Things have gotten closer to the sun.

di harrysunbroken
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The darkness and the light. ***
Capitolo 2: *** Are you still in love with him? ***
Capitolo 3: *** Viaggio prima della fine del mondo? ***



Capitolo 1
*** The darkness and the light. ***


Quindi, è così che ci si sente ad essere l'ultimo uomo sulla terra.

Harry sbuffa ridacchiando al pensiero, mentre segue la curva della strada, la ghiaia schiocca come un fuoco sotto le vecchie gomme della sua auto.

Il cielo di mezzanotte è del colore del mare profondo, ma non sembra completamente calmo. Sente come se stesse sudando freddo e un grande panico si impossessa di lui, come se tutto si fosse chiuso attorno a lui, soffocandolo.

Ma no,non può essere quello. Non può essere quello, perchè niente lo sta soffocando. Niente di niente.

È solo lui. Lui e il lungo tratto di strada da percorrere, la strada ed i lampioni che proiettano ombre pallide sul suo parabrezza, pallide ombre che illuminano le sue mani tremanti sul volante e il vuoto netto del sedile posteriore.


Potrebbe aver bevuto qualcosa. Non riesce a ricordare.

Non riesce nemmeno a ricordare quello che stava facendo questa mattina, ad essere onesti. Non ricorda di essere andato fuori a far finta di socializzare o di essere stato seduto nel buio del suo appartamento, come al solito, pensando, annegando nella sua inutile nostalgia sanguinante. Lui non sa nemmeno dove diavolo sta andando, sta solo sperando di finire da qualche parte.

Gli sembra di stare nel mondo dei sogni, un po' sfocato, come se potesse trasformarsi in qualcosa di diverso da un momento all'altro. L'autoradio è accesa a basso volume, le voci riempiono lo spazio come pioggia, ed Harry cattura frammenti di conversazione che arrivano nella macchina.

Non sta veramente prestando attenzione fino a quando, tutto ad un tratto, lo fa.

"Bene. Suppongo che questo è tutto, gente. È il quattro dicembre, 2018, e abbiamo circa dodici giorni rimasti fino alla fine del mondo."

Aggrottando le sopracciglia, lui armeggia con i tasti fino a quando le voci crescere più forte.

"Che diavolo stai dicendo, Nick? Sei fatto?" Una donna ride attraverso gli altoparlanti, la sua voce calda e vaga come il sole al tramonto.

Harry si ferma a un semaforo rosso.

E ascolta. Il mondo sembra addormentato a quest'ora. Nessun altra macchina è in vista e all'improvviso, Harry comincia a ricordare. Con la fine del mondo a due settimane di distanza, ricorda un paio di occhi azzurri.

Occhi del colore dell'oceano profondo che crescevano vuoti.

Amava quegli occhi azzurri che crescevano freddi, che crescevano stanchi.

L'uomo alla radio ride. "Oh, dico sul serio! A quanto pare il mondo sta per finire in dodici giorni o qualcosa del genere. Brillamento solare, dicono."

"Chi lo dice?"

"Non lo so-gli scienziati? I piccoli pezzi di merda pervertiti che ricercano la fine del mondo?"

La donna ride. "Stai facendo sul serio ora o ci stai solo girando intorno? Sii serio."

"Sto facendo per davvero! E 'stata la prima notizia e tutto. Credo che stavano cercando di tacere prima, non volevano irruzioni nei negozi o delle sommosse o cose del genere."

C'è una  pausa nella conversazione e Harry non guida anche quando la luce del semaforo diventa verde. Ascolta e basta, spegne il motore e ascolta, perchè il mondo sta per finire. In meno di due settimane, il pianeta sarà divorato dal calore del sole. La terra si piegherà su sè stessa e diventerà un inutile granello luminoso nell'immenso e buio sazio, non importa ora che lui si trovava in una band una volta. Lui morirà.

Boom, boom, bang.

Zayn, Liam, and Niall— loro moriranno.

Gesù, è passato quasi un anno da quando Harry ha visto ognuno di loro, e quasi cinque anni da quando li ha visti tutti in una volta.

Si passa una mano sul viso, inspirando forte.

Quando si mette in ascolto di nuovo, la donna chiede: "Qualche rimpianto? Qualcosa che avreste fatto diversamente?"

Improvvisamente, le parole sembrano distorte e lontane, come se le lettere non fossero in equilibrio, si scontrano tra di loro sulla loro via d'uscita dei diffusori.

Harry si spegne la radio e sprofonda di nuovo nel suo sedile, sprofonda di nuovo nel silenzio della sua auto. Il suo respiro è pesante e non riesce a rallentare. Fuori, la strada è ancora vuota, e così egli preme il viso contro il vetro freddo della finestra smerigliato e respira, cercando di calmarsi. Ma la domanda è ancora lì.

Di cosa si pente? Che cosa avrebbe potuto fare di diverso?

Non vede nemmeno l'altra macchina in arrivo.

Ma arriva, e improvvisamente il mondo esplode in uno slancio di luce calda, come un fulmine nel cielo notturno, bianco contro nero, bianco e nero, la sfumatura bianca e ner daei suoi ricordi, le immagini sfumate con il rosso del luce calda, il rosso del sangue. Il suo sangue. Sente quel sapore metallico in bocca mentre grida ed è in quella luce sfocata, che vede quegli occhi azzurri ancora una volta, vede l'oceano, sente una voce che gli dice di non tornare indietro e così pensa. Non me ne frega un cazzo. Non mi importa più. Vaffanculo. Io non voglio tornare. Sente uno sbattere della porta, l'eco stesso che finisce in ogni incubo.

Metallo contro il marciapiede. Carne contro l'osso. bugia dopo bugia.


Qualche rimpianto? Qualcosa che avresti fatto diversamente?

Nello spazio tra la luce e il buio, Harry pensa di aver trovato la sua risposta.















I'm back, bitcheees!

 Alloooora, rieccomi! Innanzitutto ciao a tutte. Ho trovato questa one shot su tumblr, è stata davvero un parto da tradurre,ed essendo davveeeero lunghissima ho deciso di fare più capitoli. Non so quanti ne saranno di preciso lol ma penso non più di sei o sette. Cooomunque, io la trovo davvero bella e spero che vi piaccia. 
Ps: Continuo dopo qualche recensione :).
Ps2: Per qualunque cosa mi trovate su twitter. Sono: @harrysunbroken


Alla prossima, love ya.

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Capitolo 2
*** Are you still in love with him? ***


“Harry.” qualcuno sussurra, e Harry si muove al suono, sbattendo le palpebre e sussultando leggermente nel vedere la luce fioca.

"Ciao." La persona dice di nuovo, a bassa voce,le parole gli arrivano stanche e ovattate.

Harry cerca di dire qualcosa di nuovo e finisce per fare un suono gutturale, e sbattendo un po' di più le palpebre, porta tutto a fuoco.

Liam, si rende conto, è in piedi davanti a lui, il viso offuscato dalla fila fioca di luci sul soffitto. Liam, a cui Harry non ha parlato da quasi otto mesi, è in piedi davanti a lui, sembra stanco e gli sembra ancora come harry ricordava.


"I tuoi capelli sono cresciuti." Harry osserva sollevando gli angoli della bocca

"Harry". Liam dice, attento a come guardare verso Harry. "Sei stato vittima di un incidente."

“Io—” Harry si interrompe, perché è allora che si accorge del rumore che si sente nel silenzio, il battito del cuore proveniente dai macchinari. Ha fili attaccati ovunque, e la sua pelle è pallida e bianca. Riesce a vedere le vene lì, si rende conto. Proprio lì sul suo polso.

C'è qualcosa di così pateticamente fragile in questo.

Non può fare a meno di vedere sè stesso nel modo in cui si vede negli occhi di Liam, pallido e livido su un letto d'ospedale, solo un ragazzo pelle e ossa, forse. Solo un'ombra di quel che era. E dio, era così tanto. Era così buono.

Harry rimane tranquillo, le sue dita si accarezzano il polso e si guarda intorno nella stanza, gli occhi di liam fissi su di sè. La finestra sulla parete accanto al letto si affaccia sul parcheggio, e ci sono solo poche auto sparse, tutte ricoperte di neve fresca.

Il cielo, però, è pieno dell'inverno.

La neve cade giù in veloce, Harry vorrebbe solo raggiungerla e toccarla. Vede anche le tre poltrone verdi davanti alla finestra, tutte vuote, e lui cerca di non pensare troppo alle persone che non desidera vedere lì seduti.

Radioso, si gira di nuovo verso Liam. "Il mondo sta finendo, Li."

Liam ignora quella frase, ma guarda Harry come se non fosse abbastanza sicuro di cosa dire. Infine, sospira. "Ho ricevuto una chiamata quando è successo, lo sai. L'abbiamo ricevuta tutti. Gli altri ragazzi sono al piano di sotto e stanno prendendo un caffè in questo momento, mi sa che saranno lì per un po', ma eravamo tutti così spaventati, Harry. Hai dormito per tre giorni, e i medici non erano sicuri-"

"Gli altri ragazzi?" Harry ripete intontito, cercando di sedersi sul letto. Fa una smorfia per il dolore che si allarga verso il basso fino a quando la testa si appoggia contro il muro. Non pensa al fatto che stava morendo. Invece, si guarda indietro sopra alla finestra, sentendo gli occhi di Liam su di lui mentre parla. "Sono qui, allora? È lui-um, è qui?"

Liam rimane in silenzio per un attimo. "Ehm, no. Aveva qualcosa, penso-"

"-No." Harry dice, e chiude il discorso. Si gira di nuovo verso Liam, passandosi una mano tra i capelli. "Voglio dire, non c'è bisogno di mentire a me, va bene? Ho capito. Ho capito. "

"Harry.", Dice Liam. La sua voce sembra stanca tutto ad un tratto, e Harry non vuole ascoltarlo. Non qui, dove non riesce a liberarsi di lui, poichè non si trova dall'altro capo di una linea telefonica. Liam inclina la testa di lato, guardandolo ed è la cosa peggiore che Harry ha visto in un istante. "Harry.  L'hai lasciato, vero? Lo sai che...- "

“Lo so.” Harry annuisce, ma sta guardando i lividi sulla mano. Quando Liam non dice nulla, Harry annuisce di nuovo. "Sì, Liam. Lo so."

“Okay.” Liam dice. Sposta gentilmente la gamba di harry, sedendosi sul bordo del letto dell'ospedale. C'è silenzio per un po', rotto dal suono debole delle macchine, e poi Liam parla di nuovo. "Voi quattro eravate i migliori amici che avrei potuto mai chiedere, si sa,con voi ho affrontato tutto. Ho vissuto il mio sogno grazie a voi ragazzi ed i-io, voglio dire, a volte vorrei solo ritornare vicini come eravamo."

Harry rimane tranquillo, a guardare il profilo di Liam nella stanza d'ospedale poco illuminata. Ancora una volta, non sa cosa dire a questo. Si sente come se non sapesse mai cosa dire di nulla. Lui sa che è tutta colpa sua- la band che si era sciolta, il casino che sono diventati, lui lo sa. Ma lui non sa come mettere insieme le parole o spiegare quanto gli dispiaceva per tutto ciò-

"Le infermiere," Liam dice all'improvviso, con voce bassa. Attento. "Hanno detto che la tua auto era ferma ad un incrocio. Il semaforo era verde e tu eri fermo lì." Liam si ferma e sospira rumorosamente. "Harry.. tu volevi che questo accadesse?"

Harry aggrotta le sopracciglia non capendo. "Cosa intendi?"
"Ti sto chiedendo se volevi morire.", Dice Liam.

"Ah." Harry ride, ma è una risata breve, sarcastica. Non riesce a credere che Liam gli stia davvero chiedendo questo. "È che quello che stanno dicendo, allora? Styles cerca di uccidere sè stesso e non ci riesce? Dai, Li. Tu mi conosci meglio di così."


"Pensavo davvero di si." Liam sospira.
Le parole colpirono Harry come un pugno, spingendolo in silenzio.

Per la prima volta da quando si era svegliato, si chiede cosa stavano dicendo di lui e soprattutto chi ci avrebbe creduto.La fine del mondo è in arrivo nel corso del sanguinoso orizzonte e la gente continua a fermarsi a guardarlo cadere a pezzi. Harry pensa di aver vissuto la sua vita troppo a lungo nella luce cruda, pensa che forse la sua ombra viene allungata troppo a lungo. Distorta. La verità sta diventando ancora più difficile da trovare.

Sedici. Quest'anno la sua vita è iniziata e finita. Vorrebbe poter tornare indietro.

"Liam". Dice che pochi minuti dopo. "Il mondo sta per finire."

Liam sorride. "Sembra sia successo secoli fa, non è vero?"

Harry si stringe nelle spalle. "Ci sarà un brillamento solare."

"Già." Liam annuisce, le dita appoggiate sulla pelle nuda della caviglia di Harry. "L'ho visto in televisione, che il mondo stava per finire." Liam si ferma, scuotendo la testa con una piccola risata. La fioca luce obliqua attraverso la finestra aperta trasforma il marrone scuro dei suoi occhi in miele. "E 'stato proprio prima di ricevere la chiamata del tuo incidente. Il più strano momento della mia vita, davvero. "

Liam è ancora sorridente, ma Harry vede attraverso il suo sorriso. Vede la verità nelle ombre scure sotto gli occhi di Liam, la vede nel modo in cui le dita di Liam sono strette intorno alla caviglia di Harry come lui ha paura di lasciarsi andare. Harry gli fa del male. - è così evidente che vorrebbe piangere. Ma non lo fa.

"Mi dispiace." Dice invece, spostandosi in avanti per appoggiare il mento sulla spalla di Liam. "Mi dispiace tanto, Li."

"Anche a me.", Dice Liam, inclinando la testa fino a quando il lato di essa è appoggiata contro la fronte di Harry. "Nove giorni rimasti. Riesci a crederci? "

Harry scuote la testa, ma non dice nulla.

Il silenzio si insidia tra loro ed i pensieri di Harry gli fanno girare la testa. Lui non sa nemmeno cosa pensare, cosa mettere a fuoco. Ha 24 anni ed è l'ultimo anno che vivrà. Questo non lo preoccupa tanto quanto dovrebbe. Lui sa di essere più fortunato, sa che ci saranno i bambini e le madri e le anime belle inghiottite dal sole, ma la cosa è-lui è tempo sprecato.

Più che altro, è il tempo che ha sprecato che lo fa rammaricaricare di più. Si tratta di tutte le cose buone che non ha fatto. Otto anni fa, la vita è stata brillante. Si è svegliato ogni mattina con il sole dentro di lui. Ma che ora è cambiato tutto. Gesù. Lui e il suo ragazzo, erano così.. fantastici.

Quando Harry parla, infine, le sue parole cadono nelle orecchie di Liam come pioggia. "Come sta?"

Sorpreso, gli occhi castani di Liam tremano verso il basso mentre si sposta sul letto d'ospedale come se stesse cercando di allontanarsi dalla questione.

"Harry-" Liam ha inizio.

"Voglio solo sapere come sta, Liam. Come lui è stato."

Liam sembra pensarci un attimo prima alzandosi, guardando indietro e guardando il mondo al di fuori della finestra. "Lui sta bene.." Liam risponde infine. "Direi che si,sta bene."

Harry annuisce, felice di sentirlo. "Hai parlato con lui?"

"Sì, ho parlato con lui al telefono questa mattina in realtà." Liam risponde, ed è allora che torna in sè stesso, sospirando. "Perché stai facendo questo, Harry? Sono passati due anni. "

“Lo so.” Harry è d'accordo, anche se ne sono passati cinque. “Voglio solo..”

"Ma tu non sai, Harry. Non hai idea." Liam scende dal letto, avvicinandosi alla finestra. Harry guarda come il suo corpo diventa una silhouette contro la fioca luminosità del vetro satinato, nero su bianco pallido e blu. "Tu non l'hai visto dopo la tua partenza." Liam dice, guardando lo spin neve come esterno statico. "E 'stato un disastro, Harry. Lui è stato un disastro, e lui è di nuovo finalmente felice. O almeno lui è sempre lì. Io non voglio che questo cambi."

"Come se avessi il tempo di cambiare qualcosa." Harry scatta, e le parole escono dal suono tagliente. E 'infastidito, però. Anche se lui non ha diritto a esserlo. "So che ho fatto un casino, Liam. Va bene? Lo so. Sapevo anche quando stavo lasciando che stavo facendo un errore, ma non sono l'unico che ha incasinato. Lui-Gesù, mi sentivo come se lui non fosse mai importato di me-"

"Dillo di nuovo, Harry, e ti ucciderò prima che il sole si avvicina." La voce di Liam è costante, ma c'è un peso dietro, pesante e bruciante. "Merda, Harry, sai che ti amava. Lo sapevamo tutti. Dal momento in cui è successo, lo sapevamo. Tutti lo sapevano. Tutti. Non è sempre Stato questo il Problema?"

Liam dice sputa queste parole, improvvisamente e tutte in una volta. Sembrano frantumarsi le fredde piastrelle della stanza d'ospedale, come schegge di vetro, i pezzi di verità che hanno cercato di eliminare fin dall'inizio di tutto questo.

Harry non sa nemmeno cosa dire.

Sta solo pensando che, chiaramente, Liam non ci arriva.

Chiaramente, Liam non capisce cosa vuol dire sentirsi se qualcun altro parlasse al loro posto, la bocca chiusa in trappola anche se non dovrebbe essere così.

"Sei un bastardo." Harry dice, ma non lo vorrebbe dire.

Liam sospira lentamente, ancora di fronte alla finestra. "No, non lo sono. E nemmeno tu. Sono solo ... tutto quello che sto cercando di dire è che ti amava. Lui ti adorava. E so che gli importava di te tanto quanto a te e-"

"Certo, quando non c'era nessun altro in giro!" Grida Harry, spaventato dalla durezza della propria voce. Non può combattere con Liam quando il mondo sta finendo. Deglutisce, riposa la testa contro il muro, fissando la nuca di Liam. La sua voce è tranquilla, come dice lui, "Io non credo di poter andarmene senza salutarlo, Li."

Liam si guarda intorno, vigile. "Voglio solo.. voglio chiederti una cosa."

"Spara", dice Harry.

"Sei ancora innamorato di lui?"

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Capitolo 3
*** Viaggio prima della fine del mondo? ***


Harry balbetta, completamente colto alla sprovvista "Sono che cosa?".

"E 'una domanda semplice, Harry. Sei ancora innamorato di lui? "


Harry si sente come se fosse una domanda trabocchetto, così lui sbatte le palpebre, stringendo i pugni contro il nervosismo che sta nuotando tra le sue dita. "Cosa vuoi che ti dica, Liam?"

Liam sospira, scuotendo la testa. "Non c'è una risposta giusta o sbagliata. Voglio solo sapere ".

"Va bene," dice Harry lentamente, e non ci pensa nemmeno prima di dire, "allora no, non lo sono."

"Non sei?" Liam ripete, con voce piatta. "Davvero?"

"Sì, davvero." Harry dice, e si sente come se non fosse la verità, ma non è sicuro. Nella sua bocca, sente pesante la sua lingua, come se qualcosa lo appesantisse. Cerca di non pensarci troppo, perché sono passati cinque anni, e anche perché il mondo sta finendo. Ha lasciato tutto, e ora il mondo sta finendo. Non c'è tempo per tutto ciò che pensa di poter sentire. Liam lo sta ancora guardando, così Harry continua, tentando un sorriso. "Liam, dico sul serio. Ti farò sapere se cambio idea, va bene? "

Liam è in silenzio per un attimo prima di sospirare rumorosamente, e Harry si chiede quando ha iniziato a farlo così tanto. Ma non dice niente quando Liam si passa una mano sul volto, girandosi verso Harry con un cipiglio. "Lui non sarà felice di vederti."

Harry annuisce, ma il suo stomaco si fa improvvisamente pesante. "Va tutto bene."

Liam si volta verso la finestra, e un attimo dopo, la porta si apre e Niall e Zayn camminano nella stanza, entrambi portando due tazze di caffè ciascuno. Il respiro di Harry quasi si ferma alla vista dei suoi migliori amici, qui con lui per la prima volta dopo anni, con una tazza di caffè per lui, anche se non erano ancora sicuri.

"Ciao", sogghigna, e la sua voce è lenta.

"E 'bello vederti, amico. Sono contento che tu stia bene. "Zayn dice per primo, sorridendo, "Non ci si vede da un po', non è vero?"

Harry annuisce, con un sorriso ancora più ampio. "Hai i capelli grigi e tutto, sale e pepe bellezza".
Zayn ride ad alta voce, lanciando un tovagliolo spiegazzato alla testa di Harry. "Buona questa."

Harry ridacchia, schivando il tovagliolo, e poi guarda mentre Zayn si avvicina a Liam, porgendogli una tazza. Liam la prende, sorridente. Harry quasi si chiede se si è dimenticato qualcosa, ma poi si accorge di Niall.
"Guarda chi ha deciso di unirsi a noi." Niall sogghigna, passando una tazza di caffè per Harry. "Bevi, compagno. Hai un aspetto orribile. "

Harry alza gli occhi, ma sorridente prende la tazza, portandola verso il viso. Il vapore si alza, bagnato e umido, e lui fa una smorfia contro il caldo, ne prende un sorso,sente il sapore del caffè amaro in gola e il bruciore durante la discesa. «Come lo avete fatto?" Chiede, degludendo a forza.

Niall si stringe nelle spalle. "Due tipi di latte, senza zucchero. Come lo bevi, vero? "

"Questo è esattamente come io lo bevo," dice Harry, prendendo un altro sorso. È sorpreso dal fatto che Niall ricordi il modo in cui beve il suo caffè, anche se non dovrebbe esserlo. Non è solo. Ha dei fantastici compagni. "Grazie."

" È il minimo che potessi fare per il paziente del 'sanguinoso' ospedale". Niall ridacchia.

Harry ride, e poi è tranquillo.

Un silenzio ponderato riempie la stanza, ma non è imbarazzante.. è solo pesante..con tutte quelle domante che non erano state fatte. È così strano che Harry non vedesse questi ragazzi per tutto questo tempo— quei ragazzi con cui ha fatto il giro del mondo, che lo facevano ridere, che amava. Si chiede come ha lasciato arrivare questo punto, e si chiede se c'è qualche speranza per loro. Lo spera tanto.

"Bene, ragazzi." Liam dice all'improvviso, battendo le mani mentre gira le spalle alla finestra. "Suppongo che non possiamo lasciare che la fine del mondo arrivi senza una riunione di cinque uomini, no?"

Niall alza le sopracciglia. "Un viaggio per la fine del mondo? Ci sto. "

Zayn si appoggia alla finestra, sorridente. "Sì, anch'io."

Liam guarda Harry, e Harry annuisce appena.

"Va bene.", Dice Liam, alla fine. "Andiamo, allora."





OK, so di essere in ritardissimo. Ma con la scuola e tutto il resto non riesco a tradurre in tempo c.c  che stanchezzaaaaaaaaa! cooomunque questo capitolo è di 'transizione'.  Nel prossimo ci saranno tante svooolte interessanti. RECENSITEEEE O NON CONTINUO. Si, è una minaccia AHAHAHAHA. no, dai. lol vabbèèè alla prossima. CIAAAAAAAO.
twitter: @harrysunbroken

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