Jinsei no naka de ai

di key2690
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** BangHim? ***
Capitolo 2: *** Sex or no sex? ***
Capitolo 3: *** ZeloUp? ***
Capitolo 4: *** Jae/? ***
Capitolo 5: *** Neve ***



Capitolo 1
*** BangHim? ***


 

Buona sera!!! Come già detto questa è la mia prima FF sui Bap. Mi scuso se dovessero esserci errori, ma oltre a me ci si mette anche l'ipad XD. 
Buona lettura! Key2690

Jungup si comportava in modo strano, erano settimane che rispondeva male ai suoi Hyung, cosa che non aveva MAI fatto prima. 

Nessuno si spiegava il perché, il primo a chiedere spiegazioni fu proprio il leader seguito poi da Himchan e gli altri, ma lui rispondeva sempre "tranquilli non ho niente, sarà un momento passeggero, scusate". 

Tutti sapevano benissimo che non era un momento passeggero, si vedeva perfettamente il suo "odio" verso i due ragazzi più grandi del gruppo. 

Era in camera, cercava inutilmente di calmarsi, sapeva bene che non era colpa di nessuno ma cosa poteva farci? Cercava di tranquillizzarsi ma ogni volta che guardava Chan gli ritornava in mente la scena di un mese fa, quando, per errore, aprì la camera dei due Hyung e li vide li, nello stesso letto a fare "certe cose"

Gli venivano i brividi al sol pensiero! Il suo Channie con Yongguk! Nononononono doveva fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma doveva separarli, non poteva pensare che le mani di Himchan toccassero quelle di una altro ragazzo. 

Immerso nei suoi pensieri non si accorse che era entrato Junhong, si diresse verso il più grande sedendosi accanto a lui sul letto.
"Allora mi vuoi dire che cosa ti sta succedendo? Non lo vuoi dire nemmeno a me?"  Il maknae più che arrabbiato era offeso, offeso dal fato che non meritasse tutta quella fiducia da parte di una persona che considerava il so migliore amico!

"Io...mi vergogno e se non mi vorrai più parlare? " era terrorizzato da questa possibilità, rimanere senza amici per questo suo "difetto" era una cosa che detestava, era già successo una volta e non era certo intenzionato di ripetere l'esperienza.

Ma la sensazione di sicurezza che gli stava trasmettendo il piú piccolo, attraverso l'abbraccio datogli per infondergli coraggio, lo rincuorò. 

"A me... Piacciono i..." Non fece in tempo di continuare la frase che la terminò l'altro. 
"I ragazzi... Sisi Hyung questo lo sapevo già! Dimmi qualcosa di nuovo!!!" 

Tutte le sue preoccupazioni di essere accettato o meno e questo sapeva già tutto? E non glielo poteva dire prima!?!?!?!?! Ma Zelo non aveva ancora finito di parlare. 
"Beh sai... Anch'io... Anche a me piacciono i ragazzi." Sussurrò con il viso color porpora. 
"COSAAAAAAAAAAA e me lo dici solo ora? Mah mah mah!!!!!! Ti pare? dovevi dirmele certe cose!!!" L'abbraccio si trasformò in una mossa strategica di arti marziali dove, il povero piccolino, venne preso per il collo e "strangolato".  

Cominciarono a ridere e scherzare, a Jongup gli era mancato tutto ciò, dopo tutto quel tempo a tenere musi alla gente una sana risata era quella che ci voleva, e chi poteva farlo sentire così se non il proprio migliore amico? 
Passato il momento di euforia decise di raccontare quello che lo stava turbando, l'espressione di Junhong era una statua si marmo, perché? Semplice... A lui piaceva Yongguk, ma per paura della sua reazione e Dell'effetto che avrebbe causato sul gruppo, si era tenuto tutto per se. 

"Mi vuoi dire che stanno insieme?" Disse con un filo di voce, la sua mente si era bloccata come daltronde  il suo corpo. Aveva paura della risposta dell'amico, sapere che era fidanzato? Ok... Sapere che era fidanzato con un ragazzo? Ok... Sapere che era fidanzato con un suo amico? No. Questo non avrebbe potuto sopportarlo. Tutto ma non quello. 
"Io non lo so, li ho solo visti e non sono certo stato a guardare il tutto. Ho girato le spalle e sono scappato via"

Detto questo calò il silenzio in quella stanza, rimasero seduti di fianco a guardare il vuoto fino a quando non sentirono qualcuno bussare alla porta della loro camera, per avvisarli che la cena sarebbe stata servita  momenti e quindi di scendere. 

"Bene! Prima era solo uno a comportarsi in maniera strana, ora sono due!" Questo passò per la testa dei quattro ragazzi che erano seduti a tavola.
Infatti, Zelo e Up, si erano chiusi in un mutismo allucinante, il maknae era solito fare casino rovesciando bicchieri colmi d'acqua, rompendo piatti e cose così, invece ora era composto e mangiava in silenzio. 

"Ora mi voleva dire che succede? Ti ci metti pure te con sto silenzio?" Esclamò esasperato il leader, già uno era difficile da sopportare figuriamoci due!!!
Mugugnarono un "niente" e chiesero il permesso per alzarsi da tavola e scappare in camera. 
Appena scomparvero dalla Loro visuale  Youngjae scoppiò! 

"Cosa avete fatto voi due!"  certe volte Jae terrorizzava perfino i suoi Hyung, infatti si indicarono col dito come dire -noi?-
"Si esatto!!! Proprio voi due! Sappiamo tutti che gli uici in grado di ridurli così siete proprio voi due!!! Quindi vi sto chiedendo... Cosa gli avete fatto!" Schiaffò le bacchette sul tavolo pretendendo una risposta.
I loro sguardi si incrociarono e insieme esclamarono un "Ma non abbiamo fatto niente!"

"Sicuri sicuri sicuri? Aspettate... C'è una cosa che non sa nemmeno Jae! Non è che l'hanno scoperto?" Per tutto quel tempo Dae non aveva aperto bocca, ma a un certo punto una idea gli balenò in mente, e se fosse dovuto a quello?
"Co...cosa non so di grazia?" Si girò di scatto verso il ragazzo che aveva appena parlato. 
"Questi due si divertono insieme sotto le coperte" disse indicandoli con non poca veemenza. 

"Cosa??? E lo vengo a scoprire ora? Ma scusate... Io ero rimasto alla vostra cotta per quei due, come siamo passati a "cotta stratosferica" a "scopo con il mio compagno di stanza nonché migliore amico"? "Chiese alzando un sopracciglio, era già stanco di quella situazione ora scopre pure questo, non ci stava capendo più niente insomma. 
Sospirando raccontarono di aver deciso di lasciarli andare, non volevano rovinare la loro promettente carriera e il loro rapporto, quindi per soddisfare "certe voglie" si consolavano a vicenda. 

Dopo essersi presi gli insulti da parte della mente dei gruppo e dopo essere stati costretti a promettere di parlare con quei due, andarono in camera lasciando il compito di ripulire tutto ai restanti membri. 
Che borbottando degli insulti ai loro amici cominciarono a riordinare. 
***
" perché non me lo hai detto che quei due si davano da fare? " disse Jae mentre si crogiolava tra le braccia di Dae, al calduccio, sul divano. 

"Volevo vedere come si mettevano le cose, ma ora non parliamo di loro! Vieni qui" 
Lo strinse ancora più forte, facendo aderire il suo petto alla schiena del ragazzo.
Se c'era una cosa che piaceva al più piccolo erano le coccole e Dae non poteva certo rifiutargli qualcosa, soprattutto quando lo guardava con quegli occhietti da cucciolo bastonato!!! 
Rimasero tutta la sera così, abbracciati sul divano, intenti a guardare un film. 
*** 
Nel mentre che quei due in salotto tubavano altri due stavano cercando il coraggio per aprire quella dannata porta che da 10 minuti avevano davanti. Erano riusciti ad alzarsi e ad andare fino alla loro camera, ma da li ad riuscire a d aprire la porta... Ce ne voleva!

Con non so quale coraggio Chan bussò, solo dopo aver ricevuto il permesso di entrare, con mano tremante, abbassò la maniglia aprendo la porta che fece diventare i prossimi minuti i più lunghi della sua vita. 
La situazione era più o meno questa: i due proprietari della camera sdraiati sullo stesso letto, mentre erano fissati con occhi sgranati dagli altri due che si erano inchiodati sulla soglia. 

"Ci dovete dire qualcosa? "Sussurrò Up indicando di non fare troppo rumore visto che Zelo si era appena addormentato. 
Quella scena era in grado far andare il sangue al cervello ai due intrusi, vedere tutte quelle attenzione che stava riservando per il maknae, a Himchan cominciarono a prudere la mani. 

Infatti avanzò con passo sicuro, prese Moon per il polso facendolo alzare dal letto per poi portarlo fuori da quella camera.
Rimasto solo, come uno scemo,  Guk decise di avvicinarsi a quel dannato letto e cominciando ad accarezzare i riccioli dorati del ragazzo, che se la dormiva beatamente ignaro di quello che, da li a qualche minuto, sarebbe successo. 

***
La mattina dopo l'atmosfera di puro casino in cucina era tornata, con una variante però! Il ballerino era seduto in braccio al generale e Zelo era entrato mani nella mano con Bang. 
Sotto lo sguardo stralunato e felice dei due vocalist si misero a fare colazione. 

 

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Capitolo 2
*** Sex or no sex? ***


La sera prima
 
Venne trascinato per quasi tutto il corridoio fino a quando Himchan non decise di entrare in una delle camere della casa.
Butto letteralmente il più piccolo nella camera, chiusa la porta a chiave, si avvicinò lentamente, molto lentamente al ragazzo riprendendolo per il braccio bloccandolo contro il muro.
 
"Lasciami!!! Cosa vuoi? Non pote…" Con uno strattone riuscì a liberarsi da quella presa ferrea, per quanto l’altro fosse forte non poteva paragonare la sua forza con quella di Up.
Ma il suo parlare venne bloccato da Himchan, che lo prese per le spalle per poi abbracciarlo forte. Non aspettandosi una reazione del genere rimase paralizzato, cosa poteva essere successo? Eppure a tavola gli sembrava tutto normale.
 
"Non lo fare mai più" fu l'unica cosa che sentì.
"Co...cosa stai dicendo? E lasciami!" Non voleva essere abbracciato da lui, soprattutto non voleva essere abbracciato con lui che se ne andava a letto con Bang, mentre il suo cuore andava in pezzi poco a poco.
 
"Non stare nello stesso suo letto!!! Non lo fare più! Mai più chiaro?" A Jongup salì il sangue al cervello, per la prima volta nella sua vita schiaffeggiò qualcuno. Con occhi pieni di lacrime continuava a guardare Chan che si teneva la guancia dolorante.

"Tu...TU mi stai dicendo che non devo stare nel letto con Junhong? PROPRIO TU MI STAI DICENDO QUESTO?TU CHE VAI A LETTO CON BANG? Mi prendi per il culo?
 
"Come...come sai di me e Guk" sgranò gli occhi,  come aveva fatto a scoprirli? Erano sempre stati molto attenti a non farsi scoprire e ora lui sapeva tutto.
"Pure il diminutivo ora... Bene! Cosa vuoi esattamente da me? Vuoi un nuovo giocattolino da usare e poi buttare quando ti conviene? Eh? Mi dispiace ma io non ci sto! Quindi se non ti dispiace io me ne tornerei nella mia camera." detto ciò gli diede le spalle intento ad aprire quella dannata porta e ritornare in camera sua, ma la presa salda di prima si rifece sentire impedendogli qualsiasi movimento.
 
"Non sono stato chiaro? Lasciami"
"No... Non hai capito niente! Io e Bang..." No gli diede il tempo di rispondere che gli urlò contro.
"Cosa non capisci del "NON MI INTERESSA? Puoi portarti a letto chi vuoi! Ma non me." Venne fatto girare, le mani dal petto ben scolpito del più piccolo passarono sulle spalle, ora erano faccia a faccia.
"Non hai capito un cazzo!!! Fammi finire di parlare!!! Io e Bang andiamo a letto insieme per il semplice motivo che le persone che ci piacciono non ci degnano di uno sguardo! E noi per non saltargli addosso ci 'consoliamo' a vicenda! " ecco...questo era quello che Up non si sarebbe MAI aspettato, successe quel che successe.
Kim avvicinò piano il suo volto con quello Dell'altro, i loro cuori cominciarono a battere sempre più forte. Up non sapeva più cosa pensare, era lui la persona che Himchan amava sul serio? Come era possibile? Era così tutto irrealistico. Essere ricambiato dalla persona che amava lo faceva stare al settimo cielo, quasi da non accorgersi che i loro visi erano così vicini che poteva sentire il suo respiro sulla sua pelle.
 
E in un attimo boom! Le loro labbra erano saldate, incollate insieme, la gambe al più basso cominciarono a tremare, sentì le braccia dell'altro spostarsi, uno si posizionò dietro la sua schiena reggendolo  e con la mano dell’altro braccio gli accarezzava il viso.
 
Quando si staccarono aveva il viso tutto rosso e il fiatone.
"Co...cos..." Ma venne nuovamente ribaciato, se prima Himchan ci aveva messo passione ora sembrava gridare "ti desidero, voglio farti mio"
Spinse Jongup sul letto, cominciando a sbottonargli lentamente la camicia, si staccò dalle sue labbra andando sempre più giù, prima il mento poi il collo e infine il petto. Continuava a depositare baci su tutto il suo corpo fino a quando la camicia non fu slacciata del tutto, si diresse dunque verso la cintura, era come ipnotizzato da quel corpo, non poteva farne a meno.
 
Peccato che l'altro non era molto favorevole a ciò, non perché non fosse preso dalla situazione, ma perché sarebbe stata la sua prima volta e aveva chiaramente paura.
Il più grande era talmente preso dalla situazione che, inizialmente, non si accorse delle lamentele del, ovviamente, suo ragazzo.
"Himchan!!! Per favore basta!!!" Urlò dopo aver sentito la mano intrufolarsi nei suoi pantaloni.
Questo bastò per far bloccare tutto. Il ragazzo si drizzò all'istante guardandolo con occhi sgranati.
"Oddio! Oddio scusa io... Ecco io non volevo giuro ma..." Due forti braccia lo fecero ributtare sul quel 'piccolo' corpo lasciandolo incredulo.
"Ho detto che è troppo presto non che tu te ne debba andare." Detto ciò si misero sotto le coperte al calduccio e dopo poco caddero tra le braccia di Morfeo.
 
***
Non sapeva cosa fare, svegliarlo? E per dirgli che cosa? Che lo amava e che vederlo così lo faceva stare solo che male?
'Potrei dirgli che in quanto suo Hyung mi preoccupo per lui! Sisi dovrebbe andare' si diede anche dello stupido per non averci pensato prima.
Cominciò a Scuoterlo con delicatezza, con una tale dolcezza che non aveva riservato a nessuno, nemmeno a Channie.
 
Zelo aprì gli occhi infastidito da qualcosa, appena lo vide si spaventò subito! Si era addormentato che era con il suo Hyung e ora c'era il suo leader li nel letto con lui.
"Co...dove è uppie? Perché sei qui?" Si inchiodò tra l'angolo del muro, era in trappola.
"Junhong calmati per favore, io ti dovrei dire una cosa" fece una piccola pausa, quello che si era prefissato di dire stava scemando completamente, non trovava le parole giuste e la gola gli si era seccata in men che non si dica.
 Con estrema calma gli si avvicinò cercando di non farlo spaventare troppo.
 
"Junhong io... Ecco... Tu mi piaci"
"Scusa? Io cosa? Mi prendi in giro vero?" Yongguk era paralizzato, sapeva che rischiava grosso con la sua confessione, ma non si sarebbe di certo aspettato una reazione del genere da parte del più piccolo.
 
"Io ti piaccio? E allora come mai Up mi ha detto di aver visto te e Himchan scopare? " da un lato non sapeva cosa dire per quello che aveva appena sentito e dall'altro non credeva che quella frase fosse stata detta per pura gelosia e non per il fatto di non essere attratto dai ragazzi.
 
"Quindi...sei geloso?" Riccioli d'oro gli tirò un cuscino in faccia, lo fulminò con il suo peggior sguardo e gli gridò di tacere, tutto nel suo malsano tentativo di provare ad alzarsi da quel letto e andarsene da quella situazione imbarazzante.
Cosa che non gli fu possibile dato che venne placcato e fatto sdraiare sul letto con il corpo del più grande sopra il suo.   
"Bang... Che stai fa..."delle calde e carnose labbra si posarono sulle sue; inizialmente provò a fare resistenza, era ancora arrabbiato per quello che aveva appena scoperto, ma dopo pochi attimi smise di dimenarsi e si lasciò guidare da tutte quelle sensazioni che lo stavano pervadendo, non c'era niente da fare, era in balia di quel ragazzo che si faceva vedere tanto forte e 'guerriero' ma che sotto sotto era un tenerone.
Appena si staccarono decise di mettere in chiaro le cose, non voleva fraintendimenti, che per lui non esistevano nemmeno.
 
"Io e Channie siamo solo molto amici, non c'è niente tra di noi se non una profonda amicizia; solo che come facevamo quando voi due giravate per la casa mezzi nudi! Ci partivano certe voglie che tu non hai idea!!! Per questo siamo finiti a letto, solo per questo però! Tranquillo ok?"
Con un muto si si misero sotto le coperte, Zelo venne coccolato per quasi tutta la notte, fino a quando anche Guk non si arrese al sonno.
 
***
 
Erano in una sala riservata di una discoteca stavano festeggiando il compleanno di Himchan, nella sala c'erano solo loro e l'alcool, litri di alcool che fece dare di matto a quasi tutti i membri del gruppo, l'unico che sembrava più sobrio era Daehyun, quelli più partiti erano i due maknae.
 
Al mattino tutti si svegliarono con un atroce male alla testa, aspettate ho sbagliato. (XD)
Al mattino solo quattro si erano svegliati con un atroce male alla testa, i quattro ragazzi erano in cucina con una tazza fumante di cappuccino, the, ginseng ecc...
Dae venne incaricato di andare a svegliare i restanti due ragazzi, si avviò verso la camera prefissata ma non si sarebbe mai aspettato di vedere uno spettacolo del genere, stentava a crederci!
Davanti a lui c'erano Zelo e Up nudi e abbracciati che se la dormivano beatamente. 


Buona seraaaaaaaaaaa
Ed ecco pubblicao pure il secondo capitolo! 
fatemi sapere se la storia vi paice mi raccomando!!! ^.-
Ci vediamo al terzo capitolo! 
Key2690

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Capitolo 3
*** ZeloUp? ***


Buona seraaaaaaaaaaaa!
Da noi è ancora il compleanno di Himchan! quindi la storia ci sta come giorno XD 
Spero che vi piaccia! 



Istintivamente si richiuse subito la porta alle spalle. Era possibile quello che aveva appena visto? Aveva senso? Fece un enorme sospiro, poggiò la mano sulla maniglia spingendola verso la verità.
Non aveva visto male, ora ne aveva la conferma; davanti ai suoi occhi c’erano proprio i due maknae nudi sotto il lenzuolo che si abbracciavano.
 
 
Quando Dae aveva aperto la porta questa aveva cigolato, facendo svegliare il più piccolo.
“mmm…giorno hyung” disse stropicciandosi gli occhi, senza capire CHI avesse affianco. In tutta risposta ottenne un mugolio, cosa strana visto che non gli aveva mai risposto così.
 
“Gukkie che… aspe… JongUp? Ma che ci fai nel mio letto?” quando abbassò gli occhi e si vide una testolina bionda al posto che castana cominciò seriamente a preoccuparsi.
 
 
ZELO
 
Oddio. OH MIO DIO. Sono nudo e con me c’è Uppie, anch’esso nudo, e dato il suo respiro così regolare sta pure dormendo! Meno male che ora da segnali di vita, ecco ora sta aprendo gli occhi e mi guarda.
In un primo momento non collega lo sbaglio ma…ecco! Ora ha capito.
Si è drizzato di fretta e mi sta guardando con degli occhi terrorizzati, tesoro mio siamo in due in questa cazzo di situazione!
 
Oddio e ora che dico a Yongguk? Quello mi ammazza e ha pure tutto il diritto di farlo! Meno male che non lo sa ness…
Un rumore, perché ricordo un rumore prima di essermi svegliato? No.. non dirmelo.
Giro la mia esta verso l’entrata e lo vedo, è li fermo come un imbambolato che ci osserva con la sua solita aria da pesce lesso e questa volta era l’unica che era plausibile la sua espressione.
 
“D…Daehyun io…” provo a dire, ma con un gesto della mano mi fa bloccare.
“non dire niente. Ora non abbiamo tempo, mi direte tutto in un altro momento. Ora sono tutti di la che vi aspettano! Vedete di vestirvi e di scendere in fretta, poi ne riparliamo”
Non disse altro che se ne andò, raggiungendo gli altri in sala.
 
 
Se prima Jongup era un blocco di marmo, quando si accorse di lui per un filo non svenne.
“Jun…Junhong… noi co…cosa abbiamo fatto?”
Bella domanda! Come se mi ricordassi per filo e per segno cosa abbiamo combinato. Chi ti sembro? Mago Merlino? Ma dico io…
“io non lo so, spero solo di non aver… fatto sesso con te. Come glielo diremmo a quei due sennò?”
Il problema è capire se lo abbiamo fatto,  beh uno dei due dovrebbe sentire almeno un po’ di male no?  Io sono sicuro di non sentire niente, pfiuuuu.
 
“hyung… tu…senti male da qualche parte? Io no! Te?” negò leggermente con la testa. Ok! perfetto quindi non siamo arrivati fino infondo.
Meno male si sta riprendendo, dopo aver capito che il danno maggiore non lo avevamo fatto si è un po’ ripreso.
“dai vestiamoci e scendiamo dagli altri, facciamo finta che non sia successo niente ok?”
 
***
 
"Ok! E ora cosa è successo che state zitti!" 
Era ritornata la stessa situazione di qualche giorno prima, mutismo totale. 
inizialmente non volevano quella situazione, ma il problema era serio e non c'era verso di farlo uscire dalle loro teste. 
 
Ci provavano a non pensarci ma non riuscivano a guardare in faccia i loro partner per quello che era accaduto solo poche ore prima. 
"Ecco noi..." 
"Hyung risentiranno della sbornia colossale di ieri no?" In loro intervento arrivò Daehyun salvandogli temporaneamente il fondoschiena, ma non poteva reggere in eterno quella scusa.
Venne ringraziato con una rapita occhiata dai due, meno male che era entrato nel discorso lui, sennò chissà come sarebbe finita. 
Anche se poco convinti delle sue parole Bang e Kim decisero di non dire niente e di continuare a mangiare.  
Stavano andando tutti a riposarsi quando vennero “presi per la collottola” e portati nella loro camera  pretendendo delle spiegazioni. 
 
"Allora, ditemi che cosa avete combinato! Perché vi ho trovato a letto insieme" chiusa, ovviamente, la porta a chiave iniziarono le domande.
"Ecco..non è che me lo ricordi molto bene eh... Ma credo di averlo scambiato per Gukkie. " disse imbarazzato spettinandosi i capelli dietro la testa. 
"Come lo 'ho scambiato'  cazzo ma non riesci a riconoscere il tuo ragazzo? Manco fosse Yongnam! Cazzo sono totalmente diversi! E tu? A tua discolpa cosa hai da dire?" 
"Io...io... Non lo so! Non ricordo molto sinceramente! So solo che mi sentivo così bene tra le sue braccia che era come se fossi con Channie. Credo sia per questo. " mentre aveva pronunciato queste parola non aveva mai guardato negli occhi nessuno, si vergognava talmente tanto che non osava alzare lo sguardo. Figuriamoci, come avrebbe fatto con LUI? 
 
"Hyung... Cosa posso fare? Io ho paura, non lo voglio lasciare! Io..." Il delirio di Up venne interrotto dalle sue stesse lacrime. Piangeva così forte che stava andando in iperventilazione da solo, non servivano né gli abbracci di Zelo né la voce incoraggiatrice di Jung per farlo smettere.
Il pianto divennero, di conseguenza,  i pianti e questo bastò a far arrivare le loro voci fino alle restanti camere. 
 
Porte che si aprirono, passi veloci e pesanti, porte che si richiudevano, qualcuno era entrato in camera.
"Cosa... Cosa gli è successo! DAEHYUN PERCHÉ PIANGONO COSÌ FORTE!" Yongguk era palesemente incazzato, poco prima il suo ragazzo aveva qualcosa che non voleva dirgli e ora se lo ritrova abbracciato a Jongup a piangere come un disperato, dove la sua voce rotta dal pianto era arrivata persino in camera sua,  permettete che fosse incazzato nero? 
 
Si fiondarono subito sui loro ragazzi provando a separarli ma non c’era verso di staccarli, non facevano altro che piangere piangere e ancora piangere .
“ehi piccolo… cosa c’è! Ehi guardami! Cosa è successo!” ma niente, Zelo non lo stava ascoltando, dopo che lo aveva sentito entrare la sua voglia di piangere era aumentata, anzi no triplicata!
 
“Uppie! Ehi! Staccati da Zelo e vieni qui… ok? dai vieni” ci provò anche lui ma non ottenne molti miglioramenti, anzi il suo ragazzo si aggrappò ancora di più all’amico.
“A...andate via” sussurrò il rapper, che ne l frattempo nascose il viso nell’incavo del collo di Moon.
“cosa? Andare via? Junhong io non me ne vado da qua fino a quando tu non mi hai detto cosa diavolo ti prende! E non mi interessa  nient’altro! Quindi dimmi cosa ti è successo!” nell’impeto del momento riuscì a staccare quei due,  prendendo il suo ragazzo per le spalle scuotendolo leggermente per farsi dire qualcosa.
Si guardarono negli occhi per un secondo, il suo sguardo era vuoto, non c’erano emozioni niente di niente.
 
“ma cosa ti è successo. Guardami mentre ti parlo!” quando venne preso per le spalle abbassò subito gli occhi, non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi, ma non aveva nemmeno il coraggio di dirgli quello che aveva fatto, e come poteva? –ehi ciao amore! Come stai? Sai ieri sono quasi andato a letto con il mio
migliore amico! Ma non sei geloso vero? Dai andiamo a fare un giro che ti offro un gelato!- no… sicuramente non poteva dire o fare una cosa del genere.
 
Si liberò dalla sua presa e si rinascose tra le braccia di Up, che nel frattempo non aveva ancora smesso di piangere, anche dopo tutte le suppliche del suo ragazzo.
“Himchan hyung… puoi andare via? Porta via anche Bang hyung per favore, noi…vogliamo stare da soli.”
“Moon Jongup io non alzo il culo da questa camera fino a quando non ti deciderai a dirmi la verità!!!” erano intrappola e non sapevano come uscirne, cercavano di pensare a qualcosa ma non non gli veniva in mente nessuna idea che potesse scusare il loro comportamento.
In loro soccorso arrivò Dae che consigliò ai due hyung di andare giù e lasciare fare un attimo a lui. Scoraggiati decisero di ascoltare il suo consiglio, scesero in sala mettendosi sul divano cercando di pensare a cosa potesse essere successo.
 
“ragazzi, glielo dovete dire, lo sapete vero?”
“lo so…ma non voglio, non mi guarderebbe più e io non voglio questo!” detto questo scappò via da quella camera, da quella casa, da loro.
“UP! Aspetta!” e si mise all’inseguimento del suo hyung, disperato quanto lui di poter perdere la persona che ama.
 
Yongguk e Himchan che si erano recati precedentemente in sala li videro uscire di fretta, provarono a inseguirli, ma tempo tre secondi che questi erano spariti dalla loro visuale. Rientrarono a casa più scoraggiati che mai.
Continuando a non capire la situazione decisero di andare a parlare con l’unico che, a quanto pare, ne sapeva qualcosa.
Non dovettero nemmeno scomodarsi a salire al secondo piano che videro il diretto interessato scendere le scale.
 
“ci puoi dire che diavolo succede? Cosa gli è successo? E perché sono appena scappati via in quel modo!”
“io.. ragazzi non ve lo devo dire io, spetta a loro parlarvi di questa cosa. È un argomento molto importante e non posso parlarvene io.”
Ora cominciavano seriamente a preoccuparsi. Cosa poteva esserci di così segreto da non poterne parlare? Cosa era successo? La sera prima era tutto normale e la mattina dopo? Non capivano.
 
Daehyun che pareva essere l’unico a sapere la vera storia non poteva parlare, quei due non si facevano uscire una sola parola…
“io esco e lo cerco.” Himchan si era stufato di aspettare, non era passata neanche mezz’ora che era già stufo.  Venne seguito anche dal leader, anche lui preoccupato.
 
Girarono mezza Seoul, ma niente, non sapevano dove andarli a cercare ancora, poi a Yongguk un’idea gli balenò in testa, Zelo e Up adorano il mare!
Presero il primo treno che c’era e andarono a controllare, erano la, ne erano sicuri! Anzi DOVEVANO essere la!
Il tragitto, anche se non troppo lungo, gli sembrava essere infinito, sembrava che il mare non volesse farsi vedere dai loro occhi.
Dopo mezzora riuscirono a vedere il mare e con intrepida ansia riuscirono a scendere dal treno e dirigersi alla loro agognata meta.
Corsero, corsero e ancora corsero il più veloce che potevano, il male alla milza che gli era venuto non lo stavano calcolando di striscio, e d'altronde come potrebbero dare “ascolto” al male fisico quando avevano già quello interiore?
 
Arrivarono alla spiaggia.
Li avevano trovati.
Erano la, sulla riva della spiaggia abbracciati a piangere come dei dannati; era tutto il giorno che piangevano e non ne potevano seriamente più.
 
Sentirono due braccia forti coprirgli il collo. Non serviva girarsi era palese che fossero loro, il loro odore, la loro forza, le loro braccia, tutto gli ricordava loro.
Ancora con le lacrime che gli rigavano le guance si girarono a guardarli.
 
“co..come avete fatto a trovarci”
“Uppie pensavi sul serio che non saremmo riusciti a trovarvi? Siete i nostri ragazzi! Ora ci volete dire che cosa vi è successo? Perché siete scappati a quella maniera?”
 
“noi… noi ecco… se te lo dico e poi mi lasci? Io non voglio Channie! Non voglio lasciarti! Ma non posso guardati in faccia facendo finta di nulla!”
“non ti lascerò! Giuro su quanto ho più di caro al mondo che non ti lascerò!”
“non fare promesse che non puoi mantenere! Non sai cosa abbiamo combinato! Come puoi essere certo di quello che farai dopo la nostra rivelazione!”
“so quello che provo per te!” ok, ce la poteva fare, anche se non voleva doveva. Piano si girò a guardarlo negli occhi, quegli occhi che lo avevano sempre fatto impazzire e che a breve potevano non essere più suoi.
 
“io…ti…ti ho… ti ho tradito.”
“…co..cosa?” il suo corpo si era irrigidito, bloccato, pensava seriamente di aver sentito male, almeno lo sperava.
“te lo avevo detto di non fare promesse che non puoi mantenere! Te … te lo… te lo avevo detto!”
 
Intanto Zelo era riscoppiato a piangere come un bambino piccolo.
“tu…Zelo stai piangendo così forte perché sei tu la persona che è andata con lui?”
Un piccolo si confermò il loro timore.
Ora, come si può lasciare una persona che piange così disperatamente per paura che tu lo passa lasciare? Voi ci riuscireste?
 
“calmatevi un attimo e spiegateci cosa è successo ok? però ora calmati Junhong ok?” Bang si mise davanti a lui asciugandogli le lacrime, cercando di farlo calmare un pochino.
“noi…noi ci siamo ubriacati e…e non lo so non mi ricordo molto, so solo che mi sono svegliato nudo abbracciato a lui, ed eravamo…ehm- diventò viola da testa a piedi –ed ecco..noi…eravamo un pochino… ma non troppo eh! Cioè ecco… beh avete capito no?”
dopo il suo monologo, grazie al quale non si era capito molto in verità, soprattutto della fine, due secchi NO gli fecero capire che non si era spiegato MOLTO bene.
 
“eravate cosa?”
“noi ecco… eravamo un pochino, ma giusto poco eh, un POCHINO appiccicaticci! Ecco l’ho detto.”
Ok, lo avevano messo in conto, fino a quando erano solo un pochino appiccicaticci andava bene, cioè se lo potevano far andare bene! Se li ricordavano come erano messi alla festa e di certo non erano in grado di intendere e volere.
“avete…cioè…siete andati…oltre?”
“no! NO! Noi..ecco la certezza non ce la abbiamo, ma non abbiamo sentito male quando ci siamo alzati quindi presumo che…”
Vennero abbracciati così forti che il solo respirare gli risultava difficile.
 
“oddio grazie, non lo avete fatto!”  venne sussurrato dai due in contemporanea.
“co…non ci volete lasciare?”
“io no! Non ti voglio lasciare! Né ora né mai! Eri ubriaco marcio ieri sera, quindi facciamo come se non fosse successo niente ok? la tua reazione di oggi mi ha fatto capire che non lo hai fatto di tua spontanea volontà. Quindi… quindi va bene ok?”
“neanch’io Jongup! Non ti lascerò! Non ci penso minimamente! Fossi scemo! E ora che dite? Andiamo a casa?”
Mano nella mano e con il sorriso a 360° si misero sulla strada di ritorno.
E OVVIAMENTE  poteva andare bene il rientro in casa? Ma stiamo scherzando vero? Ovvio che no.
 
“YOO YOUNJAE! CHI CAZZO E’ “AMORE MIO”? EH? CON CHI CAZZO STAI ANDANDO!” 

Scusate per i soliti errori TT 
fatemi sapere mi raccomando! 
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Capitolo 4
*** Jae/? ***


Buana sera! 
Ecco a voi il quarto capitolo!!! Spero che sia di vostro gradimento!!! 
Scusate l'attesa TT, ma sono impegnata con lo studioTT.



“YOO YOUNJAE! CHI CAZZO E’ “AMORE MIO”? EH? CON CHI CAZZO STAI ANDANDO!”  “Dae! Ridammi subito il mio cellulare! Ma guarda te!” disse strappandoglielo dalle mani quasi indignato per aver guardato nei suoi messaggi.
 
“Ehi!Chi è! Non mi hai ancora risposto!” domandò inseguendolo per tutta la casa, mentre l’altro cercava disperatamente di scappare dal suo terzo grado.
“Non lo conosci! Era un mio vecchio amico ok? fatti gli affari tuoi!”
“Ma questi sono affari miei! E da quando da “amici” siete passati a “amore mio”? eh?” Dae riuscì a prenderlo per il braccio, facendolo voltare di scatto e guardandolo dritto negli occhi.
“Ma saranno cazzi miei!?! Ma si può sapere che ti prende? Potrò stare con chi mi pare e piace?”
-NO CHE NON PUOI! TU DEVI STARE SOLO CON ME- lo pensò forte, talmente forte che gli sembrava quasi di averlo gridato ad alta voce.
“Fai quello che ti pare! Non venire a piangere da me poi!” Lasciò la presa che aveva continuato a tenere salda sull’altro e se ne andò sbattendo la porta della LORO camera.
I due maknae decisero di andare a vedere in che condizioni stava, lasciando parlare tranquillamente gli altri tre, sicuramente più esperti di loro.
 
Si sedette sul divano prendendosi la testa tra le mani, quasi da dire –e mo? Che faccio?-
“Ehi… che è successo?” nel frattempo il leader gli si era affiancato vedendolo in quella situazione.
“Io.. sono andato di la a prendergli da mangiare, voleva per forza cenare sul divano, nel frattempo il mio cellulare ha suonato, ma io non sapevo chi fosse e lui ha letto il nome e ora.. non lo so! Non so perché abbia reagito così!”
 
“Non lo sai o non lo vuoi sapere?” fu Himchan a parlare, era molto palese l’interessamento del più grande verso di lui, forse solo lui non se ne era ancora accorto, ma tutti vedevano come ci stava male quando faceva lo stupido con le ragazze solo per farsi vedere.
Alzò il viso stupito, la sua muta domanda era abbastanza ovvia.
 
“Younjae! Dici di essere tanto intelligente, mai poi? Una talpa su Marte sarebbe meno cieca! Come fai a non essertene accorto!”  
“Se mi rendeste partecipe di questa colossale notizia potremmo farci anche un discorso lo sapete? Cosa cazzo mi sono perso ora!”
“Oh signore santissimo ti prego aiutami tu o lo uccido!” scrollò la testa in segno di resa “ ma sei pazzo? Non hai visto la sua reazione? Come puoi non capire?” era, seriamente, senza parole. Va bene non vedere le cose che si ha sotto il naso, ma qui si esagera. LUI si prendeva sempre cura del più piccolo, LUI era sempre li quando aveva bisogno di qualcosa, sempre e solo LUI! Non Bang, non Himchan o gli altri ma Jung Daehyun.
 
“Secondo me vi state sbagliando! Lui non prova niente per me, a lui piacciono le ragazze! E poi come potrebbe piacergli uno come me? Dai su… guardatemi sono troppo –grasso- e le mie guance sono troppo paffute! Lui…lui invece è perfetto.”
“Ma chi è “amore mio”?” Intervenne Bang per evitare un esaurimento nervoso al Channie.
“Emh… Nessuno? Mio cugino? Volevo semplicemente provare a farlo ingelosire, almeno da vedere se proprio non avrei avuto speranze o meno…”
“Beh mi pare che il risultato sia stato buono no? Quindi dove è il problema?”
“Lui non ha detto che gli piaccio.”
“Santa pazienza! Ok allora! Mandagli un messaggio con scritto che vi vedrete domani alle 16:00 nel nostro solito bar! Al resto penseremo noi!”
 
 
***
 
“Tranquillo Himchan-hyung ci vado io a buttare la spazzatura al tuo posto!” disse un imbronciato Jae mentre si  copriva con la sciarpa di lana, che le era stata regalata poco tempo fa da una fan.
“Dae ti dobbiamo dire una cosa! Domani Jae uscirà con quella persona!”
Fece un salto talmente tale che per un filo non arrivò a toccare il soffitto di casa.
“Cosa? Scusa potresti ripetere? Non penso di aver capito bene! Cosa ha intenzione di fare domani quello? Ma io lo ammazzo! Ma poi chi cazzo è!!!” era tutto agitato, come poteva permettere che qualcun altro toccasse il SUO ragazzo! Ok non glielo aveva ancora chiesto, pensava che il fatto di restare abbracciati sul divano a guardare un film da soli era abbastanza chiaro! Evidentemente non era così!
Si misero d’accordo che il giorno dopo lo avrebbero seguito, non poteva assolutamente lasciare che qualcuno glielo portasse via così!
 
***
 
“Ragazzi io vado! Faccio tardi non mi aspettate per cenare ok?” Si mise le scarpe da ginnastica e uscì.
Si sentì in lontananza la voce del più grande dirgli di stare attento e di farsi sentire per le 19:00, giusto per sapere se fosse successo qualcosa.
“Ma cosa ha da fare con questo per tutto il pomeriggio e per TUTTA la sera!” bisbigliò a Himchan, che gli si era avvicinato.
“Shhhhh! Vuoi farci scoprire? Comunque io non sono molto d’accordo a lasciare quei due a casa! E se danno fuoco all’appartamento?”
Già quando aveva detto che non si fidava i due diretti interessati cominciarono a sudare freddo, se non si fidavano più di loro sarebbe stato un problema viverci, ma trassero un sospiro di sollievo sentendo invece che si stava solamente preoccupando  per la casa.
 
Videro Younjae uscire di tutta fretta infighettato più che mai, a quella vista a Dae gli venne l’istinto di prenderlo per la collottola, portarlo in camera e scegliere una tenda come vestito, ma il pronto intervento del leader salvò la situazione. Aspettarono quei dieci minuti, con il ragazzo che non faceva altro che fare avanti e indietro per la casa parlando a sproposito sulle intenzioni poco caste di quel tipo/a.
 
“Ok ora possiamo andare! Ma non troppo di corsa ok? Se ci scopre è la fine! MI HAI CAPITO TU CHE SEI GIA’ FUORI DI CASA?!” Appena aveva detto “ok possiamo andare” aveva chiuso il cervello ed era partito in quarta, ma per sua sfiga venne subito “recuperato”.
 
Li avevano davanti, videro il RAGAZZO abbracciare di slancio l’altro, stampandogli un bacio sulla guancia, un po’ troppo vicino alla bocca per Daehyun, che cercava di saltare al collo di quello screanzato, ma veniva sempre bloccato dai due amici.
“Stai fermo o sennò ti rispedisco  a casa!”. Lo presero e per le braccia, a mo’ di peso morto, e si nascosero dietro un cespuglio. I due più grandi stavano pregando qualsiasi divinità per non farli scoprire da qualche fan, l’altro invece era troppo concentrato per pensare a una cosa del genere.
 
Intanto i due ragazzi entrarono nel bar, fecero le loro ordinazioni e cominciarono a chiacchierare allegramente, il sorriso di Jae era luminosissimo, si vedeva che quella persona lo faceva stare bene e questo fu un duro colpo per Dae.
Ma quando vide lo sconosciuto provare ad allungare le mai non ci vide più, uscì da suo nascondiglio, entrò nel bar e prese di peso il diretto interessato, portandolo lontano da li.
 
“Ehi! Sei impazzito? LASCIAMI!!!” continuava a gridare cose sconnesse nel vano tentativo di farsi mollare.
Solo quando arrivarono a casa lo fece scendere.
“Dae! Ma che ti è saltato in testa di fare! stavamo parlando!”
“TU non ci devi parlare! Non ti ci devi nemmeno vedere! Tu se il MIO ragazzo! Non il suo! MIO!!!!!!”
A questo il cuore del più piccolo non era preparato, non pensava che lo avrebbe preso e fatto una scenata di gelosia.
 
“Tuo ragazzo? IO? E da quando si può sapere? Decidi tutto tu? Non mi hai mai chiesto niente mi pare!”
“Pensi sul serio che farei le stesse cose che faccio con te con qualcun altro del gruppo? Eh? Ovvio che le faccio con te perché mi piaci e perché voglio che tu sia il mio ragazzo! Pensavo l’avessi capito!”
A Jae scesero delle lacrime da quanto era contento! Non pensava seriamente che sarebbe finita così, ma era estremamente contento di come si erano evolte le cose.  Fece un piccolo salto finendo tra le braccia del più grande che cominciò a farlo roteare per aria, come un bimbo piccolo, facendo sfiorare leggermente le loro labbra.
 
“E noi che abbiamo fatto tutto il lavoro sporco niente bacio? Lo vogliamo anche noi!!! Ci siamo impegnati! UP DOVE SEI! DAMMI UN BACIO ME LO MERITO!”  tempo tre secondi che la sagoma del più basso gli si presentò davanti baciandolo con passione.
“Ora sono soddisfatto!” disse con un sorrisetto che gli si era stampato sul volto.
 
“Ora che ci penso! Ma chi era quello!” gli chiese dopo averlo fatto scendere.
“Oh cazzo! l’abbiamo lasciato li come un scemo! Cazzo cazzo cazzo! Dove è il telefonooooooo, devo scusarmi con lui!” Come un fulmine cominciò a girare per tutta la casa alla ricerca dell’oggetto interessato.
Mentre cercava il telefono venne preso da dietro facendogli interrompere la ricerca.
“EHI! Chi hai intenzione di chiamare si può sapere! Cancella subito il suo numero!”
“MA col cavolo! È mio cugino!”
La faccia di Dae fu talmente epica che tutti e dico tutti si misero a rotolare per terra dalle risate.
“Ehi! Mi avete preso per il culo! Questa me la pagate!”
Si mise a rincorrere tutti i membri del gruppo che cercavano di scappare, mentre si asciugavano le lacrime agli occhi per il troppo ridere, da quella furia scatenata. 



Ed ecco che il quarto capitolo è finitoooooooo
Ora mi metto a pensare al prossimo!!! 
Spero vi sia piaciuto! fatemi sapere ^.- 
Buona serataaaaaaaaaaaaaa
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Capitolo 5
*** Neve ***


Ciaooooooo Scusate per il ritardo!!! Ma gli esami mi hanno preso la maggior parte del mio tempo TT
Siamo arrivati alla fine di questa FF!!! Spero che vi piaccia anche questo capitolo!!!



Era una noiosa giornata invernale, l’acqua scontrava forte i vetri della sala, mentre si sentivano provenire da fuori tuoni e lampi.
Guk e Chan erano comodamente sdraiati sul divano, una calda coperta li copriva dal naso in giù. Erano rimasti solo loro a casa per le vacanze natalizie, le loro famiglie avevano deciso di fare una vacanza insieme, non si sa dove, lasciando i figli a casa.
I loro impegni lavorativi vennero cancellati, quindi si ritrovarono da soli a casa ad annoiarsi, tutti i loro compagni erano tornati dalle loro famiglie.
 
“Guk che facciamo? Io ho freddo e mi sto annoiando”
“Non lo so… vado a fare un po’ di the così ti riscaldi un pochino” anche se non avevano mai avuto una relazione, dopo il loro “rapporto” si ritrovarono stranamente in sintonia.
Finire a letto per uno strano scherzo del destino e poi cambiare di colpo patners fu strano, certo amavano quei due piccoletti che ne combinavano di tutti i colori, ma certe volte avevano dei dubbi anche loro, erano pur sempre più grandi di loro e non sapevano come affrontare questa situazione.
 
Tra di loro ci passavano 5-6 anni e non erano di certo pochi, anzi a quell’età erano molti per i due, a diciotto anni si fanno ancora delle pazzie a ventiquattro invece si comincia a pensare per il futuro.
L’unica cosa che li faceva andare avanti era il fatto che quei due erano molto più maturi di quello che potevano sembrare, si vedeva anche dall’impegno che mettevano nel loro lavoro, senza mai lamentarsi.
Eppure certe volte, non potevano non fermarsi a pensare che, forse, stavano semplicemente rovinando le loro vite per un loro pretesto, sicuramente i due maknae gli amavano ma per quanto poteva durare quella situazione?
 
Chan continuava a pensare a questo ogni volta che si ritrovava da solo, e ogni volta non poteva che darsi dell’imbecille, erano una coppia bellissima che andava sempre d’accordo e che, quando litigavano, litigavano per cavolate.
“Chan capisco quello che ti turba, ma non possiamo certo lasciarli per paura di fargli del male, gliene causeremmo il doppio così” talmente era impegnato a pensare che nemmeno si rese conto dell’enorme tazza di the fumante che gli era stata messa sotto il naso.
“Lo so lo so… eppure certe volte mi sembra così piccolo”
“Non dirlo a me.”
“Pensi che abbiamo sbagliato a dirgli tutto?”
“Non lo so, ma li hai visti quella volta, avremmo peggiorato solo la situazione se fossimo stati zitti”
“Forse hai ragione”
E li morì il discorso, erano molto stanchi e non avevano voglia di pensare a certi argomenti, erano felici e questo poteva bastare.
 
Si misero a guardare un film e senza nemmeno accorgersene caddero in un sonno profondo.
Sonno che venne interrotto il giorno dopo da un rumore di bottiglie cadute per terra.
Erano sdraiati sul divano, teneramente abbracciati e ben coperti.
Così li trovarono Zello e Up, non preparati a vedere una simile scena, cominciarono a camminare lentamente all’indietro, cercando di scappare da quella vista.
“Mmm Gukkie che…Up? Che ci fai qui?” non aveva ancora capito il perché il suo boy lo guardasse con certi occhi, poi piano abbassò lo sguardo e capì, capì di essere stato equivocato.
“Guk..GUK…YONGGUK! Svegliati!”
“Mmm..Channie” e detto questo lo abbracciò ancora di più, facendolo di rimando irrigidire, cosa che non piacque per niente agli altri due.
“Yongguk non è il momento per sognare, sveglia che qui ci sono Zello e Up!!”
“Lui –Gukkie- e io –UP-?”  Era talmente sconvolto che sentirsi chiamare solo –Up- lo aveva mandato in bestia. Yongguk intanto si era alzato di scatto notando l’espressione del suo ragazzo, che diceva –cosa hai fatto?-
 
“Da quanto?” Fu l’unica cosa in grado di dire.
“Da quanto cosa?”
“Da quanto vi frequentate alle nostre spalle? È per questo che siete restati qui insieme?
“Moon Jongup cosa esattamente stai dicendo? Mi stai accusando di avere una storia segreta con Yongguk?”
“Ma non lo so, vedi tu! Ti trovo addormentato su un divano e come cuscino LUI! la stessa persona con la quale scopavi non meno di CINQUE mesi fa!”
 
“Cosa stavi dicendo prima che ci addormentassimo? Maturi eh” Per quello che aveva appena detto si prese un ceffone in testa, non era il momento di fare dell’ironia.
“Non avresti equivocato pure tu?” mise su un broncetto offeso, ok forse avrebbe equivocato anche lui.
“Ok ok sentite non abbiamo fatto niente né ora né in questi cinque mesi. Mi devi credere Jongup”
Ma non gli credeva, li aveva visti insieme, come si guardavano, i loro movimenti quando si toccavano.
“Pensi che in questi mesi io non me ne sia mai accorto? Pensi che non me ne sia mai accorto di come vi guardavate? EH? PENSI CHE IO NON ME NE SIA MAI ACCORTO? GIURAMI DI NON PROVARE QUALCOSA PER LUI!”
Ma il suo silenzio gli fece capire tutto, sapeva di avere una certa attrazione verso l’altro, sapeva pure di essere ricambiato, ma per paura di perdere le persone a loro care si erano sempre trattenuti.
Jonhung in tutto quel tempo era stato zitto, ma quando sentì il suo migliore amico gridare tutto il suo risentimento, si risvegliò.
 “P…Perché non dici niente? Guk perché non gli dici che non è vero? Che non provi niente per Himchan?”
Cominciò a tremare dalla paura, li davanti a lui c’era l’amore della sua vita, che non riusciva a dirgli che lui era la persona più importante per lui.
Piano cominciò a indietreggiare fino a scontrarsi con Up, per poi voltarsi e scappare via, lontano da loro.
“In tutto questo tempo ci avete solo preso in giro vero?” detto questo si mise alla ricerca del suo amico, lasciando anche lui la loro casa.
 
I due rimasti soli erano indecisi sul da farsi, inseguirli? Rimanere li?
“perché non hai negato?”
“Lo sai il perché, per lo stesso motivo per il quale tu non hai giurato a Up” disse avvicinando il suo volto al più piccolo.
“Bang” fu solo un sussurro, prima che le sue labbra venissero tappate da quelle dell’altro.
Non saprebbero dire quanto tempo fosse passato, ma sicuramente per loro fu un’infinità di minuti.
Chan si rese conto di quello che stavano facendo e si staccò immediatamente, quasi scottato da quel contatto.
“No...no Guk non possiamo. Lo sappiamo entrambi che sarà un grosso errore”
“Prima stavamo parlando se fosse giusto o meno stare con loro, magari questa cosa è capitata nel momento giusto, per farci aprire gli occhi.”
“Tu ami Jonhung?”
“si…”
“e io amo Up. Stare insieme per dimenticare quei due sarebbe una grossa cazzata e tu lo sai bene! Ora usciamo da qui e andiamoli a cercare!”
“… Hai ragione. Non so cosa mi sia preso. Presto andiamo da loro, non oso pensare in che condizioni possano essere!”
 Uscirono così, di corsa, talmente di fretta che non si accorsero di essere in tutta e fuori aveva cominciato a nevicare.
Non si accorsero del freddo, della neve che fitta cominciava a scendere, solo continuavano a correre disperatamente, gridando i nomi dei loro ragazzi a squarcia gola.
 
Ormai era passata un’ora e di loro nessuna traccia, Himchan non era uno che sopportava il freddo, anzi, era un freddoloso di natura e tutto quel tempo sotto la neve senza i vestiti adatti gli fece venire la febbre alta.
Quando il leader si vide cadere a terra Chan svenuto, si dimenticò ti tutto, di chi stavano cercando, del perché, in quel momento c’era solo lui.
Gli corse incontro cominciandolo a chiamare, gridando sempre di più per farlo svegliare, ma a nulla servirono le sue urla. Lo prese quindi di peso e lo portò di corsa all’ospedale più vicino.
Durante il tragitto si scontrò con Zello, ma nemmeno se ne accorse da quanto era preoccupato, Up a solo vedere il SUO Chan svenuto, lo seguì subito.
 
Arrivati all’ospedale lo fecero subito vedere da un medico, che gli disse che potevano portarlo a casa, ma che doveva tassativamente rimanere al caldo e al riposo.
Come detto dal medico venne portato a casa e fatto sdraiare e coperto fin sopra ai capelli, Up rimase tutto il tempo accanto a lui a tenergli la mano in attesa del suo risveglio.
Calò un silenzio imbarazzante in sala, nessuno sapeva cosa dire.
“Io… non amo Chan, giuro non lo amo. Ma non posso negare che tra di noi ci sia un’intesa, siamo molto amici e siamo finiti a letto insieme, penso sia normale. Prima quando…quando siete scappati io… è colpa mia,  è solo colpa mia, io l’ho baciato. Zelo ti prego  non guardarmi così, volevo vedere cosa provavo nel baciarlo dopo tanto tempo.”
“E… cosa hai capito?” una paura fottuta, ecco cosa stava provando in quel momento; stava contando i secondi che lo separavano dal “preferisco lui”.
“Ho solo confermato quello che già sapevo. Non chiudere gli occhi mentre ti parlo amore, devi guardarmi, io amo e amerò sempre solo te.”
 
Oddio l’ha detto, oddio l’ha detto sul serio. Come sono felice! Ama me…ME non lui, ma ME! Sono così felice che mi metterei a piangere!
“Ehi perché piangi. Vieni qui… mi sei mancato in questi giorni”
Un casto bacio gli fece sciogliere le gambe, e pace fu fatta.
 
***
 
“cof cof”  stava palesemente male, gli girava la testa, gli faceva male tutto e soprattutto gli si era addormentata la mano, provò a muoverla ma qualcosa lo bloccò.
Provò ad aprire un occhio, ma con scarsi risultati, le palpebre gli risultavano pesanti ed era molto stanco.
“J…Jo…Jong…Up”
Era li che lo stava osservando dormire, era preoccupato come non mai, l’idea di non poterlo più vedere gli fece venire la pelle d’oca. La litigata di qualche ore prima non era più nulla per il suo cervello, ora l’importante era solo rivedere quegli occhi sorridenti, tutto il resto non esisteva.
Appena senti pronunciare a fatica il suo nome, strinse forte forte la mano cominciando a chiamare il nome del suo amato.
“Chan…Chan sono qui, ti prego svegliati, ti prego Channie… mi dispiace così tanto! Ti amo così tanto, io… appena ti ho visto con Bang io… ti prego perdonami io…”
Una mano asciugò delicatamente le lacrime che avevano cominciato a solcare le sue guance
“ehi..” sussurrò con fatica
“Chan…oddio sei sveglio…grazie grazie.. Chan…” ricominciò a piangere forte,  il ragazzo steso sul letto provò ad alzarsi ma la febbre era ancora alta e non ci riusciva proprio.
“Scusa ora mi passa, ma quando ti ho visto in braccio a Bang.. mi sono sentito crollare il mondo addosso capisci? Pensavo che fosse successo qualcosa di terribile e io non ero li con te… io”
“Vieni qui e sdraiati con me piccolo” lo fece sdraiare vicino a se usandolo come copertina, poco dopo si addormentarono entrambi.
Quando Up si svegliò notò subito la mancanza del compagno, agitatosi decise di andarlo a cercare, lo trovò steso sul divano con Zelo che gli rimboccava la coperta e Guk che gli passava una tazza fumante di the.
“Ricorda che il medico he detto niente sforzi e soprattutto di restare al caldo ok?”
“Va bene mamma!!!”
“Up! Ti sei svegliato finalmente!”
“Non ti saresti dovuto alzare! Hai ancora la febbre!”
“mi è un  po’ scesa e poi stavi dormendo così bene che non volevo svegliarti.”
“Ma cosa è successo? Perché eri mezzo ibernato?”
“Dopo che ve ne siete andati abbiamo pensato a cosa fosse meglio fare, da un po’ di tempo non sapevano se era la cosa migliore restare con voi, aspetta non interrompermi! Siete molto più piccoli di noi e abbiamo due modi di affrontare il mondo diversi, però non abbiamo mai avuto il coraggio di parlarvene.
Io non posso pensare a una vita senza di te Uppie, e quando te ne sei andato… io…-  cosa devo fare? glielo devo dire del bacio? Bang aiutami! Diede una veloce occhiata all’amico che gli fece un cenno affermativo- noi ci siamo baciati… Up aspetta non saltare subito alle conclusioni ti prego! Volevamo vedere se eravate così indispensabili per noi! E quando ce ne siamo accorti siamo usciti di corsa per cercarvi, senza giacca senza niente, e mi sono ammalato”. Si nascose bene bene sotto le coperte, si vergognava a dire una cosa così stupida, ma cosa ci poteva fare se aveva la salute delicata!
“Tu… tu sei uscito, con una bufera di neve, CON SOLO UNA TUTA DA CASA?”
“Uppie tu eri scappato..e io avevo paura di perderti, l’abbigliamento in quel momento era l’ultimo dei miei problemi!”
“Ti amo!!!”
Disse nascondendo il volto nell’incavo del collo del visual. L’altro lo abbracciò tutto contento.
Si sei veramente importante per me, ti amo Up.
Alla fine le vacanze natalizie le passarono tutti e quattro insieme, nonostante la mancanza dei restanti membri, quei giorni che passarono insieme furono meravigliosi.
 

 

Grazie a tutti per aver seguito la mia storia!!! 
Alla prossima!!!
Key2690 ^.-

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