieno di sangue fu il primo ad assalirlo-Moony!?- mormorò e immediatamente qualcosa di
bagnato e ruvido gli sfiorò la guancia accanto al naso.
-Scusami amico,
non ce l'ho fatta...- buttò fuori riconoscendo la lingua
dell'amico sulla faccia.
-Arf!-
Non
c'era riuscito.
Nonostante
dodici anni d'odio non era riuscito a proclamare l'incanto dell'Anatema che
Uccide su Peter. Gli era bastato poggiare gli occhi su quella misera creatura
che gli abbracciava le ginocchia per realizzare ancora una volta che non era un
assassino.
Che
nonostante tutto non poteva uccidere chi l'aveva condannato a morire pazzo in
carcere. Tentò di muovere le gambe e immeditamente una fitta di
dolore
gli corse lungo la spina dorsale fino alla nuca, dove esplose in un onda
soffocante che gli fece sgranare gli occhi e gettare il capo in avanti contro
il petto.
-Oh mio Dio...- ansimò incontrando un paio di occhioni grigi chini
su di lui, che si ritrassero un po' non appena si resero conto di essere un po'
troppo
vicini.
-Tu
chiamami Andrea.-
Tentò di risponderle a tono , ma riuscì solo a piegarsi di nuovo
in avanti e a tossire sangue sul pavimento di legno scuro, lui non era riuscito
a levare la bacchetta sul piccolo Wormtail, ma il ratto bastardo, non appena si
era reso conto, che nonotante 12 anni ad Azkaban aveva ancora un cuore in petto
e non un tecnigrafo, aveva ribaltato la situazione e l'aveva costretto a terra
e colpito con Maledizioni di cui non aveva mai sentito parlare, come quella ad
esempio che gli aveva fatto scoppiare le rotule .
-Lui dov'è?- chiese girandosi verso la
biondina che gli aveva tirato su testa e spalle da terra e se l'era appoggiati
addosso e al lupo che le era seduto accanto con un vistoso cerotto in mezzo
agli occhi. Opera di Tonks senza dubbio, dato che solo lei aveva potuto pensare
di attaccare qualcosa sulla pelliccia di un Lupo e sperare che questo non si
scollasse.
-Remus? E' qui, vicino a me, non lo vedi?-
Sirius
girò la testa verso Andrea, che cercò di fare forza sulle braccia per
sostenerlo per evitare che crollasse a parte addietro e si beccasse pure un
trauma cranico - No, Remus.- le gemette
in viso- Peter.-
L'ultimo
ricordo coscente che aveva era Remus steso su un fianco accanto a un muro,
Tonks schiantata contro la libreria, e lui, riverso nel suo sangue con il petto
percorso da lacerazioni che si erano aperte sul suo corpo come se fossero state
il frutto di un attacco di un mostro invisibile.
-E' con Harry.-
-Harry?-
-E' stato lui a salvarti, sai?-
Sul
viso di Sirius si aprì un espressione di puro orgoglio che fece sorridere
l'auror, Prongs junior non si smentiva mai... Chiuse gli occhi... LITTLE
PRONGY...EHI,DOV'ERA JAMES? Si tirò a sedere di scatto, urlò per il male e
crollò di nuovo addosso ad Andrea che gli rivolse un'occhiata perplessa.
-Mi spieghi che volevi fare?-
-James? E' tornato?-
-No.-
-COME NON E' TORNATO!?
-BLACK NON URLARMI IN FACCIA!-
Sirius
le strinse il braccio sinistro, le si era aggrappò addosso come un bambino per
tirarsi su, Andrea dovette fare forza sui reni per reggerlo, finchè finalmente
si calmò e smise di strattonarla- Andrea non mi
sento bene...- le sussurrò prima di scivolare con la testa contro
ilsuo petto.
-Per forza, hai le gambe spezzate, non puoi fare il matto.-
-Non è quello...-
La
ragazza scambiò uno sguardo con il lupo seduto accanto a lui che cercò di
infilare il testone sotto il braccio dell'auror per guardare in viso l'amico- Non ci vedo più...-
-Come?-
//.................//
Severus
Piton era appena uscito dalla stanza dove avevano rinchiuso Minusquando si era visto assalire da Remus. Il
lupo, dopo averlo guardato un momento gli si era avventato sulla gamba sinistra
del pantalone e aveva iniziato a strattonarlo come impazzito.
-Lupin che diavolo, hai?-
Il
Lupo Mannaro latrò quella che doveva essere una risposta prima di riafferrargli
i pantaloni e tornare a tirarlo- Buono! Cuccia!
Dannata bestiaccia!-
Remus lo costrinse a seguirlo fino al salone, fino a Sirius e
Andrea, la ragazza non appena lo vide si lasciò sfuggire un piccolo ansito
spaventato, l'uomo a terra aggrottò le sopracciglia sopraffatto ad un
improvviso dolore che le fece gemere.
-Che è successo?- chiese Piton
inginocchiandosi accanto a Black.
-Non lo so, dice di non vederci...-
Sirius si sentì toccare la fronte ed un attimo dopo un pollice gli
sollevava la palpebra sinistra, si mosse infastidito fra le braccia
di Andrea, che lo pregò di stare tranquillo e di lasciar far al
professore.
"Proprio non capisco come faccia ad avere tanta fiducia in
Mocciosus..." si chiese mentre gli sbottonavano la camicia e glie
l'aprivano ben bene sul petto.In quel momento sentì Andrea sossultare sotto di
sè:
-Oh mio Dio!- scattò la
biondina mentre senza rendersene conto serrava la presa attorno alle spalle di
Sirius che gemette schiacciando
il viso contro la spalla della ragazza.
Piton sollevò la testa di scatto, sembrava genuinamente
spaventato.
-Professore?- spostò lo sguardo
dagli occhi scuri dell'uomo inginocchiato di fronte a lei al petto di Sirius,
alle ferite che gli percorrevano ilpetto a formare una sorta di pentacolo.
-Questa è una
fattura a morte.-
//.................//
-Batterlo non è stato così semplice come aveva previsto.-
-Io te lo avevo detto...-
-Ma ci sono riuscito...-
Lily gli prese la mano,
abbassò il capo e si fece passare il braccio di James attorno alle spalle,
facendo forza con i reni lo tirò in piedi, appoggiandosi alla ringhiera per non
perdere l'equilibrio-Sei più pesante di quello che
sembri.-sbuffò, strigendogli i
fianchi con l'altro braccio, cercando di fargli scendere le scale.
-Sono un falso
magro.-le
rispose James stringendole fra due dita la punta del naso.-Epistassi.-
-Ho resistito ad
un Imperio, mica ho fatto una passeggiata nel parco.-
-E che ti ha detto
niente.-
-Sembra che sia tu
l'unico che ha faticato.-
-Acida.-
-Pallone
gonfiato.-
-Zitella mancata.-
-Cervo inutile.-
James la fissò a bocca
aperta, Lily aggrottò le sopracciglia- Eri tu quel
cervo bianco?- gli chiese stringendogli la punta del mento fra due
dita come a voler studiare il suo viso. Le ferite che aveva al viso erano le
stesse del suo salvatore.
-Si .-
-Grazie allora...-
-Prego amore
mio...-
Si portarono di
fronte al camino, James si staccò lentamente da Lily ed entrò nel vano buio
dopo aver preso una bella manciata di polvere-Lily?- chiamò voltandosi
verso la donna che stava guardando verso le scale.
Narcissa era
apparsa sul pianerottolo assieme a Draco, il ragazzo guardava alternativamente
madre e nutrice prima di fissarsi verso "Colley".
-Professore?- chiamò perplesso.
-Lady Narcissa...-
disse Lily inchiando il capo- La ringrazio di
tutto.-
La Black le
sorrise .
-Spero di
rivedervi.-
-Anch'io mia
cara.-
Lily entrò nel
camino assieme a James, ci fu un lampo di luce , Draco si volse verso la madre
con uno sguardo che non ammetteva scuse, la donna prese fiato e lo mise a
corrente della vera identita della sua amata tata.
-LA MADRE DI HARRY
POTTER?!- saltò su il ragazzo dopo i primi 10 secondi buoni di shock alla
fine del racconto della madre- Lily è la madre di POTTERINO?-
-Si tesoro.-
SBAM!
E Draco era a
terra svenuto.
James uscì con un mezzo salto dal camino, non vedeva
l'ora di mostrare aLily,Harry. Stava
per chiamarlo quando il suo sguardo si posò sulla figura desolata di Ginny,
seduta per terra con la testa fra le mani.
-Ginny?- chiamò l'uomo mentre Lily si
guardava attorno curiosa.
-Professore?-
La ragazzina scoppiò in un pianto dirotto, l'uomo si
sentì ghiacciare il sangue nelle vene mentre la rossina si alzava e correva ad
abbracciarlo sopraffatta dai singhiozzi.
-Piccola che è successo? Dov'è
Harry?-
A quel nome Lily si volse interessata.
-Harry sta bene signore.- singhiozzò la grifoncina con
la testa affondata fra le pieghe della camicia di James.
-Allora perchè piangi?-
-Sirius...-
Fine capitolo:
Mercoledì ------> Ti salverò.
Provò ad aprire
gli occhi; la luce dell’alba, seppur filtrata dagli scuri,lo fece gemere per il
male. Riuscì solo a cogliere l’ombra di un viso e il contorno di boccoli biondi, prima di richiuderli con un verso indolenzito...
Un grazie ENORME a:
Lyan
kia88oc
mojojojo
bulmettina
Vale Lovegood
jomarch
lyrapotter
Ginny Lily Potter.
E' arrivato "Cold", il prequel di Came back to the hell, se vi
va, andateci a dare un'occhiata!^___^
Peter Minus si raggomitolò in
un'angolo della sua prigione nella speranza di sottrarsi alle cure dell'uomo,
che dopo aver spinto di latoMoody
gliaveva calato in faccia un pugno che
gli aveva fatto scricchiolare il setto nasale.
-No! Ti prego!-
-Mi preghi!? Hai
il coraggio di pregarmi Peter!?-
L'animagus arretrò scivolando
sulla schiena , le mani alzate verso l'uomo che troneggiava su di lui-Non uccidermi James...- urlò quando l'amico di
un tempo lo afferrò per i capelli e lo tirò su portandoselo ad una decina di
centimetri dal naso.
-Guardami.- gli soffiò in viso.
Minus strizzò le palpebre.
-Guardami
carogna!-
Gli occhi azzurri del
MangiaMorte incontrarono quelli dell'ex-Auror .
-Vedi com'è
diventata la mia faccia, Pete?-
L'uomo terra non rispose.
-LO VEDI COM'è RIDOTTA LA MIA FACCIA PETER?-
-SI!-
Una lacrima terrorizzata
scivolò lungo il viso di Minus, James la osservò come se riuscisse a percepire
l'odore di paura che essa emanava- Non sono bello
da vedere vero?-
-Non
uccidermi....-
-Sono un mostro,
giusto?-
Le mani di Peter
si strinsero a pugno sul petto dell'uomo chino su di lui, nella vana speranza
di allontanarlo da sè- E' grazie a te se sono così...- mormorò Potter
ignorando le dita tozze che lo strattonavano-Ora pagane le
conseguenze.-
//-----------------//
Non ricordava di essere mai
stato tanto male in vita sua.
Si sentiva le ossa peste.
La gola riarsa.
Eppure non riusciva a trovare
pace nel letto.
Si sarebbe rivoltato e
rivoltato ancora sotto le coperte se non avesse avuto entrambe le gambe
steccate.
Provò allora ad aprire gli
occhi.
Per vedere almeno, chi è che
era seduto accanto a lui, ma la luce dell’alba, seppur filtrata dagli scuri,lo
fece gemere per il male. Riuscì solo a cogliere l’ombra di una persona appoggiata al bordo del letto con le braccia prima di
riabbassare le palpebre...
- Sirius …?
Chiamò chi era con lui, col
tono più dolce e leggero possibile, eppure la testa gli rimbombò come se gli
avesse urlato nelle orecchie-Andrea.-gemette
voltando la testa verso di lei.
Sentì il materasso
scricchiolare ed inclinarsi leggermente, doveva essersi appoggiata al cuscino,
il fiato caldo che gli batteva in
viso lo spinse ad aprire gli
occhi un'altra volta.
-Ehi.- mormorò trovandola davvero
appoggiata al suo cuscino.
-Ehi.- ripetè lei facendogli
l'occhiolino.
Sirius prese fiato per
godersi quel profumo di miele che lei emanava,spostando il naso contro il suo collo-Che
fai?-la sentì chiedere a disagio mentre lui si strofinava contro la
sua gola.
-Sento un buon
odore qua...-le
rispose.
-Davvero?-
-Sai di mamma...- si spostò un po'
per guardarla in viso-Te l'hanno mai detto?-
-Di mamma?- ripetè lei. Era
senza dubbio il complimento più strano che qualcuno le avesse mai rivolto.
-Almeno credo...- ansimò l'uomo
tornando strusciarsi contro il collo della ragazza-Io non sono mai
stato abbracciato da mia madre...-
Andrea si sentì
stringere il cuore, dopo quasi un anno trascorso a cercare di farlo saltare in
aria adesso aveva voglia di prenderlo fra le braccia come un bambino.
Sbirciò
attraverso i lembi della camicia, la sorta di pentacolo tracciato sul suo petto
dalle ferite delle maledizione scagliategli da Peter, le stesse che avevano
messo in allarme Piton-Vedrai che andrà tutto bene.- sospirò poggiando
il mento contro la fronte di Sirus.
-Certo che andrà
tutto bene...- fece questo leccandole la gola.
-Sei un tipo
ottimista.- osservò la biondina staccandosi un po' da Sirius che le rivolse
un'occhiata angelica- Black, non approfittarne perchè non stai bene.Non ci
metto niente a darti il colpo di grazia!-
-Il mio motto è
prendi la palla al balzo...- si passò la lingua sulle labbra- Non lo credevo, hai anche un buon sapore,sai...-
-SCEMO!-
-Non solo odori... Sai anche di
miele.-
-Idiota!-
-Adoro il miele.-
-Zitto CAGNACCIO!-
Sirius tirò un
lungo respiro mentre Andrea lo fissava torva da sotto i bei ciuffi biondo scuro
che le erano scesi davanti al viso- Ho paura...Che tu non l'abbia
capito...- disse
non appena fu passata la fitta di dolore sprigionata dal pentacolo che aveva
sul petto.
-Che cosa?-
-Che a me piaci
veramente tanto...-
La ragazza fece
per rispondegli, ma lui la prevenne con un mezzo rantolo soffocato- E' un peccato
che non vivrò abbastanza per fartelo capire.-
//-----------------//
La porta della cantina si aprì con un cigolio sordo, James
riemerse dal buio paonazzo, con la camicia aperta a metà petto e la bacchetta
ancora in mano, tutti sapevano che cosa aveva fatto per ridursi a quel modo e
nessuno riusciva a guardarlo.
Solo Piton
incrociò il suo sguardo-Bevi.- gli disse
allungandogli una bottiglietta d'acqua- Occhio è gelida.-
James gli rivolse un mezzo sorriso prima di mandare giù una bella
sorsata che lo fece tossire.
-Ti ha detto qualcosa?- continuò il capo-casa Serpeverde
dato che nemmeno Remus sembrava in grado di parlare, dopo aver udito le urla di
dolore di Minus filtrare attraverso la porta- Devo pensarci
io?-
-Non c'è bisogno, Severus... Mi ricordo ancora come si conduce un
interrogatorio.-mormorò James
pulendosi la bocca con una manica della camicia-...Non
dimenticare con chi hai a che fare.-
...Il capo della
sezione Tortura e Interrogatorio ai tempi della
prima guerra...Il
pupillo di Moody.
L'uomo in nero annuì leggermente-Allora? Che ha
detto ?
-Abbiamo 24 ore di tempo per salvare Sirius.-
-Questo te lo potevo dire io.-
-Non mettermi fretta Mocciosus.-
-Non abbiamo tutto sto tempo quattrocchi!-
-VI SEMBRA IL MOMENTO DI LITIGARE!?- esclamò Ninfadora
mettendosi fra i due, che aveva già dimenticato il momento di pace e parevano
pronti per saltarsi addosso.
-Dicevamo...- fece Potter allontanandosi di un passo
da Piton che rilassò le spalle -Abbiamo 24 ore di tempo e l'unico in
grado di
sciogliere la fattura è Voldemort.-
Arthur Weasley deglutì a vuoto da vicino Kingsley.
-Si signori.- mormorò l'uomo
con gli occhiali-Siamo caduti con tutte le scarpe nella loro trappola.-
//-----------------//
Harry calò una
parolaccia quando la pozione cicatrizzante si rovesciò come una marea verde
sulla bruciatura che aveva all'avambraccio, piegò le ginocchia e battè un pugno
al muro- PORCA VACCA TROIA!- sillabò appoggiandosi pesantemente
al lavabo - OHMERDA CHE DOLORE!!-
Si guardò attorno nella cucina deserta "Ginny!!"piagnucolò
disperato prima di sussultare allo sfrigolio sinistro che si levò dal palmo
della mano che teneva sul fondo del lavello- TONKS CHE CAVOLO DI POZIONE MI HAI DATO!- ululò con le
lacrime agli occhi.
Rovesciò un'altro paio di gocce di medicinale sulla ferita aperta,
e per poco non svenne per il dolore- GINNY!- urlò stavolta, al
diavolo il ginocchio sbucciato di Fred, lui era caduto, la sua mano invece
aveva avuto un'incontro ravvicinato del quarto tipo con una fattura tagliante
targata Bellatrix Black.
Sentì dei passi.
Finalmente Gin si era degnata di prestare qualche attenzione pure
a lui, si agitò nervoso, spostando il peso da un piede all'altro -Deve bruciare
tanto sta pozio...- si volse verso l'ombra che l'aveva raggiunto -...ne?-
Una piuma d'oca, uscita da una dei cuscini che coprivano le
seggiole, si sollevò per effetto della corrente, una boccetta di vetro
affumicato cadde in frantumi, Lily si portò le mani alla bocca sopraffatta
dall'emozione mentre Harry prima arretrava di un passo, poi le si avvicinava.
-Sei tu! Sei tu...vero? Quel bambino...Quel bellissimo bambino...-
Le labbra di Harry fremettero, ma non riuscirono a modulare nessuna risposta...
Era troppo bello, era semplicemente troppo bello per essere vero...Nemmeno nei
suoi sogni più sfrenati aveva mai sperato di poter guardare negli occhi sua
madre...Perchè, nonostante fossero passati molti mesi, ancora gli capitava di
svegliarsi nel cuore della notte, sopraffato dalla paura di aver sognato tutto,
il ritorno di suo padre, le ore passate assieme...
Si riscosse dai suoi pensieri grazie al tocco delle mani di Lily
sul suo viso. Gli aveva stretto delicatamente le guance e gli sollevato il
mento per guardarlo meglio in viso- Oh quanto sei bello...- la sentì
bisbigliare fra le lacrime - Come ti sei fatto bello...-
-Non piangere...- la pregò.
Lily rise in punta di labbra-Non posso farci
niente.- mandò fuori in un sussurro-...E poi stai piangendo anche
tu...-
Harry si rese conto solo in quel momento " e in una
maniera molto vaga" delle lacrime che gli bagnavano le
guance, prese fiato e arrossendo fino alla radice dei capelli chiese con una
vocina piccola piccola- Mamma...Ti posso abbracciare?-
-James che succede caro?-
Molly si avvicinò all'uomo appoggiato al battente della porta
della cucina, gli toccò il braccio e lui si volse a guardarla- Oh...Perchè
piangi?- gli chiese preoccupata -Non ti senti bene, vuoi sederti?-
James si premette un dito sulle labbra prima di indicarla un punto
infondo alla cucina.
La donna si sporse leggermente-Ooooh...- sospirò commossa
alla vista delle due persone che stavano piangendo apertamente aggrappate l'uno
all'altra-Sono così felice per Harry... Finalmente ha riabbracciato la sua
mamma...-
-Riabbracciato?- le fece eco James per poi dire di no con
il capo-Quei due non si sono mai lasciati veramente, Molly...Quell'
abbraccio dura da 16 anni.-
//-----------------//
Le
gambe di Harry tremavano ancora per l'emozione, si sentiva la testa leggera e
non riusciva a smettere di sorrider, mai alla vita aveva pensato che un giorno
sarebbe stato tanto felice.
Salì
i primi della scala conmanoalla ringhiera, si bloccò tenedosi la
fronte, era troppo stordito per i suoi gusti, non poteva essere solo un fatto
di gioia mal sfogata.
Allontanò
il palmo dal viso, lo guardò incredulo per un attimo prima di mandare un urlo
di terrore, era macchiato di sangue.
-Oddio...- mormorò in pieno panico.
Era
la prima volta che gli succedeva una cosa del genere, la cicatrice non aveva
mai sanguinato, nemmeno quando Voldemort gli aveva premuto una mano in faccia.
-Papà!- urlò.
Remus
sbucò dal salone, Harry tese una mano verso di lui.
L'uomo
lo fissò attonito per mezzo secondo prima di raggiungerlo, lo resse quando le
ginocchia gli fece scendere a braccia le scale-
Harry che ti senti?-
Harry
incrociò lo sguardo del suo ex-professore, come spiegargli? Era come se
qualcuno gli scavasse in testa con un paletta da gelato. Socchiuse le labbra
per rispondere , ma la voce gli si spense in un rantolo alla vista dell'ombra
che aveva preso lentamente forma alle spalle di Remus.
-ODDIO!-
Occhi
che parevano ardere risposero allo sguardo trasecolato del grifondoro, che si
volse con uno scatto spaventato verso Remus-
Sparito...- si disse trovandosi solo con la fonte di ogni male
sempre più vicina.
-Io so cosa cerchi Harry Potter.-
Il
ragazzo scalciò per tirarsi in piedi.
-La cura per il tuo amato padrino...Io ce l'ho ...Io posso
dartela...-
Harry
si trovò spalle al muro.
-Dovresti farmi solo un piccolo favore...-
-Tu da me non avrai niente!-
L'Oscuro
Signore prese fiato, più che seccato dall'indospenenza del ragazzo, sempre
sinceramente divertito, gli si chinò sopra e gli prese il mento fra il pollice
e l'indice.
-OH CAZZO!- sbottò il sedicenne.
Non
appena le dita del Mago una fitta di dolore gli era scoppiata in testa
facendogli vedere tutto bianco, tentò di scacciarlo, ma un gattino appena nato
avrebbe opposto maggiore resistenza di lui.
-Apprezzo il tuo coraggio, mai piegarsi hai ricatti, ma davvero
lascieresti morire Sirius, per il tuo stupido orgoglio?- gli disse con voce pacata
-Loro troveranno un modo per salvarlo.-
-Tuo padre non è mai stato uno sciocco, ha già capito che se vuole
salvare il suo amico deve accettare le mie condizioni...- gli rispose l'uomo con un
sorriso amabile- Sei disposto ad ascoltarmi?-
"Voldemort sta cercando di ottenere una cosa, una cosa che non
aveva l'ultima volta..."
Harry
sentì la voce di Sirius galleggiargli nelle orecchie, non sapeva bene per quale
ragione, ma sentiva che Voldemort stava per chiedergli proprio quella cosa -No!- sillabò . La mano dell'Oscuro Signore si
allontanò dal viso di Harry, il ragazzo crollò sulle ginocchia con un tonfo.
-Credevo che tu amassi quell'uomo.-
-Gli voglio bene più di quanto tu immagini.-
-E lo guardaresti morire?-
-Sirius preferirebbe morire piuttosto che accettare una tua
richie...-la voce di Harry tremò fino a spezzarsi, gli
occhi gli si riempirono di lacrime. Il buio che l'aveva inghiottito all'arrivo
di Voldemort era sparito, era tornato a Grimmauld, era nel salone.
Un
bambino sui 5 anni stava correndo appresso ad un boccino giocattolo.
Era
piccolo.
Con
le ginocchia sbucciate.
E
carino da morire.
I
capelli castano chiaro erano raccolti in un gonfio codino, gli occhi invece
erano di quell'azzurroparticolare che
Sirius una volta gli aveva detto essere segno distintivo del ramo principale
della famiglia Black.
-Chi è?- chiese all'ombra che gli era rimasta accanto.
-Ti presento James Remus Black.- disse Voldemort- L'adorato primo genito di Andrea e Sirius Black.-
Harry sentì le lacrime montare.
-Oh meglio, la felicità che tu vuoi portargli via.-
Lo
sguardo smeraldino di Potter incontrò quello dell'ex- Tom Riddle. Sembrava
voler urlare "Io non voglio portargli via
proprio niente!" ma Voldemort lo prvenne -Ragiona Harry, se Sirius muore quel bel bambino non
vedrà...- una risatina di scherno si levò dal mago, Harry si sarebbe
volentieri tappato le orecchie, ma sapeva che non sarebbe servito a nulla,
Voldemort gli parlava direttamente in testa- Devo
dire che per il piccolo Sirius diventare amico di tuo padre è stata la cosa
peggiore che poteva capitargli.-
La scena cambiò di colpo.
Il bambino era sparito.
Era di nuovo tutto buio.
Harry scivolò a toccare il pavimento con la fronte. Infondo
Voldemort aveva ragione, da quando Sirius era diventato amico di suo padre non
glie ne era capitata una giusta. L'incarcerazione, la latitanza e ora questo.
-Questo futuro...Si avvererà? Se Sirius sopravvive sarà felice?-
-Da qui a 5 anni ti assicuro che non ci sarà solo il piccolo James
a sgambettare per Grimmauld Palace.-
Harry annuì leggermente.
-Si?...Cosa?-
-Ti ascolto...Cosa vuoi?-
//-----------------//
-Papà
mollami se non vuoi che ti vomiti addosso!- urlò Harry, svegliandosi
di colpo dalla visione offertagli di Voldemort, con quel modo "dolce" che solo James, aveva per
ridestare la gente. Ovvero,afferrare per le spalle e scuotere forte!- Io ho... Voldemort lui...- mormorò sentendo
ancora la fronte bagnata di sangue gli occhi umidi di pianto-Papà.-
James scambiò uno sguardo con
Remus prima di poggiare una mano alla nuca del figlio e spingerselo fra le
braccia- Sta tranquillo...- lo consolò
cullandolo come un bambino- Va tutto bene...-
Harry tentò di
riprendere fiato, ma era talmente spaventato, indolenzito, frustrato che tutto
quello che riuscì a fare fu emettere un paio di sospiri rauchi contro la
camicia di James-Lui...Lui vuole una profezia...-gemette.
Potter rabbrividì serrando la
presa attorno alle spalle del figlio, cercando lo sguardo di Remus, che
contraccambiò la sua occhiata da dietro la mano che si era portata alla fronte.
Già era abbastanza
terrificante che Voldemort fosse riuscito a mettersi in contatto con Harry in
un modo talmente profondo da fargli sanguinare la cicatrice e perdere
conoscenza, quella... Quella era una vera castastrofe.
-Una profezia?- chiese piano il
licantropo.
Harry si volse a
guardarlo, scostandosi un po' dal padre
-Si...Per la vita
di Sirius, una profezia che si trova nell'ufficio Misteri.-
-Oh...Ti sei
ripreso meno male.-
Harry si volse verso la
madre, e nonostante fosse ancora piuttosto scombussolato non potè fare a meno
di lasciarsi sfuggire un sorrise quando la vide inginocchiarsi accanto
a James. Era la prima volta
che vedeva i suoi genitori assieme, sentì salire un groppo in gola quando Lily
poggiò distrattamente una mano sul ginocchio di James per meglio sistemarsi a
sedere sui calcagni.
-Mamma.- pigolò.
-Si?-
Scrollò il capo con un
sorriso-No niente...-
Si tirò su aggrappandosi al
corrimano, al momentonon se la sentiva
di fare domande " Ti ricorderaimai dell'amore della tua vita?" aveva
voglia di chiederle, "Ricordi davvero la mia
faccia da piccolo, oppure papà ti ha fatto andare in overdose di foto per non
farti fare brutta figura?" poi lì vide.
Vide sua madre alzare una
mano pertoccare una gocciolina di
sudore che era scivolata fino alla punta del naso di James, prima di scostargli
i capelli dalla fronte.
Si sentì sciogliere.
Forse la sua mente non li
ricordava, ma erano sempre stati lì, nel suo cuore. James si alzò facendo forza
sul bastone-Cerchi Ginny ?- gli chiese.
-EH? Ah, si.-
-E' in camera...-
Lily guardò prima James, poi
Harry, poi ancora James.
-Chi è Ginny?- trillò allegra.
-La nostra futura
nuora, tesoro mio.-
-Papà!-
-Oh, dimmi che non
sei innamorato perso di lei...-
-Certo che sono
innamorato di lei !-
-Sentito Ginny ?-fece Prongs guardando oltre
la testa del figlio, indicando con un cenno del capo a Lily dove guardare.
Il ragazzo si volse paonazzo
in viso, Ginny era sul pianerottolo con le guance che avevano toccato
temperatura lava vulcanica.Adorava James,sul serio, ma a volte "come in quel momento" lo avrebbe
volentieri strozzato.
-Andiamo..su.- esclamò Harry raggiungendola
sul pianerottolo e tirandola per un braccio.
-Sei un bastardo.- esclamò Remus non appena
Harry fu sparito dalla vista, Lily annuì con un cenno del capo.
-Avevo bisogno di
un buon diversivo per allontanarlo.-
-Raccontalo a chi
non ti conosce.Avevi voglia di divertirti.-
James guardò
l'amico prima di buttarglisi addosso con "oh
Moony!" che fece sorridere Lily, non ricordava ancora molto di James, ma
sarebbe stato divertente scoprire tutto di lui.
-Moo! Dove vai?- piagnucolò James
quando l'uomo si divincolò dal suo abbraccio- Da Tonks?-
-SCEMO!-
-Ha un viso molto
dolce.- mormorò Lily non appena Remus fu scomparso dalla loro vista-Sembra davvero
una brava persona.-
James le rivolse
un'occhiata malandrina.
-Che c'è?- gli chiese Lily,
captando la vena divertita che l'animava- Perchè fai
quella faccia?-
Potter le sorrise
buffo-Vabbeh che il primo amore non si scorda mai, ma questo è da
delitto d'onore!-
-Come?-
James si trascinò
verso la cucina ridacchiando sotto i baffi.
-James! In che
senso primo amore?! Eddai dimmelo!-
//---------------------//
La porta della
cantina era socchiusa.
Remus la fissò
perplesso per un attimo prima di afferrare il pomello e spingere. Scese il
primo scalino dei quattro che portavano all'ambiente che era diventato la
prigione di Peter Minus, socchiuse leggermente gli occhi, e grazie alla sua
vista "da lupo" nonostante il buio riuscì a distinguere
i contorni di una figura prona sul pavimento.
-Ninfadora!- urlò
precipitandosi dalla ragazza.
Se la rigirò fra
le bracciae si chinò sul suo viso.
Sospirò quando sentì il suo fiato battergli sul viso. Grazie a Dio era solo
svenuta.
La sostenne
contro di sè, le strinse un braccio attorno alle spalle fece per sollevarla,
quando la vide aprire gli occhi e guardare un punto preciso oltre la sua
spalla.
-Minus...- mormorò Tonks
poggiando una mano sul petto di Lupin -Girati...-
Remus fece per
girarsi, ma la pressione di una bacchetta contro la tempia la costrinse a
rimanere fermo dov'era.
-Tu...Sei quello
che odio più di tutti.- sibilò la voce di Minus- Un mostro...Una
mezza-bestia...Eppure loro ti adoravano...-
Remus incontrò lo
sguardo di Ninfadora, le sorrise,per rassicurarla mentre le faceva passare una
mano in mezzo
alle scapole per
nasconderla alla vista di Minus.
-Sai che sono
stato io a montare Sirius contro di te? Oh...Quello che non si può fare con la
Legimanzia...-
Con un movimento
quasi impercettibile del polso,Lupin fece scattare una bacchetta fuori dalla
manica della giacca, Ninfadora lasentì
contro la schiena, guardò Remus che sollevò leggermente le sopracciglia.
-Ehi ragazzina...-
chiamò Peter.
Tonks gli rivolse
uno sguardo di puro odio mentre Remus lavorava dietro la sua schiena per tirare
fuori la bacchetta.
-Lo sai che ti
stai strusciando con un Lupo Mannaro? L'hai mai vista la cicatrice che ha al
fianco? Ti assicuro che è ributtante...Tutta aperta e slabbrata.-
Se avesse avuto
un briciolo di energie in più Tonks sarebbe saltata addosso a quel
mostriciattolo. Ma si era visto allo specchio negli ultimi anni? Come si
permetteva di insultare Remus, lui che pareva uno scherzo della natura.
La bacchetta
affondò fra i capelli di Remus, l'uomo chiuse gli occhi mentre un sorriso
malato si apriva sul viso di Wormtail.
-Avada...-cominciò.
Tonks appoggiò la
testa contro il petto di Remus, due voci terminarono nello stesso momento
l'incanto, poi un tonfo.
-Ehi
piccola...Apri gli occhi.-
Ninfadora si
allontanò lentamente , guardò prima Remus poi
il corpo senza
vita di Minus, poi Malacchio in cima alle scale. Tirò un sospirò di sollievo.
-Stai bene?- gli chiese Remus
toccandogli la nuca.
-Credo...- lo abbracciò di
slancio strusciando il viso contro il suo collo- Credo...di sì
Remus.-
//-----------------//
-Oh no...Mi sono addormentata!-
Andrea tirò su la testa dal
cuscino con un mezzo sbadiglio e una fitta alla cervicale. Si era addormentata
con il capo poggiato contro la spalla di Sirius, una posizione per niente
comoda, ma forse a causa della stanchezza l'aveva fatta partire per il mondo
dei sogni in due minuti netti.
Si stropicciò gli occhi
mentre si stiracchiava la schiena, nel sonno aveva perso gli occhiali, quindi
le ci volle più di qualche vigorosa strofinata per mettere a fuoco l'ombra
accanto al letto, che all'inizio aveva classificato come un quadro .
-Oh!- scattò.
Lilyscostò lo sguardo dal viso sofferente
dall'uomo a letto per rivolgerle un sorriso di scuse-
Mi spiace...Non volevo spaventarti.- le disse- Cercavo il bagno.-
La biondina la fissò con gli
occhi sgranati per la sorpresa, aveva ancora i nervi a fior di pelle per la
battaglia appena trascorsa e trovarsi all'improvviso di fronte ad una
sconosciuta le aveva fatto scattare tutti i campanelli d'allarme del suo
sistema nervoso.
-Lei...Chi è?- buttò fuori in un soffio.
La rossa fece una faccia
strana prima di ricordare che quella ragazza bionda non c'era quando James
l'aveva presentata a tutti, le tese la mano -Ciao.
Io sono Lily.-
-Lily? La moglie
di James?-
-Si.-
L'Auror saltò in
piedicon un urlettò contento- Finalmente una
bella notizia.- cinguettò afferrando con entrambe le mani le dita
tese di Lily e scrollandole allegra- Io mi chiamo Andrea. Piacere di
conoscerla.-
-Piacere mio
Andrea...-rise la rossa-E dammi del tu.-
Aveva capito
subito che quella poveretta aveva bisogno di una buona notizia più dell'aria.
Era felice di essere stata utile a qualcuno. Da che era arrivata non aveva
fatto altro che sentirsi a disagio con tutti " tranne con
James e Harry.."
-Lui chi è?- chiese indicando
Sirius.
-Lui?
Sirius...Sirius Black.-
-Marito?-chiese
dolcemente.
La ragazza
divenne in un secondo rosso pomodoro- NO!- quasi gridò.
-Ehi...Non dirlo con quel
tono...Potrei offend...offendermi.-
Lily abbassò lo
sguardo incontrando quello di Sirius che aveva socchiuso gli occhi,
probabilmente infastidito dalle loro voci. Una violenta sensazione di deja-vu
l'attraversò,
di fronte a
quelle iridi grigio cielo... "Il cane..." si disse.
-Lily ...- mormorò
contraccambiando il suo sguardo - Allora James è riuscito a salvarti...Sono
...Sono davvero felice...-
Lily gli toccò la
mano prima di stringergliela -Come mai sei a letto?- glichiese -Stai male?-
-Diciamo che sono
stato meglio.-
Lily lo lasciò
andare- Il bagno?- chiese.
-Infondo a
sinistra.-
-Grazie.-
Uscì e Sirius si
volse a guardare Andrea.
-Manina!- le disse con una
vocetta da bimbo.
-Sei regredito
allo stadio infantile?-
-Sei un mostro di
crudeltà con me.-
-E allora?- fece la ragazza
sedendosi e stringendogli la mano.
-E allora mi
piacida matti.-
//-----------------//
-James calmati per
favore.-
-Calmarmi? Dovrei
calmarmi?-
Il pugno che
James aveva calato sul tavolo risuonava ancora nelle orecchie dei presenti,
l'Ordine non si sarebbe mosso per salvare Sirius e lui si era quasi fratturato
la mano contro il tavolino.
-Non possiamo
accettare la rischiesta di Voldemort.-
-Ma lasciare
morire Sirius possiamo invece.-
Remus aveva una
faccia che faceva spavento, seduto vicino a James non aveva avuto reazione
visibile alle parole di Moody, ma non aveva frenato lo scatto di nervi
dell'amico chiaro segno che era d'accordo con lui.
-L'Ordine viene
prima di tutto... Anchedelle nostre
vite.-
-Ma fottetevi...-James afferrò il
bastone , Remus si alzò facendo cadere la seggiola, Arthur Weasley tentò di
fermarli, ma erano infermabili.
-James!Remus! - scattò Moody.
L'uomo si volse a
guardarlo.
-Se uscite da
quella porta non farete più parte dell'Ordine della Fenice.- li minacciò.
L'Animagus tirò
le labbra carnose in un sorrisetto- E così sia.- mormorò
scoccando un'occhiata verso Lupin, che annuì
-...Noi andiamo a
salvare Sirius.-
Harry si alzò di scatto.
Molly tentò di
trattenerlo, ma si liberò di lei con uno strattone per nulla gentile- Papà voglio
venire con te.- esclamò imboccando la porta, per zittirsi alla vista
di Piton che si era parato di fronte al camino.
-Mocciosus
levati.- sillabò James.
-Severus per
favore.- lo pregò Lupin.
L'uomo guardò
prima uno poi l'altro malandrino, mentre alle spalle di Harry piano piano si
radunavano Moody, Kingsley e i Weasley.
-Tieni.- disse cavando
dalla tasca una boccietta di liquido chiaro e allungandola verso James.
-Che ci devo
fare?-
-Berla.-
-Perchè?-
-Tu bevila.-
-E perchè dovrei
fidarmi?-
Piton guardò
verso le scale dove c'era Lily " Le ho già fatto abbastanza
male." gli rispose sotto voce "Non ti torcerei un capello di
fronte a lei. Bevi."
James lo guardò
per un lungo momento prima di stappare con i denti la boccetta e portarsela la
bocca e berla di un fiato.
-Dovrebbe fare
subito effetto.- disse il professore Serpeverde con un'espressione
compiaciuta e infatti pochi secondi dopo James cacciò un urlo di dolore e cadde
in ginocchio ai suoi piedi.
-SEVERUS! -esclamò Remus
mentre Harry si lanciava verso il padre -Che cavolo gli
hai dato!-
Harry si
inginocchiò accanto a James , lo tirò su e cacciò anche lui un urlo- REMUS GUARDA! -, mentre Lily,
che si era quasi ammazzata per le scale per raggiungere marito e figlio si
portava le mani alla bocca.
-Cosa?-
Il ragazzo
costrinse il padre a tirare su la testa e a guardare l'amico, che sbiancò per
la sorpresa. Dal viso di James erano sparite tutte le cicatrici...
Fine capitolo.
Next ------>Breathelles
Grazie a :
lyrapotter : nee san
potresti per favore richiamare i cani? Sono due giorni che
L'unica fonte di
luce proveniva dalla lampada di comodino che qualcuno aveva poggiato a terra e
coperto con un foulard. James aveva dovuto strizzare gli occhi per mettere a
fuoco i contorni della persona a letto e di quella che la vegliava, con la
testa fra le mani -Ehi.- chiamò spalancando la porta.
Andrea sollevò lo
sguardo, lo fissò per un lungo momento poi guardò Remus, poi si stropicciò gli
occhi con una mano -James?- chiamò lentamente e con una certa fatica dato che
la sua mascella inferiore si era sganciata con un sonoro "CRAC!" da
quella superiore.
James si passò una
mano fra i capelli con un sorriso -Avevo dimenticato che effetto faccio alle
donne.- scambiò uno sguardo con Remus che sollevò un sopracciglio con uno
sbuffo. E lui aveva dimenticato quando James potesse essere vanitoso...-Non mi
sembra il momento Prongs !- lo rimproverò.
Potter fece un gesto
vago con la mano mentre lasciava andare il pomolo della porta e si avvicinava
al letto - Dai Moony scherzavo...- disse con un sorriso-Non t'arruffare.- si
sedette sul bordo del materasso sotto lo sguardo ancora scioccato di Andrea .
Remus si chiuse la
porta alle spalle, mentre James si allungava ad appoggiare la mano su quella di
Sirius, prese una seggiola e si sedette -Sirius.- chiamò dolcemente James
serrando delicatamente le dita dell'amico- Ehi...Apri gli occhi forza.-
Si udì un gemito
soffocato.
Sirius si mosse
lentamente sotto le coperte prima di aprire gli occhi. Lo videro battere le
palpebre perplesso prima di tirare le labbra in un broncio perplesso-Ti sei
dato alla chirurgia plastica?- chiese all'amico fraterno mentre Remus prendeva
una seggiola e si sedeva vicino ad Andrea .
James rise
scrollando il capo- No...Mocciosus.-
-Mocciosus?- ripetè
Black , gli occhi sgranati per l'incredulità- Merlino...Non è uno dei quattro
segni biblici dell'Apocalisse? Severus Piton che ti aiuta...-prese fiato paonazzo in viso, parlare stava
diventando sempre più difficile.
-Più che aiutarmi
direi che mi ha usato come cavia da laboratorio. Vedi, qualche anno fa è stato
ingaggiato dalla famiglia Paciock per trovare una cura per eliminare o per
almeno alleviare i dannicausati delle
Crociatus...- spiegò Prongs mostrando all'amico una boccetta di liquido
azzurrino -...Molto probabilmente la vecchia Augusta voleva trovare un modo per
recuperare figlio e nuora, maPiton non
è riuscito a trovare una cura abbastanza potente che arrivasse ad agire a
livello celebrale.- fece saltellare il flaconcino nel palmo della mano, gli
dispiaceva da matti per Frank e Alice, ma quello che per loro era un fiasco per
lui si era rivelato una manna dal cielo- ... In compenso, è riuscito a creare
un'agente che agisce perfettamente al livello cutaneo e osseo, è un farmaco,
non una pozione definitiva, se voglio rimanere in queste condizioni fisiche
dovrò restarci attaccato come un bebè al biberon, ma direi che non è un gran
sacrificio,no?-Guardò Remus, lui praticamente viveva in simbiosi con la pozione
anti-lupo e non si lamentava, quindi anche lui poteva farlo.
Sirius chiuse gli
occhi con un sorriso stanco, Andrea si agitò nervosa sulla seggiola, a lei, con
tutto l'affetto che aveva per James, non fregava nulla della cura che Piton
aveva trovato per le Crociatus... Lei voleva il contro-incantesimo per salvare
Sirius, E BASTA !
Si gonfiò come un
tacchino pronto all'attacco,stava per
scoppiare in quella che aveva tutte le premesse per essere una crisi di nervi
coi fiocchi, ma fu bloccata sul più bello dalla mano di Remus che le si
appoggiò sul capo.
-Buona ci stiamo
arrivando.- le disse il Lupo Mannaro mentre le si sgonfiava come un sacco vuoto
e riprendeva il suo colorito naturale-...Non perdere la calma....- rivolse a
James un'occhiata significativa e questo preseun bel respiro.
-Sirius.- chiamò
scrollando la mano sotto la sua.
-Uhn?-
-Siamo venuti a
salutarti.-
-Dove andate?-
James guardò Remus
che fece una faccia paurosa, erano sempre stati pessimi a mentire-...Da
Malfoy...-mormorò . Dato che era inutile rifilargli una balla tanto valeva
essere il più diretto possibile.
-Perchè?-
-Per salvare la tua
pelliccia, cagnaccio .-
-No. Voi non vi
muovete da qui.-
I due Malandrini
sospirarono mentre il terzo cercava di trovare un modo per tirarsi a sedere-
Non vi farete ammazzare per me...- gemette aggrappandosi alle braccia di Andrea
che era saltata in piedi per aiutarlo- Tu sei padre di famiglia...E tu...Tonks
mi ucciderebbe...- tossì sangue contro la felpa della giovane a cui si stava
stringendo come un bambino -...Quindi...Non...-
-E all'angioletto
che hai accanto non ci pensi?-
Sirius sgranò gli
occhi.
Sollevò lo sguardo
fino ad incontrare lo sguardo di Andrea che contraccambiò con un'espressione
che avrebbe intenerito un blocco di cemento. Aveva pensato a tutti tranne alla
persona che nell'ultime 8 ore non lo aveva lasciato un momento.
-Senza contare che
tu faresti lo stesso per noi, no?-
-Si,ma...- Adesso si
che si sentiva in colpa...
-Non ti
preoccupare...Ci conosci, siamo dei duri.-guardò Remus che per sfilarsi la
cravatta si era arrufato come un gatto-...Remus per cortesia, non fare quella
faccia sembri un gattino finito in una tinozza.-Lupin si appiattì i capelli in
testa, con una mano
-Nooo...Adesso
sembri un pechinese spaurito ...-
-Fottiti Jaime.-
-Ehi, sbaglio o in
questi anni sei diventato più sboccato?-
-Ha avuto un picco
di testosterone...- rise Sirius, prima di tornare serio- OK, ho capito, non
riuscirei a fermarvi nemmeno se vi sparassi ad una gamba...- disse con un filo
di voce mentre mentre Andrea lo aiutava a stendersi-Quindi vi dico solo una
cosa... Vedete di tornare...- le labbra gli tremarono quando vide James si
alzarsi per seguire Remus già accanto alla porta- Omi avrete comunque sulla coscienza, perchè
Lily, Harry e Dora mi farebbero saltare in aria come un fuoco d'artificio, se
vi succedesse qualcosa...-
-Si,ci vediamo dopo.-
La porta si era
chiusa alle spalle di James da qualche seconda quando Sirius si era portato le
mani alla faccia con un sospiro stridulo- Sirius...- lo chiamò dolcemente
Andrea -Non fare così, dai...- cercò di togliergli le mani dal viso, ma Sirius
non pareva intenzionato a darle retta- Se la caveranno...Li conosci...-
-Proprio perchè li
conosco...- mormorò Blackcon il respiro
sempre più pesante-Quegli idioti, chissà che hanno in mente...- con una vera
prova di forza Andrea riuscì a farle scostare le mani dal viso-...Andrea, sono
venuti a dirmi addio...-
-Cos'è quel
broncio?- chiese James superando Remus di un paio di scalini, fermandosi di
fronte a lui- A che pensi?-
-Penso che stiamo
scivolando a passo di danza verso una morte orribile.- gli rispose Lupin
poggiando la mano alla ringhiera- Penso che siamo completamente impazziti...-
si passò una mano fra i capelli portandoli indietro-...Penso che in questo
momento ci starebbe bene come colonna sonora "Eye of the tiger".-
James rise
sfilandosi gli occhiali dal naso e pulendosi con un lembo della
giacca-...Fidati di me, Moony...- gli disse battendogli una mano sulla spalla-
Riperteremo a casa la pelle, non ho la minima intenzione di morire ora che ho
ritrovato Lily e Harry.- si volse a scendere un'altro scalino
-E poi a me quella
canzone mi da sui nervi.-
//-----------------------------//
-Sei sicuro che non
vuoi che venga con te?-
-Tesoro, ne abbiamo
già parlato.-
-Però...- Harry non
era mai stato un tipo dalla lacrima facile, ma si sentiva ad un passo dal
frignare come un moccioso, tirò su col naso mentre James gli prendeva il viso
fra le mani e gli poggiava un bacio fra i capelli- Sta attento...Mi
raccomando...-bisbigliò. Ora che aveva
capito che cosa significava ad avere un padre non voleva rischiare di rimanere
senza, lo guardò da sopra le lenti appannate degli occhiali mentre si
avvicinava a Lily.
-Fa attenzione.- la
sentì dire mentre gli aggiustava il colletto della giacca con gesti nervosi-
....guardati le spalle.-
-Non temere...- le
rispose James con un sorriso.
-E vedi di tornare.-
gli scostò i capelli dalla fronte, non sapeva come mai, ma quel gesto era per
lei era naturale come respirare- Non fare scherzi.-
-Si...Si...- le
poggiò una mano sulla nuca e la spinse contro le sue labbra, le schioccò un
bacio sulla fronte- E quando tornerò vedremo di fare qualcosa per la tua
memoria.-
-D'accordo.-
James allontanò a
malincuore la moglie per rivolgersi a Remus che era di fronte al camino, gli
gettò un braccio attorno alle spalle e lo scosse - Fatto tutto?-gli chiese soffiandogli in faccia per
scostargli i capelli che per colpa sua gli erano finiti davanti agli occhi.
-Fatto tutto.-
-Possiamo andare?-
-Possiamo andare.-
-L'hai dato un
bacino a Dora?!-
-JAMES!-
Remus allontanò
l'amico da sè con una mezza spinta e una pedata sul sedere, Potter saltellò
massaggiandosi la parte ammaccata con una mano, Lily sospirò sollevata mentre
passava un braccio attorno alle spalle di Harry, quel pagliaccio aveva sempre
avuto il dono di risollevarle il morale anche nelle situazioni più disperate.
Singhiozzò
sopraffata da una fitta di dolore che le attraversò le tempie.
-Mamma?-
-Eh?No...Niente...Sto
bene....-
Harry stava già
abbastanza male era meglio evitare di caricarlo di altre preoccupazioni, gli
baciò una guancia e strinse di più la presa attorno alle sue spalle prima di
lasciarlo andare.
-Andiamo Harry... -chiamò James.
-Si.Papà.-
-E vedi di obbedire.
Quando ti dirò di andare, tu andrai, ok?-
-Si.-
//-----------------------------//
-Ehi, come dicono su
quel film? L'unico scarafaggio buono è uno scarafaggio morto.- esclamò James
mentre usciva dal camino di Malfoy Manor-Vedi di ricordartelo Moony. Nessuna
pietà.-
Remus si scrollò la
polvere dagli abiti lisi, sapeva cosa voleva dire James, annuì con un sospiro
mentre tirava fuori la bacchetta-Andiamo?-chiese massaggiandosi il polso che
Harry gli aveva strattonato prima di lasciarlo entrare nel camino.
-Andiamo.-
//-----------------------------//
-Sono venuti solo in
due?-
-Così sembra.-
-Sciocchi.-
Malfoy si alzò con
un sorriso, le cose stavano andando meglio del previsto. Le sue spie lo avevano
appena informato che Lupin, Potter e quella piaga di suo figlio si erano
introdotti al Ministero e avevano trafugato la Profezia tanto desiderata
dall'Oscuro Signore e ora glie la stavano consegnando solo in due.
-Andiamo.-
Bellatrix si volse
verso la porta in uno svolazzo della lunga
chioma scura-
Lasciami Lupin, Lucius.- disse al cognato che
inarcò un
sopracciglio- Secondo quello che mi ha detto Peter, è
un buon candidato a
diventare genero di mia sorella.-
L'uomo guardò la
donna accanto a sè con una luce di perversa accondiscendenza negli occhi-Certo
mia cara,Lupin è tutto tuo...Io voglio solo Potter.-
//-----------------------------//
-James Potter...-
James si volse mani
in tasca verso Bellatrix, la donna gli era scivolata alle spalle silenziosa
come un serpente per poi bloccarsi al movimento del polso fatto da Remus.Durante lo scontro a Grimmauld Place si era
resa conto che Lupin teneva una bacchetta di riserva nella manica destra della
giacca, quindi era meglio non prenderlo sotto gamba.
-Uao scoppi di
salute.-
-Scoppio di
salute...? Beh, si...Sono 15 anni che non stavo tanto bene.-si scambiò un'occhiata con Remus, li stavano
lentamente circondando,Malfoy, Tiger,
Goyle, Rockwood... E anche qualche altra faccia nuova, qualche nuova leva di
Voldemort.
-Hai la profezia?-
-Voglio la
contro-fattura.-
-Prima la profezia.-
-Non sono nato ieri
dolcezza.-
Bellatrix mese mano
alla bacchetta, ma Remus fu più lesto di lei e gli puntò la sua addosso- Non...
farmi...irritare..- le sillabò contro -La luna piena non è passata da nemmeno
12 ore, non sono molto incline all'indulgenza in questo momento.-
James fece una
faccia che era tutto un programma mentre cavava dalla tasca del giaccone uno
globo di vestro dentro cui si agitava una nuvola di fumo azzurrognolo.
-La contro-fattura.-
Gli occhi nocciola
di Bella incontrarono quelli di Lucius, l'uomo fece un movimento d'assenso con
il capo e la donna tirò fuori dalla scollatura una specie di pietruzza rossa,
tonda e liscia grande più o meno quanto un fagiolo.
-E' un rubino Sangue
di Piccione.- spiegò lanciandola a James che la prese al volo con una
mano-Riducilo in polvere e mescolalo in pozione a base di malva di roccia,
radice di mandragola, aconito e barba di frate.-
-Barba di frate?-
chiese Remus.
-E' un erba, Remus.-
gli rispose James-Che si mangia anche...-
-Ora la profezia.-
James cercò lo
sguardo di Remus , che fece un piccolissimo scatto con le sopracciglia.
Tese la profezia a
Bella che glie la strappò di mano con un verso eccitato- Bravissimo Potter.-
gli disse allontandnosi di un passo- E ora.- i due Malandrini sospirarono in
coro-In guardia.-
//-----------------------------//
-Merda secca lo
sapevo che sarebbe finita in questo modo.- esclamò Remus sedendosi dietro lo
stesso divano dove James aveva trovato riparo -Dobbiamo arrivare al camino .
Non riesco a Smateriallizzarmi fuori dalla casa-
-Lo so Ramie,
nemmeno io riesco a Smateriallizarmi fuori da qua...- gli rispose James,
affondando la testa fra le ginocchia per sottrarsi all'espolsione di un vaso
proprio sopra di loro- Solo che al momento mi sembra un po' difficoltosa la
strada verso la libertà... ABBASSATI!-
Gli prese la testa
con una mano e lo costrinse ad abbassarsi, Remus si appoggiò al pavimento con
una mano prima di sollevare lo sguardo e di incrociare lo sguardo allucinato di
Bella, che si era portato accanto a loro senza fare rumore.
-CAZZO!- urlò James.
-Avada kedavra.-
Un lampo verde
illuminò la stanza, la donna scalciò l'aria stizzita, qui due erano scomparsi
in una nuvoletta di fumo bianco ad un soffio dell'Anatema di Morte, si volse e
si ritrovò di fronte solo Remus.
-Oh dolcezza...Eri
tu quello che volevo.-
-Mi spiace. Non mi
piacciono quelle più vecchie.-
//-----------------------------//
-Potter.-
-Malfoy.-James
strinse la presa attorno alla bacchetta mentre Lucius si piazzava ben bene di
fronte al camino-Che brutti lividi...Non ti sei ancora ripreso dal nostro
ultimo scontro.-
Il Serpeverde
digrignò i denti- Stupeficium!-snudando la bacchetta e puntandola contro James.
-Protego!-
//-----------------------------//
Voldemort strinse
fra le mani il globo di vetro che gli aveva portato Rockwood, lo portò a favore
di luce ed attese che il fumo formasse il viso della veggente.
-...Tradito lo
crederanno morto...- gracchiò una voce roca
- Dopo molti anni
tornerà da chi ama...-
Quella non era la
Profezia che voleva!
Quella Profezia non
era stata fatta per il figlio, ma per il padre il giorno della sua nascita!
MALEDIZIONE!
Rockwood diventò
verdognolo per la paura, se avesse potuto avrebbe scavato una buca dove infilarsi
nel marmo rosa su cui era inginocchiata, lanciò un'occhiata terrorizzata a
Tiger e Goyle che erano scivolati via dalla portata di calcio dell'Oscuro
Signore.
-POTTER VI HA
GIOCATI!-
Aveva sbagliato!
Aveva sbagliato a lasciarlo in vita.
//-----------------------------//
James arrancò verso
il salone tenendosi nel palmo della mano la ferita che gli aperto in due il
gomito sinistro. Quello stronzo platinato di Lucius, gli aveva quasi fatto
scoppiare l'omero prima di fargli il favore di beccarsi un Everte statim in
testa
-Remie!- chiamò
sbucando nella sala dove trovò solo Remus in piedi di fronte a Bellatrix ,
bocconi a terra- Andiamo, ormai avranno capito che li abbiamo presi per il
culo...-
Lupin fece di si con
il capo mentre abbassava la bacchetta
-Arrivo...- gli
disse girandosi.
Molte volte in
passato gli avevano detto di non dare mai le spalle al nemico se questo non è
cadavere, glie lo avevano ripetuto fino alla nausea e lui stesso lo aveva detto
agli studenti quell'anno in cui era stato docente ad Hogwarts.
Eppure lo fece ...
Diede le spalle a
Bellatrix senza averla finita.
-Remus...- scattò James - REMUS NO, GIRATI!-
Lupin fece
un'espressione sorpresa, prima di realizzare che stava succedendo. volse solo
la faccia e vide Bellatrix avventarsi su di lui con la sua bacchetta
trasfigurata in un pugnale.
-Cazzo...-
Ninfadora fissò
scioccata la tazza che si era crinata sotto il suo sguardo...Gran brutto segno.
James vide Remus
roteare gli occhi al soffitto.
Un filo di sangue
gli scendeva dall'angolo della bocca fino al collo mentre Bella sfilava il
coltello dalla sua schiena con un sorrisetto soddisfatto.
-Addio bel
lupacchiotto.- rise svanendo in un lampo di fumo nero mentre James correva a
reggere l'amico, afferrandolo sotto le ascelle per tenerlo in piedi.-REMUS,NO!
NO! PERDIO NON PUOI FARMI QUESTO.-
Crollò in ginocchio sotto il peso di Remus
che gli si appoggiò addosso a peso morto, con un violento sboccò di sangue che
gli fece caldo sulla camicia- Ehi! Remus coraggio! Andrà tutto bene...Remie
parlami!!-
Lupin non gli rispose...James lo strattonò
sentendo le lacrime montare-NON PUOI FARLO! NON PUOI MORIRE, CHE CAZZO GLI
RACCONTO A DORA!?-
Remus sospirò contro
il suo orecchio, sembrava voler rispondere alle sue implorazioni, ma non riuscì
a fare altro che affondare la faccia contro la sua spalla.
-REMUS!-
Fine prima parte del
capitolo:
Salve, siamo Ara
chan, Julie san e Nina, le coinquiline di Ino chan. Siamo spiacenti di
informarvi che subito dopo aver scritto questo capitolo Ino chan è stata
aggredita nel suo letto.fortunatamenteè riuscita a scampare all'agguato, ma da quel
giorno abbiamo perso le sue tracce...
Molti dicono che si
sia imbarcata su un peschereggio finlandese, altri che sia diventata un
minatore in Cina, ma non abbiamo nulla di certo.
Un grazie ENORME a:
rosy823 : sono
davvero contenta che la storia ti piaccia! Grazie per il commento!
SakiJune : Beh sai,
nella foga del momento si può dire di tutto. Fidati te lo dice un'esperta! La
seconda parte del cappy e l'ultimo di "Like the moon ..." dovrebbero
essere già nella tua casella di posta, ma non ne sono molto sicura, io e la
tecnologia, siamo due universi a parte e il mio pc è un residuato della grande
guerra, non sono sicura che siano partiti. Mi sa che riproverò nel pomeriggio!
XD
kia88oc: D'accordo
non te lo dico...XD No, dai tranquilla, Lily e James rimarranno di sicuro
assieme, ma sugli altri due Malandrini, non ti dico nulla, non vorrei rovinarti
la sorpresa!
Lyan : Mi sa che hai
smesso di adorarmi eh? Già , James è tornato ad essere il figo di sempre
"beata Lily *ç* "e sicuro che i Malandrini non si sarebbero arresi,
l'amicizia prima di tutto anche a costa di andare contro i voleri dell'Ordine.
bulmettina: Sai,
penso che le tue preghiere dovrebbero spostarsi da Sirius a Remus, una coltella
alle scapole non è una sciocchezza! ^__^
jomarch : La memoria
di Lily sarà il nodo gordiano degli ultimi capitoli della storia! James dovrà
faticare un bel po' per farsi ricordare dalla sua dolce metà ^__^
Vale Lovegood :
Nemmeno loro a quanto pare sapevano come fare per farsi ammazzare, o almeno
Remus!^__^Avevo già pensato ad un happy
ending per Piton, molto What if, ma dato che questa fiction è una specie di
festival del "E se..." non sarà un problema realizzarla,no?
erikappa : non sei
la prima che mi ha fatto notare che ho un po' abbandonato Harry e Ginny!Con tutto quello che è successo me li sono
persi un po' per la strada! Vedrò di farmi perdonare nei prossimi capitoli!^__^
Padfoot_07 : Già
James adesso è la versione invecchiata di Harry* sbaaaav* Sono strafelice che ti piaccia come rendo i personaggi, sopratutto Andrea" sarà perchè sono la
sua mammina ...MUHAHAHA!" Grazie per il commento!
lyrapotter : Ho la
netta sensazione che dopo questo cappo i cani non li richiamerai più vero, nee
chan? Dai...Non vuoi sapere se Remus si salverà oppure,no? Sai che se muoio
sbranata dai tuoi cani non lo saprai,sai?
felpafan: Grazie!
Sono contenta che la storia ti piaccia!e spero che continuerai a leggere!
James socchiuse
un'occhio, infastidito dalla presenza che sentiva sdraiato sulle coperte vicino
a lui- Non sei un po' troppo grande per dormire con paparino?-
Harry aprì anche lui
un'occhio rispecchiando perfettamente la smorfia del padre- Nel mio letto c'è Moody...- gli rispose in uno
sbadiglio che sollevò alcuni dei ciuffi disordinati che coprivano la fronte di
James- Anche se sai, non sono sicuro che stesse
dormendo...-
-Protendi per
un'accidenti fulminante?-
-Dormiva con
un'occhio aperto, m'ha fatto paura.-
-Non dormiva,
tranquillo, dorme con un occhio aperto come i marines.-
Si
stiracchiarono nello stesso momento, avevano passato le ultime due ore ad
ascoltare gli improperi di Remus in direzione di Bella. Ci vuole forza per
uccidere un uomo con una coltellata alla schiena e grazie a Dio la figlia
maggiore di Cygnus Black ne era quasi sprovvista.
-Sirius? Si è
svegliato?-
-Si, l'ho
lasciato che mangiava.- si lasciò sfuggire una risatina, al
ricordo della faccia di Andrea mentre Sirius pretendeva di essere imboccato
proprio da lei. James emise un piccolo sospiro di sollievo, per un momento
aveva temuto di aver perso due delle persone che più amava al mondo. Il panico
del momento gli aveva fatto dimenticare la tempra di Moony e la resistenza di
Paddy.
-Papà-
-E' morto.-
-Dai...-
James volse la
testa verso il figlio.
-Adesso è rimasto
solo il problema di come far recuperare la memoria alla mamma.- disse Harry
incrociando le braccia dietro la testa, imitando la posizione da siesta di
James- Guarda foto, parla con tutti, ma si vede che non può farcela da
sola.-
Prongs piegò le
gambe, stava attendendo il termine della pozione anti-Crociatus, non poteva
certo tornare ad Hogwarts con la sua faccia, l'avrebbero capito tutti chi era,
e al momento non poteva ancora permetterselo...Doveva tenere d'occhio la
Umbridge, non gli piaceva quella donna...-Lo so tesoro, ma
non sarà facile, gli incantesimi di memoria sono fra i più complicati che
esistano. - mormorò grattandosi la punta del naso- Dobbiamo
andarci piano, ci vorrà un po', non devi avere fretta.-
-Io non ho
fretta.-
-Sei un Potter, è
nel tuo DNA essere precipitoso.-
Harry fece per
controbattere, ma fu zittito dallo scricchiolio dei cardini che si aprivano,
spostò lo sguardo oltre la testa del padre e sorrise a Lily che li guardava
curiosa.
-Che fate?- chiese entrando.
-Io tentavo di
dormire, ma tuo figlio non è d'accordo.-
-Io sono
d'accordo, sei tu che russi.-
-Io non russo, ho
il respiro pesante.-
Si fissarono in
cagnesco per poi girarsi a guardare quando sentirono la risata di Lily levarsi,
dolce e perfetta come un concerto di campanelli -Non sembra che
siete stati separati per tanto tempo.- disse lentamente
guardando prima uno poi l'altro uomo della sua vita - E' bellissimo.-
James si tirò a
sedere con un colpo di reni,aprì e
chiuse la bocca un paio di volte, ma non sapeva nemmeno lui che voleva dirle, e
infatti ringrazio il Cielo quando vide il viso di Molly spuntare oltre la
spalla di Lily.
-Oh siete tutti
qui.- disse la signora Weasley- Venite, Sirius ha avuto un'idea
geniale.-
//================//
-Allora genio
quest'idea?- chiese James facendo peso sul bastone che aveva preso per scendere
le scale, la pozione stava lentamente svanendo e le piaghe stavano
tornandoin superfice.
Sirius gli
scoccò un'occhiata trionfante mentre si sistemava sulla poltrona su cui si era
Smaterializzato, infilò una mano nella tasca del pantalone e
modulando un "TA-DAN"
con la bocca tirò su un globo di vetro trasparente che fece
mogulare per la sorpresa molti dei presenti.
-Che cos'è?- chiese Ron piano
ad Hermione che lo guardò scandalizzata.
-E' un MostraRicordo.- disse piano tendendosi verso
l'orecchio dell'amico
-Veniva usato in
Medicina per curare le amnesie da trauma.- accennò alla mano di Sirius con un movimento
della sopracciglia- E' un oggetto molto antico e preziosissimo, caduto
in disuso dopo l'avvento delle odierne tecniche mediche.-
-Capisco.-
Sirius lanciò il MostraRicordo a
James che lo prese al volo con una mano
- Ho avuto una
bella idea o no?- gli chiese con un sorrisino saccente che di solito
era possibile rintracciare sul viso di Remus, ma che stavolta faceva bella
mostra di se sull'Animagus- Tutti sanno che gli incantesimi di
memoria, vincolano i ricordi, non li fanno sparire, con questo potremmo
mostrare a Lily parte del suo passato e vedere se qualcosa la smuove.-
-IO TI AMO!- scattò James con
una tale enfasi che per poco non finì a faccia avanti addosso all'amico che si
prese il mento fra due dita con un sorrisino che era tutto un programma.
-Lo so.-
//================//
Lily fissava con apprensione la sfera di vetro smerigliato che
James gli aveva messo fra le mani, voleva disperatamente ricordare, ma sentiva
che se l'avesse fatto avrebbe ricordato qualcosa che le avrebbe spezzato il
cuore. Sospirò mentre Harry, come se avesse capito la sua angoscia, gli si
sedeva accanto, poi guardò Sirius
-Cominciamo.- disse con voce
roca .
Fissò lo sguardo al MostraRicordo, lo spazio attorno ad esso
vibrò, inghiottì a vuoto, per poi calmarsi quando sentì la mano di James sulle
sue- Sta tranquilla.- le disse-Nulla di quello
che vedrai, potrà farti del male d'accordo?-
Lo guardò grata-Si.-disse lentamente
fissando lo sguardo in quello color castagna di James - Tu però non
lasciarmi la mano, ok?-
-Ok...-
La stanza venne lentamente meno, le mura si sciolsero e il
pavimento scomparve sotto i suoi piedi ,e si ritrovò afissare unasorta di schermo in una stanza buia.
"...Doveva alzarsi.
...Doveva
chiamare aiuto.
Nonostante il
dolore che aveva al petto, era tutto quello che riusciva a pensare, doveva
alzarsi, doveva chiamare aiuto per James e per Harry, non poteva starsene, là,
a guardare al soffitto, con Harry paonazzo per il piangere e James che le
rantolava addosso.
-Amore, resisti ok? -
-Harry,tesoro mio non piangere.-
Erano vivi.
Tutti e tre.
Doveva essere un
segno, un messaggio di Dio, lui non li aveva abbandonati,loro avevano il
dovere di resistere. Cercò di tirarsi su, di puntellarsi con i gomiti, ma
fu vinta da una fitta in mezzo al petto che la fece crollare a parte indietro
con un tonfo.
"Quella era
un'Avada Kedavra, non potevo sperare di essermela cavata senza il minimo
danno..." si portò una mano sopra la parte che sentiva dolore e tentò di
colmare il dolore con un massaggio fatto con il palmo" E' già un
miracolo che io sia viva."
L'Anatema che
Uccide l'aveva colpita in piena schiena, si era sentita scoppiare per il
male,aveva sentito Harry scivolare dalle sue braccia e atterrare sul lettino
con uno scricchiolio delle molle, mentre lei piombava di pancia sul pavimento
si era sentita morire per il dolore, poi aveva aperto gli occhi, aveva
rincrociato lo sguardo del suo piccolo e aveva capito di essere sopravvissuta.
"Come ho
fatto...Come ho fatto a sopravvivere?"si chiese ancora una volta mentre tentava, facendo forza sui reni
di tirarsi a sedere "...Nessuno a memoria d'uomo è mai sopravvissuto
ad un Avada Kedavra ." Prese fiato mentre cercava di spostare la gamba da sotto quelle di
James, senza fargli male e senza fare del male a se stessa, ma fallì
miseramente in entrambe le cose perchè James emise un gemito strozzato di puro
dolore, e lei avvertì una scarica di male scoppiare fra mezzo le scapole per
poi scaricarle in testa.
-James, scusa...-
Gli abbracciò la
testa, gli posò un bacio fra i capelli, il suo eroe, l'aveva sempre pensato, da
che era diventato Auror, ma quella notte ne aveva avuto la prova, aveva
affrontato Voldemort da solo per darle la possibilità di scappare, aveva subito
le sue maledizioni senza cedere di un passo e alla fine aveva trovato la forza
di trascinarsi fino a lei.
Quando si era
ripresa l'aveva trovato così, su di lei, con la testa sul suo petto, e la gamba
sinistra sulle sue- Però... Devo alzarmi...Devo chiamare
Sirius...Abbiamo tutti e tre bisogno di cure....-
Non le rispose.
Non poteva farlo.
Stava tenendo la vita
con i denti.
-James...- lo chiamò ancora- James...- sentì una lacrima
correrle lungo il profilo della guancia fino al collo-Ti amo da morire.-
Un sospiro più
pesante del normale colpì il collo di Lily, probabilmente era una fitta di
dolore, ma alla donna sembrò come se il marito le avesse risposto a modo suo.
Lui era vivo, Harry era vivo, e lei doveva aiutarli.
Si aggrappò alle
sponde del lettino, Harry la guardò curiosa fra le lacrime e il sangue che gli
bagnavano le guanciotte , avrebbe fatto forza con le braccia per scivolare da
sotto James, così non si sarebbero fatti male nessuno dei due.
-Uno...due...e...-
Un sorriso le
esplose in viso alla vista dell'ombra scura che si era delineata oltre la
cornice della porta, un'uomo con dei lunghi capelli neri, un mantello scuro e
un paio di stivali.
-Severus!-
L'uomo la guardò
a bocca aperta.
-Siamo stati
attaccati da Voldemort, chiama aiuto!-
-Voldemort?-
-Si. Chiama aiuto.
James ha bisogno di cure, e anche Harry...-
Gli occhi scuri
dell'uomo scivolarono dal viso della donna, alla poveraccio steso su di lei,
sembrava che fosse stato decorticato a colpi di macete, da come era devastato,
non poteva essere ancora vivo.
-Andiamo.- disse poggiando
una mano sulla spalla di James.
Lily lo guardò
tirarlo via da lei neanche fosse stato un sacco, quando lo aveva visto chinarsi
aveva pensato che voleva aiutarlo e invece- Severus, così lo
ammazzi!-
-E' morto.-
-No respira.-
-Lily è morto.-
-Ti dico che respira.-
Gli scostò la
mano con uno schiaffo, cercò di girarsi a gattoni per raggiungere James, ma fu
trattenuta da due braccia che le si serrarono alla vita e la tirarono su dal
pavimento- LASCIAMI! SEVERUS TI DICO CHE E'VIVO!-
-Vieni con me.-
Lily tentò di
ribellarsi, di scalciare, ma stava talmente male che perfino Harry avrebbe
opposto maggiore resistenza al posto suo, le veniva da piangere, da ringhiare
come una bestia, conosceva l'odio di Severus per James, ma mai e poi mai si
sarebbe aspettata una simile reazione da parte sua...Lo stava lasciando morire!-Dove?- ansimò.
-Lui ti vuole.-
-Lui chi?-
-Voldemort.-
"
Lily lasciò
cadere il MostraRicordo con un urlo soffocato, mentre il buio lentamente
svaniva e il salone di Grimmauld Palace tornava a mostrarsi ai suoi occhi,
sentì un lacrime di rabbia serrarle la gola in una morsa.
Non sapeva che cosa aveva ricordato,ma
se aveva avuto una reazione del genere non doveva essere stato un bel ricordo,
cercò di riprendergli le mani, ma lei si alzò con un salto e puntò dritta verso
Piton, spedendo a sedere con una spinta Remus, che aveva cercato di alzarsi per
trattenerla.
-Tu...Come hai
potuto?-
-Lily...-
Nessuno aveva
mai sentito Severus Piton usare un tono di voce tanto contrito, Harry lo
avrebbe fissato a bocca aperta se non fosse stata
per
l'espressione furiosa di sua madre.
-Mi hai venduta a
Voldemort!-
-Non avevo altra
scelta.-
-Non avevi altra
scelta?-
James si alzò
per poi tirarsi indietro di un passo al suono della mano di Lily che colpiva a
piena forza la guancia di Piton- Che botta...- mormorò
incrociando lo sguardo di Sirius, che stava
disperatamente tentando
di non scoppiare
a ridere, aveva sempre sperato di vedere qualcuno
prendere
Mocciosus a sberle- ...Allora non siamo solo noi due a ispirarle
violenza.-
-Lily,
ascolta...Io, volevo aiutarti...Io...-Non sapeva nemmeno lui che poteva
dirle per scusarsi, si sentiva come uno che cerca di arrampicarsi su uno
specchio coperto di sapone, fissò lo sguardo in quello smeraldino della donna
di fronte a lui -... Non sapeva che altro fare...Lui...- indicò James- Se avessi
saputo che era vivo.-
-NON DIRE
STRONZATE SEVERUS!-
Si volse in uno
svolazzo della lunga chioma rosso fuoco che le arrivava ai reni e mentre Piton
si portava le mani alla testa imboccò la porta e salì le
scale
brontolando parolacce su parolacce- Non avrà recuperato i ricordi.- sospirò Prongs
con una faccia beata- Ma sicuramente a recuperato la sua vecchia indo...-
JAMES!
HARRY!
Potter rimase un
secondo in silenzio prima di realizzare che l'urlo che aveva invaso la camera
era proprio della sua signora, scambiò un'occhiata con il figlio prima di
fiondarsi "vabbeh fiondarsi" verso la scala.
-Mamma! Perchè
hai urlato?- esclamò Harry spalancando la porta della camera di suo padre, dove
trovò sua madre, seduta per terra sotto a
-MALFOY?-
Draco tremava violentemente fra
le braccia di Lily, aveva la camicia fuori dai pantaloni sparca al fianco di
sangue e i pantaloni stracciati all'altezza del ginocchio sinistro- Non sapevo dove
altro andare...- lo sentì mormorare Harry mentre alle sue spalle si
affacciavano Ginny, Hermione e Ron.
-Che è successo,
tesoro?-
-Avada
kedavra....Crociatus-
Lily guardò James che si era lasciato
scappare un brivido alla vista della grossa piaga che si era aperta al fianco
del ragazzo- Ferite da Crociatus...-
lo sentì dire in un singhiozzo -Ha bisogno di
cure immediate, non è cosa che possiamo affrontare da soli.-
-Draco...- mormorò
dolcemente scrollandolo leggermente- Che è successo?-
-Zia...Zia
Bella...E' stata lei...Ha ucciso la mamma.-
-Cosa?- Lily sentì il
cuore andare in pezzi, la sua povera signora- Perchè?- singhiozzò. Il
serpeverdesi strinse nelle spalle,
sembrava terrorizzato a morte e per la prima volta in 5 anni, Harry provò
comprensione per lui
-Quando sono
entrato nella camera di mamma, stavano litigando... - lo sentì dire in
un fiato rauco, debole come il respiro di un gattino- Non ho capito
bene che dicevano, stavano parlando di una certa Andromeda...Non so chi sia...-
Tonks scambiò
uno sguardo con Remus che le passò un braccio attorno alle spalle, tornò a guardare
Draco che dopo un colpo di tosse continuò il suo racconto:-Stavano urlando
...Urlavano tanto...Io volevo ....Separarle...- si inarcò con un
urlo contro le braccia della tata, che faticò a reggerlo mentre Sirius si
faceva avanti a spinta fra i Weasley e Malocchio-...Poi c'è stata
quella luce verde...-
-Oh Merlino...- mormorò Black
inginocchiandosi accanto al nipote. Nei suoi ricordi, Narcissa era quella che
lo rialzava quando cadeva, che gli allacciava le scarpe e lo faceva giocare.
L'aveva amata moltissimo prima che andasse in sposa a Malfoy e si tramutasse in
un fiore di ghiaccio.
-Sono finito
contro il muro...Mi sono alzato...Mi è esploso il ginocchio...-
-Non ti è esploso
il ginocchio ragazzo mio...- mormorò Sirius massaggiandosi la nuca- Era una
Crociatus.-
Draco annuì con
le lacrime agli occhi, aveva le mani tutte ferite, molto probabilmente aveva
provato a difendersi, Sirius sentì la gola stringersi in un groppo.Draco
assomigliava moltissimo al padre, ma aveva alcuni tratti di Narcissa che lo
rendevano caro al suo cuore.
-Dopo un pòì sono
riuscito a prendere la bacchetta...Ho cercato di difendermi...L'ho stordita
prima che lei mi disarmasse...-si battè una mano alla fronte quando
Alastor lo caricò su una barella volante- Ho avuto
paura...E sono scappato... Mi sono ricordato che quell'uomo grasso aveva
incantato gli armadi per tramutarli inuna specie di passaporte e così... Sono venuto qui.-
La barella si
sollevò lentamente da terra, Malfoy diede un'urlo atroce che fece accapponare
la pelle di Ginny che dì'istinto nascose il viso contro la spalla di Bill che
chiuse gli occhi orripilato
-Dov'è tuo padre
Draco?-
-Non lo
so...Tu-sai-chi era furioso...Gli ha detto che era uno stupido, che Potter
l'aveva giocato, poi mi ha mandato via, non so ...non so che fine ha
fatto.-
//----------------------------//
Le lezioni erano riprese da
meno di una settimana quando Draco era riapparso nei corridoi di Hogwarts,
appoggiato pesantemente ad un paio di stampelle, Camminava a fatica, nonostante
gli appoggi, la gamba sinistra era innaturalmente tesa, molto probabilmente
costretta in quella posizione da uno di quei tutori che ogni tanto James
metteva quando sentiva troppo male a camminare .Sivedeva lontano un miglio che soffriva come una bestia, ma a
nessuno dei Serpeverde con cui di solito si accompagnava sembrava importare.
-La caduta di
Draco Malfoy.- commentò Ron a Hermione che era accanto a lui, con le braccia
cariche di libri- Non pensavo che un giorno avrei
visto una cosa del genere.- Avrebbe dovuto essere contento, la
persona che per 5 anni gli aveva reso la vita un vero inferno era nella
polvere, manon poteva fare a meno di
pensare che quel ragazzo gli faceva pena, aveva perso sua madre e suo padre era
disperso, in poche paroleera solo come
un cane.
"Cazzo!" Ron si riscosse dai suoi
pensieri con un salto, Draco era appena crollato a faccia avanti sugli scalini
che portavano a Divinazione, sotto lo sguardo di Pansy Parkinson che dopo
averlo guardato per un lungo momento gli voltò le spalle con uno sbuffo
altezzoso.
-Che stronza.- esclamò . E prima di
rendersene stava afferrando il braccio del Serpeverde e lo stava tirando su da
terra con un colpo di reni-Hermione prendi le
stampelle.- disse alla ragazzina che lo fissava con una faccia "Tu chi sei? Dov'è Ron!?" simile in
tutto e per tutto a quella di Malfoy che lo guardava a bocca aperta.
-Hermione, sbrigati!
E' pesante.-
-EH? Ah...Si!-
La brunetta raccolse le
stampelle da terra e le porse lentamente a Draco che le prese con la stessa
cautela con cui gli venivano offerte, sembravano temere di morire folgorati se
si fossero sfiorati le mani anche per sbaglio.
-La tua borsa.- disse Ron raccogliendo da
terra la tracolla che erascivolata
dalla spalla del serpeverde a causa della caduta.
-Weasley hai
battuto la testa?- chiese all'improvviso Malfoy facendo involontario eco ai
pensieri della Grifoncina che aveva accanto che alla sua domanda annuì in
maniera impercettibile.
-No.-
-E allora che
cazzo fai?-
-Che cazzo
faccio? Ti ho aiutato.-
-Appunto.- I due ragazzi guardarono
Hermione che si era lasciata sfuggire quell' esclamazione con un po' troppo
trasporto- Oh non guardatemi così, è strano.- disse
piccata.
-La carogna ha
ragione.-
-Carogna a chi!?-
Draco inarcò un
sopracciglio, non l'aveva chiamata MezzoSangue di che si lamentava?
-Bastardo!-
Ron li guardò entrambi poi
si strinse nelle spalle- Non lo so...E' stato
istintivo direi, vederti per terra e volerti aiutare....- si toccò
la tempia sinistra- Dici che è stata una botta di
aneurisma?-
-Probabile io mi
farei vedere.-
disse il serpeverde sistemandosi la sacca coi libri a tracolla- Comunque grazie.-
-EH?!-
-CHE AVETE DA
URLARE IDIOTI!-
Al suo grazie Hermione e Ron
avevano dato un urlo congiunto che aveva rischiato di farlo finire a parte
indietro sulle scale, già aveva poco equilibrio, più quelli si mettevano a
strillare a quel modo.
-HAI DETTO
GRAZIE!-
-E ALLORA?-
//================//
-Ehi Lily,
vieni!-
Sirius alzò una mano per fare segno alla donna che lo guardava
dalla porta di avvicinarsi e di fargli compagnia, faticava a riprendersi dai
postumi della fattura scagliatagli da Peter, aveva sempre sonno e se ne stava
volentieri a fare la muffa a letto.
-...Non
vorrei...Infastidirti...-
L'Animagus
scosse il capo- No, dai vieni a farmi compagnia.- le
disse battendo una mano sulla seggiola accanto al suo letto- Mi sento solo...- . La
donna sorrise mentre si chiudeva la porta alle spalle, era scappata al piano
superiore per sottrarsi alle attenzione soffocanti di Molly, aveva pensato di
fare un salto alla biblioteca, ma si era persa e si era ritrovata nella camera
di Sirius.
-Come ti senti,
allora?-
Lily si strinse nelle spalle, non lo sapeva. Aveva fatto un sogno
strano quella notte, non ricordava bene cosa avesse sognato, ma sapeva solo che
quando si era svegliata quella mattina aveva un sorriso che le andava da
orecchio a orecchio. Rammentava vagamente James e i particolari di una casetta
arredata in una maniera deliziosa, guardò l'uomo a letto e sorrise:-Bene...
Credo... E tu?-
-Bene.-Si massaggiò la
ferita sotto le bende con il palmo della mano- Anche se mi fa
male respirare.-
-Porta pazienza,
eri mezzo-morto.-
-Un periodaccio
per i Malandrini.-
"Malandrini..." Lily arricciò le labbra in un
espressione perplessa, perchè quella parola le suonava tanto familiare?Sirius
la guardava con le sopracciglia sollevata, pareva attendere una sua reazione e
quando la sentì chiedere spiegazione sui "Malandrini"
lo vide sorridere.
- Era come ci
facevamo chiamare io, James e Remus ...- " e Peter" aggiunse
mentalmente per poi ricacciare indietro quel pensiero scrollando il capo.
- Malandrini.-
-Vuoi che ti
racconti qualcosa?-
Remus era a metà
della seconda scala quando sentì un familiarissimo scoppio di risa venire dalla
camera di Sirius, salì i gradini che erano
rimasti e
curioso andò ad affacciarsi alla porta.
Paonazza in
viso, Lily stava ridendo con una mano a coprire la bocca e l'altra a tenersi la
pancia, mentre Sirius si asciugava gli occhi con il dorso della mano- Che avete da
ridere?- chiese entrando guardando prima l'una poi l'altro.
-Le ho raccontato
"Il trucco delle sparizioni delle mutande" di James al quarto anno,
ti ricordi?- gli rispose Sirius.
-Come no? Sono io
quello che ha evitato che venisse lanciato "da qualcuno"...- guardò Lily che
stava cercando di calmare il respiro con un singhiozzi, sospiri ravvicinati -Giù la Torre dei
Grifondoro.-
-Ehi se l'era
meritato. Mi ha fatto morire di vergogna!Oh...- si toccò la
testa con un sorriso- Mi ricordo...Ehi, me lo ricordo!-
//================//
-Ron, ma ti sei
fatto?-
Harry
sollevò lo sguardo dalla scopa che teneva sulle ginocchia, Ron aveva appena
finito di raccontargli la conversazione che aveva avuto con Malfoy da piedi le
scale che portavano a Divinazione e se non gli era arrivato la Firebolt addosso
era solo perchè Harry teneva in una maniera morbosa a quella scopa.
-No...Credo
davvero di aver fatto amicizia con Malfoy.-
Potter
guardò l'amico con lo stesso grado di incredulità che di solito si riserva ad
un elefante che balla al tip-tap in bilico su una nocciolina o a qualcosa del
genere.
-Dev'essersi
rincoglionito per il dolore patito.-
-Probabile.-
I
due amici si sorrisero cattivi prima di voltarsi all'esclamazione di saluto
emessa da Luna Lovegood- Ciao Luna.- le
rispose Harry con un cenno del mento, mentre Ron sbuffava un -Ehilà .- per nulla convinto.
-Mi hai molto
deluso Harry Potter.- disse la biondina sendendosi alla panchina vicino
ad Harry, che la guardò sorpreso.
-Perchè?-
-HARRY JAMES
POTTER!!!-
Harry
si girò giusto in tempo per essere afferrato per la camicia da Hermione che lo
scosse avanti e indietro come un peluches -Che
cavolo cambini!?- chiese al ragazzo che non ci stava capendo più
niente.
-Io!? Niente!- rispose Harry
con la serenità di un prete.
-Hai baciato Cho
Chang!-
-IO?-
-SI!-
Harry
fissava l'amica a bocca aperta, sarebbe stato meno sorpreso se fosse planato
giù dal cielo un angioletto in tuta da sub, lui non aveva mai baciato Cho
Chang, non che hai tempo non gli fosse piaciuto, ma adesso che aveva Ginny quel
pensiero non gli era più passato, nemmeno per l'anti-camera del cervello!
-Hermione io non
ho affatto baciato Cho Chang!- esclamò alzandosi di scatto.
-Eppure la scuola
non parla di altro.-
Harry
guardò Luna che per la prima volta che la conosceva aveva un'espressione severa
sul bel viso grazioso- Scherzi,vero?- le chiese per aggiungere dentro di se : "Di che te l'ha detto i Nargilli!"
-No.-
-Oh Merlino!-
//================//
-Dora vuoi
smetterla con quella faccia da estasi mistica, sempre che tu abbia visto
laMadonna di Lourdess!-Ninfadora Tonks
si riscosse con un salto dai suoi pensieri per rivolgere un'occhiata all'amica
seduta accanto a lei in macchina, le era bastato incrociare Remus sulle scale
di Grimmauld Palace per dimenticare che l'aspettava un turno di notte, con
Andrea Moody, che da un paio di giorni, più che parlare, abbaiava.-Cioè, ma l'hai
visto?-sospirò estasiata mentre
apriva con uno strattone il sacchetto di stuzzichini che Andrea le aveva
allungato.
-Chi?-
-Remus!-
-Si, l'ho
visto...Mi stava davanti, non avrei potuto non vederlo.-
Tonks si lasciò
sfuggire un piccolo ansito trasognato che fece roteare gli occhi della biondina
seduta al posto di guida-Hai visto quant'è bello?- le domandò con
voce soave e un lieve batito di ciglia da fanciullina innamorata.
-Bello...C'è di
meglio in giro...-
Ninfadora la
guardò scandalizzata per poi raddolcirsi- Tipo il mio
cuginetto.- disse con un faccino angelico che fece tornare su il sorso di Coca
Cola appena mandato giù da Andrea che la guardò con un'espressione altrettanto
immacolata mentre si puliva la bocca con il dorso della mano;
-Draco? E' troppo
giovane per me. Vuoi farmi andare in galera per abuso su minore!?-
-Non fare la
gnorri Moody.-
Si lanciarono
uno sguardo di sfida prima che Tonks si afflosciasse sul sedile con uno sbuffo
rassegnato. Proprio non la riusciva a capire Andrea, lei avrebbe pagato moneta
sonante per essere nella sua situazione con Remus.
-Spiegamelo
un'altra volta perchè proprio non ti capisco.-
-Sei troppo
piccola per capire Dora.-
-Troppo piccola
per capire? Quanti anni hai più di me vecchiaccia!?-
-Anagraficamente
cinque.-
-E mentalmente?-
-E' meglio se non
te lo dico.-
La Metaformimagusspernacchiò in direzione dell'amica che fece un piccolo gesto con
la mano come per dirle "Hai visto?", lei e
le sue concezioni di amore romantico, che ne poteva sapere di lei e di quello
che stava passando, da un anno a quella parte.
-Però è
bellissima sta cosa.- fece Dora dopo un paio di minuti di
silenzio.
-Che cosa?-
-Che hai
ritrovato il tuo primo amore dopo 15 anni-
-Avevamo detto
che non avremmo più parlato rammenti!? Le confessioni fra ubriachi non vanno
mai rivangate!-
Tonks si arrotolò attorno un dito un
riccioletto del caschetto fucsia che quel giorno sfoggiava, era successo un
paio di mesi prima, per colpa di un gioco a carte babbano e di una penitenza
alcolica, Andrea si era lasciata sfuggire una confessione bomba con lei. Remus
e Bill Weasley.
" Sirius? Quando avevo 12 anni ed era al primo anno fra i
Grifondoro avevo una cotta paurosa per lui... Una cotta che mi sa non mi è
passata tanto!"
-Secondo me a lui
piaci.-
-Secondo me vuole
solo portarmi a letto.-
-Quanto sei
pessimista.-
-Conosco il tipo
d'uomo, che è.-
-Sentitela la
donna vissuta.-
-Ho 27 anni, sono
stufa di scappatelle senza senso...- si portò indietro i capelli dal
viso e li legò incoda -Ormai voglio la
storia seria, voglio i fiori d'arancio e con Sirius Black...- lasciò cadere la
frase in un modo che per Tonks valeva più di mille parole - Potrò
piacergli, ma non fino a questo punto.-
-Remus ha detto
che gli piaci! E anche tanto- Se non lo conosceva lui Sirius- E anche
James...-
-Remus è un
romanticone come te...- la zittì Andrea- Su questo punto
di vista siete proprio fatti l'uno per l'altra...Oddio che ho detto...- alle parole
"l'una per l'altra" Dora aveva cambiato faccia ed era tornata alla
sua espressione da"Oh appena visto S.Giuseppe con tutta la pialla!"
Erano passate tre ore dall'inizio del turno.
Ninfadora si era addormentata con un sorriso sulle labbra che era
chiaro indice di chistava sognando "provate a
dire un nome a caso!" Ad Andrea si chiudevano gli occhi,ma era
figlia di suo padre e prima di addormentarsi in servizio si sarebbe fatta
venire un infarto per la troppa caffeina assunta.
Prese il termos dalla borsa fra i piedi di Tonks e lo svitò, Molly aveva avuto
proprio una bella idea a suggerirle di portarlo, ne versò una bella tazza e "Che
cos'è?" si chiese aggrottando le sopracciglia.
All'angolo della strada, la luce del lampione aveva vibrato dando
alla ragazza la sensazione che ci fosse una persona che la guardava da vicino
la cassetta delle lettere.
"Oh...Dev'essere il sonno..." si disse
prendendo un bel sorso di caffè.
Spinse le spalle contro il sedile, dovevano sorvegliare la casa di
Caramell , un servizio di scorta per il Ministro della Magia e la sua famiglia
dopo le lettere minatorie ricevute. Sossultò quando un ombra sul muro vibrò
prima di staccarsi e prendere forma.
-Tonks!- esclamò mettendo
mano alla bacchetta.
-Uhn?-
-Sveglia abbiamo
visite.-
La ragazza aprì gli occhi con un salto, infondo alla strada
qualcosa di simile ad una voluta di fumo nero stava avanzando verso di loro,
mossa da orribili pulsazioni- Che
cazzo, eh?- chiese all'amica che stava lottando con
la portiera che non ne voleva sapere di aprirsi-...ODDIO.ANDREA!-la bionda si
volse, davanti alla loro auto era comparsa Bellatrix armata di bacchetta-
Smaterializziamoci!- urlò .
-NON CI RIESCO!-
-Metti in moto
l'auto, investila!-
Le chiavi volarono via dalle mani della ragazza, un sorriso malato
si allargò sul viso di Bellatrix e la notte fu illuminata da un lampo verde.
Noticina d'inizio cappy: In questa capitolo ho dato il peggio di me,
davvero non lo dico così per dire, prima di leggere vi co
Noticina
d'inizio cappy:In questa capitolo ho dato il peggio di me,
davvero non lo dico così per dire, prima di leggere vi consiglio di prendere
una bella camomilla " e se odiate Cho Chang anche
un anti-acido!" PS: In questo capitolo ho
introdotto una coppia che personalmente adoro anche se è what if all'ennesima
potenza! Provate a indovinare chi è!^__^
Capitolo 23 :Ricatto: "una
vita per una vita"
-prima parte.-
Draco si mosse gemendo nel sonno...
Un piccolo scatto contro la federa ruvida
del cuscino, quasi impercettibile, ma chebastò a far trasalire la persona che da 10 minuti buoni lo fissava dalla
porta dell'Infermeria, con una mano
al battente e l'altra alla maniglia.
Hermione esitava.
Terrorizzata dalla situazione
in cui si era andata a cacciare per obbedire alla McGranitfissava quel corpo immobile sotto le coltri,
cercando di capire se fosse sveglio oppure no. Solo quando i toni bassi del
respiro di una persona chiaramente addormentata le colpì l'orecchio si decise
ad entrare.Gli avrebbe lasciato gli appunti della lezione sul comodino, e se ne
sarebbe andata,possibilmente senza
fare rumore.
Si era sentito male a pranzo,
era crollato ad una decina di metri dal tavolo, e sarebbe rimasto lì se non
fosse stato per il buon cuore di George,che l'aveva tirato su, e l'aveva
portato a braccia in infermeria.
Sfilò un quaderno dalla sacca,
poi un rotolo di pergamena, li appoggiò al comodino , poi rivolse un'occhiata
al malato. Sembrava immerso fino ai capelliin un incubo, da come strattonava le coperte e per la prima volta in
cinque anni le fece tenerezza.
"Poveretto..."si disse.
Avvicinò una seggiola e si
sedette prima di rendersene conto, non sapeva perchè lo stava facendo, simpatia
umana forse. Prese il tomo di "Difesa contro le Arti Oscure " e si decise così di
ammazzare il tempo in modo costruttivo.Dopo una decina di minuti Draco si
svegliò con un ansito sofferto e per Hermione panico fu.
-Che fai qui,Granger?- le chiese il Serpeverde dopo i
primi secondi di sorpresa. Di tutte le persone presenti ad Hogwarts, quella era
senza dubbio l'ultima che si sarebbe aspettato di vedere al suo capezzale.
-Appunti.-
-Appunti?-
-La lezione della McGranit.-
-Ah...-
Si scambiarono un'occhiata a disagio prima
che il ragazzo a letto girasse il viso verso la finestra, Hermione radunò le
sue cose e si alzò con uno stridio della seggiola-Verrò
domani, con gli appunti su Pozioni.-gli
disse lentamente,il gran cervello di cui era sempre andata fiera in tilt per
l'imbarazzo .
-Ho capito.-
Prese la borsa da terra e se la sistemò a
tracolla e guardò ilbiondino a cui si
chiudevano gli occhi, un po' per la sonnolenza dovuta ai farmaci presi, un po'
per il sole, che filtrando dalle finestre lo colpiva direttamente in viso-Mi dispiace per tua madre.-
-Grazie.-
-Lily, ha detto che ti amava
moltissimo.-
-Era l'unica a farlo.-
La grifoncina lo fissò perplessa,in quegli anni lo aveva sempre sentito
parlare di suo padre e mai di sua madre, -Beh tuo
padre...-
-Buono quello...-
Draco si girò a guardare la ragazza accanto
al suo letto- Avrei dovuto capirlo, tutto
quell'amore, i Malfoy non fanno nulla per nulla.- si battè una mano
in fronte sopraffatto da una fitta di dolore che dall'anca gli era esplosa in
testa - La mia vita per il suo prestigio, la mia
anima per il favore di Tu-sai-chi, mia madre è morta per questo....Per
salvarmi... Non voleva fare di me un'assassino...-
Hermione si sentì stringere il cuore,
avrebbe voluto dirgli qualcosa, ma si limitò a ricambiare il suo sguardo-Hai la
possibilità di cambiare...- gli disse prima di rendersene
conto, lei e il suo brutto vizio di non
tenere mai a freno
la lingua -Non
sprecarla...Diventa l'uomo che tua madre
desiderava fossi...-
//-------------------//
-Ginny...
-Ginny...
-GINNY!!!
-ARGHA!-
La ragazza saltò su con un mezzo urlo, si
era addormentata sui libri, in un angolino della biblioteca, al riparo dai
pettegolezzi e dalle risatine delle ragazze Corvonero. Si stropicciò gli occhi
con il dorso della mano mentre Luna prendeva posto di fronte a lei.
-Che c'è?-
-Ho parlato con Harry.-
Ginnydistolse lo sguardo dall'amica che le tolse da sotto il Libro di "Cura delle Creature Magiche" da sotto,giusto per non darle qualcosa dietro cui
trincerarsi per troncare il discorso sul nascere. Harry le aveva fatto una
tenerezza incredibile, era innocente , ne era certa, e Ginny doveva dargli modo
di spiegare se non lo voleva sulla coscienza.
-Devi parlare con lui.-
-NO.
-E'innocente.-
-Pfiu...-
Luna si lasciò sfuggire un
verso di stizza-Maledizione,
hai la stabilità emotiva di un gruppo di topi in un capannone in fiamme.- bisbigliò in risposta allo
sguardo di fuoco lanciatole dalla responsabile della Biblioteca.Incassando la
testa nelle spalle per farsi sentire solo da Ginny.
-COSA?-
-Gin shhhhh!-
La grifoncina era balzata in
piedi con un salto che aveva fatto stridere la seggiola in maniera lacerante
nel silenzio polveroso della biblioteca
-Lui bacia Cho Chang e quella
dalla parte del torto sono io!?- le disse
come se gridasse, anche se
aveva abbassato la voce di diversi toni, per recuperare in extremis il casino
fatto con la seggiola.
-Harry non hai mai baciato Cho.-
sbuffò Luna
affondando il viso nel palmo della mano, gli occhioni azzuri, per un attimo
fissi in un punto preciso
oltre le spalle di Ginny, che
si volse a guardare, prima di chiederle:-E tu che ne sai?-
La biondina scostò lo sguardo
da ciò che l'aveva distratta per incrociare quello color castagna dell'amica -Oh, andiamo, se tu avessi
visto che faccia ha fatto quando io e Hermione glie lo abbiamo detto... Ho
chiaramente visto un lembo della sua anima involarsi via dal suo corpo fra cori
di angioletti in festa!-
La rossina a quell'immagine si
sentì sciogliere, non poteva farci nulla, Harry Potter era il suo tallone
d'Achille-Tu
dici che è solo una bugia ?- disse piano piano e con una vocina piccina piccina,
che avrebbe intenerito chiunque...
-Si... Senza ombra di
dubbio...Cho sembra dolce dolce, ma ti assicuro che è tutta apparenza, dentro è
piena di bile.- le disse toccandosi il fianco con due dita-Ha la pancia piena di
cattiverie, sai, la morte di Cedric l'hacambiata, adesso frequenta delle tipe che per lingua velenosa farebbero
concorrenza a molte serpeverdi.-
Ginny annuì leggermente,
effettivamente Cho in quell'anno era cambiata come il giorno e la notte, tutti
i dispetti che le aveva fatto da quando si era messa con Harry, come farle lo sgambetto,
scambiare gli ingredienti delle sue pozioni per farle scoppiare, non le avrebbe
mai fatte prima.
-Allora vado?-
-Sei ancora qui?-sbadigliò Luna mentre con un
dito faceva tintinnare la solita collana di tappi di burrobirra che teneva al
collo-
Vai che aspetti, l'ultima volta che l'ho visto ti stava cercando... Da quello
che so potrebbe essersi buttato nel Lago Nero per disperazione-
Ginny radunò le sue cose, le
infilò alla rinfusa nella borsa, fece per allontanarsi dal tavolo, quando parve
ripensarci e tornò al tavolo,
all'amica che le rivolse
un'occhiata interrogativa- Ehi...- le disse con un sorriso che non prometteva nulla di buono- Poi mi dici come mai, da
qualche tempo t'interessa tanto quello che fa mio fratello Fred...-
//-------------------//
James si mosse infastidito sotto le
coperte, si stiracchiò con uno sbadiglio,prima di rendersi conto che cos'è che
non andava.Qualcuno
lo stava guardando e lei non riusciva a
dormire quando lo guardavano.
Si tirò su a fatica, i capelli sparati in tutte le direzioni, si
guardò attorno con uno sbadiglio prima di incrociare lo sguardo con il solito
gufo che picchiettò sul vetro mentre James si alzava con l'aiuto del bastone. "Inizio ad odiarti, sai?" sbuffò. Aprendo l'imposta portò una mano verso l'uccello invitandolo a
salire con un gesto del dito, quello poggiò una zampa poi l'altra e schioccando
il becco s'indicò il piccolo contenitore di bronzo che teneva legato alla
zampa. "Chissà che è successo?!" si chiese mentre faceva scivolare il messaggio sul palmo
della mano. Sdrotolò la pergamena e prese gli occhiali dal comodino, era la
calligrafia di Lily.
" Terribile
disgrazia...Torna presto...Abbiamo bisogno di te..."
James si passò una mano fra i capelli. La bloccò
sulla nuca che strinse forte, chissà che era successo, Lily doveva essere in
piena crisi quando aveva scritto il biglietto, le lettere erano tutte storte e
l'inchiostro era sbafato in più punti.
-Dio mio che sarà successo
stavolta...-
//-------------------//
-Volevi vedermi?-
-Si,Harry avrei bisogno di ...-
James si bloccò. Con la piuma a
mezz'eria, sopraffatto dall'immagine di Harry in tenuta da Quiddich
incorniciata dalla cornice della porta. Il ragazzo contraccambiò lo sguardo del
padre prima di scrollare le spalle in risposta alla sua espressione-Ti senti male...?- gli chiese.
-E' la prima volta...-
-La prima volta, di cosa?-
Prongs indicò con un cenno del
mento la sua tenuta di gioco, Harry gli sorrise confuso-Davvero?- gli disse battendosi le mani al
petto, facendo arrufando la maglia color porpora che lo copriva.
-E' la prima volta?-
Potter annuì inebetito
dall'orgoglio.
-Che ne dici?-
-Fai schifo per quanto mi
somigli.-
Harry inarcò un sopracciglio.
James appoggiò il mento nel palmo della mano-Stai benissimo.- disse sincero- Vorrei farti una foto per farla vedere alla mamma.-
Il ragazzo arrossì nella sua
tenuta da Quiddich- Allora che c'è?- gli chiese entrando e chiudendosi la porta alle
spalle .
-La mamma mi ha mandato un
messaggio, devo tornare a Grimmauld.- gli rispose alzandosi -Dovresti farmi un favorino...-
lasciò
cadere la frase con un'occhiata malandrina che fece roteare gli occhi del
ragazzo.
-Devo inventarmi una scusa con
la Umbridge...Capito...-
-Sei svelto a capire.-
-Uffa, ma tu non dovresti essere
il mio esempio da seguire?-
-Lo sono infatti...Sono
l'esempio da seguire per diventare un ottimo Malandrino!-
Harry rise per poi incupirsi di
colpo, James aggrottò le sopracciglia
-Che succede?- gli chiese dolcemente -Perchè quel broncio?-
-Ce li hai 5 minuti ?-
-Anche 10.- James si risedette -Che è successo?- vide il figlio gonfiarsi, come
se fosse sul punto di scoppiare, stave per dirgli "Prendi fiato tigre!",ma Harry lo assalì con un
racconto a diluvio
-CHE E'SUCCESSO?-
Harry crollò sulla seggiola
come un sacco-Hai
capito benissimo e non riesco a trovare Ginny....-disse stanco la testa
sprofondata nella mano sinistra.-E voglio morire.-
-Ehi!- esclamò Prongs-Non avere questi pensieri prima
di giocare una partita.-
-Tranquillo non tenterò il
suicidio.- gli
rispose Harry con una faccia che però suggeriva il contrario, James lo guardò
intenerito, con tutto quello che gli aveva fato passare Lily chi meglio di lui
poteva capire le sue pene d'amore?
Si alzò a fatica aggrappandosi
al bordo della scrivania-Sta tranquillo, che tutto si aggiusta tesoro mio... Ginny è una
ragazzina intelligente, capirà...- gli disse allungandogli una carezza fra i capelli
che lo spettinò ancora di più- Sta tranquillo...-
//-------------------//
Rinvigorito dalle parole di James, Harry si
avviò al Campo da Quiddich, aveva ragione lui, sarebbe andato tutto a posto,
dopo la partita l'avrebbe cercata e avrebbero fatto pace . Sospirò compiaciuto,
bella idea!
-Ciao Harry.-
-UHN?-
No!
Tutti tranne lei!
Si volse con controllata lentezza, era
talmente preso dai suoi pensieriche
l'aveva superata senza rendersene conto- Ciao,Cho.-
disse neutro-Che vuoi?-
-Farti gli auguri pre-partita.-
Certo che aveva una bella faccia tosta a
presentarsi lì, la guardò per un'attimo, ma che diavolo c'aveva trovato in lei?
Le aveva sbavato dietro per quasi due anni e adesso, forse causa rabbia, non
riusciva a ricordare perchè.
-Grazie.- disse fra i denti.
-Prego.-
Era stata questione di un
attimo, al "Prego"
di Cho,
Harry si era allontanato di un passo, ma poi si era sentito riafferrare per la
casacca e strattonare in
avanti, mezzo secondo dopo le labbra di
Cho erano premute
sgraziatamente sulle sue.
"CHE...CHE CAZZO STA FACENDO!?" L'allontanò con una mezza spinta
e per riflesso si pulì la bocca con un moto di disgusto, la Corvonero rise
maliziosa per poi spostare lo
sguardo da Harry ad un punto preciso oltre la sua spalla- Ciao Ginny!-
"GINNY!?"
Il cercatore sentì tutto il
sangue che aveva in corpo evaporare nel giro di mezzo secondo, si volse, e
quello che vide gli spezzò il cuore, Ginny che singhiozzava con una mano
premuta sulla bocca -Ginny...-
-TI ODIO!!-
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Gli occhioni azzuri di Luna
Lovegood si assottigliarono per un'attimo, c'era qualcosa di strano nel
comportamento di Harry Potter, per come volava, sembrava un'ubriaco-Non pare anche a te che
voli...come si dice...A zig zag?- chiese al ragazzo che le era andato a sedersi
accanto a lei, unica Corvonero in una gradinata piena di Grifondoro scatenati.
Neville annuìmentre si appiattiva i capelli sul capo.
-E non va bene questo, giusto?-
-Direi.-
I due si guardarono perplessi,
mentre poco sotto di loro Hermione si faceva la stessa domanda per poi
innorridire alla vista di Ginny che scappava fra le lacrime verso la scuola.
-OH MAMMA CHE E' SUCCESSO??-
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Harry quasi non ci vedeva.
La frustrazione, il
dispiacere...La rabbia, perchè quella era davvero tanta da fargli male il
cuore, lo avevano messo k.o. Avrebbe voluto correre dietro a Ginny, mandare a
fanculo al Quiddich per cercare di spiegarle che quella gli era saltata
addosso, che lui era innocente, ma Fred era venuto a recuperarlo e lui non
aveva potuto fare altro che seguirlo con la stessa energia di un condannato che
si avvia verso il patibolo.
-Non mi sembra che stia bene.- commentò Paciock all'amica che
stiracchiava la collana di tappi che teneva al collo- Oh Merlino... Oh Merlino è
quasi caduto giù!-
Hermione era quasi svenuta alla
vista di Harry che perdeva la presa sulla scopa, poi si era ripresa, per venire
di nuovo sopraffatta dalla paura-
CHE DIAVOLO STA COMBINANDO QUELLO SCEMO!-
-Che diavolo ha combinato quella
scema!-
le fece eco Luna, quello non era il comportamento di una che ha fatto pace con
la fidanzata!!!
//-------------------//
Ginny era a metà strada fra lo
stadio e il castello quando avvertì un boato venire dal campo di Quiddich
" Harry
avrà preso il boccino." si disse mentre si asciugava le guance con un lembo della
manica, poi si rese conto che quelle non erano urla di festa.
Scese uno scalino, per poi
tirarsi indietro con un esclamazione di terrore alla vista di Madama Chips che
stava correndo verso di lei con le gonne alzate, seguita da una barella volante
dietro cui si accalcavano Hermione, Luna, Neville, Ron e i gemelli.
-Mio Dio,no...- si disse in un sospiro.
Chips chiese spazio alla
ragazza e non ricevendo risposta con malgrazia la spinse di lato, Ginny rischiò
di finire a parte indietro, mentre la barella sfilava di fronte a lei e
l'immagine di Harry senza occhiali con il viso coperto di sangue, l'assaliva
lasciandola senza fiato-Harry?- ansimò.
-Che cazzo è successo Ginny?- l'aggredì Ron.
La ragazza la guardò senza
capire.
-Harry era talmente sotto sopra
che non si è accorto della pluffa che Goyle gli ha spedito contro.-
Le spalle di Ginny tremarono
violentemente sotto le mani del fratello -Davvero?-disse in un soffio, lo sguardo fisso al
barella ora minuscola in
lontananza.
-Gin...- le disse dolcemente George
sottraendola dalle pressione di Ron e prendendole il viso fra le mani- Piccola che è successo?-
-Io...Cho Chang...Li ho
visti...Non c'ho capito più niente...- singhiozzò la ragazza bagnando di lacrime le dita
del fratello che nello stesso momento giurò vendetta tremenda vendetta per
l'amata sorellina-...Lo ha baciato e io...-
-CHE SGUALDRINA!- tuonò Hermione.
-Puttanella.- commentò Ron.
Ginny si divincolò dalla presa
di George-
Oddio che ho fatto?- urlò prima di girarsi in un svolazzo della lunga chioma rossa per
una volta libera sulle spalle e risalire di corsa la scala che portava al
castello.
George si asciugò le mani
bagnate di lascrime sulla casacca, lanciò uno sguardo ai ragazzi alle sue
spalle e al gemello in particolar modo- Credo che questo significhi guerra .-
-La piccola Cho, non sa in che
guaio è andata a cacciarsi.- annuì Fred- La felicità di Ginny è sacra!!-
//-------------------//
Alla vista di James, Lily si
lasciò sfuggire un piccolo ansito sollevato, si alzò con un salto e corse a
buttargli le braccia al collo con una tale foga per poco non lo mandò a gambe
all'aria.
-...Amore che è successo?- le chiese sentendola tremare
contro ilpetto- Lily...- se la staccò di dosso per
guardarle in viso. Le scostò alcuni ciuffetti color rame da davanti agli occhi- Ehi...- le disse dolcemente, non
ricevendo ancora nessuna risposta- Sirius ha avuto una ricaduta? A Remus si sono
riaperte le ferite?-
Lily contraccambiò il suo
sguardo con le labbra che tremavano disse di no con la testa per poi mormorare- Una disgrazia...Una disgrazia
orribile...-
//-------------------//
Harry rinvenne con un rauco ansito di
dolore e un lieve battito
di ciglia, si guardò attorno in confusione
prima di inquadrare suo padre seduto accanto a lui, intento a sfogliare un
grosso libro che teneva sulle ginocchia -Papà...- mormorò.
James sollevò lo sguardo per sorrisere al
figlio -Ehilà...- gli disse lentamente,
poggiandogli una mano sulla fronte- Credevo che
Madama Bumb te l'avesse detto.- gli
accarezzò la radice del naso con il pollice intuendo che da quel livido veniva
il mal di testa che lo stava uccidendo- I
bolidi vanno schivati non respinti con la faccia.-
Harry tirò le labbra in un sorriso
sofferto.
Dal letto di fronte al suo si levò una
risata malefica, ma non ci badò molto, o meglio, stava troppo male per tirare
su la testa per vedere chi era lo stronzo che rideva di lui e dell'emicrania
che gli stava spaccando le cervella.
-Sei stato in stato
semi-comatoso per due giorni circa.-continuò il professore girandosi per prendere una pezza dalla
bacinella d'acqua che aveva accanto- Te la sei
vesta scura, sai?-
-Non è stata la prima volta.-
-Si ho saputo...- ripose James mentre passava il
fazzoletto sulle tempie e sul collo del figlio che sospirò grato- Del tuo braccio e del Primo
soccorso prestatoti da Allock.-
Harry sentì la mano e il gomito dolere al
ricordo di quello scemo e dell'incantesimo che gli aveva fatto sparire tutte le
ossa del braccio, cercò lo sguardo del padre e in un sussurro chiese -Che voleva la mamma?-
Le dita contro la fronte di Harry
tremarono, un ombra calò sul viso dell'Animagus , il ragazzo tentò di sollevare
il capo dal cuscino, ma James tornò in se con uno scossone e lo obbligò a
rimanere sdraiato.
-Caramell è stato assassinato
assieme alla sua famiglia e alla sua scorta...-
Harry sgranò gli occhi, nel
letto di fronte a lui, qualcuno tossì succo di zucca dalle narici. Voldemort
era arrivato a Caramell? Il Ministro della Magia era caduto per mano di Mangia
Morte? Allora forse adesso gli avrebbe creduto! Forse da quella tragedia
potevano ricavarci qualcosa di buono, guardò suo padre e si rese conto che però
c'era qualcosa che non andava, che era troppo triste, poi gli vennero mente le
sue parole
"...servizio di
scorta."
Chi poteva fare del servizio di
scorta al Ministro se non degli Auror? Si sentì raggelare- Chi era adetto della scorta di
Caramell?- chiese
piano.
Gli occhi color castagna di
James si arrossarono, diventando gonfi e lucidi sotto lo sguardo del figlio che
gli cercò la mano che teneva poggiata sul letto accanto alla sua-Papà?-
-Andrea e Tonks.-
Harry sentì il cuore
scoppiare in briciole, si portò una mano al petto e boccheggiò senza fiato
mentre le dita della mano sinistra
si serravano attorno a quelle
di James. L'uomo annuì lentamente mentre tirava su col naso e scostava lo
sguardo da quello orripilato del figlio:-I rilevamenti mostrano che le ragazze sono state
aggredite in auto, un Avada Kedavra che ha fatto un primo buco al parabrezza.- disse piano contraccambiando la
stretta di Harry con l'altra mano -Poi quella seduta al lato guida, pensiamo Andrea,
perchè Dora non ha la patente, ha sfondato il suo finestrino a calci ed è
uscita, sbloccando le sicure e permettendo alla compagna di uscire.-
Il Cercatore si lasciò sfuggire un sospiro
addolorato mentre sentiva gli occhi improvvisamente troppo caldi e troppo
gonfi, non potevano essere morte, non potevano.
-Secondo i babbani che hanno
assistito allo scontro le due ragazze hanno dato battaglia, nonostante la
giovane età, Dora è la pupilla di Malocchioe Andrea, beh, l'hai vista a Grimmauld, è meglio non averla come
avversaria.-
Il ragazzo a letto annuì lentamente.
-Poi le testimonianze si fanno
confuse. All'inizio hanno descritto l'aggressore come una donna dall'aria da
matta.-
-Bellatrix.-disse Harry sicuro.
-Esatto ...Poi raccontano di
uomini con mantelli neri e maschere bianche.-
-Sono cadute in un imboscata.-
-Così pare... Erano almeno in
nove...Nove contro due povere piccole...-tacque
un attimo come per controllare la fiammata di aria che il pensiero di quelle
due ragazze a cui aveva iniziato
a voler bene in balia di tutti quei
MangiaMorte gli procurava ogni volta che ci pensava-Poi
non si sa più niente.-
-Come non si sa più niente!- s'inalberò Harry.
-I testimoni sono scappati!-spiegò Prongs, poggiandogli una mano sul
petto per tenerlo sdraiato-Credevano che fosse
qualcosa a che fare con il diavolo oaltro, quelli del Ministero hanno faticato un casino per trovarli, farsi
dire tutto e cancellargli i ricordi.-
Harry sbuffò sotto la mano del
padre-Si
sa almeno come sono morte?-disse cercando di rimanere calmo sotto le coperte.
-Hanno trovato sangue
sull'asfalto e su un muro e l'auto in fiamme.-
-E i corpi?-
-Nell'auto in fiamme,forse.-
-Quindi potrebbero essere ancora
vive.-
-Potrebbero, ma se sono vive non
stanno bene, ho visto le foto della scena della strada...- si sentì raggelare al ricordo
del giubbetto di jeans di Dora stracciato in più punti e la scarpa da
ginnastica di Andrea, riversa in una pozza di sangue. Spostò lo sguardo dal figlio al
letto di fronte a dove si trovava lui-...Ti serve l'acqua, Draco?-
-Draco?-fece eco Harry sollevando il capo. Era lui quello che aveva
ridacchiato, poi tossito? Ehi, un momento! Aveva sentito chiamare
"il prof.Colley" papà...
-No...I fiori...Chi li ha
portati?-indicò con un cenno della mano il mazzolino
di fiori bianchi"che nel linguaggio dei fiori
significavano amicizia" apparso sul suo comodino accanto alla
brocca d'acqua .
-Leggi il biglietto.-
Harry lo vide allungarsi verso il biglietto
accanto al mazzo di fiori, aprire la busta e sbiancare per la sorpresa-Chi glie li ha mandati?- chiese al padre.
-Hermione.-
-CHI?-
-Hermione.- ripetè Draco confuso guardando
il mazzolino di fiori bianchi che pareva risplendere come neve alla luce del
sole del
mattino-Ehi, masi chiama Hermione?-
-Perchè come pensavi si
chiamasse?- gli
chiese Harry.
-Che ne so?...Sinceramente non è
che mi sia mai fregato sapere come si chiamasse il signor Prefetto.-
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-Che cazzo fai Potter?-
Uno schiocco di molle, Harry sollevò il
capo dal cuscino per incontrare lo sguardo insonnolito di Malfoy , lo aveva
chiamato una decina di volte, alla fine si era risolto a tirargli una ciabatta
in testa per avere la sua attenzione.
-Non dirlo a nessuno.-
Il biondo si passò una mano fra i capelli
perplesso- Di che parli?-
-Che Colley in realtà è mio
padre.-
Draco fissò il grifondoro per un attimo
prima di sbuffare e tornare sdraiato.
-Ehi non sto scherzando!- scattò Harry afferrando l'altra ciabatta-Non devi dirlo a nessuno.- tirò la pantofola in
direzione della zazzera bionda che riusciva ad intravedere oltre le coperte.
STONK!
-Potter guarda che non ci metto
niente a darti il colpo di grazia!- urlò Malfoy drizzandosi a sedere con un vistoso bernoccolo sulla
fronte e la ciabatta che lo aveva procurato in mano!
-Devi mantenere il segreto!- ripetè Harry.
-Si! Si! Che vuoi che me ne
freghi a me se Colley in realtà è Potter senior.- brontolò il serpeverde-...Non lo dirò a nessuno, non t'agitare che può essere che
ti viene qualcosa.-
-Ho la tua parola?-
-Se ti fidi di una parola di un
Malfoy...-
-No! Non mi fido della parola di
un Malfoy.- disse
Harry mentre schivava la pantofola che Draco gli aveva tirato addosso- Ma vedrò difidarmi della parola di uno che stato cresciuto da mia madre.-
I due ragazzi si fissarono ai lati della
stanza, Draco sospirò annoiato mentre rispediva al mittente la seconda
pantofola che gli era piombata in testa-Hai la mia
parola Potter, non dirò a nessuno che Colley in realtà è tuo padre.-
Harry rimase per un attimo in
silenzio prima di annuire-Ottimo.-
Fine prima parte del capitolo.
Negli ultimi capitoli avevo un
po' abbandonato la storia di Harry e Ginny, così ho cercato di farmi un po'
perdonare in questa prima parte del capitolo" anche se ho spedito Harry in
infermeria e ho traumatizzato Ginny" ma ormai dovrete aver capito come sono fatta,
se non semino guai non sono contenta.
Nella seconda parte del
capitolo la scena si sposterà a GrimmauldPalace, Remus e Sirius non preso per niente bene quello che è successo a
Dora e Andrea e avranno bisogno dell'aiuto di una strana coppia di maghi per
tirarsi su e prendere il cosidetto toro per le corna.Indovinate chi sarà questi
coppia di maghi?
PS: Alle tre ragazze che mi hanno
inviato una e-mail per congratularsi con me e per chiedermi se mi sono ispirata
a qualche attore per caratterizzare fisicamente i malandrini, Lily e Andrea.Mi
scuso se vi rispondo qui, ma da qualche tempo non riesco ad inviare e-mail.
Allora:
James Potter- Sean Penn "
vedi Mystic River"
Lily Potter - Julianne Moore
"vedi Nine Month"
Sirius Black- Gary Oldaman
" vedi State of Grace"
Remus Lupin- David Thewlis
" vedi L'Isola del dottor Monroe."
Andrea Moody- Kristen Bell
" vedi Veronica Mars e Heroes v.2"
Se avete altre domande fatevi
pure sotto, ragazze! ^__^
br>
Ovviamente ringrazio tutte coloro che hanno letto, recensito e messo
questa mia fic
Ovviamente ringrazio tutte coloro che
hanno letto, recensito e messo questa mia fic fra i preferiti .
Sono davvero felice che la storia fino a
qui vi sia piaciuta tanto e spero di potervi ancora far divertire!
-Non troverai la pace sul fondo di quella bottiglia.-
-Davvero?-
-No. Sarebbe troppo facile.-
Sirius alzò gli occhi dalla bottiglia che teneva fra le mani per incontrare lo sguardo di Remus su di lui. Lo sapeva anche lui che bere fino a star male non avrebbe fatto sparire il dolore che sentiva per la perdita di Andrea, ma era l'unica soluzione che gli era venuta in mente.
-E' morta.-
-Non è detto.- Remus non era mai stato un tipo ottimista, ma in quei giorni aveva abbraciato quella filosofia di vita per evitare d'infilare la testa in un cappio e saltare giù da uno sgabello.
-Hai visto le foto Moony... Tutto quel sangue.-
Remus prese una seggiola e si sedette accanto all'amico, certo che aveva visto le foto, ed era anche corso a rigettare in bagno, prese la bottiglia dalle mani dell'amico fece apparire un bicchiere e lo riempì.
-Sei astemio...Ti sentirai male.-
-Chi non si sbronza in compagnia è un ladro o una spia.-
-O un ex-galeotto.-
Remus buttò giù tutto d'un fiato il liquore ,Sirius lo vide fare una smorfia di raccapriccio prima di emettere un piccolo ansito schifato. Scosse il capo -Moony...- gli disse stringendogli il braccio, scostandogli la mano dal bicchiere - Smettila o dovremo portarti al St.Mungo.-
Lupin scosse il capo.
-Che c'è?- Lo sapeva benissimo che aveva, ma voleva spingerlo a parlare.
-I sensi di colpa mi stanno mordendo il culo.-
-Remie...-
Remus fece apparire un'altra bottiglia di Wiskey, Sirius tese il bicchiere verso di lui-...E' sempre così Remie, ci accorgiamo di quello che avevamo solo quando lo abbiamo perso...-
Il licantropo guardò l'animagus da sotto la frangia che gli era caduta sugli occhi, il dono di Sirius di dire la cosa sbagliata, non al momento, ma alla persona sbagliata era disarmante.
-Tu che hai perso?- gli chiese.
-Cosa ho perso?- Sirius scostò il bicchiere dalle labbra, chiuse gli occhi e tirò un sospiro -La mia piccola ...- disse semplicemente- La mia piccola bambina coi riccioli...- rispose allo sguardo sorpreso di Remus con una smorfia divertita-Non guardarmi così Remus, ho dimenticato molto del mio passato è vero, ma come avrei potuto dimenticare quella ragazzina con cui ho fatto alla guerra per un anno intero.-
Il licantropo si lasciò sfuggire una risatina ai ricordi dei dispetti che quei due si erano fatti per un anno intero,ai tempi in cui Andrea aveva solo 11 anni e Sirius 18 ed erano entrambi fra i Grifondoro:
-Sei stato tu ad incantarmi il libro!!-
-Incantarti il libro !? Moi?-
-Si è chiuso non appena l'ho aperto e mi ha schiacciato il naso!-
-Oh povero gioia, vieni qua che ti do un bacino così ti passa la bua!-
-Vattene via depravato!-
-...Andrea sarebbe morta di vergona se lo avesse saputo.-
-Perchè?-
Remus fece l'atto di mordersi la lingua.Le confindenze fra ubriachi non vanno mai tradite.
-Perchè,Moony?- ripetè Sirius curioso.
-Perchè,hai tempi aveva una cotta paurosa per te.-
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-Gin guarda che ti vedo.-
La forma sotto il piumone si mosse, un calzino rosa spuntò per un attimo da sotto le coltri per poi sparire con uno scatto.
-Hai intezione di rimanere lì in eterno?-
Nessuna risposta.
Hermione sbuffò snervata.
-James ha detto che Harry tutto sommato sta bene, e che ha chiesto di te.-
Un sospiro da sotto le coperte, la grifoncina divenne color pomodoro per i nervi, ma si trattenne dal dare in escandescenze, sapeva che Ginny non rispondeva bene alle aggressioni e che bisognava prenderla con la dolcezza per convincerla a fare qualcosa.
Si sedette sul bordo del letto e accarezzò il punto delle coperte dove "almeno credeva" c'era la testa dell'amica- Se non esci da qui e non vai da lui, quella vipera avrà vinto.-le disse con il tono di voce più calmo e comprensivo che aveva mentre giocherellava con uno dei fiori di stoffa che abbelliva il risvolto del piumone-... So che ti senti in colpa, ma chi non avrebbe reagito a quel modo? Io avrei fatto molto peggio! Prima avrei cavato gli occhi a lei, poi me la sarei presa con lui!-
Una risatina , Hermione allora si azzardò ad abbassare un po' la coperta di nonna Weasley per guardare in viso l'amica
-Hai aspettato tanto...- continuò dopo averle allungato un fazzolettino
-Adesso che Harry finalmente ricambia i tuoi sentimenti vuoi lasciarlo andare per quella stronzetta,che gli è sicuramente saltata addosso!?-
-Gliè saltata addosso?- ripetè Ginny mentre si passava una mano sotto il naso.Lo aveva pensato anche lei, ma voleva sentirselo dire anche da qualcun'altro per convincersene completamente.
-Sicuro. Conosco Harry...Quella lo ha sicuramente preso di sorpresa.- dichiarò Hermione sicurissima mentre la scopriva completamente- E adesso vai da lui, signorina!-
Ginny si alzò, finalmente convinta, Hermione sollevò lo sguardo al cielo come per rendere grazie per la pazienza che il Padre Eterno quel giorno le aveva accordato, per poi bloccarsi alla vista dell'amica che la guardava con le scarpe in mano.
-Beh?-
-Gliè saltata addosso, giusto?-
-Giusto!-
Basta! Al prossimo Natale il regalo di Ginny sarebbe stato un corso sull'autostima!
-E allora non sarà arrabbiato!?-
-Prego?-
-Si, Harry, non sarà arrabbiato perchè ho reagito male?-
Il Prefetto si battè una mano sulla fronte, in quel momento ci sarebbe voluta la pazienza di Buddah per non saltare su e prendere a calci quel sacco di paranoie che rispondeva al nome di Ginny Weasley fino al capezzale di quel malato d'amore del suo fidanzato.
Tirò il fiato, contò fino a tre e:- Ginny... - disse lentamente dopo aver contato fino a 10 -Se quando Harry ti vedrà non attenterà alle tue virtù, sarà solo perchè c'è Draco al letto di fronte al suo.-
-Draco?-
-Malfoy.-
-Si,ho capito, ma da quando lo chiami per nome?-
//----------------------//
Un ora dopo Remus e Sirius erano sbronzi da far pietà.
Remus sdraiato sul divano con un braccio di traverso sul viso e Sirius stravaccato sulla poltrona con le gambe a penzoloni oltre il bracciolo e il capo a ciondoloni nel vuoto- Che diavolo...- mormorò il mago che aveva appena fatto il suo ingresso nella sala di Grimmauld Palace -..Sono ubriachi! - guardò l'uomo sulle scale-...Sono completamente ciucchi!-
Alastor Moody annuì in direzione di Ted Tonks, che gonfiò il torace per preparare un urlo alla Mrs Black, per poi bloccarsi al gesto di diniego di Malocchio" Ci penso io Teddy."
Con un colpo di bacchetta l'ex-Auror evocò una tromba, Ted lo guardò perplesso prima di capire che cosa voleva fare e tapparsi le orecchie con le mani e...
Un urlo lancinante coprì in parte lo squillo della tromba, Sirius rotolò a terra con la testa fra le mani mentre Remus si tirava con un salto e un imprecazione da taverna.
-Che cazzo...- cominciò Black.
-...Fate?- concluse Remus.
Ted e Alastor si guardarono prima di assumere il loro cipiglio di suocero che non ammette repliche-...Alzatevi scansa fatiche.- dissero quasi in coro.
-Scansa fatiche?-
-Le ragazze sono ancora vive e voi due dovete trovarle.-
Remus si grattò la testa mentre Sirius tentava di tirarsi sul divano aggrappandosi alle sue gambe-...Come fate a dirlo con tanta sicurezza?- chiese a Ted.
-Istinto paterno.-
-Conosco Andrea.-
Remus guardò Alastor, d'accordo aveva cresciuto Andrea come un soldato, ma aveva visto le foto scattate attorno alla macchina, c'era sangue dappertutto, come poteva pretendere che fosse ancora viva?
-Andrea...- cominciò con il tono più comprensivo possibile. Infondo poteva capirlo, era vedovo e Andrea era tutto quello che aveva, la sua impossibilità a credere alla sua morte faceva quasi tenerezza.
-Se le dai un calippo e due stecchi per ghiaccioli Andy è capace di tirarti su una pista di pattinaggio.- l'interruppe serio Malocchio mentre afferrava Sirius per la camicia e con uno strattone lo tirava su- Adesso alzatevi, hanno appena finito i rilevamenti nell'auto e non hanno tracce dei corpi.-
-Nessun corpo.-fece eco Sirius.
-Sono vive. -disse Ted serio mentre tendeva la mano a Remus per farlo alzare - Fino a prova contraria sono vive.-
//----------------------//
-Bambina mia che diavolo stai facendo?-
Erano 10 minuti buoni che James seguiva l'andirivieni di Ginny davanti alla porta dell'infermeria. All'inizio si era detto che era affare suo, che non doveva immischiarsi, ma alla fine non aveva retto.
-James!-
-Per aprire la porta si gira il pomolo e si spinge.-
-Si lo so.-
-E allora perchè non lo fai?- Ginny emise un verso stridulo, James si battè una mano sulla fronte e rise-Mi dici che non va ?-le chiese poggiandole una mano sulla spalla e spingendola verso una delle panche del corridoio-Allora?-
-Ho paura!-
-Di Harry? Piccola mia mi assomiglia, ma non così tanto, non ti salterà addosso tranquilla.- La ragazzina nascose un sorriso nel palmo della mano, mentre James si arrufava come al solito i capelli-.. Di che hai paura Ginny?- le chiese.
-E se mi lascia?- buttò fuori d'un fiato la ragazzina.
-Harry?- chiese titubante James.
-No, S.Francesco d'Assisi...E se l'ho deluso?E se mi lascia?- Ginny era in crisi completa nonostante le parole di Hermione non appena aveva si era trovata di fronte alla porta dell'infermeria era andata in panico.
-Parliamo sempre di quel malato d'amore di mio figlio,giusto!?-
-Malato d'amore?-
-Preferisci pazzo d'amore? Completamente fuori di zucca?-
-James non ho voglia dei tuoi scherzi.-
-E chi scherza!- prese il braccio della ragazzina al gomito e la tirò su-Entra forza!-
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Severus Piton scambiò uno sguardo con la donna che lo precedeva, era stato costretto a lasciare Hogwarts di tutta fratte, quando Bellatrix chiamava, gli scocciava ammetterlo doveva rispondere,se non voleva avere guai con Voldemort.
-Non ne so molto di medicina.- disse acido.
-Non devi fare un'operazione a cuore aperto, devi solo tenere in vita una prigioniera.-
Indicò una cella alla sua sinistra, Piton gettò un'occhiata fra le sbarre prima che la porta si aprisse di scatto -Entra forza-lo incoraggiò Bella.Il professore entrò nella luce del sole che filtrava dalle sbarre della cella, si guardò attorno perplesso prima che la sua attenzione fosse attratta da quello che all'inizio gli era sembrato un sacco di stracci.
-Oh Merlino.-
Si chiuse la porta alle spalle prima di fiondarsi sulla ragazza che alla sua vista si era lasciata sfuggire un gemito sollevato -Professore.-la sentì dire mentre le si inginocchiava accanto.
-Andrea!-
La tirò a sedere per la maglietta, era ridotta da fare schifo, le scostò i capelli dal viso e rabbrividì alla vista dei lividi e le ferite- Tonks?- le chiese mentre la faceva girare e le poggiava un'orecchio fra le scapole.
-Non...Non lo so...Sono ore, che l'hanno portata via...-
-E' viva, quindi...- la fece stendere, mentre apriva la borsa che si era portato appresso e tirava fuori una decina di tubetti e garze.
-Fino a qualche ora fa...- Andrea emise un rauco ansito di dolore quando Piton dopo averle sollevato la maglia le coprì
un taglio con una pasta cicatrizzante che era sì molto efficace, ma era cento volte più dolorosa delle ferite che rimarginava-Oddio...Professore.-
-Tieni duro Auror.-
La biondina serrò il labbro inferiore fra i denti mentre Piton le arrotolava la gamba sinistra del pantalone e si dedicava alla lacerazione che le aveva aperto il ginocchio a libro
-...Hai altre ferite tanto profonde?- le chiese Piton- ANDREA RIMANI SVEGLIA!-
La ragazza tornò in sè con uno scossone.-No, signore.- disse fissando gli occhi chiari in quelli dell'uomo chino su di lei.
-Cercherò di scoprire dove tengono Tonks.- disse il professore Serpeverde alzandosi-Tu tieni duro...-le strinse il mento con una mano-Rimani viva ragazzina, hai capito?-
-Si...Signore.-
//-------------------------------//
!Ridi...Ridi adesso che appena mi ridanno la bacchetta ti crucio..." Harry fissava con odio la testa bionda che spuntava oltre le coperte "Piccolo bastardo, ridi adesso perchè alla prima occasione ti ucciderò..." si disse mentre tentava di tirarsi a sedere per sottrarsi alle attenzioni di quella pazza che al suo risveglio si era ritrovato accanto al letto.
-Cho vuoi andartene?-
-Perchè?-
-Perchè??- Harry la guardò come se fosse impazzita, come perchè? Per colpa
sua aveva litigato con Ginny, era finito in infermeria con il setto nasale
frantumato e uno zigomo lesionato! Ecco perchè!-Perchè non ti sopporto vattene via!-
La Chang rise in punta di labbra -Non mi sopporti?- gli disse- ...Ma se è
dal terzo anni che mi sbavi dietro!-
-Ho cambiato idea.-Harry stava sudando, più Cho gli si avvicinava più lui arrancava per sottrarsi alle sue cure, cavolo, non avrebbe commesso lo stesso errore due volte!
-Uhmmm? Per Ginny, una meno scialba,no?-
-Non lo sai che mangiare salato fa male?-
Il viso di Harry s'illuminò a giorno alla vista di Ginny alle spalle di
Cho- Gin...- disse prima che la grifoncina afferrasse la rivale per un
gomito e la tirasse via dalla seggiola- Ehi...-
-Un attimo di panzienza Harry!- sbuffò la ragazza mentre con un ultimo colpo di reni buttava Cho in corridoio, salutava James con un cenno della mano e si richiudeva la porta alle spalle-Dicevi?-
Harry la fissò a bocca aperta mentre si spolverava le mani con un sorriso soddisfatto, quello che lo aveva attratto di Ginny era stata la sua naturale dolcezza, ma doveva dire che anche quel lato del suo carattere lo intrigava parecchio-Io...Io...-balbettò.
-Ecco,gli è scivolato il cervello nelle mutande.- Potter si riebbe dai suoi pensieri con un mezzo salto, guardò il serpeverde, che contraccambiò il suo sguardo da sotto il braccio che teneva di traverso sulla fronte ed espolse in un -MALFOY! SPARISCI!- Draco ridacchiò malefico mentre scostava le coperte e si allungava verso le stampelle- ORA!-
-Si, un secondo! non vedi che sono zoppo!?-
Trotterellò fino alla porta che aprì con una pedata, sempre sghignazzando convinse Hermione a tornare indietro -Adesso è arrivata?Si era persa?-
-Che ne so io Hermione.-
La ragazza accennò un passo lontano dalla porta dell'infermeria , realizzò come l'aveva chiamata il serpeverde ed emise un urletto che lo fece trasalire e ondeggiare pericolosamente. Si volse in uno scatto della zazzera bionda "spettinato a quel modo alla ragazza non parve nemmeno il principino spocchioso che l'aveva tormentata per anni"-Sentì mi spieghi perchè urli ogni volta che ti rivolgo la parola?-
-Mi hai chiamata per nome!-
-E questo ti sconvolge fino all'urlo?-
-Si!- ammise il Prefetto con un cenno del capo.
Malfoy si lasciò sfuggire un sospiro che alla brunetta parve divertito prima di farle segno col capo di seguirlo-Andiamo a quei due occorerà un po' per chiarirsi.-
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"....Se fosse stata una donna normale la vista di un cane e un cervo nella cameretta del suo bambino l'avrebbe sconvolta...Se fosse stata... E invece per lei, quella vista era la cosa più naturale del mondo, come le grida eccitate di Harry , coperte in parta dal rumore degli zoccoli del cervo sul pavimento.
-Jaime...- rise.
Il cervo si volse a guardarla.
Aveva le corna addobbate con peluches, campanelli e nastri colorati, era una vista esilarante,anche se il cane, con quel berretto da elfo calato fra le orecchie non faceva da meno.
-Sirius... Crescerete mai?-
-E' una domanda o un'affermazione?-
Lily si spostò di lato dalla porta per permettere a Remus di entrare nella cameretta e affacciarsi alla culla dove Harry lo accolse con un verso contento e un battito delle manine paffute -...Direi un'affermazione...Remie non dovevi!- esclamò alla vista del peluches che il malandrino aveva fatto scivolare nella culla accanto al bambino .
Un cervo di peluches bianco, con gli occhi marroni,della stessa tonalità degli occhi di James, lo aveva visto un paio di mesi prima a Diagon Alley se ne era innamorata, ma a causa della fretta si era dimenticata di comprarlo.
-Perchè,no?- gli chiese Lupin con un sorriso- E' spiccicato a James non ho resistito.- si volse verso il cervo alla sua sinistra che gli stava strusciando il muso contro la guancia a mò di benvenuto- Prongs senior e Prongs junior. Guarda che belli!-
Il primo Natale di Harry, il primo Natale della famiglia Potter, Lily prese posto al dondolo di legno bianco che James le aveva regalato il giorno della nascita di Harry mentre tutti i giochi presenti nella stanza si sollevavano in risposta al colpo di bacchetta di Remus e prendevano a volteggiare per la stanza, fra le risa del bambino.
- Lo vizierete così...-
- No, dai...-
La donna abbandonò il capo contro la spalliera della sedia, a causa della costrizione in cui vivevano a causa di Voldemort non avevano potuto organizzare nulla, ne una festa, ne una cena come voleva la tradizione, ma a lei sembra tutto perfetto. Semplice, intimo e perfetto.
" Abbandona Potter, abbraccia la nuova filosofia, salvati..."
Si irrigidì.
Le parole di Severus di quella mattina le rimbombavano nelle orecchie.
"Sei giovane...Sei molto giovane. Potrai avere altri bambini!"
Sentì lo stomaco rivoltarsi.
Era stato il suo migliore amico per anni, lo aveva amato come un fratello, per questa ragione non gli aveva spaccato un piatto in testa e si era limitata ad urlargli contro.
" Tuo figlio è maladetto, abbandonalo finchè sei in tempo o ti porterà alla tomba!" le aveva detto dopo averle strappato un bacio che le aveva fatto salire un fortissimo senso di nausea" Tu puoi ancora salvarti! Tuo figlio e Potter sono perduti ormai."
Erano perduti? Forse...
Erano sulla lista nera di Voldemort, erano morti che camminavano, non era un'illusa lo sapeva perfettamente, la sua condizione di reclusa glie lo ricordava ogni giorno, ma non le importava. Se rimanere con le due persone che più amava al mondo significava abbracciare la sua distruzione allora lo avrebbe fatto, senza nessun rimpianto...Le uniche persone con cui desiderava passare la vita erano James e Harry, perderli avrebbe significato comunque la sua fine...
Sorrise allo sguardo di James fisso su di lei." La mia vita sarebbe una lunga agonia senza mio marito e il mio bambino, Seveurs..." si alzò con un balzò e andò ad affacciarsi alla culla dove Harry aveva preso a ciucciare un orecchio di Little Prongs " Ti ringrazio , ma preferisco morire con loro, che vivere senza..."
Lily riemerse da quel sogno ad occhi aperti che l'aveva colta all'improvviso con la sensazione di aver recuperato una parte importante della sua memoria. L'amore smisurato per James e Harry. La sua assoluta dedizione che l'aveva spinta a rifiutare la proposta di salvezza fattale da Severus pur di rimanere con loro.Sorrise mentre riprendeva sbucciare le patata che aveva fra le mani-Come mai sorridi?- le chiese Sirius.
-Stavi bene col cappello da Elfo di Natale.-
-Prego?-
L'animagus fissò l'amica da sopra la bottiglia di burrobirra che si era portato alle labbra, rimase un secondo in silenzio prima di scoppiare a
ridere- Il Natale dell'ottanta.- prese una seggiola e si sedette accanto a Lily- Quando te lo sei ricordata?-
-Proprio adesso.-
Black prese un sorso di Burrobirra prima di sospirare-E'stata una delle sere più belle della mia vita.- ridacchiò con la testa poggiata nel palmo della mano- Ti ricordi James con le corna addobbate a festa?-
-Come no...Era meglio di un Albero di Natale!-
Si sorrisero -Mi dispiace per Andrea.- disse Lily prendendo un'altra patata dalla scodella che teneva vicino.
Sirius si rabbuiò-Grazie.-
-Mi è sembrata una ragazza molto simpatica.-
Il mago sorrise toccandosi l'ultimo bernoccolo che gli aveva lasciato la ragazza-Un po' violenta.-
-Con Alastor come padre, è anche troppo dolce.- guardò l'amico che aveva preso a giocherellare con la bottiglia che teneva fra le mani, cercò di prendergliele, ma Sirius le scostò con uno sbuffo -I corpi non sono stati trovati, hanno ragione Teddy e Malocchio, potrebbero essere vive.-
Lily lo guardò dolce prima di annuire-Si potrebbero.-
-La speranza è l'ultima a morire,no?-
-Certo.-
Si guardarono per un attimo prima che l'animagus sospirasse.
-Sono un'illuso vero?-
-No, vecchio mio sei semplicemente un uomo innamorato.-
Sirius fece un verso mentre beveva.
-Negalo.-
Un'altro mormorio non meglio identificato.
-Oh andiamo sei cotto, Remus mi ha raccontato certe cosette!-
Black guardò la donna a bocca aperta, Remus e Lily erano pericolosi assieme! -CHE TI HA DETTO MOONY!?-
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Remus era accucciato di fronte al camino quando Sirius "versione cane " gli si avventò addosso ribaltandolo sul pavimento, facendogli volare di mano il ninnolo che stava rigirando fra le dita -Paddy! Che cazzo hai!- urlò al cane che gli stava strattonando la camicia-Lily che diavolo ha?-
La rossa si grattò la nuca in colpa- Non mi ricordavo che aveva questo tipo di reazioni.- disse all'amico che stava lottando per tenersi addosso la camicia - Scusa Remie!-
-Che gli hai detto!?- le chiese Remus mentre Sirius con un'ultimo strattone gli tirava via la camicia e la sventolava in giro- Sir ridammi la camicia!-
Lily rise quando i due si misero a fare a tiro alla fune alla camicia prima che il suo sguardo incontrasse la cicatrice slabbrata che deturpava il fianco sinistro di Remus-Oh...- mormorò lentamente-...Re...Remus?-
Il licantropo la guardò .
-Cos'è quella?-
L'uomo si accarezzò il fianco- Questa?- le chiese perplesso -E'la mia ferita maledetta,Lily.-
-Ferita maledetta?- fece eco la donna per poi ricordare all'improvviso-Oh si,- si battè un pugno nel palmo della mano- Sei un licantropo, ora ricordo.-
-Ehi Moony, cos'è questa?- chiese la voce di Sirius dal pavimento, stava facendo ciondolare davanti al viso una catenina di caucciù in cui era infilato un ciondolo a forma di fiore.
-Non lo so, l'ha portato quel gufo.-fece Remus indicando il contenitore di bronzo per terra e l'uccello appollaiato sulla mensola del camino- Mi dai la camicia Sir?-
-No.- fece scivolare il messaggio che accompagnava il ciondolo, lo aprì ben bene e lo portò a favore di luce, Remus e Lily lo videro invecchiare mentre leggeva- Remie, Lily....- disse dopo qualche secondo che aveva sollevato lo sguardo dalla pegamena.
-Sirius che succede?- chiese il Lupo Mannaro.
-Sirius.- disse Lily.
L'animagus porse agli amici il foglio che per la rabbia aveva stritolato fra le mani, Lily si sporse a leggere oltre il braccio di Remus che aveva preso immediatamente a tremare.
"...Abbiamo le ragazze. Le riconsegneremo in cambia della profezia. Niente scherzi stavolta."
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-Ehi, siete presentabili?- la testa bionda di Draco fece capolineo dalla porta dell'infermeria-Non vorrei rimanere traumatizzato a vita.- Ginny, che era seduta accanto al letto di Harry, che le stringeva le mani come se avesse voluto impedirle di alzarsi e scappare via,gli fece segno di entrare, con un cenno del capo e un sorriso "erano anni che la conosceva, ma per la prima volta gli parve quasi graziosa".Si trascinò verso il suo letto mentre Hermione si chiudeva la porta alle spalle e si portava al capezzale dell'amico -E questa?- chiese indicando la busta di pergamena violetta poggiata sul suo cuscino.
-L'ha portata un gufo qualche minuto fa.- gli rispose la rossa, stranamente arrufa "chissà che aveva combinato quel santarellino di Potter!" mentre porgeva al fidanza un bicchiere d'acqua.
-Un gufo...- si sedette sul bordo del materasso con un verso soffocato, stava sempre peggio ...porca vacca...Ruppe il sigillo di cera che recava il marchio del Serpente Bicefalo dei Black e fece scivolare sulle ginocchia il contenuto della lettera.
-Oh merda!-scattò attirando su di se l'attenzione dei grifondoro.
I tre ragazzi lo videro scivolare lungo il bordo del letto, come se avesse voluto mettere più distanza possibile fra lui e il Fiore Nero che aveva lasciato cadere sulle coperte.
-Draco.- chiamò Hermione- Ehi!-
Si sporse sul letto del Serpeverde- Che cos'è?-gli chiese raccogliendo il fiore fra le mani - Calmati!-
-Come faccio a calmarmi Granger!-
-Che cos'è? Perchè sei così spaventato?-
Harry si tirò a sedere aiutato da Ginny -...Malfoy cerca di non fartela nelle mutande...-gli disse nella speranza di scuoterlo- Oh Draco! Riprenditi!-
Il biondo si volse a guardare il Cercatore che si stava mettendo in piedi con una mano poggiata al muro e il braccio sinistro attorno alle spalle di Ginny:-Sono stato condannato a morte Potter!-
-Cosa?-
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La scroscio d'acqua che la investì la fece rinvenire nel peggiore dei modi possibile, Andrea boccheggiò senza fiato mentre una pedata allo stomaco la faceva girare di schiena
-Buongiorno Andrea.- disse Bellatrix.
La ragazza contraccambiò il suo sguardo senza riuscire a spiccicare mezza parola, la botta alla pancia le aveva riaperto la ferita che Piton le aveva medicato al fianco e ora tutta la sua attenzione era per quello stillicidio che le stava scivolando dal rene destro fino a terra.
-Come ti senti,mia cara?-
-Fottiti.-
Andrea per un anno era stata guarda carceraria ad Azkaban, Bellatrix una volta in preda ad una crisi "dovuto all'incontro appena concluso con un Dissennatore" le era saltata al collo e l'avrebbe strangolata se la ragazza non si fosse ribellata schiantandola contro un muro.
-Sai che mi è rimasta la cicatrice?-
-Peccato che non ti ho ammazzato.-
-Già... Peccato.- la donna si accovacciò sui calcagni, per meglio guardare la poveretta a terra che si stava torcendo dal male -...Non bisogna mai risparmiare un nemico, dolcezza, tuo padre l'ha imparato a sue spese molti anni fa.-
Andra la guardò perplessa- Che stai dicendo?-
La donna sfiorò il viso della ragazza con la punta della bacchetta, dalla tempia fino al collo per fermarsi allo sterno dove premette forte- Tua madre...Quella babbana.- le disse con un sorriso malato che le andava da orecchio a orecchio-...Certe volte ancora la vedo, stesa sotto la neve, con quell'orribile cappotto grigio a coprire il corpo gravido.- ghignò agli occhi sgranati dall'auror-...L'agonia di una donna incinta. C'era qualcosa di poetico, non avrei mai smesso di guardarla.-
Il capo di Andrea si sollevò lentamente dal pavimento. -E' stata la mia prova...Il mio test d'ingresso...- Bella la spinse di nuovo a terra facendo peso alla bacchetta -Per essere una degna serva di Tu-sai-chi, dovevo uccidere un babbano, e chi moglie dell'adorata moglie di Alastor Moody? Il cacciatore di Mangia Morte?-
Andrea boccheggiò senza fiato.
-Ho preso l'auto, ho atteso per tutto il pomeriggio che lei uscisse da quella dannata panetteria, poi...- si piegà fino a portare il viso ad un soffio da quello della ragazza a terra- Booom.-
La strega non ebbe reazioni e la MangiaMorte rise della bomba che doveva esserle esplosa in testa per ridurla in quella condizione di gelo-...L'ho centrata in pieno, l'ho vista volare oltre il tettuccio dell'auto, crollare sul cofano poi a terra, sarei voluta tornare indietro per finirla, ma poi ho deciso di godermi la scena da lontano.-
Andrea mormorò qualcosa.
-Come dici?-
-Puttana.-Una scarica di dolore invase il petto della ragazza che però non emise un sospiro, solo battè il capo contro il pavimento- Sei una puttana lo confermo.-
-Considera questa mia rivelazione come regalo da portarti nella tomba.- le disse la Black-...Perchè morirai ragazzina...Di una maniera atroce.-
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James ricordava perfettamente quando lo stesso Fiore Nero che era stato recapitato a Draco era scivolato dalle mani di Sirius, che aveva accolto il suo significato con una serenità disarmante "Sono stato condannato a morte." aveva detto con un sorriso rassegnato a lui a Remus "Sono stato condannato a morire dalla mia famiglia." . Quell'Orchidea Nera era una sentenza senza appello, una sorta bacio della morte con cui si decretava la caduta di un mago e l'obbligo di ogni MangiaMorte presente nel paese di cercare di ucciderlo.
Scostò lo sguardo dal fiore fra le sue mani per guardare il biondo Serpeverde in piedi contro la finestra aperta- Sei stato condannato a morte per tradimento.- gli disse anche se sapeva che era inutile. Era un Malfoy, anche lui come Sirius doveva essere stato educato con il precetto "Chi trascisce la famiglia e la causa muore."
Malfoy si lasciò sfuggire un sospiro consapevole mentre annuiva,da quel momento faceva parte del Casato Ombra dei Black, formato da tutti i reglietti della potente famiglia, tutto perchè aveva tentato di staccare sua madre da quella pazza di sua zia.
-Sono al primo posto nella lista nera di Bellatrix Black, a pari merito con Andromeda e Sirius.- disse poggiando la mani sul danzale, lo sguardo fisso al cielo che stava prendendo le tonalità brillanti del primo pomeriggio
-Cazzo che situazione.-
James gli sorrise-Sei un ottima in compagnia, ragazzo mio...In quella lista ci sono anch'io, Remus, Harry e molte altre personcine gradevoli.-
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L'incontro con Andrea aveva caricato la vedova Lastrange di un'incredibile energia sadica, aveva voglia di sfogarsi ancora un po', ma la Moody era crollata a metà di una seduta a base di calci e fatture taglienti,avrebbe potuto continuare un'altro po',aveva una bella tempra non sarebbe morta, ma non provava gusto a torturare chi non grida.
-Ehilà.-La ragazza a terra, accucciata come una gatta sul fondo della cella socchiuse gli scuri-Ciao nipotina.-
Dora, con una vera prova di forza sollevò il capo per guardare la donna che con la sua presenza aveva oscurato la vista della luna piena oltre le grate del lucernaio sopra la sua testa- Sei venuta ad uccidermi?-
-Non stavolta.- Le prese il mento con una mano e le bloccò il viso a favore di luce, assomigliava moltissimo ad Andromeda "quindi un po'anche a lei", aveva praticamente i suoi stessi tratti, ma c'era anche qualcosa di quello schifoso mezzo-sangue, Ted Tonks, il suo solo nome le faceva accapponare la pelle.
-Tonks...- disse.
-Che vuoi?-
-Non tu...Il piccolo Teddy.-
Dora guardò la congiunta" Teddy?" si disse prima di realizzare -CHE VUOI DA MIO PADRE!?- le chiese mentre cercava di trattenerla per l'orlo della veste, ma in risposta ai suoi modesti tentativi di sapere venne un calcio in testa e un colpo di crucio in mezza alla schiena.
-E' ora di ripulire il blasone di famiglia, nipote!-
Si chiuse la porta alle spalle fra le grida di Dora- Torna qui! Lascia stare mio padre! LASCIALO STARE O T'AMMAZZO!-
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-Spero che sia importante!-
Sirius fissava a bocca aperta quella specie di troll infangato che era comparso nella cucina di Grimmauld Palace agitando il pugno nella sua direzione.-Oh sarà peggio per te, cagnaccio!-
L'animagus scambiò uno sguardo con Remus, che era apparso oltre le spalle del "troll" con l'aria di uno che ha seguito le tracce per arrivare prima di tentare un-Prongs?Sei tu?-
James diede un tocco di bastone -Certo che sono io!- urlò scrollandosi i capelli con la mano schizzando melma verde dappertutto- Sono finito dentro un condotto fognario!Accidenti a Mocciosus, ma stavolta me la paga, gli farò la permanente! Gli farò venire i boccoli!-
-Dentro un condotto fognario?- gli fece eco Sirius sorvolando la parte delle minacce- Da che parte sei uscito?-
-Non me lo far ricordare.- si ripulì i con un colpo di bacchetta e si sedette al tavolo accanto a Ted Tonks-Allora, che è successo?- chiese .
-Le ragazze sono vive.- Sirius fece scivolare sulla tavola il ciondolo che Teddy aveva riconosciuto come di Tonks e la lettera
-Leggi...-
-Cazzo.- James si massaggiò la radice del naso con due dita, sospirò mentre stringeva nel pugno il messaggio appena letto...Che casino!!
-Che possiamo fare?-
-Di consegnare la profezia non se ne parla.- rispose Prongs.
-Si, però...- si scaldò Ted.
-Fammi finire Teddy...- James gli poggiò con forza una mano sul polso zittendo sul nascere le sue proteste-Di consegnare la profezia non se ne parla.- ripetè fissando lo sguardo in quello azzurrissimo del mago-...Ma dobbiamo riprenderci Dora e Andrea.-
Sirius crollò sullo schienale della seggiola-Che suggerisci?- dondolò.
-Un'azione di forza.-
A quelle parole Remus sentì la ferita che aveva alla schiena dolere
-Come?- chiese per nulla convinto, attirando su di sè gli sguardi divertiti di James e Remus che gli scoppiarono a ridere praticamente in faccia -Remie non fare quella faccia, stavolta andrà meglio.- gli disse Prongs sporgendosi in avanti per poggiargli una pacca sulla mano.
-Già l'altra volta eravate solo in due, stavolta siamo in cinque.- concordò Sirius scostando lo sguardo dall'amico al nuovo venuto, appoggiato al battente della porta- Vero Moody?-Alastor grugnì sedendosi accanto a Ted -Bastardo, l'altra volta mi avresti lasciato morire, stavolta però non ti frega niente dell'Ordine.-
Malocchio gli scoccò un'occhiataccia, stavolta era lui quello ad essere stato sbuttuto fuori dall'Ordine.-Andrea è figlia mia...- gli rispose secco - Tu mica sei figlio mio.-
-No, ma ha buone possibilità di diventare tuo genero.-
Fine capitolo.
209 recensione ! E' il mio record! Vi ringrazio per l'affetto accordato a questa fictione e a questa povera povera autrice, spero che questo capitolo sua stato di vostro gradimento!!
Spero che vi sia piaciuta!
X Sakijune: Non riesco ad aprire la mia casella di posta, non so come fare, passerò hai piccioni viaggiatori, apri la finestra e guarda verso le marche! Cosimo il piccione personale dovrebbe essere in arrivo!
-Si è addormentato, finalmente.-
Ginny sospirò sulla testa spettinata poggiata sul suo grembo, erano giorni che Harry non riusciva a fare un sonno decente, da che James aveva smesso di dare notizie da Grimmauld Palace e la McGranit era stata costretta ad inventare un ricovero d'emergenza per salvargli il posto di lavoro.
-Speriamo solo che duri...-
Gli accarezzò i capelli sotto lo sguardo invidioso di Cho Chang e delle vipere con cui si accompagnava, se li fece scivolare fra le dita mentre reclinava la testa all'indietro,il rumore del vento fra gli alberi accompagnato, dal calore del sole di aprile sulle guance era soporifero .
Chiuse gli occhi mentre Harry le si sistemava addosso, smozzicando qualche parola nel sonno.
-Che dici?- sussurrò divertita mentre gli rincalzava il mantello addosso.
-Papà.-
Era preoccupato. A morte. Non lo avrebbe mai ammesso a parole, ma lei lo sapeva che si stava rodendo l'anima, aveva mandato tre messaggi a Grimmauld, una volta gli aveva risposto Remus, uno stitico stiamo bene su un pezzo di pergamena strappata, le altre volte Lily, ma era con James, che Harry voleva parlare.
-Gli vuoi bene. Più di quanto tu immagini.-
-Papà...No....-
Le sopracciglia di Ginny si aggrottarono, ora che lo guardava bene il sonno in cui era scivolato Harry non sembrava affatto
il riposo di cui aveva bisogno.
-Harry...- mormorò.
-No...!NO!-
-Harry! Harry...- Lo scosse leggermente,lui le strattonò il fianco della maglietta prima di svegliarsi di soprassalto:-Oddio Gin...- mormorò contro il palmo della mano.
-Che succede?- gli chiese la ragazza mentre si sedeva.
-Mio padre...- ansimò tenendosi la testa fra e mani -Voldemort...-
-Cosa?- chiese la Grifoncina tirandosi in ginocchio, e gattonando di fronte a lui per guardarlo in viso-Che è successo a James?-
-Lui lo ucciderà!-
...
-Buon Compleanno!-
James spostò il braccio che teneva di traverso sul viso per sorridere a Lily che era andata a sedersi accanto a lui sul
divano -Compleanno?- sbadigliò stiracchiandosi-...Non è mica il 27.-
-Invece è proprio il 27.- rise Lily.
James guardò confuso la data sul suo orologio da polso, era proprio il 27 marzo, sospirò aveva perso il conto dei giorni
-maledizione.- smozzicò mentre si metteva seduto- La mancanza di sonno inizia a farsi sentire.-
-Stai invecchiando, Prongs.-
-Ho 36 anni, sono ancora lontano dalla fossa.-
Si passò una mano fra i capelli per allontanarlo dalla faccia mentre Lily tendeva una mano verso il suo orecchio sinistro per strattonargli il lobo fra due dita.
-...1...2...3...4...5...- disse.
-Non sono un po' troppo grandicello per questo?-
-22...23...24...25...26...- continuò seria la donna.
-Non stai tirando un po' troppo?-
-30...31...32...-
-Ahia Lil!-
-E stà un po' zitto.- soffiò Lily contro le sue labbra, prima di prenderne possesso una prima volta. Sorrise allo sguardo sorpreso di James mentre si schiacciava contro di lui e gli passava le braccia attorno al collo.
-Agli ordini.-
...
-Si è addormentato, ancora?-
-Già.-
Hermione lanciò un'occhiata al ragazzo che le si era appisolato accanto, con le braccia incrociate al petto a trattenere le stampelle e con la gamba offesa stesa rispetto all'altra
-Dev'essere gli anti-dolorifici che prende per la ferita a dargli sonnolenza.- rispose facendo spazio a Ron -...Appena si rilassa un po' crolla.-
Ron si sedette con uno sbuffo, la situazione stava prendendo una strana piega per i suoi gusti, Hermione e Draco erano passati da
non poter stare nella stessa stanza senza tentare di scannarsi a
passare tutto il tempo assieme.
Sospirò.
Lui però non poteva parlare, dato che viveva praticamente in simbiosi con Lavanda Brown.
-RonRon!-
Cavolo, l'aveva chiamata...
Hermione non fece a tempo a sollevare gli occhi dal manuale di Aritmanzia che teneva fra le mani, che trovò Lavanda avvinghiata a Ron. Chiuse il libro di schianto, stava per alzarsi per sottrarsi a quella scena aberrante quando la voce assonnata di Draco le chiese -Ha veramente detto… RonRon o ho avuto un ictus?-
La grifoncina si ritrovò a sorridere mentre il Serpeverde si allungava le braccia sopra la testa per stiracchiarsi-Oh Merlino, prendetevi una camera!- esclamò schifato dai due alle spalle di Hermione- Sono già zoppo non voglio diventare pure cieco.-
Infilò le braccia nelle staffe delle stampelle e facendo forza sui reni e sul ginocchio sano si tirò in piedi- Io me ne vado prima di rimettere.- disse con un brivido di raccapriccio -Vieni con me?-
Hermione gettò un'occhiata a Ron che si era appena staccato dalla sua LavLav con un irritantissimo schiocco -Si, andiamo...- disse infilando il libro nella borsa.
-Dimmi una cosa, come fa a piacerti?-
-Chi?-
Si erano allontanati solo di una decina di passi quando Draco si era voltato verso Hermione con un sopracciglio inarcato e un'aria genuinamente interessata:-Weasley.-
-Non mi piace Ron!-
-Si,come no...-
La grifoncina fissò quello che ormai poteva definire un'amico con la bocca spalancata per la sorpresa - Non mi piace Ron!- scandì imbarazzata superando il serpeverde di slancio- E' uno scemo totale, come potrebbe piacermi?-
Si sistemò la borsa a tracolla con un sbuffò imbarazzato, avanzò di un'altra decina di metri prima di rendersi conto che Draco non la stava seguendo "Dov'è andato?" si chiese voltandosi.
Draco era stato accerchiato da una decina di Serpeverde, Hermione non ebbe il tempo materiale di realizzare qual'era la situazione che lo trovò steso a terra bersagliato da insulti.
-Ehi!- esclamò - Lasciatelo in pace.-
-Non intrometterti Granger.- berciò Goyle.
-Ho detto lasciatelo in pace!! - Hermione sfilò la bacchetta dalla tasca e la puntò verso il branco -ORA!-
-Draco, ora ti fai proteggere dai grifondoro?-esclamò Tiger.
Hermione avanzò di un passo- Siete impazziti?-squittì sopraffatta dalla minoranza in cui si trovava - Maledizione state aggredendo il vostro Prefetto!-
Dal folto dei Serpeverde uscì Pansy Parkinson. La ragazza stava stringendo fra le mani i due monconi di una stampella -Se no che mi fai...mezzo-sangue!?-
Le guance della grifoncina divennero rosse di colpo, ma non ebbe il tempo materiale per reagire perchè la Parkinson fu colpita da
quella che sembrava un'Everte Statim che la spedì contro un muro.
"Ron!?" pensò automaticamente per esclamare-Harry?-
-Chi ne vuole un'altra?- esclamò il Cercatore mentre Ginny tirava in piedi Draco- Zabini dimmi ti senti fortunato?-
-Maledizione mi sono fatto salvare da Potter. Vi prego sopprimetemi!- esclamò Malfoy mentre Hermione eseguiva un reparo sulle sue stampelle-...Ho un solo desiderio avadakavradizzatemi!-
Harry lo afferrò per la camicia e se lo strattonò ad un soffio dal naso -Non ti preoccupare.- gli disse -Non rimarrai per molto in debito con me.-
...
Il guscio dell'uovo scricchiolò fra le sue dita per poi aprirsi, Lily lasciò scivolare il tuorlo in una ciotola e l'albume in un'altra, era sempre così, quando era nervosa cucinava.
-Che cucini?-
-Non lo so, ancora.-
Remus si appoggiò al bancone della cucina mentre Lily si allungava a prendere un'altro uovo-...Non devi preoccuparti.- le disse battendole una mano sulla spalla -Andrà bene.- serrò la presa- Deve andare bene.-
La donna strusciò la guancia contro le dita dell'amico che prese fiato prima di lasciarla andare, non ci credeva tanto nemmeno lui, ma sentiva che se lo ripeteva ad alta voce forse si sarebbe avverato.
-Dora sta bene, ne sono sicura.-
-Come?-
-Sei preoccupato per Tonks,no?-
-Beh si, ma anche per Andrea.-
Lily si lasciò sfuggire un sorriso mentre aggiungeva lo zucchero
-Dimmi una cosa Remie...- disse mentre prendeva un po' di composto con il dito e se lo portava alla bocca per assaggiarlo -E' così difficile ammettere che quella ragazzina ti manca come l'aria?-
Remus grugnì qualcosa.
-Non ho capito.-
-E' una bambina, voglio solo salvarla.-
-E'la tua "bambina" e la rivuoi.-
Remus spalancò la bocca per la sorpresa di vedersi sbattere la verità in faccia con tanta grazia e Lily ne approfittò per fargli mandar giù un po' d'impasto.
-Buono?-
-E' impasto per biscotti.-
-Lo so, ti piace?-
-Cioccolata.-
-Si, adesso l'aggiungo, ma non cambiare argomento stavamo parlando della tua assoluta mancanza si spina dorsale nelle questioni di cuore.- si chinò a prendere un sacchetto di gocce di cioccolata
che aprì con un colpo di forbici.
-Mi stai dicendo che non ho palle, Lil?-
-Io non sono stata così sboccata.-
-Però il succo era quello o no?-
Lily ghignò mentre annuiva, Remus salì con un colpo di reni sul piano accanto al lavello- Ho 36 anni.- disse guardandosi i piedi
-Sono un licantropo, sono povero in canna e ...-
-E sei dolce, intellingente...- ammiccò verso l'uomo che la guardava per nulla convinto -Un gran bel pezzo d'uomo.-
Remus si toccò la nuca imbarazzato.
-Ogni donna farebbe carte false per everti per sè. Ti parla una che a quanto mi hanno detto c'è passata..-Lily si chinò
per infornare i biscotti mentre Sirius entrava in cucina annusando l'aria -Biscotti?- chiese con la sua migliore aria di bimbo felice, mentre Lily si sfilava il grembiule dalla vita
-Lilly hai fatto i biscotti?-
-Già.-
-Sei nervosa?-
-NO!- esclamò, parlare con Remus le aveva calmato i nervi- Oggi è il compleanno di James, ho solo voluto fare qualcosina di buono.-
I due malandrini si fissarono interdetti, il compleanno di James? Era il compleanno di James? Rimasero in silenzio qualche secondo prima di sbiancare:-Oh no!- esclamò Remus consultando il datario sul suo orologio.
-Porca miseria mi sono scordato!- strillò Sirius.
Si fiondarono fuori dalla cucina e pochi secondi dopo Lily sentì la voce di James urlare- EHI, MATTI CHE VI PRENDE!? MOLLATEMI! NO COSI' CADIAMO! ARGHAHAHA!- poi il tonfo di tre malandrini che crollavano per terra a peso morto...
"Non cambieranno mai..."
...
15 anni.
Erano ormai 15 anni che Augusta Lupin vedova Paciock trascorreva le sue giornate in quella stanzetta buia a vegliare quei gusci vuoti avvizziti sotto i suoi occhi. Alice con lo sguardo perennemente rivolto al soffitto e Frank con il mento incollato al petto come in una continua preghiera.
Bellatrix fissò lo sguardo sul capo chino di Augusta prima di sbattere la porta facendola trasalire. La vecchia lasciò cadere l'incinetto che teneva fra le dita -Voi...- mormorò -Che cosa ci fate qui, voi?-
Bella ondeggiò verso il centro della stanza mentre la povera strega si tirò in piedi, per pararsi come difesa di fronte al letto del figlio -Siete venuta a finire il lavoro?- poggiò la mano su quella d'adorata nuora-Lasciateli in pace! Non sono altro che sacchi di ossa e carne, non posso più fare alcun male al vostro Padrone.-
La MangiaMorte ghignò contro gli occhi verdi della donna, prima di scrollare il capo -Lo so Augusta...So che in questo momento il caro Frank e la dolce Alice sono una minaccia per la causa di Tu-sai-chi, quanto due piante grasse.- si sfilò dalla spalla la borsa che portava a tracolla- Lo so, mia cara...-
-E allora cosa volete da noi dannato demonio.-
La Black cavò la bacchetta dalla tasca, Augusta non si tirò indietro di un passo.
-Che cosa voglio?- fece eco la strega più giovane -Voglio essere utile al mio Padrone. Voglio portare nuova linfa alla battaglia fra Silente e Colui-che-non-deve-essere-nominato.-
Le sopracciglia candide di Augusta di piegarono verso il basso, come potevano portare nuova linfa alla guerra due persone in coma da 15 anni.
-Ti stai chiedendo come vero Augusta?-
-Si.-
-Con questa.-
Con un incantesimo di appello Bella evocò dalla borsa una siringa piena di un liquido giallastro- E' il farmaco che la buon'anima di tuo marito commissionò a Severus Piton circa 10 anni fa ...- disse con un sorriso che le andava da orecchio a orecchio-Con questo Augusta, il tuo Frank e la sua dolce metà ritorneranno dal limbo in cui li ho spediti.-
Le labbra sottili di Augusta si curvarono in una smorfia -Che tu sia maledetto Severus Piton.- sibilò stringendo il crocefisso che teneva al collo- Io qui ti maledico!-
-Perchè dite questo Augusta?-esclamò Bella genuinamente sorpresa
-La pozione è qui, Frank e Alice si riprenderanno e torneranno alla loro vita di sempre,perchè dite questo?-
-MALEDETTA SERPE! DIMMI CHE COSA VUOI!-
-L'aiuto di due dei migliori auror contro cui mi sono mai battuta.-
Le due donne si guardarono per qualche secondo prima che Augusta rovesciasse il capo all'indietro interrompendo il contatto visivo- Ora che so che una simile pozione può essere creata.- disse -Pensi davvero che ti permetterò di avvicinarti di un'altro passo ai miei ragazzi?-
Tornò seria di colpo -Vattene ragazzina, vattene finchè sei ancora in tempo...- poggiò la mano sulla bacchetta che teneva sul comodino-...Sono vecchia, malata, ma ti assicuro che ho ancora abbastanza energie in corpo per spedirti da tuo marito.-
-Davvero?...Interessante...-
-Non sfidarmi.-
Ci fu un lampo verde, un corpo cadde a terra senza un grido e nella stanza tornò il silenzio.
FINE CAPITOLO.
O__O miei adorati lettori ho la netta sensazione che Bellatrix mi stia sfuggendo di mano , è andata a prenderse anche con i Paciock!
"Ehi, sto solo eseguendo i tuoi ordini autrice! Non giocare a scarica barile! nd Bella"---"Sei troppo irruenta! Inizi a farmi paura! nd Ino chan"! comunque se accettate un consiglio non perdete il prossimo capitolo, prometto fuochi d'artificio! Ehi, avete notato il cognome di Augusta??
Ringraziamenti:
SakiJune : "angst sister, go!" ti prego posso farne il mio motto?? *.* Hai ragione mi sono resa conto che la morte della mamma di Andrea poteva essere sfruttata meglio così ho deciso di correre hai ripari, senza contare che questo assieme al rapimento di Andrea sarà la miccia scatenante della furia di Alastor " ho già in mente la scena, spero solo di riuscire a metterla bene a parole!" Grazie per il commento sister! ^__^
luxu2: Dunque....Facendo un rapido calcolo dovrebbero esserci ancora un'altra decina di capitoli "è la storia più lunga che mi sia mai venuta in mente!" ma non ne sono troppo sicura! ^__^ Dipenda da cosa mi suggerirà la musa!
lyrapotter:Tranquilla sister, al dolce Teddy Tonks non verrà tolto un capello. Per quanto riguarda Draco, mica lo so se farà a tempo a cambiare totalmente schieramento °.°
valefan : ti dirò, bene non l'ha presa... Come ogni papà è gelosissimo della sua bambina " vedere il prossimo cappy per credere XD"
Dance : Se la mia modesta storiellina è in grado di risollevarti il morale nei giorni di pioggia non posso fare a meno di essere contenta nee chan ^__^ Grazie per il commento!
bulmettina : La liberazione delle ragazze arriverà al prossimo capitolo!
^___^
Lyan : Non sei l'unica a voler uccidere Bella, da che ne so, c'è una bella lista che grazie a me è lievitata a vista d'occhio. Grazie per il commento!
erikappa: Vendircarsi,eh? * una lampadina si accende sul capoccione di Ino chan* sai che non sarebbe una cattiva idea? Uhmmmm....Ci mediterò su!
Padfoot_07 : non so ancora bene come se la caveranno i malandrini, ma se la caveranno, tranquilla! ^_^ C'è un happy ending in lontananza, tutto sta ad arrivarci!
Vale Lovegood : Sono contenta che l'espediente dell'Orchidea ti sia piaciuto, c'ho messo un bel po' per partorirlo!
Nella speranza che questo capitolo sia stato di vostro gradimento * ino chan evita una spranga lanciata dai fans della famiglia Paciock* un saluto dalla vostra Ino chan!
Una forma ingobbita dentro un sacco per cadaveri, ecco cosa rimaneva dell'ultima discendente del glorioso Casato dei Lupin.
Remus si lasciò sfuggire un sospiro mentre seguiva la zip chiudersi sul viso contorto dal dolore di Augusta, non aveva alcun motivo per sentirsi triste, l'ultima volta che aveva visto la sua dolce zietta, gli stava inveendo contro da un balcone "...TU E LA TUA LURIDA MADRE BABBANA FUORI DALLA MIA PROPRIETA'!", ma non riuscì a fare meno di farsi il segno della Croce mentre il feretro gli scivolava davanti su una barella volante.
-Remie.-
-E così viene meno il prezioso Casato dei Lupin.- disse incrociando lo sguardo di James-Pace all'anima sua...- brontolò a voce bassa mentre s'incamminava verso la camera in cui avevano trovato il corpo -Altro non posso di dire.-
-Remie.-
-Altro non posso dire.-
James si lasciò sfuggire un sospiro, Remus era completamente incapace di mentire " Remus quando imparerai a raccontar balle..." si disse mentre socchiudeva gli occhi abbagliato dal cambio di illuminazione all'entrata della camera dei Paciock.
-Che diavolo?-
Remus era in piedi in mezzo a due letti vuoti, si guardò attorno perplesso mentre Kingsley crollava su una seggiola con la testa fra le mani- Mio Dio...- sospirò Lupin mentre James guadagnava il centro della stanza-Li hanno portati via...-
-Veramente.- disse una voce alle spalle dell'Animagus -Se ne sono andati con le loro gambe.- James avvertì un tanfo familiare, un qualcosa che aveva a che fare con taleggio e calzini sporchi, si volse con il naso arricciato mentre Mundugus Fletcher si chiudeva la porta alle spalle.
...
Ninfadora Tonks si lasciò sfuggire un ansito sollevato alla vista dell'ombra che era andata a chinarsi su di lei. Una figura esile,
dai capelli di una particolarissima tonalità di biondo spruzzato
qua e là di grigio, e gli occhi chiarissimi.
-Remus?- soffiò per poi rendersi conto che c'era qualcosa che stonava in quell'insieme. Quelle iridi erano quasi turchesi... Remus a causa della maledizione aveva gli occhi di un unico castano d'orato, quindi non poteva essere lui...
-Chi sei?- chiese mentre tentava di mettere meglio a fuoco i dettagli, il naso dritto e be proporzionato, le labbra carnose , le orecchie leggermente a sventola. Era decisamente un bell'uomo, assomigliava tantissimo a Remus, ma c'era qualcosa nel suo aspetto che la spinse a cercare di arretrare schiena al muro -Chi sei tu?-
-Non sono Remus.- rispose una voce roca -Mi chiamo Frank.- Dora si sentì afferrare per la maglietta e mettere seduta.
La ragazza ebbe un singhiozzo quando l'uomo si chinò ad arrotolarle la gamba del pantalone a scoprire il ginocchio che Bellatrix per impedirle di scappare si era premunita a spaccarle in due. Aggrottò le sopracciglia in una smorfia che era assieme di dolore "Frank aveva tutto tranne che le mani delicate di un medico" e di sorpresa...Non aveva mai saputo di un MangiaMorte di nome Frank.
...
Remus aveva appena comunicato a Neville la notizia della morte di Augusta e della scomparsa dei suoi genitori. Nell'ufficio della Umbridge lo aveva visto sbiancare mentre il sovri-intende in uno slancio di umanità gli offriva una seggiola, si era sentito afferrare la manica della giacca e strattonare con forza- Nonna...E'morta?-
-Si, mi spiace.-
-Nonna...Mia nonna...Era in salute non può essere morta, professore c'è uno sbaglio mia nonna scoppiava di salute!-
Si era sentito morire, mentre quel ragazzzino gli piangeva davanti. Neville assomigliava in una maniera sconcertante alla madre. Lo stesso viso rotondo,la stessa costituzione paffuta, ma aveva anche lo stesso, lo stesso sguardo azzurro di Frank.-E' stata assassinata Neville.-
"UHN?"
Remus allontanò il viso dal palmo delle mani in risposta al massaggio con cui Andromeda gli aveva stretto le spalle, sollevò lo sguardo verso di lei per sorriderle grato: quella donna era naturlamente materna con tutti anche con chi da un anno e mezzo stava facendo vedere le pene dell'inferno a sua figlia.
-Grazie.-
-Per così poco.-
Lupin chiuse gli occhi. Andromeda lo sentì regolarizzare il respiro e un sorriso le sfuggì dalle labbra.Le era bastata mezza giornata a Grimmauld Palace per capire per quale ragione Dora si fosse tanto intestardita con lui: era tenero come un cagnolino e a lei erano sempre piaciuti i cuccioli.
-Ehi, vi allenate già come suocera e genero?-Remus sbuffò senza aprire gli occhi mentre Sirius schioccava un buffetto sulla guancia della cugina:-Siete proprio carini.-
Il Licantropo non ebbe reazioni, ma sotto le dita che teneva intrecciate sugli occhi Sirius potè sbirciare un sorriso, si sedette accanto all'amico -Ehi Al.-esclamò in direzione di Malocchio-...Non dovremmo imparare ad andare d'accordo anche noi?-
-Vedi di scordarti mia figlia conquistatore di sottane.-
Remus e Andromeda scoppiarono in un unica risata con pernacchia. Moony, crollò fronte contro il tavolo, la donna si accucciò dietro la seggiola con un "Oh Merlino, sto per farmela sotto!"
-Malocchio!- rise Sirius
-E' un consiglio ragazzino.- brontolò il vecchio Auror sedendosi al tavolo vicino a Remus-Se ti vedo ancora ronzare attorno alla mia bambina ti strappo una rotula e la uso come mazza da Quiddich.-
-Ehi...- non sapeva se essere divertito o spaventato.
Malocchio non aveva mai brillato per ragionevolezza e diplomazia e in quel momento stava parlando di Andrea, la sua adoratissima creatura,
tutto l'amore rimasto nella sua vita... E lui non aveva precisamente la fama del Principe Azzurro,quindi...
-SENTI LORD BLACK, IO TI AVVERTO,SE OSI USARE ANDREA PER SODDISFARE IL TUO UCCELLO PURO-SANGUE, GIURO SUI QUATTRO FONDATORI CHE TI SPEDISCO A CANTARE NEL CORO DELLE VOCI BIANCHE DI HOGWARTS!- si allungò attraverso il tavolo per portarsi ad un soffio da Sirius che si tirò contro lo schienale della seggiola-Perchè lei ti vuol bene veramente e se sapessi che le hai spezzato il cuore solo per alleggerire quello che hai nelle mutande diventerei di cattivo umore. E devi sapere...- guardò l'appena arrivato James- E lui può confermartelo dato che abbiamo lavorato assieme, che quando sono di cattivo umore solitamente uccido o torturo qualcuno.-
...
-No!-
-Dai...-
-NO!-
-Per favore...-
-Ascolta, se Potter soffre di pulsioni suicide questo non significa che anch'io debba farla finita...- sbraitò Draco in direzione di Hermione, che l'aveva seguito giù per le scale "in realtà l'aveva superato e aspettato sul pianerottolo per bloccarlo" per convincerlo ad accettare il favore chiestogli da Harry -...L'ultima volta che sono stato in quella casa ho visto morire mia madre e ho compromesso per sempre le mie facoltà motorie, scusa se l'idea di tornarci mi fa accapponare la pelle.-
-Lo so, ma hai sentito Harry,no?-
-Si, l'incubo che ha avuto su suo padre.- piegò le labbra in una faccia da "e io dovrei fidarmi di un sogno di Potterino?" . Hermione tentò di tenere duro sulla sua posizione, ma anche lei stentava a credere a quello che aveva detto Harry. Siccome il suo sogno sull'aggressione di Arthur si era avverato anche quello sulla morte di James si sarebbe concretizzato a breve.
-Ascolta hai perso tua madre...- disse sfilandogli di mano una stampella per trattenerlo- Se potessi tornare indietro non faresti di tutto per salvarla?-
Nello stesso momento in cui formulava l'ultima frase Hermione si rese conto che era saltata a piè pari sul cosidetto tasto dolente, si portò una mano a coprire la bocca mentre il viso del ragazzo si rabbuiava.
-E' un colpo basso Hermione.-
-Scusami.-
-...Comunque non lo farò...- disse -Non tornerò in quella casa.-
...
-Ohi Severus!-
Lily si alzò con un sorriso alla vista dell'uomo vestito di nero che era scivolato nella cucina scivolando nella luce verde della Polvere Volante. Piton rivolse un'occhiata alla donna poi all'ambiente che li circondava-...Dove sono loro?- disse tornando a fissare lo sguardo sul viso della donna- Quei tre, Moody e Tonks, sono già andati?-
-Si, dovevi dirgli qualcosa?-
-No...nulla...-
Lily si volse verso il piano della cucina- Lo vuoi un caffè?- gli chiese mentre si allungava sulle punte dei piedi per arrivare ad aprire lo sportello alto della cucina. Sentì Piton muoversi alle sue spalle,ma non ci badò molto finchè non vide un ombra allungarsi su di lei, fece per voltarsi ma fu soffocata da un panno bagnato che le coprì il naso e la bocca.
-Etere!- si disse mentre cercava di ribellarsi alle braccia di Piton che la stringevano, prima di chiudere gli occhi e scivolare in un sonno pesante e senza sogni.
-Mi spiace Lil, lo faccio per te.- le posò un bacio fra i capelli mentre se la sistemava fra le braccia- Tuo marito e tuo figlio sono perduti.-
...
James si volse di scatto verso il fondo del corridoio appena percorso, aveva avvertito un brivido scendere lungo la schiena , ma girandosi si era trovato di fronte solo Ted Tonks che si guardava attorno sospetto e Alastor che chiudeva la fila.
-Non hai sentito niente,tu?-
-Nulla...-sospirò il mago -Grazie a Dio.-
Erano penetrati a Malfoy Manor dalle fogne, seguendo le indicazioni di Mundugus "come faceva a conoscere l'impianto fognario di casa Malfoy era un mistero che nessuno aveva voluto approfondire!" , avevano anche rischiato di morire un paio di volte affogati in una mare non meglio identificato, e alla fine, scivolando in un condotto di scolo erano piombati nelle segrete a una decina di metri da una Sedia del Diavolo.
-Dove saranno?-
-Per botta di culo siamo finiti nelle segrete, non saranno lontane,no?- Sirius si sporse da un'angolo del corridoio con la bacchetta stretta nel pugno- Uhmmm.- lo sentì mormorare Remus che gli era alle spalle- C'è una guardia laggiù.-
Gli scivolò lentamente alle spalle, gli strinse il collo e la testa in una morsa, con un piede contro il ginocchio lo costrinse a inginocchiarsi ai puoi piedi.
-Dove sono i due Auror?- gli soffiò all'orecchio.
...
-Rapita? Piton ha rapito mia madre?-
Harry si avventò contro la fiamma ballerina che conteneva i lineamenti di Arthur Weasley, il mago annuì ancora una volta prima di svanire in un vortice infuocato. Si portò una mano alla fronte mentre Ginny gli faceva passare un braccio attorno alle spalle- Non capisco che sta succedendo.- mormorò la grifoncina cercando gli occhi del fratello -...Il professor Piton non farebbe mai una cosa del genere, giusto?-
Ron fece per rispondere, ma Harry lo provenne -Certo che lo farebbe.- scattò in direzione della ragazza - E' sempre stato innamorato di mia madre.- si alzò - Così come ha sempre odiato mio padre...- si toccò la fronte sulla cicatrice a forma di saetta che da qualche giorno sentiva dolere-... Deve sapere qualcosa che noi non sappiamo.-
-Harry dove vai?- gli chiese Hermione alzandosi dal divano dove era seduta vicino a Ron- Non fare sciocchezze!- ma Harry aveva già scavalcato il quadro della Signora Grassa.
...
Sirius si guardò attorno confuso mentre James controllava le indicazioni fornite da Rosier prima di venire tramortito, la
cella di Dora era la più vicina, ma erano ore che giravano, e
non erano ancora riusciti a trovarla.
-Non è che c'ha giocati?-
-Impossibile.-
Remus si chinò a guardare la rudimentale cartina stretta fra le mani di Prongs- Secondo quanto ha detto Rosier dovremmo esserci...- si volse ad annusare l'aria- Io sento il suo odore.-
-Bene Fido, allora segui la pista e portaci da Dora.- esclamò Ted.
-Non sono un cane da punta Tonks!-
Si guardarono da sopra la piantina, le labbra di Ted si piegarono in un sorriso divertito mentre Remus si voltava verso la fila di celle che si aprivano da una parte e dell'altra del corridoio con un'espressione divertita.
-Vediamo se posso fare qualcosa.Siamo vicini alla Luna Piena, dovrei avere abbastanza potenza olfattiva - avanzò di una decina di passi finchè...
-REMUS!-
Da una cella che pareva chiusa come le altre, qualcosa era uscito con un balzo e si era avventato su Remus, sbattendolo prima contro un muro poi aggredendolo alla spalla.
-Remus!- esclamò James mentre cavava dalla tasca una bacchetta- Quello è un leone di montagna? Non ci sono leoni di montagna in Inghilterra,no?- Cercò di prendere la mira, di puntare la bacchetta contro il leone, quando si rese conto che c'era qualcosa che non andava in Moony.Non stava cercando di liberarsi,nonostante i denti del leone infilati nella spalla, era immobile, sembrava raggelato.
-REMIE?-
-MIO DIO E' FRANK!-
Fine prima parte.
Leggendo il commento della mia nee chan Dance mi sono resa conto di aver introdotto la ship Draco/Hermione che personalmente adoro "sarà stato incoscio, secondo voi?" non era mia intenzione dato che è una ship che può piacere, come può suscitare repulsione. Quindi lascio a voi la scelta, volete che la mandi avanti o che freni il loro rapporto a livello amicale?
-CHI HA BISOGNO DEL PRINCIPE AZZURRO?-
-seconda parte.-
Remus avvertì i denti del leone affondare in profondità nella carne della spalla, ad ogni suo movimento per tentare di ribellarsi corrispondeva da un scatto della mascella d'animale a tentare di chiusersi completamente.
-Cazzo.-
Tentò di liberarsi menando calci all'aria se avesse usato la magia per cercare di togliersi il leone di dosso quello si sarebbe sicuramente portato appresso il suo braccio, assestò un paio di ginocchiate alla pancia dell'animale prima di stringere la mano sinistra attorno al muso del leone per costringerlo ad allentare la presa su di lui.
-Togliti figlio di puttana. LEVATI PERDIO.-
James andò a chinarsi sul leone, gli serrò i fianchi fra le braccia e facendo forza sulle ginocchia tentò di staccarlo da Remus -Perdiana se pesa!- esclamò -SIRIUS CHE CAZZO ASPETTI!? VIENI A DARMI UNA MANO!-masticò un'altro paio di parolacce fra il pelo che gli era finito in bocca e i calci che Remus stava sferrando anche a lui finchè, grazie anche all'aiuto di Sirius riuscì a sollevare il leone e con un colpo di reni lo mandò ruzzoloni sul fondo del corridoio.
-Remie?-
Remus mandò un urlo di dolore quando le sue stesse dita sfiorarono le ferite lasciate dal morso subito, rotolò bocconi e battè la fronte contro il pavimento, mentre nell'oscurità i passi pesanti del leone venivano sostituiti dai passi di un essere umano:-Erano anni che non mi cambiavo in leone.- disse una voce roca che lentamente prese corpo dal buio che l'avvolgeva - Credo di aver esagerato.-
Un uomo sui quarant'anni, piuttosto magro e somigliantissimo a Remus, si pulì le labbra sporche di sangue con il dorso della mano-Non vorrei venire infettato.- disse puntando gli occhi azzurrissimi sul Licantropo a terra-Caro cugino.-
---
-Eccoti! Sono ore che ti cerco!-
-Ed è per questo che me ne stavo qua nascosto.-
Hermione andò a sedersi accanto a Draco sulle scale che dalla Torre di
Astronomia dava direttamente sul cortile interno-Senti ho una brutta
notizia da darti.- disse scrollandolo per la spalla- Ehi, ma mi stai ascoltando?-
Stava guardando con strano interesse un gruppetto di ragazze Serpeverde che dovevano essere del secondo anno o giù di lì e in particolar modo stava fissando una ragazzina con gli occhiali e con i lunghi capelli biondo scuro raccolti in due simpatiche codine.
-Carina per essere una Serpeverde.-
-Uhn...-
-Ti piacciono giovani,eh?-
-Ho buon gusto.- mormorò seguendo con lo sguardo la biondina fino alla corridoio coperto che portava all'aula della McGranit. La vide attardarsi per allacciarsi la scarpa e voltarsi a sorpresa verso di lui.
-Ti ha beccato.- rise Hermione.
-Non mi stavo nascondendo...-Draco piegò leggermente il capo verso la grifoncina-...Da lei.- la bambina rispose allo sguardo di Draco con un espressione fra l'incuriosito e l'imbarazzato prima di voltarsi al richiamo delle sue amiche"Astoria vieni!"
-Conosco sua sorella, ma lei è decisamente meglio.- si stiracchiò crollando il capo all'indietro- Promette di diventare una bella ragazza.- si volse verso Hermione che lo guardava allibita-Che hai?-
-Sei un perverso, te la stai coltivando!-
-Così parlò quella che è persa per il suo migliore amico. - Hermione fece per controbattere, ma Draco sfoderò un'espressione da "Prova a contraddirmi!" che le segò le gambe. Si tirò dietro l'orecchio una ciocca di capelli e riprese lungamente fiato -Dicevamo...- disse una volta dominati gli istinti omicidi -Ho una brutta notizia da darti.-
-Potter è morto?-
-DRACO!-
-Eddai lo sai che è scherzo...-
-Piton ha rapito Lily.-
Draco, che si stava massaggiando la nuca rimase per qualche istante immobile con la mano premuta sul collo-Come dici scusa...?- disse lentamente sollevando il mento dal petto-Piton ha fatto,cosa?-
-L'ha rapita! Ha rapito Lily! -
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-Frank!? Che accidenti stai facendo?-
-Nulla di quanto vorrei...-
Remus si tirò a sedere tenendosi stretta la spalla nella mano, arrancò fino a toccare le ginocchia di James che lo tirò in piedi e lo appoggiò spalle al muro -...In che senso?- bisbigliò mentre Ted correva a stringergli la ferita con una mano mentre con l'altra evocava delle bende.
-Non sono io ad agire.-
-Non sei tu? Chi è che ha attaccato Remus leone del cazzo!- urlò Sirius.
-Si...- si lasciò il polsino sinistro della camicia e arrotolò la manica fino al gomito, stese il braccio a favore di luce- Vedete, però...-
Il tatuaggio del teschio con il serpente correva dal gomito al polso dell'ex-Auror, James fece un passo indietro non solo per la sorpresa,
ma anche per la condizione delle pelle, tesa, arrossata, sembrava in supporazione.
-Frank.-
-Mi dispiace...E' lui...Io non riesco a...- non riuscì a terminare la frase che sentì la schiena scricchiolare e incurvarsi per assumere la postura a quattro zampe del leone, il viso gli si allungò per assumere connotati feline e le pupille si allungarono:-OH MERDA!- esclamarono in coro i maghi dell'Ordine, quando l'animagus ruggì nella loro direzione.
James si sentì afferrare per la giacca e strattonare via da Sirius mentre Ted si trascinava appresso Remus e Alastor apriva la fila-Non possiamo far del male è pur sempre Frank!- urlò quest'ultimo -POSSIAMO SOLO SCAPPARE!!-
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-Frank...non ha chiuso il lucchetto?-
Dora respirò dalle labbra spaccate mentre sentiva le catene che le tenevano le braccia bloccate dietro la schiena scivolare a terra con un tonfo metallico. Si accostò al muro mentre la porta della cella si apriva cigolando e mantenne la postura dell'improgionato quando Bellatrix guadagnò il centro della stanza con un sorriso che le andava da orecchio a orecchio.
-Quegli illusi dei tuoi amici sono penetrati qui.-
-Oh...-
-Tuo padre è con loro.-
-Mio padre?- fece eco la ragazza mentre la MangiaMorte cavava dalla tasca la bacchetta e glie la puntava contro- Vuoi fargli trovare un bel regalino, eh?-
-Immagina la sua faccia quando aprendo la cella ti troverà cadavere.-
Dora non battè ciglio quando vide la punta della bacchetta lampeggiare di verde, Bella pensò per la troppa paura, poi si rese conto che quello non era uno sguardo di terrore, ma di puro divertimento.
Non ebbe tempo di realizzare che cosa stava succedendo, che Dora le assestò una pedata al ginocchio che la mandò a parte indietro e spedì l'Avada Kedavra contro il soffitto.
-Che cosa speri di fare?- esclamò tramortita dal colpo a terra. Socchiuse gli occhi e si ritrovò di fronte Dora che le puntava contro la sua stessa bacchetta-...Ragazzina.-
-...Andarmene da qui.STUPEFICIUM!-
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-Non puoi fare più in fretta?- esclamò Dora voltandosi verso la ragazza che la seguiva trascinando la gamba sinistra, Andrea sollevò lo sguardo
verso di lei con una faccia da "non mettermi fretta se non vuoi che ti cruci a morte!" che la fece raggelare sul posto -Scusa.- pigolò immediatamente - E che voglio trovare mio padre.-
-Tuo padre?-
-E Remus,si...-sbuffò scocciata dalla capacità dell'amica di leggerle nella mente -Non fare la sapute...- si bloccò all'espressione improvvisamente attenta dell'amica. Si volse, e tese le orecchie.
Qualcuno stava parlottando sotto-voce oltre l'angolo del corridoio.
-Chi è?- chiese con le sole labbra.
-Non lo so.-
Assunsero la stessa postura da guardia, mentre le voci si avvicinavano, strinsero la presa attorno alla bacchetta e...Si ritrovarono faccia a faccia con:-Harry!?-
-TONKS! ANDREA!-
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Alastor si lasciò cadere seduto a terra con un sospiro che gli svuotò i polmoni, era riuscito a seminare Frank, ma aveva perso gli altri. Si passò un fazzoletto sulla fronte grondante di sudore e si guardò attorno, chissà dov'era finito.
-Maledizione.-
Facendo forza sui reni e il bastone fece per alzarsi in piedi, ma fu sbattuto a terra da un colpo di "Crociatus" piombò a terra senza un grido, sollevò lo sguardo e vide la sua bacchetta rotolare a terra lontano dalla sua portata.
-PORCA...- biascicò.
-E' un bel po' di tempo che non ci vediamo, eh Alastor?-
-Bellatrix...-
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-Come avete fatto a scappare,ragazze?-
-Sono due Auror non hanno bisogno di essere salvate.-
Dora ridacchiò davanti allo sguardo innocente di Ginny- Beh si,non siamo fanciulline bisognose di aiuto.- disse guardando Andrea che stava cercando di stringere una benda attorno alla ferita che aveva al ginocchio -Però mi avrebbe fatto piacere essere salvata da un certo bel licantropo...- sospirò.
-Dora!-
-Perchè? A te avrebbe fatto schifo venire salvata da un certo animagus di nostra conoscenza.-
Tutti gli sguardi dei presenti si volsero verso Andrea che divenne
istantaneamente color pomodoro- Fanculo Tonks!-esclamò poggiando una
mano al muro per sostenersi in piedi-Andiamo?-
Avanzò di una decina di passi prima di venire assalita dai commenti degli altri:
-Le piace Sirius?-
-E' innamorata persa, io direi...-
-Davvero? Ma se è un anno che non fa che picchiarlo!-
-L'amore non è bello se non è litigarello.-
-Comunque a Sirius piace.-
Le orecchie che spuntavano fra i boccoli di Andrea raggiunsero temperatura lava vulcanica , smozzicò una decina di parolacce
prima di svoltare l'angolo. I ragazzi che si erano attardati alle sue spalle la sentirono emettere un gridolino soffocato.
-ANDREA!-esclamò Harry girando l'angolo.
Andrea era stata praticamente assalita da James. L'animagus se l'era trovata davanti all'improvviso e senza neanche darle il tempo di avere una reazione le era praticamente salito sopra.
-James?-
-Papà?-
James sollevò lo sguardo e alla vista di Harry sbiancò- HARRY JAMES POTTER CHE DIAVOLO CI FAI TU QUI?-
---
-CORRI!-
-DOVE STIAMO ANDANDO!?-
-CHE NE SO? CORRI E BASTA TED!-
-ARGH!!!!-
Remus si volse ad afferrare per un braccio il mago che si era attardato alle sue spalle, indeciso su quale strada prendere fra le quattro che gli si erano aperte davanti. Erano rimasti soli, con un leone inferocito alle spalle e con la serena certezza di essere troppi vecchi per correre fino a farsi scoppiare il cuore.
-DA CHE PARTE!?-
-DESTRA!
-NO,SINISTRA.
-ALLORA CHE CAZZO ME LO CHIEDI A FARE REMUS???-
Si scapicollarono giù da una scalinata, poi per poco non si ammazzarono a causa di un'improvvisa pendenza del corridio -Ehi!- esclamò Teddy strattonando Remus per un braccio -Non sento più Frank.-
I passi del leone erano spariti alle loro spalle, si guardarono attorno prima che Remus venisse atterrato dal leone che apparve con un "pop!" e una nuvola di fumo bianco sopra le loro testa.
-CAZZO!-
Remus rotolò a terra con il leone di nuvo stretto alla spalla che gli aveva già aggredito in precendenza-...FRANK! FRANK SONO IO!-urlò mentre l'animagus lo strattonava per tenerlo giù - SONO REMIE! SIAMO CRESCIUTI ASSIEME PERDIANA!-
Il leone ringhiò qualcosa prima di tornare umano. Strinse il bavaro della giacca di Remus e lo incrociò sul collo a formare un cappio -So chi sei Remus.- sussurrò Frank.
-E allora che cazzo stai facendo?-
-Non sono io Remie...-ansimò -E' lei...E' quella puttana.-
-Di chi parli?-
-BELLATRIX BLACK.-
Serrò la presa. Remus si lasciò sfuggire un singhiozzo mentre si aggrappava alle braccia del cugino- Frank...- gemette.
-C'ha riportati indietro dal limbo in chi ci aveva spediti con questo tatuaggio sul braccio. Siamo legati a filo doppio a lei...Alice per lo meno lo è...Io...Ho...- si morse il labbro a sangue, gli occhi quasi fuori dalle orbite per lo sforzo di rimanere in sè -Ho sprazzi di lucidità...-
-Come posso aiutarti?- gli chiese Lupin.
-Aiutare me, no...Aiuta Alice...Lei non è mai stata portata per l'Occlumanzia...- Remus lo tirò su di sè per fare perno con una gamba e rotolare su di lui e afferrargli il collo con entrambe le mani-...Per far si che questo procendimento di asservimento diventi irreversibile dobbiamo uccidere qualcuno a cui siamo legati da vincolo di sangue.-
-Tu devi uccidere me.-
-Esatto-
-E Alice?-
Gli occhi azzurri di Frank brillarono d'angoscia-...Neville.-
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-Papà ti è venuto un colpo?-
-James rispondi per favore...-
James aveva accolto la notizia del rapimento di Lily da parte di Piton con un gelo preoccupante, non aveva dato di matto, non aveva lanciato maledizioni agghiaccianti, aveva solo emesso un sospiro più pesante del normale.
-Papà su dicci, qualcosa.-
-Riprenditi.-
Harry strattonò il padre per una manica del giubbotto, Ginny gli passò una mano davanti alla faccia - Niente...- guardò gli altri stringendosi nelle spalle - E' catatonico.- si bloccò alla sensazione di pericolo che gli era esplosa alle spalle, si volse e trovò James che si gonfiava, si gonfiava, si gonfiava e....
-SEI MORTO MOCCIOSUS!!!!-
FINE CAPITOLO.
Ahia che brutta seconda metà di cappo. James non ha preso niente bene il rapimento di Lily, Alastor se la sta vedendo con Bella e Alice sta cercando Neville per ucciderlo. Avevo promesso fuochi d'artificio e credo "nella speranza di non peccare d'orgoglio" di esserci riuscita !^__^
Ringraziamenti:
bulmettina : Frank è un'animagus! Ecco cosa c'entra il leone ...Era lui!!^__^ per quanto riguarda le ragioni di Piton dovrai aspettare il prossimo capitolo!
Honey Evans :Ucciderlo? Uhmmm sai che non lo so che cosa accadrà a Piton in questa storia? Perchè infondo è un personaggio che mi piace... Non so ...Devo ponderarci su. "si accettano consigli signori/e"
Lars Black: Prima di tutto sono davvero felice che le mie storie ti piacciano tanto ^__^ è sempre una bella soddisfazione quando ti seguono da una fiction all'altra! Avevi ragione su Frank e Alice , non sono diventati traditori di loro iniziativa!
lyrapotter: Ti capisco sister, la stessa repulsione che tu hai per le Draco/Hermion io ce l' ho per le Severus/Lily, mai, mai e poi mai ne leggerei una, rischierei di morire per un'attacco fulminante di orticaria. Quindi non ti preoccupare, rimarrano solo amici " visto, ho anche introdotto Astoria, per togliermi la tentazione di cadere in una Dramione!"
erikappa: Grazie per il commento!
Lyan : *agonizzante a terra per le Crucio subite ino chan sussurra* Augusta io me la sono sempre immaginata come un tipetto molto conservatore, non cattiva, ma con una mentalità piuttosto ristretta. E James? Morirà, non morirà, uhmmmm...Potrei dirtelo, ma oggi mi sento cattivella, quindi...NIENTE! Devi leggere! XD
jomarch:... Il James Potter show è alle porte! Se vuoi farti quattro risate non perdere i prossimi capitoli! Come ho detto a Honey sai che non so che cosa farne di Moccy? Mi piace però...Mah! ^__^ Sono aperta ad ogni tipo di consiglio!
__TaTa__ : OOOOK! Nessuna Dramione! Per quanto riguarda Piton, mi spiace, ma dovrai sorbirtelo fino a fine fic! ^_^
Dance: Sai nee chan devo rivelarti un segreto, il "conquistatore di sottane" esiste veramente !E' come mio padre chiamava mio cognato prima che questo si sposasse con mia sorella "lo so, ho fatto un giro della miseria" , rileggendo un tuo vecchio commento mi sono accorta di non aver risposto ad una tua domanda. Io sono una fan delle Scorpius/Lily ^__^ quindi no, mi spiace, nessuna Scorpius/Rose in cantiere!!
Nella speranza che questo capitolo sia stato di vostro gradimento, un saluto dalla vostra Ino chan.
Ed eccolo lì...
Uno degli uomini migliori che Sirius Black aveva mai conosciuto.
Un corpo scempiato illuminato dalla luce della luna, un cadavere ridotto quasi a pezzi dalla furia di chi aveva perso ogni traccia di umanità.
All'inizio aveva faticato a riconoscere in quei miseri resti un corpo, nell'ombra aveva pensato ad un sacco di stracci. Poi ad ogni passo si era reso conto della follia verso cui stava andando incontro, aveva sentito le ginocchia cedere per la disperazione che aveva sentito afferargli le viscere, si era fatto forza fino ad arrivare a sporgersi su quel volto contorto dall'orrore di quella terribile fine, per avere la conferma di quel nome che gli era nato sulle labbra...
-Alastor...-
Un segno della Croce fatto senza pensare, e una preghiera sussurata a mezza-bocca mentre si toglieva la giacca e l'appoggiava sul corpo immobile di Malocchio, non era mai stato credente, ma ricordava l'infanzia passata con Andromeda e il modo in cui faceva scivolare fra le dita i grani del rosario per non perdere il conto delle preghiere e la sua visione del mondo affidata alle mani dell'Onnipotente.
-Non ti preoccupare...- sussurrò alla vista della foto scivolata per metà fuori dal soprabito del vecchio Auror, una bambina con le trecce in piedi su un'altalena-...Mi occuperò io della tua Andrea.-strinse la mano dell'amico-...Non le spezzerò il cuore...-ingogliò un singhiozzo -Sta tranquillo..-
Fece per alzarsi, ma fu trattenuto dal tocco di una bacchetta alla nuca, sorrise mentre alzava lentamente le mani- Ho capito, l'hai attaccato alle spalle...- disse Sirius spostando lo sguardo verso l'ombra che lo sovrastava -...Sei una vigliacca Bellatrix.-
Le labbra della donna si tirarono in un sorriso di scherno-...E' morto...E' questo l'importante.- disse affondando l'arma fra i capelli dell'animagus-...Finito con te mi prenderà anche la figlia.-
-Stai cercando di finire l'album di figurine?- rise Black- Dimmi una cosa, quanti ne hai ammazzati in nome di Voldemort?- sospirò fissando lo sguardo in quello malato della congiunta- Li ricordi ancora tutti? O iniziano a confondersi?-
-Avada....- cominciò la donna in un sussurro compiaciuto -Kedavra...- si sentì sbilanciare,la bacchetta si piegò verso sinistra, battè le palpebre confusa prima di mettere a fuoco la bacchetta di Sirius che aveva deviato la sua e l'esplosione del pavimento accanto al suo ginocchio- Non per nulla eri un auror.-
Sirius sorrise.
-Non sarai tu ad uccidermi puttana!-
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-Lasciami andare!Lasciami andare!Lasciami andare!Lasciami andare!-
Severus Piton non sapeva più cosa fare per cercare di tenere calma la iena furiosa che aveva preso il posto di Lily Potter, la donna si dibatteva furiosa nella speranza di liberare il braccio che al risveglio aveva trovato legato alla testa del letto con una catena spessa quattro dita, zittendo ogni suo tentativo di parlare con insulti improponibili.
-Lil...-
-NON MI CHIAMARE LIL, MALEDETTO TRADITORE!-
Piton si lasciò andare in espiro che gli svuotò i polmoni,tentò di
avvicinarsi di un passo, ma Lily scalciò verso di lei ringhiando un
agghiacciante "Stammi lontano Mocciosus!" che lo gelò -Lily ti sto salvando la vita.- le disse con le mani giunte, supplice come non era mai stato in tutta la sua vita-...Domani dell'Ordine della Fenice non sarà rimasta nessuna traccia, ti sto salvando...-
Lily lasciò crollare le gambe oltre il bordo del letto su cui era seduta, che diavolo stava dicendo? -Prego?- esclamò mentre il professore prendeva una seggiola e si sedeva di fronte a lei -Ti sei mai chiesta come ha fatto Minus ad entrare per la prima volta a Grimmauld Palace?-
La signora Potter aggrottò le sopracciglia, Remus gli aveva raccontanto che era successa una cosa del genere, ma non capiva cosa c'entrava in quel momento Wormtail. Poi si rese conto di cosa stava parlando Piton, come aveva fatto Peter ad entrare in una casa protetta dall'Incanto Fidelius?...- C'è un traditore nell'Ordine Lil...- disse il professore Serpeverde intercettando lo sguardo della donna -Questa notte ci sarà una strage.-
-Una strage?-
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Sirius sentì le braccia cedere sopraffatto dalla potenza dell'Avada Kedavra stava cercando di respingere, tentò di fare forza sui reni, per non cedere il passo, ma la follia che animava Bellatrix aveva infuso al suo incantesimo una potenza devastante"...Non resisterò a lungo, maledizione! "
-Muori! TRADITORE DELLA TUA FAMIGLIA!-
L'Animagus sentì le ginocchia scricchiolare e i reni dolere per lo sforzo di mantenere l'Expelliarimus, digrignò i denti in una smorfia di dolore e con un urlo aumentò l'ampiezza dell'Incanto.
-Porca troia!-
-MUORI! MUORI! MUORI! -
Non aveva più la forza per resistere, stava scivolando, spinto dalla potenza dell'Anatema che Uccide ormai sempre più vicino, chiuse gli occhi quando:-Vuoi già gettare la spugna?- disse una voce roca che lo fece sobbalzare-...Allora avevo ragione non sei degno di Andrea.-
Il mago spalancò gli occhi, lo spazio attorno alla bacchetta di Bella vibrò di una strana luminescenza per poi dare forma ad una figura tonda, appoggiata ad un bastone.
-Alastor?-
-Tieni duro ragazzo!-
Bella si guardò attorno in confusione, l'alone di luce attorno all'arma che teneva fra le mani aveva partorito i fantasmi
delle persone che aveva ucciso " Prior Incantazio" si disse.
...Alastor Moody...Augusta Paciock... Narcissa Malfoy ...e Regulus Black... Sirius si sentì scoppiare dal male alla vista del fratello minore, con i lunghi capelli neri raccolti in codino e gli occhiali da vista, proprio come l'aveva visto l'ultima volta, il giorno prima che James e Frank trovassero il suo cadavere quasi ridotto a pezzi in un fosso, accanto al Tamigi.
-No...No anche tu,no...- sospirò mentre l'apparizione gli sorrideva come mai aveva fatto quando era stato un uomo in carne e ossa.
-Ecco che succede a fare la giusta.- sospirò Regulus mentre si portava di fronte al congiunto-Che a volte finisci ammazzato dal tuo stesso sangue...-
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-GERONIMOOOOOO!-
-MENENIO AGRIPPAAAA!-
-CHE DIAVOLO C'ENTRA!?-
-NON LO SO! E' IL PRIMO NOME CHE MI E' VENUTOOOOOOO!-
-MENENIO AGRIPPA?-
-SI!!!-
-COME CAZZO RAGIONI JAMES!?-
-NON LO SOOOOOO!-
-ARGHAHAHAHAHAHAAHA!-
Un botto pazzesco e tre bambini ruzzolarono giù per le scalle leggeri e silenziosi come tre incudini Acme da 1000 kg, seguiti dal quarto membro della compagnia che si presero addosso con un urlo comune. Questo, dopo aver avuto la fortuna di apparire seduta sul corrimano "e non a due metri dall'altezza a picco sulle scale come era successo a loro" aveva scivolato con la grazia della ballerina qual'era, fino al pianerottolo dove era piombata sul resto della compagnia con la grazia di un elefante indiano.
-Fatti male ragazzi?-
-Il tuo sedere mi ha spappolato i reni, secondo te?-
-Io sto bene, tesoruccio.-
-Non te l'ho chiesto.-
-Perchè sei così cattiva con me, Jolie, ma petit!?!-
Una terza voce si levò dal pavimento, un ragazzino leggermente più basso degli altri due, con una strana capigliatura blue eletrico, che era steso di pancia sotto la gamba sinistra di Jolie- Vi sembra il momento di litigare, ragazzi?- disse mentre si massaggiava la nuca che aveva battuto più volte durante la caduta:-Abbiamo una missione da compiere,no?-
-Teddy hai ragione, come sempre del resto.- disse Jolie alzandosi e sistemandosi sul naso gli occhiali da vista, tondi e decisamente fuori moda, ma che su di lei suonavano adorabili: -Su alzatevi .- esclamò con un cenno risoluto del dito, hai tre cadaveri che aveva hai piedi.
-Jolie manina!-
-JAMES NON ROMPERE!-
-Eddai fallo contento.-
-John non mettertici anche tu, per cortesia!-
James sarebbe stato capace di rimanere là in eterno,Jolie lo sapeva e loro non potevano farsi vedere,allungò una mano verso di lui e meno di tre secondi dopo si ritrovò intrappolata in un abbraccio che non forniva via di fuga- Maledizione sapevo che sarebbe finita così.- sospirò guancia guancia con quella piattola che sembrava venuto al mondo per farle dannare l'anima.
-Accidenti, Dio mio guardate qua.- disse la voce di John.
Jolie si volse dentro l'abbraccio da boa costrictor di James-Terrificante...- mormorò alla vista dei poveri resti di Malocchio appiccicati al muro con dei paletti di legno.
-Bellatrix.-
-Chi altro?-
-Quella puttana è spietata.-
James sospirò dolorosamente contro la tempia dell'amichetta che gli strinse il braccio che le teneva sotto il mento con entrambe le mani
-...Dite che mio padre, ha sbagliato a programmare la GiraTempo?- esclamò Teddy tirando fuori dalla maglietta un ciondolo d'orato a forma di clessidra.
-No...Non siamo qui per salvare chi morirà.- rispose John facendosi il segno della croce sottraendo lo sguardo al viso scempiato di Alastor -Andiamo svelti, dobbiamo far sparire quel dannato medaglione!-
James si staccò da Jolie che lo seguì con lo sguardo fino ai piedi di Moody, lo vide portarsi una mano alle labbra prima di poggiarla sulla guancia dell'uomo come in un bacio- Jaime.- lo chiamò raddolcita.
-Mi sarebbe piaciuto conoscerlo.- disse voltandosi a guardare l'amica che sorrise comprensiva a quegli occhi divenuti improvvisamente più chiari, più grandi a causa delle lacrime mal trattenute.
-Lo so.-
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-No, Weasley,non ti appoggiare lì!-
-Perchè?-
Draco non ebbe il tempo materiale di spiegare a Ron quale catastrofe aveva scatenato solo appoggiando una mano al muro che si ritrovò a scivolare lungo le scale "da cui con uno scatto erano scomparsi i gradini" fra le urla generali dei suoi compagni di avventura.
-PORCA VACCA LENTICCHIA, SEI SEMPRE TU A FARE CASINI!- urlò non appena il suo sedere toccò terra con un tonfo e Hermione gli finì bocconi sulle ginocchia.
Ron lo fulminò con lo sguardo, non per il "Lenticchia" che gli aveva urlato in faccia, ormai gli epiteti di Draco gli scivolavano addosso come acqua fresca, ma per il modo in cui aveva tirato fuori un fazzoletto per il ginocchio sbucciato di Hermione.
-Dimmi un po', ma voi due state assieme?!- esclamò senza rendersi conto, mentre Harry si tirava su tenendosi la testa con entrambe le mani.
-Come, scusa?- chiese il Serpeverde, con un sopracciglio inarcato.
-HAI CAPITO BENISSIMO.-
-Tu non stai con quella oca mancata della Brown? Che ti frega con chi sta Hermione,scusa?-
Hermione si disse che doveva bloccare quella discussione sul nascere se non voleva ritrovarsi a fare da arbitro in una rissa,sapeva benissimo quanto Draco si divertisse a stuzzicare la gente e quanto poco occorreva a Ron per scaldarsi, ma la domanda posta da Malfoy interessava anche lei, quindi rimase zitta mentre si annodava il fazzoletto attorno alla ferita.
-Non mi interessa,infatti- gracchiò Ron mentre l'altro si rialzava per riattivare il meccanismo a scomparsa dei gradini brontolando qualcosa sul fare attenzione e sul fatto di avere un padre fissato con le trappole.
-Non si direbbe.-ridacchiò questo tirandosi via dalla faccia i fini capelli biondi.
-Tzè.-
Harry lanciò uno sguardo ad Hermione, al contrario di Ron però, non sembrava interessato a quelle gentilezze che Malfoy le rivervava, anzi, lo sentì ridacchiare un sentito " Che mito, ha capito che tasto premere per farlo smuovere!" mentre seguiva Draco su per i gradini sbeccati.
-Harry?-
-No, niente Mione.-
-No, che hai detto!-
-Che ti sei trovata un buon amico.-
Riemersero dalla tromba delle scale con un "off" , Harry si diresse immediatamente verso Ginny, -Ehi, perchè quella faccia?- le chiese toccandole le mani che teneva premute davanti alla bocca.
-Gin? Tesoro?-
-Harry, girati.-
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Dora aveva si era sentita venire meno alla vista del corpo scempiato di Alastor orrendamente impalato da mani che dovevano aver perso l'ultimo barlume di ragione- Dio mio...- aveva mormorato prima di rendersi conto della vera portata della tragedia.
Non era per Malocchio che doveva piangere, ormai...
Si voltò verso Andrea,che James aveva afferrato per un gomito per impedirle di avvicinarsi al padre:-Andrea.-
Era gelata, l'orrore l'aveva bloccata,non avrebbe potuto muoversi nemmeno volendo,- Ehi...- la scrollò per le spalle- Oddio.-
Tentò di abbracciarla, ma Andrea tornò in sè con uno scossone, le rubò la bacchetta dalla tasca e si allontanò di un paio di passi
-Che vuoi fare!?- esclamò Tonks.
-Sta calma Andrea.- la supplicò James .
-Guardate là...- espirò la ragazza indicando un punto accanto a Moody, un messaggio scritto col sangue" Sto venendo a prenderti, ragazzina."Dora deglutì a vuoto mentre alla sue spalle Andrea bisbigliava- E' ora che qualcuno dia una bella lezione a quel demone incarnato...-
-No!-
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"Dille che sto bene...E che la mamma la saluta..."
Sirius rinvenne con un "Aho!", grazie ad diversivo creato dalle
apparizioni del Prior Incantazio era riuscito a Smaterializzarsi via dal campo di battaglia, ma era apparso a circa tre metri dal pavimento ed era piombato a terra di spalla leggero come un sacco di patate.
-MERDA!-
Si guardò attorno in confusione, era al piano superiore della casa si alzò toccandosi il braccio, con una smorfia sofferta sentì l'osso puntare contro la stoffa della camicia- CAZZO! Me la sono lussata.-
Doveva trovare un modo per rimettere tutto a posto, in quelle condizioni non poteva nemmeno stringere la bacchetta, aiutato dalle poche nozioni di medicina che aveva imparato durante il corso da Auror scelse il battente di una porta, pregò il Cielo di non urlare troppo forte e battè la spalla. Sentì la testa dell'osso scivolare all'indietro, inghiottì una bestemmia e crollò con un espiro che gli svuotò i polmoni.
"LASCIAMI ANDARE SEVERUS! MALEDIZIONE SE SUCCEDE QUALCOSA A JAMES E A HARRY GIURO SU DIO CHE TI AMMAZZO CON LE MIE MANI!"
Black aggrottò le sopracciglia, quelle urla animalesche erano di...LILY? esclamò tirandosi a sedere -Che cavolo ci fa lei qui?-
Drizzò le orecchie, in attesa di altre urla, ma non udì altro, allora si tramutò in cane e poggiò il naso a terra.
"...uhnnnn..." disse seguendo la pista di lavanda e rosa di francia che era la sintesi dell'odore proprio di Lily "sinistra...questa porta no, quest'altra nemmeno...Eccola!"
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-Non perdiamo la calma.-
-Non perdiamo la calma.-
-Non perdiamo la calma.-
John lo ripeteva con voce ferma mentre si trascinava appresso Teddy per la mano- Su, coccolo, non è sano farsi troppo seghe mentali.- disse poggiando lo sguardo azzurro sul capo chino del ragazzino che si trascinava appresso come un sacco-Fidati di me.-
Teddy sbuffò sollevando la frangia blue cobalto dagli occhi -No, non mi fido di te,John.- disse alzando la mano libera per indicare James che apriva la fila con una specie di mappa in mano- E neanche di lui.-
-Non fare il sacco di pulci isterico.- berciò Jaime spostando lo sguardo grigio verso di lui- E' questa mappa che è fatta come Dio vuole, tuo padre ha una scrittura del cavolo.- commentò rigirandola imbronciato davanti alla faccia,- Questa ad esempio che cacchio sarebbe, una porta, una finestra, uno sputo di caffè?-
-Una porta....- commentò Jolie.
-Una porta?- rispose indicando il muro di solidi mattoni centenari di fronte a loro con un cenno secco della zazzera castana.
-Non è che ci vuole una formula come per Diagon Alley?-
-E chi ce la dice questa formula mio dolce tesoro?-
-Non serve fare il botolo sarcastico.- si piccò la rossina spostando gli occhi color castagna da James alla parete.
-E neanche il cervo che se la prende.-
-Io vi consiglieri di smetterla di punzecchiarvi se non volete che il leone vi faccia il culo a strisce.- consigliò dolce Teddy indicando il cucciolo di leone di montagna che aveva preso il posto di John -Visto, ci voleva tanto?- battè le mani contento non appena i due litiganti si scambiarono un'occhiata di pace -Su, che infondo vi volete bene.-
-Io devo capire come fai ad essere perennemente contento,Ted...NOn so se te ne sei reso conto, ma stiamo affogando in un mare di merda senza neanche un salvagente...- sbottò James "fine e delicato" come al suo solito battendosi una mano sulla fronte. Era tutta la vita che combatteva con l'incrollabile ottimismo di Teddy e adesso sentiva di non poterne quasi più, quel ragazzino era sempre, costantemente contento, sembrava il parto zuccheroso di una pubblicità progresso -...Dobbiamo trovare il medaglione il prima possibile, ci siamo persi come Rosso Malpelo nella miniera e tu ridi!?-
-Che dovrei fare, rotolarmi per terra battendomi il petto per la disperazione?- chiese il metaformimagus cambiando il colore dei capelli dal blue al biondo miele- Gli assomiglio, ma non mica sono mio padre...- incrociò lo sguardo di James con un sorrisone che gli andava da orecchio a orecchio- E poi ci sei tu? Tu risolvi sempre tutto,no?-
Era l'arma vincente, tutti lo sapevano. Il sorriso di Ted, unito al suo sguardo da cucciolo fiducioso avrebbe fatto capitolare chiunque!
-Ti odio.- sibilò infatti James.
-Tanto lo so che non è vero...- rise Teddy grattandosi la testa-Non possiamo semplicemente fare il giro dall'altra parte? Non possiamo mica usare uno di noi come ariete,no?-
-No! Il fatto è che non avrebbero dovuto mandare noi! Quattro Grifondoro al primo anno, il Preside si deve essere bevuto il cervello! PORCA VACCA FINLANDESE!- John tirò un calcio alla parete, si afferrò il piede e crollò a sedere per terra con un guaito.
-Hanno fatto bene i loro calcoli,i prof, noi in questo periodo non siamo ancora nati, quindi non corriamo il rischio di incontrare i noi stessi passati e di mandare a puttane l'equilibrio cosmico.- spiegò James mentre stendeva a terra la piantina e imprecava sotto-voce perchè non riusciva a capire quello che leggeva- Mi sento stupido, porca miseria.-
-Ti senti?-
-Quando avrai capito che anche tu mi adori, sarà troppo tardi, Jolie...- si alzò a indicare il corridoio che si apriva alla loro sinistra- Di là dovremmo trovare le scale che vanno al piano superiore.- arrotolò la pergamena e se la rinfilò in tasca-E preghiamo Merlino di non incontrare nessuno...PORCA VACCA!-
Jolie si volse in direzione delle urla e del dito puntato di James, trovandosi faccia faccia con Harry Potter -PORCA VACCA!- esclamò perdendo un bel po' della sua naturale eleganza.
Harry guardò i quattro bambini , per poi fissarsi su James ancora inginocchiato per terra, quegli occhi grigi, quei capelli biondi, quelle ginocchia sbucciate...-PORCA VACCA!!!!- urlò indicandolo a sua volta- JAMES?-
FINE CAPITOLO:
Quattro nuovi personaggi e un medaglione da trovare. Nella speranza di aver stuzzicato la vostra curiosità un saluto dalla vostra Ino chan!
La porta si gonfiò per esplodere sotto lo sguardo di Sirius che aveva prima provato ad aprirla con le buone, poi si era decisamente incarognito e aveva deciso di farla saltare in aria. Fra la polvere che si levò, l'animagus scorse immediatamente il viso di Lily che tossendo chiese se per caso era scoppiata qualche bomba per poi sorridere sollevata alla sua vista, poi la figura accucciata di Piton che stava cercando di recuperare la bacchetta.
-Buono Mocciosus.- esclamò piazzando il piede sull'arma del Serpeverde che brontolò un insulto prima di sollevare lo sguardo verso il suo viso- Questa non ti serve.-
-Sei sempre il solito coglione Black. Facendo saltare in aria la porta hai messo in funzione l'allarme.- disse lentamente mentre si allargava in un sorriso di malato divertimento- E la prima a morire sarà la tua ragazzina.-
Sirius non ebbe reazioni. Al contrario del massacro che Lily a quelle parole aveva visto partire in testa come un film, si limitò a guardare l'uomo accucciato ai suoi piedi con un'espressione di disgusto che lo fece quasi apparir brutto-Non ti vergogni?- lo sentì dire mentre con un colpo di bacchetta faceva scattare il lucchetto della catena che le bloccava il braccio- Fai schifo, sei arrivato a rapirla pur di averla per te.-
-No. C'è un traditore nell'Ordine, questa notte...-
-L'unico traditore presente nell'Ordine sei tu.-
Gli occhi neri di Piton lampeggiarono di rabbia, tentò di afferrare la bacchetta sotto il piede di Sirius, ma fu rispedito a parte indietro da una ginocchiata in faccia- Stanotte ci sarà una carneficina.- mormorò mentre Lily lo superava per andare accanto a Sirius -Chi è rimasto a Grimmauld, Black? Tutti quelli che non sono in grado di difendersi.-
Sirius si tirò indietro al pensiero di Molly, Andromeda, Arthur, poi gli venne in mente che con loro c'erano Emmeline, Kingsley,Bill e Charlie e sentì il coraggio montare ancora -E chi sarebbe questo traditore?- chiese infatti sprezzante.
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-Io lo sapevo che sarebbe finita in questo modo!-
James Remus Black si portò una mano alla fronte mentre la sorpresa calata sul gruppo di bambini alla vista di Harry si tramutava in una vera crisi di panico. Si volse verso i suoi compagni -Ehi buoni!- esclamò stranamente calmo per i suoi canoni di reazione ai guai -Ragazzi! E che cavolo!- Si portò due dita alle labbra e tradusse il suo terzo richiamo all'ordine in un fischio da pastore -...Su!- disse non appena calma fu fatta - Un po' di contegno ciurma!- Tornò a guardare Harry con un sorriso -...Scusali.-disse da sotto la frangia bionda che gli era scesa a metà sugli occhi- Sono facili all'isterismo.-
-Capisco.- Harry scostò lo sguardo dal viso del bambino per dare una rapida scorsa al gruppetto che si era ritrovato di fronte, oltre a James Remus e la voce di Voldemort gli risuonò nelle orecchie: "Da qui a 5 anni ti assicuro che non ci sarà solo il piccolo James a sgambettare per Grimmauld Palace."
Allora non gli aveva mentito, ci sarebbe stato un futuro per tutti,quei bambini erano la nuova linfa dell'Ordine di cui l'Oscuro Signore gli aveva predetto l'arrivo. Ne era certo.
-Chi siete!- esclamò Hermione, puntando la bacchetta verso i bambini.
Ted inarcò un sopracciglio verso di lei, prima di agitare un dito per dire no-Abbassa la bacchetta .- le intimò con un tono di voce e un'espressione decisamente saputella -Non te l'hanno mai detto che non di deve attaccare un nemico alla cieca??-
Harry afferrò la mano dell'amica e la costrinse ad abbassare l'arma-Mione.- disse in risposta al suo sguardo perplesso -Guarda bene.- Tutti i ragazzini, James compreso, avevano la mano alla cintura in corrispondenza della bacchetta -Sono piccoli, ma non devono essere sottovalutati per questo.-
La grifoncina fece per ribattere, ma il Cercatore la zittì con un'occhiata che non ammetteva repliche- E poi non sono una minaccia.- disse lo sguardo fisso in quello del piccolo James Remus - Dobbiamo parlare,James.-
-Si...Credo anch'io.-
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Teddy si portò un braccio dietro la testa mentre faceva ballonzolare la bacchetta in direzione del gruppetto furente di frustrazione per essere stato estromesso dalla conversazione fra il piccolo James Remus e Harry. - Vuoi smettere di puntarci addosso la bacchetta!- squittì Hermione sorda agli ammonimenti di Ron , che cercava di trattenerla per un braccio - Sei solo un moccioso.-
Ted socchiuse leggermente un occhio, prima di allargarsi in un sorrisetto da schiaffi - Sta calma Hermione.- sbadigliò annoiato sotto lo sguardo stranamente interessato di Tonks -Se continui ad agitarti così, il tuo bel visino si coprirà presto di rughe.-
Il viso della grifoncina cambiò praticamente colore, sembrava sul punto di urlare come una banshee impazzita quando Dora le premette una mano sul braccio- Mione è solo un bambino sta calma.- le disse per poi rivolgersi a Teddy- E tu.- esclamò - Sei così carino, non potresti essere anche un pochino più gentile? Ci guadagneresti in fascino.-
Ted volse il capo imbarazzato mentre Jolie ridacchiava divertita seduta per terra accanto a John. Quest'ultimo si stiracchiò indolenzito mentre Ted tornava brontolando verso di loro, anche nel passato suo madre gli rompeva per il lato più irritante del suo carattere.- Spero che Jimmy non faccia sfuggire più del dovuto.- disse il ragazzino appoggiando fraternamente la testa sulle ginocchia dell'amichetta- Non possiamo permettere che la storia cambi in quello che non c'interessa .-
La bambina si fece passare una ciocca biondo scuro fra due dita- Tranquillo.- sospirò scambiando un'occhiata con Teddy - James non è uno sciocco.-
John sorrise stendendo le gambe sui piedi Ted- Perchè questi apprezzamenti non te li lasci sfuggire quando c'è lui?- le chiese
sollevando il mento per guardarla.
-Perchè nemmeno io sono una sciocca John.-
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Remus Lupin ingogliò una fitta di frustrazione alla vista della cella vuota di Dora, il fiuto di cui si era sempre vantato lo aveva fatto affogare in un proverbiale buco nell'acqua, mentre Ted scivolava sulle ginocchia con un sospiro sfinito si chiese se quella stanza vuota fosse un bene o un male:-E' scappata.- disse guardando Tonks... Si, era decisamente un bene,doveva imparare a pensare positivo perdiana!
-Certo.- mormorò lentamente il mago più anziano
-Su alzati dobbiamo trovare gli altri. Dammi la mano, ti aiuto .- si chinò a prendergli la mano, ma sarebbe stato più semplice, in quel momento tirare su un blocco di cemento- Ted?- chiamò.
-Girati.-
La porta era sbarrata dalla presenza di un MangiaMorte vestito di nero, coi lunghi capelli biondi raccolti in codino -Non ti avevo ucciso?- chiese questo squadrando Remus dall'alto in basso con gli occhi color ambra brillanti di sorpresa- John Lupin?-
Remus lasciò andare l'amico mentre Fenrir Greyback si fermava stupito ai suoi occhi- Remus.- disse riconoscendo il marchio della bestia in quelle iridi innaturalmente d'orate come le sue-In contro luce mi sei parso tuo padre.- schiuse le labbra in un sorriso aguzzo mentre l'altro Licantropo metteva mano alla bacchetta.
In una notte di luna piena di 35 anni prima, Fenrir Greyback aveva prima aggredito Remus in culla , poi aveva dilaniato a morsi John Lupin accorso nella sua cameretta allarmato dalle grida disperate del suo bambino.
-Gli assomigli da morire...- continuò il licantropo avanzando al centro della stanza- Se non fosse per il marchio della bestia, sembreresti davvero lui...-
Le dita di Remus scricchiolarono furiosamente attorno alla bacchetta, Ted lo guardò partecipe.Poteva solo immaginare quanto potesse essere doloroso sapere di assomigliare tanto a qualcuno che non si è mai conosciuto, e che è morto per salvarci la vita.
-In realtà ero venuto per lui sai Remus, volevo che fosse lui il Licantropo, e tu la mia cena, ma anche così le cose sono andate più che bene così.- rivolse un'occhiata compiaciuta alle ferite che lo attraversavano- Lui è molto potente vero? Benche castrato da quella pozione possiede la giusta ferocia . Anche in questo momento lo senti smaniare per avere carne umana, non è così?-
Lupin scosse lentamente la testa.
-E' inutile che fai il sostenuto , noi non siamo più uomini, siamo per metà animali e l'istinto a dominare le nostre azioni...- si leccò le labbra con fare allusivo mentre si specchiava negli occhi color miele di Remus- Io so che sta dicendo il tuo Lupo in questo momento...Uccidi! Uccidi e divoralo! Non lo senti?-
Tonks tossichiò in cerca di una via di fuga, Greyback era sempre più vicino e Remus sempre più convinto di quello che stava dicendo, mise mano alla bacchetta quando vide le labbra di Remus tirarsi in un sorriso che non gli aveva mai visto fare prima , si sentì con tutti e due i piedi nella fossa.
- Hai ragione.- mormorò Remus mentre si scostava dal viso la frangia- Lui vuole uccidere...Vuole uccidere subito.-
Lo sguardo di Fenrir si scostò da Remus a Ted, il mago saltò indietro con la bacchetta spianata,era risaputo che Greyback aveva abbracciato come regime alimentare il cannibalismo, quando la voce di Lupin arrivò a confortarlo:
-Lui vuole uccidere te...Greyback.-
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-Nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive...E' questo il contenuto della Profezia che Voldemort cerca , la stessa che l'ha spinto a cercare di ucciderti 14 anni fa.- spiegò dolcemente James Remus, lo sguardo grigio raddolcito da una nota di orrore e pietà.
L'ombra calata sul viso di Harry era bastata a fargli capire che di quello storia lui non ne sapeva proprio nulla. Lo strattonò fino ad un gradino e lo costrinse a sedersi- Su non fare quella faccia.- gli disse - Non è così grave come sembra.-
-JAMES!-
Il bambino sorrise massaggiandosi la nuca, non era come Teddy, lui non era naturalmente dolce, a parte quando tirava fuori il lato irregionavolmente bastardo del suo carattere. -Mi spiace.- disse - Non sono bravo a consolare.- si accucciò ai suoi piedi e lo guardò da sotto in su- Come stai?-
-Secondo te James?- Harry strofinò le palme, che si passò sul viso -Perchè io! Perchè io perdio!- singhiozzò crollando in avanti con la testa fra le mani-Io non voglio.-
Il bambino sospirò sconfortato sotto le lacrime di Harry, gli poggiò una mano sul ginocchio- Mi spiace Harry, vorrei darti il tempo per metabolizzare la cosa, ma il tempo è l'unica cosa che non abbiamo- gli scostò le mani dal viso per guardarlo negli occhi-...Ci sono tante altre cose che devi sapere!-
Harry lo guardò scoraggiato.
-E temo che non ti faranno piacere.-
Fine capitolo.
NEXT: -----> Black infinity.
" ...il sangue schizzò dal viso e dal petto dal mago, come se una bomba fosse esplosa all'interno del suo corpo. Fece un passo indietro, gli occhi sgranati per la sorpresa e la bocca spalancata in un verso di dolore che riuscì a superare la barrera del sangue , Luna si portò le mani alla bocca orripilata. Che cos'era quell'incanto?"
E' uno sputo di capitolo lo so, ma sto riservando le energie per il prossimo! XD una domanda o lettori adorati , mi sapete dire che forma hanno i Patronus di Luna, Ron, Sirius e Remus? Un GRAZIE enorme a chi risponde! ^__^
Ringraziamenti.
luxu2 : Sono stata interi mesi senza aggiornare le mie fic su Harry Potter, io direi che sto tenendo una buona media !X3 Questa fiction, a differenza di "Like the moon and the sun." non avrà un sequel, quindi ci sarà un bel happy ending! "Non sono così sadica come sembro!" Sono davvero contenta che la fic ti piaccia tanto, a pensare che non c'avrei scommesso un soldo bucato all'inizio! ^___^
_TaTa_: grazie x il commento!
Lars Black: Brava, sei l'unica che ha capito perchè Harry ha riconosciuto subito il piccolo James! XD Lo vuoi uno
spoiler della fic? *ino chan si guarda attorno con aria circospetta* Bella morirà molto presto! Indovina chi sarà a far vendetta!^__^
erikappa: I bambini sono Jolie, John, James e Ted, sono alla loro prima apparizione nella fiction e vengono dal futuro. James è figlio di Sirius e Andrea, Ted di Tonks e Remus, mentre Jolie è una Potter "genitori ancora ignoti" e John è un Paciock "anche lui di genitori ancora ignoti". Si il biondino con gli occhi grigi è James.
Lyan: *ino chan a dieci secondi dall'esalare il suo ultimo respiro, sussurra* Davvero non credevo di essere in grado di suscitare simili istinti di violenza ... Non so, a differenza di quello che scrivo sono un tipo che predica la pace * trattiene per la coda l'ultimo lembo d'anima che le è rimasto in corpo* il massacro durerà per altri due capitolo minimo, non ho ancora finito a mietere vittime. Un consiglio, prima di leggere il prossimo cappy fatti una bella camomillina, ci tengo alla salute del tuo fegato che temo protebbe esplodere a fine lettura *sviene*
Lyrapotter: Codice da Vinci? Alastor mica era nudo come un verme in posizione da Uomo Vitruviano! O c'è qualche scena che non mi ricordo?
U___U Mah, non è che mi piaccia molto quel libro! ^__^ Come ho detto Lars molto presto diremo ciao ciao a Bella e ti assicuro che sarà una morta lenta e dolorosissima! MUHAHAHAHAHAHA! *scusa la risata da pazza!*
rosy823 : Grazie x il commento! Spero che il capitolo ti sia piaciuto!
bulmettina: Quanto entusiasmo! XD Grazie! Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto!^__^
Bookie: Il problema è che ho in mente una trama talmente complessa che ogni tanto mi perdo dentro di essa X3 ! Terrificante,vero? ! Moody era morto davvero, quello che ha parlato con Sirius era il suo spirito, durante il Prior Incatazio"che da quello che ho capito durante le mie ricerche non è un fenomeno legato prettamente alle sole bacchette gemelle di Harry e Voldemort, ma a tutte le bacchette con nuclei uguali. Come in questo caso quelle di Bella e Sirius! " Cercherò di seguire il tuo consiglio, spero di riuscire! E se hai altri dubbi non esitare!
Vale Lovegood: Storia ingarbugliata per autrice ingarbugliata XD! Grazie per il commento, spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento.
valefan: Una situazione piuttosto incasinata eh? E posso assicurarti che si ingarbugliare ancora di più! I piccoli sono custodi di un segreto seppellito nel futuro, un segreto che se svelato cambierà la storia! Da qui alla fine della fiction non ci sarà tregua per i lettori; MUHAHAHAAHAAHA!
SakiJune: Lo so.... La storia mi è sfuggita di mano e prima che mi rendessi conto che Alastor era appeso come un quadro al muro ...SORRY!!!! Non so perchè, ma quando scrivo questa storia non riesco a mettere un freno alla mia vena angst!!!! AIUTO! !
-... Un bambino disturbato che una volta cresciuto si è tramutato in un flagello di sterminio, ecco il sunto della vita e della personalità di Lord Voldemort.- Harry fissò sbigottito il piccolo JamesRemus. Non per la freddezza che dimostrava a parlare la fonte di ogni male della Comunità Magica, ma per la nonchalance con cui aveva pronunciato il suo nome. Abituato com'era ai balbettii di Hermione e del sudore freddo che prendeva Ron, quando si vedevano costretti a pronunciare il nome di Voldemort, la naturalezza usata da James l'aveva sorpreso...
-Harry mi stai ascoltando?-
Scosse la testa sotto il sopracciglio inarcato del bambino e con un gesto della mano lo invitò a continuare-Scusami, James.- disse poggiando il mento nel palmo -Dicevi?-
Il piccolo grifondoro lo studio corrucciato per un attimo prima di far crollare le spalle, Harry ebbe la sensazione che fosse abituato a trattare con lui e con i viaggi mentali in cui ogni tanto si perdeva: "Chissà..." si disse:
"...Merope Gaunt discendeva da un'antica famiglia magica, nota per una vena di squilibrio e violenza germinata e rafforzata attraverso le generazioni a causa della loro abitudine di sposarsi fra parenti stretti. Caduta in disgrazia anni prima la nascita di Merope, all'inizio della nostra storia si era ridotta a contare solo tre discendenti diretti Orvoloson, Orfin e appunto Merope. I tre, additati da tutti come "gli spostati" del paese, abitavano in una catapecchia ai limiti della proprietà di Hernest Riddle..."
-RIDDLE?!- esclamò Harry.
"...Merope, maghinò in una casa di fanatici della razza e dell'uso della magia contro babbani, mezzo sangue e affini , viveva in condizione di schiavitù ai piedi del padre e del fratello che la trattavano peggio di un'animale. Unico conforto della poverina era spiare dalla finestra il figlio del vicino di podere. L'affascinante Tom ..."
-James, mi stai raccontando la storia dei genitori di Voldemort?- sbottò il Cercatore interrompendo ancora una volta il racconto del bambino, che incominciava a dare segnali di stress. Come Sirius, anche JamesRemus detestava essere interrotto quando parlava:-E' nel passato che molto spesso si trovano le risposte per il presente, Harry.-
"...Merope sapeva benissimo che il suo era un amore impossibile. Lei era una strega, diretta discendente diretta di Salazard Serpeverde, suo padre l'avrebbe uccisa se avesse anche solo accennato della sua passione per il bel babbano, secondo Tom aveva già una fidanzata, bella tanto quanto non lo era lei..."
JamesRemus mosse la testa con uno scatto nervoso e la zazzera biondo scuro che gli copriva le orecchie gli crollò sugli occhi e sul naso. Si volse a guardare un punto precisio oltre la spalla di Harry, che sussultò sorpreso dall'eco dell'esplosione di cui JamesRemus invece era parso piuttosto contento:-Che succede?- gli chiese.
-Nulla di preoccupante...E' solo un uomo che affronta i suoi demoni.-
-Un uomo che affronta i suoi demoni?-
Qualche metro più in là di Harry, Ted Lupin socchiuse gli occhi, mentre sollevava il mento in direzione dell'esplosione che aveva messo in agitazione i presenti che non venivano dal futuro - State calmi.- esclamò alzandosi con uno sbuffo irritato. Maledizione quei ragazzi avevano la stabilità emotiva di un gruppo di scimmie urlatrici, chissà perchè Harry si li era portati appresso...Solo Draco e James avevano incassato quel rumore con la calma che richiedeva la situazione in cui si trovavano -E' Remus che si sta battendo! State tranquilli!
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- Sbaglio o quella era una capretta luminescente?-
Sirius e Severus si scambiarono un'occhiata perplessa mentre Lily indicava il punto nel muro dove l'apparizione era sparita in un salto- Chi diavolo è ad avere un Patronus così ridicolo?- chiese la donna ai due uomini che la seguivano.
-Tonks, credo.- rispose Severus.
-Ninfadora?-
-Ted.-
Era senza dubbio una delle cose più ridicola che si fosse mai vista a Malfoy Manor, Lily non potè fare a meno di sorridere mentre s'affrettava per non perdere di vista Sirius e Severus -Ehi non correte.- esclamò -Sembrate due centometristi!-
Era stata questione di un attimo, non appena Severus si era reso conto di essersi guadagnato la fiducia di entrambi si era lanciato in quella corsa con lo stesso sprint di un treno a vapore
-Ehi!- strillò.
-Lil non abbiamo tempo per farci un giro turistico!- esclamò il Capo-Casa Serpeverde mentre l'afferrava per un polso- Forza!-
Voltarono l'angolo assieme e sempre assieme vennero rispediti indietro dallo spostamento d'aria creato da un'incanto di luce rossa, Sirius li vide crollare a terra assieme con una mezza capriola che li spedì contro un muro.
-Che succede!?- esclamò mano alla bacchetta-Lei?-
L'uomo si allargò in un sorriso rassicurante mentre puntava la bacchetta al petto di Sirius- Mi dispiace ragazzo...- disse.
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Al suono delle urla congiunte di Lily, Sirius e Severus, era balzato in piedi con una tale foga che JamesRemus per costringerlo a tornare seduto aveva dovuto praticamente saltargli addosso :-Sta tranquillo, stanno bene.- strepitò mentre Harry si dimenava sotto di lui -Non fare l'isterico!-
-DEVO ANDARE A SALVARE MIA MADRE!-
James diede un urlo frustrato prima di sparire in una nuvola di fumo e di ricomparire sotto forma di cagnolino nero che si piazzò seduto sul petto di Harry- Sei già animagus?- esclamò sbalordito -Così piccolo?-
Il bambino riacquistò la sua forma con un espiro- Ho dovuto crescere in fretta.- disse piazzando meglio il sedere sullo sterno di Harry
-Studio magia dall'età di cinque anni...Sai qualche mese dopo la mia nascita il Ministero ha abolito la legge che proibisce ai maghi minorenni di esarcitare magia fuori Hogwarts...- spiegò - E' per questo motivo che sia io, John e Jolie siamo già animaghi.-
Harry annuì, dopo aver rischiato l'espulsione per essersi difeso dai Dissennatori, aveva iniziato ad odiare con tutta l'anima quella legge del cavolo -Dicevamo?-
-EH?Ah si...-
"...Venne il giorno però che Merope si ritrovò libera... Avvenne quando sia Orvoloson e Orfin vennero arrestati, il primo per aver aggredito il messo del Ministero che portava l'ordine di comparizione di fronte al Ministero di Orfin, reo di aver aggredito Tom Riddle, l'amato di sua sorella. Sola e pazza d'amore rinnegò la sua natura di Maghinò e somministrò al fascinoso innamorato un filtro d'amore che gli fece scordare la sua promessa sposa ..."
-Brutto.- commentò Harry storcendo il naso-Non erano innamorati allora.-
-Te l'ho detto. Merope Gaunt era tutto tranne che una gran bellezza.-
"...Ci fu uno scandalo. Il figlio del signorotto che abbandonava la futura moglie per la figlia del matto del paese. Sparirono dalla circolazione, e quando Orvoloson, il padre di lei tornò in casa la trovò spoglia della figlia e dei pochi cimeli che essa conteneva... "
-...Si, ma Voldemort non stava in orfanotrofio!? Non capisco!-
"...Merope Gaunt era sinceramente innamorata del marito e dopo aver concepito con lui un bambino iniziò a trovare insopportabile l'idea di dovergli annebbiare la mente giorno dopo giorno per tenerlo con sè... E' un'ipotesi, ma chissà forse pensava che alla fine si fosse veramente innamorato di lei, o che per amore del bambino le sarebbe rimasto accanto anche senza l'aiuto della pozione. Sta di fatto che smise di stregarlo e lui, una volta finito l'effetto della magia se n'è andò, distruggendo le sue speranze..."
Il cuore di Harry si accartocciò dolorosamente, ma non ebbe il tempo di chiedersi per quale ragione che JamesRemus riprese a parlare:
" Disperata Merope si risolse a vendere i tesori che aveva portato dalla sua casa per poter mangiare, probabilmente, lo shock per l'amore non corrisposto l'aveva privata dei poteri che avrebbero potuto salvarle la vita .E si risolse a partorire in uno squallido orfanotrofio nella periferia di Londra, dove morì qualche ora dopo.
Tom ,come il padre, Orvloson, come il nonno Riddle passò i primi 11 anni della sua vita ad odiare quella madre troppo debole che non aveva avuto la forza di sopravvivere al dolore dell'abbandono, e quel padre di cui portava il nome e che in un certo senso la uniformava agli altri, per poi scoprire di essere speciale...Di essere un mago..."
James si grattò la testa con uno scatto delle dita molto canino, Harry sentì le labbra tirarsi in un sorriso divertito mentre lo osservava- Assomigli tantissimo a Sirius, sai?- gli disse.
-Sei il primo che me lo dice.-
-Davvero?- A lui era parso la miniatura bionda del padre dal primo momento in cui aveva incrociato il suo sguardo- Se ti trasformi addirittura in cane lupo come lui!-
Il bambino sorrise - E' strano tutti dicono che assomiglio a Regulus...Il fratello minore di papà...Lui...- si stiracchiò un ciuffetto castano davanti agli occhi -Aveva i capelli proprio di questo colore e questa stessa voglia sulla fronte...Vedi?- scostò la frangia per indicare una piccolissima macchiolina color caffè all'attaccatura dei capelli - E infatti papà ogni tanto mi chiama Reg.- sorrise dimentico di quello che diceva- Mio freatello, lui si che invece assomiglia a papà.-
-Fratello?-
-Eh? Ah...Si...Mio fratellino...-
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Ted sbuffò esasperato, in 11 anni di vita mai avrebbe pensato che un giorno si sarebbe ritrovato a puntare la bacchetta contro sua madre- Se non la smetti.- disse racimolando un grammo di cattiveria nella voce-Ti schianto, quant'è vero Merlino!-
C'era voluta la mano del Cielo per convincere James a non lanciarsi alla carica al suono delle grida di Lily e Sirius, John si era dovuto tramutare in leone e sbatterlo per terra per evitare che accorresse - Non c'è bisogno di andare. Ted e Remus stanno benissimo!-
Ninfadora lanciò un'occhiata al patronus-capretta che stava attendendo cha la seguisse poi al bambino che le sbarrava la strada
-Senti io devo andare.-
-Io non ti posso lasciare andare come la mettiamo?-
Si fissarono in cagnesco dai due lati del corridoio, Ted non poteva permettere a Tonks di andare, perchè se fosse andata avrebbe rischiato di mandare a puttane metà della storia come si era svolta.
Quei due dovevano cavarsela da soli!
-Che dovrai fermarmi con le cattive.- disse indicando il leone seduto sulla schiena di James- In cosa ti trasformi tu?-
Alla luce delle torce che illuminavano le segrete, gli occhi azzurri di Ted ebbero un fremito color ambra, la strega scosse la testa incredula mentre il bambino tirava le labbra in un sorriso
-Credimi, non ti piacerei nella mia forma animale.-
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-... Sirius! EHI!-
Sirius rinvenne con un lungo inspiro che gli riempì i polmoni di un vago e familiarissimo odore di miele, fuori posto in quel luogo di morte come un'angelo all'inferno, socchiuse gli occhi sull'immagine sfocata di Andrea accucciata accanto a lui. La fissò perplesso per un attimo , prima di rendersi conto che non era un'allucinazione dovuta al colpo a terra e buttare un'urlo contento:-ANDREA!- strillò mentre la saltava praticamente addosso. La ragazza non ebbe il tempo materiale di reagire che si ritrovò ribaltata per terra sotto di lui - Oh sei tu! Sei tu! - lo sentì esclamare contento come un bambino mentre strusciava la guancia contro la sua.
-Maledizione hai le stesse reazioni di un cane!- rise la biondina , mentre cercava di scrollarselo di dosso menando calci all'aria con la gamba sana- Mi stai facendo un solletico della miseria...- a pensare che si era staccata dal gruppo per andare a cercare Bella per fare vendetta di lei, e adesso se ne stava lì a ridere. Cercò di tornare seria, ma la situazione e il modo prettamente canino con cui Sirius le si strusciava addosso era da sbellicarsi. Punto.-CAVOLO FATTI LA BARBA!!!-
Lily si lasciò sfuggire un sorriso mentre Piton ancora una volta si chiedeva cosa Andrea ci trovasse in un tipo come Black, la sua migliore studentessa, col suo peggior incubo...Porca miseria il mondo stava andando a rotoli in tutti i sensi possibili e immaginabili:-Andrea, hai visto chi c'ha attaccati?- le chiese cercando di ignorare il raccapriccio per la sorte che l'attendeva. Madre di marmocchi Black. Di peste con lo stesso carattere del cazzo del padre.
-No. Vi ho trovati svenuti... Eravate soli...CAGNACCIO VUOI MOLLARMI!?-
Sirius si staccò leggermente da Andrea per guardare Severus -Era Silente.- disse- E' stato lui ad attaccarci. Prima mi ha chiesto scusa, poi mi ha schiantato!- Ci fu un momento di silenzio mentre Andrea gli poggiava una mano sulla fronte, Lily cercava lo sguardo di Piton e questo cercava di capire che cavolo stava succedendo! Prima scopriva che Mugundus giocava una partita per la salvaguardia del suo culo su due diverse scacchiere poi Silente si metteva ad aggredirli.
-Ehi non mi credete?- sbottò Sirius di fronte a quelle facce sconvolte.
-Io ti credo, Black.- rispose Piton lo sguardo fissò al punto dove era stato centrato in faccia dalla stupeficium e sbuttuto contro il muro- Io ti credo.-
-Hai qualche idee??- gli chiese Lily strattonandogli il mantello.
-Prof? -chiamò Andrea.
Piton si passò una mano sulla faccia snervato da quella situazione - Perdio sapeva che non sarei mai riuscito a farcela...Che bastardo.- masticò un paio di parolacce sotto lo sguardo perplesso dei presenti- Mi ha scavalcato...Lo farà fare direttamente a lui.-
-Cosa?- chiese Lily- Severus di che parli!? Fa capire anche a noi!-
Piton si volse a guardarla- Temo che Silente si farà uccidere da Voldemort.-
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Teddy diede uno sbuffo esasperato alle spalle della ragazza che a suo malgrado di era ritrovato a seguire, alla fine gli era mancato il coraggio di schiantare sua madre,si era sciolto come un gelato e l'aveva lasciata passare.
"Uffa." si disse lanciando uno sguardo a Jolie e John che lo salutavano dal fondo del corridoio"Sono due stronzi, perchè non sono venuti con me!" Affrettò il passo per non perdere di vista Tonks il patronus e mugugnò un "Te lo avevo detto che stavano bene!" quando svoltato il terzo angolo si ritrovarono di fronte Tonks senior che correva come un disperato.
-Papà?- esclamò la ragazza
-CORRI AMORE!!!- urlò il mago superandola di volata mentre dall'ultima cella di sinistra " la stessa da cui era spuntato Ted" sbucava un Remus in maniche di camicia, arrufato e mai attivo come in quel momento.
-Che sta succedendo?- chiese Dora guardando il bambino accanto a sè.
-STA PER SCOPPIARE UNA BOMBA!- le rispose Remus mentre sollevava Ted a mò di pacco con una mano e afferrava lei con l'altra- Muoviti!-
S'infilarono dentro una cella e crollarono per terra quando lo spostamento d'aria creato dall'esplosione innescata dai fuggitivi si liberò in tutta la sua potenza.
-CHE DIAVOLO HAI COMBINATO? !- esclamò Dora mentre Lupin si tirava a sedere con Teddy di traverso sulle ginocchia, in pieno shock da sopravvissuto ai bombardamenti.
-Io nulla!- si difese il licantropo- Tuo padre! MALEDIZIONE ADESSO CAPISCO PERCHè SIRIUS LO CHIAMA IL PICCOLO DINAMITARDO!-
-Mio padre!?-Agli occhi di Dora, suo padre era puro e innocente come un agnellino-Scherzi?-
- Ho la faccia di uno che scherza, Dora? Unabomber è niente a suo confronto,te lo giuro! Con la mia giacca, la muffa della cella, la sua fede nuziale e una ciocca dei suoi capelli è riuscito a creare una pozione esplosiva!- esclamò Remus fra l'ammirato e lo sconvolto. Perchè da tutti si sarebbe potuto aspettare un simile talente distruttivo, ma non da quel bonaccione pasta d'uomo di Tonks- Ti giuro, non ho mai visto nulla del genere!-rise -E' un bombarolo nato!Ha persino incantato la bottiglia che conteneva la pozione per far in modo che Greyback una volta afferrata non potesse più lasciarla andare.-
Ninfadora spalancò la bocca esterrefatta mentre Teddy emetteva un vago ansito di dolore- Hai capito perchè non volevo farti andare, Dora?- gnaulò -Non perchè sono cattivo...E che non volevo farti saltare in aria.- si sollevò dalle ginocchia di Remus, scrollando i capelli blu elettrico pieni di polvere- Comunque sappiate che Greyback è ancora vivo.-
-COSA!?-
Fine prima parte.
NEXT: -----> Black infinity / Seconda parte.
" ...il sangue schizzò dal viso e dal petto dal mago, come se una bomba fosse esplosa all'interno del suo corpo. Fece un passo indietro, gli occhi sgranati per la sorpresa e la bocca spalancata in un verso di dolore che riuscì a superare la barrera del sangue , Luna si portò le mani alla bocca orripilata. Che cos'era quell'incanto?"
IERI SERA, DI FRONTE AD UNA BOTTIGLIA DI FIRE WEASKEY IO E BILL "OVVERO IL CRICETO CHE FA MUOVERE IL MIO CERVELLO" CI SIAMO RESI CONTO CHE NON SAPPIAMO CHE COSA FARCENE DI SEVERUS. LA MIA VENA ANGST, CHE HA L'INQUIETANTISSIMA FORMA DI NAGINI,DESIDERA CHE NE FACCIA POLPETTE, COME HO FATTO CON ALASTOR, PER ESSERE CHIARI! INVECE LA MIA VENA ZUCCHEROSA E DOLCIOSA, CHE HA LA FORMA DI GRATTASTINCHI (?!) LO VORREBBE ALLA FINE DELLA STORIA VIVO E VEGETO, MAGARI FELICEMENTE ACCASATO E ADDIRITTURA PAPA'. "immaginate baby moccy, che con sommo dispiacere del padre è amico per la pelle di JamesRemus! Sarebbe il colmo e la morte di Sirius XD"
SINCERAMENTE IO SONO A CHI DARE RETTA, QUINDI COME PONZIO PILATO MI LAVO LE MANI E SCARICO SU DI VOI OH LETTORI ADORATI LA SCELTA SUL DESTINO DI SEVERUS PITON IN QUESTA FIC!"BELLA AUTRICE, SCARICARE SUGLI ALTRI LE TUE RESPONSABILITA'...ND BILL CUCCIA TOPASTRO! ND.ME"
Ringraziamenti.
SakiJune
Jayne: BENVENUTA!!
Dance
luxu2
lyrapotter
Lars Black
Lyan
Lily_Snape
Padfoot_07 : BENTORNATA! XD
Alexandra_Grifondoro: BENVENUTA!
Ringraziandovi ancora una volta per l'aiuto dato coi patronus un saluto dalla vostra Ino chan!!span>
-Come scusa?- esclamò Remus in direzione del bambino seduto fra lui e Dora- Greyback non può essere vivo!- incalzò con una strana nota acuta nella voce, prima di rendersi conto che era un'altra la domanda che gli premeva - Tu chi sei?-
Ted allungò una mano verso di lui- Teddy!- trillò allegro mentre Tonks riassumeva per sommi capi la situazione,di come Harry aveva smozzicato che i quei quattro bambini venivano dal futuro prima si sparire dietro un'angolo con James: - Capisco.- annuì alla fine Remus stringendo la mano del bambino -Dicevamo di Greyback?- chiese nervoso- Ah si...COME FA AD ESSERE VIVO!-
Teddy allungò le gambe -Con la Smaterializzazione parziale del corpo.Hai presente quella dei maghi inesperti della tecnica? Fenrir ha lasciato indietro le mani che sono esplose e lui si è messo in salvo.- trasse un lungo respiro sotto i ciuffi blu che gli ricadevano sugli occhi-Come la storia di Wormtail insegna, non è gran cosa per l'Oscuro Sire creare delle protesi magiche.-
Nella cella cadde un silenzio di tomba, Fenrir era vivo, FENRIR ERA VIVO! Remus si prese la testa fra le mani - Signori ci serve un piano!- esclamò -Non mi viene in mente niente.- piagnucolò sollevando il mento perplesso alla vista della barretta di cioccolata che Teddy gli stava facendo sfilare avanti e indietro ad una decina di centimetri dal naso.
-Carburante per il cervello?- gli chiese il bambino.
-Cioccolata?- rise Dora mentre Remus staccava un quadratino e se lo portava alla bocca. Lo vide succhiare con aria assorta prima di trasalire un "HO TROVATO!" guardò il bambino che annuiva soddisfatto e gli chiese- Come facevi a sapere che il cioccolato gli avrebbe sbloccato le idee?-
-Lo conosco bene.-
La strega socchiuse le labbra colpita, nella sua mente, in un secondo si era formato quel bagliore color ambra che aveva creduto di vedere negli occhi di Ted. Remus saltò in piedi improvvisamente rinvigorito e Ted lo seguì puntando le mani a terra. Dora li fissò corrucciata per un attimo prima di seguirli ...C'era qualcosa di strano in quei due.
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Andrea sbuffò rumorosamente mentre seguiva zoppicando Sirius.
Non appena si era fatta sfuggire che si era staccata dal gruppo non per cercare loro, ma per fare polpette di Bella, Sirius l'aveva presa per un braccio, urlandole che sarebbe morto tre volte prima di permetterle di fare una simile follia.
-Perchè?-
-Perchè? ...Perchè signorina ho promesso a tuo padre padre che mi sarei occupato di te e occuparmi di te implica il non permetterti di commettere un suicidio.- aveva spostato la presa dal gomito alla mano, per tirarsela dietro come una bambina disubbediente -L'ultima volta che mi sono scontrato con Bella, le nostre bacchette sono entrate in risonanza dando vita al Prior Incatazio. Ho visto buona parte delle sue vittime... E oltre Alastor e Cissy, ho visto anche mio fratello.-
Andrea spalancò la bocca mentre Sirius aggiungeva a mezza bocca- Non voglio pensare se avvessi visto te fra quegli spiriti...- la ragazza sentì le dita dell'Animagus tremare leggermente contro la sua mano-... Sirius.- mormorò quasi in colpa.
-Bella ha ucciso Regulus?-
Sirius si volse verso Piton- Non lo sapevi?- gli chiese sorpreso dall'espressione trasecolata che l'aveva attraversato in un lampo, lasciando una sfumatura orripilata sul suo viso- Si è stata lei... Reg è stato condannato a morte per tradimento come me e Draco, e Bella si è fatta carico ancora una volta di ripulire il blasone di famiglia.-
Il mago scosse il capo legnoso- No...Non lo sapevo.- sillabò raggelato stringendo le dita a pugno. Regulus Black era stato l'unico amico che Severus avesse mai avuto hai tempi della scuola, l'unico , dopo Lily per cui avesse provato vera affezione-... Altrimenti.-
-Altrimenti?- fece eco Black.
-Altrimenti l'avrei uccisa.-
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" L'adolescenza di Tom Riddle è stata segnata dalla voglia di staccarsi dalla sua nomea di mago mezzo- mago, causata, chiamiamolo così dal sangue impuro di suo padre" JamesRemus si sollevò dal petto di Harry per tornare a sedersi sullo scalino, dove battè una mano a modo d'invito al Cercatore rimasto sdraiato a terra " Si era sempre sentito superiore agli altri, speciale, non riusciva a tollerare di essere guardato dall'alto in basso , il desiderio di rivalsa esplose dentro di lui come un torrente...E fu così che Voldemort nacque dentro Tom."
Harry non riusciva a capire per quale ragione James si fosse lanciato in quel racconto, lo squadrò senza ritegno prima di rendersi conto che stava covando un'altra brutta notizia dopo quella della profezia- Poi?- gli chiese.
" E quale modo migliore per assicurarsi la fama di più grande mago della storia che diventare immortale? " Harry tentò di scoppiare in un "NON E' POSSIBILE!",ma fu bloccato dalla mano alzata di James "Esiste una tecnica Oscura,Harry che permette al mago che la evoca di divenire immortale. " si leccò le labbra a disagio sotto lo sguardo finalmente attento di Harry " Frantumando la propria anima e legando questi frammenti a degli oggetti, il mago può venire ucciso, ma non può abbandonare completamente questo mondo. E' in questo modo che è sopravvissuto all'Avada Kedavra che è rimbalzata sulla tua fronte e ed è tornata verso di lui... Il suo corpo è morto, ma la sua anima è rimasta nel limbo ridotta a meno di uno spetto..."
Harry si massaggiò la cicatrice alla fronte mentre James studiava le sue reazioni dal basso- Noi siamo stati mandati qui per cercare uno degli oggetti a cui Voldemort a legato la sua anima, un medaglione di Salzard Serpeverde...- strinse una mano attorno a quella del ragazzo per riottenere la sua attenzione - Nella nostra epoca siamo da poco riusciti a scoprire l'esistenza di questi oggetti denominati Hurcrox. Abbiamo cercato di trovarli, ma sembrano spariti dalla faccia della terra, il medaglione, la coppa, tutti... Per questa ragione ci hanno mandati qui, dove per l'ultima volta si ha notizia certa del medaglione.-
-Dovete essere disperati per aver giocato questa carta, col rischio di mandare a rotoli l'equilibrio cosmico.-
Lo sguardo grigio del bambino brillò sconfortato, Harry sentì il cuore stringersi di fronte a quello sguardo da cucciolo sconfortato-Jaime.- disse battendogli una mano sulla testolina spettinata, arrufandola ancora di più- Posso farti una domanda?-
JamesRemus si pulì la punta del naso con la manica del mantello- Certo!- esclamò- Dimmi, pure...-
-I bambini che sono con te, chi sono?-
-I bambini che sono con me?- James trattenne il fiato meditabondo prima di annuire- Ma si...- decise con fare molto zen -Ormai posso anche dirtelo, basta che rimanga fra noi...-
Harry promise velocemente.
-Allora...Il ragazzino con i capelli blu è Teddy Lupin.- esclamò James tirandosi indietro all'urlo improvviso di Harry- Il biondino con gli occhi azzurri è John Paciock.- un'altro strillo di Harry, James si toccò un'orecchio infastidito- E' la bambina è Jolie Potter.-
James si preparò per un terzo urlo, ma Harry aveva sul viso un sorriso di ebete felicità- Mia sorella?- disse voltandosi a guardare la bambina seduta per terra con la testa di John in grembo- Lei è la mia sorellina?-
-Già...Carina vero?-
-E' bellissima.-
James Remus lo guardò buffo -Peccato che sia tanto carina quanto manesca.- rise toccandosi un punto alla nuca con un pollice - Qua per esempio ho un bernoc...eh?- si volse al suono della voce di Sirius, masticò una parolaccia e con un crack si tramutò in cane-James?-
-----
Jolie fissò perplessa il batuffolino nero che le era saltato fra le braccia scodinzolando e leccandole la guancia, il naso e una lente degli occhiali, mentre Harry correva, non ad abbracciare la madre, ma a staccare il padre da Mocciosus che aveva afferrato per il collo e che stava sbatacchiando di qua e di là come un peluches-Jaime abbiamo un problema.- esclamò ricevendo in risposta un latrato interessato e una punta divertito da come il suo omonimo aveva deciso di fare polpette del suo rivale. Ancora una volta capiva perchè suo padre aveva voluto chiamarlo JamesRemus - Jim, Ted è andato con Ninfadora.-
Sirius che stava ricevendo delucidazione sui bambini da James si volse di scatto al suono dell'urlo del piccolo animagus tornato bambino con un "SIETE IDIOTI!? COME VI E' SALTATO IN MENTE DI MANDARLO CON NINFADORA!?" strillato a 2 centimetri dal naso di John che sentì la frangia sollevarsi.
-Tutto la nonna per quanto riguarda le urla,eh?-rise questo verso Jolie che si sporse ad afferrare James per le spalle:- Tranquillo, conosci Teddy...- disse la rossina girandolo per guardarlo negli occhi - E' un concentrato di furberia. Nessuno dei due capirà nulla, sta tranquillo...-
Effettivamente, dietro l'aspetto tenero e coccoloso di Ted si nascondeva un diavoletto con corna e forcone, capace di mettere nel sacco chiunque, si calmò con un espiro, mentre Jolie gli sistemava il mantello- Lo aspettiamo qui, poi andiamo.- gli disse prima di sentirlo rabbrividire. Lo guardò perplessa mentre si voltava con un "Che?" soffocato che si tramutò in una parolaccia quando si scontrò con lo sguardo sbalordito di Sirius.
-Tu come ti chiami?- gli chiese il Black avvvicinandosi.
-James.-
-James, come?-
Harry, da vicino Draco e Lily " che stava abbracciando entrambi" vide il bambino indietreggiare fino al muro, con un'espressione da topo in trappola. Si capiva che Sirius aveva colto la somiglianza che passava fra il bambino e il fratello scomparso, stava per intervenire per toglierlo dai pasticci quando lo vide cambiare espressione -E tu quanti anni hai?- esclamò mentre John ridacchiava un "Signori e Signore ecco a voi il campione mondiale di rivolgimenti di frittata!"
-Ho 36 anni, qual'è il tuo cognome?-
James inghiottì saliva impastata, per il panico aveva sbagliato domanda
- E TU CON QUANTE DONNE SEI STATO PRIMA DI INCONTRARE LEI!?- esclamò perfido all'inverosime puntando un dito verso Andrea. Sirius spalancò la bocca esterrefatto mentre lo sguardo interessato di Andrea gli si appuntava addosso, afferrò la mano alzata del bambino e la scrollò - Piacere James io sono Sirius.-
Fine seconda parte :
Sto cercando ti rendere la trama il più lineare possibile, ma non è che la storia me lo permette più di tanto, quindi se ci sono passaggi che non capite o avete domande da farmi, non esitate a farvi sotto! XD
un grazie ENORME a tutti coloro che hanno letto, recensito e messo questa mia fic fra i preferiti, grazie molte! ^__^
Noticina di inizio chappy: In questa terza parte di capitolo, il buon
Neville sarebbe dovuto morire per mano di Alice, ma dopo
Noticina di inizio chappy: In questa terza parte di capitolo, il buon
Neville sarebbe dovuto morire per mano di Alice, ma dopo aver rischiato
l'impiccagione dalle mie coinquiline, inferocite dalla bozza del capitolo che
avevo fatto leggere loro per
avere
un opinione, abbiamo deciso di cambiare.
Capitolo 32: Gioco perverso.
Un secondo prima di trovarsi di fronte al gruppo dei
bambini, Teddy aveva sollevato il mento di scatto e arricciato il naso in una
smorfia concentrata, molte volte Ninfadora aveva visto Remus imbronciare il
visoin un espressione analoga e quando
lo vide sorridere alla vista della piccola Jolie, sentì il cuore mancare un
battito" Ha riconosciuto il loro odore." si disse in un sussulto"E'
un licantropo..." Sentì la bocca
spalancarsi contro il suo volere mentre Ted saltava fra le braccia diJames, che sfruttando i centimetri di
altezza che li separava lo sollevò di slancio prima di rimetterlo a terra "E' un licantropo...E' un licantropo...MERLINO!"
Il piccolo sentì lo sguardo
congestionato della ragazza appuntarsi alla sua schiena, si volse e la trovò in
versione "urlo di Moonk". Si scostò di un paio di passi da
James -Merda!- si disse mentre lo sguardo della ragazza scattava da
lui a Remus poi ancora a lui- Possibile che se ne sia accorta?-
-Dove sono gli altri?- chiese Remus
mentre Dora faticava a fare pace con la rivelazione gli era giunta, Teddy
respiro in cerca di una qualsiasi via di fuga mentre John si voltava a indicare
un punto oltre le loro spalle- Sempre dritto, alla seconda svolta a
destra.-
-Andiamo Dora?-
-Arrivo subito...-
Ted le lanciò uno sguardo di supplica,
se Remus avesse saputo che in futuro avrebbe messo al mondo figlio malato si
sarebbe opposto al suo destino con tutte le sue forze - Ti prego...- sussurrò mentre
Lupin svoltava l'angolo- Non dire niente...Lui non deve saperlo.-
La streghetta rimase interdetta di
fronte a quello sguardo improvvisamente color miele -Sai...- bisbigliò -Quando sono
nato,i medimaghi pensavano che grazie ai poteri di metamorfosi che ho
sviluppato dai primi attimi di vita, fossi il primo bambino sano nato da un
individuo infetto, ma si sbagliavano...- abbassò il capo i capelli
divenuti biondi in uno sbuffo
- Sono malato
anch'io e anche la mia sorellina che ha otto anni... E papà non si da pace per
questo...-tirò su col naso sotto lo sguardo di Dora - Se lui sapesse
che è scritto che metterà al mondo due bambini col marchio della bestia, si
suiciderebbe pur di evitare ai suoi figli una tale tortura....-
Tonks annuìmentre Jolie si
tendeva a prendere la mano di Ted per tirarselo dietro- Non ti
preoccupare...Non dirò nulla.-gli disse con un sorriso- Stai tranquillo
Teddy.- fece per seguire Remus quando parve ripensarci e tornò a guardare
il bambino-Come si chiama tua sorella?-
-Emmie...-
dc
-Credo che sia giunto il momento di fare sul serio Bella.-
La mano del Signore Oscuro si mosse pigramente sul
capo ricciuto di Bellatrix, seduta ai suoi piedi. La donna mugulò soddisfatta,
mentre le dita scivolavano lungo la nuca fino al collo dove si serrarono
improvvisamente; Bellatrix sgranò gli occhi mentre inarcava la schienaseguendo lo strattone di Voldemort hai suoi
capelli- Nonfallire, questa volta...- le disse lambendole
l'orecchio con le labbra gelide -Devono morire
tutti.-
-Si, mio signore.-
-Bravissima.-
La lasciò andare di scattoe lei piombò a terra di pancia, sollevò la testa indolenzita
mentre Voldemort alle sue spalle si sistemava sul seggio, insaccando
svogliatamente la testa nelle spalle -...Tranne Harry
Potter, devono morire tutti...- incalzò rauco -
Urlando, come il buon Alastor.-
dc
-Coraggio
Principessa, la carrozza ci aspetta!-
Andrea sollevò lo sguardo dal fazzoletto che stava
cercando di sistemare attorno al ginocchio che Bella le aveva aperto in due con
un colpo di Crucio per brontolare un -Meno chiacchiere
e più aiuto!- in direzione di quella scimmietta rompi balle che
rispondeva al nome di Sirius Black, per poi pentirsi quasi istantaneamente di
averlo fatto. Sospirò imbarazzata quando Sirius le si accovacciò ai piedi e
sollevò lo sguardo al soffitto quando lui le prese dalle mani il fazzoletto e
chinò a stringerglielo attorno alla ferita "Che
mi è saltato in mente?!" espirò sentendosi arrossire "Che vergogna!" chiuse gli occhi per
poi riaprirli al verso sorpreso emesso da Sirius-Che
c'è?- gli chiese, prima di rendersi conto da sola del perchè di quel
singhiozzo- Merlino...-
Le mura delle segrete attorno a lorosi stavano lentamente liquefacendo per
lasciare il posto ad una via addobbata con luminarie natalizie sotto un cielo
grigio stava lentamente volgendo a sera- Che diavolo
sta succedendo?- esclamò Sirius mentre Andrea
gli stringeva il braccio mormorando un secco "Non
è possibile!"
Nella segrete di Malfoy Manor, James si volse spinto
da una strana sensazione alla bocca dello stomaco- Dove
sono finiti Sirius e Andrea?- esclamò
guardando oltre la teste dei presenti.
dc
-Siamo a Cork...In Irlanda.-
Sirius si volse verso la ragazza stretta al suo braccio, Andrea aveva gli occhi
fissi ad un piccolo negozietto a con la facciata a mattoncini rossi, rallegrato
da ghirlande e festoni di auguri- E siamo nel
passato.-
Black sentì la mascella cedere di schianto, gli
addobbi portavano la data Natale 1970,guardò la biondina accanto a sè "La sua data di nascita, nonchè il giorno della morte
di sua madre" si battè una mano alla fronte "E' sicuramente opera di Bella, le farà rivivere la
morte della madre..." Andrealo prese per mano, riscuotendolo dai suoi
pensieri-Quella era la panetteria dove lavorava
mia mamma.- disse con un filo di voce -Andiamo?-
-Sicura?-
-Nessuno ci vede...-esclamòguardandolo da sotto in su
-E' come se fossimo nel Pensatoio.Possiamo anche a dare
un'occhiata,no?-Sirius
conosceva benissimo il tipo d'incantesimo in cui erano finiti, era stato quel
perverso di suo padre ad inventarlo e ad obbligarlo ad impararlo. Rievocare
nalla sua vittima i momenti più terribili della sua esistenza, per indurle
debolezza per poi ucciderla,ma non era da sola, c'era lui a proteggerla...
-Come vuoi,andiamo.-
dc
-Che diavolo sta succedendo?-
Ninfadora Tonks si guardò furiosamente attorno,
mentre Remus si portava lentamente una mano alla fronte-Questo posto...Che
cos'è?-
Avevano seguito le indicazioni del piccolo John alla
lettera, ma invece di trovare gli altri, avevano trovato un neonato
addormentato in una cameretta stra-carica di giocattoli, sia magici che
babbani.
-Remus...-Si volse.
L'uomo si stava passando una mano in faccia, come
per snebbiare le idee, Ninfadora conosceva quell'espressione e sentì una morsa
afferrarle le viscere- Tu sai cosa succede?- gli
chiese.
-No, ma una cosa posso dirtela.- le disse- Questa è la mia cameretta, quel bambino sono io.-
dc
Quella era la prima volta che Sirius Black metteva
piede in un negozio babbano,nessun
oggetto magico in giro, i dolci non flottavano da una parte all'altra in
risposta all'ordinazione del cliente,ma in compenso era tutto molto ordinato e grazioso.
-Quella è mia madre.-
Sirius sollevò la testa oltre la schiena di clienti
accalcati attorno al bancone, strizzando gli occhi con fare critico prima di
mettere a fuoco le forme appesantite dalla gravidanza di una donna non molto
alta, girata verso lo scaffale del pane
-QUELLA E' TUA MADRE?- quasi urlò quando la donna
si volse verso la cliente con una busta di carta azzurra fra le mani
-Si, perchè?-
Perchè era semplicemente una delle donne più belle
che Sirius aveva mai visto in tutta la sua vita di play boy.Il viso ovale, gli
occhi scuridal taglio
particolarissimo, i capelli neri raccolti in una crocchia arrufata-Che diavolo c'ha visto in Malocchio una donna così?-
-Ehi!- scattò Andrea.
dc
La porta alle spalle di Remus si socchiuse
lentamente, l'uomo fece un passo indietro per poi sbiancare alla vista del
nuovo venuto. Dora lo fissò con gli occhi sgranati per la sorpresamentre si chinava sulla culletta e poggiava
un buffetto sulla guanciotta candida del bambino che lo accolse con un versetto
contento.
-Remus...- disse in un filo di voce ,
dopo essersi resa conto che non potevano essere ne visti ne sentiti- Ti assomiglia come una goccia d'acqua!-
-Quello è mio padre!-
Tonks spalancò la bocca mentre sulla
soia della porta le forme aggraziate di una giovane sui vent'anni facevano
capolineo -John è sveglio?- chiese stropicciandosi gli occhi con il
dorso della mano.
-Si-
-Deve mangiare.-
-Va a letto Selene, ci penso io.-
Selene si volse in uno volazzo dei lunghi capelli
rossi e John la seguì dopo aver gettato uno sguardo alla luna piena,che
svettava alta oltre il vetro della finestra-Non ci
posso credere...- bisbigliò Remus- Questa è la
notte in cui sono stato morso!-
Il piccolo Remus sgambettava pieno di energie nella
culla, quando all'improvviso, il vetro della finestra tintinnò fino a
spalancarsi, i due spettatori sussultarono con un grido soffocatomentre il profilo di un lupo dal mantello
nero si stagliava sul davanzale.
-Greyback.-
Il lupo ispirò a pieni polmoni l'aroma di bimbo che
permeava l'ambiente, sembrava voler gustare a pieno ogni momento,Dora si sentì raggelare mentre la bestia
abbassava lentamente il capo nella culla e chiudeva la mascella attorno al
fianco del piccolo.
Remus chiuse gli occhi al suo stesso urlo, mentre il
bambino si dimenava fra le fauci del mostro, la porta si spalancò e John Lupin
comparve armato di bacchetta- NO! REMUS!-urlò
alla vista del figlio - LASCIALO!-
Greyback lasciò cadere il neonato sul materasso
pregno di sangue e con un balzo atterrò al centro della stanza, Tonks avrebbe
tanto voluto chiudere gli occhi per non vedere quello che sapeva stare per
accadere, ma non ci riusciva , era come ipnotizzata, finchè non avvertì la
pressione della mano di Remus contro la spalla, che la costrinse a voltarsi e
nascondere il viso contro la sua spalla.
Allora la ragazza chiuse gli occhi, stringendosi con
più forza ad ogni urlo del povero John Lupin al petto che sentiva tremare
contro di sè-E' terribile...- mormorò contro la
sua camicia- E' terribile.-
-Lo so...-
-Quello non è più un uomo, è un demonio.-
-Mio padre era un medi-mago, non era
portato per le arti offensive, non aveva la minima speranza contro Greyback, lo
sapeva, ma lo ha affrontato lo stesso...-
Ninfadora sollevò il capo per guardarlo-Non avrebbe dovuto?-
-Aveva 25 anni, era un ragazzino, avrebbe
potuto avere altri figli, non avrebbe dovuto sacrificarsi per un figlio che
sapeva essere maledetto...-
dc
La morte della povera signora Moody era
stata una scena raccapricciante, Sirius aveva impedito ad Andrea ad assistere,
ma lui non aveva avuto la forza o la prontezza di spirito di chiudere gli occhi
e aveva assistito con orrore crescente alla sua agonia sotto la neve"
Poveretta..."si disse stringendo la presa attorno
alle spalle di Andrea " Che brutta morte..."
Andrea affondò il capo fra le pieghe
della camicia di Sirius-Aveva 21 anni.-sospirò -Mio Dio, aveva
21 anni.-
-Andrea.-
-Era così giovane.-
Le accarezzò la schiena in tutta la sua lunghezza
mentre un giovanissimo Malocchio sgomitava fra i presenti per andare a buttarsi
accanto alla giovane moglie che volse lo sguardo verso di lui-Andrea! Non mi lasciare!- urlava fra le lacrime,
stringendole il viso fra le mani- No,amore mio! No!-
dc
-Ti stai divertendo, Bellatrix?-
Bellatrix Black sollevò lo sguardo dalla sfera di
cristallo che teneva in grembo, per nulla sorpresa della vista di Piton
appoggiato al battente della porta assieme a James Potter - Un bel trucchetto, l'intrappolamento del nemico nel suo
inferno personale.- disse Prongs cavando la bacchetta dalla tasca- Mi domando quale sarebbe il tuo se ti ripagassimo con la
stessa moneta.-
La donna si sollevò lentamente, tirando le labbra in
un sorriso- E il tuo James?Ci pensi a come sarebbe il
tuo?- disse guadagnando al centro della stanza, mentre alle sue spalle
due leoni comparivano con un "pop!" -Io conosco il mio inferno, Bellatrix...Sono scappato via da
esso...-
Fine
capitolo.
Siamo
arrivati alla resa dei conti, chi sarà a fare giustizia di Bellatrix??
Volevo
ringraziare Kikka313 per la fan art dedicata alla coppia Jolie/JamesRemus,
" l'ho già messa sul mio profilo!" mi sono
commossa da morire ç.ç!E per quanto
riguarda la one shot, pubblicala pure mia cara, conla mia benedizione!XD
... Convincere Harry a staccarsi da
James era stato più complicato del previsto, nemmeno Lily era riuscita a farsi
ascoltare dal suo primo genito che scalciava per rimanere accanto al padre,
solo Ginny era riuscito a riportarlo per qualche minuto sui binari mentre le
porte si chiudevano a dividere James dal resto del gruppo- Papà!- lo sentì urlare l'uomo mentre metteva mano alla bacchetta-NON MORIRE PER FAVORE!-
Bellatrix storse il naso digustata,
tutta quell'amore filiale per lei era inconcepibile, lei non aveva mai amato
nessuno a quel modo, nemmeno i suoi stessi genitori, morti soli e in disgrazia,
mentre lei era ad Azkaban e Cissy li ripagava in ritardo per averla data ad un
mostro come Lucius. Avrebbe voluto chiedere perchè Harry Potter avesse fatto il
diavolo a quattro per rimanere accanto ad un padre che conosceva appena, ma
James non sembrava in vena di chiacchiere.
-E' attraverso quella sfera che
controlli l'illusione in cui hai intrappolato i miei amici vero?- chiese scostando
lo sguardo verso il globo trasparente dove s'intravedeva l'immagine distorta di
Tonks -
Se lo distruggo, l'incanto cesserà.- La bacchetta si levò alta, la MangiaMorte non
ebbe il tempo materiale che sentì la guancia dolere per via di una scheggia di
vetro saltata nella sua direzione, leccò il rivolo di sangue che le bagnò
l'angolo della bocca, mentre si voltava verso Potter- Sei tanto carino
quanto irritante James.-
-Me lo hanno detto in molti.-
Ginny si trascinava appresso Harry come
un asino che non vuol camminare, Lily dopo i primi attimi aveva smesso di
tentare di convincerlo e aveva lasciato il campo a Ginny che dopo mesi passati
a fare la guerra per fargli fare tre pasti al giorno e di non lasciarsi andare
alla depressione aveva preso una certa dimestichezzanel trattarlo.
Si volse a guardarli e si ritrovò a
sorridere, quei comportamenti da vecchia coppia di sposi brontolona era stata
sua e di James dal primo momento della loro vita assieme "Spero che loro siano
più fortunati..." si disse " Di
noi..."
Abbassò le palpebre, un secondo prima
di sgranare per via dell'esplosione che fece tremare le pareti, la donna si
volse completamente nel corpo mentre Harry strizzava gli occhi per mettere a
fuoco le immagini attraverso il fumo alzato dal colpo- Merlino ti prego...- mormorò sopraffatto dall'immagine del cadavere di Malocchio-
Ti prego.-
James comparve frala polvere - Alzati
puttana, non ho ancora finito!- urlò alla donna stesa a terra fra i
frammenti della porta saltata- Avanti, eccoti la bacchetta!- calciò l'arma
fino alle dita tremanti della donna che si strinsero dolorosamente:-Avada...- cominciò.
-Crucio.- fece eco James.
Il corpo della strega venne avvolto da
un alone bianco, si torse urlando mentre James inclinava leggermente il capo-Fa male,vero?- disse
interompendo il supplizio- Non sembrava tanto doloroso quando erano le tue
vittime ad urlare come agnelli...Bellatrix...-
La strega rotolò bocconi per sputare
sulle scarpe dell'ex-Auror che inarcò un sopracciglio, sembrava voler dire "E questo
che significato avrebbe?" si piegò a sedere sui calcagni
e le strinse il mento fra due dita,
costringendola a guardarlo-...Te l'hanno mai detto che chi
semina vento raccoglie tempesta?-
Piton si portò accanto ad Harry, il
ragazzo si volse a guardarlo mentre James riprendeva a girare attorno a
Bellatrix- Dicevi di voler diventare Auror, Potter.- gli disse senza
guarlarlo
-Ecco come lavora uno di loro...-il Grifondoro annuì lentamente -...Nessuna pietà .-
Erano 10 anni che Neville Paciock
desiderava di assistere e perlomeno di apprendere della fine di Bellatrix
Black, che da sua nonna gli aveva raccontato per quale motivo mamma e papà
erano in quei letti, perchè non si voltavano a guardalo quando lui parlava,
quando si rese conto che le sue carezze non riusciva a raggiungerli. Eppure
sentirla gemere sotto i colpi di James era in qualche modo penoso,non riusciva a non pensare che anche sua
madre doveva aver gridato a quel modo... Si tappò le orecchie con le mani
esi volse-Oh...- sussultò.
Una donna contraccambiò il suo sguardo dal l'altro lato del corridoio, il
ragazzo sentì le ginocchia tremare di fronte a quegli occhi verdi che lo
fissavano senza la minima inclinazione d'amore- Mamma?- esclamò.
Lily si girò, Alice Parkerera stata la
sua compagna di stanza e migliore amica negli anni di scuola, avevano anche
diviso la stessa stanza al St.Mungo quando avevano partorito, fu naturale per
lei riconoscerla a primo colpo- Alice?- chiamò.
Piton fu il primo a rendersi conto della situazione di pericolo in cui si
trovavano, afferrò Neville per un braccio e se lo tirò dietro- Professore?- chiese il
Grifondoro prima di finire per terra a causa dello spostamento d'aria creato
dalla Stupeficium cozzata contro il petto di Severus:-Ora a te.- disse
l'ex-Auror. -MAMMA!- Non aveva il minimo senso, perchè sua madre voleva ucciderlo? Da
vicino la porta James si rese conto di quello che stava succedendo, fece per
intervenire, ma fu centrato al braccio da una fattura tagliente che lo fece
bestemmiare per il male. -Alice!- esclamò Lily- Sei stata stregata, non sei in
te! Non farlo!- -Everte statim!- Lily battè violentemente contro la parete alle sue spalle, e la
stessa fine fece Draco, Harry e Ron, che rotolarono a terra quasi uno sopra
l'altro-Alice uccidilo!- urlò Bella mentre schiacciava il tacco
contro la mano di James- Ora brutta stupida!-
Neville strizzò gli occhi mentre la punta della bacchetta della madre prendeva
a lampeggiare di verde, la ragione avrebbe voluto farlo reagire , ma il cuore
gli impediva di sollevare la mano verso la madre. Alle sue spalle sentì il
singhiozzo di Luna , dolore? No, sorpresa? Un leone era apparso fra lui e
Alice, Neville sgranò gli occhi quando la bestia prese forma umana diventando
un uomo dai capelli castano chiaro raccolti in codino, sentì il cuore
rimbalzare contro le costole -Papà!-
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Ad ogni secondo che passava la situazione andava sempre peggio,
era come stare seduti a cavalcioni su un siluro a due passi dallo schiantarsi,
la comparsa di Frank non era servita più di tanto, Alice non l'aveva
riconosciuto e l'aveva aggredito con una "Crucio"
che l'aveva fatto crollare a parte addietro, fra le braccia di
Neville che stava cercando di alzarsi.
-Papà?-L'uomo socchiuse
gli occhi e per la prima volta dopo 14 anni incrociò lo sguardo del figlio, era
praticamente la versione maschile di Alice, se non fossero stati a bagnoin una situazione esplosivagli avrebbe sorriso. Si alzò a guardare
James, che stava cercando di togliersi di dosso Bella, che dalla bacchetta era
passata alle mani. Dopo averlo piantato a terra con una fattura tagliente che
gli aveva praticamente scoppiare un ginocchio , gli era salita sopra per
strangolarlo - JAMES
AMMAZZALA!- James avrebbe voluto gridare al suo caro amico che al momento era
impegnato a non morire soffocato, scalciò per liberarsi e quando ci riuscì si
rese conto che c'era qualcun'altro desideroso di far vendetta. Potter e Draco
si guardarono oltre la testa di Bella che stava riprendendo fiato, James annuì
con un cenno del capo e Malfoy gli sorrise- Zia.- chiamò.
La donna si volse e l'ambiente
fu illuminato da un lampo verde e un anima nera come la notte scivolò
nell'abisso degli inferi.
Alice Paciock si guardò le mani
perplessa, che stava succedendo? L'ultimo ricordo che aveva la vedeva
scalciante e urlante mentre Bellatrix le segnava il braccio col marcio di
Voldemort. Si arrotolò la manica della maglia, la pelle era pulita! -Mamma.- La donna sollevò lo sguardo,chi era stato a chiamarla mamma? Si guardò attorno in confusione finchè
non mise a fuoco l'immagine di un ragazzo, in piedi vicino a Frank, sentì il
cuore esploderle nel petto, erano passati 14 anni, eppure il suo animo di madre
non aveva faticato un secondo a riconoscerlo- Neville?- Il Grifondoro annuì di slancio prima di partire di corsa verso la
donna che stese le braccia verso di lui- Merlino quanto sei cresciuto.-
la sentì dire contro i suoi capelli, mentre all'abbraccio si univa
anche Frank, che stremato poggiò il mento fra i capelli della moglie- Ti sei fatto
davvero bello.-
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Mentre Neville ritrovava la pace fra le
braccia di sua madre, Draco ritrovava la serenità di fronte al cadavere della
donna che la madre glie l'aveva tolta. Bella era morta a bocca aperta in una
smorfia grottesca, la guardò senza provare la minima emozione mentre James si
alzava a fatica, tenendosi il ginocchio con la mano.
-E' normale , secondo lei?- gli chiese. -Cosa?-
-Ho ucciso una persona, ma non sento niente.-Era
completamente vuoto, come se quello che aveva ai piedi non fosse il cadavere di
una persona, ma un sacco della spazzatura, si massaggiò le braccia inorridito
dalla sua stessa freddezza -Nulla. Proprio nulla.- James si strinse nelle spalle, quando era capitato a lui non aveva
dormito per giorni e Remus ancora si torturava per aver liberato il mondo da
Rudolphus Lastrange -Non lo so.- gli disse grattandosi la testa- Ognuno ha tempi di
reazione diverse...OH MERLINO , MA QUELLO E' UN LUPO MANNARO!- Draco non ebbe il tempo materiale di metabolizzare
che aveva gridato James che si trovò di fronte ad un cervo bianco, che con
balzo lo scartò di lato per farsi addosso alla bestia grondante saliva e sangue
che si stava per avventare su di lui. -Quello è Remus?- chiese Luna ad Hermione . -No, Remus ha il pelo color miele,questo è nero.-
-E' Grayback.- rispose Frank un secondo prima di
tramutarsi in leone e correre a dar man forte a James.
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-Non ha senso, non ha il minimo senso!- Erano 10 minuti buoni che Sirius lo urlava. Dopo aver seminato un
Greyback versione lupo ed essersi ricordato che alla luna piena mancava ancora
diverse settimane , aveva iniziato a ripeterselo in continuazione mentre
correva a rimpicollo per le segrete con Andrea buttata su una spalla a mò di
sacco di patate. -Zitto
e corri!- urlò la ragazza un secondo prima di venire
proiettata in aria a causa dello scivolone di Sirius e di finire fra le braccia
di Remus, che finì per terra, sopreso- E' la
prima volta che una ragazza mi vola fra le braccia in questo modo.- disse col naso a 2 centimetri scarsi da quello della
ragazza: -Non farti venire strane idee,
lupastro.- rise la biondina, mentre Remus
l'aiutava ad alzarsi, notando il sangue che gocciolava oltre la tela del jeans
fino alla scarpa da tennis:- Ti senti bene,
Remie?-
-Certo,Sei una piuma.- Sirius scosse il capo mentre si alzava- No, che hai capito.- disse
-Non stavamo correndo per sport, eravamo
inseguiti da Greyback.- sospirò sistemandosi
gli occhiali sul naso con un colpetto alla montatura-Un Greyback versione lupo.- Tonks guardò Remus che sporse il labbro
inferiore perplesso- Impossibile, mancano 14 giorni al plenilunio.-esclamò guardando il cugino e l'amica- Dovete esservi sbagliati, ci sono un sacco di bestie
strane in giro.-
-No, Dora.- quasi urlò Andrea- Quello era Greyback, l'abbiamo visto prendere una pozione
e "glu! glu! glu! " era lupo!-
si portò indietro i boccoli mentre Sirius annuiva in direzione del compagno
Malandrino- Non ce lo siamo sognati, era
eccitato dal suo sangue.- indicò il ginocchio
aperto della ragazza- Era una belva!-
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Aveva passato l'adolescenzaa tenerea bada un Licantropo
inferocito, ma doveva dire che Greyback rispetto a Remus era tutta un'altra
storia, ruzzolò ai piedi di Lily , tornando umano con un-AHO!- Frank lo seguì
dopo qualche istante con un ruggito che si risolse in un-Abbiamo
bisogno di un idea!-
-Perchè guardi me, Frank?-
-Se ho davanti te, guardo te, non sono strabico.- -Vi sembra il momento di litigare?-strepitarono
Alice e Lily all'unisono calando un pugno sui capi dei rispettivi mariti- Abbiamo altri
proble...!- Non fecero a tempo a finire la frase che una voce li sovrastò-Abbassatevi!- urlò Ted Tonks,
mentre caricava un lancio da campione mondiale di baseball. Una boccettà colma
di liquido grigio sorvolò le teste chine dei presentiper andare a infilarsi nelle fauci aperti del lupo che si stava preparando
a balzare addosso aPiton ancora
tramortito dal colpo di Alice. -Che?- Greyback mandà un ululato assordante, si torse a terra scosse dagli
spassi mentre il simpatico mago mezzo-babbano si avvicinava ai compagni- Era un'ampolla
piena piena di nitrato d'argento.- rise dello sguardo sconcertato dei
presenti- E se ricordo bene le lezioni di Difesa contro le Arti Oscure,
l'argento è peggio di un veleno per i licantropi.- Greyback crollò su un fianco, la bocca spalancata e lo sguardo
vitreo, Tonks fece saltare nel palmo della mano un'altra ampolla mentre lo
salutava col palmo della mano- Piaciuto l'antipasto, stronzo?- gli disse- Non è una dose mortale, non voglio
togliere a Remus il piacere di spedirti all'inferno con le sue mani.-
Fine capitolo.
*travolta dal clima di festa,
ino chan segue i suoi lettori in un trenino conga* bene ragazzuole,
Bellatrix è finalmente morta, per mano di Draco, che posso dire ormai membro
dei buoni ,Alice e Frank sono tornati in loro e Greyback sta tirando le cuoia
avvelenato da un Teddy Tonks d'attacco * grande coccolo!*
-Ci siamo persi.-
-Non ci siamo persi.-
-Cazzo Jim ammettilo.-
-No! Non ci siamo persi! James Remus Black non si perde!-
-Ha parlato Magellano.-
Jolie incrociò le braccia in uno scatto dei riccioli rossi in direzione di James che lasciò cadere il capo sconfitto, la realtà era quella, non sapeva più da quanto tempo era che giravano per il Ministero col rischio di essere beccati. Si schiacciarono contro una parete al passaggio di Kingsley Shackelbot e tirarono il fiato quando la luce della "Lumos" fa passata.
-Porca vacca svizzera!- sbottò John.
-Cosa?-
-Guarda là!-
Un'altra luce stava illuminando ora il corridoio, una donna alta, bionda, con gli occhi scuri, Jolie spalancò la bocca mentre Ted si batteva una mano sulla faccia- Alecto Carrow.-dissero schiacciandosi ancora di più nella nicchia fra gli scaffali carichi di fascicoli in cui avevano trovato nascondiglio.La donna lì superò senza accorgersi di loro, per poi trasalire alla vista di Percy Weasley. Il ragazzo, carico di pratiche, stava attendendo l'ascendosore completamente ignaro della presenza della strega alle sue spalle, doveva avere dello straordinario da fare per trovarsi a quell'ora ancora a lavoro.
Le labbra carnose di Alecto si tirarono in un sorriso satanico mentre tendeva la mano armata a prendere la mira, il capo di Percy ebbe un piccolo scatto -SECTUSEMPRA- esclamò la strega mentre il mago spariva in una nuvola di fumo bianco.
-Come ha fatto?- urlò la Carrow.
"L'ha vista riflessa nelle porte dell'ascensore." sussurrò JamesRemus a Ted che annuì.
La bionda strega si volse di scatto, giusto in tempo per venire atterrata dalla "Stupefium" dell'impiegato. Il Weasley si asciugò la fronte con uno sbuffo mentre gli occhiali bordati di corno gli scivolavano alla punta del naso- Chissà chi è?- chiese guardandosi attorno.
"Oh!NO!" bisbigliarono in coro John e Jolie "Amico girati, guardati alle spalle!"
JamesRemus e Ted fecero una smorfia mentre Percy veniva tramortito da una Everte Statim lanciato da Amycus fratello di Alecto- Che emerito coglione.- sbottò il piccolo Black verso i compagni- Lo sanno tutti che dove va Alecto, va anche suo fratello.-
-Tutti quelli dell'Ordine Jim, lui però non fa parte dell'Ordine.-
-Uomo Inutile.- berciò un Ted ispiegabilmente biondo per i tre presenti.
-Mi spieghi perchè, ogni volta che devi dire una cattiveria riprendi il tuo aspetto?- gli chiese John, mentre Jolie cercava di scrollarsi di dosso JamesRemus versione cozza attoccatta allo scoglio-Non lo so, sai...E' istintivo.- rispose il piccolo Licantropo mentre James gli ruzzolava ai piedi dopo un pugno sulle gengive di Jolie- Sei ridicolo.- disse incrociando lo sguardo grigio dell'amico. Erano nati tutti e quattro a pochi giorni l'uno dall'altro, e l'amore smisurato di James per Jolie era nato, incredibile, ma vero, proprio in quel periodo. Il ragazzino non gli diede retta e tornò alla carica:-AMMMORA!- urlò fiondandosi sulla rossina che se lo prese di nuovo addosso con un verso- Luce della mia vita.-
-FANCULIZZATI BLACK!-
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Intano a Malfoy Manor Remus John Lupin si ritrovava faccia a faccia con Greyback. Avvelenato dalla dose di nitrato d'argento che Ted gli aveva fatto scoppiare in bocca, aveva ritrovato la sua forma umana , legato come un salame da James, stava attendendo la sua fine per mano di Lupin- Maledetto.- mormorò in direzione dell'uomo e della sua bacchetta puntanta in direzione del suo capo.
-Grazie a te.-
-Siamo fratelli, entrambi Figli della Luna, come puoi?-
"Figli della luna?" chiese Harry. James si sporse leggermente verso di lui- E'un modo carino per definire i Licantropi.- disse contro l'orecchio del figlio che spostò lo sguardo verso di lui
- Scacciati da Dio perchè non più uomini completi, vengono in colti in seno alla dea Luna che li allatta come figli...- prese respiro -In poche parole una delle tante leggende sul perchè questi uomini si tramutano in bestia durante il Plenilunio...-
-Figli della Luna?- fece eco Lupin.
-Si...Non dovresti startene fra gli umani...Sei un lupo, sei un mostro, come me.-
Andrea scattò ad afferrare Tonks per le braccia, Sirius la spinse per le spalle- E' un problema di Remus.- le dissero mentre scalciava furente in direzione dell'uomo a terra. Lupin sorrise amabile mentre Fenrir cercava di non pensare al bruciore insopportabile che gli si stava sciogliendo nelle vene assieme all'argento.
-Mostro.- ripetè Remus mentre piegava le ginocchia per portarsi allo stesso piano del Mangia Morte- Sono un mostro è vero, quel demonio che mi hai infilato in corpo ormai fa parte della mia natura, ogni tanto sai prende il sopravvento.- si portò una mano alla nuca-Vorrebbe farmi fare delle cose, cose che io non voglio.-
-Tipo?-
Remus stava per rispondergli quando...
-Sectusempra!-
Lily chiuse gli occhi di scatto, Dora spalancò gli occhi orripilata, mentre Ginny e Luna si abbracciavano e Hermione cercava la spalla di Ron. ...Il sangue schizzò dal viso e dal petto di Greyback, come se una bomba fosse esplosa all'interno del suo corpo. Fece un passo indietro, gli occhi sgranati per la sorpresa e la bocca spalancata in un verso di dolore che riuscì a superare la barrera del sangue , Remus si tirò indietro con un salto mentre l'altro Licantropo crollava su un fianco sollevando uno spruzzo di sangue che insozzò i pantaloni e la maglia dell'ex-professore.
-Malfoy?- esclamò James mentre Lucius si faceva avanti con un cipiglio disgustato.
Lucius Abraxas Malfoy arrotondò le labbra in un'espressione sorpresa, Bella era morta? Guardò i presenti, scorse i loro visi, finchè il suo sguardò non intoppò in Draco, stava sorridendo. Lo vide battersi un pollice al petto -Sono stato io...Lucius.- disse scandendo bene il nome del genitore.
-DANNATA FECCIA! COME LA MADRE IL FIGLIO!-
Il Serpeverde inarcò un sopracciglio mentre sfilava dalla cintura la bacchetta- Andate.- disse voltandosi verso James e Harry- Me la sbrigo io, voi fate quello che dovete ...Io, se sopravvivo, vi raggiungerò poi.-
Harry tentò di opporsi, ma il padre l'aveva già afferrato per un braccio-Lasciatelo fare.- disse guardando Lily, che da brava tata , stava per piazzare un putiferio in direzione del marito- Non è cosa che ci riguarda. Deve vedersela da solo.-
-JAMES!- A lui forse non importava, ma lei quel bambino l'aveva pulito, nutrito e coccolato per anni, era come chiederle di abbandonare Harry -Io no..-
- Lily per favore.- la supplicò Draco- Vai.-
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" MEEEEEEERDA!!"
Ted si agitò sotto le mani che James Remus gli stava schiacciando sulla bocca, per poi afflosciarsi con un sospiro- Sono calmo.- mugugnò -Mollami pure.- James si allontanò in punta di piedi, mentre John spalancava la tasca-pane che teneva a tracolla-Allora.-disse tirando fuori un rametto di fiore celesti, lo fece passare sotto il naso di James che finì a parte indietro fra le braccia di Ted.
-Che cacchio?- chiese intontito.
-Secondo le informazioni Alecto e Amycus sono animagus illegali e si tramutano in cani, giusto?-disse facendo scivolare lo sguardo turchese sui compagni- L'amore di questa pianta è un sedativo per canidi. Un'annusata e paff! cadranno a terra come pere cotte!-
James si passò una mano sulla faccia per tentare di riprendersi mentre Jolie trillava- JOHN SEI UN MITO!-
-Sono un Paciock, l'erbolagia fa parte del mio corredo genetico!-
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-FRANK ABRAXAS PACIOCK!-
-Si, zucchero?!-
-SIA STRA-MALEDETTO IL TUO NOME NEI SECOLI DEI SECOLI!-
-Esagerata.-
-ESONDATO NEL CRANIO! ERBORISTA FOLLE!-
-Avevamo bisogno di un'entrata...E l'ho trovata.-
In realtà Frank, più che trovarla la porta se l'era creata da solo, con una sorta di muffa esplosiva proveniente dal sacchetto delle meraviglie pirotecniche di Teddy Tonks, e meno di mezzo-secondo dopo Alice lo aveva afferrato per il colletto della giacca che indossava, skerandolo con inaudita potenza nonostante i 20 centimetri di altezza che li separava e l'aspetto da bambolina che aveva.
-E' normale?- chiese Neville a Remus. Di sua madre , nonna Paciock gli aveva sempre raccontato la dolcezza e all'affabilità nei modi , nulla a che vedere con la iena che voleva strozzare il suo ritrovato consorte.
-Oh si, normalissimo.-
-Sul serio?-
-Sono un po' come James e Lily, hanno passato la vita a litigare, prima di innamorarsi e ogni tanto questa abitudine riaffiora.- mentre parlava Lily era andata ad afferrare Alice per il cappuccio della maglia che indossava e l'aveva trascinata via da un ormai cionatico Frank, ignorando i suoi brontolii da Thestrall affamato di sangue.
-Andiamo?- esclamò James in direzione dell'amica della moglie.
-Si,andiamo.-
La missione era trovare Silente e capire che diavolo stava succedendo, nessuno dei presenti era stato capace di far dire due parole a Piton, dopo aver brontolato qualcosa sul Gaunt non aveva detto più niente , arrivando a minacciare di morte Sirius e tutta la sua futura progenie, se avesse continuato con quel tono da Santa Inquisizione. Mai usare con un mago un tono inquisitore, ricordate i roghi delle streghe?
-Non capisco.- esclamò Ginny mentre passava un braccio attorno alle spalle di Luna e prendeva la mano di Harry.
-Cosa?- chiese la Corvonero.
Potter sciolse le dita da quelle della ragazza, facendole passare un braccio ai fianchi, creano una specie di fila con Luna che contraccambiò l'abbraccio dell'amica-Non so...-ripetè Gin,poggiando la tempia contro il mento del ragazzo.
-Ma cosa?-
-Quanto odio quando parla a monosillabi.- esclamò Luna guardando Harry oltre la spalla dell'amica- Mi fa sentire stupida.-
-Anche a me.-
Ginny sbuffò- Scemi, è che mi sembra tutto troppo bello per essere vero, tu e Neville avete ritrovato la vostra famiglia, se le cose vanno come credo, molto presto ci saranno due matrimoni.- indicò Sirius che si portava Andrea a cavalluccio per non farle affaticare il ginocchio ferito e Dora che teneva miracolosamente Remus per la mano- E' tutto troppo bello per essere vero.-
-Moody non c'è più...-
-Lo so, ma non riesco a non pensarci.-
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-AHAHAHAHA!-
-Ted! MUOVI QUELLE CHIAPPE LUPESCHE E CORRI!-
JamesRemus correva a rompicollo trascinandosi appresso Teddy per il mantello , facendogli rimbalzare il sedere per il pavimento mentre Jolie faceva strada seguita a poca distanza da John . Erano riusciti a sedare Alecto e Amycus, ma a metà dell'operazione i due si erano risvegliati di botto, lanciandogli appresso maledizioni su maledizioni -Dividiamoci!- urlò James Remus- VOI A DESTRA! NOI A SINISTRA! CI VEDIAMO AL RANDEZ VOUS!-
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James aveva avuto solo il tempo materiale di afferrare Harry per le spalle e tirarlo a terra a sedere fra le sue ginocchia, mentre la Maledizione senza Perdono sfrecciava oltre le loro teste per andare a spegnersi contro il petto di Silente. Prongs sentì il figlio diventare pesante fra le sue braccia mentre l'anziano mago crollava a terra senza un grido, dopo una silenziosa parabola in aria.
-Non è vero...- mormorò voltandosi verso Voldemort-Non è vero, papà dimmi che non è vero.-
Era stata questione di un'attimo, sbucare in quale sala interrata e venire travolti da quella scena da incubo, Harry sentì le lacrime montare mentre ricordava le parole che JamesRemus gli aveva sussurato prima di andarsene- Questa sarà notte d'addii.-
-Perchè non me l'hai detto ?- sospirò.
L'ex- Riddle si volse verso i due Potter a terra, tirò le labbra in un sorriso mentre con uno schiocco alle sue spalle appariva Lucius Malfoy-Fatto?- gli chiese senza voltarsi. L'uomo fece per rispondergli , ma fu sopraffatto da un rigurgito di sangue, crollò a terra, sotto lo sguardo sbelordito dei presenti.
-Si ho fatto mio signore.- esclamò Draco .
Era ridotto da fare schifo si appoggiò al muro e arrivò a guardare al centro della sala, il cadavere di Silente lo fece sbiancare sotto gli spruzzi di sangue che gli rigavano il viso-Oh Cristo.- mormorò scivolando a terra privo di forze.
-Era affetto dalla maledizione del Gaunt. - mormorò Piton -Zabini, è stato lui, non so come è riuscito a portare a scuola l'anello maledetto del Gaunt. Era malato, sapeva che non sarebbe vissuto molto per questa ragione voleva che io lo uccidessi, più di una volta ho evocato a metà, l'Avada, ma non sono mai riuscito a completare l'incanto.-
-Non sei un assassino.- mormorò James stringendo il figlio che gli si stava accucciando contro come una bestia ferita. Voldemort soppesò con lo sguardo i maghi che stavano sfoderando la bacchetta contro di lui, stava per assumere una postura di guardia, quando parve ripensarci.
-Quei mocciosi, sono arrivati.-
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James Remus doveva capire che cavolo era successo, un secondo prima stava correndo verso il randez-vous "ovvero il punto delle segrete in cui erano apparsi a Malfoy Manor" un secondo dopo stava reggendo per la mano un Ted appeso nel vuoto della torre più alta del maniero.
-James Black.- disse Voldemort- E Ted Lupin....Suppongo.-
I due bambini si scambiarono uno sguardo spaesato, legimanzia? Gli aveva letto nella testa?
Puntò la bacchetta verso i bambini. al braccio di James sporto oltre la balaustra a reggere l'amico. Il bambino tentò di mettere mano alla bacchetta , ma fu disarmato con estrema facilità, masticò una parolaccia mentre serrava le dita attorno alla mano di Ted -Non mollare la presa, qualsiasi cosa accada non mollare la presa Teddy!- bisbigliò tornando a guardare Voldemort-Che vuoi, da noi?- gli chiese prendendo fiato.
Era una vera fortuna che Ted fosse tanto magro,se fosse trovato a reggere John a quel modo, si sarebbe spaccato la spalla, prese fiato e la mano del Signore Oscuro si tese -Voglio il medaglione.-
-Fottiti.-
-Scegli, o il medaglione...- spostò la mano verso il bambino appeso nel vuoto- O il tuo amico.-
Un urlo e il sangue prese a colare attraverso la tela della maglietta fino al viso di Teddy, che strizzò gli occhi orripilato, per costringere James a mollare la presa sulla mano , Voldemort aveva preso a tagliuzzargli il braccio con maledizioni taglienti, che però agli occhi dell'Oscuro Signore non sembravano sortire l'effetto voluto, James non allentato la presa su Teddy e non gli aveva dato il medaglione.
-Jim, lasciami.-
-Cosa?-
-Finirai col morire assieme a me, lasciami.-
Gli occhi azzurri del piccolo Black incontrarono quelli dell'amico, scosse il capo sopraffatto dal male, mentre affondava le dita nella sua mano, -NON PROVARE A FARE IL MARTIRE TEDDY! HAI CAPITO STUPIDO COGLIONE, NON MOLLARE LA PRESA!!-
Voldemort tirò le labbra in una smorfia contrariata, quasi disgustato da tutto quell'amore-Uno di voi poteva salvarsi, ma dato che vi volete tanto bene, vi farò il piacere di farvi morire assieme.- gli occhi gli brillarono alla vista del medaglione sporto per metà dalla tasca interna del mantello di JamesRemus- Avada...-
James chiuse gli occhi, Ted agitò i piedi furente, quando il mago di fronte a loro sparì in una nuvola di fumo rivelando Sirius e Remus .Il licantropo si precipitò a tirar su Ted "rischiando di spaccarsi un ginocchio nel frattempo" mentre Sirius si dedicava a JamesRemus che era crollato a terra con un urlo soffocato,
Sirius gli sfilò il mantello e gli scoprì il braccio -Merda!- esclamò alla vista delle lacerazioni
- Speriamo che non abbia preso qualche arteria.-
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Draco aprì gli occhi su Ginny e Hermione sedute accanto a lui, gemette per attirare la loro attenzione, tirando le labbra in un sorriso di risposta a quello di Ginny, mentre Hermione si alzava per chiamare aiuto- E' finita?- chiese guardandosi attorno- Tutto?...Tutto finito?-
-Il castello è vuoto, se ne sono andati tutti.-
-Lucius?-
-Anche lui.-Gli scostò fraternamente la frangia dalla fronte -La battaglia è conclusa.-
-James!- Jolie fu la prima a riprendersi dalla sorpresa, scrollando i riccioli rossi e lasciando la mano di John, rimasto a bocca aperta. I presenti la videro partire a razzo verso il piccolo fra le braccia di Sirius, e appendersi alla gamba del suo pantalone- Che cavolo hai combinato!?-
Lo strattonò per avere la sua attenzione, il bambino socchiuse un'occhio- Ho solo salvato Ted, da un volo da dieci metri senza scopa.- le rispose in un sorriso mentre Black piegava un ginocchio a terra porgendolo a Lily, l'unica ad aver studiato medicina fra i presenti.
-Tutto bene ce l'ho ancora l'Hurcrox.-
Lily aprì per bene la manica della maglietta , rabbrividendo alla vista dell'entità dei tagli su un braccio tanto piccolo- Maledizione.- disse guardando Sirius- Ha leso l'arteria.- Estrasse la bacchetta e la puntò alla lacerazione che dall'ascella finiva al palmo, mormorando una tiritera in greco che fece sfrigolare i lembi della ferita. Il bambino strabuzzò gli occhi prima di iniziare a picchiare la nuca contro il pavimento, la mano sinistra stretta al petto a strattonare la maglietta-Gli stai facendo male?- le chiese Sirius stranamente preoccupato.
-Gli incantesimi di ricostruzione sono molto dolorosi.-
Il piccolo mago stava diventando paonazzo, per il piangere e l'urlare assieme.
Jolie si tappò le orecchie con le mani e strizzò gli occhi per non dover assistere mentre John si alzava con un ansimo disperato. Solo Teddy sembrava avere la forza da rispondere allo sguardo dell'amico- Stai andando bene...- gli disse poggiandogli una mano sulla fronte-La ferita è quasi chiusa, continua a respirare.-
-Respiro.-
-Respira!-
-Sto respirando.... TED!-
-No coglione, stai iperventilando, calmati.-
Remus, in piedi alle spalle di Lily, fu attraversato da una stranissima sensazione di deja-vu. JamesRemus si era girato immediatamente verso Ted, in cerca di consolazione . Proprio come faceva Sirius ai tempi della scuola, quando si faceva male durante le partite. In quei momenti, solo in quei momenti, si scordava che c'era JamesRemus, e si tramutava in un cucciolo che implorava solo la sua attenzione.
Scostò lo sguardo dai due bambini, e trovò Sirius che lo fissava.
Probabilmente stavano pensando la stessa cosa.
L'incanto si spense con un ultimo grido da parte di James, John si volse lentamente mentre l'amico riprendeva fiato a piena bocca, aveva quasi gli occhi fuori dalle orbite- Jim?-
-JIM UN CAZZO!-
-Si è tornato.- rise mentre Jolie scostava timidamente le mani dalle orecchie e sollevava una palpebra-James?- chiamò il più dolcemente possibile. Non era mai accaduto che James le rispondesse male, ma dopo aver patito le pene dell'inferno, si poteva aspettare di tutto.
-Dimmi tutto, mio unico e eterno amore!-
-Si è tornato.- concordò la bambina.
Lily passò un braccio attorno alle piccole spalle del bambino e lo sollevò a sedere, scostandogli la frangia dagli occhi, fu in quel momento che si rese conto della straordinaria somiglianza che passava fra la buon'anima di Regulus Black e il piccolo che aveva fra le braccia, la stessa che le aveva detto di aver notato Sirius-Oh...- mormorò.
" Dato che abbiamo l'Hurcrox..." si disse Ted dopo aver captato lo sguardo di Lily " E' meglio andarsene, si stanno accorgendo chi siamo e non è bene" Infilò una mano nella camicia alla ricerca della GiraTempo, mentre James impallidiva furiosamente- La maglia...Questa maglia.- balbettò.
-Cosa?- gli chiese Jolie.
-E' della nazionale di Quiddich...Ed è rovinata!-
Ci fu un secondo di shock, solo James Remus Black poteva prendersela tanto per una maglietta.- Ti rendi conto davvero che adesso dovrò ucciderti, vero Teddy?- gli disse ad un soffio dal suo naso, - E ti ho appena salvato la vita e quindi converrai con me che è una bella idiosincrasia!- gli disse shekerandolo .
-Mi spiaaaaaaaace!-
La scusa muggita da Teddy Lupin ebbe il potere di ridestare per qualche secondo Harry dallo stato in cui era caduto dopo aver poggiato la mano su quella rigida e ghiacciata di Silente. Sollevò lo sguardo, trovandosi di fronte Piton, che fissava il cadevere con una smorfia sofferta -Non esiste cura alla Maledizione del Gaunt?- gli chiese.
-No, Potter.- Aveva praticamente rivoltato la biblioteca di Hogwarts, quella privata di Silente, quella di Londra, alla ricerca di un barlume di speranza, era arrivato a consultare di nascosto i manoscritti segreti di Voldemort, ma nulla... -Nessuna cura, sarebbe morto a giorni comunque.-
Harry annuì con le lacrime agli occhi, era ad un passo dallo scoppiare in lacrime, se lo sentiva, tirò un paio di singhiozzi quando la voce del CapoCasa Serpeverde lo fece desistere
-Non devi piangere per lui, ragazzo- gli disse spiccando bene le parole- E' stato un grande uomo e un grande mago, ha condotto un'esistenza esemplare lasciandoci numerosi insegnamenti...Rammenti "Quando si è nel buio, l'importante è ricordarsi di accendere la luce."-
Il grifondoro annuì- E' difficile.- Ricordare Silente com'era stato per Harry era come gettare sale sulla ferita, sollevò lo sguardo verso quello dell'insegnate e per la prima volta dopo sei anni gli vide in viso un'espressione rabbonita nei suoi riguardi- Grazie comunque.- gli disse imbarazzato. Forse il bravo ragazzo che era stato amico di sua madre non era completamente sparito e da qualche parte uno sparuto lumicino brillava ancora.
-Prego.-gli rispose l'uomo voltandosi al richiamo di James-Si?-
-Lo portiamo a scuola?- chiese Potter indicando il corpo con un cenno del capo.
-Dove sennò? Era Hogwarts la sua casa.-
-Si, lo so...-
Si guardarono scoraggiati, Silente sembrava essersi portato via la loro voglia di beccarsi sempre e comunque, qualunque fosse stata la situazione, James gli andò vicino massaggiandosi la nuca- Dovremmo spiegare tutto a Scrigemour.- disse -Sai, anche la storia di Sirius...Mica può rimanere latitante a vita.-
-Non sarà difficile, James.-
-Davvero, Severus?-
-Beh, se tu e Lily siete tornati dal Regno dei Morti, anche Voldemort può, no?-
-Effettivamente.-
Sospirarono in coro, sotto lo sguardo sbalordito dei presenti, era la prima volta in quasi 25 anni di conoscenza che quei due si rivolgevano con quei toni tanto garbati, chiamandosi vicendovolmente per nome, come due persone civili. Si guardarono.
-MOCCIOSUS!-
-CERVO INUTILE.-
-CON L'UNTO CHE TI COLA DAI CAPELLI CHE CI FAI? LO IMBOTTIGLI?-
-E TU? HAI FATTO UN CORSO O SEI COSI' STRONZO DI NATURA?-
Lily sospirò guardando Alice- C'avevo quasi sperato, sai?-
Era passata una settimana dalla battaglia a Malfoy Manor, la Comunità Magica era stata messa al corrente del ritorno di Voldemort dai coniugi Potter in persona. Naturlamente Lily aveva ben nascosto che offrirla a Voldemort su un piatto d'argento era stata Severus, propinando una storiella coi fiocchi su Minus, che aveva scagionato anche Sirius.
I ragazzi e James erano tornati a scuola fra l'eccitazione di tutti che fu spezzata però dalla nomina della Umbrdge a Preside:-E' uno scandalo!- Hermione calò un pugno sulla coscia di Draco, che l'afferrò per il collo e la scrollò come un peluches- OH, fatto male?-
-MALEDETTA, ASSASSINA!-
Hermione ignorò l'urlo belluino dell'infermo voltandosi con grazia -Avrei capito se avessero nominato la McGranit o Piton, ma lei!- calò un'altro cazzotto sulla gamba del poveretto che le era crollato accanto facendolo uggiolare per il male-Hermione, tesoro santissimo, non sono un sacco da box!-
-E che cavolo sei una merdaccia!-
Draco brandì una delle sue stampelle con fare bellicoso, prima di scioglersi nella sua perfetta posizione da gufo saccente- Ho capito che ti girano per via di Lenticchia e la Brown, ma prendertela con me, non risolverà nulla.- le disse crudele fino all'invero simile gonfiando leggermente le guance- Se sei in esubero di estrogeni, vai a fare una corsa.-
Ginny, che era appollaiata sulle ginocchia di Harry, si lasciò sfuggire una risatina che soffocò immdiatamente affondando il viso contro la spalla del suo ragazzo mentre il Prefetto afferrava una delle stempelle dell'amico e caricava un home run che lo spedì a parte indietro giù dalla panca-GRANGER!!- tuonò Draco mentre tentava di rimettersi in piedi per inseguire Hermione. Rimasti soli Ginny scivolò dalle ginocchia di Harry e andò a stendersi sull'erba, -Uhnnnn!!!!- Rotolò soddisfatta prima di piazzarsi a stella marina- Che bella giornata.Vieni giù, rilassati!-
Il ragazzo andò a poggiarle il capo sul grembo , doveva ammettere che era una bella sensazione starsene al sole con Gin, chiuse gli occhi mentre le dita della grifoncina scivolavano pigramente fra i suoi capelli. Si stiracchiò, per poi rabbrividire al suono della voce di Cho Chang e dell'epiteto che stava rivolgendo a Ginny- MERLINO LA CRUCIO !- scattò questa, sotto la sua testa, drizzandosi a sedere con un salto.
-Gin...-
Si tirò su e la bloccò a terra poggiandole le mani sulle spalle, Ginny spostò lo sguardo da lui alla Chang un paio di volte prima di tirarlo per la cravatta, Harry non ebbe il tempo materiale di capire qual'erano le intenzioni della sua ragazza, che si ritrovò coinvolto nel bacio che aveva tutte le carte per essere il migliore della sua vita.
-... Questo si chiama omicidio.-le disse contro le labbra.Lei gli sorrise birichina, senza mollargli il cravattino porpora e oro:-Esagerato!-
Harry le poggiò un bacio sulla punta del naso - Non intendevo il mio... Ho il cuore forte.- disse sostenendosi su un gomito per meglio guardarla in viso . Sollevò le sopracciglia per indicarle Cho, che aveva raggiunto un inquietantissima tonalità giallo bile.
-Oh, meraviglioso...- cinguettò la girfoncina battendo le mani allegra.
-Malvagia.-
-Allora togliti di dosso, se non vuoi farla soffrire.-
Harry scrollò il capo, se nel buio bisognava accendere la luce, lui aveva tutta l'intenzione di abbracciarlo il suo sole, fino a scaldarsi-No, che soffra.- le disse.
-Malvagio.- rise la Weasley.
-Lo so. Per questo andiamo tanto d'accordo.-
Fine capitolo
-3 capitoli alla fine della Fiction, tenete duro, ormai è tutta in discesa!!!
93 preferenze, non so che dire, sono commossa!!! =3
Next: New Life...
-Petunia, carissima tanta equina beltà mi turba! Non so se baciarti la mano o offrirti una balla di fieno!-Harry e Lily si portarono una mano alla fronte, quello scemo non sarebbe mai cambiato!
Era la
prima volta che Harry Potter affrontava quella strada senza il solito magone
disperato che gli pesava sulla bocca dello stomaco,non era solo stavolta, non sarebbe rimasto
stavolta, sorrise senza rendersene conto mentre James gli sfilava il braccio
dalle spalle e Lily si spolverava i capelli - Per
un'attimo ho temuto di non farcela.- disse guardando marito e figlio
mentre la porta di fronte a loro si spalancava e Arabella Figg si fiondava in
cortile esclamando- Lo sapevo che non eri tipo da
morire tanto facilmente, James.-
-Wooo! Ecco l'unica donna per cui tradirei mia moglie.-
Corse ad
abbracciare la vecchia magonò che si lasciò sfuggire una risata un po' troppo
stridula- Oh brutto mascalzone!- esclamà
allontanandolo. Harry si sentì rabbrividire, sembrava una scolaretta
imbarazzata- Andate! Andate! -
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Erano
passati molti anni da che James aveva messo l'ultima volta piede a Privet
Drive, luglio 1979, spedizione punitiva ai danni di Petunia Evans , con carta
igenica, uova marce e pistole spara pallini di pittura lui e Sirius avevano
ridotto la facciata della casa ad un rifiuto di carnevale.
Il trillo del campanello lo distolse dai suoi
pensieri, la porta si aprì rivelando la figura cavallina di Petunia Durseley,
James tirò le labbra in un "ew!" disgustato mentre Lily gli
cercava febrilmente la mano.
-Tu! Che ci fai qui!?- esclamò irata la signora Durseley mentre tirava dentro Harry per
un braccio- E questi, chi so...- Spalancò la bocca alla vista della sorella e del
cognato, cercò la maniglia della porta mentre si portava una mano al petto- Lilian?-
Per un
attimo, per un brevissimo istante, Lily ebbe l'impressione che Petunia fosse
quasi felice di vederla-Petu...- iniziò per poi
venire gelata dal livore che le permeava lo sguardo
-Cosa?- le chiese
spaesata, che aveva da guardarla a quel modo?
-Mi hanno detto che eri morta.-
-E' una lunga storia...Ascolta...-
-Non m'interessa.Sei venuta a portarti via quest'essere?-
Dalle spalle di zia Petunia, Harry vide il padre diventare verde
di rabbia "Merlino, quando fa
quella faccia fa paura!" si disse. James prese fiato un paio di volte prima di tendersi in
un sorriso che pareva più una paresi-Petunia, carissima tanta
equina beltà mi turba! Non so se baciarti la mano o offrirti una balla di
fieno!-Harry e Lily si portarono una
mano alla fronte, quello scemo non sarebbe mai cambiato!
-Possiamo entrare, vero?-
Le assestò una spallata per nulla gentile per entrare , Duddley ,
si tirò indietro di un passo mentre James lo squadrava da capo a piedi- Dudders!-esclamò battendo le mani sulle spalle del nipote acquisito- Oh quello che è rimasto di lui...- si volse versoHarry si tappò la bocca con il palmo della mano- Sono io...O sto ragazzino assomiglia
tremendamente a un tricheco?-
-Tesoro dov'è la tua camera?- quasi strillò Lily per sottrarre James dal suo personale one man
show e per evitarsi una risata tonante ai danni della sorella.
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-E' impossibile, più passa il tempo e più tua zia sembra Furia il
Cavallo del West!-
Harry scoppiò a ridere mentre riponeva le sue cose nel baule.
-Prima non stavo scherzando, ero tentato di sellarla e di partire
con lei verso il tramonto!-
Harry crollò a faccia avanti sul letto mentre James nitriva
scrollava i capelli come un cavallo imbizzarrito, Lilyscosse il capo - Vado un momentino in bagno.- disse cercando di non sembrare troppo divertitab e
non riuscendoci minimamente- Harry cerca di fare in fretta.-
afferrò il pomolo della porta e lo girà- Prima che tuo padre tiri fuori il meglio del suo
repertorio...MIA COGNATA E' UN CAVALLO.-
James salì con un saltello sulla scrivania mentre la porta chiusa
da Lily siriapriva lentamente rivelando
le canne di una doppietta, Vermon, pallido per la paura si ciondolò sulle
ginocchia-Niente scherzi Potter.- disse mirando a James- O ti sparo.-
-Lo posso schiantare, Harry?- chiese
annoiato, tirando fuori la bacchetta dalla custodia che teneva alla cintura,
Vermon squittì terrorizzato, sulle gambotte tremule come due budini.
-Non ti voglio portare le arance in carcere, papà.-
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Finalmente poteva dire addio alla sua terribile infanzia, Harry si
prese qualche istante per assaporare il trionfo -Possiamo andare.- disse dopo un paio di boccate di trionfo, si
volse, ma Lily lo trattenne -Mamma?-
-Un secondo, tesoro- La rossa posò un braccio attorno alle spalle del figlio che
rispecchiò perfettamente l'espressione perplessa di James. Era passata dal
voler andare via il primo possibile a rimirare il panorama offerto da casa
Durseley- Che stiamo guardando?- chiese.
-La finestra del bagno.-
Lily non fece a tempo a finire la frase che la suddetta finestra
si spalancò rivelando le inconfondibili luci di fuochi d'artificio ad acqua e i
nitriti ,no le urla, di Petunia. James guardò la moglie se possibile
più innamorato che mai, ed Harry per la prima volta si rese conto perchè il
Prefetto e il Combinaguai della scuola contro tutti i pronostici alla fine si
fossero innamorati, ...AVEVANO LO
STESSO GRADO DI PERFIDIA!!!!
-Mamma!-
-LILY!-
-Che sono quelle facce?- chiocciò candida la donna, sbattendo gli occhioni verdi come una
principessina innocente-Jaime,
dillo che ti scoccia di non averci pensato tu!-
-Effettivamente.- Il Malandrino s'infilò framadre e figlio, abbracciandoli entrambi- Andiamo a casa, qua non abbiamo nulla da fare.- posò un bacio fra la zazzera arrufata del figlio
e sulle labbra dell'adorata moglie- E se mi permettete una citazione sdolcinata, questo è l'inizio
del resto della nostra vita!-
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-John Edward Colley Potter natoil 22novembre 1938, morto il2 ottobre 1975-
-Dorea Jolie Potter nata il 4 maggio 1940, morta il 30
ottobre 1981-
-Mamma...Papà...Scusate il
ritardo.-James piegò un ginocchio a
terra e tese la mano verso la piccola lapide di marmo rosa che sembrava
risplendere contro l'erba di giugno, la ripulì dai residui di foglie cadute e
baciò le foto con le dita, Harry si sentì stringere il cuore mentre guardava
prendere fiato con gli chiusi-...Scusate se vi ho fatto aspettare.- Nel cimitero magico di
Londracreature eterogenee trovavano la
pace eterna, c'era l'elfo domestico, il troll e il gigante, il mago puro sangue
e il mezzo babbano-E' morto giovane, il
nonno...- commentò Harry mentre una
grassa streghetta seguiva mesta la bara del elfo domestico lungo l'ultimo
viaggio.
-37 anni.-
-Brutto male?-
-Imboscata...Era un auror. Lavorava con Malocchio, avevano la
stessa età se non erro.-
James indicò con un cenno
della mano il maestoso monumento funebre che si levava a pochi passi dalla
piccola lapide dei Potter- Là riposa il suo assassino.- disse mentre Lily tornava con un vaso pieno
d'acqua per i fiori.Harry si mosse
curioso. Era una lapide incredibile, bellissima, maestosa. Anche se, doveva
dirlo, piuttosto trascurato, l'erbase
la stava mangiando lentamente, s'inghinocchià e scostando l'erba sentì la bocca
spalancarsi senza il suo volere.
-Orion Arcturus Black nato il 14 gennaio 1929 morto il 4
giugno 1979-
-Walburga Angela Black nata il 6 maggio 1925, morta il 1gennaio 1985-
-Regulus Alpharad Black nato il 4 luglio 1961, morto il 30
maggio 1979-
Nel cimitero magico di Londracreature eterogenee trovavano la pace eterna, c'era l'elfo domestico, il
troll e il gigante, il mago puro sangue e il mezzo babbano. Era anche
possibiletrovare la vittima che
riposava a pochi dal suo assassassino:-Orion Black!?- esclamò Harry- Non è possibile!- tornò di corsa dai suoi genitori- Il nonno è stato ucciso da...-
-Il padre di Sirius.-
-E lui lo sa?-
-Si...-
Harry tornò a guardare la lapide dell'assassino di suo nonno,
occhi grigi e gelidi come la neverisposero al suo sguardo, somigliava moltissimoa Sirius, ma emanava lo stesso calore di un
iceberg. -Tesoropotresti riempire questo vaso.- esclamò James distogliendolo dai suoi pensieri-La fonatanella è là.-
Harry s'incamminò ancora scombussolato dalla rivelazione, quando
incrociò una sagoma familiare di fronte aduna lapide di basalto blue, lunghi riccioli biondi su una forma estremamente
minuta appesa a due stampelle. Si avvicinò per poi tirarsi
indietro di un passi alla vista dei nomi sulla lapide.
Andrea
Lenor Moody nata 2 maggio 1938, morta il 25 dicembre 1969 Alastor Joel Moody nato 3 aprile 1931, morto il 2 aprile 1996
Harry si massaggiò le braccia a disagio mentre Andrea terminava di
mormorare sotto voce quella che sembrava una preghiera e si voltava a guardarlo-Harry.- disse girandosi nel corpo con una certa fatica- Che fai in questo brutto posto?-
-Sono venuti sulla tomba dei nonni.-
-Oh, capisco.-
Sembrava stanchissima, i riccioli era sciupati, attorno al viso sempre più
magro, sembrava sguazzare nei pantalonie a causa della ferita al ginocchio aveva anche un brutto colorito
malato. Harry avrebbe tanto voluto chiederle cos'è che non andava, ma fu
battuto dalla voce di Lily- Tesoro, non riesci a trovare la fontanella?...Oh! Andrea...Cara
sei sicura di stare bene?-
L'Auror annuì, anche se non sembrava troppo convinta di quello che stava
dicendo, Lily si guardò attorno per un attimo di arricciare le labbra in un
broncio perplesso-Sirius?- le chiese mentre James si avvicinava-Dov'è?- Andrea volse il capo con una
smorfia-Non lo so...-
-Come,non lo sai?- chiese
Harry,che ormai stava facendo il conto alla rovescia alla nascita del piccolo
JamesRemus. La guardòperplesso prima di
rendersi conto che la brava ragazza stava lentamente diventando verde di bile-NON LO SO HARRY!- con una vocina stranamente stridula - E' USCITO CON EMMELINE VANCE! NON LO SO DOVE SONO
ANDATI
A FORNICARE!!- James ed Harry si tramutarono
in due perfette copie dell'Urlo di Moonk mentre Lily si batteva una mano alla
fronte esasperata da tanta malandrina viltà, come Remus aveva fatto
elegantemente marcia in dietro con Dora, Sirius se l'era data a gambe con
Andrea.
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-Che diavolo stai combinando dannato, canide!-
Sirius sollevò il capo dal bracciolo del divano.
-Cos'è sta storia che te la fai con la Vance,eh?-
Remus, che aveva assistito all'entrata trionfale di Lily, seduto
alla poltrona di sinistra davanti al caminetto, sollevò lo sguardo e spalancò
la bocca , mentre Sirius si girava su un fianco contro la spalliera del divano- SEI IMPAZZITO??- continuò la donna talmente rossa di rabbia che
sembrava brillare come una lampadina- Quella ragazza è la cosa migliore che ti sia mai capitata, e tu
che fai? LA MANDI VIA?!!-
Sembrava posseduta dallo spirito di Walburga Black, Remus tentò di
calmarla, ma Lily si volse verso di lui inviperita -Non cercare di difenderlo tu!!-gli disse gonfiandosi come un tacchino per supplire la scarsa
altezza.
-Non capisco perchè ti scaldi tanto Lil.-
-Perchè?-Lily si avventò sul
mago sdraiato, lo afferrò per la camicia e lo skecherò sotto lo sguardo
allibito di Mollye Alice, attirate in
salone dalle urla funeste e dalla tensione omicida che permeava l'aria- Perchè sei innamorato di lei, e lei...MERLINO SA SOLO
PER QUALE MOTIVO...E' innamorata di te!-si volse verso Remus che stava cercando di
filarsela- Dove vai?- tuonò-Ho qualcosa da dire anche a te. dove vai?-
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-DANNAT0 IDIOTA !!!- James sollevò lo sguardo dalla libreria che stava
cercando di assemblare alla maniera babbana, Lily doveva aver fallito nella
missione di riportare le sue due cucciute pecorelle all'ovile. La vide
scrollarsi gli abiti furenti, prima di realizzare dov'era e raddolcirsi.
-La nostra casa.- disse con un sospiro.
Chiuse gli occhi per ricordare Godric's Hollow e sentì una
lacrimuccia montare, scosse il capo, quella non era la casa che James aveva
sistemato pezzetto per pezzetto, ma casa è dove il nostro e in quel momento il
suo cuore stava svolazzando di stanza felice come una Pasqua:-Ehi cos'è questo cigolio?-esclamò socchiudendo un'occhio.
-Molle.-gli
rispose James dal salone.
-Molle?-
-Del letto di Harry.-
Lily fissò il marito seduto fra tavole e viti, poi il soffitto- Ho 36 anni non voglio diventare nonna!- esclamò puntando verso le scalecon un
cipiglio da generale delle S.S.Lily tendeva a dimenticare di avere a
che fare con Harry e non con James, infatti si sentì un tantino in colpa quando
trovò Ginny che saltava sul lettoinnocente come una bambina e Harry seduto per terra che stava cercando
di riordinare l'Enciclopedia Magica che gli aveva regalato Remus.
"Che malfidata che sono."si disse
Harry le sorrise ignaro della terribile morte che l'aveva sfiorato-L'hai ucciso Sirius, alla fine?-Ginnysi
lasciò cadere seduta con un ultimo rimbalzo e uno svolazzo dello scamiciato
azzurro.
-No...-scosse il
capo con un sorriso- Fate i
bravi.-
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Non lo aveva ucciso Lily, ma
a parole lo aveva demolito, era incredibile, quella donna era la degna erede
della McGranit, Sirius si ritrovò a rabbrividire mentre ripensava a quella
matta che lo scrollava come un peluches, nonostante i 30 cm buoni che li
sepravano:-Che diavolo ci faccio qui?-
Si guardò attorno, l'appartamento di Andrea " in cui si era appena smaterializzato"
era il completo opposto di come l'aveva
immaginato. La piccola era daveva essere davvero una brava massaia se
nonostante il lavoro riusciva a mantenere la casa a quel modo, annusò
l'aria,il solito odore di miele lo fece
sorridere.
Non
sapeva nemmeno lui perchè aveva fatto lo stronzo a quel modo con lei, la paura
aveva prevalso sulla ragione e sul cuore... Inspirò ancora una volta il vago
profumo che permeava l'ambiente, per poi sgranare gli occhi al tocco della
bacchetta in mezzo alle sue scapole.
-Girati lentamente e niente scherzi, ho la Maledizione facile.- Si volse erise all'
espressione sbalordita di Andrea -Che ci fai qui?- gli
chiese la ragazza mentre riponeva la bacchetta
- Scemo mi hai fatto prendere un colpo!-
Sirius la
guardò zoppicare fino al letto, dove crollò seduta con un sospirò affaticato,
era qualche settimana che non la vedeva, e ...Lily aveva ragione, stava di
merda! "Per colpa mia?" si
chiese immediatamente con una punta dirimorso-Il ginocchio, come va?- le chiese.
-Una meraviglia...-
No. Non
era decisamente in vena di chiacchiere...Oh, ma che cavolo, ma perchè doveva
profumare a quel modo? Era intossicante, non riusciva a ragionare lucidamente!
Ecco perchè era scappato! Lei lo prendeva troppo, ad Andrea bastava starsene
là, seduta a guardarlo con i suoi bei riccioli e il suo profumo da angelo, per
farlo partire di testa, cosa chele
altre donne che aveva avuto non gli erano mai riuscite a fare, nonostante fossero
talmente gentili da sbattergliela praticamente in faccia.
-Andrea.-
-Uhn?-
-Se dopo vorrai uccidermi, fallo in fretta.-
La biondina sollevò un sopracciglio, vabbeh, che il canide non
aveva mai brillato per dialettica, ma almeno fino a quel giorno si era sempre
fatto capire! Si alzò pronta a chiedere spiegazioni, fece per parlare, ma
Sirius giocò d'anticipo e le baciò le labbra socchiuse nella domanda che stava
per porgli. Dapprima leggermente, poi facendosi
delicatamente largo e spingendo la lingua verso la sua. Andrea sentì il cuore rivoltarsi un paio di volte prima diimprovvisare una gara di samba coi polmoni ,
mentrelui le infilava una mano fra i
riccioli e l'avvicinava costringendola ad abbracciarlo, si sentì prossima ad
una morte da asfissia da sciopero polmonare.
-Era per questo che dovevo
ucciderti?-gli chiese in un ansimo che
si tramutò in un singhiozzo, quando
le mani di Sirius lescivolarono giù
dalle spalle, percorrendole sensualmente , i fianchi, la pancia, prima di
strattonarle la maglia in un gesto che valeva più di mille parole.-No,per questo.-
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-E quello chi è?- Dopo dieci minuti di black -out totale quello era stato
l'unico pensiero che Remus Lupin era riuscito abalbettare " Que...Quello chi è?" sillabato
sotto voce mentre la penna gli finiva in due tronconiai piedi- Cazzo.- imprecò
quando si rese conto del casino di inchiostro che gli era esploso nellemani cercò di pulirsi , ma tremava talmente
tanto che non riuscì a tenerein mano il
fazzoletto.
-Remie?- chiamò Frank.
-Chi...Cazzo...E'...Quello!-
sillabò Lupin stringendo la
mano attorno al polso del cugino.
Frank si volse verso l'entrata dei Tre Manici di Scopa, dove Tonks
aveva appena fatto il suo ingresso trionfale a braccetto con un tizio grosso
quanto un gorilla.
-Un suo amico?-
-Si un amico e a me piace passeggiare sotto la luna piena.- si alzò con un salto epuntò dritto verso la ragazza che si stava
sedendo, la prese per un braccio e la trascinò fuori il locale. Dal suo tavolo
Frank la vide strabuzzare gli occhi mentre riconosceva il tornado che la stava
trascinando via-Ah...- sospirò scrollando i fini capelli biondo scuro- I giovani d'oggi.-
-Ehi tu!- esclamò il "gorilla" alzandosi -Vecchio, mollala...Uhn?- si volse al tocco della mano di Frank sulla
spalla, l'auror si allargò in un sorriso angelico mentre serrava le dita
attorno al muscolo del ragazzo e lo costringeva a sedersi- Rimani seduto figliolo, o tispezzo la clavicola!-
Bhe, sì, sono viva. Per colpa di
gravissimi problemi familiari, che non sto qui a raccontare" non vi vorrei
annoiare" sono stata costretta ad abbandonare la mia casa di a
Macerata, per tornare in fretta e furiain famiglia lasciandomi alle spalleil pc con le fiction scritte. Vi chiedo immensamente scusa e spero che
continuerete a seguire la fiction.
Capitolo trentasei.
" La nascita dei nuovi malandrini:Ted, James,
John e Jolie."
-Chi è quello?-
-Un mio amico.-
-Non si direbbe!-
-Perchè?-
- Sono un lupo. Certe cose le riconosco dall'odore.-
-Allora riconosci questo.- gli
fece una pernacchia.
Remus sentì la gelosia ribollire nello stomaco,
l'idea che fosse arrabbiata per via di quel tizio lo stava mandando fuori da
ogni grazia-Non dirmi
che ti piace quel bestione!-
-Certo che no!-
-Allora perchè ci sei uscita!?-
-Perchè speravo di farti ingelosire.- Il viso di Dora si tese in un sorriso mentre Remus si
rendeva conto di essere finito con tutte le scarpe in una trappola che da
pazzava di Malandrina bastardaggine.- Chi?- disse
solamente, anche se conosceva fin troppo bene la risposta. Solo due persone
conoscevano tanto bene le sue reazioni quando era vicino alla luna piena.
-James ,Sirius e... Frank.-
- Frank?- Sul viso di Lupin comparve un'espressione da "Tu quoque!"
che
fece scoppiare a ridere la streghetta, i cui capelli intanto erano tornati ad
essere di un bel rosa zucchero filato:-Già- tubò contenta - Ha un viso talmente dolce che non lo
si direbbe capace di simili bastardate.-
-Credo che i Malandrini abbiano trovato il loro
quarto membro.-sospirò , la rabbia era sparita per lasciare spazio a una divertita
rassegnazione, - Ti do un mese e scapperaida me a gambe levate.- dissementre
guardava Dora salire sulle punte e tendere le mani verso il suo viso. Abbassò
leggermente le spalle e alla strega scappò un sorriso quando riuscì a toccarlo- No, anzi 15 giorni.-
Strofinò il naso contro la sua guancia e grazie
ai suoi sensi di Lupo sentì il cuore di Dora triplicare la sua corsa"Adesso è
felice, ma quanto durerà?" si chiese mentre inclinava leggermente il capo
da una parte per accettare il suo bacio.Timido e a fior di labbra,
che innescò dentro di lui una reazione inaspettata. Cancellò via tutto, i
sensi di colpa, l'idea di dover rimanere da solo per far morire con sè la
bestia che aveva in corpo, tutto quanto. Le prese il viso fra le
mani e rispose al suo bacio con molta più passione, più veemenza, più calore,
fino a sentirla tremare fra le sue dita- Che c'è?- le chiese sulle
labbra.
Dora lo fissò - E' un sogno?-
Remus ridacchiò -Se è così...- le disse-
Speriamo che non diventi un incubo per te.-
24 dicembre
1997
"Chissà se ha
capito che cos'è..."Andrea
sospirò sopra la sua tazza di latte e cioccolata, erano passati 10 minuti da
che Sirius, voltando la tazza della colazione aveva trovato un test di
gravidanza infiocchettato e ancora non aveva avuto nessuna reazione"Non
è che gli stava venendo qualcosa?"
Si alzò, dal
divano, a causa dei capelli sciolti non riusciva a vederlo in viso. Gli portò
dietro un orecchio un ciuffo e lo trovò che fissava il test come se avesse
voluto fissarselo per bene nella memoria:-Sirius?- lo chiamò -Sirius dimmi qualcosa.- "Fammi
capire che sei contento." aggiunse
mentalmente. Non avevano mai parlato di sposarsi o avere bambini, quando aveva
scoperto di essere incinta si era ritrovata a frignare come una ragazzina nel
bagno, mentre Lily, Dora e Molly, fuori dalla porta, cercavano di convincerla
che Sirius sarebbe stato più che felice.
-Che devo dire Andrea?-
le chiese alzandosi. Spostò la sedia e piegò un
ginochio a terra- Sei tu, che devi dire a me, se vuoi sposarmi.-
Andrea si
lasciò sfuggire un gridolino mentre Sirius sfilava dalla tasca laterale dei
pantaloni una scatolina di velluto blue, cercò una sedia, la trovò e si
sedette, svuotata dalla sorpresa. Siriusridacchiò, era la prima volta che vedeva Andrea senza parole, poggiò
anche l'altro ginocchio a terra e le trotterellò fino ai piedi-
Allora?-
-Si.-
-Parlami nell'orecchio
buono, non ho capito.-
-Si, ti voglio
sposare.- Stava morendo per l'imbarazzo, ma Sirius non
sembrava soddisfatto, sollevò la mano a coppa dietro l'orecchio destro e le
disse soave;-Potresti alzare un tantino la voce?-
-VUOI CHE TI CRUCI A
MORTE, CAGNACCIO?-
-Ecco la mia Andrea.- s'infilò fra le sue gambe e le appoggiò un'orecchio sulla
pancia. Chiuse gli occhi mentre le mani di Andrea s'intrecciavano sulla sua
nuca, rivide quel ragazzino per cui aveva provato istantanea simpatia.
[Senti
adesso me lo vuoi dire qual'è il tuo nome completo?]
[Che ti
frega! Tanto l'hai capito chi sono.]
[Si ho
capito chi sei, ma te lo voglio sentir dire.]
[Uffa. Mi
chiamo James Remus Black, contento?]
Strofinò la
guancia, si sentiva già qualcosa, un accenno di pancia-Di quanto sei?- le chiese. Non attese e
infilò la testa sotto la sua maglietta-Che fai,
scemo!?- la sentì ridacchiare per via del solletico che le
faceva con la barba mentre le baciava quella zona di pelle fra l'ombellico e la
cintura dei pantaloni -Sono di tre mesi e mezzo.-
*°*°*°*
-Tesoro, sveglia.-
Harry si volse sotto
le coperte e socchiuse gli occhi, inquadrando ilviso di Lily, seduta sul suo letto e oltre le sue spalle, James
con le mani raccolte dietro la schiena. Erano passati diversi mesi e ancora non
riusciva ad abituarsi alla loro presenza. Sussultò, poi sorrise- Che c'è?-
Si tirò a sedere e
inforcò immediatamente gli occhiali.
-Abbiamo una cosa
molto importante da dirti.- cominciò Lily con un sorriso esitante- E di cui speriamo sarai felice.-
Lo sguardo di Harry
saettò dalla madre al padre, stranamente pallido
-Ti senti male?- gli chiese.
Lily gli scoccò un
occhiata furente e James sghignazzò imbarazzato- Sono svenuto.- trovò il piano della scrivania dietro di sè e si sedette con un
balzo . Harry rimase a fissarlo, anche se non lo guardava veramente, sembrava
perso in un importantissima operazione matematica.
-Harry?- chiamò Lily.
"Una
cosa importante da dirmi + svenimento di papà= Jolie!"
-Sei incinta!-
Lily strabuzzò gl
occhi, James quasi volò giù dalla scrivania -Come l'hai
capito?- esclamarono in coro mentre Lilytirava fuori dalla tasca un test di gravidanza e lo porgeva al
figlio. Harry se lo rigirò fra le mani con un sorriso che gli andava da
orecchio a orecchio - Sei contento?- gli chiese James preoccupato. Infondo si erano ritrovati da poco e
non sarebbe stato strano se Harry avesse sofferto un po' di gelosia.
-Certo che sono
contento, che domande fai?!- rise mentre i cuori dei due
coniugi si alleggerivano di una ventina di chili di patemi d'animo -Ho sempre desiderato avere una sorellina.-
-Una sorellina? Chi
ti dice che sia femmina?-
-Me lo dice il
fatto che l'ho conosciuta.-
Lily si volse a
guardare James- In che senso l'hai conosciuta?- gli chiese. Prongs la fissò a sua volta poi si battè entrambe le
mani sulle ginocchia- La ragazzinadi Malfoy Manor.- disse guardando
Harry -Jolie.-
-Proprio lei.-
*°*°*°*
-Devo dirvi una cosa!-
Remus e Ted
sollevarono lo sguardo dal puzzle attorno a cui erano seduti, Andromeda si
affacciò dalla porta della cucina asciugandosi le mani e Dora sorrise
enormemente sotto i ciuffi rosa del suo disordinato caschetto.
-Cosa?- gli chiese Remus.
Aveva usato il
plurale, ma stava guardando solo lui.
Si alzò e Ninfadora
gli tese un pezzo di carta plasticata. Un ecografia, il lupo mannaro la fissò a
lungo per poi esalare un-Sei incinta?-
-Si.-
Ted guardò la moglie- Andie prendi i sali.-
-Perchè? Ti senti
male?-
-Non io...- spostò lo sguardo Remus che aveva iniziato a oscillare come un
pendolo, si alzò e con uno scatto repentino si portò alle sue spalle,
afferrandolo un secondo prima che toccasse terra.
-Ma!- esclamarono in coro le due donne.
-Prendi i sali.- ripetè Tonks per poi rivolgersi a Remus, che aveva iniziato a
borbottare svelto svelto nell'incoscenza -Su, figliolo,
coraggio. Ci siamo passati tutti.-
-Anche tu sei
svenuto?- gli chiese Dora incredula mentre Andromeda si inginocchiava
accanto al futuro genero e gli faceva passare sotto il naso una boccetta di
vetro verde.
-Io ho avuto 20
minuti di black out, tesoro.-
6 mesi dopo.
-E' nata!?-
James spostò lo
sguardo dal vetro davanti a cui era impalato e sorrise al figlio che stava
correndo verso di lui, con la stessa espressione che da circa due ore si era
stampata sul suo viso -Due ore fa.-bisbigliò svuotato dalla gioia.
Si fece lentamente
da parte e indicò una culla rosa fra due blue.
-Eccola.- disse con un filo di voce- La nostra Jolie.-
Un ciuffo di capelli
rosso scruro svettava da una copertina di lana bianca, Harry sentì le ginocchia
tremare mentre guardava succhiare nel sonno il suo ciucciotto, sentì le lacrime
montare, ma con un gesto brusco della mano le respinse dentro.
-Gli altri due non
hanno una faccia familiare?-
Harry tirò su col
naso e si dedicò alla culla di sinistra.
Una bella facciotta
piena e un paio di occhioni grigio cielo spuntavano da una copertina azzurra,
Harry trattenne a stento una risatina quando il suo sguardo inquadrò la
targhetta sul capezzale della culletta- James Remus Black.-
-Quando è nato?-
-Ieri.- rise James- E l'altro?-
Harry scoppiò in una
risata silenziosa -Ted.-
I capelli del
bambino erano di un comico verde mela, come avrebbe potuto non riconoscerlo?-
Quando è nato?-
-10 minuti dopo James...- pronunciò il nome del bambino gonfio d'orgoglio, Harry gli
scoccò un'occhiata malevola- Credo che sarebbe stato meglio se Sirius
l'avesse chiamato Remus James.-
-Oh Remus e basta.- disse una voce alle spalle dell'animagus.
-Non essere invidioso Moony.-
-Bah...-
James si volse a
guardarlo e qualcosa nel visospense il
suo entusiasmo. Aveva gli occhi lucidi, sembrava a un passo dal piangere
- Remie.- lo chiamò -Che è successo?-
-E'malato.
James...Teddy è malato.-
-COSA?- Prongs si allontanò un paio di passi dall'amico.-Ted
è...?-
-I medimaghi
speravano che ereditasse solo i poteri di Dora, ma così non è stato...-
-E Dora lo sa?-
-Si.-
-E...?-
-Non le importa.-
-E allora, che
problema c'è?-
-C'è che importa a
me.- si allontanò dall'amico con un verso stridulo, superando
l'appena arrivato Frank -Remie!- esclamòl'erborista -Non vuoi vedere John lo stanno port...Ma stava piangendo?-Guardò verso James che annuì con un sospiro -Problemi con Teddy?-
-E'un licantropo.-
Fine
capitolo .
Ps:
Ok. Adesso dovete dirmi una cosa. Sul fandom dove per la
prima volta questa mia fiction ha visto la luce, sono nate due ship fra la mia "Next
Generation"una è Jolie/Jamesel'altra è Ted/James
span>!Non ci potevo credere, ci sono tre one shot ispirate a loro,
fra le quali unaviolentemente
slash!!!! Quindi, adesso dovete dirmi una cosa, lihofattitroppoambigui?
Joel Alastor Black: otto anni è il secondo genito di Sirius e Andrea
Joel Alastor Black: otto anni è il secondo genito di
Sirius e Andrea.
Emmie Andrea Lupin: sette anni è la seconda genita di
Remus e Dora.
Capitolo trentasette.
"prima parte"
-Ted non ridere.-
-...-
-Ted, ne va della nostra salvezza. NON RIDERE.-
-...-
-Ti prego, se vuoi bene a tuo padre, non ridere.-
Remus lo sapeva, sapeva che era un'impresa
disperata convincere il suo primo genito a non scoppiare a ridere in faccia a
sua madre e sua nonna, ma doveva farlo se non voleva evitare l'ira delle due donne
si riversasse su di loro.Con la coda dell'occhio fissò Ted senior. Appiccicato
al muro con la piccola Emmie in braccio stava cercando una via di fuga" Porta, no troppo lontana,
finestra, siamo al quarto piano, mi smaterializzo! No, non posso abbandonare
Remus e Teddy." captò l'occhiata terrorizzata del
genero e gli fece segno di arretrare il più possibile. Quando Dora e Meda
iniziavano a litigare, iniziavano a volare le cose... Remus arretrò di un paio
di passi, lentamente e tenendo gli occhi fissi sulle due belve che si stavano
scannando a qualche metro da lui,spinse Ted verso il nonno, bloccandosi quando
Andromeda si volse verso di lui.
"Non chiedermi nulla!" la
pregò mentalmente "Non chiedermi nulla! Io con tua figlia ci devo
vivere." le sorrise supplice, e per un momento
Andromeda parve intenerirsi "Ecco, brava ...Ricordati che mi vuoi
bene...", ma era una trappola.
-Remus, qual'era il pasticcio migliore...Il mio o quello
di Dora?-
Remus spalancò la bocca in panico, quella era
la cosidetta domanda da un triliardo e più di galeoni! Erano entrambi
abominevoli, ma non poteva dirlo o quelle due matte l'avrebbero ucciso. Avrebbe
potuto difendere la cucina di Dora, ma la cucina di Dora era indifendibile e
questo avrebbe fatto saltare la mosca al naso a meda, avrebbe potuto fare il
contrario, ma Doraarrabbiata gli
faceva sinceramente paura.
-Teddy.- disse guardando il
figlio - Sei pallido.-
Il bambino lo guardò a sua volta con una faccia
da "Hai scoperto l'acqua calda."
-Ti senti poco bene,vero?- calcò
l'ultima parola e fissò intensamente. Il ragazzino lo fissò a sua volta per
qualche istante, poi sbiancò, si portò una mano al petto e crollò a terra come
un sacco " Il solito esagerato." si
disse Moony , ma esclamò comunque un teatralissimo -Oh Merlino! E' svenuto!-
Lo prese in braccio, e accampando la scusa del
prossimo plenilunio imboccò la porta a tutta velocità seguito a ruota da Ted ed
Emmie ...
-Siamo salvi!- esclamò nonno Tonks una volta uscito in
giardino.
-Sei stato grande Teddy Bear!- tubò eccitata Emmie
battendo le mani.
Remus sospirò soddisfatto -Andiamo a cena?-
Ted lanciò un'occhiata oltre la testa del
padre, alla luna che dominava Londra e si masaggiò la fronte indolenzito.
Iniziava a stare male, guardò Remus e si rese conto che non era il solo a
combattere con l'emicrania -Papà...-
-A pancia piena ci sentiremo meglio,Teddy...-
-Noi non staremo
mai meglio papà...-
Remus sentì il cuore scivolare in pezzi fino
alla suola delle scarpe. Ted aveva capito. Aveva capitoche le sue condizioni non sarebbero mai
migliorate, anzi, che con l'andare del tempo e con lo sviluppo del suo lupo si
sarebbe riempito di ferite come lui, lo guardò con le lacrime agli occhi,
sentendosi morire per la pena quando inveceTeddy la buttò sul ridere -Sta tranquillo, sarebbe stato peggio se fosse stata
Emmie a sviluppare completamente il morbo...- si battè
una mano sul petto- Io sono un maschio a me le cicatrici possono
donare... ma a Emmie.Beh...-
Emmie grazie a Dio aveva sviluppato una forma
più lieve del male, durante il plenilunio soffriva di emicrania equalche volta di epistassi, ma non si era
mai tramutata in bestia come Ted. Lei non avrebbe mai sofferto come loro. Lo
sguardo di Remus si spostò alla bambina, ancora in braccio al nonno, poi tornò
a Ted- Beh si, nella
sfortuna....-
-E' una fortuna che il licantropo completo sia io.-
*°*°*°*
James Remus
dormiva voltato su un fianco, il braccio sinistro sotto il capo e la mano
destra appoggiata accanto al viso... Sembrava stremato. Ted aggrottò le
sopracciglia, anche se non era la prima volta che trovava il suo migliore amico
addormentato sul pavimento della sua cameretta, non era decisamente da lui
studiare fino allo sfinimento -Jim ?- chiamò perplesso.
Scavalcò un
paio di libri e gli si sedette accanto -Ehi?!- lo scosse,niente,
era partito. Gli dispiace svegliarlo poggiò i gomiti sulle ginocchia e si
guardò attorno, magari Joel era sveglio. Fece per alzarsi quando il suo sguardo
cozzò contro il titolo di uno dei libri alla sinistra di James.
-Come
riconoscere un Lupo mannaro.-
Urlò.
Senza
rendersene conto mentre saltava in piedi come per mettere più distanza
possibile fra lui e il suo segreto appena svelato. In panico si schiacciò
contro la parete alle sue spalle, mentre James schizzava a sedere e Sirius
entrava nella stanza:-Teddy perchè hai urlato?- gli chiese l'animagus mentre il bambino lo fissava frastornato .
-Ted.- mormorò James Remus.
-John te
l'ha detto.-
-Cosa?- Sirius guardò il figlio, poi i libri fra cui era seduto- James...-mormorò sbalordito "L'ha
capito...E ha solo 10 anni" Si sentì un po'
stupido. A lui e a James era occorso molto più tempo e molto più studio. Il
ragazzino si strinse nelle spalle colpevole, aveva capito che nel suo amico
c'era qualcosa che non andava per il verso giusto e si era messo a indagare- Non mi pareva di fare una cosa sbagliata.- si alzò e andò verso Ted -Scusa.-
Fece per
battergli una mano sulla spalla, ma inaspettatamente Ted lo allontanò da sè con
una spinta. Piombò a sedere con esclamazione di dolore mentre l'amico lo
superava piangendo -Teddy!- lo richiamò- CHE DIAVOLO TI
PRENDE?-
Sirius cercò
di trattenerlo, ma era intrattenibile, si ritrovò seduto per terra con la
schiena premuta contro il battente della porta
-Devo chiamare Remus.- disse prima di tornare al figlio
che lo fissava in cerca di una spiegazione per quel comportamento assurdo -Che ho fatto di male?- gli chiese
James Remus con un filo di voce -Volevo
sapere perchè ha gli occhi di quel colore.-
-Sta
tranquillo... Gli passerà.-
*°*°*°*
Una testa
bionda spuntava oltre una decina di vasi di Mandragola, James scrollò il capo
divertito, John Augusto Paciock era fra le persone più prevedibili del creato.
Tossicchiò per segnalare la sua presenza e sorrise quando un paio di occhi blu
scuro spuntarono sotto una frangia incollata di terra- Ohi...- esclamò il piccolo erborista
alzandosi. Leggeremente più alto di James, John portava i capelli biondo miele
raccolti inun codino. Cugino in
seconda di Ted, gli assomigliava in una maniera portentosa...Avevano persino le
stesse fossete quando sorridevano. -Tu lo
sapevi, vero?-
-Metti
soggetto, verbo e complemento James.-
Black sollevò il libro che
teneva sotto il braccio, John impallidì e scostò lo sguardo colpevole- Si...- mormorò- Me l'ha detto lui un paio di mesi fa.-
-E perché a
noi non ce l'hai mai detto?-
John sporse
le labbra in un broncio, aveva usato il plurale includendo anche Jolie, ma in
realtà voleva sapere perchè Ted aveva taciuto con lui -Aspettavo che te lo dicesse lui. - disse
grattandosi il capo- Era una sua decisione e io
non ho voluto immischiarmi.-
-
Capisco... - guardò la copertina del tomo con
aria assorta, da una parte poteva capire perchè Ted non gli aveva detto nulla,
da piccolo, durante un campeggio, si era ritrovato a faccia a faccia con un
licantropo affamato. Si era visto perso, a una decina di passi da quel mostro,
anche se era stato salvato in tempo da suo padreper mesi avuto gli incubi - Però...- mormorò.
-Non ti
arrabbiare, stava da cani quando l'ha detto a me. Forse...-
-Jolie lo
sa?-
John sollevò
le spalle-No, non penso.-
*°*°*°*
Jolie emise
un verso strangolato mentre riemerge dal libro che James Remus le aveva
infilato fra le mani, Ted era un licantropo? Impossibile, Ted Lupin era
una delle persone più inoffensive d'Inghilterra eppure tutti i sintomi
combaciavano e con la sua reazione li aveva anche confermati, ma era davvero
incredibile
- Perchè
non ce l'ha mai detto?-
-Non è una
cosa facile da dire.-
-Aveva
paura?-
-Probabile.- si strinse nelle spalle mentre si sedeva sul tappeto accanto a
lei, lanciando un'occhiata alle foto che teneva sul comodino accanto al letto.
Harry, Ginny e i bambini. Lily e James. E il loro gruppo. Ted in quella foto
sorrideva tranquillo e alla vista di quell'espressione serena James sentì lo
stomaco dolere per la pena. "L'ho fatto
piangere." si disse in colpa, prima di
crollare con la testa sulle gambe ripiegate di Jolie.
-Cagnaccio
vuoi morire?-
-Eddai non fare il cervo antipatico.- Solitamente a quel punto Jolie lo prendeva a pugni o a calci,
secondo dell'ispirazione, ma stavolta doveva fargli in qualche modo tenerezza
perchè si limitò a sospirare uno sfinito-Va bene, accoccolati pure, ma non farti venire
strane idee.-
-Si, mi odi
lo so.-
-Scemo lo
sai che ti voglio bene...- James Remus drizzò le
orecchie speranzoso e la guardò da sotto in su con la sua migliore aria da
cucciolo "coccoloso" -E' solo che mi ispiri anche tanta violenza.-
James
ridacchiò per poi rabbuiarsi-L'ha detto a John
però...- disse imbronciato - Mi sento
un po' tradito.- incrociò le braccia con uno
sbuffo offeso- Io gli racconto a momenti
quante volte vado a bagno.-
-E tu che
sei esagerato...- gli appoggiò una carezza fra i capelli, e parve rilassarsi- Io credo che John sia stato una specie di test.-
-Un test?- si alzò e le si piazzò a un paio di centimetri dal naso. Da quando
si era tramutato in cane. James Remus tendeva a dimenticare quella cosina
importantissima chiamata spazio vitale. Jolie avampò prima di allontanarlo con
una spionta -Scemo allontanati!- .
-Cosa?
Lie!- gancio alle gengive-
AHIO!- -Dopo t'incazzi quando ti dicono che hai
comportamenti da cane.-
-Che
comportamenti da cane? Ti stavo guardando!-
-A due
centimetri dal mio naso!- saltò in piedi per mettere più
spazio possibile fra lei e il ragazzino steso per metà a terra.
James Remus
la guardò per un lungo momento, poi sorrise- Jolie
torna seduta.-
-Perchè
dovrei?-
-Perchè da
qui riesco a vederti le mutandine.-
-Le...?-
-Ci sono
dei leprotti felici.-
-....KYAHAHAHAHAHAHA!-
-Jolie?- lo sguardo smeraldino di Lily scivolò dalla figlia, fumante di
rabbia, al figlioccio, bocconi sul pavimento. Doveva averlo preso a calci per
tutto il perimentro della stanza - Che è
successo?-Non era la prima volta che quei due si prendevano a
botte, o meglio, non era la prima volta che Jolie prendeva a botte James Remus.
-Niente.- dissero in coro i due bambini.
-Se lo dite
voi.-
-Dicevamo del test?- agonizzò
James dopo una contrazione dolorosa.
-Ah, si...- Jolie battè il pugno nel palmo
della mano- Secondo me Teddy ha voluto fare un prova, ha
voluto vedere come reagiva John per poi dirlo a noi... -
-Perchè con
John?-
-Beh, lui è
il più tranquillo.-
-Tranquillo...- fece eco James pensieroso.
-Io sono
manesca...- cominciò la rossina.
-Sei il mio
angeletto coi guantoni da boxè.-
-Idiota....
Joel è troppo apprensivo.- annuì impercettibilmente
al ricordo del motto del minore dei fratelli Black"Vigilanza costante!", si, proprio come suo nonno -E tu hai
avuto incubi sui lupi mannari per mesi dopo quella volta al campeggio.-
-Oltre che
bellissima sei anche intelligente.-
-Devo
picchiarti ancora?-
Si fissarono
per un momento poi scoppiarono a ridere, sobbalzando all'unisono alla scatto
della porta alle loro spalle- Papà?- esclamò Jolie.
-E'
successa una cosa terribile.- esclamò Prongs mentre
guadagnava il centro della stanza.
-Che cosa?-
-Ted è
scappato di casa.-
Fine
prima parte.
Dance: Se mastichi un po’ il francese posso darti il
link del forum. Le Jolie/James sono carinissime, le ha scritte tutte una mia
cara amica che ha il cosidetto dono della musa “ovvero, scrive da Dio!”
Finleyna 4 Ever : Certo, secondo i
miei calcoli la ship principale dei nuovi malandrini doveva essere Jolie/James,
per questa ragione sono rimasta sconvolta quando mi sono trovata davanti quelle
tre one shot! Non me le aspettavo per niente, come la maggior parte dei lettori
di Came back, la ship James/Ted non m’è passato neanche per l’anticamera del
cervello!
Lyan: Grazie tesora!
Sono contenta che Jolie/James ti piacciano, perché prima della fine della fic “quindi
prestissimo” ci faranno battere il cuore!*ç*
PrincessMarauders : Beh, se ti piacciono
James e Lily, loro non ti possono non piacere, sono la loro rivisitazione moderna
e un tantino più isterica e manesca!^__^
luxu2 : No, per carità avevi
ragione. E solo che , con la foga del momento ho pensato a tutto tranne che al portatile!^__^
lyrapotter: A me lo yaoi non piace, per questo
mi turbava un po’ l’idea di averlo inserito. Felice di trovare gente che la pensa
come me !
Joel Black e John Paciock si scambiarono
un'occhiata preoccupata erano due ore che James Remus non dava segnali di vita,
da quando la notizia della fuga di Ted era arrivata a casa Potter, aveva smesso
di parlare, di reagire, si era tramutato in una specie di pianta grassa.Da
qualche minuto poi aveva iniziato a ondeggiare avanti e indietro col busto,
sembrava catatonico, ma in realtà , il suo cervello stava lavorando
febrilmente. Doveva trovare Teddy, in qualche modo sentiva che era suo compito.
-Ok, è
scioccato, ma perchè ondeggia a quel modo?-
-Lo
aiuta a pensare.-
I due bambini annuirono in coro mentre Jolie
friggevaper la pena e l'impotenza
assieme, gli adulti erano usciti di corsa, Ninfadora, aveva mandato all'aria
mezza Tana prima di riuscira a imboccare il camino e loro era stata lasciati a
casa con Molly -James.-chiamò dolcemente- Jaime.-
Nessuna reazione...
Una vena iniziò a pompare furiosamente sulla
sua fronte, Joel cavò un set da 12 di tappi per le orecchie e nè porse un paio
a Emmie, e un'altro a John che li fissò confuso- Joel, tu vai in giro con un set di tappi
per le orecchie in tasca?- gli chiese.
-Certo. Vigilanza Costante!-
I tre bambini si tapparono le orecchie e nello
stesso momento Jolie esplose in un urlo atomico:
- JAMES REMUS BLACK!-
-Si, angelo
mio?-
I tre alle
spalle di Jolie scrollarono il capo divertiti, quei due erano una macchietta
vivente... JamesRemus si tirò su sgranchiendosi le ginocchia -Bene.-
disse massaggiandosi una spalla -So dov'è
Teddy.-
-Sai dov'è Teddy?- fece eco Emmie.
-Certo .-
-E come?- Jolie era scettica.
-Beh mia futura moglie
e madre dei miei fututifigli, Teddy
non è un incoscente, sa che senza la Pozione Anti-Lupo è pericoloso, quindi si
sarà rintanato in un posto sicuro, dove durante la trasformazione non potrà
incontrare nessuno e qual'è il posto migliore...-
-...della Foresta
Proibita!- gli rubò le parole di bocca Emmie con un
battito di mani.
James Remus
si passò un dito sotto il naso-Esatto biscottino, sono certo che
Ted e là.-
-Bene, andiamo a
vedere.-
Gli sguardi
dei piccoli Malandrini passarono da John e il suo insano ottimismo "quando
Ted non c'era era lui che teneva alta la bandiera del Pensa Positivo"alla porta- Come facciamo ad uscire dalla Tana
con Molly che piantona il camino ?- chiese Emmie.
-Non possiamo mica
dirle che andiamo a cercare Ted nella Foresta Proibita.-
Jolie lasciò cadere le spalle sconfitta, Emmie crollò seduta in mezzo alla
stanza in uno svolazzo dei capelli biondo miele-Ci ammazzerebbe.-
Senza Ted a tenere alto
il morale quelle due erano prede troppo facili della depressione. John sbuffò
depresso...Purtroppo neanche lui non era da meno.
-Ehi.-
I tre si
volsero con la medesima espressione sconfitta, James Remus era accanto alla
porta socchiusa- Che sono quelle facce?- esclamò- Siete in compagnia dei nipoti di Malocchio
Moody, siete in una botte di ferro...-
-Vigilanza costante.- cinguettò una voce dal corridoio.
-A che serve la
vigilanza costante in questo caso?- chiese John
scoraggiato.
-Serve che Molly è in
bagno e che abbiamo via libera.- esclamò Joel.
*°*°*°*°
-Andrea!- La voce di Rubeus Hagrid rimbombò fino alla donna bionda
apparsa al limitare della foresta che confinava col castello di Hogwarts-
Andrea!-
-Hagrid!- salutò l'Auror- Ciao, mi piacerebbe parlare, ma non
ho tempo, vedi...-
-Ho appena visto
passare i bambini.-
Le
sopracciglia bionde della donna scattarono verso l'alto-
I bambini?- ripetè atona per poi realizzare- I miei bambini!?-
-Si, assieme a Jolie,
Emmie e John.-
La signora
Black cambiò colore per la rabbia -Quei cinque sono
pericolosi assieme!- esclamò inviperita- Sono
riusciti a farla anche a Molly!-
*°*°*°*°
-AHHHH!-
-Che hai visto?-
-Nulla...Era un'ombra.-
-Colpo di judo.-
-AHIA!-
JamesRemus
calò un pugnò sulla nuca del fratello che avrebbe tramortito un rinoceronte,
aveva sempre tellorato le sue fissa della vigilanza costante, manon poteva urlare al minimo rumore, per
colpa sua a John si era appena staccato un embolo.
-John riprenditi!-
-Su...Su!Coraggio!-
Jolie e
Emmie cercavano di farlo rinvenire scrollandolo qua e là.
-AHHHH!-
-Cos'hai visto?-
-No...Era un coniglio.-
James
afferrò Joel per la testa e lo shekerò avanti indietro mentre alle sue spalle
Emmie e Jolie avevano dato il via ad un massaggio cardiaco d'emergenza su John,
che ormai schiumava dalla bocca:-Oh Merlino
se continua così Ted non lo troveremo, mai.- esclamò
mentre stringeva il collo del fratello in una chiave articolare degna di un
wrestler professionista- Che pa...-
Si bloccò,
lo sguardo fisso oltre le spalle di Jolie, che lo fissò perplessa- James?- gli chiese. Il ragazzino lasciò
andare Joel che si tirò indietro di un passo- Ragazzi?-
-Lie,
diventa cervo.-
-Cosa?-
-Lie
diventa cervo.- ripetè Joel, mentre un ringhio
inumano si levava da James Remus. La bambina si volse, mentre John tirava Emmie
dietro di lui .Da cima un disdlivello del terreno un lupo li stava fissando.
-Ha il pelo
blue.-
-E' Ted.- disse piano Emmie.
Ci fu un
momento di stasi, poi il lupo si lanciò su Jolie, la bambina crollò a sedere
per terra, la testa fra le mani, troppo spaventata per tramutarsi in animale e
scappare.
Ci fu un
ululato assordante e il suono di un corpo che crollava fra le foglie, Lie
socchiuse gli occhi stordita. Ted era crollato su un fianco, allontanato dalla
sua preda da un cane, un piccolo cagnolino nero dagli occhi azzurro cielo.
Stretti mascella contro mascella,si
stavanorotolando a terra sollevando nuvole
di polvere e turbini di foglie.Zampate, schizzi di sangue contro la terra battuta del sentiero, Ted
siallontanò dal suo avversario
scoprendo i denti in segno di sfida. James si tirò su scrollando il testone
stordito.
-James.- mormorò Jolie "Mi
ha salvato la vita."
-Andiamo!-La bambina si sentì afferrare per un braccio da John e
issare in piedi-Lo dobbiamo aiutare.- esclamò
indicandolo- John.- tentò di opporsi- LO DOBBIAMO AIUTARE!-
-Non possiamo! Dobbiamo
avvertire gli adulti!!-
*°*°*°*°
-Papà?-
-Jolie
Dorea Potter si può sapere che diavolo ti è saltato in mente!- James afferrò la figlia per le braccia e la scosse avanti e
indietro facendole battere i denti- Potevi
morire! Tu non sai cosa significa trovarsi davanti a un licantropo !-
-Papà!- ripetè debolmente la bambina.
*°*°*°*°
Non sapeva dove stava andando.
Non sapeva fino a dove avrebbe
avuto la forza di arrivare.
Sapeva solo
che non poteva fermarsi, che doveva andare avanti...
Ted era
vicino.
E lui era
tornato bambino.
"Non
sono in grado di reggere la trasformazione per
più di 10
minuti."Era
stato un pazzo ad attaccare briga con Ted, ma quando aveva visto Jolie in
pericolo non aveva capito più niente.
Scivolò.
... Nei lacci delle scarpe, ruzzolando giù per la scarpata, battendo
violentemente la nuca, le spalle, arrivando a toccare il selciato con un forte
tonfo e con un grido sommesso.
-Ah cazzo!-
Gemette...
Doveva essersi rotto un ginocchio nella caduta, avvertiva chiaramente l'osso
premere contro la pelle, cercò di tirarsi su lo stesso, ma sentì la carne
lacerarsi,il sangue scendere in un fiotto e ricadde bocconi sull'erba, le
lacrime che si mischiavano alla polvere.
-Porca
merda! - si volsesulla schiena e sollevò lo sguardo.
Ted era lì,
che lo fissava.
Cercò di
allontanarsi, strisciando sui gomiti
"Sanguino troppo." si disse
notando la scia di sangue che stava lasciando sull'erba e che aveva attirato
anche l'attenzione del lupo "Si sta
eccitando."Il ragazzino si sentì agghiacciare, stava per attaccarlo ne era
certo -Ted.- mormorò - Teddy sono io.-
"Merlino...Sto
tentando di ragionare con un lupo."
Era troppo
debole per tentare la trasformazione in animagus, si tirò a sedere fra le
radici di un'albero e prese fiato in attesa di qualche altra idea, meno idiota
di quella. Un ringhio basso e penetrante si allargò nella piccola radura,
facendo raggelare il bambino chesi
schiacciò con forza crescentecontro la
corteccia, avrebbe voluto entrarci dentro, sparire.
Poggiò le
mani al ginocchio, cercando di tappare la ferita con le mani, frenando il
sangue che colava a rivoli fino alla scarpa, solleticando i sensi del lupo.
-Dov'è Batman quando
serve!?-
La prima
zampata lo colpì di sorpresa, battè contro un'altro albero e ricadde qualche
metro più in là. L'impatto con la terra lo fece urlare per il male .
-Questo è
James!- esclamarono in coro Sirius e Andrea.
"NO!NO!CAZZO!Non
ho intenione di morire in questo modo!"si lamentò James mentre veniva trascinato da Ted per i pantaloni.
Rotolò e tentò di ribellarsi, di menare calci con la gamba sana, ma al lupo
bastò premere una zampa contro il suo petto per ridurlò all'immobilità. Sentì
lo sterno scricchiolare e un dolore indecibile spandersi a macchia d'olio nelle
viscere, sbarrò gli occhi e si ritrovò in quelli del licantropo.
-Ted, sono
io...- disse col poco fiato che aveva in corpo -Sono io.- Gli assestò un pugno sul naso- Stupido coglione sono il tuo migliore amico!- gli afferrò il
testone fra le mani e lo costrinse a guardarlo in faccia-Se mi ammazzi non te
lo perdonerai mai!-
Si fissarono
per un momento e poi...Accadde il miracolo.
Il lupo
uggiolò disperato mentre scendeva dal bambino, lo annusò e strofinò il muso
contro la sua guancia a mò di scuse, leccando le lacrime secche e il sangue -Oh mio Dio...- mormorò Andrea da cima
la scarpata accanto a Sirius- L'ha riconosciuto.-
*°*°*°*
Ted sollevò
leggermente le palpebre, fissandosi allo squarcio di luce che illuminava il
soffitto, aspettando che i muscoli si sciogliessero, che le ossa smettessero di
scricchiolare ad ogni respiro più pesante del normale e gli organi di frusciare
fra loromentre scivolavano tornando
nella loro sede naturale.
Rabbrividì
leggermente. Aveva la febbre.
Quella notte
il Lupo doveva aver dato il meglio del suo repertorio, stava malissim, come non
gli era mai capitato. Si lamentò. Sentiva un sapore strano in bocca, disgustoso
per lui, ma estremamente appagante per il lupo.
"Che cos'è?" si leccò le labbra nella speranza di capire cosa fosse e...
[Ted, sono io...Sono io...]
-Oh
Merlino...- mormorò-E' sangue...E' il sangue di James! L'HO AMMAZZATO!-
Si scoprì di
scatto e gettò le gambe oltre il bordo del materasso, Era a Grimmauld Palace,
riusciva a sentire l'odore di James e lo seguì nonostante i dolori articolari
che lo stavano uccidendo. Spalancò la porta della camera del suo migliore amicoe a causa della foga cadde di faccia sul
pavimento.
-Teddy?-
Sollevò il
capo. James Remus lo fissava perplesso dal letto. Aveva la gamba sinistra
ingessata e qualche livido sul viso e sulle braccia, ma stava bene.
Il sollievo
gli fece bruciare scendere una lacrima, James sollevò un sopracciglio poi
ghignò un divertito "o forse intenerito"-Piagnone.-
-Non sto
piangendo.- Ted appoggiò la fronte sul
pavimento.
-Dovresti, mi hai quasi ammazzato.-
-Davvero?-
-Che ti ho
fatto?-
-Mi hai
fratturato lo sterno, lupastro. E schiacciato i polmoni. Non ci sei andato
leggero...Come ho detto, stavi per ammazzarmi.-
Ted socchiuse leggermente gli occhi, ecco
perchè respirava male.
-Mi spiace
tanto.-
-Si, lo
so.- gli fece segno di avvicinarsi e gli schiacciò il
palmo della mano contro il naso dell'amico, Ted non aveva mai capito che
diavolo significasse quel gesto, ma aveva notato che James lo faceva solo a lui- Ti piace tanto il mio naso?-
-Si, perchè
è freddo...Come quello dei cani,di mio papà e Joel...- gli prese la mano e lo costrinse ad appoggiare il palmo sul suo di
naso- Vedi...Come il mio. Adesso ho capito perchè, sei
mezzo cane anche tu.-
-IO
NON SONO MEZZO CANE, SONO UN LICANTROPOCHE STAVA PER AMMAZZARTI!-
-No...-
-No...Cosa?-
-Devi
proprio volermi bene, sai?-
Il piccolo
licantropo arrossì-Che dici?-
-Mi hai
riconosciuto.-
-Ti ho
riconosciuto?-
James annuì
con un sospiro stanco - Non so come Teddy, ma mi hai
riconosciuto...Ci siamo guardati e ...- si tirò a
sedere con un un "Ahio." affaticato - ...Hai iniziato a
piagnucolare e ha leccarmi la faccia come per chiedermi scusa.-
-Davvero?-
-Si
coccolo, è ufficiale, sei totalmente incapace di fare del male.-
Remus, che
stava fissando la scena dalla porta , si volse verso Sirius con un sopracciglio
inarcato-In che senso l'ha riconosciuto?- glichiese. Padfoot sorrise
mentre chiudeva la porta e lasciava i due bambini liberi di spiegarsi-Si sono guardati in faccia e...Ti giuro Moonyancora non ci credo, Ted l'ha riconosciuto.
Ha iniziato ad uggiolare e si è allontanato per permettere a me e ad Andrea di
soccorrere James. Senza contare che c'ha seguito a Grimmauld senza opporre la
minima resistenza.-
Remus era
incredulo, non aveva mai sentito parlare di nulla del genere, un Licantropo
durante la Luna Piena sarebbe in grado di uccidere anche sua madre, spostò lo
sguardo verso la camera - Forse perchè è mezzo
licantropo.- disse pensieroso - Ha avuto uno sprazzo di lucidità e ha visto nella preda il suo
amico.-
-Forse...O
forse è che quei due si vogliono davvero bene.-
*°*°*°*
-Se stai mangiando, questo vuol
dire che tanto male non stai...-
Jolie emise
un breve respiro sollevato, fece il giro del tavolo esi sporse verso James che si ritirò verso lo schienale della
seggiola con un'espressione da "Non picchiarmi
per favore!SONO FERITO!" La rossina si allargò in
un sorriso e sotto lo sguardo sbalordito dei presenti, lo tirò leggermente
verso di sè per la maglietta e gli schioccò un bacio sulla guancia. Andrea e
Sirius rischiarono di finire per terra per la sorpresa, Ted non riuscì ad
aggrapparsi al tavolo e fini a giù dalla seggiola, Dora che era riuscita a
convincere Remus a non fare a pezzi Teddy,lanciò per aria il vassoio con la
colazione per il marito che fu preso al volo da Joel "VIGILANZA COSTANTE!"
- Che vi prende?- esclamò perplessa Jolie
guardando prima i tre adulti, si girò verso Ted-
Mah?- guardò James Remus- E' morto
anche lui.-
Gli premette
un dito sulla fronte- Jaime!?
-Mi ha dato
un bacio.- si massaggiò la guancia con un sorriso ebete, Jolie
sentì le labbra piegarsi in un sorriso intenerito. James Remus Black era tanto
scemo quando adorabile -Beh, mi hai salvato la vita.-
James tacque
un'attimo poi esplose in un -Per te questo e altro
angelo mio!-
Un anno dopo:
King
Cross.
Quanto
avrebbe voluto unirsi a loro.
Quei quattro
bambini sembravano divertirsi da matti, a lancarsi quel boccino giocattolo, li
fissò, quanto avrebbe voluto chiedere loro di giocare assieme, il biondino che
doveva essere il capo della cricca, sembrava un tipo piuttosto socievole.
-Charlus?-
-Padre.-
Padre. Non
riusciva a credere di essere davvero in sua compagnia.Erano passati due mesi da
quando sua madre l'aveva scaricato davanti al portone di casa di quell'uomo
perennemente imbronciato, -Charlie questo è tuo padre,
Severus lui è tuo figlio.- e ancora non riusciva ad
abituarsi ad averlo accanto.
-Vieni con me.-
Si alzò in
uno svolazzo della palandrana nera che indossava, il bambino lo seguì. Si stava
avvicinando ai quattro bambini che per tutto il tempo Charlie aveva osservato.
-Lily.-
-CiaoSe...-tacque un'attimo registrando la scorcetante somiglianza fra
l'uomo accanto a lei e il bambino che stava fissando invidioso James Remus e
gli altri giocare-E lui chi è?-
Il Capo Caso
Serpeverde prese lentamente fiato mentre Lily veniva raggiunta da James che lo
salutò con un cenno ragionevolmente cordiale del capo-Beh
lui...- disse -Mio figlio.-
James e Lily
lo fissarono attoniti.
-Tuo...- cominciò James .
-Figlio?- concluse la rossa con un filo di voce.
-Charlus.-
Lo sguardo
dei Potter giostrò in sincrono dal padre al bambino per una decina di volte
prima di tornare a Severus che era leggermente arrossito.
-TUO
FIGLIO!!!!!- urlò James.
-Si.-
-Tuo figlio?- ripetè attonita Lily.
-Charlus.-
-Charlie.- pigolò una vocina dal basso.
-CHI! QUANDO!? CHI E' LA
MADRE?- urlò Lily in sovreccitazione,
mentre James correva verso Sirius, Remus e Frank. Gli old Maraurders lo
fissarono sconvolti, poi si voltarono verso Piton e
:-AHHHHHHH! L'INVASIONE DEI MOCCINI!-
-Allora?- cinguettò Lily- Chi è sua madre? Scommetto su
Emmeline!-
-Vance?-Piton scosse il
capo schifato.
-Allora chi?-
Le fece
segno di avvicinarsi e le sussurrò all'orecchio - E' stata la
storia di una notte.-
Lily accolse
la notizia con una calma disarmante, si allontanò dal suo migliore amico e
padrino di sua figlia ed esplose in un -LA STORIA DI UNA
NOTTE!-
Alle spalle
della donna quattro uomini crollarono a terra in un unico tonfo -Zitta!- esclamò il serpeverde-
Non strillare!- le premette una mano sulla bocca.
-Scusa sono
sconvolta...Non ti facevo tipo da una botta e via!-
James, Frank, Remus e Sirius si rotolarono a terra ridendo .
-Beh, solitamente non
lo sono.- abbassò ancora la voce- Ero ubriaco.-
-AAAAAAH!-
Poco lontano
da Lily e dalla tripla trombosi che l'aveva colpita, Charlie si era avvicinato
a James Remus e agli altri.
-Ciao.-
-OH! OH!- Sirius si scostò da Remus e gli altri- Un
Black e un Piton a una distanza inferiore di quella di sicurezza!!! Qualcuno
salvi quel ragazzino!-
-Charlus!- esclamò Severus da vicino Lily. Non poteva inimicarsi quei tre il
primo giorno di scuola o ..." Farà la mia stessa
fine, tormentato per sette anni dai Malandrini!"
-Ciao.- esclamò James Remus trattenendo il boccino fra le mani e
guardandolo con un espressione indefinibile- Tu chi
sei?-
-Charlie.-
-Ciao. Io
sono James Remus.-
-Che nome
strano.-
Il bambino
sorrise -Lo so. Sono i nomi dei migliori amici di mio
padre.-
-Lo stanno scannando?- Severus aveva chiuso gli occhi per non vedere.
-No.- Lily gli strattonò la manica del mantello- Guarda.
Stanno giocando.-
-Com'è possibile?-
-Beh, JamesRemus è
anche figlio di Andrea.- Severus sorrise, si Andrea,
la sua allieva preferita-Quindi non è
totalmente bastardo.-
Charlie
afferrò il boccino e lo lanciò verso Ted- Siete due coppie di
fratelli?- chiese guardandoli. Ad un occhio poco
allenato Ted "versione bionda" e John potevano sembrare addirittura
gemelli.
-No, io e Ted siamo
cugini.- rispose John.
-E ' lei mia sorella.- Ted indicò Emmie.
-E tu?-
Jolie fece
per rispondere, ma fu anticipata da James- Lei è la mia futura
moglie.-tubò soave mentre gli faceva segno di
lanciargli il boccino.
-La tua
cosa?-esclamò il piccolo Piton.
Joliesbuffòcome per dire "ignoralo".
-Stanno facendo
amicizia! I miei figli stanno facendo amicizia con un moccyno!-
-Questo si chiama karma vecchio mio!-
-Perchè?- Sirius lanciò a James "Prongs" con uno sguardo da
foca antartica maltrattata.
-Perchè?Mi hai preso per culo per mesi dopo la
nascita di Albus!- esclamò James ignorando per qualche
istante la piccola Lily Luna che borbottava freneticamente dal passegginoper avere la sua attenzione.
Il fischio
del treno distolse i due litiganti , i bambini stavano salendo e Sirius sgomitò
per andare ad affacciarsi allo scompartimento scelto dai ragazzi
-Mio Dio... - mormorò guardandoJames, Ted, Charlie e John e ricordando
quando in uno scompartimento simile aveva incontrato per la prima volta quelli
che sarebbero diventati i suoi migliori amici -Fa che loro siano più
fortunati.-
-Già da quando Jolie cerca di
eviscerare qualcuno...Ma levati Charlie...-
-Non è questa la novità
Joel.- si accarezzò il mento con l’indice ed il
pollice della mano sinistra, meditabondo- Jolie di solito è tuo fratello
che vuole accoppare.- puntò il dito verso Teddy Lupin
che cercava di difendere la sua vita brandendo la sacca coi libri come arma.
-Ooooh...- emise Joel dopo qualche attimo di smarrimento -Sono talmente abituato a vederla sbraitare controJames Remus , che ormai dò per scontato che
siasempre lui la fonte della sua furia
omicida.-
-Jolie parliamone.-
-Picchiare prima, discutere
poi.-
-No, davvero...Non pensavo.-
-NON PENSAVI!?-
-Lie...Andiamo,capita a tutti
di sbagliare.-
Si rincorsero
lungo una panchina, per poi bloccarsi alla vista diJames Remus-Beneamati.- salutò questo con un largo sorriso -Unico amore della mia vita.-
cavò dalla tasca un busta di pergamena- POSTA!-
Jolie distolse per
un attimo lo sguardo dalla sua preda- E' la scrittura di mio
fratello.- disse valutando con un'occhiata la bella
calligrafia con cui era stato vergato l'indirizzo -Che sarà successo?-
James Remusruppe il sigillo di cera e tirò fuori il biglietto, i presenti lo videro
sbiancare mentre leggeva- Charlie.- esalò con un
filo di voce- Va a chiamare tuo padre.-
Il serpeverde
sollevò le sopracciglia -Perchè?-
-Sbrigati, siamo nella merda
fino al collo...E tu più di tutti.-
*°*°*°*°
-Harry deve aver bevuto.-
James Remussollevò le spalle.
-Non è possibile!-
Si alzò. Il
ragazzo si passò entrambe le mani fra i capelli,si, stavano decisamente
pensando entrambi alla stessa cosa, il loro sguardo puntòsu Charlie appoggiato alla porta. Fra tutti,
era lui quello più in pericolo. Il figlio del traditore.
-Si puo' sapere che avete da
guardarmi?- chiese il ragazzo. Spostò lo sguardo
dall'amico al padre prima di decidere che quelle occhiate preoccupate non gli
stavano più bene, strappò di mano la lettere a Piton e la lesse- Non è possibile.-
-Io continuo a dire che Harry
è ubriaco.- Severus si strinse la radice del naso fra
due dita- Non è possibile. L'avrei saputo.-
-Quanto anni dovrebbe avere
sto tipo?-
-Diciassette.-
-E' all'ultimo anno...- espirò Charlus, mentre gli altri ragazzi gli facevano
capanello attorno per sapere che diavolo stava succedendo - Si tratta
del figlio di Bellatrix e Rudolphus, gli auror hanno scoperto che frequenta
Hogwarts...- si grattò la nuca con uno sbuffo -Non
dovrebbe essere difficile da scovare,no?-
-Beh, è spostato come i
genitori.- commentò John a braccia incrociate.
*°*°*°*°
-Black sei stanco di vivere?-
-Eddai fammi appoggiare.-
- James ti dò 10 secondi poi
ti picchio.-
-E' da tanto che non lo fai.-
Jolie spostò il
libro che teneva fra le mani per lanciare un'occhiata perplessa al can...no,
all'amico appoggiato al suo grembo- Soffri la mancanza di
Madama Chips?- gli disse con un sorriso amabile-
Povero caro. Se è così provediamo subito.-
James Remussollevò le mani davanti alla faccia a mò di protezione e scoppiò a
ridere. Jolie doveva ammetterlo, in quegli anni s'era fatto davvero bello.
Avvertì un sospetto rivolgimento nei pressi della bocca dello stomaco e si
toccò la pancia con fare pensieroso.
-Che c'è?-
-Boh, una fitta.-
Aveva notato che
era una cosa che le capitava sempre più spesso: ogni volta cheJames Remus le si avventava addosso , le
sorrideva o semplicemente le parlava il suo stomaco prendeva fare le bizze.
All'inizio aveva pensato ad un'influenza indestinale, di quelle cattive, che ti
fanno correre per il gabinetto ogni 10 minuti, poi si era accorta di un'altro
piccoloparticolare, aveva sempre meno
voglia di picchiarlo.
"In compenso
ho sempre più voglia di stendere le sue ammiratrici."
-Ehi.-
-'More mio?-
-Perchè non
giochi?-
James Remus si toccò il braccio destro con
fare allusivo e gli occhi neri di Jolie s'intristirono, era la ferita che
Voldemort gli aveva afflito a Malfoy Manor a tenerlo lontano dal campo di gioco
il giorno della partita contro Serpeverde "Ecco
perchè Ted era così giù di corda. Si sentiva in colpa."
- Ti fa tanto
male?-
- Stamattina non
riuscivo a sollevare la mazza.- si massaggiò il gomito con un
broncio indefinibile, detestava quando la cicatrice gli faceva vedere le stelle
a quel modo. Per primo perchè non poteva giocaree per secondo perchè Ted cominciava a dire
che era colpa sua" Diventare mio amico è
stata la cosa peggiore che poteva capitarti."
-Lupo paranoico.-
Jolie sospirò
prima di voltarsi al suono di una vocina di Victoire Weasley:-Lie posso sedermi accanto ...Oh...-
Gli occhi nocciola
della ragazzina scattarono dall'amica, al malandrino stravaccato sulle sue
ginocchia, arrossì e fece un passo indietro-Scusate.- bisbigliò in imbarazzo abbasando leggermente il capo- Vi lascio soli.-
-EH?-
James Remusridacchiò perfido mentre le guance di Jolie scoprivano nuove e
curiosissime tonalità di rosso- No! Vicky siedi pure!- si sporse a trattenerla per un braccio, la ragazzina lanciò un
occhiata a James Remus - Non vorrei disturbare.-
-NON DISTURBI
FIDATI!-
Guardò un'altra
volta il Malandrino che con un ampio sorriso le fece segno di sedere:-Siedi, qua c'è una bella visuale dei giocatori...-la ragazza lo fissò perplessa per un secondo, poi un terribile
sospetto la fece rabbrividire "Lui
sa."si disse "Ma come?"
Guardò Jolie, no,
era sorpresa almeno quanto lei. Emmie! Spostò lo sguardo oltre la testa della
Potter è la trovò che fissava il migliore amico di suo fratello con la bocca
spalancata.
-COME DIAVOLO HAI
FATTO A SAPERE CHE MI PIACE TED!-scattò allora come se gridasse, anche se aveva abbassato la voce di
una decina di toni.
-Feromoni
bambina.-
-Prego?-
James si toccò il naso con un sorriso
saputello- Quando Teddy ti parla vai in palla, e liberi nel sangue
questa sostanza chiamata feromoni che le femmine dei mammiferi usano per
attirare un maschio della stessa specie.-
Vicky ormai brillava di luce propria tanto era arrossita- Te ne sei accorto...- pigolò al massimo
dell'imbarazzo- Grazie al fiuto?-
-Esatto.- tubò orgoglioso l'animagus- In quanto
mezzo- cane il mio olfatto e più o meno 20 volte più potente di quello di un
normale essere umano.-
-Elui? Cioè se ne sarà accorto dato che è mezzo
lupo!-
James Remusfece spallucce-Non penso sai...A lui l'olfatto si
sviluppa solo quando si avvicina la luna piena, e in quei giorni sta talmente
rintronato per il male che probabilmente non ci fa nemmeno caso che tu vai in
panico a quel modo...- La ragazzina parve rischiararsi e la
vena bastarda diJamesBlack riaffiorò prepotentemente- Ma protrei sempre sbagliarmi.-
-AAAAAAAH!-
Intano lo spiker
aveva preso ad annunciare la formazione del team Serpeverde.-Charlus Piton.- esclamò la vocee l'ultima filadelle gradinate Grifondoro, dove sedevano
Victoire, Jolie, James e Emmie esplose in un -EVVAI!-che stridette terribilmente con i
fischi che si levarono dal resto della curva.
Il ragazzo fece un
cenno verso di loro, poi guardò verso la tribuna professori, dove Piton roteò
gli occhi al cielo, ma dove si era mai visto che quattro grifondoro fanno tifo
per il cercatore di Serpeverde" A volte
penso che sarebbe stato meglio se l'avessero smistato nella casa di
Godric."Effettivamente Charlus Piton era un
serpeverde atipico, aperto e socievole, nonostante la straordinaria somiglianza
che passava con il padre, era molto apprezzato dalle ragazze" Questo perchè lui ha scoperto le gioie dello
shampoo." aveva detto una volta Sirius.
-E adesso
passiamo alla squadra Grifondoro.... John Paciock.-
-Olè!- fece eco la curva color porpora.
-Joel Black.-
-Olè!-
-Ted Lupin.-
Victoire non riuscì a non saltare in piedi e
Ted le rivolse un sorriso mentre prendeva postazione -Oh quant'è coccolo.- sospirò estasiata,
Jolie eJames Remus si lanciarono
un'occhiata- Forse la volta buona.- disse il
ragazzo all'orecchio dell'amico-Che vediamo Teddy contento.-
-Già... Forse la volta buona.-
*°*°*°*°
Harry Potter
sospirò e per l'ennesima volta cercò di concentrarsi sui rapporti che
ingombravano la sua scrivania, emise un verso frustrato e si massaggiò la
fronte "Che diavolo..." mormorò "Ahio."
Allontanò le dita dalle cicatrice e le fissò
pensieroso- Harry?-
-Sirius.- volse la mano verso il padrino - Sanguino.-
L'auror fissò le
dita sporche di sangue, poi l'espressione stravolta del figlioccio -Oh
mio Dio.- mormorò mentre guadagnava il centro della
stanza
- Voldemort sta per
attaccare!-
-Credo di si.-
*°*°*°*°
-Jaime che c'è?-
James Remus si stava massaggiando il braccio
con una smorfia sofferente, emise un verso soffocato e si volse verso Jolie che
lo guardava preoccupata
- Non lo so...- esalò con un filo di voce- Mi fa male da matti.-
La ragazza spostò
lo sguardo dal viso dell'amico all'arto in questione, spostò il mantello e
sollevò la manica del maglione -Oh mio Dio...- esclamò
allarmata- Sanguini!-
L'animagus fissò i
lembi della cicatrice trasudare sangue malato, rabbrividì -Che sta succedendo?-chiese come Jolie avesse potuto spiegargli - Fa un male boia!-
*°*°*°*°
Harry si guardò
furiosamente attorno, il dolore alla fronte lo aveva condotto ad Hogwarts, al
campo da Quiddich, sollevò lo sguardo verso la gradinate Grifondoro -Bene.-
disse guardando la sorella. Lanciò un'occhiata ai
giocatori, a Ted il suo figlioccio e agli altri due che aveva preso ad amare
come fratellini- Dov'è Jaime?- chiese Sirius
alle sue spalle.
-E' accanto a Lie.-
-Perchè non gioca?-
I due auror si
fissarono, prima di girarsi verso il ragazzo e la sua espressione indolenzita- La
cicatrice cheJamesha il braccio .- comincià
l'auror più anziano- E' stata provocata da Voldemort... Quindi funziona
come la tua?-
-Probabile...- Harry si spettinò assorto, mentre veniva individuato da due dei
professori che si scambiarono un'occhiata perplessa prima di alzarsi. James
Potter, insegnante di Incantesimi (aveva lasciato la cattedra di Cura delle
Creature Magiche ad Hagrid e aveva preso il posto del professor Rufandato in pensione) e Severus Piton,come
sempre docente di Pozioni.
-Che sarà successo?-
-Avranno scoperto chi è il
piccolo Lastrange.-
-Andiamo .-
Si alzarono
assieme, sotto lo sguardo dalla Umbridge, era raro che quei dueandassero tanto d'accordo. Fece per parlare
quando un urlo della squadra verde argento la fece trasalire.
-Charlie!- esclamò Piton.
-E'un bolide impazzito.-gli fece eco James.
*°*°*°*°
-Che diavolo è
stato!?- Charlie si guardò attorno confuso, qualcosa aveva colpito
la coda della sua scopa, costringendolo a un paio di giri della morte.
Allontanò i capelli dalla faccia e seguendo le grida della terrorrizzate della
tribune vide il bolide che l'aveva colpito piombare di nuovo su di lui-OH MERDA!-
-CHARLIE! -urlò James Remus dalla tribune-Cogline non startene lì impalato!-
Il ragazzo evitò
il primo assalto del pallone di cuoio, abbassando il capo sul manico della
scopa, si gettò in una paurosa picchiata che costrinse molti presenti a
tapparsi gli occhi.
-Oh Merlino
finirà con l'ammazzarsi!- esclamò Jolie in pena. Accanto
a lei, James Remus cavò dalla tasca la bacchetta e la puntò sul bolide - Porca...- disse- E'
troppo veloce.-
*°*°*°*°
- CAZZO!
CAZZO! CAZZISSIMO!-
Charlie non sapeva
più a che santo votarsi per levarsi di dosso il pallone che lo voleva fare a
pezzi, aveva provato a lanciarsi verso terra,per risalire all'ultimo momento, di farlo scoppiare con la bacchetta, ma
niente si era rivelato tutto inutile -Oddio, sto per
morire!-
Un dolore
impressionante gli esplose all'altezza della spalla, si sentì proiettare in
avanti e cadde dalla scopa addosso a John? L'amico l'aveva preso al volo e ora
stava volando verso la tribuna dei professori, dove Piton teneva la bacchetta
puntata.
-Svelto prof!-
-FINITE INCANTATEM!-
Atterrò tenendo
l'amico contro di sè, abbassò uno sguardo verso di lui e lo trovò con la bava
alla bocca per il male-Charlie...- Nessuna risposta. Lo scosse leggermente- Ehi...Merda è svenuto.-sollevò lo sguardo
verso gli appena arrivati Harry e Sirius- Volevano
ucciderlo.-
*°*°*°*°
-Avevate ragione mio Signore.
L'attacco al giovane Piton ha spinto gli altri a fare fronte comune. Come
secondo i piani riuscirò a ucciderli tutti in un colpo solo-
-Ottimo lavoro Cygnus.-
-Grazie padrone.- gli occhi neri del mangiamorte scattarono verso la porta
alle sue spalle per poi tornare al piccolo specchio poggiato sulle sue
ginocchia occupato dal volto del Signore Oscuro -Chiedo il permesso di
agire immediatamente.-
Le labbra sottili
dell'ex- Riddle si tirarono in un sorriso
-Certo... Fa che le colpe dei genitori ricadano sui figli.-
*°*°*°*°
-Non capisco perchè devo
portarti in spalla.-
-Nel giovane Skywalker la
forza potente scorre.-
-Oh non ci credo.-
-Ecco perchè fallito tu hai.-
-Fa silenzio razza di koala
psicotico.-
-Yoda, ignorante...Ero Yoda.-
-Yoda? Charlie, io prego solo
che quello che sento premuta ai reni sia la tua bacchetta!-
Le guance del
ragazzo toccarono tonalità davvero particolari mentre John ridacchiava
malefico, era tenero come un cucciolo il piccolo Piton, era uno spasso portarlo
per i fondelli
-Certo che è la mia bacchetta
idiota.-
-Esatto era troppo grossa per
essere roba tua.-
-EHI!- lanciò uno sguardo imbarazzato verso Emmie - Anche se
in teoria non sono affari tuoi, ci tengo a informarti che Madre Natura è stata
molto generosa con me.-
-Fa silenzio pistolino.- fece una voce alle spalle di Charlie.
-COSA?-
Ci fu una risata
generale mentre Charlie scalciava per essere messo giù- Dai
cazzo, mi vergogno a farmi portare in spalla come un moccioso.-
-Non vorrai svenire come
l'ultima volta.-
-Ormai l'ho smaltito il
sedativo.-
-A rischio di ripetermi...- tubò James Remus con un sorriso satanico-FA
SILENZIO PISTOLINO.-
-AAAAAARGHA!-
Charlie afferrò la
testa di John e iniziò a shekerarla con inaudita violenza. Una delle cose più
divertenti del piccolo Piton era che quando lo mettevi in imbarazzodava allegramente di matto diventanto
violento, quando di solito era un agnellino. Scoppiarono a ridere per poi
bloccarsi alla vista di un ombra incappucciata in fondo al corridoio-Ehi bello che succede?- chiese Joel.
-...Chi è?-
-Cygnus Bright... E' il
co-prefetto Serpeverde.- Charlie annuì.
-...Preparatevi a morire.-
-OH MERDA!-
*°*°*°*°
-Che cos'era quel rumore?-
-Sembrava un'esplosione.-
Sirius e Harry si
scambiarono un'occhiata, avevano appena deciso di tornare al Ministero quando
l'eco di una violenta esplosione li aveva tirati fuori dal camino e piombare a
parte indietro sul pavimento dell'ufficio di James.
-Che diavolo?- mormorò il professore, spostando lo sguardo dall'amico e il
primo genito per terra, verso la porta- Sembrava una...-
-Correte!- urlò la voce di Piton dal corridoio - I ragazzi si
stanno battendo!-
Dopo un'occhiata
terrorizzata i tre si avventarono fuori dall'ufficio inciampando gli uni sugli
altri, travolgendo quasi a morte il povero docente di Pozioni, che si sentì
cadere in avanti e poi rialzare al volo da Sirius, che se lo trascinò appresso
come un sacco- Svelto c'è anche tuo figlio là in
mezzo.-
Scesero le scale a
rompi collo, Harry, che a 32 anni era decisamentepiù informa dei tre cinquantenni che lo
seguivano, fu il primo ad arrivare sulla scena e a rinvenire il corpo
schiantato del Mangia Morte. Si volse con un gran sorriso,i ragazzi erano tutti stesi a terra, tutti
mezzi tramortiti, tranne James Remus, in piedi, appoggiato a un'armatura- Jim sei un mito!- urlò.
-Non per niente è figlio
mio.- tubò Sirius alle sue spalle.
-Io direi che sono più i geni
di sua madre e suo nonno.- dissero in coro James e
Severus.
Il ragazzo non si
mosse, lasciò cadere la bacchette e diede un piccolo colpo di tosse-
Papà.- mormorò con un filo di voce- Papà...- si lamentò mentre sentiva le ginocchia cedere-
Aiutami.-
Sirius si porte di
fronte al figlio, era appoggiato alla picca che l'armatura aveva in mano,
sudava freddo e aveva gli occhi lucidi
- Piccolo che succede?- gli chiese.
-Papà...- ripetè il ragazzo-Aiutami.-
-Si, ma che ti senti? Che
c'è?-
-Aiutami.-
Il grifondoro
abbassò lo sguardoe il genitore fece lo
stesso. Una macchia scura si stava allargando sul maglione grigio che
indossava. Sirius avvertì un brivido corrergli lungo la schiena mentre infilava
le dita nel colletto del maglia e lo abbassava con uno strattone.
-ODDIO!- urlò alla vista del sangue- James!-
-Mi ha scaraventato...Lui mi
ha scaraventato contro...Praticamente
mi sono accoltellato da solo.-
-Jaime.-...la picca l'aveva passato da parte a parte.
-Fa male.-
Sirius lanciò
un'occhiata verso gli amici e il figlioccio che li fissavano impotenti -Non
state lì impalati!- urlò mentre i ragazzi a terra
davano segni di riprendersi- Chiamate qualcuno,cazzo!-
Jolie sollevò il
capo dal braccio frastornata e puntò lo sguardo verso Sirius che stava cercando
di tenere in piedi il figlio, stringendogli i fianchi- Non
puoi muoverti...- mormorava-Jimmy lo so che fa
male, ma la picca è l'unica cosa che ti evitail dissanguamento...-
Dissanguamento...? si chiese la ragazza. Si alzò,
tenendosi la fronte con una mano e la prima cosa che inquadrò fu il sangue ai
piedi dei due Black -James?- chiamò. L'ultima cosa che ricordava era quel tizio incappucciato e
la stupeficium che le piombava addosso -Che succede?-
Il ragazzo spostò
lo sguardo verso di lei.
-Che?-
James Remus
sorrise mentre si specchiava negli occhi nocciola della ragazza, socchiuse le
labbra e in un soffio esalò un- Io ti amo.-
che la fece
arrossire sul posto. Non era la prima volta che glie lo diceva, come avrebbe
potuto essere, avevano tre anni quando James aveva deciso che sarebbero
diventati marito e moglie,ma era la prima
volta che sembrava così tremendamente serio -Jaime.-
Il ragazzo chiuse
gli occhi e crollò contro la spalla del padre- JAMES!- esclamò Sirius terrorizzato dallo sbocco di sangue che gli
aveva fatto caldo sulla camicia- JAMES RIMANI SVEGLIO! JAMES!-
*°*°*°*
Jolie aveva
perso il conto del tempo.
Da quanto
tempo era seduta davanti a quella porta chiusa?
Le
brontolava lo stomaco.
Aveva fame.
Doveva
essere tanto...
Si sistemò sulla sedia su cui da ore era
sacrificata, mosse le spalle che sentiva rattrappite dalla postura forzata ed
emise un piccolo respiro affaticato. Si volse, verso gli altri occupanti di
quella piccola sala d'aspetto, Ted, che sonnecchiava appoggiato sulle gambe di
Emmie, Joel e Charlie che pisolavano con le teste appoggiate e John che
sembrava pregare con il mento appoggiato sule petto e gli occhi chiusi. Gli
adulti si erano portati in blocco verso area ristoro, solo Sirius era rimasto.
Illuminato dalla luce della luna, Lord Black era di una bellezza sconvolgente,
nonostante avesse passato i cinquat'anni di età era ancora in grado di far
girare la testa a una donna con un semplice sguardo."Chissà
se anche James alla sua età sarà ancora tanto bello..."
-Sono un vigliacco.-
-Cosa?- Joliesi guardò
attorno. Stava parlando con lei? Scalò di una sedia e gli andò accanto-Come dici?- gli chiese
chinandosi leggermente in avanti per guardarlo in viso.
-Sono un
vigliacco Lie.-
-Perchè?-
-Dovrei essere dentro con
James e Andrea e invece...- guardò la porta e gli
occhi gli si riempirono di lacrime, affondò la testa nelle spalle e tirò un
paio di singhiozzi contro il palmo della mano. Aveva voglia di piangere, ma era
troppo orgoglioso per farlo di fronte a una ragazzina -...Oddio non riesco guardare il mio bambino mentre
muore...-
-Sirius.-
-Un padre non deve
sopravvivere al proprio figlio.-
-James non morirà.-
-Lie hai visto com'è ridotto.
Solo un miracolo potrebbe salvarlo.-
-E allora iniziamo a pregare,
CAZZO!-
Si fissarono,
avevano entrambe il fiato corto per la pena. Siriussorrise e Jolie fu attraversata da una fitta
di dolore. Padre e figlio avevano praticamente lo stesso modo di farlo. Inspirò
a fondo per cercare di dominare il pianto, ma non ci riuscì e una lacrima le
rigò la guancia- Cazzo! Quello stronzo non puo' farci questo!!!-
-Jolie vieni qua.-Padfoot fece per
abbracciarla, ma la ragazza lo allontanò alzandosi in piedi.
-Piccola.-
-Non puo' morire.-
-No.-
-Non ci puo' lasciare.- Parlava al plurale, ma si capiva che parlava di lei. Sirius
si alzò e ignorando il secondo tentativo della ragazza di allontanarlo
l'abbracciò forte- Sfogati pure...- le disse
fra i capelli mentre prendeva a cullarla come una bambina- Tu che ce la
fai, piangi pure...-
-James non morirà, vero?-
-No...non morirà Jolie...- non ci credeva tanto nemmeno lui, ma sentiva che se lo
ripeteva ad alta voce forse si sarebbe avverato - Non morirà...-
FINE PRIMA
PARTE.
Se
dopo questo la gente si mette a shippare Jolie e Sirius, giuro che smetto di
scrivere °__°
PS:
Scusate! Scusate! Scusate! Il mio pc è un residuato della prima
guerra mondiale, e non so perché mi fa i capricci! PERDONO! IL CAPITOLO HO
DOVUTO DIVIDERLO IN 3 PARTI! *rotola a terra* SORRY!!!!!!!
Capitolo quaranta:Tragedia ad
Hogwarts
" seconda
parte."
-Vuoi?-
-Cos'è?-
-Cicuta.-
Draco sollevò un sopracciglio e Harry si lasciò
scappare un sorriso di fonte a quell'espressione insonnolito e
inconsapevolmente buffa
- Caffè, idiota.- avvicinò la tazza all'amico, che la
prese con uno sbadiglio -Prego.-
-Uhn...-scalò di un posto per
fare spazio accanto a lui -Ah, si grazie.-
Prese un sorso, sbarrò gli occhi e sputò nella
tazza- E'il caffè...-
-Che ha portato Tonks, perchè?- fece
per portare la tazza alle labbra, ma fu fermato dall'amico, che lo afferrò per
un polso-Che fai?-
-Fidati di me...Non lo fare.-
-Perchè?- ripetè Harry.
-Guarda là.-
Ron si stava afflosciando come un sacco vuoto sotto lo sguardo di
Hermione, che annusò gli effluvi che salivano dalla tazza per poi allontanarlo
da sè con un "ew!" di puro disgusto-Mamma mia!- guardò il consorte che
stava cercando di arrivare alla sedia -Ron, scusa!-
-Oddio.-
-Bello,volevi farmi bere un'arma impropria? Ho famiglia
ricordatelo!-
-Non credevo...Andiamo, chi non sa preparare un caffè!?-
-Ninfadora...Harry. Ninfadora.- sfilò
la bacchetta dalla borsa di pelle che teneva fra i piedi e battè il bordo della
tazza- Da qua.-
disse all'amico-Ecco questo è un caffè.-
-Cin cin!-
Presero un lungo sorso e sospirarono in coro, mentre
Fred correva verso il bagno con le guance gonfie e Jamesafferrava il secchio della spazzatura e
sputava fra i clinecs usati e le cartacce delle merendine- Oh...Mamma.- tossì- Dite ai miei nipotini che li amavo.-
-Chissà come avranno fatto Ted e Emmie ad arrivare all'età
adulta...-
-Cucina Remus.-
-Davvero?-
-Già...-Harry gli appoggiò una
gomitata sul fianco e gli fece segno di avvicinarsi- E quando lui è a
lavoro li sfama mia mamma.-
Draco ridacchiò -Perchè non Andromeda?-
-Quella donna è pessima a cucinare almeno quanto la
figlia.- rabbrividì al pensiero del pasticcio carne
che lo aveva fatto correre per il gabinetto per quasi una settimana -Anzi...Non è pessima, è pericolosa!-
Si scambiarono un'occhiata divertita prima di
rabbuiarsi, lo sguardo di Harry crollò verso la valigetta che Draco teneva fra
i piedi, una borsadi pelle scura, da
medico, la stessa che Hermione gli aveva regalatoil giorno della sua nomina a medimago.-Sono passati 10 anni, non è ora
di cambiarla?- chiese perdendo l'argomento alla
lontanissima.
-No, mi piace...E poi a lenticchia da fastidio.-
Ron era geloso dell'effetto che Hermione portava a Draco in una
maniera spropositata, quella borsa lo faceva vedere rosso ogni volta che la
vedeva.
-Ehi.-
-Uhn?-
-Detta fra me e te...Quante possibilità a Jaimedi salvarsi?-
Draco appoggiò i gomiti alle ginocchia e spostò
lo sguardo verso il fondo del corridoio- Detto fra me e te...Non lo so.- si massaggiò il mento
meditabondo-
Jaimeha una bella tempra e ha un
fisico sano grazie al Quiddich, ma la ferita è molto grave...Sinceramente,
credo che tutto dipenda da quanto vuole vivere.-
*°*°*°
Era senza
dubbio il riflesso della giacca di Remus.
Eppure..
Quell'alone rossastro che avvolgeva le sue mani...
Sembrava
così reale...
Sembrava sangue...
-Sirius?-
Non rispose, ma alzò gli occhi verso il viso
dell'amico, superando la tazza di cioccolata che gli stava offrendo-
Si?- gli chiese confuso, per poi tirare le labbra in
un sorriso falso-Che c'è Moony?-
Afferrò la
tazza e prese un lungo sorso.
-Stai bene?-
Allacciò le dita attorno alla tazza . Un unico
movimento per impedire agli occhi di fissarsi su quel colore-Certo che
sto bene , perchè non dovrei?- ridacchiò mentre
tornava a guardare Joel che sonnecchiava appoggiato alla spalla di Charlie che
era scivolato addosso a John, creando una specie di catena umana.
-Sis...-
-Mi
assomiglia, vero?-
Remus volse
il capo verso il piccolo Black- Da matti.-
-Andrea dice
che abbiamo anche la stessa andatura.-
-Si...Senza
dubbio.- padre e figli avevano lo stesso modo di muoversi,
elegante, magnetico e che suscitava invidia.
-Io non
c'avevo mai fatto caso.-
-Davvero?
-Già.-
Intanto i
tre Malandrini erano scivolati in una posizione sempre più pedicolante, Sirius
diede un piccolo colpetto alla sedia di Joel finirò tutti e tre a terra, una
sopra l'altro.
-Che
cavolo?- Joel era rimbalzato come una palla fino ai piedi di
Ted, appoggiato al grembo della sorella, si guardò attorno per poi bloccarsi
schifato alla vista dei due finiti per terra uno sopra l'altro- Ragazzi per carità è sempre amore, ma prendetevi una camera.-
"Di
che diavolo sta parlando quell'idiota?" si chiese
Charlie, mentre sollevava il capo dal pavimento e si trovava naso a naso con
John, che durante la caduta era finito sotto di lui -Oh...- ecco perchè il pavimento gli era
parso tanto morbido.
Sul volto di
John comparve una scintilla diabolica mentre tirava le labbra in un sorriso
genuinamente stupito- Così!? Senza un briciolo di preliminari!-
chiese innescando una serie di risa sorprese.
Nessuno lo
sapeva , ma
quando voleva
Johnera molto più bestia di James
Remus.
Charlie strangolo un urlo disgustato mentre
saltava via dall'amico che si tirò a sedere con un broncio indolenzito. Si
massaggiò la coscia e -
Cavolo, mi hai fatto male col pacco.-
-Arghaha!!!!!-
-Però...E' così ben dotato pistolino?- chiese Joel interessato.
-Ti dico che mi ha fatto male!-
-Ti ho fatto male con la fibbia della cinta, razza di
erborista pervertito!-
-Davvero?-
Charlie sollevò il maglione e gli altri due
malandrini fissarono la fibbia della cinta con aria assorta- Ha una forma fallica.- disse Joel dopo essersi accarezzatto il mento con il pollice
e l'indice della mano destra con aria terribilmente pensierosa.
-COSA!?-
-Si, sanza dubbio.- John annuì con un sorriso, mentre Sirius valle sue spalle
stavano praticamente morendo dal ridere. Aveva capito che Joel e John si
stavano accanendo sul loro amico per risollevargli il morale, e alla fine si
era fatto prendere dal loro siparietto. Quei tre avevano un futuro nel
cabaret.
-Che idioti.- sentì mormorare Jolie. Si era appisolata qualche minuto
prima con la testa contro il braccio di Sirius, che al suono della sua voce si
volse a guardarla con un sorriso divertito-Già. ma che vita avremmo senza di loro?-
-Tu non lo so...Io
molto più noiosa.-ridacchiò nonostante gli occhi rossi
e Sirius le poggiò a sorpresa un bacio sulla tempia. Jolie lo fissò perplessa,
così come Remus, che si era seduto alla sinistra dell'animagus. Era strano che
Sirius Black si lanciasse in simili gesti d'effetto. La rossina lo fissò per un
lungo momento, poi annuì a chissà quale pensiero e tornò ad appoggiarsi alla
sua spalla, Sirius sorrise e poggiò il capo contro il muro.
-Moo.- chiamò captando lo sguardo interrogativo dell'amico.
-Uhm?-
-Ti ricordi
che mi sarebbe piaciuto avere una figlia?-
-Si,
certo.-
-Beh...Adesso
ce l'ho.-
Remus si
allargò in un sorriso che si tramutò in una smorfia allarmata alla vista di
Andrea. La donna era apparsa sulla soglia della porta, la crocchia sfatta e gli
occhi cerchiata da pesanti occhiaie- Andie!- scattò Sirius.
-Tutto a
posto.- lo rassicurò immediatamente la donna - E' stabile...- poggiò una carezza sul
viso preoccupato di Joel- Ho solo sete.-
-Oh
Merlino...Ho perso 10 anni di vita.- esalò il
piccolo Black in coro col padre, che si passò una mano sulla fronte .
-Sto io con
lui.- disse Jolie mentre si alzava -Tu vai pure a sgranchirti un po'.-
Andrea si
sporse a guardarla oltre la spalla di Sirius- Sicura di
farcela?-
-Certo.- fece segno dei bicipidi-SONO FORTE!-
*°*°*°
Nuvole
pesanti come macigni avevano preso a radunarsi su Londra,gravide di pioggia e
tuoni,spandendo nell'aree una luce cinerea che non faceva che acuire il senso
di claustrofobica impotenza che aveva attanagliato la gola di Jolie.
-James.- mormorò mentre prendeva posto al capezzale del ragazzo, le
mani strette in una morsa spezza dita- Oh Merlino...-
Affondò
nella sedia mentre studiava la benda che spuntava da sotto il risvolto della
coperta, incostrata di sangue si muoveva al ritmo del respiro del Malandrino.
Respirava ancora, ma così lentamente che la ragazza che quasi non lo sentiva.
Inspirò a fondo per dominare le lacrime che sentiva premere agli angoli della
ciglia e sollevò una mano verso il volto del ragazzo.
Era gelido.
Gli sfiorò
la guancia e lo sentì gemere sotto la macherina bocca-naso che gli copriva il
viso per metà - Jaime...-
sussurrò -Mi senti?-
Nessuna
risposta, nessuna reazione, Jolie poggiò il capo contro la spalla del malato e
ascoltò il suo respiro rantolante rimbombare contro il suo orecchio [Quando avrai capito che anche tu mi adori, sarà troppo tardi,
Jolie...]
-Avevi ragione...Stronzo.-
Sollevò il
capo e si sporse sul viso. Per un lungo momento lo fissò poi spostò la
mascherina che lo aiutava a respirare verso il collo e gli sfiorò le labbra con
le sue. Non sapeva perchè lo stava facendo, masentiva che quello era il momento giusto per farlo. Sentì una lacrima
scivolare lungo il naso fino alla punta e quando sollevò il questa colpì la fronte
di James...Che sussultò.
-James.-
Una serie
ravvicinata di bip invase la stanza e la ragazza in panico si volse verso lo
schermo che mostrava il tracciato del cuore del paziente- Che sta succedendo?-Tornò a
guardarlo e per poco la sorpresa non la spedì indietro con la sedia. James
aveva aperto gli occhi.
Fine seconda parte
Avviso di servizio : Sul mio
profilo è presente il link per accedere a "The new Marauders: I volti"se vi va,
andateci a dare un'occhiata!^__^Il
cast lo hanno scelto le mie amiche, personalmente io sono quasi svenuta davanti
a Ted e John. Si somigliano come nella fic!
Un grazie
enorme a:
Padfoot_07:
*nuotando fino alla tastiera* Hai, visto James
si è ripreso!
Shin_86:
Draco
è diventato medimago e al prossimo capitolo rivedrai Hermione e Ginny!
PrincessMarauders:
Harry
vecchietto? Ha trentadue anni io direi Harry da sbavo! *ç* Grazie per il
commento!
rosy823: Lo so...Non si finisce un capitolo così, ma sono cattiva, ormai mi
conosci! XD
Lyan :
Ginny
e Hermione le vedrai al prossimo capitolo, prima del gran finale farò fare una
comparsa a tutti!^__^
Finleyna
4 Ever: Si, grazie al cielo! Anche, se il timore per un momento mi ha
sfiorato!°.°
luxu2
: Ok.
Qui urge una spiegazione! Cygnus ha un anno più dei ragazzi, è nato dopo la
morte del padre e poco primache Bella
schiattasse per mano di Draco! Scusa avrei dovuto dirlo!
lyrapotter:*Apre
la porta del suo appartamento e viene investita da una palla di cannone*Oh, ciao Lyra,
che piacere conoscerti... *muore*
Lily_Snape:
*Accende una moto sega e la fa rombare*KYAAAAAAAH!*corre per la
stanza inseguita dalle sue coinquiline che cercano di calmarle* Ok, adesso ti
spiego la mia reazione da pazza. Devi sapere che le mie amiche mi stanno
praticamente scartavetrando i santissimi perchè li adorano come coppia!XD
e alle 107 persone che hanno aggiunto
questa fic fra i preferiti! Davvero, quando ho iniziato a scriverla, non avrei
mai immaginato di raccogliere una simile fetta di consensi! Sono commossa!
Ted Lupin
socchiuse gli occhi sul volto di Ninfadora chino su di lui, le sorrise,
insonnolito mentre sentiva Emmie stiracchiarsi sotto la sua testa, si tirò a
sedere accanto alla sorella, che si grattò la testa insonnolita e inquadrò il
fagotto che Dora teneva fra le mani.
-Che c'è la dentro?-
-Uno spuntino. Avrete
fame.-
Lo sguardo
di Ted schizzò dalla madre al padre, che scosse il capo, no, non era stato lui
a prepararlo, sbarrò gli occhi, ODDIO STAVANO PER MORIRE, guardò Emmie e la
trovò che si era incosciamente ritirata contro lo schienale della seggiola."Ok,
devo salvare lei." si disse in un brivido.
-Da qua.-
Emmie lo
fissò come se fosse impazzito, Ted deglutì un paio di volte e aprì l'incarto
che Dora gli aveva allungato "Morirò
e sarà una morte orribile!!" pensò alla
vista dei due sandwich, che avevano un aria come dire...Viva. "Quella cosa grigia dovrebbe essere maionese fatta a
casa?...Oh Merlino!" Remus, da vicino Sirius, cominciò a pregare per
l'anima del primo genito, quando la porta davanti a cui tutti erano seduti si
aprì con uno scatto
-Jolie!- esclamò Emmie.
-SI E'
SVEGLIATO! ANDATE A CHIAMARE ANDREA E SIRIUS!-
Piangeva,
rideva, non sapeva nemmeno lei che stava facendo, appoggiò le spalle al muro e
si passò una mano sugli occhi, sfinita dalla gioia mentre Ted entrava nella
stanza e Remus correva a chiamare Sirius.
L'improvviso
cambio di illuminazione, procurò a Teddy una momentanea sensazione di cecità,
il licantropo dovette battere le palpebre un paio di volte per trovare la
strada verso il letto e non inciampare nei suoi stessi piedi -James.-
chiamò, il ragazzo socchiuse gli occhi e sollevò
leggermente il mento per guardarlo. Non pareva molto lucido, ma sembrava averlo
riconosciuto, lo vide tirare le labbra in un sorriso affaticato. Si l'aveva
decisamente riconosciuto.
James chiuse
gli occhi e volse il capo verso la finestra- Piagnone.- mormorò con un filo di voce.
-Fottiti canide non sto
piangendo.-
Bugia.
Sentiva
chiaramente le lacrime bagnargli le ciglia.
-Hai la candela al
naso.-
"Cosa?" In imbarazzo Ted si passò il dorso della mano sotto il naso e una
risata rauca invase la stanza- Allora è vero che stavi
piangendo- bisbigliò l'animagus ad occhi chiusi -Piagnone.-
-CHE STRONZO!-
-E' per questo che mi
vuoi bene.-
Ted espirò.
Purtroppo
era la dura realtà.
-JAMES!- Sirius quasi si gettò sul letto del figlio, seguito da
Andrea e Joel, che a differneza di Ted, stava piangendo senza ritegno. Si chinò su di lui e gli abbracciò la testa, il ragazzo
sgranò gli occhi sorpreso, erano passati anni dall'ultima volta che l'aveva
stretto a quel modo- Papà...-
"Devo avergli
fatto prendere un bello spavento."
*°*°*°*
-Jolie!
-Ginny...
-Che c'è piccola ti senti male?
La ragazza
rise stupidamente mentre Ginny gettava un'occhiata verso la porta accanto a cui
la grifoncina era appoggiata- Si è svegliato?- chiese con unenorme
sorriso, Jolie annuì-Oh Dio, meno male.-
Si fissarono
per un momento e senza dire un'altra parola si abbracciarono forte, in quel
momento non c'era bisogno di dire niente, la gioia che poteva essere letta
negli occhi di Jolie avrebbe raggiunto e intenerito anche una pietra.
-Ginny.-
-Si?-
Jolie si
staccò dalla cognata e strinse le labbra in un broncio adorabilmente
imbarazzato -L'ho...L'ho baciato.-
Ginny piegò
il capo verso la spalla destra. Sembrava ungrazioso uccellino perplesso- L'hai baciato?- sollevò maliziosamente un sopracciglio -Jaime?-
-Si e smetti di fare
quella faccetta.-
-Che faccetta?-
-Questa...- le toccò una guancia con un dito -Stai godendo!-
Ginny buttò
indietro la testa e rise forte. Certo che stava godendo, erano anniche aspettava quel momento! Incrociò le
braccia e poggiò tutto il peso sulla gamba sinistra e buttando all'aria il suo
innato garbo chiese alla cognata - Ti sei finalmente
resa conto di amarlo?-
-NO!-
Gin aggrottò
un sopracciglio.
-SI!-
-E allora non capisco
dove sta il problema.-
-Dov'è il problema!?
Stiamo parlando di James.-
La donna si
fece aria con un il colletto della maglia -Continuo a non
seguirti.-
Jolie
sospirò affranta. Certo che Ginny non riusciva a seguirla, lei stessa si era
persa nel suo ragionamento, si passò nuovamente una mano sul viso nella
speranza di snebbiare le idee...
-Lie.- Gin le poggiò le mani sulle spalle e piegò leggermente le
spalle-Non cercare di razionalizzare quello che stai provando.- le disse dolcemente-Non
ce la faresti mai.-
Jolie lo
guardò scettica, poi arricciò il naso in un espressione buffa che però a Ginny
fece venire i brividi. Jolie assomigliava molto a Lily, ma aveva certe
espressioni, certi modi di porsi e di guardare che erano spiccicati a James e a
Harry. "Questi Potter, fanno spavento a volte."
-Quanto sei saggia!- commentò Jolie estasiata.
-Alla mia età è
normale.-
-Ma quanti anni pensi
di avere?-
*°*°*°*
Lasciarsi
imboccare come un bambino poteva anche avere i suoi lati positivi, peccato che
in quel momento James Remusnon
riusciva a vederli- Perchè mi devi imboccare tu?- chiese torvo a Ted che alitò seccato sul cucchiaio di minestra che
aveva appena sollevato-...Dov'è Jolie?-
-Non lo so. E' una
settimana che è strana...Fai ahmmy.-
-Aaaaaaahmmy.- deglutì con un brivido schifato -Strana?-
-Non le si può parlare
e tese come una corda di violino.-
James piegò
leggermente il capo verso la spalla destra, e chiuse gli occhi, Ted si sporse
leggermente verso di lui- Che ti senti male?- gli chiese.
-Eh? Ah no...E' che ho
l'impressione di aver dimenticato qualcosa .- spalancò
la bocca e Ted gli allungò un'altro sorso di minestra
-Boh... Sarà un
impressione.-
Ted fece
spallucce- Probabile.-
Eppure James
aveva l'impressione di aver scordato qualcosa di vitale importanza"Uhnnn..." Poveretto non poteva
sapere di aver dimenticato il bacio che aveva aspettato per tutta la vita "...Quando mi sono svegliato, Jolie era china su di
me...E non avevo la mascherina" Si leccò le labbra pensieroso.
"No, che vado a
pensare."
Ridacchiò e
Ted sollevò un sopracciglio- Sicuro di stare bene?-
-Ti dico di si...E poi
domani mi strasferiscono nell'infermeria di Hogwarts.-
-Ottimo, ormai stavo
terminando le scuse per venire qui.-
-Oh sono commosso.-
-Non capisco.-
-Sei l'unico che mi è
venuto a trovare tutti i giorni. .-
Teddy sospirò "Com se non lo sapessi il
perchè...".si grattò la testa spettinandosi
i capelli quel giorno naturalmente biondo miele e guardò l'amico che faceva
finta di piagnucolare -Lo sai il perchè,no? Non farmelo dire.-
-Si lo so, che il mio
odore fa da sedativo agli istinti del Lupo.- stirò le
gambe e fece scricchiolare il collo. Fin da quel lontano giorno nella foresta,
quando James era nei paraggi il lupo dentro Ted dormiva tranquillo - Ahhhh...Mi domando che razza di vita faresti senza di me,
Teddy coccolo.-
-Una molto, molto
tranquilla fidati ...- gli fece segno di aprire la
bocca.
James
ridacchiò- Io invece penso che senza di me a tenerti tranquillo, saresti
un assassino o una stupratore seriale...- storse il
naso e alluntanò il viso dal cucchiaio con cui Ted gli stava picchiettando il
labbro inferiore -No, basta mi fa schifo.-
-Hai una cerniera lampo
al posto del petto, che diavolo vorresti mangiare , stupidissimo canide !?- gli chiese col suo miglior tono da papà isterico.
-Uffff...Sembra la
minestra che ci preparava tua madre quando eravamo piccoli.- tossicchiò con la lingua di fuori- Chi l'ha fatta?-
-Mi madre.-
James
spalancò gli occhi -DIMMI,STAI CERCANDO DI UCCIDERMI?!-
-Eddai, l'ha fatta seguendo un libro di
ricette.- prese un sorso, tossi e gettò il capo fra le
ginocchia- Oh Merlino onnipotente, ha scambiato il sale col
bicarbonato?-
-Probabile...Sto
covando un rutto da record.-
*°*°*°*
-TEEEEEEEEEED!!!!!!-
Joel si
buttò addosso all'amico beccandolo in pieno stomaco.
-Al, stupidissimo
canide, sei stanco di vivere?-
Ted si
massaggiò la parte lesa dall'amico che l'afferrò per il maglione e lo scrollò
avanti e indietro come un peluches- Non sai quello che è
successo!- urlò mentre alle sue spalle Jolie per la
vergogna quasi brillava di luce propria.
-Che diavolo è
successo?-
-Maledizione Al, a
saperlo non ti dicevo niente.-
-Di che parlate?- s'intromise John.
-Del fatto che Jolie ha
baciato Jaime.-
Attimo di
silenzio mentre Jolie sprofondava con la faccia nelle mani e i ragazzi:
crollavano a terra con un unico tonfo, no, non avrebbe dovuto confidarsi con
Joel. Il fatto era che sia Emmie e Victoire avevano lezione e Al sapeva essere
così coccoloso quando non era shoccato!Ted fu il primo a riprendersi e a tirarsi su dalla coreografica
colonnina umana che cadendo i malandrini avevano formato-Davvero?-
disse con un sorriso - Strano non mi ha detto
niente.-
-Sul serio?-
-No...-
[E' che ho
l'impressione di aver dimenticato qualcosa. ]
Rimase con
le labbra ferme sulla "o" di "No", poi si battè una mano sulla fronte -Quel cazzone se
lo è dimenticato.- esalò con un filo di voce mentre
gli amici facevano cerchio attorno a loro.
-COSA?- stridette Jolie. Lo afferrò per la camicia e se lo portò a
un soffio dal naso- CHE HAI DETTO?-
-Se l'è dimenticato!-
Jolie fissò
l'amico a bocca aperta- Scherzi...- bisbigliò-
Si è svegliato subito dopo!-
-Non se lo ricorda,
Jolie.-
-Oh. Merlino. Santo.-
John si
appiattì i capelli sulla fronte pensieroso mentre Charlie ancora una volta si
rendeva conto di essere finito in un gabbia di matti e Joel realizzava che
probabilmente era lui quello intelligente della famiglia-
Beh, piccola vaglielo a dire.-disse Ted con tono
gioviale.
-NEANCHE MORTA!-
-PER QUALE MOTIVO?-
-Mi vergogno!-
-Tu sei scema.-
Intanto che
Joel e Teddy cercavano di ricondurre Jolie alla ragione, Charlie si sentì
strattonare il maglione all'altezza dei reni- Che vuoi?- chiese incontrando lo sguardo azzurrissimo di John che gli
rivolse un sorriso satanico:-Vieni con me ho un idea!- gli disse piegando il capo per guardarlo in faccia.
-Stai pensando a
qualcosa di malvagio,vero?-
-Malvagio...IO?
Impossibile, guardami, ho un aspetto obbiettivamente angelico.- fece una piccola pireotta-Non
posso pensare malvagio.-
Charlie
aggrottò le sopracciglia -Aspetto angelico che ti serve a distrarre
dalle corna e il forcone!-
John parve
piuttosto lusingato mentre con un cenno del capo indicava la porta alle sue
spalle -Allora vieni con me tappo?-
-Un giorno
di questi ti ammazzo John e lo faccio passare per un incidente.-
Fine
capitolo.
Le
mie coinquiline, che hanno letto la fine della fic in anteprima, mi hanno fatto
notare che la fine che avevo in serbo per la storia lasciava un tantino a
desideraree allo stesso tempo mi hanno
consigliato un perfect ending col botto. Per godervelo dovrete solo sopportare
Came back to the hell per altri tre o quattro capitoli. *Chiede perdono inginocchiata sui ceci un secondo prima di venire
assalita da una folla di lettori inferocita armata di fiaccole e forconi*
PS:Le mie amiche vorrebbero portare su Efp la raccolta di missing
moment e one shot ispirate a Came back to the hell. Sono tutte opere loro
" a parte qualche cosetta che ho
scritto io nei momenti di delirio "
Fatemi sapere se la cosa vi interessa!^__^
-Sembri preoccuparto.- Charlie sollevò lo sguardo dal pentolone
dove da qualche ora la pozione di memorilla
stava bollendo, incontrando l'espressione vagamente interessata di John, seduto
dall'altra parte del pentolone, con i piedi appoggiati sul bordo del tavolo -Che c'è?-
-Niente.-
-Davvero?- sollevò un
sopracciglio assumendo un aria divertita -Sono
giorni che stai male.- diede una ravvivata al fuoco
poi gettò un occhiata alla pozione che stava
sobbollendo- Non è che mi interessi, ma trovo irritante quell'aria da "Vi prego prestatemi attenzione,
occupatevi di me!" che hai su. Sembri uno di quei cuccioli di foca
antartica...Quelli che vengono presi a mazzate prima
di venire trasformati in pellice.-
Charlie arrossì e volto il capo. Maledizione di tutti proprio di lui doveva
rendersi conto che qualcosa non andava?Si allontanò i capelli dalla faccia, e
si sistemò il nodo della cravatta in una specie di tic nervoso -Non
ho mai avuto una faccia simile.- si difese con uno
sbuffo per nulla convinto.
- Quand'è l'ultima volta che ti sei guardato allo speccchio, tappo?-
-Paciock,
sappi che prima o poi ti farò divorare da un Thestrall.-
John ridacchiò senza scostare lo
sguardo dal fuoco che lambiva lentamente verso i fianchi del calderone, Charlie
non potè fare a meno di studiare quel poco che
riusciva a vedere di lui nell'ombra dell'aula diErbologia. Obbiettivamente aveva un aspetto che ispirava
sicurezza, biondo, con gli occhi blue, sembrava
uscito da un illustrazione di un libro per bambino, ma
come aveva scoperto a sue spese, aveva
un viso d'angelo per un animo da demonio.
-Mia madre...-
-Uhn?-John sollevò il mento dal petto e guardò l'amico.
-Mia madre si chiama AlectoCarrow.- sentì John espirare
rumorosamente, abbassò la testa e chiuse gli occhi in attesa della valanga di insulti da portuale, che sapeva essere parte del bagaglio
dialettico dell'ultimo nato in casa Paciock.
-Oh... Adesso si
capiscono tante cose.-
Charlie si massaggiò la faccia
sconfortato-Davvero?- chiese,
temendo la risposta. Fra tutti, John era quello che più detestava i Mangia Morte i suoi genitori avevano passato 16 anni in un letto di
un ospedale per colpa di due di loro. -Per essere figlio di tuo padre
non sei così "pipistrellesco" come dovresti essere. Hai preso da
tua madre, che è una gran bella donna.- si sistemò il
colletto della camicia- Gelida quanto un iceberg, ma bellissima.-
Charlie lo fissò stravolto-
Solo questo hai da dire?-
-Che altro dovrei aggiungere?-
-Che ne so!-
-Tappo siedi, guardati
dal basso mi fa paura.-
-Cazzo, possibile che non ti renda conto!?-
-Di cosa?- John sembrava
veramente non capire e questo mandava Charlie fuori da ogni grazia-
Idiota rifletti, sono un serpeverde, sono figlio di
Mangia Morte, che cazzo non c'arrivi da solo a capire qual'è il problema?-
Paciock si appiattì i capelli sulla fronte-
Ah, ho capito.- disse fissando l'amico con uno strano
sorriso sulle labbra- Hai paura che nella tua indole ci sia qualcosa di
sbagliato perchè sei stato smistato a Serpeverde e tua madre è una pazza scatenata.-
-Esatto.-
-Oddio Charlie sei veramente un coglione.-si alzò con uno sbuffo - Ti assicuro che non c'è
niente che non va in te.-prese
un calice dallo scaffale alto e si chinò sulla pozione di memorilla- Sei un bravo ragazzo,
patologicamente incapace di fare del male. Se fra noi due c'è qualcuno che
soffre di qualche squilibrio, quel qualcuno sono io, fidati
Charlie.-
Annusò gli effluvi che salivano su dal
calice e sorrise in quella maniera stupida e contagiosa che era solo sua- E adesso ci divertiamo.-
-E come?-
-Tappo mi meravigli, non conosci le proprietà
dell'erba memorilla?-
-Certo è un erba che
favorisce il recupero di ricordi perduti.-
-E conosci qualcuno che deve recuperare qualche
tipo di ricordo?-
Charlie tacque un paio di secondi poi
tirò le labbra in un sorriso- Tu sei fuso, Jolie ti ammazzerà!-
-Ci
ammazzerà! Eri con me mentre preparavo la pozione!-
-E voi due che ci fate
qui?-
Lo sguardo azzurro di Neville Paciock, neo professore di Erbologia,spaziò dai due
ragazzi e la loro espressione da"BECCATI!"e il pentolone
ancora fumante,incrociò le braccia e sospirò uno stanco - Che diavolo
stai combinando John?-
-IO?
Niente fratellone adorato!-
-Riserva quel sorriso per chi non ti conosce.- guardò Charlie e lo trovò illuminato da una luce di divina
innocenza- Dio li fa e poi li accoppia.-
Scosse il capo mentre veniva superato dal fratello minore e dal suo degno compare -Vedete
di non fare danni.- assestò uno scappellotto alla nuca
spettinata di John che gli fece la linguaccia prima di imboccare la porta
-Sono stufo di proteggervi dalla
Umbridge.-
-Si tranquillo Nev.-
- Tranquillo prof.-
*°*°*°*
-Che avete fatto?-
-La
pozione che avete dato a Jolie era a base di memorilla?-
Ted e Joel si scambiarono un'occhiata
terrorizzata prima di infilare alla rinfusa i libri nella borsa e lanciarsi di
corsa verso la porta della biblioteca- Che cuori di leoni!- esclamò Emmie, il mentosprofondato nel
palmo della mano- Secondo me avete fatto bene.- disse
da sopra le lenti degli occhiali che usava per leggere. Si alzò e con la grazia
di una ballerina si avvicinò ai due ragazzi -
Mi mancherete.-
-Ti mancheremo?-
-Si, molto.- schioccò un bacio sulla fronte di John e una su quella di Charlie
che rispolverò il suo sguardo da foca antartica maltratta mentre si voltava a
guardare l'amico- Addio ragazzi.-
*°*°*°*
-'More finalmente sei venuta a trovarmi!-
-Trattieni l'entusiamo. Ti ho portato una pozione.-
James Remus
annusò perplesso il calice e guardò Jolie- Ha un odoraccio.Non è che è avvelenata,
vero?-le chiese aggrottando un sopracciglio ,sorprendendosi quando
la ragazza invece che stenderlo con un diretto alle gengive gli accomodò la
coperta in grembo e gli fece segno di bere.
"Strano...Devo farle pena" Diede un sorso
eJolie lo vide cambiare lentamente
colore,dal bianco latte al rosso fragola nel giro di tre secondi netti.
-JamesRemus?-
-Mi hai baciato.-
-PREGO!?-
Jolie appoggiò entrambe le mani sul
bordo del materasso , lo sguardo fisso al calice fra le
mani di James Remus - Quella
è memorilla vero?-
James Remus
annusò un'altra volta poi annuì- Credo di si.-
-Io.Li.Ammazzo.-
Fece per andarsene. ma
James la trattenne afferrandola bruscamenteper un braccio, strattonare all’indietro violentemente .Nei due secondiche impiegò a
ricadere all'indietro fra le braccia di Black, Jolie
decise la fine orrenda che avrebbe fatto fare a John Paciock.
"Prima
lo accoltello, poi lo sviscero, poi lo brucio e alla fine lo decapito!MUAHAHAH!
AH! AH!"
Crollò sulle ginocchia di James Remus e il solito odore di miele che lui emanava le procurò
uno stranissimo rivolgimento nei pressi della bocca dello stomaco. Si sentì
arrossire e gemette frustrata quando si rese conto che a James Remus bastava stringerle i fianchi con un braccio per non
farla muovere.
-Lie...-
-Lasciami.-
-No.-cercò di divincolarsi, ma l'imbarazzo
l'aveva svuotata di ogni energia, gli appoggiò una mano sul petto,e cercò di fare spazio , ma le bastò premere la mano contro
il torace di James per rimanere colpita dal battito esagerato del suo cuore "Cavolo..." lo sentiva quasi rimbalzare contro il palmo"Sono io a fargli quest'effetto?"
Non aveva mai preso sul serio i suoi
sentimenti, anche se aveva rifiutato tutte le sue corteggiatrici per lei, non
gli aveva mai creduto, il perchè, in quel momento
proprio non riusciva a ricordarlo..
-Fammi alzare...-
Doveva
andarsene finchè ancora un briciolo di
auto-controllo.
-No.-
-Leva quel braccio.-
-No.-
Furente Jolie cercò di mordergli il
naso e James Remus si tirò indietro con una risata -Oddio quanto ti adoro.- le disse con una
sincerità disarmante che leimpedì di reagire quando James Remus,
facendo peso sul braccio che le teneva attorno ai fianchi l'avvicinò al suo
viso.
-James....- si lamentò
la poveretta il cui coloritò non aveva più nulla i
umano e moltissimo di pomodoro - Non ...-
Sentì le labbra di James sul collo un
brivido le attraversò la spina dorsale, lo sentì ridacchiare contro la sua
mascella, ma stranamente non cerco di allontanarsi o come prima... Di morderlo.
-Jolievoglio baciarti.-
-Non voglio!-
-Il tuo odore dice il contrario.-
"Feromoni...Il mio stesso sangue mi sta tradendo!"
*°*°*°*
-Che staranno facendo?-
Ted scostò lo sguardo dalla porta
dell'infermeria verso il ragazzo seduto per terra accanto a lui. Joel con la
testa a ciondoloni all'indietro che ghignò perfido- Lo staranno facendo.-
-Porco.- lo rimproverò Emmie.
-Beati loro.- sospirò John.
-Già.- concordò
Charlie.
-Speriamo di no.-Victoire indicò il fondo del corridoio .
-NO! IL GUFO!- urlarono in coro i Malandrini alla vista di Madama Chips. Non fecero in tempo ad alzarsi che la donna imboccò
la porta dell'infermeria, e Jolie uscì tipo razzo per poi bloccarsi alla vista
degli amici.
-JOHN
AUGUSTO PACIOCK!- scandì puntando un dito verso John -TI AMMAZZO!-
-Oh, Merlino! Dite a mia madre che l'amavo!-
Fine
capitolo.
E finalmente abbiamo scoperto di chi è
figlio Charlie... * cerca di far rinvenire i lettori svenuti pungolandoli con un bastone*
Un grazie ENORME
a:
lyrapotter: John mi è
scappato di mano! Davvero! All'inizio doveva essere un tenero cucciolo come
Neville e alla fine mi è uscito più bastardo degli altri... Ma infondo si fa voler bene no?!^___^ La raccolta conta solo unashot John/Charlie,
quella pervertita di Ara chan *evita un mattarello* non è riuscita a
trattenersi!
Selphie : No, dai smetti di auto-punirti! Sono contenta che hai rivalutato la storia e spero che continuerai a
leggere!^__^
PrincessMarauders: *svolazza per la stanza* Oddio sono contenta che ti piacciano i
miei pargoli, sono contenta che la scena Teddy/James
ti sia piaciuta anche se quelle pervertite delle mie
amiche c’hanno fatto una decina di film a luci rosse sopra!
Finleyna
4 Ever: C’ha pensato John a fargli ricordare tutto, ma penso proprio
che questo gli costerà la vita!
luxu2: Lunedì i missing moment saranno on line!^__^
Dance: Beh, si John
ricorda un bel po’ lo Zack Quinto di Accidentstoyou!
Risposte
e-mail:
sookie: NOOOOOOO! Non lo denunciare! Scourge è un
seguito autorizzato di Came back to
the hell!!!!Erin85 non è altro che Ara chan, una delle mie coinquiline che ha deciso di sfogare la
sua vena perversa su John e Charlie! Esiste anche un video trailer della fic. Se ti interessa su Youtube cerca il profilo di Rinrei85 ^__^ PS: Certo che puoi partecipare alla
raccolta! Non vedo l'ora di leggere la tuaSirius/Andrea *ç* PPS: Andrea e Jolie sono i tuoi personaggi preferiti
!? Ahhhhhh!!! Sono felice
che ti piacciano le mie bimbe!
E alle 115 persone che hanno messo
questa fiction fra i preferiti. Vi ringrazio molto!
Con un cenno del capo Charlie indicò a
Jolie il gruppetto di ragazzine serpeverde che da qualche giorno aveva preso a
seguirlo dappertutto-Non
le tollerò, sono una più fastidiosa dell'altra!- mormorò
per poi rabbrividire impercettibilmente quando il suo sguardo incrociò quello
diuna studentessa dell'ultimo anno.
Iper truccata, iper cotonata, con la camicia lasciata
aperta per mostrare il reggiseno e la gonna accocciarta per scoprire le gambe-
Oh Merlino, se quella mi mette un dito addosso...-
-Oh quella...? Minimo ti strappa via le mutande!-
Charlie fissò l'amica shoccato-Jolie!-
-Lo sanno tutti che la McNair ti adora.-
-Si, ma...-
Lui era un fagiolino di un metro e
settanta scarso, magro da far tenerezza, con un aria da cucciolo bisognoso di
coccole. Lei invece era una vichinga di un metro e ottanta, con una corporatura
da boscagliolo canadese e una mascella decisamente prepotente. Più che una
coppia di fidanzati potevano essere dominatrice e dominato o
qualcosa del genere.
-...Non saremmo una bella coppia.-
-Una volta ha detto che vorebbe tanto darti un morso
su quel bel sederino che ti ritrovi...- spostò il
libro che teneva fra le mani efissò
perplessa la testa scura che le era crollata in grembo -Ehi?-
Charlie le era crollato sulle ginocchia
senza un lamento.
Jolie gli toccò una spalla -Oddio è svenuto!- lo scosse- O è morto?-
Gli stiracchiò un lobo dell'orecchio - Charlie...- si sporse su di lui per guardarlo in viso. Aveva lo sguardo
stranamente fisso -Su riprenditi!-
Niente...
Era andato in tilt...
Sbuffò e tornò al suo tomo di Aritmanzia,
quando Charlie era in quelle condizioni bisognava lasciarlo tranquillo. Aveva voglia di
parlare con qualcuno però, erano giorni che si portava quel peso sullo stomaco " Se Madama
Chips non fosse entrata..." si sfiorò il labbro inferiore con un dito
"
Mi sarei lasciata baciare."
Si sentì arrossire e scosse il capo per
scacciare l'idea , peccato che non fosse così semplice, quel bacio mancato la
ossessionava - E' tutta colpa di Paciock!!!- scattò stridula.
Charlie ridacchiò contro la sua gonna,
Jolie gli scoccò un'occhiata furente, non sopportava quando Charlie prendeva le
difese di John, come poteva una persona così dolce essere tanto affezionato a
una bestia del genere? -Come fai a volergli tanto bene tu, devo capirlo!-
-Non lo so nemmeno io...Il fatto è che
non riesco a tenergli il muso.-
-E' per quella facceta che ha.- Jolie incrociò le
braccia e annuì convinta sulla testa scura ancora appoggiata al suo grembo - Lo sai che ti
sta prendendo per il culo, ma non riesci a reagire. E' così carino che ti basta
guardarlo per dimenticarti perchè volevi ucciderlo.-
-Esattamente.-
Jolie aggrottò un sopracciglio verso
l'amico ancora appoggiato alle sue gambe poi ghignò malefica. "Adesso ci
divertiamo!"disse una vocina malvagia da qualche parte nella sua testa. Infondo
era con John mentre preparava quella dannata pozione di memorilla, meritava anche
lui una punizione -Charlie.- cinguettò soave -Posso farti una domanda?-
Di solito quando Jolie usava quel tono di
voce, Charlie sentiva tutti i peli del corpo rizzarsi per lo spavento, ma era
ancora scombussolato dalla prospettiva di finire in paso alla McNair per
avvertire il pericolo che si avvicinava:-Certo.-
-Non è che ti piace John?-
-3
-2
-1
-ARGHAHAHAHAHAHAHA!-
Jolie scoppiò a ridere, adorava le
reazione spropositate di Charlie -Eddaischerzavo!- cercò di tirarlo di nuovo sulle sue ginocchia, ma doveva essere
saltata a piè pari sul cosidetto tasto dolente a giudicare dal colore che le
guance del serpeverde avevano raggiunto -Charlie?-
-ARGHAHAHAHAHAHAHA! MI AVETE ROTTO CON
QUESTA STORIA!!!!-
-Che storia?-
*°*°*°*
Molly Weasley
sorrise. Adorava il Natale. Adorava avere la casa di gente, inciampare nei
giocattoli e ascoltare le grida dei nipoti mischiarsi alle voci dei suoi figli.
I bambini di Ginny, i piccoli di Ron e gli scatenati ragazzini di Fred e
George...Sospirò mentre passava a rassegna i volti dei presenti,soffermandosi soprattutto sui ragazzi,
mancavano le figlie di Percy, Arthur faceva finta di non vedere, ma in qualche
modo si percepiva la mancanza delle piccole Sarah e Kathie.
"...Nemmeno l'ultimo attacco al Ministero è
riuscito a smuovere quello zuccone di Percy..."bisbigliò
verso Alice Paciock che strinse le labbra in un broncio partecipe "...ho
due nipoti...di cui non conosco i visi!"
-Mi spiace...-
- PERVERTITE CHE CACCHIO FATE?!-esclamò Charlie tirandosi su di scatto, lanciando
un'occhiata alle due ragazzefra cui
era seduto per seguire la tombola, Emmie e Victoireche gli rivolsero un'occhiata spudoratamente angelica- Mi
avete dato un pizzicotto sul culo!-
- Mi spiace , non ho resistito!-
-E' così carino!-
-Paffuto, ma non troppo.-
-Una vera meraviglia !-
Charlie le fissò attonito mentre il resto
della tavolata si sganasciava -Ragazze avete bevu...- si bloccò e
sgranò gli occhi, Jolie gli aveva appena mollato una pacca sulla natica
sinistra e ora si stava guardando la mano con un aria decisamente soddisfatta.
-Jolie!!!!-
-Uao...- commentò la Potter-
E' davvero ben fatto come dicono!-
-CHE CAVOLO AVETE COL MIO SEDERE TUTTE QUANTE?-
Molly rise forte e in un momento la
tristezza scivolò in quel cantuccio in cui se ne stava nascosta in bella vista,
mentre Charlie rincorreva Jolie, Emmie e Victoireattorno alla tavola, si disse che non doveva piangere per chi non
c'era, ma gioire di quei doni del cielo che rallegravano le sue giornate.
-Fermatevi.-
-Fossimo matte.- fecero lo
slalom fra le sedie escartarono
Johndi ritorno dalla cucina. -Che
cavolo?- chiese il portiere seguendole con lo sguardo
un secondo prima di venire travolto da Charlie.
SPATATRACK!
-Ahio!- si lamentò il serpeverde.
Tirò su la testa dalla spalla di John, e
si massaggiò la fronte con una smorfia indolenzita. Il biondino lo fissò con un
sopracciglio inarcato per poi sciogliersi in uno dei suoi soliti adorabili
(bastardi) sorrisi -Di, hai un coniglio in tasca o sei semplicemente felice di
vedermi?-
-3
-2
-1
-E' IL MIO PORTAFOGLIO BESTIA!-
-Non vorrei essere volgare, ma ha una
forma davvero strana.-
*°*°*°*
-Sasso! Carta! Forbici!-
-EVVAI!-
-Maledizione.-
-Ho vinto io.-
-Te l'hanno mai detto che non è elegante infierire?-
-Si, ma non m'importa.-
Remus sbuffò sollevando la frangia
strigliata di grigio di James, invece di giocarsi quello schifo a morra
cinese,avrebbe dovuto dire chiaramente che non aveva la minima intenzione di
aiutare quello scemo. -Marchè!- esclamò Prongs risoluto -Hai perso quindi, tocca a
te.- il licantropo sbuffò esasperato - Su, fare
una buona azione non ti ucciderà.- Lupin si volse verso l'ubriaco che stava agonizzando
con la testa infilata nel water, lo afferrò di malavoglia e lo tirò su con uno
strattone-Pad...- starnutì schifato-
Dio...-scosse il capo-Che diavolo hai
bevuto!Diserbante per lumache?-
-Chi ha vinto?-
-Andromeda.-
Sirius sgranò gli occhi. Andromeda aveva
vinto la gara di bevute?? Però...
*°*°*°*
Cercò di fare onore a quel fantastico odorino
che gli stava solleticando le narici, chinò leggermente il capo mentre
sollevava una manciata di tagliolini dal brodo -Emmie?- chiese -Ted...Cosa?- Volse leggermente il capo, seguendo lo sguardo terrificato
dei due fratelli -Oh-mio-Dio.- scandì mentre
lasciava cadere il cucchiaio.
-Ciao Charlie.-salutò la
donna appena apparsa alle spalle del ragazzo .
-Mamma!-
-Mamma?- fecero eco i
presenti, Alecto Carrow era la madre di Charlie? Come poteva un ragazzino così
dolce essere imparentato conquella
pazza pluri-omicida? Harry portò la mano alla bacchetta che gli pendeva alla
cintura,
Non stava capendo un'accidenti di quello
che stava succedendo, ma era sicuro che none era nulla di buono...
C'era un lupo in mezzo agli agnelli.
Lui doveva fare qualcosa..
-Pensa bene a quello che fai Harry.- lo blandì Alecto.
Spostò lo sguardo dal figlio per fare segno al capitano degli Auror di guardare
fuori la finestra.
Harry seguì il dito puntato della donna e
cacciò un verso stridulo alla vista dei suoi figli in compagnia di Amycus.
-Oddio mio...- mormorò Ginny.
Il mago, appoggiato allo steccato che
circondava l'aia innevata stava osservando i bambini giocare con una mano
infilata sotto la giacca di pelle -Che
vuoi?- disse senza staccare lo sguardo dai suoi piccoli e dal mostro che
avevano alle spalle, stavano costruendo un pupazzo di neve erano l'immagine
stessa dell'innocenza- Parla.-
-Da te non voglio niente Potter.- si girò verso
Charlie, che si tirò incosciamente contro lo schienale della sedia -...Andiamo
caro.-
Gli tese una mano e il ragazzo avvertì una sorta di scarica attraversargli il
corpo.
-Subito.-
...Charlie conosceva benel'incantesimo di costrizione che si nascondeva dietro la parola"Subito!"sapeva di non potersi opporre, ma provò lo stesso a
cercare di non seguire quell'ordine che sentiva scorrere nel sangue. Cercò di
fare forza, affondò i denti nella carne del labbro per cercare di rompere
l'incanto col dolore mentre combatteva con le palpebre che volevano chiudersi
contro il suo consenso.
-Mamma.-
-Vieni con me.-
Senti ipiedi poggiare a terra e il sedere spostare rumorosamente la sedia,
tentò di opporre resistenza, ma un tremendo fiotto di sangue dal naso, lo fece
desistere. Si alzò e mosse un passo verso la madre che gli sorrise dolcemente -Vieni piccolo
mio. Vieni.-
-Mamma...Non voglio...-
-Vieni.-
Non riusciva a controllarlo, il suo corpo
si muoveva senza il suo consenso...Era terribile! Cercò di
puntare i piedi, come un asino che non vuol camminare, tentò di irrigidire
tutti i muscoli del corpo di fare forza opposta al potere di quell'imperativo,
ma ogni suo tentativo si risolveva in un nulla di fatto.
-Ilnostro padrone ti attende.-
-NON VOGLIO VENIRE CON TE!-
cercò di urlare col poco fiato che gli era rimasto in corpo- LASCIAMI
SUBITO!-,ma gli uscì un rantolo soffocato.Sfruttando l'ultimo barlume di energia
rimastogli fece forza sulle ginocchia per bloccare quei passi involontari, si
sentì trascinare in avanti, ma era deciso a non cedere. Sentì un fiotto di
sangue corrergli lungo la narice destra e l'orecchio sinistro -NO!NO!
NO!-
-Charlie!?-
Una mano si
strinse con fermezza al suo polso e il ragazzo sentì qualcosa scattare al suo
interno, volse il capo, finalmente libero dal potere di Alecto e sosirò
sollevato -John
!-respirò fra il sangue che gli colava sulle labbra.
-Dove cazzo pensavi di
andare?-
-Io...Lei...Io...- prese fiato - Non ero io
a...- si
passò una mano sul viso per snebbiare le idee . Alecto aggrottò le soracciglia,
non era mai successo che qualcuno resistesse a quell'incantesimo. "Questi ragazzini
sono una minaccia. L'affetto che Charlie gli porta è pericoloso." puntò la bacchetta
verso John e prima che qualcuno potesse reagire il ragazzo fu investito da una
luca bianca. Una crociatus di una potenza inaudita che lo sbattè prima contro
un muro poi lo fece rimbalzare contro il pavimento. Poi puntò la bacchetta
verso Emmie e Ted. La ragazzina si strinse al braccio del fratello e Charlie
sentì il sangue gelare nelle vene.
"Li colpirà uno per uno...Se non
vado con lei."
-NO!- urlò - Vengo! Vengo!-
Afferrò la mano
della madre e prima che qualcuno potesse reagire sparì in una nuvola di fumo.
Lily crollò sulla sedia mentre Alice correva verso il figlio a terra - John, tesoro.- esclamò, ma il
ragazzo la allontanò in malo modo.
-Oh cazzo.- bisbigliò Sirius
guardando Remus- Chi glie lo dice a Severus?-
Finecapitolo.
Salve, siamo Ara chan, Julie san e Nina, le
coinquiline di Ino chan. Siamo spiacenti di informarvi che subito dopo aver
scritto questo capitolo Ino chan è stata aggredita nel suo letto* Nina nasconde un ascia dietro la schiena, Julie un mitra
mentre Ara corre per la stanza agitando una sega elettrica *
(S)Fortunatamente è riuscita a scampare all'agguato, ma da quel giorno abbiamo
perso le sue tracce...
Come l'ultima volta molti dicono che si sia
imbarcata su un peschereggio finlandese, altri che sia diventata un minatore in
Cina,ma non abbiamo nulla di certo. Se
la vedete, vi prego,UCCIDETELAPERNOI!
La porta è
dall'altra parte? John si volse con un sopracciglio inarcato, e si aveva
sbagliato totalmente direzione, ridacchiò tornò sui suoi passi, ma sbandò
clamorosamente verso destra e finì di lato sul divano- Cazzo.- sbottò sui
cuscini, la mano sinistra premuto sullo stomaco- non credevo.-
-Non credevi?-
Emmie salì sul divano accanto a lui e prendendolo per le spalle lo costrinse a
girarsi e ad appoggiarsi al suo grembo, era pallido come uno staccio usato,
sudava freddo e probabilmente aveva qualche linea di febbre -Lo so che ti senti
in colpa, ma cerca di stare calmo.-
-Lo tenevo per
un braccio, cazzo, ce l'avevo e lo lasciato andare.- strinse i pugni un paio di
volte ricordando la presa al gomito di Charlie,nostante le parole di
incoraggiamento di tutti non riusciva a non sentirsi almeno in parte
responsabile per quello che era successo -Gli avranno già imposto il tatuaggio
secondo te?-
Emmie chiuse le
braccia attorno alle spalle del cugino, il tatuaggio a cuiJohn si riferiva era un incantesimo di
costrizione che assoggettava la volontà della vittima, riducendolo a una
marionetta nelle mani dell'oscuro signore -Credo di sì.-
IO VADO A SALVARE MIO
FIGLIO
E NESSUNO POTRA'
IMPEDIRMELO!
La porta si spalancò con un
tonfo -Non è possibile!- urlò Ted e un secondo dopo uno sgabello volò in mezzo
alla stanza, quando era furioso Joel aveva l'abitudine di prendere a calci la
prima cosa che gli veniva davanti -Non faranno niente.- disse indicando la
porta con un cenno isterico della mano
- Quegli STRONZI
non faranno nulla.-
John sollevò il capo dalle
ginocchia ripiegate di Emmie- Come non faranno niente?- chiese con un filo di
voce- Non andranno a salvare Charlie?-
CHE SIGNIFICA CHE E'
PERDUTO!?
Ted incrociò le braccia e
sollevò le sopracciglia con fare allusivo, il prezioso Ordine della Fenice non
avrebbe mosso il culo per salvare un mezzo Mangia Morte -Chi l'ha
chiamato Mezzo Mangiamorte?- scattò Emmie, prevenendo di un soffio John, che si
stava un tantino alterando.
-Arthur.-
-Stronzo.-
-Emmie!-
-Cosa?-
-Da quando imprechi, mia
piccola portuale?-
-Quando ci vuole ci vuole.-
-BRUTTO BASTARDO, NATO DA
UNA GENERAZIONE DI BASTARDI....- i ragazzi si guardarono uno
con l'altro, ma questa era la voce di ...- FIGLIO DI PASSEGGIATRICE, NIPOTE
DI MAGNACCIA*...- la porta si aprì con uno scatto pauroso e James Remus
fece la sua entrata. Si bloccò per un momento alla vista degli amici, poi
riprese a vomitare improperi su improperi su tutta la famiglia Weasley.
-Madama Chips ti ha dimesso?-
-Sono scappato.-
-E come?-
-E' troppo vecchia per
rincorrere un cane.-
Soltanto James Remus Black
poteva riuscire nell'imprese di sfuggire alle cure del mastino di Hogwarts.
Jolie chiuse la porta e si
guardò attorno- Allora, che facciamo?- chiese al gruppo- Accettiamo la
decisione degli adulti, o come al solito facciamo di testa nostra?-
-Che razza di domande fai
pucci pucci?-
-Non mi chiamare pucci
pucci, cagnaccio!-
-Amoruccio?-
-No!-
-Cucciolatta?-
-Ti ammazzo.-
John diede un paio di colpi
di tosse e l'attenzione di tutti si trasferì imediatamente su di lui, la
crociatus di Alecto lo aveva centrato in pieno petto, procurandogli un
dolorosissimo schiacciamento polmonare- Stai bene?- gli chiese James- Emmie,
prendigli dell'acqua.-
-Una domanda.- esclamò il
ragazzo mentre accettava il becchiere allungatogli da Emmie - Alla fine sei
riuscito a combinare qualcosa con lei?-
Jolie strabuzzò gli occhi e
James Remus si grattò la testa con un sorriso beato.
-Perchè sai, ho rischiato
di venire eviscerato per aiutarti.-
-PACIOCK!-
-BUONA!!!!-afferrò Jolie
per i polsi, in qualche modo la rigirò e se la piazzò a sedere sulle ginocchia
con le braccia incrociate sulla pancia
-Come diavolo?- esclamò la
ragazza.
-Dicevamo?- la ignorò John.
-Dicevamo che andremo noi a
salvare Charlie, ma c'è un problema.- JamesRemus aprì i primi due bottoni della camicia mostrando ai presenti la
profonda cicatrice che gli divideva a metà al torace- Non sembra, ma sto
soffrendo parecchio, non penso di poter essere di grande aiuto...E anche tu...-
indicò John -Non mi sembri al massimo della forma.-
- E allora che facciamo?-
JamesRemus tacque un'attimo e guardò attorno
confuso:-Perchè guardate tutti me?-
-Sei tu il capo,no?-
chiocciò Emmie.
-E chi l'ha deciso?-
-Una nostra votazione, un
paio d'anni fa.-
-Ah!-
MALEDETTI BASTARDI!
La porta si spalancò per la
terza volta e Piton fece il suo ingresso rosso di rabbia e con gli occhi lucidi
per poi bloccarsi alla vista dei ragazzi. Cercò di riprendere un minimo di
contegno, ma la rabbia era troppa -Non lo salveranno.- disse guardando James
"Pure lui mi considera
il capo qui?"
-Anzi...- spostò lo sguardo
verso John e Jolie- L'hanno condannato a morte.
Ci fu un momento di silenzio, poi John balzò in piedi tanto che Jolie, ancora
seduta dovette aggrapparsi a Joel per non finire a faccia avanti- A morte?-
ripetè -Charlie?-
-Si.-
-Perchè?-
-Dopo che gli verrà imposto
il tatuaggio sarà una marionetta nelle mani di Voldemort.- disse con un filo di
voce - Troppo pericolo per lasciarlo in vita.-
-Pericoloso?-
-In questi anni gli ho
trasmesso tutto il mio sapere magico, senza contare la sua predisposizione
naturale alla legimanzia, non è portato come voi tre...- indicò JamesRemus e Teddy con un ampio movimento del
braccio - ...per il duello, ma ti assicuro che avercelo come nemico non sarà
una bella esperienza. -
- Un legimante è
l'avversario più subdolo che esista.- concordò Joel. "Uno capace di tramutare il tuo maggior diletto in un
incubo è da temere come la peste." pensò mentre intercettava
lo sguardo di James, dall'altra parte della stanza "...Ma non possiamo
abbandonarlo." -Abbiamo bisogno di aiuto professore.- esclamò quest'ultimo.
-Aiuto?- gli fece eco Piton.
-Io e John non stiamo bene.
Se vogliamo andare a riprenderci Charlie dobbiamo fare in modo di non morire al
primo attacco.-
Il Capo-Casa Serpeverde si massaggiò il mento pensieroso in effetti i due
ragazzi non avevano un bel colorito -Ho delle pozioni in ufficio.-
-Bene. Ce le porti.-
*°*°*°*
Jolie gemette stringendosi
al suo "peluches".
Si era addormentata sul
divano e JamesRemus(versione cane) le
si era accucciato accanto, infilando il testone sotto il braccioleccandole il mento e il naso un paio di
volte prima di addormentarsi. Remus chiuse il libro e seguì Sirius nella stanza
accanto- Non sembra che abbiano intenzione di fare qualcosa.- disse mentre
chiudeva la porta per non disturbare i ragazzi.
-Non fidarti Moony. Quei
mocciosi sarebbero capaci di tutto.-
-Puoi biasimarli? Vogliono bene a Charlie.-
-Anche a me piace quel ragazzino, che credi? Ma è pericoloso, non possono
andare a salvarlo!-
-Era pericoloso anche
quando io e James siamo andati a Malfoy Manor per la tua contro fattura, ma
l'abbiamo fatto lo stesso per salvarti.-
Sirius si spettinò esasperato- Si certo, lo so, ma ti ricordi com'è finita?-
gli battè un dito sul petto in corrispondenza della coltellata che Bellatrix
gli aveva inferto in mezzo alla schiena alla fine del loro scontro - Hai
rischiato di morire.-
-Si, però...-
-Si però niente...- scattò
Sirius. Afferrò l'amico per un braccio e lo condusse verso il fondo del
corridoio lontano da orecchie indiscrete- Tu non lo sai Remie.- gli disse con
un filo di voce- Secondo fonti non ancora accertate, per far si che il
procedimento di asservimento diventi irreversibile bisogna legare la vittima al
male con l'omicidio di una persona amata.-
Remus si portò una mano
alla fronte "Come quella volta con Frank e Alice."
-Se non con Piton, con chi
altro potrebbe prendersela Charlie?-
-Con i nostri figli.-
*°*°*°*
Intanto nella piccola
camera degli ospiti, Jolie si era resa conto di non stare abbracciando un
cuscino stranamento peloso: -JAMES!? -esclamò.
-Bau?-
-Che diavolo fai!?-
-Bau!-
-Torna umano!- -BAU!????- -Certo che non ti picchio con un mattarello!-
-Bau!-
-Quando mai l'ho fatto?-
-Bau!-
-Quella volta avevamo sei anni ed era un mattarello di plastica.-
James Remustornò umano di botto e
s'indicò la fronte -Si, ma mi è rimasta la cicatrice.-
-Sei tu che sei fatto di ricotta.-
-No sei tu che sei violenta!-
Jolie lo fissò per un momento, di solito, arrivata a quel punto, picchiava
James Remus a sangue.Si volse completamente verso di lui ma invece che
sfondargli il naso con un pugno gli fece passare il braccio destro sotto la
testa .James Remus la fissò sbalordito
e lei per tutta risposta gli appoggiò la guancia sulla sua e gli strinse il
collo con l'altro braccio -Jolie?-
-Uhm?-
-Che stai facendo?-
-Mi metto comoda.-
-Ah.- inspirò a fondo -
Posso farlo anch'io?-
-Non toccarmi il culo,però
...-
James Remus rise mentre
cercava di girarsi senza salire sulla ragazza- E' per questo che ti amo...- le
disse all'orecchio -Perchè non hai fiducia in me .- Si sistemò fra le braccia
di Jolie e le poggiò il viso contro la spalla, emanava delicato profumo di
bagno schiuma, chiuse gli occhi e ispirò a fondo.
-Cioccolata.-
-Miele.-
-Cosa?-
-Tu profumi di miele.-
-Non sei la prima che me lo
dice.-
Jolie si allontanò un po'
da lui per guardarlo in viso-E chi te l'avrebbe detto?- gli chiese - Una delle
troiette che ti sei portato a letto in questi anni?-
-E' gelosia quella che
sento nella tua voce?-
-No, è disgusto.-
James Remus la studiò per
un momento, l'espressione serena, ma tradita dal luccichiò sinistro de suoi
occhi grigio cielo. Jolie sentì un brivido correrle lungo la schiena scostò lo
sguardo e senza rendersene conto lo poggiò sulle sue labbra.
...semplicemente perfette
da baciare e da mordere.
-ODDIO!-
-Jolie?-
-Sto impazzendo.-
Si girò nel poco spazio che
c'era fra James Remus e lo schienale del divano. Che diavolo le stava
prendendo, da quando quello scemo la faceva deraiare di testa a quel modo?
-Jolie che ti prende?-
-NIENTE.-
-Sicura?-
"Oddio...Voglio che
mi...!"
Spalancò la bocca in un
sospiro muto, James Remus le era salito sopra e dopo averle rivolto un'occhiata
indescrivibile a causa della scarsa illuminazione della stanza, le aveva
poggiato un dolcissimo bacio sulla fronte
- Che...- gli chiese sbalordita-...Stai facendo?-
-Vedo fino a dove posso
spingermi.-
-Fino a dove puoi
spingerti??-
-Beh, ho appena scoperto
che i baci sulla fronte non ti infastidiscono.-
-No,infatti...Mi
piacciono.-
"Papà mi bacia sempre
sUlla fronte."
- E nemmeno quelli sul
naso.-
A Jolie venne da ridere,
non la infastidivano, ma le facevano solletico. James Remus abbassò la testa e
le schioccò un'altro buffetto sul collo che la fecepraticamente saltare sui cuscini- E neanche quelli sul collo.-
-No...- stava tremando.
-Però ti fanno solletico.-
-Si.- non era mai stata
brava a raccontare frottole.
-Ooooh...-Nella penombra
della stanza Jolie vide le labbra di James Remus tirarsi in un sorrisino che
non prometteva nulla di buono- Jolie...- cantilenò divertito -Come mai in
sedici anni non ti è mai venuto in mente di dirmi che soffri il solletico?-
-E mica sono scema!-Il sorriso
del biondino si cristallizzò leggermente, e i suoi occhi assunsero una tonalità
più intensa, quasi ipnotica. Jolie sentì un brivido correrle lungo la schiena
mentre lo guardava avvicinarsi.Stavolta James le prese le labbra.
Dapprima leggermente, poi facendosi delicatamente largo con la lingua, fino a
lasciarla senza fiato.
-E decisamente non ti danno fastidio i baci sulle labbra.-
-No.- ansimò la ragazza il cui colorito non aveva più nulla di umano, ma in
compenso moltissimo di pomodoro- Affatto.-
*°*°*°
-Frank?-
-No, James. Sono John.-
Tanto Neville assomigliava
alla madre, tanto John assomigliava al padre. Nel chiaroscuro del piccolo
porticato che dava sul prato dietro la Tana, James Potter aveva scambiato
l'ultimo nato dei Paciock per il padre. Oltre agli stessi capelli biondo miele
e gli occhi azzurri. Avevano la stessa postura, leggermente curva per via
dell'altezza e leggermente spostava verso la gamba destra. -Non riesci a dormire?-
-No.-si passò una mano fra i capelli e rise dell'espressione preoccupata del
professore- Sdraiato respiro male. Ho paura di soffocare.-
-Capisco.-
Si fissarono per un momento
dai due lati della piccola veranda, poi lo sguardo di James scivolò oltre la
spalla del ragazzo-John vieni qui.-
-Cosa?-
-JOHN VIENI QUI, SUBITO.-
Sfilò la bacchetta dalla
tasca mentre i sensi di animagus del ragazzo captavano la presenza di un suo
simile -La volpe.- si disse mentre si girava
-Charlie?-
Il ragazzo si allontanò di
un passo dalla madre, la bacchetta stretta nel pugno sinistro. John sentì una
scarica gelida attraversarlo, mentre fissava lo sguardo in quello privo della
minima emozione dell'amico.
-Charlie...-esclamò James-
Figliolo...Non fare cose di cui potresti pentirti.-
-Charlie.- disse dolcemente
Alecto- Uccidi John.-
Il ragazzo sollevò la mano
armata e immediatamente il grifondoro si tirava indietro di un passo-Charlie!
NO! TU SEI BUONO! TI PREGO!-
-UCCIDILO!-
La bacchetta di Charlie
tremò leggermente, John chiuse gli occhi e la notte fu illuminata da un lampo
verde.
Fine capitolo
* Magnaccia:
espressione dialettale che significa protettore di prostitute.
un grazie ENORME a:
selphie
PrincessMarauders
Finleyna 4 Ever
Lyrapotter
e alle 119
persone che hanno messo questa mia fic fra i preferiti
grazieperlee-mail:
igghi85:
SCOURGE è una fic fantastica, lo yaoi continua a non entusiasmarmi troppo, ma
sono felice che abbia visto la luce da due miei personaggi. Hai visto il nuovo
video di Rinrei? bello eh? Se ci fai caso un momento si vedono anche Jolie e
James Remus! XD
bibi:
shippi John e Jolie? Oddio O___O non li avevo mai pensati assieme, ma da una
fans delle Teddy/James non potevo aspettarmi altro! Coccola sei la peggiore
XD!!! La raccolta Ara chan l'ha pubblicata, si chiama "Le fiabe del
nonno!"
Ringraziandovi per la preferenza accordata a questa
fic, un saluto dalla vostra devotissima Ino chan.
Un colpo secco all'altezza fra le
scapole e John si sentì cadere a faccia avanti. Sentì il capo rimbalzare contro
il pavimento e spalancò gli occhi a causa del dolore del contraccolpo, ma non
ebbe il tempo di imprecare, che si ritrovò di nuovo a fissare la punta della
bacchetta di Charlie.
-UCCIDILO!- urlò Alecto -UCCIDI QUEL
PICCOLO BASTARDO!-
Si fissarono per un momento, mentre John
realizzava che cos'era successo, come aveva fatto a salvarsi. James l'aveva
colpito con una Everte statim alla schiena. Per sottrarlo alla tragliettoria
dell'attacco, ma aveva fatto i conti senza l'oste ovvero la volontà di Charlie
di farlo fuori.
"Non è mai stato molto portato per
i duelli, potrei batterlo, ma non risolverei niente..." si disse spostando
lo sguardo dall'amico alla madre, splendida come un fiore di ghiaccio alla luce
della luna "E' la sua volontà a guidarlo è lei che dobbiamo togliere di
mezzo, per riavere indietro Charlie."
Girò leggermente la testa e trovò James che lo guardava, il ragazzo socchiuse
leggermente gli occhi, perplesso e l'ex -auror sollevò le sopracciglia a
indicargli l'amico "Ho capito." disse.
Ci fu un secondo di stasi, poi i due
maghi agirono. John si avventò a testa basa su Charlie, colpendolo in pieno
stomaco e scaraventandolo a terra grazie alla differenza di peso che passava
fra di loro e James colpì Alecto con una fattura tagliente che le fece volare
di mano la bacchetta.
-Lasciami!- urlò Charlie. Per tenerlo
fermo John gli era praticamente salito a sedere sullo stomaco e con uno scatto
gli aveva bloccato entrambe le braccia ai lati della testa- Sei piccolo, ma ne
hai di energie, eh?-
- Non sono mai stato un gentil uomo.- disse
James alla donna inginocchiata ai suoi piedi, la mano ferita stretta con forza
nell'altra -Perciò... Preparati a morire stron...- non riuscì a finire la frase
che sentì proiettare in avanti. Rotolò oltre le spalle della Mangia Morte e
sgranò gli occhi alla vista del suo aggressore.
-Severus!- urlò, fra la saliva che gli
bagnava le labbra, chiaro sintomo della Everte statim che lo aveva colpito.
-Potter non sono affari tuoi questi.-
spostò lo sguardo verso John e la belva che stava cercando di tenere calma - Tu
continua a tenerlo fermo, mi raccomando.- e finalmente si dedicò ad Alecto.
-Lo sapevo.- disse la bionda.
-Cosa?-
-Che non avresti permesso a Potter di
uccidermi.- sollevò lo sguardo verso di lui- Sono pur sempre la madre di tuo
figlio.- Gli rivolse un sorrriso seducente e John e James furono attraversati
da un brivido di fronte all'espressione impenetrabile di Piton- OH CAZZO...-
cominciò il ragazzo.
-EHI MOCCIOSUS...- urlò
l'animagus-VEDI DI RAGIONARE
CON LA TESTA E NON QUELLO CHE PORTI NEI PANTALONI!-
-La madre di mio figlio?- ripetè assorto
il Capo Casa Serpeverde fissando lo sguardo in quello altrettanto scuro della
Carrow, allungò una mano verso di lei e la donna la accolse con un espressione
soddisfatta. Stava per afferrarla, quando questa con un movimento fulmineo le
si strinse a pugno alla gola -COS...- bisbigliò stupefatta.
-Madre? Quale madre? -con un movimento
secco della spalla la sbattè per terra - Ho conosciuto cagne con maggior
istinto materno di te! Rompi l'incanto.-
Alecto serrò le labbra. Aveva promesso
l'anima di suo figlio all'Oscuro Signore e nulla avrebbe potuto distoglierla
dal suo intento.
-Ora!-
-No.-
-ORA!-
-AMMAZZALA!- l'urlo rauco di John fece
sobbalzare Piton. In qualche modo Charlie era riuscito a liberare un braccio e
strattonandogli il maglione era riuscito a ribaltare le loro posizioni- Tappo,
dove cazzo la tenevi tutta sta forza?-
Con uno sforzo di reni gli sferrò una
ginocchiata alla schiena, che lo mandò a faccia avanti oltre lui, si tirò su
per primo e gli assestò una pedata in faccia. Gli dispiaceva massacrare a quel
modo il suo amico, ma non poteva permettergli di arrivare alla bacchetta.
-Ti odio.- urlò il ragazzo fra il sangue
che gli scendeva dalle narici.
-Non è la prima volta che me lo dici.-
Si passò una mano sulla fronte in attesa
della prossima mossa del suo avversario, quando un ombra che sopraggiungeva
correndo attirò la sua attenzione- Arthur?- disse riconoscendo il nonno di
Victoire. L'uomo tirò fuori dalla manica della vestaglia una bacchetta e la
puntò verso Charlie, disarmato e sanguinante che le fissava con le sopracciglia
aggrottate.
-AVADA KEDAVRA!-
Con un urlo Piton lasciò andare Alecto e
James si avventò troppo tardi sul braccio teso del mago, buttandolo a terra.
L'incanto si spense con un crepitio contro un muro, lasciando a terra due
corpi.
-Charlie...- esalò Piton mentre alle sue
spalle Alecto spariva in una nuvola di fumo nero -Charlie...No...No...-
-JOHN!- urlò Alice. Aveva seguito Arthur
nella sua corsa fuori casa, ma non era riuscito a fermarlo. Era stato un gesto
improvviso per tutti, James guardò l'amica poi i due ragazzi a terra. Sentì le
lacrime montare poi...
-OH MIO DIO!-
John tirò su la testa con un gemito
indolenzito e Charlie si volse sul pavimento con un lamento- Come diavolo?-
chiese. Poi guardando come erano caduti (erano finiti di pancia sul pavimento)
capì che John doveva aver salvato entrambi, buttandosi per terra e trascinando
l'amico con sè " Riflessi da giocatore di Quiddich."
John si alzò e con un destro tramortì
Charlie che stava strisciando verso la bacchetta-Fai la ninna, finchè non
troviamo il modo per aiutarti!-si ribaltò sulla schiena con un sbuffo- Mamma
mia...- si passò due dita sulla mascella e quasi saltò per il male - M'ha
gonfiato.-
*°*°*°*
Una mano gli sfiorò il viso,
massaggiandogli materna la radice del naso e la fitta di dolore che l'aveva
fatto lamentare nel sonno si attenuò . Con un battito di ciglia, John si
svegliò e si stropicciò gli occhi con il dorso della mano, percependo solo
vagamente la presenza di una presenza seduta sul divano accanto al suo fianco-
Emmie?-
-Hai fatto un brutto sogno?!-
-Tremendo.- si guardò attorno -Quanto
tempo è che dormo?-
-Un paio d'ore.-
NON POTETE UCCIDERLO!
Sgranò gli occhi:-E' tuo fratello?-
Sentire Ted urlare per la rabbia era
sempre uno shock.
-Già.-
Cercò di tirarsi a sedere, ma sentiva
male ad ogni osso del corpo, poggiò la guancia contro la mano della cugina
ancora accanto al suo viso e guardò verso la porta da dove sentiva venire la
voce di Teddy, James e Joel. Si era fatto spaccare di botte per salvare il suo
amico e adesso quelli lo volevano uccidere? Gettò un braccio oltre la spalliera
del divano e si tirò a sedere con un sospiro che lo fece crollare fronte a
fronte con Emmie.
-Sei carina vista da vicino!-
-Siamo parenti pervertito.-
-Cugini di secondo grado, per la
precisione - strofinò il naso contro quello di Emmie, poi si alzò spingendole
la fronte con la sua -Oddio, che dolore!-
*°*°*°*
Erano seduti davanti alla porta della
piccola cantina in cui avevano rinchiuso Charlie, decisi a tutto per impedire
all'Ordine o meglio a tre Weasley chiaramente fuori di testa, di portare a
termine il loro intento, tradure Charlie ad Azkaban e lasciarlo alle cure dei
Dissennatori. Ted e Bill eranoarrivati
alle mani e ora si fissavano in cagnesco dai due lati del piccolo corridoio,
c'era voluta Victoire per staccarli e condurli ai due lati del ring e ora
sembrava il turno di James Remus e Harry.
-Jaime.- Harry si massaggiò le tempie
con un sospiro-Lo so...Lo so che è
dura, ma non possiamo tenerlo qui.- parlava lentamente come se avesse avuto a
che fare con un ragazzino. L'animagus sentì una vena in fronte gonfiarsi per la
rabbia, detestava quando lo trattavano come un moccioso-... Potrebbe tentare di
uccidere uno di voi.-
-E PER QUESTO, DOVREMMO LASCIARLO NELLE
MANI DI QUEI MOSTRI?-
-E' perduto.-
-NO!- battè un pugno sul pavimento
-...Harry io ti avviso.Sarai anche il salvatore della Comunità Magica, ma se ti
azzardi ad avvicinarti al mio amico, io tigiuro che ti ammazzo con le mie mani.- Si fissarono, erano uno più
testardo dell'altro, il più delle volte era questo a farli andare tanto
d'accordo, ma stavolta era quello che li divideva.
-Moccioso abbassa la cresta.-
-Vuoi provare cosa significa venire
sbranato da due cani lupo?- gli chiese Joel con un sorriso angelico. Harry si
tirò indietro di un passo. Sapeva bene che i due fratelli Black erano
abbastanza pazzi da aggredirlo, scambiò uno sguardo con Sirius che volse il
capo.
-Io non posso dire niente.-
-Sono i tuoi figli!-
-Se ci fosse tuo padre in quella cella,
io e Remie ci comporteremmo allo stesso modo.- lasciò crollare le spalle con un
sospiro che sembrava...orgoglioso?
-Mi spiace Harry.- si scusò il
licantropo- Saremmo degli ipocriti a rimproverarli.-
*°*°*°*
-Certo che John c'è andato giù pesantuccio.-
-Ne ha date quante ne ha prese.-
-Si, ho visto. Era ora che qualcuno lo gonfias...
Jolie si blocco, quel tono di voce...Spostò le mani dal volto di Charlie che
stava cercando di medicare con gli incantesimi curativi che aveva imparato da
Lily e si trovò di fronte quegli occhi sempre così buoni che la fissavano fra
il sangue rappreso - Oddio....- gli prese il viso fra le
mani e lo studiò con le lacrime agli occhi -Sei in te!-
-Lontano da quella donna...riesco ...a far valere le
mie doti di Occlumante.-
-Lo sei sempre detto che sei troppo bravo per essere
vero.-
-Non entusiasmarti troppo... Non reggerò a lungo.-
-Tranquillo, tuo papà è andato a cercare Alecto. Le
farà annullare l'incantesimo anche a costo di farla a pezzetti.- lo abbracciò
di scatto- Tu resisti ok?-
Charlie appoggiò il mento contro la spalla
dell'amica, avrebbe voluto abbracciarla anche lui, Dio solo sapeva quanto aveva
bisogno di contatto umano in quel momento, fra il male che sentiva e quelli
fuori che volevano la sua pelle,ma era
legato alla parete, e sapeva che era meglio così, non voleva correre il rischio
perdere di nuovo il controllo e di ammazzare Lie.
-Ehi che succede qua?-
Jolie si spostò e Charlie sollevò lo sguardo -
Bentornato tappo.- esclamò John.
-Cioè dillo che vuoi morire gattaccio...-
-Gattaccio a chi ? Mezzo cane!-
-Sono una volpe bastardo, l'animale più furbo della
foresta.-
-No, tu sei il più stronzo.- si prese il mento fra
due dita con una smorfia e immediatamente Charlie scostò lo sguardo in colpa.
-Scusami se te lo dico Victoire, ma tuo padre è uno
stronzo.-
-Joel!-
-Emmie scusa, ma quando ci vuole ci vuo... - lasciò
andare il pomolo della porta e guadagnò il centro della piccola stanzetta con
un sorriso-Charlie? Come?-
James Remus si chiuse la porta alle spalle e guardò
oltre la spalla del fratello minore- Bella dote l'Occlumanzia.- disse
sorridendo all'amico che ricambiò malamente- Lontana da quel dolce cuore di tua
mamma, riesci a contrallarti,eh?-
-Già.-
Si toccò il labbro inferiore con un dito -Questo
giocherà a nostro vantaggio.-
-Perchè che hai in mente?-
-Coccolo cos'è quella faccia spaventata? Non ti fidi
di me?-
Ted roteò lo sguardo verso il soffitto - No, per
niente.-
James gli battè il dorso della mano alla bocca dello
stomaco- E fai male, perchè so come salvare il nostro amico.-
Fine capitolo:
Siamo in dirittura di arrivo! Tenete duro!^__^
PS: Comunicazione di servizio. E' arrivata la raccolta di Missing
Moment ispirata a questa fiction. Si chiama " Le fiabe del nonno" di Ara
chan. E' una raccolta aperta,se volete
siete libere di partecipare!^__^
Un grazie enorme a:
Ara chan: Coccola dai non
te la prendere. *Viene calcirotata e spedita contro un muro. Ahio!*
Shin_86: Avevo promesso
un finale col botto e ci stiamo avvicinando! Trattieni le urla non hai ancora
visto niente!^__^
Echelon90: *accende una
sega e la fa rombare sopra la testa* YAAAAAAAAARGHA! *corre come un
invasata inseguita dalle sue coinquiline*... Tranquilla, non sei tu,questa è la mia reazione standard alle fans
di John/Charlie XD. Allora, quel bel figlioletto che quelle pervertite delle
mie amiche hanno scelto per John si chiama Thomas Dekker *ç* , ha recitato in
Heroes e nel telefilm ispirato a Terminator "mi sfugge il nome
scusami." PS: Ara chanscrive
nella sua lingua natia, ovvero il tedesco! Per questo non riesci a trovarla in
italiano, Scourge è presente in un sito tedesco dedicato a Harry Potter! Se
vuoi leggerla in EFP devi contattare Ara sul suo profilo!! Sai non la pubblica
qui, perchè teme che non possa interessare.
Padfoot_07: Felice che ti
piacciano i miei due pargoli! Grazie per il commento!
Finleyna 4 Ever: Da quando ho
iniziato questa fic le minacce di morte a mio carico sono aumentate
vertiginosamente ! °.°
Kibachan: HAI LETTO
43 CAPITOLI? IN DUE GIORNI? DAVVERO!? *crolla a terra
sopraffatta dall'emozione* che dire sono
commossa, io per leggere una fiction già iniziata e diciamolo pure quasi
finita, devo adorare l'autore e farmi un paio di dosi di caffeina direttamente
in vena.Ho sospeso la fiction su
Heroes per protesta! Me l'hanno plagiata! Su un forum
dedicata alla serie l'ho trovata para para, persino coi miei stessi errori di
battitura e di grammatica " e sai che li faccio" e la
parentela fra Claude e Peter. Non ci potevo credere, ho avuto una crisi di
nervoso e così ho deciso di sospendere la publicazione per protesta. Finchè
bannano quella scema dal forum io non aggiorno. Mi dispiace che vadano di mezzo
delle persone innocenti, ma è una questione di principio.PS: Yaoi? IO?
No, per carità! Scourge non è una mia fic, è ispirata alla mia storia, ma la
responsabile è una delle depravata con cui divido il tetto.
Selphie: no, perchè
essere bastarda fa parte della mia natura di scrittrice di fic XD Se non fosse
stato per James, Charlie l'avrebbe steso John, eccome! Grazie per il
commento!^__^
Princessmarauders: Era da tanto che volevo
scrivere una scenetta simile. Lui abbaia e lei che lo capiva, sono contenta che
ti sia piaciuta! Per quanto riguarda l'altra faccenda, c'hai azzeccato per
meta!^__^
Luxu2: Prima o poi mi troveranno
morta in qualche canale fra le mie coinquiline e voi la mia vita è in costante
pericolo XD ! Grazie per il commento!
lyrapotter: Vivo si, in salute mica
tanto. A volere morto Charlie sono Arthur e Molly terrorizzata dai Mangia Morte
vogliono uccidere Charlie prima che diventi una minaccia. Come abbiamo visto
tappo sa essere molto molto pericoloso. PS: Tranquilla James e Jolie non te li
tocca nessuno!^__^
e
alle 119 persone che hanno messo questa mia fic fra i preferiti.Mi onorate.
Molly
Weasley era incredula. Non riusciva a capacitarsi di aver accolta in casa il
figlio di Alecto, di averlo nutrito e coccolato alla stregua di una sua
creatura. Non riusciva più a vedere il buono che c'era in Charlie, era
ossessionata dalla visione del Mangia Morte che avrebbe potuto portargli i
figli e i nipoti. "Non posso permetterlo." decise
"Deve morire."
Afferrò la bacchetta e senza far rumore scese
le scale che portava alla piccola cantina in cui Charlie era rinchiuso,
socchiuse la porta e digrignò i denti alla vista del ragazzo seduto spalle al
muro.
" E'
solo..." si disse. Strinse la presa alla
bacchetta e avanzò di un passo -Ha smesso di piovere...- disse una voce nella stanza,
la donna sobbalzò e si tirò indietro di un passo. Maledizione, chi era rimasto
a vegliare quel mostro? "John..." disse alla vista del
ragazzo, seduto dall'altra parte della piccola cella, lo sguardo rivolto alla
piccola finestrina che illuminava malamente la cantina.
-Non può
piovere per sempre.- rispose Charlie a occhi chiusi.
John aggrottò le sopracciglia, conosceva
quell'espressione, era una citazione del libro preferito di sua madre -... Ma
se è più facile incontrarci nella pioggia.- disse - Sono disposto a fare un
eccezione.-
Charlie
socchiuse un occhio- E'un opera di Eiborn...- volse il capo con un gemito, le
labbra contratte in una smorfia indolenzita -Non ti facevo così romantico...-
John fece
spallucce- Non io...Mia mamma.-
-Ah...Lo
sapevo che c'era la magagna.-
John spostò
lo sguardo verso l'amico, era crollato sul petto, respirava a fatica ed aveva i
sudori freddi. Attraverso il marchio Alecto lo stava uccidendo a distanza, o
del Signore Oscuro o di nessun altro -Charlie...- lo chiamò. Quando non attenne
risposta, gli tamburellò un piede con il suo, il ragazzo sollevò leggermente il
mento e volse il capo verso di lui- Non dormire, tappo.-
-Non riesco
a tenere gli occhi aperti.-
-Non
costringermie a prenderti a ceffoni!-
Gli gattonò
accanto e gli assestò una manata sulla guancia e per risposta il serpeverde gli
mollò un gancio alla mascella che lo spedì di lato, di traverso sui suoi piedi-AHO!
C'HAI PRESO GUSTO A MENARMI?- l'aveva slegato per farlo respirare meglio,
ma forse non era stato una bella idea- Stronzo, hai scoperto di avere l'animo
del pugile?!-
-Più che
altro ho scoperto che mi piace picchiarti.-
-Guarda che
mi lascio menare solo perchè stai male, appena ti riprendi ti gonfio.-si tirò
su, scrollando il capo per riprendersi dalla botta subito, tornò seduto e
Charlie inspirò a fondo: -Te ne dico tante, ma lo sai che infondo ti voglio
bene ...-
-Mi spiace
, non ce l'ho i venti galeoni che mi ha prestato.-
-John...Sei
capace di fare il serio due secondi?-
-Che c'è?-
-Tu mi devi
promettere una cosa...Che se dovessi perdere di nuovo il controllo non
cercherai di bloccarmi come hai fatto l'ultima volta...- prese fiato a piena
bocca -Se dovesse succedere... Tu mi dovrai uccidere.-
-Non fare
il tappo melodrammatico .-
-NON
SONO MELODRAMMATICO! Me lo devi promettere!-
John si
appiattì i capelli sulla fronte -Perchè io?-
-Gli altri
non hanno abbastanza palle per farlo e mio padre ...- emise una risata esile e
rauca- Ti prego non voglio morire per mano di chi mi odia.-
-Ah perchè
sono tuo amico e ti voglio bene devo ammazzarti, ma che cazzo di ragionamenti
fai!!-
-Che non
fanno una grinza, se ci pensi...-
-Ma
fottiti...E saresti l'animale più furbo della foresta!?- si alzò - E non
piangere cazzo. Lo sai che odio quando piangi!-
-Per
favore...SE SEI MIO AMICO LO DEVI FARE!-
-NO!- sferrò un pugno contro il muro che zitti le proteste di Charlie.
John non aveva mai reazioni violente, mai in nessuna situazione -E non
voglio ripeterlo più!-
Spalancò la
porta e la presenza inaspettata di Molly gli strappò un sussultò. La squadrò
per un momento, indeciso sulla reazione di avere e quando il suo sguardo si
posò sulla bacchetta che la strega teneva in pugnosentì una rabbia irrefrenabile esplodergli in petto. Afferrò la
donna per un braccio e nonostante la sua resistenza la spinse dentro -Eccolo il
tuo mostro.- gli disse quasi senza voce per l'ira.Charlie si era rivoltato sulla pancia e aveva schiacciato sotto
il petto il braccio che si sarebbe volentieri strappato a morsi- Guardalo
bene.- gli disse.
-Io non...-
Stava
piangendo. Il demonio che fino a qualche attimo prima l'aveva terrorizzata
stava singhiozzando con la fronte schiacciata sul pavimento-E' un ragazzino di
16 anni che ha appena chiesto a uno dei suoi migliori amici di ucciderlo....
*°*°*°*
-AH!
-AH!
-AH!
-AH!
-Maledizione
ragazzi avete la stessa stabilità emotiva di un gruppo di scimmie urlatrici!-
esclamò Piton mentre i ragazzi cercavano di riprendere un ritmo respiratorio
decente e un colorito umano
- Prof...- cominciò Joel -Abbiamo subito due attacchi in meno di
ventiquattr'ore...- si passò una mano sulla fronte -Cerchi di capirci.-
-E ringrazi
che non l'abbiamo stesa.- aggiunse Ted con uno sbuffo.I tempi di reazione suoi
e di James Remus al pericolo aveva qualcosa di eccezionale, il capo Casa
Serpeverde li vide riporre le bacchette col medesimo sospiro sollevato e
tornare seduti.
-Hai
trovato Alecto?- chiese Jolie.
-No, sembra
che se la sia portata via il diavolo.-
-Bene
allora piano B.- deciseJames senza
porre tempo in mezzo.
-Piano B?-
ripetè il mago più anziano.
-Certo noi
abbiamo sempre un piano di scorta.- volse il capo
- Victoire.
E' il tuo turno.-
La
deliziosa rossina balzò in piede e con la grazia di una ballerina attraversò la
stanza. Da una borsa tirò fuori una mappa di Londra e dalla tasca
dell'abitoche indossava una catetina
da cui pendeva una pietruzza viola:-Volete trovarla per divinazione?- sbottò
Piton a quella vista.
-Esattamente.-
-Si, ma per
farlo avete bisogno di qualcosa di suo. E ce l'avete?-
Ted tirò
fuori da una tasca della felpa una ciocca di capelli - Il frutto del suo ventre
ti basta?-Erano i capelli di
Charlie! Era una mossa ar dir poco geniale. Il legame fra madre e figlio
era la cosa più santa e indiscindibile del creato, anche se la madre in realtà
è una cagna schifosa che stava uccidendo suo figlio a distanza. Piton sentì le
labbra tirarsi fuori in un sorriso, quei mocciosi ormai potevano considerarsi
in tutto e per tutto gli eredi dei Malandrini. Ted allungò il ciuffetto a Victoire
e la piccola Weasley si mise al lavoro.
-Le ci
vorrà un po'...- disse Jolie- Perchè intanto non vai a trovarlo?-
*°*°*°*
Severus Piton non aveva mai desiderato diventare
padre. Come tutti i bambini divenuti nell'indifferenza dei propri genitori aveva
sviluppato una profonda incapacità nel dimostrare i suoi sentimenti che l'aveva
portato alla decisione che mai e poi mai avrebbe messo al mondo una creatura
per farla soffrire come aveva sofferto lui per colpa di Orpheus.
"
E invece..." Quel ragazzino era entrato nella sua vita
come un uragano, sconvolgendolafin
dalla fondamenta. Stando con lui aveva capito che forse non era così
anaffettivo come aveva sempre creduto di essere. Si era ritrovato a ridere dei
suoi capitomboli ( che chissà come mai comprendevano sempre qualcun'altro)a guardarlo dormire sui libri, a fare tifo
alle sue partite " Non avrei mai pensato, che avrei finito con l'amarti
così tanto..."
-Charlie.- gli scostò i capelli dal viso, doveva aver perso i
sensi per il dolore perchè al suo tocco non si mosse -Sta tranquillo...Ti
salverai.-strinse un paio di ciocche corvine nel pugno-Te lo giuro...Dovessi morire io a posto
tuo.-
Morire per amore di un figlio, James Potter conosceva bene quel
tipo di determinazione, scosse il capo, aveva ragione Lily infondo, non erano
così diversi come avevano sempre pensato. Volse lo sguardo verso l'ombra che
l'aveva raggiunto e che come lui aveva spiato le parole del direttore di Serpeverde
e sollevò una spalla e sorrise con fare malandrino- Che dici, lo aiutiamo?-
Sirius inclinò leggermente il capo per spiare dalla porta
socchiusa. Anche se faticava ad ammetterlo, anche a lui avevano fatto tenerezza
le parole di Severus. Era passato poco meno di un mese da quando era stato il
suo James a rischiare la pelle, ed era ancora piuttosto scombussolato. Almeno
così gli piaceva pensare - Si, ma se ce lo chiedono...- rispose a mezza
bocca-...Lo facciamo per Charlie. Che non si sappia che Mocciosus c'ha fatto
pena.-
James ridacchiò- Questo era sottointeso.-
-Si per carità, che non si sappia che anche voi due avete un
cuore.- esclamò una voce dall'alto della rampa di scale che portava alla
piccola cantina prigione. Remus lasciò cadere le spalle con uno sbuffo
sconfitto -Vado a chiamare Frank, poi vediamo che hanno in mente i piccoli.-
*°*°*°*
-Lo sai, sei la prima persona in 16 anni che si rivolge ad Harry
Potter in quel modo.- James sollevò lo sguardo dal libro che stava consultando
e Ron sorrise del suo mutamento di espressione, era passato dal concentrato
all'innervosito in tre secondi netti- Da quando la profezia è stata resa
pubblica e tutti sanno che è il messia del mondo magico è diventato santo e
intoccabile. Ti dirò ciò quasi goduto nel vederlo prenderlo nel culo da un
ragazzino.-
-Felice di averti divertito.-
Il rosso si passò una mano fra i capelli e il ragazzo tornò alla
sua lettura. Non era mai stato bravo a trattare con chi arrabbiato, col
temperamento che aveva il più delle volte finiva col peggiorare l'umore del suo
interlocutore- Il fatto è che quando crede di avere ragione non guarda in
faccia nessuno...- fissò lo sguardo sulla testa abbassata del grifondoro -
Credimi io lo conosco bene.-
-Bella filosofia di vita.- commentò sarcastico James- Solo gli
stupidi non cambiano idea.-
-Si lo so... Non è bel modo di pensare, ma è fatto così e a 32
anni non lo cambi più.- cercò di stemperare la tensione con una risata, ma
un'occhiata raggelante dell'animagus glie la fece morire in gola. Tossì e riprese
a parlare-Cerca di capirlo. Parla per il vostro bene.-
-E io ho parlato per il suo.-
Rongettò il capo
all'indietro con uno sbuffo, Hermione l'aveva mandato a parlare con James per
convincerlo che l'intermento ad Azkaban era la soluzione migliore per tutti "E
come una bomba, non possiamo tenercela o finirà con lo scoppiarci fra le mani!
Pensa ai bambini!" ma come poteva fare una cosa del genere se secondo
lui i ragazzi avevano ragione? " Se ci fosse Harry in una situazione
del genere, dovrebbero passare sul mio cadavere per arrivare a lui." Con
un colpo di reni salì a sedere sul tavolo dietro di lui e poggiò i gomiti sulle
ginocchia- Io lo so dov'è Alecto.-
-COSA?- James lasciò cadere il libro che teneva fra le
mani- Come hai detto?-
-Vedi lavorando al Nucleo Investigativo del Ministero ho la
possibilità di mettere le mani su molti documenti riservati degli Auror, e
qualche tempo fa mi sono trovato davanti la pratica riguardante Alecto e Amycus
Carrow.- spiegò - Non so perchè nemmeno io, ma ho iniziato a spulciarla e ho
scoperto che i fratelli hanno una casa poco fuori Londra.-
James si massaggiò il lobo dell'orecchio, come faceva sempre
quando pensava-Potrebbe essere là.-
Jolie
dormiva da un paio d'ore, quando nella sua coscienza penetrò
lo scattò arrugginito di una serratura che si apriva. Si volse sotto le coperta che qualcuno le aveva buttato addossoe gemette infastidita quando una mano le
accarezzò delicatamente i capelli- Jolie
svegliati...- le sussurrò James all'orecchio -Ron c'ha detto dove trovare Alecto.-
La
ragazza socchiuse gli occhi con uno sbadiglio -Uhn?-
mormorò con un filo di vocementre metteva a fuoco il viso di
James Remus chinò su di lei-Davvero?...E'fantastico
mi alzo sub.....Ahio!.... JAMES CHE CAVOLO FAI?-
-Ti abbraccio
la pancia non si vede?-
-Sì, si vede,
ma mi sfugge il motivo.-
-Il
motivo è che morbida.-
Jolie
incrociò le braccia con un grugnito che non prometteva guai per il cagna... Per il ragazzo che si era buttato sul suo grembo
e per metà anche sulle sue gambe-Stai dicendo
che sono grassa, James?-
-Beh 'more santo non sei magra come Emmie
e Victoire.-
KABOOOM!
-Che diavolo
era quella!?- esclamòJames Remusindicando la macchia scura lasciata
dall'incanto che aveva visto sfilare a un paio di centimentri
dal suo orecchio sinistro. Jolie si allargò in un sorriso angelico mentre Black le gattonava accanto- Oh quello...Era solo un avvertimento.-
-Un
avvertimento che stava per staccarmi la
testa!-
-Così la
prossima volta ci penserai su prima di dire che sono
grassa.-
Si fissarono
per un momento, poi la vena di follia diJames Remusprese il sopravvento sul suo istinto si sopravvivenza
- AMORE MIO!- urlò mentre ribaltava Jolie
sotto di sè, salendole sopra e bloccandole le braccia
con le sue per evitare che lo colpisse : -MOLLAMI !- la sentì smaniare mentre cercava di liberarsi menando calci
all'aria -Non ti sopporto quando fai
l'appiccicoso in questo modo!-
-Frrrrr.-
-Che diavolo
sarebbe questo verso?-
-Sto facendo
le fusa.-
-A me sembrava
una pernacchia.-
- Allora Prrrrrr.-
Jolie
tremò per il solletico, da bravo bastardo qual'eraJames ,le stava spernacchiando quella zona
iper-sensibile che sta dietro l'orecchio -Così sembri un
gatto affetto da flatulenza.- si agitò.James Remussi sollevò sui gomiti e socchiuse gli
occhi per distinguere i lineamenti della ragazza nella penombra della camera-
Jolie dimmi...- le disse serio mentre le liberava e le
appoggiava il mento sulla spalla- Secondo te come fanno i gatti quando
fanno le fusa?-
Lie si passò due dita sul mento con
fare pensieroso - Beh... BRRR, no?-
-Così lo fanno
qandohanno freddo.-
-Allora DRiNNNN.-
-Amore mio... Quello è il telefono.-le schioccò
un bacetto sulla punta del naso e si alzò -Andiamo alzati. Abbiamo già perso troppo
tempo.-
-Non...?-
-Non, cosa ...?-
-Beh...No...Sai...- James Remussollevò le sopracciglia, era la prima volta
che vedeva Jolie andare in panico in quel modo- Jolie.-si mise a gattoni su di lei-Vuoi che ti baci?- La rossina emise un sospiro
imbarazzato -Beh sai...Non mi dispiacerebbe...- James
ridacchiòintenerito - Invece di
chiedere...- le disse-Potresti baciarmi tu.-
-COSA?-
-Non puoi
sempre aspettare che sia io a fare la prima mossa... .-
Jolie
inclinò leggermente la testa apparantemente
pensierosa , prima di portare una mano tra i capelli
diJames Remuse incontrare le sue labbra. Si sollevò su un
gomito per stare più comoda, incrociando per un attimo agli occhi sgranati del
ragazzo. Ghignò, probabilmente James si aspettava tutto tranne che lei lo
baciasse sul serio:- Bene...-chiocciò contenta mentre si allontanava dal poveretto che
con un solo bacio aveva ridotto ad un ammasso tremolante- Adesso
possiamo andare.-
-Si...Prima che attenti alle tue virtù.-
-E io sia
costretta ad ucciderti.-
*.*.*.*.*
-Si può sapere
che stai facendo?-
-Voglio vedere se hai la febbre.-
-Tu...E' così che tasti la temperatura?- -Perchè tu come fai?-
-Con la mano.-
-E io con la fronte.- Charlie emise un grugnitofrustrato, possibile che quell'idiota non ci
vedesse niente di male a strofinare la fronte contro quello di un'altro
ragazzo? Sbuffò e John strizzò gli occhi con una smorfietta
deliziosa, come l'animale in cui si trasformava detestava quando gli soffiavano
in faccia. Socchiuse un occhio e aggrottò inarcò un sopracciglio-Tappo perchè sei arrossito?-
-Non
sono arrossito!-
John
tirò le labbra in un sorrisino bastardo , far
arrabbiare Charlie era sempre stato uno dei suoi passatempi preferiti- Mah...- sollevò le spalle con un sospiro-Sarà...-
-Niente
sarà.-
-Guarda
che non ci sarebbe niente di male.-
-VUOI SMETTERLA DI PRENDERMI PER IL CU...- sentì qualcosa salire su
dall'apparato digerente, sbarrò gli occhi e senza rendersene conto si aggrappò
alle braccia di John, ancora accucciato davanti a lui ..
-Charlie ?-
Un
rantolio agghiacciante si levò dalle spalle curve del serpverde. "Sta soffocando..." John
gli poggiò una mano in mezzo alla schiena -Charlie, sputa!-
-...-
-Tappo
maledizione ti vergogni a vomitare!? SPUTA!-gli assestò un pugno fra le
scapole e uno spruzzo di sangue e bava gli coprì le scarpe- Ecco cazzo ci voleva tanto!?-Cercò
di metterlo a sedere composto, ma il ragazzo gli fece segno di lasciarlo
dov'era-Qual'è...- gemette senza sollevare il capo, il respiro ridotto a una serie di
rantoli spezzati da gemiti e singhiozzi... -Cosa...?
-Qual'è il tuo primo ricordo?-
John
sollevò le sopracciglia, Charlie con quella domanda l'aveva preso decisamente in contropiede -Che ne so...- disse perplesso
mentre la presasulle sue braccia
lentamente cedeva -Il viso di mia madre...Come
tutti i bambini...-
- Non come tutti...Io non me lo ricordo l'amore di mia madre.- Il biondino poggiò una mano sul capo chino dell'amico-Non te la prendere- disse-Quella
non è capace di provare amore...-
-Si,
ma io sono suo figlio.-
-L'istinto materno è una gran cazzata Charlie... -
-Si
però...-
-Si
però niente...-serrò
le dita sulla nuca di Charlie che si lasciò sfuggire un piccolo brivido, era
troppo caldo e lui, a causa della maledizione del Marchio stava congelando- E poi non pensare all'amore che tua madre non ti ha dato, pensa a
quello che tuo padre ti da tutti giorni... -
-Il potere del pensiero positivo?-
-Esatto, ma sopratutto perchè farti il sangue amaro per una stronza?- Charlie emise un gemito divertito mentre lasciava
crollare le braccia alla figura-Di una cosa...- ansimò ad occhi chiusi -
Che ci fai qui? James ha detto che avete trovato mia madre, perchè
non sei con gli altri?-
-Perchè non c'è
bisogno che ascolti il loro piano d'azione...Io
rimango qua.-
-Cosa?-
-Così
se dovesse andare male...- lasciò cadere la frase e
spostò lo sguardo verso il cielo oltre la finestra, il solo pensiero di quello
che avrebbe dovuto fare se costretto dagli eventi lo aveva messo di cattivo
umore. ma Charlie, nonostante la sua espressione
imbronciato, non riuscì a trattenersi dal sorridergli- Grazie.- sussurrò grato -Sei un vero... amico.-
-Non mi ringraziare tappo. Mica loso se avrò abbastanza palle per farti
fuori...- si alzò spolverando i pantaloni
-Vado a prendere un po' di ghiaccio, scotti da
morire.-
*.*.*.*.*
-Harry
Potter!- Harry ebbe appena il tempo materiale di riconoscere il
volto della persona che aveva davanti che un pugno lo
centro alla mascella e lo spedì contro un muro- Draco!
CHE CAZZO TI PRENDE!- Se l'era trovato davanti
all'uscita dal bagno, il tempo di riconoscerlo che se l'era ritrovato addosso
come una belva. Un colpo alla mascella che l'aveva mandato a battere contro il lavandino-DracoLuciusMalfoy!-
esclamò Lily sbalordita mentre Harry cercava di
rimettersi in piedi aggrappandosi al bordo della vasca.
-Non
intrometterti Lily.-
-Cosa?-
-STA
ZITTA.-
Lily
spalancò la bocca esterrefatta- Draco...- chiamò. Ignorandola il medimago si portò di nuovo su Harry, l'afferrò
per il colletto del maglione e gli assetò un pugno in fronte che lo sbattè sul pavimento.
-Dra...Perchè?-
-Perchè!? HAI LA FACCIA DI
CHIEDERE PERCHE'?...IDIOTA!-
-Che
ho fatto?-
-CHE
HAI FATTO?!-
-Non
capisco!-
-Adesso
ti faccio capire io .- lo tirò in piedi e se lo trascinò appresso come un sacco,
ignorando gli sguardi attoniti dei presenti che l'avevano visto apparire con un
urlo di rabbia e attraversare la
Tana con la potenza di un treno a vapore. Lo trascinò fino
alla cantina, aprì la porta con un calcio e buttò Harry sul pavimento ai piedi
di Charlie che socchiuse le labbra in un espressione
sbalordita
-Ora
lo guardi in faccia e gli dici perchè non lo vuoi
aiutare.-
-Cosa...No...-
-Si
Harry...Dimmi perchè non
vuoi aiutarmi...-
L'Auror scostò lo sguaro dal viso
del ragaazzo. Era una maschera di sofferenza, si
stava consumando come una candela -Charlie...-
-Dimmelo.-
*.*.*.*.*
-Sputate
il rospo...Chi ha avuto l'idea di chiamare Draco?-
Fra
gli OldMarauders calò un
silenzio di tomba, Jamesspalancò gli occhi possibile che quellagenialata non fosse
loro? Guardò gli amici mentreJoel e Teddy alle sue spalle cantavano-Botte sangue violenza a
volontà !!-saltellando a tempo con Victoire e Emmie che battevano le mani contente e si spettinò con una
mano -E allora chi è stato?- chiese .
-La tua adorata nuora!-
-GINNY?-
esclamarano in coro i vecchi Malandrini.
-Si,
perchè vi sconvolge tanto?-
-Beh...Perchè hai messo tuo marito
nella mani di unoche non sa cosa significhi andarci
piano!- disse Frank indicando Draco.
Attimo
di silenzio.
-FEEEEEEEEERMO!!!!-
Finecapitolo.
Alle persone che mi hanno chiesto
informazioni su SCOURGE: Allora, prima di tutto
"figliole smettete di sbavare è una yaoi e allora, non ne avete mai lette prima?XD " secondo
,grazie alle vostre e-mail, la cui molte mi ha decisamente sconvolto, molto
presto apparirà suEFP!
Un
grazie ENORME a:
Shin_86: Harry come i Weasley del resto è mosso
dalla paranoia. Ha paura di perdere le persone che ama,
ha paura di rimanere solo e questo sentimento l'ha reso cieco. A differenza di Draco il cui possaggio ai buoni è
stato graduale, la caduta di Charlie verso il male è stata talmente improvvisa
che ha sconvolto tutti...Ma vedrai che le botte di Draco lo riporteranno alla sanità mentale!XD
PrincessMarauders: ...La paura di perdere chi si ama a volte non ti fa vedere più in là
del tuo naso, ed Harry nè è la prova più lampante.
Speriamo che le botte di Draco lo rimettano sulla
retta via! Ps: Davvero ti è piaciuto lo stacchettoProngy-Paddy-Moony?
Sono contenta, era il pezzo che mi preoccupava di più!
kibachan: Ti ho commosso? Davvero!? Uao 0ç0 è la prima volta che mi
succede di commuovere un lettore. Di solito li faccio sganasciare o inferocire...Ma commuovere...ME FELICE!^__^ Beh, era anche ora che
tirassi in ballo Ron in questa fiction. E' un pesonaggio
che non sopporto "Grande fan delle Dramione",
ma infondo è un bravo ragazzo e meritava una occasione.
XD
lyrapotter: lo so, lo so ad abitare con tre
yaoiste incallite sto cedendo anch'io, ma non posso
farci niente quei due mi ispirano troppo scenette commuoventi come quella dello
scorso cappo. Basta devo chiudere la fiction prima di
passare anch'io al lato oscuro della forza "zio George Lucas e MagicWarsdocet
^______________^"Grazie per il
commento tesora.
Rispote e-mail:
sookie: * afferra sookie
per il collo e le fa battere la testa contro la scrivania*ci mancavi solo tu e le tue teorie
filosofiche a incasinarmi l'esistenza e a fromentare
le fantasie quelle tre pazze con cui divido il tetto! La tua oneshot ha talmente gasato Ara
che abbiamo temuto che le venisse in colpo "ha un'età ormai!" XD
Però devo ammettere che hai ragione, il rapporto che lega John e Charlie è
talmente forte e complicato che può avere molte chiavi di lettura tra cui una
di questeè lo yaoi...Io però lo vedo in versione etero, come
facciamo?________?
utachan:Oddio! Quando ho letto che è Charlie ad
avere strane tendenze ho riso mezz'ora. Effettivamente, pensandoci col senno di
poi, in certi momenti sembra proprio che Charlie siaattrattoJohn.Vabbeh, amen, non è stata una cosa voluta, ma almeno ho
fatto felici voi fan dello yaoi,no?
Vi ho dato un appiglio a cui aggrapparvi per
fantasticare X3 ! Ma se aspetti che succeda
qualcosa caschi male dovrai aspettare SCOURGE* Evita una sedia * GRAZIE
X L'E-MAIL TESSSSSSSSSSSORA! ^____________________^
Tappetta. Cosa
dirti se
non grazie per i complimenti? Sono contenta che le mie fiction ti piacciano
tanto eti
posso anche dire che SCOURGE arriverà la prossima settimana in EFP. Il tempo di
tradurlo dal tedesco “La lingua natale di Ara”
una recensione al giorno,
una recensione al giorno, leva il medico di torno. [ donate l'8% alle recensioni ] ( recensiterecensiterecensite! ) ~ basta un click! ‹3
PS: A TUTTE LE LETTRICI...SCORDATEVI L'HAPPY ENDING!XD
-3 capitoli alla fine della fic
-3capitoliallafinedellafic.
Capitolo 48.
"primaparte."
[...Dimmi
perchè non vuoi aiutarmi...]
[...Ho
una famiglia, non me la sento più di rischiare se non è strettamentenecessario.]
- Mi hai
rotto il setto nasale...Pazzo violento!-
- Frega
cazzi.-
- Dovresti
fare un corso per la cura della rabbia.-
- E tu per
guarire dall'idiozia.-gli fece segno di alzarsi con un
cenno del capo- Andiamo insieme a iscriverci, ti va?-
Harry
emise un ringhio basso mentre Ginny gli ficcava su per una narice un
fazzolettino di carta arrotolato per frenare l'epistassi e gli appoggiava una
mano in mezzo alla fronte per guarire la frattura che gli aveva deviato la
curva del naso, rendendola quasi irriconoscibile- Bastardo.- mugugnò
fra il sangue che gli era colato in bocca - Aggredirmi di sorpresa.- tossì- Se fossi una persona
normale non mi avresti aspettato all'uscita del cesso! Avresti cercato il
dia...-
-Infatti
io non sono normale...Io sono unico e inimitabile!-
-Sentitelo.-
rise Hermione. Stava cercando
di medicargli le nocche, che si era spappolato contro la faccia di Harry, ma
non riusciva a smettere di ridere, era stata una scena troppo divertente. Anche
se era stato un mezzo pestaggio, vedere quei due che se le davano di santa
ragione "Perchè si, anche Harry qualche colpo era
riuscito a darlo mentre veniva trascinato a forzagiù per le scale, verso la cantina..." era stato troppo spassoso... Guardò Ron e lo trovò appoggiato al camino con la faccia affondata
nella piega del braccio,
per non sganasciarsi in
faccia al suo migliore amico.
-Allora.- chiese Draco,
riattirando l'attenzione di Mione su di sè.
-Allora?-
gli fece eco Harry.
-Lo
aiuti quel povero ragazzo, o dobbiamo iniziare il secondo raund?-
Sollevò
la guardia e Harry per istinto si portò una mano al naso, sotto lo sguardo ora
completamente divertito di tutti-No!
No!- disse ritirandosi contro la
seggiola- Lo aiuto, ma trattieniti!-
*°*°*°*°*°*
...Bello come un angelo caduto...
Emmie
spostò lo sguardo dal cielo oltre la finestra della piccola prigione in cui
aveva messo piede per ripulire le tracce di vomito e sangue che l'ultima crisi
di Charlie aveva lasciato sul pavimento, alla persona che sonnecchiava poco
lontano da lei. John, che dormiva a braccia incrociate e col mento poggiato sul
petto.Era una visione
incredibile, da fare invidia a chiunque. Coi lineamenti sfocati dalla penombra, e quel broncio scontroso che
gli piegava le labbra, sembrava un creatura arcana, dannata e divina allo stesso
momento... -Lo so che non stai
dormendo.- mormorò tamburellandogli la
caviglia con un dito.
-Ungh...?-
-Fai
paura quando stai in silenzio.-
Charlie
sorrise mentre John socchiudeva un occhio-Faccio paura?-
-Hai
qualcosa di...Uhn...Come dire... Vampiresco.- afferrò i due capi dello straccio con cui aveva smacchiato le
piastrelle di cotto sbiadito e lo strizzò nel secchio che si era portata
appresso -Davvero.- si passò due dita sul labbro inferiore- Dovessi mai incontrarti una notte in un vicolo, me la farei
sotto dalla paura.-
John
spostò lo sguardo chiaro dalla cugina a Charlie -Davvero do quest'impressione di demoniaco ?- gli chiese, si stirò la camicia addosso con le mani, squadrandosi
il torace come se non credesse di essere così bello come tutti continuavano a
ripetergli: sua madre, le sue fans...E di tanto in tanto Jolie e Emmie, proprio
quando erano in vena di essere gentili. I belli erano altri secondo lui...James
e Ted, tanto per fare due nomi -
Sono biondo, ho gli occhi azzurri...Più che un demone... Dovrei sembrare un
angioletto.-
-
Un angioletto con corna e forcone.-
-Si...I
cosidetti angeli sbagliati.-
Emmie
e Charlie si lanciarono un'occhiata.
-Sbagliato?-
sbuffò John con un faccino che
non prometteva nulla di buono. Spostò lo sguardo da Charlie a Emmie che si era
rimessa sotto a pulire sodo-E
mica sono dell'altra parrocchia.- tornò
spalle alla parete e incrociò le gambe con una mossa da pistolero...
-No,
infatti. Tu sei della parocchia ' Intempodiguerranonsibuttavianiente'.-
Charlie
emise una risata rauca e John girò la testa verso di lui-
Si, che nel caso...Ti farebbe schifo!- gli disse con un sorrisino che fece sollevare il capo ricciuto di
Emmie e cambiare colore al povero Serpeverde.
-John!-
lo richiamò la ragazza mentre
Charlie minacciava di strozzarsi con la sua stessa saliva. Si battè una mano
sul petto e lanciò un'occhiata truce al ragazzo che stava ridendo con la testa
leggermente in avanti sul petto-Figlio
di....- la parolaccia fu coperta da un
colpo di tosse e furente gli assestò una pedata sulla coscia -Con tutto rispetto ad
Alice!-
-Per
me l'hanno scambiato nella culla.- mugugnò
Emmie -E' troppo bastardo per
essere un Paciock.- gattonò
accanto a Charlie e gli poggiò un paio di pacche fra le scapole nella speranza
di calmargli un po'la tosse -...
Potrebbe essere un Black.-
-No,
è uguale a Frank.
Emmie
aggrottò un sopracciglio -Già...- aiutò Charlie a mettersi comodo e tornò a pulire stando attenta a
non saltare di nuovo in altri territori minati. Affondò lo straccio nel secchio
e lo sbattè a terra con malgrazia, strofinando con forza e guardando di tanto
in tanto Charlie e John "...Anche
se..."si disse "Sarebbero
una coppia divinamente assortita."
Ridacchiò
sul suo lavoro, mentre il cugino cercava di farsi guardare dall'amico
stuzzicandogli la gamba e il braccio sano con la punta del piede. Era come un
bambino, non poteva sopportare che qualcuno ce l'avesse con lui per più di
cinque secondi - Eddai Tappo, fammi un
sorriso.- gli disse schiacciandogli
leggermente il dorso della mano con il tacco della scarpa-E su, un sorrisino al tuo amichetto...-
-FOTTITI MEZZO GATTO!-
John
lo fissò per un momento, poi si buttò schiena a terra e rivolgendo l'attenzione
a Emmie, miagolò con una faccia semplicemente da schiaffi. Rotolò leggermente e i due
nella cella con lui non poterono fare a meno di accennare un sorriso, quando
si comportava da gatto era di un adorabile assurdo -Mi fai un grattino alla pancia?-
-No!-
rise Emmie -Fatteli fare dalla Shackelbot.-
-Emerah?-
chiese immediatamente Charlie.
-Oh,
perchè Tappo non lo sapevi?- si
agitò come un micione "gudurioso" quando Emmie gli pizzicò un fianco
a mò di grattino, si girò e rigirò facendo le fusa finendo con la testa sulle ginocchia
della cugina-E' la fondatrice del mio fan club!-
-State
insieme?-
John
tirò su la testa e fissò l'amico con uno sguardo decisamente pericoloso-No...- disse ed Emmie
sentì che ne stava per sparare un'altra delle sue, quello stronzo era capace ci
passare dall'adorabile al bastardo nel giro di tre secondi netti-Non fare il geloso.-
-Perchè
dovrei essere geloso di Emerah?-
John
tornò steso "E' troppo ingenuo,
non c'è quasi gusto ad infierire..." ci pensò un attimo, no, non poteva resistere, doveva farlo
incazzare. Inclinò leggermente la testa per guardarlo nonostante la posizione
sdraiata e piegò le labbra in un ghignetto mefistofelico - Io non ho detto che sei geloso di Emerah...-
Si
fissarono per mezzo secondo e...-JOHN PRIMA O POI TI SPACCO IL CULO!!!-
John
sentì la bocca spalancarsi contro il suo volere, quel ragazzo era troppo
innocente, quasi patologicamente incapace di vedere i doppi sensi, che a lui
invece coglieva benissimo. Sotto di lui Emmie si battè una mano in faccia,
Charlie gli aveva praticamente servito la battuta su un piatto d'argento- Mi spiace Tappo...-
cantilenò il portiere che, dopo un'occhiata alla cugina che con un'alzata di
spalle gli aveva fatto capire che quest'ennesima battutaccia se la meritava- ...Se fosse, sarei io la parte attiva...-
Charlie
tacque un paio di secondi, poi...-AAAAAAAAGHA!!
MALEDETTO PERVERTITO!!-
Seduto
sulle scale fuori la cantina, Severus Piton soffocò contro il palmo della mano,
una risata divertita. In quegli anni non aveva mai prestato troppa attenzione
alle amicizie di suo figlio, erano Grifondoro, quindi sbagliati per lui, Serpeverde.
Non si era mai preso la briga di cercare di conoscerli veramente, di vedere per
quale motivo Charlie li adorava tanto. Stra-vedeva per Jolie, perchè era la
sua figlioccia, ma gli altri.... I due Lupin, i Black e Paciock, non gli
erano mai passati neanche per l'anti-camera del cervello. Nonostante James
avesse ereditato molto del carattere di Andrea, nonostante il buon cuore di Ted
e i modi simpatici di John, non gli erano mai interessati....Anzi, li aveva
quasi detestati...
[Sono Grifondoro. Cerca di trovare qualcuno nella tua casa!]
E
invece, alla faccia di tutti i suoi pensieri negativi, si erano rivelati essere
la cosa migliore nella vita di suo figlio. La tenacia con cui l'avevano difeso,
l'aveva sbalordito... L'affetto di Charlie era ampiamente ricambiato,
nonostante i dispetti e le liti che c'erano state e che più di una volta
avevano fatto gridare gli studenti di Hogwarts alla fine dei
"Malandrini" ... Erano veramente un gruppo, erano veramente amici.
"Si occuperanno di lui..."
-Professore,
Harry ha chiesto di lei.-
Piton
spostò lo sguardo dalla porta di fronte a lui e in cima le scale incontro la
figura leggermente ingobbita di Ted. Nella penombra della scala, il giovane
licantropo ricordava moltissimo il padre, lo squadrò per un momento per poi
soffermarsi al suo viso, attraversato da piccole cicatrici mal rapprese e alla
sua postura incurvata- Domani ci
sarà Luna Piena.- disse atono, studiando gli
occhi del ragazzo, innaturalmente color miele, che però non avevano perso la
loro solita dolcezza e gioia di vivere- Come ti senti?-
-Eh?-
Ted scese un gradino- Sto bene.- sorrise
anche se era ancora piuttosto spiazzato dalla domanda di Piton...- Grazie alla sua pozione Anti-Lupo.-
-Ottimo.-
si alzò con un piccolo sospiro
indolenzito. Gli anni cominciavano a farsi sentire anche per lui- Andiamo a vedere che vuole quel moccioso.-
Teddy
lo superò, scendendo le scale e Piton gli lanciò un'occhiata di sfuggita- Ted.- lo richiamò.
Il ragazzo si volse, con una mano ferma sul pomolo della porta della cantina - Si, professore?-
-Grazie.-
Il
Grifondoro sollevò le sopracciglia sorpreso e l'uomo imboccò la porta che dava
sulla casa con uno svolazzo della palandrana nera che indossava "Grazie?" fece
eco il mago grattandosi la tempia "Di
cosa?"
Fece
scattare la serratura ed entrò con le sopracciglia aggrottate e trovò ancora
John appoggiato a Emmie e Charlie che fumava di rabbia come una tegliera-Che diavolo hai combinato gattaccio?- chiese al cugino che ridacchiava - Non ce la fai a startene tranquillo per più di 10 minuti?-
-Sono
un iperattivo, lo sai...-
-Sei
uno strozo...E' diverso.-Si inginocchiò accanto a Charlie e gli appoggiò una mano alla
fronte -Uhn...- disse serio mentre portava la mano sinistra sulla sua di fronte per
fare il confronto di temperature-Sei
piuttosto caldo.-
-Visto
John, è così che si misura la febbre.-
-Uffa
Tappo... Avessi usato un termometro rettale.-
Ted
lo guardò diffidente- Perchè,
come glie l'hai misurata?-
John
si tirò a sedere e con un cenno della mano fece segno al cugino di avvicinarsi,
quella sfiducia nei suoi riguardi cominciava un tantino ad offenderlo: - Così.-disse, quando Ted gli fu accanto. Gli appoggiò una mano sulla nuca
e schiacciò la fronte contro la sua, sfiorandogli il naso con il proprio - Sono un depravato secondo te?-
Ted
rise senza allontanarsi da John -E
io chissà che mi credevo.-
-Visto
Tappo. Sei tu che sei scorbutico.-
-Che
c'entra voi due siete cugini.-
-E
allora?-
-E
allora...- abbassò la testa imbarazzato-E' diverso.-
*°*°*°*°*°*
Severus
inspirò a fondo mentre passava a rassegna i volti stretti attorno a quel
tavolo, in un modo o nell'altro provava affezione per tutti loro. Incontrò lo
sguardo di James e abbozzò un sorriso che incontrò una risposta appena
accennata, ma sicuramente sentita "Infondo...Sei
un brav'uomo..." si
disse passando a Lily che sedeva accanto al marito, con il viso poggiato fra le
mani "Capisco perchè lei si è
innamorata di te..."
Infilò
una mano in tasca e tirò fuori una sorta di ampollina che strinse forte fra le
dita, incontrò il profilo aggrottato di Sirius e quello concentrato di Frank, per poi
voltarsi verso i ragazzi. James Remus appoggiato al muro e Joel seduto sui
calcagni, accanto al fratello"Si
sono dimostrati dei buoni amici." pensò "Si occuperanno di lui
anche dopo." Stappò la fiala e con la coda
dell'occhio captò le reazioni quasi simultanee di James Remus, Joel, Sirius e
Remus. Spalancarono gli occhi e si voltarono verso di lui con la stessa
espressione sbalordita- Professore!-
chiamò Joel mentre portava una
mano a coprire il naso- Che sta
facendo?-
-
Non posso permettere che vi succeda qualcosa...- disse lentamente mentre le donne presenti nella stanza scivolavano
nell'incoscienza senza emettere un lamento, tese il braccio e accompagnò a
terra la caduta di Jolie -...Sarò
solo io a rischiare la vita.-
James
poggiò le mani al tavolo, alla sua sinistra, Lily crollò su un fianco con un
piccolo sospiro -Mocciosus non fare
l'eroe...- mormorò-...Non
puoi farcela da solo.-
-Severus.-
si lamentò Remus- Non fare pazzie.- Il
suo olfatto da Lupo lo stava mettendo fuori gioco più velocemente degli altri,
emise un lieve rantolio e cadde sulle ginocchia, seguito da Joel. Il Capo casa
Serpeverde li fissò per un momento per poi sobbalzare al tocco della mano di
Draco sul suo braccio-
PROFESSORE.-cercò di trattenerlo il medimago, scrollandolo con le poche energie
che gli erano rimaste in corpo-
No.-
-
Grazie per aver offerto il tuo aiuto.-
-Professore.-
gemette Harry già per metà a
terra accanto alla sorella che sembrava lottare per tenere gli occhi aperti - Professore non lo faccia.- si aggrappò alla sua palandrana mentre Draco cedeva con un lungo
rantolio lasciando la presa attorno al suo braccio -Alecto la ucciderà e Charlie sarà veramente perduto!-
-No...Farò
una proposta all'Oscuro che non potrà rifiutare.-
-Che
proposta?- gli chiese Sirius.
-La
mia vita per quella di Charlie.-
Sirius
sibilò una risata sarcastica
- Idiota.- bisbigliò guardandolo bene
negli occhi per la prima volta da che si conoscevano - E dopo cosa farai? Le tue conoscienza nelle mani di Voldemort
...- battè un pugno a terra con
un'imprecazione -Così ci condanni tutti a
morte idiota.-
Piton
scosse il capo - No.- disse - Non sarete voi a morire...
Ma io...-
Fine
capitolo:
UN
GRAZIE ENORME A:
kibachan:Era ora che si facesse viva
una fans di Charlie, ero circondata da ammiratrici di John e JamesRemus e il
mio povero 'Tappo' non me se lo filava nessuno* abbraccia il suo personale peluches a forma di Charlie* Ti dirò, io ho goduto come una matta a scrivere del pestaggio di
Harry e sono felice che anche tu abbia goduto altrettanto nel leggerlo XD.
Shin_86: Io
sono per le terapie d'urto. Se non capisci le mie ragioni con le buone, non
passo per le vie di mezzo, io ti gonfio e poi vediamo se mi dai retta oppure
no! E a quanto pare anche Draco è del mio stesso avviso!XD
PrincessMarauders:
Il botta e risposta fra Jolie e James c'è statofra me e il mio ragazzo. Immagina che menti eccelse siamo, una laureanda
in lettere e un geologo, roba da far impallidire Eistein...XD * si aggrappa singhiozzando alle ginocchia di Dominic* NOOOO! Charlie e John non stanno bene insieme, non cedere anche tu
al Lato Oscuro della Forza *
fugge via piangendo a rallentatore come Keroro*
luxu2:
* dopo aver letto il commento di luxu* Corda, sapone, sgabello da calciare via, lettera da addio strappa
lacrime.... Addiomondocrudele!
lyrapotter: *in tenuta da harakiri* ok, dopo il tuo commento non voglio più vivere, davvero, pensavo
che Ara , Julie e Nina fossero matte, ma se anche tu mi dici che in quei due ci
vedi una coppia non voglio arrivare a vedere l'alba di domani. *affila il coltello*. Effettivamente James Remus è proprio un incosciente. Dire ad
una ragazza che è grassa è pericolosissimo "Ho quasi ucciso il mio
fidanzato una volta, solo perchè aveva provato a fare una battuta sulle
dimensioni del popò", ma James è così. Adorabilmente naif e noi gli
vogliamo bene per questo,no? PS:Ara
ci tiene a dirti che nella raccolta è già presente una fic John/Charlie, se ti
va, dalle un'occhiata!^___^
Risposte alla mail:
sookie: Non tutte
le persone reagiscono bene al contatto fisico. Sopratutto i bambini cresciuti
da madre anaffettive hanno questo problema. Se non vieni abbracciato e baciato
da piccolo, da grande non tollererai bene l'intimità, anche se questa è solo un
amico che ti vuole misurare la temperatura schiacciando la sua fronte contro la
tua. Charlie è così. Alecto non l'ha mai coccolato, non gli ha mai fatto
una carezza per questo non reagisce bene ai comportamenti di John, che invece è
un tipo piuttosto espansivo.S'imbarazza
e John ci gode nell'infierire " in
questo capitolo ve l'ho fatto vedere che si diverte un casino a mandare fuori
di testa il suo amico"
Ovviamente questo è il mio pensiero, tu ha il tuo nee san e adoro le tue one
shot sui due toffolini!
XD
Ho sempre
amato guardarlo..
-2 capitoli a fine fic.
Capitolo 49: A Hero Falls.
[...Ci ha narcotizzati ed è andato da Alecto.
Mi spiace non siamo riusciti a fermarlo...]
No...Non l'ha fatto davvero... Charlie chiuse gli occhi mentre la voce di harry lentamente andava sfumando nella sua testa in un ronzio indistinto che gli cavò di bocca un lamento. Incrociò le braccia allo stomaco e infilò la testa fra le ginocchia in cerca di una posizione che chiamasse aria, stava avendo un'attacco d'asma, rantolò una richiesta d'aiuto che venne colta da Jolie - Oh Merlino...- esclamò la ragazza guardandosi attorno -Un sacchetto!- sfilò la bacchetta dalla cintura - Un sacchetto!-
Evocò un sacchettino di carta e lo schiacciò sul viso dell'amico che ci respirò dentro e pieni polmoni, gli massaggiò la schiena in mezzo alle scapole nella speranza di aiutarlo e lo obbligò ad appoggiare il capo contro la sua spalla per impedirgli di cadere a parte addietro, accarezzandogli i capelli e cullandolo come un bambino nella speranza di confortarlo.
"Poveretto..." Remus si passò una mano sul viso mentre distoglieva lo sguardo dal Serpeverde e lo portava su John, seduto accanto alla porta, con una mano appoggiata sulla nuca, intontito dall'improvvisa fitta d'emicrania che gli aveva attraversato le cervella " È come suo padre... Somatizza lo stress con l'emicrania."
-John.-
Il ragazzo sollevò gli occhi azzurri dalla mattonella che aveva preso a fissare con cattiveria e incredulità e lì puntò sul Lupo Mannaro- Uhn?- chiese rauco, aggrottando le sopracciglia decisamente indolenzito-Che c'è?-
-Occupati di lui... - mosse il capo a indicare Charlie che stava piangendo sotto il sacchetto in cui stava respirando - Jolie.- tese la mano verso la ragazza che stava lottando con le lacrime che non voleva lasciar scorrere
- Andiamo.-
Jolie fissò la mano di Remus come se non saputo cosa farne di quell'imperativo mal celato, la strinse e si specchiò per un momento negli occhi color miele del Malandrino "Oh... " sospirò mentre Remus la tirava in piedi e le passava un braccio attorno alle spalle per spingerla furoi "Come si può consolare qualcuno, quando si è in lacrime?"
Si passò una mano sulle guance e dopo un'occhiata a John uscì dalla cantina, seguita da Remus, che si chiuse la porta alle spalle. Si appoggiò al legno umido dietro di lui e contraccambiò lo sguardo della ragazza in piedi sul primo gradino-L'amore per un figlio ti rende cieco bambina mia...- disse a quegli occhioni neri che lo fissavano tristi-...Lo capirai quando sarai madre.-
Dentro la cantina,John portò due dita alla radice del naso -Charlie.- chiamò in direzione del fagotto rantolante che senza il sostegno di Jolie era scivolato di fianco sul pavimento- Tappo sei morto?-
Facendo forza sul braccio sano, Charlie si tirò a sedere -No...John...- bisbigliò con un filo di voce, mentre apriva gli occhi pesanti e irritati dalle lacime - Ho bisogno del sacchetto...indicò all'amico il sacchettino di carta che Jolie aveva lasciato cadere con un movimento del piede- Per favore...-
John si alzò, prese il sacchetto e si avvicinò con le spalle leggermente curve e con l'aria di chi non sa bene cosa deve fare- Ecco.- disse a disagio mentre piegava un ginocchio a terra- Devo tenertelo? Ce la fai da solo?-
Charlie annuì, ma invece di prendere il sacchetto, afferrò il polso di John, che aggrottò le sopracciglia sorpreso da quel gesto-Scusami.- mormorò distogliendo lo sguardo da quello dell'altro Malandrino- Scusami...-
-Jolie?-
Remus si volse la ragazza che con un verso sorpreso si era portata la mano al fianco sinistro, scese i tre gradini che li sepravano e abbassò leggermente il capo - Che è successo?- le chiese- Hai perso qualcosa?-
Guardò la rossina sollevare le spalle con una smorfia e voltare il capo verso la porta della cantina: - La mia bacchetta...-
-Scusami John...Scusami.-
-Scusarti? Per cosa?- si sentì strattonare e finì addosso all'amico che lo trattenne passandogli il braccio malato attorno alle spalle- Cos'è sto slancio d'affetto?- tentò di ridere, ma c'era qualcosa di sbagliato in quell'abbraccio- Char...-
-Scusami.-
Sbarrò gli occhi e per riflesso si aggrappò alle braccia dell'amico che rafforzò la presa su di lui per impedirgli di muoversi mentre affondava con forza crescente il pugnale che aveva evocato grazie alla bacchetta di Jolie nella sua schiena:- Cos...? esalò mentre sentiva il sangue scendere in fiotti lungo la pelle fino alla cintura dei pantaloni- Perchè?- cercò di allontanarlo, ma la sorpresa l'aveva svuotato di ogni energia- Charlie...-
-Non posso permettere che mio padre si sacrifichi per me.-
-Charlie...-
-Il tuo sangue basterà per completare l'incanto.-
-No...-
-Grazie per essere stato mio amico.-
-Non lo fare.-
Gli sfilò il coltello dalla carne e per un attimo ancora lo tenne fra le braccia, era duro dire addio a chi per anni era stato una parte importante del suo mondo. Strinse per un secondo la presa, per imprimerselo per bene nella memoria e poi lo lasciò andare, accompagnando la sua caduta a terra per non fargli battere la testa contro il pavimento.
-Charlie....- John cercò di trattenerlo afferrandogli la felpa - Per favore...- aveva capito che stava per fare e non riusciva a crederci-Non fare cazzate...- lo scosse con un lamento flebile -TI PREGO!-
-Addio.- gli rispose il ragazzo un secondo prima di svanire in una nuvola di fumo bianco. Il Grifondoro fissò per un secondo lo spazio vuoto di fronte a lui e cacciò un urlo di rabbia che raggiunse i due sulle scale-IDIOTA BASTARDO!-
La porta si spalancò con un tonfo contro la porta e Jolie gridò alla vista di John steso nel suo sangue- John!- esclamò Remus mentre la ragazza si appoggiava al battente della porta con le lacrime agli occhi e le ginocchia improvvisamente deboli- John! Oh Porca...-
Lo girò, faccia a terra e gli sollevò il maglione- Una coltellata.- scosse il capo- Jolie.- poggiò entrambe le mani sulla ferite e spinse forte nella speranza di frenare l'emorraggia -JOLIE!- girò la testa -PICCOLA RIPRENDITI!-
-Non può essere stato Charlie...-
-Va a chiamare Draco.-
-Non può...-
-VA A CHIAMARE DRACO, JOLIE!-
La grifoncina portò lo sguardo su John che stava prendendo a testate il pavimento, fra le lacrime e i singhiozzi che lo stavano facendo tremare senza controllo-È stato Charlie?- gli chiese con un filo di voce -John...-
-QUEL COGLIONE!!!!-
*°*°*°*°*°*°*
-No!-
La voce di Alecto Carrow vibrò acuta fra le pareti del salone, fino a raggiungere gli uomini che stava contrattando la vita di suo figlio. Si avvicinò a passi misurati, fissando con odio, chi quel figlio glie l'aveva fatto fare e poi con rispetto e devozione, a chi lo voleva donare - Voglio che Charlie torni con me.- disse col suo miglior tono di mamma disperata-Vi prego mio Signore.-
Piton ricambiò la sua occhiata con una smorfia- Che se ne fa sua grazia di un ragazzino quando può avere me.- tornò a Voldemort che li seguiva interessato e moderando il tono della voce disse -Charlie è molto diverso da sua madre e da me...È una persona molto dolce, quasi inoffensiva...- sentì un sorriso orgoglioso nascere, ma lo trattenne abbassando la testa- Non potrebbe mai esservi d'aiuto, la sua indole è positiva e questo nessun'incantesimo potrà cambiarlo.- serrò i pugni per darsi forza, non poteva mostrare il minimo segno di cedimento-Io invece...-bisbigliò- Ho già dato prova di saper prendere una vita...-
-Che dici!?- afferrò Piton per una manica del mantello e lo costrinse a girarsi verso di lei, scrollandolo leggermente- Ha quasi ammazzato quel ragazzino biondo!-
-Quasi Alecto...Quasi... Nel momento clou non ce l'ha fatta...È troppo buono, non ce l'ha l'anima dell'assassino...- avrebbe voluto aggiungere un "rassegnati", ma una folata improvvisa di vento lo distolse dal filo del suo discorso e lo costrinse a voltarsi verso il fondo della sala.
-Che diavolo ci fai qui ?-
*°*°*°*°*°*°*
- È sempre così con le persone troppo buone, non sai mai quando compiranno qualcosa di incredibilmente stupido...- James Potter si passò una mano sulla fronte e lungo la curva del naso priva degli occhiali, che si era sfilato in un momento di frustrazione-Maledizione, è tutta colpa di Mocciosus...- guardò la figlia, stesa sul divano, poi Harry che camminava avanti e indietro lungo la cucina, con la testa fra le mani e gli occhi chiusi- ... Ragazzi ripendiamoci, siamo ancora in tempo per fare qualcosa.-
Harry si bloccò, e fece scivolare le mani sul viso -È colpa mia. Se non fossi stato così stupido... -si massaggiò la fronte -...Se avessi deciso di aiutarlo prima ...-
-Si è vero.-
Jolie si tirò a sedere con un balzo-SE NON FOSSI STATO TANTO STRONZO A QUEST'ORA JOHN NON SAREBBE AL ST.MUNGO CON UN RENE SPAPPOLATO E CHARLIE SAREBBE ANCORA QUI!- battè le mani sul cuscino con una parolaccia soffocata dalle lacrime che le bagnavano le guance fino al collo- È ANDATO TUTTO IN MALORA PER COLPA TUA!-
-JOLIE DOREA POTTER.-
Lily si alzò con uno scatto della sedia- Signorina che modo è di parlare è questo?- disse facendo il giro del tavolo -Scusati immediatamente con tuo fratello!-
La grifoncina balzò in piedi -SMETTILA DI DIFENDERLO SEMPRE E COMUNQUE...- strillò battendo un piede a terra per cercare di stemperare l'ira -NON LO SOPPORTO! IL TUO PREZIOSO BAMBINO HA SBAGLIATO, AMMETTILO!-
-Jolie...-
La ragazza emise un verso snervato e uscì dalla stanza piangendo di rabbia, da che si ricordava di essere al mondo Lily aveva sempre stra-visto per Harry, ogni cosa che il prezioso bambino sopravvissuto faceva era santa e riverita, mentre lei era la pecorella casinara da redarguire. Si passò i pugni sul viso e salì la prima rampa di scale -Ahio!-
-Uhn?-
Salendo era passata sul piede di qualcuno, abbassò lo sguardo e Sirius le sorrise dal basso- Toffola, che è successo?- le chiese, anche se lo sapeva benissimo, dato che l'aveva sentita gridare da lì -Vuoi raccontarmelo?-
-NON LA SOPPORTO.-
-Lily?-
-Se Harry non fosse stato così idiota,non sarebbe successo niente di tutto questo, a quest'ora saremmo riusciti a...PERCHÈ RIDI?- esclamò. L'animagus le fece segno di sedersi vicino a lui, prese dalla tasca un fazzoletto e glie lo portò al naso-Soffia.- le disse mentre le appoggiava una mano sul capo per tenerla ferma- Avevi la candela.-
Jolie rise mentre soffiava, Sirius era sempre stato molto paterno con lei, più che con gli altri -Grazie.- gli disse leggermente più calma-Zio.-
-Da quello che ho visto, adesso dovrai chiamarmi suocero.-
Jolie sbiancò-Perchè? Che hai visto?-
Sirius poggiò il mento nel palmo della mano e guardò la ragazzina con una strana luce negli occhi grigi-Oh...- tubò contento come una vecchia comare curiosa- Allora c'è stavo veramente qualcosa da vedere.- le pungolò il fianco con un gomito-Dimmi un po', sto per diventare nonno?-
-NON ESAGERARE!-
-Beh, non ci sarebbe nulla di male.-
-CHE SEI SCEMO?! HO SEDICI ANNI!-
*°*°*°*°*°*°*
-Che diavolo ci fai qui... Charlie ?-
"Sono venuto a salvarti idiota..." Charlie sorrise allo sguardo spiritato del padre e sollevò la mano che stringeva il pugnale che aveva piantato nella schiena di John- Ecco.- disse rivolgendosi direttamente all'Oscuro Signore- Il sangue di una delle persone a cui più voglio bene.-
Piton si sentì cadere -Non l'hai fatto davvero.-
-Ho accoltellato John.-
-Oddio.-
Avanzò con passo sicuro e si portò di fronte alla madre -Tieni.- le disse porgendole l'arma insanguinata- Fa quello che devi...- la voce gli tremò leggermente -Completa l'incanto. -
-Sei stato bravo tesoro mio.-
- Risparmiati i complimenti.-
Non si girò verso il padre, non poteva guardarlo negli occhi mentre gli regalava il suo dolore più grande "mi spiace." si disse " non posso permettere che tu ti sacrifichi per me." Alecto poggiò entrambe le mani sulla lama e la ferita sul braccio di Charlie prese a richiudersi.
-NO!-
Severus si lanciò verso la donna e le strappò di mano il coltello- Charlie, va via!- disse al figlio - Non sarai tu l'agnello sacrificale.-
-Lo sono già papà.-
-Sei ancora in tempo.-
-Ho avuto il coraggio di accoltellare il mio migliore amico...- il labbro inferiore gli tremò leggermente mentre apriva le mani per mostrarle al genitore - Questo sangue non è mio.-
-Non è vero.-Severus lasciò cadere l'arma e crollò sulle ginocchia, ancora una volta non era riuscito a proteggere chi amava, aveva tradito Charlie, come aveva tradito Lily a suo tempo. Si sentì morire per l'impotenza e chiuse gli occhi per non vedere il baratro nero che si stava portando via l'unico affetto rimasto nella sua vita.
-...reca danni e distruzione.-
Padre, madre e figlio spalancarono gli occhi. Quella era la voce di Voldemort, aveva raccolto il pugnale da terra e aveva concluso lui l'incanto di asservimento, Severus sollevò lo sguardo verso il figlio e con orrore crescente lo vide portarsi la mano sinistra al braccio destro ed emettere un urlo soffocato.
-CHARLIE!-
FINE CAPITOLO.
Credo che a causa di questo capitolo non riuscirò a vedere l'alba di domani....0___0
Un grazie ENORME a:
Shin_86: Credo che a tutta la famiglia Snape gioverebbe un trattamento terapeutico dato che sembrano abbonati a far vaccate, Severus voleva immolarsi per la vita del figlio, ma Charlie non era tanto d'accordo e l'ha battuto solo sul tempo...Cosa accadrà adesso? Io lo so e se tu lo vuoi sapere devi leggere.GRAZIE PER IL COMMENTO.XD
lyrapotter: *stesa su un lettino da psicanalista* le cose sono due, o sono impazzita o sto davvero cadendo nello yaoi. il fatto è che sti due frollini mi ispirano troppo scene a doppio e anche triplo senso, sarà perchè hanno un carattere diametralmente opposto (John è un bastardo e Charlie la quarta assenza della coccolosità) o sarà che a livello inconscio li vedo pure io come coppia e non me ne rendo conto. la mia nipotina "anche lei fans scatenata del paring" mi ha consigliato di rileggere la fiction, e si, porca miseria,è come dici tu, a charlie piace John e pure tanto e adesso non so come cavolo fare dato che è stata una cosa totalmente inconscia... * saltella stretta in una camicia di forza* AIUTO!
luxu2: Draco è fra i miei personaggi preferiti, per questo in ogni mia fic cerco sempre di portarlo nella parte giusta e ad affibbiargli un ruolo positivo senza renderlo troppo OOC. Quindi sono contenta che ti sia piaciuto, infondo, se ci penso lui e Harry, sono quasi fratelli, dato che Draco è stato cresciuto da Lily!^___^ Ora che ci penso, Harry non sta facendo una gran bella figura, ma ti assicuro che si farà perdonare!
br>
kibachan:in effetti il piano di Piton era proprio quello, ottenere la libertà di Charlie e suicidarsi subito dopo, peccato che il nostro ' Tappo' l'ha battuto sul tempo. E si da bravo diavoletto con corna e forcone, John ha sani passatempi, uno di questi è distruggere psicologicamente il povero 'Tappo', io mi sono divertita un casino a scrivere quella scena, e sono contenta che la mia idea ti sia arrivata PS: Non lo so...Non lo so se li renderò canon, qua "ovvero le mie coinquiline e la mia nipotina* mi stanno scongiurando di renderla ufficiale, e io non so se accontentarle oppure,no? Il problema è che non riesco a vederli con altri, che ne so, una Charlie/Emmie o qualcos'altro, propio non mi piace...AH CHE DILEMMA.*
[L'Incanto è concluso...Ora sei uno di noi, Charlus...] [Sono di voi?] [ E mi dimostrerai la tua fedeltà.]
Inspira.
Espira.
Inspira.
Espira.
Respira.
Continua a respirare...
Continua a respirare...
Nonostante continuasse a ripeterselo Charlie non
riusciva a tirare un respiro decente, schiudeva le labbra in cerca d'aria, ma
non rusciva a fare altro che tossire schizzando bava
e vomito sulla tavoletta che aveva dimenticato di alzare.
Singhiozzò una parolaccia in direzione dell'uomo che lo studiava dal corridoio
con piglio divertito e gli lanciò addosso un rotolo di
carta igenica per costringerlo ad andarsene- Va via,
stronzo!- rantolò fra le lacrime e la saliva che gli bagnavano il viso- VATTENE
VIA!-
-Ti sei comportato bene, nipote.- disse AmycusCarrow al fagotto rantolante steso per metà sul pavimento e
con la testa praticamente infilata nel water, che aveva preso il posto della
belva assetata di sangue che lo aveva reso orgoglioso come non mai-Non avevi
altre alternateve per dimostrare la tua fedeltà a Tu-Sai-Chi.-
-HO...HO...-
Amycus sollevò le spalle con uno sbuffo- E allora?
Era un traditore.- -Non mi sono reso conto di quello che facevo...L'ho aggredito senza pensare.-
Il potere del tatuaggio gli aveva annebbiato il cervello e lo aveva spinto a
caricare a testa bassa colui per cui si era sacrificato... Serrò i pugni e
rimise un'altro boccone della cena che Emmie gli aveva imboccato con tanta cura, quella che gli
sembrava una vita fa.
-Non ti ha fatto sentire potente?- gli allontanò i capelli dal viso tirandolo
leggermente indietro dal water per guardarlo in viso -Quando hai visto la vita
abbandonarlo, non ti sei sentito un Dio in terra?- -ZIO, STAI PARLANDO DI
MIO PADRE.-
Gli occhi neri di Amycus brillarono di perfidia
mentre il ragazzo con una vera prova di forza si divincolava dalla sua presa e
si alzava in piedi, aggrappandosi al davanzale e alle tendine, spiccandole:
-Che tu hai ucciso.-
A quelle parole Charlie fissò il suo riflesso al vetro della finestra, appoggiò
il viso contro le braccia ripiegate e trattenne un sorriso contro il dorso
della mano, tutto era andato secondo i suoi piani, in un modo schifosamente
perfetto.
-Ho appena chiamato quelli del Ministero.- Alecto
entrò nel bagno e si sedette con grazia sul bordo della vasca- Gli ho detto dove trovare il cadavere di Severus.-
ignorò completamente le condizioni del figlio e le tracce di vomito sul
pavimento e tirò indietro la testa con un sorriso- Mi ha risposto Paciock senior, sai?-
La schiena di Charlie tremò leggermente.
-Sembrava piuttosto scombussolato ...- scoppiò a
ridere, terribilmente divertita al ricordo del tono di voce nasale di Frank- Chissà se quella peste è già schiattata o se sta
ancora agonizzando...-
Una lacrima rigò impietosa il viso di Charlie...
Non poteva pensare a John senza sentire il suo sangue sulle mani...
-Che ne dici di andare a vedere se è ancora vivo, tesoro?- disse spostando gli
occhi nocciola dal figlio al fratello che inclinò leggermente il capo con una mossetta divertita delle labbra- Così, giusto per toglierti
lo sfizio. Giusto per vedere quanto c'ha messo la tua
prima vittima ad andarsene.-
Charlie volse leggermente il capo verso la madre -Se è ancora vivo... la voce
gli tremò in gola, ma gli altri due lo ignorarono -Devo finirlo?-
-Se la cosa ti garba...Sei libero di farlo .-
*°*°*°*°*°*°*°*
Un lenzuolo bianco.
Ecco cosa rimaneva di SeverusPiton.
Un pezzo di stoffa macchiato di sangue, una forma indistinta e una mano che
spuntava da oltre il bordo del panno.
Harry scosse il capo cercando di ricacciare indietro le lacrime che sentiva pizzicare agli angoli delle ciglia, non era il
momento di piangere, serrò le dita a pugno e volse il capo verso il fondo della
strada.
Doveva fare l'uomo anche se aveva voglia di piangere
come un bambino.
Voleva urlare, voleva prendere a pugni il selciato.
Voleva chiedere perdono al cielo, e a sua madre, che sentiva piangere da
lontano... Perchè era tutta colpa sua, se tutto era
andato a puttane a quel modo, non era il salvatore della Comunità Magica, era
un dannato vigliacco che non meritava di essere vivo.
Abbassò il panno sul volto contorto dal dolore e dall'incredulità del Capo Casa
Serpeverde e si passò una mano sul viso, sospirando
dolorosamente mentre Sirius affondava la testa nelle
spalle con una bestemmia- Lo sapevo.-disse voltandosi
verso la folla di curiosi che si era assiepata attorno al cadavere del povero
professore -Si è fatto ammazzare.- deglutì aria -Pensi
che sia stato Charlie?-
-No... Sotto è quasi a pezzi e quel ragazzo.- scosse la testa e sollevò lo
sguardo verso il padrino che si stava tenendo la fronte con una mano- ...No. Non può averlo fatto- Si massaggiò il mento con la
mano mentre studiava il sangue del mago che era andato a raccogliersi in un
rigagnolo, ad occhio e croce era stato colpito da una
ventina di fatture taglienti -Non se n'è andato in silenzio.- spostò lo sguardo
smeraldino alle piccole casette che erano tipiche di Hogsmade
-Qualcuno deve aver sentito.-
-Mando una squadra ?-
-Si...Vediamo di capirci qualcosa.-
C'era qualcosa che non andava, Harry non sapeva cosa, ma la sentiva chiaramente
stonare con il resto della scena del delito, si sfilò gli occhiali e si stropicciò gli occhi nella speranza
di capire.
Cosa? Cosa c'è che non va? Poggiò una mano a terra per fare peso ed alzarsi, Lily lo vide fare forza sulle ginocchia e i
reni, sbandare leggermente, come sbilanciato e ... Cacciare un urlo !-Harry?- chiese avanzando fino a sfiorare il cordone magico
che separava i curiosi dagli Auror -Che succede?- Sirius si fece sotto allarmato da quel comportamento,
studiò la posizione da gatto terrorizzato di Harry, con tanto di schiena
inarcata e occhi sbarrati e stranamente fissi, scese lungo il suo braccio
sinistro e passò alla... MANO DI SEVERUS STRETTA
ATTORNO AL SUO POLSO.
-OH CAZZO!-
Sollevò di scatto il panno e Severus tirò su la testa
con un colpo di tosse e un gemito disperato -S.Lazzaro.-dissero in coro i due Auror
mentre Lily e James superavano correndo il cordone di sicurezza- Sev!- esclamò la donna, crollando sulle ginocchia accanto
all'amico- Oh Santo Dio.-
-Come diavolo?- -Charlie...Lui... Non...- -Charlie!? E' stato lui a ridurti in questo modo!-
[ L'Incanto è concluso...Ora sei uno di noi,Charlus...] [Sono di voi?] [ E mi dimostrerai la tua fedeltà.]
Se l'era ritrovato addosso, l'aveva sbattuto per terra e smaterializzato...
Poi...Poi che diavolo era successo? Ricordava le
fatture, ricordava il sangue...E poi ?...Si portò le
mani al viso per concentrarsi ed estromettere tutto. Gli aveva quasi fatto a
pezzi le gambe, tagliuzzandogli la carne evitando accuratamente la zona
femorale, fatale in causa di taglio o trauma...
[...Mi spiace tanto papà...Dillo anche agli altri...]
-Ha fatto finta di uccidermi...Con l'ultimo incanto,
con quello con cui avrebbe dovuto finirmi ha fermato le emorraggie...Sono
svenuto per il dolore...Alecto ha creduto che fossi
morto per questo non si è avvicinata...- sentì le lacrime scorrere mentre i medimaghi allontanavano Harry per chinarsi su di lui -Mi ha
salvato... Avrei dovuto salvarlo io e invece...PORCA TROIA!!!!-
Harry incontrò lo sguardo dal padre oltre la testa dell'uomo a terra, stavano
pensando alla stessa cosa, poteva chiaramente sentirlo-Se ha sprazzi di
lucidità.- disse Prongs lentamente -Questo significa
che in qualche modo che le sue capacità di Occlumante
sono ancora in piedi.-
-E allora?- chiese Lily allarmata mentre stringeva la mano sinistra del suo
migliore amico fra le sue -E' una cosa positiva.-
-Più che positiva...- mormorò assorto Harry-
Professore, chi è stato a completare l'incanto di asservimento?-
-Voldemort.-
L'Auror annuì leggermente mentre cercava di reprimere
il pensiero che gli era scoppiato in testa con la
potenza di una bomba, conosceva bene le capacità di legilimens
di Sirius e sua madre "Lo posso salvare solo
io..." si disse aggrottando leggermente le sopracciglia "... E ora
che mi guadagni il titolo di messia."
-HARRY JAMES POTTER!-
-Uhn?- Conosceva quel tono di voce isterico, di
solito preannunciava mazzate a valanga, si volse e
infatti trovò la fonte della sua frattura nasale, in compagnia di Ron Weasley.
"Vedere quei due assieme...Mi fa paura."
-Vieni subito qui.- mormorò Ron lugubre mentre Draco faceva scrocchiare le dita in un modo che voleva dire
"O vieni qui con le tue gambe, o ti strappo un
femore e lo uso come mazza da Quiddich."
-Arrivo.-
*°*°*°*°*°*°*°*
Nell'aprire gli occhi John intravide la luce del sole risplendere in un
abbagliante gioco di forme sul pavimento coperto di bende e sangue....In un primo momento si sentì confuso, come faceva a
essere ancora vivo? L'ultima ricordo abbastanza chiaro
che aveva erano le grida di Draco, e i singhiozzi di
sua madre che lo imploravano di non morire: "Meglio !" si disse, ma
avvertì comunque la certezza che qualcosa non andava e avvertì la peluria delle
braccia e della nuca rizzarglisi con un fremito.
Dopo qualche istante si rese conto che cosa non andava..
...Il silenzio...Quell'idiota se ne era andato
davvero...
Un lamento gli sfuggì dalle labbra, e immediatamente sentì delle dita scorrere
fra i capelli, aprì gli occhi e si rese conto di vederci molto meglio senza la
frangia davanti al naso. Mosse il capo a piccoli scatti finchè
non incontro i contorni di una figuretta con lunghi riccioli
castani e sorrise riconoscendola:-Emmie.-
-Dovresti tagliarti i capelli.-
-Ci perderei in fascino.-
-Saresti bello comunque.-
Si sollevò un pochino per appoggiargli un bacio sulla fronte e quando si
allontanò si rese conto che aveva perso di nuovo conoscenza. Erano ore che andava
e veniva dal mondo dei sogni, aveva avuto due arresti cardiaci, aveva perso il reno sinistro e si parlava di trapianto perchè
l'altro era rimasto danneggiato durante una delle ultime crisi, quella che
aveva lasciato quel disastro di bende e sangue sul pavimento "Charlie..." pensò sconsolata "Guarda che hai
combinato."
Appoggiò il capo contro la spalla del cugino e inghiotti un paio di singhiozzi,
non voleva piangere, a causa della luna piena voleva prendere a botte AlectoCarrow, tirarle il collo con
le sue mani, perchè era tutta colpa sua.
-Come sta?-
La grifoncina tirò su la testa di scatto, si guardò
attorno e:... -Charlie!- esclamò in direzione della
povera anima appoggiata al battente della porta. Balzò in piedi e senza
pensarci gli buttò le braccia al collo, stringendolo forte e piangendo senza
ritegno contro la sua guancia.
-Come sta?- lo sentì ripetere stancamente.
-Male Charlie...Male...-
-Davvero?-
-Si, ha perso il rene sinistro e l'altro non funziona bene...-
Lo sentì tremare fra le sue braccia e lo strinse con più forza, prima di
lasciarlo avvicinare al letto. Lo vide sospirare a occhi chiusi prima di
appoggiare qualcosa nella mano aperta di John...- Vedi
di non morire gattaccio...- gli disse mentre gli chiudeva le dita a pugno,
stringendo forte- ...Sei la mia unica speranza.-
John socchiuse gli occhi e Charlie abbozzò un sorriso mentre gli lasciava
andare la mano. Si fissarono per un lungo momento, poi John -Che ti ha messo in
mano?- gli chiese Emmie avvicinandosi. Gli aprì delicatamente
il pugno e prese il pezzettino di carta arrotolata che Charlie gli aveva fatto
stringere a forza. Lo aprì e una fitta le percorse la
bocca dello stomaco.
-Che c'è scritto?-
Emmie sollevò gli occhioni
color miele verso il cugino.
"RICORDA
LA PROMESSA...LA PROSSIMA VOLTA...UCCIDIMI
..."
John volse il capo sul cuscino, serrando i denti nel labbro inferiore, mentre Emmie si lasciava cadere seduta con un gemito sofferto -
Quell'idiota.- mormorò abbassando lo sguardo per non vedere le lacrime che John
stava cercando di trattenere mordendosi a sangue - Quell'idiota!-
Fine prima parte...
Ammettetelo fans di Severus...Per un momento avete creduto che Charlie l'avesse
ammazzato sul serio!XD
Un grazie ENORME a: Finleyna 4 Ever:
*stesa a terra* ecco cos'era quel cerchio alla testa che sentivo, per fortuna,
credevo che fosse una fitta d' ictus, che
sollievo...XD GRAZIE X IL COMMENTO!
Shin_86: Il padre ha perso una gamba e il figlio si è rassegnato a morire... Uhn... Come sono cattiva! XD
Ancora poco e la tua curiosità sarà soddisfatta GRAZIE X IL COMMENTO!
luxu2: Si tranquilla, sto bene, anche se, ti dirò,
iniziò ad avere una strana sensazione qua al braccio sinistro...Come un
fastidio...Sarà un infarto!? XD A parte gli scherzi, volevo farmi perdonare per
non aver aggiornato per tanto tempo, così ho aggiornato a raffica >///<
... Non posso dirti se John se la caverà, non voglio mica bruciarti la fic adesso che sta finendo, sarebbe uno spreco ,no?! Baciotti e GRAZIE X IL
COMMENTO!
lyrapotter: Dichiarazione?
Dichiarazione? CHE DICHIARAZIONE? *afferra lyra per
le spalle e improvvisa un'esorcismo*
Esci da questo corpo demone dello yaoi! Abbandona
questa ragazza!!!! Oddio sono circondata, questa è la
prima ship acclamata a furor di popolo che mi capita
di vedere in una mia fic, neanche Jolie e James fanno
quest'effetto a voi lettori... * spalanca la finestra e tenta di buttarsi di
sotto, ma si ricorda di essere al primo piano e rinuncia...*
Eddai ammettilo far diventare 'Tappo' un Mangia Morte
è stata una genialata, mi sono congratulata come me
stessa a fine cappo!XD Senza contare che spedendo John all'ospedale con i reni
fottuti, gli abbiamo dato anche un bel bagaglio di sensi di colpa che
difficilmente riuscirà a smaltire dato il debole che ha per il nostro coccolo.
Adoro tormentare i miei personaggi...XD Approposito, te lo sei chiesto se l'angioletto dotato di
corna e forcone piace Tapppo?! * scippa le alucce, l'aureola, le corna e il forcone a John e se la
mette lei* questa è stata la domanda del giorno, in casa mia, dato che ho la nipotina in fibrillazione per la fine della fic e a tentato di forzare il mio pc,
per leggere la fine in anteprima. A parte gli scherzi, sono ancora in tempo a
modificare la fine della fic e fare i fans del paring contenti, ma non
so se farlo sul serio...CHE DILEMMA. PS: La reazione
di Jolie ti ha sorpreso? Andiamo, per una pazza violenta come lei, è stata fin
troppo calma. XD
Inside: * legata ai binari del treno* mi sa che la brutta piega è per me... 0____0
Harry distolse lo sguardo dalla cintura
che faticava ad allacciare e lo portò sul padre, appoggiato al battente della
porta, mani in tasca e sguardo leggermente annoiato, la frenesia malata che lo
stava spingendo verso Voldemort non sembrava stupirlo più di tanto e infatti
mormorò - Sei la persona più prevedibile che io conosca.- Si passò una
mano sul viso con un sorriso stanco e si stropicciò gli occhi col dorso della
mano, spingendo gli occhiali verso la fronte per toglierli d'impiccio dalla
faccia - E anche la più avventata.-
-Non accetto da te una simile critica.-
-Chi ha datto che è una critica!-
-E allora che vuo...- spalancò gli occhi
e portò una mano al fianco sinistro, giusto in tempo per sentire la bacchetta
staccarsi dalla fodera che la costudiva con un "crack!!" e
sfrecciare verso la mano aperta di James - Telecinesi.- disse semplicemente
l'animagus mentre chiudeva il pugno con un ghigno divertito.-Papà!- urlò
immediatamente l'Auror mentre il professore faceva saltare nel palmo della mano
l'arma che aveva appena scippato, quei trucchetti da mezzo- prestigiatore lo
divertivano sempre molto, peccato che Harry non fosse nelle condizioni di
apprezzarlo- STUPIDA BESTIA RIDAMMI LA BACCHETTA!-
-Ehi! Che modo è di parlare al proprio
padre?-
-Farò anche peggio se non mi ridai la
bacchetta!-
-Che fretta hai? Ormai il peggio si è compiuto
o no?-
-Sì...Si è compiuto.-si volse a battere
le mani contro il muro, i sensi di colpa gli stavano letteralmente mordendo il
culo, doveva fare qualcosa o sarebbe scoppiato come una bomba -Ma questo non
significa che dobbiamo starcene qua con le mani in mano!-
-Tesoro o farsi prendere dal panico non
serve a un cazzo.- le spalle di Harry tremarono leggermente e lo sguardo color
castagna di James si addolci un poco- Ti farai solo ammazzare cosìe non va bene. Hai una moglie e tre figli
ricordatelo,non puoi fare cazzate, nonpuoismetteredipensare!-
Harry si volse con un'espressione da
foca antartica maltrattata e l'animagus si spettinò in preda a un leggero senso
di colpa, detestava fare la voce grossa con i suoi figli, sospirò e andò a
sedersi sul letto con un leggero lamento - Lo so che ti senti in colpa, ma devi
capire che Jolie non ci stava molto con la testa quando ti ha aggredito, aveva
bisogno di prensersela con qualcuno e tu eri là... si allungò a prenderlo per
un braccio e lo trascinò a sedere accanto a sè -Il perfetto capro espiatorio.-
-Jolie ha ragione... È colpa mia.-
James chiuse gli occhi, quando Harry si
metteva in testa una cosa era impossibile fargli cambiare idea. Era come sua
madre -Amore.- sbuffò sfinito, mentre passava un braccio attorno alle spalle
del figlio e appoggiava la fronte contro la sua tempia,strofinando leggermente
.
-Amore un cazzo...papà. -
-Non dire parolacce.-
-Uhn...-
La porta si aprì lentamente alla loro
sinistra, i due si volse senza sciogliere il loro abbraccio e per l'ennesima
volta Jolie si sentì l'esclusa della famiglia, gonfiò leggermente le guancie e
si tirò indietro di un passo- Cercavo Sirius.- mentì quasi offesa da
quell'intimità -Scusatemi.-
Harry balzò in piedi e la ragazza
richiuse la porta con un gesto snervato, sapeva tutto della vita di suo
fratello, che era stato trattato come un'impiccio da quegli inutili babbani
dei Durseley, che gli era mancato tanto affetto nella vita, ma non trovava
comunque giusto che lei fosse tenuta da part.... Spalancò gli occhi e per
riflesso appoggiò le mani sul braccio che le aveva stretto le spalle, tirandola
indietro fino a farla sbattere contro un ampio torace .
-Harry?- chiese senza voltarsi.
-Ti voglio bene Jolie...Ti voglio tanto
bene.-
La rossina socchiuse le labbra sorpresa,
era la prima volta che suo fratello aveva un simile slancio d'affetto nei suoi
confronti, lo sentì appoggiare una guancia contro la sua nuca e inspirare a
fondo -Io...Io pure Harry....- balbettò confusa e presa decisamente in
contropiede da quel comportamento, a suoi occhi completamente assurdo- ...Pure
...-
-Ti ho adorata dal primo momento che sei
venuta al mondo, scusami se non sono stato un buon fratello. Avrei tanto voluto
esserlo...Davvero...- le poggiò un bacetto fra i boccoli rossicci e Jolie fu
attraversata da un orribile presentimento. Per quale motivo le stava parlando a
quel modo, fece per voltarsi, ma Harry ci stava davvero mettendo impegno a
tenerla ferma- HARRY!- si lamentò scalciando con un piede.
-E non pensare che mamma e papà non ti
vogliano bene...Perchè te ne vogliono eccome.- allentò leggermente la presa, e
appoggiò per un momento la fronte contro la nuca della sorellina, che stava
iniziando a capire che quello era un discorso di addio, per mettersi in pace la
coscienza in caso di fallimento della missione che si era proposto per lavarsi
la coscienza - Ci vediamo Lie.-
-NO!-
Si volse e con un orrore si rese conto
che il corridoio era vuoto, si guardò attorno in panico mentre realizzava la
portata di quello che era successo-Quello scemo.- singhiozzò battendo i piedi
per terra - Quello scemo!-
"Essere un buon fratello non
significa farsi ammazzare!"
*°*°*°*°*°*°*
L'aria si stava facendo estremamente
pesante sul suo viso, John aprì gli occhi sul suo fitto macchiato della sua
camera per poi portarlo a chi sentiva appoggiato alla sua spalla, Emmie non lo
aveva lasciato solo un momento a differenza di sua madre, troppo tenera per
guardarlo spegnersi come una candela- Emmie.- bisbigliò sotto la mascherina -
Emmie...-
La ragazzina sollevò il capo -Che c'è?-
-Emmie.-
-Dimmi sono qui.-
John sorrise e Emmie sentì per
l'ennesima volta gli occhi riempirsi di lacrime, le ultime analisi davano
Neville e Frank, incompatibili per un porribile trapianto "E' nelle
mani di Dio." aveva detto Draco a testa bassa.
-Non è comico che l'unico compatibile
sia Charlie?-
Emmie annuì senza staccare gli occhi da
quelli tragicamente divertiti del cugino, nella disperata ricerca di un
donatore Draco si era imbattuto nella cartella clinica dell'unico papabile per
quel ruolo "Charlus Piton." -Ce la faranno a portarlo
indietro... Sta tranquillo.-
-Mi dispiace solo di non poterlo
gonfiare di botte per la stupidata che ha fatto...- rantolò abbassando le
palpebre, parlare, rimanere sveglio , stavano diventando degli sforzi immani...
Stava davvero morendo, riusciva a capirlo perfettamente-...Ha venduto l'anima
al diavolo per salvare il padre e adesso aspetta di morire per liberarsi..-
tossì saliva leggermente rosata contro le pareti della mascherina che gli
coprivano la bocca - Dio santo sembra uno di quegli eroi da tragedia sfigati al
massimo.-
-Non parlare così.-
-Sto morendo biscottino.-
-No...- Emmie gli strinse le spalle con
un braccio e schiacciò la fronte contro la sua tempia, glie l'avevano detto che
molto probabilmente John non sarebbe sopravvissuto, ma non voleva sentirglielo
dire- Non è vero! Non è vero!-
-Si invece...-
-John...Non dirlo, ti prego...-
-Non mi pento di niente.-
Non sembrava vederla più, Emmie gli
prese il viso fra le mani e si rese conto che la vista l'aveva veramente
abbandonato "E' uno dei primi sintomi del blocco renale..." si
disse in panico. Premette il pulsante di chiamata degli infermireri con il
cuore in gola - ...Di a mia madre, a mio padre e a mio fratello, che li ho
molto amati.-
-Glie lo dirai tu idiota!-
-Agli altri...Che gli ho voluto davvero
bene.-
-Oddio non può essere.-
-E a Charlie che non ce l'ho con lui per
quello che ha fatto...-
-John...-
-Grazie per essere stata con me fino
alla fine Emmie... Ti sei rivelata essere l'angioletto che sembri...-
Draco fu il primo ad entrare seguito a
ruota da un paio di infermiere- Emmie va fuori.- disse dopo un'occhiati ai
monitor sopra la testa di John- Piccola va fuori.-Una grassa infermiera prese la ragazzina per
le spalle e la portò dolcemente di fuori . Emmie si schiacciò piangendo contro
il vetro che separava la camera dal corridoio, non stava succedendo davvero...Non
stava succedendo davvero!
-Oddio Charlie che hai fatto...Che hai
fatto!-
A Carrow Manor Charlie vide un bicchiere
creparsi e spaccarsi sotto i suoi occhi, allontanò la mano di scatto e la fissò
per un momento prima di portarsela al petto con una smorfia "Che
diavolo?" pensò guardando verso la finestra aperta "Che brutta
sensazione..."
*°*°*°*°*°*°*
-James!-
-'More giusto te cercavo...Mi sistemi il
colletto della giacca?-
Si volse a dare la schiena alla ragazza
sorprendendosi quando questa lo costrinse a rigirarsi verso di lei prendendolo
per le spalle- Che c'è?- le chiese allarmato, prendendole il viso fra le mani
-Jolie...Perchè piangi?-
Lo sguardo della ragazza si fermò sulle
scarpe dell'animagus poi salì su, fino al suo viso -Stai andando da Voldemort,
vero?- gli chiese con un filo di voce, divincolandosi dalla sua presa con un
cenno brusco del capo - Vuoi farti ammazzare anche tu!-
-Perchè chi altro sta andando?-
-Harry.- James emise un fischio sorpreso
e Jolie sospirò snervata roteando gli occhi al soffitto, sapeva benissimo che
Jamese non era tipo da poter essere
fermato quando si metteva un'idea in testa- Da che siamo venuti al mondo non
abbiamo avuto un attimo di pace.- gli disse senza rendersene conto-Pensi che ne
avremo mai?-
-Finchè Voldemort è vivo, no.-
-Sono stanca.-
-Io anche Jolie... Non siamo stati
cresciuti come normali bambini e ne stiamo pagando adesso... - le portò un
ciuffetto dietro l'orecchio avvicinando il viso al suo per poter respirare il
suo profumo - Bambini soldati, e così che ci definirebbero se ci pensi...-
strofinò la guancia contro la sua ...Lui e i suoi comportamenti da cane,
pensò vagamente Jolie mentre soffocava un sorriso - Ma non possiamo arrenderci
.-
-Sarebbe più facile.-
-Facile si...- le sollevò il mento con
un cenno della mano- Giusto un po' meno.- le leccò una guancia e la ragazza
aggrottò un sopracciglio con la sua migliore aria "Allora vuoi proprio
morire cagnaccio!"
-Scusa, ma leccarti era nella mia lista
da fare prima di crepare-
-E che altro ci sarebbe in quella lista
scusa?-
James fece per risponderle quando la
porta si aprì e Ted entrò - Andiamo?- chiese, guardò James, poi Jolie, poi
James -Che hai da fissa...?- si lasciò andare ad un lamento schifato mentre
sollevava di scatto le braccia. Quel pazzo scappato dal manicomio,che in teoria era il suo migliore amico, gli
aveva appena afferrato il viso fra le mani e schioccato un bacio a pernacchia
sulla guancia -CHE DIAVOLO TI PRENDE DEVIATO?!-
-
Ti voglio bene pure io Teddy!-
-Che ti sei drogato?-
-No, perchè?-
-Tu baci le persone senza motivo?-
-Che motivo ci dev'essere?-
-C'è qualcosa di profondamente sbagliato
in te, lo sai vero?-
-Coccolo ti avessi ficcato la lingua in
bocca...-
-Ci mancherebbe solo questo ...-
James gli passò un braccio attorno al
collo e dopo un'ultima occhiata a Jolie uscì assieme a lui, la ragazza sapeva
benissimo per quale ragione era saltato addosso a Ted a quel modo, la voleva
far ridere per non farla pensare al pericolo a cui stava correndo incontro.
-Che idiota...- pensò.
PECCATO CHE FOSSE ORMAI IL SUO IDIOTA...
L'UNICO DI CUI MAI AVREBBE PIU' POTUTO
FARE A MENO...
*°*°*°*°*°*°*
-Devo dire che Alecto ha fatto davvero
un buon lavoro con te, Charlus.-
Charlie sollevò lo sguardo dal libro che
teneva fra le mani e terrificato lo tenne fisso di fronte a sè. L'educazione
avrebbe voluto farlo voltare verso l'uomo che l'aveva raggiunto in biblioteca,
il buon senso farlo scappare dalla parte opposta e quel minimo di istinto di
sopravvivanza che gli era rimasto in corpo farlo armare e combattere.
-Desiderava un figlio potente da donare
alla causa per questa ragione si è data a Severus, quella sera che era troppo
sbronzo da capire chi aveva davanti... Voleva un corredo genetico di prima
scelta e devo dire che ha scelto il migliore della lista...La tua abilità di
Legilimens ha del portentoso.-
Il ragazzo spalancò la bocca in un un
urlo muto "Ha capito che ho manipolato le percezioni di mamma e zio per
fargli credere di aver assistito a un omicidio, quando invece è stata solo una
mezza aggressione..." deglutì aria e un rivolo di sudore gelido gli
scivolò lungo la schiena fino alla cintura dei pantaloni e adesso che poteva
fare? Istintivamente abbassò lo sguardo al tatuaggio che gli occupava
l'avambraccio destro "Niente... Con questo può uccidermi a
distanza..."
-Davvero Charlus sono colpito.-
Charlie volse leggermente il capo e
Voldemort tirò le labbra sottili in un sorriso genuinamente ammirato- Hai preso
molto dell'intelligenza di tuo padree
della furbizia di tua madre...- si lasciò il mento con aria pensierosa mentre
il ragazzo arretrava incosciamente spalle al muro - E' questo buon cuore che
non capisco da dove ti venga...-
-Ho avuto una bella vita ...-
-Davvero? - puntò gli occhi color
vinaccia verso il ragazzo e inclinò leggermente il capo con aria interessata,
socchiudendo leggermente le palpebre -Dimmi.- disse prendendo una sedia - Che
padre è stato il caro Severus?-
-Un ottimo padre...-
-Si...Deve amarti molto...Ha cercato di
riscattare la tua anima, prima che tu arrivassi si era offerto come merce di
scambio. La sua vita per la tua, ti dirò Charlus, per un momento miha quasi commosso...- ridacchiò scrollando il
capo con una mossetta divertita delle spalle, era agghiacciante, nonostante il
tono di voce posata e l'aria tranquilla, Charlie si sentì con entrambi i piedi
in una fossa senza nome -... Era quasi tentato di accettare, ma ora mi rendo
conto che avrei perso un'ottimo elemento se l'avessi fatto...-
-Sono in grado di resistere al marchio.
-Si ho visto...- appoggiò il mento nel
palmo della mano e sorrise dolce- Ma se c'è una cosa che l'esperienza mi ha
insegnato è che tutti hanno un punto debole...- tirò le labbra in un ghigno
satanico -'Tappo.'-
Charlie sentì il sangue presente nel suo
corpo ghiacciare.
-Vieni con me ragazzo.-
Si alzò e con un cenno della testa fece
segno al ragazzo di seguirlo. Charlie gli andò dietro come un cagnolino a testa
bassa, imboccarono la porta della biblioteca e si ritrovarono in un ampio
corridoio illuminato da luci al neon. Charlie si guardò attorno confuso per poi
trasalire al tocco della mano di Voldemort sulla spalla - Quella bella
bambina...- disse al suo orecchio- Non è la nipote della dolce Andromeda?-
-Emmie.-
Stava piangendo appoggiata a un muro,
Charlie sentì una stretta al cuore, l'affetto che portava ad Emmie era
equiparabile a quello che avrebbe potuto avere per una sorellina -Che è
successo?- Si era già reso conto che Emmie non poteva vederlo, per questo si
era rivolto al mago alle sue spalle.
-Avvicinati.-
Trascinando i piedi si portò accanto
alla ragazzina, era appoggiato a una specie di pannello di vetro, stava
piangendo e mormorando qualcosa assieme, il ragazzo piegò leggermente il capo
per afferrare le sue parole"Charlie che hai fatto!"
-Cos...- Si volse verso e quello che
vide rischiò di fermargli il cuore, appoggiò le mani al vetro e senza
rendersene conto diede una violenta testa per farsi male - Dio...No.- mormorò
sentendo le ginocchia cedere, mentre dalla camera di John si levava un fischio
acuto- L'ho ammazzato.-
-Non ancora.- rispose gioviale Voldemort
- Diciamo che può ancora essere salvato...- si schiarì la voce-Oh meglio...Io posso ancora salvarlo.-
-Davvero?-
-Mi giuri fedeltà?-
Un singhiozzo soffocato di Emmie
distolse per un momento l'attenzione di Charlie da Voldemort, fissò la piccola
schiena della grifoncina, piegarsi e ansimare soffocata dal pianto -Lo
salverete?- chiese serrando i pugni in colpa come mai nella sua vita -Me lo
promettete?-
-Vivrà una vita lunga e felice...- mosse le
mano con noncuranza- Se tu giuri di mettere il tuo talento al mio servizio...-
puntò lo sguardo rossastro in quello color pece del povero ragazzo - ...
Allora? Hai deciso? Il povero John non ha molto tempo... Il cervello dopo due
minuti di ipossia muore e dopo, anche con tutta la buona volontà non potrò fare
nulla per portarlo indietro...-
......
Draco lasciò cadere le braccia con un cenno sconsolato del capo e guardò verso
il pannello di vetro dove Emmie lo fissava implorante, scosse il capo e la
ragazzina emise un urlo lancinante mentre crollava in ginocchio- Ora del
decesso.- cominciò con un filo di voce- 9 e...- lasciò andare il lembo del
lenzuolo che stava portando verso il viso del morto e con un salto andò a
battere contro il defibrillatore alle sue spalle -Oh Merlino!-
John aveva appena aperto gli occhi con
un colpo di tosse e si era girato a guardarlo col fiato corto -John.- mormorò
mentre il resto dell'equip medica si guardava in faccia incapace di dare una
spiegazione a quel ritorno dal mondo dei morti- Non è possibile...- disse un
tirocinante -Il cuore era fermo!-
La porta si spalancò e Emmie entrò
inciampando nei suoi piedi. Incurante del sangue e delle condizioni di
incredulità dei medici attorno a lei, si buttò piangendo addosso al cugino che
ricambiò debolmente il suo abbraccio, poggiandole una mano in mezzo alla
schiena. Sollevò leggermente il capo e oltre la spalla di Emmie, accanto alla
porta intravide un ombra familiare che lo salutò con un cenno dolce della mano
prima di sparire in una vampata di fumo nero.
-Tappo?- bisbigliò.
Emmie sollevò il capo, lo guardò, poi si
girò verso la porta- Non c'è nessuno John.- gli disse dolce, guardò Draco , ma
anche lui stava guardando verso la porta con le sopracciglia bionde leggermente
aggrottate -L'hai visto anche tu?-
-Si era Charlie... E alle sue spalle
c'era Voldemort.-
*°*°*°*°*°*°*
-Non ci posso credere!-
-Prongs vuoi smettere di lamentarti!-
-Sembri una caffettiera e che cazzo!-
-NON CI POSSO CREDERE!-
-E che palle! Che ha sta macchina che
non va?-
-E' un Impala, ti avessi portato una
cinquecento avrei capito, ma questa è una signora brum brum...- Sirius passò
una mano sul cruscotto dell'auto mentre incontrava lo sguardo vagamente
schifato di James, mezzo allungato sul sedile posteriore- Dai goditi il giro
che siamo quasi arrivati.-
-Carrow Manor e alla fine di questo
sentiero.- disse Remus chiudendo la cartina che Ron aveva abilmente fatto
sparire dagli archivi del Ministero-... Ancora 10 minuti e saremo lì.-
James si tirò a sedere composto- Ci sono
i vostri figli là, come diavolo fate a stare tanto tranquilli? Il mio è un uomo
adulto e sto per sentirmi male per la pena, i vostri sono dei ragazzini e siete
freschi come una rosa.- si massaggiò le tempie con due dita, proprio non
riusciva a capire perchè avevano deciso di andare in auto- E che cos'è una
cinquecento, scusa?-
Remus rise mentre abbassava il
finestrino e tirava fuori il gomito-Stiamo andando in auto per eludere il sistema rilevamente magico di cui
c'ha parlato Severus ricordi?- gli disse col suo tono da papà Orso
accondiscendente mentre si girava a guardarlo-... I ragazzi faranno da esca,
smaterializzandosi in ogni parte del Castello confondendo le guardie e noi
entreremo indisturbati...-
-Si me lo ricordo il piano.-
-E allora che c'è che non va?-
Lo sguardo nocciola di James si portò su
Sirius- Beh.- disse grattandosi una guancia- Sono preoccupato per il
figlioccio.-
-Per Jimmy? Perchè?- che padre snaturato
lui al suo primo genito non aveva minimamente pensato, come Andrea era
preoccupato per Joel che aveva solo 14 anni.James tornò a stravaccarsi con uno
sbuffo- Già Jolie ce l'ha con me... Se dovesse succedere qualcosa a James,
penso che mi ucciderebbe.- rise all'espressione perplessa dei compagni
malandrini -...Mi sa che ce l'hanno fatta a mettersi assieme.-
-Era quasi ora!- esclamò Remus
-Si è fatta abbracciare.- disse James-Io
ha sua madre sono riuscito ad abbracciarlo dopo fidanzati.- tornò a Sirius ...Perchè
non sembrava sorpreso?
-Si, stanno assieme.-
-E chi te l'ha detto?-
-James.-
-Davvero?-
-A me mio figlio dice tutto.-
-Beato te, per cavare qualcosa di bocca
a Ted bisogna usare le tenaglie- si lamentò Remus affondando nel sedile con uno
sbuffo.Sirius e James scoppiarono in un'unica risata- Chissà da chi avrà
preso!-
*°*°*°*°*°*°*
-Bene arrivati, com'è andato il giro?-
-Ted...Cazzarola puzzi quanto una
latrina.-
-Dove diavolo ti sei infilato ragazzo
mio?-
Il giovane licantropo scoccò un'occhiata
assassina al padre, che si era turato due dita al naso, a James, che si era
allontanato di una decina di passi, poi con fare molto canino si scrollò di
dosso la fanghiglia appiccicosa che lo ricopriva dalla testa ai piedi- Siamo
finiti nelle fogne.-
-Come diavolo avete fatto?-
-Non lo so...Non me lo chiedere...Non
voglio pensare a quello che è successo la dentro.- rabbrividì schifato al
massimo e i tre malandrini si scambiarono un'occhiata perplessa. Avevano
lasciato l'auto all'inizio del lungo viale che portava a Carrow manor, neanche
due passi e dal lato sinistro della foresta che il sentiero tagliava in due
avevano visto spuntare quella specie di troll infangato che Remus aveva
riconosciuto come suo figlio solo grazie agli occhi color caramello che
spuntavano da sotto la frangia impastata.
-James e Joel dove sono?-
-James l'ultima volta che l'ho visto era
nella biblioteca, Joel è andato a dare un'occhiata nelle segrete...- strizzò la
camicia e qualcosa che è meglio non trascrivere schizzò a terra fra i quattro
maghi.
-E che schifo...- mormorò Lupin tirando
fuori la bacchetta - Un incantesimo gratta e netta non sei capace di far...- si
bloccò alla vista dello sguardo spiritato del figlio e degli amici accanto a
lui -Che avete?-
-Papà girati.-
Remus si volse e lo stesso urlo degli altri tre maghi gli si strozzò in gola,
l'auto di Sirius stava piombando su di loro a folle velocità. Corsero per una
decina di metri poi si buttarono per terra, James e Sirius a destra del
sentiero i due Lupin a sinistra, in una sorta di avvallamento del terreno.
-Chi sta guidando la macchina?- chiese Prongs all'amico ribaltato accanto a
lui. Sirius affondò una mano in una tasca del giubbotto e tirò su un mazzo di
chiavi: - Non dirmi che è stregata!- urlò Remus dall'altra parte della strada.
-Lo sapevo! Lo sapevo che sti trabicoli
babbani portano guai.- si lamentò James che stava cercando di rotolare in
posizione seduta, disincastrando la testa da sotto la gamba sinistra di
Sirius.Infondo alla strada la macchina fece retro marcia e tornò indietro
piombando sui due licantropi ancora mezzo incastrati nella fossa in cui erano
caduti.
-AIUTO!-
-FINITE
INCANTATEM!-
Padre e figlio riaprirono gli occhi con
la stessa smorfia, che si tradusse in un in un espressione sollevata alla vista
del mago che aveva bloccata la macchina assassina. Lo sguardo smeraldino di
Harry saettò da Remus e Ted e le loro faccie da "Urli di Moonk"
a James e Sirius, che stavano ancora lottando per tirarsi in piedi- Siete
incredibili.- disse lasciando crollare le spalle con uno sbuffo deluso da tanta
"malandrinaviltà" - Se vi fate prendere dal
panico per così poco, come cazzo si fa, uhn?-
A differenza di Ted, Harry era sporco di
fuligine, sembrava uno spazza camino scivolato lungo un comignolo, invece di
ringraziarlo Remus scoppiò a ridere indicandolo e James e Sirius si lanciarono
in una decina di battutine su spazza camini,su Mary Poppin che non la da via
facilmente (indovinate cosa) &Co, solo Teddy sembrava felice di
vederlo- Grazie! Grazie! Grazie! -
-Prego.-
Gli si buttò in ginocchio e gli
abbracciò una gamba a mò di cagnetto in calore e continuò a ringraziarlo mentre
strofinava la guancia contro il tessuto del suo giubbotto. Harry lo fissò
sbalordito per poi realizzare, si, anche lui era in vena di sparare vaccate-
Jolie non era con te?- gli chiese a voce volutamente alta, attirando
l'attenzione di tutti i Malandrini su di lui.
-Jolie!- esclamò James -Anche la mia
bambina è venuta!?-
-Perchè, avevi qualche dubbio?- gli
rispose Tedper poi tornare a Harry- E'
con Ron e Joel, sono andati a vedere nelle segrete...- tirò fuori dalle tasca
una specie di trasmittente - Lie.- chiamò avvicinandola alla bocca.
-Hola mi amor!- rispose una vocetta che
fece tirare un sospiro di sollievo ai due Potter -Què tal?-
-Estupendamente bonita...Dove siete?-
Jolie spostò lo sguardo dalla
trasmittente a Joel che le camminava avanti, tenendo alta la bacchetta che
usava come torcia -Sembra la strada per l'inferno...- rispose rabbrividendo un
pelo mentre scendeva l'ennesimo gradino intagliato nella roccia - James è con
te?-
-Tuo padre si... Il tuo ragazzo,no.-
-FOTTITI.-
-Anch'io ti amo.-
-STRONZO!- chiuse la
comunicazione con una mezza pernacchia e scese gli ultimi scalini rimasti con
un balzo -Destra o sinistra?- chiese lanciando un'occhiata forse il lato destro
del lungo corridoio in cui erano finiti, girandosi verso l'unico adulto
presente: -Allora...- Ron si massaggiò la fronte con due dita - Jolie...Noi
andiamo di qua...Tu Joel di là.-
Il ragazzo annuì -D'accordo...Il randez
vous è al nostro incontro.-
*°*°*°*°*°*°*
Le segrete erano rischiarate da torce fissate a
sostegni fissati nella parete, oppure montati su alti pali di legno saldamente
piantati su cavalletti di ferro battuto, decorati con teste d'elfo stilizzate e
ali di pipistrello -Ho paura.- mormorò Jolie, mentre tratteneva il respiro per
l'ansia -Ripetimi per quale motivo siamo scesi in questa specie di anti-camera
dell'inferno.-
-Potrebbe esserci qualche prigioniero da liberare.-
-Si però...- Si bloccarono allarmati dall'improvviso
grattare che si era levato da una cella alla loro sinistra, si fissarono
terrificato per poi voltarsi verso la porta di legno che sembrava tremare
leggermente - Lo senti anche tu...O sono impazzita del tutto?- bisbigliò Jolie
mentre Ron sollevava lentamente la bacchetta.
-Sta indietro .- deglutì aria -Alohomora.-
Un lugubre cigolio di cardini spezzò quel lugubre
rumorino, Ron afferrò il pomolo e spinse leggermente la lastra di legno,
serrando la presa alla bacchetta pronto a rispondere a qualsiasi attacco -C'è
qualcuno?- chiese guardandosi attorno -Ehi...-
-Lumos.- esclamò Jolie alle sue spalle. Una luce
giallina si levò nella cella illuminando il fagotto che era andato ad
accucciarsi contro il muro di fondo -... Ehi!- chiamò ancora Ron- Sei ancora
vivo?-
Una testa spelacchiata si alzò dal pavimento e un
paio di occhi neri si portarono verso i due maghi dell'Ordine- Cazzo...Non è
possibile.- mormorò Ron mentre lasciava cadere la bacchetta -Alecto Carrow!-
-Si...E voi chi siete?-
-Che diavolo ci fai tu qui?- sbottò Jolie ignorando la
sua domanda e avvicinandosi per guardarla meglio in viso. Nonostante le piaghe
e lo sporco era lei, senza ombra di dubbio. La Mangia Morte la fissò
per un lungo momento -Lily?- chiese squadrandola da capo a piedi, ricordava
bene la cameriera personale di Narcissa -In che anno siamo?-
Jolie cercò lo sguardo di Ron l'aveva scambiata per
sua madre -2014.- rispose il mago -E' lei non è Lily, ma sua figlia Jolie.-
Alecto spalancò le labbra secche in un espressione
sbalordita -Sono qui da cinque anni...Da quando ho portato mio figlio da suo
padre.- si guardò confusa le palme delle mani-Charlie...-mormorò realizzando il tempo che aveva trascorso in quella
cella el'identità assieme l'età della
ragazza che aveva davanti-Dov'è il mio Charlie?-
Ron si girò verso Jolie che come lui non ci stava
capendo un tubo di quello che stava succedendo-Charlie è un Mangia Morte.- rispose brusco -...Per colpa tua.-
-Cosa? NO!-
-Si...-Jolie si avvicinò alla donna a terra -...Sei
stata tu a volere che seguisse le tue orme... -piegò le ginocchia per portarsi
al suo stesso piano
-...L'hai quasi ammazzato per portarlo dalla tua
parte!-
-NO! ...Io mi trovo qui da cinque anni!-
-JOLIE!!!!-
Ron si volse con un balzo -Era la voce di Joel.-
disse -Tu rimani qui! Io vado a vedere che succede!- imboccò la porta e Jolie
rimase accanto alla donna che tremava furiosamente nei suoi stracci, le abbassò
il lembo di lenzuolo che teneva sul capo erabbrividì alla vista della carne rosicchiata dai capelli che dovevano
averle strappato a ciocche -Chi ti ha fatto questo?-
-Un diavolo dell'inferno.-
*°*°*°*°*°*°*
-Santo Dio che sta succedendo?-
Ron si schiacciò le nocche in bocca mentre incrociava
lo sguardo di Draco Malfoy, Joel l'aveva trovato legato mani e piedi a un
lettino, con il cranio coperto da ferite mal cicatrizzate e assediato da mosche
e altri insetti -Draco...- chiamò avvicinandosi senza respirare
-Dra...Sei tu?-
-Chi sei? Mi sembra di conoscerti.-
-Sono Ron...-
-Ron...Weasley?- lo fissò con lo stesso
grado di stupore che Ronald sentiva stampato sul suo viso, sembrava non credere
a quello che stava vedendo -Quanti anni hai?-
-Ho 32 anni.-
-Sono passati 17 anni allora...-
-Da quando?-
-Da quando mio padre mi ha rinchiuso
qui.-
*°*°*°*°*°*°*
-Chi è questo diavolo?-
Alecto roteò lo sguardo al soffitto
-Bellatrix Black.- mormorò con un filo di voce stringendo la mano che Jolie le
aveva allungato a mò di conforto fra le sue piccole e ricoperte di piaghe
purulente-...E' stata lei...-
-Alecto...Bella è morta 17 anni fa.-
-No bambina...Bella è viva... Draco ha
ucciso un illusione.-
Jolie si passò la mano libera sul viso
mentre fissava lo sguardo in quello altrettanto scuro di Alecto - Com'è
possibile?- le chiese -In che senso ha ucciso un'illusione?-
-E' una tecnica della famiglia Black,
inventata da Orion Black e da luitrasmessa ai figli e i nipoti.Sopratutto loro l'hanno affinata e
resa ancora più temibile e perversa. Usando come catalizzatore una sfera di
cristallo si agisce sul nemico a livello celebrale, instillando in lui
allucinazioni,lo si può trasportare nel suo inferno personale, trasformare il
suo maggiore diletto in un incubo o fargli credere quello che non è ...Per questo motivo dico che
Draco ha attaccato un'allucinazione.-
-Papà mi ha raccontato tutto di quella notte e mi ha
detto di aver distrutto la sfera .-
-...Si..Tuo padre ha distrutto quella che teneva
imprigionato Black e la ragazzina,ma non la seconda sfera è rimasta
intatta...E' con quella che Bella ha ingannato tuo padre e i presenti...-
*°*°*°*°*°*°*
-No! Aspetta tira il freno!- esclamò
Joel - Se tu sei stato rinchiuso qui 17 anni fa...- guardò Ron che sembrava
stesse pensando alla stessa cosa, da come si era portato una mano alla fronte
-Chi è la persona che si è spacciata per te per quasi venti anni?-
-Io...-
*°*°*°*°*°*°*
"Cuore Rivelatore di Edgar Allan Poe..." JamesRemus
ripose il libro che aveva appena raccolto dallo scaffale con un piccolo brivido
e si guardò attorno con un sopracciglio aggrottato-Che pessimo gusto.- mormorò
studiando le teste d'elfo impagliate i gargoile che ornavano le finestre e i
ritratti degli avi alle pareti - Come c'avrà vissuto Charlie 11 anni?-
-Male James... Male...-
L'Animagus si volse con un sorriso, che si spense alla vista dell'espressione
che regnava sul viso di Charlie -Che succede?- gli chiese tirandosi
istintivamente indietro e portando una mano alla bacchetta che teneva in tasca
-...Perchè hai quella faccia?-
Charlie piegò leggermente il capo e si
allargò in un sorriso malato che rese il suo viso di una ballezza ar dir poco
diabolica -Prendi la bacchetta James.- disse lentamente fissando gli occhi
scuri in quelli chiarissimi del suo avversario. Accettando il patto di
Voldemort aveva perso tutto quello che era stata la sua personalità, l'unica
cosa che sentiva era la smania di uccidere e far del male, non ricordava nemmeno
tutto l'affetto che aveva sentito negli anni per il ragazzo che aveva di
fronte...Voleva solo farlo a pezzi il prima possibile:-Cosa?-
-AVADA
KEDAVRA.-
James sentì la frangia sollevarsi mentre
l'Anatema evocato da Charlie si spegnava oltre la sua testa contro il camino,
spalancò gli occhi e si volse, sobbalzando alla vista della bruciatura che
aveva crepato l'intonaco e alla risata diabolica del suo amico piazzato davanti
la porta - Prendi la bacchetta James... Fammi vedere se hai le palle.-
-Charlie !-
-CRUCIO!-
Il grifondoro cadde in ginocchio con un
urlo soffocato, si portò le mani al petto dove c'era la ferita lasciatagli
dalla picca si era contratta dolorosamente, tossì sangue misto a saliva e
sollevò gli occhi grigi verso l'amico "Non posso sperare di
ragionarci..." si disse " Se ha avuto il cuore di attaccare
suo padre, con me non si farà tanti scrupoli..." portò lo sguardo al
tatuaggio e cacciò un gemito mentre si allungava a sfilare la bacchetta dalla
cintura "...Devo immobilizzarlo e andare oltre..." serrò il
labbro inferiore tra i denti "Non posso fargli del male però..."
-Avanti fammi vedere chi sei!-
-Non sei tu a parlare...-
-E chi sarebbe sentiamo?-
-Quel tatuaggio.-
-E come farai per aiutarmi...Mi
taglierai il braccio?-
-Ci sto lavorando...Ma ti assicuro che
ti aiuterò!-
Si alzò, puntò la bacchetta e poi la
riabbassò con un sorriso, Charlie aggrottò leggermente le sopracciglia,
possibile che non riuscisse ad aggredirlo? "Ammazzami!" urlava
una voce dentro di lui. In preda alla frustrazionestava per caricare una seconda fattura Senza
Perdono, quando sentì qualcuno stringergli le braccia in una specie di chiave
articolare che lo costrinse a puntare la bacchetta verso l'alto. Sbarrò gli
occhi e con un verso cercò di divincolarsi -Chi cazzo...- cominciò sollevando i
piedi con un colpo di reni e puntandoli alla parete. Spinse e si sentì cadere.
Rotolò oltre il suo aggressore e sollevò lo sguardo, trasalendo alla vista di
John che si tirò a sedere tenendosi la zona renale con una mano.
-TU...-
-Perchè sembri sorpreso?-
-John, come diavolo?-
-Jim nè parliamo dopo vuoi?- s'indicò
alle spalle con un cenno del pollice- Harry, tuo padre e gli altri stanno
andando da Voldemort.-trattenne un colpo di tosse tirando indietro le
spalle-... Va da loro, qua ci penso io.-
James fissò la macchia che si era aperta
sulla camicia di John, poi l'espressione leggermente affaticata dell'amico.
Cadendo sulla schiena si era fatto carico del peso di Charlie che gli era
praticamente rimbalzato addosso aprendo la ferita che aveva alla schiena-
Sicuro?-
-Tranquillo...- sorrise nonostante il
dolore e il sangue che sentiva stillare-Sono l'ultima persona a cui farebbe del male.-
-Ha quasi ammazzato suo padre, io non ne
sarei tanto sicuro.-
John si volse con un sorriso tranquillo
-Fidati di me...- gli disse con un cenno del pollice -Lo posso riportare
indietro.-
FINE CAPITOLO
*attorniata dai cadaveri dei suoi lettori* Io lo sapevo che con questo finale mi giocavo la maggior parte dei
fans della fiction * rivolta con
un piede un cadavere* Allora
piccolo riassunto per chi non avesse capito: Bella è viva e negli ultimi cinque
anni ha preso il posto di Alecto. Per questa non aveva il minimo spirito
materno, 'Tappo' non era figlio suo. Anche Lucius è vivo e negli ultimi
diciassette anni si è fatto passare per Draco, mettendo su famiglia e dando
alla luce il piccolo Scorpius. Il come dello scambio al prossimo capitolo.
Sta di fatto che quella lontana notte a Malfoy Manor potrebbe essere chiamata
la notte degli inganni
Harry si
portò una mano alla bocca mentre cercava disperatamente di non vomitare, chiuse
gli occhi e si schiacciò le nocche in bocca e inspirò a fondo attraverso esse
nelle speranza di calmarsi, di non cadere per terra, di non prendere a testate
al muro alle sue spalle. Sentì una lacrima crollare lungo il profilo della
guancia , dalle ciglia fino al collo e capì di essere arrivato al definitivo
punto di rottura, Quello che era successo a Draco non poteva rimanere impunito.
Doveva fare qualcosa se era ancora un uomo. Si asciugò la guancia sinistra
mentre Jolie si faceva largo attraverso
il capannello di persone radunato attorno a Draco.
-Oh
Merlino.- mormorò alla vista dell’uomo seduto a terra – Draco?-
Joel annuì
e Jolie si portò una mano alla fronte- Dio mio siamo un branco di idioti.-
disse un paio di secondi di shock guardando verso il fondo del piccolo
corridoio dove i membri dell’Ordine di erano riuniti, verso Alecto appoggiata
al muro.Sirius e Remus si scambiarono
un’occhiata perplessa mentre James socchiudeva leggermente gli occhi per
riconoscere i tratti della donna messi in ombra dal lembo di lenzuolo che
teneva sul capo a mò di cappuccio: -Non è possibile.-Spinse di lato Remus e si
avvicinò alla donna che si tirò indietro di un passo intimorita da
quell’improvvisa vicinanza- Se tu sei qui…- disse sotto voce, quasi temesse di
ricevere una risposta alla domanda che gli aveva contorto i lineamenti del
viso- Chi diavolo…- Si girò verso i maghi radunati alle sue spalle e quello che
lesse sui loro volti era la stesso che sentiva stampato sulla sua di faccia. Si
passò una mano sul collo e chiuse gli occhi –Bellatrix è viva, vero Alecto?-
La bionda annuì lentamente spostando gli occhi neri da James a Harry e alla fine
a Draco che aveva preso a scrollare la testa in maniera ossessiva -No! L’ho
uccisa! L’ho uccisa!- si alzò, ma era troppo debole. Era stato per 17 anni
legato a quel letto,dalla vita in giù
era praticamente morto. Crollò su Jolie che lo accompagnò a terra con una vera
prova di forza e lo sostenne senza schifarsi troppo delle pessime condizioni
igeniche in cui verteva.
-Sta
calmo.-
-Tu non
capisci…Io l’ho uccisa.-
-No…Non
l’hai uccisa. -
Un urlo di
rabbia si levò nello stretto passaggio, Jolie chiuse gli occhi mentre i sensi
di colpa di Harry venivano sostituiti da una rabbia cieca. La ragazza trattenne
la testa di Draco fra le sue braccia e senza rendersene conto prese ad
accarezzargli i capelli che gli era
rimasti con tutta la dolcezza che aveva in corpo mentre il fratello progettava
una strage di Mangia Morte senza precedenti. “Devo fare del male fisico a
qualcuno…”si disse mentre fissava velenoso la scala che portava al piano
superiore “O finirò per impazzire.” Voleva fare del male, per la prima volta
nella sua vita desiderava fare a pezzi qualcuno. Lucius , Bella, chiunque…Non
aveva importanza. Superò Alecto e James e poggiò il piede sul primo gradino.
-Dove stai
andando Harry?-
-A
uccidere Lucius e quella stronza di Bella.-
Gli occhi
grigi di Sirius Black ebbero un guizzo indefinibile mentre si scontravano con
quelli velati della rabbia del giovane capitano degli Auror, avanzò di un passo
e gli fece segno di tornare indietro con un cenno rabbioso della mano- Ragiona
con la testa e non con le palle Harry.- gli disse delicato e fine come al suo
solito –Non voglio morire per la tua avventatezza.-
- Perchè
io voglio morire secondo te?-
-Si… Hai
pulsioni suicide latenti ragazzo mio, fattelo dire...- lo fissò per un momento
come se fosse ancora il grifondoro incosciente che era stato e non il suo
diretto superiore – E poi..Bella è roba mi, perciò vedi di darti una calmata e
di accantonare il tuo spirito kamikaze. -
Le sopracciglia di Harry ebbero uno scatto verso l’alto mentre Remus e James si
voltavano simultaneamente verso il loro amico –Perché?-gli chiese Moony
sorpreso dalla determinazione che gli aveva incrinato la voce. Lo squadrò per
un momento poi si diede mentalmente dell’idiota –Per Andrea vero?-
-Esattamente…-
James
lasciò cadere le spalle mentre Harry sembrava ancora non aver capito. Guardò il
padre poi Remus e alla fine Joel, che fissava la schiena di Sirius gonfio d’orgoglio “Ma certo…” si disse alla fine, condividendo il lampo di
genio che aveva attraversato gli altri “Vuole vendicare Malocchio…”
-Si, ma
Ron?-
-Ron se la
sa cavare.- disse Sirius tornando a guardare Draco – Sta tranquillo alla prima
occasione se la darà a gambe… Non è uno sciocco.- Aveva cercato lo scontro
diretto con Lucius solo per dare il tempo a Joel di portare via Draco, molto
probabilmente in quel momento stava cercando un modo per salvare il culo. Harry
lasciò andare il corrimano e si sedette sul gradino su cui era salito, quando
voleva sapeva essere una persona abbastanza ragionevole. Sirius gli rivolse
un’occhiata raddolcita poi tornò a Drago che fra le braccia di Jolie sembrava
aver trovato un minimo di controllo.
-Draco.-
-Uhn?-
James
piegò un ginocchio a terra e si portò di fronte all’uomo accucciato come una
bestia ferita fra le braccia di Jolie – Com’è successo?- non aveva bisogno di
specificare , di dire a cosa si stava riferendo, l’ex –serpeverde rabbrividì
negli stracci che lo coprivano e la rossina fissò il padre in cerca di un po’
di clemenza- Non lo forzare a parlare.-
-Abbiamo
bisogno di sapere biscottino.-
-Ricordi…Quando
ha ucciso Fenrir?-
James
annuì e Draco chiuse i pugni sulla coscia sinistra di Jolie per farsi forza e
continuare a parlare. Aveva rievocato talmente tante volte quel momento nella
memoria che ormai gli sembrava vero e reale, un intoppo nel continuum spazio
temporale o qualcosa del genere – Io…Ce l’avevo in pugno… Stavo per ucciderlo.-
Sollevò la testa e piantò gli occhi spiritati in quelli comprensivi di Prongs-
…Ma alla fine non l’ho fatto…Mi è mancato il coraggio.-
-Comprensibile.-
-NO!-
-E’ tuo
padre.-
-E’ uno
psicopatico…E’ uno schifoso bastardo che mi ha ridotto in fin di vita per
prendere il mio posto.- tossì rabbia e lacrime mentre apriva il davanti della
casacca che indossava- Dio mio… Perché
non l’ho fatto? Perché non l’ho ammazzato?-
James
chiuse gli occhi di fronte alle cicatrici che percorrevano il petto dell’uomo,
dalle clavicole all’ombellico, ne aveva conosciute di bestie nella sua vita, ma
nessuna in grado di fare tanto al proprio figlio. Sirius guardò istintivamente
verso Joel che era accanto a lei e Remus sollevò lo sguardo verso il soffitto
.Loro tre si sarebbero fatti ammazzare
i loro figli, Lucius invece era stato in grado didare il contrario e vivere tranquillo per
quasi 20 anni.
Ok…
Lasciamolo tranquillo adesso.- disseJoel – Abbiamo da fare…O sbaglio?-
[…Seiunapersonafantastica… Lapersonachepreferisco… Peccato che ditantointantoti comportidagranstronzo…]
John sorrise
al ricordo di quella strana dichiarazione d’affetto, sembrava così
lontana…Eppure… Lanciò un’occhiata oltre lo schienale del divano dietro cui si
era riparato , socchiudendo leggermente un’occhio fra il sudore che sentiva
colare dalla fronte fino alla punta del naso… Eppure la persona che l’aveva
balbettata era lì…
“Devo
trovare un modo per raggiungerlo.”
Si portò
una mano ai reni e la fitta di dolore che gli attraversò le cervella lo fece
crollare su un fianco. Tossi sangue e bava sul pavimento e immediatamente una
risata rauca si levò dal fondo della stanza- Stai per morire Paciock!-La sua tattica di colpire John hai reni stava
dando i suoi frutti la ferita si era riaperta e lo stava portando alla tomba
-E’ sicuro
che sia ciò che vuoi?-
Spalancò gli
occhi e fissò lo sguardo a quel ciuffetto biondo che si intravedeva oltre il
divanetto. Che domande gli stava facendo quell’idiota, certo che voleva la sua
morte…Eppure… Sentiva che una parte di lui si stava ribellando a quell’idea, la
sentiva sanguinare e soffrire “Perché questo tizio mi dovrebbe stare a cuore?” si
dissein un brivido…Si perché la macchia
di sangue che si stava allargando sul pavimento lo stava facendo sentir male.
-Certo.-
John
scosse il capo con un sorriso soffocato: -No…Non è vero.-
-Che
diavolo ne sai tu di me!-
“Chi è
questo stronzo per me?”
Puntò la
bacchetta e John sentì il divano schizzargli via da dietro la schiena, crollò a
parte addietro sul pavimento e con un gemito soffocato si accorse che durante
la caduto aveva perso la sua bacchetta. Si girò e cercò di trascinarsi verso la
bacchetta quando sentì Charlie addosso. Lo afferrò per la giacca, lo fece
girare e gli si sedette addosso mentre gli afferrava la gola con entrambe le
mani.
-Dio. –
-Dimmi addio Paciock…-
-Non lo fare…-
Scalciò nella speranza di liberarsi, spalancò la bocca e senza rendersene conto
si allungò verso l’amico che aveva tutte le intenzioni di farlo fuori una volta
per tutte. Gli appoggiò una mano sulla guancia e lo vide sbiancare a quel
contatto- Charlie?- chiese. Sentì la stretta attorno al suo collo affievolirsi
e capì di essere riuscito a raggiungerlo in qualche modo- Charlie.- ripetè con
un filo di voce.
-John?-
- Si…-
Lo sguardo di Charlie saettò dalle sue mani strette
attorno al collo di John al sangue sotto la schiena dell’amico ed emise un urlo
soffocato che gli spezzò la voce in gola – Oddio…-bisbigliò sconvolto dalle sue stesse azioni-
Oddio…-
Accucciato
dietro una colonna James Remus cercava un modo per riprendere fiato e per
capire che diavolo stava succedendo. Uscito dalla biblioteca si era ritrovato
di fronte l’ultima persona che si sarebbe aspettato di vedere. Bellatrix Black
che gli sorrideva amabile. Affondò la testa fra le ginocchia in risposta al
tocco dell’anatema che uccide poco sopra la sua testa “Non è possibile…Santo
Dio non può essere lei!” Si schiacciò contro il muro tenendo la mano sinistra
sulla ferita al petto, doveva trovare un modo per tirarsi d’impiccio, non aveva
voglia di fare la fine di suo nonno .
-Avanti…
Vieni fuori moccioso.-
“Fossi
scemo…”
-Sai…Assomigli
moltissimo a tuo nonno… Chissà se farai anche la stessa fine.-
I denti di James stridettero dolorosamente, ricordava perfettamente suo nonno
inchiodato a quel muro… -Puttana…- bisbigliò furente mentre si affacciava dalla
colonna per guardare la donna -Vuole farmi innervosire.-
Sangue.
Joel aggrottò le sopracciglia mentre allontanava dal viso le dita che aveva
sporcato nella pozza mollosa in cui era finito a
piedi pari, strofinò i polpastrelli per ripulirli e con un sospirò cercò lo
sguardo di Sirius accanto a lui- Si.-
disse mentre annuiva con un movimento lento del capo. L’uomo arretrò di un
passo mentre Jolie si portava una mano alla bocca, il fiuto di Joel era fuori
discussione,ma comunque pregò in una
smentita da parte di Sirius. Lo fissò supplice, ma
questo non smentì il figlio che si stava tirando in piedi con un sospiro –E’… -
cominciò allora con un sussurro, attirando l’attenzione di entrambi su di lei-
E’ davvero il sangue di James…?-
-Si
cucciola.-
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L’ambiente era
immerso nella penombra. L’unica luce era quella proveniente dai raggi
solariche dalla strada filtrava
attraverso la imposte, scivolando fra le macchie color muffa delle mura
scrostate illuminando a sprazzi la persona seduta a terra, spalle al muro e il
suo carceriere. James Remus socchiuse gli occhi,
maledicendo il sangue che sentiva in faccia e raccolto in bocca. L’ultima cosa
che ricordava era l’ombra che si allungava su di lui e poi…Black out. Socchiuse gli occhi e batté le palpebre nella speranza di
mettere a fuoco l'ambienteche lo
circondava, girò la testa verso sinistra, poi verso destra e serrò le labbra in
una smorfia sofferta quando si rese conto che , nonostante i suoi sforzi, non
riusciva a dare un nome e una consistenza alla pappetta
multicolore che lo circondava. Inspirò a fondo e il dolore che sentì
esplodergli alla bocca dello stomaco contribuì a riportarlo
alla realtà e alla situazione potenzialmente mortale in cui era finito. Sentì
la sua riserva d'aria dimezzarsi mentre prendeva coscienza del nastro adesivo
che le bloccavano ia e della corda che
le teneva ferme assieme le caviglie" Sono in trappola" si
disse in un brivido. Scosse la testa e una risata rauca gli invase l’orecchio
sinistro “l’altro lo sentiva fischiare in una maniera insopportabile” , volse
il capo e le labbra di Bellatrix si tirarono in un
sorriso di scherno –Sei in trappola bimbo.- mormorò mentre abbandonava la
parete a cui era appoggiata.Si chinò
sul ragazzo a terra e inspirò a fondo il vago odore di miele che lui emanava.
Lo stesso di sua madre -… Ora che ti guardo da vicino James.- disse – Sai che
sei davvero bello.-
Il ragazzo sentì qualcosa di umido scivolare lungo la sua guancia fino alla
mascella e meno di mezzo secondo dopo si rese contoche era Bellatrix,
che lo stava leccando. Irrigidì i muscoli del collo mentre cercava di sottrarsi
a quel contatto raccapricciante –E tu lo sai che vista da vicino…- mormorò
mentre la donna finalmente si staccava di lui per guardarlo in viso-… Ricordi
una prugna secca?-
//----------------------------//
Si
erano messi a seguire le tracce di sangue di James con la speranza di trovarlo
vivo. Sirius apriva la fila, Jolie lo seguiva a testa
bassa e Joel si guardava attorno tenendo le mani in tasca,il sangue freddo
dell’ultimo nato in casa Black era qualcosa di
portentoso, l’unico sintomo della sua agitazione era il pallore innaturale che
lo faceva assomigliare a uno spettro imbronciato.
-Joel.-
Il
ragazzo spostò lo sguardo verso il padre e sollevò un sopracciglio per mostrare
che aveva la sua attenzione, Sirius si girò a
guardarlo da sopra la spalla, e per la prima volta notò come la sua testa
superasse di gran lunga quella di Jolie,sollevò le sopracciglia, lo aveva
sempre considerato il piccolo di casa, ma forse era arrivato il momento di
cambiare registro- Se tuo fratello è vivo.-disse – La tua priorità deve essere
salvarlo.-
-E la
tua quale sarà?-
-Uccidere
Bellatrix.
Jolie
lanciò un’occhiata a Joel, poi all’uomo che la precedeva –Cosa ti dice che sia
lei ad averlo aggredito.- allo sguardo divertito di Sirius
sentì le sue sopracciglia sollevarsi perplesse –Spiegatemi!- esclamò
indispettita dalle espressioni divertite dei due Black
– Odia te, ma che c’entra James?- Sirius si bloccòe si volse completamente verso la ragazzina che lo seguiva e che era
troppo in pena per James per capire di avere fatto una domanda stupida-
Piccola.- le disse -… Quale modo migliore per dannarmi che colpire mio figlio?-
Tacque un attimo mentre sul viso della ragazza si disegnava un’espressione orripilata –Benvenuta nella mia famiglia angelo.- le poggiò
una pacca sulla testa mentre faceva segno al figlio di tenere d’occhio anche
Jolie. Joel annuì con un sorriso e l’uomo riprese a camminare.
“Uno di noi due morirà Bella… Vediamo chi
sarà…”
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-E’
arrivato…-
Un
lungo sospiro soddisfatto risuonò nella stanza e James aprì gli occhi sulla
figuretta ingobbita di Bellatrix ora gonfia
d’orgoglio , la vide spostarsi e prendere posto di fronte a lui mentre la porta
sul fondo della stanza si apriva lentamente “No…Papà…” mormorò il ragazzo
mentre cercava di tirarsi a sedere. Vide il padre entrare e le spalle della
strega tremare impercettibilmente -No.- esclamò James
-NOOOOO!-
-AvadaKedavra!-
La
stanza fu illuminata da un lampo verde che , come in un incubo Jame vide rimbalzare contro il petto del padre. Sentì il
cuore spezzarsi in briciole mentre Sirius crollava
contro la porta aperta e la risata rauca di Bellatrix
invadeva la stanza- PUTTANA!- Sentì le lacrime rotolare lungo le guance fino al
collo mentre cercava di liberare i polsi per avventarsi contro quella stronza
psicopatica che sembrava essersela presa con la sua famiglia.
-E ora
a te James.-
Il
ragazzo sollevò lo sguardo verso la bacchetta puntata contro la sua testa,
digrignò i denti e un solo pensiero gli attraversò la testa “Perdonami Jolie”
le aveva promesso che non si sarebbe fatto ammazzare, e invece… Strinse i pugni
uno dentro l’altro e quando la punta del legno incominciò a brillare di verde
diede addio a sua madre e a suo fratello.
1…
2…
3…
Chiuse
gli occhi e un urlo di vittoria s’infranse contro le pareti della stanza, James
incassò la testa nelle spalle in attesa di venire colpito dall’AvadaKedavra…Uhn?
Apri un occhio e la vista di Joel chino su Bella gli strappò un sobbalzo- Al…-
mormorò chiamandolo col suo soprannome. Il ragazzo si girò verso di lui –
Fratellone… Dio sembri uno appena uscito da un frullatore!- -Papà…- si girò
verso il punto dove aveva visto il padre cadere e quando lo vide rialzarsi
aiutato da Jolie sentì che stava perdendo il ben dell’intelletto –Che cazzo…-
mormorò stordito, l’aveva centrato in pieno, l’aveva… il suo sguardo scese dal
volto del genitore al braccio che teneva a penzoloni attorno alle spalle di
Jolie. Una sfera di cristallo… Una sfera che a un mago serve per creare
illusioni. –Oh Merlino.-
-E’
stato lo spostamento d’aria a buttarlo per terra.-
-Cazzo papà
mi hai fatto prendere un’infarto!-
Sirius rise guardando i lacrimoni
che ancora gli rigavano il viso, l’aveva spaventato davvero, povero. Raddrizzò il busto e si
allontanò da Jolie che lo stava sorreggendo- Grazie.- le disse mentre
guadagnava il fianco sinistro di Joel. Il modo in cui era scattato addosso a
Bella, senza darle il tempo di reagire era stato spettacolare, era senza dubbio
il degno figlio di sua madre.
-Ottimo
lavoro Al.-
-Grazie.-
Lo
fissò per un momento poi –Malocchio ci sei tu là dentro?-
Il
ragazzo gli rivolse un’occhiata sbalordita, ma perché tutti gli facevano sempre
la stessa domanda. Una volta parlando con Arthur Weasley
aveva scoperto di essere un Black solo nell’aspetto e
un Moody in tutto e per tutto nel carattere e nei
gesti.
[Ho conosciuto Alastor
quando aveva 34 anni, prima dell’alcoolismo che l’aveva reso instabile e ti
posso assicurare che siete uguali..]
-Ti
piacerebbe saperlo cagnaccio.-
Le
spalle di Sirius si tirarono su con un sobbalzo, per
poi rilassarsi – Tu mi fai paura.- si girò verso il suo primo genito e lo trovò che si stava asciugando gli occhi con le
mani ancora legate mentre Jolie gli liberava i piedi dai legacci che lo
bloccavano- Smettila di frignare James.-
-Tu non
mi parlare stronzo.-
-Scusa
tesoro, ma come si dice, se vuoi ingannare il tuo nemico devi prima ingannare
il tuo amico.- Jolie gli lanciò un’occhiata da sotto in su che avrebbe
intimorito Voldemort in persona, non aveva detto
niente nemmeno a lei e doveva essersi spaventata un bel po’… -Ce la fai ad
alzarti Jim?- chiese al ragazzo porgendogli le mani con un sorriso. Il ragazzo
le strinse e le usò per fare levo e sollevarsi –Oh Merlino…- mormorò al primo
capogiro- Reggimi!-
-COSA?-
Jolie
si fece sotto, e gli passò un braccio attorno ai fianchi e lo sorresse
–Maledizione… Non appoggiarti così a peso morto.- mormorò mentre lo spingeva di
nuovo verso il muro:-Scusa amo…- si bloccò, lo sguardo fisso oltre la testa di Jolie- JOEL GIRATI!- Il ragazzo aggrottò le sopracciglia
mentre si girava verso il punto indicato dal fratello verso Bella, e la
bacchetta che puntava contro di loro… AVADA
KEDAVRA!!!
//----------------------------//
Il
momento di lucidità di Charlie era durato meno di un attimo, nel momento in cui
aveva allontanato la mano dal suo viso, la ragione l’aveva abbandonato ed era
tornato a puntargli la bacchetta contro –Avanti…- mormorò John mentre fissava
l’arma puntata contro di lui-…Uccidimi!-Sentiva
il sangue filtrare attraverso il tessuto della camicia e della giacca, la
ferita dell’operazione bruciare come il fuoco e dolore come fiele. Fissò
l’amico su di lui e un sorriso gli piegò le labbra, ormai non aveva più forze
per reagire, sarebbe morto lì, in un modo o nell’altro se Charlie non tornava
in sé e non gli dava una mano. Tirò le labbra in un sorriso rassegnato mentre
fissava la bacchetta tremare nel pugno dell’amico, il suo tappo c’era ancora da
qualche parte, lo aveva visto chiaramente riaffiorare , ma non era stato
abbastanza bravo da cogliere la palla al balzo e sfruttare l’occasione.
-TU…-
-Io?-
-Perché?-
-Cos… Tappo?-Charlie non aveva mai brillato per dialettica, ma in quel
momento stava sfiorando il patologico, John sollevò il capo da terra e il serpeverde si portò una mano al naso, una goccia di sangue
gli era scesa dalla narice sinistra fino al labbro inferiore- Lo vedi come
reagisci all’idea di farmi fuori?-
-Non capisco perché…-
-Perché sei una delle
persone più buone che io conosca, non saresti capace di uccidere qualcuno
neanche se ne andasse della tua vita…- Avrebbe voluto aggiungere del loro
rapporto che avrebbe mandato al manicomio anche uno psichiatra, ma non riuscì a
trovare la forza di aprire la bocca una seconda volta. La vista lo stava
abbandonando, ancora una volta il suo rene stava cedendo.
-Aiuto…- gemette mentre il
mondo sparire e il gelo lo avvolgeva.
…-…-…
-Ehi?...Cosa?...Ahio! –John sollevò la testa dal pavimento e un’espressione
sbalordita si dipinse sul suo viso… L’ultimo ricordo cosciente che aveva era il
dolore alla schiena e la consapevolezza di essere andato in blocco renale per
la seconda volta nel giro di poche ore “Come
mai non sono morto?”Perché no, non era morto, sentiva troppo male.Strabuzzò gli occhi a causa di una fitta e
mentre tentava di non iper ventilare in preda al
dolore,fece saettare lo sguardo da un punto all'altro della stanza finché non
si scontrò con quell'ombra accucciata accanto a lei.
-Tappo
che stai…- Un’altra fitta-…Cazzo, brutto sadico invece di torturarmi uccidimi e
falla finita!-
-Non ti
sto torturando dannata bestia, sto cercando di capire come fare per aiutarti!-
-Aiutarmi…A
me sembra una sevizia bella e buona!-
-Bello
è già tanto che io ti stia curando, invece di darti il colpo di grazia!- gli
schiacciò una mano sulla testa e lo costrinse a tornare sdraiato. Non sapeva
come diavolo aveva fatto a tornare in sé,e non sapeva se la cosa sarebbe durata
-Quindi vedi di fare silenzio e non urlare!-
John
ghignò contro il dorso della mano su cui aveva appoggiato il mento- D’accordo,
vedrò di gemere e ansimare.- tacque un attimo- Vedi di non eccitarti però Tappo
pervertito.-
Ci fu un
momento di silenzio poi :- AHIO!!!
Tappo vedi di smetterla di picchiarmi!- si prese la testa fra le mani, nel
punto in cui Charlie gli aveva allungato un cazzotto, poco sopra l’orecchio-…In fin dei
conti che ho detto.-
-Vedi
di smetterla se non vuoi che ti uccida davvero!-
//----------------------------//
Jolie
aprì gli occhi e vide blu, blu marine per la precisione e capì di essere ancora
stretta a James Remus. Sollevò il capo, stordita e
lanciò un’occhiata al ragazzo e alla bacchetta che puntava dritto di fronte a sé…-Non
ho capito…- disse –Che è successo?- Era stato talmente veloce che aveva avuto
solo il tempo di nascondere il viso e pregare di non morire.
-James?-
-E’
morta.- mormorò il ragazzo imprimendo una leggera pressione sul braccio che
teneva attorno alle spalle della ragazza –Stavolta è morta sul serio.-
Jolie
si volse verso il fondo della stanza dove Sirius e
Joel stava abbassando le bacchette. Avevano reagito tutti e tre nello stesso
momento, Bellatrix era stata atterrata non da una, ma
da tre Avada. La ragazza si sciolse dall’abbraccio
del fidanzato e si avvicinò di un paio di passi prima che Joel le impedisse di
continuare afferrandola per un braccio.
-Al?-
-E’
meglio che tu non veda…- le disse – Tre Avada sono
troppo per il fisico umano.- la costrinse a girarsi mentre Sirius
si sfilava la giacca e l’appoggiava sul corpo della donna -… Usciamo…Jim,
andiamo.-
James
annuì con un movimento del capo- Si andiamo.-
//----------------------------//
-Questa
è la fine.-
James
annuì serio mentre fissava il portone davanti a cui lui e Harry erano fermi –Si,
tesoro.- disse voltandosi verso il figlio che tremava impercettibilmente
accanto a lui- Siamo arrivati alle stanze di Voldemort.-
-Promettimi
una cosa, papà.-
-Tutto
quello che vuoi.-
-Se mi
dovesse succedere qualcosa occupati di Gin e i bambini.-
James si volse completamente verso il figlio –Che intenzioni hai?- gli afferrò
un braccio, ma quello non si scompose- Harry James Potter!-
- In un
modo o nell’altro papà finirà oggi...-
FINE
SECONDA PARTE.
NEXT--à
Harry VS Voldemort e la fine.
Un
grazie enorme a tutti coloro che hanno letto, recensito e messo questa mia fra
i preferiti. Tenete duro l’ultimo cappo arriverà davvero a breve.
Era da un
paio di minuti che Ted aveva su sempre la stessa espressione concentrata. Occhi
chiusi, sopracciglia aggrottate e naso leggermente arricciato, stava seguendo
una pista, ma quale, Remus, non riusciva proprio a
capirlo. Aveva provato anche lui ad annusare l’aria, ma tutto quello che aveva
ottenuto era stato solo un tremendo starnuto.
Il suo lupo stava invecchiando.
Quello di Teddyinvece stava raggiungendo la sua piena maturità.
-TED! CAZZO, DIMMI QUALCOSA!!- lo scrollò per una spalla
e il ragazzo finalmente spalancò gli occhi. Bianco come uno straccio usato
sollevò il mento per guardarlo in viso: -Papà è Emmie!-
si girò a indicare il lungo corridoio che si apriva alla loro sinistra- Sento
il suo odore! E’ qui!! Ed è con Lucius!!-
-Emmie?-
-Piccolina,
brunetta, molto, molto carina!!-lo afferrò per le spalle e lo sballottò avanti
e indietro per farlo riprendere dallo stato di shock che lo aveva fatto
ammutolire–TUA FIGLIA!-
-SI LO SO CHI E’!-
-E’ QUI MALEDIZIONE!-
I due si
fissarono a bocca aperta per un momento .
-AHHHHHHH!!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Emmie sentì il sangue ghiacciarsi nelle vene alla vista di quei schizzi di
sangue contro il muro, uno spruzzo violento che era scolato in una pozza a
terra, in una forma di un corpo accasciato contro la parte. Si stropicciò la
maglietta all'altezza del petto, mentre voltava lo sguardo alla ricerca di una
qualsiasi forma di vita, serrando il labbro inferiore fra i denti nella
speranza di calmarsi –Maledizione…- mormorò –Che me l’ha fatto fare?- Seguire John a CarrowManor, doveva essersi bevuta il cervello, maledizione!
Non era in grado di badare a sé stessa, nelle situazioni di pericolo era
sempre stata protetta da Ted , se si fosse trovata davanti a un Mangia Morte
non avrebbe saputo che fare… Si fece di lato dal muro di un paio di passi
quando il cigolio di una porta alle sue spalle le fece drizzare i capelli in
testa .
Si volse con uno sguardo terrificato e sorrise la figura stracciata di Draco si fece avanti nella stanza, battendo le palpebre
abbacinato dal cambio di illuminazione. Si passò una mano sul viso e rivolse
uno sguardo interrogativo alla ragazza che lo fissava sollevata.
-Emmie che fai qui?-
-John è scappato. Io l’ho seguito.-
-John?-ripeté confuso il Medimago.
Si grattò la testa confuso mentre spostava lo sguardo dalla ragazzina alla
porta dietro di lui –Quell’incosciente.- brontolò impaziente. Tese una mano
verso la piccola e con un gesto del capo le disse di prenderla e seguirlo
–Andiamo. Non puoi andartene in giro da sola...-
-D’accor…-
-EMMIE NON
MUOVERTI!-
-Cosa?-
Lo sguardo nocciola della ragazza
saettò da Draco che le tendeva ancora la manoa Ron, apparso alle spalle del biondo come un
uragano. Si fece istintivamente indietro e il Weasley
ringhiò fuori di sé dalla rabbia –Lucius allontanati
da lei.-
-Lucius?- chiese la piccola Lupin.
-Certo che ne hai di resistenza Weasley.-
“Questa non è la voce di Draco!” La ragazza si schiacciò contro il muro e Ron entrò
nella stanza con il passo lento di una belva a caccia, le fece segno di
ripararsi dietro di lui ed Emmie gli corse incontro
per aggrapparsi al suo braccio - …Chi è quello?-
-LuciusMalfoy.- -Non è possibile!-
-Fidati Mimì...-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Correre appresso a un ragazzino di
16 anni si stava rivelando un’impresa troppo ardua per il suo povero fisico.
Aveva cercato di tenere il suo passo, per i prime 30 metri c’era riuscito, ma
poi si era lasciato sorpassare grandemente. Lo vide voltare l’angolo e qualche
attimodopo vide Emmie
e Ron passare quello stesso angolo trascinandosi l’uno con l’altro – Che sta
succedendo!?-
-Ron lasciami andare!
TED! PAPA’ VAI A PRENDERE TED !-
Per un momento Remus,
rallentò per un momento l’andatura e fu questo a salvargli la vita. Sentì Lucius evocare un anatema di esplosione e nello stesso
momento Ted fare altrettanto. Non ebbe il tempo di capire cheun violento spostamento d’aria lo investì in
pieno. Si ritrovò contro un muro mentre il soffitto crollava e nascondeva dalla
sua vista il corpo immobile di suo figlio.
-TEEEEEED!-
Il grido di dolore di Emmie giunse ovattato alle sue orecchie mentre realizzava
quello che era successo, perché Ted non era scappato, perché aveva reagito a
quel modo, perché non aveva provato a disarmare il suo avversario . Lo aveva
fatto per dare a Emmie e Ron la possibilità di
scappare. L’aveva fatto permorire
assieme a Malfoy.
L’aveva fatto per dimostrarsi un
eroe ancora una volta.
-NOOOOOOO!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Era la quarta volta che Sirius si fermava per guardarsi alle spalle. Non riusciva a
crederci, davvero, non poteva. Quale padre lascia il proprio figlio a
combattere una battaglia che una volta l’ha quasi ucciso. Quale bestia? Si bloccò, no, non poteva farlo… Doveva andare ad
aiutarlo. Con Harry c’era James, a lui non sarebbe successo nulla!
Lanciò un’occhiata a Joel e alla
fascia che girando dietro la nuca gli copriva l’occhio sinistro e si sentì
morire per i sensi di colpa . Si era fatto colpire in faccia per proteggerlo,
aveva perso l’occhio per colpa sua…Quel colpo di Cygnus
era suo. Perché si era frapposto maledizione! Un figlio non dovrebbe mai
sacrificarsi per il padre. Dovrebbe succedere il contrario, cazzo! Lo fissò e
il ragazzo gli sorrise tranquillo –Adesso si che potrete chiamarmi Malocchio!-
Rise e Jolie gli assestò una manato
su un fianco.
-Idiota.-
-Lie
ammettilo che muori dalla voglia di MALOCHIETTO!!-
-Malocchietto?
Malocchio junior semmai… -
Sirius
guardò i due amici spingersi scherzosamente, avevano piena fiducia in James, non sembravano minimamente preoccupati
–Io torno indietro.- disse superandoli con i pugni stretti per l’ansia –Voi
andate nelle stanze di Voldemort.-
-Cosa? E tu dove vai?-
-Da James.-
-Perché?-
-Perché sono preoccupato Al.-
Il ragazzo inarcò il sopracciglio visibile e il Sirius gli lanciò un’occhiata perplessa -Pensi davvero che
Jim si farà battere da quella mezza porzione?- si grattò una guancia con un
sorriso- Quella volta ad Hogwarts, James ha solo
avuto sfiga a finire contro quella picca, ma stavolta vedrai che gli farà il
culo a strisce.-
-Dici?-
-Dico, dico e adesso andiamo!-
Lo prese per un braccio e lo tirò per farlo andare con
lui,un passo , e la sensazione di
pericolo che li investì li costrinse a schiacciarsi contro la parete. Una
folata di vento si levò violenta nello stretto corridoio . Quasi soffocata
Jolie si portò le braccia al viso per respirare attraverso esse.
-Maledizione che cos…-
Un grido e la ragazza sentì le gambe cedere -JAMES!-chiamò.
Si staccò dal muro e corse nelle direzioni che sentiva, nonostante il vento che
le tagliava la faccia e minacciava di rispedirla indietro. Non conoscenza
quell’incanto, ma era davvero troppo potente. Se James era vicino alla fonte... Poteva essere già stato fatto a pezzi!!!
Girò un angolo e quello che vide rischiò di spezzarle il
cuore a metà.
-James?-
Era a terra, ai piedi Cygnus.Bilaniato
da molteplici ferite. La ragazza portò una mano alla bacchetta e ilMangiamorte rise
forte della sua espressione disperata –E’ morto!- rise forte - E tu farai la
sua stessa fine.- le puntò la bacchetta addosso e ghignò quando vide la ragazza
immobile. Pietrificata dal dolore.
-AVADA KED…-
Jolie si sentì sbattere a terra e nello stesso momento sentì
Joel evocare una potentissima EverteStatim che sbatté Cygnus contro
il fondo della stanza . Il soffitto cedette di botto e nascose alla vista di
Jolie e Joel il corpo senza vita di James.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Bene. Finalmente ce l’hai fatta a
ucciderlo.-
Charlie sorrise mentre allontanava
lo sguardo da quel corpo accasciato ai suoi piedi. John era morto, lui l’aveva
ucciso. Si volse verso Amycus e con un cenno del
braccio gli porse il pugnale sporco di sangue.
-Bene… L’Oscuro Signore sarà molto
felice.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
[E ora il mio regno avrà inizio!]
Harry si lasciò cadere in ginocchio mentre James prendeva a
calci la parete alla sua destra –CAZZO! CAZZO! CAZZO!- urlava in preda
all’esasperazione mentre il suo primo genito prendeva
a pugni il pavimento. Non era così che doveva andare, maledizione! Erano finiti
con tutte le scarpe in una trappola di Voldemort, era
stati attirati in quella casa perché all’Oscuro Signore occorreva il sangue di
due maghi primogeniti: James e Ted, e quello versato nel tradimento. Ovvero
quello di John.
Erano
morti… I ragazzi erano morti.
-A che cosa gli servirà quel sangue.-
-Non lo so…-
-Saranno morti veramente?-
-Non ne ho idea.-
FINE
CAPITOLO
Martedìà ENDING.
Non ho resistito. Ho spezzato il
capitolo per godermi a pieno i vostri insulti. James, Ted e John sono morti. E
Harry si è lasciato sfuggire Voldemort, a voi signori
fatevi sentire!!
Date uno sguardo a questo link:http://rinrei85.livejournal.com/869.html
Capitolo 55: Benvenuto all’Inferno.
E così, ancora una volta, il gruppo dei Malandrini
era stato spezzato nel peggior modo possibile. James, Ted e John erano morti.
Charlie, si era rivelato essere veramente un assassino. Nessuno dei presenti
alla strade era stato in grado di recuperare i cadaveri dei ragazzi, di capire
cosa fosse successo, come quei tre si fossero lasciati battere così facilmente.
Pochi minuti dopo la sparizione di Voldermort dalla sue stanze, l’intero Carrow
Manor era saltato in aria portandosi appresso i suoi segreti. James era appena
riuscito ad uscire tirandosi dietro, Sirius con la mano sinistra e Remus con la
destra mentre Harry si occupava di Jolie e Joel e Ron di Draco ed Emmie. Non si
era voltato indietro, nonostante le grida di Sirius, nonostante Remus smaniasse
per riprendere il corpo di Teddy “Non
posso lasciarlo lì, ti prego!” piangeva mentre il castello veniva meno
inghiottendo i tre bambini-soldato caduti al suo interno.
Si era fermato solo a crollo finito, era finito per
terra , con i suoi due migliori amici quasi seduti addosso e solo in quel
momento aveva realizzato che era successo. Quel matto di James non c’era più,
non avrebbe più rivisto Teddy, non avrebbe più riso con John e Charlie,
maledizione. Lui che era sempre stato il più dolce di tutti. Quello da coccolare
e difendere, come aveva potuto?I
migliori della nidiata, così si definivano se erano spariti per sempre.
Istintivamente si volse verso i superstiti del gruppo e li trovò seduti uno
vicino all’altro, con gli sguardi fissi alla fiamme che alte si portavano via
chi avevano più amato nella loro vita.
[Jolie…]
[E’ morto papà… James è morto.]
Quelle erano state le ultime parole della sua
bambina prima di cadere in un profondo stato di afasia. Aveva accettato la
morte dell’unico amore della sua vita e non aveva più aggiunto altro. Neanche
le crisi di Andrea erano riuscite a smuoverle, nonostante l’affetto che l’aveva
portata, l’aveva vista crollare come un sacco fra le braccia del marito senza
muovere un muscolo per aiutarla.
-Amore devi mangiare.-
-…-
-Ti prego, un boccone. Uno solo.-
Erano giorni che Lily provava a farla mangiare. Si
sedeva di fronte a lei e provava a ragionare con lei... Uno, due bocconi
riusciva a farglieli mandare giù , al terzo la vedeva scappare in bagno e la
sentiva rigettare. Solo una volta aveva mangiato tutto. Con Joel che la
imboccava come una bambina e le parlava di questo e di quello. Soprattutto dei
bei tempi andati,mentre piangeva come
lei.
[Ti ricordi quando James e John hanno fatto saltare in aria il
pentolone con la pozione polisucco e il professor Piton li ha inseguiti per
mezza Hogwarts, urlando che erano la rovina della Comunità Magica ??]
[…]
[E quella stupida prova di coraggio che abbia fatto l’estate scorsa? Quella
alla vecchia casa Parker . Ti ricordi che strillo diede Ted quando dal soffitto
piombò giù la maschera di Candy man? Se la fece quasi sotto... ]
Era uno strazio sentirlo
parlaredella passata felicità passata
con quel viso ridotto a metà.L’occhio
sinistro era sparito in una poltiglia scura, che ogni venti minuti macchiava di
rosso la benda che il ragazzo cambiava da solo a costo di numerosi sacrifici e
conati mal trattenuti. Una volta Emmie aveva provato, ma alla vista del viso
dell’amico era scoppiato in un pianto che non era riuscita a sedare con la
forza di volontà e il desiderio di non mortificarlo.
-… Jolie… Ti prego… Finirai con
l’ammalarti.-
Lily non sapeva più a che santo
votarsi. Non riusciva a farla mangiare e stavolta nemmeno Al sembrava riuscire
a raggiungerla. Jamessi portò le mani
al viso quando vide Andrea farsi largo trascinando i piedi.Da quello che gli aveva raccontato Sirius
quella era la prima volta che trovava la forza di alzarsi da letto e diportarsi al piano inferiore di Grimmauld. Di
solito se ne stava sotto le coperte, vegliata da Kracher, che piangeva per il
dolore della giovane signora e per la scomparsa del padroncino, che per qualche
strana ragione, aveva adorato dal primo secondo.
-Andrea?- chiamò Sirius.
Era seduto accanto a Jolie. Era
stato lui a proporre di portarla a Grimmauld. Aveva notato che Joel si
riappacificava quando l’aveva vicino e aveva cercato di prendere due piccioni con
una fava. Far mangiare Jolie e tirare su il morale del figlio che gli rimaneva.
-Lily… Dammi il piatto.-
-Cosa?-
-Il piatto… Dammelo.-
Lily le allungò il piatto e il
cucchiaio e Andrea si sedette sul tavolino da tè di fronte a Jolie e Sirius,
che la costringeva seduta, tenendole un braccio attorno alla vita- Tesoro
perché non mangi?- chiese a quel faccino bianco.
-…-
Fece apparire un secondo cucchiaio e
prese un bel sorso di minestra-Uhm… E’ buona, provala.- sorrise e la ragazza
girò la testa con un verso contrariato-… Jolie so che stai facendo e non è
giusto.-
La rossina splancò gli occhi.
-Lo so che vuoi morire… Ma lui non
vorrebbe.-
Gli occhi nocciola di Jolie
tornarono su Andrea che le sorrideva fra le lacrime. Era la prima volta che la
vedeva piangere, perfino Sirius sembrava sconvolto. Aveva sempre considerato
sua moglie una corazzata inaffondabile.
-Ti amava così tanto.-
-Andrea.-
-Jolie mangia farlo per lui.-
Ci fu un momento di silenzio poi,
senza un minimo di preavviso, Jolie si buttò fra le braccia di Andrea,
piangendo senza freni-Lo amo anch’io! Lo amo anch’io e non glie lo mai detto! QUANTO LO ODIO PER ESSERE MORTO COSì
MALEDIZIONE!!-Andrea chiuse le braccia attorno alla ragazzina, annuendo ad
ogni sua parola e asciugandosi il viso ogni tanto, col dorso della mano. Era
tutto così ingiusto da non poter essere vero. Sollevò lo sguardo verso Sirius e
lo trovò che si stava strofinando la faccia con il polso. Lui non aveva ancora
pianto.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Frank Paciock si guardò attorno. Dal
giorno della tragedia nessuno aveva più avuto notizie di Remus e Ninfadora.
Emmie continuava a dire che stavano bene, affrontava la cosa come meglio
potevano, ma si vedeva lontano un miglio che era tutta una balla. Uno, perché
Mimì non era mai stata in grado di raccontar frottole, due, perché tutti
sapevano l’amore folle che Remus aveva per il suo primo nato. Il suo sfortunato
tesoro, lo aveva chiamato una volta.
-Remie… Sono Frank.
Nessuna risposta.
Senza Ted che suonava il piano e
Emmie che gli andava dietro cantando e battendo le mani a ritmo, quella vecchia
casa faceva quasi paura. Uscì completamente dal camino scrollandosi i vestiti e
in due passi fu in corridoio. Solo una luce filtrava nella penombra e Frank la
seguì con il cuore che frusciava nei pressi delle scarpe. Fece scattare la
serratura e Remus tirò su la testa dal tavolo per rivolgergli un’occhiata
interrogativa .
Solo in cucina. Accucciato come una
bestia ferita, si era riguardato tutti gli album di famiglia, aveva riso,pianto, e aveva maledetto Lucius Malfoy nella
fossa d’inferno dove si trovava.
-Frank?-
-Ohi cugino.-
Si fissarono per un momento, dai due
lati della piccola cucina. Pativano lo stesso dolore, ma Frank era sempre stato
un tipo indistruttibile. Resisteva a tutto, stringeva i denti e andava avanti.
Remus invece…
-Che ci fai qui?-
-Ero preoccupato.-
-Perché?-
Frank fece schioccare le labbra con
fare allusivo e il licantropo scoppio in una risatina amara- Tranquillo
Frank...- appoggiò il mento in una mano mentre l’uomo prendeva una sedia e si
accomodava accanto a lui-… Non ho abbastanza palle per uccidermi.-
-Idiota.-
Prese un album e lo aprì a caso, si
sentì sobbalzare quando il suo sguardo incontrò quello di John a 12 anni, che
cercava di tenere Charlie davanti l’obbiettivo assieme a lui tenendolo per il
cappuccio del mantello. Sentì il cuore dolore a quella vista. Si erano sempre
voluti un gran bene, una predilezione nata a prima vista, il perché nessuno
l’aveva mai capito dato che erano incompatibili fin nel midollo.
“Non posso crederci che sia stato
lui a ucciderlo…”
Eppure non c’erano dubbi… Charlie
l’aveva detto ad Harry un secondo prima di sparire assieme all’Oscuro Signore.
Aveva sbugiardato le voci che lo volevano infatuato del suo migliore amico, nel
peggior modo possibile.
“ Eppure il mio cuore dice che c’è
qualcosa di sbagliato…”
La vera amicizia, il vero affetto,
il vero amore è una cosa che non può sparire tanto facilmente. Non riusciva a
darsi pace, chiuse gli occhi per poi riaprirli di scatto al suono della porta
che si apriva.
-Remus?-
-Vado a vedere se Dora si è
svegliata.-
-Svegliata?-
-Si… Andromeda ieri le ha fatto
mandare giù un sedativo che l’ha praticamente tramortita.- si grattò la testa
–E’ stato meglio così, ma inizio a preoccuparmi, sono ore che dorme.-
Frank annuì mentre voltava pagina
euna nuova immagine del suo campione lo
colpì come un pugno allo stomaco. Stavolta stava tenendo in braccio Emmie, che
rideva e cercava di farsi mettere giù.
“Mi manchi tanto piccolo mio.”
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
“Sono ancora vivo...”
In
quegli ultimi giorni i suoi pensieri erano diventati un po' monotoni...
Ripeteva in continuazione la stesse affermazione ogni volta che aprendo gli
occhi non veniva accolto da un coro giubilante di angioletti in festa. Si passò
una mano sul viso , stavolta stava molto meglio. Riusciva a vederea distinguere i particolari dell’ambiente
che lo circondava e i tratti di quell’ombra che in quei giorni aveva visto
accanto al suo letto.
-James?-
-Ben
svegliato Coccolo.-
Si
fissarono per un momento, prima che James si girasse verso l’altra persona di
cui Ted , svegliandosi, aveva avvertito il respiro. John , seduto su una sedia
a rotelle davanti a una finestra aperta. Stava fissando il cielo come se ce
l’avesse su con lui, James tossichiò nella speranza di attirare la sua
attenzione e il ragazzo mugugnò un:- Non sono cieco… Ho visto che Ted s’è
svegliato.-
-E’ da
quando si è svegliato che sta così…-
Ted sollevò la testa dal cuscino
per guardarlo.
-Se
mette un dito addosso a Charlie, lo distrugge.-
-L’ha
aggredito?-
-L’ha
preso allegramente per il culo.-
-Nel
senso?-
James
Remus gli fece segno di abbassare la voce mentre John si sistemava sulla sedia
con un’espressione che andava dall’assassino, al furioso, una puntina delusa e…
Imbarazzata? Ted sollevò un sopracciglio mentre James sghignazzava sotto
i cerotti che gli coprivano il viso- Te lo racconto dopo.-
-Perché
hai quell’espressione perversa?-
-Oh, lo
capirai.-
-Stronzi
… Piuttosto di farvi i cazzi miei…- berciò all’improvviso John –Che ne direste
di adoperarvi per risolvere ilproblema
in cui ci troviamo, uhn?-
-Che problema?- fece eco Ted mentre sul viso di James spariva il sorriso –Dove
siamo?-
-All’inferno
Teddy.-
Fine capitolo
I ragazzi non sono morti, ma
molto presto pregheranno di esserlo.
E aveva bisogno di un vocabolario, perché aveva finito gli aggettivi! Fanculo pure alla grammatica! In un sorso
buttò giù la tazza di brodo che gli avevano allungato e con un morso strappò
metà del pezzo di pane. Era furioso. Furioso… E mangiare era l’unica cosa che lo calmava. Peccato che lo
nutrissero come un passerotto rachitico e non potesse affogare nei grassi come
i suoi nervi tesi chiedevano. Si toccò il labbro inferiore e un’espressione
irata gli contorse i lineamenti. Come diavolo aveva fatto a cascarci? Si era
sempre considerato più che furbo, e invece… Strinse le dita e il labbro fra di
esse, si era fatto giocare come un ragazzino.
-Ci
pensi?-
-Eh?-
John
spostò lo sguardo dal suo vassoio a James, seduto sul suo letto in posizione da
scriba. Stava giocherellando col suo cibo con la forchetta mentre appoggiava il
mento al palmo della mano- A Tappo intendo.- Prese un boccone e rabbrividì
leggermente. A differenza di John, non riusciva a mangiare senza provare lo
stimolo di rigettare tutto.
-Certo
che ci penso… E mi sta per scoppiare il fegato, ‘ca
troia!-
-Perché?- rigirò la posata nel purè mentre Ted si lamentava sotto le coperte.
Dato che a lui ancora non era permesso mangiare, si stava rodendo dentro per la
fame e per la gelosia, dato che gli altri potevano farlo.
-Che
domande fai? Te l’ho raccontato, no?-
-Per questo mi domando, se tu in realtà non sia solo imbarazzato.-
Una
sghignazzata malvagia si levò dal fagotto di coperte che era Teddy Lupin,mentre
le guance di John viravano verso un curiosissimo rosso pomodoro, il ragazzo
tirò su la testa da sotto le coperte e scoccò al cugino un’occhiata interessata:
– CERTO CHE NO!-
-Oh,
andiamo.-
-Andiamo,che?-
-
SEI ARROSSITO CUCCIOLO!-
-NON
SONO ARROSSITO, BESTIE!-
-GUARDATI ALLO SPECCHIO, JOHN!!-
John si
portò una mano in faccia, e cazzo, era davvero calda. Mugugnò a mezza bocca
mentre i suoi due cosidetti amici se la ridevano dai
loro letti. Afferrò il suo tozzo di pane e senza mirare lo lanciò verso
quell’infingarda coppia di traditori e rise quando sentì James emettere un
–Auch!-
-Fa male John, uhmm?-
-E’ un
mondo d’amore, eh?-
John si
prese la testa fra le mani. Quegli stronzi, alla prima occasione li avrebbe
uccisi. Che diavolo gli era saltato in testa a raccontare loro in che modo
Charlie l’aveva fregato. Doveva essere impazzito o strafatto di antidolorifici.
-Bene ragazzi.- La voce di RufusScrimgeour
distolse i ragazzi dai loro scherzi. John sollevò il capo, James smise di
giocherellare col cibo e Ted si tirò a sedere in mezzo al letto –Vedo che state
meglio.-
-Signor
Ministro.- dissero in coro prima di lasciare il compito di parlare a Teddy, il più tranquillo e presente a se stesso dei tre. Da
che aveva scoperto di essere in trappola, in un ospedale sconosciuto e creduto
morto da tutti quelli che amava, non aveva dato di matto com’era successo a
James, non aveva urlato e tirato in aria suppellettili come John. Aveva preso
un bel respiro e aveva attinto alla sua razionalità e self control.
-… Che
cosa volete da noi?-
-Siete
molto intelligenti… non l’avete ancora capito?- James digrignò i denti in una
smorfia mentre John incrociava le gambe sotto le coperte per impedirsi di
balzare in piedi e prendere a calci quella specie di incrocio fra una botte e
un leone spettinato - Voglio che siate i miei cacciatori.-
-Cacciatori?-
mormorò Ted.
-Di Mangiamorte.- gli fece eco James– Come mio nonno.-
-Esattamente
James… Come la buon’anima di Alastor.-
-E se ci
rifiutiamo?-
-Beh…-
Il volto
leonino di Scrimgeour assunse una tonalità malvagia.
–Beh, SiriusBlack potrebbe
essere ricondotto ad Azkaban per scontare i cinque
anni di pena che aspettano chi evade dal nostro super carcere.- Fece l’atto di
contare sulle dita, mentre il colore spariva dal viso dei tre ragazzi. - Il
caro Remus Lupin potrebbe essere accusato di essere
il nuovo capo del branco di Greyback e infine Frank Paciock potrebbe essere accusato dell’omicidio della povera
Augusta.-
-Che
cosa? MIA NONNA E’ STATA UCCISA DA
BELLA!-
-Hai le
prove di quello che dici, John?-
-FIGLIO
DI PUTTANA!-
-John,
calmati.-
Lo
sguardo di John saettò da Scrimgeour a James e il
dito che teneva puntato verso di lui per obbligarlo a stare fermo –Ci tiene per
le palle…- lo sentì dire, mortalmente calmo. -… Non fare cazzate!-
Il
ministro rise forte, mentre John tornava seduto con una parolaccia –Ottimo
lavoro James.- disse divertito socchiudendo leggermente le palpebre pesanti- E’
vero quello che dicono di te…- Gli assestò una pacca sulla spalla, stringendo
leggermente il muscolo. - Hai la stoffa del leader.-
-Accettiamo…-
mormorò Ted.
-Sì…
Accettiamo…- fece eco John in un bisbiglio.
-Ottimo lavoro, ragazzi… Ora la vostra vita
appartiene all’Inghilterra.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-CHARLIE!-
-Cos…-
Charlie
sollevò lo sguardo dal libro che teneva fra le mani e meno di mezzo secondo
dopo si ritrovò contro un muro, con Joel che lo teneva fermo per i vestiti. Da
che era tornato ad Hogwarts era sempre riuscito ad
evitarlo, a girargli attorno senza farsi vedere,ma non
si può sfuggire in eterno alle proprie responsabilità. Inspirò a fondo e
con un movimento del capo sollevò lo sguardo per specchiarsi negli occhi grigi
del giovane Black, che lo fissava a un soffio dal
naso- Dimmi Joel.- disse calmo.
-Figlio
di puttana!!!-
-Guarda
che non sono stato io a uccidere James.-
-JOHN!
COME HAI POTUTO?!- incrociò le mani sulla gola del Serpeverde formando un cappio col colletto della camicia.
Voleva ucciderlo con le sue mani, là , davanti a mezza scuola –Lui ti voleva
bene! Ti voleva davvero bene!-
-Anche i
migliori sbagliano.-
-E tu
l’hai ammazzato.-
-Mi era
stato ordinato.-
-Non ti
dispiace neanche un po’?-
-Che quello
stronzo che rideva della mia presunta omosessualità sia morto…- tirò le labbra
in un sorriso anche se dentro senti l’inferno ardere – No… Per niente.-
Joel
sentì la bocca spalancarsi contro il suo volere, mentre fissava lo sguardo in
quello di Charlie. No, quello non poteva essere la stessa persona che amava i
puzzle e che durante i temporali non riusciva a dormire per la paura. Non
poteva essere lui quello che gli aveva insegnato a giocare a gobbiglie e che ad ogni Natale gli regalava la sua porzione
di torta.
-BASTARDO!-
Sfruttando
i centimetri che li separavano lo scaraventò a terra, ormai era pronto per Azkaban, non gli importava più della sua libertà, della sua
famiglia, di Emmie. Tirò fuori la bacchetta e la
puntò al petto del Serpeverde , che gli rivolse un
sorriso sicuro.
-AVAD…
Emmie?-
-FERMO!-
La
ragazza si era piazzata fra i due amici di un tempo con le braccia spalancate e
le prime lacrime agli occhi. Quando aveva sentito dire di una rissa fra un Serpeverde e un Grifondoro aveva
subito pensato al peggio, e infatti non si era sbagliata.
-Joel, metti
giù la bacchetta.-
-Cosa?
NO!-
-JOEL
ALASTOR BLACK, METTI GIU’ LA BACCHETTA!- La mano del ragazzo tremò
leggermente mentre fissava lo sguardo in quello della ragazza. Detesta veder
piangere Emmie- Ho perso mio fratello, ho perso mio
cugino…- la sentì dire mentre Jolie sgomitava per farsi largo fra i curiosi– Ho perso due dei miei migliori amici….- Charlie
abbassò la testa, stava parlando anche di lui. -NON POSSO PERDERE ANCHE TE. ABBASSA LA BACCHETTA! SUBITO!!!-
Joel lasciò cadere l’arma e Emmie corse ad abbracciarlo, piangendo a dirotto contro il
suo maglione –Scusami, non ci avevo pensato- le disse mentre le accarezzava i
capelli con una mano – Non piangere, non lo faccio più.-
-Certo! Perché se provi a fare di nuovo una cazzata del genere, ti castro!-
latrò Jolie. Gli afferrò il lobo dell’orecchio fra due dita e lo trascinò alla
sua altezza –HAI CAPITO, MALOCCHIO JR?-
-Sì… Sì, farò il bravo…-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
“Il
mio funerale…” James RemusBlack ridacchiò contro il palmo della mano mentre seguiva
con lo sguardo il feretro e la piccola precessione che gli andava dietro. Erano
passati sei mesi da quando CarrowManor
era saltato in aria. C’erano state inchieste, indagini, ricerche disperate,
James aveva visto suo padre scavare con le mani in cerca delle suespoglie, si era sentito morire per la
pensa,ma non aveva potuto fare altro che guardarlo da lontano e piangere con
lui.
Un paio
di volte l’aveva visto inspirare a fondo e volgere la testa verso Joel.
Avvertiva il suo odore, ma lo ricollegava al piccolo di casa, che come lui
emanava da sempre un vago sentore di miele: “Mamma…”. Andrea stava piangendo in silenzio, così come Sirius, che ogni tanto si asciugava il viso col dorso della
mano. Si portò una mano al petto e chiuse gli occhi, lo stava facendo per loro,
ma vederli in quello stato gli faceva male lo stesso.
“Al…” Joel,
che procedeva accanto i genitori a testa bassa, stava singhiozzando come un
bambino, accanto a lui c’era Emmie, che ogni tanto
gli asciugava le guance con il dorso della mano “Povero fratellino.”
Poi il
suo sguardo si posò su quella povera figuretta che si trascinava sorretta dal
padre “Jolie…” si portò una mano
alla bocca , sembrava malata, con quel viso pallido e quelle occhiaie che le
arrivavano più o meno alle ginocchia
“Amore mio.”
Ogni
tanto le scoppiava un singhiozzo e nascondeva il viso contro il collo di James,
che imprimeva sempre più forza alla sua stretta, sembrava sul punto di
spezzarla in due, mentre Lily andava accanto a loro, tenendo un fazzoletto
appallottolato contro le labbra.
“Te
ne farai una ragione…”
In quel
momento, neanche Jolie l’avesse sentito, gridò –NON POSSO ACCETTARLO!- prima di crollare svenuta fra le braccia
del padre, che immediatamente la prese in braccio e si allontanò dal corteo
funebre, assieme a Lily, Harry e Ginny.
-Teddy,
andiamo via.-
Ted
annuì, il suo funerale si era tenuto il giorno prima, assieme a quello di John e
ancora non si era ripreso. Veder piangere sua madre era stato un colpo troppo
forte, assieme all’espressione stravolta di suo padre. Gli era sembrato un
vecchio, con quella postura sofferente e il viso scavato per la sofferenza.
–Sì, andiamo… John, andiamo…- gli disse comprensivo. Gli passò un braccio
attorno alle spalle e si girò verso John -Ehi?-
-Guardate
lì.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Charlie,
in piedi, di fronte alla lapide che portava il nome di John Paciock.
I tre ragazzi si scambiarono un’occhiata perplessa: si sapeva che l’assassino
torna sempre sul luogo del delitto, ma da quando va a visitare la vittima al
cimitero? James e Ted si sentirono afferrare per la collottola e sbattere a
sedere dietro un alto cespuglio. Non potevano avvicinarsi, l’olfatto di Charlie
non andava sottovalutato.
-NON
SENTO UNA MAZZA!-
-UN
SECONDO, NON FARE IL BOTOLO ISTERICO!-
James
tirò fuori dalla tasca la bacchetta e con un movimento del polso evocò una
specie di bicchiere. –E questo sarebbe!?- chiese Ted, mentre James si girava
verso di loro con un sorrisone che andava da orecchio a orecchio- Avvicinatevi
uomini di malafede!-
I due
cugini abbassarono le teste assieme per poi sollevarle di botto, quando la voce
di Charlie arrivò ovattata alle loro orecchie. - Tu sei il male personificato.-
disse Ted vagamente disgustato. Quel trucchetto
doveva essere una sua speciale invenzione, per questo né lui né John lo
conoscevano.
-Davvero…
Ogni giorno la tua furbizia mi sconvolge sempre di più!-
-Lo so che sono un mito, non c’è bisogno che me lo diciate.-
I tre
abbassarono lo sguardo verso la coppa fra di loro, la voce di Charlie sembrava
così triste. James e Ted si girarono verso John e l’espressione imperscrutabile
che aveva messo su.
[Non
avevo colpito forte! Perché! Cazzo!]
Lo videro piegare le spalle per cacciare
indietro un singhiozzo. Ma che diavolo stava succedendo? Quello non era lo
stesso bastardo che l’aveva lasciato per terra con un ferita aperta in mezzo
alla schiena- Che diavolo sta succedendo!-
<<
Ho fatto un patto con Voldemort, la tua vita per la
mia anima. Per questo gli ho obbedito, per questo ti ho aggredito… Se non lo
avessi fatto lui ti avrebbe ucciso. Mi spiace tanto John… Non credevo, ero
convinto di aver colpito un punto non vitale…>>
Si
appoggiò alla lapide mentre si strofinava il viso col dorso della mano, era
lui, era il loro Tappo.James rise
contro la spalla di Ted mentre John si sentiva un idiota per non aver capito
–Idiota.-
James si
passò un dito sotto il naso -E’ proprio vero che Merlino li fa e poi li
accoppia.- disse mentre Ted annuiva con un ghignetto
malefico sotto i suoi capelli, quel giorno, di un depresso castano scuro.
-Smettete
di sfottere, MALEDIZIONE!!!- Si
passò una mano fra i capelli, spettinandosi con forza. Allora non gli aveva
mentito, in quel momento era stato sincero.Gli venne da sorridere come un idiota mentre continuava a prestare
orecchio ai mormorii che venivano da Charlie…
[ Non l’avrei mai fatto… Non ti avrei
ucciso…]
Si portò
due dita alle labbra , chiuse gli occhi mentre le portava al marmo freddo che
portava al suo nome.
[Non
tu…Perché…]
-Perché????-
fecero eco Teddy e James interessatissimi mentre John
respirava forte nella speranza di trovare la calma. Non doveva fare cazzate,
non doveva fare cazzate…
<< Perché…>>
Un
rigurgito di pianto soffocò le parole del ragazzo e John si volse verso i suoi
amici –Ha detto quello che ho capito , vero?-.Implorava una risposta negativa, Charlie non aveva detto quello che
aveva sentito. Il suo sguardo settò da James che fissava la coppa fra le sue
mani con un insano interesse a Ted che si grattava la tempia con aria assorta-
Ragazzi parlo con voi!-
-Che
vuoi sentirti dire John?-
-Che non
ha detto che mi ama…-
Jamessollevò le spalle con un sospiro mentre Ted
chiudeva gli occhi e girava il capo per sottrarsi allo sguardo da cucciolo del
cugino- Mi spiace John…-
Fine
capitolo.
Ok, c’è slash nell’aria. Non vi mostrerò nulla qui per non
offendere nessuno , ma sappiate che qualcosa è successo fra John e Charlie e che qualcosa succederà nel prossimo capitolo.
Se volete sapere che cosa è accaduto, leggete la raccolta le “Fiabe del Nonno.”
Ci saranno due missing moment scritti da me…
DISCLAMER: [GRAVI DANNI FACCIALI!...IN UNA PAROLA, STO PER MORIRE!] tratto da un un episodio di Excel Saga , quindi NON mi appartiene :)
“Non
ridete, questo è davvero ultimo capito! Il fatto è che conta 30 pagine di word,
per questo motive lo sto spezzando. Non voglio che mi moriate proprio sul più
bello!” PS: Se volete qua la scenetta
John/Charlie fatemelo sapere” non
è nulla di sconvolgente anzi, mi hanno detto che è una delle cose più tenere
che io abbia mai scritto ” altrimenti la passo come missing moment sulla
raccolta assieme a quello del capitolo 53. Non voglio offendere la sensibilità
di nessuno, quindi ditemi voi come devo fare.
10 anni
dopo: Came back to the hell.
“Prima parte”
Puzzava terribilmente.
Quella piccola porzione d'inferno in terra, aveva
un odore nauseabondo. Corpi nudi, sudore di vecchi vogliosi e cristalli di
crack che lentamente evaporavano. Charlie Piton chiuse gli occhi mentre mandava
giù l'ennesimo bicchiere della giornata, stordirsi con l'alcool ormai non
funzionava più,i pensieri si
accavallavano nella sua mente ad una velocità impressionante e a nulla serviva
affogare nell’alcoolo farsi del male
con dosi sempre maggiori di eroina.
La sua mente era come un circuito chiuso
e ogni suo pensiero finiva sempre col portarlo a lui.
-Charlie…-
-Copriti perdio...-
Molly sistemà i lembi della vestaglia e si sedette
al tavolo doveCharlie stava guardando
il ghiaccio sciogliere nel suo bicchiere, tese una verso la sua, per
stringerla, ma Piton le allontanò entrambe e fissò lo sguardo in quello della
ragazza- Che vuoi?- le chiese.
-C'è una donna...Vuole parlarti...-
Lo sguardo azzurro di Molly scivolò dal visodel suo compagno alla porta del night, dove
Emmie Lupinsi stava guardando attorno,
la borsa stretta come se temesse da un momento all'altro uno scippo. Lo sguardo
dei due s'incontrò per un secondo, Molly, i capelli sempre di quell’assurda
tonalità di biondo miele, ricci oltre le spalle sorrise, eCharlie si ritrovò a contraccambiarla , aveva
proprio un bell’aspetto... Merito di
Joel senza dubbio…
-Chi è?- chiese Molly - Charlie!-
La spogliarellista volse il capo con un singhiozzo,
si alzò, ondeggiando sui tacchi, non erano mai stati una coppia, lui non
l'aveva mai amata, non era mai riuscito a toccarla con un dito e lei alla fine
si era risolta a tradirlo con ogni uomo che pagasse abbastanza.
“Impiegare la propria
vita nell’attesa di morire…
Che idiota!”
dc
-Sono stanco biscottino…- Emmie prese un lungo
respiro mentre
avanzava fra pozzanghere fangose, cocci di bottiglie e siringhe usate, ma chi
diavolo glie l’aveva fatto fare? Ah, si…
Il suo dannato spirito da crocerossina. - Joel deve smetterla di tormentarmi…-
-Si lo so…-
Si fronteggiarono per un attimo, fra i rumori della statale che
scorrevano ad una cinquantina di metri dal locale, gli occhi azzurri di Emmie
vagarono lungo la cicatriceslabbrata
che si apriva lungo il viso di Charlie, l'unico ricordo della sua permeanza ad
Azkaban…- Oh potrei non rispondere più delle mie azioni una delle prossime
volte che gli salterà in mente di fare una delle sue retate al locale.-
-Charlie…-
-Sei anni ad Azkaban, Emmie…SEI ANNI MI SONO FATTO!!Ho
pagato il mio debito, sono pulito ormai. Quindi di smetterla o giuro sulla
tomba di mia madre che di lui non resterà neanche il ricordo!!-
-Charlie…-
-Che vuoi?-
-Posso abbracciarti?-
Charlie lasciò cadere le braccia con un verso
sorpreso –Come hai detto prego?- chiese, prima di avvolto da un rassicurante
odore di carta e cioccolata. L’odore proprio della sua piccola Mimì, Merlino
quanto gli era mancato. Ricambiò la sua stretta, nonostante l’imbarazzo ela sentì sorridere contro la sua guancia.
-Voldemort è morto.-
-Cosa?-
Emmie si sentì afferrare per le braccia e
allontanare con forza. Sollevò lo sguardo e annuì allo sguardo sconvolto di
Charlie –Stanotte l’Oscuro Signore è caduto per mano del Bambino sopravvissuto…-
gli appoggiò una mano sulla guancia –Siamo liberi.-
-Harry ha ucciso Voldemort?-
La biondina rise forte – E’ finita! La profezia si è compiuta…- guardò
il ragazzo portarsi fra i capelli con un sorriso inscenando la reazione che si
era immaginata. Era felice, come solo un avversario dell’Oscuro Signore poteva
essere -… Siamo liberi!!-
-EVVAI!- Si sentì afferrare per la vita, sollevare e trascinare in una
specie di piroetta in quel vicolo dimenticato da Dio, rise e pianse assieme
mentre Charlie la strapazzava come un peluche. Aveva sempre pensato a lui come
ad una vittima di un destino avverso e non si era sbagliata…
Il suo Charlie
…
Il più dolce e
innocente fra i Malandrini non era mai morto…
dc
Morto.
Era morto finalmente.
Harry si lasciò cadere seduto accanto al nemico di una vita e sorrise
al padre che lo guardava dal fondo della stanza. Era stato un combattimento
epocale, il più duro della sua vita, ma alla fine ce l’aveva fatta, la fonte di
tutti i suoi guai era andata per sempre. Sipassò una mano fra i capelli mentre squadre di Auror si muovevano a
blocchi per la salacadente, facendo
rilevamenti e commentando i rumori che avevano sentito filtrare dalla stanza
fino al corridoio dove erano rimasti appostati fino a qualche minuto prima.
Si asciugò il sudore col dorso del polso e con un bisbiglio di
ringraziamento si lasciò cadere a parte addietro. Non riusciva a crederci, quando aveva visto Voldemort cadere , a
parte addietro come un sacco, aveva pensato ad un’allucinazione o qualcosa del
genere e invece era successo davvero… La
sua Avada Kedavra l’aveva centrato in pieno…
-L’ho ammazzato … E’ morto… Sono libero!-
Rise… Pazzamente, mentre James si lasciava cadere seduto vicino a
lui,Aveva visto Emmie correre via dalla
scena a razzo e Joel fiondarsi all’inseguimento di Cygnus Lastrange. Si girò
verso il genitore e lo trovò con un sorrisino idiota – Papà… -
-Dimmi.-
-E’ vero… Cioè non è un sogno.-
-No tesoro … Ce l’hai fatta.- gli strinse la mano –Sei stato fantastico…-
dc
“Chi ha detto che la vendetta non gratifica è
un gran idiota…” Joel si lasciò cadere seduto accanto al corpo
della sua vittima, come Harry nella stanza principale del maniero e sorrise
vittorioso fra le gocce di sudore che gli imperlavano la fronte “ O ha un’ anima decisamente migliore della
mia…”
Dopo 10 anni aveva finalmente messo fine alla vita di Cygnus Lastrange,
l’uomo che aveva ucciso James, ghignò mentre cercava di porre un freno al
fiatone che gli faceva tremare le spalle, l’aveva rincorso come un lupo la sua
preda e alla fine l’aveva raggiunto.
“E’ stato
semplice…”
Rivoltò con una pedata il corpo del suo nemico e si godette la sua
espressione terrificata. Era stato un duello impari, Joel aveva subito preso il
sopravvento e alla fine l’aveva ucciso, per la gioia della sua anima e la pace
della sua mente.
-Al…-
Sollevò lo sguardo e si volse verso Sirius che l’aveva raggiunto nella
piccola saletta doveva trovato la vendetta che per 10 anni aveva rincorso come
un pazzo – Papà?-
-E’ morto?-
Si fissarono per un momento .
La risposta era più che scontata, come suo nonno, dove Joel Black mirava,
colpiva senza pietà, ma Sirius sentiva il bisogno di sentirglielo dire.
-Più di così non saprei come fare…-
- Bravo il mio ragazzo…-
dc
-Una domanda…
Dov’è che pensavi di andare??- Doholov si guardò attorno mentre sul viso di James Remus Black si
formava un gustoso sorriso interrogativo- Sei circondato non fare cazzate...-
non mise mano alla bacchetta, non rispose al gesto di difesa del mago più
anziano, in quegli ultimi 10 anni ne aveva viste di tutte i colori,orami i
Mangiamorte non avevano più nessun segreto per lui. Spostò lo sguardo oltre la
spalla sinistra dell’uomo che lo fronteggiava ringhiando come una tigre in
trappola e sorrise all’ombra che si era disegnata sul fondo del vicolo. C’aveva
messo un po’ per arrivare, ma sicuramente si sarebbe fatto perdonare.
-Attacca.- disse mentre Doholov caricava una
Maledizone Senza Perdono.
L’ex Serpeverde si sentì scaraventare a terra da
qualcosa di stranamente enorme e peloso, strabuzzò gli occhi mentre realizzava
la presenza della luna piena sulla città e l’espressione inquietante sul viso
di James.“Non è possibile…“ si disse mentre si trovava faccia a faccia con
enorme lupo mannaro dal pelo stranamente azzurro, che lo aggredì alla gola per
obbligarlo all’immobilità “Maledizione!”
-Voi chi diavolo siete!-
James sollevò un sopracciglio sorpreso mentre
Doholov scalciava nella speranza di liberarsi di Ted che lo teneva piantato a
terra- John , questo non ci conosce.- disse girando la testa verso la sua
sinistra -… Sono un po’ offeso.-Una risata rauca si levò nello stretto vicolo,
Antonin Doholov spostò lo sguardo verso John che gli sorrise un sorriso
bastardo.
-Ci chiamano i Cacciatori…- disse James .
Il mangia morte sbarrò gli occhi.
-Perché non abbiamo l’obbligo di riportare a
casa la preda viva.-
Sollevò le braccia in un innocuo gesto di difesa
mentre Ted balzava via da lui e la bacchetta di John prendeva a lampeggiare di
verde, gridò mentre il tocco di morte calava su di lui.
-E anche questa pratica è archiviata.- sbuffò
James mentre John rinfilava la bacchetta nella tasca interna della giacca. Si
tirò indietro di un passo e si battè le mani sul petto. Immediatamente il lupo
gli si fece sotto scodinzolando e abbaiando contento, per poi tirarsi su due
zampi per leccargli il viso.
-OH, MA
CHI E’ IL MIO CUCCIOLONE ASSETATO DI SANGUE? Sì, SEI TU COCCOLINO!AMMMMMMORE!- gli strapazzò
l’enorme testone come se fosse stato un normale cagnolone e non una bestia di
ottanta chili che avrebbe potuto ucciderlo sul posto- DAI UN BACINO A PAPINO! DAI UN BACINO A PAPINO!-
-Voi due
mi fate paura.-
James rise forte mentre John imbronciava le labbra in un’espressione
leggermente schifata,che si tradusse in una terrorizzata quando si vide addosso
Teddy e i suoi sopracitati ottanta
chili!
GRAVI DANNI FACCIALI!
ROTTURA DELL’AVAMBRACCIO DESTRO!
DANNI LIEVI ALLA NUCA!
PERDITA DELLA COSCIA DESTRA!
INSORGENZA DI DISTORSIONI!
IN UNA PAROLA…STO PER MORIRE!!!!
L’aveva
trascinato a terra e gli stava leccando la faccia fra latrati divertiti, James
si portò una mano alla bocca, quando Ted era lupo era lupo diventava
stranamente affettuoso- Oh esagerato!- disse all’amico che stava cercando un
modo per non morire- Dai che ti sta dimostrando solo il suo affetto!!-
-Lo dimostri
non uccidendomi!-
-Eddai John non
si muore per così poco.-
-AAAAAARGHA! TED IL COSO MI SERVE ANCORA!-
-Anche perché
non l’hai mai utilizzato.-
-APPUNTO!-
-Se becchi
Charlie da solo in un vicolo sono cazzi suoi…-
John allungò su
una mano per tirare James atterra assieme a lui eTeddy che gli si avventò addosso per dare
anche a lui la sua dose di coccole –Maledizione lupastro!!!-
-Vedi che siete di buon umore…-
I due ragazzi e
il lupo si bloccarono e con un unico movimento si voltarono verso Scrigemour e
il suo falso sorriso bonario- Si tirarono in piedi, i due uomini spolverandosi
i pantaloni sul sedere e il lupo scrolla la testa e il resto del corpo.
-…Vi porto nuove notizie.-
-Che notizie?-
-Voldemorte è morto…Siete liberi…-
Fine prima parte:
Nella seconda parte del cappo ci saranno i rincontri. Remus-Ninfadora/Ted, JamesRemus/
Sirius-Andreae Fran-Alice /John…
UN GRAZIE ENORME A:
Shin_86: Tranquilla, Scrigemour pagherà per
quello che ha fatto! Ormai dovresti aver capito che sono piuttosto sadica e
perversa! MUHAHAHAHA!
rosy823: Dato che siamo in dirittura d’arrivo aggiornerò molto
spesso! XD
SakiJune: *scodinzola in
cerca di approvazione* sono contenta che la mia conclusione ti sia piaciuta nee san… Ancora non
capisco che ci trovi di tenero in Tappo che soffre come una bestia, ma contenta
tu contenti tutti ! XD
lyrapotter: Sai nee chan, quando non ho visto le tue recensioni ho
pensato che fossi in viaggio per Macerata, poi ho ricordato che avevi gli esami
e mi sono calmata. Io Scrigemour l’ho sempre visto come un gran figlio di buona
donna e avevo bisogno di un colpo di scena, così il mio cervellino malato ha
fatto 2+2 e voilà!Ho dovuto farlo, ho
dovuto concretizzare il pairing John/Charlie, uno perché mi ci sono
affezionata“è stata la mia prima ship voluta per acclamazione”due perché altrimenti le mie coinquiline
mi avrebbero uccisa seduta stante! XD
Dance: Una mente contorta
produce fic contorte, che vuoi farci è matematica pura questa!Dai che te li concretizzo Joel e Emmie non sono così cattiva
come sembro! Sono contenta che la mia storia ti sia piaciuta tanto, mi sono
divertita da matti a scriverla e sono contenta che voi siate divertiti a
leggerla.
PrincessMarauders: Si, sono stata malvagia con Jolie, ma in fin dei conti
questa è la reazione che una donna ha quando le tolgono l’amore della sua vita!
Ps: >//< Oh Merlino c’è stato un bel bacetto fra quei due , ma non l’ho
messo per non urtare la sensibilità di nessuno !XD
Loony
night. Joel Black sentì le labbra piegarsi in un sorriso mentre
mostrava il mandato di perquisizione firmato dal Ministro della Magiaalla ragazza immagine che l’aveva accolto con
un ridottissimo abitino color crema che lasciava molto poco all’immaginazione-
Mangiamorte?-la sentì dire mentre
spostava gli occhioni color crema dal foglio a lui, uao, ma allora sapeva
leggere: –Qui non si nascondono Mangiamorte ! Devi convincertene Black!-
-E’ il
tuo capo che cos’è?-
-Charlie
non è un Mangiamorte!-
-E i
suoi sei anni ad Azkaban come te li spieghi, Molly ?- le donò un’occhiata
sprezzante e la ragazza serrò la mascella inviperita. Odiava quell’uomo. Ogni volta che se lo trovava davanti provava
l’irrefrenabile impulso di prenderlo a sberle- Charlie è di pessimo umore
questa stasera...- lo avvertì con un sorriso dolce mentre si faceva di lato per
farlo entrare nel locale -… Non provocarlo Black o stavolta non uscirai vivo
dal locale...-
Joel le
concesse un ghigno divertito mentre entrava nell’atrio del Loony night. Con un
colpo di bacchetta spense la musica e con un movimento della mano sinistra
accese tutte le luci, rompendo l’atmosfera e distogliendo l’attenzione degli
avventori dallo spettacolo offerto dalle ballerine – Vi prego di scusarci per
il disturbo…- disse gioviale mentre veniva superato da una decina di auror che
presto si sparpagliarono per il locale - … Vi preghiamo di svuotare le tasche e
di prestarvi alla perquisizione corporale...-
Un
mormorio di dissenso si diffuse fra i presenti mentre controvoglia obbedivano
alle disposizioni di Joel. Lo sguardo azzurro del ragazzo vagò per la sala “Dov’è?” si chiese nervoso, per poi
sorridere a quella schiena curva che a differenza degli altri non era balzata
in piedi, celere e servizievole per non incorrere in guai col governo “Eccolo…”
-Deve alzarsi e svuotarsi le tasche signore.-
Ci fu un momento di silenzio poi il cadetto
auror che aveva avuto la pessima idea di andare a infastidirelo scontroso padrone del Loony night si
ritrovò a corre per il locale inseguito da vespe assassine che solo lui poteva
vedere. Joel sorrise -Legimanzia.- fece per mettere mano alla bacchetta quando
la risata rauca di Charlie gli fece cambiare idea… Aggredirlo alle spalle, no, voleva guardarlo in faccia. A passi
marziali si diresse verso il tavolo dove Charlie si stava versando un altro
bicchiere e con un calcio lo rivolto
– Alzati e vuota le tasche.-
Un
pretesto, gli occorreva solo un pretesto per ucciderlo…
Senza
alzarsi Charlie obbedì alla richiesta dell’Auror. Con un sorrisino da schiaffi
vuotò sul pavimento le tasche dei pantaloni e della giacca, buttò a terra anche
la bacchetta –Ecco …- disse dolce come il miele mentre allungava le gambe –
Posso fare altro per te, Al?-
-Al? –
ripeté Joel. In un secondo si dimenticò del protocollo che gli impediva di
mettere le mani addosso a un sospettato e si lanciò sul ragazzo ancora seduto.
Lo afferrò per il collo e lo strappò via dalla sua sedia per sbatterlo contro
il muro –Figlio di puttana, bada a come parli…- gli disse con un filo di voce
mentre affondava le dita nella sua gola- E’ morto il tempo in cui ti era
permesso rivolgerti a me come Al…-
-Questa
a casa mia si chiama aggressione signor Black.- cinguettò Charlie mentre
piegava leggermente il capo come chi è tremendamente divertito -… Credo che
farò rapporto al tuo superiore per questo. Una polizia violenta fa male alla
buona immagine dello stato.- si
portò una mano al petto con un’espressione contrita che era tutto un programma.
Joel ringhiò una parolaccia, quel modo
di portare per il culo l’aveva imparato da John. –Prima o poi ti ammazzo.-
sussurròe il viso dell’ex Serpeverde
assunse una luce diabolica –Se proprio ci tieni a uccidermi, vieni fuori
ragazzino.-
Lo
allontanò con uno spintone e con un cenno del capo gli fece segno di andare con
lui. Quella storia andava avanti da troppo tempo, in qualche modo doveva
finire. Joel vide la bacchetta di Charlie schizzare nel pugno del suo
proprietario e senza rendersene conto sospirò soddisfatto.
Finalmente
un avversario alla sua altezza.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Erano passati 10 minuti dal loro ingresso nel bar e già iniziava la solita
processione di ragazzine che con enormi sorrisi e scollature vertiginosi
cercavano d’infilarsi nella loro conversazione. John sbuffò, odiava quel modo
esagerato di esporsi, senza un minimo di decenza e di cervello. Aveva respinto
una ragazza per tre volte e quella stava tornando alla carica, la sentiva
chiamante scalpicciare dietro di lui- Quanto le odio quando sono così
insistenti…- disse ai due amici seduti accanto a lui. Sollevò lo sguardo e la
rossa gli lanciò un sorriso sfolgorante – Ho già detto che non ho voglia di
ballare.-
-Così
bello e così crudele...- si sporse verso di lui ,convinta del suo decolté e del suo fascino
–Sicuro? Non ti piaccio neanche un po’?-
John si
portò una mano al viso “Non la devo
mandare a quel paese…Non la devo mandare a quel paese… Non la devo mandare a
quel paese…” si disse a occhi chiusi mentre si massaggiava la radice del
naso con due dita.
Il potere del pensiero
positivo…
-Ragazza,
non hai ancora capito che è gay?-
-Eh?-
Sollevò
il viso dalla mano mentre la ragazza arretrava shoccata, James Remus Black e la sua delicatezza da carro armato uguale a quella
del suo papino –James…- disse mortalmente calmo e
mortalmente imbarazzato una volta che la donna si fu allontanata – Farti i
cazzi tuoi,no?-
- Beh è
vero… E vedrai che adesso non verrà più a stracciarti le palle?- prese un sorso
mentre Ted scoppiava in una sghignazzata cattiva.Stavano festeggiando la loro ritrovata
libertà prima di tornare a casa e affrontare i sicuri infarti dei loro
familiari. Stavano cercando di trovare il coraggio di presentarsi a casa, di
affrontare la nuove situazioni che durante le loro assenza era andata a crearsi
- James che stai annusando?-
-John…-
rispose il ragazzo guardando John, che come lui era voltato verso il fondo del
locale, verso la porta lasciata aperta per far circolare l’aria
-…Sono…-
-Joel e
Charlie…-
Al grido di " Non
fate cazzate, maledizione!! " James, Ted e Johnsi avventarono fuori dal barinciampando gli uni sugli altri, in quegli
annigli screzi fra quei due erano diventati
leggenda molto probabilmente se le stavano dando in un vicolo. In un secondo
furono in strada, si guardarono attorno i nasi all’aria pronti a seguire la
pista.
-Di là…- esclamò John
puntando il dito verso lo svincolo alla sinistra del locale- Sento odore di
sangue!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-E ‘ questo il guaio di
voi uomini d’azione … Non usate mai il cervello…-
Charlie rise forte mentre piegava un ginocchio a terra per portarsi su Joel e
ilamenti indolenziti che ogni tanto si
lasciava sfuggire. L’aveva confuso con le sue allucinazioni e alla fine l’aveva
steso con una Everte statim al petto. Si passò un dito sotto il naso con una
smorfia divertita – E adesso di ti che ne faccio?-
Lo rivoltò per guardarlo
in viso- Ti faccio a pezzi e ti rispedisco da Emmie in una valigia?-chiesementre piegava il capo su una spalla-Oppure ti uso come diserbante per lucame?...Ah che dilemma…-Non aveva la minima intenzione di ucciderlo,
ma gli piaceva l’idea di torturarlo psicologicamente prima di rimandarlo da
Emmie.
Fece per alzarsi quando
qualcosa lo colpì in pieno stomaco e lo scaraventò a terra. Sentì il capo
rimbalzare contro il selciato mentre la bacchetta gli volava di mano –Per le
mutande di Merlino…- mormorò con un filo di voce- Mi ha investito un treno?-
Joel si sentì tirare a
sedere e poi in piedi. Scrollò il capo indolenzito per socchiudendo l’occhio
che gli rimaneva con un singhiozzo –Grazie amico.- disse all’ombra che vedeva
sdoppiarsi e triplicarsi per via dei posti dell’Everte.
-Di niente Joel.-
-Remus?-
Remus annuì mentre James
si alzava da Charlie che poveretto stava schiumando dalla bocca per il male,
Sirius gli si era lanciato sopra senza badare a dove colpiva –Fatto male
figliolo?- chiese con un sorriso. Si era reso conto troppo tardi che Charlie
stava un incanto di teletrasporto - … Su respira.-
-Sirius levati dal
cazzo.-
-Oh non c’è bisogno di
essere volgari.-
-IDIOTA SEI SEDUTO SULLE MIE PALLE!-
-Oh?- abbassò lo sguardo-
Ero convinto che fosse la tua bacchetta… Cavolo sei davvero ben messo.- scoppiò
a ridere mentre il ragazzo mugugnava imbarazzato. Lo tirò in piedi con un
enorme sorriso di scuse –Su, non è successo niente,no?-
-Va via e porta tuo
figlio.- raccolse la bacchetta da una pozzanghera e sollevò lo sguardo verso
l’altra parte del vicolo –Oddio…- disse portandosi una mano alla nuca. Doveva
aver picchiato la testa più forte del previsto -James?-
Lo sguardo color
pece di Charlie saettò da James Remus che gli
sorrideva tranquillo a Sirius, ancora accanto a lui
che lo fissava a bocca aperta “Lo vede
anche lui…” si disse sollevato “Allora
non sono impazzito.” Gli assestò una gomitata alle costole e con un cenno
del capo gli fece segno di non smettere di pensare, quello non poteva essere
James, doveva essere la trappola di qualche Mangia Morte in vena di scherzi. Sirius annuì e dopo aver scoccata un’occhiata a Remus mise mano alla bacchetta mimando la postura difensiva
di Charlie.
-Chi sei?- chiese
mentre veniva affiancato da Moony.
-Sono io papà.-
-Fottiti!!- esclamò
Joel.
James si passò una
mano fra i capelli quelle erano proprio le reazioni che aveva paventato e preventivato,
fece per parlare quando John e Ted gli rimbalzarono addosso per poi finire per
terra con un unico tonfo.
-Attento a dove ti
fermi cagnaccio!- si lamentò Teddy.
-Mi sono frantumato
il coccige.-
James sollevò un
sopracciglio e i due ragazzi a terra gli rivolsero la stessa occhiata
perplessa, per poi girarsi verso il fondo del vicolo. Ted sentì il cuore
raggiungergli il fondo dello stomaco alla vista di Remus
e John la bocca spalancarsi alla vista di Charlie.
-Ciao.-
dissero in coro.
-Che diavolo …-
mormorò Joel.
-Sta succedendo?- concluse
Remus.
Sirius
fece cadere la bacchetta, c’era qualcosa di strano, un vago sentore di miele
che non veniva da Joel. Inspirò a fondo nella speranza di capire in quale
inganno era finito, spostò lo sguardo verso gli uomini accanto a lui : -La
pozione Polisicco è in grado di replicare l’odore di
una persona?- chiese con un filo di voce.
Non attesa la risposta di Remus, gli bastò guardare
Charlie scrollare il capo e Joelinspirare
ed espirare in maniera ossessiva per capire. Fissò lo sguardo sul sorriso di
James che lentamente si faceva più largo e più dolce e s nza
rendersene conto gli corse incontro. Lo strinse forte a lui, nonostante non
fosse più il ragazzo un po’ mammone a
cui aveva voltato le spalle a CarrowManor , ma un uomo fatto e finito che lo superava in
altezza. Chiuse gli occhi contro la sua guancia. Era proprio come lo ricordava,
con la temperatura corporea più alta del normale e con quel sottile odore di
miele uguale a quello di Andrea e Joel.
-Oddio non capisco
più niente…-
-Tranquillo, adesso
ti spiego tutto.-contraccambiò la sua
stretta e rise quando sentì Joelcorrere
verso di lui , finirono per terra uno sopra l’altro, fra risate e lacrime.
-Beh non mi dici niente?-
Ted sollevò le
spalle con un sorriso e Remus si portò una mano al
petto- Credo di stare per avere un infarto, Teddy…-
disse serio. Ci fu un momento di silenzio poi si levò un unico urlo.
-COSA?-
Sirius
si tirò su da per terra e Ted corse accanto al padre che stava scivolando a
sedere bianco come un cadavere. Cazzo non stava scherzando si stava davvero sentendo
male. Gli si inginocchiò accanto- Moony dove sono le
pillole?- chiese all’amico mentre gli apriva la giacca e Ted i primi tre
bottoni della camicia.
-Tasca... Pantaloni…-
-Che gli succede?- chiese
Teddy a Sirius -Soffre di
cuore?-
-Si Teddy, soffre di aritmia cardiaca… - sospirò mentre litigava
il tappo di sicurezza del flaconcino di pillole che Remus
portava sempre addosso, che non ne voleva sapere di svitarsi -… Si è ammalato
dopo la tua… Beh, morte, ma non è niente di grave. Sta tranquillo...-
Ted tremò
leggermente, in quegli anni gli era stato impedito di avvicinarsi alla sua
famiglia per questo motivo non sapeva delle condizioni di salute di suo padre.
Si spettinò preoccupato –Papà…-
-Non è niente di
grave…- fece eco Remus, gli cercò la mano e se l’appoggiava
sul petto. Il cuore batteva come un tamburo e sotto, sotto rollava come un
motore scassato. Il piccolo Lupin sentì le lacrime montare, quel maledetto di Scrigemour era tutta colpa sua:-Dammi zio…- disse a Pad –Faccio
io...-
Prese il flacone
dalle mani delle mani di Sirius e lo aprì con un
movimento secco del polso. La luna piena era ancora vicina e la forza del lupo
era ancora dentro di lui. Fece scivolare due pastiglie sul palmo della mano e
le infilò in bocca al padre. Lo costrinse a mandare giù con un paio di pacche
in mezzo alla schiena e si sedette accanto a lui per sostenerlo col corpo in
posizione seduta – Stai meglio?-
Remus
gli appoggiò la testa sulla spalla –Sì, grazie.-
Nel mentre Remus ritrovava un ritmo cardiaco normale e James veniva
strapazzato da un Joel completamente fuori da sé dalla gioia, John si ritrovò
al fantasma di quello che una volta era stato Charlie Piton.
-Ciao.-
-Ciao.-
Era cambiato Tappo.
Era rimasto piuttosto piccolo di statura, ma si era irrobustito e decisamente aveva
perso quell’aria da cucciolo che nell’ adolescenza l’aveva contraddistinto in
favore di un aura dannatache gli faceva
molto più gioco.
-Che hai fatto
qui?- gli chiese. S’indicò il centro della fronte e Charlie corrugò la fronte. La
sua cicatrice, quello che si era fatto ad Azkaban.
-Chiedilo a Joel.-
- Joel?-
Joel si irrigidì
esi allontanò dal fratello. Lo aveva
ferito durante un interrogatorio, lo aveva buttato per terra e preso a calci in
faccia “Oddio.” si disse “Era
innocente…”
-Joel?- fece John.
-Beh ecco ad Azkaban…-
cominciò questo.
-Azkban…Che
ci facevi ad Azkaban?-
-Mi
sono fatto sei anni di galera per il tuo omicidio…-
John sentì il cuore
scivolare in briciole nei pressi delle suole delle scarpe, no, non poteva
essere vero - Charlie. - mormorò in colpa come mai nella sua vita
-Io non…-
-E tu eri vivo…Figlio
di puttana!-
John fece per
avvicinarsi, ma il ragazzo lo bloccò sollevando le mani- Non ti avvicinare John.- scandì con un filo di voce- O potrei commettere l’omicidio
per cui sono stato arrestato.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
NinfadoraTonks sollevò lo
sguardo dalla ciotola di pop corn che stava dividendo
con Andrea, attirata dal riverbero della Polvere Volante –Remus?-
chiese –Siete già tornati.- Si volse per guardare il marito da sopra la spalla,
mentre Andrea premeva il testo pausa del videoregistratore –Amore?-
Vide l’ombra del marito allungarsi nel vano della porta, preparò un sorriso che
si risolse in un’espressione sconvolta quando il suo sguardo incrociò quello
color cielo di Teddy.
-…Che cosa…-
-Ciao mamma.-
La strega sentì il
fiato cedere mentre cercava il braccio di Andrea che lasciò cadere il pop corn che aveva appena portato alla bocca. L’attenzione
della donna però era stata catturata da James, che la stava salutando dalle
spalle di Ted -Per le mutande di Merlino.- mormorò incredula –Che cosa sta
succedendo?-
-Non fare domande e vieni ad abbracciarmi donna!-
Balzò in piedi e
meno di mezzo secondo dopo era fra le braccia del suo primo nato, lo strinse
forte mentre Remus, ancora un po’ palliduccio, le
sorrideva da vicino Sirius –Ted…Teddy…Sei
davvero tu?- si allontanò per guardarlo in viso. Dio come assomigliava a Remus, aveva persino le stesse fossette quando sorrideva.
-Si mamma sono io.-
Le poggiò un bacio
sulla fronte e immediatamente i capelli della donna si colorarono di una
stupenda tonalità di rosa- Appena arriva Emmie vi
spieghiamo tutto,eh?-
-Emmie..-
gli fece eco Dora- Sì, bisogna chiamarla.-
Si spostò dal
figlio verso Remus- E avvisarla perché potrebbe rimanerci.-
-Tranquilla, c’è
andato Joel a prenderla e a prepararla spirit…- fu
superato da un uragano rosa che si fiondò su Teddy
urlando. Il ragazzo finì per terra e Emmie sopra di
lui , i capelli in tinta con quelli di Dora.
-Ted…-
-Dio come sei
cresciuta…- le poggiò una carezza sul viso-… Sei diventata proprio bella.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Quando Jolie Potter aprì gli occhi , la luce del
lampione che filtrava dalle finestre la colpì in pieno. Si portò una mano al
viso mentre si voltava sotto le coperte, le gamba sinistra attraversata da
morsi dolorosi che la fecero gemere contro il palmo che si era schiacciata in
viso. Allontanò lentamente le dita e batté le palpebre nella speranza di
mettere a fuoco l'ambiente che la circondava, serrando le labbra in una smorfia
sofferta quando si rese conto che ogni forma a cui cercava di dare un nome e
una consistenza che non fosse una sorta di pappetta
multi-colore era confusa da aloni di luci caledoscopiche
che la confondevano dandole la sensazione di avere avuto un colpo di calore o qualcosa
del genere.
-Aho.-
Si massaggiò la radice del naso con due dita,
mentre si voltava a sollevarsi sui gomiti, i capelli spettinati a schermarle il
viso dal fastidiosissimo riverbero solare,sollevò il mento,e dopo qualche altro
attimo di cecità inquadrò la mobilia che la circondava e la fonte
dell'irritante bip! che l'aveva
svegliata- Devo farmi vedere questa gamba-si disse mentre allungava una mano
verso la sveglia che trillava furente. Era dalla caduta di Voldemort
che le faceva un male da piangere... Affogò sotto le coperte, e si stirò con
grazia, aveva sognato James, come sempre del resto,ma era stato un sogno
davvero strano… Un’accozzaglia di immagini che le aveva lasciato addosso un vago
sentore di ottimismo che le strappò un sorriso. Schiacciò il viso nelle mani , e
si strofinò le palpebre con forza. –Alzati pelandrona!!- si disse con uno
sbadiglio. Uscì da sotto le coperte, il ginocchio si presentava gonfio e
bluastro, ne aveva patite di ferite, ma quella ogni volta che il pantalone la
sfiorava la faceva piangere.
“Non vorrei che fosse rotto.”
Si alzò e zoppicando
andò in bagno, non aveva detto niente a suo padre di quel livido, ma la sua andatura
stava peggiorando ogni giorno di più, quella bugia non sarebbe durata ancora a
lungo. Si abbassò i pantaloni del pigiama e un brivido le percorse la spina
dorsale- Ah…Mamma.- si lamentò con un filo di voce, serrando i denti nel labbro
inferiore- Ma come ho fatto a farmi così male?-
Afferrò il cellulare con le labbra ancora
contratte in un broncio e quasi cadde per terra quando la voce sovreccitata di sua
madre le lacerò il timpano
- Che diavolo hai da urlare?- le chiese anche se non aveva voglia di saperlo.
Svegliarsi all’una di notte per andare a lavorare era già abbastanza
stressante, non aveva voglia di litigare con sua madre- Uhn?-
-Vieni immediatamente a
Grimmauld. Non puoi capire amore mio!-
-Cosa? Perché? E’ successo qualcosa a Al o a Sirius !?
-
Ci fu un momento di
silenzio poi ci fu un coro di risate divertite che strapparono un sospiro
sollevato alla ragazza. In quei 10 anni pensare subito al peggio era diventata
una sua brutta prerogativa- Lie.-chiamò Siriuse Joel gli fece eco – Piccola muovi il culo e
vieni immediatamente qui.-
-Si, ma mi dite perché?-
-JOLIE DOREA POTTER!- urlò all’improvviso
Harry e la rossa sobbalzò- VIENI !!!- La comunicazione s’interruppe di colpo con un fruscio allarmante. Non era
la prima volta che quei pazzi facevano casini con il cellulare, ma stavolta non
sembrava uno dei soliti scherzi telefonici di Sirius.
Chiuse il cellulare contro il petto, e lanciò un’occhiata perplessa
all’immagine che lo specchio le rimandava –Fammi fare presto, sennò chi li
sente.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Jolie.-
-Ahio…Buona Mamma!-
Farsi trascinare non
era il massimo per il suo ginocchio dolorante, seguì Lily facendo strofinare i
piedi contro la moquette, chissà che diavolo aveva da essere così contenta di
prima mattina. Cercò di divincolare il braccio dalla sua stretta quando la vista
della persona seduta sul divano accanto a Sirius le
spezzò il fiato in gola.
-Se è uno
scherzo, non è divertente.- mormorò.
James Remus si alzò e con
un sorriso timido:-No, piccola sono io.-
-Sei tu?- Jolie sembrava in pieno
panico, James tentò di avvicinarsi a lei di un passo, ma la ragazza lo mandò a
sedere con una spinta: -No! No! No!- girandosi verso la porta con una mano
premuta sulla fronte –Dio mio non è possibile.-
Ho come la sensazione che dopo questo parte
di cappy morirò fra atroci sofferenze…ç__ç
Capitolo
sessanta.
Erano
passati dieci anni dall’ultima volta che Neville Paciock
aveva incrociato lo sguardo di suo fratello eppure, se chiudeva gli occhi
poteva ancora vederlo. Gli avevano detto che il tempo cura tutte le ferite, che
fortifica e fa andare avanti, che un giorno avrebbe dimenticato il dolore e che
quella voragine che sentiva nel cuore si sarebbe richiusa. Glie lo avevano
detto, lui non ci aveva creduto e alla fine aveva avuto ragione. Il dolore non
era mai scomparso, il senso di vuoto non si era mai riassorbito e la testolina
biondo rossiccia del suo ultimo nato lo faceva ancora pensare a quel teppista
che aveva adorato e coccolato come un principino. Sospirò mentre fissava
l’espressione concentrata di Jonah, per un oscuro
scherzo del destino quel bambino assomigliava come una goccia d’acqua a quello
zio che non aveva mai conosciuto. Gli stessi capelli biondi, le stesse fossette
quando sorrideva, l’avevano chiamato Jonah nella
speranza che le buone qualità dello zio fluissero in lui ed era successo. Non
solo era bello come John , aveva anche la sua stessa vivace intelligenza.
-Scacco
al re!-
-Cosa?-
-
Scacco.-
Lo
sguardo azzurro di Neville si spostò dalla scacchiera, al bambino che batteva
le mani eccitato ad Hanna che rideva dal suo dondolo accanto al tralcio d’edera
che ricopriva tutto il portico come un tappeto verde- Mi ha fregato in tre mosse…-
disse alla moglie girata verso di lui –Non ci posso credere.-
-Fosse
la prima volta che ti batte…-
-Sì, ma
in tre mosse…- si lisciò il pizzetto scuro – Sono un po’ umiliato.-Hannah scoppiò a ridere mentre Jonah
radunava i pezzi bianchi dalla sua parte di scacchiera pronto ad un’altra
partita, non sembrava mai pago di distruggere l’ego di suo padre. Cinque anni ed era già un bastardo… Si
tirò composto sulla seggiola e ciondolando i piedini attese che il padre
ricompattasse le sue pedine –Forza!- lo esortò puntandogli un ditino addosso- E
dai!-
Neville emise un sospiro sconfitto, gli toccava farsi ridicolizzaree con un colpo di bacchetta riordinò tutti i
pezzi e si mise comodo sulla seggiola –A te la prima…- si bloccò, allarmato
dall’improvviso spostamento d’aria che gli aveva sollevato i capelli sulla nuca
-…A TERRA!-
Si avventò sul bambino mentre Hanna si gettava
a terra rivoltando il dondolo , una maledizione color smeraldo sfrecciò oltre
le loro teste per andare a spegnersi contro il muro alla loro sinistra.
Rimbalzarono a terra con un unico tonfo, il figlio protetto dal padre e la
madre, riparata dal dondolo ribaltato.
-Papà?-
-Tranquillo.-
Neville
afferrò il bambino e a gattoni si portò accanto ad Hannah,
che tese le mani per prendere il bambino-Era una AvadaKedavra.- disse mentre stringeva al seno il piccolo Jonah – Neville…-
-E’ AmycusCarrow…- disse l’ex-
Professore - … Pare che Azkaban sia dotata di porte
girevoli ultimamente.- portò la mano sinistra alla bacchetta che, da uomo
previdente qual’era, portava sempre alla cintura – Tu rimani qui, ci penso io…-
-Neville!-
-Ubbidisci…-
le schiacciò un dito sulle labbra per obbligarla al silenzio, prima d’indicarle
il pavimento con un piglio che non ammetteva repliche. Crescendo non aveva
perso l’espressione bonaria che l’aveva contraddistinto nell’adolescenza, ma di
certo non era più il ragazzino fifone che un tempo era stato - Rimani qui.-
-PACIOCK!-
Si tirò
in piedi tenendo la mano sinistra dietro la schiena, rispondendo al ringhio
sommesso del Mangiamorte con un sorriso genuinamente
dolce- Il tuo Signore è caduto.- disse calmo mentre si portava di fronte la
moglie e al figlio accucciata e abbracciati stretti –Che ci fai qui?-
-Voglio
vendicarmi!-
-Su di
me? E perché mai?-
-Non su
di te!...Tuo fratello… Quella piccola carogna!-
Neville
aggrottò le sopracciglia mentre Amycus riportava la
bacchetta su di lui, stava vaneggiando,non c’era altra spiegazione. Infilò una mano in tasca e serrò le dita
attorno alla piccola boccetta scura che assieme alla bacchetta faceva parte del
suo corredo e sorrise quando l’arma del nemico lampeggiò di verde..
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
La reazione di Jolie alla
vista di James Remus era stata imprevedibile quanto
violenta. Senza dargli il tempo di spiegare aveva iniziato a inveirgli contro,
a piangere maledizione e a colpirlo dove capitava per sfogare i nervi, per poi
abbandonare Grimmauld Palace fra lo sconcerto di
tutti, ma non di James, che l’aveva guardata andare via con la testa di chi sa
di aver perso quanto di più bello e sacro c’era nella sua vita.
L’aveva fatta soffrire
troppo, sperare in un suo abbraccio era stato troppo, un sogno troppo bello e
perfetto per diventare realtà. Riprendere quello che avevano lasciato in
sospeso 10 anni prima, una mera illusione. Si guardò attorno e con un sorriso
si strinse nelle spalle –Era prevedibile.- disse in dispetto al pensiero di
tutti, Emmie in testa che aveva assistito alla scena
con la bocca spalancata.
-No! James che diavolo stai
dicendo!- disse infatti. Afferrò l’amico per le spalle e lo scosse leggermente
dato che sembrava ancora più partito di testa della sua ragazza, che aveva
letteralmente dato i numeri per il lotto -… In questi 10 anni, Lie ha visto l’inferno, cerca di capirla! Ha sbalestrato a
quel modo perché la gioia di rivederti si è unita al dolore che ha provato in
questi anni e che ti giuro, avrebbe mandato via di testa un santo... -
- Sì, ma non è stata colpa
mia.-
“Scrigemour…Mi
hai rovinato la vita…”
Emmie sorrise –Jaime hai passato l’infanzia e buona parte dell’adolescenza
a farle da antistress vivente e adesso ti spaventano due parolacce dette in un
momento di annebbiamento totale?- lo vide rilassare l’espressione e capì di
aver colpito nel centro -… Lo sai che quella pazza non ha mai reazione
prevedibili.-
-E’ vero.-
-Valle dietro e falla
ragionare.-
James si guardò attorno, tutti l’attenzione era
puntata su di lui. Ridacchiò imbarazzato prima d’imboccare la porta a folle
velocità, sparendo in una voluta di fumo bianco –Sono un genio.- disse Emmie quando l’ultimo sbuffo di luce fu sparito. Si volse
verso Joel che sollevò il sopracciglio visibile verso di lei
-E’ inutile che fai quella faccia, è come dico io fidati.-
-Per me lo picchierà selvaggiamente.-
-Probabile…- convenne Lily
-E dopo faranno l’amore selvaggiamente, dove sta il
problema?-
Gli sguardi di tutti si piantò su Emmie che sollevò le mani come per dire “Cosa c’è?” Joel rabbrividì mentre Remus si portava una mano alla fronte –Non fare la sboccata
tesoro, lo sai che ci fa impressione.-
-…MA ANDATE A QUEL PAESE TUTTI E DUE!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Neville girava attorno al suo nemico con un sorriso per niente
rassicurante e la mano sinistra intenta a far saltare una boccetta di liquido
chiaro. Non era stato un vero scontro, Amycus si era
rivelato troppo vecchio per combattere e l’ex- Grifondoro
troppo sveglio per essere battuto. Si erano lanciati addosso un paio di fatture
per poi concludere il combattimento con un k.o
scontato. Amycus aveva tentato la carta dell’Avada, Neville l’aveva schivato gettandosi di lato contro
la balaustra che circondava il portico e poi aveva contrattaccato lanciandogli
contro una fialetta di acido.
-Allora.- disse piegando le ginocchia e sedendosi sui calcagni- Cos’è
che volevi far, uhn?- Non era da lui gongolare a quel
modo su un nemico battuto,ma anche lui
ogni tanto cedeva nel bastardo. Evitò la saliva di Amycus
piegando leggermente il capo verso la spalla sinistra e sollevò lo sguardo
verso Hanna e Jonah che erano rimasti sul patio –Va a
chiamare mio padre.- disse alla moglie con un sorriso rassicurante – Digli di
mandare un paio di Au…-
Un grido gli si spezzò in gola e senza capire come si ritrovò a
rotolare lungo il prato fra le grida di Hanna e del piccolo “L’ho disarmato… Con che cosa mi ha
colpito…” si chiese fra il sangue che gli scorreva a fiumi dalla bocca “ Maledizione.”
Frenò la sua caduta con una mano e tirò su la testa “Due bacchette…LuciusMalfoy ha fatto scuola.” Sfilò la sua arma dalla
cintura mentre con la punta del dito seguiva la lacerazione che si era aperta
lungo il suo mento fino alla mascella
“Qualche centimetro più giù e mi avrebbe staccato la testa.”sputò sangue e
saliva mentre Hanna e il piccolo entravano in casa “Ottimo…Adesso non c’è niente che mi fermi.”
Si era trattenuto per non
coinvolgere nello sconto madre e figlio, ma adesso che erano al sicuro, nessuno
gli impediva di divertirsi con quel vecchietto che decisamente confidava troppo
nelle sue capacità. Strinse il pugno attorno alla bacchetta e con un sorriso
fece segno a Amycus di ricominciare da dove erano
rimasti. Divaricò leggermente le gambe per stabilizzare la sua postura e puntò
la bacchetta verso Amycus, i cui occhi scuri brillarono
di cattiveria. Neville li vide muoversi per una frazione di secondo alla sua
sinistra e capì di essere finito con tutte le scarpe in una trappola “Sono morto…”
Si volse
giusto in tempo per riconoscere Yaxley e la Maledizione Senza Perdonoche piombava su di lui.
Fine
capitolo.
Mancano
circa tre parti di cappy!
Quindi per mercoledì “se non mi uccidono dopo questo capitolo” questa storia
dovrebbe essere finita!XD
Credo che dopo questo
capitolo non vedrò l’alba di domani…
Capitolo 61.
Vista dal basso della piccola
collina su cui ergeva casa Paciock sembrava una deliziosa cartolina illustrata,
un delizioso spaccato di vita inglese immune dai mali del mondo. John sorrise
mentre scavalcava la recinzione, quella casina era come la ricordava, piccola,
carina e tremendamente rassicurante. Iniziò a risalire il pendio seguendo le
luci all’interno dell’abitazione , sollevando di tanto le ginocchia per
scavalcare i trenini e le macchinine che ogni tanto colpiva con la punta della
scarpa .
“Chissà di chi sono…”
Eric ormai aveva 17 anni non era più nell’età dei balocchi di legno, ne rivoltò
uno e lo studiò perplesso per un momento prima di riprendere la sua salita e
vedere i suoi sogni di pace infranti. Si portò una mano al petto mentre
strangolava un urlo –NEVILLE!- urlò
alla vista del fratello steso di faccia nell’erba. Gli corse incontro, lo
rigirò e gli sollevò la testa e le spalle dal prato. Aveva la bocca spalancata
e gli occhi aperti al cielo, gli allontanò i capelli dal viso trattenendo le lacrime
coi denti.
-MALEDIZIONE!-
Lo riaccomodò a terra e si lanciò
verso la casa, aprì la porta d’ingresso con un calcio e si guardò attorno.
L’ambiente era immerso nella penombra, l’unica luce visibile era quella che
filtrava dal piano superiore. Salì le scale a due a due , inciampando più
volte. Crollò sulle ginocchia sul pianerottolo e stordito sollevò lo sguardo-
Dio mio.-
Una scritta tracciata col sangue sul
muro di fronte a lui diceva:
-Welcome Home John. -
Sentì qualcosa esplodere e cadere in
briciole dentro di lui, era colpa sua, per la vita che era stato costretto a
condurre in quegli ultimi 10 anni d’inferno, battè le mani a terra e con la
poca voce rimasta iniziò a chiamare
-HANNA! HANNA!-Barcollando si portò verso la camera da letto, l’aprì e quello
che aveva paventato si mostrò ai suoi occhi, Hanna Abbott Paciock giaceva senza
vita ai suoi piedi. Si aggrappò al pomolo della porta per impedirsi di cadere,
l’avevano cruciata e avadakadavrizzata, era stata una fine orrenda.
Chiuse gli occhi per riaprirli di scatto- Chi c’è?- urlò.
Puntò la bacchetta verso la porta
del bagno e questa si socchiuse rivelando un faccino terrorizzato e una chioma
biondo scuro, Johnspalancò la bocca
mentre il bambino si portava le manine alla testa –Ti prego non uccidermi!-
Il ragazzo lasciò cadere la bacchetta –Chi sei?- mormorò con la poca voce
rimasta. Il piccolo sollevò gli occhioni verso di lui e con le labbra che
tremavano mormorò- Jonah Neville Paciock.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Alla fine era successo il suo ginocchio
l’aveva tradita, cedendo di botto e facendole fare una rampa di scale a
rotoloni. Portò le mani alla parte lesa e ansimò una parolaccia, ma perché era
scappata a quel modo maledizione??Piegò
le spalle per rispondere al dolore che le stava salendo al cervello , battendo
il piede un paio di volte per combattere il formicolio assassino che le aveva
invaso la pianta fino alla caviglia.
-Jolie.-
-Uhn?-
Sollevò lo sguardo verso James e
socchiuse le labbra in un espressione sbalordita –Co…Come…- balbettò perplessa
mentre lo guardava piegare le ginocchia a terra per portarsi al suo stesso
piano –Come hai fatto a trovarmi?-Il ragazzo sorrise mentre la obbligava a
stendere la gamba verso di lui e le sollevava il jeans –Sono un cacciatore…- le
disse mentre poggiava entrambe le mani sull’enorme livido che si era aperto
sulla pelle candida della ragazza –Potrei trovarti in capo al mondo se lo
volessi.-
Serrò leggermente le dita e la
ragazza si lasciò sfuggire un brivido indolenzito. Strizzò gli occhi per
impedirsi di piangere mentre le dita di James le tastavano la carne e l’osso
con esperienza – C’è una microfrattura…- lo sentì dire mentre evocava un
potente incantesimo di guarigione- Come facevi a camminare?-
-Forza di volontà.- un gemito grato
le piegò le labbra mentre l’incanto di James faceva il suo corso assorbendo il
danno, rilassò le spalle e il collo e il sorriso sul viso di James si fece più
largo: -Mi sono fatto male parecchie volte in questi anni, ho imparato per non
morire.-
-Che cosa è successo?-
James spostò lo sguardo dal
ginocchio di Jolie al suo viso, come previsto da Emmie e dal suo cervello di
nuovo in funzione si era calmata –Ecco…- cominciò.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Ok, doveva alzarsi.
Non poteva passare
la notte là.
Uno faceva freddo…
Due un divano a due posti non è il posto migliore per dormire… Tre aveva un
male da piangere alla schiena. Doveva
alzarsi!Doveva alzarsi! Puntò le
mani e tirò su il capo, non aveva neanche cenato il suo stomaco incominciava a
brontolare. Si alzò lasciando cadere lo zaino che si era sfilato per metà e lo
lasciò cadere a terra. Sentiva dolore in ogni osso del corpo e i movimenti
rallentati fino allo spasmo.
Brutta
bestia lo stress mal sfogato.
Rotolò in posizione
seduta e si guardò attorno, il microonde sembrava lontano anni luce. “Devo mangiare, però…” si disse con
una mano premuta sullo stomaco. Si alzò e trascinando i piedi guadagnò il
centro della stanza, pasta precotta o bocconcini di pollo? Che dilemma
amletico… Avanzò di un altro passo quando il trillo del campanello d’ingresso
lo face sobbalzare, guardò la porta perplesso, poi si avvicinò.
-John credevo di
essere stato chiaro.- disse mentre faceva scattare la serratura e spalancava la
porta. Sollevò lo sguardo e la cattiveria che sentiva in corpo si sciolse come
neve al sole -Perché piangi?- Si sentì afferrare per le braccia e un secondo
dopo stava guardando John inginocchiato ai suoi piedi, che piangeva contro il
suo maglione-Che è successo?- gli chiese. Lo scosse nella speranza di ottenere la
sua attenzione, si chinò e gli prese il viso fra le mani per costringerlo ad
alzare lo sguardo verso di lui- Che è successo?-
-Mio fratello è
morto ed è tutta colpa mia.-
Fine
parte.
Un grazie a tutti coloro che hanno
letto, recensito e messo questa mia fra i preferiti. Vi amo troppo ragazzi! XD
Lettori di malafede,dopo 61 capitoli dovreste conoscermi
Lettori di malafede,dopo
61 capitoli dovreste conoscermi!!
Capitolo 62
-E’una menzogna…-
HarryPotter sollevò lo sguardo dal corpo senza vita di
Neville Paciock con un sopracciglio inarcato e l’aria
di chi non ha tanta voglia di mettere in moto il cervello, Piton
e la sua mania di parlare per indovinelli l’aveva sempre
stressato. Si passò una mano fra i capelli mentre il professore piegava
le ginocchia e si portava su Nev, poggiandogli con forza le mani sul petto.
-Di che menzogna parli professore?-disse con un filo di voce mentre il suo
subconscio lavorava febbrilmente per estromettere le grida di
Alice dalla sua attenzione.
-Di
questa.- fece forza sulle mani che teneva premute sul torace del morto, un
“crack” e sorrise dell’espressione sbalordita di Harry.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Misurava a passi la sua
cella chiedendosi come diavolo aveva fatto a farsi battere a quel modo,
non era da lui! Si era fatto giocare come un ragazzino, mettere nel sacco da
due che non facevano per uno per cervello, aveva voglia di gridare per i nervi,
ma sapeva che doveva restar calmo. Inspirò a fondo, nonostante il dolore al
collo, chiuse gli occhi, doveva rimanere calmo, non doveva smettere di pensare,
aprì gli occhi e volse il capo verso la porta che si
apriva alle sue spalle – Buonasera Paciock.- gracchiò
la voce di Avery figlio.
-Buonasera
a te Avery.- rispose Neville con un sorriso mansueto.
Non poteva permettersi di fare il pazzo, doveva pensare adHannah da quello che ne sapeva anche lei poteva
trovarsi in quel posto. Strinse i pugni nelle tasche mentre arretrava di un
paio di passi per fare spazio in quella specie di loculo che era la sua cella.
Si sedette, incrociando le gambe all’altezza delle caviglie e poggiò le spalle
contro il muro-Allora, che volete da me?-
Si
lisciò il pizzetto strigliato di grigio con due dita, non era lui ad avere il
coltello dalla parte del maniaco, ma da come si comportava si sarebbe detto il contrario. In quegli anni aveva imparato la
sottile arte della contrattazione, arrivando a battere maestri della guerra
verbale come Sirius Black e JamesPotter.
-La
tua vita per la causa dell’Oscuro Sire.-
-Voldemort
è morto. Il Bambino Sopravvissuto ha compiuto il suo destino.-
Una
risata rauca si levò improvvisa, Neville socchiuse gli
occhi mentre spostava lo sguardo verso AmycusCarrow. Non si era accorto della sua presenza aldilà delle
sbarre e la cosa lo spaventava. I suoi sensi non si erano ancora ripresi dal
recente trauma che sentiva ancora pulsare da qualche parte fra le orecchie
- Che hai da ridere?- gli chiese comunque,
socchiudendo leggermente gli occhi chiari.
-Sei
un illuso Paciock.-
-Perché
non vieni qui a dirmelo?-
-Abbiamo
già appurato chi sia il più forte fra noi due.-
-Non
dire stronzate! In un incontro leale ti ucciderei!- balzò in piedi e il Mangiamorte
puntò il dito indice verso di lui. Si fissarono per un momento, prima che il
mago dell’Ordine capisse cosa stava per succedergli-MALEDIZIONE!-
Un
fascio di luce attraversò Neville da parte a parte lasciandolo senza fiato e prive di energie, Avery
vide il suo sguardo ottenebrarsi e farsi assente, mentre crollava in ginocchio
sentirono per la seconda volta la risata irritante di Amycus
levarsi alta nella cella –Ora la tua mente è in mio potere.-
-…-
-La
tua furia crescerà a livello esponenziale fino a che non esploderà trascinando
all’inferno il tuo nemico. Lo colpirai senza pietà e troverai pace solo quando
ti ritroverai a contemplare la sua fine. Solo in quel momento tornerai in te, e
impazzirai perché il corpo hai tuoi piedi sarà quello
del tuo caro fratello.-
Avery
vide Neville portarsi le mani alla testa, combattere qualcosa che sembrava
volerlo penetrare da parte a parte. Era una scena incredibile, terrificante,
guardò verso Amycus e il ghigno che vide sul suo viso
gli confermò la sua ipotesi … Neville poteva lottare quanto voleva, ma il suo
destino era segnato. Avrebbe ucciso suo fratello minore.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Sono
fatti di coccio!-
JamesPotter si portò una mano alla fronte mentre studiava
i due fantocci
che
occupavano il pavimento poco lontano dai suoi piedi, Neville e HannahPaciock ritratti nel
momento di una morte che forse non era mai calata su di loro. Si spettinò
frustrato, stava cercando di capire che cosa poteva essere successo, cosa aveva
spinto i Mangiamorte a quella messinscena, ma non ci
riusciva o era troppo difficile per lui o non aveva senso. Si volse verso Sirius e lo trovò con il mento fra due dita e la sua stessa
espressione perplessa- Non capisco.- disse questo con
le sole labbra mentre alzava la testa e si girava verso di lui –Perché
inscenare un omicidio?-
-Non
lo so.-
-Per
far impazzire John per il senso di colpa?- chiese Ted
dal pavimento. Era inginocchiato accanto al “corpo” di Neville e lo stava
studiando come se avesse voluto chiedere dove era finito il suo amico. Aveva
aspettato gli Auror assieme a Jonah
e poi se n’era andato senza aspettare Frank.
-Probabile.-
annuì Joel mentre Teddy si
tirava in piedi spolverandosi i pantaloni” Io
una cosa del genere la farei al mio nemico.”
-Dove
potrebbe essere adesso?- chiese Alice con un tono lamentoso mentre Frankgirava per la stanza accanto
col piccolo Jonah a sedere su un braccio, nel
tentativo di calmarlo e di farlo smettere di urlare. Da che John era andato via
non aveva smesso un secondo di agitarsi:-Neville o John?- le chiese Remus
con un sospiro. La donna si strinse nelle spalle mentre spostava lo sguardo dal
volto della statua che portava i lineamenti del suo primo nato all’amico seduto
sul bracciolo del divano- Non lo so! Uno dei due o
entrambi, so solo che voglio i miei figli!!!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
“Brutto idiota! Stupido! Imbecille!”CharliePiton si sarebbe preso volentieri a sberle.
Dov’erano finiti tutti i suoi buoni propositi? Ma che razzo d’uomo privo di spina dorsale era? Digrignò i denti prima di tornare a litigare con la manopola
incastrata del fornello “ Lo dovevi odiare per tutto il resto della tua vita? Non
è così? INUTILE COGLIONE CHE NON SEI ALTRO!” Non era
la prima volta che si ritrovava ad insultarsi da solo, ma era la prima volta
che aveva voglia di prendersi a calci. Scosse il capo mentre John lo guardava
perplesso dal divano.
-A.A.A. Cercasi psichiatra
disperatamente...-
-Eh?-
John
sorrise nonostante gli occhi rossi e le lacrime secche, era incredibile, erano
passati 10 anni eppure era ancora in grado di capirlo con un solo sguardo. Si
strinse nelle spalle e tornò alla caffettiera
- No, ormai ho rinunciato a capire da che parte va il mio cervello...-
-Se
vuoi mi levo dalle palle.-
-No…
Va bene... Resta pure…-
”CRETINO! CRETINO! CRETINO!”
Aveva voglia di sbattere la testa contro il muro, non capiva che diavolo gli
stava succedendo? Gli era partito l’ormone o l’embolo? Bella domanda! Si passò due dita in mezzo alla fronte, era l’embolo,
gli era sicuramente partito un embolo.
-Charlie…-
-Dimmi.-
-Un
giorno mi potrai mai perdonare?-Charlieirrigidì le spalle mentre Johnlasciava cadere il capo sul petto -… Per averti
rovinato la vita?
-Perdonarti?-
-Sì
pensi di poterlo fare prima o poi?-
-Non
devo perdonarti, John.- disse -Diciamo che siamo pari.-
John
tirò su lo sguardo verso la tazza da caffè che Charlie
gli stava porgendo- Pari?- chiese confuso, ignorando il caffè e fissando lo sguardo
in quello del ragazzo che sembrava essersi davvero calmato- Che ne dici?-
-Io
ho tentato di ucciderti tre volte e tu mi hai spedito ad Azkaban,
mi pare equo.- John spalancò la bocca sbalordito e lui
scoppiò a ridere, si lasciò cadere sul tavolino da thè
di fronte a John , ridendo come un pazzo- Siamo un bel po’ disfunzionali
eh?-
John si sentì trascinare da una strana ilarità-
Come si dici, Merlino li fa e poi li accoppia.-
-Che
senso dello humor di merda che ha…-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Otto bare allineata per otto vite babbane
da sacrificare, AmycusCarrow
sorrise mentre puntava la bacchetta farsi i poveri innocenti che imploravano pietà,
tendendo le braccia verso chi, non aveva più un anima da
far impietosire.
-La vostra vita per una causa più grande…- disse mentre i coperchi delle
casse saltavano in aria rivelando i cadaveri.
Una
locanda sgangherata in riva al Tamigi, Jolie si guardò
attorno, era la prima volta che metteva piede in un locale
gabbana e questo, neanche a farlo apposta, sembrava saltato fuori da uno
dei suoi libri preferiti. Sorrise, era piccolo, carinissimo
nonostante l’aspetto esteriore e profumava di legno. Al bancone c’era
una microscopica vecchietta seduta su un dondolo, intenta a fare la calza e a
muovere la sedia a ritmo di una strana nenia che veniva da una radio a valvole
che dominava tutto il locale da un alto scaffale.
-Anna!-
La
donnina sollevò gli occhi azzurrissimi dal suo lavoro e sorrise al ragazzo – James, caro…- disse inclinando leggermente il capo come un
grazioso uccellino curioso.- Chi è la bella ragazza
che è con te, uhm?- lanciò un’occhiata gentile a Jolie
prima di tornare al ragazzo che si stava sedendo al suo solito tavolino.
-Lei è Jolie… Jolie lei è Anna la
padrona del Sunny Bar.-
-Piacere
di conoscerla Anna, io sono JoliePotter.-
La vecchina spalancò la bocca sdentata mentre Jolietendeva la mano verso di lei
attraverso il bancone- Jolie?- ripetè
sbalordita , la ragazza annuì , forse era dura d’orecchi e la Anna emise uno
strillo contento –JOLIE COME SONO FELICE DI VEDERTI BAMBINA MIA!!!!-
-Eh?-
Anna
balzò giù dal suo dondolo e a passettini agitati fece
il giro del bancone e si buttò ad abbracciare la ragazza che contraccambiò la
sua stretta, senza capire il perché di tanto entusiasmo- Ehmmm?-
chiese guardando James da sopra la testa dell’anziana
che sembrava proprio sul punto di piangere- Che le
prende?-
-E’
semplicemente felice di vederti…-
-Sì
avevo intuito, ma mi sfugge il motivo.-
-Beh…-
erano 10 anni che lo vedeva passare da solo tutte le sue serate, a macerarsi
nella nostalgia e nel dubbio di essere stato dimenticato dall’amore della sua
vita- E’ una persona socievole.-
-Anche troppo…-
-Dai
non fare la scorbu…-
-James?-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-Joel!-
-…-
-Joel!-
-…-
-JOEL!-
-…-
-JOEL ALASTOR BLACK!-
-Uhn…?-
-Oh
bene sei ancora in vita... Sono contenta di non essere rimasta vedova.- Joel tirò su la testa da cuscino eEmmie gli rivolse un sorriso spudoratamentedolce e ruffiano. Si fissarono per un
momento, non ci voleva un indovino per capire cosa diavolo voleva Emmie a quell’ora della notte, ma
Joel, o meglio la cosa insonnolita e rantolante che
aveva preso il suo posto,glie lo chiese comunque:
-Ho
voglia di cioccolata.-
“Odio avere sempre ragione.”
-Sei
incinta di due mesi come diavolo fai ad avere già le
voglie??-
Emmie tirò
fuori il labbro inferiore in un broncio disperato e Joel
capì ancora una volta che non aveva nessuna possibilità di riportarla alla
ragione, quando l’ormone impazzito chiamava doveva correre. Allontanò la
coperta con un calcio ed Emmie si lasciò sfuggire ungridolino contento mentre
batteva le mani per sottolineare quanto apprezzava il suo sacrificio.
-Grazie
amore.-
-Ruffiana.-
-Oh
anch’io ti amo.-
-Uaaaaah
maledetta!!!-
Sbuffando
come una locomotiva a vapore scese in cucina, era una settimana che quella
storia andava avanti, che non riusciva a fare una notte di sonno come si
doveva, ce n’era sempre una, una volta erano crampi,
una volta erano le voglie, Merlino se continua così sarebbe morto prima di
vedere in faccia suo fi…: -Ehi…-
Ted sollevò
lo sguardo dalla tazza che teneva fra le mani e sorrise all’amico e alla sua
espressione stravolta:-Che fai in piedi?- gli chiese.
-Tua
sorella, sta cercando di farmi impazzire…E tu?-
-Non
riesco a dormire.-
Si
fissarono per un momento dai due lati della cucina di Grimmauld , era la prima volta che Joel si
prendeva un momento per osservare Teddy e le
condizioni in cui verteva a causa della sua licantropia. Sospirò scoraggiato al
pensiero del suo bambino e del futuro che lo attendeva, uguale a quello dello
zio e del nonno -Come mai?-
-C’è
qualcosa che mi disturba.-
-Qualcosa
che ti disturba?-
Il
biondino piegò la testa sulla spalla sinistra, come per rispondere ad una fitta
improvvisa chiuse gli occhi –Non so cosa dirti…- disse con un filo di voce- Il
lupo sta reagendo a qualcosa e non riesco a calmarlo.-
-Qualcosa…Cosa?-
-Un grande male...-
-Un grande male?- lo vide portarsi entrambe le mani alla testa
prima di stramazzare al suolo con un gemito soffocato-Ehi! Teddy!… CHE DIAVOLO SUCCEDE!?-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
James si era
portato una mano al braccio destro con un gemito strozzato,bianco come un cencio
e con la mascella serrata per il dolore –Oh Merlino che succede?- chiese mentre
Jolie gli si accucciava ai piedi per guardarlo in
viso- Mi fa male… Dio mi fa malissimo.-
-Ma cosa?-
-La
cicatrice di MalfoyManor…-
Quella
del loro viaggio nel tempo…Jolie gli prese la mano e lo
costrinse ad arrotolare la manica della giacca e a sollevare il maglione –
Ecco.- disse mentre tastava la cicatrice con un dito. Era un po’ più calda del
normale, ma non c’era nulla di sbagliato, almeno guardandola
- Non c’è niente che non va, James…-
-Mi fa male Lie… Mi fa malissimo…-
-Che succede?- interloquì Anna.
-Non lo
so -
Tirò su
le spalle confusa mentre James
con un ultimo gemito crollava di fianco sul tavolo- Oh mio Dio!- urlò la
ragazza mentre la vecchietta portava le mani alla bocca- Che diavolo sta
succedendo??-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Lo
aveva sentito lamentarsi nel sonno dal divano su cui si era installato per
passare la notte, si era voltato e rigirato nella speranza di riprendere sonno,
ma alla fine si era arreso. Non poteva starsene là a dormire, maledizione. Si
alzò massaggiandosi i reni e si portò davanti alla porta della camera da letto
padronale. La spinse con una mano e guardò dentro- Charlie?-
chiese sotto voce-Ehi stai bene?-
Il fagotto di coperte che era il ragazzo si mosse furiosamente e Charlie si tirò a sedere di scatto tenendosi il braccio
destro con la mano sinistra –No!- urlò gettando il capo in avanti sul petto con
un grido soffocato –Oddio che sta succedendo?-
-Il braccio?
Ti fa male?-
-Da
matti.-
Si sedette sul bordo del letto dell’amico e lo costrinse a mostrargli
il braccio, gli sollevò la manica del pigiamae sobbalzò alla vista della ferita che si stava aprendo dove una volta
c’era il marchio dei Mangiamorte.
-Che
diavolo significa?-
-Non lo
so.-
-Voldemort è
morto.-
Charlie emise
un urlo strangolato prima di perdere conoscenza nel sangue che sgorgava a
fiotti dal suo avambraccio, cadde di fianco sul materassomentre John si ritrovava con le mani piene di
sangue infetto – Che diavolo sta succedendo?-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Nonno!
Nonno corri!-
-Lils mi
vuoi dire che succede?-
-Corri
svelto! Corri!-
Trascinato
da Lily Luna ,James salì a
quattro a quattro i gradini che portavano alla zona notte di casa Potterchiedendosi
cosa diavolo mai poteva essere successo per poter far scattare un tipo
tranquillo come la piccola Lils. L’aveva praticamente strappato via dal suo letto e trainato fino
alla camera da letto di Harry.
-Oddio.-
-James!-
Ginny si
volse verso il suocero con le lacrime agli occhi –Ha dato un urlo…- mormorà –Ho acceso la luce e l’ho trovato così…- accennò al
sangue che macchiava il viso di Harry e la sua
espressione sofferente – Non riesco a farlo
svegliare.-
James si
chinò su Harry e con tutta la dolcezza che aveva in
corpo gli sollevò la frangia, pulendogli la fronte con un dito –E’la cicatrice,
sta sanguinando…- disse guardando la nuora che si stava tormentando le mani- Voldemort è morto non dovrebbe succedere.-
-E
allora che diavolo sta succedendo?-
-Non lo
so.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
“Alastor…” Sirius sentì le ginocchia cedere mentre fissava quella
lapide sbeccata e quella fossa ormai vuota. Avevano trafugato il cadavere di
Malocchio assieme a quello di Regulus e di Silente adHogwarts. Qualcosa di grave
stava succedendo, ma cosa? Non riusciva ad immaginarlo e questo lo spaventava.
Girò lo sguardo verso Joel e lo trovò con
l’espressione perplessa che sentiva stampata in faccia, poteva quasi sentire le
rotelline del suo cervello girare a folle velocità
per cercare di completare il puzzle di cui avevano solo pochi pezzi. Lo guardo
portarsi una mano alla fronte e sospirare sotto di essa,
non aveva conosciuto il nonno, ma in qualche modo si era sempre sentito molto
legato a lui, forse perché portava il suo nome, forse perché glie lo avevano
descritto molto simile a lui nella giovinezza, stava il fatto che era molto
attaccato alla figura di Malocchio, molto più di JamesRemus.
-Dovremmo
dirlo a tua madre.-
-Già…-
Si
lanciarono uno sguardo scoraggiato mentre un paio di becchini correvano verso
di loro, agitando le braccia per attirare la loro attenzione. Sirius si volse con un sopracciglio aggrottato mentre Joel lottava con la voglia di cedere al suo Io scaramantico
e darsi una toccatinaalla parti
basse alla vista dei due beccamorti.
-Che
succede?-
-Un’altra
tomba aperta sir.-
-Un’altra
tomba? Quale?- chiese Joel .
Il
becchino più giovane lanciò un’occhiata dietro alla sua sinistra per indicare
al mago dell’Ordine una lapida sul fondo della fila –Regulus
Black.- disse bloccandosi al cambio di colore di Sirius
–Sir?- chiese mentre Joelscivolava a sedere sui calcagni - Vi sentite male?-
-Hanno
rubato anche la bara di mio fratello?-
-Che
diavolo sta succedendo??-
Fine capitolo.
Siamo all’inizio
della fine, tenetevi forte signori e signore, la
naturale conclusione di questa ficion sta arrivando.
JamesRemus
aprì gli occhi su un soffitto che sapeva di conoscere, travi di legno ricoperte
da un sottile strato di edera secca, quello era il
retro del Sunny Bar e quella su cui era steso era la
branda che Cosimo, il marito di Anna, usava per dormire le sere che era troppo
stanco e indolenzito per tornare a casa. Si mosse sotto la coperta che gli avevano buttato addosso, ricordava solo vagamente che era
successo, il sangue, il dolore e la sensazione di male che l’aveva attraversato
lasciandolo gelato e senza forze. Si stropicciò gli occhi, era la prima volta
che gli capitava, ma era sicuro di una cosa, avrebbe fatto
di tutto perché rimanesse un caso isolato. Si volse, nel letto e il suo braccio
colpì qualcosa che , decisamente non era coperta
arrotolata, sollevò la testa e sorrise alla vista di Jolie
appoggiata al letto, con le braccia incrociate sotto il capo a modo di cuscino-
Lie …-
La ragazza sollevò il
capo verso di lui con uno scatto che suggeriva una notte insonne e un pisolino
che durava da qualche minuto. Si fissarono per qualche istante, poi le labbra
di Jolie si sollevarono in un sorriso- Come va?- gli chiese stranamente materna per la pazza violenta
che era solitamente.
-Bene.-
-Sicuro?-
“Sta per
picchiarmi lo so.”
-Sicuro mio unico e eterno amo… AHIO JOLIE!!!!- aveva rivoltato il letto con
lui sopra. Si massaggiò la testa con un sorriso quasi divertito mentre guardava
la ragazza tremare impercettibilmente per la paura che non era riuscita a
sfogare durante la notte appena passata.
-MALEDIZIONE TI RITROVO DOPO 10 ANNI E LA STESSA SERA RISCHIO DI VEDERTI
MORIRE!!! CHE CACCHIO! –
-Ed è colpa mia?-
-NON HO DETTO QUESTO!-
-E allora perché mi
picchi? Jolie ma petit?-
-Ci sei solo tu qui! Con
chi dovrei sfogarmi, col gatto?- indicò il micio che
stava ronfando beato su una seggiola mezza sfondata, poi tornò a James che, piano piano,stava cercando di portarla verso di lui
tirandola per i fianchi dei jeans- Che fai cagnaccio?-
-E’meglio se te la prendi
con me. Toffolonon è un
buon incassatore.- la costrinse a sedersi sulle sue ginocchia, era piccola e
morbida proprio come la ricordava. Inspirò a fondo il suo odore e appoggiò una
guancia contro la sua mentre la ragazza si accoccolava contro di lui tenendo le
labbra imbronciate in una smorfia imbarazzata.
-Jolie…-
-Uhn?-
Non sapeva come
dirglielo, cioè sapeva come dirglielo ,ma aveva paura
di ascoltare la sua risposta , giocherellò coi suoi riccioli mentre cercava di
godersi la sua presenza il più possibile strofinando il naso contro il suo
collo e lungo la mascella fino all’orecchio
- Senti hai …-
-Un fidanzato? No.-
James strabuzzò gli occhi
mentre Jolie si allontanava dalla sua spalla per
lanciargli un occhiata divertita con un faccino da “Cos’è? Non è questo che volevi chiedermi?”Ridacchiò e James
sentì dieci anni volare via dalle sue spalle, le prese il viso fra le mani e
senza darle il tempo di reagire schioccò le labbra contro le sue. Erano passati
10 anni dall’ultima volta eppure la sensazione di perfetto che sapevano dargli non era cambiata.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
“Devo andarmene da qui anche a costo di trascinarmi…”
Charlie si volse sotto le coperte nello stupido tentativo di mettere più distanza
possibile fra lui e la persona seduta al suo capezzale. Facendo forza col
braccio destro si portò verso il bordo del materasso “Mi sento un tantino idiota…” Gettò una gamba oltre
il bordo del materasso e facendo perno su quella si alzò ansimando pesantemente,
il dolore al braccio era sparito, ma si sentiva indolenzito come dopo una risa, si prese la testa fra le mani e come aveva
preventivato nel momento stesso in cui aveva poggiato entrambi i piedi a terra
scivolò di fianco sul pavimento.
-Ahio.
-Idiota.-
-Il mio povero culo.-
-Tappo lo sai che la mia mente produce doppi e tripli sensi non mi
istigare.-
Charlie mugugnò sotto voce
mentre John faceva il giro del letto e gli donava un’occhiata divertita dall’alto
– Sembri un gatto scappato dalla lavatrice…-
-Anche tu sei bello come il
sole.-
-Questo lo so.-
Si guardarono per un
paio di secondi :-Vedo che la vanità non ti è passata
con l’età adulta, John.- si girò a gattoni e si aggrappò ai jeans di John che
sollevò un sopracciglio perplesso quando lo sentì tirare con forza.
-Che…Che stai facendo?-
-Sto cercando di
alzarmi.-
-A me sembra che tu stia
cercando di togliermi i pantaloni.-
-Se smettessi di pensare
male camperesti meglio.- si sentì afferrare per le
spalle e issare in piedi e senza preavviso si ritrovò un po’troppo vicino alla
fonte del suo primo infarto. Lo allontanò tenendo la testa volutamente bassa e
trascinando i piedi si portò verso la porta.
-Non possiamo andare
avanti così in eterno sai?-
-Di che parli?-
-Non fare lo gnorri con
me.-
-Se non me lo ricordo
significa che non era importante.-
La risata rauca
raggiunse Charlie improvvisa come una secchiata d’acqua
gelida,era sempre stato un grande
attore, un ottimo bugiardo, maledizione, serrò la mascelle
e si spinse ad allontanarsi di un altro passo.
-Ero al cimitero quel
giorno.-
-Cosa?-
-Quando per la prima
volta nella tua vita sei stato sincero con te stesso.-
[…Io ti ho sempre amato]
Charlie si portò una mano in
faccia mentre John si girava a guardarlo, sembrava sul punto di mettersi a
gridare o ad vomitare- Charlie
…- lo chiamò preoccupato - Ehi ti senti male?-
Fece per appoggiargli
una mano sulla spalla quando, senza capire, senza capire come, si ritrovò per terra preso a calci da una bestia idrofoba che una volta
era il buon vecchio Charlie –Ahio! Ahio!- urlò John
mentre cercava di proteggersi le parti basse con le mani –Tappo
calmati! Buono!!- Gli afferrò il piede e con uno strattone lo mandò
sdraiato accanto a lui –Che diavolo era quello?-
-Mi stavo sfogando.-
-Ah in questo modo ti
sfoghi tu.-
-Perché tu come ti sfoghi?- tacque un attimo mentre John si girava verso di lui
con un dei suoi sorrisi angelicamente bastardi –No, zitto non lo voglio
sapere.- fece per alzarsi quando John lo prese per un braccio e senza dargli il
tempo di reagire lo rigirò schiena a terra e gli salì sopra … CHE DIAVOLO FAI!?
TOGLITI!!! LEVATI DALLE PALLE ! ORA !!-
John scosse il capo con
un sorriso che non prometteva nulla di buono per il povero Tappo ormai svuotato
di qualsiasi energia combattiva. Gli bloccò anche l’altro braccio per evitare
qualche diretto improvviso e piegò leggermente la testa per occupare tutta la
sua visuale - Adesso parliamo.-
-Di cosa...?-
-Del tempo? Del Quiddich? Di quel “Ti ho
sempre amato” detto alla mia lapide? –
Charlie scalciò nella speranza
di liberarsi, ma in quei 10 anni la situazione non era cambiato,
John era ancora molto più forte di lui. Si lamentò imbarazzato e il biondino
sembrò calmarsi, allentò la presa e con un filo di voce aggiunse –Ho perso mio
fratello Charlie, non voglio perdere anche te…-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Ted…Ted…Teddy…
TedLupin
aprì gli occhi con un lungo respiro che gli svuotò i
polmoni, era abituato a subire risvegli traumatici per questo ebbe la prontezza
di riflessi di portarsi una mano al viso e chiudere gli occhi per non finire
abbagliato dalla luce del sole che filtrava dalle tende- Uhn…-
mormorò infastidito.Non ricordava che diavolo gli era
successo, perché si sentiva così male, ma questo non era una novità, era
abituato a soffrire e a non chiedere perchè . Si massaggiò la fronte contro le nocche mentre realizzava
la presenza di qualcuno seduto al suo capezzale.
-Mamma?- chiese
girandosi.
-No.-
Victoire sorrise e Ted sollevò la testa e le spalle dal cuscino –Victoire..- ripetè
confuso mentre i lineamenti della ragazza si schiarivano lentamente e un
sorriso ebete gli piegava le labbra- Ciao…- mormorò.
“Lupo che diavolo fai?
Adesso ti metti a fare le fusa??”
Si portò una mano al
petto, sbalordito dalla reazione del lupo che stava ronfando beato, solo poche
ore prima aveva cercato di ucciderlo, che diavolo gli
stava prendendo a quell’idiota. Massaggiò la parte
con le sopracciglia aggrottate e la ragazza si piegò leggermente verso di
lui-Stai bene?- gli chiese – Vuoi che chiami tua madre?-
-Eh? Oh no… Tranquilla.-
scosse il capo e la ragazza si allargò in un sorriso sollevato che le illuminò
gli occhi chiarissimi. Ted si sentì riappacificare
col mondo e senza volerlo sfoderò la sua aria da lupacchiotto
felice “E’ancora più bella di
come la ricordassi…UHN?”Si passò una mano in
faccia come per snebbiarsi le idee “Oddio, ma che sto pensando?”
-Teddy…-
-Si?-
Sollevò lo sguardo e la ragazza gliapoggiò timidamente una mano contro la guancia di Ted che sentì i suoi capelli cambiare colore per una decina
di volte prima di stabilizzarsi sul rosso imbarazzo –Vi… Victoire?-
chiamò sbalordito. Era la prima volta che la ragazza aveva un simile gesto nei
suoi riguardi. Di solito si limitava a balbettare completamente nel pallone per
poi andare a rifugiarsi da Emmie e Jolie.
-Sono felice che tu sia vivo.-
-Grazie…-
“Oh Merlino sto per
saltarle addosso…”
Inspirò a fondo nella
speranza di calmare i suoi bollenti spiriti, e grazie a Merlino riuscì a impedirsi di fare di Victoire l’agnellino
indifeso per il suo lupo affamato. Lasciò cadere le spalle e si tirò a sedere
composto mentreVicky
si allontanava da lui rossa come un peperone.
-Sai niente di mio
padre?-
-E’ stato male anche lui
stanotte… Come Harry …-
-Harry?-ripetèTed – Anche lui è stato male?-
La ragazza s’indicò un
angolo della fronte –La sua cicatrice ha sanguinato.-
Ted si massaggiò la radice
del naso con due dita, che diavolo stava succedendo? Spostò lo sguardo verso la
porta e il lupo dentro di lui drizzò le orecchie attento.
GrimmauldPalace non era
nuovo a scricchiolii e spifferi, ma qull’odore…
-Victoire rimani qui.-
-Per…- Ted le schiacciò un dito sulle labbra e la ragazza sgranò
gli occhi. La porta si stava aprendo alle loro spalle e a giudicare dall’espressione
di Teddy non era una faccia
conosciuto, o per lo meno ben voluta “Chi è?” si chiese in un ansimo terrorizzato.
-Remus sei tu? – modulò una
voce roca.
-Non è possibile…-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-Profanazione di tombe,
sparizione di babbani è tutto collegato…- Severus arrotolò la manica del mantello per mostrare hai
presenti la profonda ferita infetta che occupava tutto il suo avambraccio
sinistro -… Harry sei sicuro di aver ucciso Voldemort?-
-Cosa? CHE DOMANDE FAI?Certo che sono sicuro!-
-Ragazzo… I morti
tornano in vita , le cicatrici sanguinano… E’ quello…-
indicò la finestra alla sinistra del letto devo Harry
era sdraiato contro la sua volontà –E’ un marchio nero.-
Un silenzio di tomba si
levò nella camera ,Harry
chiuse gli occhi mentre James e Lily si scambiavano
un’occhiata-Sembra la fine del mondo…-
disse la donna mentre il marito ripassava a mente le parole di Piton.
-I morti tornano in
vita?-
-Sì… Ho trovato questo
sacchetto nelle fosse lasciate dalle bare.- lo lanciò a James
che lo prese al volo con una mano -… E’ un misto di erbe
mediche, polvere d’osso, intrise di sangue di uomo morto.-
James fece una smorfia.
-Si tratta di magia
nera.- disseGinny . Si guardò attorno –Vero?-
-Sì Gin… -le rispose Sirius –E’il primo passo per un’incanto di resurrezione del corpo e dello spirito.
L’anima vieni richiamata sulla terra da quella mistura
e rilegata al suo corpo tramite il tributo di un’altra vita umana.-
-Gli otto babbani spariti.-
-Avranno sicuramente
fatto una brutta fine.-
-E i risorti? Che fine fanno?-
-Che fine fanno? Cioè sono come prima della
morte?-
Sirius si spettinò confuso, quella domanda andava oltre le sue possibilità ,
girò la testa verso Severus che aggrottò le
sopracciglia- I richiamati sono legati dalla volontà del mago che li ha
riportati indietro.- inspirò a fondo -…Uccidendo il mago si libera le loro
volontà…O almeno credo da quello che ne so nessuno c’è mai riuscito a far
risorgere qualcuno.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
“OkTed
ragiona… Come puoi fare per salvarti il culo??”
Inspirò ed espirò a
fondo nella speranza di sbloccare il cervello mentre Victoire
gli si avvinghiava al braccio tremando convulsamente, chiuse gli occhi . Si era nascosto dietro una porta assieme alla piccolina,
non si era azzardato a cercare lo scontro, ma adesso non sapeva che fare per
tirarsi fuori da quella situazione.
-Ted…-
-Shhh…-
-Quello era…Assomigliava a …-
-Quello era Regulus Black.-
Fine capitolo.
Perdonatemi per quell’accenno John/Charlie , ma credo che anche loro
si meritino non happy ending no?
Un GRAZIE ENORME a:
PrincessMarauders: La fic è finita coccola, per questo motivo riesco a postare
tanto in fretta … Rassegnati presto vedrai la parola fine è in quel
momento….MUHAHAHAHAHA! Abbandonerai per sempre l’idea di seguire una mia storia
*ride sadicamente* Grazie per il
commento.
Brando: I cadaveri torneranno in vita
legati alla volontà di coloro che l’hanno richiamati indietro. Amycus o Voldie? Questo è il dilemma,
è anche comparso il Marchio Nero, quindi… Tira tu le
conclusione in attesa del prossimo capitolo. Visto? Ted
e Victoire si sono rincontrati e Vicky
ha rischiato seriamente di conoscere un lato nuovissimo del caro coccolo.
Shin_86: Si dice che la storia sia già scritta e che stia
allo scrittore metterla su carta… Ho dovuto attendere
che il filone si esaurisse prima di mettere la parola fine, c’ ho messo molto
di più del previsto e alla fine è successo!XD
Sakijune: Sensei cosa ne pensa di questo capitolo???
Mi faccia sapere in qualche modo, dato che ho perso il vostro contatto msn mi basta anche un piccione viaggiatore.
Lyrapotter: La logica comincia a vedersi in questo capito
e col prossimo si chiarirà completamente.”Se non ti è chiaro
qualcosa lo sai che puoi chiedermi tranquillamente.” È come hai detto tu, nelle
mie fic nessuno è mai veramente morto.
Dance: sai che all’inizio pensavo di ucciderlo
Joel? A CarrowManor invece di sfregiarlo pensavo di farcelo rimanere
secco, ma poi la cara Ara chan * ara compare in
versione demonizzata alle spalle di Ino chan* mi ha fatto desistere ricordandomi che ci sono
parecchi fans della Emmie/ Joel e che avrei rischiato una morte terrificante.
Charlie camminava
lentamente, a zigzag sotto la pioggia
battente. Le spalle curve e l’aria sconfitta di chi sa che deve andare avanti, che la speranza riposa là , dove i suoi passi lo condurranno. Non sapeva dove
stava andando, non sapeva per quanto ancora le sue gambe lo avrebbero
retto, sapeva solo che non poteva fermarsi, non poteva gettarsi in un angolo e
morire...
Doveva andare avanti, se
non per lui, per John che sentiva respirare piano contro il collo. Chiuse gli
occhi mentre un passo dietro l’altro avanzava nella
notte, tenendo le braccia strette attorno al peso che gli gravava sulle spalle.
Trascinando i piedi si tirò verso il centro della strada, lontano dai rigagnoli
d’acqua che lentamente le erano penetrati nelle scarpe, inzuppandole i calzini
e i piedi. Si lanciò un’occhiata alle
spalle “Speriamo che non m’investano.”pensò vagamente. Era stanco di quella vita, stanco di trascinarsi senza avere
un posto dove riposare ,stanco di combattere per
quella causa che gli aveva prosciugato la vita, di non avere un attimo
di pace, ma quale divinità aveva offeso per meritarsi un’esistenza simile.
Scosse il capo.
La vista incominciava già a giocargli brutti scherzi. La strada di
fronte a lui si stava moltiplicando e dividendo come un puzzle esploso, si
fermò un momento, facendo forza su tutto il corpo e le ginocchia. Si era
sentito cadere a faccia avanti e questo non era bene.
Si sentiva male.
Fisicamente e mentalmente era arrivata allo stremo. Quella notte non avrebbe avuto una fine per lui se non trovava un posto dove sdraiarsi e
riposare. Si guardò attorno, c’era
solo una panchina sgangherata riparata da un balcone. Si strinse nelle spalle, sempre meglio di un
cazzotto in un occhio ... Si sedette, pregando che la seduta non cedesse
di botto.
[E’ sotto Imperius! Non è in sé!]
[Non posso…
Non posso fargli del male!]
Inspirò l’aria bagnata che sembrava
volerla opprimere e sorrise di un riso amaro che non raggiungeva gli occhi,
John respirava a fatica contro le sue ginocchia. Si
era fatto massacrare dal fratello, se non fosse stato per lui si sarebbe anche fatto uccidere. Gli passò una mano fra i
capelli –Ci voleva tanto a stenderlo con una Stupeficium?-
gli chiese mentre lasciava cadere il capo all’indietro- Sembra che tu ci provi
gusti a farti gonfiare da chi vuoi bene.-
-Hai le
mani fredde…-
-Eh?-
John socchiuse gli occhi e Charliespostò la mano per
guardarlo in viso
- Ti sei ripreso eh?- gli chiese. Lo sentì muoversi contro le sue gambe per poi
inarcarsi con un gemito soffocato- Non muoverti… Hai un paio di costole rotte.-
-Mio fratello.-
-In questo momento si starà
riprendendo da una stupeficium.-
-Non ce l’ho
fatta a …- tossì forte – Se non ci fossi stato tu.-
-Almeno uno di noi due deve avere
un minimo di palle,no?-
John inarcò un sopracciglio- Si effettivamente la mia nuca sente qualcosa.- disse con un
sorriso soave. Mosse la testa e Charlie divenne
istantaneamente di mille tonalità di rosso +1 –CHE CAVOLO STAI FACENDO!?- strepitò con
tutto il fiato che aveva in corpo -
IDIOTA!-
-Che sto facendo? Niente… Stavo semplicemente scomodo…-
-Porco.-
-Adesso sei tu che pensi male
Tappo.-
-Con te pensare male è pensare
bene.-
-Sei
contraddittorio.-
-No sono semplicemente realista.-
-Mi sei mancato da matti.-
Charlie rimase a bocca aperta per un paio di secondi. Il loro discorso
chiarificatore era stato interrotto sul nascere e non erano riusciti a dirsi
nulla di importante. Fece alzare John e si tirò in
piedi –Andiamo.- disse –Dobbiamo arrivare a Grimmauld
e non possiamo smaterializzarci.-
-Perché?-
-Neville ha le qualità del segugio magico, non vorrei che si mettesse
sulla tua pista per finire il lavoro.- Si massaggiò la spalla destra, quella
che aveva battuto a terra quando Neville lo aveva usato
come palla.
-Ok… Andiamo.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-AhioHermione! Ci vuole un po’ di grazia
nella vita!-
-Andiamo Ted fai l’uomo.-
-AHIO!-
Hermione si tirò indietro con una smorfia mentre Ted
si portava le mani al naso sanguinante, si guardò attorno, non era da Teddy lamentarsi tanto, forse era vero che non era una
brava guaritrice –Dra.- chiamò dalla cucina di Grimmauld verso il salone- Pensaci tu, credo che di non
essere molto portata per le arti mediche.-
La risata rauca di Lord Malfoy suonò alle sue orecchie come una conferma mentre Ted la fissava dal bassa con un
aria da “Finalmente l’hai capita,eh
maledetta?” si fece di lato mentre Draco si
chinava sul ragazzo. Dopo i 17 anni di prigioni era diventato Medimago, aveva conosciuto il fratello che lo credeva suo
padre e spiega tutto ad una sconvolta Astoria.
[Tuo padre… Io ho
sposato tuo padre, non te?]
[Sì, mi spiace… ]
[EScorpio?]
[A lui non diremo
niente.
Divorzieremo, ma continuerà a pensare di essere mio
figlio.
Non voglio che quello che è successo rovini la vita anche a lui.]
-Sei stato davvero bravo.-
-Tu dici?-
-Ti sei scontrato con Regulus Black… Non è roba da poco.-scaldò le mani con
una crema color amaranto e l’appoggiò sul naso del ragazzo che chiuse gli occhi
con un sospiro grato. Sotto lo sguardo invidioso di Hermione,
la trattura che occupava il naso del licantropo si
ritirò , la lacerazione si riassorbì con un leggero sfrigolio e il livido
scomparve nel nulla.
-Sono
troppo bravo.-
Ted si toccò la parte risanata con un sorriso mentre Mione gonfiava le guance indispettita,
odiava essere seconda in qualcosa- Voglio delle lezioni.-
-Di cosa?-
-Pronto soccorso!-
-Lascia stare … C’è chi può e chi
non può e tu non puoi!-
-E chi lo
dice questo?Tu?-
-No.La
cicatrice che tuo marito ha sulla schiena… -
La donna arrossì violentemente e il
biondo tornò al salone sventolando la solita espressione –Malfoy -1 ,Granger –0.- che strappò una risata ai presenti. In
quei 10 anni il rapporto fra Hermione e Draco era regredito ad uno stadio talmente infantile che
perfino Ronaveva smesso di
essere geloso e aveva iniziato a godersi i loro battibecchi.-Possiamo continuare?- chiese Remus mentre Dracotornava seduto accanto a Scorpio.
L’uomo fece cenno di proseguire e di scusarlo e Lupin
senior riprese il resoconto delle sue ricerche.
-Dicevamo…- disse
infatti mentre allargava i fogli che aveva sparso per il tavolo davanti
a lui- Molto probabilmente c’è stato uno scambio di persona. Voldemort ha preso le sembianze di Amycus e Amycus quello del suo
signore.-
- Quindi zio Harry
ha ucciso quello spostato e non Voldemort…-
-E’ molto probabile Dominique.-
-Avrà mai fine questa storia?- Remussollevò le spalle e la
ragazzina si alzò esasperata. Andò in cucina e si sedette accanto a Teddy che le passò una carezza sulla testolina mentre le
allungava la metà della porzione di torta che Molly
gli aveva messo davanti.
-Il sanguinare delle cicatrici
maledette, la comparsa del Marchio Nero, la resurrezione dei morti,sono segnali che l’Oscuro Sire non è morto e
che la profezia deve ancora compiersi per un verso…- guardò Ginny
che se ne stava sconsolata ai piedi delle scale –O per un altro.-
-Che problema c’è … Faremo in modo
che il verso sia il nostro…- Emmie batté le mani contenta, ma Joel non
sembrava del suo stesso avviso
-Non sarà così semplice…-
-Perché?-
- I risorti… - spostò un braccio
verso la cucina –Regulus ha quasi staccato la testa a
Ted e ti posso assicurare che lui non è il più
pericoloso della cricca…- guardò Andrea – Mio nonno ad esempio, prego Dio non
trovarmelo mai davan…
Un tonfo e due urli, l’Ordine della
Fenice si fiondò in corridoio e JamesRemus e Jolie si resero
conto di essere ancora vivi.
-Che diavolo vi è successo?- chiese
Sirius mentre James si
adoperava a tirare in piedi la figlia e Andrea si occupava
del suo primo nato che si teneva con una mano.
-Che
hai detto?- Andrea mollò la presa e JamesRemus si ritrovò per terra
con un gemito- Nonno?- si girò verso Sirius che le
rivolse uno dei suoi soliti sorrisi da “Ti
prego non uccidermi!”– Mio padre è fra i resuscitati!?- gonfiò le guance e Sirius si sentì con entrambi i piedi in una fossa senza
nome. Si sentì afferrare per la camicia e tirare con forza –QUANDO PENSAVI DI
DIRMELO!?-
-Che
buon odore di miele.-
-NON
CAMBIARE DISCORSO CAGNACCIO!!!!!-
Poco
lontano da loro Joel scoppiò a ridere – Li adoro
quando fanno così.- -C’hai fatto casa Al?- gli chieseJamesRemus con un broncio
concentrato- I primo geniti della famiglia Black sono
al quanto masochisti per quanto riguarda le donne- Joel
rise più forte -… Mamma e Jolie, caratterialmente
parlando si somigliano in una maniera impressionan…-
I
due fratelli si lanciarono un’occhiata, che diavolo era quell’odore
di miele? Si volsero nello stesso momento e Joel per
la prima volta vide in viso l’uomo a cui tanto assomigliava – Jaime…-pigolò mentre si
allontanava di un passo assieme al fratello maggiore –Come ha fatto ad
entrare?-
–Allo
stesso modo di Regulus…- rispose mentre l’attenzione
di tutti si catalizzava su di loro e sulla brutta fine che li aspettava.
Malocchio era famoso per la potenza dei suoi attacchi e i due ragazzi erano
troppo vicini per sperare di cavarsela-Prima di morire
frequentava abitualmente questa casa, è normale che sia riuscito a trovarla
nonostante sia protetta da incantesimo…-
-Jim
so che non è il momento migliore per dirtelo, ma…Sto per diventare papà.-
James sorrise senza staccare gli occhi dalla
bacchetta di Alastor, mentre
il resto dell’Ordine si allontanava gradatamente in cerca di una qualsiasi via
di fuga. –Davvero? E come lo chiamerete?-chiese mentre cercava di prendere il posto di Joel
nella traiettoria di attacco del nonno.
-Pensavamo
Alastor se è un maschio, ma non sono più tanto
sicuro.-
Un
lampo verde illuminò la stanza ,Emmie
vide Joel e James cadere
assieme, come spinti dalla potenza dell’Anatema senza perdono –NO!- gridò
mentre veniva bloccata da Remus e spinta indietro
verso la porta della cucina dove Ninfadora le impedì
di muoversi abbracciandola forte–JOEL! JOEL!!!-
Ci
fu un momento di silenzio mentre la luce dell’AvadaKedevra si affievoliva, poi i due ragazzi tirarono su le
teste assieme dal pavimento e si lanciarono un’occhiata sollevata. Si erano
buttati per terra un secondo prima del lancio
dell’incantesimo e grazie a Merlino erano riusciti ad evitarlo…
-Piccoli
bastardi.-
-OH CAZZO!-
-NONNO RAGIONIAMO!-
Si
girarono, ma la loro visuale di Malocchio fu bloccata da Andrea. La donna aveva
afferrato la bacchetta del padre con entrambe le mani e se l’era indirizzata
alla pancia –MAMMA!- strillò James –Che cazzofai!?-
-E’
tutto sotto controlloJames.
Sta tranquillo.-
-Sotto
controllo un cazzo!Mamma levati!- fece eco Joel.
Andrea
non si fece distrarre dalle grida dei suoi figli, per qualche
strano motivo era sicuro di poter ragionare con suo padre. Strinse la
presa sulla bacchetta e puntò lo sguardo sul viso del genitore. Era proprio
come lo ricordava, era tornato con l’aspetto che aveva avuto in vita e privo
delle mutilazioni che Bella gli aveva inflitto a MalfoyManor.
-Togliti
di mezzo donna.-
-Donna?
Papà sono io…Andrea.-
-Non
conosco nessuno con questo nome.-
-Lo
so… Al momento senti solo un pozzo nero al posto della testa e speri che
uccidendo questo si possa riempire dei ricordi che senti di avere da qualche
parte, ma non è così…- domò lo strattone di Alastor alla bacchetta con uno altrettanto forte e sorrise
nonostante l’espressione folle del genitore – Pensa… Sforzati… Tu sai di
conoscermi, te lo leggo in faccia, chiudi gli occhi e pensa dove mi hai visto?-
L’uomo
emise un gemito frustrato, sentiva quell’enorme fossa
nera descritta da Andrea bruciare in una maniera insostenibile, doveva uccidere, quella voce gli stava dicendo di uccidere
tutti per avere indietro la sua pace –Avada…-
cominciò.
-Andrea
togliti!-
-Sirius
sta tranquillo.-
-Avada...-
…Canterò
col sorriso
contemplando il tuo viso
dormi e sogna angelo mio,
qui seduto resto io!
Il mondo per un momento parvi fermarsi, Andrea si era inspiegabilmente messa a
cantare la vecchia ninna nanna che per
anni aveva facilitato il sonno di James e Joel. Sirius spalancò la bocca,
si era sempre chiesto dove l’avesse imparata dato che
era cresciuta senza madre e adesso finalmente l’aveva capito…Incredibile , ma
vero, era stato Malocchio a insegnargliela.
Buona
notte mio tesoro,
cucciolina, bimba d’oro
io non ti lascerò mai
sempre accanto tu mi avrai.
Malocchio emise un verso
sordo, perché quella canzoncina melensa aveva tanta presa su di lui, perché faceva
così male ascoltarla? Si portò una mano alla testa mentre allentava la presa
alla bacchetta.
[ Sua moglie è morta…]
Un lettino, un braccio che
spuntava da un lenzuolo macchiato di sangue e un ciuffo di capelli castani che spuntava dall’orlo delle coltri …
[E la bambina… E’ così
piccola… Che è improbabile che sopravviva
a sua madre..]
Un urlo e Alastor cadde in ginocchio ai piedi di Andrea
.
[ Come vuole chiamarla?]
[Se vuole avere un nome deve meritarselo… Deve sopravvivere!
Deve dimostrare che è mia
figlia e che un Moody non si arrende mai, qualsiasi
cosa accada!]
Andrea piegò le ginocchia e si portò accanto
al padre che gemeva con la testa fra le mani- Avanti fagliela
vedere chi sei! Un Moody non si arrende mai! Qualsiasi cosa accada!!-
-Un Moody
non si arrende…-
Andrea annuì –Sì! Siamo guerrieri! –
-Nessuno può batterci.-
-Possiamo sopravvivere a
tutto.-
[Beh signor Moodydevo dire che non sono mai
stato così felice di aver sbagliato una diagnosi.
La sua “Pagnottella” è riuscita a vincere la sua battaglia e posso dire che è
ufficialmente fuori pericolo.]
[Era lei a non crederlo
dottore.]
[Allora? Adesso le darà un
nome?]
[Certo. Avrà
il nome più bello di tutti… Si chiamerà come sua madre…]
-Andrea…-
-Papà…- fece per
abbracciarlo, ma Malocchio l’allontanò tenendola per un braccio –No!- disse con
un filo di voce –Devo capire prima.- Si alzò stringendo
in pugno la sua bacchetta, con lo sguardo cercò JamesRemus e Jolie equalcosa che sembrava un sorriso gli piegò le
labbra.
-Assomiglia a me quando ero
giovane.- disse guardando James.
-Me
l’hanno detto...-
Poi
spostò lo sguardo verso Joel, lo osservò per un momento poi inclinò il capo verso
la spalla destra –Tu non puoi dire di essere figlio di tuo padre.-s’indicò l’occhio magico e Joel rise coprendo con una mano la benda che copriva l’occhio
che non aveva più.
-A
presto.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Chi
l’avrebbe detto che dietro quel faccino dolce si nascondeva un killer di un
simile- abbassò la testa in mezzo alle ginocchia -… Stampo…- John ridacchiò mentre
Charlie sollevava verso di lui uno sguardo assassino-Che
cazzo ci trovi di divertente John?-
Erano
accucciati dietro un cassonetto della spazzatura con Neville che stava facendo
saltare in aria le auto parcheggiate
avvicinandosi sempre di più a loro- Beh … Nemmeno io me lo figuravo così forte
mio fratello.-
Si
trovavano fra l’incudine è il martello, da una parte c’era Neville che stava
facendo saltare in aria, auto e ornamenti stradali della spazzatura nella
speranza di trovarli, dall’altra parte della via c’era LuciusMalfoy che li aspettava a braccia aperte, i due
ragazzi si lanciarono un’occhiata disperata, peggio di quello
c’era solo la morte. John si passò una mano fra i capelli, avevano bisogno di un idea o di un santo a cui appellarsi nel momento del
trapasso, rabbrividì, no, avevano bisogno di una botta di genio, di morire non
ne aveva propria voglia. Guardò Charlie che stava
armeggiando con una pallina di vetro verde, poi Neville che si stava facendo
sempre più vicino-Che diavolo stai facendo Tappo?-
-Ti
fidi di me?-
-Che
hai in mente?-
Charlie
sogghignò senza spostare lo sguardo dalla sfera che stava facendo girare nel
palmo della mano, aveva in mente un piano,si vedeva
lontano un miglio che si stava congratulando con se stesso per essere tanto
intelligente. John gli pizzicò un fianco – Ti costerebbe tanto farmi sapere a
che diavolo stai pensando??-
-Tu
metti fuori gioco Lucius… Io mi occupo di Neville.-
John mise mano alla bacchetta, quando Charlie faceva quella faccia non era saggio fare domande…Se
non volevi finire alSt.Mungo
col cervello ridotto a una frittella:“… Legimante del cazzo, quanto lo odio quando fa così…”si disse mentre
si alzava– Io vado eh?- disse lanciandogli un’occhiata per nulla convinta, il
ragazzo annuì senza guardarlo e lui si portò verso Malfoy
che lo accolse con un largo sorriso e un AvadaKedavra . Il ragazzo vide l’anatema che uccide sfrecciargli
a una decina di centimetri dall’orecchio sinistro,
istintivamente si volse, non aveva mirato a Charlie,
tornò a guardarlo con un sopracciglio aggrottato e con un sorrisino da “Guarda che io sono qui pirla!” e lo
trovò che fissava furente la sua bacchetta.
-E’
brutta la vecchiaia, eh Lucius?-
Ted
aveva detto di averlo ucciso a CarrowManor, ma molto probabilmente anche lui era stato salvato un secondo prima della distruzione del castello, lo disarmò
e con una frattura tagliente alla coscia lo costrinse ad inginocchiarsi ai suoi
piedi –E adesso che ci faccio con te Lucius?-
L’abitudine
gli diceva di ucciderlo e di archiviare la pratica, ma non gli piaceva
ammazzare la gente, nonostante l’addestramento da killer a cui era stato
sottoposto era ancora attaccato ai valori dei suoi genitori.
“Non s’infierisce su un nemico a terra.”
-Stupeficium.-
La
testa del Mangiamorte rimbalzò contro il selciato, le
braccia e le gambe spalancate in una posa grottesca. John inspirò
profondamente, poi si volse, Charlie era dove l’aveva
lasciato, seduto dietro il cassonetto con le ginocchia leggermente piegate e le
mani strette attorno a quella sferetta verde, Neville invece …
-Checazzo?!-
Era
a terra, la bocca spalancata e gli arti percorsi dai brividi, nello stesso
momento Charlie si lasciò cadere su un fianco –Ehi!-
urlò John correndogli accanto . Lo tirò a sedere e lo
costrinse ad alzare la testa e a guardarlo . Aveva la
bocca e il naso pieni di sangue, si era sforzato a
fare qualcosa, ma che cosa? Guardò ancora Neville, stava
mormorando piano qualcosa d’intelligibile.
-L’hai
intrappolato in un illusione?-
-Lo
so… Sono il classico legimante scontato e
prevedibile…-
John
scosse il capo, con un sorriso gli fece piegare la testa sul petto e gli poggiò
un bacio sulla fronte incollati di sudore. Si
allontanò e Charlie, probabilmente senza rendersene
conto, sporse il labbro inferiore in un espressione delusa.
Si fissarono per un lungo momento poi
John, scoppiò in una risata rauca –…Hai la bocca piena di sangue, piccolo .-
gli pulì il mento con il pollice –Scusa, ma così mi fai senso… Prima ti lavi i
denti, poi ti do un bacio come si deve.-
Charlie
ondeggiò tramortito.
John
sollevò un sopracciglio.
-Che
diavolo ti prende, Tappo?-
-No,
niente.- si pulì la bocca col dorso della mano, quello stronzo
non era cambiato, si divertiva ancora a mandargli all’aria gli ormoni con due
parole buttate là senza pensare alle conseguenze –Andiamo.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-Brutti
incoscienti!-
-Perché
non avete chiamato aiuto!?-
-Dovremmo
uccidervi!-
-Sì!
E’ vero dovremmo farlo!-
-
E poi appendervi per il collo come monito per i lenti di cervello…-
-Avete
rischiato di farvi ammazzare e per cosa? Siete due idioti !-
-E’
proprio vero, anche per questo verso vi meritate l’un l’altro.-
John
si grattò la testa mentre Charlie lasciava cadere le
spalle con uno sbuffo, a quasi trent’anni farsi
sgridare come due ragazzini dai propri padri era un filino imbarazzante.
–Avete
finito?- chiese John incrociando le braccia, spostò lo sguardo verso il padre
che fumava di rabbia come una teiera-Sono 10 anni che non mi vedi,
l’unica cosa che sai fare e urlarmi addosso?-
Frank
gli calò un pugno sulla sommità della testa che avrebbe tramortito un cavallo, finì giù dalla sedia con un “Ahio!”, portando immediatamente le mani alla parte
ammaccata. Charlie chiuse gli occhi in attesa del suo cazzotto, Frank
non era mai stato un tipo che andava per il sottile, se lo facevi arrabbiare ti
gonfiava di botte, non gli importava niente delle tue buone intenzioni.
-Scusami.-
-Uhn?-
L’ex
serpeverde sollevò una palpebra.
-Infondo
lo sapevo che non lo avevi ucciso.- gli poggiò una
carezza a spettinarlo sul capo e John ( che era ancora a gambe all’aria) puntò
un dito verso di lui con un urlo
-Non ho capito come funziona la tua testa! Prendi tuo figlio a cazzotti e a
carezze l’altro?-
-Esattamente.-
-Poi
mi chiedono perché sono così dissociato sentimentalmente parlando.- si alzò
spolverandosi i pantaloni… Era uguale a suo padre ,
ecco perché: –MAMMMA! ALMENO TU SEI CONTENTA DI VEDERMI?-
piagnucolò. Alice spalancò le braccia con un sorriso divertito e John
finalmente ebbe la razione di coccole che voleva.
-JOHN AUGUSTO PACIOCK!-
-EMMIE!!!-
-AMMMMMMMMMMMORE MIO!-
-COCCOLE!!!!-
Severus
si lasciò sfuggire un sorriso mentre Emmie saltava fra le braccia del cugino, abbassò lo sguardo
verso il figlio, che era rimasto seduto e gli tamburellò la spalla con un dito-
Allora com’è andata?- gli chiese con una faccia schifosamente angelica.
-Com’è
andata, cosa?-
-Oh
andiamo non fare lo gnorri con me.-
-Non
sto facendo lo gnorri papà, non so a cosa ti stai riferendo.-
In
quegli anni il loro rapporto era molto , erano
arrivati a parlare di tutto, anche di quella “cosa” che per anni era stata una
specie di tabù per Charlie. Si fissarono per un
momento, poi Severuspiegà
la testa verso quella del figlio- Non fare come me.- gli disse all’orecchio-
Per colpa della mia paura ho perso l’amore della mia vita, tu non commettere il
mio errore.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-James?-
-Bau!-
-Che
diavolo stai facendo?-
-Bau!-
-Se
lo so che stai dormendo, ma non capisco perché tu ti sia tramutato in cane per
farlo.- si passò una mano sugli occhi e il cane le leccò la guancia come per
aiutarla a svegliarsi. Nascose un sorriso. Aveva passato la
notte a guardarlo delirare, il vederlo ora in pieno “stadio del rompiballe” era una gioia.
-Bau!-
-No
che non ti picchio idiota.-
La
zampa che Jolie sentiva poggiata sul fianco venne sostituita da un braccio, la ragazza sorrise mentre JamesRemus le appariva accanto.
Rotolò sopra e senza badare alle sue proteste le si accomodò
addosso, il capo oltre la sua spalla sinistra. La ragazza fissò il soffitto perplessa per poi voltarsi verso quei ciuffetti
biondo scuro che le solleticavano la guancia.
-Che
diavolo stai facendo?-
-Mi
sono messo comodo.-
-Peccato
che io non lo sia tanto.-
-Affari
tuoi io sto divinamente.-
Jolie si lamentò mentre cercava di spostare le gambe
da sotto quelle di James, la
sinistra, la destra, sentì il bacino di James
strofinare con malagrazia contro il suo e si rese conto di essere finita a
piedi pari in una situazione un tantino equivoca –Unico amore della mia vita.-
le disse infatti JamesRemus.
-Sì?-
-Se
stai cercando di uccidermi ci stai riuscendo.-
-No
è che… Stavo scomoda…E… Beh adesso puoi anche spostarti.-
James
emise una risatina divertita –Fossi scemo.- Jolie espirò profondamente –Se sento “qualcosa”
ingrossarsi ti uccido!-
Il
ragazzo si girò per schioccarle un bacetto su un
orecchio – Beh, almeno morirei soddisfatto…-
-JAMES REMUS BLACK SEI UN PORCO!-
Cercò
di levarselo di dosso, un paio di scalciate per poi arrendersi un’altra volta, era diventato troppo pesante per lei –Da quando porti la
barba?- gli chiese. Strofinò la guancia contro la sua,
pungeva, ma non troppo, come quella di suo padre.
-Da
qualche anno… Devo tagliarmela?-
-No…
Ti sta discretamente.-
-Dirmi
che mi sta bene ti farebbe morire?-
Jolie gli passò un braccio attorno alle spalle mentre
giocherellava con le dita della mano sinistra , stava
per dirgli che lo aveva sempre trovato più che bello quando: -James…- mormorò mortalmente calma.
-…
‘More?-
-Dimmi
che è il tuo portafogli quello che sento.-
-Mi
spiace non posso.-
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
La
porta si spalancò con un tonfo eEmmie
vide James lanciarsi fuori dalla camera che Jolie usava quando era a Grimmauld,
seguito a ruota dalla ragazza, rossa come un peperone –Che succede?- chiese,
prima di venire superata dal cognato che si lanciò giù per le scale ridendo
come un matto.
-Jolie!?-
La
ragazza se ne stava davanti alla porta con un cuscino in mano, sbuffando vapore
dalle narici come un toro incazzato, sollevò un
sopracciglio e Jolie lasciò cadere la sua arma- Che è
successo?-
-C’è
che è tutto come prima Emmie!- La biondina spalancò
la bocca confusa mentre l’amica le poggiava le mani hai fianchi a mo di carezza
per il pupo in arrivo -Non è
meraviglioso?-
Una
forma contorta dentro un sacco per cadere, questo era tutto ciò che rimaneva delle spoglie mortali di Rufus Scrigemour. Harry
chiuse gli occhi mentre assisteva al passaggio del feretro e girò la testa
verso il muro alla vista del sangue che colava attraverso la plastica, non era
maistato un tipo impressionabile, ma , cavolo, a tutto c’è un limite. Sembrava più un vitello
macellato che un essere umano, Joel, che era Joel, quindi aveva lo stomaco di
un rinoceronte, era dovuto scappare in bagno per non sboccare sulla scena del
crimine. Deglutì forte mentre Sirius si guardava attorno
attento a non mettere i piedi sulle macchie di sangue che sporcavano la
moquette – Porca troia, credo di aver trovato la sua mano.- disse guardando il
figlioccio con il naso arricciato in una smorfia- E’ come scoppiato, che
diavolo di maledizione hanno usato per farlo fuori?-
-Una
piuttosto plateale.-
Avevano
sentito un botto , erano entrati di corso e si erano
ritrovati davanti a quel macello, il sangue che arrivava fino al soffitto e in
mezzo alla stanza il cadavere quasi macellato del Ministro, sospirarono in coro
“Non è che c’entrano i ritornati?” aveva chiesto Joel e Harry e Sirius si erano
ritrovati a pensare che quel macello portava la firma dei coniugi Lastrange.
-Harry!-
-Rolf.-
Scamander,
s’indicò alle spalle con lungo gemitoe
i tre Auror si scambiarono la stessa occhiata confusa –Che ti prende?- chiese Harry mentre Sirius lo spingeva di lato la
porta per guardare prima destra del corridoio, poi a sinistra –Rolf!- lo chiamò
Potter – Respira, stai cambiando colore.-
Il buon
naturalista emise un verso stridulo, afferrò il Golden Boy per un braccio e
senza dire una parola se lo trascinò appresso, giù per le scale che davano sul
Wizengamon, lo costrinse a bloccarsi prima di svoltare l’angolo che dava sul
tribunale magico e schiacciandosi un dito sulle labbra gli fece segno di
guardare senza farsi vedere. Harry gli lanciò un’occhiata perplessa poi con
un’alzata di spalle si fece coraggio e lo accontentò. Nella piccola sala
illuminata dalla luce delle torce un ombra si ergeva
nel circolo dei maghi, lo sguardo smeraldino vagò per i volti che componevano
il consiglio magico, bloccandosi su Fred che sembrava chiedere aiuto con lo
sguardo “Che sta
succedendo?” passò velocemente verso il vecchio Ted Tonks con
una mano sotto il mantello, Luna che deglutì a vuoto mentre appoggiava la
schiena contro lo schienale della sedia per concludere con Hermione
pallidissima che stringeva convulsamente il polso di Frank seduto accanto a
lei.
-Rolf?-
-Guarda.-
Scamander
sollevò timidamente una mano a indicarel’ombra e Harry sentì la cicatrice quasi
esplodergli, un violento fiotto di sangue gli coprì il viso e si ritrovò a
gemere pesantemente contro il palmo della mano, “Amycus” si volse con un
sorriso e Harry capì di aver fallito. Non era Voldermort quello che aveva
ucciso, si fissarono per un lungo momento, mentre i quattro maghi dell’Ordine
trovavano il coraggio di alzarsi e di mettere mano alle armi.
-Non è finita Harry.- disse “Amycus”
-Lo sarà
molto presto!-
Ted tirò
fuori dal mantello un’ampolla piena di liquido
esplosivo, Fred un sacchettino di polvere abbagliante , Luna , Hermione e Draco
le bacchette, si scambiarono un’occhiata. A parte Draco, gli altri non erano
portati per il combattimento, ma in compenso erano maestri della fuga, Ted
stappò coi denti la sua bottiglietta.
-…Si,
ma in mio favore.-
Un
botto, una luce improvvisa. “Amycus”chiuse gli occhi mentre i maghi dell’Ordine
sparivano in un diluvio di luce bianca, anche Rolf si diede e Harry rimase solo
davanti al suo nemico. La cicatrice pulsava e batteva in una maniera
impressionante, quasi non riusciva a stare con gli occhi aperti. Tirò fuori la
sua bacchetta e il sorriso sul volto del suo avversario si fece largo.
-Charlie
si è arreso.-
-Cosa?-
-C’è un
lupo in mezzo agli agnelli.-
Harry
spalancò la bocca e “Amycus” si lasciò andare in una risatina divertita prima
di voltare la schiena al suo nemico e tornare al resto del Wizengamon che si
sembrava riprendersi a stento dal diversivo creato da Ted e Fred per scappare –
Un pulcino non può fermare un leone, anche se ha coraggio da vendere finirà
inevitabilmente col cedere.-
“Neville
si è ripreso…”
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Charlie
aprì gli occhi sull’immagine sfocata di James Remus, seduto di fronte a lui, dietro
una panca di legno rovesciata. Si portò una mano alla testa, l’ultima cosa che
ricordava era un dolore fortissimo alla radice del naso e la sensazione di
rotto che l’aveva attraversato –Ho perso il controllo su Neville.- disse
guardando l’amico che annuì con un cenno della testa –Scusatemi.-
-Scusarti?- piegò le spalle in
risposta all’esplosione di un vaso alla sua sinistra –Amico non fai miracoli ,
il tuo cedimento è più che normale e più che comprensibile.- sorrise e Charlie
si sentì riappacificare col mondo. Per qualche strana ragione l’opinione che
James aveva di lui l’aveva sempre più che interessato, forse perché era stato
lui ad accettarlo per primo nel gruppo e scoprire per primo il suo insano
debole per John.
[Tutte ste paranoie che stai
facendo mica le capisco.
L’amore è sempre quello, gay, secondo me, è una stupida
etichetta .]
-…-
-…-
-Dov’è
John?-
Gli
occhi chiari di James ebbero un lampo di panico, si volse e Charlie si ritrovò
a rabbrividire –Si sta battendo?- chiese con un filo di voce, guardò l’amico e
la sua espressione colpevole e si portò una mano al fianco –IDIOTA!- urlò – Si
farà ammazzare piuttosto che alzare un dito su suo fratello!-
-Me
l’ha detto di non intervenire.-
-E da
quando prendi ordini da lui!?-
Un’esplosione
coprì la risposta di James,Charlie, si
mise a gattoni e spose la testa oltre il bordo della panca dietro cui era riparato . Si guardò attorno, il panico ben oltre i
livelli di guardia “Dove sta?” si chiese mentre scopriva i nascondigli degli
altri. Molly , Dominique e Victoire dietro il divano,
James Sirius, Albus , Scorpio e Hugo accucciati fra il piano e il muro, Lily,
Rose, Louis e Teddydietro la porta che
sembravano quattro koala, dato che erano praticamente uno sopra l’altro.
“Quell’idiota
si farà ammazzare lo so.”
Si alzò
… Non aveva la minima intenzione di fare del male a Neville, ma allo stesso
tempo non poteva permettere che facesse del male a John. Uscì dalla stanza seguito dagli sguardi dei presenti. James e
Teddy si scambiarono uno sguardo, una parte di loro voleva seguire Charlie,
l’altra sapeva bene che la stanza era piena di creature pressoché indifese, a
parte James Siriuse Scorpio, gli altri sarebbero stati carne da macello per Neville.
-Speriamo
bene.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
“Non ce l’ho fatta.”
John si sentiva un idiota. Non era riuscito a colpire Neville neanche
una volta.Il suo inconscio gli aveva
impedito di fargli del male, sorrise, alla fine era molto più buono di quello
che pensava. Emise un breve respiro mentre tirava su la testa dal pavimento.
Neville stava evocando un Avada Kedavra “ Stavolta mi può salvare solo un miracolo…”Chiuse
gli occhi e Neville si allargò in un sorriso, una parte di
lui stava gridando “Non farlo!” la sentiva scalciare e
piangere per quello che stava per fare, digrignò i denti, aveva già percepito
la presenza di Charlie farsi più vicina, doveva fare presto.
-Avada…-
-Papà!-
John sbarrò gli occhi e Neville spostò la bacchetta verso il bambino che stava
correndo verso di lui, seguito da Alice. La donna si bloccò con un urlo
terrificato alla vista del sangue che copriva il viso e le braccia del suo
secondo genito , fece per avvicinarsi , ma John la
obbligò a stare ferma con un cenno risoluto del dito.
-Jonoah.-
Il
bambino si girò verso di lui .
-Jonoah
vieni qui.-
Il
piccolo scosse il capo e si aggrappò ai pantaloni del padre.
-Oh
Merlino.-
In
quelle condizioni Neville non era in grado di riconoscere chi aveva davanti,
guardò il bambino e lo percepì come un disturbo al completamento della sua
missione, spostò la bacchetta verso di lui e John finalmente mise mano alla
sua.
-Mi
spiace fratellone.-
-Avada…-
-STUPEFICIUM!-
Alice
vide l’incanto sorpassarla e infrangersi contro il petto di Neville che finì
contro una porta , si volse e sorrise a Charlie –Hai
un tempismo perfetto!- disse . Corse verso il nipote che fissava il corpo del
padre senza capire che cos’era successo, lo prese in
braccio e si smaterializzò con lui .
-Dovrei
lasciarti lì.-
-Perché
sei così crudele?-
-Ti
stavi facendo ammazzare.-
John
sollevò le spalle con un sorriso e Charlie si spettinò con uno sbuffo . Si lasciò cadere seduto accanto a lui epiegando la testa gli lanciò un’occhiata da
sotto in su – Da dove viene tutto questo sangue?- gli
chiese toccandogli una guancia con un dito. Gli sollevò la frangia con una mano
e sospirò alla vista del profondo taglio quasi all’attaccatura dei capelli.
-Guarda
che pirla che sei...-
-Ti
voglio bene anch’io Tappo.-
-E
questo che diavolo c’entra?-
-Niente…
Era così, tanto per fare due chiacchiere.-
Si
fissarono per un momento, poi Charlie arricciò il naso
in una smorfia divertita –No, mi spiace…- gli disse - –…Hai
la bocca piena di sangue .- gli pulì il labbro inferiore e il mento con il
pollice –Scusa, ma così mi fai senso… Prima ti lavi i denti, poi ti do unbacio come si deve.-
John
rise era la stessa cosa che gli aveva detto lui, si passò un dito sotto il naso – Fai, fai pure
lo spiritoso. Deve arrivare il momento che ti salto addosso
Cappuccetto.-
Charlie
cambiò colore –Bastardo!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Joel Black!
Joel
chiuse gli occhi. Farsi beccare alle spalle da un Mangiamorte significava morte
certa e lui si era fatto giocare dal più pericolo di
tutti, il viso di Bellatrix Black si tese in un sorriso mentre il ragazzo
faceva cadere la sua bacchetta. Il Ministero nelle mani dell’Oscuro Signore la
sorpresa l’aveva rallentato, gli aveva impedito di ragionare come aveva sempre
fatto.
-Ultime
parole?-
-Lo sai
che sono stata io a uccidere tuo figlio?-
Gli
occhi di Bellatrix si spalancarono mentre le labbra di Joel si tiravano in un
ghignetto divertito, sollevò le mani dietro la testa e si volse verso la donna
che stava per ucciderlo.
-E’
morto?-
-Morto
di una morte orrenda e dolorosissima.-
-Cygnus!
Il mio Cygnus!-
-Oh,
allora è vero, anche le bestie hanno un cuore.-
Il
pugno ossuto di Bella si strinse attorno alla bacchetta, evocò tutte le energie
che aveva in corpo e le costrinse nell’arma la cui punta prese a brillare in
una luce verde, inspiegabilmente Joel non fece nessun gesto per difendersi,
anzi lo vide sorridere mentre spostava lo sguardo alla sua sinistra.
-Chi stai guardando?-
-Sta
guardando me.-
Fine capitolo.
Chi ha salvato Joel? La risposta al prossimo capitolo.
Un lampo scaturì
dalle nuvole e in lontananza un rombo di tuonoecheggiò per le strade di Londra. "Pioggia!" pensò
felice Sirius Black, sollevando lo sguardo verso il
cielo, a quei grumi scuri che si stava lentamente radunando sulla città
addormentata "Finalmente una buona notizia."
Inspirò profondamente, l’aria si stava facendo più rarefatta, gli odori stavano
sparendo, se Merlino voleva, stava arrivando la quiete
nella tempesta che si stava abbattendo sulla città. Si volse, Harry respirava a fatica nel suo letto,sembrava tenere la vita coi
denti, si passò una mano sul viso, ma che diavolo gli aveva fatto Voldemort?
Aveva visto qualcosa simile ad una voluta di fumo nero calargli addosso,
passarlo da parte a parte e sbatterlo per terra, una cosa mai vista che l’aveva
lasciato incapace di reagire per qualche secondo.
Fortuna Malocchio altrimenti… Il vecchio auror
spostò lo sguardo dal Golden Boy al genero e sollevò un sopracciglio come per
dire “Ah, se non ci fossi io.”, dopo aver salvato Joel da morte certa si era buttato alla sua ricerca e
l’aveva trovato come gelato davanti alla bacchetta puntato
dell’Oscuro Signore.
-Vieni con me cagnaccio.- disse di cattivo umore. Per colpa di Lucius, Bella gli era scappata sotto il naso, sentiva il
fegato scoppiare per i nervi, digrignò i denti e uscì dalla stanza trascinando
la gamba di legno, si era fatto giocare come un pivello e la cosa non gli
andava a genio.
-Dimmi.-
-Dove sta Andrea?-
-A casa. A Grimmauld.-
Alastor annuì a se stesso mentre si massaggiava il mento con una mano – E
la moglie di Joel dov’è?-guardò l’animagus
aggrottare le sopracciglia e un brivido gli corse
lungo la schiena. Conosceva il modo di ragionare di Bellatrix,
per fare del male a qualcuno non se la prendeva con lui direttamente, lo
colpiva negli affetti, e quelli di Joel erano, la
madre, il fratello e la moglie col bambino.
-E’ a casa con sua madre.-
-Chi è sua madre?-
-Ninfadora.-
Alastor piegò la testa verso la spalla sinistra e Sirius
sorrise della sua espressione confusa –La piccola è la
figlia di Remus e Tonks.-
spiegò grattandosi la nuca – Non hai notato la somiglianza con Dora?
-Ecco perché quelle belle guanciotte mi sembravano familiari …-rise sollevato –Bene… Se è così posso
dedicarmi alla ricerca senza alcuna preoccupazione.- guardò dentro la stanza e Sirius fece altrettanto girando solo la testa e lanciando
uno sguardo oltre la sua spalla – L’incanto che l’ha colpito… Credo di
conoscerlo, ma non sono sicuro… Devo scoprire se è stato lui…-
-Lui? Parli di Silente?-
-Sì.-
Svanì in una nuvola di luce bianca,
l’uomo socchiuse leggermente gli occhi per poi tornare dentro la stanza,
accanto alla finestra, vicino aJames
che fissava il figlio torcendosi le mani con forza - Prongs.-
disse.
-Uhn?-
-Dobbiamo prepararci al peggio.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Era stato il calore a svegliarlo, la sensazione di
avere qualcuno accanto, di non essere solo nel letto. Socchiuse gli occhi e un
sorriso gli piegò le labbra,John che dormiva era sempre una visione,gli schiacciò la punta del naso con un dito e
lui sollevò un sopracciglio quando lui aprì un occhio –Non hai modi più carini
per svegliarmi?- gli chiese con uno sbadiglio.
-Schiantarti contro un muro?-
-Delicato e fine come al
solito.- gli passò un braccio attorno ai fianchi e lo spinse contro di sé,
stringendolo e accoccolandosi contro di lui per continuare a dormire. Charlie gli lanciò un’occhiata perplessa –Che stai facendo?- gli chiese mentre benediceva la presenza
della coperta che li divideva.
-Ho sonno.-
-Mi hai scambiato per il tuo
peluche?-
-Non è colpa mia se sei piccolo e altamente
coccolabile.-
Sentì Charlie emettere
un lungo lamento, non aprì gli occhi, non ne aveva
bisogno, lo sapeva che era arrossito fino alla radice dei capelli. Era rimasto
troppo dolce, l’aspetto, era cambiato, il modo di parlare e di porsi anche, ma infondo era rimasto lo stesso Tappo facilmente
impressionabile.
-Senti.-
-Uhn?-
-Posso farti una domanda?-
-Sì tanto non ti rispondo.-
John sollevò il capo dal cuscino e si avvicinò a Charlie che dovette raccogliere tutto il suo autocontrollo
per non arrossire un’altra volta come una mammoletta,
che diavolo voleva fare? Lo sentì armeggiare coi suoi
capelli e scoprirgli l’orecchio sinistro, no, non poteva aver capito.
-Da quando tempo è che non ci senti da questo orecchio?-
Charliespalancò gli occhi, come diavolo aveva fatto a capirlo?
Nessuno fino a quel momento se ne era reso conto.
Persino suo padre non aveva mai capito che Azkaban
oltre ad essersi preso una parte della sua sanità mentale, si era preso anche
una bella parte del suo udito.
- Sette anni.-
-Uhmmm.-
-Non gemere.-
-Perché?-
-Brividi.-
-Non ci senti tanto.-
-Sento le vibrazioni. E’ peggio…-
John si allontanò,Charlie lo
vide spostare lo sguardo verso il basso con uno sguardo stranamente assorto-
Che diavolo stai guardando?- gli chiese anche se in realtà non voleva saperlo .
Il biondino si allargò in un sorrisino angelico – Le vibrazionifino a dove sono arrivate?-
-JOHN!-
Gli rotolò addosso, sedendogli sopra –Però...-
-Senon ti
togli nel giro di 30 secondi ti uccido!-
-Davvero non ti ricordavo così ben dotato.-
-Oh porca.-
Lo afferrò per le braccia e lo ribaltò sotto di sé
–Maledizione.- ansimò mentre gli saliva sopra a
ginocchia divaricate – Non sei capace di fare il serio per più di 5
secondi?-
-Mi conosci.- gli strinse i fianchi fra le braccia
strapazzandolo a destra e a sinistra–Sai…- disse con un broncio indefinibile - Non
è che mi piaccia molto questa posizione.- rovesciò ancora la situazione – Ecco
così va meglio.-
-Ci siamo finiti il
letto.-
John gettò un’occhiata oltre il bordo del
materasso.
-Mi viene quasi da vomitare con tutti questi “rotolamenti”.-
-Quanto
sei romantico.-
-Ho
imparato dal migliore. –
John
poggiò il mento nel palmo della mano e Charlie capì
che il tempo dei giochi era finito- Che c’è?- gli
chiese a disagio mentre lasciava cadere le braccia ai lati della testa.
Dovevano capire che diavolo era successo, c’era un buco temporare di
dieci minuti che andava riempito ad ogni costo, Rolf avev
Capitolo 70
Dovevano capire che diavolo era
successo, c’era un buco temporare di dieci minuti che
andava riempito ad ogni costo, Rolf aveva lascito Harrymalconcio sì,
ma in piedie pronto alla lotta, Sirius l’aveva trovato riverso in un lago
di sangue,incapace di mettere
insieme due parole. James si massaggiò la faccia, non
aveva senso, che diavolo poteva essere successo? Harry
non era tipo da farsi sopraffare tanto facilmente, perché non si era sottratto
all’incanto che Sirius aveva visto attraversarlo ? Merlino non poteva essere Silente quell’ombra che Padfoot aveva visto alle spalle di “Amycus”e
che aveva visto sparire in una nuvola di fumo bianco. Si lasciò cadere, faccia
al materasso, Ginny si era addormentata accanto a lui,
Lily andava e veniva dalla camera come se non riuscisse a stare ferma in un
posto e Sirius, per evitare di dare definitivamente
di matto per l’impotenza era andato all’inseguimento di Alastor
[Voglio dargli una mano…]
Harry aprì gli occhi sulla zazzera
grigia e spettinata del padre, la sfiorò con un dito e attese che questo aprisse gli occhi e sollevasse la testa verso di lui –Era…-
bisbigliò stringendogli la mano –Era…- sentì il sangue scivolare dagli angoli
della bocca, lungo il viso fino alle orecchie – Professore.-
-Ti ha attaccato Silente?-
Harry annuì con un lamento rauco.
L’aveva visto alle spalle di “Amycus” era stato un
momento, poi quella folata di vento l’aveva passato da parte a parte, era
caduto nel suo sangue mentre Sirius correva verso di
lui, aveva visto Silente sparire nel nulla assieme ad “Amycus”
–Io non… Mi ha sorpreso…- tossì e Ginny
mosse il capo infastidita prima di svegliarsi e balzare a sedere accanto al
suocero -… Un grande male…-
-Un grande
male?-
L’auror
sfiorò la cicatrice e James socchiuse leggermente gli
occhi, le ferite maledette reagiscono al male, probabilmente l’incanto che
l’aveva steso a quel modo era un onda di puro male .
Si passò una mano fra i capelli, cosa poteva fare per aiutarlo? Come poteva annullare una fattura del genere?
Istintivamente guardò verso la porta, no, non poteva
starsene là a guardare suo figlio morire.
-Vado.-
-Dove?-
-Devo fare qualcosa Ginny.-
Non le diede tempo di reagire,
sapeva di avere un’età ormai, di avere i suoi acciacchi, che in uno scontro con
un Mangiamortepoteva
rimetterci la pelle, ma non poteva rimanere starsene là con le mani in mano
mentre suo figlio moriva. Mentre la speranza di tutti si
spegneva. Si smaterializzò, nella luce che l’aveva avvolto, vide Ginny scattare in piedi e avvertì vagamente la mano di Harry attorno al polso per trattenerlo.
-Andrà tutto bene
tranquilli.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Era stato salvato dal pianto
dirotto di Jonoah, Charlie
inspirò profondamente mentre guardava il piccolo aggrapparsi ai pantaloni dello
zio e smaniare per farsi prendere in braccio, se non fosse
stato per lui… Arrossì violentemente, era stato a tanto così dal
rivelare a John che in quei 10 anni non era stato con nessuno, si era rifiutato
di avere rapporti con donne o con uomini, che era vissuto nella speranza di
morire nel sonno per andare da lui. Si portò le coperte in faccia, maledizione,
ma perché era nato così deficiente. Sentì John piegarsi e prendere il bambino
in braccio.
-Voleva lo zio.-
“Alice? Oddio fammi
morire!”
Sprofondò con la testa sotto il
cuscino, sentiva chiaramente lo sguardo di Alice
appuntato addosso, anche cieco avrebbe capito che lì gatta ci covava, la donna
emise un sospiro divertito, poi tese le mani- Dai Jonoah,
andiamo. – disse dolce come al suo solito.
“Cacchio, possibile
che sia solo io a vederci qualcosa di male in tutto questo?”
Il bambino scosse il capo. Strinse le braccia attorno al collo di John e appoggio il mento
sulla sua spalla –Mi canti quella canzone?- chiese. Alice sollevò le
sopracciglia mentre John le rivolgeva uno sguardo perplesso, non sapeva di
quale canzone stava parlando, guardò il nipote, poi il figlio poi scrollò le
spalle come per dire che non aveva la minima idea di che cosa stava parlando il
piccolo.
-Te ne canto un’altra.-
Ma dove guardano ormai
quegli occhi spenti che hai?
Cos'è quel buio che li attraversa?
Hai
tutta l'aria di chi
da un po' di tempo oramai
ha dato la sua anima per dispersa.
Non si uccide un dolore
anestetizzando il cuore
c'è una cosa che invece puoi fare
se vuoi se vuoi se vuoi..
Parla con me, parlami di te
io ti ascolterò
vorrei capire di più
quel malessere dentro che hai tu.
“Ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti è puramente
casuale, che cazzo sta cantando?” Sotto
la coperta dove Charlie si era nascosto, il poveretto
stava sudando tutte le sette camicie del proverbio per non mettersi a gridare.
Come poteva essere che John non ci vedesse nulla di male in quello che stava
succedendo a loro? Come diavolo faceva ad accettarlo senza dare di matto. Una
volta Emmie gli aveva detto che ci s’innamora della
persona, che l’altro è solo un più che
si può solo accettare. Belle parole, ma con la filosofia non ci fai nulla se
non ci metti anche una bella dose di coraggio dietro.
“Ho paura.”
Aveva
paura di perdere la poca stabilità mentale che gli era rimasta, di vedere John
allontanarsi per avere una vita normale con moglie e figli a seguito, aveva
paura di essere di nuovo solo . Sentì la porta
chiudersi e il materasso inclinarsi sotto il suo peso. “No…No…No…” Non voleva rischiare. Era un codardo e lo sapeva, ma
non voleva ritrovarsia doversi
tramortire con l’alcool e la coca per andare avanti.
-Ci sei
ancora?-
-…-
-Charlie?-
-C’è qualcun altro nella mia vita.- la
mano di John si contrasse sul suo capo, chiuse gli occhi, non poteva vederlo dato che gli stava dando le spalle, ma non voleva correre il
rischio di fare il ragazzino e scoppiare in singhiozzi sul più bello -… Non
sono disponibile.-
-Sei innamorato di un altro.-
-Non si aspetta un morto.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
I vantaggi di essere una donna
incinta, sua madre glie ne aveva parlato una volta,
qualche giorno dopo aver saputo dell’arrivo del piccolo, ma ancora Emmienon era ancora
riuscita a individuarne uno. Soffriva gli odori forti, aveva voglia di vomitare
un giorno sì e l’altro pure e dopo ogni bicchiere d’acqua doveva correre per il
bagno per fare pipì . Spalancò la porta del bagno, con
una mano mentre con l’altra cercava di slacciare il nodo che il vestito faceva
dietro. Fece un passo dentro e…
-John stai male?-
Era seduto per terra, praticamente abbracciato alla tazza, con le braccia appoggiate alla
tavoletta e la testa penzoloni dentro –Ehi.- cercò di scrollarlo, di farsi guardare, alla
fine lo prese per le spalle e lo allontanò dal water-Che diavolo ti pre…-
-Emmie.-
-Perché piangi?-
Lo guardò piegarsi verso di lei,
accucciarsi sulle sue gambe piegate, era la prima volta che lo vedeva così
prostrato, aveva rigettato, ma non sembrava malato, lancià un’occhiata verso la portaeJamesRemus le rivolse la
medesima occhiata perplessa.
-John che succede?-
-…-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA!-
Charlie non ebbe il tempo di capire cosa
stava succedendo che si sentì scoprire di butto e afferrare per la felpa,
scalciò, ma la velocità del suo aggressore non gli permise di una reazione
degna di questo modo, si ritrovò contro un muro, poi steso sul tavolo –James?- tossì –Che diavolo fai?-
-Erano solocazzate
allora? Quelle cose che mi hai detto! Non era vero niente!-
Charlie sgranò gli occhi, si era confidato
con lui, quando aveva capito di essere stato scoperto, si era svuotato la
coscienza con lui , avevano parlato per ore, era stata
una delle sere più belle e più sincere della sua vita.
-Di che parli?-
Quando hai deciso di mentire a te stesso, menti anche agli altri.
-Lo sai che ha passato quel
poveraccio? Lo sai!? E tu!- lo sollevò poi gli fece
sbattere la testa contro il piano del tavolino. Charlie
emise un verso rauco, non aveva mai pensato a James
come ad una persona in grado di cedere alla violenza, lo afferrò per la braccia, cercò di buttarlo per terra o di rigirare la
situazione in sua favore, ma nonostante l’aspetto asciutto, da micio
spettinato, era molto pesante.
-Lui era all’inferno e tu te la
spassavi con un altro?-
-Che ne sapevo io!?-
-Il vero amore non muore… Non
sparisce quando l’altro se ne va.-
“Lo so perfettamente” sollevò un ginocchio e lo puntò
contro la pancia di James, fece forza e il ragazzo
cadde a sedere con un tonfo “ L’amore
non muore, ma io sì…” si disse mentre Ted entrava
nella stanza seguito a ruota daNinfadora
-Cos’è questo casino?- chiese la donna mentre lo sguardo color miele del figlio
scattava da James che si massaggiava lo stomaco con
un’aria assassina dipinta sul viso, a Charlie che
stava cercando di riprendere fiato seduto sulla scrivania.
-Una piccola divergenza di opinioni, Tonks.-
-Sì zia… Nulla di preoccupante.-
-Sicuri.-
-Tranquilla.-
La metaformagus
guardò il figlio che annuì, tornò sui suoi passi, sollevata e bloccò Andrea a
metà delle scale –Hanno litigato, James e Charlie.- disse agitando la mano sinistra davanti alla
faccia, la bionda lasciò cadere le spalle con un sospiro, viveva con la paura
di un attacco e sentire urlare all’improvviso non era al massimo per i suoi
nervi.
-Hanno litigato? Perché?-
-Ah…Boh.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-CAGNACCIO!-
-AHIA!-
-Si può sapere che diavolo ti è
preso?-
TedLupin e
il metodo “Prima ti picchio e poi chiedo spiegazioni”afferrò James per il colletto della camicia e con una sola mano lo
tirò su dal pavimento, quando voleva aveva una forza paurosa, il ragazzo si
ritrovò ad agitare i piedi mentre si teneva la fronte con entrambe le mani.
-Allora?-
-Fattelo dire da lui!-
Ted passò a Charlie
che con lo sguardo lo pregò di non ucciderlo. I Licantropi nella settimana
della luna piena erano facili alla violenza e anche un tipo dolce e pacioccoso come Ted poteva
tramutarsi in una belva se si usava la leva giusta per farlo scattare.
-Allora?-
-Beh…-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-CHE COSA??????-
John aprì gli occhi, maledizione,
che diavolo stavano facendo quegli idioti? Che colpa ne aveva Charlie se si era rifatto
una vita, che ne poteva sapere che non era morto a CarrowManor? Alzò la testa delle ginocchia di Emmie, doveva andare a
fermarli, quando volevano quei due scemi non arrivavano ad avere il quoziente
intellettivo di una rapa. Fece per mettersi in piedi quando un capogiro lo
ributtò a sedere, era come suo padre, somatizzava le situazioni stressanti con
emicrania e conati di vomito. Arrancò fino al water e rimise .
-Non capisco.-
-Cosa Emmie?
-Secondo me
è una bugia.-
-Ma di che parli?-
Emmie inarcò un sopracciglio e John
scosse la testa – Tu non l’hai sentito mentre lo diceva, era serio… - si portò
una mano alla bocca, il solo pensare a quel momento gli faceva rivoltare lo
stomaco. Chiuse gli occhi mentre Emmie gli gattonava alle spalle – Tremendamente serio.-
-Ti ha guardato in faccia ?-
-Cosa?-
-Ti guardava in faccia?-
-No… Era sotto la coperta.-
-E allora sii ottimista… Ti ha
sicuramente mentito.-
-Cosa te lo dice?-
Sentì la testolina della ragazza
appoggiarsi fra le sue scapole- Lo conoscoCharlie, non è capace di
mentire guardando la gente negli occhi. Solo una volta l’ha fatto, quando a
detto a Joel che era felice della tua morte, ma gli
si leggeva in faccia che stava dicendo una bugia. Al
non se n’è accorto perché era troppo sconvolto, ma io l’ho visto che era lì,
lì, per piangere.- strinse le braccia attorno ai fianchi del cugino che si girò
a guardarla da sopra la spalla destra -… Quindi su con la vita cuginetto.-
-Così sembriamo due koala.-
-Sì, ma ottimisti!-
Fine capitolo.
Salve sono Ara chan,forse
vi ricorderete di me come prima attentatrice della folle autrice di questa fanfic, nonché creatrice delle “Fiabe del nonno”, bene
signori e signore, sono qui per informarvi, che prima fan della ship John/Charlie dopo aver letto
questo capitolo ho tentato di uccidere Ino. La bastarda, che come ormai avete
capito è maestra delle fughe impossibili –Tipo Houdinì-
mi è scappata sotto il naso. Se la vedete: SPARATE A
VISTA!!!
PPS: Se volete leggere qualcosa di
queste ship che non riesce a
decollare, c’è la raccolta con tre shottine tanto
carine “Due sono scritte da inochan”
se vi va fateci un salto.
Era
giunto in quel luogo senza sapere bene come. Era stato l’istinto a
guidarlo,l’idea inconscia di sapere
cosa stava facendo . Si guardò attorno . Il cimitero dei Riddle era
quanto di più inquietante poteva esserci al mondo, James
sentì un brivido attraversarlo mentre poggiava lo sguardo sulla pietra tombale
che portava il nome di TomRiddle
senior. Non sapeva se le sue deduzioni erano esatte, ma sapeva di non essere da
solo, qualcuno di vivo c’era in quel prato, si volse –Salve.- disse
socchiudendo gli occhi alla luce della luna. Albus
Silente si fece avanti, in un luccichio della veste color oro si pose di fronte
all’ex-allievo e lo fisso come se il viso gli risultasse
familiare, James lo vide sforzarsi di ricordare, di
capire dove l’aveva già visto. La mente
può anche dimenticare, ma il cuore… -Ti occorre terra di cimitero
sconsacrato per completare la fattura a morte che hai fatto a mio figlio.- disse, lo sguardo fisso a quell’ombra
alle spalle di Silente.
-…
Sei sempre stato un tipo sveglio James.-
-Avresti
dovuto uccidermi tanto tempo fa.-
-Sono
ancora in tempo.-
Una
folata di vento nero superò Silente e si abbatte su James attraversandolo da parte a parte, gettandolo a terra
come un sacco, era un incanto di puro male, meno potente rispetto a quello che
aveva colpito Harry, ma sempre molto forte. L’animagus si ritrovò ad affogare nel sangue che gli scorreva
in bocca, mentre le fattezze dell’Oscuro Signore si rivelavano alla sua vista . Si sentì sollevare e schiacciare contro il monumento
funerario alle sue spalle. Proprio come era successo
ad Harry qualche anno prima. Tossì per la sorpresa e
tentò di liberare le braccia gettando avanti la testa sul petto.
-Stai
soffrendo, vero?-
-…-
-Sì…
Stai soffrendo in una maniera indicibile.-
Nonostante
la pozione, le ferite della crociatus subite in
quella lontana notte di Hallowen del 1981 si stavano
riaprendo, sfigurandolo e dimezzando di molto le sue capacità di reazione. Si
sentì scoppiare dal male e dalla rabbia mentre sollevava il mento con l’ultimo
barlume di coraggio che gli era rimasto in corpo.
-In
realtà James.- disse dolcemente l’ex Riddle mentre fissava lo sguardo in quegli occhi nocciola
che sembravano maledirlo –Avevo bisogno anche di un'altra cosa.- gli sorrise e Potter sentì un
brivido gelido scivolargli lungo la spina dorsale- Terra di cimitero e sangue
paterno.-
-Sangue
paterno?-
Ci
fu un momento di stasi poi James
capì. Vide Silente chinarsi a raccogliere la terra sporca del sangue e
raccoglierla in una ciotola, sbianco sotto le ferite e
cacciò un urlo disperato –Professore, non lo faccia!- Con la sola forza della
disperazione cercò di rompere l’incantesimo che lo teneva fermo, il viso di Voldemort brillò di una gioia selvaggia mentre guardava il
suo nemico contorcersi nel vano tentativo di salvare la sua creatura.Era da quel lontano giorno a GodricHollow che provava per JamesPotter un misto di
repulsione e ammirazione. Lo ripugnava il suo attaccamento
all’Ordine e a Silente, lo ammirava per il suo coraggio e la sua
cocciutaggine.
Lo
afferrò per il mento e lo costrinse a guardare mentre Silente completava la
fattura
- Guarda come muore tuo figlio.- gli soffiò nell’orecchio. James
emise uno strillo disperato mentre la coppa fra le mani dell’ex Preside
prendeva a brillare di una luminescenza malata.
In
quello stesso momento, nel suo letto a GrimmauldPalace, Harry spalancò gli occhi
e si aggrappò alle braccia della moglie. Si sentiva sprofondare in un pozzo
nero, vedeva l’immagine di Ginny dividersi e
moltiplicarsi, spalancò la bocca e senza un lamento si lasciò cadere sui
cuscini.
-Dove
cazzosonoSirius e Malocchio!?- pianse James
mentre scrollava la testa per liberarsi dalla presa di Voldemort.
Sentiva il dolore fisico decuplicare quello del suo animo di padre, guardò
l’Oscuro Signore che sollevò le spalle con noncuranza -Sono
stati trattenuti da Rudolphus e Bellatrix.-
La
coppa smise all’improvviso di luccicare, James chiuse
gli occhi e una parte di lui capì che era tutto
finito. La speranza si era spenta sulla Comunità magica. Il suo ragazzo non
c’era pià. Il peso invisibile che lo teneva in piedi
sparì di colpo, cadde in ginocchio ai piedi del suo nemico che gli rivolse un
sorriso raggiante.
-Ricordi
cosa ti dissi quel giorno nella tua casa?-
[Vivi… E guarda il mondo cadere nelle mie mani]
-Quel
tempo è giunto.-
James,
strinse la terra nelle dita, ancora una volta lo stava lasciando nella
disperazione più nera senza dargli il lusso di morire
in pace. Ancora una volta lo stava guardando andare via calpestano
la sua felicità distrutta. Senza pensare a cosa stava facendo cacciò un urlo
rauco e mise mano alla bacchetta –Girati!-
-Non
farti uccidere.-
-Non
voglio farmi uccidere, voglio farti fuori.-
Lo
sguardo color vinaccia di Voldemort saettò un paio di
volte da James a Silente che teneva ancora fra le mani la coppa che aveva ucciso il suo pupillo –Occupatene
tu.- disse- Storpialo, ma non
ucciderlo…- ghignò apertamente mentre tornava a guardare James
e le lacrime che gli rigavano il viso –Voglio che viva, voglio che veda il
corpo del suo bambino nel gelo della morte.-
Sparì
in una voluta di fumo nero e Silente piegò leggermente il busto in un inchino.
-In
guardia Potter.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Si può amare qualcuno
e allo stesso tempo da volerlo prendere a calci fino a fargli il sedere viola? John se lo stava chiedendo mentre
guardava Charlie affaccendarsi attorno al corpo
immobile di Neville, dopo la chiacchierata con Emmie il suo cervello si era
rimesso in modo di botto “ Mi ha mentito…
Quell’idiota.” Si passò dito sul mento mentre Piton si chinava su Nev e gli sollevava la testa e le
spalle dal cuscino- Sai che fare John.-
-Devo riarredare
il bagno di Grimmauld con la faccia di mio fratello.-
-Deve essere battuto in duello per
tornare in sé , ed è meglio una scazzottata che un
duello magico non pensi?- lanciò un’occhiata a Charlie
e con un sospiro fece bere tutta la pozione all’uomo che sbarrò gli occhi. Si
guardò attorno e una volta individuato John si avventò su di lui a testa bassa.
-Dio santo!- urlò John mentre
cercava d’indirizzarlo nel bagno della camera- Non me lo ricordavo così
massiccio!- lo afferrò per il maglione, puntò i piedi e se lo ribaltò
lanciandolo contro la doccia – Sarà una lunga ora.-
Charlie girò la testa verso il padre che
lo fissava dall’altra parte del letto con un piglio che non rimetteva repliche,
sorrise e con poca grazia cercò di sviare l’argomento che poteva leggergli a
lette cubitali sulla fronte – Però, Nev non ha neanche cerca la bacchetta.-
-Non cambiare discorso.-
-Non sto cambiando discorso.-
-Che è ‘sta storia?-
-Che storia?-
Charlie assunse il più plastico dei suoi
sorrisi mentre Severus lo dominava con un piglio che
voleva dire “Cazzo,
è proprio vero che i Piton ragionano tutti allo
stesso modo!” si passò una mano sul viso- Posso darti un consiglio.- gli
disse mentre dal bagno si levano rumore per nulla confortanti- La codardia non
ha mai portato niente a nessuno.-
-Non
accetto queste prediche da te! Mi pare che Lily alla fine si sia sposata con James e non con te.-
-Appunto… Non fare i miei stessi
errori.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Papà rispondimi!
Papà ti prego!-
Era stata quella sensazione a
guidarlo, quel vuoto allo stomaco che sapeva essere parte del potere di
veggenza insito nella famiglia Potter, sollevò lo sguardo verso JamesRemus, che si portò le mani in faccia.
-E’…E’…- chiese guardando il ragazzo
che tremava di rabbia repressa – Jamesnon lo sento respirare.-
James Remus non riusciva a credere a cosa stava vedendo
Capitolo 71
JamesRemus
non riusciva a credere a cosa stava vedendo. Da che era venuto al mondo aveva
avuto una sola certezza, mio padre è imbattibile. Gli passò una mano fra i capelli mentre sentiva
gli occhi inumidirsi e il labbro inferiore tremare violentemente “Non è vero.”mormorò mentre stringeva
fra le dita quelle ciocche strigliate di grigio “Eri con nonno… Cosa è successo?”Nascose il
viso nel palmo della mano mentre Jolie si lasciava cadere
seduta accanto con sospiro. Era stata lei a –sentire- che qualcosa non andava,
che Sirius non stava bene, si era trascinata appresso
JamesRemus fino a quel
campo e là si erano trovati di fronte al disastro .Quanto odiava avere ragione. Inspirò profondamente. Una parte di lei sapeva cosa poteva essere successo, mentre l’altra
smaniava per avere vendetta, questa cercava di ragionare, cosa che James adesso non riusciva a fare. Si alzò lentamente.
Guardandosi attorno avanzò a faticanell’erba
alta del prato, fino al corpo di RudolphusLastrange- C’è stata una lotta.- disse a JamesRemus che sentiva respirare
a fatica – Tuo padre ha ucciso Rudolphus e qualcun
altro ha ucciso lui.- Qualcun altro… Come se non sapessi chi è…
C’era una sola persona al mondo tanto bastarda da attaccare qualcuno alle
spalle, Jolie si passò una mano sulla fronte, se
Bella era ancora in giro Jamesera in pericolo. Doveva portarlo via da lì.
Si volse e un improvviso lampo di luce bianca lacostrinse a chiudere gli occhi “Chi diavolo?” si chiese. Batté le
palpebre mezza accecata, prima di sospirare sollevata alla voce di suo padre –
Ragazzi che fate qui?-
Lo sguardo color castagna di James scattò dalla figlia , al
ragazzo accucciato accanto al padre, trattenne un sobbalzò e portò una mano
alla tasca interna dei pantaloni –Vediamo se ha detto la verità- disse mentre
tirava fuori un sacchettino di velluto viola. Allentò
i lacci e mentre spostava JamesRemus
si chinò accanto all’amico –Pregate che funzioni.-
-Che cosa?-
-Che roba è quella, papà?-
-Polvere di unicorno.-
“La polvere di unicorno, restituisce alla vita chi è morto di morte
violenta.” Si
disse il ragazzo mentre Jolie tornava accanto a lui.
Guardò James rovesciare nel palmo della mano una
bella manciata di polvere bianca, forzare Sirius ad aprire la bocca e chiudere gli occhi per un
momento come pregare il Cielo -Fa che funzioni.- mormorò infatti mentre
lasciava cadere nella gola dell’amico l’antico rimedio per le fini violente.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Bellatrix Black aveva decisamente
sbagliato i suoi calcoli. Giungendo a GrimmauldPalace e trovandosi di fronte la piccola di casa Lupin che scendeva dal piano superiore ancora sotto sopra
per la morte di Harry, aveva creduto nell’aiuto della
sua buona stella. La ragazzina l’aveva fissata per un momento senza capire chi fosse, poi l’aveva vista sbiancare orripilata
mentre metteva mano alla bacchetta, una fattura era partita, ma Bellatrix l’aveva creduta piuttosto lenta e prevedibile. E
invece… Si era ritrovata di fronte agli incantesimi trappola di
Andrea Moody. Aveva visto
quella sfera di luce accelerare improvvisamente, si era ritrovata contro
un muro senza capire come.
-Bel colpo padrona.-
-Grazie Kracher.-
Con un cenno del capo fece segno ad
Emmie di risalire e si piazzò davanti a Bellatrix che stentava a riprendersi dal colpo subito- Dei, tu non sai quanto sono stata male, quando mi dissero che
era stato Draco ad ucciderti non volevo crederci, era
la mia preda, dovevo essere io a ucciderti.- vide gli occhi occhi
neri della sua vittima brillare di una luce perfida. Sta capendo, stava
iniziando a realizzare che da quella casa sarebbe
uscita solo uccidendola.
-Tuo marito è morto.-
-Prego?-
Bella tirò su il mento e ciondolando
a destra e a sinistra canticchiò con il sorriso dolce di una bambina divertita –Ho
ucciso Sirius Black.-
Andrea lasciò cadere le braccia, no
Sirius era con suo padre, non poteva essere morto. Le
stava mentendo sicuramente, eppure, una parte di lei,
si stava torcendo dolorosamente. Bella infilò una mano in una tasca del
vestito, Andrea si tirò indietro e alzò la bacchetta, quando…
-Oddio.-
-La riconosci questa fede nuziale?-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
[Harry è morto? Come? Perché?]
[E’ stato Silente a ucciderlo .]
[E poi ti ha dato questo per riportarlo in
vita?]
[Sì è complicato, ma io nella mia vita ho imparato a non fare domande]
Ci fu un momento di stasi, poi Sirius
spalancò gli occhi con un verso sordo. Le ferite sul suo corpo si eranoriassorbite e la vita era tornata a scorrere
in lui, si aggrappò alle braccia dell’amico di sempre che lo tirò
a sedere sotto lo sguardo ancora sconvolto di Lie e JamesRemus- Che diavolo è
successo?- chiese – Io ero… Bellatrix quella
puttana.-
Si
toccò la nuca, l’ultimo ricordo cosciente che era ,
una luce verde che si spegneva contro la sua schiena, guardò James, poi il figlio, e Jolie –Come
faccio a essere ancora vivo?-
-Polvere
di unicorno.-
-Resurrezione
da una morte violenta?-
-Già fratellino,
eri morto...-
Sirius
rabbrividì mentre JamesRemus
si buttava ad abbracciarlo. Era la prima volta che vedeva il suo primo genito tanto affettuoso con lui da che non portava più il
pannolino “in
compensoera rimasto un gran mammone”si girò
a guardarlo, aveva gli occhi come due pomodori maturi- Ehi, James
gli uomini non piangono ricordatelo!-
-EH?-
JamesRemus si staccò mortificato, ma fu prontamente vendicato di
Jolie che senza badare alla presenza del padre e alla
contentezza di quella resurrezione, piantò una piede
in faccia al futuro suocero che finì a parte addietro con un tonfo - Cagnaccio,
c’ha ragione Andrea quando dice che sei sensibile quanto ferro da stiro.-
-Jolie!- la richiamò James
Remus.
-Ho conosciuto
bestie con più spirito paterno !-
-Sta
buona a papà, così lo ammazzi!-
-Ahia Jolie!-Sirius afferrò il piede della ragazza e la spinse a sedere
su James. Si tirò a sedere e istintivamente si guardò
le mani, aveva come sentito che qualcosa mancava nel momento stesso in cui si
era svegliato –La mia fede nuziale.- disse guardando i presenti.
-Vuoi
vedere che quella è andata da mamma.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Come Bella aveva
previsto, la sorpresaavevaimpedito ad Andreadi reagire. Vedersi davanti quell’anello per un momento l’aveva svuotata di tutte le
sue energie combattive, si era fatta colpire facilmente e ora stava sputando
sangue ai piedi della scale- Cagna schifosa- la sentì
mormorare fra il sangue e la bava – Ammazzami adesso, perché se non lo fai, ti
giuro che la fine che riservasti a mio padre ti sembrare una gioia.-
-Davvero?-
-Non sai di che sono capace.-
Era vero, nessuno aveva mai capito
di che diavolo era capace, Alastor l’aveva cresciuto
cono un solo obbiettivo, essere il miglior auror possibile, sorrise a Bella e al vago timore che le si
era disegnato in faccia, se per lei uccidere era un divertimento, per lei era
un lavoro estremamente gratificamene. Strinse i pugni e prevenendo di un soffio
l’arrivo di Joel si avventò sulla donna, sparendo con
leiin una nuvola di fumo.
-Mamma!- urlò il ragazzo.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Mentre Harry
tornava in vita fra i pianti dei suoi familiare, Siriusveniva a conoscenza che la sua “di vita” era sparita
assieme a un mostro. Si lasciò cadere su una sedia mentre Joel
passeggiava avanti e indietro tenendosi le mani fra i capelli-Scusami.- disse
guardando il padre e la sua espressione stravolta – Non ho
fatto in tempo.-
-Dove può essere?-
-Non lo so.-
-Joel, ragioni come lei, se vorresti del
male a qualcuno, dove lo porteresti?-
Joel tacque un momento- Andrei in un posto dove sono sicuro di non far del male ad
altri, dove potrei scatenarmi e diventare un mostro anch’io.- Sirius annuì e il ragazzo si afferrò il mento con una mano.
Ma dove poteva essere questo posto? Si lanciarono un’occhiata
lancinante quando una voce li fece sobbalzare.
-Venite con me!_
-MALOCCHIO, MA DOVE CAZZO STAVI?-
-VENITE CON ME!-
Guardò JamesRemus e il ragazzo fu il primo a muoversi, dopo Sirius era Alastor la persona che
più conosceva Andrea, gli si portò al fianco e con un cenno della testa disse
al padre e al fratello di seguirlo –Svelti.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-Quindi il Preside è dalla nostra
parte…-
Un sorriso piegò le labbra di HarryPotter ,
si portò una mano al viso e sospirò sotto di essa, doveva essere stato in quel
momento, quando l’aveva visto cadere nel sangue, quello shock doveva averlo
svegliato, o forse un’anima tanto potente non poteva essere assoggettata. Spostò lo sguardo verso i presenti- Lui mi crede morto,
questo è un vantaggio, il prossimo attacco sarà l’ultimo. O
la va o la spacca.-
-Speriamo che la spacchi!- disseAlbuscon un sorriso buffo.
-Sì, speriamo.- rise Harry per poi tornare serio- Dev’essere
un attacco mirato, in una sola notte tutti i mangiamorte
devono sparire dalla faccia della terra, nessun prigioniero, se io dovessi
morire …- deglutì all’espressione desolata di Ginny –Lui
dovrà trovarsi senza sostenitore e facile preda di chi verrò
dopo di me.-
-Hai un piano?- gli chiese Lily.
-Qualcosa…Un abbozzo direi.- si massaggiò la fronte che ancora sentiva dolere –
Neville e John hanno finito di massacrarsi a vicenda?-
-Sì, si stanno facendo curare da Victoire.-
-Bene, dopo chiamateli.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Come previsto da Malocchio, Andrea
si trovava nella foresta alle spalle di Hogwarts,
seduta su un tronco rovesciato, con le spalle piegate dalla stanchezza e l’aria
di chi ha fatto sputare tutti i denti al suo avversario.
-Mamma!-
-Andrea!-
-Pagnottella!-
La donna sollevò lo sguardo dal punto del prato che stava fissando e si volse
verso il coro di voci che la stava chiamando.Guardò i suoi figli che praticamente
le si lanciarono addosso, suo padre, poi… -Cosa?- esclamò alla vista di Sirius.
-Stai bene.-
-Tu che diavolo ci fai vivo?-
-Anch’io sono felice di vederti.
Andrea si tolse di dosso i figli e
si avventò sul marito afferrandolo per il colletto della
camicia- Brutto animale, come diavolo faceva Bella ad avere la tua
fede!-
-Beh , perché
mi ha ucciso!-
-EH?-
-Beh, sì sono morto, ma non sono
morto.-
Andrea sembrava un
tantino confusa. Sirius le prese il viso fra
le mani e schiacciò la fronte contro la sua –Sei
contenta di vedermi?- le chiese sotto voce. La guardò annuire e le schioccò un
bacio sul naso- Anch’io sono contento di vederti.-
-Noi però non siamo contenti.-
sbottò JamesRemus- Te la
sei fatta scappare mamma.-
-Tu nei sei certo?- gli chiese Andrea allontanandosi da Sirius
con le mani ai fianchi- Alza gli occhi uomo di malafede e guarda di cosa è
capace tua madre.-
James ,Sirius e
Joel sollevarono gli sguardi ed un'unica risata a
pernacchia lì buttò a sedere per terra . Bellatrix se
ne stava appesa su un ramo , a testa all’ingiù come un
pipistrello.
-E’ ancora viva?- chiese Joel fra le lacrime.
-Sì ho pensato che poteva esserci utile.-
-Mamma sei un mito!- quasi urlò JamesRemus.
-Lo so, sei tu che non lo credevi.-
Alastor sorrise mentre spostava lo sguardo
dalla figlia alla sua nemica che si stava agitando nella speranza di liberarsi,
erano passati molti anni, ma Andrea non aveva perso il suo stile- E adesso ci
divertiamo Bellatrix.-
Fine capitolo.
Mi sembrava chiaro che io non sto seguendo la storia della Rowling
, ho creato qualcosa di totalmente originale, quindi Harry
può morire, il male può trionfare, credevo di averlo abbondantemente dimostrato
nel corso della storia, evidentemente mi sbagliavo.*Fa
mea culpa* Avrei dovuto spiegarmi
meglio.
[…Dev’essere un attacco mirato, in una sola notte tutti i mangiamorte
devono sparire dalla faccia della terra, nessun prigioniero…]
Addormentarsi dopo essersi sbronzato può essere
molto pericoloso, soprattutto se per coprirsi si usa la giacca dell’uomo che si
è scaricato qualche ora prima.Charlie
fissava sconvolto l’indumento poggiato sulle sue ginocchia, con la faccia di
chi si è appena dato la proverbiale zappa sui piedi, non una,
non due, ma ben tre volte… “Oh cazzo…”Non
ricordava molto della sera prima, sapeva solo di aver bevuto tanto da vedere
doppio e di aver avuto freddo, la tirò su con due dita e la porse al suo
proprietario che lo fissava a braccia incrociate –Tieni.- gli disse a testa
bassa per la vergogna –Avevo freddo… Scusami.-
-Avevi freddo solo in
testa?-
-Prego?-
-Ce l’avevi
appoggiata in testa.-
Piccolo particolare, se non si vuole essere beccati nel ricordare bei tempi passati
dall’uomo che si è scaricato per mancanza cronica di palle, non addormentarsi
mentre si annusa malinconicamente la sua giacca…Charlie
strabuzzò gli occhi, ma per quale cazzo di motivo era
nato così idiota? Altro che freddo, adesso se lo ricordava, ad attirarlo di
quella giacca era stato l’odore che emanava! Nel giro
di pochi secondi cambiò cerca venti tonalità di rosso ,
per poi fermarsi sul rosso, adesso mi suicido.
-Andiamo.-
-Dove?-
-Harry ci ha dato il compito di uccidere Doholov, ti ricordi?-
-Ah…Sì, mi ricordo.- si stropicciò gli occhi col dorso della mano. La prima fase del piano di Harry per
mettere in scacco Voldemort, privarlo dei suoi sostenitori più fedeli. In una sola notte, tutti i mangiamorte più vicini all’Oscuro Signore dovevano sparire
dalla faccia della terra, nessuno escluso, in una strage di “colpevoli” senza
precedenti. Con la coda dell’occhio vide Sirius e Remus sparire in una nuvola di fumo. A
loro il compito di uccidere Abraham Greyback, figlio
di Fenrir.
-Sappiamo dove trovarlo Antonin?-
-Gli piacciono le donne.-
-Al mio locale?-
-Da quello che ne so è l’unico night
retto da un mago.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
[…Voi due andrete a MalfoyManor da Draco.
In caso di bisogno lo aiuterete ad affrontare Lucius!
]
“Perché
questo pazzo è dovuto capitare proprio a me?” Questo
era il pensiero principale che occupava la mente di JoliePotter.Quale
essere umano dotato di un minimo di sanità mentale salta
a piedi pari su una ringhiera che da su uno strapiombo di 15 metri minimo per
chiedere alla donna che ama se vuole sposarlo? “Quanto vorrei buttarlo giù!” Doveva capire che qualcosa non andava, da
quando James le proponeva di andare a guardare le
stelle, in attesa di Lucius. Un cane non sa essere
romantico, perché non aveva fiutato la trappola, porca
miseria?
-Allora?
Io sto aspettando una risposta...-
-JAMES
SIAMO A 15 METRI DI ALTEZZA!!!-
-Se mi
dici di no, ti giuro che m'ingegnerò a imparare a
volare senza scopa!-
-NON RIMARRA' NULLA DELLE TUE STUPIDE OSSA SE TI LANCI!-
-Lo so!
Dimmi potresti sopravvivere con l'amore della tua vita sulle
coscienza?-
-D'ACCORDO TI SPOSO, MA SCENDI!-
-Oh,
anch'io ti amo.-
James scese con un balzo dal parapetto e Jolie gli mollò un diretto alla mascella che lo mandò a
gambe all’aria, quale ragazza sogna una proposta di matrimonio del genere? Lo
guardò crollare a terra come un sacco a parte addietro e sorridere nonostante
il male che doveva avergli fatto-CAGNACCIO!!!!-
lo apostrofo. MalfoyManor,
una vecchia torre scalcinata, e la possibilità di un suicidio, quale mente
perversa poteva partorire una simile dichiarazione di amore
eterno?Gonfiò le guance innervosita mentre James
rotolava in ginocchio e le trotterellava ai piedi con le mani nascoste dietro
la schiena. Jolie capiva che la situazione era
critica, che potevano morire tutti, ma un minimo di romanticismo, maledizione! Vabbeh, che non era una di quelle ragazzine tutto zucchero
e miele, ma almeno un“Mi vuoi sposare?”detto
come si deve credeva di meritarlo.
-‘More.-
-Che vuoi, bestia?-
James rise e la ragazza si sentì arrossire.
-Guardami.-
-Non ti
guarderò mai più… -
James le poggiò un buffetto a pernacchia sulla pancia e
la ragazza emise un urlo sorpreso. Soffriva il solletico e James
era campione mondiale nel farlo, arretrò stirando verso il basso la felpa che
indossava e il ragazzo ghignò, si era fatto guardare – Allora …- disse
improvvisamente serio- JolieDoreaPotter.-
La ragazza socchiuse leggermente le labbra.
-Vuoi
sposarmi?-
-Te l’ho
già detto…-
-Quello
era per ridere, è questa la vera proposta di matrimonio.-
Infilò
una mano in tasca e gli occhi color castagna di Jolie
si spalancarono, una scatolina di velluto blue comparve nel palmo della mano di
James , che si passò una
mano fra i capelli con un sospiro – Lo so tesoro, non è la proposta di
matrimonio dei tuoi sogni, ma in questo momento quello che conta credo che sia
il pensiero…-
Sentì Jolie muoversi verso di lui, chiuse gli occhi in attesa del secondo pugno della serata, minimo lo avrebbe
preso a calci due volte per due finché il conto non le avrebbe portato cifra
dispari . La ragazza gli poggiò le mani sulle guance e con una leggera
pressione lo costrinse a sollevare il mento verso di lei- Sei
un idiota.- gli disse.
-Lo so…-
-Ma sei il mio idiota.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Quanto odio quando
si mettono a correre.-
-Davvero è
frustrante.-
-Oltre che è inutile.-
-Non capisco perché lo
fanno.-
-Credo che sia il
panico. Si dimenticano di essere maghi.-
-Probabile, vedo che
hai una discreta reputazione.-
-Non è che ho una discreta reputazione, è che sono io che l’ho ucciso.-
-Ooooh.-
Charlie sorrise mentre John metteva mano alla bacchetta. Avevano dato un discreto vantaggio a Doholov, il momento dei giochi era finito. Puntò la
bacchetta alle spalle del Mangiamorte, socchiuse
leggermente un occhio e l’uomo cadde a terra trafitto
da un’Avadakedavra.
-Ottimo.-
disse massaggiandosi la spalla sinistra- Adesso possiamo andare.-
Si volse mentre Charlie
fissava perplesso il corpo senza vita del Mangiamorte,
aveva avuto l’impressione che fosse caduto troppo in
fretta –Charlie? Andiamo?- gli chiese John – Non è
che possiamo farci trovare qui dalla polizia babbana.-
-Sì… Ma…-
Vide John spalancare gli
occhi, Dio, detestava avere ragione.
John aveva visto il mondo ribaltarsi e la sua visuale venire
occupata da un pezzo di cielo fra due palazzi sghembi. L’Avadakedavra gli era passato a un soffio dalla testa, Charlie l’aveva
buttato per terra un secondo prima dell’impatto
mortale, lo guardò disarmare Doholov e piegare leggermente la testa verso la
spalla sinistra. Quella era la sua postura
da “legimante”, la battaglia era
conclusa.Lasciò cadere la tensione alle spalle mentre Antonin scivolavaa terra in un sonno senza sogni accompagnato da un filo di sangue e
bava.Non era morto, non era nemmeno
vivo, era… Una pianta… Sì,ecco cosa era diventato. Una sgraziata piantina d’appartamento.GuardòCharlie massaggiarsi il collo con una smorfia e un brivido lo passò da parte a parte.
Quella era una fine davvero crudele, costringere qualcuno a vivere in quelle
condizioni era davvero inumano- Sfido
qualcuno a riportarlo indietro.- lo sentì
dire mentre sputava uno sbocco di saliva leggermente rosata - Schifoso
bastardo.-
-Non ti pare di aver esagerato, Tappo?-
-Stava per ucciderti!-
-Sì, ma…-
-E la Polvere di Unicorno
è finita.-
-Ti sei spaventato?-
Charlie si bloccò,
mentre lo sguardo di John s’inteneriva leggermente,scosse il capo e tornò verso l’auto. Non si era spaventato, aveva praticamente perso la brocca,
vedere lui in pericolo e reagire a quel modo era stato un tutt’uno.
Si tolse la giacca e aprì lo sportello- BOSS!- urlò una vocina. Dalle porte socchiuse del Loony Night spuntòuna testolina biondo rossiccia,
Charlie sorrise e Caty la barwoman del locale uscì con un sospiro sollevato.
-Stai bene Charlie?-
-Sì, tranquilla.-
John aggrottòle
sopracciglia seccato mentre Caty buttava le braccia al collo di Charlie e gli schioccava un bacetto sulla guancia, la sua
natura mezzo animalesca lo voleva un tantino possessivo [Sono innamorato di un altro…] Strabuzzò gli occhi, no, non poteva essere. Però… No. No. Doveva saperlo.
-Ehi Tappo, non mi
presenti la tua ragazza?-
Charlie irrigidì il collo
mentre Caty spostava gli occhi color cielo verso John- Seeeh, magari.- rise avvicinandosi con un gran sorriso- Peccato che
sia una proprietà privata.- Charlie
chiuse gli occhi mentre John si avvicinava interessato, la piccola era una chiacchierona, che culo!!! – Proprietà privata?-
fece eco con un faccino spudoratamente angelico che suscitò l’attenzione della
ragazza.
-Beh sì… Di quel poveraccio che è morto.-
“Io l’ammazzo… Questa è la volta buona che l’ammazzo.”Adorava Caty, era una vera dolcezza che in quegli anni l’aveva
aiutato a supplire la mancanza di Emmie, ma doveva dire che non era
capace di tenere la lingua a posto. Inspirò profondamente mentre John sorrideva
angelico; -Morto?- chiese soave alla giovane barista.
-Sì, non te l’ha
detto? Che storia triste…- la ragazza fece
l’atto di asciugarsi una lacrimuccia e John piegò leggermente la testa verso di lei per non perdersi
neanche una parola. Vedeva Charlie
smaniare per la vergogna, chissà che cosa si era lasciato scappare con quella
ragazza! In due parole Caty snocciolò tutta la storia del patto di Charlie con Voldemort, del modo in cui John era stato accoltellato per la seconda
volta a CarrowManor “nel bel mezzo di un bacio”
e del modo in cui Charlie
aveva passato quei dieci anni, solo, a macerarsi nei sensi di col…
-CATY! VUOI SMETTERLA DI SPIATTELLARE A TUTTI I CAZZI MIEI!?-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Sentiva che c’era
qualcosa di sbagliato, quella non poteva essere veramente la sua vita.
Avvertiva la presenza di un vuoto allucinante, un enorme buco nero che sembrava
voler trascinare via quel barlume di coscienza che ogni tanto sentiva brillare.
“Tu non sei questa…Tu non sei così…” sentiva dire da quel baratro che
sentiva di dover riempire, ma non riusciva a capire di chi fosse quella voce e perché sentirla gli facesse tanto male al cuore “Ragiona…Pensa…Sei una Black, Lui
non ha tanto potere su di te.”
Veniva da una famiglia di Legimanti,
questo lo ricordava, sapeva il suo nome e sapeva di avere un marito. Quell’uomo ributtante che aveva intravisto la sera in cui si era ritrova all’improvviso ai piedi di Voldemort, ma perché
non riusciva a rammentare cosa la spingeva a comportarsi a quel modo? Perché non riusciva a dire no agli ordini che gli venivano imposti. Avanzò lentamente nel salone in penombra, tenendo alta la
bacchetta, le avevano ordinato
di uccidere il padrone di casa, e doveva farlo…
Sapeva solo questo.
-Hanno mandato te…
Che bastardi.
La donna si volse ,
le luci vennero accese di colpo eDracoMalfoy sospirò
alla vista di sua madre. Era come la ricordava, bella come un Bucaneve, si alzò dalle scale che portavano al piano superiore della casa e
sorrise al suo sguardo confuso –Ciao.- la salutò tranquillo.
Da cima le scale Joliepicchiettò il fianco di JamesRemus
con un gomito-James
interveniamo.- sussurrò allo sguardo grigio del ragazzo ora
voltato su di lei.
-Zitta Lie.-
-Ma… Quella èNarcissa,
Draco non l’attaccherà mai!-
-Forse non avrà
bisogno di attaccarla.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Caty sollevòle
sopracciglia perplessa mentre Charlie sentiva il vapore della rabbia uscirgli
anche dalle orecchie, chi ha detto che un barista di night è come confessore…Era un gran pirla!!!
-Cosa? Boss tanto è
un tuo amico,no?-
-E’
il “poveraccio” che è morto.-
-Cosa?- chiese la biondina perplessa.
John le passò un braccio attorno alle spalle –In realtà non ero morto. In questi 10 anni sono stato
costretto a servire l’Inghilterra per evitare a mio padre 15
anni di Azkaban.-
-Oh…-Caty
si portò una mano alla bocca- Ho detto troppo.-
Charlie la fulminò con lo sguardo mentre John la girava verso di lui e le
schioccava un bacio sulla fronte –
Un giorno di questi ti offro
da bere.- le disse. La ragazza arrossì
violentemente “John faceva sempre e comunque,
in qualsiasi condizione fisica e mentale, la sua porchissimafigura!” e annuì
con aria sognante.
-E adesso veniamo a te, piccolo bugiardo.-
-Cosa?-
-Vieni con me!-
Lo afferrò per un braccio e se lo trascinò appresso come un asino che non vuol camminare Quella storia doveva finire quella
sera o per un verso o per l’altro. Senza dargli il tempo di
protestare aprì lo sportello dall’auto da cui erano usciti qualche minuti prima e lo getto sul sedile
posteriore.
-Adesso parliamo.- gli disse
con un tono che non ammetteva repliche.
-Nonabbiamo nulla da
dirci.-
-Non farmi irritare Tappo!-
Charlie si sentì
afferrare per i polsi e sbattere di nuovo contro il sedile, chiuse gli occhi
mentre John gli saliva sopra
a ginocchia divaricate e scalciò senza rendersi conto di dove colpiva –Vedi di darmi una ginocchiata nelle palle Tappo.- soffiò il biondino avvicinando il viso a quello dell’altro ragazzo che avvampò
imbarazzato- Cosìè
la volta buona che ti faccio male.-
-Mi picchi?-
-Posso fare di peggio fidati.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Era la prima volta che il suo obbiettivo si mostrava a lei, di solito cercavano di
evitarla, di salvarsi la vita, perchéquell’uomo non si armava? Perché
la guardava così teneramente? Cos’era il dolore che sentiva ora, al posto di quella insopportabile voragine? Lo
studiò. Aveva i lineamenti delicati, i
capelli biondi, e la postura leggermente curva di chi è leggermente sottopeso. Aveva l’aria di chi per anni ha sofferto per malattiae si è
ripreso solo con molta fatica “Perché ho la sensazione di conoscerlo?”
-In guardia Lord Malfoy.-
-Draco.-
-Cosa?-
-Mi chiamo Draco.-
-Come volete… In guardia!-
Sollevò la bacchetta e Draco scosse il capo –Io
non combatterò contro di te…Mamma.-
Sul pianerottolo, Jolie
nascose il viso fra le mani. Era
impossibile Draco aggredisse sua madre. Cissy lo avrebbe ucciso, ne era praticamente certa -Ecco lo sapevo!- piagnucolò sotto voce. James
la tirò via dalle scale e le schiacciòun dito sulle labbra
-Tranquilla.- le sussurrò
all’orecchio.
-Tranquilla???Cissy fa fuori Draco, e io devo stare tranquilla!Certo, come no…- lo afferrò per il colletto della camicia e se lo
portò ad un soffio dal naso. - VALLO AD
AIUTARE!!!- gli sibilò in faccia come se urlasse anche se in realtà aveva abbassato la voce di un’altra
decina di toni.
-Hai visto come mia
madre è riuscita a portare indietro nonno.-
-Sì, però…-
-Fidati di lui…-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-Dimmelo guardandomi
in faccia.-
Charlie inspirò
profondamente, sapeva benissimo a cosa si stava riferendo John, non era
stupido. Chiuse gli occhi e volse la testa verso lo schienale del sedile per
impedirsi di arrossire . John
gli strattonò i polsi e lui si morse il labbro
inferiore – Io no…-
-Attento a quello che dici Tappo…-serrò le dita fino a far gemere il ragazzo
che finalmente si volse a guardarlo- C’è
un limite di volte in cui posso essere ferito. Vuoi davvero mandare tutto a monte per la tua paura?-
-Mandare tutto a monte?-
-Questa è la tua ultima occasione… Ora o mai più…-
Narcissa
sentì il fiato cederle in gola mentre fissava lo sguardo in quello di Draco.
Mamma? No… Lei non aveva figli. Si tirò indietro di un passo,
stranamente intimorita strinse la presa attorno alla bacchetta, che diavolo
stava dicendo ? Lui non poteva essere.,, Eppure… Aveva nel cuore un’immagine.
Una sola, piccola istantanea di un bambino che le tendeva le mani. Chiuse gli occhi
per poi spalancarli di scatto quando Draco afferrò la punta della sua bacchetta
e l’indirizzò contro il suo petto, imitando gli stessi gesti di Andrea–Si…Si allontani!- stridette panicata da
quell’improvvisa vicinanza –Io ho l’ordine di …-
-Di
uccidermi,vero?-
-Sì… Io
devo uccidervi! Devo!-
La mano sinistra di Draco coprì la sua, stringendola per imporle a lasciare la
presa. Era calda, così lontana da quel pozzo gelido che sentiva battere al
posto del suo cuore , abbassò lo sguardo e Draco piegà leggermente la testa per
farsi guardare in viso –Mamma.- le disse- Tu non vuoi uccidermi…
Narcissa
cercò di divincolarsi, indolenzita da quel contatto per lei troppo opprimente,
ma Draco non glie lo permise , serrò le ditta attorno alla sua mano e spinse la
punta della bacchetta contro di lui – Sei morta per salvarmi! Sei morta per
amor mio! Non mi faresti mai del male… La tua mente potrà anche essere sotto il
controllo di Voldemort, ma il tuo cuore… Lui non si è dimenticato di me…LO SO!-
[…Mio figlio non è un oca che potete vendere a chi più vi
garba...E' mio avere capito?]
[…Tuo figlio donna appartiene a me...E' un Malfoy e della sua vita
posso farne ciò che voglio!]
-Non so
di cosa stai parlando! Io non ho…-
-Un
cuore?- Draco sorrise e Narcissa sentì gli occhi inumidirsi, perché
quell’espressione dolce le faceva così male, doveva allontanarsi, doveva
compiere la sua missione! Draco le afferrò il braccio al gomito e la costrinse
ad appoggiare la mano contro il suo petto –Mamma!- le disse mentre la guardava
aggrottare le sopracciglia –Ascoltami…-
Narcissa
sollevò lo sguardo verso di lui, quel battito cardiaco , quel suono
rassicurante, lo ricordava…Un bambino… Quel bambino, quell’unico ricordo che il
suo cuore conservava.
Quella
dolce creaturina che le tendeva le mani sorridendo, poteva essere…
[…Il tatuaggio?]
[Questa notte mio
nipote sarà a tutti gli effetti un Mangiamorte!]
[Dovrai passare sul mio
corpo Bella!]
[Non sfidarmi Cissy!]
Proteggerlo,
vivere per lui, in tutta la sua vita non aveva fatto altro che amare quel
bambino, sperare un futuro migliore per lui, lontano da quel mostro, da quel
padrone che pretendeva di disporre della loro vita come un giocattolo. Emise un
urlo stridulò e cadde sulle ginocchia ai piedi di Draco. – Mamma.- le disse
l’uomo prendendole il viso fra le mani e inginocchiandosi di fronte a lei,
sollevandole leggermente il capo per farsi guardare. I suoi occhi, erano così
belli, proprio come li ricordava… - Mamma sono un Medimago… Sono un brav’uomo…-
-Un…Un
brav’uomo?-
-Ho
ancora un carattere di merda, ma c’è gente che mi vuol bene… La tua morte non è
stata vana…Io sono libero.- la guardò sorridere fra le lacrime e schiacciò la
fronte contro la sua – Lui non ha più potere su di me… E non deve averlo
nemmeno su di te.-
In cima
alle scale James e Jolie si scambiarono un’occhiata sollevata, era andata bene
meno male. -Che ti avevo detto?- disse il ragazzo nonostante la mano
premuta contro il fianco del giubbotto, all’altezza della bacchetta che teneva
legata alla cintura.
La
ragazza sospirò sollevata mentre Cissy finalmente lasciava cadere la bacchetta
e sollevava le braccia per stringere a séDraco, annuì intenerita e piegò il capo verso la spalla sinistra, mentre
James l’abbraccia da dietro– Avevi ragione tu… L’ha riportata indietro.-
-…Quanto
imparerai che io ho sempre ragione unico amore della mia vita?-
-Non
farti venire strane idee.- inarcò un sopracciglio –Che stai guardando?-
-Quel
bel letto matrimoniale laggiù.-
…
…
…
-JAMES! MOLLAMI! METTIMI A
TERRA!!!!
MALEDIZIONE, NON SONO UN
GIOCATTOLO!-
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Bugiardo…-
Charlie
spalancò gli occhi mentre John lasciava andare la presa sui suoi polsi e metteva
distanza fra di loro,sedendosi fra le
sue ginocchia alzate, con la testa bassa e le spalle curve – Jo…John…- mormorò
mentre lo guardava portarsi una mano al viso- Io..Io…-
Non
riusciva a capire che cosa stava succedendo, perché all’improvviso si era
fissato con lui. Aveva passato l’infanzia e l’adolescenza a prenderlo in giro
per l’attaccamento che gli dimostrava e adesso –Non capisco! Cazzo!- urlò dopo
i balbettii sconclusionati di qualche minuto prima.
-Che
cosa?-
-Che
diavolo stai facendo!? Perché ti sei fissato con me?-
-Perché
mi sono fissato con te?-
-Hai
passato l’infanzia e l’adolescenza a prendermi per il culo e adesso… Non ci
credo che tu provi qualcosa per me!!! Ecco…- stava urlando, se ne rese conto
quando vide John strabuzzare gli occhi: -Charlie!- mormorò questo infatti,
scioccato dalla sua reazione.
-Ho
sofferto come una bestia in questi anni! Mi sono dato all’alcool, alla droga
per andare avanti! Sono diventato un mostro, qualcosa che mai avrei pensato…Ma
adesso sto abbastanza bene. Non mi faccio più, mi sto riprendendo- schiacciò le
mani sul viso, Merlino stava piangendo, maledizione! –Non voglio più tornare
com’ero…-
-Di che
parli?-
-Se te
la vuoi spassare con un uomo prima di trovarti una brava ragazza con cui
sposarti, trovate un altro da prendere per il culo! Io…Ionon potrei resistere… Stavolta niente mi
potrebbe salvare !!-
John si
portò una mano fra i capelli mentre Charlie singhiozzava violentante contro le
mani che teneva sul viso, inspirò profondamente e scosse la testa , come al
solito era colpa sua e dei suoi comportamenti da dissociato – Avevamo 13 anni…
- disse – Pioveva, faceva un gran freddo mi ricordo. Stavo studiando per il
compito di pozioni quando ti ho visto.-
Charlie
smise di singhiozzare e John sorrise, bene, non lo guardava, ma almeno lo stava
ascoltando. Prese un bel respiro e continuò il suo racconto :- Camminavi
tenendo le braccia strette attorno al busto, mi sono insospettito e ti ho
seguito.-
“Mi ricordo quel giorno…In
guferia…Ma c’era anche lui?”
-Mi conosci…Sono sempre stato un tipo curioso. Eri
zuppo e volevo sapere che diavolo stavi combinando invece di cambiarti, così mi
sono nascosto… Non potevo crederci quando ti ho visto tirare fuori dal mantello
un ricetto bagnato almeno quanto te.-
[Mi spiace, non posso
tenerti con me…
Il mio compagno di stanza è allergico al pelo degli animali…]
-Ti sei
seduto per terra e l’asciugato tenendolo in braccio, Sarà che sono mezzo
felino, ma la tua dolcezza in quel momento, beh, mi ha steso…-ridacchiò imbarazzato mentre Charlie
allontanava lentamente le mani dal viso per rivolgergli un’occhiata sbalordita - Però eravamo due maschi e non poteva
essere. Non capivo che diavolo mi stava prendendo, perché avevo voglia di
prendere a calci quelle moccioseche ti
giravano attorno…
-Eri
geloso?-
-Il mio
povero fegato ha conosciuto tempi bui.-
-E
perché mi prendevi…-
-Perché
ti prendevo in giro?-gli tornò sopra e
sghignazzò sempre più imbarazzato –Mi conosci piccolo , sentimentalmente
parlando sono complicato quanto e più diun cubo di Rubik.-
-Che
cos’è un cubo di Rubik?-
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Mancava
un pezzo…
Qualcosa
di immensamente grande e immensamente importante.
Regulus
Black riusciva a sentirlo, quella mancanza che sembrava allargarsi di secondo
in secondo, si portò una mano al petto e chiuse gli occhi per un momento. C’era
qualcosa che non andava, anche se il suo cosciente non riusciva a percepirla,
qualche parte di lui non faceva altro che sbatterci addosso.
“Tutta
colpa di quel ragazzino…”
Quel
ragazzo coi capelli neri e la benda sull’occhio sinistro.
L’aveva
visto per pochi secondi, aveva salvato il cucciolo di licantropo e siera fermato a guardarlo, l’aveva chiamato
perché, chissà perché… Poggiò la mano sull’interruttore e fece scattare il
pulsante. Socchiuse leggermente gli occhi e Joel gli rivolse un sorriso
pacioso. Era seduto sul letto dello zio, con il mento affondato nel palmo della
mano.
-Ti ho
chiamato James, perché somigli a mio fratello.-
Regulus
fece l’atto di armarsi quando sentì la pressione di una bacchetta fra le
scapole e una mano ruvida piantata sulla sua spalla sinistra – Malocchio.-
disse lentamente mentre sollevava le mani in segno di resa – Che diavolo stai
facendo vecchiaccio?-
-Ti
salvo il culo ragazzino.-
-Mi
salvi il culo?-
-Il tuo
corpo è tornato in vita… E ora che anche la tua anima torni indietro Reg.-
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Uaaaah!
Che vergogna!-
Charlie
sobbalzò sul sedile su cui era ancora steso mentre John si lasciava cadere su
di lui, la testa sul suo petto e le mani sopra la testa. Non era abituato a
parlare a qualcuno col cuore in mano, di solito a James e Teddy bastava uno
sguardo per capire che cosa stava pensando.
-John.-
-Peso?
Devo togliermi?-
-Sarò
pure basso, ma non sono fatto di vetro.-
John
sollevò lo sguardo e gli rivolse un’occhiatina che diceva “Di vetro,no… Ma di
cacca…” gli cacciò un pugno sul naso, poi senza preavviso lo prese per il
colletto della giacca e lo tirò . Fece l’atto di avvicinare il viso al suo
quando John si tirò indietro…
-E no,
caro…Adesso tocca a te svuotarti la coscienza.-
Fine capitolo.
Un grazie enorme ai:
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lettori che hanno messo questa mia storia fra i preferiti.
Forse pretendere una dichiarazione in piena regola era stato un po’
troppo
Capitolo 76
Forse pretendere una dichiarazione
in piena regola era stato un po’troppo.
Charlie e le parole facevano a cazzotti,
era un miracolo che non si esprimesse a gesti, sorrise
mentre lo guardava arrossire furiosamente –Eddai
piccolo- ridacchiò mentre cercava di impedirgli di nascondergli il viso fra le
mani –Non c’è bisogno di …-lo afferrò per un polso lo strattonò leggermente per
costringerlo a farsi guardare–Lo so che ha parole fai schifo… Tranquillo...- Ma
Charlie non ne voleva sapere si essere cooperativo,
si vergognava di essere così poco uomo e di non essere capace di mettere due
parole in fila su quello scabroso argomento che era i suoi sentimenti senza
arrossire come una mammoletta e balbettare come un’idiota,
sopirò e piegando le braccia si abbassò completamente su di lui – Che diavolo
stai facendo Paciock?-
-Non si vede?-
-Sì, mi stai succhiando il naso .-
-Allora che domande fai…-
-Permettimi di essere
più chiaro…Per quale motivo lo stai facendo?-
-Perché al momento è l’unica parte
della tua faccia a cui ho libero accesso…-
Charlie rise sotto le mani, sarebbero potuti passare altri mille anni , ma quell’idiota non sarebbe mai cambiato. Rabbrividì per il
solletico, ma non si spostò, nonostante fosse il gesto d’amore più ridicolo del
mondo non riusciva a non trovarlo adorabile –E poi per i felini leccare il naso
di qualcuno e un gesti d’affetto non lo sai?-
-Sì, più o me… Che cos’è questo
trillo?-
-Trillo? Oh sì, il cellulare…-
-…Il che?-
-E’ un marchingegno babbano, poi ti spiego.- portò l’apparecchio
all’orecchio mentre Charlie lo studiava curioso.
Molto probabilmente era la prima volta che si trovava davanti a un telefonino, girò un po’ la testa per farglielo vedere
bene e sorrise della sua espressione da bimbo–Ohi James.-
disse con un filo di irritazione –Che c’è?-
Tacque un attimo.
-COME NON SI TROVA COCCOLO ?-
-Ted?- fece eco Charlie
afferrandolo per la giacca – Come non si trovaTed?-
John gli fece segno di tacere un
momento, non poteva dare retta a due agitati per volta, inclinò leggermente il capo verso la spalla sinistra e socchiuse leggermente gli
occhi come faceva sempre quando si rendeva conto che doveva pensare bene e in
fretta. Si grattò il lobo sinistro e Charliecapì che la soluzione era arrivata – Ok,
mantieni il controllo. Dì a Remus che ci penso io.- annuì
alla voce preoccupata di JamesRemus
e lasciò cadere le spalle con un sospiro, gli si prospettava una bella faticata
per Merlino –Oh… Ti fidi di me? Sta
tranquillo, lo trovo io.-
Chiuse la comunicazione e si passò
la mano libera fra i capelli, spettinandosi frustrato– Charlie.-
chiamò a occhi chiusi.
-Che è successo a TeEEEEEEH… Cazzo John!-
Gli era saltato praticamente
sopra e gli aveva schioccato un bacio a piena
bocca che lo aveva lasciato stordito per un paio di secondi- Almeno avvisami!-
si lamentò rosso come la camicia che indossava -… Cazzo
che maniere.-
-Avvisarti?...Ti
dovevo mandare una strilettera?-
-No, è che stavo parlando, potevo moderti.-
-Uao…Violento.- Charlie
gli assestò una spinta per niente scherzosa – Scusa,
ma dato che qua ogni volta ne succede una, ho pensato di prendere la palla al
balzo in attesa di tempi migliori.- scavalcò il sedile e si sedette al posto di
guida – Reggiti forte.-
-Perché?-
La macchina fece un pauroso salto
in avanti prima di spiccare il volo e Charlie si
ritrovò con la testa e le spalle incastrate fra il suo sedile e quello di John
e le gambe tirate su- Appena scendiamo ti ammazzo !- latrà
scalciando furioso per l’assurda posizione in cui era finito.
-Sì, sì, pure io ti voglio bene.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
James chiuse il cellulare con un sospiro
e chiuse gli occhi nella speranza di calmarsi, Ted
non era tipo da sparire nel bel mezzo di una situazione critica, doveva essere
successo qualcosa, ma cosa? Si prese la testa fra le mani mentre Remus, mormorava sotto voce sulla cartina di Londra che
aveva aperto sul tavolo. Stava cercando di trovare il figlio per divinazione e
allo stesso tempo pregava che non fosse nelle vicinanze di Abram
Greyback, la preda che si era fatto sfuggire. Guardò
la sua schiena piegarsi ad ogni tentativo fallito –Remus.-
lo chiamò – Tranquillo… Ci pensa John.-
-John?-
-Ha la qualità del segugio magico,
lo troverà in
un la…-
Si bloccò al suono di un corpo che
cozzava contro un muro – Ma papà sta cercando di salvarlo
zio Regulus o di ucciderlo? – chiese chiudendo in
occhio in risposta ai colpi che si levavano dalla
cantina – Secondo te dovrei.-
-No, tranquillo.-
-Sicuro?-
BOOOOOM!
Remus si girò verso
la porta che pareva vibrare sotto i colpi che i due maghi si stavano
scambiando, aveva sentito parlare di riappacificazioni
violente, ma quella era un tantino troppo, fece per avvicinarsi quando la porta
saltò per aria, sfrecciando fra lui e JamesRemus che si buttò su una poltrona.
-CAGNACCIO!!!-
urlò .
-Scusa Moony!-
-Che diavolo stai
facendo?-
Sirius si affacciò da quello che rimaneva
della porta e sghignazzò grattandosi la testa –Diciamo che le cose si stanno
facendo complicate, Reg aveva un’altra bah?- una
corda si era avvinta alla sua caviglia, la fissò perplessa per un momento prima
di cadere bocconi sul pavimento e venire trascinato
via.
-Non dovremmo aiutarlo?- chiese James.
Remus incrociò le braccia –Ma no…-
-Sei sicuro…Ho come l’impressione
che lo zio non sia un’anima facile da riportare indie…-
Regulus ruzzolò quasi ai loro piedi prima di venire
trascinato di nuovo nella cantina dalla stessa corda che qualche attimo prima
aveva portato via Sirius -…tro.-
-Beh Jaime
vedi, Sirius e Regulus non
sono mai stati una normale coppia di fratelli, per dirsi ti voglio bene si
riempivano di mazzate…- sollevò le spalle con un faccino da “che vuoi farci…” e
James lo guardò sconvolto - … Ti sembrerà strano, ma
credo che questa sia la strada migliore per riportare indietro tuo …- chiuse
gli occhi al suono di una EverteStatim – Per riportare indietro Regulus.-
-Se lo dici tu Remus…-
-Sì, piccolo fi…-
chiuse gli occhi e girò la testa mentre James finiva
a sedere per la sorpresa –MA CAZZO STANNO ESAGERANDO ADESSO!- mise mano alla
bacchetta e dopo un cenno al ragazza accanto a lui
entrò nella cantina.
-Cagnaccio vorrei
ricordarti che hai un’età ormai.- disse per poi raddolcirsi alla vista dei
fratelli stesi uno accanto all’altro, Reg stava
ridendo come un pazzo mentre Sirius inspirava ed
espirava profondamente –Bentornato Regulus.-
-Ciao Lupin.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Narcissa sentì il cuore volare in gola alla
vista della vecchia signora seduta davanti al camino, sorrise mentre si
avvicinava, era molto invecchiata, ma quel viso dolce l’avrebbe riconosciuto
ovunque –Meda …- bisbigliò con un singulto mentre si avvicinava alla donna –Cia..Ciao…- strinse le mani
assieme e si specchiò negli occhi neri della sorella maggiore, nonostante l’età
avanza assomigliava ancora tanto a Bella, eppure, come sempre, era il suo
completo opposto – Come stai?-
-Con i miei settant’anni
sulla groppa.-
-Settanta?-
-Sono nonna.- rise e la strega più
giovane si sentì riappacificare da quell’espressione
dolce, senza rendersene conto le corse incontro e chinandosi sulle ginocchia l’abbracciò
alla vita e poggiò il capo sulle sue ginocchia – Meda… Meda…- singhiozzò mentre
Dracoveniva raggiunto da Tonks.
-‘Dra.-
-Uhm?-
-Abbracciamoci anche noi!-
-MA LEVATI!-
-EDDAI FATTI SBACIUCCHIARE.-
Gli buttò le braccia al collo e l’uomo
emise un urletto disgustato che attirò su di sé l’attenzione
delle due donne che si scambiarono un’occhiata divertita – Vanno d’accordo?-
chiese Cissy.
-Come due fratelli.-
La bionda si portò una mano al
petto con un sorriso , la sua fine non era stata vana,
Draco era diventato un uomo degno di questo nome ben
voluto e non temuto, si passò una mano sul viso trasalendo al suono di quella
risata rauca – Ma?!- disse guardando prima la sorella, poi il figlio e la
nipote.
-Sì è lei…-
-Dove si trova?-
-Nella biblioteca, con Joel e Andrea.-
Cissy si alzò con un movimento aggraziato
–Voglio parlarle.- disse mentre sollevava il capo con tutta la determinazione
di un Black, Andromeda le disse di no con la testa , e lei rivolse un’occhiata perplessa –Perché?-
-E’ completamente pazza.-
-Voglio parlarle.-
-Cissy non insistere.-
-Mamma, zia ha ragio…-
si girò verso le scale, dove Joel
saltò a piedi pari gli ultimi gradini- Beh? Che succede?-
gli chiese seguendolo verso l’appendiabiti e prendendogli dalle mani la giacca per
ottenere la sua attenzione – Che ti ha detto la matta?-
-Che siamo degli idioti!-
-Che stai dicendo?-
-Greyback… Ted… -
balbettò nel pallone- Fammi andare Draco!-
Camminavano
nell’erba alta sollevando le ginocchia per non inciampare ,
John avanti e Charlie dietro con l’aria di chi non sa
bene cosa stava facendo. Aveva seguito John ai piedi di quel bosco, poi su
lungo il pendio ingoiando il suo silenzio e sbuffando per ogni “Lascia fare a me.”detto senza troppa convinzione, odiava non avere
il controllo della situazione –Sei sicuro che Teddy
sia qui?- chiese per l’ennesima volta strattonando la giacca del suo ragazzo.
Avvampò e allontanò la mano, imbarazzato dal pensiero che gli aveva
attraversato la testa , John gli rivolse un’occhiata
da sopra la spalla e lui si limitò a scrollare il capo e a ripersi per
l’ennesima volta .
-Fidati
di me Tappo.- si toccò la punta del naso con un dito e
inspirò profondamente. Grazie all’addestramento ricevuto era in grado di
fiutare una pista fra cento e mantenerla nonostante l’ambiente, la distanza e
la mescolanza di altri odori, puntò a sinistra e con
un movimento del braccio fece segno al ragazzo si seguirlo al contempo di stare
attento a dove metteva i piedi. Scavalcò un tronco d’albero rovesciato e si
guardò attorno con un’espressione concentrata. Stava cercando di
estrometterele altre tracce per
fissarsi su quella da Teddy ,
ma non era semplice “… Un lupo in un
bosco.” si disse “E’ come cercare un ago in un paglia…”afferrò d’istinto il braccio
di Charlie e lo spinse dietro di lui.
-Che succede?-
-Odore
di Lupo.-
-Ted?-
-No.-
Non era
Teddy, quell’odore non
aveva l’inclinazione dolce della carta e della cioccolata, rabbrividì e strinse
la presa attorno al giaccone di Charlie, non sapeva
perché, ma aveva come l’impressione che i guai quella notte erano appena
iniziati “Ho i brividi…” si disse “E’ come se…” si bloccò alla vista di Ted e lasciò andare la presa su Tappo che rilassò le spalle
con un sospiro. Aveva un buon fiuto, ma non era neanche lontanamente
paragonabile a quello di John, il ragazzo gli lanciò uno sguardo significativo poi si avvicinò all’amico.
-Come
stai coccolo?-
Aveva
un labbro spaccato e il naso gonfio.
-Meglio
di te.-
Ci fu
un momento di stasi poi Ted si avventò a testa bassa
su John, Charlie lì vide strattonarsi a vicenda , lottare e cadere assieme,–Che diavolo!? – esclamò stordito da quella scena. Avanzò di un passo e Teddy si alzò con un largo sorriso, aveva fra le mani un
pugnale insanguinato e John si stava reggendo lo stomaco le braccia – Ted?-
I due
amici si fissarono per un momento, poi un sospiro di agonia
si levò secco nella foresta sollevando un volo di pipistrelli . Charlie sentì il sangue bagnargli le ginocchia e capì di
essere stato accoltellato, un licantropo eccitato sa essere molto lesto, portò
una mano alla ferita e lo sguardo all’amico che lo fissava ingorgo.
-Teddy?- mormorò prima di cadere.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
“Ted è nei guai…”James si passò una mano sul viso ,
non poteva fare a meno di pensarlo, se lo sentiva dentro e non riusciva a
impedirsi di tremare. Erano venuti al mondo col cordone ombelicale, uno sentiva i guai dell’altro e non poteva fare
a meno di patire con lui, strinsela
mano destra nella sinistra e chiuse gli occhi per focalizzarsi sull’amico “Che succede?” pensò come se stesse
parlando con lui “Ted,
che succede.”
Aiutami James.
Si
sentì trascinare via dalla sedia, rimbalzò sul pavimento e un urlo gli si
spezzò in gola, si inarcò sul pavimento e rotolò di
pancia, mentre Andrea gli correva accanto gridò un paio di volte il nome
dell’amico- Che succede?- gli chiese la donnascrollandolo per farsi guardare- Jaime… Jaime amore che succede?-
-Ted…Teddy…-
-James? Con che diavolo ti sei messo in contatto?-
Aveva
sentito parlare del dono della veggenza insito nella famiglia Black, ma era la
prima volta che James dimostrava di avere una simile
dote, se lo rigirò fra le braccia e gli resse la testa nell’incavo del braccio – SIRIUS! JOLIE! JOEL!-urlò terrorizzata -QUALCUNO
MI AIUTI!-
-Andrea che succ… James!-
Raggiunse
la moglie e il figlio sul pavimento, gli prese il visofra le mani e lo costrinse ad aprire la bocca
–Sta ingoiando la lingua.- mormorò. A differenza di Andrea sembrava cosa fare e non essere troppo spaventato.
L’afferrò con due dita e la tirò verso i denti, mostrando a Jolie
che lo fissava terrificata dalla soglia della stanza un sorriso tranquillo-Non è niente, non
sta male.-
-Allora
che ha?-
-La
prima esperienza medianica è sempre scioccante.-
-Esperienza
medianica?-
-Nella
mia famiglia è insito il dono della veggenza e della divinazione, non è la
prima volta che mi capita di soccorrere qualcuno che non sa come reagire al
potere che gli è stato dato.- poggiò un paio di schiaffetti sulle guance del figlio che si lamentò aprendo
gli occhi. Sembrava essersi calmato, sorrise al suo sguardo stralunato e si
piegò su di lui ascoltare i suoi bisbigli – Ripeti Jaime.-
gli disse - Che hai visto?-
-Te…Ted…-
-E
poi?-
-John…
Charlie.-
-John
e Charlie?-
-E
sangue papà, tanto sangue.-
Jolie
si portò una mano alla bocca –Sono morti?-
-Ted…Teddysta male.- si alzò
appoggiandosi a Sirius – Devo andare.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Per
un momento aveva avuto l’impressione di avere James
accanto, l’aveva sentito vicino , aprì gli occhi sulla
porzione di cielo che riusciva a intravedere fra il fogliame degli alberi. Per
un momento gli era parso di sentire la voce di John e Charlie,
ma era stato un secondo, forse dovuto dalla debolezza ,
si portò una mano alla parte della testa che sentiva dolore , Abram gli aveva
strappato una bella ciocca di capelli. Sentiva il sangue scorrere sotto la nuca
e fino alle spalle, era un miracolo che fosse ancora
vivo.
[E adesso
finirò il lavoro di mio padre…]
Ted
spalancò gli occhi… Abram glie lo aveva sussurrato
all’orecchio un secondo di sparire nel nulla, doveva finire il lavoro di suo
padre? Affondò le dita nella terra –Figlio di puttana! Metti un dito addosso a
mio padre e ti spezzo!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Teddy!!!-Remus
sorrise alla vista del ragazzo appoggiato al battente della porta, sporco e
arruffato come chi ha sostenuto una tremenda battaglia –Dov’eri ? Non sai
quanto eravamo preoccupati!- Allontanò la sedia dal
tavolo e si alzò tendendo le braccia al ragazzo che si avvicinò facile alle
coccole come al suo so…
Remus
spalancò gli occhi mentre si piegava in avanti sul braccio del figlio, un
rigurgito di sangue gli piegò le labbra e sollevò lo sguardo verso Ted che gli sorrideva amabile-Que…Quest’odore.- bisbigliò mentre sentiva il mondo sparire- Tu
non sei mio figlio.-
-Bravo
– girò il coltello nella pancia di Remus che non ebbe
la forza di urlare –Ottima deduzione.- lo accompagnò a terra e rise della sua
espressione, davvero una brutta fine per fratello licantropo, ma le leggi di Voldemort erano chiare, chi non abbraccia
la causa doveva morire- Addio fratello.-
Sparì
com’era venuto e un urlo proruppe in GrimmauldPlace –Papà! – urlò Emmie mentre
il licantropo fissava il suo sguardo sul suo visino dolce .
Sentì la vita lo abbandonarloassieme al
sangue che macchiava il pavimento e le mani della ragazza china
su di lui.
-Papà!
Papà! Chi è stato?-
-Ti
voglio bene Emmie.-
Fine capitolo.
Un grazie enorme ai:
132 lettori che hanno messo questa mia storia fra i preferiti.
James affondava nell’erba alta e nel fango inspirando ed espirando
profondamente l’aria fredda e carica di odori
*Ho come l’impressione che alla fine di questo capitolo morirò fra atroci sofferenze*
Capitolo 78
JamesRemus
affondava nell’erba alta e nel fango inspirando ed espirando profondamente
l’aria fredda e carica di odori. Non aveva il naso di
John, orientarsi in un bosco e seguire una pista fra tante era complicato per
lui, si bloccò, gli occhi chiusi e il naso arricciato in un’espressione
concentrata, Odore di ferro…si disse
prendendo una boccata d’aria …Odore di
sangue. Volse il capo verso la scarpata alla sua sinistra, qualcuno stava
sanguinando in quella direzione, appoggiando le mani per non scivolare a faccia
avanti, risalì il pendio, stando attento a non finire di testa nel fango che
gli stava sporcando le scarpe- Ted!- chiamò a pieno polmoni –TEDDY!-
si pulì le mani sui jeans- TED!- gridò
ancora svuotando i polmoni di tutta il fiato - RISPONDIMI!!-
Era vicino, lo sentiva, era una
questione più di pancia che di fiuto, si guardò attorno in
attesa di una risposta , aguzzando la vista e le orecchie, in quanto mezzo cane
era più che in grado di vedere in quell’oscurità
avanzò nel terriccio zuppo d’acqua e uno sbuffo gli piegò le spalle, cercare un
lupo in un bosco era come cercare un ago in un paglia… -Ted!?-
esclamò voltandosi di scatto verso il fondo della radura – TEDDY!-
-Ja…James!-
gli fece eco una voce. Un ombra comparve fra il
fogliame basso , Ted avanzò verso l’amico tenendo il
braccio sinistro attorno alla pancia – Greyback.-
bisbigliò un secondo prima di crollare sulle ginocchia- Mi ha…Avvelenato…-
-Avvelenato?-
-Argen…Argento Jaime…-
crollò su un fianco, nell’erba bagnata pioggia, lo sguardo perso al cielo e
alla luna che sembrava colare di bianco tutto ,morire guardando la madre luna, fin troppo
tipico per un licantropo, quasi scontato. Strinse le palpebre e un gemito
gli piegò le labbra . Sentì il mondo venire meno , l’aria farsi pesante sul suo viso, volse il capo verso James e tremò quando lo sentì armeggiare col pugnale
conficcato nel suo fianco.
-Il sangue…- sospirò quando sentì
un fiotto bagnargli i pantaloni
-Sì tranquillo, adesso la blocco
l’emorragia.-
-No… Attento... Sono
infetto ricordatelo.-
-Coccolo, al momento diventare
licantropo è l’ultimo dei miei problemi.-Non riusciva a frenare la fuoriuscita del sangue, i suoi incantesimi non
stavano funzionando, guardò Ted e lo vide sempre più
assente, stava guardando con uno sguardo stranamente fisso e opaco –Ehi.-
ansimò lasciando la ferita e prendendogli il viso fra le mani, indirizzandolo
verso di lui per farsi guardare – Teddy.-
-Grazie…di …tutto…-
-Cosa?-
-Mamma … Papà… Occupati di loro…-
-Tedcazzo
non dire così!-
-Ti… Ti voglio bene.-
James lo guardò chiudere gli occhi a abbandonarsi completamente, lo scosse nella speranza di
farlo riavere, lo prese per le spalle e lo strattonò avanti e indietro quando quell’ultimo rantolio lo colpì in pieno lasciandolo senza
forze per alcuni secondi.
No… Non era vero… Non poteva essere.
-Ted?- chiamò –TED!-
Aveva visto tanti uomini morire…
-TED! TED! TEDDY PERDIO APRI GLI
OCCHI!-
…Quel suono lo conosceva fin troppo bene.
-E’ morto, fratellone…-
Sollevò lo sguardo e spostò lo
sguardo quella voce e quell’odore familiare. Joel che teneva
in piedi Charlie e John appoggiato al tronco di un
albero – Dio mio, è morto.- ripetèCharlie mentre Joelgirava la testa con un singhiozzo.
-Teddy è morto.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Joel!Joel!- Emmie corse incontro al marito,
piangendo gli buttò le braccia al collo –Mio padre…- singhiozzò –Papà.- affondò
la testa contro l’incavo della sua spalla e attese che lui l’abbracciasse, che
le chiedesse che cosa era successo, inspirò profondamente… Ma perché non le diceva niente? Era sporca di sangue,
completamente fuori di sé , si allontanò per guardarlo
in viso e lo trovò grigio, con le lacrime agli occhi.
-Joel…-
-Tesoro devo
dirti una cosa.-
-Cosa?- anche lei doveva dirgli una
cosa, ma aveva come l’impressione che anche la sua fosse
importante. Si tese verso di lui e lo guardò aprire e chiudere la bocca un paio
di volte – Amore mi stai facendo…- un lampo la
interruppe, si ritirò e quando la luce si spense, si sporse a guardare oltre la
spalla di Joel
-…Paura. Ted?-
mormorò.
Era apparso sul divano, grazie a
John che lentamente allontanò la mano dal suo petto e si girò verso la cugina –
E’ morto.- mormorò mentre Charlie
si smaterializzava sul fondo della stanza. Emmie
lasciò cadere le braccia dalle spalle del marito, si allontanò da lui e senza
riuscire a dire una parola scivolò sulle ginocchia.
-Prima papà e adesso lui.-
-Papà?- le fece eco John.
-Mio padre… E’ morto… Anche lui.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Erano passati solo dieci minuti da
che RemusLupin aveva
chiuso gli occhi per sempre, avvelenato dalla lama d’argento che l’aveva
colpito se n’era andato stringendo la mano della moglie, che era piangeva senza
posa appoggiata al suo petto e sorridendo per l’ultima volta agli amici di una
vita. Sirius si prese la testa fra le mani mentre James poggiava una mano sulla fronte dell’amico perso,
sentiva come un buco dentro, era come se gli avessero tolto qualcosa, qualcosa
di tremendamente importante a cui, fino
a quel momento non aveva badato molto, forse per abitudine, forse per incuria,
una lacrima gli rigò il viso –Remie…-
No.
Non poteva accettarlo.
Era troppo ingiusto.
Troppo.
Si volse verso Sirius
e lo trovò con la sua stessa determinazione stampata sul viso, non si sarebbero
rassegnati, non potevano farlo – Un’idea.- disse
superando di poco il pianto di Ninfadora e i
singhiozzi di Andrea e Lily – Pad ci serve un’idea.-
-Povere di unicorno?-
-Non cresce su gli alberi.-
-E allora cosa possiamo fare…Joel?-
Il ragazzo era apparso sulla soglia
della porta, alle spalle del padre che si volse con un sobbalzo – Hai trovatoTeddy?- gli chiese
alzandosi dal pavimento. Il giovane auror annuì, ma
qualcosa convinse Sirius che non era una bella cosa –Dov’è
?-
Joel si avvicinò a Ninfadora
che alzò la testa verso di lui, si chinò su di lei e le poggiò le mani sulle
spalle – Dora.- mormorò lentamente mentre lo sguardo di tutti si concentrava su
di lui- Ted…-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-James è andato a cercare Greyback?-
-Sì papà e mia
ha fatto paura.-
Joel rabbrividì al ricordo della luce
folle che aveva visto sul volto del fratello, per un momento gli era parso uno
sconosciuto da temere, si passò una mano sul braccio e John sospirò dalla
poltrona su cui era seduto –Cerca di capirlo.- gli disse -… In questi anni abbiamo vissuto come
assassini , uomini, donne, non abbiamo fatto
distinzione alcuna, se non siamo diventati delle bestie è stato per Ted, che c’ha fatto da coscienza.-
Sirius annui e Joel
strinse le labbra in una smorfia -Adesso che Jamesha perso la sua bussola morale- chiese serrando la presa attorno
all’avambraccio sinistro -Che cosa potrà fare secondo te?-
John si strinse nelle spalle –
Posso dirvi solo una cosa…- mormorò lentamente fissando lo
sguardo prima in quello di Black padre, poi nel figlio -Non vorrei
essere nei panni di Abram.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Era andato tutto perfettamente, Lupin padre e figlio erano morti ,
il piano di Voldemortstava procedendo a gonfie e vele, sorrise e
sollevò la sua pinta di Burrobirracome per chiedere un cincin al soffitto e … Cazzo,
balzò in piedi , il boccale era esploso lasciando nel suo palmo una decina di
schegge di vetro – Chi diavolo!- urlò voltandosi verso il fondo del locale –
Black.-
James avanzò nel pub magico rivoltando
tavoli, sedie e Mangiamorte con la sola forza del
pensiero, afferrò il suo obbiettivo per la camicia e
con un sorriso se lo portò a un soffio dal naso – E ora bellezza, ci
divertiamo.-
Fine capitolo.
Un grazie enorme ai:
132 lettori che hanno messo questa mia storia fra i preferiti.
Credo che dopo questo capitolo inizierete a capire che cosa ho in mente…
Credo che dopo questo capitolo inizierete
a capire che cosa ho in mente…
E che finale si sta preparando…MUHAHAHAHAHA!
Capitolo 79
Animal I have become.
Tutto
quel dolore era impossibile dasopportare,le lacrime di Dora, i
lamenti silenziosi di Emmie, il pianto isterico di
Victoire,Harry si sentiva a un passo da
dare di matto. Era una pena troppo
asfissiante, troppo pesante e avvolgente,impossibile da metabolizzare, ma doveva fare qualcosa, se non avesse
smesso di rimuginare sarebbe sarebbe finito con l’impazzire! Appoggiò
la fronte nel palmo della mano mentre guardava il ghiaccio sciogliersi nel suo
brandy. Era alla quarta bottiglia in meno di tre ore,avevapraticamente infranto il record di Grimmauld
Place,sghignazzò e mando giù un
lungo sorso di liquore. Ilsoffitto e il
pavimento della cucina si ribaltarono violentemente, perfetto, si stava
ubriacando, sorrise e sollevò per l’ennesima volta il bicchiere. Ancora poco e
sarebbe crollato svenuto, deglutì e alitò alcool che gli fece lacrimare gli
occhi , ad ogni respiro il mondo si stava rarefacendo
attorno a lui, scosse il capo e battè le palpebre nella speranza di mettere a
fuoco l’ombra dall’altra parte del tavolo.
-Cosa!?- urlò alla vista di quelle iridi color vinaccia.
Con
uno scatto balzò in piedi,rivoltando la sedia e schiacciandosi contro il muro, Voldemort si allargò
in un sorriso, sollevò le mani chiamando calma- Sta tranquillo Harry…Io sono
veramente qui.- l’uomo si guardò attorno sconvolto mentre l’Oscuro Signore
attraversava la tavola come uno spettro e si chinava su di lui tenendogli una
mano – Vieni come me ragazzo.- gli disse dolce da far venire i brividi.
-No.-
-Harry.-
Le
dita sottili dell’Oscuro Signore si strinsero in un pugno ossuto, Harry si sentì
afferrare per i capelli e un dolore atroce gli esplose in testa all’altezza
della cicatrice maledetta, sollevò le mani per afferrare il polso del suo
nemico e ribellarsi, ma quello fu più lesto . Lo fece
sparire assieme a lui, lasciando sul pavimento di cotto solo il bicchiere rotto
ela sedia rovesciata.
-LASCIAMI!- urlò
scalciando.
-Ecco,
Harry…Ecco…- Allontanò la mano dal suo capo e lo guardò gattonare fuori dalla sua
portata, il suo tocco gli procurava ancora dolore e sangue, sorrise e Harry si
volse verso di lui scalciando
furiosamente –Davvero credevi di avermela fatto Harry? – gli chiese
educatamente - Non ti credevo così ingenuo …-
-Come?
Come l’hai capito?-
-Nessuno
può vivere se l’altro sopravvive, rammenti?- inclinò la testa sulla spalla
sinistra e socchiuse gli occhi in un espressione saputella,
Harry si sentì raggelare, il suo piano, il suo prezioso piano, ora erano allo
sbaraglio - Siamo legati a filo doppio razzo mio.-
-Che
diavolo vuoi?-
-Voglio
fare un patto con te.-
-Un
patto! IO NON FACCIO PATTI CON TE!-
L’ex-Tom
Riddle scosse le spalle con una risatina schifosamente divertita , ammirava quel ragazzo, faticava ad ammetterlo, ma era la
pura verità, per molti versi era come lui, testardo, orgoglioso e decisamente
non amava scendere a patti con il prossimo, si chinò ad afferrargli il mento
fra due dita e attese che il suo urlo di dolore si spegnesse.
-Remus
e Ted Lupin sono morti.-
-Lo
so.-
-E non sono i soli.-
-Cosa?-
-Harry, dov’è Jolie?-
L’uomo
strabuzzò gli occhi, Jolieaveva seguito
James Remusquando era andato a cercare
Ted, ma non era tornata indietro con Joel, Charlie e John, i ragazzi non
avevano detto di averla vista, quindi non era andato
con lui, sentì il fiato spezzarsi in gola, cazzo, dov’era?
-E’…-
-Non
ancora…-
-FIGLIO
DI PUTTANA DOV’E’ MIA SORELLA?- Stava sbavando per
il male e il sangue della cicatrice che gli era finito
negli occhi gli impediva di vedere bene, non era in grado di proferire minacce,
ma Jolie non poteva essere morta, aveva sofferto così tanto nella sua vita, ora
meritava di vivere felice con James –Voldemort!-
-Posso
riportarti indietro, Ted e Remus.-
-Puoi…-
-Devi
solo farmi il piacere di morire.-
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-Harry!
Harry!-
Il
viso preoccupato di Jolie apparve fra l’ombra che l’avvolgeva come un raggio di
sole fra nuvole nere, si sentì tremare e un grido di gratitudine gli si formò
in gola, l’abbracciò forte e piangendo le baciò una guancia- Harry?- esclamò la
ragazza sorpresa –Che ti prende?- non era da lui un simile slancio d’affetto.
-Dove sei stata?-
-Ho
provato a seguire James , ma l’ho perso…- gli passò
una mano sulla fronte, non era sua impressione, era tutto sudato nonostante
fosse bianco come un cadavere e gelido come un pezzo di ghiaccio – Ti senti
bene?- gli chiese preoccupata –Vuoi che chiami Ginny o papà?-
Harry
le fece segno di no con la testa poi senza dire una parola le
appoggiò la testa sulle ginocchia, accucciandosi come una bestia ferita.
Prima di lasciarlo andare Voldemort gli aveva mostrato Ted che veniva accoltellato da Greyback, Remus che sorrideva per
l’ultima volta a Dora, poi schegge di futuro, Jolie stesa ai piedi di una scala
con la testa spaccata, Joel che veniva ucciso davanti alla culla del suo
bambino, Piton che urlava stringendo il corpo senza vita di Charlie e Andrea
riversa nel suo sangue e Bellatrix che rideva divertita.
[… Moriranno tutti.]
Si
schiacciò un pugno in faccia mentre Jolie gli accarezzava i capelli per cercare
di calmarlo , era stato terrificante, vedere tutti
quei visi amati nel gelo della morte, sentiva il petto dolere e il fiato
rantolare -…Harry.- mormorò Lie – Che è successo?-
[Una volta ti mostrai il
futuro che stavi strappando a Sirius, ora guarda
questo…]
In
una visione confusa aveva visto dei bambini, aveva visto Remus insegnare a
suonare il piano a un ragazzino con dei stranissimi
capelli arancioni mentre quella che doveva essere la sorellina batteva le mani
a tempo, Dora seguire le evoluzioni
sulla di due scatenati gemelli, un maschietto e una femminuccia e suo padre
tenersi sulle ginocchia una deliziosa tondoletta sui due o tre anni mentre
raccontava, quella che gli era parsa una favola a un bambino leggermente più
grandicello.
[Sam
e Claire. William e Noelle, Danae e Caleb…]
-Lie
posso farti una domanda?-
-Certo
…-
-Che
nome vorresti dare ai tuoi figli?-
La
ragazza sollevò le spalle sorpresa da quella domanda
–Beh…- si picchiettò il labbro inferiore con un dito, come faceva sempre quando
pensava -… Se avessi un maschietto mi piacerebbe chiamarlo Caleb, se avessi una
bambina –sorrise – A James piaceDanae.-
“Quelli
che ho visto con mio padre… Erano i figli di James e Jolie…”Quel spettacolare fagottino biondo e il fratellino coi
capelli color rame erano i suoi nipoti e dipendevano da lui.
[Per salvarli, dovrai
accettare il mio patto, le loro vite per la tua
anima.]
Era
stata tutta una gigantesca macchinazione, in cui era caduto con tutte le
scarpe, la sua resurrezione, il cordone ombelicale che lo legava al Voldemort, l’effetto sorpresa in cui aveva sperato non
c’era mai stato, incredibile, ma vero persino Silente era stato giocato.
Voldemort gli aveva detto di averlo rinchiuso nella cella attigua a quella di
Hannah, la moglie di Neville.
[Ti ha visto morire ed è
tornato in sé, ha provato a tradirmi e invece ha fatto il mio scopo… Tutti è andato secondo i miei piani, manca solo il tuo sì e tutto
sarà perfetto.]
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Aveva voglia di urlare, aveva voglia di
sbattere la testa contro il muro e smettere di pensare. Erano due ore che
rigirava attorno al problema, come riportare Moony indietro, ormai era a un passo dal dare i numeri , non c’era soluzione, morto
era e morto sarebbe rimasto.
NO!
Non
poteva rassegnarsi alla sua perdita! Remus era la sua coscienza, la sua bussola
morale, senza di lui si sentiva perso, strizzò le palpebre in una smorfia,
capiva perché James Remus aveva perso la testa ,
ritrovarsi all’improvviso senza un pezzo d’anima era destabilizzante, si
sentiva come in piedi sull’orlo di un precipizio.
-Sirius.-
-Oh
Prongy-
James
si sedette sul pavimento accanto all’amico, mormorando qualcosa sulla sciatica
e sulle primavere che si stavano accumulando sul suo groppone, inspirò
indolenzito e volse la testa verso l’amico che gli rimaneva – Non ce la faccio
nemmeno io.-
-A
fare che?-
-Pad…-
Era
in piena fase egoista, al momento pensava di essere
l’unico a patire la perdita di Remus, sollevò una mano e diede un leggero
colpetto alla spalla che sentiva accanto alla sua –Scusa Prongs.-
-Sì,
niente… Volevo dirti che ho un’idea.-
-Un’idea?-
-Lacrime
di fenice.-
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-James.-
James
sollevò la testa dal petto e lanciò un’occhiata perplessa a John. Com’era
prevedibile l’aveva trovato troppo tardi per fermarlo e troppo presto per raccogliere i suoi sensi di colpa, sorrise e il
biondino rabbrividì. Si guardò attorno, l’appartamento giovane Greyback
sembrava appena uscito da un violento uragano, mobili rovesciati, sedie
spaccate, socchiuse gli occhi e strinse la punta del naso fra due dita. Non
riusciva a vederlo a causa dell’oscurità , ma doveva
esserci sangue dappertutto, pavimento,pareti, soffitto, aggrottò le
sopracciglia e James gli fece segno di guardare dietro un divano rovesciato.
-Oh
cazzo!-
-Andiamo
hai fatto di peggio nella tua vita.-
Questo
era vero, però…
-Sono
diventato l’animale che sono … Nulla di più, nulla di
meno.-
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Si
trattava di morire nell’anima e di risorgere come servo
di Voldemort. Si trattava di sacrificare la sua vita per il bene di quei
bambini che aveva intravisto e quella serenità che aveva respirato. La scelta
era facile, la sua risposta scontata, detestava venire a patti, ma non era un’egoista,
se c’era una possibilità di evitare quelle morte e far nascere quei bambini lui
doveva coglierla al volo. Chiuse gli occhi, era fatta allora, aveva deciso, sarebbe stato l’agnello sacrificale, sorrise,
l’idea di crepare per lasciare il posto a una marionetta senz’anima quasi lo
rasserenava, c’era una luce alla fine del tunnel, che fossero le fiamme dell’inferno
poco gl’importava. Inspirò profondamente e riprese a salire le scale, attirato
dal chiaroccio di Ginny , Andrea e sua madre, si
affacciò nella camera da letto padronale e sollevò le sopracciglia sorpreso
alla vista della voluminosa cassapanca che dominava il centro della stanza. “Non
c’è mai stata quella…” si disse prima di spostare lo sguardo verso la
moglie che emise una risatina eccitata –Che succede?- le
chiese stranito da quel buon’umore.
Remus
e Teddy giacevano morti nella stanza accanto.
-Non
hai sentito la bella notizia?-
-Perché,
ne esistono ancora in questo mondo?-
Lily
e Andrea si scambiarono un’occhiata poi annuirono,
sapevano che loro contentezza era fuori luogo, ma non c’è nulla di moglie per
combattere il dolore che concentrarsi sul lato bello della vita –James ha
chiesto a Jolie di sposarlo.- Harry si tirò indietro di un passo e le tre donne
sorrisero allo stesso modo – E così…- Lily si chinò sulla panca – Ho pensato
che forse.-
Afferrò
qualcosa e si tirò su di scatto.
-Quello
non è il tuo vestito da sposa?-
Lily
annuì –Dato che non sappiamo cosa succederà domani, ho
pensato di chiedere a Jolie di provarlo, così, se dovesse succedermi qualcosa
potrà andarmene con la serenità di aver visto la mia piccola vestita da
sposta.- Harry si sentì stringere il cuore, guardò Ginny, poi Andrea seduta sul
letto e capì che anche loro avevano la stessa paura, andarsene senza aver visto
la fine della via di patimenti che avevano imboccato dieci anni prima.
-Si
può sapere che vi prende?!-
Harry
si fece di lato mentre Jolie veniva spinta dentro a
forza da Emmie e Ninfadora. L’Auror si stupì di vederla lì, ma poi si rese
conto che anche lei aveva bisogno di vedere una luce, lanciò un’occhiata alla
sua postura ingobbita e annuì fra sé “Non durerà a lungo la tua pena.”
-Ecco.-
Jolie
guardò prima la madre poi il vestito che le stava allungando. Sembrava non
capire che cosa dovesse farci, lo prese e per un
momento parve esserne disgustata, lo teneva lontano da sé come una cosa
estremamente maleodorante–E’ il tuo
abito…- disse dopo qualche secondo di silenzio, abbassando le braccia per poter
guardare Lily in viso – Che devo farci?-
-Provalo.-
-Perché?-
Lily
lasciò cadere le spalle con un sospiro, effettivamente come richiesta non aveva
molto senso, ma non aveva voglia di stare a spiegare le sue ragioni alla
figlia, le indicò il bagno con un cenno del pollice e la ragazza fece una
smorfia dell’asinello testardo. O le facevano capire che diavolo stava
succedendo o non si sarebbe mossa di un passo –Avanti Lie, collabora per una
volta.- esclamò Ginny dopo qualche attimo . La prese
per le spalle e la pilotò nella stanzetta , si chiude
la porta elle spalle e i presenti la sentirono ridere in maniera lugubre.
-Giù
le braghe mocciosa!-
-OH
MERLINO, DILLO CHE VUOI VIOLENTARMI!!!-
-Già,
mi sento trasgressiva stanotte .-
-NOOOO!
STAMMI LONTANA!!!-
Urla,
oggetti che impattavano contro il pavimento, suoni di passi che si
rincorrevano, Andrea, che era girata verso la porta emise una risatina
divertita –Punto dieci galeoni su Jolie vincente.- disse porgendo il palmo
della mano a Emmie in piedi accanto a lei. La giovane
signora Black, ci pensò su per qualche attimo poi le diede il
cinque – Ok, ma io non sottovaluterei Ginny.- disse - Sa farsi
rispettare.-
La
porta si spalancò di colpo e Gin uscì con due dita alzate in segno di vittoria –E’
stata dura, ma ce l’ho fatta.- disse saltando sul
posto, soddisfatta del suo operato – Su fiorellino fatti vedere.-
Un
mugugno si levò .
-Niente
“Mi vergogno!” muovi il culo cognata.-
Harry
sentì il cuore scaldarsi mentre Jolie guadagnava il centro della
stanza rossa come un pomodoro e imbronciata come una bimba contrariata,
era bella come un raggio di sole, appoggiò le spalle al muro e sorrise. Alla
sua sinistraLily balzò in piedi eccitata e Andrea sorrise intenerita , basta poco
per essere felici, Harry le guardò per un momento, poi passò ad Emmie che
teneva una mano sul suo pancinoeDora si asciugò una lacrimuccia commossa, basta
poco per essere felici e quelle donne ne erano la prova vivente.
“Ci
penserò io… State tranquille.”
-Ci
pensi che un giorno anche la nostra Lily indosserà quell’abito?-
Harry sussultò al tocco del braccio di Ginny attorno ai fianchi “Tu
la vedrai… Io…”si allontanò e tirò le labbra in un’espressione falsamente
felice –Sì, certo…- imboccò la porta prima che Gin potessero
rendersi conto del fiele che lo stava avvelenando e s’infilò nella stanza
accanto. Batté le palpebre accecato dal cambio di
illuminazione, si passò una mano sul viso e a fatica distinse la sagome del
letto e le due forme che lo occupavano.
-Remus…Ted…-
Fece
per avvicinarsi, per “dire” loro che cosa stava per sfare, per parlare e
mettere in chiaro il diluvio emotivo che sentiva dentro, quando si rese conto
di non essere l’unica anima viva nella stanza, accese la luce del corridoio e
James Remus socchiuse leggermente gli occhi, infastidito –Harry.-
-Jaime.-
Si
fissarono per un momento prima di lasciarsi andare al
medesimo sospiro, non sapevano cosa l’altro stava pensando, ma le vibrazioni
chepermeavano l’aria erano più che
chiare. Il più vecchio sentiva il peso del mondo sulle spalle, il più giovane
stava navigando a vele spiegate verso la bestia che c’era in lui : -Da quanto tempo è che stai qui Jaime?-
Il
ragazzo fece una smorfia.
-Ti
senti solo?-
James
distolse lo sguardo in un gesto che valeva più di un Sì! Urlato a pieni
polmoni. Da che era venuto al mondo non era mai stato
un solo giorno senza sorbirsi le prediche di Ted, erano stati sempre assieme e
adesso si sentiva da solo, senza più la sua guida morale. I geni Black portavano
tante benedizioni, la forza, l’intelligenza , la
grazia dell’aspetto, ma anche una bella maledizione, la facilità nel cedere
alla crudeltà e all’omicidio.
-Una
volta Tedmi disse che la nostra
amicizia era squilibrata, che lui dipendeva da me, che senza di me alla prima
luna piena sarebbe impazzito, ma che io invece, senza di lui sarei riuscito ad
andare avanti… Si sbagliava…-
-James.-
-Senza
di lui a tenermi tranquillo non so cosa farò.-
Una
lacrima gli rigò il viso, girò la testa verso il muro e si asciugò col dorso
della mano, dominando il tremore che sentiva agli arti con un lungo respiro –Scusa
Harry.- disse con un filo di voce – Ora mi ripre… - sussultò- Sparito…-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Dobbiamo
mettere le mani su Funny.-
Sirius
annuì e James aprì la Mappa del Malandrino sul tavolo fra di
loro, non avevano i mezzi, non avevano un piano e la salute li accompagnava non
più di tanto, si lanciarono un’occhiata, ma per Remus questo e altro – Allora.-
disse James –Funny è nell’ufficio della Umbrige, dobbiamo entrare, prenderla e
portarla qui.-
-Facilissimo.-
-Non
fare il botolo pessimista.-
Sirius
incrociò le braccia sulla tavola –Non sono pessimista
Prongy sono solo realista, l’ultima volta che ho visto Voldemort stava parlando
col Wizengamon, chi te lo dice che ora il governo non sia dalla sua parte.-
inclinò leggermente la testa e dove andava il governo andava Dolores Jane
Umbridge, la più schifosa ottuagenaria mai esistita.
-E
allora come facciamo? –
-Pozioni…Abbiamo
bisogno di tante pozioni.-
-Ci
portiamo appresso Severus e Franky?-
Black
tacque un momento, quei due sarebbero stati un’ottima rete di sicurezza, ma non
se la sentiva di farli rischiare, l’Ordine aveva bisogno di protezione e non di
altri pazzi con manie suicide, scosse la testa e James sollevò le sopracciglia
come per dire “E allora come facciamo?”
-Vengo
io con voi.-
Regulus
chiuse la porta dello studio e si avvicinò al fratello
che si girò a guardarlo – Tu?- gli chiese con un sopracciglio aggrottato.Non sembrava molto convinto e il mago più
giovane serrò la mascella indispettito –Perché ,no?-
gli chiese – Vorrei ricordarti signor fratello che sei vecchio, la tua potenza
magia si è affievolita, io invece ho 21 anni, sono al mio culmine.-
-E
sei anche tornato in vita da tre giorni.-
-Questo
che c’entra.-
-Che
se non fossi schiattato per mano di Bella, saresti vecchietto proprio come
noi.- spiegò Prongs, che come sempre alla parola vecchio
scattava, dimostrava i suoi anni, ma dentro non era cambiato di una virgola, si
sentiva una tigre!!! Reg poggiò le mani ai fianchi –Scusate se sono morto in
una maniera terrificante nel fiore dei miei anni.-
-Fiore
dei tuoi anni?-
-Che
sei morto verginello?-
-Uao,
non l’avrai mai detto!-
-MALEDIZIONE , MA CON GLI ANNI VI E’ CALATO L’UDITO?!-
I
due “vecchietti” scoppiarono a ridere – Dai Reg, ci stavamo divertendo un po’…-
lo blandì Sirius agitando la mano davanti al viso, James annuì e il ragazzo
parve calmarsi –Non negare a due cariatidi la loro gioia giornaliera.-
-E’
vero, alla nostra età, se non ci sfoghiamo rischiamo qualche malanno.-
Regulus
parve rasserenarsi, ma i due malvagi nonnini non avevano finiti
–Secondo me è vero che è ancora vergine.- rincarò la dose James mentre stirava
le pieghe della Mappa del Malandrino- Guarda che occhiaie che ha.-
-Non
ti ricordi? Soddisfarsi manualmente a questo svantaggio.-
-E
SMETTETELA!!!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Dra
hai visto Hugo e Rosie?-
Dracoscosse il capo da soprapartita a scacchi che stava perdendo su tutti
i fronti e Hermione si appoggiò scoraggiata al battente della porta, non erano
alla Tana “ovvero dove li aveva lasciati , non erano a
casa e nemmeno a Grimmauld, ma dove poteva essere finiti? Raccolse i capelli
nella mano sinistra e fece aria alla nuca che sentiva sudare, aveva corso come una trottola e ora la stanchezza stava
iniziando a farsi sentire.
-Sta
tranquilla, non sono stupidi, lo sanno che non devono allontanarsi.-
-Sì
lo so che non sono stupidi… Però… - portò lo sguardo
verso le scale e dal suo silenzio Draco capì che stava pensando a Teddy e
Remus. Sospirò e mosse il suo cavallo -… Se loro sono stati battuti, che potrebbero fare Hugo e Rose?-
-Hugo
difendersi più che bene… Rose, nascondersi e pregare di non venire trovata.-
-Non
sei affatto divertente! Tira fuori una cartina di Londra e trovali per
divinazione!!!-
-Hermione
smettila di fare la chioccia isterica!-
-Non
faccio la chioccia isterica!-
-Allora
perché stai chiedendo a me di trovarti i figli?-
Hermione
arrossì furiosamente, lo stava chiedendo a lui perché Ron le aveva detto di non
fare la chioccia isterica, strinse i pugni e batté un piede a terra – Vorrei
farti una domanda, tuo figlio dov’è?-
La
testa bionda di Draco si sollevò di scatto, ora che ci pensava era da un po’ di ore che il suo rampollo mancava all’appello , si girò
verso l’amica e la fissò per un momento, facendo mente locale in un secondo si
rese conto che oltre Rose e Hugo, mancavano all’appello, Scorpio, i tre
fratelli Potter, Dominique, Erik, il figlio di Hannah e Nevillee il piccolo Louis.
-Oh
porca… Dove cazzo sono?-
-SCACCO
MATTO!-
-EH?-
Jonoah
battè le mani eccitato mentre Draco gli rivolgeva un’occhiata
sconcertata –Sei sicuro di essere figliodi tuo padre?- gli chiese un tantino disgustato . Più che prole di
Neville Paciock, sembrava progenie di Satana.
-Allora?-
incalzò Hermione.
-Prendi
una cartina e un quarzo.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Ecco,
lo sapevo…Mi tocca crepare in mutande.-
-Visto
che fa fare non usare il pigiama?-
-Dominique
io ti voglio bene, ma giuro su Merlino, Morgana, Circe e chiunque altro ti viene in mente, che se non la finisci di provocare ti tiro
il collo con le mie mani e uso il tuo cadavere come ariete per crearmi un varco
nel muro e scappare.-
-Dai
Potter fallo! Fallo!-
-VOLETE SMETTERLA VOI DUE!-
L’urlo
isterico di Rose portò i due litigantialla
calma e calamitò su di sé l’attenzione di tutti, era raro che perdesse la
pazienza a quel modo, doveva essere davvero spaventata – Siamo
con la merda fino al collo e voi due vi mettete a litigare, ma siete scemi o ci
fate? Stiamo per morire, vi rendete conto!?-
Un
salto della porta a cui era appoggiato assieme al fratello minore e al cugino
Hugo costrinse James Sirius ad abbassare la testa e a mormorare una scusa a
quella vipera in gonnella che da che era venuta al mondo non aveva fatto altro
che stuzzicarlo per farlo diventare una belva
-Scusami
tu, James.-
-Oh,
bravi…- Albus sorrise soddisfatto prima di finire per terra e venire sostituito alla porta da Scorpio che lo scavalcò con
un salto e si spinse accanto a Hugo, ormai completamente paonazzo in viso.
Erano stati aggrediti alla Tana, erano scappati per i campi e avevano trovato
rifugio in una vecchia casa abbandonata, era ancora troppo inesperti per Smaterializzarsi e i loro patronus erano troppo poco
potenti per essere mandati alla ricerca di aiuto.
-SENTITE,
MA CHI E’‘STO STRONZO?!-
-Mio
nonno Lucius.-
-Davvero?
Oh, complimenti… Davvero una cara persona.-
-SFOTTI
POCO ERIK !!!-
-Sembra
uno di quei nonnini delle cartoline di natale.-
-Sì,
quelli dolci e pacioccosi che raccontano le favole ai nipotini mentre fuori
nevica.-
-Lily,
Louis, andate a fanculo, grazie!!!-
Non
potevano resistere a lungo, la porta si stava spezzando, i cardini stavano
cedendo, si lanciarono un’occhiata generale e lentamente, quelli che non
stavano cercando di tenere chiusa la porta coi loro
corpi misero mano alle bacchette.
-Ragazze…Louis…-
disse Erik –Voi rimanete indietro.-
-E
alla prima occasione scappate.-
Ci
fu un botto pauroso, la stanza si riempì di polvere –Mi
avete stancato mocciosi!- sussurrò Lucius entrando. Puntò la bacchetta e i
ragazzi nella stanza incosciamente si compattarono, stringendosi gli uni agli
altri – Avada…!-
-AVADA
KEDAVRA!-
Un
silenzio agghiacciante cadde nella casa, chi era stato a lanciare l’Avadakedavra?
Dominique aprì gli occhi sulle spalle di James Sirius, era in piedi , di fronte a lei, sospirò sollevata e strinse la presa
attorno alle spalle del fratello che nel trambusto aveva stretto forte a lei.
Rose, Erik, Albus, Lily, Scorpio ,Hugo, grazie a
Merlino stavano tutti bene.
-State
bene ragazzini?-
-Papà!-
esclamò Scorpio.
-Mamma!-
urlò Rose.
Era
stato Draco a lanciare l’Avadakedavra prevenendo di un secondo quella di
Lucius, scavalcò il corpo del genitore e lo rivoltò con un calcio per guardarlo
in viso-E stavolta, restaci all’inferno.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Era
stato facile decidere, dire addio e ad abbracciare l’idea di sparire e di
diventare un involucro di carne e sangue, stava facendo la cosa giusta, ne era più che convinto. Rabbrividì per via di una folata di
vento e si strinse nelle spalle per impedirsi di tremare.
[Quando sarai pronto… Vai al cimitero della famiglia Riddle.]
Un
catino d’argento, un coltello, terra di cimitero, polvere d’ossa, peperoncino e
una bambolina fatta di stracci…Ai piedi della tomba di Tom Riddle senior , gli ingredienti del rituale che Lui gli aveva spiegato,
Piegò un ginocchio a terra e usando il coltello si tagliò una ciocca di
capelli, la legò attorno alla bambola e la gettò nel catino assieme a un pugno
di terra e il peperoncino
[Il tuo sangue…]
Passò
la lama sul palmo della mano e inspirò profondamente… E no, un momento, prima
doveva rispettare la prima metà del loro patto. Afferrò la
bacinella, sparì per riapparire nella dimora dell’Oscuro Signore, di
fronte al suo seggio.
-Harry?-
Voldemort
sollevò la testa dalla spalla sinistra e sorrise alla vista dell’uomo e del
sangue che sgorgava dalla sua mano sinistra – Non hai concluso
il rituale.- disse come se la cosa non lo infastidisse - … Che cosa c’è che non
va?-
-Libera
Hannah e Silente, riporta indietro Remus e Teddy.- sollevò il pugno sporco di
sangue e tese la bacinella davanti a sé per mostrare che era pronto ad
accontentarlo se lui non si fosse tirato indietro- Ora… - serrò le
dita e una goccia di sangue scivolò dalla sua presa.
-D’accordo.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Il
soffitto oscillò paurosamente sotto il suo sguardo e una goccia di sudore gli scivolò lungo il viso, come diavolo faceva ad essere vivo? L’ultimo
ricordo cosciente che aveva era il viso di Dora che si faceva sempre più
sfocato, rabbrividì e volse la testa verso il respiro appena accennato accanto
a lui- Teddy?- mormorò.
-Papà?-
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Il pavimento e il soffitto
della stanza giravano e si ribaltavano senza posa creando una mescolanza di ombre e colori impossibile da sostenere, Remus gemette mentre Ted portava
una mano al viso. Non riuscivano a capire che cosa era successo, erano vivi
eppure stavano patendo i postumi di un violento avvelenamento d’argento, si
lanciarono un’occhiata attraverso su cui, nonostante i lodo
sforzi erano ancora seduti, non è che quegli idioti avevano fatto qualche cazzata per riportarli indietro? Si fissarono per un
momento e la medesima espressione terrificata calò sui loro visi –Papà… Stai
pensando a quello che sto pensando io?- chiese Teddy
attraverso la dita , Remus
annuì e il mago più giovane spostò la mano dalla bocca alla fronte.
– QUEGLI IDIOTI!- scattò Remus scivolando
piedi a terra e girandosi per appoggiare le mani sul bordo del materasso. Facendo
forza lì si mise in piedi, ok, stava per svenire, Ted lo imitò e stringendo i denti s’impedì di vomitare.
-Papà…-
-Ted non provare a vomitare!-
-E al contrario , sto provando a non farlo.-
Sapevano che ci sarebbe voluto
la mano del cielo per smaltire le particelle d’argento che avevano in corpo, Ted trattenne il conato premendosi un’altra volta una mano
in bocca e Remus, puntando un dito gli fece segno di
camminare –Avanti, il cuore oltre l’ostacolo!- gli disse .
-Sì, mi piace la tua
filosofia, facciamocicoraggio e vaitudasolo.-
-Io sono vecchio e sto male!-
-Io infatti
sono un fiore, no?
Prese coraggio e si staccò dal
suo appoggio, a differenza di suo padre aveva una tempra più che forte, a
braccia tese arrivò alla porta dove si appoggiò ansimando –Vieni!-
disse al padre con un cenno della testa. Remus lo
seguì a passettini, inciampò e gli mollò una testata
in mezzo alle scapole –Grazie papà, ti voglio bene anch’io...-
-Scusa tesoro.-
-Raccoglimi il cuore dal
pavimento per cortesia che non posso abbassarmi.- fece
scattare la serratura e uscì nella luce del corridoio, scrollando il capo si
diresse verso il vociare che sentiva in biblioteca.A zigzag arrivarono alla meta, Ted si
aggrappò alla maniglia e fece forza, entrò e quasi fini di pancia sul
pavimento, Remus si aggrappò al battente della porta
e guardò dentro – Ciao.-
-OH.GRANDE.MERLINO.-
Regulus e James
lasciarono cadere il sacchetto di pozioni che tenevano fra le mani, Sirius mancò la sedia e finì per terra con un tonfo –
Salve.- disse Ted sollevando una mano a modo di
saluto –Qualcuno ci può dire che è successo?- rise agli sguardi scioccati dei
due maghi rimasti in piedi –Oddio, neanche voi sapete che diavolo è successo…-
-No…-
-Non lo sappiamo Teddy.-
Ted li vide cercare una sedia e
sedersi con la medesima faccia trasecolata, no, loro non c’entravano, guardò il
piede che spuntava da sotto il tavolo e si morse il labbro inferiore, stavolta
anche Sirius Black era innocente – Che diavolo è
successo allora?-
-.-.-.-.-.-.-.-.
-Sono tornati in vita.-
Harry annuì sulla polla che si era
aperta sul pavimento e che gli aveva mostrato la resurrezione di Teddy e di Remus, spostò lo
sguardo verso la porta alla sua sinistra e accennò ad essa
con un movimento della testa- Hannah e Silente.-
disse . Sembrava avere la situazione in punto, Voldemort
sorrise dell’innocenza che stava dimostrando e lui gonfiò il torace , imbarazzato -LIBERA
SILENTE E HANNAH O L’ACCORDO SALTA!-
Voldemort strinse i denti indispettito da quel tono poco rispettoso, ma ancora
una volta accettò la richiesta del bambino sopravvissuto, mosse il braccio e l’aria
da lui indicata con quel movimento parve tremare e scurirsi. Hannah e Silente comparve una accanto all’altro, il mago
cercò immediatamente il braccio della strega che lo resse sobbarcandosi buona
parte del suo peso –Harry!-
-Hannah va a Grimmauld.-
-D’accordo…- serrò la presa su
Silente, ma parve ripensarci e puntò lo sguardo azzurro sull’amico e sul suo
pugno sanguinante –Che stai combinando ?- gli chiese, non attese risposta e
avanzò di un passo verso l’amico che le sorrise e le fece segno di andare con
un cenno del capo –NO! Che stai facendo!?-
-Metto la parola fine a questa
storia!-
-.-.-.-.-.-.-.-.
-COCCOLO!-
Ted non ebbe il tempo materiale
di dire, fareo pensare qualcosa che si
ritrovò per terra, schiacciato dal peso di JamesRemus che sembrava a un passo
dallo scodinzolare come l’animale in cui si trasformava. Cercò di alzarsi, di
toglierselo di dosso, ma più cercava di sfilarsi da quell’abbraccio
più James lo stringeva.
-Che diavolo
ti prende?-
-Non lasciarmi più! Non
lasciarmi più! Non lasciarmi più!-
Ted spalancò gli occhi, sorpreso
cercò lo sguardo di Jolie che annuì più a sé stessa
che a lui, doveva farci il callo, nel
cuore di James non era l’unica ad avere un posto
importante –EHI CAGNACCIO VUOI DIRMI CHE DIAVOLO TI PRENDE?- urlò allora, dato che
nessuno si decideva a dargli una risposta.
-Niente sono
solo contento.-
Spostò la testa solo per
poggiare una sonora leccata all’amico che emise un urlo schifato, lo afferrò
per la camicia e lo ribaltò lontano da sé –CazzoJames!!!!- urlò paonazzo di
vergogna – Cos’è promiscuità sessuale?????-
-Promiscuità sessuale, che
parolone…-
-Ti sembra normale correre
dietro alla gonna di Jolie, poi slinguazzare
il sottoscritto? Questa è promiscuità sessuale bello
mio…- si pulì la guancia col dorso della mano, i capelli di un improbabile
rosso imbarazzo. Poco lontano da lui Remus sentì un
brivido corrergli lungo la schiena, si staccò da Dora e si girò verso di tre
malandrini che lo guardavano famelici.
-Oh andiamo…
Abbiamo un’età.-
Sirius, James,
e Frank avanzarono di un passo, lui arretrò di due.
- Roba che se cadiamo male ci fratturiamo
un femore.-
-…-
-Porca vacca!-
-ORSETTO MOOOH!-
Hannahe Silente apparvero assieme nel salone di Grimmauld nello stesso momento in cui i Malandrini si
gettavano sull’amico ritrovato, Hannah seguì la loro
caduta sul divano con un ampio movimento della testa poi fissò lo sguardo verso
Neville.
-Hannah!- esclamò questo.
-Anch’io sono contenta di vederti,
ma non abbiamo tempo.-
-.-.-.-.-.-.-.-.
-Che non si dica che non sono
un uomo di parola.-
Harry sorrise e Voldemort
scese i tre gradini che lo superavano da lui. Stava fissando il punto dove Hannah e Silente erano spariti, gli afferrò il pugno
insanguinato e lo pilotò sopra il catino che teneva nella mano sinistra –Completa
l’incanto.-
Terra di cimitero, peperoncino , capelli … Harry enumerò gli ingredienti della
pozione e strinse le dita sulla ferita che sentiva bruciare. Un violentò schizzo di sangue colpì la pozione e Voldemort si lasciò andare a una risata selvaggia.
-SEI MIO!-
“E per prima cosa
ucciderà tutti gli occupanti di GrimmauldPlace.”
-Sei sicuro?-
I suoi occhi non avevano cambiato colore, la sua espressione non
aveva perso lucidità, l’incantesimo era fallito? No, i suoi incantesimi non
fallivano mai, guardò il catino, la mistura stava sfrigolando come olio su una padella…
-Non manca qualcosa?-
-Che cosa?-
-Polvere d’osso.-
Harry lasciò cadere il catino
mentre Voldemort realizzava di essere stato ingannato
sfilò la bacchetta dallatasca interna
dalla giacca –MALEDETTO!- urlò il mago più anziano ,
assunsero la stessa posa difensiva ed evocarono lo stesso incanto per uccidere…
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Era stato uno di quei colpi di genio che ti vengono solo una volta nella
vita, non aggiungere la Polvere d’Osso alla pozione
Capitolo 82
Era stato uno di quei colpi di
genio che ti vengono solo una volta nella vita,non aggiungere la Polvere d’Osso alla pozione e provare a essere veramente il Messia del Mondo Magico. Non appena si
era reso conto di avere in qualche modo il coltello dalla parte del manico, un
lampo l’aveva attraversato “Adesso ti
frego”si era detto in un secondo e incredibile ,
ma vero c’era riuscito… Aveva ingannato chi dell’inganno aveva fatto una sua
pericolosa arma.
Sollevò la testa dal
pavimento, aveva
battuto in astuzia Lord Vodemort. La battaglia si era
svolta in un secondo, aveva lasciato cadere il catino e aveva messo mano alla
bacchetta, grazie al cielo a 42 anni poteva ancora contare dei riflessi di un
ragazzino, aveva evitato l’Anatema di Voldemort
gettandosi di lato e l’aveva steso di fargli capire che aveva sbagliato mira.
Si rigirò sul pavimento su cui
era ancora steso e affondò una mano nella tasca posteriore dei pantaloni, erano
giorni che si portava appresso quel pezzetto di carta e finalmente poteva usarlo-
Dopo di questo.- disse puntando gli occhi verdi verso il cadavere del suo
nemico-SFIDO CHIUNQUE A RIPORTARTI IN
VITA.- si tirò in ginocchio e ancora mezzo intontito dal colpo a terra
rigirò il mago e gli slacciò la camicia , gli appoggiò
una mano sul petto e tenendo il foglio a distanza “cadendo aveva perso gli occhiali e da vicino ci vedeva poco per non
dire niente” recitò l’incanto.
Cordis …Abdūco…Capitālis…Tom Orvoloson
Riddle… Mortem …Eterna…
Una luce e un
sonoro “splat!”Harry rabbrividì mentre sollevava il capo verso quella
macchia sanguinolenta apparsa dalla luce e dal suo incantesimo “Ok…”
si disse fra una fitta di vomito e l’altra, aveva
davvero uno stomaco troppo debole “Coraggio Harry, hai
fatto trenta…” tremò per lo schifo “Faitrent’uno…”
-Sembra disabitata. -
-Siamo sicuri che sia il posto
giusto? -
-Cos’è questa puzza? -
Un sottile
strato di fumo permeava l’aria scurendo la vista e irritando l’olfatto, James batté le palpebre infastidito
mentre Sirius starnutiva e Remus
si turava il naso con su dita.Sembrava
puzza di carne bruciata, si scambiarono un’occhiata, conoscendo il grado di
perfidia di cui era capace l’Oscuro Sire c’era poco da stare tranquilli, Harry poteva essere nei guai fino al collo. Senza attendere
l’arrivo di JamesRemus e Teddy, si diressero
verso la fonte di quell’odore.Spalancarono la porta con un calcio e Harry s’inarcò sul pavimento per guardarli. Dopo aver
compiuto il suo dovere era crollato a terra vicino al suo disgustoso operato e
il corpo senza vita dell’ex-Riddle e non era più
riuscito a trovare la forza di alzarsi, ridacchiò e i
tre malandrini lasciarono cadere le bacchette con un unico movimento.
-Harry?-
-Che diavolo hai combinato!?-
-Che
sta bruciando?-
L’Auror agitò una mano davanti al viso come per dire “Lasciate perdere.”- Sappiate solo che
dopo quello che ho fatto sarà impossibile riportarlo
in vita .-tese le mani al padre che sorrise sollevato
mentre si piegava per afferrarlo e metterlo in piedi. Si fece passare un
braccio di Harry attorno alle spalle e con uno
strattone lo tirò su,non voleva sapere
che cosa aveva fatto gli bastava solo che fosse vivo e vegeto.
-Che
ne facciamo di lui?- chiese Sirius.
-Cibo per
gatti?-
-Povere
bestie.-
Remus
piegò la testa su una spalla – Io un’idea ce l’avrei.-
-Qualcosa di
pessimo e malvagio, ricordatelo.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-E’ morto?-
-Già.-
Un urlo
esplose in GrimmauldPlace,era
finita, stavolta era finita sul serio. Abbracci, grida
di gioia, finché la voce di Regulus Black non si levò
lugubre smorzando gli animi e riportando tutti alla realtà – E di Bella che ne
facciamo?- Narcissa si staccò da Lily, Andromeda lasciò andare Emmie e Sirius sollevò le spalle pratico –
Beh fratellino, la portiamo ad Azkaban,no?-
Andrea gli
appoggiò entrambe le mani sulle spalle e lo fece
voltare verso la porta della cantina –Marito, li senti questi colpi?- gli
chiese tranquilla – E’ il tuo inesistente problema che sta prendendo a testate
il muro.-
-Non l’avete
tramortita?-
-Non le fanno
effetto.-
-Che vaccate stai dicendo!?-
Afferrò la
bacchetta, spalancò la porta della cantina con una pedata e scese i primi tre
gradini. Tutti tesero le orecchie in attesa e Andrea,
fiduciosa delle sue parole , mise mano all’orologio – 5…4…3…2… 1- sollevò le
test a e Sirius apparve in corridoio in una nuvola di
fumo bianco –MERDA
NON LE FANNO EFFETTO!-
-E
io che ti ho detto?-
-Porca e
adesso?-
Narcissa
si avvicinò al cugino –Io avrei un’idea… - disse
timidamente voltando il capo prima verso la scala che dava nel buio,
poi verso Meda e Regulus che deglutirono assieme.
Quella pazza voleva provare a intavolare una
discussione con quel diavolo scappato dall’inferno, ne erano praticamente certi
– Però ho bisogno del vostro aiuto.-
-No grazie, preferisco vivere.-
-Io vorrei
conoscere il mio bis-nipotino.-
-VOLETE
FARMI PARLARE ALMENO!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
Harry
sollevò lo sguardo dalla tazza di cioccolata che Draco
gli aveva allungato e volse la testa verso il fondo della stanza -Siamo sicuri
che quei quattro agnellini non si faranno mangiare dal lupo cattivo?- si portò
la tazza alla bocca, ma fu fermato dall’eco di un tonfo, balzò in piedi, ma Draco lo fermò strattonandogli la maglia – Sta giù Harry… Stanno benissimo.-
-Sì, però…-
-Bevi
e fa silenzio… Sei bianco come un cadavere.-
Harry
tornò seduto e Draco con due dita gli fece segno di
bere e non preoccuparsi, lo assecondò con uno sbuffo, sentiva il sedere
tremare, ma che diavolo stavano combinando? Erano
tutti disarmati, e Bella era legata, non è che la
stavano picchiando? Conoscendo Sirius era probabile,
ma gli altri… Si massaggiò la fronte , no, basta, lui
per quel giorno aveva fatto abbastanza.
-BASTA!-
-Bella smettila!-
-Sei impazzita cazzo!?-
Sirius
lasciò cadere le spalle, sinceramente non riusciva a capire lo sconcerto che
permeava la voce degli altri, Bella che prendeva a testate un muro, sputando
improperi e maledizioni, che c’era di strano, era il suo solito comportamento
da pazza.
-Smettila.-
-Io devo
andare da lui!-
-BELLA , VOLDEMORT STA
BRUCIANDO ALL’INFERNO!-
Lo guardò, non stava mentendo… Lui era morto, rimase immobile
per un momento poi una risalta selvaggia la fece inarcare come un serpente – Lo
riporterò indietro. –
-Provaci!-
-Io posso
farlo.-
-Teoricamente
sì, ma praticamente, come puoi far vivere qualcuno a
cui hanno bruciato il cuore?- rise divertito e un’espressione terrificante calò
sul viso della maggiore delle figlie di Cygnus Black –Arrenditi
cugina, è finita… Per sempre.-
Bella scivolò
a terra con un lungo rantolio soffocato, svuotata da ogni energia combattiva
tremò violentemente e uno sbocco di bile le bagnò le labbra – Bells . – chiamò Cissy-Bells.- piegò entrambe le
ginocchia a terra e le prese il viso fra le mani –Ho intenzione
di chiedere clemenza per te.-
-COSA?- esclamarono
in coro Sirius e Regulus.
-Voglio che
torniamo a essere una famiglia, non è tardi, possiamo
ricominciare.-
I due
fratelli si lanciarono un’occhiata. Cissy era troppo
buona.
-Ti
prego.-
Per un
momento Meda e Narcissa ebbero la sensazione che
qualcosa fosse cambiato in Bella, sentirono la
speranza nascere quando, la donna balzò in piedi, con una spallata buttò per terra
la sorella e sfruttando l’effetto sorpresa superò Reg
e Meda e si lanciò fuori la cantina. Nella luce del salone si guardò attorno,
un sorriso selvaggio le animò il viso quando vide uscire Andrea dalla cucina.
-OH. MIO. DIO.-
-PUTTANA!-
Andrea lasciò
cadere la brioche che teneva fra le mani e cercò di mettere mano alla
bacchetta, ma Bella fu più lesta di lei, le si avventò
addosso e la morse al collo. La donna sentì il sangue scorrere e un urlo le si formò in gola –AIUTO!-
-Evertestatim!-
Bella si
sentì proiettare in aria –Piton.- disse riconoscendo
il mago che l’aveva colpita, poi una folata verde l’attraversò da parte a
parte, non ebbe il tempo di realizzare che stava
morendo, vide solo Narcissa abbassare la bacchetta
con le lacrime agli occhi.
-Volevo
provare a salvarla… - mormorò .
Sirius
la superò di corsa e si gettò sulla moglie a terra col collo sanguinante,
premette una mano sulla ferita e evocò un’incantesimo cicatrizzante – Dove la morsa?- chiese Piton , si abbassò sulla donna che tremava per il dolore e
per lo shock e si portò una mano alla fronte – Dieci centimetri più su e l’avrebbe
uccisa.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-IO.LO.AMMAZZO.-
Jolie sollevò la
testa dal cuscino e lanciò un’occhiata al peso che l’aveva svegliata di malo
modo e che le aveva intorpidito le gambe e il sedere –James?- sussurrò mortalmente calma a quegli occhioni azzurri che la fissavano adoranti – CHE. DIAVOLO. STAI. FACENDO?-
-Non fare domande di cui
conosci già le risposte.-
Si alzò a carponi facendo le fusa.
-Che vuoi?-
-Indovina…-
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!-
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-No Coccolo, ripeti, che hai fatto?-
Ted si rigirò nel letto e James emise un urlo frustrato, afferrò la coperta in
cui l’amico era avvolto e iniziò con lui un violento tiro alla fune, finché il
licantropo non rovinò giù da letto e lui finì a sedere sul comodino – Hai
rifiutato Victoire!!!- ripeté scioccato –In nome di Merlino perché hai fatto
una simile sciocchezza?!- appallottolò il plaid e lo scaraventò a terra -Sei
innamorato di quella ragazzina da quando…- tacque un momento e un’espressione
malvagia gli calò sul viso–Quand’è che
ti è passata cotta per Jolie?-
Ted avvampò sotto il cuscino che si era
tirato sulla testa ,aveva confessato la tremenda cottaper Jolie una sera che era troppo sbronzo
per capire che diavolo stava dicendo E SOPRATTUTTO A CHI LO STAVA DICENDO
e ovviamenteJames non perdeva
occasione per tornarci su e sfotterlo. Si girò e gli lanciò addosso il
guanciale – Smettila di rivangare il passato!-
-Scusa Coccolo se sono rimasto scioccato…-
tirò su le mani e scosse il capo. Ancora faticava a credere che Ted aveva
rinunciato a Jolie per amor suo, soprattutto perché, cazzo sarebbero stati
davvero una bella coppia! Con uno scossone cacciò via quel pensiero e tornò
al vero problama –E non farmi perdere il filo…- esclamò rilanciando indietro il
cuscino che l’aveva beccato in faccia –Perché hai detto di no a Victoire?-
-Perché?-
-Sì Coccolo, perché?-
-Ma non è lampante?-
-NO! NON LO E’PER NIENTE!-
Ted si spettinò con entrambe le mani,
frustrato da quel discorso, era stanco rimuginare sullo stesso problema, ora
voleva essere lasciato in pace a cuocere nel suo brodo – Guardami.- disse
abbassando le braccia – Guardami James, sto sempre peggio.-
-Eh?-
-Inizio ad avere i capelli bianchi, un
accenno di gobba e ho più o meno la stessa andatura a papera di Malocchio.-
stirò la schiena e James si massaggiò il mento con due dita, effettivamente Ted
stava di merda, era sempre stanco, sempre pallido, si era assuefatto alla
Pozione Antilupo, ormai non gli faceva più effetto.
-Sono i sintomi della licantropia cocc…- si
bloccò e un sospiro gli piegò le spalle –Voi Lupin ragionate con lo stampo
maledizione.- sbuffò coprendosi il viso con le mani- Fate quasi impressione.-
-Non voglio commettere lo stesso sbaglio di
mio padre.-
-Che sbaglio?-
-Tutto questo deve morire con me.-
James rimase in silenzio per un lungo, lunghissimo momento e
Ted pensò quasi di averlo convinto. Rilassò le spalle e lo guardò avvicinarsi
al letto, chinarsi su di lui e… Afferrarlo per il pigiama ?–CHE…?-
esclamò un secondo prima di volare per terra – JAMES CHE CAZZO FAI?- urlò
indolenzito dalla botta che aveva preso alla schiena –Ehi!-
-SEI UN COMPLETO IDIOTA TED!- si
passò una mano fra i capelli e prese fiato – Tutto questo deve morire con
te?Ma che cazzo di discorso da eroe da
tragedia stai facendo? Tu non hai nulla di sbagliato! Nulla!!!-
-Non ho nulla di sbagliato?-
-Assolutamente niente.-
- Ne sei certo…?- Ted sorrise e un
brivido risvegliò a sorpresa i sensi canini di James . Pericolo! Stava dicendo l’animale che c’era
in lui e il ragazzo si scoprì improvvisamente intimorito da quegli occhi color
miele che lo scrutavano dal basso.
Ricambiò il suo sguardo ed emise un verso sorpreso gli si strozzò in golaquando Ted si alzò con un balzo che aveva
poco di umano e lo afferrò per il bavaro della giacca “Che diavolo!?” ebbe il
tempo di chiedersi. Si ritrovò di pancia sul materasso , con Ted seduto sopra
che lo teneva fermo per i polsi
-Ted che cazzo fai?-
-Sai che mi sta dicendo il Lupo in
questo momento?-
-EH?-
-Mi sta dicendo… gli schiacciò la
testa contro il le lenzuola… Uccidilo.-
Come in un incubo James sentì i
denti di Ted sfiorargli il collo…Voleva morderlo? Spalancò gli occhi e
una goccia di sudore gelido gli scivolò lungo la guancia. Una volta Piton gli
aveva detto che prima o poi tutti i Licantropi provano l’istinto di cibarsi
della fonte dell’odore che li placa, deglutì aria e cercò di girarsi nonostante
la mano che gli teneva giù la testa.
-Teddy…-
Sentì la presa che gli costringeva le braccia in altro
cedere gradatamente , cercò di
liberarsi , ma Ted lo rigirò con uno strattone e dominandolo dall’alto gli
rivolse uno sguardo che voleva dire “Ecco cosa c’è di sbagliato in me…
Convivo con l’istinto di fare fuori il mio migliore amico.”
7-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.7
-Non ti ha morso.-
-Per un momento ho pensato…-
Rabbrividì e Jolie tese le braccia verso di lui. Era la prima volta che James
si scontrava con la bestia che c’era dentro Ted, quella volta,nel bosco , tanti anni prima, aveva visto il suo amico
dentro il lupo, ora invece, aveva visto il contrario.Si accocolò contro il petto di Lie, che lo strinse dolcemente,
accarezzandogli i capelli, non riusciva a staccare la mano dal punto in cui
aveva sentito i denti di Ted, era sotto shock, e non se ne rendeva conto.
-Jaime.-
-Dimmi?-
-Scommetto che se n’è già pentito,
non stara a ragionarci troppo.-
Il ragazzo girò la testa e affondò
contro il maglione della ragazza –Io non penso…-
Fine capitolo.
Un grazie enorme ai:
133 lettori che hanno messo questa mia storia fra i preferiti.
38 che l’hanno messa fra le seguite.
E soprattutto a.
Lyrapotter: L’attore
è quel gran topino di Jensen Ackles il Dean di Supernatural.
JamesRemus aveva parlato per un ora,quasi senza prendere fiato aveva raccontato
quello che era successo, come si era sentito e soprattutto la paura che non
voleva abbandonarlo, Remus lo aveva ascoltato in
silenzio, annuendo ogni tanto e sospirando con lo sguardo rivolto al soffitto“La vita è come un cerchio…”sembravano dire le sue spalle calate, il ragazzo gli
lanciò un’occhiata - No Jaime…- disse interpretando
la sua espressione con una scrollata del capo –Non sono sorpreso…Purtroppo questo momento arriva puntale
nella vita di ogni Lupo Mannaro.- appoggiò i gomiti sul tavolo e si
sistemò sulla seggiola- Non c’è scampo.-
James
si premette le dita sugli occhi mentre Moony cercava
le parole da usare per spiegare la situazione al ragazzo, inspirò profondamente
e prese coraggio – Vedi… La
psiche del Licantropo e divisa in due… Da una parte c’è l’uomo, dall’altra il
lupo.-James emise uno sbuffo, quello lo
sapeva già, cazzo,!Si massaggiò le tempie con una smorfia sofferta .Voleva sapere perché il suo Coccolo si era tramutato in un mostro! –Due menti distinte e
separate che si dividono un corpo solo, converrai con
me , cheun po’ di confusione a volte! I
pensieri del lupo si mischiano a quelli dell’uomo e a volte chi amiamo diventa una preda ai nostri occhi.-
James
appoggiò il mento nel palmo della mano, aveva come l’impressione che Remus stesse girando attorno a un
argomento scottante – Vedi James,
i licantropi scelgono le proprie amicizia in base all’odore. Più troviamo
gradevole l’odore proprio di una persona più ci affezioniamo
a lei, il problema è che quello che noi troviamo rassicurante il lupo lo trova appetibile.-
-Io credevo che…-
-Il tuo odore agisse sul Lupo? No…- scosse il capo con un sorriso “E’ molto
difficile per un normale essere umano capire da che parte gira il cervello di
un Licantropo...A volte nemmeno io riesco a capire come ragiono.”Tossi e si
asciugò la bocca con un fazzoletto color crema, la sua salute stava
peggiorando, James lo guardò comprensivo – E’su Ted che fa presa…- spostò
lo sguardo lo sguardo verso la finestra aperta alla sua sinistra e socchiuse
gli occhi alla luce del sole al tramonto - E’ lui che si calma
e si riappacifica quando ti ha attorno… Il tuo odore fa riaffiorare la sua
parte umana e il lupo non riesce a sopportarlo. -
-Mi odia…-
-Esattamente.-
James
si prese la testa fra le mani- E adesso che devo fare?-
- Stanotte ci sarà luna piena, è un lupo
giovane è difficile da gestire. Quello che hai sentito parlare era Lui,
era la bestia… Sta tranquillo, passato il plenilunio tornerà il solito Ted, capirà che può controllare questo impulso
e tutto sarà come prima - riunì le mani attorno alla sua
tazza di cioccolata e tirò le labbra in un’espressione indefinibile –Non sai quante volte ho avuto l’istinto di uccidere tuo
padre…- espirò turbato - Eppure non l’ho
fatto.-
-Volevi uccidere papà?-
Remus
piegò la testa su una spalla -Il mio lupo lo trova estremamente appetitoso.-
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
EppureJames non era tranquillo. Aveva percepito il male nella
voce di Ted, il desiderio di ucciderlo, di assaggiare
ancora una volta il suo sangue, si portò una mano al
collo e un brivido lo attraversò da parte a parte. Non riusciva a dimenticare,
non riusciva a passare sopra, la sua mente si era tramutata in un circuito
chiuso, alla fine, gira e rigira lo riportava a quel
momento. A quando, per la prima volta,aveva avuto
paura del suo migliore amico.
Prese
un bel respiro e fece scattare la serratura –John…Eh?-
-James!-
-Che diavolo vuoi?-
Lo
sguardo color cielo di James saettò da Charlie, seduto in mezzo al letto con l’aria di chi è appena sopravvissuto ad un agguato, a John , spiccicato
per terra con una mano piantata in faccia- Scusate la domanda.- disse
reprimendo un ghigno malefico – Che stavate facendo!?-
Charlie
avvampò mentre John si issava sul materasso e rotolava
accanto a lui –NULLA! ASSOLUTAMENTE NULLA!- mentì
con un colorito che non aveva più nulla di umano.
James
si appoggiò al battente della porta con un faccino che diceva “Non sono nato
ieri, Tappo.”scrollò le spalle e si girò verso John, che a differenza di Charlie sembrava piuttosto tranquillo, un po’ frustrato per
la brusca interruzione, ma tranquillo -Stanotte ci sarà luna piena.-
-E allora?-
-Beh, io stanotte diserto. Ditelo a Ted…-
John
aggrottò le sopracciglia, Charlie
spalancò la bocca –Cosa? Perché?
–chiesero quasi in coro. James agitò una mano davanti
al viso con un sorriso spudoratamente falso –Niente
tranquilli!- ridacchiò – E’ solo che non mi
sento tanto bene…-
-Ah…
-D’accordo…
“Non
se la sono bevuta, ma hanno capito che non devono fare domande…”
Afferrò il pomolo della porta, grato di avere attorno persone
tanto intelligenti –Ah, Charlie..-
disse girandosi verso il moretto –Hai pantaloni
slacciati.- Chiuse la porta di scatto e rimase in ascolto
-…-
-…-
-…-
-JOHN, MA QUANDO CAZZO ME LI HAI SCLACCIATI?????-
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Ted gemette
penosamente prima in bocca un pugno di coperte che morse fino a strappare
mentre la colonna vertebrale s'incurvava per assumere la postura a quattro
zampe della bestia “Non è venuto…” si disse in un rantolo“E’Lui è felice.”crollò su un fianco, sotto lo sguardo del piccolo zoo che da
sempre si radunava attorno a lui: il cane, la volpe, il puma e il cervo, si
volse verso di loro, mentre il mondo svaniva e il desiderio di uccidere si
decuplicava lasciandolo senza fiato.
Un
urlo.
Un
ululato.
E
il Lupo Mannaro Loony si specchiò nella luce della
luna…
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
James
si girava nel letto nella speranza di trovare una posizione che gli conciliasse il sonno. Sentiva di aver tradito Ted, di aver mandato a fan culo anni di amicizia per un unico momento di follia.
Schiacciò il viso nel cuscino , Merlino, che diavolo
stava facendo ancora lì? DOVEVA ANDARE, era
ancora in tempo per raccogliere i cocci della sua cazzata
e mettere una bella pezza sulla sua vigliaccheria. Stringendo e tirando i lacci
dei pantaloni guadagnò il centro della stanza, uno sbuffo di fumo grigio. Apparì nel soggiorno di casa Lupin,
come sempre la volpe “Charlie” dormiva a zampe
all’aria sul divano , rise, come diavolo faceva a
dormire in quella posizione era un vero mistero.
Seguì
il morbido ronfare di John ed entrò in una fetta di luce lunare nella cucina
della casa,John era acciambellato sul
divano, Jolieera accanto alla
finestra, diede un leggero colpo di tosse e sorrise ai suoi occhioni color castagna. Si fissarono per un momento poi il
cervo tornò donna – Che fai
qui? Credevo stessi male.-
James
incrociò le braccia – Da qualche parte ho ancora un
briciolo di palle.-
-Davvero?- Jolie
sembrava scettica.
-Non si direbbe, eh?-Si chinò leggermente
in avanti con aria sconfitta quando il ronfare soddisfatto di John lo fece
ridere – Sta russando!- esclamò girandosi verso
l’enorme felino che occupava tutto il divano –Sentilo…
Sta pure facendo le fusa o sbaglio?- si massaggiò il mento con aria
malvagia mentre Jolie ad accarezzare il testone morbidoso dell’amico –Chissà che hanno combinato quando li ho lasciati.-
-Non lo so, ma Charlie non riusciva a
sedersi.-
James
tacque un momento poi scoppiò in una sonora risata –Era ora che quei di si mettessero assieme…- si asciugò una guancia col dorso
della mano “Finalmente una bella notizia.” Aggiunse
mentalmen… Sollevò la testa di scatto e la volse
verso la porta, gli occhi color miele di Loonybrillarono nell’ombra e in un secondo si rese conto di aver
fatto la cazzata più grande della sua vita.
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
La
mattina dopo Ted giaceva bocconi sotto una pesante
tenda di panno. Se l'era tirata addosso durante le de
trasformazione ed era rimasto sotto di essa , troppo stanco e
indolenzito per tirarsi via e portarsi almeno al letto. Guardò i vestiti, le
bottiglie d'acqua, i sandwich e gli parvero lontani anni luce. Erano comparsi
dopo il sorgere del sole,grazie a un incantesimo a tempo
che suo padre aveva evocato sulla casa solo qualche giorno dopo la sua
costruzione.. La barretta di cioccolata che faceva bella mostra di sèaccanto ai
tramezzini portava la sua firma.
Scivolò
sui gomiti e stranutì per il freddo.
Era
nudo come un verne in un casa
senza riscaldamenti avviati e quella notte, a giudicare dal colore della luce
che dalle persiane doveva aver nevicato.
Arrancò
fino all'acqua, stappò la bottiglia con i denti e mandò un paio di lunghi sorsi
che lo fecero tossire, era stata una nottata ar dir poco infernale, il Lupo doveva aver dato il meglio
del suo repertorio. Guardò le tracce della lotta sparse per la casa, gli
schizzi di sangue alle pareti e le lacerazioni aperte lungo le gambe e le
braccia, si era quasi staccato a morsi il piede sinistro a giudicare da come era girato strano rispetto all'altro.
Si
tese verso il panino di sinistra quando sentì qualcosa colargli lentamente
lungo il mento, aggrottò le sopracciglia e si pulì col pollice, era sangue,
doveva aver avuto un’emottisi. Appoggio entrambi i
gomiti e si fece forza, doveva arrivare ai…No, un momento, quel sangue aveva un’odore strano, se lo strofinò sotto il naso. Assieme al
ferro emanava anche un vago sentore di ...Miele.
-OH MIO DIO.-
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Andrea
lasciò cadere la bacinella che teneva fra le mani mentre Ted
guadagnava il capezzale di james e si lasciava cadere
sul pavimento accanto a lui: -Teddy…- mormorò
sconvolta dalla striscia che macchiava le listarelle
del parquet e le condizioni in cui verteva il piede del ragazzo –Tesoro, vieni qui, devi farti vedere da un medimago.-
-Io
…Io l’ho… -
-Sirius vieni qui.-
-Zia,
io l’ho morso?-
La
donna si bloccò sulla porta, Ted la vide irrigidire
le spalle e stringere il pugno sinistro “Dio mio no, ti prego…” mormorò . Si piegò scrollare l’amico che dormiva, gli prese il viso
fra le mani chiamandolo- JAMES! JAMES PER FAVORE!JAIME APRI GLI OCCHI.-
-Uhn…Ted?-
-Sì.-
James socchiuse gli occhi e Ted
si sentì raggelare… erano color miele.
“Il marchio della bestia…”
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Jolie
aveva in testa immagini confuse,frammenti di dolore e panico a cui a stento era
riuscita a dare un ordine cronologico.James che la spingeva contro la finestra, quello schizzo di
sangue contro la parete, Loony che veniva
trascinato via da John e Joel, le urla, la corsa al St.Mungo e quelle parole dette sotto voce.
[E’stato
infettato.]
Inspirò profondamente e si chinò su James.
Gli tolse i capelli dalla fronte, con una carezza che lo fece sospirare nello
stato di spaesamento in cui si trovava. Non era più
in coma, ma non poteva dire che fosse sveglio.
Cercò di pungolarlo, di costringerlo a venire fuori dalla
nebbia in cui sembrava perso, ma a parte qualche accenno di sorriso, non riuscì
ad avere altro –James…- Strinse fra le dita una
ciocca di capelli e il ragazzo aprì gli occhi – Resisti.-
Miele…Non
c’era più il cielo nei suoi occhi.
-Sento qualcuno parlare…-
[Dovrà accettare il mostro
dentro di sé…
Dovrà abbracciare la sua fine per rinascere come Figlio della Luna.]
-Valle incontro James…-
-Incontro…-
-Ascolta quello che ha da dirti.-
Il sudore disegnava ricci
color grano con i suoi capelli, la febbre lo stava divorando vivo, soffiò sulla
sua fronte e lo guardò chiudere gli occhi con un sorriso grato. Dopo qualche
attimo di silenzio ansante lo sentìsussurrare
qualche parola a quella voce che era nata dentro di lui, il Lupo . Chissà cosa gli stava dicendo?
-Jolie?-
-Dimmi.-
Un paio di sospiri, Jolie
si chinò ancora di più su di lui per paura di non
riuscire a sentirlo – Sono un licantropo, vero?- la ragazza si costrinse a
rispondergli con un –Sì.- e lui sospirò pesantemente inarcandosi sul materasso.
Allora la voce che sentiva…Era quella
del suo Lupo.
-Jolie.-
-Sì, James.-
-Mi…vuoi…ancora?-
La ragazza rimase in silenzio per qualche
attimo, poi scosse il capo con un sorriso rassegnato “Potrà anche cambiare colore degli occhi, ma rimane sempre il solito
idiota.”timidamente
allungò il collo e con un tocco delicato unì le loro labbra. Lo sentì sospirare
e sorridere , strofinò il naso contro il suo e gli
sorrise anche se aveva ancora gli occhi chiusi–Sei la mia bestiaccia e lo sarei sempre.- gli disse sotto voce e rossa
di vergogna per quello che stava per dire – Ti amo.-
James
sollevò le palpebre…
Era la prima volta che glie lo diceva…
-Anch’io
ti amo …-
Fuori la porta ,Ted chiuse gli occhi e sorrise.
Grazie a Dio era andato tutto bene ,Jolie non si era lasciata intimorire dal futuro che l’attendeva
e non si era tirato indietro.Si passò
una mano fra i capelli e inspirò l’odore di James che
filtrava dalla porta socchiusa, gli aveva tolto la salute ,
ma non l’amore della sua vita.
“Ora
posso andare.”
Trascinando la gamba sinistra si allontanò dal muro
a cui era appoggiato , un passo, poi una folata di
fumo azzurro lo avvolse, ingollandolo e facendolo sparire nel nulla. Nello
stesso momento, James girò la testa verso la porta –James?- chiamò Jolie, notando l’attenzione
nel suo sguardo – Che c’è?-
-Che vuole fare quell’idiota?-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-Ehi, scalcia a tempo!-
Remus
spostò lo sguardo dallo spartito eEmmie
si portò le mani alla pancia. Il senso del ritmo che quel bambino dimostrava avere
la inorgogliva ogni oltre misura. Troppo scordinata
per imparare a suonare il piano “in quel
versante era orribilmente uguale a sua madre” Aveva sempre invidiato suo
padre e Ted per essere invece così portati per la
musica –Vuoi vedere che mi diventa un musicista.- cercò una mano del padre e
con un cenno della testa gli fece segno di suonare con l’altra –Sentì?-
Remus rimase in silenzio per un attimo, poi sobbalzò
quando un minuscolo piedino gli colpì il palmo –E’ vero…- disse con un sorriso
da nonno istupidito dalla gioia –Va a tempo…- Harry non aveva detto a nessuno di aver visto dei
bambini nel loro futuro, per paura di cambiarlo si era tenuto per sé l’immagine
di Sam che suonava il pianoassieme a Remus, ma
un paio di volte si era lasciato scappare qualche battutina su un giovane
musicista dai capelli arancioni –Magari riuscirà dove
il nonno ha fallito.-
-E
dove?-
Remus
sospirò sulla tastiera. Aveva dovuto rinunciare al suo futuro di pianista a
causa della povertà, aveva continuato a suonare, ma il poco tempo e i pianoforte scassati che aveva trovato sul suo cammino
avevano assottigliato il suo talento – Diventare un pianista affermato.
Emmie
annuì –Già, ormai guerrieri non servono più.-
-Teddy, che fai là nascosto?-
Ted
spostò lo sguardo dal padre alla sorella e sorrise alla madre e al vassoio di
spuntini che teneva fra le mani. Scosse la testa e sollevò le spalle con un
sorriso finto, Dora piegò la testa e lui scoppiò in una risatina forzata –Niente
mamma… Ascoltavo papà suonare.-
Tonks
parve rilassarsi –Sì, ti è sempre piaciuto ascoltarlo.-
Ted
sospirò, alcuni dei ricordi più belli della sua vita comprendevano suo padre e
un pianoforte, Dora poggiò il vassoio con il tè sul tavolino alla sua sinistra
e si avvicinò al figlio per sistemargli la giacca – Avrai anche ereditato la
bellezza e il genio di tuo padre.- gli disse mentre stirava il risvolto con le mani- Ma sei incasinato come me per quanto
riguarda il vestire.-
-Sono pure figlio tu,no?-
Tonks
sorrise e gli prese il viso fra le mani – E tu non sai quanto sono fiera di
te.- vide gli occhi di Ted diventare castani di colpo
e lo fece abbassare per abbracciarlo –Vedrai, passerà anche questa.-
Teddy
ricambiò il suo abbraccio.
No, era stanco di stringere i denti e andare avanti. Pensare Positivo non serviva a un cazzo, ormai l’aveva capito.
-Il telefono.- disse Emmie
nell’altra stanza.
Madre e figlio si
staccarono lentamente, mentre Remus solleva la
cornetta trattennero il fiato. Era sicuramente Sirius
da Grimmauld, si avvicinarono con il cuore in gola e
quando videro il capo famiglia sorridere e annuire, sentirono il cuore
alleggerirsi di un paio di chili.
-Papà?- chiamò Emmie
-JAMES SI E’SVEGLIATO!-
-UUUUUUUUAH!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-Non ti stanno male.-
-No, per niente.-
-Ti addolciscono.-
James sghignazzò,
parlare del nuovo colore dei suoi occhi mentre aveva una spalla aperta in due
era davvero una mossa strana, scosse il capo e sorrise –Sto bene.- disse rauco – Non girate attorno all’argomento, chiedete quello
che volete.-
John e Charlie si scambiarono
un’occhiata mentre Joel si massaggiava la fronte, non
sapevano che dire, avevano talmente tante cose da chiedere che non avevano idea
da dove iniziare. Faceva davvero così male? Aveva voglia di uccidere?
Sospirarono in coro e mentalmente ringraziarono l’arrivo di Remus
e famiglia -C’ha tolto le castagne dal fuoco.-
bisbigliò Charlie a Joel
che fece segno affermativo con una smorfia.
-Come ti senti ragazzo?-
-‘Namerda.-
Moony
scoppiò a ridere.
-Mi danno fastidio gli odori.-
-Sei un licantropo vicino alla luna piena e un animagus, il tuo fiuto al momento è circa 300 volte più
potente del tuo normale, vedrai, tra un paio di giorni andrà meglio.- si
sedette accanto al ragazzo che gli fece spazio con uno strano moto di rispetto .
-Mah?-
-Sono un Lupo anziano, cucciolo…Sono il Capo
branco.-
-Ooooh…- Jamesrise forte – Ho capito.-
Emmie si
chinò su di lui , annusandolo –Hai un odore simile a
quello di Ted.- gli prese il viso fra le mani e gli
schioccò un bacio sulla sommità della fronte, fra i capelli incollati di sudore
–Con una punta di miele.-
-Già Coccolo, do…-
Il rumore della porta che si apriva rimbalzando
contro la parete lo bloccò, Jolie
entrò di corsa sventolando un foglio di carta – E’ di Teddy.-
urlò in panico- Ha deciso di andarsene.-
Da che era venuto al mondo scappare
di fronte ai problemi era sempre stato la sua
specialità. Non era capace di affrontare le situazioni, non aveva abbastanza
palle per guardare in faccia i problemi che creava,
era un coniglio, lo sapeva e per il momento non aveva la minima intenzione di
fare qualcosa a riguardo. Sospirò.
Aveva passato dieci anni come un babbano, non aveva
problemi a prendere il treno per andarsene, sedette su una panchina accanto a un vecchietto piegato sul suo bastone. Era microscopico,
con un paio di simpatici baffoni e gli occhi azzurri. Gli rivolse un’occhiata
divertita e l’uomo lo salutò con un cenno del capo.
-Ehi coccolo, ho preso il tè.-
“Coccolo?”
Ted sollevò lo sguardo verso il vecchiettino che stava trotterellando verso di loro,
leggermente più massiccio del primo,con un sacchetto stretto nel pugno-
Coccolo?- ripeté il primo nonnino scrollando il capo sconfitto. Evidentemente
combatteva con quel soprannome da molti anni –Ah, vorrei sapere quand’è
chesmetterai di chiamarmi così, vecchia
cariatide…-
Il ragazzo li guardò spintonarsi a vicenda prima di scoppiare a ridere, erano
fantastici. Si vedeva lontano un miglio che si volevano
un bene dell’anima –Sai, è così che ci vedo fra cinquant’anni.-Ted spalancò gli
occhi mentre JamesRemus si
sedeva accanto a lui- Due adorabili vecchietti scassaballe.-
-Che ci fai qui?-
-Sono venuto a portarti indietro.-
-Sembri la morte in vacanza.-
James si passò una mano sulla
fronte, stava sudando freddo e doveva avere qualche linea di febbre, girò la
testa verso l’amico e gli soffiò in faccia un –Secondo te di chi è la colpa, coccolo?-Lo afferrò per un braccio e se lo tirò dietro – Scappare così, come se
non lo sapessi che ti sarei venuto a cercare.-
-James mollami!-
-Tu e le tu
contorte richieste di aiuto.-
Lo trascinò fuori la stazione
ignorando i suoi lamenti e i suoi tentativi di puntare i piedi, era troppo
stanco e stava troppo male per fare il comprensivo, lo sbatté contro un muro e
gli piantò le mani hai lati della testa –Adesso tu
vieni con me! Ok?-
Ted lo fissò a bocca aperta.
Era la prima volta che James usava quelle maniera, quei
modi da fare che una volta Sirius aveva ribattezzato
come “metodi Black. Annuì lentamente e il ragazzo, per un momento,
parve rasserenarsi. Gli appoggiò una mano sulla spalla e lo Smaterializzò con
lui.
-Te lo ricordi questo posto?-
Ted si guardò attorno, certo che
conosceva quel posto, era la Foresta Proibita alle spalle di Hogwarts. Mosse un paio di passi nell’erba alta poi si
volse verso l’amico , che era rimasto indietro e senza
preavviso si ritrovò nei suoi occhi color miele.
Dio che strano
effetto facevano su di lui.
-Perché mi hai portato qui?-
Il licantropo neonato sorrise –
E’ successo qui… indicò un punto nell’erba -…La prima volta che ho rischiato di
morire per causa tua…- Ted si tirò indietro di un
passo e James inspirò a pieni polmoni l’aria fredda
della sera ? In quei quindici anni non avevano più
parlato di quella notte, per paura di tirare fuori qualche scheletro nell’armadio
che avrebbero potuto rovinare la loro amicizia.James si piegò un
ginocchio a terra tirò su un sasso sporco di quella che sembrava ruggine – Il
mio sangue.-
-Che stai facendo?-
-Lo sterno sfondato e un
ginocchio spaccato.-
-James, che diavolo?-
-Sei mesi di convalescenza.-
-Basta maledizione!-
-Andiamo.-
Ted si sentì afferrare per un
braccio e si ritrovò nella torre nord di MalfoyManor, gettò un’occhiata verso il baratro e ricordò il
momento in cui aveva realizzato di essere appeso su quello strapiombo con solo
la mano di James a tenerlo in vita, strinse i denti,
subito dopo gli era venuto in mente il sangue dell’amico
sul suo viso .
-Mi da ancora fastidio…-
-CHE DIAVOLO STAI FACENDO? VUOI TORTURARMI?-
-Non hai capito che sto
facendo?-
-No, cazzo!-
Ted si portò le man alla
testa –Vuoi dire che sono stato in palla al piede, che in questi anni non ti ho
portato che guai!? Grazie lo sapevo da solo! Non c’era bisogno che mi facessi perdere il treno per dir…-James
gli prese il gomito e Ted si ritrovò in una specie di
radura, che era quel posto? James si staccò da lui e
lo guardò con le mani infilate in tasca
-Che cazzostai facendo!?-
-Sei morto qui. Ti ricordi Coccolo?In
questo punto, fra le mie mani.-
Ted sollevò un sopracciglio.Ricordava tutto di quel momento, il mondo che spariva ,James che piangeva e lo
implorava di non morire, di non lasciarlo. Aggrottò le sopracciglia e qualche
secondo dopo si sentì strattonare e buttare per terra .
Emise un verso indolenzito e sollevò lo sguardo verso l’amico che tremava di
nervi – Siamo nati a due ore di distanza l’uno dall’altro, abbiamo passato
assieme ogni giorno della nostra vita, mi sono fatto spaccare per te, sono
diventato un’animagus per aiutarti e adesso che fai?Adesso che sono
io ad aver bisogno di aiuto, mi lasci solo!?
…Ma che razza di persona sei?-
-James.-
Dopo tutto
quello che mi è capitato, diciamo per colpa tua, sai che ho pensato quando ti
ho visto chiudere gli occhi per sempre? No? HO PENSATO CHE SAREI CREPATO DI DOLORE! – Ted
spalancò la bocca mentre James digrignava i denti per
impedirsi di frignare come un moccioso – Ho pensato che sarei impazzito e John può assicurartelo, ci sono andato davvero vicino alla
follia!-
-James…-
-Una volta hai detto che la
nostra amicizia era squilibrata, che tu dipendevi troppo da me, che senza di me
non saresti campato tanto, mentitivi… Sono io quello
che se resta da solo impazzisce! Tu, a quanto pare te
la puoi cavare benissimo da solo.-
-No, non è vero.-
-NON E’ VERO?- urlò James–CHI E’LO STRONZO
CHE SE NE STAVA ANDANDO!?-
Si strofinò la faccia col
dorso della mano e sparì in una nuvola di fumo bianco, lo aveva insultato e
adesso poteva anche lasciarlo andare via , dove
diavolo più gli garbava. Riapparve nella cucina di Grimmauld , accanto a Emmie che gli rivolse
il più grande dei sorrisi.
-Scusa biscottino,
non l’ho riportato in…-
Emmie ridacchiò mentre James spalancava la bocca, non si accorse neanche Ted era apparso dietro di lui e lo aveva preso per un
gomito- No, adesso tocca a me parlare.- disse Lupin
prima d’inquadrare la pozza di liquido vischioso ai piedi della sorella-Oh
Merlino onnipotente.-
-Mi si sono rotte le acque.-
-…-
-...-
-Ragazzi sto
per partorire.-
-…-
-…-
-…-
-DITE QUALCOSA
CAZZO!-
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!-
Emmie si batté una mano in faccia
mentre Ted e James
terminavano il loro urlo con un rauco gorgoglio. Chi ha detto che è l’uomo il
sesso forte era un gran pirla: –Ragazzi.- disse il più
dolcemente possibile nonostante la smorfia di dolore che le aggrottava i
lineamenti – Potresti chiamare mamma? Teddy, fratellone potresti farlo tu?-
Ted annuì sconvolto.
-Jaime.-
-…-
-Tu invece potresti
rintracciare Joel? Dovrebbe essere con Nonno
Malocchio al Ministero, per favore, te ne sarei davvero molto…- si bloccò con
un piccolo verso di dolore– Grata…Davvero,
grata…-
-D’accordo.-
-Grazie.-
Appoggiò le spalle contro lo
schienale della seggiola e si massaggiò la pancia con entrambe le mani,
inspirando ed espirando profondamente per dominare le fitte di dolore che
sentiva irradiarsi dal basso ventre fino alle tempie –La giovane signora ha
ordini per Kracher?-
Emmie abbassò il capo verso lo
sgraziato elfo, che era accorso a pulire il disastro sotto la sua sedia,
sorrise e si piegò leggermente verso di lui-Per
favore- gli disse con un filo di voce –Potresti controllare che Lord Black e
mio fratello facciano quello che ho chiesto?-
L’elfo scoccò
un’occhiata verso la porta poi si esibì in una profonda riverenza
- Kracher
vive per servire il nobile casato dei Black.- gracchiò.
Aspettare
a volte è peggio che assistere. Joel camminava avanti
e indietro la porte della sala parto, svaporando
contro le stupide leggi dell’ospedale e il stupidissimo emendamento di firmato
Dolores JaneUmbridge –Dove
sta scritto che io non posso assistere alla nascita di mio figlio, solo perché
è un licantropo!- disse alla famiglia raccolta alle sue spalle –Cazzo, che stress…- si prese la testa fra le mani –Se non
mi dicono niente giuro che esplodo!-
Sentiva
Emmie gridare e il non poter essere lì a tenerle la
mano lo faceva impazzire, si sentiva scoppiare per l’impotenza, inspirò ed espiro profondamente, ecco stava per iperventilare!
-Joel!
Amore calmati.- Andrea gli andò accanto e un po’a forza lo
pilotò verso una sedia –Sarà ancora lunga.- lo spinse a sedere e Sirius lo trattenne accanto a sé appoggiandogli un braccio
attorno alle spalle –Siediti o finirai col sentirti male.-
-Mamma,
lo sai che non sono così delicato come sembro.-
Sirius
gli toccò la fronte con due dita- Stai sudando Al, e
siamo in gennaio.-
Il
ragazzo crollò contro lo schienale della seggiola, usando il braccio del padre
come cuscino, chiuse l’occhio che gli rimaneva e cercò di rilassare le
spalle“Andrà tutto bene…” si disse mentre cercava di regolarizzare
il respiro “Andrà tutto bene.”
Sirius
lo guardò per qualche momento poi sollevò lo sguardo verso Andrea e scoppiò a
ridere –Credo che questo si chiami Karma, Al.- il figlio lo guardò strano e lui
appoggiò la guancia contro la spalla sinistra – Trent’anni
fa non permettevano ai padri di assistere al parto, così, quando tu e tuo
fratello siete nati io me ne stavo qua fuori a svaporare proprio come stai
facendo tu.- Andrea ridacchiò mentre l’espressione di Joel
si faceva più attenta –Il parto di James andò più che
bene, aveva fretta di nascere, Lord Black, tu invece…-
-Io?-
-Siamo
vivi per miracolo io e te.-
Joel
si girò verso la madre che si toccava la pancia con l’espressione di chi sta
ricordando qualcosa di particolarmente traumatico –Che è successo?- chiese
mettendosi composto sulla seggiola. Sirius tacque un’attimo poi riprese a parlare – Avevi
il cordone ombelicale attorno al collo, ti tratteneva e non ti faceva scendere.
Hai rischiato di fare la fine dell’impiccato e tua madre di morire appresso a
te.-
-Cazzo.-
-Puoi
dirlo forte.- Non mi dicevano niente, sentivo mamma urlare in una maniera
atroce, sentivo che qualcosa non stava andando per il verso giusto e non potevo
fare niente , ho seriamente rischiato di morire d’infarto.-
gli spinse la fronte con un dito e gli
sorrise –Eppure dopo tanto penare eccoti qua. Il medimago
che ti ha fatto nascere mi disse che eri un lottatore nato,
per questo ti dico di stare tranquillo, se questo bimbo ha la metà del tuo
spirito combattivo, fra un paio d’ore ce l’avrai fra le mani.-
-Per
forza.- tuonò Malocchio dalla sua sedia, gonfio di orgoglio
per il bisnipotino in arrivo–Avrà anche la tua
faccia, ma spiritualmente parlando è un Moody in
tutto e per tutto e noi Moody non ci arrendiamo mai…
- tossì convinto delle sue parole e Sirius inarcò un
sopracciglio –Prendi sua madre è nata di sette mesi, con lo sterno e il bacino
fratturato eppure guarda che spettacolo che è diventata…-
Joel
sorrise, gli avevano sempre detto che più un Black ,
caratterialmente parlando era un Moody e doveva
ammetterlo, quella era la prima volta che vedeva il lato positivo di quella
scomoda somiglian… Si girò versò JamesRemus che si era portato di fronte a lui sbuffando –E
io invece, con la mia venuta al mondo naturale e poco traumatizzante mi sono
rivelato una merdaccia fin dall’inizio, vero nonno?-
Andrea e Sirius scoppiarono a ridere mentre il loro primo
nato gonfiava le guance indispettito e Malocchio spalancava la bocca - La tua opinione nei miei riguardi mi
commuove Malocchio.-
-No
dai, James…-
-Che
bello, somiglio a te fisicamente, ma che me ne faccio
se caratterialmente parlando sono una cacca come ‘sto qui.- indicò il padre che
si alzò con un “EHI!”. Evitò il suo
scappellotto tirando indietro la testa e si sedette accanto al fratello – Sono talmente felice che quasi quasi, dopo aver visto mio nipote mi suicido.-
Joel
imitò la sua postura e si spinse leggermente verso di lui per parlargli nell’orecchio-
Hai parlato con Teddy?- gli chiese sottovoce, lo guardò annuire e con
un cenno delle mani gli fece un interessato “E poi ???”JamesRemus tirò su le spalle e si girò a guardarlo –Non lo
so fratellì.- gli rispose -Lo conosci Ted , è testardo come un mulo, non so se sono riuscito a
fargli cambiare idea.-
Joel
si tirò leggermente indietro sulla sedia, era la prima volta che James sentiva chiamare Ted per
nome, di solito si rivolgeva a lui come “Coccolo”-“Teddy”-“Teddy Coccolo”-“Teddy Bear”-Ti
ha deluso, vero ?- gli chiese.-
-Mol…
Guarda un po’ là!-
Un
piccolissimo medimago si stava facendo avanti con un
enorme sorriso dipinto sul viso, Joel balzò in piedi
e questo piegò la testa pelata in avanti – I miei complimenti.- cinguettò con
uno strano accento nasale- E’ un bel maschietto–.-
Joel
si girò verso il fratello –E’UN MASCHIO!!!- urlò abbracciandolo. James se
lo sobbarcò addosso mentre la porta
della sala parto si apriva una seconda volta e una
grassa infermiera si avvicinava con un fagottino azzurro stretto al seno. Si
guardò per un momento attorno, poi sorrise guardando Joel
–Lei è il fortunato papà, suppongo.- disse –Ecco, questo signorino sembra
ansioso di conoscerla.-
Joel
tremò paurosamente mentre allungava le mani verso il figlio, se lo appoggiò
nell’incavo del braccio e con la mano libera allontanò i lembi della copertina
che lo avvolgeva per guardarlo in viso. Un paio di occhioni color miele risposero al suo sguardo commosso e
rise stupidamente felice quando vide un ciuffetto color verde mela spuntare
dalle coltri.
-Ciao
Sam.-
Alle
sue spalle Sirius e Remus
balzarono in piedi all’urlo –SIAMO DIVENTATI
NONNI!!!- Si abbracciarono mentre Andrea e Ninfadora facevano altrettanto – Ehi, guardate che
meraviglia.- esclamò Regulus che era andato a spiare
il pronipotino da dietro le spalle del padre.
-Assomiglia
aEmmie.- disse Alastor
-E’
bellissimo.- commentò Ted con un sorriso.
-Grazie
ragazzi.- rispose Joel fuori di sé dalla contentezza,
sollevò lo sguardo verso il medimago e inclinò la
testa su una spalla– Non mi guardi così.- disse interpretando l’ombra che era
calata sul viso del medimago- Lo so che èmalato di licantropia, ma non me ne frega
niente.-
L’uomo
sobbalzò, era la prima volta che qualcuno gli rispondeva a quel modo. Di
solito, i cuccioli di licantropo venivano abbandonati
alla nascita- Oh, beh… - balbettò confuso -Se la mette su questo piano ,se
vuole, può vedere sua moglie.-
-Grazie.-
Joel lo superò tranquillo e l’uomo si volse per
seguirlo con lo sguardo –Ma quel ragazzo sa a cosa va in contro?- si chiese a
voce alta. JamesRemus gli
appoggiò una mano sulla spalla e lo costrinse a guardarlo –Ci guardi bene,
secondo lei?-
L’uomo
lo studiò per un lungo momento, poi
esclamò uno sbalordito –Oh, ma lei è…-
-Già…
Proprio come il nonno e l’altro zio del bambino.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.
-Come
ti senti?-
-Mi
fa male la…-
-Emmie!-
-Sei
stato tu a voler sapere come stavo, papà!-
-Si,
ma non volevo i particolari! -
Emmie
rise forte mentre Remus si allontanava dal suo letto,
detestava quando faceva la sboccata, era più forte di lui, si lasciò cadere
contro i cuscini e lanciò un’occhiata alla culla accanto a lei –Allora che ve
ne pare?-
-E’
fantastico.-
-Meraviglioso.-
-Ha
la tua faccia.-
La
ragazza sollevò un sopracciglio- Davvero? A me sembra sputato Joel.- spostò lo sguardo verso la porta e tese le braccia
verso l’appena arrivato Charlie –Dove diavolo eri?- gli chiese imbronciata mentre ricambiava la sua stretta .
Non vederlo entrare insieme agli altri
l’aveva intristita.
-A
lavoro.-
-Al
night!- spernacchiò. Non riusciva a tollerare l’idea
che un tipo intelligente come Charlie non riuscisse a trovare un lavoro più rispettabile per via dei
suoi precedenti penali, era un’ingiustizia bella e buona.
-Io
con quello mi mantengo.- si sporse sulla culla e rise – Ciao campione.- lo tirò
su per guardarlo meglio e Sam si allargò in uno
spettacolare sorrisone , passando dal verde mele all’arancione
“Piacere di conoscerti!” - Uao, gli sono simpatico a quanto pare.-
-Ah
Tappo non montarti la testa, i bambini appena nati non ci vedono bene.-
Charlie
si girò verso John, seduto sul bordo del letto –Ti girano?-
-Chi
è Edward?-
-Edward?-
-Ha
telefonato ieri sera.-
Charlie
tacque un momento mentre Sam si cacciava un pugnetto in bocca –Il fornitore.- gli rispose perplesso.
Era troppo insonnolito per capire che John era un
filino geloso –Perché?-
-Mi
è sembrato un po’ troppo deluso di sentire me.-
-Davvero?-
-Già.-
-Oh…-
fece spallucce –Strano.-
Frank,
che era rimasto accanto alla porta, sogghignò e si avvicinò ai due –Posso fare
una domanda?- chiese mentre toglieva il bambino dalle mani di Charlie e lo porgeva a Jolie”conosceva fin troppo bene le reazioni del
ragazzo e non voleva mettere a repentaglio la vita della creatura” che lo prese
stranita- Ma voi due ce l’avete fatta a mettervi
assieme?-
John
spalancò la bocca mentre Charlie lasciava cadere le
braccia.
-Prego?-
chiesero in coro.
-Sì,
ce l’avete fatta?-
John
si grattò una guancia e si girò verso Charlie che
tremava di vergogna-Charlie?- cantilenò, il ragazzo
avvampò, li stano guardando tutti, non si era mai reso conto di essere
circondato da una mandria di impiccioni!
-Sì,
stiamo assieme.-
Fine capitolo.
Davvero vi è piaciuto lo scorso capitolo? *Sviene* Sono davvero felice!!!!
“Chi ha detto che fare shopping con la propria madre è rilassante, non
aveva una madre come la mia…” Jolie Potter sospirò pesa
“Chi ha detto
che fare shopping con la propria madre è rilassante,
non aveva una madre come la mia…”JoliePotter
sospirò pesantemente, detestava andare in giro per negozi , lo trovava una
tremenda perdita di tempo, inutile e stancante. Sospirò ,
sapeva di avere qualcosa di strano, di essere in qualche modo fatta alla
rovescia, ma con tutta la buona volontà proprio non riusciva ad emozionarsi
davanti a un paio di scarpe o smaniare per una borsa “Sarò io fatta male? O il mondo?” lasciò cadere le spalle , non se la sentiva di cercare una risposta.
Si sedette su un gradino e
sorrise al piccolino che la guardava dalla carrozzino,
Sammy e il suo mese di puccettosa
allegria erano l’unica nota di colore di quella giornata, battè
le mani con una smorfia e il bambino rise forte cambiando colore di capelli.
-Amore mio bello, beato tu che
ti diverti.- gli disse.
Lei stava vivendo il suo inferno personale, con sua madre, Ninfadora,
Andromeda, Cissy, Alice eEmmie nelle veste dei suoi diavoli
custodi, sbuffò ancora una volta, l’avevano fatta uscire con la scusa di
cercare un abito da sposa che la soddisfasse“Dato che quello di Lily le pareva una
grossa meringa affogata nella panna” , ma alla fine la giornata di era
risolta in una vanesia ricerca dell’abito…PER
LE DAMIGELLE E LA MADRE DELLA SPOSA !!!
-Lie ti piace questo?- le chiese
Meda indicando uno sfolgorante vestito rosa confetto che si ergeva fra i tralci
di fiori e sacchetti di confetti buttati qua e là senza il minimo senso estetico,
deglutì a vuoto e pregò di venire inghiottita dalla
strada – E’ bello, eh?-
-E’ rosa.-
-E allora?- le chiese Ninfadora con la sua capigliatura color gomma da masticare –E’
bello,no?- Unì le mani con un sospiro estasiato e la
povera Jolie si sentì sul punto di piangere come una
bambina. Si guardò attorno in cerca di una via di fuga e alla fine mormorò un
disperato -Scusate, ma Andrea dov’è?-
-Aveva da fare.-
-Maledetta è fuggita!- Lasciò
cadere le spalle e tornò a quel trionfo di tulle e crine, lo fissò e sentì un
conato salirle dall’apparato digerente, come diavolo facevano
a trovare quello schifo, carino? Era… Un obbrobrio, era la morte dell’eleganza,
passò un dito nello scollo della maglia e scosse la testa –No.-
-MALEDIZIONE
JOLIE!-
sbottò Lily.
-Scusa, mamma! Che posso farci
se mi fa schifo!-
-E’ il quarto vestito che rifiuti!!!- No, decisamente non erano fatte per andare d’accordo. Jolie era la conferma vivente al detto che le bambine assomigliano al papà. Sollevò le mani sopra la testa e sbuffò
come un treno a vapore – Andiamo, c’è un altro negozio più avan…-
si bloccò e chiuse gli occhi –E’ scappata, vero?-
-E’un’ottima
podista!-
Jolie riapparve nel salotto di Grimmauld, accanto al divano dove JamesRemus sonnecchiava con un libro sulla faccia, inspirò
a pieni polmoni e si lasciò cadere su di lui- Ciao.- disse in riposta al suo
versetto insonnolito– Stavi per rimanere vedovo prima del tempo, lo sai?-
James rise un –Per me puoi anche
sposarmi in jeans, basta che lo fai, poi il resto
conta veramente poco secondo me.- e la ragazza gli si strinse più addosso. Da
che era diventato licantropo la sua temperatura corporatura corporea
si era alzata , e il suo odore si era fatto molto più dolce, per attirare le
prede diceva lui, ma lei lo trovava così rassicurante.
-Ehi.- disse un vocione.
Jolie sollevò la testa del petto di
James –Dimmi Malocchio.-
disse, l’uomo le fece segno di seguirlo e lei si alzò dopo aver lanciato uno
sguardo a James, che si era riaddormentato. Si stava
avvicinando la luna piena e le pozioni che ingollava per calmare il dolore
della vicina trasformazione gli davano sonnolenza “Andrebbe molto meglio se Teddy fosse qui.”si
disse mentre si portava accanto a Malocchio. L’Auror
le poggiò una mano su una spalla e la smaterializzò con lui. Riapparirono in una stanza disordinata, una specie di ingombro bazar dell’usato, Jolie
sollevò un piede , oh Merlino era stata una sua impressione o apparendo aveva
pestato qualcosa di tremendamente vivo!
-Vieni qui
mocciosa.-
Alastor si chinò su una vecchia cassa
che aprì con un colpo di bacchetta, Jolie cercò di
sporgersi da sopra le sue spalle per guardare cosa stesse
facendo, quando il vecchio mago si volse verso di lei tenendo fra le mani il
più bel vestito da sposa che la ragazza avesse mai visto. Jolie
emise un gridolino eccitato mentre lo prendeva dalle
mani di Malocchio e se lo appoggiava addosso –Oh Merlino.- esclamò –E’
stupendo.-
-Ti piace?-
La ragazza si portò di fronte
uno specchio e squittì eccitata, era il vestito che aveva cercato in quel mese,
semplice, ma non sciatto, di un bel bianco allegro e non tendente al latte
andato a male –Provalo.- le disse Malocchio alle
spalle. Jolie non se lo fece ripetere due volte, con
un colpo di bacchetta sostituì i suoi abiti con l’abito e a quella vista non
poté impedirsi di fare una piroetta –E’ bellissimo Malocchio, ma di chi è?-
-Della mia povera moglie.-
-Davvero?-
-L’ha fatto lei
sai? A
mano.-
Jolie emise un fischio colpito
mentre Malocchio cavava dalla cassapanca una deliziosa corincina
di fiori bianchi “sicuramente mantenuti
in vita dalla maglia” da cui partiva un sottile velo che arrivava a terra , si portò accanto a Jolie e glie
lo appoggiò su capo, la ragazza si allargò in un enorme sorriso –Magari ne
trovassi uno così.- disse al vecchio che la guardava
Lisciarsi davanti allo
specchio- Sarebbe un sogno.-
-Puoi avere questo se vuoi.-
-Cosa?-
-Mi sarebbe piaciuto vederci
Andrea, ma lei non sapeva che aveva conservato quest’abito,
così.- si abbassò a sistemare lo strascicò –Mi accontenterò di vederci la
moglie di mio nipote.- sorrise allo sguardo sbalordito di Jolie
–Sempre che tu voglia indossarlo.-
Dopo un paio di secondi di silenzio la ragazza buttò un urlo di gratitudine e gli
lanciò le braccia attorno al collo –Certo! Grazie!- Malocchio le accarezzò la
testa mentre Jolie gli poggiava un bacio a schiocco
sulla guancia –C’è una condizione però.- le disse a sorpresa. La ragazza si
staccò da lui e lo guardò interrogativa.
-Vorrei che anche tu, come Emmie, mi chiamassi nonno.-
Jolie scoppiò a ridere- Certo
nonno.-
Si cambiò in fretta e tornò a Grimmauld, con l’abito infilato in una busta che lasciò
cadere a terra alla vista di James. Come aveva fatto qualche minuto prima gli salì sopra, ma stavolta stando attenta
a non fargli male- Jaime.- gli disse dopo un sonoro
bacio sul collo.
-‘More adorato?-
-Ho trovato l’abito!-
James socchiuse un’occhio- Hai trovato l’abito?- ripeté stordito –E
dove?-
-Me l’ha regalato tuo nonno!-
-Mio nonno!? Ed è corredato
con un set di bombe a mano da nascondere sotto la sottana?-
-No, è la cosa più carina che
abbia mai visto!- La ragazza batté le mani eccitata e
lui decise che era meglio non fare domande e godersi
quel momento di buon’umore, allargò le braccia e Jolie gli si accoccolò addosso. Aveva bisogno di contatto
umano e di essere consolato e per fortuna Lie
sembrava aver capito che non erano i suoi soliti capricci a farlo muovere a
quel modo.
-JOLIE DOREA POTTER!!!-
Jolie sollevò la testa mentre Lily
avanzava verso di lei con la potenza di un treno a vapore, poggiò le mani sugli
occhi di James e con un sorriso angelico le disse di
aprire la busta accanto al camino –Che meraviglia!- esclamò la donna in coro
con le amiche di shopping –Dove l’hai trovato?-
-Me l’ha regalato nonno
Malocchio.-
-E’ fantastico.- cinguettò Meda.
-E’un vero amore.- annuirono in
coro Cissy e Alice.
-Era di mia madre.- esclamò la voce dell’appena entrata
in casa, Andrea. La donna si avvicinò al vestito fra le mani di Lily e quasi
tremando lo prese per guardarlo –Non credevo che mio
padre l’avesse conservato.- si girò verso Jolie –
Indosserai questo?-
-Se non ti dispiace.-
-Perché dovrebbe?-
lo annusò –Dovresti lavarlo però, puzza di polvere.-
-KRACHER E’LIETO
DI SERVIRE.-
gracchiò una vocina.
-Ecco Kracher.-
disse Andrea voltandosi verso l’elfo che, quando era in casa, la seguiva come
un’ombra - Mi raccomando non lo rovinare.-
-Kracher vive per servire il nobile
casato dei Black.- prese il vestito e sparì con uno schiocco simile a un colpo di fucile. Andrea appoggiò le mani ai fianchi e
rise –Ci credereste che all’inizio non mi sopportava?
Poi è arrivato James, e boom, l’ho steso.-
-E boom, sei diventata la
madre del padrone di casa.- la corresse James .
-Dici che è per questo?-
-Direi.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Che sarebbe ‘sta storia?-
Edward Carter, fornitore di bibite
del Loony Night, sorrise mentre Charlie
si chiudeva la porta del magazzino alle spalle e gli donava un’occhiata
disgustata –Te l’ho detto… - gli disse soave mentre
gli donava un’occhiata generale per bloccarsi sul suo viso, studiando ammirato
ogni particolare. Il pericoloso mangiamorte che l’aveva
affascinato dal primo secondo, scoprire che anche a lui piacevano gli uomini era stato un meraviglioso regalo–Oh, fai come ti dico o
torni in carcere.-
Charlie lo guardò per un lungo
momento poi sorrise tranquillo- E sia.- disse
sollevando una spalla – Fai del tuo peggio, voglio vedere che t’inventi per
farmi tornare ad Azkaban.- afferrò il pomolo della
porta congratulandosi con se stesso per non essere esploso e non aver mandato a
gambe all’aria il magazzino e quello stronzo
depravato.
[O mi dai un bacio oti faccio tornare in galera…]
“Voglio vedere
come fai! Sono stato completamente scagionato dall’accusa di essere un mangiamorte!”sogghignò quando una mano lo
bloccò all’altezza del polso –Cosa?- esclamò mentre Edward
lo faceva girare di scatto e lo schiacciava fra lui e la parete, stringendogli
anche l’altro braccio –EHI! CHE
CAZZO FAI!?- urlò fuori di sé dalla rabbia. Edward non aveva mostrato di avere strane tendenze, che
diavolo gli prendeva così all’improvviso - NON FARMI
INCAZZARE ED! SONO BUONO E CARO, MA QUANDO M’INCAZZO DIVENTO UNA
BES…-
Spalancò gli occhi e un conato
gli salì dalla bocca dello stomaco “DIO CHE SCHIFO!” pensò in risposta a quella
lingua che sentiva quasi in gola, cercò di liberare le braccia, ma quel
bastardo era decisamente troppo forte per lui “NON RESPIRO!” si disse un secondo prima che Ed si staccasse da lui
con un sorriso sfavillante. Si portò una mano alla bocca ,
schifato , quella glie l’avrebbe fatta pagare cara e amara, stare con un uomo
non faceva di lui uno specie di …
-Che diavolo sta succedendo qui…-
Charlie si sentì agghiacciare mentre Edward si voltava verso John, bloccata sulla soglia del
magazzino –Ciao John.- lo salutò Edward, Charlie non riusciva a guardarlo. Un paio di bottiglie saltarono in aria, chiaro segno che l’Auror
stava morendo di rabbia.
-Ciao Edward.-
-Bacia davvero bene, non credevo.- Il mago sparì in una nuvola di fumo e Charlie scivolò a sedere per terra, ma era successo
davvero. Portò lo sguardo verso John e lo trovò che
tremava per i nervi, paonazzo come non l’aveva mai visto –Non è come pensi.-
disse al ragazzo che lo fissava dalla porta –Aspetta.-
-A quanto vedo solo con me fai
il timido.-
-No, aspetta.-
-Che idiota che sono.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Ciao John.-
Jolie non fece a tempo a salutare l’amico
che si ritrovò a venire trascinata da lui per il
cappuccio della maglietta. Guardò Emmie, anche lei
nella sua stessa situazione e sollevò un sopracciglio –E’
normale secondo te?- le chiese. La neo mamma fece
spallucce mentre porgeva Sam a James
che se lo appoggiò addosso –Anche te girano per la luna piena,eh?- gli chiese,
notando come fosse eccezionalmente caldo e sudato.
-Ho bisogno di parlare con
qualcuno.- disse John mentre superava Alice che gli rivolse un’occhiata
perplessa – Qualcuno che non faccia battute e che mi stia a
sentire.-
-Io le faccio
battute.- disseJolie.
-E io ti faccio fare la fine del
polipo.-
-Ovvero?-
-TI AMMAZZO CON
UN MORSO IN TESTA!-
Le portò in camera sotto lo
sguardo sbalordito dei presenti, ci furono un paio di minuti di silenzio e poi
la porta della stanza saltò praticamente per aria, Emmie uscì di corsa trattenuta da Jolie,
che poveretta cercava di puntare i piedi e di non farsi portare via da quell’uragano dai cappelli di uno stranissimo rosso acceso.
-CALMATI!-
-IO LO AMMAZZO.-
-EMMIE!!!-
-VIENI CON ME?-
Jolie guardò verso il divano dove James si era riappisolato assieme
al bambino –No, io devo andare da un’altra parte.- le disse lasciandola andare .Emmie guardò verso James e per un momento parve calmarsi –Vuoi parlare con Teddy?-
Guardate sul
mio profilo. Una mia amica ha fatto i banner con i
personaggi di Came back e sono davvero belli!^_________^
CAPITOLO 89
La vita è fatta a scale c’è chi scende e chi preferisce rimbalzare
su di esse sotto lo sguardo
divertito di una decina di passanti.“Maledetti geni Tonks!”imprecò TedLupin mentre alzava la testa
dal selciato e portava una mano alla nuca che aveva battuto più volte.Era inciampato nei lacci delle scarpe e con
un cartone animato vivente era finito a faccia avanti sul primo gradino e si
era fatto a rotoloni tutti
gli altri. Scosse la testa e si tirò in ginocchio, se il buongiorno si vede dal
mattino,bestia che giornata lo
aspettava. Si alzò. La luna piena era vicino e il Lupo dentro di lui stava
fremendo per essere liberato, Ted diede uno strattone
alla giacca e tirò fuori i capelli dal colletto. Ad ogni plenilunio si
allungavano terribilmente, Ormai c’era una lotta aperta fra lui e il rasoio…Cavò
dalla tasca un elastico e li ordinò in un codino, sotto lo sguardo interessato
di un paio di ragazzine, che ridacchiarono
forzatamente nella speranza di attirare la sua attenzione“Galline.”
-Così sì che assomigli a tuo padre.-Ted sollevò un
sopracciglio e James si allargò in un sorriso. Trovarlo
non era stato semplice, era sparito dalla circolazione senza dare nessuna
traccia e aveva dovuto dare fondo a tutte le sue energie per riuscire a
beccarlo -Che diavolo ci fai
a Rochester?-
-Lavoro.-
-Lavori?-
-Insegno musica ai ragazzini della parrocchia.-
James scoppiò a ridere e Teddy arrossì sotto i ciuffi biondi sfuggiti al controllo
del codino. Era un lavoro di merda, lo sapeva pure
lui, ma gli dava quel che gli bastava per vivere e per lui al momento era più
che sufficiente. Si portò una mano alla nuca e la massaggiò imbarazzato:-Sempre meglio che chiedere l’elemosina
per strada.-
-Ted un lavoro ce l’hai e anche ben pagato.- Teddy emise un breve
respiro e James lasciò cadere la testa all’indietro
con uno sbuffo. Aveva l’impressione di scontrarsi con una porta che non voleva
saperne di aprirsi. Aveva dimenticato le chiavi e non sapeva come fare entrare
ancora –Che succede?- gli chiese –Ted…Parlami…-
-Non abbiamo nulla da dirci.-
-Che è successo ,
coccolo?-
-NON MI CHIAMARE
COCCOLO!-
-Perché?-
Non meritava più di essere chiamato con quel vezzeggiativo, non
dopo quello che aveva fatto.
Era passato un mese e poteva ancora sentire il sangue di James
in bocca.Quello che era successo non
poteva dimenticarlo e neanche lui poteva, ne
era certo… Anche se si sforzava di fare l’amicone come sempre
qualcosa era cambiato.
-Lo sai.-
-Cosa?-
-JAMES CAZZO NON FARE LO GNORRI!-
James assorbì il suo scatto di nervi e
piegò il busto in avanti verso il suo viso –Finalmente mi hai guardato negli occhi.-
sorrise
in quel modo irritantemente adorabile che era solo suo e Ted
sentì l’impulso irrefrenabile di spaccargli la faccia con un pugno. Come
diavolo si fa ad essere così idioti???
Come diavolo faceva a non capire???
-Ti è piaciuto?-
-Cosa?-
-Il mio sangue. Ti è piaciuto,vero?-
Ted si accucciò sui calcagni con la faccia fra le mani e James si grattò la testa
. Lui ancora non sentiva certe pulsioni. Non sapeva che cosa poteva essere
passato nella testa del suo amico e quale era stata la molla che l’aveva spinto
a sciogliere le briglie di Loony e ad aggredirlo.
Scese da muretto su cui si era seduto e senza dire niente, appoggiò
il mento sulla sua spalla.
-Che diavolo fai?-
-Non ce la posso fare da solo.-
-James.-
-Ti prego.-
Lo abbracciò per impedirgli di allontanarsi da lui e affondò il
viso contro il suo collo. Cazzo, stava per piangere
un'altra volta, ma stavolta glie l’avrebbe fatta pagare cara per quello sfoggio
di debolezza. – Stai…- balbettò Ted spostandosi un po’ per dare un’occhiata alla testa bionda
dell’amico – Stai…- arrossì fino alla radice dei capelli -Stai piangendo sul serio?-
-Se mi sfotti ti
picchio.-
Si strofinò gli occhi col dorso della mano e Ted
gli appoggiò una pacca in mezzo alla schiena , imbarazzato a morte per quelle lacrime che sentiva
bagnargli la pelle. Era la prima volta che James si
lasciava andare a quel modo, doveva essere disperato . Lo sentì
tossire fra i singhiozzi, aveva proprio un pianto da ragazzino. Se lo staccò di dosso e lo trovò
con il moccio al naso e gli occhi ridotti a due pomodori maturi.
-Sei orrendo quando piangi.-
-Sto piangendo per colpa tua, bestia.-
-Sì, lo so… Scusami.- sogghignò e gli si avvicinò
di nuovo, ma non per abbracciarlo o per farsi abbracciare. Senza il minimo
preavviso gli schioccò un bacio sulle labbra e sorrise alsuo sguardo sbalordito –Hai smesso.- gli disse a un soffio dal naso.
-…-
“Questa proprio non me l’aspettavo.”
“Finalmente ce l’ho fatta a scioccarlo!”
-Andiamo… Torniamo a casa.-
James si riprese con un sobbalzo e Ted rise dalla sua espressione da stoccafisso perplesso. Si
alzò in piedi e si grattò la testa, i capelli di nuovo di un bel blu allegro –COCCOLO !!!- urlò il licantropo
neonato fra lo scioccato e il divertito –Che cos’è questa promiscuità sessuale!?-
Scoppiò
a ridere e fece l’atto di rincorrerlo.Sparirono assieme e riapparvero nella cucina di Grimmauld–Teddy!!- urlò Emmie , affidò Sam a John si
buttò ad abbracciare il fratello –Ce l’hai fatta a tornare a casa pecorella
smarrita!-
-Ehi, qualcuno mi levi ‘sto
coso dalle mani prima che mi cada
per terra!!!-
-Quel coso è il tuo figlioccio animale!- Emmie si riprese il bambino e lo porse allo
zio che non lo vedeva dal giorno che era nato. Sam
aprì gli occhi e fissò Ted per un lungo momento, poi…Si
allargò in uno spettacolare sorriso sdentato e cambiò colore di capelli. Da
nero a blu come Ted.
-Guarda che tipo…-
Curnutonecap' sta via
mo' t' ne vai, nunchiagnerep'st'ammore
aquello nun
ce penzà,
-EMMIE!- urlò John girandosi verso la cugina –Non farmi rendere orfano tuo
figlio!!-
La ragazza
gli sorrise adorabile abbandonò la stanza prima di finire col
farle del male fisico, fu fermato da Neville che gli fece segno di seguirlo –Voglio regalare una scopa a Eric , ma
io non ci capisco. Vieni con me.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Le ragazze del Loony
Night avevano solo una regola, farsi sempre fatti del gran capo. Per questa
ragione Charlie non fece una piega quando le vide
correre verso il bancone, a blocco, come un gregge di graziose pecorelle, tornò
al boccale che stava lucidando e alito su
un alone prima di passarci sopra la pezza. -Che succede?- chiese senza guardarle.
-CAPO… CHE UOMO!!!
- Lisa, soggetto, verbo e complemento, altrimenti non capisco. - poggiò il boccale e
prese un bicchiere da vino, lo rigirò nel panno , mentre le sue pecorelle si spintonavano una con l’altra
per avere il diritto di esclusiva sullo scoop che era volato loro fra le mani.
-John ha steso Edward!!!-
Charlie perse la presa del
bicchiere, poggiò le mani al bancone e si sporse verso le ragazze che
squittirono eccitate– CHE AVETE DETTO?- chiese spostando
lo sguardo da un viso all’altro per poi fermarsi a Caty, la più attendibile
nello scodellare pettegolezzi –Che ha fatto?-
No,quello scemo
non poteva essere andato ad attaccar briga con Edward.
Non che la cosa non gli facesse piacere, anzi, ma era un Auror
e aveva una reputazione da difendere. Già che stesse assieme a un uomo con il nome macchiato dal sospetto di
essere un Mago Oscuro era un male per la sua carriera, figuriamoci fare il
matto con uno dei rampolli della potente famiglia Rice.
-Eravamo a DiagonAlley,
per mangiarci un gelato da Fortebraccio quando
abbiamo visto John assieme ad un bell’uomo. Molto alto, sulla quarantina, con la barba e gli occhi azzurri.
– la barman si picchiettò il
labbro inferiore con un dito,Charlie annuì –Suo fratello.- le dissementre con una mano le faceva segno di non
perdersi in chiacchiere e di continuare il suo racconto.
-Erano fermi davanti il negozio di manici di scope e discutevano
su una scopa da comprare, quando Edward è uscito
proprio da quel negozio. John all’inizio ha fatto finta di non vederlo, ma Ed gli si è avvicinato e gli ha
detto qualcosa nell’orecchio.-
-E lì si è slegata
la bestia!- chiocciarono in coro le altre donnine.
-L’ha preso per la giacca e l’ha
sbattuto contro la vetrina del negozio, poi l’ha trascinato in un vicolo e lì
sono volate botte da orbi.-sospirarono in coro, Lirin,
una delle cameriere del locale, si avvicinò a Charlie
che aveva cambiato colore – John è sempre bellissimo, ma ti devo dire, in quel momento…
ERA DA STUPRO!!!!
-LIRIN!-
-Scusa boss.- cinguettò la brunetta –Ma se io fossi in te, non starei cinque secondi senza dirgli
quanto lo ami.- Charlie incupì l’espressione,
quelle stupidelle molto probabilmente avevano colpito
il centro del problema…Era passato quasi un anno da quando si erano messi
assieme e non gli aveva mai detto…
-MERDA CHE IDIOTA CHE SONO!!!!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Io mica ho capito che diavolo è successo.-
John mugugnò sotto il sacchetto del ghiaccio che si era schiacciato
in faccio e Neville girò la
testa verso la moglie –Quel tipo gli ha detto qualcosa e poi…- sollevò le mani a
mimare un’esplosione atomica e Hannah sollevò le
sopracciglia verso il cognato – La seconda cosa che ricordo è quel tizio che
raccoglie i denti dal marciapiede.-
-Che è successopuffolo?-chiese la donna.
Il ragazzo stava per rispondergli quando la porta alle spalle del
fratello e dalla cagnotta si aprì rimbalzando contro la parete, spostò la testa
per guardare e spalancò la bocca sorpreso
alla vista di Charlie, rosso in faccia –Tappo?- chiese un secondo
prima di venire preso per la giacca e trascinato via dalla seggiola – EHI! CHARLIE!-
-Vieni con me IDIOTA!
-Che diavolo ti
prende?-
-SEI UNO SCEMO!!!-
-GUARDA CHE QUELLO INCAZZATO DOVREI ESSERE IO!-
Lo seguì fino al salone di casa Paciock
quando…
-GERONIMOOOOOOOOOOOOO!
-MENENIO AGRIPPA!!!!-
-MENENIO AGRIPPA?-
-CHE CAZZO C’ENTRA!?-
-NON LO SO!-
-CHE COME DIAVOLO FUNZIONA LA TUA TESTA???-
Si volsero nello stesso momento, giusto in tempo per godersi la
traumatica “e al quanto familiare”entrata in scena di cinque ragazzini, che
ruzzolando dalle scale, piombarono fino ai loro piedi- Dio che
sensazione di deja vu.- mormorò John mentre
i poveretti succitati alzavano le teste dal pavimento.
-Chi diavolo siete voi?- chiese.
Il più piccolo della compagnia balzò in piedi e si portò davanti a
John –STO
CERCANDO TED LUPIN!-
No,non
state avendo un allucinazione! No, non fate quelle facce! NON SVENITE! *si
ritrova sola in mezzo ai corpi svenuti dei lettori sopravvissutiala fiction*
-.- lo sapevo che non avrebbero retto
alla sorpresa.
Capitolo novanta.
Dedicato a tutti
coloro che, nonostante il tempo trascorso
ricordano ancora con affetto questa storia.
in particolar modo a brando.
La vita di Ted Remus
Lupin era sempre stata tutto fuorché normale, ma per la miseria, quello! Quello
era davero troppo. in silenzio, osservava quel
ragazzino coi capelli blu urlargli addosso, e dopo un momento, allargò gli
occhi e lo indicò con un cenno della mano destra a Charlie e John che lo
fissavano dall’altro lato della stanza. Non aveva fatto in tempo ad uscire dal
camino che quella piccola furia alta quanto un giocattolo gli si era avventata
addosso e nonostante gli amici lo tenessero due per braccio, gli si era
avvicinato fumando di rabbia. - E questo?- chiese, prima di venire addentato
dal piccolo piragna -EHI!-Si ritirò, ficcandosi il dito ferito in bocca,
intanto che uno dei ragazzini, si portava alle spalle al demonio in blu, si
chinava e letteralmente lo prendeva in braccio passandogli le braccia attorno
al torace.
-Mollami Sammy! MOLLAMI!- -William datti una calmata!-
Lo depositò ad un paio di metri di distanza da Ted che si ciucciava ancora la
ferita perplesso, poi tornò al licantropo. - Ehm…- ridacchiò intanto che i
capelli gli assumevano una bizzarra colorazione color melanzana - Scusatelo,
quando è vicino alla luna piena il Barattolo tende a sclerare.-
appoggiò una mano sul capo turchese del piccoletto e questo minacciò di
azzannarlo . -Billper cortesia! - esclamò ritirandosi - Che qua dobbiamo lavorare di fino.-
Si avvicinò a Ted e con le mani appoggiate sui fianchi lo studiò dal basso. Doveva
avere una decina d’anni, era il più alto della compagnia, ma non sembrava
essere tanto più grandicello del resto della nidiata - Io sono Samuel.- -Piacere.- disse Ted che sentendosi spingere, si ricordò
che James Remus era ancora dentro il camino. Si fece
di lato, e il Malandrino uscì spolverandosi i capelli biondo scuro come quelli
della madre. Lanciò uno sguardo ai piccoli, presenti, soprattutto alla
piccoletta coi capelli rossi che lo salutò con una manina e poi aggrottò la
fronte verso John e Charlie.
-Ma perché continuano a guardare noi?- fece il
Cacciatore al compagno.
Charlie si chiuse nelle spalle - Saremo belli.-
Ted rispose alla presentazione di Samuel con un mezzo sorriso - Piacere…- disse
e il piccolo fece di no, guardandolo - Cosa?- Samuel, indicò verso la cucina
dove l’ultimo arrivato di GrimmauldPlace stava frignando e attraverso la cornice della porta
si poteva vedere Emmie passeggiare attorno al tavolo con
il piccolo fra le braccia, cercando di calmarlo - Io sono Sam.-
disse .
-Sam?-
-Samuel Ed Black.- I capelli del bambino si
scurirono ecrebbero fino a coprirgli le
orecchie. Ted sentì James deglutire accanto a lui, se non avesse avuto gli
occhi color miele, sarebbe stato identico a Joel da piccolo. - Vostro nipote.-
-CHE COSA?!-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Ted si era appoggiato alla mensola del camino dietro di lui, intanto che
osservava Sam sorridergli placidamente. Era pure simile al padre in una maniera
portentosa, ma quel faccino alla “Guarda come sono carino!... Ti prendo e mi ti
metto in saccoccia come voglio” era decisamente marca Lupin. Spostò gli occhi
verso James che fissava pure il nipote con gli occhi sgranati e poi andò verso
l’appena arrivata Emmie con ilfiglioletto, neonato, fra le braccia. - Si
può sapere che diavolo avete da …Teddy finalmente sei
tornato!- esclamò questa, prima di avvedersi dei cinque bambini che presenti -
E questi da dove spuntano?- chiese guardandosi attorno - Wow…- Aveva appena
individuato la rossina che aveva salutato James all’uscita
dal camino - Assomiglia, sembra, cazzarola è uguale a
Jolie.- con gli occhi azzurri però - Che succede?-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Sam!?-
esclamò Emmie al piccoletto che la fissava con un
sorriso. Emmie spostò gli occhi verso ilpiccolino stretto a lei che finalmente si era
addormentato, poi tornò a guardare il ragazzino. Un sorrisone le sollevò gli
angoli delle labbra - Cavolo, che fortuna, assomiglia a Joel!-come se lei fosse una cozza pelosa attaccata
ad uno scoglio. Si piegò per portarsi allo stesso piano del piccolo e un paio
di ciuffetti rosa spuntarono fra i suoi boccoli color miele - Sei davvero bello
sai?-
Sam si toccò la testa in imbarazzo - Grazie.- ridacchiò, intanto che poco più
in là, William veniva trattenuto/consolato da una ragazzina bionda, che lo
teneva per un braccio. -Io rischio di non nascere…- soffiò il piccolo metaformagus
- E si mettono a fare conversazione.- Sollevò la manica sinistra del maglione
che indossava e vide il suo braccino diventare per un momento trasparente. - Tutto
per quello scemo di mio padre che se non si fa problemi da solo non è contento.-
La biondina sorrise - Fa parte della famiglia Lupin farsi problemi per nulla.-
William si volse a guardarla con un sopracciglio inarcato. - Come tua nonna
spesso dice.- il piccolo sorrise socchiudendo gli occhi azzurri - Dai vedrai
che andrà tutto bene.-
-Lo spero davvero Leah.-
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
-Si può sapere come mai siete venuti qui?- chiese
Charlie intanto che osservava la Giratempo al collo
di William - I viaggi nel tempo non sono cosa che il Ministero permette a cuor
leggero.- Prese una seggiola, la girò e si sedette incrociando le braccia sullo
schienale. John si appoggiò al muro dietro di lui, intanto che i piccoli
facevano segno a Sam di spiegare la situazione.
-E’ successo tutto quando voi avete compiuto il vostro
viaggio nel tempo.- disse il ragazzino indicando James e Teddy
- Avete cambiato il corso della storia intervenendo a quel modo, e ora il
nostro Will…- ovvero il piccolo nevrastenico che aveva quasi mutilato Ted -
Rischia di non venire più al mondo.-
FINE CAPITOLO.
Ho ripreso a scrivere anche questa
storia. Andrò un pochino a rilento (Non fate quelle facce, non ci metterò di
nuovo due anni per postare ancora!) perché sono tanti i fili che in questa
storia ho tracciato e che devo riprendere. Spero che mi seguirete, manca
pochissimo alla fine di tuttocon un bel
matrimonio in grande stile..