Sometimes it lasts in love

di Zaccaria
(/viewuser.php?uid=284905)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The underground is dangerous ***
Capitolo 2: *** Sunglasses ***
Capitolo 3: *** Alone ***
Capitolo 4: *** Niall, I need you. Now ***
Capitolo 5: *** Jealousy ***
Capitolo 6: *** That smile ***
Capitolo 7: *** Good luck Zayn! ***
Capitolo 8: *** Let’s go and kiss her ***
Capitolo 9: *** You don't understand... ***
Capitolo 10: *** I had a sister ***
Capitolo 11: *** Trust me. ***
Capitolo 12: *** Thanks. Thanks of all. ***
Capitolo 13: *** Is that a mother? ***



Capitolo 1
*** The underground is dangerous ***


*qui ci andrebbe un banner se solo sapessi come si carica e ne avessi uno decente*


 

The underground is dangerous

 
 
Il sole splendeva nel cielo di New York e già la metropoli cominciava a fremere e a pullulare di persone. I taxi si muovevano velocemente per le strade. Era tutto così frenetico. New York era frenetica. Anche i cani sembravano aver fretta di fare i loro bisogni. C’erano donne correre con i loro figli per mano, terrorizzate dal fatto che potessero fare ritardo; uomini distinti che camminavano senza guardare ciò che li circondava con la loro valigetta in pelle piena di documenti. Anche il grande orologio sembrava andare più veloce rispetto al resto del mondo. Tutto fremeva. Tutto tranne lui. Tutto tranne quel ragazzo moro. Zayn sembrava essere fuori dal mondo in quel contesto. Forse per il fatto che non era newyorkese, ma un semplice ragazzo inglese trasferitosi nella Grande Mela per sfizio, forse per altro, ma lui era calmo. Tranquillo. Per lui veniva sempre in tempo fare tutto. A lui non interessava il tempo che passava. Lui faceva quello che doveva fare, con calma. Era una cosa normale dopotutto, ma nel contesto era qualcosa di sorprendente. Era impossibile incrinare il suo equilibrio che aveva con la vita.

-Ciao Jack, come va?- disse entrando nel suo fast food abituale con il suo immancabile sorriso.
-Ehy Zayn, bene, grazie. Il solito?- rispose l’anziano signore proprietario del locale.
Il ragazzo annui mentre nel frattempo salutava tutti i presenti, li conosceva tutti. Era strano pensare una cosa del genere a New York, ma c’era anche da dire che quel locale era ormai in rovina ed era frequentato solamente dai clienti storici, quelli che avevano passato la loro vita a mangiare là dentro.
Aspettò pochi minuti per avere il solito sacchetto unto contenente i panini per il pranzo; come al solito doveva pensare anche per il suo amico Louis. Sì, perché lui non era capace di portarsi il pranzo di sua spontanea volontà. Ma a Zayn non importava, a lui faceva piacere essere utile a qualcuno.
Salutò nuovamente tutti e si avviò verso la metro. Era incredibile come nonostante la sua calma e tranquillità riuscisse sempre ad arrivare in tempo per la metropolitana.
Come al suo solito si buttò su uno dei pochi sedili presenti e iniziò ad osservare la gente che lo circondavano.
Lui amava osservare, in silenzio.
C’era il solito barbone Drake, che, a dir la verità, Zayn non aveva mai capito cosa ci andasse a fare al Times Square ogni benedetto giorno. Poi c’erano, come sempre, qualche ragazzo poco raccomandabile, qualche ragazzina sormontata da zaini e borse varie che andava a scuola, gente normale tutto sommato. Ma quel giorno la sua attenzione fu catturata da due figure femminili davanti a lui. Erano una ragazza più o meno della sua stessa età e una bambina, avrà avuto 6 anni scarsi. La ragazza era di un biondo platino, con qualche colpo nero. Non avrebbe saputo dire se fosse mora o bionda naturale, lui non s’intendeva di queste cose. Era truccata abbastanza pesantemente e dalla maglia leggermente scollata venivano fuori diversi tatuaggi. Zayn non giudicava facilmente le persone ma quella ragazza… gli sembrava proprio una grande stronza, ma proprio di quelle con la S maiuscola. Ma d’altronde, lui non era nessuno per giudicare.
Invece la bambina sembrava sveglia. Era una bella bambina, con due occhioni verdi e una cascata di riccioli castani che le ricadevano sulla schiena.
Zayn chiuse gli occhi, era leggermente stanco quella mattina.

-Cher, lo sai che non va bene usare la metropolitana? E’ lurida e sporca, e poi, non sai quante cose brutte accadono qui. Attentati, omicidi, rapine…- una voce squillante gli fece riaprire gli occhi di colpo e, dopo essersi guardato intorno, si rese conto che era stata la bambina dai capelli ricci a parlare.
-Senti, vedi di stare zitta e attappare quel cesso che ti ritrovi al posto della bocca. Non avremmo fatto in tempo ad andare a piedi, saresti arrivata tardi a scuola. E non credo che le tue regali gambette siano capaci di reggere lo sforzo di camminare da casa tua alla scuola. Perciò non cagare il cazzo e stai zitta.- rispose la bionda scazzata. Aveva una voce cristallina ma, con quelle parole non aveva fatto che convincere Zayn della sua impressione.
-Infatti io ho detto solo che è pericoloso. Sai, i terroristi lasciano spesso bombe qui sotto per…-
-Senti Lucy. Non ho minimamente voglia di stare a sentire le tue cazzate. Non ti sopporto più, e sono passati solo 5 minuti. Io dico che sei una pazza. Io a 6 anni non sapevo nemmeno allacciarmi le scarpe e tu scassi i coglioni con tutte queste cose sui terroristi. Magari lasciassero una bomba del cazzo, almeno finisce questo mondo di merda.- la interruppe secca la bionda.
A Zayn scappò una risatina, ma la bionda lo fulminò con lo sguardo. Come non detto. Proprio una stronza.
-Ma Harry mi dice sempre che…- continuò la bambina.
-Di pure ad Harry che ha rotto il cazzo. Avete tutti rotto il cazzo, tu e la tua famiglia. Perché non vi rinchiudete tutti e non buttate la chiave? Io non lo so guarda, se una a 6 anni deve parlare di terroristi. Ma vai a giocare con le Barbie invece di scassare i coglioni a me.- sbottò la bionda ormai con la pazienza fin sopra i capelli.
Zayn doveva ammetterlo: erano uno spasso quelle due messe insieme, gli avevano rallegrato la giornata. Era troppo divertente.
-E basta dire parolacce! Lo dico a mia madre così ti licenzia!- urlò la bimba piagnucolante.
-Guarda. Giuro che se lo fai sul serio ti faccio costruire una statua, almeno mi tolgo questa croce di sopportarti ogni fottuto giorno. E comunque, non credo che tua madre trovi una pazza come me disposta a portarti in giro. Mi fai solo un piacere se mi fai licenziare.-
-E allora starò zitta. Così sarai costretta a sopportarmi. E comunque sei una scaricatrice di porto, mi rovini la reputazione.- continuò sempre la bambina che, da quello che aveva capito Zayn, si chiamava Lucy.
Tutti i presenti scoppiarono a ridere, segno che quell’allegra discussione non aveva colpito solo Zayn.
-Ah ah ah ah ah. Io ti rovino la reputazione? Ora le ho sentite tutte. Forse sarà il contrario eh, che dici cascix? Forse sei tu che rovini la mia di reputazione con queste uscite del cazzo che fai. E ora piantala, mi hai rotto il cazzo.-
-Perché mi hai chiamato cascix?- chiese perplessa Lucy.
-Perché sei un soldo di cacio. E basta. Mi sono rotta di perdere tempo con te porca puttana. Quanto cazzo manca?-
-Ha parlato il gigante.-
-Oh, porca troia. Senti, a me non me ne frega una minchia di quello che pensi su di me, ok? Hai 6 anni e di certo la mia vita non cambierà se tu mi odi. Ora. Per piacere. Taci.- concluse la bionda buttandosi su un sedile.
A questa discussione seguì un silenzio di tomba, evidentemente perché nessuno si azzardava a parlare. Quella bionda faceva paura a tutti.
Zayn avrebbe voluto scoppiare a ridere ma si trattenne, fino a che non arrivò la sua fermata e, una volta fuori, non poté fare a meno di sbottare in una delle sue risate. Non si era mai divertito tanto come quella volta.

Si avviò verso il suo ‘ufficio’. Non era proprio il suo ufficio, era semplicemente il suo posto di lavoro. Faceva da segretario in una redazione di un grande giornale. Non che amasse così tanto farlo, ma non aveva trovato niente di meglio.
-Buongiorno ragazzi!- esclamò entrando nella sua stanza, cioè, la condivideva con altri due ragazzi. Sempre segretari. Louis e Liam. Più che un ufficio sembrava una discarica ambulante. Ma tanto il capo non sarebbe mai andato a controllare quella stanza, era già tanto se non li aveva ancora licenziati. Diciamo che non erano proprio indispensabili per il lavoro. Parliamoci chiaro: cazzeggiavano dalla mattina alla sera.
-Giorno Zayn!- lo salutò Liam.
-Ehy ehy ehy che cosa vedo! Il tuo sorriso è più ampio di 1 centimetro e mezzo rispetto al solito… che è successo? Ah, grazie per il pranzo.- urlò Louis rubando il sacchetto dalle mani di Zayn.
Quel ragazzo era una forza della natura. A dir la verità, appena Zayn l’aveva conosciuto lo odiava perché con il suo estremo senso dell’umorismo e le sue cretinate rovinava la tranquillità di Zayn ma ormai aveva fatto l’abitudine ed era diventato uno dei suoi migliori amici. Poi era arrivato Liam, e quando avevano scoperto che erano gli unici inglesi che lavoravano in quel giornale avevano deciso di farsi mettere nello stesso ufficio. Per la serie: ‘Abbracciamoci fratelli.’
-E’ successo che ho appena assistito a una discussione epica tra una bambina di 6 anni leggermente insopportabile e la sua, credo baby-sitter… dovevate sentirle. La bambina che diceva ‘Mi rovini la reputazione…’ e l’altra ‘Io a 6 anni non sapevo neanche allacciarmi le scarpe e tu parli di terrorismo. Sparati’… cose del genere. Ho riso dalla metro fin qua.- rispose Zayn divertito.
-Ma sul serio? Si devono voler bene allora…- continuò Liam ridendo.
-Veramente la baby-sitter era proprio una stronza, cioè, per fortuna non la conosco, altrimenti penso che l’avrei mandata a fanculo dopo 5 minuti.-
-Non esagerare Malik.-
-Descrivicela.- disse convinto Louis.
-Bionda platino, parecchio truccata, voce cristallina, tatuata, una di quelle trasgressive insomma. E stronza.- rispose Zayn ancora sorridendo.
-Almeno è gnocca?- sbottò curioso Louis.
-Il solito imbecille. Comunque sì, molto gnocca.- rispose Zayn ridendo.
-Io ci proverei allora…- continuò Liam.
-Liam, ti ci metti anche tu? Ti ho detto che è una stronza. Non potrei mai stare con una del genere. E’ utile solo per ravvivarmi il viaggio in metro la mattina, sempre che ci sia anche domani.-
-Mmm… però pensaci.- disse Louis convinto.
-Ma ve la smettete? Forza, facciamo qualcosa, altrimenti è la volta buona che ci licenzia quello…- continuò Zayn.
-Ook capo. Ma almeno sai come si chiama?- chiese Louis insistente.
-Ma chi?-
-La baby-sitter gnocca e stronza, Malik, sveglia!-
-Ah… mi pare Cher, ma non ne sono sicuro…- concluse Zayn per poi mettersi a ‘lavorare’. 


ALLORA. 
Questa è la mia prima FF qui su EFP, ne ho scritte altre 3 su Facebook ma ok, non vi interessa. Se sapessi creare un banner decente (perché farlo lo so fare solo che il risultato è demenziale) e se sapessi inserirlo vi direi di fare riferimento ad esso per il volto dei personaggi. Ma siccome il banner non c'è ve lo faccio vedere qui sotto (sempre se ne sono capace). http://images2.fanpop.com/image/photos/11900000/anna-sui-collection-taylor-momsen-11962726-1880-2560.jpg Lei, per chi non lo sapesse, è Taylor Momsen, e boh, ci vedo lei come volto per Cher. Perdonatemi ma sono alle prime armi e non so fare niente. Volevo chiedervi se ci fosse qualche anima buona disponibile a farmi un bel banner che mi spieghi anche come inserirlo. 
Comunque. Spero che vi piaccia come storia, so anche che è solo il primo capitolo e non è che si capisca un gran che. Mi farebbe molto piacere se lasciaste una recensioncina, anche piccola piccola, mi fareste un grande regalo. Poi, che altro dire, accetto consigli di ogni tipo. A 3 recensioni aggiorno. Cià belle <3 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Sunglasses ***


Sunglasses

 

Zayn quella mattina si alzò in fretta e furia. Stranamente era in ritardo.
E per lui questa era una cosa veramente strana.
Si preparò e come da 2 anni a quella parte uscì per andare a lavoro. Passò da Jack a comprare i soliti due pranzi per lui e per Louis e si fiondò in metro.
Sperava fortemente che anche quella mattina ci fossero le due pazze del giorno precedente, e non era solo per puro divertimento. Quasi che gli faceva piacere sapere che fine avrebbero fatto quelle due. Ma non sapeva spiegarsi il perché di tutto quell’interesse.
Purtroppo però, entrò in metro e non trovò nessuna bionda stronza e nessuna bambina insopportabile. Bene, avrebbe dormito in quei pochi minuti allora.
Poi però, sentì una voce. La stessa voce che l’aveva fatto sobbalzare il giorno precedente.
-CHEEEEER!- più che una voce quello era l’urlo di una scimmia impazzita. La bambina riccia dagli occhi color smeraldo era in piedi tra le porte della metropolitana, con una gamba dentro ed una gamba fuori, per evitare che si chiudessero.
-DATTI UNA MOSSA, NON VOGLIO ARRIVARE TARDI A SCUOLA!- continuò poi ad urlare.
Ma che diamine era quella bambina? Di sicuro da piccola aveva ingoiato una sirena, altrimenti non si spiegava. E Zayn iniziava a capire un po’ la bionda. Quella nanetta era veramente insopportabile.
Le porte stavano quasi per chiudersi e il moro aveva ormai perso la speranza quando vide la bionda che con molta calma entrò in metro all’ultimo secondo. Già gli veniva da ridere. Aveva fatto sicuramente apposta ad essere così lenta.
-Lucy, PER FAVORE, abbi pietà. Non continuare a urlare e tantomeno non iniziare a divagare come fai tu. Non sono nemmeno le otto, ho un sonno che se non ci fossi stata tu tra i coglioni sarei ancora beatamente nel mondo dei sogni. Siamo in metropolitana e ci stanno guardando tutti come se fossimo delle aliene. Perciò evita.- iniziò la bionda sistemandosi gli occhiali da sole.
Zayn la guardò stralunato, chiedendosi cosa ci facesse con degli occhiali da sole in metro poi, capendo che era troppo strana quella ragazza per tirarne fuori una spiegazione plausibile si stravaccò meglio per assistere alla scenetta che sicuramente stava per avere inizio.
-Perché porti gli occhiali da sole se siamo in metro?- sbottò la bambina perplessa. Quella mattina aveva delle treccine. Era carina.
-Che pazienza. Porto gli occhiali da sole perché ieri sera sono andata ad una festa, mi sono ubriacata e ho scopato allegramente con un ragazzo. E dato la sbronza ho due occhiaie più grosse delle mie palle quando sono con te. E non credo che tutti abbiano voglia di ammirarle insieme a te.-
-Oh… ma non ci credo che hai fatto quelle cose.-
-Fai come ti pare.- ribatté la bionda sbadigliando.
-C’era anche Harry a questa festa?-continuò imperterrita Lucy.
-Chi?- urlò la ragazza visibilmente addormentata.
-Harry, mio fratello.-
-E che ne so io! Forse. Di certo non mi sono preoccupata di controllare se in mezzo a tutta quella gente ci fosse quel riccio cretino. E poi, non credo che si abbassi così tanto ad andare a quei tipi di festa. Non sia mai che scenda tra la plebe.- rispose la bionda.
-Perché che tipo di festa era? Che si faceva?-
La ragazza rise poi rispose:
 -Cascix, rischio di bloccarti la crescita se ti dico cosa si faceva a quella festa. Non perché mi importi qualcosa sa, però vorrei evitare di pulire il pavimento dal tuo vomito.-
-Ma io non mi impressiono mica. Dai dimmelo.-
-No. Non essere petulante cazzo, ti ho detto di no. Fattelo spiegare dal tuo amato Harry se proprio ci tieni.-
-Ma…-
-MUTA. Fammi questo piacere. Grazie. E poi stai pronta che è quasi arrivata l’ora di scendere.-
-Che ti pare? Lo so che siamo quasi arrivati.- concluse la bambina.
La ragazza, Cher, sospirò pesantemente. Prese la riccetta per un braccio poi, arrivata la fermata, scesero.
Zayn era confuso. Non aveva fatto caso al fatto che scendessero alla sua stessa fermata il giorno precedente, non era da lui.
Evidentemente era stato troppo impegnato a ridere.
Prima di scendere, lo sguardo di Zayn fu catturato da una superficie brillante nel sedile opposto. Si avvicinò.
Era un cellulare. Un gran bel cellulare. Il proprietario doveva essere un riccone per permettersene uno del genere. Preso dalla curiosità lo sbloccò e, con sorpresa vide una foto della bionda. Che fosse il suo? A parte che, se c’era la sua foto doveva essere per forza il suo.
Zayn scese di corsa dalla metro, sperando che la ragazza non se ne fosse andata. Almeno avrebbe potuto ridarle il telefono. Ma, ovviamente, quelle due erano già sparite. Così Zayn, non sapendo che fare, se lo infilò in tasca e si avviò verso la redazione.
 
-Buongior..- tentò di iniziare.
-Sorriso più ampio di un centimetro e mezzo rispetto al solito, ma leggo un velo di preoccupazione. Che è successo? Illuminaci!- lo interruppe il solito imbecille di turno, Louis.
-Louis, cosa devo fare con te? Sei una croce.- borbottò Zayn terminando la frase alzando la voce di almeno un tono, sorpreso dal fatto di vedere una ragazza nel loro ufficio.
Non l’aveva mai vista prima in vita sua, ne era sicuro. Era una ragazza non molto alta, castana, riccia, occhi marroni, sorriso radioso, abbastanza carina. Era dall’ultima fiamma di Louis che una ragazza non entrava in quella topaglia, e Zayn si sentì a disagio, pensando a quello che potesse pensare di loro quella ragazza, davanti a tutto quel disordine.
-E lei adesso chi è?- sbottò Zayn dopo averla osservata attentamente.
-Hai avuto la mia stessa reazione amico, devi vedere la tua faccia- continuò Liam ridendo.
-E’ la mia migliore amica. Si è trasferita anche lei qui da Doncaster da poco. Si chiama Phoebe.- rispose Louis sorridente.
-Phoebe, lui è Zayn.-
-Piacere di conoscerti.- replicò la ragazza.
-Il piacere è tutto mio.- le rispose Zayn sorridendo.
-Sì ok, vi siete conosciuti e tutto. Però ora ci dici che è successo. E so che qualcosa è successo. Ho misurato il tuo sorriso.- continuò Louis incapace di contenere il suo entusiasmo.
Zayn alzò gli occhi al cielo ridendo, poi prese la parola:
-Allora. La solita scenetta che mi ha fatto sbellicare dalle risate. E’ arrivata la bambina che si è piazzata tra le porte della metro per non farle chiudere perché la bionda non arrivava, poi ha iniziato a urlare come una disadattata per dirle di sbrigarsi. La bionda è arrivata con molta calma, però aveva gli occhiali da sole. – fece una breve pausa per scoppiare a ridere poi riprese. – Perché, da quello che ho capito ieri è stata ad una festa, si è ubriacata, ha scopato allegramente e stamattina aveva due occhiaie enormi. Poi hanno iniziato a discutere come al solito, mi sono morto dal ridere e ho scoperto che scendono alla mia stessa fermata.-
-Ma allora perché secondo Louis e la sua analisi del sorriso saresti preoccupato?- continuò Liam curioso.
-Non è che sono preoccupato è che la bionda ha perso il telefono, ma per quando mi sono reso conto che era suo mi è sparita da sotto gli occhi, adesso ce l’ho in tasca e dovrò aspettare domani per ridarglielo. Tutto qui.- rispose Zayn alzando le spalle.
-Fammi capire una cosa Zayn…- si intromise Phoebe, stupendo tutti. – Ma questa ragazza non ha un nome?-
-Phoebe, tu e le tue domande stupide, è ovvio che ce l’ha.- la riprese Louis dandole un buffetto in testa.
-Cretino, lo sapevo questo. E’ che la chiama con appellativi del tipo ‘la bionda’, ‘la ragazza’… è triste.-
-Oh.- fece Zayn colpito. – Si chiama Cher, però non mi va di chiamarla con il suo nome. Non la conosco-
-Ah…- questa volta fu la ragazza a rimanere stupita, aveva una mente interessante quel ragazzo.
-Comunque tornando alle cose importanti, non che i tuoi ragionamenti non siano importanti cherie – continuò Louis rivolgendosi a Phoebe. – ma… i miei sono più importanti.-
Phoebe fulminò con lo sguardo l’amico ma, evidentemente abituata alle sue maestrie, lo ignorò.
-Louis!- sbottò Liam incitandolo a parlare.
-Eh? Ah… si! Dicevo. Mi pare di aver sentito una frase tipo: ‘Dovrò aspettare domani per ridarglielo’. No Zayn, non hai capito. Possibile che ti debba insegnare sempre tutto? Tu ora sul suo cellulare vedi qual è il suo cognome, la cerchi su Facebook, scopri qual è il suo indirizzo poi stasera vai a casa sua e glielo riporti. Ovviamente, prima ti salvi il suo numero e sul suo telefono salvi il tuo.- iniziò Louis già immaginando tutte le ipotetiche uscite tra il suo amico e quella Cher, tutto per merito suo.
Phoebe rise e si tirò una mano in fronte rassegnata.
-Ma… non mi sembra una buona idea.- lamentò Zayn poco convinto.
-Sì invece ha ragione, e magari salvi anche il tuo numero con un nome provocante…- continuò Liam, convintissimo anche lui.
Phoebe si tirò nuovamente una mano in fronte.
-Dite che è una buona idea? Tu Phoebe che dici, che sei una ragazza?- continuò Zayn indeciso.
-Io dico che se questa Cher non ti manda a fanculo dopo questa cagata è una donna da sposare… e poi dico anche che mi serve urgentemente il bagno! Fai come vuoi Zayn.- rispose Phoebe rassegnata. Certo che Louis non poteva fare amicizia con gente meno cogliona eh? A parte, cosa ti puoi aspettare da uno come Louis? Almeno però erano fighi.
-Quindi che dovrei fare?-
-Dammi retta Zayn, la conquisti di sicuro così…- lo liquidò Louis –piuttosto, lo so che Phoebe è bellissima e simpaticissima e che già la amate e state per scoppiare in una rissa per chi tra di voi dovrà mettersi con lei, ma non fatela soffrire, o ve la vedrete con me. Lei è più importante di voi, tsks.-
Liam e Zayn si guardarono sconcertati. Perché dovevano capitare tutte a loro le disgrazie?
-Louis stai tranquillo. Sì, è molto carina e simpatica ma non ho intenzione di violentarla, né tantomeno di mettermi con lei. E’ tutta tua, tranquillo.- gli rispose Liam divertito.
-Mmm, Payne… non mi convinci del tutto. Tu Malik cos’ hai da dire a tua discolpa?- continuò Louis.
-Quoto Liam. E poi, se non sbaglio mi hai appena detto di provarci con quella Cher, che poi non so perché ti stia dando retta. Te l’ho detto che non mi piace, è una stronza. Devo solo ridarle questo cazzo di cellulare.-
-Zayn, spara meno minchiate grazie. Non ci prendi per il sedere, si vede che in fondo sei attratto da lei su. Sarò un idiota ma queste cose le capisco.-
-Sono tornata quindi smettetela con i vostri discorsi perversi da maschi, grazie!- urlò Phoebe facendo ridere tutti.
 
E così alla fine Zayn si trovava davanti a quella porta verde impalato come un idiota. E il tutto perché aveva dato ascolto a quel cretino senza cervello di Louis. L’unica consolazione fu quella di capire che probabilmente la bionda viveva sola, dato che sul campanello c’era semplicemente scritto: ‘Cher Parker’ e così avrebbe evitato possibili figuracce con ipotetici padri gelosi, madri logorroiche e parentela varia. O almeno lo sperava.
Ma adesso che le avrebbe detto? Era nel panico più totale. Louis gliel’avrebbe pagata.
Poi, dopo 5 minuti buoni di esitazione si decise a premere quel dannato campanello.



ALLORA. 
Visto? Ho aggiornato subito! Comunque spero che vi piaccia anche questo capitolo. Da qui si può già intuire cosa succederà nei prossimi capitoli ma non vi dico niente. Poi volevo dirvi che se dovete recensire SOLO e UNICAMENTE per dirmi di leggere una vostra Fan Fiction, cioè, non fatelo per niente! Vappeneeeee, sorvoliamo. Aggiorno sempre a 3 recensioni. Poi, volevo sempre chiedervi la solita cosa per il banner, insomma sempre quello: se qualche anima buona è disposta a farmene uno bello. 
Poi ringrazio infinitamente FeelingAPanda perché boh, mi ha sostenuto parecchio con i suoi messaggi. Graaaazie *-* 
Alla prossima belleeee 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Alone ***


 Alone

 

Zayn aveva suonato il campanello, ma non rispondeva nessuno. Da una parte, quasi che gli facesse piacere evitare quell’incontro. Ma, ovviamente, le cose non potevano mai andare come voleva lui, infatti sentì un:
-Arrivoo!-
Era la bionda, l’aveva riconosciuta dalla voce e non ebbe il tempo di formulare un discorso di senso compiuto che se la ritrovò davanti.
La ragazza era perplessa, si ricordava di lui, l’aveva notato in metro, perché in verità era proprio un bel ragazzo ma non aveva idea di cosa volesse da lei.
-Ehm… ciao.- borbottò Zayn imbarazzato passandosi una mano dietro la nuca.
-Ciao.- rispose secca la bionda, già scocciata.
-Lo so che ti sembra strano il fatto che io sia qui. E infatti è strano. Solo che, ecco, credo di aver trovato il tuo cellulare in metro e te l’ho riportato…- continuò il ragazzo arrossendo.
-Oh… ecco dov’era finito. Beh, grazie.- rispose Cher accennando un sorriso.
Zayn rabbrividì. O meglio, andò in subbuglio. Forse non era così stronza come pensava, forse era solo l’apparenza, o forse no. Ma aveva un sorriso stupendo, e precisiamo che lei non aveva sorriso, ne aveva fatto solo un accenno. Il moro iniziò a preoccuparsi.
-Ehm… vogliamo stare qui fino a domani mattina a guardarci oppure mi ridai il telefono?- sbottò Cher impaziente, cercando però di apparire gentile, per quando le potesse risultare possibile.
-Eh? Sì sì scusa… tieni.- rispose Zayn porgendole il cellulare.
-Grazie.-
Poi Zayn ricordò le parole di Louis, non sapeva bene il perché, ma gli comparirono in testa:
 ‘Zayn, cerca di farci amicizia. Se proprio non cede ai tuoi piedi, fatti invitare a casa per un drink, magari.’
Forse aveva ragione. Sentiva dentro di sé qualcosa che lo spingeva a dare ascolto al consiglio dell’amico, magari ne avrebbe pagato le conseguenze, però almeno ci aveva provato.
-Ma che fai, non mi fai entrare? Ti ho riportato il cellulare, sarebbe buona norma invitarmi a prendere qualcosa da bere, non credi?-  propose tutto d’un fiato maledicendosi nuovamente per aver dato ascolto a Louis.
La ragazza alzò gli occhi al cielo, evidentemente scocciata.
Già non lo sopportava più. Ed era vero che lei non sopportava mai nessuno ma non lo conosceva nemmeno, e già le stava sui coglioni, come avrebbe detto lei.
-Ma io non ti conosco. Ti ho visto solo due volte in metro, non so nemmeno come ti chiami.- rispose.
Zayn si fece nuovamente coraggio, quella sera si stava superando e, porgendole la mano disse:
-Piacere, Zayn Malik.-
La ragazza lo squadrò poi, dopo un sospiro lo fece entrare.
-C’è solo acqua e birra in questa casa. Suppongo che tu preferisca della birra. E dato che la voglio anche io, prendiamo la birra. Non mi interessa se vuoi un bicchiere d’acqua.- disse una volta averlo fatto sedere sul divano mentre Zayn la guardava stupito.
Come aveva fatto a non pensare che fosse una stronza? Guarda che cafona che era. Però, da una parte, lo faceva sorridere quel suo comportamento. D’altra parte, se si comportava in quel modo con una bambina di 6 anni perché lui avrebbe dovuto essere gentile? Era ovvia come cosa.
Cher andò in cucina, e tornò con due bottiglie di birre stappate. Ne porse una al moro e si risedette a gambe incrociate davanti a lui.
-Toglimi una curiosità… come hai detto che ti chiami?- iniziò dopo aver fatto un sorso di birra.
-Zayn, mi chiamo Zayn.- rispose lui sorridendo.
Di primo impatto la bionda rimase di stucco davanti a quel sorriso, poi si riprese.
-Zayn? Ma che minchia di nome è Zayn?-
-E’ un nome. E’ un po’ strano lo so, sinceramente non so nemmeno io se abbia origini inglesi o pakistane. Sai, io non sono di qui. Sono di Bradford, in Inghilterra, ma ho origini pakistane.-  continuò il moro divertito dal suo modo di trattare con le persone.
-Oh, quindi sei inglese? Io odio gli inglesi.- sbottò Cher facendo una smorfia.
-Perché? Cosa ti hanno fatto?-
-Ma, sinceramente ne conosco solo 4 di inglesi. Più te ovviamente. E non li sopporto proprio. Sai quella croce di 6 anni che mi porto dietro ogni giorno in metro? Lei è inglese, la sua famiglia è inglese. Ed è una famiglia odiosa. C’è Harry, il fratello, che si crede tipo un dio del sesso, ogni volta che lo incontro mi guarda malizioso. E’ un coglione bello e buono. Poi c’è la madre che è come la figlia, ma parecchio più alta. E poi c’è il padre, forse l’unico che si salva, boh, non lo conosco bene, ma per essersi sposato una donna del genere e per aver creato quei due tanto normale non può essere. E poi su, gli inglesi ce l’hanno sempre contro gli americani per ogni cosa, perché abbiamo rubato la loro lingua, perché dicono che ‘l’inglese americano è diverso dall’inglese britannico’- iniziò la bionda, imitando l’accento inglese. –perciò non li sopporto.  Ah, e ti avviso, non pretendere che mi ricordi quel cazzo di nome che ti ritrovi perché non ne sono capace.-
-Oook.- rispose Zayn scioccato.
-Dicevo. Perché sei venuto qui? Insomma, potevi aspettare domani mattina per darmelo, no? E poi scusa, come cazzo facevi a sapere che abito qui?- continuò Cher tentando di celare la sua curiosità.
-Ehm… lunga storia. Colpa di Louis.-
-E chi sarebbe questo Louis?- insistette la bionda facendo un altro sorso di birra.
-E’ un mio amico. Lui mi ha detto di vedere sul cellulare il tuo cognome, poi ti ho cercata su Facebook e ho trovato l’indirizzo.- continuò Zayn cercando di essere più naturale possibile.
-Oh. E’ inglese questo Louis vero?-
-Si… perché?-
-Perché una coglionata del genere poteva venire in mente solo ad un inglese.- concluse la ragazza secca.
Zayn sospirò, non la sopportava già più, come poteva essere possibile per una ragazza essere così irritante? Ma, nonostante questo, c’era un qualcosa che lo teneva attaccato a quel divano e lo spingeva a sopportare le sue stranezze e a continuare a parlare.
-Dimmi qualcosa di te.- propose il moro.
La ragazza raggelò, e Zayn questo lo notò. Si era irrigidita e, per la prima volta lo guardò dritto negli occhi.
-E perché dovrei?- rispose Cher acida.
-Oook, se non vuoi non fa niente…- continuò Zayn tracannando altra birra.
-Non è che non voglia. Non saprei che dirti, la mia vita è una merda. Ho 19 anni, lavoro come baby-sitter per quelli, perché mia madre mi obbliga, sai, lei ama gli inglesi, e considera la famiglia Styles molto per bene e dice che potrei imparare molto da loro. Ma ti pare? Io che imparo da loro. Col cazzo. Per il resto sono sola come un cane. Questa è la mia vita. E sinceramente non so perché ne sto parlando con te. Faccio progressi, porca troia!- disse lei tutto d’un fiato accennando un sorriso alla fine.
-E perché sei sola?- chiese divorato dalla curiosità, senza pensare.
-Senti, io non ti conosco, non so che cazzo vuoi da me. Cioè, ti fiondi in casa mia come se niente fosse e pretendi pure di sapere cose che non ti spettano. Te ne vai per piacere?- sbottò la ragazza più incazzata che mai.
-Io n..non pensavo che…- tentò di giustificarsi Zayn.
-Beh, la prossima volta pensaci cazzo. Ora vai via.- concluse buttandolo fuori dalla porta.
Zayn si sentiva tremendamente in colpa, si sentiva come un ladro che aveva appena commesso un furto.
Si era permesso di andare troppo in fondo, e non poteva. Cher aveva ragione, non si conoscevano neanche.
Ma lui non l’aveva fatto con cattiveria. Era solo una domanda buttata lì per parlare, ma non per lei. Evidentemente, si sentiva custode di qualche segreto personale, e Zayn non aveva il permesso di andare a scoprirlo. Quell’esperienza però era servita a qualcosa, aveva intuito che Cher non era la ragazza che voleva lasciar apparire, era fragile in fondo.
E Zayn era sempre stato bravo in queste cose, riusciva sempre a capire l’essenza di una persona dopo una semplice chiacchierata. E probabilmente, anche quella volta aveva fatto centro.
Ma ora si sentiva come in debito con lei, in qualche modo doveva riuscire a farsi perdonare da quella bionda stronza, che alla fine, gli stava pure simpatica. Doveva rimediare.
Non sapeva perché, ma si sentiva tremendamente in obbligo di proteggerla, di consolarla, manco fosse di sua proprietà, anche se, non era certo partito con il piede giusto.
 
Zayn ora aveva paura, paura che Cher avrebbe magari preferito accompagnare la bimbetta a scuola a piedi piuttosto che prendere la metro. Aveva paura che l’avrebbe evitato.
In teoria, avrebbe potuto tagliare benissimo i ponti con quella ragazza, anche se, a dire la verità, ponti non ce n’erano neanche. Si conoscevano appena. Ma Zayn era fatto così, era consapevole che si stava per cacciare in una situazione più grossa di lui, ne era conscio, ma era così. Se iniziava una cosa doveva concluderla, o almeno, doveva cercare in tutti i modi non mandarla a puttane.
Cher non arrivava, della bambina non c’era nemmeno l’ombra. Magari avrebbero fatto come il giorno precedente, e sarebbero arrivate all’ultimo minuto. O magari, come temeva, lei voleva solo evitarlo.
Poi la vide, la vide correre verso la porta della metro insieme a Lucy, e gli si aprì il cuore.
Gli passò davanti, senza degnarlo di uno sguardo. Comprensibile.
Si avvicinò a loro con calma, appellandosi a tutti i santi che conosceva.
-Ciao Cher…- sbottò tutto d’un colpo.
-Ciao. Sono ancora incazzata, tanto per la cronaca.- rispose lei secca.
-Vi conoscete?- si intromise Lucy allegra.
-Diciamo di sì, purtroppo.- rispose Cher senza dare a Zayn il tempo di fiatare.
-Piacere, io sono Lucy Marie Styles.- continuò la bambina porgendogli la mano.
-Lo so, ho sentito molto parlare di te. Io mi chiamo Zayn, Zayn Malik.- le sorrise lui stringendole la piccola manina rosa candido.
-Posso immaginare. Scommetto che ti avrà parlato malissimo di me, lo fa sempre con tutti ma non è vero quello che dice su di me. Sei il suo fidanzato? Come fai a sopportarla? Come vi conoscete?- chiese imperterrita Lucy.
Improvvisamente Zayn amò follemente quella bambina, vedeva in lei un ottimo mezzo per rimanere a chiacchierare con Cher, altrimenti, se fosse stato per lei, l’avrebbe liquidato già da un pezzo, ne era consapevole.
-Oddio Lucy, piantala. Lo traumatizzi prima di subito. Non iniziare con le tue domande cretine. Fammi questo piacere.- la riprese Cher facendosi scappare un sorrisino amaro.
-Eddai, voglio sapere tutti i particolari della vostra love-story!- iniziò l’altra scalciando i piedi per terra.
Cher sospirò pesantemente, in segno di rassegnazione, e fece per iniziare una delle sue sbraitate, ma Zayn la anticipò.
-Lucy, mi sorprendo di te. Sai, penso che tu sia molto intelligente. E ora ti dimostro anche perché non hai ragione. Tu, non mi hai mai visto prima d’ora? Pensaci.-
-Certo, l’altro ieri e ieri, qui. Mi ricordo di te.-
-Ecco. Cher mi ha mai parlato?-
-No, era troppo impegnata a litigare con me.-
-Esattamente. Secondo te, se non ci siamo mai parlati, come facciamo ad essere fidanzati? Su Lucy, non sono da te queste gaf.- continuò Zayn ridendo.
Ci aveva sempre saputo fare con i bambini, forse per il fatto che aveva due sorelle più piccole e si era trovato in molte situazione a dover affrontarle da solo, così aveva imparato.
-Oh, hai ragione. Ma allora come vi conoscete? Insomma, cosa siete?- 
-Mi sa che è arrivata la fermata. Dobbiamo scendere.- disse infine prendendo la bambina per mano, il tutto sotto lo sguardo scioccato di Cher. Dire che l’aveva meravigliata era poco.
-Zayn, mi accompagni anche tu a scuola? Così almeno non sarò costretta a sopportarmi le idiozie di Cher, se ci sei tu è più dolce.- chiese la bambina una volta scesi dalla metro, sfoderando il suo miglior sguardo da cane bastonato.
-Con piacere. E poi Cher non dice idiozie, dovresti stare a sentirla più spesso, fidati di me.-
-E comunque io non ho nemmeno aperto bocca, quindi…- aggiunse la ragazza riprendendosi dallo shock.
-Infatti mi stavo chiedendo proprio questo anche io. Di qualcosa Cher, digli come ci siamo conosciuti.- le rispose Zayn sorridendo.
Lei lo fulminò. Quel ragazzo era proprio strano. Ora si metteva pure a fare il baby-sitter perfetto. Ma ovviamente, un secondo fine c’era, e non capendo le sue intenzioni, ci andava ancora con i piedi di piombo.
-Niente di interessante. Avevo perso il telefono, lui l’ha trovato e me l’ha restituito.-
-Sai…- sbottò poi Lucy, cambiando completamente argomento – ho anche notato che dice meno parolacce quando ci sei tu. Hai una buona influenza su di lei.-
-Io vi ammazzo.- borbottò Cher per tutta risposta, però nel fondo del suo animo, sorrideva anche lei.
 
 




ALLORA. (urlo di battaglia lool)
Premetto dicendo che dopo questo capitolo il ritmo di aggiornamento sarà un po’ più lento perché ricomincerà la scuola e tutto. Che poi, per la cronaca, sono in mezzo alla merda perché ancora devo studiare tedesco T.T E domani dovrei pure uscire con le mie amiche ma, vabbè, lo so che non vi interessa.
Comunque, spero che vi piaccia questo capitolo. E’ dolce Zayn con Lucy vero??? *-*
Ok, la smetto.
Poi ci tenevo anche a dirvi un’altra cosa. Tante vogliono le recensioni solo per il numero, io tengo a specificare che non m’importa del numero, io voglio solo sapere se la mia storia piace a qualcuno. Tutto qui. E, lo spero tanto.
Poi che altro dire, anche a voi, lettrici silenziose vi amo. E quando vedo tutte quelle visualizzazioni, mi viene voglia di urlare di gioia però mi contengo lool
Poi. Dato, che volevo conoscervi un po’ meglio e dato che siamo in argomento scuola mi chiedevo: che scuola fate voi? Io il liceo linguistico. Mi piace come scuola ma, è pur sempre una scuola, sks.
Vi amo.
Ciao belle alla prossima *-* 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Niall, I need you. Now ***


Niall, I need you. Now.

 
 

-Credo che meriti qualche spiegazione!- sbottò Cher una volta che Lucy fosse entrata a scuola.
Il moro non rispondeva, la fissava sorridente.
-Dico a te, coglione!!!- continuò ad urlare.
-Senti Cher, mi dispiace. Mi dispiace un sacco per ieri, io non volevo, non era mia intenzione. L’ho detto solo per parlare, non volevo svegliare spiriti del passato, o quello che sia. Scusami.- disse Zayn tutto d’un fiato sorridendo. Voleva veramente essere perdonato.
-Ok, non hai fatto apposta, lo so. Sei perdonato, ma non mi devi spiegare solo questo.-
-E cosa allora?-
-Il motivo per cui oggi sei piombato in metro, hai iniziato a parlare con Lucy e l’hai pure accompagnata a scuola.-
-Era una scusa per parlarti. Volevo farmi perdonare, tutto qui- continuò il ragazzo scrollando le spalle.
-E perché ti interessa tanto di me? Non mi conosci neanche, non moriva nessuno se non mi chiedevi scusa, cioè, potevi benissimo lasciar perdere.-
-Lo so, ma io sono fatto così. Per colpa di Louis ho iniziato questa cosa, e mi piace anche, non lo nascondo, e adesso devo finirla. Devo fare di tutto per non mandarla a puttane, lo so sono strano, ma sono fatto così. E poi mi sei simpatica.- rispose Zayn come se niente fosse.
Cher lo guardava sconcertata, non si era mai sentita così. Era abbattuta, era incapace di fare qualsiasi cosa. Era vulnerabile e tremendamente impotente. E non riusciva a darsi una spiegazione, doveva reagire, non poteva darle tutte vinte a quel ragazzo che, a dir la verità, le sembrava proprio strano.
Una suoneria la distolse dai suoi pensieri.
-ZAYN! DOVE MINCHIA SEI? LO SAI CHE SE TI BECCA IL CAPO AMMAZZA PRIMA NOI POI TE, VERO?- urlò una voce parecchio incazzata dall’altro capo del telefono.
Zayn afferrò Cher per un braccio e iniziò a correre per la strada.
-Oh, Liam... ho avuto, ehm, ecco… un contrattempo. Sto arrivando.- rispose Zayn per poi attaccare.
-Ma porca troia, Za qualcosa, che cazzo stai facendo?-urlò la bionda scioccata.
Aveva provato a ribellarsi e a dimenarsi da quella stretta, ma Zayn aveva troppa forza, e le sembrava di essere una formica contro un elefante, perciò si rassegnò e seguì quel pazzo.
Ma stavolta gliel’avrebbe pagata. Oh sì, non gliel’avrebbe fatta passare liscia. Poteva scommetterci.
 
-Ragazzi scusate, ma ho avuto un contrattempo. Lo so Liam, dovevo avvisare, ma me ne sono scordato. Lei è Cher.- esclamò Zayn entrando in ufficio senza lasciare la presa sul braccio della bionda.
Il viso di Louis si illuminò, per poi diventare malizioso, e anche Liam si rilassò.
-Oh, la famosa Cher. Piacere bellezza, io sono Louis.- esordì questo porgendole la mano.
-Oh, il famoso Louis. Piacere coglione.- rispose Cher scocciata.
-Non mi avevi detto che fosse così perspicace Zayn…- continuò Liam per poi presentarsi.
-Non mi avevi detto che avessi due amici coglioni Zayn…- ribatté la bionda.
-Oh, ti sei ricordata il mio nome!- urlò Zayn divertito.
-Wow, prevedo scintille!- disse Louis ridendo.
-Sì, anche io le prevedo se non mi dai entro 3 minuti una spiegazione valida per la quale mi hai trascinata a forza fino a qui senza dirmi niente. E mi sto incazzando Zayn eh, ti avviso.- sbottò Cher diventando rossa in viso.
-E’ che mi dovevo sbrigare a venire a lavoro, altrimenti se per puro caso arrivava il capo sbatteva fuori prima loro poi me… e quindi ecco, scusa.-
-E che cazzo c’entravo io? Non potevi semplicemente dire ‘Cher io devo andare, ci vediamo’? No eh? Io lo sapevo. Lo sapevo che non dovevo fidarmi. Sei sempre un inglese e…-
-Cos’hai contro gli inglesi?- la interruppe Liam perplesso.
-Non parlare tu, L qualcosa. Zayn, non è possibile che ti ho conosciuto da nemmeno 12 ore e già mi hai fatto incazzare 2 volte, è un record. Non c’era riuscito mai nessuno. Nemmeno Harry, pensa un po’!- continuò imperterrita Cher.
-Chi è Harry?- chiese Louis curioso.
La bionda lo fulminò con lo sguardo poi continuò:
-Voglio una risposta!-
-Dovevamo finire il nostro discorso, poi, mi sembrava brutto lasciarti lì così da sola in balia degli sconosciuti.- rispose Zayn sperando che buttandola sullo scherzo sarebbe andata meglio.
-Ma che mi prendi per il culo?!?!? Cosa ne sai che non avevo qualcosa da fare? Sai com'è, io non è che non ho un cazzo da fare nella vita e posso stare dietro alle pazzie di uno che non conosco nemmeno, a momenti.-
-Perché che avevi da fare oggi? Dimmelo, così ti ci accompagno e mi faccio perdonare…-
-Io…- iniziò Cher – non avevo niente da fare ma questo non ti autorizza a prendermi e a portarmi dove cazzo ti pare!-
-Quoto Louis, prevedo scintille!- sbottò Liam ridendo.
La bionda lanciò una specie di urlo incrociato con un lamento per poi aggiungere:
-C’è un bagno in questa bettola di ufficio?-
-Sì, quella porta…- rispose Zayn indicando l’unica porta presente nella stanza, una di quelle bianche e scrostate prettamente industriali, peggio di quelle che stanno negli ospedali.
Così la ragazza si chiuse in bagno, sbattendo la porta.
-Per quale minchia di motivo tutte le ragazze che vengono qui devono andare in bagno? Stimoliamo noi per caso?- sbottò Louis come se niente fosse.
-Sta zitto, idiota, sta zitto che è meglio!- rispose Zayn ridendo, tirandogli il solito pranzo.
-Dai su Zayn però, diciamo che avete iniziato con il piede giusto eh!- continuò Liam ridendo come non mai.
-Piantala.-disse Zayn secco senza evitare di lasciar trapelare tutto il suo divertimento.
-Quella ragazza è una forza della natura comunque…- concluse poi Louis senza smettere di ridere.
 
-Ho fatto tre volte il giro degli uffici. Sono andata quattro volte al distributore e ormai la segretaria all’ingresso è la mia migliore amica, se togliamo il fatto che pensi sia la tua fidanzata. Ditemi che c’è qualcos’altro di interessante da fare qui dentro perché mi sto rompendo i coglioni in una maniera assurda!- sbottò Cher rientrando per la decima volta nell’ufficio dei ragazzi.
Dopo essere uscita dal bagno si era calmata, e dato che non aveva la benché minima intenzione di tornare a casa a piedi, data la sua grande pigrizia, aveva deciso di trattenersi dall’istinto di ammazzare Zayn e di restare lì con loro.
-Dai però, non è così male essere la fidanzata di Zayn!- rispose Louis ridendo ignorando completamente la domanda.
-Senti fegatello, ringrazia Dio che non ti sia ancora saltata addosso e che non ti abbia strappato ad uno ad uno tutti quei bei capelli che hai. Quindi evita queste uscite, grazie.- ruggì la bionda incazzata, e pensare che si era calmata.
-Comunque lo so, questo posto è uno schifo. Non c’è niente di bello da fare, non so che dirti Cher, mi dispiace che ti stia annoiando.- continuò Zayn sorridendo.
Era ammirevole come riuscisse ad essere sempre gentile con Cher, nonostante lei non facesse il minimo sforzo per farlo con lui. Era bello dopotutto.
-Oddio Louis, guarda com’è dolce. Guarda che cucciolo che è. Zayn, perché non la inviti ad uscire una di queste sere?- lo provocò Liam con la voce da civettuola.
-Perché, anche volendo, lei non accetterebbe mai. Dai su, come potrebbe uscire con me dopo che l’ho fatta incazzare già due volte? Non ci provo nemmeno.- rispose Zayn sconsolato, dimenticando che Cher era proprio davanti a lui e lo stava ascoltando e, appena se ne rese conto borbottò un ‘Oh, merda.’ che fece sorridere la bionda.
-Se non provi non puoi saperlo…- rispose lei presa da un attacco improvviso di gentilezza, ma se ne pentì subito. Non poteva permettersi di lasciarsi andare così, non era decisamente da lei.
Zayn le sorrise, sotto i coretti idioti di Liam e Louis e Cher, si sentì morire dentro.
Era proprio in mezzo alla merda.
-Va bene, sono stata pure troppo dolce. Ora io vado, devo andare. Ci vediamo!- concluse per poi scappare senza nemmeno lasciare il tempo ai ragazzi di salutarla.
 
‘Niall, ho bisogno di te. Ora.’
Cher digitò velocemente il messaggio e lo inviò al suo migliore amico. O forse avrebbe dovuto dire, il suo unico amico. Perché lui era l’unico disposto a sopportarla così come era. E per questo, lo amava infinitamente. Ovviamente solo come amico. Ma per lei era già tanto.
Il telefono vibrò poco dopo:
‘Cher chiama, Niall risponde. 5 minuti e sono da te.’
Lei lo amava. Amava il modo in cui riusciva sempre a sdrammatizzare tutto, amava il modo in cui la consolava sempre. Senza di lui sarebbe stata persa. Perché alla fine, Cher non era solo quella vedevano tutti, quella stronza. Cher aveva un cuore, anche se non tutti ci credevano. Cher era una persona, che piangeva e soffriva come tutti. E l’unico ad averlo capito era stato Niall e adesso… Zayn? Non avrebbe saputo dirlo.
3.35 minuti dopo il campanello suonava già. Cher corse ad aprire e si trovò davanti il suo stupendo migliore amico.
-Irlandese mio preferito, ho bisogno di un abbraccio. Ora.- borbottò Cher appena lo vide.
Il biondo sorrise, e la strinse forte tra le sue braccia. Ormai era abituato a questi momenti.
-Povera la nostra piccola Cher, che è successo?- le disse Niall dandole un bacio in fronte.
-Sono una cogliona. Ho conosciuto un ragazzo. Lui è sempre gentile con me, a parte qualche volta in cui mi sembra un pazzo da internare. L’ho conosciuto ieri. E credo che lui voglia uscire con me, e io gli ho fatto credere che potrebbe avere una cazzo di possibilità, ma non è vero. Perché lo conosco appena, e non voglio avere niente a che fare con i ragazzi. Sì, è bello e poi sembra simpatico. Però io lo tratto sempre a cazzo, e come se non bastasse è l’unico che rende sopportabile la nana. Ma io non voglio uscire con lui, non voglio illuderlo, perché non ci potrà essere mai niente. Siamo così diversi, lui è inglese, pensa un po’.- iniziò Cher.
La solita scena, Cher Parker che si sfoga in lacrime tra le braccia del suo migliore amico, butta fuori tutti i suoi sentimenti senza un minimo di senso logico, e Niall Horan è costretto a dare un senso a tutte quelle parole e a consigliarla. Quella ragazza era un fottuto casino, ma lui le voleva bene così come era.
Niall accennò un sorriso poi iniziò:
-Cher, non dire cazzate. Sappiamo entrambi che vuoi uscirci insieme.-
-No che non voglio uscirci. Sono solo preoccupata perché potrebbe illudersi, ecco.-
-E sentiamo, perché non vorresti uscirci?- continuò Niall sbuffando, divertito.
-Perché non mi piace, non lo conosco!-
-Neanche un’uscita tra amici al mio bar, con me presente?-
-Niall, lo conosco da poco più di dodici ore e ci ho già litigato due volte, di brutto poi. Come pensi che possa andare un ipotetico appuntamento? E poi, se gli dico di no dopo la risposta di oggi mi prende per una stronza che lo vuole prendere per il culo.-
-E allora spiegagli le tue ragioni, no?-
-No. E poi, non è detto che mi chieda niente. Quindi fino a quella data, il problema non si pone.- concluse Cher tornando ad abbracciarlo.
 




ALLORA.


Abbiamo scoperto che anche Cher ha un cuore, su. Diciamo che in realtà ero partita con l’idea di farla molto più stronza, però boh. Non ce la faccio lol.
Non riesco a farla troppo diversa da me. Perché io ok, sono stronza e acida, ma in fondo sono dolce, credo.
Poi. E’ arrivato Niall jhgtfghj. Ero in dubbio se farlo apparire ora o più in là però, alla fine ho deciso ora perché Horan è Horan e poi perché senza di lui non poteva venir fuori la vera Cher.
Lo so, la storia è complicata, Cher è complicata (come me :3) e non si sistemerà molto presto la faccenda ma, non vi anticipo nulla.
Spero tanto che vi piaccia anche questo capitolo, fatemi sapere
Ah, ovviamente fra un po’ entrerà in scena anche il tanto ‘odiato’ Harry, anche se se ne è già parlato abbastanza. Non è tanto odioso come lo descrive Cher, su.
Vabbè, basta che vi sto dicendo già troppo.
Ciao belle, alla prossima xx

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Jealousy ***


Jealousy

 


-Per l’amor del cielo Zayn, ti calmi?- urlò Louis esasperato.
Il moro camminava da circa dieci minuti avanti e dietro per la stanza, era piombato a casa sua, dicendo che era in preda all’ansia e aveva cominciato a delirare.
-Louis non posso calmarmi. Hai sentito come mi ha risposto stamattina? Hai sentito? Però poi se n’è andata di corsa, che intendeva?- blaterò Zayn senza smettere di agitarsi.
-Zayn, ora ti faccio un video. E dopo quando lo riguarderai, non azzardarti a dire che non ti piace quella ragazza perché passi per uno che soffre di amnesia!- sbottò Liam ridendo.
-Primo: era una battuta più che pessima. Secondo: io non ho detto che non mi piace, cioè, mi sento strano. In teoria non dovrei sopportarla perché è odiosa ma, è proprio quello che mi attrae di lei… e poi, è così bella.- rispose Zayn rendendosi conto troppo tardi di quello che aveva detto.
Louis prese il telefono di Zayn e glielo mise tra le mani dicendo:
-Senti, sei piombato a casa mia dal nulla, vuoi un aiuto e io ti sto aiutando. Ora le scrivi e la inviti a uscire stasera. Forza.-
-Ma…-
-Niente ma Malik. Non ti posso vedere così. Fallo e basta.-
Zayn guardò prima Louis, poi Liam, entrambi lo rassicuravano. Erano sicuri che Cher avrebbe risposto affermativo, insomma, dopo la risposta di quella mattina come non poteva non farlo?
Per fortuna che c’erano quei due che, anche essendo due idioti, lo aiutavano parecchio.
‘Ehi ciao. Non so se ti eri accorta di avere il mio numero. Comunque sono Zayn.’ scrisse il moro.
Attese solo pochi minuti per ricevere una risposta
Ciao. A dir la verità non me ne ero accorta. Ma si può sapere che nome di merda hai usato? Che vuol dire “Il figo della metro’’?’
‘Un’altra delle idee coglione di Louis, come al solito non avrei dovuto dargli ascolto, lol.’
‘Eh… sarebbe stato il caso.’
Zayn sospirò, si fece coraggio e digitò queste parole:
‘Già… senti, mi chiedevo se stasera avessi qualcosa da fare.’
‘Ehm… a dire la verità no.’
‘Usciamo insieme? Magari andiamo in qualche locale, una cosa tranquilla…’
 
-Louis, perché non risponde? Lo sapevo io che non mi dovevo fidare, lo sapevo. E adesso?- sbottò Zayn dopo circa mezz’ora dall’invio dell’ultimo messaggio.
-Forse non l’avrà letto, adesso risponde, tranquillo.- gli rispose l’amico scocciato.
 
Nel frattempo, dall’altra parte del quartiere, Cher si stava crogiolando sul divano, contorcendosi la mente per trovare una risposta decente. A dir la verità non sapeva nemmeno se gli avrebbe risposto con un ‘sì’ o con un ‘no’.
Chi l’avrebbe mai detto? Cher Parker era in crisi per un semplice messaggio, un semplice ‘appuntamento’. Di solito rifiutava tutto con la sua scarsa delicatezza e finezza, ma con Zayn non ci riusciva. E si malediceva per questo.
Passarono altri 10 minuti.
‘Zayn, senti, forse è il caso che la chiudiamo qui. Devi sapere che di solito non rifiuto gli appuntamenti con tutta questa “eleganza”, insomma, credo che mi conosci. Mi dispiace tanto, ma no. Non pensare che sia una stronza senza cuore che ti abbia detto quel “Se non ci provi non puoi mai saperlo.” solo per risponderti un no e per farti stare male. Non volevo illuderti, ma non mi sono resa conto neanche io di quello che ho detto. Poi, se proprio dobbiamo essere sinceri allora ti dirò la verità: io ti odio, ti odio perché tu hai mandato a puttane tutto quello che mi ero creata, se sono con te la mia maschera di cattiva non regge, e odio questa cosa. Ti odio perché sei quasi riuscito a far uscire la vera me. Odio il fatto che non sia riuscita ad allontanarti già da subito. E ti chiedo scusa. Sono stata una stupida. Nel mio cuore (sempre se ce l’abbia) non c’è posto per un ragazzo, tantomeno per te, il figo della metro, con cui litigo ogni mezz’ora. Sono una stronza lo so, ora mi arriverà un messaggio pieno di insulti, lo so già, ma è questa la verità Zayn.’
 
 
-Secondo me ha paura di legarsi a qualcuno, di amare. E’ strana sul serio quella ragazza. Zayn, lasciala perdere, fidati di me…- disse Liam dopo che il moro rilesse per la terza volta il messaggio.
-Si, però… non vedi che dietro quelle parole c’è un chiaro invito a non mollare? E’ chiaro come il sole, per una volta Louis ha ragione. Non lasciarla stare, fidati di me.- continuò Louis contrariato.
-Ve la smettete? Mi sembrate l’angelo e il diavolo, quelle vocine che ti rimbombano nella testa, la coscienza. Piantatela. Louis, io ci ho provato, con tutto il cuore. Ma come hai visto non è il caso. Esistono tante ragazze, non è il caso di disperarsi per lei. Il mondo è bello.- concluse Zayn buttandosi sul divano.
Ma, la verità, era che non ci credeva neppure lui a quello che aveva appena detto. Voleva crederci, perché dare ascolto a Louis sarebbe stato troppo rischioso e faticoso. E comunque Cher aveva detto di no, non c’era niente da interpretare in quel messaggio.
I pensieri dei tre ragazzi furono interrotti dal suono del campanello.
Phoebe, la migliore amica di Louis, entrò tutta sorridente e, trovandosi davanti quel mortorio quasi che si spaventò.
-Oddio, chi è morto?- sbottò.
-Nessuno…- rispose Liam ancora pensieroso.
-E allora cos’è questo mortorio?-
-E’ che Zayn…- iniziò Louis.
-Phoebe! Hai da fare stasera?- lo interruppe il moro sorridente.
-Ehm.. no, perché?-
-Ti andrebbe di uscire con me? Conosco un locale irlandese non molto lontano, potremmo andarci.-
-Ok.- rispose stupefatta la riccia. –Vado a prepararmi, a stasera!- aggiunse per poi sparire nuovamente.
-Zayn, ora mi fai incazzare. Che cazzo hai in mente?- sbottò Louis appena la sua amica non se ne fosse andata.
-E niente Lou. Abbiamo detto che ci sono tante ragazze e che la vita è bella. Phoebe è molto bella, è simpatica, perché non provarci…- rispose Zayn come se niente fosse.
-Sappi che se me la fai soffrire ti ammazzo.-
-Tranquillo Lou, è solo un’uscita tra amici, non la stupro mica…- concluse Zayn sovrappensiero.
 
-Phoebe, sei bellissima stasera.- disse Zayn appena vide la ragazza.
-Grazie, anche tu.- rispose Phoebe sorridendo.
-Il locale è qui dietro l’angolo. Andiamo.- continuò Zayn leggermente nervoso.
Si sentiva quasi in colpa.
Tutto il tragitto fu regnato dal silenzio.
-Eccoci.- disse poi il moro entrando nel locale.
Era un locale carino, abbastanza tranquillo, c’era buona musica, andava più che bene.
L’unica cosa che Zayn reputò strana era l’enorme massa di ragazze intorno al barista. Doveva essere un gran bel pezzo di figo. Lo guardò. Era un biondino con gli occhi azzurri, sembrava pure dolce. Di sicuro era irlandese.
Poi, rivolse la sua attenzione di nuovo a Phoebe, e iniziarono a chiacchierare del più e del meno. Era divertente quella ragazza. E, per chi li guardava da fuori, sembrava proprio che fosse un primo appuntamento.
La musica iniziò a farsi più forte, e le canzoni lente furono sostituite da altre molto più ballabili; il locale a quell’ora prendeva sempre le parvenze di una discoteca, così Zayn e Phoebe, trasportati dalla musica si buttarono in pista, e iniziarono a ballare.
I loro corpi si fecero sempre più vicini, ma nessuno dei due si accorse che due occhi azzurri li stavano fissando incessantemente da quando avevano messo piede lì dentro.
 
-Niall, dammi un’altra birra.- disse Cher al suo amico senza smettere di fissare i due che ballavano in mezzo alla pista.
-Cher tesoro, ho capito che sei abituata, ma se ti ubriachi io non posso lasciare tutto per riaccompagnarti a casa.-
-Niall, non scassare e darmi un’altra birra!-
-Mi spieghi che hai stasera?- chiese il biondo allontanandosi dalle ragazze che lo circondavano e sporgendosi verso di lei.
-Cazzo Niall. Sono una cogliona.-
-Spiegami.-
-Vedi quel moro là in mezzo? Vicino alla ragazza riccia…- iniziò Cher
-Aha…-
-E’ Zayn. Mi aveva chiesto di uscire, io ovviamente gli ho detto di no e ora eccolo lì a strusciarsi con quella!-
-Sono d’accordo. Sei una cogliona.- ribadì Niall
Cher continuò a parlare senza nemmeno ascoltarlo:
-Che poi, per la precisione, è quella che si struscia a lui. Che puttana! Guarda come ci prova, guardala! Gl’ha sorriso, ci sta provando, è ovvio! Oddio, com’è caduto in basso. Che poi, è pure brutta e bas… ok, non sono molto più alta ma no, cioè, no!-
Il biondo scoppiò a ridere.
-Niall, che cazzo ridi?- sbottò Cher visibilmente incazzata.
-Cher, dì la verità. A quanti ragazzi hai dato buca? Quante volte si sono ripetute scene identiche a questa? E tu non hai mai fatto tutte queste scene. Al massimo compativi la ragazza. Direi che, ecco, sei gelosa!- disse il biondo fiero della sua perspicacia.
-Io gelosa? Non mi conosci,- continuò Cher ridendo nervosamente.
-Appunto perché ti conosco. Sei gelosa.-
-No!-
-Sei gelosa.-
-NO!-
-Sei gelosa!-
-NON SONO GELOSA CAZZO!!!- urlò infine la ragazza un po’ troppo forte.
 
Fu proprio quell’urlo, di quella voce così familiare, che fece voltare Zayn verso il bancone. E la vide.
La vide, più bella che mai, e un senso di colpa si impossessò di lui. Non avrebbe dovuto uscire con Phoebe.
Gli tornarono in mente le parole di Louis ‘Dietro a quelle parole c’è un chiaro invito a non mollare’.
Ma lui aveva sentito bene. Lei era gelosa.
Sperava tanto che fosse gelosa di lui. Lo sperava più di ogni altra cosa.
Voleva provare se lei fosse veramente gelosa di lui. Doveva trovare un modo per scoprirlo.
Poi vide Phoebe e si illuminò.
Louis l’avrebbe ammazzato. Le avrebbe chiesto scusa, lui non usava mai le donne ma… quella volta fu necessario.
Avvicinò Phoebe pericolosamente a lui, la stringeva e ballavano, mentre con la coda dell’occhio teneva sotto controllo la bionda.
La vide sbiancare e ricominciare a blaterare con il suo amico, mentre nel frattempo tracannava altra birra.
Forse stava funzionando.
 
-Niall, passa di qua…- disse sicura Cher.
-Eh? –
-Esci da là dietro e vieni qui!-
-Che hai in mente?- chiese il biondo non capendo.
-Cucciolo mio ti prego, è l’ultima volta che ti faccio fare queste cose, vieni di qua e reggimi il gioco.-
Niall, pur non continuando a capire, obbedì all’amica e la raggiunse.
-Bene, ora abbracciami e fai finta che io sia la tua fidanzata. Cerca di essere convincente.- esordì la bionda.
-Ammetti di essere gelosa di quello però?-
-Ok, lo ammetto.-
-Posso toccarti il culo?- chiese Niall facendo sporgere il labbro in fuori.
Cher sospirò, poi sorrise:
-Va bene, ma non te ne approfittare.- rispose rassegnata.
Non fece in tempo a parlare che si trovò tra le braccia di Niall, con lui che le palpava il culo. Entrambi facevano fatica a trattenere le risate. Poi iniziarono a muoversi a ritmo di musica senza staccarsi da quella situazione.
 
Zayn lì guardò allibito. Anche un po’ deluso infondo. Magari quello era davvero il suo ragazzo. Però poi ripenso a quella sera a casa sua, quando le confessò che era sola, che la sua vita le faceva schifo. Sembrava sincera.
E in una definizione del genere non rientra un fidanzato, no.
Aveva un’altra mossa in mente, ma non era sicuro di quello che stava per fare. Buttò un’altra occhiata verso Cher e il biondo. Poi si decise.
Prese Phoebe e la baciò con trasporto.
 





ALLORA.
So che è c’è stato un bel ritardo rispetto alla frequenza con cui aggiorno di solito, ma ok lol
Avete visto? Colpo di scena! Ahahahahahah Vedremo come andrà a finire… secondo voi che succede? Boh, rispondetemi così prendo anche ispirazione da voi *-*
Ok, non so che altro dire, oggi non ho voglia di scrivere tanto, alla prossima belle xx

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** That smile ***


 

That smile

 


Cher li guardava impietrita, non poteva credere ai suoi occhi. Quel ragazzo l’aveva solo presa in giro e lei, come al solito, si era illusa troppo presto. Anche se faceva fatica ad ammetterlo a sé stessa, Niall aveva ragione, Zayn non era come tutti gli altri. E Cher aveva paura, era terrorizzata da queste situazioni.
Baciò Niall, senza pensare alle conseguenze, senza pensare a niente. Voleva la guerra? E che guerra fosse.
Portò le sue mani dietro al collo del biondo, e lo tirò a sé per approfondire il bacio. Se non altro, era sicura che a Niall non importava di quel bacio, non avrebbe avuto conseguenze, almeno in quel senso.
 
 
Zayn si svegliò, frastornato, aveva in testa ancora la scena della sera precedente: Cher che baciava quel biondo, e non era un semplice bacio a stampo. E, come se non bastasse, avrebbe dovuto affrontare Louis, lo avrebbe ammazzato, ne era sicuro. E poi, beh, forse doveva chiedere scusa a Phoebe e chiarire le cose con lei.
Si preparò di corsa, poi, come ogni mattina, fece il suo solito rito: fast food, poi si avviò vero la metro.
Non sapeva bene il motivo, ma sperava che quel giorno non l’avrebbe incontrata, non dopo quello che era successo la sera prima. Ma, ovviamente, la fortuna non era mai dalla sua parte.
-Ciao Zayn, come stai?- squittì Lucy vedendolo.
-Oh ciao Lucy, diciamo così così, tu come stai?- rispose il ragazzo accennando un sorriso, facendo finta di non notare che Cher se n’era andata dalla parte opposta dello scompartimento senza nemmeno degnarlo di uno sguardo.
-Bene. Ma perché Cher non ti parla?-
-N-non lo so… cioè…- tentò di dire Zayn non essendo però in grado di fare un discorso di senso compiuto.
In men che non si dica, si ritrovò mano nella mano con quella bambina, che lo stava trascinando a forza dalla sua baby-sitter.
-Cher, perché non lo saluti?- sbottò Lucy facendo sobbalzare la ragazza.
-Ciao Zayn.- continuò lei fredda ed evidentemente scocciata.
-Ciao Cher…- rispose Zayn esitante.
Poi seguì un silenzio di tomba, non sapevano entrambi cosa dire.
-Non sapevo fossi fidanzata… non me l’avevi mai detto.- azzardò Zayn imbarazzato sotto lo sguardo compiaciuto di Lucy.
-Non sai tante cose di me. E poi, nemmeno tu me l’avevi detto.- rispose Cher attenta a non far trapelare nessuna emozione.
-Ma quella non era la mia ragazza…- borbottò il ragazzo grattandosi la nuca.
-Oh, meglio mi sento. Quindi tu vorresti dire che baci in quel modo tutte le ragazze? Non sai quanto sia fiera di te.- continuò ironica la bionda.
-No è che… l’hofattoperfartingelosire.-
-Eh?- face Cher non capendo cosa stesse dicendo.
-L’ho fatto per farti ingelosire.- ripeté Zayn arrossendo.
La ragazza fece una risatina, ma non era una delle sue risate amare, forse era la prima volta che rideva in quel modo con lui. A dire la verità era tanto che non sorrideva, proprio in generale.
-Che ridi?-
-Anche io ho baciato Niall per farti ingelosire.- confessò divertita lei.
-Beh, ci sei riuscita…-
-Ok, ora dammi 5 dollari.- sbottò Lucy dopo aver assistito a tutta la scena.
-Perché? – sbottò Zayn sconvolto.
-Ti ho fatto fare pace con lei. Merito una ricompensa.-
-Ma per favore. Infatti perché sei poco ricca…- concluse Cher zittendola.
Poco dopo scesero dalla metro, Cher fece per salutare Zayn ma lui la anticipò dicendole:
-Prima non mi hai detto una cosa. Io ci sono riuscito a farti ingelosire?-
Cher le regalò un altro dei suoi sorrisi.
-Non saprei. Magari te lo dico stasera, se vuoi…- rispose lei senza smettere di sorridere.
-E’ il permesso di chiederti di uscire?-
-Non lo so Zayn, non lo so. Ciaooo.- concluse lei andandosene con Lucy.
Zayn era stupefatto e felice nello stesso tempo. Le cose erano due: o Cher si era fatta una canna e quel giorno era tremendamente felice e ben disposta, oppure i miracoli esistevano per davvero. Le aveva sorriso cazzo, era bastato un sorriso e lui si era sciolto come neve al sole.
 
-Ciao ragazzi! Ciao Phoebe!- urlò Zayn entrando in ufficio.
-Ciao Zà! Adesso ci raccontate la serata di ieri?- rispose Liam curioso.
-Ehm…- - Mi ha baciato.- dissero insieme Zayn e Phoebe.
Nemmeno il tempo di rimediare che Louis era già saltato verso Zayn incazzato come una bestia.
-Tu che hai fatto?- urlò con gli occhi pieni di rabbia.
-Louis, io… posso spiegare!- rispose il moro cercando di crearsi in testa un discorso che gli avrebbe fatto risparmiare come minimo un cazzotto in faccia.
-Illuminaci allora.-
-Ecco… io…- iniziò Zayn.
-Mi ha baciato solo per far ingelosire la ragazza della metro.- lo interruppe Phoebe.
-Te ne sei accorta?-
-Ovvio, non sono mica scema. E sia chiaro, non ci sono rimasta male, tu non mi piaci, ho ricambiato il bacio solo per far sì che il tuo gioco funzionasse, ma mi fai schifo. Non si usano così le ragazze. Lou, evita, non occorre che ti incazzi.- continuò decisa Phoebe.
-Malik, ringraziala perché ti avrei fatto male sul serio. Azzardati ancora e ti ammazzo, chiaro?- disse poi Louis.
-Chiaro-
-Bene, adesso dicci se il tuo giochino ha avuto risultati…- continuò poi Louis ridendo, facendo capire a Zayn che non era successo niente.
Phoebe lo fulminò divertita con lo sguardo poi sparì.
-Oh, sì. Stamattina sembrava un’altra persona, mi ha sorriso due volte. Ma non i suoi soliti sorrisi, un sorriso sincero…- rispose Zayn con una sorriso da idiota stampato sul viso.
-Wow. E adesso che hai intenzione di fare?- si intromise Liam.
-Non lo so. Lei mi ha fatto chiaramente capire che vuole uscire con me però…-
-Però sappiamo tutti come è andata a finire ieri sera.-
-Sì ma, sono cambiate un sacco di cose. Tu provaci.- concluse Louis per poi tornare alle sue carte.
 
 
‘Allora usciamo stasera sì o no? Io sono sempre disponibile per te’ digitò Zayn e poi, dopo alcuni minuti di tentennamento, si decise ad inviare.
‘Ad una condizione…’ gli rispose Cher dopo alcuni minuti.
‘Tutto quello che vuoi.’
‘Uscita come amici.’
‘Ok… ti vengo a prendere stasera io alle 9.30.’
‘Ok.’
Zayn non la capiva quella ragazza. Perché si ostinava a non sciogliersi, perché continuava ad essere così? Gli nascondeva qualcosa, qualcosa di grosso. Altrimenti non si spiegava quel comportamento, quella paura di amare. E lui l’avrebbe cambiata, l’avrebbe fatta tornare quella che era prima, perché era sicuro che non poteva essere così, qualcosa l’aveva resa così.
 
Erano le 9.00 e Zayn non era ancora pronto. Era sempre stato peggio di una femmina in queste cose, amava apparire al meglio, ma non gli era mai capitato di arrivare a mezz’ora prima dell’appuntamento ancora in mutande, correndo per casa in preda al panico. Ed era solo un’uscita tra ‘amici’, figuriamoci se fosse stata una cosa ufficiale.
Alla fine, dopo essersi conto che mancava veramente poco, si infilò le prime cose che gli capitarono sotto mano, e il risultato era alquanto penoso, ma ormai non poteva fare più niente.
 
 
 


ALLORA.

Lo so che non sono stata proprio velocissima ad aggiornare ma ho avuto qualche contrattempo.
Sorratemi.
L’ultimo capitolo ha ricevuto solo una recensione ma non mi importa, alla fine quelle sono solo numeri e io scrivo perché mi piace e è bello leggere le recensioni che scrivete, seppur non tantissime. Ma vi amo lo stesso *-*
PROMETTO di aggiornare prima stavolta, anche se, non so a quanti possa interessare.
Fatemi sapere cosa ne pensate, non lo so, vi sembra noiosa? O scontata? Non so che pensare
Vabbè, mi dileguo. VI AMO TUTTE!!!!!!!!!!!! <3

Zaccaria xx 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Good luck Zayn! ***


Good luck Zayn!

 

-La porta è aperta, entra!- urlò la ragazza dopo aver sentito il suono del campanello. Zayn era arrivato.
Il moro, entrò in quella casa che ormai gli era abbastanza familiare, si sedette sul divano, contorcendosi le dita per l’agitazione.
Non si spiegava come potesse essere possibile quel suo comportamento da parte sua, tantomeno nei confronti di quella ragazza. Dopo la sua ultima esperienza sentimentale si era promesso di non farsi più coinvolgere con troppa facilità, ne sarebbe dovuto passare di tempo. E invece eccolo lì, in preda al nervosismo. E poi era accaduto con quella ragazza, con la ragazza che lui stesso aveva definito stronza e acida prima ancora di parlarci, e lo pensava anche in quel momento. Forse l’avrebbe pensato per sempre, perché, dopotutto, quella era la verità, eppure si era tremendamente invaghito di lei.
I suoi pensieri furono interrotti dal rumore di scarpe che colpivano il legno delle scale che, probabilmente, portavano al piano superiore.
Zayn guardò attentamente la ragazza, era più bella del solito. Ed era strano, era strano perché lei aveva esplicitamente detto che quello era un’uscita tra amici, eppure si era fatta bella per lui. Zayn si sentiva importante.
-Ciao Cher…- disse il moro sfoderando uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
-Ciao Zayn, spero di non averti fatto aspettare tanto. Se l’ho fatto amen, mi dispiace.- rispose Cher ricambiando con un sorrisetto dei suoi.
-Tranquilla, non mi hai fatto aspettare troppo. Comunque sei bellissima stasera.-
-Non ci provare. Uscita tra amici ricordi? E gli amici non si fanno questo tipo di complimenti. E comunque anche tu sei… no, tu sei brutto stasera.- continuò la ragazza squadrandolo per poi scoppiare a ridere.
Dio, quella risata. Lo faceva stare bene, gli alleggeriva il cuore, era come una medicina, rara, ma pur sempre una medicina.
Rise anche lui.
-Eh lo so, è che non trovavo niente da mettermi. Però poi si è fatto tardi e mi sono dovuto mettere la prima cosa che mi è capitata.-
-Che coglione che sei.- sospirò Cher. – E’ possibile che non riesci a cogliere l’ironia? Stavo scherzando, minchia.-
-Oh, come mi erano mancate le tue parolacce. Stavo per andare in astinenza.- disse poi Zayn scoppiando a ridere.
-Ah ah ah. Vedi di non tirare troppo la corda che altrimenti ti rispedisco dai tuoi amichetti a calci nel sedere. Oh, non ho usato culo, strano. Comunque, vogliamo muoverci o no?- concluse Cher sorridendo.
Era strano come le veniva naturale sorridere con quel ragazzo, ma stava sorridendo troppo, non doveva perdere il controllo della situazione. Non doveva lasciarsi troppo andare, anche se con lui, era tremendamente difficile. Insomma, come non potevi sorridere a quel faccino dolce?
 
 

-Michia Zayn, ho capito che era un’uscita tra amici ma almeno potevi pensare ad un posto dove andare. Che coglione, non lo smetterò mai di ripetere.- sbottò Cher senza preoccuparsi di nascondere quel velo di divertimento che stava provando, dato che era circa mezz’ora che giravano a vuoto per New York.
-Eh lo so. E’ che ero troppo agitato all’idea di uscire con te, scusami.- rispose Zayn senza pensare.
-Cazzo, l’ho detto davvero?- aggiunse poi schiaffandosi una mano in fronte.
-Si, l’hai detto davvero.- continuò la ragazza ma, Zayn, lesse in quella frase una notazione strana.
Non avrebbe saputo dire se era gioia o disappunto, ma qualcosa c’era, l’avrebbe giurato.
-E?- chiese poi cercando di farla parlare.
-E adesso andiamo da Niall così te lo presento. Lo devi conoscere assolutamente, è fantastico.- rispose Cher sorridendo al pensiero del suo migliore amico irlandese.
-Ma il locale è chiuso stasera…- borbottò Zayn disorientato.
-Lo so. Ma il locale è suo, lui è sempre ficcato lì dentro e io ho libero accesso. Forza andiamo.- concluse la ragazza tirandolo per un braccio.
 


-Amore!!!- urlò Cher dopo aver sorpassato la saracinesca mezza aperta e aver fatto cenno a Zayn di seguirla.
-Oh, chi si vede!!! Sai quant’è che non vieni più nei giorni di chiusura a trovarmi? A cosa devo questo onore?- rispose il ragazzo da sotto il bancone. Stava sistemando gli scatoloni dei drink, e non aveva nemmeno preso in considerazione l’idea che ci potesse essere Zayn.
-Niente, è che questo coglione di Zayn mi ha invitata ad uscire, ma non sapeva dove andare, quindi siamo venuti qui. Anche perché te lo volevo presentare.- rispose Cher radiosa.
Era la prima volta che Zayn la vedeva così felice, era strano come quel Niall le facesse quell’effetto. Ed era geloso, era geloso perché voleva essere lui, per una volta, la causa di tutta quella gioia.
Niall, al sentire quelle parole scattò in piedi, senza evitare di sbattere la testa contro il ripiano del bancone e borbottare un ‘Cazzo!’ tra le risate.
-E così tu sei il famoso Zayn eh…- iniziò il biondo.
-E tu sei il famosissimo Niall.- continuò Zayn accennando un sorriso.
-Già. Comunque per colpa tua ho dovuto pomiciare con quest’essere, mi devi un favore amico.- proseguì Niall ridendo.
-Vaffanculo. Io ti chiamo amore e tu mi tratti così, che poi, mi hai chiesto pure se potevi toccarmi il culo quindi non ti deve aver fatto tanto schifo.- sbottò Cher facendo la finta offesa.
-E dai cucciola, lo sai che scherzo.- si giustificò Niall senza smettere di ridere.
-Comunque va bene. Dimmi quello che devo fare per farmi scusare di questa terribile tragedia e si sistemerà tutto.- continuò Zayn con fare melodrammatico.
-Guarda Zà, non è difficile. Basta che mi togli dai coglioni questa palla al piede.-
Risero tutti e tre. Niall era l’amico perfetto per Cher, perché era tremendamente dolce ma, quando serviva, anche molto diciamo, bastardo?
E poi, a Zayn stava già simpatico quel biondino. D’altronde, era impossibile non fare amicizia con lui. Era un po’ geloso per via del rapporto che aveva con Cher, ma non poteva fare a meno di provare simpatia nei suoi confronti, e poi, con lui presente, Cher cambiava. Si apriva. E Zayn amava questo fatto.
*EVERYBODY SING THIS SONG, DU DA DU DA. EVERYBODY SING THIS SONG, DU DA DU DA.*
-Ma che cazzo di suoneria hai?- sbottò Zayn dopo aver sentito l’allegra suoneria del telefono di Cher, con le lacrime agli occhi.
-Zitto per carità. E’ stata Lucy ad impostarmela e non posso cambiarla perché il telefono è una merda, non funzionano alcuni tasti. Non me ne parlate. A proposito di cascix, è sua madre, adesso che cazzo vuole?- sbottò Cher ridendo, per poi rispondere al telefono.
-Pronto?-
-Cher, sono Anne. Lucy si è sentita male, adesso siamo all’ospedale, perciò volevo dirti che domani non abbiamo bisogno di te.- continuò la voce dolce di Anne Styles, dall’altra parte.
-Come all’ospedale? Cos’ha?- chiese secca Cher. Dalle sue parole trapelava un chiaro segno di preoccupazione, cosa che fece allarmare i due ragazzi.
-Non lo sappiamo. Ha avvertito dolori al basso ventre, forse è appendicite.-
-L’ospedale di suo marito?-
-Sì.-
-Ok, arrivo subito.- concluse Cher attaccando, e, per una volta, non diede peso alle parole ridicole che quella donna usava per parlare.
Era difficile da credere, ma Cher Parker era preoccupata per Lucy Styles.
-Zayn, Lucy si è sentita male. Dobbiamo andare all’ospedale, ora. Ciao Niall, ci vediamo domani.- disse nervosamente la ragazza, per poi tirare per un braccio il moro.
 
 

-Accelera. Veloce.- sbottò Cher senza smettere di picchiettare il piede sul cofano della macchina.
Zayn ingranò la marcia e, come richiesto, aumento la velocità, lasciandosi scappare un sorrisino compiaciuto.
-Ma che ridi? Lucy si sente male e tu ridi. Ma vaffanculo va.- continuò Cher urlando, visibilmente in preda al nervosismo.
-Non è per quello. E’ che è una situazione strana. Dai, non fai altro che parlare male di quella bambina, si direbbe che la odi, eppure guardati. Sei più in apprensione tu che un marito in sala d’attesa mentre la moglie partorisce.-
-Che paragone di merda!- rispose Cher ridendo nervosamente.
-Lo so, non sono bravo in queste cose. Tu però stai tranquilla, non le succederà niente.- continuò lui sorridendole, cercando di calmarla.
-Speriamo. Sì, lo so, sembra che io la odi. Ma in fondo, molto in fondo, le voglio bene.-
-Ma guarda che non c’è niente di male a riconoscere un sentimento…- disse Zayn, riferendosi palesemente anche ai rapporti che c’erano tra loro.
-Ma infatti io l’ho riconosciuto!!!- concluse la ragazza sempre più innervosita.
 
-Eccomi. Sono arrivata appena ho potuto. Scusa ma questo coglione qua non si decideva a sbrigarsi!- esordì Cher non appena le si parò Anne davanti.
-Ma…- tentò di dire Zayn in sua difesa.
-Tranquilli ragazzi.- rispose Anne sorridendo a Zayn. –Non c’era bisogno che venivi Cher, ce la caviamo da soli.-
La ragazza non rispose.
Si sedette in sala d’attesa, poco lontana dai signori Styles, poi, fece cenno a Zayn di sedersi vicino a lei.
-Uffa però. Perché cazzo i medici non dicono niente? Che poi, il signor Styles è un medico, perché non è con sua figlia? E quel coglione di suo fratello dov’è? Sarà a puttane, suppongo.- iniziò a blaterare Cher, dicendo cose non molto sensate.
-Ehi, stai tranquilla. Stai calma.- cercò di calmarla Zayn, abbracciandola.
Cher fu colta alla sprovvista da quell’abbraccio, si irrigidì di colpo, ma dopotutto le sembrava sincero. E poi, di sicuro l’aveva fatto per la circostanza, quindi, non si stette molto a preoccupare di quel gesto.
-Hai capito… Cher Parker ha trovato l’amore. Chi l’avrebbe mai detto.- disse una voce rovinando quel momento.
Quella voce roca tanto odiata da Cher. Quel coglione di Harry.
La ragazza sospirò, si dimenò dall’abbraccio di Zayn e fulminò il riccio con lo sguardo.
-Harry. Sono agitata, potrei farti veramente del male questa volta se non te la smetti. Che cazzo, tua sorella è chiusa là dentro, non si sa che abbia, e tu pensi a fare commenti idioti sulla mia vita. Vai a fanculo. Che poi, non sono affari tuoi di quello che faccio della mia vita. Lui è solo un mio amico, ma anche se fosse veramente ciò che pensi tu, che vuoi? Ci sono problemi? Adesso per favore levati dai coglioni o ti ammazzo sul serio.-
Il riccio dagli occhi verdi sembrò ignorare del tutto la ragazza, e porgendo una mano a Zayn, si presentò:
-Piacere, sono Harry Edward Styles.-
-Piacere mio, Zayn Jawaad Malik.-
-Ja che???- sbottò Cher scioccata.
-Jawaad. Te l’ho detto, ho origini pakistane.- rispose Zayn sorridendole.
-Oh.- si limitò a dire la bionda.
Il riccio sfoderò uno dei suoi sorrisi perfetti, che tanto facevano innervosire Cher. Guardò prima lei, poi Zayn, poi spostò lo sguardo sulla mano del ragazzo appoggiata sulla spalla della bionda.
-Buona fortuna Zayn.- borbottò per poi scoppiare a ridere.

 
 
 
 
ALLORA!!!
 
 
E’ entrato in scena Harry finalmente lol
Ok, fa la parte del coglione, ma presto si scopriranno più cose su di lui e diventerà parecchio importante nella storia. Io mi sto pisciando sotto dal ridere ma ok, mi diverto troppo a scrivere queste scene.
EVERYBODY SING THIS SONG DU DA DU DA AHAHAHAHAH ok, la pianto.
Volevo ringraziarvi infinitamente per le 200 visualizzazioni al primo capitolo, cioè vi amo.
Poi ringrazio anche quelle che lasciano le recensioni, e le lettrici silenziose. Vi amo tutte, o tutti?
Vabbè, non lo so.
Poi.
Volevo dirvi un’altra cosa: ho pubblicato una OS su Harry How to save a life
Passate se ne avete voglia, e magari mi lasciate anche qualche recensioncina dato che è la prima che scrivo e non so se sia decente o no, lo spero tanto.
Alla prossima tesori *-*
Zaccaria xx

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Let’s go and kiss her ***


Let’s go and kiss her

 


-Cher…- sussurrò Zayn nell’orecchio della bionda.
Si era addormentata tra le sue braccia, in quel corridoio d’ospedale, perché, come aveva detto, non se la sentiva di tornare a casa. E ora erano lì, uno abbracciato all’altro.
Il moro fece un altro sbadiglio, essendo ancora in preda al sonno poi, dopo essersi stiracchiato per bene, riprese a chiamare la ragazza.
-Cher… svegliati. E’ giorno, non vorrai che Harry ci veda a dormire abbracciati vero? Ne va della tua reputazione.-
-Eh? Cosa? Dove sono?- sbottò la ragazza spalancando gli occhi di colpo.
-Stai calma…- iniziò Zayn ridendo.- siamo all’ospedale, non so se ti ricordi. Abbiamo dormito qui.-
-Sì ma, tu hai nominato Harry e la mia reputazione nella stessa frase, che è successo?-
Il moro rise di gusto.
-Niente. Dicevo che stavamo dormendo abbracciati e, se ci avesse visto Harry, ne sarebbe andata della tua reputazione.-
-Oh.- si limitò a dire Cher iniziando a rendersi conto della situazione.
-Ma abbiamo solo dormito, vero? Tu non hai abusato di me, vero?- continuò alzandosi di scatto e liberandosi di quelle braccia possenti.
-Cher, siamo in un ospedale. Cosa pensi che avrei potuto farti? E poi su, io non faccio queste cose.-
Cher lo guardò sospetta, poi gli sorrise.
-Va bene. Ma Lucy? Come sta?-
-E che ne so io. Secondo te, se sono stato fino ad ora qui con te, lo posso sapere? No.- rispose il moro divertito.
-Senti Jaw qualcosa, vedi di non farmi incazzare di prima mattina. Anzi, se sei stanco puoi andare anche a casa. Sei stato molto gentile a rimanere qui, non eri obbligato. Hai già fatto anche troppo.- continuò Cher accennando un sorriso.
-Ma non sono stanco. Rimango qui a darti fastidio.- disse poi Zayn dipingendosi sul viso un sorriso strafottente.
-Va bene. Vado a vedere se si sa qualcosa.- concluse la bionda per poi avviarsi verso la sala d’ospedale in cui era ricoverata la bambina e dove, evidentemente, erano anche i suoi genitori, dato che non si vedevano in giro.
-E’ Jawaad comunque.-
-Cosa?- chiese Cher voltandosi verso il ragazzo.
-Il mio secondo nome. E’ Jawaad.-
 


-Dai su Cher, andate a casa. Non ti spettava rimanere qui tutta la notte, Lucy sta meglio, vai a riposarti per bene. E poi, quel povero ragazzo non c’entra niente e ha bisogno di dormire. Torna più tardi, quando si sarà svegliata.- ripeté per la terza volta la signora Styles a Cher, che non aveva la minima intenzione di andarsene.
-Ma…- tentò di ribattere la giovane.
-Niente ma. Forza, andate a casa. Ti richiamo più tardi io.- concluse la donna spingendo a forza la ragazza nel corridoio.
-Allora?- chiese il moro curioso non appena la vide.
-Niente. Lucy sembra stare meglio, adesso dorme. E praticamente ci hanno cacciato, Anne ha detto che siamo stanchi e dobbiamo tornare a casa. Soprattutto tu che non c’entri nulla, dovresti riposarti per bene, secondo lei.- spiegò Cher risoluta.
-Beata lei. Io lavoro, purtroppo. Anzi, è piuttosto tardi. Ti dispiacerebbe se ti portassi con me? Ho già fatto tardi ieri e ho paura di non fare in tempo se ti accompagnassi a casa.-
-Beh, è il minimo. Dopotutto tu sei rimasto per non lasciarmi da sola, nonostante tutto, perciò è ovvio che non mi dispiace.- rispose la bionda.
-Grazie allora. Andiamo su…- proseguì Zayn facendole un cenno con il capo.
-Zayn.- lo chiamò Cher tentando per la prima volta dopo tanto tempo di togliersi quella maschera di cattiveria che si era costruita. Lo doveva a quel ragazzo, era il minimo, dopo tutto quello che aveva fatto.
E non alludeva solo alla sera precedente. Alludeva al fatto che nonostante lei avesse cercato in tutti i modi di rifiutarlo, nonostante l’avesse trattato male per la maggior parte del tempo, lui aveva capito che necessitava di aiuto, e grazie a lui stava tentando di ricominciare. Anche se il traguardo era ancora lontano.
-Sì?- la stimolò il ragazzo a parlare, dato che non aveva ricevuto altro se non silenzio.
-Grazie.- si limitò a dire la ragazza, sfoderando il sorriso più sincero che potesse fare. –Di tutto.- aggiunse poi.
Zayn sorrise. Uno di quei sorrisi sghembi che ti aprono il cuore. Era felice, il ragazzo più felice del mondo, anche se teoricamente quel ‘Grazie.’ non era poi niente di che. Ma non per lui. Non da quella ragazza.
 


-Buongiorno cuccioli.- esordì il moro entrando in ufficio suscitando le risate di tutti.
-Oh oh oh, guarda un po’ chi ti sei portato. Ciao Cher, come va?- continuò Liam sorridendo.
-Abbastanza bene, credo.- rispose fredda la ragazza.
-Louis, mi dispiace ma non ho avuto il tempo di prendere il pranzo, perdonami.- proseguì Zayn dando una pacca sulla spalla dell’amico, che era rimasto come freddato alla vista della ragazza.
-Louis, che hai? Hai visto un fantasma?- sbottò sempre il moro non capendo la situazione.
Il ragazzo sorrise nervoso.
-No è che… c’è anche…- iniziò.
-Ciao Zayn!- disse con nonchalance Phoebe entrando nell’ufficio.
-Oh…- si limitò a borbottare Zayn, iniziando a capire le stranezze dell’amico. Di certo non sarebbe stata una passeggiata far andare d'accordo le due ragazze. Soprattutto perché ormai pensava di conoscere abbastanza bene Cher, e poteva immaginare la sua reazione davanti a Phoebe.
-Oh, non sapevo ci fosse anche questa. Potevi avvisarmi Zayn, evitavo di portare tutto questo disturo.- sbottò Cher non appena la vide. COME NON DETTO.
-Cher, lei è Phoebe. Phoebe, Cher.- disse Liam ignorando la protesta della bionda.
Phoebe porse gentilmente la mano all’altra ragazza, mentre Cher si limitò a squadrarla, per poi andarsene in bagno.
-Ma perché quel bagno è sempre parte integrante di tutto ciò che succede qui dentro?- chiese Louis divertito. Ci avrebbe messo la mano sul fuoco: quella mattina, ci sarebbe stato da ridere.
-Idiota, stai zitto. Comunque, molto simpatica la ragazza devo dire.- lo fulminò Phoebe evidentemente scocciata dal comportamento di quella ragazza. Non la conosceva nemmeno, e già non la sopportava.
-Se ti può consolare, io non l’ho mai vista ridere.- continuò Liam divertito.
-Ho capito ma non è che ha il diritto di trattarmi così solo perché è strana, che cazzo.-
-E’ tanto se non ti abbia insultato, ritieniti fortunata.- si aggiunse Louis.
-Ma ve la smettete tutti quanti?- sbottò Zayn urlando. –Voi non la conoscete, non sapete niente, e non potete permettervi di giudicare. Non mi fate incazzare eh, non vi dovete permettere.-
-Wow… diciamo che non ti sei innamorato.- rispose Louis divertito, senza dare peso alle minacce dell’amico.
-E stai zitto.- concluse il moro rendendosi conto solo in quel momento di quello che aveva detto.
-Arriva l’intoccabile.- borbottò Phoebe alludendo alla bionda che era uscita dal bagno e si era buttata in una poltroncina, guadagnandosi un'occhiataccia da parte del moro.
-Senti, tu, ce l’hai con me per caso?- chiese poi.
-Non è mica colpa mia se ti fai i ragazzi che non ti spettano.- rispose secca Cher richiamando l’attenzione di tutti su quella discussione, soprattutto di Zayn.
-Se ti spieghi meglio forse potrei aiutarti…- continuò Phoebe con l’evidente scopo di infastidirla.
-Non mi va che baci Zayn in quel modo, ti è chiaro?-
-Primo, è stato lui a baciarmi. Secondo, lui non è tuo e fa ciò che vuole. Terzo, non è colpa mia se mi preferisce a te.-
-Non ho detto che è mio. E non tentare nemmeno di cercare a lanciarmi provocazioni del genere, perché so la verità. Se non fosse stato per farmi ingelosire non ti avrebbe mai nemmeno toccato. Perciò spara meno stronzate e non rompere i coglioni. Ora se non ti dispiace, ho fame e vado al distributore.- concluse la bionda sparendo di nuovo.
Nell’ufficio regnava un silenzio religioso, mentre un sorriso vittorioso iniziava a farsi spazio nel viso ambrato del moro.
-Che cazzo aspetti? Vai e baciala.- urlò Louis tutto eccitato, lanciando il suo migliore amico fuori nel corridoio.






ALLORA.


Lo so che è abbastanza corto e che vi ho fatto aspettare parecchio. Ma non avevo l'ispirazione, scusatemi.
PERO', sono lieta di annunciarvi che l'ho ritrovata lol
Alluluia. 
Però su, avete visto? Diciamo che c'è una bella svolta eh, Cher inizia a dare segnali di innamoramento, forse. 
Poi per quanto riguarda il personaggio di Phoebe, cioè lo amo, è quasi peggio di Cher. Ok, di Cher no ma ci è vicina. 
Ma... diciamo che cambierà anche lei nel corso della storia. Vabbè, la smetto di fare spoiler perché non va bene, lol.
Ringrazio come al solito tutte quelle che recensiscono, mettono tra le preferite/seguite/ricordare, e le lettrici silenziose, perché so che ci siete. *-* 
Che altro dire, spero che il capitolo vi piaccia, nonostante non sia molto lungo.
Vi amo tutti, 
Zaccaria <3

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** You don't understand... ***


You don’t understand…

 


-Jenna, hai visto Cher?- urlò il moro rivolgendosi alla segretaria, non trovando la ragazza al distributore.
-Se n’è appena andata…- rispose la donna con molta tranquillità.
Il ragazzo sobbalzò.
-Come se n’è appena andata?-
-Sì Malik. Ha preso il suo cappotto, la borsa, ed è uscita… se ti sbrighi la raggiungi, se n’è andata proprio adesso.- continuò la donna sorridendo.
Si sentiva importante ogni volta che accadevano quelle scenette d’amore davanti a lei, e poteva in qualche modo aiutare l’amore a vincere, come diceva lei.
Zayn tornò di corsa nel suo ufficio, indossò il suo solito giubbino in pelle nera e il cappello di lana grigio, sotto lo sguardo compiaciuto dei suoi amici, e sotto quello infastidito di Phoebe.
-Vai amico! Fatti valere! Prenditela!- urlò Louis alzando in aria un fermacarte.
-Non capisco adesso tutta questa confusione per quella…- borbottò Phoebe visibilmente scocciata.
-E stai zitta.- si limitò a dire Liam per zittirla.
Nel frattempo Zayn si era precipitato fuori dallo stabile e si guardava intorno, sperando di vederla. Però non era giusto. Ogni volta che si decideva a fare qualcosa, tutto andava per storto. Ma quella volta non ci sarebbe stata storia, lui l’avrebbe trovata e… beh, si sarebbe inventato qualcosa al momento, le avrebbe detto che la voleva per sé, che teneva a lei più di qualsiasi altra cosa.
Notò una criniera bionda alla sua destra, era lei. Era seduta su un muretto, intenta a fumare la sua sigaretta. Era visibilmente agitata, sbatteva il piede nervosamente, quasi volesse scacciare tutti i suoi pensieri con quella forza che scaricava sulla scarpa.
-Cher!- urlò il ragazzo andandole incontro.
La bionda alzò la testa, e, appena si rese conto di quello che stava accadendo, gettò a terra la sigaretta, si alzò e tentò di andarsene, ma fu bloccata dalla presa salda di Zayn sul suo polso.
-Che vuoi?- sbottò Cher freddandolo con lo sguardo.
-Voglio che torni dentro e che non stai qui al freddo.- rispose il moro, ma sapeva bene che non era quello ciò che voleva e che doveva rispondere. Ma doveva farcela, ora o mai più.
-Io là dentro non ci torno. Cosa vengo a fare? Per sentirmi dare della troia dalla tua amica? No grazie.- rispose secca facendo ricadere lo sguardo sulla mano che le stringeva il polso, un chiaro invito a lasciarla in pace.
-Senti Cher, fallo per me. Non si azzarderà più.-
-Non è questo il problema Zayn. Il problema è che sia tu sia i tuoi amici mi prendete per il culo. Cosa pensi che non me ne sia accorta? Pensi che non me ne sia accorta del fatto che tu mi cerchi solo perché ti faccio una gran pena? Che i tuoi amici non mi sopportano? Nessuno mi sopporta del resto, come biasimarli. Quella cretina è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma adesso basta.-
Il ragazzo scosse la testa nervosamente.
-Tu non capisci…- borbottò guardandola negli occhi.
-Cosa non capisco Zayn eh, cosa?- urlò Cher. – Non c’è molto da capire. Mi odiate tutti. Ah sì, c’è una cosa che non capisco: perché ti ostini a cercarmi e a sopportarmi, non lo capisco proprio.-
Zayn sospirò, mentre nella testa aveva ancora le urla della ragazza. Doveva farlo.
La prese per il colletto del giubbetto e si avventò sulle sue labbra, ma non ebbe il tempo di godere di quel bacio tanto atteso, di quelle labbra che lo richiamavano ogni volta, perché uno schiaffo lo colpì dritto in volto. Si allontanò, senza smettere di guardarla negli occhi.
Cher lo guardava passarsi la lingua sul labbro superiore, e a quel punto cedette: abbozzò un sorriso compiaciuto sul volto.
Un sorriso che non ebbe nemmeno il tempo di richiudersi, perché Zayn la stava già baciando nuovamente. Ma stavolta non ci fu nessuno schiaffo, nessuno spintone, c’erano solo loro due.
Non era un bacio qualsiasi, come tutti i primi baci di una coppia, era diverso. Non era un bacio dolce, era furioso. Urlava.
Le lingue si rincorrevano esperte, come se si conoscessero da sempre.
Le mani della ragazza accarezzavano furiosamente il volto del moro, ripercorrendo il profilo della mascella, per poi spostarsi sulla barbetta pungente ed infine dietro al collo.
Quelle del ragazzo invece, alzarono il corpo di Cher, facendola sedere sul muretto, considerata anche la differenza di altezza abbastanza evidente che intercorreva tra i due, poi si avventarono su quei capelli biondi, scompigliandoli.
Fu un bacio lungo, imperfetto, ma perfetto per loro due.
-Tu non mi fai pena… e io ti sopporto più che volentieri.- disse poi Zayn facendo terminare il bacio e appoggiando la testa della ragazza nell’incavo del suo collo.
 

-Niall!- urlò Cher entrando nel locale dell’amico.
-Niall è dietro al magazzino. E comunque siamo in orario di chiusura, deve uscire.- le rispose una ragazza riccia e mora, mai vista prima.
-Scusa scusa scusa? Tu chi saresti?- chiese Cher allibita.
-Io sono la nuova barista. Piuttosto, tu chi sei?- rispose la ragazza scocciata.
-No ok, spero che sia uno scherzo. Forse Niall non ti ha avvisato che io posso entrare quando voglio. Chiamamelo per piacere.- continuò Cher cercando di mantenere la calma. Era una bellissima giornata, e non voleva rovinarsela per una del genere.
-Calmi tutti. Eccomi eccomi, manco io e succede il finimondo. Ciao cucciola!- esordì Niall entrando nel locale e schioccando un bacio sulla guancia alla bionda, sotto lo sguardo allibito dell’altra ragazza.
-Ciao orsetto! Devo parlarti, da soli.- rispose Cher senza nascondere l’euforia.
Niall fece per parlare ma la sua nuova dipendente lo anticipò andandosene direttamente.
-Finalmente soli!- esclamò Cher. – comunque quella mi sta antipatica…- continuò poi riferendosi alla ragazza.
-Nah, è simpatica. A te stanno tutte antipatiche poi.- rispose Niall ridendo.
-Ok ok, come vuoi tu. Ma non sono venuta qua per parlare di chi mi sta sulle palle e chi no.- continuò lei lanciando un urletto.
-In effetti avevo notato un qualcosa di strano, è la prima volta dopo secoli che ti vedo così, che è successo?- chiese Niall curioso, sedendosi sopra il bancone davanti alla sua migliore amica.
-Indovina.- rispose Cher euforica.
-Scommetto che c’entra quel Zayn, giusto?-
La ragazza annuì con vigore, sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori, per poi iniziare a raccontare:
-Niall ci siamo baciati, ti rendi conto? Cioè, lui mi ha dato un bacio, poi io gli ho dato uno schiaffo però poi ci siamo ribaciati e niente! E’ stato così bello… e strano… e magnifico. Ahhhh!-
La risata rumorosa dell’irlandese risuonò nel locale.
-Cher, giuro che non ce la faccio.- disse poi senza smettere di ridere. –Non posso credere ai miei occhi! Devi vederti! Dici cose senza senso, urli, salti… e tutto per un bacio. Mi sa proprio che sei innamorata cucciola del mio cuore. Appena vedo Zayn giuro che gli offro da bere, è l’unico dopo quello che è successo capace di farti diventare così. Eh l’amore! Solo che adesso mi trascurerai…-
-Ehi ehi ehi. Calma. Prima di tutto non sono innamorata, per il momento. Secondo, NON RICORDARMI QUEL RAGAZZO. Terzo, non ti trascurerò mai deficiente di un irlandese. Anche se devo dire che se anche tu ti trovassi una ragazza non sarebbe male.- rispose la ragazza mentre diverse emozioni le attraversarono il volto: imbarazzo, tristezza, ironia. Anche se ormai quel ricordo aveva smorsato tutta l’euforia provata in quel momento.
-Non prendermi per il culo. Piuttosto, ieri Ginger era con un ragazzo…- continuò il biondino malinconico.
-Beh, scusa se te lo dico, ma cosa ti aspetti? Adesso, sinceramente parlando, per lei tu sei solo il proprietario del suo locale abituale, non avete mai parlato. E’ una bellissima ragazza e non puoi aspettarti che rimanga single a vita per un ragazzo a cui non ha mai rivolto la parola.-
-Lo so.-
-E allora? Su James sei irresistibile! Secondo me li ha messi gli occhi su di te, solo che se non riceve impulsi da parte tua è ovvio che non si fa avanti. Anche perché non mi sembra il tipo. Caccia fuori le palle e fatti valere!- rispose decisa Cher, cercando di motivare l’amico.
-Ma io non so se…- cercò di dire lui.
-La prossima volta che ci sono anche io te la presento. E’ una promessa.- concluse Cher sorridendo.
Seguì poi un momento di silenzio religioso.
-Cher scusami, non volevo tirare fuori quel ricordo…- sbottò all’improvviso Niall, rendendosi conto del cambio d’umore dell’amica.
-Tranquillo. Tanto prima o poi sarebbe venuto fuori da solo.-
-Piuttosto, Zayn ne è al corrente?-
-Secondo te?- sbottò Cher contrariata. –Ovvio che no. C’è stato solo un bacio tra di noi e, per quanto possa essere attratta da lui, per quanto possa essere speciale per me, è ancora troppo presto per dirgli TUTTO. In fin dei conti, devo ancora conoscerlo del tutto, e poi, quella è una cosa che sai solo tu. Nessun altro. Ce ne vorrà di tempo, fidati.-
-Sarà… ma io credo che quel ragazzo su di te abbia un’influenza strana. La tua maschera con lui non funziona, e poi, beh, credo che sappia leggerti. Lo noto da come ti guarda. Lui ti conosce più di quanto tu pensi, fidati di questo scemo per una volta.-
Cher sospirò pesantemente. Non voleva dare ragione a Niall, ma nel profondo sapeva che era quella la verità.
-Comunque. Adesso quando lo rivedi?- chiese curioso Niall.
-Chi?- fece Cher fingendo di non capire.
-Non fare la finta tonta. Il tuo amato.- spiegò il biondo.
-Oh… stasera usciamo insieme. Ha detto che dobbiamo parlare di noi.- rispose la bionda spalancando gli occhi, dopo essersi resa conto del vero significato di quella frase.
 
 





ALLORA.


Non potete capire quanto sia euforica per questo capitolo. E direi che è un capitolo molto importante. Non solo per il bacio, ma anche perché si inizia a capire qualcosa sul passato di Cher.
Piuttosto, secondo voi qual è questo ricordo così doloroso?
Voglio sapere cosa pensate voi, sperando di non essere così prevedibile, lol.
Poi, se ci avete fatto caso, con questo capitolo entrano nella storia altre due ragazze che, ora come ora, sono dei personaggi abbastanza secondari ma andando avanti con la storia diventeranno anch’esse importanti. Ho già detto troppo, quindi me la smetto AHAHAH.
Volevo ringraziare Tiziano Ferro (?) perché l’ispirazione per il bacio tra Cher e Zayn l’ho avuta dal video di ‘L’amore è una cosa semplice’ e niente… spero di essere stata abbastanza capace di trasmettere le emozioni del bacio e di averlo descritto decentemente.
Come al solito ringrazio tutti, quelli che recensiscono, i lettori silenziosi, quelli che hanno aggiunto la mia storia alle preferite/seguite/ricordate.
Poi niente… ora mi sta frullando l’idea di iniziare a scrivere una FF su Jake e Marley, due nuovi personaggi della quarta stagione di Glee (sì, sono anche una Gleek), però è ancora un’idea che è in stato pre-cantiere, lol. Insomma, non è sicuro per niente, ci ho solo fatto un pensierino.
Ora una domanda sorge spontanea: ci sono Gleek fra di voi?
Io amo quel telefilm poi, beh, ci sono certi attori/cantanti bravissimi, li amo proprio. Tipo Lea Michele, Naya Rivera, Darren Chris… e chi più ne ha più ne metta, lol.
Ok, sto delirando. Meglio se mi dileguo, anche perché devo prepararmi per stasera che si va a ballare.
Io mi vesto da farfalla, e voi? Dai ditemi, sono curiosa.
Ora me ne vado sul serio, vi amo tutti. <3
 
P.S. Buon Carnevale a tutti!!! *-*

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** I had a sister ***


I had a sister


 

Se per il primo ‘’appuntamento’’ di Zayn e Cher quello in difficoltà era stato Zayn, pur trattandosi di una semplice uscita tra amici, questa volta quella che non sapeva che pesci prendere era Cher.
Non sapeva come comportarsi, non sapeva come interpretare quel ‘Dobbiamo parlare di noi’ uscito poche ore prima dalla bocca del moro, e soprattutto non sapeva se era in grado di frequentare un ragazzo dopo tutto quello che le era accaduto in passato. Aveva paura. E Cher Parker di solito non aveva mai paura.
Come se non bastasse, era in crisi perché non sapeva se optare per un look diverso dal solito ma comunque sportivo, oppure per un look più elegante.
La bionda lanciò uno sguardo malinconico ai suoi vestiti più eleganti, erano anni che non ne indossava uno, e ora la domanda che le veniva in testa era questa: ‘Era veramente il caso di mandare a puttane tutti gli sforzi che aveva fatto fino a quel momento per Zayn Malik? Ne valeva la pena?’
Era nell’angoscia più totale. Afferrò la gruccia della sua t-shirt preferita, intenta ad optare per quella, quando suonò il campanello.
Rivolse un’occhiata allarmata all’orologio. Non poteva essere già lui, mancava ancora mezz’ora per le nove. Niall era improponibile, considerando il fatto che a quell’ora di sera il locale ribolliva di gente.
Si avviò verso il portone di casa, ancora chiedendosi di chi potesse essere, quando si trovò davanti il riccio.
-Harry.- si limitò a borbottare scocciata la bionda.
-Sei molto sexy in tuta.- rispose il ragazzo rivolgendole un sorriso sfacciato ed entrando in casa, spostando l’esile corpo di Cher piantato davanti la porta.
-No ma, fai come se fossi a casa tua eh!- sbottò la ragazza alzando gli occhi al cielo.
-Tecnicamente questa è casa mia bambola.-
Cher lo fulminò con lo sguardo, per poi dire secca:
-Quanto ti odio!-
-Sì lo so che mi odi, ma non sono venuto qua per sentirmi dire questi dolci complimenti…- continuò Harry ridendo. –In teoria avrei dovuto chiamarti perché mia madre è troppo stanca per farlo, ma dato che passavo di qui ho pensato fosse il caso di venire direttamente.-
-Sì ma vai al punto che ho fretta.- si lamentò Cher lanciando un’altra occhiata furtiva all’orologio appeso al muro.
-Ohh! Esci con un ragazzo?- chiese curioso il riccio iniziando a battere le mani.
-Primo: Non sono affari tuoi. Secondo: Smettila di fare quei versi da squilibrato. Terzo: Dimmi quello che mi devi dire e poi vattene.-
-Oh, quanto sei dolce!- continuò Harry ignorando il tono minaccioso della bionda. –Comunque, ero passato solo per dirti che Lucy sta bene, cioè, l’intervento all’appendicite è andato bene, se non ci sono complicazioni stanotte nel giro di pochi giorni la dimetteranno, altrimenti dovranno fare altri controlli.-
-Speriamo bene dai… sono contenta che sia andato tutto bene.- rispose Cher sorridendo al riccio forse per la prima volta nella sua vita.
-A chi lo dici. Bene, io vado altrimenti tu mi ammazzi. Divertiti stasera.- concluse Harry, facendo per andarsene.
La ragazza borbottò qualcosa di sconosciuto anche a se stessa, poi fece una cosa che non avrebbe mai pensato di fare.
-Harry?- chiamò. Il ragazzo si voltò, puntandole contro i suoi occhi meravigliosamente verdi, erano l’unica cosa che Cher amava di quel ragazzo.
-Mi devi aiutare.- spiegò risoluta Cher cercando di nascondere l’imbarazzo per quello che aveva appena detto. Lei non avrebbe mai chiesto aiuto ad Harry Styles, eppure lo stava facendo.
-Attenzione! Il mondo sta per finire.- urlò il riccio divertito, rientrando nella casa della ragazza. –Dimmi.- aggiunse poi.
Cher lo prese per un braccio e lo porto di forza in camera sua, piazzandolo davanti all’armadio.
-Vuoi per caso stuprarmi?- chiese Harry malizioso.
-Harry, sei fortunato che oggi sono terribilmente su di giri, altrimenti ti avrei già buttato dalla finestra. Stai zitto.- rispose la ragazza dandogli uno schiaffo sul braccio.
-Ahia!- si lamentò poi lui.
-Allora. Spero tanto per te, più per me che per te comunque, che tu abbia buon gusto nel vestire e capisca un po’ di queste cose. Non so cosa mettermi e tu devi aiutarmi.- iniziò decisa Cher, suscitando una risata squillante nel riccio, che si buttò sul letto, in preda all’isterismo.
Cher lo fissava sconcertata poi, quando finalmente si riprese iniziò a fare domande:
-Se non mi dici che cosa devi fare non posso aiutarti!- disse ovvio il riccio.
-E’ un appuntamento.-
-Con un ragazzo?-
-Certo Harold che è con un ragazzo! Di certo non con mia nonna! Dai su che il tempo stringe.- si lamentò Cher disperata.
-Zayn?- chiese insistente Harry.
-Ma che ti importa chi è?-
-Importa.-
-Sì, è Zayn.-
-Bene… quali sono le opzioni?- chiese poi il ragazzo spalancando le ante dell’armadio.
-Non lo so nemmeno io.-
-Sai dove ha intenzione di portarti?-
-No.- rispose ancora la ragazza meccanicamente.
-Non sai un cazzo però!- si lamentò Harry divertito dalla situazione. –Bene, dato che non sai un cazzo, allora decido io. Stai sicura che rimarrà a bocca aperta.-
-Come fai ad esserne sicuro?- chiese perplessa la bionda.
-Noi ragazzi siamo tutti uguali. E io so cosa ci stupisce.- ribatté Harry con tono esperto.
 


-Harry. Sembro una puttana.- si lamentò Cher guardandosi allo specchio e facendo cadere lo sguardo sulla gonna corta e stretta che ricadeva sulle sue gambe e sui tacchi diciotto che la facevano diventare poco meno alta del riccio.
-No, sei una bomba. Solo che non ci sei più abituata a questo tipo di vestiario, devi solo riprendere l’abitudine. Più o meno tutte le ragazze nei locali vanno vestite così, anche le più remissive, è normale Cher, è normale. Solo che tu sarai la più bella perché ti ho vestito io. Sai, se non fosse che ce l’hai il ragazzo ce lo farei un pensierino su di te…- iniziò Harry risoluto.
-Ma vai a fanculo va!-
Il riccio rise: -Ricordati che mi devi un favore.- disse poi facendole l’occhiolino. Fece per andarsene ma fu preceduto dal suono del campanello.
-Oddio. E adesso? Che gli racconto?- sbottò Cher, più per se stessa che per altro. –Tu esci dal retro.- aggiunse poi tirando in giardino il riccio.
Prese poi un respiro profondo e aprì la porta. Restò a bocca semi-aperta davanti a Zayn. Era perfetto quella sera: indossava un paio di jeans, una maglietta bianca parecchio scollata che metteva in risalto la sua carnagione ambrata e un cardigan blu. Sfoggiava il suo solito sorriso meraviglioso, e quella sera il suo solito profumo di menta mischiato al tabacco era decisamente più marcato del solito.
Cher si impose di togliersi dalla mente quei pensieri, la vecchia Cher stava prendendo il sopravvento, e questo non andava bene, per niente.
-Ciao…- mormorò poi, rendendosi conto di quel silenzio un po’ troppo prolungato.
-Ciao.- rispose Zayn lasciandole un piccolo bacio a stampo, per poi sorriderle e porgerle un mazzo di fiori.
-Questo sarebbe ciò che fa la differenza formalmente tra un uscita tra amici e un appuntamento. Dimmi che ti piacciono le rose, dimmi che ti piacciono le rose.- spiegò Zayn per poi assumere l’espressione di un bambino preoccupato, che fece scoppiare a ridere la ragazza.
-Non sono le mie preferite ma non le odio nemmeno, grazie.- rispose Cher prendendo il bouquet e mettendolo dentro ad un vaso di porcellana rosa antico.
-Sei bellissima stasera.- continuò il moro lanciandole un altro sguardo beato, che fu notato dalla bionda.
-Grazie. Anche tu devo dire che te la cavi.- ribatté Cher cercando di apparire meno in adorazione possibile per quel ragazzo.
-Lo so.- rispose Zayn ridendo. –Andiamo?-
-Certo.- concluse la bionda prendendo la giacca.
Lui le sorrise.
Bene. Erano passati solo 5 minuti e già era entrata in confusione. Non era un cosa possibile.
 


-Ma Zayn!- sbottò la ragazza ridendo realizzando che aveva parcheggiato davanti al locale del suo migliore amico.
-Dai lo sai che sono una frana in queste cose… e poi Niall ha insistito.- rispose il moro cercando giustificazioni, mentre Cher si portò una mano in fronte, sconsolata.
Scesero dalla macchina e Zayn circondò con un braccio le spalle di Cher, cosa che la fece scombussolare ancora di più. Entrarono nel locale, e subito Niall si spinse in commenti poco appropriati sull’abbigliamento della sua migliore amica.
-Cher, la cosa qui è grave. E’ dal matrimonio di Gemma Styles che non ti vesti così, io l’ho sempre detto che l’amore fa miracoli.- urlò appena li vide, guadagnandosi un’occhiata di fuoco da parte della bionda e un sorriso compiaciuto da parte di Zayn.
-Ok, scusa.- borbottò poi divertito facendo l’occhiolino al moro.
-A proposito degli Styles, come sta Lucy?- chiese Zayn, apparendo veramente interessato alla questione.
-Harry mi ha detto che l’intervento è andato bene, se supera la notte senza complicazioni fra pochi giorni la dimetteranno. Speriamo bene, mi manca averla tra le palle.- rispose Cher accennando un sorriso.
-Wooh! Il mondo sta per finire!- sbottò l’irlandese ridendo.
-Ve la smettete di dire tutti questa frase del cazzo oggi?-
-Perché? Chi altro te l’ha detta?-
-Styles.- rispose secca la ragazza.
-E perché?- chiese Zayn tra il curioso e il circospetto.
-Perché l’ho trattato meglio del solito.-
-Eh l’amore!- esclamò Niall, guadagnandosi un calcio nei gioielli di famiglia, cosa che provocò un urlo del biondo e le risate isteriche di Zayn.
-Che è successo?- chiese allarmata la ragazza nuova che lavorava con Niall, che nel frattempo era accorsa per controllare la situazione.
-Niente Zoey niente. Solo che la signorina qui ha messo al rischio la mia fecondità.- rispose Niall dopo essersi ripreso. –Piuttosto, avete avuto solo un incontro non proprio amorevole oggi pomeriggio, vi presento, almeno la prossima volta che dovete litigare sapete come chiamarvi negli insulti. Zoey, lei è Cher, la mia migliore amica e lui è Zayn, il suo… insomma, si frequentano, perciò giù le mani.- aggiunse poi divertito.
-Piacere.- disse Zoey sorridendo stringendo le mani dei due ragazzi. – E scusa per oggi pomeriggio, non ne avevo idea.- aggiunse poi rivolgendosi a Cher, la quale le fece un sorriso forzato.
Dopo che la nuova barista se ne tornò alla sua postazione, i tre ricominciarono a chiacchierare.
-Niall io ti ammazzo.- sbottò divertita la bionda.
-Merda.- borbottò Niall fissando un punto nella pista.
-Hai seriamente paura che ti ammazzi?- chiese Zayn tra lo sconvolto e il divertito.
-No è che… di sicuro deve essere arrivata Ginger, vero?-  rispose annoiata Cher.
Niall annui con la testa, perso nel vuoto.
-Diamine. Te la smetti di fissarla così come uno stalker? Così le metti solo paura. Anzi, sai che facciamo? Te l’avevo promesso, adesso te la presento.- continuò la bionda dando una pacca sulla schiena dell’amico.
-Cher, che cazzo fai? Ferma!- urlò Niall inutilmente, dato che la ragazza era già al centro della pista a pochi centimetri da Ginger.
-Ciao, tu devi essere Ginger vero?- chiese Cher con sicurezza all’altra ragazza, che le rivolse uno sguardo perplesso.
-Sì, sono io. Perché?- chiese l’altra.
-Io sono Cher, molto piacere. Ora non fare domande e seguimi.- concluse apatica Cher, prendendola per un braccio e trascinandola al bancone, vicino ai due ragazzi.
-Ginger, lui è Niall. E’ un ragazzo d’oro, dolcissimo e bravissimo. Sai, dovreste fare conoscenza, credo abbiate molte cose in comune. Poi ok, lui è Zayn ma non ti serve sapere altro, è impegnato.- continuò poi sotto lo sguardo divertito di quest’ultimo che tratteneva a stento le risate, mentre Niall si copriva gli occhi con una mano imbarazzato.
-Tu mi fai paura.- disse risoluta Ginger.
-Sì, anche io avrei paura di me stessa, decisamente. Ora non fate i bambini, soprattutto tu Niall, e conoscetevi. Noi ce ne andiamo, addio.- concluse Cher decisa stampando un bacio sulla guancia di Niall sotto lo sguardo ancora scioccato di quella povera ragazza, poi uscì, seguita da Zayn.
Una volta fuori, si sedettero sul muretto adiacente al locale, mentre nel frattempo Zayn rideva ancora per l’episodio appena successo.
-Pensi che funzionerà tra quei due?- chiese il moro, giusto per iniziare quel discorso molto alla larga, mentre nel frattempo giocava con le dita affusolate della bionda.
-Ne sono sicura. Sono entrambi dei cuccioli di coniglietti ma in verità hanno un bel carattere, insomma, Niall lo conosci e Ginger, beh, hai visto come mi ha risposto? Funzionerà funzionerà.- rispose Cher esultante.
-Beh, è stato divertente. E noi invece?- continuò il ragazzo attento a misurare le parole. Cher sussultò.
-In che senso?-
-Cosa siamo noi? Funzionerà?-rispose Zayn guardandola negli occhi.
-Io n-non lo so… non so niente.- ribatté Cher terrorizzata. Sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato.
-Devi spiegarmi come è possibile che tu sai sempre tutto, tranne quello che riguarda te.- continuò Zayn sforzandosi di mantenere un tono dolce. Sapeva che quello era il suo vero problema, il problema di tutto.
-Io non so niente Zayn, non so proprio niente! Faccio solo finta di attaccarmi alle cose più stupide e frivole che la vita mi offre, e fingo ti essere felice. Ma la verità è che la mia vita fa schifo, ha sempre fatto schifo. Sono solo una sfigata!- urlò Cher iniziando a spintonarlo debolmente, per poi scoppiare a piangere istericamente.
Era arrivato il momento, Zayn lo sapeva. Ora si sarebbe sfogata, l’avrebbe preso a botte, poi, tra le lacrime si sarebbe svuotata con lui di tutti i problemi, da quel punto poteva nascere qualcosa veramente. Zayn era pronto. Ci voleva solo tanta pazienza. Ma ce l’avrebbe messa, perché teneva troppo a quella ragazza, a volta anche un po’ strana.
Bloccò i deboli pugni che colpivano il suo petto con una mano e l’abbracciò, portando la sua testa nell’incavo del suo collo. Le dava piccoli dolci baci in fronte ogni tanto, mentre con una mano non smetteva di accarezzarle i capelli. Stava solo aspettando la fine di quel pianto, poi le avrebbe detto che lui ci sarebbe sempre stato per lei.
-Ma così ti sporco la maglia di trucco…- si lamentò Cher con la voce ancora impastata dal pianto, tentando di liberarsi da quella presa salda che la bloccava.
-Stai tranquilla. Ora ci sono io. E’ tutto apposto.- rispose il moro guardandola negli occhi. Quegli occhi che ogni volta che incontravano i suoi, si riempivano di striature più chiare, e quell’azzurro profondo diventava così limpido.
-Scusa.- sussurrò la ragazza abbassando lo sguardo.
-Non devi scusarti di niente. Io ci sono sempre, se vuoi sfogarti, sono qui.- continuò Zayn stringendola ancora di più a sé.
-E’ difficile spiegare come mi sento.-
-Lo so. Io vorrei sapere solo il perché, vorrei sapere perché ti a nascondere dietro una falsa copia di te. Almeno potrei aiutarti.- spiegò Zayn risoluto, tornando a guardarla negli occhi.
Cher lo guardò tentennante, non sapeva se era arrivato il momento, se poteva fidarsi, ma poi incontrò quegli occhi color cioccolato, che le ispiravano così tanta fiducia, e si decise a parlare.
-Io avevo una sorella.- iniziò. – Era perfetta, e quando dico perfetta intendo seriamente la perfezione. Era alta, aveva un fisico da far gola alle modelle più affermate, un viso dolce, delicato, sembrava una bambola di porcellana. I suoi occhi erano più azzurri dei miei, quasi trasparenti, le donavano un aria ancora più angelica. Senza contare il suo sorriso perfetto. Era brava a scuola, solare, disponibile con tutti, possedeva quella classe e quella femminilità che manca a me, aveva un animo gentile, trattava sempre bene tutti, sempre con il sorriso sulle labbra. Da questo punto di vista il mio esatto opposto. Era un angelo sceso in terra, sul serio. Invece io sono stata sempre la pecora nera della famiglia, quella che faceva vergognare i miei ogni volta che la domenica andavamo in chiesa perché non riusciva a stare ferma, quella che era capace di picchiare un bambino davanti a tutti solo perché a naso le era antipatico. Quella che era guardata con disprezzo dai genitori, perché era diversa, diversa da tutti e da tutte. Mentre mia sorella, beh, i miei l’adoravano. Era la loro preferita, le sorridevano sempre e le rivolgevano parole affettuose. Dio solo sa quante volte ho desiderato di essere lei, anche solo per un giorno, per provare la sensazione di essere perfetta, in tutto e per tutto. Ma nonostante questo, le volevo bene, anzi, forse proprio per questo motivo era un esempio per me, ma che, con tutta la buona volontà, non riuscivo mai ad imitare. Lei era il giorno e io la notte. E questa storia è durata da quando avevo 3 anni. Anche al liceo, è stata sempre lei a brillare, io ero semplicemente conosciuta come la sorella della perfetta. Era frustrante a volte. Anche tutti i ragazzi erano per lei, mi parlavano tutti solo per poter arrivare prima a lei. D’altronde, come biasimarli. Anche tu ti saresti innamorato di lei. Però poi, un ragazzo sembrava interessato a me. A me capisci? Non a mia sorella. Ero la sedicenne più felice del mondo.-
-Immagino che è da qui che inizia la parte peggiore vero?- chiese Zayn approfittando della pausa per parlare.
 

 



ALLORA.

Prima di tutto perdonatemi per avervi lasciato così ma, altrimenti mi usciva veramente troppo lungo. E già è molto lungo di suo.
Bene, ora iniziamo con le scommesse. Secondo voi, ora che avete parecchi indizi in più, di cosa si tratterà il passato di Cher?
Ok, sembra una televendita ma patience. In questo capitolo c’è anche da notare il primo pezzo, molto importante, diciamo che la coppia Harry-Cher fa progressi come amici, insomma, non si scannano più così tanto, o almeno sembra. Poi boh, che ne pensate di Niall e Ginger? Lo so che ancora è giusto un po’ accennata però voglio sapere che ne pensate.
Ringrazio come sempre tutto il mondo, lol.
Alla prossima,
Zaccaria.
 
P.S. Avete visto i video dei ragazzi in Ghana? Rdfgtyhijkhugy *-* Piango :’(
P.S.S. Vi amo tutti <3
P.S.S.S. Avete visto? Ho messo una foto *-* Volevo mettere una gif ma devo ancora capire come si fa, lol. 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Trust me. ***




 

Trust me.

 

These wounds won’t seem to heal,
This pain is just too real,
There’s just too much that time cannot erase.
-Evanescence, My Immortal

 
*-Ehy bella.- disse un ragazzo rivolgendosi a Cher.
-Dici a me?- chiese la bionda sorpresa.
-Non ci sono altre belle ragazze qui, quindi sì, dico a te.- continuò lui.
-Oh… quindi?- ribatté Cher non capendo.
-Io mi chiamo Colin, piacere di conoscerti.- fece il ragazzo porgendole la mano.
-Cher.- si limitò a rispondere lei stringendogli la mano.
Era un bel ragazzo quel Colin, i capelli castano chiaro gli ricadevano disordinatamente sulla fronte, incorniciando uno quegli occhi verdi e profondi. La carnagione chiara contornava un sorriso bianco splendente. Cher arrossì, notando quei piccoli particolari. *
 
 
 
-Immagino tu sappia come funziona quando si è davanti alla prima cotta. – continuò Cher, apparentemente ignorando la domanda di Zayn. – Si è ciechi, si nega l’evidenza, e soprattutto basta poco per perdere la testa. Basta una parola, un gesto, e ci si innamora. Per me Colin significava tutto, ero pazza di lui. E mi ostinavo a non vedere che ogni volta che veniva a casa mia scherzava con mia sorella, la abbracciava. Pensai fosse una cosa normale, la consideravo un’ amicizia. Il mio primo bacio è stato con Colin, la mia prima volta è stata con Colin. Ero innamorata. Grazie a lui era diminuita anche ‘’l’invidia’’ verso Jasmine, mia sorella. Mi sentivo una ragazza normale, amata e accettata per quella che ero. Il rapporto con mia sorella era migliorato notevolmente. Una volta ero andata a Montreal, con la scuola, tornai due ore prima del previsto così decisi di fare una sorpresa a Jasmine. Andai a casa e la trovai a baciarsi con lui, con Colin.-
La bionda fece una breve pausa, per evitare alle lacrime di tornare a scendere, e Zayn strinse l’abbraccio, accorgendosi del fatto che stesse per scoppiare di nuovo.
-Quello per me fu un brutto periodo. Lui mi aveva usata. ‘Sai, io quella volta ci ho provato con te perché volevo arrivare a tua sorella. Ma non pensare che in tutto questo tempo ti abbia solo usata, perché io mi sono veramente innamorato di te. Solo che il sentimento che provo per Jasmine è più forte. Scusa.’ Mi disse una volta. Ti rendi conto Zayn? Siamo stati insieme un anno e qualche mese, e per tutto quel tempo lui mi aveva solo usata. Ma sai qual è la cosa più brutta? La cosa peggiore era che anche Jasmine si era innamorata, nonostante fosse la ragazza più buona e gentile del mondo, si era innamorata del mio ragazzo. Ho perso il conto delle volte che si è scusata con me per quello che era successo. Mi aveva tradito anche lei. Si fidanzarono ufficialmente, e io dovetti assistere alle loro scenette da coppia felice e perfetta, in silenzio. D’altronde che altro potevo fare? –
-Mi dispiace Cher, veramente. Tu non ti meritavi tutto questo.- la interruppe Zayn, leggermente imbarazzato, non sapendo cosa dire.
Cher lo ignorò, e continuò:
-Ma non è tutto. Questo alla fine è il minimo, perché comunque dopo un po’ di tempo mi ero abituata alla situazione, l’avevo persino superata. Non che mi ero innamorata di nuovo di un altro, ma comunque l’avevo superata. Una sera andarono in discoteca, chiesero anche a me di andare ma non ero di ottima forma, così rimasi a casa. La mattina seguente venni a sapere che dopo essere usciti dal locale Colin era ubriaco, ma si mise alla guida lo stesso perché Jasmine non sapeva guidare la sua macchina troppo all’avanguardia. La macchina sbandò, si schiantarono contro un albero. Jasmine morì sul colpo, Colin poche ore dopo.-
Cher emise un lamento, poi ricominciò a parlare tra le lacrime.
-Una delle persone più importanti della mia vita è morta per colpa mia, lo capisci? Sì è vero, un po’ la odiavo per tutto quello che era successo, ma rimaneva sempre mia sorella. Ed è morta per colpa mia.-
-Non dire cazzate Cher, non è stata colpa tua.- sbottò Zayn, contrariato.
-Sì, invece. Ho avuto più volte la possibilità di evitare tutto questo. Prima di tutto, avrei potuto non innamorarmi di quel testa di cazzo, avrei potuto non cadere nella sua trappola ed evitare di farlo conoscere a mia sorella. Oppure quella sera, sarei potuta andare con loro, invece di starmene a casa per un mio capriccio.- continuò Cher quasi urlando.
-Saresti morta anche tu Cher, non avresti potuto evitare l’incidente.- rispose meccanicamente Zayn.
-Sì invece. Io non bevevo mai troppo, e sapevo guidare benissimo quella cazzo di macchina. Avrei guidato io e mia sorella non sarebbe morta.- urlò ancora la bionda, ricadendo in un pianto isterico.
Zayn la abbracciò di nuovo, nel tentativo di consolarla.
-Ora capisci perché non riesco a legarmi con un ragazzo? Capisci perché mi sento una merda vivente anche se non lo do a vedere? Perché ho paura, ho paura che possa succedere tutto nuovamente. Ho paura che per colpa mia possa morire qualcun altro.- continuò la bionda imperterrita.
-Senti Cher, guardami. Guardami.- sbottò il moro fermando il volto della ragazza con una mano, guardandola negli occhi.
-Non è colpa tua. Non lo devi pensare nemmeno. Tu sei solo la vittima principale di tutto quello che è successo, non devi avere sensi di colpa, perché la colpa non è tua. Ti fidi di me?- aggiunse poi deciso.
Cher annui flebilmente, dopo un momento di riflessione.
-Ecco allora non avere paura. Non avere paura di amare. Insieme supereremo questa cosa, ce la faremo. Fidati di me.-
-Perché parli al plurale quando sono solo io quella con i sensi di colpa, quando sono solo io quella che sta male?- continuò la ragazza, ancora non completamente sicura delle parole del ragazzo.
-Perché da questo momento in poi io ci sarò sempre per te. Ti proteggerò. Ogni volta che dovrai sfogarti, ogni volta che vorrai spaccare tutto, io sarò con te. Te lo prometto. Cher io, non volevo dirtelo ma… a questo punto sono costretto. Dal primo momento che ti ho vista nella metro a litigare con Lucy, sono stato attratto da te. Ci ho messo tempo anche io, prima di accettarlo, ma è così. Ti consideravo una stronza acida, ma era proprio questo quello che mi attraeva di te. Però poi ho imparato a conoscerti, e ho capito che è solo l’apparenza. Sei una ragazza magnifica. Non potrei mai lasciarti andare. E’ per questo che te lo prometto.- rispose Zayn ormai senza fiato. Non era da lui fare quei discorsi, non era da lui fare tutto quello che stava facendo, ma evidentemente, lo aveva appena fatto.
Cher sorrise. Ed era così bella, con quel sorriso tra le lacrime, era il ritratto di una persona che aveva sofferto, e forse lo stava facendo tutt’ora, ma era felice. O almeno aveva trovato la strada per arrivare ad esserlo.
Si avvicinò decisa a Zayn, e lo baciò. Per la prima volta dopo tanto tempo sicura di qualcosa. Aveva ancora paura di tutto, ma sentiva che Zayn era diverso, non l’avrebbe fatta stare male.
Era un bacio diverso dal primo, più dolce, più delicato, meno furioso.
Si staccarono, Zayn le sorrise, poi continuò a parlare:
-E poi, ti aiuteranno anche i ragazzi. Immagino già che tu non ne voglia far parola con loro, e ti capisco. Ma ti aiuteranno comunque. Louis sembra così superficiale ma non lo è affatto, si accorge se qualcuno sta male, e fa di tutto per farlo stare meglio. Forse le sue battute ti faranno piangere, ma almeno l’impegno devi riconoscerglielo. Sai, lui è stato il primo a sostenere il fatto che tu non fossi veramente una stronza.-
Cher sorrise, abbastanza divertita.
-Poi c’è Liam.- continuò imperterrito il moro. – Sa darti veramente il cuore, se vuole. E’ fantastico.-
La ragazza annuì.
-E Phoebe? Mi odia.- aggiunse poi.
-Non è che ti odia. E’ che avete due caratteri completamente opposti, e anche lei è abbastanza stronza, all’apparenza, proprio come te. Quindi è normale che all’inizio non potete andare d’amore e d’accordo. Prova a parlarci senza pregiudizi su quello che è successo. Non è poi così male.- rispose il ragazzo prendendola per mano.
-Grazie. Ti voglio bene, Zayn.- mormorò la ragazza guardandolo negli occhi.
-Anche io te ne voglio tanto Cher.- rispose Zayn baciandola nuovamente.
 


-Ma lo sai che mi manca Lucy?- sbottò Zayn prendendo per mano Cher, mentre camminavano verso l’ufficio di Zayn.
-Anche a me, UN PO’. Ma non dirlo in giro altrimenti la mia reputazione va a farsi fottere, fammi questo piacere.- rispose Cher ridendo.
-Sai, pensavo che dopo la conversazione di ieri saresti cambiata. Invece sei sempre la stessa cogliona volgare.- continuò Zayn prendendola in giro.
-Prendere o lasciare Jawi, mi dispiace.-
-Prendo prendo. E comunque era un complimento. Mi era mancata la solita Cher.- rispose il ragazzo sorridendo.
-Sempre qui.- concluse Cher indicandosi e aprendo la porta scorrevole dell’ufficio di Zayn.
-Ma come siete dolci!- urlò Louis vedendoli entrare, guadagnandosi un’occhiata perplessa da Zayn.
-Vi ha spiato dalla finestra.- spiegò Liam ridendo.
-Idiota.- borbottò Zayn tirandogli il solito sacchetto del pranzo.
-Però ha ragione. Siete dolci.- sbottò una voce da dietro la porta: Phoebe.
Gli altri quattro ragazzi si voltarono contemporaneamente verso di lei, stupefatti.
-Non guardatemi così.- disse Phoebe ridendo. –Devo scusarmi con te Cher, per tutto quello che è successo.
Alla fine non ti conosco e non posso giudicarti, ha ragione Zayn. Scusa.- continuò poi.
Cher le sorrise, poi rivolse lo sguardo verso Zayn.
-Visto? Te l’avevo detto io che non era così male…- disse lui ridendo.
-Sta zitto tu Malik.- borbottò Phoebe. –Allora, amiche?- continuò poi porgendole la mano.
-Ci proviamo.- rispose Cher sorridente stringendola.
-Non ci posso credere. Non ci posso credere. Che è successo? Chi vi ha dato della droga?- urlò Louis saltando di qua e di là.
-Tommo piantala. Ti sei già sputtanato abbastanza oggi, basta.- lo riprese Liam ridendo.
-Ha ragione Liam. Sentite, dato che noi dovremmo lavorare oggi e voi vi annoierete, perché non uscite per ‘’inaugurare’’ questa amicizia?- continuò Zayn.
-Va bene. Ci vediamo dopo allora, ciao ragazzi.- salutò Cher dando un bacio a Zayn, mentre Phoebe non si degnò nemmeno di salutare il suo migliore amico. Poi uscirono.
-Secondo me si troveranno bene insieme, sono due forze della natura. E’ stata dura, ma ce l’abbiamo fatta a non farle prendere a botte.- disse Liam dopo un po’.
-Non si sono mai prese a botte…- rispose Louis ovvio.- Comunque, passiamo alle cose importanti, che è successo ieri sera amico? Il tuo sorriso è smisuratamente più largo del solito.- aggiunse poi curioso.
-Ma perché devi ignorare sempre quello che dico io?- si lamentò Liam sotto lo sguardo divertito di Zayn.
-Zitto tu Payne, non puoi negare che la mia domanda era più interessante della tua osservazione.- continuò Louis.
-Ok, hai ragione.- rispose Liam.
Zayn sbottò a ridere, notando gli sguardi insistenti dei suoi due migliori amici, poi iniziò a raccontare:
-Niente di che.- mentì. -Ora so solamente che è veramente disposta a stare con me. Abbiamo parlato molto ieri.- aggiunse poi.
-Qualche bacio?- chiese Louis.
-Ovviamente.- concluse Zayn ridendo.
 

 

 



ALLORA.

Finalmente Cher ha confessato il suo passato, e devo dire che qualcuna di voi ci era andata molto vicina.
No ma, sono così scontata? lol
Comunque, da come spero abbiate notato, ho un po’ modificato la ‘’grafica’’ del capitolo.
Ho inserito anche un banner che ok, mi fa abbastanza schifo, ma l’avevo fatto un sacco di tempo fa, prima ancora che iniziassi a scrivere la storia e mi sembrava il caso di metterlo prima o poi.
Ovviamente se qualcuna sarebbe in grado di farne uno più bello sarei felicissima e lo metterei di sicuro, sia chiaro. 
Anche perché è un po' troppo grosso, credo. 
Poi ho inserito anche un pezzo di una canzone che mi sembra adatta al capitolo e niente, la gif.
A proposito, grazie alle ragazze che mi hanno detto come si fa a metterla, anche se qualcosa avevo già intuito. Grazie *-*
Come al solito, grazie a tutte quelle che seguono la storia, la recensiscono ecc.
A presto,
Benedetta. <3 (sì, ho deciso di firmare con il mio vero nome, lol.) 

Questo è il mio Facebook 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Thanks. Thanks of all. ***


Sometimes it lasts in love




 

Thanks. Thanks of all.

Wherever you go, just always remember
That you got a home for now and forever
And if you get low, just call me whenever
This is my oath to you
-Oath, Cher Lloyd


 
-Posso farti una domanda?- sbottò improvvisamente Cher, voltandosi verso la riccia.
-Certo.- rispose Phoebe sorridendole.
-Perché ti sei trasferita qui a New York se, come credo di aver capito, non hai neanche un lavoro?-
-Sinceramente non lo so bene nemmeno io. Mi andava. Sai, io non sono mai stata una di quelle legate al paese d’origine, alla famiglia, sono uno spirito ribelle, come avrai notato, perciò non mi è stato molto difficile prendere un volo e venire qui. E poi mi mancava Louis, non sono legata a niente, tranne che a lui. Sembra un po’ stupido, ma è il miglior ragazzo che conosca. E’ buono, mi fa sempre ridere e sa consigliarmi, cosa vuoi di più?- rispose Phoebe sorridendo, al pensiero del suo migliore amico.
-Ma se è così perfetto perché non state insieme come coppia?- continuò imperterrita la bionda, presa da un attacco di curiosità.
-Beh… non lo so. E’ così e basta. Non riesco a vederlo in una veste che non sia quella del mio migliore amico pronto a proteggermi sempre.-
-Ti capisco.- ribatté Cher, ripensando al suo irlandese. Un po’ era come il rapporto che aveva con Niall, si erano trovati subito bene uno con l’altro, e andava bene così. Più che bene.
-Il biondino del locale che ha fatto partire di testa Zayn, giusto?- chiese Phoebe, alludendo alla sera in cui c’era stato quello scambio strano di baci, nati da una semplice gelosia.
-Giusto. Senza di lui credo che avrei già spaccato la testa a parecchia gente.-
-Tipo a me.- continuò la riccia ridendo.
-Forse. No cioè, lì il merito va a Zayn, ad essere sinceri.- rispose Cher sorridendo.
-Sei innamorata?- chiese Phoebe, facendo salire la voce di un’ottava.
-No. Cioè, non ancora. E’ tutto così strano. Ammetto che fisicamente è perfetto, ma non so altro. E’ così tanto tempo che evito l’amore, non ricordo nemmeno più come ci si sente ad essere innamorati.-
-E perché non hai evitato anche Zayn allora?-
-Ci ho provato, ma non ce l’ho fatta. Con Zayn è tutto diverso.- concluse la bionda mordendosi il labbro.
-Cosa ci fanno due donzelle belle come voi, da sole, nel cuore della grande mela?- chiese una voce avvicinandosi alle due ragazze.
Cher si voltò di scatto, ritrovandosi davanti Harry impegnato a sorridere come non mai, gli si sarebbe staccata la mascella, prima o poi.
-Ma possibile che ovunque vada ti trovi a scassare il cazzo?- sbottò Cher sbuffando, sotto lo sguardo perplesso dell’altra ragazza.
-Anche io ti voglio tanto bene Cher, soprattutto ti amo per la tua grande classe e femminilità…- rispose Harry, apparentemente divertito dalla sua battuta.
-Non ti ha chiesto nessuno di amarmi. Che vuoi Harry?- continuò Cher, secca.
-Ma niente… passavo di qui e vi ho visto. Così mi sono avvicinato per salutare la mia migliore amica di una vita.-
-Mi hai salutato. Ora puoi anche andartene.- ribatté sempre Cher, sorridendogli falsamente.
-Certo che voi americani non avete proprio un briciolo di educazione. C’è un’altra persona qui che non mi conosce, mi dovresti presentare. E’ maleducazione Parker, possibile che ti debba sempre dire tutto?- continuò Harry, facendo il finto dispiaciuto, cosa che fece ridere Phoebe.
-Phoebe, questo bellissimo, simpaticissimo e soprattutto modestissimo ragazzo, è Harry. Harry, lei è Phoebe.- disse Cher meccanicamente, evidentemente scocciata.
-Piacere bellezza.- continuò poi il riccio sorridendo a Phoebe. –Questi sono 5 dollari, vai a comprarti un gelato.- aggiunse poi mollandole in mano una banconota.
-Ma sei serio?- rispose Phoebe, allibita.
Cher si tirò una mano in fronte, divertita e sconcertata allo stesso tempo.
-Certo che sono serio. Dovrei parlare da solo con questa amorevole ragazza.- spiegò lui alludendo a Cher.
-Come vuoi, ma i soldi me li tengo sul serio, almeno impari a non fare il deficiente.- ribatté Phoebe, per poi allontanarsi.
-Harold, questa è stata epica. Me la segnerò sul calendario, i miei più sinceri complimenti.- iniziò la bionda, ridendo.
-Non prendermi in giro, pensavo fosse una cosa carina.- rispose il riccio, imbarazzato. –Comunque, ricordi che mi devi un favore, vero?- aggiunse poi, sorridendo trionfante.
-Purtroppo sì. Che ti serve?- ribatté Cher, tornando seria.
-Il numero di Phoebe.- spiegò Harry tranquillamente, facendo scoppiare a ridere la ragazza.
-Spero tu stia scherzando, Harry. Non sai a cosa vai in contro.- rispose la bionda, dandogli una pacca amichevole sulla schiena.
-Sono serio, perché credete tutti che stia scherzando? Non sono mai stato così serio in vita mia. E poi, sentiamo, a cosa andrei in contro?-
-Tanto per iniziare, credo che dopo la minchiata dei soldi per il gelato, non ti sopporti. Secondo, quella ragazza ha dato del filo da torcere anche a me, anche se, ovviamente, poi l’ho avuta vinta io, perciò ti smerderebbe dopo nemmeno 5 minuti da soli. Anche se devo ammettere che farlo con te è piuttosto facile. Ah, e poi, non so che intenzioni tu abbia con lei, ma vedi di non fare cazzate, ti metteresti contro Louis, e credo anche Liam e Zayn. E per quanto possa metterci una buona parola per graziarti, non la passeresti liscia.-  celò Cher, sincera.
-E chi sono adesso Louis e Liam?- chiese curioso Harry.
-Louis è il suo migliore amico, una specie di protettore credo. E Liam è il terzo del terzetto Zayn- Louis-Liam. Sono migliori amici, e difficilmente non si metteranno dalla sua parte.-
Il riccio scoppiò a ridere.
-Ma che minchia ridi?- sbottò Cher, sconsolata.
-Da come me la prospetti tu sembra che debba andare in guerra, invece voglio solo il suo numero, non la stupro mica. E poi, forse non te ne sei accorta, ma hai appena detto che ti “schiereresti” dalla mia parte, e questo vuol dire che in fondo mi vuoi bene.- spiegò Harry, sporgendosi verso Cher, per abbracciarla.
-Styles, stai calmo. Non ti prendere troppe confidenze.- continuò Cher ridendo e sciogliendo l’abbraccio prima ancora che potesse prenderne le parvenze. –E comunque, ora che ci penso non ce l’ho il suo numero quindi, anche volendo, non potrei esserti d’aiuto.-
-No cioè, tu mi stai dicendo che siamo stati a discutere dieci minuti per niente?- sbottò il riccio, facendosi scappare una risata.
-Esatto. Molto perspicace, vedo.- ribatté Cher, ridendo.
-Sì ma adesso vai e glielo chiedi, poi me lo dai.- continuò Harry fiero di sé.
-Ok.- concluse Cher, con un’alzatina di spalle.
-Phoebe!- urlò poi. –Saresti così gentile da passarmi il tuo numero di cellulare?-
-Certo ma… perché?- chiese la ragazza perplessa.
-Ehm… perché, metti caso che Zayn perda il telefono e dobbiamo chiamare Louis, sappiamo a chi chiedere.- improvvisò Cher. Certo che era una pessima attrice, c’era da dirlo.
-Una scusa più convincente cazzo!- borbottò Harry sconsolato.
Le due ragazze si voltarono contemporaneamente verso di lui, per poi fissarlo per circa trenta secondi.
-Che ragazzo anti sgamo oh! Ma sei deficiente o cosa?- sbottò Cher, tra il disperato e il divertito.
-Se ti rispondo “cosa” peggioro la mia situazione, giusto?- ribatté Harry, imbarazzato.
-Direi di sì Styles. Phoebe, la verità è che il ragazzo qui pensa che tu sia una splendida ragazza, soprattutto con molto carattere, e vorrebbe il tuo numero. Ma è troppo codardo per chiedertelo di persona.- spiegò Cher, gustandosi le espressioni stampate sui volti degli altri due.
-Ma…- provò a dire Harry.
-Stai zitto.- lo fulminò Cher, per poi tornare a fissare la riccia, in attesa di risposta.
-Ecco, io… ok, dammi il tuo cellulare che ti salvo il numero.- disse Phoebe, dopo un attimo di esitazione.
-Grazie.- ribatté Harry, sorridendo.
-Bene, voi fate quello che vi pare. Io torno dentro che ho freddo, e poi mi sento di troppo. Addio.- borbottò Cher, per poi voltare le spalle ai due.
-Dillo che torni dentro perché ti manca Zayn. Ah, che poi, devi raccontarmi come è andata ieri!- la provocò Harry.
-Styles, sciala. E ripeto per la seconda ed ultima volta: addio.- concluse Cher, per poi tornare in ufficio dagli altri ragazzi.
-Oddio, Phoebe non c’è. Dimmi che non l’hai buttata da un ponte mentre stavate litigando, ti prego.- urlò Louis seriamente preoccupato, vedendo entrare la ragazza da sola.
-Tranquillo Lou, l’ha solo rimorchiata Styles.- rispose Cher con nonchalance.
-Chi?- stridette Louis, contrariato, mentre nel frattempo Zayn se la spassava.
-Harry Styles: inglese, capelli ricci, occhi verdi, Don Giovanni.- spiegò la bionda, sedendosi sulla poltroncina.
-E tu lo conosci?- chiese Liam, incuriosito.
-Certo che lo conosco. E’ il fratello di Lucy.-
-E posso fidarmi?- continuò Louis preoccupato.
-Ma non farmi ridere. Ci metto la mano sul fuoco che tra meno di due minuti Phoebe entrerà qui con un diavolo per capello perché Harry l’avrà già fatta innervosire. Non ti preoccupare Tommo, non durerà, fidati.- rispose tranquilla la bionda.
-E come fai ad esserne così sicura?- chiese, questa volta Zayn.
-Lo conosco. Ma non fa apposta, è proprio irritante di natura. Però in fondo, parecchio in fondo, sarebbe un buon amico.-
-Da come mi è sembrato invece, sì, è un po’ spavaldo, ma è un bravo ragazzo.- ribatté Zayn, sedendosi vicino a lei.
-Infatti non ho detto che è un cattivo ragazzo, ho solo detto che conoscendo Harry, e iniziando a capire com’è Phoebe, ci sarà da correre. Prevedo scintille, come direbbe Louis. Che poi, ho già avvisato Harry, perciò come si dice, uomo avvisato mezzo salvato.-
Louis e Liam si guardarono complici, poi iniziarono a ridere.
-Sai, questa era la mia teoria su te e Zayn, ero così convinto. E guarda adesso dove siamo finiti.- celò Liam, indicando la mano del moro sulla gamba di Cher.
Non ottenne risposta tranne che il silenzio imbarazzato dei due interessati e le risate di Louis.
-Bene, il turno è finito, o almeno credo. Voi rimanete pure a controllare se Phoebe torna o no entro i due minuti, io vado.- spezzò il silenzio Zayn, alzandosi per prendere il giubbetto.
-Ehi ehi ehi, stai calmo. Tu senza di me non vai da nessuna parte. Stai calmo.- sbottò Cher, scattando in piedi, provocando un sorriso enorme in Zayn.
-Amico, qua siamo di troppo. – iniziò Liam malizioso.
-No no, ce ne andiamo noi. Voi controllate Phoebe, mi raccomando, state attenti che il lupo cattivo non mangi la bimba, altrimenti papà Louis si incazza.- continuò Zayn divertito.
-Quanto siete odiosi. Vaffanculo.- borbottò Louis, senza ricevere risposta.
 


-Allora, Harry permettendo, come è andata con Phoebe?- chiese Zayn portando una ciocca di capelli dietro l’orecchio di Cher, che le sorrise riconoscente.
-Abbastanza bene. Abbiamo parlato di Louis e Niall, del perché si è trasferita qui, di te.- rispose la bionda, vaga.
-E che avete detto di me?- chiese il moro curioso.
-Mah… nulla di importante.- rispose divertita Cher, voleva tenerlo sulle spine.
-Dai ti prego, ti prego, dimmelo.- iniziò a lamentarsi Zayn, prendendole una mano e stringendola tra le sue, che erano unite come in una preghiera.
-No.-
-Nemmeno se faccio questa faccia?- chiese ancora il ragazzo, iniziando a fare faccie che, secondo lui dovevano essere simile a quelle di coniglietti, scoiattoli o orsetti ma, in realtà sembravano tutto all’infuori di quello.
-E va bene. Ma sia chiaro, non te lo dico perché mi hai fatto quella faccia dolce. Te lo dico solo per farti smettere di sembrare una cavalla in pieno parto.- lo interruppe Cher, con la sua risata cristallina. –Solo che rischio di compromettere la mia reputazione da dura se parlo.- aggiunse poi.
Gli occhi color cioccolato del moro brillarono.
-Parla.- borbottò nervoso.
-Phoebe mi ha chiesto se fossi innamorata di te, e io ho risposto che forse non ancora, ma non lo so con sicurezza, perché con te è tutto diverso rispetto agli altri ragazzi con cui sono uscita. Le ho detto che sono sempre scappata dall’amore ma con te non ci sono riuscita, perché è stato più forte di me.- rispose Cher, cercando di evitare lo sguardo del moro.
Zayn sorrise, imbarazzato. Era strano come una banale frase detta da lei, potesse farlo arrossire. Afferrò il mento della ragazza e lo girò, in modo tale da riuscire a guardarla negli occhi, poi la baciò.
-Grazie.- mormorò poi appoggiando la sua testa nell’incavo del suo collo.
-Cretino. Ci mancava solo questo adesso, ti pare che devi ringraziarmi? Sono io che devo perciò, beh… Grazie. Di tutto.- rispose Cher con la voce soffocata dalla pelle del giubbetto del moro. 


 




Allora. 

Come state ragazze? Io abbastanza bene, se togliamo il fatto che fino alla metà di marzo ho tipo una verifica al giorno ma... ok. 
Spero tanto che a voi vada meglio. 
Per quanto riguarda il capitolo, beh, non so che dire, è vero che è un po' di passaggio però ci sono anche avvenimenti importanti: per esempio Cher e Phoebe iniziano a legare e poi beh... Harry, lol. 
Poi, come avrete notato ho creato una specie di banner con due gif, che secondo me, stanno meravigliosamente insieme, perché il banner non è che mi piaceva poi così tanto. 
Però ditemi voi, cosa preferite? 
Come ''canzone iniziale'' ho messo Oath di Cher Lloyd, magari non c'entra un granché però l'ho messa un po' per evidenziare la parte in cui parlano di Louis e Niall, i migliori amici, e anche per evidenziare l'amicizia che si sta creando tra Cher e Harry. 
E' comunque un'amicizia un po' strana, diversa dalle altre, però mi piace. 
Poi niente, non ho riletto perciò scusatemi se ci sono degli errori. E' che proprio non ne ho voglia, è una cosa odiosa, secondo me.
Come al solito ringrazio tutte quelle che recensiscono, quelle che mettono tra le preferite/seguite/ricordate e come al solito, le lettrici silenziose.
Per chi volesse contattarmi, ecco i miei ''contatti'' lol:
Facebook

E sarà quando tutti vi dimenticheranno, che noi saremo lì a sostenervi (pagina Fb sui ragazzi)


Twitter

Ask



 

A presto, 
Benedetta. 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Is that a mother? ***




Sometimes it lasts in love. 







Is that a mother?


And girl you and I we’re about to make some memories tonight
 I wanna live while we’re young, we wanna live while we’re young
Let’s go crazy, crazy crazy till we see the sun
I know we only met but let’s pretend it’s love
-Live While We’re Young, One Direction.

 


Il campanello risuonò in casa Parker, per ben due volte.
Evidentemente la persona al dì la del portone in legno verde era abbastanza impaziente.
Cher si infilò velocemente la vestaglia, poi, dopo essere uscita dal bagno, si fiondò ad aprire, più che altro per impedire che chi stava insistendo così tanto non scaricasse definitivamente la batteria del campanello.
-Harry, che cazzo! Ti pare questo il modo di fiondarti in casa mia?- sbottò la bionda, roteando gli occhi al cielo.
-Ti ripeto, questa casa è di mia proprietà, e ringrazia che mio padre non ti faccia pagare l’affitto perciò, fino a prova contraria posso fare ciò che voglio. Comunque, non sono venuto qua per litigare con te, ci ha già pensato Phoebe.-  rispose il riccio entrando senza problemi.
Cher rise sguaiatamente, in effetti si era chiesta parecchie volte che fine avesse fatto Harry, chissà, magari Phoebe si era incazzata e l’aveva gettato da qualche parte ma, evidentemente, era ancora vivo e vegeto.
-Giusto. Chi non muore si rivede, quindi è vero. Come mai non ti ha ancora sparato in bocca?- chiese poi divertita.
-Molto simpatica, come al solito. E’ andata abbastanza bene, se non contiamo il fatto che abbiamo parlato due ore, di cui i tre quarti passati per farle capire che stavo scherzando quando le ho detto che doveva andarsi a comprare un gelato, e che non gliel’ho detto perché pensavo fosse una bambina.-
-E la mezz’ora restante che avete fatto?-
-Mi ha litigato perché pensa che tu mi odi.-
-E questo per te rientrerebbe nella definizione di “abbastanza bene”? E’ stato un disastro, Hazza.- continuò Cher ridendo.
-Per come me l’avevi descritta tu, sì. E poi, potevi anche evitare di far sapere a tutti l’odio che nutri verso i miei confronti.- si lamentò il riccio, celando un velo d’ironia.
-Ma io non… ok, lo ammetto, non parlo molto bene di te in giro però lo sai che non ti odio.-
-Oh, anche tu sai essere dolce quando vuoi, lo vedi?-
-Lo so, ma in questo momento non sono dolce, dico solo come stanno i fatti.-
-Fa nulla, sei un tesoro lo stesso.- ribatté Harry scompigliandole i capelli. –Comunque, stasera andiamo tutti al locale del tuo amico irlandese.- aggiunse poi.
-Cosa intendi con “tutti”?-
-Io, tu, Phoebe, Zayn e quegli altri due di cui non mi ricordo il nome…-
-Liam e Louis?- domandò la bionda, sorpresa.
-Esatto.- rispose il riccio sorridendo.
-Harry, per il tuo bene, comportati bene stasera. Louis è un ragazzo simpaticissimo e alla mano, ma non gli toccare Phoebe. Sei avvisato.-
-Certo, certo.- la liquidò. –L’altro invece?- chiese poi.
-Beh, non che lo conosca molto bene. Sembra abbastanza tranquillo, mi è sembrato anche leggermente apatico, ma forse è una mia impressione, però è simpatico anche lui, credo.-
-Va bene, non mi interessa comunque. Era giusto per farti sentire importante, avvisa Zayn. A stasera dolcezza.-
-Ti odio Harry Edward Styles.- mormorò la bionda tra i denti, mentre osservava il ragazzo scomparire dietro la porta.
Ma non lo odiava veramente, il loro rapporto era una strana amicizia basata su prese in giro e battutine piccanti, ma non si odiavano di certo.  Forse quel ragazzo era l’unico amico che aveva al di fuori di Niall e, da qualche tempo a quella parte, oltre Louis e Liam, ovviamente. Zayn non poteva essere considerato come un semplice amico, affatto.
Fece per chiudere la porta quando Harry la richiamò dal cancelletto che delimitava il piccolo giardino della villetta a schiera in cui viveva Cher.
-Che vuoi ancora?- urlò la ragazza, soffiando in aria, divertita.
-Mia madre mi ha detto di dirti che da domani Lucy può uscire di nuovo, perciò… ecco, dovresti tornare a fare la baby-sitter.- rispose il riccio con un pizzico di ironia.
-Va bene.-
-E’ finita la bella vita, Parker. Si ricomincia.- concluse il ragazzo con aria teatrale per poi entrare nell’abitacolo della sua macchina e ingranare la marcia.
La bionda, rendendosi conto dell’ora, tornò in casa e avvisò Zayn, come le aveva chiesto Harry, poi si preparò per la serata, una serata di cui, ad essere sinceri, non ne capì il senso.
Perché riunirsi tutti nel locale di Niall con persone che non si conoscevano nemmeno tra loro?

-Cher!- salutò Phoebe, notando la bionda farsi strada tra la folla, seguita da Zayn.
-Ehi. Allora, come va con Styles?- chiese Cher facendo un cenno con il capo al riccio che nel frattempo stava salutando Zayn, e non si accorse nemmeno di ciò che aveva appena detto.
-Mi avevi detto che fosse irritante, ma non pensavo a questo livello. E’ leggermente odioso, senza contare che stasera mi ha trascinato qui a forza. Per fortuna voi che siete venuti in soccorso.- rispose Phoebe, accennando un sorriso di gratitudine.
-Figurati.- si limitò invece la bionda, anche se, in tutta sincerità, non la capiva.
Le era parsa attratta da Harry in quel pomeriggio e non pensava fosse finita in modo così tragico, anche se, pensandoci bene, non la conosceva e di conseguenza non poteva esserne sicura.
Però lei non era come tutte le altre, magari per il suo carattere determinato, ma ce l’avrebbe vista bene con Harry e, aveva la sensazione che non sarebbe terminato tutto in quella serata.
In quel momento, per come stavano le cose, nessuno avrebbe scommesso su un possibile futuro insieme per Harry e Phoebe, ma non Cher, e lei aveva un sesto senso infallibile per queste cose.
Spostò lo sguardo verso Zayn e notò con piacere che erano arrivati anche Liam, Louis e Niall e che Zayn si stesse preoccupando di fare le presentazioni. Poteva già intravedere negli occhi di Louis una sfumatura di cinismo dei confronti del riccio, cosa che la fece sorridere non poco. Era normale, dopotutto, o forse no.
Per lei, almeno, non era normale. Magari perché era abituata con Niall che sì, la proteggeva e la consigliava, ma le aveva sempre lasciato la massima libertà di fare quello che voleva, in tutti gli ambiti, anche se, la maggior parte delle volte, aveva dato evidenti segnali di preoccupazione davanti alle sue scelte.
Ma non tutti sono uguali e, da quello che poteva aver capito Cher in quel breve lasso di tempo, Louis e Niall erano l’uno l’opposto dell’altro.
-Ciao ragazzi.- salutò Phoebe, mentre Cher si limitò ad un ennesimo cenno con il capo, salutando calorosamente solo il biondino.
-Allora, con Summer?- gli chiese all’orecchio.
-Niente di straordinario, però almeno ora mi saluta e parliamo. Forse la invito a uscire un giorno di questi, se trovo il coraggio.- rispose Niall ridendo, non nascondendo una punta di amarezza.
-Lo troverai, altrimenti la invito io per te.- rispose Zayn, entrando nella conversazione.
-E va bene, se si fa viva glielo chiedo, contenti?-
-Sì.- risposero all’unisono Cher e Zayn, sorridendosi a vicenda.
-Louis, basta fulminare Harry con lo sguardo, ti prego.- continuò poi il moro, terminando in una risata.
-Ma ci ha provato spudoratamente con la mia Phoebe!-
-E ci è riuscito così bene che per uscire con me ha dovuto invitare altre dieci persone, che te lo dico a fare!- rispose Phoebe, ridendo.
-Riccio, ti tengo d’occhio.- continuò Louis con fare minaccioso.
-Ti tiene d’occhio, capito?- ripeté Liam, scatenando una risata generale.
-Dai Harry, lo so che è la prima volta che fallisci in modo così sconcertante, non prendertela.- ribatté Cher, dando una schicchera sulla guancia del diretto interessato, in tono divertito, anche se sapeva che Harry c’era rimasto davvero male. Era un colpo basso per lui, essere “umiliato” in quel modo.
Le parole della bionda suscitarono diverse risatine, che poi divagarono in chiacchiere sciocche e preliminari, le solite chiacchiere che si fanno tra persone che si sono appena conosciute, proprio come in quel caso, chiacchiere che piano piano vennero sovrastante dalla musica che a mano si faceva più intensa nel locale, fino ad arrivare al punto che Cher non stava nemmeno ascoltando quello che dicevano gli altri.
-Andiamo a ballare?- le propose Zayn circondandole i fianchi da dietro, facendole venire i brividi.
-Andiamo a ballare.- accordò la bionda sorridente, mentre nel frattempo, notò con la coda dell’occhio che una ragazza si era avvicinata alla compagnia dei suoi amici, probabilmente si trattava di Summer.
-Sei bellissima stasera.- le sussurrò poi il moro, facendole tornare l’attenzione su di sé.
-Oh, grazie. Anche tu non sei da meno.- rispose la bionda raggiante.
Iniziarono a ballare in mezzo alla pista, mentre i loro corpi si avvicinavano sempre più pericolosamente, finché Zayn non si avventò sulle sue labbra e il ballo che fino a poco prima sembrava abbastanza innocente, si trasformò in un assurdo gioco di lingue.
Le mani del moro scorrevano sul corpo di Cher alla velocità giusta, permettendogli di percepire tutte le sue linee che lo attraevano terribilmente, e di volta in volta si soffermavano sulle curve.
E ormai il tempo della musica influiva ben poco sui loro movimenti.
Si staccavano ogni tanto, giusto il tempo di riprendere fiato, e questo poco tempo bastava loro per rendersi conto dell’eccitazione che ardeva negli occhi dell’altro.
-Oddio, tu prima o poi mi farai impazzire.- soffiò il moro mentre si occupava di baciare il collo di Cher.
-Andiamo a casa mia.- impose decisa la bionda, facendo apparire sul viso di Zayn un enorme sorriso pieno di malizia.
Sapevano entrambi qual era la piega che stava prendendo la situazione, ma, nessuno dei due aveva la minima intenzione di porre ad essa freno, probabilmente anche aiutati da quel paio di forti drink che avevano bevuto poco prima.
Uscirono dal locale, ben attenti a non allontanarsi troppo l’uno dall’altra. Il viaggio in auto fu tra i più corti della storia e, in men che non si dica, si trovarono nuovamente attaccati, appoggiati al muro del portico di casa Parker.
Cher gli morse il labbro inferiore, facendo crescere un gemito in lui, poi si sottrasse al bacio, che di casto aveva ben poco, per cercare le chiavi di casa nella piccola borsa che portava con sé.
Il tempo di girare la chiave nella toppa del portone, che erano già di nuovo avvinghiati l’uno sull’altro, intenti a “conoscersi” molto più intimamente di quanto avessero fatto fino a quel momento.
-Vedo che ce ne hai messo poco di tempo per trovarti un nuovo amichetto con cui divertirti.-
Una voce li interruppe sul più bello, facendoli dividere immediatamente.
Zayn si passò una mano tra i capelli, imbarazzato, davanti alla figura che si parava loro davanti, mentre Cher aveva assunto uno sguardo indecifrabile.
-Mamma.- constatò la bionda senza nascondere un velo di fastidio nella sua voce.
-Sono felice anche io di vederti, Cher.- rispose la donna sorridendo falsamente.
-Mh.- si limitò a pronunciare la ragazza.
-Non me lo presenti il tuo amichetto?- chiese poi sua madre, spostando lo sguardo su Zayn.
-Lui… lui non è un amichetto con cui mi diverto. Si chiama Zayn, Zayn Malik.-
-Piacere Zayn, sono Susan.- rispose la donna stringendo la mano del ragazzo. –Allora cosa sei? Il suo ragazzo?-
-Ehm… non proprio, però…- iniziò lui.
-Un divertimento, proprio come pensavo.- lo interruppe Susan. – Signorina, la vita è tua, e non mi interessa cosa sia questo ragazzo, ma vedi di non far entrare dentro casa tua di nuovo un assassino. Chissà, magari è la volta buona che ammazza me, questo Zayn…- aggiunse poi, rivelando finalmente il suo cinismo.
Cher spalancò la bocca, interdetta e incredula.
Non poteva credere al fatto che sua madre aveva ancora il coraggio di rivolgersi a lei in quel modo, nonostante sapesse quanto avesse sofferto per ciò che era successo in passato a causa sua.
Cher non si sarebbe mai perdonata il fatto di aver, in qualche modo, contribuito alla morta di sua sorella, ma non serviva ricordarglielo ogni fottuta volta, con quel cinismo, oltretutto.
Ma, dopotutto, pensò Cher, da sua madre ci si poteva aspettare di tutto.
E soprattutto, era quella una madre?
No, evidentemente no.
Una vera madre non rinfaccia a sua figlia un errore.
Una vera madre perdona, aiuta, non accusa e non provoca.
Anche se c’era veramente poco da perdonare, perché, nonostante quello che pensava Cher, lei non aveva nessuna colpa.
-Comunque, tesoro, ero venuta a vedere come stavi, ma noto che hai di meglio da fare. Ciao Cher.- la anticipò sua madre, per poi uscire, senza però prima lanciare un’ultima occhiata di disprezzo verso i due ragazzi.
Cher sbiancò di colpo, lasciandosi cadere contro il legno freddo del muro, offesa come non mai.  




Allora. 

Ok, non so come ho il coraggio di presentarmi qui ad aggiornare dopo un mese e un giorno (?), ma voi scusatetemi comunque. 
E' che Miss. Ispirazione aveva deciso di andarsi a fare un giro e non voleva tornare a casa, lol.
Bene, ora, non che sia proprio tornata, ma comunque ci sono dei progressi dai.
Ora, sinceramente, questa storia ai miei occhi sta apparendo sempre peggiore, ogni volta che la leggo mi sembra più brutta però ormai amen, anche perché non ho né intenzione di cancellarla, né di lasciarla sospesa, perciò dovrete ancora sopportarmi, belle phampine (?). <3
Però dai, diciamo che sono riuscita a trovare una svolta, perché fidatevi, questo capitolo avrà conseguenze determinanti sul corso intero della storia, o almeno spero di riuscire ad attuare quel poco che ho in mente, lol. çç
Anyway, in questo mese non sono certo stata con le mani in mano (più o meno lol), infatti ho scritto un' OS su Louis, e sarei contenta se passate a dare un'occhiata.
E' questa: Eight years.
Poi sì, ho anche un altro progetto in mente e in fase di elaborazione/scrittura, ma per il momento facciamo finta di nulla, non vorrei cantare vittoria troppo presto, devo vedere come evolvono le cose.
Ringrazio, come al solito, tutti quelli che continuano a seguire questa storia, nonostante i miei imperdonabili ritardi.
Quelli che leggono in silenzio, quelli che recensiscono e grazie anche a chi ha inserito la storia nelle preferite/seguite/ricordate. 
Grazie anche a chi fa delle critiche costruttive, mi aiutano molto a migliorare.
A presto, 
Benedetta.






 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1504618