Butterfly's Harry

di austino il meloncino
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sei l'errore più bello della mia vita ***
Capitolo 2: *** Sai che ti troverò ***
Capitolo 3: *** This is my confessional ***
Capitolo 4: *** We’ll need to realize ***
Capitolo 5: *** When it’s us ***
Capitolo 6: *** So hold on another day ***
Capitolo 7: *** I'm not gonna be okay ***
Capitolo 8: *** We are more than you think ***
Capitolo 9: *** Should be right here next to me ***
Capitolo 10: *** You know I love you so ***
Capitolo 11: *** I can see it in your eyes ***
Capitolo 12: *** I miss you ***
Capitolo 13: *** And she put me on my feet ***
Capitolo 14: *** My heart is open ***
Capitolo 15: *** As long as you love me - Epilogo ***



Capitolo 1
*** Sei l'errore più bello della mia vita ***


A Giugiu, Lucri, Marti e Desi,
a voi sfigatelle(?)

Capitolo 1

Misi il cellulare nella borsa e mi passai una mano tra i miei corti capelli rossicci, mi strinsi bene nel mio cappotto troppo leggero per il clima inglese.
Me la sentivo? Si, dovevo farlo. Suonai il campanello e aspettai, una ragazza dai lunghi capelli biondi venne ad aprirmi.
" Si?" chiese scrutandomi, le sorrisi.
" Ehm cercavo Lady." dissi con un accento poco inglese, ormai.
" Certo è di sopra, la chiamo." la vidi avvicinarsi alle scale e urlare il nome della mia amica.
" L'aspetto in cucina se non ti dispiace." dissi mentre mi toglievo il cappotto lei annuì e mi sedetti a quello che una volta era il mio posto.
La testa bionda della mia amica fece capolino dalla porta, quando mi notò lanciò un urlo.
" Butterfly!" mi raggiunse e mi stritolò in un abbraccio.
" Lady!"
" Sei stupenda."
disse guardandomi bene.
" Non scherzare, tu lo sei." nello stesso istante in cui pronunciai quelle parole sentii la porta di casa chiudersi e voci di ragazzi, quei ragazzi, riempirono l'ambiente.
Il primo a mettere piede in cucina fu, ovviamente, Niall che mi osservò incredulo.
" Che fai non mi saluti, fratellino?" mi abbracciò di colpo, poi entrarono in cucina gli altri tre cioè Liam, Louis e Zayn. Non c'era traccia di Harry, o almeno così sembrava, lo vidi entrare mano nella mano con quella ragazza bionda che mi aveva aperto la porta.
" Ah prima non mi sono presentata, sono Butterfly." lei mi sorrise.
" Joanna." le strinsi la mano, stavano insieme era ovvio. La cosa non mi dispiaceva affatto, allora Harry aveva ascoltato il mio consiglio. La melodia di We are who we are delle Little Mix invase la stanza, afferrai il cellulare dalla borsa e lessi il nome sul display: Francisco.
" Ragazzi, devo andare." recuperai il cappotto e lo indossai. " È stato bello rivedervi, torno eh. Ciao!" e così uscii da quella che fino a due anni prima era stata casa mia.


Harry's pov
Butterfly era tornata, c'era da immaginarselo sarebbe successo prima o poi, no? Era tornata come avevo fatto io anni prima, sconvolgendole la vita. Sorrisi ripensando alla sua uscita, era sempre la solita, ma la cosa di cui non mi capacitavo era che non mi avesse salutato ebbene si c'ero rimasto davvero male! Non sembrava essersela presa per Joanna, anzi tutt'altro, forse quella telefonata l'aveva sorpresa. Guardai fuori dalla finestra eccola li: con i suoi capelli rossi a caschetto che ancora non capivo perché li avesse tagliati, che gesticolava mentre parlava al telefono, me ne accorsi solo ora, indossava dei tacchi cosa che faceva raramente quando ancora viveva con noi. La vidi tornare indietro e dirigerai verso la porta.
" Stavo scherzando sono ancora qui!" esclamò spalancando la porta e togliendosi nuovamente quel cappotto troppo leggero.
" Lady- disse rivolgendosi all'amica- hai qualche vestito da prestarmi?" indicò la sua gonna con i collant, tolse le scarpe e le poggiò nella scarpiera.
" Vai tanto sai dov'è." le sorrise e salì le scale, quando scese indossava una semplice tuta e nonostante ciò ai miei occhi era sempre bellissima.
" Ehi Harry!" esclamò guardandomi.
" Dimmi."
" Perdonami, davvero."
mi sussurrò all'orecchio abbracciandomi.
" Hai fame Butt?" le chiesi, lei annuì convinta. " Ottimo. Cosa desidera mangiare signorina?" le chiesi.
" Mmh... Non so, faccia lei mio caro cuoco." mentre pronunciò quelle parole qualcuno suonò il campanello.
" Niall vai tu!" esclamò la sorella, il biondino sbuffò ma andò ad aprire comunque. Sentii il suono di una lingua straniera, spagnolo, e poi una parlata inglese con forte accento straniero.
" Mari!" esclamò un ragazzo, e che ragazzo se non stessi con Joanna metterei in dubbio di essere etero.
" Eccoti Fran!" esclamò lei prima di lasciargli un bacio a stampo sulle labbra. Era andata avanti come avevo fatto io, ero felice per lei.


Butterfly's pov
Presi nuovamente il cellulare tra le mani, avevo un nuovo messaggio.
' Butt in web ora' quattro parole da quella pazza della mia coinquilina, sorrisi.
" Chi mi presta un computer?!" urlai, i ragazzi sbuffarono e qualcuno borbottò qualcosa simile a un: tu il tuo non me l'hai mai dato.
" Prendi pure il mio." disse Harry sorridente, mi porse il suo pc e lo accesi, Rosy era già in web.
" Pazza di un'inglese! Quanto mi volevi far aspettare ancora?" scoppiai a ridere, i ragazzi curiosi di vedere chi era a parlare mi circondarono.
" Hola Rosy." disse Francisco salutandola con la mano, lei ricambiò il saluto.
" Porca troia, Mari, quelli sono i one direction!" iniziò a urlare come una pazza e io ridevo.
" Rosalinda, basta! Già lo sapevi." dissi per farla tacere.
" Non chiamarmi Rosalinda, Butterfly!" esclamò lei di riamando.
" Chi è questa bella ragazza?" chiese Louis alle mie spalle, in inglese, ovviamente.
" Rosy la coinquilina della cara Mari o Butt, dipende." rispose nel migliore inglese che sapeva parlare.
" No! Parla pure l'inglese!" esclamò il biondo, il mio cucciolino, mi era mancato troppo. Si sedette sopra di me, per tutto quello che mangiava era davvero leggero.
" Certo, studio lingue proprio come Butt. Ah e Niall non ci provare con me, so che sei fidanzato." scoppiammo tutti a ridere, mi mancava già Rosy.
" Be' ora devo andare che il professore sclera, non devo usare il computer in classe."
" Cerca di non andare in presidenza senza di me!"
" Contaci, oh tocca a me. Ciao Butt. Adios una direzione, ok era pessima, ciao ragazzi!"
chiuse la chat e tutti mi guardarono perplessi.
" Rosalinda, meglio conosciuta come Rosy, la mia coinquilina, siamo in classe assieme, e devo dire, che è la mia migliore amica." parlai molto velocemente quasi peggio di Liam.
" E quanti anni ha?" chiese quest'ultimo.
" Mmh io ho vent'anni, lei ha la mia stessa età quindi venti!" esclamai, lui aprì nuovamente la bocca per parlare ma lo bloccai.
" Ti parlo di lei più tardi, ok?" lui annuì.
" Ragazzi vi presento Francisco, noi ci frequentiamo. " lui non se la cavava male in inglese, ma non sapeva davvero che dire con loro.
" Piacere!" esclamò.
" Allora ciao, io sono Niall, il fratello di Butt, lui è Harry, Louis, Zayn e Liam." fu il mio bellissimo fratellino a parlare accennando al poco spagnolo che sapeva.
Butt ma ti sei rincoglionita?
Perché?
Bellissimo fratellino.
Ah dai è un po' che non lo vedo, ma è bellissimo scusa.
Lo so.
E allora non rompere!
Ma se stai parlando da sola!
Ah, vero.
" Butt come mai sei tornata?" chiese Zayn.
" Per il matrimonio, ovvio!" esclamai saltando in piedi, loro mi guardarono sorpresi.

 

 

 

E il tuo nome è stato scritto a matita
per poterti cancellare una volta finita
tra me e te sai
sei l'errore più bello della mia vita
il tuo nome è stato scritto a matita
per poterti cancellare una volta finita
tra me e te sai
sei l'errore più bello della mia vita

Fedez ft Francesca Michelin - Cigno Nero



 


Sono tornata!
Visto? Non ci ho messo tanto. Non ho trovato quei maledetti
17 motivi, ma pazienza.
Sono arrivata a dodici.
Ora, il capitolo è dedicato a quattro rincoglionite.
Specialmente Desi che voleva chiamare la FF Barry's Ugo
io davvero non ho parole lol
Il capitolo è corto? Lungo?
Vi piace? Come va?
Vi sono mancata? Eh?
Ok mi dileguo uu
A presto,
Nana xx
ps. HO IL PC NUOVO e non mi fa mettere le
foto, sorry



 

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Capitolo 2
*** Sai che ti troverò ***


A Giugiu,
che credeva fosse Butt a sposarsi

 


Capitolo 2

" Che matrimonio?" chiese Liam curioso.
" Non lo sapete? Eppure pensavo foste invitati pure voi!"
" Butt, chi si sposa?
" chiese Harry guardandomi negli occhi, distolsi lo sguardo. Si sentì la suoneria di un cellulare.
" È il mio!" esclamò Niall, si zittirono tutti e ascoltammo la conversazione.
" Mamma si sposa?!" urlò dopo aver attaccato verso di me.
" Te l'ha appena detto, no?" dissi noncurante.
" Butt! Perché a te l'ha detto prima?"
" Io ho l'aereo, la scuola e tutto il resto... Voi siete solo famosi."
dissi.
" Siamo solo famosi?! Ce la siamo guadagnati la nostra fama!" esclamò Harry arrabbiato.
" Oh Styles calma!" dissi quasi sussurrando, il mio cuore saltava sempre un colpo quando parlavo con lui e non lo trovavo giusto.
" Non sei cambiata per nulla, sai piccola Butt?"
" E nemmeno tu, sai?"
" Quindi Sasha e Paul si sposano."
" Yes!"
esclamai facendo il segno della vittoria con le dita, dopo due anni che mamma e Paul si frequentavano avevano deciso di sposarsi, ero felice? Abbastanza, Paul era simpatico e rendeva mamma felice e questo mi bastava.
" Rosy arriva domani, giusto?" mi chiese Francisco.
" Si Fran, ragazzi non vi da fastidio che ci sia pure Rosy?" chiesi, mamma l'aveva vista poche volte ma non aveva esitato un secondo per invitarla al suo matrimonio.
" Se mamma l'ha invitata nessun problema!" esclamò mio fratello sorridente.
" Vi fermate per cena?" chiese Lady superando il biondino.
" Io no, scusate ma sono stanco." disse Francisco.
" Io resto volentieri, mi siete mancati." salutai Francisco che tornava a casa di mamma, lui uscì e io mi sedetti su quel maledetto divano, troppi, erano troppi i ricordi in quella casa.
" Zayn, una cosa, ma Perrie?" lui diventò rosso peggio di un peperone e fece un sorriso da ebete.
" Va be' non rispondere." dissi.
" Giochiamo alla Wii!" urlò Liam buttandosi sul divano.
" Payne, ti hanno rovinato." dissi tristemente, scoppiarono tutti a ridere senza capire che io fossi seria.
Louis tirò fuori un gioco che sembrava Just Dance, ma ovviamente loro dovevano avere la versione dei Puffi.
" Dai Butt balla con me!" disse Harry tirandomi su dal divano e mettendomi in mano un telecomando rosso.
" Non ci penso nemmeno!"
" Invece si, non accetto repliche."
mi costrinse a guardarlo negli occhi, stavo per morire, non ero pronta a vedere quegli occhi, non ero pronta per fare finta di nulla.
" Va bene." sospirai rassegnata, mise una canzone e ballai e alla fine stracciai Harry.
" Sei uno sfigato Hazza!"
" Si certo, ti voglio bene anch'io."
borbottò lui buttandosi sul divano.


" Spiegami come ci sei finito, qua dentro." dissi con calma, parlando nella cornetta e fissando il ragazzo biondo dietro il vetro.
Lui sospirò.
" Mi hanno coinvolto in affari troppo grandi per me." disse deciso, si prendeva le sue colpe.
" Mark, davvero, perché?" chiesi ancora, lui si rigirò la cornetta nera tra le mani e mi sorrise.
" Butt, non importa, ho sbagliato e lo so. Quello che mi sorprende è che tu sei qui a parlare con me e non da Katrina." lui e Katrina erano finiti in carcere per spaccio di droga e Mark è stato addirittura accusato di omicidio.
" Sei mio amico."
" Grazie, Butterfly, in molti mi hanno voltato le spalle, ma tu che eri in Spagna sei qui da me, ti devo molto."
" Stones il tempo delle visite è finito!"
esclamò una guardia piombando alle spalle di Mark. Lui annuì e si alzò.
" A presto Mark." mi sorrise e seguì la guardia tornando nella sua cella.
Uscii da lì e sospirai, presi il primo autobus diretto ad Hunts Cross, presi il mio fedele iPod e feci partire in riproduzione casuale.
Dovevo arrivare a casa velocemente, mi ero fermata più del previsto ed ero in ritardo per andare a prendere Rosy.
" Mamma! Sono in ritardo dammi la macchina che..." urlai spalancando la porta.
" Che?" fece qualcuno dietro di me.
" Rosy?!" feci sorpresa.
" Si, deficiente, non so se te ne sei accorta, ma qui rispetto alla Spagna sono un'ora indietro." disse lei.
" Oh cazzo, è vero!"
" Ragazze, le parole!"
" Mamma!"
lei fece spallucce e tornò al piano di sopra.
" Comunque che non succeda mai più! Non sai che imbarazzo, mi sono trovata cinque coglioni, e sottolineo coglioni, davanti all'aeroporto." mi portai una mano in fronte.
" Sono venuti loro?! Oddio, non ci credo!"
" Si, e ovviamente in macchina non ci stavamo e mi hanno fatto sedere in braccio a... Come si chiama? Liam?-
annuii- ecco Liam!"
" Be' almeno vi siete conosciuti! Dai andiamo da loro."

Rosy prese il cappotto, sempre troppo leggero, e uscimmo.
" Fran?" le chiesi.
" Dormiva, lo fanno lavorare troppo."
" Concordo, siamo arrivate."
aprii la porta.
" Non suoni?"
" Nah, questa era casa mia."

Mi trovai davanti una ragazza con i capelli viola di spalle e la riconobbi subito.
" Pezz!"
" Che? Oddio, Butt!"
mi stritolò per poi lasciarmi andare e abbracciò pure Rosy senza conoscerla veramente, aveva assistito a qualche nostra video-chiamata.
" Ci conosciamo ufficialmente, quindi." si sorrisero.
" Si."
" Oh ciao ragazze, volevamo fare un bagno in piscina, vi va?"
ci chiese Harry, sbucando da chissà dove.
" Io non ho un costume." borbottò Rosy.
" Oh non ti preoccupare, in camera mia ce ne sono ancora alcuni di Butt." lei spalancò gli occhi sorpresa e mi guardò, mimai un 'dopo'
" Grazie, Harry."
" Vi aspetto di là!"
Perrie lo seguì e noi salimmo, rovistai nella cassettiera e ne presi due, gliene lanciai uno a caso e le indicai la porta del bagno io mi cambiai lì, osservai la stanza, Harry non aveva cambiato nulla e per nulla intendo nulla! C'erano, ancora, le nostre foto appese un po' ovunque, quelle tende sciocche che amava tanto, molte delle mie scarpe erano ancora nell'armadio per non parlare degli occhiali da sole.
" Butt?" mi chiamò Rosy. " Tutto bene?"
" Perché non dovrebbe?"
" Be' stai piangendo."
" Che?"
" Mh si guardati."
mi fece voltare verso lo specchio e notai qualche lacrima.
" Oh cazzo..." biascicai.
" Vedi? Avevo ragione." fece lei saltellando. " Scendiamo?" annuii.
Fottuta nostalgia.
" Ci avete messo molto!" esclamò Perrie venendoci incontro.
" Non trovavo i costumi." dissi in fretta sviando il discorso.
Lei annuì e si tuffò in piscina, scossi la testa e mi sedetti s'una sdraio, era come tornare alla normalità dopo tanto tempo, sorrisi notando Zayn seduto sul bordo con indosso dei braccioli.
" Provate a buttarmi in piscina e questa volta morirete sul serio." urlai sdraiandomi, era ottobre e loro facevano ancora il bagno, certo la piscina era coperta e riscaldata ma io di voglia proprio non ne avevo, al contrario Rosy era già in acqua e rideva e scherzava con Liam.
Afferrai il telefono di Zayn che era sul tavolino lì accanto e m'infilai le cuffie, lasciai partire in riproduzione casuale e mi addormentai.


Rabbrividii dal freddo, ero ancora in piscina, Harry sulla sdraio accanto mi fissava.
" Oddio uno stalker!" urlai, lui sussultò spaventato.
" Cazzo..." si portò una mano sul petto dallo spavento.
" Che ore sono?" gli chiesi, lui prese il telefono di Zayn che avevo ancora io.
" Le sette e mezza."
" Di già?! Oddio mamma sarà preoccupatissima! E Francisco poi, oddio devo ancora scegliere il vestito per il matrimonio..."
" BUTTERFLY CALMA!"
urlò lui zittendomi.
" Niall ha chiamato Sasha dicendo che vi fermavate a cena, Francisco è di là con Rosy e riguardo il vestito non so come aiutarti."
" Be' vado a cambiarmi..."
dissi completamente in imbarazzo.
" Si, certo." mi alzai e corsi nella sua stanza, presi i miei vestiti e mi cambiai, Rosy era ferma sulle scale a guardare una foto.
" Oh quella l'abbiamo fatta a Malta." sussurrai, ritraeva me ed Harry per mano, Niall e Lady abbracciati, e gli altri che facevano facce buffe vicino una scultura con scritto 'love'.
" Quindi tu stavi con Harry."
" Si..."
" Adesso so chi è il misterioso ragazzo che hai piantato in asso!"
esclamò lei un po' troppo ad alta voce, le tirai una schiaffo sul braccio.
" Ahi."
" Non era così forte!"
esclamai, scoppiammo a ridere.

 

It fire falls down from the sky
If all the rivers should run dry
It false turns out to be true
Youll know that I will find you
Because our love is destiny

Se è fuoco che cade dal cielo,
Se tutti i fiumi devono trascorrere asciutti,
Se il falso diventa vero,
Sai che ti troverò,
Perché il nostro amore è destino,


Jonas Brothers - Infatuation
 
 









Ciauu!
Sono già qui, quanto è passato?
Tre giorni lol
Ma avevo il capitolo pronto che mi fissava(?) allora ho deciso
di pubblicarlo, dopo continue lamentele
che non riuscivo a scrivere il capitolo 3
cioè il prossimo.
Dato che mi è tornata l'ispirazione e l'ho quasi finito questo
poteva essere pubblicato lol
Ok, a presto
Nana xx



la scultura con la scritta love esiste ed è questa: http://weheartit.com/entry/12181114 

http://weheartit.com/entry/57785381/via/maties_boy Francisco u.u 'hai capito a Butt?!' cit. Desi ma lol


 

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Capitolo 3
*** This is my confessional ***


All'oim,
che non c'entra un cazzo lol

 


Capitolo 3

L'atmosfera era tesa, bastava anche un minimo rumore a far scattare mamma. Guardai impaziente lo schermo del mio cellulare, erano passate tre ore! Tre ore che eravamo chiuse lì dentro e mamma ancora non era pronta. Era bellissima nel suo lungo vestito da sposa, la truccatrice stava impazzendo, e quando ebbe, finalmente, finito uscì dalla stanza sbattendo la porta. La parrucchiera era molto più calma, alla fine m'inquadrò.
" E tu? Non ti fai sistemare i capelli?" mi chiese.
" Che? Io?"
" Si, insomma, devi andare a un matrimonio."
" Ah... Ehm... Allora metto il vestito e arrivo."
borbottai alzandomi e andando nella mia stanza.
Alla fine optai per un vestitino grigio che terminava in pizzo bianco, un regalo di Zayn, lo indossai per poi tornare nella stanza di mia madre.
Mi sedetti di fronte a lei dandole le spalle.
" Mh vediamo... Ti faccio una specie di chignon molto morbido, in modo che sembri fatto alla svelta." annuii, la lasciai fare, in poco mi sistemò alcune forcine e un cerchietto lasciando qualche ciuffo ribelle. La ringraziai e tornai in camera a prendere le scarpe.
" Non è strano?" disse Rosy entrando.
" Cosa?"
" Il matrimonio... Intendo è arrivato tuo padre dall'Irlanda per il matrimonio della sua ex moglie..."
" Papà è qui?!"
" Si è di so..."
non finì nemmeno la frase che mi ero già catapultata giù dalle scale con le scarpe in mano.
" Papà!" gli saltai in braccio.
" Ehi pulce! No, scherzavo non sei più tanto pulce."
" Oh si, scusa."
mi abbracciò stretta per poi lasciarmi andare.
" Sei bellissima."
" Non scherzare, tu, sei uno schianto papà!"
eravamo fatti così e non saremmo cambiati.
Mamma fece il suo ingresso in salotto.
" È arrivata la macchina, andiamo?" ci chiese, da quanto avevo capito Niall sarebbe stato il testimone e papà avrebbe accompagnato mamma all'altare.
" Si." fece Rosy stanca di tutto quell'inglese, voleva tornare a casa e non la biasimavo i miei primi giorni in Spagna erano stati terribili.
In chiesa, ovviamente, avevamo i posti riservati e, ovviamente, mamma aveva deciso di mettermi accanto a Harry.
Io e la spagnola accanto a me eravamo le damigelle, arrivate, fummo le prime ad entrare e tutti si voltarono a guardarci, non eravamo vestite uguali e nemmeno in tinta eravamo solo noi stesse. Mi sedetti al mio posto, mamma era davvero felice erano anni che non la vedevo sorridere con papà, Harry sembrava che stesse piangendo.
" Harry, piangi?" sussurrai.
" No, ma ti pare?!"
" Sembrava."
lui scosse la testa e tornò a guardare verso il prete.
" Ora può baciare la sposa." le fatidiche paroline che tutti si aspettano di sentire, che quando sei piccola brami ad ogni film, quelle parole che appena senti sei felice per la sposa, sorrisi e questa volta notai che Harry stava piangendo e non poteva negarlo.
Ci dirigemmo verso l'uscita.
" Merda." borbottò Harry.
" Che succede?"
" I paparazzi!"
urlò Liam correndo verso di noi per poi riportarci dentro.
" Ehi! Io che c'entro?" si portò una mano sui corti, i suoi si che erano corti altro che i miei, e mi sorrise.
" Eri di fronte a me." scoppiammo a ridere. Zayn si sedette e sbuffò.
" Non ci lasciano mai in pace!"
" Bene e ora come facciamo?"
chiese Louis alle mie spalle, tutti scossero la testa.
" Ragazzi, c'è un'uscita secondaria, sapete?"
" Come fai a saperlo?"
chiesero tutti.
" Facevo catechismo qui, semplice." mi seguirono in sacristia, presi le chiavi dall'armadietto e aprii la porta che conduce nel giardino della chiesa.
Loro uscirono, richiusi a chiave e uscii dall'entrata principale cercando di passare inosservata.
" Siete in ritardo!" esclamò Rosy attirando la nostra attenzione, al ristorante, ci aveva tenuto i posti. Mi accomodai accanto a Francisco, di fronte alla mia amica.
" Scusa, un piccolo problema coi giornalisti." disse Liam sorridendole, lei scosse la mano.
" Non importa." in quel momento arrivarono i camerieri a servire il primo, perché ci eravamo persi l'antipasto e Niall ne sembrò deluso. Accanto a lui non c'era Lady.
" Niall, ma Lady?" il suo sorriso si spense per due secondi.
" Non è potuta venire."
" Come mai?"
" Non lo so!"
esclamò prima di tornare a mangiare.
" Le cose tra di loro non vanno bene come prima." mi sussurrò Zayn all'orecchio.
" Come?"
" Non lo so... Litigano spesso, Lady fa finta di nulla ma Niall è sempre più triste."
guardai mio fratello, sembrava lo stesso Niall di sempre, ma ero stata troppo lontana per capire cosa provasse davvero. Dopo pranzo i ragazzi si alzarono e raggiunsero il centro della sala.
" Mamma, Paul." Niall richiamò la loro attenzione.
" Non avrei mai detto che il mio insegnate di teatro, anche se per poco, avrebbe sposato una delle donne più importanti della mia vita." continuò Harry facendoci ridere, mia madre era davvero importante per lui.
" Quella donna stupenda che mi rincorre ogni volta che mi vede in casa sua minacciandomi di abbassarmi il ciuffo se non mangio la sua cucina argentina." disse Zayn sorridendo.
" Sasha mi ha permesso di vivere a casa sua per mesi senza dire nulla, perché sapeva che stavo lì per la sua cucina che Zayn detesta." continuò Louis, il moro gli tirò una gomitata facendo ridere mamma.
" Io non conosco molto Sasha, ma so per certo che è una donna meravigliosa che ha permesso ai suoi figli di seguire i loro sogni senza smettere di credere nel suo." questa volta fu Liam a parlare.
" Io non avrei mai immaginato che mamma potesse essere felice con un altro uomo, ma sapevo che le cose con papà non andavano per il meglio, non si amavano più come prima erano semplicemente amici e, forse, è stato meglio così. Sono così felice per voi!" concluse mio fratello sorridendo, mi voltai a guardare mamma, si era commossa da quel discorso studiato da sembrare detto lì per lì.
Partì una base che riconobbi come Stole my heart, rimasi in silenzio a sentirli cantare, mamma piangeva sempre più forte e si potevano addirittura sentire i singhiozzi ogni tanto.
Non avrei mai ammesso di conoscere le parole di quella canzone e di tutte le altre, insomma erano i miei amici no? Tra cui pure mio fratello. Comunque le conoscevo per scopo completamente scolastico.

" Certo! Completamente scolastico!" esclamò Rosy, scoppiai a ridere mi capiva fin troppo bene.
" Non è che c'entra il tuo famoso ex ragazzo?"
" Che? Nah!"
scossi la testa.
" Convinta te!" alzò le mani in segno di resa per poi riportare lo sguardo verso il palco.


I ragazzi tornarono a sedersi con l'eccezione di Harry che rimase in piedi e mi fissava.
" Butt perché non canti qualcosa anche tu?" chiese sfidandomi, guardai Rosy per due secondi lei annuì e ci alzammo.
" Certo, ma Rosy canta con me." lui ci guardò sorpreso e ci passò il microfono.
" Quale cantiamo?" mi chiese.
" Lascia fare a me." mi avvicinai al computer che avevano usato i ragazzi e cercai la base giusta.
" If this is love then love is easy
Its the easiest thing to do.
If this is love, then love completes me
Cause the proof is I’ve been missing you
A simple equation,
With no complications to leave you confused.
If this is love love love,
Oh it’s the easiest thing to do."
cantammo insieme il ritornello e tutti ci guardarono sorpresi.
" Talentuosa come il fratello!" esclamò una donna che non conoscevo, forse qualche parente di Paul, io arrossii di colpo e andai a sedermi subito seguita da Rosy.
" Da quando canti in quel modo?!" esclamò Louis sporgendosi verso di me, alzai le spalle e iniziai un discorso articolato in spagnolo con Rosy per non dare spiegazioni.


Tirai Rosy per il braccio.
" Dai vieni! Loro sono zia Laura e zio George con i figli Lucy, Margaret e Phil. Oh poi nonna Soledad, la mamma di mamma, e mia zia Gloria." lei sospirò erano venti minuti che la trascinavo da ogni parte della casa per presentarle tutti i miei parenti.
" E loro?" indicò due ragazzi.
" Be' loro... Loro sono... Oh al diavolo! Greg, Emily vi presento Rosy, Rosy loro sono mio fratello Greg e sua moglie Emily." loro sorrisero, Greg fu sorpreso di quel gesto davvero non si aspettava che andassi a salutarlo.
" Come state?" chiesi.
" Bene e tu, Butt?"
" Molto, molto bene. Ora andiamo, ci vediamo poi."
" Certo."
mi sorrisero e trascinai via Rosy.
" Oh lui è quel fratello che...?"
" Sì, lui."

E come in ogni matrimonio non poteva mancare la partenza per la luna di miele, i due neo sposi scesero dalla camera da letto con le valigie e ci sorrisero. Dopo aver salutato tutti salirono sul taxi e si allontanarono diretti all'aeroporto.
Quindi mancavano due giorni e saremmo ripartiti anche noi.
Tutti gli invitati piano piano uscirono da casa nostra, ero sfinita, non ricordavo fossero così i matrimoni.
Mi gettai sul divano lasciando cadere le ballerine per terra, mi portai il braccio davanti agli occhi.
Due giorni e tutto sarebbe tornato alla normalità, due giorni e sarei tornata ad esibirmi sul palco della scuola, due giorni e non avrei più rivisto i ragazzi, due giorni e niente più Harry, due giorni e sarei tornata a lavorare.





when you hear this play,
i hope you feel the same way that i felt that day
that you let me, yeah you left me!
this is my confessional
pen and paper round gonna right this down

quando sentirai questo pezzo,
spero tu ti senta come mi sono sentito io quel giorno
in cui mi hai lasciato, si, mi hai lasciato 
questo è il mio confessionale
prendo carta e penna e comincio a scrivere

Olly Murs - This song is about you
 



 


 

Eccomii!
Volevo pubblicare ieri, ma poi
ho scoperto di avere una verifica oggi quindi mi sono messa
a studiare lol
Quindi che ne dite?
A me non convince molto come sempre.
La canzone che cantano Butt e Rosy è This is love dei Mcfly e
ringrazio Giugiu per avermela fatta conoscere.
Che lavoro farà Butt?
E i Nadybird? :c
Bene posso dileguarmi now
Ciauu,
Nana xx



http://www.facebook.com/photo.php?fbid=571395406215263&set=pb.346688538685952.-2207520000.1365857076&type=3&theater il vestito di Butt <3

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=571401066214697&set=a.360255903995882.83253.346688538685952&type=1&theater i capelli sempre di Butt lol


 

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Capitolo 4
*** We’ll need to realize ***


Alle Little Mix,
domani sarà il giorno più bello della mia vita

 



Capitolo 4

" Butt dai che è tardi!" mi girai verso Rosy sorridendo e tolsi le cuffie.
" Ok, andiamo!" esclamai prendendo la borsa con dentro gli spartiti e uscimmo aspettando che Francisco arrivasse a prenderci.
Ormai erano due mesi che ero tornata in Spagna, due mesi che non vedevo i ragazzi, due mesi che non tornavo in Inghilterra. Salii in macchina e salutai Francisco.
Loro non sapevano, tranne Liam, che da lì a breve ci saremmo rivisti, giusto in tempo per il compleanno di Louis, era il 10 dicembre e se tutto si fosse svolto secondo i miei piani loro sarebbero rimasti un mese.
Ci lasciò allo studio come sempre e andò al lavoro.
" Butterfly, Rosalinda era ora!" esclamarono gli altri ragazzi quando entrammo, scoppiarono a ridere tutti.
" Zitti che senza di me sareste finiti." dissi scandendo bene le parole e scatenando un'altra risata di gruppo.
Quando posai la borsa mi squillò il cellulare, era un numero sconosciuto ma riconobbi il prefisso inglese.
" Parlo con la signorina Butterfly Horan?" era un uomo.
" Si, sono io." dissi tornando a parlare in inglese.
" Sappiamo che la sua scuola ha organizzato un concerto natalizio e che avete fatto richiesta ai One Direction se potevano comparire nello spettacolo, bene sono atterrati un'ora fa e stanno andando alla scuola."
" Ah ok. Bene, ceh ha capito. Arrivederci."
questo non rispose nemmeno e chiuse la chiamata.
" Chi era?" chiese Rosy.
" Chi cazzo ha invitato i One direction qui?" sbottai facendoli ridere nuovamente " E per di più chi gli ha dato il mio numero?!" nessuno parlava.
" Ah e comunque stanno andando a scuola quindi facciamoci trovare li." prendemmo tutto l'occorrente e ci avviammo verso scuola, due passi rispetto allo studio.
Ci radunammo in auditorium, dove si sarebbe svolto il concerto.
Non era stata mia quell'idea bensì di Rosy e aveva fatto tutto alle mie spalle, ma alla fine lo avevo scoperto. Sapevo anche che avrebbero accettato perché quella rincoglionita aveva preso il numero di Liam dal mio telefono e lo aveva chiamato, era furba la spagnola. Ero seduta sulle gradinate dell'auditorium con spartiti sparsi accanto, il mio cellulare era poggiato lì vicino, la musica era alta e nessuno cantava ci stavamo riposando come sempre.
" Prego, e questo è l'auditorium dove i ragazzi provano e forse il concerto si svolgerà qui." il professore entrò seguito da alcuni ragazzi parlando in inglese, sorrisi, ma non mi alzai rischiavo di far volare spartiti ovunque.
" Perfetto." esclamò Louis entusiasta.
" Bene, vi lascio con loro, cercate di non farvi uccidere." detto ciò uscì, lasciandoli sconvolti a fissarci.
" Ragazzi!" urlò Rosy attirando la loro attenzione, loro le corsero incontro sorridendo, non mi notarono nemmeno.
" Butt, mi serve lo spartito di Stereo Heart per la tastiera!" urlò James, rovistai tra tutti i fogli fino a quando lo trovai, mi alzai con calma, scesi i gradini.
" Ecco, James."
" Grazie mille!"
lui passò il foglio a Clarissa che iniziò a suonare. Mi sentii prendere per i fianchi, Louis mi aveva preso in braccio.
" Mettimi giù brutto coglione." ordinai.
" Neanche per sogno."
" Stronzo!"
iniziai a tirargli dei pugni.
" Signorina Horan! Le sembra questo il comportamento da usare con gli ospiti?"
" Merda il preside."
borbottai, Louis mi lasciò cadere, mi rialzai mentre i ragazzi ridevano.
" Non si preoccupi, è mia sorella." oh Niall che mi salva sempre, il mio piccolo angelo. No ok, sto diventando troppo sentimentale.
" Mh ok, comportati bene."
" Assolutamente."

Salutai i ragazzi e mi sedetti accanto a Rosy che guardava pensierosa James sul palco.
" Ehi Rosy, tutto bene?"
" Mh si, tutto ok."
i ragazzi stavano in piedi imbarazzati e disorientati non sapevano come comportarsi.
Li richiamai accanto a me, gli spiegai come funzionavano le cose da noi e loro guardarono tutte le esibizioni in programma.



" Mi spieghi da quando hai iniziato a cantare?" eravamo nella camera d'albergo di Zayn, ammucchiati sul letto, e Louis non la smetteva di farmi domande.
" Ma te l'ho già detto! Quando sono arrivata Rosy mi ha iscritto al corso perché era incazzata con me, poi ho scoperto che mi piaceva e sono rimasta."
" Pff non ti credo."
" Non mi credere allora."
Harry era bella sua stanza con Joanna, se l'era portata dietro come se fosse un cagnolino non che abbia nulla contro di lei, ma andiamo io me ne sarei restata a casa.
" Butt?"
" Che c'è ancora Louis?!"
sbottai, ormai, senza pazienza.
" Ti voglio bene."
" Te la sei cavata."
scoppiarono tutti a ridere, era strano come sembrava che io non me ne fossi mai andata.
" Adesso chiamo il servizio in camera, ho fame." Niall si alzò dal letto di colpo facendo cadere Zayn che a sua volta fece cadere Liam, mio fratello scoppiò a ridere e cadde anche lui, io e Louis eravamo gli unici sani. Fatto sta che il servizio in camera lo chiamai io prima di andarmene.
Scesi velocemente nella hall evitando l'ascensore, ne sono completamente terrorizzata, alcuni ragazzi mi fissarono ma uscii incurante.
Dovevo passare allo studio per prendere alcuni spartiti che avevo dimenticato, salii in macchina.
" Butt, fortuna che sei qui!" esclamò James correndomi incontro.
" Che succede?"
" Nulla, abbiamo trovato questa canzone e pensavamo di farla cantare a te, che ne dici?"
mostrò il pc con youtube aperto.
" Infatuation dei Jonas? Ma quella ha il ritornello in giapponese!"
" Dai, fallo per noi."
Rosy spuntò da chissà dove.
" Ci proverò!"
" Pizza e musica?"
fece James, io e Rosy annuimmo, presi le cuffie e iniziai ad ascoltare la canzone mentre l'americano ordinava le pizze.
Succedeva spesso che ci fermassimo allo studio per parecchio tempo, anche fino a tardi.
" Non la imparerò mai!" esclamai buttando le cuffie da qualche parte.
" Invece si, dai che la devi cantare domani."
" Che cosa?!"
" Be' sempre se il prof è d'accordo a cambiare la scaletta, andiamo sono sempre le stesse canzoni!"

 

" Dai andiamo, siamo in ritardo!" Rosy mi trascinò in una parte della scuola che non conoscevo, ero lì più o meno da due settimane e da una vivevo con lei, appena l'ho conosciuta ne l'ha proposto e io ovviamente avevo accettato, insomma, non volevo stare per sempre nei dormitori della scuola.
" Ma si può sapere dove mi stai portando?!"
" Zitta e cammina."
la spagnola spalancò una porta, eravamo in una specie di auditorium.
" Che ci facciamo qui?" chiesi, lei mi ignorò e continuò a camminare.
" Rosy!" solo allora notai quattro professori seduti sulle gradinate con in mano delle cartelline. Rosy stava seduta picchiettando le mani sulle ginocchia, mi sedetti accanto a lei cercando di capire il motivo del suo nervosismo.
" Butterfly Horan." uno dei professori disse il mio nome mi alzai sorpresa. " Prego si accomodi." mi misi dove indicato dall'uomo e una ragazza mi passò un microfono.
" Lei, signorina, di dov'è?"
" Vengo da Liverpool, ma mio padre è irlandese e mia mamma argentina."
" Molto bene, che canzone ha scelto?"
" Canzone?"
feci confusa, Rosy si alzò in piedi facendomi segno di stare tranquilla, mimò con le labbra il titolo di una canzone e lo ripetei ad alta voce.
" A thousand year, Christina Perri."
iniziai a cantare.
" Perfetto Butterfly, le prove sono ogni giorno tranne il giovedì puoi venire quando preferisci. Ora la prossima, Rosalinda Martines."
" Eccomi."
fece la mia amica, ripetendo la stessa procedura iniziò a cantare in spagnolo una canzone che non conoscevo.
" Non posso credere che mi hai portato qui!" esclamai una volta uscite da lì.
" Dai è stato divertente."
" Ma io non voglio far parte del club di canto!"
" Pazienza."
borbottò lei iniziando a camminare verso casa.
" Rosalinda!"
" E dai Butt! Ci divertiremo."
" E va bene, basta che mi lasci trovare un lavoro in santa pace."
annuì soltanto senza parlare, ma quello era decisamente un si.




 
The two of us tonight we can make it last forever
We’ll need to realize, anekatips it’s just you and me together
Hollywood is the time the stars are shining
For you and me tonight in this city
Where dreams are made of, where dreams are made of

Noi stasera possiamo farlo durare per sempre
Avremo bisogno di capire, siamo solo io e te insieme
Hollywood è il luogo in cui le stelle brillano
Per te e me stasera in questa città
Nel posto in cui sono fatti i sogni, in cui sono fatti i sogni

Jonas Brothers - L.A. Baby








Ciauu!
Sono quii c:
Volevopubblicare ieri, ma non avevo finito il capitolo
poi mi sono messa a guardare Diario di una schiappa 2 e a fare il cartellone
per le little mix e mi sono distratta lol
Vi piace?
Il flashback l'ho messo per far capire com'è nato tutto(?)
Addio mi dileguo,
Nana xx



 

http://weheartit.com/entry/58935637/via/austinsbitch_ Rosy <3

http://weheartit.com/entry/58942175/via/Migatosellamaguantes Zayn prima di cadere dal letto lol


 




 

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Capitolo 5
*** When it’s us ***


A Marti,
che aveva ragione


Capitolo 5

Mi avvicinai al tavolo cinque per prendere le ordinazioni, c'erano sedute due ragazze molto carine.
" Prego, volete ordinare?" chiesi sfoderando il classico sorriso da cameriera.
" Per me un tè al limone e per lei un cappuccino, giusto?" l'amica annuì e segnai tutto sul blocchetto.
" Un tè al limone e un cappuccino per il cinque." dissi a John, il barista, poggiando il foglietto con le ordinazioni sul bancone.
Mi sedetti un attimo su uno sgabello per po' di pace, per il momento non c'erano altri clienti da servire.
Questo di lavoro mi piaceva di più di quello precedente anche se la paga non era la stessa, ma bastava per pagare le spese insieme a Rosy.
" Tavolo cinque!" esclamò John poggiando un vassoio, con le ordinazioni, sul bancone lo raccolsi e lo portai al tavolo.
" Ecco a voi." tornai al bancone, ero esausta.
" Per me una cioccolata con la panna." disse qualcuno alle mie spalle, avrei riconosciuto quella voce tra mille.
" Harry, che ci fai qui?!" esclamai voltandomi verso di lui. Harry si sedette accanto a me.
" Ho fatto un'ordinazione, però."
" John, una cioccolata con panna per il signorino qui accanto. Allora, che ci fai qui?"
" Stavamo provando, non ti vedevo allora ho chiesto a Rosy e mi ha detto che eri qui, ma non pensavo ci lavorassi. Be' sempre meglio di quello che facevi prima."
" Hai ragione, lo preferisco pure io."
scoppiammo a ridere, la sua risata mi era mancata così tanto.
Oh Butt perché devi sempre fare casini?
Le due ragazze che avevo servito poco prima si avvicinarono a noi.
" Harry, scusa, potresti firmarci un autografo?" chiese una in inglese.
" Ma certo! Venite, facciamo anche una foto vi va? Butt ti dispiace?" Harry ci teneva davvero alle fan, annuii afferrando il cellulare della ragazza e gli scattai un paio di foto.
" Grazie mille!" esclamò l'altra ragazza, stava per piangere.
" Settimana prossima ci sarà un concerto alla Escuela International de Barcelona, ci esibiamo se volete venire siete le benvenute."
" Ci saremo!"
esclamarono prima di uscire, urlando, dal bar. John poggiò la tazza con la cioccolata davanti ad Harry, lui l'afferrò distrattamente.
" Harry, attento che..."
" Cazzo scotta!"
fece lui sputando tutto.
" Appunto. Ora mi tocca pure pulire."
" Se vuoi pulisco io."
" Ok."
gli lanciai lo straccio in faccia, lui lo prese per poi mettersi a pulire il bancone.
" Dato che hai pulito la cioccolata la offre la casa, dai." John in quel momento alzò di poco il volume della musica.
" Ehi, questa è la canzone che hai cantato al matrimonio di Sasha e Paul!" esclamò Harry alzandosi.
" If this is love then love is easy
Its the easiest thing to do.
If this is love, then love completes me
Cause the proof is I’ve been missing you
A simple equation,
With no complications to leave you confused.
If this is love love love,
Oh it’s the easiest thing to do."
canticchiò Harry. " Sai, da quel giorno continuo ad ascoltarla, è davvero molto bella." disse fissando i suoi occhi nei miei.
" Certo, per chi è innamorato." feci io.
" Butt, sono le sei." ah il mio capo, la mia salvezza.
" Grazie John."
" Che succede alle sei?"
chiese Harry.
" Finisco il turno, vado a cambiarmi." che poi cambiarmi era una parola grossa, mi toglievo soltanto il grembiule e slegavo i capelli.
Salutai John e uscii seguita da Harry.
" Ehi Butt, guarda!" Harry mi prese per il braccio e mi trascinò davanti a una bancarella.
" E quindi?" chiesi lui mi guardò deluso.
" Come quindi?! Io amo le bancarelle!" alzai gli occhi al cielo, Harry era ancora bambino in fondo.
" Guarda, ci sono dei braccialetti come quelli che avevamo noi!" ne prese due e me li fece guardare.
" Sono bellissimi..."
" Allora li compro!"
esclamò entusiasta, una donna gli sorrise e Harry le diede dei soldi.
" Non importa caro, sono un regalo per due fidanzati come voi."
" Ma perché ci scambiano sempre per fidanzati?"
chiesi ad Harry, lui scoppiò a ridere e fece spallucce.
" Quindi non è la prima volta che ve lo dicono? Vi va di raccontarmi la vostra storia?"
" Certo, siamo di Liverpool, ci conosciamo dalla prima elementare, ma poi io mi sono trasferito a Manchester e non ci siamo più visti poi quando sono tornato non ci ho messo molto a riconoscere Butt."


*flashback*
C'era una ragazza seduta s'un albero del cortile della scuola, stava leggendo un libro sembrava così presa da quella lettura, indossava un cappotto blu notte e teneva i lunghi capelli legati in una treccia di lato, mi avvicinai, ero sicuro di conoscerla.
" Butterfly?" chiesi sorpreso.
" Ha-Harry?!" fece lei chiudendo il libro e scendendo dall'albero.
" Sono io."
" Mio dio quanto sei cambiato."
" Anche tu, sei splendida."
" Certo come no."
sempre la solita, negava ogni complimento.
Un ragazzo moro si affacciò nel cortile.
" Butt!" chiamò
" Arrivo, Zayn!" urlò lei di rimando. " Harry, devo andare, alla prossima eh."
*fine flashback*


" Poi, diciamo, che siamo stati insieme per un po', ma poi io mi sono trasferita qui..."
" E sei partita senza dire nulla."
" Se ti fossi svegliato non sarei più partita."
lui mi guardò sorpreso per poi sorridere.
" La vostra storia è davvero particolare." disse la donna guardandoci. " E ora, cosa siete?"
" Amici, forse."
disse Harry, sempre confuso.
" Ah, vi frequentate con altre persone allora!" esclamò lei, io divenni paonazza e Harry si passò una mano tra i capelli, nervoso.
" Non proprio..." dissi io.
" Be' si..."
" Ho capito ragazzi, vi auguro il meglio. Anche se il vostro amore è destino."
e con quella frase la donna ci liquidò(?) tornando a sedersi sul suo sgabellino dietro la bancarella.
Era passata un'ora da quando eravamo usciti dal bar.
" Ti accompagno in albergo." mormorai, ero troppo imbarazzata per la frase della donna.
" Grazie." raggiungemmo la mia auto e salimmo, Harry mi porse il braccialetto e me lo legò al polso.
" Amici, Butt?"
" Amici, Harry."
lui sorrise.
" Non sorridere così." borbottai.
" Perché?"
" No, nulla."
scoppiò a ridere, io misi in moto diretta verso l'albergo.
" Sali a salutare gli altri?" chiese una volta arrivati.
" Va bene."
Erano tutti in camera di Zayn, chi sul letto chi sul divanetto, poi c'era lei: Joanna. Seduta per terra col cellulare tra le mani, i capelli biondi che le ricadevano sul volto.
" Harry, eccoti! È tutto il giorno che ti chiamo, ma a quanto pare hai di meglio da fare che stare con la tua ragazza!" urlò lei, si voltarono tutti a guardarci e a Louis non sfuggirono i nuovi braccialetti.
" Joa, calmati! Butt è solo un'amica, santo cielo."
" Si, mi sembra ovvio."
fece lei sbattendo la porta.
" Sentite, io me ne vado. Lou, ti mando un messaggio con l'indirizzo di case se volete passare. Ciao." detto ciò uscii e tornai a casa.
Dopo tutto con Harry mi ero divertita, bastava non pensare agli anni precedenti, no?
Fanculo a tutto, io a Harry ci tengo, amico o ex non importa per lui ci sarò sempre.

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Capitolo 6
*** So hold on another day ***


Ai Jonas,
le lore canzoni sono parte portante della ff


Capitolo 6

Stavo tornando a casa a piedi dallo studio, faceva freddo e la strada era ghiacciata.
" Butterfly!" mi sentii chiamare, alle mie spalle c'era Joanna mi fermai ad aspettarla.
" Devo parlarti." mi disse.
" Certo, dimmi pure."
" Stai lontana da Harry, lui è mio."
la guardai incredula.
" Come scusa?"
" Hai capito bene, stagli alla larga se non vuoi che ti succeda nulla."
prima di andarsene mi diede uno spintone e scivolai s'una lastra di ghiaccio, mi graffiai il volto.
" Cazzo..." mormorai, mi alzai e corsi a casa fregandomene del sangue che mi colava sul volto. Spalancai la porta incazzata e tutti si voltarono sorpresi.
" Mari?!" esclamò Rosy vedendomi.
" Butt, cazzo ti è successo?!" chiese Louis preoccupato.
" Niente!" buttai borsa e cappotto a terra e corsi in bagno.
Quella troia me l'avrebbe pagata, avevo un bel taglio sulla guancia sinistra, mi sciacquai il volto velocemente e cercai di medicarmi alla ben meglio.
" Lascia, faccio io." disse Louis prendendo il pezzo di cotone che avevo tra le dita.
Mi voltai verso di lui e lasciai che mi passasse il cotone sul taglio.
" Che ti è successo?" ripeté con più calma.
" S-sono scivolata, si, scivolata." non era del tutto falso.
" Non ti credo."
" E va bene."
sospirai " È stata Joanna, mi ha spinto e sono caduta."
" Joanna?"
era davvero sorpreso.
" Si, mi ha detto di stare lontana da Harry." in quel momento Harry entrò in bagno incazzato nero e ci squadrò, ma soprattuto squadrò me.
" Come hai potuto?! Non ti credevo così Butterfly!" io e Lou non capivamo.
" Cosa?" chiesi.
" Cosa? E lo chiedi pure?! Hai picchiato Joanna e fai finta di nulla?!" sbottò incazzato verso di me, mi tirò uno schiaffo sulla guancia dolorante che riprese a sanguinare e uscì dalla stanza.
Senza rendermene conto scoppiai a piangere, Louis mi abbracciò stretta, ma riuscii a liberarmi. Asciugai le lacrime e uscii dal bagno in salotto c'era Joanna che piangeva disperata, ovviamente fingeva, mi guardarono tutti sconvolti e salii in camera mia sbattendo la porta. Mi accasciai in un angolo e lasciai uscire tutte le lacrime, quello che mi faceva più male era che Harry credesse a lei, che Harry mi avesse picchiata senza chiedermi spiegazioni, Harry era cambiato.
Non uscii dalla mia stanza per tutta la sera e non lasciai entrare nessuno, nemmeno Lou. La mattina seguente mi alzai alle sei e mezza mentre tutti gli altri dormivano, davanti alla mia porta c'era il mio Boo che dormiva, presi la mia coperta e il mio cuscino e lo sistemai meglio, gli lasciai un bacio sulla guancia e uscii.
Cuffie nelle orecchie e iPod in tasca, scossi la testa tristemente cercando di nascondere con i miei corti capelli il taglio sulla guancia alla gente che mi passava accanto.
Non andai allo studio quella mattina, nemmeno a lezione, girai per Barcellona senza una meta precisa, spensi il cellulare, non volevo sentire nessuno, volevo stare in pace, sola con me stessa e piangere, piangere fino a star male.
Io che pensavo che Joanna fosse una ragazza carina e simpatica e invece si era rivelata più stronza di Jessica, sorrisi al ricordo della bionda rifatta alla fine lei era veramente simpatica.
Avevo bisogno di parlare con qualcuno che non mi giudicasse, qualcuno che era estraneo a tutto ciò.
Riaccesi il telefono. Non badai ai messaggi e alle chiamate perse.
" Pronto, centralino." quella voce metallica mi colse all'improvviso.
" Il carcere di Liverpool, per favore."
" Buongiorno, qui il carcere di Liverpool."
" Vorrei parlare con Mark Stones."
" Attenda due minuti.
" annuii distrattamente e mi sedetti s'una panchina.
" Pronto?" fece lui dall'altro capo.
" Mark!" esclamai.
" Butt, che succede?"
" Vedi..."
iniziai a raccontargli tutto quello che era successo e lui ascoltò in silenzio.

Harry's pov
Forse avevo un po' esagerato con Butt, forse avrei dovuto chiederle delle spiegazioni.
Mi alzai dal divano, dove avevo dormito, e salii a cercare Butt. Louis era sdraiato davanti alla sua porta con una coperta che riconobbi come quella della ragazza, lo scavalcai ed entrai nella stanza. Era vuota, se n'era andata.
Scossi Louis per svegliarlo.
" Che succede?" mi chiese.
" Butt è scomparsa." mormorai scivolando contro il muro per sedermi.
" Ah davvero?" fece lui ironico.
" Lou?" lo guardai sorpreso.
" Perché Harry?!" mi urlò contro. " Non credi di aver sbagliato?!"
" Butterfly è forte, può sopportare uno schiaffo. Poi è lei quella che ha picchiato Joanna!"
" No cazzo Harry! Butter non è forte! Tu non sai un cazzo di lei!"
mi sbottò contro. " Tu non sai come cazzo ci siamo conosciuti io e lei, Katrina l'aveva chiamata troia e lei era corsa in bagno a piangere si è fidata di un fottuto sconosciuto che le ha detto di uscire con lui! Butterfly non è forte, dio mio!" lo guardai sconvolto, tutti i ragazzi ci vennero attorno. Louis continuava a fare avanti e indietro per il corridoio io me ne stavo con la testa tra le ginocchia.
" Hai visto il viso di Butt, ieri? Ti sei chiesto perché eravamo in bagno insieme? Eh Harry? Te lo sei chiesto?!" urlò di nuovo, scossi la testa in una negazione e prima che potesse aggiungere altro afferrai le scarpe e il mio giubbotto e uscii.
Dovevo trovarla e chiederle scusa, dovevo farmi perdonare.
Chiamai Rosy, ma a scuola non l'aveva vista. Non conoscevo quella città, ma cercai ovunque mi persi svariate volte e persi anche la cognizione del tempo.
" Sono un coglione, un fottuto coglione!" urlai buttandomi s'una panchina.
Sentii qualcuno singhiozzare, era Butt, stava parlando al telefono con qualcuno.
Ma finalmente l'avevo trovata!

Butterfly's pov
" Dio, Butt, non so che dire..." fece Mark nuovamente, sospirai.
" Non importa, avevo solo bisogno di sfogarmi con qualcuno."
" Anche se sono chiuso qui dentro, per te ci sarò sempre. Sei l'unica amica che non mi ha voltato le spalle. Ora devo andare, mi dispiace."
" Non importa, va' pure. A presto, Mark."
" Appena vedi quel coglione dagli un pugno da parte mia."
" Certo, Mark."
scoppiai a ridere, quel ragazzo riusciva sempre a farmi sorridere.
" Butt..." mi voltai, Harry era dietro di me e mi guardava dispiaciuto.
Si sedette e mi accarezzò il taglio.
" Come te lo sei fatta?" mi allontanai da lui rischiando di cadere.
" Non te l'ha raccontato la tua cara amichetta?" sputai acida.
" Butt, seriamente. Che è successo ieri?"
" Forse dovevi pensarci prima di tirarmi uno schiaffo!"
mi alzai e mi diressi verso casa seguita da Harry.
Appena tornati mi chiusi in camera come la sera precedente e iniziai a scegliere le canzoni che avrei cantato il giorno dopo a scuola.


 

Lonely, I believe that you will find me..
And together we will truly see.
Love is on its way.. Yea
So hold on another day, cuz love is on its way
Youll find it going to be okay…
Alright u’ll find a brighter day,
Cuz love is on its way.

Solitari,credo che mi troverete
e insieme potremmo veramente vedere
che l’amore è sulla sua strada,
quindi tieni duro un altro giorno, perchè l’amore è sulla sua strada
lo troverai,sarà tutto ok
è tutto ok,troverai un giorno più luminoso,
perchè l’amore è sulla sua strada.

Jonas Brothers - Love is on its way
 





 


Ciauu!
Questo capitolo l'ho scritto
tipo un mese fa quando nemmeno sapevo
se avrei continuato lol
Ero tipo sconvolta dopo averlo scritto lol
non odiatemi dopo questo
perché, dopo la fine di Harry's Butterfly,
credo abbiate capito che mi piace
rovinare tutto lol
Questo angolo autrice non mi sta piacendo per nulla, quindi 
mi dileguo, addio
Nana xx 



http://weheartit.com/entry/59925540/via/WewantHappines Lou che vede il taglio(?) 

http://weheartit.com/entry/59924766/via/alreyborz Questa è per far incazzare Giugiu lol

 

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Capitolo 7
*** I'm not gonna be okay ***


A papà,
a cui, mentre eravamo in montagna,
ho finito il limite della chiavetta


Capitolo 7

Passo sicuro, testa alta, il taglio coperto con del fondotinta, capelli sciolti, jeans e felpa.
La vecchia Butt.
" Buongiorno Horan."
" 'Giorno professor Gomez."
ricambiai il saluto e mi diressi verso l'auditorium.
Perché rovinarsi la vita per un idiota? Tanto, ormai, avevo poco da perdere.
" Ehi Butt, in anticipo oggi eh!" James mi salutò.
" Mh si, non avevo sonno." in verità non avevo dormito per colpa di Harry, proprio quando avevamo chiarito doveva sempre rovinarsi tutto.
" Nervosa?"
" Per...?"
chiesi confusa.
" Lo spettacolo."
" Ah, no."
" Io si, ho paura di sbagliare tutti gli accordi."
disse James prendendo la sua chitarra tra le braccia.
Amavo passare del tempo con James, certo, non c'era lo stesso rapporto come con i ragazzi, ma con lui passavo ore a parlare in inglese.
James è americano, di San Antonio in Texas, mi ricordava tanto Austin.
" Rosy? Stava ancora dormendo?"
" Si, quella ragazza ama dormire."
" Anche tu di solito, se non erro."
" Hai ragione."
in quel momento il professore di musica entrò nella sala.
" Prof, volevamo chiederle un favore." iniziò James facendomi l'occhiolino.
" Dite pure."
" Oggi potremmo fare altre canzoni? Quelle che ha scelto lei per lo spettacolo non sono proprio le nostre preferite."
" Fate come volete tanto io me ne vado, mi sono licenziato cinque minuti fa."
" Che cosa?!"
esclamammo io e l'americano.
" Manca una settimana allo spettacolo!"
" Vi arrangerete, addio."
uscì dall'auditorium lasciandoci sconvolti.
Quando arrivarono gli altri ragazzi raccontammo loro l'accaduto, non sapevamo più cosa fare. C'era chi si passava le mani tra i capelli disperatamente, chi continuava a fare avanti e indietro.
" Io dico che James, Rosy e Butt facciano da sostituti." Clarissa si alzò in piedi, tutti la guardarono sorpresi era sempre stata molto timida parlava solo con James e molto raramente.
" Sì!" urlarono altri ragazzi, ci fissavano tutti.
" Ehm... Va bene." mormorò Rosy, si alzò un urlo generale.
" Allora, il lavoro è molto e il tempo è poco, dobbiamo impegnarci. Cambieremo la scaletta e le canzoni, quelle che aveva scelto il prof erano noiose e non piacevano a nessuno. Ora, scegliete quelle che vi piacciono e a turno proverete. Al lavoro!" dopo mezz'ora eravamo riusciti a pensare solo a quello, dei ragazzi non c'era traccia e forse era meglio così non avevo voglia di vederli.
" Vado a prendermi un caffè." annunciai, presi il borsellino dalla borsa e mi diressi alle macchinette.
Avevo deciso di tornare me, com'ero prima di trasferirmi in Spagna, non ero molto diversa, avevo solo cambiato pettinatura e stile nel vestirmi, ma potevo sempre rimediare. Recuperai la borsa e corsi in bagno, mi legai i capelli in due codini bassi per quanto permesso dal caschetto che avevo deciso di farmi, guardai le mie amate Vans blu in tinta con la felpa, perché avevo smesso di vestirmi così?
Aprii la porta.
" Ah cazzo." avevo colpito qualcuno.
" Oddio scusa!"
" Butt?"
Zayn era sdraiato a terra.
" Oh Zayn, sei tu."
" No, sono Percy Jackson."
" Non fa ridere."
gli tesi una mano per aiutarlo ad alzarsi.
" Lo so." ammise sistemandosi i capelli.
" Dovevi andare in bagno?" gli chiesi ricordandomi dove ci trovassimo.
" In realtà no, scappavo da Liam, sai, ha scoperto che il professore si è licenziato."
" Ah capisco, allora ti lascio devo tornare di là, a dopo."
" Butt?"
" Si?"
" Harry è... Stai bene così."
" Mh grazie."

Forse non avrei dovuto tornare in auditorium, forse avrei dovuto restare con Zayn o forse volevo solo scappare da lui.
" Ah eccoti Butt! Volevamo provare Infatuation, se ti va." Rosy era impegnata e cercare di tranquillizzare Liam che correva, agitato, da una parte all'altra cercando Zayn. Louis e Niall erano intenti a fissare lo schermo del telefono di uno dei due.
" Perfetto, James." lui afferrò la chitarra e mi sorrise, raggiunsi il microfono aspettando le loro prime note.
" I met you in a dream
And your piercing eyes were staring
Straight at me
I can't believe this feeling
You make me feel so much heat
I want you always near me
Is this really what it seems?"
non era un sogno, era la prima elementare. E i tuoi occhi penetranti, fissi nei miei.
Cosa diavolo stavi pensando quando te ne sei andata?
Non dovevo pensare al senso di quelle frasi, ero certa che Rosy l'avesse fatto apposta.
" Donna donna
Omoi mo Sugu kimi ni
Todokete ikuyo
Kitto, kitto
Sono mune Hiraite kurero yone"
non conoscevo il giapponese, ma sicuramente significavano qualcosa sull'amore.
" (dan dan dan)
Konran shi hajime
(dan dan dan)
Ku, kurushii kurai
(dan dan dan)
koko ni oide"
Harry mi fissavo sorpreso, forse credeva che la canzone fosse per lui?
" I need you
I want you
I got to have you
This is infatuation"
esatto, ho bisogno di lui, lo voglio, ho avuto modo di averlo, ma l'ho sprecato.
"Love, I've finally found anew
And it came to me in a such a vision
Now I know I need you so
You make me burn like crazy
I really feel you baby
I see an angel in your eyes
" ho davvero trovato un nuovo amore? C'era Francisco ma con lui era tutto finto, una perfetta messa in scena per entrambi.
Ricominciai a cantare il ritornello in giapponese.
" If fire fall down from the sky
If all the rivers should run dry
If false turns out to be true
You'll know that I will find you
Because our love is destiny
Baby! Baby!"
come le parole di quella donna, Rosy, James perché questa canzone?
" This is infatuation
You're my love frustration
This is infatuation
You're my love frustration
This is infatuation
You're my love frustration
This is infatuation
You're my love frustration"
scesi dal palco e mi sedetti accanto a Louis.
" Che significava?" chiese.
" Cosa?"
" La canzone."
" Non lo so, l'ha scelta Rosy. Chiedi a lei."
" Mh... Sicura?"
annuii, lui mi girò il volto cercando con gli occhi il taglio.
" Che hai fatto?"
" Un po' di fondotinta aiuta sempre."
" Voi ragazze."
borbottò.
Nonostante riuscissi a ridere e scherzare era sconvolgente pensare che, anche dopo due anni, provassi ancora qualcosa per Harry. In quel momento ricordai il tema della settimana.
" Ragazzi, oggi è la settimana inglese!" esclamai.
" Come facciamo?"
chiese qualcuno.
" Proviamo le canzoni dello spettacolo e una volta finite quelle, se abbiamo tempo, proviamo le altre se no andiamo allo studio. Chi manca?" alcuni ragazzi alzarono la mano, annuii e mi risedetti.
" Siete molto impegnati eh."
" Zayn, sei tornato! Oddio, mi stavo preoccupando."
Liam corse verso il moro e lo abbracciò.
" Daddy Payne calmo, sono vivo."
" Dov'eri?"
chiese poi, Zayn fece spallucce e si sedette accanto a Louis quello che era il mio posto.

 
 No one ever lied straight to your face
No one ever stabbed you in the back
You might think I'm happy but I'm not gonna be okay
Everybody always gave you what you wanted
Never had to work it was always there
You don't know what it's like, what it's like

Nessuno ti ha mai mentito dritto in faccia
E nessuno ti ha mai pugnalato alle spalle
Puoi pensare che io sia felice ma non starò bene
Tutti ti hanno sempre dato ciò che volevi
Non hai mai dovuto lavorare, e' sempre stato tutto li'
Non sai com'è, com'è

Simple Plan - Welcome to my life
 
Ciauu!
Questo capitolo è un po' corto vero?
Sono incazzata.
Avevo preparato il capitolo,
scritto un angolo autrice stupendo
e internet che fa?
Si blocca e si chiude mi sembra ovvio!
Poi domani torno a scuola dopo una settimana
e alla prima ora ho una verifica
ceh vaffanculo. Matematica poi.
Ok, dopo questo piccolo sfogo, perdonatemi,
me ne vado.
Addio,
Nana xx

 


http://weheartit.com/entry/60153042/via/dazevedo Lui sarebbe James, ma con i capelli rossi(?)

http://weheartit.com/entry/60141590/via/steffixoxoxo Zayn c:

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Capitolo 8
*** We are more than you think ***


Alle mie compagne,
che ogni volta si chiedono
che ho da scrivere sull'ipod

 

 

Capitolo 8

Niall in quei giorni era strano, decisi di andargli a parlare.
" Ehi Ni, ti va un gelato?" si Butt bella idea, è dicembre e tu gli offri il gelato, certo che Niall mangerebbe di tutto.
" No, non mi va." cosa?
" Mh una cioccolata?" ritentai.
" Nemmeno."
" Della torta?"
" No."
" Cibo in generale?"
" Non ho fame."
" Niall, che succede?"
" Lady mi ha lasciato."
" Oh porca merda!"
esclamai, allora Zayn aveva ragione.
" Non aiuti."
" Lo so, scusa. Ma dai, andiamo a fare un giro io e te? Barcellona è grande e bellissima e se vuoi puoi raccontarmi com'è successo."
lui annuì distrattamente alzandosi dal tavolo della nostra cucina. Presi il cappotto e lo raggiunsi fuori.
" Da dove iniziamo?" mi chiese.
" Mh non so... Preferisci la Sagrada Familia o Las Ramblas?"
" Cosa sarebbe Las Ramblas?"
mi chiese.
" È un viale molto frequentato, ma si possono vedere molti edifici carini." Carini? Ma che cavolo vuol dire?!
" Non c'è qualcosa di più tranquillo?"
" Certo, ma iniziamo da lì, almeno ti distrai. Tieni metti questi."
gli passai un cappello e degli occhiali da sole.
Trascinare Niall da una parte all'altra della città non era stato per nulla difficile, arrivati in uno dei famosi parchi della città: Parco Güell.
Che poi per me un parco è con il prato, ma parco Güell no, parco Güell è stato creato da Guadí, ma è qualcosa di stupendo. Lì incontrai Rosy.

*flashback*
" Ehi perché piangi?" una ragazza mi si era posizionata di fronte.
" Non sto piangendo." ribattei.
" Si, invece. Sei straniera? Sei qui per frequentare la scuola, no?" annuii.
" Per chi piangi?"
" Non sto piangendo, mi sento in colpa per aver lasciato il mio ragazzo."
" Ah."
mormorò lei. " Comunque io sono Rosalinda, ma preferisco Rosy." disse lei tendendomi la mano.
" Butterfly, non dire che è un nome strano lo so, me lo dicono tutti."
" No, è carino, mi piace!"
esclamò lei.
*fine flashback*

" Butt, a che pensi?" mi distrasse Niall.
" È qui che ho conosciuto Rosy."
" È un posto importante quindi."
" Abbastanza."
" Lady mi ha lasciato, non sopportava più che il lavoro mi tenesse così impegnato."
" Mi dispiace, ma se è stato così forse non era destino."
si bella frase Butt.
" E tu da quando credi nel destino?"
" Ci ho sempre creduto, in parte."
" Ma forse hai ragione, sorellina. È stupido, non riuscirò a dimenticarla tanto facilmente."
si passò una mano sul volto.
" Vedrai che le cose andranno per il meglio, fratellino."
" Sei diventata una poetessa, eh Butt!"

Scoppiai a ridere, dovevo distrarlo.
" Adesso ti va di mangiare qualcosa?" lui annuì convinto, ci alzammo e decisa lo portai in uno dei bar che amavo di più, non era certo uno dei più cari e frequentati. Era un posto tranquillo arredato all'inglese e questo mi faceva sentire a casa. La cucina era totalmente spagnola e contrastava con l'arredamento. Salutai il cameriere e mi diressi verso la sala secondaria(?).
" Perché siamo qui?" mi chiese.
" Volevi mangiare no? Due Mel i Mató, por favor(?)"
" Subito."
il cameriere sorrise e sparì in cucina per tornare poco più tardi con le ordinazioni, Niall guardava il piatto sorpreso, non capiva cosa ci fosse sopra.
" Che cos'è?" mi chiese.
" È buono, il mató è formaggio simile alla ricotta e qui è ricoperto di miele, assaggia dai." lui non se lo fece ripetere due volte e lo assaggiò, dalla sua espressione capii che gli piaceva e inizia a mangiare la mia porzione.
" La prima volta sono venuta qui con Rosy." raccontai " Lei si era appena trasferita, come me, ma era diverso. Era praticamente scappata di casa, i suoi genitori non volevano frequentasse questa scuola, lei è scappata ed è venuta qui da Francisco che è suo cugino."
" Ma tu e lui mica uscivate insieme?"
" Nah era una balla, mamma diceva sempre che dovevo trovarmi un ragazzo così ho chiesto a lui di coprirmi, poi Fran è gay!"
mio fratello scoppiò a ridere.
" In effetti era troppo bello per te!"
" Ah la metti così ?!"
esclamai.
" Sì."
" Bene, in albergo ci torni da solo."
" Ma manco so dov'è!"
" Appunto per quello."
" Stronza."
" Ti voglio bene."
" Pure io, troppo."
quanta dolcezza, stare lontani non ci faceva bene.


" In pratica hai passato la giornata con tuo fratello." riassunse nuovamente Rosy.
" Esattamente, puoi cambiare canzone?" chiesi, lei scosse la testa.
" Ro, ho capito che sei innamorata di Olly Murs, ma I need you know è davvero triste."
" Lo so rossa, ma è stupenda."
mi borbottò in inglese.
" E non parlarmi in inglese ora!"
" Ehi tu parli sempre in spagnolo, lasciami parlare in inglese."
" Come vuoi."
mi alzai dal letto e scesi in cucina, mancava così poco allo spettacolo. Non ero pronta. Dovevo ancora scegliere la canzone, impararla e farla imparare alla band, oddio che ansia.
Mi sedetti al tavolo e presi il mio pc, la canzone di Olly ancora udibile, e lo accesi.
" Abbassa Rosy!"
" Mai!"

Perché sempre a me, perché?! Prima quelli che fanno le gare coi carrelli, poi la pazza con lo stereo al massimo. Degli amici normali? È chiedere troppo?
In un'ora riuscii a scegliere: That's just the way we roll dei Jonas, Case Closed delle Little Mix e Please don't let me go di Olly.
Dovevo scegliere una non c'era tempo di cantarle tutte.
Quella dei Jonas è qualcosa di stupendo, siamo il modo in cui siamo, per Case Closed dovrei almeno cantarla con Rosy e poi c'era quella di Olly, quella mi faceva piangere ogni volta.
" Vuoi tornare ad essere un panda?" La prima volta che l'ho sentita sono scoppiata a piangere e Rosy mi diede del panda facendomi ridere.
" Pff no."
" Allora spegni."
prese una tazza dalla credenza e ci mise dell'acqua.
" Pensavo di cantarla allo spettacolo, che ne dici?"
" Mh si dai."
mise la tazza in microonde e aspettò un minuto.
" Sai che metti ansia mentre ti prepari il tè?"
" Perché?"
" Non lo so."
quando mise la bustina la bloccai, coprii la tazza con un piattino.
" Che..?"
" Se blocchi il vapore viene più buono." le spiegai.
" Se certo."
" Bah non crederci allora."
lei afferrò il foglio dove avevo scritto le canzoni che volevo cantare e ne cerchiò alcune. Tutte di Olly: Hey you beautiful, This song is about you e Please don't let me go.
" Sono le mie preferite e secondo me ti verrebbero bene." detto ciò uscì dalla cucina lasciandomi nuovamente in dubbio.
Scostai tutti i braccialetti che avevo sul polso lasciando vedere il tatuaggio: Happiness. Ripensai al giorno in cui lo avevo fatto, eravamo io e James, volevo davvero essere felice, non volevo più pensare a come avevo lasciato Harry, i ragazzi, la mia vita e me n'ero creata una nuova, diversa ,dopo quel tatuaggio mi ero ripromessa di essere me stessa, ma in parte non aveva funzionato. Era sempre coperto dai braccialetti, sempre. Amavo i tatuaggi come amavo le scarpe o gli occhiali da sole, ma di certo non ero fissata come Harry o Zayn, ne avevo solo tre: quello sul polso, uno s'un fianco appena sotto l'ascella e uno dietro l'orecchio. Anche Rosy ne aveva, il primo lo aveva fatto poco dopo essere scappata da casa sul dito medio, un tatuaggio semplice, una frase semplicissima: Who I am. Poi aveva un cuore con una croce all'interno sul polso e un'altra scritta sulla scapola.


Ero seduta al solito banco, la professoressa d'inglese mi squadrava come sempre, odiavo le sue ore, ma amavo l'inglese. Lei odiava me perché ero inglese e quindi conoscevo già tutte quelle regole grammaticali che spiegava.
" Bene ragazzi, consegnate i vostri temi."
" Cazzo."
esclamai sottovoce, mi ero dimenticata di scriverlo ero nella merda, decisamente.
" Signorina Horan, il suo?"
" Ehm ecco... Vede... Non andava la stampante quindi non ho potuto stamparlo."
" E con ciò? Poteva sempre metterlo su una chiavetta."
fece lei.
" Ovvio! È qui guardi!" esclamai trionfante ricordandomi di avere la chiavetta nell'astuccio anche se non sapevo cosa contenesse.
" Bene, vi riporterò i temi settimana prossima."
Sospirai, ce l'avevo fatta.

 
I know we get a little crazy
I know we get a little loud
I know we're never gonna fake it
We are wild, we are free
We are more than you think
So call us freaks
But that's just the way we roll

so che stiamo diventando un pò pazzi
so che stiamo diventando un pò rumorosi
so che non fingeremo mai
siamo selvaggi, siamo liberi
siamo più di quello che pensi
chiamaci mostri
ma è solo il modo in cui siamo

Jonas Brothers - That's just the way we roll
 
 

Ciauu!
Scusate per il ritardo,
ma questo capitolo proprio non si scriveva(?)
Poi martedì e mercoledì ero in gita
e non ho potuto aggiornare.
So che è corto,
ma l'ultima parte è abbastanza importante(?)
Non so che altro dire.
Addio lol
Nana xx 


 

http://weheartit.com/entry/38142469/via/austinsbitch_ in ordine sarebbero Perrie, Butt e Rosy.

http://weheartit.com/entry/60913527/via/austinsbitch_ l'altro tatuaggio di Butt

http://weheartit.com/entry/60845826/via/austinsbitch_ il tatuaggio di Rosy







 

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Capitolo 9
*** Should be right here next to me ***


A Marti,
che abbiamo fatto incazzare parecchio
#muchlove

 


Capitolo 9

Era il giorno dello spettacolo ed io ero in ansia. Troppo forse. Con Harry non avevo più chiarito, Joanna però se n'era tornata a casa quando aveva capito che tutti i ragazzi credevano a me e non a lei, tranne Harry certo.
Il taglio era ancora visibile e forse sarebbe rimasto per molto il segno, odiavo pensarci. Come mio solito ero sempre in ritardo e non avevo ancora scelto le canzoni, ero in sala prove per scegliere la canzone.
" Oh-o-o I feel your body calling out to me
Don´t need nothing
Feel electricity
Know there´s something
Dirty on your mind
You don´t have to lie, no
You don´t have to lie
Oho-o-o I know it
Oho-o-o you got it
Oho-o-o sex is in your eyes
Oho-o-o I know it
Oho-o-o you got it
Oho-o-o sex is in your eyes."
stavo provando Ehy you beautiful e non mi accorsi che la mia professoressa di inglese mi stava guardando dalla porta, mi muovevo distrattamente per la stanza e James alle mie spalle continuava a ridere.
" Ok, now I see
You just love the chase
Lucky for you mami
That´s my favorite game
Won´t stop till I got
You calling my name
You know you can´t resist it baby."
la mia parte preferita della canzone e non ne sapevo il motivo, finii di cantare e posai il microfono.
" Signorina Horan, le potrei parlare?"
" Si, certamente."
mi avviai verso la porta per poter parlare senza disturbare gli altri, una volta in corridoio la prof parlò.
" Ho letto il suo tema, signorina, e mi è piaciuto molto anche se come biografia non è molto credibile."
" Perché?" le chiesi.
" Perché non credo che lei sia davvero la sorella di Niall Horan dei One Direction."
oh cazzo quindi nella chiavetta c'era il mio diario?
Avevo smesso di scrivere da un po' ma non pensavo di averlo salvato lì.
" Ma Niall è mio fratello!" esclamai contrariata, odiavo quando non mi credevano, perché avrei dovuto inventarmi che Niall fosse mio fratello? In quel momento proprio lui mi piombò alle spalle.
" Ehi Butt, mi ha chiamato mamma ha detto che le dispiace ma non riesce a venire per stasera."
" Oh pazienza, sta bene? E Paul?"
" Si, tutto bene a casa."
rispose lui.
" Ah Nialler, lei è la mia prof di inglese."
" Piacere, così lei deve sopportare mia sorella eh?!"
" Siete veramente fratelli?"
chiese lei sorpresa.
" Si, non vede come mi somiglia? Certo io sono molto più bello però..."
" Smettila biondo!"
esclamai scoppiando a ridere.
" Ah prof, in realtà quello non è il mio tema, ma era il mio diario."
" Lo avevo notato, Horan, ma per questo ti meriti un bel voto. Ora, va' a preparati per lo spettacolo!"
esclamò lei, io annuii e raggiunsi gli altri in auditorium per aiutarli con i preparativi. Liam e Rosy erano usciti e ancora non erano tornati, stavano così bene insieme. Ma non era quello il momento di fare Cupido, dovevo pensare solo allo spettacolo.
Due ore dopo tornai a casa, dovevo cenare e poi cambiarmi.
Mi feci una doccia veloce, mi asciugai i capelli e li legai con un grande fiocco blu. M'infilai un paio di jeans chiari, una maglia dello stesso colore del fiocco, i miei solito braccialetti colorati e le mie amate Vans blu ai piedi. Rosy entrò in camera mia di corsa, spalancò l'armadio alla ricerca di qualcosa.
" Cerchi qualcosa?" le chiesi, lei si girò sorpresa, non mi aveva nemmeno notato.
" Ehm... Sì, io... Ecco... Il tuo maglioncino nero." borbottò lei.
" Ah certo!" esclamai, entrai in bagno e presi il maglioncino dalla cesta dei panni stirati.
" Sei il mio idolo, Butt!" esclamò lei prima di correre nella sua stanza, indossava una canotta blu e dei leggings neri, la seguii in camera sua, lei si infilò una minigonna nera a balze con i bordi blu e il mio maglione, prese degli orecchini a cerchio e se li mise poi volse lo sguardo in giro per la stanza.
" Butt, non hai mica visto le mie Converse nere?"
" Quelle con le stringhe blu?"
chiesi.
" Esatto, quelle!" esclamò.
" Le ho prese io. Un attimo." recuperate le scarpe ritornai in camera sua, Rosy si stava infilando un braccialetto.
" Rosy, i capelli!" esclamai, lei sembrò ricordarsi solo in quel momento di quel piccolo dettaglio. Scosse la testa ripetutamente lasciando ricadere la massa di capelli castani sulle sue spalle. In quel momento mi venne un'idea, forse, non era delle migliori ma ci poteva stare. Non ero il massimo come parrucchiera. Corsi giù dalle scale e afferrai le amate rose di Rosy(?).
" Ecco!" le legai i capelli in una morbida treccia laterale, lei sorrise, poi presi le rose e gliele infilai nei capelli era una composizione delicata, ma molto carina.
Lei si alzò e prese qualcosa dal portagioie: un paio di orecchini a forma di piume. Le sorrisi e me li misi.
" Bene siamo pronte!" esclamai uscendo dalla sua stanza. Scesi all'ingresso e spalancai la porta, c'era una lettera posizionata sullo zerbino. ' Ai fratelli Horan xx' non c'era mittente, non c'era francobollo quella era davvero una lettera anonima, non l'aprii era indirizzata anche a Niall.
Rosy salì in auto accanto a me e notò subito la lettera posata sul cruscotto, alzai le spalle e lei lasciò perdere.


Harry's POV

" E ora tocca a Butterfly Horan con Hey you beautiful di Olly Murs." esclamò la ragazza che presentava, un ragazzo corse sul palco e gli sussurrò qualcosa all'orecchio.
" Cambio di programma, si esibirà con Love is on its way dei Jonas Brothers." era già passata un'ora, avevo visto Butt pochissimo in quei sessanta minuti, era di corsa. Ma impeccabile nel vestirsi, bellissima come sempre. Vederla salire su quel palco mi fece sorridere anche se sapevo che lei non poteva vedermi, mi odiava e me ne rendevo conto. Ero un cretino, avevo creduto a Joanna e non a lei che conosco da sempre, in pratica.
" Hazza, tutto ok?" Louis mi era piombato alle spalle.
" Sì, certo." annuii distrattamente, io e lui avevamo chiarito anche se stava comunque dalla parte della sua amica. Perché aveva cambiato canzone così, all'ultimo secondo?
Butt si sedette sul bordo del palchetto, lasciando le gambe a penzoloni.
" Young hearts,
I believe that we are not far,
From becoming who we truly are,
Love is on its way."
iniziò lei, la melodia all'inizio era dolce e lenta, lei amava quella canzone.
" Dreamers you see everything in color,
While the world is getting darker,
Love is on its way…
So hold on another day, cuz love is on its way
Youll find its going to be okay, because loves is on its way."
adesso capivo perché, lei era innamorata di Francisco, ma lui l'aveva lasciata. O, almeno, io non li vedevo insieme da un po'.
" It's alright you’ll find a brighter day
Cuz love is on its way
ohhh…"
Prese una pausa, chiuse gli occhi come se quel pezzo significasse molto per lei.
" Leaders, show us how to love each other,
It could help us to recover
Love is on its way."
chiusi gli occhi pure io, l'immagine di Butt e Francisco insieme non mi piaceva per niente. Mi dava fastidio, troppo. Sentivo una morsa allo stomaco ogni volta che ci pensavo, quanto potevo essere stupido?
" Lonely, I believe that you will find me..
And together we will truly see.
Love is on its way.. Yea
So hold on another day, cuz love is on its way
Youll find it going to be okay…
Alright you’ll find a brighter day,
Cuz love is on its way."
il chitarrista, James, cambio chitarra passando dalla classica a quella elettrica e Butt si alzò in piedi attenta a non sbilanciarsi.
" Yeaaa..Hold on another day cuz love is on its way,
Youll find its gonna be okay
Cuz love is on its way.
It's alright you'll find a brighter day
Cuz love is on its way."
Si voltò verso di me, mi avevo notato, e sorrise. Come una volta, quando eravamo fidanzati.
" Cuz love is on its way
Cuz love is on its
Cuz love is on its… way."
alzò il braccio con il microfono in aria come se avesse vinto qualcosa e poi corse ad abbracciare James, sembravano molto amici.
" Harry, tocca a noi." Liam mi spinse sul palco, Butt scese e ci sorrise.
Amavo il suo sorriso.
Quando sentii le note di I want mi sorpresi, ci eravamo concordati su They don't know about us.
Pensai subito a lei, Butterfly, mi era sfuggita.
Era volata via.
Deludendomi, sì, ma dimostrandomi ancora una volta che lei non apparteneva a nessuno.
Era libera.
Nessuno la poteva possedere, sarebbe sempre fuggita. Ma io, dopotutto la volevo.
La volevo più che mai, doveva tornare da me. Ma non lo avrebbe mai fatto, mai.
Non mi accorsi nemmeno che stessi piangendo, mi asciugai quelle poche lacrime e tornai a cantare come se nulla fosse successo. E in fondo speravo che avesse capito che erano per lei, solo per lei.

Maybe you're right here in front of me
Am I looking too hard, it's hard to see
Oh, give me a sign;
I'm starting to wonder if you've lost your way
I've been right here waiting patiently,
You're late should be right here next to me
I need you tonight, think of you all of the time

Forse sei proprio qui di fronte a me
Sto cercando duramente, è difficile da vedere
Oh, dammi un segno;
mi sto preoccupando che tu abbia perso la via
Sono stato qui ad aspettare pazientemente,
Sei in ritardo, dovresti essere qui accanto a me
Ho bisogno di te stanotte, penso a te tutto il tempo

Olly Murs - I need you now


 




Ciauu!
Come va?
La ff non piace più? Nello scorso capitolo ho ricevuto
meno recensioni del solito :c
Se non vi piace, ditemelo pure che la cancello.
Senza problemi.
Comunque, come ho già detto le canzoni dei Jonas fanno parte della storia.
In questi giorni ho un sonno
tremendo lol
Va be' me ne vado.
Addio,
Nana xx

 




http://www.polyvore.com/rosy/set?id=81563013 Rosy <3

http://www.polyvore.com/butterflys_concert/set?id=80608325 Butt <3

http://weheartit.com/entry/61036094/via/austinsbitch_ l'acconciatura di Rosy


 
 
 
 

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Capitolo 10
*** You know I love you so ***


A Lucri, Desi, Giugiu
We don't wanna hear
The real world passing by
Saying that we're crazy



Capitolo 10

Amavo Olly e le sue canzoni, ma nessuna mi veniva davvero bene.
" Devo cambiare canzone." esclamai correndo verso Rosy. Lei mi guardò malissimo.
" Non puoi Butt, non ora!" disse lei, fece per passarsi una mano nei capelli, ma si bloccò ricordando la pettinatura che le avevo fatto.
" Sì, invece. L'ho già fatto." avevo già detto a James e alla band del cambio, avevo scelto una canzone che poteva sembrare insignificante, ma di significato per me ne aveva anche troppo.
Durante l'esibizione avevo notato Harry fissarmi, gli avevo sorriso più volte. Una volta finita la canzone, la ragazza che presentava, Laura, annunciò i ragazzi.
Harry pianse sul palco, erano poche lacrime, ma erano anni che non lo vedevo piangere. Colpa mia?
No, non poteva essere.
" Butt, vieni un attimo!" esclamò Clarissa dall'altra parte delle quinte.
" Arrivo." la raggiunsi, lei mi spiegò quello che avevano deciso mentre mi esibivo.
" Perfetto." commentai. C'era tempo per altre esibizioni, sempre che il pubblico ne avesse voglia, e poi la festa si sarebbe spostata in palestra, dove già avevamo preparato banchetto e impianto stereo.
" Avanza tempo 'sta sera!" esclamò Laura sul palco. " Volete altre esibizioni?" dagli spettatori si alzò un urlo di consenso, tutti sorrisero. Io avevo fatto fatica a scegliere una canzone figuriamoci se dovevo addirittura cantarne un'altra!
" Che ne dite che chiamo di nuovo Butterfly?" fece la ragazza, come non detto.
" Ma, Laura, non so che altro cantare." esclamai raggiungendola.
" Di canzoni in due anni ne hai cantate, scegline una." mi voltai verso James che mi sorrise.
" Ok." mormorai, Laura mi lasciò il microfono e scese. Il pubblico stava ridendo in quel momento, non avevo ancora perso le mie arti da comica.
James intonò le prime note della canzone che riconobbi all'istante.
" What time is it where you are?" cantò lui.
"I miss you more than anything" amavo quella canzone, era stata la mia suoneria per tanto. Era stata una delle prime che avevo cantato con James.
" Back at home you feel so far." cantò lui sorridendomi.
" Waitin' for the phone to ring." amavo quel botta e risposta senza motivo.
" It's getting lonely livin upside down
I don't even wanna be in this town
Tryin' to figure out the time zones makin' me crazy."
accennò nuovamente lui, quello era il momento del ritornello, ma con la mia non si sentì la voce di James bensì di qualcun altro che conosceva alla perfezione quella canzone.
Harry.
" You say good morning
When it's midnight
Going out of my head
Alone in this bed."
quanto cazzo era vero!
" I wake up to your sunset
And it's driving me mad
I miss you so bad
And my heart is so jetlagged
Heart heart heart is so jetlagged
Heart heart heart is so jetlagged, so jatlagged."
lui si avvicinò al centro del palco, dove stavo io, mentre io indietreggiai fino ad affiancarmi a James. Perché Harry faceva ciò? Mi odiava, no? Perché cantare con me?
" What time is it where you are?" cantai, lui si voltò a guardarmi, non capiva il motivo del mio spostamento.
" 5 more days and I'll be home." lo guardai bene, sembrava immedesimarsi perfettamente in quella canzone, ma perché?
Troppi perché quella sera, veramente troppi.
" I keep your picture in my car."
" I hate the thought of you alone."
" I've been keeping busy all the time
Just to try keep you off my mind
Tryin' to figure out the zones makin' me crazy."
mi riavvicinai a lui, stavamo solo cantando. Niente di più, niente di meno.
Fanculo a te e alla canzone, al ritornello che esprimeva come mi sentivo.
" I miss you so bad." ecco, appunto.
Come avrei detto se fossi stata ancora a Liverpool: I'm into the shit.
" I wanna share your horizon."
" I miss you so bad."
ripeté Harry, si spostò il ciuffo con un colpo del capo e puntò i suoi occhi fissi nei miei.
" And see the same sunrising."
" I miss you so bad."
" And turn the hour hand back to when you were holding me."
Harry si avvicinò ancora di un passo, con quella distanza poteva anche baciarmi.
Finita la canzone mi voltai e scesi in fretta dal palco, recuperai la busta che avevo trovato fuori dalla porta e raggiunsi mio fratello.
" Niall, guarda che ho trovato prima."
" Che cos'è?"
chiese curioso raggiungendomi.
" Non lo so." scossi la testa e gli feci cenno di seguirmi.
Presi uno dei corridoi secondari, avevo la sensazione di essere seguita e non solo da mio fratello, spalancai una porta ed uscimmo in giardino ormai conoscevo alla perfezione quei luoghi. Attraversammo il prato per poi arrivare di fronte ad un altro edificio rosa: i dormitori.
Aprii il portone, Niall era sorpreso, secondo piano, stanza 235, quella di James.
" Che ci facciamo qui?" chiese.
" Dobbiamo aprire questa, e poi devo parlare a te e ai ragazzi di una cosa." spiegai, lui annuì e mi strappò la busta dalle mani.
Quando l'aprì lo vidi trattenere il respiro, presi il foglio: era un disegno, avrei riconosciuto quei tratti ovunque e prima di guardare la firma capii essere un disegno di Lady.
Una ragazza sulle spalle del fidanzato, si baciavano.
" Che vuol dire?" borbottò mio fratello guardandomi negli occhi, io scossi la testa.
" Non lo so, ma forse..." spalancai la porta, Lady sorpresa fece un passo in dietro. Sapevo che eravamo seguiti.
" Lady?" la richiamai.
" Sì?" fece lei guardandomi, aveva gli occhi gonfi e rossi forse aveva pianto.
" Che ci fai qui?" lei scosse la testa, vedendo il suo abbigliamento leggero la feci entrare, doveva aver lasciato la giacca a scuola. Niall la squadrò era sconvolto.
" Che ci fai qui?" chiave lui ripetendo le mie stesse parole.
" Volevo chiederti scusa Niall, per come ti ho trattato, il modo in cui ti ho lasciato. Non sono qui per implorarti a tornare con me, voglio solo chiederti scusa, ti meriti una ragazza migliore di me. Ora, me ne vado, torno a Liverpool, il disegno tienilo pure è un regalo." i suoi abiti contrastavano molto con il suo stato d'animo. Indossava un semplice vestito grigio che finiva in tessuto bianco, sopra aveva un maglioncino lungo dai colori pastello e una borsa gialla, i lunghi capelli biondi erano raccolti in un disordinato chignon.
" Lady..." borbottò mio fratello.
" Non dirmi nulla Niall, non ti merito, tu sei perfetto, non ti merito." la guardai, stava trattenendo le lacrime proprio come Niall, quei due si amavano ancora.
Lady fece dietrofront e aprì la porta.
" Ti amo, Niall." si richiuse la porta alle spalle, mio fratello corse ad aprirla ma Lady era già sparita.
Niall si asciugò quelle silenziose lacrime che gli erano scese e si sedette sul letto di James.
" Stai bene?" chiesi sedendomi accanto a lui.
" Sì, certo." sussurrò, lo abbracciai non importava, poteva mentire quanto voleva, ma non stava bene.
" Ora sto meglio." disse, sorridendo, cinque minuti dopo.
" Allora chiamo gli altri e dico di raggiungerci qui, devo dirvi una cosa." lui annuì e si lasciò cadere sul letto.
" Rosy, sono in camera di James, porta qui Liam, Zayn e Harry. Ah e cerca di non farti notare da Louis."
" Niall?" chiese.
" È qui con me."
" Bene, tra due minuti siamo lì."

Rosy non bussò neanche spalancò la porta e fece entrare i ragazzi.
" Louis non ci ha visto, tranquilla."
" Perché Louis non può venire qui?"
chiese Liam.
" Devo dirvi una cosa." annunciai, senza rispondere a Liam.
" Allora, dopodomani è il compleanno di Louis, so che voi dovete partire domani, ma so anche che a Louis farebbe piacere passare il natale con me dopo due anni che non ci vediamo. Ho in mente una festa a sorpresa fantastica per lui!" esclamai, Rosy era già al corrente di tutto, mancavano solo i ragazzi.
" Quindi?" chiese Zayn curioso.
" In pratica noi dovremmo dargli delle buste che io e Rosy abbiamo già preparato e lui seguendole arriverà alla sorpresa." spiegai.
I ragazzi si guardarono un attimo per poi urlare insieme: " Ci stiamo!"
Tornammo in palestra per continuare la festa e nessuno sembrò essersi accorto di nulla, i ragazzi di fotografia avevano montato uno schermo dove passavano vari filmati e foto dell'organizzazione della festa, eravamo noi, eravamo veri, felici. La musica erano le nostre cover delle canzoni preferite.
Non potevo dire addio a tutto quello, non sarei tornata in Inghilterra tanto presto.

Your skin
oh yeah, your skin and bones
turn into something beautiful
and you know
you know I love you so
you know I love you so

La tua pelle
o sì, la tua pelle e le tue ossa
si sono trasformate in qualcosa di bellissimo
lo sai
sai che ti amo
sai che ti amo

Coldplay - Yellow

Ciauu!
Nonostante io stia una merda per il concerto
e per certa gente dell'oim
*non fa nomi*
che continua ricordarmi che lei ci va e io no,
SPERO VI PIACCIA IL CAPITOLO
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
*ride per non piangere*
Non è uno dei più decenti,
ma dato le condizioni
in cui sto penso possiate perdonarmi, no?
Ora, cosa pensate che sia la sorpresa?
COMMENTATE SU krp
ok mi dileguo.
Nana xx

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Capitolo 11
*** I can see it in your eyes ***


A giugiu,
scusa, non avrei dovuto
dirti quelle cose.

 


Capitolo 11

Spensi la sveglia dell'iPod sbloccandolo e fermando 11:11 che mi aveva svegliato, continuavo ad ascoltare le canzoni di Austin.
Mi alzai e mi diressi subito in bagno. Mi guardai allo specchio, ero un disastro: occhiaie, capelli arruffati ed ero pallida come un cadavere. La sera prima ero rimasta tutto il tempo al telefono con Liam e Zayn per organizzare tutto, Niall e Harry erano in camera di Louis per non fargli sospettare nulla. Erano riusciti a spostare la prenotazione dell'albergo fino a quel giorno, da natale in poi sarebbero rimasti da noi.
Mi buttai nella doccia letteralmente, dovevo fare veloce, Louis non doveva svegliarsi. Scelsi un paio di jeans, una felpa nera, le mia Converse grigie, m'infilai dei braccialetti e prima di uscire mi pettinai. Presi la mia borsa a fiori con tutto l'occorrente, m'infilai il cappotto grigio e salii in auto diretta all'albergo.
" Buongiorno, mi servirebbe una seconda chiave per la stanza 423." dissi al tizio della reception.
" Per la camera di Louis Tomlinson? E lei chi sarebbe?" fece quello scettico.
" Sono la sua migliore amica, nonché sorella di Niall Horan." feci tranquillamente, sicura che non mi avrebbe creduto.
" Certo e io sono babbo natale."
" Secondo lei, io sto scherzando?"
gli dissi nuovamente, stavo iniziando a perdere la pazienza.
" Butt! Eccoti, ti stavamo aspettando." Harry mi spuntò alle spalle e mi stampò due baci sulle guance. Il tipo della reception guardò la scena sorpreso.
" Quindi è vero che sei la sorella del biondo?"
" Certo che è vero! Ma perché la gente non ci crede mai?! Ah crudele ingiustizia!"
esclamò Harry con fare teatrale.
" Harry, sta zitto per favore! Quindi, ora me la da la copia della chiave?" chiesi, lui annuì e mi diede una tessera magnetica.
" Grazie mille." gli sorrisi, presi Harry per un braccio e lo trascinai in ascensore.
" Ma tu hai paura degli ascensori." disse lui.
" Pazienza." tirai fuori cinque buste di colori diversi dalla borsa.
" Allora, la rossa è mia, mentre quella blu di Liam, la verde tua, la gialla di Niall e quella viola di Zayn." elencai a memoria.
" Non me le ricorderò mai." disse lui.
" Ti ho scritto un messaggio prima di uscire con scritti i colori, Harry."
" Ah ok."
il campanello annunciò che eravamo arrivati al nostro piano, Harry bussò alla prima stanza e quando gli aprirono entrò, io mi diressi alla stanza di Lou ed entrai con la chiave magnetica.
Mi avvicinai al suo letto con calma cercando di non fare rumore.
" Louis." lo chiamai più volte, ma sembrava non sentire. Mi misi a scuoterlo e lì aprì gli occhi di colpo.
" Auguri Boo!" urlai.
" Ah grazie... Butt." borbottò lui con la voce assonnata, gli consegnai la lettera sorridendo.
' Questo è solo l'inizio, buon compleanno piccolo Boo. Non uccidermi, sai che ti amo, ma ho dovuto svegliarti, ora alzati e vestiti una bellissima giornata ti aspetta.' lui scosse la testa senza capire.
" Hai letto no? Vestiti. Io ti aspetto fuori." uscii e trovai Liam pronto con la sua lettera. Quando Louis uscì Liam gli diede la lettera urlando: 'Tanti auguri Lou!'
Louis aprì la busta e si mise a leggere, quella diceva: 'auguri Lou, questa è la seconda lettera, non ti spaventare la sorpresa non è ancora finita. Adesso usciamo da qui e andiamo in macchina. Una bellissima giornata ti aspetta.' tutte le lettere terminavano con la stessa frase.
" Dobbiamo uscire?" chiese.
" Esattamente." rispose Liam, Louis notò di essere l'unico senza giacca e tornò in camera a prenderla.
Arrivati nel parcheggio trovammo Harry davanti alla mia auto, porse la lettera verde al festeggiato.
' Fa freddino vero? Ma nulla può impedirmi di farti gli auguri, buon compleanno Louis. Meglio che sali in macchina senza fare domande tanto non ti risponderemo, forse sarebbe meglio se fosse estate, ma pazienza una bellissima giornata ti aspetta.' Louis mi consegnò pure quella lettera e io la rimisi in borsa, salimmo tutti e quattro in auto, sperai che Niall fosse già arrivato.
Cercai di andare il più piano possibile e allo stesso tempo di non far capire a Louis di essere al mare. Parcheggiai e li lasciai scendere lui era sorpreso. Raggiungemmo il piccolo baretto dove ci aspettava Niall passando per la spiaggia, i ragazzi guardavano il mare.
Raggiunto il bar Niall si alzò da dove era seduto e ci salutò.
" Tanti auguri Lou!" poi gli porse la lettera.
' Bello il mare vero? Peccato non sia estate, che ne dici di mangiare qualcosa? Anzi, mangiamo che io ho fame. Una bellissima giornata ti aspetta.' ci sedemmo tutti quanti aspettando che arrivasse un cameriere per ordinare, Louis sembrava davvero sorpreso e felice.
" Quindi è per questo che abbiamo rimandato il volo?" chiese, Harry e Niall annuirono.
" E quando torniamo?"
" Se vuoi possiamo passare anche capodanno qui."
fece Liam convinto.
" Ma perché..."
" Buongiorno, volete ordinare?"
lo interruppe il cameriere.
" Per me un cappuccino e un croissant alla marmellata." dissi tranquillamente, i ragazzi ordinarono e il cameriere portò le ordinazioni al bancone. Per fortuna io avevo preso le ferie.
Presi il telefono dalla borsa e lessi il messaggio di Zayn: ' Rosy è qui, stiamo preparando tutto. Venti minuti ed è fatta.'
' Ora facciamo colazione e arriviamo.'
appoggiai il cellulare sul tavolo.
" Chi è?" chiese Louis.
" Che?"
" Con chi stai messaggiando?"
" Oh... Ehm... Nessuno."
borbottai.
" È Francisco?" chiese ancora, Niall scoppiò a ridere ricordandosi quello che gli avevo detto pochi giorni prima.
" Perché ridi, Niall?" chiese Liam guardandolo.
" Io? No, nulla." disse tornando serio quando vide il cameriere arrivare con le nostre ordinazioni.
" Bene, chi paga?" fece Harry una volta finito.
" Butt!" esclamarono gli altri voltandosi verso di me.
" Scordatevelo."
" Andiamo, tu sei l'unica che ha gli euro noi abbiamo solo sterline."
" Andate a farvi fottere."
sillabai, mi alzai e andai a pagare.
Salimmo nuovamente in auto e raggiunsi la via di casa, Zayn era in mezzo alla strada pronto a consegnare l'ennesima lettera.
' Ehi Lou, so che ci starai odiando, ma siamo i tuoi amici e ti vogliamo bene. Oggi è il tuo compleanno e ti meriti tutto ciò e comunque una bellissima giornata ti aspetta.'
" Auguri Boo." disse sorridendo una volta che Louis ebbe letto la lettera.
" Quindi?" chiese lui.
Parcheggiai la macchina davanti a casa e aprii la porta, Rosy era lì in piedi l'ultima lettera in mano.
" Louis, so che ci conosciamo da poco, ma buon compleanno." lui le sorrise ed aprì la busta.
' Come ho detto prima ci conosciamo da poco, ma credo davvero che tu sia una delle persone a cui tengo di più dopo Butt se no quella mi uccide. Una bellissima giornata ti aspetta quindi apri la porta dalla sala.' lui si voltò e spalancò la porta.
Rosy e Zayn avevano riempito la stanza di palloncini e con riempito intendo che il pavimento era ricoperto da un metro di palloncini, sul tavolo c'erano ciotole con patatine, popcorn, vassoi con pizzette e focacce ed erano solo le undici di mattina. A mio fratello s'illuminarono gli occhi.
" Oddio ragazzi grazie!" urlò Louis buttandosi in mezzo ai palloncini.
Gli altri entrarono con più calma e si sedettero sul divano prendendo ognuno qualcosa da mangiare.
Tra i palloncini notai uno scatolone, con il fatto del concerto e poi la festa per Lou ci eravamo dimenticati dell'albero, non avremmo avuto dove mettere i regali. Si potevano comunque nascondere tra i palloncini rimasti, da quando ero in Spagna facevano il ' Babbo Natale segreto' o come diceva Rosy 'Papà Noel segredo'. In pratica ognuno lasciava i regali sotto l'albero senza dire da chi fossero e il destinatario doveva indovinarlo, era stato James ad insegnarcelo.
Louis era così felice della sua festa che non si preoccupò nemmeno che a cucinare ero stata io, in quei due anni ero migliorata, non di molto, ma almeno sapevo fare un piatto di pasta decente stare in una scuola internazionale con studenti italiani aiutava, una volta Clarissa aveva provato ad insegnarmi come fare la pizza ma fu un disastro e alla fine andammo a mangiarla in pizzeria.
" Et voilà." dissi poggiando il piatto sul tavolo della cucina di fronte al mio migliore amico lui mi sorrise ed iniziò a mangiare.
" Siamo sicuri di poterci fidare?" chiese Harry con la forchetta ferma a mezz'aria.
" Oh Styles, cazzo, mangia." esclamò Rosy stanca delle cazzate di Harry, non li avrebbe sopportati ancora.
" Ha ragione, mangia, è buono." disse Niall.
" Ribadisco Niall, per te è tutto buono." fece Louis.
" Non farti figo perché sei il più grande." disse Zayn indicandolo con il coltello.
" Zayn a che ti serve il coltello?" chiese Liam preoccupato.
" A uccidere Louis, credo." mi aggiunsi al discorso.
" Perché?!" fece Rosy, in quel momento mi ricordò Greg quando ci annunciò del suo matrimonio.
" Si fa figo!" si giustificò il moro.
" E noi sappiamo che l'unico figo qui è Zayn." Liam lo difendeva sempre, non era poi così imparziale.
" Grazie eh!" Harry si finse offeso per poi scoppiare a ridere da solo, in poco ci contagiò tutti.


I ragazzi erano tornati in albergo a prendere le loro valigie, io e Rosy avevamo iniziato a fare l'albero, molti palloncini erano scoppiati o li avevano fatti scoppiare, ma ce n'erano ancora abbastanza da darci fastidio. Mi ero fidata di Harry e gli avevo lasciato guidare la mia auto.
Quando suonarono al campanello io mi presentai alla porta con una ghirlanda al collo e un festone dorato legato al braccio sinistro.
" Butt, ma che cazzo?" Zayn fu il primo ad entrare.
" Ecco, noi... Noi stavamo facendo l'albero!" esclamai correndo in salotto per poi inciampare in un palloncino e finire faccia a terra.
" Sei un genio." borbottò Harry, mi porse la mano destra per aiutarmi, io l'afferrai e lo feci cadere.
" Tu, invece, sei un genio del male." mi alzai e tornai dalla mia amica.
" Non ha senso, Butterfly."
" Lo so, purtroppo."
ammisi, Rosy slegò il festone dal mio braccio e lo mise sull'albero, poi fiera della sua opera si buttò sul divano.
" Io ho ancora la ghirlanda." dissi.
" Mettila da qualche parte."
" Bene."
l'appoggiai davanti alla finestra e mi buttai sul divano accanto a lei.
" Stavo pensando alle camere." ammise lei.
" Possiamo fare come a Liverpool." fece Liam comparendo nel salotto.
" Come?" chiese la spagnola sorridendogli.
" Allora, io e Louis, Harry con Butt e dato che Katry e Lady non ci sono Niall e Zayn."
" Mi rifiuto!"
esclamai. " Io dormo con Rosy."
" Ma io non ti voglio."
" Troia."
" Allora è deciso!"
esclamò Zayn sorridendo. " Dove dormo io?"
" In questa casa ci sono solo tre stanze. Basta decidere chi dormirà nel divano-letto."
dissi, forse non era stata una bella idea, Niall e Louis si guardarono e poi si misero a correre su per le scale e, conoscendo la pigrizia di mio fratello, vinse Lou.
" Io e Liam in camera." urlò dopo.
" Harry, vieni." mi arresi in fine, lo accompagnai nella mia stanza.


Harry's POV
Letto sfatto, vestiti e scarpe sparsi ovunque, scrivania ricoperta da oggetti vari e occhiali da sole.
Butt era sempre uguale. Poteva sembrare diversa, ma la sua stanza era sempre uguale indipendentemente dalla casa in cui si trovava. Un dettaglio mi colpì: la stanza era piena di post-it attaccati da tutte le parti.
Poggiai la mia valigia accanto al letto e le sorrisi.
" Ha fatto tutto Liam, io non c'entro." mi giustificai, non avrei mai pensato che Liam tirasse fuori quella storia.
" Sì, ti credo." rispose lei. " Mi dispiace, ma non posso lasciarmi mettere i vestiti nell'armadio è un casino, sai..."
" Non fa nulla, Butt."
in quel momento mi squillò il cellulare: Joanna.
" Ehm... Bene, magari io... Vado." si notava che era in imbarazzo, tutta colpa mia.
Colpa mia, solo colpa mia, mia e della mia sberla, del mio essere deficiente ed aver creduto a Joanna, mia per non aver capito la situazione.
Fanculo.
" Pronto, Joa."
" Harry! Mi manchi così tanto, odio essere a Liverpool senza di te."
" Già..."
borbottai.
" Harry? Io non ti manco?" all'inizio Joanna era anche simpatica, ma col passare del tempo era diventata troppo... Possessiva. Non mi lasciava respirare un attimo e se mi vedeva con un'altra ragazza iniziava a fare scenate di gelosia.
" Vuoi la verità? No, non mi manchi per niente, sto così bene senza di te. E so che non è bello, ma ti lascio. Non m'interessa, appena torno a Liverpool posso anche dirtelo in faccia, ma d'ora in poi tu non sarai più la mia ragazza."
" No, Harry... Tu non... Non puoi."
singhiozzò lei.
" L'ho già fatto." chiusi la chiamata e gettai il telefono sul letto di Butt, aprii la valigia e mi cambiai velocemente, dal piano di sotto arrivava della musica.
Louis era così felice di quella sorpresa, gli piaceva passare del tempo con noi. Mi sentivo così insensibile nei confronti di Joanna, ma era lei ad aver fatto del male alla mia Butt.
Scesi al piano di sotto, i ragazzi erano ammassati sui due divani, io non sapevo dove mettermi.
" E io dove mi metto?" chiesi sorridendo.
" Cos'è quel sorriso?" mi fece Niall curioso.
" Quale sorriso?"
" Quello!"
esclamò Zayn indicandomi.
" Ho lasciato Joanna."
" Tu hai lasciato Jocazza*? Tu?!"
" Non chiamatela Jocazza, e comunque sì, l'ho lasciata io."
" Per telefono?"
" Sì."
" Così si fa Harry!"
mentre i ragazzi gioivano, notai Butt sorridere, ma durò poco.

 
 
 I used to be afraid of letting go
The fragile part me, I'm here right now
I need you to set me free
I can see it in your eyes
You won't blame on me this time
No, never
You want me back but I won't look back, nooooo...

Ho sempre temuto di perderti
La parte fragile di me, io sono qui adesso
Ho bisogno che tu mi liberi
Lo vedo nei tuoi occhi
Che non darai la colpa a me questa volta
No, mai
E ti rivoglio, ma non voglio guardare indietro, noooo

Joe Jonas - See no more
 
 
 
Ciauu!
Sono appena tornata da una festa.
è l'una meno dieci lol
ho sospeso la ff qualche giorno fa,
ma non è durato molto dato che sono già qui.
Devo fare attenzione a non fare casino che se  no sono fottuta lol
Ho fame e sonno, non so che mangiare :c
oks, a presto
Nana xx

 
 

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Capitolo 12
*** I miss you ***


A Giulia,
chi mi ha spinto
a scrivere questa ff

 


Capitolo 12

" Harry?"
" Sì?"
" Ho freddo."
" Come fai ad aver freddo?"
" Non lo so, ho freddo."
" Dai vieni."
Harry si voltò verso di e allargò le braccia, mi strinsi a lui. Avevo freddo.
" Mi mancavi, Butt."
" Lo so, sono stupenda, unica, inimitabile..."
" Hai finito?!"
esclamò lui.
'... e tua.'
" Sì sì, ho finito." borbottai. Era mezzanotte, minuto più minuto meno, e al posto di dormire io e Harry parlavamo, di tutto e di niente, di quello che ci passava per la mente come se niente fosse successo. Avevo già portato i miei regali sotto l'albero, avevo faticato per il regalo di Harry, chissà cosa mi aveva preso lui.
" Buonanotte, Butt." sussurrò lui lasciandomi un bacio tra i capelli, io non risposi, mi limitai a chiudere gli occhi e mi addormentai.
' I want you to rock me, rock me, rock me, yeah
I want you to rock me, rock me, rock me, yeah
I want you to heat the pedal heavy metal show me you care
I want you to rock me, rock me, rock me, yeah'

" Rosy, ma che cazzo mi chiami a fare?!" esclamai, mi aveva svegliato e io stavo facendo un bel sogno sui lamacorni e io amo i lamacorni ah e poi ero pure abbracciata a Harry.
" Volevo chiederti se tu e Harry avete messo i regali sotto l'albero."
" Sì."
risposi.
" Bene."
" Vaffanculo, Rosy."
chiusi la chiamata e buttai il telefono infondo al letto, volevo tornare a dormire, ma Harry si era svegliato.
" Perché hai Rock Me come suoneria?" mi chiese curioso.
" Quella è la suoneria di Rosalinda e se l'è messa da sola." mi giustificai, era la verità.
" Comunque buon natale." feci alzandomi.
" Anche a te." disse contrariato.
" Resta qui."
" È natale, Harry. Si aprono i regali. Non sei curioso di sapere cosa hai ricevuto?"
lui annuì e si alzò, prese i vestiti e uscì.
" Tu cambiati pure qui."
" No!"
esclamai, era natale, a natale si sta in pigiama fino a pochi minuti prima del pranzo. Presi i suoi vestiti e li gettai in camera a caso, gli presi la mano e lo trascinai al piano di sotto.
In salotto tutti notarono quel gesto e Harry si affrettò a sciogliere la stretta. Sentii freddo.
" Vi stavamo aspettando." disse Louis sorridendo. Erano tutti in pigiama.
" Inizia tu Lou." lui si diresse verso l'albero, dove sotto di esso ci stavano ben trenta regali, e prese i suoi. Dopo che lo ebbe scartati ci ringraziò uno ad uno cercando di indovinare quale fosse il regalo, ci azzeccò giusto con Zayn che era l'ultimo. Poi toccò a Liam, poi Rosy, Zayn, Niall, Harry ed io.
Harry prese la scatola su cui c'era scritto il suo nome, la aprì con calma e quando ne vide il contenuto sorrise come un ebete: Mylo Xyloto dei Coldplay autografato e un biglietto per il concerto.
" Oddio grazie, Butt." disse certo.
" Ma che cazz... Come fai a dire che sia il mio?"
" Non lo so, ho tirato a indovinare?"
" Non fare sarcasmo con me."
" Non lo sto facendo."
" No?"
" No."
" Butt tocca a te!"
esclamò Rosy interrompendoci.
" Oh giusto." mi sedetti a terra accanto a Harry che non si voleva spostare dall'albero, teneva stretta la scatola. Avevo davvero faticato per quel regalo, ero certa che Harry avesse già una copia del CD ma non potevo di certo dire ai ragazzi di rubargliela così ne avevo comprata un'altra e, grazie a un amico di Francisco, ero riuscita a trovare i Coldplay e fare autografare il CD.
Presi una piccola scatola quadrata da sotto l'albero. La scartai e la aprii.
C'era un ciondolo a forma di farfalla, era bellissimo.
" Dio... È... È stupenda..." borbottai.
" Butt, secondo te, chi te l'ha regalata?" mi chiese Rosy.
" Un regalo così bello e allo stesso tempo stupido?" feci io, cercando di capire chi si fosse offeso per quella affermazione.
" Harry!" esclamai poi voltandomi verso di lui.
" Sì."
" Grazie, la amo."
gli diedi un bacio sulla guancia e poi aprii gli altri regali.
Salii in camera per vestirmi, ma Harry mi raggiunse.
" Davvero è stupido il mio regalo?"
" Un po', potevi scegliere un altro ciondolo, proprio una farfalla?"
" È il tuo nome."
si giustificò.
" Lo so." sospirai, aprii l'armadio e presi i vestiti che avevo precedentemente scelto per quel giorno.
" Cos'è questa?" chiese Harry alzando una busta.
" È un regalo per James."
" Oh."
" Ora vado a cambiarmi."
dissi, entrai in bagno e mi vestii velocemente poi mi tolsi il ciondolo, a forma di muffin, che mi aveva regalato Rosy l'anno prima e lo riposi nel portagioie in camera mia.
" Harry... Potresti...?"
" Ma certo."
gli porsi la collana e lui me la legò al collo.
" Quindi il mio regalo ti piace..."
" Te l'ho detto prima, no? La amo."
" Giusto, me n'ero dimenticato."
" Sempre il solito, io scendo."
chiusi la porta della mia stanza lasciando solo Harry, in cucina Liam e Zayn stavano discutendo su quale colore di tovaglioli era meglio, Louis stava seduto sul mobile dondolando le gambe, Niall aiutava Rosy a cucinare.
" Quindi io non servo." dissi, Rosy mi fulminò con lo sguardo.
" Aiuta quei due trogloditi ad apparecchiare, sanno fare solo danni." mi disse, scoppiai a ridere per il modo in cui li aveva chiamati, Niall rideva insieme a me e gli altri non capivano dato che Rosy, ovviamente, aveva parlato in spagnolo.
" Va bene, va bene." presi i tovaglioli dalle mani dei ragazzi e li posizionai al centro dalla tavola, poi sistemai le posate e i piatti.
Era natale.
Niente neve.
Era natale.
Niente grande pranzo natalizio.
Ma era natale.
E noi eravamo di nuovo insieme.
Ho sempre amato il natale, non tanto per i regali, ma per quell'atmosfera che si creava. Creava appunto, dai dodici anni è iniziato a cambiare, eravamo soliti passare le vacanze con Harry e la sua famiglia, ma poi si trasferirono e mamma iniziò a portarci in Irlanda dai genitori di papà e io odiavo quella parte di famiglia e la odio tutt'ora.
" Ti sta davvero bene il ciondolo di Harry." osservò Louis abbracciandomi da dietro, appoggiò il mento sulla mia spalla.
" Trovi?"
" Sì."
" Bene, è pronto!"
annunciò la mia amica appoggiando la pentola sul tavolo.



" Butt?"
" Sì?"
mi sciolsi la coda in cui avevo legato i capelli per stare più comoda.
" Mi manchi." borbottò Harry, mi girai a guardarlo.
" Sì, mi manchi. Mi mancano i tuoi insulti, i tuoi abbracci, i tuoi baci, mi manca il modo in cui ti alzi la mattina cercando di non svegliarmi, ma inutilmente, mi mancano i tuoi vestiti in giro per la stanza, i tuoi occhiali da sole, le tue scarpe, il tuo modo di fare colazione con tè e biscotti. Mi manchi tu."
Il cd dei Coldplay era in riproduzione, partì Princess of china.
Once upon a time somebody ran
Somebody ran away saying as fast as I can
I got to
go
I got to go

" Harry..."
" Scusa, non avrei dovuto dirtelo."
" No, invece... Mi manchi anche tu."
ammisi, lui sorrise e mi strinse a sé.
" Ti ho già chiesto scusa, ma non avrei mai dovuto andarmene senza dirti nulla, senza salutarti. "
Once upon a time we fell apart
You’re holding in your
hands
The two halves of my heart
Once upon a time
We weren’t right

" Non importa, l'ho superato." disse lui tornado a sedersi sul letto.
" Ma io no! Ero così convinta della mia scelta, ma ora me ne pento. Amo stare qui, amo la scuola, ma al tempo stesso ho perso la persona che amo... Amavo."
" Già... Amavi."

All we ever seemed to do is fight
On and on
And on and on and on

Mi sedetti accanto a lui e gli presi la mano, lui mi sorrise tristemente.
" Perché è così, prima o poi i sentimenti cambiano e ovviamente tu non ricambi."
" Cosa?!"
esclamai. " Tu sei, ancora, innamorato di me?"
" Lo ero, lo sono e sempre lo sarò. Hanno ragione tutti Butt, tutti, il nostro amore è destino e non lo puoi negare."
i suoi occhi si fecero umidi, erano lacrime, Harry stava per piangere.
" Non lo posso negare, hai ragione."
Once
upon a time on the same side
Once upon a time on the same side
In the same game
Why’d you have to go
Have to go and throw it all in my face

" Sei la mia vita Harry, e sì, ricambio. Sono innamorata di te, irrimediabilmente innamorata di te, ancora."
I could’ve been a
princess, you’d be a king
Could have had a castle and wore a ring
But no
You
let me go
I could’ve been a princess, you’d be a king
Could have had a castle and wore
a ring
But no
You let me go

Harry avvicinò il suo volto al mio, fece combaciare prima le nostre fronti e poi le nostre labbra, eravamo nuovamente una cosa sola? Stavamo di nuovo insieme?
You stole my star
La la la la la
la
You stole my star
La la la la la la

" Sei mia Butterfly, mia e di nessun altro." non avrei permesso a nessuno a di dire quelle parole, ma io ero di Harry, gli appartenevo.
Il nostro destino era già scritto.
Insieme.
Cause you really hurt me
Oh you really hurt me
‘Cause you really hurt me
Oh you really hurt me

In lontananza si sentirono le campane che suonavano la mezzanotte, sorrisi stendendo accanto a lui, Harry spense la luce e mi abbracciò.
" Buon natale." dissi.
" Sei il più bel regalo che potessi ricevere." mi rannicchiai contro il suo petto e gli lasciai un bacio sulla guancia.

 
 
 

 Dear Darlin’, please excuse my writing.
I can’t stop my hands from shaking cos I’m cold and alone tonight.
I miss you and nothing hurts like no you.
And no one understands what we went through.
It was short. It was sweet. We tried.

Caro tesoro, scusami, per favore, per la mia scrittura.
non riesco a far smettere di tremare alle mie mani perchè
ho freddo e sono solo stanotte
Mi manchi e nulla fa più male di star senza te
e nessuno può capire cosa abbiamo passato.
fu breve, fu dolce, ci abbiamo provato.

Olly Murs - Dear Darlin'


Ciauu!
So che è corto, perdonatemi.
So che lo fate, per quello che c'è scritto in questo capitolo u.u
Oggi ho fatto una verifica di merda, 
perché io la scuola non la finisco sabato, ma
mercoledì.
Domani, sabato e lunedì ho ancora verifiche :')

Adesso devo ringraziare:
Marti e Desi (sempre loro lol)
che mi hanno aiutato a scegliere il regalo per Harry.
Ceh io le amo lol

Torno col blu.
Non ho più nulla da dire.
Adios e buone vacanze yeah
Nana xx

ps. Se avete Instagram mi seguite? Sono austinomeloncino, ricambio tutti c:


 

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Capitolo 13
*** And she put me on my feet ***


A Harry,
senza di lui la storia
non avrebbe senso


Capitolo 13

Mi lasciai cadere sul divanetto del bar per riprendermi un attimo, era luglio e si moriva di caldo. Io già sognavo di stare in spiaggia a prendere il sole e, invece, mi toccava lavorare. 

Avevo la testa altrove, pensavo al concerto che avrei fatto da lì a poco in spiaggia, era alle nove ed erano le sei, avrei finito il turno solo 30 minuti più tardi. 
" Butt!" 
" Arrivo!" alla radio continuavano a passare canzoni dei ragazzi e si vedevano ragazze impazzire in qualsiasi lingua. 
Continuavo a sentirmi con i ragazzi, per messaggio, su Skype e ogni tanto guardavo qualche loro intervista. Non li vedevo dal due Gennaio, quando erano tornati a Liverpool, erano sempre pieni d'impegni. 
Entrai nello spogliatoio e mi cambiai, tolsi i jeans lunghi e m'infilai un paio di shorts, una canotta nera di Superman, rimisi il mio bracciale di cuoio sul polso sinistro coprendo il nuovo tatuaggio, indossai il cappello e legai i miei stivali, sempre, di cuoio e presi la borsa. 

*Flashback* 
" Un nuovo tatuaggio, Butt? Dici sul serio?" Rosy mi guardò sorpresa. 
" Sì." 
" Ma ne hai già tre!" 

" E quindi?" feci io, ormai ero già davanti al negozio non avevo intenzione di cambiare idea. 
Mi sedetti sulla poltrona nera aspettando che il ragazzo prendesse l'occorrente. 
" Dimmi tutto." mi sorrise, ormai lo conoscevo abbastanza, frequentava anche il bar in cui lavoravo. 
" Vorrei due lettere qui sul polso sinistro, una H e una B." 
" Come mai questa scelta?" 

" Sono le mie iniziali." dissi, in realtà non era vero, l'h stava per Harry, ma potevo rifilare quella scusa a chiunque. 
" Grazie mille!" dissi una volta finito. 
" Andiamo Butt, le tue iniziali? Non mi freghi mica." esclamò Rosy una volta salita in macchina. 
" Non devo fregare te, ma gli altri." 
*fine flashback* 

Spostai una ciocca dal volto e uscii dal bar salutando, mi diressi subito in spiaggia. 
" In tempo per il sound-check!" esclamò Clarissa vedendomi. 
" HAHAHAHA va bene." per quell'esibizione avevo scelto una canzone tranquilla, ma che io adoravo. Per il sound-check avevamo deciso di fare altre canzoni così che la gente presente non conoscesse già la scaletta. 
" Il tuo microfono funziona benissimo Butt." esclamò James quando scesi dal palco. 
" Perfetto." sentii degli applausi e poi delle grida. 
" Brava Butt!" riconobbi quella voce all'istante. 
" Louis!" gli saltai addosso facendolo cadere sulla sabbia bollente. 
" Mi sei mancato!" 
" Anche tu, Butt." fece con aria un po' sofferente, mi alzai e gli diedi una mano a togliersi la sabbia da dosso. 
Quando mi voltai vidi i ragazzi ridere, li salutai. 
" Che ci fate qui?" chiesi. 
" Vacanzee!" urlò Liam. 
" Bene, ma ci sento ancora." borbottai, mi diressi verso il palco. 
" Non hai caldo con quegli stivali?" mi chiese Harry, mi prese per mano e mi trascinò dietro dove non c'era nessuno. 
" Un po'." risposi alla sua domanda. 
" Mi sei mancata, troppo." non feci tempo a rispondere che le sue labbra erano già sulle mie, sorrisi. Mi mancava tutto quello, il modo di fare di Harry, i suoi baci. Odiavo vivere lontana da lui. 
" I tuoi capelli..." sussurrò lui, prendendo una ciocca. 
" Cosa?" i capelli erano ricresciuti, ovviamente, e mi arrivano a circa cinque centimetri sotto le scapole, avevo fatto la tinta del mio colore, castano, ero stufa di essere chiamata 'rossa'. 
" Sono stupendi." 
" Ah Butt eccoti. Sempre a perdere tempo, muoviti che c'è bisogno d'aiuto." sospirai. 
" Arrivo, Rosy." io e Rosy avevamo litigato da una settimana, circa, per colpa di una nuova. 
Rosy non mi calcolava più e quando gliel'ho fatto notare aveva negato e se l'era presa. 
" Non mi lasciare così." si oppose Harry. 
" Devo, mi dispiace." lasciai la mano di Harry e seguii Rosy. 
" Bisogna sistemare le ultime decorazioni sul palco, pensavo tu." quello era davvero un ordine detto con odio, che fine aveva fatto la mia migliore amica? 
Mentre attaccavo l'ultimo striscione colorato una ragazza mi venne addosso facendomi cadere. 
" Horan, cazzo, sei sempre in mezzo ai piedi." come non riconoscere quell'odioso accento spagnolo? 
" Carmen, non mi rompere i coglioni dato che sei tu che mi sei venuta addosso." risposi ferma, respirai cercando di tranquillizzarmi e per non finire a ucciderla. 
" Provamelo." 
" Sì, come vuoi." borbottai e scesi dal palco.
Carmen era arrivata da due mesi circa, veniva da Madrid e da lì aveva subito conquistato Rosy, che fu colpita di trovare qualcuno della sua stessa città, Carmen era entrata nel gruppo di canto grazie a suo zio, il preside, e ovviamente non mi sopportava secondo James era invidiosa perché cantavo meglio di lei. Alla fine non mi importava più di tanto, come avevo sopportato Jessica e Joanna potevo benissimo sopportare anche lei. 
" Dai Butt, vai a casa." James mi circondò la vita con un braccio, in lontananza notai Harry guardarlo storto e gli sorrisi. 
" Vieni pure tu?" 
" Se proprio devo." 

" Allora andiamo!" esclamai trascinandolo fino alla stradina che portava fuori dalla spiaggia, lì incontrammo i ragazzi e ci avviammo tutti verso casa. 
" Ma le vostre valigie?" chiesi a un certo punto voltandomi verso Niall.
" Sono a casa tua." 
" Che?!" esclamai, non c'era stato nessuno per tutto il pomeriggio come poteva essere possibile. 
" L'altra volta ci hai dato le chiavi." mi disse Liam sorridendo. 
Ah se non ci fosse Liam! 
" Uhm non mi ricordavo." 



" Che ore sono?" chiesi saltando in piedi sul divano. 
" Le otto e mezza." rispose Harry dopo aver guardato il suo orologio. 
" Cazzo, cazzo, cazzo. James siamo in ritardo!" urlai correndo in camera mia per cambiarmi di corsa. Mi tolsi gli shorts e la canotta e m'infilai il mio vestito a scacchi blu e bianco, allacciai la cinturina di cuoio, misi un paio di ballerine blu, dei bracciali dello stesso colore e una borsa che poi non mi sarebbe servita molto. 
" Niall, ma si può sapere con chi messaggi? È tutta la sera che stai attaccato a quel telefono!" Zayn fece per prendere l'iPhone di mio fratello, ma questo si scansò prontamente. 
" Un amico." disse infine, Zayn fece spallucce e mi seguì fuori dalla porta. 
Ritornammo in spiaggia, giusto in tempo per le prime esibizioni, tra il pubblico riconobbi la nuova insegnate di canto e la professoressa di inglese. I ragazzi si mischiarono con la folla e io mi diressi vicino al palco accompagnata da James, fortuna che c'era lui. 
Laura salì sul palco per presentare, ma venne bloccata da Carmen che le prese il microfono dalle mani. 
" Buona sera a tutti, c'è stato un piccolo cambio di programma oltre ad esserci il nostro spettacolo ci sarà una sfida tra me e Butterfly." mi voltai incredula verso gli altri che ne sapevano quanto me. 
" Forza, Butterfly, sali sul palco." la accontentai. 
" Che hai intenzione di fare?!" esclamai. 
" Di batterti." si girò nuovamente verso il pubblico. " Ovviamente sarete voi a votare, chi avrà più applausi sarà il vincitore e chi perde verrà cacciato dallo studio." 
" Io non sto alle tue stupide regole! Cacciato dallo studio?! Lo studio lo abbiamo creato noi non puoi..." mi bloccò. 
" Paura di perdere, Horan?" 
" Mai." replicai, lei mi fece segno di scendere e così feci, James mi mise una mano sulla spalla. 
" Vincerai, siamo tutti dalla tua parte." 
" Voglio sperarlo, Jam, non posso dargliela vinta un'altra volta." 

Feci avanti e indietro sulla passerella del backstage almeno cinque volte. 
" Oh la canzone che ho scelto non va bene, la devo cambiare, ma non c'è tempo oddio.- Carmen aveva appena finito di cantare- Sto nella merda ecco." 
" Cogliona calma. Vai e spacca i culi! E poi ci sarò anche io con te." se non ci fosse stato James ero persa. 
Le prime note di 'Something to believe in' dei Parachute risuonarono sul palco, amavo quella canzone così calma. 
James cantava i cori insieme a me e riusciva a darmi più sicurezza, era lì con me, e io potevo benissimo battere quella stronza di Carmen. 
Quella canzone l'aveva scelta la nuova professoressa e mi piaceva, aveva un ottimo gusto in fatto di canzoni. 
Terminata la canzone Carmen risalì sul palco e mi si affiancò. 
" Applausi per me!" urlò nel microfono che tenevo ancora in mano io.
Qualcuno del pubblico si alzò in piedi ad applaudire. 
" Applausi per questa qui." 
" Ehi questa qui ha un nome, dio mio!" esclamai contrariata. 
" Va bene, applausi per Butterfly." La band dietro di noi si mise a urlare ed applaudire, vidi i ragazzi saltare sulle sedie per applaudirmi. In quel momento salì il preside sul palco e mi chiese il microfono, glielo lasciai tranquillamente. 
" Abbiamo una vincitrice quindi. Carmen dovrai lasciare lo studio." lei strabuzzò gli occhi e si mise a urlare. 
" Non è possibile! Io non lascerò mai lo studio, non potete costringermi." 
" Sono le regole che tu hai stabilito." le ricordai marcando per bene il 'tu'. 
" Me la pagherai Horan." 
" Ops non ho il portafoglio ora." lei mi rivolse un'altra occhiataccia per poi scendere dal palco furiosa. Il preside annunciò la prossima esibizione e io tornai nel backstage. 
" Mi è sembrato troppo semplice, ora combinerà qualcosa contro di me di sicuro." borbottai sedendomi accanto a Clarissa. 
" Lo credo pure io, ma per il momento stai tran... MA QUELLO VICINO A TUO FRATELLO NON È OLLY MURS?!" urlò lei a un certo punto, mi voltai verso il punto che stava indicando, Niall stava parlando con il sogno di Rosy. 
Mi alzai seguita da Clarissa e li raggiunsi. 
" Ehi Olly, lei è mia sorella." 
" Butterfly, Butt per gli amici e Butter per Louis." mi presentai, lui scoppiò a ridere e strinse la mia mano. 
" Io sono Oliver meglio conosciuto come Olly." 
" Già, lo so, la mia migliore amica è pazza di te." e come se avesse sentito quelle parole Rosy corse verso di noi, non riusciva a credere ai suoi occhi, si era lasciata scappare pure qualche lacrima cosa che accadeva davvero raramente. 
" Oddio... Tu... Io... Butt hai portato Olly qui per me?!" esclamò infine voltandosi. 
" In realtà io non..." 
" Olly Murs? Oh andiamo da schifo come fanno schifo i vostri amichetti lì: i One Direction." Carmen dietro di noi stavo ridendo, aveva insultato i ragazzi, la mia vita, aveva insultato Olly, la vita di Rosy, questa volta l'aveva fatta davvero grossa. 
" Che cazzo hai detto?!" sbottò Rosy furiosa. 
" Hai sentito." disse lei. 
" Rosy, dai, calma." dissi io. 
" Butt, come faccio a stare calma?! E poi non dirmi cosa fare!" 
" Te lo dico eccome!" 

" Guarda come ci siamo ridotte, a litigare, per colpa sua. Avevi ragione fin dall'inizio, mi dispiace." guardai Rosy sorpresa, lei allargò le braccia in cerca di un abbraccio che subito ricevette, odiavo litigare con lei. 
" Dispiace anche a me." dalle nostre menti era completamente sparita Carmen, quando si mise a tossicchiare ci voltammo. 
" Carmen, è meglio che tu sparisca se non vuoi fare una brutta fine e poi non ho neanche voglia di litigare." 
Le voltai le spalle e tornai a parlare con Olly e Niall. 
" Appena finisce lo spettacolo vi va di andare a prendere qualcosa?" chiese Rosy con occhi sognanti guardando Olly. 
" Volentieri." rispose lui. 
" Ovviamente coi ragaz..." 
" Cogliona, tocca a te!" urlai e la spinsi verso il palco, lei scoppiò a ridere e riuscì addirittura ad inciampare.



Well I had my ways, they were all in vain,
And she waited patiently.
It was all the same, all my pride and shame,
And she put me on my feet.

Ho preso le mie decisioni, sono state tutte vane
E lei ha aspettato pazientemente
E’ stato tutto lo stesso, il mio orgoglio e la mia vergogna
E mi ha rimesso in piedi

Parachute - She is love





Ciauu! 
Scusatemii, ci ho messo molto,
ma davvero non avevo idee lol 
Ho provato a fare un tailer della ff anche se ormai è quasi alla fine 
se lo volete vedere è qui: http://www.youtube.com/watch?v=dANYuTjKqVY
Il capitolo non mi piace, 
ma è ok.
In effetti non doveva finire così,
era Butt a perdere però poi succedeva un casino
e ho preferito fare così.
Avete qualche ff da consigliarmi? 
Ho molto tempo libero
e la sera mi metto a leggere.
Ora vado lol, 
Nana xx 








 

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Capitolo 14
*** My heart is open ***


A Austin Mahone,
non sapevo a chi dedicarlo lol


Capitolo 14

" Hey baby you, you got what I need 
But you say you're just a friend
Yeah you say you're just a friend." 

Ma perché?! Perché sempre a me?! Mi alzai di scatto e scesi in cucina, Niall stava seduto con un piatto di pancake di fronte e cantava a squarciagola. 
" Niall, io stavo dormendo." 
" Butt! Hai mai sentito parlare di Austin Mahone? Canta benissimo e mi sono fissato con le sue canzoni." 

" Niall... Io conosco Austin." borbottai, ormai ero sveglia, presi uno yogurt dal frigo e mi sedetti accanto a lui. 
" Davvero?" chiese, prese un morso dal pancake e mi incitò a rispondere. 
" Sì, ci uscivo insieme. Davvero non ti ricordi?" 
" Oddio è quell'Austin Mahone?!" esclamò lui. 
" Ne conosci altri?" sospirai. Lui scosse la testa e tornò alla sua colazione. 
" Sapete che giorno è oggi? No, non lo sapete! È il giorno più bello della mia vita." Harry iniziò a urlare, quella non era per niente una mattinata tranquilla. 
" Che giorno è oggi?" chiesi. 
" Oggi vado al concerto dei Coldplay." urlò di nuovo. 
" Sai, Harry, ci sento benissimo puoi anche evitare di urlare." 
" Come vuoi." lo vidi correre su per le scale e poi silenzio, sospirai. Avrei dovuto andarci anch'io a quel concerto ovviamente lui non lo sapeva e fino al giorno prima nemmeno io. 

* flashback * 
" Butt! Devi farmi un favore enorme, ti prego!" James corse verso di me, scavalcò il bancone e mi si mise di fronte. 
" Che c'è?" il mio capo ci guardò e poi si mise a ridere. 
" Domani dovresti venire tu al concerto con me." abbassò la testa imbarazzato. 
" Che cosa?!" 
" Mio fratello non riesce a venire, ha impregni di lavoro e il primo volo che riuscirebbe a prendere sarebbe quello di domani pomeriggio e non farebbe in tempo. Ti prego!" incrociò le mani e mi guardò supplicante. 
" E va bene! Basta che ora ti siedi come un cliente normale, non vorrei perdere il mio lavoro per colpa tua." borbottai, lui annuì e si sedette ad un tavolo. 
* fine flashback * 

Niall aveva finito i suoi pancake e se n'era tornato di sopra, ero rimasta da sola in cucina e stavo fissando un punto indefinito del pavimento. Non avevo la più pallida idea di cosa fare, dormivano ancora tutti e io di sonno non ne avevo più. Mi cambiai velocemente, recuperai iPod, cuffie e cellulare ed uscii. 
Barcellona a quell'ora era tranquilla, non era la prima volta che mi capitava di uscire così presto, lasciai partire la musica in casuale e infilai l'iPod in tasca. Non avevo idea di dove andare, alla fine trovai una panchina e mi sedetti, era già passata un'ora, decisi di tornare a casa. 
Dopo pranzo Harry uscì per dirigerai al luogo del concerto lasciandomi così il tempo di prepararmi, quando arrivò James ero pronta e presi le chiavi della mia auto. Non volevo che Harry se ne accorgesse, io, la sua ragazza, andavo allo stesso concerto a cui stava andando lui con un altro ragazzo. 
" Butt, parcheggia lì!" esclamò James distraendomi dai miei pensieri. 
" Va bene." chiusi l'auto e ci avviammo verso l'entrata. 
" Sarà una lunga giornata." borbottai notando la coda che già c'era. 
Mi assicurai che il mio ragazzo non fosse nelle vicinanze e seguii il mio amico, dopo un paio d'ore riuscimmo ad entrare. 
" E voi che ci fate qui?!" esclamò qualcuno alle nostre spalle. 
Grazie, davvero. La sfiga, come sempre, era dalla mia parte. 
" Ehm ecco... Vedi... Noi...." 
" Butt mi ha accompagnato perché mio fratello non riusciva a venire." rispose tranquillamente James. 
" Ah davvero?" fece Harry diffidente. 
" Davvero." risposi. 
" Dovrei crederci?" 
" Dovresti." 

" Se non ci credi, sappi che io sono gay e che lei ha l'iniziale del tuo nome tatuata sul polso." James se ne uscì con quella frase, mi voltai a guardarlo sconvolta, Harry mi afferrò il polso scoperto dai braccialetti e fissò il mio tatuaggio. 
" Da quanto ce l'hai?" mi chiese. 
" Qualche mese..." 
" È bellissimo. Scusa se ho dubitato di te." 

" Non importa, dio, James poteva anche non dirti di essere gay." il mio amico scoppiò a ridere.
" È la verità." si giustificò lui. 
Harry mi abbracciò da dietro e per tutto il concerto non mi lasciò: se non mi abbracciava mi teneva per mano o viceversa. 
Usciti da lì, eravamo sudati e stanchi, James decise di rubarmi le chiavi e di guidare lui e ci portò al bar in cui lavoro. 
" Perché?" chiese Harry. 
" Avevo fame." 
" E magari se c'è anche Butt ci fanno uno sconto." aggiunse una volta entrati. 
" Sei un idiota." gli diedi uno scappellotto non troppo forte e lui scoppiò a ridere e fortuna che era anche più grande di me.


Can't breathe, can't sleep, crazy what you're doing to me
That is smoking, feeling my heart is open
So hazy but it's alright, you take me to the dark side
Dangerous, but I'm fearless, oh

Non riesco a respirare, non riesco a dormire, è pazzesco quello che mi stai facendo
Questo è fumare, sentendo che il mio cuore è aperto
Così nebbioso ma va bene, mi hai portato al lato oscuro
Pericoloso, ma sono senza paura, oh

Little Mix - Love Drunk

 
 
 


Ciauu!
Chiedo perdono per la merdina qui sopra.
So che è corto. 
Scusate. 
Il prossimo capitolo sarà l'epilogo
per una sola ragione: non ho più ispirazione.
Niente, nada, rien. 
Ho fatto un altro trailer, ma alla fine non sere a molto lol 
comunque è qui: http://www.youtube.com/watch?v=-cmHE-dRyWA 
Detto questo posso andare lol
Vi lascio il mio twitter, tumblr e instagram. 
https://twitter.com/austinsbitch_ 

http://austinomeloncino.tumblr.com/


http://instagram.com/austinomeloncino







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Capitolo 15
*** As long as you love me - Epilogo ***


A tutti voi,
grazie di tutto.

Capitolo 15 - Epilogo

Teller's pov 
Harry era seduto nel backstage, era ansioso e non ne sapeva il motivo. Non vedeva Butterfly da mesi, lui era in tour e lei girava il mondo con James e Rosy per promuovere il suo libro: Harry's Butterfly. 
La sua professoressa d'inglese aveva adorato il pezzo che aveva letto del suo diario e le aveva proposto di trasformarlo in libro, la ragazza accettò solo ad una condizione: che anche Harry e i ragazzi fossero d'accordo, in fondo riguardava un po' tutti loro. Chiamò anche Katrina e Mark per avere il loro consenso e quando accettarono comunicò tutto alla professoressa. 
Il diario era stato tradotto in spagnolo da Butterfly stessa, non voleva che qualche stupido traduttore cambiasse i suoi pensieri, ma si sa che una volta tradotti in altre lingue si cerca di adattare le frasi al meglio. 
Mancava più di un'ora al concerto, i ragazzi facevano casino come sempre, lui no, Harry era rimasto seduto su quel divano da quando avevano finito il sound-check. 


" Jam! Faremo tardi, dai!" urlò Butterfly. 
" Lo so, lo so, arrivo." urlò lui di rimando, chiuse la porta di casa e fece segno alla ragazza di salire in auto, la raggiunse e partirono. 
" Un'ora e venti minuti? Ma stiamo scherzando?!" sbottò lei furiosa. 
" Calma, conosco una scorciatoia. Sempre che ci sia ancora." 
Butt era agitata, sarebbe stata una sorpresa stupenda, Harry credeva che fosse in Asia invece era lì, in Texas, in macchina con James per Austin, la capitale dello stato, dove si sarebbe svolto il concerto. 
"Ok, sono in ansia." 
" Sta' tranquilla, andrà tutto bene." 
" E se Harry non sarà felice di vedermi?" 
" Lo sarà." 
" E se non sarà felice del bam..." 

" Lo sarà." ripeté tranquillo. 
" Come fai a esserne così sicuro?" sbottò la mora, James le sorrise. 
" Lo so e basta. Harry ti ama, sarà felice di sicuro." 


" Hazza, tutto bene?" Louis si sedette di fronte a Harry. 
" Sì, ho una strana sensazione, tutto qui." gli riferì l'amico. 
" Non è niente dai, vedrai che tra poco passa." Harry lo fissò per bene, sorrideva e quel sorriso lo aveva solo quando gli nascondeva qualcosa. 
" C'è qualcosa che devi dirmi, Lou?" 
" Io? No, nulla.
" Davvero?" 

" Certo." iniziava a sudare freddo quando vide la ragazza spuntare dalla porta, si lasciò scappare un sospiro di sollievo. 
Butt mise le mani sugli occhi di Harry. 
" Chi sono?" fece. 
" Mh... La ragazza più bella che abbia mai visto." si alzò e Butt tolse le mani. 
" Non sono così bella." 
" Oh invece sì, lo sei." dopo aver detto ciò la baciò. 
" Ok, bene, io vi lascio." Louis si congedò, Harry non smetteva di fissarla. 
" Che c'è?" chiese lei. 
" Sei abbronzata." 
" Ehm, già." 
" Non eri in Asia, vero?" 

" Ero qui con James." ammise lei. 
" Ti perdono, ma solo perché so che James è gay e quindi non puoi tradirmi con lui." 
" Non potrei mai tradirti, sei bello, sei ricco e sei anche famoso!" allargò le braccia con fare teatrale, il ragazzo scoppiò a ridere. 
" E poi sei la futura signora Styles." 

* flashback * 
Butterfly's pov
Eravamo tutti in spiaggia per il venticinquesimo compleanno di Liam, era sera e avevamo acceso un falò, il mio fratellino suonava la chitarra e i ragazzi cantavano, io e Rosy ci limitavamo ad ascoltarli, ad un certo punto smisero, vidi Harry avvicinarsi a me e sorridermi.
La mia amica si era alzata ed era andata accanto al suo ragazzo, Liam, lasciandomi da sola. 

" Butt?" Harry richiamò la mia attenzione, si mise in ginocchio sulla sabbia, non riuscivo a credere a quello che stava accadendo, prese una scatolina blu dalla tasca dei jeans e mi sorrise nuovamente. 
Con quel sorriso mi ucciderai, stronzo. 
" Butterfly Alegria Horan..." e ci risiamo col nome completo. " Vuoi sposarmi?" 
Ok, forse e dico forse, non riuscivo più a respirare. I ragazzi ci fissavano e sorridevano, sapevano tutto ovviamente. 
" Io... Sì, cazzo!" e cosa potevo fare se non rispondere con la mia solita finezza? 
* fine flashback *

" Mi sei mancato, tanto." borbottò la ragazza, Harry la strinse a sé e le baciò la fronte. 
" Harry, devo dirti una cosa." ammise lei. 
" Dimmi tutto." 
" Io... Ecco... Io sono incinta!" 
" Che? Oddio, da quanto?!" 
" Tre mesi..." 

" E quanto aspettavi a dirmelo?" fece lui, sembrava offeso. 
" Volevo dirtelo di persona... Ah e queste sono le ecografie." prese una busta marrone dalla borsa e gliela porse. 
" È un maschietto!" Harry si mise a piangere, era felice. " I ragazzi lo sanno?" Butt scosse la testa. 
" Lo sapete solo tu, Rosy e James per il momento." 
" Ti amo, Butt." 
" Anche io, Harry, ti amo." 

" Harry, è ora!" lo chiamarono. 
" Vai e fai sognare le tue directioners." le lasciò un bacio sulla fronte e salì sul palco, Butt raggiunse James e lo abbracciò. 


" Quindi sei incinta?" esclamò Niall. 
" Già." 
" Oh mio dio! Sarò zio!" esultò Louis cominciando a saltare per la stanza. 
" No, io sarò zio." gli rispose Niall facendolo sedere. 
" Uff va bene, saremo zii." e indicò tutti gli altri. 
" Così va meglio." scoppiarono tutti a ridere dopo il commento di Zayn. Butt era felice per come l'avevano presa. 
" Maschio o femmina?" Liam era il più curioso in quella faccenda. 
" Maschio." rispose Harry. 
" Cazzo, un altro troglodita tra i piedi!" esclamò Rosy, non lo pensava davvero voleva soltanto far ridere la sua amica che continuava a mordersi il labbro nervosamente e ci riuscì: Butt scoppiò a ridere. 
" Lo chiamerete Louis, vero?" 
" Fottiti, Tomlinson!" esclamarono gli altri sei, Lou mise un finto broncio ed incrociò le braccia sul petto scatenando altre risate.
" Mamma lo sa?" chiese Niall riprendendosi. 
" Ehm..." borbottò la mora. 
" No?" 
" Non ho avuto tempo di chiamarla!" sbottò lei. 
" Oh siamo nella merda." 
" Lo so." 

" Chiamiamola ora!" esclamò Harry, prese il suo cellulare dalla tasca e lo passò a Liam che era esattamente al centro, lui cercò il numero di Sasha e poi mise in vivavoce. 
" Harry? Che succede?" chiese lei. 
" Niente di brutto." rispose il riccio, i ragazzi scoppiarono a ridere. 
" Ah ci siete tutti!" esclamò. 
" Sì!" rispose Zayn. 
" E a cosa devo questa telefonata?" 
" Be' di solito sono cose che si dicono a voce..." iniziò Rosy, Butt s'immaginò sua mamma con un espressione tipo: wtf. 
" In che senso?" 
" Mamma, sono incinta!" sbottò Butterfly. 
" Che?! E di chi? Da quanto? Oddio la mia piccolina." 
" Come di chi?!" esclamò Harry fissando la sua fidanzata lei alzò le spalle non sapendo che dire. 
" Oh, Harry, scusa mi sono fatta prendere dal momento. Da quanto?" i ragazzi si lasciarono scappare un sospiro di sollievo. 
" Tre mesi..." 
" E me lo dite solo ora?!" sbottò Sasha facendoli ridere. 
" Con chi parli?" Paul s'intromise nella telefonata. 
" Butterfly è incinta." 
" Oh congratulazioni ragazzi!" esclamò lui. 
" Ora andate, starete spendendo un sacco." non diede tempo a nessuno di rispondere e attaccò. 
" Meglio di quanto pensassi." ammise Butt. 
" Ragazzi!" li richiamò Liam. " Io avrei un'idea." 
" Quale?" chiese Niall curioso. 
" Be', visto che per ora un nome il bambino non ce l'ha, che ne dite di chiamarlo 'Ugo'?" 
'e poi il più serio sarebbe lui' pensò Butt. 
" Ugo?" fece Harry. 
" Si, insomma, tipo un soprannome." 
" Oddio, non chiamerò mio figlio Ugo!" sbottò la mora, Liam scoppiò a ridere. 
" A me piace." affermò Louis, sorrise, convinto che con quel sorriso avrebbe convinto la sua migliore amica. 
E ci riuscì. 
" Oh e va bene! Solo come soprannome, fino a quando non troviamo quello giusto." Liam annuì soddisfatto. 


" Non posso crederci!" sbottò la mora, si buttò su una panchina, esausta. 
" Butt?" la richiamò l'amica. 
" Rosy." rispose lei. 
" Cos'hai?" 
" Cos'ho? Il bambino non è nemmeno nato e tu mi trascini in tutti i negozi per neonati!" la spagnola scoppiò a ridere, tirando su di forza Butterfly dalla panchina. 
" Ti odio." borbottò lei. 
" Certo, certo." 
" Sono ore che giriamo per le strade di San Antonio, il colmo sarebbe se incontrassi Aus..." 

" Incontrassi chi?" chiese Rosy, curiosa, senza ottenere risposta. 
" Oh, chi?" 
" Lui!" esclamò l'inglese indicando un ragazzo poco più avanti, era con altri suoi amici e quando si voltò rimase pietrificato, come se avesse visto un fantasma. 
" Butt? Butterfly Horan?!" esclamò correndo in contro alla mora. 
" Austin!" 
" Ma che ci fai in Texas?" le chiese lui dopo averla abbracciata. 
" Oh sono venuta a trovare un amico." alle loro spalle Rosy tossicchiò. " Ah e lei è la mia migliore amica, Rosy." la presentò. 
" Lady che fine ha fatto?" 
" Non ci sentiamo più molto." 

" Mi dispiace..." borbottò il ragazzo. 
" Oh non importa." 
" Austin, muoviti!" lo richiamò un suo amico, Butt lo riconobbe come Alex. 
" Vai, Alex ti reclama." alzò di poco la voce in modo che, il ragazzo, potesse sentirla. 
" Fottiti Horan!" urlò lui di rimando. 
" Piuttosto dovresti farmi gli auguri, sono incinta, Constancio!" con quella frase spiazzò tutti i presenti, Rosy compresa che, di certo, non si aspettava un'uscita del genere, ma lei era Butterfly Horan e non sarebbe cambiata tanto facilmente. 

* more years later* 
" Mamma, non puoi nemmeno capire quando odio il tuo libro!" 
" Perché, tesoro?" 

" La mia insegnante di lettere è tutta 'Harry's Butterfly' di qui e di là. Prima o poi la uccido, giuro!" esclamò il ragazzo sbattendo una mano sul tavolo. 
" Ugo, fai piano!" lo rimproverò il padre. " Poi, a me, il libro di tua madre piace tantissimo." 
" Pà, mi chiamo Aaron non Ugo, dovete smetterla di chiamarmi così!" si lamentò lui. 
" Certo, scusa, ma è difficile, poi dillo tu a Louis." Harry alzò le mani in segno di resa, Butt si mise a ridere. 
" Zio Lou tanto fa quello che vuole." sbuffò, quando suonarono alla porta il ragazzo si gettò ad aprire trovandosi di fronte una bellissima ragazza: Elionor. 
Elionor era la figlia di Liam e Rosy, migliore amica di Aaron, la loro storia assomigliava un po' a quella di Harry e Butt. 
" Fate i bravi!" urlò Rosy vedendo i due ragazzi correre su per le scale di casa Styles.
" Zia Butt, io amo questa foto." Elionor era in piedi sulle scale e indicava una cornice appesa al muro. Era la famosa foto che avevano scattato a Malta. 
" Anche io Eli, ora vai che Aaron ti aspetta." 
La ragazzina corse su per le scale ed entrò in quella che una volta fu la camera di Louis e Liam. 
" Quindi, signora Styles, quando continuerà il libro?" 
" Oh, signora Payne, proprio non saprei." scoppiarono entrambe a ridere, entrarono in cucina trovando Harry e Liam che discutevano su qualcosa, ma non ci fecero molto caso. 


Butterfly's pov 
Quindi, questa è la mia storia. 
Chi ci vuole credere ci creda e chi non vuole, be', è libero di non farlo.




We’re under pressure,
Seven billion people in the world trying to fit in
Keep it together,
Smile on your face even though your heart is frowning
But hey now, you know, girl,
We both know it’s a cruel world
But I will take my chances 
As long as you love me
We could be starving, we could be homeless, we could be broke
As long as you love me
I’ll be your platinum, I’ll be your silver, I’ll be your gold

Siamo sotto pressione
Sette miliardi di persone al mondo che cercano di trovare un posto
Di tenerlo insieme
Un sorriso sul tuo viso anche se il tuo cuore è aggrottato
Ma hey, ora lo sai, ragazza
Sappiamo entrambi che è un mondo crudele
Ma coglierò la mia occasione
Finché mi ami
Potremmo star morendo di fame, potremmo essere senza una casa, potremmo essere al verde
Finché mi ami
Sarò il tuo platino, sarò il tuo argento, sarò il tuo oro

Justin Bieber - As long as you love me




Quindi...
Be' non so che dire.
Siamo all'epilogo, non riesco a crederci. 
Tra qualche giorno è un anno che ho pubblicato il primo capitolo
e non credevo potesse piacere così.
Mi sono affezionata ad Harry e Butt
e ora non so cosa farò della mia vita,
no ok scherzo.
Piccolo annuncio: UGOOOOOO
sorry, ma dovevo farlo. 
Devo ringraziare ognuno di voi,
chi ha messo la storia tra le preferite,
seguite,
ricordate,
chi ha recensito
e chi ha letto in silenzio. 
Vi adoro, davvero davvero. 
Mi mancherete,
Nana xx 





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