you're not alone

di ohitsyoustitch
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** i've lost him forever ***
Capitolo 2: *** i'm in love again ***
Capitolo 3: *** why you kiss me and then broke my heart? ***
Capitolo 4: *** I'm Logan ***
Capitolo 5: *** the bridge ***



Capitolo 1
*** i've lost him forever ***


Allora, ciuuao a tutti! Questa è la mia prima fan fiction che scrivo sui big time rush e senza l’aiuto di mia sorella :D comunque è stata betata da una delle mie migliori amiche Susy e una rusher che ammiro davvero tantissimo visto che è riuscita ad incontrarli veramente *^*
So che ho delle os sulla klaine in sospeso, ma mia sorella è così pigra che non ha voglia di scrivere o non trova tempo, quindi per ora non so quando potrò aggiornare.
Vi prometto però che questa la aggiornerò ogni settimana :D forse ogni giovedì…o mercoledì..boh non lo so :) vedremo xD
Spero vi piaccia

 



 

 

Erano le dieci di sera, ero in camera mia, seduta sul letto ed ascoltando una delle mie canzoni preferite, quando ad un tratto mi sento chiamare da mio fratello Carlos dicendomi di scendere da lui.
Mi tolsi le cuffie dalle orecchie e scesi in cucina, dove lo trovai tutto euforico con il cellulare in mano.
“Cosa succede?” gli domandai non capendo tutto quell’entusiasmo
“Tieni, c’è una persona che ti cerca” mi disse con quel suo sorriso raggiante allungandomi il telefono. Esito a prenderlo, “Chissà chi è a quest’ora” mi domandai.

“Pronto?”
“Ehi, ciao!” mi disse una voce maschile dall’altra parte della cornetta . Quella voce, quella voce che potrei riconoscere ovunque, quella voce che in quel momento mi sfuggiva. Perché non la riconoscevo? Eppure ce l’avevo sulla punta della lingua. Perché non mi veniva in mente chi era?
“Chi è?” chiesi semplicemente
“Non ti ricordi?” mi domandò con un tono un po’ abbattuto
“Ehm, no scusa” gli risponsi dispiaciuta
“Sono quello che come uno scemo non rispondeva mai alle tue telefonate. Quello stupido che dopo un po’ ha smesso di scriverti per paura di stare giorno e notte a piangere. Quello che continua a ripetersi di essere un cretino per non essere stato al tuo fianco nel momento del bisogno…sono Kendall” disse tutto d’un fiato.
A quelle parole iniziai a piangere. Non potevo crederci. Kendall! Carlos mi sorrise e mi venne ad abbracciare. Non riuscii a spicciare parola.

Flashback

Stavo prendendo le ultime valige che erano rimaste in camera mia. Uscii fuori in giardino e le caricai in macchina. Era proprio lì ad aspettarmi, a salutarmi per l'ultima volta. Kendall mi strinse in un abbraccio stretto, bisognoso di avermi vicino a sé, ed in quel momento avrei voluto rimanere per sempre così, con il viso sulla sua spalla e le sue braccia intorno ai miei fianchi. Già mi mancava da morire. Sarei voluta rimanere così per tutta la vita. Era estate e faceva un caldo pazzesco. Stare così abbracciati ci stava facendo sudare, ma non ci importava. L’unica cosa che volevamo era non volerci separare. Almeno non così tutto d’un tratto. Non così senza preavviso.
 
I miei genitori sono morti quando avevo quattordici anni. Eravamo in macchina. Mi stavo arrabbiando con Carlos, mio fratello, perchè continuava a darmi fastidio e non mi lasciava in pace. Mio padre che era alla guida si era voltato verso di noi cacciandoci un urlo dicendo di smetterla.
Sono bastati pochi secondi. Pochi secondi per farlo curvare e sandare a sbattere contro un camion. Pochi secondi e io e Carlos siamo saltati fuori dall’auto. Sono bastati pochi secondi per vedere l’auto ruzzolare giù da un dirupo e sfracellarsi in piccole parti.
Quello fu il giorno peggiore della mia vita. I miei genitori erano morti solo per colpa mia e se non ci fosse stato Carlos io forse ora non sarei neanche viva.
 
Alcuni mesi dopo, ci diedero in adozione ad una famiglia che sembrava tanto gentile e affettuosa. Ma dopo che Sara, la mia madre adottiva litigò con il marito e si separarono, si fidanzò con uno schifoso e maleducato uomo, Luca, che era sempre pronto a darmi contro e rovinarmi la vita.
 
Lui viveva  a Los Angeles, mentre io ho sempre vissuto a New York. Sara voleva rimanere li, a NY per rendermi felice, per farmi stare con i miei amici, ma Luca, il suo fidanzato, era riuscito a convincerla a trasferirsi e per di più senza dirmi nulla. L’avevo scoperto per caso la sera prima di partire, mentre origliavo in corridoio davanti la porta della loro camera.
Scappai in bagno a piangere. Presi il cellulare dalla tasca del mio pantalone e chiamai Kendall. Piansi tutta la notte. Lui non sapeva cosa dirmi, era sconvolto tanto quanto me e l’unica cosa che seppe dirmi fu “stai tranquilla, andrà tutto bene!” sapevo che le cose non sarebbero andate così e che non lo avrei rivisto mai più.
L’in domani, prima di partire lo salutai. Era così bello stare abbracciata a lui. Mi faceva stare bene e dimenticare tutte le preoccupazioni. Era l’unico che riusciva sempre a farmi sorridere.
Salii in macchina, lui mi prese la mano e la baciò. Quanto avrei voluto baciarlo. Non eravamo fidanzati, ma solo buoni amici e non credo che lo saremo stati in futuro visto che è già da un anno che non lo vedo e non ci sentiamo.
Più la macchina si allontanava e più sentivo un nodo allo stomaco. Un nodo che si stringeva sempre di più vedendo quel ragazzo allontanarsi passo dopo passo da me. Un nodo che quasi mi soffocò quando lo vidi piangere. Non mi era mai successo di vederlo così. Iniziai a piangere anche io. Carlos mi stava guardando e aveva il faccino più tenero e comprensivo di tutto il pianeta. Mi abbracciò e stemmo così per tutto il viaggio.
Tra pianti e consolazioni finalmente arrivammo in aeroporto. Quando ci imbarcammo scoppiai in un pianto ancora più forte di prima, perché solo allora mi resi conto che mi stavo allontanando da lui realmente e non riuscivo proprio a sopportarlo. Quasi per tutto il viaggio stetti abbracciata a Carlos che non faceva altro che dirmi di stare tranquilla e di non preoccuparmi, ma più lo diceva e più stavo peggio. Mi stava dicendo le stesse cose che mi aveva detto la sera prima Kendall e invece di togliermelo dalla testa stavo solo pensando a lui in continuazione.
 
Arrivammo nella nuova casa e subito mi chiusi in camera. Litigai tutto il tempo con il mio patrigno e non riuscivo proprio a smettere di piangere. Continuava a bussare alla porta sbraitando e urlando di uscire, ma facendo così stavo solo peggio.
Dopo alcune ore mi venne a bussare Carlos dicendo che ero nella stanza di Sara e il suo stupido fidanzato. Che figura! Uscii dalla stanza e mi diresse verso la mia.
 
Passarono giorni, settimane, mesi e non ebbi più notizie di Kendall. Trovavo sempre la linea occupata o teneva il telefono spento. Forse non voleva più saperne di me. Forse aveva trovato una ragazza. Forse stava cercando di dimenticarmi. O forse stava solamente soffrendo come me e al solo suono della mia voce sarebbe scoppiato a piangere.
Ogni tanto mi mandava dei messaggi. Mi diceva che gli mancavo e che piangeva giorno e notte. Per un po’ ci davamo sempre la buona notte e il buon giorno, ma poi tutto scemò…io lo bombardavo di messaggi e lui manco li leggeva sicuramente.

 
 “Ehi ci sei?” mi chiese Kendall.
“Si si , scusa” gli risposi sorridendo.
“Sei contenta di sentirmi?” 
“Certo che lo sono” mi affrettai a dire
“…mi sei mancata così tanto”
“Non sai quanto ho pianto” gli risposicercando di farlo sentire almeno un po’ in colpa per tutto il tempo passato senza neanche sapere se fosse ancora vivo oppure no.
“Sono stato malissimo anche io e ti chiedo davvero di perdonarmi…avevo solo paura di farti stare peggio e soprattutto avevo paura di soffrire”
“Kendall tu non sai quanto ho sofferto io! Mi sei mancato da impazzire e senza di te non resisto un giorno. Non sai quante notti insonni ho passato a piangere. Quanti pomeriggi chiusi in camera a deprimermi e quante volte sono stata sgridata dai miei perché non li aiutavo in casa. Sono stata malissimo” non volevo farlo stare male, ma se lo meritava. Lo volevo così tanto abbracciare e poterlo vedere ancora una volta. Non disse nulla. Forse si era offeso.

“…ehm, scusa…è solo che …mi sei mancato ecco…” dissi tristemente.
“…senti so come ti senti, anch’io sono stato male e …volevo farti una sorpresa, ma vedo che sei arrabbiata…” 
“…non sono arrabbiata, sono solo…stanca di non poterti vedere…”
Allora sorridi e aprimi idiota!” mi disse contento.

D’un tratto sentì il campanello suonare e notai Carlos incoraggiarmi ad andare ad aprire. Mi prensi qualche secondo per ragionare. Non poteva essere lui. Che così come l’ho perso sia ricomparso nella mia vita. E invece…

Andai ad aprire la porta e vidi un ragazzo con davanti un mazzo di rose. Le scosta …eccolo li, dopo tutto quel tempo è rimasto lo splendido ragazzo che amavo.
Dagli occhi verdi e le grosse sopracciglia, i capelli biondo sporco che gli ricadevano sulla fronte, spettinati come al solito, le due fossette sulle guance che comparivano appena. Sorrise timidamente ai suoi piedi, e non so perchè, ma i palmi delle mie mani iniziarono a sudare.

Non potevo rendermi conto di quello che stava accadendo.
“Kendall!” esclamoìai correndo tra le sue braccia.
E di nuovo quella sensazione di essere finalmente a casa era tornata. Dopo un anno di tristezza e pianti ero veramente contenta. Iniziammo a piangere e a ridere come matti. Finalmente ero felice e potevo sorridere veramente.

“Mi sei mancata così tanto” esclamò dandomi un bacio sulla guancia.
“Scusa per quello che ti ho detto prima. Hai reso questo giorno il più speciale della mia vita e ti ringrazio davvero!” gli risposi stringendolo ancora più forte a me, sempre se si potesse stringerlo più forte di così.

 Non ci azzardammo a staccarci. Non volevo lasciarlo. Non volevo che quel meraviglioso momento finisse. Avevo paura che dopo averlo lasciato sarebbe potuto finire tutto come un sogno e se lo era non avevo la minima intenzione di svegliarmi.



Eccomi :D
allora, per chi sa chi sono i BTR e segue la serie, Jo (Ketelyn Tarver) fa la parte della protagonista.
più in là (non vi dico quando) arriverà una ragazza che si chiama Jo, ma non è Katelyn.
ho scelto Katelyn come protagonista perchè ci sono molte immagini e scene di lei e Kendall insieme su internet ;)

anyway, ecco i personaggi che appaiono in questo capitolo:

la protagonista (ancora il nome non è stato svelato):



Carlos (fretello della protagonista):



e Kendall (migliore amico della protagonista):

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Capitolo 2
*** i'm in love again ***


Mo ciuao a tutti <3
ringrazio tutte/i quelle/i che hanno recensito il capitolo precedente :D

 

 

      


 
Ero troppo felice per esprimere quello che stavo provando. Troppe emozioni tutte in una volta. Finalmente era tornato e potevo essere felice!
eravamo abbracciati da un pò. potevo sentire il suo profumo di vaniglia e l’odore dello shampoo per capelli, lampone se non erro.
Aveva una semplice maglietta bianca con una felpa azzurra e dei jeans aderenti bianchi. Le scarpe erano delle all star verdi, come il colore dei suoi occhi.
I suoi occhi, erano meravigliosi! Mi ci perdevo a fissarli, così profondi e penetranti. Amavo tutto di lui. Era speciale.

Carlos rimaneva in piedi ad osservarci, sicuramente anche lui voleva un abbraccio da Kendall, ma io non mi azzardavo a mollare la presa. Era così bello stare così vicini.
 
"Ti va di vedere la casa?" gli chiesi,Kendall scrollò le spalle.
"Okay! Perché no?!" rispose, varcando la soglia ed entrando, guardandosi attorno un po’ incuriosito.
“Casa mia è accogliente dopotutto, le pareti un po’ scure, il parquet di legno, un lungo divano in pelle nero che ormai e rimasto scavato dalla forma del corpo di mio fratello, la cucina piccola e stretta, e la parte migliore di tutte è il piccolo patio con tanto di amaca fuori al giardino"
“Veramente? Possiamo andare a vederlo?” mi chiese euforico
"Ma è tardi. Ci possiamo stare domani pomeriggio ok?” gli proposi sorridendo
“Okay” mi rispose tenendo il broncio. 


Gli feci vedere la mia stanza. Carlos aveva la sua proprio di fronte e un piccolo bagno a lato. Entrammo. Era pieno di foto di me insieme a Kendall, in quel momento mi vergognai un po’… lui rimase sorpreso.
"Wow non mi ricordavo di aver fatto tutte queste foto con te” mi rispose sinceramente guardandosi attorno.
“Già… è passato così tanto tempo...” mi sorrise con quello sguardo che solo lui sapeva farmi, mi sciolsi come un gelato al sole. Ci abbracciamo.
“Un’altra non fa male a nessuno allora” disse tirando fuori il cellulare per immortalare un altro bellissimo ricordo di noi due.
“Dai Carlos, vieni anche tu” gli dissi strattonandolo per un braccio. 



“Dai ragazzi, ora mettetevi a dormire che domani dovete andare a scuola!” esclamò Carlos uscendo dalla stanza
“Dobbiamo?” non capivo
“Non te l’ha detto?” mi chiese perplesso Kendall
“No, cosa?”
“domani inizio anche io il primo giorno di scuola…e con te” rimasi sbalordita, sarebbe venuto con me tutti i giorni e avremmo passato tutto il tempo insieme.


“Ehm, io dove dormo?” mi chiese
“Ho il divano letto. Carlos vai a preparargli il letto!” gli gridai
“Uffa” disse sbuffando e scendendo pesantemente le scale a chiocciola.


Erano le due di notte e proprio non riuscivo a prendere sonno. Mi giravo e rigiravo nel letto non riuscendo a chiudere occhi. Alla fine verso le tre circa riuscì a prendere sonno.
L’in domani mi svegliai con un terribile mal di testa. Sentivo scuotermi il braccio e aprì gli occhi a fatica.
“Ehi dormigliona, sono le sette e quaranta, sveglia!” mi disse Kendall con il tono più dolce che avessi mai sentito
“Kendall, buon giorno” gli risposi sbadigliando.

 
Mi preparai e finalmente uscimmo di casa. Salutai Carlos con un bacio sulla guancia e lui ricambiò con un abbraccio.
Non avevo fatto colazione e la mia testa stava per scoppiare. Dovevo mangiare qualcosa!
Non avevamo parlato molto durante il tragitto, eravamo abbastanza seri e con la testa fra le nuvole.

Una volta entrati a scuola cercammo la direzione giusta per la nostra aula. Era una struttura abbastanza grande. Aveva i muri sul blu oceano e gli armadietti bianchi. C’erano molte aule. Le porte erano un azzurro molto acceso e i pavimenti erano sul grigio.

Kendall posso prendermi una merendina? Sto per crollare” gli dissi facendo il broncio
“Certo, dai andiamo alla macchinetta…sempre se la troviamo” per nostra fortuna la trovammo subito e mi misi a guardare le varie leccornie. Decisi di voler prendere un pasticcino. Era alla crema con una bella fragola sopra, da leccarsi i baffi.


Cercammo la nostra aula, quando ad un tratto mi vibrò il telefono. Cercai di tirarlo fuori, quando senza accorgermene andai a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.
“Guarda dove vai imbr…” stavo per completare la frase, quando alzai lo sguardo e vidi un bellissimo ragazzo castano che stava tendendo una mano verso di me con un sorriso troppo perfetto per essere vero.
“Scusami tanto. Ti sei fatta male?” mi chiese preoccupato aiutandomi ad alzarmi
“No, no non preoccuparti” gli risposi rassicurandolo, quando notai una grossa macchia proprio al centro della mia…e sua maglietta.
“Porca miseria! E adesso? Come cavolo faccio a pulire la macchia?” pensai.
“Oddio, scusami davvero! Non volevo macchiarti la maglietta!” esclamai notando che il ragazzo cercava di ripulirsi.
“Non ti preoccupare, figurati. Ora abbiamo la maglietta uguale!” mi rispose sorridendo. Ancora quello sguardo da favola, quel sorriso da far svenire.

Mi misi a guardare più intensamente i suoi bellissimi occhi. Così particolari, così belli. Era un contrasto tra il verde e il marrone. Erano davvero belli.


Aspetta! Kendall?” esclamai. Si era allontanato di qualche passo. Cos’era successo? Perché si era spostato?
Mi avvicinai e mi accorsi che stava parlando al telefono.
Il ragazzo mi si avvicinò
“é un tuo amico?” mi chiese
“Si” gli risposi sorridendo.
“Mi chiamo James”
“Piacere, Kim” mi sorride, di nuovo. Quel viso perfetto, quei denti perfetti, la bocca perfetta, il naso perfetto…ok stop! Penso che abbiate capito che me è perfetto.

 

Con chi stava parlando? Perché si stava scambiando dei baci tramite il cellulare? Sussurrava parole dolci e continuava a dire ti amo. Perché?
Forse non si ricordava di quel bacio che ci siamo dati due giorni prima che io partissi?
Si era davvero dimenticato tutto e mi aveva rimpiazzata con un'altra? Dopo tutto quel tempo poteva essere.
Sentii la tristezza arrivare e un nodo allo stomaco tornare. Lo stavo perdendo un'altra volta?

fatemi sapere che ne pensate con una recensione please <3

ps: lui è James:

 

e per chi non avesse mai visto il colore dei suoi occhi ecco delle foto da far svenire chiunque le guarda:

  

e qui gli occhi di Kendall:

  

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Capitolo 3
*** why you kiss me and then broke my heart? ***


 

eccomi <3
questo capito è un pò corto e mi scuso subito >.<
anyway spero vi piaccia, fatemi sapere che ne pensate.
prossimo aggiornamento a sette recensioni
un bacio

 

   


Mi ricordai del messaggio che mi era arrivato. Lo lessi. Era Jo, una mia cara amica dell’infanzia. Eravamo molto unite da piccole, ma dopo il trasferimento avevo perso ogni sua traccia e contatto.
Una ragazza bionda, con degli occhi color cioccolato e un fantastico senso dell’umorismo!
Ci divertivamo molto insieme, anche lei vive a New York…quanto mi manca quella città!
Jo e Kendall erano solo amici, non si vedevano molto e nemmeno si parlavano tanto, ma mi ricordo che un giorno Jo mi ha messaggiato dicendomi che Kendall era andato a trovarla quando aveva la febbre, che dolce!
 
-ciao bella! Sono Jo :D ho una super notizia da darti! Mi sono fidanzata! E non ti immagini neanche con chi :) dai, indovina-
con chi si sarà messa? Non potevo rispondergli, ero senza credito.
 
Kendall aveva finito di amoreggiare al telefono e si era avvicinato a me e James che stavamo chiacchierando amichevolmente. Era piacevole parlare con lui. Era così dolce e ad ogni cosa che dicevo mi sorrideva.
“Ehi, ciao! Io sono Kendall” disse presentandosi
“ciao! James,piacere” .
Parlammo a lungo, o almeno a me sembrava un’eternità…mi ero persa nei suoi occhi, nei suoi meravigliosi occhi. E soprattutto il suo stupendo sorriso che mi mostrava sempre.
 
Suonò la campanella e dovemmo entrare in classe (che palle) ...
James si andò a sedere vicino ad un ragazzo castano, molto carino. Io mi sedetti in fondo insieme a Kendall.
 
Eravamo solo alla terza ora e stavo per crollare. Ero stanchissima e non tenevo gli occhi aperti. Sentivo varie volte che Kendall mi dava delle spinte per svegliarmi, ma ormai neanche quelle sarebbero bastate.
“Kim!” mi sussurrò ad un orecchio, mi svegliai di colpo.
"Eh? Cosa?” esclamai non capendo cosa stava succedendo
“Svegliati! È suonata la campanella!”
“Eh? Cosa mi sono persa?” chiesi confusa
“Hai dormito due ore porca miseria! Ti ho coperta io. Ti ho messo l’astuccio davanti, non preoccuparti. Ma la prossima volta dormi un po’ di più la notte” mi disse sorridendo
“Ok…” gli risposi stiracchiandomi
 
Stavamo uscendo dall’aula. Cercavo James dappertutto, ma non lo vedevo. Avrei almeno voluto dirgli ciao.
Uscimmo dalla scuola e non c’erano tracce di lui e nemmeno del suo amico.

“Smettila di guardarti attorno. Non lo troverai” esclamò Kendall facendomi spaventare
“Cavolo Kendall, mi hai fatto prendere un accidente!” gli dissi portandomi una mano al petto
“Ahah scusami” mi rispose ridendo.“Ti piace eh?!” continuò
“Chi?”
“Eddai, non fare la finta tonta! James! ti piace vero?”
Kendall, come cavolo fai a sapere sempre tutto?? …anche se aveva capito non volevo che sapesse della mia cotta. In fondo, James neanche lo conoscevo e poi a me piace Kendall…anche se lui non ricambiava sicuramente…
“Ma che dici? Non è per niente vero!” dissi affrettandomi a rispondere
“Ah ah come no” mi disse malizioso
“Dai, torniamo a casa che se facciamo tardi tuo fratello mi ammazza!”
“Dai, andiamo” gli dissi prendendolo per un braccio.

La mia mano, non so ne come ne con quale coraggio era scivolata giù, fino alla sua. Stavo esitando per prenderla. Cosa dovevo fare? Kendall si voltò verso di me
“Cosa fai?” mi disse ridendo appena
“Eh? Perché?” dissi di sobbalzo. Abbassò lo sguardo verso le nostre mani per poi rialzandolo e guardarmi negli occhi. Sentii un improvviso imbarazzo e sono sicura di essere diventata rossa, perché mi sono sentita uno strano calore addosso.
“Ehm…scusa…” dissi abbassando lo sguardo
“Ehi, non sono arrabbiato” disse afferrandomi il mento con le dita cercando di incrociare il mio sguardo. Continuavo a fissare il basso.
“Ehi senti, se vuoi prendermi la mano non devi sentirti a disagio, ok?” a quelle parole alzai lo sguardo, guardai i suoi meravigliosi occhi verdi. 
“Ehi, non è successo niente” disse abbracciandomi, ricambiai. Era troppo dolce nei miei confronti. Mi mancava stare con lui e per di più stavo malissimo dopo che lo avevo sentito parlare al telefono con quella.
“Scusami. È che è passato così tanto tempo e …siamo così vicini e così lontani allo stesso tempo…scusami davvero” gli risposi io malinconica.
“Ehi, non fare così! Ti prometto che passeremo più tempo insieme! Non voglio perderti un’altra volta!” mi disse stringendomi in un abbraccio troppo accogliente da volersi staccare.

Mi staccai e lo guardai negli occhi. Erano diventati molto lucidi e chiari. Era così vicino e potevo sentire il suo respiro. Mi asciugò la lacrima che sciovolò giù per la mia guancia e mi diede un bacio sulla guancia. In mio cuore per uno strano motivo iniziò a tamburellarmi in petto e non voleva proprio smettere di accelerare.
D’un tratto le mie labbra si trovarono sulle sue e sentii i fuochi d’artificio. Mi meravigliai a vedere che non si tirò indietro e sentii un formicolio nello stomaco. Appena ci separammo ci guardammo negli occhi, di nuovo, ed erano stupendamente belli. Gli sorrisi, lui non cotraccambiò, era confuso e non diceva niente.

“…ti-ti devo dire una cosa” disse agitato
“Kendall, cosa c’è?” gli chiesi preoccupata
“Senti, io…capisco che potresti essere innamorata di me…però…” le lacrime stavano tornando, ma cercai di trattenermi, in fondo non sapevo ancora cosa voleva dirmi.
“Ehm…sono fidanzato…” mi disse tutto d’un fiato.
Mi crollò il mondo addosso. Avevo sentito bene? Perché?
“Cosa?” chiesi confusa e delusa
“M-mi dispiace…”
“Ma perché illudermi? Perché non ti sei tirato indietro e mi hai fatto credere che ti sia piaciuto baciarmi?”
ero nel pallone, non capivo, ero triste, arrabbiata, confusa e volevo solo correre il più lontano possibile da lui.
“Ma mi è piaciuto, solo che…senti, tu mi piaci, ma…perfavore non dirle niente!”
“Ma cosa le dovrei dire? E a chi?”
“Jo. Sto…sto con Jo…” disse esitando
“Come? E cosa aspettavi a dirmelo?”
“Sono arrivato solo ieri. Non volevo deluderti…”
“Hai fatto anche di peggio! Ora hai spezzato il cuore a me e hai tradito lei!” corsi via, piansi, stavo malissimo e avevo un vuoto nello stomaco incolmabile.
 
Iniziò a piovere e anche molto forse. Kendall non mi venne dietro. Era rimasto fermo, immobile, nello stesso punto di prima. Forse si era messo a piangere anche lui...
Non volevo tornare indietro. Mi aveva spezzato il cuore e si, forse dovevo aspettarmelo che si era fidanzato dopo quella telefonata, ma mi ero in un certo senso illusa del fatto che forse stava parlando con un suo parente o sua mamma…sarebbe stato molto meno doloroso…

Mi fermai a piangere, sotto la pioggia incessante, in un angolo sulla spiaggia. Volevo tornare a casa e chiudermi in camera mia, ma amavo stare sulla calda e morbida spiaggia ad osservare le adorabili e crespe onde del mare e comunque non volevo dare spiegazioni ne a Carlos ne a Luca e Sarah.

Ero stata spezzata in due e non potevo credere che Kendall dopo il bacio che ci eravamo dati un anno prima, mi abbia rimpiazzato con la mia migliore amica e senza dirmi niente per di più! Non smettevo di piangere un secondo e in quel momento era come se stessi soffocando, non potevo e soprattutto non volevo crederci!
 
Decisi di alzarmi ed andarmene, non volevo che Kendall riuscisse a trovarmi. Anche se poi sarebbe venuto a casa nostra, quindi l’avrei visto comunque…
Iniziai a camminare e finalmente a calmarmi, fin quando non sentii una voce alle spalle chiamarmi insistentemente. Mi voltai e vidi il volto di Kendall in lacrime, madonna quanto mi faceva pena! Sarei voluta correre tra le sue braccia per dargli l’abbraccio più caloroso possibile, ma…non potevo. Sono forte! Non potevo farmi imbambolare dal suo sguardo così cucciolo, così perfetto e quel sorriso bellissimo e talmente adorabile, con quelle fossette da volergli pizzicare quelle guanciotte…BASTA KIMBERLY! RICOMPONITI!

Ripresi a correre. Non mi andava di parlargli. Girai l’angolo, ormai lo avevo seminato. Non mi accorsi di andare a sbattere contro un ragazzo e caddi per terra facendomi molto male.
“Oddio scusami! Non volevo! Scusami davvero tanto, ma ero distratto!” mi disse afferrandomi una mano e aiutandomi ad alzarmi. Quel contatto, quella mano così calda e amichevole.
“Scusa, devo andare” gli dissi affrettandomi ad andarmene coprendomi il viso senza far notare che piangevo, ma lui mi strinse la mano senza nemmeno pensare di lasciarla.
“Ehi, cos’è successo?” mi chiese guardandomi preoccupato. Lo guardai nei suoi occhi così profondi e capii la sua confusione e preoccupazione nei miei confronti
“Ehi, non farmi preoccupare!” mi disse con tono serio e troppo dolce per i miei gusti.
“Non è successo niente…” dissi abbassando lo sguardo e tirando su con il naso.
“Ti va di parlarmene?” cercava il mio sguardo, ma continuavo a guardare la soffice sabbia sotto i miei piedi.
“Scusami, lo so, sono troppo insistente, ma mi preoccupo. Non mi piace vedere le persone soffrire!”

Allora? che ne dite? *-----*
a me piace molto questo capitolo <3
non posso mettere la foto del personaggio perchè ancora non si è presentato...

anyway secondo voi chi potrebbe essere?
le rushers penso che già l'abbiamo capito *^*

un bacio :*)

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Capitolo 4
*** I'm Logan ***


 

ciao a tutti :3 eccomi con un nuovo capitolo <3
spero vi piaccia :D

prossimo a 10 recensioni



Rimaneva li, per me. Aveva due occhi talmente belli! Forse non erano particolari come quelli di Kendall o di James, ma erano belli e speciali a modo loro! Erano mori e aveva i capelli castani scuro.

“Scusami, davvero non posso fermarmi! E comunque neanche ti conosco!” gli risposi aspettando che mi lasciasse la mano.
Continuarono a restare unite, l’una sull’altra. I suoi occhi erano fissi su i miei e un adorabile sorriso spuntava da quella faccia troppo dolce e adorabile per essere vera.

Senti, se non mi lasci la mano non posso andarmene!” dissi sorridendogli per la prima volta.
Lui scosse la testa, come se fosse appena uscito dal mondo dei sogni.
Ehm, si scusami” disse, ma continuando a tenermi la mano del modo più delicato possibile
Senti, o mi lasci la mano o se vuoi ti posso anche portare dietro eh!?” si mise a ridere e io contraccambiai.

Finalmente ci separammo.
Mi ero abituata al suo contatto, mi piaceva tenergli la mano, ma dovevo tornare a casa e comunque non lo conoscevo…ma lo avevo visto da qualche parte, ma dove?

“Finalmente ti vedo sorridere” mi disse
Ehm, guarda che l’ho fatto anche prima, ma eri talmente incantato che non te ne sei accorto!” gli risposi ridacchiando
Non è vero! Ero solo… pensieroso, ecco!”
Ok, come dici tu” mi asciugò le lacrime e di nuovo un contatto con la sua pelle, aveva le mani così lisce e soffici. Era troppo buono con me!

Si tolse la giacca e mi si avvicinò per aiutarmi a metterla
Cosa fai? Così prenderai freddo!” esclamai fermandolo
Non ti preoccupare, io sono quasi arrivato a casa, mettitela o ti ammalerai” disse facendomi infilare una mano dentro la manica e poi l’altra. Mi tirò su la cerniera e ad ogni minima mossa che faceva non gli toglievo gli occhi di dosso. Osservavo ogni suo particolare, ogni cosa che faceva, ogni mossa!

Mi guardò negli occhi sorridendomi ancora. Mamma mia, ormai svenivo! Che sorriso! Mi si avvicinò un po’ e mi mise il cappuccio sulla testa
Ecco, ora non ti bagnerai i capelli…anche se ormai sono fradici”
Già…”.

Rimanemmo in silenzio per un po’. Non sapevo cosa dire e soprattutto cosa fare.
Non mi vuoi proprio dire perché piangevi?” mi chiese tenendomi il broncio.

Oddio no! Perché me lo aveva chiesto? Perché mi aveva fatto ripensare a quell’orribile momento? Sentivo gli occhi bruciare e le lacrime salire. Un nodo nello stomaco ricomparse per l’ennesima volta e di nuovo mi sentii sola. Scoppiai a piangere e portai le mani verso la faccia per coprire la vergogna.

Oddio non volevo farti piangere! scusa” mi disse dandomi l’abbraccio più dolce che poteva. Appoggiò la testa sulla mia e mi diede un piccolo bacio sopra.
Gli stavo bagnando tutta la maglietta e non me lo sarei mai perdonato.

Lui rimaneva in silenzio, come se capiva quello che provavo. Non voleva peggiorare le cose e forse, sicuramente, non sapeva cosa dire.

Chi era? Perché continuavo a pensare di averlo visto da qualche parte?

Era...era...era l'amico di James!

Finalmente mi calmai e mi spostai da lui quanto basta per guardarlo negli occhi
Scusami” mi disse dispiaciuto. Mi asciugai le guance ormai colme di lacrime mi stropicciai gli occhi.
Non ti preoccupare” risposi io
è grave?”
No, non molto…forse…beh...si” rimanevo li, ferma a guardarlo nel desiderio che magari poteva capirmi e forse ...aiutarmi. lo abbracciai di nuovo, come se avessi bisogno di lui e lui di me.

Perché mi stavo aprendo così con lui? Non lo conoscevo affatto eppure ero li, abbracciata a lui e a piangere. Non l’ho mai fatto! Io odio piangere in pubblico, soprattutto con persone che non conosco! Ma con lui era diverso, forse perché era amico di James o forse per il solo motivo che mi volevo sfogare con qualcuno che non fosse stato o Carlos o Kendall ovviamente o i miei genitori adottivi.

Rimanemmo abbracciati per molto tempo. Ero distrutta e senza più una speranza di stare con Kendall.
“Ehi, dai non fare così che mi fai piangere anche a me” mi disse accarezzandomi dolcemente la schiena.
“Scusami, non volevo rubarti tutto questo tempo…devo...devo andare, davvero. Grazie per avermi sopportato” gli risposi separandomi dal suo caldo contatto e incamminandomi verso casa.

Non ti preoccupare, questo tempo non è stato sprecato. Ciao! È stato un piacere conoscerti” mi urlò mentre mi guardava andare via.

Stavo quasi per voltare l’angolo, quando mi fece una domanda:
Aspetta! Come ti chiami?” mi voltai verso di lui, ormai lontano per guardarlo negli occhi
Puoi chiamarmi Kim” gli dissi a voce alta
Io sono Logan!” gli sorrisi e ripresi a camminare.

Non volevo vedere la faccia di Kendall. Non mi andava di arrivare a casa e trovarlo in lacrime o al telefono con Jo a litigare. Non volevo vedere la tristezza nei suoi occhi. Soffrivo al solo pensiero, cosa avrei fatto se lo avessi guardato dritto negli occhi?

Tirai fuori le chiavi di casa il più lentamente possibile.

Le infilai nella serratura e le girai una volta. Avevo paura.
Le girai un’altra volta. Avrei ceduto al solo sguardo in quei meravigliosi occhietti lucidi?
Il terzo ed ultimo giro. Cosa dovevo fare? Entrare o scappare? Stare male a vederlo piangere e cedere a perdonarlo o tenergli il muso e rimanere incavolata?
Entrai. La cucina era deserta. Non si sentiva il minimo rumore. I miei erano fuori città per lavoro e Carlos…beh, non sapevo dove fosse, tanto meno Kendall.


allora? vi piace? :3 a me molto <3
spero in qualche recensione :3

un bacione xD
ps: la gif non raffigura proprio il momento tra Kim e Logan, perchè sulla gif sembra che si stiano per baciare, ma non ho trovato nulla di più tenero e bello :(
se avete dei consigli sono a tutte orecchie <3

...

ah si, lui è Logan:


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Capitolo 5
*** the bridge ***


helooooo!
ecoomi qui con un nuovo capitolo dopo secoli xD
perdonatemi per il ritardo!
spero vi piaccia <3
prossimo capitolo a 13 recensioni

 

  

 



Salii in camera e vidi Kendall girato di spalle con una foto di noi due in mano.

Mi vennero in mente tanti ricordi...

Flashback

Eravamo mano nella mano e passeggiavamo lungo un sentiero pieno di fiori stupendi!
C’erano molte rose e tulipani e tantissime altre specie.

Staccò una rosa dal prato e me la diede inginocchiandosi e sorridendomi nel modo più dolce possibile. Gli sorrisi e non appena si alzò lo abbracciai.
Ci riprendemmo per mano, a quel tempo non ci vergognavamo a girare insieme in quel modo, era tutto più bello e semplice. Kendall non conosceva molto Jo e lo stesso vale per lei nei confronti di lui. Era tutto perfetto!

Arrivammo davanti ad un ponte, con uno splendido fiume e un magnifico tramonto!
Quando stavo con lui era tutto più bello e non pensavo a niente tranne che a lui!
Salimmo sul ponte e ci mettemmo ad ammirarlo. Era una giornata stupenda e stando con lui lo era ancora di più!
Continuavamo a tenerci per mano e a guardarci negli occhi per minuti interi. Era tutto fantastico!

d'un tratto si voltò verso di me, mi sorrise con quel suo sguardo perfetto, come se volesse dirmi "ti amo". Mi diede un bacio sulla guancia,
 pareva che il mio povero cuore stesse per uscire dal petto!
Si stava avvicinando troppo al mio viso, potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra. Chiuse gli occhi e in pochi istanti le nostre labbra si sfiorarono. finalmente quella distanza era stata occupata.
Chiusi gli occhi anche io godendomi quella magnifica sensazione. le gambe iniziarono a tremare e i palmid delle mani a sudare. 

Era il momento più bello della mia vita e non c’era nulla che poteva rompere quella sensazione!
Quel giorno doveva essere ricordato! Ogni dettaglio era oro!
Lui aveva delle sneakers e dei jeans a sigaretta neri con una felpa arancione e una maglietta bianca, lo sguardo mozzafiato e dei capelli perfetti!
Io avevo dei pantaloncini corti fucsia e una maglietta senza maniche nera con delle all stars verdi e una felpa rosa.
Il paesaggio era stupendo, con il tramonto dai colori sfumati e il lago che ci rifletteva. I grilli che cantavano nel modo migliore possibile e i passerotti che cinguettavano a ritmo. 

Quando ci separammo ci sorridemmo a vicenda e lui mi diede un caldo bacio sulla fronte.
 Dovevamo tornare a casa, ma non ne avevo per niente voglia. Volevo rimanere con lui ancora alcuni minuti per realizzare l’accaduto di qualche secondo prima, perché mi sembrava ancora tutto un sogno!

Camminammo verso casa ancora mano nella mano e senza la minima intenzione di volerci separare. 
Una volta arrivati sotto casa suonai il campanello e aspettammo che Carlos ci venne ad aprire.
“ho passato una splendida serata” mi disse mostrandomi quel magnifico sorriso
“anche io! Non sai quanto mi hai fatto felice!” gli risposi abbracciandolo.
Ormai i nostri abbracci erano diventati quotidiani, come una droga! Senza non ci sarei stata. Ce li davamo tutti i giorni e svariate volte. Era stupendo stare con lui! Rendeva ogni giorno speciale e felice. 

 
Mi diede un altro bacio, ma questa volta sulla guancia, così da non confondermi le idee tanto quanto non aveva già fatto. In quel preciso istante Carlos aprii la porta e noi ci spostammo subito l’uno dall'altra mettendoci a ridere. 
 
Il giorno dopo, mentre ero sul mio letto a leggere un libro, sento picchiettare sul vedrò del balcone, così mi affaccio e noto Kendall con un mazzo di rose e un sacchettino con dei cioccolati in mano appeso alla ringhiera del davanzale cercando di salire. Una scena veramente buffa!
Mi affrettai ad aprire le ante e ad aiutarlo a salire. Più goffo di lui non c’era nessuno ahah
Inciampò in un vaso che si trovava proprio vicino al suo piede e mi strascinò giù con lui. Ci facemmo un po’ male, ma eravamo ancora tutti interi.
Scoppiammo a ridere. Aveva rotto il vaso e per di più i cioccolatini con tutta la sua goffaggine gli caddero sotto il sedere e li schiacciò tutti, una scena da film ahahah

Entrammo in camera mia e ci sedemmo sul letto a scartare i cioccolatini che si erano salvati e a ridere come matti. 
ho una cosa per te” mi disse d’un tratto. Mi luccicarono gli occhi quando vidi che dalla sua tasca spuntò una foto. Eravamo noi la notte precedente. Quando mi aveva dato il bacio sulla guancia.
“oddio come hai fatto?” era l’unica frase che mi venne fuori in quel momento
“l’ho fatta con il telefono” mi disse sorridendo
“è una foto perfetta!” gli dissi abbracciandolo
“eh, modestamente” disse convinto, scoppiai a ridere e gli diedi un colpetto sul braccio. 

Passammo tutto il pomeriggio a ridere e a parlare del più e del meno. A stare abbracciati e rannicchiati sul letto. Erano state le due giornate più perfette che potessi avere!
 
La sera dopo scoprii che dovevo partire per sempre e che non avrei mai più rivisto Kendall. stettimo male da morire tutti e due e non era giusto! Ci eravamo baciati e io me ne dovevo andare via per sempre? Non avrei mai più visto l’amore della mia vita e sarei rimasta male in eterno!
Piansi fino al giorno dopo ed ero distrutta. Avevo il cuore appezzi ed ero arrabbiata e disperatamente triste allo stesso tempo.
Lo persi per sempre…almeno era quello che pensai fino a che non riapparve sulla soglia di casa mia ancora con quei magnifici fiori e un sorriso più bello di prima!


 
Era li, sul quel letto pieno di ricordi. Anche se ci fummo trasferiti, il letto era sempre quello e le lenzuola pure. Non dormivo senza quel plaid, senza quei ricordi favolosi.
 
Corsi in bagno non appena mi accorsi che mi stava guardando. Mi venne dietro e io mi chiusi a chiave in quella piccola stanza. Stavo piangendo a dirotto ed ero fradicia da testa a piedi.
ti prego aprimi!” mi disse disperato. Stava piangendo, si sentiva. Aveva la voce tremolante e singhiozzava. Cucciolo, sarei voluta andare ad abbracciarlo!
 
Ti prego, parliamone!” mi disse cercando in tutti modi di convincermi. Io non gli risposi. Stavamo piangendo a dirotto tutti e due e potevamo sentirci. I nostri respiri irregolari, le guance rigate da quelle lacrime amare e i nostri corpi troppo lontani gli uni dagli altri. Avrei voluto anche solo sfiorargli la mano per provare per l’ultima volta quella magnifica sensazione che si ha quando sei innamorata.
Passarono ore e ormai non lo sentivo più, segno che se ne era andato da un po’. Io ero ancora li, a piangere disperatamente e con un’espressione sconvolta in viso.
 
Ehi posso entrare?” sentii chiedermi dall'altra parte della porta.
“vattene!” gli urlai io
“ehi sono Carlos, cos'è successo?” chiese non capendo
Uscii subito dal bagno e lo abbracciai forte.
“ehi, tutto ok?” mi chiese nel modo più dolce possibile spostandomi i capelli dalla faccia
“no” disse solamente
“sei fradicia, fatti una doccia e vai a riposare” mi disse con quegli occhi da cucciolo
“in camera c’è Kendall” risposi affondando la testa nella sua soffice felpa
“vai in camera mia. Prenditi un paio di pantaloncini e una maglietta qualunque, ma asciugati o ti ammalerai” non gli risposi e rimasi incollata a lui
“da quanto sei li dentro?”
“un paio d’ore” ammisi io
“cos'è successo con Kendall?” mi domandò arrivando al punto
“mi ha baciato”
“e piangi per questo?” mi chiese sorridendo
“si è messo con Jo”
“Cosa? Quando?”
“quest’anno…”
“oddio mi dispiace! …ma queste cose capitano. Perché non ci parli? Magari ha una spiegazione”
“non posso” dissi scoppiando in un pianto ancora più forte
“ehi no, dai non fare così. Di la c’è Kendall che sta riposando…senti, ora vatti a cambiare e quando ti svegli sistemiamo le cose ok?”
“…prima di partire mi ha baciato…”
“come?”
“un anno fa, mi ha baciato…”

Gli raccontai tutto quello che accadde e lui ci rimase male.
“poi ci parlo io, ora però devo andare a fare la spesa, ok?” mi disse dandomi un bacio sulla fronte e allontanandosi
“no, ti prego non lasciarmi sola” gli implorai afferrandolo per un braccio
“ehi, non ti mangia mica eh! Dai, ci metto una mezz'oretta e poi torno. Non sto via molto, te lo prometto”


Rimasi a guardarlo mentre se ne andava e una volta che fu uscito mi diressi lentamente verso la porta della mia camera. Stranamente era chiusa.
La aprii a metà e entrai nella stanza. Vidi Kendall tutto raggomitolato sul letto che teneva stretto la foto di noi due.
Era talmente bello! Mi avvicinai e mi sedetti a fianco a lui. Aveva ancora le lacrime agli occhi e istintivamente portai la mano sulla sua guancia per asciugargliele.
Sarei rimasta li a guardarlo per ore e ore, ma il pensiero che si sarebbe potuto svegliare e trovarmi li con lui mi avrebbe distrutto. Non volevo dargli spiegazioni, ero li per il semplice motivo che …lo amo, è bellissimo e il suo sorriso, i suoi occhi, il suo modo di ridere e farmi contenta anche solo con un abbraccio…non volevo andarmene da li!
solo dieci minuti Kim! Solo dieci minuti!” mi ripromisi. Mi sdraiai al suo fianco e mi voltai dandogli di spalle. Potevo sentire il suo respiro sul mio collo e un formicolio attraversarmi la schiena.

Era così bello stare vicino a lui e sarei voluta rimanere a fissarlo per ore! profumava di fragola, sicuramente aveva preso la boccetta dal cassetto della mia scrivania. Era un odore buonissimo!

Ero talmente stanca e non riuscivo a tenere gli occhi aperti. D’un tratto non ricordai nulla, mi ero addormentata.
 
Al mio risveglio sentii il fiato di Kendall sul mio collo e lo trovai tutto stravaccato addosso a me. Aveva il braccio intorno alla mia vita e mi teneva la mano. Quando cercai di scendere dal letto vidi che aveva intrecciato la sua gamba alla mia come se avesse paura che scappassi da un momento all'altro.
Mi sentii stranamente bene, era piacevole stare vicino a lui e era fantastico sapere che teneva a me e non voleva che me ne andassi.
Ero davvero troppo stanca e mi riaddormentai cullata dal caldo abbraccio di Kendall e dall'adorabile stretta alla mano, così calda e delicata.
 
Mi svegliai confusa e con un gran mal di testa, forse dovuto ai capelli bagnati. Mi stropicciai gli occhi e cercai di capire cosa stava succedendo.
Vidi Carlos in piedi davanti a noi.
Kendall seduto sul letto.
Carlos stava urlando.
Kendall si grattò la testa non capendo, forse anche lui si era appena svegliato.

perché la fai soffrire così? Lo sai che è stata male tutto il giorno per colpa tua?” Kendall si voltò verso di me per una conferma, ma io abbassai semplicemente lo sguardo e mi asciugai le lacrime ancora calde sul viso, segno che avevo pianto nel sonno.
non dovevi baciarla! Non prima di partire!” a quelle parole Kendall si voltò prima verso di me e poi di nuovo verso Carlos
“cosa? Avevamo fatto una promessa! Avevi promesso di non dirlo a nessuno!” Kendall era confuso e iniziava ad avere gli occhi lucidi, proprio come i miei che lo guardavano implorandolo di perdonarmi.

Lui scese dal letto e si diresse verso la porta per andarsene. Io lo seguii urlandogli di tornare in dietro e che mi dispiaceva da morire. Non si voltò. Era arrivato davanti il portone e proprio quando lo avevo quasi raggiunto, mi chiuse la porta in faccia.

Mi misi a piangere disperatamente contro la porta con la minima speranza che forse sarebbe tornato indietro. Non successe.
Carlos arrivò e mi trovo in lacrime. Mi abbracciò e mi consolò.
"è tutta colpa tua!" gli urlai salendo al piano di sopra.

Ero in camera mia e Kendall non si decideva a tornare a casa. Pioveva. Non aveva una casa dove andare. Faceva molto freddo e per di più non conosceva la città!
Decisi di mandargli un messaggio:

-ti prego torna a casa! Ti ammalerai e io ci starei troppo pale! Ti prego, non farmi soffrire. Sto malissimo, mi manchi! Scusami da morire per tutto!-

Passarono minuti e minuti e neanche una risposta. Ero sul punto di impazzire. Decisi che dovevo agire!
Uscii dal terrazzo di camera mia, così che Carlos non potette sentirmi.
 
Urlai il suo nome per non so quanto tempo. Girai tutto il quartiere, ma non c’era traccia di lui. Ero in lacrime e davvero non ce la facevo più!
Se non lo avessi trovato avrei avuto sicuramente un collasso.

D’un tratto mi venne un lampo di genio! Mi ricordai che avevamo fatto una gita alcuni anni prima in quella città.
Lui i posti un po’ li conosceva, ma cosa più importante c’era un posto in cui amavamo andare! Ci siamo andati tutti i sette giorni di vacanza:

il ponte. Si, era più o meno come il nostro ritrovo. Il nostro rifugio. Il ponte era il nostro punto d’incontro.


allora, che ne dite? vi è piaciuto il capitolo?
odio il fatto che il telefilm sia finito, odio il fatto che hanno dovuto collaborare con la Nickelodeon e non hanno potuto neanche mettere la canzone originale di "love me again" nel loro album...
ma odio ancora di più il fatto che il cast si è dovuto separare...mi distrugge il cuore non poter svegliarmi la mattina e trovare immagini nuove di loro insieme a Erin o Katelyn...ok, la smetto. sembra che siamo morti o cose simili...
comunque, spero di non avervi annoiati/e <3
un bacio a tutti alla prossima ;)

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