Anything Could Happen

di willbeyoungforever
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Blaine e Kurt si sono conosciuti al Lima Bean durante l’ultimo anno di liceo. Sono però riusciti solo a prendere un caffè veloce e poi le loro strade si sono divise.
Sono passati 4 anni da quel giorno. Ora Kurt frequenta la NYADA e Blaine invece la Julliard. Entrambi vivono a New York, ma si sa, la City è grande e le possibilità di ritrovarsi sono molto poche.
Ma Kurt e Blaine sono anime gemelle e sono destinati a stare insieme superando qualsiasi ostacolo e bivio.

 
 
A proposito di bivi: questa è una FanFiction-Game. Ho preso ispirazione da una scritta per la Quinntana Week trovata su Tumblr (se volete il link, scrivetemi un mp) e ho pensato, perché non provare a farne una versione Klaine?
 
E’ molto semplice. Voi siete Blaine e dovrete fare delle scelte che vi porteranno a un determinato capitolo e ad una trama diversa (anche se i finali saranno tutti positivi).
 
L’intreccio di questa storia non è un gran che, ma è una prova…aspetto i vostri riscontri per sapere cosa ne pensate!
 
Spero di essere stata chiara!
Buon divertimento
Ottavia
 
Per qualsiasi informazione - domanda - dubbio mi trovate su Twitter - Tumblr - Fb - Efp

 
 

Capitolo 1
 
Una mattina di Aprile Blaine si stava dirigendo in università.
 
Come sempre la metropolitana era strapiena di gente, e questo era un vero problema per il povero ragazzo che, a causa della sua “altezza”, era spiaccicato contro la porta d’ingresso e sotto l’ascella di un uomo d’affari.
Respirare era davvero difficile in quelle condizioni e Blaine non vedeva l’ora che arrivasse la fermata successiva per prendere una boccata d’aria quando le porte si sarebbero aperte. Anche se questo voleva dire un’altra ondata di persone pronte a schiacciarlo ancora di più nel vagone.
 
Dopo un lunghissimo minuto le porte finalmente si aprirono e il ragazzo venne spintonato di qua e di là.
 
Quando il fiume di persone sembrava essersi calmato, Blaine si alzò in punta di piedi per cercare di respirare, e in quel momento i suoi occhi si incontrarono con quelli azzurri di un altro ragazzo rimasto alla banchina, probabilmente per aspettare la metropolitana successiva.
 
Blaine conosceva bene quello sguardo, anche se aveva avuto la possibilità di parlarci solo una volta.
 
Kurt Hummel, il ragazzo che aveva conosciuto al liceo e che l’aveva stregato.
 
Cosa ci faceva a New York?
 
Blaine doveva scoprirlo.
 
Il ragazzo iniziò così a muoversi a tentoni tra la folla per cercare di raggiungere l’uscita e scendere così dal vagone:
 

Cosa succede a questo punto?
 
- Blaine riesce a scendere poco prima che le porte si chiudano (Vai al capitolo 2)
 
- Le porte si chiudono e Blaine non riesce a scendere (Vai al capitolo 3)

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2
 
Per un colpo di fortuna, Blaine riuscì a scendere poco prima che le porte si richiudessero. Correndo come un pazzo e facendosi largo tra la marea di gente che riempiva la stazione della metropolitana, il ragazzo raggiunse Kurt .
 
“Hey!” disse Blaine prendendolo per un braccio.
 
Gli occhi dei due ragazzi si incontrarono di nuovo, quelli di Blaine luminosi e pieni di speranza, mentre domandava “Ti ricordi di me? Sono Blaine! Blaine Anderson, della Dalton”.
 
Kurt lo guardò sorpreso, a bocca spalancata, cercando di dire qualcosa:
 
-Ma Baine si accorge che Kurt è in compagnia di qualcuno (Vai al capitolo 4)
 
- Kurt dice “Non mi aspettavo che ti ricordassi di me!” (Vai al capitolo 5)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3
 
Le porte della metropolitana si chiusero proprio davanti al naso di Blaine e la metro ricominciò la sua corsa. Il ragazzo agitato cercò di farsi venire in mente un’idea: si era già fatto scappare l’opportunità una volta, non poteva perdere Kurt di nuovo, ora che il destino li aveva fatti incontrare così casualmente.
 
Blaine decise così di scendere alla fermata successiva: con un po’ di fortuna sarebbe riuscito a prendere la metropolitana in direzione opposta, tornare indietro e sperare di trovare ancora Kurt tra tutta quella gente.
 
Era un’impresa difficile, ma era anche l’unica opzione.
 
Il ragazzo si spinse così verso la porta e non appena questa si riaprì si precipitò sulla banchina, seguendo il flusso di persone. Con il cuore in gola corse verso le scale mobili per andare sul lato opposto e prendere la metropolitana che lo riportasse indietro, che lo riportasse da Kurt.
 
2 minuti d’attesa recitava il cartellone luminoso: i due minuti più lunghi di tutta la vita di Blaine.
 
Il ragazzo si ritrovò a saltellare sul posto e a guardarsi attorno continuamente, come un pazzo, sperando che il tempo potesse scorrere un po’ più velocemente.
 
Finalmente arrivò la metropolitana e Blaine fu il primo a salire sul vagone, senza nemmeno dare il tempo agli altri passeggeri di scendere, beccandosi così parecchi insulti.
 
Ma non gli importava.
 
In quel momento aveva in mente solamente Kurt.
Doveva tornare il più velocemente possibile alla stazione precedente prima che fosse troppo tardi.
 
Finalmente la metropolitana partì e Blaine sentiva il cuore battergli fortissimo.
Kurt l’avrebbe riconosciuto?
Dopotutto non era cambiato molto dal liceo, a parte che ora non metteva più tutto quel gel e non indossava la divisa della Dalton, era sempre lui.
 
Quando le porte si riaprirono Blaine scese dal vagone affannato, guardandosi attorno tra la folla e:
 
 
- Blaine trova Kurt esattamente dove l’aveva visto poco tempo prima (Vai al capitolo 6)
 
- Blaine guarda ovunque ma di Kurt non c’è traccia (Vai al capitolo 7)

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4
 
Ma Blaine si accorse che Kurt  era in compagnia di qualcuno.
Un ragazzo alto, moro e con un sorriso imbarazzato stava fissando incuriosito alternativamente Kurt e Blaine. Aveva un’espressione confusa e nello stesso tempo interessata.
 
Blaine si sentì terribilmente in imbarazzo. Quel ragazzo doveva sicuramente essere il fidanzato di Kurt. Cos’aveva nella testa?
Come aveva potuto pensare che un tipo come Kurt potesse essere ancora single?
E soprattutto come poteva ricordarsi di lui?!
 
“Scu-scusa se ti ho di-sturbato mentre sei con il tuo fidanzato…” balbettò Blaine rosso in viso “fai finta che non abbia ma-mai detto nulla!”
 
- E dopo queste parole Blaine scappa via (Vai al capitolo 8)
 
- Kurt interrompe il balbettio di Blaine dicendo “Non mi aspettavo che ti ricordassi di me! Questo è mio fratello Finn!” (Vai al capitolo 5)

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5
 
“Non mi aspettavo che ti ricordassi di me! Questo è mio fratello Finn! Era anche lui nelle New Direction…” disse Kurt con un enorme sorriso e con le guance leggermente arrossate, indicando il ragazzo affianco a lui.
 
Blaine alzò lo sguardo verso Finn che gli rivolse un cenno di saluto, e poi tornò a dedicare tutta l’attenzione a Kurt.
Si ricordava di lui.
SI RICORDAVA DI LUI!
 
Internamente Blaine fece un balletto della felicità.
Questo era decisamente il suo giorno fortunato.
 
Rivolse di nuovo un sorriso a Kurt, che ricambiò in imbarazzo.
 
Blaine pensò mentalmente a cosa dire.
Era il suo turno ora.
 
Non voleva che quell’incontro finisse subito e che i due si separassero ancora una volta.
 
“Kurt, io inizio ad andare, non vorrei far tardi a lavoro…” disse Finn goffamente “Ci vediamo stasera a casa?”
 
“O-okay” rispose Kurt, sempre tenendo gli occhi incollati in quelli di Blaine.
 
“Ciao Blaine, è stato un piacere” salutò Finn prima di andarsene.
 
“Ehm…” balbettò Blaine cercando una cosa intelligente da dire una volta che Finn si fu allontanato.
 
Kurt gli sorrise nuovamente massaggiando i palmi delle mani sulle cosce.
 
“Hai un po’ di tempo? Cosa ne dici se andiamo a prenderci un caffè?” domandò Blaine prendendo il coraggio a quattro mani.
 
- “Si, mi sembra un’ottima idea!” (Vai al capitolo 9)
 
-“No” (Vai al capitolo 10)

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6
 
Blaine per sua grande sorpresa, ritrovò Kurt fermo immobile dove l’aveva visto poco tempo prima.
Il ragazzo non faceva altro che guardarsi attorno, come se stesse cercando qualcosa.
O qualcuno.
 
Possibile che Kurt stesse cercando proprio Blaine?
Il ragazzo non voleva crearsi false speranze. Kurt poteva aspettare benissimo un suo amico, un suo conoscente, il suo fidanzato…chiunque.
 
Comunque, non poteva certo sprecare quell’occasione.
Kurt era a pochi metri di distanza da lui, e Blaine era fermamente intenzionato a parlargli.
 
Con passo spedito si diresse verso di lui, piazzandosi in mezzo al suo campo visivo.
 
Kurt abbassò lo sguardo e non appena lo vide, sgranò gli occhi e le guance gli si colorarono adorabilmente di rosso.
 
“Ciao” disse Blaine sentendo il cuore martellare nel petto “Sono Blaine, Blaine Anderson…tu sei Kurt Hummel, vero? Ci siamo incontrati al liceo per un caffè, i nostri Glee Club hanno gareggiato uno contro l’altro una volta…ti ho visto dalla metropolitana e sono venuto qui…è una cosa strana ma-“
 
Kurt sorrise emozionato sentendo quelle parole e non permise nemmeno a Blaine di concludere il suo balbettio incoerente.  
“Anche io ti ho riconosciuto e sinceramente sono rimasto qui perché speravo tornassi. Per la verità…”
 
- …Non mi aspettavo che ti ricordassi di me!” (Vai al capitolo 5)
 
- Blaine senza aspettare lo bacia (Vai al capitolo 11)

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7
 
Blaine guardò ovunque, ma di Kurt non c’era proprio traccia.
Il ragazzo però non si diede per vinto. Non era passato molto tempo, Kurt non poteva essere andato poi così tanto lontano.
 
Iniziando a correre e a farsi strada tra gli uomini d’affari e i turisti che affollavano la stazione della metropolitana, si diresse oltre i tornelli, verso l’uscita.
 
Una volta fuori, Blaine continuò a guardarsi attoro: sui marciapiedi, sulle panchine, sulle strisce pedonali, nei bar…
 
E poi lo vide.
Kurt era fuori da uno Sturbucks con in mano un caffè.
Affrettò il passo e lo raggiunse emozionato.
La fortuna era decisamente dalla sua parte.
 
“Ehy, Kurt Hummel? Sono Blaine, Blaine Anderson…ti ricordi di me?” domandò Blaine toccando dentro il ragazzo.
 
Questo si voltò sorpreso, con gli occhi spalancati e le guance gli si tinsero di rosso.
 
Ma a quel punto Blaine guardò affianco a Kurt, scoprendo così che il ragazzo non era affatto da solo, ma in compagnia di qualcuno.
 
- (Vai al capitolo 4)

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8
 
Dopo aver detto queste parole, Blaine si voltò e corse via.
 
Sicuramente questa non era stata una delle sue mosse migliori. Aveva fermato un semi-sconosciuto, gli aveva parlato e poi era scappato.
Il tutto nel giro di due minuti.
Wow Blaine, complimenti.
 
Il ragazzo con il viso rivolto verso terra iniziò a farsi strada tra le persone, senza guardarsi più alle spalle.
 
Quando però sentì una mano afferrargli il polso.
 
Blaine si voltò di scatto, già pronto a scansare il braccio e a continuare la sua uscita di scena.
Non voleva essere compatito, men che meno da Kurt, che probabilmente non si ricordava nemmeno di lui.
 
“Blaine, fermo!” disse Kurt con il fiatone.
 
Blaine si girò completamente, trovandosi faccia a faccia con Kurt che:
 
-Non gli da tempo nemmeno di aggiungere qualcosa e lo bacia (vai al capitolo 12)
 
-Gli spiega chi è la persona con lui (vai al capitolo 13)

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


Capitolo 9
 
“Si, mi sembra un’ottima idea!” rispose Kurt emozionato.
 
Blaine sorrise felice, con un barlume di speranza. La prima (e unica) volta che erano usciti insieme avevano preso un caffè, e ora le cose si stavano ripetendo. Il ragazzo sperava solo di non perdere nuovamente di vista Kurt, ora che l’aveva ritrovato.
 
I due ragazzi entrarono nello Sturbucks lì vicino, si sedettero e dopo aver ordinato iniziarono a chiacchierare. L’imbarazzo fu solo iniziale: dopo qualche minuto i ragazzi sembravano due amici di vecchia data che si raccontavano del più e del meno.
E che filtravano.
 
Perché Blaine era abbastanza sicuro che alcune frecciatine di Kurt fossero dirette a lui e che il ragazzo ci stesse provando in modo abbastanza esplicito.
 
Naturalmente Blaine non era da meno: non faceva altro che sfoderare i suoi sorrisi ammalianti e le sue occhiate affascinanti.
 
Blaine a un certo punto non ce la fece più. I discorsi di Kurt erano molto interessanti, ma avrebbero potuto chiacchierare in un altro momento. Ora c’era una cosa che voleva e doveva assolutamente fare.
 
“…e quindi ho insultato Rachel perché non la smetteva di- Blaine dove stai andando?” domandò Kurt interrompendo il suo discorso e guardando Blaine che si era appena alzato in piedi.
 
Il ragazzo senza dire una parola fece il giro del tavolino, si avvicinò a Kurt, si abbassò e senza aspettare un secondo di più, lo baciò.
 
Kurt rimase inizialmente paralizzato. Non si aspettava una mossa del genere, ci sperava, certo, ma era tutto così improvviso.
Blaine lo stava baciando in uno Sturbucks, davanti a tutti e…chissene frega! Pensò Kurt. Non aveva tempo per tutte queste paranoie quando le morbide labbra dell’altro ragazzo erano sopra le sue, ed era tutto assolutamente perfetto.
 
Kurt rispose così al bacio di Blaine aprendo la bocca e permettendo alla lingua di questo di accarezzargli le labbra, prima di farsi strada al suo interno.
 
Kurt non domandò nemmeno a Blaine cosa gli fosse saltato in testa o perché l’avesse baciato così tutto d’un tratto dato che sapeva già la risposta. Era la stessa motivazione che l’aveva spinto a rispondere a quel bacio e a volerne ancora.
 
Quattro anni fa avevano entrambi fatto l’errore di non cogliere l’attimo, di lasciarsi scappare l’opportunità di una vita. Ora che si erano rincontrati non volevano aspettare un secondo di più.
 
Questo era il motivo per cui si stavano baciando.
 
E questo era solo l’inizio della loro storia.
 

FINE

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10
 
“No” disse Kurt tutto d’un fiato.
 
Dire che Blaine ci rimase male è riduttivo. Il ragazzo si sentì morire. Quello era decisamente un due di picche incredibile.
“Scu-scusa se ti ho infastidito…” biascicò Blaine “non vole-vo…io pensavo che…semplicemente, poteva-potevamo prendere un caffè…come due semplici ami-“
 
Ma Kurt non gli permise nemmeno di finire di parlare che si precipitò contro le sue labbra, baciandolo.
 
Blaine inizialmente rimase immobile, senza capire cosa stesse succedendo.
 
Gli ci vollero pochi secondi per rendersi conto che le labbra di Kurt fossero contro le sue…e che cosa stava aspettando? Doveva assolutamente rispondere al bacio!
Alzò così le mani portandole tra i capelli perfettamente acconciati dell’altro ragazzo, facendosi strada con la lingua tra le sue labbra.
Kurt lo assecondò, ma dopo non molto decise di staccarsi e di poggiare la fronte contro quella di Blaine, fissandolo diritto negli occhi.
 
Blaine aveva il fiato corto; questo bacio era stato perfetto. Breve ma intenso, e perché diavolo si stavano guardando e non baciando?
 
“Il caffè può aspettare…” disse Kurt con un sorrisino.
 
“Come?” domandò Blaine, ancora intontito dal sapore delle labbra di Kurt contro le sue.
 
“Mi hai invitato a prendere il caffè, e io ti ho detto che possiamo aspettare…” spiegò Kurt, mentre Blaine lo guardava con i suoi occhini color caramello “Mentre non potevo resistere un secondo di più a baciarti. Ho aspettato quattro lunghissimi anni, e ora che ci siamo rincontrati ne voglio approfittare” e con queste parole, Kurt si fiondò nuovamente sulle labbra di Blaine, che fu ben felice di assecondare i suoi desideri.

 

FINE

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


Capitolo 11
 
“Anche io ti ho riconosciuto e sinceramente sono rimasto qui perché speravo tornassi. Per la verità-”
 
Blaine non diede nemmeno a Kurt la possibilità di concludere la frase che si fiondò sulle sue labbra, baciandolo.
Aveva già perso troppo tempo: quattro anni erano davvero tanti.
 
Si era invaghito di Kurt dal primo momento che l’aveva visto, e ora che le loro strade si erano incontrate di nuovo non poteva certo lasciarsi scappare questa occasione.
 
Per sua grande sorpresa Kurt rispose quasi immediatamente al bacio, intrecciando le braccia dietro il suo collo e trascinandolo contro di se.
 
Dopo un po’ di tempo i due furono costretti a separarsi per prendere fiato, e Kurt fu il primo a parlare.
Con un soffio disse direttamente contro le labbra di Blaine “Questo è decisamente l’incontro più strano che mi sia mai capitato…”
 
Blaine ridacchiò sentendo questa frase “Scusa, forse sono stato un po’ affrettato…ma sono quattro anni che sogno di baciarti…e ora che ti ho ritrovato, e tu ti ricordi di me…non ho saputo trattenermi…”
 
“Hai fatto bene…” rispose Kurt, poggiando le labbra contro quelle di Blaine per baciarlo nuovamente.
 

FINE

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Capitolo 12
                                   
Blaine si girò completamente, trovandosi faccia a faccia con Kurt  che non gli diede nemmeno il tempo di dire qualcosa, perché preferì baciarlo.
                   
Erano quattro anni che voleva farlo, ed ora che gli si era presentata la possibilità non aveva assolutamente intenzione di lasciarsela scappare.
 
“Co-cosa?” domandò Blaine, separandosi da Kurt e guardandolo sconvolto.
La sua testa gli stava gridando COSA DIAVOLO STAI FACENDO? PERCHé NON LO STAI BACIANDO? Ma d’altra parte voleva anche sapere perché Kurt lo avesse baciato così tutto d’un tratto, anche se aveva più o meno un’idea.
 
“Quella persona con cui mi hai visto…” disse Kurt ridacchiando “è mio fratello Finn, non il mio ragazzo!” aggiunse dandogli un buffetto sul naso.
 
Blaine guardò Kurt con gli occhi spalancati e la bocca semiaperta, sentendosi un perfetto idiota.
 
“Ehm…”aggiunse Kurt “spero che il bacio non ti abbia infastidito…ma sono quattro anni che non faccio altro che pensare a te…così quando ti ho visto io-“
 
“Anche io!” disse Blaine, che era miracolosamente riuscito a recuperare la voce “anche io non riesco a fare altro che pensare a te!”
 
Kurt a quel punto ridacchio lusingato “Allora che stiamo aspettando?” domandò “Perché siamo qui a parlare, quando potremmo baciarci?” e con queste parole le labbra dei due ragazzi si unirono di nuovo in un dolcissimo bacio.
 

FINE

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


Capitolo 13
 
Blaine si girò completamente, trovandosi faccia a faccia con Kurt che iniziò a dire agitato e con il fiato corto “Hai capito male!”.
 
Il ragazzo alto e moro nel frattempo stava correndo sgraziato vicino a loro.
 
“C’è stato un errore!” continuò Kurt  “Non sono fidanzato! E per la verità…
 
(Vai al capitolo 5)

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