Marmellata

di Darcy Tomlinson
(/viewuser.php?uid=210796)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** She looks like a panda ***
Capitolo 2: *** Do you know him? ***
Capitolo 3: *** Insalata ***



Capitolo 1
*** She looks like a panda ***


 1.Capitolo



SHE  LOOKS LIKE A PANDA






 Era completamente fradicia, dalla testa ai piedi. Non aveva nè l'ombrello nè un cappellino per riparasi da una pioggia primaverile. La sfortuna doveva perseguitarla.
Anabel si strofinò gli occhi con la manica della felpa, che ormai non aveva più le sembianze di una semplice felpa, talmente era bagnata. Imprecò malamente, rendendosi conto che la manica di essa, si era colorata di un nero pece; Si scordò di aver messo il mascara quel giorno. Prese il cellulare e lo usò come specchio con lo scopo di cancellare le sbavature con i polpastrelli. Tentativo fallito, tutto era contro di lei, persino il suo mascara - rubato dalla madre - non voleva collaborare.
Passarono pochi minuti ed aveva ancora il mascara colato su entrambi gli occhi, sembrava un panda o chessò una ragazza dopo un pianto isterico a causa di un litigio con il proprio fidanzato.
Già, fidanzato. Anabel non aveva mai avuto un fidanzato serio, più che altro nell'età adolescenziale, tutti le voltavano le spalle appena lei si affezionava a qualcuno. Era come uno spaventa -passeri, ma in questo caso, Anabel era una spaventa ragazzi.
Era troppo timida per avere qualche conversazione con un ragazzo o addirittura salutare un ragazzo incontrato il giorno prima al parco. Era "troppo" per i ragazzi: troppo timida, goffa, noiosa e spesso la definivano "passabile", ciò significa, quando definiscono una ragazza tale, per loro è come un "Me la farei solamente se mi pagassero 291439048329 pounds" nel nostro vocabolario femminile.
A lei le opinioni della gente, specialmente quella dei ragazzi, non ne dava tanto peso, anzi spesso le entrava da un orecchio e le usciva dall'altro, come se niente fosse.
Lei si faceva bella per se stessa: Anabel Austen.
Una ragazza maledettamente orogliosa, ma naturale o meglio dire, semplice. Infatti, dopo il primo tentativo di togliere il mascara colato, aveva già gettato la spugna, domandandosi poi: << Ma chi me l'ha fatto fare? >>.

Sbuffò per molte volte, contemplando la città di Bradford che quel giorno era completamente grigia, con l'incessante pioggia che faceva da sottofondo. Respirò a pieni polmoni, inalando quell'odore di asflato bagnato, che solo in quei giorni piovosi potevi sentire.
Un getto umido le arrivò dalle ginocchia fino ai piedi, interropendo ciò che amava fare. Aprì di scatto gli occhi, che non sapeva, nè come nè quando gli aveva chiusi.
Vide il bus davanti al suo minuto fisico, osservando quel colore rosso fuoco che faceva contrasto con il grigio del cielo. Era davvero gigante rispetto a lei. D'altronde non ci volveva tanto a superarla di statura, era una ragazza minuta Anabel, con grandi occhi azzurri che facevano contrasto ai suoi capelli marroni scuro che ricordavano tanto l'ebano.
Si fiondò all'entrata del bus, facendo attenzione a noi inciampare da qualche parte. Chiese permesso qua e là, ricevendo qualche gomitata nel braccio e persino nello stomaco.
 Odiava il bus quando pioveva, era sempre maledettamente pieno e nessuno osava muoversi dall'entrata, tutti concentrati in un solo punto del bus - come se ci fosse un incontro di biglie in questa, tutti ammassati.
Si mise al centro del bus, trovandovi un buco. Adesso poteva respirare ed ascoltare la musica. Si mise le cuffie nelle orecchie e schiacciò play. Le note di "Ours" di Taylor Swift le rimbombavano nella testa. Guardava nel finestrino, tenendosi.
Il conducende fece una frenata brusca, costringendo Anabel ad appoggiarsi in avanti per non cadere. Il ragazzo d'avanti a lei si girò di scatto, fulmindandola con gli occhi. La ragazza mimò un "Scusami" con le labbra, giustificandosi del suo gesto. Il ragazzo si limitò a ferle un cenno col capo, guardandola negli occhi intensamente.
Occhiataccia come una freccia, calda e feloce che ti perfora gli occhi, contro i suoi freddi, gelidi, di ghiaccio.
Gli occhi azzurri della ragazza si incastrarono con quelli marroni nocciola -con qualche sfumatura verde che via via andava a sfumarsi - del ragazzo. Egli si rigirò di nuovo, rimettendosi nella posizione iniziale con lo sguardo fisso al finestrino e rimise le cuffie nelle orecchie, che le coprivano con un cappuccio nero.
Anabel, continuava a guardargli il profilo del viso, ammaliata dai suoi occhi così intensi, caldi, ma che poi cambiavano diventando freddi, come lui, la sua espressione da mene freghista di prima classe, ma che potevi trovarci il mondo nei suoi occhi.
Il ragazzo si rigirò una seconda volta, notando che Anabel lo stava particolarmente fissando. Si sentiva quasi, soffocato e se non fosse stata una ragazza, gli avrebbe detto uno scorbutico "Ma che sei frocio?" o dato qualche sberla per fargli cambiare la visuale.
<< Allora? >>. Incitò il ragazzo osservando Anabel. Quest'ultima, scossa da uno stato di trans corrugò la fronte, togliendo la cuffia sinistra, come aveva fatto il ragazzo.
 << Scusami, non ho capito >>. Rispose con estrema calma, anzi con troppa.
Lui si mise a ridere, facendo rimbombare la sua risata nel bus, attirando l'attenzione dei passeggeri. E mentre lo faceva, mostrava i suoi denti perfetti, trentadue bianchissimi denti, dritti in fila.
Non aveva mai visto dei denti così belli in vita sua.
<< No, non dicevo a te. A quello dietro >>. Chiarì il ragazzo, alzandosi dal posto che aveva occupato per quasi tutto i tragitto. << Siediti, ti pesa molto la cartella bambina >>.  Sorrise una seconda volta, rivolgendosi al ragazzo dietro di lei.
In quel momento Anabel, poteva sentire nella frase del ragazzo, un lato ironico, giocoso che a lei dava letteralmente sui nervi. Non solo aveva fatto una figuraccia, ma si era fatta persino chiamare "bambina" da un ragazzo che avrò avuto... Quanti anni(?) Due in più di lei, se non 5, sicuro. Voleva sprofondare, prendere una pala ed incominciare a scavare, cercando di fare una buca tanto grande da potersi seppellire, in pace. Diventò volta in viso e non smise di guardare il finestrino per tutto il tempo, non voleva più voltarsi e vedere quel ragazzo stronzo che si prendeva gioco di lei. Rimise l'altra cuffia sinistra nell'orecchio ed ascoltò "Fearless" sempre di Taylor, in quel momento, quella canzone era proprio appropriata.


Arrivò il momento di scendere da quel mezzo e spense l'iPod e lo mise in tasca del cappotto, scollegando le cuffie e mettendole nell'altra tasca.
Si avviò piano piano all'uscita del bus, e quando passò vicino ai due ragazzi, il ragazzo "ho.gli.occhi.belli.ma.sono.stronzo" le sorrise, ma non un sorriso felice che spesso ci si scambia con qualche amico, ma bensì un sorriso di sfida, quasi altezzoso, insomma.
Lo ignorò completamente, vedendo che il ragazzo la stava guardando con più attenzione e poi scese finalmente "libera" dai suoi occhi o meglio dire, da lui.
Si condusse in un piccolo viale che portava a casa sua, e quando fu arrivata aprì la porta per poi urlare un << Sono a casa! >> facendo rimbombare quelle parole in tutta la sala Austen.
Abigail, la sorella minore della ragazza, scesa in fretta e furia sulle scale per poi vedere la sorella appoggiare il borsone, per poi ridere a crepapelle, piegandosi in due.
<< Che cosa ridi marmocchia? >>. Chiese Anabel, quasi infastidita.
<< Hai tutto il mascata colato, sorellona! Ahahaha >>.
"Oddio il mascara, che figuara di merda. Ecco perché ridevano. Oddio." Si portò una mano sulla bocca che si era aperta, formando con le labbra una forma circolare, causando il suo stato di shock.
Si catapultò in bagno, guardandosi allo specchio.
Quasi si spaventò, non aveva mai visto il suo viso in quello stato.
Rimase per più di dieci minuti d'avanti ad esso.
Perché continuava a guardarsi? A lei infondo non le importava nulla del suo aspetto fisico, ma perché allora? Era stato quel ragazzo a metterle ansia? "No, impossibile" pensò.
D'altronde era stata solamente con lui soltanto mezz'ora se non di meno, ma perché era così preoccupata.
<< Hai un aspetto orribile Bels >>. Disse Abbie quasi trattenendosi dalle risate.
Lo era, aveva il mascara tutto colato, capelli bagnati, vestiti fracidi e viso pallido.
<< Lo so >>. Disse varcando la soglia del bagno, senza degnare lo sguardo alla sorella più piccola.
Quest'ultima la guardò confusa, non aveva mai visto sua sorella così affranta.
<< Tutto bene? >>. Chiese la sorella minore con gentilezza, mentre guardava la sorella cercare qualcosa disperatamente nel suo borsone. Era disperata, le si leggeva in faccia.
<< Hai visto il mio iPod? >>. Chiese quasi come una supplica, aspettandosi un "Sì" come risposta, che per sua sfortuna non ebbe.
Girò per casa imprecando mentalmente, dove diamine era quel coso? Proprio quando si sentiva affranta, doveva avere due cuffie nelle orecchie e buona musica, ma casualmente non c'erano.
Stava per andare in una crisi isterica. Doveva trovarlo, doveva riaverlo, doveva ascoltare musica.



<< Zayn, ma che aveva quella in faccia? >>. Chiese Adam, seduto vicino a lui.
Quest'ultimo sorrise << Assomigliava ad un panda, meno male che è scesa, se no avrei riso per tutto il tempo! >>. Chiarì il moro con trattenendosi dalle risate.
<< Ti ha fulminato con gli occhi quella ragazza! E' tosta! >>.
<< Tosta? Nessuno è tosto con me, perfino mio padre non lo è! Pfff. >> Spiegò Zayn gesticolando in aria.
<< Boh,  a me sembrava che ti avesse ammutolito dopo che questa era scesa >>. Si giustificò Adam.
<< Nessuno mi farà abbassare la cresta Scotter, io sono Zayn, amico! Cos'è quello? >>. Chiese Zayn indicando il posto libero dove vi era seduta la ragazza- panda. Si alzò dal sedile per prendere un aggeggio, che sembrava essere un... iPod?
















Ciao bela/o principesa/principeso, grazie per aver letto il mio primisssssimisssimo capitolo.
Spero che ti piaccia e soprattutto, se hai qualcosa da chiedermi,
persino segnarlarmi, fallo pure... Mandandomi
una piccola recensione, anche di
2 righe, che sono sempre accettate.

Grazie mille ancoraaaaaa! ihirfvbirvbd
Un ringraziamento speciale a
Tala
Un bacio a te calabrone leopardato che stai leggendo questo messaggio.

xxxxx

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Do you know him? ***


<< Amico, che hai trovato là? >>. Chiese Adam incuriosito, dirigendosi vicino a Zayn.
<< Boh, quella ragazza-panda deve aver perso l'iPod. Glielo darò domani, sempre se la vedrò a scuola >>. Propose il ragazzo, sorridendo ad Adam che gli fece un cenno col capo, approvando cosa disse Zayn.


Zayn scese dal bus, salutando Adam.
 Era strano come il destino stava usando la sua vita; la settimana scorsa gli si era bucata  una gomma della sua Ducati ed ora si trovava in mezzo alla strada con un iPod, di una ragazza sconosciuta.
Sorrise come un ebete. Si avviò in un piccolo viale, fino ad arrivare al suo appartamento che condivideva con Josh.
Quest'ultimo, era un suo amico sin dalle elementari. Si erano divisi alle medie, col trasferimento di Josh a Mullingar per questioni di lavoro dei suoi genitori, ma poi si ritrovarono alle superiori. Come dire, erano delle calamite quei due, e non importava quanto tempo, distanza fossero lontani, qualunque cosa li riuniva.
Varcò la soglia dell'entrata e urlò un << Josh! Sono a casaaaa! >> facendo rimbombare queste parole nel salotto.
Si tolse lentamente la giacca di pelle marrone che indossava sempre, per poi rimanere con una felpa nera, jeans scuri e un paio di blazer color verde prato.
Aspettò che Josh rispose al suo richiamo, ma nulla. Eppure la porta era aperta! Lo richiamò una seconda volta, prolungando la "o" nel suo nome. Nulla, deserto. Josh non esitava rispondere;
Si tolse la felpa e rimase a petto nudoa. Salì le scale per poi andare a bussare nella stanza del suo amico.
<< E' permesso? Josh? >>. Bussò il ragazzo più volte e sentì un "Avanti".
Sorrise, finalmente aveva risposto.
<< Ciao Zayn! Non sapevo che fossi qui. Stavamo guardando un film io e Brianna, ti vuoi unire? >>.
Brianna era la ragazza di Josh da quando  questo si trasferì di nuovo a Bradford. Era più piccola di loro, frequentava il terzo anno della loro stessa scuola ed a Zayn stava particolarmente simpatica, cosa molto rara per lui.
Non aveva dei bei rapporti con le ragazze, cioè le portava a casa e le distendeva sul divano - neanche sul letto, perché per lui era un posto sacro, poteva solamente dormire lui - una veloce scopata e "Ti chiamo" che poi non faceva mai.
Zayn sorrise a Brianna, quest'ultima un po' imbarazzata, trovandosi il moro a petto nudo sulla soglia della porta.
Il ragazzo se ne accorse dell'imbarazzo della ragazza e se ne andò.

Andò in camera sua, distendendosi sul letto, per poi ricordarsi dell'oggetto che aveva trovato quel pomeriggio.
"L'iPod della ragazza-panda, vediamo cosa ha dentro". Uscì dalla camera, per poi fare dietro front e prendere una canotta bianca dall'armadio, che casualmente era ordinato quel giorno.
Scese dalle scale e prese l'iPod dalla tasca della sua giacca di pelle marrone.
Lo accese e si mise comodo sul divano di velluto rosso del loro salotto.
"Vediamo un po'... Uhm... Ultima canzone ascoltata..."
Mise play e le note di "Fearless" di Taylor suonavano candide nel salotto di casa Malik/ Maurix.
<< Che merda è questa? Sembra un'anatra quando canta! >>. Sbraitò il ragazzo, cliccando la prossima canzone.
<< One Action,  ma quante canzoni ha di questo? >>. Mise play per ascoltarne una delle canzoni di loro, e le parole di "Another World" fecero eco nel salotto. "Take you to another world, manco fossero alieni questi qua... Che schifo, che froci"" pensò mentalmente ridendo come un folle.
Fece ancora un'altra esplorazione dell'iPod della ragazza e vide alcune canzone di Ed Sheeran.
Lui lo conosceva! Sua sorella minore, Safaa lo ascoltava tantissimo, quando ancora viveva con i suoi.
"Little Bird, bella questa... Ma le sue canzoni sono troppo smielate. Uhm, idea! Potrei usarle per fare colpo!" il ragazzo si illuminò con le frasi del cantante, che continuava a cantare in quel lettore.

**

<< Mamma, hai visto il mio iPod? >>. Chiese Anabel, aspettandosi anche da ella un"Sì".
<< No, cara. Ti ho visto solo ora, stamattina neanche ti avevo visto. Sono partita da casa alle 5, mentre voi due stavate ancora dormendo >>. Chiarì la signora Austen << Uhm, Brianna ha chiamato un paio di volte, voleva parlarti >> aggiunse alla fine.
Anabel si avviò in salotto, quasi delusa dalla risposta della madre. Aveva perso definitivamente il suo iPod. Prese la cornetta del telefono e compose il numero di cellulare di Brianna, la sua migliore amica.
Si erano conosciute alla materna, quando entrambe indossavano il pannolone, fino a crescere insieme, imparando dai propri sbagli, cadendo insieme e rialzandosi insieme. Si volevano un bene dell'anima.
<< Uhm, pronto? >>. Rispose la ragazza dall'altra parte del telefono.
<< Ciao Bri, sono Bels. Mia madre mi ha detto che mi cercavi, giusto? >>.
<< Ciaaaaaoo Bels. Sì, ti stavo cercando. Volevo solamente dirti che ho fatto pace con Josh, è qui vicino a me. Stiamo guardando Shrek! >>. Rispose la ragazza esaltata; Bri adorava Shrek, lo aveva visto più di dodici volte con lei ed adesso il testimone era passato a Josh Maurix, suo ragazzo da tre anni. Lei era completamente innamorata di lui, così come Josh ovviamente. Non si stancavo mai di stare insieme, parlavano e non finivano più.
Spesso Anabel, si chiedeva se troverà mai un ragazzo che la rendesse felice, come Josh rendeva felice la sua amica.
<< Che novità Bri! Invece, io c'è ne ho  una, brutta brutta però - interruppe il discorso sospirando - Ho perso il mio iPod, non lo trovo più >>.
<< No, tesora. Era il tuo migliore amico quello, dopo di me ovviamente! >>. Sorrise e pararlarono del più e del meno, finchè non lasciò l'amica per farsi una doccia veloce.

**

<< Zayn, io vado! >>. Disse Brianna dandogli una pacca sulla spalla. Il ragazzo fece un cenno con la testa senza degnarsi di girarsi e salutarla. Zayn non era arrabbiato con lei, no per niente, era soltanto il suo modo che lasciava a desiderare.
La ragazza uscì dall'appartamento, chiudendo la porta dell'ingresso.
<< Zayn... Zayn! >>. Urlò Josh dall'altra parte dell'appartamento. << Dimmii! >> Rispose il ragazzo, senza distogiere lo sguardo dall'iPod, quasi scarico della ragazza.
<< Che fai? >>. Zayn sentì i passi del ragazzo, che stava scendendo le scale, dietro alle sue spalle.
<< Controllo un'iPod di una tipa... Perché ti interessa quello che faccio? >>. Domandò sospettoso il moro.
<< Ha chiamato l'officina, ha detto che devi prendere la moto stasera se vuoi... Oppure domani, come preferisci. >>.
Il ragazzo si girò di scatto verso Josh, che parve un poco spaventato dalla reazione di Zayn.
<< Me lo dici ora? Solamente ora? Oddio, la mia bimba! >>. Esultò il moro saltellando come un bimbo.
Era così dannatamente felice! Avrebbe ripreso a guidare la su Ducati, senza incontrare gente strana nel mezzi pubblici.
Subito si fermò, pensò immediatamente alla ragazza -panda.
<< Amico tutto bene? >>. Chiese il suo migliore amico, preoccupato. << Ehm sì, scusa. Ora vado a dopo! >>. Rispose Zayn riprendendosi dallo stato di trans.


Accese una sigaretta per avviarsi all'officina e mentre asprirava, pensava all'iPod della ragazza-panda. Come poteva chiamarsi quest'ultima? C'era una "A" e una "B" dietro a quel lettore.
"Umh, sicuramente un nome di merda... Ehm vediamo... B di Brutta ed A di Ahstonza!".
Per
quanto poteva essere stupido quel ragazzo, quando si trattava di nomi, era un completamente un disastro. Persino a letto, o meglio dire, sul divano si dimenticava della ragazza accanto a lui e lì sì, che era nei casini.
<< Ciao, Armando. La mia bimba è pronta? >>. Chiese Zayn arrivatosi all'officina.
<< Ciao Zayn! Tutta tua! >>. Il vecchio gli diede le chiavi e le labbra del ragazzo si distero, facendo un enorme sorriso.
La sua moto per lui era tutto, nessuna ragazza o ragazzo si era permessa/o di salire in sella dietro di ragazzo.
Amava andare in moto, faceva le gare di motocross da anni.
 Vinceva una marea di gare e in quella settimana c'è ne aveva proprio una. Josh era uno dei suoi fan numero uno, dopo ovviamente le 12876387634823482634 ragazze che gli sbavavano dietro, e che sussultavano ad ogni dosso che Zayn superava.
Si mise il casco in testa e sfrecciò a tutta velocità verso casa; il vento di Bradford gli solleticava le nocche delle mani, lo adorava.
Ogni volta che provava a far ruggire la sua "bimba" provava una carica immensa di adrenalina, come quando riusciva a superare un dosso con la sua moto da motocross arancione ed automaticamente superare l'avversario, per poi aggiudicarsi il primo posto.

Arrivò a casa, parcheggiando la sua Ducati d'avanti all'appartamento. Salì e salutò Josh, per poi dirigersi in camera sua.
Era stanco, tanto da non riuscire a svestirsi. Chiuse gli occhi piano, e giurò a se stesso che si sarebbe risvegliato per poi cambiarsi, ma nulla. Le sue parlpebre si fecero più pesanti, accompagnandolo nei suoi sogni.

**

Anabel si sveglò controvoglia, spegnendo quell'affare che continuava a rimbombare nella sua stanza, sbattendo la mano ovunque, tranne che beccare la sveglia. Dunque, si stiracchiò, emettendo un verso da piccolo dinosauro, mentre le sue palpebre cominciavano ad alzarsi. Prese la sveglia e la sbattè per terra, facendola rompere.
Odiava le sveglie, odiava svegliarsi, odiava il martedì. Oggi evidentemente non era giornata per la ragazza.
Si alzò dal letto e si guardò allo specchio. "Pezzo di cacca... Orribile".    
 
Andò in bagno per lavarsi e vestirsi. Scese giù per le scale in fretta e furia, e  corse in cucina per mettere qualcosa sotto i denti, una semplice galletta di riso con del sciroppo di acero.
Si ridiede una piccola occhiata allo specchio e contemplò i vestiti che quel giorno aveva messo. Semplici pantaloni e una maglietta larga col logo della Sturbucks, stampato d'avanti.
Prese il borsone e si diresse a scuola.


**

Zayn parcheggiò la sua Ducati d'avanti alla scuola, oggi era particolarmente di buon umore. Indossava un paio di Ray-Bay, dei jeans stretti blu e una maglietta bianca e la sua giacca di pelle marrone. Aveva in mano l'iPod della ragazza-panda. Girò il capo a destra e a sinistra e finalmente la vide.
Indossava una maglietta più grande di lei, ed un paio di jeans attillatissimi. La ragazza lo guardò, rimase immobile e mimò un "Pfff" segno di disprezzo a Zayn. 
<< Hei, ciao! >>. Disse il moro scendendo dalla Ducati.
Anabel alzò un sopracciglio, chiedendosi che diamine voleva quel farfallone. Non veleva chiedergli nulla, perché non voleva rifare la sua figuraccia sul bus. Gli passò d'avanti, guardandolo negli occhi, ma senza degnarli di  una parola.
Zayn rimase basito. Non si aspettava una reazione simile da una ragazza, soprattutto da una ragazza di terza, più piccola di lui. Pensava che questa, gli sarebbe venuto in contro con due occhi che formavano un cuoricino, ma le sue aspettative non furono quelle.
<< Hei, aspetta!... >> aggiunse Zayn alla fine. Anabel, non gli diede retta, continuava a camminare dritta per la sua strada senza girarsi. Sentì "iPod" uscire dalla bocca del ragazzo e lì si fermò.
<< Cosa? >>. Chiarì meglio Anabel.
<< Ho detto, che ho il tuo iPod. Ma se vuoi lo tengo io, AB! >>. Confermò Zayn.
<< Scusa, cosa? Come mi hai chiamato? >>. Chiese Anabel ancora più confusa.
<< Ci sono due lettere attaccate dietro il tuo lettore, pensavo fosse il tuo nome >>. Chiarì in ragazzo, avvicinandosi alla ragazza.
Si trovavano a pochi passi l'uno dall'altra ed Anabel, non potè che non inspirare ed asprirare profondamente. Sentiva la colonia profumata del ragazzo, un profumo intenso e allo stessa maniera gradevole.
La ragazza arrossì un poco in entrambe le gote, aveva pensato al suo nome in un certo senso.
<< Uhm, no... Mi chiamo Anabel, quella B è di Brianna, la mia migliore amica... >>. Scandì la ragazza.
Zayn si irrigidì in un secondo momento, "Brianna, la stessa Brianna che conosco io?... " pensò il moro, ma non ci diede molto peso.
<< Non mi interessa - aggiunse Zayn, rivelando il suo carattere - Tieni e fai attenzione a non perderlo di nuovo, meno male che l'ho preso io e non altri mascalzoni, Bambina >>. Il ragazzo diede le spalle ad Anabel, camminando verso l'entrata della scuola.
L'aveva lascita lì, col suo iPod in mano, con le sue frasi amare che le frullavano in testa.

Anabel trovò la migliore amica che la stava fissando già da un pezzo.
<< Conosci quel ragazzo Bels? >> chiese curiosa la bionda.


--------------------------------------------------






Eccoci quaaaaa zam zam zam! Con il secondo capitolo! loool
Devo ringraziareee tutti quelli che hai recensito la storia
e che l'hanno messa addirittura tra le segiute!
Ma quanto vi posso amare?
dskjhdbfaefhjbsde

Vi chiedo anche, per favore, di controllare le scritte in blu! E cliccarci sopra, troverete delle gifs che descrivono la situazione, penso che così sia molto più facile immedesimarsi nel personaggio. efjhkjhskrfbgjs
Grazieeeee ancoraaaaa!
Scrivetemi tutto quello che volevo
in una recensione anche di poche righe,
mi fa semprissimo(?) piacere!
Scrivetemi anche se dovrei continuarla oppure no..
:\
Alcune volte penso di cancellarla, peché nessuno
recensisce, voi cosa dite? :(
Un baciooooooooooooo, da un calabrone leopardato.
xxxxx
Ringraziamenti:
Tala grazie tesora. <3
_gagali_ 
verojonas97
menyy
LiamPayneIsMyPrince
nora_98
titta1810
Sweet Nothing


 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Insalata ***


Tamburellava le dita sul banco. Mancavano cinque, maledettissimi minuti alla fine della lezione. Sarebbe volata a casa, chiudendosi in camera a dormire. Amava dormire, stava più ore  da addormentata che da sveglia.
Dei colpetti sulla schiena attirarono la sua attenzione.
<< Devi andare a casa di Josh, io oggi non posso. >> Scandì Brianna alla migliore amica.
<< Cosa, perché no? Sei tu la sua ragazza... Mica io! >> Declinò l'offerta dell'amica e si rigirò dall'altra parte, ritornando nella posizione di prima.
La migliore amica aggrottò la fronte, sapeva che Anabel era una ragazza timida e che non voleva niente a che fare con nessuno, ma alcune volte risultava quasi lunatica, con i suoi sbalzi d'umore incredibili.
<< Ho da fare, devo curare mio cugino. Passa da lui, ti prego! Ha il mio portatile, lì ho la nostra ricerca! >> Supplicò la bionda; Anabel si girò, vide la ragazza supplicante e sorrise.
Aveva acconsentito.



Arrivata a casa Anabel gettò la cartella, non badando alle cose vi erano dentro.
Si precipitò in cucina e accese la televisione. Davano il notiziario a quell'ora e vide i coniugi Malik che erano da reporter ad Holmes Chapel. Erano i due giornalisti più famosi dell'Inghilterra e sapeva che loro figlio andava alla sua stessa scuola, ma non aveva avuto ancora il privilegio (o la sfortuna) di incontrarlo.

Mangiò un'insalata in fretta e furia. Si precipitò a casa di Josh, che stava a cinque isolati da casa sua. Scese dal bus e si ritrovò proprio di fronte a casa Maurix.
Notò una moto familiare, una Ducati.
"Il ragazzo...". Affianco a questa Ducati, vi era parcheggiata anche una motocicletta arancione fluo, che il solo colore poteva illuminare tutto il mondo.
Si avvicinò al portone dell'entrata. Sentì i rimbombi di "Turn me On" di Nicky Minaj e David Guetta pervadere tutto il vicinato.
"Musica a tutto volume alle tre del pomeriggio?" Cosa molto insolita.

Suonò il campanello. Una volta, due, tre... Nessuno osava aprirle.
"Magari sta facendo la cacca..."

Stava per suonare una quarta volta, ma la porta si aprì di scatto trovandosi di fronte, il ragazzo... Quel ragazzo.
Era appoggiato alla soglia della porta con poca eleganza, mentre faceva un tiro dalla sua sigaretta.
<< Chi si vede! Anastasia, vero? >>. La nominò aprendole un sorriso largo.
Anabel era confusa; Come potava un ragazzo del genere abitare con Josh? Sbattè più volte le palpebre, per poi ritornare nel mondo degli umani.
<< Dov'è Josh? >>. Domandò la ragazza.
Zayn storse lievemente il capo, cercando di capire come mai le aveva risposto con una domanda.
<< Sto bene anche io, grazie Anastasia... Ehmmmm.. >>. Rispose sarcasticamente; Girò lievamente il capo verso l'entrata della casa, per scrutare l'amico.
<< No, non c'è. Ma ci sono io qua... >>. Sorrise.
<< Non ho bisogno di te, pidocchio. >>. Rispose alzando gli occhi al cielo.
<< Beh, allora ciao! >>.
Fece un ultimo tiro dalla sigaretta, buttandole il fumo in faccia e lanciando il mozzicone alla sua destra.
Zayn si girò, per chiudere la porta, ma qualcosa glielo impediva, o meglio qualcuno.
La mano della ragazza si ritrovava appoggiata sulla porta, costrigendo Zayn a mollare la presa.
Anabel, si autoinvitò in casa e si tappò immediatamente le orecchie.
<< Abbassa questa musica!!! >> Urlò per la casa, costringendo il ragazzo ad avvicinarsi allo stereo ed abbassare completamente il volume.
<< Beh, con comodo. Fai come se fosse casa tua! >>. Disse il ragazzo sorridendole, per poi circondandole le spalle con un braccio.
<< Levati! >> Si dimenò la ragazza, trovandosi libera dalla morsa del ragazzo.
Contemplò la casa, era stranamente fin troppo ordinata per essere un appartamento gigante per due ragazzi, che includeva anche quel babbuino di ragazzo che le stava affianco in questo momento.
<< Sai dov'è il portatile di Bri? >> Domandò la ragazza, continuando a guardarsi intorno.
<< Bri? Cos'è il formaggio? >>
<< Devo ridere? Brianna, volevo dire... La ragazza di Josh >>. Chiarì la ragazza.
<< Ehm, sì è in cucina, lo stava usando prima Joshua >>.
Il ragazzo si recò in cucina, seguito a ruota da Anabel, che si stava facendo via via curiosa.
Lo guardava mentre camminava, aveva una bella postura, nonostante andasse in moto. Due spalle molto ampie e un collo... Con un tatuaggio.
Gli corse leggermente dietro, per osservare attentamente il tatuaggio e cosa raffigurasse.
Il ragazzo sentì i piccoli passi dietro di lui e si girò di scatto.

**
 
Anabel si ritrovò a cavalcioni sul ragazzo, che si era fermato precedentemente mentre gli correva dietro.
Zayn si ritrovò spalmato sul pavimento freddo della cucina, con sopra la ragazza che si era adagiata sul suo petto.
Le guance della ragazza si fecero maledettamente calde, persino le sue orecchie.
<< Sei diventata un peperone! >> Sorrise il ragazzo mentre le spostava una ciocca di capelli dal viso.
<< N-n-non sono affari tuoi di che colore io diventi! >> Smorzò la ragazza tentando di rialzarzi.
I polsi della ragazza vennero circondati dalle dita affusolate del ragazzo, che sogghignava.
<< Mi piace questa posizione! >> Scherzò il ragazzo.
Anabel lo strattonò e si alzò di scatto, con ancora il cuore che le stava battendo a mille.
Il ragazzo imitò Anabel, rialzandosi anche lui facendo qualche sbuffo di disapprovazione.
<< Comunque, sono Malik... >> Annunciò il ragazzo.
"Coosa?..."
La ragazza sbiancò in viso, aveva avuto finalmente "l'onore" di aver conosciuto il figlio dei coniugi Malik.
Non poteva essere il figlio di due genitori così educati e seri.
"Ditemi che è un incubo... Non può... Cioè non deve!"
<<
E se te lo stai chiedendo... Sì, sono il figlio dei giornalisti del "Goodmorning England!" >>.
Tutti i suoi dubbi e le sue teorie, vennero confermate.
<< I tuoi genitori, li ho visti oggi mentre erano ad Holmes Chapel... >>
<< Sì, se ne vanno via senza neanche salutarmi. Ormai sono abituato ai loro stupidi comportamenti >> Chiarì il ragazzo mentre cercava di spegnere il portatile.
"Perché dici questo? Sono sempre i tuoi genitori"
<< Ci hai litigato? >>. Domandò la ragazza, sistemandosi affianco al moro.
<< No... Cioè sì, solamente perché mi hanno beccato fare qualcosa di sbagliato >>
<< Cosa? >>
Il moro si irrigidì.
"Forse non dovevo chiederglielo..."
<<
Non voglio parlarne... >> Distolse lo sguardo dallo schermo e la guardò.
Ad Anabel le parve leggere un filo di compassione negli occhi del ragazzo, aveva lo sguardo cupo tutto ad un tratto.
"Infatti dovevo stare zitta, stupida Anabel!"
<< Uhm, no... cioè sì va bene. Posso prendere il portatile, ora che è spento? >>
La ragazza allungò il braccio, con il tentativo di prendere il computer e scappare via dal moro; Ma quest'ultimo sogghignò leggermente, mostrando il suo solito carattere da strafottente che sfoggiava sempre a scuola.
<< Facciamo così... >> Il moro si schiarì leggermente la voce << Sabato, dopodomani cioè, ho una gara di motocross... E mi chiedevo se.. >>
"Mi chiedevo se... cosa? Cosa voleva da me?"
<< La mia risposta è no, qualunque proprosta tu mi stia facendo! >> Lo precedette la ragazza.
<< Anche se ci rimetteresti la tua media? So Anastasia che tu... >>
<< Mi chiamo Anabel, Anabel Austen. Caro, Zayn Malik >>.
<< Sì, ecco Anabel... Ehm, tu vieni alla mia gara di motocross e poi ti darò il portatile! >>
La ragazza si strinse nelle spalle.
<< Posso rimandare Bri a prenderlo, è suo. >> Sfidò il ragazzo.
<< Ah sì? Anche se le ho cambiato la password? >>
"Non può essere vero...!
<< Tu non dici sul serio, cioè non lo faresti per Bri! >>
<< Per Brianna no, ma per te sì >>
Il ragazzo avanzò leggermente al viso della ragazza, sentiva la tensione crescere.
Deglutì, non sapendo cosa fare. Rimase immobile, inerme dallo sguardo dominante del ragazzo.
"Cosa devo fare? Cosa vuole fare?"
<< Oh, fottiti Malik! >>
Girò i tacchi, lasciandolo basito. << Ma che diamine ti prende? >> Ringhiò il moro.
<< Devo andare, è stato un piacere Malik. Ehm... Scordatelo, non andrò alla tua cazzutissima gara di motocross; sappiamo entrambi che perderai >>.
Anabel avanzò, trovandosi ormai sulla soglia della porta.
<< So che tanto verrai... >> Bisbigliò il ragazzo.
<< Ehm, credo proprio di no! E questa me la paghi Malik, sono una tipica stronzetta vendicativa >> Scandì la ragazza, mentre appogiava la mano sulla maniglia della porta.
<< Che paura! Ooou, mi sto cagando sotto... >> Prese in giro la ragazza e si sistemò dietro di lei, per accompagnarla all'uscita.
<< E' tutto quello che sai dire, Malik? Patetico. >> Sbattè la porta alle sue spalle, senza badare al tonfo che aveva creato.
Adesso sì che era nei casini.
Non porteva rovinare la sua media in biologia, no.
Cosa doveva fare? "Sono nella merda."
Non voleva di certo andare a quella gara, negativo. Tutto quello che desiderava era solo il portatile e di non rivedere quel bel faccino da straffottente del suo miglior nemico.
Il suo cellulare squillò. "Nuovo messaggio da: Sconosciuto... Chi mai potrebbe inviarmi un messaggio con lo sconosciuto?"
Lesse il messaggio.
Parve di essere entrata in una doccia di coltelli, non credeva ai suoi occhi. Eppure quella scritta nera, in contrasto con lo sfondo bianco, era lì.
"Grazie per lo splendido pomeriggio, Anastasia.
P.S. Avevi un pezzo di insalata fra i denti.
Zayn x :)"



**
<< Josh, pronto? >>. Per quanto poteva essere grande, spesso il suo migliore amico non sapeva neanche usare un cellulare.
<< Sì, Zayn. Scusami, avevo il muto, non so perché... Dicevi? >>
<< E' passata l'amica della tua baby, Anastasia >> Spiegò Zayn.
<< Vuoi dire Anabel. Ma cosa è successo con lei? L'ho appena vista uscire da casa, urlando! >>
Sogghignò. Sapeva benissimo cosa era successo con la povara ragazza.
<< Ehm, no niente. E' un po' lunatica... >> Chiarì il moro.
<< Ooook, ti credo va. Aprimi, sono all'ingresso. >>
Scese dallo sgabello e aprì il migliore amico, il quale teneva sulle due mani, due scatole enormi di birra.
Stasera si sarebbero divertiti.

**
<< Sì? Chi è? >>. La voce metallica di Brianna rimbombò nel citofono laccato di casa sua.
<< Brianna, sono io Anabel e sono molto incazzata con te. >>
Sentii i passi pesanti della sua migliore amica, e solo a sentirli, poteva dire che era realmente arrabbiata con lei.
Entrò in camera sua, senza degnarla di uno sgurado.
Si buttò, come suo solito, sul letto. Spofondo nel letto soffice di Brianna e coprendosi il viso con il suo cuscino.
Emise un urlo isterico, contro il cuscino.
Continuò così per più di dieci minuti, e se non avrebbe smesso, la povera Brianna poteva finalmente assistere al suo primo esorcismo.
<< Che ti prende? >> La bionda si avvicinò ad Anabel, curiosa e terrorizzata allo stesso tempo.
Lievemente il cuscino abbandonò il viso di Anabel.
Alcuni suoi capelli le si erano attaccatti alla fronte, aveva un aspetto orrendo.
<< Sembri esaurita... >> Azzardò Brianna.
<< Sì, ovviamente! >> Si alzò di scatto, sistemandosi i capelli e rise istericamente.
<< Anabel, vado a prenderti un bicchiere d'acqua, non stai bene... Hai gli occhi rossi e la tua vena sul collo si sta ispessendo... >>.
Lasciò la sua migliore amica, in camera sua al sicuro.
Percorse casa sua più veloce possibile, preoccupata per Anabel. Spalancò la porta della sua camera e la trovò spalmata sul pavimento, mentre fissava il vuoto.
<< Sai, non avevo mai provato questa sensazione... Di disgusto, ammirazione e oroglio. >> Spiegò la ragazza distesa.
<< Che poi lui, non è nessuno... Cioè, i suoi genitori sono qualcuno, ma lui no! E' un pidocchio, è un parassita! >>.
Brianna sospirò, le sue teorie si erano avverate.
 Aveva incontrato Zayn per la prima volta, e se lo aspettava d'altronde una reazione del genere.
<< E' un bravo ragazzo Anabel, sembra che faccia il duro, ma è dolce! >> Cercò di calmare le acque e porse il bicchiere alla migliore amica.
<< Non credo che sia così dolce, Bri. Ha cambiato la tua password del computer! Mi ha ricattato, ha detto che se andrò sabato alla sua gara di motocross, ci ridarà il computer. Quanto può essere stupido? >>
<< LUI.COSA.HA.FATTO? >> Brianna si irrigidì, la tensione saliva. Versò accidentalmente il bicchiere sul pavimento.
<< Vedi? Non è così poi tanto dolce! >>
<< Tu ci devi andare! Noi ci dobbiamo andare, anche perché glielo avevo già promesso. D'accordo? >>
<< Te lo scordi Bri! >> Si alzò dal pavimento e si sistemò leggermente.
<< Lo vuoi prendere un due in biologia? >> Chiarì per bene la bionda.
<< No... Ma... >>
<< Niente ma! Tu ci devi andare, ci andrai con me! >> La interruppe.
Adesso era con le spalle contro il muro. Non poteva declinare l'invito, se così si porteva chiamare.
Ci rimetteva lei, la sua media e soprattutto la sua borsa di studio. Non poteva, non doveva.
Sorrise rassegnata. Era ormai incatenata, non poteva farci nulla.
Fece spallucce, aveva accettato.
La biondà, scattò in piedi, circondando le spalle della migliore amica in un caloroso abbraccio che solo lei poteva renderlo così speciale. Amava la sua migliore amica, perché nonostante tutto, lei aveva ragione.
Nonostante tutto, lei era sempre vicino a lei, in qualunque momento.
<< Grazie Anabel! >> Ricoprì il viso della migliore amica di baci, era euforica.
<< Ok, ok, ok! Basta, non respiro! >> Sorrise ormai rassegnata. << Hai del filo interdentale per caso? >> Aggiunse poi alla fine.


-----------------------
Signore, scusatemi per aver aggiornato solo ora. *occhi da cucciolo*
Ero stra impegnata con la scuola, verifiche, interrogazioni e tutto. Spero che riuscirete a perdonarmi, vi prego. *si inginocchia*
Vi prometto che in questi giorni di vacanza, aggiornerò più spesso e frequentemente, anche perché non ho una cippa da fare. lol

Passiaaaaamo, subitissimo alla FF in generale.
Allora? Cosa ne pensate? Sì lo so fa checchifo, ma l'ho scitto col motore.
Uuuuh, avete letto? Cioè... Zayn ed Anabel? Oddoi cbedjvfhrbgvbfrgj, che dolci che sono.
AAHAHAHHA sì, proprio Karol dolci come la candeggina.
Beh, dai almeno la nostra Anabel andrà alla gara no? O forse no? LOL

Alcune volte però vorrei cancellarla questa FF, mi fa un schifo. AHAHAHAHAH.



Ringrazio tanttissimo queste persone, che hanno recensito la storia.
A MASSIVE THANK YOU (?) (ciusto per imitare qualche d'uno)
Tala, che ci sei sempre. Crasie Tesora.
Margherita-Sweet Nothing.
_gagali_ ( Tra l'altro il tuo avatar, è troppo asdsfgj **)
DanieleCreigos_wife ( Anche il tuo avar cazzuuu! efprvrv C: )
verojonas97
Marmy, ovvero MSHTP
Meny93


Vi lascio il mio Twitter va, ricambio. :)
@xzaynsquiff

Vi amo, vostra Karol.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1745408