Diorama

di Elle Sinclaire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Snow - Mente, fogli, dolore ***
Capitolo 2: *** Enchanted - Mare, luna, caffè ***
Capitolo 3: *** Cacofonia. Frammenti - Morfina, finestra, ventilatore ***
Capitolo 4: *** Senza titolo - Nave, cella, Bibbia ***
Capitolo 5: *** 5 o' clock heroes - Lacci delle scarpe, nebbia, biscotto. ***
Capitolo 6: *** Respiravamo forte come se stessimo morendo - Tatuaggio, vomito, arcobaleno. ***
Capitolo 7: *** Der Himmel über Berlin - taccuino, acqua e chitarra ***
Capitolo 8: *** Respiravamo forte come se stessimo morendo - Guanti, aria, memoria ***



Capitolo 1
*** Snow - Mente, fogli, dolore ***


Snow

s

 

Ad Aletta.

 

 

I fogli sono accartocciati per terra, strappati e macchiati di inchiostro confuso.
Una foto in bianco e nero, annerita dal fuoco, lo ritrae, scarabocchi rossi coprono le sue labbra, chiuse per sempre.
Non parla.
Su un altro foglio il testo di una canzone, parole cancellate, disegni ai bordi; Spleen la cantava di notte, la voce colma di dolore, quando pensava lui dormisse, al suo orecchio.
Non cantava con lui.
Sull’ultimo pezzo di carta, la sua mente riconosce la propria firma. La calligrafia è viva, ma non parla neanch’essa, chiusa nel suo rigore muto.
Riesce a leggere solo un nome: Snow.

 

 

 

note:
Non odiatemi, ho gravissimi problemi a scrivere anche solo la lista della spesa, perciò ho interrotto tutti gli altri aggiornamenti. Questi saranno minuscole storie che serviranno a me per riprendere in mano qualcosa che c'entri anche solo vagamente con lo scrivere e a voi per non dimenticarvi di me :3
I personaggi delle storie che ho ucciso momentaneamente, appariranno anche qui, lo giuro ♥
Sono tutte ispirate da tre parole che qualcuno mi suggerisce di volta in volta e che indicherò nel titolo: se volete suggerire anche voi, potete farlo con una recensione, MP, o QUI.
Elle.
Link alla storia originale: 

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Capitolo 2
*** Enchanted - Mare, luna, caffè ***


Enchanted
a

A E.K.

A New York la luna non è poi così luminosa, nascosta dalle luci della città.
Kelly però ha scoperto che dal tetto dell’Enchanted si vede e allora, dopo il lavoro, prende il suo caffè allo zucchero filato e sale le scale fino all'ultimo piano. 
Erick la raggiunge, le si siede di fronte e la guarda immaginare il mare a occhi chiusi.
Stasera sarebbe placido e privo di onde, dice.
Gli piace ascoltarla. È vestita di rosa anche oggi e sotto il cappotto si intravede la pancia gonfia.
La perfetta culla magica per lei e il loro bambino, sarebbe il mare.

 

Note:
Le tre parole di questa drabble erano "mare", "luna" e "caffè", per cui ringrazio Aika.
La storia originale è questa
Se ve lo state chiedendo, sì, mi diverto a scrivere drabbles :D
Mi trovate come sempre tra i fenicotteri e vari
Elle.

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Capitolo 3
*** Cacofonia. Frammenti - Morfina, finestra, ventilatore ***


Cacofonia. Frammenti
g

A Giorgia.

 

Non esiste il silenzio, quando si è svegli.
I mille pensieri che viaggiano da una parte all’altra sono più assordanti del ronzio del ventilatore in salone.
Non c’è pace, non c’è redenzione né solitudine.
Vorrebbe che tutto si acquietasse; come una coperta di sollievo, una dose extra di morfina.
Vorrebbe che l’umanità dormisse, dimentica dei dolori e dei sogni e della vita.
Lei osserva con sguardo assente fuori dalla finestra aperta.
Si avvicina e guarda giù, tre piani più sotto il gatto della vicina si lecca una zampa.
Si sporge un po’, poi rientra.
Giorgia quel giorno non cade giù.

 

Note:
parole prestate da Dave Eggers - ho aperto pagine a caso di "La fame che abbiamo" e sono le prime parole che ho letto xD - ovvero: morfina, finestra e ventilatore.
La storia da cui è presa Giorgia è Cacofonia. Frammenti.
Aika, la prossima sarà per te, giuro!
Mi trovate come sempre nello zoo multicolor con Ams. 
Elle 

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Capitolo 4
*** Senza titolo - Nave, cella, Bibbia ***


Senza titolo

bo

A Giulia,
senza perchè.
Ad aika. 

 

Immobile, l’aria, rafferma e maleodorante.
La luce illumina solo il cuscino, quello che nasconde una Bibbia logora. L’ha lasciata la ragazza con l’apparecchio che veniva a leggere per lui.
Fuori piove, sente lo scrosciare dell’acqua sin dalla sua fetida cella di due metri per due.
Lui si bagnerà in motorino, ma verrà comunque, con Il compagno segreto in una mano e un segnalibro rosa a ricordare dov’era rimasto.
Leggerà con la sua cadenza romana, senza alzare gli occhi su di lui, ma senza averne più paura.
Unico marinaio nella sua nave di disperazione, crede a lui come a se stesso. 

 

Note:
Le parole stavolta sono state un po' random e inconsciamente scelte da Giulia: nave, cella e Bibbia.
Non è tutto frutto della mia fantasia, ma va ringraziata sempre Giulia per l'idea.
I personaggi non vengono da nessuna mia storia precedentemente scritta, o forse può essere considerato un Alternative Universe di Simone e Tobia (Il mondo prima che arrivassi te) per cui la amo tantissimo.
Mi trovate sempre QUI,
Elle 

Ps: Il compagno segreto è un libro di Joseph Conrad, scrittore che amo, ma di cui non ho letto questo libro. Si ringrazia sempre Giulia per lo spunto XD 

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Capitolo 5
*** 5 o' clock heroes - Lacci delle scarpe, nebbia, biscotto. ***


5 o’ clock heroes

h

Ad Amanda.

Sembra quasi che la nebbia abbia mangiato pezzo per pezzo la via che porta alla barca. Riconoscerebbe la strada da percorrere solo contando i propri passi, stando attento a ogni oscillazione dei lacci delle proprie scarpe prima di arrivare, la puzza di fogna, il battito cardiaco che aumenta quando sa di essere più vicino a lui.
La casa galleggiante barcolla quando sale sopra. Emma Ellis è collassata sulla solita poltrona, un rivolo di bava che gli scivola dalle labbra. Baez gli offre un biscotto ammuffito.
Dorian lo addenta, sorridendo. Con gli occhi grandi che ingollano il mondo. La nebbia sparisce.

Note:
le tre parole - lacci delle scarpe, nebbia, biscotto - mi sono state gentilmente suggerite da Amanda, proprietaria anche degli adorabili personaggi che amo con tutta me stessa e che ho rapito fino a quando lei non imparerà a trattarli con gentilezza e amore. Dorian e Baez - e anche Emma - vengono da QUI e dalla mente geniale e un po' malata della sist, nonché mia roomate nel nostro delirio colorato di Fenicotteri e amici.
Buona Pasqua, comunque, anche se in ritardo :D
Elle

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Capitolo 6
*** Respiravamo forte come se stessimo morendo - Tatuaggio, vomito, arcobaleno. ***


Respiravamo forte come se stessimo morendo

 

Ad Aletta,
la loro madrina. 

 

La pozza di vomito davanti al portone gli fa capire che Fedra quella mattina è tornata di nuovo ubriaca, barcollando sui suoi assurdi anfibi.
Sale le scale, superando il proprio piano, solo per accertarsi che sia viva. Non che gli importi, solo per restituirle il favore.
Gli apre la porta in mutande e una maglietta verde slabbrata. La rappresentazione di un arcobaleno dipinto da un cieco, la solita accozzaglia di colori senza senso, di rosa e verdi da ferire gli occhi.
Fedra sorride toccandogli il tatuaggio sul polso per farlo entrare.
Vorrebbe essere il suo eroe, almeno per un giorno. 

 

Note: 
I miei cuccioli! non potevo non parlare di loro, visto che li amo. 
Fedra e Antonio, vengono da QUI. Quando Alessia mi ha suggerito le parole (tatuaggio, vomito, arcobaleno) ho subito pensato a loro e anche alla foto di Fedra in cui indossa una maglietta con l'arcobaleno ().
Prossimamente non so cosa scriverò, se lo farò o altro, spero di sì perché comunque mi diverto con le drabbles.
Vedremo ;)
Mi trovate qui,
Elle. 

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Capitolo 7
*** Der Himmel über Berlin - taccuino, acqua e chitarra ***


Der Himmel über Berlin

b

A Milla.

Il taccuino tra le sue mani ha le pagine piene di parole scarabocchiate e rosicchiate da una grafia nervosa. Frasi, rime, versi e melodie che si incastrano tra loro, come un tempo facevano nella sua gola, quando la chitarra che ora giace ai suoi piedi era rimasta abbandonata in uno scantinato fetido.
È del cielo di Berlino che scrive, mentre dietro le gocce d’acqua che scendono i colori variano dal rosso al giallo. Non si abituerà mai alla città, con i suoi palazzi tanto alti da grattare via le nuvole. Forse un giorno gratteranno via anche la paura di Roger.

 

Note:
Roger e la mia Berlino adorata vengono da QUI
La storia è dedicata alla mia bimba, che mi ha suggerito le tre parole di oggi: taccuino, acqua e chitarra. Erano troppo per lui ♥
Mi trovate sempre tra gli animaletti colorati,
Elle. 

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Capitolo 8
*** Respiravamo forte come se stessimo morendo - Guanti, aria, memoria ***


Respiravamo forte come se stessimo morendo

aa

Ad Aletta. 

C'è polvere ovunque, raccolta in spirali fumose e gomitoli grigi negli angoli della sala. Respira a fatica, un labbro spaccato fa pendant con l'occhio pesto e i guantoni da boxe.
Incassa un altro pugno.
Non ha più la forza di incamerare aria, di resistere e tenersi in piedi. Annaspa senza tregua.
Nero, lo vede se chiude gli occhi. 
Rosso, il sangue che sputa all'ennesimo gancio di Felix.
Cade a terra. Per poco non si lascia andare.
Ma c'è una macchia rosa che profuma di caramelle e zucchero, da qualche parte nella sua memoria. Antonio si rialza.
Fedra lo sta aspettando.

 

Note:
Le parole erano guanti, memoria e aria.
Antonio viene da qui insieme a Fedra e io li amo follemente.
Prima o poi, forse tra vent'anni, avranno il loro giusto spazio. Che non sarà per la decima volta in una drabble XD non ricordavo di averne già scritta una su di loro, ma tant'è.
Non so se ne scriverò altre. Vedremo.
Mi trovate sempre tra i fenicotteri, pesci, serpi e cigni con Ams che con me ha indetto questo contest
Elle 

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