Handsome Devil

di Tigerlily
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scontri ***
Capitolo 2: *** Nuovi Arrivi ***
Capitolo 3: *** D&D...What a nightmare! ***
Capitolo 4: *** P.E. Time! ***
Capitolo 5: *** Confessioni ***
Capitolo 6: *** Rivelazioni ***
Capitolo 7: *** Bad Boy's success ***
Capitolo 8: *** Oh, my God! ***
Capitolo 9: *** Confused ***
Capitolo 10: *** Kisses Happen ***
Capitolo 11: *** What a Mess! ***
Capitolo 12: *** Unexpected ***
Capitolo 13: *** Cruel ***
Capitolo 14: *** Do you hate me so deeply? ***
Capitolo 15: *** Why don't you understand? ***
Capitolo 16: *** Punches (più Epilogo) ***



Capitolo 1
*** Scontri ***


Handsome Devil

 

 

 

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.

Nescio, sed fieri sentio et excrucior

Catullo (carme 85)

Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile;
non so, ma è proprio così e mi tormento

(Traduzione di S. Quasimodo)

Ai giorni nostri:

La odio e la amo. Ti chiederai come accidenti ci riesca.

Che ne so? Boh? Ma è la pura verità e sto da cani.

(traduzione Tigerlily)

 

 

 

Tigerlily

Handsome Devil

Capitolo I: "Scontri"

 

-Se devo essere sincera, non lo sopporto proprio-

Basta, era la quarantesima volta che la ripetevo quel giorno.

La mia stessa voce mi dava sui nervi.

Digory Miller un idiota totale, ma l’idolo indiscusso delle ragazze. Quello in quel momento era il mio problema più urgente.

Diciassette anni per 157 cm …non c’è che dire, non ero una vetta spropositata... Quanto a lui, Digory, diciotto anni per 190 cm. Lui sì, che non aveva problemi a raggiungere l'ultimo scaffale della biblioteca. Il fatto era che eravamo completamente, assolutamente e irrimediabilmente incompatibili; ci prendevamo in giro dalla mattina alla sera e questo faceva pensare a qualche malata di mente che stessimo insieme… Ceeertooo… ma la capivano la differenza tra menarsi e accarezzarsi?

Un occhio nero non è che passi inosservato.

Digory si era autodefinito "dark", si vestiva sempre di nero con strani aggeggi pieni di borchie al collo e ai bracci e degli anelli molto, diciamo, gotici alle dita… aveva gli occhi blu come la notte e i capelli neri… in più un fisico niente male; era normale che quell’aria , mettiamola così, a "dannato", sommata alla sua altezza facesse di lui un polo d’attrazione.

Io; bassina, minuta, due occhioni verde acqua e i capelli nerissimi, davo l’ idea di una bambolina fragile fragile, quasi un folletto… E passavo ben inosservata…

E perché lui mi aveva notata? Una può passare, ma sentirsi ripetere "Nanerottola" dalla mattina alla sera non era esattamente il mio scopo di vita… quindi rispondevo con un sonoro " Gigante rompiscatole!" che dall’ alto della mia posizione sembrava disperdersi nell’aria e non arrivare nemmeno al suo padiglione auricolare.

Frequentavamo la stessa classe (ma che avevo fatto di tanto atroce per meritarmi ciò?) e, per rompermi meglio le scatole, si era seduto accanto a me… Questa era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. La maggior parte delle ragazze presenti nella scuola mi aveva rivolto la stessa, estenuante, inutile e stupida domanda:

- Stai con Digory Miller?-

E io, esausta, avrei voluto rispondere:

- Ma avete il prosciutto tagliato grosso sugli occhi? Non vedete come ci trattiamo?-

Invece mi ero limitata a un:

- Se devo essere sincera, non lo sopporto proprio-.

Questo era bastato a far calmare le acque… Almeno per il momento…

Il vero problema di quell’imbecille era che l’unica ragazza con cui parlava (se possiamo definire parlare sfottere all’ infinito) ero io.

Certo, era stato insieme a un bel po’ di ragazze, ma non ci aveva mai parlato sul serio…Insomma, non aveva mai avuto niente da dividerci.

Così i rapporti si erano appassiti con una fretta sconvolgente.

Quella mattina stavo prendendo appunti durante la lezione d’italiano… beh, più che prendere appunti scribacchiavo cose senza senso e disegnavo ghirigori a tutto spiano, ma la mia attenzione si limitava sempre a quei primi tre minuti scarsi di inizio lezione, dopodiché cominciava a vagare beata nella giungla di cavolate che erano annidate nel mio cervello.

- E sposta quel gomito!-, sibilò Digory portandomi bruscamente con i piedi per terra per cominciare bene la giornata.

- Ah sì? Guarda che stai occupando il mio banco, idiota!-, risposi io gentile come la carta vetrata su un fiore.

- Cominciamo con le offese gratuite? Le mie braccia sono più lunghe: ho bisogno di più spazio per scrivere- sorrise di sbieco, beffardo, facendomi desiderare di tirargli un ceffone.

- Sua altezza perdoni la mia curiosità-, cominciai fingendo riverenza -Ma da quando lei si degna di prendere appunti?-

- E che te frega? Sposta quel gomito e basta!-, disse lui a voce più alta e irritata.

- Col cavolo! Come ti permetti di darmi ordini?- ok, avevo urlato.

- Miller! Morgan!-, tuonò il professore. Sussultammo entrambi: ci eravamo dimenticati della presenza del resto della classe.

- Vi sembrano questi il modo e il momento di parlare?- ululò, incavolato nero.

- Ehm-, dissi incerta-Ci scusi, ma vede, Miller non ha abbastanza spazio per le sue braccione-

- Sei te che rompi!-

- Guarda che non è mica colpa mia se sono mancina!-

- Ma non mi lasci spazio!-

- Non è un mio problema, non sono io quella fuori misura!-

- Nana!-

- Gigant...-

- BASTA!-, abbaiò il professore, soffocando l’ ilarità della classe che nel frattempo era cresciuta. Ero rossa di vergogna: odiavo essere al centro dell’ attenzione. Digory invece aveva ottenuto ciò che voleva: un ulteriore incremento alla sua popolarità… Come se ne avesse avuto bisogno.

- Scambiatevi di posto, così Miller avrà il suo spazio e Morgan niente da ridire- continuò a gridare

- è tutta colpa tua!-, bofonchiò lui.

- Come, prego?-, domandai sbalordita e arrabbiata

- ALL’ISTANTE!-, riprese secco il prof.

Si sentì lo strascichio delle sedie e poi più nulla.

Tregua.

Ancora per poco.

Non c’ erano dubbi al riguardo: lo odiavo.

Intervallo. Evvaiiii!!! Almeno 15 minuti senza quello stupido. Anzi, chiamarlo stupido era quasi un complimento.

Non so perché idiota si addiceva di più alla sua faccia… Forse perché tornava bene con il suo nome... Digorydiota… Non dovevo nemmeno ripetere la "i". Ok, basta con i pensieri da alcolizzata.

Raggiunsi Erica che mi salutò entusiasta. Le rivolsi un gran sorriso. Era bello vedere una faccia amica.

- Ciao Nina!-, fece un’ altra voce: era Beatrice, un’altra mia amica di un’ altra classe.

In realtà il mio nome è Selena. Siccome sono alta quanto sono alta, Erica aveva preso a chiamarmi affettuosamente Selenina. Abbreviandolo veniva fuori Nina… Solo un cretino come Digory poteva ricavarci fuori "Nana". Grazie Digory. Sei veramente un tesoro.

- Ciao Bea!-, risposi, felice

- Allora, come è andata oggi?-, chiese Bea.

Non era una domanda retorica. Per me invece sì: la risposta era sempre una e una soltanto: male.

- Ho sentito che il prof d’ italiano se l’è presa anche oggi con voi- in quel "voi" l’ altra persona era sottintesa… Un dato di fatto.

- Hai sentito bene-, brontolai cupa io.

- Non lo reggo-, piagnucolai.

- E dai, c’è chi pagherebbe per averlo accanto- rispose Bea con aria sognante.

- Ne hanno di soldi da buttare qui dentro, eh?- mi sfuggì in tono lamentoso.

- Mmm, Nina, ammettilo, in fondo piace anche a te!-, mi stuzzicò Erica. Non ebbi nemmeno il tempo di fulminarla con un’ occhiataccia: qualcuno mi tirò uno scappellotto.

- Ciao, Nana!-, fece una voce al mio orecchio e fuggì via come era venuto.

- Eccome se mi piace, quasi come un calcio nei denti dato con uno scarpone da sci-, mormorai a denti stretti a Erica. Ridacchiarono entrambe.

Non le avrei mai convinte.

Mai.

 

 

Salve, questo è il primo cap, fatemi sapere i vostri commenti, insomma, se vi è piaciuto o no! baci

Tigerlily  =^-^=

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Nuovi Arrivi ***


Capitolo II H

Handsome Devil

 

Grazie a tutti voi che mi seguite! buona lettura

Capitolo II:" Nuovi arrivi"

Se devo dire la verità, tutta la verità, nient’ altro che la verità, il primo anno di liceo Digory popolava addirittura i miei sogni… Poi, non so, quando l’ ho conosciuto si è spezzato qualcosa. Non era come l’ avevo immaginato...In fondo a me piaceva l’ immagine che io, da brava ragazza sognatrice, mi ero fatta di lui. Così avevo deciso di lasciarlo perdere, invece lui nello stesso istante mi aveva designata sua eterna vittima sacrificale… e così era riuscito a cancellare anche quel briciolo di simpatia che mi era rimasto nei suoi confronti…

Questi, più o meno, erano i pensieri che quel pomeriggio mi stavano accompagnando verso casa.

Mentre mi stavo trascinando a fatica, scacciando con orrore dalla mente tutti gli esercizi di algebra che facevano capolino nella mia testa, qualcosa mi travolse e mi scaraventò per terra.

Sentii distintamente cadere a terra altre cose vicino a me.

- Ahi!!- gridai con quanto fiato avevo in corpo. Ma che fortuna. Ero caduta dritta di sedere su un bastone pieno di spunzoni.

Alzai lo sguardo in cerca dell’ attentatore o attentatrice… e lo vidi, non esattamente: vidi due occhi verdi puntarmi di sfuggita, prima che se la desse a gambe.

Ma bene, la galanteria non è più di questo mondo a quanto pare...

Non ebbi tempo di formulare altre accuse nei suoi confronti, perchè dal negozio davanti al quale ero caduta uscì fuori un commesso incavolato nero, completamente schizzato.

- Dov’è andato? L’hai visto, l’hai visto?-, mi si scagliò contro e con il garbo di un rinoceronte mi rimise in piedi, cominciando, a scuotermi.

- Può gentilmente PIANTARLA?-, urlai all’ennesima scossa di terremoto.

- Sì, sì, scusa, ma quel ladruncolo, quel bastardo…-, cominciò a rantolare, girando in tondo come un deficiente con le mani nei capelli.

- Signore?-, domandai piano, cercando di non rompere il suo equilibrio psicologico alquanto precario.

Come non detto.

- Che c’è? CHE C’è? Dov’è???-, riprese a farfugliare.

- Signore, non so dove sia il ladruncolo, ma la refurtiva è sparsa per terra-, dissi scandendo attentamente ogni parola, per non farmi fraintendere.

- Ooooohhh, già, hai ragione! GRAZIE!-, strillò, trapanandomi un timpano.

Raccolse il tutto e rientrò in negozio salterellando.

Sospirai, che gente!... vabbè, Nina, il mondo è bello perché è vario…

Ormai ero davanti a casa mia.

Entrai dentro l’appartamento, felice, finalmente al sicuro e mi buttai sul divano.

Odore di cibo, cibo cucinato.

Perfetto, cosa doveva dirmi mia madre di così importante, rischiando persino il suo posto di lavoro con quel despota del suo capo che un permesso non lo concedeva nemmeno a chi lo pregava in cinese?

Raggiunsi la cucina, titubante.

- Ciao mamma-, salutai.

- Ciao, tesoro! Passata bella giornata?-, rispose, sorridendo a trentadue denti.

Non mi piaceva, proprio non mi piaceva.

- Guarda, ho preparato il tuo piatto preferito: risotto con gli zucchini-, esclamò, passandomi il mestolo sotto il naso.

Bene, posto che io odio le zucchine, mia mamma tentava di prendermi per la gola, questo era veramente, veramente preoccupante.

- Mamma, taglia corto, cosa mi devi dire?-, chiesi incrociando le braccia.

Il sorriso si spense all’istante.

Mi portò in salotto e ci sedemmo entrambe sul divano.

- Alessandro! Vieni anche te! Vi devo parlare-, urlò in direzione delle camere da letto.

Ecco, non so se avete provato il brivido (di terrore) di avere un fratello minore.

Io sì.

Nanetto dodicenne, rompiscatole… un piccolo Digory in miniatura.

Ale fece capolino da dietro il muro.

- Toh, è tornata Nana-, mi prese in giro, venendosi a sedere.

Allora, io sono la prova vivente del fatto che non bisogna mai raccontare a casa quello che ti succede a scuola.

Alla tipica domanda: "com’è andata a scuola?", ripetere tre volte di seguito la parola "bene", cosicché sia impossibile pensare il contrario.

Io, invece, piccola ingenua, avevo raccontato del soprannome che mi aveva appioppato la simpatia fatta persona, Digory, e il mio tenero fratellino aveva adottato lo stesso nomignolo per di me.

Sigh, l’esperienza purtroppo arriva sempre dopo che hai commesso un errore…

- Tesori, vi ricordate quei lontani parenti di papà? I Greenwood? Quelli che sono venuti in Italia insieme a noi?-, cominciò mia mamma, esitante dopo che tutti fummo riuniti.

- Approssimativamente-, mooooooolto approssimativamente, diciamo che mi ricordavo il cognome solo perché l’aveva appena accennato.

- Bene, vedete, il marito ha avuto un’offerta di lavoro dagli Stati Uniti-, ma un bel "chi se ne frega" no, eh?

- E il figlio, della tua stessa età, Selena, non ha voluto partire con i genitori-, beh, se è idiota, affari suoi.

- Così, mi hanno chiesto di tenerlo con noi, almeno per un anno-, concluse guardando le nostre facce per vedere la nostra reazione.

- Sìììì!! Viva! Avrò un fratello maggiore! Nana, puoi anche sparire adesso!-, gridò Ale, saltellando.

Io non connettevo perciò non tentai nemmeno di strozzarlo.

- Come, mamma?-, sibilai.

- Amore, vedrai che non sarà così male…-

- Non sarà così male? Non sarà così male?-, ripetei, sconvolta.

- No, sarà peggio-, mormorai, portandomi una mano alla fronte.

- Ma non avevano altri parenti?-, domandai.

Lei scosse la testa. Porca miseria, che destino infame.

- Ehm… io l’ho mai visto questo qua?-, chiesi, arrendendomi all’evidenza e cercando di documentarmi sulla mia prossima disgrazia.

- Ma sì, Nana, andiamo, circa sette anni fa, me lo ricordo perché ti tirava su la gonna ogni tre secondi-, ridacchiò Alessandro.

Piccoli pervertiti crescono…mi aspettava un futuro tutto fuorché roseo.

- E quando arriva?-, domandai.

- Beh, è già arrivato, è salito poco prima che arrivasse Ale, ma è dovuto subito scendere per andare a prendere qualcosa che aveva dimenticato, non so…-, queste parole furono seguite dal suono del campanello.

- Eccolo!!-, berciò mio fratello.

Dopodiché il silenzio dell’attesa mi attanagliò le viscere.

Dopo circa cinque minuti entrò.

Tutti ci voltammo verso di lui: biondo, una faccia da schiaffi.

Occhi verdi, quegli occhi verdi.

Oh. Mio. Dio.

Quasi, quasi invocavo il miracolo.

Che giornata di merda.

 

 

eccoci alla fin del secondo cap e vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che mi hanno recensito:

LilyGlover  Ma Grrraziiiieeeeeee!!! anche te una fan dell'amore/odio^^! ... sai, quella frase la ripeto spessissimo, quindi mi sembrava d'obbligo infilarla da qualche parte XD!!sono contentissima che ti sia piaciuta così tanto =D!! kisses!!

Rory  eccomi qua con il seguito:)!!! mi fa strapiacere il tuo commento!! quindi... stragrazieeee^^!! baci

gloria85  anche a me piace molto il caratterino di Selena!!... per non parlare del rapporto con il compagno di banco: fuoco e fiamme XD!! davvero grazie mille... mi fa tantissimo piacere che tu la trovi bellissima^^!! un bacione!

FlyingSquirrel  ecco l'aggiornamento =)!!..giàgià, anch'io ho avuto rapporti simili con compagni di banco... e come te ho continuato a odiarli... diciamo che ho na certa esperienza in materia^^! tantissime grazie per aver recensito! baci!

Ewin  tesorinooo! mi mi fai arrossiree!! sei veramente un amore^^! purtroppo ho deciso di cambiare la trama radicalmente... quindi te lo dovrai rileggere tutto..ahahahaaaa!! come sono cattiva... hihihihi... tranquilla, non mi dimentico del giglio e del cervo!! un bacione!

MaryMatrix  oh, tesoroooo! grazie millerrime!! come l'Ewin, purtroppo ti devo comunicare che ho cambiato la trama... mi disp!!  Ahahahaaa! W Digoryidiotaaaa!! kiss kiss!!

e poi un milione di grazie anche a quelli che hanno aggiunto questa storia tra i loro preferiti!!

alla prossima! bacioni

Tigerlily =^-^=

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** D&D...What a nightmare! ***


Capitolo III H

 

Handsome Devil

 

Capitolo III: "D&D... What a nightmare!"

- Ma buongiorno, cara la mia dilettissima Nanerottola-.

No. Anche questo, no.

Non bastava che un perfetto sconosciuto fosse piombato in casa mia la sera prima e ci dovessi dividere la camera (come se non ci fosse già mio fratello a rompere); non bastava che quell’idiota fosse anche un ladruncolo da quattro soldi, che io lo sapessi e non avessi il coraggio di affrontarlo; e non bastava neppure che dovesse venire nella mia stessa classe e io fossi arrivata mezz’ora prima, giusto per evitarlo.

No, tutto questo non era certamente abbastanza per la sfortuna che mi aveva così cara negli ultimi tempi: dovevo pure sorbirmi lui, l’Essere Che Vive Per Perseguitarmi: Digory Miller, mio odiatissimo compagno di banco.

Sollevai la testa dal banco, dove la mia fronte era spiaccicata e lo fissai interdetta.

- Come mai così presto?-, domandai, cercando di placare l’onta di panico a quell’apparizione.

- Da come lo dici sembra che ti dispiaccia-, rispose lui, arrogante.

- No, è solo una tua impressione-, sibilai a denti stretti.

- Cominciamo col sarcasmo eh, Nana?-, disse, sedendosi a quel maledetto posto.

- Cominciamo a rompere, eh, Gigantone Rompiscatole?-, ribattei sullo stesso tono.

- Ma senti chi parla-, esclamò insolente voltandosi verso di me.

- Senti chi parla? Io sarei buonissima se no ci fossi tu-.

- Oh, certamente, ora è colpa mia-.

- È sempre colpa tua-

- Ma guarda un po’, stavo per dire lo stesso di te-.

- Io ti…-

- Ehm, ehm-, tossicchiò una voce all’entrata.

- CHE C’è!-, urlammo entrambi, presi dalla nostra guerriglia.

David Greenwood era apparso sulla soglia in tutto il suo splendore mattiniero.

- Oh, ciao David-, cascai dalle nuvole io.

- Ciao Selena-, rispose, venendo con passo cadenzato verso di noi.

- Chi cazzo è quello?-, mormorò Digory, aprendo appena le labbra.

- David, un mio parente lontano-, sussurrai.

- Ah, cos’è, sei così disperata che cerchi consolazione tra i tuoi parenti?-, sibilò insolente.

Non risposi, ma, accecata dalla rabbia, afferrai un lembo di pelle sul suo braccio sinistro e lo strizzai.

- Ahiaaaa!!-, gridò sofferente, piegandosi in due dal dolore.

Sul mio volto apparve un sorriso di autentica soddisfazione, mentre David, avendoci ormai aggiunti, ci fissò con aria interrogativa.

- Scusalo, la prostata-, dissi, con un sorriso di compatimento.

- Così giovan…-

- Non è vero un cazzo! Mi hai appena scorticato vivo!-

- Esagerato, per un piiiiccolo pizzicotto guarda te che reazione! Ah, dove sono finiti i veri uomini…-, constatai scuotendo la testa.

- Boh, mi sa che siamo rimasti solo io e quest’altra ignara vittima-, riferendosi a David- che possiamo riuscire a vederti senza avere un infarto-, rispose lui, con quel cavolo di sorriso, beffardo fino all’osso.

Battei un pugno nell’altra mano aperta.

- Spero solo che tu abbia fatto testamento-, dissi a denti stretti.

- Selena, scusa, ma perché stamattina non mi hai aspettato? Ho girato a vuoto per ore-, esclamò David calmo, interrompendo lo scambio di opinioni piuttosto colorito tra me e Digory.

Oh, il signorino ha bisogno di una balia.

Caschi male, tesorino, non sono certamente una servizievole.

- Ma brava Nana, davvero, si trattano così i parenti, adesso?-, domandò Digory, strafottente.

- Te stai zitto-, dissi, indicando quello che aveva appena parlato – e te-, continuai, indicando David – comprati una cartina. Non ho per niente voglia di trasformarmi in un navigatore GPS per farti piacere. E ora scusate, ma devo andare in bagno-.

Detto questo mi allontanai risoluta da quei due verso l’uscita.

- Caratterino, eh?-, mormorò David.

- Ma lo vieni a dire a me?-.

David Greenwood era ufficialmente un membro della nostra classe.

Lui e quella sua aria così angelica avevano fatto sì che durante tutte le lezioni come minimo si girassero molte ragazze verso di noi per contemplarlo.

No, non avete sentito male, ho detto noi.

Il professore di matematica aveva giudicato "opportuno" che stessi vicino a David…

E Digory? Non lo avevo più accanto?

Ma manco col cavolo, ce li avevo tutti e due, uno per lato; maledettissimi banchi a tre.

Strapallosissima ora di filosofia. I deliri che la professoressa è solita fare durante quest’ora mi fanno sempre addormentare.

E russerei pure se non fosse per quell’idiota che ho alla mia sinistra.

- Pssst, Nana, mi passi greco?-, domandò di punto in bianco, interrompendo il mio viaggio verso il mondo dei sogni.

- No, non te lo passo, discorso chiuso, concluded, concluido, beschliessen-.

- Dai-, capisce sempre al volo…

- No-

- Su-, voce implorante, siamo proprio in extremis.

- Ok, me lo prendo da solo-, concluse, cercando la mia cartella per terra.

- Non ci provare-, bisbigliai incavolata.

Ma la cartella ce l’aveva qualcun altro: David.

- David, hai deciso di aiutarmi??-, sospirai meravigliata.

Il sorriso angelico di Dave era davvero molto promettente.

Mai fidarsi delle apparenze…

Passò velocissimo la refurtiva a Digory da sopra la mia testa.

- Grazie, fratello!-, disse il moro.

- Di nulla-, rispose il biondo, battendo il pugno con quello dell’altro. Ma ero veramente dentro "Scemo più scemo"?

- Perché?-, domandai con un filo di voce, sentendomi tradita da quel gesto.

Dave fece spallucce.

- Tu non mi hai aspettato…-

- Oh mio Dio, come sei permaloso!!-, commentai, tentando dietro di me di privare Digory del mio greco.

- Nana, ferma, se no non riesco a copiare bene-.

- Sai quanto me ne frega!-

- Signorina Morgan, va bene, la sua posizione di beata fra gli uomini la esalta molto, a quanto pare, ma questo non la esime dallo stare attenta-, mi rimproverò glaciale la prof.

Se avessi avuto un revolver lo avrei usato senza tanti rimpianti su quelle due maledizioni viventi.

- E ora le dispiacerebbe dirmi su cosa si basa la teoria di Democrito?-, domandò con un sorrisetto maligno quella donna infame.

Ok, errata corrige, se avessi avuto un bazooka lo avrei usato senza tanti rimpianti su quei due.

- Ehm…-, prendi tempo, Selena, prendi tempo… Sì, ma per cosa? Un segnale dal cielo?

- Signorina Morgan, allora?-.

D’un tratto la mano di Dave prese a scrivere sul mio banco:

atomi in movimento e vuoto circostante .

Beh, tanto valeva provare. O la va o la spacca.

- Ehm, gli atomi in movimento e il vuoto circostante?-, sussurrai incerta.

Un’espressione delusa si dipinse sul volto della donna.

- Bene, stavolta se l’è cavata, ma stia più attenta in futuro-, sibilò spazientita.

Mi voltai raggiante verso Dave che mi sorrideva, mentre Digory lo fissava quasi incavolato.

Ma chi se ne frega di quello.

Un punto in più per Dave, non c’era dubbio.

 

 

Saaaaaaaalveeee!!! eccomi qua con questo nuovo cap, devo dire che sono molto contenta del successo dei precedenti! Grazie mille!

e ora i ringraziamenti specifici:

White Rose  Grazie= )! Sono contenta che ti piaccia!... visto non ti ho tenuto sulle spine molto^^!! W l'amore/odio!!! baci!!

Rory  Il tuo commento mi fai un piacere immenso^^! ma tanto tanto! sono veramente felice di come consideri il mio stile:)... Piaciuto quello che mi sono inventata?? aspetto di sapere cosa ne pensi XD! kisses

LilyGlover  Grazisssssssimeeee!!... stiamo un po' a vedere questo parente che combinerà XD!! un bacioneeee!!!

helen912004  Grazie!!! sono veramente contenta che ti incuriosisca... spero che continui XD!! baci!!

ME  Graziegraziegrazie!... Aggiornato il più presto che ho potuto^^, contenta:D?? baciuz!!

Ewin  a dirla tutta tesorino, ero anche leggermente incazz... quando l'ho scritto... non so perchè, quando sono in quel particolare stato d'animo mi viene da scrivere così... boh^^!! infatti così realizzo meglio il carattere di Nina XD... tranquilla, ecco Diggy!! baciniii!!

MaryMatrix  Aspetta e spera, tesoro, la love story arriverà :D!! cuginetto in pìù, casino in più XDDD!! bacioni!

Alyce the Tinker  eheheheeee = D, sapevo che qualcuno l'avrebbe pensato!! ecco il continuo^^! spero che ti piaccia:)! kiss kiss

gloria 85  sono strafelice che ti piaccia sempre di + = D!!!...tranquilla... ci metterò un po'^^!! baci!!

 

un grazie anche a tutti quelli che mi seguono e che hanno aggiunto questa storia tra i preferiti!!

baci

Tigerlily =^-^ =

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** P.E. Time! ***


Capitolo IV H

Handsome Devil

 

 

Innanzitutto volevo ringraziarvi tutti per le dieci recensioni = D, e poi mi scuso per questi dieci giorni di ritardo, ma ero letteralmente incasinata tra la scuola e altre cose (maledetti compiti e interrogazioni AARGHH!!), più sto aggiornando un'altra fic in contemporanea.... * me chiede perdono in ginocchio*... comunque finalmente ho trovato il tempo per scrivere e postare e spero che il capitolo vi piaccia!! buona lettura^^!!

 

Capitolo IV: P.E. Time!

- Nanerottola, ma come si fa a non sapere Democrito! L’abbiamo fatto l’anno scorso per un tritio di tempo-, sbottò Digory maligno a ricreazione.

- Vorresti farmi credere che tu eri a conoscenza della risposta?-, chiesi incredula e strafottente insieme.

- Esattamente-, sul suo volto si dipinse un sorriso tremendamente insolente – E ovviamente non te l’avrei mai suggerita-, concluse, sedendosi sul mio banco.

- Ma va, chi l’avrebbe mai detto, sei uno stronzo…e dimmi, per quale stranissima congiunzione astrale tu in quel periodo ti sei degnato di aprire un libro?-, domandai sarcastica, portandomi una mano sotto il mento.

- Ma io non ho assolutamente aperto libro, me lo ricordo perché all’interrogazione sull’argomento hai preso cinque-, aprì il palmo della mano e me lo agitò davanti alla faccia. In effetti era un evento più unico che raro che prendessi un’insufficienza, non che fossi una secchia, tutto l’opposto direi, è che di solito non mi beccavano quando non avevo studiato.

Fino a questo anno nefasto.

Tentai, infastidita dal suo gesto, di colpirgli il dorso della mano, senza riuscirci.

- Doppiamente stronzo allora e ti pregherei di sloggiare dal mio banco, lo stai contaminando-, dissi cattiva, riducendo gli occhi a fessure.

- E tu stai contaminando irreparabilmente l’aria con i tuoi discorsi a vanvera. Se la smettessi di parlare il buco nell’ozono si richiuderebbe da sè-.

Senza tanti complimenti gli sferrai un cazzotto nello stomaco.

E mi feci male anch’io: aveva contratto gli addominali ed erano d’acciaio.

- Male, eh?-, sogghignò soddisfatto, massaggiandosi il punto dove l’avevo colpito.

Arrossii indispettita, mi alzai e girai i tacchi.

Che gran rompiscatole. Ma potevo io fare un’uscita decente, perlomeno non umiliante?

La risposta è più che ovvia:no.

Inciampai nel mio zaino e andai a sbattere contro Dave.

Trattenni il respiro per trenta secondi buoni. Possibile ogni volta che appariva dovevamo salutarci in quel modo? La cosa più brutta era che non avevo assolutamente il coraggio di chiedergli della prima volta che ci eravamo incontrati così.

Fatto sta che alzai lo sguardo profondamente colpevole nelle sue iridi verdi e mi accorsi che l’espressione angelica se n’era beatamente andata e al suo posto lui, accigliato, mi fissava in maniera strana.

Fatta, Selena, ti ha riconosciuto: hip hip urrà per me.

- S – scusa-, balbettai.

- Niente- rispose lapidario lui, sorpassandomi veloce.

- Nana, è inutile, li spaventi e loro scappano, se poi gli cadi pure addosso…-, mormorò Digory, che, senza che lo avessi sentito, si era alzato anche lui e ora parlava sul mio orecchio.

- Digory, me lo fai un favore?-, ringhiai, sempre dandogli le spalle.

- Mmm, fammi pensare, no, non mi va-, sussurrò, afferrandomi per la vita e sedendosi, stavolta sulla mia sedia, costringendomi sulle sue ginocchia.

Rimasi sbigottita per quella mossa inaspettata e il calore sulle mie guance aumentò.

Dannato seduttore di povere donne indifese.

Riuscii a voltarmi verso di lui e a dire:

- Oh, ma te l’ho chiesto tante di quelle volte che ormai dovresti conoscere la strada a memoria: vaffanculo!-

Il ghigno non abbandonò il suo volto.

- Sei arrossita-, disse con semplicità.

Lo guardai malissimo, poi, ritenendomi superiore, mi girai impettita e feci per alzarmi.

Ma mi afferrò per un polso e mi voltai nuovamente verso di lui.

- Ma tu, sei sicura di essere indifferente nei miei confronti?-, chiese. Era maligno, come sempre, ma c’era una sfumatura di preoccupazione e serietà nei suoi occhi.

La domanda fu prontamente coperta dal suono della campanella, ma io l’avevo comunque sentita.

- Ovvio che sì-, sibilai.

Poi mi lasciò andare ed entrambi tornammo ai nostri posti.

 

L’ultima ora di quell’interminabile giornata era educazione fisica.

Personalmente non è che mi dispiacesse, solo che odiavo correre intorno al campo per dieci minuti buoni con un sadico per professore che si divertiva a tirarci i palloni dietro per valutare i nostri riflessi.

Sospirando, andai nello spogliatoio femminile con Erica che si voltava verso di me ogni due secondi, in preda alla preoccupazione.

Quando si girò per la decima volta sbottai:

- Eri, si può sapere perché mi guardi in quel modo?-

- Mah, hai una faccia è da dopo ricreazione che sei così, che è successo?-

- Niente-, borbottai.

Ebbene sì, lo ammetto, non ho digerito il panino al prosciutto… nooo, a chi volevo darla a bere?

Il problema era che la domanda di Digory mi aveva lasciato un po’ interdetta... insomma, credeva davvero che non gli fossi indifferente? Che lui potesse interessarmi in qualche modo??

Ma soprattutto, come cavolo gli era venuta in mente una cosa del genere? Forse perché ero arrossita?

E perché ero arrossita ?

Sbuffai, togliendomi la maglia e iniziai a trafficare nello zaino per trovare la tuta.

- Ragazze, ma non vi sembra che Dave assomigli a quel cantante rock, quello degli Ghosts of Purgatory che si sono sciolti qualche mese fa?-, esordì tra le risatine e il chiacchiericcio, Maia, una moretta pettegola.

Mi voltai verso di lei con un evidente scetticismo negli occhi:

- Ma stai parlando di quel mio parente, David Greenwood, quel biondo angelico?-, ladruncolo, ipocrita e stronzetto? Ok, questi ultimi epiteti li pensai e basta.

- Sì, ho una foto di loro a casa, se vuoi domani te la porto… ora vado, ciao!-, detto questo, uscì dallo spogliatoio.

La guardai andare via: doveva avere le allucinazioni, David un cantante rock. Ah, che risate!

Dissi a Erica di non aspettarmi perché ancora non trovavo la maglietta e, conoscendo il mio ordine, poteva essere benissimo finita dentro un libro, e non sto scherzando.

Mentre ero piegata in due con la faccia nella cartella, la porta si spalancò.

Alzai il viso terrorizzata. Era Digory.

All’improvviso la consapevolezza di essere solamente in reggiseno s’impossessò di me e divenni di tutti i colori.

- Che COSA FAI!-, ruggii, tentando di afferrare la prima cosa e coprirmi.

Lui sbuffò.

- Nana, il prof ha detto che ti devi muovere, ma mi spieghi cosa ti dai tanto la pena di coprire? Perché insomma porti un reggiseno? non hai niente…-, mormorò scocciato e arrogante.

Andai con passo spedito , rossa dalla rabbia e dall’imbarazzo, verso la porta e l’afferrai.

- E perché te porti le mutande?-, domandai, sibilando, prima di sbattergliela in faccia.

Appoggiai la schiena alla porta e mi lasciai andare fino a finire con il sedere per terra, prendendomi la testa tra le mani

Ma perché, perché, perché a me?

 

 

 

Finito anche questo cap, ditemi come sempre cosa ne pensatee!!!

e ora ringrazio i recensori:

gloria85  giàgià, adesso sono in due e la cosa si fa interessante XD...spero ti sia piaciuto anche questo cap :), baci

GinTB  sì, credo proprio che ci sarà una lotta :), grazie mille! baci

miss nina  ma ciao, cara! =DD!! sono felicissima che ti piaccia anche questa!!! anche a me ricordano Lily e James, per questo mi diverto molto a scriverle XD! giàgià, anch'io voglio due compagni di banco così!! besos

MaryMatrix  ovvio, hai ragione, DOVEVO infilarci un empiricamente, un logicamente o un ontologicamente, chiedo umilmente scusa XD... vedrai il cuginetto... bacioniii!!

helen912004  effettivamente dopo l'entrata di Dave la cosa si fa più interessante XD!! vedremo cosa succederà con la protagonista =D!! ho aggiornato finalmente, e spero che ti piaccia^^, besos

LilyGlover  graziegraziegrazieeeee!!! sono contentissima che ti piacciano i dialoghi tra Nina e Digory!... siamo in due a capire Digory XD, io ODIO greco... bacioniii!!

Ewin  Tessoraaaa! Hihihiii, è davvero un piacere vedere Diggy così rompiscatole... mi ispira! (nn pensare male, please XD), il cuginetto stiamo a vedere cosa combinerà!! baciux

Alyce the Tinker  sì, direi che un po' si è riscattato XD! eccoti serviti gli scleri di Selena!... Sul cuginetto non do anticipazioni =D... besos!

myki  SCEGLI! (no, dai scherzo XD)... sono contenta che ti piaccia, tesoro, bacioni

ME  ma ancora grazie infiniteeee =D!!!!... in effetti Dave è più simpatico dopo quello che ha fatto! ecco a te il seguito, spero ti piaccia^^, baciii!

FlyingSquirrel  Grazieee!! Ecco qua il seguitoo!! ciao, baci!

 

ringrazio ancora coloro che hanno aggiunto questa storia tra le loro preferite^^, baci

Tigerlily =^-^=

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Confessioni ***


Capitolo V H

Handsome Devil

 

Capitolo V: "Confessioni"

Che grandissima giornata di… schifo, dico schifo per essere fine.

Punto primo: mi trovavo con ben due beoti ai lati, il che rendeva le lezioni doppiamente orrende.

Punto secondo: avevo seriamente rischiato l’insufficienza all’ora di filosofia, e Dio solo sa come odio quella donna.

Punto terzo: il bionducolo marrano si era accorto che ero la stessa persona che aveva travolto il giorno prima.

Punto quarto: per un qualche mescolamento di eventi sfortunati, ero arrossita davanti a Digory e quel cretino mi aveva chiesto se gli fossi indifferente.

Punto quinto: Digory mi aveva vista in reggiseno e aveva commentato il tutto con quella sua tipica simpatia degna di un pugno in un occhio.

Il tutto contornato dalle solite battutine pungenti e sarcastiche che ormai erano parte integrante della mia routine.

Tirai un sospiro e mi buttai di schianto sul letto; per fortuna tutto ha una fine, pensai guardando il cielo ormai buio dalla finestra.

Nascosi il volto nel cuscino e presi a inspirarne il profumo… forza che adesso ti aspetta solo una notte con il moccioso malefico (Alessandro) e l’angelo cattivo (David).

La prima di indefinite notti, ci tengo a precisare, disse puntigliosa, una vocina nella mia testa.

Mi misi supina, inquieta, sempre con il cuscino premuto sulla faccia.

E la porta si aprì.

- è permesso?-, chiese gentile quella voce così maledettamente educata.

- Entra-, borbottai da sotto il guanciale.

Con passo lento e quasi ipnotizzante arrivò fino al mio letto e vi si sedette.

Mi investì con la forza del suo sguardo, scrutandomi con attenzione.

"Tanto non cedo, scordatelo", pensai, ricambiando l'occhiata e serrando la mascella.

Un minuto infinitamente lungo e imbarazzante passò; due; tre.

Ok, idiota, sei qui e io ti sono davanti. Non posso definirmi impaziente di sapere quello che hai da dire, ma… ti decidi a dire qualcosa?

- Ehm, ehm-, tossicchiai, senza perdere il contatto visivo tra noi due.

- Ti dispiace se fumo?-, domandò con aria innocente.

Rimasi un po’ interdetta da quella richiesta. Non so perché non riuscivo a concepire il suo viso angelico con una sigaretta in bocca.

- Fai pure-, risposi piano.

Fece tutto con molta calma, io lo osservavo in ogni mossa, anche perché non sapevo cos’altro fare.

Appena l’accendino scattò, sussultai per come il silenzio era stato brutalmente interrotto.

Fece un paio di tiri e soffiò fuori l’aria dalla bocca, gettando la testa all’indietro.

Lo fissai alzando un sopracciglio ma come faceva a essere così maledettamente… sexy? No, non era il termine giusto, aveva un che di buono affascinante e cattivo insieme.

- Allora, Nana…-, cominciò, riscutendomi dai miei pensieri.

- Nina, prego-, lo corressi a denti stretti. No, grazie, di citrulli che mi chiamavano così uno bastava e avanzava.

Lui ridacchiò.

- Già, tu odi essere chiamata in quel modo-, sussurrò, portandosi la sigaretta alle labbra.

- Perché, conosci qualcuno a cui piacerebbe?-

Lui rise in silenzio.

- No, ma adoro come ti arrabbi quando vieni chiamata Nana, sei così adorabile-, disse, sorridendo di sbieco.

Sì, adorabile, certo, chi di noi non trova un cane ringhioso adorabile?

Se cerchi di entrare nelle mie grazie adulandomi hai sbagliato strada, ragazzo mio.

Si fece terribilmente vicino fino ad arrivare con le labbra al mio orecchio.

Mi sentivo scottare. Ma che razza di intenzioni aveva?

- Nina, mi sa che abbiamo qualcosa da dirci-, bisbigliò suadente.

Un momento; abbiamo? ABBIAMO? Come sarebbe a dire abbiamo? Ma allora sei scemo forte!

- Sinceramente io non ho nulla da dire-, scandii bene la frase e marcai il soggetto per evitare fraintendimenti.

Lo sentii ridere sulla mia pelle e ritrarsi lentamente.

- Ma tu mi avevi riconosciuto, dico bene?-, brutto piccolo, schifoso imbroglione! Ora sono io colpevole, stai a vedere che di questo alla fine sul buco dell’ozono darà ragione a Digory.

- Sì-, dissi secca.

- E non hai da chiedermi nulla?-, domandò quasi sorpreso.

- Beh, in effetti qualcosa sì: perché cavolo dovevi andare a sbattere proprio contro di me?... Ma non credo che tu possa darmi una risposta…-, abbassai il volto, affranta. E che cavolo, se non ci fossimo scontrati, io sarei stata completamente all’oscuro della sua bravata e sarebbe stato un problema in meno…

- E poi ne ho un’altra-, borbottai dopo un po'– Perché l’hai fatto?-.

Lui scoppiò a ridere. Ma che diavolo c'era da ridere? Ma soprattutto che diavolo c’era in quella sigaretta che gli faceva trovare ogni cosa esilarante?

- Vuoi davvero saperlo?-, la sua faccia divenne leggermente più seria.

- Beh… sì-, mormorai.

- Ero annoiato-, rispose con semplicità.

Per poco non stramazzai al suolo e alzai di scatto gli occhi su di lui… era annoiato? Aveva rubato perché era annoiato?

- Ah, posto che rubare è sbagliato, Cocco, ma chi è l’imbecille che fa una cosa del genere perché si annoia?-, ero inorridita, sopraffatta, stupita…ma allora è vero che all’idiozia non c’è mai fine.

Notò il disappunto profondamente inciso sul mio volto e parlò di nuovo.

- A dir la verità ero anche incazzato-. Accidenti come stonavano le parolacce su quelle labbra!

Spense la sigaretta nel bicchiere che era sul mio comodino. Mi appuntai mentalmente di cambiare bicchiere, prima di andare a dormire.

Poi prese a giochicchiare con i miei pantaloni. Ma fermo proprio non ci sai stare?

- Ero annoiato perché non avevo nulla da fare e incazzato perché la mia vita era stata stravolta da una stupida proposta di lavoro che mio padre aveva accettato senza nemmeno chiedermi un parere...-

- Potevi andare negli USA con i tuoi!-, replicai basita.

Mi guardò con un certo disgusto e ironia.

- Ma stai scherzando? Io odio i miei!-

- E allora vorresti spiegarmi dov’è il problema? Adesso non ce li hai tra i piedi-, affermai perentoria.

- Il problema è che volevo rimanere nella città dove sono cresciuto, ma mio padre- sbuffò con un sorriso amaro – non si fida di me…quindi eccomi qua a confidarmi con una ragazzina che nemmeno conosco bene-, concluse triste.

Direi che provai un po’ di pietà per lui, in fondo neanch’io sarei stata felice di dovermi per forza trasferire in un’altra città per una mancanza di fiducia da parte di mia madre.

Più che altro ci sarei rimasta male per la sfiducia…

Sbatté forte la mano sulla mia coscia e mi fece sobbalzare.

- Bene, credo di averti schiarito abbastanza le idee, ma ora avrei fame…-, esclamò, sospirando.

Fece per alzarsi, ma lo trattenni per la camicia.

- Ehi, Dave, ma davvero eri un cantante rock?-, domandai di getto, ricordandomi delle parole di Maia.

Lui accennò un sì con il capo e il suo volto angelico s’illuminò in un sorriso.

 

 

Ciaoooo! chiedo nuovamente venia per il ritardo, ma questo periodo della mia vita fa proprio schifo (tanto per dirlo alla "Nina" XD)... ditemi voi se si può fare ua terza prova di letteratura latina nel primo quadrimestre T__T ...  comunque ho postato, alla fine^^! come sempre aspetto i vostri commenti! ciaux :)!

E ora ringraziamenti!

MaryMatrix  ... ma io i libri di mate li ho buttati via da quel dì XD! comunque ecco il quinto cap, tesoro! dimmi se ti è piaciuto, smack :*

LilyGlover  hihihii, Digory ha fascino u.u, davvero (anche essere rompisctole fa parte del suo fascino, secondo me XD)!... No, povera!... comunque anche a me è successo, alle medie, e ho rincorso i responsabili per tutta l'ora... però mi sono sfuggiti -_-''', vabbè, grazie tantissime!! un bacionee! 

FlyingSquirrel   grazie di aver recensito anche se non avevi molto tempo^^! ecco il seguito, spero sia di tuo gradimento^^! bacio!

gloria85  ecco qua! sono contentissima che ti sia piacciuto:)! grazie milleeee^^! bacioni!

miss nina   grazie mille, cara! heheee^^! come avrai visto in questo cap abbiamo un avvicinamento anche da parte del biondo... come andrà a finire? besos!

helen912004  giàgià, e chi non li vorrebbe ^-^? Tantissime grazie^^!... ho fatto più in fretta che potevo :)! bacioni!

ME  Oh, non so veramente come ringrazirti^^! *me arrossisce come un pomodoro*... visto? Dave non l'ha abbandonata... eccolo qui, infatti^__^! baciniiiiiii!

myki  anche te per Diggy!!... mmm, tesoro, dubito che un rompiscatole del suo calibro cambierà mai hihihii! NOOOO! non smettere assolutamente di essere romantica^^! un bacione!

ringrazio quelli che hanno aggiunto questa storia tra le loro preferite! un bacio a tutti!

Tigerlily =^-^=

 

 

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Capitolo 6
*** Rivelazioni ***


Capitolo VI H

Handsome Devil

 

Capitolo VI: "Rivelazioni"

Quella sera fu atroce.

Innanzitutto, come preannunciato, David si trasferiva in camera mia e di Alessandro.

Così, mentre mamma rimetteva a posto il divano – letto, io sgobbavo, sistemando la camera, quei due ingrati menefreghisti si dilettavano a giocare a pocker.

- Dave! Sei un mito! Bluffi benissimo-, esclamò Ale al colmo della sua adorazione, del tutto incurante del fatto di aver completamente liquidato la sua paghetta.

- Vi dispiacerebbe darmi una mano a sistemare i cassetti?-, domandai alterata.

- Chiudi il becco e lavora!-, mi urlò dietro mio fratello.

- COME, PREGO?-, berciai – Piccolo moccioso rompiscatole!- urlai tentando di afferrarlo, ma lui mi sfuggì agilmente.

Per farvela breve, fino a mezzanotte buona rincorsi quella piccola peste come una dannata e alla fine crollammo entrambi su Dave, che aveva osservato lo spettacolino come una sigaretta in bocca e il sorriso sulle labbra.

Quando mi svegliai, sentivo sotto di me qualcosa che faceva rumore: pulsava.

Alzai la testa confusa e mi ritrovai faccia a faccia con David che mi fissava divertito.

Storsi la bocca in evidente imbarazzo e balzai all’indietro come colpita all’improvviso da una scossa elettrica.

Prima figura di merda della giornata; si cominciava presto quel giorno, nemmeno le sette, la sfortuna tende sempre ad allargarsi molto con gli orari per quanto mi riguarda.

 

 

Andare a scuola con Dave fu… strano.

Anzitutto non apriva bocca, ma ostentava sempre quel sorriso che mi aveva ingannata più volte sul suo conto. Poi ogni tanto si voltava e mi fissava con un’intensità tale che per poco non centrai un palo mentre rispondevo a quell’occhiata, guardandolo storto.

Arrivati, salimmo fino al primo piano, dov’era la nostra classe.

Sospirai pesantemente non appena scorsi chi già stava dentro.

Digory.

Spalancai del tutto la porta con l’intenzione di dargli lo stesso buongiorno con cui mi aveva salutato il giorno prima.

- Ciao idiota al cubo, non ti ho ancora ringraziato di ciò che mi hai fatto ieri-, esordii sarcastica.

- Mettiamo le cose in chiaro Occhio Glauco-, cominciò Digory scocciato, passandosi una mano tra i capelli – Sono io quello da consolare dopo quello che ho visto-, precisò lui con un sorriso maligno.

Mi prudevano le mani.

- Brutto pezzo di m…-, Dave mi trattenne saggiamente per la vita dal saltargli addosso.

- Calma, Nina, non ne vale la pena-, mi sussurrò all’orecchio per placarmi.

Altro che Achille! Gliel’avrei fatto vedere io cos’è un’ira funesta!

Così sarei inguardabile, eh? Razza di…

Digory guardò Dave con fare strano.

- Allora siete entrati più in confidenza! A quanto vedo, siete addirittura venuti insieme-, fece lui, alzandosi.

- È così-, rispose Dave con semplicità.

- Cos’è, Nana, l’hai drogato?-

- No, stupido-

- Secondo me, sì-

- Secondo te tante cose Digory, ma nemmeno una giusta-

- Oh, guarda, è arrivato il giudice supremo, perché le cose che penso non sarebbero giuste?

- Perché sei un cretino forse?-

- Ha parlato Intelligenza Senza Confini!-

- Buongiorno a tutti!-, salutò Erica con entusiasmo, interrompendo il nostro civile scambio di opinioni.

- Oh, ciao Eri!-, le risposi. Eravamo solo noi quattro ancora.

Erica scrutò Dave a lungo e rimirò una foto che teneva nella mano sinistra.

- Cavoli, Maia aveva ragione!-, esclamò.

Accorgendosi che nessuno aveva capito una mazza di ciò di cui stava parlando, Erica mi porse il cartoncino.

- Me l’ha data Maia, è qua fuori-, spiegò lei, indicando un gruppetto di ragazze oltre la porta.

Osservai la foto.

Dave era al centro del palco, vestito di nero, un po’ sudato e… divino.

Lo guardai per fare un paragone.

Decisamente la sua faccia angelica formava un contrasto da paura con il contesto in cui era stata scattata la foto, e per questo era ancora più bello.

- Dammi qua-, Digory mi strappò la foto di mano con la sua solita gentilezza.

- Tu eri il cantante di un gruppo rock?-, chiese.

Dave annuì e mi guardò, sorridendo.

- Selena, c’è una cosa di biologia che non ho capito, ti dispiace spiegarmela-.

- Se ci tieni a prendere quattro…-, borbottai a mezza voce in modo che nessuno mi sentisse.

Era evidente che aveva un secondo fine, altrimenti ne sarebbe stato un miglior consigliere il muro, questo è poco ma sicuro.

Ci sedemmo vicini e aprì il libro in silenzio.

Io aspettavo; aspettavo che mi dicesse qualcos’altro che non riguardasse il Ciclo di Krebs e compagnia.

Cercò accuratamente una pagina precisa.

Ma allora voleva veramente un spiegazione da me? Ce ne sono di disperati in giro.

- Nina-, bisbigliò

- Sì?-

- Non voglio che si diffonda quella foto, né il mio passato-.

- Ok, perché?-, certo, falla stare zitta te Maia, mission impossible in questo caso è un eufemismo. Come minimo lo sapeva tutta la classe, e quando avesse avuto la conferma dei suoi sospetti, la notizia avrebbe fatto il giro della scuola alla velocità della luce. Ma sì, vedrai che non lo verrà a sapere nessuno...

- Perché rivelerebbe un passato di cui non vado fiero-, mi rispose, fulminandomi con uno sguardo dei suoi.

Messaggio ricevuto.

- Sex, drug and rock ‘n’ roll?-, mormorai esitante con un debole sorriso.

- Esatto-, annuì lui serissimo e il mio sorriso si spense automaticamente.

- Mi dai una mano?-, domandò dolce.

- Certo-, un tentativo dovevo pur farlo, no?

 

 

 

 

Hello! lo so sono un po' in ritardo... mi dispiace!! SOB! troppa scuola, è questo il mio problema principale hihihi, comunque...

vorrei ringraziare tantissimo tutti quelli che hanno recensito lo scorso capitolo^^:

helen912004  ... faccio il liceo classico con sperimentazione matematica T__T ... me tapinaaa! comunque grazie mille^^ ed ecco l'inizio degli intrighi:)! un bacio!

greta91  una new entry^^! ciao,benvenutaaa! ho postato prima che ho potuto =)! bacioni!

Alyce the Tinker  tu hai detto bella, bella, bella, io ti rispondo grazie, grazie, grazie^^! decisamente il biondo ha un oscuro passato u.u... eheheh, già, 'sti uomini XD! un bacione!

MaryMatrix  ma lo sai che me lo domando anch'io XD? tantissime grazie, tesoro! a me il cuginetto sta simpaticissimo... è così misterious X°D (sì, per il fatto che abbia rubato per noia è un emerito idiota, lo so^^)!!... odi et amo foreveeer! besos

miss nina  ma ciaaaaauuuuuuu^^!... anch'io me lo immaginavo mentre lo scrivevo... ho allgato la tastiera XD! mmm, vediamo un po' tra Digory e Nina! da quando  arrivato Dave le cose si sono un po' complicate =D! un bacioooone!

LilyGlover  heheeee tu sei per Digory, eh? hihihiii, a me piacciono tutti e due, ma per motivi diversi: Dave perchè e misterioso, Digory perchè è un po' come James XD! grazie mille e un bacio!

myki  tesoro, siamo in due a capirla^^! su col morale, martiiiii!! a presto, baciniii!

ME  grazie mille ancora!... sì, direi che dev'essere piuttosto dura aver a che fare con quei due tutti i santi giorni XD! Digory diventa rossissimo alla parola "indifferente"... eeeh, caro mio^^!! bacioniii!

 

 

e ancora mille grazie a chi ha aggiunto questa storia tra i preferiti^____^, un bacione

Tigerlily=^-^=

 

 

 

 

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Capitolo 7
*** Bad Boy's success ***


Capitolo VII H

Handsome Devil

 

Capitolo VII:"Bad Boy's success"

Ok, ho detto di aiutarlo e ce la posso fare.

Raggiunsi Maia, che era appena entrata in classe, ma la campanella suonò un secondo prima che aprissi bocca e il professore entrò, negandomi ogni possibilità di parlarle.

Verso metà lezione, essendomi praticamente addormentata, decisi di impiegare il tempo in modo più produttivo. Così invece di aspettare ricreazione passai subito all’attacco bombardando Maia di bigliettini.

Scrissi:

Maia, è una cosa seria, nessuno doveva in realtà sapere la vera identità di Dave, ma dato che tu l’hai scoperto, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, dimmi che siamo in POCHI a conoscenza della verità e che questi pochi sanno tenere la bocca chiusa.

Mi rendevo perfettamente conto che era come a chiedere a un cavallo di abbaiare anziché nitrire, ma dovevo in qualche modo limitare i danni.

Pregai in tutte le lingue che conoscevo che la lista dei nomi fosse approssimativamente breve.

Insomma, mi accontentavo di un approssimativamente!

Ma quello che ricevetti in risposta azzerò tutte le mie speranze.

Ehm, Nina, veramente ieri sera, navigando in Internet, ho trovato una foto gigante rispetto a quella che ti ha fatto vedere Erica, così, quando ho riconosciuto che palesemente Dave era un’ex rock star, non stavo più nella pelle e, come dire………… non ho aspettato nemmeno la tua la conferma,l’ho inviata a tutti i miei contatti e-mail… specificando chi era…non mi uccidere!

Ora che lo notavo non ero l’unica disattenta, ero troppo impegnata a pensare e non mi ero resa conto che gli occhi di praticamente tutta la classe erano puntati sul biondo.

Accidenti al diavolo.

Alzai immediatamente gli occhi al cielo: "Grazie, eh?"borbottai a mezza voce, stizzita, rivolta a nessun in particolare.

Benissimo; considerando quindi che Maia ha una tendenza a socializzare così straordinaria e, oserei dire, malefica, sommando a ciò che se mezza scuola lo sa grazie a lei, l’altra metà lo saprà grazie ai suoi contatti, il risultato è:

un totale casino.

Cavolo, ma perché quella è così pettegola?

Mi voltai verso la diretta interessata, che mi guardava sorridendo a denti stretti come per scusarsi, e la fulminai.

Poi mi sbattei una mano sulla fronte.

- Lo sapevo già che c’era qualcosa che non andava in te, ma si può sapere da quando in qua gesticoli senza senso?-, domandò quel tesoro di ragazzo, sempre così amorevole nei miei confronti.

- Non sto "gesticolando senza senso", il termine esatto sarebbe: "imprecare in silenzio per evitare di aggredire qualcuno"-, sibilai.

- Indovino: ti stai trattenendo dal saltarmi addosso… come sono irresistibile-

- Cambia "irresistibile"con "egocentrico", è meglio. E poi io ti salterei addosso solo con intenzioni omicide-

- Wow, allora che aspetti, fammi vedere di cosa sei capace, Nana. Ti do dieci euro se solo superi riesci a staccarmi un capello-

- Spiritoso-, dissi tra i denti con un falso sorriso – Comunque, spiacente d’informarti che per una volta non ce l’ho con te-, spiegai fissandolo nelle iridi blu notte.

- Ma dai, e con chi, allora? Con il mio riflesso?-

- Pessima battuta, non è che mi stai perdendo la mano, Gigantone?-

- Non credo proprio, Nana-, disse seccamente.

Yuppie! Uno a zero per me!

…Comunque era meglio tornare a pensare a David, che stava deglutendo sonoramente accanto a me, resosi conto che: se l’interesse della classe verso di lui era già alto prima, in quel momento era a livelli esorbitanti.

Ma la frittata era ormai fatta.

E questo non era ancora niente.

Ricreazione.

- Dave, ma è vero che eri uno dei Ghosts of Purgatory?-, domandò una voce smielata alle mie spalle.

Mi girai di scatto: era Vanessa, la bionda statuaria di terza C, famosa per rincorrere prede sempre più ardite e Dave era diventato una di quelle.

Il biondino si era accorto a malapena del suo arrivo, troppo concentrato sul libro che stava leggendo.

Lentamente alzò gli occhi e la osservò curioso sedersi sul suo banco in modo provocante.

- Nina perché hai distrutto la lattina?-, chiese Erica, sbigottita.

Senza rendermene conto l’avevo ridotta a una sottiletta.

- Sai, io ho sempre amato la musica rock-, sussurrò chinandosi sull’orecchio di lui.

Ma come, no; sa almeno cos’è il rock?

Poi tutto può essere, ma dubitavo fortemente che la sua intenzione fosse quella di fare sapere a David i suoi gusti musicali.

- La pianti di sbriciolare il panino per terra?-, la voce di Erica giunse lontana alle mie orecchie, troppo tese ad ascoltare nel frattempo ogni singola parola scambiata tra quei due.

- Mi fa piacere-, rispose semplicemente Dave, riportando la sua attenzione sul libro.

Evidentemente non era esattamente quello che Vanessa voleva sentirsi dire.

- Senti, stasera sono libera, ti va di uscire con me?-, domandò suadente.

- Ok-, disse David, tornando a fissarla.

- Perfetto, allora ci incontriamo all’uscita, così ti dico dove e a che ora-.

Detto questo, si alzò e s’incamminò verso la porta mentre io fumavo di rabbia senza nemmeno capire da sola bene il motivo.

Forse era perché l’unica con cui il bel biondo aveva parlato finora ero stata io, oppure perché lei mi stava estremamente sulle scatole… insomma, comunque fosse avevo appena distrutto la mia merenda, provocando così uno stupore incontenibile nella mia migliore amica… e non solo.

Infatti, voltandomi verso Erica, decisa a non guardare Dave per il resto dei miei giorni (va bene,non esageriamo e accontentiamoci della fine della giornata), vidi Digory osservarmi arcigno e poi tornare a parlare con un suo amico.

Uomini; valli a capire.

 

 

Scusateeeeeeeeeeee! Scusatemi davvero tantissimo per il ritardo! Ho potuto aggiornare solo ora, mi dispiace! Il problema è che i miei prof sono totalmente immuni allo spirito Natalizio e io raccatto batteri come niente fosse… anche adesso sono a letto con la febbre… SIGH! Vabbè, aspetto i vostri commenti su questo nuovo capitolo!

Intanto colgo l’occasione per ringraziare i recensori:

myki hehe, anch’io trovo molto interessante la cosa XD! Mi rifiuto di commentare "l’unità degli opposti"… un bacione, tesoro!

MaryMatrix confermo Eraclito e lo maledico! Comunque, se devo essere sincera ho preferenze, mi affascinano tutti e due XD! Beh, quello che nasconde è abbastanza evidente hihi! Bacissimi, tesoro

SummerBreeze ciauuu! Sono davvero felice che ti piaccia^^! Io mi diverto tantissimo a scrivere i battibecchi tra quei due e mi fa davvero piacere che vengano apprezzati così tanto J! Anch’io adoro i tipi di coppia burrascosi! Mi piacciono troppo XD!... per quanto riguarda la scelta tra i due… beh, spero davvero di fare bene! Anche se, lo confesso, per ora m’intriga Dave… mi piace scrivere la sua passività apparente…per me è un’esperienza nuova^^, di solito i miei personaggi sono un tantino logorroici e iperattivi ^^’! ma non si può mai dire hihihii…grazie mille per aver aggiunto la storia tra le tue preferite! Un bacione!

helen912004 tu non sai come mi dispiace averti fatto aspettare così tanto! Scusami davvero e grazie di recensirmi^^! Comunque sì, gli intrighi non si sono fatti aspettare molto e ta dan! Un Dave ancora più misterioso ne è uscito fuori XD! Vediamo che succederà! Bacioni!

miss nina ciao Vale!!! Davvero adori questa storia?... mi fai troppo contenta^^!sìsì, non c’è dubbio, Dave si fa sempre più interessante! Lo so, fai il tifo per Selena e Digory…fanno troppo Lily/James, eh XD (almeno a me, li ricordano spesso^^)! Besos!

Alyce the Tinker i suoi segreti sono ancora nell’ombra e purtroppo… Maia ha cantato XD! Baci!

Betty Boup95 grazie tantissime XD!... cosa ne pensi di come ho continuato? Fammi sapere! Un bacio

ME uuuuh! Viva Dave, eh?? Grazie mille ancora una volta! Mi dispiace infinitamente del ritardo, sigh… spero ne sia valsa la pena! Un bacione

Ewin ammmoreee! Sei tornata hehe! Ovvio che sarai sempre l’ultima… in effetti che tu sia uscita prima di Selena dallo spogliatoio è davvero inverosimile XD! Bello il dubbio Amletico hihi! Un bacione enorme, ti voglio tantissimo bene anch’io^^!

Baci, Buon Natale e felice anno nuovo a tutti!

Tigerlily =^-^=

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** Oh, my God! ***


Capitolo VIII H

Handsome Devil

 

Capitolo VIII: "Oh, my God!"

 

- Ma che ti ha scritto Maia?-, mi chiese Dave durante l’ultima ora.

Orbene, adesso sua maestà è in comodo per domandare.

Ma la suddetta plebea è disposta a rispondere?

NO! E c’è bisogno anche di chiederlo?!

- Allora?-, insistette lui con una punta d’ansia.

Le mie labbra si curvarono in un sorriso di trionfo. Ce l’avevo in pugno.

E certo, io trovo le informazioni, lui si diverte.

E mica con una qualunque…sia mai! Con Vanessa, la putt… ok, basta è troppo.

L’ho detto e lo ripeto: ma chi sono, la sua balia?

Per un attimo mi sorpresi di uno strano scricchiolio poi mi resi conto che ero io che digrignavo i denti.

Calma, Nina, calma, ripetevo nella mia testa.

- Insomma, Sissi, che ti ha risposto?-, ripeté, prendendomi il mento sotto due dita e costringendomi nel suo sguardo.

"SISSI"? Ma che aveva fumato?

Insomma, siamo seri… ho la faccia da Sissi? Ma soprattutto, ho l’atteggiamento da somma principessa?

Ciccio, proprio no. Dubito fortemente di essere di una finezza tale.

Intanto ho la grazia di un elefante… se aggiungiamo il mio modo di esprimermi poi…

Mi investì con tutta la forza del suo sguardo.

- Ehm, Maia ha spedito una tua foto a tutti-, diventò cupo all’istante ma continuò a guardarmi.

- Anche a Vanessa-, conclusi con un sorrisetto perfido.

Ma ovvio che l’aveva mandata anche a lei.

La pettegola e la zoccola: accoppiata vincente… persino troppo ovvio.

Il resto dell’ora era come avere due morti accanto.

Tutt’e due chini sui libri… dico, Digory chino su un libro era un evento degno di nota, e soprattutto silenziosi. Nessuno che mi stuzzicasse o parlasse.

Non che mi dispiacesse ma… quasi.

Era come se si fosse spezzato qualcosa.

 

 

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin. Evviva! Sia benedetta la campanella e chi la inventò! Quell’ora era veramente diventata insopportabile.

Al suono tanto atteso, Dave schizzò fuori dalla classe senza nemmeno una parola.

Ma che simpatico.

Mentre il suo degno compare faceva la cartella a velocità lumaca dimezzata.

Sbuffai irritata. Ma che avevano tutti quel giorno?

Mi misi la borsa a tracolla e filai fuori dalla classe, desiderosa di evitarli entrambi.

- Selena-, mi accolse una voce appena fuori dalla classe.

Oddio, ma che ho fatto di male?

Mi appoggiai al muro, arresa e alzai la testa.

Vanessa.

- Sì?-

- E così; dove lo nascondeva una ragazza piccolina insulsa e banale come te quel bellissimo biondo, estremamente sexy?-, chiese con un sorriso cattivo, facendo ridere una ragazza accanto a lei.

Perfetto, quel giorno erano un po’ troppi a sfidare la mia infinita pazienza.

- A dir la verità non lo so nemmeno io-, risposi semplicemente.

Poi corsi via, segretamente soddisfatta di averla spiazzata.

Uscii veloce e vidi Erica davanti a me.

Sorrisi, felice come sempre che fosse con me e m’incamminai nella sua direzione.

A metà strada qualcosa mi trattenne per un braccio.

Mi girai di scatto e scoprii che era Digory.

Aggrottai subito la fronte e lo fissai accigliata.

- Wow, non ho ancora detto nulla e di già sei incavolata-, esordì sarcastico, mollando la presa.

- Sai com’è, deformazione professionale-, risposi incrociando le braccia al petto.

- Allora, Nana, fai conquiste e nemmeno me ne parli, mh?-, domandò sullo stesso tono di prima.

- Ma si può sapere a che ti riferisci?-

- Te e il biondino fate comunella ormai tutto il tempo, devo dire che mi sento… escluso-, concluse a denti stretti, m c’era qualcosa che non andava nei suoi occhi.

La cattiveria sfiorava livelli altissimi.

- Selena-, cominciò e si nascose la faccia dietro le mani come se stesse per dire una cosa tremenda.

Beh, una l’aveva già detta, non tremenda ma insolita sì: mi aveva chiamata per nome.

- È veramente una cosa assurda-, in quel momento parlava più a se stesso che a me. Io lo fissavo stupita e preoccupata mentre tutti se ne andavano e noi due rimanevamo da soli.

- Cosa è assurdo?-, ma non ero tanto sicura di voler sentire la risposta.

- Oggi, quando il biondino parlava con la mia ex e tu lo guardavi con evidente gelosia-, già Vanessa, la sua ex.

Mi catturò nel suo sguardo. Non capivo assolutamente dove volesse andare a parare.

- Mi sono sentito geloso-, alzò la testa e fece una risata amareggiata. Io sbarrai gli occhi sbigottita.

- Ma hai capito? Io geloso di te!-, scandì. Mi prese per le spalle e mi scosse tutta fino a farmi battere i denti.

- Queste quattro stupide parole non stanno insieme nemmeno ad appiccicarle!-, esclamò stupito e infelice.

- Quindi ti chiedo: cosa mi hai fatto?-, domandò sofferente.

Avrei tanto voluto dirgli che stava male, ma veramente tanto, invece aprii solo la bocca come un pesce lesso per poi richiuderla.

La cosa era quasi comica, di sicuro totalmente ridicola.

Digory geloso di me? Ma su, siamo seri.

Ok, dov’è l’omino di candid camera?

 

 

 

 

 

E dopo una breve pausa Natalizia, eccomi qua con questo nuovo capitolo... sono un po' in ritardo, ma avevo da aggiornare anche DLeC^^! è dura aggiornare due fic in contemporanea u.u... comunque che ne pensate del continuo??? mi sono ispirata alla prima dichiarazione di Darcy a Lizzie in "Orgoglio e Pregiudizio", insomma una sorta di dichiarazione forzata e disprezzata dallo stesso che si dichiara... anche se non è ancora intera nel mio racconto XD!

intanto ringrazio i recensori dello scorso cap^^:

Mikiko  grazie veramente^^!! sono contenta che ti diverta^___^, bacioni!

Alyce the Tinker  buhahahaha! non sapevo che si chiamasse anche un tuo personaggio così^^, io l'ho chiamata Maia perchè da piccola non sopportavo l'omonima ape : P!! visto che ha fatto Dig??? l'ha detto: è GELOSOOOO! hihihii! esatto, solo lui può sfotterla XD! baciiiii!

Nina Grint  Grazie mille per tutti i tuoi giudizi positivi ^-^!! per ora siete tutte divise a metà tra chi è per Dave e Digory XD! spero ti piaccia anche il continuo^^!bacioni!

Sayumi tantissime grazie^^! baci!

MaryMatrix  hihihi, come direi io, che cariiiiiiiiiiiiino Digory XD! Vanessa sta antipatica anche a me u.u! piaciuto l'aggiornamento?? bacioni e se vedemooo (a scuola ç___ç)

LilyGlover  Ciaooo! eheheh! devo dire che Digory la mossa se l'è data hihihii! vediamo adesso dove lo porterà... grazie infinite per i complimentoni^^! baci! e spero che anche tu abbia passato un buon Natale^___^!

miss nina  ciauu, Vale!... no, in effetti Dave non è tanto immune al fascino della bionda u.u, è pur sempre un essere umano anche lui X°°D. Digory invece è decisamentissimamente gelosissimo^^, infatti ha fatto quel che ha fatto eheh! baciniii!

myki  perfettamente d'accordo con te, tesoro... ma dovrà pur svagarsi, no XD?? grazie mille e buon anno anche a te! baciii!

 

concludo augurando un buonissimo 2008 a tutti quanti!!

baci,

Tigerlily=^-^=

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Confused ***


Capitolo X H

Handsome Devil

 

Capitolo IX: "Confused"

 

- Che cosa mi hai fatto?-, ripeté lui, scuotendomi per le spalle un'altra volta.

- I…io?-, incredibile, ero senza parole.

- Beh, sì!-.

- Io non ti ho fatto proprio niente-, risposi con un po’ più di verve, cercando di scuotermelo di dosso.

Tentativo miseramente fallito.

Esattamente due secondi dopo mi trovai a due centimetri dal suo volto.

- Sicura?-, alitò lui. Mi girava la testa e non riuscivo non pensare ad altro che non fosse la sua bocca così dannatamente vicina..

- S…no-, bisbigliai a fil di voce.

Era chino su di me e non avevo via d’uscita… o forse non volevo averne?

Le nostre labbra sempre più vicine, ormai si sfioravano.

E in fondo che male c’era?

Oh, d’accordo, è un rompicoglioni con tanto di numero di matricola.

Però è bello.

Ma stronzo.

Le labbra si toccarono e iniziò a baciarmi, mandando il mio cuore a mille.

Fui scossa da un fremito e corrugai la fronte.

Dio santo! Avevo la mente confusa tanto, da rasentare l’oblio.

NO! Porca miseria, Nina! No!

Lui è Digory Miller, tuo nemico giurato! Ti scanni con lui minimo tutta la mattina! Possibile che adesso desideri baciarlo?

Poi non ce la feci più.

Evidentemente una parte del mio cervello era ancora sana.

Mi dimenai con uno strattone e scappai via a gambe levate.

Non osai guardarmi indietro.

Vigliacca.

 

 

 

- Nina-.

- Mh-.

- Nina-.

- Sì?-.

- Nina!-.

- E che c’è!?-, urlai disperata, all’ennesimo richiamo.

- Ti stai rovesciando addosso la minestra bollente-, rispose mia mamma con un sopracciglio alzato.

All’improvviso sentii qualcosa che non andava, un tremendo bruciore ad altezza pancia.

Mi ero scottata.

Gemetti piano di dolore, maledicendo con ogni singola fibra del mio corpo le magliette leggere e mi alzai, rossa come un peperone per il male.

- Dove vai?-, mi chiese lei, combattuta tra una risata e un’espressione stupita.

- In bagno-, grugnii di risposta.

A lunghe falcate raggiunsi la tanto agognata porta e la spalancai. Mi tolsi la maglia indegnamente macchiata e la posi sotto l’acqua corrente strusciandoci forte contro il sapone.

Il mio problema era adesso tenere impegnato il cervello. Ma con cosa?

A forza di spremere le meningi per non pensare il sapone mi sfuggì di mano e finì dritto, dritto nella tazza.

Bene.

Mi accasciai a terra inerte e svogliata e comincia a prendermi a pugni la testa.

Come odio queste situazioni.

Come odio Digory.

Come odio…

Dannazione! L’avevo pensato ed ecco che il mio cervello partì nei meandri sei ricordi recenti mandando quasi tilt qualsiasi mia altra funzione vitale: avevo, così, seri problemi a respirare.

Ma perché? Insomma, ero in totale confusione.

A dirla tutta, non ci capivo una benemerita mazza.

Per prima cosa non riuscivo a comprendere la mia indecisione: come mai non ero subito corsa via?

E poi… avevo come la netta sensazione di aver appena evitato qualcosa che mi sarebbe maledettamente piaciuto.

Mi presi la testa tra le mani e scompigliai i miei capelli, come se avesse potuto aiutarmi a schiarire le idee.

Ovviamente servì solo a ridurmi i capelli in un stato penoso, peggiorandomi ulteriormente l’umore.

Mentre strizzavo la maglietta come se fosse stato il mio collo, qualcuno bussò alla porta.

- Sissi!-

Il sangue mi si gelò nelle vene all’istante.

Pure lui, no. È un attacco alla mio equilibrio mentale.

- Che C’È?!-, strillai tre ottave sopra il necessario.

- Dovrei andare il bagno-, fu la fin troppo banale risposta.

Afferrai la canottiera, reduce del giorno prima e la indossai frettolosamente.

Quasi corsi fino alla porta, che spalancai con mala grazia.

Ma il mio sguardo inferocito durò ben poco, vista la distanza a cui me lo ritrovai.

Assunsi un’aria vagamente stranita, mentre sentivo il suo respiro caldo sulla faccia.

- Ehm, ciao-, che originalità…

- Ciao-.

Rimanemmo in quel modo assurdo per circa un minuto, fissandoci negli occhi senza dire nulla.

I suoi occhi erano semplicemente stupendi.

Anche quelli di Digory, mi ricordò puntuale il mio subconscio.

E dovetti ammettere di sì.

Digory era stramaledettamente bello.

… ma non stavamo parlando di Dave?

Al diavolo tutto! Non ci capivo più nulla!

- Ehm, Sissi, ti puoi spostare, dovrei…-, concluse con un filo di apprensione.

Fantasticamente deprimente e imbarazzante.

- C - certo-, balbettai abbassando di scatto la testa e arrossendo un visibilio.

Mi allontanai appena per lasciarlo passare e lui si chiuse la porta alle spalle.

Poi mi ricordai. L’appuntamento.

- Ti fai bello per Vanessa?-, domandai da dietro la porta chiusa con evidente acidità nella voce.

La porta si riaprì all’improvviso e mi fece sobbalzare.

Dave a petto nudo mi osservava ghignante.

Guardagli la faccia, la faccia, Nina, la FACCIA!

Ma a guardargli il volto mi sembrava di essere ancora più rossa.

- Io non ho bisogno di farmi bello, lo sono già-, evviva la modestia! Purtroppo non potevo fare altro che dargli ragione.

Deglutii a mala pena e lo guardai male.

Rise, della mia espressione probabilmente.

Così non vale! Strillò il mio orgoglio dentro di me.

- A proposito, Dave, come mai non volevi che si sapesse del tuo passato?-, chiesi, ormai a corto di argomenti di distrazione.

Il sorriso, che era appena ora spuntato sul suo volto, si tese appena.

- Non sai quante donne famose mi sono fatto-. Decisamente non fine e tanto meno convincente, non gli credevo molto.

Percui alzai un sopracciglio e dissi scettica:

- Se lo dici te-. Poi voltai con decisione le spalle e mi chiusi in camera e mi schiantai di spalle contro la porta.

Analizziamo la situazione, pensai.

Ho rifiutato Digory, mio miglior nemico, e ora lo penso continuamente.

Dave si diverte a tentare di sedurmi e sparare cavolate,

non ho la più pallida idea di con che faccia presentarmi a scuola,

e stasera Dave esce con quella vipera.

Si prospetta un futuro da sparo.

 

 

 

 

 

 

Ladies and gentlemen, sono tornata! In spaventosissimo ritardo, ma ci sono! Mi dispiace, ma è il periodo più duro dell’anno e sono piuttosto nei casini tra compiti e interrogazioni ^^'

… piaciuto il capitolo? Ormai siamo quasi a fine, manca poco e saprete la scelta di Nina ^^!

 

Ed ora ringrazio tutte le persone che hanno recensitoJ:

 

LilyGlover ciao! Anche Nina più o meno ha avuto la stessa reazione… all’inizio xD! grazie infinite! Piaciuto anche questo^^? Baciiii!

Mikiko eheh! Sì, finalmente si è svegliato u.u! grazie mille!

GinTB Grazie ^___^! Purtroppo non ho fatto molto presto… spero abbia compensato l’attesaJ! Bacioni!

SummerBreeze Hi! Perfettamente d’accordo, le dichiarazioni lasciano sempre di stucco u.u! nuuu! Mi dispiace di aver lasciato il capitolo a metà… comunque l’ho completato con questo =D! ora Nina è più confusa che mai e… chi vivrà vedrà XD! non ti preoccupare, ti capisco benissimo^^! Un bacione!

MaryMatrix chiedo umilmente perdono, somma Matrix! Purtroppo (lo sai anche tu XD) "La Triade" mi ha un po’ preso di mira negli ultimi tempi (dannati Platone, Cavalcanti, Ian Huss, Erodoto e Virgilio è__é!)… comunque ti è piaciuto *faccia a gattino di Shrek*? Baciniii!

miss nina grazie, grazie^^! Accolgo volentieri l’’hip hip urrà XD! in effetti era ora che si svegliasse u__u! grazie infinite, Vale, per i complimenti! Bacioni

Nina Grint *__*! Addirittura? GRAZIE! *me felicissima^^*! Selena è un po’ tarda per certe cose XD! beh, purtroppo non si dichiara a te ma ad un’altra Nina J!! Bacioni!

Alyce the Tinker Oddio! Un’altra fan di P&P (dimmi di sì, ti prego! Io sono DROGATA di quel libro XD… e ho guardato tutti i film, fiction che lo riguardano – sono pazza, lo so XD-)… neanch’io sarei riuscita a dirmi gelosa u.u… ma il nostro Dig è pieno di risorse^^! Bacioni!

ME ma grazie mille^^!!! Spero ti sia piaciuto anche questo, anche se un po’ in ritardoç__ç! baciii!

ciuca contentissima che ti piacciaJ!! Che ne dici dei capitoli seguenti^^? Bacioni!

myki felicissima di riuscire a renderlo al meglio, tesoro^^! DAI che si risolve tutto! Su! Un bacio e a presto!

Grazie anche a tutti quelli che hanno questa storia tra le loro preferite^^

Baci,

Tigerlily=^-^=

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 10
*** Kisses Happen ***


Kisses Happen

Handsome Devil

 

Capitolo X: "Kisses happen"

- Allora io esco-, dire che era bello è un’eresia, è divino: capelli accuratamente scompigliati, camicia bianca che risaltava i suoi muscoli del petto, leggermente aperta in cima e lasciata cadere con apparente caso sui jeans che indossava.

I miei pensieri mi spingevano sempre più lontano, così a malapena sentii la sua voce.

Cercai di darmi un certo contegno e di mantenere la bocca chiusa sigillata per evitare di spalancarla.

- Ciao-, mi soffiò sul viso. Annusai il suo dopobarba... E poi, senza capire bene il perché, davanti a me c’era Digory che sogghignava invece che David sorridente.

Stooooop! Selena Stop! Cervello sull’orlo di una crisi, pregasi urgenti interventi radicali per evitare danni irreversibili!

- Non fare tardi-, bisbigliai, concentrandomi su un bottone della sua camicia. Suonò come una raccomandazione piuttosto risentita.

Se ne accorse e il sorriso divenne ancora più largo.

Sciò, Digory, via!

Ancora una volta aveva invaso la mia mente.

Scossi la testa senza rendermene conto e lui interpretò male.

- Ok, non ti fidi-, constatò scompigliandomi i capelli col suo respiro.

- Ti autorizzo a venire a cercarmi se torno più tardi delle 3 e trenta-.

Poi si voltò, s’infilò il cappotto e scese le scale, lasciandomi un po’ frastornata.

Bello. Direi "biondamente " bello.

Lasciai andare spontaneamente un sospiro.

Un momento.

3:30.

Aveva detto3:30?

Mamma gli aveva detto massimo, sottolineo, massimo alle 1:30! Il giorno dopo c’era scuola!

Strinsi i pugni lungo i fianchi con fare omicida, poi ne scontrai uno sul palmo aperto dell’altra mano.

Che bastardo, mi ha incastrato!

Ora mi tocca coprirlo!, pensai incavolata.

Ma chi ha detto che mi tocca coprirlo? Posso semplicemente lasciar correre la cosa e… Fanculo a quella vocina che mi ripeteva "Non puoi farlo, non puoi, non puoi, non puoi".

Ma perché non potevo?

"Perché ne sei innegabilmente attratta!"

Mio Dio, voglio sprofondare!

- Tesoro, tutto ok?-, domandò preoccupata mia madre, vedendomi così accigliata.

- Alla grande…-, ringhiai con fare sarcastico.

- Mmm-, mugolò poco convinta, attirandomi a sé per abbracciarmi.

- Ah, una cosa ci sarebbe: quanto alla lontana siamo imparentati io e Dave?-, chiesi tutt’ad un tratto falsamente innocente.

Mia madre scoppiò a ridere.

- Non mi dire che ti piace!-, affermò poi sconvolta.

- Ma non dire idiozie! È solo curiosità!-, esclamai arrossendo.

Continuò a ridere.

- Mamma, quale parte del discorso suscita in te una tale ilarità?-, domandai nettamente indignata.

- Niente, niente, comunque non siete imparentati nel vero senso della parola: quando suo padre, di cui siamo parenti, ha sposato sua madre, lei era già incinta-, rispose, stavolta più seria.

Spalancai la bocca a quella rivelazione.

C’era qualcuno nella mia testa che si ostinava a gridare: "Campo libero!"

Ma in quel momento l’unica cosa che veramente percepii è un non so ché di compassione nei suoi confronti.

Voglio dire, tutte quelle incomprensioni, il fatto che non fosse andato via con i suoi… Mi sentii stranamente attanagliare le viscere dal fatto che probabilmente non sapevo un assoluto accidente di lui.

 

 

Mi rigirai nel letto per l’ennesima volta.

Che gran rottura di palle l’essere agitati. Ma poi, perché? Per paura che accadesse qualcosa tra quei due.

Mi sentii sempre più idiota.

Tirai un calcione alle lenzuola e fissai i numeri sulla sveglia, ben visibili alla luce fioca fosforescente di questa.

Bene, era tardi, ma non abbastanza tardi per essere autorizzata a preoccuparmi.

Mezzanotte passata, purtroppo solo da due miseri minuti.

Cominciai a sentire le palpebre pesanti; così, dopo il quarantesimo accidenti nei confronti di Vanessa, optai per l’addormentarmi.

Spalancai gli occhi turbata. Stupidi incubi! Perché sognare "Davegory" era stato l’ultimo dei miei orrendi sogni; una sorta di mistura mal assortita dei due che aveva perseguitato la mia mente già abbastanza provata.

Tesi una mano sul comodino e a tastoni individuai quello che sembrava un bicchiere.

Invece mi ritrovai in mano la sveglia.

Sbuffai contrariata e feci per metterla a posto, quando, premendo sul un tasto, mi apparve l’orario: le 4:00.

Decisi che fosse ora di verificare se dovessi andarlo a cercare o meno.

Svelta, attenta a non far rumore per non svegliare il pestifero fratello, raggiunsi l’interruttore dell’abat – jour e vi cliccai sopra.

Con un misto di paura e soddisfazione appurai che il suo letto era ancora perfettamente intatto.

Ok, potevo preoccuparmi.

Ed in effetti accadde. Insomma, non me l’aspettavo proprio. Mi era sembrato così convinto che mi preoccupassi inutilmente circa la sua puntualità, che il tutto in me si era risolto ad uno stupidissimo attacco di gelosia… o qualcosa del genere.

Mi tolsi le coperte di dosso e aggrottai la fronte pensando al da farsi.

Ovviamente mamma non era rimasta sveglia, si fidava troppo del suo visetto angelico.

Alla fine mossi, in pigiama, due passi fuori dal letto.

Comunque sarei dovuta uscire fuori a cercarlo.

Pessima idea, lo so, andarci in pigiama, ma se mi fossi vestita avrei rischiato ancora di più di svegliare qualcuno con i miei movimenti maldestri.

Presi quindi un golf e fuggii di camera

Con passo felpato raggiunsi l’ingresso e stetti attenta a non far sbattere la porta nel richiuderla.

Perché ormai ero fuori; decisa a fargli una parte di merda che nemmeno si sarebbe potuto immaginare lontanamente.

Scesi le scale con la rabbia che dentro di me montava velocissimamente.

Quando ormai ero sul pianerottolo, finalmente diedi credito a quel frescolino che sentivo sotto le palme de piedi.

Le scarpe, Selena, le scarpe!

Chi se ne frega!, mi dissi alterata e mi precipitai fuori.

Tutto il freddo m’investì con una forza inaudita e, nonostante il golf, mi trovai contro il mio volere a tremare come una foglia col sottofondo dello sbattere ininterrotto dei miei denti.

Benissimo, fa un freddo cane, sono scalza e mi sto lentamente trasformando in un ghiacciolo, Dave è scomparso, ho un crampo al polpaccio e mi fa male la milza perché ho corso.

Non mi azzardavo a pronunciare le fatidiche parole: "peggio di così non può andare", perché già notavo un paio di nuvoloni grigi pronti a colpire.

Mi guardai intorno: tutto taceva.

E io stavo male, adesso temevo proprio che fosse incappato in qualcosa di grave.

Sentivo il gelo anche dentro agli occhi! Persino le lacrime di rabbia si rifiutavano di uscire per non diventare brina.

All’improvviso vidi avvicinarsi una figura a passo lievemente strascicato.

Poi, passando sotto un lampione divenne più nitida.

Dannazione! Era lui.

Sentii l’ira invadermi il corpo come fuoco e darmi la forza di affrontarlo.

Ah, no! Questo era decisamente troppo, nemmeno si curava di correre!

Poi mi vide e sorrise di sbieco in un modo talmente strafottente che pensavo Digory fosse lì lì per manifestarsi nel suo corpo.

Gli corsi in contro offesa, umiliata, incazzata e mi bloccai proprio davanti.

- Sei un cretino-, non avevo il fiato di aggiungere altro.

- Che ci fai qui?-, domandò lui tranquillo, maledettamente troppo tranquillo.

Feci un bel respiro e continuai:

- Che ci faccio qui? Mamma ti aveva detto 1:30 tu mi metti nel sacco dicendomi 3:30, e che ero una stupida a non fidarmi che tanto saresti tornato in tempo. Ma no, sono le quattro e il signorino non si degna neppure aumentare il passo… Sai che ti dico? Vai a farti fott…-

Ma non finii la quello scempio dell’italiano, che voleva essere un rimprovero.

Mi aveva afferrato per la vita e attirato a sé, tanto in alto che ero costretta a stare sulle punte dei piedi.

Mi stava baciando e, Dio se baciava bene!

Concessi al mio cervello di staccare la spina per un po’ e di lasciarmi trasportare.

Interruppe il bacio ansimante e la sua fronte incontrò la mia.

Fissavo i suoi occhi verdi senza riuscire a proferir parola; troppo scossa e timorosa di dire la cosa sbagliata.

Poi bisbigliò qualcosa al mio orecchio, facendomi rabbrividire ancora di più:

- Io non ho mai detto che sei stupida-.

 

 

 

 

Tigerlily’s space

Ok. So che sono imperdonabile; ma che ci crediate o no, questa sera, nonostante l’imminente compito sulla sintassi dei casi di latino, è stato l’unico momento in cui ho avuto veramente tempo per me. Non so come sia possibile, ma da noi, una settimana prima della pagella, già parlavano di pagellini… mi sembra di vivere un incubo ç__ç! Vi prego di portare pazienza se non aggiornerò tanto in fretta, ma sono sommersa dai compiti ed inoltre sto aggiornando un’altra fic in contemporanea. Intanto preciso ciò che ho detto la scorsa volta… probabilmente farò ancora cinque capitoli di questa storia, ma adesso devo vedere meglio come svilupparla…

Ancora scusa… sono veramente dispiaciuta.

Vorrei inoltre ringraziare i recensori quali:

myki ma tesssorissima xD! visto che alla fine la Fe..., non nominiamola che mi vengono i crampi allo stomaco solo a pensarla, non ti ha interrogato? … fatto risalente a quasi un mese fa e del tutto irrilevante vista la meravigliosa (vox media XD) giornata di domani… aiutoooo! Comunque, tornando a Ninetta, ancora non so chi sceglierà… bye bye! Baci

MaryMatrix concordo pienamente con l’inizio frase! Schifoso triumatronato del cavolo! Beh, spero chiunque scelga ti piaccia ;)! E rimettiti, tesoro, anche se non so quanto ti convenga… "Omnes martedies delendi sunt xD!" Un baciososo

miss nina Verissimo! Li voglio anch’io… uffi xD! alla fine chi sceglierà?… beh, chissà! (perfidaaaa hihihi).Un bacione, Vale!

Mikiko grazie infinite… poi vedremo per la scelta^^! Bacioni!

LilyGlover era decisamente ora che si svegliasse u.u! beh, come hai visto ci sono ancora più o meno cinque capitoli^^!... Felicissima che ti sia piaciuto il cap^__^! Di questo che mi dici? Bacioni!

GinTB Grazie mille^^!... questo però era più lungo u.u! Scusami se non sono stata veloce ^^’’’! bacioni

Nina Grint Ti ringrazio veramente tantissimo perché effettivamente c’era l’errore… Argh! Come sono distratta! grazie a te l’ho visto e corretto^^! Insomma grazie di cuore sia per quello che per il disegno! Mi è piaciuto veramente tantissimo^____^! Baciiiioni!

ME Ohhhh! Sìsì, piace anche a me ^^! Ma che mi dici di Dave;)?... Grazie mille!! Baciiiiniii!

Alyce the Tinkera ehehe^^! Decisamente non c’è alcuno sfizio senza scannarsi u.u! Un bacione!

francy94 Beh, grazie mille! spero ti sia piaciuto anche questo capitolo! Un bacione!

 

Grazie infinite anche a chi ha aggiunto questa fic tra i preferiti^^!!

Un bacione,

Tigerlily=^-^=

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** What a Mess! ***


What a mess

Handsome Devil

 

 

Capitolo XI: "What a mess!"

 

Sentivo il respiro sul suo viso e non capivo più nulla.

Mi baciava, mi stringeva e mi trasportava via, lontano. E io completamente alla sua mercé.

Praticamente fluttuai per le scale.

Mi resi conto di essere in salotto solamente quando scorsi il mio orsacchiotto di peluche abbandonato sul tappeto. Sveglia, Selena, COLPISCI! Adesso!

Non ci riesco, dannazione! Mi sembra di essere ipnotizzata!

Si chiama infatuazione, imbecille!

Io non sono infatuata! Ma quando mai!

Esattamente adesso!, poi la voce interiore lentamente si disperse ed allora entrarono in gioco i sensi.

Ero persa nei suoi occhi verdi, ora invece totalmente concentrata sulle sue labbra, che scendevano sensualmente sul collo, e sulle sue braccia, insinuate sotto la mia maglietta, che risalivano troppo, troppo su.

- Allora, non mi dire che eri realmente preoccupata per me-, sussurrò facendomi rabbrividire.

- N…no…che vai a pensare?-, tentavo ancora di essere scontrosa e combattiva, ma apparivo ridicola e impotente persino a me.

Poi persi la percezione di tutto.

Porca paletta, che mal di testa! Sentivo tutti i muscoli indolenziti, come se fossero stati provati da uno sforzo immane.

Provai a muovere una gamba. Nulla. Mugolai qualcosa d’indistinto e dischiusi a malapena gli occhi sulla giornata che mi attendeva.

Brrrr. Santo cielo, sembra di stare in un freezer!

- Ma non mi è capitato mai un freddo del genere! Non esistono più davvero le mezze stagioni, allora!-, borbottai risentita. In realtà non avrei nemmeno voluto parlare; ma la testa mi faceva un male tale, che non riuscivo più a separare ciò che dev’essere pensato e basta, da ciò che dev’essere pensato e poi riferito.

- Beh, visto quanto sei vestita, dubito che dipenda dalle mezze stagioni-, mormorò calma e con una leggera punta d’ironia una voce alla mia destra.

Sentii una mano scorrere leggera sulla mia schiena nuda, provocandomi brividi totalmente indipendenti dal freddo.

Spalancai gli occhi inorridita, incredula, spaventata, ordinandomi mentalmente di non distogliere lo sguardo dal tappeto, per non rischiare una crisi di nervi coi fiocchi di prima mattina. Un attimo… tappeto? Ero distesa per terra? Deglutii circa cinque volta prima di prenderne completamente atto.

- Ti assicuro, però, che fino a un paio d’ore fa, eri calda-, sussurrò una voce roca al mio orecchio.

Con la cosa dell’occhio, lo vidi avvicinarsi e prendere ad accarezzarmi i capelli.

Va tutto bene, Selena. Va tutto benissimo, alla grande.

È solo un brutto, azzarderei orribile, incubo, strizza gli occhi e… puff tutto si dissolve come per magia!

Molto infantilmente (ma era l’unica cosa da fare per non arrendermi alla realtà), strizzai gli occhi più che potei.

Una risata sul mio collo rese tutto tremendamente più difficile.

- Che fai?-, domandò prendendomi per il mento e costringendomi verso di lui.

Rimasi basita, di sicuro volevo piangere; di rabbia, ovvio.

Dave mi fissava con aria soddisfatta, eccitata e tremendamente provocante.

Ma soprattutto, nudo.

Non riuscivo neppure a dire una sillaba.

Oddio, gridare lo volevo fare tanto, ma non ne avevo internamente le forze.

Ditemi che non è vero. Ditemi che non è vero! DITEMI. CHE. NON. È. VERO!

Con uno scatto mi liberai dalla sua presa, sovrastandolo dall’alto in basso.

- Hai un’aria terribilmente sexy appena sveglia, te l’ha mai detto nessuno?-, domandò tranquillo.

Se avessero potuto, i miei occhi avrebbero mandato lampi, fulmini, saette, ma anche una scarica di mazzate sul groppone non ci stava male; solo che quella gliela volevo impartire non attraverso lo sguardo, ma con i cari, vecchi e buoni pugni.

- Che cavolo è successo?-, sibilai.

- Tu che dici?-, disse lui, voltando leggermente la testa su un lato, come per guardarmi meglio.

Lo fissai da capo a piedi, nulla escluso, sentendomi una perfetta cretina.

Era molto più che ovvio quello che era successo.

Memento ieri!, comandò una voce dal mio interno.

Collegando le parole "sesso", "Dave" e "ieri sera", il mio cervello riuscì a ricordare.

Tutto. Ma proprio tutto, particolari imbarazzanti inclusi.

Sentii le guance andarmi a fuoco e mi abbandonai a terra, un braccio sulla fronte.

- Allora la tua memoria funziona ancora-, mormorò, vicinissimo.

- Chiudi il becco-, risposi. Ma in fondo era anche colpa mia, mi ero lasciata incantare e ci ero finita a letto. Il problema più grosso era che una parte di me gridava di euforia per quel contatto ravvicinato con lui appena avuto.

Insomma metà di me era felice di esserci andata a letto.

Voglio, esigo fare rewind! Ma proprio riavvolgere tutto il nastro fino all’inizio!

Dov’è il telecomando di questa cazzo di vita?

Risposta: ci dovevi pensare prima.

Lo so, ma come facevo? Io, prima, non riuscivo nemmeno a connettere, c’era solo lui!

Adesso ero veramente nei casini, ma di quelli formato gigante, anche perché Digory si era affacciato alla mia mente con una faccia dispiaciuta, che non gli avevo mai visto fare.

E immaginarla, significava proprio rasentare la pazzia.

O l’idiozia.

 

- Sissi, pensavo una cosa-, cominciò Dave, entrando nella scuola.

- Dimmi-, ,mormorai fissando il pavimento con un’attenzione che di sicuro non richiedeva.

In attimo mi trovai schiacciata contro il muro dell’ingresso.

- Guardami, quando ti parlo-, ma non c’era rimprovero nella sua voce, solo una dose eccessiva di malizia.

Si abbassò lentamente su di me con un sorriso che non prometteva nulla di serio.

O almeno, niente di casto.

- Che intenzioni hai?-, domandai tra i denti, guardandomi febbrilmente intorno.

- Pensavo…-, sfiorò con le dita il mio collo, facendomi rabbrividire. Reagisci, dannazione!

- Che noi due…-, la punta del suo naso scese sulla carotide, impedendo alle mie meningi di coordinare una qualsiasi reazione. Non ce la faccio! Ormai…

- Ormai…-, risalì, vicinissimo alle mie labbra, sorprendendomi di aver pensato la medesima parola. Già notavo il capannello di gente riunito attorno a noi. Sono completamente…

- Siamo legati-, spalancò gli occhi, cogliendomi alla sprovvista e, circondandomi la vita con un braccio, mi spinse contro di lui finché le nostre labbra non s’incontrarono con irruenza. In suo potere.

Ora trovavo difficile anche concentrarmi sul mio operato, il suo odore mi distraeva più di quanto desiderassi.

Mi liberò dalla sua stretta, con un sorriso soddisfatto e di voltò per continuare beatamente a camminare. Non lo devi pensare nemmeno per un momento! Tu sei totalmente indipendente, Selena! Capito?! Indipendente!, cercavo così di autoconvincermi di avere ancora un po’ di autorità nella mia vita.

Mi staccai dal muro rossa di vergogna ed ebbi il coraggio di alzare lo sguardo solo quando avvertii la maggior parte della gente andarsene.

Non l’avessi mai fatto.

Digory fu la prima e ultima cosa che vidi, dopodiché mi coprii il volto con le mani.

Per la rima volta in vita mia, non sapendo nemmeno bene il perché, mi sentii una stronza a tutto tondo.

 

 

 

Tigerlily’s space

Hello Folks^^! Purtroppo sono in ritardo… sai la novità ^^'''! Comunque la vostra Tig è ancora viva e vegeta e soprattutto scrivente xD! So che adesso devo aspettarmi uno stuolo di pale e forconi sotto casa per come ho fatto finire questo cap, ma soprattutto per cosa ho fatto accadere ^^’’’… D’altra parte solo io detengo la verità xD! Con questo voglio solo dire che ho già progettato tutto, finale compreso… yuhuuuuu!

Grazie a:

Mikiko  Thank you, darling^^! Eccoti accontentata! Spero ti sia piaciutoJ! Bacioni!

MaryMatrix  Oh, mia cara! Dopo il disastroso compito di latino di ieri (e la futura obbrobriosa interrogatio di doma...), dubito di poter pensare qualcosa di positivo… Cicerone a morteeeeeeeeeeee! Ma poi, che si dà una versio di Cicerone alle Idi di marzo?! Ma io BOH!… comunque, tesoro, sono contenta che ti sia piaciuto! In effetti everybody is crazy 4 her... Ma l'apparenza a volte inganna! Muhahahahahaha! ok, sclero stop, un baciooo :*!

miss nina   Aber, nein! Io non vi abbandono, tranquilla^^! Buhahahahahaha! ebbene sì! Io mi vendico su di voi *Giu fa una faccia sadica*... Mi sa che adesso (dopo Dave + Nina) nutri un forte isinto omicida nei miei confronti, nevvero xD? Un bacioneeee!

LilyGlover Davvero ti è piaciuto tantotanto? *felicissimaaaa^^*. Sì, decisamente ha un c... fortuna niene male, direi unica xD! Io proprio un tipo carino non riesco a trovarlo manco col lanternino xD. Sono esigente, lo ammetto u.u, vorrei che Digory o Dave uscissero da versione cartacea e si materializzassero da me ç___ç!!! Anch'io voglio essere Ninaaaaaaaaaaaaaa! Un bacione!

SummerBreeze  Ma don't worry! Ovvio che ti perdono ^___^!... Anche tu alle prese con le scuse xD? Piacere collega, alors! Cioè, quando devo inventare qualcosa per allontanare un ragazzo a cui piaccio (non c'è la fila nemmeno da me...) mi sento maluccio, ma so che lo faccio per il suo bene in fondo u.u... mmmm relazione doppia... Sarebbe la cosa migliore xD! Almeno io non saprei chi preferire, dopo quello che successo poi... 31 marzo pagellino?... magari!A noi ce l'hanno già consegnato da due giorni ç___ç! Che razza di scuola oscena è__é!  Anch'io rischio la pazzia u.u... Un baciooo :*!

myki  hihihihi ^___^! Lo so, tesoro, fa rabbia anche a me che nella realtà tutto questo sia fantascienza pura u.u... Un bacione!

Alyce the Tinker  Già... l'ha baciata e... non solo xD! Piaciuto come si è mosso il nostro Davuccio? Un bacio :*!

francy94  sono felice che ti sia piaciuto ^_^! Dave non è stronzo, è più che stronzo, ma lo deve ancora dimostrare muhahahahahaha! Vabbè, non ti dico altro che se no spoilero mezza fan fic ^__-! Un bacione!

ade_tahi  Macchè rompi, lo sai che adoro i tuoi comments no^___^? Sono felicissima che ti abbia incuriosita e ancora di più che ti sia piaciuta! Grazie mille per il tuo appoggio e spero che ti sia piaciuto il capitolo^^! Un megabacioneee :*!!

eika (ely + ME)  last but not least, CIAU! Lo so che avete commentato anche separatamente, ma ho voluto fare un tutt'uno, vi sdispiace^^? Anzitutto un ringraziamento và alla vostra seconda maratona... Non credevo vi piacesse così tanto^__^, mi fate veramente contenta ^______^! Lo so che adesso volete uccidermi nel peggiore dei modi (Aiutoooo xD), ma, insomma, è ancora tutto da vedere, no :)? Quindi non disperate u.u, spero di aggiornare il più presto possibile (anche perchè iniziano le pseudovacanze di Pasqua, dico pseudo perchè la mole di compiti è non indifferente =__=)... prima però c'è DLeC ù_ù, un bacione ad entrambe, smack :*!

 

Grazie anche a chi ha aggiunto questa fic tra le preferite^^!

Baci,
Tigerlily=^-^=

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Unexpected ***


Capitolo XII H

Handsome Devil

 

Capitolo XII: "Unexpected"

Ancora una volta mi trovavo in mezzo a due fuochi, di cui uno visibilmente incazzato: Digory fissava un punto davanti a sé in modo poco raccomandabile, premendo la punta della matita sul banco con così tanta forza da averla praticamente consumata tutta.

Io lo guardavo lievemente preoccupata: sembrava diventare lentamente dello stesso colore del resto del suo abbigliamento: un minaccioso nero.

Ad un certo punto parve accorgersi del mio attento esame della sua persona così abbattuta e si girò di scatto verso di me.

Fu come se qualcuno mia avesse premuto i polmoni con un montacarichi, non riuscivo a respirare; il suo sguardo tradito mi spiazzò e qualsiasi cosa avesse voluto uscirmi dalla bocca si trasformò in un flebile gemito di sorpresa e dolore.

Aggrottai la fronte cercando di riferire con lo sguardo ciò che a parole mi sembrava impossibile da esprimere.

I miei occhi gridavano mi dispiace senza quasi averne ragione.

Io stavo male; stavo male almeno quanto lui.

E il suo sguardo cambiò, divenne più… dolce? Quasi comprensivo. Lo rese così bello da farmi venire una fitta al petto non indifferente.

Lo osservavo e volevo piangere. Faceva paura pensare che avesse quest’influenza su di me e io su di lui, del resto. Eravamo legati, come aveva detto David, riferito però a noi due? Legati da cosa? Gelosia? Odio represso? Masochismo? Sarcasmo e battute mordaci? Oppure qualcosa che mi ostinavo a non capire?

Mentre, in realtà, cos’è che legava me e David? Un po’- ok, un bel po’ - di attrazione mischiata ad una frizzante notte di sesso. Almeno su di lui avevo le idee chiare. Era già qualcosa.

Sobbalzai all’improvviso e lui con me.

Il biondo mi aveva appena schiantato una mano sulla coscia. Un modo rapido ed esplicito per richiamare l’attenzione. Certamente non indolore né gradito.

Guardai Dave e poi Digory. E poi decisi di reclinare la testa sul petto con poca, ma davvero poca, voglia di rialzarla.

Stavano più o meno tentando di appiccarsi a vicenda un incendio con la sola forza dello sguardo. La cosa non era consolante. Nemmeno un po’.

Tornai a guardare Dave; c’era qualcosa nei suoi occhi che non mi convinceva. Possesso; certezza di possesso. Per dirla semplice, credeva di avermi in pugno sotto ogni aspetto; il ghigno sul suo volto lo confermava. Questo mi fece adirare parecchio, più del fatto di esserci andata a letto; se c’è una cosa che odio era essere considerata proprietà di qualcuno. Ci tengo alla mia indipendenza, io.

Ma se non ero riuscita a impedirgli di sbaciucchiarmi in mezzo ad una sala, che cavolo credevo di fare? Strinsi un pugno intorno alla penna che tenevo in mano e fissai David negli occhi, come per sfidarlo a fare qualcosa di avventato per affermare la sua, diciamo, supremazia su di me. Supremazia è tra le parole che non mi vanno proprio giù, soprattutto se non sono io a detenerla.

Lo osservai a lungo nelle iridi verdissime e corrugò la fronte davanti alla mia nuova consapevolezza di me stessa.

Evvai! Un punto per me!

Stavo per curvare le labbra in un sorriso soddisfatto, quando la mano di Digory raggiunse l’altra mia coscia. Sussultai anche stavolta, in preda allo stupore di essere l’oggetto di tutte quei simpatici gesti. Se, e dico se, mi fossi messa sul serio con uno di loro gli avrei spiegato a chiare lettere di mettersi le mani in quel posto, nel caso volesse degnarmi di carezze tanto amorevoli e delicate.

Mi voltai verso di lui come per dirgliene quattro e invece non dissi niente, proprio non potei…

Provate a farlo voi mentre baciate qualcuno con la lingua!

Beh, io una volta ci ho provato, ed è estremamente imbarazzante e goffo.

Rimasi lì, per l’ennesima volta inebetita, cercando di dare un nome a quello che stavo provando. Sentivo il cuore scoppiettare nel petto e la sua mano stringersi intorno alla mia coscia, quasi volesse frantumarla; un modo come un altro per manifestare che l’avevo ferito, ovvio.

Intanto, nonostante mi fischiassero le orecchie in modo preoccupante, riuscii a distinguere intorno a me vari mormorii decisamente stupiti e molti di essi poco amichevoli.

Allora magicamente mi ricordai che la maggior parte dei presenti mi aveva visto poco tempo prima baciare Dave.

Che gran bell’equivoco, perché equivoco era la parola esatta, giusto? Non ero più tanto sicura che baciare Digory fosse stato un equivoco. Con Dave era stata tutta un’altra cosa, mettiamola così: i miei ormoni non mi avevano lasciato via di scampo.

Ma con Digory? Dannazione… mi piaceva!

Selena, TORNA IN TE!

Ma ero sicurissima nel mio inconscio che quella ero io.

Ero io mentre lo baciavo e gli passavo le braccia attorno alle spalle, attirandolo verso di me.

Sembrava che tutte le provocazioni di questi anni, tutte le frecciatine, le discussioni, le ripicche, fossero state solo un mezzo per giungere a quello.

Beh, se anche la cosa era di mio gradimento, mi spaventava alquanto.

Non capivo come accidenti fossimo arrivati a quel punto.

- SIGNORINA MORGAN, SIGNOR MILLER!-, l’urlo della professoressa di fisica sembrò soprattutto un boato e fece sobbalzare tutti e tre. Né Digory né Dave però lasciarono libera la mia gamba.

Il cuore mi batteva all’impazzata, le sensazioni delle sue labbra sulle mie, della sua lingua nella mia bocca, delle sue mani che stringevano il mio viso quasi con una smania, un desiderio di me, non mi avevano ancora del tutto abbandonato.

Rabbrividii e deglutii con una certa fatica.

La professoressa aveva l’aria sconvolta e incazzata insieme, il tutto condito con una buona dose di rossore sulle guance che sembrava fosse stata lei ad essere stata colta in flagrante.

Ok, sono d’accordo, stavolta l’ultimo banco non si era rivelato una bella protezione, sicuramente più efficace del primo, ma di consistenza decisamente illusoria. Per farla breve, prima o poi ci avrebbe beccati comunque.

- Vi sembrano minimamente il luogo e il momento adatti per una cosa del genere?-, "cosa del genere" suonò vagamente disprezzante.

- No-, rispose semplicemente Digory, adesso completamente stravaccato sulla sedia con le braccia incrociate sul petto.

La fissò in un modo che avrebbe fatto arrossire chiunque.

Come volevasi dimostrare, la prof avvampò ulteriormente e abbassò lo sguardo, aggiustandosi gli occhiali sul naso con un gesto quasi meccanico.

- Bene, visto che sembra foste perfettamente nelle vostre facoltà mentali, una bella nota sul registro è il minimo che vi possiate beccare-.

Mi voltai verso Digory indignata; lui e la sua sfacciataggine.

Mi lanciò un’occhiata maliziosa che stava fin troppo bene con la faccia da schiaffi che si ritrovava.

Credevo non fosse possibile complicare ulteriormente le cose.

Ma quando mai azzeccherò una previsione?

 

 

 

 

Tigerlily’space (ormai lo scrivo tutto attaccato xD)

Hello everybody^^! Nuovamente in ritardo, torno con questo nuovo capitolo… Che ve ne pare? Stavolta Digory è ben presente e credo che mooooolte di voi siano felici di ciò, mh XD?

E ora, special thanks time^^:

Mikiko My darling, grazie infinite davvero^^! Piaciuto anche questo cap? Un bacione!

miss nina Carissima! Come stai?... I tuoi desideri sono stati esauditi^^! Nina e Digory togetherrrrr xD! Purtroppo però è stata sul serio con Dave… so sorryyy ç__ç! Bacioni!

pazzerella_92 Sono felicissima che ti piaccia^__^! È sempre bello avere new readers^^! Un bacione!

eika (ely) Hi, my dear! NOOO! Dai, non m’impazzireeeeee! Visto? In questo capitolo bacia il nostro Dig, no XD? Mi dispiace non aver potuto aggiornare così in fretta.. sorry! Ma le pseudo vacanze sono state veramente pseudo ç___ç! Che dire, per quanto riguarda Nina… beh, è ancora tutto da scrivere XD! Bacioni!

eika (ME) Hello!! Su, su don’t cryyyyyyy!! Visto, gja^^? Qui ha baciato Digory, anche se… beh, c’è ancora quella cosa con Dave… insomma, c’ha da scegliere^^’’’… Vediamo un pochino chi sceglierà^^! Un bacione!

Helen912004 Ciao^^! No, è successo, è successo^^’’’… sono andati ben oltre il bacio u.u... Beh, grazie mille^__^! Sono contenta che ti piacciano le battutine ^___^! Bacioni!

ade_tahi Hy, my darling^__^! Sono veramente contenta che ti sia addirittura strapiaciuto ^____^!! Davvero, povera piccola… che situation ç___ç! Forse io avrei un’idea su chi scegliere tra i due uhmmm…Beh, grazie davvero infinite^^!!! Un bacione!

myki Honey!! Sorry!! Non ti ho avvertita perché ero un po’ incasinata in testa… sai, Platone che fa la fusione con Virgilio ed Esiodo e si mettono a combattere Aristotele super sayan di terzo livello mentre Gerione irrompe trasportando l’immancabile Dante che si era perso per strada… … … Lo vedi a che livelli è il mio cervello XD? Devo ammetterlo, non do proprio un attimo di tregua a quella poveraccia xD! Mi sa che mi farà causa X°°°D! Sì, ero decisamente di fuori come un cu… vabbè, cuculo, va’, oggi sono fine XD! Un bacione!

MaryMatrix TU! Mi spaventi! Mi ricordi un certo compagno di banco con quelle risate diaboliche xD! Non è che ti starai facendo influenzare, neh XD? Meno male che ti ho già raccontato tutto, ma cherie ( lo vedi, lo vedi? Jean-Claude fa male! Adesso parlo francese, IO!)!!! You Know and I live! This is good^__^! Ora corro a leggere I tuoi aggiornamenti^^! Bacioni!

LilyGlover Ciauz^^! Nu, povero Dave... lo odi davvero così tanto^^?xD!! Un bacione!

Nina Grint Hello^__^! Sì, sì, sono carini anche Dave e Nina u.u! Però visto che è successo in questo cap :P?? Bacioni!

francy94 Ciau! Beh, vedremo, vedremo che combinerà ^^! Un bacione!

Un ringraziamento va anche a mia cugina che non mi recensisce perché non è registrata, ma mi minaccia via cellulare XD! Ti voglio bene, Ema!

Grazie mille anche a tutti quelli che hanno aggiunto questa fic tra le loro preferite ^___^!

One Kiss,
Tigerlily

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** Cruel ***


Capitolo XIII H

Handsome Devil

 

Capitolo XIII: "Cruel"

Ero sola in classe. Si erano eclissati tutti. Ovvio, ricreazione.

Io no. Non intendevo affrontare né Dave né Digory né farmi dire da Erica che, mentalmente parlando, peggioravo a vista d’occhio né tanto meno avere a che fare con tutte le arpie che campano di questi pettegolezzi.

Dondolavo solitaria contro il muro con la sedia, sperando intimamente che cadesse e avessi altro a cui pensare.

Non era esattamente il mio genere di situazione e, visto che non avevo alcuna intenzione di instaurare un threesome, era ora che mi dessi una svegliata.

Avevo una vocetta in testa che ripeteva con un ritmo martellante "Digory", tanto forte da lasciare poco spazio per riflettere nel resto del mio cervello già abbastanza incasinato.

Era vero, purtroppo per il mio martire orgoglio quel bacio mi era piaciuto da matti, tolto il fatto che baciasse da dio, ogni sensazione mentre le nostre bocche si toccavano mi era scorsa lungo la spina dorsale dando vita a milioni di scariche elettriche che mi avevano lasciato interdetta per un bel po’.

Cominciare a considerare Digory sotto quel punto di vista era come scostare una tenda di fronte al più bel panorama e non essersi mai accorti di cosa ci fosse dietro.

Dave l’avevo sempre visto da quella luce. Bello, strano e stronzo. Un specie di angelo cattivo, perfido.

Però a confrontarli mi accorgevo quanto conoscessi più a fondo Digory, di quanto i battibecchi quotidiani ci avessero inesorabilmente avvicinato.

Mordicchiavo la penna e credevo d’impazzire. Tanto per cominciare stavo ammettendo a me stessa che mi piaceva quel moretto da strapazzo e la cosa era già grave di per sé, a peggiorare il tutto lo sentivo vicino e, se entravano in ballo i sentimenti e non solo l’attrazione fisica, allora, per dirla come dicono a Parigi, il mio orgoglio stava lentamente sprofondando nella merda per ammettere una cosa del genere.

- Selena-, oh, cavolo.

- Selena Morgan, ma come sei carina-, a giudicare dal tono della voce pensava tutto il contrario.

Con un sonoro "tump" la mia sedia tornò con tutt’e quattro le gambe per terra.

Squadrai da capo a piedi Vanessa e lei fece altrettanto con me, nonostante fossi a sedere.

Si appoggiò leggiadramente ad un banco e un sorriso perfido le inondò il volto.

- Selena cara-, sussurrò con perfidia captabile.

Pessimo inizio, ma veramente pessimo.

- Credi che quella tua performance prima di entrare in classe ti abbia riscattato ai suoi occhi? Perché l’hai baciato?-, era un pelino incavolata.

Tirai un sospiro di sollievo perché ancora nessuno le aveva detto dell’altra performance. Questione di secondi. Ma sempre secondi di respiro ancora regolare e bile a livelli per lo più accettabili.

In secondo luogo mi arrabbiai.

Davvero io l’avevo baciato? Qui qualcuno aveva frainteso la giornata, non ero sicuramente in vena per il cazzata-day.

- Ti informo che è stato lui il primo ad infilarmi la lingua in bocca-, ecco, poco fine ma diretto, direttissimo, espresso, direi.

L’effetto desiderato arrivò quasi subito. Un lato della sua bocca prese a tremare visibilmente.

- E io t’informo che quella notte era già stato con me-, disse con un sorriso di vittoria che aspettava solo di trasformarsi in un ghigno soddisfatto.

La notizia mi piombò letteralmente addosso gelandomi fin nelle ossa.

Deglutii lentamente, indecisa se chiedere precisazioni o meno, ma dato che sono notoriamente masochista…

- Che intendi per "stato"?-

Il ghigno si formò sul suo volto rendendolo quasi brutto a vedersi.

- A letto, mia cara, abbiamo fatto sesso, scopato, insomma, scegli la parola che ti piace di più!-.

Brutto…

Mi tremavano le mani. No, anzi, mi prudevano le mani. Altro che bazooka, qui avrei tanto voluto togliermi la soddisfazione da sola, smembrandolo pezzo per pezzo.

Ecco perché aveva fatto così tardi.

Si vede che non si era divertito abbastanza.

Insomma gli mancava il dessert.

E quello ero stato io.

Volevo piangere, ma non ci riuscivo, l’umiliazione bloccava i miei sacchi lacrimali. E forse era un bene; non la vedevo tanto una buona idea scoppiare in un pianto a dirotto davanti a Vanessa. Che dire, una figura di merda nella figura di merda. No, grazie una bastava ed avanzava.

Feci per sorpassarla ed andare a strappare ogni singolo capello biondo dal capo di Dave, quando riaprì bocca e io rimasi ad ascoltarla.

- E poi Maia ha fatto delle ricerche: tuo cugino- e sottolineò la parola – è stato buttato fuori dalla band perché usava sostanze, ecco, illegali-, assunse un’aria innocentemente stronza nel dire l’ultima parola e mi fece desiderare poterle fare esplodere la testa solo con la forza di volontà.

- Ma, come ti ho detto, io non lo volevo baciare e non me ne importa nulla di tutte queste cose-, lo dissi senza che la voce mi tremasse. Un punto per me.

Indi la sorpassai accelerando il passo.

Uscii in corridoio avvertendo le orecchie come ovattate. Mi domandavo se tutte le persone ingannate, fregate, prese in giro come me avessero quella sensazione di vuoto allo stomaco e di assenza completa di neuroni nel cervello.

Sì, mi sentivo stupida. Stupidissima. Una vera cretina con fiocchi e controfiocchi. La donna ideale per lui. O meglio, la donna ideale da una sera per lui.

Non c’entrava il fatto che io propendessi per Digory, nemmeno che lo avessi baciato. In quel momento contava solo la mia dignità calpestata e il rispetto per me che ormai sembrava un optional un po’ per tutti.

Strinsi i pugni e lo scorsi in bagno a fumare.

Sorrisi perfidamente, ardentemente desiderosa di qualche rivincita. Piegai il collo su una parte e feci irruzione nel bagno dei maschi fregandomene altamente della mia identità sessuale.

Fortunatamente e stranamente non c’era che lui.

Niente testimoni; tanto meglio.

Mi avvicinai adagio e con passo quasi felpato, come un felino che punta una preda.

Lui si accorse di me e si tolse la sigaretta dalle labbra.

- Spero che quella sia legale-, ringhiai indicando ciò che aveva in mano.

Lui sorrise di sbieco. Sexy, ok, ma ci voleva ben altro per distogliermi dalle mie intenzioni.

- E così l’hai scoperto, Sissi-, mormorò.

- Ti pare così strano?-, domandai in tono caustico.

- No, anzi, non aspettavo altro che vedere quanto ci avresti messo-, disse perforandomi oltre le iridi con una delle sue micidiali occhiate.

Incrociai le braccia al petto e mi appoggiai ad un lavandino.

- E, visto che siamo in vena di confessioni, credo di indovinare se dico che Vanessa ti ha parlato-, si era avvicinato e mi aveva sollevato il mento con due dita, per catturarmi meglio nei suoi occhi.

Aggrottai la fronte.

- Già-.

- E immagino che tu voglia spiegazioni-, sussurrò quasi atterrito.

- Immagini bene-, risposi inviperita.

Sospirò e si allontanò da me dandomi le spalle.

Calma, Selena, calma, per accopparlo c’è sempre tempo.

- Sissi, quando sono arrivato qui, l’ho fatto con l’intenzione di smuovere un po’ le acque. Volevo rompere le scatole in modo che i miei mi notassero. Mio padre, non è mio padre, e per quanto cerchi di esserlo, non ci riuscirà mai e poi mai-, mormorò con una durezza nella voce che non gli avevo mai sentito.

Sospirai e ripresi ad ascoltare.

- Lo ammetto, Selena, appena ti ho incontrata ho capito che tu eri perfetta, all’apparenza una dura, in realtà tutta da sciogliere. Una sfida.-, si voltò e vidi il suo volto per la prima volta contratto in una smorfia di dolore.

- Odiavo la tua famiglia, nonostante mi avesse accolto, mi era estranea, aveva impedito ai miei di rimanere dov’erano per me e soltanto per me: se non ci foste stati voi avrei avuto un minimo barlume di speranza che sarebbero rimasti con me qui e saremmo stati una famiglia. Invece spuntate fuori voi…-, tirò un pugno al muro non con enfasi eccessiva, ma abbastanza da farmi sobbalzare.

Diavolo, ero io quella che si voleva a tutti i costi sfogare!

- È una storia triste e commovente, Dave, ma ti prego di non giudicarmi insensibile se ti chiedo che cavolo c’incastra con l’altra sera-, dissi chiudendo le mani ancora una volta in pugni ben saldi.

Se voleva essere consolato, era nel posto sbagliato e con la persona sbagliata; avevo troppa rabbia da sbollire per fare la Buona Samaritana.

In più era lui il mio obbiettivo; troppo tardi per cercare di calmarmi. Mi aveva già giudicato una sfida… avevo paura di sentire il resto.

Lui sorrise in modo strano, orse malinconico.

- Selena, ti ho usata come valvola di sfogo da quando ti ho conosciuta, da quando ho capito che avevi un debole per me. Scusami. Lo stesso vale per Vanessa. Ho sbagliato, sono stato un dannato egoista. Ti ho baciata, ti ho detto quelle cose solo perché mi piaceva averti in pugno e dimostrartelo davanti a tutti; un’umiliazione, lo so-.

Bang.

Presa in pieno petto senza possibilità di via d’uscita.

Barcollai per l’impatto ma non ci feci troppo caso, ero troppo concentrata sulle lacrime che tentavo di reprimere.

Mi avvicinai con cautela e paura che il pavimento mancasse da sotto i miei piedi dopo qualche passo.

Lo fissai stranita, tradita, ferita e a dir poco incazzata.

- E lo dici così?... Come se fosse niente? E prima in classe?-, chiesi controllando l’ira appena.

- Prima in classe è stato una specie di fastidio che sentivo. Insomma, Digory stava vincendo e a me non piace essere battuto.Ti ho chiesto scusa, Selena, ma di’ la verità, forse non ti è piaciuto? Forse non cercavi anche tu un modo di distrarti da quel cretino a cui vai dietro in modo così evidente che me ne sono accorto subito quando vi ho visti?-, il tono che all’inizio era sincero, profondamente scosso e persino esitante, si tramutò all’improvviso in una maschera d’arroganza.

Il ghigno strafottente e forse persuasivo durò poco sul suo bel viso.

Tatuai le mie cinque dita sulla sua guancia con tutta la forza che avevo in corpo.

Gli urlai qualche offesa, non ricordo bene, ero troppo sconvolta.

Poi uscii e corsi nuovamente in cerca di aria. Ma era inutile ero io che non riuscivo ad assimilarla, non riuscivo a respirare.

Trovai un corridoio vuoto e mi appoggiai con la schiena al muro.

E chi se ne frega se le lezioni erano già ricominciate, stavo da cani.

Senza accorgermene ormai singhiozzavo alla grande.

Sentii dei passi e alcune risate. Stavo per nascondermi, perché non volevo che qualcuno mi vedesse in quello stato, ma le parole e soprattutto chi le disse, mi bloccarono di colpo.

- Nana! Che ci fai ancora fuori? Tu non sei il tipo da ritardare il rientro in classe, non senza una buona ragione-, le disse con una buona dose di sfacciataggine ma con una leggera sfumatura d’apprensione.

Ebbene, se lo stronzo per antonomasia, alias uomo senza tatto, alias Dave aveva ragione su qualcosa era quello. Ero andata a letto con lui anche per dimenticarmi per un po’ di Digory.

Questa volta però non c’era nessun letto, nessun David e soprattutto c’era Digory.

Nessuna possibilità di fuga.

 

 

 

 

Tigerlily’space

Hola, gente! Come va? So di non aggiornare da molto e mi sa tanto di essere diventata monotona =.=’’’. Be’, credo che chiedervi scusa sia quantomeno d’obbligo^^.
Siamo giunti ad un punto di svolta nella storia ed ormai manca davvero poco alla fine (lacrimuccia di malinconia). Mi dispiace per come si è poi rivelato Dave, ma avevo avvertito che la sua stronzaggine era ancora da dimostrare totalmente u.u.

Grazie a:

Mikiko Ciao, darling^^. Decisamente capitolo mozzafiatante^^. Digory alla riscossa muwhahaha! E questo come ti sembra? Bacioni!

Alyce The Tinker Cara^^! Non mi delirare così, che mi fai paura xD! u.u Digory lotta per lei sul serio, ma Dave… no… a quanto pare grrrr. Davvero ti ho shockata? Hihihi! Spero ti sia piaciuto anche questo! Un bacione!

Sara27 Ciao! Sono contenta che tu adori questa fanfiction^^!... Mi sa che non sei l’unica a tenere per Dig^^’’’, qui sono praticamente tutte per lui xD! Bacioni!

eika (ely) Ciao, darling^^! Sono così felice di averti fatto felice^___^! Però hai visto povera Nina che colpo ù_ù? D’accordissimo! Viva le elezioni nelle scuole xD! Anche se ci caricano di compiti -.-‘’’! Beh, in questo caso, viva il primo maggio^^! Un bacione!

eika (gja) Ciao, cara! Sono contentissima di averti fatto felice^___^! Come dire, il commento era più "pazzo" del solito xD! Credo sia stato l’effetto del bacio di Dig u.u! Piaciuto il capitolo^^?? Bacioni!

MaryMatrix Ma, honey, è ovvio che mi riferivo a quelle risate puramente infernali (hai presente quella nei sotterranei ^^’’’’) di T xD! Mica ad altro, tranquilla! La fissata con voi due è la Cate (e anche un po’ l’Eri^^’’) io sono buona buonina, faccio solo osservazioni distaccate sulle risate di costui XD! No! PoveVa, CaVa! Insomma! Ninuccia non è una donnina allegra… hic! Sto decisamente delirando ma sto ancora male da stamattina… e certo le vacanze e io sto male, mi par matematica la cosa grrrr! Vabbuò (che figura l’Ewin xD!!!)! Un bacione!

pazzerella_92 Ciao, cara^^! Fierissima di essere riuscita a farti stare col fiato sospeso, allora^___^! Bacioni!

miss nina Valeeeeeeee!!! Davvero ti ho reso una donna felice? Davvero, davvero?? *Me gongola dalla soddisfazione*, insomma, alla fine Dig pare averla vinta, Dave è stato strooooooonzoooooo u.u! Bacioni, carissima^__^!

AngelOfLove Ciao! È sempre bello che i lettori in "ombra" vengano alla luce, mi piace avere più pareri^^! Beh, benvenuta allora! Un’altra fa di Dig, a quanto vedo, eh xD? Grazie per averla aggiunto tra i preferiti^____^! Ecco l’aggiornamento… lo so, sono una ritardataria cronica ^^’’’! Un bacione!

myki Honey! Hello! Sorry se non ti ho avvisata nemmeno questa volta, ma avevi l’aria un po’ sconvolta oggi… stai bene, Marti? Niente febbre, vero (spero!)? felicissima di averti presa con il bacio^^! Bacioni!

LilyGlover Hello, darling^^! Visto? Selena e Dig, finalmente^__^! Sì, se cambiasse idea sarebbe da ricovero -.-! Grazie, un bacione!

francy94 Ciao, cara^^! Grazie mille! Felice che ti sia piaciuto^__^! Bacioni!

ade_tahi Hi, darling^__^!! Ho letto il commento in DLeC e ti rispondo da qua^^! Felicissima che tua abbia preso una decisione^^! Ormai tutte qui protendono in quella direzione, ovvero, Dig XD! Hai ragione, è stato veramente coraggioso con il bacio in mezzo alla lezione, insomma, degno di lui^^! Un bacione!

Grazie ancora, Ema, per il tuo sostegno^^ (sono io che ringrazio te, non tu che ringrazi me, mimma^^)!

E un mega ringraziamento anche a tutti coloro che hanno aggiunto questa storia tra le loro preferite, è un piacere e un onore per me^___^!
Bacioni,

Tigerlily

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** Do you hate me so deeply? ***


Do you hate me so deeply?

Handsome Devil

 

 

Capitolo XIV: "Do you hate me so deeply?"

Lo sentii avvicinarsi e non mi mossi. Andare in catalessi di solito non era da me, ma ero talmente stordita che le mie solite reazioni, se arrivavano, lo facevano con un ritardo mostruoso.

Mi spiaccicai a dovere la frangia sugli occhi per nascondere il più possibile le lacrime e poi alzai timidamente la testa.

Ero veramente messa male.

- Nina?-.

Accidenti! Perché mi piaceva da morire essere chiamata per nome da lui?

Sembrava preoccupato, dannazione, ma non mi soffermai più di tanto sulla sua faccia.

Il fatto era che la sua maglietta non c’era più.

Dove fosse finita, non mi era dato saperlo, ma sospettavo che fosse fradicia come il resto del suo corpo.

Arrossii del tutto involontariamente, anche se il rossore dell’imbarazzo si confondeva magnificamente con quello dovuto alla rabbia, all’umiliazione e al pianto di poco prima.

Diamine, non riuscivo a fissarlo negli occhi; in parte perché non ne avevo il coraggio, date le mie condizioni, in parte perché ero stata rapita senza possibilità di riscatto dai suoi pettorali.

Ebbene, vaffanculo.

Se voleva trovare un modo per farmi spalancare la bocca come un’emerita deficiente, l’aveva trovato, dannazione a lui.

Quelle stupide goccioline d’acqua insulsa che solcavano il suo torace erano l’ultima delle cosa a cui avrei dovuto stare attenta e invece erano passate in primo piano.

Cretina, chiudi gli occhi e pensa a qualcosa di veramente, veramente brutto.

Evidentemente le mie palpebre erano diventate totalmente autonome dai miei impulsi.

Adesso che anche gli occhi strabuzzavano, ringraziai il cielo di essermi sistemata i capelli cosicché lui non decifrasse la mia espressione più di tanto.

Emise uno strano suono con la bocca che mise fine a quella tortura per il mio animo combattuto seriamente sul fatto se fosse il caso o meno di saltargli addosso.

Tratteneva le risa a stento.

- Nina? Che cavolo hai fatto ai capelli?-.

Lo fulminai con un’occhiata, per quanto mi fosse possibile.

- E tu, che diavolo hai fatto?-, domandai puntando con fare accusatorio un dito verso il suo petto nudo.

- Te l’ho chiesto prima io-, replicò con un sorrisetto provocatore.

Sospirai sconfitta e mi sedetti di schianto sulla panca di legno che era adiacente al muro.

- Ok, io ho fatto a gavettoni-, rispose sedendosi accanto a me.

Lo fissai con serio disappunto. Gavettoni?

Bah, in classe in quel modo non l’avrebbero certo fatto rientrare, anche solo per non mandare in crisi ormonale tutta la parte femminile.

- Perché l’avresti fatto?-, domandai alzando un sopracciglio.

- Faceva caldo-. Fece spallucce. Ho sempre odiato il suo rimanere sul vago.

- Tutto qui?-.

Rise e la pelle mi si accapponò. Non era assolutamente una buona cosa. Dimostrava appieno il mio non essergli indifferente. Come detesto avere ragione in queste situazioni!

- Io ho risposto e non dovevo. Ora è il tuo turno-, ribattè con una leggera nota accusatoria nel tono di voce.

Incrociai le braccia al petto e fissai un punto di fronte a me, senza considerarlo.

- Non ci credo, stai piangendo!-. La sua voce arrivava maledettamente da vicino, più vicino di quanto avrebbe dovuto essere.

- Io. Non. Piango. Mai-. Le mie risposte categoriche avevano la straordinaria qualità di non essere prese mai sul serio.

- Bene, allora me ne vado-… l’eccezione che conferma la regola. Sbiancai e non capii appieno la mia reazione, ma non volevo che se ne andasse.

- No-, la mia voce era talmente flebile che per ascoltarmi si era seduto sui talloni davanti a me. Che bello, un incremento alla nostra vicinanza non era esattamente un calmante per il mio cuore.

Trovai il coraggio di guardarlo negli occhi, solo quando avvertii le sue mani scostare i capelli da sopra i miei. Aggrottai la fronte.

- Cha cavolo stai facendo?-.

- Salvo i tuoi bulbi oculari da un’imminente graffio-, rispose appoggiando l’altra mano sul mio ginocchio per stare meglio in equilibrio. Il mio cuore sobbalzò, ma decisi di non farci troppo caso.

- Come sei poetico e gentile, ti ricordo però che non ho i capelli fatti con il fil di ferro-, replicai guardandolo storto.

- Sei sicura?-, chiese ghignando

- No-, risposi stizzita da quel comportamento rompipalle.

- Fai bene-.

Sbuffai al limite della sopportazione.

- Seriamente, Nina, mi piacciono i tuoi occhi, non dovresti nasconderli-. Questo. Non. Lo. Doveva. Dire. Un conto è avere un muscolo cardiaco che fa le corse, un conto è averne uno che fa le capriole. Che diamine, dovevo cercare di darmi una calmata.

- Grazie-, borbottai suonando come infastidita.

- Allora, mi dici perché piangi?-

Sospirai e lasciai andare le braccia inerti sulla panca.

- Sei sicuro che i problemi di un puffo siano compatibili col tuo cervello?-

- Stai mettendo in dubbio mie qualità cerebrali?-, chiese. Ma stranamente non sembrava offeso. Male. Lui doveva essere offeso. O non ci sarebbe stato alcun motivo per dargli addosso; e io non sopportavo non avere motivi per scagliargli contro qualche invettiva perché avrei finito col considerarlo sotto un altro aspetto.

- Veramente sto valutando il nostro grado di compatibilità-, sibilai.

Tutt’a un tratto si sollevò facendo leva sulle mie ginocchia e arrivò talmente vicino alle mie labbra con la sua bocca da farmi rabbrividire per la mancanza di contatto.

Ero in trappola. E ne ero felice. Quando si dice la coerenza…

- Nina, credimi, noi siamo più che compatibili-. Se voleva rifilarmi una storia sull’onda de "Gli Opposti si attraggono" non ero decisamente disposta ad ascoltare.

- Siamo uguali-. Strabuzzai nuovamente gli occhi e mi trattenni a stento dal chinare il capo, solo perché le mie labbra sarebbero finite dirette sulle sue.

- Uguali?-

- Esatto-.

- E perché?-, la mia voce era ormai un brontolio inconsistente. Avevo seri problemi a rimanere con i piedi ancorati a terra.

- Altrimenti non ci odieremmo così tanto-. Lo guardai male. Quella conversazione aveva preso una piega del tutto strana. Psicologica. Intelligente. Vera; o no? Avevo bisogno di risposte.

La testa mi girava vorticosamente in cerca di qualcosa per cui distrarmi. Ma nulla. Davanti a me c’era sempre lui. C’erano i suoi occhi dannatamente magnetici e le sue labbra curvate in un sorriso che velocizzava a più non posso il mio battito cardiaco. C'era il suo torso nudo... Oddio, stavo dando letteralmente i numeri!

- Tu mi odi così tanto?-, chiesi con la gola strozzata dal mio stesso respiro. Non so perché ma avevo una gran paura di ci che avrebbe potuto dirmi.

Mi passò una mano sulla nuca, attirandomi a sé. Spalancai gli occhi nel medesimo istante in cui le nostre labbra si sfiorarono.

Continuò a sorridere e sussurrò:

- Da morire-.

 

 

 

 

Tigerlily'space

Hello Folks! Scusate il ritardo ma qui sono sotto bombardamento di compiti e interrogazioni, senza contare le terze prove ç____ç
Per la cronaca, ci sono solamente due capitoli prima che io scriva la parola "fine" ^^! credo che mi mancheranno Nina e Dig u.u.
Aggiornerò il prima possibile ^^! Viva l'estate, yeaHHH!
Ok, la pianto di sclerare e passo ai ringraziamenti ^__^
Quindi, grazie a:

myki  Martiii! Lo so, in un certo senso Nina è debole... il suo carattere è forte, combattivo, ma di fronte ad un'offesa così grave, non riesce quasi a realizzare il torto che le è stato fatto u.u. Per questo piange, povera cucciola ;___;.
A domani, tesoro^^, bacioni.

Sara27  Hello^___^! Sìsì, nello scorso capitolo non si è visto molto, ma in questo Digory è protagonista xD! Un bacione!

MaryMatrix  Yo, Emme, come butta XD? In effetti Davuccio è stato un BD (bastardo, non bisonte xD). Concordo sulla mossa Ewiniana, purtroppo Selena non pratica karate... Sob! Prospettata e realizzata ma NON finita la cosa romantica col morettino^^! Bacioni!

Alyce the Tinker  Carissima^^! Ciao! ebbene sì, Dave è uno stronzo con tuuuuuuutti i requisiti per essere definito tale xD! E avevi ragione tu, viva Dig^___-! Un bacione!

AngelOfLove  Hi, darling^^! Sìsì, avevi ipotizzato bene senza dubbio ^^: Dave è un gran bastardo u.u! Bacioni!

Sayumi  Ciao ^____^! Sono sempre contenta di vedere nuovi nomi nelle recensioni *__*! Grazie mille per il commento, spero continui a piacerti^^! Un bacione!

eika (ely)  Carissima ely, ciao^^! Credo di averti completamente scioccato con lo scorso capitolo xD! Ma vedrai Nina e Dig hihi ^^! Bacioni!

pazzerella_92  Ciao, cara^^! Grazie mille per i complimenti^^! Adesso credo che tutte tifiate per Dig hehe ^^! Un bacione!

kikikaulitz  Hello^^! Mi fa davvero piacere che ti piaccia la storia ^___^! Grazie infinite per i complimenti! Bacioni!

BLU REI  Ciao ^____^! Non sai che piacere mi hanno fatto le tue recensioni :)! Parto subito con la risposta^^: so che all'inizio ad alcuni stava più simpatico Dave, però ho lasciato, almeno credo ^^, intorno a lui un alone di mistero che lo rendeva poco affidabile ^^! Sono contenta che ti piacciano le uscite dei miei personaggi, ogni tanto viene da ridere anche a me mentre le scrivo xD! Inoltre grazie mille per aver aggiunto questa fic tra le tue preferite e per i complimenti ^^! Un bacione!

francy94  Ciao, cara^^! Avevi ragione riguardo David u.u, è proprio uno stronzo... Il capitolo corso era davvero triste ù.ù. Di questo invece che mi dici^^? Bacioni!

LilyGlover  Ciao Lily ^___^! Tu hai sempre odiato david e... hai fatto bene xD. Concordo sul fatto che meritasse più di uno schiaffo u.u... Un bel calcione non ci stava male XD! Dai, dai che Selena sta cedendo al superfascino di Dig^^! Un bacione!

eika (gja)  Ciao, cara^^!... Addirittura la bambolina woodoo? XD!... Però in fondo se lo merita u.u! Adesso per dig c'è la strada spianata, gli manca solo da piegare Nina e la sua dannata cocciutaggine ^__-!... Magari mi interrogasse a scienze ç__ç, sono tutte le altre materie che mi preoccupano ;__;! Bacioni!

Grazie mille anche a chi ha aggiunto questa storia tra i preferiti ^__^! 

 Baci,
Tigerlily


 

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Capitolo 15
*** Why don't you understand? ***


Penultimo

Handsome Devil

 

Capitolo XV: "Why don't you understand?"

 

[Toc, toc? C’è nessuno? Staccati. SUBITO!]

Non posso!

[Non puoi o non vuoi?]

Non vogli… cioè, non pos… Oh, e chi se ne frega! Ci rinuncio!, urlai dentro di me, stizzita.

[Anch’io…]

Giunsi alla mia conclusione con un mugolio che venne mal interpretato. Perché, se prima le nostre labbra si sfioravano e basta ora erano ben lungi da quello stato, vista la foga con cui in quel momento prese a baciarmi.

Era tornato a sedersi vicino a me, sulla panca, senza mai far passare un filo d’aria tra le nostre bocche, quasi fossimo incollati.

Mi ero sentita afferrare per la vita e in men che non si dica lo stavo baciando seduta a cavalcioni su di lui, i ginocchi piantati sul legno, che mi facevano un male cane, e i pugni chiusi sul suo petto in una muta manifestazione della mia protesta interiore.

Interruppi bruscamente il bacio, fissandolo dritto negli occhi. Ero accaldata.

- Non pensi che se qualcuno entrasse potrebbe pensare un tantino male?-, domandai con sarcasmo malcelato.

- Non dovrebbe?-, bisbigliò lui, alzando un sopracciglio. In effetti non aveva tutti i torti… Proprio mentre il mio cervello stava metaforicamente annuendo alla sua affermazione, afferrandomi il mento con due dita affusolate, tornò a baciarmi. Non opposi alcuna resistenza, un po’ per la sorpresa un po’ perché ecco… mi piaceva.

Diavolo, diavolo, diavolo ammaliatore!

E con questi pensieri aprii i palmi sul suo torace con l’intento di respingerlo, vanificato dal mio imbarazzo nel constatare quanto fosse solido e asciutto.

[Ti arrendi?]

Io non mi arrendo MAI.

[Lo stai già facendo.]

Aveva ragione. Quella stracavolo di vocina acida e so-tutto-io, aveva ragione da vendere.

Tutt’a un tratto lo sentii muoversi e un secondo dopo il suo palmo sinistro premeva sulla mia schiena in modo alquanto urgente, avvicinandomi ancora più verso di lui.

Quando, alla fine, ci staccammo, ansimavamo entrambi. Era come se avesse risucchiato tutte le mie forze solo con quel contatto.

- Sei impossibile! Fa’ almeno qualcosa per il tuo petto!-, esclamai piuttosto ad alta voce interrompendomi un paio di volte per mancanza di ossigeno. Cercai in tutti i modi di non far vagabondare i miei occhi sul suo corpo più di quanto richiedesse un’occhiata critica.

- Potresti darmi la tua maglietta-, osservò lui tra il malizioso e il beffardo.

Alzai entrambe le sopracciglia, non quanto per il fatto che mai gli sarebbe entrata una mia qualsiasi maglia, ma per accogliere la sua evidente provocazione.

Lo guardai torva per svariati secondi e lui ghignò soddisfatto.

- Selena, ammettilo, non sei fatta per queste cose. Sei troppo rigida, troppo rompiballe, troppo…-, non finì la frase.

Con un gesto secco e iroso mi ero afferrata i lembi della maglietta e l’avevo strattonata via.

Ora vediamo come reagisci, cretino.

Espressi il mio pensiero con un sorrisetto di sfida.

- Adesso penso che chiunque entri abbia piena autorizzazione a pensare male, no?-. Assurdo. Totalmente assurdo.

Eravamo in un cazzo di corridoio, seminudi e in una posizione alquanto esplicita.

Poteva entrare un bidello, un alunno, addirittura un professore, visto che non eravamo rientrati dopo la ricreazione, eppure, non me n’era importato nulla finchè lui non aveva tirato nuovamente in ballo l’argomento.

Mi guardò a lungo negli occhi, come per vedere fino a che punto ero disposta spingermi pur di dimostrare che non ero troppo rigida e troppo rompiballe.

Se odiavo dover sostenere il suo sguardo il quelle condizioni, lo maledissi quando spostò gli occhi più giù, sempre più giù…

Strizzai le palpebre decisa a non vedere. Sentivo le guance bruciare e uno strano formicolio ovunque posasse lo sguardo.

- Selena, in fondo ti devo delle scuse-, lo sentii mormorare con un lieve sospiro tremulo.

Spalancai gli occhi.

- Ah, sì?-, provai ad apparire scettica e offesa, senza alcun risultato.

Sembravo piuttosto molto lusingata e non respiravo ancora regolarmente.

- Sì-, sussurrò grattandosi appena il mento e trapassandomi le iridi con le proprie.

- Non è che non hai proprio niente sotto quel reggiseno-, il sorriso che mi rivolse non aveva nulla di ironico. Il tono canzonatorio con cui aveva appena pronunciato quella frase l’avevo sentito appena perché troppo roca la voce e io troppo concentrata sulle sue reazioni: tremava. Era del tutto involontario e appena percettibile, ma tremava.

Per decifrare la sua espressione ci misi un’eternità.

La bocca sottile contratta e sigillata, gli occhi blu illuminati da una strana fiamma alimentata da qualcosa che non capivo.

Rughe d’espressione leggermente accennate sulla sua fronte.

Credo che la confusione sul mio volto fosse ben leggibile.

- Selena, tesoro mio-, mormorò in tono impertinente.

- Non capisci proprio un accidente, eh?-, sbottò divertito e irritato.

A quel punto mi accorsi che effettivamente c’era qualcosa di duro che premeva con insistenza sul mio inguine.

Sbiancai, arrossii, strabuzzai gli occhi ed infine chinai il capo sul petto, imbarazzata.

- Vaffanculo-, borbottai a vuoto.

Quando ridacchiò, lo fece espirando aritmicamente sulla mia clavicola, provocandomi brividi che si

spansero a macchia d’olio su tutto il mio corpo.

- Quanto sei stupida-, alitò.

- Pensi davvero che sia stupida?-, bisbigliai contrariata, senza riuscire a reprimere un tremito quando le sue mani afferrarono con delicatezza i miei fianchi.

- Affermativo-, sussurrò e sentii che sorrideva.

- Meno male-, non riuscii a reprimere quel sospiro di quasi sollievo. Il fatto che mi considerasse ancora stupida era segno che tra noi non era cambiato poi molto. Era così diversa la risposta che mi aveva dato David!

Nel frattempo cercavo di inquadrare ciò che stavamo combinando come un’evoluzione del nostro rapporto. Anche se non mi sarei mai aspettata che prendesse una piega del genere.

Sogghignò nell’incavo del mio collo, forse la pensava allo stesso modo. Chi lo sa…

Poco dopo viaggiava indisturbato depositando piccoli baci sulla spalla destra. Scostò un ciuffo ribelle che si frapponeva tra lui e la base del collo e me lo sistemò dietro l’orecchio sinistro. La sua lingua guizzò appena sulla carotide, facendomi sussultare. Scese lentamente sempre più in giù, scorrendo morbidamente con le labbra sulla mia pelle, mentre il mio cuore pulsava sangue ad una velocità incredibile. Arrivò all’attaccatura dei seni; non respiravo più.

Alzò lo sguardo e mi accorsi che i suoi occhi erano oscurati dal desiderio, tanto da renderlo ancora più irresistibile.

Deglutii con una certa fatica.

[Selena, piantala di fare quella faccia da ebete!]

Giusto!

Cercai di darmi un certo contegno, riscuotendomi dallo stato di torpore in cui ero caduta.

Intanto lui si era ritratto ed aveva appoggiato il capo al muro, gli occhi serrati.

Abbandonò le braccia lungo i fianchi, sfiorandomi i polpacci.

- Dimmi perché piangevi, Selena-, mormorò sempre con le palpebre calate.

Corrugai la fronte, decisamente spiazzata.

[Strategia, ragazza, si chiama strategia!]

Oh, zitta! Mi sono fatta infinocchiare come una perfetta imbecille!

- Oh, e ci tieni così tanto da…-

- Da trattenermi?-, m’interruppe lui spalancando gli occhi e cogliendomi di sorpresa. – Sì-, confermò.

Alzai un sopracciglio squadrando la sua espressione.

- Veramente io volevo dire, da farmi vincere la sfida, brutto pervertito!-, esclamai, tirandogli un colpo su un fianco.

Parve cadere dalle nuvole.

- Quale sfida?-

- Be’, ho appena dimostrato di non essere né troppo rigida né troppo rompiballe-, dissi trionfante.

- L’avevi presa come una provocazione… e basta?-, chiese con gli occhi striati di amarezza.

Aggrottai le sopracciglia in evidente disappunto.

- Certo!-, affermai dopo qualche esitazione.

Lui scosse la testa per metà incredulo, per metà triste.

- Selena, Selena, cosa devo fare con te?-.

E in un attimo tutto mi parve di una chiarezza sconvolgente. Il modo in cui mi guardò in quel momento spazzò via ogni dubbio, spezzò ogni catena che mi legava all’incertezza.

Più scavavo nei suoi occhi, più mi rendevo conto di quanto ero stata cieca.

Non ero un capriccio per lui, non si trattava nemmeno di attrazione…

Sospirò distogliendomi così dai miei pensieri.

Era il momento della verità.

 

 

 

 

 

 

Tigerlily'space

Buonasera a tutti^^! Ecco a voi il penultimo capitolo di "Handsome Devil"!... Entrata teatralissima xD! No, vabe', un po' di serietà ci vuole u.u
Anche perchè scrivere questo capitolo non è stato affatto facile... ARGH! Dovevo far in modo che battibecassero ben, bene anche in una situazione del genere, per rispecchiare meglio i loro caratteri ^^! E poi l'abbondanza di vocette interiori contrariate e acide era una condizione necessaria ma non sufficiente per realizzare il capitolo, in quanto dovevano dare meglio l'idea di ciò che provava Selenuccia in quei momenti u.u. E adesso, la parola a voi^^!

Intanto grazie a:

GinTB  Ciao ^__^! Lo so, ho finito lo scorso capitolo un po' bruscamente ^^''' (domando perdono)... Oddio, però anche questo non scherza u.u! Grazie mille per il commento! Bacioni!

kikikaulitz  Ciao^^! Sono d'accordo su tutti i punti della tua recensione xD! Ah, Nina è il nome abbreviato, in realtà si chiama Selena (per l'etimologia guardare cap 1 XD). Grazie di cuore per i compliments ^^! Un bacione!

MaryMatrix  Chiedo umilmente venia, oh somma Matrix; non accadrà mai più XD (anche perchè non ci tengo ad essere chiamata in QUEL modo ù.ù). Ho finito atrocemente il capitolo, I know ^^''''. Grazie mille per il sostegno che mi dai, per aver letto entrambe le storie e per aver espresso il tuo parere in proposito ^^! Sei un tesoro ^__^! Ci si becca quando torni :)! Bacioni!

Neith  Ciao^^! Grazie mille per il commento e per i complimenti **! Sono contenta che ti sia piaciuta la frase di Dig^^! Un bacione!

BabyzQueeny  Ciao ^__^! Grazie mille per la recensione! Sono contenta che ti piaccia^^! Bacioni!

eika (ely)  Ciao, ely^^!... No, dai, in fondo qualcosa è successo xD! Già ora che è finita la scuola posso aggiornare più spesso ù.ù. Infatti ho postato relativamente presto, stavolta xD! Un bacione!

AngelOfLove  Hello^^! Sì, in effetti era ora che tornassi xD! Hai ragione, Digory non poteva essere scartato a priori u.u. Provare per credere XD! Vediamo un po' come andrà a finire...^^! Bacioni!

Alyce the Tinker  Ciao, carissima ^^!... Davvero Dig ti ricorda Malfoy? In effetti ha un non so che del biondo platinato u.u. Grazie mille per i compliments cara^^! Un bacione!

BLU REI  Hi ^__^! Non sai che piacere ricevere le tue recensioni ^^! Ti dirò... hai ragione, nel senso, Digory e Nina hanno bisogno di tempo: per azzuffarsi, per chiarirsi e per dichiararsi u.u. Quindi anche quando sembra che non accada nulla, loro in realtà si stanno avvicinando ^^! Grazie infinite per i complimenti **! Bacioni!

pazzerella_92  Ciao^^! Sono contenta che ti sia piaciuto lo scorso capitolo^__^! Grazie per i compliments^^! Un bacione!

billy_72  Ciao^^!... Felicissima che ti sia piaciuto^__^! Grazie per il commento^^! Bacioni!

Sayumi  Ciao^__^!... Per me è un piacere ricevere le tue recensioni **! Sì, effettivamente lo scorso capitolo era un po' più corto, ma credo che questo sia rientrato nella "norma" ^__-! Un bacione!

LilyGlover  Carissima, ciao^^! Giàgià, ma anche in questo capitolo sono soli, soletti... E guarda un po' cosa combiano XD! Birbanti xD!... Io non avrei avuto la forza di saltargli addosso, se avessi incontrato Dig a petto nudo... Mi avrei semplicemente sbandato e  poi sarei inciampata da qualche parte o avrei buttato giù qualcosa... insomma avrei fatto una figuraccia come mio solito ^__-! Grazie per il tuo continuo sostegno^^! Bacioni!

Celicola  Grazie mille per il commento e per la citazione di Dig ^^! Un bacione!

miss nina  Vale, Vale, Vale! Ho visto solo ora la mail e che hai aggiornato... Sono incorreggibile ç.ç! Anyway prego, ti meriti tutto ciò che ti ho detto, la tua storia mi piace davvero molto^^! Comunque, passando al capitolo... Sì, io mi stavo sciogliendo a scrivere la scena di Dig xD!! *faccia solenne e seria* Giuro solennemente di non fare la sadica! Bacioni!

francy94  Ciao^^! Grazie per il commento, non ti preoccupare se è corto^^! Un bacione!

_sefiri_  Hello ^__^! No, non mi andare in crisi xD! Ecco a te un nuovo capitolo ^^! Grazie per la recensione ^__^! Bacioni!

eika (gja)  Ciao, gja^^! Sì, sembrano tanto carini anche a me! Contenta che sia finita la scuola,eh? (Io personalmente non aspettavo altro u.u). Grazie per il commento, cara^^! Un bacione!

 

 

Grazie mille anche a chi ha aggiunto questa storia tra i preferiti^^!

 

Ah, un in bocchissima al lupo a tutti i maturandi (anche se sono un po' in ritardo per gli scritti ^^''')!!!

Baci,
Tigerlily=^^=

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** Punches (più Epilogo) ***


Fine

Handsome Devil

 

Capitolo XVI: "Punches"

- Andiamo per gradi, perché piangevi?-, mormorò portandosi una mano sulla faccia e spostandosi i capelli dal volto, portando il dialogo su un argomento, se vogliamo, ancora più spinoso.

[Forse voleva prendere tempo per…]

No, meglio non pensarci, non pensarci e non pensarci…

[E se poi ti sbagliassi come la prenderesti?]

Male.

Abbassai lo sguardo e giochicchiai indecisa con alcuni lacci proprio al centro del mio reggiseno.

Digory schiacciò la mia mano contro lo sterno, sovrapponendoci la sua.

Alzai di scatto il capo e incontrai di nuovo il suo sguardo.

Fissava le nostre mani che si stavano intrecciando indipendentemente dalle nostre volontà.

- Hai delle mani minuscole-, constatò sorridendo divertito.

Io sorrisi di sbieco notando la differenza di proporzioni tra le mie mani e le sue.

Voltai la mia, sua prigioniera, in modo che i palmi si toccassero.

Chinai il capo sul suo petto e baciai la clavicola ben esposta.

- Hai deciso di aggirare la domanda in tutti i modi, eh?-, mormorò con affanno.

Annuii solcando con un dito i suoi addominali, totalmente presa dalla mia nuova attività.

Ok, ero straordinariamente su di giri, ma avevo una paura tremenda di quello che avrebbe potuto dirmi riguardo a ciò che era successo con Dave.

- Nina?-

- Mh?-

- Rispondi-.

Sospirai e appoggiai la testa sulla sua spalla cercando rifugio nell’incavo del collo, come un gatto.

- Ehi!-, mormorò lui piano, sorpreso, accarezzandomi i capelli e una guancia.

- Cos’è successo?-, domandò dolcemente.

Sospirai pesantemente contro il suo collo e vidi davanti a me svolazzare alcuni ciuffi corvini.

Non era giusto. Non se lo meritava.

Non si meritava di essere tenuto all’oscuro.

D’altronde non sapevo nemmeno bene cosa fosse diventato per me lui. Da acerrimo nemico a compagno di porcate in corridoio la strada era lunga e piuttosto impervia; e l’avevamo percorsa tutta senza nemmeno rendercene conto.

Ora sì che mi sentivo morire.

Ero in uno stato confuso e apatico. Diciamo che se e solo se avevo visto giusto (anche perché i segnali erano stati piuttosto evidenti) avevo davanti a me, anzi, avevo sotto di me un mio spasimante.

Che, a dirla tutta, non disdegnavo minimamente.

Dio, che situazione contorta!

Più mi ostinavo a cercare di ragionarci sopra, più il nodo mi pareva ingarbugliato.

Il dato di fatto però era uno solo: stavo avendo dolci effusioni con il mio tanto detestato compagno di banco.

Sospirai di nuovo, persa nei grovigli dei miei pensieri e alla fine prevalse quella voce che mi ripeteva di spiattellargli tutta la verità, con delicatezza, certamente, ma avrei dovuto farlo.

- Sono stata a letto con Dave-, confessai tutt’a un tratto.

[Selena, che ne è stato del buon, vecchio, ribadito e necessario tatto?]

Beh…

Avevo decisamente mandato a farsi benedire tutti i buoni propositi sulla rivelazione.

Però, almeno, adesso Digory sapeva.

A metà, ma sapeva.

L’altra metà era decisamente più umiliante, intima e difficile a dirsi.

Non l’avrei mai detto, ma mi era riuscito più facile confessare una mia debolezza che la stronzaggine altrui.

Non sono mai stata coerente, lo so.

Alle mie parole sentii la mascella a contatto con la mia guancia irrigidirsi.

Mi afferrò la testa con entrambe le mani e se la portò davanti al volto.

- Perché?-, mi domandò con rimpianto e tristezza ben impressi nel tono di voce.

Ma c’era qualcos’altro che mi sfuggiva: era dannatamente arrabbiato.

Farfugliai qualcosa d’incomprensibile mentre affogavo nell’imbarazzo.

- E piangevi per questo?-, domandò mentre, gettando all’indietro la testa, un sorriso amaro si delineava sul suo volto.

- No-, risposi decisa.

- E perché allora?-, chiese duramente afferrandomi per le spalle in un gesto talmente veloce e inaspettato che dischiusi le labbra inavvertitamente.

Mi baciò con un’irruenza che sfiorava la violenza, ma che sfociava in passione pura e collera repressa.

Cercavo di respingerlo, ma più che tentavo, più me lo ritrovavo vicino, attaccato.

Sentivo distintamente le sue dita indugiare sotto le coppe del reggiseno, scorrere sul bordo e raggiungere il gancio.

Si calmò all’improvviso come una tempesta: la sua fronte sulla mia, una sua mano sulla gota e una piantata sulla schiena, il suo respiro caldo e mostruosamente irregolare che avvolgeva le mie labbra nel desiderio incredibile di toccare le sue ancora una volta.

- Ed è bravo a letto?-, chiese malignamente muovendo appena la bocca in una specie di ringhio.

- Beh, non è questo il punto-, dichiarai sommessamente, guardando ipnotizzata il suo petto andare furiosamente su e giù.

- Ah, no? E allora qual è?-, dal tono di voce capii che sorrideva; forse per il fatto che aveva quell’effetto su di me solo da mezzo nudo.

- Il punto è che David è un emerito stronzo-, credo che fu la rabbia a far scendere una stupidissima lacrima sulla mia guancia.

Vaffanculo! Non potevo, non dovevo fare la vittima! Non ne avevo alcun diritto! Eppure anelavo da morire il suo abbraccio.

Smaniavo perché lui mi circondasse la vita e mi attirasse a sé di nuovo, con più tenerezza, però…

- E io sono senza dubbio un’imbecille-, conclusi stringendo i pugni sulle mie cosce.

- Ce ne hai messo di tempo per capirlo, eh?-, mi prese in giro con un tono di voce tra il perfido e il divertito.

Alzai la testa e notò che stavo di nuovo piangendo.

- Ehi, guarda che stavo solo scherzando…-.

Ok, non era decisamente disposto a collaborare, per cui mi trovai costretta a scagliarmi con tutta l’anima tra le sue braccia in cerca di conforto.

Singhiozzavo irrefrenabilmente, mentre mi accarezzava il capo e lo schiacciava contro il suo torace cullandomi.

Mi morsi un paio di volte l’unghia del pollice destro e poi decisi di confessare tutto in una brodaglia di lacrime salate e voce rotta dal pianto.

Più raccontavo e più sentivo la sua stretta farsi forte e non mi dispiaceva affatto.

Quando le sue labbra raggiunsero il mio occhio per raccogliere una goccia salata testarda che non ne voleva sapere di scendere adeguatamente, capii che avevo avuto bisogno seriamente di quel gesto.

Gli abbracciai la vita con tutta la forza che mi rimaneva dopo il pianto e spalancai gli occhi nel momento in cui lo sentii accarezzarmi la schiena in un gesto tra il consolatorio e il… provocatorio.

Puntai nuovamente i miei occhi nei suoi, mentre il suo indice percorreva imperterrito ogni vertebra che trovava sul suo passaggio dalla base della schiena in poi.

Quella luce un’altra volta.

Non andava affatto bene. Proprio no: stavo cedendo alle sue lusinghe per l’ennesima volta e questo comportava un mea culpa grande come una casa da parte mia.

Io ero inn…

No. Non poteva essere.

Ero andata a letto con Dave pur non essendone innamorata. Non aveva senso.

O meglio ne aveva uno che mi sconcertava e allo stesso tempo mi mandava in orbita ogni fibra del mio essere.

Dovevo accettare che essere toccata da Digory suscitava in me sensazioni ben diverse che l’esserlo da Dave.

[E grazie al cavolo, stupida!]

A rompere l’idillio corporale che stavo avendo sotto i suoi polpastrelli ci pensarono alcuni passi in corridoio.

Era matematico che sarebbe entrato qualcuno.

Di una logica schiacciante.

Mi alzai in piedi di scatto colta in flagrante.

Con la coda dell’occhio vidi Digory assumere un’espressione disinvolta e indifferente mentre a fatica cercavo di tornare a indossare la mia maglietta.

- Ma che diamine stat… Nina?-. Erica irruppe sulla scena e, dal tono di voce capii che era a dir poco scioccata.

Avevo la faccia ancora prigioniera della mia T-shirt.

- ‘on è ‘me ‘ensi!-, tentai di dire in un risultato molto ridicolo.

- Invece è proprio come pensi, Erica, stavamo facendo cose, come dire, sconce in corridoio e tu ci hai disturbati-, mentre diceva queste parole con pura malignità nella voce, sentii il suo braccio avvolgermi la vita e attirarmi a sé.

- ‘asciami!-, biascicai incastrata.

- Voi due… cosa?-. Dovevo spiegare. Cioè, in realtà non c’era nulla da spiegare: le nostre situazioni in fatto di vestiti parlavano da sole.

Volevo almeno provare a giustificarmi.

Digory, con molta grazia, tirò giù la mia maglietta in modo che la mia faccia facesse capolino e la mia pancia fosse coperta.

Ecco, così andava meglio.

Aprii la bocca per cominciare la mia arringa di difesa, quando vidi, con disappunto, la mia amica salterellare come una pazza.

- Io lo dicevo! Sì! Oggi in classe non era tutta una finta allora! Che bello! Che bello! Quando Dave ti ha baciato stamattina, credevo che il tuo cervello si fosse definitivamente estinto! Ma vedo che ti sei ravveduta! Yuhuu!-. Parlava e ballava. Saltava e gridava.

Pensai seriamente che Dave si fosse dato allo spaccio.

- Eri?-. Guardavo attonita e incredula la scena e non mi accorsi che l’Uomo del Monte aveva deciso di fare una capatina in pianura: precisamente sul mio orecchio.

- Visto? Lo dice anche lei: sono meglio io-, soffiò.

Mi voltai di scatto fissandolo negli occhi beffardi e sicuri di sé, non sapendo cosa fare né dire, così risolsi la faccenda baciandolo sulle labbra.

Lo lasciai di stucco e sorrisi della mia capacità di stupirlo ancora.

Mi voltai verso Erica che sorrideva e ridacchiava.

- Eri, a proposito, cosa ci fai qua?-.

La mia amica si battè una mano sulla fronte.

- Ah, già! Ehm, mi ha mandato quella di biologia che vi ha dato per dispersi…-, mormorò arrossendo.

Mi guardai le scarpe, imbarazzata.

- Ed è leggermente… incazzata-, concluse con una smorfia.

- D’accordo è ora di rientrare-, constatai guardando l’orologio.

Digory annuì e anche Erica.

- Ehm, che scusa inventiamo?-, domandai esitante.

- Mmmh, tu eri in bagno e hai visto che ero senza maglietta e, nella tua magnanimità, mi hai dato una mano a trovarla-, propose Digory.

- Giusto!-, approvai. Cavoli, stavo dando ragione a lui! Il mondo aveva deciso di andare al contrario quel giorno…

- Ehm, non per smorzare l’entusiasmo… Ma dove la troviamo una maglia per Digory?-, chiese ragionevolmente Erica.

- Beh, la mia è fradicia-, fece notare Digory raccogliendola dalla panca dove non mi ero nemmeno accorta l’avesse appoggiata.

- Ok, proviamo ad andare in palestra… di solito hanno qualche tuta che conservano per chi se la dimentica… Una T-shirt l’avranno di sicuro-, propose Erica dopo aver ponderato un po’ la questione.

Io amo quella donna! Sfrecciammo in palestra senza farci notare. Per Digory fu una vera impresa, vista la sua mole, ma ce la facemmo.

Frugammo un po’in uno stanzino adiacente agli spogliatoi e alla fine trovammo qualcosa che riuscisse a coprirlo adeguatamente.

Era persino nera. Niente di più azzeccato.

Tornati in classe la professoressa perse una decina buona di minuti a rimproverarci.

Minacciò di abbassarci ad entrambi la condotta ma, sentita la scusa, si limitò a scrivere la seconda nota sul registro della giornata.

Che donna misericordiosa!

Ci rimandò a posto, indignata perché nessuno dei due sembrava minimamente scalfito dai suoi discorsi.

Anzi, a dir la verità ascoltai solo metà ramanzina, ero persa a captare la presenza di Digory al mio fianco.

Mi elettrizzava saperlo vicino e non potevo fare a meno di rievocare e assaporare gli attimi vissuti poco tempo prima.

Quando ci sedemmo notai che Dave fosse era su una guancia e ciò mi fece spuntare un sorriso soddisfatto sul volto.

Gli sguardi che invece Digory lanciò a Dave quando si sedette bruscamente vicino a me mi fecero preoccupare.

Ormai avevo imparato a conoscerlo: era adirato e non poco.

Mi rifiutai di continuare a pensare a cosa avrebbe potuto fare in quello stato. Tendevo ad essere piuttosto paranoica con le mie supposizioni.

Mi lasciai trasportare dalla noia mortale della lezione e la mia attività cerebrale si ridusse al pensiero fisso della campanella.

Erano passate due ore quando finalmente fummo liberi di andarcene.

Mi incamminai fuori trascinata da Erica che voleva sapere ogni particolare della mia scappatella.

Uscita dal cancello respirai pieni polmoni l’aria della libertà mentre le figure di Dave e Digory mi sfilavano di fianco.

- Divertito con Nina?-, mormorò David guardando dritto di fronte sé. Notai che Digory sorrideva, calmo, a sua volta.

- Mai come te a prenderla per il culo-, rispose con una naturalezza tale da costringere l’impassibile Dave a bloccarsi proprio a qualche metro da me.

- Ah, te l’ha detto-, disse, tradendo una certa agitazione nel prendere una sigaretta tra le labbra.

- Sì. Sei un bastardo-, lo informò gentilmente Digory guardandolo frugare nella tasca alla ricerca di un accendino.

- Lo so-, sorrise malignamente Dave. Fece appena in tempo a far scattare la fiamma, che un cazzotto s’infranse sul suo bel viso facendolo arretrare pericolosamente.

Contrariamente a quanto mi aspettassi, non si sorprese più di tanto, aggrottò solamente la fronte, tastandosi il rivolo di sangue che scorreva da un angolo della sua bocca.

Mi portai una mano sulle labbra, scioccata per quanto stava accadendo. Fortunatamente c’era poca gente oltre a me, Erica e loro due, quindi si riunirono in pochi ad osservare la scena.

Digory si avvicinò lentamente a Dave e lo afferrò per il colletto della camicia bianca avvicinando il volto al suo come per dire qualcosa di inconfessabile.

- Anch’io lo sono-, sibilò indignato spingendolo all’indietro.

Dave barcollò e sorrise piegandosi in avanti.

Digory si avvicinò piano, guardingo, ma l’altro lo sorprese con uno scatto avventandosi su di lui.

Partì un cazzotto in direzione dello stomaco di Digory che si piegò in due dal dolore.

Io trattenni il fiato come Erica, mentre il resto dei presenti incitava i due nell’arena.

- Smettetela!-, gridai quando Digory si rialzò sferrando una serie di cazzotti sul ventre di Dave.

Ma non sentivano la mia voce, sovrastata dal frastuono che facevano le altre.

Non si vedeva nemmeno più un professore, non c’era nessuno con un minimo di autorità che potesse separarli.

All’improvviso decisi che era abbastanza.

Pur essendo in parte felice di ciò che stava subendo Dave, non potevo ritenermi orgogliosa di questi miei pensieri.

In fondo a letto con lui ci ero andata per mia volontà e, anche se mi aveva presa in giro dal primo momento in cui era entrato nella mia vita, per me aveva pagato abbastanza.

Io ed Erica ci scambiammo uno sguardo d’intesa; così, mentre lei afferrava David per la vita tentando di trattenerlo, io mi scagliai contro Digory come un Davide mezzo scemo che cerca un infelice corpo a corpo con un Golia già incavolato.

Incapace di tenerlo a dovere, mi spostai in avanti, frapponendomi tra i due, abbracciandolo e spingendolo indietro per quanto potessi.

- Digory!-, strillai mentre i miei talloni minacciavano di cedere sotto il suo peso.

Smise di dimenarsi e mi guardò alzando un sopracciglio in pieno disappunto, come se si fosse appena accorto di una zanzara piuttosto fastidiosa.

- Basta-, implorai a bassa voce poggiando la testa sul suo petto.

- Se è questo che vuoi-, mormorò un po’ contrariato accarezzandomi il capo.

Intanto avvertii la gente intorno allontanarsi, dato che lo spettacolo era finito.

Mi voltai e vidi Dave passarsi un braccio sulla bocca per asportare via il sangue dalla bocca.

Fissò me e poi Digory con occhi che ancora reclamavano vendetta, ma Erica lo spinse via accompagnandolo al motorino.

Rimasi sola con Digory che si appoggiò al muro sfinito, distrutto e con un’evidente ecchimosi sulla guancia sinistra.

La sfiorai con tutta la delicatezza possibile ma lui si scansò appena toccai la pelle, mormorando un "Ahia" sofferente.

- Scusa-, sussurrai timidamente.

Digory sorrise per quanto gli fosse possibile.

- Perché?-, domandai di getto, riferendomi all’accaduto, perforando le sue iridi con tutta la forza che la mia curiosità e la mia smania di sapere dalle sue labbra la verità scatenavano.

Il sorriso divenne amaro e appoggiò la testa al muro passandosi una mano sulla faccia, forse indignato per la mia domanda.

- Non l’hai ancora capito?-, chiese tra i denti respirando ancora a fatica per la lotta di poco prima.

Mi aggrappai al suo petto con un’espressione dura sul volto, salendo sulle punte dei piedi per essere il più possibile vicina al suo volto.

- Io voglio sentirtelo dire-, dichiarai con voce decisa, adirata e arrochita dall’emozione.

Si chinò, serio, bello anche se pieno di lividi.

I suoi occhi mandavano lampi e quasi m’intimorivano. Ma non mi lasciai sottomettere continuai a scrutare nelle sue iridi con i piedi ormai doloranti, ma risoluta a non cedere.

Sorrise appena, in un modo che mandò in visibilio il mio cuore già impazzito.

Chino su di me, lo avvertii sistemarmi una ciocca dietro l’orecchio osservandomi attentamente.

- Se te lo dico, tu cosa fai?-, alitò sfiorando il mio naso col proprio.

- Impazzisco-, confessai a fatica sfiorando le sue labbra.

- In senso buono, voglio sperare-, soffiò beffardo prolungando quell’attesa martoriante.

- Impazzisco per te-, sussurrai accarezzandogli la guancia buona, senza staccare i miei occhi dai suoi, impaziente.

Mi guardò, negli occhi tenerezza, desiderio, passione e amore lottavano per la supremazia.

Io mi morsi un labbro, tradendo la mia fretta di sapere.

Lui capì che dentro di me stavo bruciando e sorrise soddisfatto di essere riuscito nel suo intento.

Le sue labbra toccarono le mie e il mio cuore parve fermarsi per un’eternità.

- Sono innamorato di te-

 

 

 

Epilogo

 

 

Stavo facendo i compiti sdraiata sul letto di mia madre. Sono sempre stata un tipo strano quanto a posti dove scrivere; solitamente prediligevo il pavimento di camera "mia", ma in questi ultimi tempi avevo bisogno di un luogo più accogliente e il più possibile lontano da Dave.

Era passata più di una settimana da quando Dave e Digory se l’erano date di santa ragione e io non mi trovavo molto a mio agio neppure in casa mia, con David sempre in qualche modo presente.

Non appena era rientrato in casa mezzo morto, mamma era quasi impazzita. Fortunatamente non era ridotto poi così male e lo curammo tempestivamente.

Il biondo aveva ancora il torace dal petto all’ombelico cosparso di lividi (l’avevo potuto notare perché mamma l’aveva spogliato di fronte a me), ma nulla di rotto.

Non disse nulla su chi lo aveva ridotto in quello stato, nonostante mia madre gliel'avesse chiesto ripetutamente.

Senso di colpa, pensai. Ma non ne ero sicura. Ormai, per quanto riguardava Dave, non mi sentivo più sicura di nulla.

Confesso che provai pena per lui.

Non così tanta però da indurmi a dirgli qualcosa.

Sospirai.

Sentii la porta aprirsi e lasciai che la penna si accasciasse sul libro per poi alzarmi in piedi.

Mia madre entrò e mi venne vicino piuttosto velocemente, stropicciandosi le mani.

- Selena, David ha deciso di partire-, mi disse piano.

La notizia non mi sorprese più di tanto.

Scappare era la sua professione e poi non credo avesse molte idee su come risolvere la nostra situazione.

Perciò sospirai.

- Quando parte?-, chiesi incrociando le braccia al petto.

- Ora-.

Questo mi sorprese.

Diamine! Veloce il ragazzo!

- Io non ho provato a fargli cambiare idea, d’altronde va a raggiungere i suoi genitori in America… forse finalmente riusciranno ad avere un dialogo-.

Smisi di ascoltarla.

Per quanto fosse importante instaurare un rapporto decente con i suoi, mi sentii terribilmente responsabile della sua partenza.

Schizzai fuori dalla stanza per raggiungere la mia.

Ci trovai David chinato sulle proprie valige, intento a chiuderle.

Non ebbi il coraggio di chiamarlo.

Lui si alzò in piedi prendendo la sacca a tracolla con una smorfia di dolore ed afferrò le valige tirandole su.

A quel punto mi notò, appoggiata allo stipite.

Mi guardò per alcuni secondi con negli occhi un ombra di dispiacere che forse era solo una mia immaginazione. Mi passò di fianco, fissando un punto davanti a lui.

Io facevo lo stesso con la finestra aperta.

- Scusa-, lo sentii mormorare.

Ma quando mi voltai, lui mi dava già le spalle.

*********************************************** 

- Nana! C'è uno che ti aspetta al portone!-, gridò Alessandro una volta riattaccato il citofono, annullando ogni mio pensiero sulla partenza di Dave appena avvenuta.

- Grazie, moccioso!-, urlai di rimando, scendendo le scale, infilandomi alla bell'e meglio il mio giubbotto di jeans.

- Ciao, Gigante Buono!-, lo salutai gettandomi tra le sue braccia.

- Ma non ero deficiente, cretino rompiscatole, meglio conosciuto come Digorydiota?-, domandò ridendo, accogliendomi sul suo petto.

Alzai lo sguardo puntellando il mento contro la sua camicia.

- E' per questo che ti amo-, sussurrai, sorridendo.

- Perchè sono idiota?-, chiese alzando un sopracciglio, poco convinto.

Scossi la testa.

- Perchè sei Digory-, risposi e vidi il sorriso beffardo dipingersi ancora una volta sul suo volto mentre mi afferrava la nuca.

Dovetti mettermi in punta dei piedi per potergli dare un bacio come si deve; un bacio come quando si è innamorati.

 

 

The End

 

 

 

Tigerlily'space

Buonasera, darlings^^! Vi informo che sono alquanto nei casini riguardo a computer e connessione ^^''''! Quindi, purtroppo, posterò i ringraziamenti singoli solamente verso il dieci agosto, quando sarò di ritorno dalla Germania ç.ç!
Concedetemi un piccolo ringrziamento per la mia Manu, la mia cuginetta, visto che è grazie alle sue idee e al suo computer se sono riuscita a postare u.u. So, thanx, mimma ^^!
Vorrei dirmi felice di essere, per la prima volta, riuscita a finire una mia storia. Invece, pur essendo contenta, la malinconia mi rode di già u.u.
Digory e Nina mi sono entrati nel cuore: dapprima protagonisti di una storia di mafia che avevo tentato di scrivere e poi abbandonato, e adesso di "Handsome Devil".
A proposito questo titolo è merito di mia zia che mi ha inculcato la passione per gli Smiths. "Handsome Devil" è appunto una loro canzone.
Grazie a lei, dunque, e a tutte voi che mi avete seguito fino a qui, chi dall'inizio, chi da metà, chi verso la fine.
Grazie di cuore: non so cosa avrei fatto senza di voi.
Sappiate che tengo moltissimo al giudizio di ciascuna.
Concludo dicendovi che se non ne avete ancora avuto abbastanza delle mie storie xD, mi potete trovare, visto che qualcuno me l'ha chiesto^^, in De Lilio et Cervo, sezione Harry Potter, e tra poco tornerò alla riscossa con una stroria nuova di zecca, sempre su Harry Potter, intitolata "Point of No Return - So You Melt my Heart"  ^^!

Un bacione a tutte ^_____^!
Giulia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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