Cinderella

di AyuTsukimiya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non credo più alle favole ***
Capitolo 2: *** Un ballo indesiderato in arrivo ***
Capitolo 3: *** In aiuto di Hinata ***
Capitolo 4: *** L'arrivo della fata madrina ***
Capitolo 5: *** Dal sogno alla realtà: Quando il principe incontra la sua Principessa. ***
Capitolo 6: *** Fine del sogno? Il dodicesimo rintocco ***
Capitolo 7: *** La ricerca della fanciulla dalla scarpetta argentata. Il maligno piano di Karin. ***
Capitolo 8: *** La scarpetta in frantumi. Le tue lacrime e... il battito del mio cuore. Amarti: La purezza di una parola. ***
Capitolo 9: *** *Epilogo* ***



Capitolo 1
*** Non credo più alle favole ***


Nuova pagina 1

Una fiaba senza tempo e senza età, rivisitata con personaggi particolari, con una trama simile ma a tratti diversa. Ecco a voi La Nuova Cinderella^^.


Cenerentola…

Unica principessa del mio cuore

Balla balla ancora.

Balla fino alla fine del tempo.

Fino alla fine del mondo.

Le tue scarpette argentee.

Il fiocco d’oro tra i capelli.

My Cinderella.


C’era una volta in un paese lontano, una dolce fanciulla dai capelli lunghi corvini e con due occhi color argenteo perla talmente intensi e dolci da far invidia a tutte le ragazze del paese.

La ragazza viveva col padre e la sorella minore.

Sua madre era morta tempo addietro.

L’unico pensiero di suo padre era quello che lei si sposasse presto e che potesse diventare una degna capostipite della famiglia.

Capitò però un giorno che il padre si ammalò.

La giovane fanciulla guardò con i suoi bellissimi occhi color perla, dalla finestra con la mano appoggiata al vetro trasparente, l’arrivo della sua nuova matrigna in carrozza trainata da due splendidi cavalli.

Una donna dai lunghi capelli scuri.

Portava con è due ragazze sue figlie, una ragazza dai capelli rosa e l’altra bionda.

-buongiorno, come stà vostra signoria il signor Hisashi Hyuuga?-

Domandò la donna dai lunghi capelli scuri, si chiamava Karin, una donna alquanto bella e dolce. Almeno così sembrava.

La giovane non rispose, abbassando il capo e guardando dalla parte opposta.

Sua sorella Hanabi prese parola dicendole che si sarebbe ripreso presto, o che per lo meno era quello che i dottori credevano sarebbe successo.

La sera arrivò presto.

Fuori sul piccolo balconcino.

Hinata stava coi gomiti appoggiati alla grata del balcone, guardando in lontananza il minuscolo castello, nel quale la leggenda narrava esisteva un bellissimo principe.

-io non credo nelle favole…- sussurrò mentre una lacrima le scendeva dai suoi occhi chiari.

-hey sorellastra vieni un attimo- le disse Sakura

Hinata non si voltò.

-hey parlo con te!-

-dai Sakura, magari vuole solo starsene per i fatti suoi- disse Ino.

-bhe…-

Sakura sussurrò qualcosa che purtroppo per lei Hinata udì.

-tanto quando suo padre morirà ci prenderemo tutto noi e dovrà sottostare a noi-

La ragazza dai lunghi capelli corvini strinse le mani a pugno trattenendosi dall’urlare.

Si voltò con sguardo coperto dalla frangia e uscì.

-ti ha sentita…- sussurrò Ino ridacchiando.

-chi se ne importa- disse l’altra.


Correva giù per le scale, fin da piccola la sua educazione rigida le aveva impedito di poter avere ciò che desiderava.

Sua sorella minore Hanabi, non essendo legata ad obblighi importanti come l’essere la capostipite della famiglia, poteva vivere più serena, senza doveri e obblighi imposti dall’alta società.

Suo padre non si preoccupava mai dei sentimenti della figlia, le sue uniche parole erano:

E’ per il bene della famiglia, Hinata ricordalo.

Non ricordava nemmeno più sua madre, una donna bella dai corti capelli azzurrini che tendevano ad un colore corvino come il suo, eppure la sua figura le mancava sempre più.

Col suo vestito lungo color grigio che tendeva al bianco perla, si diresse verso il giardino, voleva restare sola…non voleva più vivere così…


Era passato qualche attimo, Hanabi stava cercando la sorella e la trovò.

-Sorella, devo parlarti-

-dimmi…-

-vedi, dato che nostro padre vuole essere condotto a palazzo di nostro cugino Neji-san, mi ha chiesto se sarei andata con lui, e…quindi tu te la sentiresti di guidare la casa da sola?-

Al nome del cugino sussultò, si ricordò bene dell’odio che un tempo lui provasse per lei. Eppure…da quando aveva scoperto la verità, ovvero che non era causa della sua famiglia se suo padre, zio di Hinata, era morto, la guardava sotto una luce diversa…troppo diversa.

-d-d’accordo-

-domani verrà Neji-san…-

Hinata voltò lo sguardo.

Sua sorella la guardò, le si sedette vicino, le prese una mano e disse

-fatti forza sorella…sei forte…io al tuo posto non ce l’avrei fatta-

Hinata si sorprese, poi sorrise alla sorella.


Hisashi avvertì la nuova moglie che sarebbe andato a riposarsi lontano per rirpendersi.

La malattia era grave e aveva bisogno di riposo assoluto.

Lei prese un fazzolettino e si asciugò qualche lacrima, dicendo che non avrebbe atteso altro che la sua guarigione.

Pochi attimi dopo però nel salone…

-figliole mie care, mi raccomando, cercate di fare amicizia con la figlia di Hisashi, per quanto potete…appena se ne sarà andato, come spero succederà, potremo prendere possesso di tutto-

Disse Karin alle due ragazze.

-certo madre, e poi quella Hinata non è per niente bella- disse Sakura.

-non ti deluderemo- disse Ino.


Alla porta del palazzo, Hisashi venne condotto sulla carrozza.

Hinata e Hanabi erano lì davanti, Hinata sollevata perché Neji non era ancora arrivato.

Poi d’un tratto, scese qualcuno dalla carrozza.

-è molto che non ci si vede…Hinata-sama-

Disse un ragazzo dagli occhi color perla come quelli di Hinata.

Si avvicinò a lei.

Hanabi era salita sulla carrozza augurando in bocca al lupo alla sorella e che se aveva bisogno avrebbe potuto chiamarli.

La carrozza si richiuse, e Neji era davanti a Hinata.

Il suo sguardo così intenso la fece imbarazzare, evitò lo sguardo, non si sentiva mai a suo agio con lui.

Prima perché lui la odiava e anche il solo vederla gli causava una collera infinita.

Ora invece il contrario, quando la vedeva voleva stare più tempo possibile con lei…

Prese la mano di lei costringendola a guardarlo negli occhi.

Favorevole della situazione che il padre di lei non li potesse vedere e nemmeno la sorella, cinse la sua vita con l’altro braccio avvicinandola al suo corpo.

Sussurrandole –a breve vorrei essere sempre così…i legami di sangue non mi impediranno di averti Hinata-sama…-

Sentì che il corpo di lei tremava, e il rossore dipinto sul suo viso la incorniciava.

Dopo averle dato un bacio sulla sua mano lasciò la presa, facendola vacillare un pochino.

Salì sulla carrozza, e Hinata voltandosi si diresse in fretta verso il dentro della casa, tenendo le mani sulle sue guance, quasi si mise a piangere.

Corse su per le scale volendo raggiungere camera sua.

“non credo nelle favole, non posso amare colui che mi ha quasi uccisa, cosa me ne faccio di un amore che non è amore?”


In quello stesso momento al palazzo del principe.

-Sasuke-

Il ragazzo alzò il viso dalla poltrona nella quale era sdraiato.

-dato che ormai è inutile attendere ulteriori anni farò in modo che tu possa trovare una fanciulla per te e così facendo potrai ereditare il mio posto-

-che senso ha Itachi? Tu governi già bene…- disse Sasuke al fratello.

-non discutere…-

-ma…-

-…-

-ho capito-

Il ragazzo si alzò e uscì dalla stanza.

“ma perché devo per forza trovare qualcuno? Tutte le ragazze a cui interesso mi vogliono solo per i miei soldi e basta…cosa me ne faccio di un amore basato solo su questo?”


In un altro momento intanto, degli individui erano giunti al castello degli Hyuuga dove Hinata era rimasta sola.

-Hinata sbrigati a cucinare qualcosa su- disse Karin alla ragazza con un sorriso falso dolce.

-ci provo…- sussurrò lei

-abbiamo fame!- disse Sakura.

-se vuoi posso aiutarti…- disse Ino, ma l’occhiataccia che Karin e Sakura le rifilarono la fece zittire all’istante.

Fuori dai cancelli, figure scure dal cappotto nero con nuvole rosse attendeva l’ordine di poter entrare.

-è questa?...- sussurrò un individuo dai capelli corti quasi bianchi

-si Hidan…- sussurrò colui che chiamavo Leader.

-potremmo far esplodere il cancello vero? uhn-disse un bel ragazzo dai capelli lunghi biondi

-si, buona idea- sogghignò un ragazzo dai capelli rossi.

-no, attendete un mio ordine, e poi…siamo qui per conto di lei- disse il leader

-facciamo una buona azione quindi per stavolta?- disse il ragazzo con la faccia coperta da una maschera a spirale arancio.

-si…-

“Konan esaudirò il tuo desiderio, aiuterò la ragazza per la quale tu hai dato la vita”



FINE 1° CAP


Bhe che dire?^o^ Spero vi possa piacere, naturalmente tutto proseguirà in un modo un pò diverso dalla vera storia, però è comunque simile. E' una SasuHina, ditemi se magari vi piacerebbe qualcosa o qualche coppia** Sono felice di vedere gli Akatsuki(e stavolta per la felicità di tutto il mondo sono tutti ragazzi xD Tranne Konan che comunque bhe...avrà un ruolo fondamentale nella vicenda^^)in veste degli aiutanti di Hinata (come lo erano i topini per cenerentola, ma qui sarà diverso^^e non sono topi!!! Anzi*ç* comunque al prox cap un bacione!!!)

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Capitolo 2
*** Un ballo indesiderato in arrivo ***


Nuova pagina 1

Un’altra serata era passata.

Hinata continuava a essere trattata non molto bene dal resto della famiglia.

Avrebbe voluto avvertire Hanabi o suo padre, ma non voleva avere di nuovo a che fare con Neji, quel ragazzo pur essendo del suo stesso sangue, le incuteva timore.

Fu così che una sera, rimasta sola in giardino mentre la sera era inoltrata accadde qualcosa di strano.

Durante la cena era accaduta una spiacevole cosa.

Hinata stava sistemando le pentole, e Sakura le era andata addosso per farle cadere apposta.

-mamma mamma guarda Hinata ha fatto cadere tutto!-

-Hinata!- disse Karin

-che impiastro che sei- disse Sakura indicandola ridendo in modo cattivo.

Hinata raccolse le pentole a terra e dopo averle rimesse a posto era uscita per poter restare da sola e in pace.

Appoggiata alla fontana del giardino, seduta, iniziò a pensare a ciò che stava succedendo.

-non voglio credere più alle favole…-

Una scena di lei da piccola a letto mentre sua madre le raccontava una storia:

-mamma mamma ma allora tutte le principesse hanno un principe da qualche parte?-

-certo piccola, c’è né uno per tutte-

-allora anch’io da grande potrò prendere per mano il mio principe?- diceva la piccola emozionata.

La donna annuì.

-basta che tu lo creda, credi alle favole, e il tuo sogno si avvererà-

Le accarezzò la testa e la piccola le sorrise felice.

Una lacrima scese dagli occhi.

Tentò di asciugarla ma…

Più le asciugava, più quelle scendevano con prepotenza dai suoi occhi color perla.

E finì per piangere.

“alla fine non ho mai avuto niente…tu sei morta, mio padre e mia sorella erano sempre freddi…ora vivo con una famiglia che non mi sopporta e…sono sola”

-no tu non sei sola-

udì una voce

-c-cosa?- si voltò

Dietro alla fontana.

Lei si appoggiò ad essa guardando piano piano poco alla volta ciò che vi era dietro, lo stupore invase i suoi occhi.

Come dentro una specie di luce, poco brillante, ma comunque forte, intravide la figura di alcuni individui dal mantello nero con nuvole rosse.

-m-ma…- una mano si mise davanti alla bocca dalla sorpresa.

D’un tratto un lontano ricordo.

Un vestito simile nell’armadio di sua madre.

Il leader le andò vicino e le baciò la mano, gli altri si misero attorno.

-noi porremo fine alla tua sofferenza, aiutandoti in qualche modo- disse Hidan prendendole una ciocca di capelli.

-questo era ciò che avrebbe voluto tua madre- disse Itachi sedendosi a fianco di lei sussurrandole all’orecchio sinistro.

-faremo tutto ciò che è in nostro potere- disse Sasori seduto invece dall’altra parte

Deidara prese l’altra ciocca e disse –per te…-

Tutto ciò la fece arrossire violentemente, ritrovandosi a disagio in quella situazione.


A palazzo del principe intanto.

-cosa?!- disse Sasuke

-Itachi ha organizzato un ballo, al quale tu sarai obbligato a scegliere la tua promessa sposa-

Disse Naruto, consigliere del fratello del suo migliore amico.

-ma…dov’è ora lui?-

-è uscito, non si sa per dove-

-dannazione!-

sbattè la porta uscendo

-aspetta!- urlò Naruto

troppo tardi.

Itachi voleva che lui sparisse dalla sua vita? Ebbene allora lo avrebbe fatto davvero, prese le sue cose e si diresse verso l’uscita ma…

Venne fermato da una persona.

-Itachi mi ha ordinato di non farti uscire-

-lasciami Kisame!-

Ma lui lo riportò nelle sue stanze.

-tu sposerai la fanciulla che sceglierai e basta-

-lasciami maledizione! Ne tu ne mio fratello potete farmi fare questo!-


In breve in tutti i palazzi si diffuse la notizia che al castello del principe ci sarebbe stato un ballo al quale avrebbe scelto la sua sposa.

Al castello di Neji:

-Neji-san!- disse una ragazza dai capelli corti castani raccolti in due specie di chignon ai lati della testa.

-si Tenten?-

Lei avvisò del ballo, e che l’invito era giunto anche per chi avrebbe voluto comunque partecipare a coppie quel giorno.

-si, grazie- “inviterò Hinata-sama”

Disse guardando l’invito “stavolta sarà quella decisiva, sarà solo mia”

Tenten lo guardò…triste in volto.


Anche da Hinata era giunta questa notizia.

Rimasta quella sera, attorniata da quegli individui strani ma molto affascinanti, aveva finito con lo scordarsi di fare le faccende in casa.

-ora andiamo, se avrai bisogno di noi arriveremo…basterà, una tua lacrima, e noi accorreremo-

Disse il Leader Pein, alzandole delicato il viso con le dita della mano destra.

-s-si…ma…io non…-

ma non potè dire altro perché svanirono a poco a poco nelle tenebre della notte.

-Hinata!!!- urlò Karin.

-eccomi!- si affrettò lei

raggiunse l’entrata, e si mise a sistemare le cose.

Udendo i discorsi però di Karin.

-il principe ha organizzato un ballo, nel quale sceglierà la sua sposa, sia voi due che io vi parteciperemo, perché io l’ho visto il principe e…mamma mia, quanto vorrei essere un po’ più giovane, vorrei tantissimo potermelo stupr…em dicevo, dovremo impegnarci per essere scelte, ne va del nostro potere economico, pensate come vivremo nel lusso!!!-

-si si!!! E poi potrò avere tutto ciò che voglio!- disse Sakura

-si si sarebbe meraviglioso!- disse Ino

Hinata le sentì, ma non le importava molto.

Andò a letto tranquilla.

Ma prima che potesse coricarsi, arrivò un biglietto, mandatole con un piccione bianco…

Appena lo vide pensò subito a Neji, era solo lui che usava quei mezzi per avvisarla.

Aprì il biglietto, le mani le tremavano.

Mandò giù la saliva.

Lo aprì e lesse:

Hinata-sama, voglio invitarla al ballo tenuto dal principe del castello, la prego di accettare l’invito o suo padre ne soffrirebbe troppo, anche lui è d’accordo ad una nostra futura unione, verrò a prenderla volente o nolente la sera del ballo.

Suo per sempre Neji.

Il biglietto le cadde dalle mani.

Guardò nel vuoto.

“non è vero…non mio padre…questo…no!”




Fine cap 2



Ed eccomi qua**! cosa succederà ora? Le cose si complicano. Stavolta sembrava più una Hinata x gli Akatsuki xD hihi, spero vi stia piacendo ancora, ho fatto di modo di renderla più intrigante^o^ e...

Bhe che dire se non GRAZIE!!!!>*< vi rispondo a tutti uno per uno:

Secchan: grazie a te tesora*\\\* sono felice di stupirti sempre in positivo çoç spero che ti sia piaciuto questo chappy!(akatsuki 4ever*ç*).

Tifalockhart: odio per Ino e Sakura è nel sangue di noi SasuHina presumo*w* nu a parte gli scherzi xD alla fine sono felice che anche a te piaccia la ff*\\\* mi sostieni sempre nelle mie ff, spero che continuerà a piacerti e al prox cap!**

helisa11: ohoho spero di averti risollevato un pò la situazione NejiTen** vedrai che...bhe non ti preocc ^*- Sopratutto grazie del commento!**

_Ellis_: Ellie nee-chan** Grazie del commento! Si Karin al rogo xD anche se quasi quasi mi sta molto più simpa di Sakura, ma il motivo non mi è ancora ben chiaro...la migliore è sempre Hinata e, vedrai che il principe e la principessa avranno il loro incontro**(anche se sarà un pò diverso da quello che avviene in Cenerentola^o^) Grazie mille del sostegno!**

LEA91: Grazie mille^\\\\^ sono felice che i personaggi ti sembrano lineari con la storia, e sopratutto ti ringrazio, anche perchè segui tanto le mie ff e non posso far altro che essertene grata!

!-Dim chan-!: ohoh visto che è arrivato il 2° chappy?*o* grazie mille del commentino e che mi sopporti sempre xD

Tob!-Kun: eccolo qua*o*! Comunque mi fa davvero piacere che l'idea sia piaciuta in generale*W* che bello!!! grazie mille del commentino!

dark-lonely: sono felice che la consideri una storia bella e dolcissima*\\\\*mi fa tanto piacere, il lieto fine ci sarà ^*-(che fiaba sarebbe sennò?XD) Per le sorellastre bhe...si vedrà^o^ per ora non ho ancora idee in proposito°W°, e...Sasuke arriverà presto**, Grazie del commento**

Dida82: grazie*W* spero che anche questo 2° cap ti piacerà!**

nana89: Grazie di cuore davvero nana, perchè mi hai anche messo tra gli autori preferiti e...ç\\\ç spero davvero che la storia continuerà a piacerti, e vedrai che ho in mente alcune cosuccie per i prox cap**

ElderClaud: ç\\\\\ç grazie mille! Eh si Karin ha un atteggiamento da matrigna che secondo me le sta davvero bene xD Poi ti ringrazio per il atto che la trovi originalissima**mi fa davvero piacere, spero che anche questo cap ti sia piaciuto, al prossimo!**

UN piccolo ringraziamento anche a:

binky
ElderClaud
nana89
Saclala
Secchan
tsunade22
_Ellis_
_videl_

Per aver messo la ff tra i preferiti>***< grazie di cuore a tutti quanti al prossimo capitolo(parto per Lucca comics e appena tornerò vedrò di aggiungere il 3°** che Lucca mi ispiri*O*!!!!).

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Capitolo 3
*** In aiuto di Hinata ***


Nuova pagina 1

In aiuto di Hinata


-vieni qui vieni qui!- urlò Karin che inseguiva uno strano animale per casa.

-madre perchè diavolo hai voluto farti portare dalla francia questi strani animali?- domandò Sakura osservandoli con disgusto.

Ino evitò una delle code dell’animale.

-perché così impediranno che qualcuno entri in casa nostra e poi sono essere così belli da compagnia ohohoh- disse Karin ridacchiando come una pazza.

“una volpe a nove code, un demone della sabbia, un demone gatto a due code, e un serpente piuttosto grande…certo che ha dei gusti stupendi devo dire…”

Pensò una persona sarcasticamente dall’antro della cucina.

La stessa cucina nella quale Hinata di lì a breve sarebbe dovuta andare per preparare la cena.


A palazzo degli Uchiha intanto.

-sono arrivati i primi ospiti signore, resteranno qui sino al ballo- disse cortesemente Naruto a Sasuke.

Il quale non curandosene molto fece cenno col capo e si allontanò.

-sappiate però che…-

-piantala di darmi del voi, siamo amici fin da piccoli…odio quando fai il perfetto davanti agli altri- disse arrabbiato il ragazzo moro rivolto al biondo.

-oh insomma Sasuke, sai bene che non posso, vuoi forse che Itachi mi punisca nuovamente?-

-…-

i due si zittirono alla presenza del ragazzo dalle occhiaie sotto gli occhi e i capelli mori come quelli del fratello.

“parli del diavolo…” pensò Sasuke.

-dov’eri? Bravo che mi lasci a fare tutto da solo, che bell’esempio…- disse irritato Sasuke.

Itachi gli mise una mano sulla testa

–piccolo…-

-eh?!- disse lui avendo assunto un aria piuttosto irritata.

-sei ancora un bambino- disse Itachi e poi si allontanò.

Naruto si era allontanato avendo intuito che poteva finire male, invece non accadde nulla.

Sasuke era rimasto fermo a fissare il punto in cui il fratello maggiore era sparito.

“non mi dice mai niente…non sembro nemmeno far parte della famiglia…”

-Naruto-

-si?-

-andiamo pure a ricevere i primi ospiti-

-d-d’accordo- disse il ragazzo biondo sorpreso dallo strano nuovo atteggiamento del principe.

Itachi dentro la sala reale si mise davanti al vetro, dove stava la finestra, osservava coi suoi occhi scuri il riflesso che esso assumeva.

“mi spiace doverti mentire fratello…un giorno capirai”


Hinata era rimasta in camera sua, con un po’ di coraggio scese nelle cucine.

Non voleva incontrare nessuno della famiglia, e nemmeno voleva che arrivasse la notte del ballo.

Rivedere Neji era quello che avrebbe desiderato di meno.

“mio padre non si è mai interessato a me…e ora questo…mamma dove sei?”

Disse sedendosi dove c’era una specie di rientranza nella finestra che dava sul giardino.

-Hinata-san?-

d’un tratto una voce la interruppe.

-c-cosa? Oh dimmi pure Kiba- sorrise tentando di non mostrare la sua debolezza.

-ho finito anche per oggi, posso tornare a casa o serve altro?-

-no no vai pure, e grazie che sei rimasto almeno tu d aiutarmi con il palazzo…-

-si figuri, lo faccio con piacere-

un lieve sorriso.

Illuminata dal crepuscolo fuori, anche i suoi occhi color perla diventavano un po’ più scuri.


-Hinata! La cena!- urlò Karin

-e-eccomi-

La ragazza col vassoio in bilico sulla testa e uno che portava alle mani portò il mangiare.

Appoggiò il tutto sul tavolo, poi prese i vassoi tenendoli sotto alle braccia attendendo il giudizio delle tre donne al tavolo.

-bleha mamma questa zuppa sa di uova- disse Sakura non assaggiando nemmeno il piatto.

-è curry tesoro- disse Karin

-ma fa schifo-

Karin squadrò Hinata con un falso sorriso e disse

–devi impegnarti di più, altrimenti non va affatto bene, ricorda che è solo per noi che hai ancora una casa dato che tuo padre ormai non riesce ad avere nemmeno più la volontà di scegliere e pare che non avrà ancora molto da vivere-

Hinata abbassò lo sguardo.

-ecco vedi di ubbidire, e ricorda che devi finire di sistemare tutte le nostre cose che sono in disordine- disse Sakura in modo cattivo

Ino mangiava educatamente e ignorava il tutto.

-d-d’accordo- sussurrò la giovane Hyuuga.

Chiuse poi la porta alle sue spalle, si diresse in giardino.

Si appoggiò nuovamente alla fontana dove l’ultima volta aveva visto quegli strani ragazzi che l’avevano trattata gentilmente.

In preda allo sconforto si sedette a terra in ginocchio prendendo con le sue braccia le ginocchia richiudendosi in sé stessa.

Incominciò a piangere…

E fu proprio allora che la magia funzionò di nuovo.

Senza essere visti, i ragazzi dal lungo mantello nero con le nuvole rosse la videro.

-non possiamo continuare così- disse Sasori

-qui va di male in peggio- disse Kakuzu

-quelle tre oche sono proprio terribili- disse Hidan

-agiremo subito allora- disse Pein zittendoli.

-in che modo?- domandò Deidara

-allora tu e Tobi…-

a Tobi brillarono gli occhi dall’emozione.

-no ti prego…- sussurrò il bel ragazzo biondo

-voi due andrete a trovare tutto l’occorrente per aiutare la ragazza ad essere perfetta per il ballo, e non si discute-

-sii che bello io e il senpai quindi agiremo in incognito?- disse il ragazzo dalla maschera arancio.

-taci idiota- disse Deidara

Tobi gli si attaccò al braccio.

-senpai daaaai ci divertiremo!-

-levati subito dal mio braccio oppur-

-scccch!- dissero tutti sentendo che Hinata si stava accorgendo di loro.

-così è deciso non si discute- sussurrò il leader

-che bello senpai!-

-…è la mia giornata fortunata- disse il biondo sarcastico.

-attenti però alle bestie che quella strega di Karin ha preso apposta perché secondo me sapeva che Konan avrebbe fatto in modo di proteggere la fanciulla Hinata, quindi, Hidan invece tu con Kakuzu troverete le cose qui fuori e…Sasori tu andrai con Deidara e Tobi-

Tobi si attaccò di più al braccio di Deidara, Sasori lo squadrò, Deidara sospirò.

-levati da lui- ghignò Sasori

-no-oh!- disse in sfida Tobi

-d-danna non è come credi comunque qualsiasi cosa tu stia pensando ti assicuro ch-

lo sguardo di Sasori zittì il biondo.

-oh signur maaaaadre, dove siamo finiti?- disse Pein che stava per piangere.

Sparirono tutti piano piano, però prima il leader Pein fermò uno di loro.

-dimmi,è strano che tu voglia aiutarci però…dopotutto c’è di mezzo il tuo fratellino-

-sono io che vi ho detto del ballo, e sono sempre io che vorrei che il piccolo Sasuke sia un po’ più felice…magari con una ragazza come lei potrebbe esserlo-

Pein ripensò a Konan per un attimo, guardando Hinata.

Konan era la ragazza che aveva amato, l’unica. Si era presa cura di Hinata pur non essendo sua vera madre, per pochi anni, e anche lui ora aveva a cuore la giovane Hyuuga perché in lei viveva il ricordo della donna amata da Pein.

“Konan…”


Al palazzo di Neji intanto.

Tenten rimaneva vicina al ragazzo, che era sempre più nervoso per la storia del ballo.

-su Neji, andrà tutto bene- disse falsamente felice Tenten

-deve andare bene per forza, dannazione,…sei l’unica persona poi sulla quale posso contare per portarmi fuori senza farmi scoprire per il ballo, mi raccomando non deludermi- sorrise

-conta su di me- disse lei sorridendo al suo sorriso.


La notte venne inoltrata da una luna pallida, nascosta da quelle nuvole scure che le impedivano di splendere normalmente.

L’indomani ci sarebbe stato il ballo.

Hinata nel suo letto iniziò a pensare, piangendo.

Non avrebbe mai desiderato andare a quel ballo, né tantomeno andarci con Neji.


Fine 3° cap

ç\\\\çche bello tornare e vedere tutti i vostri dolcissimi commenti sono commossa!!!! Ora vi rispondo subito*W* Spero tantissimo che vi sia piaciuto anche questo chappy!!(aggiornerò più alla svelta ora che sono tornata^O^).


bebyangeldark: si sono pucciosi i cattivi cosi vero?** Forza Hinata!!^O^ grazie di aver commentato ç\\\ç ç*ç

ElderClaud: grazie*\\\* eh si in realtà volevo proprio fare un incontro molto "affascinante" con gli akatsuki...altro che i topolini di cerentola, magari se si hanno problemi arrivassero loro cosi ad aiutare*ççç*em si dicevo?°W°?XD A poco a poco scoprirai^^Però ti dico solo che Itachi è sempre uno solo, nessun doppione^^. Grazie mille del tuo sostegno e del commentoç***ç

Mutsumi_623: hi hi karin è proprio poco amata xD e Hinata invece è cosi tanto adorabile** sono felice che ti piaccia anche se non sarà una naruhina, però naruto appare comunque^o^ grazie del commento ç***ç!!

nana89: ti adoro ç\\\\\ç grazie mille il viaggio è andato alla grande e ora che sono di nuovo qui aggiornerò! grazie del tuo commentç***ç!

tsunade22: wahhh sono felice che stai adorando gli aka(sono un amore *W*) spero che anche il prox cap ti piacerà a presto e grazie del comment ç***ç!!!

LEA91:grazie mille waaahh ç\\\\\\ç arriverà presto il ballo** mi spiace allungare così tanto la storia çoç" però prometto di renderla bella davvero!** e mi spiace per lucca çWç vedrai che la prox volta ce la farai e ci andrai>***< grazie del comment ç*ç!

Tifalockhart: grazie grazie grazie ç\\\\\\\ç!!! siii abbasso Sakura xDDD e SasuHina is my only religion*W*(in Hidan(*ç*)mode)! e Grazie anche dei complimenti per la scrittura anche se cercherò di migliorarmi ancora di più. XD in effetti l'incontro è stato molto AkatsukixHinata*W*uhuhu w Hinata e w le coppie che hai dettu ed eccolo qui l'aggiornamento xD >***< ç***ç sei adorabile grazie!!!

Secchan: ç\\\\\\\\\\\\\\ç e tu sei adorabile, lo siete tutti quanti! Sono felice che vi continui a piacere e...guarda al posto di Hinata volevo esserci io anche x\\\D hihi, forza SasuHina*W* grazie del comment al prox cap kissç****ç!

Hana_90: *_* continua a speare vedrai che anche loro avranno qualcosa e....it's a secret, spero continuerà a piacerti grazie del commentç****ç!!!

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Capitolo 4
*** L'arrivo della fata madrina ***


Nuova pagina 1

L'arrivo della fata Madrina


Notte fonda, un lungo sospiro.

Il lungo sonno.

Avvolgeva la notte di un cupo acceso.

Tre figure nell’ombra si dirigevano verso un luogo ignoto del castello.

Arrivarono e…

-senpai siamo sicuri che ce la faremo-

Il ragazzo biondo da sotto la frangia bionda fece un sorrisino.

-art is…a BANG!-

e fece esplodere la porta per farli entrare.

-complimenti cosi ci avranno sentito tutti- disse Sasori no Danna.

-se ci affidavamo alle chiavi non entravamo più- disse quello.


-gnaa yahm…Sasukeeeeh eh? Eh?- si svegliò Karin a quel botto, ma non udendo più nulla si rimise a dormire abbracciando il cuscino tornando a sognare con uno sguardo da pervertita il cuscino che stringeva sensualmente.

Sakura dormiva e Ino pure, non avevano udito nulla.


-meglio così- sussurrò Tobi

-entriamo-

i 3 entrarono e ad attenderli, i 3 demoni animali domestici di Karin.

-Chi osa…disturbarci?- una voce cupa da dentro.

-vedi di fare il bravi micino e non ti facciamo male- disse Sasori.

Il demone della sabbia ghignò –micio a chi?-

-attacchiamo!-

e i 3 combatterono nelle cantine contro i demoni, mentre nessuno si accorgeva di nulla per tutto il castello.


Hidan fuori in giardino assieme a Kakuzu aveva trovato delle cose interessanti.

-dimmi se secondo te cose del genere possono servire a creare un vestito- chiese Kakuzu indicando dei fili d’erba.

-…a parte che non ho mai fatto il sarto di mestiere…però tu te la cavi a cucire, quindi sono contento di non dover cucire io, cuci alla grande le braccia e i corpi di tutti- sorrise il ragazzo mettendo una mano sulla spalla del compagno.

-…”perché io?...”-

-uff si stanno divertendo solo loro in cantina, sentili-

-non si sente niente invece-

-si che si sente-

-no-

-…-

-hai sentito?-

-ma sei scemo?- domandò Hidan

Kakuzu Si preparò in posizione d’attacco.

-è il demone volpe!-

vennero attaccati dalla volpe a nove code, però entrambi riuscirono a schivare gli attacchi.

-vieni…vieni volpina…- sogghignò Hidan leccando la punta della lama della sua arma.


Il caos non venne udito, Pein assieme a Itachi erano rimasti a vegliare sul sonno di ognuno.

Il leader aveva usato con una sua tecnica uno juutsu per fare in modo che le due sorelle e la matrigna non udissero nulla e dormissero.

Itachi invece vegliava sul sonno di Hinata.

Hinata la quale si era coricata tardi, e che nel sonno stava in ansia e non riusciva a stare tranquilla.

D’un tratto la voce del leader.

-possiamo andare-

Itachi diede un ultimo sguardo alla giovane Hyuuga.

Kisame era ad attenderlo, per tornare a palazzo ma si era addormentato.

-miaooo-

-eh?! Chi cosa?!- si svegliò bruscamente Kisame.

-…-

-oh Itachi non farmi spaventare così dai arrivare a fare il verso di un gatto-

-miaoooo- miagolò un micio lì vicino.

-oh, ops scusami Itachi non volevo dire che…-

-…-


Il mattino seguente, dopo essersi alzata di buon mattino, aver assecondato tutte i lamenti e i capricci delle 3 donne di casa, preparò come sempre il pranzo.

Come sempre e in modo offensivo, Sakura si lamentava e Karin aumentava la tensione, mentre Ino era assonnata.

-oggi andremo al ballo, quindi Hinata vedi di badare alla casa meglio che puoi-

-si…-

Il suo pensiero era rivolto alla sera stessa, nella quale Neji sarebbe venuto da lei, e non voleva.

Tra una piccola faccenda e l’altra la sera non tardò molto ad arrivare.

Sia Sakura che Ino che Karin, vestite come tre regine, si diressero alla porta agghindate a dovere.

-mi raccomando Hinata ricorda ciò che ti ho detto e vedi di farci avere una degna accoglienza a casa quando inviterò il principe da noi- disse Karin in modo rigido e sicuro di sè.


In quei pochi attimi qualcuno anzi qualcosa la attirò fuori.

Sul piccolo balconcino che dava proprio alla fontana del giardino.

Pochi passi alla volta e vi arrivò, ad accoglierla erano quegli stessi personaggi, quelli dell’altra sera.

-r-ragazzi…-

Le porsero un vestito stupendo, con orli e una collana splendida.

-appena fatto con pelle di: volpe, gatto, e demone del deserto-

sorrisero tutti.

-ah…- disse Hinata un po’ sorpresa e basita.

-così puoi andare al ballo ora, senza dover attendere che arrivi Neji-

-v-vi ringrazio ragazzi!-

-vai, devi andare- le sorrisero.

-si!- fece un inchino e corse dove c’era la porta del palazzo dove le sorelle Karin stavano partendo.

-aspettatemi!-

-che diavol- disse Karin

-hey quello è il pelo della volpe della mamma!- urlò Sakura indicando il vestito della ragazza.

-e guarda questa collana è fatta con quello del demone del deserto!- disse Ino.

-mia cara sai che non si fa? Non si rubano le cose d’altri- fece un sorriso cattivo Karin prendendole il vestito di mano.

-ben ti stà- disse Sakura facendole la linguaccia e dirigendosi fuori per prima.

Karin intimò anche a Ino di seguirla

-ciao ciao Hinata passa una buona serata-

E le te uscirono chiudendosi dietro la porta.

Un sonoro colpo.

Hinata era rimasta nel buio e nel silenzio di quel palazzo.


Da fuori in giardino.

-fatemi andare ad uccidere quelle tre!- disse Hidan

-povera Hinata-chan- disse Tobi

-brutte streghe- Sussurrò Sasori

-i-il…tutto il mio lavoro…!!! Fortuna che non ho usato soldi…- disse Kakuzu maledicendole.

-che si fa ora…leader?- chiese Deidara

Hinata si era inginocchiata a terra, piangeva, ora cosa poteva accaderle d’altro?

Ma proprio in quel momento, mentre le sue lacrime scendevano a terra bagnando il freddo pavimento, apparve una luce azzurrina.

Avvolse piano piano la giovane fanciulla.

Una luce che portava dietro un soffocato bagliore e un lucente calore.

-Hinata…- sussurrò una voce

-madrina!- disse Hinata con le lacrime agli occhi riconoscendo nella figura la donna che le aveva fatto da madre quando era piccola, molto piccola. La stessa che le aveva narrato la storia del principe azzurro.

-K-Konan…- sussurrò il leader Pein vedendo la figura.

Un’incantevole donna dai capelli corti azzurrini, dalla posa elegante, e dai modi molto gentili e aggraziati.

Hinata la abbracciò.

-c-com’è possibile?- sussurrò il leader Pein, sotto lo sguardo stupito degli altri componenti dell’organizzazione.




Fine cap 4

Stavolta vi commento tutti in generale, perchè purtroppo inglese mi aspetta ç_ç.

Cooomunque, nel prox cap inizieranno finalmente le scene dolci tra Sasuke e Hinata.

Nel prossimo capitolo anche l'incontro romantico che voglio fare tra i due ho già idea di come farlo** Vi ringrazio dei vostri commenti e spero di riuscire a portare a termine la ff bene*W* Ho tante ideuccie in testa.

YATTA!(xD anch'io adoro Hiro)

L'idea che la bella akatsukina sia in realtà la fata madrina non sò perchè mi è venuta in mente ma mi piace tantissimo**(ha anche i capelli blu)

Al prox cap allora vi ringrazio tutti quanti!!!!

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Capitolo 5
*** Dal sogno alla realtà: Quando il principe incontra la sua Principessa. ***


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Dal sogno alla realtà: Quando il principe incontra la sua Principessa.


-sei diventata una bellissima ragazza, bambina mia-

La donna, sussurrava dolcemente.
Quelle parole riempivano e stordivano il cuore della giovane Hyuuga.

Una donna molto bella, dal mantello scuro anch’ella con nuvole rosse, ma con toni quasi più aggraziati, più femminili.

E il fiore di carta tra i capelli le dava un’aria “magica”.

-mi sei mancata tantissimo- disse la ragazza.

La donna le diede una carezza, porgendole una mano per alzarsi.

Il buio di quel luogo, avvolto dalla luce della bella Konan, aveva assunto un aspetto meno tetro.

Le ombre danzavano, attorno al castello.

-so cosa è successo…piccola mia, ti ricordi la mia promessa? Ognuno di noi ha il proprio principe, e la propria principessa, e questa volta tocca a te poterlo trovare. Per questo sono qui-

-m-ma come posso fare? Alla fine il vestito me lo hanno strappato di mano, poi Neji arriverà e mi obbligherà e…-

Era preoccupata e spaventata, ma l’abbraccio della donna la tranquillizzò.

-sarà facile, lascia fare a me-

Il fiore di carta si staccò piano dai suoi capelli blu, danzando attorno alla fanciulla.

Un vestito le apparve addosso, un vestito color bianco perla e turchese, in tono coi suoi occhi, adornato di alcuni pizzi e tra i capelli una fascia argentea che le incorniciava il viso. I capelli un po’ raccolti e due piccoli ma splendidi orecchini blu perla al lobo delle orecchie.

-ecco- sorrise Konan.

La ragazza si prese il vestito tra le mani girando attorno a sé stessa felice.

-grazie grazie!!!- era felicissima.

-ora….uhm per portarti a palazzo…Deidara vieni qui- disse la ragazza.

Il biondo rimasto fuori con gli altri si domandò qualcosa ma non pensò ad altro perché il leader Pein gli disse di andare da lei.

-crea con la tua argilla una carrozza, ne sei capace?-

-tsè che domande…-

in poco più di un attimo il biondo ricreò con la sua argilla la forma di una bellissima carrozza.

-Sali coraggio, ricorda solo che dovrai tornare qui prima di mezzanotte-

Le disse Konan porgendole una mano.

-ma…sarà sicura?-

Deidara guardò Hinata con uno sguardo sicurissimo.

La carrozza partì in fretta, dirigendosi verso il castello.

“non ho potuto ringraziarla ancora” disse Hinata sporgendosi dal cocchio per salutare Konan, la quale era già svanita in una luce scura.


Neji era arrivato in quel momento al castello degli Hyuuga.

Suonò, nessuno gli aprì.

-Neji, forse…non c’è nessuno o forse dormono-

Ma d’un tratto un brutto presentimento lo colpì dritto al cuore.

“è andata al ballo…senza di me!”

-dannazione!-

La ragazza lo guardò.

-che c’è?- disse lui

-stai esagerando…prova a calmarti, forse riuscirai a trovare una soluzione-

Stranamente queste parole lo lasciarono sorpreso, vide lo sguardo della ragazza guardarlo con preoccupazione e un pizzico di rabbia.

Quante volte la obbligava a ubbidire senza nemmeno prendere in considerazione i suoi suggerimenti o i suoi consigli?

-scusami…hai ragione- sorrise alla ragazza la quale vedendolo sorridere così rimase sorpresa.

Le sue gote si tinsero di un lieve rossore che tentò di nascondere.

Neji la guardò dubbioso.

-ti senti bene?-

si avvicinò lui

La ragazza voltò lo sguardo cercando di riprendere il controllo di sé stessa e sussurrò un lieve

-si si sta tranquillo va tutto bene…-

Neji sembrò invece ancora preoccupato per lei.


Al castello del principe.

Molte ragazze erano state presentate al principe, il quale sembrava un po’ annoiato.

La stanchezza si faceva sentire.

Molti degli invitati però avevano iniziato a danzare.

Altri stavano al tavolo dei cocktails per assaporare nuovi gusti esotici.

Il principe Sasuke approfittò della distrazione del fratello e di Kisame intenti a intrattenere gli ospiti, e si diresse fuori, sulla soglia che dava sull’enorme giardino del palazzo.

Quel crepuscolo, misto al verde di quegli alberi, dava un senso di magia che coccolò un po’ la noia del principe.

Passeggiava con il bicchiere mezzo pieno in mano.

Assaporò un po’ la bevanda.

D’un tratto uno strano rumore da dietro un albero.

Intravide una figura argentea in modo impacciato camminare verso l’entrata del palazzo, anche se stava sbagliando strada.

Il bicchiere gli cadde improvvisamente dalle mani.

La figura argentea si fermò.

I bellissimi capelli scuri al vento, mentre il suo volto sentendo il rumore del vetro infranto, si voltò.

Verso la figura di un ragazzo, dai capelli scuri, gli occhi color dell’ebano.

E lui la guardò incantato per pochi attimi.

Lei era intenta a tenersi il vestito per fare in modo che non cadesse a terra e arrossì nel vedere che quella figura stava guardando proprio lei.

-my Cinderella…-


Al castello degli Hyuuga intanto.

-Konan tu…sei viva?-

La donna rispose a Pein

-purtroppo…sono qui solo per la mia adorata bambina…-

Disse lei distaccata.

Lui non la ascoltò e la abbracciò.

-ma sei qui, è questo quello che conta-

Lei pianse, e ricambiò l’abbraccio.


Il principe porse una mano alla principessa, che salendo due gradini arrivò da lui.

Timidamente afferrò la mano del ragazzo.

Entrambi ignari di chi fosse l’altro, ignari del proprio passato ma…sicuri del proprio futuro.

Seduti poi davanti a quella fontana.

Gli zampilli d’acqua che rendevano i suoi occhi chiari così intensi…

Perdersi dentro, era qualcosa di spettacolare, meraviglioso.

In tutta la sua vita non aveva mai provato niente del genere, con nessuno.

Lei lo guardava, sentiva il suo cuore battere all’impazzata al solo sfiorarlo.

Non aveva idea di chi fosse, non aveva idea nemmeno del perché era rimasta lì con lui ma…

Quegli occhi, quelle braccia, quel corpo…incatenata a lui come a una dolce melodia, una dolce melodia della quale non si può più fare a meno.

Cinse la vita di quella ragazza, avvicinandola al suo petto.

Le labbra rosse di entrambi, desiderose di essere toccate si avvicinarono piano.

Si assaporarono, si sfiorarono, si cercarono nuovamente.

Era un bacio dolce, impacciato, ma molto passionale…era il loro primo bacio.

Sussurrò al suo orecchio tenendole una mano sotto il mento

-vorrei invitarla nel mio castello…my princess-

Leggeri fremiti, aprì la bocca per poter replicare a quella sensuale proposta ma si limitò ad arrossire, mentre la leggera brezza notturna le scompigliava un po’ i capelli.

Le scarpette di cristallo della giovane splendevano alla luce della luna.

Una dolce melodia si udiva dal castello.

Sasuke invitò la ragazza a ballare.

-i-io non ho mai ballato in vita mia…non ho mai pensato che questa favola diventasse realtà- sussurrò impacciata la giovane.

-è per questo che io sono qui…per rendere reale ciò che prima era solo un sogno- rispose lui con tono dolce e sensuale.

La melodia trasportava entrambi in un mondo meraviglioso.

Accoccolati tra i loro stessi sguardi.

Lei appoggiò la testa tra l’incavo della sua spalla e la testa di lui.

Lui appoggiò la sua testa su quella di lei, portandola più a sé.

“mamma…forse ho trovato il principe dei miei sogni, ti ringrazio…grazie, non è più una favola, ora è solo realtà”



Fine cap 6

Eccomi eccomi!! sono in ritardo perdonatemi ma non sono stata molto bene ç_ç comunque, che ne pensate di questo incontro?*\\\* vi è piaciuto? ve lo immaginavate così? E' venuto bene?çOç Fatemi sapere mi raccomando e...finalmente è arrivato il momento del vero e proprio SASUHINA moment! al prossimo capitolo e vi ringrazio dei commenti! Mi raccomando fatemi sapere*W*!!!>*

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Capitolo 6
*** Fine del sogno? Il dodicesimo rintocco ***


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Cap 6: Fine del sogno? Il dodicesimo rintocco


Erano giunti dall’entrata sul retro.

Sasuke teneva stretta la mano della ragazza.

E lei lo seguiva.

-vieni, saliamo le scale-

-ma…possiamo davvero?...dopotutto questo non è il castello…-

-del principe?- disse Sasuke.

-Si…- rispose lei

“possibile? Quella ragazza…non sapeva che lui era il principe?”

-dimmi, hai mai visto il principe di questo castello?-

Domandò lui guardando dalla parte opposta a quella della ragazza.

Lei appoggiò la sua schiena a quella di Sasuke, guardando quindi dalla parte opposta alla sua e disse

-no…non so che aspetto abbia…secondo le mie sorelle e la mia matrigna è bellissimo…però…secondo me…-

Non riusciva a parlare e arrossì.

Lui allora le afferrò una mano intrecciando le sue dita con quelle di lei.

Sempre rimanendo schiena contro schiena.

-secondo te?- disse lui

-nessun principe potrebbe mai eguagliarti…-

Arrossì, facendo tingere di un violento rossore le guance dell’Uchiha.

Il viso nascosto sotto alla frangia.

Si voltò facendo voltare anche lei.

-e tu…sei forse la principessa più bella del mondo-

-ma io…non sono nemmeno una vera principessa…-

disse lei incupendosi abbassando lo sguardo.

-che importa?-

le cinse la vita.

-non è più importante che il nostro cuore batta piuttosto che sia fatto di cartone e non provi emozione?-

Sussurrò alle sue labbra

-il mio cuore batte proprio ora come impazzito, al solo sfiorarti,…con altre principesse anche ricche di gioielli ciò non accade…perché il cuore vede oltre i gioielli, vede oltre le cose materiali, vede solo l’amore-

La ragazza arrossì lasciandosi cullare da tutte quelle bellissime parole rivolte a lei.

-se ti dicessi che non ho nemmeno di che vivere…accetteresti comunque questa mia proposta?-

Hinata si appoggiò al suo petto.

-accetterei di morire o di volare oltre i confini del mondo…pur di poterti stare accanto, in tutta la mia vita questo potrebbe soltanto rendermi più felice di qualsiasi gioiello-


Nel castello intanto.

-dov’è? Il principe era là prima!- disse Sakura tutta infastidita

-guarda quante poverette, non otterranno mai il principe- sogghignò Karin.

-uff- disse Ino che si annoiava.


Al castello degli Hyuuga intanto.

-Konan, tu…sei morta per quale motivo?-

-non c’è un motivo Pein, è accaduto e basta…-

La donna accarezzò una guancia al ragazzo.

-ormai è tempo che la magia si concluda anche per la mia piccola…spero solo che la fortuna la assista ora…e che anche le persone si accorgano del bene che molti hanno per loro-

Svanì a poco a poco mentre le lacrime rigavano il viso del ragazzo.

Avvolto da quel buio quel castello sembrava ancora più cupo del solito.

Anche il ragazzo svanì a poco a poco nell’ombra di quelle tenebre.


Tenten lo guardò

-non volete raggiungere Hinata?- domandò al ragazzo.

-si…ma…-

-non avete sempre e solo lei nei vostri pensieri? Cos’è ora tutta questa titubanza? Sembra quasi che vi faccio pena…vi ho detto che sto ben-

Non finì la frase che il ragazzo la baciò.

-c-cosa?- disse poi la ragazza rimasta sorpresa dal gesto del ragazzo.

Lui le sorrise.

-penso di aver trovato qualcosa di meglio…anzi, per dirla in modo più bello: ho trovato qualcuno di molto più importante…-


Itachi aveva visto Sasuke e Hinata dirigersi nella camera del ragazzo.

E a poco a poco la sera si inoltrò sempre più.

-Dong! Dong! Dong…- d’un tratto i rintocchi del campanile del palazzo.

Hinata era davanti alla porta assieme a lui.

E d’un tratto udì i rintocchi.

“ricorda solo che dovrai tornare qui prima di mezzanotte” Si ricordò delle parole della sua madrina.

-oh no!-

-che succede?- disse Sasuke vedendola preoccupata.

Lei si trattenne dal piangere e tenendo i lembi della giacca del ragazzo disse solo

-devo andare…-

-ma…-disse lui stringendola a sé.

La ragazza pianse e si staccò da lui, scendendo le scale.

-perdonami…perdonami- disse mentre si teneva una mano sul viso piangendo.

Sasuke la rincorse, ma lei si ritrovò proprio davanti a sé stessa la carrozza di argilla di Deidara, la quale l’aveva condotta lì, e sul cocchio davanti vide Tobi.

-andiamo!- le porse una mano e la ragazza salì.

Si accorse che nella fretta le era caduta una scarpetta, color perla, fatta di cristallo.

Mentre la carrozza si allontanava veloce, la ragazza si sporse da essa.

Sasuke vide la carrozza allontanarsi, una lacrima scese dal suo viso.

Notò solo più tardi la scarpetta a terra.

“l’unica che aveva a cuore solo me come persona e non il mio rango…”

Itachi vide da lontano la scena e si rattristò.

-End of Dream…-

Hinata era tornata dentro la carrozza., il suo vestito stupendo era ridotto ormai a degli stracci.

Era in ginocchio e si teneva le ginocchia, mentre il suo pianto silenzioso preoccupò Hidan e Kakuzu che erano dentro la carrozza con lei ma non poterono fare nulla.


Molte ragazze solo all’ora notarono di nuovo il principe, tra esse Sakura Karin e Ino si diressero correndo da lui.

-principe Sasuke!!!!-

Venne circondato da tante ragazze.

Ma con un gesto del capo disse che era stanco, e così lasciò la sala principale.



”fratello…” Pensò Itachi vedendolo allontanarsi così triste.


Il 12esimo rintocco suonò.

Hinata era tornata al suo castello.

Andò verso il suo letto, era stata comunque felice di quella favola…però era finita troppo presto.

“grazie di tutto…mamma”

Si addormentò immaginandosi nuovamente tra le braccia del suo “principe” non sapendo che era proprio lui il principe del castello.


Fine cap 6



Ed eccomi qui dopo secoli ç_ç chiedo scusa per il mega ritardo, ma ho avuto davvero tanto da fare e...l'ispirazione pareva essersene andata a quel paese T_T ma ora ce l'ho fatta^o^Grazie dei commenti che mi lasciate vi ringrazio di cuore, >*< spero di portare a termine questa ff nel migliore dei modi^o^ SasuHina per sempre*_*

Fatemi sapere cosa ne pensate^O^ (BUON 2008*_*).

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Capitolo 7
*** La ricerca della fanciulla dalla scarpetta argentata. Il maligno piano di Karin. ***


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La ricerca della fanciulla dalla scarpetta argentata. Il maligno piano di Karin.


Cap 7


Era un nuovo mattino.

Hinata sentiva delle voci urlanti provenire da sotto camera sua.

-…colpa vostra!-

-mamma ma sei stata tu a dirci di fare così!-

diceva Sakura.

-accidenti e accidenti! Ancora non capisco perché il principe ci abbia bidonate tutte quante ieri sera! Grrr- disse Karin mordendo per la rabbia la sua stessa veste

Hinata si preparò pian piano, si stiracchiò un po’, facendo scivolare dietro la schiena i suoi lunghi capelli scuri, e si diresse giù da loro.

-oh…è arrivata la colazione?- disse Karin guardando male Hinata

-provvedo subito- disse Hinata con un sorriso dolcissimo

E si diresse con aria sognante in cucina.

Karin Sakura e Ino la guardarono.

-è pazza…- sussurrò Karin

-mamma…scusami ma…dove sono gli animali domestici? Non sono in cantina…-ammise Sakura

Karin assunse un’aria un po’ strana…


Tenten era rimasta a dormire con Neji, i capelli sciolti le davano un’aria così diversa dal solito.

Neji li accarezzò nuovamente.

-m-ma…e Hinata-sama?-sussurrò Tenten mentre le sue gote si tingevano di rosso

-troverà anch’ella, il suo principe e…sono convinto che forse lo ha già trovato-

Poi avvicinò di nuovo le labbra a quelle sottili di lei sfiorandole nuovamente.


Sasuke al castello era andato a distendersi e durante la notte non aveva trovato riposo.

Si rigirava nel letto, mentre l’immagine di quella fanciulla così delicata lo tormentava dolcemente.

La scarpetta rimasta lì per terra davanti al comodino era la sua sola traccia per ritrovarla.

Al mattino si alzò, il torace ancora seminudo, prese una camicia e se la abbottonò, lasciandolo l’ultimo bottone slacciato, e ripensando a quella fanciulla si sentì invadere da un calore profondo.

-ti ritroverò…non voglio perderti-

Uscì dalla stanza e incrociò subito il fratello.

-oh guarda chi si vede…mai una volta che rimani ad aiutarmi tu eh?- gli disse in modo freddo.

Lo guardò nuovamente e vide che aveva con sé la scarpetta.

-vuoi…cercarla?-

Sasuke lo guardò e arrossì di colpo

-non sono affari tuoi!-

e si allontanò.

Itachi assunse un aria strana, quasi un semisorrisso apparve sulle sue labbra

-end of dream o…l’inizio di un sogno?- e si allontanò.

Sasuke raggiunse Naruto e lo intimò di muoversi.

-ma…aspetta!-

-coraggio muoviti! Mi accompagnerai per tutto il regno alla ricerca di colei che ha rubato il mio cuore!-

Naruto lo guardò come se fosse pazzo.

Anche se di malavoglia, lo seguì, non aveva mai visto il volto di Sasuke risplendere così tanto dalla gioia, era davvero innamorato?

-e dimmi, lei com’è?- chiese il biondo

A questa domanda Sasuke un po’ arrossì e sorrise –bhe…ha degli occhi bellissimi, un corpo dolcissimo e quando sorride o parla…mi sento in paradiso, ha dei modi di fare così gentili e aggraziati e poi…-

-si?-

Sasuke sorrise felice più che mai –non sa che io sono il principe-

-c-cosa?!- disse Naruto preoccupato –ma voi sapete che dovete sposare una fanciulla che…-

ma non finì la frase perché Sasuke sorrideva come un bambino

-capisci? A lei non importa niente del mio rango, mi ama perché sono io, non perché sono il principe-

Gli sorrise in modo gentile e disse –allora avviseremo tutto il regno che stiamo cercando questa fanciulla-


-Che tutto il regno venga avvertito, il principe sta cercando la giovane fanciulla che intende sposare!-


In pochi attimi tutto il regno fu avvertito.


A casa Hyuuga intanto…

-là là là. Eh eh, coraggio, voglio diventare una donna dolce e alla quale possa piacere, lui…-

Hinata era immersa nei suoi pensieri e nel suo mondo sognante.

-mamma mamma!!! Il principe il principe!!!...- urlò d’un tratto Sakura a Karin

Ma Karin la ascoltò appena, giusto per capire cosa succedesse perché, non appena Sakura le disse ciò che aveva capito, sul suo viso si dipinse un sorriso maligno.

-pare proprio che il principe verrà qui da noi eh? Preparatevi sia tu che Ino ad accoglierlo e a vestirvi bene, io vi raggiungo subito…-

Sia Sakura che Ino corsero nelle proprie camere.

Karin si diresse da Hinata che era in cucina.

-s-save Karin- disse Hinata nel trovarsi stranamente Karin in cucina, cosa rarissima.

-volevo solo sapere come stava la mia cara figlioletta, sai…non ti degno neppure di uno sguardo, dimmi com’è stato ieri sera senza di noi?-

-b-bhe…- lei cercò di sembrare piuttosto “normale” –mi è spiaciuto stare qui da sola ma…alla fine me la sono cavata- le sorrise.

-oh capisco…comunque cara vai a prepararti che arriverà qui il principe-

-ah…e come mai?- chiese Hinata

-bhe, perché è in cerca della fanciulla da sposare- disse Karin un po’ sconcertata nel vedere che non vi era traccia di incertezze o altro nelle parole della ragazza.

-oh, ma credevo che ieri sera l’avesse già trovata e si fosse già sposato- ammise Hinata

-bhe pare di no…sembra che la fanciulla che ama sia stata con lui solo per poco e…che l’unica cosa che possieda di lei sia una scarpetta color perla e…-

a Hinata si illuminarono gli occhi, e poi sentì le guance diventare calde.

-…e poi il principe è talmente bello, non capisco che diamine ci possa trovare in una ragazza che lo ha pure lasciato da solo…-

“è…i-il principe? Lui?”

Karin voltando lo sguardo per un attimo sorrise contenta.

-vieni ti accompagno su di sopra nella tua camera, così ti aiuto-

-i-il principe?- sussurrò Hinata –m-ma…-

La accompagnò.

Hinata ripensava alla serata prima.

Il suo cuore batteva all’impazzata.

“è quello che chiamano…amore?”

Entrando nella sua camera Hinata, Karin notò subito che c’erano in giro pezzi di pelle dei suoi animali, come il Kyuubi o il Demone dalle due code…

-Hinata cara…-sussurrò sorridendole cattiva

-s-si?-

Prese la chiave della camera e chiuse la porta a chiave.

-m-ma! Matrigna cosa state facendo? Fatemi uscire vi prego…!- disse la ragazza appoggiandosi alla porta e sentendo gli occhi pizzicare a causa delle lacrime.

Karin dall’altra parte della porta scoppiò in una risata cattiva

-figuriamoci! Piccola stupida, non ti lascerò andare tra le braccia del principe…resterai chiusa quassù, mentre io o le mie figlie lo sposeremo e ce ne andremo da qui e andremo al suo castello ah ah ah-

Si allontanò.

-n-no!! I-io…-disse Hinata mentre sentiva le lacrime scenderle, e ripensando al volto del giovane della sera precedente scoppiò in un pianto disperato –i-il mio principe…-

Karin raggiunse Sakura e Ino vestite in modo elegantissimo e con gioielli indosso.

-perfette, mie dolci bambine-

-e…Hinata?-ammise Ino

Sakura la squadrò.

-oh, ha deciso di non partecipare-

-ben le stà- sogghignò Sakura.

Si diressero giù all’ingresso.

In camera di Hinata intanto…

-sigh…sigh…-

Le sue lacrime, come delle piccole perle cadevano sul pavimento asciutto.

E d’un tratto fuori sul balconcino chiuso a chiave.

-Pein, non possiamo aiutarla?- chiese Deidara

-si ma…in che modo?- domandò Hidan

Kakuzu e Sasori non sapevano che fare e d’un tratto…si materializzò Itachi.

-Sasuke sta per arrivare- disse solo

Pein lo guardò –quindi…alla fine sei riuscito a fare le due cose assieme? Stare con noi e intanto badare al tuo fratellino?-

Itachi annuì.

-di sicuro si saranno chiesti come mai avevi degli atteggiamenti così strani…- disse Hidan

-Sasuke capirà…- disse Itachi.

-ora però come aiutiamo Hinata-san?-

E una voce, che non aveva ancora parlato disse –ho io l’idea…-

-tu, Tobi?-

-si…- ammise lui, lasciandoli a bocca aperta, si tolse la maschera.

-…m-ma…-

Con il potere dello Sharingan del suo occhio riuscì a togliere il maleficio che li bloccava al balcone e entrarono finalmente nella stanza.

Silenziosi, avvicinandosi alla ragazza che piangeva, la quale alla loro vista smise per qualche attimo di piangere sentendosi più sollevata.

Sasuke stava arrivando al castello Hyuuga…

Ce l’avrebbero fatta a realizzare il sogno della principessa Hinata?






Eccomi qui!!! sono ritornata anche con questa piccola ficcy!!!!

WAHH scusatemi ç_ç ebbene lo ammetto, ero sparita perchè mi ispiravano di più altre ff, sapete quando capita che l'ispirazione per qualcosa che vi piaceva prima, poi puff sparisce? Ecco, a me è accaduto così, però stavolta dato che ho ripreso bene il ritmo voglio continuare! Vi chiedo scusa ç_ç Spero vi piaccia il cap al prossimo e stavolta lo metterò molto(ma molto)prima! xD Smak a tutti coloro che mi seguono e che mi ritengono così brava(cosa poi mica tanto vera xD ne ho ancora di cosucce da imparare) bhe si insomma...al prox cap!!^***^

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Capitolo 8
*** La scarpetta in frantumi. Le tue lacrime e... il battito del mio cuore. Amarti: La purezza di una parola. ***


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La scarpetta in frantumi. Le tue lacrime e... il battito del mio cuore.

Amarti. La purezza di una parola.

Cap 8


All’ingresso intanto…

Karin guardava Sasuke che camminando con a fianco il suo paggio stava varcando la soglia della loro porta.

-ma benvenuto caro principe! Si accomodi la stavamo aspettando!- disse guardandolo con aria a dir poco sensuale. O per lo meno ci provava.

-…si…grazie- ammise Sasuke restando un po distante.

Naruto aveva sorriso a una delle due figlie.

La quale rimasta un po’ scioccata sussurrò alla madre

-mamma ma quel paggio ci sta provando!...io voglio stare con uno ricco!-

-non preoccuparti tesoro sarà così- le sussurrò lei

-????- sia Sasuke che Naruto erano rimasti un po’ senza parole.

-non ci fate provare la scarpetta?- chiese Ino interrompendo quella situazione piuttosto bizzarra che si era creata.

-ah si…giusto! Siamo qui per vedere se la scarpetta appartiene a una di voi- disse Naruto

-ohohohoho! Ma certo che appartiene a una di noi! Accidentaccio se solo fossi stata in età da marito…- sussurrò Karin.

Il principe sentì dei brividi lungo la schiena.

Si sedettero su di uno sgabello di velluto.

La prima che provò la scarpetta fu Sakura.

Sfortuna vuole che la scarpetta faticava ad entrare.

La seconda fu Ino.

E anche per lei, faticava a tenerla camminando.

-posso provarla anch’io???- chiese la matrigna

-se…proprio vuole…- sussurrò Sasuke

Ma anche per lei risultò a mala pena un’impresa l’infilarla almeno a metà.

-bhe…pare che non sia qui…e non siate voi, ci spiace- disse Naruto, rivolgendo poi un sorriso alla Rosa che però distolse lo sguardo corrucciata .

Karin abbassò lo sguardo, per poi rialzarlo e con un coltello uscitole da non si sa dove sussurrò

-prima di andare però…-

-però?...- ammisero i due preoccupati.

-resterete per cena!^O^-

SDENG!

-mamma! Ci hai spaventate!- urlarono Ino e Sakura all’unisono.

-c-che gabbia di matti…- sussurrò Sasuke


D’un tratto rumori di passi dalle scale.

“oh no!!!” pensò Karin intuendo ciò che stava per succedere.

Una ragazza dai vestiti un po’ sgualciti e capelli lunghi scuri stava scendendo frettolosamente le scale ansimando.

I suoi occhi avvolti dalla paura…la paura di arrivare troppo tardi…la paura di perdere la sua occasione speciale…

E fu in quel momento che allora Karin spinse per le spalle il principe e il suo paggio dicendo

-oh mio dio si è fatto tardi dovete correre a cercare di nuovo vero?- disse con un falso sorriso che a stento tratteneva la sua ansia.

Sakura e Ino voltandosi capirono il perché Karin stava agendo così.

-a-aspettate…-

Una voce flebile, appena percettibile, udita dall’Uchiha e il suo paggio.

La ragazza si era fermata alla fine degli scalini, riprendendo un po’ il fiato e dicendo ancora

-aspettate…!- disse mentre delle lacrime rigavano il volto di quell’angelo appena sceso.

Sasuke si voltò.

E fu come se un miracolo fosse accaduto dentro di lui.

Non sentiva minimamente le pretese delle altre 3 che lo intimavano di fermarsi.

-sei…- sussurrò lui alla giovane.

-lei è solo la nostra sguattera! Non è nessuno…! E poi non è mai stata al castello!-

disse Karin in preda all’ansia.

Sasuke si avvicinò a passi sicuri e lenti verso la dolce Hinata.

Lei se ne stava con espressione felice e sorpresa nel riconoscere in quel ragazzo, lo stesso che la sera prima l’aveva stretta a sé…l’aveva cullata, accarezzata, baciata…

Colui che l’aveva amata.

Era…il principe?

Avvicinandosi porse la sua mano, verso di lei. Quasi invitandola a scendere anche l’ultimo scalino e raggiungerlo.

Nello stesso istante Naruto stava avvicinandosi con la scarpetta.

Ma Karin fu più svelta, assieme a Sakura riuscì a far lo sgambetto al paggio.

Il quale cadde rovinosamente a terra…

La scarpetta si ruppe in mille pezzi.

Davanti agli occhi scioccati del paggio.

Mentre Sakura disse –oh oh! E ora? Niente più scarpetta?-

-già…ora non si potrà più stabilire chi è la giovane…- sogghignò maligna Karin

Hinata le guardò sconvolta.

Ma Sasuke abbassando lo sguardo, per poi rialzarlo con un sorriso quasi beffardo disse

-credete forse che basti una semplice scarpa per comprendere l’amore?-

-c-cosa?- disse Karin

quelle parole lasciarono spiazzati tutti.

-da quando l’ho rivista…ho capito benissimo che era lei…- si voltò verso Hinata, la quale trattenendosi dal piangere, e tentando di asciugarsi le lacrime con le dita delle mani, si avvicinò al ragazzo.

Lui la abbracciò teneramente.

-come si può credere a una stupidaggine come questa?- sussurrò

-come si può credere che un uomo non riconosca la propria donna, e abbia bisogno di aiuti materiali? A me…è bastato immergermi di nuovo nel tuo sguardo di perla per capire…-

Hinata pianse abbracciandolo –P-principe…-


Dall’alto delle scale, appoggiati al cornicione di essa le figure degli Akatsuki.

Ognuno in posizioni diverse.

-bhe….tutto sommato è andata bene-

-si infatti-

-bravo Itachi- disse Pein

-ora possiamo tornare al nostro lavoro?- chiese Tobi

-si buona idea!- e ognuno di essi svanì.

Rimase per ultimo Itachi.

Guardò il fratello, poi con sguardo abbassato mentre se ne andava, fece un piccolo sorriso.

“sono fiero di te…onii-chan”

E svanì anch’egli.


Hinata sussurrò ancora –in realtà ho qui con me la scarpetta…però…preferisco tenerla come ricordo, eh eh-

Sorrisero entrambi.


Fine cap 8





Eccomi qui!! Bhe ho adorato tanto la frase che dice Sasuke, che non è attraverso i beni materiali che noi amiamo le persone... e che noi capiamo senza bisogno di essi se una persona è lei oppure no(infatti ho sempre ritenuto che fosse un pò una cosa sciocca che il principe riconoscesse la sua principessa solo in base alla scarpa...è logico che poi a più ragazze sarebbe andata bene perchè in molte avranno avuto lo stesso numero di piede di Cenerentola xD però...essendo una scarpetta magica aveva la magia di inserirsi nel piede solo di colei che l'aveva portata^^.) Bhe che dire?ci sentiamo presto col prox(e penso ultimo) cap!^O^ grazie dei commenti*\\\*! Spero vi sia piaciuto questo cap!

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Capitolo 9
*** *Epilogo* ***


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EPILOGO


Qualche tempo dopo…

-si annunciano le nozze del principe Sasuke Uchiha con la principessa Hinata Hyuuga! Siete tutti invitati al matrimonio!-

Karin e Sakura si “mangiavano” un fazzoletto mentre piangevano di rabbia. Ino le guardava e sotto sotto se la rideva.

Davanti all’enorme balcone, la ragazza stava appoggiata delicatamente, mentre il vento passava tra i suoi capelli blu.

-My Princess…-

La ragazza abbassò lo sguardo, e lo vide.

Sotto di lei, sotto quel balcone.

Lui.

Il suo principe dagli occhi e capelli neri.

-My prince…- sussurrò lei lievemente schiudendo le morbide labbra.

La raggiunse, sfiorandole quella chioma blu lunghissima.

Lei si lasciò sfiorare.

-è il giorno…- sussurrò lui poi passando le sue labbra sulla guancia della ragazza arrivando lentamente alle sue labbra.

Le dita si intrecciarono, gli occhi si specchiavano, le labbra si toccavano.

-f-forse dovremo andare…ci aspettano…-

Sasuke le fece un sorriso dolcissimo.

-potrebbero attendere all’infinito…per me…-

E detto ciò baciò la ragazza con molta passione, la quale ricambiò il bacio.

My Cinderella.

Stay With Me.

Only With Me.

Se non avessi avuto il coraggio di oppormi…se…

Ma ormai tutto è passato, ora rimarrò qui a questo castello con te per sempre.

E mio padre resterà al suo.

Si narra una leggenda.

Di come gli sposi della casata Hyuuga e Uchiha fossero stati meravigliosamente bellissimi il giorno del loro matrimonio.

Ancora oggi si narra di quel giorno come un giorno dove l’oscurità e la luce si unì per creare un regno fatto di luci e ombre.

Cinderella trovò il suo principe, ma fu anche lui a trovarla.

E per sempre, vissero felici e contenti.

-Sasuke!- lo chiamò dolcemente la ragazza dai capelli blu.

-eccomi!!!-

correndo la raggiunse prendendola per i fianchi e facendola volteggiare.

-che nome gli daremo?-

Disse lui dando un’occhiata al ventre della giovane.

-quello che vuoi…però…-

lei arrossì

Lui non comprese.

-i-in realtà…sono…gemelli, un maschio e una femmina-

Ammise lei arrossendo timidamente.

Lui rimase sbalordito, la mise giù con dolcezza.

Stringendola delicato a sé.

Prese il suo viso tra le mani.

I loro occhi si specchiavano, nell’oscurità e nella luce.

-saranno due angeli…proprio come te…-

-a-ariga-

Ma la ragazza non finì poiché le sue labbra rimasero nuovamente rapite da quella dolce passione.

Il sole brillava, ma ciò che brillava ancor più era la felicità che traspariva dagli occhi dei due giovani sovrani di quel regno, ai quali avrebbero donato felicità e pace.


Fine







AUTRICE SPACE: buon SasuHina day a tutte voi gatte nere!!!! eccolo qui il finale di questa lunga ff, spero vi sia piaciuto^__^ scusatemi se ci ho messo tanto e se ho lasciato indietro questa stupenda ff, ma ogni volta il finale non mi convinceva, spero vi sia piaciuta.

A prestissimo grazie di cuore a tutti coloro che hanno recensito letto o messo tra i preferiti la mia ff!!!!!

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