“Ehi Karen sono Lip, volevo solo aggiornarti, in qualsiasi cazzo di posto tu sia”

Sono passati cinque mesi da quando te ne sei andata, da quando hai preso la tua valigia, il tuo immancabile cappotto grigio e hai girato le spalle al mondo, a me.

Non so dove tu sia in questo momento, non l'ho mai saputo, sono all'oscuro di tutto. E per questo sto di merda. Ogni giorno che passa va un pochino meglio, cerco di non pensarti, ma non ho resistito. Nessuno parlava di te da tanto, ma oggi sia Kevin che Ian ti hanno nominata.

“Credo che Karen ti abbia davvero incasinato” mi ha detto Kevin quando aggiustavamo il furgone.

“Solo perché Karen ti ha trattato di merda non vuol dire che devi trattare di merda Mandy” sono state le parole di Ian.

Sentire pronunciare due volte il tuo nome é stata una pugnalata al cuore. E ora ti sto chiamando, non l'ho mai fatto, ma ora ne sento proprio il bisogno.

“Il tuo bambino va alla grande”

Il piccolo Hymie, quello che pensavo fosse mio figlio e in realtà é di quel coglione asiatico di Timmy Wong. Ero così eccitato all'idea di avere un figlio da te, cosi tanto felice che non mi accorgevo mai dei tuoi continui borbottii, delle tue precisazioni sul fatto potesse non essere mio. Poi quella sera all'ospedale, la sera del ringraziamento, tutto il mondo mi cadde addosso. Quello non era mio figlio, non lo era mai stato fin dall'inizio, e io ci avevo creduto, sperato.

“Tua madre e il tuo ex marito vanno alla grande”

La povera Sheila. L'hai messa di fronte ad una scelta dolorosa. O te, o il bambino. Non sai quanto stia soffrendo la tua assenza? Benché le sue giornate siano occupate nel prendersi cura di Hymie non c'é un'istante in cui non pensa a te. É da cinque mesi che non le vedo un sorriso sul volto, un sorriso vero, non quelli finti, tirati, fatti tanto per non essere bombardati da domande di merda tipo “Cos'hai? Come stai?”

Come hai potuto farle questo? Tu che sei sempre stata così buona con lei, così vicina durante le sue crisi da pazza agorafobica, come hai potuto scendere a ricatti?

E Jody, nonostante sia un idiota di prima categoria mi devo ricredere sul suo conto. É una brava persona. E preferirei mille volte vederti insieme a lui che fra le braccia di qualche tossico, delinquente o maniaco del cazzo che potresti trovare in giro.

“Mio padre, quello che ti sei scopata, va alla grande”

A pensarci sento ancora un'enorme rabbia che mi assale. Ti sei scopata mio padre, cazzo. E io ho avuto anche il buonsenso di perdonarti. Avrei dovuto tagliare i legami del tutto con te, ma non l'ho fatto. Perché ci tengo, e sei la cosa migliore in questa vita di merda. Impressa nella mia mente ci sono ancora le immagini di quel video. I tuoi capelli tinti di nero, il tuo sguardo da dura ma che in realtà nasconde la tristezza e l'umiliazione, il tuo corpo che si scontra con quello di Frank, i movimenti violenti e veloci, la tua voce rude “Lo vedi papà? Sono ancora una puttana?”

Da quel giorno non sei più stata la stessa, qualcosa é cambiato. Non eri più la dolce e premurosa Karen di un tempo.

“Ed anch'io vado davvero alla grande, se mai te lo fossi chiesto”

Hai mai pensato a me in questi mesi? Non ti é mai saltato in mente di scrivermi almeno un messaggio per dirmi dov'eri, se stavi bene, e se eri ancora viva? Basta un solo “Ciao Lip tutto bene? Io tutto a posto.” e sarei più tranquillo.

La verità é che non sto bene, non sto bene affatto. Cerco in tutti modi di convincermi che andrà bene, che tornerai da me. Ho la costante paura che ti sia successo qualcosa, sono preoccupato. Il mondo fa schifo, é pieno di gente di merda, e se qualche testa di cazzo ti avesse fatto del male? Insomma, una ragazza carina che se ne va in giro da sola é come un buono omaggio allo stupro.

“Orrendo pezzo di merda di cane, ignorante ed egoista, grazie per essertene andata e non aver più fatto ritorno. Tutti noi ti dobbiamo un enorme favore del cazzo.”

Ecco, non riesco a trattenere gli insulti. Le parole scivolano via lisce come l'olio. Tutta la mia rabbia, la mia tristezza, la mia frustazione in due semplici frasi. Sono parole che dico ma che non penso. L'unica cosa che vorrei dirti é che mi manchi terribilmente, che senza di te la vita é uno schifo, che ti amo in un modo che nemmeno immagini e che nessun'altra ragazza sarà mai come te, nemmeno Mandy.

E non riesco a trattenere le lacrime, ma non me ne frega un cazzo. Le ho trattenute fin troppo, é ora di lasciarle correre sul mio viso per poi rientrare nella mia bocca quando ti confesso

“Sei la migliore”

Sì, Karen Jackson, sei la migliore. E anche se mi hai ferito, mi hai trattato di merda e mi hai abbandonato, continui ad essere la migliore.

Ma sei anche la migliore stronza, ed é arrivato il momento che io ti dimentichi. Non posso continuare così, mi sto rovinando con le mie stesse mani.

Sto per appendere quando all'improvviso...

“Lip?! Pronto?”





ANGOLO AUTRICE:

Ciao a tutti, questa é la mia seconda fanfiction sul fandom di shameless e ho pensato di scrivere su Lip e Karen, la mia coppia preferita. Molti di voi odieranno Karen e diranno che é una stronza, lo so benissimo, ma proprio non riesco a non amarla :)
Quando ho visto la puntata in cui Lip chiamava Karen non ho potuto fare a meno di chiedermi cosa realmente pensava in quel momento, così ho deciso di scrivere questa ff. Come avrete ben capito, alla fine Karen risponde, e nel prossimo capitolo ci saranno i suoi di pensieri.
A presto!


 

Mi ritrovo in questa schifosa stanza di motel da quattro soldi, é ormai una settimana che sto qui, é l'unico posto che mi posso permettere, purtroppo.

I rumori dell'autostrada vicina sono sempre più forti, causandomi un fortissimo mal di tesa del cazzo.

Mi sdraio sul letto e cerco di non pensare a niente.

Cerco di non pensare alla mia vita precedente, alla mia bella casa, a mia madre, ai miei amici e a lui. Non voglio nemmeno ricordare il suo nome.

Suona il telefono, ma come sempre non rispondo, so che é mia madre che mi scongiura in lacrime di tornare a casa, ma io non ci voglio tornare.

“Ei Karen sono Lip volevo solo aggiornarti, in qualsiasi cazzo di posto tu sia”

Merda. È lui. Non mi aveva mai chiamata, mai. Neanche mi accorgo che sto tremando e i miei occhi cominciano a gonfiarsi.

No, non voglio piangere. Voglio solo che la smetta di parlarmi, non voglio sentire la sua voce, quella voce che tanto amo, e che tanto mi manca.

Perché mi stai chiamando Lip? Sono stata una stronza con te, voglio solo che tu esca dalla mia vita prima che sia troppo tardi, che mi affezzioni troppo a te.

Ma lo so benissimo che sono già affezzionata a te, non posso mentire a me stessa.

Ascolto attentamente le sue parole e sto male. Sto male a pensare che mia madre sia a pezzi, che abbia abbandonato mio figlio come un cane sull'autostrada, al modo in cui ho rotto con Jodi, e a come ti abbia voltato le spalle per sempre.

Ci sei sempre stato per me, anche quando ero nel torto più marcio, quando commettevo le più grandi cazzate, tu eri li. Come puoi, dopo tutto quello che ti ho fatto, tenerci ancora? Tu meriti di meglio, non una come me. Ho la testa e il cuore troppo incasinati, nemmeno tu puoi aggiustarli, quindi smettila, ti prego.

“Orrendo pezzo di merda di cane, ignorante ed egoista, grazie per essertene andata e non aver più fatto ritorno. Tutti noi ti dobbiamo un enorme favore del cazzo.”

Ecco, insultami, fammi sentire una merda. È quello che sono, é quello che mi merito.

Sii arrabbiato, ne hai tutto il diritto, dimmi tutto quello che pensi di me, mandami a quel paese.

Me lo merito cazzo.

“Sei la migliore”

Cazzo, Lip Gallagher, vaffanculo. Non puoi insultarmi, rendermi felice per il tuo sfogo, e poi confessare che sono la migliore, così mi uccidi.

Io sono la peggior cosa che ti sia mai capitata, ed il momento che tu te ne renda conto.

“Lip?! Pronto?”

Ci vuole un po' prima che risponda, un'attesa che mi uccide, anche se dura solo 10 secondi.

“Karen? Oh mio Dio, come stai? Dove sei?”

Ecco, lo sapevo. Non dovevo risponderti, ora sei al settimo cielo e tra poco spezzerò di nuovo il tuo cuore in mille pezzi, e non voglio farlo.

“Ti ho risposto solo per dirti che non mi devi più chiamare. Devi andare avanti Lip, senza di me starai meglio, devi solo abituarti. Sto bene, non preoccuparti.”

Spero vivamente lo capisca una volta per tutte, deve voltare pagina.

“Non voglio andare avanti senza di te, mi manchi. Torna ti prego.”

Non riesco a trattenere le lacrime, questo ragazzo é meraviglioso. Non serba rancore, é diposto a perdonarmi e ricominciare da capo.

“Cazzo Lip, la devi smettere. Sono una stronza e probabilmente, anche volendo, non cambierò mai, non voglio più ferirti, lo capisci? Devo stare lontana da te come tu da me. Lo faccio perché ti voglio bene e perché meriti di meglio. Non chiamarmi più, per favore.”

Devo attaccare prima che lo scongiuro di venirmi a prendere in questo schifo di posto e portarmi lontano, via da tutto e da tutti, solo noi due. Solo Lip e Karen.

“Ti amo.”

Ecco la goccia che fa traboccare il vaso, questo é davvero troppo. Non può amarmi, non può.

“Addio Lip”

sussurro e appendo.

Ora posso piangere disperata, posso lasciarmi andare. Ho detto addio alla prima persona, oltre a mia madre, che mi ama davvero per come sono.

Mi ama se sono triste, se sono felice, se sono arrabbiata, se sono stronza. Mi ama. È una bella sensazione sentirsi amati, ma non dura a lungo. Non voglio essere amata affatto se questo porta solo sofferenza.

Ti amo anch'io Philip Gallagher, sappilo.