7 anni + 8

di crazygurl91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo anno ***
Capitolo 2: *** 2 Anno ***
Capitolo 3: *** Terzo Anno ***
Capitolo 4: *** Quarto Anno ***
Capitolo 5: *** Qunto Anno ***
Capitolo 6: *** Sesto Anno ***
Capitolo 7: *** Settimo Anno ***
Capitolo 8: *** Otto Anni Dopo ***



Capitolo 1
*** Primo anno ***


 

Ora che la guardava meglio non sembrava per nulla un essere inferiore, come suo padre l'aveva definita.

Lui aveva sempre creduto che “gli esserei inferiori” non potevano ridere, o scherzare, perché inferiori, quindi incapaci di godersi la vita, invece lei rideva felice con quei due ragazzi dai capelli neri che le sedevano accanto.

All'improvviso il giovane Malfoy scoprì che gli piaceva il suono della sua risata: cosi dolce e cristallina, e se ne stupi, come lo sorprese il forte desiderio di andare da lei, presentarti educatamente e diventare suo amico.

Ma lei era una Weasley e lui un Malfoy, non potevano mai diventare amici, ma solo rivali. E poi suo padre era stato molto chiaro: fa doveva umiliare a qualsiasi costo.

E lui, già lo sapeva, lo avrebbe fatto perché Draco era tutto il suo mondo, il suo eroe.

La guardò mentre spostava un ricciolo che gli era caduto d'avanti a quel viso pieno di lentiggini.

Scorpius pensò che, quella ragazzina, di bello aveva solo la risata, il resto era troppo banale...eccezion fatta per quei enormi occhi azzurri, talmente puri da sembra fatti del cielo stesso.

Malfoy ritornò al suo scompartimento, mentre sorrideva a se stesso:

 

Preparati Rose Weasley! La tua vita, d'oggi in poi, diventerà un vero inferno”

 

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Capitolo 2
*** 2 Anno ***


Scorpius entrò nella Sala Comune di Serpeverde, la sua casa, come era ovvio che lo diventasse, e si buttò sul lungo divano nero e, come sempre, comincio ad allentare la cravatta, che lo stava strozzando.

Sospirò assaporando quel attimo di silenzio, perché già lo sapeva che sarebbe durato ben poco.

 

<< Scorpius! Sei un vero idiota. Perché non lasci in pace mia cugina? >>

 

Albus Potter, stranamente il suo migliore amico, Serpeverde come lui e cugino della sua odiatissima

nemesi, entrò nella sala come una furia, rosse in viso per la rabbia.

 

<< Non rompere Al. La Rosse se l'è cercata >>

 

Al lo guardò dal alto in basso, quando gli lanciava quello sguardo l'odiava veramente.

 

<< Quindi tu consideri il fatto, che lei sia riuscita ad entrare nella squadra di Quidditch della sua casa e tu no, come una provocazione verso di te? Si, Scorp ha senso >>

 

Invece lo aveva e come, o almeno per lui. Da quando la preside McGranitt aveva aggiunto una legge che aboliva la corruzione, ora non ci si poteva più comprare un posto in squadra, proprio come aveva fatto suo padre a suo tempo.

Conseguenza: lui non era riuscito ad entrare in squadra, mentre quella stupida della Weasley si. Era un umiliazione troppo grande da sopportare.

Ma non poteva dirlo ad Al, se no avrebbe cominciato a sparlare ed a tormentarlo con qualche suo stupido, e noioso, sermone.

 

<< Io quella la odio >>

 

Non è una scusa, non senti il bisogno di giustificarti, era solo un dato di fatto. Guardi Al mentre alza gli occhi verso il soffitto, disperato.

 

<< Fa come ti pare, solo evita di attaccarla sul suo fisico, perché io non bloccherò di nuovo James, mentre cerca di schiantarti addosso ad una parete >>

 

Al si gira per poi andarsene in camera sua. Proprio mentre il suo amico cominciava a sorridere, ripensando a quello che era successo: la piccola Rossa era proprio una racchia; alta a magrissima, come un manico di scopa, i capelli erano talmente rossi e crespi, da sembrare un cespuglio infuocato, gli occhi erano coperti da un orribile palio di occhiali e le sue lentiggini erano aumentate, in lei non c'era nulla di bello...a parte quella sua rista che, appena la udiva, il suo corpo si riempiva di una serenità quasi assoluta

 

 

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Capitolo 3
*** Terzo Anno ***


Scorpius era seduto sul prato, con la schiena appoggiata ad un albero, Al era al suo fianco, come sempre, ed erano circondati da ragazze. Infondo era una cosa normale: lui era il bello, ma dannato, e Al bello e intelligente, in più era il figlio del famosissimo Harry Potter.

Ormai il giovane rampollo di casa Malfoy aveva 13 anni, e cominciavano a interessargli le ragazze in quel senso, soprattutto gli piaceva osservare i loro giovani corpi che, da acerbi, sbocciavano per diventare quelli di bellissime future donne.

Ma non esisteva nessuna ragazza a dargli più piacere della Rossa quando la umiliava. Anche se era una fiera Grifondoro, hai suoi occhi era solamente un impaurito topolino.

Una dolce risata arrivò alle sue orecchie e di scatto il biondo si voltò, cominciando a cercare la fonte di quel suono.

La vide a pochi passi da lui, indossava la sua divisa da Quidditch per gli allenamenti, i suoi ridicoli occhiali, fuori moda, gli erano calati fino alla punta del naso, e i lunghi capelli erano stati divisi in due strettissime trecce.

Sembrava una bambina delle elementari.

Scorpius non poteva resistere alla tentazione, non era nella sua natura.

Si alzò e, senza farsi sentire, si avvicinò il più velocemente possibile a lei e, quando gli fu dietro le spalle, gli appoggiò una mano sulla ossuta schiena, dando inizio al suo gioco.

 

<< Ehi Rossa! Non riesco a trovare l'allacciatura del reggiseno, ma sei davvero sicura di essere una ragazza? >>

 

Malfoy sentiva gli occhi furenti di Albus su di lui, ma non gliene fregava nulla, il piacere che gli dava nel vedere il viso imbarazzato della Weasley, era una sensazione unica. Si accorse subito che la sua vittima cercava di fuggire, ma fu subito pronto a bloccargli ogni possibile via di salvezza.

Tutti gli studenti li presenti ridevano, eccezion fatta dei compagni di squadra della Rossa e suo cugino che, da come guardava quello che doveva essere il suo migliore amico, sembrava che stesse progettando come ucciderlo.

Intanto gli occhi di Rose erano diventati lucidi, segno che molto presto sarebbe scoppiata in lacrime, e il suo volto era diventato cosi rosso che non si riusciva più a vedere le lentiggini; a questa vista Scorpius ci godeva.

 

<< Malfoy, per favore, lasciami in pace >>

 

<< E rovinarmi il divertimento? MAI! >>

 

Vide che i suoi occhi stavano cambiando colore, prendendo sfumature di un blu scurissimo, quasi nero, ma non ci diede troppo peso. Era la Weasley, una secchiona perdente, che poteva mai fargli?

 

<< Che c'è? Non sei capace a difenderti da sola se non ci sono i tuoi cuginetti? Beh è normale, visto che sei un inutile racchia come quella schifosa Mezzosangue di tua madre! >>

 

A quel ultimo insulto, Malfoy senti tutti quanti i presenti sussultare; aveva esagerato, lo sapeva benissimo da solo, ma sinceramente non gliene importava nulla, qualsiasi cosa pur di rendergli la vita un inferno.

Se prima erano stati i suoi occhi a cambiare, ora era la sua espressione: era dura e severa, gli ricordò moltissimo suo padre e il giorno che gli aveva confessato che era diventato amico di un Potter; per un breve momento la ragazza riusci a metterlo in soggezione, ma fu solo questione di un attimo.

 

<< Che cosa hai detto? >>

 

<< Sei diventata sorda, Rossa? Ho detto che sei come quella schifosa Mezzosangue di tua madre >>

 

Tutto accade talmente veloce che non se ne accorse nemmeno lui, non riusciva a capire cosa fosse successo, sapeva solo che ora si trovava steso a terra, con lo zigomo destro che gli faceva male e con la Weasley che lo guardava dall'alto, incavolata come non l'aveva mai vista.

 

<< Le offese verso di me le posso sopportare, sono abbastanza intelligente da non perdere la calma per le tue stronzate. Ma azzardiate a offendere di nuovo mia madre e, giuro sulla barba di Merlino, che ti distruggo >>

 

E se ne va.

Il ragazzo rimase ancora a terra stupito. Non riusciva a credere che quel esserino poteva aver fatto una cosa del genere. Da dove aveva tirato fuori tutta quella forza? E non si riferiva a quella fisica.

Gli sfuggi un sorriso. Ora aveva scoperto che la Rossa, in fondo, aveva fegato da vendere, e le loro lotte, d'ora in avanti, sarebbero state di sicuro più divertenti.

Perché lei era diventata una degna avversaria

 

 

 

 

 

 

Nota dell'Autrice: come va? Spero che la mia nuova storia vi piaccia, e se non è cosi vi prego sentitevi pure liberi di consigliarmi come migliorare.

La parte dello scherzo che Scorpius ha fatto a Rose è reale...è successa a me al tempo delle medie, profonda umiliazione e tantissimo imbarazzo.

Ma va be.

Un Bacio

Very  

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Capitolo 4
*** Quarto Anno ***


Finalmente ce l'aveva fatta.

Era diventato il nuovo cercatore di Serpeverde, e il suo cuore era gonfio di orgoglio e di soddisfazione, mentre guardava la sua immagine allo specchio. Indossava l'uniforme della sua casa, quella sarebbe stata la sua prima partita, ed era proprio contro il Grifondoro.

Contro l'odiata Weasley.

 

Era seduto sul campo da sola. Anche se hai preso il boccino, quella dannata della Rossa ha segnato troppi goal e, per un soffio, ha assicurato la vittoria per la sua casa.

Odiava ammetterlo, ma Rose è una battitrice imbattibile, fuori dal campo era un topo da biblioteca, ma dentro era un vero mostro. E questa volta era stata lei ad umiliarlo.

 

<< Ehi! Malfoy, che ci fai ancora qui? >>

 

Si voltò imprecando contro chi gli aveva appena rivolto la parola; voleva rimanere da solo, ma soprattutto non aveva nessuna intenzione di vederla.

 

<< Vattene Rossa >>

 

<< E rovinarmi il divertimento? Mai! >>

 

La sentii ridere e, nonostante era arrabbiato con lei e con la sua, pessima, imitazione, non riuscii a non lasciarsi scappare un sorriso.

Lei lo vide e un enorme sorriso di soddisfazione compare sul suo volto.

 

<< Ah! Allora anche il nostro principe del ghiaccio eterno, è capace di sorridere >>

 

Rose continua a ridere e, quel dolce suono, lo riempii totalmente facendogli dimenticare l'umiliazione della sconfitta. Una piccola mano si appoggiò sulla sua spalla, a quel contatto Scorpius sussulto. Nonostante l'aria era umida e fredda, la mano della Rossa era calda, era una sensazione piacevole.

 

<< Comunque, al di là del risultato, bella partita Malfoy. Sei stato bravo >>

 

Quelle parole fece cambiare drasticamente l'atmosfera di quel momento, Scorpius si sentì doppiamente umiliato: non solo aveva perso la sua prima partita, ma ora quella dannata Rossa lo stava commiserando.

Era troppo per lui e la sua pazienza.

 

<< Senti brutta racchia rossa, non voglio la tua pietà >>

 

Con un colpo si strasse dal calore della sua mano, cominciandola a guardarla in cagnesco. Rose lo guardava a bocca aperta e con gli occhi che gli uscivano dalle orbite, a causa dello stupore.

 

<< Tu non stai bene >>

 

<< Come! >>

 

Ora gli occhi della Weasley erano duri, pronti ad affrontare un nuovo scontro.

 

<< Hai capito benissimo. Sono quattro anni che mi fai la guerra e adesso, che mi sto comportando con gentilezza, cosa che non ti meriti per nulla brutto somaro, tu mi dici che non vuoi la mia pietà. Beh mi dispiace, ma la mia non è affatto pietà >>

 

Rose si girò e se ne andò, senza prima urlargli:

 

<< Sei un idiota Malfoy, sei solo un un finto biondo slavato!!!! >>

 

Ora quello ad essere sorpreso era proprio Scorpius. Come aveva detto, giustamente, lui gli faceva la guerra da ben quattro anni perché il suo unico obiettivo era quello di rovinargli la vita. Ma allora perché aveva fatto la gentile con lui?

Ormai ne era sicuro: lui le donne non le avrebbe mai, e poi mai, capite!

 

 

 

 

 

Nota dell'Autrice: mentre scrivevo questo quarto capitolo, mi sono ricordata di come era nata tutta questa storia...in treno. Ritornavo dall'università, ed ero stanca morta, ma non riuscivo a dormire perché ho il terrore di non svegliarmi per la mia fermata, cosi molto spesso mi metto a scrivere...ecco come nascono la maggior parte delle mie storie.

Ma va beh!

Un Bacio

Very

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Capitolo 5
*** Qunto Anno ***


La Sala Grande era in completa confusione, quest'anno Hogwarts ospitava il Torneo Tre Maghi e, fra pochi giorni, ci sarà il Ballo del Ceppo.

Il campione di Hogwarts era Cristina Nott, Serpeverde e, con tutto il profondo disgusto di Scorpius, era la migliore di Rose

 

<< Ehi Criss! Trovato un cavaliere per il ballo? >>

 

A Malfoy venne in mente un detto Babbano: si parla del diavolo e spuntano le corna.

La Weasley era fatto spazio tra i Serpeverdi, scaturendo una lunga serie di sguardi scioccati.

 

<< Si! È il tuo imbranato cugino James. Avresti dovuto vederlo quando me l'ho chiesto, era troppo buffo >>

 

Scorpius e Albus le sentirono scoppiare a ridere, e al biondo sembravano che fossero diventate delle oche, non riusciva proprio capire cosa avessero tanto da sghignazzare?

 

<< E tu bella Rossa? Qualche coraggioso ha osato invitare la Regina dei Grifoni? >>

 

A quella domanda Malfoy raddrizzo le orecchie, era un informazione troppo ghiotta, non poteva permettersi di farsela scappare.

La vide abbassare lo sguardo e a cominciare a giocherellare con una ciocca di capelli. In quel momento Scorpius si accorse che era cambiata molto in quei cinque anni; le lenti a contatto avevano preso il posto degli occhiali, i capelli non erano più crespi, ma mossi di un intenso color rame. E non era più magrissima, gli erano venute le curve al posto giusto.

Detestava ammetterlo, ma ora di bello non aveva solo la risata.

 

<< Si un ragazzo della squadra mi ha invitata, ma gli ho detto che ci dovevo pensare >>

 

<< Perché? Scusa ma se...aspetta un minuto! Non mi dirai che stai aspettando che lui...Oh Rosie! Lascia perdere quel ragazzo è un idiota, tu sei mille volte superiore a lui >>

 

<< Lo so, ma che ci posso fare...lui mi piace >>

 

Basta! Il biondo non riusciva più a stare zitto.

 

<< Ehi, Weasley! Ti sei innamorata e non mi dici nulla? Dai chi è il poverino a cui è toccata la disgrazia di vivere nel tuo cuoricino >>

 

Gli occhi di Al e Criss lo stavano fulminando, mentre la Rossa arrossiva violentemente continuando a guardare il pavimento.

Criss le circondò le spalle con il suo braccio, i suoi occhi neri guardavano Malfoy cosi intensamente che, si sembravano quasi, che volessero ucciderlo.

 

<< Scorpius, falla finita! Stai diventando noioso >>

 

<< Dai Criss, non ho fatto nulla di male. Voglio solo sapere chi è il povero sfigato, cosi posso fargli le mie condoglianze >>

 

Rose si alzò di scatto, completamente rossa per la rabbia, che cominciò a correre verso la tavolata dei Grifoni, ma non andò a mettersi seduta, corse verso un ragazzo che, vedendola, sorrise e si alzo in piedi. Quel ragazzo era Ned Lair, sesto anno, capitano e cercatore del Grifondoro. Rose si volse verso il tavolo delle Serpi, e i suoi enormi occhi azzurri si posarono proprio sul suo rivale, lo fissava in un modo che...non lo sapeva nemmeno lui, ma gli dava fastidio e lo metteva a disagio.

La Rossa rivolse nuovamente la sua attenzione verso Ned e, come si ci aspettava da lei, sorprese tutti: afferro la cravatta del suo capitano e lo baciò.

Quella vista fece aumentare alla Serpe il suo senso di fastidio, non riusciva a comprendere il perché, ma si sentiva montare dentro un infinita rabbia.

Rose si stacco da Ned, che era piacevolmente sconvolto, ma felice e, con un enorme sorriso, e disse:

 

<< Si Ned, verro con te al ballo >>

 

L'intera sala scoppio in un applauso scrosciante, mentre Scorpius sentiva Albus e Cristina ridere e parlare all'orecchio.

 

<< E brava la nostra Rosellina >>

 

Malfoy fulmino Potter con lo sguardo, mentre un ondata de sentimenti lo travolse: rabbia, odio, sconforto, infelicità, solitudine...ma non sapeva il perché?

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Capitolo 6
*** Sesto Anno ***


A Scorpius gli era sempre piaciuta la biblioteca, era un posto tranquillo, riservato, lì nessuno veniva a rompergli le scatole, perché erano troppo occupati a fare gli affari loro.

Era un posto perfetto dove nascondersi da una folla impazzita di ammiratrici scatenate. La più tenace tra loro era la piccola Potter; una volta aveva commesso il madornale errore di dirgli “Ciao”, che quella se era messa alle sue calcagna.

Malfoy si chiedeva, con disperazione, il perché quelle galline senza cervello non volevano capire. Lui, con loro, si voleva solamente divertire, fare del puro, sano, sesso e poi grazie e arrivederci. Eccezion fatta per Lily, lei era la sorellina del suo migliore amico, quindi inavvicinabile.

Girava a vuoto tra gli innumerevoli scaffali stracolmi di libri, quando un intenso color ramato attirò la sua attenzione.

Una ragazza dai soffici capelli color del rame era appoggiata alla finestra, mentre calde lacrime solcavano il suo viso d'alabastro.

La Weasley stava piangendo.

Non l'aveva mai vista piangere, triste si, con gli occhi lucidi certamente, ma piangere era la prima volta. Scorpius rimase incantato da quelle lacrime...erano cosi belle, cosi pure, cosi candide proprio come lo era lei.

Ma perché stava piangendo?

Per quanto poteva odiarla, era sempre stata una persona forte, che non mostrava il suo lato debole, nemmeno quando lui cercava di umiliarla.

Cosa, per Diana, era successo?

Si avvicinò a lei che, sentendo i passi del ragazzo, si voltò di scatto con un espressione che, per quanto non riusciva a comprendere, gli strinse il cuore. Rose non era semplicemente triste, era completamente terrorizzata.

Quella ragazza che aveva d'avanti agli occhi non era la Rossa che conosceva da una vita.

Quando Rose vide che era Scorpius, tirò un lungo sospiro di sollievo, e sul suo volto comparve un sorrisetto amaro.

 

<< Cosa c'è? Vuoi darmi il colpo di grazia? >>

 

<< Senti, lo so non mi riguarda e l'ultima cosa che vorresti è il mio aiuto, ma si può sapere che ti è successo? >>

 

<< Ma come? Non sei felice nel vedermi si distrutta? >>

 

No! Non lo era per niente.

 

<< Rose... >>

 

<< Ho litigato con Ned. Ora puoi anche andartene >>

 

<< Che ti ha fatto? >>

 

Rose scosse la testa e ritorno a guardare fuori dalla finestra. Scorpius, intanto, sentiva una forte rabbia salirgli piano dentro di lui: nessuno si poteva azzardare a far soffrire Rose al di fuori di lui.

Dei strani segni sul braccio della Rossa, attirarono la sua attenzione; erano dei lividi lasciati da delle dita, segni di una mano violenta.

Ormai la rabbia era arrivata al massimo, in quel momento desiderava, ardentemente, uccidere quel bastardo.

 

<< È stato lui a farti quelli? >>

 

Rose, imbarazzata, tirò giù la manica, per coprire i lividi, mentre i suoi occhi si riempirono nuovamente di lacrime.

 

<< Aveva bevuto troppo whisky incendiario, e... >>


<< Questa non è una giustificazione. Nessuno dovrebbe alzare le mani su una donna >>

 

<< Lo so! È solo che...che lui...lui >>

 

Per la prima volta, da quando si erano conosciuti, Rose non riusciva a parlare. Era troppo sconvolta. Scorpius, non sapendo come comportarsi, non aveva mai consolato un suo rivale prima d'ora, si lascio andare seguendo l'istinto.

Doveva fare qualcosa, anche se non sapeva cosa.

Si piazzo di fronte a lei e, con molta delicatezza e gentilezza, gli mise le mani sulle sue spalle, quelle spalle che stavano tremando, e mise la sua fronte sulla sua.

 

<< Senti, facciamo cosi, per oggi tregua. Tutto ciò che mi dirai, o farai, non lo userò mai, e proprio mai, contro di te. Hai la mia parola >>

 

Rose, inizialmente, lo guardò con sospetto, non sapeva se credergli o meno, ma poi annui fiduciosa, in tutti quegli anni poteva dire qualsiasi cosa su Scorpius Malfoy, tranne che non rispettava la parola data. E, anche se per lei fosse una novità, Rose si fidava di lui.

 

<< Ned voleva che il nostro rapporto passasse al livello successivo, ma io no...non mi sento ancora pronta...per tutte le mutande di Merlino! Ho solo sedici anni, porca Diana! Voglio fare le cose con calma, finché non so, perfettamente, quello che voglio >>

 

Era la prima volta che quei due parlavano seriamente, come due persone civili, e Scorpius scoprì che gli piaceva parlare con lei. Aveva sempre pensato che le ragazze fossero tutte uguali, ma Rose era decisamente diversa dalle altre.

 

<< Ieri sera ero da sola in camera, le mie compagne di dormitorio erano andate alla festa di Tassorosso. Ned è entrato al improvviso, completamente ubriaco, e...lui ha...ha cercato di >>

 

Rose si portò le mani in viso, scoppiando in un pianto violento, la rabbia del Serpeverde esplose. Si avvicinò al suo orecchio e, cercando di mantenere la calma il più possibile, gli parlo al orecchio.

 

<< Ci penso io. Tu stai tranquilla >>

 

<< No! Ti prego, non fare nulla >>

 

Ma lui non l'ascoltò. Uscì da quel vicoletto e si diresse verso l'uscita, sentiva i passi di Rose seguirlo, ma non gliene importava; in quel momento voleva uccidere Ned e, ne era sicuro, nemmeno tutta la famiglia Weasley-Potter lo avrebbe fermato.

Quasi come se avesse volato, si ritrovò nel giardino, lo cerco con lo sguardo, perlustrando ogni ettaro del giardino, finché non lo vide. Era seduto per terra e rideva e scherzava con gli altri Grifoni.

 

<< Lair! Alzati! >>

 

Ned si gira verso di lui, aveva ancora il sorriso sulle labbra.

 

<< Cosa diamine vuoi Malfoy? >>

 

<< Ti ho detto di alzarti, voglio solo parlare >>

 

Ned sospiro contrariato, ma si mise in piedi. Appena si mise di fronte a Scorpius, quest'ultimo gli tirò un poderoso gancio destro in piena faccia, facendo ritornare a terra.

 

<< Alzati bastardo! Non ho ancora finito di spaccarti la faccia! >>

 

Al improvviso senti delle braccia stringerlo alla vita, per trattenerlo. Inizialmente il ragazzo penso che fosse uno degli amici di quella feccia umana, e stava per molargli una gomitata per liberarsi, quando una voce lo blocco.

 

<< Ti prego Scorpius, fermati! >>

 

Era Rose a tenerlo. Lo stringeva forte, quasi con disperazione, e a Malfoy fece ricordare il giorno che gli aveva appoggiato una mano sulla spalla, sentii lo stesso calore.

Ma non poteva lasciare stare.

 

<< Come fai a difendere questo stronzo? Come puoi chiedermi di lasciarlo stare, dopo quello che ti ha fatto? >>

 

<< Non è per lui. No voglio che tu finisca ne guai per colpa mia >>

 

Il giovane Malfoy, solo in quel momento, si accorse che c'era molta gente che aveva visto, in più gli amici di Ned si erano alzati in piedi, e alcuni avevano la bacchetta in mano, e ancora peggio c'erano alcuni prefetti; una bella punizione non gliela toglieva nessuno, ma non gliene importava. Gli importava solo che quel rifiuto umano la pagasse, non sapeva il perché gli stava tanto al cuore, ma voleva assicurarsi che non si sarebbe mai più avvicinato a Rose.

Lair era ancora a terra, che si lamentava come una femminuccia, Malfoy lo guardava come se fosse stato una disgustosa chiazza di vomito di troll.

 

<< Osa, di nuovo, torcerle un solo capello, o a rivolgergli la parola e, giuro sulla mia vita, che non te la caverai con la faccia un po' pesta >>

 

Detto questo, Scorpius prese per mano Rose e la trascino via, il più lontano possibile da quel abominio.

Era talmente nervoso che camminava privo di meta, tanto che, quando arrivarono d'avanti al Platano Picchiatore, non sapeva come diamine aveva fotto per arrivarci.

 

<< Grazie >>

 

La voce di Rose lo riportò alla realtà; si voltò a guardarla e subito notò i suoi occhi lucidi. Stava per scoppiare a piangere un'altra volta.

 

<< Non so perché lo hai fatto, ma ti sono grata per averlo fatto >>

 

<< Perché l'ho fatto? >>

 

L'attiro verso di lui, ancora una volta non sapeva come spiegarsi le sue azioni, ma sentiva il forte bisogno di avere un contatto fisico con lei, per riuscire a calmarsi.

 

<< Perché, piccola Rossa, io sono il solo che può farti del male. Diciamo che è il mio piacere esclusivo >>

 

A quelle parole, Rose non riusci più a trattenersi, scoppiando in un forte singhiozzo e si strinse il più forte che poteva a Scorpius che, di tutta risposta, gli accarezzò affettuosamente quei lunghi boccoli ramati.

 

<< Piangi quanto vuoi Rosie. Oggi tregua >>

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice: Ok...finalmente si vedono emergere i veri sentimenti del biondino slavato XD

Ci vediamo al prossimo capitolo, che sarà il penultimo

Baci Baci

Very  

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Capitolo 7
*** Settimo Anno ***


Finalmente era tutto finito. I suoi anni ad Hogwarts erano giunti al termine e nuove strade si presentavano difronte a lui.

Scorpius era sul treno diretto a Londra, e mancava poco ad arrivare al capolinea, al suo fianco c'era, come sempre, il suo grande amico Al, lo rattristava pensare che d'ora in avanti non sarebbero stati più cosi tanto uniti, ma c'era di buono che non avrebbe più dovuto ascoltarlo quando faceva uno dei suoi eterni discorsi.

In quei sette anni aveva fatto molte cose, ed erano successe molte cose.

 

<< Siamo quasi arrivati a Londra >>

 

<< Già. Cosa farai questa estate? >>

 

<< Mi preparerò per quel tirocinio nel ufficio di mia zia Hermione. E tu? Che intenzioni hai? >>

 

<< Credo che mi farò una bella vacanza, poi... >>

 

<< Non intendevo quello, brutto stupido ossigenato, ma con Rose! Cosa vuoi fare? >>

 

Scorpius guardò il suo migliore amico, come se stesse guardando uno fuori di testa, mentre mille domande si formulavano nella sua testa: cosa diamine voleva dire? Ma soprattutto, cosa centrava la Weasley?
Al sembrava leggergli nel pensiero, perché alzo gli occhi al cielo disperato.

 

<< Per Merlino, Scorp! Non la rivedrai mai più se non fai qualcosa >>

 

<< Ma ti sei impazzito? Che dovrei fare con quella ritardata di tua cugina? Se non la rivedrò mai più meglio per me >>

 

Vide Albus portarsi una mano in fronte, Malfoy proprio non riusciva a capire cosa stesse cercando di dirgli l'amico.

 

<< Ma si può saper cosa vuoi tu da me? Prima mi chiedi cosa voglio fare con tua cugina, poi se sono ottuso...io proprio non ti seguo >>

 

Al lo prese saldamente per le spalle e lo costrinse a guardarlo, intensamente, negli occhi.

 

<< Ok, ora parlerò molta piano e molto chiaramente, cosi anche un idiota di biondino slavato come te, potrebbe capire: Tu.Sei.Innamorato.di.ROSE!!!!!!! >>

 

<< COSA! Ma che diavolo dici? Io non sono...da quanto tempo lo sai? >>

 

<< Da quando ti ho visto come la guardavi in quinto >>

 

Scorpius sorrise amareggiato, lui lo aveva scoperto solo un anno fa quando, lei in preda alle lacrime, si era stretta a lui. Ma lo aveva sempre negato, anche ha se stesso; prima, finché non lo sapeva nessuno, poteva fare finta di niente, ma ora era reale.

Si sorprese però che il suo amico fosse un ottimo osservatore, sapeva che era bravo, ma non cosi tanto.

 

<< E so anche che la perderai per sempre, se non ti dai una mossa >>

 

<< Tanto è inutile, lei non mi ricambia >>

 

<< Questo non puoi saperlo, finché non ci provi...tò! Siamo arrivati. Datti una mossa rubacuori >>

 

Al gli diede una leggera spintarella e gli sorrise e, forse per la prima volta da quando era iniziata la loro grande amicizia, gli diede retta.

Lui amava quella piccola, arrogante, dolce bisbetica di una Rossa; era l'unica donna capace di tenergli testa e che, in un modo o in un altro, gli era sempre rimasta al suo fianco. Era l'unica di cui non si stancava mai di vedere e che, quando non c'era, l'andava sempre a cercare.

Gli ci erano serviti la bellezza di sette anni per capirlo, ma adesso sapeva che non voleva più vivere senza di lei e senza le loro storiche litigate.

Si alzo in piedi di scatto e comincio a correre il più veloce possibile. In due minuti era già fuori dal treno.

Non gli volle molto a individuarla in mezzo alla folla, grazie alle onde ramate dei suoi capelli che non potevano passare in osservato.

Scorpius ricominciò a correre, senza fermarsi nemmeno un secondo a pensare a cosa, sicuramente, gli farà quella furia, dopo che avrebbe fatto quello che aveva in mente.

 

<< ROSE! >>

 

Urlò il suo nome come se fosse la cosa più bella del mondo, ma infondo per lui lo era. La vide voltarsi e, senza darle il tempo di pensare, Scorpius si fiondò sulle sue labbra.

La baciò con una dolcezza che non sapeva di possedere, visto che quando aveva baciato altre ragazze, erano stati tutti baci passionali, quasi violenti; ma con Rose tutto era possibile.

Continuò a baciarla senza pensare che, ad assistere al loro primo bacio, c'erano tutti i loro compagni di scuola, la famiglia di lei e la sua.

Dopo un bel po, lei riesce a staccasi Scorpius di dosso, guardandolo completamente basita.

 

<< E questo cosa, per miseriaccia, significa? >>

 

<< Ti amo >>

 

Non era una giustificazione, ma un dato di fatto.

 

<< E tu mi dici questo, dopo che mi hai dato il tormento per ben sette anni della mia vita? >>

 

<< Si! >>

 

Rose chiuse gli occhi, lasciandosi sfuggire un lungo sospiro. Scorpius temeva seriamente di ricevere un bel pugno, proprio come aveva fatto quando avevano tredici anni. Ma al improvviso Rose scoppiò a ridere.

 

<< Sei sempre il solito idiota di un biondino slavato, Malfoy >>

 

Detto questo, Rose si strinse a Scorpius ricominciando quello che avevano lasciato in sospeso. Malfoy, che non poteva esser più felice, ricambiò il suo bacio, però questa volta con passione, assaporandosi ogni singola parte di quelle labbra rosee e carnose.

I due giovani innamorati non badavano a ciò che succedeva intorno a loro, tipo le minacce di castrazione del signor Weasley, ho i lamenti di dolore del signor Malfoy, che stava simulando un infarto, e non sentirono nemmeno le urla di gioia delle loro madri. Scorpius non sentii nemmeno la pacca sulla spalla che gli diede Albus.

In quel momento erano solo lui e lei, un Malfoy e una Weasley, Scorpius e Rose...due anime gemelle

 

 

 

 

 

Note dell'Autrice: Ed ecco che il biondino si è svegliato. Va bene ci vediamo al prossimo capitolo che, per titolo informativo, sarà l'ultimo. Spero con tutto il cuore che la mia storia vi sia piaciuta.

Un Bacio.

Very

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Capitolo 8
*** Otto Anni Dopo ***


Il sole era entrato silenziosamente nella loro camera, posandosi delicatamente su gli occhi Scorpius, svegliandolo.

Aprì lentamente gli occhi e rimase estasiato dalla bella vista che gli si presentava: sua moglie, la sua amata Rose, dormiva quietamente con il viso rivolto verso di lui. Erano in momenti come quello che capiva quanto, in passato, fosse stato stupido nel cercare di umiliarla e ferirla.

Un leggero movimento lo fece sorridere, posò la mano sul enorme ventre materno, ormai mancavano solo quattro settimane alla nascita del loro primo figlio maschio; appena scoperto il sesso Rose aveva insistito nel chiamarlo Scorpius, proprio come suo padre, e nessuno, nemmeno Draco aveva osato contraddirla.

Scorpius ritorno a guardare sua moglie e i suoi profondi occhi azzurri lo stravolsero.

 

<< Buongiorno, amor mio >>

 

Lei gli sorrise teneramente, nonostante erano passati ben otto anni, Scorpius era innamorato di Rose come quel giorno che l'aveva baciata per la prima volta.

Si sporse per dare un bacio alla moglie, ma delle urla improvvise lo bloccarono.

Quattro bambine si buttarono sull'enorme letto dei genitori e, come delle pazze scatenate, cominciarono a saltare e a gridare dalla gioia.

 

<< È mattina! >>

 

La prima ha parlare era Lea, la loro primogenita. Era una vispa bambinetta di otto anni, con i capelli bruno-rossiccio ed enormi occhi di ghiaccio.

 

<< Buongiorno mamma, buongiorno papà >>

 

Calliope, o più semplicemente Cally, aveva solo sette anni, ma era già sveglia e riservata, come un adulto; lei era quella che aveva preso di più dai Malfoy: lunghi capelli biondo platino e taglienti occhi di ghiaccio.

 

<< Giù dal letto, pigroni! >>

 

Cassidy, invece, era tutta Weasley: folti capelli rossi, completamente ricoperta di lentiggini ed enormi occhi azzurro cielo e, nonostante i suoi quattro anni, era già diventata il demonio della casa.

 

<< Anghio letto! >>

 

E infine c'era Andromeda, di soli due anni, ed era la principessina del suo papà. Lei era un miscuglio tra le due famiglie: i capelli erano dorati, con qualche riflesso rosso, e gli occhi erano di un meraviglioso verde acqua.

Scorpius la prese in braccio, le sue gambe erano troppo piccole per potersi arrampicare, e la posizionò in mezzo a lui e a Rose, mentre le sorelle prendevano posto sotto le coperte.

 

<< Mamma? Quand'è che arriva Junior? >>

 

<< Tra poco Lea >>

 

<< Cosi Andy non è più la più piccola. Ora posso tiragli le costruzioni >>

 

<< Cassidy provaci e vedrai cosa ti succede >>

 

Scorpius sorrise nel vedere la faccia del suo diavoletto. Solamente Rose riusciva a farsi ubbidire da quella bimbetta pestifera.

Vide anche Cally stretta alla madre con lo sguardo perso nel vuoto, per chi non la conosceva poteva apparire una bambina che viveva in un mondo tutto suo, ma in realtà stava pensando a chi sa cosa; Calliope aveva ereditato l'incredibile intelligenza che aveva contraddistinto sia sua nonna Hermione, che sua madre.

 

<< Mamma? >>

 

<< Si Cally >>

 

<< Tu ci hai detto che papà ci ha impiegato sette anni, per capire che ti amava >>

 

<< Ti, pechè papi tupido >>

 

<>

 

<< Però non ci hai mai raccontato come l'hai capito tu >>

 

Rose arrossi, mentre Scorpius si accorse che nemmeno lui lo sapeva; in otto anni di matrimonio non glielo aveva mai chiesto...forse la minore delle sue figlie aveva ragione: era uno stupido.

 

<< Vedete bambine, io sono innamorata di vostro padre dalla prima volta che l'ho visto...o meglio, dalla prima volta che lo guardato bene sul treno >>

 

Lea scatta, velocemente, in piedi e ricomincia a saltare sul letto, come se fosse impazzita, con gli occhi che gli brillavano.

 

<< Racconta! Racconta >>

 

<< Va bene, ma smettila di saltare. Farai agitare il tuo fratellino >>

 

<< Scusa Mamma >>

 

Rose sorrise e subito dopo cominciò a guardare il marito, con una dolcezza che Scorpius non gli aveva mai visto.

 

<< Era il mio primo anno ad Hogwarts. Ero sul treno che parlavo con la zio Al e lo zio James, quando improvvisamente vedo una testa color platino che ci stava spiando. Lo riconobbi subbio, era lo stesso bambino che nonno Ron mi aveva ordinato ti non farci amicizia. Allora io, incuriosita, senza farmi vedere, comincia ad osservarlo costatando che era molto carino per essere un “puro sangue” >>

 

Scorpius guardo sua moglie stupito; ricordava bene quel giorno, ma aveva sempre creduto che lui non si fosse mai accorta di lui.

 

<< Ma vostro padre si è dato, molto, da fare per farmi cambiare idea, visto che ha cominciato a prendermi in giro >>

 

Cassidy e Andy gli mollarono una botta sul petto.

 

<< AHI! >>

 

<< Papi cattivo >>

 

<< Si papà, non dovevi prendere in giro la mamma >>

 

<< Vogliamo scommettere che voi due non riceverete la paghetta questa settimana? >>

 

Le due bambine fecero spallucce, difronte le minacce del padre.

 

<< Tanto ce la dà la mamma >>

 

Rose sorrideva, mentre Scorpius scuoteva la testa: anche se erano passati anni la Rossa lo batteva sempre.

Rose, dopo aver smesso di ridere, riprese a raccontare.

 

<< Comunque, anche se, avvolte, avevo la tentazione di strangolarlo, mi ritrovavo ad osservarlo quando era da solo o durante le lezioni. E più lo guardavo, più mi piaceva, ma solo durante il mio quarto anno ho tentato di diventare sua amica ma, come potete immaginare, questo testone ha fatto di nuovo o stupido. Ma nonostante tutto quel giorno, per quanto fossi arrabbiata, ho capito che Scorpius Hyperion Malfoy, mi piaceva. Infatti ho rischiato di non andare al ballo del Ceppo, un anno dopo, perché desideravo che lui, in un attimo di pazzia, mi invitasse >>

 

<< Aspetta un momento! >>

 

Scorpius la interruppe completamente sconvolto su ciò che aveva sentito, ma era anche estremamente felice.

 

<< Il tizio che avrei insultato sarei io? >>

 

Rose gli sorrise e gli passo una mano tra i capelli.

 

<< Si amore, e sempre per colpa tua che mi sono gettata tra le braccia di Lair >>

 

<< Non nominarmi quella testa di ca... >>

 

<< Scorp! Non davanti alle bambine >>

 

<< Scusa >>

 

<< Chi è Lair? >>

 

Cally guardava i genitori confusa, facendo sorridere il padre: quando non sapeva una cosa le veniva sempre un espressione buffa.

Rose, invece, la guardava mentre gli passava, amorevolmente, una mano tra i sottili capelli biondi.

 

<< Lair era un ragazzo con cui la mamma è andata al ballo e, grazie a lui, ho capito che ero innamorata di vostro padre >>

 

<< E come mai? >>

 

<< Perché vedi Cally, e anche voi bambine ascoltatemi bene, non tutti gli uomini sono buoni come vostro padre, o i vostri zii, o come i nonni, alcuni sono cattivi e lui lo era molto >>

 

<< Allora perché lo ringrazi se era cattivo? >>

 

<< Quante domande che hai Cally. Perché proprio perché fu cattivo con me, che vostro padre mi difese >>

 

A quelle parole Scorpius cominciò a ridacchiare, attirando l'attenzione delle sue donne.

 

<< Gli tirai un bel bugno sul naso, anche se per un mese sono stato messo in punizione. Ma ne è valsa la pena >>

 

Andy gli salto addosso, riempiendolo di piccoli baci sulla guancia.

 

<< Blavo papino >>

 

<< Ma che bravo, ha rischiato di farsi espellere, comunque sia, arriviamo a l'ultimo anno e io mi ero rassegnata a non rivederlo mai più; quando lo sento urlare il mio nome e correre, come un pazzo, verso di me e poi, prendendomi di sorpresa, mi baciò. Il resto poi lo sapete già >>

 

Lea sospiro con enfasi.

 

<< Che romantico, sembra una fiaba >>

 

<< Già Lea, questa è la nostra favola >>

 

Rose e Scorpius si baciarono dolcemente, provocando tra le figlie due diverse reazioni: Lea rideva contenta, mentre le altre tre si lamentavano disgustate.

Un lieve bussare distrasse i due coniugi dalle loro effusioni.

 

<< Avanti >>

 

Sulla porta comparve Sally, la loro unica elfa domestica che, nonostante Rose l'avesse liberata da un bel pezzo, viveva con la famiglia Malfoy per poter aiutare la “padrona” con le faccende domestiche.

 

<< Perdonatemi signori, ma la colazione è pronta >>

 

Appena avevano udito la parola “collazione” le quattro bambine si buttarono giù dal letto, correndo fuori dalla porta, rischiando di travolgere la povera Sally.

Scorpius scoppiò a ridere, mentre Rose, mortificata, cercava di scusarsi con Sally.

 

<< Grazie Sally, fra un po' scendiamo anche noi. E scusa ancora >>

 

La porta si richiuse, ma Scorpius non aveva ancora smesso di ridere, cominciando pure a piangere dal gran divertimento. Rose aveva cominciato a guardarlo storto.

 

<< Mi spieghi cos'hai tanto da ridere? Quella poveretta ha rischiato di farsi ammazzare da quelle quattro selvagge delle nostre figlie >>

 

<< Rido perché una cosa è certa: hanno ereditato l'appetito tipico dei Weasley >>

 

-The End-

 

 

Nota dell'Autrice: Ed ecco che la mia storia è giunta alla fine...certo che però questo capitolo è veramente lungo, sembra un poema.

Comunque mi piacerebbe scrivere un racconto breve sulle quattro sorelle Malfoy a Hogwarts...che ne dite, fatemi sapere e alla prossima storia.

Un Bacio.

Very 

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