< E-Eih, chi ti ha detto che voglio venire a dormire da te? > sbotto mentre Kirino mi trascina velocemente fuori, lui mi rivolge un sorriso radioso
< Kariya, Hiroto è preoccupatissimo per Midorikawa, se tu fossi rimasto lì lui si sarebbe preoccupato anche del fatto che tu ti saresti stancato. E poi chi ti ha detto che andiamo a dormire a casa mia? > mi dice ridacchiando ed io mi acciglio
< Scusa, ma hai detto che potevo dormire da te > dico perplesso e lui ridacchia
< Hai le chiavi di casa tua? > mi chiede
< Si..perchè? > chiedo e lui si blocca, siamo quasi al cancello dell'ospedale
< Perchè...> mi dice e mettendomi le mani sulle guance si china in avanti e mi bacia dolcemente. Io spalanco gli occhi e cambio immediatamente colore mentre la sua lingua va ad intrecciarsi con la mia, dopo qualche istante però chiudo gli occhi e gli stringo le braccia ricambiando apertamente questo bacio.
< Capito perchè? > mi sussurra quando ci stacchiamo ed io annuisco piano ancora inebetito da questo suo gesto. Lui mi afferra nuovamente il polso e iniziamo a camminare velocemente verso casa mia, che per fortuna non è così lontana. Per strada rimaniamo entrambi in silenzio, io osservo l'asfalto nell'imbarazzo totale e dopo un po' lo sento ridacchiare
< Che c'è? > borbotto notando che mi sta osservando
< E' che non ti ho mai visto imbarazzato > ridacchia ed io lo guardo male
< Non sono imbarazzato > borbotto con l'unico risultato che lui ridacchia ancora più forte
< Come sei carino quando fai così > mi prende in giro ed io gli stringo di più la mano nella speranza di fargli male, ma non ci riesco, anche perchè non è mia intenzione.
< Siamo arrivati > dico alla fine ed infilo le chiavi nella toppa del cancello, percorriamo il vialetto di casa ed apro anche la porta. Quando entriamo in casa mi prende uno strano senso di inquietudine, tutto questo silenzio è così innaturale tra queste mura. Kirino deve accorgersi del mio stato d'animo perchè mi abbraccia da dietro e mi stringe dolcemente a lui, sento il suo fiato solleticarmi la nuca e mi irrigidisco
< Midorikawa starà bene > mi sussurra ed io mi rilasso leggermente
< Lo so > sussurro e lo sento sorridere sulla pelle del mio collo. Mi poggia una mano sulla vita e mi fa voltare verso di lui sorridendomi dolcemente
< Avrai fame, in fondo è quasi ora di cena > mi dice ed io annuisco piano, non mi ero accorto che fosse già passata mezza giornata.
< Dov'è la cucina? > mi chiede ed io gliela indico, lui subito si dirige lì mentre io rimango immobile, mi fa così strano avere Kirino dentro casa.
< Bè, mi dai una mano? > mi chiede divertito riaffacciandosi dalla porta ed io mi riscuoto e lo raggiungo in cucina.
< Allora, cosa vuoi da mangiare? > mi chiede osservando il frigorifero aperto, se devo essere sincero io non so cucinare e non ho idea di cosa ci sia da poter preparare, lui come al solito deve aver intuito i miei pensieri perchè mi sorride
< Ho capito, faccio io > ridacchia e tira fuori delle fettine di carne
< Sei bianco cadaverico, un po' di carne ti farà bene > mi dice dolcemente
< Mi serve una padella > aggiunge ed io tiro fuori una padella abbastanza grande, poi mi siedo sul tavolo della cucina e osservo il mio compagno trafficare ai fornelli.
< Eih Kariya, dammi una mano > mi chiama dopo qualche minuto ed io gli vado vicino
< Taglia queste > mi chiede porgendomi delle carote che io osservo interdetto, come diamine si tagliano le carote?
< A fettine > aggiunge vedendomi immobile, io prendo un cortello e inizio a fare le carote a fettine mentre lui mi osserva. Sono totalmente concentrato sull'operazione e ne taglio ben quattro, le sue mani entrano poi nella mia visuale, afferra il tagliere e getta le carote nell'acqua
< Lumaca > mi dice ed io metto il broncio, non avevo notato che lui nel frattempo ha già tagliato tante altre verdure. Kirino si china leggermente in avanti e mi da un lieve bacio sulle labbra facendomi schizzare il cuore fuori dal petto, i suoi occhi azzurri sono troppo belli.
< Apparecchia intanto > mi dice dolcemente ed io con uno scatto mi volto per prendere la tovaglia. Apparecchio lentamente mentre Kirino continua ad occuparsi della cena
< Com'è che sei così bravo a cucinare? > borbotto, questo silenzio mi sta mandando ai matti
< I miei genitori sono spesso fuori anche la sera così devo occuparmi io della cena > mi risponde dolcemente
< Piuttosto mi stupisce che tu non sappia cucinare > aggiunge divertito
< Fa tutto Midorikawa, loro tornano dal lavoro poco prima della cena > dico e mi torna il magone allo stomaco, mi poggio una mano sulla pancia sentendomela stranamente sottosopra.
< Ecco qui > Kirino poggia sulla tavola due bistecche abbastanza grandi e si siede facendomi cenno di mettermi accanto a lui, io mi siedo, ma non ho fame per niente e anzi sento di stare per vomitare.
< Kariya, mangia > mi sussurra accarezzandomi una mano ed io sospiro
< Non ho fame > dico, ma non faccio in tempo a finire la frase che il mio stomaco brontola e lui ridacchia
< Noto > mi dice ed io distolgo lo sguardo per puntarlo sulla bistecca
< E' solo l'ansia, vedrai che se mangi ti sentirai meglio > dice ed inizia a mangiare, io lo imito dopo qualche minuto. Mangiamo velocemente e devo dire che Kirino non è male a cucinare, ho mangiato tutto di gusto. Quando finiamo Kirino si stiracchia
< I piatti li lavi tu! > mi dice
< Eh? Perchè? > mi lagno
< Perchè io ho cucinato > mi risponde lui tranquillamente, io sbuffo e vado verso il lavandino, mi infilo i guanti sbuffando e inizio a lavare i piatti. Il silenzio torna a regnare sovrano ed io mi sento agitato, solitamente Kirino è un chiccherone, perchè proprio adesso deve essere così silenzioso? Mi volto con la coda dell'occhio verso di lui e noto che mi sta fissando con un sorriso sulle labbra, torno subito a concentrarmi sui piatti arrossendo vistosamente, ma anche mentre non lo guardo sento i suoi occhi puntati sulla mia schiena. Continuo a lavare velocemente i piatti finchè non sento il rumore della sua sedia che si sposta e i suoi passi farsi sempre più vicini, pochi istanti dopo il suo petto tocca le mie spalle
< Vuoi una mano? > mi sussurra all'orecchio ed io cerco di degluttire
< N-no grazie > borbotto, ma lui poggia le sue mani sulle mie e intreccia le nostre dita
< Posso chiamarti Masaki? > mi sussurra nuovamente all'orecchio mandandomi un brivido lungo tutta la schiena, ho un attimo di black out a quella domanda
< E io posso chiamarti Ranmaru? > chiedo cercando di darmi una parvenza di contegno mentendo a me stesso di avere il controllo della situazione, lo sento sorridere
< Va bene > mi risponde, la sua voce è più bassa di qualche tono e risulta fin troppo sensuale alle mie orecchie.
< Lascia, finisco io dopo > mi dice sfilandomi i guanti e tornando ad intrecciare le sue dita con le mie, mi accarezza la mano con il pollice e inizia a darmi dei lievi baci sul collo mandandomi tanti altri brividi sulla schiena, sento le gambe diventarmi molli così mi poggio con il peso sul suo corpo, ma quando lo faccio sento la sua erezione premermi contro una coscia e avvampo.
< Masaki, ti amo > mi sussurra facendomi voltare verso di lui, non attende nemmeno una mia risposta e torna a baciarmi, stavolta con molta più passione rispetto a prima. Mi stringo a lui sentendo di non riuscire più a ragionare con lucidità, sono totalmente concentrato sulle sensazioni che mi sta dando il mio compagno. Non appena si stacca ci guardiamo negli occhi e lui mi sorride
< Masaki, se non te la senti di andare oltre per me non ci sono problemi > mi dice, forse ho una faccia leggermente terrorizzata o preoccupata, perchè devo ammettere che è la prima volta che mi ritrovo in una situazione del genere. Comunque scuoto subito la testa e gli sorrido a mia volta
< No, voglio andare fino in fondo...perchè....a-anche io ti amo > borbotto arrossendo ancora e lui allarga il suo sorriso
< Come sei carino quando sei imbarazzato > ridacchia ed io sto per urlargli un insulto, ma vengo nuovamente interrotto dalle sue labbra e dalla sua lingua. Sono premuto tra il lavandino e il suo corpo e inizio ad ansimare mentre le sue labbra tornano sul mio collo andando a lasciarci diversi segni rossi. Le sue mani mi afferrano la maglietta e la lancia via per poi iniziare a baciarmi il petto facendomi sospirare di piacere. Lo osservo chinarsi lentamente fino a sedersi sui talloni e osservare il bozzo ormai evidente che preme sui miei pantaloni
< Ranmaru...smetti di fissarlo così > borbotto e lui mi guarda dal basso, poi mi sorride malizioso
< Ok > mi dice e i suoi indici si infilano nell'elastico della tuta e dei boxer iniziando a tirarli verso il basso fino a lasciarli arrotolati sulle caviglie
< Così va meglio? > mi chiede malizioso e subito dopo inizia a stuzzicarmi con la lingua, le mie mani scattano sul lavandino e cerco di costringermi a non guardarlo mentre fa...quello...
< Nh...Ranmaru, s-smettila > sussurro iniziando a tremare e lui si ferma, i suoi occhi si riempiono di preoccupazione
< Vuoi fermarti qui? > mi chiede agitato, la sua espressione mi fa morire
< N-no.. > borbotto e lui si lascia scappare un sospiro di sollievo
< Scusa, pensavo di essere andato troppo velocemente per te > mi dice ed io metto il broncio un'altra volta
< Non è che sei andato troppo velocemente...è che..insomma...è imbarazzante! > ammetto e lui mi sorride divertito, poi senza dire una parola torna al suo lavoro
< Non vergognarti > mi sussurra e stavolta le mie mani scattano tra i suoi capelli, sento la sua lingua torturarmi lentamente insieme alle sue labbra e dopo qualche minuto torno a tremare, piego leggermente le gambe e mi poggio totalmente sul lavandino
< Ran, sto...sto per... > mugolo e raggiungo l'orgasmo piegandomi leggermente in avanti. Kirino si alza, poi mi prende la mano e mi sorride dolcemente
< Andiamo in camera > mi dice e si piega a raccogliere i miei vestiti, io però non mi sposto dal lavandino, insomma, è troppo imbarazzante camminare davanti a lui totalmente nudo mentre lui è vestito!
< Bè? Vuoi rimanere lì? > mi chiede ed io stringo le mani sul lavandino cercando di non fargli notare il mio imbarazzo, gli ho già dato fin troppi spunti per prendermi in giro da oggi in poi. Kirino mi si avvicina e mi prende in braccio facendomi urlare
< Che fai? Mettimi giù! > urlo mentre lui sospira
< Santo cielo Masaki, smetti di vergognarti, sei il mio ragazzo > mi dice ed io mi blocco, sono il suo ragazzo....smetto di agitarmi e lo abbraccio forte sorridendo contro il suo petto
< Non ho idea di dove sia la tua stanza > ridacchia dopo un po' ed io sorrido divertito, in effetti la casa è enorme così mi faccio mettere giù e senza più molta vergogna lo conduco verso la mia stanza.
< Questo si che è un bel panorama > ridacchia mentre camminiamo per il corridoio
< Stupido > borbotto e finalmente arriviamo nella mia stanza. Non faccio in tempo ad entrare che lui mi getta sul letto con una spinta e mi sovrasta con il suo corpo
< Masaki, ti amo > mi ripete tornando a baciarmi, io con un gesto rapido gli sfilo la maglietta e lui alzandosi si libera anche degli ultimi indumenti rimanendo totalmente nudo. Lo osservo beandomi dei suoi addominali e del suo corpo perfetto e i miei occhi si bloccano tra le sue gambe, devo dire che fino ad oggi non avevo mai notato quanto fosse messo bene lì...Lui ridacchia
< Hai una faccia > esclama tornando a sdraiarsi sopra di me, le nostre pelli a contatto mi danno una fantastica sensazione di benessere. Le sue mani tornano ad accarezzarmi il corpo ed io mi ritrovo presto nuovamente eccitato ed ansimante
< Presumo tu non abbia del lubrificante > ridacchia ed io avvampo
< Certo che no! > dico, ma la mia mente mi dice che sicuramente in questa casa ce ne sarà...ma non ho intenzione di frugare nei cassetti dei miei tutori, non so cosa potrei trovarci...
< Allora toccherà fare così > mi dice e porta due dita alla mia bocca, io dischiudo le labbra e cerco di lubrificarle per bene, dopo qualche minuto le sfila e le fa scivolare verso le mie natiche dove inizia a prepararmi lentamente e con una delicatezza che non avrei mai immaginato in lui. Quando le sfila degluttisco piano, è giunto il momento di arrivare fino in fondo
< Sei sicuro di volerlo? > mi chiede, ma la sua voce è talmente tanto carica di desiderio che si vede lontano miglia che spera che io non dica di no, gli sorrido malizioso e decido di prendermi il mio "momento di gloria"
< No, fermiamoci qui > gli dico cercando di fare un'espressione spaventata, lui spalanca leggermente gli occhi, non se l'aspettava! Rimane in silenzio per qualche secondo, poi mi sorride e mi da un bacio sulla fronte
< Va bene > mi sussurra dolcemente, poi sta per alzarsi e sul suo viso non ci leggo ne delusione, ne rabbia, ne altro, solo tanto amore, come diamine fa a farsi amare così tanto con solo uno sguardo? Prima che riesca ad alzarsi lo tiro per un braccio e lo faccio cadere sul letto accanto a me
< Scemo, certo che voglio andare fino in fondo > gli dico e lui si illumina, poi mi sorride malizioso portandosi nuovamente sopra di me
< Come sei cattivo, farmi prendere certi colpi > mi dice posizionandosi tra le mie gambe, quando lo sento entrare spalanco gli occhi, è tardi per ricambiare idea? Chiudo gli occhi e aspetto che il dolore arrivi, ma dopo qualche secondo alzo un sopracciglio, sento solo uno strano fastidio, ma è sopportabile.
< Ti faccio male? > mi chiede ed io scuoto la testa riaprendo gli occhi e puntandoli nei suoi, evidentemente sta facendo il tutto con talmente tanta delicatezza che non sto sentendo il minimo dolore. Dopo diversi minuti è totalmente dentro di me e si blocca per farmi abituare, poi mi da un lieve bacio e inizia a muoversi strappando ad entrambi dei gemiti sempre più forti, i suoi movimenti si fanno via via sempre più decisi e veloci ed io inizio ad urlare, incrocio le gambe dietro al suo sedere e lo abbraccio forte mentre lui affonda il viso nell'incavo del mio collo e geme forte. Perdo totalmente la cognizione del tempo e quando lo sento arrivare al culmine inarco la schiena per la strana sensazione ed arrivo al culmine a mia volta urlando il suo nome. Kirino si lascia cadere al mio fianco ansimando forte, ma il suo braccio continua a cingermi la vita. Rimaniamo immobili per diversi minuti ed io sento le palpebre farsi pesanti
< Masaki? > sussurra il mio compagno dopo un po', ma io sono già caduto tra le braccia di Morfeo, troppe emozioni in una sola giornata. Kirino mi sorride dolcemente e copre entrambi con il piumone addormentandosi poco dopo al mio fianco.
Angolino dell'autrice
Eihlà ^O^/ in questo periodo sto facendo una fatica a scrivere....per finire questo capitolo mi sono costretta a farlo xD Spero comunque che vi sia piaciuto ^^ Fatemi sapere cosa ne pensate
Bacio
ps. Il prossimo capitolo sarà dal punto di vista di Hiroto ;)
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