Noi.

di puiui
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. ***
Capitolo 3: *** 2. ***
Capitolo 4: *** 3. ***
Capitolo 5: *** 4. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo.
 
Avvertimento: riferimenti a fatti o/e persone realmente esistite puramente casuali. 
                                            
 
 
 
 
                                              **
 
Quando si è giovani sembra che tutto ciò che succede sia una catastrofe.
In realtà no, non è una catastrofe, è molto peggio.
                
 
 
                                            **
 
Tutto iniziò quando, a scuola, la nostra dolce professoressa assegnò il compito di immaginare i componenti della nostra classe dopo dieci, quindici anni.
 Ora mi trovo davvero in un bel guaio, tra parentesi, grazie prof.
Io non volevo creare problemi, discussioni, litigi ed altro solo non sapevo che avremmo dovuto leggere i nostri lavori. In classe. Ad alta voce.
Sarebbe dovuto rimanere segreto, invece quella (sempre gentile, eh) professoressa doveva proprio correggere i miei compiti.
. Declamandoli ad alta voce con il solito sorriso da pazza maniaca. L'ho già ringraziata?
Ora metà della classe mi odia. Ma quando devo fare qualcosa, io la faccio per bene.
Devo dire però che è stato molto divertente. 
Tra dieci, quindici anni mi ricorderò ancora le loro facce. Non dimenticherò mai quel giorno.
Considerato che, ormai  il danno è fatto,
 senza indugi vi racconterò le singole storie di ognuno di loro. 
Spero che vi divertiate come mi sono divertita io quando ho "predetto" i loro futuri.
P.S.
Non so se ne uscirò viva. 
 
 
 
                                       
 
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Angolo autrice
Questo è una specie di prologo. Domani o dopodomani probabilmente pubblicherò il primo capitolo perché non so da che personaggio cominciare lol. 
I capitoli saranno molto più lunghi. Era giusto per mettere un po' di idee nero su bianco.
Non so se si è capito ma questa non è un introduzione è già la protagonista a parlare e a raccontare la storia.
Per qualunque errore scrivetemi :*

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Capitolo 2
*** 1. ***


Capitolo 1
 
La prima persona di cui voglio parlare si chiama Iucrezia.
Si può definire come una di quelle che hanno ottenuto il loro lieto fine. Anche se, per raggiungerlo hanno rotto le "scatole" a tutti (tipo me).
 
Veramente divertente è come alla fine si risolse la sua "faccenda".
Pare infatti che una tresca si sia consumata tra le fila di quei banchi.  Magari anche più di una, ma questa è un'altra storia.
Iucrezia (he probabilmente mi ucciderà per questo) non si era resa conto che due muli che sbattono la testa uno contro l'altro alla fine se la spaccano. 
Non avrei mai pensato che Gatteo avrebbe dovuto rompersi veramente la testa per raggiungiungere il suo obbiettivo.
Anche se sono sicura che se non se la fosse rotta lui, gliel'avrei rotta io volentieri.
Dopo una serie di tira e molla, tira che ti lascio, se cadi non ti prendo e simili, arrivò la fatidica data della gita.
 
 
 
Attimo, attimo, sto raccntando questo ai fini del racconto, eh.
 
 
 
 
Premettiamo che io già sapevo che quel ragazzo era scemo.
Ma scemo forte. Ovvio che piace a Iucrezia.
Ad ogni modo non si sa come durante la gita al centro storico, batte la testa. Corsa all'ospedale.
Niente di grave, niente danni permanenti (ne dubito fortemente) sarà per pietà o la botta alla testa è più forte del previsto o chissà cosa, finalmente questi due si mettono insieme (Zeus sia lodato).
Ma non finisce là infatti si prendono e si lasciano per i successivi cinque anni fino a quando non si lasciano definitivamente. Si perdono di vista,Gatteo scompare.
Quando riappare quel imbecille? Quando si ricorda che sta perdendo Iucrezia?
Al suo matrimonio. Poi uno dice che è una testa di cazzo e si offende.
Si accorge che Iucrezia sta sposando un certo Rosario e ovviamente rovina il matrimonio.
In realtà ce lo aspettavamo tutti. 
Ma non provare a dirlo, eh. 
Entrambi sono due pazzi tremendi.
Hanno avuto quattro figli che non fanno altro che saltare ovunque in casa. Uno spasso andarli a trovare.
Se poi becchi Iucrezia col ciclo puoi anche ritenerti morto.
Non si sa come quei sei ancora non si siano affogati tra loro.
 
 
 
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Angolo autrice
I nomi dei personaggi sono un po' strani per rispettare la loro privacy e per evitare che mi uccidano. c:

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Capitolo 3
*** 2. ***


Capitolo 2. Maia.


 
Dopo aver parlato di Iucrezia, però non posso non parlare di Maia, storica compagna di banco.
Maia che ride sempre e che è sempre di buonumore.
Saltellava qua e là per la classe con lo spirito dell'eterna bambina.
Chi se non lei, poteva diventare una pediatra?
Ma non una di quelle pediatre che ti descrivono lo sciroppo amaro per la tosse. No, è una di quelle pediatre che la mattina si vestono da clown per far sorridere i bambini ricoverati.
Che poi dovrebbe essere la prima a essere rinchiusa, è un'altra storia. 
Saltella ancora prima di entrare in sala operatoria, anche se deve fare qualcosa di triste o ha passato una brutta gironata, sorride.
Affronta così la sua vita, così l'affronta Luigi. 
Così l'affronteranno i loro due gemelli.
Una di quelle famiglie felici.
Di quelle che si vedono nei film.
Di quelle che la mattina si alzano e usano i piatti come batteria.
Di quelle che ti fa venire il nervoso perché ride sempre.
Che vorresti affogare nelle ciotole su cui fanno i loro concerti.
Alla mulino bianco. 
Una di quelle famiglie di pazzi incurabili.
Una famiglia che nel cinema fa sempre casino e non ti fa capire niente. 
Tutti felici e contenti finchè non muore il gatto.
Poi cinque giorni di lutto e di nuovo giù rompere le palle.
 
 
I suoi figli diventeranno poi dei tipetti alquanto particolari.
Gianni e Pinotto. Fred e George.
Inseparabili. Maghi negli scherzi.
Il giorno in cui nacquero c'eravamo tutti.
Raduno dei liceali anno 2016/17.
C'eravamo quasi tutti anche Nichele che stava sempre solo.
Durante un lento si sentono urla e grida provenire dal centro della pista. Si sono rotte le acque, urla qualcuno.
Chi può essere, se non Maia?
Ovviamente queta volta aveva veramente una buona ragione per urlare. Di solito però no, Maia.
Dolce, cara Maia che urla frasi improbabili tra la folla allibbita.
Urla, urla, urla chiamano un'ambulanza.
Viaggio di una ventina di macchine verso l'ospedale.
Faccia stravolta delle infermiere che non aspettavano di certo una ventina di persone in abito da sera, con il bonus della donna incinta di due gemelli. 
Tipica giornata quando eri con Maia.
Arriviamo all'ospedale e troviamo l'unica che mancava all'appello.
Mostanza. Quella sera di turno all'ospedale.
 
 


 
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Angolo autrice 
Allora questo qui si introduce un nuovo personaggio. Maia.
Il nome è sempre modificato, anche se più  decente rispetto ai precedenti. c:

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Capitolo 4
*** 3. ***


Mostanza. Aveva un turno di notte quella sera.
Un turno all'ospedale. Era molto dispiaciuta di non essere venuta quella sera. Quindi noi siamo andati da lei.
Davvero un ottimo lavoro, Maia.
Dovevamo essere tutti insieme. Perché allora non partorire e fare una corsa all'ospedale?
La furbizia ha semrpe caratterizato la nostra classe.
Ma passiamo avanti.

 
 Mostanza in quegli anni  era andata a Cambridge a studiare medicina. L'avevamo persa quasi del tutto di vista.
Poi era tornata in Italia e aveva cominciato a lavorare presso uno degli ospedali più importanti della città .
Nel frattempo non si era sposata. 
Non aveva avuto figli.
Certo, aveva avuto diverse relazione.
Anche più o meno importanti.
Una volta era arrivata anche quasi a sposarsi.
Ma poi aveva abbandonato la chiesa, così all'ultimo momento. 
Non penso che si fidi degli uomini. 
Si fidava solo di se stessa e delle sue forze.
Aveva raggiunto quelli che considerava i suoi obbiettivi
Cambiò idea quella sera.
 
 
Arrivammo sconvolti all'ospedale.
Trovammo davnti a noi una Mostanza abbastanza sconvolta. Ma perchè poi? 
Eravamo solo una ventina dei compagni di classe del liceo di cui una di loro stava partorendo.Tutto nella norma, no? 


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colonna sonora: http://www.youtube.com/watch?NR=1&feature=endscreen&v=gtGrVfrEiVI
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Correndo correndo per i corridoi. Ci bloccano davanti all'entrata della sala operatoria. 
Entrano Luigi e Costanza.  
Rimaniamo tutti fuori. Ad aspettare. 
Ed aspettare ancora. Questo si che è divertimento!
Chi ha detto che stare tutta la notte davanti ad una porta aspettando che esca qualcuno che consideri parte della tua famiglia, non sia divertente?
Ogni ora due di noi vanno a prendere i caffè per tutti.
Alcuni tornano a casa. Me lo aspettavo.
Ma quasi tutti restano. Anche Michele.
Fu una serata interessante.
 Verso le quattro del mattino la sala d'aspetto divenne un confessionario. 
Parlammo tutti. Tutte le cose non dette. Gli sguardi sfuggenti durante le lezioni. Le frecciatine. 
Un vero peccato che alcuni abbiamo deciso di tornare a casa. 
Quando finalmente nacquero i gemelli, ci lasciarono entrare. 
Non si dimenticherà facilmente quel giorno.
Maia ci vidi tutti lì. Chiamò i bambini Flaudio e Michele.
Quella stessa sera avevamo scoperto il perché.

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Ho messo un  nuovo capitolo dopo una vita.
Questo è un po' più sentimentale perché boh mi sentivo un po' giù.
Ma sono abbastanza soddisfatta. 
Se volete lasciare una recensione anche piccola piccola, Grazie aww

 

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Capitolo 5
*** 4. ***


Però prima di parlare di loro, devo parlare di Rariafrancesca. Rariafrancesca.
 Ci sarebbe molto da dire sulla sua vita, comincerò dall'inizio. 
Rariafrancesca, detta Rikka. 
Rikka è una persona particolare. Ai tempi in cui la conobbi io, era una brava ragazza. Casa e scuola.
Tutti dieci, tutto il pomeriggio a studiare. 
Poi è cambiato qualcosa.
Non so precisamente da che tipo di fenomeno è  stata attraversata, però un giorno a scuola arrivò con una cresta rossa al posto dei lunghi capelli biondi.
Ora, io non so se sono io che dovevo accorgermene prima o se sia successo all'improvviso.
Certo, forse il vestirsi di nero poteva essere un segnale. O le magliette strappate.
O forse il percing e il tatuaggio.
Sia come sia, da un giorno all'altro Rikka divenne un'altra. 
Fenomeno ispiegabile. 
Forse perchè si era a quella setta.. Mi sfugge il nome, era come Panatismo.. Fatanismo.. ah, ecco Satanismo. Si, proprio quella. 
Comunque Rikka ora è una cantante punk/rock di un qualche gruppo sconosciuto. 
Poco tempo fa si era esibito in quello stadio di New york..
Per quanto riguarda la vita amorosa, 
Rikka ora convive con un ragazzo, il figlio del nostro professore di matematica. 
Sigismondo, soave nome di lui, è sempre in giacca e cravatta e lavora in banca. Ha una passione per la creme brulè.
Anima gemella di Rikka.
 Eterno rivale di Carco, da sempre innamorato di Rikka, che non ha avuto il coraggio di dichiararsi.
Ma questa, evidentemente, è un'altra storia.



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Questo capitolo è un po' più breve degli altri, non so mi è venuto così. Recensite per darmi la vostra opinione. Addiuuuss

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