PER SEMPRE RANMA E AKANE

di NEPTUNE 87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4.4 ***
Capitolo 5: *** 5.5 ***
Capitolo 6: *** 6.6 ***
Capitolo 7: *** 7.7 ***



Capitolo 1
*** 1.1 ***


PER SEMPRE RANMA E AKANE




Sembrava una solita giornata in casa Tendo, le solite abitudini quotidiana vibravano nell'aria, però a guardare più attentamente la situazione , non proprio tutto era come come al solito, qualcosa era cambiato, anzi qualcuno.... Più esattamente i due componenti più litigiosi della casa; sì proprio loro: Ranma e Akane.
Sembrava che il loro comportamento non fosse più lo stesso, invece di litigare per ogni cosa, sembrava che si sopportassero a vicenda, come se avessero stipulato un patto silenzioso che sanciva la loro reciproca convivenza.
Questo era quello che appariva agli occhi della famiglia, cominciando a destare in loro non poche preoccupazioni in merito al matrimonio dei due giovani: se si sopportavano, voleva dire che la gelosia che provavano l'uno nei confronti dell'altro era svanita, e questo significava che non si amavano più.
Questo è quello che sembrava ai familiari, ma in realtà.......
A:"Ranma sei pronto?"
R:"Quasi. Akane entra pure non preoccuparti!"
Akane entrò nella stanza del ragazzo. Lui era in piedi a torso nudo mentre cercava di infilarsi la solita casacca rossa. A quella vista la ragazza arrossì, d'istinto si coprì gli occhi e si voltò nel senso opposto.
R:"Akane ma che ti prende! Non dirmi che ti vergogni. Possibile che non ti sei ancora abituata a vedermi a torso nudo, eppure non è la prima volta... e non sarà neanche l'ultima!"
A:"Lo so che è stupido da parte mia, però un conto è quando siamo noi due, un conto è la mattina con tutta la famiglia per la casa."
R:"E quale sarebbe il problema, anche se ci vedono così cosa vuoi che facciano. Capiranno che mi sei venuta a chiamare per andare a scuola e mi hai trovato ancora mezzo nudo, tutto qui"
A:"Uffa Ranma, lo so che è una stupidaggine però io mi sento in imbarazzo!"
Il ragazzo guardò Akane e l'espressione buffa che in quel momento aveva sul volto, la cosa lo fece sorridere. Si avvicinò alla ragazza e la abbracciò. Akane si strinse a lui ed alzò il volto, guardandolo negli occhi.
R:"Non ti arrabbiare, lo sai che mi piaci anche per questo"
Akane gli sorrise, lui le prese il viso tra le mani e la baciò, la baciò ancora ed ancora finchè non sentendo la voce di Kasumi vicina alla porta, non si staccarono per la paura di essere scoperti.
Eh già perchè ormai loro si amavano e se l'erano dichiarato molto tempo prima, in una splendida giornata estiva..........
////////////////////////////////////FLASH BACK/////////////////////////////////
Quel giorno i ragazzi erano soli in casa, tutta la famiglia aveva deciso di andare a fare un giro al lago, senza contare che i promessi sposi dovevano andare a scuola quella mattina a sbrigare alcune faccende rimaste in sospeso nei giorni precedenti.
Era una giornata molto calda, questo portò Akane  ad indossare una canottierina molto succinta ed un pantaloncino che arrivava a mala pena a metà coscia. Era insolito vederla vestire così, ma quella giornata era troppo afosa per vestire in maniera differente. Anche Ranma accusava il caldo e proprio per questo indossava una canottiera ed era rimasto in boxer.
I due ragazzi si ritrovarono insieme in giardino e la cosa non piacque a nessuno dei due; un conto era a scuola dove nonostante fossero in classe da soli, sentivano le voci degli altri studenti provenire dal corridoio, un conto era stare solo con l'altra persona nel profondo silenzio di una casa completamente vuota. Quella situazione lasciava libero sfogo a qualsiasi pensiero, anche il più impensabile.
La tensione che si era creata in giardino era veramente pesante, l'uno pensava a l'altro, sapeva che avrebbe dovuto dire qualcosa per rompere la tensione, sì ma cosa?
L'unico pensiero che passava nelle menti dei due giovani era: * Quento è bello/a*
Strano ma vero, ormai i due ragazzi si erano arresi all'idea che amavano alla follia la persona che in quel momento gli sedeva accanto. Sapevano che presto o tardi si sarebbero dovuti dichiarare, ma l'impresa risultava ardua per entrambi finchè........
Fu Ranma a rompere il silenzio che da troppo tempo aleggiava sulle loro teste, e lo fece in maniera alquanto sbalorditiva..
R:"Akane, mi spieghi perchè ti sei vestita in questa diavolo di maniera?"
A:"Perchè fa caldo, perchè qualcosa che non va?"
R:"Sì, quell'abbigliamento è troppo provocante.."
A:"E chissene frega, ho caldo e così riesco a non sudare"
R:"Già sarà anche vero, ma così mi fai perdere il controllo"
A:"Scusa ma non ti capisco"
Akane si sentiva piuttosto confusa, non riusciva a comprendere le parole di Ranma
R:"Akane così non mi permetti di pensare con freddezza e raziocinio"
A:"E a cosa dovresti pensare di grazia?"
R:"Penso a come mantenere un un comportamento dignitoso nei tuoi confronti, invece di fiondarmi sulle tue labbra e baciarti, baciarti fino a stancarmi, finchè non mi manchi il respiro e poi abbracciarti e sussurrarti all'orecchio che sei splendida e che vorrei che tu stessi per sempre con me, perchè solo ora ho capito che ti amo e che ti amerò per sempre"
Improvvisamente Ranma capì che aveva parlato troppo, lo comprese dalla faccia che aveva fatto Akane, aveva sgranato gli occhi e aveva la bocca leggermente aperta.  Ma ormai era fatta, quindi tanto valeva aspettare la reazione della ragazza.
A:"Ra-n-ma, è vero quello che mi hai appena detto?"
Il ragazzo arrossendo vistosamente annuì con la testa. Akane non riusciva a credere alle sue orecchie, il ragazzo che amava le aveva appena dichiarato i suoi sentimenti.
Con uno slancio si gettò su Ranma e comiciò a baciarlo, non riuscì a capire neanche lei perchè fosse stata così impulsiva, ma quando vide che Ranma rispondeva al bacio con la stessa passione che lei ci stava mettendo, fu felice di ciò che aveva appena fatto.
I ragazzi continuaro a scambiarsi baci appassionati finchè non rimanevano senza fiato, si guardavano negli occhi per poco tempo, per poi ricominciare a baciarsi con la stessa intensità di pochi attimi prima. Non riuscivano a credere di poter finalmente mostrare il loro amore,che per troppo tempo era rimasto sopito nei loro cuori, ed ora come un'onda di un mare in tempesta, aveva travolto i cuori e gli animi dei due ragazzi. Forse li aveva travolti un pò troppo, e di questo Akane se ne accorse quando improvvvisamente la mano di Ranma attraversò la sua schiena e risalì fino al reggiseno. Stava cercando di slacciarglielo con una sola mano, mentre con l'altra teneva la testa della ragazza. Akane capì dove il ragazzo volesse arrivare, ma lei ancora non si sentiva pronta e così improvvisamente si staccò da lui.
Ranma rimase un pò frastornato dalla reazione della ragazza e chiese spiegazioni.
R:"Akane cosa ti succede? Perchè hai abbandonato il mio abbraccio?"
Akane piuttosto imbarazzata dalla situazione e da ciò che doveva dire a Ranma abbassò la testa e con voce tremante rispose.
A:"Vedi Ranma, non so se è il caso di continuare. Cioè non fraintendermi ti amo da morire e non potrei mai immaginare di stare senza te, però credo che forse stiamo correndo troppo, cioè per me è la prima volta e in questo momento non mi sento pronta, cioè vedi vorrei che capissi che tu, cioè cerca....."
Akane si stava ingarbugliando con un discorso più grande di lei, Ranma la guardò, il viso della sua ragazza, o quel poco che lei gli permetteva di vedere, era rosso, ma la cosa rendeva Akane terribilmente tenera. Il ragazzo prese tra le mani il viso della ragazza e la guardò negli occhi.
R:"Non preoccuparti, ho capito perfettamente ciò che mi vuoi dire. Tranquilla non me la sono presa,anzi sono io che mi devo scusare con te, mi sono fatto prendere dall'emozione del momento e non ho saputo controllare le mie emozioni. Se ti può tranquillizzare, sappi che anche per me è la prima volta e anch'io ho le tue stesse paure e apprensioni ma sono sicuro che insieme riusciremo a colmarle e poter vivere felici il nostro amore. E ricordati che ti amo più di ogni altra cosa al mondo"
Ranma baciò teneramente Akane sulle labbra.
In quel momento i loro genitori rientrarono, i ragazzi sentirono le voci e per paura o forse per semplice imbarazzo, si staccarono dal loro bacio e si allontanaro furtivamente ognuno occupando una stanza diversa.

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Capitolo 2
*** 2 ***


Akane si rifugiò in cucina, mentre Ranma andò in bagno e cominciò a far scorrere l'acqua nella vasca: un bagno di acqua fredda gli sarebbe sicuramente servito. Come aveva potuto essere così affrettato con Akane, perchè era stato così stupido da rovinare un momento così bello!
Mentre Ranma pensava queste rilassandosi nella vasca, Akane in cucina stava prendendo un bicchiere d'acqua fresca e pensava a cosa era successo poco prima con Ranma: al solo pensiero che lui la baciava e che le sue mani avevano percorso la sua schiena, i brividi la percorrevano da capo a piedi. Era talmente immersa nei suoi pensieri che non si accorse che la sorella maggiore l'aveva raggiunta in cucina e le stava parlando.
Ka:"Sorellina ma mi stai ascoltando?"
Akane si riprese dal suo stato di incoscienza scuotendo la testa
A:"Cosa hai detto Kasumi? Scusa ma non ti stavo ascoltando, stavo pensando a una cosa che è successa a scuola"
Ka:"Ti stavo chiedendo se tutto era andato bene oggi"
Akane ci pensò un pò sù e si fece la domanda nella sua testa: 'Era andato tutto bene quel giorno?' Dopo gli ultimi sviluppi sicuramente sì. Akane scrollò le spalle e con indifferenza rispose:
A:"Sì, tutto come al solito"
La ragazza uscì dalla cucina sorridendo come non aveva mai fatto!

I giorni passavano e la passione tra i due ragazzi cresceva ogni giorno di più. Certo però che era difficile riuscire a trovare un momento di pace in casa loro, a guardare bene, sembrava una gabbia di matti! La pace non si trovava soprattutto se si pensava al fatto che Ranma e Akane non avevano fatto parola del loro amore ai genitori. Neanche loro sapevano bene il perchè, ma avevano deciso di comune accordo di non rivelare loro che ora si erano fidanzati ufficialmente, o perlomeno con il consenso delle due parti prese in causa, i ragazzi avevano preferito tacere, anche perchè sapevano che se avessero dichiarato la loro relazione, i familiari si sarebbero fatti in quattro per organizzare in fretta e furia il loro matrimonio, e questo loro non lo volevano, era troppo giovani per sposarsi!
Del loro fidanzamento segreto non ne erano a conoscenza neanche i tanti e le tante aspiranti al cuore dei due giovani, e così nulla era cambianto nella loro vita quotidiana, o forse sì; Akane non era più gelosa delle tante "future mogli" di Ranma, ora sapeva che lui amava solo lei e nessun'altra, e questo le bastava.
Un giorno la passione che i due giovani covavano nel loro cuore si fece sentire ancora di più e niente e nessuno riuscì ad arginarla.
Era una giornata di settembre, la scuola era appena iniziata e tutto andava tranquillamente, Ranma e Akane finalmente riuscivano a rimanere soli per 2-3 ore con la scusa di studiare insieme, e la scuola occupava la maggior parte della loro giornata, così da impedire ai genitori di fare domande sul perchè non litigassero più o avessero finalmente deciso di seppellire l'ascia di guerra.
Tutto andava bene, finchè.......................................................................................
Quel giorno i ragazzi vennero lasciati a casa da soli per non si capì bene quale motivo, i loro genitori farfugliarono delle scuse poco credibili e uscirono per tutta la giornata portando con loro Kasumi, Nabiki ne approfittò per andare da un amica e così Akane e Ranma si ritrovarono soli in quella grande casa, o per meglio dire Akane si ritrovò sola perchè Ranma, come al solito, all'uscita da scuola era stato fermato da una delle solite sfide con Kuno.
La ragazza vedevndo che Ranma tardava a tornare decise che per ingannare il tempo avrebbe fatto un bagno.
Poco tempo dopo Ranma tornò a casa con i vestiti tutti impolverati e così decise di  cambiarsi. Il ragazzo pensò che poteva farsi una doccia, visto che ormai era svestito.
Si spogliò completamente e prese un asciugamano, aprì la porta del bagno e proprio in quel momento da quel luogo ne vide uscire Akane. Quella visione lo fece rabbrividire, era ancora più bella del solito con solo l'asciugamano che la copriva, e poi l'acqua che le colava dai capelli bagnati la rendeva stranamente sexy. Neanche nei suoi sogni aveva immaginato la ragazza così splendida!
Akane venne presa alla sprovvista tanto quanto Ranma. Non avrebbe mai immaginato che la visione del suo ragazzo senza vestiti, potesse provocarle tanta emozione.Quel fisico così perfetto, quei pettorali così scolpiti dalle tante ore di allenamento, quelle gambe così muscolose... Akane scosse la testa, non era quello il momento di farsi prendere da quei pensieri.
A:"Ah, scusa non sapevo che eri tornato, sai non ti ho sentito"
La ragazza era rossa, ma Ranma prese la situazione in pugno, non si sarebbe fatto sfuggire un'occasione così bella. Erano soli, e la visione che aveva davanti era spettacolare, la passione gli colmò il cuore e così...
Il ragazzo la abbracciò e cominciò a baciarla con una passione che non aveva mai dimostrato prima, la ragazza si fece trascinare da quelle emozioni che da quando aveva baciato per la prima volta Ranma, aveva sempre tenuto nascoste perchè non credeva potessero essere così intense.
Vedendo che Akane si lasciava andare a quelle effusioni, Ranma comprese che la sua amata era disposta a spingersi oltre, la prese per un braccio, e continuando a baciarla, la "costrinse" a salire le scale. In un batter d'occhio si ritrovarono nella stanza della ragazza, senza rendersene conto. I ragazzi entrarono e chiusero la porta. Ranma prese la situazione  in mano, addossò la ragazza contro il muro e cominciò a baciarle il collo, ancora bagnato dall'acqua. Il ragazzo si divertì a raccogliere le gocce che percorrevano il collo di Akane. Questi baci provocarono nella ragazza una sensazione strana che nemmeno lei sapeva spiegarsi, sapeva solo che voleva ricambiare quelle splendide attenzioni, fu così che ribaltò la situazione, prendendo lei le redini del gioco. I ragazzi continuarono a baciarsi per lungo tempo, passarono dal collo alle labbra percorrendo anche le spalle, fu Ranma a spingersi oltre, fece scivolare via l'asciugamano che copriva Akane, lasciando la ragazza completamente nuda davanti al ragazzo. Ranma rimase estasiato da tanta bellezza, Akane arrrossì. Lui riprese a baciarla, e poco dopo l'asciugamano che ricopriva Ranma, andò a fare compagnia all'asciugamano che poco prima era caduto per terra.
Ranma guardò Akane negli occhi e quando vide che anche lei provava la stessa passione che lui stava provando in quel momento, la spinse sul letto. In quel momento vide nei suoi occhi un velo di paura.
R:"Akane, sei convinta di quello che fai?" le chiese il ragazzo.
A:"Sì, Ranma è quello che voglio"
Ranma le sorrise e si tuffò nuovamente sulle sue labbra.
Quel pomeriggio i due ragazzi legarono in un legame indissolubile le loro anime e i loro corpi.
Fu Ranma il primo a svegliarsi, e la prima cosa che fece fu verificare se quello che era successo non era solo uno dei suoi tanti sogni. Si girò e vide che accanto a lui dormiva tranquillamente Akane. Il ragazzo sorrise, allora non era stato un sogno.
Non fece in tempo a concludere quel pensiero che sentì delle voci al piano sottostante: i loro genitori dovevano essere tornati!!!
R:"Akane, Akane svegliati! I nostri genitori sono tornati!"
Akane ancora mezza addormentata aprì gli occhi, non capiva perchè Ranma si agitasse tanto.
A:"Ranma, che succede tesoro?"
La ragazza cercò di baciarlo, Ranma la evitò, Akane si stupì della sua reazione.
R:"Scusa Akane, mi piacerebbe anche a me fermarmi qui però non so se hai notato che abbiamo un piccolo problema, tutti sono tornati a casa!"
Akane finalmente capì quale fosse il problema e si fece prendere dal panico, se i loro genitori li avessero trovati così, nella sua stanza, tutto sarebbe andato perduto!
La ragazzo schizzò via dal letto come se sotto di esso ci fossero delle braci incandescenti.
A:"Ranma devi andartene immediatamente!"
R:"Grazie, ci avevo pensato anch'io, ma come? I miei vestiti sono rimasti giù in bagno, l'unica cosa che ho con me è l'asciugamano, ma non credo che crederanno alla versione, 'mi sono appena fatto una doccia' visto che esco dalla tua stanza e completamente asciutto!"
A:"D'accordo allora non c'è altra soluzione..."
Ranma non capì cosa la ragazza volesse dire
R:"Akane scusa ma non ti capisco, quale sarebbe la soluzione?"
Akane si avviò verso la scrivania e prese il vaso dove teneva sempre alcuni fiori freschi, ve li levò e con disinvoltura riversò l'acqua che il vaso conteneva sopra la testa di Ranma. In pochi secondi il bel ragazzo si trasformò nel suo alter ego.
R:"Akane ma sei scema! Perchè mia hai trasformato?"
A:"Così potrai indossare uno dei miei vestiti e dire che tu non ne avevi di puliti!"
Nonostante Ranma fosse arrabbiato di essersi trasformato in una ragazza, la soluzione che aveva trovato Akane, era l'unica fattibile. Si vestì di malavoglia e uscì dalla stanza, ma qualcosa lo fermò. Era la mano di Akane che lo aveva afferrato per un braccio.
A:"Non essere così imbronciato! Ricordati che oggi è stata una giornata meravigliosa! E poi lo sai che come ragazza non sei niente male?" dicendo queste ultime parole, Akane si mise a ridere. Ranma notò che era ancora più bella quando rideva, e poi rispetto alle altre volte quella risata era diversa, forse per quello che era accaduto quel pomeriggio.... Però era vero non doveva essere triste, quella giornata doveva ricordarsela per sempre, perchè gli aveva dato delle emozioni meravigliose.... Doveva essere contento.
R:"Hai ragione Akane, non è il momento di fare il muso, oggi devo essere felice.... e poi ricordati che io come donna ho molto più sex appeal di te!!" concluse Ranma facendole l'occhiolino.
Questa volta Akane non se la prese, sapeva che stava scherzando, e così ci rise sù.
Fortunatamente tutto andò bene, i loro genitori non si accorsero di quello che era successo tra i due giovani.
Con il passare del tempo i ragazzi riuscivano a  sfruttare ogni momento libero per stare un pò da soli, e alcune notti Ranma raggiungeva Akane nel cuore della notte per stare un pò con lei, e la mattina all'alba quando si svegliava, se ne tornava in camera sua, senza però mai dimenticarsi di salutarla con un bacio carico di passione.
Ormai Ranma e Akane avevano imparato a gestire il loro rapporto senza alcun problema, si poteva dire che stavano vivendo felici la loro storia d'amore.
////////////////////////////FINE FLASHBACK////////////////////////////////////////////////////////////////

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Capitolo 3
*** 3 ***


Ka:"Ragazzi tutto a posto? Posso entrare?"
A:"Ranma presto vestiti, non farti trovare così"
Questa volta il ragazzo ubbidì, nonostante le parole che poco prima aveva detto ad Akane, l'idea che Kasumi potesse trovarli così lo fece spaventare.
Ka:"Allora ragazzi vi decidete ad andare! Farete tardi! Ecco vi ho preparato il pranzo, prendete!" La ragazza era entrata improvvisamente senza avvertire, giusto un attimo dopo che Ranma si era vestito e Akane aveva preso posto vicino alla porta per non far vedere che poco prima era tra le braccia del ragazzo.
A-R:"Grazie Kasumi"
A:"Forza Ranma andiamo o faremo tardi! Non mi va di correre come tutte le mattine per arrivare appena prima che il cancello si chiuda. Lo sai che poi il preside si inventa mille cose quando ci vede arrivare tardi"
R:"Akane non preoccuparti per il preside perchè a quello lo sistemo in due secondi"
A:"Sì, sì,va bene, però muoviti"
A-R:"Ciao Kasumi ci vediamo stasera"
La ragazza salutò di rimando ed un sorriso si dipinse sul suo volto, finalmente dopo tanto tempo i due ragazzi avevano avuto una piccola discussione, certo non era stata come quelle di un tempo, ma questo voleva dire che i due ragazzi ancora si volevano bene.
Certo la ragazza non poteva immaginare che i due si frequentassero come una coppia vera di nascosto da tutti e che quella piccola litigata, se così la si poteva chiamare, era dovuta al nervosismo che era nato nei due ragazzi quando la sorella aveva aperto la porta senza preavviso.

A:"Ranma mi dispiace per come ti ho risposto prima, ma vedi l'idea di fare tutto di nascosto mi stressa tantissimo. Poi stamattina ho preso veramente tanta paura, pensavo che Kasumi ci scoprisse!!!"
R:"Non preoccuparti, non me la sono presa. Sai, nonostante stamattina ti abbia detto che gli altri non potevano dirci niente, ho sudato freddo quando tua sorella è entrata. Meno male che mi ero vestito!"
A:"Certo che stiamo facendo una cosa terribile, come possiamo nascondere tutto questo ai nostri genitori? Non avremmo fatto la cosa sbagliata?"
Akane guardò il suo ragazzo con sguardo triste e colpevole. Anche Ranma in quei giorni si era interrogato sullo stesso quesito, e aveva capito che non era corretto ciò che stavano facendo nei confronti dei loro familiari, però se pensava a quello che sarebbe accaduto se solo avessero rivelato loro una cosa del genere......
R:"Anch'io Akane ho pensato a questo, però ti chiedo una cosa: come pensi che reagirebbero sapendo della nostra storia?"
Akane guardò Ranma negli occhi e comprese ciò che il ragazzo volesse dirgli. Forse aveva ragione.
La ragazza annuì con la testa,
A:"Hai ragione, la decisione che abbiamo preso forse è la migliore per tutti.
Forza Ranma andiamo velocemente a scuola, o va a finire che arriviamo tardi sul serio!"

I mesi continuavano a passare inesorabili, e la vita dei nostri due giovani scorreva felice. Finalmente arrivarono le vacanze di Natale. Ranma e Akane era contenti, quello sarebbe stato il loro primo Natale da fidanzati. In più con la scusa di fare i regali di Natale avrebbero passato dei bellissimi pomeriggi assieme.
I due giovani si trovavano in un bar dopo aver girovagato per la città in cerca di regali per la famiglia, quando improvvisamente Akane scoppiò in una risata fragorosa.
R:"Akane che ti prende perchè sei scoppiata a ridere?"
A:"No Ranma niente di che, solo che ho pensato ad una cosa che qualche Natale fa mi aveva detto Shampoo, cioè che i veri fidanzati passano la vigilia di Natale da soli senza famiglia e non cantano le canzoni di Natale. All'epoca noi non eravamo fidanzati, ed adesso che lo siamo facciamo le stesse cose che facevamo prima perchè non vogliamo destare sospetti! Certo che è assurdo!"
R:"Forse hai ragione. A proposito di questo, che cosa vorresti per Natale?"
A:"Solamente te!"
Akane era diventata tutta rossa, ma questo non le impedì di prendere le mani del suo ragazzo e stringerle forte. Era la prima volta che la ragazza dimostrava i suoi sentimenti in pubblico. Questo rese Ranma ancora più felice di quanto potesse esserlo in quel momento. Di rimando anche Ranma strinse le mani ad Akane e la fissò negli occhi, voleva trasmetterle le sensazioni che lui stava provando in quel momento.
Un brivido scosse Akane, era come se avesse capito ciò che il suo ragazzo le volesse dire e quello che lesse nei suoi occhi la fece sentire al settimo cielo.
A:"E tu invece che vorresti per Natale?
Ranma scosse la testa, come poteva pensare che dopo ciò che lei gli aveva detto una cosa del genere lui potesse desiderare qualcosa di materiale?
A:"Che c'è Ranma, perchè fai così?"
R:" Come puoi pensare che voglia qualcosa di materiale ed inutile dopo quello che mi hai detto, anche per me vale la stessa cosa: l'unica cosa che voglio e che desidero con tutto il cuore sei tu!!!"
Akane arrossì ancora più di quanto non lo fosse prima, ma le cose che gli aveva detto Ranma le avevano fatto piacere, allora quello che aveva intravisto e aveva creduto di leggere nei suoi occhi era vero!!
R:"Allora Akane che ne dici di tornarcene a casa? Ti va?"
A:"D'accordo, in effeti si è fatto parecchio tardi, a casa si chiederanno dove siamo finiti!"
Così dicendo i nostri cari fidanzati uscirono dal bar, non si potevano tenere per mano ma le loro dita mentre camminavano si sfioravano appena ma costantemente, e questo a loro bastava.

VIGILIA DI NATALE

Era finalmente arrivata la Vigilia di Natale, le nostre due care famiglie avevano deciso di passare quella serata solo con la famiglia, avrebbero invitato tutti gli amici a loro cari il giorno seguente per uno splendido pranzo di Natale.
Finito di cenare ed aver brindato per la festa che presto sarebbe arrivata, i ragazzi decisero di addobbare l'albero. Già quell'anno avevano deciso di farlo la vigilia di Natale, così da passare una serata tutti insieme gioiosamente.
I nostri fidanzati si stavano divertendo da morire, gli era sempre piacuito fare l'albero di Natale, ma quell'anno piaceva loro particolarmente... Finalmente potevano scherzare e prendersi in giro su come stavano mettendo le palline sull'albero, o su come posizionavano le lucine, senza che nessuno dei due si offendesse, ed inoltre i loro familiari non potevano dire niente, perchè quello che accadeva quella sera, si ripeteva ogni anno sempre nella stessa maniera, ma questa volta non ci sarebbe stato nessuno sbattimento di porte o crisi isteriche.
R:"Forza Akane passami quella pallina che così cerco di dare un aspetto decente a questo albero, visto che la tua parte è veramente un disastro!"
A:"Che hai detto sulla mia parte? Guarda che la pallina te la lancio in faccia se continui a parlarmi così. Chissà magari con un fesso attaccato all'albero, questo diventerà più artistico che ne dici?"
R:"Non dire sciocchezze Akane, se dovessi attaccarmi all'albero questo diventerebbe talmente splendido da brillare di luce propria, anche senza luci, basto io ad illuminarlo con la mia bellezza"
A:"Sì come no!! Stiamo in silenzio che Mister Universo ha parlato!! Ma fammi il piacere!"
R:"Ok, ok ho capito, ho capito. Recepito il messaggio me ne stò zitto. Però me la passi quella pallina?"
A:"D'accordo"
Akane si piegò per raccogliere la sfera celesta dallo scatolone, quando un improvviso capogiro che le provocò un senso di nausea, non potè farle continuare quello che stava facendo. Si dovette sedere per terra vicino allo scatolone, cercando di fare dei grandi respiri per far passare quella brutta sensazione.
R:"Allora Akane questa pallina arriva?" Ranma si girò e vide la sua ragazza pallida che stava respirando a pieni polmoni. Capì che qualcosa non andava e così si precipitò da lei.
R:"Akane, Akane che ti succede? Ti senti forse male? Ti prego non farmi preoccupare!"
A:"Ranma, non è niente, già mi sento meglio, non preoccuparti. Deve essere quello che ho bevuto stasera, lo sai che non sono abituata a bere, lo spumante devi avermi fatto male! E poi mica sono morta, ho solo avuto un piccolo capogiro. E poi non devi farti vedere così preoccupato o i nostri genitori si accorgeranno che c'è qualcosa di diverso tra di noi!"
R:"Akane, non dire certe cose, preferisco essere scoperto che fingere di non vedere che stai male!"
A:"Ranma ti ho appena detto che è stato un piccolo malore, non sono sto male! Non precipitiamo le cose. Anzi, guarda! Ormai sto bene. Forza ricominciamo ad addobbare l'albero!" Akane nonostante sentisse ancora girare un pò la testa si fece forza e come se nulla fosse si alzò in piedi e ricominciò a prendere delle sfere colorate dallo scatolone.
Ranma prese quelle che la sua ragazza gli stava porgendo e si allontanò da lei. Non era ancora molto convinto che la sua amata stesse bene, ma quando vide che lei gli sorrideva, si convinse che forse si stava facendo troppe paranoie per un semplice malore.

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Capitolo 4
*** 4.4 ***


I giorni passavano tranquillamente ed Akane stava bene, non aveva più avuto nessun altro malore, questo tranquillizzò Ranma, forse si era preoccupato troppo. Però, ultimamente il comportamento della sua ragazza era strano, era vero che non stava male, però era sempre stanca. Non riuscivano più a passare delle serate o delle nottate insieme perchè dopo poco che i due stavano insieme, inspiegabilmente la ragazza si adagiava su qualunque cosa trovasse, che fosse un tavolo, od il cuscino del letto , e si addormentava dopo pochi minuti. E quella sera non era certo diversa dalle altre.
R:"Akane come va? Ti vedo sempre stanca, ti addormenti dappertutto, non riesci a tenere gli occhi aperti per tutta la serata; lo so che mi hai detto di non preoccuparmi, ma devi ammettere che è strano e sto comminciando a stare in pena per te"
A:"Ranma, non è niente vedrai. Non essere sempre così ansioso! Sarà la stanchezza che ho accumulato in questo periodo per studiare, lo sai che è momento di esami! Già è vero tu non puoi saperlo, tu non studi!"
R:"Come ti permetti! Io studio più di te, infatti sono sicuro che prenderò una valutazione migliore della tua!"
A:"Sì d'accordo, lasciamo stare. Piuttosto stasera giuro che non mi addormento, che film danno?"
R:"Sicura che non ti addormenterai?"
A:"Prometto. Allora cosa danno in tv?"
Ranma giocò d'astuzzia e propose ad Akane un film del terrore, lei non li aveva mai sopportati e sicuramente sarebbe rimasta sveglia, anzi quella notte non avrebbe dormito.
R:"Danno 'Profondo rosso' , ti va di vederlo con me?"
A:"D'accordo"
I due ragazzi si misero davanti alla tv e cominciarono a guardare quel film.
Pochi minuti dopo l'inizio, Akane cominciò ad appoggiarsi al tavolo, incrociò le braccia e sopra vi posò la testa.
R:"Akane ci sei?"
A:"Certo che ci sono, come potrei addormentarmi con un film del genere? Anzi 'grazie' per aver scelto un così bel film" sottolineò pungente Akane.
Ranma era felice, quella risposta voleva dire che tutto andava bene.
Passarono pochi minuti che la ragazza cominciò a sentire le palpebre pesanti, ma così pesanti che non potè fare a meno di chiuderle. Akane disse fra sè che era solo per un attimo, giusto il tempo di riposare gli occhi. Nonostante le promesse che si era fatta, in pochi minuti, non solo non riaprì più gli occhi, ma si addormentò come un sasso.
Alla fine del film, che Ranma aveva seguito con particolare attenzione, e che quindi non si era accorto di quello che era accaduto alle sue spalle.. cominciò a parlare e commentare il film.
R:"Allora Akane, che ne dici? Spaventoso vero?"
Non ricevendo nessuna risposta, il ragazzo si girò verso la sua amata e vide che si era addormentata. Non era possibile un'altra volta!!
Sospirando, la prese in braccio, e come faceva ormai da quasi 3 settimane, la portò in camera, un veloce bacio sulle labbra, un ultimo sguardo prima di uscire dalla stanza, e poi anche lui si diresse nella sua camera ed andò a dormire.


I gironi passavano e Ranma era sempre più preoccupato per Akane, quella sonnolenza non gli piaceva per niente, ma non poteva certo obbligare la sua ragazza a fare degli accertamenti se lei continuava ad insistere che non era niente. Certo anche lui sperava che non fosse niente, ma la sua anima non era per niente tranquilla, anche se così voleva far credere. Certo perchè bisognava sempre mantenere le apparenze, il che cominciava ad essere difficile, ma i due mentivano spudoratamente ma volevano tenere tutto solamente per loro, almeno per il momento.
Quel giorno Ranma si era svegliato presto e così decise di andare a svegliare la sua Akane, visto che ormai si potevano vedere solo a scuola.
Ranma si avvicinò alla porta della ragazza e bussò delicatamente.
R:"Akane, sono io. Sei sveglia? Posso entrare?"
Dall'altra parte della porta una voce flebile rispose.
A:"Sì, entra pure Ranma!"
Ranma entrò e vide la sua ragazza ancora sotto le coperte
R:"Akane che succede, come mai sei ancora al letto? Di solito sei già in piedi!"
A:"Sì lo so, ma oggi non verrò a scuola, ho un fortissimo mal di stomaco, come un peso che mi preme qui." Rispose la ragazza indicando con la mano la bocca dello stomaco.
R:"Akane, sei sicura che sia solo quello? E' da un pò di tempo che non stai bene, tra capogiri, stanchezza e mal di stomaco. Sicura di non volerti far controllare?"
A:" Sì Ranma stai tranquillo, non è niente di grave, sarà l'influenza che gira, niente di più. Vedrai che tra una settimana tutto sarà come prima!"
R:"Sono settimane che mi dici di stare tranquillo. Che tutto passerà in una settimana, che tutto andrà bene! Ma lo vuoi capire che sono preoccupato per te? "
A:"Sono contenta che tu ti preoccupi per me, ma so come cavarmela da sola e se ti dico che tutto passerà, così sarà! Non continuare a starmi col fiato sul collo, a volte sei insopportabile!"
R:"Ah, grazie! Io mi preoccupo per te, e tu come ricompensa mi ritieni insopportabile? Ma sai che ti dico? Fa un pò come ti pare! Visto che ne sei capace cavatela da sola, non voglio più sapere niente della tua salute!"
Detto questo Ranma uscì dalla stanza sbattendo forte la porta.
Akane rimase immobile, come sotto shock. Non era da Ranma comportarsi in quel modo! Certo anche lei era stata parecchio pesante, ma lui poteva anche comprenderla!
Questa volta si era arrabbiato veramente, era difficile vederlo così infuriato, e se lo conosceva bene, era meglio stargli lontano per un pò di tempo.
Questo però provocò in Akane un senso di abbandono, lui non l'avrebbe cercata per alcuni giorni, lei sarebbe stata sola, e questo non era quello che voleva, lei voleva stare con lui! Questo triste pensiero cominciò a far piangere Akane.

'E' veramente una sciocca, io mi preoccupo per lei e lei di tutta risposta mi ritiene insopportabile! E' da non crederci. Ma adesso basta, se la cavi da sola! So benissimo che mi ama e anch'io la amo più di qualsiasi cosa, però a volte sa rendersi veramente insopportabile! Gli terrò il muso per alcuni giorni, sono sicuro che capirà l'errore che ha fatto, e poi andrò da lei e faremo pace. Sono certo che tutto filerà liscio.'

I giorni passavano e finalmente Akane si sentiva meglio e decise di tornare a scuola.
La situazione con Ranma non si era ancora risolta, lui dopo averle tenuto il muso per due giorni andò da lei per chiarire la questione, ma lei non lo volle ascoltare, aveva paura che potesse ancora aggredirla come l'ultima volta, e così decise che era meglio continuare a fare l'offesa, piuttosto che soffrire come aveva fatto in quei giorni.
Dal canto suo Ranma si sentiva triste, non avrebbe mai immaginato che Akane se la fosse presa tanto; le parole che gli aveva rivolto il giorno in cui aveva deciso di andarle a parlare, l'avevano ferito.
///////FLASH BACK/////////
R:"Akane, vorrei parlarti"
A:"Di che cosa?" rispose fredda la ragazza
R:"Di quanto successo l'altro giorno in camera tua"
A:"Per quello non abbiamo niente da dirci. Hai detto che me la devo cavare da sola, quindi se non ti dispiace non impicciarti più. Non vorrei che ti preoccupassi inutilmente".
La ragazza aveva mantenuto un tono freddo, glaciale, quasi sarcastico. Akane non si era mai comportata così con lui, neanche quando era gelosa delle altre che lo abbracciavano. Ranma ci rimase malissimo, e sentì come una fitta al cuore, come se qualcosa si spezzasse dentro di lui. Forse era stato lui a sbagliare per primo, però ora la situazione era compromessa, e non sapeva come uscirne.

Era da alcuni giorni che Akane stava andando regolarmente a scuola,  ma la situazione tra i due fidanzatini non era cambiata a fatto, qualche sguardo e niente più. Nessuno voleva soffrire di più di quanto non stesse facendo, e poi l'orgoglio che avevano entrambi era talmente grande che non li aiutava di certo.

Era il cambio dell'ora ed Akane stava chiacchierando con due sue amiche, quando improvvisamente si sentì strana, non si era mai sentita così, lo stomaco le si chiuse in una morsa, le mancò il fiato in gola, la testa cominciò a girarle vorticosamente; cercò di appoggiarsi al banco per trovare un appiglio sicuro e non cadere, ma questo lo le servì: in pochi secondi si accasciò a terra priva di sensi sbattendo leggermente la testa contro il pavimento.
Un grido dal fondo della stanza fece girare il resto della classe verso quel gruppo di ragazze. Nessuno si era accorto di quello che era accaduto alla povera ragazza, ma quando i loro compagni videro che Akane era distesa sul pavimento, il panico si impossesso della classe, nessuno sapeva cosa fare, ma non ci fu tempo per pensare a cosa fare, perchè una furia raggiunse in pochi secondi il corpo privo di sensi della ragazza facendo allontanare il resto della classe: quella furia era Ranma. La preoccupazione che aveva provato nel vederla pallida in terra aveva preso pieno possesso di lui, tanto da farlo reagire in quel modo.
R:"Forza qualcuno chiami un'ambulanza, ha sicuramente battuto la testa, dobbiamo farla visitare!"
I ragazzi obbedirono alle parole del ragazzo che le aveva pronunciate con una foga spaventosa.
Prima che l'ambulanza arrivasse, Akane aveva ripreso i sensi per pochi secondi, giusto il tempo di sentire la voce di Ranma che la rassicurava che tutto sarebbe andato bene, poi svennì di nuovo.

Si riprese un'ora dopo, e quando si svegliò, non ricordava cosa fosse successo quel giorno, aveva solo in testa le parole pronunciate da Ranma, ma non ricordava se le aveva veramente sentite, o era stato solamente un sogno.
Quando aprì bene gli occhi e mise a fuoco la sua stanza, capì che non si trovava più a scuola, ma in ospedale. Questo la agitò non pocoe cominciò a divincolarsi come non mai cercando di togliersi il tubo che la teneva legata alla flebo. Ci stava per riuscire, quando una mano gli toccò una spalla, la ragazza si girò e notò che vicino a lei c'era un uomo in camice bianco: doveva essere il dottore!
Dott:"Signorina Tendo si calmi la prego! Lei si trova in ospedale perchè mentre era scuola, è svenuta improvvisamente, sbattendo leggermente la testa"
Ora Akane ricordava perfettamente! Era con le sue amiche quando si era sentita improvvisamente male e poi... poi non si ricordava più nulla.
A:"Dottore come sto?"
Dott:"Non ha niente di grave, la botta non ha provocato nessun danno, molto probabilmente tra qualche giorno avrà un bel bernoccolo in testa, ma niente più", disse il dottore sorridendo alla ragazza.
A:"Senta dottore vorrei chiederle una cosa"
Dott:"Mi dica signorina"
A:"Potrei chiederle di farmi alcune analisi, sa ultimamente non mi sento per niente ben, ho forti capogiri, stanchezza, mal di stomaco, avevo pensato ad un'influenza, ma ormai dura da troppo tempo, e quindi penso che sia qualcosa di grave"
Dott:"Signorina ma lei non lo sa?"
A:"Cosa dottore?"
Dott:"Quando è venuta qui, noi, come è di routine, le abbiamo fatto le analisi del sangue e dal risultato abbiamo capito che lei........"

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Capitolo 5
*** 5.5 ***


A:"Senta dottore vorrei chiederle una cosa"
Dott:"Mi dica signorina"
A:"Potrei chiederle di farmi alcune analisi, sa ultimamente non mi sento per niente ben, ho forti capogiri, stanchezza, mal di stomaco, avevo pensato ad un'influenza, ma ormai dura da troppo tempo, e quindi penso che sia qualcosa di grave"
Dott:"Signorina ma lei non lo sa?"
A:"Cosa dottore?"
Dott:"Quando è venuta qui, noi, come è di routine, le abbiamo fatto le analisi del sangue e dal risultato abbiamo capito che lei........"  il dottore prese un grosso respiro, forse la notizia avrebbe spaventato la ragazza, bisognava prepararsi al peggio, in fondo era così giovane.
A:"Allora dottore, che cos'ho? La prego non mi tenga sulle spine" Akane si stava agitando, il silenzio del medico la preoccupava moltissimo, allora era vero che qualcosa non andava.
Dott:"Vede signorina Tendo, dalle analisi, alcuni valori non erano nella norma e quindi abbiamo preferito fare delle analisi aggiuntive, e da quelle è risultato che lei è incinta!"
A:"Come dottore? Scusi non ho capito bene"
Dott:"Signorina lei aspetta un bambino"
La notizia colpì Akane come un fulmine a ciel sereno, tutto avrebbe immaginato tranne di aspettare un figlio! La ragazza rimase immobile, pietrificata, non una parola uscì dalla sua bocca per un tempo indefinito, poi improvvisamente si riprese.
A:"Dottore, non lo dirà a nessuno vero?"
Dott:"Se lei non vuole, non lo farò; in fondo esiste il segreto professionale. Signorina Tendo, qua fuori c'è un gruppo di ragazzi che stanno aspettando di sapere qualcosa sulle sue condizioni, che faccio, li faccio entrare?"
Akane ci pensò su per qualche secondo, poi incominciò a parlare
A:"Dottore qua fuori c'è un ragazzo, alto con il codino?"
Dott:"Sì certo, è il più irrequieto di tutti, lo faccio entrare?"
Akane scosse la testa in segno di approvazione. Il medico stava per uscire, quando la voce di Akane lo fermò.
A:"Dottore, prima di farlo entrare, può dire la mia situazione a quel ragazzo? Però vorrei che gli altri non sentissero"
Il dottore capì chi fosse quel ragazzo, e comprese le paure di quella ragazza.
Dott:"Quel ragazzo è il padre del bambino non è vero?"
A:"Già" disse la ragazza con tono sconsolato
Dott:"D'accordo ci parlerò io, non si preoccupi". Detto questo il medico scomparve dalla stanza, lasciando Akane completamente sola con le sue paure.
Appena uscita dalla camera della ragazza una folla di giovani investì di domande il medico. Lui però schivando abilmente tutta quella gente, trovò il ragazzo che la sua paziente gli aveva descirtto. Lo prese per un braccio e lo allontanò da tutti quei ragazzi.
Ranma si spaventò molto, se il dottore lo prendeva in disparte, voleva dire che Akane gli aveva raccontato tutto e ciò voleva dire che qualcosa non andava.
Dott:"Lei è il ragazzo della signorina Tendo?"
Il ragazzo dal codino annuì.
R:"Sì dottore. Mi dica è successo qualcosa alla mia ragazza?"
Il dottore si avvicinò ancora di più a lui e gli spiegò accuratamente la situazione.
Ranma reagì similmente ad Akane, appena ricevuta la notizia, non sapeva cosa fare, e così rimase immobile per alcuni secondi, senza che il suo cervello potesse comandare al corpo una qualsiasi reazione. Passato momentaneamente lo shock, il ragazzo reagì pronunciando poche parole.
R:"Dottore, posso vederla?"
Dott:"Certo. Lei ti stà aspettando"
R:"Che cosa dirà agli altri?
Dott:"Non si preoccupi, lasci fare a me"
Il ragazzo ringraziò il medico per essere stato così discreto, si allontanò da lui e cautamente bussò alla porta della stanza di Akane. Una voce da dentro lo invitò ad entrare. Il ragazzo ubbidì, aprì la porta e la richiuse velocemente alle sue spalle, mentre i suoi compagni riprendevano a tempestare di domande il povero medico.

Appena il ragazzo dal codino entrò nella stanza della sua ragazza, la situazione che vide non era certo confortante, Akane guardava fisso in un punto senza muovere un muscolo. Neanche la sua entrata l'aveva fatta muovere. Ranma prese una sedia e si accomodò vicino al letto della ragazza. Neanche lui aveva il coraggio di parlare, lo shock era troppo forte e nessuno dei due si era ancora ripreso. Ricevere una notizia del genere aveva spiazzato entrambi. Ranma cercò di prendere la mano di Akane tra le sue, ma appena la sfiorò, la ragazza la ritirò velocemente, non sapeva neanche lei perchè lo aveva fatto,ma questo la fece uscire da quello stato di trace in qui era caduta, e così ricominciò a pensare a quelllo che il dottore le aveva appena comunicato. Continuare a pensare a quelle parole, la faceva stare male sempre di più e così, senza nemmeno rendersene conto , cominciò a piangere, all'inizio silenziosamente, tanto che Ranma non se ne accorse, poi sempre più rumorosamente, singhiozzando con talmente tanta forza che Ranma ebbe paura per lei. Poi improvvisamente Akane cominciò a parlare.
A:"Siamo stati solo due idioti, non dovevamo metterci insieme,non avremmo mai dovuto fare quello che abbiamo fatto! Ecco il risultato! Contento? Guarda in che casino ci siamo andati a cacciare! Un errore così è difficile da cancellare non trovi?"
Ranma guardò la sua ragazza, non era più in lei, stava completamente sragionando, non poteva essere la sua Akane, la ragazza che conosceva e che sapeva sempre trovare una risposta a tutte le domende, una soluzione a tutti i problemi. Lo shock doveva essere stato talmente forte, da farla cambiare così.
A:"Ranma, sei stato tu, è tutta colpa tua se ora sono in questo stato! Ti odio!"
Ranma non ne poteva più di accettare in silenzio tutto quello che la sua ragazza gli stava imputando, lui non la pensava in quel modo, e così senza sapere bene perchè, senza starci a ragionare molto, la sua mano si mosse e diede un piccolo schiaffo ad Akane.
La ragazza rimase immobile, senza capire cosa stesse succedendo, l'unica azione che compì fu quella di portarsi una mano alla guancia dove sentiva che Ranma l'aveva colpita.
R:"Perdonami Akane non volevo colpirti, non era nelle mie intenzioni, solo che con le tue parole mi hai fatto infuriare tantissimo. Ti chiedo ancora scusa, ma spero che quello schiaffo  sia servito a farti tornare in te. Tu pensi davvero tutto quello che hai detto? Pensi davvero che se siamo stati insieme e ci siamo amati sia stato uno sbaglio così grande? Credi veramente che questo bambino sia un errore? Uno stupido sbaglio di due ragazzi che non sapevano come comportarsi? Mi odi veramente come dici, oppure lo fai solo perchè io ti ho fatto del male e ti vuoi vendicare? Sai vorrei chiederti scusa anche per quel litigio che abbiamo avuto, non volevo essere sgarbato con te, solo che i tuoi malesseri mi facevano veramente preoccupare, non volevo metterti ansia, e ti chiedo scusa se sono stato invadente, sai in quel momento mi sentivo oppresso dalla paura che tu potessi stare male seriamente, la paura mi faceva mancare l'aria e respiravo a fatica, però questi giorni senza di te sono stati ancora peggiori, perchè io senza di te non riesco neanche a vivere, senza di te io non riesco a respirare! Tu sei la mia aria e io voglio che tu lo sia ancora per molto. Ti prego cerca di riprenderti e cerchiamo di risolvere questa questione insieme. Ma sappi che tutto quello che è successo, secondo me non è un errore, ma qualcosa che noi involontariamente abbiamo voluto e desiderato senza accorgercene"
Akane rimase per qualche minuto nella stessa posizione che aveva prima che Ranma iniziasse a parlare, senza muoversi, come se le parole del suo ragazzo l'avessero pietrificata. In realtà la ragazza stava pensando alle parole di Ranma; era vero, quello schiaffo l'aveva svegliata da quel suo stato di trance che non la faceva ragionare chiaramente. Quello che aveva detto il ragazzo non era sbagliato, in fondo quello che era successo poteva essere una prova d'amore che entrambi avevano desiderato ma che non avevano avuto il coraggio di confessare a l'altro e neanche a loro stessi.
Akane involontariamente ricominciò a piangere, e Ranma se ne preoccupò, forse le sue parole l'avevano in qulache modo ferita, poi sentendo quello che Akane gli disse poco dopo lo sollevarono non poco.
A:" Ranma hai ragione, quello che ho detto non corrisponde a verità, l'ho detto non so per quale motivo, ma la notizia che mi ha dato il dottore mi ha shockata non poco, sai non è facile accetare l'idea di aspettare un bambino a 16 anni. Però ci tengo a precisare una cosa, io non ti odio, anzi ti amo, ti amo con tutto il mio cuore, non ho mai dubitato di questo e se te l'ho detto ti chiedo scusa, ma non sapevo quello che dicevo. Però voglio farti una domanda, pensi davvero che questo bambino non sia un errore?"
R:"Certo che lo penso veramente. Seconodo me non importa a che età uno decide di diventare genitore, l'importante e che uno ami con tutto il cuore il proprio figlio e che cerchi di non commettere gli stessi errori che i loro genitori hanno commesso. Inoltre penso che noi due siamo molto più maturi di chiunque altro della nostra età e quindi non credo che queste nuove responsabilità possano spaventarci, non credi?"
A:"Forse hai ragione Ranma, però io sono lo stesso spaventata"
R:"Lo so, anch'io ora sono spaventato e non sai quanto, ma sono sicuro che quando il momento arriverà, noi saremmo in grado di superare tutte le difficoltà"
Akane guardò Ranma negli occhi quello che le aveva appena detto rispecchiava le stesse sue paure, ma in fondo al cuore, sapeva anche lei che avrebbe trovato la forza di superare quel momento e vivere felici con il loro bambino.
A:"Ranma ti amo, e scusami per tutto il male che ti ho fatto!"
Akane con uno slancio abbracciò forte il suo amato senza più paura nel cuore perchè ora sapeva che lui era lì per lei e che la amava più di ogni altra cosa.
R:"Akane anch'io ti amo e non puoi immaginare quanto sono contento di sapere che ti sei ripresa e sei tornata la solita Akane di un tempo. Promettimi di essere sempre così, non voglio più avere paura di stare accanto ad un'estranea che non è la donna a cui ho deciso di dedicare la mia vita"
Akane annuì tra le braccia del suo amore. In quel momento si sentì veramente protetta, come se nessuno potesse farle del male.
Quel momento durò solo per alcuni attimi perchè improvvisamente sentirono bussare alla porta. Erano i loro compagni di scuola!
Comp:"Possiamo entrare?"
In un lampo Akane abbandonò le braccia sicure del suo amore.
A:"Sì!"
Tutti i ragazzi entrarono accompagnati dal medico che decise di spiegare meglio ai ragazzi cosa fosse successo alla loro compagna, così da evitare di raccontare due versioni diverse del malore di Akane.

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Capitolo 6
*** 6.6 ***


Quando i ragazzi se ne andarono, Ranma e Akane rimasero di nuovo soli, e fu il momento di affrontare la realtà.
R:"Akane, devo dirti una cosa"  esordì Ranma  in maniera molto seria
A:"Dimmi Ranma che succede?"
R:"Mentre aspettavo che il medico ti visitasse, ho pensato che forse stanotte non saresti uscita dall'ospedale, e così ho chiamato i nostri genitori. Tra poco saranno qui, e penso che forse dovremmo dirgli tutto"
A:"No" rispose decisa la ragazza. Ranma ci rimase di stucco, non riusciva a capire la reazione della ragazza
R:"Akane ma è necessario, ormai non possiamo più tornare indietro e dobbiamo dirglielo per forza"
A:"Sì, lo so. Ormai è tardi per tornare indietro, però non voglio dirglielo adesso, dire loro che stiamo insieme da ormai quasi 7 mesi e che non gli abbiamo detto niente e poi dirgli che aspettiamo un bambino, non mi sembra proprio il caso. Penso che sia meglio farceli arrivare gradualmente. Poi oggi non è proprio adatto, saranno agitatissimi perchè mi sono sentita male, figurarsi se potrebbero reggere un colpo del genere. Ranma ti prego cerca di capirmi"
Ranma rimase per un poco a riflettere e poi rispose.
R:"Akane forse hai ragione, dargli tutte queste notizie insieme potrebbe essere schoccante, però appena torniamo a casa, in pochi giorni dobbiamo dirgli che ormai siamo una coppia, e subire le conseguenze che loro ci riserveranno per averglielo nascosto. Poi tra un pò dobbiamo dirgli che sei incinta, e non possiamo neanche aspettare tanto, o vuoi che lo capiscono da loro vedendo che ti sarai ingrassata tanto?"
A:"Ok!... Come sarebbe a dire che mi sarò ingrassata tanto? Pensi che diventerò una cicciona?"
R:"Ma dai scherzavo, volevo solo farti capire il concetto"
A:"D'accordo ho capito e per questa volta ti perdono" Akane baciò il suo amato.
Poco dopo qualcuno bussò alla porta.
A:"Chi è?" chiese la ragazza
Sou:"Sono papà, Akane posso entrare?"
A:"Certo, entrate tutti"
Non appena la famiglia entrò ci fu il delirio. Chi urlava, chi chiedeva alla ragazza come stesse, chi si gettava piangente tra le braccia di Akane.
Sou:"Oh, bambina mia, che ti è successo, come mai sei finita qui!" chiese il padre tra le lacrime.
A:"Papà, non è successo niente. Mi sono sentita poco bene a scuola e sono svenuta. Niente di preoccupante, il dottore ha detto che è stato semplicemente un calo di pressione, forse dovuto al fatto che non ho mangiato molto a colazione"
Akane si girò verso Ranma, che ormai era stato relegato in un angolo, lo guardò negli occhi come per chiedergli se era stata brava a mentire. Il ragazzo le sorrise, come scusa non era male, ma purtroppo il momento della verità sarebbe arrivato presto!
Sou:"Ah! Meno male che non è niente di grave! Comunque da domani non ci sarà più problema, perchè mangerai tutto quello che tua sorella ti preparerà per colazione, niente più corse per arrivare a scuola in tempo, preferisco che tu non vada piuttosto che vederti in un letto di ospedale"
A:"Papà non farla così tragica, basterà alzarsi prima la mattina"
R:"Già, e così la nostra Akane potrà mangiare tutto quello che vuole"
Akane si svoltò di scatto verso Ranma, era impazzito o cosa? Come gli era venuto in mente di dire la nostra Akane?
Ranma la guardò e le fece segno che adagio adagio andava detto.
Akane si voltò verso il padre con terrore, poi però si accorse che nessuno aveva fatto caso alle parole di Ranma, tanta era la preoccupazione e l'agitazione per la ragazza.
A:"Ora che sapete che stò bene, mi fate la cortesia di andare a cercare il dottore, così che possa firmare le dimissioni e così possa tornare a casa?"
Tutta la famiglia gli diede ragione e uscì dalla stanza andando alla ricerca del medico.

Tornati a casa, Akane decise che era meglio andare a riposare e riflettere su quanto era successo quella giornata. Nonostante se ne fosse fatta una ragione, era ancora sotto schock per tutte le notizie ricevute quel giorno.
Poco più tardi Ranma la andò a salutare e chiederle se aveva bisogno di qualcosa, non voleva disturbarla eccessivamente, sapeva che era ancora turbata, come lo era lui, l'idea di diventare padre lo spaventava molto.

La mattina successiva Akane rimase a casa, era meglio che si riposasse e si riprendesse prima di tornare a scuola. Certo forse sarebbe stato meglio tornare al liceo, visto che la giornata non fu per niente rilassante. A causa della sua bugia, Akane si ritrovò circondata di pietanze che doveva assolutamente mangiare, altrimenti, a detta dei suoi familiari, si sarebbe sentita male un'altra volta.
A sera quando Ranma tornò, trovò un'Akane distrutta.
R:"Akane, ti trovo parecchio stanca! Sei stata a casa, come hai fatto a ridurti in questo stato?"
A:"Tutta colpa di quella dannatissima bugia, ma potevo inventarmente un'altra?"
R:"Scusa non capisco"
A:"Semplice, ti ricordi che in ospedale ho detto che mi sono sentita male perchè avevo mangiato poco? Bene, adesso credono che debba mangiare molto per poter star bene, da stamattina avrò mangiato circa 20 pietanze diverse, e non sto scherzando sul numero"
Ranma si mise a ridere fragorosamente
A:"Non ci trovo niente da ridere, è stata una tortura, non puoi immaginare che vuol dire mangiare tutta quella roba, sotto gli occhi vigili di Kasumi che non mi lasciava finchè non finivo, con una nausea che mi diceva che non avrei dovuto mangiare"
R:"Ok, ho capito, però alla fine sei stata tu a cercartela. Se gli avessi detto la verità ti saresti risparmiata tutto questo"
A:"Ancora con questa storia! Non ricominciare, ti prego Ranma! Glielo diremo appena mi sarò rimessa in sesto ok?"
R:"D'accordo, che fai domani vieni a scuola?"
A:"Assolutamente sì, non voglio restare a casa un giorno di più!"
Ranma sorrise e baciò la sua ragazza, poi le sussurrò all'orecchio
R:"Anche perchè se continui a mangiare così tanto ingrasserai molto prima del previsto e diventerai una vera cicciona"
Akane gli tirò un cuscino che lo colpì in pieno viso.
Ranma lo prese e lo tirò verso di lei, ma non la colpì. Le sorrise e uscì dalla camera.

Il giorno successivo Akane tornò nella sua scuola, ed in classe le riservarono un'accoglienza speciale. Non era mai successo che una loro compagna finisse all'ospedale, così decisero che il suo rientro doveva essere festeggiato.
Quel giorno le ragazze della classe dovevano disputare una partita di pallavvolo con un'altra classe, per il torneo inter-scolastico.
Per il suo spirito sportivo Akane voleva giocare a tutti i costi e così dare una mano alla sua squadra, ovviamente le sue compagne glielo vietarono categoricamente, non era prudente che lei giocasse, dopo quello che le era successo.
Alla fine però tanto disse e tanto fece che Akane riuscì ad avere l'approvazione delle sue compagne di squadra per poter disputare almeno 5 minuti, però poi avrebbe dovuto lasciare il campo e lasciar giocare le altre. Lei sarebbe stata la raccattapalle, così poteva continuare ad incitare la sua classe.
Akane accettò le condizioni, avrebbe fatto di tutto pur di tornare quella di una volta e dimenticare i suoi problemi, anche se solo per pochi momenti.
La partita per Akane si rivelò priva di problemi, giocò quei 5 minuti che gli erano stati concessi, come mai aveva fatto nella vita. Purtoppo poi dovette abbandonare quel campo, e si ritovò furi a raccogliere palloni.
Tutto stava filando liscio, quando improvvisamente......
Comp:"Akane, attenta alla palla!"
Akane si girò verso la sua compagna per vedere perchè le stesse dando quell'avvertimento, ma non fece in tempo a vedere la palla e schivarla. Una schiacciata, che si era rivelato un'ace vincente per la squadra avversaria, la colpì in piena pancia.
La ragazza si accasciò al suolo tenendosi la pancia, quella pallonata le aveva fatto malissimo, e per la prima volta in quei giorni aveva subito pensato al bambino che portava in grembo. Sperava con tutto il suo cuore che non gli fosse successo niente, e che quella pallonata non gli avesse comportato dei danni irreparabili. Passarono pochi secondi e subito Akane sentì che il dolore stava passando, quindi si alzò in piedi. Tutte le sue compagne l'avevano raggiunta e le chiesero come stesse. Lei di tutta risposta disse che non era successo niente e che stava bene. Le compagne tirarono un sospiro di sollievo, ma le imposero di andare lo stesso in inferemria per riposare.
Akane sbuffò ma accettò il consiglio delle sue compagne.
Davanti alla porta della stanza medica trovò Ranma pallido in volto.
A:"Ranma, che ti succede sei bianco come un lenzuolo"
R:"Mi chiedi perchè? Ma se hai preso una pallonata in piena pancia, non sei preoccupata per il bambino?"
A:"Certo che lo sono. E' stato il mio primo pensiero, però mi sembra che tutto vada bene, non sento nessun dolore. Stai tranquillo che se mi sentissi male te lo direi, non sono così incosciente"
R:"Sì, va bene. Però ora vai a stenderti in infermeria e riposati"
Akane non ribattè, sapeva che quando Ranma si trovava in quello stato era meglio non contraddirlo.
Ranma rimase con lei, non voleva lasciarla in un momento così delicato, se si fosse sentita male, lui doveva essere presente. Passarono più di mezz'ora a parlare di ciò che era successo loro e finalmente ogni piccolo dubbio e ogni piccola ombra nel loro cuore venne cancellata.
Improvvisamente Akane cambiò espressione e si portò le mani alla pancia.
R:"Akane, Akane che ti succede! Ti senti male?"
A:"Ranma, mi fa malissimo, ti prego aiutami ho paura, ho paura di perdere il bambino!"
R:"Amore non preoccuparti chiamo subito un'ambulanza"
Pochi minuti dopo l'ambulanza fu lì e portò la ragazza in ospedale.

Erano circa passate 2 ore da quando Akane era entrata in ospedale, e aveva fatto tantissimi esami, tra cui un'ecografia che aveva mostrato che il bambino ero ancora vivo e stava bene.
I due ragazzi stavano aspettando che il medico portasse i risultati delle analisi, quando la porta si aprì.
Dott:"Salve ragazzi"
R-A:"Buongiorno!"
Dott:"Ragazzi devo darvi alcune notizie, quindi vi prego di starmi ad ascoltare attentamente"
Il medico era diventato molto serio, questo allarmò molto i due giovani.
Dott:"Allora, dall'ecografia abbiamo visto tutti che il bambino non ha subito nessuna conseguenza dal colpo che gli è stato inferto, anzi stà molto bene. Purtroppo però abbiamo anche notato che la signorina Tendo dovrà stare un pò più attenta delle altre persone durante tutta la gravidanza, ossia dovrà rimanere a letto da oggi fino alla fine della sua gravidanza, altrimenti rischia di perdere il bambino"
La notizia sconvolse i ragazzi: avevano rischiato tantissimo!
A:"Dottore, questo è stato causato dal colpo che ho ricevuto?"
Dott:"In minima parte, non si preoccupi"
A:"Grazie dottore per tutto quello che ha fatto, ora posso tornare a casa?"
Dott:"Certo signorina Tendo, ma le consiglio un taxi, l'idea di tornare a piedi non la trovo buona. Mi raccomando si riguardi e in bocca al lupo"
Akane e Ranma ringraziarono il medico.
A:"Siamo stati fortunati, abbiamo seriamente rischiato di perdere il nostro bambino"
R:"Già, ma d'ora in poi niente più sciocchezze. Non mi interessa ciò che pensi, ma ora dobbiamo proprio dire tutto ai nostri familiari, anche perchè forse loro potrebbero darci una mano, non credi?"
A:"Sì" sospirò Akane, e pensare che aveva tanto rimandato quel momento per paura, e ora era costretta dalle circostanze.
R:"Glielo diciamo non appena saremo a casa, sei d'accordo?"
A:"Sì, anche perchè non vedo altra soluzione"
I due ragazzi uscirono dall'ospedale e si diressero a casa. Non appena arrivarono decisero di convocare tutta la famiglia in salotto in torno al tavolo.
R:"Bene, vedo che ci siete tutti. Non preoccupatevi e non siate stupiti per questa riunione. Volevamo solo dirvi alcune cose molto importanti"
Ranma prese una pausa e guardò la sua amata. Akane di tutta risposta gli sorrise e gli strinse la mano per infodergli coraggio.
R:"Dunque, dovete sapere che io e Akane......."

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Capitolo 7
*** 7.7 ***


Era una splendida mattinata di dicembre, aveva nevicato tutta la notte ed il giardino di casa Tendo era completamente ricoperto di neve. Il sole brillava nel cielo e la tempreratura era abbastanza gradevole, se si escludeva il vento pungente che ogni tanto sferzava l'aria. Era una giornata ideale per stare in giardino a costruire pupazzi di neve.
"Izumi,Izumi stai attenta che così cadi! Ecco, lo sapevo, ma possibile che non mi dai mai ascolto? Amore ti sei fatta male?"
Una giovane donna guardava con apprensione la sua bambina che era appena caduta nella neve.
"No" rispose una bambina di poco più di un anno con tutto il visino sporco di neve. Izumi era una bambina bellissima, aveva dei sottilissimi capelli neri e degli occhi grandissimi di colore scuro. Era la perfetta fusione dei suoi genitori.
"Izumi possibile che non puoi mai stare ferma? Certe volte assomigli proprio a tuo padre!"
La bambina guardò sua madre, lei le sorriese e le pulì il visino dalla neve.
"Puazzo" cominciò a dire la bambina, "ojo puazzo". Sua madre capì che se voleva trovare un pò di pace, sarebbe stato il caso di accontentarla.
"Allora Izumi chi vuoi fare come pupazzo?" chiese la ragazza a sua figlia.
La bambina puntò un dito verso sua madre e disse "Tu". Lei le sorrise e la guardò uno sguardo dolce, uno sguardo che solo una madre per una figlia può avere.
La ragazza prese sua figlia in braccio e la portò al centro del giardino, mentre camminava la piccola Izumi cominciò a giocherellare con l'anello che la giovane donna portava all'anulare sinistro. La ragazza guardò quell'anello, possibile che ancora non si era abituata a portarlo? Eppure era passato quasi un anno e mezzo da quel momento......
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R:"Bene, vedo che ci siete tutti. Non preoccupatevi e non siate stupiti per questa riunione. Volevamo solo dirvi alcune cose molto importanti"
Ranma prese una pausa e guardò la sua amata. Akane di tutta risposta gli sorrise e gli strinse la mano per infodergli coraggio.
R:"Dunque, dovete sapere che io e Akane......."
Ranma deglutì pesantemente e con fatica, non pensava che sarebbe stato così difficile dire una cosa all'apparenza così semplice ai loro genitori.
Sou:"Forza cosa devi dirci su te e Akane.. non vorrei cominciarmi a preoccupare"
R:"No, non c'è da preoccuparsi, anzi..."
Na:"Allora dobbiamo essere contenti per quello che ci state per dire? Vuol dire che finalmente voi due testoni vi siete decisi a dichiararvi il vostro amore?"
Akane e Ranma rimasero senza parole, come era stato possibile, loro erano stati molto attenti a non farsi scoprire eppure Nabiki già lo sapeva.
Il silenzio che si era creato nella stanza lasciò tutti di stucco, ma allora ciò che aveva detto Nabiki..
Na:"Che ci ho indovinato? E dire che avevo tirato a caso!"
Sou:"Ma allora quello che ha detto mia figlia corrisponde a verità?"
R:"Bhè a dir la verità sì. Ma non è tutto qui"
Sou:"Come non è tutto qui, c'è qualcos'altro che dovremmo sapere?"
A:"Papà ti prego non cominciarti ad arrabbiare, ascolta semplicemente ciò che abbiamo da dirti e le spiegazioni verranno da sole."
Akane guardò suo padre negli occhi e cercò di trasmettergli tutto l'amore che provava nei suoi confronti e di fargli capire che doveva fidarsi di loro. Poi guardò Ranma e gli sorrise, non doveva temere nessuno, doveva solo aprire il suo cuore e spiegare tutto ciò che era successo loro con tranquillità e chiarezza.
R:"Sì non è tutto qui quello che abbiamo da dirvi. Ma forse è meglio che vi racconti la vicenda dall'inizio.
Dovete sapere che io ed Akane abbiamo scoperto di amarci circa 6 mesi fa e in tutto questo tempo abbiamo cercato di tenervelo nascosto"
Gen:"Che cosa? Come hai potuto farci una cosa del genere! Da te non me lo sarei mai aspettato Ranma. Non avevi fiducia in noi vero? Volevi tenerci all'oscuro così da poter continuare a fare ciò che volevi, senza impegnarti in qualcosa di serio"
R:"No papà non l'ho fatto per questo. E' solo che noi...." Ranma rimase interdetto per alcuni secondi, l'idea di dire quello che gli era balenato in testa, non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione.
A:" E' stata colpa mia, sono stata io a dire a Ranma di non farne parola con nessuno"
Ranma si girò verso la ragazza, perchè  aveva detto quelle cose? Non era vero, perchè si stava prendendo lei tutte le colpe?
R:" Akane ma questo non è vero! Se vogliamo essere sinceri abbiamo deciso di comune accordo di non dirvi niente"
Sou:"E per quale motivo se è lecito saperlo?"
Il capo famiglia stava cominciando ad agitarsi, non gli piaceva per niente la situazione che si stava creando. Che cosa erano tutti quei misteri? Perchè sua figlia aveva tenuto nascosta una cosa tanto importante? E poi cosa altro c'era da dire? Quello che già avevano dichiarato bastava per fargli comprendere che aveva fallito come genitore, sua figlia non si fidava di lui.
A:"Papà, stai calmo. Te lo spiego subito. Non è per sfiducia nei vostri confronti, anzi sapevamo benissimo che se vi avessimo detto che ci volevamo bene, ne sareste stati contenti e ci avreste mostrato grande affetto. Il fatto è che noi avevamo paura della vostra "eccessiva" euforia"
Sou:"Che vorresti dire?"
A:"Voglio dire che se vi avessimo detto tutto subito voi che cosa avreste fatto? Su papà ripondi!"
Sou:"Avremmo organizzato immediatamente il matrimonio, poi avremmo invitato tutti i vostri amici e avremmo fatto una grande festa che sarebbe durata tutta la notte. Avremmo esposto dei fiori fuori la palestra per far vedere a tutti la nostra felicità"
A:"Lo vedi, ecco a cosa mi riferisco con "Eccessiva" euforia. A noi non piace tutto questo sfarzo, non amiamo stare troppo al  centro dell'attenzione. Noi preferiamo qualcosa di più intimo e riservato. Ecco perchè non vi abbiamo detto niente. E poi non ci sentivamo così pronti per un passo così grande come il matrimonio. E' vero che ci amiamo tantissimo però forse siamo troppo giovani per fare questa cosa"
Ranma rimase stupito dalle parole della ragazza ,non era mai stata così decisa e diretta in vita sua. E pensare che durante tutto il periodo in cui avevano tenuto segreto il loro amore, lei era sempre stata quella che aveva  avuto paura a dire ciò che avevano nascosto, diceva che non avrebbe mai trovato le parole, ed ora invece era come se avesse cambiato completamente il suo carattere.
Gen:"Potevate benissimo dircelo lo stesso, esprimendo il vostro parere, come state facendo adesso, dicendoci che non volevate niente di speciale e che preferivate una cerimonia intima. Così ci state solo facendo sentire tristi e amareggiati perchè abbiamo capito che per voi non contiamo niente e siamo solo buoni a festeggiare"
Le parole di Genma risuonarono nell'aria aggravando ancora di più l'atmosfera che si era creata.
R:"Questo non è assolutamente vero!" Ranma battè un pugno sul tavolo.
R:"Non è possibile che non capiate quello che vi stiamo dicendo? Ve lo ha già detto Akane, non è assolutamente sfiducia nei vostri ruoli di genitori, solo volevamo evitare tutta la "baldoria" che si sarebbe venuta a creare. Provate a riflettere solo un attimo alla situazione, anche se vi avessimo chiesto di non fare le cose in grande, voi avreste seguito il nostro consiglio?"
La domanda fece riflettere tutti i componenti della famiglia. Forse i due giovani non avevano tutti i torti, entrambe le famiglie non avrebbero esitato un attimo, sarebbero subito accorse a preparare una festa grandiosa, senza neanche dare ascolto ai loro figli.
Sou:"Forse questo è vero, n fondo credo che non vi avremmo ascoltato. Però Ranma sappi che lo avremmo fatto solamente perchè vi vogliamo un gran bene e perchè noi per voi desideriamo il massimo"
A:"E questo non lo mettiamo in dubbio. Non abbiamo neanche per un momento pensato che voi lo faceste solo per il gusto di divertirvi. Era scontato che lo avreste fatto solo per il nostro bene. Ci questio ne eravamo certi"
Dopo le ultime parole di Akane, l'atmosfera pesante e tesa che si era creata nella stanza, si dissolse piano piano. I genitori dei due ragazzi avevano capito che i loro figli stavano parlando sinceramente e che loro non avevano niente da rimproverarsi, solo una piccola pecca, l'essere troppo "gioiosi".
Gen:"Ma allora perchè adesso ci state confessando tutto? Viste le motivazioni tanto valeva rimanere in silenzio ancora per un pò. Perchè parlate proprio ora?"
Ranma e Akane rimasero senza fiato, sapevano che il momento fatidico era arrivato. La domanda che era stata posta loro non aveva vie di fuga. Ora dovevano concludere il loro discorso e confessare la cosa più difficile.
R:"Bhè ecco, a dir la verità... cioè noi non volevamo prorpio dirvelo adesso. Solo che.... sì insomma la situazione che si è venuta a creare non ha vie d'uscita e quindi noi dovevamo per forza confessarvelo."
Sou:"Scusa Ranma, ma non capisco cosa vuoi dire. Qual'è la cosa che vi ha fatto cambiare idea così improvvisamente?"
Ranma e Akane si guardarono negli occhi e si diedero forza l'un l'altro, quello era il momento.
A:"Vi ricordate quando sono finita in ospedale pochi giorni fa?"
Sou:"Si certo, piccola mia. Ci hai fatto prendere una paura! Fortunatamente era stato solo un calo di zuccheri e niente più"
A:"A dir la verità non è stato prorpio per questo. Anche qui vi abbiamo mentito"
Gen:"Che cosa? Allora non era vera quella storia? E per quale motivo ci sei finita allora in ospedale?"
A:"Vedete erano mesi che non mi sentivo bene, ero sempre stanca, spesso mi girava la testa, non riuscivo più a mangiare normalmente. Finchè quel giorno non sono svenuta in classe..."
Akane prese un grosso respiro
A:"Quel giorno stesso, come di routine, mi hanno fatto tutte le analisi e hanno visto che alcuni valori non erano in regola e hanno fatto delle analisi ulteriori e così hanno scoperto che"
Sou:"Non mi vorrai dire che ti hanno diagnosticato qualcosa di grave!"
A:"No papà tranquillizzati non è nessuna grave malattia, anzi"
Sou:"E allora che cosa ti hanno trovato?"
A:"Bhè, il dottore ha scoperto che io sono incinta!"
Finalmente l'aveva detto, Akane era orgogliosa di se stessa, finalmente si era tolta quel peso dalla coscienza.
La notizia lasciò tutti sbalorditi, per alcuni secondi nessuno parlò, anzi a dir la verità nessuno emise un fiato, il che aveva qualcosa di molto imbarazzante per i due giovani, non sapevano come prendere quella reazione, era un bene che stessero in silenzio oppure no?
La prima a rompere quel silenzio imbarazzante fu Nabiki.
Na:"Allora vuoi dire che tu e Ranma"
A:"Sì io e Ranma aspettiamo un bambino, e ovviamente sì, a qualunque altra domanda imbarazzante vi venga in mente"
Sou:"Akane mi hai stupito, non avrei mai immaginato che mi avresti dato una notizia del genere, poi a questa età"
R:"Sì, lo sappiamo benissimo che siamo molto giovani. Ci abbiamo pensato tanto anche noi, quando ci hanno dato questa notizia. Poi però abbiamo capito che non importa l'età a cui si diventa padre e madre, ma bisogna solo riflettere se si è capaci di donare tutto il proprio amore per la creatura che sta per nascere. E in questo io e Akane siamo sicuri di essere pronti. Non è vero?"
A:"Sì, siamo sicuri che riusciremo a crescere con responsabilità e amore nostro figlio. Però in questo momento noi vi chiediamo un aiuto"
Gen:"Certo! Di cosa avete bisogno?"
A:"Vedete, proprio oggi, mentre ero a scuola mi sono sentita male nuovamente. No, non preoccupatevi niente di grave, solamente il medico ci ha detto che dovrò stare molto più attenta delle altre donne, perchè se non rimango a riposo per tutta la durata della gravidanza, rischio di perdere il bambino. Quindi vi chiedo di occuparvi di me, tutto qui"
Sou:"Akane, come puoi immaginare che non vi aiuteremmo. Ma certo che daremo una mano, non preoccuparti devi stare tranquilla, devi solo pensare a riposarti e vivere con serenità questo momento, al resto penseremo noi."
A:"Grazie papà. Sono contenta che tu abbia capito le nostre ragioni e che tu abbia preso con tutta tranquillità questa notizia"
Sou:"Bambina mia, oddio forse non ti dovrei più chiamare così, comunque devi sapere che non è che ho preso subito bene tutto quello che ci avete detto, e penso che si sia visto come ho reagito ad alcune notizie. Però vi ho osservato bene mentre parlavate e questo mi ha  fatto capire che voi vi volete bene e tutto quello che è successo non vi spaventa e anzi vi rende ancora più forti nel vostro legame. E se voi siete felici, lo sono anch'io. Lo so che sembra una cosa banale da dire, ma credetemi è quello che penso veramente"
R:"Papà, anche tu la pensi così? Sei sicuro che tutto quello che ti abbiamo detto l'hai preso con tranquillità?"
Gen:"Stai tranquillo Ranma. Ora è tutto a posto, forse prima ho avuto una reazione un pò esagerata, però ero stato colpito nell'orgolglio e non riuscivo a controllarmi, ma state tranquillii, quello che ha detto Soun vale anche per me"
A-R:"Grazie per la vostra comprensione e disponibilità. Però ora vorremmo chiedervi una cosa. Anche se forse siamo troppo giovani, e forse non capiamo bene il significato del gesto, però noi vorremmo sposarci il prima possibile. "
R:"Forse è un pò affrettato però siamo sicuri che la nostra unione durerà per sempre e poi con l'arrivo del bambino siamo sicuri che il nostro rapporto diventerà ancora più forte. Quindi vi chiediamo se è possibile, organizzare una cerimonia tranquilla e senza troppi sfarzi, anche perchè, viste le condizioni di Akane, non ci sembra il caso. Vorremmo semplicemente che la nostra unione diventi reale"
I rispettivi genitori si guardarono in viso e sorrisero, dopo tanto tempo finalmente quello che avevano sempre sognato per i loro figli si stava per realizzare.
Sou:"Certo ragazzi, per noi non c'è alcun problema. Faremo una piccola cerimonia dove potrete scambiarvi le vostre promesse d'amore, siete d'accordo?"
I ragazzi vedendo che i loro genitori avevano finalmente capito ciò che loro stavano spiegando da ore, sorrisero e annuirono.
Gen:"Ok ragazzi allora alla cerimonia ci pensiamo noi, però dopo la cerimonia, non possiamo neanche fare un piccolo rinfresco per la famiglia per festeggiare l'evento?"
I due giovani scoppiarono in una fragorosa risata, il loro genitori non sarebbero mai cambiati!
Tre settimane dopo la loro dichiarazione, Ranma e Akane si ritrovarono sposati.
La cerimonia era stata molto semplice proprio come volevano i due ragazzi. Niente esagerazioni, solo la famiglia e i due sposi.
Akane quel giorno portava l'abito tradizionale bianco, mentre Ranma portava uno smocking nero. Entrambi erano emozionatissimi, ma nel momento in cui si giurarono amore eterno, nessuno dei due ebbe delle incertezze, erano sicuri che la loro vita sarebbe continuata per sempre insieme.
Dopo la cerimonia, i loro genitori organizzarono una piccola festa. Alla fine i due ragazzi avevano accettato la proposta, in fondo stare in allegria con la propria famiglia il giorno del loro matrimonio era una cosa meravigliosa.
////////////////////////////////////////////////FINE FLASH BACK////////////////////////////////////////////

Akane venne risvegliata dai suoi ricordi, da una manina che le tirava la gonna che in quel momento portava. Si accorse solo in quell'istante che si era persa nei suoi ricordi per qualche minuto, dimenticandosi dell piccola Izumi a cui aveva promesso un pupazzo di neve.
A:"Amore scusami tanto, facciamo subito il pupazzo che ti ho promesso!"
R:"Io direi che non è una grande idea!"
Una voce alle spalle della ragazza aveva parlato. Akane si girò e vide il suo grande amore.
La bambina appena vide suo padre gli corse incontro.
Iz:"Papà, papà!"
R:"Piccola mia! Cosa stavi facendo un pupazzo di neve?"
Akane ancora inginocchiata sulla neve guardava Ranma, non lo aveva mai visto così felice, quando prendeva in braccio sua figli e le parlava, i suoi occhi brillavano. In nessun altra situazione lo vedeva così raggiante.
R:"E di chi vuoi fare il pupazzo Izumi?"
Izumi per la seconda volta in poco tempo indicò di nuovo sua madre
R:"Della mamma? Allora, la mamma ci serve come modella, non può fare il pupazzo con noi, altrimenti non possiamo vederne la bellezza e non possiamo riprodurla"
La piccola bambina non aveva capito molto bene le parole del padre, ma annuì lo stesso, in quel momento lei voleva solo fare il pupazzo della sua mamma.
Ranma si avvicinò ad Akane e la aiutò ad alzarsi da terra.
R:"E poi se la mamma fa i pupazzi di neve  si stanca, e questo non è un bene adesso"
A:"Ranma smettila di essere così attento a tutto ciò che faccio, è solo un gioco"
R:"Si ma non voglio che ti succeda niente, ora devi satre più attenta del solito, lo sai"
Ranma abbracciò la sua amata cingendole la vita e le pose un bacio sulla fronte, mentre una mano sfiorava il ventre di Akane che ormai coninciava a mostrare la dolce curva della sua seconda gravidanza.
R:"Non preoccuparti ci penso io a giocare con Izumi"
A:"D'accordo però promettimi che se poi vorrò passare del tempo con lei, me lo permetterai senza essere troppo preoccupato per il nostro bambino", disse Akane posando la sua mano su quella del suo amato che continuava a sfiorare la sua pancia.
R:"Ok Akane te lo prometto"
Ranma sciolse l'abbraccio e si diresse verso sua figlia.
R:"Allora Izumi cominciamo a fare questo pupazzo? Forza mamma mettiti in posa per noi"
A:"Certo subito, ma mi raccomando fatemi bella!"
I tre continuarono a giocare e a ridere di ciò che accadeva sulla neve per alcune ore intrminabili.
Le loro risate risuonarono per tutta la casa, e quelle note di felicità avrebbero continuato a echeggiare ancora per molti e molti anni, anzi per sempre, perchè l'amore che univa i due ragazzi li avrebbe legati per tutta la vita e niente e nessuno li avrebbe separati.

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