Buoni e cattivi

di fisio
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando i genitori non ci sono... ***
Capitolo 2: *** ...i figli si cacciano nei guai! ***



Capitolo 1
*** Quando i genitori non ci sono... ***



Buoni e cattivi



Quando i genitori non ci sono...-  prima parte

Guardava le loro teste vicine quasi sfiorarsi. Il riflesso capriccioso dell’acqua sui visi sembra voler mettere in evidenza la loro allegria, accompagnata da sonori scoppi di risate improvvise.
Chichi osservava padre e figlio che, sul bagnasciuga della spiaggia, stavano allegramente scavando una buca… o un cratere si corresse, dando un’occhiata sgomenta alla faccia allibita dei bagnati di passaggio di fronte alle dimensioni spropositate della fossa. Almeno era riuscita ad ottenere che non svolazzassero di gran carriera per tutta la spiaggia terrorizzando il resto dell’isola! Era pur sempre una grande conquista nella sua famiglia!
Lei stava comodamente sdraiata su un asciugamano, sotto la capanna improvvisata con un vecchio lenzuolo di Goten e un paio di tronchi di palma: come già aveva imparato da tempo, quando il suo ultimogenito, Goten per l’appunto, si metteva in testa una cosa non c’erano divinità né terrestri né aliene che tenessero. Così, appena l’ultimo giorno di scuola era ritornato a casa tutto trafelato, annunciando all’intera casa il suo bisogno impellente di andare al mare, perché “tutta la gente normale va in vacanza al mare!!”, la pace se n’era volata proprio come una colomba via da casa Son, finché i due genitori esausti avevano deciso che un paio di giornate al mare sarebbero state poco in cambio della propria salute mentale.
E se lo spostamento giornaliero (con la quantità abnorme di cose da portare, a partire dal cibo) nella località marina, era reso più che agevole dal teletrasporto di Goku, far passare inosservata l’apparizione improvvisa di quattro individui su una spiaggia piena di gente, con un bagaglio che avrebbe fatto invidia ad un imperatore con tanto di seguito, non era certo cosa da poco!
<< E allora? Penseranno di avere le allucinazioni! >> diceva allegramente Goku per calmare l’ansia della moglie, che quasi non ci dormiva la notte.
<< Io dovevo avere le allucinazioni, quando ho detto che ti avrei sposato! >> era la risposta tagliente di Chichi.
Da sotto il suo ampio cappello di paglia ora scrutava il profilo di suo marito: teso con tutto il busto oltre quella “buca”, sul volto un sorriso da ragazzino e… cielo… la sua spropositata quantità di muscoli, marmo scolpito, che sembravano urlare a tutta la spiaggia “niente e nessuno può scalfirci!”… .  Non le era sfuggito più di uno sguardo lascivo lanciato da donne rapite da tanto ben di Kami!
Ogni tanto la testolina bruna di Goten si sollevava nella sua direzione e tutto contento gridava: << Mamma! Papà ti sta scavando la fossa! >>, prima di essere puntualmente zittito da un esasperato Goku che, dandogli un leggero buffetto con la paletta, lo rimbrottava: << Goten! Ti ho già detto che non si dice così! Mi farai arrestare! >>.
Chichi sorrise: in genere era Trunks ad accompagnare Goten nel continuo trivellamento della sabbia alla ricerca di un improbabile tesoro, lasciato da altrettanti dubbi pirati; lo portavano volentieri visto che Bulma, neomamma per la seconda volta, già completamente assorbita dalla piccola Bra, aveva bisogno di un attimo di tregua.
Ma grazie ad una persona in particolare, il piccolo Son era rimasto senza compagno di giochi.
E già.
Perché si da il caso che il giorno prima, Chichi si fosse fatta convincere dal suo primogenito, Gohan, ad unirsi a lui in una spedizione in fondo al mare, alla ricerca di non si sa bene quale specie rara di corallo marino e il suo caro maritino per fugare i suoi dubbi aveva giurato e spergiurato che si sarebbe occupato lui dei bambini, che non aveva niente da preoccuparsi:
 << Al massimo potrai essere attaccata tu da uno squalo, mentre sei in acqua, ma oltre a questo non c'è nulla da
preoccuparsi! >> era stata capace di dirle quell’essere impossibile che si spacciava per suo marito!
Risultato?
Quando era tornata (e no, per fortuna nessun squalo aveva provato a farla diventare il suo spuntino mattutino) si era ritrovata davanti una rubiconda aragosta che assomigliava vagamente al piccolo Trunks: da quello che era riuscita a capire, mentre cercava di cacciare in gola a Goku la mascherina da sub, quell’ infingardo, inaffidabile del suo consorte si era messo a schiacciare un “pisolino” non appena lei se n’era andata, lasciando i piccoli a giocare tranquillamente in riva... se il sole di mezzogiorno aveva avuto pochi effetti sulla carnagione più scura di Goten, era stato di certo più impietoso sul povero Trunks che aveva ereditato la stessa pelle chiara e delicata della madre.
Inutile dire come l’aveva presa Vegeta, quella sera, nel ritrovarsi un piccolo sole umano al posto del figlio… Goku non si ritrovava con uno squarcio in petto solo esclusivamente grazie alla piccola Bra che, infastidita da tutta quella baraonda, aveva fatto giustamente sentire la sua, mettendosi a urlare come un’ossessa dalle braccia materne.
A destare Chichi dai suoi pensieri poco pacifici verso il marito ci pensò una scena troppo comica per i suoi occhi: soffocò una risata nel vedere la faccia interrogativa del marito di fronte al gran sbattimento di ciglia che una signora ( bikini dalle dimensioni irrisorie, trucco completo, neanche fossero stati a un gran galà e pareo di un imbarazzante color rosa) gli propinava, mentre con voce civettuola gli chiedeva se un bel giovane come lui fosse così gentile da darle una mano nel sistemare l’ombrellone.
Gelosa?
Ma per favore! Quella donna aveva tutta la sua compassione: voleva cercare di attirare l’attenzione di suo marito? Era la benvenuta! Pensò distogliendo lo sguardo e ridacchiando più forte: a parte che in ben sedici anni di matrimonio lei stessa non era mai riuscita ad ottenere che Goku l’ascoltasse per più di dieci minuti di fila, quindi se la signora voleva cimentarsi nell’ardua impresa di catturare l’interesse del Saiyan… non poteva far altro che augurarle buona fortuna… e poi… insomma, era per caso cieca la tipa? Si vedeva lontano un miglio che Goku non era il tipo da sordide relazioni illecite! Con la sua faccia da ragazzino, onesto, generoso, sempre pronto (maledizione!) al sacrificio … era ad un passo dalla santificazione, praticamente!
Tra l’altro non aveva nemmeno notato il suo costume nuovo! Si issò sui gomiti lanciando un’occhiata soddisfatta ai fiori colorati del suo bikini; non per vantarsi, ma quel favoloso pezzo di stoffa, metteva in risalto le sue forme, il suo…
<< Sciò! Vai via maledetta bestiaccia! Sciò ho detto! >>, ah si, sicuro…quel meraviglioso bikini con i suoi colori sgargianti aveva attirato quasi metà della fauna volante dell’isola in sole poche ore! Chichi agitò il cappello in direzione di un coleottero dai colori brillanti con aria torva << Stupidi insetti che non sanno riconoscere un fiore vero da uno disegnato… oh no, di nuovo! >>
<< Mamma!! >>
<< Chichi!! >>, tre voci si mescolarono tra loro. Tutti e tre i suoi Saiyan, nel sentire che c’era qualche minaccia sulla loro mamma e moglie, rispettivamente, si erano precipitati a vedere cosa stesse succedendo… il problema è che era già il quarto falso allarme di salvataggio!
<< Ancora un insetto? >> domandò Goku dando un’occhiata al colpevole in lontananza << ma stai tentando di ammaestrarli o
cosa? >> le chiese con aria interessata, incrociando le braccia.
Chichi si morse la lingua per non rispondergli per le rime, data la presenza della prole e si rivolese a un preoccupato Goten che con il visino in ansia le disse: << Mamma se vuoi rimango io a proteggerti dagli insetti! >>
<< Ruffiano! >> sibilò Goku, guadagnandosi un’altra occhiataccia dalla moglie.
<< Mamma >> intervenne Gohan più pratico, << magari se metti una lozione repellente per gli insetti, ti lasciano in pace >>
<< Ma levati il costume e basta, no? Così eliminiamo il problema alla radice!>> se ne uscì Goku, che non voleva assolutamente saperne di rimanere serio.
<< Certo >> convenne Chichi con un sorriso perfido che si faceva spazio sulla bocca, inginocchiandosi contemporaneamente ad aggiustare il costume blu di Goten, << Certo… se non da fastidio a te che tua moglie vada in giro per la spiaggia nu >>
<<  Okay! Basta così! >> la interruppe il Saiyan lanciando occhiate severe in torno, come se qualcuno stesse effettivamente aspettando che la SUA Chichi facesse uno spogliarello in mezzo la spiaggia << Giochiamo a nascondino tutti insieme!>> ordinò, poi, più che proporre.
<< Si! >> si entusiasmò il Saiyan più giovane saltellando << mamma, giochi con noi? >>
<< Assolutamente no! >> rispose Chichi assumendo un’espressione bellicosa << Punto primo: io non ho i vostri cavolo di poteri da super eroi, capaci di individuare una mosca a chilometri di distanza; punto secondo: voi volate! Avrei perso in partenza! >>
<< Oh, andiamo Chichi, non fare la frignona! >> s’intromise Goku sorridendo << non mi dirai che hai paura di perdere?>>
<< Si mamma, non fare la frignona! >> ripeté Goten tirandola per una mano.
<< Okay, okay >> si mise Gohan tra i due genitori che avevano tutta l’intenzione di iniziare uno dei loro soliti battibecchi << e se ti mettessi in coppia con uno di noi? Così non saresti più l’unica “normale” dei partecipanti>>.
<< Mi sembra proprio un’ottima idea >> trillò Goku posando una mano sulla spalla di Chichi; alla donna non sfuggì la sua fugace, ma fin troppo chiara, occhiata libidinosa:
<< Oh, si Gohan hai ragione… >> tubò diabolica << Goten, amore della mamma, vuoi fare coppia con me?>>
<< Ma, ma…>> balbettò Goku preso in contropiede << sono io il più grande! E… forte…e Goten è troppo piccolo! Non ce la farebbe a trasportati in volo!>>
<< Come sei gentile a preoccuparti per noi >> lo schermì la donna sempre più perfida << Tranquillo in qualche modo ce la faremo! Inizia a contare, su!>> mentre prendendo per mano Goten iniziava ad incamminarsi verso la parte più verdeggiante dell’isola.

Le onde del mare la cullavano dolcemente; era stata la sfida più breve della storia: Goku ci aveva messo un tale gusto nello scovarli che non faceva fatica ad immaginarselo ancora tutto sghignazzante sulla riva a prendere in giro il povero Goten! Che uomo impossibile! Alla fine esasperata, aveva preso il lettino gonfiabile e, mandato alle ortiche il gentil consorte, se n’era andata in mare, dicendo che preferiva gli squali ai suoi sproloqui.
Ormai era fuori da più di mezz’ora, complice il caldo tepore del sole e il dolce dondolio delle onde… non sentiva nemmeno più i rumori provenienti dalla riva… ehi… un attimo… e la riva? Dove… DOV’ERA la riva?? Si mise a sedere di scatto guardandosi intorno leggermente in apprensione.
Il nulla! Niente! Era circondata da una distesa infinita di acqua!!
Maledette, infide onde! E ora?
Okay, calma Chichi; dopo tutto era o non era imparentata con dei super Saiyan? Bastava che uno dei suoi uomini sentisse la sua aura e il gioco era fatto!
Si…certo…ma lei ce l’aveva un’aurea o aura o come diavolo si chiamava? A parte che non le era mai stato ben chiaro cosa fosse… oh insomma! Lei non risplendeva di luce come marito e figli quando si arrabbiava! Al massimo diventava cianotica se dimenticava di respirare tra una rimbrottata e l’altra!
Okay, niente panico! Chiuse gli occhi e cercò di rilassare i muscoli, come se questo potesse servire a farle comparire la misteriosa aura.

<< Ehm… non che io sia un esperto, ma se volevi darti alla circumnavigazione del globo, non potevi servirti di mezzi un po’ più solidi?  Che so: un paio di tronchi legati da una corda già erano molto meglio!>> la sbeffeggiò una voce dall’alto.
Chichi evitando per un pelo di cadere in acqua per lo spavento, puntò il naso in su, verso l’origine della voce, per scoprire Goku che levitava a pochi metri sopra di lei, sdraiato, con la testa poggiata su una mano e con l’aria di chi se la stesse spassando un mondo!
<< Ma perché tra tutti, proprio tu dovevi venire a prendermi??>> borbottò Chichi girando la testa dall’altra parte e incrociando le braccia.
<< Scherzi? A momenti dovevo sotterrare Goten per non farti venire a salvare appena non ti abbiamo più visto all’orizzonte, figurati se…>>
<< Cosa?? >> sbottò Chichi fulminandolo << Vuoi dire che ti eri accorto da un pezzo che mi stavo allontanando e non hai mosso un dito per evitarlo?>>
<< Certo! >> trillò il Saiyan mettendosi seduto a gambe incrociate, restando a distanza di sicurezza << Ho controllato istante per istante la tua aura! Poi quando ti eri allontanata abbastanza…>> lasciò la frase in sospeso, scoccandole un’occhiata furba;
<< Okay… potrebbe sembrarti fuori luogo la domanda… ma perché??>> si mise in piedi in precario equilibrio sul materassino e incalzò << Perché l’hai fatto, razza di psicopatico che non sei altro??>>. 
<< Oh, andiamo! Non sei contenta che “un bel giovane come me”>> citò con la voce in falsetto, mentre Chichi alzava gli occhi al cielo << “ti dia una mano”?>> si pavoneggiò buttando il petto in fuori << Guarda che prestanza fisica, sono proprio un super Saiyan con i fioc…>> ma fu investito in pieno da un getto d’acqua:
<< Io direi un super scemo con i fiocchi >> lo raggiunse la voce ilare di Chichi
<< Bene, mia cara… vuoi la guerra allora…>>
<< Cosa?... NON CI PROVARE, FERMO!>> ma fu come essere investiti in pieno da un missile: Goku si era letteralmente fiondato su di lei; il materassino si inabissò e si capovolse in un turbinio d’acqua. Chichi annaspò, non aveva fatto in tempo a prendere la giusta riserva d’aria. Le sue mani si dibatterono alla ricerca di un qualsiasi appiglio finché non incontrarono qualcosa di duro come il marmo, ma stranamente tiepido; si sentì cingere per i fianchi per poi venire imprigionata da un abbraccio impaziente e ancora prima di aprire gli occhi, capì.  Percepì le sue labbra morbide sopra le proprie e l’aria arrivò di nuovo ai suoi polmoni: Goku con bacio delicato le stava somministrando l’ossigeno necessario. Sentì la bocca del suo uomo piegarsi in un sorriso… no… non l’avrebbe avuta vinta così facilmente quella serpe: risalì lentamente con le mani lungo l’ampia schiena, fino ad arrivare al collo possente… poteva già sentire una familiare pressione contro la sua coscia…era completamente nelle sue mani. Fu veloce ed efficace: artigliò i capelli del povero Goku quanto bastava per sgusciare fuori dalle sue braccia e con una frenesia quasi esagerata cercò di riguadagnare la superficie.
Maledizione, doveva muoversi! Dove poteva nascondersi? Si guardò febbrilmente intorno, alla ricerca disperata di un qualsiasi espediente.
<< Posso esserti d’aiuto? >> si offrì una voce irriverente alle sue spalle.
Uffa! Al diavolo!   
<< Oh, insomma! Non c’è gusto a sfidarti! >> sbuffò lei imbronciata, mentre il Saiyan, ridacchiando, presala per una mano se la schiacciava contro il petto.
<< No eh?  Ci manca solo tu che mi sfidi e poi sono apposto! >> si scandalizzò platealmente Goku << Cos’è? Per caso vuoi iscriverti al club di Vegeta: “Muori Kakaroth muori?” >>,
<< Certo! >> rispose la donna con un risolino << Anzi, una volta uscita da qui gli andrò subito a spiattellare tutti i tuoi punti deboli!>>
<< Mmh...interessante; ma io ho un solo punto debole >> la contraddisse il Saiyan fissandola intensamente << La mia bella mogliettina!>> la strinse di più per sottolineare le parole << Anche che se oggi mi ha fatto un po’ penare, perché si è messa addosso un francobollo al posto del costume e io avevo tanta voglia di disintegrare tutti gli uomini allupati che la guardavano… ma poi lei mi avrebbe picchiato con una mazza ferrata arruggi…>>
<< Stop! >> sbottò Chichi interrompendo quel monologo pazzesco << hai bevuto per caso? Cosa stai farfugliando? >>
<< Oh, ma niente di particolare… solo che >> le passò una mano dietro al collo tirando delicatamente il nodo del bikini << Tu sei mia!>>
<< Cosa?? >>
<< Certo! Mia! >> sillabò il ragazzo usando il dito come penna per scriverglielo sul petto << Tutto mio! >> ripeté fermando per un attimo il suo bel da fare con il nodo e indicandola tutta.
<< Questa è la sparata più da troglodita che potessi mai fare! Non sono un oggetto!! >> s’inalberò la ragazza cercando di spingerlo via.
<< E chi ha detto questo? >> le fece di rimando Goku riavvicinandosi e bloccandole le mani << Hai interpretato male: tu sei la mia donna… solo io posso godere di tanta... >> sorrise beato, mentre Chichi cercava di colpirlo visto che praticamente stava parlando al suo seno! Che spudorato!
<< Guarda che non ho nessuna intenzione di camminare per la spiaggia con una coperta addosso, solo perché il sole ha risvegliato il tarlo della gelosia a sua maestà! >>
<< Okay, vuol dire che in cambio del mio consenso per andare in giro conciata così tu mi darai… >> terminò eloquentemente la frase riuscendo finalmente a slacciare il nodo del bikini.
<< “Conciata così”? “In cambio”?? >> ripeté allucinata Chichi, non sapendo bene se picchiare il suo strambo consorte o fermare la rovinosa caduta del costume << Ma, ma che ti prende? Ti sei beccato il virus del “marito imbecille” oggi?>>.
Goku sorrise all’espressione battagliera della moglie, le sue mani strette sul petto nel tentativo di non rendere visibile il panorama idilliaco… già sentiva i battiti del proprio cuore accelerarsi. La strinse per la vita facendosi a pochi centimetri dal suo viso:
<< No… è che voglio averti tutta per me… ora… dopo sopporterò con coraggio che tutti i maniaci della spiaggia ti sbavino dietro, ma nessuno di loro potrà mai provare quello che sto provando io ora, Chichi >> le parole morirono sulle labbra della sua compagna, mentre faceva scivolare delicatamente la mano sotto l’acqua, andando a sfiorarla tra le gambe.
La donna sussultò impercettibilmente quando le carezze divennero più audaci; sorrise al pensiero che quell’essere diabolico aveva architettato tutta quella tiritera per arrivare… alle sue grazie: si lasciò andare con le mani sui pettorali d’acciaio del Saiyan, allungandosi il più possibile per lambire con la lingua il collo erculeo. Il suo bikini fu prontamente slacciato definitivamente e così i suoi seni lattei, in contrasto con il resto del corpo ambrato, furono sotto il tocco bramoso di Goku. Le rovesciò il capo indietro, aumentando contemporaneamente la pressione sul busto, divorò ogni centimetro della sua pelle con baci, soffermandosi sul morbido seno con la lingua. Il gusto salmastro dell’acqua si mescolava con il sapore dolce della sua donna.
Si, era solo sua, pensò Chichi stringendosi di più a lui e avvinghiandosi con le gambe alla sua schiena, ma…sorrise sentendo le sue mani scivolare, impazienti, verso l’ultimo pezzo del bikini… ma non gli avrebbe dato la soddisfazione di sentire quelle parole uscire dalla sua bocca… e poi…
perse il filo dei pensieri, abbandonandosi completamente al piacere che la stava avvolgendo.


Sentì l’ennesimo sbuffo provenire da dietro la sua sedia, roteò gli occhi al cielo: ma tu guarda che peste! Di fatti:
<< Gohan! PERCHÈ non posso andare a vedere cosa stanno facendo mamma e papà? È da una vita che sono via! Sono insieme! Sento le loro aure vicine! UFFA! >>
Gohan sospirò gettando la rivista che stava leggendo da parte, si girò indietro e, attivando la modalità “fratello maggiore comprensivo e paziente ”, ribadì per l’ennesima volta:
<< Perché no! Staranno nuotando a largo! Lasciali stare un po’ da soli! >> e poi sporgendosi di più dalla sedia << Non vorrai mica beccarli mentre si abbracciano magari, vero? >> sottolineò strabuzzando gli occhi.
<< Bleah! Che schifo! >> inorridì il piccolo Saiyan << Vado a giocare ai pirati sotto la nostra capanna allora! >> balzò in piedi scrollandosi tutta la sabbia di dosso e piantò lì il fratello, nella sua “postazione strategica”come la chiamava: un grande albero di palma dove poteva fermarsi a leggere le riviste scientifiche che gli piacevano tanto! Bah!
Che scatole!
Si stizzì il piccolo dando un calcio a una bottiglia di plastica vuota… sempre con la testa inghiottita da qualche schifosiss… si bloccò guardingo come se si aspettasse di sentire la voce di sua madre: lei odiava… il turpilo-qualcosa.
Comunque! Peggio per lui! Oggi sarebbe andato a caccia di pirati! Da solo! E quando avrebbe trovato un tesoro… annuì convinto stringendo i pugni, si! Sarebbe morto d’invidia lui e tutti i suoi barbosi giornali… ma i suoi pensieri bellicosi furono interrotti da una strana figura, che camminava strascinando una gamba. Aveva la barba incolta, ispida e grigia, un’espressione veramente arcigna… che gli ricordava molto Vegeta quando lui e Trunks gli avevano smontato la Gravity Room … e per ultimo un tatuaggio con uno strano teschio ghignante.
Ci mise un attimo.
E poi capì.
Era lui,
finalmente aveva trovato il suo pirata!



Fine prima parte


Salve a tutti! ^_^ Com'è andato il rientro al proprio dovere? Io mi sto ancora riprendendo! ^_-
Questa volta ho seguito i vostri consigli e ho diviso la storia in due parti! Così  non sbufferete più spazientiti davanti alle mie one-shot chilometriche! ^_^ Sono una ragazza diligente vero? ^_^

L'angolo delle confessioni di Fisio:

Mi ritaglio un piccolo spazio per fare il mea culpa: nell'ultima one-shot c'è stato un po' di brusio per alcuni errori sparsi qua e là... be' questa volta (ahimé) è proprio colpa mia!
Sigh! In realtà quando pubblicai, la storia era ancora sotto betaggio... il mio caro beta Ale (non lo faccio arrabbiare oggi!) mi aveva detto che aveva praticamente finito, ci mancavano  solo le ultime rifiniture... be' io, con praticamente corna e coda che mi spuntavano rispettivamente sopra e sotto,  ho pensato "Vabbe', cosa sarà mai? Pubblichiamo, tanto Ale non se ne accorgerà mai, è a Francoforte!!" con tanto di risata satanica in sottofondo.
E stato allora che ho capito appieno il significato di "villaggio globale": a meno di mezz'ora del fattaccio,  il mio cellulare ha squillato rabbioso e a momenti dall'auricolare mi è sbucato il braccio di Ale pronto a strozzarmi! Si... insomma,  Ale mi aveva beccato... e, disgrazia su disgrazia, mi erano state fatte notare nei commenti  alcune sbavature! Per la serie "sfigati si nasce!" Comunque, il punto di questa tiritera è che gli errori di "Papà è un bugiardo" sono tutti farina del mio sacco! Il povero Ale non c'entra 'sta volta! Ecco! Finito!^_^ Ci tenevo a ribadirlo perchè il mio povero Betabetuccio ci faceva un brutta figura! ^__^
Ora, chiedo umilmente perdono se non ringazierò ad personam, ma mi sono già dilungata troppo! ç_ç Prometto che nel prossimo capitolo farò le cose come si devono. Quindi velocemente:
ringrazio tutti quelli che hanno letto la mia ultima one-shot "Papà è un bugiardo", con un sorriso in più per:

Annetta-chan, Bevery Rose, Dinatabo, Elechan86, Livia1909, Maxia, Merediana, Me91, Nicichan, S, Sisya, Sybelle, Taisa, Wicca87 e naturalmente Ale che, nonostante tutto, non mi ha dichiarato forfait! ^_^

Grazie veramente tanto! A Presto! ^_^

Nel prossimo capitolo: ... i figli si cacciano nei guai!
" [..] << Cosa? >> allibbì Chichi guardando ora Goku ora Gohan, incredula, <<  Ti ha detto che andava a fare un pisolino?? Tuo fratello?? >> si passò, esasperata, una mano sul viso, mentre Goku  scoppiando a ridere prese a farle aria con una mano:
<< Allegra Chichi! Ci è andata anche bene, allora! >> rise, assestando una pacca megagalattica sulla spalla del povero Gohan che ci capiva sempre meno.
<< Prego? >> farfugliò Chichi confusa, smettendo di fissare per un attimo il suo primogenito come se fosse un alieno,
<< Certo! Lui è il migliore della sua classe...pensa un po' gli altri allora! >> rise ancora di gusto rovesciando la testa indietro [..] "

EDIT: ieri sera durante una bella chiacchierata col mio betbetuccio, mi è stato fatto notare di come i miei poveri lettori minorenni non potessero accedere alla storia. Ora, siccome la parte un po' più "scottante" doveva venire con il secondo capitolo e siccome non era un pezzo IMPORTANTISSIMO ai fini della storia (oh andiamo: la trama va bene anche senza il "tocca-che-ti-tocco" ^_^) ho deciso di togliere quel pezzo in modo da abbassare il raiting... mi sembra giusto nei confronti delle lettrici che mi hanno sostenuto dalla prima storia! ^_^ Ecco, spiegato tutto! A presto, ringraziando Annetta Chan che ha portato alla luce questo piccolo inconveniente! ^_-

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Capitolo 2
*** ...i figli si cacciano nei guai! ***


Buoni e cattivi
....i figli si cacciano nei guai - seconda parte



Numerosi schizzi d’acqua investirono in pieno i malcapitati che stavano prendendo il sole sul bagnasciuga, provocando parecchi borbottii stizziti:
<< Goku! La smetti di sciabolare con quel lettino? >> lo rimproverò Chichi facendo un gesto di scusa ai signori << Stai disturbando le persone!>>.
Il sole di mezzogiorno era ormai alto in tutta la sua potenza e i due “dispersi” dopo intere ore di “svago”, si erano decisi a ritornare dalla prole… anzi a onor del vero… Chichi aveva deciso che era arrivato il momento di tornare, trascinandosi dietro un recalcitrante Goku. 
<< Disturbare da cosa, scusa? Mica stanno facendo chissà che! Si Stanno arrostendo al sole! >> sindacò lui, nemmeno a voce tanto bassa e facendo mettere le mani nei capelli a Chichi.
La loro attenzione fu però catturata dal figlio maggiore che stava beatamente sdraiato sotto una palma con il naso ben piantato in un giornale.
<< Ehi Gohan! >> lo richiamò il padre avvicinandosi << hanno appena chiamato da Secchionville! Rivogliono il loro presidente! >>
<< Ah, ah! Molto divertente papà… non sto studiando; sto solo leggendo che hanno appena scoperto una nuova proteina in grado… okay, okay… >> cogliendo l’occhiata eloquente del padre << Sono un secchione! >>
<< Gohan lascia perdere tuo padre… fosse per lui crederebbe ancora che i libri siano un fermaporta un po’ scomodo! >> intervenne Chichi schierandosi dalla parte del primogenito.
<< Ma io almeno so riconoscere... >>
<< E sta un po’ zitto! >> l’interruppe Chichi vagando con lo sguardo sulla spiaggia << Non vedo Goten, non è che si è allontanato troppo per giocare?>> si alzò sulle punte come se questo potesse permetterle di avere una visuale maggiore della riva.
<< Tranquilla mamma >> la fermò Gohan alzandosi in piedi e stiracchiandosi << È andato a fare il riposino sotto la nostra capanna, mi ha detto che era stanco. >>
I due genitori si voltarono lentamente a fissarlo, con un’espressione molto perplessa, << Prego? >> chiese Goku inarcando un sopracciglio << quale riposino di grazia? Quello che non fa fare a me ogni pomeriggio perché “è così noioso dormire ?” >> 
<< Riposino? >> boccheggiò  la madre incredula, fissando ora uno ora l’altro  << Tuo fratello? >> si passò esasperata una mano sul viso, mentre Goku, scoppiando a ridere, prese a fargli aria con una mano:
<< Attenta a non svenire Chichi! Allegra! Ci è andata anche fin troppo bene!>>
<< Prego? >> farfugliò la donna confusa, smettendo di fissare per un attimo il
suo primogenito come se fosse un alieno, << Certo! Lui è il migliore della sua classe...pensa un po' gli altri allora! >> rise ancora di gusto rovesciando la testa indietro.
<< Papà si può sapere che vi prende? Perché…>> ma non riuscì a finire la frase perché suo padre gli aveva afferrato il collo in una morsa pazzesca e ora gli stava scompigliando tutti i capelli
<< Perché, caro figlio intelligentone, da quando ti risulta che Goten fa il “riposino pomeridiano”? >> ridacchiò << anche la tua adorata rivista avrebbe capito che stava tramando qualcosa! >>
<< Ma, ma >> sbuffò Gohan tentando di liberarsi da quella stretta micidiale << lo vedevo da qui! Mamma guarda anche tu! Si vede un pezzo del suo costume  dalla tenda! >>
<< Gohan… ti voglio un mondo di bene >> sospirò Chichi mentre già cercava di individuare il suo piccolo tra la folla di bagnanti << ma a volte sei molto ingenuo…  anche se per questo devi ringraziare i malefici geni di tuo padre!>>
<< Ehi! >> si lagnò Goku lasciando il figlio di botto << Che c’entro io per una volta che non ho fatto niente! >> e poi avviandosi verso la loro capanna << Controllo una cosa. >>
 << Okay, il mio destino è di disperarmi senza posa a causa dei miei Saiyan pasticcioni >> disse Chichi bonaria facendo l’occhiolino a un sempre più scombussolato Gohan << Su, cerchiamo in giro >>
<<  Ma perché sei così convinta che non possa stare…>> ma un ghignante Goku era ritornato dalla sua breve spedizione, sventolando tra le mani… il tritone fantoccio del ristorante lì vicino? Con indosso persino il costume di Goten!
<< Oh! Eccoci qui Goten! Fai “ciao ciao” a tuo fratello maggiore, su >> si sbellicò il padre cercando di agitare la mano del fantoccio, mentre Chichi alzava gli occhi al cielo e Gohan lo fissava imbronciato, << Come dici? Ti sembra un po’… tonto? Oh insomma Goten-sirenetto!! >> l’apostrofò accigliandosi << Non si dice così alle persone più grandi… cioè, io sarei anche d’accordo con te, ma poi tua madre… >>
<< Cielo, basta!! >> sbraitò Chichi arrivata al limite della sopportazione << la finisci?? >> poi cercando di ignorarlo << Gohan non senti niente? L’aura di tuo fratello? Potresti individuarlo subito. >>
<< Si mamma, è vero >> tentennò quello rabbuiandosi un po’ << solo che… beh ecco… pensavo che stesse dormendo per questo… >> guardò disperato il padre che stava allegramente ciarlando con quel fantoccio:
<< Si? Cosa vuoi da me? >> gli chiese il Goku con aria vaga << io sto facendo conoscenza col mio figlio-sirenetto! >>
<< Gohan, che c’è? >> lo richiamò Chichi, sentendo l’ansia salirle pian piano
<< Mamma… mi dispiace tanto… è che non percepisco l’aura di Goten! Pensavo che fosse per il sonno! >> confessò mortificato
<< Cosa?? >> urlò la madre, tappandosi subito la bocca con le mani << Ma non è possibile! Significa che, che… >>
<< Un bel niente >> fece Goku tranquillo, buttando finalmente via il fantoccio << Chichi, è un super Saiyan! Non può essergli successo niente di grave! Se >> la prevenne << non sentiamo la sua aura significa che deve averla azzerata di proposito! Starà giocando! >>
<< E se invece… >> la donna deglutì ormai di un pallore esangue
<< Mamma, non ti preoccupare >> cercò di calmarla Gohan, mentre lo spirito del rimorso si impossessava di lui << Io… io l’avrei sentito se fosse successo qualcosa… tipo un combattimento! >>
<< Basta così! >> lo interruppe Goku dandogli un leggero scappellotto sulla zucca, visto che quelle parole avevano avuto il potere di agitare ancora di più sua moglie << Stiamo calmi, okay? Io e Gohan lo cercheremo! Ci mettiamo un attimo a controllare tutta l’isola in volo! Si, cioè…>> si corresse vedendo l’espressione accigliata di Chichi << faremo ancora più presto camminando semplicemente come tutte le persone normali…>>
<< Si, ma se ci trasformiamo in super Saiyan nessuno ci riconoscerà! >> se ne uscì il figlio, riacquistando il suo sangue freddo.
<< E perché? >> gli chiese il padre perplesso, sbattendo le ciglia << a te, per caso la trasformazione ti cambia i connotati? >>
<< Basta!! >> sbottò Chichi, lasciando che il suo innato spirito di guerriera riprendesse il sopravvento << In volo o anche scavando sottoterra! Basta che vi muoviate! Iniziate a cercarlo! >> 


Erano ormai le due passate e, incurante di tutti gli avvisi sulla pericolosità del sole a quell’ora, Gala, detto dai suoi compari Doc grazie al fatto di essere l’unico tra tutti ad avere terminato le scuole, era pigramente sdraiato sul tetto della sala comandi della nave, sfumacchiando a più non posso con un’ aria parecchio seccata! Quella era l’ultima volta che rimaneva a bordo ad aspettare che quel dannato idiota di Laos, ovvero il capitano ufficiale della bagnarola, facesse i suoi affari giù a terra! E l’aveva lasciato con un branco di mozzi incapaci, che non facevano altro che tormentarlo per ogni minima sciocchezza! A fine giornata si sarebbe trovato con la bile alle stelle, ne era sicuro! Ciccò stizzito, portandosi una mano tra i capelli rosso fuoco che sicuramente acuivano il suo aspetto minaccioso: aveva una lunga cicatrice che gli prendeva quasi tutta una guancia, un fisico agile e possente e, cosa non da poco, la camicia spiegazzata faceva intravedere la sagoma di due temibili coltelli legati alla cintura su entrambi i fianchi.
A un certo punto il suo funesto meditare sulla stupidità dei giovani mozzi fu interrotto dal persistente rumore di qualcosa che strisciava giù sul ponte
<< Calìa! >> berciò tirandosi su di botto << quando ti farai controllare quella dannata gamba? Quella maledetta scheggia non uscirà da sola! Devi fartela togliere! >> terminò fissando iroso l’uomo con la bandana blu e con un teschio tatuato sul braccio, che si stava dirigendosi nella sua direzione:
<< Non farti saltare l’impianto, Doc >> ghignò quello slegandosi la bandana con uno scatto impaziente << Ho lasciato Laos a contrattare con lo Sparviero… quel dannato cerca sempre di tirare sul prezzo >>
<< Che il cielo fulmini lui e anche Laos! Non ne posso più di questa isola schifosa! Voglio salpare entro oggi! >> scese brusco dalla scaletta, raggiungendo il compare
<<  Sei più di buon umore del solito oggi… come mai? >>  s’informò Calìa fregandogli il pacchetto di sigarette
<< Stacci tu la prossima volta con questi lattanti! Non sono un babysitter! Sarebbero capaci di affondarci con un nostro stesso missile! >> lo fulminò Doc riprendendosi il pacchetto
<< Tu sei troppo sensibile >> lo prese in giro << Devi essere più… ma che diamine è tutto questo macello? >> s' interruppe, sentendo una fastidiosissima baraonda provenire dal ponte, mentre Gala già portava pronto le mani ai coltelli
<< Signore! >> ansimò un ragazzo ai piedi della scala che portava alla cabina di comando << c’è un intruso a bordo! Non riusciamo ad acchiapparlo >>
<< Che ti dicevo? >> sbuffò Doc disgustato avviandosi verso il ponte.
Ma quando arrivò su posto si ritrovò dinanzi una scena che nemmeno nei suoi peggiori incubi aveva mai visto: tutti quanti gli uomini erano col naso all’insù… e guardavano sgomenti… un ragazzino biondo volante?
<< Voi siete dei pirati vero? >> stava chiedendo allegramente da lì << Andate a caccia di tesori? >>
<< Ehi! >> l’apostrofò Gala facendosi spazio tra i buoni a nulla, << E tu da dove sbuchi fuori? O meglio, cosa diavolo sei? >>
<< Ho seguito lui! >> rispose tutto contento il piccolo indicando Calìa, che lo stava guardando in cagnesco
<< E bravo Calìa! >> ringhiò Doc voltandosi verso il colpevole << ora ti fai seguire  anche dai… dai… si può sapere chi o cosa diavolo sei? >> richiese sempre meno paziente
<< Ora ci penso io Doc! >> s’intromise un tipo smilzo sfoderando una pistola
<< Sta fermo animale! È solo un bamb…>> ma non fece in tempo a finire tanto meno a intervenire, che il tipo aveva già premuto il grilletto e una serie di spari risuonarono sulla nave… e tutti, Doc compreso, assistettero ammutoliti alla scena: quel ragazzino aveva evitato tutti i colpi, come se per lui fossero stati delle lentissime bolle di sapone… anzi:
<< Ecco >> fece il piccolo planando sulla testa dell’incauto giovane e porgendogli un proiettile << ti servono ancora?>>
Gala si riprese avvicinandosi iroso al ragazzo smilzo: << Chi ti ha dato il premesso di aprire il fuoco, idiota! >> l’apostrofò assestandogli un bel ceffone che lo fece rovinare per terra << E tu moccioso, non so chi sei e non mi interessa! Sparisci di qui prima che ti faccia fare una brutta fine! >>
<< Oh andiamo Doc! Non sei per niente cortese col nostro ospite! >> lo schernì una voce alle sue spalle: un uomo sulla cinquantina li guadava altezzoso con le mani sui fianchi e un ghigno crudele stampato in faccia; era di una mole non indifferente, la sua pelle sfregiata da macchie scure, forse residue di una qualche malattia o incidente, e capelli quasi del tutto bianchi. Laos. Emanava un che di odioso solo dall’aspetto, una sensazione di fastidio che non era affatto mitigata dal suo vestire sobrio e pulito.
<< Laos! Era ora che tornassi! >> sbottò Gala per nulla intimidito << Forza! Leghiamo il ragazzino a uno scoglio e salpiamo via di qui!>>
<< Con calma, Doc >> rispose lui guardando con interesse il ragazzino in questione << Sentiamo piccolo: come riesci a fare tutte queste cose? E cosa ci fai sulla mia nave? >>  
<< Io ce l’ho un nome! Mi chiamo Goten! E voglio fare il pirata come voi! >> si alterò il piccolo portandosi a terra. Laos scoppiò a ridere di gusto:
<< Pirati eh? Beh… in un certo senso… sentito ragazzi? Siamo un branco di filibustieri! >> e alla sua risata se ne unirono molte altre dei suoi tirapiedi << Però ha delle capacità straordinarie… ci potrebbe tornare molto utile… specialmente a largo. Che ne dici Calìa? >> chiese rivolgendosi all’uomo, che aveva incrociato le braccia soppesando la cosa
<< Bah! Potrebbe darsi… ma è un moccioso! Magari vorrà la merenda tra poco! >> si schifò guardando male Goten.
<< Doc? >> riprese Laos
<< Il diavolo vi porti! >> s’inferocì Gala << è solo un ragazzino! Buttiamolo fuori da qui e basta! Non siamo delle balie! >>
<< Gala, Gala >> disse il capitano scuotendo la testa << Ecco perché io sono il capo e tu no: non sai sfruttare tutte le occasioni che ti capitano… hai il cuore troppo tenero! >>
Doc gli fece un gesto eloquente con la mano e poi se ne andò da lì, sentendo un ultimo strascico di conversazione:
<< Allora moccioso! Sei dei nostri! Ci sari molto utile te lo garantisco! >>
<< Si! Devo avvertire prima mamma che vengo via con voi! >>
<< Per carità! Un vero pirata non chiede mai il permesso alla mamma vero ragazzi? Anzi nessuno dovrà sapere che vieni con noi! >>
<< Davvero? Beh…allora è meglio che azzeri la mia aura!>>
E, con queste ultime sinistre parole che gli risuonavano nelle orecchie, scese  sottocoperta.


Questa volta l’avrebbe pagata cara! Oh si, se l’avrebbe pagata! Sbuffò nervosa mentre cercava di raccogliere tutti i capelli sotto il cappello di paglia: l’avrebbe messo in punizione fino alla maggiore età, era un promessa!
Erano ormai due ore che lo stavano cercando senza sosta; Goku e Gohan continuavano a girare come maledetti caccia su tutta l’isola, ma di Goten nessuna traccia… niente… era scomparso. Lei aveva chiesto a destra e a manca se fosse stato avvistato un ragazzino col costumino blu e capelli neri a forma di “stella”, ma sembrava che nessuno avesse notato alcunché.
Cielo! Quando lo prendeva… altro che super Saiyan dei suoi stivali!
<<  Chichi! >> si sentì chiamare dall’alto e appena voltata si ritrovò sotto il naso un bambino biondo, dalla pelle chiarissima e due occhioni verdi che la guardavano con aria interrogativa; lei riprodusse quello stesso sguardo su suo marito, che glielo stava porgendo come se fosse stato un sacchetto della spesa:
<< Ehm… >> biascicò tentando di non spaventare il piccolo << Goku? Ti sei accorto che questo non è Goten?? >> 
<< Eh? Come no?? >> rispose lui di rimando, assumendo un espressione oltremodo sorpresa e scrutando bene il ragazzino << e da che cosa l’hai capito?? >> sorrise << Oh, andiamo Chichi! Si è perso! L’ho trovato vicino quegli alberi più in là! Deve essersi allontanato troppo dalla spiaggia >>
<< Ma, ma >> balbettò Chichi, mentre lo prendeva al volo, visto che quel delicato di suo marito gliel’aveva praticamente mollato addosso << Cosa dovrei fare?? >>
<< Beh, hai due possibilità >> disse Goku con un sorriso sornione, alzandosi di nuovo in volo << O gli metti una parrucca nera e lo prendi in cambio di Goten… o l’aiuti a trovare i suoi genitori… pensaci bene! >> terminò strizzandole l’occhio e scomparendo dalla sua vista.
<< Ma tu guarda che …>> si alterò lei, ma poi ricordandosi delle orecchie innocenti che aveva di fronte, si morse la lingua e poggiando il piccolo a terra tentò di sorridergli << Ciao! Come ti chiami? Ti va di fare due passi per trovare la tua mamma? >>
Il bimbo, a cui forse più nulla ormai doveva sembrare strano dopo aver provato la rara esperienza di volare, rispose al sorriso e, prendendo la mano che la donna gli tendeva incoraggiante, si mise spensieratamente a chiacchierare.

Il coperchio della cassa tornò al suo posto con uno stridio acuto che si propagò per tutta la stiva: Goten deglutì guardandosi intorno guardingo; stava setacciando in lungo e in largo la nave da più di mezz’ora, ma fin’ora non aveva visto nemmeno l’ombra di un tesoro! Ma dove lo tenevano il bottino degli arrembaggi? Sbuffò deluso dando un calcetto alla cassa: lì c’era solo robaccia inutile: casse enormi contenenti bottiglie con un strano liquido trasparente, quadri con disegni assurdi e infine una montagna di armi… di tutti i tipi; va bene che facevano arrembaggi e combattevano contro la marina, ma la presenza di così tante armi Goten proprio non lo capiva! Mah! Che strani pirati! Tra l’altro aveva chiesto se poteva avere una spada come ogni rispettabile bucaniere del caso, ma gli era stato riso in faccia…
Si appiattì tra due casse quando sentì dei passi scendere sottocoperta: erano tre mozzi, che masticando parole rozze (per le quali avrebbe sicuramente ricevuto una punizione galattica se mai si fosse azzardato a ripeterle davanti a sua madre!!) si erano svaccati su delle panche sul versante opposto della stiva. Il piccolo Saiyan li osservava curioso, notando che il più grosso, con una testa pelata peggio dello zio Crilin nei suoi momenti di calvizie peggiori,
aveva preso dalla taschino dei suoi pantaloni sbrindellati una strana fialetta e ora ne stava versando il contenuto su una cassa lì vicino: con una precisione impressionante un’ affascinante polverina bianca venne distribuita in tre striscioline e, quasi ipnotizzato nel vedere come quei tizi si spintonavano per annusarla, Goten uscì dal suo nascondiglio, avvicinandosi silenzioso. Il tipo più basso con un vistosa sirena tatuata sulla spalla si accorse per primo della sua presenza e strizzando gli occhi in maniera inquietante come per metterlo a fuoco bene, diede di gomito all’altro briccone che si stava tuffando come un disperato su quella polverina:
<< Guarda un po’ chi c’è qui, Oscar: il bambino volante! E ha cambiato colore dei capelli! >> sghignazzò l’uomo tatuato come se avessi detto qualcosa di estremamente divertente
<< Ehi, di un po’ >> continuò facendosi vicinissimo al visino di Goten << Sai fare qualche altro trucchetto per caso? Tipo scomparire? >> altra grassa risata seguito dai risolini ebeti degli altri e due.
L’uomo chiamato Oscar seguì lo sguardo del bambino, che non aveva spiccicato una parola, sulla polvere bianca e ridendo:<< Cosa c’è? Vuoi provare a fare un volo stando fermo? Vuoi provarla? >> gli propose afferrandolo brusco per un braccio e accostandolo alla cassa
<< Il cavolo, Oscar! >> s’intromise l’omone pelato, non certo animato da umana decenza << Sai quanto mi è costata quella roba?? Non la sprecherò certo per un moccioso! >>
<< Voglio anch’io un tatuaggio >> parlò per la prima volta Goten << Voglio un tatuaggio come il tuo! >> disse indicando la sirena dell’altro uomo.
<< Oh davvero? >> fece quello di rimando, mentre l’effetto euforico della sostanza bianca si stava iniziando a sentire: le pupille dilatate, la bocca deformata in un ghigno grottesco e nervoso,  erano un chiaro sintomo di come la mente di quell’uomo fosse irrimediabilmente annebbiata.
<< Che ne dite ragazzi, lo accontentiamo? >> i due spregevoli individui fissarono l’accendino che stava dondolando in una mano e il portachiavi di metallo a forma di ancora nell’altro:
<< Di un po’ ragazzino, ti piacerebbe il tatuaggio di un' ancora? >>
<< Beh… si >> rispose un po’ incerto Goten osservando che quello stava passando l’ancora sopra la fiamma dell’accendino, tra le sghignazzate dei suoi compari << Ma non so se la mamma sarebbe contenta…>> continuava a fissare quel portachiavi ormai diventato incandescente: non c’era paura nel suo sguardo… solo curiosità; era così facile fare un tatuaggio allora?
<< Ma chi se ne frega della mamma ragazzino, lei non è qui! >> diede man forte Oscar  << Dove lo vuoi? Sul braccio? >> sorrise scoprendo dei brutti denti gialli, macchiati dal fumo.
<< Si però…>> tentennò ancora Goten mentre l’imbecille gli si stava approssimando tenendo l’ancora, ormai rovente, per la catenella; il saiyan poteva sentire il calore irradiato da questa in prossimità del suo braccio, chiuse gli occhi pronto ad affrontare quella singolare prova…
e un urlo risuonò per tutta la stiva…
<< Bastardo! >>sibilò una voce irosa già sentita; Goten riaprì di scatto gli occhi e vide una scena sconcertante: l’uomo del tatuaggio si copriva gemendo e bestemmiando una parte del volto, gli altri e due guardavano terrorizzati la figura minacciosa che si stagliava sull’agonizzante compagno, l’annebbiamento della droga completamente sparito per la paura. Lo videro sfilarsi un coltello dal fodero sul fianco e indietreggiarono al colmo del terrore.
Il piccolo se lo ricordava bene quel tipo: era quello antipatico che si era opposto con tutte le sue forze al fatto che lui restasse sulla nave! 
<< La prossima volta do fuoco a tutti e tre! >> stava minacciando, poi volgendosi verso di lui << E tu ragazzino, vieni con me! >> ordinò burbero.
Goten, che beata innocenza non aveva capito molto di tutto quello che era successo, gli si mise alle calcagna circospetto, non osando fiatare vista l’irascibilità di quell’uomo.
<< Tu non devi essere tanto normale! >> gli abbaiò di botto una volta raggiunto il ponte << Cosa pensavi di fare?? >>
<< Volevo un tatuaggio! >> fu la candida risposta del piccolo che ebbe il potere di far fumare Doc dalle orecchie << tutti i pirati ne hanno uno!!>>
<< Ma quali pirati della malora!! >> sbuffò Doc accendendosi un sigaro, poi scorgendo lo sguardo interessato di Goten berciò << Prova a dire che vuoi provare a fumare e ti butto in mare legato a una delle casse di whiskey!!>>
<< Ah! Ecco cos’era! >> trillò Goten ora un po’ più a suo agio: Doc gli ricordava un po’ l’algida persona di Vegeta!
<< Senti, noi non siamo pirati! Siamo… >> purtroppo fu interrotto dall’allarme gridato a perdifiato dal mozzo in vedetta: la polizia navale li aveva individuati.
Doc sospirò: << Va bene,  ascolta: stammi sempre vicino e quando te lo dirò… metti le ali e vai via di qui! >>.


Era appena atterrato sulla sabbia guardandosi intorno stranito: ora, oltre al fratello si era perso anche la madre? Gohan si concentrò per percepire l’aura materna: ma…ma… non poteva essere quella donna attorniata da bambini… oh si? Si avvicinò con circospezione alla donna in questione, la quale scorgendolo l’apostrofò:
<< Grazie al cielo! Gohan! Allora? Tuo fratello?>>
<< Mamma?>> chiese il Saiyan basito squadrando quei marmocchi: cinque includendo lo scricciolo dai capelli castani tra le braccia della madre << E questi? Chi sono? Cosa fanno qui? >> evitò per un pelo il calcio di una bimbetta, un peperino rosso tutta lentiggini << Ehi!! >>.
<< Lilly! >> la richiamò Chichi << lascialo stare non è un maniaco!>> poi  tornado a guardarlo spiegò << Ha la fissa per i gli sconosciuti che le si avvicinano: le hanno insegnato che sono tutti maniaci! >>.
<< Adorabile! >> ironizzò Gohan << Ma si può sapere cosa succede? >>
<< Secondo te? >> si spazientì Chichi << Quando succede qualcosa di assurdamente strano di chi è la colpa? Di quello spostato di tuo padre!! >>
<< Li ha portati lui? >> si stupì il figlio confuso,
<< Si!! Secondo la sua versione si sono persi…secondo la mia, quello sciagurato di tuo padre, deve avere catalogato come disperso   qualsiasi  ragazzino che abbia avuto l’insana idea di girovagare da solo sulla spiaggia! >>
<< Io non mi sono persa!! >> precisò la piccola  Lilly gonfiando le guancie << stavo facendo una passeggiata! E quel maniaco mi ha rapita!!>>
<< Visto? >> fece Chichi tagliente
<< Ma… e ora? Mamma… se non ci sbrighiamo a fare qualcosa, entro breve diventerai una famigerata criminale rapitrice di bambini! >>
<< Okay… io vado a trucidare tuo padre >> fece Chichi battagliera, posando il bimbetto a terra,  << tu pensa ai bambini! >>
<< Mamma! >> la richiamò il Saiyan con un tono perentorio << lo farai più tardi! Dobbiamo risolvere questa faccenda! >>
<< Nella mia scorsa vita devo essere stata una persona orribile >> scandì Chichi prendendo per mano due bambini << e la punizione di tutti i miei peccati è tuo padre!! >>.
<< Su >> tentò di rabbonirla il figlio mentre si metteva sulle spalle il più piccolo e tentava di acchiappare Lilly per mano << più in là, al porto, ho visto una stazione della polizia navale, possiamo chiedere aiuto lì >>.
Appena giunti notarono però un indicibile subbuglio: uomini in divisa della marina correvano frettolosi, ordini gridati a destra e a manca, alcune persone scrutavano il mare con un cannocchiale:
<< Ma cosa sta succedendo? >> borbottò Chichi
<< Mamma! >> saltò su Gohan facendole perdere un battito << L’aura!! Sento l’aura di Goten ora!! L’ha riattivata!! >>.
Ma la gioia della madre fu subito scacciata via da una frase captata tra le grida varie dei marinai: << Signore! Dalla radio ci dicono che i contrabbandieri hanno aperto il fuoco! La nostra nave è in difficoltà: sembra che ci sia il diavolo in persona su quella corvetta. Un essere dorato capace di volare e di fermare con le sole mani i nostri proiettili! >>
In quel mentre, Goku atterrò alle spalle di Chichi e trillò:
<< Indovina? Finalmente percepisco l’aura di  quel birbante e… ma >> s’interruppe interdetto,scoprendo la faccia sconvolta della moglie << mi sono perso qualcosa? >> .
                                                   

<< Goten! >> urlò Gala dal ponte riparandosi da un’altra scarica di proiettili << Non stare così scoperto! Via da lì!! >>
<<  Cosa? >> gridò il piccolo di rimando, planando in picchiata su un marinaio che gli teneva la pistola puntata contro.
<< Maledizione! Ragazzo ti farai colpire! >>; erano assediati da ogni lato ormai… la loro corvetta aveva provato a seminare le navi della marina ma non c’era stato scampo; non era rimasto che prendere in mano le armi e vendere cara la pelle.  Se solo non avesse dovuto badare a quel ragazzino! Sentiva quel maledetto di Laos incitarlo a sbaragliare le file nemiche, a fare il vero pirata: all’infame non importava sacrificare un bambino se questo avesse significato la salvezza della sua nave. Che bruciasse all’inferno! Pensò, mettendo mani ai coltelli e avventandosi sui primi nemici che erano riusciti a salire sul ponte. La coscienza l’aveva abbandonato tanto tempo prima, quando aveva iniziato quella strada: non poteva permettersene una stando notte e giorno a contatto con delinquenti della peggior specie, diseredati, violenti che gioivano di ogni brutalità che la mente umana potesse mai concepire. Lui stesso faceva parte dei cattivi.
Però… diede un’occhiata di sfuggita al ragazzino che stava combattendo entusiasta dall’altra parte del ponte… nella sua immensa ingenuità pensava di essere tra pirati, quelli dei libri o delle favole, rudi ma in fondo bonari.
Mandando a terra il suo avversario, si girò verso Laos, che si stava divertendo come un matto al tiro al bersaglio… umano:
<< Laos >> tuonò << Dì al ragazzo di andare via! Avanti! Non ci serve il suo aiuto!! >>
<< Perché? >> protestò Goten addolorato, avendolo sentito << Perché vuoi mandarmi via Gala? Cosa ti ho fatto? >> gli volò vicino coprendogli la visuale.
<< Sciocco! >> berciò Gala scostandolo e dando un pugno a un assalitore << Non capsici? Non  siamo pirati! Siamo contrabbandieri! Non adiamo in cerca di tesori!! >>
<< Che significa contrabieri? >> s’informò scettico Goten
<< Lascialo perdere Goten! >> Laos, capendo che Gala era in preda a una fastidiosissima ed inopportuna crisi di coscienza, si era portato vicino ai due, sempre sparando a ogni cosa che si muoveva sulla nave nemica:
<< Basta Laos! >> ringhiò Gala lasciando perdere la mischia e prendendolo per il bavero della camicia << se non lo mandi via ti farò assaggiare…>>
<< Ehm… buondì a tutti! >> tubò una voce gentile alle loro spalle
<< Papà! >> cinguettò Goten  entusiasta << Mamma! Siete venuti anche voi! >>
I due contrabbandieri voltandosi videro, con loro sommo stupore che, non si sa bene da dove, erano sbucate due persone: un uomo (un ammasso di muscoli) che sorrideva giovale nella loro direzione e dietro le sue ampie spalle si scorgeva la figura di una donna, dalle forme mozzafiato coperte da un inopportuno bikini… e dallo sguardo infuocato:
<< Goten! >> si infervorò facendosi avanti << Si può sapere che ti è saltato in mente? Cosa ci fai qui? >>
Prima che il piccolo potesse rispondere, Laos si divincolò dalla presa di Gala e prendendogli un coltello fece un passo verso Chichi:
<< Chi sono questi, ragazzino? >>
<< Il papà e la mia mamma! >> rispose quello come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
<< Posso interrompervi un attimo? >>  s’intromise Goku con un sorriso luminoso che fece sembrare  il sole ridicolo << magari se deponete le armi possiamo palarne tutti con calma! Anche perché ormai siete in netta minoranza!>>, fece un cenno per indicare poco più in là un ragazzo alto, statuario, con un costume molto simile a quello di Goten che stava sollevando senza il minimo sforzo apparente tre persone contemporaneamente per buttarle poi a terra con grazia.
<< Sono arrivati i parenti della tua arma segreta! >> ironizzò Gala incrociando le braccia << Bella idea Laos… eccoti servito! >>
<< Ma sono tutti dei mostri! >> constatò quello guardando ora Goku, ora Gohan e infine Goten.
<< Ehi! >> protestò il Saiyan più grande scrutandolo bene << non mi sembra che lei sia tutta questa bellezza, mister bicolore! >>.
<< Maledizione! >> lo ignorò quello volgendosi verso Goten << Ragazzo, liberami da questi seccatori e ti eleggerò pirata supremo di tutti i mari! Ti darò tutti i tesori che vuoi!>> gli porse perfino il coltello di Gala,
<< Ma… ma…>> tentennò Goten col visino pieno di ansia fissando il micidiale coltello << Lui è il mio papà… e poi è molto più forte di me! >>
<< Cara? >>  sghignazzò Goku incrociando le mani dietro la nuca << cosa dice il tuo utilissimo manuale del genitore perfetto al capitolo “Cosa fare quando vostro figlio vi minaccia con un coltellaccio da macellaio? ”. Temo di non essere ancora arrivato a quella pagina! >>
<< Goku!! >> sibilò Chichi, mandando però un’occhiata velenosa a Laos << si allontani subito da mio figlio o le faccio rompere tutte le ossa da mio marito!>>
<< Mi spiace! >> fece spallucce Goku come se si ritrovasse a eseguire quegli ordini quotidianamente << ma se lei ordina, io obbedisco! Non sono così pazzo da scontrarmi con mia moglie quando è oltremodo arrabbiata! >>
Goten rivolse uno sguardo supplichevole a Gala: non sapeva cosa fare; non voleva che la faccenda andasse a finire in quel modo, anche perché Laos avrebbe avuto sicuramente la peggio contro suo padre.
Gala intercettò il suo visino corrucciato e scosse la testa sospirando:
<< Devi scegliere Goten. O sei uno di noi, un cattivo che non si ferma nemmeno davanti alla sua famiglia o il tuo posto non è qui. Prendi la tua decisione piccolo e poi va avanti. Come io ho fatto. Come tutti fanno. >>
E Laos capì ancora prima di sentirlo pronunciare una parola; lo capì da quegli occhioni contriti che si rivolsero verso terra: aveva perso la sua invincibile arma. In un impeto di pura ira spinse Goten via, facendolo rovinare ai piedi di Gala, tra le proteste di Goku e la rabbia di Chichi che si protese di riflesso verso il figlio.
La donna non aveva calcolato la follia di quell’uomo, ancora incomprensibilmente convinto di potersela cavare, e si ritrovò stretta in una morsa che le tolse il fiato; alle sue narici arrivò l’odore aspro di fumo mescolato a whiskey e sentì la fredda lama del coltello appoggiarsi sul suo collo. Laos voleva usarla come ostaggio, come lasciapassare verso la libertà.
<< Mamma! >> strillò Goten tra le braccia di Gala, che l’aveva aiutato a rimettersi in piedi << Lascia stare la mia mamma, Laos! >> non gli sembrava possibile: per qualche capriccioso scherzo del fato, quello che era iniziato come un divertente gioco, si stava concludendo con un pericolo mortale per vita di sua madre!
Ma Laos fu doppiamente sciocco: una volta perché sperò di farla franca pur trovandosi al cospetto di ben tre Saiyan, una seconda perché fu così avventato da toccare l’unica cosa capace di svegliare la bestia sopita nel cuore del guerriero leggendario, il combattente puro che fremeva di sdegno davanti i sopprusi e brutalità, l’eroe rifulgente di luce convito che il bene alla fine trionfa sempre. Son Goku. Egli non sentiva le minacce che Laos gli stava urlando contro, né i richiami del figlio maggiore che lo supplicavano di non perdere il controllo; vedeva solo lei, priva di alcuna paura sul volto e le manacce di quell’essere immondo che la stringevano senza ritegno né riguardo. Digrignò i denti quando Laos le risalì con una mano appena sotto il seno, mentre  con la bocca le stava sibilando qualcosa vicino all’orecchio. Troppo vicino, pensò il guerriero portandosi meccanicamente due dita alla fronte; troppo vicino da poter sopportare oltre. Laos non ebbe nemmeno il tempo di sbattere le palpebre; si sentì afferrare per il collo, con una forza che lo fece boccheggiare paonazzo, per poi essere scaraventato per terra, percependo la chiara sensazione che tutte le sue ossa si frantumassero… e poi il buio totale.

Un infuocato tramonto bruciava in tutta la sua bellezza, colorando il mare di un luminoso arancione. Goku osservava da lontano madre e figlio che parlottavano seduti sulla riva: aveva voluto un po’ di tempo per calmarsi del tutto e lasciare che la bestia ruggente in petto ritornasse docile e inoffensiva, tanto che per una volta la moglie aveva accettato, accondiscendete, il fatto che mancasse ai suoi doveri di genitore.
<< Pensi che lo metterà in punizione per molto tempo? >> gli chiese Gohan affiancandolo
<< Oh… diciamo che quando uscirà di nuovo di casa avrà barba e capelli bianchi!>> ridacchiò Goku sedendosi sulla sabbia.
<< Perché hai aiutato quel tipo… Gala… a scappare dalla marina? Era un criminale… >>.
Goku ci pensò un attimo prima di rispondere: “perché?” gli aveva chiesto Gala dopo che l’aveva teletrasportato lontano da quella nave in un attimo di confusione generale.
“Perché anche tu abbia una scelta proprio come l’hai data prima a mio figlio” gli aveva risposto lui dandogli le spalle
“io non sono come tuo figlio. Non sono un puro di cuore”
Un puro di cuore… quante volte aveva sentito usare quella definizione nei suoi confronti? Ma cosa significava? Aveva provato l’intossicante desiderio di uccidere un uomo su quella nave… era davvero un puro?
“ Probabile, ma non sei nemmeno come Laos… scegli e poi vai avanti…  come tutti fanno” gli aveva ripetuto prima di scomparire.
<< Sai… >> si risolse a dire accorgendosi che suo figlio lo scrutava curioso << penso che buoni e cattivi spesso si mescolino tra di loro… anche l’ultimo dei furfanti può avere il suo momento da eroe… e viceversa. >>
<< Vuoi dire che anche gli eroi possono essere dei farabutti? >> chiese il ragazzo tornando a guardare la madre, che ora stava dando dei buffetti sulla testa del fratellino.
<< Si… più o meno…>>
<< Papà? >>  disse scoccandogli un’occhiata furba << io penso che tutti abbiano i propri momenti di debolezza… anche gli eroi >> sorrise << Vado ad offrirmi di legare Goten per i piedi e di trascinarlo per tutta la spiaggia come segno di espiazione >>
<< Mi raccomando >> ghignò Goku sdraiandosi sulla sabbia <<  ricordati di passare sulla parte ciottolosa dell’isola! >>
<< Tranquillo! >>
Rimasto solo, chiuse gli occhi godendo del calore residuo che gli trasmetteva la sabbia; ripensava a quella sensazione… alla folle gioia provata pensando di disintegrare una persona… era quello l’istinto primordiale della sua razza? Vegeta glielo ripeteva sempre: i Saiyan erano fatti per uccidere, per perpetuare violenze…
I suoi pensieri furono interrotti quando una mano gentile gli accarezzò dolcemente una guancia; sentì un corpo caldo, armonioso che si accostava al proprio, infondendogli una pace rigeneratrice. Non aprì gli occhi mentre lei poggiava le sue labbra sulle proprie dicendo: << Va un po’ meglio ora?>> 
Le accarezzò i crini scuri scostandole una ciocca ribelle dal viso, la strinse a sé con l’altra mano in modo da assaporare ogni singola essenza di quella sensazione dolce che si stava propagando nel suo cuore; si risolse a guardare quel viso d’angelo e con tono contrito le disse:
<< Stavo per ucciderlo… io l’ho desiderato… >>
Chichi sorrise strofinando la sua guancia morbida su quella ruvida e mascolina del marito:
<< Non l’hai fatto però… >> passò lentamente una mano su quei pettorali scolpiti nella roccia e gli diede un altro bacio sul collo << Ancora una volta hai scelto cosa essere… e il tuo cuore puro ha vinto di nuovo >>  
Goku le afferrò di scatto la mano costringendola a guardarlo negli occhi, un espressione seria come mai:
<< Un Saiyan non può essere puro, Chichi… sei tu… sei tu la mia fonte  di purezza… grazie a te io non mi perdo mai tra le spire del mio potere… >>
<< Oh… >>  disse lei regalandogli un sorriso mozzafiato << sono la tua bussola allora! >>.
Goku rise baciandola, convinto che, per quanto la bestia in catene ruggisse cercando di sopraffarlo, gli sarebbe bastato cercare quegli occhi limpidi e quella bocca di ciliegia per capire quale  scelta fare.

Fine

Salve a tutti! Questa ff ha avuto parecchi inconvenienti poverina! Dovrò madarla dal terapeuta! ^_^
In questa ultima parte mi sono un po' discostata dal mio stile solito, quindi gradirei sapere se è un completo flop o se sono stata all'altezza!


Fisio ringrazia:

Anetta chan: suvvia cara, nessuno ce l'ha con te!! ^_^  dopo tutto le mie scene "hot" non sono poi così  eclatanti e quindi la ff non ne risentirà di certo se le tolgo! ^_- Sono io che devo ringraziarti: sei sempre così entusiasta nei mei confronti che è sempre un piacere "ascoltare" la tua opinione!  Grazie per i tuoi commenti sia in "Papà è un bugiardo"( ma no che  non sei un imbranata!! io per esempio faccio sempre macelli col programma Nvu!!) che nella prima parte di questa storia! A presto! ^_^

Bevery Rose: ciao! Sono contenta che anche questa storia abbia raccolto il tuo consenso! ^_^ Se tu ami le mie storie, io amo il tuo entusiasmo nel commentarmi e ti prego: respira!!  Non voglio che diventi cianotica!^_-   Seriamente: grazie per i commenti nelle mie utime due storie (Come faccio? Be' i miei mi dicono sempre che mi perdo troppo tra le nuvole, dev'essere quello che mi ispira!^_^)! Aspetto di sapere cosa ne pensi della seconda parte! ^_^

Camy: non c'è di che! ^_^ Ho tolto volentieri un pezzo se questo significava favorire le mie lettrici minorenni! Se fosse stata una lemon... be'..avrei avuto un po' di difficoltà a togliere la parte  hot (^_-) ma per una storia generale non succede niente! Grazie per il tuo commento e spero che ti piaccia anche la seconda parte. Ciao, ciao! ^_^

Dinatabo: cielo! Un fans club? Ma  poi avreste le spillette con sopra scritto "Fisio for president"? ^_^ Eh , eh  scherzi a parte,  visto che tu hai delle riserve sulla coppia Goku-Chichi appena ti sembrerà che io stia andando  fuori binario fai un  fischio! Non vorrei mai ridurmi a descrivere il principe azzurro e la sua dolce principessa! ^_^ Attendo sempre la tua opinione! Grazie per i tuoi commenti! A presto! ^_-

Elechan86: uao! il mio nome è una garazia! Farò un marchio allora! ^_- Tu sei una nuova conoscenza: salve! E' un piacere averti a bordo! Ho visto i commenti anche delle altre storie e sono felice che ti siano piaciute! Si, in effetti in "Papà  è un bugiardo" avrei fatto meglio a dividere qui e là... ma non potevo tagliare una mia creatura!! ç_ç
Con questa spero di aver fatto le cose per bene, e ti ringrazio per avermi fatto notare che dal titolo sembrava un AU: ho posto subito rimedio! Grazie, grazie! ^_^

Evy: ohhhh! Un'altra "faccia" nuova ! Che bello! ^_^  Cattiva che non ti sei ma fatta "vedere" prima, ma visto che finalmente hai palesato la tua presenza chiudo un occhio! ^_- (eh,eh!) Tranquilla cara! Se non hai tempo di  commentare non è un problema (ç_ç) mi accontenterò di sapere che tra i lettori ci sei anche tu ed apprezzi le mie storie! ^_^
Grazie per la recensione! Spero che il seguito ti piaccia! ^_^

 Livia1909: lo so, ce l'hai con me e per questo non mi hai lasciato nemmeno un commento a questa storia! Nooo!ç_ç Io volevo pubblicare una ff per il tuo compleanno ( spero che 19/09 sia il tuo compleanno!! O cade la mia elucubrazione mentale!!) ma proprio non ce l'ho proprio fatta! Sul serio! Ora penserai che sono crudele!! ç_ç ..... Tranquilla lo so che non ti è sfiorato nemmeno per l'anticamera del cervello tutta 'sta storia ma io adoro le tragedie!! Grazie del commento in "papà è un bugiardo"!  ^_^

Maxia: cara maxia che dire della tua analisi così ben arogmentata della famiglia Son? Solo uao!^_^ E' stato un piacere leggere il tuo commento, anch'io penso che a Chichi sia toccato la parte più difficile in quanto deve tenere in piedi una famiglia scossa continuamente da lutti e assenze prolungate del padre! Grazie per i complimenti  e fammi sapere cosa pensi dell'ultima parte visto che "esula" un po' dal mio stile abiutale! A presto!^_^
 
Merediana: cara, con te ci siamo già sentite via mail! E' stata una piacevole sorpresa sapere che ti ho "convertito"! Eh si, sono proprio  un inegnere purtoppo ( calma! Devo laurearmi ancora! Quindi non mi chiamate così che porta male!!! ), ma tanto nessuno lo crede quando mi vede leggere i topolini alla fermata dell'autobus! ^_^ Grazie per il tuo sostegno e mi raccomado: continua con me l'opera di riabilitazione di Chichi e Goku! A presto! ^_-
 
Me91: ehm... ecco un'altra arrabbiata! No Me91!! Non odiarmi! Ho tolto il raiting rosso così puoi leggere! Non abbandonarmi!! Sob!....
^_^ Cara, non so come mai non ti sei fatta sentire in questa storia, ma ti ringrazio per l'utlimo commento lasciato! Hai visto? Finalmente l'ho capito che devo dividere le mie storie! ^_^ Grazie per i complimenti e spero di "rivederti" prima o poi da queste parti! Ciao!^_^

 Nicichan: ohhh! Ecco una lettrice piena di buona volontà! Visto, pigroni che non mi commentate? Lei me ne ha lasciate ben due in "papà è un bugiardo"! Ci manca un bel gnè gnè e poi la mia reputazione di savia è definitivamente compromessa! ^_^  A quanto pare anche tu hai a che fare con i subdoli numeri proprio come me! Cara! uniamoci in un abbraccio virtuale di sostegno!^_^ Grazie per i tuoi commenti! A presto!

 S: nooooo! Ho perso anche il mio recensore misterioso! Noooo! Ma cos'ho fatto di male?ç_ç cattivo! ^_- I tuoi commenti sono sempre esaustivi, analizzi la forma e i contenuti delle mie storie e per questo ti ringrazio!^_^ Spero che che troverai il tempo di dirmi cosa ne pensi anche di questa storia! A presto!^_^

Sisya: tu hai commentato "strane forme d'affetto", grazie! ^_^ In genere le storie vecchie ricevono sempre più radi commenti man mano che passa il tempo! Se la mia storia ti ha fatto ridere, be' allora ho raggiunto il mio scopo!^_^ Grazie ancora per i tuoi complimenti, magari dimmi cosa ne pensi di questa (eh, eh ci ho provato! ^_^)   A presto!

Sybelle:  si, si, il "mio" Goku è una specie di James Bond che però di dimentica la pistola nel bar dove fa colazione!! ^_^ Sono felice che ti paiccia! Spero che  tu non abbia avuto il problema del raiting alto con questa storia (non mi odi anke tu vero??ç_ç) Grazie per il tuo commento! Ciao, ciao! ^_^

Taisa:  ma grazie a te per il commento! Sono contenta che tu abbia apprezzato " Papà è un bugiardo"! La coppia Goku-Chichi è poco gettonata in genere, ma penso che sia colpa del cartone! Lui lo fanno con una personalità degna di una bietola, mentre lei sembra sempre in crisi pre-mestruale!!^_^  Comunque, grazie ancora per la tua  recensione! Spero di "rivederti" ancora su questi lidi!^_^

 Wicca87 : alors... grazie a te ho passato dei brutti cinque minuti col mio beta, ma riconsco che è tutta colpa mia! ^_^ Grazie per gli errori segnalati, Ale l'ha sempre detto che sono una writer ingestibile! ^_^  Spero che non avrai una brutta opinione di me ora! Grazie ancora e a presto!

Detto ciò... eh eh.. non posso che dare i miei 5 secondi di tormento quotidiano al quel cattivone del mio beta!^_^ vi rendete conto?? Vuole frustarmi!!ç_ç Che uomo crudele! Io chiamo il numero per i writer maltrattati! Ecco! Bacioni Ale! Smack, smack! ^_^

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