I belong to you You belong to me

di sapphireye
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Partenza ***
Capitolo 2: *** unintended ***
Capitolo 3: *** Follow me, my life ***
Capitolo 4: *** you are my sunshine ***
Capitolo 5: *** I will find you in my dreams ***
Capitolo 6: *** Madness ***
Capitolo 7: *** Without you or with you? ***
Capitolo 8: *** beautiful ***



Capitolo 1
*** Partenza ***


Clary si sveglió con le prime luci dell'alba sul comodo letto dell'istituto. Da quando aveva visto Jace per la prima volta dopo la battaglia, aveva convinto Joceline a concederle qualche settimana di permanenza all'istituto per aiutare Isabelle. Infatti, la poveretta, non solo doveva occuparsi di Jace, ma anche consolare Alec, che dopo la fine della sua love-story con Magnus, sembrava parecchio distrutto. Clary, si era ovviamente offerta volontaria, pur di stare con Jace. Ancora un po' assonnata , si si diresse verso il bagno con uno sbadiglio, mise un paio di shorts e con una maglietta avanzó verso l'infermeria. La porta era spalancata, ma di Jace nessun segno. Dopo aver perlustrato attentamente ogni angolo, andó preoccupata verso la biblioteca. E se fosse successo qualcosa? Se Jace fosse stato male l'avrebbero avvisata, o comunque svegliata, no? Si, certo. Senza alcun dubbio. La biblioteca era vuota. -"Jace? Izzy? Alec?"- niente. -"Jace?... Ci siete?"- ne seguí un breve silenzio poi... -"Clary, sei tu?"- era Isabelle che era uscita dalla stanza di Jace con uno sguardo che implorava aiuto. Jace spuntó subito dopo e con un balzo raggiunse Clary, circondandole la vita con un braccio. -"Buon giorno bella addormentata"- disse Jace con quel suo sorriso sghembo da dio greco stampato in faccia. Clary, alquanto sbalordita, rispose -"Ehi, ma tu non dovresti essere a letto moribondo?"- -"Naaa, é passata una settimana, sono pronto per essere strapazzato"- -"Oh, bhe, tanto meglio" disse Clary sgranando gli occhi e rivolgendo lo sguardo a Isabelle, che intanto era ritornata In camera di Jace, ridendo sotto i baffi -"Clary, tu sai fare il letto?"- chiese mentre ancora rideva -"si, certo, ma..."- -"Lascia stare, Clary, faccio io. Voi intanto andate a prepararvi, anzi, perché siete ancora qui?"- era Maryse, che era magicamente spuntata nel corridoio. -" grazie mamma, adesso andiamo. Io chiamo Alec, tu e Jace andate a fare le valigie"- disse Isabelle -" andare dove?"- chiese confusa Clary -" non sai ancora niente? Iz ha organizzato una vacanza di una settimana a Como, in Italia. É molto bello e ora fa caldo"- Questa volta era stato Jace a parlare. -" veramente? Grazie Izzy, ma... Viene anche mia mamma?"- domandó Clary entusiasta ma anche preoccupata per la risposta. -"No, non preoccuparti. Gita tra giovincelli!"- esclamó Maryse. -" grazie, grazie, grazie! Vado a fare le valigie!"- rispose Clary prendendo per mano Jace e trascinandolo verso la camera. -"sono contento che ti piaccia... Clary?"- -"si?"- -" in questi giorni devi dimenticare chi sei veramente e rilassarti. Potrebbe essere l'ultima volta che passiamo momenti cosí insieme e dobbiamo goderceli."- Clary gli buttó le braccia al collo e posó delicatamente le sue labbra su quelle morbide e sensuali di Jace -" non sará l' ultima. Promesso."- Arrivati in camera di Clary, Jace aprí l'armadio mentre lei correva in bagno a prendere l'intimo. Jace frugó per un momento poi la sua mano indugió su quello che sembrava essere un vestito da ballo azzurro ghiaccio. -"Questo!"- esclamó Jace. Clary si voltó ed il solo pensiero di mettere quel vestito in presenza di Jace, la fece arrossire. -"Guarda che non ho intenzione di saltarti addosso, almeno non ora, non c'é bisogno che mi diventi un pomodoro!"- disse Jace notando il rossore sulle guance di lei. Clary restó in silenzio mentre Jace si dirigeva verso di lei con ampie falcate. Quando la prese tra le braccia si lasció sfuggire un "ehi!". -"forza, dobbiamo essere in aereoporto per mezzogiorno, poi ci aspettano dodici ore di volo, ma fidati, ne varrá la pena"-

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Capitolo 2
*** unintended ***


Arrivati all'aereoporto presero l'aereo. Clary si sistemó vicino a Jace, Simon vicino a Isabelle e Alec dietro di loro. Il volo duró dodici ore esatte e arrivarono in Italia verso mezzanotte. Usirono dall'aereo esausti. Clary aveva dormito tutto il viaggio e scese barcollando le scale. Inciampó sull'ultimo gradino e ovviamente Jace era lí, sempre pronto ad accoglierla tra le sue forti braccia. La sollevó, vedendo che riusciva a stento a camminarre in linea retta. « non li regge proprio i viaggi, eh?» chiese Isabelle vedendo Clary dormire beata tra le braccia di Jace. Dopo circa un'ora di viaggo dall' aereoporto a Como, arrivarono esausti all'hotel. Erano le due. Clary aveva dormito sulle gambe di Jace, mentre Isabelle si era concessa un pisolino sulla spigolosa spalla di Simon. Alec era rimasto sveglio per tutto il viaggio, da New York a Como. Il loro albergo si ergeva maestoso sulle rive del lago, dove le stelle si riflettevano sull'acqua, creando un'atmosfera accogliente ed intima, quasi familiare. Entrando, Clary si sveglió. Faceva molto caldo. Quando si accorse di essere tra le braccia di Jace, si sentí avvampare. « siamo in aereoporto? » chiese lei ancora stordita dal sonno. « no, siamo in albergo. Dormi pure, ti porto io. » Clary chiuse gli occhi ma non si addormentó. Quando lei e Jace arrivarono in camera, lui l'adagió delicatamente sul letto, poi si diresse verso il bagno. Clary cercó di aspettare il compagno prima di concedersi l'oblio del sonno, e per poco non ci riuscí. Jace si sdraió dietro di lei, circondandole la vita con le braccia, stringendola a sé. « Dormi Clary » le sussuró dolcemente all'orecchio, mentre anche lui chiudeva gli occhi. Cosí Clary si addormentó tra le forti braccia dell' amato Jace. ___________ ________________________________________________________________________________________________ « Ho detto niente pubblicitá! » Magnus riappese il citofono e si stravaccó sul divano. Cavolo. Non credeva che il sommo stregone di Brooklyn potesse ridursi in quello stato. Stava giocando con il Presidente Miao. All'inizio anche il gatto era rimasto perplesso, poi peró si era lasciato distrarre dal piccolo ciuffo di piume che il padrone faceva volteggiare per il soggiorno. Aveva fame. Si alzó e aprí il frigo. Era quasi vuoto ma su uno scaffale c'era della panna. Eh si... cosa non avevano fatto lui e Alec con quella panna... Era difficile da ammettere, ma quel ragazzo dagli occhi del colore del mare gli mancava. Gli mancava da morire..._________________________________________________________________________________________ Clary si sveglió cullata da una melodia proveniente dal bagno. Era Jace che canticchiava la ninna nanna di Maryse. Guardó l'orologio e il suo sguardo si posó sulle pareti. Erano imbottotite. Nello stesso momento Jace uscí dal bagno con una salvietta a coprire dalla vita in giú (cosa che avrebbe fatto svenire molte ragazze). « Ehi, giá sveglia? » chiese Jace « Si... ma... Jace perché la nostra camera é insonorizzata? » chiese lei diventando paonazza allo stesso tempo « credo che tu ci sia appena arrivata » disse lui vedendo le guance paonazze di Cllary e mettendosi a ridere. « dai Clary sage, ci aspettano per fare colazione. Per quanto riguarda questo discorso ne riparleremo con piú calma questa sera» le disse facendole l'occhiolino. « io non sono un tipo di salvia!» disse scherzosamente lei. « vero! tu sei come la bocca di leone... bella e irraggiungibile...» le disse mettendosi davanti a lei e facendola sdraiare. « guarda che io per te sono raggiungibilissima » sussurró Clary sulle sue labbra. «mmmh vedremo dopo... ora prepariamoci » le disse rialzandosi. il loro discorso venne interrotto da un frenetico bussare. « Clary? Jace? per favore aprite! » era simon che sembrava parecchio preoccupato Clary si alzó e corse ad aprire la porta. Simon indossava una camicia bianca di flanella, che gli donava molto. La sua espressione peró era puro terrore. « dovete aiutarci! Alec é sparito! > _________________________________________scusate ma non riesco ad inserire l'html!

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Capitolo 3
*** Follow me, my life ***


-" Come sarebbe sparito? "- Jace, che prima era sulla soglia del bagno, aveva raggiunto Clary sentendo le parole " Alec " e " sparito" -" sparito... Scomparso! Abbiamo bussato prima e nessuno veniva ad aprirci, cosí Isabelle ha fatto una runa e siamo entrati, dentro non c'era nessuno... o meglio, solo questa... "- Simon porse un foglio di carta stropicciato che il nephilim prese con un nervoso scatto del braccio. Jace lo lesse: _________________________________________________________________________________________ Non so vivere senza di te, non riesco, é uno dei miei limiti... Forse questa lettera non ti arriverá mai, ma voglio provarci comunque... Aku cinta kamu... Non potró mai perdonarmi per quello che ho fatto, tu sei la mia vita ed ora che ti ho perso potrei anche morire... Credo proprio che sia l'unico modo per mettermi il cuore in pace. Addio, ti amo__________ Alexander Lightwood______________________________________________________ -"questa é una lettera d'amore senza destinatario"- disse Jace -"io credo che il destinatario sia scontato... Alec ha amato solo una persona in questo modo e noi sappiamo chi... "- disse Clary, che aveva letto la lettera da sopra la spalla di Jace mettendosi in punta di piedi. -"Magnus Bane "- sussurró Isabelle con ancora gli occhi gonfi per il pianto. Seguí un lungo silenzio, interrotto solo dai singhiozzi di Isabelle. -"dove credete sia andato? "- chiese incerta Clary. -" non lo so... Cazzo! Avrei dovuto sentire i suoi stati d'animo, per l'Angelo sono il suo parabatai! "-scoppió Jace -" Jace calmati! Ora dobbiamo cercare di capire dove sia Alec e cosa stia cercando di fare "-lo ammoní Clary. -" credo che la ragione per cui sia scappato sia chiara... Nella lettera ha scritto che morire era l'unico modo per mettersi il cuore in pace... Ragazzi credo proprio che Alec stia per suicidarsi... "- disse simon con voce tremante. Isabelle scoppió in un pianto convulso e fú subito accolta dalle braccia di Simon. Clary si avvicinó e le posó una mano sulla spalla. -"Stai tranquilla Iz, dobbiamo solo... "- -"chiamare Magnus Bane"- disse Jace con voce gelida, che faceva presumere fosse molto incazzato. -"giustissimo!! Lo chiamo subito"-disse Clary componendo il numero dello stregone, che rispose al terzo squillo. -"chi osa disturbare il sommo stregone di Brooklyn nel cuore della notte?"- disse biascicando lui -"Magnus, sono Clary"- -"ancora voi? Spero abbiate un buon motivo per svegliarmi a quest'ora!"- -"infatti lo é! "- -"allora parla ma muoviti perché voglio dormire"- -" il fatto é che Alec é scomparso e crediamo stia per suicidarsi... Non ti avrei chiamato ma credo che tu sia l'unico che Alec voglia vedere. Ultimamente è molto cambiato... Non mangiava e non dormiva quasi mai... "- -"io... Io... Io non..."- -"Magnus per favore! Non avrei voluto dirtelo, ma Alec ha scritto una lettera per te in cui diceva che morire era l'unico modo per mettersi il cuore in pace.... Credo che tu sappia il perché. -"va bene, va bene, vi raggiungo subito, aspettate i lí."- Magnus riattaccó e si precipitó in camera. "Oh, Alexander, perché mi fai questo?" Pensó lo stregone

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Capitolo 4
*** you are my sunshine ***


Poco dopo si aprì sulla parete un portale da cui uscì Magnus. Indossava una maglietta nera con un profondo scollo a V, accompagnata ad un paio di pantaloni mimetici che gli arrivavano al ginocchio. Due profonde occhiaie solcavano il viso dello strgone, stranamente senza glitter. Che anche lui risentisse della mancanza di Alec? Pensò Clary. " Raccontatemi tutto, voglio sapere tutto quello che Alec ha detto, fatto o... scritto." disse lo stregone. Fu Clary a parlare. "Non credo abbia proferito parola da quando siamo partiti. Questa è la lettera." E, a suo malgrado, Magnus lesse._________________________________________________________________________________________________________________________________________ C'era qualcosa di terribilmente sbagliato nello stare lontano da Magnus , come se la vita non avesse più un senso, come se qualcuno ti avesse rubato il cuore lasciando al suo posto il vuoto più totale. Una folata di vanto mosse i capelli corvini di Alec, seduto su uno sperone di roccia, lo sguardo perso nel vuoto. Idris si estendeva sotto di lui in tutta la sua bellezza e magnificenza. Le sue aspre montagne gli erano familiari, lo rassicuravano. Infatti aveva deciso di andare lì perchè quelle vette erano casa per lui, perchè loro saranno sempre lì, ferme, intoccabili, irremovibili. Non gli sarebbe dispiaciuto passare gli ultimi momenti della sua vita lì. Dicevano che prima di morire tutta la vita ti passa davanti e lui voleva rivivere quei ricordi, perchè erano l'unica cosa che gli rimaneva. _________________________________________________________________________________________________________________________________________ Quando lo stregone ebbe finito di leggere, nella stanza calò un silenzio tombale. Poi a Clary venne in mente una cosa. " Ehi! Ma certo! Potremmo usare il mappamondo di Maryse, ricordate?" " Giusto!" esclamò Isabelle "certo, Alec dovrebbe avere la runa... Mamma diceva che quella runa poteva essere tra i capelli e in altre parti del corpo." " Non che io ricordi, ma potrebbe sempre essere tra i capelli." spiegò pensieroso Magnus. " E tu come faresti a saperlo? Non hai mai visto Alec..." " Nudo? Eh eh, non sai quante volte bellissima" ribattè lo stregone. " Va bene, ora... chi va a prendere il mappamondo? Almeno vedere se compare..." " Vado io " si offrì Magnus " farò veloce, promesso " Con questo sparì nel portale. Anche Simon e Izzy erano tornati in camera loro, lasciando Clary e Jace soli. " Ho bisogno di una doccia fredda" disse Jace demoralizzato. " Jace, non devi sentirti in colpa" disse lei. " Non capisci Clary, io dovrei sentire le sue emozioni, se non le sento è perchè ci siamo allontanati, perchè io ho trascurato il nostro rapporto, capisci Clary, è solo colpa mia" sussurrò lui. Clary gli rispose con un bacio, che lui ricambiò subito. Fu un bacio strano, pieno di malinconia e tenerezza allo stesso tempo, però bellissimo. Si staccarono ansimanti e Jace le chiese " Doccia? " lei annuì debolmente, ancora frastornata per il bacio. Jace la trascinò in bagno, armeggiando con i bottoni dei jeans di lei, mentre Clary faceva scorrere le manine sulla schiena possente di lui. quando si ritrovarono entrambi in biancheria intima, lui sussurrò: "Sicura?" " Non sai da quanto aspetto questo momento, Jace" " Ti amo, Clarissa Morgestern, non sai quanto" " Ti amo, Jace Lightwood, Herondale o come diavolo ti vuoi far chiamare" Così poco dopo erano uniti veramente, con il corpo e con l'anima

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Capitolo 5
*** I will find you in my dreams ***


Cielo azzurro... brezza fresca di casa... montagne mozzafiato... ma non semplici montagne... montagne di Idris... una figura seduta osserva la vallata sottostante con sguardo perso... il vento che gli scompiglia i capelli corvini... Alec... Alec! Quando Jace realizzò si mise a correre più velocemente possibile, ma più si avvicinava al giovane nephilim, più la sua figura diventava sfuocata e luminosa... e allora venne inghiottito da un mare di luce..._____________________________________________________________________________________________________________________________________ Jace si svegliò di soprassalto, ansimando. Il sogno... in quel sogno aveva visto Idris, le sue montagne, ma soprattutto Alec. Clary gli era seduta a fiancocon uno sguardo preoccupato sul volto. " Jace! cosa è successo? " Quella voce gli ricordò della notte passata... il piccolo e bellissimo corpo bagnato tra le sue braccia, l'acqua che scorreva pigra ai lati del naso di entrambi per poi in sinuarsi tra i loro baci appassionati... e poi lei che lo stringeva forte mentre la sollevava per portarla a letto, ricordava lei che stringeva il lenzuolo soffocando i gemiti... Era stata di sicuro la notte più bella per entrambi. "Jace, cos'hai? Stai bene?" domandò lei preoccupata. " So dov'è Alec! L'ho sognato! E io che credevo che i miei sensi di parabatai fossero svaniti!". Jace si alzò velocemente dal letto andando direttamente verso l' uscita, quando Clary lo chiamò ridacchiando. " Jace... ehm..." poi indicò il corpo del ragazzo, che si rese conto di essere nudo e di stare sul ciglio della porta. " Ops!" corse all' armadio e prese boxer, pantaloni, scarpe, camicia e andò verso l' uscita della stanza. " Io vado ad avvertire Izzy, tu chiama Magnus... Clary... sei fantastica! " e con questo uscì dalla stanza, chiudendosi dietro la porta. Clary si alzò, si vestì, poi prese il cellulare e compose il numero dello stregone, che rispose subito. " Clary, ti stavo per chiamare, abbiamo un problema, Alec non compare sul mappamondo! "disse Magnus. " Non c'è bisogno, Jace questa notte ha sognato Alec sulle montagne di Idris" spiegò Clary esaltata. " Sono subito da voi "e attaccò. _______________________________________________________________________________________________________________________________________ "JACE!" era Isabelle che aveva urlato quando si era accorta di Jace che faceva foto col cellulare. Era entrato silenzioso senza bussare, sorprendendoli in biancheria intima mentre lei e Simon si scambiavano baci appassionati. " Che c'è?! mi dispiace interrompere la vostra interessantissima discussione, solo che ci sono importanti novità." Ribattè Jace. " Del tipo? dimmi che Alec sta bene, per favore!" esclamò lei. " Per ora si, ma non per molto. Sta notte l'ho sognato sulle montagne di Idris, era ancora tutto intero, ma non credo che lo rimarrà per molto se non ci muoviamo." spiegò il nephilim. Subito dopo entrarono Clary e Magnus. " Allora! sappiamo dov'è la principessa intrappolata... andiamo a salvarla?" disse Magnus sorridente. " Si parte, fate i bagagli!". Dopo spedirono le valige all' istituto attraverso il portale, poi Magnus ne aprì un altro ed entrarono uno ad uno, iniziando la disperata lotta contro il tempo per salvare Alec.

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Capitolo 6
*** Madness ***


Si ritrovarono ai piedi di un'enorme montagna, un prato verdissimo sotto i loro piedi. Una brezza leggera scosse i capelli di Clary, che prese una grande boccata di aria purissima di Idris. Erano caduti dal cielo e la caduta non era stata delle migliori, infatti aveva un lungo taglio sul braccio. << Clary, stai bene? Stai sanguinando! >> chiese preoccupato Jace. << Si, Si, un iratze ed è a posto >> rispose lei, rubando lo stilo del ragazzo dalla tasca. << Dammi, faccio io >> Prese lo stilo e inizió a tracciare linee scure sulla pelle morbida della ragazza, che chiuse gli occhi per percepire quello che ormai era solo un lieve pizzicorio. << Credete sia questa la montagna? >> chiese Isabelle con gli occhi luccicanti di speranza. << Bhe, il mio imparagonabile sesto senso dice di si, quindi in cammino! >> Disse Magnus con un sorriso ebete sul volto. << E quale sarebbe questo imparagonabile sesto senso? >> Chiese Jace con tono provocatorio. << Quello di far accadere brutte cose a piccoli cacciatori irritanti >> rispose Magnus. << Vi ricordo che se non ci muoviamo, tra poco morirá qualcuno e non credo vi piacerá, quindi, LA VOLETE SMETTERE DI LITIGARE? >> sbottó Clary esasperata. Incominciarono a camminare e, un passo dopo l'altro, arrivarono in cima alla montagna. Faceva freddo, doveva ammaterlo, peró non si era certo preoccupata di portare una felpa, dato che il destino di Alec era nelle loro mani. Clary si guardó intorno, cercando di captare ogni singolo rumore, ma una cosa nera attiró la sua attenzione. Era una giacca, anzí, una tenuta da battaglia di... Alec? Ma certo, era di Alec! << Qui! >> esclamò correndo verso la giacca. << Magnus, questa é la sua giacca, potresti fare un incantesimo di localizzazione per trovarlo! >> spiegó Clary. << Sei un genio, Clary! >> disse esaltata Isabelle. Magnus prese in Mano la giacca di pelle nera e l'annusó. Quel profumo... Era il suo. Lo stregone chiuse gli occhi e si concntró. All'improvviso un vortice di pensieri e di momenti passati con Alec si scatenó sotto le sue palpebre. Rivide quel ragazzo dagli occhi blu che era arrossito alla festa del presidente miao, rivide Alec moribondo per il veleno del demone superiore, rivide il loro primo e il loro ultimo bacio, quella sera in metropolitana dove si erano lasciati, la sera dell'errore piú grande della sua vita. Poi una scena prese il sopravvento sulle altre. C'era Alec alzato che scrutava il cielo con un coltello in mano, su uno sperone di roccia rialzato e ben nascosto, oltre, il vuoto. Magnus aprí gli occhi un pò scosso. << Su uno sperone di roccia, come... >> Magnus si giró e vide una lingua di roccia che saliva , per poi rispianarsi. << quello >> Tutti si girarono e salirono correndo lo sperone, fin quando una piccola sagoma dai capelli corvini apparí piú avanti. Un coltello stretto nel pugno, il braccio alzato all'altezza del cuore e un sussurro al vento << Aku cinta kamu >>

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Capitolo 7
*** Without you or with you? ***


<< ALEC NOOO!! >> Urló lo stregone incespicando tra le rocce. Il nephilim si giró, confuso. << Ma che diavolo...?C-c-cosa ci f-fate voi qui? >> balbettó spiazzato il ragazzo. << No, tu che cosa ci fai qui?! >> disse Magnus avanzando verso Alec, seguito dal resto della compagnia. << Fermi, tutti. >> Disse sicuro Alec, sorprendendoli. << Cosa? Smettila, é ora di finirla, Alec! Hai idea di cosa ho passato per venire a salvarti la vita? Hai la minima idea di come mi sono sentita quando sei sparito? Rispondi! >> Sbraitó Isabelle ricominciando a piangere. << E tu hai la minima idea di quello che ho passato io, invece? Hai ragione, é ora di finirla! Ma questa volta veramente! E non provate a fermarmi, perché sono giá morto dentro, tanto vale morire anche fuori! >> Ribatté urlando Alec. Detto questo, il coltello ancora stretto nel pugno, abbassó il braccio e il coltello laceró le membra del ragazzo, che si accasciò a terra, inerme. Magnus corse urlando verso di lui, poi strappó il coltello dalla carne e inizió a curarlo, ma il coltello aveva perforato un polmone, facendo sí che i respiri di Alec si riducessero a gorgogli. Lo stregone si concentró, cercando dentro di sé quella forza che aveva curato Alec dal veleno del demone superiore tempo prima, la magia nera. Dalle punte delle dita uscirono delle vivaci scintille nere, che si posarono sul petto ferito di Alec. Pian piano la carne si ricompose sotto lo sguardo attento dello stregone, che nonostante tutto, era riuscito a mantenere la luciditá. Quando della ferita rimase solo una cicatrice, Magnus lo prese per le spalle, tirando lo verso di sé, cullandolo come un bimbo. << Ti prego, ti prego, Alec, per favore, per favore >> gli sussurró all'orecchio, ma Alec non si svegliava, le sue palpebre rimanevano abbassate, il suo cuore silenzioso. Allora Magnus posó le labbra sulle sue, in un bacio tenerissimo, che raccontava di amori proibiti e galassie lontane. Lo stregone si staccó dal ragazzo, sussurrando un verbo che quest'ultimo conosceva bene. << Aku Cinta Kamu, Alexander Lightwood, per sempre. >> Allora uno sguardo blu come il cielo incontró quello smeraldo di Magnus, seguito dal suo cuore, che cominció debolmente a pompare sangue. << Grazie, grazie Alec, scusami >> sussurró Magnus, piangendo. << Scusami, per averti lasciato, per non averti capito, per tutti i miei errori, per tutto quello che ho fatto e che faró di sbagliato, scusami, scusami. >> << Magnus, sei tu? >> Chiese con voce spezzata Alec. << Si Alec, sono io. >> rispose sorridendo lui. << Allora non mi lasciare >> << Non lo faró mai piú >> Rispose lui.

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Capitolo 8
*** beautiful ***


Clary si svegliò tra le braccia di un bellissimo ragazzo dai capelli e le iridi d’oro, il suo Jace. Fece scorrere delicatamente le dita sulla schiena nuda della ragazza, partendo dal basso e risalendo piano, fino ad arrivare ad accarezzarle le guance. Lei aprì gli occhi, assonnata. << Buongiorno bellissima, come stai? >> Chiese lui sorridendole. << Bene >> biascicò lei mettendosi seduta. << Ti avrei anche lasciata dormire ma dopo saremmo arrivati in ritardo alla festa di Magnus. E il sommo stregone di Brooklyn non vede di buon occhio certe cose… >> Lei annuì rimanendo a guardare quel sorriso unico e sghembo, il sorriso terribilmente sexy del suo ragazzo terribilmente sexy. La sua contemplazione venne interrotta , infatti Jace si alzò, sospirando. << Siamo in ritardo e pensare che devo ancora convincerti a mettere il vestito… Temo di dover avvisare Alec… >> << Jace, che vestito… >> Il ragazzo tirò fuori dall’ armadio il suo vestito azzurro ghiaccio che le aveva regalato Luke per il suo sedicesimo compleanno, poco prima che scoprisse di essere una shadowhunter, una nephilim. << Jace, sai che non metterò mai quel vestito in tua presenza? >> spiegò lei incrociando le braccia sul petto. << Ehi, questa non è bella cosa, perché non vuoi mettere questo vestito con me? >> Chiese Jace sventolando in aria il vestito. << Perché… Bhe, perché con il mio ragazzo di fianco è… imbarazzante >> disse Clary arrossendo. Jace scoppiò a ridere. << Seriamente, dopo le acrobazie che abbiamo fatto a letto, tu ti imbarazzi se metti questo vestito con me? Oddio, Clary, mi fai morire! >> Il ragazzo riprese a ridere di gusto, Clary paonazza davanti a lui. << Ti faccio una proposta, se vuoi potrei mettertelo io il vestito… sai, a me piace mettere i vestiti… >> disse lui ammiccante. Clary si alzò, dirigendosi verso il bagno e prendendo il vestito che Jace teneva in mano per l’appendino. << No, Jace. A te piace toglierli, i vestiti, non metterli. >> Ironizzò Clary. Dal bagno sentì Jace che rideva come un deficiente, probabilmente mentre si cambiava. Quando la ragazza uscì dal bagno e si mise davanti a Jace, lui sgrano gli occhi << Clary, sei bellissima… ti giuro… >> sussurrò lui. Il vestito lasciava scoperta buona parte della schiena, mentre sul davanti c’era una prfonada scollatura che lasciava poco all’immaginazione. La gonna era alla caviglia, però aveva uno spacco che le arrivava a metà coscia. << Ok, ma adesso andiamo che siamo in ritardo. >> Così si avviarono verso la casa di Magnus, dove li attendeva una festa per la riconciliazione di Magnus e Alec e anche per qualcos’altro, di cui Jace aveva accennato qualcosa, forse di Simon e Izzy. ________________________________________________________________________________________________________________________ Jace suonò il campanello e poco dopo un Alec sorriente venne ad aprire. Jace e Clary rimasero fermi a guardarlo, stupiti. Il nephilim aveva un’abbondante linea di glitter dorato sulle palpebre, le guance tinte di rosso. Subito dopo dietro di lui apparve Magnus, anche lui con il glitter come suo solito. << Buongiorno anche a voi, carissimi >> disse sorridente lo stregone. << Ciao! >> risposero in coro Clary e Jace. << Volete entrare o rimanere fuori? >> Chiese Magnus. << Entriamo, entriamo. >> risposero. All’ interno li aspettavano tutti, Simon e Izzy, Jordan e Maya, Luke e Joceline, Robert e Maryse, persino Aline Penhallow era stata invitata. La serata passò velocemente, tra risate e drink arcobaleno. Poi, ad un tratto, Jace richiamò l’attenzione. << Siamo qui questa sera per festeggiare la riconciliazione di Alec Lightwood e Magnus Bane… ma non solo >> il ragazzo lanciò un’occhiata complice a Simon. << Si… infatti… io volevo solo dire… cioè, chiedere a Isabelle se… se volesse… diventare la mia ragazza… >> << Si, Simon si!>> La ragazza corse ad abbracciarlo e Simon la prese goffamente, quasi cadendo all'indietro. La festa finí tardi, con Magnus e Alec che dopo un'occhiata complice erano spariti in qualche camera dell'appartamento, cosí come Maya e Jordan. Simon e Isabelle erano rimasti a sbaciucchiarsi in pubblico, mentre Jace e Clary ridevano e scherzavano con il resto della compagnia. La loro vacanza era finita e con lei anche l'incerto periodo di pace. Presto Sebastian sarebbe tornato e lo scontro finale si sarebbe compiuto, presto, molto presto... _________________________________________________________________________________________________________________________ Come ultimo capitolo della storia, non potrebbero mancare i ringraziamenti. Prima di tutto grazie a chi segue e ha seguito la storia, a chi ha recensito o semplicemente pensato "carina". Ma il mio piú grande grazie va a Izzy99 e Ehihurricane, che mi hanno consigliato e aiutato a ideare e sviluppare la storia. Grazie anche a chi ha semplicemente letto. Grazie!

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