Buoni e cattivi
Quando i genitori non ci
sono...- prima parte
Guardava
le loro
teste vicine quasi sfiorarsi. Il riflesso capriccioso
dell’acqua
sui visi sembra voler mettere in evidenza la loro allegria,
accompagnata da sonori scoppi di risate improvvise.
Chichi osservava padre e figlio che, sul bagnasciuga della spiaggia,
stavano allegramente scavando una buca… o un cratere si
corresse, dando un’occhiata sgomenta alla faccia allibita dei
bagnati di passaggio di fronte alle dimensioni spropositate della
fossa. Almeno era riuscita ad ottenere che non svolazzassero di gran
carriera per tutta la spiaggia terrorizzando il resto
dell’isola!
Era pur sempre una grande conquista nella sua famiglia!
Lei stava comodamente sdraiata su un asciugamano, sotto la capanna
improvvisata con un vecchio lenzuolo di Goten e un paio di tronchi di
palma: come già aveva imparato da tempo, quando il suo
ultimogenito, Goten per l’appunto, si metteva in testa una
cosa
non c’erano divinità né terrestri
né aliene
che tenessero. Così, appena l’ultimo giorno di
scuola era
ritornato a casa tutto trafelato, annunciando all’intera casa
il
suo bisogno impellente di andare al mare, perché
“tutta la
gente normale va in vacanza al mare!!”, la pace se
n’era
volata proprio come una colomba via da casa Son, finché i
due
genitori esausti avevano deciso che un paio di giornate al mare
sarebbero state poco in cambio della propria salute mentale.
E se lo spostamento giornaliero (con la quantità abnorme di
cose
da portare, a partire dal cibo) nella località marina, era
reso
più che agevole dal teletrasporto di Goku, far passare
inosservata l’apparizione improvvisa di quattro individui su
una
spiaggia piena di gente, con un bagaglio che avrebbe fatto invidia ad
un imperatore con tanto di seguito, non era certo cosa da poco!
<< E allora? Penseranno di avere le allucinazioni!
>> diceva
allegramente Goku per calmare l’ansia della moglie, che quasi
non
ci dormiva la notte.
<< Io dovevo
avere le allucinazioni, quando ho detto che ti avrei sposato!
>> era la risposta tagliente di Chichi.
Da sotto il suo ampio cappello di paglia ora scrutava il profilo di suo
marito: teso con tutto il busto oltre quella
“buca”, sul
volto un sorriso da ragazzino e… cielo… la sua
spropositata quantità di muscoli, marmo scolpito, che
sembravano
urlare a tutta la spiaggia “niente e nessuno può
scalfirci!”… . Non le era sfuggito
più di uno
sguardo lascivo lanciato da donne rapite da tanto ben di Kami!
Ogni tanto la testolina bruna di Goten si sollevava nella sua direzione
e tutto contento gridava: << Mamma! Papà ti
sta scavando
la fossa! >>, prima di essere puntualmente zittito da un
esasperato Goku che, dandogli un leggero buffetto con la paletta, lo
rimbrottava: << Goten! Ti ho già detto che non si
dice
così! Mi farai arrestare! >>.
Chichi sorrise: in genere era Trunks ad accompagnare Goten nel continuo
trivellamento della sabbia alla ricerca di un improbabile tesoro,
lasciato da altrettanti dubbi pirati; lo portavano volentieri visto che
Bulma, neomamma per la seconda volta, già completamente
assorbita dalla piccola Bra, aveva bisogno di un attimo di tregua.
Ma grazie ad una persona
in particolare, il piccolo Son era rimasto senza compagno di giochi.
E già.
Perché si da il caso che il giorno prima, Chichi si fosse
fatta
convincere dal suo primogenito, Gohan, ad unirsi a lui in una
spedizione in fondo al mare, alla ricerca di non si sa bene quale
specie rara di corallo marino e il suo caro maritino per fugare i suoi
dubbi aveva giurato e spergiurato che si sarebbe occupato lui dei
bambini, che non aveva niente da preoccuparsi:
<< Al massimo potrai essere attaccata tu da uno
squalo,
mentre sei in acqua, ma oltre a questo non c'è nulla da preoccuparsi! >> era stata capace di dirle quell’essere
impossibile che
si spacciava per suo marito!
Risultato?
Quando era tornata (e no, per fortuna nessun squalo aveva provato a
farla diventare il suo spuntino mattutino) si era ritrovata davanti una
rubiconda aragosta che assomigliava vagamente al piccolo Trunks: da
quello che era riuscita a capire, mentre cercava di cacciare in gola a
Goku la mascherina da sub, quell’ infingardo, inaffidabile
del
suo consorte si era messo a schiacciare un
“pisolino” non
appena lei se n’era andata, lasciando i piccoli a giocare
tranquillamente in riva... se il sole di mezzogiorno aveva avuto pochi
effetti sulla carnagione più scura di Goten, era stato di
certo
più impietoso sul povero Trunks che aveva ereditato la
stessa
pelle chiara e delicata della madre.
Inutile dire come l’aveva presa Vegeta, quella sera, nel
ritrovarsi un piccolo sole umano al posto del figlio… Goku
non
si ritrovava con uno squarcio in petto solo esclusivamente grazie alla
piccola Bra che, infastidita da tutta quella baraonda, aveva fatto
giustamente sentire la sua, mettendosi a urlare come
un’ossessa
dalle braccia materne.
A destare Chichi dai suoi pensieri poco pacifici verso il marito ci
pensò una scena troppo comica per i suoi occhi:
soffocò
una risata nel vedere la faccia interrogativa del marito di fronte al
gran sbattimento di ciglia che una signora ( bikini dalle dimensioni
irrisorie, trucco completo, neanche fossero stati a un gran
galà
e pareo di un imbarazzante color rosa) gli propinava, mentre con voce
civettuola gli chiedeva se un bel giovane come lui fosse
così
gentile da darle una mano nel sistemare l’ombrellone.
Gelosa?
Ma per favore! Quella donna aveva tutta la sua compassione: voleva
cercare di attirare l’attenzione di suo marito? Era la
benvenuta!
Pensò distogliendo lo sguardo e ridacchiando più
forte: a
parte che in ben sedici anni di matrimonio lei stessa non era mai
riuscita ad ottenere che Goku l’ascoltasse per più
di
dieci minuti di fila, quindi se la signora voleva cimentarsi
nell’ardua impresa di catturare l’interesse del
Saiyan… non poteva far altro che augurarle buona
fortuna…
e poi… insomma, era per caso cieca la tipa? Si vedeva
lontano un
miglio che Goku non era il tipo da sordide relazioni illecite! Con la
sua faccia da ragazzino, onesto, generoso, sempre pronto (maledizione!)
al sacrificio … era ad un passo dalla santificazione,
praticamente!
Tra l’altro non aveva nemmeno notato il suo costume nuovo! Si
issò sui gomiti lanciando un’occhiata soddisfatta
ai fiori
colorati del suo bikini; non per vantarsi, ma quel favoloso pezzo di
stoffa, metteva in risalto le sue forme, il suo…
<< Sciò! Vai via maledetta bestiaccia!
Sciò ho detto! >>, ah si,
sicuro…quel meraviglioso
bikini con i suoi colori sgargianti aveva attirato quasi
metà
della fauna volante dell’isola in sole poche ore! Chichi
agitò il cappello in direzione di un coleottero dai colori
brillanti con aria torva << Stupidi insetti che non sanno
riconoscere un fiore vero da uno disegnato… oh no, di nuovo!
>>
<< Mamma!! >>
<< Chichi!! >>, tre voci si mescolarono tra
loro. Tutti e
tre i suoi Saiyan, nel sentire che c’era qualche minaccia
sulla
loro mamma e moglie, rispettivamente, si erano precipitati a vedere
cosa stesse succedendo… il problema è che era
già
il quarto falso allarme di salvataggio!
<< Ancora un insetto? >> domandò
Goku dando
un’occhiata al colpevole in lontananza << ma
stai tentando
di ammaestrarli o
cosa? >> le chiese con aria interessata, incrociando le
braccia.
Chichi si morse la lingua per non rispondergli per le rime, data la
presenza della prole e si rivolese a un preoccupato Goten che con il
visino in ansia le disse: << Mamma se vuoi rimango io a
proteggerti dagli insetti! >>
<< Ruffiano! >> sibilò Goku,
guadagnandosi un’altra occhiataccia dalla moglie.
<< Mamma >> intervenne Gohan più
pratico, <<
magari se metti una lozione repellente per gli insetti, ti lasciano in
pace >>
<< Ma levati il costume e basta, no? Così
eliminiamo il
problema alla radice!>> se ne uscì Goku, che
non voleva
assolutamente saperne di rimanere serio.
<< Certo >> convenne Chichi con un sorriso
perfido che si
faceva spazio sulla bocca, inginocchiandosi contemporaneamente ad
aggiustare il costume blu di Goten, << Certo…
se non da
fastidio a te che tua moglie vada in giro per la spiaggia nu
>>
<< Okay! Basta così!
>> la interruppe il
Saiyan lanciando occhiate severe in torno, come se qualcuno stesse
effettivamente aspettando che la SUA Chichi facesse uno spogliarello in
mezzo la spiaggia << Giochiamo a nascondino tutti
insieme!>> ordinò, poi, più che
proporre.
<< Si! >> si entusiasmò il
Saiyan più giovane saltellando << mamma,
giochi con noi? >>
<< Assolutamente no! >> rispose Chichi
assumendo
un’espressione bellicosa << Punto primo: io non
ho i vostri
cavolo di poteri da super eroi, capaci di individuare una mosca a
chilometri di distanza; punto secondo: voi volate! Avrei perso in
partenza! >>
<< Oh, andiamo Chichi, non fare la frignona!
>>
s’intromise Goku sorridendo << non mi dirai che
hai paura
di perdere?>>
<< Si mamma, non fare la frignona! >>
ripeté Goten tirandola per una mano.
<< Okay, okay >> si mise Gohan tra i due
genitori che
avevano tutta l’intenzione di iniziare uno dei loro soliti
battibecchi << e se ti mettessi in coppia con uno di noi?
Così non saresti più l’unica
“normale”
dei partecipanti>>.
<< Mi sembra proprio un’ottima idea
>> trillò
Goku posando una mano sulla spalla di Chichi; alla donna non
sfuggì la sua fugace, ma fin troppo chiara, occhiata
libidinosa:
<< Oh, si Gohan hai ragione… >>
tubò
diabolica << Goten, amore della mamma, vuoi fare coppia
con
me?>>
<< Ma, ma…>> balbettò
Goku preso in contropiede << sono io il più grande! E…
forte…e
Goten è troppo piccolo! Non ce la farebbe a trasportati in
volo!>>
<< Come sei gentile a preoccuparti per noi
>> lo
schermì la donna sempre più perfida
<< Tranquillo
in qualche modo ce la faremo! Inizia a contare, su!>>
mentre
prendendo per mano Goten iniziava ad incamminarsi verso la parte
più verdeggiante dell’isola.
Le onde del mare la cullavano dolcemente; era stata la sfida
più
breve della storia: Goku ci aveva messo un tale gusto nello scovarli
che non faceva fatica ad immaginarselo ancora tutto sghignazzante sulla
riva a prendere in giro il povero Goten! Che uomo impossibile! Alla
fine esasperata, aveva preso il lettino gonfiabile e, mandato alle
ortiche il gentil consorte, se n’era andata in mare, dicendo
che
preferiva gli squali ai suoi sproloqui.
Ormai era fuori da più di mezz’ora, complice il
caldo
tepore del sole e il dolce dondolio delle onde… non sentiva
nemmeno
più i rumori provenienti dalla riva…
ehi… un
attimo… e la riva? Dove… DOV’ERA la
riva?? Si mise
a sedere di scatto guardandosi intorno leggermente in apprensione.
Il nulla! Niente! Era circondata da una distesa infinita di acqua!!
Maledette, infide onde! E ora?
Okay, calma Chichi; dopo tutto era o non era imparentata con dei super
Saiyan? Bastava che uno dei suoi uomini sentisse la sua aura e il gioco
era fatto!
Si…certo…ma lei ce l’aveva
un’aurea o aura o
come diavolo si chiamava? A parte che non le era mai stato ben chiaro
cosa fosse… oh insomma! Lei non risplendeva di luce come
marito e figli quando si arrabbiava! Al massimo diventava cianotica se
dimenticava di respirare tra una rimbrottata e l’altra!
Okay, niente panico! Chiuse gli occhi e cercò di
rilassare i muscoli, come se questo potesse servire a farle comparire
la misteriosa aura.
<< Ehm… non che io sia un esperto, ma se
volevi darti alla
circumnavigazione del globo, non potevi servirti di mezzi un
po’
più solidi? Che so: un paio di tronchi legati da
una corda
già erano molto meglio!>> la
sbeffeggiò una voce
dall’alto.
Chichi evitando per un pelo di cadere in acqua per lo spavento,
puntò il naso in su, verso l’origine della voce,
per
scoprire Goku che levitava a pochi metri sopra di lei, sdraiato, con la
testa poggiata su una mano e con l’aria di chi se la stesse
spassando un mondo!
<< Ma perché tra tutti, proprio tu dovevi
venire a
prendermi??>> borbottò Chichi girando la testa
dall’altra parte e incrociando le braccia.
<< Scherzi? A momenti dovevo sotterrare Goten per non
farti
venire a salvare appena non ti abbiamo più visto
all’orizzonte, figurati se…>>
<< Cosa?? >> sbottò Chichi
fulminandolo <<
Vuoi dire che ti eri accorto da un pezzo che mi stavo allontanando e
non hai mosso un dito per evitarlo?>>
<< Certo! >> trillò il Saiyan
mettendosi seduto a
gambe incrociate, restando a distanza di sicurezza << Ho
controllato istante per istante la tua aura! Poi quando ti eri
allontanata abbastanza…>> lasciò la
frase in
sospeso, scoccandole un’occhiata furba;
<< Okay… potrebbe sembrarti fuori luogo la
domanda…
ma perché??>> si mise in piedi in precario
equilibrio sul
materassino e incalzò << Perché
l’hai fatto,
razza di psicopatico che non sei altro??>>.
<< Oh, andiamo! Non sei contenta che “un bel
giovane come
me”>> citò con la voce in falsetto,
mentre Chichi
alzava gli occhi al cielo << “ti dia una
mano”?>> si pavoneggiò buttando il
petto in fuori
<< Guarda che prestanza fisica, sono proprio un super
Saiyan con
i fioc…>> ma fu investito in pieno da un getto
d’acqua:
<< Io direi un super scemo con i fiocchi >>
lo raggiunse la voce ilare di Chichi
<< Bene, mia cara… vuoi la guerra
allora…>>
<< Cosa?... NON CI PROVARE, FERMO!>> ma fu
come essere
investiti in pieno da un missile: Goku si era letteralmente fiondato su
di lei; il materassino si inabissò e si capovolse in un
turbinio
d’acqua. Chichi annaspò, non aveva fatto in tempo
a
prendere la giusta riserva d’aria. Le sue mani si dibatterono
alla ricerca di un qualsiasi appiglio finché non
incontrarono
qualcosa di duro come il marmo, ma stranamente tiepido; si
sentì
cingere per i fianchi per poi venire imprigionata da un abbraccio
impaziente e ancora prima di aprire gli occhi,
capì.
Percepì le sue labbra morbide sopra le proprie e
l’aria
arrivò di nuovo ai suoi polmoni: Goku con bacio delicato le
stava somministrando l’ossigeno necessario. Sentì
la bocca
del suo uomo piegarsi in un sorriso… no… non
l’avrebbe avuta vinta così facilmente quella
serpe:
risalì lentamente con le mani lungo l’ampia
schiena, fino
ad arrivare al collo possente… poteva già sentire
una
familiare pressione contro la sua coscia…era completamente
nelle
sue mani. Fu veloce ed efficace: artigliò i capelli del
povero
Goku quanto bastava per sgusciare fuori dalle sue braccia e con una
frenesia quasi esagerata cercò di riguadagnare la superficie.
Maledizione, doveva muoversi! Dove poteva nascondersi? Si
guardò
febbrilmente intorno, alla ricerca disperata di un qualsiasi espediente.
<< Posso esserti d’aiuto? >> si
offrì una voce irriverente alle sue spalle.
Uffa! Al diavolo!
<< Oh, insomma! Non c’è gusto a
sfidarti! >>
sbuffò lei imbronciata, mentre il Saiyan, ridacchiando,
presala
per una mano se la schiacciava contro il petto.
<< No eh? Ci manca solo tu che mi sfidi e poi
sono apposto!
>> si scandalizzò platealmente Goku
<<
Cos’è? Per caso vuoi iscriverti al club di Vegeta:
“Muori Kakaroth muori?” >>,
<< Certo! >> rispose la donna con un
risolino <<
Anzi, una volta uscita da qui gli andrò subito a
spiattellare
tutti i tuoi punti deboli!>>
<< Mmh...interessante; ma io ho un solo punto debole
>> la
contraddisse il Saiyan fissandola intensamente << La mia
bella
mogliettina!>> la strinse di più per
sottolineare le
parole << Anche che se oggi mi ha fatto un po’
penare,
perché si è messa addosso un francobollo al posto
del
costume e io avevo tanta voglia di disintegrare tutti gli uomini
allupati che la guardavano… ma poi lei mi avrebbe picchiato
con
una mazza ferrata arruggi…>>
<< Stop! >> sbottò Chichi
interrompendo quel
monologo pazzesco << hai bevuto per caso? Cosa stai
farfugliando?
>>
<< Oh, ma niente di particolare… solo che
>> le
passò una mano dietro al collo tirando delicatamente il nodo
del
bikini << Tu sei mia!>>
<< Cosa?? >>
<< Certo! Mia! >> sillabò il
ragazzo usando il dito
come penna per scriverglielo sul petto << Tutto mio!
>>
ripeté fermando per un attimo il suo bel da fare con il nodo
e
indicandola tutta.
<< Questa è la sparata più da
troglodita che
potessi mai fare! Non sono un oggetto!! >>
s’inalberò la ragazza cercando di spingerlo via.
<< E chi ha detto questo? >> le fece di
rimando Goku
riavvicinandosi e bloccandole le mani << Hai interpretato
male:
tu sei la mia donna… solo io posso godere di tanta...
>>
sorrise beato, mentre Chichi cercava di colpirlo visto che praticamente
stava parlando al suo seno! Che spudorato!
<< Guarda che non ho nessuna intenzione di camminare per
la
spiaggia con una coperta addosso, solo perché il sole ha
risvegliato il tarlo della gelosia a sua maestà!
>>
<< Okay, vuol dire che in cambio del mio consenso per
andare in
giro conciata così tu mi darai… >>
terminò
eloquentemente la frase riuscendo finalmente a slacciare il nodo del
bikini.
<< “Conciata così”?
“In cambio”??
>> ripeté allucinata Chichi, non sapendo bene
se picchiare
il suo strambo consorte o fermare la rovinosa caduta del costume
<< Ma,
ma che ti prende? Ti sei beccato il virus del “marito
imbecille” oggi?>>.
Goku sorrise all’espressione battagliera della moglie, le sue
mani strette sul petto nel tentativo di non rendere visibile il
panorama idilliaco… già sentiva i battiti del
proprio
cuore accelerarsi. La strinse per la vita facendosi a pochi centimetri
dal suo viso:
<< No… è che voglio averti tutta
per me…
ora… dopo sopporterò con coraggio che tutti i
maniaci della spiaggia ti
sbavino
dietro, ma nessuno di loro potrà mai provare quello che
sto
provando io ora, Chichi >> le parole morirono sulle
labbra della
sua compagna, mentre faceva scivolare delicatamente la mano sotto
l’acqua, andando a sfiorarla tra le gambe.
La donna sussultò impercettibilmente quando le carezze
divennero
più audaci; sorrise al pensiero che quell’essere
diabolico
aveva architettato tutta quella tiritera per arrivare… alle
sue
grazie: si lasciò andare con le mani sui pettorali
d’acciaio del Saiyan, allungandosi il più
possibile per
lambire con la lingua il collo erculeo. Il suo bikini fu prontamente
slacciato definitivamente e così i suoi seni lattei, in
contrasto con il resto del corpo ambrato, furono sotto il tocco bramoso
di Goku. Le rovesciò il capo indietro, aumentando
contemporaneamente la pressione sul busto, divorò ogni
centimetro della sua pelle con baci, soffermandosi sul morbido seno con la
lingua. Il gusto salmastro dell’acqua si mescolava con il
sapore
dolce della sua donna.
Si, era solo sua, pensò Chichi stringendosi di
più a lui
e avvinghiandosi con le gambe alla sua schiena, ma…sorrise
sentendo le sue mani scivolare, impazienti, verso l’ultimo
pezzo
del bikini… ma non gli avrebbe dato la soddisfazione di
sentire
quelle parole uscire dalla sua bocca… e poi…
perse il filo dei pensieri, abbandonandosi completamente al piacere che
la stava avvolgendo.
Sentì l’ennesimo sbuffo provenire da dietro la sua sedia,
roteò gli occhi al cielo: ma tu guarda che peste! Di fatti:
<< Gohan! PERCHÈ non posso andare a vedere
cosa stanno facendo mamma e papà? È da una vita che sono
via! Sono insieme! Sento le loro aure vicine! UFFA! >>
Gohan sospirò gettando la rivista che stava leggendo da
parte,
si girò indietro e, attivando la modalità
“fratello
maggiore comprensivo e paziente ”, ribadì per
l’ennesima volta:
<< Perché no! Staranno nuotando a largo!
Lasciali stare un
po’ da soli! >> e poi sporgendosi di
più dalla sedia
<< Non vorrai mica beccarli mentre si abbracciano magari,
vero? >> sottolineò strabuzzando gli occhi.
<< Bleah! Che schifo! >>
inorridì il piccolo Saiyan
<< Vado a giocare ai pirati sotto la nostra capanna
allora!
>> balzò in piedi scrollandosi tutta la sabbia
di dosso e
piantò lì il fratello, nella sua
“postazione
strategica”come la chiamava: un grande albero di palma dove
poteva fermarsi a leggere le riviste scientifiche che gli piacevano
tanto! Bah!
Che scatole!
Si stizzì il piccolo dando un calcio a una bottiglia di
plastica
vuota… sempre con la testa inghiottita da qualche
schifosiss… si bloccò guardingo come se si
aspettasse di
sentire la voce di sua madre: lei odiava… il
turpilo-qualcosa.
Comunque! Peggio per lui! Oggi sarebbe andato a caccia di pirati! Da
solo! E quando avrebbe trovato un tesoro… annuì
convinto
stringendo i pugni, si! Sarebbe morto
d’invidia lui e tutti i suoi barbosi giornali… ma
i suoi pensieri bellicosi furono
interrotti
da una strana figura, che camminava strascinando una gamba. Aveva la
barba incolta, ispida e grigia, un’espressione veramente
arcigna… che gli ricordava molto Vegeta quando lui e Trunks
gli
avevano smontato la Gravity Room … e per ultimo un tatuaggio
con
uno strano teschio ghignante.
Ci mise un attimo.
E poi capì.
Era lui,
finalmente aveva trovato il suo pirata!
Fine prima parte
Salve a tutti! ^_^ Com'è andato il rientro al proprio
dovere? Io mi sto ancora riprendendo! ^_-
Questa volta ho seguito i vostri consigli e ho diviso la storia in due
parti! Così non sbufferete più
spazientiti davanti
alle mie one-shot chilometriche! ^_^ Sono una ragazza diligente vero?
^_^
L'angolo
delle confessioni di Fisio:
Mi ritaglio un piccolo spazio per fare il mea culpa: nell'ultima
one-shot c'è stato un po' di brusio per alcuni errori sparsi
qua
e là... be' questa volta (ahimé) è
proprio colpa
mia!
Sigh! In realtà quando pubblicai, la storia era ancora sotto
betaggio... il mio caro beta Ale (non lo faccio arrabbiare oggi!) mi
aveva detto che aveva praticamente finito, ci mancavano
solo
le ultime rifiniture... be' io, con praticamente corna e coda che mi
spuntavano rispettivamente sopra e sotto, ho pensato "Vabbe',
cosa sarà mai? Pubblichiamo, tanto Ale non se ne
accorgerà mai, è a Francoforte!!" con tanto di
risata
satanica in sottofondo.
E stato allora che ho capito appieno il significato di "villaggio
globale": a meno di mezz'ora del fattaccio, il mio cellulare
ha
squillato rabbioso e a momenti dall'auricolare mi è sbucato
il
braccio di Ale pronto a strozzarmi! Si... insomma, Ale mi
aveva
beccato... e, disgrazia su disgrazia, mi erano state fatte
notare nei commenti
alcune sbavature! Per la serie "sfigati si nasce!" Comunque, il punto
di questa tiritera è che gli errori di "Papà
è un
bugiardo" sono tutti farina del mio sacco! Il povero Ale non c'entra
'sta volta! Ecco! Finito!^_^ Ci tenevo a ribadirlo perchè il
mio
povero Betabetuccio ci faceva un brutta figura! ^__^
Ora, chiedo umilmente perdono se non ringazierò ad personam,
ma
mi sono già dilungata troppo! ç_ç
Prometto che nel
prossimo capitolo farò le cose come si devono. Quindi
velocemente:
ringrazio tutti quelli che hanno letto la mia ultima one-shot
"Papà è un bugiardo", con un sorriso in
più per:
Annetta-chan, Bevery Rose, Dinatabo, Elechan86, Livia1909, Maxia,
Merediana, Me91, Nicichan, S, Sisya, Sybelle, Taisa, Wicca87 e
naturalmente Ale che, nonostante tutto, non mi ha dichiarato forfait!
^_^
Grazie veramente tanto!
A Presto! ^_^
Nel prossimo capitolo: ... i figli si cacciano nei guai!
" [..] << Cosa?
>> allibbì Chichi guardando ora Goku ora
Gohan, incredula, << Ti ha detto che andava a
fare un pisolino?? Tuo fratello?? >> si passò,
esasperata, una mano sul viso, mentre Goku scoppiando a
ridere prese a farle aria con una mano:
<< Allegra Chichi! Ci è andata anche bene,
allora! >> rise, assestando una pacca megagalattica sulla
spalla del povero Gohan che ci capiva sempre meno.
<< Prego? >> farfugliò Chichi
confusa, smettendo di fissare per un attimo il suo primogenito come se fosse un
alieno,
<< Certo! Lui è il migliore della sua
classe...pensa un po' gli altri allora! >> rise ancora di
gusto rovesciando la testa indietro [..] "
EDIT: ieri sera durante una bella chiacchierata col mio betbetuccio, mi è stato fatto notare di come i miei poveri lettori minorenni non potessero accedere alla storia. Ora, siccome la parte un po' più "scottante" doveva venire con il secondo capitolo e siccome non era un pezzo IMPORTANTISSIMO ai fini della storia (oh andiamo: la trama va bene anche senza il "tocca-che-ti-tocco" ^_^) ho deciso di togliere quel pezzo in modo da abbassare il raiting... mi sembra giusto nei confronti delle lettrici che mi hanno sostenuto dalla prima storia! ^_^ Ecco, spiegato tutto! A presto, ringraziando Annetta Chan che ha portato alla luce questo piccolo inconveniente! ^_-
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