Madhouse

di Ice98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** D.W. ***
Capitolo 2: *** Lyss ***
Capitolo 3: *** Murder ***



Capitolo 1
*** D.W. ***



                                                           Madhouse

Cap. 1 D.W.

La voce stridula e gracchiante del direttore uscì dall’altoparlante sopra il mio letto riscuotendomi dal torpore:
“ E’ ora Hawk, il Carnival Corpse inizia” la risata stridula e sadica riempie la stanza “ se perderai sai cosa ti aspetta”.
Oh sì, lo sapevo benissimo per mia immensa sfortuna.
Purtroppo la mia punizione non era l’amputazione di un arto. Magari!
No, io sono speciale, sono la prima ‘creatura’ nata da due portatori del Ramo del Peccato.
La mia punizione era donare il mio corpo a quell’uomo, se così si poteva definire, fissato con i giocattoli che non fa differenza di sesso o età.
“ Tzè, non perderò di nuovo!” mi rimisi il collare, i capelli neri striati d’argento ricadevano lunghi e lisci fino al sedere, la tuta aderente bianca e rossa in contrasto con gli occhi di mercurio liquido.
Esco nel corridoio che traboccava di paura, odio, diffidenza… gli altri reclusi mi temevano, persino le guardie si scansavano al mio passaggio.
Solo lui non mi temeva ma anzi aveva il fegato, se non gli e lo avevano tolto, di sfidarmi, l’unico che aveva un potere pari al mio: Sakigami Toto, Mockingbird.
Anche lui conosceva le torture ‘speciali’ del direttore, anche lui conosceva la solitudine di quel posto e la sensazione di non avere nessuno.
Non lo considero un vero è proprio nemico, condivide la mia pazzia quindi diciamo che ci spalleggiamo a vicenda.
Il direttore mi aspetta all’entrata dell’arena, con quel sorriso da ebete stampato sulla faccia.
Appena mi avvicino mi poggia quella lurida mano sul fondoschiena:
“ Spero tanto che tu perda Hawk così avrò qualcosa da fare stanotte”.
“ Mi sa che stanotte ti farai solo seghe direttore” mi scosto da lui entrando nell’ enorme arena.
“ Ed ora ha inizio il Carnival Corpse! Forza signori e signore da casa collegatevi! Oggi il nostro spettacolo sarà tra Hawk & Phoenix!” Lo speaker urla ogni volta la stessa presentazione.
“ Hawk, il falco, rimasta sempre imbattuta sfiderà Fenix, la fenice, lei è nuova ma, signori, si sa far valere!”
I dialoghi degli spettatori si ammassano l’uno sull’altro creando a un brusio che mi trapana il cervello.
“ Iniziate pure” il direttore diede il via all’ incontro.
Mi avvicino tranquillamente alla ragazza dai capelli rossi schivando ogni suo corpo, lei spaventata arretra con gli occhi spalancati fino ad andare a sbattere contro le sbarre.
Con una velocita impressionante scomparvi riapparendole di fronte a testa in un giù appesa a un ramo.
“ Bu!!”
La ragazza tira un urlo colpendomi in pieno viso distruggendomi tutto il lato destro del viso, cado a terra con una risata sadica.
Lei mi fissava tremando, impaurita e schifata.
In un attimo la pelle, strato per strato, inizia a ricomporsi facendomi tornare normale.
“ Wow! La nostra Hawk ha usato il Risorgimento!”urla gasato lo speaker.
“ C-come...?!” balbetta la rossa “ T-ti ho c-colpito!”
“ Già e il colpo non era male, lo ammetto” sorrido tranquilla allontanandomi e dandole le spalle.
Lei ne approfittò subito per attaccarmi, io la presi da dietro con un salto mortale.
“ BANG”
Dalle mie mani messe a formare una pistola escono due proiettili di un rosso scurissimo che colpirono la rossa alla gola e a pochi centimetri dal cuore.
Soffio sulle finte pistole rimettendole nella fondina immaginaria.
“ Hawk rimane imbattuta signori e signore! E la sua povera avversaria dovrà subire la punizione tra poco in diretta per voi!”
Esco dall’arena, il direttore si avvicina: “Peccato speravo di avere la tua compagnia... “.
La voce piena di doppi sensi mi fa rabbrividire “ E invece niente, che peccato!” la mia voce gronda sarcasmo
“Ma presto, molto presto ti avrò nel mio letto, circondata dai miei pupazzi e, chissà, magari ci sarà anche il caro Toto” ride leccandomi la giugulare con la punta della lingua.
Tremai senza potermi difendere da quel “uomo” che mi aveva dato e tolto tutto più e più volte.
Aumentai il passo correndo fino a rifugiarmi nella mia camera, lanciando via il collare e tuffandomi nella doccia per lavarmi via l’odore e le parole sporche di quel sadico bastardo.
Dopo essermi lavata mi rivesto sdraiandomi sul letto per rilassarmi.
“Heilà!! Che fai dormi Kimiko-chan??”
Il ragazzo pendeva a testa in giù dalla grata d’areazione del soffitto, con i capelli verdi incasinati e gli occhi d’ambra curiosi puntati su di me.
“Ma tu le porte non le sai usare Toto? E ti ho detto mille volte di non chiamarmi così!”
“Oooookey Kimiko-chan!” con un sorriso enorme spalmato sulla faccia.
“Shimata, ma perché a me?!”
Lui ride e mi porge la mano
“Dai andiamo
Sorrido mio malgrado prendendogli la mano e raggiungendolo in quei cunicoli.
“Certe volte ti picchierei ma altre sei proprio simpatico Toto-kun”
“Quando serve” ghigna guardandomi
“Va avanti va! Prima che ti butti di sotto!” lo seguo fino a che arriviamo nella nostra stanza. Si trova in un vecchio passaggio sotto all’edificio, neppure il direttore lo conosce. La stanza è per ¾ piena di macerie  e un po’ dismessa ma ci accontentiamo di ciò che abbiamo.
“Hai portato i biscotti?” mi chiede lui
“Certo e tu me lo hai portato il budino?”
“Chiaro!”
Ci scambiano le ‘offerte di pace’ mangiandole con ingordigia.
“Toto tu sei mai uscito da qui?”
“Un paio di volte sono scappato”
“Com’è fuori di qui?!?”
Io non sono mai uscita da qui e probabilmente mai ci uscirò.
“E’ tutto luminoso, grande, nessuno combatte, sono tutti liberi, non ci sono gli Undertakers o le guardie, tutti fanno quello che vogliono”
Libertà... che strana parola..
“Deve essere stupendo vivere così. Una famiglia, una vita…”
“Tu una famiglia l’hai avuta però”
“Per quanto? 1 settimana?” Mia madre è morta dandomi alla luce, mio padre è morto circa una settimana dopo durante un incontro, la parte asportata fu il polmone… non riuscì a sopravvivere al dolore. “non gli ricordo neppure”
“Ma sai di averli avuti, io non so neanche se sono nato o se sono stato creato”.
Già, il direttore mi aveva accennato che Toto non era propriamente umano. Girando delle voci sul fatto che sia stato creato usando il Ramo del Peccato unito a cellule epiteliali.
“ma in fondo che importa? Tanto io sono il più potente qui!”
Rido “Sì, nei tuoi sogni forse”
“Domani sarai di nuovo mia avversaria Hawk” il sorriso aveva abbandonato il suo volto e un velo cupo era sceso sui suoi occhi d’ambra “e sta volta vincerò io”
Lo fisso “Ti sbagli Mockingbird, sta volta a vincere sarò io”.
Non sarei tornata nel letto di quel bastardo, mai e poi mai. Le probabilità di vincere erano del 50% il restante cinquanta era che sarebbe finita pari e che il bastardo avrebbe preso due piccioni con una fava.
Dopo un po’ di ore ce ne torniamo ogni uno nella propria camera, aspettando di tornare in quella gabbia e di riprendere una lotta ad armi pari che va avanti da quattordici anni.

Autrice:
Salve, grazie a tutti quelli che hanno letto e a chi lascia una recensione ovviamente! Arigatou!! ^_^
Vorrei solo ricordarvi che questa storia è BASATA sull' anime e manga Deadman Wonderland, quindi le ambientazioni sono quasi le stesse, ma quello ke succede dentro no, almeno non tt! Quindi se lasciate recensioni negative perchè la storia non è come nell'anime bè nn so proprio che dire u.u  ed è un OOC quindi i caratteri non sono gli stesso *sfogo finito*
Scusate ma dovevo proprio dirlo ^^"
Ankora grazie mille a presto spero.
Bye Bye Ice98
 

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Capitolo 2
*** Lyss ***


Madhouse
 

Cap.2 Lyss
La mattina seguente mi sveglio avvolta nelle coperte senza la ben che minima intenzione di lasciare l’amore più grande della mia vita:
IL LETTO.
Alla fine mi alzo maledicendo la campanella che segna l’inizio della colazione.
Mi cambio mettendomi la tuta bianca e mi dirigo in mensa.
Appena entro la mensa cade in un silenzio di tomba che mi fece quasi passare la fame. QUASI. Nel mio stomaco c’era sempre spazio per il budino!
Sotto gli sguardi terrorizzati di tutti prendo la colazione e mi avvio a uno dei tavoli vuoti in fondo alla sala.
In tutta la mia vita nessuno aveva mai osato avvicinarsi, non che io disdegno la solitudine, anzi!
Però un amico o due non mi dispiacerebbero.
Avevano paura, è comprensibile infondo potevo sterminarli tutti in un secondo.
La sala ricade nel silenzio all’entrata di Toto che tranquillamente saltella con quei poveri biscotti, ormai in frantumi, verso il mio tavolo.
“KI-MI-KO-CHAN!! Ohayo!”
Un sorriso enorme stampato sotto quegli occhi d’ambra ridenti ma cerchiati da leggere occhiaie.
Sospiro.
“Buon giorno Toto”
Sorrido debolmente iniziando a mangiare.
“Che hai?”
Divora i biscotti rubando anche i miei.
“HEY... Niente di che è solo che ogni volta lasciare il letto è proprio un trauma!”
Ride fin quasi a ribaltarsi.
“E’ vero!”
Gli sorrido continuando a mangiare, ma vengo interrotta da una voce alle mie spalle.
“CIAO!!”
Io e Toto ci giriamo nello stesso momento fissando la ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi di un lilla leggero.
Tutta la sala ci fissa; io e Toto siamo sorpresi, allibiti, non sappiamo che dire.
“A-allora posso sedermi qui?”
“E-ehm si certo”
La ragazza ci sorride.
“Io sono Lyss e voi?”
Continuiamo a fissarla.
“Hey Toto dici che ci hanno drogato il cibo?”
“Non lo so ma se vediamo entrambi la stessa cosa è improbabile”.
“HEY! IO SONO UNA PERSONA V-E-R-A! Sono qui da ieri mattina e non conosco nessuno…”.
“Scusa ma è difficile crederci”
Aggiunge Toto con un sorriso leggero.
“Io sono Sakigami Toto, mockingbird”.
“Io sono Hawk, piacere”
“Ti chiami falco?”.
 Leggermente confusa.
“No, si chiama Kimiko”.
Ghigna Toto rivolto alla bionda.
“Toto se ti prendo…!”
La ragazza ridacchia di fronte al nostro litigio-
“Siete simpatici! Come mai tutti sembrano terrorizzati?”
“Perché siamo pazzi e potenti!” rispondiamo all’unisono.
Lei ci fissa leggermente scossa.
“Non lo sembrate e comunque a me non interessa” sorride.
“Sei seria?”.
Le chiedo stupita.
“Certo!”
“Forte!Quindi stai con noi ora?”
“Ah-Ah” annuisce
“Come... ”
Il discorso viene interrotto dalla voce dell’altoparlante.
<< Hawk, Sakigami , Crow nel reparto CS tra dieci minuti>>
Sospiro leggermente frustata.
“Shimata”.
“Cos’è il reparto CS?”
Chiede curiosa la bionda.
Toto s’irrigidisce indurendo lo sguardo, solleva le maniche e alcune ciocche di capelli mostrandogli delle enormi cicatrici.
Io inizio a spiegarle,
“Il reparto CS è il centro di sperimentazione”.
“F-fanno esperimenti su di noi?!”
Scioccata e pallida ci fissa probabilmente sperando di aver capito male.
“Esatto”
“P-perché?!”
“Questo non è un carcere normale, qui ci sono i portatori del Ramo del Peccato , immagino tu lo abbia visto che sei qui, comunque cercano di capire come esso possa mutare il nostro sangue, o più semplicemente perché si annoiano”.
<< Ripeto: Hawk, Sakigami, Crow, chi non verrà conosce le conseguenze>>.
“Muoviamoci”
Toto mi tira per un braccio con lo sguardo di un carcerato che va al patibolo, l’unica differenza è che loro trovano la pace mentre noi una lenta agonia.
“Arrivo”
Mi alzo per seguirlo ma la ragazza scatta in avanti afferrandoci le mani.
“NO! Voi n-non andate…io…io…ve lo PROIBISCO!”
Lo sguardo terrorizzato non accenna a mollarci.
“Senti noi non possiamo rifiutarci”
“Una volta ci ho provato ma le conseguenze sono ben peggiori di quelle torture”.
“M-ma... ”
Guardo Toto .
“Facciamo così: appena abbiamo finito ci incontriamo nella sala comune ok?”
“Davvero?”
“Si”
Rispondiamo all’unisono e appena ci molla ci dirigiamo al reparto.
 

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Capitolo 3
*** Murder ***


                                
                                                                           
Madhouse

Cap.3 Murder
Ci separiamo e Taki, una delle infermiere, mi viene in contro.
“Hawk”
“Taki”
“Oggi proverai l’elettroshock! Non sei felice?” mi sorride con una faccia da esaltata mentale.
“Al settimo cielo” la mia voce non tradisce alcuna emozione, anche se, dentro di me per la prima volta in assoluto, temevo di non resistere.
“Bene! Siediti allora” ghigna legandomi braccia e gambe a una sedia “andremo passo per passo tranquilla”.
Annuisco fregandomene altamente “Muoviamoci”.
La scarica mi prese senza preavviso facendomi bruciare ogni singola cellula, il corpo tremava per la forza che lo percorreva. Un dolore crescente al centro del petto non mi permetteva quasi di respirare. I muscoli iniziavano a cedere, nella mia testa risuonavano le mie stesse urla. La scossa era a un livello insopportabile per qualunque essere vivente ed io non facevo certo eccezione. In un attimo com’era arrivata, essa abbandona il mio corpo lasciandomi lì fumante e mezza rimbambita.
Avevo la divisa e la bocca sporche di sangue, qualche organo doveva essere collassato, la pelle era ipersensibile e i muscoli atrofizzati. La gola bruciava, non riuscivo a emettere neanche un suono.
Taki mi libera facendomi bere da un bicchiere un po’ d’acqua e iniziando a registrare tutti i dati ottenuti.
“A-abbiamo finito?” la voce roca suona strana alle mie stesse orecchie.
“Finito? Questo era il voltaggio più basso! Ora dobbiamo vedere come reagisci con gli altri” mi sorride.
Nel riflesso dei suoi occhiali vedo i miei occhi d’argento liquido sbarrarsi. Non ero pronta, non avrei resistito a una scarica più forte.
“Non spaventarti, in fondo non è niente di che!”
“Allora provalo tu lurida puttana!” mi libero colpendola e bloccandola in modo che non ossa scappare.
“M-mollami Hawk! Verrai p-punita ... s-se mi … u-uccidi...”.
La spingo sulla sedia bloccandola ormai fuori di me.
“NON-ME-NE-FOTTE!”
La mia risata sadica risuona nella stanza insonorizzata rendendola ancora più cupa.
“N-no a-aspetta!!” inizia a gridare lei agitandosi “Abbi pietà!”
Lo sguardo terrorizzato di quella donna mi strappa un sorriso.
“Pietà? I don’t know this word!”
Alzo la manopola al massimo del voltaggio, un urlo disumano risuona dal corpo della donna poco prima che esplodesse. Vengo travolta da un’ondata di sangue misto a pezzi di carne e organi dalla testa ai piedi.
“Ahhh!!! MERDA! Era la tuta buona!”
Mi tolgo i pezzi di carne dai capelli leccandomi via un rivolo di sangue che mi cade sulla bocca.
“Mh! Delizioso!” esco da lì, l’allarme scatta appena metto piedi nel corridoio. Inizio a correre inseguita da una sfilza di medici, guardie e, pur troppo per me, attiro anche l’attenzione degli UNDERTAKERS. Creo un enorme muro quasi indistruttibile con il Ramo del Peccato bloccandoli lì.
Continuo a correre incrociando Toto che ha appena finito il ‘TRATTAMENTO’.
“L’hai uccisa?” lo sguardo in un misto tra stupito, spaventato e divertito mentre mi segue nel condotto d’areazione poco prima che arrivino le guardie.
“Sì, non sono riuscita a trattenermi”
Arriviamo nella stanza sotterranea.
“Com’è stato?”
“Assaggia tu stesso”
Si avvicina leccandomi con la punta della lingua una goccia vicino alla bocca.
“Deliziosa”
“Lo so” faccio un segno sul muro “lei è la dodicesima quest’anno”.
Toto ridacchia con uno sguardo da folle, si avvicina abbracciandomi da dietro e bloccandomi.
“Ti leccherò tutta, niente di questo ben di Dio deve essere sprecato” stringe la presa, io istintivamente chiudo le gambe.
“Mollami! ORA!”
“Neanche per sogno” passa la lingua sul mio collo facendomi rabbrividire.
“Toto ci siamo già passati ricordi? Mi stai facendo male” lui stringe ancora di più “mi stai usando come fa il direttore” il petto mi brucia, non ho aria “T-tu…n-non sei….c-cm... lui... ” le gambe mi cedono, lui mi molla, il viso tornato normale. Mi rimetto seduta tossendo mi appoggio alle macerie.
“S-scusami... ”
“Vieni qua” mi guarda sconvolto “su non mi hai fatto niente di che” lo prendo per mano stringendomelo al petto.
“N-non... ”
“Shhh, ehi non importa, non è successo niente” lo cullo piano rassicurandolo.
Lui smette di tremare, con la testa sulla mia spalla mi guarda con gli occhi lucidi, la bocca leggermente aperte in una posizione di completo riposo.
Io gli cingo il corpo con le braccia poggiando la guancia sulla sua e fischiettando una canzoncina macabra ma che lui trovava piacevole.
“G-grazie”
“Prego baka” gli sorrido accarezzandolo.
Avevo imparato a tenerlo a bada nel corso degli anni, solitamente veniva rinchiuso, legato e drogato in una delle gabbie finche io o il direttore non lo liberavamo.
“Dobbiamo incontrarci con Lyss, ricordi?”
Lui mi risponde con un sorriso “Si che lo ricordo!”
“Bene allora andiamo da lei”


 
Autrice:
Salve grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito a presto!!
Ice98

 

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